Gormiti Che Miti! Ritorno a Gorm

di M3K1317
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 10: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 11: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 12: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 13: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Quattordici ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quindici ***
Capitolo 16: *** Capitolo Sedici ***
Capitolo 17: *** Capitolo Diciasette ***
Capitolo 18: *** Capitolo Diciotto ***
Capitolo 19: *** Capitolo Diciannove ***
Capitolo 20: *** Capitolo Venti ***
Capitolo 21: *** Capitolo Ventuno ***
Capitolo 22: *** Capitolo Ventidue ***
Capitolo 23: *** Capitolo Ventitre ***
Capitolo 24: *** Capitolo Ventiquattro ***
Capitolo 25: *** Capitolo Venticinque ***
Capitolo 26: *** Capitolo Ventisei ***
Capitolo 27: *** Capitolo Ventisette ***
Capitolo 28: *** Capitolo Ventotto ***
Capitolo 29: *** Capitolo Ventinove ***
Capitolo 30: *** Capitolo Trenta ***
Capitolo 31: *** Capitolo Trentuno ***
Capitolo 32: *** Capitolo Trentadue ***
Capitolo 33: *** Capitolo Trentatré ***
Capitolo 34: *** Capitolo Trentaquattro ***
Capitolo 35: *** Capitolo Trentacinque ***
Capitolo 36: *** Capitolo Trentasei ***
Capitolo 37: *** Capitolo Trentasette ***
Capitolo 38: *** Capitolo Trentotto ***
Capitolo 39: *** Capitolo Trentanove ***
Capitolo 40: *** Capitolo Quaranta ***
Capitolo 41: *** Capitolo Quarantuno ***
Capitolo 42: *** Capitolo Quarantadue ***
Capitolo 43: *** Capitolo Quarantatre ***
Capitolo 44: *** Capitolo Quarantaquattro ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


CAPITOLO UNO
 
Oramai è trascorso un anno da quando Toby, Jessica, Nick e Lucas hanno sconfitto il Male e riportato la pace sull’Isola di Gorm. I ragazzi sono tornati alle loro normalissime vite, cercando, anche se a fatica, di dimenticare la bizzarra avventura che avevano avuto. Razzle ed il Vecchio Saggio vegliavano sui popoli, consapevoli che un giorno il Male sarebbe tornato. Nessuno, neppure il Vecchio Saggio con la sua quasi onniscienza, avrebbe potuto prevedere l’immane catastrofe che stava per piombare sui Gormiti… Un’ombra si leva dal nulla: il momento è giunto!
 
“No!” urlò Obscurio, colpendo con un pugno una parete rocciosa della sua grotta “Non posso esser stato sconfitto un’altra volta!”. Il suo monologo sarebbe senz’altro progredito, se non fosse stato interrotto da una stagliante risata malevola. “Chi osa intrufolarsi nella dimora del Signore delle Tenebre?!” sbraitò ancora. Per tutta risposta, il riso crebbe di volume, giungendo a diventare assordante, oltre che fastidioso. “Obscurio…” commentò in modo spaventosamente amichevole l’autore di tale risata “Ti trovo male…”. Dalle tenebre più assolute di tale grotta, emerse un individuo molto più basso del sovrano dell’Oscuro Orizzonte, avvolto in un mantello, colorato di quattro colori: blu e verde in basso e rosa e giallo in alto. Era talmente ricurvo su se stesso, che il volto non era neppure visibile. “Chi sei?” chiese Obscurio, incuriosito dal bizzarro individuo. “Ho tanti nomi… Per adesso, potete chiamarmi Neozon.” rispose pacatamente questi. “Mah!” sbottò il Gormita “Quella parola non mi è nuova! Solo un pazzo sceglierebbe di farsi chiamare così!”. “Evidentemente…” disse l’altro “Sono sufficientemente pazzo da proporti un’alleanza…”. “Cosa ti fa pensare che ne abbia bisogno?” chiese infastidito il Signore delle Tenebre. “Beh…” rispose Neozon, alzando leggermente il capo, lasciando intravedere un mento umano ed un sorriso agghiacciante “Non sarei qui se non ne fossi certo…”. Obscurio avrebbe voluto schiacciare quell’insulso essere per averlo contraddetto, ma incuriosito dal coraggio e dall’insolenza dell’individuo, gli fece cenno di continuare. “Fatemi avere un talismano dal Monte Vulcano… In cambio, distruggerò i Signori della Natura, una volta per tutte!”.
 
“Cosa sta succedendo?!” chiese allibito Razzle, nel vedere il Vecchio Saggio a terra, come se fosse stato colpito da qualcosa di pesante. Il dinosauro si avvicinò all’uomo, che si stava lentamente rialzando. “Razzle…” disse quest’ultimo con voce strozzata “Devi partire di nuovo…”. “Come?” chiese allibita la creaturina. “Un antico potere si è ridestato… Qualcosa di terribile sta per abbattersi su Gorm… Ci servono i Signori della Natura…”. Quelle parole si incisero nella mente della lucertola, che si affrettò a correre in direzione del solo portale esistente per la Terra. Intanto, il Vecchio Saggio finì di rialzarsi, avviandosi, anche se a fatica, verso una piccola zona d’ombra sotto un albero. Purtroppo per lui, non fece in tempo ad appoggiarsi ad esso che sentì una risata malevola alle sue spalle. Ciò lo costrinse a voltarsi bruscamente, vedendo un lusco figuro incappucciato. “E così… Tu saresti il celeberrimo Vecchio Saggio!” disse lo strano individuo. “Non so chi tu sia… Ma percepisco in te un’antica forza…” rispose l’anziano uomo. “Ecco…” spiegò l’altro iniziando di nuovo a ridere “Si può dire che oggi sia l’inizio della fine, per Gorm…”. Alle sue risate si affiancarono degli scossoni provenienti dal suolo, come se qualcosa di molto pesante si stesse avvicinando. Alle scosse seguì la comparsa di un’ombra dietro l’individuo incappucciato. “Cos’è quello?!” chiese il Vecchio Saggio, per la prima volta dopo tanto tempo, terrorizzato.
 
Da quando Magor era stato sconfitto, era stato chiuso ogni portale che collegasse Gorm alla Terra… O almeno, così pensavano tutti. Difatti, temendo un ritorno del Male, con la necessità di convocare sull’isola i Signori della Natura, il Vecchio Saggio e Razzle avevano, in segreto, tenuto aperto un solo passaggio, situato alla base del Picco dell’Aquila. Il dinosauro impiegò cinque minuti per giungervi (nonostante le sue piccole dimensioni, aveva imparato a correre molto celermente). Arrivato lì, dopo essersi assicurato che nessuno lo stesse osservando, Razzle, mosse una piccola pietra, che scoprì una sorta di piccolo buco nero, incastonato come una gemma nella montagna. La lucertola ci saltò dentro senza rifletterci due volte.
Sia reso chiaro, come il Vecchio Saggio non fosse uno sprovveduto e non avesse scelto il portale da lasciare aperto, a caso. Bensì, esso conduceva al Tempio degli Elementi. Subito dopo la sconfitta di Magor, Toby e Nick si erano adoperati in prima persona per rimetterlo in sesto, avendo, addirittura, rimesso in funzione gli Occhi della Vita. Purtroppo, senza che il passaggio venisse attivato da Razzle stesso, i ragazzi non avrebbero potuto tornare su Gorm. Per un breve periodo, la lucertola aveva mantenuto i contatti con gli umani, passando ogni tanto sulla Terra a raccontar loro dei grandi risultati che ogni giorno vi erano su Gorm, grazie al loro precedente operato. Egli, però, si rese conto di non essere più necessario, quando la sua comparsa non fu seguita dalle urla e dalla paura solite, risultando quasi attesa. Da allora non si era più fatto vivo, come se ciò facesse paura a lui, non più ai ragazzi.
“Accidenti…” pensò Razzle in quel momento “Spero tanto che non siano cambiate troppe cose rispetto all’ultima volta… Chissà… Potrebbero essersi allontanati gli uni dagli altri… O potrebbero aver dimenticato Gorm… No! Non voglio neanche pensarci! Sarà tutto come è stato in passato!”. Non era sorprendente che tali pensieri attanagliassero la mente della creaturina, dopotutto, era passato un anno. In un anno i ragazzi crescono tantissimo… In un anno le persone si possono trasferire… In un anno gli umani possono cambiare radicalmente… In un anno si può dimenticare… Onde scacciare tali preoccupazioni, il dinosauro, durante il viaggio nel portale, si sforzò di spezzettare l’anno passato in frazioni di tempo più piccole, sperando che così sarebbe parso molto meno. “Dunque…” pensò, quindi “Un anno sono dodici mesi, cinquantadue settimane… Trecentosessantacinque giorni… Quante ore? Ah! Ci sono! Sono ottomilasettecentosessanta ore… Ossia il tempo di contare fino a trentuno milioni e cinquecentotrentaseimila…”. Era un numero così grande che non riusciva nemmeno ad immaginarselo…
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Sì… Sono consapevole che come primo capitolo non sia un granché, ma avevo troppa voglia di pubblicare… Non so se mi comprendete, ma potrei dire di aver atteso troppo… Nel prossimo capitolo succederanno cose molto più interessanti… Almeno spero!
Posso solo dire: sarei lieto che la storia vi fosse gradita… Ah! Per chi non mi conoscesse (ergo, tutti), sappiate che non ho la minima abitudine di offendermi per recensioni negative… In parole povere: se la storia non vi piace, non fatevi scrupoli a dirmelo.

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


CAPITOLO DUE
 
Razzle aveva appena messo piede (o meglio, zampa), nel Tempio degli Elementi. Se non altro non era stato distrutto una seconda volta. Era completamente impolverato, perfino i cristalli lo erano. Ogni passo del dinosauro lasciava un’impronta visibile e vistosa nello spesso strato di polvere. Non vi era nessuna fonte luminosa, quindi, la lucertola, dovette orientarsi ad istinto. Dopo dieci minuti trascorsi a vagare nell’oscurità, Razzle trovò l’uscita, e si affrettò ad imboccarla. Giunse rapidamente nel soggiorno della casa ove aveva passato tanto tempo. Gli sembrava ieri, con quattro ragazzini seduti su un divano, atti a guardare il telegiornale, spesso ascoltando notizie fuori dalla norma, che li avrebbero spinti a domandarsi cosa stesse succedendo su Gorm. Sarebbe stato allora, che, lui, avrebbe aperto bocca, spaventandoli tutti, per poi terrorizzarsi a sua volta per la loro reazione. Poi sarebbero corsi al Tempio degli Elementi, dove Razzle li avrebbe spiegato i curiosi accadimenti dell’isola. Al che, avrebbero dichiarato il proprio elemento, aspettando di scoprire chi sarebbe stato il keeper. Nick si sarebbe ritenuto offeso se non fosse stato scelto. A questo punto, i tre rimasti sarebbero saltati nel portale, forse soli o forse in sua compagnia, per poi trasformarsi nei Signori della Natura, sventando qualunque intento Magmion, Obscurio, Lavion, Armageddon, Orrore Profondo, Aracno, Lavor od Insecticus avessero. A quel punto sarebbero tornati sulla Terra, ove avrebbero dovuto culminare i loro compiti da esseri umani. Ogni tanto Razzle pensava che le loro vite da ragazzi fossero molto più complicate di quelle da Gormiti. “Certo…” pensò la lucertola “Che tutto è cambiato quando Magmion ha distrutto il tempio… Quando Magor è tornato… Tutto sembrava senza speranza… Ma non si sono mai arresi… Alla fine, hanno sconfitto il Male, a tutti gli effetti… La gioia all’epoca fu grande… Ma la gioia è sempre seguita dalla nostalgia… Ho atteso più di cento milioni di anni di trovare i Signori della Natura… Ma soffro tanto una lontananza di un solo anno…”. Effettivamente, Razzle era sempre stato più profondo di quanto non mostrasse ai ragazzi.
In ogni caso, non era certo il momento di perdersi in futili flashback… Doveva trovare Toby e Nick, per avvisarli di quanto fosse in atto. Girò per tutta la casa, non trovandovi neppure una persona, giungendo anche a pensare che si fossero trasferiti a sua insaputa. Tali dubbi furono negati dalla vista delle foto della famiglia Tripp sulla credenza di casa. Una ritraeva i quattro amici che Razzle cercava, e data la posizione rispetto alle altre foto, doveva essere recente. “Che fortuna…” pensò il dinosauro “Sono rimasti amici…”. Una leggera lacrima solcò il viso della creaturina. “Un momento!” ragionò, poi “La signora Tripp aveva l’abitudine di attaccare un foglio di carta al frigo, con gli impegni settimanali di tutti… Se non sono in casa, quel foglio mi dirà dove sono!”.
Corse in cucina, notando con felicità il pezzo di carta esattamente dove lo ricordava. Si arrampicò sull’elettrodomestico, onde staccare l’oggetto che gli interessava. Poi, appoggiò il desso davanti a lui su un mobile della cucina.
Era Lunedì. Attorno alle sedici, Toby era a judo. “Ottimo!” pensò a voce alta Razzle “Così troverò Toby e Jessica in un colpo solo!”. Invece Nick non aveva impegni a quell’ora, era quindi presumibile che fosse col fratello. La lucertola si lanciò a correre verso la palestra, ove sapeva praticare judo Toby e Jessica.
 
Intanto su Gorm… Obscurio ricevette visita dal suo “nuovo amico”. “Bene!” esclamò il sovrano dell’Oscuro Orizzonte “Vedo che hai catturato il Vecchio Saggio come pattuito!”. L’altro, per tutta risposta non disse nulla, limitandosi ad esporre la sua preda. L’anziano custode di Gorm giaceva a terra privo di sensi. “Per adesso limitiamoci a portarlo nelle Prigione di Lava… Credo proprio che ci farà comodo in futuro…” culminò il Signore delle Tenebre.
 
Nel mentre, Razzle era arrivato ove si stava tenendo la lezione di judo. Vi erano sulla ventina di ragazzi, tutti in fila come soldatini, di fronte ad un uomo vestito con un kimono bianco, esattamente come loro. Tra gli studenti, l’attenzione del dinosauro fu catturata da due di loro. Erano un ragazzo ed una ragazza, entrambi biondi. Lei aveva degli orecchini formati da delle piccole piume. “Toby! Jessica!” si lasciò scappare a volume troppo alto. Per sua indescrivibile ventura, nessuno lo udì, od almeno, nessuno gli prestò attenzione. La lezione proseguì con dei piccoli combattimenti tra gli studenti, cosa che avrebbe senz’altro reso impossibile a Razzle avvicinarsi ai ragazzi.
Nell’attesa che la lezione finisse, il dinosauro volse lo sguardo ai gradoni sui quali sedevano alcuni spettatori. Tra di essi, due attirarono l’attenzione del personaggio. “Nick! Lucas!” esclamò, per la seconda volta, senza volerlo. Stavolta, però, veruno lo udì. Un ragazzo spettatore di statura media, coi capelli neri e pallido in volto, si voltò verso ove avesse sentito proferire parola. Probabilmente la stridula voce della lucertola aveva attirato la sua attenzione. Razzle, che si era nascosto dietro uno stipite della porta d’ingresso, attese pazientemente che il ragazzo tornasse a guardare la lezione di judo.
Dopo aver aspettato un altro po’, il dinosauro si avventurò sui gradoni, avvicinandosi gradualmente a Nick e Lucas. Non appena fu sufficientemente prossimo a loro onde farsi udire sussurrando, bisbigliò: “Ehi! Ragazzi!”.
Nick si voltò lentamente. Rivedendo il vecchio amico, dopo tanto tempo, il ragazzo si lasciò scappare un’esclamazione: “Razzle! Sei tu?”. Il desso ragazzo che prima aveva quasi scoperto il dinosauro, si voltò con fare inquisitore verso Nick. Lucas, capendo la situazione, fece cenno al suo amico di improvvisare. Fortunatamente, il ragazzo con gli occhiali fu pronto di riflessi, afferrando in fretta il telefonino e fingendo di parlarvi già da tempo. “Da quanto tempo che non ci sentiamo!” continuò la recita Nick. Non appena il ragazzo sospettoso si fosse voltato di nuovo verso la lezione, Razzle poté proferir nuovamente parole. “Ci sono guai su Gorm…” spiegò sottovoce “Mi servite tutti e quattro al Tempio degli Elementi… Il prima possibile!”. Nick e Lucas furono piuttosto stupefatti da tali notizie, alle quali non erano più abituati.
Intanto, Toby era finito col deretano a terra, messo al tappeto da Jessica. “Dimmi…” commentò ironico Lucas “Ti serviamo proprio tutti e quattro…?”. “Sì.” rispose seccamente il dinosauro. “Dovremo dire a Jessica di lasciare ai Gormiti del Vulcano l’onore di prendere a pugni Toby…” concluse con fare scherzoso Nick.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto… Dunque, con questo si chiude l’introduzione alla storia, che avrà inizio a tutti gli effetti nel prossimo capitolo (probabilmente dirò così ogni volta…)!
Ringrazio tutti coloro che abbiano recensito, ossia Luce19, Prilla e Thanos 05!
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre ***


CAPITOLO TRE
 
La lezione di judo terminò poco dopo ed i vari allievi si diressero verso gli spogliatoi, chi dei ragazzi, chi delle ragazze. Nonostante fossero numericamente di molto inferiori, era risaputo che queste ultime impiegassero molto più tempo ad uscire dalla palestra, difatti, Toby finì di cambiarsi molto prima di Jessica.
“Ehi ragazzi!” commentò il biondo appena uscito dallo spogliatoio “Come vi sono sembrato?”. “Dobbiamo essere onesti oppure cercare di non ferire i tuoi sentimenti?” chiese ironico il fratello minore. “Molto divertente!” rispose con una punta di amarezza Toby. “A proposito…” commentò poi Lucas “Non indovinerai mai chi è venuto a trovarci…”.
La loro conversazione venne interrotta dal rumore della porta dello spogliatoio femminile che si apriva. Di lì uscì Jessica, con la sua borsa da ginnastica a tracolla. In quel preciso istante, si stava legando i capelli. Fu allora, che l’elastico per i dessi che le era caduto di mano, fu raccolto da veruno di a lei ignoto. Era lo stesso ragazzo che aveva rivolto sguardi inquisitori ai ragazzi spettatori della lezione. “Ti è caduto questo…” fece lui, porgendole l’oggetto. “Grazie mille…” rispose lei arrossendo.
“Quello chi è?” chiese Toby seccato. “Non lo so…” rispose Lucas “Ma per poco non scopriva Gorm…”. “Gorm?!” ripeté confuso il maggiore dei fratelli Tripp. “Ne parliamo lungo la strada…” tagliò corto Nick.
Cogliendo il significato del fare sbrigativo del fratello, Toby si avvicinò a Jessica ed al suo nuovo amico. “Ehm ehm…” si schiarì la voce, poi “Scusa Jessica, ma avremmo una leggera fretta… Ti dispiacerebbe sbrigarti…”. “Oh! Sì! Certo!” rispose la ragazza finendo di legarsi i capelli e salutare l’altro ragazzo: “Piacere di averti conosciuto Igor…”. “Il piacere è tutto mio.” rispose con fare galante questi, generando una forte antipatia in Toby, che già si era fatto un’idea negativa del ragazzo.
“Come mai tanta fretta?” chiese Jessica lungo la strada. “Ecco…” cercò di spiegare Nick “Abbiamo avuto una visita…”. “Che tipo di visita?” chiese quindi Toby. “Il tipo di visita che vi aveva chiesto di essere puntuali!” disse qualcuno con una stridula voce alle loro spalle. I quattro ragazzi sobbalzarono dalla paura, per poi rendersi conto che si trattava del loro vecchio amico Razzle. Nel mentre, anche il dinosauro si era non poco spaventato nel vedere la reazione dei ragazzi. “Vedo che abbiamo ripreso le vecchie abitudini…” commentò ironico Lucas. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio…” aggiunse Nick.
Razzle, lungo la strada, impiegò svariato tempo per spiegare ai ragazzi gli strani accadimenti che avevano avuto luogo su Gorm. “Quindi…” tirò le somme Jessica “Tutto ciò che sappiamo di questa nuova minaccia è che il Vecchio Saggio la ha percepita…?”. “Già.” rispose la lucertola “So che non sia molto… Ma ho il presentimento che durante la mia assenza sia successo qualcosa… Qualcosa di grave…”. “Beh!” commentò Toby “Lo sapremo arrivati al Tempio degli Elementi!”. “Già!” commentò infastidito il dinosauro “Il Tempio degli Elementi… Tempio che qualcuno avrebbe potuto spolverare almeno una volta in un anno…”. I due fratelli Tripp si scambiarono sguardi straniti… Effettivamente, era da tempo che non facevano pulizie là sotto. “Ma scusa…” chiese spiegazioni Lucas “Non abbiamo bisogno di andare al tempio per trasformarci… Ricordi? Ci basta stare a contatto col nostro elemento…”. “Non proprio!” rispose Razzle “Così era quando Magor si era insediato sulla Terra… Ma da allora i vostri poteri sono… Come dire… Cambiati.”. “Non ti seguo.” ammise Toby. “Per farla breve.” concluse il dinosauro “Per trasformarvi in Signori della Natura avete bisogno degli Occhi della Vita… Assumerete lo stesso aspetto di quando vi fondevate col vostro elemento, ma non potrete accedere con quella facilità a Gorm…”. “Ma perché?” insistette Jessica. “Perché è così!” tagliò corto la lucertola.
 
Obscurio sedeva trionfante sul suo trono, in attesa che giungesse lì chi fosse stato convocato al suo cospetto. “Grande Obscurio…” disse un appena arrivato Magmion inginocchiandosi. “Era ora che arrivassi Magmion…” lo rimproverò il Signore delle Tenebre “Hai trovato tutti i tuoi servitori?”. “Tutti ad eccezione di Lavion e Bombos…” rispose il Signore del Magma “Di loro non c’è traccia…”. “Beh!” commentò il sovrano dell’Oscuro Orizzonte “Da Potenza di Fuoco me lo sarei aspettato, ma mi stupisco che Lavion manchi all’appello…”. “Che cosa devo fare?” chiese Magmion. Per tutta risposta, Obscurio scoppiò in una risata inquietante.
 
Giungere nel Tempio degli Elementi aveva reso chiaro ai ragazzi come Razzle avesse ragione sulla polvere che vi fosse. Effettivamente, non si poteva fare a meno di notare il disordine accumulatosi nel tempo. “Cavolo!” commentò Jessica “Quando avete spolverato qui l’ultima volta?”. “Ti dico solo che il Vecchio Saggio era un ragazzino…” rispose ironicamente Toby.
Intanto, il dinosauro era corso a guardare lo schermo dello pseudo-computer usato dai ragazzi. “Caspita!” esclamò “Non immaginavo fosse tanto grave…”. Il quartetto gli si avvicinò, non potendo fare a meno di notare la situazione tragica che veniva loro mostrata.
Alla base del Picco dell’Aquila, un’enorme quantità di gormiti stava correndo verso una sorta di grosso robot metallico. “Un momento!” esclamò Lucas “Pensavo che a Gorm non esistesse la tecnologia!”. “In effetti…” commentò Razzle “Era così fino ad un’ora fa…”.
Il marchingegno era più alto della maggior parte dei gormiti. Era interamente di colore argento metallico. La sua forma, ricordava vagamente quella di un grosso cobra, con due gambe e due braccia. Il secondo di questi terminava con un cannone senza apparenti munizioni. La testa era coperta da una grossa cresta, che ricordava, appunto, il serpente velenoso. Anche il viso, stranamente simile a quello di un essere vivente a tutti gli effetti, in quanto fornito di occhi, narici e bocca, portava chiari segni tipici dell’animale cui somigliava: aveva, infatti due grossi denti sporgenti.
“Cosa dovremmo fare?” chiese Nick con un misto di paura e determinazione. “Semplice.” rispose Razzle “Dovete andare su Gorm e fare a pezzi quel tostapane…”. “Fantastico!” esclamò l’impulsivo fratello maggiore “Cosa stiamo aspettando?!”. Mentre diceva ciò alzava un pugno verso l’alto.
Diversamente da lui, Lucas chiese con fare cauto: “Ma, Razzle… Hai detto che abbiamo bisogno del Tempio degli Elementi e degli Occhi della Vita, quindi, ci serve di nuovo il Keeper?”.
La lucertola del Giurassico annuì, indicando la sedia dinanzi allo pseudo-schermo.
Compresa la situazione, il quartetto si dispose, ciascuno davanti al proprio Occhio della Vita, al che dichiararono il proprio elemento. “Terra!” affermò per primo Nick. “Mare!” lo seguì Toby. “Foresta!” aggiunse Lucas. “Aria!” concluse Jessica. Al che, dichiararono a gran voce ed all’unisono: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”.
La sedia fluttuante iniziò a ruotare ad un’incredibile velocità, mentre Razzle diceva: “Il Keeper è…”. Non appena l’oggetto si fermò, apparve su di esso un simbolo che avrebbe senz’altro ricordato un albero stilizzato. “La Foresta!” concluse la sua frase il dinosauro, per poi correre sulla spalla di Lucas e dirgli: “Coraggio, Lucas! Contiamo tutti su di te!”. Il ragazzo per tutta risposta fece cenno dell’OK ai compagni e corse a sedersi sulla sedia fluttuante. “Bene!” commentò poi “Penso di ricordarmi ancora come si fa! Io sono pronto!”.
Nel sentire ciò gli altri tre ragazzini saltarono nello strano pozzo luminoso al centro della stanza. Proprio questo, brillò più di prima, per poi tornare nella norma: Jessica, Toby e Nick erano arrivati a Gorm. “Ottimo!” commentò il ragazzo di colore nel vedere i suoi amici sullo schermo.
 
“Dovreste trovarvi alla base del Picco dell’Aquila.” spiegò Lucas, il cui volto era apparso dinanzi agli altri. Lo scenario intorno a loro era analogo ai loro ricordi dell’anno precedente. La maestosa sede del Popolo dell’Aria si innalzava di fronte a loro. Sembrava ancor più imponente del passato.
“Beh!” commentò Toby “Non ci resta che trovare il microonde ambulante…”. “Già!” rispose il Keeper “Non dovreste essere lontani… Da quanto percepisco è lì da qualche parte…”.
Non fece in tempo a finire la frase, che un dolorante Falcosilente giunse presso i ragazzi. “Signori della Natura?!” esclamò con un misto di sorpresa e speranza. Il gormita alato si adagiò a terra, osservando con stupore il trio. Jessica gli si avvicinò, controllando come stesse, constatando che non fosse ferito, ma solamente esausto. “Cosa sta succedendo?” chiese al guerriero volante, poi. “Uno strano essere ci ha attaccati…” rispose con voce strozzata affiancata ad un affannoso respiro “Tutto ciò che lo colpisce rimbalza su di lui… Riesce a sparare raggi devastanti… Siamo stati costretti alla ritirata… Tutto il Popolo dell’Aria si sta dirigendo sulle Fortezze Volanti… Io ero stato incaricato di fare un giro di ricognizione a controllare che non vi fossero dispersi…”. Jessica annuì con sguardo serio, per poi fare cenno a Lucas con la testa. “OK!” rispose questi, muovendo le sue mani sulla pseudo-tastiera, composta da cristalli “Gli Occhi della Vita sono pronti!”.
 
Udita questa frase, Jessica, Toby e Nick dichiararono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. I tre ragazzi furono avvolti da una strana aura, azzurra per Toby, gialla per Nick e bianca per Jessica.
Il biondo fu come cosparso d’acqua, mentre si trasformava nel Signore del Mare, dichiarando: “Energia vitale dell'acqua!”. Crebbe notevolmente di statura, venendo avvolto da una particolare armatura scura, mentre i suo capelli, divenuti azzurri, assumevano le sembianze di autentici tentacoli da polpo. I suoi piedi divennero palmati e sull’armatura, all’altezza del petto, apparve un cerchio azzurro, per un quarto dorato.
Nick, invece, si tramutò in sassi, che composero una creatura alta e robusta. Era anche lui protetto da un’armatura scura, ed aveva, alla stessa altezza del fratello, un simbolo analogo, tranne per il fatto che il suo era dorato in un punto differente. Il suo corpo assunse le fittezze di pura roccia, in modo particolare il suo volto. Mentre ciò avveniva, egli dichiarò: “Forza dirompente della roccia!”.
Infine, fu la volta di Jessica, che fu circondata da un vortice di vento, dal quale uscì con un aspetto totalmente diverso da come vi era entrata. Era molto più alta, con capelli chiari, protetta a sua volta da una scura armatura e con un simbolo simile ad i suoi amici, al centro del petto. A differenza degli altri due, aveva un imponente paio di ali. “Infinita energia dei venti!” aveva dichiarato durante la metamorfosi.
Nell’assistere alla trasformazione, Falcosilente si era inginocchiato dinanzi ai Signori della Natura.
 
Intanto, due gormiti del Vulcano camminavano nei pressi della Foresta Silente. Uno dei due era molto grosso, con fittezze paragonabili a quelle di un gorilla rosso. Al posto del suo braccio destro vi era una poderosa chela. Era Lavion, Signore della Lava nonché trai primi servitori del Male ad essere apparso su Gorm, da quando ve ne fosse memoria. Era accompagnato da un essere composto da rocce laviche, con tre bocche, una in faccia e due sul petto. Era Bombos Potenza di Fuoco, fedele alleato di Lavion, anche se non famoso per la sua intelligenza. “Ecco!” disse esso “Questo è l’unico ingresso alla Foresta Silente non sorvegliato!”. Indicava una serie di alberi carbonizzati, resto dell’attacco che migliaia di secoli prima, il Popolo di Elios aveva condotto contro quello di Barbataus. “Bene!” commentò Lavion “Hai tenuto fede al tuo debito Bombos… Puoi andare…”. Anche se inizialmente indeciso, Potenza di Fuoco si allontanò. “Ottimo…” continuò il Signore della Lava per conto proprio “Gorm sta per assistere a qualcosa di inaudito… Popoli del Bene… Nemmeno in un’infinità potreste immaginare quello che sta per avvenire…”. Terminato il soliloquio, Lavion si avventurò tra rami bruciati della Foresta Silente.
 
Contemporaneamente, i Signori della Natura si erano fatti guidare da Falcosilente ove era stato avvistato il robot. Esso era ancora lì, atto a colpire con il pugno la parete rocciosa del Picco dell’Aquila. “Cosa starà cercando di fare?” pensò Jessica, per poi dirigere uno sguardo preoccupato alla macchina. “Beh!” commentò Toby “Non possiamo accedere al Tempio del Sommo Luminescente se siamo solo in tre… Quindi se necessitiamo di risposte, l’unico cui possiamo rivolgerci è lui”. Concluse la frase indicando il marchingegno, per poi uscire dal loro appostamento nascosto e correre verso il desso.
“Tentacoli degli Abissi!” dichiarò, mentre la sua capigliatura agiva esattamente come dei tentacoli, afferrando il braccio del robot, prima che esso riuscisse a colpire la parete rocciosa un’altra volta. “Ehi!” commentò poi, ironico “Se vuoi sfogare la rabbia prendi a pugni un cuscino, non una montagna!”. Il robot, prevedibilmente impassibile alla battuta, usò il suo braccio-cannone, per sparare un raggio di energia contro il Signore del Mare, che fu costretto a mollare la presa ed indietreggiare di parecchi passi. Poi, come dimenticatosi del nemico prossimo, la macchina riprese a colpire la montagna.
Al che intervenne anche il Signore della Terra, scagliando una serie di piccole rocce contro il nemico, che non ne fu neppure scalfito. “Tormenta di Rocce!” dichiarò intanto. Ancora una volta il robot si interruppe, colpendo Nick con un raggio di energia molto più potente di prima e scaraventandolo a qualche metro di distanza, per poi riprendere a colpire la parete rocciosa.
Jessica diede la priorità al cercare di scoprire come stessero i fratelli Tripp, cosa che sembrò lasciare indifferente il robot. “Ma da dove spunta fuori?!” commentò Toby tenendosi una spalla dolorante. “Non lo so…” rispose Jessica controllando lo stato di un privo di sensi Signore della Terra. “Oh oh…” si intromise Lucas. “Non mi è piaciuto quel verso…” ribatté il Signore del Mare. “L’energia di Nick si è praticamente azzerata, mentre quella di Toby è a meno di un terzo…”. “Cosa?!” esclamarono all’unisono Toby e Jessica.
Non passò molto tempo, difatti, che il corpo di Nick tornò alle sue fittezze umane, restando, però svenuto al suolo.
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto… Ci terrei a scusarmi per la sua lunghezza, ma non volevo rimandare le scene d’azione ulteriormente…
Circa la faccenda del Tempio degli Elementi e dei poteri Neorganic, posso solo dire che per la storia mi faceva comodo che vi fosse il Keeper, ma sarebbe stato incoerente se i ragazzi avessero usato dei poteri disponendone di versioni più forti… Non so se mi spiego…
Dulcis in fundo: ringrazio Prilla e Thanos05 per le loro recensioni. Al prossimo capitolo!

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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro ***


CAPITOLO QUATTRO
 
Lavion si stava districando trai rami bruciati della Foresta Silente. Il Signore della Lava non era in cerca di vittime, né, tanto meno di oggetti da rubare. Se i Signori della Natura non fossero stati talmente impegnati al Picco dell’Aquila, avrebbero senz’altro degnato il gormita del vulcano di una qualche attenzione. Dopo svariati passi, Lavion giunse in una grande radura di erba secca, al centro della quale svettava una grande statua in legno di Tasarau il Saggio, primo Signore della Foresta apparso sull’isola. Alla base del monumento vi era un gormita che aveva assistito a molti eventi storici di Gorm. Si presentava come un grosso tronco cavo, con sottili braccia e gambe. Era Troncannone. Nel vedere arrivare il Signore della Lava, egli si spaventò leggermente, non perché ciò fosse una sorpresa, ma bensì perché non voleva certo che qualche altro abitante della foresta pensasse che egli stesse tramando col Vulcano.
“Hai quello che ti ho chiesto?” chiese Lavion. L’altro annuì, per poi, con fare circospetto, estrarre una sfera dall’interno del suo corpo. Essa era avvolta in una sorta di custodia in cuoio, che avrebbe dovuto proteggerla da sguardi indiscreti. “Non è stato facile tenerlo nascosto tanto a lungo…” commentò Troncannone porgendo l’oggetto al suo interlocutore “Mi stupisco che Magmion non sia venuto a cercarlo…”. “Beh!” rispose il gormita del Vulcano “Da quando Magor è stato sconfitto, Magmion ha ripreso a prendere ordini direttamente da Obscurio, che non ha particolari interessi ad impossessarsene…”.
 
Nel mentre, alla base del Picco dell’Aquila, Nick era appena tornato in forma umana, restando privo di sensi. “Tutto ciò è spaventoso!” commentò Razzle “Quanto deve esser stato forte quel colpo per mettere al tappeto il Signore della Terra senza difficoltà?”. “Troppo.” ribatté seccamente Toby, per poi rivolgersi a Jessica: “Questo sarebbe un buon momento per una delle tue idee…”. La Signora dell’Aria alzò le spalle, per poi commentare: “Qualcosa di simile non è mai stato immaginato… Non so proprio che fare…”. “Beh!” si intromise Lucas “Di certo potremmo iniziare riportando Nick sulla Terra…”. Gli altri due annuirono, mentre il loro amico muoveva le mani sulla pseudo-tastiera, facendo apparire una sorta di varco dimensionale che risucchiò il ragazzino con gli occhiali, riportandolo sulla Terra.
“Bene!” commentò il Signore del Mare “E adesso?”. “Ho un’idea!” rispose prontamente Jessica.
 
Il robot continuava a prendere a pugni la montagna, come se avesse voluto estrarne qualcosa. “Acquablast!” si udì chiaramente. Il marchingegno fu colto alla sprovvista da un getto d’acqua che lo colpì in pieno alla schiena. Come fatto in precedenza, si voltò cercando chi lo avesse colpito. Mai si sarebbe aspettato di essere attaccato una seconda volta prima di riuscire ad identificare l’avversario. Al che, alzò lo sguardo, vedendo il Signore del Mare in cielo, atto a colpirlo con getti provenienti dal suo braccio che si era tramutato in cannone. Toby era sostenuto da dietro da Jessica, che anche se a fatica, gli permise di schivare due raggi sparati dalla macchina. Ne seguì un terzo attacco acquatico, che, come gli altri, lasciò indifferente il robot. “Cosa?!” commentò il Signore del Mare, mentre Jessica schivava il terzo contrattacco della macchina “Non gli ha fatto nemmeno il solletico!”.
Fu allora che Toby ebbe un’idea pazza. Intimò alla Signora dell’Aria di lasciarlo cadere, cosa che, dopo un attimo di esitazione dell’amica, ottenne. Cadendo, il gormita caricò un ulteriore attacco d’acqua, mirando al volto del robot. Questi, per tutta risposta, colpì Toby con un raggio potentissimo, che fece evaporare la bolla d’acqua che il ragazzo aveva sparato e lo lanciò in aria.
La Signora dell’Aria, riuscì a prenderlo al volo, venendone fortemente sbalzata. Jessica, nonostante ciò, fu in grado di riportarlo al suolo, poco lontano dallo scenario del combattimento, ove il suo corpo riprese fittezze umane.
Il ragazzino era dolorante, ma cosciente. “Accidenti!” commentò “Speravo proprio di coglierlo impreparato con quell’attacco…”. Intanto, il robot riprese a colpire la parete rocciosa, indifferente al fatto che i suoi nemici fossero ancora in zona.
“Strano…” disse Jessica “Mi sarei aspettata che l’acqua lo mandasse in tilt… Invece… Non lo ha neppure disturbato…”. “Questo è perché è protetto da una corazza bollente…” spiegò Lucas “L’acqua evapora al contatto col suo corpo…”.
 
Nel mentre, sulla Terra, Nick aveva ripreso conoscenza, ed, ascoltando la conversazione, ebbe un’idea. “Un momento!” esclamò, attirando l’attenzione di Lucas che tolse lo sguardo dallo pseudo-schermo “Hai detto che è protetto da una corazza bollente?!”. “Sì.” rispose l’altro. “Beh!” continuò il ragazzo con gli occhiali “Ma è una notizia fantastica!”. L’amico alzò un sopracciglio come a far intendere che non avesse capito. “Ecco…” spiegò Nick “Macchine di questo tipo esistono! Per evitare che i circuiti interni friggano, vi è un continuo raffreddamento interno! In parole povere: aria condizionata!”. “E Jessica può controllare l’aria!” affermò Lucas, contento di aver capito il piano del suo amico.
 
“Ehi! Ragazzi!” esclamò egli rivolto allo schermo. Il suo volto apparve affianco a Toby e Jessica, che stavano colloquiando su cosa fare. “Abbiamo avuto un’idea!” spiegò. “Siamo tutti orecchie…” commentò il Signore del Mare, seppur regresso alla forma umana. “Il robot dovrebbe avere dei fori dai quali far entrare aria fredda per non surriscaldarsi… Dovrebbero rappresentare il suo punto debole…” disse tutto d’un fiato Lucas. “Bene!” rispose la Signora dell’Aria “Me ne occupo io!”. “Aspetta!” la trattenne Toby “Non puoi farlo da sola!”. Lei si rese conto di avere, effettivamente poche possibilità, ma decise ugualmente di provare.
Spiccò il volo dirigendosi a grande velocità verso il loco ove si erano scontrati col robot poco prima. Vi giunse in pochi secondi, facendo in tempo a vedere una scena inattesa. La macchina aveva cessato di prendere a pugni la montagna ed era ferma, come un soldato in attesa del cambio. I pugni avevano formato una profonda cavità alla base del Picco dell’Aquila, come se veruno avesse dovuto estrarne qualcosa.
Jessica si adagiò a terra, sufficientemente vicina al marchingegno per poterlo studiare, ma non abbastanza da disturbarlo. Non aveva nessuna cavità dalla quale potesse entrare aria per raffreddarne l’interno, eppure da qualche parte doveva esservi. Osservò con scrupolosità ogni parte del robot, senza notare nulla di insolito.
Purtroppo per lei, un rametto spezzato alle sue spalle attirò la sgradita attenzione del robot. La Signora dell’Aria fece in tempo a voltarsi per vedere un sorpreso Toby, che aveva avuto la pazza idea di seguirla. Il ragazzo fece una faccia che sarebbe quasi parso voler dire: “Scusa.”. Ciò non influenzò in alcun modo il marchingegno, che puntò il suo cannone verso i due Signori della Natura.
 
Intanto, Troncannone e Lavion avevano terminato il loro dialogo. Il secondo si era allontanato portando con sé l’oggetto che il Gormita della Foresta aveva custodito tanto. “Beh!” commentò fra sé e sé il Signore della Lava “Questa era la parte facile… Ora viene quella difficile… Devo trovare i Signori della Natura…”. Il gormita armato di chela continuò a camminare nella Foresta Silente per un po’, finché non udì uno scricchiolio di rametti secchi dietro di lui. “Chi è là?!” chiese con voce brusca “Non ti conviene sfidare il terribile Lavion!”. L’immagine che fuoriuscì dai cespugli non era certo quella che il Signore della Lava si sarebbe aspettato. “Tu?!” esclamò intimorito “Come hai fatto a tornare?!”.
 
Alla base del Picco dell’Aquila, la situazione non era delle migliori. Jessica aveva afferrato Toby ed aveva spiccato il volo, mentre il robot sparava raggi di energia in cielo cercando di colpirli. “Ribadisco che sarebbe un buon momento per una delle tue idee!” esclamò il ragazzo. La Signora dell’Aria, per tutta risposta eluse uno degli attacchi del marchingegno, per poi dire: “La mia idea si basava sul fatto che tu stessi lontano dai guai!”. Proprio in quel momento apparve il volto di Lucas. “Allora?” chiese “Trovato il punto debole del robot?”. “No!” rispose seccata Jessica “Probabilmente non ne ha!”. “Ma deve averne almeno uno…” si udì la voce di Nick. Intanto, l’ennesimo raggio veniva schivato, anche se esso fu molto più vicino dei precedenti. La Signora dell’Aria rivolse uno sguardo arrabbiato al marchingegno, il cui cannone era ancora puntato verso di loro, nonché fumante per il calore generato onde sparare. “Un momento!” esclamò Jessica “Il cannone è il suo punto debole!”. “Cosa?!” chiese stupito Toby.
La guerriera alata si allontanò il tempo necessario per portare il suo amico al sicuro, per poi dirgli: “Stavolta non muoverti!”. Il tono della Signora dell’Aria era talmente fermo, che nemmeno il biondo osò obiettare.
Jessica volò nuovamente verso il campo di battaglia, preparando un braccio dietro la schiena. Appena giunta sul loco, lanciò il braccio in avanti, dichiarando: “Mistico Tornado!”. Grandi folate di vento avvolsero il robot, che non ebbe tempo di reagire. Non riuscendo a vedere la sua avversaria a causa della polvere mossa dall’aria, il marchingegno sparò casualmente verso ove la aveva avvistata precedentemente. Non appena i venti si placarono, la macchina cercò intorno a sé Jessica, muovendo il cannone insieme allo sguardo. In quel preciso istante, la Signora dell’Aria gli piombò davanti, non dandogli il tempo per sparare. Jessica toccò con due dita l’amuleto al centro del petto, mentre dichiarava: “Vortice dei Venti!”. Si generò una sorta di tornado orizzontale, che dal talismano rosa giunse al bersaglio. La signora di Gorm non aveva mirato alla faccia od al corpo del suo avversario. Bensì, l’attacco era diretto all’apertura del cannone, nel quale entrò indisturbato.
Il robot fece qualche passo indietro, avvicinando il braccio-arma al volto, come per guardarci dentro. Un istante dopo, ogni parte illuminata si spense, mentre gli arti scendevano privi di controllo. Il corpo metallico cadde a terra.
 
“Ottimo!” esclamò Lucas guardando la scena. “Un momento!” urlò Nick, come preso da una paura terribile “Se Jessica ha distrutto i circuiti interni… Il robot è diventato una gigantesca bomba ad orologeria!”. “Avresti potuto aspettare un altro po’ a dirlo!” commentò sarcastico l’amico.
 
La Signora dell’Aria si era inginocchiata per la fatica. Era stata una lotta dura. Di certo non si sarebbe aspettata di vedere apparire il volto spaventato di Lucas. Egli le spiegò la situazione e le intimò di fuggire. Lei, però, non poteva lasciare che l’esplosione danneggiasse il Picco dell’Aquila, sede del suo popolo.
La guerriera alata agguantò saldamente il braccio del robot, spalancando le ali, con la chiara intenzione di farlo esplodere in cielo. Spiccò il volo portandosi dietro il marchingegno, che, intanto, aveva iniziato a surriscaldarsi. Jessica mostrava chiaramente i segni della fatica, ma ciò nonostante riuscì a scagliare la macchina in cielo, in tempo perché esplodesse come un gigantesco fuoco d’artificio.
 
Purtroppo per lei, la ragazza aveva esaurito le energie dell’Occhio della Vita. Riprese forme umane mentre si trovava a mezz’aria, iniziando una pericolosa discesa fuori controllo.
Toby, che aveva assistito alla scena da terra, corse verso ove sarebbe caduta, con le braccia tese in avanti, come se avesse potuto prenderla al volo.
Jessica vedeva il terreno avvicinarsi a lei velocemente. Temendo fosse la fine, chiuse gli occhi. Quando, però, li riaprì, era a mezz’aria, sorretta da una gamba, da veruno. Alzò lo sguardo, vedendo due grandi ali dorate, attaccate ad un corpo luminoso a dir poco. Il volto dell’individuo era protetto da un elmo argentato che ricordava una corona. Il gormita la adagiò a terra con delicatezza, proprio davanti a Toby, che, come lei, non credeva ai propri occhi.
Ricompostasi, Jessica si rivolse al suo salvatore: “Sommo Luminescente… Sei tornato?”. Egli rispose con voce ferma e profonda, ma allo stesso tempo gentile e pacata: “Sì. Sono tornato… Ma non per motivi allegri… Signori della Natura, quella di oggi è solo la prima di una lunga serie di battaglie che vi vedranno protagonisti… Gorm è minacciata da forze così antiche che neppure io ne ho ricordi… Il vostro compito sarà più arduo che mai…”.
 
Intanto, ove fino ad un attimo prima si stava combattendo, il misterioso individuo incappucciato, autobattezzatosi Neozon, si avvicinò alla cavità prodotta dal robot. Egli infilò un braccio in essa, estraendone un sasso di curioso colore. Era violaceo ed aveva forma appuntita. “Bene…” commentò sottovoce “Due su cinque… Presto il rituale sarà completato…”.
 
Tornati sulla Terra dopo il dialogo col Sommo Luminescente, Jessica e Toby si unirono a Lucas e Nick, atti a festeggiare il successo della missione. Essendo i signori Tripp fuori casa, i ragazzi si erano permessi di preparare una autentica festicciola con tanto di frullati. Anche Razzle si era lasciato trasportare dall’entusiasmo. Il maggiore dei fratelli prese la parola sbattendo col cucchiaino sul bicchiere. “Dunque…” disse schiarendosi la voce come per fare un importante discorso “Vorrei dedicare questa festa a Razzle… Perché è sempre giusto tenere casa propria pronta ad ospitare un vecchio amico…”. “Quindi pulirai il tempio?” chiese contento la lucertola. Dopo un iniziale sbuffo, Toby rispose: “Va bene… Ma tu impegnati per non spaventarci a morte ogni volta che ci devi parlare…”. Il dinosauro ci pensò un secondo, per poi ribadire: “E sia! Affare fatto!”. Ne seguirono risate collettive.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Spero tanto che il capitolo vi sia piaciuto! Mi devo scusare per aver tagliato la parte del dialogo col Sommo Luminescente, ma mi sembrava appesantisse la scena…
Spero, anche, che siate curiosi di sapere il piano di Lavion, perché i prossimi due capitoli ruoteranno attorno a lui ed al suo tesoro… Immagino che abbiate capito cosa sia…
Ringrazio Thanos 05 e Prilla per le loro recensioni…
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 5
*** Capitolo Cinque ***


CAPITOLO CINQUE
 
Due gormiti del Popolo del Mare stavano camminando sul bagnasciuga della spiaggia. Uno dei due si presentava come un grosso rospo blu, dal volto sgradevole e gli occhi enormi. Era Linguacida, lo Stritolatore dei Mari. L’altro, invece, appariva quale un uomo col volto da squalo e con martelli al posto delle mani. Era Squalis. “Beh!” commentò Linguacida, con una voce stridula e pungente “Non so tu… Ma io ho un brutto presentimento…”. L’altro si limitò a tenere lo sguardo fisso in una direzione. Il Martello dei Mari guardava incessantemente la zona ombrosa tra gli alberi che affiancavano la piaggia. Il suo interlocutore seguì la direzione del suo sguardo fino all’oggetto di esso. Tra gli alberi vi era qualcheduno di discrete dimensioni, come appostato a studiare la situazione. L’ombra impediva di capire chi fosse, ma la sagoma ricordava vagamente un uomo col volto da coccodrillo.
I due gormiti gli si avvicinarono, in quanto, essendo loro in turno di guardia, avrebbero dovuto evitare che veruno si avvicinasse troppo agli ingressi per la loro città sottomarina. “Chi è là?!” chiese infastidito Squalis. L’essere fece un passo avanti, uscendo dall’ombra che lo avvolgeva, rivelando di non essere un gormita, ma un robot.
 
Nel frattempo, sulla Terra, quattro ragazzini, nell’atto di tornare a casa da scuola, colloquiavano sul cosa fare nel pomeriggio. “Beh!” commentò Toby “Non abbiamo molti compiti, quindi potremmo vederci a casa nostra per passare il tempo assieme… Ho comprato un nuovo videogioco!”. “Confermo…” aggiunse il fratello, mettendo in mostra due vistose occhiaie da sonno “Ha passato la notte a collaudarlo…”. “Di cosa si tratta?” chiese incuriosito Lucas. “Beh!” spiegò il biondo, contento di aver ricevuto tale domanda “Nel gioco, vesti i panni di uno stregone… Il tuo compito è combattere contro…”. La sua frase fu interrotta da una stridula voce: “Non ti bastano i combattimenti di Gorm?!”. I quattro amici sobbalzarono per la paura. L’autore di tale frase non fu da meno, terrorizzato dalla reazione dei ragazzi. “Razzle!” esclamò Jessica infastidita “Non vuoi proprio capire che sulla Terra non siamo abituati alle lucertole parlanti?!”. “Beh!” rispose l’altro “Ne parleremo più tardi… Ci sono guai su Gorm…”.
 
Per l’ennesima volta, i signori Tripp non erano in casa, cosa che facilitò di parecchio l’accesso al Tempio degli Elementi, che non aveva perso neppure un po’ della polvere che vi era l’ultima volta.
Nell’atto di discendere per le scale che apparivano dal nulla ogni qualvolta il quartetto attivasse l’ingresso al tempio, il dinosauro spiegò: “Ho una notizia buona e una notizia cattiva… La buona è che ho scoperto come mai Nick e Toby sono stati facilmente stesi dal robot ieri…”. “Ebbene?” incitò Lucas a continuare. “Beh…” disse la lucertolina “Questa è quella cattiva… Vi ricordate che Magor ha colpito gli Occhi della Vita con una miriade di maledizioni?”. I ragazzi annuirono. “Ecco…” concluse Razzle “Per una qualche ragione, questi non sono ancora del tutto guariti… Non so come spiegarlo… Ma è come se non potessero guarire… Come se li mancasse qualcosa…”. Nick si mostrò preoccupato, come era ovvio che fosse, in quanto ciò significava che non sarebbero mai stati al massimo della loro forza su Gorm. “Beh!” esclamò il fratello maggiore “Tutto qui?! Non mi sembra una tragedia… Ce la siamo cavata l’ultima volta… Ci riusciremo ancora…”. Jessica si mostrò infastidita, tanto che commentò: “Ricordami quale è stata la tua parte!”. Il biondo stava per rispondere per le rime, quando Razzle richiamò i Signori della Natura all’ordine.
I ragazzi corsero a vedere la situazione sullo schermo del keeper, notando un’inquietante normalità. Nulla era fuori dalla norma. Sullo schermo era visibile la sola spiaggia presente sull’isola, senza niente di insolito. “Ebbene?” chiese spiegazioni Toby “Dove sarebbe l’emergenza?”. Razzle, a sua volta stupito da una tale calma, provò a spiegare: “Poco fa un robot simile a quello di ieri ha attaccato due gormiti del Popolo del Mare. Linguacida e Squalis hanno perso i sensi nello scontro… Quando si sono ripresi hanno scoperto che un prezioso talismano era stato rubato dalle loro grotte…”. “Cosa intendi per ‘prezioso talismano’?” chiese spiegazioni Lucas. “Una scheggia di ghiaccio… Una scheggia di ghiaccio che non può sciogliersi nemmeno nella lava del Monte Vulcano…” rispose Razzle. “Cosa?!” chiese stupita Jessica “Com’è possibile?!”. “Beh… Diciamo che è una lunga storia… Ha a che vedere col passato del Popolo del Mare…”.
Inteso come non vi fosse tempo per digressioni storiche, i quattro amici si disposero, ciascuno dinanzi al proprio Occhio della Vita, per poi dichiarare il proprio elemento. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” fu poi la volta del fratello maggiore. “Foresta!” aggiunse Lucas. “Aria!” concluse Jessica. “Rivelateci chi è il keeper ed assegnategli il comando!” dissero, poi, all’unisono. Razzle guardò impaziente la sedia fluttuante roteare, mentre diceva: “Il keeper è…”. Quando la sedia si fermò apparve dietro di essa un simbolo rosa che ricordava un vortice di vento. “L’aria!” finì poi la frase. Jessica, sentendosi chiamata in causa corse alla sua posizione sulla sedia. Questa, poi, si alzò fino a permettere alla ragazza di controllare i cristalli con le proprie dita. La bionda, poi, si rivolse ai tre ragazzi: “State tranquilli! Siete in buone mani!”. Toby rispose con un pollice alzato, mentre saltava nel portale insieme agli altri due. Come in precedenza, il passaggio si illuminò durante il trasporto, per tornare normale in segno dell’arrivo dei Signori della Natura sull’isola.
 
Il trio era appena atterrato sul bagnasciuga ove si era consumato lo scontro. Lì notarono i segni sulla sabbia, riconducibili al combattimento tra la macchina che cercavano ed i gormiti del Mare. “Ebbene…” commentò il biondo rivolto al fratello “Deduci qualcosa!”. “Beh…” rispose l’altro, grattandosi il mento con due dita “Si è senz’altro trattato di uno scontro feroce… Dalle impronte mi sembra che il robot sia scappato in quella direzione…”. Concluse la frase indicando ove proseguivano le impronte, a partire dal loco del combattimento, ossia verso il bosco prossimo. Toby diede una pacca sulla spalla al fratello, per poi dirgli: “Ottimo lavoro! Detective Tripp!”.
 
Nel frattempo, sulla Terra, Jessica rifletteva su quanto in atto. “Qualcosa non quadra…” disse fra sé e sé “Le impronte vanno verso la foresta senza avvicinarsi alle grotte… Eppure, il talismano di ghiaccio si trovava lì…”. Ascoltando ciò, Razzle disse: “Pensi che il robot fosse un diversivo?”. La ragazza annuì, per poi rivolgere uno sguardo allo pseudo-schermo, dicendo: “O peggio… Una trappola…”. Il dinosauro rabbrividì al solo pensiero che qualcuno avesse messo in atto un piano così ben congegnato. Di certo non era opera di Magmion o di Obscurio. Il primo non aveva mai attuato piani troppo complessi, mentre il secondo aveva sempre adorato gli scontri frontali, non i trabocchetti. “Devo avvisarli!” si disse ferma Jessica. Non fece in tempo a proferir nuovamente parola, che udì chiaramente il campanello di casa Tripp suonare. “Chi sarà?” si chiese la bionda.
 
Intanto, i tre ragazzi erano arrivati in uno spiazzo desertico al confine dei territori del Popolo della Terra. Al centro di tale pianura stagliava imponente un robot analogo a quello affrontato dai ragazzi il giorno prima. Esso, però, aveva un volto analogo a quello di un coccodrillo. Al contrario del precedente, inoltre, aveva entrambe le braccia terminanti con mani meccaniche a quattro dita. Era, quindi, privo del cannone. Trovandosi in uno spazio aperto, i tre ragazzi erano stati subito adocchiati dal marchingegno, che non si era, però, mosso di un millimetro. “Cosa pensate che stia aspettando?” chiese Nick, colpito da quella inattesa quiete. “Beh!” commentò Toby “Chiediamoglielo!”. Al che, l’ufficioso leader dei Signori della Natura rivolse uno sguardo attorno a sé, per poi dire: “Jessica! Questo sarebbe il momento ideale per azionare gli Occhi della Vita!”. Non udendo risposta alcuna, il biondo ripeté: “Ehi! Jessica! Ci sei?!”. Per la seconda volta vi fu il silenzio in qualità di controbattuta. “Cosa sarà successo?!” chiese Nick intimorito. Lucas fece spallucce, volendo dare inteso che non ne avesse idea. Quando, alla terza esclamazione di Toby, non vi furono risposte, egli si fermò. “Ma che diamine?!” esclamò poi, guardando il marchingegno, che, intanto, aveva iniziato a muoversi verso di loro, con passo pesante e rumoroso.
 
Jessica, in verità, non immaginava neppure lontanamente che i suoi amici fossero in tale difficoltà, essendo stata distratta da veruno al campanello.
La porta di casa Tripp si aprì rivelando il volto sorridente della ragazza, mentre dall’altra parte dell’uscio, anche colui che aveva suonato al campanello sorrideva. “Ciao Igor…” disse la bionda, spalancando la porta, facendo cenno al ragazzo di entrare. “Ciao Jessica.” rispose questi varcando la soglia “Come mai sei qui?”. La domanda era più che lecita, ma ciò nonostante colse impreparata la ragazza. “Beh…” balbettò in cerca di una decente risposta “I signori Tripp mi hanno chiesto di badare al loro cane mentre erano fuori!”. La risposta arrivò tutta d’un fiato. “Ah…” commentò Igor “E dimmi… Toby e Nick non ci sono?”. Per la seconda volta, una domanda più che prevedibile colse impreparata la ragazza. “Ecco…” ribatté “Penso che siano ad una partita di calcio della loro squadra!”. “Oh…” disse poi l’altro “Beh! Allora, potrei lasciare a te il quaderno di Toby… Lo ha lasciato in classe oggi…”. Jessica annuì, mentre, nell’atto di prendere l’oggetto dalle mani del suo interlocutore, arrossiva a dismisura.
Proprio in quell’istante, la sua espressione divenne terrorizzata, vedendo Razzle disteso beatamente sul divano, quasi fosse umano. Purtroppo per lei, Igor si stava voltando proprio in quella direzione. “Che ne dici di un frullato?” chiese quasi spaventata, cercando in ogni modo di evitare che il dinosauro cadesse nella traiettoria dello sguardo del ragazzo.
"Certo." rispose lui "Più che volentieri.". Razzle, compresa la situazione, si allontanò a passo svelto e silenzioso. Un attimo prima di sparire nello sgabuzzino che dava accesso al Tempio degli Elementi, la lucertola guardò Igor, commentando: "Ha un'aria familiare...".

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ecco il quinto capitolo! Caspita… Spero di aver reso bene la parte del dialogo tra Jessica ed Igor, perché la ho riscritta tre volte prima di trovare una versione che fosse decente…
Vi avevo detto che i capitoli avrebbero ruotato attorno a Lavion, eppure in codesto non è neppure apparso… Non vi ho mentito, il prossimo capitolo sarà vitale per il Signore della Lava… Semplicemente ho cercato di aumentare l’effetto sorpresa…
Ringrazio Thanos05 e Prilla per le loro recensioni… 

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Capitolo 6
*** Capitolo Sei ***


CAPITOLO SEI
 
Lavion era seduto su una roccia, nel pieno di un territorio desertico, senza neppure l’ombra di una pianta. Il terreno era pieno di crepe. Esso era uno dei territori del popolo dell’Antico Thorg, che aveva subito maggiormente l’effetto dell’assenza dell’Occhio della Vita dall’isola. “E così…” disse il gormita lavico “Se Gorm non è caduta nelle più grandi catastrofi è per questo…”. Alludeva all’oggetto che gli era stato consegnato da Troncannone. “Prima del ritorno dei Signori della Natura, gli Occhi della Vita non erano attivi…” aveva detto il Sommo Luminescente “Eppure Gorm non è stata colpita da nessun cataclisma… Ti sei mai chiesto il perché?”. Effettivamente, non aveva mai immaginato che una fonte di energia da sempre legata al Male fosse responsabile della salvezza dell’isola. Egli scoprì con la sua mano l’oggetto. “L’Occhio della Vita del Vulcano…” disse ammirando la sfera rossa “Portatore di distruzione e di salvezza per Gorm…”. Al centro di essa svettava un simbolo che ricordava una fiamma rossa. “Dipenderà soltanto da te!” le ultime parole del Signore della Luce erano incise nella sua mente in un modo che non credeva fosse possibile.
 
Nel mentre, sul pianeta Terra, Jessica era impegnata in un’operazione molto più complessa di quanto non le sarebbe parso affrontare i gormiti del Vulcano. Lei ed Igor stavano bevendo due frullati fatti con la macchina per i dessi dei signori Tripp. “Dunque…” commentò lui “Se ho capito bene tu e Toby siete molto amici?”. “Ecco…” rispose lei “Certo… Amici di vecchia data… Io, lui, Nick e Lucas ci conosciamo da moltissimo tempo…”. L’altro accennò un sorriso, per poi chiedere: “Sei, quindi, l’unica ragazza del gruppo?”. “Beh…” rispose lei “Sì. Ma la cosa non mi ha mai dato problemi… Né ne ha dati a loro…”. Igor, poi, camminò leggermente per la cucina, passando in rassegna gli oggetti a portata di vista, con lo sguardo. Jessica, intanto, sospirò per il nervosismo, notando un terrorizzato Razzle al centro del tavolo, che indicava con ambedue le zampe anteriori lo sgabuzzino. Resasi conto della situazione, la ragazza si sforzò di trovare un diversivo per prendere tempo. Purtroppo per lei, distrarre un suo coetaneo era molto più difficile che distrarre un gormita malvagio. “Dimmi…” balbettò poi “Potresti farmi un favore?”. “Certo.” rispose il suo interlocutore. “Mentre venivo qua, ho perso il mio portamonete… Non è che potresti controllare lungo la strada se lo vedi? Io non posso lasciare solo il cagnolino dei signori Tripp…”. “Più che volentieri…” disse il ragazzo avviandosi verso la porta. Non appena quest’ultima fu chiusa, Jessica estrasse dalla sua tasca un piccolo portamonete rosa, che consegnò a Razzle, dicendogli: “Faglielo trovare lungo la strada…”. “Perché io?” cercò di ribattere il dinosauro. “Perché io devo andare al Tempio degli Elementi!” rispose la bionda, già nell’atto di andare.
Scese le scale di corsa, fino a giungere al loco stabilito e sedersi sulla sedia del Keeper. Sullo pseudo-schermo scorrevano le immagini di Toby, Nick e Lucas, a pochi metri da un robot, il quale, indifferente alla loro presenza, stava sbattendo violentemente un piede per terra, come per produrre un cavità profonda a sufficienza.
 
“Ragazzi, come state?” chiese Jessica, il cui volto apparve vicino ad i suoi amici. “Era ora!” esclamò Toby, sufficientemente seccato. “Vi spiegherò poi.” rispose la ragazza, mentre muoveva le mani lungo la tastiera di cristalli, sino a far illuminare gli Occhi della Vita. “OK.” spiegò poi “Potete trasformarvi.”. “Ottimo.” disse Nick, per poi rivolgersi al fratello ed all’amico, all’unisono coi quali disse: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”.
La trasmutazioni di Toby e Nick furono identiche alla volta precedente, così come le frasi. “Energia vitale dell’acqua!” fu la dichiarazione del Signore del Mare. “Forza dirompente della roccia!” fu invece quella del fratello. Lucas, invece, fu avvolto da liane e radici, che mutarono il suo corpo in uno più alto e robusto, con capelli corti verdi. Anch’egli era protetto da un’armatura nera, con un simbolo analogo a quello dei suoi amici. “Eterno potere della Foresta!” dichiarò egli.
“Molto bene!” esclamò Toby, preparando il suo braccio alla trasmutazione in cannone. “Acquablast!” dichiarò, mentre, da quest’ultimo fuoriusciva un getto d’acqua che andò ad impattare col robot. Questi indietreggiò di svariati passi, per poi spalancare le sue enormi fauci, dalle quali sparò un raggio devastante che rispedì il Signore del Mare di svariati passi indietro.
“Tormenta di Rocce!” dichiarò poi il Signore della Terra, nell’atto di sparare piccoli sassi verso il suo bersaglio. Le pietre si scontrarono col metallo del marchingegno, che rispose col desso gesto di prima. Stavolta, però, il Signore della Foresta si contrappose tra il suo amico e l’attacco del nemico, proteggendo il primo con una sorta di disco formato da foglie e legno. “Scudo di Foglie!” dichiarò intanto.
Nel mentre, Toby, uscito incolume dal precedente colpo, si rivolse a Jessica: “Qualche idea?”. “Beh… Si tratta di un robot diverso da quello di ieri… Non ha la corazza bollente… In compenso, però, è più resistente fisicamente…” rispose lei. “Bene!” ribatté l’altro. “Adesso ammira!”. Detto ciò si lanciò verso il marchingegno, facendo roteare la sua capigliatura in aria. “Tentacoli degli Abissi!” dichiarò mentre i dessi agguantavano saldamente la mascella e la mandibola della macchina insieme. Il robot, quindi, impossibilitato a spalancare la bocca per sparare un raggio, caricò un pugno dietro la schiena, usandolo per colpire con violenza Toby, che mollò la presa ed indietreggiò di svariati passi, stordito dal forte colpo. Purtroppo per lui, il marchingegno si era già ripreso ed aveva aperto le fauci, preparando un potente raggio che avrebbe senz’altro sortito il suo effetto sul Signore del Mare. “Toby!” urlò Jessica “Spostati da lì!”.
 
A sorpresa, una fiammata colpì il volto del robot, impedendogli di sparare il suo raggio. Il Signore della Terra e quello della Foresta diressero il loro sguardi verso l’origine di quell’attacco. Mai si sarebbero aspettati di vedere Lavion. Egli aveva una sfera rossa di cospicue dimensioni sotto braccio, mentre la sua chela era allineata col robot, cosa che avrebbe fatto pensare che la fiammata fosse venuta da lì. “Lavion?!” esclamarono all’unisono Nick e Lucas. “Arriva la cavalleria!” ribatté questi, mettendosi a correre verso il marchingegno. Esso spalancò le fauci per colpire il Signore del Vulcano con un raggio, ma egli fu più svelto. La temutissima chela del gormita prese al collo il robot, decapitandolo in un sol colpo.
Il corpo metallico cadde a terra privo di alcun controllo, mentre un Lavion astante attendeva applausi.
Toby, che intanto si era ripreso dal pugno preso, commentò: “Grazie Lavion…”. “Caspita.” affermò poi “Non pensavo che avrei mai detto questa frase…”. L’ufficioso leader dei Signori della Natura, però, rimase in guardia, non sapendo cosa aspettarsi di preciso dal nuovo arrivato. “Tutto qui?” chiese poi il Signore del Vulcano “Un banalissimo ‘Grazie Lavion’ è il massimo riconoscimento?”. “Beh!” ribatté il Signore del Mare, restando in una posizione che gli permettesse di difendersi da un qualunque attacco “Francamente non ho capito perché tu ci abbia aiutati…”. “Ah!” esclamò poi Lavion, che, al contrario dei Signori della Natura, non era in una posizione pronta onde combattere “Avrei dovuto immaginarlo… Beh! Immagino che non mi credereste se vi dicessi di essere venuto per unirmi a voi…”. Toby alzò un sopracciglio, per poi ribattere: “Già! Non ti crediamo Inoltre… Tu e Maglio Infuocato dovrete discutere dei copyright per questo imbroglio… Non avete molta fantasia al Monte Vulcano, vero?”. Lavion non poteva fare a meno di concordare. Fino a qualche tempo prima non avrebbe creduto neppure lui a qualcosa di simile. Eppure, era lì. Non poteva arrendersi.
“Prendete questo come pegno di fiducia.” disse porgendo ai Signori della Natura la gemma rossa che portava con sé. “Cosa sarebbe di preciso?” chiese il Signore della Terra. “Si tratta dell’Occhio della Vita del Vulcano…” rispose l’altro. “Impossibile!” esclamò Toby “Il Vulcano è solo fonte di distruzione… Non può avere un Occhio della Vita…”. “E invece sì!” rispose il Signore della Lava “E non solo… Questo è ciò che ha permesso a Gorm di sopravvivere prima del vostro arrivo…”. I ragazzi parvero uscire da qualsiasi posizione di guardia avessero assunto, mostrando interesse per il racconto di Lavion. “Continua…” fece cenno Toby. “Ecco…” spiegò il gormita lavico “Dovete sapere che moltissimi anni orsono, prima del vostro arrivo, Magor era quasi riuscito ad impossessarsi dell’Occhio della Vita… Per impedire ciò, il Vecchio Saggio chiese al Sommo Luminescente di scagliarlo nello spazio… Sarebbe troppo lungo narrarvi di come e perché ciò avvenne, ma il Signore della Luce riuscì nel suo incarico… Purtroppo, però, l’isola, privata della sua fonte vitale fu colpita da immani cataclismi… Terremoti, temperature gelide, eruzioni, incendi e tempeste colpirono i popoli del Bene e del Male…”. “E questo cosa ha a che vedere con noi?” chiese Lucas. “Ha a che vedere con voi che dopo la grande battaglia che culminò col Vortice Oscuro…” continuò il Signore del Vulcano “Il Vecchio Saggio portò gli Occhi della Vita lontano da Gorm… Od almeno… Quattro Occhi della Vita… Il quinto restò su Gorm… Ed eccolo qui!”. Dopo un attimo di incertezza, il Signore del Mare tornò in posizione di combattimento. “Non ti aspetterai che crediamo davvero a tutto ciò?!” esclamò poi. L’altro fece spallucce. Ad un occhio esterno, la scena sarebbe parsa davvero fuori dalla norma: Lavion stava rifiutando un combattimento. “Beh!” commentò poi “Se non mi volete accettare in qualità di alleato… Almeno prendete l’Occhio della Vita del Vulcano… Dovete portarlo lontano da Gorm…”. Detto ciò, lanciò la sfera rossa ai piedi dei Signori della Natura. Nick fece un passo avanti per prenderlo, ma il fratello lo fermò, dicendo: “Non toccarlo! Sarà senz’altro una trappola! Probabilmente è un altro dei loro falsi talismani!”. L’ordine arrivò tardi, il Signore della Terra aveva raccolto l’oggetto dal suolo e lo teneva in una mano. “Non mi sembra pericoloso…” commentò quindi. Toby, dopo un attimo di esitazione, rispose: “Beh! Faremo meglio a parlarne con Razzle…”. Poi, il leader dei Signori della Natura si rivolse al Signore del Vulcano: “Io non ti credo… Ma se dovesse saltar fuori che ci hai detto la verità… Potrei darti una chance…”. Sillabò le ultime parole come se fossero un sacrificio a dirsi. “Jessica.” disse Lucas “Siamo pronti.”. “Molto bene!” rispose la ragazza muovendo le dita sulla tastiera di cristalli e facendo apparire un portale sopra i ragazzi, che ne furono risucchiati, mentre Nick portava con sé la sfera consegnatogli da Lavion.
 
