La luce dell'oscurità

di Miss Todd
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nessun luogo è come Londra ***
Capitolo 2: *** E lui era...ingenuo... ***
Capitolo 3: *** Todd!Sweeney Todd! ***
Capitolo 4: *** Silvia ***
Capitolo 5: *** c'è un buco nel mondo come una grande fossa nera ed è piena di persone che sono a loro volta piene di merda ***



Capitolo 1
*** Nessun luogo è come Londra ***


Londra…
Si dice che nel buio vi sia la paura,oppure l uomo nero o semplicemente la notte che aspetta il giorno…eppure è incredibile di come il buio possa rendere meravigliosa una città,un paesaggio,una foto persino un quadro.Eppure Londra sembra essere nata dal buio,dal mistero dal…
-Silvia!-Uno schiocco di dita mi porta alla realtà.
-Sono 3 volte che ti chiamo e tu non rispondi!-Matilde la mia migliore amica,i suoi occhi color miele mi stanno fissando mentre il vento scombina la sua chioma corvina.Fidanzata da 2 anni con William Wonka,ci conosciamo da circa sei mesi ma abbiamo legato immediatamente,praticamente siamo sorelle.
-Scusami tesoro,è solo che…-Sospiro-Non  la trovi meravigliosa?-Chiedo con aria sognante mentre guardo il Tower Bridge incantata.
-Si,è bellissima!-Esclama lei alzando gli occhi.-Ma adesso dobbiamo andare a casa!-
-Si…si…ti raggiungo dopo!-guardo il paesaggio.
-Come vuoi!ma sta attenta!-
-Si…si…-Sussurro con aria assente.
Maty mi guarda confusa e poi si dirige verso casa. Non so per quanto rimasi lì…un secondo,un giorno,un mese,un anno o semplicemente niente. Ma qualcos’altro mi risveglia dai miei pensieri… -Un temporale!-In fretta comincio a correre cercando di ricordare la strada di casa,ma la nebbia è alta,la pioggia non vuole passare e i fulmini non sono da meno…ho troppa paura,corro verso quello che sembra un tunnel e mi ritrovo in una strada mai vista prima… Vorrei soffermarmi di più…ma mi sto bagnando molto.Noto delle scale,alzo il mio abito e salgo fino ad arrivare davanti una porta,giro la maniglia ed è aperta,entro lasciando che la porta si chiuda alle mie spalle.Respiro con affanno per la corsa e mi guardo intorno. E’ una piccola stanza e nel centro di essa vi è una sedia piuttosto curiosa,mi avvicino…una finestra panoramica invade quasi tutta la parete,si vede tutta Londra da quassù. Mi giro e noto una specchiera ma ciò che attira di più la mia curiosità è quel che sembra un cofanetto con due fotografie,in entrambe vi è una donna bellissima, che tiene fra le sue braccia una bimba piccola. Guardo le foto con attenzione ma un fulmine mi fa destare…
Quel luogo mi mette angoscia,timore…nell aria c’è un’intensa aroma di muschio bianco (la mia essenza preferita)con un accenno di un odore più amaro… ma che altra scelta ho? Mi siedo sulla sedia, cerco di rilassarmi, chiudo gli occhi  ma in quel preciso istante, un fulmine si unisce al tuono illuminando tutta la stanza, e la porta si apre violentemente con un tonfo da farmi “saltare in aria”.
-Chi sei?-Una voce fredda e minacciosa mi fa venire i brividi.
Giro lentamente il capo per evitare movimenti bruschi e… guardo in direzione della porta e… a pochi metri da me, un uomo pallido, con dei folti capelli neri con una ciocca bianca di lato mi sta fulminando con lo sguardo… non so cosa fare cosa dire ma i miei occhi “cadono” sulla sua mano,tiene stretto un rasoio d’argento sporco di rosso… Un terribile presentimento invade la mia mente…
Urlo, ma come se avesse previsto la mia mossa l’uomo mi precede tappandomi la bocca e puntandomi il rasoio in gola. Il respiro mi manca,il sangue si congela nelle vene,lapaura sale!
Alzo lo sguardo verso il mio aggressore:i suoi occhi sono di un castano intenso simile a quello delle cortecce degli alberi e sembrano voler dire solo una cosa “MORTE”.
-Parla!-mi urla.
-S…s…scusatemi…s…signore…-
-Non so che farmene delle tue scuse,ragazzina!-preme la lama sulla mia gola.
Deglutisco. –Stava…piovendo…non…trovavo la…strada…di casa-
-E’ una scusa per entrare nelle case degli altri?-Ringhia premendo di più. Tremo,non so che fare. Alzo la testa cercando di allentare il contatto della lama sulla mia pelle, il cappuccio del mantello scivola dal mio capo, liberando i miei capelli biondi. Chiudo gli occhi… ma sento la presa della lama venir meno… alzo lo sguardo sull’uomo e sta fissando qualcosa… i miei capelli. Vorrei andarmene, scappare, urlare ma non ci riesco! il mio corpo non smette di tremare e le mie gambe non hanno forza. Stringo gli occhi e prego il Signore di avere pietà della mia anima, finché…
Sento un tocco delicato sui miei capelli,leggero, di quelli che per godertelo fino in fondo devi per forza chiudere gli occhi catapultandoti in un'altra dimensione. Apro lentamente gli occhi, quell’uomo sta accarezzando i miei capelli, lo guardo, sembra come se fosse in trans… Il suo sguardo è cambiato, vi è tristezza in esso,una tristezza profonda di quelle che ti fanno piangere con tutta l’anima. Ma non posso restare qui tutto il giorno,con uno scatto riesco ad alzarmi dalla sedia… corro verso la porta ma lui mi precede bloccandola, torno indietro ma si para davanti a me, provo a scappare ma con una forte stretta mi prende il polso e mi fa sbattere sulla parete, ghigno per la botta alla testa, preme nuovamente la lama del rasoio sulla mia gola e mi stritola il polso.
-V…vi…prego..s..signore…-le lacrime iniziano a scendere sul mio viso. L uomo per risposta preme di più sul mio collo… non riesco a pensare… a trovare una soluzione per scappare…sento solo il dolore della lama che si diffonde in tutta la mia gola…sento il mio cuore volersi fermare… le gambe voler cedere…e così la mia fine è arrivata… non ho più forze…le palpebre… si fanno pesanti…perdo i sensi…l’ultima cosa che riesco a vedere…e il rasoio sporco di sangue…del mio…sangue….
Lontano da lì…
Matilde guarda fuori dalla finestra,preoccupata per l amica, finchè la porta si apre…
Maty si precipita e un uomo ben vestito con un cilindro in testa,i capelli color cioccolato a caschetto e gli occhi blu quanto l’Oceano pacifico fa capolino…
-L’hai trovata?-
-Mi dispiace,amore…-esclama William.
Matilde abbassa lo sguardo,William l’abbraccia rassicurandola. –Continuerò a cercarla!-
La ragazza si lascia stringere dal suo amato, finché… -Vengo con te!- immediatamente si lascia avvolgere in un mantello.
-No!Amore piove a dirotto! Potresti ammalarti!-
Ma Matilde lo precede, uscendo da lì e cominciando le ricerche, William sospira ed esce con lei…cercando insieme nel cuore della notte…Silvia…
 
