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di SQEROUAT
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le nostre domande ***
Capitolo 2: *** Conflitti ***
Capitolo 3: *** Scoperte ***
Capitolo 4: *** Colpo al cuore ***
Capitolo 5: *** La magia del Signore Oscuro ***



Capitolo 1
*** Le nostre domande ***


Le nostre domande
Regina.
Sono passati due giorni dalla morte di Robin, non credo di poter mai riuscire a perdonare mia sorella per essersi fidata troppo di Ade, lui l'ha usata, lui ha fatto in modo che Zelena si innamorasse perdutamente di lui, in modo da poter farci quello che voleva. In questi due giorni non ho voluto vedere nessuno, né Henry, né Emma, né Roland (il figlio di Robin)né nessun altro. Sono rimasta rintanata dentro una casa silenziosa, troppo, solitamente c'era sempre Emma che ogni tre per due mi chiamava e mi chiedeva qualcosa oppure lo urlava direttamente dall'altra parte della casa.
Sentii qualcuno avvicinarsi alla porta di casa e bussare, corsi verso camera mia, in un batter d'occhio chiusi sia le tende che gli scuri, perché nessuno capiva che io volevo restare da sola?

Emma.
Bussai. Bussai ancora e ancora. Nessuna risposta, chiamai il suo nome, quel nome forte e presuntuoso che si ritrovava, aspettai,aspettai ancora e ancora. Istintivamente andai verso il vialetto e presi la chiave di riserva che Regina teneva sotto una delle tante pietre che c'erano a terra sulla stradina che conduceva alla porta d'ingresso, la aprii. Urlai. Urlai ancora e ancora, magari avevo disturbato la fredda e tesa atmosfera che si respirava in quella casa e in tal modo avrei fatto apparire la furiosa Regina Cattiva. Non mi importava se mi mandasse fuori a calci o a forza di palle di fuoco, volevo sapere come stava, come si sentiva, non potevo sopportare il solo pensiero che lei, una donna che non avrebbe mai mostrato a nessuno (nemmeno a me) le sue debolezze, potesse stare in tali condizioni di disperazione.
Mi tolsi la giacca è la appoggiai su uno dei braccioli del divano. Mi tolsi le scarpe e salii in punta di piedi ogni gradino che conduceva al piano superiore, mi diressi verso la camera di Regina e bussai delicatamente. Niente, nessun segno di vita.
"Regina posso entrare?"
"Vattene Emma!"
"Regina..."
"Emma per favore, voglio restare sola...In questo momento vorrei solo Henry qui con me..."
"Mamma, sono qui anche io"
"Henry...." frasi registrate, tutte frasi registrate, non volevo far soffrire inutilmente e nuovamente Regina ma era l'unico modo per farla uscire dalla sua stanza...
"Henry...Puoi entrare..." Aprii poco poco la porta e entrai, corsi verso Regina e la abbracciai, ero come impazzita. 
"Signorina Swan! Che sta facendo! Dov'è Henry?!"
"...Lui è al Granny's, voleva una cioccolata calda"
"Cosa?! E come..." Non le lasciai finire la frase e continuai 
"Erano frasi registrate, tutte frasi registrate"
"Signorina Swan, Emma, sei un insensibile, come i tuoi genitori, come chiunque qui a Storybrooke, l'unica persona che non lo era è morta!>
"Regina scusami..."
"Non voglio avere le tue scuse Emma, vattene"
"Regina perdonami..."
"Non voglio beccarmi una delle sue solite lamentele signorina Swan, ho detto: se ne vada!"

Regina.
Presi il polso di Emma e la trascinati verso la porta, aprii maggiormente quello spiffero che aveva lasciato Emma quando era entrata ma lei si liberò dalla mia presa e mi mise spalle al muro con tanta forza da non farmi respirare.
"Che sta facendo?! Emma!"
"Regina, a volte sei proprio ingenua... Tutti noi ti vogliamo bene, persino Leroy ora prova una sorta di affetto nei tuoi confronti, quando uno subisce un lutto solitamente sta con le persone che li vogliono bene non da sola in una stanza tetra ok?"
"Emma..."
"Vieni Regina siediti" ci sedemmo sul letto e continuò
"Sai Regina, ti capisco però...Io sono stata sola per ventotto anni della mia vita senza qualcuno che potesse domandarmi come mi sentivo, che appena tornavo a casa mi potesse dire "ben tornata" o "come è andata la giornata?", ma ora ho Henry, ho mia madre, ho mio padre, ho te"
"Me?"
"Certo, perché sei così stupita? Tu sei parte della mia vita dal primo momento che ci siamo incontrate, se non fosse stato per te ora non saremmo arrivate a questo punto, magari non avrei perso la mia famiglia..."
"Emma non cambiare argomento..."
"Quello che voglio dire Regina e che in questo momento tu non sei più nella foresta incantata, nessuno ti odia, benché meno io"
"Emma io..."Mi avvicinai e intrecciati le mie dita a quelle di Emma e dissi cercando di non balbettare per l'emozione
"Emma io...Io so di avere te, so che mi vuoi bene e che non potresti odiarmi"
"Perché non potrei?"
"Perché non ne hai motivo ma te lo darò, così magari non mi starai più in mezzo hai piedi" Ridemmo.
"E come farai sentiamo..." Mi avvicinai a lei, le nostre dita unite, la mia mano che prima era sul suo fianco andò a posarsi sul suo collo facendo un po' di pressione
"Regina che stai facendo?"
"Non lo so"
"Come non lo sai?!"
"Non lo so e basta"

Emma.
Nonostante fosse pericolosamente vicina a me, non volevo allontanarmi dalla presa di Regina, volevo sentire il suo tocco su di me, quel tocco dolce e aggressivo che mi aveva colpito già molte volte. Tutte le volte che era arrabbiata per qualcosa, tutte le volte che guardava qualcuno con quei suoi occhi tenebrosi, tutte quelle volte che ero stata con lei non mi ero mai domandata il perché di niente ma ora mi chiedevo: perché avevo la gran voglia di abbracciarla, di toccarla, di sfiorarla di farle venire quei brividi duvuti all'emozione che mi aveva fatto provare poco prima, quelli che non potevo smettere di amare. Mi morsi il labbro inferiore come a voler chiudere dentro di me quelle parole così vietate, così inaccessibili.
"Emma, non devi dire nemmeno una parola, non parlare"
"Cosa vuoi fare?" Non mi rispose
Emma... perché non te ne stai andando? Perché sei qui...con me?" La guardai stranita e poi dolcemente, le presi il viso con le mani e appoggiai le mie labbra sulle sue, finendo ciò che aveva iniziato lei un momento prima. All'inizio non ricambiava, probabilmente era ancora intontita da quel gesto che le avevo rubato poco prima, qualche attimo dopo ecco, le sue labbra muoversi, che si muovevano con le mie, sulle mie.
Fu un bacio dolce, romantico, lento, di quella lentezza quasi snervante, quella suspence che c'era tra un respiro e un altro era il bacio stesso. Qualche momento dopo si staccò per prendere fiato, mi guardò e sorrise, i suoi occhi scuri ora scintillavano come stelle, quasi immersi in una felicità immensa.