Appena giunto sulla Terra, ma prima ancora che si chiudesse il portale, l’Occhio della Vita del Vulcano iniziò a brillare a dismisura nelle mani del ragazzino. “Ahi!” urlò poi questi, lasciando cadere l’oggetto a terra “Scotta!”. Il talismano fumante per il calore rotolò verso il passaggio per Gorm, come per saltarvi dentro. Invece, avvicinatosi a sufficienza aumentò la sua luminosità di parecchio, costringendo i ragazzi a voltarsi dall’altra parte.
Nel mentre, su Gorm, Lavion guardava il portale che si era aperto sopra ai Signori della Natura. Fu un attimo ed il Signore del Vulcano si trovò trascinato verso il desso da una forza immane ed invisibile, come se delle funi lo stessero sollevando e portando sulla Terra. “Ma cosa?!” urlò piantando la sua tenaglia al suolo cercando di trattenersi attaccato, mentre le gambe, a mezz’aria erano tirate verso il passaggio dimensionale. Dopo un istante pensò: “Sono già fuggito una volta da questo scenario… Non sarò nuovamente codardo!”. Mollò la presa, lasciandosi trasportare nel portale.
 
“Jessica!” urlò Toby, tenendosi gli occhi coperti per via della luce proveniente dalla gemma rossa “Chiudi il portale!”. La ragazza eseguì senza battere ciglio. Un istante prima che il passaggio fosse definitivamente sigillato, veruno ne fuoriuscì. Un ragazzo dell’età dei Signori della Natura, con una maglietta rossa e dei pantaloni viola. Aveva i capelli neri e gli occhi castano chiaro. Appena il portale si chiuse, i ragazzi poterono notare la stranezza della scena: su Gorm, Lavion era scomparso nel nulla in quei pochi istanti, al suo posto, sulla Terra era apparso uno strano ragazzo della loro età. “Vi prego…” commentò Nick, scioccato come tutti gli altri “Non ditemi che lui è…”. Il fratello, dopo aver deglutito, si avvicinò al nuovo arrivato. Era steso a testa in giù, con le gambe appoggiate contro una parete del Tempio degli Elementi. Il suo volto era palesemente stordito. “Lavion? Sei tu?” chiese quasi sottovoce Toby. L’altro parve riprendere coscienza in quel preciso istante, però, colto impreparato dallo scenario curioso (quattro ragazzini umani che lo guardavano increduli), balzò in piedi mettendo un braccio tra sé e loro. “Dove sono?” chiese a voce alta “Chi siete? O meglio, cosa siete?”. Poi, notando di avere un braccio umano, sbraitò: “Dov’è la mia chela?!”. Da quel momento in poi, la situazione andò degenerando. Il ragazzino iniziò a correre da una parte all’altra della stanza, urlando domande come: “Cosa mi avete fatto?! Dove sono?!”. Andò a sbattere contro una libreria facendone cadere svariati libri. Toby gli corse incontro bloccandolo con due braccia per le spalle, per poi dirgli: “Lavion! Stai calmo…”. Egli si tranquillizzò, cosa che permise al biondo di lasciarlo andare. “Ora…” spiegò il ragazzo “Ti dispiacerebbe dirci come sei arrivato qui?”. “Beh!” rispose l’altro “Ero nei territori del Popolo della Terra, in compagnia dei Signori del Mare, della Terra stessa e della Foresta, quando un grosso varco dimensionale si è aperto risucchiando loro e me!”. I Signori della Natura si scambiarono sguardi increduli, per poi rivolgerli a Toby, che continuò la sua opera pacificatrice col nuovo arrivato. “Dunque…” spiegò il biondo “Ti sembrerà strano, Lavion, ma noi siamo i Signori della Natura…”. Concluse la frase indicando se stesso ed i suoi amici. “Impossibile.” ribatté scettico l’altro “I Signori della Natura sono molto più alti, forti e… Beh! Più gormiti, insomma!”. “Ecco…” provò a proseguire Toby “Troverai piuttosto strano credere che questo è il nostro vero aspetto… Su Gorm ci trasformiamo in Signori della Natura… Ma qui, noi siamo così…”. “Provatemelo!” rispose Lavion. I quattro amici fecero simultaneamente cenno di guardare verso il centro della stanza, ove erano ubicati i quattro Occhi della Vita, divenuti cinque con quello del Vulcano. “Caspita…” commentò il quinto “Cosa non darebbe Magmion per entrare qui?”. Lucas e Nick si guardarono sorridendo: effettivamente, Magmion era già stato lì, ma non era certo il momento per spiegare al loro nuovo “amico” gli eventi passati.
 
Razzle giunse all’interno del Tempio degli Elementi, sfinito da una corsa lunga. “Razzle!” esclamò Jessica “Com’è andata?”. “L’ho perso…” sibilò il dinosauro tra un respiro affannato e l’altro. “Perso cosa?” chiese spiegazioni la ragazza “Il portamonete?”. L’altro scosse la testa, per poi spiegare: “Il ragazzo.”. “Che ragazzo?!” esclamò Toby. Jessica arrossì a dismisura, non sapendo effettivamente cosa dire.
“E lui chi è?” chiese la lucertola, colpita di vedere un volto nuovo nel Tempio degli Elementi. “Ecco…” spiegò Jessica “Lui è Lavion.”. “Cosa?!” esclamò Razzle, ancora atto a regolarizzare il respiro per la corsa fatta. “Che strano esserino…” commentò il ragazzo vestito di rosso, prendendo il dinosauro per la coda. “Ehi!” esclamò esso, colpito nell’orgoglio “Mettimi giù!”. Lavion eseguì, lasciando cadere Razzle. Questi, ripresosi, disse: “Mi potreste spiegare cosa ci fa qui il Signore della Lava?”.
I ragazzi raccontarono alla lucertola tutto per filo e per segno. Al termine della storia, Nick concluse: “Ancora non abbiamo capito come mai sia volato qui dentro contro la sua volontà.”. “Per fortuna che io lo so!” esclamò Razzle “Lavion è stato scelto dall’Occhio della Vita del Vulcano, che lo ha chiamato a sé… Se non erro, egli ha trovato il talismano nelle viscere del Monte Vulcano per caso… Questo ha comportato che in lui si sia risvegliato un lato buono, che lo ha spinto a sottrarre l’oggetto al Vulcano ed a fuggire con esso. Questo spiega perché dal ritorno del Sommo Luminescente non abbiamo più avuto notizie sue. Di conseguenza, se l’Occhio della Vita del Vulcano è stato allontanato da lui, attraverso il portale, lo ha trascinato con sé… In ogni caso, questo non spiega come abbia fatto a diventare umano… E poi, un ragazzino! Lavion è uno dei gormiti più antichi dell’isola, non può avere la vostra età!”. “Non fa una piega…” commentò Nick. “Quindi…” cercò di concludere la discussione Lucas “Cosa ne facciamo di lui?”. “Semplice!” ribatté prontamente Razzle “Date il benvenuto al sesto Signore della Natura: Lavion, il Signore del Vulcano!”. “Cosa?!” esclamarono all’unisono i cinque ragazzini. Toby cercò di controbattere: “Ma ha sempre cercato di eliminarci!”. “Se l’Occhio della Vita del Vulcano lo ha scelto, allora è davvero passato dalla parte del Bene!” spiegò il dinosauro. “Ti prego…” continuò il leader dei Signori della Natura “Non dirmi che…”. Non fece in tempo a finire la frase, che Razzle lo fece al suo posto: “Ebbene sì! Lavion dovrà imparare ad essere un buon Signore della Natura, condividendo con voi la vita umana come quella da gormita!”. “Intendi dire…?” chiese sconsolato il biondo. “Che dovrò restare ancora in questa forma?!” continuò il Signore della Lava. “Già!” rispose Razzle “Dovrai imparare ad essere umano ed a comportarti come tale… Solo così potrai essere una degna guida per il tuo popolo in futuro!”.
 
Quella sera, Toby si distese sconsolato sul letto di camera sua. Non era stato facile autoconvincersi del cambio di parte di Lavion, per non parlare delle difficoltà che avrebbero incontrato il giorno seguente. “Per iniziare…” disse fra sé e sé “Dovremo trovarli una casa… Non potrà dormire nel Tempio degli Elementi come stanotte… Poi dovremo inventarci una storia credibile per convincere preside e professori dell’arrivo di un nuovo studente… Dopodichè saremo costretti ad insegnargli a comportarsi da ragazzo umano… Non sarà per niente facile… Se non addirittura impossibile… Per lui è inconcepibile un mondo nel quale i combattimenti non sono all’ordine del giorno…”. Detto questo, si rigirò sull’altro lato, per poi pensare: “Potrei convincerlo che Igor può essere preso a pugni a piacimento…”. Questa idea fece apparire un sorriso misto tra il cinico ed il forzato sul volto del ragazzino.
 
Su Gorm, Neozon camminava nei territori desertici del Popolo della Terra. Giunse nel loco ove si era consumato lo scontro precedentemente. Notò i pezzi del robot sparsi, per poi avviarsi verso il buco formato dai calci che il desso aveva assestato al suolo. Poco prima che vi giungesse, la terra tremò sotto i suoi piedi, costringendolo ad arretrare di qualche passo. Dal sotterraneo emerse un gormita del popolo di Nicholas, di colore giallo nelle braccia e nelle gambe, che avevano forma circolare. Entrambi gli arti superiori terminavano con due trivelle aperte. Il suo corpo aveva le fittezze della terra stessa, mentre il suo volto ricordava vagamente una talpa. Era il Mangiaterra.
Questi introdusse un braccio nella cavità prodotta dal marchingegno, per poi estrarne un piccolo diamante, splendente con la fioca luce del crepuscolo. Dopo averlo ammirato, il gormita sparì nel sottosuolo portandolo con sé.
Neozon, rimasto avvolto dall’ombra per tutto il tempo, commentò: “Quel gormita della Terra ha preso il mio talismano… Così facendo si è appena condannato…”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Piaciuto il capitolo?
Dal mio punto di vista questo è stato il più complicato di tutti, per due motivi:
  1. Perché qui si sarebbe vista in atto la parte di Igor, che non è facile da caratterizzare, per più motivi…
  2. Perché qui vi sarebbe stata la conversione di Lavion, parte più delicata di tutta la storia…
Spero di non essermi guadagnato odio con quest’ultima mossa, ma mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se un gormita fosse stato costretto a vivere da umano per un po’…
Ringrazio Prilla e Thanos 05 per le loro recensioni… Al prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** Capitolo Sette ***


CAPITOLO SETTE
 
Il Mangiaterra, potente gormita apparso sull’isola in tempi antichissimi, stava osservando il suo ultimo ritrovamento. “Forse…” disse fra sé e sé “Questo diamante è la speranza che tutti attendevamo…”. Al contrario di quanto molti credevano, in seguito alla scomparsa dell’Antico Thorg, Gheos e Kolossus, il popolo loro non era rimasto unito, ma si era bensì diviso. Col tempo, grazie alla costruzione delle loro imponenti città e maestose roccaforti, i vari villaggi si erano quasi completamente riuniti, tutti ad eccezione di uno. Pochi gormiti, capeggiati dal Mangiaterra, avevano scelto di isolarsi dalle numerose comunità, sperando di potersi, così, proteggere dagli attacchi del Popolo del Vulcano. Purtroppo per loro, però, il talismano che il loro capo aveva ritrovato stava per attirare l’ira del Male, intenzionato più che mai ad impossessarsi di esso. Difatti, proprio mentre il Mangiaterra rifletteva su ciò, sulla cima delle pareti del canyon ove era ubicato il villaggio, stagliò un muro rosso, composto da innumerevoli gormiti del Vulcano, col perfido Petrolius in testa. Esso era un cupo gormita delle Tenebre, servitore di Obscurio, richiamato da Magor. Al posto delle mani, aveva due cannoni, dai quali sgorgava continuamente petrolio. Districandosi tra le fila dell’esercito che li accompagnava, un gormita del Vulcano si affiancò a Petrolius. Era Memeltor, crudele servitore del Male, capace di sparare getti di lava, in grado di sciogliere qualunque cosa. “Cosa stiamo aspettando?” chiese impaziente Petrolius. “Obscurio è stato chiaro.” ribatté l’altro “I Signori della Natura interverranno di sicuro… Dobbiamo essere celeri e precisi… Non ha senso attaccare senza sapere dove sia il talismano…”.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, Toby e Nick cercavano vanamente di insegnare a Lavion come comportarsi da ragazzo umano. In una lavagna di ardesia, i due fratelli avevano disegnato degli omini stilizzati, spiegando al loro nuovo amico, cosa fare in determinate situazioni. “Dunque!” esclamò il biondo “Ricapitoliamo la lezione!”. Lavion annuì, per poi ripetere le frasi imparate a memoria: “Non devo combattere mai e poi mai contro nessuno. Non devo parlare di Gorm a nessuno. Non devo rivelare chi sono a nessuno. Non devo minacciare nessuno. Non devo dare ordini a nessuno.”. “Molto bene.” rispose Nick “Adesso ripetimi da dove vieni.”. Ancora una volta, il ragazzo vestito di rosso ripeté un discorso memorizzato: “Mi chiamo Lavion Fredson. Vengo dalla Germania, precisamente da Berlimo.”. “Berlino!” lo corresse Toby. In quel momento suonarono al campanello.
Nick andò ad aprire, trovandosi davanti Lucas e Jessica. La ragazza aveva in mano un foglio di carta col simbolo della loro scuola. Entrambi avevano un sorriso trionfante in faccia. “Lavion frequenterà la nostra scuola!” disse contenta la ragazza. “Bene…” rispose Nick “In quale classe sarà?”. L’amica analizzò il documento, per poi rispondere: “In classe con te, Toby!”. Questi, sentendosi chiamato in causa si diede una manata in faccia, per poi dire: “Io a malapena riesco a stare dietro ai miei compiti ed alle mie verifiche… Adesso devo preoccuparmi anche delle sue!”. “Non vedo dove sia il problema…” commentò Lucas. Toby, che intanto stava perdendo le staffe, esclamò: “Il problema è che se lo lasciassimo solo aggredirebbe chiunque! Non oso pensare cosa farebbe davanti ad un’espressione di Matematica!”. “Effettivamente…” constatò il fratello.
In quel preciso istante, un potente scossone sismico fu percepito da tutti. L’urto fu tale, che Nick perse l’equilibrio, finendo per terra. Stranamente, non fu seguito da vibrazioni del suolo. Fu un semplice scossone, come se Venture Falls si fosse sollevata dal suolo per poi tornarvici.
“Cosa è stato?!” chiese spaventato Lavion. “Un terremoto… Non avete terremoti a Gorm?” rispose Toby. “Non di questo tipo!” ribatté l’altro. “Non dovrebbero esserci neanche qui…” constatò Jessica. “Indovinate un po’!” esclamò una stridula voce alle spalle della ragazza. D’istinto, tutti e cinque sobbalzarono, causando che lo stesso Razzle si spaventasse. “Ci risiamo…” commentò sconsolato Nick, ancora seduto sul pavimento del soggiorno.
 
Giunti al Tempio degli Elementi, come comandato dal dinosauro, i Signori della Natura notarono una nuova colonna di cristalli, oltre alle quattro note. Su di essa svettava l’Occhio della Vita del Vulcano, consegnato loro da Lavion, in precedenza. “Ehi! Ragazzi!” esclamò la lucertola “Ho una notizia fantastica!”. “Ossia…?” chiese spiegazioni Lucas. “Vi ricordate che i vostri Occhi della Vita erano indeboliti dalle maledizioni di Magor?” iniziò Razzle. I ragazzini annuirono. “Beh!” spiegò poi “La vicinanza a quello di Lavion li ha… Come dire? Guariti.”. “Non mi dire…!” commentò Nick, ammirando le loro sfere magiche, prive di qualunque crepa vi fosse stata in precedenza. “Beh!” esclamò Toby “In ogni caso… Qual è l’emergenza?”. Il dinosauro indicò lo schermo del Keeper, ove scorrevano le immagini di un attacco del Popolo del Vulcano a quello della Terra. “Direi che basta come risposta…” aggiunse Jessica, per poi disporsi dinanzi al proprio Occhio della Vita, così come gli altri. Anche se non abituato a ciò, Lavion fece altrettanto. “Terra!” dichiarò Nick. “Mare!” proseguì Toby. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. Lavion, per imitazione, disse: “Vulcano!”. “Aria!” concluse Jessica. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnateli il comando!” dissero poi, all’unisono. La sedia fluttuante iniziò a ruotare velocemente, mentre Razzle diceva: “Il Keeper è…”. Quando essa si fermò, apparve dietro un simbolo azzurro, con delle onde. “Il Mare!” concluse il dinosauro. L’ufficioso leader dei Signori della Natura, quindi, sentendosi chiamato in causa, corse a sedersi sulla sedia, che si sollevò, fino a concedergli di muovere i cristalli, che componevano la tastiera, con le mani. “Bene!” commentò quindi “Contate su di me!”.
Udito ciò, gli altri quattro saltarono nel portale per Gorm. Per meglio dire: tre di loro saltarono, in quanto Lavion, non comprendendo la situazione aveva inizialmente esitato, cosa che spinse Lucas a trascinarlo con sé.
 
Il quartetto atterrò nel pieno di un territorio desertico, non lontano da un profondo canyon. “Dunque…” spiegò Toby, il cui volto era apparso affianco ai ragazzi “Dovreste essere vicini al loco ove stanno combattendo… Dovrebbe essere lì sotto…”. Detto ciò, alluse alla cavità prossima ad i suoi amici. “Se le cose stanno così…” ribatté Jessica “Meglio essere pronti…”. Il biondo annuì, muovendo, poi, le dita sulla tastiera, sino a far illuminare gli Occhi della Vita. “Bene!” disse poi, rivolto all’amica “Potete trasformarvi.”. “In che senso?” chiese confuso Lavion. “Fai quello che facciamo noi…” rispose sconsolato Nick. “Energia vitale di ogni creatura!” dichiararono, quindi, all’unisono “Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”.
Lucas fu avvolto dalle liane, dalle quali emerse mutato in gormita, dicendo: “Eterno potere della foresta!”. Nick, invece, mutando in Signore della Terra, aveva detto: “Forza dirompente della roccia!”. Jessica, come in precedenza, fu circondata da un tornado, dal quale fuoriuscì tramutata in Signora dell’Aria, dichiarando: “Infinita energia dei venti!”. Lavion, invece, fu interamente avvolto da lava bollente, dalla quale emerse sotto forma di Signore del Vulcano. Al contrario di come apparso in precedenza, egli era protetto da un’armatura nera lucente, come gli altri. L’unica differenza era che all’altezza del cuore, il cerchio rosso incastonato nell’armatura, non aveva parti dorate. “Potenza distruttiva della lava!” fu la sua frase.
“Wow!” esclamò, notando come avesse ripreso forma di gormita. “Non è il momento di stupirsi!” lo richiamò Jessica, che aveva visto del fumo provenire dal canyon. Gli altri tre annuirono, per poi mettersi a correre in quella direzione.
 
Petrolius non riusciva a crederci. I gormiti della Terra del villaggio attaccato non opponevano la minima resistenza, fuggendo alla loro sola vista. Solo uno di loro si fece avanti. “Io sono il Mangiaterra!” aveva detto “Non osate avvicinarvi alla mia gente!”. Non aveva fatto in tempo a dire altro che Memeltor lo aveva attaccato con un getto lavico. I due stavano ancora combattendo, mentre Petrolius ed i guerrieri di fuoco affrontavano i pochi combattenti che, in seguito alla presa di posizione del loro capo, avevano provato ad aiutarlo. Fu allora che udì un grosso tonfo alle sue spalle. Voltandosi, vide una decina di gormiti del Vulcano al tappeto. L’unico in piedi era Lucas, che lo stava guardando diritto negli occhi. “Guarda un po’!” esclamò il gormita delle Tenebre “Chi non muore si rivede!”. Detto ciò si preparò a combattere col Signore della Foresta.
Intanto, Jessica e Lavion si stavano facendo strada trai gormiti del Vulcano, combattendo. La Signora dell’Aria li attaccava dall’alto, mentre l’altro li travolgeva con la sua forza bruta, senza mancare di usare la sua celeberrima chela. Nick, invece, era corso ad aiutare il Mangiaterra, messo alle strette da Memeltor. Quest’ultimo, resosi conto dell’arrivo dei Signori della Natura si mostrò infastidito. Poi, diresse uno sguardo al Signore della Terra, al quale disse: “Se non erro… Abbiamo un conto in sospeso…”. Al che, entrambi si prepararono allo scontro.
 
Petrolius sparò una sfera di oro nero dal suo braccio destro, che Lucas schivò per un pelo. Purtroppo per lui, il Signore della Foresta fu costretto a schivarne una seconda di lì a breve. “Prendi questo!” dichiarò poi il gormita malvagio, ponendo entrambe le braccia verso il suo avversario e sparando due getti di olio di pietra. “Scudo di foglie!” dichiarò il Signore della Natura, mentre usava il disco formatosi per proteggersi. “Non credere che difendersi sia sufficiente!” urlò l’altro, sparando un’ulteriore sfera verso il suo avversario. Lucas, colto alla sprovvista dall’attacco, ne fu travolto pienamente. Cadde a terra, pieno di petrolio. Al che, il gormita delle Tenebre fece cenno ad alcuni soldati di fuoco dietro di lui. Questi diressero le loro braccia verso il Signore della Foresta, per poi sparare delle fiammate sul desso.
Sorprendentemente, una folata di vento deviò le vampate di fuoco. La Signora dell’Aria apparve dal cielo, ponendosi tra i due gormiti atti a combattere fino a poco prima. Mise le sue mani verso Petrolius e dichiarò: “Mistico Tornado!”. Un potentissimo vortice di vento travolse il gormita del Male, spedendolo a svariati metri di distanza.
Fatto ciò, porse la sua mano a Lucas, aiutandolo ad alzarsi. Questi, si tolse di dosso l’oro nero che lo aveva esposto a tanti rischi, per poi dire: “Grazie Jessica… Ci è mancato poco…”.
 
Nick, invece, non era in una situazione ottimale. La forza delle fiammate sparate da Memeltor lo stava spingendo ad indietreggiare sempre di più. Trovandosi con le spalle al muro, il Signore della Terra, però, aveva avuto un’idea. “Pugno Sismico!” dichiarò, colpendo violentemente una parete del canyon. I massi che ne caddero travolsero pienamente Memeltor, mentre Nick riuscì difendersi con un disco di sassi, generato urlando: “Scudo di Roccia!”. Il gormita del Vulcano, vedendo persa la battaglia, diede l’ordine di ritirata immediata, che fu eseguito. Il Signore della Terra stava per gettarsi all’inseguimento, ma fu bloccato da un inatteso attacco alle spalle.
Si voltò e vide il Mangiaterra con un braccio allineato con lui, cosa che gli fece intendere che fosse stato lui ad attaccarlo. “Cosa significa?!” chiese infastidito Nick “Dalle mie parti non si ringrazia così!”. L’altro non disse una parola, continuando a fissarlo con sguardo inquisitore.
“Via!” esclamò poi “Andatevene via!”. Colto alla sprovvista da tale frase, il Signore della Terra chiese, diplomaticamente: “Come sarebbe: ‘andatevene via’”. “Portate solo guai!” urlò l’altro “Io e la mia gente non vogliamo il vostro aiuto! Andatevene!”.
Attirati dai toni della conversazione, Jessica, Lavion e Lucas si erano avvicinati. “Cosa sta succedendo?” chiese confusa la guerriera alata. “Sparite!” urlò nuovamente il Mangiaterra “Non ci serve il vostro aiuto!”.
Dopo breve, tutti i gormiti della Terra presenti iniziarono ad urlare contro i Signori della Natura, ordinando loro di andarsene. A nulla valsero le richieste di spiegazioni di Jessica.
 
Non si sa se per fortuna o per sfortuna dei Signori della Natura, un’ombra imponente apparve su una parete rocciosa del canyon, proiettata, quindi, dall’altra. L’ombra era di un essere con un vistoso paio di ali e delle corna sulla testa. “Obscurio!” urlò la Signora dell’Aria, notando il Signore delle Tenebre in cima alla parte opposta della cavità. “Bene… Bene…” commentò questi “A quanto pare, i Signori della Natura stanno per andare in contro alla loro fine…”. Detto questo, spalancò le ali, per poi stringere un pugno, che si trasformò in una mazza chiodata. “Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!” rise il sovrano dell’Oscuro Orizzonte.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Spero che il capitolo vi sia gradito… A parer mio, finora è il peggiore come qualità di scrittura… A mia difesa faccio notare come esso sia il primo nel quale si assista a combattimenti tra gormiti…
In ogni caso… Ringrazio Thanos 05 per la sua recensione… Immagino che questo talismano rientri nella tua ipotesi sul piano di Neozon…
Comunque sia… Al prossimo capitolo!

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Capitolo 8
*** Capitolo Otto ***


CAPITOLO OTTO
 
La risata del malefico Obscurio rimbombava nel canyon, parendo, se possibile, anche più terrificante. Il Signore delle Tenebre indirizzò la mano rimasta tale verso il gruppo di gormiti del Bene. Sparò una fiammata, che fu evitata da tutti, ma li costrinse a dividersi. Jessica, Lucas ed alcuni gormiti della Terra corsero da una parte, Lavion ed altri da un’altra, mentre Nick ed il Mangiaterra si trovarono con le spalle al muro contro una parete rocciosa. Ove si era abbattuto il fuoco si creò una spaccatura, dalla quale emersero una ventina di guerrieri di fuoco, pronti a combattere.
Toby osservava terrorizzato la scena dallo schermo del Keeper. “Cosa possiamo fare?” chiese a Razzle. Il dinosauro osservò la scena, notando con stupore che il gormita dell’Oscuro Orizzonte non fosse solo. Alla sua destra apparve un individuo incappucciato. Colui che si faceva chiamare Neozon, quindi, aveva deciso di esporsi in prima persona.
 
“Era ora!” commentò seccato Obscurio, rivolgendosi al nuovo arrivato “Non startene lì impalato! Fallo!”. L’altro annuì, estraendo dal mantello un braccio umano. Nella mano vi era una scheggia di metallo di cospicue dimensioni. Il Signore delle Tenebre scagliò una seconda fiammata tra le sue truppe ed i nemici. Al fuoco si affiancò una sfera di energia, rilasciata dalla mano di Neozon. I due si incontrarono al momento dell’impatto col suolo, generando un lampo luminoso che costrinse tutti a voltarsi. Quando i Signori della Natura guardarono ove si era verificato il tutto, videro con orrore che era apparso un ennesimo robot. Questo aveva forma umana, eccezion fatta per una coda biforcuta di notevole lunghezza.
“Ecco!” commentò Jessica “Abbiamo capito da dove vengono!”.
 
Fu un attimo e la situazione degenerò. I gormiti della Terra iniziarono una corsa disperata in ogni direzione. Il robot cominciò a colpire il terreno di fianco a lui con la sua possente coda, mentre i combattenti del fuoco si accanirono sui Signori della Natura e sul Mangiaterra, unici rimasti a presidiare il villaggio.
Nell’atto di combattere, i quattro Signori del Bene riuscirono ad avvicinarsi gli uni agli altri, cercando di mettere in atto un piano. “Qualche idea, Jessica?” chiese Nick, nell’atto di colpire con un pugno un guerriero infuocato. “Beh!” esaminò la Signora dell’Aria “Continuare a combattere senza scopo non ci porterà lontano… Separiamoci!”. “Siamo tutti orecchie!” rispose Lavion, usando la sua poderosa chela per lanciare un combattente del fuoco lontano da lui. “Dunque…” spiegò Jessica alzandosi in volo “Io cerco di capire a cosa stiano mirando… Lavion, tu pensa al robot! Nick e Lucas, voi due tenete impegnati i guerrieri infuocati!”. “Ricevuto!” rispose il Signore del Vulcano, mettendosi a correre verso l’avversario designatogli. Anche il Signore della Foresta e quello della Terra annuirono, pur mostrando qualche dubbio in più sulla situazione.
 
Il marchingegno adocchiò Lavion e, prima che questi gli si avvicinasse troppo, troncò la sua corsa colpendolo alle gambe con la coda. Il Signore della Lava inciampò in essa, cadendo al suolo. Egli, però, non perse tempo a rialzarsi e, al secondo attacco della macchina, ne agguantò saldamente la coda biforcuta con la mano, lanciando la chela in avanti per colpirlo. Purtroppo per lui, il robot reagì, generando una scossa a partire dalla coda e paralizzando il suo avversario per qualche secondo. Il tempo fu sufficiente a liberarsi dalla presa.
Lavion si inginocchiò per la scarica elettrica subita, mentre il marchingegno ruotava su se stesso per colpirlo violentemente un’altra volta.
 
Lucas e Nick, al contrario, non stavano avendo troppe difficoltà a respingere i gormiti del Vulcano, pur essendo in inferiorità numerica. Fu allora che il Signore della Foresta adocchiò un astante Neozon, che, sceso dalla parete rocciosa, esaminava gli edifici del villaggio attaccato. Identificato quello cercato, egli vi entrò con passo controllato e calmo. Intimorito dal modo di fare dell’individuo, il ragazzo decise di seguirlo, lasciando a Nick la maggior parte dei nemici da combattere.
Corse all’ingresso della casa nella quale Neozon era entrato, notandolo all’interno, atto ad esaminare un diamante di discrete dimensioni. “Ehi!” esclamò Lucas “Cosa stai facendo?!”. “Ah!” osservo divertito l’altro “Il Signore della Foresta in persona! Che onore!”. Il tono scherzoso infastidì non poco il ragazzo, che non esitò ad attaccare. “Pugno Rigenerante!” urlò nell’atto di sparare a tutti gli effetti uno dei suoi pugni verso l’avversario. Questi ruotò su se stesso, facendo alzare il mantello che lo avvolgeva. L’arma del gormita sparì fra le trame del desso, quasi ne fosse stato inghiottito. “Tutto qui?” chiese sarcastico Neozon, per poi alzare il braccio destro, facendo muovere nuovamente il mantello, dal quale fuoriuscì il pugno che Lucas gli aveva sparato contro in precedenza. Esso, però, volò nella direzione opposta, andando a travolgere il Signore della Foresta.
 
Nel frattempo, Jessica era volata sulla cima della parete del canyon ove era Obscurio. Il gormita del Male la vide arrivare, ma non la ostacolò in modo alcuno, aspettando che la guerriera alata si adagiasse a terra per degnarla di considerazione. “Signora dell’Aria…” commentò “Da quanto tempo…”. La ragazza, restando in una posizione che le permettesse di combattere, rispose: “Troppo poco!”. Il Signore delle Tenebre scoppiò in una malevola risata, per poi ribattere: “Non sei tanto sciocca da sfidarmi da sola… Cosa vuoi?”. “Voglio sapere!” rispose lei “Voglio sapere perché state attaccando un innocuo villaggio con tanto interesse?!”. “Dunque sono informazioni quello che desideri…” rispose Obscurio “Resterai delusa di sapere che non ho intenzione di dartele!”. Al che il Signore delle Tenebre lanciò una fiammata verso la sua interlocutrice. Jessica schivò l’attacco alzandosi in volo, per poi porre entrambe le mani verso il suo avversario. Dichiarò: “Energia del vento!”. Un potentissimo tornado si mosse dalle braccia della guerriera alata verso Obscurio. Questi ne fu travolto e costretto ad indietreggiare. Ciò, però, sembrò non infastidirlo affatto. “Non sai fare di meglio?!” chiese con tono provocatore. La ragazza fece una smorfia infastidita, mentre si preparava ad eludere il contrattacco del Signore delle Tenebre.
 
Contemporaneamente, Nick, combattendo contro gli innumerevoli avversari, si era trovato spalla a spalla col Mangiaterra. Quest’ultimo, pur condividendo il nemico con lui, non cambiò il suo modo di fare nei suoi confronti. Il gormita della Terra lanciò un braccio allungabile nel sottosuolo. Il combattente di fuoco dinanzi a lui si guardò intorno, prima di venir travolto dal basso dall’arto del guerriero del Bene. “Ah!” esclamò questi “Ammirate la mia specialità!”. Il Signore della Natura non poté fare a meno di avvicinarglisi onde domandare: “Spiegami una cosa. Come mai ci detestate tanto?”. L’altro gli rivolse uno sguardo poco amichevole, per poi dire: “Io e la mia gente non abbiamo mai voluto essere coinvolti nelle guerre dei gormiti del Bene e del Male, ragion per cui ci siamo isolati dal resto dell’isola… Quando ho visto che i Signori della Natura erano giunti qui, ho temuto che fossero un presagio, ragion per cui vi ho cacciati…”. Nick, intesa la problematica, dopo aver lanciato un grosso masso staccato dal suolo contro dei combattenti del fuoco, rispose: “Vi capisco perfettamente…”. Il Mangiaterra lo guardò stranito, per poi fargli cenno di continuare. “Ecco…” spiegò il ragazzo “Quando mi fu detto che sarei dovuto diventare un membro dei Signori della Natura, non potevo crederci… O meglio, non volevo crederci… Avevo paura… Paura di deludere le aspettative su di me… Paura di fallire… Ma ho imparato una cosa: non si può fuggire in eterno… I problemi vanno sempre affrontati!”. L’altro, lo guardò stupito più che mai, per poi commentare: “Parli con grande saggezza, Signore della Terra… Per me è un onore far parte del tuo popolo…”. Detto questo si inchinò al suo signore.
 
Lavion era appena stato violentemente colpito dalla coda del robot. Stordito dalla potenza del colpo, il gormita era rimasto immobile qualche secondo di troppo, permettendo al marchingegno di attaccarlo ancora. Egli lo agguantò saldamente con la sua coda biforcuta, tenendolo saldamente coi piedi staccati da terra. Al che, generò una seconda scarica elettrica, che costrinse il Signore del Vulcano in posizioni forzate. Quando la scossa finì, Lavion guardò il suo avversario, quasi cercandone un punto debole. “Tutto qui?” chiese ironico, nonostante la vistosa stanchezza per il combattimento. La macchina, come se avesse udito la provocazione, per tutta risposta lo colpì con una terza scarica elettrica, molto più potente delle altre. Il Signore del Vulcano guardò il suo avversario con fare infuriato, per poi porre la sua mano destra sull’amuleto a sinistra del suo petto. Da esso fuoriuscirono fuoco e fiamme, che andarono a comporre un tornado che travolse il robot, mentre Lavion dichiarava: “Vortice di Lava!”. Quando l’attacco si placò, il gormita si liberò dalla presa, notando il marchingegno con cui aveva lottato al suolo, danneggiato irreparabilmente dal tornado. “E anche questa è fatta!” commentò il Signore del Vulcano con fare trionfante.
 
Nel mentre, Jessica volava alta per schivare le innumerevoli fiammate che il Signore delle Tenebre le stava sparando addosso. Sapeva di non poter continuare a fuggire ancora per molto, ma il suo piano stava funzionando: stava tenendo Obscurio lontano dal campo di battaglia.
All’improvviso, il gormita malvagio interruppe i suoi attacchi. Quando la guerriera alata guardò la scena ne rimase colpita. L’individuo incappucciato che rispondeva al nome di Neozon era affianco al sovrano della Tana dello Sconforto. “Hai preso quello che ti serviva?!” chiese infastidito il Signore delle Tenebre. L’altro annuì, per poi porre un braccio in avanti. Ove stava indicando si materializzò un portale, nel quale i due entrarono, sotto lo sguardo stupefatto della Signora dell’Aria.
 
Di punto in bianco, tutti i combattenti del fuoco scomparvero nel nulla, senza lasciare traccia, cosa che non lasciò indifferente Nick ed il Mangiaterra. I due si scambiarono sguardi interrogativi. Anche Lucas, ripresosi dal duro scontro con Neozon rimase colpito da una così veloce ritirata. “Cosa significa?” chiese Lavion, stranito come gli altri. Jessica piombò dall’alto vicino ad i suoi amici. La ragazza raccontò loro cosa aveva visto, cosa che fece intendere ai Signori della Natura la presenza di un nuovo potente nemico. “Beh!” commentò il Signore della Foresta “Qualunque cosa stesse cercando, se l’è presa…”. Il Mangiaterra, che ben sapeva cosa fosse il bersaglio dello stregone, optò per raccontarlo ai ragazzi. “Può darsi che non sia una coincidenza…” commentò Toby, il cui volto apparve alla sinistra del fratello “Prima rubano un talismano del Popolo del Mare, poi al Popolo della Terra… Potrebbe essere un piano meglio congegnato di quanto non sembri…”. “Già!” rispose Jessica “Senza contare che anche il Popolo dell’Aria è stato attaccato da un robot… Non escluderei un nesso trai due eventi…”. “Beh!” intervenne Lucas “Faremmo meglio a parlarne a casa con Razzle…”. “Sono d’accordo!” rispose Toby, muovendo le mani sulla tastiera di cristalli per far apparire il portale che avrebbe riportato i suoi amici sulla Terra.
 
Quel pomeriggio, Razzle ascoltò tutto ciò che i suoi amici avevano da dirgli, a cominciare dal possibile collegamento trai robot ed Obscurio. “Beh!” spiegò il dinosauro “Effettivamente esiste una controparte per ogni popolo del talismano rubato al Mare. Il popolo del Vulcano custodisce gelosamente una scheggia di metallo nelle viscere del loro covo… Il popolo della Terra ha sotterrato da qualche parte un diamante, che potrebbe essere quello trovato dal Mangiaterra… Il popolo del Mare ha la scheggia di ghiaccio… Il popolo dell’Aria ha una piuma fossile…”. “Ed il popolo della Foresta?” chiese incuriosito Lucas. “Ecco…” rispose la lucertola “Nessuno sa di preciso che aspetto abbia, ma si sa che i gormiti della Foresta lo custodiscono con prudenza e precauzioni di ogni tipo…”. “OK…” commentò Jessica “Tirando le somme, sappiamo che Obscurio ed il suo nuovo amico mirano ad impossessarsi di questi talismani… Ma a cosa servono, di preciso?”. Razzle fece spallucce, per poi dire: “Non ne ho la più pallida idea…”. “Un momento!” esclamò Toby “C’è qualcosa su Gorm che non conosci?!”. “Ci sono tante cose che non so dell’isola del mito…” rispose il dinosauro “Un po’ come tu non sai nulla degli argomenti della tua verifica di domani…”. “Ehi!” ribatté Toby “Hai letto il mio diario di scuola?!”. “Sì…” rispose Razzle “Infatti, so anche che domani dovrai far fare a Lavion la sua presentazione alla classe… Ti auguro buona fortuna!”. Concluse con un tono ironico che fece scoppiare a ridere tutti quanti.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Ecco l’ottavo capitolo! Sto iniziando a chiedermi se gli eventi dei prossimi due non siano troppo scontati… In ogni caso vi consiglio di non perdervi il discorso di Lavion alla classe! In ogni caso: buon Natale!
Ringrazio Thanos 05 e Prilla per le loro recensioni! Al prossimo capitolo!

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Capitolo 9
*** Capitolo Nove ***


CAPITOLO NOVE
 
Neozon stava camminando avanti ed indietro per la Tana dello Sconforto, con evidente fare nervoso. “Mi ero completamente dimenticato della Profezia di Genesis… Ma chi potrebbe essere l’erede di cui si parla…?” disse a voce bassa fra sé e sé “Si parla di un erede del Bene e del Male… Forse qualcuno che sia stato da entrambe le parti…”. Al che bloccò la sua andatura, per poi dire: “Potrebbe trattarsi di Lavion!”.
Interruppe i suoi ragionamenti quando udì i passi di veruno che si avvicinava. Il Signore del Magma era lì, col suo braccio destro, un tempo lama ora clava chiodata per i poteri di Magor. “Obscurio mi ha detto che mi avreste dato indicazioni per l’attacco al Popolo della Foresta.”. “Oh sì! Magmion!” rispose l’altro occultando qualunque nervosismo avesse “Non dovrà essere un attacco vistoso… Basso profilo finché non giungeremo all’Albero Custode… Mi raccomando: non voglio vedere nulla bruciare… Se vedo anche solo un ramoscello in fiamme… Toglierò ai Signori della Natura l’onore di spazzarti via dall’isola!”. Pur trovando ridicolo che un umano lo minacciasse, il Signore del Vulcano, consapevole delle abilità dello stregone, si allontanò senza dire nulla. “Ah! Un’altra cosa!” aggiunse Neozon “La prossima volta che qualcuno scompare nel nulla dalle Prigioni di Lava… Siete pregati di farmelo sapere!”.
 
Nel frattempo, sulla Terra, Toby, Nick e Lavion stavano camminando verso la loro scuola. Il biondo era molto nervoso. Tanto lo era, che anche chi li vedeva camminare senza conoscerli se ne accorgeva. “Lavion!” esclamò poi “Hai ripassato il tuo discorso di oggi?”. L’altro annuì per poi ripetere quanto gli fosse stato chiesto: “Mi chiamo Lavion Fredson, sono tedesco e di Berlino… Sono qui per uno scambio culturale…”. “Molto bene!” disse Nick “Ma… Ditemi, come mai Berlino?”. “Nessuno sa niente della cultura tedesca…” ribatté il fratello “Così non rischiamo di essere scoperti…”. “Ma se nessuno sa niente della cultura tedesca…” osservò l’altro “Non rischiate maggiormente che gli facciano delle domande a riguardo…?”. Lavion e Toby si scambiarono sguardi interrogativi, per poi constatare come Nick avesse ragione. “Quindi…?” chiese il biondo “Cosa proponi?”. Il fratello ragionò qualche secondo, per poi commentare: “Non lo so… Oramai ci metteremmo troppo ad insegnargli un nuovo discorso.”.
Il trio dialogò ancora un po’ sul tema, per poi vedere aggiungersi Lucas e Jessica, diretti nella loro stessa direzione. Giunti dinanzi alla scuola, i ragazzi videro con un misto di paura e sgomento i signori Tripp, in abiti eleganti atti a colloquiare col preside dell’istituto. “Ho un brutto presentimento…” commentò Toby, mentre Nick avvicinava i parenti, con lo scopo di venire a capo della causa della loro tale ubicazione. “Ehm ehm…” si schiarì la voce “Scusate, ma cosa ci fate qui?”. I tre adulti interruppero il loro dialogo, per rivolgersi al ragazzino. “Ah!” disse la donna “Parlavamo proprio di voi!”. “Ecco…” aggiunse il padre “Il vostro preside ci ha fatto sapere che Toby avrà in classe uno studente venuto per uno scambio culturale…”. Intanto, tutto il gruppetto dei Signori della Natura si apprestò ad ascoltare la conversazione. “Oh!” esclamò il docente “Guardi un po’… Credo sia lui!”. Concluse indicando Lavion. “Ottimo!” disse la signora Tripp “Già vi conoscete!”. “Quindi non vi darebbe problemi se accettassimo di essere noi ad ospitarlo!” concluse il marito. Toby sbiadì in un istante. Proprio lui, il meno paziente del gruppo, avrebbe dovuto sorvegliare Lavion su Gorm, a scuola ed anche a casa. “Certo!” rispose prontamente Nick, contento di potersi assicurare che il loro amico non facesse danni. Il fratello maggiore, invece, non mosse un muscolo, come paralizzato dalla nuova.
 
La giornata di Toby non avrebbe accennato a migliorare per molto tempo. Entrato in classe spiegò a Lavion ove sedersi, cosa che fu eseguita. Quando il professore di Matematica entrò in classe tutti gli studenti si alzarono, compreso il nuovo arrivato, pur non essendovi abituato. Quando il docente si sedette dietro alla cattedra, anche gli alunni poterono tornare alla loro precedente posizione.
“Dunque…” iniziò l’uomo “Come vi avevo anticipato, oggi avremo la verifica sulle potenze e le radici…”. Lavion tirò la manica del suo amico, per poi chiedergli: “Deve fare anche lui la verifica?”. Alla richiesta di spiegazioni, egli rispose: “Ha detto ‘avremo la verifica’…”. Toby si diede una manata in faccia, per poi recuperare la calma e spiegare: “Spesso gli adulti dicono ‘noi faremo’… Ma alla fine sei sempre solo tu a farlo…”. L’altro annuì, seppur confuso. Del resto, egli era abituato a dare ordini, non a prenderli. “Inoltre…” continuò il professore “Si da il caso che abbiate un nuovo compagno di classe…”. Detto ciò, indicò il ragazzo vestito di rosso. “Lavion…” disse poi “Perché non vieni a fare un bel discorso di presentazione ai tuoi nuovi compagni di classe?”. Egli stava per rispondere, quando Toby gli diede una gomitata, facendogli intendere come fosse una domanda retorica. Si alzò e camminò lentamente fino alla cattedra. Giunto lì, si voltò verso i compagni di classe, per poi iniziare: “Mi chiamo Lavion Fredson, sono tedesco e di Berlino… Sono qui per uno scambio culturale…”. “Molto bene!” rispose il docente, anche se, poi, si lasciò trascinare dalla curiosità “Ma, come mai parli tanto bene la nostra lingua?”. Toby entrò nel panico più assoluto: non aveva spiegato al suo amico che nel loro mondo esisteva più di un linguaggio! “Ecco…” balbettò Lavion, in cerca di una risposta “Può ripetere la domanda?”. Il docente, seppur stupito, fece quanto gli era stato richiesto: “Volevo sapere dove hai imparato a parlare tanto bene l’Inglese?”. Toby stava pensando rapidamente ad un modo per guadagnare tempo. Adocchiò una penna rotta e non ci pensò due volte: la prese e la lanciò con tutte le sue forze contro il professore. “Ehi!” urlò questi “Chi è stato?!”. Era questione di poco prima che qualcuno facesse la spia sul suo conto, quindi il biondo sapeva di avere poco tempo per ideare un piano migliore del precedente. “Proprio io…” pensò “In queste situazioni servirebbero le idee di Jessica… Perché proprio io ho dovuto trovarmi in classe con Lavion?”. “Signorino Tripp…” commentò il docente guardandolo storto. Il biondo passò in rassegna con lo sguardo i suoi compagni di classe, cercando di capire chi fosse stato ad infrangere l’onorevole omertà degli studenti. “Sì, professore?” chiese tremante. L’altro lo squadrò completamente, per poi dire: “Sono proprio curioso di vedere come andrà a finire la tua verifica…”.
 
Il resto dell’ora passò in maniera quasi del tutto indolore per Toby: Lavion riuscì a rispondere alle altre domande del professore ed il compito in classe fu meno difficile di quel che temesse.
All’uscita da scuola, il ragazzo si incontrò con i suoi amici, mostrando loro uno sguardo poco soddisfatto. “Non è andata bene…” constatò il fratello. L’altro fece cenno di non volerne parlare. “Allora, non ci dici com’è finita?” chiese una stridula voce alle spalle del gruppo. Tutti sobbalzarono, per poi rivolgere sguardi infastiditi all’autore di ciò, anch’esso terrorizzato. “Razzle!” esclamò Lucas.
 
Sfortunatamente, in tale occasione i signori Tripp erano in casa, atti ad organizzare la stanza degli ospiti per Lavion. Ciò costrinse il quintetto ad entrare di soppiatto in casa, fino ad accedere al Tempio degli Elementi, ove poterono finalmente riprendere a respirare normalmente.
“Allora…” commentò Nick guardando lo schermo del Keeper “A me sembra tutto tranquillo…”. “Già!” ribatté Razzle “Troppo tranquillo! Poco fa, alcuni gormiti del Vulcano, tra cui Magmion, hanno attaccato il Popolo della Foresta… Dopo breve… Tutti scomparsi… Sia i gormiti del Bene che quelli del Male…”. “Bizzarro!” constatò Lavion, per poi disporsi dinanzi al piedistallo col proprio Occhio della Vita, seguito a ruota dagli altri. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” continuò Toby. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. “Vulcano!” dichiarò Lavion. “Aria!” finì Jessica. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!” dissero poi insieme. La sedia fluttuante iniziò a ruotare, mentre il dinosauro diceva: “Il Keeper è…”. Quando essa si fermò, vi apparve dietro, un simbolo giallo rassomigliante ad una montagna. “La Terra!” concluse la lucertola. “Bene!” commentò contento il ragazzo chiamato in causa, andandosi a sedere sulla sua postazione “Contate su di me!”. Gli altri fecero cenno affermativo col capo, per poi lanciarsi nel portale, seguiti a ruota da Razzle, intenzionato a chiarire i misteri che avevano preso piede negli ultimi tempi.
 
Il gruppetto atterrò in un territorio tranquillo, nei pressi di un ingresso alla Foresta Silente. “Allora…” spiegò Nick “Se non ricordo male, questo è l’accesso alla foresta più vicino all’Albero Custode, quindi la via più rapida…”. Non fece in tempo a finire la frase, che tutti gli fecero cenno di stare zitto. Ciò era dovuto al passaggio di due gormiti del Vulcano nella zona. Quando il duo si fu allontanato a sufficienza, Lucas commentò: “Accidenti! Scommetto che stanno sorvegliando tutti gli ingressi!”. “E allora?” chiese spiegazioni Toby “Non dovremmo aver problemi a mettere al tappeto due guerrieri di fuoco…”. “Toby!” lo rimproverò Jessica “Se combattessimo ci ritroveremmo tutto l’esercito di Magmion addosso!”. “Ha ragione…” constatò Razzle “Dobbiamo trovare una falla nel loro sistema di sorveglianza…”. “Credo di sapere dove!” esclamò Lavion, contento di poter dare il suo contributo. “Ossia?” chiese spiegazioni il biondo. “Tempo fa venni a conoscenza di un passaggio per la Foresta Silente, che nessuno sorvegliava mai… Vi ci posso portare!”. “Perché no?” commentò Jessica “Forse non sarà il percorso più breve, ma senz’altro il più sicuro…”.
 
Lavion guidò i Signori della Natura fino all’ingresso di cui aveva avuto occasione di usufruire in precedenza. “Ecco!” commentò, indicando il percorso tra gli alberi carbonizzati “Come promesso, non c’è l’ombra di una sentinella…”. Gli altri annuirono, per poi entrare col loro amico nel percorso indicatoli. Lucas, per un attimo esitò, sentendo qualcosa bruciare sotto i suoi piedi. Era come se avesse messo una scarpa su un carbone ardente. Alzò il piede per controllare la suola, non notandovi nulla di curioso. Fatto ciò, si aggregò agli altri.
“Un momento!” constatò Nick “Non sappiamo cosa vi aspetterà tra quei rami, meglio essere pronti…”. Il gruppetto annuì, per poi dichiarare all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il primo a mutare aspetto fu Toby, mentre affermava: “Energia vitale dell’acqua!”. Fu poi la volta di Lucas, che dichiarò: “Eterno potere della foresta!”. Quindi, toccò a Lavion, mentre proclamava: “Potenza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica mutò forma, dicendo: “Infinita energia dei venti!”.
 
Intanto, nel cuore della Foresta Silente, dinanzi all’Albero Custode, Neozon passava in rassegna i prigionieri fatti durante l’attacco. Quasi ogni gormita della Foresta era inginocchiato ed incatenato davanti a lui. Magmion ed i suoi soldati guardavano la scena compiaciuti, mentre lo stregone si apprestava a cercare di ottenere informazioni. “Dunque…” commentò quindi “Immagino sappiate per cosa siamo venuti… Perciò datemelo… Ora!”. Vi fu il silenzio come risposta.
“Magmion!” ordinò quindi Neozon “I Signori della Natura saranno qui a breve… Verranno da quella direzione!”. Culminò indicando una zona d’alberi. “Intercettateli!” continuò “Assicuratevi che non arrivino in tempo…”. “O che non arrivino affatto!” commentò un gormita delle Tenebre alle spalle del Signore del Magma. Esso si presentava come un grande insetto bipede con placche gialle lungo il corpo. Era Nefastor. Lo stregone non rispose al gormita facendo loro cenno di andare. Anche un servitore del Vulcano si fece avanti. Era Fiammelicus, un essere dall’aspetto straordinariamente peloso. Tale caratteristica non ne sminuiva affatto l’animo malvagio.
“Molto bene…” concluse Magmion “Andiamo…”.
“Un momento!” aggiunse Neozon “Meglio che portiate i rinforzi con voi…”. Detto ciò, alluse a veruno che si avvicinò con passo pesante tale da far tremare il suolo.
 
Nel mentre, i Signori della Natura erano nel pieno della boscaglia carbonizzata, atti a procedere verso l’Albero Custode a passo svelto, con Lavion in testa.
“Dunque…” commentò Lucas “Una volta arrivati lì, cosa contiamo di fare?”. “Stendere chiunque ci si pari davanti!” rispose prontamente il Signore della Lava. “Concordo in pieno…” aggiunse Toby. Fu in quel preciso istante che il Signore della Foresta dovette arrestare nuovamente il suo cammino, percependo qualcosa di ardente sotto i suoi piedi. Nonostante i lunghi stivali che proteggevano ogni Signore della Natura, egli continuava a percepire calore sotto di lui. “Ehi! Lucas.” esclamò Jessica vedendolo fermo “Qualcosa non va?”. “Non saprei…” commentò lui “C’è qualcosa che non quadra…”.
“Puoi dirlo forte!” proclamò una possente voce. I ragazzi si voltarono ove la avevano udita e videro Magmion, in mezzo ad una vasta radura di erba secca. “Coraggio venite!” continuò egli. Lavion non se lo fece dire due volte e si lanciò sul suo ex-comandante. La tenaglia del Signore della Lava agguantò saldamente la clava del suo avversario, impedendogli movimenti. “Ah!” esclamò questi “Avevo sentito dire che eri passato dalla parte del Bene… Ma volevo proprio vederlo con i miei occhi!”.
In quel preciso istante, altri due gormiti del Male, Nefastor e Fiammelicus, apparvero dall’alto, alle spalle del loro capo. “Chi si rivede…” commentò con tono sadico il gormita delle Tenebre. Fu un attimo e la situazione peggiorò ulteriormente: tutti i Signori della Natura fuoriuscirono dalla macchia d’alberi bruciati, piazzandosi nel pieno della radura, fronteggiando i due appena apparsi.
Per meglio dire, tutti i Signori della Natura tranne Lucas, che si accasciò a terra privo di sensi.
 
“Ma cosa?!” commentò Razzle, che invece di seguire Jessica e Toby sul campo di battaglia, aveva preferito restare in disparte, come suo solito. Il volto di Nick apparve affianco al dinosauro, chiedendogli: “Cosa potrebbe essergli successo?”. “Deve avere a che vedere con questo terreno!” osservò la lucertola, notando come dal contatto tra il volto del gormita ed il suolo fuoriuscisse un filo di fumo, come di una candela spenta. “Un momento!” esclamò il ragazzo con gli occhiali “Penso di aver capito!”.
Nel mentre, sul campo di battaglia, la situazione sembrava sotto controllo. Lavion e Magmion si erano staccati ed ognuno di loro si era posto affianco al proprio schieramento. “Bene!” commentò Toby “Siamo in superiorità numerica…”. “Ti consiglio di rifare i conti, Signore del Mare…” commentò Fiammelicus, alludendo all’assenza di Lucas. “OK…” ammise il ragazzo “In ogni caso siamo tre contro tre… Uno a testa, che ne dite?”. “Sbagliato ancora!” esclamò questa volta Nefatsor, mentre il suolo iniziò a tremare. Dalla boscaglia alle spalle dei gormiti malvagi, apparve un essere metallico, con due gambe e sei braccia. Il volto era rettangolare, con mandibola e mascella disposte in orizzontale. Il suo aspetto rammentava terribilmente un aracnide, genere di animale non preferito da Toby. “Ora loro sono in superiorità numerica…” commentò sconsolato il Signore del Mare “La verifica di Matematica inizia a sembrarmi un nonnulla…”.
 
“Bisogna portarlo fuori dalla Foresta Bruciata!” spiegò Nick “Quando il Popolo dell’Aria bombardò quella zona, utilizzò un particolare combustibile magico… La sua caratteristica era che a contatto con vegetazione viva avrebbe iniziato a bruciare all’istante… Col tempo questo suo potere deve essersi indebolito… Ma non è mai scomparso…”. “Quindi…” tirò le somme Razzle “Se non ci sbrighiamo, Lucas diventerà una grossa fiaccola…”. Nick annuì sconsolato. Il dinosauro non se lo fece dire due volte: agguantò saldamente con le zampe anteriori la capigliatura del ragazzo ed iniziò a trascinarlo verso la radura. Purtroppo per lui, la forza che una creatura di quelle dimensioni era in grado di fare, non si avvicinava neppure a quella necessaria per smuovere un gormita.
 
Intanto, un autentico combattimento era sul punto di scatenarsi. “OK…” commentò il Signore del Mare “Adesso ci serve un’idea geniale…”. Con tale frase alluse alla Signora dell’Aria, non lontana da lui e con i piedi ancora al suolo. “Dunque…” rispose la ragazza “Lavion affronterà Magmion… Io penserò ai suoi due tirapiedi… Tu, Toby, occupati del robot…”. “Con piacere!” esclamò il Signore del Vulcano del Bene, accanendosi su quello del Male. La situazione impiegò un istante a peggiorare: il Signore del Mare si lanciò contro il marchingegno che aveva davanti, mentre la Signora dell’Aria spalancò le ali, preparandosi a combattere con Fiammelicus e Nefastor.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Mi scuso per il capitolo corto, ma ho preferito concentrare i combattimenti nel successivo. Spero vivamente che vi sia ugualmente piaciuto. Ringrazio Prilla e Thanos 05 per le loro recensioni.
Al prossimo capitolo e buon anno!

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Capitolo 10
*** Capitolo Dieci ***


CAPITOLO DIECI
 
La chela di Lavion fendette l’aria tre volte. Magmion la schivò sempre prontamente. Quando questi cessò i suoi attacchi, dovette subito prepararsi al contrattacco del Signore del Magma. Egli, difatti, aveva alzato la sua clava chiodata, urlando: “Fuoco inestinguibile!”. Innumerevoli fiamme avvolsero l’arma del gormita malvagio, che non esitò a scagliarsi sul suo avversario. A nulla valse il tentativo del Signore della Lava, di difendersi con un braccio. Lavion venne scagliato al suolo, a diversi metri di distanza, tra le risate del suo avversario. “Ah! Ah! Ah! Ah! Ah!” esclamò “Vedi… La tua forza ed i tuoi poteri sono rimasti gli stessi di anni fa… Mentre io sono stato potenziato dalla magia del grande Magor!”. Mentre diceva ciò, agguantò con la sua mano, il collo del rivale, stordito dall’attacco precedente. “Avresti dovuto pensarci due volte prima di tradire il Male…” gli sussurrò tenendolo per la gola.
 
Intanto, Toby cercava vanamente di colpire il robot. Purtroppo per lui, però, ogni suo attacco veniva prontamente respinto, da uno qualsiasi tra le braccia del marchingegno. “Ah!” commentò il Signore del Mare “Ora mi ricordo perché detesto i ragni!”. Detto ciò, il leader dei Signori della Natura alzò un braccio, dichiarando: “Acquablast!”. In un istante, dal polso in poi, l’arto del gormita si tramutò in un cannone. Sparò un getto d’acqua, ma la macchina si difese usando tutte e sei le braccia robotiche. Toby, però, ne aveva approfittato per prendere la mira con un secondo attacco, che sparò precisamente sul volto del robot. “Assaggia questo!” urlò poi.
 
Jessica, invece, sapendo di non poter fronteggiare due avversari in uno spazio aperto, aveva preferito farsi inseguire per un po’. Fiammelicus aveva spiccato il volo, così come la ragazza, mentre Nefastor li seguiva da terra. La Signora dell’Aria adocchiò un attacco dal basso, ossia una fiammata sparata dal gormita delle Tenebre. Con un elegante movimento la schivò, trovandosi, però, proprio davanti a Fiammelicus, che, intanto si era preparato ad attaccarla a sua volta. Il fuoco sparato, stavolta, travolse in pieno la guerriera alata, che, pur perdendo molta quota riuscì a non schiantarsi al suolo. “Accidenti!” pensò poi “Non posso farcela da sola… Devo farmi venire un’idea…”.
 
Nel mentre, Razzle stava facendo una terribile fatica per muovere Lucas, fallendo ripetutamente. Dopo un ennesimo tentativo, tra un sibilo di fatica ed un altro, la lucertola balbettò: “Proprio non ce la faccio…”. Un attimo dopo apparve il volto spaventato di Nick. “Prova a cercare aiuto!”. Il dinosauro rivolse uno sguardo agli altri Signori della Natura, troppo presi dal combattimento per riuscire ad aiutarlo. Fu allora che lo sguardo di Razzle fu catturato da un’ombra sufficientemente lontana da essere nascosta dagli alberi carbonizzati, ma non tanto da essere invisibile. Via vai che si avvicinava, il dinosauro era sempre più in grado di mettere a fuoco. Si trattava di un gormita della Foresta, claudicante per il terreno sul quale si trovava, ma comunque in movimento. Era Artigliante, un essere dotato di due mani più analoghe ad uncini che ad altro.
Quando esso si fu avvicinato a sufficienza a Razzle, agguantò saldamente un piede del Signore della Foresta, dicendosi: “Devo portarlo lontano da qui…”. Il dinosauro, notando come il gormita non battesse le palpebre, ne fu incuriosito e decise di seguirlo di soppiatto, sapendo di non essere stato notato.
 
Intanto, Lavion era riuscito a liberarsi dalla presa di Magmion, ma si trovava, se possibile, in una situazione peggiore. Era inginocchiato, col braccio sinistro appoggiato al suolo, atto a sorreggere il corpo che sarebbe senz’altro caduto a terra se non fosse stato così. “Un ultimo desiderio?” chiese il Signore del Vulcano malvagio, alzando nuovamente il suo braccio-arma, mentre un cinico sorriso si dipingeva sul suo volto, ibrido tra quello di un rettile e quello di un pesce. “Sì…” rispose Lavion onde guadagnare tempo “Quando rivedrai Magor… Dagli un messaggio da parte mia…”. “Ovvero?” chiese l’altro. “Digli…” continuò il Signore della Lava con voce strozzata “Che per quanto si impegni, non riuscirà a vincere…”. Magmion, infastidito a non finire dal commento, abbassò la clava per poi agguantare nuovamente la gola del suo ex-collega. “Dimmi ‘addio’, Lavion…” gli disse con voce trionfante. Con un veloce gesto, il Signore del Vulcano del Bene assestò un pugno al suo avversario, costringendolo a mollare la presa nuovamente. Al che, chiuse gli occhi per concentrarsi, mentre la sua chela si tramutava in pura lava. Il liquido incandescente assunse la forma di un normale braccio, per poi solidificarsi. Lavion, che iniziava ad apprezzare l’avere due pollici opponibili, ne approfittò. Ponendo i suoi palmi verso il suo avversario, ne fece partire un getto di lava, mentre diceva: “Addio!”. Quando Magmion ne fu travolto, si ritrovò costretto ad indietreggiare di molti passi, mentre udiva il suo nemico dichiarare: “Getto lavico!”.
 
Toby, invece, non riusciva a trovare punti deboli del robot, continuando a sparare getti d’acqua verso di lui, nel vano tentativo di colpirne una parte importante. “Caspita…” commentò “Inizio a pentirmi di non aver prestato attenzione alle lezioni di Scienze…”. Ad un certo punto, l’ignaro Signore del Mare si trovò colpito da un pugno metallico. Stordito dal colpo, cessò i suoi attacchi, permettendo al suo avversario di afferrarlo saldamente, tenendolo con tutte e sei le braccia, staccato dal suolo. Avendo i propri arti bloccati dalla presa, il leader dei Signori della Natura non riusciva a contrattaccare in alcun modo. Per sua sorpresa, però, notò come tra la testa ed il corpo del marchingegno vi fossero delle cavità, simili a branchie. Tale fatto gli diede un’idea. “Tentacoli degli Abissi!” urlò mentre la sua capigliatura, agente quali veri tentacoli, lo liberava dalla presa del robot. Tornato coi piedi per terra, il ragazzo fece qualche passo per porre distanza tra sé e la macchina. Poi pose la sua mano destra sul suo amuleto, mentre dichiarava: “Vortice marino!”. Si generò un tornado d’acqua che travolse in pieno il marchingegno, sballottandolo ripetutamente. Quando l’attacco si fu placato, Toby ebbe la possibilità di ammirare il robot a terra, privo di qualunque controllo e con qualche scintilla fuoriuscente dalle articolazioni metalliche. “Ottimo!” esclamò, quindi “Così si fa!”.
 
Nel mentre, anche Jessica era riuscita a passare in vantaggio. Avendo iniziato a capire come e quando i due gormiti del Male la avrebbero attaccata, la ragazza era stata in grado di eludere senza problemi ogni loro attacco. “Prendi questo!” le urlò Fiammelicus, sparando una vampata di fuoco nella sua direzione. Ancora una volta la Signora dell’Aria eluse l’attacco, sapendo che a breve avrebbe dovuto schivarne uno di Nefastor. Così fu. Il gormita delle Tenebre lanciò a sua volta una fiammata verso la guerriera alata. Jessica, però, mentre eludeva l’attacco del gormita del Vulcano, si era posta in maniera tale da essere allineata coi due avversari. In questo modo, quando evitò l’attacco di Nefastor, questo colpì in pieno Fiammelicus, facendogli perdere molta quota. “Cosa diamine combini?!” gli urlò quest’ultimo. Intanto, la Signora dell’Aria, approfittando del fatto che i due avversari fossero prossimi tra loro, optò per chiudere il combattimento. “Energia del Vento!” dichiarò, mentre potenti folate travolgevano i due, spedendoli a svariati metri di distanza.
 
Il duo atterrò presso il Signore del Magma, che era ancora intento a misurare la forza della sua clava contro la chela di Lavion, tornata tale intanto. “Ma cosa…?!” si chiese Magmion vedendo i suoi due servitori storditi alle sue spalle. Non fece in tempo a fare altro che un getto d’acqua lo travolse, permettendo al Signore della Lava di colpirlo con un pugno, data la sua parziale distrazione.
Ripresosi, il Signore del Vulcano malvagio vide come Toby e Jessica fossero riusciti ad avere la meglio sui propri avversari, annullando qualunque vantaggio avessero. “Ritirata!” urlò quindi ai suoi due sottomessi, ancora confusi.
I tre gormiti del Male fuggirono nella zona d’alberi carbonizzati, che i ragazzi avevano usato per entrare.
“Bene!” gli disse a gran voce Toby “E non fatevi più vedere!”. Jessica si guardò intorno per poi chiedere: “Dove sono Lucas e Razzle?”. Gli altri due, dopo aver fatto un volto stupito, si guardarono intorno a loro volta, dovendo concordare con la Signora dell’Aria su come non vi fossero tracce dei loro amici. “Ehi… Nick…” chiese il Signore del Mare “Non è che per caso sai dove siano Lucas e Razzle?”. Il volto del fratello apparve affianco ai suoi amici. “Ecco…” spiegò “Il nostro amico aveva perso i sensi pervia del terreno sul quale camminava… Razzle a cercato di spostarlo, ma vanamente… All’ultimo istante, però, è spuntato fuori dal nulla Artigliante e ha portato con sé Lucas…”. “Sento puzza di guaio…” commentò Jessica, alzandosi in volo per poter controllare meglio la situazione. “E adesso che facciamo?” chiese Lavion. “Proseguiamo col nostro piano!” rispose prontamente Toby.
 
Il trio si incamminò verso l’Albero Custode. Stranamente, constatarono la totale assenza di sentinelle lungo il percorso. “Questo accredita la mia teoria che si tratti di una trappola…” commentò Nick. “Beh!” rispose il fratello maggiore “Non mi sembra tu abbia avuto idee migliori finora…”. All’improvviso, Jessica fece loro cenno di fermarsi. Erano arrivati all’Albero Custode.
Pur restando nascosti dai cespugli, i Signori della Natura cercarono di studiare la situazione. Tutti i gormiti della Foresta, compresi Lucas ed Artigliante, erano incatenati ed inginocchiati, erano raggruppati tutti da un lato della pianta sacra, sorvegliati da una decina di guerrieri di fuoco. Poco lontano, Neozon ammirava il lavoro di altri combattenti, atti a scavare. “Ehi… Ragazzi…” sussurrò una vocina. “Razzle!” esclamò ad un volume eccessivamente alto, Toby. Il dinosauro gli fece cenno di stare zitto. Fortunatamente, nessuno li aveva uditi. Soltanto Neozon si era voltato in quella direzione, ma, non notandovi nulla si strano, era tornato a supervisionare lo scavo.
Il trio si avvicinò al loro amico, che raccontò come avesse seguito Artigliante, il quale, a quanto pare ipnotizzato, aveva portato il Signore della Foresta allo stregone nel mantello. “OK…” commentò Lavion “Non sono troppi… Sfruttando l’elemento sorpresa dovremmo farcela.”. “Proporrei di fare così…” disse Jessica “Io mi occupo delle guardie e libero il popolo della Foresta… Voi due pensate agli altri guerrieri di fuoco ed al nostro ‘nuovo amico’”. “Va bene.” rispose Toby, per poi dare indicazioni “Al mio tre… Uno… Due… Tre!”. Alla sua esclamazione, i Signori della Natura uscirono dal nascondiglio gettandosi sugli avversari stabiliti.
La Signora dell’Aria dichiarò: “Energia del vento!”. Come in precedenza si generarono forti folate, che scagliarono via tutti i guerrieri di fuoco a guardia dei prigionieri. Al che, la guerriera alata soffiò verso questi ultimi, dopo aver detto: “Soffio congelante!”. Il suo fiato indebolì le catene, permettendo ai gormiti della Foresta, tra cui Lucas, di liberarsene facilmente. Privi di limiti, i gormiti del Bene si lanciarono su quelli del Male, mettendoli facilmente in fuga con la superiorità numerica.
Intanto, Toby e Lavion avevano sconfitto tutti gli avversari, ad eccezione di Neozon, che, sfruttando il chaos generatosi, aveva estratto dal buco nel terreno un sottile ramoscello. Soffiandoci sopra per liberarlo dalla polvere, esso si infiammò senza apparente motivo. “Cosa?!” esclamò il Signore del Mare “Com’è possibile?!”. Nonostante la sorpresa, il ragazzo fu sufficientemente pronto di riflessi, da sparare dal suo braccio trasformato in cannone un getto d’acqua, che fece cadere di mano allo stregone l’oggetto. “Acquablast!” aveva dichiarato. Neozon, infastidito dal fatto, si affrettò ad estrarre l’altro braccio dal mantello. Aveva in mano una scheggia di ghiaccio. Egli puntò l’oggetto verso Lavion. Dal talismano partì un raggio azzurro, che non mancò il bersaglio, costringendolo in posizioni di dolore accentuate. “Non ti piace il freddo, vero?” chiese con tono ironico lo stregone.
Toby, che intanto aveva raccolto dal suolo il ramo infuocato, lo teneva saldamente in mano. “Dammelo!” gli intimò Neozon. “Prima lascia andare il mio amico!” gli rispose il Signore del Mare. “Non sei nella posizione di dare ordini!” fu la controbattuta dell’altro. Il leader dei Signori della Natura si sentì alle strette: ancora una volta era costretto a trovare in fretta una soluzione. Di punto in bianco si ricordò di quanto avvenuto quella mattina e la sua mente sostituì a Neozon il ricordo del professore ed al talismano della Foresta, la penna rotta. “Prendilo!” urlò, quindi lanciando il legnetto addosso al suo interlocutore. Il mantello, palesemente in stoffa, si infiammò rapidamente colpito dal ramoscello infuocato. “No!” esclamò lo stregone, allontanando il suo braccio da Lavion e spostando il raggio azzurro sul suo mantello, spegnendone le fiamme.
Intanto, i gormiti del Vulcano si erano dati alla fuga e Neozon era stato circondato dal popolo della Foresta. Lo stregone si rese conto di essere accerchiato, subito dopo aver raccolto il talismano di legno. “Fermo dove sei!” gli ordinò Lucas. L’individuo incappucciato sembrò compiaciuto della situazione. “Bene… Bene…” commentò “A quanto pare il mio piano ha funzionato a meraviglia…”. “Non sembrerebbe!” gli rispose Lavion. Neozon, per tutta risposta, schioccò le dita, svanendo nel nulla. Pochi istanti dopo, si udì la sua perfida risata in lontananza.
“Accidenti!” esclamò il Signore della Foresta “Ci è sfuggito ancora!”.
 