 
 
 
 
Ehilà gente come butta?XD lo so sembra quasi che mi sia data alla fuga,XDma tra la scuola, visite e non meno importante aver conosciuto la mia cupido Elsilde beh…sono stata piuttosto impegnata! Volevo dedicare questa storia proprio alla mia cupido,perché oltre ad essere divenuta la mia migliore amica, cognata e anche sorella mi ha fato scoprire la bellezza e la meraviglia che può darti un sentimento indescrivibile come l’amore!Mi ha fatto conoscere Sweeney Todd e attraverso Foto,video e altro e riuscita a scoccare una freccia dell’amore centrandomi in pieno! E non potrò mai ringraziarla abbastanza x tutte le meravigliose avventure che mi fa vivere e per aver dato vita alla Swilvi!!!!!!! Le voglio un mondo di bene!!!!!!!!!!!! E sé ho scritto questa ff(che non ero sicura di volerla pubblicare è solo merito suo!)Ti adoro sorellina!!!3>3>3>3>3>!!! Spero di ricevere presto commenti o critiche accetto la qualsiasi!! Non siate timidi,ci terrei davvero a sapere se sono riuscita ad incuriosirvi! Vi aspetto con ansia un abbraccio grande grande da Miss Todd.3>3>3>
 

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Capitolo 2
*** E lui era...ingenuo... ***


Apro gli occhi…sono viva…oppure no…giro gli occhi da una parte all’altra,sono in una stanza…cerco di mettermi seduta ma un dolore invade il mio collo,sfioro la pelle con le dita e la mano si tinge di rosso. Respiro con affanno sento che sto per svenire di nuovo…ma qualcosa di freddo entra in contatto con la mia pelle e la ferita,guardo davanti a me e… -Voi!!-ghigno al sol rivedere quel vandalo. Mi guarda serio e spinge la pezza umida sulla ferita,ringhio e lo guardo con odio. -Sta Zitta!-esclama con un ghigno. Alzo gli occhi e obbedisco,tiene fermo la benda e io lo scruto alla luce del sole… Come avevo notato, i suoi capelli sono neri molto folti quasi ricci,una ciocca bianca argentea di lato, i suoi occhi sono cerchiati da delle occhiaie, ma il suo volto è giovane anche sé pieno di tanto rancore e odio…ma anche da tanta tristezza. -Cosa stai guardando?-si accorge che lo sto fissando. -Niente!-lo guardo negli occhi,diviene ancora più serio,abbasso lo sguardo mentre allontana la benda fredda. Mi alza il capo bruscamente…stringo gli occhi x il dolore… Posa la pezza sul comodino e si avvia verso la porta. -Aspettate!- Si gira rivolgendomi un ghigno. -Perché non mi avete uccisa?- la prima domanda che mi è saltata in mente. Resta serio,immobile lo guardo seria. -Datevi una ripulita!-esclama e si avvicina nuovamente alla porta. -No!Ehi!-mi alzo dal letto e lo raggiungo. -Io sto parlando con voi!- Si volta verso di me con quel ghigno;non m’importa e l’osservo con odio. -Credi di avere fegato,ragazzina?- -No,ma non sopporto i maleducati come voi!- In un attimo si avvicina a me… Scende il silenzio e io mi specchio nei suoi occhi, nessuno dei due batte ciglio… Passa qualche minuto e il mio cuore non smette di martellare. Mi scruta schifato e si gira verso la porta… Non mi muovo… -Tornerò per darvi il pranzo ma fino ad allora…-esce e sbatte la porta chiudendola a chiave. -No!-urlo, mi precipito su di essa e comincio a girare la maniglia ma la porta non si apre.La tiro con forza, le mani bruciano e si arrossano,stringo i denti…ma niente. Comincio a dare pugni sul legno-Aprite questa porta!!!!-grido con rabbia e paura,continuo per altri 10,20,30 minuti ma nessuno viene ad aprirmi né a salvarmi né a risvegliarmi da quell’orribile incubo…perché purtroppo è la triste e amara realtà. Inizio a piangere dietro la porta e pian piano mi lascio scivolare a terra,singhiozzando… Cosa mi accadrà adesso?mi ucciderà?mi picchierà…o peggio…non voglio pensarci! Poggio il capo sulla porta,chiudo gli occhi per qualche minuto e le lacrime non smettono di scendere… Lontano da lì… Dopo una notte movimentata,Matilde e William tornano a casa senza alcun successo… -Niente!-esclama Will. -Le è successo qualcosa!ne sono certa!- -Vieni qui!-dice il cioccolatiere aprendo le braccia verso di lei. Matilde si avvicina e si lascia stringere bisognosa di conforto e sicurezza. -Noi la ritroveremo!e poi è in gamba sono sicuro che sa come cavarsela!-le bacia i capelli. -Si,ma è anche molto sensibile,non avrei dovuta lasciarla da sola!-abbassa lo sguardo. -Ehi!-le alza delicatamente il capo.-Io sono qui con te mia stella del cielo!e ti aiuterò,lo sai!-la guarda intensamente. Matilde sorride più rilassata –Grazie amore mio!- Will la bacia con amore e poi la culla stringendola. -Sarei persa senza di te!-gli sussurra dolcemente. -Come io senza di te!-aggiunge Will stringendola con tutto l amore che prova per lei… Mi sdraio sul letto,sospiro e chiudo gli occhi per lasciare che il sonno s’impossessi di me ma… sento il rumore della chiave,in fretta mi metto sotto le coperte,mi sistemo i capelli…e mi abbandono nel cuscino chiudendo gli occhi facendo finta di dormire… La porta si apre…resto immobile… Sento dei passi avvicinarsi a me…e una presa avvolge la mia spalla,cominciando a scrollarmi violentemente…mi lamento e mi agito continuando a fingere e lo scrollamento continua più forte, finché… -Ma che modi sono!?-apro gli occhi e urlo… Mi tappa la bocca,avvicinando il suo viso sporco di sangue al mio…respiro a fatica e non gli stacco gli occhi di dosso.Mi guarda serio come sempre…emetto mezzo lamento,stringe la presa sulla mia bocca. Lo guardo ancora con paura e lui mi lascia…cerco di controllare il mio respiro,distolgo lo sguardo e lui aspetta… -Mi…avete spaventata!-mormoro. -Ma non mi dite!?- Non rispondo, innervosita ancor di più dal suo sarcasmo. Senza dire nulla mi mette sulle gambe un vassoio con della zuppa di non so cosa,un tozzo di pane duro e un cucchiaio… -Mangiate!- Mi metto seduta e prendo il cucchiaio,lo immergo in quella “poltiglia” che sembra non avere mai fine…lo tiro fuori colmo di quella robaccia e poi lo ributto nel suo “mare”.Lo faccio per tre volte lentamente e tutte e tre volte finisce con un PLUP disgustoso…finchè…sbatte il pugno sul comodino,e per poco non lascio cadere tutta la brodaglia sul letto. Cerco di non lasciarmi intimidire, allontano il vassoio dalle mie gambe e… -La riporti indietro!-incrocio le braccia. -Ragazzina viziata!vi sembra di essere in una locanda?-ghigna alzando un po’ la voce. -Io non ingurgito del cibo preparato da un maleducato,per di più sporco di sangue!- -Vi consiglio di ingurgitare quella zuppa e poi vi farò vedere il maleducato sporco di sangue!!-alza di più la voce. Giro il capo verso di lui.-Oh,ma guarda…l’ho proprio davanti a me!-esclamo con tono finto sorpreso e ironico. Ghigna,tira fuori il rasoio e lo punta sulla mia gola.-Mi state seccando!ragazzina!- Le lacrime agli occhi salgono… -Perché fate così?perchè vi comportate in questo modo?-bisbiglio guardandolo confusa e impaurita. -Non sono affari vostri!-preme di più la lama. -Io…io…vi chiedo scusa per ieri!so…che le mie scuse non v’importano…ma…davvero…-singhiozzo-Io non volevo…farvi arrabbiare!-Mi guarda serio e con un accenno di disprezzo, mentre le mie lacrime percorrono il mio viso fino a bagnare la lama del rasoio. –E’ solo…che…io…non sono di Londra…mi ero persa…e ho avuto…paura!-serra la mandibola ma resta fermo… -Voi…non avete…mai…avuto…paura nella vostra…vita?-altre lacrime scendono. Ancora una volta l’uno si specchia negli occhi dell’altra e ancora una volta scende il silenzio…mentre il battito del mio cuore rimbomba nelle mie orecchie. Resta fermo fino a quando sento la lama fredda provocarmi i brividi,mentre scorre leggera sul mio collo…senza ferirmi,tiro un piccolo sospiro di sollievo metre lui abbassa lo sguardo su qualcosa di inesistente… -La paura è per gli ingenui…-mormora. Lo guardo,non capendo sé stia parlando con me o a sé stesso… Si alza,mi rivolge un’occhiata…-Mangiate la vostra zuppa!-si avvia verso la porta,mentre stringo le coperte confusa…persa…e anche angosciata…è incredibile quanta inquietudine riesca a tramandarmi questo uomo…che cosa nasconde?...ma soprattutto chi è? Buona serata a tutti! Come va? Vado di fretta e furia ma sono riuscita a regalarvi un altro capitolo di questa storia!!!Aspetto sempre con ansia le vostre critiche!XD spero di sentirvi presto e che il capitolo vi sia piaciuto!!!Un grande abbraccio e bacione 3> Miss Todd.