Regina.
Sorridendo, non sapevo perché ero così felice ma lo ero, cominciai a parlare:
"Emma perché mi stai baciando?"
"Secondo te ti bacierei se non volessi farlo?"
"Mah...Non è che hai preso molto dai tuoi genitori...Quello si che era amore..."
"Ma che dici, loro sono Biancaneve e il Principe Azzurro il loro era destino mentre..." Non le lasciai finire la frase e la soffocati con un bacio, per farle capire che noi non eravamo niente (per ora). Ma  che c'erano ancora troppe domande da porsi...Lei è la Salvatrice, la madre di mio figlio e allora perché? Perché quella donna che un tempo mi odiava era lì con me? Perché mi aveva abbracciato? Perché non posso fare a meno di sentire la sua irritante voce? Perché non posso fare a meno della figlia di Biancaneve? Perché eravamo sedute sul letto di camera mia completamente al buio? Perché aveva posato le sue labbra sulle mie? Perché non avevo nessuna voglia di mettere la parola fine a quel bacio? Perché la Salvatrice, Emma, mi stava baciando? Una sua mano sul mio fianco, le mie unghie aggressivamente conficcate nella sua nuca eppure lei era lì davanti a me, con quegli occhi cristallini che sapevano leggere dentro la mia anima, che mi mettevano a nudo e che mostravano ogni mia debolezza, gli stessi occhi che un attimo prima di baciarmi mi avevano guardato, osservato per interminabili secondi, perché non potevo fare a meno di quegli occhi, gli occhi di Emma Swan?



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Salve a tutti questa è la mia Fanfiction e spero vi piaccia, recensite e ricordate che io pubblico un nuovo capitolo una o due volte a settimana quindi vi aspetterò ad ognuno di essi.
La vostra SQEROUAT vi saluta

P.S.
Commentate

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Capitolo 2
*** Conflitti ***


Conflitti

Emma. 
Uscii dalla enorme villa Mills ancora un po' frastornata per quello che era successo nella camera da letto di Regina. Squillò il telefono: David. Immaginavo potesse essee lui, li avevo detto che sarei arrivata per le 3:00 PM ed erano già le 3:45 PM. Risposi.
"Ciao David..."
"Emma, dov'eri finita, ti ho chiamato già due volte, dovevi essere qui in ufficio alle 3:00 PM, mi sono preoccupato!"
"Scusa ero da Regina...sta molto male per ciò che è successo, non mi ha nemmeno lasciato entrare in camera sua..."
"E allora cosa hai fatto da lei tutto questo tempo?"
"Ermh...vedi, dopo un po' di tempo che le parlavo da dietro la porta mi ha lasciato entrare..."
"Sarà stato un argomento molto interressante se ha occupoato più di 45 minuti di converazione...Di che cosa stavate parlando?"
"David, va bene che sei mio padre ma non devi sapere anche di cosa parlo con un altra persona che non sia tu, ok?"
"Sì, hai ragione e poi non credo che tu dica a Regina cose molto personali o altro che non la riguardi..." Sentite quelle parole feci una smorfia come a voler dire 'ci hai azzeccato ma è meglio che tu non lo sappia'
"Emma?"
" ...Sì, hai perfettamente ragione..."
"Emma, ti senti bene?" in effetti non mi sentivo affatto bene, avevo la testa che girava il cuore a mille per le domande inopportune fatte da David, ma non dissi niente di tutto ciò.
"Certo che mi sento bene, perché?"
"Dalla voce non si direbbe...comunque, ci vediamo qui tra quanto?"
"Tra un quarto d'ora" 
"Ok bene, a tra poco"
"Sì, ciao..." Riattaccai, iniziai a ripensare a ciò che era capitato con Regina poco prima non guardando dove mettevo i piedi e mentre camminavo verso il mio ufficio strammazzai al suolo.
"Swan! Tesoro! Forse è meglio che pensi a dove metti i piedi invece di avere la testa tra le nuvole come al solito!"
"Ciao Killian..."
"Emma che hai? Sei molto pallida, ti senti bene?"
"Scusa Killian, devo incontrare mio padre in ufficio e sono già in ritardo"
"Sì ma almeno dimmi che cosa ti è successo"
"Chiedilo a Regina, lei lo sa..." Qualunque cosa abbia detto dopo io già non ascoltavo più ed ero immersa nuovamente nei miei pensieri.

Killian.
A Regina? Cosa cetra Regina in questa storia? Aveva fatto del male ad Emma, forse era per quello che era così pallida...l'unica cosa che sapevo in quel mometo era che Regina aveva una risposta e io intendevo farmela dare. Corsi il più velocemente possibile verso la villa e iniziai a tempestare la porta di pugni finché non sentii il normale ticchettio dei tacchi di Regina sul pavimento e lo scattare della serratura della porta. Appena quel sorriso ingannatore si fece vedere sulla porta gli sganciai un pugno sul mento.
"Jones, che stai facendo?!"
"Hai fatto del male ad Emma? Rispondi!"
"Del male ad Emma? Ma cosa stai dicendo?! Non dirmi che Emma ti ha raccontato tutto!"
"Di cosa stai parlando, cosa avrebbe dovuto raccontarmi Emma?"
"Oh, no niente..."
"Cosa?!"
"Non vado a dirlo proprio a te ovviamente!"
"Proprio a me? Cosa vuoi dire?"
"Niente..."
"Regina dimmelo!"
"Senti, non so chi ti credi di essere ma fuori da casa mia!"
"Me lo dirai!"
"E cosa ti fa credere che te lo dirò?"
"Pura supposizione..."
"Perfetto, se ti aggrappi a quella sei messo bene...comunque è meglio che tu te ne vada prima che ti incenerisca"
"Non importa, me lo farò dire da Emma, lei non ha segreti con me!"
"Alllora credo che da oggi ne avrete uno"

Emma. 
Ancora tra le nuvole entrai nell'ufficio.
"Ehy, come stai?"
"Bene, perché?"
"Al telefono non avevi una bella voce..."
"Oh, è che non ho dormito affatto bene questa notte e sono molto stanca"
"Però stai bene, vero?"
"Sì, sì"
"E' che sei molto pallida"
"D-davvero?"
"Sì, è successo qualcosa da Regina?"
"Cosa dovrebbe essere successo!?"
"Emma calmati...comunque non so cosa puoi aver fatto con Regina...però ora è meglio iniziare a lavorare siamo in ritardo di un'ora sulla tabella di marcia"
"Sì, hai ragione"