Quel pomeriggio, a casa dei fratelli Tripp vi era un’aria molto tesa. Tutti erano curiosi di vedere come sarebbe andata a finire la serata. Nick aveva proposto di puntare scommesse sul fatto se suo fratello fosse riuscito a sopravvivere ad una cena con Lavion a tavola.
Lucas e Jessica se ne andarono poco prima che la famiglia si mettesse a mangiare. “Dunque…” commentò il signor Tripp, sedutosi a capotavola “Lavion… Come ti sembra il nostro paese?”. “Beh!” rispose il ragazzo “Mi ha fatto una buona impressione… Dalle mie parti abbiamo usanze un po’ diverse… Ma credo che mi abituerò!”. “Già…” aggiunse Toby “Hanno usanze molto diverse…”. Al che, per lo stupore dei signori Tripp, i tre ragazzi a tavola scoppiarono a ridere.
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Spero tanto che vi sia piaciuto… Ringrazio Prilla e Thanos 05 per le loro recensioni al precedente capitolo.
Quindi Neozon ha tutti i talismani che gli servono… Ora non resta che eseguire il rituale che ha in mente… Riusciranno i Signori della Natura a fermarlo? Scopritelo nel prossimo capitolo!

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Capitolo 11
*** Capitolo Undici ***


CAPITOLO UNDICI
 
Neozon stava ammirando i cinque talismani che era riuscito ad ottenere negli ultimi giorni. “Finalmente…” disse “Il mio piano potrà dirsi completo… Grazie alla piuma fossile di Devilfenix, al ghiaccio di Nobilmantis, al legno infuocato di Grandalbero, al diamante dell’Antico Thorg ed al metallo di Armageddon, potrò spazzare via tutti i gormiti dall’isola… Nessuno si salverà: né il Bene… Né il Male!”. Quindi, distolse lo sguardo dagli amuleti, per poi iniziare ad ambulare per la sala del Monte Vulcano ove si trovava. “Se voglio riuscire ad eseguire l’incantesimo, dovrò procurarmi una grande fonte di energia… Dove potrei reperire qualcosa di simile?” si chiese. All’improvviso, arrestò il suo cammino, esclamando: “Ho trovato!”.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, i Signori della Natura erano in casa di Toby e Nick, atti a studiare. I professori avevano dato loro innumerevoli esercizi per il giorno seguente, cosa che li aveva costretti a rimandare qualunque modo allegro per trascorrere il pomeriggio. “Caspita!” esclamò Lavion, togliendo lo sguardo dal suo libro di storia “Proprio non riesco a capire a cosa vi serva studiare eventi passati…”. “Già!” gli diede appoggio il biondo “Del resto, quello che è fatto è fatto!”. “Toby…” lo rimproverò il fratello con voce seria. “A Gorm non vi tramandate i ricordi delle battaglie passate?” chiese incuriosito Lucas. “Io le ho vissute quasi tutte.” fece notare il ragazzo vestito di rosso. “Beh!” commentò Jessica “Ma quelle che non hai vissuto… Come le conosci?”. “Ecco…” rispose l’altro “Non le conosco.”. “Beh!” ribatté Nick, che aveva oramai distolto gli occhi dal suo libro a sua volta “In ogni caso, qui sulla Terra studiamo anche gli eventi che non abbiamo vissuto…”. “Ti capisco se la trovi una cosa insensata…” aggiunse Toby. “Però…” ragionò Jessica “Non abbiamo mai pensato che Razzle ha vissuto tutti gli eventi storici nei nostri libri…”. “Ehi!” esclamò il biondo “Non ci avevo mai pensato! Potrei portarmelo a scuola per farmi suggerire nelle interrogazioni!”. “E dove lo terresti?” chiese Lucas. “Nello zaino…” rispose prontamente l’altro. “Tu provaci… Poi vedi se ti suggerisco bene…” aggiunse una stridula voce, che non esitò a far sobbalzare tutti. “Parli del diavolo…” commentò sconsolato Nick, chiudendo il libro di testo, per poi rivolgersi al dinosauro, che si era preso un discreto spavento a sua volta. I ragazzi stavano per rimproverare la lucertola per la sua entrata in scena, quando un forte rombo proveniente dall’esterno interruppe il loro dialogo. Il gruppetto uscì dalla porta principale, tenendo lo sguardo alto, aspettandosi palesemente un temporale. Invece, per loro indescrivibile sorpresa, non vi era una nube in cielo. Toby stava per commentare quando un lampo ed il correlato tuono squarciarono il firmamento. “Non mi dire…” disse Nick, rivolgendosi a Razzle “Ci sono guai a Gorm…”.
 
I signori Tripp erano a lavoro a quell’ora, quindi, i ragazzi riuscirono ad entrare indisturbati nel Tempio degli Elementi. Giunti all’interno, Toby diede un’occhiata allo schermo notando l’immagine di un vasto altopiano, circondato da rocce appuntite. “Che posto è?” chiese incuriosito. “Caspita!” esclamò Lavion vedendo il loco “Quella è la Piana di Astreg!”. La sacra valle era circondata da lampi senza nubi, esattamente come sulla Terra. “Cosa sta succedendo?” chiese, quindi, Jessica. “Il nostro nuovo ‘amico’ col mantello si è piazzato al centro della piana ed ha iniziato a formulare un incantesimo… Più esso procede, maggiore è l’intensità dei fulmini!” spiegò Razzle. “OK…” disse Toby “Procediamo…”.
“Terra!” dichiarò il fratello minore. “Mare!” proseguì lui. “Foresta!” continuò Lucas. “Vulcano!” esclamò Lavion. “Aria!” concluse Jessica. Al che, dissero all’unisono: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnateli il comando!”. La sedia ruotò, mentre Razzle diceva: “Il Keeper è…”. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo rosso, vagamente rassomigliante ad una fiamma. “Il Vulcano!” finì la sua frase il dinosauro.
Tutti gli sguardi conversero su Lavion, per cui, il ruolo di Keeper era una novità. “Beh!” commentò la lucertola “Credo che resterò qui ad aiutarti…”. “OK…” rispose il ragazzo andandosi a sedere.
Quindi, Toby, Jessica, Nick e Lucas saltarono nel portale magico, dal loro amico a fatica aperto.
 
Il quartetto atterrò alla base della Piana di Astreg. “OK…” spiegò loro Lavion “Non dovreste essere lontani…”. “Beh!” ribatté il biondo “A maggior ragione se siamo vicini, faremo meglio a trasformarci ora…”. Il Keeper annuì, per poi seguire le indicazioni di Razzle, muovendo i cristalli.
“Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!” dichiararono i ragazzi all’unisono. Toby fu avvolto dall’acqua, dalla quale emerse mutato in Signore del Mare, mentre affermava: “Energia vitale dell’acqua!”. Fu poi la volta di Nick, che, trasformato in rocce, compose il robusto corpo del Signore della Terra, mentre egli diceva: “Forza dirompente della roccia!”. Quindi, fu Lucas ad essere avvolto da foglie, onde trasformarsi nel potente Signore della Foresta, alla frase: “Eterno potere della Foresta!”. Infine, Jessica, fu circondata da una grande tempesta, che la mutò in Signora dell’Aria, mentre dichiarava: “Infinita energia dei venti!”.
 
“Molto bene!” osservò Toby “Adesso andiamo a dare una lezione al mago incappucciato!”. Gli altri annuirono, iniziando a correre o volare verso la salita che li avrebbe portati da Neozon. Proprio questi, difatti li stava attendendo. “Perfetto…” commentò vedendo i quattro che si avvicinavano alla Piana di Astreg “A breve, potrò spazzare via tutti i gormiti…”.
I Signori della Natura, intanto, stavano progredendo velocemente ed in breve si trovarono a destinazione. Per loro sorpresa, appena misero piede nell’altopiano, ogni parvenza di tempesta cessò. “Ma cosa?!” si chiese Nick. “Inizio a pensare sia una trappola…” commentò Jessica, vedendo Neozon al centro della valle.
“Finalmente…” disse ad alta voce questi “Siete arrivati!”. “Chi sei?!” gli chiese seccamente il Signore del Mare. “Ogni cosa a suo tempo…” ribatté l’altro “Per adesso… Cercate di restare in piedi…”. Al che, scoppiò in una terribile risata assordante, mentre svaniva nel nulla. Anche dopo la sua totale scomparsa, si continuò ad udire il suo riso, finché esso non fu sostituito da una serie di scossoni provenienti dal suolo. “Ho un brutto presentimento…” commentò sconsolato Nick.
 
In un attimo apparvero dinanzi ai ragazzi quattro robot. Il primo aveva volto di cobra ed un cannone al posto di un braccio. Il secondo rammentava un coccodrillo bipede con mani metalliche. Il terzo appariva quale un uomo robotico con una lunga coda biforcuta. L’ultimo, invece, aveva due gambe e sei braccia. “Cosa?!” esclamò Jessica “Ma non li avevamo già sconfitti questi?!”. “Si mette male…” commentò Lucas.
Fu un attimo e la situazione degenerò in uno scontro. Jessica spalancò le ali ed iniziò a sorvolare il campo di battaglia, schivando prontamente gli spari del robot-cobra e del robot-coccodrillo. Intanto, Toby si gettò proprio su quest’ultimo, notando come uno dei suoi attacchi avesse di poco mancato la sua amica. Anche Nick si lanciò su un avversario, più precisamente sul marchingegno che aveva attaccato il suo popolo in precedenza. Infine, Lucas si preparò ad affrontare il gigantesco aracnide meccanico.
 
Il primo robot che i ragazzi avevano sconfitto, sparò ripetutamente su Jessica, ma la ragazza riuscì sempre ad evitare i suoi attacchi. “Non credo funzionerà due volte di fila la stessa strategia…” commentò, notando come il cannone del suo avversario non fosse fumante dopo uno sparo. “Controllo del vento!” dichiarò, mentre, concentrandosi, riusciva a muovere folate di vento sul suo nemico, impedendogli di prendere la mira. Cessato il suo attacco, la guerriera alata si preparò ad eludere la contromossa del marchingegno. Questi, dopo essersi ripreso ricominciò a sparare contro la ragazza, costringendola ad alzarsi ulteriormente per schivare l’attacco. “Ora tocca a me!” dichiarò eludendo l’ennesimo proiettile di energia. “Energia del vento!” esclamò poi, ponendo le sue mani verso il suo avversario e facendone partire un tornado che travolse il marchingegno, spedendolo a svariati metri di distanza. Il robot, però, non apparve infastidito dall’attacco, rialzandosi in fretta, per poi prendere nuovamente la mira. Intanto, la Signora dell’Aria era atterrata, cosa che permise alla macchina di sparare meglio. Il colpo, eluso grazie ad un rapido battito d’ali, colpì ugualmente qualcosa. Il marchingegno dotato di coda biforcuta ne fu travolto pienamente, cadendo al suolo, danneggiato irreparabilmente. Nick, che era stato impegnato ad affrontare quel robot, lanciò uno sguardo di riconoscenza a Jessica, per poi accorgersi di Neozon, che, riapparso dal nulla aveva iniziato a pronunciare parole incomprensibili, facendo fluttuare in aria i cinque amuleti collezionati fino a quel momento.
Nel mentre, il Signore del Mare era riuscito a schivare prontamente ogni attacco del suo avversario, però, iniziava a sentire la fatica. Quando il robot-coccodrillo spalancò le sue fauci per sparare, il ragazzo fu pronto. Dopo aver dichiarato “Acquablast!”, il suo braccio si tramutò in cannone e sparò un getto d’acqua tra mandibola e mascella del marchingegno, facendolo indietreggiare ed impedendogli di attaccare. Quando la macchina tentò nuovamente uno sparo, sorprendentemente, vi fu un forte botto ed il robot esplose. “Ecco fatto!” esclamò Toby.
Infine, Lucas, schivando con prontezza un pugno del marchingegno rammentante un aracnide, contrattaccò ponendo la sua mano sull’amuleto sulla sua armatura, dichiarando: “Vortice di foglie!”. Si generò un tornado, che, dopo aver travolto i suo avversario, lo spedì a svariati metri di distanza, proprio contro il robot che stava affrontando Jessica. Sfruttando l’impatto trai due marchingegni, la Signora dell’Aria diede loro il colpo di grazia. “Energia del vento!” dichiarò, mentre un portentoso ciclone trasportava in alto i due robot, facendoli poi schiantare violentemente al suolo. “Ottimo!” commentò poi, facendo segno dell’OK a Lucas.
 
“Ah! Ah! Ah! Ah!” udirono chiaramente i Signori della Natura, per poi rivolgere sguardi interrogativi a Neozon, il quale, aveva appena finito le sue incomprensibili formule. “Bene!” spiegò poi, mentre i talismani continuavano a fluttuare sopra la sua testa “Ora, la vostra fine è inevitabile!”. I ragazzi mantennero una posizione che permettesse loro di difendersi da eventuali attacchi, non sapendo di preciso, cosa aspettarsi dallo stregone. “Energia vitale di ogni creatura!” esclamò questi “Concedimi la forza dei Signori della Natura!”. In un battibaleno, tutti gli amuleti iniziarono a brillare, costringendo i ragazzi a voltarsi dall’altra parte.
“Per il potere del gelo e del freddo!” continuò Neozon “Appari Nobilmantis, Signore del Ghiaccio!”. Una gelida brezza soffiò, mentre il talismano sottratto al Popolo del Mare iniziava ad aumentare la sua luminosità. Dietro di esso, parve prendere forma un individuo, che, però, a causa della luce non poté essere visto chiaramente.
“Per la maestosa forza del fuoco! Appari Grandalbero, Signore della Foresta Infuocata!” disse poi, facendo sentire improvvisamente caldo a tutti i presenti, mentre alle spalle dell’amuleto in legno, appariva veruno.
“Per l’indiscussa energia delle gemme! Appari Antico Thorg, Signore del Diamante!” continuò le sue formule lo stregone, mentre dietro all’amuleto del popolo della Terra, prendeva forma un terzo essere.
“Per l’imponente forza del ferro e dell’acciaio!” proseguì “Appari Armageddon, Signore del Metallo!”. Come in precedenza, uno dei talismani brillò più di prima, mentre veruno appariva dietro il desso.
“Per l’immortale energia dell’estinzione!” si preparò a culminare l’incantesimo, Neozon “Appari Devilfenix, Signore dei Fossili!”. Ancora una volta, un amuleto si illuminò maggiormente, causando la comparsa di un figuro alle sue spalle.
 
“Oh! No!” urlò Lavion, rendendosi conto di quanto Neozon stesse facendo “Non può essere vero!”. Razzle, a sua volta intimorito dallo scenario che si prospettava ai ragazzi, si acquattò sulla spalla del Keeper, sperando tra sé e sé che essa non fosse la fine. Purtroppo, però, la situazione avrebbe continuato a peggiorare da allora in poi. Questo, il Sommo Luminescente, che guardava la scena dal suo tempio, nella Regione della Luce Bianca, ben sapeva. Avrebbe voluto intervenire, ma sapeva che non avrebbe fatto altro che facilitare a Neozon il suo lavoro. “Signori della Natura…” sussurrò quindi “Io ho fiducia in voi… So che non mi deluderete…”.
 
Intanto, alla Piana di Astreg, la luce emanata dai talismani diminuì, permettendo ai ragazzi di guardare nuovamente in quella direzione. Lo stregone che sapevano di dover affrontare era circondato da una serie di gormiti mai visti prima, che non sembravano appartenere a nessun popolo loro noto. Il primo da sinistra appariva come un imponente creatura, con un corpo trasparente, quasi fosse composto di diamanti. La sua testa era caratterizzata da due vistose corna da ariete, anch’esse trasparenti. Il secondo, invece, era altrettanto imponente di statura, ma aveva qualcosa di rassomigliante al Popolo della Foresta, pur, però, essendo di colore arancione e giallo, con al centro del corpo una fiamma accesa. Il terzo, invece, avrebbe rammentato un uccello viola, seppur privo di piume e con taglienti uncini al loro posto. Il quarto, interamente bianco ed azzurro, era dotato di un elmo, ali ed una sorta di cannone al posto di un braccio. L’ultimo, infine, era molto analogo ad Armageddon, il Signore del Vulcano che era tornato su Gorm con Obscurio due anni prima. Però, era composto di metallo ed aveva un’aria, se possibile, ancora più inquietante.
“Signori della Natura!” esclamò Neozon “Vi presento i Signori della Natura!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Caspita! Spero tanto di aver reso bene l’effetto suspence… Quindi era a questo che servivano i talismani… Lo avevate già capito, vero?
In ogni caso, ringrazio Prilla e Thanos 05 per le loro recensioni… Al prossimo capitolo!

 

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Capitolo 12
*** Capitolo Dodici ***


CAPITOLO DODICI
 
La perfida risata di Neozon ruppe il silenzio che si era andato a generare. “Cos’hai da ridere?!” lo interpellò Nick “Hai appena invocato cinque gormiti… Di questi soltanto due sono dalla tua parte… Gli altri tre sono signori del Bene!”. Toby fece un volto stupito rivolgendosi al fratello, quasi volendogli chiedere: “E tu come lo sai?”. “Le tue letture al Tempio degli Elementi sono servite!” commentò Jessica, inconsapevolmente, rispondendo anche al biondo.
“Già!” ribatté Neozon, mentre i gormiti da lui evocati restavano immobili senza proferire parola alcuna “Così sarebbe, se fossero gli originali!”. “Cosa significa?!” esclamò Lucas. “Mio caro Signore della Foresta…” rispose l’altro “Significa che questi non sono altro che gusci vuoti… Sotto il mio controllo…”. “In che senso?” chiese confuso Toby. “Ho riprodotto la loro forza fisica…” spiegò lo stregone alludendo ai suoi servitori “Ma non la loro forza di volontà!”. “Quindi…” tirò le somme il Signore della Terra “Sono potenti quanto i Signori della Natura passati, ma non altrettanto determinati…”. “Tombola!” esclamò Neozon, muovendo un braccio in avanti, dando segnale di attacco ai suoi gormiti. “OK…” commentò il Signore del Mare “Ora sono ufficialmente preoccupato!”.
 
Proprio il leader dei Signori della Natura fu assalito per primo. Nobilmantis fece un salto di svariati metri d’altezza, palesemente aiutato dalle sue ali, per poi puntare il suo braccio-cannone verso Toby. Il ragazzo, però, fu sufficientemente svelto da scansarsi onde uscire dalla traiettoria dell’arma. Purtroppo, il Signore del Ghiaccio saltò nuovamente, questa volta, atterrando a pochi metri dal suo avversario ed assestandogli un poderoso calcio, che lo costrinse a piegarsi. Sfruttando ciò, Nobilmantis si allontanò con un terzo balzo, per poi prendere la mira e sparare un raggio argentato dal suo braccio. Toby, fortuitamente, era riuscito a riprendersi in tempo ed, urlando “Acquablast!” aveva tramutato anche il suo arto in un cannone, dal quale sparò un getto d’acqua, intercettando l’attacco del Signore del Ghiaccio a metà strada. L’impatto tra i due raggi fu incredibile, ma propese a favore di Nobilmantis. Difatti, l’acqua sparata da Toby iniziò a congelarsi, mentre l’attacco del suo avversario avanzava verso di lui, inesorabile.
 
Intanto, suo fratello Nick non stava, neppure, avendo vita facile. Antico Thorg caricava costantemente come un vero ariete, costringendo il goffo e lento Signore della Terra a scansarsi sempre. Purtroppo per lui, il ragazzo non riuscì ad evitare un ulteriore carica del Signore del Diamante, vedendosi costretto a cercare una disperata difesa. “Scudo di roccia!” urlò, mentre sul suo braccio prendeva forma un disco di sassi, che egli usò prontamente per contrastare la carica del suo avversario. Non vi fu partita trai due: lo scudo si frantumò un minuscoli frammenti, mentre Nick venne spedito a svariati metri di distanza dall’attacco subito.
 
Lucas era altrettanto in difficoltà. Ogni suo attacco veniva prontamente bloccato dalle fiamme lungo il corpo del suo avversario, che, con immane prontezza, lo contrattaccava, costringendolo a muoversi costantemente. Il Signore della Foresta Infuocata, però, all’improvviso, cambiò strategia, facendo apparire piante rampicanti dal sottosuolo, bloccando il suo avversario. Questi, dopo aver vanamente cercato di fare altrettanto, provò a dimenarsi, ma, non fece in tempo che, a partire dalle radici, i vegetali si infiammarono, ponendo il Signore della Foresta in netta difficoltà. “Ah!” urlò di dolore Lucas.
 
Infine, Jessica, notando la velocità di Devilfenix, aveva cercato di sfruttarla a suo favore. La ragazza, volando celermente si fece inseguire dal Signore dei Fossili, consapevole, che, data la sua rapidità, non avrebbe impiegato molto a raggiungerla. All’ultimo istante, però, proprio nei pressi di una roccia che circondava la Piana di Astreg, la guerriera alata virò, facendo schiantare il suo avversario. Dal polverone sollevatosi per l’impatto, uscì un completamente indenne Devilfenix, con un globo energetico nella mano destra. “Sfera di energia!” urlò Jessica, cercando di contrastare l’attacco del Signore dei Fossili, con uno dei suoi. Lo scontro fra i due colpi fu un’autentica esplosione, che, portò ambedue i contendenti a perdere molta quota. La Signora dell’Aria lanciò uno sguardo di sfida al suo avversario, per poi, però, sentirsi trascinata violentemente al suolo. Armageddon, rimasto fuori dallo scontro fino a quel momento, aveva lanciato la palla demolitrice che aveva al posto di un braccio, contro la ragazza, bloccandole le ali e trascinandola a terra. Jessica, fu poi lanciata verso i suoi amici, tutti e tre doloranti ed accerchiati dai loro avversari.
 
La guerriera alata impiegò qualche secondo a recuperare conoscenza, per poi rendersi conto della drastica situazione: i “Signori della Natura” evocati da Neozon avevano circondato lei, Toby, Nick e Lucas. “Jessica…” commentò il Signore del Mare “Mi auguro tu abbia un piano…”. La ragazza scorse con lo sguardo il campo di battaglia, non vedendovi vie di fuga, se non una. “Gli amuleti.” spiegò. A tale frase, il quartetto prese il talismano portato sulle loro armature all’altezza del petto, per poi mostrarlo agli altri. Gli oggetti vennero incolonnati, in maniera tale che la somma delle parti dorate di ognuno, desse una circonferenza completa. “Non lasciateli fuggire!” urlò Neozon, vedendo cosa avessero in mente. Tutti i tirapiedi dello stregone si prepararono ad attaccare, ma non fecero in tempo che, dagli amuleti dei ragazzi, si formò una colonna di luce, nella quale i Signori della Natura svanirono. “No!” sbraitò l’individuo, talmente forte che fu udito a grandi distanze.
 
Jessica, Nick, Toby e Lucas apparvero nel pieno del Tempio del Sommo Luminescente, nella Regione della Luce Bianca. Qui, in passato, erano soliti recarsi per chiedere al Signore della Luce di attivare le loro mistiche Armature. Successivamente al ritorno di Magor, però, tale loco era divenuto sede del Vecchio Saggio e di Razzle, nonché unico accesso dei ragazzi a Gorm.
Le auree porte del tempio si aprirono con un meccanismo curioso. Tanta era la luce sprigionata dall’interno, che l’immagine del Sommo Luminescente non apparve affatto nitida ai ragazzi. “Signori della Natura…” commentò questi, muovendosi verso di loro, mentre le porte si chiudevano alle sue spalle “Sono lieto che stiate bene…”. Nel tono fermo del Signore della Luce, fu percepibile, però, una punta di dispiacere. “Sommo Luminescente…” iniziò Toby “Quanto è appena avvenuto…”. “Speranza.” rispose fermamente il sovrano della Regione della Luce Bianca “La chiave per uscire dalla situazione in cui siete, è la speranza…”. “Speranza?” ripeté confuso il Signore del Mare. “Mi duole non esser potuto intervenire…” continuò l’altro “Ma vi chiedo di avere speranza e fiducia nel Bene… Come io ne ho in voi…”. I Signori della Natura si scambiarono sguardi confusi, non capendo il significato dell’enigmatica risposta del Sommo Luminescente. Non fecero in tempo a dire altro, però, che i loro corpi iniziarono a brillare, mentre una colonna di luce al pari di quella che li aveva portati lì, li avvolgeva. Svanirono come in precedenza.
 
Nel Tempio degli Elementi, Lavion era impegnato nel cercare di capire come funzionassero i cristalli. Effettivamente, la sua totale incapacità nel ruolo di Keeper, aveva influito sull’esito della missione. Quando la stanza fu inondata di luce, il ragazzo non seppe spiegarsi la cosa e si limitò a coprirsi il volto con un braccio, finché l’illuminazione non tornò normale. Quando ciò avvenne, il Signore del Vulcano passò in rassegna la stanza, vedendo al centro di essa, proprio vicino al portale, Jessica, Nick, Lucas e Toby, tornati ad avere aspetto umano. “Ragazzi?!” esclamò stupito “Come avete fatto?!”. “Di sicuro senza il tuo aiuto!” esclamò seccato il biondo. In effetti, tutto il gruppetto aveva volti poco amichevoli, dovuti allo sgradevole esito del loro operato a Gorm.
Il quintetto uscì dal Tempio degli Elementi senza dire niente e si sedette sui divani di casa Tripp, per poi accendere il televisore. Sullo schermo, apparve l’immagine di una donna mora con un microfono, atta a dire: “Edizione straordinaria! Sembra che oltre il sessanta percento dei vulcani del mondo ritenuti dormienti si sia risvegliato! I geologi ed i vulcanologi cercheranno nelle prossime ore di fare chiarezza su quanto in corso!”. Alle spalle della giornalista, difatti, si poteva notare una montagna con cratere innevato, dalla quale fuoriusciva fumo scuro. Scocciato dalla nuova, Toby premette rapidamente sul telecomando onde cambiare canale. Ancora una volta apparve quanto sarebbe dovuto essere un telegiornale. In esso vi era un uomo di mezza età, con vistosi baffi, che diceva senza battere ciglio: “La polizia e la guardia forestale sono rimaste senza parole quando un improvviso incendio ha colpito ben tredici foreste americane in contemporanea! Si teme che possa trattarsi di…”. Ancora una volta il biondo cambiò rapidamente programma, senza dire nulla. Per la terza volta apparve un telegiornale, questa volta, però, trasmesso dallo studio. Il trentenne che lo presentava attese che nell’angolo in alto a destra apparisse un’immagine della notizia, per poi iniziare a parlare: “Assolutamente inconcepibile per i geologi l’improvvisa sequenza di scosse che ha colpito l’Eurasia nelle ultime ore! Si crede che siano correlate all’intensa attività vulcanica registrata!”. Anche questa volta, il ragazzino premette con rapidità per cambiare canale. Apparve l’ennesimo telegiornale, questa volta in diretta. Una donna bionda si trovava in una spiaggia illuminata da un caldo sole tropicale, mentre alle sue spalle, non lontano dalla riva, stagliava un iceberg di cospicue dimensioni. “Non ci sono parole per descrivere lo stupore degli abitanti di Rio de Janeiro, quando stamani si sono ritrovati davanti questo imponente gigante di ghiaccio!” spiegò. Dopo aver sbuffato per la continuità delle brutte notizie, Toby passò il telecomando al fratello, che fece un ennesimo tentativo di indagine sui canali televisivi. Per la quinta volta fu un telegiornale la risposta, nuovamente dallo studio. La giovane donna rossa che lo trasmetteva parlò rapidamente: “Allarme clima generale! In tutti gli Stati Uniti sono state riscontrate violente tempeste prive di alcun preavviso! Si consiglia di restare in casa!”. Neanche a farlo apposta, la frase fu troncata da una violenta folata di vento che fece cadere il cassonetto dell’immondizia davanti a casa Tripp. Stufi della faccenda, i ragazzi spensero il televisore, restando a contemplare, chi il soffitto, chi lo scenario esterno, chi lo schermo nero. Nessuno disse nulla. Nessuno si azzardò a rompere quel religioso silenzio formatosi. A tutti era chiara una cosa soltanto: la resa dei conti con Neozon era alle porte!

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Brutta situazione, nevvero? Non vorrei essere al loro posto… In ogni caso, al contrario di come suggerito dal finale del capitolo, lo scontro finale dovrà attendere… Ancora non ho un calcolo preciso, ma il numero di capitoli dovrà aumentare di parecchio prima che Neozon abbia quel che merita e si scopra chi sia…
Ringrazio Thanos 05 e Prilla per le loro recensioni…
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 13
*** Capitolo Tredici ***


CAPITOLO TREDICI
 
Neozon sedeva trionfante su un trono di rocce laviche, all’interno del Monte Vulcano. Davanti a lui, Armageddon, il Signore del Metallo, inginocchiato, attendeva ordini. “Molto bene!” esclamò lo stregone, guardando misteriose figure che apparivano sulla superficie della lava “Sembra che il mio piano stia funzionando…”. Le immagini erano dei suoi servitori, Devilfenix, Nobilmantis, Grandalbero ed Antico Thorg, nei pressi delle roccaforti dei rispettivi popoli. “Credi che sarà tanto semplice?” chiese una gracchiante voce, proveniente da una non chiara direzione. “Neither…” constatò Neozon “Sei riuscito a metterti in contatto con me?”. “Già…” continuò l’altro “E devo chiederti: come intendi contrastare la Profezia di Genesis?”. “Mah!” sbottò lo stregone “Tanto per cominciare, la profezia non dice che sarò sconfitto… Afferma soltanto che lo scontro finale sarà tra il sovrano del Regno del Chaos ed un erede del Bene e del Male…”. “E questo erede…?” interpellò la voce. “Chiunque sia, non avrà vita lunga… A breve distruggerò i Signori della Natura… Con loro fuori dai piedi, i miei burattini diventeranno i nuovi sovrani dei popoli di Gorm… Sarà la definitiva fine della Pace… Riprenderanno le guerre… Morte e sofferenza regneranno…” spiegò, per poi fare una piccola pausa. Si alzò dal trono, sporgendosi a guardare nella lava del vulcano, per poi continuare: “Quando saranno decimati ed indeboliti… Voi li darete il colpo di grazia!”. Al che, scoppiò in una perfida risata.
 
Intanto, sulla Terra, cinque ragazzini stavano camminando verso casa, dopo svariate estenuanti ore di scuola. “Dunque…” cercò di rompere il ghiaccio Lavion “Cosa avete intenzione di fare con Neozon?”. Gli altri lo guardarono male a causa del pessimo argomento trattato. Dopo averlo zittito con lo sguardo, Toby sbuffò, per poi commentare: “In ogni caso, ha ragione… Dobbiamo trovare una soluzione, possibilmente prima che il nostro pianeta entri in stato di allerta globale…”. Jessica e Lucas si scambiarono sguardi di approvazione. Nick, invece, impiegò una manciata di secondi a comporre una risposta, che poi disse: “Belle parole… Peccato che non abbiamo un piano…”. “Beh!” ribadì prontamente il fratello “Se restiamo qui a discutere la situazione non farà che peggiorare… Io dico di andare a Gorm e sistemare quel pallone gonfiato! Chi è con me?!”. Concluse la frase alzando un braccio, col pugno chiuso, seguito a ruota da Lavion e Lucas. Nick e Jessica, invece, si scambiarono sguardi interroganti, per poi scuotere la testa, facendo cenno al biondo che il suo intento fosse troppo azzardato. “Temo che Toby abbia ragione…” commentò la stridula voce solita. Questa volta la reazione fu minore del solito, tuttavia, non mancò. “Razzle?!” esclamò il biondo “Avevamo un patto!”. “Mi ricorderai del patto più tardi…” spiegò il dinosauro “La situazione a Gorm è sull’orlo della catastrofe…”.
 
Il quintetto corse a casa Tripp, per poi accedere al Tempio degli Elementi, approfittando della totale distrazione dei padroni di casa, atti a discutere su dove appendere un quadro, comprato al mercato delle pulci.
Giunti nel salone, i ragazzi guardarono lo schermo del Keeper, vedendovi un’immagine del Mare di Gorm. “Si sta…” osservò Jessica. “Congelando.” concluse il dinosauro, senza distogliere lo sguardo. “Dobbiamo intervenire!” esclamò Toby. Gli altri annuirono, per poi disporsi dinanzi al proprio Occhio della Vita e dichiarare l’elemento relativo. “Tera!” cominciò Nick. “Mare!” continuò il fratello. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. “Vulcano!” proseguì Lavion. “Aria!” concluse Jessica, per poi dire all’unisono con gli altri: “Svelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La sedia fluttuante roteò come al solito, mentre Razzle diceva: “E il Keeper prescelto è…”. “La Terra!” concluse vedendo il simbolo di una montagna stilizzata su sfondo giallo. Il ragazzino con gli occhiali, sentendosi chiamato in causa, corse a sedersi per poi rassicurare gli altri, dicendo loro: “Siete in ottime mani!”. Udito ciò, il quartetto saltò nel portale, intanto, aperto da Nicholas.
 
I ragazzi atterrarono nella stessa piaggia ove avevano seguito le tracce del secondo robot, giorni prima. Del resto, era l’unica in tutta l’isola. “Dunque…” commentò Nick, il cui volto apparve vicino ad i suoi amici “L’ingresso alla Città Sottomarina dovrebbe trovarsi da quella parte…”. Concluse alludendo ad una grotta non lontana. “Bene!” esclamò Toby, incamminandosi per primo, seguito dagli altri. “Aspetta un secondo!” lo trattenne Lucas “Non sappiamo cosa ci aspetterà là dentro… Faremmo meglio ad essere pronti…”. “Ha ragione.” constatò Jessica, mentre Nick faceva cenno affermativo col capo. I quattro ragazzi a Gorm si scambiarono sguardi di assenso, per poi dire: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il biondo fu avvolto da limpida acqua, mentre avveniva la sua trasmutazione in Signore del Mare, dichiarando: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Lucas prese la forma di vegetazione, mentre liane e tronchi andavano a comporre il corpo del Signore della Foresta, intanto, il ragazzino dichiarava: “eterno potere della foresta!”. Successivamente, Lavion, tramutatosi in rocce fuse, assunse la forma del Signore del Vulcano, dichiarando: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica, circondata da folate d’aria di tempesta, mutò forma nella Signora dell’Aria, circondata da fulmini, alla frase: “Infinita energia dei venti!”.
 
Intanto, nel cuore della roccaforte del Popolo del Mare, il fasullo Nobilmantis era astante dinanzi ad una miriade di servitori inginocchiati. “Quali sono gli ordini?” chiese un gormita, le cui braccia culminavano con affilati coltelli azzurri. Era Lamacquatica. Il Signore del Ghiaccio non rispose, limitandosi a scrutare la vastità di suoi sottomessi. “Non siate precipitosi…” commentò una voce ben nota ai Signori della Natura, non ancora presenti. Neozon era alla destra di Nobilmantis, cui faceva effettivamente da portavoce. “Ora come ora…” continuò “Il desiderio del vostro sovrano è che vi armiate e vi prepariate… Troppo a lungo siete stati considerati feccia dai popoli della terraferma… Ma ora, è giunto il momento della rivalsa…”. Tutti i gormiti del Mare, anche se per la maggior parte controvoglia eseguirono, allontanandosi con fare sommesso. “Bene…” commentò lo stregone “Finora è stato tutto fin troppo facile…”. Non finì la frase che delle radici emersero dalla sabbia sotto i suoi piedi. L’individuo le evitò con un fluido movimento, quasi come se non vi fosse nulla sotto al mantello. “Ehi!” urlò Lucas, giunto lì insieme agli altri Signori della Natura “Si può sapere a che gioco stai giocando!”. Neozon osservò i suoi nemici, constatando felicemente la presenza del Signore del Mare. “Ottimo…” commentò.
“Guardate!” urlò un soldato semplice del Mare, indicando i nuovi arrivati “Sono i Signori della Natura!”. In breve, tutti i gormiti del mondo subacqueo accerchiarono il gruppo, muovendo il loro sguardo da Toby a Nobilmantis, non sapendo cosa fare di preciso. “Beh!” esclamò Neozon “Credo proprio che ci sia una sola soluzione al problema…”. “E quale sarebbe?” lo guardò in cagnesco Lavion. “Un duello…” rispose prontamente “Tra il Signore del Mare ed il Signore del Ghiaccio…”.
Jessica guardò preoccupata lo stregone ed il suo servo, prevedendo che il biondo non avrebbe esitato a dare risposta affermativa. “Ci sto!” fu la celere controbattuta di Toby, temuta dalla sua amica. “Bene…” concluse Neozon sghignazzando cinicamente.
 
Tutto il Popolo del Mare si radunò intorno all’Arena di Carrapax, una sorta di Colosseo sottomarino, costruito in onore del vincitore del Torneo della Piana di Astreg. Al suo interno vi erano Toby e Nobilmantis, atti a studiarsi vicendevolmente.
Neozon era in cima all’edificio, atto a guardare con sguardo divertito la scena. Jessica, Lavion e Lucas, nei pressi del terreno del combattimento, invece, erano decisamente nervosi. “Cosa gli è saltato in mente?!” commentò il Signore della Foresta. “Dovrebbe riflettere prima di agire…” commentò con tono evidentemente preoccupato, la Signora dell’Aria, lanciando uno sguardo poco amichevole allo stregone.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Toby vs Nobilmantis… Chi vincerà?
Nel prossimo capitolo ci sarà il combattimento, con la relativa comparsa di un personaggio a sorpresa, per dare un aiuto ai buoni…
Ringrazio Prilla, Illusory_ paradise e Thanos 05 per le loro recensioni…
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 14
*** Capitolo Quattordici ***


CAPITOLO QUATTORDICI
 
“Buongiorno, Igor.” disse Nick aprendo la porta di casa “A cosa devo il piacere?”. Il ragazzino aveva dovuto abbandonare la postazione di Keeper, dopo aver notato l’ospite inatteso, onde evitare che i suoi genitori facessero troppa pubblicità ai presenti in casa. Di fatto, si fece anfitrione, per assicurarsi che il ragazzo arrivato non sapesse che da qualche parte in casa vi era un quartetto irreperibile. “Salve, Nick.” commentò questi entrando “Sono venuto per parlare con Jessica… La sua amica Gina mi ha detto che la avrei trovata qui…”. Nicholas dovette pensare rapidamente ad una risposta, che trovò: “Accidenti! Sei proprio sfortunato… Se ne è andata un attimo fa…”. Quindi, si affacciò dalla porta aperta, fingendo di cercare la ragazza, per poi indicare in una direzione e continuare la recita: “Credo sia andata da quella parte…”. “OK…” rispose Igor, uscendo “Grazie dell’informazione…”. “Di niente.” ribatté Nick, chiudendo la porta e tirando un sospiro di sollievo.
Il ragazzo tornò nel Tempio degli Elementi, per poi sedersi nuovamente alla sua postazione. Quando rivolse lo sguardo allo schermo, restò senza parole nel vedere il fratello fronteggiare il fasullo Nobilmantis in un duello uno contro uno. “Non ci posso credere…” osservò “Ha fatto esattamente quello che Neozon voleva che facesse…”.
 
“Non ditemi che ha fatto quello che temo…” chiese il Keeper a Jessica. “Già…” rispose la Signora dell’Aria senza togliere lo sguardo dal campo di battaglia.
Al segnale stabilito, i due contendenti al titolo di sovrano del Popolo del Mare si lanciarono l’uno contro l’altro. Il più rapido fu il Signore del Ghiaccio, che, con un rapido balzo si spostò di lato, colpendo col suo braccio-lama il suo avversario. Toby si piegò per il dolore, ma non disse nulla. Poi, ripresosi, esclamò: “Non sai fare di meglio?!”. Esattamente come se lo avesse udito, Nobilmantis sparò un raggio argentato dal suo braccio-cannone, travolgendo il Signore del Mare e spedendolo a svariati metri di distanza. Toby si rialzò a fatica, preparandosi a controbattere. Pose la sua mano sull’amuleto azzurro posto sull’armatura, dicendo: “Vortice marino!”. Un tornado d’acqua, generato dal suo gesto, si mosse travolgendo in pieno il suo nemico e tenendolo bloccato al suo interno. Per il ragazzo ciò sarebbe parsa un’occasione per riprendere fiato, ma così non fu. L’acqua del vortice, in un instante si congelò, generando un iceberg al centro del campo di battaglia. “Ma che cosa…?!” esclamò Toby. Nell’arco di qualche secondo, il blocco di ghiaccio si sgretolò, facendo emergere un completamente indenne Nobilmantis. Il Signore del Mare provò ad attaccare, ma il suo avversario fu più celere. Un raggio argentato, più potente del precedente, spedì il Signore del Mare contro una parete dell’arena, lasciandolo privo di sensi.
“Toby!” urlò Jessica, vedendo l’amico immobile, mentre il Signore del Ghiaccio avanzava verso di lui. La Signora dell’Aria spalancò le ali, pronta ad intervenire. Purtroppo, però, fu bloccata da alcuni gormiti del Mare, tra cui Lamacquatica, determinati ad impedire qualunque interferenza nel duello. Jessica guardò Toby mentre veniva avvicinato gradualmente da Nobimantis, con lo scopo di porre fine al combattimento. “No.” si disse la ragazza “Non posso permetterlo…”. Con un fluido movimento si liberò dalla presa dei gormiti del Mare, alzandosi in volo, sopra la città sottomarina. Neozon la guardò incuriosito. Non sembrò intento ad ostacolarla. Al contrario, Jessica avrebbe voluto spazzare via lo stregone con un tornado immenso, ma in quel momento, la sua priorità era Toby.
 
A proposito di Toby. Il ragazzo, quando riaprì gli occhi si trovò in un luogo mai visto. Era una grande distesa bianca, con un lieve ma gelido vento. “Ma…” si chiese “Dove sono?”. Guardandosi intorno, scorse una figura in lontananza. Avvicinatosi, si trovò davanti a Nobilmantis, il Signore del Ghiaccio. Anche se stupito dalla situazione, il ragazzo si mise in una posizione che gli permettesse di combattere. “Coraggio…” commentò “Non so dove ci troviamo… Ma, fatti sotto!”.
“Non ora…” rispose Nobilmantis, lasciando di sasso Toby, che, anche se a fatica, capì di trovarsi davanti, non più al fantoccio di Neozon, ma al vero ed autentico Signore del Ghiaccio. Il ragazzo rimase senza parole, ma l’altro parlò in fretta: “Era da molto tempo che volevo incontrare il mio erede… Sono lieto di esserci riuscito, finalmente…”. Anche se di natura svogliato e irrispettoso, Toby percepiva un dovere verso quel gormita, anche senza riuscire a spiegarselo.
 
Jessica scese a gran velocità nel pieno dell’Arena di Carrapax, sotto gli sguardi stupiti di tutti i gormiti, compresi Lucas e Lavion. Atterrò proprio tra il fasullo Nobilmantis ed il privo di sensi Toby. Lanciò uno sguardo al suo amico, per poi rivolgerlo al nemico. “Energia del vento!” dichiarò, mentre dalle sue mani si muoveva un potente ammasso di folate di vento, che travolse il gormita avversario e lo spedì a svariati metri di distanza, ma non gli fece perdere l’equilibrio. Questi, con gran rapidità, rispose sparando un raggio dal suo braccio-cannone. La Signora dell’Aria, però, fu più svelta, riuscendo ad afferrare il privo di sensi Signore del Mare ed a spiccare il volo portandolo con sé, prima che l’attacco li colpisse. Purtroppo, però, anche Nobilamntis spiccò il volo, inseguendo i due Signori della Natura al di fuori dell’arena.
 
Nel mentre, Toby era al cospetto di Nobilmantis. Questi, senza scomporsi minimamente, aveva posto il suo braccio-lama sull’amuleto azzurro di Toby, che aveva iniziato a brillare. “Usa questo potere…” spiegò “Usalo per proteggere il mio… Il tuo popolo… Lo affido a te.”. Dette queste parole, il Signore del Ghiaccio scomparve e Toby rinvenne nelle braccia di Jessica.
 
Intanto, nell’Arena di Carrapax, Lucas e Lavion provavano a seguire i loro amici fuori di essa, ma la folla di gormiti del Mare in movimento rallentava o bloccava ogni loro movimento. Fu allora che il Signore della Foresta notò che Neozon non si trovava più nella sua postazione sulla cima dell’edificio. Lo fece notare al suo amico, che disse: “Deve essere andato ad aiutare Nobilmantis contro Jessica…”. “Beh…” ribatté Lucas “Faremmo meglio ad impedirglielo…”. Il duo, si fece strada all’esterno grazie ad un ponte di liane improvvisato dal Signore della Foresta. Una volta fuori, i ragazzi notarono lo stregone incamminarsi in tutt’altra direzione rispetto alla folla e decisero di seguirlo.
Sfortunatamente, però, Lucas rimase ostacolato da alcuni gormiti del Mare, atti a correre verso la nuova sede del combattimento. Lavion, al contrario, raggiunse in men che non si dica Neozon. Questi, voltatosi, vide il Signore del Vulcano avvicinarsi e si affrettò a pronunciare le formule di un incantesimo che fecero apparire una sfera di energia gialla, che volò verso il ragazzo travolgendolo in pieno. “Beh…” commentò lo stregone “Tutto qui quello che l’Erede è in grado di fare?!”. Lavion, pur non capendo il significato delle parole lanciategli, si affrettò a rialzarsi ed a correre verso il suo avversario, caricando la sua chela dietro la schiena. Neozon fece apparire una seconda sfera gialla, che, però, Lavion tagliò di netto in due con la sua tenaglia, facendola esplodere e spedendo sia lui che lo stregone al tappeto.
Lucas, intanto giunto lì, controllò come stesse il Signore del Vulcano, per poi rivolgere uno sguardo a Neozon, vedendo con orrore che era scomparso.
 
Nel mentre, Toby e Jessica fronteggiavano il falso Nobilmantis. Il ragazzo si rivolse alla sua amica: “Per favore, lascia che me ne occupi io… Solo così mi guadagnerò la fiducia del mio popolo…”. Anche se con riluttanza, la Signora dell’Aria accettò, colpita dal senso di responsabilità trapelato dalle parole udite.
Il Signore del Mare, quindi, rivolse uno sguardo furioso al Signore del Ghiaccio, per poi dichiarare: “Acquablast!”. In un istante, il braccio sinistro di Toby si tramutò in un cannone, che sparò un getto d’acqua sul suo avversario. Il nemico si riprese in fretta e contrattaccò sparando un raggio argentato sul gormita del Bene. Toby, però, pose un braccio davanti a sé, dichiarando: “Scudo oceanico!”. In un istante, un disco azzurro si formò, andando a frapporsi tra l’attacco ed il bersaglio.
A questo punto, l’amuleto sul petto del Signore del Mare iniziò a brillare, mentre una sfera d’acqua si materializzava tra le sue mani. Essa era luccicante, come le profondità marine ricche di coralli. “Profonda Bioluminescenza!” dichiarò Toby lanciando la suddetta sfera sul suo avversario e spedendolo a svariati metri di distanza, al suolo. Tutti i gormiti del Mare accorsi restarono di stucco nel vedere l’attacco effettuato dal loro sovrano. Proprio quando gli applausi stavano per scrosciare, Nobilmantis si rialzò, mostrando, sorprendentemente, fatica. Invece di attaccare, il fasullo Signore del Ghiaccio, si trasformò in un violaceo spettro, che, in breve scomparve, rivelando a tutti la verità su quanto in atto.
 
Quando i quattro Signori della Natura su Gorm si riunirono, decisero di tornare immediatamente a casa, stancati dalla giornata. Qui, furono accolti da degli allegri Nick e Razzle, soddisfatti dall’esito della missione.
“Dunque…” commentò Lucas, sedendosi sul divano “Con Nobilmantis fuori dai giochi, a Neozon sono rimasti soltanto quattro burattini… Potrebbe essere l’inizio della nostra rivalsa…”. “Beh…” constatò Razzle “Non dovete comunque sottovalutare i vostri prossimi nemici…”. “Ehi!” esclamò il signor Tripp, causando una celere fuga da parte del dinosauro “Si può sapere cosa è successo qui?!”. Davanti alla porta d’ingresso vi erano impronte piene di sabbia bagnata. Nick osservò la cosa e disse: “Evidentemente, Igor aveva le scarpe sporche…”. “Igor?!” esclamò Toby “Igor è stato in casa mia… Di nuovo?!”. “Già…” rispose pacatamente il fratello, andandosi a sedere sul divano affianco a Lucas “Ha chiesto di te, Jessica.”. La ragazza arrossì, mentre il biondo tirava un violento pugno alla parete di casa. “Si può sapere come mai lo odi tanto?” chiese Lavion “Se non sbaglio, hai detto che è l’unico umano che si possa picchiare a piacimento… Quindi, perché non lo fai?”. “Un momento!” esclamò Nick “Hai detto a Lavion che può picchiare Igor?!”. Toby, per tutta risposta si allontanò camminando con grandi passi, causando risate collettive.
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Che dire? Spero che il capitolo vi sia piaciuto… Ma, piuttosto, alcuni trai misteri di questa storia stanno iniziando a trovare soluzione… Circa Neozon e l’Erede… Beh! Come pronosticato nel precedente capitolo, quello sarà lo scontro finale… Ma prima di esso, i Signori della Natura dovranno sconfiggere gli altri burattini dello stregone e sventare qualche altro suo piano… Sto per terminare la prima stesura della storia e devo ammettere che i capitoli sono veramente troppi… Dovrò fare una cernita…
Ringrazio Thanos 05 e Prilla per le loro recensioni! Al prossimo capitolo!

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Capitolo 15
*** Capitolo Quindici ***


CAPITOLO QUINDICI
 
Neozon stava camminando nervosamente nella sala del Monte Vulcano che aveva usato come sede fino a quel momento. Era nervoso. Il suo sguardo era attaccato alla lava come un pesce all’esca lanciata dal pescatore. “Quei maledetti Signori della Natura…” commentò, ricordandosi della sconfitta inflittagli dai ragazzi giorni prima “Se non fossero fuggiti l’altra volta li avrei distrutti… Se la Signora dell’Aria non avesse interferito nel duello all’Arena di Carrapax, il Signore del Mare sarebbe soltanto un ricordo…”. Aveva palese intenzione di progredire col monologo, ma fu interrotto da veruno. “Magmion…” commentò “Hai radunato un manipolo sufficiente di combattenti?”. L’altro annuì, mentre alle sue spalle apparivano le sagome di Petrolius e di Metalloide, un imponente gormita del Vulcano dall’andatura inarrestabile come un carro armato. “Molto bene… Con questa trappola, l’Erede del Bene e del Male uscirà definitivamente di scena…” constatò lo stregone, scoppiando in una perfida risata inquietante.
 
Intanto sul pianeta Terra, quattro ragazzini analizzavano la loro situazione. Nick prese la parola: “Dunque… Da quello che ci è chiaro, l’obiettivo di Neozon è far affermare i suoi burattini come Signori della Natura al nostro posto… Quindi, l’unica soluzione è trovarli, stanarli e sconfiggerli uno alla volta…”. Il ragazzino si risedette al tavolo, attorno al quale erano disposti anche gli altri. “Non è così semplice…” disse con una punta di amarezza Lucas “Anche eliminandoli tutti quanti, non avremmo la ben che minima certezza che lo stregone si fermi… Dispone pur sempre dei cinque talismani… E mi sento di dire che il loro potere non si sia del tutto esaurito…”. “Ha ragione.” commentò Jessica “Il nostro ‘amico col mantello’ si è sempre ritirato da tutte le battaglie… Eppure i suoi poteri sembrano tali da farlo sentire al sicuro… Ciò che mi chiedo è: che cosa gli fa tanta paura?”. Un urlo di dolore squarciò il silenzio di casa Tripp. “Lavion?!” esclamò preoccupato Toby.
Il quartetto corse verso il la cucina, stanza da cui proveniva lo strillo. Lì, videro il loro amico vicino ad un fornello acceso, atto a tenersi una mano molto arrossata, con l’altra. “Oh, no…” commentò sconsolato il biondo “Un’altra volta no…”.
Ci vollero trenta minuti per convincere Lavion a lasciarsi sciacquare la mano ustionata. Per fortuna non aveva riportato lesioni gravi. “Quante volte te lo devo dire?!” spiegò con fare scocciato Toby “Quando hai forma umana, non devi toccare il fuoco… Invece, non hai nulla da temere dall’acqua…”. “Non è facile…” si giustificò l’altro “Sono duecento milioni di anni che faccio il contrario…”.
Lavion, dopo essersi fasciato le dita, volle stare un po’ da solo. Decise, quindi, di uscire di casa ed incamminarsi nel parco. Si sentiva scalfito nell’orgoglio. Come poteva, il terribile Signore della Lava, non riuscire a fare ciò che comuni ragazzini facevano ogni giorno? “Uffa…” commentò a voce alta “Come può essere così difficile?”. “Se trovi questo difficile, aspetta di sentire le novità…” rispose una stridula voce, che non mancò di far sobbalzare il ragazzo. “Razzle?!” esclamò “Cosa sta succedendo?”. Il dinosauro, in piedi davanti a lui, si schiarì la voce ed iniziò a spiegare: “Magmion ed alcuni gormiti del Male hanno iniziato a sparare fuoco, senza apparente motivo, in un cratere nei loro territori… La cosa sta avendo l’effetto di accelerare il risveglio dei vulcani terrestri… Raduna gli altri e correte al Tempio degli Elementi!”. Lavion si grattò il mento, per poi ribattere: “No! Un problema da quattro soldi come questo lo risolvo da solo!”. Stavolta fu la lucertola a sobbalzare. “Te lo sconsiglio vivamente…” disse “Non sappiamo cosa aspettarci dal Vulcano…”. “Non temere!” ribatté prontamente Lavion “Posso farcela!”.
 
Anche se riluttante, Razzle acconsentì a far entrare il ragazzo nel Tempio degli Elementi, da solo, per poi spiegargli come trasportarsi sull’isola, anche senza un Keeper attivo. “Però devi fare attenzione!” lo ragguagliò “Se ti troverai in difficoltà, non potrò aiutarti in nessun modo, se non chiamando i rinforzi…”. “Non ce ne sarà bisogno!” rispose Lavion, per poi saltare nel portale, aperto dal dinosauro, muovendo i cristalli come di dovere.
Il ragazzo, durante il trasporto, dichiarò: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformami in Signore della Natura! Ora!”. Come al solito, metallo e rocce fuse avvolsero il suo corpo, facendolo emergere mutato in Signore del Vulcano, alla frase: “Forza distruttiva della lava!”.
Atterrò in uno spiazzo pieno di sabbia rossa, palesemente nei territori del Vulcano. Si guardò intorno, notando un discreto numero di gormiti del Male, tra cui Magmion stesso, atti sparare getti infuocati in un cratere, al cui centro vi era una strana sfera violacea. Lavion non esitò a scagliarsi sui nemici, stendendone tre in un colpo, sfruttando a pieno l’elemento sorpresa.
Il Signore del Magma lo notò e cessò il suo fuoco nel cratere, per dirigere i suoi attacchi sul suo rivale. Questi, per tutta risposta, strinse il pugno sinistro, facendo apparire intorno al proprio braccio un disco rosso composto di lava incandescente. “Scudo vulcanico!” aveva dichiarato intanto.
Sfortunatamente, però, non fece in tempo a contrattaccare, che una mazza di ferro lo colpì, spedendolo esattamente nel cratere. Era Armageddon, giunto sul posto insieme a Neozon. “Molto bene…” commentò questi indicando Lavion, per poi iniziare a pronunciare formule incomprensibili alle quali, la sfera viola iniziò a brillare, facendo apparire una cupola del medesimo colore intorno alle pareti del cratere e chiudendo il Signore del Vulcano del Bene al suo interno. “Perfetto…” constatò lo stregone “Questo incantesimo impedirà a Lavion di uscirne finché non sconfiggerà sia Magmion che Armageddon…”. Mentre parlava, i due gormiti del Male in questione, attraversavano indisturbati la cupola, preparandosi a fronteggiare il loro avversario comune. “Inoltre…” continuò il soliloquio Neozon, notando con piacere che il Signore della Lava cercava vanamente di scalfire la cupola con la sua chela “Nessuno vi potrà entrare… Se non gormiti del Male ulteriori… Questo incantesimo era stato ideato da Obscurio per tendere una trappola al Sommo Luminescente ai tempi della loro prima comparsa su Gorm… Questa applicazione, però, va altrettanto bene…”.
 
Intanto, sulla Terra, Toby, Nick, Jessica e Lucas stavano colloquiando su cosa fare per Neozon ed i suoi burattini. Fu allora che un atterrito Razzle sopraggiunse sul loco con fare urgente. “Lavion…” balbettò per il nervosismo e la fatica della corsa fatta “Vulcano… Magmion… Neozon… Cupola… Armageddon… Incantesimo… Grossissimi guai!”. Anche se confusi dal modo di fare della lucertola, i ragazzi corsero al Tempio degli Elementi, avendo inteso che qualcosa fosse in atto a Gorm.
Entrati, essi guardarono stupiti e spaventati quanto stava avvenendo nei territori del Vulcano. “Penso sia meglio muoversi…” commentò Lucas, per poi disporsi davanti al proprio Occhio della Vita, come gli altri. “Terra!” dichiarò Nick. “Mare!” continuò il fratello. “Foresta!” fu poi la volta di Wanson. “Aria!” concluse Jessica. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!” dissero poi all’unisono, mentre la sedia fluttuante ruotava a gran velocità. “E il Keeper è…” constatò Razzle mentre essa rallentava. Quando dietro apparve un simbolo azzurro con onde su di esso, il dinosauro completò la frase: “Il Mare!”.
Toby, chiamato in causa, corse a sedersi alla sua postazione, per poi aprire il portale ai suoi amici muovendo i cristalli. Saltando nel passaggio, il trio dichiarò all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”.
Nick fu tramutato in sassi che andarono a comporre l’indistruttibile Signore della Terra, alla frase: “Forza dirompente della roccia!”. Lucas, invece, assunse forma di liane e radici, che si ammucchiarono nel corpo del Signore della Foresta, mentre dichiarava: “Eterno potere della foresta!”. Infine, Jessica fu avvolta da un tornado tempestoso, i cui lampi modificarono il suo aspetto in quello della Signora dell’Aria, mentre diceva: “Infinita energia dei venti!”.
Il trio atterrò esattamente ove era stato Lavion in precedenza, non potendo fare a meno di notare quanto in atto non lontano da lì. “Dobbiamo aiutarlo!” commentò la ragazza spalancando le ali. I tre giunsero in fretta sul loco, chi volando chi correndo.
Magmion ed Armageddon stavano colpendo ripetutamente il loro amico, che a stento riusciva a difendersi da un avversario. Lucas cercò di attraversare la cupola, fallendo nel tentativo e venendo scaraventato al suolo da saette viola. “Ma che diavoleria è mai questa?!” chiese spaventato Nick. “Niente di speciale…” ribatté Neozon, sopraggiunto intanto “Una banale garanzia che gormiti del Bene non varchino quella soglia onde aiutare un loro caro amico in difficoltà…”. I tre Signori della Natura lanciarono sguardi adirati allo stregone, che per tutta risposta estrasse un braccio dal mantello e lo puntò verso l’alto. “Inoltre…” continuò “Non è di lui che dovreste preoccuparvi…”. Obbedienti al segnale, Petrolius e Metalloide apparvero alle spalle dello stregone.
“Jessica…” commentò il Signore della Foresta “Spero tu abbia un’idea…”. La Signora dell’Aria mosse lo sguardo rapidamente intorno al campo di battaglia, per poi dirigerlo sui loro nemici e dare indicazioni: “Prima liberiamoci di loro, poi aiuteremo Lavion… L’unico in grado di distruggere la cupola è Neozon, quindi cerchiamo di evitare che ci sfugga un’altra volta… Nick, puoi occupartene tu?”. Il Signore della Terra annuì, per poi lanciare uno sguardo di sfida allo stregone. “Lucas…” continuò Jessica “Io e te ci spartiremo i due gormiti del Male… Cerchiamo di sconfiggerli il prima possibile, Lavion ha bisogno di noi…”. “Non preoccupatevi per me!” urlò il suddetto Signore del Vulcano, proteggendosi da un pugno di Magmion “Potrei andare avanti tutto il giorno!”. “Credo di avere in mente un modo per aiutarlo…” ragionò la Signora dell’Aria “Anche senza bisogno di entrare…”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Sono mortificato per essere scomparso per due settimane, ma ho avuto molto da studiare per la scuola… Il secondo quadrimestre non scherza…
In ogni caso, spero che il capitolo vi sia piaciuto. Nel prossimo capitolo sarà reso del tutto chiaro chi sia l’Erede e perché…
Ringrazio Thanos 05 e Prilla per le loro recensioni…
Ci “vediamo” al prossimo capitolo!

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Capitolo 16
*** Capitolo Sedici ***


CAPITOLO SEDICI
 
Lavion attaccò con decisione Armageddon, col solo esito di vedere la sua chela bloccata dalla resistente corazza del gormita di metallo. “Fuoco inestinguibile!” udì pronunciare da Magmion, per poi sentirsi colpire da una clava chiodata in fiamme, che non esitò a spedirlo al suolo. Il Signore del Magma ne approfittò per prenderlo alla gola e lanciarlo più lontano, quasi contro la cupola viola. Non appena il Signore della Lava cercò di rialzarsi, Armageddon lo colpì con la sua sfera demolitrice, mandandolo nuovamente al tappeto. Lavion cercò di alzarsi nuovamente, ma vide arrivare verso di lui un secondo attacco del Signore del Metallo. “Scudo vulcanico!” dichiarò nel vano tentativo di difendersi. Purtroppo per lui, il disco incandescente non rallentò neppure la sfera d’acciaio.
 
Nel mentre, Jessica si sforzava di sconfiggere nel minor tempo possibile il suo avversario: Metalloide. Purtroppo per la ragazza, però, il gormita del Male non era trai più facili da affrontare. Senza dire una parola, come suo solito, esso fece partire dal centro del suo corpo un getto di lava, che la Signora dell’Aria eluse spiccando il volo. Mentre faceva ciò, riuscì a notare la pessima situazione di Lavion, cosa che la spinse a ragionare più velocemente. Come aveva pensato prima, Jessica atterrò esattamente tra Armageddon, che però si trovava all’interno della cupola e non formava una minaccia per lei, e Metalloide. Come aveva previsto, il gormita del Vulcano attaccò nuovamente, ma, stavolta, la Signora dell’Aria, schivando, fece in modo che il getto infuocato colpisse in pieno il Signore del Metallo, impedendogli di attaccare nuovamente Lavion. Difatti, non solo i gormiti del Male, ma anche i loro attacchi potevano entrare nella cupola di Obscurio indisturbati.
 
Intanto, Lucas fronteggiava per la seconda volta Petrolius. “Ci incontriamo di nuovo…” commentò il gormita delle Tenebre, preparandosi ad attaccare. Premunito dai precedenti combattimenti, il ragazzo fu più celere. “Controllo della foresta!” dichiarò, facendo spuntare innumerevoli radici dal suolo, che bloccarono entrambe le braccia di Petrolius, impedendogli di sparare getti di oro nero. “Tutto qui?!” chiese infastidito e seccato il gormita, liberandosi con un gesto netto dal blocco. “In verità, no…” rispose prontamente il Signore della Foresta, preparandosi a colpire il suo opponente una seconda volta. “Vortice di foglie!” dichiarò il gormita del Bene, facendo muovere dal suo amuleto un tornado verde, pervia di quanto lo componeva, ossia foglie, fino a travolgere il suo nemico, che ne fu spedito al tappeto. “Ottimo!” commentò contento Lucas.
 
Infine, Nick aveva avuto l’ingrato compito di affrontare Neozon, diretto responsabile di tutto quanto ciò che era in atto. Il Signore della Terra ne era consapevole, difatti, non esitò ad attaccrlo con decisione. “Tormenta di rocce!” urlò, facendo partire una miriade di appuntiti sassolini dal suo braccio. Lo stregone ruotò su se stesso, facendo sollevare il mantello, tra le cui trame scomparvero i sassi. Esso, poi, si fermò a guardare il suo nemico, come se non fosse successo niente. “Mi sarei aspettato di meglio da te…” gli disse con tono di sfida. Nicholas rispose con uno sguardo adirato, per poi prepararsi al contrattacco. Lo stregone estrasse un braccio dal mantello. In mano aveva il diamante sottratto al Mangiaterra ed al suo villaggio. “Immagino ti sia familiare…” commentò, per poi chiudere il pugno attorno ad esso, facendolo brillare. Le nocche della mano vennero illuminate di un’inquietante luce verde, mentre Neozon alzava il pugno e lo portava dietro alla schiena. Con un rapido gesto, lo stregone lanciò il pugno in avanti, ottenendo un effetto sorprendente. Si materializzò un pugno chiuso del medesimo colore della luce, composto da pura energia. Esso travolse Nick, spedendolo di svariati metri indietro.
Per sua fortuna, prima che lo stregone lo attaccasse una seconda volta, Lucas si frappose trai due. Il Signore della Foresta rivolse uno sguardo di sfida a Neozon, che si preparava a colpirlo col medesimo attacco che aveva messo al tappeto il Signore della Terra. Il ragazzo, però, aspettandosi tale mossa, fece spuntare, dal terreno tra lui ed il misterioso individuo, una fitta rete di radici che bloccò l’attacco. “Interessante…” commentò Neozon, quasi compiaciuto della bravura dei suoi avversari.
 
Intanto, Jessica era riuscita a mettere alle strette Metalloide, colpendolo ripetutamente dall’alto. Il gormita del Vulcano, però, era molto resistente e non si sarebbe lasciato fermare da banali folate di vento. La ragazza, però, lo sapeva bene ed attuò un astuto piano per neutralizzare il suo avversario. Essa atterrò non lontano da lui, sapendo che la avrebbe presa di mira con una carica inarrestabile. Così fu, ma la Signora dell’Aria si mostrò pronta. Quando il gormita metallico le si avvicinò a sufficienza, essa balzò sopra di lui, aiutandosi con le sue ali, per poi colpirlo alle spalle col suo attacco. “Energia del vento!” dichiarò, travolgendo il nemico con folate portentose, che, unite alla forza della carica attuata, lo spedirono a molti metri di distanza ed al tappeto.
 
Neozon vide la scena e si rese conto di essere rimasto solo contro tre Signori della Natura. “Davvero interessante…” commentò senza perdere il suo tono sicuro “In ogni caso non credo sarete in grado di salvare il vostro amico. Soltanto i popoli del Male possono entrare lì dentro…”. Alluse a Lavion ancora in balia di Magmion ed Armageddon all’interno della cupola. “Rivelaci come fare!” gli intimò Nick, ripresosi dall’attacco subito. “Non c’è modo…” ribatté soddisfatto Neozon “L’incantesimo avrebbe dovuto contenere l’immane energia del Sommo Luminescente, ai tempi della sua prima comparsa sull’isola… Non c’è possibilità che uno di voi riesca a distruggerlo…”. Detto questo, lo stregone si dileguò in una coltre di fumo comparsa dal nulla.
“Accidenti!” esclamò infastidito Lucas “Ci è sfuggito un’altra volta…”. “Ora non è lui la nostra prima preoccupazione…” constatò Jessica, vedendo Lavion colpito per l’ennesima volta. Oramai, il Signore del Vulcano era alla mercè dei suo due avversari, che lo attaccavano ripetutamente. “Cosa facciamo?” chiese quindi Nick. “Beh…” rispose Toby, il cui volto era apparso affianco ai suoi amici “Quello che ha detto Neozon è vero… Stando all’Antico Manuale di Gorm, Obscurio aveva creato quello strano incantesimo per intrappolare il Sommo Luminescente… Soltanto i popoli alleati di Obscurio lo possono attraversare…”. “Un momento!” esclamò Jessica “Hai detto ‘soltanto i popoli alleati di Obscurio lo possono attraversare’?!”. Il biondo annuì. “Beh!” spiegò la sua idea la ragazza “Quando i popoli delle Tenebre e della Luce apparvero per la prima volta sull’isola, quello dell’Aria era alleato di Obscurio…”. Gli altri rimasero sbigottiti, ma dovettero ammettere che ciò fosse vero. “Quindi…” tirò le somme Lucas “Tu dovresti essere comunque in grado di passarci attraverso…”. “Tombola!” esclamò la Signora dell’Aria spalancando le ali.
 
Volò con decisione verso la cupola viola e la attraversò senza difficoltà, così come avevano fatto Magmion ed Armageddon in precedenza. Vedendo ciò, i Signori della Natura saltarono di gioia. Stranamente, l’unico dall’espressione contenuta fu Toby. “Stai attenta, Jessica…” commentò fra sé e sé il ragazzo.
La Signora dell’Aria, sfruttando l’elemento sorpresa, attaccò con forza Armageddon. “Sfera di energia!” dichiarò lanciando una palla di pura energia bianca sul nemico e facendolo indietreggiare di svariati passi. Magmion rimase stupito dall’entrata in scena di un nuovo avversario e cercò di attaccarla con una fiammata. Però, Jessica fu più svelta, schivando il colpo e scendendo a gran velocità, assestando un calcio al Signore del Vulcano malvagio.
Approfittando della temporanea distrazione dei due avversari, la guerriera alata controllò come stesse Lavion. Questi, ancora conscio le fece cenno dell’OK, per poi urlarle: “Attenta alle spalle!”. Difatti, Armageddon le aveva appena lanciato addosso la sua sfera demolitrice. Grazie all’avvertimento del Signore della Lava, la ragazza eluse prontamente l’attacco.
Nella situazione formatasi, Lavion e Jessica si misero schiena contro schiena, preparandosi allo scontro coi due gormiti del Male. “Mi dispiace…” commentò il ragazzo, mentre lanciava uno sguardo di sfida a Magmion “Non avrei dovuto venire a Gorm da solo… Se mi fossi fidato di voi, ora non saremmo in questa situazione…”. “Sono lieta di sentirtelo dire…” rispose lei “Significa che hai imparato la lezione più importante per noi umani: fare gioco di squadra.”. Quasi udendolo come segnale, i due avversari li si lanciarono addosso.
Jessica schivò un colpo della clava del Signore del Magma, per poi lanciare un suo attacco di folate di vento, che spedirono il gormita del Vulcano contro la parete della cupola. L’urto fu potente, ma non inibì il suo desiderio di rialzarsi. Sfortunatamente per lui, la guerriera alata fu più svelta. “Energia del vento!” dichiarò colpendo il malvagio con una potente corrente d’aria che lo spedì al tappeto. “Ottimo…” commentò contenta la ragazza “Per un po’ non dovrebbe darci problemi…”.
Invece, Lavion non ebbe vita facile nel confronto col fasullo Armageddon, vedendo la forza della sua chela, per la prima volta, insufficiente contro la corazza del nemico. Questi, per tutta risposta lo colpì con un violento “pugno”, costringendolo a mollare la presa. “No…” si disse Lavion “Non mi sconfiggerai!”. Quindi, corse verso il suo avversario, caricando la sua tenaglia dietro la schiena, urlando a pieni polmoni. Senza una chiara spiegazione, attorno alle violacea chela del Signore del Vulcano si delinearono fiamme gialle, che in breve la avvolsero del tutto. “Combustione atomica!” dichiarò Lavion colpendo il fasullo Armageddon col suo arto. Al contrario di quanto avvenuto in precedenza, il Signore del Metallo venne sbalzato ad una grande distanza, finendo violentemente contro la cupola.
In quel preciso istante, la viola semisfera che aveva intrappolato i ragazzi scomparve, segno della vittoria dei Signori della Natura. Successivamente, il corpo del falso Armageddon scomparve, divenendo uno spirito violaceo che poi si dileguò.
 