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Capitolo 3
*** Todd!Sweeney Todd! ***


Sospiro, mentre sento la porta che viene chiusa a chiave. Riemergo il cucchiaio nella zuppa e a mio rischio e pericolo la ingurgito… come pensavo fa Schifo!!! Sento i capperi ammuffiti, con uno spruzzo di cannella andata a male. Cerco dell’acqua ma il mio rapitore neanche quella mi ha lasciato! Getto il cucchiaio in quella poltiglia, mi prendo il viso affondandolo nelle mani. Mi alzo e guardo la stanza con attenzione… E’ molto lugubre senza alcun colore o altro, “che gusti che ha questo, vede proprio la vita nera eh!?”penso tra me e me… Cammino e passo davanti una specchiera…guardo il mio viso nel riflesso…e… il mio abito è tutto sporco di sangue… messa accanto a quel tipo potremmo sembrare “fratello e sorella sanguinosi o che so io…” Frugo nell’armadio accanto al letto e fortuna vuole che vi siano dei vestiti,ne prendo uno e senza neanche vedere com’è corro in bagno in fretta e furia, preparo la vasca per un bagno e nel mentre mi spoglio… M’immergo e sento il mio corpo rivivere a contatto con l’acqua calda… sento quasi tutti i brutti pensieri essere andati via…persino il piromane…sospiro e comincio ad insaponare il mio corpo e sciacquare i miei capelli per poi insaponare anche essi…chiudo gli occhi rilassata… Li riapro…e… i suoi occhi castani sono davanti a me… sgrano i miei, e mi trattengo al non urlare… improvvisamente sento più caldo e non è l’acqua quella si è raffreddata da tempo… -Uscite!-riesco a mormorare. -Ah! allora siete viva!-Esclama lui indifferente. -Uscite immediatamente da qui!-Sbotto. -E’ casa mia!- -E la Privacy dov’è?- -Sono entrato e non rispondevate, ho aperto la porta e vi ho trovata qui a russare!- -Io non russo!E ora sareste così cortese ad andare!?-Esclamo a denti stretti. Alza gli occhi al cielo, si avvicina al lavandino ma non se ne va… Io per risposta stringo le gambe e mi chiudo su me stessa. Lui aspetta la mia mossa…e io la sua… si gira e lentamente esce da lì. Tiro un sospiro ed esco dalla vasca, avvolgendomi ad un accappatoio… mi asciugo in fretta e poi con difficoltà mi allaccio il busto,indosso la biancheria intima e infine l’abito dopodichè esco dal bagno e lui è seduto nel letto che si specchia nel suo rasoio. Tossisco per attirare la sua attenzione, alza lo sguardo e poi torna a guardare il rasoio. -Potreste dirmi che cosa volete da me?-chiedo bruscamente. Guarda il rasoio senza dire una parola. -Sto parlando con voi!-alzo la voce. Mi lascia sbattere, ribollo di rabbia, mi avvicino. -Vi basti sapere che siete qui solo perché non voglio che fiatate tutto alla polizia!-Finalmente parla. -E potete stare sicuro che quando uscirò da qui sarà la prima cosa che…- -No!-Sbotta interrompendomi. -Come?-Chiedo confusa. -Non uscirete da qui!Nè oggi, né mai!- Un gruppo alla gola mi sale. –Che diritto avete?- Guarda il suo rasoio. -Oltre ad avermi quasi ucciso mi avete rapitami minacciate,mi servite dei pasti vomitevoli,invadete la mia privacy e non mi state neanche ascoltando!!!!-Grido. Resta in silenzio. Incrocio le braccia e alzo gli occhi…questo tipo è odioso,irritante.maleducato,.narcisista e…la porta…è aperta! Guardo l’ avvoltoio,è fermo e guarda i suoi rasoi… è il momento giusto! Senza perdere tempo corro, e finalmente riesco ad uscire, corro come una furia, ho paura ma allo stesso tempo ho voglia di uscire da qui, la libertà… sto arrivando,la porta è davanti a me… sto fuggendo…sto…cadendo? Inciampo e cado a terra,la caviglia mi fa male,cerco di alzarmi ma non ci riesco…mi trascino a fatica verso la porta ma delle gambe mi barrano la strada…alzo lo sguardo e il dingo mi sta scrutando,non riesco a trattenere il suo sguardo, mi sento sconfitta… singhiozzo e non me ne rendo conto,nascondo il viso tra le braccia… finchè il cuore si ferma, mi sento sollevata da terra, una stretta mi tiene sotto le cosce, mentre l’altra sulla vita… lo guardo con la coda dell’occhio, il suo volto è sempre invaso da quel ghigno non vi è neanche un sorriso… cammina e si sta dirigendo verso la mia prigione… mi sento strana! E’ così imbarazzante essere presa in braccio… Sento la caviglia pulsare ma allo stesso tempo la sconfitta di non essere riuscita a fuggire… presa dallo sconforto e dalla delusione non mi rendo conto di aver posato il capo sul petto di lui… Sento il battito del suo cuore, è molto nervoso e poi…un aroma di muschio bianco invade le mie narici! Lui profuma di muschio bianco! Vorrei restare sveglia ma sento il mio corpo voler gettare la spugna e gli occhi vogliono il buio… Mi porta in camera, mi stende sul letto, guardo le mie mani con le lacrime agli occhi e poi guardo lui… mi serio ma allo stesso tempo attento. Mi rimbocco le coperte e di malavoglia mi metto comoda… -Buonanotte!-mormoro tristemente. Egli non dice nulla si avvia verso la porta. -Aspettate!- Si ferma. -Vi prego…potrei avere…un bicchire d’acqua?vi chiedo solo questo!- Chiude la porta,mi stendo e dopo qualche minuto,torna con una bottiglia di vetro e un bicchire… Lo guardo… -Grazie!-sussurro… Non ottengo risposta,esce e mi chiude a chiave mentre io sorseggio la mia acqua e spero che domani sia un giorno migliore! Apro lentamente gli occhi,la stanza è illuminata…mi tiro su, mi guardo intorno e mi alzo,barcollo a causa della caviglia ma riesco a mantenere l’ equilibrio. Senza sapere cosa fare mi siedo sulla sedia davanti lla specchiera,apro un cassetto… vi è una spazzola, la prendo e inizio a pettinarmi,guardando il mio riflesso tristemente. Conto fino a 100 e poi poso la spazzola ma… sento un rumore strano…apro il cassetto… e noto una lettera…la prendo… La calligrafia è piccola ed elegante… la curiosità mi stuzzica ma non la leggo… ricomincio a spazzolarmi. La porta si apre…continuo a spazzolarmi senza girarmi… si avvicina. Lo guardo attraverso lo specchio…indossa un gilet nero,camicia larga sulle maniche e stretta ai polsi,pantaloni rigati e il suo rasoio sempre a portata di mano. Posa sul mobile un vassoio…lo scruto con la coda dell’occhio,vi è una tazza di tè,pane e burro. -Mangiate!-Si allontana verso la porta… -Un momento!- Si ferma… -Ecco…ho trovato questa…-gli porgo la lettera,mentre la mia mano inizia a tremare… Si gira verso di me,scruta la lettera e poi me… -Che cos’è?