Quando i sogni diventano realtà! ( seguito di Quasi come Cenerentola!)

di Piuma e Pergamena
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


capitolo 1 Seraaaaaaaaaaaaaa
dato che sono una povera pazza che riesce ad affezionarsi pure a dei èpersonaggi inventati non ho resistito a scrivere una specie di continuazione di quasi come Cenerentola....vi lascio subito il primo capitolo



Sono le sei di mattina ed è tutta la notte che mi giro e rigiro nel letto: sono tesissimo per domani mattina...anche se ormai è sta mattina...mancano poche ore e sposerò l'unica ragazza che è stata davvero in grado di rapirmi il cuore per questo sono agitato,agitato ma non pentito.
Dopo un gran sospiro mi alzo dal letto e scendo al piano di sotto, c'è pochissima luce ancore ma posso ben distinguere la figura di mia madre sul divano:sta guardando le foto di quando io e mio fratello eravamo piccoli
-hey ma...-mi siedo vicino a lei, che mi sorride
-non sei riuscito a dormire vero?- mi dice comprensiva
-no...non sono mai stato così teso....i concerti sono uno scherzo in confronto-dico sorridendo
-è comprensibile sai?ma andrà tutto per il meglio, siete una coppia bellissima e sarai un marito perfetto..-mi dice posandomi una mano sulla spalla
-lo spero con tutto il cuore!- mi dà un veloce bacio sulla fronte poi mi consiglia di provare adormire almeno due orette prima del grande passo;fortunatamente riesco a seguire il suo consiglio.
alle 8 però sono subito sveglio e torno al piano di sotto,mia madre è indaffaratissima sale scende prova vestiti prepara strane borse e parla al telefono con mio fratello, povero fra un oretta dovrà andare all'aereoporto a prendere con un pulman tutti i parenti, infatti ormai i gemelli Kaulitz hanno doppia patria : Germania e Italia ,e qui siamo a Milano, ripenso che tutto è cominciato con una lettera


David entrò in camera con il solito enorme scatolone di lettere e regali dalle fan , ma aveva un' aria un po' strana ,lo guardammo incuriosito
-ecco ragazzi...fra le lettere...ce n'è una un particolare...ho pensato di farvela leggere separatamente ..-e detto questo mi passò una semplicissimo pacco postale di quelli giallognoli, non era grossissimo ma subito mi colpì un nome:Gianfranco Marini e subito mi venne in mente lei, Francesca Marini...chi l'aveva mai dimenticata? dolce e piccola ragazzina italiana; guardai mio fratello che rimbalzava sul divano curioso, sospirai e gli passai la busta: appena lesse il mittenta si bloccò fermo zitto e immobile, cosa per lui impossibile.
Aprì con mani tremanti la busta ,lo vidi leggere fogli, guardare foto e due alberelli di Natale di carta , dopo di quello qualche timida lacrima gli rigò le gunce di nero; a quella vista mi fiondai al suo fianco e tenendolo fra le braccia lessi e guardai anche io: scoprii così che ero zio da ormai 6 anni.


Francesca Marini era una ragazza a cui ci eravamo molto affezionati durante la sua permanenza con il nostro gruppo durata un mese, diventammo grandi amici ma sopratutto ebbe una splendida storia con mio fratello, decisero purtroppo di finirla quando lei sarebbe dovuta tornare in Italia; per qualche sottimana dopo l'allontanamento si erano ancora sentiti poi senza un motivo lei aveva cominciato a non rispondere alle nostre chiamate e a non cercarci più; mio fratello c'era stato malissimo perchè l'amava davvero quella splendida ragazza, le aveva scritto lettere ad era anche andato in Italia solo per cercarla ma con scarsi risultati .
Ora il motivo di tale allontanamento era raffigurato in quella fotografia che aveva mio fratello fra le mani : quella dolce ragazzina era diventata mamma ,lei che per prima era ancora una bimba; sulla lettera c'era ancora qualche parola su Francesca,di come aveva passato questi anni ma sopratutto tante parole piene d'amore sui due bambini ( nonostante tutto erano nati 2 gemelli!!).
Lessi anche le letterine di Natale dei miei nipoti e vi lessi quanto a quei bambini mancasse il padre ,capii anche da quelle semplici frasi che Francesca sull'argomento "papà" era un po' evasiva e ,anche se cercava di non darlo a vedere, si intristiva , così con il tempo i bambini avevano imparato a evitare quell'argomento ; ma non quel Natale, avevano chiesto come regalo ai nonni di conoscere il padre.
guardai mio fratello mentre passavo la lettera a David e ai G Boys, guardava sorridendo una foto che riconobbi subito anche perchè scattata da me: ritraeva lui e Francesca accoccolati sul bus che si guardavano negli occhi, quella foto esprimeva amore da ogni molecola

