Trigger words

di Northern Isa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Longing ***
Capitolo 2: *** 2. Rusted ***
Capitolo 3: *** 3. Furnace ***
Capitolo 4: *** 4. Daybreak ***
Capitolo 5: *** 5. Seventeen ***
Capitolo 6: *** 6. Benign ***
Capitolo 7: *** 7. Nine ***
Capitolo 8: *** 8. Homecoming ***
Capitolo 9: *** 9. One ***
Capitolo 10: *** 10. Freight Car ***
Capitolo 11: *** 11. Ready to Comply ***



Capitolo 1
*** 1. Longing ***



You died screaming, yet the monster who took your place was silent.


1. Longing
(n.) desiderio, brama.

 

Le tue dita si muovono meccanicamente, quelle della mano sinistra di rigido metallo, mentre smonti e rimonti un fucile di precisione. L'aria risuona dei clic delle diverse parti dell'arma che si incastrano alla perfezione.
Pensi solo agli ordini, sono tutto ciò che dovrebbe contare. Ma dentro di te cova una smania diversa da quella di portare a termine l'incarico. Una brama di qualcosa che non riesci neanche a immaginare, che probabilmente non hai mai conosciuto, ma che ti manca come se fosse stato tuo. Un desiderio sopito che si risveglia, pungolandoti nel midollo. Ma non hai il tempo di fermarti ad analizzarlo: il motore è già caldo, devi andare.

 

[109 parole]

 

 

 

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Capitolo 2
*** 2. Rusted ***


2. Rusted
(agg.) ossidato, coperto di ruggine
(fig.)
disabituato al lavoro (fisico o mentale), indebolito per mancanza di esercizio


I periodi di inattività sono lunghi e frequenti, trascorsi nell’algido silenzio di una camera di stasi. Sei a malapena cosciente del tempo che passa, ma sai che prima o poi verrà il tuo momento, di nuovo. 
Quando la crisalide di vetro si apre, realizzi che è ora.

Monti e rismonti le armi semiautomatiche fino allo sfinimento, manca veramente poco e ogni cosa deve essere perfetta. Poi passi all'arma principale, che fa parte di te stesso. Controlli con precisione maniacale il tuo braccio sinistro, le sue componenti, i suoi meccanismi. Sia mai che l’inattività lo macchi di ruggine.
E intanto aspetti.

 

[100 parole]

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Capitolo 3
*** 3. Furnace ***


3. Furnace
(n.) fornace, forno

 
Maneggi agilmente le armi da fuoco, ma sai bene che non è solo il piombo ciò che ti rende così temibile.
Fletti le dita, incurvi le spalle, e il movimento delle scaglie metalliche percorre il tuo braccio fino al polso, come un’onda.
Il colore della stella lì dipinta ti fa pensare al bagliore d’incendio che ha forgiato l’arto nella fornace. È in quel ventre di fiamme che è stata realizzata l’arma che più ti identifica, il tratto distintivo del fantasma, ciò che, tra una leggenda e l’altra, ricorda al mondo cosa sei veramente.
[93 parole]

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Capitolo 4
*** 4. Daybreak ***


4. Daybreak
(n.) alba, prime ore del giorno.
 
Lo scorrere del tempo è impazzito. A volte hai la sensazione che sfugga alla tua cognizione, altre volte invece inizi a pensare che sei tu ad aver perso il controllo. Covi qualcosa dentro che conosci, ma che non sei tu. Cerchi di capirne il nome, di scoprire come si è fatto largo tra le tue viscere, ma ogni spiegazione è irraggiungibile. 
Devi tentare di riconquistare il controllo; non puoi restare in balia di qualsiasi cosa ti stia divorando dall’interno. 
Credi di potercela fare, ma non ce la fai mai.
Nel frattempo spunta una nuova alba, che ti dà un indizio sul tempo trascorso, ma che non ti aiuta a ricostruire nient'altro.
[111 parole]

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Capitolo 5
*** 5. Seventeen ***


5. Seventeen
(adj.) diciassette.

Contare rappresenta il tuo modo di cercare di fare ordine tra i tuoi pensieri. Quando ti sei risvegliato hai contato migliaia di cifre, forse milioni. Caratteri che si allineavano lungo stringhe sterminate, che ti attraversavano gli occhi mentre le tue labbra si muovevano nel mormorio dei loro nomi.
I numeri rappresentavano un ricordo della realtà, qualcosa di tangibile, una sorta di ancora.
Ma dopo qualche tempo, l'operazione è diventata sempre più difficile ed era come scivolare su una superficie liscia, priva di appigli. Sei arrivato fino al numero diciassette, poi non sei stato più in grado di diventare avanti.
E a quel punto, non era rimasto più nulla di te.

