CDF - Cacciatori Di Fantasmi

di Rcbs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I fantasmi non esistono ***
Capitolo 2: *** Entriamo! ***



Capitolo 1
*** I fantasmi non esistono ***


Cap. 1: I fantasmi esistono?



I fantasmi non esistono.
Semplice, logico, banale.

Non ci sono strane entità, non ci sono streghe, maghi, fate, folletti o unicorni.... Giusto?
Sì, ovvio che è giusto!
Si é mai sentito di un mostro nell'armadio rapire un bambino? No! 
Di un drago attaccare il castello della regina Elisabetta d'Inghilterra? Certo che no! 
Si é mai sentito di un animale parlante convincere una donna a commettere un'azione immonda? Ovviamente n... Aspetta, perché suona familiare? 

Ho divagato troppo, come al solito, perdendo il senso di ciò che volevo davvero dire. 

Okay, ricominciamo. 

I fantasmi esistono. 
Semplice? No. Logico? Ma dove! Banale? In un certo senso...

No, non sono pazzo, non sono schizofrenico, forse un po' ipocrita. Idiota non saprei dire. 

Sicuramente però non sono l'idiota principale della storia che sto per raccontarvi. Ma di questo, ne parleremo solo dopo una piccola introduzione.

Perdonatemi se ancora non mi sono presentato, il mio nome é Sasuke Uchiha. Vengo da un'altolocata famiglia borghese ormai in disgrazia. Non per scandali, non per bancarotta... I miei parenti sono tutti passati a... Miglior vita? Sò che questa é la formula corretta per esprimere il loro stato attuale, ma per quanto io condivida il pensiero dei più, che la morte si possa considerare come un passaggio ad, appunto, un'altra vita; non condivido certo il fatto che, dovunque si trovino e qualunque benedizione o disgrazia stiano subendo, stiano certo in una vita "migliore". Questo perché avevano tutto. Ogni singolo desiderio, ogni singola voglia, ogni singolo peccato. Nulla era fuori portata per gli Uchiha. Nulla era troppo. Ma forse é per questo, perché solo quando si tocca il cielo, solo quando si arriva tanto in alto, la caduta può essere così rovinosa.
Eravamo l'invidia di tutti. L'obbiettivo di pochi. I nemici di nessuno. Nessuno aveva tanto coraggio o tanta stupidità da sfidarci infondo. Forse per questo, ciò che pose fine alla nostra grandezza non fu un attacco esterno, ma un *golpe*.
Mio fratello, accecato dai principi trasmessi da quello stesso stato che lo aveva accolto come soldato tra le sue fila, decise che bisognava porre una fine al male, alla corruzione, al pericolo che rappresentava una tale oligarchia all'interno di uno stato che si definiva però pubblicamente democratico. 
Li ha uccisi tutti. Uno per uno. Tra quei corridoi e quelle mura di quella che, anche se chiamavo casa, si avvicinava più ad un castello, pur mancando di torri, fossato, un'immenso portone e le mura di spessa pietra. Però é così che rimane nei miei sogni. Un labirintico castello, con bellissimi parquet in rovere, immense vetrate panoramiche, decine e decine di camere, una più spettacolare dell'altra. Ma solo nei miei sogni. Perché io lá, non vi ho più messo piede.
Mi é stata risparmiata solo in parte la dolorosa visione di tutti i miei parenti riversi a terra nel loro stesso sangue, ma purtroppo, io stesso ho scoperto il cadavere dei miei genitori, all'entrata di quel l'immensa abitazione. Forse é una fortuna che mi sia paralizzato lì, senza poi addentrarmi a cercare aiuto nei meandri di quel luogo famigliare. Solo quella visione è bastata per fomentare i miei peggiori incubi. Non riesco nemmeno a immaginare come ne sarebbe uscita la mia, dopo la suddetta scoperta, fragile psiche, se avessi girato quelle stanze e avessi scoperto gli altri orridi avvenimenti che nascondevano. 
Mio fratello é morto di malattia, solo qualche anno dopo. Probabilmente un po' per colpa della mancanza di cure dopo essere stato rinchiuso in quella cella dimenticata da Dio. 
Ho pianto. 
Non subito però. Gli ho sempre voluto bene, ma ho potuto esternare i miei sentimenti solo quando sono effettivamente riuscito a scoprire il suo movente e a condividerlo sopratutto. C'era qualcosa di marcio nella nostra famiglia. Imputridiva l'ambiente sociale e pia piano stava infettando gravemente quello politico. Andavamo fermati. 
Non so se sono stato risparmiato perché in me effettivamente c'è qualcosa di buono, di sano, di recuperabile. 
Io ho sempre pensato il contrario, me ne sono completamente convinto dopo aver, perdonatemi il temine scurrile, ma ho pur sempre solo 25 anni, mandato a fanculo la psichiatra e deciso di risolvere qualsiasi problema di testa mia.
Se pensate che io sia un idiota testardo dovreste prima aspettare di conoscere *lui*. Il perno effettivo di questa storia e del mio profondo cambiamento. Colpa di quell'Usuratonkachi se sono diventato triviale. Potrei scrivere pagine e pagine di lamentele rivolte alla sua persona e probabilmente inizierò a farlo, ma solo dopo aver concluso la registrazione degli eventi che mi hanno portato in primo luogo a scrivere queste righe. 