-chiede indignato. -L…l’ho…trovata…qui…-sussurro. Me la strappa dalle mani serio, e la legge in silenzio… aspetto… lo guardo di sfuggita,stringe gli occhi e il suo ghigno trema… osservo il suo riflesso nello sppecchio…e ho come la sensazione che stia tremando…la stringe nel pugno,fino ad accartocciarla…mi guarda attraverso lo il riflesso con odio.. Mi giro verso di lui,lo guardo confusa… si avvicina prende il mio capo da dietro e con l’altra mano mi punta il rasoio in gola…Devo dire che sono stufa di questa scena… Preme la lama e stringo gli occhi per il dolore… -Non ho fatto niente!-esclamo. Spinge la lama… -Vi prego…ho trovato la lettera…ho pensato…fosse per voi!- -L’avete letta!!!!-mi urla. -No…signore…no!giuro che non l’ho letta!-piagnucolo. -Bugiarda!-preme la lama,il fiato mi manca… -Perché…dovrei..mentirvi?-Bisbiglio. -Perché è ciò che fa ogni verme che vive in questo mondo!-ringhia. -Allora uccidetemi! Ma io sto dicendo la verità…e sé voi non mi credete,non posso farci niente! Ma vi assicuro…signore…che io non ho letto quella lettera…e Dio mi è testimone!-lo guardo seria,lui fa lo stesso. Non so per quanto tempo restiamo così… Rilassa la lama…ed esce sbattendo la porta… Mi chiedo che cosa ci fosse di così importante in quella lettera… e perché ancora una volta non mi ha ucciso?perchè mi tiene qui? Non vuole che vada dalla polizia però mi tiene in vita!la rabbia sale…voglio uscire da qui!Mi avvicino alla porta,giro la maniglia…la porta si apre…ho un tuffo al cuore,cammino piano ed esco da lì… mi guardo intorno e cammino in punta di piedi per evitare di fare rumore o scricchiolare. Cammino fino a che la porta principale si apre…mi nascondo…ed ecco il mio aggressore nuovamente sporco di sangue…cammina ed entra in cucina…mi alzo l’abito e pian piano… -Dove andate?- Sgrano gli occhi e resto ferma…con la coda dell’occhio sbircio ed è ancora in cucina a prendere il tè. Faccio un altro passo… -Sarei io il maleducato?-mormora. Sbuffo ed entro in cucina,lo scruto mentre mi dà le spalle…incrocio le braccia. -Ebbene?-Chiedo. Sorseggia il suo tè indifferente,quanto l’Odio!! Sbatto le mani sul tavolo…magari per fargli versare il tè addosso ma… non si scompone…ma sicuro umano questo è? -Rispondete!- Si gira,mi guarda indifferente… -Vi ho fatto una domanda!-Alzo la voce. -Anch’io!-Aggiunge lui. Mi lamento e mi siedo nervosa. Regna un silenzio tombale. -Voi,volete uccidermi non è vero?-lo rompo. Non dice nulla. -Vi pregherei di farlo adesso o il prima possibile!Quest’agonia non riesco a sopportarla!- Non fiata. -La notte non dormo,perché ho il terrore che possiate entrare in camera mia!- Silenzio. -Io non sapevo che quella lettera,di cui non so il contenuto poteva farvi rattristare!- -Non sono triste!- -Si,invece avete cominciato a tremare e stringere gli occhi!- Per risposta stringe il rasoio nel suo astuccio. -Vi prego!Sè qualcosa vi turba io potrei…aiutarvi!- Lascia cadere la tazza,si rompe in mille pezzi,stringe le mie spalle facendomi sbattere sulla tavola e ancora una volta la sua lama è sulla mia gola. Lo guardo,il suo volto è a testa in giù. -Non c’è nulla di male nell’essere turbati o tristi!- Stringe la lama. -Volevo…solo aiutarvi…-mormoro. -Non ho bisogno del vostro aiuto!-ghigna. -Tutti hanno bisogno di aiuto!- -Non IO!!!!-Grida. -Allora fatelo!Avanti,tagliatemi la gola!Uccidetemi,datemi in pasto ai cani!!!-Urlo. Stringe la lama sul mio collo,la pelle sembra starsi per strappare…stringo gli occhi,le lacrime scendono. -Mi dite di uccidervi e piangete?!- -Perché ho paura di…morire…- -Tutti meritiamo di morire!pensate di non avere peccati?-spinge la lama. -Naturalmente…un giorno tutti noi saremmo nell’aldilà!Tutti noi abbiamo delle colpe,peccati!Ma non è giusto morire prima del tempo!- -Scade per ognuno di noi!- -Non ne avete alcun diritto!Capisco che soffrite ma…- -Cosa?-mi interrompe. -Siete solo,e non c’è maledizione peggiore al mondo della solitudine!- Spinge forte la lama… -Cosa ne sapete voi?Siete come tutte le altre sgualdrine che esistono in questo schifo di mondo!- Cerco di trattenere le lacrime. –Perché?io vi ho chiesto scusa per quello che ho fatto!Vi ho detto che mi dispiace!Volete che m’inginocchi? Che vi paghi?che cosa volete?- -Voglio,che stiate zitta!-Ghigna. -Con tutto il rispetto signore,io ho vissuto la mia vita come meglio credevo!e posso assicurarvi che non mi sento una sgualdrina!- Mi guarda con odio. -E sempre con tutto il rispetto che meritate… non sono io che sta per mettere fiene alla vita di un’altra prsona!-lo guardo seria,non ho più niente da perdere… -Voi non sapete che cosa sono!-esclama. -E voi non conoscete me!-esclamo. -Non m’interessa!- Sorrido mestamente e senza paura avvicino la mano verso di lui…risponde spingendo la lama,che comincia ad affondare sulla pelle… Poso la mano sul suo viso sporco di sangue… Mi guarda con odio,ma sento che è confuso e sorpreso… Accarezzo la sua gote,non vi è neanche un velo di barba,la sua pelle è liscia e le sue basette lunghe solleticano le mie dita… Stringe gli occhi… è confuso da quel tocco…come se fossi il primo essere ad accarezzarlo. Mi guarda… Gli sorrido. –Non abbiate paura!-sussurro piano. Sento la stretta della sua mano sul rasoio,forte…ma pian piano…si alleggerisce e lo allontana da me. Continuo ad accarezzargli la gote. Il silenzio scende (di nuovo)lui non smette di guardarmi…e io di accarezzarlo. Finchè fa incontrare la sua mano alla mia… -Lo state facendo per salvarvi la pelle!-abbassa il mio braccio. -No,so cosa si prova nell’essere soli e…credetemi nessuno lo merita!- -Neanche uno come me?-chiede. Gli sorrido dolcemente… -Neanche!-mi guarda e riprendo ad accarezzarlo. –Posso farvi…una domanda?...-chiedo. -Che c’è?- -Qual è il vostro nome?-lo accarezzo. -Perché?-Sbotta “gentilmente”. -Solo…per sapere che è l’uomo che vuole farmi fuori!- Mi guarda…lo imito… -Todd!Sweeney Todd!-Scandisce bene il suo nome,coe sé mi obbligasse a ricordarlo…per tutta la vita! Buonasera a tutti!!Ecco a voi un nuovo capitolo di questa storia! Chiedo umilmente scusa alla mia cupido per non aver inserito nessun riferimento alla Wilde!!!!!Perdonami tesoro ti voglio un mondo di bene!!!!3>3>:( Ma nel Prossimo capitolo mi farò perdonare!! Un bacione a tutti!!!vi aspetto con ansia Miss Todd.