Tornati sulla Terra, i ragazzi si buttarono a peso morto sul divano di casa Tripp. Razzle, invece si mise in piedi sul tavolino al centro del soggiorno, per poi spiegare: “Avete fatto un ottimo lavoro… Di questo passo, Neozon dovrà ideare un nuovo piano…”. “E non dimenticare i Poteri Atomici…” aggiunse Nick “Toby e Lavion hanno fatto dei veri e propri salti di qualità…”. “Già.” commentò il biondo “Ho sempre saputo di essere il migliore…”. Il suo solito narcisismo lo rese il bersaglio ideale per il lancio di un cuscino da parte di Jessica, scena che non esitò a generare risate collettive.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ed esce di scena anche il falso Armageddon! Inoltre, immagino di aver reso chiaro chi dovrà affrontare Neozon (anche se sotto un’altra forma) nella resa dei conti.
Stavolta ho poco da dire, se non ringraziare Thanos 05 per la sua recensione e dire a chiunque abbia letto fin qui: al prossimo capitolo!

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Capitolo 17
*** Capitolo Diciasette ***


CAPITOLO DICIASETTE
 
Nelle viscere della Tana dello Sconforto, il perfido Obscurio contemplava infastidito alcune rocce nere, che riproducevano, sulla loro superficie, le sconfitte dei fasulli Nobilmantis ed Armageddon. Come uno spettatore inorridito dal finale di un film, il gormita distolse da esse lo sguardo, per dirigerlo a Neozon, in piedi al centro della sala. “Non mi sembra…” iniziò a parlare il Signore delle Tenebre “Non mi sembra proprio che tu abbia in mano la situazione…”. L’altro, per tutta risposta buttò lo sguardo sulle due rocce, per poi commentare: “Sono soltanto due incidenti di percorso…”. “Due incidenti di percorso?!” ripeté adirato il tetro sovrano “Quelli non sono incidenti di percorso! Quelli sono fallimenti!”. Lo stregone si voltò, quindi a guardare l’unica via d’uscita ed entrata da quel luogo, per poi ribattere: “So come mettere alle strette e Signori della Natura…”. “Alle strette?!” gli rimproverò Obscurio “Ti eri presentato a me come colui che li avrebbe distrutti… Ora mi dici di sapere come metterli alle strette! Non è certo un miglioramento!”. Era decisamente inusuale che un essere antico come il Signore delle Tenebre usasse il sarcasmo, ma lo stretto contatto con gli umani aveva spinto anche egli a farne uso, anche se di rado. “Del resto…” continuò il sovrano dell’Oscuro Orizzonte “Come dicono gli umani… Se vuoi che una cosa sia fatta bene, devi farla da te!”.
 
Intanto sul pianeta Terra, i cinque prescelti come Signori della Natura erano a scuola, più precisamente nella mensa. Ciascuno col proprio vassoio, i ragazzi camminavano in cerca di un tavolo con sufficiente spazio libero per il quintetto completo. Fu in quel preciso istante che la migliore amica di Jessica, una ragazza dai lineamenti asiatici, coi capelli e gli occhi scuri, di nome Gina, fece cenno al gruppo dal proprio tavolo. La bionda colse il messaggio ed indicò la direzione ai ragazzi.
Sedutosi lì, il quintetto ringraziò Gina per averli tenuto il posto. “Di niente…” commentò la ragazza, lanciando uno sguardo molto allegro a Lucas. Effettivamente, non era un mistero che essa avesse una cotta per il Signore della Foresta. Non era altrettanto chiaro se e quanto il ragazzo ricambiasse i sentimenti. Poi, la mora si rivolse a Lavion: “Non abbiamo ancora avuto il piacere. Io sono Gina. Come ti chiami?”. Il Signore del Vulcano, che da quando si era trasformato in umano la prima volta, aveva fatto passi da gigante, riuscì a rispondere senza richiedere un immediato e tempestivo aiuto dai suoi amici. “Dimmi.” si rivolse Nick al fratello, con un basso tono di voce “Siete riusciti a risolvere il problema di Lavion con l’acqua?”. L’altro annuì, pur mostrando una smorfia non proprio allegra. Effettivamente, per far superare al suo amico la paura del liquido trasparente, Toby aveva cercato di bagnarlo a sorpresa col tubo dell’acqua. Pessima mossa, in quanto il ragazzo, sconvolto dallo scherzo aveva sbraitato qualcosa sulla sua vendetta imminente, tirando in ballo tutti i gormiti del Vulcano immaginabili. La scena aveva attirato l’attenzione di Hike e Paula, che stavano passando di lì. I due erano i vicini di casa dei fratelli Tripp, coi quali non andavano molto d’accordo. Il primo era un ragazzo robusto e dai capelli biondi spettinati, che insieme alla sua espressione antipatica, gli davano un’aria da bullo, quale era. Invece, sua sorella minore, all’apparenza dolce ed innocua era sempre stata una spina nel fianco per i Signori della Natura, in quanto perennemente in cerca di scoprire il loro segreto. Per un certo periodo aveva creduto che fossero alieni, ma, poi, un viaggio inatteso a Gorm le rese chiaro tutto. Paradossalmente, durante la sua breve quanto straordinaria permanenza sull’isola, la bambina aveva incontrato proprio Lavion, quindi, quando aveva udito il nome dell’ospite dei signori Tripp, le era tornata un’irrefrenabile voglia di investigare sui ragazzi. Di conseguenza, le imprecazioni del Signore della Lava avevano vanificato ogni sforzo di Toby e Nick di distogliere Paula dal suo obiettivo. “Diciamo…” spiegò il biondo, infilzando un fagiolo scuro con la sua forchetta “Che per un po’ faremmo meglio ad evitare Hike e sua sorella…”. “Lo abbiamo sempre fatto…” commentò il fratello. “Ora dovremo farlo molto di più!” tagliò corto Toby, per poi mettersi in bocca un grosso boccone, onde evitare di dare spiegazioni di tutto. Nicholas, non soddisfatto della faccenda, si rivolse a Lavion stesso. “Scusa, potresti accompagnarmi a prendere un’altra forchetta…?” gli disse “Devo chiederti una cosa…”. Per quanto confuso dalla richiesta dell’amico, il ragazzo si alzò e lo seguì verso il banco della mensa. Toby, però, temendo che troppe informazioni trapelassero al fratello, si alzò in fretta e furia ed inseguì il duo, col chiaro scopo di supervisionare le risposte di Lavion. La scena fu relativamente comica, in quanto, alzandosi, il biondo, aveva ancora la bocca piena ed un’espressione atterrita. Lucas e Gina scoppiarono a ridere, mentre Jessica scuoteva la testa senza commentare. Però, la Signora dell’Aria, in quel preciso istante, ebbe una delle sue idee. Notando come il suo amico e la sua amica stessero tanto bene assieme, la sua anima romantica la spinse ad allontanarsi dal tavolo, con una banale quanto sciocca scusa, col solo scopo di vedere il progredire degli eventi. Lucas non fu contentissimo di ciò, difatti, lanciò uno sguardo interrogativo a Jessica, per, poi, capire quale fosse in effetti il suo obiettivo.
La ragazza, intanto, si avvicinò ai suoi tre amici prossimi al banco della mensa. Questi erano ancora in atto di discutere sull’operato di Toby e Lavion. “Scusate ragazzi.” li interruppe lei “Credo che dobbiate vedere qualcosa…”. Concluse indicando il tavolo ove si trovavano un attimo prima. Lì, Gina guardava Lucas col suo solito fare innamorato ed il ragazzo mostrava un misto di imbarazzo e stupore. “Un momento…” constatò Nick riferendosi a Jessica “Tu non odiavi il comportamento ridicolo della tua amica…?”. “Sì…” rispose la bionda “Ma a pensarci bene quei due sono una coppia perfetta…”. “Mi dispiace, ma dovrete interrompere il pranzetto romantico!” esclamò una stridula voce, che fece sobbalzare il quartetto. “Razzle!” bisbigliò Toby afferrando il suo amico e mettendoselo nella maglia “Ricordati che non devi farti notare!”. Con una voce soffocata a causa della situazione, il dinosauro spiegò: “Qualcosa non va a Gorm…”.
 
Con un misto di sensi di colpa e dispiacere, Jessica dovette interrompere il dialogo tra Lucas e Gina, con una scusa improvvisata. I cinque Signori della Natura, poi, si erano incamminati verso casa Tripp, con Razzle atto a spiegar loro: “Non mi è chiaro come abbia fatto, ma Neozon è riuscito a lanciare un incantesimo sul Popolo della Foresta… Ciò li ha resi fedelissimi a Grandalbero… Lo riconoscono come il loro unico e solo sovrano…”. “Un po’ come aveva fatto col Popolo del Mare…” commentò Nick. “All’incirca…” ribatté la lucertola “Quella volta l’incantesimo era molto più debole e, difatti, alla comparsa di Toby, il popolo non sapeva chi seguire… Stavolta, è come se si fossero completamente scordati di Lucas…”. “Gran brutta notizia…” disse il biondo, notando una loro conoscenza astante nel loro cortile. “Paula…” si chiese Jessica “Cosa ci fa lei qui?”. “Vi spiegherò tutto più tardi…” rispose il maggiore dei fratelli Tripp “Ora pensiamo ad un modo per entrare in casa senza subire un terzo grado…”. “Forse, ho un’idea.” ribatté la ragazza, lanciando uno sguardo poco tranquillizzante a Razzle.
Il dinosauro, il cui aspetto era molto ben rammentato dalla bambina, funse da esca, facendosi vedere di proposito dalla suddetta, per poi seminarla saltando trai cespugli. La cosa diede ai ragazzi il tempo sufficiente di entrare in casa e chiudere la porta a chiave.
Fatto ciò, il quintetto scese nel Tempio degli Elementi, per poi guardare sullo schermo del Keeper la situazione sull’isola. “Non può essere…” disse Lucas, notando immagini della Foresta Silente in preda alle fiamme. “Cosa possiamo fare?” chiese Nick “Ci metteremmo troppo a spegnere un simile incendio.”. “Guardate!” esclamò Jessica, indicando l’unica zona della foresta nella quale non imperversasse il fuoco “Il Tempio della Vita sembra completamente integro…”. “Il Tempio della Vita?!” ripeté confuso Lavion. “L’ultima volta che ci siamo stati, lo abbiamo dovuto proteggere da Orrore Profondo…” spiegò Nicholas “Ma stavolta, sembra essere la roccaforte di Neozon…”. “Cosa state aspettando?!” esclamò Razzle, sopraggiunto intanto.
Obbedienti, i ragazzini si disposero dinanzi al proprio Occhio della Vita, preparandosi a dichiarare il proprio elemento. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” continuò Toby. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. “Vulcano!” dichiarò Lavion. “Aria!” concluse Jessica, per poi dire all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La sedia fluttuante ruotò a gran velocità, mentre il dinosauro diceva: “E il Keeper è…”. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo rosa, rammentante folate di vento. “L’Aria!”. La ragazza, sentendosi chiamata in causa, corse a sedersi, per poi muovere i cristalli, che aprirono un portale, nel quale saltarono i ragazzi. “Molto bene!” commentò Jessica, vedendo il portale richiudersi ed i suoi amici apparire sullo schermo.
 
Il quartetto era circondato da alberi verdi. “Dunque…” spiegò la ragazza, il cui volto, come al solito, apparve affianco ai suoi amici “Dovreste trovarvi non lontano dal Tempio della Vita… Ma le fiamme avanzano velocemente… Fareste meglio a cercare di arginare l’incendio…”. “OK…” ribatté Toby, guardando suo fratello con fare pronto “Nick e Lavion, considerato che il fuoco non vi può danneggiare, pensato a proteggere la zona… Invece, io e Lucas andremo a bussare alla porta di Neozon.”. Gli altri annuirono, per poi attendere un segnale di assenso da parte di Jessica, che non mancò. Al che, i quattro ragazzi dichiararono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Toby fu inglobato in una sfera di acqua limpida, dalla quale emerse mutato in Signore del Mare, mentre diceva: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Lucas, tramutatosi in liane e vegetazione, assunse le sembianze del Signore della Foresta, alla frase: “Eterno potere della foresta!”. Successivamente, fu Nick a trasformarsi in sassolini che andarono a comporre il robusto corpo del Signore della Terra, mentre egli dichiarava: “Forza dirompente della lava!”. Infine, Lavion divenne magma puro, che andò a formare le fittezze del Signore del Vulcano, alla frase: “Forza distruttiva della lava!”.
Terminate le metamorfosi, i Signori della Natura si scambiarono segni positivi col capo, per poi dividersi: Lucas e Toby corsero verso il Tempio della Vita, mentre Lavion e Nick andarono nella direzione dell’incendio che prorompeva.
 
Obscurio, intanto, dalla cima di un alto albero, aveva assistito non visto alla scena. “Molto bene…” commentò con un ghigno malefico “Tutto sta andando secondo i miei piani…”. Poi, spostò lo sguardo sul duo diretto verso le fiamme e disse: “Il Popolo della Foresta riserverà loro una calorosa accoglienza…”. Culminò con una punta di sarcasmo, per poi dirigere i suoi occhi su Toby e Lucas e disse: “Invece, loro finiranno diritti nella mia trappola…”. Al che, spalancò le ali e volò in direzione del Tempio della Vita, continuando il soliloquio: “Presto i Signori della Natura saranno soltanto un ricordo… Ed il bello è che i popoli del Bene riterranno i loro alleati della Foresta gli effettivi
colpevoli…”.
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Capitolo piuttosto noioso, vero? Mi spiace aver inserito tanti avvenimenti sulla Terra e di aver limitato quelli sull’Isola, ma, tecnicamente, questo capitolo mi è servito per inserire nella storia Gina, Hike e Paula… In ogni caso, ringrazio Prilla ed Illusory_pradise per le loro recensioni!
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 18
*** Capitolo Diciotto ***


CAPITOLO DICIOTTO
 
Nick e Lavion stavano camminando nella Foresta Silente, pronti a fronteggiare un muro di fiamme, che si sarebbero trovati dinanzi da un momento all’altro. Il Signore del Vulcano frantumò un ramo che gli ostacolava il cammino, per poi udire uno scricchiolio alle sue spalle. Si voltò di scatto, attirando l’attenzione del suo amico. “Hai sentito anche tu?” gli chiese. “Sentito cosa?” rispose il Signore della Terra. “Qualcuno ci sta seguendo…” ribatté con sicurezza Lavion. Nicholas mosse lo sguardo nella direzione puntata dall’amico, per poi voltarsi bruscamente a sua volta, avendo udito dei passi dietro di lui. “Qualcosa non va…” commentò mettendo la sua schiena contro quella dell’altro Signore della Natura, con lo scopo di controllare più spazio contemporaneamente. Quasi udendo le parole di Nick, gli alberi intorno a loro si infuocarono in contemporanea, come se qualcuno li avesse colpiti col getto di un lanciafiamme. “…Non va per niente…” concluse la frase il Signore della Terra.
 
Intanto, Lucas e Toby erano giunti nei pressi del Tempio della Vita. Per prima cosa misero in fuga il manipolo di combattenti di fuoco dinanzi all’ingresso, cosa relativamente semplice. Una volta dentro, i due Signori della Natura si guardarono intorno, non notando neppure una sentinella. “Sento puzza di gauio…” commentò il Signore della Foresta. L’altro annuì, per poi adocchiare Neozon, non lontano da loro ed al centro della sala principale dell’edificio. Egli era troppo impegnato a pronunciare formule incomprensibili per rendersi conto dell’arrivo dei Signori della Natura. “Mi sembra proprio il momento di farla finita!” dichiarò con sicurezza Toby, preparandosi ad attaccare. “Acquablast!” esclamò poi, tramutando il suo braccio in un cannone e sparando un getto d’acqua sul suo nemico. Il colpo rimbalzò su uno scudo invisibile che proteggeva l’individuo. “Stolto!” urlò una voce familiare ai ragazzi. Il duo si voltò bruscamente, trovandosi davanti ad Obscurio in persona. Il Signore delle Tenebre guardò divertito i suoi due avversari, compiaciuto da come il suo piano stesse funzionando a maraviglia.
“Pugno rigenerante!” dichiarò Lucas sparando il proprio pugno sinistro come un proiettile sul nemico. Il sovrano dell’Oscuro Orizzonte spalancò le ali e si alzò in volo eludendo il colpo. “Prendi questo!” gli urlò Toby sparando un secondo getto d’acqua dal cannone. Il Signore delle Tenebre rispose sparando una fiammata che intercettò a metà strada l’attacco del Signore del Mare. I due colpi si dissolsero in vapore. Obscurio, a questo punto, fece apparire nelle sue mani due sfere violacee di pura energia oscura. “Attacco della notte!” dichiarò lanciando le suddette sui suoi avversari, che cercarono di difendersi. “Scudo marino!” esclamò Toby facendo apparire un disco azzurro che bloccò le due sfere, ma non ne bloccò del tutto la forza, che fu sufficiente a costringere il gormita del Bene ad indietreggiare.
Nel mentre, Lucas, approfittando della distrazione di Obscurio, aveva concentrato nuovamente l’attenzione su Neozon, cercando di colpirlo nuovamente. Purtroppo, però, venne interrotto da una vampata di fuoco sparata nella sua direzione. “Ma cosa…?!” esclamò, per poi notare come non lontano da lui vi fosse Grandalbero, Signore della Foresta Infuocata. Alla sua destra, inoltre, vi era Memeltor ed alla sua sinistra Fiammelicus. “Molto bene…” commentò con un ghigno il primo “Tutto sta andando come previsto…”.
 
“Gran brutta situazione…” commentò preoccupata Jessica, guardando con insistenza lo schermo del Keeper “Possiamo fare nulla?”. Concluse rivolgendosi a Razzle. “Temo di no…” rispose il dinosauro “Obscurio ha pianificato tutto molto bene… Non vedo possibili vie d’uscita…”.
 
Come a voler smentire quanto appena detto dalla lucertola, una luce dirompente apparve all’interno del Tempio della Vita, costringendo tutti a voltarsi, anche a costo di interrompere i combattimenti. Quando la luce si placò, tutti poterono vedere chiaramente, al centro della sala, il Sommo Luminescente. “Tu?!” esclamò adirato Obscurio “Cosa ci fai tu qui?!”. Per tutta risposta, il Signore della Luce colpì lo scudo invisibile che proteggeva Neozon col suo braccio tramutato in spada. La difesa si frantumò e lo stregone fu costretto ad interrompere le proprie formule. “Maledetto!” urlò il Signore delle Tenebre assalendo quello della Luce “Mi sei sempre trai piedi!”.
 
Nel preciso istante in cui il sovrano della Regione della Luce Bianca aveva interrotto l’incantesimo di Neozon, le fiamme che avvolgevano la Foresta Silente, nonché Lavion e Nick, avevano iniziato a spegnersi, rivelando degli alberi completamente intatti ed il Popolo della Foresta, i cui corpi, esattamente come gli arbusti, erano completamente indenni e non più in preda alle fiamme, come sino ad un attimo prima. Vedendo la cosa, il Signore della Terra commentò: “Beh! Buono a sapersi!”. Il Signore della Lava annuì, abbassando la sua chela e tirando un sospiro di sollievo.
 
Ciò fu visto da tutti al Tempio della Vita, compreso Obscurio, che stava fronteggiando la sua antica nemesi. “No!” strillò “Tutto il mio piano… Nullificato!”. Detto ciò si voltò a guardare negli occhi il Sommo Luminescente, per poi dare ordini ai suoi sottomessi: “Lui lasciatelo a me! Voi quattro pensate al Signore del Mare ed al Signore della Foresta!”. Neozon, Memeltor e Fiammelicus annuirono, mentre Grandalbero non mosse un muscolo come suo solito.
Lucas, intanto, stordito dalla luce rilasciata dal Sommo Luminescente, quando si vide arrivare addosso Grandalbero e Fiammelicus, non reagì minimamente, venendo colpito con violenza dal primo. Perse i sensi per qualche secondo. Quando riuscì a riaprire gli occhi, si trovava in mezzo ad una foresta silenziosa, senza neppure il suono delle cicale. Si guardò intorno e vide Grandalbero, il Signore della Foresta Infuocata davanti a lui. Non sapendo come reagire, il ragazzo si trovò impietrito. “Non devi preoccuparti…” disse l’altro con voce prossima al baritono, provando di non essere il fasullo gormita di Neozon, ma l’originale ed unico Grandalbero. “Non è ancora giunto il momento…” continuò, poi “Sono qui per aiutarti…”. Lucas, dopo un attimo di esitazione si inchinò, ma l’altro gli fece cenno di alzarsi. “Usa questo potere…” gli disse, facendo brillare l’amuleto all’altezza del cuore, sulla scura armatura del Signore della Foresta. “Non avere mai paura di essere quello che sei…” gli spiegò il gormita fiammeggiante “Semmai, abbi paura di quello che non sei…”. Detto questo, il paesaggio iniziò a dissolversi, mentre Lucas riapriva gli occhi, rendendosi conto di non aver mai lasciato effettivamente il Tempio della Vita.
Lo scenario che vide non fu dei migliori: credendo di averlo messo fuori combattimento, Grandalbero e Fiammelicus erano andati a dare man forte ad Obscurio, ancora impegnato nel combattimento contro il Sommo Luminescente. “Mi sembra il caso di usare il mio nuovo potere…” si disse il Signore della Foresta, facendo brillare di una luce gialla il suo amuleto, alla frase: “Antico Mimetismo!”.
 
“Profonda Bioluminescenza!” aveva, intanto, dichiarato Toby, colpendo col suo attacco Memeltor e mettendolo al tappeto. Però, il Signore del Mare era stato subito dopo attaccato da una sfera di energia gialla lanciata da Neozon. Il gormita ne era stato colpito in pieno e mandato contro un muro dell’edificio. “Tutto qui?” gli chiese ironicamente lo stregone “Mi sarei aspettato di meglio…”. Non fece in tempo a finire la frase che venne colpito da un pugno invisibile. “Ma che diamine?!” esclamò l’individuo guardandosi intorno senza capire chi o come lo avesse colpito. Sfruttando la distrazione del suo avversario, il Signore del Mare sparò un altro getto d’acqua dal suo braccio divenuto cannone, sempre dichiarando: “Acquablast!”. Si generò un tornado di acqua, che travolse in pieno Neozon e spedendolo contro una colonna del Tempio della Vita. Sconfitto, lo stregone schioccò le dita facendo scomparendo in una coltre di fumo grigio. Pur avendone approfittato, il ragazzo non aveva idea di cosa avesse distratto il suo nemico, fin tanto che non vide apparire il suo amico Lucas davanti a sé. “Ma come…?!” balbettò il Signore del Mare. “Ti spiegherò poi!” tagliò corto l’altro, per poi indicare il fasullo Grandalbero e Fiammelicus, impegnati ad attaccare il Sommo Luminescente. “Ho capito!” rispose l’altro, per poi porre la sua mano sull’amuleto azzurro sulla sua armatura. Similmente fece Lucas. Dichiararono, rispettivamente “Vortice marino!” e “Vortice di foglie!”. I due tornado si formarono in breve, per poi, fondersi in uno solo, che travolse sia il falso Signore della Foresta Infuocata che il gormita del Vulcano.
I due vennero sballottati e poi fatti scontrare violentemente contro una parete dell’edificio. “Ottimo!” esclamò Toby, battendo il cinque all’amico. Come avvenuto in precedenza con Armageddon e Nobilmantis, il fasullo Grandalbero si tramutò in uno spettro violaceo, per poi dissolversi nel nulla.
Anche il Sommo Luminescente stava avendo la meglio su Obscurio, ora rimasto solo. Resosi conto di ciò, il Signore delle Tenebre spalancò le ali e volò fuori dal Tempio della Vita, dichiarando adirato: “Non finisce qui!”.
 
Poco dopo, i quattro Signori della Natura si riunirono, si congedarono dal Sommo Luminescente e lo ringraziarono ulteriormente per averli aiutati. Poi, il quartetto tornò sulla Terra.
Stanchi per la missione i ragazzi si buttarono bruscamente sul divano, mentre Razzle tirava le somme: “Dunque, con Grandalbero fuori dai giochi, sono rimasti soltanto due gormiti al servizio di Neozon… Siamo a buon punto, direi…”. Jessica annuì. Toby, intanto, si era alzato per andare a prendere un bicchier d’acqua, ma lungo la strada per la cucina, era inciampato in un filo da pesca teso lungo il corridoio. “Ma che cosa…?!” esclamò, mentre Lavion commentava: “Te l’avevo detto che mi sarei vendicato…”. Il che generò risate collettive.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Piuttosto prevedibile il finale… In ogni caso, spero di esser riuscito a rendere l’effetto sorpresa con l’entrata in scena del Sommo Luminescente… Di fatto, questo credo che sia il capitolo con la maggior quantità di personaggi di tutta la storia.
Comunque, ringrazio Prilla per la sua recensione al precedente capitolo e Thanos 05 per la sua ulteriore recensione a quello ancor precedente…
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 19
*** Capitolo Diciannove ***


CAPITOLO DICIANNOVE
 
Neozon era adirato. Per la terza volta di fila, i Signori della Natura erano riusciti ad avere la meglio su di lui. Lo stregone si trovava in una stanza del Monte Vulcano, usata come quartier generale fino a quel momento. Fece scorrere un braccio lungo il mantello, con fare nervoso. Fu in quel momento che udì una gracchiante voce: “Non va bene come speravi, vero?”. “Neither…” constatò l’individuo “Non credevo che ti avrei risentito tanto presto…”. “Non indorare la pillola!” lo rimproverò la voce senza gola e senza una precisa provenienza “Sai bene quanto me che prima o poi dovrai scontrarti con l’Erede, chiunque esso sia…”. Neozon annuì, per poi controbattere: “Per quanto riguarda l’Erede ancora non so di preciso cosa fare, ma ho appena avuto un’idea per togliere di mezzo almeno uno dei Signori della Natura…”. Neither rispose: “Fossi in te mi guarderei le spalle… Non so per quanto tempo il Signore delle Tenebre si berrà la tua messinscena…”. “Di questo non c’è da preoccuparsi…” continuò tranquillamente lo stregone “Ho iniziato a disporre i pezzi sulla scacchiera… Quando tutto sarà al proprio posto, spazzerò via tutti gormiti, siano essi del Bene o del Male…”. Al che, scoppiò in una perfida risata.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, dopo una lunga quanto sfiancante ora di Educazione Fisica, Nick si accasciò esausto al suolo, negli spogliatoi. Il pavimento azzurro era in forte contrasto con la maglietta a maniche corte arancione che il ragazzino aveva indossato per l’ora di lezione. L’espressione sul volto del Signore della Terra non era certo fiera e sicura, ma mesta ed esausta.
La porta dello spogliatoio si aprì con rapidità, mentre Igor vi sporgeva il volto. “Ah! Eccoti!” esclamò vedendo Nick al suolo “Tuo fratello ti sta cercando…”. L’altro alzò a fatica un braccio per mostrare un pollice alzato in segno di assenso.
Dopo che Igor avesse richiuso la porta, il ragazzino disteso iniziò ad alzarsi. Però, in un momento di inspiegabile rapidità, l’espressione sfinita sul viso di Nicholas venne sostituita da una pronta e decisa, mentre egli prendeva il suo vestiario e fuoriusciva dallo spogliatoio.
Giunto all’esterno, senza motivi apparenti, riprese ad avere aspetto stanco ed incapace di qualunque azione. Raggiunse il fratello, che, insieme a Jessica, Lucas e Lavion, lo stava attendendo. “Alla buon ora!” esclamò Toby “Meglio tardi che mai, vero?”. Nick non lo considerò nemmeno. “Ti senti bene?” gli chiese, quindi, la ragazza. “Sono uno straccio…” ribatté a stento l’altro.
Il quintetto si avviò, quindi, verso casa Tripp. Lungo la strada, il minore dei fratelli non smise mai di stare gobbo. Però, all’improvviso, si sentì nuovamente in forze. Fu così che riprese una postura fiera ed aumentò notevolmente la lunghezza del passo. Notandolo, Lucas gli chiese: “Ehi, Nick! Sei rinato?”. L’altro lo guardò inspiegabilmente male, per poi chiedere: “Chi è Nick?”. La sua voce era più bassa rispetto al solito. “Come?!” esclamò Toby “Hai una crisi di personalità fratello?!”. “Io sono Nicholas!” ribadì con fierezza questi. Tutti si scambiarono sguardi perplessi, non capendo il motivo dello strano comportamento del loro amico. Lavion stava per chiedergli spiegazioni, quando egli ricadde su se stesso, tornando alla posizione ricurva che aveva prima. “Senti, Nicholas…” cominciò a parlare, quindi, il ragazzo vestito di rosso, venendo però interrotto dal suo amico, che gli chiese: “Chi è Nicholas? Io mi chiamo Nick…”. A tale ulteriore dichiarazione, gli altri quattro iniziarono a guardarsi straniti. “Forse so io il motivo!” esclamò una stridula voce, facendo sobbalzare tutti. “Razzle!” commentò Jessica, arrabbiata “Devi fare più attenzione!”. “Scusate…” rispose il dinosauro, che, a sua volta spaventato dalla reazione dei ragazzi, si era nascosto dietro le gambe di Lucas “Ma ho notizie sgradevoli…”.
 
Giunti al Tempio degli Elementi, i ragazzi diressero il loro sguardo allo schermo del Keeper, ove scorrevano le immagini di uno scontro tra due fazioni di gormiti della Terra. “Strano…” commentò Jessica “Chissà cosa gli è preso…”. “Penso ci sia lo zampino di Neozon in tutto questo…” spiegò il dinosauro, mentre Nick sembrava aver ripreso l’atteggiamento spavaldo, notabile dalla postura “Alcuni gormiti, capeggiati dal fasullo Antico Thorg, hanno deciso di muovere guerra agli altri popoli, ritenendo giunto il momento di vendicarsi per esser stati forzati a rifugiarsi in caverne tanto a lungo…”. “E gli altri?” chiese Lucas. “Non sono stati d’accordo…” continuò la lucertola “Questo ha generato una serie di scontri tra bellicosi e pacifisti…”. “E tutto questo cosa centrerebbe con Nick?” chiese quindi Toby. “Si può sapere chi è questo Nick?!” chiese Nicholas infastidito. “Ecco…” concluse Razzle “Credo che lo scontro all’interno del suo popolo si sia manifestato come scontro interno a lui…”. “Mi sembra ovvio che dobbiamo intervenire!” dichiarò prontamente Jessica, per poi posizionarsi dinanzi al proprio Occhio della Vita, così come gli altri. “Terra!” dichiarò Nick, tornato ad avere un aspetto esausto ed impotente. “Mare!” continuò il fratello, seguito da Lucas: “Foresta!”. “Vulcano!” fu poi la volta di Lavion. “Aria!” concluse la ragazza. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!” dissero poi all’unisono. La sedia fluttuante iniziò a ruotare a gran velocità, mentre Razzle dichiarava: “Ed il Keeper è…”. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo rassomigliante ad un albero disegnato senza staccare la matita dal foglio. “La Foresta!” concluse il dinosauro. “Bene!” commentò Lucas andandosi a sedere. Quindi, mosse le sue dita sulla tastiera di cristalli, facendo aprire un portale, nel quale saltarono gli altri.
 
Il quartetto atterrò nei pressi dei territori del Popolo della Terra, non vedendo nessuno intorno a loro, però. “Dunque…” spiegò Lucas, il cui volto apparve come al solito in una sorta di bolla a mezz’aria “Non dovreste essere lontani dal luogo della battaglia di prima…”. “Già!” ribatté Toby indicando un polverone in lontananza. “In questo caso…” commentò Jessica, attendendo un segnale di approvazione dal Keeper, che, una volta giunto, le fece dire, insieme agli altri: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il primo a tramutarsi fu il biondo, che, inglobato in una sfera del suo elemento, ne uscì sotto forma di gormita, dicendo: “Energia vitale dell’acqua!”. Fu poi la volta del fratello, che si tramutò in sassolini che andarono a comporre il robusto corpo del Signore della Terra, alla frase: “Forza dirompente della roccia!”. Successivamente, Lavion si trasformò in magma, per poi assumere le fittezze del Signore del Vulcano, dopo aver dichiarato: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica cambiò forma, divenendo Signora dell’Aria, dopo esser stata avvolta da una tempesta con tanto di fulmini, alla frase: “Infinita energia dei venti!”.
“Ottimo!” commentò il Signore del Mare, iniziando a correre verso il polverone, seguito a ruota dagli altri.
 
Giunti lì, i Signori della Natura vennero notati da una loro conoscenza: il Mangiaterra. Questi adocchiò il suo sovrano e gli corse incontro. “Grande Signore della Terra!” gli disse “Aiutatemi a convincere questi pazzi che la guerra non sia la soluzione!”. Nick ascoltò, per poi ribattere con fare stanco: “Non so… Sembrano numerosi… Non credo di riuscire a farmi ascoltare da tutti…”. Deluso dalla risposta del suo leader, il Mangiaterra stava per chiedere spiegazioni, ma venne interrotto da un’esplosione nei pressi del gruppo. Egli alzò lo sguardo, vedendo Devilfenix, Signore dei Fossili sovrastare la battaglia e lanciare Globi Energetici contro la fazione pacifista del popolo della Terra. “Ma cosa diamine significa?!” si chiese confuso. Jessica, al contrario, lanciò uno sguardo di sfida al nemico, per poi spalancare le ali e raggiungerlo, commentando: “Secondo round!”.
Toby stava per commentare a sua volta, ma venne interrotto da una voce a lui ben nota. “Signori della Natura…” aveva, difatti, commentato Neozon “Che piacere rivedervi…”. Egli si trovava non molto lontano dal gruppo di gormiti del Bene. Mentre parlava, era stato raggiunto da Magmion ed Antico Thorg, entrambi pronti a combattere. “OK…” commentò sarcasticamente il Signore del Mare “Ora sono ufficialmente preoccupato…”. Lavion attirò la sua attenzione, per poi dirgli: “Mi occuperò io di Neozon… Tu pensa a Magmion…”. Il leader ufficioso dei Signori della Natura annuì, per poi rispondere: “Cerchiamo di essere svelti… Non credo che Nick, in questo stato, abbia la ben che minima chance contro Antico Thorg…”. Il Signore del Vulcano annuì, per poi dirigere lo sguardo sui loro nemici.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ed ecco un nuovo capitolo! Dunque, ho veramente poco da dire, se non che spero di aver reso bene il momentaneo sdoppiamento della personalità di Nick/Nicholas. Detto questo… Il capitolo precedente non ha ricevuto recensioni, quindi ne deduco che non sia venuto particolarmente bene, quindi auguro a tutti i lettori che questo sia meglio.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 20
*** Capitolo Venti ***


CAPITOLO VENTI
 
Jessica stava inseguendo Devilfenix, sovrastando la calca di gormiti della Terra atti a colpirsi vicendevolmente. Il Signore dei Fossili era più veloce, ma per qualche motivo, sembrava non volare al massimo delle sue possibilità, mantenendo la distanza tra lui e la Signora dell’Aria costante. L’inseguimento proseguì a lungo, intervallato da Globi Energetici che sporadicamente il burattino di Neozon lanciava sulla sua avversaria, senza colpirla mai, grazie soprattutto alle sue pronte schivate. Dopo un po’, Jessica cercò di attaccare a sua volta, dichiarando: “Sfera di Energia!”. Tra le sue mani apparve una palla composta da pura energia, che la guerriera alata scagliò sul suo nemico. Questi non sembrò intenzionato ad eluderla. Anzi, se ne fece colpire in pieno, per poi accelerare il suo volo e sparire tra le nuvole. “Strano…” osservò la ragazza “Non capisco come mai si sia ritirato così presto…”. “Forse lo so io…” le rispose Lucas, il cui volto apparve affianco all’amica “Il suo obiettivo non era affrontarti, ma tenerti a sufficienza lontana dagli altri…”. Jessica, comprendendo di essere caduta in un tranello, si girò e volò a gran velocità verso ove si trovavano i suoi amici.
 
Intanto, Toby aveva ingaggiato un duro combattimento con Magmion. “Tentacoli degli Abissi!” aveva dichiarato il ragazzo, facendo muovere la sua capigliatura come i tentacoli di un polpo, andando ad afferrare la mazza chiodata che il Signore del Vulcano aveva al posto di un braccio. Però, questi, onde liberarsi della presa aveva fatto un movimento brusco e violento, facendo sbilanciare il Signore del Mare che dovette interrompere il suo attacco e fare un passo indietro. Approfittando di ciò, il Signore del Magma aveva urlato: “Getto Fiammeggiante!”. Dalla sua mano era partito un raggio di fuoco che aveva travolto Toby, costringendolo ad indietreggiare ancora. In questo scenario, Jessica subentrò dall’alto, colpendo Magmion con potenti folate, alla frase: “Energia del Vento!”. Il Signore del Vulcano fu costretto ad interrompere la sua offensiva al Signore del Mare, onde cercare di difendersi da quella subita. Cogliendo l’occasione al balzo, Toby fece brillare l’amuleto sulla sua armatura, mentre nelle sue mani appariva una bolla d’acqua brillante come i fondali marini. Mentre ciò avveniva, egli diceva: “Profonda Bioluminescenza!”. Quindi, scagliò essa contro Magmion, mettendolo al tappeto. Vedendo neutralizzato il nemico, Jessica planò ed atterrò vicino a Toby, cui disse scherzosamente: “Sei fortunato che sia passata di qui!”. L’altro scosse la testa, commentando: “Me la sarei cavata comunque…”. I due scoppiarono a ridere.
 
Nel mentre, Lavion, schivando una delle sfere gialle lanciate da Neozon, era riuscito a spostarsi di lato ed aveva fatto brillare a sua volta l’amuleto della sua armatura. Ciò fece apparire nella sua chela una sfera di fuoco e fiamme, mentre il gormita dichiarava: “Combustione Atomica!”. Ciò venne lanciato contro lo stregone che lo eluse per un pelo. Però, notando come Magmion fosse stato sconfitto e Jessica avesse fatto ritorno, Neozon preferì la ritirata. Come fatto in altre occasioni, lo stregone schioccò le dita, dissolvendosi in una coltre di fumo grigio. “Mah!” commentò Lavion “Non è da lui una ritirata così presto!”. “E non è il solo…” rispose Jessica “Anche Devilfenix non era in vena di combattere…”. “Tutto ciò è strano…” aggiunse Toby. “Un momento!” esclamò la Signora dell’Aria “Dov’è Nick?!”. I tre Signori della Natura si guardarono intorno, notando Mangiaterra al suolo. Corsero ad aiutarlo ad alzarsi. Quindi, il gormita disse loro: “Il Signore del Diamante… Era troppo forte… Ha catturato il Signore della Terra… Dovete aiutarlo…”. Dal balbettio alternato al rumoroso respiro affannato, i ragazzi compresero come il loro amico fosse caduto nelle mani dei loro nemici. Intanto, i due schieramenti di gormiti atti a combattersi fino ad un attimo prima, cessarono di farlo, mentre una delle due fazioni mostrava un’aria confusa e stordita. “Cosa è successo?” chiese Toby. “L’incantesimo di Neozon deve essersi spezzato…” spiegò Lucas, il cui volto apparve vicino ai suoi amici. “Accidenti!” esclamò Lavion “Siamo caduti diritti nella sua trappola! Ci ha distratti il tempo necessario per catturare Nick!”. “Non ti preoccupare…” gli rispose Jessica, che poi si rivolse al Keeper, chiedendogli: “Riesci a rintracciarlo?”. L’altro ribatté prontamente: “Già fatto! Si trova in una caverna non lontana da voi…”.
 
Nel mentre, il Signore della Terra riaprì gli occhi, chiusi a seguito di una forte carica dell’Antico Thorg. Si trovava in una profonda grotta, illuminata da pochi spiragli di luce provenienti dall’alto, che venivano riflessi da grandi gemme sparse lungo tutte le pareti rocciose. Si guardò intorno, notando la presenza del Signore del Diamante a sua volta. Non sapeva come reagire di preciso, ma l’altro fu più svelto. “Non ti preoccupare…” gli disse, dimostrando di essere l’autentico Antico Thorg “Non è ancora giunto il momento…”. Nick non seppe come rispondere e si limitò a fissare il gormita. “Oggi è un giorno importante per il mio popolo… O meglio, il tuo popolo…” continuò quindi il Signore del Diamante “In questo giorno, tu hai la possibilità di dimostrarti degno di esserne il sovrano… Ma per farlo, avrai bisogno di questo…”. Detto ciò, alzò le braccia, facendo brillare notevolmente l’amuleto sull’armatura di Nicholas. “Adesso vai!” gli intimò “Dimostra di esserti guadagnato il titolo che hai!”. Quindi, il Signore della Terra si svegliò dal sogno, trovandosi sempre all’interno di una grotta, seppur più buia di quella precedente, ma stavolta in compagnia dell’impostore Antico Thorg e Neozon. “Era ora che ti svegliassi…” commentò lo stregone. Nick fece per alzarsi, ma si trovò incatenato da violacee catene ad una parete rocciosa. “Lascia che ti illustri il mio piano…” continuò l’altro, divertito dallo stupore del Signore del Bene “Tanto per iniziare, non ha senso che tu cerchi di liberarti… Ho creato quelle catene appositamente perché fossero indistruttibili…“. Quindi, iniziò a camminare, proseguendo il monologo: “Quando i tuoi amici verranno a salvarti… Aspetterò che entrino nella caverna per liberarti, quindi ordinerò ad Antico Thorg di colpire con una sua carica la parete rocciosa… Tutto questo vi crollerà addosso…”. Per culminare, fissò negli occhi l’altro, cui disse: “Guarda il lato positivo… I vostri genitori non dovranno pensare ad una tomba, perché sarete già belli che sepolti…”.
 
Nicholas, travolto dalla furia incontenibile urlò contro Neozon, cercando invano di rompere le catene che lo bloccavano. Quindi, fermatosi a riflettere, si ricordò delle parole dell’Antico Thorg. Perciò, si concentrò, facendo brillare di una luce blu il suo amuleto, mentre diceva: “Vigore Muscoriano!”. La sua forza sembrò aumentare a dismisura, mentre il gormita spezzava con facilità le catene. “Cosa?!” esclamò Neozon “Ma è impossibile!”. Nick, quindi, si guardò intorno, rendendosi conto che, anche col Potere Atomico, non avrebbe potuto affrontare sia lo stregone che l’Antico Thorg fasullo. Quindi, ebbe un’idea. Colpì con un pugno una parete della grotta, facendola tremare per intero. Comprese le intenzioni del Signore della Terra, lo stregone si diede alla fuga, raggiungendo in tempo l’uscita alla caverna, prima di essere sommerso dal crollo di quest’ultima, sorte che spettò a Nicholas ed all’Antico Thorg.
Giunto all’esterno in tempo, Neozon guardò ciò che restava della caverna, commentando: “Non era così che me la ero immaginata… Ma poteva andare peggio!”. Detto ciò si voltò a guardare una sopraggiunta Jessica.
La Signora dell’Aria, difatti, era volata avanti rispetto ai suoi compagni, onde soccorrere nel minor tempo possibile il Signore della Terra. “Cosa hai fatto?” chiese la guerriera alata allo stregone. “Io non ho fatto niente…” rispose lui “Il vostro amico si è sacrificato per impedire che foste voi a farlo…”. “Come?!” esclamò la ragazza, guardando la grande mole di massi dinanzi a lei. Sfruttando la distrazione, Neozon fece apparire nelle sue mani una sfera gialla che scagliò contro Jessica. Lei fu sufficientemente svelta da eludere il colpo e contrattaccare, dichiarando: “Energia del Vento!”. Le forti folate generate travolsero lo stregone, che fu costretto a proteggersi con le braccia, evitando per poco che il mantello gli volasse via.
Quindi, vedendo come anche Toby e Lavion stessero per sopraggiungere, egli disse a Jessica: “Io e te ci rivedremo presto! Ma per ora mi ritiro!”. Detto ciò alzò un braccio al cielo, cosa apparentemente incomprensibile, se non fosse stato afferrato prontamente da Devilfenix, Signore dei Fossili, che volò via portando lo stregone con sé. Non avendo tempo per inseguirlo, la Signora dell’Aria corse verso i detriti, iniziando a scavare con foga, cercando Nick. Fece cenno a Toby e Lavion di fare altrettanto e così fu. Scavarono per qualche minuto, per poi udire un’esclamazione del Signore del Vulcano: “Ehi! Credo di averlo trovato!”. Gli altri due corsero da lui, aiutandolo a scavare più in profondità, ove trovarono un privo di sensi, ma indenne Nicholas. “Evviva!” esclamò Toby. “Per fortuna, è vivo…” commentò Jessica a sua volta.
 
Il quartetto, dopo aver fatto riprendere Nick con vari espedienti, fece ritorno sulla Terra. Qui, Razzle, con grande entusiasmo si complimentò con loro. “Avete fatto un eccellente lavoro!” esclamò. “Beh!” rispose Toby “Del resto cosa ti aspettavi… Sono sotto la guida di un abile condottiero…”. Concluse indicando se stesso col pollice destro, mentre Jessica lo bersagliava con un cuscino. La cosa generò risate collettive.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ed ecco il nuovo capitolo! Dunque, a breve (coi prossimi quattro capitoli) si concluderà la prima parte della storia… La seconda parte è ancora in fieri e dovrebbe comporsi di altri venti capitoli (avevo detto che sarebbe stata molto lunga come storia…). Detto ciò, ringrazio Prilla ed Illusory_paradise per le loro recensioni al precedente capitolo e Thanos 05 per quella al Capitolo Diciassette… Ci “vediamo” al prossimo!

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Capitolo 21
*** Capitolo Ventuno ***


CAPITOLO VENTUNO
 
Jessica stava dormendo tranquilla, in una notte che di tranquillo aveva ben poco. Vi erano tuoni e lampi atti ad alternarsi con elevata frequenza, mentre una fitta e pesante pioggia colpiva i tetti degli edifici. Fu questione di un attimo e quello che era un calmo riposo, si trasformò per la ragazza in un sonno agitato. Venne colta da un incubo.
Nel sogno, essa si vide tramutata in Signora dell’Aria, dichiarando: “Infinita energia dei venti!”. Quindi, affianco a lei apparvero Toby, Nick, Lucas e Lavion, tutti mutati in aspetto da gormita e pronti ad uno scontro non chiaro. Non vi era nulla intorno a loro, se non un fitto fumo grigio, ne quale brillavano come lanterne due luci rosse. Erano gli occhi del loro nemico. Il Signore della Foresta e quello della Terra si mossero per primi, cercando di avvicinarsi alla suddetta creatura. Però, vennero colpiti da due raggi grigi, che li spedirono al tappeto e li regredirono a forma umana. Il Signore del Vulcano fece un ulteriore tentativo, ma fu anch’egli colpito, steso e ritrasformato in ragazzo. Il Signore del Mare, inorridito da quanto aveva appena visto, dichiarò: “Profonda Bioluminescenza!”. Nelle sue mani apparve una bolla di acqua luminosa, che egli scagliò verso il fantomatico avversario. Però, l’attacco venne intercettato da un altro raggio grigio, che, al contrario del colpo di Toby, non si fermò all’impatto, ma progredì fino a colpire il leader dei Signori della Natura. Anche il Signore del Mare, quindi, cadde al suolo privo di sensi, tornando ad aver sembianze umane. Intanto, il fumo iniziò a diradarsi, permettendo a Jessica di vedere chi avesse davanti. Le apparve una mostruosa creatura, grande quanto gli Antichi Guardiani, ma diversa nell’aspetto da ognuno di loro. Si trovava in posizione quadrupedica, ma le zampe posteriori erano più grandi e forti di quelle anteriori, segno che avrebbe potuto alzarsi in posizione eretta in qualunque momento. Per il resto, il suo aspetto ricordava vagamente un serpente con le zampe. Il muso era appuntito e mostrava una grossa bocca con un’acuminata dentatura e due occhi rossi accesi come bracieri. Lungo tutto il corpo vi erano lame metalliche ricurve, come artigli al posto di peluria. Al suo fianco vi era Neozon in atteggiamento trionfale. “Finalmente!” esclamò lo stregone “La resa dei conti è giunta! L’Erede sta per cadere!”. Jessica si guardò intorno, cercando possibili soluzioni, ma non sapeva che fare. Scappando avrebbe abbandonato i suoi amici, ma sapeva di non avere possibilità contro la mostruosa creatura che aveva dinanzi. “Addio!” le urlò lo stregone, prima di far cenno al mostro di sparare dalla sua bocca un altro raggio grigio contro la Signora dell’Aria.
Si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno, rendendosi conto di aver sognato. Si passò la mano destra trai capelli biondi, sciolti dalla normale coda di cavallo che mostrava. Non era la prima volta che faceva un incubo, ma questo aveva qualcosa di diverso.
Come ogni volta che si fa un incubo, Jessica cercò intorno a sé qualcosa che la tranquillizzasse. Mosse le tende che coprivano la finestra. Guardò fuori, facendo scorrere lo sguardo sul cortile di casa, la cui erba ed il cui vialetto erano colpiti dalla pioggia. Quando i suoi occhi caddero sul limitare del cortile col marciapiede, vi vide qualcosa di davvero spaventoso: Neozon, lo stregone che oramai da un mese assillava lei ed i suoi amici, cercando di distruggerli, era in piedi davanti a casa sua e la guardava. Il viso non era visibile nel cappuccio, ma si intravedeva un sorriso compiaciuto. La ragazza rimase paralizzata, mentre l’individuo spariva nel nulla, accompagnato dalla luce di un lampo.
 
Per il resto della notte Jessica non chiuse occhio. Passò ogni singolo istante a rivivere quel momento, cercando di darsi una spiegazione logica. La mattina, uscì di casa in fretta e furia, facendo a stento colazione e corse a casa Tripp. Giunta lì suonò al campanello. Dopo un’attesa di una decina di secondi, un assonnato ed in pigiama Toby le aprì la porta, con un volto che voleva intendere: “Sai vero che è Domenica?!”. La ragazza, indifferente e non curante di ciò entrò con andatura svelta in casa del ragazzo, salutando con un gesto Nick e Lavion, seduti al tavolo a fare la prima colazione. “Siete soli?” chiese quindi al biondo, atto a sfregarsi gli occhi per avere un aspetto un po’ più presentabile, se non altro. “Sì.” rispose il fratello al suo posto “I nostri genitori hanno saputo di degli sconti al centro commerciale e vi ci sono volati…”. Jessica, più rilassata da tale nuova, si sedette tranquillamente sul divano di casa Tripp e passò in rassegna il ragazzo biondo che le era davanti, con l’espressione di chi cerca motivazioni. “Forse faresti meglio ad andare a vestirti…” gli suggerì Nicholas. “Vale anche per voi!” ribatté Toby.
Dopo che i tre ragazzi si fossero messi abiti più congeniali all’arrivo di un’ospite e dopo che anche Lucas avesse raggiunto il quartetto, Jessica spiegò quanto avvenuto quella notte, con minuzia di particolari. “Non sono più riuscita a dormire…” culminò il racconto “Continuo a rivedermi l’espressione compiaciuta di Neozon mentre tutti voi eravate al suolo privi di sensi…”. “Scusa…” la interruppe Nick “Mi ripeteresti quello che ti ha detto?”. “Ehm…” rispose la ragazza “Ha detto qualcosa del tipo: ‘finalmente l’Erede cadrà…’.”. “L’Erede?!” ripeté confuso Lavion “Se non sbaglio Neozon mi ha chiamato proprio così tempo fa…”. “Già…” rispose Lucas “Ma tutto ciò non ha alcun senso… Erede di cosa?!”. “E poi c’è un’altra cosa, forse ancor più inquietante di tutto il resto…” aggiunse Toby “Se Neozon si trovava davanti alla casa di Jessica, molto probabilmente sa che lei è la Signora dell’Aria…”. “Se così fosse…” tirò le somme il fratello “Vorrebbe dire che sa chi siamo…”. “Un momento!” esclamò il biondo “Ma come ha fatto a viaggiare da Gorm alla Terra?!”. “Forse ha più senso chiedersi il contrario…” rispose Jessica. Notando gli sguardi confusi degli altri quattro, la bionda spiegò: “Da quello che ci ha detto Razzle, il Vecchio Saggio è stato catturato da Obscurio.”. Gli altri annuirono. “Ma, a parte noi ed il Vecchio Saggio, nessun essere umano ha mai messo piede su Gorm…” continuò la ragazza “Quindi, è assai probabile che Neozon altri non sia che un umano proveniente dalla Terra come noi.”. “Mi sembra una teoria curiosa…” rispose Nicholas “Ma infondata… Non mi spiego come avrebbe fatto a venire a conoscenza dell’Isola, ad accedervi ed ad imparare cose su di essa che neppure Razzle conoscesse…”. “Avete ragione entrambi…” osservò Lavion “Ma, comunque stiano le cose, faremmo meglio ad andare su Gorm ed a rispedire Neozon e Devilfenix dalle tenebre da cui sono venuti!”. “Ci sto!” esclamò prontamente Toby. Anche gli altri tre annuirono, seppur con fare controllato.
 
Il quintetto corse al Tempio degli Elementi, ove entrarono, aspettandosi di venire accolti da Razzle. Invece, il dinosauro era immobile dinanzi allo schermo del Keeper, sul quale scorrevano immagini del Picco dell’Aquila. “Ehi!” esclamò Toby “Hai nulla da dirci?”. L’altro si voltò verso i ragazzi, trascinando la zampa destra, ma senza piegarla di un millimetro. “Stai bene?” gli chiese Jessica. “A parte per una zampa pietrificata? Sì, sto benissimo!” rispose sarcasticamente la lucertola, alludendo al suo arto posteriore. Con un misto di orrore e terrore, i ragazzi constatarono come la zampa del loro amico fosse effettivamente stata trasformata in pietra. “Oh! Per Magor!” esclamò Lavion “Cosa ti sta succedendo?!”. Razzle spiegò: “Deve essere per via di Devilfenix… Mi sta forzando a diventare il fossile che dovrei essere a quest’ora…”. “Come?!” esclamò inorridita Jessica “Non ti possono fare una cosa simile!”. “C’è di più…” diagnosticò Nick guardando l’arto del dinosauro “Non so come spiegarlo, ma è come se fosse un’infezione che si espande… Tra poche ore il corpo di Razzle potrebbe assumere tutto la stessa consistenza…”. “Ed è una cosa brutta?” chiese confuso Toby. “Sì!” gli rispose Lucas “Molto brutta!”. “Non lo permetteremo!” esclamò con uno sguardo sicuro Jessica, che si piazzò dinanzi al proprio Occhio della Vita, seguita a ruota dagli altri. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” proseguì il fratello. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. “Vulcano!” continuò Lavion. “Aria!” concluse la ragazza, per poi dire all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La sedia fluttuante iniziò a ruotare, mentre Razzle diceva: “E il Keeper è…”. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo rassomigliante una fiamma su sfondo rosso. “Il Vulcano!”. Gli sguardi di tutti andarono a posarsi su Lavion, che, però, aveva un’espressione rilassata. “Non preoccupatevi!” disse “Sono migliorato dall’ultima volta…”. Detto ciò, si sedette sulla sedia, tenendo un infastidito Razzle in mano. L’oggetto si alzò sino a permettergli di controllare i cristalli che componevano la tastiera. Dopo un pollice alzato da parte del loro amico, Toby, Nick, Lucas e Jessica saltarono nel portale, dichiarando: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il primo a mutare forma fu Toby, dopo esser stato inglobato in una sfera d’acqua, dichiarando: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi toccò a Lucas, che si tramutò in liane che andarono a comporre il suo corpo gormita, dicendo: “Eterno potere della foresta!”. Fu poi la volta di Nick, che trasformandosi in sassolini e poi nel Signore della Terra, dichiarò: “Forza dirompente della roccia!”. Infine, Jessica venne avvolta da potenti folate tempestose, mentre i fulmini tramutavano il suo corpo in quello della Signora dell’Aria, alla frase: “Infinita energia dei venti!”.
 
Il quartetto atterrò sopra una delle Fortezze Volanti, maestosi edifici sovrastanti il Picco dell’Aquila, il cui nome le definiva appieno. I ragazzi si guardarono intorno, non vedendo anima viva, a parte per due gormiti dell’Aria non lontani da loro. Il primo aveva tutto l’aspetto di un corvo date le piume ed il becco più scuri rispetto al resto del popolo, nonostante fosse anch’egli per la maggior parte azzurro. Era Vultur. Invece, l’altro, dall’aspetto ferito ed affaticato aveva piume chiare ed un becco blu. Era Pikaros.
Il duo vide avvicinarsi i Signori della Natura e si inchinarono in segno di rispetto. Jessica fece loro cenno di rialzarsi e poi chiese, notando l’espressione esausta di Pikaros ed una serie di cavità nel pavimento, causate da uno scontro violento: “Cosa è successo?”. “Obscurio…” rispose Vultur “Insieme ad una specie di stregone ci ha attaccati, poiché ci siamo rifiutati di giurare fedeltà a Devilfenix…”. “Sì…” commentò Toby “Conosciamo la specie di stregone…”. “Piuttosto…” chiese Nick “Dove si trova Devilfenix?”. “Alla Piana di Astreg…” rispose prontamente Pikaros. “Come mai?” chiese Lucas. “Per via della profezia…” spiegò l’altro “Anni or sono venne predetto che un giorno Devilfenix sarebbe tornato e sarebbe spettato al nuovo Signore dell’Aria affrontarlo per proteggere il suo popolo…”. “Quindi…” tirò le somme Jessica “Devilfenix si aspetta che io vada alla Piana di Astreg a sfidarlo?”. “Esattamente…” rispose Vultur “Il resto del popolo è già lì… Noi ci siamo offerti di proteggere le Fortezze Volanti da eventuali attacchi…”.
La Signora dell’Aria guardò il cielo, per poi rivolgersi ai suoi amici: “Io vado ad Astreg e mi occupo di Devilfenix… Voi tre restate qui ed aiutateli a proteggere le Fortezze Volanti!”. Toby aveva evidente intenzione di contraddire, ma prima che potesse farlo, la sua amica era già volata via.
“Jessica!” le urlò guardandola allontanarsi “Non andare!”. Mentre ciò avveniva, Nick si rivolse ai due gormiti dell’Aria: “Dobbiamo restare pronti… Obscurio potrebbe tornare da un momento all’altro!”. Non fece in tempo a dir altro che un’esplosione si abbatté nei loro pressi. “Parli del diavolo…” commentò il Signore del Mare. I cinque gormiti alzarono lo sguardo, solo per vedere Cerberion, il mostruoso destriero del Signore delle Tenebre. Esso era una crudele creatura a due teste, interamente nera e viola lungo il corpo e con quattro occhi che ne mostravano l’indole malvagia. Esso era cavalcato da Obscurio e Magmion. Proprio quest’ultimo scese dall’Antico Guardiano con un balzo, atterrando vicino ai Signori della Natura. Dopo breve, Obscurio fece altrettanto, mentre Cerberion, senza apparente motivazione, si dileguò nell’aria. “Bene… Bene…” commentò il Signore delle Tenebre “Mi sa proprio che avrò l’occasione di vendicarmi per tutte le volte che avete mandato in fumo i miei piani!”. Intanto, da una leggera coltre di nebbia, Neozon apparve, aggiungendosi alla festa. “Ridi poco!” rispose il leader ufficioso dei Signori della Natura “Siete comunque in minoranza numerica!”. “Sei sicuro?” gli chiese quindi il sovrano dell’Oscuro Orizzonte. Per avvalorare la tesi di questi, una ventina di combattenti infuocati apparve nella nebbia come aveva appena fatto lo stregone. “Ma perché non sto mai zitto?” si chiese sconsolato Toby.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Oh oh… I Signori della Natura non sono proprio messi benissimo… Nel prossimo capitolo li vedremo alle prese con Obscurio, Magmion e Neozon, mentre Jessica e Devilfenix si affronteranno in un duello senza esclusione di colpi… Beh! A questo punto ringrazio Illusory_paradise per la sua recensione al precedente capitolo e Thanos 05 per quella al Capitolo Diciotto. Alla prossima!

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Capitolo 22
*** Capitolo Ventidue ***


CAPITOLO VENTIDUE
 
Jessica volò a gran velocità sopra le vallate di Gorm. La ragazza sapeva bene come il destino di Razzle dipendesse da lei soltanto, ma aveva voluto proteggere Toby andando da sola. “Se venissi sconfitta, non ci sarebbe pietà per me od i miei amici…” pensò “Ma, anche se vincessi, non credo che Neozon avrebbe lasciato qualcosa di simile al caso… Di sicuro ha un piano di riserva qualora avessi la meglio su Devilfenix… Ecco perché non posso coinvolgere gli altri, soprattutto Toby.”.
Dopo un po’ giunse alla Piana di Astreg, ove lei ed i suoi amici si erano scontrati con lo stregone ed i suoi burattini tempo prima. Dove tutto era iniziato, tutto avrebbe avuto fine. Sparsi lungo il bordo dell’antica arena od atti a sorvolarla, vi erano gormiti dell’Aria. Jessica atterrò, invece, esattamente al centro di essa, a pochi metri di distanza da Devilfenix. Questi, era già pronto a combattere e l’arrivo dell’avversaria non fu altro che il segnale che stava attendendo. Tutti i presenti atterrarono, chi con fare spaventato, chi tranquillo, chi pessimista, chi ottimista, chi convinto e chi indeciso. Rimase in aria soltanto Falcosilente, che pose il suo braccio destro trai due contendenti, per poi alzarlo con fare secco, dando segnale d’inizio al combattimento.
Lavion guardava innervosito la scena sullo schermo del Keeper, con al suo fianco Razzle, del cui corpo si erano pietrificate già entrambe le zampe posteriori e la punta della coda. “Speriamo bene…” commentò il dinosauro.
 
Intanto, sulle Fortezze Volanti, Toby aveva ingaggiato un violento scontro con Neozon, privo di alcuna esclusione di colpi. Lo stregone, impugnando saldamente nella mano destra il bastoncino infuocato sottratto al Popolo della Foresta, lo utilizzava per sparare getti infuocati sul suo avversario che rispondeva prontamente. “Acquablast!” esclamò il Signore del Mare, tramutando il suo braccio in un cannone, dal quale sparò un getto d’acqua sul suo nemico. Questi cercò di contrastarlo con delle fiammate, ottenendo di generare una fitta nebbia di vapore trai due. Incapace di vedere il suo avversario, coperto dalla coltre, Toby saltò sopra di essa, contando di coglierlo impreparato. Per sua sfortuna, così non fu. Al contrario, la sua mano, ora tramutata in chela alla frase “Antica chela degli abissi!”, si affondò nel pavimento, praticandovi due cavità, ma non si avvicinò neppure al nemico, svanito nel nulla. “Ma che diamine?!” commentò il leader dei Signori della Natura, cercando lo stregone con lo sguardo.
 
Nel frattempo, Nick era riuscito a mettere al tappeto quattro combattenti infuocati con pugni forti e decisi. Però, all’improvviso, si trovò davanti Magmion. Quest’ultimo non sarebbe certo stato un avversario facile quali i suoi tirapiedi, quindi, il Signore della Terra passò in rassegna il campo di battaglia, assicurandosi di non poter ricevere attacchi a sorpresa durante il suo scontro col Signore del Vulcano. Assicuratosi di ciò, il ragazzo dichiarò: “Tormenta di rocce!”. Tanti sassolini appuntiti vennero sparati a gran velocità su Magmion che usò il braccio destro per difendersi, anche se mostrando segni di dolore. Quindi, il Signore del Magma affondò le sue unghie nel terreno, per poi dire: “Magma massimo!”. Dal punto in cui il Signore del Vulcano aveva affondato i suoi artigli, il pavimento della Fortezza Volante iniziò a sciogliersi, lasciando il posto a letale roccia fusa bollente, dal quale Nicholas si allontanò con ampie falcate. Quindi, prese sufficienti distanze, si rivolse al suo avversario, che, intanto aveva cessato il suo attacco: “Non sai fare di meglio?”.
 
Intanto, Lucas aveva avuto la meglio su altri tre combattenti infuocati, ma era stato colpito alle spalle da altri due. Questi stavano per attaccarlo ancora, ma vennero fermati da un ordine di Obscurio: “Fermi! Lasciatelo a me!”. I due guerrieri del Vulcano si allontanarono, andando ad unirsi ad un piccolo gruppetto atto ad attaccare Pikaros, che, insieme a Vultur, ne stava tenendo impegnati la maggioranza. “Dunque…” commentò il Signore delle Tenebre, dando a quello della Foresta il tempo per riprendersi dal precedente colpo subito “Immagino tu sia pronto a morire…”. Detto ciò, Obscurio strinse un pugno, intanto avvolto da energia oscura, che si trasformò nella tristemente celebre mazza chiodata. Al che, lanciò la sfera contro Lucas, mentre una catena la manteneva collegata al suo braccio. Il Signore della Foresta eluse per poco l’offensiva. Purtroppo per lui, il ragazzo, schivando la mazza ferrata, si spostò di lato, ritrovandosi, poi, con le spalle rivolte al baratro. “Molto bene…” commentò il sovrano della Tana dello Sconforto “A quanto pare è giunta la fine per te…”.
 
Intanto, alla Piana di Astreg, il combattimento tra Jessica e Devilfenix era iniziato e tendeva a favore del Signore dei Fossili. Prendendo di mira l’avversaria con molti Globi Energetici, difatti, stava riuscendo ad impedirle di contrattaccare. Consapevole di ciò, la guerriera alata cercò in ogni modo di eludere le offensive del nemico, volando intorno alle pareti dell’arena. “Sfera di Energia!” dichiarò, poi, la ragazza, scagliando una palla di pura energia formatasi nelle sue mani. L’attacco venne schivato dal nemico alzandosi in volo. Quindi, il Signore dei Fossili fece partire dai suoi occhi due raggi rossi, che colpirono Jessica e la fecero cadere al suolo. La Signora dell’Aria si rialzò a fatica, per poi vedersi arrivare addosso il suo avversario, che la prese per la gola tenendola di poco staccata da terra. Devilfenix, convinto di avere la vittoria in pugno, quindi, fece illuminare i suoi occhi di rosso, preparandosi a colpire definitivamente la ragazza ponendo fine allo scontro.
“No!” urlò Lavion dalla postazione del Keeper “Jessica!”. Razzle, invece, dal corpo oramai interamente pietrificato, a parte per la testa, aveva un’espressione rassegnata e dispiaciuta più che preoccupata, inusuale per il dinosauro.
Però, la Signora dell’Aria, tutt’altro che sconfitta, un istante prima che il nemico la colpisse, fece brillare l’amuleto rosa che la sua armatura aveva all’altezza del cuore, dicendo: “Vortice dei venti!”. Si generò un tornado che travolse Devilfenix, costringendolo a mollare la presa. Quindi, Jessica, sfruttando la distrazione del Signore dei Fossili nel resistere all’attacco, lo colpì con un’altra offensiva: “Energia del vento!”. Potenti folate colpirono l’avversario e, sommatesi al tornado, lo fecero schiantare con violenza contro una parete della Piana di Astreg. Si generò un polverone, dal quale emerse uno spettro violaceo che si dissolse nel nulla. Quando il popolo dell’Aria vide ciò, si rese conto di come Jessica avesse vinto. Tutti scoppiarono negli applausi e nella gioia per la sconfitta di Devilfenix.
Anche Razzle guarì completamente da quanto lo affliggesse, riprendendo a muoversi completamente. Contento, il dinosauro saltò sulla spalla di Lavion e gli disse: “Non sono mai stato così felice di poter camminare!”.
 
Intanto, però, alle Fortezze Volanti, la situazione non era ottimale per i Signori della Natura. Toby era ancora impegnato nel suo combattimento con Neozon, che, però, si dileguava nel nulla ogni qual volta il Signore del Mare stesse per avere la meglio, per poi attaccarlo alle spalle. Stufo della faccenda, il ragazzo esclamò: “Non hai proprio il coraggio di affrontarmi lealmente!”. Quindi, quando lo stregone gli apparve davanti, continuò: “Avrei dovuto immaginarlo che fossi un codardo! Solamente un codardo attacca una ragazza addormentata!”. “Lo vedo…” commentò lo stregone, quindi, muovendosi verso destra. “Che cosa vedi?!” chiese infastidito Toby. “Ci tieni a lei…” rispose Neozon. “Che intendi?!” esclamò il ragazzo, sentendosi colpito in pieno. “Sai bene cosa intendo… Toby.” rispose l’altro, facendo raggelare il sangue al suo avversario. “Come fai a sapere il mio nome?!” chiese spaventato. Neozon, per tutta risposta sollevò il cappuccio mostrando il suo volto. “Tu…?!” balbettò inorridito il Signore del Mare. “Sì. Io!” rispose Igor con un sorriso agghiacciante, mentre il suo nemico, paralizzato dalla scena lo fissava negli occhi.
Quindi, udendo il verso di un rapace in lontananza, colui che fino a poco prima si faceva chiamare Neozon, commentò: “Il Popolo dell’Aria sta tornando… Penso sia ora di andare!”. Schioccò le dita, per poi sparire in una coltre di fumo, come tutti combattenti di fuoco, lasciando un inorridito Toby in mezzo alla Fortezza Volante.
Anche Obscurio e Magmion, udendo l’arrivo del Popolo dell’Aria, si diedero alla fuga in groppa a Cerberion, tornato intanto, proclamando un loro ritorno.
 
Quando Jessica tornò, i quattro Signori della Natura tornarono a casa insieme. Tutti erano contenti che anche Devilfenix fosse stato sconfitto, tranne Toby. Il biondo non sorrise nemmeno una volta in tutta la serata, passando tutto il tempo a rimuginare su quanto visto a Gorm, che aveva preferito non rivelare agli altri. “Beh!” commentò Jessica, avviandosi verso la porta di casa Tripp “Credo che tornerò a casa…”. “Ti accompagno!” ribatté prontamente il ragazzo. “Non ti preoccupare…” disse lei “Non serve…”. “Sì.” rispose lui, seguendola all’esterno “Serve.”.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Colpo di scena? Non credo… Però, avviso i lettori: sapere quale sia il vero nome di Neozon, non significa sapere chi sia… Mi spiego: Igor è Neozon, ma ci sono ancora svariate cose che non si sanno su di lui ed il suo obiettivo… Vi lascio con questi ed altri dubbi… Al prossimo capitolo!