Era una comune serata come tante, una di quelle in cui sei vigile nonostante il peso della giornata sulle spalle e ti ritrovi inerte innanzi a programmi televisivi di poco conto. Mentre la mia mente vagava, non prendendo effettivamente conoscenza dello scorrere di fotogrammi sullo schermo, improvvisamente una scossa. 
La sigla trash di un programma, fatta di luci forti e intermittenti, in grado sicuramente di provocare un attacco epilettico anche a chi effettivamente non ne é soggetto, mi risveglió dal mio ottundimento. Storsi il naso comprendendo subito la natura del programma, caccia ai fantasmi. Quale ebete poteva veramente credere a certe stronzate?
Con il senno di poi posso rispondere Io a quanto pare, ma torniamo a noi... 
Mi ero già allungato svogliatamente verso il telecomando, per cambiare canale e non costringere più i miei occhi ad assistere a quell'obrorbrio, ma ahimè, in mancanza di certe abilità fisiche di coordinazione e rapidità dei movimenti, le mie falangi, invece di attirare a me l'oggetto, lo spinsero via. Sono i momenti in cui pensi fuorviatamente che sarebbe bello essere un ninja o simili. 
Con un grugnito mi accinsi ad alzarmi per recuperare il suddetto telecomando, ma la mia vista periferica colse qualcosa che mi costrinse a girarmi.
Rimasi impietrito e perplesso. Quale razza di produttore televisivo poteva essere così beota da pensare che mettere un giovane ragazzo biondo con gli occhi azzurri a cacciare fantasmi fosse una buona idea? Un sorriso assolutamente solare e un viso sereno che cozzavano animatamente con lo sfondo cupo di una vecchio teatro abbandonato dalle logore tende nere. 
Mi rimisi al mio posto senza riflettere, ora ipnotizzato da quel soggetto.
Dovetti riconoscerlo, il direttore della fotografia ci sapeva davvero fare. Mettere in risalto l'inquietudine di un luogo, mentre chi ne sta parlando sembra così spensierato e serafico. La pessima recitazione, come in tutti quei programmi di serie B, passava come al solito in secondo piano rispetto alla presenza scenica. Questo di solito lo trovo imperdonabile e per questo non amo i programmi frivoli. Ma qualcosa mi colpì davvero e mi ritrovai così, ogni mercoledì sera alla stessa improponibile ora, incollato dinnanzi a quel canale, senza potermi trattenere dal rimanere affascinato dal quel protagonista così inidoneo e vacuo di talento.