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Capitolo 4
*** Silvia ***


-Todd…-lo guardo sentendo la sua pelle sulle mia dita… -Si…- Restiamo a guardarci negli occhi… Mi fermo e mi alzo. –Torno in camera!- sto per uscire…ma noto la tazzina rotta, mi chino e raccolgo i cocci. -Lasciate ci penso io!- Prendo piano tutti i pezzi, mi alzo… -Mi dispiace per la vostra tazza!- -Era solo una tazza!- -Dove posso gettarli?-Chiedo. -Lasciateli qui!-fa un cenno sul tavolo. -Come volete!- poso i pezzi e poi torno nella stanza…mentre lui rimane lì… *********************************************** -Abbiamo chiesto a tutti coloro che abitano e lavorano dove ieri era Silvia…-Esclama William camminando. -Ma nessuno l’ha vista…-aggiunge Matilde. Will annuisce. -Forse…è andata a ripararsi da qualche parte!- -Si, ma perché non è tornata a casa?-

-Non lo so!-scuote il capo l’uomo.

Camminano riflettendo…

-Non possiamo restarcene con le mani in mano! potrebbe essere in pericolo!-Esclama Matilde alzando un po’ la voce.

-Amore, calmati! Non essere drastica!-fruga nella sua giacca e tira fuori una tavoletta WONKA, gliela porge.

-Grazie…-Maty la prende, l’apre e ne mangia un po’.

William le sorride e le accarezza la mano.

-Peccato che non conosciamo nessuno qui…-mormora la ragazza prendendo un pezzetto di cioccolato.

Il cioccolatiere annuisce ma poi…

Matilde nota il ragazzo essere rimasto immobile –Will?-

-Si?-

-Tutto bene?-

-Si…credo…che ci sia qualcuno che possa aiutarci…-mormora William.

-Chi?-chiede Maty guardandolo intensamente con un barlume di speranza.

-Mio fratello!-

Guardo fuori dalla finestra, il tempo non passa mai e la noia mi sta divorando!

La porta si apre e il signor Todd entra con un vassoio, il mio pranzo. Lo posa sul comodino e si avvicina alla porta per andare…

-Mr Todd…-

Si ferma.

-Non voglio…disturbarvi…ma…potrei avere dei fogli e una matita?-

Mi guarda serio… -Che dovete farci?-

-Vorrei…disegnare…- mormoro.

