Family Sherwood

di Harryet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


NdA: Questa FF è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ed i personaggi non mi appartengono.
La vicenda è ambientata una quindicina d’anni dopo dall’ultima stagione.
E’ un Alternative Universe /What if?
Detto questo, buona lettura!

Frank Sherwood, ormai in pensione e congedatosi con il grado di Generale, continuò ad abitare in una villetta a Fort Marshall insieme a sua moglie Denise e a sua figlia Molly di 17 anni.
L’uomo prese in mano una foto di qualche anno prima, che lo ritraeva insieme a tutta la sua famiglia: i suoi figli Jeremy e Molly, la sua dolce moglie Dee e sua nuora Tonya in stato interessante.
-Tesoro, che bei ricordi, non trovi?- fece alla moglie.
-Oh sì caro, decisamente! E Molly è il tuo ritratto: bionda, alta e con gli occhi azzurri-
-Sì tesoro, ma è un’adolescente un po’ troppo ‘agitata’…-
-‘Agitata’?-
-Sì vuole uscire sempre e poi i ragazzi…-
Denise iniziò a ridere, in effetti Molly era una deliziosa ragazzina sicura di sé e molto estrosa e questo dava molto fastidio a suo padre.
Ma si sa, ogni babbo è geloso della propria figlia!
-Dici che verrà insieme a noi nella nostra casa in Ohio?- domandò Frank a sua moglie.
-Le ho già parlato e per convincerla le ho detto che ci sarà anche il suo nipotino… ma credimi, non è stato facile persuaderla, è un tipo cocciuto e adesso ho capito da chi ha preso…-sorrise Denise
-Lasciamo stare Dee…comunque sei un angelo sei riuscita a convincerla a venire con noi per queste vacanze estive. E come farà senza le sue amiche del cuore vale a dire la figlia dei Burton, dei Montclaire e dei Truman?
-Beh, in effetti ha molte amiche e amici- sottolineò Denise mentre iniziava a preparare del tè.
-Amici maschi: che brutta parola…-
-Non esagerare tesoro, comunque le ho detto che possono comunicare via Skype e WhatsApp, quindi non si sentirà tanto sola.
-Ti amo-
-Per così poco Frank?!- fece lei baciando il marito.

Molly intanto era uscita con le sue amiche del cuore per salutarle, poiché l’indomani sarebbe partita per l’Ohio.
-Devi partire per forza? - fece Nyah Montclair, di poco più grande di lei.
-Eh sì, guarda l’unica cosa che mi consola è che ci sarà mio fratello con il suo figlioletto di quasi un anno- osservò la ragazza.
-Puoi restare a casa mia…- disse Emy Truman.
-Ragazze vi ringrazio, ma mia mamma ha insistito così tanto che non posso rifiutare. Dai, ci sentiremo tutti i giorni, promesso!-

La serata proseguì nel migliore dei modi tra chiacchiere, risate e qualche ‘rimorchio’ di alcuni ragazzi.
Le tre si salutarono e s’abbracciarono e tornarono a casa augurandosi che il mese di Settembre arrivasse il prima possibile.
Molly rincasò all’orario concordato dai suoi genitori.
-Sono tornata!- fece chiudendo la porta di casa.
-Ehi tesoro!- disse Frank.
-Ciao papà- rispose lei- ciao mamma, io vado in camera, preparo i bagagli e vado a letto.
-Ok, notte tesoro- replicarono i genitori
-Notte- fece eco la ragazza con tono arrabbiato e rammaricato per l’imminente partenza
-Bene, si preannuncia un’estate di fuoco- disse Denise al marito, mentre finiva di sistemare le ultime cose.

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


-Molly tesoro, svegliati che dobbiamo partire!- fece Denise accarezzando i biondi capelli della figlia.
-Altri cinque minuti!- rispose la ragazza che si abbarbicava ancora tenacemente alle braccia di Morfeo.
-Ok, ma che siano cinque…- replicò la madre.