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I fantasmi esistono!! 
Esistono per forza, cioè non avete mai i brividi? Non vi sentite mai osservati? Beh, magari è il gatto, MA SE NON LO FOSSE? Avete mai pensato che potrebbe essere altro? E no, non mi riferisco al cane! Ah, scusate, dimenticavo che non tutti sono idioti come il mio migliore amico Kiba...
Ricordo la prima volta che io e lui eravamo piccoli, c'era un vecchio capanno degli attrezzi dietro casa mia, era vecchio, buio e messo male. Doveva essere infestato per forza! Esplorarlo a 7 anni fu un'esperienza indimenticabile e anche se poi iniziammo a giocare ai ninja e lasciammo da parte il soprannaturale per imitare i nostri cartoni preferiti non dimenticammo mai cosa provammo quel giorno. Per questo 13 anni dopo ci siamo ritrovati a essere CDF, cioè gli unici, inimitabili, Cacciatori di Fantasmi!
Che idiota! Scusate, non mi sono presentato, sono Naruto Uzumaki, amo il ramen, odio aspettare i tre minuti di preparazione del ramen istantaneo e odio quando il ramen si raffredda.
Insomma, come si fa a non amare un piatto così sublime? Eheheh, bella parola vero? Me l'ha insegnata un certo teme maledetto. Me ne ha insegnate un sacco a dirle il vero, ma non é che posso ricordarmele tutte no? Il motivo per la quale visto scrivendo é proprio lui in effetti, ma prima credo di dover finire la mia presentazione o non capirete un cavolo.
Dovete sapere che a essere un cacciatore di fantasmi non si guadagna niente, perché purtroppo non è come in Ghostbuster, dove hanno quegli aspirapolveri fighissimi in cui risucchiano gli spiriti malvagi. In realtà i fantasmi veri sono innocui e difficili da trovare! Per questo che per essere dei CDP di professione io e Kiba siamo dovuti andare in televisione. Ho fatto la rima ahahah, basta sarà il mio nuovo slogan! Comunque, grazie alla collaborazione di tantissimi nostri amici di università abbiamo realizzato il nostro sogno e abbiamo un grandioso programma di successo in tutto il mondo! C'è addirittura un commento americano sulla nostra pagina Facebook che dice "It doesn't suck too much" e Sakura dice che é una cosa bella, anche se io di inglese ne capisco ben poco. Insomma, un commetto di un altro continente capite? Questo il programma "Non sapevo di avere una dipendenza" non c'è l'ha! Sono ottimista che presto la rete ci metterà in prima serata! Ci siamo scaldati abbastanza dopo tutti questi anni di messa in onda alle 3 di notte. Ma i nostri fan non si fanno certo scoraggiare dall'orario! 
Abbiamo ben 200 followers su Twitter, progettiamo di arrivare presto a 4000. La determinazione é la chiave di tutto e certo quello che é successo a villa Uchiha sarà il nostro vero scoop del secolo. Si, perché signori e signori, per la prima volta ho potuto firmare spirito veri! E senza il bisogno di quelle strane macchine che rilevano il calore o i suoni progettate da Shikamaru.
Stavolta é bastata la buona e vecchia VaiPro! Okay, non potevamo permetterci quella originale, ma vi assicuro che è una validissima sostituta e non potrei farne a meno.
Ma forse è il caso di tornare a noi e al motivo per cui vi sto raccontando tutto questo: forse questa è una delle storie più incredibili, eccezionali e stratosferiche che vi capiterà sottomano! 

La storia di come, non solo ho conosciuto il mio antipatico fidanzato... Ma anche tutta la sua famiglia!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Ciao Ragazze/i! Perché una storia nuova? Perché organizzazione zero ovviamente e l'ispirazione si sà non si può controllare e fa quello che vuole... Spero apprezziate comunque!
 
Alla prossima, un bacio :*

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Capitolo 2
*** Entriamo! ***


Cap. 2: Entriamo!



Benritrovati cari lettori, se vi siete avventurati presso questo secondo capitolo deduco che non vi siete fatti scoraggiare dalle parole del Dobe, o più semplicemente avete ben compreso la necessità di scoprire l'accaduto saltando candidamente i suoi orribili discorsi privi di continuità logica e una grammatica di base. 
Tornando a riprendere il filo del nostro discorso, non dilungandoci più in colloquiali inezie: erano mesi che ormai i mercoledì sera li trascorrevo incollato allo schermo, causandomi inquietanti borse nere sotto gli occhi ancor più di quanto non mi avesse già regalato naturalmente madre natura.