Esce di lì senza dire nulla, aspetto…

Dopo poco tempo, ritorna con fogli e matita… -Grazie…- li prendo nel momento in cui sono ancora nelle sue mani… -Sarà meglio per voi che non proviate a mandare alcun messaggio!- esclama serio, stringe gli occhi. -Non vi fidate proprio di me, vero?-chiedo. -Io non mi fido di nessuno!-sbotta. -Capisco…-Abbasso lo sguardo, mi scruta… -Avete ago e filo?-chiedo. -Perché?- -Ditemi solo si o no!- è irritante! Mi fa un ghigno e poi fa un cenno verso un cassetto… mi allontano di poco, e lì trovo tutto per il cucito… Mi avvicino piano a lui, non smette di osservare ogni mia mossa. Avvicino la mano sulla sua…si acciglia di più… -Non voglio farvi del male!-prendo con delicatezza il suo polso e comincio a rammendare lo strappo sulla sua manica. -Non è necessario!-sbotta. -State fermo! non voglio pungervi!-cucio con attenzione. -Non mi farebbe nulla!- Cucio piano. Mi osserva in silenzio. -Se vi faccio male ditemelo!- -No…-mormora lui. -Non volete parlare un po’?- -Di cosa dovrei parlare?-Chiede. -Non saprei…di voi…di quello che fate…-cucio con attenzione. -Non lo immaginate?- -Siete un barbiere…a giudicare dai vostri rasoi…-mormoro. -Solo?- -Non posso dire altro…senza essere sicura…- -Che vorreste dire?- mi domanda. -Non posso essere certa che siete quello che la mia mente mi sussurra di essere…quello poteva anche essere…pomodoro…-farfuglio speranzosa. -Non lo era!- Ecco lo immaginavo! Scende il silenzio e involontariamente lo pungo… Stringe un po’ gli occhi e noto sul suo polso un po’ di sangue. -Sono mortificata, mi dispiace!- -Non è niente!-esclama indifferente. -Non è vero!-abbasso il capo sul suo polso e poggio le mie labbra sul suo polso. -Che state facendo?- Non rispondo e lecco il suo sangue, per cicatrizzarla…resta fermo…ma sono più che sicura…che sia sorpreso dalla mia mossa. Guardo il punto, mi allontano prendo un fazzoletto e sfioro la sua pelle… Sento il suo sguardo su di me…provo un po’ d’imbarazzo ma non m’importa! -Non era necessario!- -Vi ho punto…non volevo…-bisbiglio. -Ho sentito di peggio! credetemi!- -Mi dispiace…- abbasso lo sguardo. -Il vostro dispiacere non porta a nulla!- -Avete ragione!- …purtroppo… -Smettetela di darmi ragione, solo perché volete salvarvi la pelle!- si allontana da me. -E voi…credete che lo faccia per questo?- -E per cos’altro? Siete in trappola, sapete che posso farvi fuori da un momento all’altro, siete condannata!- alza il tono di voce. Abbasso lo sguardo e trattengo le lacrime –Lo so…- -Allora perché mi dedicate tutte queste attenzioni?-ghigna. -Perché fa parte di me! Non mi piace far del male alla gente!- -Persino a me?- Lo guardo seriamente. –Si, persino a voi!- -Perché?-continua indignato. -Ve l’ho detto! io noto la vostra sofferenza!- -Smettetela!- -Voi non siete quello che credete di essere!-lo guardo intensamente. -E io vi ripeto che voi non sapete cosa sono!- alza la voce. -Ma…- -Sono un mostro!!!!-grida. La sua voce rimbomba in quelle quattro mura fino a che ancora una volta il silenzio regna. Mi dà le spalle…mi avvicino a lui lentamente…non si muove…poso la mano delicatamente sulla sua spalla… -Voi potevate uccidermi…e potreste farlo anche adesso…ma non l’avete fatto…- sussurro. –Mi avete presa in braccio quando ho cercato di scappare, mi avete dato da bere quando ve l’ho chiesto e mi avete dato i fogli e matita…pensate sia nulla? Resta di spalle… -L’avrebbe fatto chiunque…- -No, uccidermi a sangue freddo l’avrebbe fatto chiunque!- Non risponde e io non mi muovo…il mio cuore batte forte…sento la tensione… China il capo e poi si gira verso di me incontrando i miei occhi…lo guardo intensamente, lui fa lo stesso…avvicino la mano e accarezzo la sua gote…non fiata…accarezzo le sue occhiaie, chiude gli occhi e noto la stanchezza sul suo volto…restiamo in silenzio e allontano la mano verso i suoi capelli, sono morbidi e ricci…li intreccio piano alle mie dita…apre gli occhi e mi guarda… -Vi ho fatto male?- chiedo sussurrando… Mi guarda intensamente senza battere ciglio… -No…-si allontana. Resto ferma… ma… -Mr Todd…- Si gira. Sto per parlare ma….si sente un rumore… qualcuno ha bussato… Guardo il signor Todd e lui fa lo stesso con me… dopodiché esce di lì e chiude la porta a chiave… Mi stendo a pancia in giù sul letto, e mi concentro su cosa posso disegnare… ci penso…ma…l’unico soggetto che invade i miei pensieri…è lui… Scuoto il capo…che diavolo mi viene in mente? Mi tiene prigioniera, è sgarbato, brusco e… talmente solo… Scrollo le spalle… beh… non c’è niente di male nel fare un disegno sul signor Todd no? Chiudo gli occhi cercando di focalizzare il suo volto…i suoi occhi…le sue labbra… Sweeney apre la porta… -Ciao fratello!