Qualche ora dopo:Emma.
decisi di andare da Granny per qualcosa di forte che mi facesse dimenticare per un momento tutto della mia vita. Salutai David e mi avviai. Arrivai poco dopo, appena entrata vidi quel viso molto noto, che avevo baciato poce ore prima, seduto su una delle sedie vicino al bancone che ordinava qualcosa da bere. Camminai verso di lei e mi ci misi accanto.
"Ruby, prendo quello che ha ordinato lei"
"Sicura? E' molto forte..."
"Perfetto direi"
"Ciao Emma..."
"Ciao...Come ti senti?"
"Uno straccio...Tu?"
"Idem..."
"Idem?"
"Uguale a te"
"Ecco a voi ragazze"
"Grazie Ruby"
"E' venuto il tuo pirata a casa mia prima..."
"A fare?"
"Intuiscilo da sola...ce lo hai mandato tu scaricandomi la colpa di tutto"
"Veramente? Non me lo ricordo"
"Mi ha dato un pugno sulla mascella, evidentemente non sa quali sono le buone maniere, non sa che non si picchiano le donne..."
"Soprattutto se queste donne sono dotate di vari poteri sovrannaturali..."
"Hai perfettamente ragione, lo stavo per incenerire"
"E cosa ti ha trattenuto?"
"...Tu..." 
"Io?"
"Tu tieni molto ad Uncino e non volevo far soffrire te come sto soffrendo io..."
"Sei stata molto dolce"
"Non era mia intenzione..."
"Sì che lo era, ricordati che io so sempre quando stai mentendo"
"Lo so l'ho fatto apposta per sentire nuovamente le tua voce contrastare le mie parole..."
"Sei molto dolce Regina, comunque credo che la darò io una bella lezione a Hook quando tornerò a casa, ti fa ancora male?"
"Molto" 

Ruby.
Cosa stanno tramando quelle due, oggi sono più in confidenza del solito...
"Ehy ragazze? Volete di nuovo lo stesso drink? O vi porto qualcos'altro?"
"Solo un po' di ghiaccio in una bustina grazie"
"Ok, arriva subito" Ghiaccio? Ma che richieste fa Emma? Ovviamente non posso dire a una cliente 'no non te lo porto è una richiesta troppo strana' sarebbe scortese...

Regina.
"Ora ti sei messa in testa da farmi da infermiera?"
"No voglio solo che tu non abbia più dolore alla mascella"
"Scusa se permetti il dolore lo sento solo io non tu"
"Ecco Emma il ghiaccio che hai chiesto"
"Grazie Ruby"
"Non c'è di che"
"Allora Regina ora devi stare ferma a meno che tu non voglia farti venire un livido enorme" mi appoggiò il ghiaccio freddo sul mento, gemetti per un secondo.
"Perché non usi la magia è più semplice" 
"Per lo stesso motivo per cui non l'hai usata prima tu"
"E qual sarebbe il motivo?" Emma si avvicinò al mio orecchio e sussurrò:
"Tu volevi che io ti toccassi di nuovo e io volevo toccarti di nuovo" Sbarrai gli occhi davanti a ciò che era palesemente vero
"...Non...Non è assolutamente vero..."
"Stai mentendo, hai esitato"
"Giusto il tuo superpotere"
"Vieni da me dopo"
"Per fare che cosa?"
"Non preoccuparti, nulla di tutto ciò che stai pensando"
"Oh...E allora per fare?"
"Per dare una lezone ad Uncino"
"Non importa Emma..."
"Sì che importa! Lui ti ha fatto del male, non ha il permesso ti farti del male"
"Emma, sto bene, non serve"
"Come credi che mi senta io nel vederti ridotta ad uno straccio per colpa mia..."
"E' anche colpa mia volevo io, inizialmente, baciarti" pronunciai quell'ultima parola sussurando, sapevo che da qualche parte c'era Ruby che ascoltava la nostra convesazione, la vedevo più distratta del solito.
"Lo so, c'è Ruby che ci ascolta..."
"Mi da sui nervi che qualcuno possa ascoltare i nostri discorsi privati"
"Ricorda che siamo comunque in luogo pubblico..."
"Ma non tutti hanno un udito supersviluppato utilizzato per ascoltare i discorsi altrui..."
"A parte questo...vieni da me alle 9:00 PM, i miei genitori non ci saranno a quell'ora, ci sarà solo Uncino invitato da me personalmente per un avvenimento speciale..."
"Tra un ora?"
"Sì, così hai il tempo di prepararti..."
"Ok allora, tra un ora a casa dei tuoi"

Un ora dopo
Emma.
"Ehy Uncino, non credi che sia stata una cena molto bella questa?"
"Certo Emma, con te lo è sempre"
"Che dolce..." il campanello suonò rompendo quel silenzio che si stava formando
"Chi è?"
"Un ospite a sorpresa"
"Chi?"
"Regina"
"Come Regina?!"
"Sì, sai mi ha raccontato quello che le hai fatto senza alcun motivo"
"Ciao Emma, ero indecisa sul venire o no ma non olevo perdermi lo spettacolo"
"Quale spettacolo?"
"Vedi, non puoi fare del male a Regina e non pagarne le consegue"
"Che ti è preso Emma?"
"Che mi è preso? Ho capito finalmente che stavo sbagliando tutto, avevo un muro tra me e l'amore, ma quel muro è stato abbattuto oggi quando ho capito di non amare te ma un altra persona"
"E chi sarebbe questa persona?"
"Lei"
"Me?"
"Sì, tu Regina...scusa per non avertelo detto prima al Granny's...Se l'avessi detto non saresti mai venuta..."
"Come fai ad amarla? E' una bellissim donna ma ha comunque ucciso migliaia di vite..."
"Lo dici come se tu in confronto a lei fossi un santo"
"Quindi mi tai lasciando per lei?"
"Sì ma devi farmi un favore, non devi dirlo a nessuno"
"Perché?"
"Perché la tua reputazione di ruba-cuori potrebbe essere rovinata se tutti sapessero che sei stato lasciato per colpa di una donna, no?"
"Non lo dirò a nessuno anche perché io ti amo ancora Emma e non voglio che qualcuno di idiota ti prenda in giro per ciò che provi per lei..."
"Devo ammetere che mi aspettavo una reazione più esagerata da perte tua"
"Ora è meglio che io me ne vada, credo che voi due dobbiate chiarirvi su varie cose..." Uncino si alzò e si diresse vero la porta, salutò come se non fosse successo niente e sparì chiudendosi la porta alle spalle.