-sono padre....sono padre e non lo sapevo...-disse shockato
-bibi non è colpa tua lo sai...-
-la mia cucciola...che scherzo del destino...io non l'ho mai dimenticata...e ora scopro che neanche lei è mai riuscita a dimenticarmi e per di più è la madre dei miei figli...-noi altri della band ci guardammo,credeva che non ci eravamo accorti che in ognuna delle delle ragazze che aveva avuto in quei 6 anni c'era sempre qualcosa di lei?una era italina, una aveva gli stessi occhi, una gli stessi capelli, un altra si chiamava addirittura Francesca; l'ultima volta che eravamo andati a trl italia eveva perfino fatto un appello dicendo solo per amicizia, ma poi quella sera mi aveva confidato che non riusciva a togliersela dalla testa.
-dettami il numero che c'è scritto sulla lettera ,voglio parlare con lui-e detto questo si allontanò, lasciandoci uno più stupito dell'altro.



la voce di mio fratello mi fece tornare al presente
-hey sposino!cosa ci fai qui imbambolato!fila a prepararti - e detto questo raggiunse mia madre tuto saltellante,squoto la testa: è sposato, ha figli, ma
a volte è sempre il solito bambino



ed ecco il primo capitolo!!so che per ora non è il massimo ,bisognerà aspettare ancora un attimo,spero cmq di non aver deluso le vostre aspettative!!spero di trovare vostri commenti anche negativi !!
un grosso bacione

Marty sweet Princess

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Entro nella doccia e rimango qualche minuto immobile,con l'acqua che batte sui muscoli tesi delle spalle,sperando che il suo tocco mi rilassi un poco,ma con scarsi risultati; Dio ho una paura che non immaginavo di poter provare:non voglio deludere la mia piccola,se mai un giorno il sexgoth che ha pazientemente soterrato ritornasse e la facesse soffrire ?non voglio vederla piangere di nuovo per un mio errore,rividi la scena della sera in cui mi aveva trovato fra le gambe chilometriche di un altra;fu tremendo ma ,con il tempo e con la forza di quello che realmente provavo per lei sono arrivato a questo punto; ripensai alla sera in cui la vidi per la prima volta

Entrammo in un teatro indicatoci dal padre di Francesca,la stavamo per rincontrare dopo 6 lunghi anni ,il grande ed unico amore di mio fratello.
Bill era agitatissimo stava per rivedere l'unica ragazza che aveva davvero amato nonchè la madre dei suoi figli,che avrebbe conosciuto dopo il loro saggio di danza
-sono semplicemente terrorizzato...se lei mi ha dimenticato?se ha un altro?-mi dice con gli occhi fuori dalle orbite
-Bill,capisco he eroi molto scosso ma quando abbiamo letto la lettera...c'era scritto che non ti aveva mai dimenticato...!-
-poteva essere solo un modo per convincermi a conoscere i bambini-rispose torturandosi le mani smaltate e tremanti
-perchè non saresti venuto se avesse avuto un altro?-chiesi scettico,sapendo la risposta di mio fratello
-ma sei scemo????sarei venuto a piedi piuttosto di conoscerli!!-
-ecco vedi?credo che lo sappia anche lui...-dissi riferendomi al padre di francesca che ci aveva mandato la lettera
-Tom è fiato sprecato...stnno arrivando-mi disse Gustav dando una paca sulla spalla a mio fratello e seguendo me e Georg in un angolo della sale.
Le vedemmo entrare le due ragazze per mano e i genitori di Fra dietro,notai subito Camilla:era bellissima ,ma quella sera eravamo lì per Francesca ;la vidi bloccarsi dalla sorpresa .ok non si era accorta di nulla, non aveva intercettato le numerose telefonate fra i suoi genitori e noi durante l'ultima settimana ;mio fratello le andò incontro,prima lentamente e insicuro, poi sempre più convinto, dentro di me pregai che la ragazza non scappase, ma le mie erano paure infondate : ripresa dallo stupore corse incontro a mio fratello abbracciandolo stretto:fu bellissimo.
Cominciarono a parlare ma ,per la lontananza ,non sentivo; spostai così lo sguardo sull'altra ragazza,ora che ci pensavo durante il mese che era stata con noi ce ne aveva parlato...Camilla...si chiamava così; preso da quella ragazza mi accorsi che Francesca si era avvicinata solo quando ci mi sentii afferrare in un abbraccione a 4 :La ragazza aveva stretto me , Georg e Gustav in un abbraccione e non accennava a volerci lasciare -ho ragazzi!!
-disse stritolandoci ancora di più
-Francy ci sei mancata un sacco !!!-la salutarono Georg e Gustav
-anche a me…anche a me…sai Tom…avrai una bella sorpresa…-mi disse sorridendo soridendo
-intendi che mi presenti la tua amica o che hai chiamato mio nipote come me ?-chiesi ridendo e sorridendo a Camilla,mi guardò e per la prima volta mi persi nei suoi occhi azzurri
-e Alice con la pronuncia internazionale perché è italiana solo per metà?-continuò Georg
-ma…ma come lo sapete ??-chiese confusa e incredula
-hehe…te lo farai spiegare da Bill dopo…in questo momento non c’è proprio con la testa…-rispose Georg notando lo sguardo dell amico
-vorrei vedere un po te !-rispose mio fratello al settimo cielo abbracciando da dietro la sua donna e sorridendo