Intanto Frank stava caricandogli ultimi bagagli sulla familiare che usavano appositamente per i lunghi viaggi.
-Tesoro, Molly sta ancora dormendo? - chiese alla moglie con tono un po’ seccato.
Denise annuì semplicemente e si mise ad aiutare il marito.
-Se non si sveglia al mio tre, mi sente! -
-Dai, Frank! Lasciala stare, dopotutto sono solo le sei e mezzo di mattina! - osservò Dee.
-Ti ricordo che noi alla sua età…
Per fortuna la tirata del vecchio Sherwood sul buon tempo andato fu interrotta da Molly che fece la sua tempestiva uscita in giardino, vestita di tutto punto e con un sorriso brillante che le illuminava il viso.
-Buongiorno a tutti, allora partiamo?- disse abbracciando i genitori- Oggi è proprio una bella giornata!

Frank e Denise si guardarono e a bassa voce dissero:
-Speriamo bene
-Avete bisogno di una mano? Altrimenti mi siedo in macchia e vi aspetto…- chiese la ragazza.
-No, grazie, siediti pure… noi controlliamo che in casa non abbiamo lasciato nulla di acceso e veniamo subito.

Intanto Molly iniziò ad inviare sul gruppo di WhatsApp tantissimi messaggi alle sue amiche con su scritto “mi mancate” e cose simili.

-Frank, nostra figlia ha addirittura sistemato il letto e tutta la sua camera, in neanche due minuti, qui gatta ci cova!- osservò Denise.
-Perché ‘gatta ci cova’?- si informò il marito.
-Non so, secondo me ieri ha fatto conquiste…- fece lei con tono malizioso.
-Dee, ti prego… lo sai che sono gelosissimo di nostra figlia!
-Scherzavo! Comunque andiamo, dai, che ci sta aspettando…

E così lasciarono la mite Charleston per dirigersi nel selvaggio Ohio.
Durante tutto il viaggio, Molly ascoltò i suoi artisti preferiti nell’I-pod e dopo aver preso un foglio, iniziò a disegnare. Eh sì, le sue passioni erano disegnare e scrivere anche se era molto brava nelle materie scientifiche. Magari aveva in mente di seguire le orme del fratello Jeremy, diventato un architetto molto quotato.

Durante il lungo tragitto, sostarono più volte per riposarsi e ristorarsi.
Molly riuscì a disegnare incredibili gli paesaggi che poteva vedere dal finestrino della macchina: una natura bella e meravigliosa suddivisa tra i vari stati di quel paese tanto grande.
Lasciò i fogli sul sedile della macchina e raggiunse i suoi genitori nella piccola stazione di servizio.
Dopo aver preso leccornie e bevande, arrivarono tutti e tre in prossimità delle casse, quand’ecco che Molly si scontrò con un bel ragazzo dal sorriso magnetico.
-Scusami- disse lui.
-Non preoccuparti, ma stai più attento la prossima volta!- lo rimproverò lei, facendo subito vedere di che pasta era fatta.
-Però, che donna!- fece il ragazzo pagando il suo conto. Uscendo dal negozio, sorrideva ancora per l'accaduto.
-Molly- le fece notare la madre-che bel ragazzo!
-Mamma, non iniziamo!- sbuffò la figlia.
-Ok, ho capito!
-Ehi voi due, che cosa complottate? Ho sentito parlare di ragazzi e questo non mi piace!- fece Frank abbracciando le sue ragazze, come le definiva lui.

Salirono di nuovo in macchina e Denise si accorse dei bellissimi paesaggi disegnati solo con una semplice matita nera, ma soprattutto notò che sua figlia aveva la testa da tutta altra parte.
‘Sarà colpa di quello scontro-incontro?’ pensò.

Dopo ore di viaggio, arrivarono nella loro villetta in Ohio, dove già li stavano aspettando Jeremy, Tonya ed il piccolo Sherwood.