- -William?- -Posso?- chiede il cioccolatiere. Todd fa entrare il fratello. -Come va?- chiede Will con un sorriso. Sweeney gli rivolge un’occhiata indifferente… -Bene… Perché sei qui?- -Ho bisogno…del tuo aiuto!- -Perché?- -Ecco…la migliore amica della mia fidanzata…è…sparita!-spiega Will. -Sparita?- -Si, circa 3 o 4 notti fa!- Todd stringe gli occhi e pensa. -Siamo…preoccupati per lei…e magari…tu potevi darci una mano…a cercarla.- -Sai bene, che odio girare per le vie di Londra!- -Lo so…ma potrebbe essere in pericolo!- continua Will. -Uhm…- -Allora ci aiuterai?- -Si…si…certo…- Will abbraccia il fratello –Grazie! Grazie infinite!- Todd resta fermo… William si dirige verso la porta-Matilde sarà felice…oh! Quasi dimenticavo…- fruga nella giacca e prende una foto…la porge al fratello… -Che cos’è?- -La ragazza che stiamo cercando…si chiama Silvia!- Sweeney rivolge uno sguardo alla foto…rappresenta una ragazza chinata su una fontana, vestita con un abito nero stretto con uno spacco sulla gamba… Todd l’osserva e nota una certa somiglianza con… stringe gli occhi… -Va tutto bene fratello?- chiede William. -Si!- -Ok, grazie ancora Todd! Ci vediamo!- esce di lì. Sweeney guarda prima la foto e poi la porta e di nuovo la foto… la getta sul tavolo e cammina verso la porta di lei… Ok, occhio, orecchio già fatti ma i capelli…sono un’ impresa… Continua il disegno finché la porta si apre… Alzo lo sguardo su di lui…e devo dire che è molto meglio in carne ed ossa piuttosto che in disegno… Mi guarda serio, come sempre… -Tutto bene?- chiedo. -Ditemi il vostro nome!-Sbotta. Sono sorpresa…che gliene frega? –Il…mio nome?- -Si!- -Perché?-Chiedo. -Ditemi il vostro nome!-alza la voce. -Ok,Ok calmatevi!- Altro che tè…qui ci vogliono ettolitri di camomilla! Mi guarda… -Mi chiamo Silvia…signor Todd…- Salve!!! Ed eccomi con un nuovo capitolo di questa storia! So che non vi è molta azione ma spero che vi sia piaciuto! Ringrazio infinitamente la mia cupido per la questione html!!! Grazie infinite tesoro!!!come farei senza di te? Will ha ragione! 3>3>3>3>3>3> Tornando al capitolo nel momento in cui accarezzo il viso del mio bellissimo barbiere vi consiglio di ascoltare la bellissima “Writing’s on the wall” di Sam Smith! Spero di ricevere al più presto vostre critiche per questo capitolo!! Un bacione e un abbraccio Miss Todd.

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Capitolo 5
*** c'è un buco nel mondo come una grande fossa nera ed è piena di persone che sono a loro volta piene di merda ***


Non smette di guardarmi…

-State bene?- chiedo, leggermente preoccupata.

Stringe gli occhi ma non mi risponde.

Scrollo le spalle e torno al mio disegno…

Si avvicina… -Potete uscire…-

Lo guardo negli occhi confusa –Come?-

-Potete uscire dalla stanza ma non da casa!-

-Ok!- torno al disegno.

-Non dovete scappare!-

-Non lo farò!-

-Bene!-esce dalla mia camera.

Continuo il mio disegno indisturbata.

*********************************************** Will torna a casa di Matilde.

-Allora?- chiede la ragazza.

-Mio fratello ci aiuterà!-

-Ne sono felice!- Matilde fa un piccolo sorriso.

William si avvicina a lei, l’abbraccia e la bacia.

-La troveremo amore!-La bacia amorevolmente.

-Si!- Matilde ricambia il bacio innamorata.

Will la stringe forte e la bacia con foga.

Maty gli mette le braccia intorno al collo, il cioccolatiere la prende in braccio e la porta in camera, la sdraia sul letto piano e inizia a spogliarla…

La ragazza geme rabbrividendo e accarezza il petto di lui…

William la bacia con tutto l’amore che prova per lei, le bacia il collo, il petto e il ventre… mentre la sua amata ansima agitata…

-Amore…ti…voglio!- bisbiglia Will.

-Ah…anch’io…- geme Matilde.

Il cioccolatiere sorride, felice che la sua stella del cielo l’ami per quello che è… fa combaciare il suo corpo a quello di lei, baciandola e stringendola con l’anima e… quella notte…Matilde e William si diedero la prova del loro amore… l’uno appartenne all’altra unendo le loro anime a quel sentimento chiamato VERO AMORE!!