Regina.
"Allora?"
"Scusa se non te l'ho detto prima...Avevo paura che tu non venissi..."
"Perché non sarei dovuta venire?"
"Perché non è una cosa che si dice tutti i giorni a una persona che si conosce da tanto tempo e che è la madre di tuo figlio..."
"Capisco la tua preoccupazione ma...probabilmente avrei detto la stessa dopo lo 'spettacolo' ma evidentemente lo spettacolo era proprio quello..."
"Già..."
"Davvero tu mi ami?"
"Non ho mentito"
"Lo dirai a qualcun'altro?
"Per ora no..."
"Tu?"
"Ovviamente no, la prossima volta decideremo insieme quando dirlo invece di una sorpresa come è stata questa..."
"Certamente"
"Comunque...ti amo anche io, ho sentio la tua mancanza oggi ma dobbiamo ancora chiarire se questo sia amore, dopotutto è successo tutto in un solo giorno"

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Capitolo 3
*** Scoperte ***


Scoperte.
Killian.
Come ha fatto ad innamorarsi di lei? Cos'è successo per far capire ad Emma di essersi innamorata di Regina? Quello che doveva dirmi Regina ieri c'entra qualcosa con questa storia? Se sì, cosa c'entra? Vorrei dare delle risposte a queste domande ma non posso rivelare a nessuno ciò che è successo dentro quella casa, come faccio? 
Mi sedetti al bancone del Granny's e ordinai un bicchierino di rum.
"Ehy Killian tutto bene? Ti vedo un po' abbattuto...Che hai?"
"Niente solo un po' di confusine mentale..."
"E per quale motivo la hai?"
"Emma..."
"Ti ha lasciato per... "
"Cosa volevi dire scusa?"
"E' solo una semplice supposizione ma...Ti ha lasciato per Regina, vero?"
"E tu come fai a saperlo?"
"Puro istinto naturale da lupo e poi le ho sentite parlare di darti una lezione per un pugnoche avevi dato a Regina ieri mattina, Emma non lo avrebbe mai detto, lei non è così possessiva o protettiva...tranne che nei confronti di chi le sta veramente a cuore"
"Sei qui per rassicurarmi, per servirmi del rum o per sconfortarmi maggiormente?"
"Un po' tutte e tre"
"Che devo fare secondo te?"
"Dirlo a qualcuno"
"Ma Emma mi ha pregato di non rivelare il segreto a nessuno e per nessun motivo al modo e io le ho promesso che lo avrei fatto"
"Fammi finire di parlare! Stavo dicendo, se lo dici a qualcuno senza, però, rivelare i nomi reali delle persone di cui stai parlando sarà come se non avessi mai detto niente, no?"
"Potrei fare così ma...A chi potrei dirlo"
"A Mary Margaret"
"Ma lei è la madre di Emma, se capisse qualcosa Emma non me lo perdonerebbe mai!"
"Lei non capirà mai che stai parlando di sua figlia e della sua matrigna...Fidati la conosco fin troppo bene per sbagliarmi"
"Ok ci proverò" Su di giri corsi fuori dal locale e mi precipitai verso la casa di Biancaneve. Arrivai, bussai e mi aprirono quasi subito

La sera prima.
Mary Margaret.
Stavo tornando a casa dopo la mia passeggiata serale abituale quando vidi Uncino che si dirigeva casa mia, probabilmente Emma lo aveva invitato per un appuntamento, decisi di dirigermi verso l'ufficio di Emma, a quell'ora c'era sempre David di turno.
Passai circa un oretta con mio marito e poi mi diressi verso casa, appena arrivata intravidi qualcuno entrare nell'edificio subito prima di me. Entrai anche io e prima di aprire la porta dell'appartamento sentii Emma urlare 'ho capito di non amare te ma un altra persona' e allora in risposta Uncinò gridò ' e chi sarebbe questa persona?' sbarrai gli occhi e corsi via per non far capire a nessuno che ero stata lì e avevo ascoltato parte del loro litigio.

Mary Margaret.
Sentii qualcuno bussare alla porta e come mi aspettavo, avendo consigliato a Ruby di dire ad Uncino di confidarsi con me in caso di problemi, era Killian. Aprii la porta.
"Killian che ci fai qui, non dovevi uscire con Emma oggi?"
"Non mi sembra, perché?"
"E' uscita una decina di minuti fa dicendo che aveva un appuntamento al quale non poteva assolutamente fare tardi, ho pensato che fosse con te ma evidentemente no. Comunque perché sei qui?"
"Vedi c'è una persona a cui devo un favore che mi ha chiesto cosa avrei fatto io se la mia ragazza mi avesse lasciato per un altro ad un appuntamento, io non so cosa rispodere dato che a me non è mai capitata una situazione del genere"
"Sicuro che questo tuo amico non sia tu? Sai, mi ha detto David che Emma è arrivata a lavoro molto pallida e evidentemente frastornata per qualcosa che era successo nei quarantacinque minuti di ritardo che aveva fatto, lei gli ha detto che era stata da Regina ma non ne siamo molto convinti ed inoltre ieri sera ho ascoltato una parte del vosro litigio"
"Hai ragione, sì sono io. Ora non ho idea di cosa fare, aiutami"
"Niente, non devi fare assolutamente niente, lei ha preso la sua decisione e tu la devi rispettare"
"La rispetto me non posso starmene con le mani in mano mentre R...Quello lì mi ruba il mio lieto fine!"
"Tu conosci il nome dell'amante di mia figlia"
"Non importa" girai i tacchi e mi chiusi la porta alle spalle.

Emma.
Sto tornando a casa dopo due ore di un estenuante riflessione insieme a Regina a proposito di ciò che era successo la sera prima. Entrai e mi trovai davanti il solito sorrisetto idiota di mia madre quando voleva o doveva sapere qualcosa da me. Mi sedetti su una delle sedie intorno all'isola centrale
"Emma, ti stavo aspettando..."
"Perché?"
"Per sapere le tue ultime nwes, allora?"
"Allora cosa?"
"Dai, non fare la finta tonta, so che hai lasciato Uncino, ho sentito la conversazione ieri e tra l'altro me lo ha confermato Uncino...Quindi?"
"Mi spiace per ciò che..."
"E inoltre...non ti biasimo per aver lasciato ma proprio non mi va giù che tu..."
"Senti mamma, me ne sono innamorata e lei ama me, quindi non mi puoi criticare e non puoi nemmeno criticare lei"
"Lei?!"
"Non dirmi che non avevi ascoltato interamente il discorso"
"La persona di cui ti sei innamorata è una donna?!"
"Le ho promesso che non avrei detto niente a nessuno ed io ho già detto abbastanza" mi alzai e con un gesto della mano scomparvi in una nuvola di fumo.

