Ci saremo sempre l'uno per l'altro

di cola23
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blackout ***
Capitolo 2: *** Guanti ***
Capitolo 3: *** Lettere nel casetto ***
Capitolo 4: *** 4) Tazza calda ***
Capitolo 5: *** Festeggiamenti privati ***



Capitolo 1
*** Blackout ***


Ci saremo sempre l'uno per l'altro


Parole:1126
Coppie: AlbusxScorpius

 

Promit 30 :Brackaut

 

-Scorpius, sei solo un bambino!!!-
-No Albus , sei tu che vuoi avere sempre ragione! –
- Perché io HO sempre ragione!-
- Vedi quanto sei presuntuoso!-
- E tu sei infantile!-
- Stupido!-
- Idiota!-
- Se e così che la pensi allora non rivolgermi più la parola !!!-
-Perfetto !-
Scorpius si pentì di quelle parole neanche tre secondi dopo averle pronunciate.
Quando poi vide Albus dargli le spalle e incamminarsi per i corridoi sentì un tonfo al cuore e gli occhi riempirsi di lacrime che cercava disperatamente di trattenere.
Non era di certo la prima volta che litigava con Albus , il suo migliore amico.
Spesso, lo facevano per motivi infantili e risolvevano la questione nel giro di poche ore. Poi, se non avessero litigato così spesso, probabilmente la loro amicizia non sarebbe stata così solida e indistruttibile.
Tuttavia a Scorpius non piaceva litigare,e odiava sempre quando succedeva, quando i lineamenti di Albus s’indurivano, non importava quante volte fosse già successo, ogni volta non poteva fare altro che sentire un tonfo al cuore e temere che quella volta la loro amicizia sarebbe davvero finita.
E quel giorno non era stato diverso, come la maggior parte dei loro litigi era partito tutto da una discussione che al apparenza sembrava innocua, che prima che se ne accorgessero era degenerata in un accesa discussione , che si era conclusa con l'inevitabile fine di tutti i loro litigi: Con un ostinato rifiuto di parlare e una ferrea determinazione nel ignorarsi a vicenda .
A volte, non si rivolgevano neppure una sillaba per giorni interi, fino a quando uno dei due non cedeva, andando a chiedere scusa per primo all’altro.
(Solitamente Scorpius visto che era il più ragionevole, e anche perchè sapeva che Albus trovava difficile farlo, anche quando era pentito, e che pure quando aveva torto, sarebbe stato capacissimo di scegliere di non rivolgergli mai più la parola pur di non ammetterlo , orgoglioso e testardo com'era.) Avevano caratteri diametralmente opposti , probabilmente era quello che gli portava a scontrarsi spesso, ma probabilmente, era la stessa cosa che li aveva spinti ad avvicinarsi l'un al' alto e a renderli così affiatati.
Be, quando non litigavano almeno.
La cosa ridicola era che la maggior parte delle volte , come in quel caso, non ricordavano nemmeno il motivo per cui avevano litigato.
Mentre Scorpius rifletteva su tutto questo erano arrivati alla loro stanza comune.
Albus si stava cambiando per la notte dandogli sempre la schiena deciso a ignorarlo, mentre Scorpius a pochi passi da lui fingeva di fare lo stesso mentre rimuginava su come chiedergli scusa , quando improvvisamente ci fa un brackaut, le luci del loro dormitorio saltarono e si ritrovarono al buio .
I tuoni del temporale che c'era fuori erano l'unica fonte di luce che illuminava a tratti la loro stanza. Scorpius aveva fato un salto e senza quasi rendersene conto si era aggrappato istintivamente al braccio di Albus tremante.
Il ragazzo moro stupito da quella strana reazione per un attimo dimenticò il suo proposito di non rivolgergli più la parola chiese speigazioni al suo teoricamente ex migliore amico

-Sco, stai bene ?-

-N-No!-

-Qual'è il problema ?-

-È troppo buio , non vedo niente !-

Albus aggrottò le sopracciglia non capendo il problema.

-E allora ? Si è seccante ma....- si interruppe colto da un dubbio -Per caso hai paura del buio?-

-S-si, ti prego non lasciarmi – rispose lui stringendolo ancora più forte.

-Non lo farò, ma non stritolarmi il braccio- sbuffò celando nel tono seccato un pizzico di preoccupazione.