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Capitolo 23
*** Capitolo Ventitre ***


CAPITOLO VENTITRE
 
Igor era sulla cima di una sporgenza nei territori del Vulcano. Sotto di essa vi era un grande fiume di lava bollente. Egli aveva addosso il mantello di Neozon, ma non ne portava il cappuccio. Le sue braccia erano rivolte al cielo, ove si stavano formando nubi grigie avvolte da fulmini. Ciò roteava burrascosamente intorno ad un presunto occhio del ciclone, in realtà composto dai cinque talismani che erano stati sottratti ai vari popoli. Contento dell’operato, Igor commentò in preda alle risate: “Finalmente! Tutti i pezzi sono al loro posto! Tra poco, Gorm cadrà!”.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, Jessica stava camminando verso casa, dopo il termine delle ore di lezione a scuola. A sua completa insaputa, un ragazzino biondo con una maglietta blu scura con strisce arancio le era alle costole. Toby, per tutta la giornata, non le aveva tolto gli occhi di dosso per un singolo istante. La aveva seguita come un falco insegue la sua preda. Avrebbe continuato a pedinarla sino al suo giungere a casa, ma non poté farlo poiché venne interrotto da veruno che gli pose una mano sulla spalla onde attirarne l’attenzione. Tanto era concentrato sul controllare la ragazza, che un gesto all’apparenza normale ed amichevole lo fece sobbalzare più di quanto non potesse fare un’entrata in scena di Razzle. Si voltò bruscamente, trovandosi davanti a Nick, Lucas e Lavion. “Ragazzi…” commentò regolarizzando il respiro “Cosa… Cosa ci fate qui?”. “Sarebbe più lecito chiedersi cosa ci faccia tu qui?” gli rispose con una domanda il fratello. “Ecco…” balbettò nel panico Toby “Faccio due passi…”. Gli altri tre lo guardarono male, volendo fargli intendere di non essere tonti a tal punto. “Vogliamo la verità…” ribatté Nicholas. “La verità?” chiese il biondo. “Sì.” continuò Lucas “Ci siamo accorti che è tutto il giorno che segui Jessica… Si può sapere cosa ti preoccupa tanto?”. Il ragazzo abbassò lo sguardo sentendosi scoperto. “Igor…?” gli chiese Lavion, dimostrando di aver capito Toby più di quanto gli altri non immaginassero. “Sì… Igor.” rispose il biondo “Ma non come immaginate voi…”. “Allora spiegaci…” lo spronò Nick. “Ecco…” balbettò il fratello “Non so bene come dirvelo… Ma, dovete sapere che Igor è Neozon!”. Gli altri alzarono un sopracciglio. “Dovete credermi… L’ultima volta che siamo stati a Gorm mi ha chiamato per nome e poi mi ha mostrato il suo volto!” spiegò Tobias. “Lavion…” chiese Lucas “Tu eri il Keeper… Hai notato nulla?”. “Ecco…” rispose il ragazzo “A dire il vero, ero impegnato a controllare la situazione alla Piana di Astreg… Non ho visto nulla di quanto accaduto sulle Fortezze Volanti.”. “Fidatevi di me!” ribatté Toby “Non avrei motivo per mentirvi!”. “Se quello che dici fosse vero…” tirò le somme Nick “Non soltanto Jessica, ma tutti noi saremmo in grave pericolo… Igor deve averci studiato nei minimi particolari… Ci ha controllati come un falco…”. “Quindi, che facciamo?” chiese Lavion. “Prima di tutto, ne parliamo con Jessica!” rispose Nicholas “Non possiamo tenerla all’oscuro di tutto… E poi è la sola capace di ideare un piano per uscire da questo guaio…”. “Guaio che è più grosso di quanto possiate immaginare!” commentò una stridula voce, che fece sobbalzare tutti. “Razzle!” esclamò Lucas “Sempre la stessa storia!”. “Non è il momento di lamentarsi…” rispose il dinosauro “Ci sono problemi a Gorm…”. “Che tipo di problemi?” chiese delucidazioni Nick. “Problemi che non si risolvono parlando!” ribatté seccata la lucertola “Chiamate Jessica e raggiungetemi al Tempio degli Elementi!”. “OK…” rispose Toby, avvaiandosi verso ove aveva visto andare la ragazza prima, seguito dagli altri.
 
Il quintetto, poi, corse a casa Tripp, ove entrò di soppiatto nello sgabuzzino, accedendo poi al Tempio degli Elementi, ove gli attendeva Razzle. Giunti lì, diressero i loro sguardi sullo schermo del Keeper, notando immagini della Foresta Silente colpita da una grande quantità di fulmini e lampi, provenienti da nubi nere come la pece. “Ma quella è…” balbettò Nick. “Sì.” rispose Razzle “La Nera Tempesta…”. “Cosa sta succedendo?” chiese Toby “Non sembra la solita Nera Tempesta…”. “Non lo so…” spiegò rassegnato il dinosauro “Qualcosa la ha potenziata a tal punto da renderla un’arma inarrestabile… Se non la fermaste ora, potrebbe essere la fine di Gorm…”. “Cosa?!” chiese paralizzata Jessica. “Ora andate!” esclamò Razzle, ordinando ai ragazzi di porsi dinanzi al proprio Occhio della Vita. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” dichiarò il fratello. “Foresta!” continuò Lucas. “Vulcano!” fu poi la volta di Lavion. “Aria!” culminò la ragazza. Quindi, i cinque dissero all’unisono: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. Intanto, la sedia fluttuante aveva iniziato a ruotare a gran velocità, mentre Razzle diceva: “E il Keeper prescelto è…”. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo azzurro con disegnate sopra delle onde. “Il Mare!” culminò il dinosauro, per poi guardare Toby, così come tutti. Una leggera smorfia di disapprovazione si dipinse sul volto del ragazzo, che avrebbe preferito dirigersi sull’isola per proteggere Jessica e chiudere il conto con Igor. In ogni caso, si sedette al suo posto e fece cenno agli altri di essere pronto. Quindi, il quartetto restante saltò nel portale, dichiarando all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il primo a mutare aspetto fu Lucas, mentre diceva: “Eterno potere della foresta!”. Fu poi la volta di Nick, che esclamò: “Forza dirompente della roccia!”. Poi toccò a Lavion, che nel mentre disse: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica, cambiando aspetto dichiarò: “Infinita energia dei venti!”.
 
Il gruppetto atterrò nel pieno della Foresta Silente. Intorno a loro, gormiti della Foresta correvano in ogni dove, terrorizzati dalla tetra coltre di nubi che copriva il cielo e dalla quale partivano fulmini che davano fuoco agli alberi. Lo scenario avrebbe ricordato un qualunque film apocalittico, se non fosse stato per il fatto che i ragazzi vi erano dentro. “Cosa facciamo?” chiese sforzandosi di restare calmo Lavion. “Prima di tutto, allontaniamo i gormiti della Foresta dalla zona…” propose Nick “Non lontane da qui ci sono le Gallerie di Roccia… Potremmo portarli lì…”. “A quale scopo?” commentò Jessica, senza distogliere lo sguardo dalla Nera Tempesta “Hai sentito Razzle? Bisogna fermare il temporale o spazzerà via tutta l’Isola…”. Un sibilante vento iniziò a soffiare, segno i ragazzi sarebbero presto stati nell’occhio del ciclone. “E come intendi fare?!” esclamò il Signore della Terra “Non possiamo distruggere un uragano!”. “No!” rispose la Signora dell’Aria, spalancando le ali “Ma io posso trasportarlo altrove!”. “Non farlo!” esclamò Toby, il cui volto apparve in una bolla affianco ai suoi amici. “Non ho scelta!” ribatté prontamente Jessica spiccando il volo. I ragazzi la videro allontanarsi, volando verso il cuore pulsante della Nera Tempesta. “Toby!” lo richiamò il fratello “Trasferisci tutta l’energia dei nostri Occhi della Vita a quello di Jessica! Potrebbe essere la sola speranza che abbiamo!”. Purtroppo, non fece in tempo a finire la frase che una fiammata si abbatté presso i Signori della Natura. Questi guardarono da dove essa era venuta, notando Obscurio, Magmion e Neozon a pochi metri da loro. L’ultimo si tolse il cappuccio, mostrando il suo volto a tutti i presenti. “Igor!” esclamò Lucas “Quindi Toby ci aveva detto la verità!”. “Non che questo cambi qualcosa…” spiegò lo stregone “Il vostro amato amico ora è tra due fuochi… Se concentrasse l’energia degli Occhi della Vita su Jessica, voi tre rimarreste privi di poteri e non sareste che pulci da schiacciare… E la Signora dell’Aria verrebbe dopo di voi! Se ivece decidesse di non fare nulla, la sua amata amica sarebbe travolta dalla Nera Tempesta…”. Quindi, fece un passo avanti, affiancandosi ad Obscurio, per poi dire: “Qualsiasi cosa faccia, voi perderete! Game over! Ho vinto io!”. Un tuono si affiancò alle parole di Igor, rendendole ancora più terrificanti.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Momento ricco di tensione, non trovate? Toby si trova ad un bivio molto difficile: scegliere. Da una parte ci sono suo fratello e due suoi carissimi amici, ma dall’altra c’è Jessica, la ragazza da lui amata… Il prossimo capitolo chiuderà la prima parte della storia, quindi non resta che aspettare…
Ringrazio Thanos 05 per la sua recensione… Inoltre, posso dire che spero che questo capitolo ottenga qualche recensione in più rispetto all’ultimo… Mi servirebbe per farmi un’idea di come strutturare la seconda parte… Soltanto per dirne una: dato il successo (attenzione allo SPOILER) che ha riscosso la doppia personalità di Nick/Nicholas, ho deciso di farla riapparire nella seconda parte… Insomma, le recensioni mi servirebbero a questo… Comunque, al prossimo capitolo!

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Capitolo 24
*** Capitolo Ventiquattro ***


CAPITOLO VENTIQUATTRO
 
Jessica volò a gran velocità sino alle nubi cupe della Nera Tempesta. Quindi, pose i palmi delle sue mani verso queste, per poi chiudere gli occhi onde concentrarsi quanto più possibile. Portentose folate di vento iniziarono a formarsi, mentre potenti correnti soffiavano verso il Grande Mare di Gorm, cercando di spingervi l’uragano. Però, per quanto ciò fosse lodevole, non era comunque sufficiente a spostare un fenomeno atmosferico quale la Nera Tempesta, che arrestò il suo moto verso l’entroterra, ma non arretrò neppure. “Devo farcela…” si disse la Signora dell’Aria, chiudendo leggermente le dita al palmo delle mani, in segno di fatica.
 
Intanto, al suolo, Nick aveva promesso al fratello che avrebbero sconfitto nel minor tempo possibile i loro avversari, così che egli potesse poi trasferire l’energia a Jessica. Il primo scontro che andò delineandosi fu tra Lucas e Magmion. Il Signore della Foresta cercò di sfruttare l’ambiente in cui si trovava per aver la meglio, facendo muovere liane e radici onde paralizzare il nemico. Purtroppo, però, la forza fisica del Signore del Vulcano era superiore alle aspettative. Egli riuscì a liberarsi da ogni arbusto che lo ostacolasse. “Pugno rigenerante!” dichiarò Lucas, sparando a tutti gli effetti il suo pugno destro sul Signore del Magma. “Non credere che basti così poco!” esclamò il suddetto, difendendosi con un braccio. Intanto, però, Lucas aveva dichiarato: “Antico mimetismo!”. Egli scomparve del tutto dalla vista di Magmion che si guardò intorno confuso, fin tanto che il suo avversario non riapparve proprio davanti a lui. Il Signore della Foresta esclamò: “Vortice di foglie!”. Così facendo, fece muovere un tornado verde dal suo amuleto al nemico, che ne fu travolto e spedito al tappeto.
 
Nel frattempo, Lavion, con fare impulsivo si era gettato sud Obscurio. Il Signore delle Tenebre, però, attendendosi qualcosa di simile, rispose sparando una fiammata dalle sue mani. Pur essendo, teoricamente, il Signore del Vulcano, immune al fuoco, egli sentì dolore per quell’offensiva e fu costretto ad indietreggiare di svariati passi onde riorganizzarsi. Nick, onde supportare il suo amico, dichiarò: “Tormenta di rocce!”. Tanti sassolini appuntiti vennero sparati sul sovrano dell’Oscuro Orizzonte. Questi, spalancò le ali e si alzò in volo schivandoli. Quindi, Obscurio esclamò: “Attacco della notte!”. Nelle sue mani si formarono due sfere di energia oscura, che il Signore delle Tenebre scagliò sui suoi nemici, che le elusero, ma furono travolti dall’impatto di esse col suolo. Sia Nick che Lavion finirono al tappeto. I due Signori della Natura stavano per rialzarsi, quando una dirompente luce apparve dinanzi ai loro occhi. “Tu?!” esclamò il Signore delle Tenebre. “Sì. Io.” rispose pacatamente il Sommo Luminescente, apparso insieme alla luce. “Ottimo!” commentò con un cinico sorriso Obscurio “Così potrò liberarmi anche di te!”. “Non è il momento.” lo richiamò il Signore della Luce, indicando con la mano destra il cielo, ove Jessica lottava con tutte le sue forze contro la Nera Tempesta. “Lo stregone ti ha ingannato.” spiegò il sovrano della Regione della Luce Bianca “Se la Nera Tempesta, potenziata dal suo incantesimo, si abbattesse sull’isola, non vi sarebbe scampo per Terra, Mare, Aria, Foresta o Vulcano. Ne saremmo spazzati via tutti… E questo include anche te…”. Il Signore delle Tenebre fece una smorfia infuriata, mentre spostava rapidamente lo sguardo dalle nubi tetre ad Igor. “La scelta è tua…” culminò il Sommo Luminescente “Preferisci Gorm distrutta od in pace… Già una volta ci siamo alleati per salvarla… Ti chiedo di aiutarmi anche stavolta…”. Obscurio annuì, anche se riluttante, per poi puntare un pugno verso Igor. Ne fece partire una fiammata, che il ragazzo eluse per poco. Quindi, si dissolse in una coltre di fumo grigio, come già aveva fatto altre volte. “Maledetto!” urlò il Signore delle Tenebre “Non avrò pace finché non avrò la tua testa!”. “A questo dovrai pensare dopo…” gli spiegò il Sommo Luminescente “Perché ora, la sola speranza per tutta Gorm è la Signora dell’Aria…”. “Ed io cosa ho a che vedere con lei?” chiese l’altro. “Molto semplice…” spiegò il Signore della Luce “Tu hai già in passato concesso poteri ad un Signore dell’Aria…”. Nella mente di Obscurio si palesò il ricordo di lui che potenziava Devilfenix in vista di quella che sarebbe poi stata chiamata Battaglia dei Giganti. “Molto bene…” annuì il Signore delle Tenebre “Dovrei riuscire a concederle il Potere Atomico dell’Aria…”. Detto ciò, si alzò in volo, concentrando la sua energia nell’Oscuro Orizzonte. Mentre avveniva ciò, il suo corpo veniva avvolto da un velo verde di puro potere. Quindi, dalle corna dorate di Obscurio, partì un raggio che si diresse verso le nubi e impattò con Jessica.
 
La ragazza, ancora impegnata a cercare di controllare la Nera Tempesta, si sentì più forte che mai. Diresse uno sguardo verso terra, ove vide il Sommo Luminescente ed Obscurio in atteggiamento trionfante. Senza riuscire a capire tutto appieno, la Signora dell’Aria fu sollevata di sentirsi meglio e ne approfittò per volare con fare deciso verso l’occhio del ciclone. “Che cosa vuole fare?!” chiese Lavion confuso. “Non lo so…” rispose Toby “Ma una cosa è certa… Ha bisogno di più energia…”. Detto ciò, il Keeper socchiuse gli occhi ed arrogò la fronte per lo sforzo, mentre muoveva i cristalli della sua tastiera. Gli Occhi della Vita di Terra, Foresta e Vulcano iniziarono a perdere luminosità, che in compenso veniva acquisita da quello dell’Aria. Questo fece sentire Jessica ancora più in forze, mentre dando fondo alle sue energie attraversava volando la Nera Tempesta, cercando di giungervi al centro. “Non mi arrenderò…” si disse, per poi far brillare il suo amuleto rosa, alla frase: “Magica Leggerezza!”. Senza spiegazioni, la Signora dell’Aria si sentì più leggera di una piuma e più veloce di un lampo. Con questa nuova sensazione, la guerriera alata volò fino all’occhio del ciclone, composto dai cinque amuleti: il metallo di Armageddon, la piuma fossilizzata di Devilfenix, il ghiaccio di Nobilmantis, il diamante dell’Antico Thorg ed il legno in fiamme di Grandalbero.
Da terra, il Sommo Luminescente ed Obscurio guardavano la scena speranzosi. Anche Nick, Lucas e Lavion, tornati ad avere aspetto umano a causa del trasferimento del loro potere a Jessica, non distolsero lo sguardo dalla Nera Tempesta. Per pochi istanti, non si udì nulla. Poi, dal lato opposto dell’uragano, Jessica riemerse in volo a gran velocità. “Wow!” esclamò Toby, notando come la Nera Tempesta stesse progressivamente perdendo potere, per poi tornare al suo normale aspetto e, guidata dai venti, allontanarsi da Gorm. La Signora dell’Aria, intanto, atterrò trionfante presso i suoi amici. Aveva in mano i cinque talismani. “Ma questi sono…?!” commentò confuso Lavion. “Già!” rispose Jessica “Qualcosa mi dice che Neozon dovrà fare senza i suoi amuleti per un po’…”. “Ottimo!” ribatté col suo tono pacato il Signore della Luce “Inoltre, ancora una volta Gorm si è salvata dalla totale distruzione…”. “Bene…” commentò Lucas, indicando i talismani “Ma cosa facciamo con quelli?”. “Li porterò nella Regione della Luce Bianca.” rispose il Sommo Luminescente “Lì saranno al sicuro…”. “Al sicuro?!” esclamò Obscurio “Mai!”. Al che, afferrò con decisione la piuma fossilizzata di Devilfenix e si innalzò in volo sopra i ragazzi dicendo loro: “Non crederete che vi lasci una vittoria totale! Sentirete presto parlare di me! E la prossima volta che ci vedremo, vi distruggerò, Signori della Natura!”. Quindi, volò via verso il Monte Vulcano portando il talismano con sé. “Accidenti!” esclamò Nick.
 
Nonostante quel piccolo imprevisto, i ragazzi poterono tornare a casa tranquilli. Fatto ciò, Toby convinse suo fratello ed i suoi amici a non dire a Jessica la verità su Igor, credendo che tenerla all’oscuro fosse il solo modo per proteggerla. Dopodichè ognuno tornò a casa sua, tranquillamente, anche se consapevolmente che Gorm avesse ancora bisogno di loro.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
E con questo capitolo si chiude la prima parte della storia… Non so quando inizierò a pubblicare la seconda… Probabilmente aspetterò la fine del periodo di fuoco di verifiche ed interrogazioni varie ed eventuali… Diciamo che entro due settimane dovrei pubblicare il venticinquesimo capitolo, col quale avrà inizio la seconda parte della storia… Ad allora!
Inoltre, ringrazio illusory_paradise per la sua recensione al precedente capitolo…
…Ma forse c’è qualcuno che ha ancora qualcosa da ridire su quanto in atto:

 
Igor, nel cuore della notte, camminava tranquillo alla base del Picco dell’Aquila. “Stolti Signori della Natura…” commentò fa sé e sé “Credono di aver vinto la guerra… Hanno soltanto vinto una battaglia! A breve tornerò! Quando lo farò, tutta Gorm cadrà! Nemmeno l’Erede potrà salvarla! Così, finalmente, il mio popolo potrà tornare e regnare sulla terra di coloro che li hanno banditi!”. Quindi, guardò la luna piena in cielo, mentre riprendeva il soliloquio ad un elevato tono di voce: “Gormiti del Chaos! Preparatevi! Il vostro sovrano sta per riscattarvi!”.

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Capitolo 25
*** Capitolo Venticinque ***


CAPITOLO VENTICINQUE
 
Obscurio era seduto in trono, all’interno del Monte Vulcano. Inginocchiati ai suoi piedi vi erano Magmion, Armageddon ed Orrore Profondo, tre dei quattro Signori del Vulcano. “Ci avete chiamato?” chiese il primo con tono sommesso. “Sì…” rispose il Signore delle Tenebre, passandosi tra le dita la piuma fossilizzata che aveva precedentemente rubato ai Signori del Bene “Vi ho convocati perché ho un piano per eliminare definitivamente i Signori della Natura… Con loro fuori dai giochi… Niente ci impedirà di piegare Gorm al nostro volere…”. “Ma…” ribatté con una punta di umiltà Armageddon, un mostruoso essere privo di volto, munito soltanto di una gigantesca mascella ed una altrettanto imponente mandibola, del medesimo color rosso “Come potremmo farcela? Sono riusciti a sconfiggere anche Magor…”. Obscurio rispose con un cinico sorriso, tipico di chi ha fatto convergere la conversazione dove voleva. “Dovete sapere…” spiegò il sovrano della Tana dello Sconforto “Che il potente Magor potrà anche essere stato sconfitto… Ma la sua essenza è indistruttibile ed eternamente legata al Monte Vulcano… Purtroppo, però, per liberarla servirebbe un incantesimo molto potente…”. “Un incantesimo molto potente?” chiese confuso Orrore Profondo, una creatura spaventosa, munita di ali scheletriche ed un volto rassomigliante un teschio. “Esattamente… Ecco perché ho bisogno che interrompiate le ostilità contro i popoli del Bene!” rispose Obscurio, scioccando tutti. “C’è una valida motivazione…” spiegò il Signore delle Tenebre “I Signori della Natura saranno troppo impegnati per dare la caccia allo stregone umano per ricordarsi di noi… Li attaccheremo al momento giusto… Aspettate un mio ordine… Quando vi dirò di agire, dovrete portarmi Lavion…”. Quindi, aggiunse: “Vivo… Mi serve vivo ed in forze…”.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, due ragazzi stavano camminando a breve distanza. Igor si muoveva a passo spedito verso la scuola, mentre, non lontano da lui ambulava Toby. Il biondo allungò l’andatura e raggiunse l’altro, cui disse: “Dammi una valida ragione per non colpirti con un sasso e farla finita!”. Il tono era stranamente serio ed impassibile, davvero inusuale per il maggiore dei fratelli Tripp. “Ti trovo nervoso… C’è un qualche motivo?” chiese l’altro con tono sarcastico. “Non tergiversare…” gli rispose Nick, sopraggiunto intanto, insieme a Lucas e Lavion “Dicci cosa vuoi!”. “Oh!” commentò Igor “Vi state veramente impegnando a tenermi d’occhio!”. “Fuori il rospo!” gli intimò Lavion. “Come volete…” ribatté l’altro, col tono tipico di chi è rimasto annoiato dalla piega presa dalle cose “Diciamo che non siete i soli ad aver ricevuto una missione… L’unica differenza è che la vostra missione è proteggere i gormiti… La mia è distruggerli!”. Culminò con una punta di cinismo che generò disgusto negli ascoltatori. “Ma, adesso lasciate che sia io a fare una domanda a voi…” continuò “Come mai siete solamente in quattro… Non avrete tenuto Jessica all’oscuro di tutto…?”. Toby abbassò lo sguardo, mostrando di essere stato colpito in un nervo scoperto. “Ehi! Cosa sta succedendo?!” chiese una voce femminile. Tutti si voltarono verso la direzione dalla quale erano venuti i prescelti precedentemente e videro Jessica ferma ed atta a guardarli con espressione infastidita. “Allora mi rispondete?!” esclamò con tono autoritario. “Niente di che…” si affrettò a controbattere Toby, riacquisendo la sua espressione tipica infantile “Stavamo solo discutendo di…”. Si bloccò, non riuscendo ad inventarsi in tempo una storia credibile. “Insetti!” sillabò Igor, completando la frase al posto del biondo. “Sì!” continuò questi “Insetti! Esattamente!”. “Già…” aggiunse il moro “Mi aveva appena parlato della sua aracnofobia…”. Dopo una scena a dir poco paradossale, i sei ragazzi ripresero a camminare verso la loro scuola.
 
Quel pomeriggio, Jessica, Nick, Lucas, Toby e Lavion si ritrovarono a casa Tripp per ripassare gli argomenti svolti in classe e fare i compiti assieme. “Non mi fraintendere…” commentò a bassa voce Nicholas alzando lo sguardo dal libro di testo “Ma credo che dovresti dirle la verità…”. Si rivolgeva al fratello. “Quale parte della verità?!” ribatté con un tono leggermente maggiore questi, attirando l’attenzione degli altri tre, che, però, non potevano certo comprendere quanto si stessero dicendo, né lo avrebbero potuto indovinare. “Dovrei dirle che il ragazzo che le fa la corte è in realtà un pazzo che cerca di ucciderci quasi ogni volta che andiamo a Gorm?!” continuò Toby “Oppure dovrei dirle che lo odio più perché potrebbe conquistarla che perché potrebbe uccidermi?!”. “Scusate… Posso intromettermi?” chiese una vocina stridula che fece sobbalzare tutti. “Razzle!” esclamò Lavion, rivolgendosi al dinosauro, intanto, caduto dal tavolo su cui era salito, per lo spavento. “Ci sono guai a Gorm?” chiese con più calma Lucas. “Già…” ammise la lucertola “Ma farei prima a mostrarvelo che a spiegarvelo!”. Detto ciò, fece strada ai ragazzi che entrarono nel Tempio degli Elementi, non visti dai signori Tripp, atti a disquisire su di un libro di cucina che la donna aveva comprato per il marito, che aveva ritenuto un’offesa ed una prova di assenza di fiducia.
 
Entrati nel Tempio degli Elementi, i ragazzi mossero rapidamente lo sguardo sullo schermo del Keeper, ove comparivano immagini di Neozon, seguito da alcuni gormiti dell’Aria e della Foresta, che come ipnotizzati. “Prevedo guai…” constatò Nick, per poi disporsi dinanzi al proprio Occhio della Vita ed iniziare a pronunciare le varie formule: “Terra!”. “Mare!” continuò, poi, Toby. “Foresta!” proseguì Lucas, seguito da Lavion, che dichiarò: “Vulcano!”. “Aria!” culminò Jessica. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!” proclamarono, quindi, all’unisono. La sedia fluttuante iniziò a ruotare a gran velocità, mentre Razzle diceva: “E il Keeper prescelto è…”. “La Foresta!” finì la frase quando l’oggetto si fosse fermato e dietro di esso fosse apparso un simbolo rassomigliante un albero stilizzato. Gli sguardi conversero su Wanson, che si posizionò dove di dovere e mosse i cristalli facendo aprire il portale per Gorm. “Non preoccupatevi.” rassicurò gli amici “Siete in buone mani!”. Gli altri annuirono per poi saltare nel portale.
 
Il quartetto atterrò nei pressi di un territorio boschivo, nel mezzo di una radura. A non molti metri da loro, Neozon camminava seguito da alcuni gormiti dell’Aria e della Foresta. Sfruttando l’erba alta che li separava dallo stregone, Jessica, Nick, Lavion e Toby non erano stati avvistati. “Molto bene…” sussurrò il minore dei fratelli Tripp, acquattandosi come gli altri “Ci occorre un piano… Cerchiamo di sfruttare l’elemento sorpresa…”. Purtroppo, però, Toby era stato di tutt’altro avviso. Corse a gran velocità verso Neozon, che gli era voltato di spalle, urlando: “Igor!”. Con un placcaggio, il ragazzo cercò di atterrare il nemico, ma finì rapidamente al suolo, mentre ciò che aveva attraversato come un fantasma si dissolveva nel nulla. Ciò che avevano visto dallo schermo del Keeper non era altro se non un’illusione. Gli altri tre raggiunsero il leader ufficioso del gruppo, mentre anche i presunti gormiti dell’Aria e della Foresta scomparivano nel nulla, rivelando di essere un’illusione a loro volta. “Qui c’è puzza di guaio…” commentò Lavion nervoso. “Puoi dirlo forte…” ragionò Jessica, guardandosi intorno nervosa “Questa è una trappola bella e buona…”.
 

ANGOLO DELL’AUTORE
Chiedo umilmente perdono per il tempo impiegato… Purtroppo ho avuto molto da studiare ed altrettanti problemi con Internet in questi giorni, ma adesso posso decisamente dire tutto concluso (almeno per un po’)… Dunque, circa questo capitolo ho poco da dire se non che spero sia gradito. Il prossimo sarà più incentrato su Jessica e vedremo l’effettivo piano di Igor.
Ringrazio Illusory_paradise per la sua recensione al precedente capitolo!
Alla prossima!

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Capitolo 26
*** Capitolo Ventisei ***


CAPITOLO VENTISEI
 
I quattro ragazzi mossero rapidamente lo sguardo intorno a loro, mentre l’alta erba della radura veniva mossa dal vento. “Ho una buona notizia…” disse loro Lucas, il cui volto apparve come di consueto in una bolla fluttuante “Siete soli nella zona…”. Il quartetto si rilassò. “Strano…” commentò Toby “Da Neozon mi sarei aspettato qualcosa di meglio congegnato…”. “A proposito di Neozon…” osservò Jessica “Perché prima mentre lo aggredivi urlavi ‘Igor’?”. “No!” si affrettò a rispondere lui “Non ho detto ‘Igor’… Ho detto ‘Ih Oh’!”. Mentre parlava alzava lentamente un braccio come a mimare un grido di incoraggiamento. Lo sguardo della ragazza, però, gli fece intendere di non essere riuscito nel suo intento. “OK…” commentò rassegnato il ragazzo “Vuoi la verità?”. Jessica lo guardò storto, mentre Nick e Lavion iniziavano a temere per come sarebbero andate a finire le cose. “La verità…” balbettò il maggiore dei fratelli Tripp “La verità è che Igor è Neozon…”. “Andiamo!” esclamò lei “Non ti aspetterai che creda ad una sciocchezza simile!”. Quindi mosse il suo sguardo a cercare quelli degli altri due, che non trovò poiché essi non smisero di guardare in basso. Il sorriso rilassato di Jessica lasciò presto il posto ad una smorfia preoccupata. “Voi lo sapevate?” chiese a bassa voce. Non ricevendo risposte alzò il tono e quasi urlò: “Voi tutti lo sapevate e non mi avete detto niente?!”. Neppure codesta volta ebbe ribattuta. “Bene!” esclamò “Allora non ho nulla a che vedere con voi!”. Detto ciò corse via, inoltrandosi nella foresta non lontana. “Jessica…” cercò di fermarla Toby “Aspetta…”. Vedendo come la sua amica non accennasse a fermarsi, il ragazzino non tentò nuovamente di scusarsi, sentendosi colpevole oltre ogni dire.
“Che scena toccante!” esclamò una voce familiare ai Signori della Natura. “Igor!” ribatté irato Tobias. Il loro nemico era in piedi su una roccia non lontana da loro. Non portava il cappuccio ed il volto era chiaramente visibile. “Sono commosso…” continuò questi, balzando giù ed avvicinandosi ai ragazzi. “Non ci fai paura!” gli disse Lavion. “Già…” aggiunse Nick “Forse puoi tenere a bada uno di noi… Ma non hai speranze se ti attacchiamo tutti insieme…”. “Giusto…” concluse il leader del gruppo “Non sono un genio della Matematica… Ma sono in grado di capire che noi siamo in tre e tu sei solo!”. Quindi, dopo uno sguardo di assenso ricevuto dai suoi amici, proclamò all’unisono con loro: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il corpo di Tobias fu inglobato in una sfera d’acqua, dalla quale emerse mutato in Signore del Mare, alla frase: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Nick, tramutatosi in sassolini, assunse l’aspetto del Signore della Terra, dichiarando: “Forza dirompente della roccia!”. Infine, Lavion, proclamando “Forza distruttiva della lava!” mutò aspetto, divenendo il temuto Signore del Vulcano. Dinanzi a tutto ciò, Igor non si scompose minimamente, anzi, sembrò soddisfatto dell’operato dei suoi avversari. “Molto bene…” disse loro applaudendo “Avete appena fatto il primo passo verso la vostra totale distruzione!”. Toby lo guardò storto, preparandosi a colpirlo. “Conoscete la Polvere delle Sirene?” chiese loro, aprendo un’ampolla che aveva estratto dalle trame del mantello. Era piccola e di vetro. Al suo interno vi era una polverina azzurra. Igor scagliò l’ampolla al suolo, ai piedi dei Signori della Natura, in maniera tale che la polvere sollevatasi venisse prontamente respirata dai ragazzi. “Si tratta di una delle più potenti forme di ipnosi…” spiegò intanto, mentre i suoi nemici restavano immobili “Ha pressoché nessun punto debole… Tranne per il fatto che funziona soltanto sugli individui di sesso maschile… Ecco perché la chiamano Polvere delle Sirene!”. Quindi guardò Toby negli occhi, mentre diceva: “Non avrei potuto usarla se Jessica fosse stata nelle vicinanze… Per questo mi sei stato davvero molto utile…”. Concluse con una punta di cinismo: “Se non la avessi fatta correre via… A questo punto sareste tutti sani e salvi…”. Poi, guardò nella direzione verso la quale la ragazza aveva ambulato:  “Ora… Per concludere il mio piano: sarete proprio voi tre ad andare a prenderla e portarla a me!”. I tre Signori della Natura, senza accenni di esitazione iniziarono a correre in quella stessa direzione, tra le risate di Igor.
“Oh! Caspita!” esclamò Lucas dalla sua postazione “Devo avvisare Jessica e trovare al più presto una cura per la Polvere delle Sirene…”.
 
Intanto, la ragazza aveva cessato di correre e si era seduta su di una roccia. La sua mente era bombardata da molteplici pensieri: “Forse Neozon è davvero Igor… O forse no… In entrambi i casi, Toby mi ha mentito… Perché mai farebbe una cosa del genere?! Se anche Igor fosse veramente Neozon, perché tenermi all’oscuro?! E se, invece, non lo fosse, perché farmi credere il contrario?!”. Le sue riflessioni furono interrotte dall’arrivo di un gormita a lei ben noto. Il potentissimo Sommo Luminescente era apparso dal nulla e le era dinanzi. La ragazza impiegò qualche secondo a rendersi conto di essere al cospetto del Signore della Luce, ma non appena se accorse, si inginocchiò. “Signora dell’Aria…” le disse lui facendole cenno di alzarsi “Non è il momento per fermarsi a riflettere sul passato…”. Quindi, pose la sua mano destra sul capo della fanciulla dicendole: “Tutti commettiamo errori… Ma è sufficiente questo a decidere le sorti di un intero mondo…”. Le sibilline parole del sovrano della mistica Regione della Luce Bianca lasciarono confusa Jessica, che non disse nulla, ma si limitò a guardare il Sommo Luminescente con aria di chi attende ulteriori nuove. “I tuoi amici sono stati catturati dallo stregone…” spiegò il Signore della Luce “Controlla le loro menti con la Polvere delle Sirene, un antico sortilegio… L’unica cura da esso è un bacio… Un bacio dal vero amore… Se anche solo uno di loro venisse liberato dall’incantesimo, lo sarebbero anche gli altri…”. “Un po’ fiabesco…” si lasciò scappare a voce alta Jessica, ma il Sommo Luminescente era già scomparso.
 
“Jessica!” esclamò Lucas, il cui volto apparve alle spalle della ragazza “Devi scappare! Igor controlla le menti di Toby, Nick e Lavion e li ha aizzati contro di te! Ha usato…”. Non fece in tempo a finire la frase che la bionda lo fece al suo posto: “La Polvere delle Sirene…?”. “Come lo sai?” chiese confuso il ragazzo. “Ti spiegherò poi…” tagliò corto lei. “Va bene…” continuò lui “Comunque, fai come ti dico: trasformati e vola il più lontano possibile! Non potranno seguirti in aria! Aspetta finché non trovo un antidoto!”. “Forse ne ho uno…” rispose trionfante lei “Un bacio dal vero amore…”. “Un po’ fiabesco…” osservò Lucas. “Lo ho pensato anch’io…” ribatté lei “In ogni caso non ho ancora capito come fare a far innamorare uno di quei tre di una ragazza e far sì che si bacino…”. Lo sguardo di Wanson si fece divertito, ma, non ricevendo assenso dalla ragazza, egli disse: “Andiamo! Non puoi non essertene accorta!”. Di punto in bianco, nella mente di Jessica si palesarono tutti i momenti trascorsi con Toby, da quando erano bambini a quella stessa mattinata. Ogni gesto del ragazzo aveva lo scopo di proteggerla. Si era sempre sentito in dovere di farlo. “Toby…” disse fra sé e sé, mentre una lacrima solcava i dolci lineamenti del suo viso.
 
Purtroppo, però, il momento durò poco, poiché nell’arco di pochi istanti alcuni alberi caddero al suolo ed apparve il Signore della Terra. Questi, con rapidità innaturale sollevò una zolla di terreno e la lanciò contro la ragazza. Jessica, per proteggersi balzò dietro alla roccia sulla quale si era seduta prima. Purtroppo per lei, in un battibaleno si ritrovò il Signore del Mare dinanzi. Questi la prese per la gola e la sollevò dal suolo. Negli occhi di Toby non vi era nulla: né una parvenza di dolore né di soddisfazione. Era completamente soggiogato da Neozon. Jessica, per liberarsi dalla presa si dimenò e riuscì a colpire il volto del Signore della Natura con un calcio abbastanza forte da fargli mollare la presa. Anche se ancora dolorante, la ragazza fu sufficientemente celere da allontanarsi prima di essere catturata nuovamente. “Non posso affrontarli in questo stato…” si disse, notando di essere ancora umana. Quindi, dopo un segnale positivo dal Keeper, Jessica dichiarò: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformami in Signore della Natura! Ora!”. Dopo esser stata avvolta da venti di tempesta, la ragazza ne uscì mutata in Signora dell’Aria, alla frase: “Infinita energia dei venti!”. “Molto bene…” commentò quindi alzandosi in volo. Lavion, sopraggiunto intanto, si scagliò su di lei ponendo la sua chela in avanti, ma la ragazza fu più svelta ed eluse l’offensiva.
“Molto interessante…” commentò cinicamente la voce di Igor. Jessica mosse rapidamente lo sguardo intorno a sé, finché non riuscì a vedere chiaramente l’individuo. Vedere come effettivamente Igor fosse Neozon, poiché indossava il suo mantello, non fu un dolore per Jessica, che, al contrario, fu più motivata dal sapere che Toby non le avesse mentito. “Sembri cavartela abbastanza bene se ordino ai tuoi amici di attaccarti…” osservò Igor, intanto “Ma cosa faresti se dicessi loro di attaccarsi l’un l’altro?!”. Un sorriso crudele si dipinse sul volto del ragazzo, mentre Nick sollevava una seconda zolla di terreno e la lanciava contro suo fratello, che, al contrario, restava immobile. “Toby!” urlò Jessica.
 
La Signora dell’Aria si scagliò come un fulmine sulla traiettoria dell’attacco del Signore della Terra. Cercò vanamente di usare le sue ali come scudo, ma fu travolta dalla zolla di terreno. Anche Toby ne fu colpito ed i due furono sbalzati indietro fino ad andare a sbattere contro dei possenti alberi pochi metri più indietro. Anche se mostrando dolore, i due Signori della Natura si rialzarono. Il Signore del Mare agguantò saldamente la Signora dell’Aria per la gola. Lei, d’altro canto, aveva le ali troppo doloranti per innalzarsi nuovamente in volo. “Dunque è così che andrà a finire…” commentò cinicamente Igor guardando la scena. “Hai dimenticato una cosa…” gli fece notare Jessica, liberandosi dalla presa dell’altro ed afferrandolo saldamente per le spalle “Che a judo, tra me e Toby, vinco sempre io!”. Quindi, con un fluido ed elegante movimento, fece come per atterrare il Signore del Mare, ma arrestò la sua caduta. Quindi, la Signora dell’Aria pose la sua mano sinistra sotto il capo dell’avversario, mentre con la destra  bloccava il suo arto con cui cercava di attaccarla. Poi, Jessica pose le sue labbra su quelle di Toby.
 
Non sono in grado di descrivere le emozioni che i due ragazzi provarono, poiché non esistono termini in tutto il vocabolario per spiegare la gioia del bacio del vero amore. Posso, però, spiegare cosa avvenne subito dopo.
 
Toby, Nick e Lavion sembrarono riprendere controllo delle loro azioni, ma, dopo breve, svennero e si accasciarono al suolo. Jessica, d’altro canto, esausta per lo scontro, si sedette pesantemente al suolo a sua volta, contemplando il Signore del Mare, privo di sensi. “Sei stata incredibile!” sillabò Razzle, che, sulla spalla di Lucas, era apparso nella bolla. “Grazie…” disse con voce stanca la ragazza “Ma sappiate che non ho intenzione di rifarlo…”. “Oh! Di questo puoi stare certa!” esclamò Igor, avvicinandosi alla Signora dell’Aria “Perché non ci sarà una prossima volta!”. Quindi, estrasse le braccia dal mantello, mentre intorno alle sue mani si formavano delle sfere di energia gialla. “Sarebbe stato divertente guardare i grandi Signori della Natura annientarsi l’un l’altro…” commentò “Ma se vuoi che una cosa sia fatta bene…”. Detto ciò si scagliò su Jessica. Lanciò ambedue le sfere di energia sulla ragazza, che, però, rotolandosi di lato le schivò. “Non puoi volare!” disse contento Neozon “E non puoi nasconderti! Sei spacciata!”. Jessica si alzò a fatica e dichiarò: “Vortice dei venti!”. Pose quindi la mano sinistra sull’amuleto rosa della sua armatura mentre un potentissimo tornado travolgeva Igor. Questi, ripresosi dall’attacco, vide lo sguardo determinato sul viso della Signora dell’Aria ed optò per la ritirata. Schioccò le dita e scomparve in una coltre di fumo, come già fatto altre volte.
 
Tornati sulla Terra, Toby, Nick e Lavion ripresero conoscenza ma senza la più pallida idea di cosa fosse successo dopo il loro incontro con Igor. “Gli abbiamo fatto capire chi comanda, vero?” chiese Lavion a Lucas. “Certo…” rispose sarcasticamente questi “Lo ha proprio capito!”. Intanto, Toby si avvicinò a Jessica, che, esausta per la sfiancante battaglia, si era distesa sul divano di casa Tripp senza proferire parola. “Non sei ancora arrabbiata con me?” le chiese. Lei lo guardò prima male, per poi sorridergli: “Ma certo che no… Lo hai fatto per proteggermi… Ma ti avviso che so difendermi anche da sola!”. “Non ne dubito…” ribatté Toby con un leggero sorriso complice, che lasciò la ragazza confusa. “Che abbia dei ricordi di quanto avvenuto?” si chiese.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ecco il ventiseiesimo capitolo! Questa storia inizia a diventare complicata… Mi spiace per chi sperava in un po’ di romanticismo in più… Ma prometto che questo non sarà l’unico bacio tra Toby e Jessica e chissà che la prossima volta lui non sia cosciente… Più che altro, ho utilizzato questo capitolo per dare un momento di eroismo individuale a Jessica…
Detto ciò. Ringrazio Illusory_paradise per la sua recensione.
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 27
*** Capitolo Ventisette ***


CAPITOLO VENTISETTE
 
Igor stava camminando sull’unica spiaggia di tutta Gorm. Non pareva aver fretta, anzi, ambulava con estrema calma, mentre il suo mantello sollevava un po’ di sabbia dove era passato, cancellandone le impronte. Così aveva fatto quando si era impossessato dell’amuleto del Mare, onde evitare che i Signori della Natura notassero le sue orme oltre a quelle del robot. “Dunque… Hai un piano?” chiese una gracchiante voce alle sua spalle. “Neither… Non dirmi che…?” commentò lui voltandosi. Si trovò dinanzi ad uno strano essere, mai visto su Gorm. Il suo corpo aveva forma umana, ma era ricoperto di squame grigie in ogni suo punto. Le squame si scurivano via vai che si avvicinavano al volto, che rassomigliava quello di una persona, anche se la pelle era di un rettile grigio. Le mani avevano tre dita ed un pollice. I piedi, invece, rammentavano le zampe di un alligatore. Infine, aveva una lunga coda da rettile, che culminava a forma di tridente. “Sì! Sono riuscito ad accedere a Gorm…” rispose questi, aggiungendo, poi: “Finalmente!”. Quindi, dopo essersi guardato intorno chiese ad Igor: “Hai trovato l’Erede?”. “Certo…” rispose questi “La ho trovata… Si tratta della Signora dell’Aria!”. “Logico!” commentò Neither “Il Popolo dell’Aria è il solo ad aver combattuto da entrambe le parti in contemporanea! Cosa hai intenzione di fare?”. “Come Signori della Natura, lei ed i suoi amici non hanno punti deboli…” spiegò colui che si era fatto chiamare Neozon “Ma come esseri umani sono estremamente vulnerabili…”. “Ti ascolto…” disse il mostruoso essere apparso. “Come avevo sospettato, il più grande punto debole dei Signori della Natura è rappresentato dalla loro umanità…” continuò Igor “Al contrario di voi, gormiti del Chaos, i gormiti di Gorm hanno degli ideali in cui credere…”. “Anche il Male?” chiese incuriosito l’altro. “Certamente!” rispose lo stregone “Sembrerà un gioco di parole, ma anche nei gormiti del Male c’è del Bene… Come se un tempo fossero stati tutti alleati ed amici…”. “Infatti è così.” ribatté Neither “Ma non è il momento di parlare di accadimenti passati… Dimmi, piuttosto, come hai intenzione di affrontare l’Erede…”. “Facendo leva sul suo più grande punto debole.” spiegò Igor “Il legame che la unisce al Signore del Mare…”. “Intrigante…” commentò contento il gormita del Chaos “Continua…”. “Prima di tutto, devo attirare i Signori della Natura su Gorm…” progredì Igor “Poi, utilizzerò un oggetto ottenuto di recente per obbligare il Signore del Mare a fare l’eroe e buttarsi in una battaglia che non può vincere. Fatto ciò, il resto sarà fin troppo semplice: la Signora dell’Aria interverrà per salvarlo, ma nessuno dei due ne uscirà vivo…”. “Facile come bere un bicchier d’acqua!” aggiunse ironicamente Neither, alludendo alla loro vicinanza al Grande Mare di Gorm.
 
Intanto, sul pianeta Terra, Toby, Nick e Lavion erano in un negozio di vestiti. La cosa di per sé sarebbe piuttosto inusuale per tre ragazzi che non siano stati costretti da madri o fidanzate. Il motivo per cui si trovavano lì, però, era molto serio e soprattutto Toby, che del trio era colui che detestava maggiormente i negozi d’abiti, ne era consapevole. “Non ho capito perché siamo qui?” chiese Lavion, per il quale i vestiti erano già una novità, per non parlare di negozi, etichette, prezzi, scontrini, portafogli, resto, taglie ed attaccapanni. “Te lo abbiamo già spiegato.” rispose scocciato Nicholas “Tra poco più di due settimane c’è il Ballo di San Valentino della scuola e Toby vuole far colpo su Jessica con un bel vestito elegante…”. “Voi umani vi fate un sacco di problemi per cose inutili…” commentò Lavion “E poi, mi spieghi come fate a combattere vestiti così?!”. Mentre parlava, aveva agguantato un completo femminile rosa chiaro, composto di una gonna che sarebbe dovuta giungere alle ginocchia ed un top elegante. Quindi, il ragazzo si adagiò l’abito addosso, tenendolo fermo con un braccio e guardò Nick. Questi, per tutta risposta, glielo tolse bruscamente di mano e lo ripose sull’attaccapanni ove si trovava sino ad un attimo prima. “Non tutti i vestiti sono fatti per combattere…” spiegò, quindi “Alcuni, come quello che sta cercando Toby, si usano per…”. D’improvviso si bloccò a riflettere, per poi dire: “Non si usano per nulla! Sono costosi e basta!”. In quell’istante Toby uscì dal camerino ove era entrato precedentemente per cambiarsi. Indossava una giacca scura, sotto la quale svettava una camicia bianca con una cravatta blu. I pantaloni erano neri a loro volta e portava un paio di costose scarpe di medesima tonalità. “Che ne dite?” chiese agli altri due. “Che è fuori dalla tua portata.” tagliò corto il fratello “Nemmeno se avessi risparmiato da quando ci danno la paghetta potresti permettertelo…”. “Oh…” commentò con un sorrisino cinico il biondo “Se solo avessi un fratello che ha effettivamente risparmiato molti soldi negli ultimi tempi, disposto a prestarmeli tutti per questo piccolo investimento…”. Nicholas scosse la testa con fare serio ed impassibile, come a voler dire: “Scordatelo!”. “Farò i lavori di casa al tuo posto per una settimana!” contrattò Tobias. “Un mese!” ribatté l’altro. “Due settimane!” riprovò Toby. “Tre settimane!” dichiarò Nick. “Tre settimane e mezza!” esclamò il maggiore. “D’accordo!” rispose prontamente l’altro, prima che questi si accorgesse di aver sbagliato. Confuso, Tobias fece il conto con le dita, mentre un’espressione stupita si dipingeva sul suo volto. Quindi, resosi conto dello sbaglio, esclamò: “Accidenti! Devi sempre averla vinta tu!”. “Cerchiamo di fare in modo che non la abbiano vinta Igor od Obscurio!” commentò una stridula vocina alle spalle di Toby. Il trio al completo sobbalzò, per poi vedere Razzle uscire dalla pila di vestiti di Tobias si era tolto per provare quelli nuovi. “Lasciami indovinare: ci sono guai a Gorm!” commentò contento Lavion. “Affermativo…” rispose il dinosauro “Chiamate Lucas e Jessica e venite subito al Tempio degli Elementi!”.
 
Il quintetto si riunì velocemente a casa Tripp. Entrare nel Tempio degli Elementi fu semplice, ma ai ragazzi non piacque la sorpresa che vi trovarono all’interno. Scese le scale a gran velocità, non trovarono Razzle dinanzi allo schermo del Keeper pronto per dar loro indicazioni, ma tenuto per la gola con una mano da Igor. Il ragazzo era trionfante in piedi al centro della sala. “Tu?!” balbettò infuriato Toby “Come hai fatto ad arrivare qui?!”. “Intendi nel vostro adorato Tempio degli Elementi… Credimi se ti dico che è stato fin troppo facile!” rispose con un sorriso che lasciava intendere nulla di buono. “Vattene!” gli ordinò a tono fermo Jessica. “Se no che fate?” ribatté lui “Potrei spazzarvi via con un qualunque incantesimo mentre siete in questa forma…”. “Ma non lo farai.” dichiarò tranquilla la ragazza. “Cosa te lo fa pensare?” continuò il ragazzo moro “In tutto questo io sono il cattivo, no?”. “Se avessi voluto liberarti di noi mentre siamo umani lo avresti già fatto da tempo…” affermò Herleins. “Ti trovo sicura di te…” commentò Igor avvicinandosi “Nulla mi impedirebbe di fare… Questo!”. Quindi lanciò dalle sue mani una sfera di energia gialla, che impattò sull’architrave dell’ingresso al Tempio degli Elementi, incrinandolo. Sotto di esso si trovavano ancora i ragazzi, che non fecero in tempo a muoversi che l’oggetto cadde al suolo. Jessica, però, in un istante riuscì, chiudendo gli occhi e concentrandosi, a muovere delle folate di vento che spinsero Toby, Nick, Lucas e Lavion indietro di un passo, sufficiente per evitare che fossero travolti. L’impatto della trave col terreno sollevò tutta la polvere presente al Tempio, che il maggiore dei fratelli Tripp avrebbe dovuto raccogliere molto tempo prima. Quando la polvere si adagiò al suolo, i quattro ragazzi poterono vedere chiaramente Jessica stesa al suolo, mentre la pesante trave di legno gravava sulla sua caviglia sinistra. “Oh! No!” urlò inorridito Toby, avvicinandosi alla ragazza. “Come stai?” le chiese nel panico. “Sto bene…” disse con un filo di voce lei, per poi voltarsi a guardare la caviglia, bloccata dalla massa caduta “Ma temo che sia rotta…”.
Lavion, Lucas e Nick, al segnale stabilito, sollevarono la trave, permettendo a Toby di aiutare Jessica a spostarsi e rialzarsi. La ragazza, appoggiandosi all’amico, stette in equilibrio su un piede solo, facendo ruotare la caviglia colpita. “Beh…” diagnosticò Nicholas “Non è rotta, se non altro. Meglio non fare sforzi… Ma domani non dovresti più sentir male…”. “Scusate, ma Igor che fine a fatto?” chiese Lucas, notando l’assenza del loro nemico. “Si è dileguato nel nulla…” sibilò Razzle, non lontano dai ragazzi. “Giuro che se mi capita a tiro…” commentò arrabbiatissimo Toby “Io lo… Io lo… Ah! Non riesco nemmeno a descrivere quello che gli farò…”. “Beh!” osservò Lavion “Forse oggi avrai l’occasione…”. Stava osservando lo schermo del Keeper ove scorrevano le immagini del mostruoso gormita Neither atto ad assalire alcuni gromiti del Mare. I ragazzi non sapevano chi egli fosse e di certo non si sarebbero potuti rendere conto che le sue squame non erano grigie come al solito, ma blu, al punto da sembrare un gormita del Mare a sua volta. “E quello chi è?!” chiese confuso Nick “Non ricordo di averlo mai visto prima…”. “Neanch’io…” rispose Razzle, stupendo tutti: il dinosauro aveva quasi sempre riconosciuto immediatamente i gormiti che apparivano su Gorm, a qualunque popolo appartenessero. “Questo mi preoccupa non poco…” ammise Lucas. “Beh!” affermò Jessica, ancora un po’ claudicante “Direi che faremmo meglio ad andare su Gorm!”. “Tu non andrai in quello stato!” le imperò Tobias. “Troppo tardi!” ribatté lei, posizionatasi dinanzi al proprio Occhio della Vita, cosa che fecero in breve anche i ragazzi. “Terra!” iniziò Nicholas. “Mare!” continuò il fratello. “Foresta!” fu la volta di Lucas. “Vulcano!” seguì Lavion. “Aria!” concluse la bionda. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!” dissero poi all’unisono. La sedia fluttuante iniziò a ruotare, mentre Razzle diceva: “E il Keeper è…”. L’oggetto poi si arrestò, colorando il cerchio dietro di esso di rosa. “L’Aria!” finì la frase il dinosauro. Jessica progredì andandosi a sedere dicendo: “Tutto sommato è meglio così. Con la caviglia dolorante vi sarei stata d’intralcio…”. Quindi mosse i cristalli come in una tastiera, mentre il portale per Gorm si apriva ed i ragazzi vi saltavano dentro. “Siate prudenti…” disse lei, anche se consapevole che essi non la potevano più udire “Soprattutto tu, Toby… Igor avrà senz’altro in mente qualcosa di speciale per te…”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Questo è un capitolo decisamente inusuale… Tanto per dirne una è la prima volta che Igor aggredisce i ragazzi al di fuori di Gorm… Poi, vi è il debutto di Neither, che sarà studiato meglio nel prossimo capitolo… Potremmo definire Neither il più diretto responsabile di quanto sta accadendo nella storia e di quanto vi è già avvenuto… Ma il tutto sarà spiegato meglio più tardi… Per ora, un enorme “Grazie” ad Illusory_paradise che continua a recensire… Spero che anche questo capitolo ti sia gradito…
Alla prossima!

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Capitolo 28
*** Capitolo Ventotto ***


CAPITOLO VENTOTTO
 
Toby, Nick, Lucas e Lavion atterrarono all’interno della Città Sottomarina, sede del Popolo del Mare. Si guardarono rapidamente intorno, in cerca della creatura che avevano visto affrontare i gormiti del suddetto popolo poco prima. I loro sguardi furono indirizzati verso la provenienza di urla e rumori tipici di uno scontro. Essi avevano origine dal combattimento in atto tra Neither e Lamacquatica e Squidus. I due erano in estrema difficoltà. “Penso che dovremmo dare loro un aiuto…” commentò Lavion, che, dopo un segno di assenso da Jessica proclamò in coro con gli altri: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Toby fu inglobato in una sfera del suo elemento, dalla quale emerse mutato in Signore del Mare, dicendo: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Lucas si tramutò in liane, che andarono a formare il Signore della Foresta, mentre egli dichiarava: “Eterno potere della foresta!”. Successivamente, Nick assunse le fittezze del Signore della Terra, affermando: “Forza dirompente della roccia!”. Infine, Lavion mutò aspetto assumendo quello del Signore del Vulcano, mentre diceva: “Forza distruttiva della lava!”. “Bene…” commentò Tobias “Andiamo!”.
Il quartetto corse a gran velocità verso lo scontro in atto, ma il leader del gruppo arrestò all’improvviso il suo ambulare, avendo notato Igor, che, indisturbato, camminava non lontano da lì. Tranquillo che i suoi amici potessero affrontare da soli il misterioso avversario e fero di desiderio di vendetta, Toby decise di inseguire la sua nemesi.
 
Nel mentre, vedendo giungere i Signori della Natura, Lamcquatica e Squidus si erano ritirati a chiamare rinforzi. “Ehi… Ma dov’è mio fratello?” chiese confuso Nicholas. “Ci penseremo poi…” commentò Lucas “Ora occupiamoci di lui!”. Per tutta risposta, Neither chiuse gli occhi per concentrarsi, mentre le scagli che ricoprivano il suo corpo tornavano ad essere grigie. “Questo non me lo sarei aspettato…” osservò Lavion. “Siate cauti.” disse loro Jessica, il cui volto apparve in una bolla fluttuante “Ho controllato in più libri, ma di un gormita del genere non c’è traccia da nessuna parte…”. “Non mi preoccupa certo una cosa simile!” esclamò il Signore del Vulcano, scagliandosi sul nemico e colpendolo con il pugno. Questi ne fu travolto e spedito al suolo sufficientemente lontano da lì. Dove impattò col terreno si alzò un polverone, nel mezzo del quale, il Signore della Foresta sparò dei semi dalle sue mani, dichiarando: “Dischi della Foresta!”. Purtroppo, quando il polverone si placò, emerse Neither completamente indenne. Però, il suo aspetto era diverso. Le scaglie erano divenute verdi, della stessa tonalità della pelle di Lucas. “Sento puzza di guaio…” commentò il Signore della Terra. Neither sghignazzò, per poi porre i palmi delle sue mani rivolti verso Nick e Lavion, per poi dichiarare: “Dischi della Foresta!”. Semi, esattamente come quelli che Lucas gli aveva sparato addosso prima, furono spediti a gran velocità verso i due Signori del Bene. Il Signore della Terra fu sufficientemente svelto da dichiarare: “Scudo di roccia!”. Un disco massiccio si formò, bloccando l’offensiva diretta sul duo. Però, il gormita del Chaos fu pronto. Iniziò a correre verso i Signori della Natura, caricando un pugno dietro la schiena, mentre le sue scaglie diventavano rosse. Colpì col suddetto pugno lo scudo formato da Nick, mandandolo in frantumi e spedendo il Signore della Terra di svariati metri indietro. Lucas cercò di intervenire, sparando a tutti gli effetti uno dei suoi pugni contro Neither, affermando: “Pugno rigenerante!”. “Scudo di roccia!” dichiarò in fretta il nemico, mentre le sue scaglie cambiavano colore diventando gialle ed un disco identico a quello usato da Nicholas si formava a difenderlo. “Non è possibile!” esclamò Lavion “Riesce ad imitare tutti i nostri attacchi!”. Questi sghignazzò, per poi dire con la sua stridula e gracchiante voce: “Voi dovreste essere i Signori della Natura che hanno sconfitto Magor e mandato a monte i piani di Igor… Devono essere caduti molto in basso!”.
 
Intanto, Toby aveva seguito di soppiatto Igor sino all’Arena di Carrapax, ove lui si era scontrato col fasullo Nobilmantis. All’interno di essa, il ragazzo pose le sue mani a contatto col suolo, mentre pronunciava formule incomprensibili. Sopra di lui iniziò a formarsi una bolla, simile a quelle di sapone con cui i ragazzini avevano giocato in infanzia, ma di colore violaceo. Quindi, col procedere dell’incantesimo, essa si divise in due bolle più piccole, che, però, restarono attaccate l’una all’altra. Poi, si disposero come in una clessidra, mentre una sabbia nera iniziava a scorrere da quella più in alto a quella più in basso. “Se avessi intenzione di chiedermi cosa faccia…” disse sicuro Igor, rivelando di essere ben consapevole della presenza di Toby “… Ti avviserei che quando il tempo scadrà, questo posto sarà trasformato in una gigantesca bomba!”. Il Signore del Mare uscì dal suo appostamento, per poi lanciare uno sguardo di sfida ad Igor. “Si chiama Clessidra di Genesis…” spiegò questi “Si tratta di un incantesimo estremamente complicato… Ma ne vale la pena… Allo scadere del tempo mi sarò liberato di tutti voi!”. Irato per quanto avvenuto sulla Terra più che per i piani malvagi di Igor, Toby gli si scagliò addosso. “Acquablast!” esclamò, sparando un getto d’acqua dal suo braccio tramutato in cannone. Igor, per tutta risposta schioccò le dita, formando una barriera invisibile tra lui ed il Signore del Mare, contro la quale l’offensiva si infranse. “Non puoi fare nulla!” commentò tra le risate “L’unica speranza sarebbe distruggere la Clessidra di Genesis, ma essa è immune agli attacchi d’acqua od a qualunque pugno o calcio tu possa usare per colpirla, difatti non può essere colpita da nulla di vivo… Del resto, per far scoppiare una bolla di sapone servono sassolini o ramoscelli… Avresti dovuto portarti dietro qualche amico, non cercare di attuare il tuo piano di vendetta da solo…”. Toby, per tutta risposta digrignò i denti.
 
 
Nel frattempo, Nick, Lucas e Lavion erano in seria difficoltà nel loro scontro con Neither. Il gormita del Chaos era in grado di imitare ogni singolo loro attacco. Trovandosi alle strette, i Signori della Natura rinunciarono a colpirlo ed iniziarono una ritirata, attendendo che a veruno venisse un’idea. “Accidenti!” esclamò Nick “Riesce ad emulare tutti i nostri poteri…”. “Un momento!” urlò Lavion “Forse ho un’idea!”. “Non so se ho più paura del nostro avversario o del fatto che Lavion abbia avuto un’idea…” commentò il Signore della Terra. “Ascoltate…” disse loro il Signore del Vulcano “Nick, ti ricordi i vestiti che voleva comprare Toby… Che non sono stati creati per combattere e costano moltissimo?”. L’altro annuì. “Bene! La logica è la stessa!” continuò Lavion “Dobbiamo usare dei poteri che richiedano molta energia e che non siano imitabili…”. “Non ti seguo…” ammise Lucas. “Ho capito!” esclamò Jessica, il cui volto era affianco al Signore della Foresta “I Poteri Atomici… Non sarà mai in grado di emularli!”. “Speriamo che abbiate ragione…” commentò Nick interrompendo la ritirata, così come gli altri. “Combustione atomica!” urlò Lavion facendo avvolgere la sua chela da fiamme rosse. Neither, vedendo ciò fece mutare il colore delle sue scaglie in rosso, cercando di fare gli stessi gesti. Però, il pugno del gormita del Chaos non fu avvolto da fiamme di alcun tipo. Così Lavion riuscì a colpirlo ed a spedirlo indietro di svariati passi. “Tocca a me!” esclamò il Signore della Terra contento “Vigore muscoriano!”. Quindi, caricò con tutte le sue forze il nemico. Questi cercò di schivare l’offensiva, ma si trovò bloccato da liane invisibili. “Antico mimetismo!” si era udito in precedenza. Colpito in pieno da Nick, Neither finì al tappeto e, rialzatosi, fu costretto ad una ritirata in una coltre di fumo, esattamente come era solito fare Igor. “Molto bene!” esclamò Lavion “E non farti più vedere!”.
 
Intanto, Toby, pur combattendo ad armi pari con Igor, non era riuscito a far nulla per impedire che i granelli di sabbia presenti nella Clessidra di Genesis scendessero per la maggior parte. Pochi secondi separavano il Signore del Mare dall’esplosione. “Beh!” commentò Neozon “Stando così le cose, credo che mi dileguerò! Invece non credo che tu abbia intenzione di abbandonare il tuo popolo… Un buon capitano affonda sempre con la sua nave!”. Quindi, scomparve nel nulla. “Accidenti!” esclamò Toby guardando gli ultimi tre granelli di sabbia nera che avrebbero preceduto la sua fine “Cosa posso fare?! Non posso colpirla con i pugni! Non posso usare il mio elemento! Cosa posso fare?!”. Mentre rifletteva due granelli scesero, lasciandone uno soltanto. “Ci sono!” urlò di punto in bianco il Signore del Mare, togliendosi l’amuleto e lanciandolo come un frisbee verso la Clessidra. Esso la attraversò facendola scoppiare come una consueta bolla di sapone, proprio un attimo prima che l’ultimo granello di sabbia segnasse lo scadere del tempo. Non sentendosi saltare in aria, il leader dei Signori della Natura esultò per la riuscita della sua idea.
 
Tornati sulla Terra, i ragazzi iniziarono a lavorare con delle funi per rimettere la trave di legno, che Igor aveva fatto crollare, al suo posto. Razzle monitorò i lavori e diede indicazioni, spesso ottenendo solo di essere fulminato con lo sguardo dai ragazzini che avrebbero preferito un aiuto piuttosto che una critica. “Quindi, se ho capito bene Igor ha coinvolto nella faccenda un nuovo amico…” tirò le somme Nick, mentre fissava una corda ad una trave stabile. “Sì.” rispose Jessica, che, nonostante le richieste contrarie di Toby, aveva voluto aiutare “E non sembra appartenere a nessuno dei popoli noti…”. “Già!” osservò Razzle “Pare essere in grado di imitare tutto…”. “Non proprio tutto…” lo corresse Lavion, tirando con entrambe le mani una fune verso il basso “Inoltre, non saremmo mai riusciti a sconfiggerlo se Toby non mi avesse trascinato per negozi d’abiti…”. “Non sapevo ti piacesse fare shopping…” osservò Jessica martellando un chiodo. “Ecco…” ribatté Tobias “Diciamo che è una lunga storia…”. “Confermo!” aggiunse il ragazzo vestito di rosso “Molto lunga…”. Questo fece scoppiare a ridere Toby e Nick, che compresero l’ironia sulla lunghezza del lasso di tempo trascorso a cercare il vestito adatto.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ammetto che l’ironia finale di Lavion non sia il massimo… Ma la comicità non è il mio settore di competenza… In ogni caso, spero che questo capitolo sia gradito e che riceva più recensioni dell’ultimo (di meno è un po’ difficile)…
Alla prossima!

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Capitolo 29
*** Capitolo Ventinove ***


CAPITOLO VENTINOVE
 
Igor e Neither stavano camminando nella Foresta Silente, con fare calmo e sicuro. “Credi che il Popolo della Foresta si sia già accorto della nostra presenza?” chiese il gormita del Chaos. “Assolutamente sì.” rispose Igor “Con ogni probabilità ci staranno tenendo d’occhio…”. “Mi sorprende questa tua sicurezza…” osservò Neither “Soprattutto dopo che i Signori della Natura ci hanno sconfitti…”. “Hanno vinto molte battaglie…” rispose Neozon “Ma ciò che conta è vincere la guerra… Per farlo, bisogna vincere l’ultima battaglia!”. “Devo dedurre che tu abbia un piano?” chiese la creatura grigia controllando la situazione alle loro spalle. “Ovviamente.” ribatté tranquillamente Igor “I Signori della Natura sono estremamente vulnerabili, fin tanto che non usano i Poteri Atomici… Dico bene?”. Neither annuì, ricordandosi della sconfitta subita ad opera di Lavion, Nick e Lucas. “Quindi, cosa accadrebbe se uno di loro fosse completamente incapacitato ad usare il suo Potere Atomico?” chiese lo stregone. “Sarebbe una facile vittima!” rispose prontamente l’altro. “In conclusione…” tirò le somme Igor “Il mio piano è completamente a prova di sciocco!”. Mentre diceva ciò, estraeva dal mantello una fiala contenente un liquido argentato.
 
Nel frattempo, sul Pianeta Terra, Toby, Nick, Lucas e Lavion erano seduti sugli spalti dello stadio di Venture Falls. In realtà, non era in atto una partita di calcio, ma una gara di corsa, che avrebbe si sarebbe svolta lungo la pista presente intorno al campo. Jessica, vestita con una leggera tuta da corsa, consistente in una maglietta bianca a maniche corte e rosate e dei pantaloncini rosa che le giungevano quasi al ginocchio, si avvicinò ai suoi amici. “Sono la numero tre!” disse esibendo la pettorina. Nick annuì con un sorriso, per poi rivolgersi al fratello: “Toby, come mai tu non partecipi?”. L’altro storse il naso, per poi dire: “Il professore di Educazione Fisica ce l’ha a morte con me…”. In verità, l’odio di pressoché ogni docente nei confronti del biondo era dovuto ai suoi molteplici scherzi messi in atto. In modo particolare, l’insegnante di Scienze Motorie non aveva in simpatia il ragazzo, pur essendo egli dotato in molti sport, poiché giorni prima, egli voleva mostrare alla classe come sollevare un bilanciere senza correre rischi, ma, Toby, per scherzo, mentre l’uomo si preparava ad eseguire l’esercizio e mentre il bilanciere era ancora appoggiato su di una macchina apposita, volle raddoppiare la massa dei dischi presenti sul desso. Ciò causò una visita d’urgenza del professore, all’ospedale. Proprio mentre il ragazzino rimuginava su ciò ridendo per quanto egli riteneva un colpo di genio, un energumeno passò vicino al gruppetto. Era il docente stesso ed ancora aveva un braccio ingessato. “Buongiorno.” lo salutò Nicholas, mentre il fratello si copriva il volto con una mano. “Salve ragazzi.” rispose lui col suo solito tono antipatico, quindi, adocchiò il biondo e gli si rivolse direttamente: “Spero che ai tuoi genitori faccia piacere ricevere lettere dal preside…”. “Ci sono abituati!” rispose prontamente Toby, guadagnandosi due gomitate da, rispettivamente Lucas e Lavion. “In ogni caso…” continuò l’uomo guardando Jessica “Spero che tu ti faccia valere… Gli altri professori di Educazione Fisica non fanno altro che rinfacciarmi il fatto che io abbia selezionato una ragazza per la corsa…”. Dopo che si fu allontanato, Lavion, con una confusa espressione, si rivolse ai suoi amici: “Cosa intendeva dire?”. “Vedi, trai professori di Scienze Motorie c’è un’innata rivalità… Un po’ come tra te e Magmion… Fanno a gara a chi riesce ad allenare la classe migliore… In questa occasione hanno deciso di far sfidare le varie classi ad una corsa ad ostacoli!”. “E si da il caso che alcuni insegnanti trovino divertente che a gareggiare ci sia anche una ragazza…” continuò Jessica “Ma vedranno quando li farò mangiare la polvere!”. “Spero tu non abbia in mente nulla di strano!” la rimproverò Lucas. “Di che parli?” gli chiese lei. “Parlo dei tuoi poteri da Signora dell’Aria…” ribatté lui “Non avrai certo in programma di usufruirne?”. “Ma certo che no!” esclamò lei offesa “Non lo farei mai!”. D’istinto, Toby, Nick e Lavion guardarono confusi Lucas. “Scusa, ma cosa ti è preso?” gli chiese diplomaticamente Nicholas “Jessica sa bene che deve fare di tutto per non farsi scoprire…”. Il ragazzo fece una smorfia, per poi spiegare: “Da stamattina mi sento strano… Come se qualcosa stesse minando al nostro segreto…”. “Alludi a Paula?” chiese Toby. “No.” rispose l’amico “Almeno non credo… Non è facile da spiegare… Ma è come se fosse una sensazione che proviene da dentro di me!”. “Strano…” osservò Lavion. “Forse è solo un po’ di paranoia…” commentò affranto Lucas. “No!” esclamò il ragazzo vestito di rosso, indicando il prato del campo da calcio, che era divenuto blu “Quello è strano!”. “Tempismo perfetto!” commentò una stridula voce, che fece sobbalzare i ragazzi. “Razzle!” lo sgridò Nicholas “Qui ci sono un sacco di persone… Devi essere più prudente!”. Il dinosauro annuì, per poi spiegare: “Il vostro amico Igor si è fatto vivo.”.
 