Regina.
Ero in cucina, stavo per preparare le mie famose lasagne, Henry sarebbe venuto a mangiare da me quel giorno quando comparve dal nulla Emma avvolta da una densa nuvola di fumo viola: magia, magia oscura. 
"Emma che ci fai qui?! E cosa ancora più importante perchè hai usato quel tipo di magia! Lo sai vero che dopo averla usata anche solo una volta disfartene sarà molto, forse troppo difficile"
"Ovviamente preferisco usare la magia oscura a far scoprire a mia madre di chi mi sono innamorata"
"Lo stava per scoprire?!"
"Esattamente"
"Ma non ha scoperto niente, vero?"
"Solo che la persona di cui sono innamorata è una donna"
"Ah, solo questo! Ora sono veramente sollevata, secondo te quale sarà la prima donna alla quale penserà?"
"Non credo che possa pensare a te, dopo tutto in questo senso sei ancora la persona che ha cercato di ucciderli per anni e anni"
"Grazie di ricordarmelo ogni volta"
"Ehy, non ti rattristare a me non importa ciò che è accaduto prima io so che non potresti mai rifare ciò che hai fatto e poi non ha senso ritirare fuori argomenti del passato perchè il passato deve restre lì dov'è e non influenzare i giudizo presente" mi accarezzò la guancia con il palmo della mano ed io mi appoggiai ad esso.
"Regina, stavo pensando che forse...per il bene di tutti nessuno mai e poi mai sapesse della nostra..."
"Della nostra niente Swan, noi non siamo niente" per ora, avrei voluto aggiungere quelle due parole ma non lo feci, non volevo dare delle illusiono che magari non si sarebbero mai avverate.
"Per ora"
"Cosa hai detto?"
"Forse ora non siamo niente ma magari un giorno saremo qualcosa alla quale ora non saprei nemmeno dare un nome ma saremo quel qualcosa perché solo all'idea di poter stare con te mi elettrizzo"
"Emma, noi non potremo mai dire a nessuno di avere una relazione perché questo qualcuno inizierebbe a far riferimento a ricordi che ha di me e altro..."
"Non permetterei mai a nessuno di offendere la mia regina"
"Emma sei molto dolce ma sai quanto me che per i cattivi non c'è mai un lieto fine"
"Non voglio che gli altri pensino a te come quella che ha fatto del male, come quella che ha causato stragi nei villaggi o come..."
"Abbiamo capito..."
"Regina io voglio che gli altri pensino di te ciò che penso io non dico che ti debbano amare ma che ti rispettino e che ti vedano come quella che ha fatto di tutto per la sua famiglia, per le persone che aveva intorno, per le persone che ama. Voglio che finalmente gli altri dicano: la regina è felice, è cambiata veramente, è cambiata per chi le vuole bene."
"E' gentile da parte tua avre tutte queste ambizioni ma non accadrà mai, le persone che hanno subito un trauma non dimenticano mai e alla prima occasione tireranno nuovamente in ballo l'accaduto. Ora Emma vattene, devo cucinare..."
"Regina...Ti amo"
"O mio Dio! Nasconditi se non vuoi farti trovare!"
"Che c'è Regina?"
"Secondo te?! C'è tua madre che si sta dirigendo alla mia porta! Emma, vai di sopra! Subito!" 
"No"
"Perché no?!"
"Perché se io scappassi mia madre se la prenderebbe con te"
"Emma, so gestire tua madre..."
"Regina..." misi avvicinò e mi baciò, subito dopo mi prese un fianco e mi avvicinò a lei fino a far toccare i nostri corpi congelati da quei discorsi che avevano fatto venire la pelle d'oca a tutte e due, quel calore, quello sfiorarsi delicatamente mi risvegliò un brivido e corse lungo la mia schiena fino a farla inarcare. Sentii le mani forti di Emma trattenermi eretta per non farmi cadere a terra sciolta da quell'improvvisto contatto fisico voluto da tutte e due
"Emma...Che stai facendo?"
"Non si vede, ti sto baciando"
"Perchè, perché mi baci? Perché mi ami? Emma io non voglio che tu mi ami, tutti quelli con cui sono stata sono morti uccisi e io non voglio che tu faccia la loro stessa fine"
"Nessuno di loro era la Salvatrice e la Salvatrice non morirà soprattutto se ha qualcuno per cui vivere e ovviamente ti amo perché non ti arrendi mai, sei perspicace, hai un carattere forte e deciso, sai quello che vuoi e lo ottieni con tutti i mezzi a tua disposizione, per qualunque occasione hai sempre l'abito adatto e sei sempre impeccabile, sei bella, sei dolce, sei straordinariamente te stessa, questo è ciò che mi piace di più, sei te stessa e non intendi cambiare e se agli altri non va bene non devi cambiare tu per gli altri ma devono cambiare gli altri per te perché se cambiassi anche una sola cosa tutto equilibrio che si è formato negli anni si sbilancerebbe e non saresti più tu ma un'altra donna e io non voglio un altra donna, io voglio Regina Mills"
"Emma, anche io ti amo, non so come farei senza di te" dissi io con un certo tono di sarcasmo
"Ovviamente saresti persa senza di me"
"Stupida"sorrisi per poi baciarla nuovamente.