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


Denise, Frank e Molly entrarono nella villetta, dove Jeremy e la moglie li accolsero con tanta gioia.
Si erano visti solo il giorno del parto e i nonni non vedevano il nipotino da quel giorno.
Denise prese in braccio quel piccolo angioletto che dormiva beatamente e una lacrima le rigò il viso.
Il piccolo Bryan era bellissimo: il ritratto della madre.
Molly era incredula, non poteva immaginare quanto potesse essere bello suo nipote.
-Cara sorellina, fatti abbracciare, adesso sei zia… Un compito molto importante!!!- fece Jeremy accarezzando il volto di Molly.
La ragazzetta tutto pepe che aveva sempre la risposta pronta, stavolta annuì semplicemente e continuò ad osservare suo nipote.

Restarono tutti a guardare quel delizioso bimbo, finché Frank disse: -Nonna Denise, posso prendere in braccio anche io Bryan? -
-Sì, tesoro… ma stai attento! – lo riproverò dolcemente la moglie.
-Ti faccio notare che abbiamo due figli e li ho cresciuti anche io- la rimbeccò lui.
-Touché! - rispose l’ex infermiera.

Jeremy e Molly portarono le valigie in casa ed il primo osservò i disegni che la sorella aveva fatto durante il viaggio.
-Molly, ma sei bravissima! -
-Dici sul serio?-
-Davvero!-
-Sai, il mio sogno è quello di diventare o un architetto o una disegnatrice, magari trasferirmi in qualche città d’arte in Italia.-
-Continua questa tua passione e avrai come sempre il mio appoggio!-
-Grazie fratellone!- fece Molly abbracciando Jeremy

La serata continuò nel migliore dei modi e arrivò l’ora di andare a dormire, sia per il piccolo Bryan che per il resto della famiglia.

La mattina seguente la giovane Molly si alzò presto e raggiunse la camera di suo fratello, dove c'era la culla del piccolo.
Bussò e dopo aver avuto il permesso entrò disse: -Ragazzi, sta ancora dormendo! Come è bello, sembra un bambolotto!-
Tonya si alzò dal letto, raggiunse la cognata e abbracciandola rispose: -Hai ragione tesoro! Anche tu da piccola eri così...-
-Eh si, cara la mia sorellina!- osservò Jeremy unendosi a loro.
Tutti e tre restarono ad osservare il nuovo arrivato.
-Cognatina, posso prenderlo in braccio?- chiese la ragazza.
-Certamente!-
-E se si sveglia? – fece Jeremy con apprensione.
-Dai, sono sei ore che dorme come un ghiro. Tra poco comincerà comunque a strillare come un aquilotto – lo rassicurò La moglie e con molta accortezza posò tra le braccia di Molly il piccolo.
-Continua a dormire!- osservò la ragazza tenendo forte a sé quel piccolo fagottino.
-Meno male!- rispose il fratello accarezzando suo figlio.
-Ragazzi, vi siete impegnati davvero bene!!-fece Molly con quel tocco d’ironia che non le mancava mai
I giovani sposi si misero a ridere, cercando di fare meno rumore possibile.

Il neonato, un po’ sballottato tra le braccia dell’inesperta babysitter, aprì gli occhi e iniziò a reclamare a gran voce la sua colazione.
-E’ l’ora del latte – fece la madre tendendo le braccia.
-E’ tutto tuo, Tonya!- disse la giovane cognata.

Tonya si preparò per la poppata, era un momento cosi intimo, così delicato e così bello al tempo stesso. Bryan si abbandonò sereno tra le sue braccia e iniziò a succhiare avidamente. La mamma osservava con dolcezza il suo dolce tesoro.

-Jeremy, io vado a fare colazione!- fece la sorell.
-Fra un po’ arrivo anche io!-

Un’altra giornata stava iniziando e Molly scese le scale mandando i messaggini di buongiorno alle sue amiche del cuore.
 

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