Il ragazzo allentò la presa accontentandosi di limitarsi a stringergli la mano intrecciando esitante le loro dita. Albus sussultò sorpreso sentendosi un po' a disagio sia per quel contatto improvviso così intimo, anche perchè avevano litigato appena pochi minuti prima.
Fece per, seppur gentilmente di scostarsi, quando, un singhiozzo particolarmente forte invase il silenzio della stanza lo broccò .
Sentì Scorpius stringere ancora più forte la sua mano con dita tremanti ,posare il viso contro il suo braccio, premendo la bocca contro la stoffa del pigiama con forza, probabilmente per franare il pianto.
Fallendo, a giudicare dalla sensazione di bagnato che percepì attraversare il tessuto .
Scorpius singhiozzò ancora, più forte.
Il suo migliore amico stava piangendo. Scorpius era veramente spaventato .
Albus fù così travolto dal angoscia di quel pensiero che dimenticò al istante qualsiasi rabbia ancora residua .
Anche se non lo vedeva non sopportava nemmeno l'idea di immaginarlo così, ma non sapeva come farlo smettere.
Titubante allungò piano la mano libera , quasi temendo le conseguenze di quella sua azione, accarezzandogli piano i capelli biondi dell'amico, scostandogli appena un paio di ciocche dagli occhi, non riuscendo a resistere al bisogno che aveva di stargli vicino, consolarlo, farlo sentire al sicuro...come se fosse la cosa più naturale del mondo, scese sul viso prendendo ad asciugare le sue lacrime con il pollice ,carezzandogli una guancia. Scorpius al contatto, dolce e inaspettato, della sua pelle con la sua si tranquillizzò.
Ma non durò a lungo.
Con una sicurezza improvvisa e del tutto inaspettata, che nemmeno Albus seppe da dove gli fosse venuta, lo trascinò per mano vicino al suo letto facendolo sedere tra le sue gambe tenendolo stretto in un caldo e protettivo abbraccio sussurrandogli parole confortanti e accarezzandogli i capelli finchè non si fosse calmato. Rimasero in quella posizione fino a quando non tornò la luce .
Appena i loro occhi si incrociarono entrambi fecero un salto al indietro scostandosi velocemente, distogliendo lo sguardo , entrambi imbarazzati,e con il volto in fiamme .
Se i gesti che nel buio della loro camera erano sembrati innocenti e naturali alla luce la situazione si era fatta velatamente imbarazzante ed enormemente disturbante

-Senti Albus...grazie per

-Non ho fatto niente di che , non parliamone più. - tagliò corto il moro.

-Okay...

-Ora andiamo a dormire, è già tardi.-

Una volta che furono certi del ritorno duraturo dell' energia elettrica andarono ognuno nel proprio letto sigillando silenziosamente con un ultima occhiata fugace la fine delle ostilità.
Albus e Scorpius si erano conosciuti appena un anno prima, praticamente per caso, ma ci avevano messo poco a capire entrambi che quel incontro al apparenza banale, era destinato a trasformarsi in una grande amicizia, una amicizia solida destinata a durare negli anni .
A volte anche fra due migliori amici come loro capitava di litigare, ma perfino in quei momenti in fondo , avevano la certezza di poter contare sempre l'uno sul altro, non importa quanto al momento fossero arrabbiati , se uno di loro si fosse trovato in pericolo o in difficoltà l'altro all' istante sarebbe corso ad aiutarlo .
Anche per una cosa banalissima come uno stupido brackaut ci sarebbero sempre stati l'uno per altro.

 

 


 

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Capitolo 2
*** Guanti ***


GUANTI


Parole: 669
Rating :Verde

Promit 18: Guanti

 

Come spesso capitava quando Albus e Scorpius passavano del tempo insieme, le ore erano sembravano passare veloci e avevano perso la cognizione del tempo.
Così come altrettanto spesso succedeva, si erano ritrovati a correre per riuscire a tornare al castello in tempo per la cena e non rimanere a digiuno -di nuovo-.
Albus correva spedito, senza nemmeno vedere dove metteva i piedi e senza accennare a rallentare , nonostante il terreno come ogni anno a Natale si fosse ricoperto di neve e ghiaccio scivoloso.
Scorpius dal temperamento molto meno incosciente, procedeva più lentamente appena dietro di lui ,e preoccupato per l'irruenza dell' amico gli gridava di rallentare temendo di vederlo scivolare da un momento al altro.
Proprio come alla fine, accadde.
Per fortuna grazie alla sua prontezza di riflessi ,il biondo riuscì a raggiungerlo prima che finisse a terra.
Quando per evitargli una brutta caduta, Scorpius lo afferrò per il polso sentendo il suo tocco freddo sulla pelle il moro rabbrividì voltandosi a guardarlo sorpreso:
-Sco ! Accidenti, le tue mani sono freddissime, sono diventato un ghiacciolo solo toccandoti ! -