Mary Margaret.
Come ho fatto a non pensarci prima, dove vuoi che sia andata se non da Regina. Corsi più velocemente che potevo finché non arrivai davanti al portone d'ingresso di villa Mills, bussai con forza più volte ma niente, decisi di aprire la porta con la chiave di riserva. La presi trovata come al solito nel solito posto. Aprii quella porta piano in modo da non farmi sentire, sbirciai un po' tra le stanza del piano terra finchè non le vidi, abbracciate l'una all'altra mentre si baciavano. Mia figlia si è innamorata della mia matrigna?! Nonché della donna che ha cercato di uccidere me e suo padre, che ha fatto miliardi di vittime, che ha ucciso mio padre per vendetta, che si è presa il mio regno con la forza, che ha provato ad eliminare Emma solo perché era restata in città, No! Non può essere, è solo un brutto sogno, uno scherzo ideato dal mio subconscio. Ad un certo punto la forza di volontà superò la fase di sconcerto creata da quella visione inverosimile e si fece avanti.
"Emma!"
"Mama! Che ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?"
"Usando la chiave di riserva ma questo non è l'argomento principale della conversazione"
"Senti mamma..."
"Senti mamma niente! Non può essere lei la donna di cu ti sei innamorata! Sai cos'ha fatto, sai cos'ha il potere di fare con la sua magia! Questa donna ha ucciso migliaia e migliaia di innocenti per vendicarsi su di me perché pensava che avesse ucciso il mio popolo, la mia gente io sarei uscita allo scoperto"
"Mi sembra che tutto quello sia accaduto grazie a te!" 
"Avevo dieci anni!"
"Senti Mary Margaret non voglio litigare con te ma questa situazione mi sembra assurda, non sopporto che qualcuno la critichi per qualcosa che ha fatto più di trent'anni fa, non posso dire che non le abbia fatte ma posso insistere sul fatto che tutti voi usiate ciò per criticarla in continuazione, il passato è passato e ci resterà nel passato, ok? E non riprovare a dire queste cose in sua presenza" Mia figlia si mise davanti a Regina in modo da coprirla come uno scudo.
"Non riprovare a rivolgerti a tua madre in questo modo!"
"Io non ho mai avuto una madre o una persona qualunque che mi dicesse che cosa fare, perché? Perché sono stata abbandonata alla nascita!"
"Questo è colpa del suo sortilegio!"
"Avresti comunque potuto decidere di vivere insieme a me e darmi una vita normale con una madre e invece ho dovuto sopravvivere con le mie sole forze e ogni volta che trovavo qualcuno che pensavo mi volesse bene si rivelava un'altra enorme fregatura come tutto il resto della mia vita. Sopravvivere non è vivere è un modo per allontanare le possibilità!" Non seppi cosa rispondere, tutto ciò che aveva detto era vero e io non potevo farci nulla, mia figlia aveva avuto una vita terribile per colpa mia.
"Ora me ne tornerò a casa se tu non sarai lì entro cinque minuti butterò a calci la tua roba fuori di casa!"
"E' ridicolo! E' ridicolo, solamente perché io la amo e lei ama me m cacci di casa!"
"Tu pensi che lei ti ami? Per lei sei solo una pedina ce può muovere a suo piacimento!"
"Tutto ma questo no! Ioamo Emma e me ne sono accorta tutte le volte che io la incontravo per strada e lei mi sorrideva e io sentivo uno strano dolore al petto come se mille ferite si fossero riaperte per poter far entrare qualcosa di nuovo nella mia vita: L'amore di una persona che mi ama per quello che sono e che sono diventata con gli anni!"
"Ti aspetto a casa!" Mi girai e mi diressi verso al porta di casa e uscendo presi la via di casa.

Regina. 
"Scusa, per la scenata" Non servivano le sue scuse ora sapevo che mi amava veramente, ha avuto il coraggio di affrontare sua madre e di dirle tutta la verità su di noi e ora ero felice più che mai, mi avvicinai nuovamente a lei e la baciai, volevo saper che lei mi amava quanto mi ero accorta di amarla io e ora lo sapevo, volevo stare con lei e basta senza 'se' e senza 'ma'.

Emma.
Mi staccai da quel bacio e la abbracciai, la amavo e per una volta nella mia vita mi sentivo veramente amata da qualcuno. Quei pochi centimetri che ci differenziavano permettevano alle mie labbra di arrivare giuste alla fronte di Regina sulla quale quest'ultima si sentì scoccare un bacio. Quel nuovo contatto pieno d'amore fece rabbrividere entrambe. 
 

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Capitolo 4
*** Colpo al cuore ***


  

Colpo al cuore.
Emma.
"Regina ora è meglio che io vada"
"Sì, mi sembra una buona idea. Tua madre potrebbe incenerirti con un solo sguardo"
"Quindi sarebbe lei ad incenerirmi e non tu se in questo momento prendessi la mia giacca e uscissi lasciandoti qui da sola"
"Probabilmente hai ragione tu..."
"Grazie ma quanto-sei-dolce"
"Sempre molto carina anche tu vedo"
"Certo!"
"Emma cosa intendi fare con tua madre, cosa le dirai?"
"Non lo so spero che si calmi e che capisca che l'amore è sempre amore"
"Sai essere molto dolce a volte"
"Anche tu Regina...Ma io lo sono più spesso" Regina fece una smorfia e poi disse sussurrando
"Ora vai"
"Già" Presi la mia giacca in pelle rossa, uscii di casa e sotto lo sguardo attento di Regina scomparvi. Mi materializzai davanti all'uscio di casa dei miei genitori e a voce alta mi dissi
"Ok Emma, ce la puoi fare, è tua madre non ti ucciderà...Magari vorrebbe farlo ma non lo farà...Credo..."
Senza ulteriori indugi spalancai la porta e vidi mia madre in preda all'ira: tutte le mie cose erano a terra, la stanza era cosparsa dai miei oggetti tra cui la copertina bianca con la scritta in viola, le mie innumerevoli giacche erano accatastate in un angolo della camera, d'un tratto vidi la scatola contenente le uniche cose che rimanevano della mia infanzia a terra, la videocamera con le registrazioni mie e di Lily completamente rotta, non c'era più niente di niente che potessi fare per recuperare i dati, i ricordi di momenti della mia vita in cui ero felice. Mio padre era impallidito alla vista di quella scena così inverosimile, così surreale per lui.
"Emma, sai cos'ha tua madre? E' da quando è tornata che è arrabbiata. Con me non vuole parlarne..." Guardai mio padre ma non gli diedi nessuna spiegazione logica a ciò e ignorando qualsiasi suo tentativo di attirare la mia attenzione su di lui cominciai a parlare, con ancora un leggero tono di rimprovero, a sua madre.
"Perché ti arrabi tanto?! Che problemi hai?!"
"Perché mi arrabbio? Mi stai chiedendo davvero perché mi sto arrabbiando tanto?! Mi arrabbio perché come madre ho sempre voluto, voglio e vorrei sempre il meglio per te!"
"Se avessi voluto sempre il meglio per me non mi avresti abbandonata! E ora capiresti che il meglio è quello che ho già! E oltrettutto a te non dovrebbe interessare la mia vita privata! Non ho più bisogno di un aduto che mi controlli, so gestirmi anche da sola!"
"Non dovrebbe interessarmi?! Sai benissimo cosa ha fatto, cosa mi ha fatto, cosa ti ha fatto, quante persone ha ucciso migliaia di innocenti! Sai cosa può farti se le gira storto"