[110 parole]

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Capitolo 6
*** 6. Benign ***


6. Benign
(adj.) benigno, innocuo.
 

Quando ti si mozza il fiato e i tuoi polmoni sono sul punto di esplodere, quando vorresti urlare ma ti manca la voce, quando implori che quella tortura finisca, il dolore passa.
È un dolore mentale così intenso da diventare fisico: i tuoi tendini scavano la pelle, le tue vene si gonfiano sul collo, qualcosa tambureggia sulle tue tempie e il tuo cranio si spacca in due.
Ma poi, quando ormai sei sicuro che morirai prima che finisca, il dolore sparisce. Niente più sofferenza o vene gonfie.
ll tuo respiro è ancora ansante, ma è un bene che sia tutto finito.
Alla fine finisci per ringraziare per quello.

[108 parole]

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Capitolo 7
*** 7. Nine ***


7. Nine
(adj.) nove.
 

Com'era la storia dei numeri?
Ogni tanto continui a provarci, scavando dentro di te. Non vuoi riportare a galla tutto quello che è stato, ciò che hai fatto o hai patito, ma a volte ti domandi se la realtà in cui vivi non sia la stessa che hai sempre conosciuto.
Allora ricominci a contare, facendo scorrere le cifre tra le tue labbra, domandandoti fin dove ti spingerai.
Riesci ad arrivare solo al numero nove.

[74 parole]

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Capitolo 8
*** 8. Homecoming ***


8. Homecoming
(n.) rientro, ritorno.
 

Il luogo in cui sei stato confinato non ti appartiene. I tuoi occhi ne scorrono ogni angolo e non riconosci niente, né i pochi mobili spartani, né gli utensili di uso quotidiano. Non riconosci neanche te stesso in quella persona che si aggira ombrosa tra le stanze vuote.
Non c'è una foto, un appunto scritto a penna, qualcosa che possa raccontarti una storia, la tua, o quella di chi viveva in questo luogo o di chi lo ha predisposto per te.
Ma, col tempo, quel posto non è più alieno: è dove torni ogni volta al rientro di una missione, è dove trascorri la gran parte delle tue giornate. È tutto ciò che puoi chiamare casa.

[116 parole]

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Capitolo 9
*** 9. One ***


9. One
(adj.) uno.
 

Ormai hai smesso di contare. Hai perso totalmente il contatto con ciò che era prima, con ciò che sapevi.
Anzi, non ricordi nemmeno più perché sentissi il bisogno di infilare una cifra dietro l'altra.
Hai gli ordini, è ciò che ti resta, l’unica cosa che conta. Non senti neanche più l’esigenza di trovare nuovi punti fermi; è passato abbastanza tempo dal tuo risveglio da sapere che ciò che era prima non ha importanza. Ci sei tu, unico, solo. E ti basta.

[81 parole]

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Capitolo 10
*** 10. Freight Car ***


10. Freight Car
(n.) carro merci.
 

C'era una ferrovia, da qualche parte. Non sai se sia reale o se sia un falso ricordo impiantato nella tua testa.
Ricordi dei binari e un treno che scorreva veloce, emettendo sbuffi neri nella neve. Era un treno merci, con le fiancate scritte in cirillico con la vernice rossa.
Sai che quel treno ha qualcosa a che fare con te, ma non puoi esserne certo. Ci pensi sempre più spesso, però; solitamente di notte, mentre ti rigiri tra le lenzuola avviluppate intorno al tuo corpo come serpenti.
Prima il tuo sonno era popolato da incubi, ora invece vedi solo quel treno, che fende il buio intorno a te con il suo fascio di luce.

[114 parole]

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Capitolo 11
*** 11. Ready to Comply ***


Зимний Солдат
 

È una notte come un'altra, in cui lo sferragliare dei tuoi pensieri ti impedisce di chiudere occhio. Non importa, non hai bisogno di molto riposo. Così, quando spunta l'alba, tu sei già pronto, con le armi ben oliate e il braccio metallico al suo posto.
«Soldat.»
È una voce in russo quella che ti parla. La senti spesso, ma a volte ti chiedi se provenga da Helmut Zemo o dalla parte più recondita di te stesso.
A quel punto, non hai che da rispondere:
«Pronto a obbedire.»

[87 parole]

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