Il gruppo corse a casa Tripp, approfittando del fatto che la corsa non sarebbe iniziata prima di trenta minuti. Giunti all’interno, Jessica, Nick, Lavion e Lucas salutarono indisturbati i signori Tripp seduti sul divano, ma diversa fu la sorte di Toby. “Dove credi di andare, giovanotto?!” lo richiamò il padre “Abbiamo appena ricevuto una lettera dal preside della tua scuola!”. Il biondo sbiadì, iniziando a pregare che i suoi non fossero in vena di lunghe ramanzine. Purtroppo si sbagliava. “Hai causato un grave incidente al tuo professore di Educazione Fisica!” riassunse i fatti la madre “Si è rotto un braccio a causa tua!”. “Beh…” cercò di giustificarsi il ragazzo “A sentir lui sarebbe dovuto essere in grado di sollevare venti volte il peso che io ho messo sul bilanciere!”. “Tobias…” lo fulminò la donna. Intanto, gli altri osservavano la scena dalla cucina, cercando di ideare qualcosa per tirare fuori dai guai il loro amico. Prima che potessero fare qualunque cosa, Toby li raggiunse con un’espressione stravolta. “Com’è andata?” chiese trattenendo le risate il fratello. “Ne riparleremo!” tagliò corto il biondo, per poi seguire gli altri al Tempio degli Elementi.
 
Giunti lì, osservarono lo schermo del Keeper, ove scorrevano le immagini della Foresta Silente, colpita da una fitta pioggia. “Non vedo dove sia la minaccia…” commentò Lavion. “Si tratta di una pioggia magica.” spiegò Razzle “Muta il colore di ciò che tocca…”. Difatti, alcuni alberi assumevano tonalità di rosso, di blu, di giallo, di viola e di arancio. “Cosa?!” chiese stupito Nick. “Già…” continuò il dinosauro “Una pioggia del genere sta rendendo futili i poteri mimetici del Popolo della Foresta, che ora è vulnerabile ad eventuali attacchi dal Vulcano. “Credevo che Igor ed Obscurio non fossero più alleati…” osservò Jessica. “Può darsi che ci sia dell’altro sotto…” osservò Nicholas, andandosi a disporre dinanzi al proprio Occhio della Vita, come gli altri. “Terra!” iniziò, quindi. “Mare!” continuò il fratello. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. “Vulcano!” progredì Lavion. “Aria!” concluse Jessica, per poi dire all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La sedia fluttuante iniziò a ruotare a gran velocità, mentre Razzle diceva: “E il Keeper è…”. Quando essa si fermò, dietro allo schienale apparve un simbolo rassomigliante una montagna su sfondo giallo. “La Terra!” concluse il dinosauro gurdando un tripudiante Nick. “Ottimo!” commentò lui andandosi a sedere “Siete in buone mani!”. Gli altri annuirono e saltarono nel portale da egli aperto.
 
Quindi, atterrarono all’interno della Foresta Silente. Dopo essersi guardati intorno, attesero notizie dal Keeper. Il volto di Nick apparve come di consueto in una bolla fluttuante, mentre diceva: “Dunque… Da quello che sono riuscito a capire, per fermare la pioggia dovete interrompere l’incantesimo che la genera…”. “E come facciamo?” chiese frettoloso Toby. “Questo è un po’ più complicato…” ammise il fratello “Posso dirvi con certezza la magia è generata da due simboli disegnati al suolo con una sostanza magica… Quindi, tutto ciò che dovrete fare sarà distruggere i due simboli contemporaneamente…”. “Perché contemporaneamente?” chiese spiegazioni Lavion. “Ecco, stando all’Antico Manuale di Gorm, se uno dei due è distrutto prima dell’altro, la pioggia non cesserà mai più…” concluse Nick. “OK.” tirò le somme Jessica “Formiamo due gruppi! Ogni coppia si incaricherà di uno dei due simboli… Nick, tu dovrai fare da tramite!”. “Perfetto!” rispose il Keeper, prima di fare un cenno con la testa che diede il via ai ragazzi. “Energia vitale di ogni creatura!” dissero quindi, all’unisono “Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Toby fu avvolto dal suo elemento, dal quale emerse mutato in Signore del Mare, proclamando: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Lucas si tramutò in liane che andarono a comporre il Signore della Foresta, alla frase: “Eterno potere della foresta!”. Successivamente, Lavion si tramutò in rocce fuse, che andarono a creare il Signore del Vulcano, mentre egli dichiarava: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica, avvolta da folate di tempesta e fulmini, mutò aspetto in Signora dell’Aria, dicendo: “Infinita energia di venti!”. “Bene!” ordinò Toby “Lucas e Lavion, voi due andate a Nord! Jessica, io e te andremo a Sud! Muoviamoci!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Sto esaurendo le idee per i sortilegi di Igor… Ma immagino che già ve ne siate accorti! Piuttosto… In questo capitolo si è visto uno scherzo da parte di Toby ai danni del professore di Educazione Fisica e per precauzione dichiaro che non sia mia intenzione spronare gli studenti ad avere un comportamento irrispettoso ai danni dei docenti… In parole povere: “non provate a farlo a casa”. Detto ciò, ringrazio Illusory_paradise per la recensione al precedente capitolo.
In ogni caso, al prossimo capitolo!

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Capitolo 30
*** Capitolo Trenta ***


CAPITOLO TRENTA
 
Toby e Jessica camminarono per non molto, prima che lui le rivolgesse la parola per parlare di qualcosa di completamente diverso dalla loro missione su Gorm. “Senti… Volevo chiederti…” balbettò emozionato. Il suo battito cardiaco era triplo rispetto al solito e si sentiva sudare il triplo che in una torrida estate. “Sì…?” lo spronò a proseguire lei. “Ecco… Sai del Ballo di San Valentino della scuola?”. La Signora dell’Aria annuì, iniziando a capire. Anche lei si sentì emozionata ed un po’ anche spaventata. I due avevano affrontato mostri di lava, creature provenienti dall’Oscuro Orizzonte, gormiti malvagi ed addirittura Magor, ma si sentivano talmente in difficoltà in quella conversazione.
“Quanto siete graziosi!” esclamò Igor, alle spalle dei ragazzi, costringendoli a voltarsi. Toby ebbe un irrefrenabile impulso di avventarsi sull’individuo per aver interrotto il dialogo tra lui e Jessica. Cercò di colpirlo con un pugno, attraversandolo come un fantasma, per poi vederlo dissolversi nel nulla. “Un’illusione?!” commentò sconcertato il leader ufficioso dei Signori della Natura. La gelida risata di Igor rispose alla sua domanda. Essa proveniva da un piccolo spiazzo d’erba privo di alberi. I due ragazzi vi giunsero rapidamente, notando come al suolo fosse stato disegnato con un liquido argenteo il simbolo presente sull’Occhio della Vita della Foresta. “Deve essere ciò di cui parlava Nick…” osservò Jessica. Proprio in quel momento, Igor apparve da una macchia d’alberi dinanzi ai ragazzi. “Sapete? Si dice che la conoscenza porti potere…” disse questi camminando verso di loro. “E si da il caso che l’unica conoscenza la abbia io…” continuò quello che sembrava sempre Igor, ma proveniente da un’altra direzione. Vi erano due Igor. “Voi vi chiederete: ‘Di quale conoscenza parla?’” aggiunse un terzo Igor proveniente da un’altra direzione ancora. “Dunque… Ve lo dirò…” concluse un quarto Igor, stavolta alle spalle dei Signori della Natura. “Come ci è riuscito?” chiese intimorito Toby, appoggiando le sue spalle contro quelle di Jessica per controllare ogni verso in contemporanea. “Illusioni…” rispose la Signora dell’Aria, passando in rassegna la situazione. “Molto bene!” si complimentò una delle versioni presenti del loro nemico “Ma la vera domanda è: ‘cosa è illusione e cosa è realtà?’”. Detto ciò, tutti e quattro gli individui posero la loro mano destra verso Toby e Jessica, mentre tra le loro dita si materializzavano delle sfere di energia gialla. “E adesso, cosa facciamo?” chiese Tobias.
 
Le quattro sfere vennero sparate e per eluderle, non sapendo quale fosse quella reale, Jessica prese l’amico per il braccio destro e si sollevò in aria, lasciando che le quattro palle di energia impattassero tra loro, senza generare nemmeno un po’ di polvere o scintille, cosa che diede prova di come, tutti e quattro coloro che avevano attaccato il duo fossero dei fantocci inesistenti. “Caspita…” commentò preoccupato Toby “Questa proprio non me la sarei aspettata!”. Mentre diceva ciò, il vero Igor, appostatosi sulla cima di un alto albero, vide la Signora dell’Aria sorreggere il Signore del Mare coi piedi staccati dal suolo e ne approfittò.
Egli scagliò una delle sue sfere gialle contro i due Signori del Bene. Jessica se ne accorse all’ultimo istante e fece a stento in tempo ad ideare una soluzione. Con fatica lanciò in aria Tobias, che dal canto suo, non avendo notato l’attacco, si chiese cosa avesse in mente la sua amica. La guerriera alata, poi, pose i palmi delle sue mani verso la sfera gialla, che viaggiava a gran velocità verso di lei. “Energia del vento!” dichiarò, muovendo folate portentose che respinsero l’offensiva. “Accidenti!” esclamò Igor, resosi conto di esser stato scoperto. Così, mentre Jessica prendeva Toby al volo, anche se con fatica, si dileguò in una coltre di fum grigio.
Il Signore del Mare ringraziò la sua salvatrice: “Grazie… Ti devo un grosso favore…”. “Solo uno?” chiese ironicamente lei posandosi al suolo “Perché negli ultimi tempi ti ho salvato una buona dose di volte…”. L’altro rispose per le rime: “Forse, se lasciassi a me il comando più assoluto non ce ne sarebbe bisogno…”. Dopo un po’ di risate, i due ragazzi riposero la loro attenzione sul simbolo disegnato sul terreno. “Ehi! Nick!” esclamò Tobias “Hai notizie di Lavion e Lucas?”. Il Keeper rispose: “Sono ancora in marcia… Non so fra quanto di preciso raggiungeranno il simbolo…”. Percependo una punta di dispiacere nella frase del fratello, il leader ufficioso dei Signori della Natura gli chiese: “Cosa c’è che non va?”. “Si tratta dell’Antico Manuale di Gorm…” ammise Nicholas “Le informazioni che contiene su questo incantesimo sono frammentarie… Non riesco a spiegarmelo… Ma è come se mancasse una pagina…”.
 
Nel frattempo, Lucas e Lavion stavano camminando nella Foresta Silente, diretti verso ove avrebbe dovuto trovarsi il simbolo causante la pioggia magica. “Sento puzza di guaio…” commentò il Signore della Foresta guardandosi intorno. “Quante volte lo hai già detto?!” rispose scocciato quello del Vulcano “Stai tranquillo… Sei in compagnia del grande e potente…!”. Non riuscì a finire la frase che sotto i suoi piedi si rivelò una buca profonda, coperta sino ad un attimo prima da ramoscelli e sterpaglie. Il gormita vi era caduto dentro pienamente, proclamando la sua discesa con un sordo tonfo ed un grido. Lucas corse a controllare che il suo amico stesse bene. “Tutto a posto?” chiese urlando. “Sì…” rispose Lavion ferito più nell’orgoglio che nel corpo “Ma Igor è uno sciocco se pensa che una buca possa contenere il grande e potente Lavion!”. Detto ciò colpì con la sua chela una parete della cavità in cui si trovava, ottenendo risultati nulli. “Meglio non fare così…” gli disse il Signore della Foresta “Potresti farti crollare tutto addosso…”. “Di bene in meglio!” esclamò scocciato il Signore della Lava. “Ora ti tiro fuori da lì!” affermò Lucas preparandosi a controllare radici e rami allo scopo di estrarre l’amico dal buco.
Purtroppo, non fece in tempo a concentrarsi a sufficienza che fu afferrato con decisione dalle sue spalle. Neither, nascostosi nel mentre, aveva approfittato della situazione per colpire. Egli scagliò con forza il Signore della Foresta il più lontano possibile dalla cavità nel terreno, facendolo sbattere violentemente contro un robusto albero.
 
Nel frattempo, Toby, Jessica e Nick cercavano di venire a capo della curiosa mancanza di informazioni sul sortilegio che affliggeva la Foresta. “Forse ho capito!” esclamò la ragazza “Vi ricordate che Igor ci ha fatto visita al Tempio degli Elementi qualche tempo fa… Giusto?”. Gli altri annuirono. “Credi che abbia sottratto la pagina contenente le informazioni per fermare veramente questo incantesimo?” chiese Nicholas. “Non ne posso essere certa…” continuò la Signora dell’Aria “Ma so bene che non è da lui ritirarsi così in fretta… E poi ricordi la frase che ci ha detto prima di attaccarci?”. Concluse rivolgendosi a Toby. Il Signore del Mare annuì, per poi imitare il solenne tono di voce di Igor: “Solo io ho la conoscenza…”. “Ci ha praticamente rivelato il suo piano!” esclamò il Keeper. “OK…” osservò il leader del gruppo “Con ogni probabilità, al momento Igor si trova da Lucas e Lavion e sta per tendere loro un agguato…”. “Cosa intendi fare?” gli chiese il fratello. “Io vado da loro!” esclamò il Signore del Mare “Tu, Jessica, rimani qui! Quando Nick ti darà il segnale dovrai distruggere il simbolo disegnato per terra!”. La ragazza avrebbe voluto controbattere, ma Toby già si era messo a correre verso i suoi amici. “Potrei sbagliarmi…” commentò la guerriera alata “Ma ho il forte sospetto che Igor abbia ancora un asso nella manica…”.
 
Intanto, Lucas era impegnato in una cruenta battaglia con Neither. Il Signore della Foresta, incapacitato ad usare il suo Potere Atomico a causa della pioggia, si era ritrovato costretto a combattere arretrando. “Scudo di foglie!” dichiarò creando un disco verde sul quale si infransero i semi sparati come proiettili dal gormita del Chaos, le cui squame erano divenute verdi e non accennavano a cambiare tonalità. “Accidenti!” esclamò Lucas buttandosi di lato per schivare un pugno del nemico. “Non sai fare di meglio?!” gli urlò Neither assestandogli un gancio destro. “Aiutami!” urlava intanto Lavion, ancora bloccato nella buca “Così poi potrò aiutare te!”. Il Signore della Foresta, approfittando di un istante in cui non avrebbe dovuto difendersi da Neither, si concentrò e fece sbucare delle radici dal suolo, proclamando: “Controllo sulla Foresta!”. Queste si mossero come tentacoli ed avvicinarono la loro estremità alla buca in cui si trovava il Signore del Vulcano. Purtroppo, la concentrazione del ragazzo venne interrotta da una sfera di energia sparata da Igor. “Molto bene…” commentò questi, rivolto a Neither “Hai visto abbastanza?”. “Puoi dirlo forte!” rispose prontamente l’altro, imitando i gesti eseguiti prima da Lucas, dichiarando a sua volta: “Controllo sulla Foresta!”. Liane di notevole spessore si mossero come animate ed andarono a bloccare i quattro arti del Signore della Foresta, immobilizzandolo e tenendolo staccato dal suolo. “La situazione non fa che migliorare…” commentò sarcastico Lavion, intravedendo la scena.
Fu proprio in quel momento che sopraggiunse Tobias. Il Signore del Mare, dopo un attimo di smarrimento, notando i suoi amici in situazioni non ottimali, si rivolse ad Igor: “Liberali! Subito!”. “Quanta fretta…!” gli rispose l’altro, mentre Neither usava i suoi poteri per muovere delle liane che legarono ed immobilizzarono completamente Toby. Soddisfatto dell’assenza di manchevolezze nel suo piano, Igor sghignazzò, per poi proclamare: “Finalmente! I Signori della Natura ai miei piedi!”. “E la Signora dell’Aria?” chiese Neither confuso. “Se si presentasse verrebbe imbavagliata da liane e radici come è successo ai suoi amici… Nulla può andare storto!”.
Toby, quindi, si rivolse a Lucas immobilizzato dal suo stesso elemento e dall’espressione vuota, come se fosse svenuto: “Coraggio! Non dirmi che quel baro è in grado di avere un controllo sulla Foresta superiore al tuo!”. L’amico non rispose. “Non perdere tempo con lui!” gli spegò Igor “Questa pioggia non solo lo priva dei suoi poteri mimetici… Ma lo indebolisce… La sua forza diminuisce ad ogni secondo che passa…”. Toby, quindi, guardò il suo amico con uno sguardo misto di terrore e compassione, mentre le risate di Igor accompaganavano il rumore della pioggia.
 
“Jessica!” urlò il Keeper rivolgendosi alla Signora dell’Aria “Toby, Lucas e Lavion sono nei guai!”. “Cosa?!” esclamò lei “Che è successo?!”. “Igor li ha teso una trappola… Li ha catturati tutti e tre…” spiegò Nick “Adesso aspetta che tu vada a salvarli… Così potrà catturare anche te!”. La ragazza si passo la mano azzurra sul mento, in segno di ragionamento, per poi commentare: “Qualcosa non mi torna… Se l’incantesimo della pioggia in questione diviene eterno con la distruzione di uno dei due simboli in un istante differente rispetto all’altro… Allora, perché Igor non ne ha distrutto uno subito dopo aver eseguito il sortilegio…? Avrebbe preso due piccioni con una fava!”. “Forse non avrebbe potuto farlo…” ipotizzò Nicholas. “O forse…” disse Jessica “Quando è stato al Tempio degli Elementi non ha soltanto rubato delle informazioni dal Manuale di Gorm… Ma le ha sostituite con alcune false!”. “Quindi…?” chiese ulteriori spiegazioni Nick. “Quindi non ci sono due simboli disegnati al suolo… Ma uno solamente!”. Detto ciò, la Signora dell’Aria spiegò le ali e con un rapido e potente battito sollevò un polverone nel quale si dileguò il segno rappresentato sul terreno. Quindi, diresse il suo guardo verso le nubi in cielo, che con lentezza iniziarono a diradarsi e sparire, mentre la pioggia cessava ed i vari alberi intorno alla Signora dell’Aria tornavano ad avere le normali colorazioni.
 
Questo non passò inosservato da Igor, che alzò gli occhi notando quanto in atto. “Questa non ci voleva…” commentò Neither. “Accidenti a te, Jessica!” esclamò lo stregone sbattendo il piede destro per terra “Questa è l’ultima volta che mandi a monte i miei piani!”. Intanto, Lucas sembrò rinvigorirsi, recuperando un’espressione ancora più sicura del solito. “Pugno rignenerante!” dichiarò sparando come dardi i suoi pugni e, così facendo, liberandosi dalle liane che lo tenevano bloccato. “No!” esclamò Neither preparandosi ad avventarsi sul Signore della Foresta. Per sua sfortuna, nell’atto di avvicinarsi all’avversario, il gormita del Chaos mise piede vicino alla cavità del terreno nella quale si trovava Lavion. Il Signore del Vulcano, mentre gli altri combattevano, era riuscito ad arrampicarsi fino a quasi uscire dalla buca. Però, vedendo Neither sul punto di attaccare Lucas, Lavion usò la sua tenaglia per afferrare saldamente la caviglia del nemico per poi lasciarsi nuovamente cadere nella cavità, trascinando il gormita del Chaos con sé.
Igor si rese conto di essere a tu per tu col Signore della Foresta. “Tutto ciò mi ricorda qualcosa…” commentò ironicamente, ricordandosi che Lucas era stato il primo trai Signori della Natura col quale si era scontrato. “Già…” ribatté l’altro “Ma questa volta sarà molto diverso…”. “Cosa te lo fa pensare?” chiese quindi Igor temporeggiando. “Il fatto che stavolta non sono solo!” rispose prontamente il Signore della Foresta. Lo stregone, resosi conto della faccendo si voltò bruscamente verso ove sino ad un istante prima vi era un immobilizzato Toby. “Cercavi me?” chiese quindi il Signore del Mare con fare sicuro, mentre un getto d’acqua sparato dal suo braccio trasformato in cannone colpiva Igor. “Acquablast!” dichiarò poi. Il ragazzo venne sbalzato all’indietro ed andò a sbattere contro un albero. L’arrivo in volo di Jessica segnò quella che era la sua inevitabile sconfitta. Egli, quindi, optò per la ritirata, come già fatto altre volte.
 
Tornati sulla Terra, i ragazzi tornarono allo stadio, per assistere alla gara di corsa ad ostacoli di Jessica. “Non ne sono certo…” commentò Lucas sedendosi sgli spalti insieme a Lavion, Nick e Toby “Ma ho il forte sospetto che i guai non faranno che aumentare d’ora in avanti…”. “Non è una novità!” rispose Lavion “Del resto… Siamo o non siamo i Signori della Natura?”. Gli altri tre ragazzi gli fecero cenno di parlare a voce più bassa. “Fai attenzione…” lo rimproverò Lucas “Razzle che per poco non ci fa scoprire ogni volta è più che sufficiente!”.
Dopo breve ebbe luogo la corsa che non durò molto, essendo il percorso relativamente breve. Jessica riuscì a tagliare il traguardo per prima con un discreto vantaggio sugli altri partecipanti, che avevano un’espressione mista di stupore e vergogna. Al contrario, Toby, Nick, Lucas e Lavion scoppiarono negli applausi. Il biondo, inoltre, festeggiò la vittoria dell’amica con un balletto improvvisato e ridicolo. Per sua immane sventura, il professore di Educazione Fisica stava passando proprio di fianco al gruppetto quando Toby si era gettato nella danza. I goffi e confusi gesti del ragazzino si tramutarono facilmente in uno sgambetto per il docente, che rotolò fino al suolo con fare rumoroso. “Oh! Caspita…!” commentò a voce bassa il leader ufficioso dei Signori della Natura, per poi rivolgersi agli altri: “Dite che ha visto che sono stato io?”. La risposta giunse dall’urlo misto di rabbia e di dolore dell’uomo, che si stava rialzando ancora barcollante, con l’aiuto di alcuni colleghi docenti: “Tobiiiiias!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Devo ammettere che sto iniziando a prenderci gusto a torturare il professore di Educazione Fisica (rivincite personali…). Piuttosto: sono mortificato per averci messo tanto a pubblicare, ma ho avuto problemi di Internet pochi giorni prima di partire per un campo estivo… Però sono tornato e cercherò di accelerare i tempi di pubblicazione il più possibile...
A questo punto, non mi resta che ringraziare Illusory_paradise per la sua recensione e Thanos 05 per quella al “CAPITOLO VENTI”…
Alla prossima!

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Capitolo 31
*** Capitolo Trentuno ***


CAPITOLO TRENTUNO
 
Igor si stava massaggiando la fronte con tre dita, segno che fosse di cattivo umore. Si trovava in una stanza sotterranea ed era circondato da gemme verdi luminose, uniche fonti di luce in quel posto tetro. “Dunque…” ragionò a voce alta “La Profezia di Genesis è vera…”. “Esattamente.” gli rispose Neither, che era rimasto nascosto dall’ombra sino a poco prima “Non puoi sfuggire al tuo destino…”. Il ragazzo scosse la testa nervosamente, per poi commentare: “Abbiamo ancora un vantaggio sui Signori della Natura… Dobbiamo cercare di sfruttarlo al meglio!”. “Quale sarebbe?” chiese il gormita del Chaos con curiosità. “Il loro coraggio…” spiegò Igor “O, per meglio dire… La loro incoscienza…”. Detto ciò, indicò alcune vistose crepe presenti lungo le pareti rocciose dell’antro.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, a casa Tripp, si stava svolgendo una piccola partita di scacchi trai due fratelli. “Scacco matto!” urlò Nick spostando una sua pedina bianca davanti al re nero di Toby. “Cosa?!” esclamò lui “Così non vale! Io non conosco nemmeno le regole!”. Detto ciò, cercò di spostare la sua pedina più grande sul lato opposto della scacchiera, cosa che il fratello criticò aspramente: “No! Non puoi fare così!”. Quindi gli tolse la suddetta pedina di mano e la ripose al suo posto, spiegando: “Il re può essere mosso di una sola casella per volta…”. “Ma allora non posso più fare nulla!” si lamentò Toby, al quale si erano affiancati Jessica e Lucas. “Infatti…” commentò contento Nicholas “Si chiama ‘scacco matto’ per un motivo!”. “Ossia che puoi anche diventare matto, ma non cambierà nulla?!” chiese ironico il biondo. Gli altri si misero a ridere. Poi, Jessica, indicando la scacchiera disse: “Ma non è scacco matto… Puoi ancora arroccare…”. Tobias la guardò come se stesse parlando una lingua a lui sconosciuta. Intanto, anche Lavion si aggiunse al gruppo. “Significa che puoi fare questo…” rispose Nick, scambiando di posizione il re e la torre del fratello. “Così sono salvo?” chiese contento Toby. L’altro annuì scocciato, per poi rivolgersi a Jessica: “Visto che conosci le regole… Ti dispiacerebbe prendere il suo posto? Sto iniziando ad annoiarmi…”. La ragazza scosse la testa, dicendo: “Meglio di no… Non sono certa di ricordarmi bene come si giochi…”. “Per farlo meglio di Toby, non credo ci voglia molto…” commentò ironicamente Lucas. Il biondo lo guardò male, per poi rivolgersi al fratello: “Ehi, Nick! Portami più rispetto!”. Il castano lo squadrò con uno sguardo tagliente, per poi chiedergli con voce seccata: “Chi è Nick?!”. Quella voce era ben familiare ai ragazzi che tolsero rapidamente gli sguardi dalla scacchiera e li fecero convergere sul loro amico. “Prevedo guai…” commentò Lucas avvicinandosi al suddetto. “Perché mi guardate in quel modo?!” chiese irato questi. Quindi, dopo essersi leggermente curvato su se stesso disse con voce più acuta e timida: “Mi spaventate…”. “Oh! No!” esclamò Lavion prendendolo per le spalle “Un’altra volta no!”. “Credo proprio che Gorm ci aspetti…” commentò Toby avviandosi al Tempio degli Elementi, seguito dagli altri.
 
Giunti lì, trovarono Razzle davanti allo schermo del Keeper, con uno sguardo intimorito. “Ehi!” attirò la sua attenzione Lucas “Ci sono guai a Gorm?”. “Puoi dirlo forte!” rispose il dinosauro, correndo sulla spalla di Nick, che sembrava esser stato trascinato lì a forza. Difatti, aveva gli occhi spalancati che sembravano chiedere pietà. “Ditemi che non è quello che penso?” chiese la lucertola. Toby annuì affranto. “Di bene in meglio!” esclamò Razzle, tornando davanti alla tastiera di cristalli “Su Gorm Roscalion è in preda ad una furia incontrollata! Come se già ciò non fosse abbastanza… Nick è impazzito… Di nuovo!”. Jessica fece cenno al dinosauro di calmarsi, per poi dirgli: “Che cosa hai detto che sta succedendo su Gorm?”. “Roscalion.” rispose la creaturina, indicando le immagini che scorrevano sullo schermo del Keeper. In esse si vedeva l’antico Guardiano delle Gemme di Muscor colpire, caricare e demolire molteplici edifici del popolo della Terra. “Potrebbe esserci un nesso con quello che è successo a Nick?” chiese Lavion. “Possibile…” ribatté il dinosauro, che, però, non fece in tempo a dire altro venendo interrotto dal diretto interessato. “Chi è Nick?!” chiese nuovamente con voce roca “Non capisco chi sia questo Nick che nominate sempre!”. Lavion si diede una manata in faccia, per poi afferrare Nicholas per la spalla e trascinarlo a forza davanti al suo Occhio della Vita. Una volta che tutti si furono disposti, il castano proclamò scocciato: “Terra!”. “Mare!” proseguì il fratello. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas, seguito dall’amico vestito di rosso che disse: “Vulcano!”. Infine, Jessica dichiarò: “Aria!”. A questo punto, i cinque ragazzi affermarono all’unisono: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La seggiola fluttuante iniziò a ruotare a gran velocità, mentre Razzle diceva: “E il Keeper è…”. Non appena l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo rassomigliante una fiamma su sfondo rosso. “Il Vulcano!” finì la sua frase il dinosauro. Lavion, con un misto di sorpresa ed eccessiva sicurezza, si andò ad appollaiare sulla sedia che si alzò sino a permettergli di controllare i cristalli. Quindi ne mosse alcuni, facendo brillare il portale al centro della stanza, nel quale gli altri quattro saltarono prontamente, accompagnati da Razzle. Nel balzo il quartetto proclamò: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Toby fu inglobato in una sfera d’acqua limpida ed azzurra, mentre si trasformava nel Signore del Mare, alla frase: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Lucas si tramutò in liane che andarono a comporre il Signore della Foresta, mentre con voce stentorea affermava: “Eterno potere della foresta!”. Successivamente, Nicholas si trasformò in sassi leggeri che andarono a formare il robusto corpo del Signore della Terra, mentre egli diceva: “Forza dirompente della roccia!”. Infine, Jessica fu avvolta da portentose folate e fulmini che mutarono il suo aspetto in quello della Signora dell’Aria, proclamando: “Infinita energia dei venti!”.
 
Il gruppo atterrò nei pressi della città del popolo della Terra che avevano visto essere sotto attacco da parte di Roscalion. Ciò che videro fu un grande polverone contornato da edifici gravemente danneggiati. Pur guardandosi intorno, i ragazzi non riuscirono a notare nulla. “Strano…” osservò Jessica “Roscalion non è certo qualcosa di facile da nascondere…”. Il gruppetto si incamminò all’interno della sequenza di ruderi con fare cauto e prudente. Toby apriva il gruppo, seguito a breve distanza da Nicholas. Per qualche secondo parve anche che i due facessero a gara a stare in testa al gruppo. “OK… Questo è un serio problema…” constatò Lucas. “Puoi dirlo forte!” rispose Jessica “Nick è fin più codardo di Razzle e Nicholas è fin più cocciuto di Toby!”. “Ehi!” esclamò il dinosauro, sulla spalla della Signora dell’Aria “A chi hai dato del codardo?!”. Prima che la guerriera alata potesse controbattere il suolo tremò rumorosamente. Tutti arrestarono il loro ambulare mentre dal polverone dinanzi a loro prendeva forma la sagoma dell’Antico Guardiano della Caverna di Roscamar. Era una gigantesca creatura con tre corna simili a quelle di un rinoceronte. La posizione era quadrupedica e muoveva con forza la sua pesante coda sollevando ancora più polvere. Sembrava spronare i Signori della Natura ad attaccarlo. “Bene, Razzle… Ecco un buon modo per dimostrare il tuo coraggio!” commentò Jessica, per poi guardare la sua spalla e rendersi conto che la lucertola si fosse dileguata nel nulla.
“OK…” commentò Toby “Forse il Signore della Terra può farlo ragionare…”. Quindi si voltò cercando con lo sguardo il fratello, per poi rendersi conto che egli avesse iniziato a correre nella direzione opposta. Osservando la scena patetica, Lucas commentò: “Quello deve essere Nick…”. Per tutta risposta, Jessica si alzò in volo, dicendo: “Ci penso io a recuperarlo… Voi due tenete a bada Roscalion!”. Quindi, volò verso ove era corso il Signore della Terra.
“Sempre a noi il lavoro sporco!” commentò Tobias, lanciando uno sguardo d’assenso a Lucas. Poi, entrambi si voltarono ad osservare Roscalion. L’Antico Guardiano stava grattando per terra con la zampa anteriore destra, segno che stesse per lanciarsi alla carica. “Hai un piano?” chiese il Signore della Foresta. “Andiamo! Mi conosci!” esclamò ironicamente l’amico “Io non pianifico! Agisco!”.
 
Nel frattempo, la Signora dell’Aria volò a gran velocità sino ad atterrare davanti al suo amico che stava ancora correndo via. Fu una ventura per Jessica che lei fosse il membro più veloce dei Signori della Natura e Nick fosse il più lento. Atterrata dinanzi a lui, aprì le braccia e le ali per coprirgli la visuale del verso nel quale correva. “Si può sapere cosa ti prende?!” esclamò “Tuo fratello ed il tuo migliore amico stanno combattendo e tu fuggi?!”. Il Signore della Terra, per tutta risposta si ricompose, affermando con voce sicura: “Nicholas non fugge mai!”. La Signora dell’Aria non sapeva come reagire: da un lato era contenta che il suo amico avesse recuperato fiducia in se stesso, ma dall’altro temeva che la personalità incosciente di Nicholas avrebbe portato più a danni che ad altro. Non fece in tempo a dire nulla, però, che un grosso macigno cadde dall’alto e la colpì, facendole perdere i sensi. Nicholas si guardò intorno preoccupato, mentre la perfida risata di Igor stagliava non lontano da lui.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Ahi… Ho l’impressione che non sarà semplice per i Signori della Natura uscire da questa situazione…
In ogni caso, un po’ mi spiace che in questa storia gli Antichi Guardiani facciano comparse sporadiche e non siano analizzati a fondo, ma ho dovuto fare delle scelte sui personaggi da far apparire. A questo punto, non mi resta che dire: “Al prossimo capitolo!”.

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Capitolo 32
*** Capitolo Trentadue ***


CAPITOLO TRENTADUE
 
Nicholas si guardò intorno con sguardo tagliente, cercando di individuare la provenienza della perfida risata di Igor. Mosse rapidamente lo sguardo in tutte le direzioni, per poi adocchiare una sagoma nel polverone che rammentava il ragazzo. Non esitò a correre in quel verso ed a caricare il suo pugno destro dietro la schiena. Però, non colpì Igor, ma bensì un ammasso di rocce che per caso o per pianificazione del loro nemico, formavano la sagoma che egli aveva notato. Non fece in tempo a fare altro che una sfera di energia gialla lo colpì alle spalle, facendolo andare a sbattere contro le macerie di una parete nei suoi pressi.
Quando si voltò, la sua espressione era mutata in quella di un bambino spaventato, mentre con voce stridula diceva: “Dove sei, Igor?”. Tanto era intimorito e paralizzato, che non osò neppure girare il volto per osservare come dietro di lui, in cima alle macerie, stagliasse la sagoma di Neither.
“Attento alle spalle!” urlò Jessica, da pochi istanti ripresasi. Nick si voltò tremante, vedendo il gormita del Chaos che si preparava a colpirlo con la coda.
 
Nel frattempo, Toby e Lucas stavano affrontando Roscalion. Purtroppo per loro, l’assenza di Nick e Lavion, i due elementi dotati di maggiore forza bruta, non li stava favorendo nello scontro con un avversario dalle dimensioni mastodontiche. Mentre l’Antico Guardiano caricava, il Signore del Mare aveva dichiarato: “Tentacoli degli Abissi!”. Quindi, la sua capigliatura, muovendosi con i tentacoli di un polpo, aveva afferrato saldamente la zampa anteriore sinistra di Roscalion. Purtroppo, però, ciò non rallentò la sua corsa minimamente. Al contrario, mentre il Signore della Foresta riuscì a schivare la carica a tutti gli effetti, il leader ufficioso del gruppo si ritrovò a venir trascinato come Ettore dal carro di Achille, per tutta la durata della corsa del Guardiano. Quando esso mutò la direzione della stessa, la capigliatura di Toby non resse lo sforzo e dovette mollare la presa. Così facendo, venne spedito a gran velocità a svariati metri di distanza. Proprio mentre recuperava i sensi, Roscalion iniziò una seconda carica contro il Signore del Mare. Egli chiuse gli occhi per la paura, non avendo il tempo per eludere l’offensiva.
“Pugno Rigenerante!” urlò il Signore della Foresta, sparando come un proiettile il suo pugno destro. Esso colpì Roscalion sulla schiena. Ciò lo spinse ad arrestare la sua corsa e voltarsi a guardare Lucas. Fu in quel momento che il ragazzo si rese conto dello sguardo rosso fuoco del Guardiano. Purtroppo, non ebbe la possibilità di ragionarvici ulteriormente, poiché in breve esso riprese la sua corsa, stavolta contro il Signore della Foresta.
 
Intanto, Nick aveva chiuso gli occhi terrorizzato davanti all’offensiva di Neither. Ciò aveva costretto Jessica ad un intervento improvvisato. “Energia del vento!” dichiarò muovendo potenti folate che colpirono il gormita del Chaos e lo fecero cadere dal cumulo di macerie sul quale si trovava. Quindi, la Signora dell’Aria corse verso il Signore della Terra e, dopo averlo aiutato ad alzarsi, gli imperò: “Tu corri ad aiutare Toby e Lucas! Mi occuperò io di Neither ed Igor!”. L’altro non se lo fece ripetere due volte e corse il più in fretta possibile nella direzione opposta. Vedendolo allontanarsi, la guerriera alata ripose lo sguardo su Neither e sul sopraggiunto Igor, sul cui volto era presente un sorriso cinico e soddisfatto. “Stai davvero pensando di poterci affrontare tutti e due?” chiese divertito. “Spero non lo troverete troppo umiliante!” rispose per le rime Jessica, preparandosi all’inevitabile offensiva che sarebbe giunta in breve. “Molto bene!” commentò il ragazzo “Tutto sta andando secondo il mio piano!”. Detto ciò, scagliò una sfera di energia gialla contro la Signora dell’Aria. Lei la eluse spostandosi di lato, ma in un istante udì le parole di Neither: “Energia del vento!”. Folate analoghe a quelle che avevano colpito il gormita del Chaos in precedenza, stavolta si abbatterono sulla Signora dell’Aria. Jessica non riuscì ad alzarsi in volo e fu costretta a rotolare di lato per evitare una seconda sfera lanciata da Igor. Quindi, ebbe tempo sufficiente per spalancare le ali e sollevarsi dal suolo. “Coi piedi per terra, non ho speranze…” ragionò a voce alta “Ma in aria… Ho un grosso vantaggio. Purtroppo, però, non ebbe tempo per dire altro, che Neither, con un elevatissimo balzo, raggiunse la sua altezza e cercò di colpirla con la coda. Fu in quel momento che Jessica, mentre arretrava per eludere l’attacco, si rese conto dell’essere azzurro chiaro delle scaglie del gormita del Chaos. Anche quel ragionamento venne troncato da un’offensiva a sorpresa. Igor, difatti, le aveva scagliato addosso un’altra palla di energia, stavolta colpendola in pieno e facendole perdere molta quota. “Molto bene!” commentò il ragazzo, vedendo Jessica colpita dalla coda di Neither “La Profezia di Genesis parla chiaro… Il destino di Gorm sarà deciso dallo scontro tra me ed un Erede del Bene e del Male… Sconfiggendo Jessica si compirà il destino e niente e nessuno potrà più fermarmi!”. “Soffio congelante!” udì poi, detto dalla Signora dell’Aria. Difatti, aveva soffiato sui piedi di Neither bloccandoglieli al suolo con la formazione di del ghiaccio. “In ogni caso…” continuò il monologo Igor, formando tra le sue mani una sfera di energia “Sapevo che Jessica avrebbe fatto di tutto per proteggere i suoi amici… C’è un sottile confine tra coraggio ed incoscienza!”.
 
Nel frattempo, Nick aveva raggiunto gli altri due, ancora in balia delle cariche di Roscalion. “Ehi!” esclamò Lucas, rivolto a Toby, che si era attaccato come un koala alla coda dell’Antico Guardiano, ottenendo di venir violentemente spedito a destra ed a manca a piacimento della creatura “Guarda chi è arrivato!”. “Già…” osservò il leader ufficioso del gruppo “Ma non penso sia in grado di connettersi a Roscalion!”. Detto ciò, il Signore del Mare mollò la presa e scivolò sufficientemente lontano. “Beh!” rispose il Signore della Foresta avvicinandosi a quello della Terra “Io penso che Nick ne sia in grado…”. “Giusto!” esclamò Tobias saltando, con la malsana idea di cavalcare il Guardiano “Ma soltanto Nicholas ha il fegato per avvicinarlo!”. Lucas ragionò sul problema, mentre un impaurito Nick si nascondeva dietro di lui, osservando Roscalion che scalciava come un toro per togliersi di dosso Toby. “Forse ho un’idea!” esclamò il Signore della Foresta. “Sono tutto orecchie!” ribatté il Signore del Mare, cadendo dalla groppa dell’Antico Guardiano. “Forse ho capito come fargli cambiare personalità!” continuò Lucas, usando il suo braccio tramutato in liane per trascinare l’amico vicino a sé e lontano dalla direzione verso la quale Roscalion stava caricando. Dopo aver portato Toby a sé, spiegò: “Quando lo chiamiamo per nome, subentra Nicholas… Mentre quando si sente sotto pressione, subentra Nick!”. “Quindi…” tirò le somme Toby, ricordandosi dei vari cambi che vi erano stati tra le due personalità “Il tuo piano sarebbe farlo diventare Nicholas affinché si avvicini a Roscalion, per poi farlo ritornare Nick affinché si connetta a lui e lo faccia rinsavire?”. “Dove hai imparato quel verbo?” chiese confuso Lucas. “Oh!” rispose vanitosamente l’altro “Una delle domande della verifica di Grammatica era di dare la definizione di alcuni verbi… Così quando ho copiato…”. Non fece in tempo a finir la frase che il Signore della Foresta lo bloccò dicendo: “Me lo spiegherai dopo! Adesso diamoci da fare col piano!”.
 
Intanto, Jessica era ancora impegnata in un arduo combattimento contro sia Igor che Neither. Purtroppo, il vantaggio numerico di questi ultimi stava facendo la differenza e la Signora dell’Aria si ritrovava spesso a dover arretrare per evitare di essere colpita. Fu in un istante che Jessica ebbe l’idea per uscire da quella situazione. Spalancò le ali e volò più in alto che poteva, in direzione verticale. Anche senza comprendere le sue intenzioni, Neither decise di bloccarle sul nascere. Egli saltò raggiungendo la ragazza e ne agguantò saldamente la caviglia. “Dove pensi di andare?!” chiese sarcasticamente bloccandone il volo “Non vorrai andare su?!”. “No.” rispose contenta lei “Voglio andare giù!”. Detto ciò, chiuse di netto le ali, eliminando l’unica spinta verso l’alto di cui disponeva. Così facendo, sia lei che Neither iniziarono una pericolosa caduta. “Ma cosa ti passa per la testa?!” urlò spaventato il gormita del Chaos “Ci schianteremo entrambi!”. “No!” rispose la guerriera alata, assestandogli un calcio e costringendolo a mollare la presa della sua caviglia “Solo tu!”. Quindi riaprì le ali bloccando la sua discesa, ma non quella di Neither che si schiantò violentemente al suolo, alzando un gran polverone. Igor, confuso dalla scena, non ebbe tempo per ideare una contromossa, che potenti folate lo travolsero, spedendo lui ed il privo di sensi Neither contro un cumulo di macerie circostante.
Quando riaprì gli occhi, si ritrovò il palmo della mano destra di Jessica puntato contro il viso. “Non ti conviene fare nulla di ‘incosciente’!” gli disse la ragazza, ponendo particolare attenzione sulla parola “incosciente”. Mentre diceva ciò piccole scintille elettriche comparivano tra le sue dita. Igor si accorse che non avrebbe potuto vincere quella battaglia, così, con uno schiocco di dita, si dileguò nel nulla.
 
Nel mentre, Toby e Lucas avevano fatto in modo che subentrasse la personalità decisa di Nicholas. Egli, poi, non aveva esitato a frapporsi trai due Signori della Natura e Roscalion, bloccando una sua carica ed afferrandolo saldamente per le corna. Purtroppo, però, l’Antico Guardiano continuò a spingere con forza, costringendo il Signore della Terra ad arretrare di qualche passo. Onde aiutare il loro amico, il Signore del Mare ed il Signore della Foresta erano corsi alle spalle di Roscalion ed usando, rispettivamente, la capigliatura come tentacoli di un polpo ed il braccio destro tramutato in liane verdi e robuste, cercavano di trattenere ulteriormente la forza di Roscalion. “Bene!” commentò con voce sforzata Toby “Adesso il tuo piano geniale cosa prevede?!”. “Beh!” rispose l’altro “Dobbiamo fare in modo che Nicholas si senta sotto pressione… Questo farà entrare in scena Nick, che potrà connettersi a Roscalion…”. “Già…” ribatté il leader del gruppo “Ma come facciamo a metterlo sotto pressione più di quanto già non lo sia?!”. “Questo lo so io!” esclamò Lavion, il cui volto apparve in una bolla, affianco ai suoi amici “Sbaglio, o conosciamo qualcuno di molto bravo a mettere sotto pressione gli altri?”. “Razzle!” esclamarono all’unisono Lucas e Toby. Dopo un segno d’assenso da parte del Signore della Foresta, Tobias mollò la presa. L’amico prontamente utilizzò anche il braccio sinistro per trattenere anche il secondo arto posteriore di Roscalion, mentre il Signore del Mare cercava il dinosauro.
Toby corse a gran velocità verso un rudere ove era probabile si fosse nascosto Razzle. Lo trovò dietro un sasso, abbassato e riparato. “Ehi!” attirò la sua attenzione il Signore del Bene “Abbiamo un lavoretto per te!”. La lucertola non seppe come rispondere, ma non ne ebbe il tempo. Toby afferrò la creatura e la inserì come una munizione nel suo braccio destro, tramutatosi in un cannone. Fatto ciò prese la mira e dichiarò: “Acquablast!”. Un potente getto d’acqua con Razzle davanti venne sparato e si abbatté sulla spalla sinistra di Nicholas.
Il dinosauro reagì in modo confuso e stordito. Poi, però, resosi conto della situazione, lanciò un grido, per poi esclamare: “Oh! Povero me! Che posso fare?! Sono spacciato! Sono spacciato!”. “Ehi!” commentò il Signore della Terra “Calmati! Ho tutto sotto controllo!”. “Sotto controllo?!” ribatté la lucertola “Mi auguro tu stia scherzando! Non puoi sperare di trattenere ancora a lungo Roscalion! Ci travolgerà tutti!”. “No…” rispose Nick con voce più stridula “Posso ancora risolvere la faccenda…”. Detto ciò, chiuse gli occhi.
Dopo qualche secondo di inquietante e tombale silenzio, lo sguardo dell’Antico Guardiano delle Gemme di Muscor passò dal rosso fuoco che aveva avuto sino a quel momento al suo solito colore. “Sì!” esclamò Toby, notando il successo del piano. Pochi istanti dopo Nick mollò la presa e fece qualche passo indietro, commentando: “Mi gira la testa…”. Quindi, il fratello gli si avvicinò e gli chiese: “Stai bene?”. “Penso di sì…” rispose confuso lui “Ma mi sento come se fossi stato diviso in due fino ad un attimo fa…”. “Buono a sapersi!” esclamò il Signore del Mare dando una pacca sulla schiena al fratello minore “Sei tornato in te stesso!”.
 
Dopo breve, il quartetto fece ritorno sul pianeta Terra e decise di passare il resto del pomeriggio senza alzare un dito. In modo particolare Toby, Lucas e Jessica erano esausti. “Andiamo!” esclamò Lavion porgendo al primo un bicchiere d’acqua “Non è possibile che siate talmente stanchi!”. “Non ti conviene fare certi commenti…” ribatté il biondo fulminandolo con lo sguardo. “Jessica… Ti dispiace ripetermi cosa ti ha detto Igor, di preciso?” chiese Nick. “Beh!” rispose lei “Ha parlato di una certa Profezia di Genesis…”. “Profezia di Genesis, hai detto?!” esclamò intimorito Razzle. La ragazza annuì, per poi chiedere: “Perché? La conosci?”. “Non a memoria…” ammise il dinosauro “Ma sono certo di averla già sentita nominare…”. “Ma nell’Antico Manuale di Gorm non se ne parla…” disse Nicholas. “Già…” commentò Lucas “E non c’è tomo nel Tempio degli Elementi che Nick non abbia letto…”. “Non esagerare!” ribatté il castano. “Però, a pensarci a bene, mi viene in mente un libro che abbiamo consultato una volta sola…” disse Jessica “E solo in parte…”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Quale sarà mai il tomo di cui parla? Voglio dare un piccolo indizio: è un libro comparso nella serie TV (non potevo darvi indizio più scontato, vero?). In ogni caso, ringrazio Illusory_paradise per la sua recensione al precedente capitolo…
A proposito… Mi duole dire che le probabilità che io riesca a pubblicare nelle prossime due settimane sono quasi del tutto nulle…
Comunque, a prescindere da quando riuscirò a pubblicarlo, ci si “vede” al prossimo capitolo!

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Capitolo 33
*** Capitolo Trentatré ***


CAPITOLO TRENTATRE'
 
Jessica, Nick, Lucas, Toby e Lavion erano seduti sul divano di casa Tripp. Il televisore era spento ed erano i soli in casa. Sulla spalla della ragazza vi era Razzle ed i due stavano consultando con fare rapido un grosso tomo impolverato. “Non capisco una cosa…” ammise Lavion “Per quale motivo avete un libro il cui contenuto è interamente pensato da Magor?”. “Ha cercato di ingannarci…” spiegò Lucas “Lo ha usato per attirarci nel suo Vulcano allo scopo di catturarci…”. “E ci sarebbe riuscito!” aggiunse Tobias con fare orgoglioso “Se non fosse stato per il sottoscritto!”. Quindi indicò se stesso col pollice destro mentre gonfiava il petto ed alzava il mento. “Trovato!” esclamò Jessica, attirando su di sé l’attenzione. Quindi si schiarì la voce e lesse dal tomo: “Il Popolo del Chaos fu un potente nemico sia del Bene che del Male. La sua prima comparsa su Gorm risale a molto prima del Rituale della Simbiosi. Esso era capeggiato dal perfido e disposto a tutto Genesis, Signore del Chaos, il cui fine supremo era la totale distruzione di tutta l’isola di Gorm. Quando le sue forze fecero la loro comparsa, gli eserciti di Bene e Male unirono le forze per contrastarle. Dopo lunghi e strazianti scontri, un attacco congiunto da parte del Popolo della Luce e del Popolo delle Tenebre riuscì a sconfiggere il nemico. Il Sommo Luminescente ed Obscurio esiliarono Genesis ed il suo popolo in una dimensione parallela chiusa, nota come il Regno del Chaos. Un attimo prima di scomparire nel vortice che lo stava risucchiando insieme al resto dei gormiti del Chaos, Genesis profetizzò che un giorno il Chaos avrebbe fatto ritorno ed il destino di tutta Gorm sarebbe dipeso dallo scontro tra il successore di Genesis ed un Erede del Bene e del Male. Nessuno, neppure i più potenti gormiti di sempre avrebbero mai potuto scongiurare la Profezia di Genesis.”. Vi fu un attimo di silenzio, dopo il quale Toby tirò le somme: “Quindi… Igor è l’erede di Genesis e Jessica è l’Erede di Bene e Male?”. “A quanto pare…” commentò Razzle. “Questo significa che il destino di tutta Gorm grava sulle mie spalle?!” chiese non poco intimorita Jessica. “Temo proprio di sì…” rispose il dinosauro. Dopo un altro po’ di silenzio, Nicholas stava per aggiungere qualcosa, ma fu preceduto da un forte tuono. Gli sguardi di tutti conversero sulla finestra che dava sul giardino, notando come vi fosse ancora il sole e nessun accenno ad una nuvola in cielo. “Questo è strano…” commentò Lucas, seguito a ruota da un ulteriore fragore. “Potrei sbagliarmi…” commentò Toby “Ma quando succedono queste cose c’è un solo posto dove cercare la spiegazione!”. “Andiamo!” fece cenno Lavion, avviandosi verso il Tempio degli Elementi, seguito a ruota dagli altri.
 
Entrati nella grande sala, i ragazzi fecero convergere i loro sguardi sullo schermo del Keeper, che mostrava Igor e Neither attaccare alcuni gormiti del Popolo della Foresta, proprio nei pressi del Tempio della Vita. “Quando si dice: tempismo perfetto!” commentò Toby, correndo dinanzi al proprio Occhio della Vita. “Qualcosa non mi convince…” commentò riluttante Jessica “Non mi sembra il tipico modo di agire di Igor…”. “Ha ragione.” osservò Nick “Deve esserci sotto qualcosa di più complesso…”. “O forse, ha deciso di metter fine a tutti questi scontri inutili e di chiudere la faccenda una volta per tutte!” ribatté Tobias. “Non lasciarti trasportare…” lo rimproverò Razzle “Devo forse ricordarti che non sei tu il prescelto per affrontare Igor?”. “Hai ragione.” commentò il biondo “Ma non è scritto da nessuna parte che Jessica debba affrontarlo da sola! Possiamo ancora porre fine ad una guerra prima che inizi!”. “Io sono con Toby!” affermò deciso Lavion “Siamo i Signori della Natura! Ma cosa ancor più importante: siamo amici! E siete stati voi ad insegnarmi cosa voglia dire essere amici! Igor è una minaccia che affronteremo tutti insieme!”. Convinti dal discorso di Lavion, Jessica, Nick e Lucas procedettero a disporsi davanti al rispettivo Occhio della Vita. “Terra!” comicnciò il castano. “Mare!” proseguì il fratello. “Foresta!” fu poi la volta del più giovane del gruppo. “Vulcano!” continuò Lavion. “Aria!” concluse la ragazza. “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!” dissero poi all’unisono. La sedia fluttuante iniziò a ruotare a gran velocità, mentre il dinosauro commentava: “E il Keeper è…”. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso apparve un simbolo azzurro decorato con delle curve simili alle onde dell’oceano. “Il Mare!” finì la frase Razzle. Toby non se lo fece dire due volte e corse a sedersi sulla seggiola mistica. “Non temete!” dichiarò aprendo il portale, in cui gli amici saltarono “Siete in buone mani! Date una lezione ad Igor da parte mia!”.
 
Durante il tuffo nel passaggio, il quartetto dichiarò all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Lucas fu avvolto dalle liane, dalle quali emerse mutato in gormita, dicendo: “Eterno potere della foresta!”. Nick, invece, mutando in Signore della Terra, aveva detto: “Forza dirompente della roccia!”. Quindi, Lavion assunse le sembianze del Signore del Vulcano alla frase: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica si trasformò nella Signora dell’Aria dichiarando: “Infinita energia dei venti!”.
 
Quindi, i cinque amici atterrarono proprio ove si stava svolgendo lo scontro. “Seguitemi!” esclamò il Signore della Lava scagliandosi senza esitazione su Igor, che sembrava non essersi accorto del loro arrivo. “Fermo!” cercò di trattenerlo Jessica, ma non fece in tempo. La chela del gormita attraversò l’immagine del loro nemico, rivelando come esso e tutti gli altri gormiti che presumibilmente stavano combattendo fossero una banale illusione. Rialzatosi, il ragazzo commentò: “Come osa, quel vigliacco?!”. “Ditemi che non sono il solo a pensarlo…” disse Lucas con una punta di timore. Gli altri, per tutta risposta mossero gli sguardi intorno alla zona, consapevoli che le illusioni fossero un segnale della presenza di Igor. Difatti, di lì a breve udirono la sua perfida risata stagliare dalla boscaglia. Tutti guardarono lì e videro una luce intermittente viola. Lampeggiava come se avesse voluto comunicarli in codice Morse. “C’è qualcosa che non tor…” disse Nick, ma non fece in tempo a finire la frase che svenne come gli altri tre. Fu allora che lo stregone uscì dalla zona buia in cui si trovava. Per tutta risposta, il volto di Toby apparve nell’orrore in una bolla fluttuante. “Cosa li hai fatto?!” chiese adirato. “Oh! Niente di che!” ribatté contento l’altro “Li ho semplicemente imprigionati nel loro peggiore incubo… Se ne sveglieranno se e solo se saranno in grado di affrontare le loro paure!”. Il leader ufficioso del gruppo non riuscì a rispondere tanto trovava inquietante la situazione. “Coraggio… Potete farcela ragazzi…” commentò quindi rivolto ai suoi amici.
 
Nel frattempo, nella mente dell’addormentato Signore della Foresta, si formò una nitida immagine. Lucas si trovava in una vasta zona umida ed alberata, con molteplici animali che non parevano affatto intimoriti dal gormita. “Ma dove mi trovo?” si chiese massaggiandosi la testa. Quindi, dopo essersi guardato intorno, commentò: “La Foresta Amazzonica?! Sono sulla Terra!”. Prima che potesse dire altro, il suolo iniziò a tremare e gli animali a fuggire. Non capendo da cosa scappassero, il Signore della Foresta si voltò lentamente, vedendo una scena a dir poco spaventosa. Una colossale onda di lava stava investendo la boscaglia ed avanzava a gran velocità verso di lui. Quasi come un surfista, sulla cresta dell’onda apparve Magor, il progenitore dei gormiti del Male. Esso era un gigantesco mostro di fuoco, con uno sguardo tagliente e maligno. Però, era molto più grande di quanto non fosse apparso ai Signori della Natura quando ci si erano scontrati in precedenza. La diabolica risata del perfido essere stagliò, intervallata dalle parole: “A quanto pare, è giunta la tua ora!”.
 
Intanto, Nick non stava passando un facile momento. Egli vedeva se stesso in una vasta pianura sabbiosa, apparentemente solo. “Ma cosa mi è successo?” si chiese confuso, portando la mano sinistra alla fronte. Purtroppo, però, non fece in tempo a dir altro che un oggetto non chiaro si abbatté al suolo come una meteora, generando un impatto che sollevò un polverone gigantesco. Quando la sabbia si ridepositò al suolo, il Signore della Terra poté vedere chiaramente il Signore delle Tenebre sovrastarlo in aria. Era stata proprio la sua mazza chiodata a schiantarsi sul terreno un attimo prima. “Obscurio?!” si chiese inorridito Nicholas. “Preparati, Signore della Terra!” esclamò l’altro “Questa sarà la tua ultima battaglia!”. “Non credo proprio!” esclamò il Signore del Bene ponendo la sua mano sull’amuleto sulla sua armatura e dichiarando: “Vortice di sabbia!”. Un enorme tornado si sollevò e colpì appieno il Signore delle Tenebre, che, però, ne uscì completamente indenne. “Non sai fare di meglio?!” chiese quindi divertito.
 
Però, probabilmente, l’incubo peggiore di tutti lo stava avendo Jessica. La Signora dell’Aria era come nella tromba di un ascensore e scendeva in a gran velocità come un falco. “Toby!” urlò. Difatti, il ragazzo stava precipitando in quello che appariva come un pozzo senza fondo e la ragazza cercava vanamente di raggiungerlo, ma non vi riusciva. Ogni volta che le sembrava che le sue dita si stessero avvicinando a quelle del biondo, protese per ricevere aiuto, la velocità di caduta aumentava o per altri motivi, esse non si incontravano. Intanto, la forte risata di Igor si delineava tra le grida di Jessica.
Infine, Lavion si ritrovò a rivivere un particolare periodo della sua vita. Ne era passato di tempo da quando era stato imprigionato da Mimeticus in un mondo parallelo. Il luogo era come una grande caverna piena di cristalli trasparenti. Il Signore del Vulcano si guardò intorno confuso, per poi sedersi al suolo deluso. “Che diamine! Di nuovo qui…” commentò affranto.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Che bello essere tornato! Non immaginate quanto ho pensato a questa storia durante le vacanze… Mi sono venute un sacco di idee e di certo non riuscirò ad inserirle tutte… Ciò fa aumentare le probabilità di un sequel, ma non ne sono ancora certo!
Inoltre, mi scuso per il capitolo breve, ma spero comunque gradevole...
Comunque, ringrazio Luce19 per la recensione lasciata al “CAPITOLO VENTIQUATTRO”… A questo punto, non mi resta che dire: al prossimo capitolo!

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Capitolo 34
*** Capitolo Trentaquattro ***


CAPITOLO TRENTAQUATTRO
 
Lavion non faceva altro che camminare avanti ed indietro in preda allo sconforto. “Accidenti! Non può finire così!” sbraitava ogni tanto per sfogare la rabbia. Ad un certo punto, troncò di netto un cristallo con la sua chela e si mise a studiarlo da vicino con lo sguardo. All’improvviso, su di una delle facce del prisma, stagliò l’immagine del Sommo Luminescente. Impaurito dall’epifania improvvisa, il Signore del Vulcano del Bene fece cadere la pietra trasparente, che si frantumò in minuscole schegge. Però, su ognuna di esse era riconoscibile la figura del Signore della Luce. Successivamente, Lavion udì nitidamente la voce del sovrano della Regione della Luce Bianca. “Non devi temere quello che vedi in questa grotta…” spiegò questi “La paura è parte integrante di ogni essere vivente…”. Il gormita si ritrovò confuso dalle parole, tanto lo era che chiese: “Cosa significa?!”. “Lo stregone vi ha imprigionato nel vostro peggiore incubo… Nelle vostre paure… In ciò che attanaglia di più le vostre menti…” continuò il Sommo Luminescente. “Ma… Io non ho paura!” esclamò indignato il Signore della Lava. “Tutti hanno paura…” proseguì l’altro “Negare di averne è come negare se stessi… Non puoi essere coraggioso senza avere paura…”. Pur non capendo a pieno le parole del Signore della Luce, Lavion gli si rivolse direttamente: “Come faccio ad aiutare i miei amici?”. “Prima di poter aiutare i tuoi amici, devi aiutare te stesso…” affermò la voce incorporea del più potente dei Signori della Natura “Le paure si combattono col coraggio… Ma non puoi combattere un nemico che credi non esista… Se vuoi uscire da qui devi prima capire cosa ti terrorizza…”. Dopo ciò, regnò il silenzio più assoluto e dalle schegge di cristallo scomparve l’immagine del Sommo Luminescente.
 
Lavion non seppe come agire in un primo momento, trovandosi combattuto internamente. Peraltro, nemmeno aveva compreso pienamente le parole del Signore della Luce. Il suo desiderio era salvare i suoi amici, ma come poteva farlo se non riusciva a salvare se stesso. “Devo capire cosa mi terrorizza…” ripetè a voce alta “Ma io non ho paura di niente!”. Quindi si voltò bruscamente dicendo: “Toby, tu che ne pensi?”. Troncò bruscamente la frase rendendosi conto di come il suo amico non vi fosse. “Ah… Giusto…” commentò “Sono solo…”. Dopo aver abbassato lo sguardo affranto, lo rialzò ed affermò: “Sono solo! Ed è proprio il mio essere solo a terrorizzarmi! Per anni ho avuto servitori pronti ad eseguire i miei ordini… Ma negli ultimi mesi, ho avuto qualcosa di più… Ho avuto degli amici… E non voglio perderli!”. Concluse la frase con tono deciso e quasi urlando. All’improvviso, il suo corpo iniziò a brillare ed a scomparire nel nulla, mentre il vero Lavion riapriva gli occhi, ritrovandosi esattamente ove era stato colpito dall’incantesimo di Igor. Si massaggiò la testa con la mano, mentre il volto di Toby compariva nella consueta bolla fluttuante. “Per fortuna ti sei svegliato!” esclamò il biondo tutto d’un fiato “Igor ha detto che ora che siete tutti KO avrà il tempo per mettere in atto il suo piano…”. Il Signore del Vulcano reagì in modo confuso, cercando di mettere insieme i pezzi del puzzle che aveva in testa. “Tu riporta gli altri sulla Terra!” affermò quindi, rivolto al Keeper, riferendosi a Jessica, Nick e Lucas, ancora privi di sensi “Io mi occuperò di Igor…”. Detto ciò si alzò con un movimento rapido.
 
Toby eseguì gli ordini senza battere ciglio, anche se nei suoi movimenti era visibilissima la rabbia che provava ed il desiderio di prendere a pugni Igor. Muovendo le mani sui cristalli, fece aprire un portale che risucchiò al suo interno la Signora dell’Aria, il Signore della Foresta ed il Signore della Terra. Il trio riapparve nel Tempio degli Elementi, anche se con aspetto umano. Anche se a fatica, il Keeper aveva fatto sì che il portale li portasse ad atterrare sul pavimento della stanza, in maniera tale da evitare che vi cadessero bruscamente a portale chiuso, essendo i tre ragazzi ancora addormentati.
Dopo aver chiuso il passaggio, lasciò la postazione del Keeper e corse a vedere come stessero gli altri. Diede un rapido sguardo a Lucas e Nick, ma non potè fare lo stesso per Jessica. Appoggiò il suo busto sulle sue ginocchia piegate al suolo e le tenne la testa con la mano destra. Era contemporaneamente esatasiato ed inorridito da ciò che vedeva in lei. Avrebbe potuto restare tutto il giorno a guardare il suo stupendo viso. Ma in contemporanea, avrebbe fatto qualunque cosa per far sparire da esso la smorfia di dolore tipica di chi è nel pieno di un incubo intenso. Razzle era rimasto davanti allo schermo del Keeper dal quale non tolse lo sguardo nemmeno per un secondo. Perciò, non vide ciò che avvenne: Toby, senza pensarci un attimo di più, appoggiò le sue labbra su quelle di Jessica.
 
Nel frattempo, su Gorm, Lavion si era dato all’inseguimento di Igor, fuggito tra gli alberi della Foresta Silente. “Fermati e combatti da uomo!” gli intimò. Per tutta risposta, il ragazzo bloccò la sua corsa, dicendo: “Trovo divertente che tu ordini a me di combattere e di non fuggire…”. “Come sarebbe a dire?!” chiese il Signore del Vulcano raggiungendolo e guardandosi intorno per assicurarsi di non esere caduto in una trappola. “Non sei forse tu, colui che fuggì dal Vortice Oscuro?” chiese con tono provocatorio Igor “Non sei forse tu, colui che piuttosto che affrontare il suo destino, fuggì e si nascose…?”. Il Signore della Lava mosse spasmodicamente la chela, segno che fosse particolarmente innervosito dal tema. “Ma non ha senso perdere tempo così…” commentò il ragazzo, mentre alle sue spalle compariva il mostruoso Neither. “Hai preso quello che ti ho chiesto?” gli chiese. “Certo!” rispose sicuro il gormita del Chaos, porgendo al compare una sorta di copricapo scuro, che sembrava plasmato per essere posto sulla testa di un essere cornuto. Al centro dello stesso vi era una sorta di gemma romboidale rossa. “La Corona di Obscurio…” commentò Igor soddisfatto, prendendo in mano l’oggetto “Finalmente… Tutti i pezzi sono al loro posto!”. Quindi, si rivolse a Lavion: “Per quanto riguarda voi… La prossima volta che rivedremo… Sarà anche l’ultima!”. Detto ciò scomparve con Neither in una coltre di fumo, lasciando un imbufalito Lavion a fissare il vuoto.
 
Dopo breve, il Signore della Lava fece ritorno a sua volta sulla Terra, trovando, con stupore, Jessica, Nick e Lucas svegli ed attivi. Il ragazzo si passò nervosamente la mano destra trai capelli, cercando di capire cosa fosse successo. “Toby… Come hai fatto a svegliarli?” chiese poi, non riuscendo a darsi una spiegazione. “Oh! Io non ho fatto niente!” esclamò il biondo “Appena arrivati sulla Terra… Si sono svegliati da soli…”. In verità, quella che era una palese menzogna, aveva lo scopo di nascondere come effettivamente il trio si fosse svegliato, ma non prima che Toby baciasse Jessica. Il ragazzo non sapeva né il come né il perché, ma dopo quel momento, ricco di un milione di emozioni, la ragazza si era risvegliata. Il primo pensiero di Toby era stato, guardando Nick e Lucas ancora addormentati: “Io quei due non li bacio!”. Fortuitamente, il risveglio di Jessica era stato in breve seguito da quello degli altri. Tobias, approfittando del fatto che nessuno dei tre aveva ricordi di quanto avvenuto, per ovvi motivi, aveva scelto di nascondere quanto avvenuto e di non trattare più quegli argomenti. Anche se non del tutto soddisfatto dalla risposta del biondo, Lavion decise di non fare ulteriori indagini e di passare il resto della giornata in compagnia dei suoi amici, del cui valore per lui si era finalmente reso conto.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Mi dispiace di essere scomparso per molto tempo, ma ho avuto da studiare moltissimo e non è ancora venuto il peggio! Mi dispiace anche di riprendere a pubblicare con un capitolo a conti fatti piuttosto banale e scontato… Oltretutto, avendo pubblicato da telefono, sono certo abbonderanno gli errori ortografici… Comunque, dal prossimo capitolo inizierà la “parte conclusiva” della storia (solo un pazzo come me potrebbe parlare di “parte conclusiva” dieci capitoli prima dell’effettivo finale), poiché ogni coppia di capitoli darà alla storia una precisa impronta non indifferente… In ogni caso, ringrazio Thanos05 per la sua recensione…
Alla prossima!

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Capitolo 35
*** Capitolo Trentacinque ***


CAPITOLO TRENTACINQUE

Nelle viscere più profonde del Monte Vulcano, in un antro circondato in tutte le pareti da rigoli di magma incandescente, Obscurio ammirava compiaciuto come alcuni Combattenti di Fuoco, su sua precisa indicazione, stessero incidendo il simbolo di una fiamma sul suolo. “Finalmente…” commentò fra sé e e sé il Signore delle Tenebre “Tra non molto, Magor ritornerà a Gorm e non vi sarà scampo per nessuno!”. Intanto, alle sue spalle erano giunti Magmion, Armageddon ed Orrore Profondo. “Quali sono gli ordini?” chiese il primo inchinandosi. Il sovrano della Tana dello Sconforto si voltò, notando i tre Signori del Vulcano, cui intimò: “Attaccate il Popolo della Foresta a testa bassa… I Signori della Natura interverranno… Quando ciò avverrà, dovrete separare Lavion dagli altri!”. Quindi, tornò a fissare il simbolo disegnato sul pavimento, concludendo: “Al resto penserò io! Nel mentre, voglio che difendiate ad ogni costo i territori del Vulcano!”. Al che, scoppiò in una malefica risata che avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene al più ardito trai guerrieri di Gorm.