-Be, è inverno Al è normale che faccia freddo. -

-Ma dovresti coprirti di più, o con questo freddo ti ammalerai! perchè non indossi i guanti?-

-Li ho dimenticati in camera. Comunque scusami... -  aggiunse arrossendo improvvisamente quando si accorse di non averlo ancora lasciato e che le loro dita erano talmente vicine che ci sarebbe voluto davvero poco perchè si tenessero per mano.
Ma l'altro sorrise tranquillamente e con calma si tolse i suoi e glieli mise in modo che potesse scaldarsi le mani.
Preso alla sprovvista Scorpius lo fissò stupito, domandandosi perchè non avesse fatto un semplice incantesimo riscaldante invece di rinunciare ai suoi guanti , o perchè glieli avesse infilati personalmente invece di limitarsi a darglieli e basta . Ma non gli chiese niente di tutto ciò ne commentò il gesto notando il suo improvviso imbarazzo, e sentendosi stranamente imbarazzato a sua volta .
Anche dopo ,mentre percorrevano l'ultimo tratto di strada- stavolta camminando con più calma -rimasero stranamente in silenzio, ogni uno apparentemente perso nei suoi pensieri.
Quelli di Scorpius in particolare erano piuttosto confusi
Da quando avevano litigato e poi fatto la pace dopo che Albus lo aveva aiutato durante una specie di attacco di panico gli capitava spesso.
Dopo quel episodio le cose fra loro sembravano essere tornate come prima , e in effetti apparentemente era così. Ma allo stesso tempo Scorpius aveva come l'impressione che fra loro fosse cambiato.
Certe volte percepiva come se intorno a loro si creasse una strana atmosfera, c'erano a volte momenti, tra loro due, che non riesce a comprendere: brevi momenti di una qualche forma d’intimità che percepiva come più intima di quella fra due normali amici ma che non sapeva proprio come catalogare, che non riusciva a classificare, non potendo dar loro un posto, una collocazione…e talmente brevi che spesso quando passavano si ritrovava a chiedersi se ci fossero davvero stati o li avesse solo immaginati.
Così questi momenti rimanevano così, appesi, sospesi, al di fuori della loro quotidianità .
L'unica cosa che sa e quando accade si sente come se fosse vittima del incantesimo confundus : Si sente... confuso, non riesce a ragionare con lucidità ne ad avere il controllo della sua mente , che, come se di animasse di vita propia indipendentemente dal suo controllo comincia a partorire pensieri assurdi... strani.

Come adesso, che si ritrova a odiare quei guanti , perchè se non gli indossasse potrebbe sentire il tocco della pelle di Albus che in quel momento ha urtato la sua mano, e magari se anche Albus gli avesse dimenticati forse si sarebbe offerto di scaldare le sue mani gelide e screpolate dal freddo, stringendole fra le sue, sempre così stranamente morbide e calde anche in inverno .

Arrossisce vergognandosi da solo per quelle idee così bizzarre , e assolutamente inopportune. Forse è solo  lui che è strano. E forse ha ragione Albus , dovrebbe coprirsi meglio, il freddo gli fa veramente male.

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Capitolo 3
*** Lettere nel casetto ***


Lettere nel cassetto
 

Parole: 790
Rating :Verde
Coppia: AlbusxScorpius (implicita)
Personaggi: Albus,Scorpius(nominati) Rose

Promit 43:Lettere nel casetto

 