Regina.
Subito dopo che Emma avesse lasciato casa mia mi diressi verso la mia cripta, faceva freddo, il vento che proveniva dall' oceano annunciava l'imminente tempesta.
"Non è una tempesta naturale, è creata dalla magia, magia oscura...Emma" iniziai a correre e appena arrivai davanti al mio specchio gridai
"Sidney! Fatti vedere!"
"Sì mia signora?"
"Fammi vedere Emma!"
"Sì mia signora" l’immagine bluastra del genio scomparve lasciando il posto ad una scena completamente diversa e la mia attenzione cadde su ciò che Emma disse in quel momento:
"Sai perché mi piace?! Perché nonostante non si faccia mai gli affaracci sui non le importa di come la giudica la gente. E' testarda, mi fa venire i nervi a fior di pelle, mi irrita, mi provoca, mi sfida, vuole sempre sembrare la perfezione fatta persona ma compreso tutto questo lei prova emozioni, senimenti che nessun altro e neanche capace di immaginare. Ma tu questo non lo potrai mai capire perché lei è come un gioiello, bellissimo, ma non si sceglie di indossarlo, è questo fantastico diamante che sceglie te, se ne sei degno, se sei degno di lei, di indossarla, sapendo che indossare quel gioiello proibito ti causerà conseguenze enormi e orribili ma questo non ti deve scoraggiare per nessun motivo, perché solo poterlo sfiorare con un dito è un piacere ineguagliabile. Sai mentre stavo con lei, mi ha chiesto perché la amassi, all'inizio non sapevo come riponderle perché non si poteva rispondere  a una simile domanda, ci sarebbero stati altri mille motivi per amarla oltre a quelli che le ho elencato. Ma a lei bastava quello, sapere di essere amata veramente"
"E' molto dolce che tu pensi questo di lei ma lei è un mostro" Gli occhi si sbarrarono contemporaneamente ai miei. Emma le se avvicinò e le piantò una mano nel petto estraendone il cuore.
"Non ti permettere mai più di chiamarla in quel modo" La mano di Emma si strinse attorno a quel cuore e lo polverizzò.

Emma
Mi alzai di scatto gridando il nome di mia madre contemporaneamente accanto a me si alzò Regina e grido la stessa cosa. Accorsero Henry, David e Mary Margaret.
"Mamme! Finalmente vi siete svegliate"
"Regina era tutto un sogno..." Mi girai verso il volto di Regina e la fissai negli occhi, subito ci ricordammo ciò che era successo nel sogno e diventammo rosse.
"Emma hai fatto lo stesso sogno che ho fatto io?"
"Non lo so raccontamelo"
"Sicuramente non hai perso il tuo senso dell'umorismo" i tre ci osservarono scambiarci quelle strane parole allusive e poi chiesi:
"Mary Margaret tu stai bene vero?"
"Sì certo..."
"Bene, David, Henry potreste lasciarci sole?" i due si allontanarono sospettosi. Appena furono furi dalla stanza cominciò a parlare Regina avendo capito cosa volevo chiederle.
"Bianc...Mary Margaret, come la prenderesti se io mi fossi innamorata di Emma?"
"Cosa?!"
"Mamma, come la prandresti?"
"Non...Non lo so"
"Per esempio se io pacessi tua figlia tu cosa faresti?"
"Co-Cosa?!" Regina si avvicinò a me, mi prese per il colletto della giacca e mi baciò appassionatamente, ovviamente bacio ricambiato da me. Si sentì un tonfo, Mary Margaret cadde a terra stordita dalla vista.
"Sig.rina Blanchard! Sta bene?" Ella si rialzò e massaggiandosi la testa battuta pesantemente a terra disse
"Fino a tre giorni fa quando siete cadute in questo strano sonno non osavate nemmeno sfioravi forse sarà solo un po' difficile inghiottire la cosa ma non me ne faccio un problema" io e Regina ci guardammo e con una risata rompemmo l'imminente silenzio
"Cosa c'è di tanto divertente?"
"Ci siamo svegliate quando Emma ti ha ucciso...Ti ha ucciso quando tu mi davi del mostro"
"Non potrei mai chiamarti mostro, so che sei cambiata per le persone a cui vuoi bene e so che non tornerai indietro"
"Grazie per la fiducia..."
"Regina, non ho mai avuto paura della magia ma mi sento diversa rispetto a prima...Più potente"
"Allora beata te, io mi sento uno straccio..."
"Non sto scherzando Regina, è come se..." Nella stanza apparve da una nuvola verde Zelena
"E' come se fossi tornata ad essere il signore oscuro" Da una tasca nella giacca la strega prese il pugnale e lo porse ad Emma.
"Tienilo con cura, non si sa mai che cada nelle mani sbagliate..."
"Tipo le tue Zelena?" Chiese Regina sarcastica. Quest'ultima si beccò un'occhiataccia e poi Zelena continuò
"Bentornata in questo corpo Dark One" Quelle parole furono un vero colpo al cuore

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Scusate se nella scorsa settimana non ho pubblicato un nuovo capitolo ma ho avuto troppi impegni.
 

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Capitolo 5
*** La magia del Signore Oscuro ***