Nel frattempo, sulla Terra, Toby stava correndo per i corridoi della scuola. Aveva vistose gocce di sudore sulla fronte, segno che non fosse la sua prima corsa della giornata. Per sua sventura, i corridoi non erano il loco migliore per correre. Il motivo era che essi erano particolarmente stretti e le masse di studenti che si muovevano da un’aula ad un’altra, componevano ingorghi che neppure un’ambulanza con le sirene accese avrebbe potuto superare. Il biondo, però, non aveva tempo da perdere. Saltava con agilità tutti gli zaini od i libri caduti al suolo e si districava nei labirinti rappresentati dagli alunni atti a dialogare tra loro. Il motivo di tanta fretta era ovvio: aveva intenzione di invitare Jessica al ballo organizzato dalla scuola. Ma il ragazzo non aveva particolare fortuna da quel punto di vista, poiché le aule della ragazza erano all’estremità opposta della scuola e non vi era speranza di raggiungerle con andatura normale, prima della fine della ricreazione. La rapidità portò il ragazzo dinanzi all’aula in cui Jessica doveva entrare, pochi secondi prima che la campanella suonasse. Ciò era segno che da un lato, tra non molto la sua amica sarebbe passata di lì, mentre dall’altro, egli sarebbe di sicuro rientrato nella sua aula con vistoso ritardo. La prima delle due certezze si concretizzò in fretta, col passaggio di Jessica e Gina davanti agli occhi del biondo. “Ehi…” cercò di attirare l’attenzione il biondo, rendendosi conto per la prima volta nella sua vita, di non sapere cosa dire. Il suono che uscì dalla sua gola fu a stento udito da lui, quindi non certo dalla bionda, che entrò nella sua aula senza neppure notarlo. Il ragazzo sospirò: aveva passato così tanto tempo a sognare e fantasticare su quanto sarebbe stato fantastico il ballo insieme a Jessica, da non pensare a come invitarla. La situazione aveva del carnevalesco: lui, che aveva sempre avuto pronta la risposta anche nelle situazioni più disperate ed in cui il sarcasmo sarebbe sembrato la peggiore idea possibile, non riusciva a trovare il coraggio per rivolgersi a Jessica ed invitarla al ballo.

Quel pomeriggio, il quintetto dei Signori della Natura si riunì in casa Tripp per studiare insieme, date le imminenti verifiche di ognuno. Toby si sforzò di non dare a vedere quanto si sentisse a disagio. “Scusa…” chiese Lavion a Nick “Come faccio a svolgere questo… Questo coso?!”. Il castano sospirò, per poi spiegare: “Si chiama ‘esercizio’… Devi leggere quello che è scritto nel libro e rispondere alle domande scritte sotto…”. In effetti, pur avendo fatto passi da gigante negli ultimi tempi, Lavion era ancora inesperto nell’ambito dello studio. “Ho io un esercizio difficile da farvi fare!” esclamò una stridula voce, che fece sobbalzare tutti per lo spavento. “Razzle!” esclamò Jessica innervosita “Si può sapere cosa ti passa per la testa! A casa ci sono i genitori di Toby e Nick! Potrebbero vederti!”. Il dinosauro saltò sul tavolo e commentò: “La situazione è seria… Non c’è tempo da perdere…”. “Ma come la mettiamo coi signori Tripp?” chiese retoricamente Lucas. “Danno un sacco di problemi i genitori…” aggiunse Toby, grattandosi la nuca. “Beh!” ribatté Lavion “Almeno i vostri genitori non vi hanno ordinato di radere al suolo un’isola e sterminarne la popolazione…”. “Non hai tutti i torti…” rispose Nicholas “Mi occuperò io di creare un diversivo…”.
Il castano entrò in cucina, ove i due genitori stavano guardando estasiati il forno. In esso ruotava in piena cottura una torta di cospicue dimensioni ed i due sembravano ipnotizzati. Quasi a volersene assicurare, il ragazzo si schiarì la voce rumorosamente. Il padre commentò, senza togliere lo sguardo dal forno: “Cosa c’è Toby?”. Resosi conto di come avrebbe potuto esser scoppiata una guerra senza che il duo se ne rendesse conto, fece cenno agli altri di seguirlo nello sgabuzzino.

Giunti all’interno del Tempio degli Elementi, i ragazzi guardarono lo schermo del Keeper, ove scorrevano le immagini di un attacco del Popolo del Vulcano a quello della Foresta. “Era ora!” commentò Tobias “Mi stavo annoiando di prendere a calci nel posteriore Igor… Qualche tirapiedi di Obscurio è quello che mi ci vuole!”. Quindi, il quintetto procedette a disporsi dinanzi agli Occhi della Vita, per poi pronunciare a turno il nome del proprio elemento. “Terra!” cominciò Nick. “Mare!” fu la volta del fratello. “Foresta!” continuò Lucas. “Vulcano!” proseguì Lavion. “Aria!” concluse Jessica, per poi dire all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La mistica sedia fluttuante ruotò a gran rapidità, mentre Razzle diceva: “E il Keeper è…”. L’oggetto rallentò poi e si illuminò mostrando un simbolo simile ad un albero stilizzato su sfondo verde. “La Foresta!” finì la frase la lucertola, mentre Lucas correva a sedersi sulla sedia, che si alzò sino a permettergli di muovere i cristalli con le mani. Con un gesto fluido, il ragazzo aprì il portale per Gorm, nel quale Jessica, Toby, Nick, Lavion e Razzle saltarono prontamente. Durante il viaggio nel passaggio mistico, i quattro ragazzi proclamarono all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il biondo fu inglobato in una sfera del suo elemento e mutato in Signore del Mare, mentre dichiarava: “Energia vitale dell’acqua!”. Nick, invece, fu trasformato in sassolini, che andarono a formare il Signore della Terra, alla frase: “Forza dirompente della roccia!”. Lavion, invece, si trasformò in letale lava bollente, che andò a comporre il corpo del Signore del Vulcano, mentre egli affermava: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica fu avvolta da mistiche folate e dei fulmini mutarono il suo aspetto in quello della Signora dell’Aria, dicendo: “Infinita energia dei venti!”.

Atterrati su Gorm, i ragazzi si trovarono subito nel pieno dell’azione, vedendosi circondati da fiamme e fuoco, mentre alcuni Combattenti della Foresta, affiancati dal forte e deciso Battiquercia, cercavano di tenere a bada i nemici. “Beh!” esclamò Toby “Diamoci da fare!”. Proprio il leader ufficioso del gruppo, insieme al fratello, si occupò di colpire due Combattenti di Fuoco che stavano attaccando Battiquercia. Quindi si affiancarono al gormita della Foresta, che commentò con voce aspra: “Finalmente! Con l’aiuto dei Signori della Natura possiamo vincere!”. Purtroppo, non fece in tempo a dire altro che una violenta fiammata colpì il Signore della Terra, che fu scaraventato di svariati metri indietro. Il Signore del Mare guardò da ove fosse venuto l’attacco, trovandosi dinanzi ad Armageddon, Signore del Vulcano. “Ma chi si rivede?!” commentò ironicamente il gormita del Male “Da quanto tempo!”. “Non hai perso il tuo charme!” esclamò ironico Toby sparando un getto d’acqua dal suo braccio trasformatosi in cannone, dicendo: “Acquablast!”. Il mostruoso nemico usò il suo braccio destro per difendersi, mentre dal sinistro sparava una raffica di fuoco. “Scudo oceanico!” dichiarò, quindi, il Signore del Mare, usando il disco blu formatosi per difendersi. Approfittando del nemico impegnato ad attaccare Tobias, Battiquercia corse incontro ad Armageddon e lo colpì in pieno col robusto ceppo simile alla testa di un martello, con cui terminava il suo braccio sinistro. Il gormita dovette, interrompere l’offensiva, dando al Signore del Mare ed al ripresosi Signore della Terra, il tempo di contrattaccare. “Vortice d’acqua!” dichiarò il primo. “Vortice di sabbia!” disse il secondo. Entrambi gli attacchi a forma di tornado colpirono Armageddon, fondendosi in un’offensiva sola, che spedì il Signore del Vulcano a sufficiente distanza.

Nel mentre, sopra la Foresta Silente si era dipinto un combattimento aereo tra Jessica ed Orrore Profondo. Non era la prima volta che i due si affrontavano, ma era decisamente la prima volta dopo molto tempo. La Signora dell’Aria superava in velocità il suo avversario, cosa che le permise di eludere le sue offensive con relativa facilità per molto tempo. Ad un certo punto, il Signore del Vulcano sparò una fiammata contro la guerriera alata, cosa che la costrinse a contrattaccare: “Sfera di energia!” proclamò, lanciando la palla di energia bianca formatasi, contro le fiamme di Orrore Profondo. I due attacchi collisero, ma fu quello di Jessica ad avere la meglio, guadagnandosi la strada fino a colpire il Signore del Vulcano, dividendo di netto il fuoco sparato dallo stesso. Colpito, il mostruoso gormita perse quota e si ritrovò molto vicino ad Armageddon, ancora impegnato nello scontro con Toby, Nick e Battiquercia.

Ciò che i Signori della Natura neppure immaginavano era che l’essere in difficoltà dei due Signori del Vulcano era solo un’esca. Difatti, nel mentre, Lavion aveva facilmente messo KO i vari Combattenti di Fuoco che lo avevano assalito. All’improvviso, udì la voce di Magmion che lo chiamava a sé per combattere. Senza esitazione, corse verso la provenienza della voce, ottenendo di allontanarsi dal cuore della battaglia. Raggiunse il suo nemico in una radura non lontana da lì. I due si scambiarono sguardi di sfida, ma fu il Signore della Lava il primo ad attaccare. Egli corse verso il suo avversario a gran velocità, caricando la sua chela dietro la schiena. Purtroppo, però, quando udì il verso di Cerberion, era troppo tardi. Il terribile Guardiano era sopraggiunto e lo aveva sollevato in aria come una bambola, senza che egli potesse opporsi in alcun modo. Sulla groppa della creatura vi era Obscurio. Il Signore delle Tenebre, prima di andarsene diede indicazioni a Magmion: “Assicuratevi che i Signori della Natura non interferiscano e poi raggiungetemi al Monte Vulcano!”. Il gormita annuì pur senza mostrare assenso in volto.
Quindi, Cerberion volò verso i territori del Vulcano, con Obscurio in groppa e Lavion tra le sue grinfie. La scena fu notata dai Signori della Natura che avrebbero voluto gettarsi all’inseguimento, ma avevano la strada bloccata da Armageddon, Orrore Profondo ed un sopraggiunto Magmion. “Credo che questo sia ufficialmente un problema!” commentò Toby, notando come Battiquercia ed i Combattenti della Foresta fossero impegnati in uno scontro con una piccola quantità di gormiti del Vulcano, mentre i “pezzi grossi” spettavano a lui ed ad i suoi amici.

In breve, i gormiti del Vulcano fecero in modo di spostare il loro scontro con quelli della Foresta abbastanza lontano dal loco in cui stava per consumarsi il violento scontro tra i Signori della Natura ed i Signori del Vulcano, peraltro spalleggiati da una copiosa quantità di scagnozzi. “Jessica…” sussurrò il Signore del Mare “Ci occorre un’idea…”. La ragazza lanciò uno sguardo ai tre nemici e poi commentò a voce alta: “Ci arrendiamo!”.


ANGOLO DELL’AUTORE
Il piano di Obscurio procede senza intoppi… Riusciranno i Signori della Natura a fare di necessità virtù? Nel prossimo capitolo si scoprirà se il risveglio di Magor sarà un successo od un fiasco… Comunque, ringrazio Illusory_paradise per la sua recensione al precedente capitolo e dico a tutti: “Alla prossima!”.

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Capitolo 36
*** Capitolo Trentasei ***


CAPITOLO TRENTASEI
 
“Come?” chiese confuso Magmion, a seguito dell’inattesa resa dei Signori della Natura. “Ci arrendiamo!” ripetè serena Jessica, sotto gli allibiti sguardi di Toby e Nick. “Cosa hai in mente?” le chiese sottovoce il primo dei due. La guerriera alata rispose con un amichevole occhiolino, segno che avesse tutto sotto controllo. “Già!” continuò, quindi, rivolta ai Signori del Vulcano “Siete troppo numerosi… Ci arrendiamo!”. I magmatici sovrani si scambiarono sguardi assai confusi, per poi con fare serio, fissare negli occhi la Signora dell’Aria, che già in più di un’occasione li aveva tratti in inganno. “Beh!” esclamò Magmion “Questo non vi farà avere salva la vita!”. “Certo che no!” ribatté sorprendentemente sicura Jessica “Ma spero che almeno ci valga un ultimo desiderio!”. “E quale sarebbe?” chiese Orrore Profondo con voce stizzita. “Ecco…” spiegò la Signora dell’Aria “Se dobbiamo morire… Vorremmo che a spazzarci via da Gorm sia il più potente gormita del Male…”. Al che, passò in rassegna i tre Signori del Vulcano, cui disse: “Quindi… Può andar bene uno di voi tre, o dobbiamo aspettare Obscurio, che del resto è il vostro capo?”. “No!” rispose con tono fermo Armageddon “Io non prendo ordini da nessuno! Sarò io a distruggervi!”. “Vorrai scherzare?!” esclamò Nick, che aveva inteso il piano di Jessica “Magmion è molto più forte di te!”. “Il Signore della Terra ha ragione!” proclamò il Signore del Magma “Sarò io a distruggerli!”. “Non so…” commentò il Signore del Mare con fare interrogativo “Orrore Profondo sa volare… E poi fa molta più paura di voi…”. “Giusto!” rabatté il gormita “Ci penserò io a finirli!”. “No!” sbraitò Armageddon “Sono io il più forte!”. “Affatto!” urlò Magmion “Sono io!”.
Fu un attimo ed i tre Signori del Vulcano si accanirono l’uno sull’altro, iniziando a colpirsi vicendevolmente con pugni e calci, dimenticandosi dei loro tre nemici ancora astanti. D’altro canto, gli stessi Combattenti di Fuoco che avevano fiancheggiato  i loro leader, si trovarono confusi, non capendo cosa fare nel vederli combattersi a vicenda. Approfittando del momento a loro favorevole, i Signori della Natura si prepararono ad attaccare. “Profonda Bioluminescenza!” dichiarò Toby, mentre una bolla d’acqua luccicante si formava trai palmi delle sue mani. Essa venne lanciata e colpì in pieno Armageddon, togliendolo dalla mischia e spedendolo contro una buona dose di suoi scagnozzi, che ne furono storditi almeno quanto lui. Magmion ed Orrore Profondo, per un istante, interruppero la loro lotta, capendo di esser stati ingannati. Però, nel mentre, Nick aveva proclamato: “Pugno Sismico!”. Colpì il terreno col suo pugno, scatenando una forte scossa che fu incanalata, a formare un’onda come quelle marine, ma sul suolo, che travolse Orrore Profondo, spedendolo KO contro i restanti Combattenti di Fuoco. Il Signore del Magma, ancora confuso, fu infine, messo al tappeto da un’impicchiata ad elevatissima velocità di Jessica.
I Signori della Natura, contenti di come la loro strategia si fosse rivelata vincente, tornarono a concentrarsi sulla loro missione primaria. “Lucas… Sai dove si trova Lavion?” chiese Jessica al Keeper, il cui volto apparve nella consueta bolla fluttuante. “Sì. Obscurio lo ha portato al Monte Vulcano…”. “Chissà cosa ha in programma?” si chiese Toby, grattandosi il mento. “Temo di saperlo…” commentò Razzle, che, viste le polversi placarsi, aveva fatto ritorno presso i Signori della Natura “Ma spero proprio di sbagliarmi…”. “Finora nel pensare al peggiore scenario possibile, abbiamo sempre indovinato.” disse la Signora dell’Aria “Ti ascoltiamo.”. “Beh!” spiegò la lucertola con fare intimorito “Quando avete sconfitto Magor e distrutto il suo vulcano sulla Terra, Obscurio è riuscito a salvarsi dall’inondazione che ha seguito, aprendo un portale per Gorm all’ultimo istante… Quindi, appena dopo esser tornato sull’Isola, cercò in mille modi, con l’aiuto di Magmion e di altri suoi scagnozzi, di richiamare su Gorm il malvagio Magor, ma sempre fallendo…”. “E quindi?” chiese Nick “Questo cosa ha a che vedere con noi?”. “Ecco… Per richiamare Magor, Obscurio ha bisogno di concretizzare la sua essenza presente nel Monte Vulcano…” continuò il dinosauro “Per riuscirci, deve riunire tutti i Signori dei gormiti invocati o creati da Magor… E Lavion è uno di essi.”. “Ma anche ora che ha catturato Lavion… Non può eseguire il rituale: manca all’appello Devilfenix.” osservò Nicholas. In un attimo, tutti i Signori della Natura si ricordarono di quando il perfido sovrano dell’Oscuro Orizzonte si era appropriato della piuma fossilizzata di Devilfenix. Ci fu un attimo di silenzio, seguito dall’esclamazione di Toby: “Andiamo! Dobbiamo salvare Lavion ed impedire il ritorno del più crudele Signore del Male mai esistito… Quotidiana amministrazione!”. Gli altri non se lo fecero dire due volte. Jessica spiccò il volo, portando con sé i due amici, che si tenevano stretti l’uno al braccio destro e l’altro al braccio sinistro. Anche se con qualche difficoltà, data la notevole differenza di massa che vi era tra il Signore del Mare e quello della Terra, la ragazza riuscì a trasportarli. Anche Razzle si aggregò al gruppo, saltando rapidamente sulla spalla di Toby.
 
Poco dopo la partenza del gruppo, Obscurio fece ritorno ove si era consumato lo scontro, notando con disgusto i suoi tre sottomessi ancora storditi dagli attacchi. “Siete degli incompetenti!” urlò tanto forte da far tremare la Foresta Silente. I Signori del Vulcano rabbrividirono e si inginocchiarono a gran rapidità. Il sovrano della Tana dello Sconfortoli guardò come un insegnante guarda gli studenti cui sta per dare una grave insufficienza. “Siete fortunati che per il rituale mi serviate tutti e tre…” commentò quindi “Ma fareste meglio a sperare che i Signori della Natura non interferiscano… Altrimenti non sarà da loro che dovrete fuggire!”.
 
Intanto, Jessica, Nick, Toby e Razzle erano giunti nei territori del Vulcano, ma non avevano potuto avventurarcisi come previsto, per l’enorme quantità di sentinelle, sparse in ogni singolo punto. Il gruppo si era nascosto dietro ad una roccia, cercando con lo sguardo un modo per giungere nel Monte Vulcano. “Sono troppi…” osservò Nick “Non possiamo avvicinarci senza essere attaccati da un’orda di proporzioni esorbitanti…”. “Già…” ribatté il fratello maggiore “Ma io non mi arrendo! Dobbiamo salvare Lavion!”. “Sarei curioso di sapere come…” gli disse Razzle “Cosa hai intenzione di fare? Combattere da solo contro l’intero Popolo del Vulcano?!”. “L’ultima volta ha funzionato!” rispose Tobias. “Stavolta è diverso…” commentò Jessica, notando come Obscurio, Magmion, Orrore Profondo ed Armageddon avessero fatto ritorno. “OK…” esclamò Toby “Ora o mai più!”. Detto ciò, iniziò a correre verso l’ingresso al Monte Vulcano, attirando inevitabilmente l’attenzione dei Combattenti di Fuoco. Molti di essi gli si gettarono addosso, placcandolo e costringendolo al suolo sotto il loro peso. Oramai il nascondiglio era vano, ed anche gli altri Signori della Natura fecero la loro comparsa sul campo di battaglia. “Energia dei venti!” dichiarò Jessica, formando potenti folate che travolsero gormiti del Vulcano e liberarono dalla loro mischia il Signore del Mare. Quindi, i tre amici si misero spalla contro spalla, tenendo d’occhio tutte le direzioni, nella vana speranza di riuscire ad affrontare l’innumerevole esercito da Obscurio incaricato di fare da guardia.
In breve, i Signori della Natura si ritrovarono accerchiati ed impossibilitati a proseguire. “E adesso?” chiese con fare infastidito Nicholas al fratello. Questi, per tutta risposta alzò le spalle, commentando: “Siete voi due i geni del gruppo…”. Jessica e Nick avrebbero voluto togliere ai Combattenti di Fuoco l’incarico di attaccare Toby, ma avevano altro di cui preoccuparsi.
In una situazione che avrebbero definito disperata, una forte luce brillò affianco ai Signori della Natura, mentre il potentissimo Sommo Luminescente faceva la sua comparsa. Gli sguardi dei ragazzi furono allibiti nel vedere il Signore della Luce al loro fianco.
“Signori della Natura…” disse lui preparandosi allo scontro che avrebbe avuto inizio di lì a breve “Andate a salvare il vostro amico ed ad impedire ad Obscurio di richiamare Magor… Vi coprirò io le spalle.”. Detto ciò sollevò la luminosa lama che aveva la posto di un braccio e la abbassò di netto. Così facendo, formò un potente raggio, che aveva proprio forma di una sferzata, che colpì molti Combattenti di Fuoco, permettendo a Jessica, Toby e Nick, sulla cui spalla era appoggiato nel terrore Razzle, di correre verso il Monte Vulcano, mentre il Sommo Luminescente affrontava l’orda di nemici.
 
Il gruppo non incontrò nemici nei corridoi che portavano al cuore pulsante della montagna, poiché tutti gli scagnozzi possibili erano stati dislocati lungo i territori allo scopo di impedire intrusioni. Il quartetto raggiunse in fretta la sala principale. Essa si componeva di un gigantesco mare di magma bollente, dal cui centro si ergeva una sorta di isola di roccia rovente, sulla quale si trovavano Obscurio, Magmion, Orrore Profondo ed Armageddon. Non lontano da loro, Lavion era incatenato a due grandi colonne di lava solidificata. Il Signore delle Tenebre aveva in mano la piuma fossilizzata di Devilfenix e, come del resto gli altri gormiti del Male, era estremamente concentrato nell’eseguire il rituale. “Non c’è tempo da perdere!” esclamò Toby correndo verso i nemici. A nulla valsero le frasi di Jessica e Nick, che gli dissero di attendere che formulassero un piano. Il Signore del Mare era già corso sulla grossa roccia al centro del cratere, preparandosi ad interrompere il rituale e salvare Lavion.
“Tentacoli degli Abissi!” dichiarò, mentre la sua capigliatura, al pari dei tentacoli di un polpo, afferrava il talismano dalle mani di Obscurio e lo tirava a sé. Il sovrano della Tana dello Sconforto notò l’arrivo di Toby, Jessica e Nick, motivo per cui strinse la sua presa sull’amuleto, dichiarando: “Non manderai a monte i miei piani un’altra volta!”. Al che, anche i tre Signori del Vulcano malvagi si accorsero degli ospiti e si prepararono ad affrontarli. Prima che si scatenasse la battaglia, un forte boato percorse il Monte Vulcano. “Sì!” esclamò il Signore delle Tenebre “Il rituale è completo!”.
 
Dalle più profonde viscere del Monte Vulcano, attraversando, come in un percorso prestabilito, le stanze in cui erano stati incisi i simboli del Vulcano, un getto di magma risalì i cunicoli e giunse alla sala principale, ove si stavano per scontrare i Signori della Natura ed i Signori del Male. Il fiume infuocato emerse da tutti i lati, formando delle pareti che intrappolarono tutti i gormiti presenti nel Monte di Fuoco al loro interno. “Questo è un problema non da poco…” commentò Nicholas, osservando come le pareti incandescenti si avvicinnassero l’un l’altra salendo, fino a formare un’autentica cupola, in cui i ragazzi rimasero intrappolati come topi in una gabbia. Anche i Signori del Vulcano sembravano spaventati. L’unico individuo consapevole di ciò che era in atto era Obscurio, che scoppiò in una risata perfida.
Approfittando della distrazione dei loro nemici, Jessica e Toby procedettero ad avvicinarsi a Lavion ed a liberarlo dalle catene che lo bloccavano. Questi, per tutta risposta, barcollò un poco per poi riprendersi ed affiancarsi ai suoi amici per quella che pareva una battaglia tra le più grandi di sempre.
All’improvviso, su di una parete della cupola di fuoco si dipinse lo sguardo malvagio di Magor. Poi, da quello stesso punto emerse il suo corpo fiammeggiante. Nel suo sguardo era visibile il calore delle fiamme infernali, mentre le sue braccia, che si trascinava dietro come pesanti apparecchiature, mostravano una rabbia ed una furia mai stimate prima. Quindi, alzò le mani in alto, proclamando lanciando un urlo misto a risata. “Riformulo la mia affermazione: questo è un problema enorme!” commentò intimorito Nick.
Intanto, Magor aveva iniziato a guardarsi intorno, cercando di riconoscere i suoi tirapiedi dai suoi nemici. Notando Lavion fiancheggiante i Signori della Natura, scoppiò in una seconda risata, ancor più rumorosa della prima. “E così…” commentò rivolto al Signore della Lava “Il mio figlio primogenito mi si è rivoltato contro…”. Quindi guardò il Signore del Mare, che nel suo sguardo non mostrava neppure un briciolo di paura, e disse: “Del resto, non posso restare in questa forma per molto… Avrò bisogno di un corpo… E sarà divertente spazzare via i Signori della Natura usando come burattino colui che li ha salvati l’ultima volta!”. Detto ciò si avventò su Tobias, come un predatore sulla sua preda. Però, Jessica non esitò a frapporsi tra Magor ed il suo obiettivo. “Ah!” esclamò il progenitore del Male di Gorm “Questa poi non me la sarei mai aspettata!”. Sembrò arretrare, ma era palese che sarebbe tornato alla carica da un momento all’altro. “Ma a conti fatti… Siete umani… Con tutte le debolezze del caso!”. Quindi, fece per accanirsi stavolta su Jessica, ma ancora una volta, veruno si frappose. Sorprendentemente, a cercare di ostacolare Magor, fu l’ultimo che mai ci si sarebbe attesi. Con gran slancio, Razzle era saltato sulla spalla di Jessica e da lì si era buttato sul creatore del Vulcano. Le sorprese non erano che all’inizio. Al contatto tra il dinosauro e lo stregone maligno, il secondo scomparve nel nulla ed il primo cadde al suolo privo di sensi.
Purtroppo, prima che alcuno potesse avanzare ipotesi su quanto avvenuto, la lucertola si rialzò in piedi. Però, non aveva l’ingenuo sguardo tipico di Razzle, ma l’infuocato ed ardente guardo di Magor. In un baleno, il corpo del dinosauro iniziò a cambiare forma. Divenne molto più grande: di altezza pari ai gormiti che lo circondavano. La sua pelle divenne rossa come il sole al tramonto e molte parti del suo corpo vennero coperte da una nera armatura, simile a quella dei Signori della Natura. I suoi occhi divennero gialli ed il draghesco muso mostrò due enormi zanne.  Le sue zampe posteriori furono coperte da stivali di metallo, mentre le sue zampe anteriori assunsero l’aspetto di braccia umane, anche se coperte di squame e di color rosso acceso. La coda divenne sufficientemente lunga e grossa da poter sbattere rumorosamente al suolo.
Davanti alla mostruosa creatura, Jessica urlò spaventata: “Razzle! No!”. “Razzle non c’è più…” rispose l’essere sibilando “C’è solamente Magor!”. Concluse urlando e facendo tremare l’intero Monte Vulcano. “No!” strillò nuovamente la Signora dell’Aria, che fece per avventarsi sul mostro, ma venne trattenuta da Nick e Toby. Intanto, Magor si avvicinò ad Obscurio, dicendogli: “Distruggete i Signori della Natura ed assicuratevi che non interferiscano in futuro!”. Quindi, balzò fuori dalla stanza formatasi, attraversando le pareti di fuoco come se niente fosse. “E adesso?” chiese Tobias, notando Obscurio, Magmion, Orrore Profondo ed Armageddon che si preparavano ad attaccarli “Qualcuno ha un’idea?”. “Io forse ne ho una…” commentò Lavion “Ma è la cosa più folle che mi sia mai passata per la testa…”. “Temo che a questo punto non ci sia scelta: cosa hai in mente?” chiese Nicholas. Il Signore della Lava, per tutta risposta, corse verso la parete di fuoco e la attraversò esattamente come aveva fatto Magor. Tutti i presenti lo guardarono confusi. “Ah!” esclamò Obscurio “Avrà cambiato schieramento, ma è sempre un vigliacco!”. Quindi, i Signori del Male tornarono a far convergere i loro sguardi sui rimanenti tre Signori della Natura. Un attimo prima che lo scontro avesse inizio, si udì un forte ruggito in tutto il Monte Vulcano. “Dalla padella alla brace!” esclamò Nick “Riconosco questo ruggito: è Drakkon!”. Difatti, in un attimo, il mostruoso essere simile ad un drago rosso alato fece la sua comparsa, a sua volta attraversando il muro di fuoco. L’autentica sorpresa fu il gormita che lo cavalcava. Lavion, difatti, era in groppa all’Antico Guardiano e sembrava averlo completamente domato. “Questa poi!” commentò Toby. Drakkon soffiò un getto di fuoco col quale sembrò disegnare una linea trai Signori della Natura ed i Signori del Male. Poiché neppure il Signore delle Tenebre oserebbe sfidare un Guardiano, nessuno si oppose mentre Toby e Nick montavano sulla creatura. Quindi, Lavion dichiarò: “Controllo del fuoco!”. Così facendo, formò una cavità nella parete di magma incandescente, nella quale Jessica e Drakkon, sulla cui schiena vi erano lo stesso Lavion, Toby e Nick, poterono passare senza problemi. Quindi, volarono oltre i territori del Vulcano, notando come il Sommo Luminescente avesse lasciato il campo di battaglia indenne ed avesse fatto ritorno alla Regione della Luce Bianca.
Di lì a breve, si separarono da Drakkon, che sembrava aver iniziato a prendere ordini da Lavion solamente, e fecero ritorno sulla Terra.
 
Quel pomeriggio nessuno disse nulla su quanto avvenuto su Gorm, a parte Toby, che rassicurò Jessica dicendole: “Vedrai… Salveremo Razzle…”. Anche il cielo parve triste per la sorte spettata alla piccola creatura, tanto che una forte pioggia iniziò a colpire Venture Falls poco dopo il ritorno dei ragazzi da Gorm. Una lenta melodia pareva accompagnare i loro gesti quotidiani. Il dispiacere per quanto avvenuto al loro amico ed il fallimento della loro missione, avevano segnato i loro cuori profondamente.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Povero Razzle, non trovate? Ha sacrificato se stesso per salvare i ragazzi… Ma si sa che alla fine il Bene trionfa sempre sul Male! Per il momento la situazione è pessima ed i Signori della Natura sono molto giù di corda… Però, i guai sono solo all’inizio! Nei prossimi capitoli vedremo il compimento del piano di Igor… Riusciranno i protagonisti ad affrontare sia Igor che Magor?
A questo punto, ringrazio di cuore Illusory_paradise che continua a recensire e tutti coloro che abbiano letto la storia fin qui! Alla prossima!

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Capitolo 37
*** Capitolo Trentasette ***


CAPITOLO TRENTASETTE
 
Toby, Nick, Lucas, Lavion e Jessica erano seduti sul divano di casa Tripp, chi a braccia conserte, chi con un tomo del Tempio degli Elementi aperto sulle gambe e chi atto a grattarsi il mento nervosamente. “Trovato nulla?” chiese la ragazza al castano, che stava rapidamente scorrendo quanto scritto su un pesante libro. Questi scosse la testa afflitto, per poi commentare: “Non ho trovato scritto da nessuna parte un modo per liberare Razzle…”. “Questo ci riporta al punto di partenza…” osservò Tobias chiudendo con forza il libro che egli leggeva “Non abbiamo idee e nemmeno un eccentrico dinosauro formato tascabile a darci dei suggerimenti!”. “A proposito…” commentò Nick “Come è andata a finire la faccenda del ballo?”. “Quale ballo?” chiese Jessica confusa, mentre un paonazzo Toby nascondeva il suo volto agli occhi della ragazza con una mano. “Lavion!” esclamò Lucas assestando una poderosa gomitata a Nicholas “Vieni con me! Andiamo a prendere da bere!”. Detto ciò, si alzò rapidamente, trascinando il confuso ragazzo vestito di rosso con sé. Nick, compreso di essere tutto ciò che si contrapponeva all’invito di Toby a Jessica, si alzò rapidamente, dicendo: “Io vado a controllare che non facciano guai!”. Quindi, lasciò la stanza anche lui, lasciando Toby e Jessica soli. La ragazza cercò lo sguardo dell’amico, che, ancora in imbarazzo, faceva il possibile per evitare che vi ci riuscisse. “Ecco…” balbettò il biondo “Volevo chiederti…”. Jessica alzò le sopracciglia, attendendosi inevitabilmente una conclusione della frase. “Quello che volevo chiederti… Intendo dire…” continuò a balbettare in modo caotico Tobias “Non è che… Aspetta! Quello che intendo è…”.
L’umiliazione di Toby pareva una scena da una commedia agli occhi di Nick e Lucas, che, appostatosi dietro la porta che collegava cucina e soggiorno, guardavano la scena, rammaricandosi di non aver comperato pop corn. Sghignazzando, Nicholas disse: “Trovo divertente che lui abbia sempre rimproverato me, dicendo che sono incapace con le ragazze… Dovrei filmare la scena per ricordarmela in futuro…”. “Non dovremmo fare qualcosa per aiutarlo?” chiese Wanson. “No!” rispose prontamente l’altro “Deve cavarsela da solo!”. “Ehi!” esclamò Lavion “Credeta che sia normale?”. I due si voltarono di netto, notando come il loro amico indicasse la finestra. Vi si affacciarono, notando nubi più nere del petrolio e più fitte della tessitura di un arazzo coprire il cielo di Venture Falls. “Beh!” commentò il minore dei Nick “Le figuracce di mio fratello dovranno attendere… Credo proprio che Gorm abbia bisogno di noi!”.
 
Quando Toby fu interrotto dall’arrivo dei tre amici, si sentì quasi sollevato di poter finalmente rimandare quella conversazione che tanto lo stava rendendo ansiogeno. Il gruppo corse velocemente al Tempio degli Elementi, ove non potè che notare con animo mesto l’assenza di Razzle. Successivamente, fecero convergere i loro sguardi sullo schermo del Keeper, ove notarono le immagini di Igor e Neither sulla cima del Picco dell’Aquila. Il primo aveva in mano la Corono di Obscurio. “Beh!” commentò Lavion “A quanto pare oggi sarà Igor a venir preso a calci dal sottoscritto…”. “Qualcosa non mi torna…” osservò Jessica “Dove sono i gormiti dell’Aria? Perché lasciano che quei due stanzino tranquillamente e svolgano i loro sortilegi nel pieno dei loro territori?”. “Potrebbe averli ipnotizzati come ha fatto in passato con noi…” commentò Nick grattandosi il capo. “Poco importa!” esclamò Toby “Il nostro compito è rispedire i piantagrane da dove sono venuti! Andiamo!”. Dopo essersi disposti ciascuno dinanzi al proprio Occhio della Vita, i ragazzi dichiararono i propri elementi. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” continuò il fratello. “Foresta!” proseguì Lucas. “Vulcano!” progredì Lavion. “Aria!” concluse Jessica, che poi disse all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. Tutti avvertirono una sensazione di vuoto nel non udire la tipica frase di Razzle durante la rotazione della sedia fluttuante. Quando l’oggetto si fermò, dietro di esso comparve un simbolo su sfondo giallo, mentre gli sguardi convergevano su Nicholas, il cui elemento era quello descritto dal segno. Il ragazzo corse a sedersi e manipolò i cristalli onde far aprire il portale magico in cui gli amici saltarono, dichiarando all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Toby fu inglobato in una sfera d’acqua, dalla quale emerse mutato in Signore del Mare, alla frase: “Energia vitale dell’acqua!”. Poi, Lucas si tramutò in liane ed altre forme di vegetazione, che andarono a comporre l’aspetto del Signore della Foresta, mentre diceva: “Eterno potere della foresta!”. Successivamente, Lavion assunse le sembianze del Signore del Vulcano proclamando: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Jessica, avvolta da mistiche folate e fulmini azzurri, assunse l’aspetto di Signora dell’Aria, dichiarando: “Infinita energia dei venti!”.
 
Il quartetto atterrò in cima al Picco dell’Aquila, proprio dinanzi ad Igor e Neither. Il primo, in modo particolare, sembrò soddisfatto o sollevato di vederli. “Iniziavo a credere che senza il vostro amico squamoso non sapeste come arrivare a Gorm…” commentò divertito, passando in rassegna il gruppo che aveva dinanzi. “Cosa vuoi fare?!” gli chiese infastidito Tobias. “Nulla di nuovo…” rispose ironicamente l’altro “Distruggere ogni forma di vita di Gorm… Far ritornare il popolo del Chaos che si impossessi dell’isola… Dominare il mondo!”. “Sai? Dovresti aggiornare il tuo repertorio!” ribatté il Signore del Mare. “Oh!” esclamò Igor “Allora questo ti piacerà!”. Detto ciò, iniziò a pronunciare formule incomprensibili, mentre i suoi occhi divenivano rossi e la gemma al centro della Corona di Obscurio iniziava a brillare di una forte luce del medesimo color. “Non promette nulla di buono!” osservò Nick, vedendo Igor sollevarsi in aria, avvolto da un’aura violacea. “Signori della Natura!” proclamò lo stregone “La vostra fine è giunta!”. Quindi, alzò lo sguardo al cielo, dichiarando: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformami in Signore della Natura! Ora!”. In men che non si dica, la pelle ed i vestiti di Igor lasciarono il posto ad una spessa scorza grigia, rassomigliante la dura corazza che scorpioni o scarafaggi hanno sulla schiena. Il suo volto divenne di tonalità simile alle nubi cariche di pioggia, così come le sue mani. Intorno ai polsi apparvero degli spessi bracciali trasparenti come diamante, con forma irregolare come se fossero stati tratteggiati da un bambino dell’asilo. Lungo i gomiti gli apparvero lame affilate più di qualunque altro oggetto tagliente possa sperare di essere. Infine, la testa fu coperta da un elmo simile ai bracciali, per colore e forma irregolare. Mentre questa trasformazione avveniva, il ragazzo dichiarava: “Ordine supremo del chaos!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Mi scuso per il capitolo breve, ma ho preferito interromperlo in un momento di spannung piuttosto che renderlo più lungo ed interromperlo in un momento meno carico di emozioni… Igor ha finalmente raggiunto l’essenza di Signore del Chaos e starà ai Signori della Natura fermarlo prima che distrugga tutta l’isola di Gorm! La resa dei conti è alle porte… Ma ancora non è giunta!
Ringrazio moltissimo Illusory_paradise per la sua recensione e tutti coloro che siano giunti fin qui con la lettura! Spero che questo capitolo vi piaccia e non vedo l’ora di pubblicare il prossimo!

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Capitolo 38
*** Capitolo Trentotto ***


CAPITOLO TRENTOTTO
 
La perfida risata di Igor fu udibile in ogni tratto di Gorm. La sua forma da Signore del Chaos incuteva terrore a chiunque lo vedesse ed i Signori della Natura non componevano un’eccezione. “Finalmente!” esclamò lui contemplando il suo nuovo aspetto “Sono anni che sogno questo momento!”. Quindi, dopo aver lanciato uno sguardo ai suoi nemici, ancora astanti per stupore ed assenza di idee, finì la frase: “Il momento in cui i Signori della Natura saranno distrutti!”. Al che, pose i suoi due pugni verso Jessica, Lucas, Toby e Lavion. Dalle sue nocche partì un potentissimo raggio grigio, che pareva in grado di devastare qualunque cosa incontrasse lungo il suo cammino. Mentre ciò avveniva, egli diceva: “Attacco Distruttivo!”. Non avendo il tempo di reagire, i ragazzi cercarono di ripararsi il viso con le braccia.
Quando riaprirono gli occhi, i ragazzi videro il Sommo Luminescente, apparso dal nulla come era solito fare, che aveva bloccato il raggio usando la sua spada mistica. “Interessante…” osservò Igor abbassandosi fino a tornare coi piedi per terra, allo scopo di guardare negli occhi il Signore della Luce. “Sapevo che ti saresti fatto vivo…” commentò rivolto al sovrano della Regione della Luce Bianca “Così avrei potuto sconfiggerti una volta per tutte!”. “Ti sconsiglio di affrontare una battaglia che perderesti…” dichiarò il Sommo Luminescente, preparandosi allo scontro che sarebbe avvenuto da un momento all’altro. “Non sei stato in grado di sconfiggere il mio predecessore da solo e credi di riuscire a sconfiggere me?!” esclamò Igor spiccando il volo, seguito a ruota dal Signore della Luce. Anche Jessica avrebbe voluto prendere parte allo scontro aereo che stava avendo inizio, ma, come gli altri Signori della Natura, fu attaccata alle spalle da Neither, che commentò: “Il mio incarico è di tenervi impegnati il tempo necessario perché il Signore del Chaos neutralizzi il Signore della Luce… Poi sarà un piacere assistere alla vostra distruzione!”. Per tutta risposta, Toby proclamò: “Acqublast!”. Il suo braccio si tramutò in cannone e sparò un getto d’acqua contro il gormita malvagio. Esso sembrò non esserne nemmeno infastidito. Anzi, camminò verso il Signore del Mare tagliando il getto col suo corpo come se niente fosse. Giunto dinanzi a Tobias, lo colpì con un forte pugno, spedendolo a svariati metri di distanza. “Ehi!” esclamò Lavion, attirando l’attenzione del nemico “Ti hanno mai detto che non sei simpatico!”. Quindi si scagliò su Neither, balzando e ponendo la sua chela in avanti. A nulla valse poiché il gormita eluse l’attacco con un minuscolo movimento del busto, facendo cadere il Signore del Vulcano proprio su quello del Mare. Prima che entrambi potessero rialzarsi, Neither si avvicinò loro e, mentre le sue squame divenivano blu, formava nelle sue mani una bolla d’acqua, dalla quale partì un getto identico a quello in precedenza usato da Toby. Intanto, egli dichiarava: “Acquablast!”.
 
Nel frattempo, lo scontro aereo tra Igor ed il Sommo Luminescente aveva assunto un aspetto sublime. Il Signore del Chaos aveva una potenza incredibile che solo il Signore della Luce avrebbe potuto contrastare in un pari duello. Senza neppure proclamare i nomi dei loro attacchi, i due avversari si colpivano l’un l’altro con raggi grigi o fendenti dorati. Chiunque ne fosse colpito avrebbe arrancato, per poi riprendersi in tempo per riprendere il combattimento. Tutto pareva studiato poiché nessuno dei due potesse aver la meglio sull’altro. Ad un certo punto, Igor agguantò saldamente la spalla del sovrano della Regione della Luce Bianca, ottenendo di forzarlo a fare altrettanto nei suoi confronti. Seguì un rapido corpo a corpo, nel quale nessuno parve aver la meglio sul contendente. Visto da una debita distanza, il loro scontro sarebbe parso uno spettacolo di luci, in cui si alternavano lampade con una forte luce dorata a lampade con una spenta luce grigia. Nessuno dei due avrebbe avuto una vittoria facile in quella battaglia che sembrava interminabile. Attratti dal rumore e dagli attacchi dei gormiti, tutti i popoli di Gorm uscirono allo scoperto, ad ammirare con orrore e speranza il duello che si consumava nei cieli dell’Isola. Tutti sussultavano o distoglievano lo sguardo quando pareva che il Sommo Luminescente avesse la peggio, mentre tutti si rianimavano nel vedere il capovolgersi della situazione. Un osservatore esterno non avrebbe visto in quei gormiti una popolazione di indomiti guerrieri, ma piuttosto una schiera di individui dinanzi allo schermo di un cinema od ad uno spettacolo teatrale, nei quali è noto al pubblico non sia dato interferire in alcun modo.
 
Mentre la lotta tra il Signore della Luce ed il Signore del Chaos occupava l’attenzione di ogni gormita, i Signori della Natura stavano cercando di mettere fuori combattimento Neither, allo scopo di aiutare in tempi brevi il sovrano della Regione della Luce Bianca. “Pugno rigenerante!” dichiarò Lucas sparando il suo pugno destro come un proiettile contro il gormita del Chaos. Questi, le cui squame erano divenute rosse, dichiarò: “Scudo lavico!”. Si formò un disco incandescente, che bloccò l’offensiva del Signore della Foresta. Approfittando dell’essere sulla difensiva del nemico, Jessica si alzò in volo, con l’obiettivo di raggiungere il Sommo Luminescente ed aiutarlo in una battaglia la cui effettiva difficoltà era un mistero per tutti, poiché nessuno conosceva davvero i nuovi poteri di Igor. La guerriera alata volò ad elevata velocità e raggiunse lo scontro in corso. Qui, vide due raggi, sparati dai due contendenti, intercettarsi l’un l’altro e causare una forte esplosione.
La ragazza non perse tempo e dichiarò: “Energia dei venti!”. Forti folate colpirono Igor, che non ebbe tempo per difendersi, essendo stato colto alla sprovvista. Nemmeno il Signore della Luce si aspettava un così rapido intervento della Signora dell’Aria, che ricompensò con un gesto del capo. Purtroppo, è noto che le gioie sono di breve durata, soprattutto se vi è un nemico pronto a contrattaccare. Ripresosi, il Signore del Chaos, infatti, guardò diritti i suoi avversari, compiaciuto dalla presenza di Jessica che commentò: “Finalmente… Tutto procede secondo il mio piano!”. Quindi rivolse il suo pugno destro verso la ragazza, dichiarando: “Catene dell’esilio!”. Da delle piccole cavità presenti nell’irregolare braccialeal polso di Igor, partirono due catene dal colore violaceo, che viaggiarono con velocità di pallottola e movimenti di vipera verso la guerriera alata. La Signora dell’Aria avrebbe voluto difendersi, ma non ne ebbe il tempo. Tale era la velocità dell’attacco, che tutto ciò che la Signora dell’Aria potè fare fu ripararsi con le braccia. Invece, il Sommo Luminescente, avendo inteso quanto Igor pianificasse, non esitò a frapporsi tra l’offensiva ed il suo bersaglio. Le catene tetre si legarono come una frusta alla spada del Signore della Luce, con la quale aveva protetto Jessica. In un primo momento parve che nulla stesse per avvenire, ma in breve, le dimensioni del Sommo Luminescente iniziarono a restringersi. In pochi istanti, al posto del fiero Signore della Luce era rimasta solo un’aurea sfera, bloccata dalle cupe catene di Igor. Jessica, inorridita, rimase impotente nel vedere come le desse catene portarono la sfera nel palmo della mano del Signore del Chaos. Al contatto, l’oggetto dorato scomparve nel nulla ed il corpo del malvagio individuo parve illuminarsi del medesimo color per qualche istante, quasi ad intendere che ciò che era rimasto del Signore della Luce fosse stato assorbito dal Signore del Chaos. La Signora dell’Aria restò in silenzio, travolta da un misto di terrore e sconvolgimento. “Cosa… Cosa hai fatto…?” balbettò la ragazza, che non pareva più l’impavida combattente che aveva salvato non si sa quante vite in passato, quanto più una giovane impaurita davanti ad un serpente velenoso.
 
Jessica non fu la sola inerme spettatrice di una scena terribile, ma tutta Gorm vi assistette. I gormiti del Bene reagirono nei modi più disparati: vi fu chi si preparò a vendicare il Signore della Luce e chi corse a cercare il riparo più vicino. Dalla cima del Monte Vulcano, Magor, ancora nel corpo di Razzle, Obscurio e Magmion assistettero alla scena. Se il progenitore del Chaos ed il suo primogenito restarono impassibili e furono quasi compiaciuti nel vedere scomparire il loro più potente nemico, il Signore delle Tenebre digrignò i denti, pensando tra sé e sé che l’onore di distruggere il Sommo Luminescente sarebbe dovuto spettare a lui e che era stata solo colpa sua se Igor era riuscito ad ottenere quei poteri. Essersi fidato di qualcuno che condivide solamente un nemico fu probabilmente il più grave sbaglio mai commesso dal sovrano dell’Oscuro Orizzonte.
Anche Nick, dalla sua postazione del Keeper fu immobile spettatore dell’esito triste della battaglia. Egli sbattè con forza un pugno nei pressi dei cristalli magici. Stava per rivolgersi a Razzle per chiedere consiglio, ma non potè fare a meno di rammentare che il suo amico non era più lì. Ripresa serietà, il ragazzo comprese come la battaglia in corso su Gorm non potesse che concludersi con un fallimento. “Soldato che scappa è buono per un’altra battaglia…” commentò, citando un celebre proverbio, mentre muoveva i cristalli per aprire i portali che avrebbero riportato i suoi amici sulla Terra. “Vivi oggi, combatti domani…” concluse mentre anche il suo muovere le pietre magiche giunse ad un termine.
 
Toby, Lucas, Lavion e Jessica furono risucchiati in un piccolo portale a testa e teletrasportati sulla Terra in fretta e furia. Tornati nel Tempio degli Elementi, i tre ragazzi guardarono il Keeper, aspettandosi spiegazioni. Egli disse: “Ecco… Dovete sapere che il Sommo Luminescente…”. Non concluse la frase, ma guardò Jessica aspettandosi che fosse lei a farlo. La ragazza per tutta risposta abbassò lo sguardo, facendo intendere la triste nuova. “No!” esclamò Toby inorridito “Insomma… Stiamo pur sempre parlando del Sommo Luminescente! È già tornato dall’Aldilà un sacco di volte! Tornerà anche stavolta! Vero?”. Sperò con tutto se stesso di ricevere un qualche segno affermativo col capo da veruno dei suoi amici, ma non ottenne nulla. Quindi, sospirò affranto, come tutti del resto, per poi commentare: “Ora cosa facciamo? Siamo soli… Il Vecchio Saggio è scomparso nel nulla… Razzle è posseduto da Magor… Mentre il Sommo Luminescente è…”. Nemmeno lui concluse la frase, non riuscendo a concepire quanto avvenuto come reale. “Facciamo quello che abbiamo sempre fatto!” rispose Jessica, dopo aver ripreso sicurezza “Ci comporteremo come Razzle, il Vecchio Saggio ed il Sommo Luminescente avrebbero voluto! Combatteremo!”. Quindi, guardò lo schermo del Keeper, ove scorrevano le immagini di Igor atto a lasciarsi alle spalle una scia di distruzione nei territori del popolo della Terra. “Al momento…” continuò “Siamo tutto ciò che si frappone tra Igor e Magor ed i loro rispettivi piani di conquista! Dobbiamo tenere duro! L’unica speranza per Gorm… Siamo noi cinque!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Triste scenario, non credete? I Signori della Natura hanno quasi toccato il fondo… La domanda è: riusciranno a risalire? Ho poco da dire, se non che nei prossimi sei capitoli tutto giungerà ad una conclusione… Si spera in un lieto fine! Alla prossima!

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Capitolo 39
*** Capitolo Trentanove ***


CAPITOLO TRENTANOVE
 
Igor era seduto su un grosso trono di cristalli nei territori del popolo della Terra, da lui precedentemente devastati. I gormiti si erano dati alla fuga, i più senza neppure opporre resistenza. Il ragazzo, tornato ad avere aspetto umano, stava contemplando la scia di distruzione che si era lasciato alle spalle in precedenza. Un macchiavellico sorriso si dipinse sul suo viso, mentre si rivolgeva a Neither, inchinatosi dinanzi a lui: “Che notizie ci sono sui Signori della Natura?”. “Nessuna…” rispose il gormita con una punta di scortesia “Ma non capisco perché curarsi ancora di loro. “La risposta è semplice!” ribattè Igor “Sono fondamentali per completare il mio piano… Conosci la struttura del Regno del Chaos, giusto?”. L’altro annuì. “Molto bene…” spiegò il ragazzo, accavallando le gambe “Ogni volta che colpisco qualcuno con le Catene dell’esilio, questi viene trasportato nel Regno del Chaos… Come tu ben sai, esso è un bolla chiusa nella quale può soltanto entrare veruno, ma non ne può uscire… Ma cosa accade se soffi troppa aria in un palloncino?”. Il gormita inclinò il capo, segno che non capisse la metafora. Rammentandosi che, per quanto Neither fosse stato sulla Terra in passato, non aveva certo avuto tempo per scoprire tutte le abitudini degli umani, Igor esplicitò il concetto: “Si tratta di una sorta di sfera che viene riempita d’aria… Comunque, ciò che intendo è che se riuscissi a rinchiudere nel Regno del Chaos tutti e sei i Signori della Natura, esso esploderebbe come una bolla di sapone ed il popolo del Chaos sarebbe libero!”. “Funzionerà?” chiese l’altro. Igor, per tutta risposta, fece cenno di lasciar fare a lui.
 
Nel frattempo, sul pianeta Terra, Jessica era in classe, immersa in un’estenuante lezione di Poesia.
“Amor è ciò che rende l’omo umano.
Tutti ne son presi senza scampo,
Dal più giovane al più anziano.
E mentre io per te mia amata avampo…”
stava leggendo il professore. In realtà, la ragazza aveva il pensiero rivolto altrove: Igor con poteri pressocchè illimitati, il Sommo Luminescente andato incontro ad un triste destino, Razzle posseduto da Magor, che peraltro non avrebbe lasciato loro carta bianca nei loro progetti, Obscurio trionfante per il successo del suo ultimo piano ed il Vecchio Saggio scomparso nel nulla. Lo scenario era orribile. Se solo avesse potuto, avrebbe cambiato tutto. Ma il passato non può essere cambiato, così come il futuro non può essere conosciuto. È possibile, però, conoscendo il passato, cambiare il futuro. Ma come avrebbe mai potuto fermare Igor, oramai quasi invincibile? Perché proprio lei era stata scelta per quell’incarico? Che cosa aveva fatto sì che proprio lei fosse l’Erede scelta per decidere il destino di tutta l’isola di Gorm? Sarebbe riuscita a proteggere i suoi amici? Ma soprattutto, sarebbe riuscita a proteggere Toby? I pensieri divenivano sempre più pessimisti, mentre le ritornava in mente l’incubo fatto tempo prima per colpa di Igor. L’immagine di Toby, Lucas, Nick e Lavion al suolo privi di sensi ed il suo sentirsi impotente.
“Signorina Herleins!” la richiamò il professore “Vuole per piacere proseguire la lettura?”. La ragazza si ridestò dai pensieri in fretta e furia e passò rapidamente le dita sui versi stampati sul libro di testo, cercando di immaginare a quale punto potesse essere giunto il docente prima di interrompersi. Ne scelse uno abbastanza papabile e lesse:
“Non devo temer nulla se ti sono accanto.
La paura più non esiste, con dolore,
Tristezza e fatica, è scomparsa com d’incanto.
Ma ora fa ritorno con gran di tuoni fragore,
Mentre vedo che mi saluti e te ne vai,
Poiché temo di non rivederti domani,
O peggio, di non poterti rivedere mai.
Tu, che tutti i miei dolori subito sani,
Vorrei mi fossi sempre affianco,
Perché sine te, in tutto io arranco.”.
I versi di una poesia d’amore dall’autore ignoto non fecero altro che peggiorare l’umore e le preoccupazioni della fanciulla, che rivolse ogni suo pensiero a Toby ed a cosa avrebbe fatto pur di proteggerlo. Il richiamo del professore, contrariato dal fatto che Jessica avesse letto a partire dal punto errato, pareva non esistere. Le sue paure iniziarono a spandersi in ogni loco del suo immaginario e quasi tutte avevano per protagonista Toby. Tutto ciò che non tangesse in qualche modo lo zibaldone di pensieri tutto meno che perspicui cadeva in secondo piano per la giovane, che neppure udì il suono della campanella che segnava il concludersi delle ore di lezione. Restò seduta al banco riflettendo sui problemi che parevano attorniarla senza via di scampo. Impegolarsi nel resto della giornata le pareva un’impresa mille volte poziore da conquidere di ogni altra.
 
Quel pomeriggio, Jessica ed i suoi amici si erano dati appuntamento a casa Wanson, essendo casa Tripp in bisibuglio per gli innumerevoli tentativi dei padroni di casa di farvici entrare un mobile ben più grande della porta senza neppure smontarlo. Lucas abitava in fondo alla via ove si trovava, peraltro, la casa della stessa Jessica. Quindi, per la ragazza non fu un percorso nuovo.
Giunse dinanzi alla porta d’ingresso e suonò al campanello. La porta si aprì all’istante e la fanciulla si trovò davanti un grosso uomo dalla pelle scura, calvo e con indosso un tuta mimetica. L’espressione era poco amichevole. L’uomo squadrò rapidamente la ragazza per poi dire: “E tu chi saresti?!”. Jessica rabbrividì per il tono imperioso, per poi rispondere: “Sono Jessica, un’amica di Lucas…”. L’uomo inarcò un sopracciglio, per poi controbattere: “Aspetta qui!”. Detto ciò, chiuse di netto la porta in faccia alla ragazza. Dopo pochi secondi, la porta si riaprì e ne uscì frettolosamente Lucas, che se la richiuse alle spalle come se fosse stato inseguito da una fiera affamata. Jessica rispose con un’espressione interrogativa, alla quale Wanson rispose: “Mio padre ha avuto una brutta giornata… Credo sia meglio organizzarsi da un’altra parte…”. Nel frattempo, erano sopraggiunti Toby, Nick e Lavion, che, udendo la frase del ragazzo, si aggregarono a Jessica nel chiedere spiegazioni. L’amico fece cenno di non volerne parlare e quindi non gli fecero ulteriori domande. “Quindi, dove andiamo?” commentò Nicholas “Casa nostra è inutilizzabile… Anche casa di Lucas…”. D’istinto, tutti gli sguardi caddero su Jessica, che fece spallucce dicendo: “Il cerchio si restringe… Andremo a casa mia.”.
 
Il quintetto giunse in casa Herleins di lì a breve. La camera da letto di Jessica era decisamente l’ultimo posto che si sarebbero aspettati di usare come sede per un effettivo piano di guerra. Le pareti, erano rosee ed ornate da poster vari. Invece, ogni finestra, così come il letto, era decorata da schiere di peluches. Nessuno dei ragazzi commentò in modo alcuno la cosa. “Dunque…” disse Nick sedendosi sul morbido tappeto “Dobbiamo pianificare la nostra prossima mossa… Ho portato questi: spero ci siano utili.”. Detto ciò, adagiò al suolo alcuni pezzi degli scacchi che si era portato da casa. Li divise in breve in due: da una parte pose il re nero e dall’altra parte quattro pedoni ed una regina bianchi. “Questi siamo noi…” spiegò indicando il mucchietto di pedine chiare. “Chi è lo spilungone?” chiese Toby. “Non è uno spilungone…” ribatté sconsolato il fratello “Quella è la regina… E come puoi ben immaginare, rappresenta Jessica…”. “Perché io?” chiese la fanciulla. “Perché tu sei l’Erede… Sei la prescelta per combattere Igor…” spiegò Nicholas strappando uno dei pezzi dalla mano del germano. “Il re nero chi è?” chiese Lucas. “Lui è Igor.” rispose il castano. Quindi, l’intero gruppo diresse l’attenzione al ragazzo, che spiegò: “Noi siamo in cinque… Igor è da solo… Ma è quasi invincibile…”. Le ultime parole furono pronunziate con tono sconsolato. “Quindi quale sarebbe il piano?” chiese Lavion incuriosito. La domanda parve spiazzare Nick, che rispose balbo: “Non… Non credo di… Non credo di avere un vero piano…”. “In altre parole hai portato i giocattoli solo come passatempo?” commentò Tobias, alludendo ai pezzi degli scacchi. Il fratello minore annuì e chinò il capo. “Io credo che non dobbiamo pianificare molto.” disse sicuro il biondo “Io dico di andare a Gorm e prendere Igor a calci nel deretano!”. “Ecco un modo perfetto per fare una fine orribile!” ribatté Lucas “Non possiamo attaccarlo a testa bassa! Ci occorre un piano!”. “Ma mentre noi pianifichiamo, lui diventa più forte! La nostra unica speranza è attaccare subito per coglierlo impreparato!” rispose Lavion, dando appoggio all’amico. I ragazzi erano nettamente divisi in due: da una parte Toby e Lavion, favorevoli ad un attacco a testa bassa, e dall’altra parte Lucas e Nick, favorevoli ad una pianificazione. Jessica, allora, decise di dire la sua: “Igor vuole me, giusto? Se la Profezia è vera, lo scontro tra me e lui è inevitabile, quindi non vedo perché rimandarlo… Se la Profezia è falsa, allora anche se venissi sconfitta voi potreste comunque attaccarlo a sorpresa e sconfiggerlo…”. Tutti rimasero zitti. Il primo a rompere il silenzio fu Toby. “Assolutamente no!” urlò “Non ti consegneremo a quel… A quel…”. Non riuscì a trovare un aggettivo per descrivere l’astio che provava per Igor. “Ha ragione lui.” aggiunse Nick “Faremmo esattamente il suo gioco!”. A tutti parve incredibile di sentire i due fratelli Tripp d’accordo su un argomento. La discussione proseguì a lungo, senza che si giungesse a nessuna conclusione.
 
Ad un certo punto, però, i ragazzi si sentirono investiti da una sorta di scossa elettrica, che fece sentire a tutti freddo. “Non so voi, ma io lo trovo strano…” commentò Lucas guardandosi intorno, notando come nulla fosse cambiato. “Queste cose capitano quando ci sono guai su Gorm…” rispose Nick, affacciandosi alla finestra. Il castano restò sbigottito e fece cenno agli altri di guardare all’esterno. Tutti, dai passanti sulla strada ai bambini sulle altalene del parco lì vicino, erano immobili, come in un fotogramma. Anche le foglie che cadevano dagli alberi restavano sospese a mezz’aria senza neppure vibrare. Tutto era immobile, ad eccezione dei cinque ragazzini. “Direi che è ufficiale: ci sono guai a Gorm!” affermò Jessica avviandosi verso la porta, seguita dagli altri.
 
Il gruppo giunse in velocità a casa Tripp. Lungo la strada notarono come l’intera città fosse bloccata in una sorta di fotogramma, così come i signori Tripp. I ragazzi entrarono nel Tempio degli Elementi con rapidità e procedettero ad osservare le immagini sullo schermo del Keeper. Esse mostravano semplicemente Igor astante al centro di una radura, che pareva attenderli. “Credo che non ci rimanga scelta…” commentò Lavion “Andiamo!”. Ognuno si dispose dinanzi al proprio Occhio della Vita e dichiarò il proprio elemento. “Terra!” cominciò Nick. “Mare!” continuò il fratello. “Foresta!” proseguì Lucas. “Vulcano!” fu poi la volta di Lavion. “Aria!” concluse Jessica, che, poi, disse all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La mistica sedia fluttuante iniziò a ruotare a gran velocità, per poi fermarsi, mostrando ai ragazzi il simbolo dell’Aria su sfondo rosato. Gli sguardi conversero su Jessica, che si avvicinò all’oggetto magico camminando, per poi sedercisi sopra e prepararsi ad aprire il portale. Fatto ciò, Lucas, Nick e Lavion vi saltarono subito dentro. Invece, Toby esitò per un attimo. Si rivolse a Jessica e le disse: “Sai? Non ho più avuto occasione per dirtelo… Ma ti andrebbe di venire al ballo di San Valentino con me?”. La ragazza arrossì in modo celere a dir poco, mentre il ragazzo le faceva un occhiolino saltando nel portale. Jessica non fece in tempo a rispondergli che il portale si chiuse. Ciò nonostante, formulò la frase, pur non essendoci nessuno che potesse sentirla: “Non chiedo di meglio…”.
 
Una volta che anche il leader del gruppo fosse giunto su Gorm, i ragazzi si rivolsero ad Igor, a pochi metri da loro, compiaciuto della loro venuta. “Che cosa vuoi?!” gli chiese infuriato Lavion. “Voi.” rispose semplicemente il moro, per poi commentare: “Preferite restare qui ad ascoltare il mio piano malvagio oppure volete combattere?”. “La nostra risposta è questa!” esclamò Toby, per poi fare cenno agli altri. Tobias, Nick, Lucas, Lavion ed  Igor pronunziarono all’unisono: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Toby fu inglobato in una sfera del suo elemento e trasformato in Signore del Mare, proclamando: “Energia vitale dell’acqua!”. Lucas fu avvolto dalle liane, dalle quali emerse mutato in gormita, dicendo: “Eterno potere della foresta!”. Nick, invece, mutando in Signore della Terra, aveva detto: “Forza dirompente della roccia!”. Quindi, Lavion assunse le sembianze del Signore del Vulcano alla frase: “Forza distruttiva della lava!”. Infine, Igor fu avvolto da raggi di energia e mutato in Signore del Chaos, mentre egli diceva: “Ordine supremo del chaos!”.
I contendenti si lanciarono sguardi di sfida, per poi lanciarsi gli uni contro l’altro. Igor, fluttuando, schivò facilmente una prima offensiva dei suo inimici. Però, Lucas, mutando il suo braccio destro in liane verdi e robuste, lo allungò fino ad afferrare saldamente la caviglia dell’avversario con esso. Quindi, Toby dichiarò: “Acquablast!”. Il suo braccio destro mutò in un cannone e sparò un getto d’acqua contro il Signore del Chaos. Questi, per tutta risposta, si riparò col braccio, mentre alle sue spalle, il Signore del Vulcano si preparava ad assestargli il colpo decisivo. “Combustione atomica!” esclamò, lanciando una sfera di fuoco contro Igor. Questi ne fu colpito in pieno e perse molta quota. Convinti di avere il coltello dalla parte del manico, i Signori della Natura intensificarono l’offensiva. Nick dichiarò: “Tormenta di rocce!”. Tanti sassolini appuntiti furono sparati contro Igor, che però, ruotando su se stesso, respinse, liberandosi inoltre dalla presa di Lucas. Poi, Lavion saltò ad una grande altezza, afferrando saldamente il braccio sinistro del Signore del Chaos con la sua chela. Il nemico, sorprendentemente, sorrise e pose il suo braccio destro contro il Signore della Lava. “Catene dell’esilio!” proclamò, lanciando delle tetre catene, che, come era avvenuto al Sommo Luminescente, gli permisero di assorbire al suo interno Lavion. “No!” strillò Toby infuriato “Pagherai per questo!”. Quindi, si avventò sul nemico, balzandogli addosso e colpendolo con un forte pugno. Igor, in parte tramortito, tornò letteralmente coi piedi per terra, solo per vedersi venire addosso il Signore della Foresta da una parte ed il Signore della Terra dall’altra. Puntando un braccio contro l’uno e l’altro contro l’altro, affermò: “Catene dell’esilio!”. Due coppie di attacchi partirono, colpendo in pieno entrambi i Signori della Natura. Anch’essi vennero assorbiti come se niente fosse da Igor. Toby rimase paralizzato, vedendosi portare via il fratello minore ed il suo migliore amico.
“Che cosa c’è?” gli chiese ironicamente Igor preparandosi a colpirlo “Non fai battute sulla tua situazione?”. Due lacrime solcarono il volto di Toby, in preda ad un misto di paura, tristezza e rabbia. “Tu…” rispose “Me la pagherai!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Che dire? Innanzitutto, mi scuso per averci messo tanto a pubblicare, ma questo era un capitolo che volevo rendere veramente al meglio. Spero che gli inserti poetici e la parte introspettiva non abbiano appesantito troppo la lettura… Invece, per quanto riguarda il prossimo capitolo: esso sarà lo scontro finale tra Toby ed Igor in un duello all’ultimo sangue in cui nulla può esser dato per scontato! A questo punto, non mi resta che dire: “Alla prossima!”.

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Capitolo 40
*** Capitolo Quaranta ***


CAPITOLO QUARANTA
 
Nella radura erano rimasti soltanto Igor e Toby, mutati rispettivamente in Signore del Chaos e Signore del Mare. Si lanciavano sguardi taglienti come lame, mentre un leggero vento soffiava. Nella mente di Tobias era nitido il ricordo di quanto appena avvenuto a Lavion, Nick e Lucas. “Pagherai caro per quello che hai fatto!” commentò iniziando a correre contro l’avversario. Questi si levò in aria evitando l’offensiva, ma il Signore del Mare si dimostrò più cocciuto del previsto. “Tentacoli degli Abissi!” dichiarò, mentre la sua capigliatura, corportandosi come autentici tentacoli, afferrava il Signore del Chaos e lo trascinava al suolo. “Attacco distruttivo!” esclamò Igor, sparando un raggio grigio dal suo braccio destro. Esso colpì in pieno Toby e lo spedì indietro di svariati metri. Prima che il Signore del Mare potesse contrattaccare, si trovò la mano del nemico alla gola. Toby cercò vanamente di dimenarsi per liberarsi dalla presa. “Ultime parole…?” chiese Igor preparandosi a porre fine al combattimento. “Io ne ho!” esclamò una voce ben nota ad i contendenti. Difatti, in breve Igor fu colpito con violenza dalla coda di Neither. Costretto a mollare la presa, il giovane arretrò a sufficienza da rendersi conto della situazione.
 
Il gormita che aveva preso ordini da lui sino a quel momento, era atto ad adiuvare Toby a rialzarsi. “Come osi tradire il tuo sovrano?!” esclamò quindi. “Il mio sovrano?!” ribatté Neither “Tu non saresti nulla se non fosse stato per me! Io sono sfuggito alla reclusione nel Regno del Chaos millenni or sono! Io ho seguito il Vecchio Saggio sulla Terra! Io ti ho scelto per guidare il popolo del Chaos contro i suoi nemici! Ma tu preferisci concludere la tua vendetta! Da questo momento in poi non prenderò più ordini da te!”. Igor sembrò sul punto di esplodere dalla rabbia, mentre si preparava ad attaccare. “Posso contare sul tuo aiuto?” chiese il gormita a Toby, che, per tutta risposta annuì, per poi commentare: “Ogni aiuto sarà gradito…”.
 
Lo scontro riprese in un attimo. “Acquablast!” dichiarò Toby, seguito a ruota da Neither, le cui scaglie erano diventate blu. Spararono un getto d’acqua a testa. Per proteggersi, Igor si fece scudo con le braccia, cosa che lo costrinse ad arretrare. Approfittando di ciò, Tobias si lanciò all’attacco. “Profonda bioluminescenza!” dichiarò, lanciando un bolla d’acqua luminosa contro l’avversario. Questi ne fu colpito e non ebbe scelta se non alzarsi in volo per evitare attacchi successivi. “Non mi sfuggirai!” esclamò Neither, saltandogli addosso. Il Signore del Chaos, per tutta risposta, pose il suo pugno destro contro l’avversario, commentando: “Non è stata una mossa astuta…”. Quindi, senza dichiarare altro, lanciò le sue catene tetre, che imprigionarono il gormita e gli permisero di assorbirlo come aveva fatto con gli altri. Toby rimase inorridito e spaventato: l’ultimo suo alleato era appena scomparso.
 
“A quanto pare, sei rimasto solo…” constatò Igor, rivolgendosi a Toby con tono provocatorio. “Non credere di aver vinto!” rispose Jessica, il cui volto apparve nella consueta bolla fluttuante “Forse non posso essere su Gorm ad intervenire personalmente, ma ho chiamato alcuni amici!”. Detto ciò, il suolo iniziò a tremare, mentre due possenti creature quadrupedi raggiungevano il campo di battaglia. “Antichi guardiani Troncalion e Roscalion, proteggete Gorm!” ordinò la ragazza. Il primo dei due aveva colore verde, eccezion fatta per l’armatura scura che lo copriva, mentre il secondo era il robusto guardiano di roccia, che i ragazzi avevano combattuto mentre era sotto il controllo di Igor. “Non ci credo!” esclamò Tobias “Ma come hai fatto?”. “Semplice!” rispose Jessica “I Guardiani hanno percepito che i loro Signori sono scomparsi, motivo per cui mi è bastato indirizzarli dove di dovere! Ma non sono soli!”. Difatti, in un baleno si aggiunse allo scontro anche il feroce Drakkon, che soffiò fiamme ardenti contro il Signore del Chaos. “Adesso sei in minoranza!” commentò soddisfatto Toby. Igor, per tutta risposta digrignò i denti, per poi commentare: “Non illuderti! Tre bestioni non ti proteggeranno più di quanto non abbiano fatto i tuoi amici o quel traditore di Neither!”.
 