Mi dissi allora che ero Sasuke Uchiha, diamine! Non potevo protrarre codesta ossessione, dovevo darci un taglio e cos'era meglio per porre fine a tutto quello che incontrare di persona quel personaggio che tanto mi affascinava? Ero certo che, una volta conosciuto, tutto il suo fascino sarebbe sfumato e io mi sarei liberato di quella trappola emotiva. 
Realizzai ben presto che per attuare il mio piano, avrei dovuto far qualcosa che mai, in cuor mio, avrei anche solo potuto immaginare: rimettere piede a villa Uchiha. 

Lunghi brividi mi scossero il corpo, i pensieri di ciò che era accaduto in quel luogo erano sì, ormai attempati e consunti, ma mi incalzavano ancora nel buio delle notti più lunghe.
Mi decisi ad alzare la cornetta. Sarei guarito a qualunque costo, non solo abbandonando quella sciocca passione notturna di quel periodo della mia vita, ma anche superando la mia paura più oscura che sostava nei meandri della mia testa da quel ineluttabile giorno. 

La risposta fu immediata, la rete fu molto sorpresa dalla mia richiesta. Confessarono di essersi praticamente dimenticati di quel programmucolo, usato ormai come tappabuchi piuttosto che interrompere la programmazione con il messaggio di avviso che sarebbero tornati alle 6 del mattino.

Passarono solo poche ore dalla chiamata alla redazione, quando fui ricontattato. Con una voce femminile concordai tempo e luogo dell'incontro. 
Lunedì, a villa Uchiha.
Raggiunsi per primo quel luogo maledetto e lunghi brividi mi attraversarono la schiena. Mi sforzai di mantenere la mia aria distinta e attesi l'arrivo della mia ossessione.
Non fu lui il primo, per mio grande avvilimento, a scendere dal dissestano camioncino arancione e blu. Neanche Kandinsky avrebbe saputo abbinare tali colori con tale laidezza. 

Quando poi lo vidi fu il sole. Come se sprigionasse lui stesso una luce propria, catturando avidamente ogni sguardo attorno a sé, come un antenna attira i fulmini.
Per quanto quel unico primo sguardo abbia causato in me una certa vena poetica, non posso dilungarmi troppo a elogiare quella prima immagine fisica, dato che fu, pochi istanti dopo, rovinata da una goffa caduta, appena il Dobe pose un piede fuori dalla vettura.


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Quando Sakura mi ha detto che avremmo girato a villa Uchiha ero tipo "Cooooooosa?". Nessuno è dico NESSUNO, ha mai avuto il permesso di andare là!! Cioè vi rendete conto? Troppo figo, ero super emozionato! Io e Kiba abbiamo deciso di festeggiare con una pizza famiglia kebab e una cassa di birre. Seratona! Non potete capire! Avremmo sicuramente fatto un lavoro fantastico, come sempre d'altronde.
Il viaggio sul nostro super mezzo di trasporto (scelto e decorato da me modestamente) é stato davvero troppo lungo. Non sono nemmeno riuscito a dormire un po', ero davvero troppo emozionato. Mi sentivo un cane in un negozio di caramelle! Aspetta, ma non ha senso... Un cane dal macellaio? Così avrebbe più senso, ma giurerei che centrassero le caramelle in quel detto... Comunque, appena arrivati misi la testa fuori e saltai elegantemente fuori dal nostro mitico camioncino.
Dopo essermi dato una sistemata, togliendomi di dosso la polvere che, ovviamente, doveva essermi arrivata addosso a causa della forza del mio salto perfetto.

E quando alzai lo sguardo... Tipo blackout. Il mio cervello staccò la spina e io ero tipo... Wow... Il ragazzo più figo della terra si stava avvicinando a me.
Forse, se il cervello non mi avesse tradito, mi sarei accorto della sua espressione particolarmente incazzata, ma in quel momento stavo ragionando con un'altra parte del corpo.

Mi incasinai un po' sulla mia presentazione, ma recuperai subito con un sorriso solare.
Meno male non mi scordo mai di lavarmi i denti la mattina!