-intanto…manca più l’ultimo regalo- disse Georg mentre Gustav trafficava con un sacchetto, poi finalmente ne estrasse un qualcosa di rosso
-La scarpetta mancante !!!-urlò ridendo mentre lacrime nere continuavano a scendere sul suo viso
-oddio ragazzi ce l’avete ancora !!!-
-certo ! perché tu non ce l’hai più tutta la nostra roba ?-chiese Gustav un pochino deluso
-non proprio….ce l’hnno i bambini !-rispose prendendo in mano quella scarpa che solo a vedere il tacco mi faceva venire male ai piedi...ma a una ragazza starebbero da dio
-Fra mettila se ti va ancora !-proposi senza pensare alla mancanza dell'altra scarpa
-se…e vado in giro con una scarpa nera e più bassa e una alta e rossa?-rispose lei,mi sentii un po' stupido, sopratutto perchè a distrarmi era stata Camilla che a passo deciso si era avvicinata verso di noi,guardandomi negli occhi più volte
-e allora io cosa sono qui a fare ?-disse estraendo dalla grande borsa nera l’altra scarpetta rossa
-oddio Cami…-dissi Fra prendendo in mano anche l'altra tortura rosso fiammante
-vedi a darmi le chiavi di casa ??ti ho anche portato la matita e il mascara…prevedevo grandi pianti!-disse sorridendo

-tu..tu sei una pazza …-dissi Francy mentre si metteva quelle altissime e bellissime scarpe,mio fratello la guardava incantato
-io sono solo una complice….ringrazia i tuoi genitori….-rispose semplicemente Camilla,guardai il suo viso,il suo corpo:non era perfetta, ma aveva qualcosa che mi affascinava " questa me la devo assolutamente portare a letto" pensai senza capire che quello che provavo per lei non era solo attrazione fisica,lo capii quando tornammo in Germania, mi mancava da impazzire

A quel pensiero tornai al mondo del presente e,uscito dalla doccia andai in camera dove un elegantissimo vestito mi aspettava sul letto;lo misi velocemente litigando con i bottoncini della camicia bianca che non volevano piegarsi al volere delle mie dita tremanti; passai poi al nodo della crevatta ma a questo punto l'agitazione prese il sopravvento e ,con un lamento,buttai malamente la striscia di stoffa sul letto.
Mia madre che passava davanti alla mia camera la recuperò pazientemente e me la allacciò al collo
-Hey Tomi ...calmo...andrà tutto per il meglio ok?-mi disse sorridendo
-ok...-risposi piano; quando ebbe finito di sistemarmi mi posizionò davanti allo specchio:ero indubbiamente elegantissimo e i rasta legati con due di loro in una coda stonavano con la serietà di tutto il resto,sorrisi a quel ricordo

-Prova a tagliarti i rasta per una cosa del genere e giuro che all'altrare ci vai da solo!-mi aveva risposto la mia Bimba quando le avevo chiesto se preferiva che mi tagliassi i capelli
-io lo dicevo per i tuoi...per te...-

-no Tomi...fanno parte di te...-mi rispose sorridendo,poi cambiò espressione
-non è che adesso che ti sposo mi diventi spocchioso e serio?- io risi

-spocchioso e serio ??ora ti faccio vedere !!!-e così dopo una breve rincorsa per casa sua, me la caricai in spalla e la buttai sul divano e cominciai a fargli il solletico
-ti amo lo sai vero?- le dissi interrompendo quella tortura,lei mi guardò sorridendo dolcemente, le lacrime che scendevano ancora per il troppo ridere,mi sfiorò la guancia con un dito leggero
-anche io Tom...-disse sedendosi e dandomi un lungo e infuocato bacio: quello che ci fu dopo fu solo amore

Quel pensiero mi fece sorridere ,mentre il sorriso di Lei mi accompagnò fino alla macchina di mio padre ,la quale mi avrebbe condotto nella chiesa dove sarei diventato ufficialmente suo per sempre.




seeeeera
questo capitolo mi piace particolarmente...spero anche a voi^^
mi farebbe piacere qualche commento^^
un grosso baciooone
Marty Sweet Princess

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