Igor cercò di sparare un raggio contro Toby, ma una violenta carica di Roscalion glielo impedì. Il Signore del Chaos venne spedito contro alcuni alberi dall’assalto, ma si rialzò in fretta. Drakkon, però, soffiò roventi fiammate contro l’individuo, impedendogli di muoversi. Approfittandone, Tobias dichiarò: “Vortice d’acqua!”. Un tornado di acqua si mosse dal suo amuleto fino al bersaglio, ossia Igor. Egli ne fu travolto e spedito contro un altro albero. Non ebbe tempo di reagire che fu colpito anche da una carica di Troncalion. Scene analoghe si ripeterono allungo, prima che un esausto Igor non cadesse al suolo. Toby gli si avvicinò lentamente, mentre i Guardiani restavano pronti ad attaccare in caso si fosse rivelato necessario. Il sangue gelò nelle vene al Signore del Mare quando udì che il Signore del Chaos stava sghignazzando. “Cosa hai da ridere?” gli chiese poi “Non mi sembri essere nella condizione adatta a ridere?”. “Ah, Toby…” rispose Igor alzando il viso il poco necessario per vedere il suo nemico in faccia “È sempre stato questo il tuo problema… Ti fermi alle apparenze… Non sai nemmeno riconoscere un avversario che si finge sconfitto!”. All’udire le ultime parole, Toby cercò di fare un passo indietro, ma era tardi. Igor lo afferrò saldamente per un braccio e volò il più alto possibile, trascinando il Signore del Mare con sé. Drakkon, Roscalion e Troncalion non fecero in tempo ad intervenire che i due erano scomparsi dal campo visivo loro.
 
Igor volò a gran velocità verso l’alto, trascinando Toby con sé. Quindi, dopo esser giunto sopra le nubi che erano site sui cieli di Gorm, gli si rivolse: “Questa volta nessuno verrà a salvarti… Siamo solo noi due… Ma presto ne rimarrà uno soltanto…”. “Già…” rispose il Signore del Mare dimenandosi “Ma non uscirai vincente da questo scontro!”. Il Signore del Chaos si lasciò scappare una risata, per poi rispondere: “Interessante… Trovo curioso che tu non perda la tua sicurezza nemmeno in una situazione senza via d’uscita…”. “A dire il vero una via d’uscita c’è!” ribatté Toby con un sorriso compiaciuto in volto. “Sono curioso di sapere quale sarebbe…” gli disse quindi Igor, preparandosi a colpirlo. “Ma è semplice…” commentò Toby “Ho capito che non hai interesse ad eliminarci in maniera semplice… Se avessi voluto farlo avresti potuto attaccarci mentre ci trovavamo sulla Terra… Ora mi è chiaro che hai bisogno di colpirci con le tue catene per vincere… Se finissimo in un qualunque altro modo tu saresti sconfitto!”. Comprendendo il piano di Toby, Jessica, il cui volto apparve nella consueta bolla, gli urlò: “No! Non farlo!”. “Intendi sacrificarti?!” esclamò il Signore del Chaos, che era a sua volta giunto a comprendere il folle piano di Tobias. “Esattamente!” rispose lui “Solo così riuscirò a proteggerti, Jessica…”. Avvertì una leggere malinconia nelle ultime parole. Quindi, il Signore del Mare dichiarò: “Acqublast!”. Il braccio da cui Igor lo teneva si tramutò in un cannone e sparò un getto d’acqua contro l’avversario. Questi, onde eluderlo, fu costretto a mollare la presa, facendo precipitare Toby a gran velocità verso il suolo.
 
“No!” urlò Jessica a Tobias, che stava ancora precipitando “Non devi farlo! Possiamo trovare un altro modo!”. “Non c’è un altro modo…” rispose lui in modo sorprendentemente pacato “Solamente così potrò proteggere quanto di più prezioso ho: te…”. Dagli occhi della fanciulla iniziarono a sgorgare lacrime, mentre diceva: “Io non te lo permetto! Mi hai chiesto di venire al ballo con te… Che razza di cavaliere abbandona la sua dama prima del ballo?!”. “Lo sto facendo per proteggerti…” ribatté Toby, che stava decisamente prendendo troppa velocità “Non mi ero mai reso conto di quanto valessi per me finché non ho rischiato di perderti… Non ho paura della morte… Non se so che tu sei sana e salva…”. Il viso di Jessica era oramai solcato da grosse lacrime che impattavano con la tastiera del Keeper con un ritmo irregolare. “Ci sarebbe un’ultima cosa che devo dirti…” affermò quindi il ragazzo, che nella sua caduta, iniziava a distinguere il suolo “Immagino tu lo abbia già capito… Ma preferisco dirtelo comunque: ti amo.”. Non esistono due parole più difficili da pronunciare. In cinque semplici lettere viene condensato un messaggio che poeti ed intellettuali non sono mai riusciti a descrivere appieno, neppure in libri interamente dedicati ad esso. La natura sorprendente dell’Amore è che pur conoscendolo, non lo si può descrivere a parole. Questo è perché non conosciamo termini per descrivere l’infinito, ma solo ciò che è limitato. Quindi, l’Amore, che non conosce confini neppure tra la vita e la morte, non può esser spiegato con termini umani. Però, quelle due parole riescono a trasmettere il messaggio. “Anche io ti amo!” rispose Jessica “Ed è per questo che non posso guardarti sacrificare la tua vita per me!”. Detto ciò si concentrò, aggrottò la fronte e mosse i cristalli del Primal Pad. Un portale si aprì qualche metro più in basso di ove si trovava Tobias, in maniera tale che, continuando la caduta, egli vi sarebbe entrato ed avrebbe fatto ritorno sulla Terra. Il ragazzo vide il passaggio aprirsi e non seppe come reagire, se di gioia o di dolore.
 
Non ebbe tempo per nessuna delle due reazioni. Una minuscola frazione di secondo prima che egli varcasse il portale, la sua caduta fu arrestata violentemente da qualcosa che non vide. Quindi alzò lo sguardo e notò le tetre catene di Igor bloccargli le caviglie ed impedirgli di completare la discesa. Il Signore del Chaos era sceso a gran rapidità ed era riuscito a bloccare la sua caduta un attimo prima che egli fosse salvo. “Riconosco la nobiltà del tuo gesto Toby…” dichiarò Igor tirandolo a sé “Ma c’è un sottile confine tra coraggio e follia!”. In breve, anche il Signore del Mare venne assorbito dalla sua nemesi. “Fuori cinque!” esclamò questi “Ne resta soltanto una!”. Quindi si rivolse direttamente a Jessica, cui disse: “A quanto pare la Profezia è vera… Sarà il nostro scontro a decidere il destino di Gorm… Non che tu abbia qualche speranza. Ti aspetto! Vieni ed affrontami!”.
Però, dinanzi allo schermo del Keeper non era rimasta alcuna persona. Jessica, inorridita dalla scomparsa di Toby, aveva iniziato a correre via, il più lontano possibile. Attraversò correndo le strade di Venture Falls, evitando le schiere di passanti immobilizzati dall’incantesimo di Igor. Corse fino al molo. Quindi guardò il suo volto rigato dalle lacrime riflesso dall’acqua. “Toby…” disse facendo sgorgare altre lacrime che entrarono in acqua formando piccole onde circolari “Cosa posso fare?”. “Non perdere la speranza, per esempio.” rispose una voce alle spalle di Jessica, che le era ben nota.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Beh! Direi che a questo punto, la situazione ha decisamente toccato il fondo… Peggio di così non può andare, può solo migliorare! La domanda è: riuscirà Jessica a sconfiggere Igor? I prossimi due capitoli ruoteranno interamente intorno allo scontro finale, già profetizzato da tempo… A questo punto: “Alla prossima!”.

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Capitolo 41
*** Capitolo Quarantuno ***


CAPITOLO QUARANTUNO
 
Quanto è enigmatico il Fato! A volte ci sembra di riuscire a comprenderlo e di essere finalmente in grado di manipolarlo a nostro vantaggio. Questi sono i momenti in cui ci rendiamo conto che anche tale illusione era destinata ad avere luogo. Nessuno sa per certo come o perché, ma il nostro Destino è scritto da qualche parte. Inciso su una lastra di pietra o scolpito nella corteccia di un albero. Non possiamo mutarlo ed ogni nostro tentativo di farlo è parte di esso. Ma la verità è che nessuno, nemmeno il più saggio dei saggi, può prevedere il Fato suo o degli altri. Dunque, in un certo senso, è vero che siamo “artefici del nostro Destino”. Non possiamo sapere cosa avverrà domani, ma possiamo sapere che faremo di tutto perché sia migliore di oggi. Questo è ciò che ci permette di andare sempre avanti! Ogni linguaggio ha avuto una parola per descrivere ciò che noi chiamiamo “speranza”. Essa è svegliarsi al mattino credendo che oggi sarà meglio di ieri. Essa è addormentarsi la sera credendo che domani sarà meglio di oggi. Forse sarà così. O forse no… Possiamo solo sperare e non cedere mai!
 
Se mi dilungo in simili riflessioni è perché nulla restava quel dì a Jessica, se non la speranza. Aveva visto i suoi amici scomparire. Li aveva visti cadere, come impotente spettatrice. E dopo tutto ciò, Igor le aveva portato via Toby. Non le restava più niente… Niente in cui valesse la pena sperare. Eppure, una ben nota voce, la richiamò alla realtà. La fanciulla si voltò e vide un ben noto veglio inanzi a lei. “Vecchio Saggio…” sillabò tra le lacrime ed i singhiozzi. L’anziano uomo, vestito con la sua tunica bianca, con la sua solita espressione pacata e sicura insieme, le disse: “Perché indugi? Non sai forse quale sia adesso il tuo dovere?”. Jessica si asciugò le lacrime con la manica destra e si alzò in piedi, guardando negli occhi il progenitore del Bene. Non riuscì a reggerne lo sguardo. Tale era la tristezza per il destino spettato a Toby ed agli altri suoi amici, che non potè trattenere le lacrime ulteriormente. Il Vecchio Saggio rimase impassibile e lasciò che la giovane si sfogasse ancora. Poi, udendo che il pianto stava diminuendo di intensità, le si rivolse nuovamente: “Hai intenzione di arrenderti?”. Lei rispose singhiozzando: “Non ho più nulla per cui valga la pena combattere!”. L’anziano annuì, per poi scorrere lo sguardo sulla copiosa quantità di uomini e donne immobili, come pietrificati, dall’incantesimo di Igor. Quindi disse alla ragazza: “Non sempre la soluzione ai nostri problemi è lampante… A volte ci basta stringere i denti e tutto si risolve… Altre volte, come in questa occasione, ci sembra che le avversità siano insuperabili e che la meta sia irraggiungibile… Rammenta queste parole, però: ‘dopo il tramonto, vi sarà sempre un’alba, non conta quanto buia e fredda sia la notte’…”. Jessica si ricompose leggermente, come se le auliche parole del Saggio la stessero aiutando. “Vedi…” le spiegò l’uomo “Quando Magor distrusse ogni forma di vita di Gorm, mi sembrò che non fosse rimasto più nulla per cui valesse la pena combattere… Un po’ come ti senti tu adesso! Feci esattamente come te: fuggii via e piansi… Il resto della storia già lo conosci…”. La fanciulla annuì con la testa, mentre il Vecchio Saggio proseguiva: “Mi chiesi che senso potesse avere tornare a Gorm e creare una nuova popolazione… Anche con l’Occhio della Vita, perché mai avrei dovuto mantenere viva la speranza, quando mi era appena stato portato via tutto? La risposta puoi immaginarla…”. Jessica aggrottò la fronte e cercò di rispondere: “Perché se l’Occhio della Vita non avesse generato i nuovi gormiti, nessuno avrebbe potuto più sperare…?”. “Esattamente…” rispose il progenitore del Bene, per poi passare la mano lungo lo scenario visibile dal molo, riccamente popolato da persone pietrificate “Forse ti può sembrare di non avere più un motivo per combattere… Ma se non combatti adesso, anche loro rimarranno privi di qualunque motivo per andare avanti… La tua speranza è quella di ogni essere umano o gormita…”. Quindi si voltò per andarsene, ma prima disse: “Ricordati sempre che tutto è possibile e che la speranza è la nostra consapevolezza di ciò… Se oggi ti arrendi, non vi sarà un domani in cui sperare… Ma se oggi combatti, tutti avranno un domani in cui sperare… A questo ti invito: non gettare la spugna!”. Detto ciò, il Vecchio Saggio s’incamminò verso le strade di Venture Falls, come se ne fosse stato un normale cittadino.
 
Jessica rimase immobile qualche secondo, rimuginando sulle parole dell’uomo, per poi prendere la sua decisione: non si sarebbe arresa. Quindi, corse verso il Vecchio Saggio e gli rivolse la parola: “Io combatterò… Ma mi occorre un Keeper!”. L’indivisuo alzò un sopracciglio, come ad intendere di aver capito, e con un schiocco di dita, trasportò se stesso e Jessica nel Tempio degli Elementi.
Qui, il Vecchio Saggio fece muovere i cristalli magici passandovi la mano destra sopra. Egli fece aprire un portale e trasferì tutta l’energia negli Occhi della Vita, in quello dell’Aria, che si illuminò come mai prima di allora. Jessica si preparò a saltare nel passaggio. Lanciò uno sguardo di ringraziamento al progenitore del Bene, che rispose con un sorriso che mostrava un affetto quasi paterno. Poi, saltò nel portale per Gorm.
Durante il trasporto verso l’Isola, Jessica rifletté sugli ultimi avvenimenti e si convinse di dover fare ciò che Toby e gli altri si sarebbero aspettati da lei: combattere.
 
Atterrò nella stessa radura ove si era consumato l’ultimo scontro trai Signori della Natura ed Igor. Questi, tornato ad avere aspetto umano la stava attendendo pazientemente. Vedendola arrivare, il ragazzo le disse: “Iniziavo a credere che ti fossi arresa…”. “Mi dispiace per te!” rispose acida lei “Ma non è così!”. “Molto bene…” ribatté lui “Sei pronta?”. La fanciulla annuì, per poi proclamare, all’unisono con Igor: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Jessica fu avvolta da mistiche folate cariche di lampi. Al contatto con le scariche elettriche il suo corpo mutò in quello della Signora dell’Aria, dichiarando: “Infinita energia dei venti!”. Igor, invece, fu inglobato in una sfera di energia violacea, che poi mutò in grigia, e tramutato in Signore del Chaos, alla frase: “Ordine supremo del chaos!”.
Trovandosi faccia a faccia, mutati in aspetto da gormiti, i due si lanciarono sguardi di sfida. Entrambi sapevano come lo scontro che stava per avere inizio fosse la resa dei conti e nessuno dei due voleva essere sconfitto. Rimasero immobili qualche secondo, prima che Jessica si lanciasse addosso all’avversario. Questi si alzò in volo, evitando l’attacco. La giovane lo seguì a gran velocità. Il combattimento vero e proprio ebbe inizio in aria, quando il Signore del Chaos sparò un suo raggio grigio contro l’avversaria, affermando: “Attacco distruttivo!”. Jessica lo eluse elegantemente, per poi scattare in avanti ed attaccare fisicamente Igor. Nessuno dei due avrebbe fatto di uno scontro fisico il suo punto forte, poiché entrambi preferivano attacchi a distanza. Però, la Signora dell’Aria contava, proprio con una simile mossa, di cogliere impreparato il nemico. La ragazza assestò un poderoso pugno all’avversario, che dovette allontanarsi per evitare di essere sopraffatto. Quindi scagliò un secondo raggio grigio, al quale Jessica rispose con delle portentose folate, alla frase: “Energia del vento!”. I due attacchi si intercettarono reciprocamente e si tramutarono in una potente esplosione a mezz’aria, che fece perdere molta quota ad ambedue i combattenti. “Hai commesso un grave sbaglio a prendertela coi miei amici!” esclamò Jessica, accanendosi nuovamente su Igor e colpendolo con un forte calcio. “Ah! Sì?” commentò lui arretrando “Sarei curioso di sapere il perché?”. La Signora dell’Aria, a sua volta allontanandosi dall’avversario, rispose: “Credevi che togliendomi i miei amici non avrei avuto più un motivo per cui combattere… Ma non è così! Al contrario: ora non ho più niente da perdere!”. Quindi fece illuminare il suo amuleto rosa, dichiarando: “Magica Leggerezza!”.
 
Se lo scontro era stato equo prima che Jessica attivasse il suo Potere Atomico, dopo che lo aveva attivato, tutto aveva iniziato a volgere a suo favore. Volava troppo velocemente perché Igor potesse intercettare i suoi attacchi. Dopo aver colpito si allontanava troppo rapidamente perché l’altro potesse contrattaccare. Inoltre, colpiva con una forza ed una determinazione mai visti prima. A spingerla a ciò non era solo l’energia che da tutti gli Occhi della Vita veniva convogliata nel suo, ma anche un insano desiderio di vendetta e di riscatto, su colui che le aveva tolto ogni cosa. Il Signore del Chaos, per la prima volta in assoluto, parve incapace di resistere all’avversaria. La cosa risulta ancor più strana se si pensa che esso aveva tenuto testa al Sommo Luminescente, in uno scontro estremamente equilibrato. La spiegazione, più che nel sommarsi delle forze degli Occhi della Vita, si spiega con la rabbia totale che guidava i gesti di Jessica.
 
Qualunque sia da ritenersi la causa di ciò, Jessica riuscì in breve a mettere KO Igor, che cadde al suolo. Non era ancora esausto, in quanto mantenne aspetto da gormita, ma di certo non era in grado di continuare il combattimento. Quando la Signora dell’Aria gli atterrò affianco, il ragazzo sghignazzò in maniera inusuale. “Cosa trovi di divertente nell’essere sconfitto?” gli chiese lei. “Ma è semplice…” spiegò lui “Che senza rendertene conto, stai segnando il destino dei tuoi amici… E di Toby!”. Udendo quel nome, Jessica afferrò Igor per il collo e gli imperò di darle altre spiegazioni. “Vedi…” continuò lui “Esistono svariati piani della realtà… Vi è Gorm, vi è la Terra, vi è la Regione della Luce Bianca e vi è l’Oscuro Orizzonte… Poi, per ultimo, vi è il Regno del Chaos… In esso fu esiliato il mio popolo moltissimi millenni or sono… Tutti tranne uno: Neither. Quel gormita riuscì a salvarsi dall’esilio, mescolandosi a dei gormiti dell’Aria, poi a dei gormiti del Mare e così via… Quando si aprì il Vortice Oscuro, egli seguì il Vecchio Saggio sulla Terra e contemporaneamente a Razzle, cercò qualcuno che fosse degno di essere il nuovo Signore del Chaos… Lo trovò in un orfanotrofio non lontano da Venture Falls… Quel ragazzo, Igor, venne incaricato di distruggere i Signori della Natura ed ogni altro gormita, che esso fosse del Bene o del Male…”. I ricordi del suo incontro con Neither erano nitidi nella mente di Igor.
 
Il gormita lo aveva indicato come Erede del Chaos e gli aveva narrato la sua storia per filo e per segno. “Ma… Perché proprio io?” aveva chiesto intimorito Igor, senza neppure un’ombra della sua incrollabile sicurezza che lo aveva accompagnato da che i Signori della Natura lo avevano conosciuto. “Tu sei il prescelto…” aveva rispose Neither “Tu porterai il popolo del Chaos alla sua rivalsa sui gormiti del Bene e del Male e gli restituirai l’Isola che di diritto gli spetta…”. Mai Igor si era sentito definire importante prima di allora e a causa di ciò, non aveva esitato ulteriormente ed aveva accettato. Nel corso dei due anni seguenti, Neither lo aveva incattivito, trasmettendogli la sua indole malvagia. Lo aveva istruito all’arte della magia, insegnandoli come manipolare gli altri e farne i propri burattini in tutti i modi possibili. Un dì, in particolare, lo aveva sfidato a prendere il controllo di tutti gli altri ragazzi dell’orfanotrofio e dei sorveglianti. Igor vi era riuscito ed aveva sfruttato l’occasione per scappare. Poi, Neither gli aveva fatto eseguire un rituale con l’obiettivo di aprire un portale per Gorm, così da potervi accedere come i Signori della Natura. Dopodiché, lo aveva inviato a Venture Falls allo scopo di trovare e rendere inoffensivi i Signori della Natura, mostrandogli il loro lato più vulnarabile: quello umano.
 
“E come avresti fatto a trovarci?” chiese Jessica con un misto di rabbia e curiosità, udendo dal racconto di Igor quanto egli si stava ricordando. “Il vostro amico Razzle ha sempre avuto la brutta abitudine di spuntare all’improvviso… No?” continuò lui “Un giorno è semplicemente capitato che io lo abbia sentito ed abbia fatto due più due…”. L’espressione della fanciulla ne trasmetteva l’assoluta rabbia, soprattutto al pensiero di aver più e più volte preso le difese di Igor dalle accuse di Toby e di averlo quasi ritenuto suo amico. Intanto, egli continuò il racconto: “Il mio piano originale prevedeva di farvi distruggere dai fantocci rassomiglianti i Signori Neozon, sfruttando l’aiuto di Obscurio, che non si sarebbe neppure reso conto di aiutare il suo nemico… Purtroppo, a causa del Sommo Luminescente quel piano è fallito… Quindi, non potendo sostituirvi dei Signori della Natura più facilmente manipolabili, non avevo scelta se non manipolare voi… Ed è esattamente quello che ho fatto! Ogni volta che cantavate vittoria, credendo di avermi sconfitto, io mi rafforzavo…”. Al che si interruppe per qualche secondo, per poi proseguire: “Il solo modo che ho per liberare il popolo del Chaos è di far esplodere il Regno in cui sono isolati. Esso è come un palloncino: se ci soffi troppo dentro, esplode. La sua caduta corrisponderebbe al ritorno del mio popolo a Gorm…”. “Ma cosa ha a che vedere, questo, coi miei amici?!” esclamò Jessica. “Non ci arrivi… Eppure dovresti essere quella intelligente…” rispose lui “Il solo modo per far esplodere il Regno del Chaos è di esiliarvi più gormiti di quelli che possa contenere! Questo fanno le mie Catene dell’Esilio: trasportano chi ne viene colpito nel Regno del Chaos…”. “Quindi…” tirò le somme la ragazza “Sono vivi…?”. “Sì. Sono vivi.” ribatté Igor, per poi procedere “Ma rimarranno in eterno nel Regno del Chaos, a meno che…”. Lasciò la frase incompiuta, allo scopo di far intendere a Jessica ove volesse arrivare. “A meno che io non mi arrenda…” concluse lei. “Esatto!” rispose il Signore del Chaos “Fai la tua scelta! Vuoi salvare il mondo od i tuoi amici?”.
 
Jessica rimase immobile qualche secondo, per poi lasciare andare Igor. Il ragazzo si rialzò, guardandola rimanere immobile, attendendo che la colpisse. “Hai fatto la tua scelta!” commentò, preparandosi a porre fine alla faccenda. “No!” esclamò il Vecchio Saggio, il cui volto apparve nella consueta bolla fluttuante, di norma adibita al Keeper “Non avrai veramente intenzione di arrenderti?!”. Il viso del custode di Gorm non trasmetteva più calma e sicurezza, ma una sorta di terrore misto a panico. Jessica scosse la testa, mentre Igor la colpiva in pieno con le Catene dell’Esilio. Un attimo prima di scomparire, la fanciulla disse: “C’è sempre speranza…”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Igor ha vinto?! Questo non può essere…
Mi scuso per aver fatto passare ere geologiche tra il precedente capitolo e questo… Non nascondo che mi avrebbe fatto molto comodo vedere qualche recensione agli ultimi capitoli, per sapere come organizzare lo scontro finale… In ogni caso: spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non stiate più nella pelle per sapere come andrà a finire…
Buon Natale! Ci “vediamo” al prossimo capitolo!

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Capitolo 42
*** Capitolo Quarantadue ***


CAPITOLO QUARANTADUE
 
Una leggera ma ugualmente gelida brezza scompigliò i capelli chiari di Jessica, quando questa riaprì gli occhi dopo esser stata colpita da Igor. Si guardò intorno, trovandosi in un luogo tetro e privo di qualunque spiraglio di luce. Avrebbe rammentato una caverna, ma era privo  di un’uscita o di un ingresso. Lungo le pareti erano attaccate delle fiaccole che producevano fiamme viola, che illuminavano quel macabro ambiente in un modo ancora più inquietante. La ragazza si guardò intorno, ma prima che potesse fare altro, un forte scossone mosse il terreno. La giovane non ebbe tempo di soffermarsi su di esso: sapeva bene cosa fosse. Si trovava nel Regno del Chaos ed esso stava per collassare. Non vedeva i famosi gormiti del Chaos intorno a lei, segno che, probabilmente, essi si stessero preparando ad invadere Gorm. Osservò il loco in cui si trovava: era simile alla cella di una prigione. Sbarre di pietra bloccavano tutte e quattro le direzioni ed un soffitto pieno di stalattiti impediva di guardare in alto. Nella stessa cella vi erano Toby, Lucas, Nick, Lavion ed il Sommo Luminescente. Quest’ultimo aveva un aspetto completamente diverso dal solito. Non irradiava luce dorata in ogni direzione, ma stentava a brillare di un debole luce grigia. Anche gli altri quattro Signori della Natura erano privi di energia e parevano incoscienti.
Alla vista di Jessica, i cinque prigionieri si alzarono in piedi lentamente, come un anziano che è rimasto seduto tutto i dì. Toby le si avvicinò zoppicando e, senza dire nulla, la abbracciò. Jessica ricambiò l’abbraccio e, mentre lo faceva, fissò uno ad uno gli altri quattro suoi amici. La loro più o meno lunga permanenza nel Regno del Chaos li aveva indeboliti e privati di ogni vigore. Prima che potesse dire nulla, la Signora dell’Aria percepì un secondo violento scossone, segno che era questione di attimi ed il Regno del Chaos sarebbe collassato, dando inizio alla fine di Gorm. “Questa volta è davvero finita…” commentò affranto Tobias, tornando a sedersi. “Non avrai intenzione di arrenderti…?!” gli chiese la ragazza in tono arrabbiato. “Non vedo come potremmo uscire da questo posto…” commentò Nick “E anche se ci riuscissimo… Saremmo nel bel mezzo del Regno del Chaos… Per noi è finita…”. “Non solo per noi!” aggiunse Lucas “Ma anche per tutta Gorm… La nostra unica speranza eri tu, Jessica…”. “No!” rispose nettamente la ragazza “Non è finita!”. I suoi quattro amici la guardarono incuriositi, mentre il Sommo Luminescente restò compiaciuto della sicurezza della ragazza. “C’è ancora una possibilità!” disse, mostrando agli altri il suo amuleto rosa. I ragazzi compresero cosa avesse in mente, mentre un terzo scossone, stavolta di potenza incalcolabile, fece tremare il suolo. Ciascuno prese il proprio amuleto e lo dispose in colonna rispetto a quegli degli altri, in maniera tale che le quattro parti auree di quelli di Jessica, Nick, Lucas e Toby formassero un cerchio d’oro completo. Anche Lavion pose il suo amuleto come gli altri ed il Signore della Luce si avvicinò al quintetto, mentre una magica colonna luminosa avvolse i sei Signori della Natura, trasportandoli via. Con la loro partenza, gli scossoni cessarono ed il Regno del Chaos si ristabilizzò. I ragazzi avrebbero pagato per vedere la faccia di Neither e degli altri gormiti del Chaos, oramai sicuri che il loro esilio fosse finito, quando si accorsero di esser condannati ulteriormente.
 
Gli amuleti fecero il loro dovere, trasportando i Signori della Natura nella Regione della Luce Bianca. Qui, il Sommo Luminescente parve rinascere, in quanto fu avvolto da raggi aurei che fecero riprendere alla sua armatura di brillare di luce portentosa. Toby, Nick, Lucas e Lavion si sgranchirono le varie articolazioni e sfregarono gli occhi, con un sorriso sereno in volto. Jessica si sentì veramente felice: tutto era risolto. I gormiti del Chaos erano rimasti nel loro esilio, i suoi amici erano tornati ed il Sommo Luminescente aveva riottenuto i suoi poteri. Rimaneva solo un avversario con cui chiudere la faccenda: Igor. Jessica si rivolse al Signore della Luce, cui disse: “C’è un’ultima cosa che devo fare…”. Il Sommo Luminescente annuì e, con un battito di mani, fece aprire un portale per Gorm in cui Jessica fece per entrare, ma venne trattenuta da Toby. “Noi veniamo con te…” le disse il ragazzo, alludendo a sé ed agli altri Signori della Natura. “No.” rispose la Signora dell’Aria “Siete ancora troppo deboli… Inoltre, è me che aspetta!”. Detto ciò, entrò nel portale, che si chiuse al suo passaggio, lasciando i Signori di Mare, Foresta, Vulcano e Terra nella Regione della Luce Bianca.
 
Da che aveva colpito Jessica, Igor era convinto di aver vinto e non aveva fatto altro che girare per Gorm, seminando distruzione nei territori di ogni popolo. Quando, però, la Signora dell’Aria fece la sua comparsa lungo la sua strada, egli rimase a bocca spalancata. “Tu…?!” esclamò “Come hai fatto a tornare indietro…?!”. “Ti sei dimenticato di un particolare…” commentò lei divertita “I Signori della Natura sono più forti quando sono uniti!”. “Può darsi…” commentò lui “Ma non mi sfuggirai!”. Detto ciò, si avventò su di lei.
Lo scontro che ne scaturì fu osservato con ansia da tutti i gormiti: i popoli del Bene e del Male, per la prima volta da che ve ne sia memoria, si riunirono intorno ad un’unica figura, che rappresentava la loro unica speranza. Il popolo della Terra lasciò le cave più profonde ed uscì alla luce del sole, per osservare quanto stava per avere luogo. Il popolo della Foresta si arrampicò sugli alberi più alti, ammirando la profetizzata resa dei conti. Il popolo del Mare emerse sulla superficie increspata e sulle spiagge, guardando trepidante lo scontro. Il popolo dell’Aria volò a grandi altezze, ammirando la battaglia tra la sua Signora ed il loro nemico. Il popolo del Vulcano e quello delle Tenebre accorsero sulla cima del Monte di Fuoco, da cui il duello finale per il destino di Gorm era ben visibile. Tutti quanti, nessuno escluso, speravano di veder Jessica trionfare.
 
Igor dichiarò: “Attacco distruttivo!”. Un potente raggio grigio partì dalle sue mani e si diresse verso Jessica. Lei lo eluse con un elegante movimento, per poi proclamare: “Energia del vento!”. Magiche folate travolsero il suo avversario, che riuscì, ciò nonostante, a rimanere in volo senza perdere quota. Egli, poi, rispose con: “Pugno della catastrofe!”. Colpì violentemente la ragazza col pugno destro, facendola precipitare al suolo. Quindi discese a sua volta, dichiarando: “Catene dell’esilio!”. Sparò, dunque, le tetre catene, che la Signora dell’Aria evitò rotolandosi per terra. Essa procedette a rialzarsi e contrattaccare: “Sfera di energia!”. Una palla di luminosa sostanza volò e colpì Igor in pieno, facendolo indietreggiare di molto. Jessica ne approfittò per riprendere quota e sferrare un ulteriore attacco: “Vortice dei venti!”. Un magico tornado travolse in pieno il Signore del Chaos, che ebbe comunque tempo di attaccare a sua volta, colpendo la fanciulla con uno dei suoi raggi grigi. Entrambi i gormiti caddero al suolo inermi. Però, nell’arco di pochi secondi, pur annaspando, si rialzarono. Si scambiarono sguardi di sfida: nessuno dei due aveva ancora energia per ripartire all’attacco, ma neppure voleva essere il primo a cadere. Dopo che una leggera brezza mosse l’erba del prato su cui i due si trovavano, Igor cadde rovinosamente al suolo, mentre il suo corpo tornava ad avere aspetto umano. Jessica, sull’altro piatto della bilancia, riuscì a rialzarsi completamente in piedi, segno che avesse finalmente vinto.
 
Di lì a breve sopraggiunsero Toby, Lucas, Nick e Lavion, che si congratularono con Jessica con pacche sulla spalla ed abbracci. Ad un certo punto, Nicholas fece cenno ai suoi due amici di farsi da parte e lasciare un po’ di spazio a suo fratello ed alla ragazza. Il trio si allontanò con la scusa di prelevare l’incosciente Igor, lasciando i due innamorati da soli.
“Te la sei cavata bene…” commentò lui evitando lo sguardo della giovane. “Grazie…” rispose lei arrossendo, per poi abbassare lo sguardo a sua volta. Seguirono degli istanti di silenzio, dopo i quali, delle radici emerse dal terreno spinsero i due l’uno incontro all’altro. Comprendendo la cosa, Toby si voltò e lanciò uno sguardo di ironica disapprovazione a Lucas, che ribatté facendo finta di niente. Toby e Jessica si ritrovarono abbracciati e coi volti estremamente vicini. Senza dire nulla e senza pensare a nient’altro, si baciarono.
 
Frattanto, Nick e Lavion avevano rivolto la loro attenzione ad un ripresosi Igor. “Penso che la tua battuta sia qualcosa come: ‘non finisce qui!’…” commentò ironicamente il Signore della Terra. Stranamente, Igor non rispose, ma si limitò a fissare il cielo senza dire nulla. “Non ci minacci nemmeno un po’…?” chiese stupito il Signore del Vulcano. “Beh!” commentò quindi Nicholas “Di lui che ne facciamo?”. “Lascialo andare.” rispose sicuro il Signore della Foresta. “Cosa?!” esclamò Lavion “Dopo tutto quello che ci ha fatto… Lo lasciamo andare?!”. “Giusto!” aggiunse Jessica, sopraggiunta intanto, insieme a Toby “C’è del buono in lui… So che saprà dimostrarcelo…”. “OK…” disse quindi Nick rivolgendosi al fratello “Tu sei l’ago della bilancia…”. Il leader ufficioso del gruppo fissò la sua nemesi negli occhi, per poi commentare: “Di lui non mi fido neanche un po’… Ma mi fido di Jessica! Se lei dice che merita una seconda possibilità, allora dobbiamo concedergliela…”. Igor rimase a bocca aperta per quanto i suoi nemici avevano scelto per lui, per poi dire a voce bassa e senza la sua solita sicurezza: “Non vi so dire se avete fatto la scelta giusta… Ma so per certo che oggi non è l’ultima volta che ci vediamo… Chi può dire se la prossima volta saremo amici o nemici?”. Detto ciò, si dissolse in una coltre di fumo come era solito fare.
 
I ragazzi fecero poi ritorno sulla Terra dove li aspettava il Vecchio Saggio, contento per l’esito del loro operato. “Mi congratulo con tutti voi…” disse quindi “Quest’oggi abbiamo tutti imparato una lezione importante… Che la speranza deve sempre rimanere viva… E che non conta quanto faticosa sia la strada per raggiungere la vetta… Non è mai impossibile…”. Dopo aver detto tali parole, scomparve nel nulla. “Tutto qui?!” chiese deluso Toby “Non ci ha dato nemmeno una medaglia?!”. Il commento a sproposito del ragazzo generò risate collettive, che posero definitivamente fine a quella lunga giornata.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
È passato talmente tanto tempo da quando ho immaginato questa resa dei conti, che non riesco a credere di averla finalmente pubblicata! Mancano solo due capitoli e potrò dire di aver concluso questa storia! Non sto più nella pelle all’idea…
Dunque, detto ciò, passiamo ai ringraziamenti: grazie mille ad Illusory_paradise per la sua ultima recensione ed a tutti coloro che abbiano letto fin qui!
Buon anno a tutti!

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Capitolo 43
*** Capitolo Quarantatre ***


CAPITOLO QUARANTUNO
 
Il sole era tramontato da ore e su Venture Falls era calata la notte. Una splendente luna piena, insieme ad uno sgombro cielo stellato, illuminava le strade della città. Intorno alla palestra della scuola locale erano appesi cartelloni e manifesti della più disparata natura, tutti pubblicizzanti il Ballo di San Valentino che stava avendo inizio in quel momento.
Un nervoso Toby camminava avanti ed indietro nel parcheggio posto innanzi all’edificio. Indossava abiti eleganti ed era pettinato con precisione chirurgica. Alla sua preparazione avevano partecipato tutti: sua madre, entusiasta per il primo appuntamento del figlio con una ragazza che non avesse conosciuto il giorno precedente, suo padre, inusualmente carico di consigli per il giovanotto, suo fratello Nick ed addirittura Lavion.
Ad un certo punto, un’automobile si fermò davanti a lui. Da essa scese autonomamente Jessica, più bella che mai agli occhi di Toby. I suoi capelli biondi erano sciolti. Al contrario di molte ragazze che aveva visto quel giorno, lei non aveva il volto eccessivamente truccato. Indossava un abito di un leggero color roseo. Esso non era vistoso, ma comunque elegante. Il ragazzo si perse solamente guardandola negli occhi. Quando lei gli sorrise, gli parve che la notte si fosse conclusa e che il sole fosse nuovamente sorto.
Ricambiò il sorriso e non disse una parola. Quindi le porse la mano e la accompagnò all’interno dell’edificio, ove stava avendo luogo il ballo.
 
Il Ballo di San Valentino consisteva in una serie di tavoli adibiti al bouffet, disposti presso le pareti della palestra della scuola. Al centro vi era spazio per ballare. Una luce viola illuminava il tutto, mentre svariate musiche lente accompagnavano i movimenti aggraziati delle coppie che si muovevano lungo la pista. In alcuni angoli vi erano dei professori dell’istituto, cui era toccato l’ingrato compito di supervisionare l’evento, assicurandosi che nulla andasse storto.
Toby e Jessica si disposero subito sulla pista da ballo ed iniziarono il loro primo lento. Durante esso, i due non riuscivano a staccare lo sguardo l’uno dall’altra, nonostante l’essere estremamente impacciato nei movimenti di Tobias. Anzi, quando egli rischiava di inciampare o di cadere addosso a qualcuno, rispondeva con un’espressione ridicola, che faceva ridere Jessica e spingeva il ragazzo a guardarla ancora più intensamente, in quanto nella sua risata gentile, egli ritrovava uno dei motivi del suo Amore.
Frattanto, presso uno dei tavoli ricchi di vivande, Nick e Lavion assistevano compiaciuti alla scena. “Si prova una certa soddisfazione a vedere a frutto i propri sforzi…” commentò il primo, per poi ripensare allo spropositato prezzo del vestito elegante di suo fratello ed aggiungere con una punta di amarezza: “Ed i propri soldi…”. “A dire il vero…” disse quindi l’altro “Continuo a non capire cosa sia questo Amore di cui Toby parla sempre…?”. “Questo non te lo posso spiegare…” ammise Nicholas “Non perché non voglia… Ma perché non posso! Nessuno è mai riuscito veramente a descriverlo… Poeti, filosofi, intellettuali di ogni genere hanno fallito nel tentativo! Probabilmente è impossibile descriverlo a parole!”. Quindi, guardandosi intorno chiese: “Piuttosto, hai visto Lucas?”. Il suo amico annuì, cosa che lo spinse a chiedergli: “Dove?”. Lavion rispose semplicemente indicando la pista da ballo, ove Lucas e Gina stavano passando la loro serata. “Questa poi!” commentò stupito Nick “Non credevo fosse possibile!”.
Nello stupore, il ragazzo portò alla bocca il piccolo bicchiere di plastica che aveva in mano, contenente succo di frutta. Ma la sorpresa di vedere il suo amico ballare fu niente a confronto con quella di vedere l’immagine di Razzle nel liquido colorato. Tanto rimase stupefatto, che la bevanda gli cadde al suolo, mentre egli restò per qualche istante paralizzato. “Va tutto bene?” gli chiese Lavion scuotendolo. “Credo di sì…” balbettò lui ancora sotto shock. Ovviamente lo stupore sarebbe in breve divenuto collettivo, in quanto una voce alle spalle del duo lo fece sobbalzare: “Ehilà!”.
I ragazzi si voltarono trovandosi davanti ad un’immagine evanescente di Razzle. “Ma che diamine?!” esclamò Nick “Anche da fantasma riesci a farci prendere un colpo!”. Quindi si arrestò, notando la contraddizione presente nella sua stessa frase. “Non c’è tempo da perdere!” rispose frettolosamente il dinosauro, prima di scomparire nel nulla come era apparso “Dovete venire subito a Gorm! Magor ha in mente qualcosa di molto preoccupante!”. I due ragazzi si grattarono il mento, pensando al fatto che avrebbero dovuto interrompere la festa dei loro amici ed inventarsi l’ennesima scusa priva di significato per allontanare Lucas da Gina.
 
L’operazione fu tutt’altro che celere. Per prima cosa dovettero attirare l’attenzione di Toby e Jessica, per poi ideare con essi un piano per separare Lucas e Gina. Dopo uno dei soliti espedienti per spingere il loro amico ad aggregarsi al gruppo, esso partì per casa Tripp, con la precisa intenzione di viaggiare a Gorm.
I genitori di Toby e Nick erano fuori casa a passare una serata romantica tra di loro, motivo per cui non ostacolarono in alcun modo gli spostamenti degli amici. Essi giunsero in fretta al Tempio degli Elementi. Esso era leggermente più cupo del solito e le luci parevano mancare di energia. Il Primal Pad aveva lo stesso aspetto di un televisore che riceve forti interferenze.
“Ma cosa sta succedendo?” chiese Tobias, alludendo allo strano comportamento delle loro apparecchiature. “Ho un gran brutto presentimento…” commentò suo fratello, grattandosi il mento in modo nervoso. “Tu hai sempre un brutto presentimento!” ribatté Lavion, colpendo il palmo della mano sinistra col pugno destro “L’unica cosa da fare è andare a Gorm e prendere a calci nel fondoschiena Magor!”. “Non sappiamo nemmeno cosa stia succedendo e tu già pensi ad un attacco frontale…” criticò Lucas portando la mano sinistra al fianco e scuotendo la testa.
All’improvviso, sullo schermo del Keeper apparve un volto ben familiare ai Signori della Natura. “Sommo Luminescente?!” esclamò Jessica. Dall’immagine provenne la voce del Signore della Luce, che si rivolse al gruppo di ragazzini: “Magor sta interferendo coi vostri poteri…”. “E come ci riesce?” chiese Lucas “Non ci era mai riuscito prima!”. “È grazie al vostro amico Razzle…” spiegò con calma e pazienza il gormita “I suoi poteri sono identici a quelli del Vecchio Saggio…”. “Non può essere!” esclamò Nick “Dovrebbe averne soltanto la saggezza e la conoscenza!”. “La saggezza e la conoscenza sono le fonti del suo potere.” ribatté il Sommo Luminescente “Controllandolo, Magor controlla il Tempio degli Elementi! Sta usando l’energia degli Occhi della Vita per creare un esercito mai visto prima d’oggi!”.
Mentre il Signore della Luce parlava, sullo schermo, al posto del suo viso, comparivano immagini del Monte Vulcano, ove una grossa massa rossa si muoveva disordinatamente. Era l’Esercito di Magor. “Sta usando la vostra forza per assemblare un’armata…” continuò la spiegazione il gormita del Bene “Sta creando gormiti del Vulcano capaci di respirare e muoversi sottacqua…”. Mentre diceva tali parole, apparivano sul Primal Pad combattenti infuocati dai piedi palmati e dalla voluminosa pinna di squalo sulla schiena. “…Gormiti del Vulcano capaci di scavare e muoversi sottoterra…” proseguì nella spiegazione, mentre scagnozzi di Magor dotati di artigli da talpa comparivano sullo schermo. “…Gormiti del Vulcano capaci di mimetizzarsi nella coltre della foresta…” disse, mentre facevano la loro comparsa guerrieri fiammeggianti, capaci di divenire pressocché invisibili. “…Ed infine, gormiti del Vulcano capaci di volare!” concluse il Sommo Luminescente, mentre mostruosi combattenti rossi alati apparivano, muovendosi a gran velocità.
“Dobbiamo fermarlo!” esclamò con decisione Toby. “Ma come possiamo?” chiese Jessica con una punta di tristezza “Sono i nostri poteri quelli che sta prendendo!”. “C’è ancora una speranza…” rispose pacatamente il Signore della Luce “Magor non può risucchiare tutta l’energia presente negli Occhi della Vita, od il suo esercito rimarrebbe privo di poteri, esattamente come voi… Quindi, sforzandovi di usare solo l’energia strettamente necessaria, potreste riuscire a trasformarvi e combattere!”.
I ragazzi si scambiarono sguardi di riflessione. Toby tirò le somme: “Pochissime probabilità di successo! Poteri limitiati al minimo mai visto! Destino del mondo sulle nostre spalle! Nessuna seconda possibilità se le cose andassero storte! Un nemico che rasenta l’onnipotenza! Questo piano è un autentico suicidio!”. “Quindi sei dei nostri?” chiese Jessica, che ben conosceva il ragazzo. “Quando si parte?” chiese per tutta risposta.
 
I ragazzi si disposero intorno agli Occhi della Vita, per poi pronunciare le consuete formule. “Terra!” iniziò Nick. “Mare!” proseguì il fratello. “Foresta!” fu poi la volta di Lucas. “Vulcano!” proseguì Lavion. “Aria!” concluse Jessica, che poi disse all’unisono con gli altri: “Rivelateci chi è il Keeper ed assegnategli il comando!”. La sedia magica iniziò a fluttuare, ma prima di ruotare su se stessa abbastanza velocemente, cadde rovinosamente al suolo. “Non c’è abbastanza energia…” constatò affranto il castano. “Se non possiamo avere un Keeper, vuol dire che andremo tutti!” esclamò quindi Toby, alludendo al portale che si era inspiegabilmente aperto. “È come se gli Occhi della Vita volessero darci una possibilità…” osservò Nicholas. Difatti, sulle superfici delle sfere magiche, si stavano formando piccole crepe, simili a quelle che vi erano state a seguito delle maledizioni di Magor. Ciò era da un lato un brutto segno: gli Occhi della Vita stavano esaurendo le loro energie. Ma dall’altro lato, ciò avrebbe permesso ai ragazzi di arrivare a Gorm.
Senza ulteriori indugi, il quintetto saltò, per la prima volta al completo, nel magico portale.
 
Si ritrovarono nella Regione della Luce Bianca, in cui il Sommo Luminescente li stava attendendo. “Molto bene…” commentò vedendoli. Quindi porse a Toby una piccola ampolla argentea, spiegando: “Questo è l’unico incantesimo che vi può permettere di separare Magor da Razzle… Usatelo con saggezza… Non avrete una seconda occasione…”. “‘Avremo’?” chiese Nick, citando quanto appena udito “Saremo soli?”. I cinque ragazzini guardarono con preoccupazione il Signore del Bene per antonomasia, come dei bambini guardano il padre supplicandolo con lo sguardo di accompagnarli da qualunque parte. “Io cercherò di tenere impegnato l’esercito di Magor… Ho radunato svariati gormiti da ogni popolo, mi aiuteranno a creare un diversivo… Inoltre, Obscurio non perderà occasione per chiudere il conto con me! Con lui e l’esercito impegnati, voi avrete una possibilità di raggiungere Magor e di sconfiggerlo!”.
Detto ciò, con un rapido gesto delle braccia, scomparve e fece scomparire anche i Signori della Natura. Questi si ritrovarono nei territori del Vulcano, non lontani dal Monte di Fuoco, alla cui base si trovava l’informe massa rossa che era l’armata di Magor. “Bene, ragazzi!” commentò Toby, sitemandosi l’abito elegante e lanciando uno sguardo al cratere fumante “Tutti contano su di noi! Non ho una frase ad effetto per questa situazione, ma fate finta che l’abbia appena detta!”.

 
ANGOLO DELL’AUTORE
Perdonate il mostruoso ritardo! Perdonatemi! Perdonatemi!
Ho avuto svariati imprevisti ed il capitolo non mi convinceva… A dirla tutta non mi convince neanche adesso… Diciamo che mi sembra scritto peggio degli altri, forse per le descrizioni un po’ ripetitive (a mia difesa: non è facile descrivere un ballo di San Valentino senza usare le parole “ballo” e “ballare”).
Detto ciò: siamo agli ultimi due capitoli, il prossimo è quello decisivo! Vorrei sprecare due parole in più del solito per commentare la mia stessa storia a distanza di molto tempo da quando la ho pensata… Cercherò di essere sintetico, cosa che non mi riesce facile per niente. Se ho scritto questa storia è per svariati motivi, uno dei quali era senz’altro cercare di dare un finale degno di questo nome alle vicende di Toby, Jessica, Nick e Lucas. Non so voi, ma a me, il finale di “Gormiti, che Miti! – L’Evoluzione Neorganic” non mi era sembrato all’altezza delle aspettative che una serie così ben fatta (sempre mio parere) aveva dato. Inoltre avevo l’obiettivo di dare un po’ di riscatto a personaggi come Jessica, che per quanto tra i protagonisti della serie animata, non compare in pressocché nessun poster o spot pubblicitario al fianco degli amici, così come non è presente in molte versioni di giocattoli in cui i suoi tre amici fanno la loro comparsa, e Lavion, che come antagonista non era proprio capace, quindi ho deciso di provarlo tra i protagonisti. A questo punto sta a voi dirmi se sono riuscito nei miei obiettivi o se ho fallito miseramente! Aspetto questi ed altri pareri nelle recensioni!
Un’ultima cosa prima di concludere l’Angolo dell’Autore più lungo che abbia mai scritto: ho finalmente concluso la progettazione del sequel, al quale inizierò a lavorare seriamente nei prossimi mesi. Per il momento vi lascio solo col titolo: “Gormiti, che Miti! – La Vendetta del Chaos”.

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Capitolo 44
*** Capitolo Quarantaquattro ***


ANGOLO DELL’AUTORE
In effetti è desueto cominciare un capitolo dall’Angolo dell’Autore. Tale è la smania che ho di pubblicare che spero anche voi moriate dalla voglia di leggere questo finale, quindi ho deciso di non interrompere l’emozione che spero riuscire a trasmettervi, per dire due parole dopo il capitolo. Per questo mi limiterò a dire quanto qui troverete: non vi sarà un Angolo dell’Autore al termine del capitolo.
Comincio subito ringraziando RZ5U8nmqe che ha recensito il precedente capitolo. Ma un ringraziamento speciale lo estendo a tutti coloro che anche solo una volta abbiano sprecato un po’ del loro tempo per recensire questa storia. A tutti coloro che siano giunti fin qua con la lettura: spero che questo finale sia all’altezza delle vostre aspettative, dato che non sarà mai all’altezza delle mie! Non ho molto altro da dire, se non che è una sensazione indescrivibile fare click sulla casella affiancata alla scritta “Completa”, quando si tratta di una storia che ha preso così tanto tempo! Il tempo è giunto!

 
CAPITOLO QUARANTAQUATTRO
 
Un caldo ed afoso vento soffiava nei territori alla base del Monte di Fuoco. Il Sommo Luminescente era in testa ad una brigata di gormiti dei popoli di Aria, Mare, Terra e Foresta. Erano numerosi, ma molti meno dei gormiti del Vulcano che si preparavano a fronteggiare. Adagiandosi al suolo, il Signore della Luce puntò la sua spada verso i nemici, che si erano da tempo resi conto dell’arrivo dell’esercito, dichiarando: “Dobbiamo resistere il più a lungo possibile! Dobbiamo dare ai Signori della Natura una possibilità! Questa battaglia sarà decisiva per Gorm!”. Si fermò sull’ultima parola per svariati secondi, mentre i due schieramenti si gettavano l’uno contro l’altro.
Dalla cima del Monte Vulcano, Obscurio ammirava la scena, commentando fra sé e sé: “Finalmente hai fatto la tua mossa…”. Quindi spalancò le ali e chiuse con forza il suo pugno, trasformandolo in una mazza ferrata. Al che si gettò a sua volta nella battaglia che stava iniziando, chiamando a gran voce il nome della sua nemesi, con cui contava di chiudere la questione rimasta aperta da millenni.
I due gormiti si scontrarono a pochi metri d’altezza rispetto alla battaglia, ma dopo una breve colluttazione, si staccarono l’uno dall’altro ed iniziarono a rincorrersi in una sorta di danza aerea.
 
Frattanto, sfruttando la distrazione dell’Esercito di Magor, i cinque Signori della Natura, ancora in aspetto umano, per la prima volta al completo su Gorm, si stavano, lentamente e con cautela, avvicinando al Monte di Fuoco, ove programmavano di cogliere di sorpresa il Signore del Male e di liberare Razzle dal suo controllo.
Circa a metà del loro percorso, sentirono il terreno tremare sotto i loro piedi. Impietriti, si compattarono preparandosi ad affrontare qualunque ostacolo avesse fatto la sua comparsa. A pochi metri da loro si aprì una voragine, dalla quale proveniva una luce rossa accesa, indice di un fiume di lava sotterraneo. Da essa emerse Magmion, circondato da un’aura infuocata, segno di un rinnovato potere. “Ma chi si rivede?!” affermò con voce grottesca “Abbiamo già avuto il piacere?!”. L’ultima domanda era palesemente retorica e fu seguita dal lancio di una fiammata contro il gruppo.
Esso si sparpagliò per evitarla, mentre Lucas commentava: “Possiamo dire addio all’effetto sorpresa!”. “Anzi…” aggiunse Nick “Si può dire che sia stato lui a cogliere di sorpresa noi!”.
Magmion balzò ed atterrò vicino a dove si erano buttati Toby e Lavion. Quindi, con un colpo di coda impedì a Jessica e Nicholas di intervenire. Al che, prese per la gola il suo ex-alleato, anche se ancora in forma umana, commentando: “Ultime parole?”. “Sì…” rispose lui con voce strozzata, per poi riprendere fiato e proclamare con decisione: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformami in Signore della Natura! Ora!”.
Il ragazzino si tramutò in roccia fusa rovente, che scivolò via dalla presa del nemico. Quindi, andò a comporre il corpo del Signore del Vulcano, mentre con la rinnovata voce dichiarava: “Forza distruttiva della lava!”.
Con la sua chela, il gormita del Bene afferrò saldamente la mazza con cui il gormita del Male stava cercando di colpirlo. Ne seguì una breve lotta corpo a corpo, durante la quale Lavion intimò ai suoi amici: “Di lui mi occupo io! Voi procedete!”. Non riuscì a dire altro che venne colpito da un pugno dell’avversario e fu costretto a riporre nuovamente la sua attenzione nel combattimento.
Dopo un segno d’assenso, Toby, Nick, Lucas e Jessica ripresero a correre diretti verso il Monte Vulcano.
Il gruppo proseguì per un altro breve tratto, per poi giungere innanzi ad una grossa roccia appuntita, sulla quale svettavano due individui al gruppo ben noti: Armageddon ed Orrore Profondo. Anch’essi erano circondati da un’aura fiammeggiante, indice di come anche loro fossero più forti del solito. “Abbiamo visite!” commentò il primo, balzando giù dalla stalattite. Atterrò in maniera rumorosa, ma comunque stabile. L’altro, invece, utilizzò le sue ali scheletriche per discendere più dolcemente ed affiancarsi al compare. Quindi commentò con la sua stridula voce: “Ma mi sembra che i nostri ospiti non siano al meglio! Concediamoli una calda accoglienza!”.
Al che, i due gormiti posero i lanciafiamme che avevano al posto delle braccia verso i ragazzi. Dalle armi emersero fiammate di immane potenza, dalle quali i Signori della Natura si ripararono dietro ad un’altra roccia presente nella zona.
Sentendo la loro protezione scaldarsi oltre misura, Toby commentò: “Non so cosa sia più inquietante: la nostra morte imminente oppure Orrore che fa dell’ironia!”. “Decisamente l’ironia!” ribatté il fratello, per poi dichiarare, all’unisono con Lucas: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Il primo fu trasformato in sassolini, che andarono a comporre la robusta corporatura del Signore della Terra, alla frase: “Forza dirompente della roccia!”. L’altro, invece, si tramutò in liane di vario tipo, che formarono l’aspetto del Signore della Foresta, mentre egli affermava: “Eterno potere della foresta!”.
I due gormiti, dopo essersi scambiati sguardi di assenso, saltarono fuori dal riparo e si gettarono sui due nemici. Lucas sparò a tutti gli effetti il suo pugno destro contro Armageddon, dichiarando: “Pugno rigenerante!”. Il mostruoso essere venne stordito ma rimase in piedi. Invece, Nick, avventatosi su Orrore Profondo, lo colpì con un gancio sinistro di notevole forza, commentando: “Perdona la mano pesante!”.
Udito ciò, Toby commentò: “Prima Orrore ed adesso Nick! Ma è la giornata mondiale dell’ironia?”. “Ne riparleremo più tardi!” ribatté il Signore della Foresta, schivando una fiammata sparata da Armageddon “Adesso è meglio che voi due andiate!”. Comprese le intenzioni degli amici, Jessica e Toby ripresero la loro corsa verso il Monte Vulcano.
 
Intanto, Lavion era in seria difficoltà nel suo scontro con Magmion. Ogni suo attacco sembrava non danneggiare in alcun modo l’avversario. “Perché non ti arrendi?!” chiese questi soddisfatto “Non puoi ferirmi in nessun modo! Siamo facce della stessa medaglia! L’unica differenza tra di noi è che io sono stato potenziato da Magor!”. Stufo di sentir parlare la sua nemesi, Lavion si concentrò, mentre il suo amuleto brillava. Nella sua chela di formò una sfera infuocata ancor più incandescente del solito, mentre egli dichiarava: “Combustione atomica!”. Quindi, con un rapido gesto, lanciò tale sfera sul suo nemico. Sorprendentemente egli non solo non ne fu scalfito, ma l’aura rossa che lo circodava sembrò rafforzarsi. “Tutto qui quello che sai fare?!” chiese Magmion con un terrificante sorriso in volto “Mi hai fatto il sollettico!”.
Anche Nick e Lucas non stavano avendo vita facile contro Orrore Profondo ed Armageddon. Non contava quante volte li colpissero, questi si rialzavano sempre e ritornavano alla carica. “Inizia a diventare seccante!” commentò Lucas, eludendo con eleganza una fiammata sparata dal mostruoso gormita privo di occhi. “Anche questa era una battuta?” chiese Nicholas, che invece si stava riparando con un disco di pietra formato alle parole: “Scudo di roccia!”.
Frattanto, lo scontro tra il Sommo Luminescente ed Obscurio proseguiva come le loro precedenti battaglie. Altro non era che una serie di colpi e controcolpi di luce e fiamma che i due si scambiavano, eludendo o proteggendosi da quelli avversari. Durante un breve momento di tregua, il Signore della Luce lanciò uno sguardo alla battaglia sotto di lui. Il suo esercito era in netta inferiorità numerica e si stava progressivamente ritirando. “Non hai nulla da dire?!” chiese contento il Signore delle Tenebre. “In realtà avrei una cosa da dire!” ribatté questi, per poi alzare la sua spada al cielo e dichiarare: “Antichi guardiani! È il vostro momento!”.
Alle sue parole, fecero la loro comparasa sul campo di battaglia Roscalion, Troncalion, Drakkon e Fenision. “Impossibile!” dichiarò il sovrano della Tana dello Sconforto, vedendo gli equilibri ribaltarsi.
 
Nel mentre, Toby e Jessica erano giunti all’ingresso del Monte Vulcano. “Un momento!” disse lui trattenendola per una spalla “Forse è meglio che vada avanti solo io! Se i Magmion e gli altri due ci stavano aspettando, è molto probabile che Magor sappia del nostro arrivo!”. “Ragion in più perché venga anch’io!” rispose la ragazza seriamente, per poi porre una mano sulla spalla del ragazzo e dire dolcemente: “Siamo più forti, quando siamo insieme…”. Lui sorrise, per poi commentare: “E allora andiamo!”.
I due ragazzi entrarono nel cunicolo che li avrebbe portati nella sala principale del Monte di Fuoco. In essa trovarono Magor, ancora nel corpo di Razzle, seduto su di un grande trono di rocce bollenti. “Iniziavo a credere non sareste più arrivati…” commentò con voce sibilante. “Spiacente di averti deluso!” rispose Jessica fermamente.
Il mostro dall’aspetto di rettile bipede si alzò lentamente, per poi, senza dire una parola, lanciare una fiammata contro i due ragazzi. “Il mio piano era sempre stato fin dall’inizio quello di dividervi!” dichiarò soddisfatto il Signore del Male “Separati gli uni dagli altri, voi Signori della Natura non siete niente!”. “Questo è da vedersi!” rispose deciso Toby, per poi dichiarare all’unisono con Jessica: “Energia vitale di ogni creatura! Trasformaci in Signori della Natura! Ora!”. Lui fu mutato nel suo elemento per poi trasformarsi a tutti gli effetti in Signore del Mare, alla frase: “Energia vitale dell’acqua!”. Lei invece fu inglobata in una sfera di nubi tempestose, i cui lampi mutarono il suo aspetto in quello della Signora dell’Aria, mentre dichiarava: “Infinita energia dei venti!”.
“Acquablast!” dichiarò prontamente Toby. Il suo braccio mutò in un cannone e sparò un getto d’acqua ad alta pressione contro il suo nemico. Anche Jessica si affrettò ad attaccare, affermando: “Energia del vento!”. Portentose folate si mossero contro l’avversario. I due attacchi andarono a segno e si formò una coltre di fumo grigio intorno al loro bersaglio. Da essa emerse un completamente indenne Magor. “Cosa?!” esclamò il Signore del Mare “Non si è nemmeno stancato?!”. Il Signore del Male scoppiò in una perfida risata, mentre con un rapido gesto della sua coda colpiva i due Signori della Natura. Quindi avvolse la punta della stessa coda intorno alla gola di Toby, mentre gli cadeva di mano la pozione consegnata loro dal Sommo Luminescente.
Notando la cosa, Magor strinse la sua presa intorno al collo di Tobias e balzò al limitare della superficie solida su cui si trovavano. Quindi pose il ragazzo, sostenendolo con la coda serpentina mentre esso si dimenava, oltre tale limite, sicché potesse facilmente lasciarlo cadere nel magma sottostante.
Jessica raccolse l’ampolla l’ampolla argentea, cosa prevista da Magor, che dichiarò: “Coraggio! Colpiscimi con l’incantesimo! Sarò separato dal vostro amico e lui tornerà ad essere una creatura minuscola, di certo non abbastanza forte da reggere il tuo amato Signore del Mare!”. La situazione era pessima ed a nulla valevano le parole di Toby che le intimava di non lasciarsi scoraggiare e di colpire comunque il nemico che aveva innanzi.
La Signora dell’Aria rimase paralizzata qualche secondo, incapacitata  di compiere qualunque azione. “Fai la tua scelta!” ordinò con un cinico sorriso Magor. Jessica strinse l’ampolla nella sua mano destra, mentre si sforzava di formulare un piano in grado di risolvere la situazione. All’improvviso, udì dei passi dietro di lei. Essi provenivano da un cunicolo nell’ombra e non poteva voltarsi a controllare chi fosse stato, senza segnalarne la presenza a Magor, che fortuitamente pareva non essersene accorto. Dopo aver fatto i conti ed aver preso la sua decisione, Jessica si rivolse prontamente al Signore del Male, cui disse: “Vuoi la pozione! Prendila!”.
Quindi lanciò l’ampolla in aria. Magor prontamente lasciò andare Toby, facendolo precipitare nel fossato di lava, e saltò per recuperare l’incantesimo. Jessica non esitò a volare verso il basso, cercando di raggiungere il suo amato un attimo prima che raggiungesse il fondo. Vi riuscì ed anche se a fatica lo portò con sé nuovamente sul terreno solido.
Invece Magor, balzato per raggiungere la pozione, arrivò quasi a toccarla con le dita, ma qualcuno, molto più veloce di lui, apparso dal nulla, gliela tolse di mano all’ultimo istante. Ritornato a sua volta coi piedi per terra, il Signore del Male guardò indispettito i due Signori della Natura ai quali si era appena aggiunto Igor. Egli, mutatosi nell’aspetto di Signore del Chaos, era intervenuto a favore dei suoi ex-nemici contro Magor.
“Maledetti!” esclamò lui, mentre Igor porgeva a Jessica l’ampolla. Nel gesto egli disse con tono galante: “Ti è caduto questo…”. La cosa pareva un riferimento al loro primo incontro, quando lui le aveva raccolto un elastico per capelli. Toby, valutando la situazione, commentò: “Sai, Igor? Non credevo che sarei mai stato felice di vederti!”. “C’è una prima volta per tutto!” ribatté lui “Ora chiudiamo questa faccenda!”.
Il Signore del Male fissò contrariato i tre avversari che aveva innanzi. Cercò di balzare nel fiume di magma sottostante per darsi alla fuga, ma Igor spiccò il volo e gli tagliò la strada. Magor si voltò bruscamente, solo per vedersi arrivare contro un tornado misto di acqua ed aria. Difatti, Toby e Jessica avevano dichiarato rispettivamente “Vortice d’acqua!” e “Vortice dei venti!”. I due attacchi, fusi tra loro, erano abbastanza potenti da tramortire il nemico per qualche secondo, sufficienti per Jessica per lanciargli contro l’ampolla. Essa s’infranse contro la sua pelle squamosa. Il liquido, a contatto col mostro iniziò ad evaporare, mentre egli si contorceva in posizioni estremamente strane.
Dopo qualche istante il corpo tornò ad essere quello di Razzle, che si accasciò al suolo privo di sensi, mentre uno spettro rosso si sollevò da esso.
 
In quel preciso istante, l’aura rossa che avvolgeva Magmion, Orrore Profondo ed Armageddon scomparve, mentre i gormiti del Vulcano contro cui combatteva l’esercito assemblato dal Sommo Luminescente, iniziarono a dissolversi nel nulla. Obscurio, vista la scena, si disimpegnò dallo scontro col Signore della Luce e cercò di tornare in fretta nel Monte di Fuoco, certo che vi fosse successo qualcosa.
Lavion, d’altro canto, riuscì finalmente a mettere al tappeto Magmion, assestandogli un deciso pugno per poi afferrarlo con la sua chela e gettarlo a svariati metri di distanza. Analogamente, Lucas e Nick, combinando i loro attacchi riuscirono a mettere fuori combattimento sia Orrore Profondo che Armageddon.
 
Frattanto, all’interno del Monte Vulcano, lo spirito che si era sollevato da Razzle, si condensò e riassunse l’aspetto con cui tutti ricordavano Magor. Questi, con la sua profonda voce, commentò: “Siete riusciti a separarmi dal vostro amico, ma non mi impedirete di prendere il controllo di uno di voi!”.
Detto ciò, senza badare a chi avrebbe travolto, si avventò sul trio di gormiti. Con un rapido gesto delle ali, Jessica spinse da un lato Igor e dall’altro Toby. Di conseguenza, Magor si avventò su di lei. La Signora dell’Aria cadde a terra priva di sensi e subito i due ragazzi si avvicinarono per capire come stesse. Quando essa riaprì gli occhi, essi erano infuocati ed il suo corpo stava mutando aspetto. Le ali come le piume e la pelle assunsero colori varianti tra il rosso acceso e l’arancione. Anche l’amuleto che si trovava sull’armatura divenne color rubino. La voce che proveniva dalla sua bocca era quella di Magor e non più quella di Jessica.
“No!” urlò Toby, talmente forte da temere di aver innescato l’eruzione del Monte Vulcano. Igor lo trattenne, mentre egli cercava di raggiungere la sua amata. “Devo fare qualcosa!” sbraitava dimenandosi. “E la farai!” ribatté secco Igor “Ma farsi ammazzare non è una soluzione!”
“E allora cosa proponi?” chiese l’altro. “Devi cercare di far tornare Jessica in sé!” rispose quindi il Signore del Chaos “L’Amore che vi unisce è più forte di qualunque sortilegio di Magor!”. Compreso il piano di Igor, Toby si calmò, per poi iniziare a chiamare a gran voce il nome della ragazza che amava. Le sue parole ebbero l’effetto di far sparire il sorriso dal nuovo volto di Magor e di scuoterlo. Si portò le mani alla testa, cercando di riprendere il controllo.
In realtà, da dentro, la volontà di Jessica si faceva sentire sempre di più. Maggiore era il tono di voce con cui Toby la chiamava, più lei si ribellava al controllo di Magor, fino a quando egli non fu più in grado di reagire e la ragazza riprese il sopravvento.
Mentre lo spettro rossastro si separava anche da Jessica, che riprendeva il suo solito aspetto, Nick, Lucas e Lavion facevano la loro entrata nel Monte di Fuoco, assistendo alla scena.
Lo spettro si era oramai ricondensato una seconda volta e Magor stava per scomparire, non essendo riuscito a prendere il controllo di nessuno. Cercando di fare un ultimo tentativo, si avventò nuovamente sul gruppo di Signori del Bene, ma Igor si frappose tra lui e loro.
 
Egli fu travolto da Magor ed iniziò ad avere spasmi di dolore. “Igor!” lo chiamò per nome Jessica. Egli sorrise, dichiarando: “Mi sono presentato a voi come amico sulla Terra e nemico su Gorm… Voglio uscire di scena come amico in entrambi i mondi!”. Quindi, lottando per impedire che Magor prendesse completamente il sopravvento su di lui, proseguì il suo discorso: “Questa non è l’ultima volta che ci vediamo! Un giorno o l’altro ci reincontreremo e spero con tutto me stesso che saremo nuovamente alleati!”. Detto ciò, puntò il suo braccio destro verso l’alto dichiarando: “Catene dell’esilio!”. Le tetre catene volarono verso l’alto, per poi discendere ed avvolgersi intorno allo stesso Igor.
Intese le sue intenzioni, Toby lo fissò in viso, per la prima volta in assoluto, degnandolo di rispetto. “Addio, Igor!” affermò deciso. “Arrivederci, Signori della Natura!” rispose lui, un attimo prima di scomparire nel nulla.
Gli sguardi di tutti i ragazzi si persero in quel momento. Era stata una grande vittoria, ma ad un caro prezzo.
 
Successivamente al concludersi della bataglia ed alla ritirata di Obscurio e dei suoi sottomessi, all’interno del Monte di Fuoco, i Signori della Natura si riunirono davanti al Sommo Luminescente, nel cuore della Regione della Luce Bianca. Egli si rivolse loro, dicendo: “Ancora una volta, avete salvato Gorm e la Terra… Ed ancora una volta, ve ne saremo tutti eternamente grati…”. Jessica si fece avanti e fissò in viso il Signore della Luce. Questi, intendendo i suoi pensieri, disse: “Non posso dirvi altro che la stessa parola che vi ripeto sempre: ‘speranza’. Nulla ci garantisce cosa avverrà domani e non si possono avere certezze. Ma di una cosa sono certo: rivedremo il Signore del Chaos… Come ci hanno insegnato lui e Lavion, non esiste un Bene eterno ed un Male eterno, ma solamente alcuni di noi che hanno scelto di servire l’uno o di servire l’altro. Questo è un insegnamento prezioso, che tutta Gorm porterà con sé, in eterno…”. Quindi, con un gesto delle braccia, fece comparire una colonna di luce, che riportò i ragazzi sulla Terra, mentre il Signore della Luce dichiarava: “E non temete… Gorm avrà ancora bisogno di voi! Questo è solo un ‘arrivederci’!”.

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