La magia del Signore Oscuro
Regina.
Non è possibile, non è logicamente possibile, Emma non può essere tornata il signore Oscuro. Solitamente il prezzo da pagare per diventare il Signore Oscuro è ucciderlo ma Emma era immersa in quello strano sogno quando è accaduto tutto, posso testimoniarlo ! Mi alzai dal letto e mi diressi verso la porta di casa mia, decisa a trovare una soluzione a questo problema non da poco. Presi la mia giacca e uscii. Fuori faceva stranamente freddo, come nel sogno, la brezza avvertiva l'arrivo della pioggia e ancora una volta era una tempesta magica. Corsi verso l'abitazione di Emma e bussai nervosamente.
"Emma apri la porta" al suo posto venne Mary Margaret che fece un sospiro di sollievo e disse
"Mi hai letto nel pensiero, volevo venire a chiamarti. La situazione con Emma sta degenerando"
"Liberatela, devo portarla con me per fare una cosa"
"Ma Emma ha detto di non liberarla per nessun motivo..."
"Ora il motivo sono io quindi se non ti dispiace" Entrai in malo modo e feci capolino nella stanza dove tenevano Emma nel seminterrato, la vidi era lì: due catene le legavano i polsi e non le permettevano di muoversi se non di qualche centimetro, al braccio le avevano messo una sorta di bracciale magico che impediva a qualunque essere dotato di poteri soprannaturali di usarli
"Emma..." La guardai
"Regina, quanto tempo è? Per due settimane non ti sei degnata di venire qui e ora ti presenti come se niente fosse? Non funziona così cara la mia Regina Cattiva"
"Emma, sono qui per liberarti""E perché faresti un gesto tanto eroico? A giusto ora la Evil Queen si sente un’eroina...Vuoi salvare anche me? Accomodati! Non ti permetterò di togliermi tutto il mio potere! Non da te, sei solo un mostro!"
"Come te del resto Dark One"
"Non paragonarmi a te, tu ormai non puoi o non vuoi fare del male a nessuno, ti sei arresa alle pretese di Biancaneve e sei diventata esattamente come lei: debole!"
"Emma, vuoi essere liberata o vuoi continuare a lamentarti?!"
"Non si scaldi, faccia pure e mi ridia la mia magia se ne ha il coraggio"
"Certo che te la darò ma mentre tu potrai usare la tua magia io terrò con me il pugnale"
"Sei veramente spregevole, forse mi sbagliavo, non se cos tanto rammollita. Hai solo bisogno di qualche dritta"
"Emma io volevo dirti che..." Emma urlò e quell'espressione perfida che aveva sul viso scomparve lasciando il posto alla dolce e nobile Emma Swan di tutti i giorni.
"Regina, mi dispiace da morire, non volevo dire niente di tutto quello, sai che..."
"Tagli corto signorina Swan, sono qui solo per portarla da Zelena per le ultime spiegazioni"
"Sei arrabbiata vero?"
"E cosa glielo fa credere?!"
"Mi dai del lei...Regina scusami ma sai benissimo anche tu che non controllo la mia parte cattiva"
"Ha detto abbastanza! Me ne vado, ci si vede Miss Swan"
"Regina in caso non ci vedessimo per un po' di giorni...Ricordati queste parole: Nel bene e nel male io ti amo più di ogni altra cosa al mondo"
"Non mi trattengo oltre"
"Regina, portami con te, resterò senza magia ma ti prego"
"Emma è la tua ultima occasione"
"non la specherò te lo prometto, adesso liberami"
"I toni signorina Swan"
"Regina non iniziare anche tu" rise alle sue stesse parole e mi scappò un sorriso.
"Signore e signori scoop inredibile, Regina ha sorriso" le tolsi le manette e la abbrracciai e dopo tanto tempo parole dolci rivolte a me da Emma.
"Mi sei mancata tantissimo"
"Tu di più perché tutti parlavano di te ma non mi permettevano di vederti, io volevo vederti, sentirti parlare, sentiti pronunciare il mio nome"
"Regina, te lo ha mai detto nessuno in questi giorni che stai diventando smielata?" Sorrise e salimmo le scale, Mary Margaret afferrò il pugnale e me lo diede.
"Fai attenzione" annuii e con Emma ci dirigemmo verso l'abitazione di Zelena. Poco prima di salire sul portico apparve mia sorella.
"Oh wow, la Evil Queen e la Dark One, che coppia meravigliosa!"
"Smettila di fare battute e dicci cosa sai di Tremotino, hai sue notizie?"
"Non te lo ho detto? Il giorno che ho rivelato a Emma di essere la Signora Oscura avevo trovato il pugnale conficcato nel petto dell'uomo"
"Cosa?! E adesso dove si trova il corpo?"
"Non ho nemmeno osato toccarlo, pensa che schifo!"
"Facci strada!"
"Non si agiti Sua Maestà, vi ci porto..."
"Bene" Passarono dei minuti e tutto taceva, nessuno apriva bocca per parlare finché Emma si bloccò e sbarrò gli occhi
"E' qui" disse
"Chi Emma?"
"Tremotino, è qui lo sento, non è morto, sento la sua energia" ad un certo punto dai cespugli saltò fuori l'uome che si fiondò su Emma e iniziò a urlare
"Ridammi i miei poteri!"
"Non so come fare!"
"Fallo nello stesso modo in cui me li hai tolti!"
"Cosa stai dicendo io non te li ho tolti, io ero immersa in un’altra dimensione mentre è accaduto"
"Non è possibile! Io ti ho vista, hai usato la magia!" Gli occhi di tutti si fissarono su Zelena.
"Non guardate me, io non c'entro niente stavolta"
"Non sta mentendo"
"Bene, scopriamo qualcosa e subito dopo si formano altre domande: chi è? Cosa vuole? Perché lo ha fatto? Perché proprio a Emma? Se voleva togliere i poteri a Tremotino perché poi li ha spostati a Emma? Poteva direttamente averli lui stesso e uccidere Rumple ma non lo ha fatto, perché? C'entra qualcosa il sogno?"
"Emma o Regina non sono state ed è sicuro, Rumple è la vittima quindi neanche rimango solo io ma non sono stata, ho come testimone Mary Margaret,
sono stata sempre con lei, avevo portato Robin da lei per stare più vicino a te Regina e la sera quando vi siete svegliate stavo per prendere in braccio
mia figlia quando dal nulla è apparso il pugnale con scritto il tuo nome e te l'ho dato subito. Se fossi stata io me lo sare tenuta"

"E se fosse un flso quello che ci hai dato?"
"Prova"
"Posso Emma?" Annuì e le tolsi il bracciale poi alzai in aria il pugnale e non sapendo cosa dire dissi:
"Uccidimi"
"Regina se ti farò del male non me lo potrei mai perdonare"
"Fallo!" Gli occhi di Emma divennero da verde-azzuro neri e con fare minaccioso venne verso di me puntandomi con una palla di fuoco.
"Signora Oscura, fermati!" Detto ciò tutto tornò come prima
"Regina, non me l far fare più d'accordo? Ho avuto paura di ucciderti"
"Non avrei mai permesso ad un Signore Oscuro di sminuire la mia persona in tal modo"
"Che persona modesta"
"Lo so, non importa che tu me lo dica"
"Ora è meglio tornare a casa" Le rimisi il bracciale e ci avviammo tutti a casa di Emma, la quale nello stesso istante che esso fu sul suo braccio si
contorse su se stessa e tornò ad essere il Signore Oscuro

"Sono tornata"
"Che fortuna..."
"Regina mi aspettavo di più da te, veramente non sai chi è stato? Non riconosci l'operato?"
"Non ne ho idea, qui a Storybrooke non ci sono altri che sanno usare un incantesimo di trasferimento come quella a cui siamo davanti"
"E se non fosse qui a Storybrooke il colpevole"
"Se non fosse qui non ne ho ide..."
"Inizi a capire"
"Non può essere stata lei, è morta da tempo, l'ha uccisa Mary Margaret"
"Stai parlando di nostra madre? Lei non può essere l'ho vista, se n’è andata per sempre"
"E se non fosse così? Ci hai pensato in queste due settimane a quello che ti ha detto tua madre prima di andarsene in un presunto paradiso?" E se
avesse veramente a che fare con lei, allora perché dare tutto quel potere a Emma, in tal modo, essendo il Signore Oscuro potrebbe essere sconfitta
facilmente, Cos'ha in mente?

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Capitolo interamente dal punto di vista di Regina...Sconvolti per l'apparizione di Cora? Spero di avervi lasciato con il fiato sospeso per il prossimo capitolo.
​Ricordate di commentare <3 <3

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