Rose Weasley Grenger era a detta di tutti , la degna figlia di Hermione Grenger.
Dalla madre Rose aveva senza dubbio ereditato la straordinaria intelligenza e la curiosità irrefrenabile praticamente, per tutto ciò che la circondava.
Ma questo non voleva certo dire che fosse una ficcanaso una pettegola !
Sarebbe stata pronta anche a giurarlo sotto Veritasium che nonostante odiasse non sapere qualcosa sapeva che quando si parlava di persone, sopratutto dei loro sentimenti era un loro diritto avere dei segreti ,in quei casi c'erano limiti che non avrebbe mai superato.
Perciò quando mentre stava scrivendo gli ultimi auguri di Natale ai parenti le era finito l'inchiostro ed era andata a frugare nei cassetti della scrivania di Albus non era certo per curiosare fra le sue cose ma solo per cercare del inchiostro .
- e essendo lei una persona educata e rispettosa prima gli aveva chiesto prima il permesso, ovviamente, che fosse ben chiaro!.-
Quando aveva trovato una busta con dentro dei fogli non aveva certo pensato di aprirla per leggerli, non era colpa sua se era già aperta e i fogli si erano inavvertitamente sparpagliati per tutto il pavimento, ma a quel punto doveva per forza raccoglierli per rimetterli al posto. Anche allora l'idea di leggerli non l'aveva nemmeno sfiorata , ma forse era meglio controllare che non si fossero spiegazzati .
Voleva solo accertarsi di non averli rovinati, insomma, sapeva quanto Albus fosse suscettibile quando qualcuno non aveva cura delle sue cose, così era meglio controllare,e nel caso rimediare con un incantesimo di riparo, per fargli un favore.
Però a quel punto era inevitabile che la tentazione le venisse.
Sapeva che avrebbe dovuto farlo ma era stato più forte di lei. Non era una ficcanaso, davvero ! Ma era sempre figlia di sua madre , e quando si ritrovava proprio sotto il naso qualcosa capace di stuzzicare la sua curiosità, che fosse per caso o meno, poi non riusciva proprio a lasciar perdere , doveva andare fin in fondo. E le poche parole che aveva colto qua è la l'avevano incuriosita parecchio.
Ma mentre leggeva il suo sguardo inizialmente curioso mutò assumendo un espressione sempre più incredula mentre, realizzava che quei fogli erano lettere scritte da Albus a una certo biondo di sua conoscenza.
C'erano anche altre in cui Malfoy gli rispondeva , ma non era questo a sorprenderla, non era certo un segreto che Albus e Malfoy si tenessero in contatto durante le vacanze , e non c'era niente di strano che due amici si scrivessero.
Ciò che l'aveva sconvolta tanto era che man mano che leggeva le appariva sempre più chiaro che quelle non erano affatto lettere ordinarie fra due amici ...

Cioè, in realtà non dicevano niente di veramente compromettente, però i toni usati le parevano troppo ... appassionati ,c'era talmente sentimento in quelle righe che sembrava traspariva dalla carta, troppo, per essere associato a un sentimento semplice come l'amicizia. Quando scriveva alle sue amiche lei non avrebbe mai usato frasi come :

“ti penso continuamente”, “Sto troppo male quando siamo separati ”, “Mi sento così solo senza di te ”,“Le giornate appaiono lunghe e inutile se non le divido con te”, erano quanto mai frasi ambigue ,che a leggerle così ,separate dal contesto le avrebbero fatto istintivamente pensare a una corrispondenza fra due innamorati !.

Tra l'altro a suo parere, anche in quel caso , toni così melodrammatici sarebbero apparsi ridicolmente esagerati per appena due misere settimane di lontananza. Specialmente se si scrivevano , una lettera di almeno 6 pagine al giorno !
Quando alla fine le lesse tutte quella che al inizio pareva un idea assurda era diventata praticamente una certezza per Rose.
Era palese che entrambi provassero qualcosa che andava al di la del amicizia l'uno per l'altro, come però dal fatto che non dicessero comunque nulla di esplicito appariva altrettanto chiaro che fosse un sentimento ancora inconscio di cui nessuno dei due si era ancora reso conto.
Almeno riguardo Albus non aveva dubbi, per essere un tipo sveglio , era davvero lento per certe cose, e per i suoi 14 anni ancora incredibilmente ingenuo .' Non lo conosceva bene ma Scorpius le sembrava più maturo, forse lui qualcosa aveva cominciato a intuirla. All luce di queste considerazioni si chiese riflettendo se, ora che era venuta a sapere ancor prima dei diretti interessati il loro segreto che cosa avrebbe dovuto fare in proposito.Alla fine decise.Era meglio che nessun altro sapesse di quelle lettere romantiche,così le rimise a posto richiudendo il cassetto dove le aveva trovate decisa a fingere di non averle mai viste .

Perchè lei Rose Weasley Grenger proprio come sua madre, non era ne una ragazzina ficcanaso  ne una pettegola!

 

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Capitolo 4
*** 4) Tazza calda ***