Notai un leggero rossore in lui. Naruto Uzumaki non falliva mai infondo.

La troupe iniziò a preparare tutto per i primi filmati d'esterno.

E io, che mi stavo informando sulla casa chiedendo al proprietario, (no, non era assolutamente un modo per rimorchiare! Lo faccio sempre... Più o meno...), mi ritrovai non so come a litigare e dopo neanche 5 minuti di conoscenza già c'eravamo tirati i primi insulti.

Ancora adesso é difficile decidere se strozzare o scopare il Teme, ma torniamo a noi.

Già poco prima delle riprese iniziò una strana sensazione. 

Con la coda dell'occhio forse vidi un'ombra da una finestra, non ne sono sicuro. 

Ebbi qualche brivido e per la prima volta fu difficile sciogliermi di fronte alla telecamera, ma in quanto professionista, ovviamente, riuscì a fare la scena perfetta in soli 14 Ciak.



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Lessi subito il nervosismo del Dobe, nemmeno a me era estranea la sensazione in quel momento.

Mi sforzai di non dar peso a quegli attanaglianti dubbi.
Concentrarsi non fu facile però, perché giurai che da una delle finestre, qualcuno ci stesse osservando.

La giornata stava volgendo al termine e la volta celeste si incupiva rivelando i corpi celesti luminosi più vicini.
Era giunta l'ora di varcare la soglia della casa in cui ero nato e affrontate i miei demoni interni.
Ebbi un momento di tentennamento, che presto camuffai ostentando impazienza.
Irritato per il mio comportamento, Naruto fu il primo a toccare l'uscio di ingresso iniziando a spingerlo per accedere alla struttura.

Ovviamente, quella porta andava tirata per essere aperta.

Fui io quindi a mettere piede per primo piede nell'atrio.

Mi sarei aspettato tante reazioni: isteria, disperazione, calma apparente, depressione, paura... Mai certo avrei pensato che avrei dovuto invocare tutto il mio autocontrollo per non ridere. 
Non ebbi nemmeno il tempo per ricondurre alla mente gli orridi avvenimenti di quella sera, perché l'ambiente si riempì di versi di stupore, urla isteriche, risate.
Tutte provenienti dal medesimo individuo.

Può una persona risollevarti da un momento tanto buio, togliendo l'enorme peso che porti sulle spalle, semplicemente essendo sé stesso? 
Sarebbe stato implausibile non sentire una scossa al cuore.



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Ero super agitatissimo e non vedevo l'ora di entrare nella villa.
Le porte erano pensanti da aprire, con un po' di sforzo le avrei potute buttare giù tranquillamente, ma ovviamente il Teme ha voluto fare di testa sua tirandole.

Tutto era così grande e wow! Come si faceva a non sorprendersi?? C'era un sacco di povere e un eco pazzesco (altro che cantare sotto la doccia, bisognava provare qui!).
Alla parete c'erano quadri tipo musei d'arte che piacciono a Sakura, buffissimi e con vestiti strani, come si faceva a non ridere?

Ci misi un attimo a, come direbbe Sasuke, ricompormi e iniziai subito ad avvertire la troupe di posizionarsi per iniziare già a girare!

Sarebbe stata una puntata pazzesca, ne ero certo.

Guardando il Teme vidi che mi guardava strano. 
Stava pensando a qualcosa contro di me, ne ero certo.

Sicuramente mi stava lanciando mentalmente un sacco di insulti per il casino che avevo appena fatto.
Avrei tanto voluto digli di tenerseli per dopo, che li avrebbe potuto usare per un po' di linguaggio sporco a letto. 
Mai ovviamente sono un professionista serio e mi sono limitato a lanciargli uno sguardo cattivissimo e a fargli la linguaccia. 












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Cari lettori, mi scuso per questo aggiornamento imprevisto, ho detto che avrei dato precedenza ad altro e invece sono di nuovo qua, ad aggiornare altro. Ma ho deciso che il mio nuovo motto sarà "Meglio variare che sparire".

Alla prossima, un bacio :*

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