Esco dalla mia stanza, il signor Todd non c’è…fuori piove…esploro la casa…devo dire che non è male sé si fa l’abitudine con tutta quella oscurità…

Cammino, mentre il buio governa in tutto il corridoio… odio il buio! Mi sento indifesa, lo percorro velocemente ma un tuono mi spaventa, inciampo e cado… grido a pieni polmoni, sto ruzzolando giù per delle scale…ho paura! La discesa sembra non avere fine…finché…mi fermo facendo aprire una porta…

Non si vede niente qui, non sono tranquilla… mi volto per tornare indietro ma un tuono terrificante mi fa cambiare idea…entro in quella stanza…non vi è neanche una candela…stringo gli occhi, cammino piano…sembra un sotterraneo…cerco di mettere a fuoco…e noto un enorme tritacarne…e più in fondo…un grande forno…mi chiedo cosa possa farci qui un tritacarne e un forno?

Mi avvicino in punta di piedi…sento lo squittio dei topi e un odore nauseabondo.

Ho pestato qualcosa… mi chino…avvicino la mano e tocco qualcosa…non capisco cosa sia... mi rialzo e mi avvicino al tritacarne…noto tanti pezzi di carne…per essere tritati…avvicino la mano e…tocco…una…mano!! Senza polso…né corpo…

Sgrano gli occhi e urlo, corro fuori di lì! Devo andarmene! Voglio uscire da qui! Giungo in salotto, sto tremando come una foglia, mi precipito verso la porta ma si apre…

-Perché avete urlato?- mi chiede il signor Todd… ha il rasoio sporco di sangue e un aria confusa.

Lo guardo e le lacrime iniziano a scorrere…

-Che avete?-mi chiede.

Non riesco a parlare.

-Parlate!- alza la voce.

Singhiozzo… -Mi ero…sbagliata su di voi!-

Mi guarda confuso.

Singhiozzo e un fulmine irrompe nel cielo…

Si avvicina… -Di che state parlando?-

Singhiozzo –Avete ragione, su di voi!-

Mi guarda…

-Siete un mostro!-singhiozzo.

Mi guarda ma non dice nulla.

Piango e corro veloce, sorpassandolo, sono libera ma non ne sono felice, le lacrime scorrono, non so dove sto andando, la pioggia mi bagna violentemente e so solo che non voglio smettere di fuggire…ma un uomo mi blocca la strada…

-Ciao tesoro, sta piovendo…ti aiuto a ritrovare la strada di casa!-

Cammino avanti ma…un altro uomo si avvicina…

-Ehi! Il mio amico ti ha fatto una proposta!- mi tira a sé, la paura cresce… mi accarezza il viso… mi allontano ma mi blocca nuovamente… -Ora sta ferma!- mi sento sollevata da entrambi mi dimeno e cerco di colpirli ma… entrambe mi bloccano al muro…la pioggia cade e questi due farabutti toccano il mio corpo! Le lacrime si rigenerano… riesco a dare dei pugni sul petto a uno dei due… ma… mi alzano e uniscono i miei polsi, bloccandomi le braccia sopra la mia testa. Mi dimeno ma uno di loro mi cinge i fianchi e comincia a leccarmi il collo…l’altro inizia a spogliarmi…mi dimeno, urlo e non smetto di piangere…ho paura! Il mio corpo vuole cedere ma io non voglio, non voglio che accada, non voglio!! Mi palpano il seno strappando il mio busto, fanno lo stesso con la gonna…singhiozzo…voglio svegliarmi da questo orribile incubo.

Un uomo mi prende per le gambe e si muove su di me…

Grido… -Lasciatemi!!! Vi prego!- piango violentemente.

-Ah…piccola…così…ah…- Si muove su di me…le forze mi mancano…la vista si offusca…stringo gli occhi…le lacrime scendono…è finita…come una preda caduta nella trappola dei suoi aguzzini…le mie membra sono sfinite…sto per…

Un urlo mi riporta alla realtà, apro gli occhi ma con la pioggia non riesco a vedere niente…sento un altro grido e il mio corpo si rilassa…sono libera…e salva…

Apro completamente gli occhi e…

Davanti a me…in mezzo alla pioggia…con i capelli e il corpo bagnati quanto me…in una mano un rasoio d’argento sporco di sangue e bagnato dalla pioggia e quello sguardo serio… che non so trattenere…Sweeney Todd…

Il tempo si ferma…la pioggia cade e ci bagna ulteriormente…ma in questo momento…esistiamo solo io e lui…in questo mondo…nessun’altro…sento l’acqua bagnare la mia pelle, i miei capelli, le mie spalle…ma sento soprattutto il suo sguardo sul mio…

Non mi muovo non ne ho le forze…

Mi precede e fa la prima mossa, si volta e pian piano si allontana…

Non posso, non posso lasciarlo andare…mi do una spinta, riesco a reggermi in piedi ma…abbraccio la sua vita fortemente e singhiozzo…resta fermo…la pioggia non vuole cedere…e io non riesco a staccarmi…

-Ho…a…avuto…paura…- non so perché gliel’ho detto…è una cosa così stupida…continuo a piangere…finchè…quel tocco delicato ancora una volta sfiora il mio capo e i miei capelli bagnati. Alzo lo sguardo e lui mi sta guardando intensamente, non vi è neanche un ghigno in lui ma…pietà e pena nei miei confronti…

-Sweeney…- il suo nome…quel suono che produce la S unita alla W… è così dolce il suo nome…e me ne accorgo solo adesso. Smette di accarezzarmi i capelli e sposta la mano sulla mia gote…mi asciuga le lacrime dolcemente…e io struscio il viso sulla sua mano…sentendo il bisogno di quel tocco…del suo tocco! Dopodichè mi stringo al suo petto, emetto altri singhiozzi e stringo il suo gilet ormai zuppo…mi sento sollevata, sgrano gli occhi…mi ha preso in braccio…come quella volta…

Ci guardiamo negli occhi, gli prendo il viso con entrambe le mani, è del tutto bagnato…e i suoi capelli hanno perso la loro forma…li accarezzo…poso il capo sul suo petto…mentre lui mi riporta in quella che definivo prigione…

Buona serata a tutti! Ecco un’ altro capitolo, forse è troppo piccolo ma alla prossima non vi deluderò!!Spero XD! Sarei curiosa di sapere cosa ne pensate! Spero di ricevere delle vostre critiche!Aspetto sempre con ansia e impazienza!! Vi auguro ancora buona serata e buon week end!

Miss Todd 3>

Ps: Vi consiglio di ascoltare per questo capitolo Bleed (i must be dreaming) degli Evanescence ;)

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