10) Tazza calda


Coppia:AlbusxScorpius
Promit:Tazza calda
Parole : 453

Come ogni serpeverde che si rispetti Albus era portato nella nobile arte del mentire e del manipolare . Ciò che però lo differenziava da ogni altro serpeverde della storia era che a lui pur essendone perfettamente capace quando voleva– quasi alla pari di un avvocato- non piaceva mentire.
Non per banali scrupoli morali o futili sensi di colpa, ovviamente- che diamine era pur sempre un serpeverde ! -semplicemente non trovava quasi mai che tutta la fatica e l'impegno necessari per inventarsi e sostenere una bugia valessero lo sforzo.
Perciò, escludendo rare eccezioni , in cui era necessario per evitare seccature o guai -come quando spergiurava a sua madre che si, mangiava abbastanza verdure a scuola , o James gli chiedeva se aveva visto il suo mantello del invisibilità e lui negava , o Lilly lo accusava di aver mangiato l'ultimo biscotto e si mostrava offeso da tali offensive insinuazione – se non era strettamente necessario insomma, preferiva dire la verità .
In genere non era un tipo molto loquace ,ma quando voleva dire qualcosa lo faceva sempre in modo diretto, senza peli sulla lingua o  mezze misure.
Perciò pu essendo un serpeverde Albus era, solitamente un ragazzo schietto.
Secondo il parere di molti - sopratutto dei suoi famigliari- lo era anche  troppo.
Al punto da rasentare la maleducazione e risultare insensibile.
E ,-sempre secondo i suoi famigliari- se proprio non poteva farne a meno avrebbe dovuto almeno imparare a esprimersi con un minimo di tatto  .
Lui però a questi commenti di solito sbuffava senza dargli mai troppo peso , convinto com'era che la verità fosse quasi sempre la strada migliore e non fosse possibile essere troppo sinceri.
Certo, questo almeno fino a ora  .
Perchè in quel momento , per la prima volta in 14 anni di vita, iniziava a venirgli il dubbio che forse i suoi parenti non hanno poi tutti i torti.
Forse dovrebbe veramente iniziare a riflette prima di parlare invece di sputare fuori la prima cosa che gli passa per la testa, in quel caso forse riuscirebbe a trovare risposte più ...diplomatiche.
Evidentemente se dopo che il tuo migliore amico ti offre una tazza di cioccolata calda  ti chiede:
«Ti piace Al?» sputacchiare il liquido nella tazza e sbottare con un :
« Spero che Gordon Ramsay ti denunci per attentato all'arte culinaria.»non rientra fra queste.

Senza dubbio, se Albus non fosse sempre così maledettamente sincero non si sarebbe ritrovato sporco e grondante dalla testa ai piedi di cioccolato caldo , ustionato e appiccicoso.
A quanto pare anche se non aveva idea di chi diavolo fosse Gordon Ramsay, Scorpius era abbastanza sveglio da capire dal suo tono e dalla sua espressione che non gli aveva fatto un complimento.



 

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Capitolo 5
*** Festeggiamenti privati ***


Note Autrice:Chiedo infinitamente scusa per questo capitolo che doveva essere pubblicato per il 1 del anno, sfortunatamente sono in un posto dove  non prende internet ho aggioranto appena mi hanno spiegato come usare l'internet del telefono
(sono l'unica che non sapeva si potesse fare?) anche se ho detto che ogni capitolo avrebbe seguito in succesione gli anni di scuola ho fatto un piccolo salto avanti per esigenze di trama (anche se non detto qui hanno 17 anni) che leggendo saranno evidenti.
E ora vi lascio al mio primo capitolo del nuovo anno sperando che porti tante altre belle storie sulle nostre coppie preferite e un buon (in ritardo) anno 2018 a tutte voi !

Festeggiamenti privati
 

Parole :202
Promit:Fuochi D'artificio

Casa Potter alle 23 e 58 del 31 Dicembre

Tutta la famiglia Potter -Weasley è riunita in cucina con i calici in mano, chiacchierando allegramente in attesa della fine del anno. Quando, improvvisamente si sentono dei forti rumori provenire dal piano di sopra. Rumori inconfondibili che lasciato tutti ammutoliti e talmente impietriti da sembrare che abbiano appena subito un pietrifus totatalis. Tutti tranne Harry che esclama confuso :
-Strano, non è ancora scattata la mezzanotte, come si sentono già questi botti ? - Tutti si girano a guardarlo stupiti finchè il maggiore dei fratelli Potter esordisce incerto : -Papà... questi rumori non sono quello che pensi ...

Harry: -No? È allora cos'è che fa tutto questo chiasso ?-

-Be papà... credo che siano Albus e Scorpius che... festeggiano in anticipo, a modo loro....-

L'espressione del padre si fece ancora più perplessa - Cioè ?-

Prima che il figlio potesse rispondere il suono, stavolta dei veri botti risuonò in tutto il quartiere, e Harry contagiato dai festeggiamenti e l'entusiasmo che espose in casa lasciò cadere la domanda James rilasciò un sospiro decisamente sollevato borbottando:
-E' meglio così .Se Albus scopre che glielo detto io farebbe esplodere me al posto dei fuochi d'artificio -




 

Note finali: Tanto per chiarire Harry si comporta così per eisgenze di trma, non credo veramente che sia così tonto anche se...diciamo che la perpsicacia non è il suo forte.

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