life reset

di Angy 01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** iniziò tutto con una lacrima ***
Capitolo 2: *** Persa ***
Capitolo 3: *** Travolta ***



Capitolo 1
*** iniziò tutto con una lacrima ***


Pioveva a dirotto, io con la mia fidata cartella percorrevo la strada per tornare a casa, sotto la melodia della pioggia, che accompagnava i miei pensieri. Sono una studentessa di seconda liceo, è normale essere sommersi dai pensieri. Arrivai a casa, ma non entrai. Mi sedetti sulla panchina vicina al piccolo pozzo vuoto che accompagnava quella casa ormai da secoli. Era vuoto. Era stato ristrutturato molte molte, e molte volte avevano provato a restituirgli l'acqua, ma non si sa il motivo, essa spariva. Come risucchiata dal terreno. Quel pozzo mi dava conforto ogni volta che ci guardavo all'interno sentivo con una forza che voleva catturarmi, una brezza così fresca, come il canto di una sirena. Entrai in casa, gettandomi sotto la doccia. Mia madre non era in casa, mio padre lavorava all'estero da anni ormai ed ero figlia unica, in poche parole ero sola. Andai nella mia camera lanciandomi sul letto. Cercando di dimenticare la mia vita di merda almeno per un secondo ma niente. Ero sola,  sempre stata sola, ma non davo peso a questo ormai, ero abituata al tradimento ed alle prese in giro, ma in questo periodo è tutto triplicato. L'unica cosa che potevo fare era addormentarmi... Era notte fonda ma un tonfo mi sveglio! Sobbalzai. -cos'è stato?- pensai. Presi il mio cellulare è impostai la torcia. Non è mai consigliato andare in contro a rumori occulti, come scadenti film horror insegnano, ma decisi di farlo comunque. Girai tutta la casa. Era vuota. Tornai nella mia stanza, ributtandomi sotto le coperte, era stata solo la mia immaginazione. Le prime luci dell'alba mi illuminava il volto, preparandomi ad un'altra giornata di scuola. Mi sistema in fretta ed uscii di casa, fermandomi al pozzo. Guardai in basso ma quello che vidi non fu più la terra ma acqua. Non riuscivo a crederci, dopo secoli l'acqua era tornata stagnante in quel pozzo...una lacrima. una lacrima fece compagnia all'acqua nel pozzo. Da lì un luce. Mi girai interdetta, quella luce era provocata da qualcosa nel pozzo... -una biglia?- pensai alla vista di quell'oggetto irradiato dalla luce del sole. Cercai di prenderla ma quello che ottenni fu solo un tuffo. È già ero caduta nel pozzo. -cazzo- gridai. Cercai di risalire ma non ci riuscivo, l'acqua era altissima e non riuscivo a darmi lo slancio con i piedi visto che non toccato il fondo. Mi calmai un attimo e presi la biglia in mano, infondo era per quella che ero caduta. Come la toccai precipitai, sentivo vuoto. Mentre cadevo quella biglia scomparve tra le mie mani. Caddi. Toccai il suolo e lì il panico. L'acqua non c'era era sparita e l'unica cosa di cui ero certa è che sarei morta. Ero sicura di star sognando, ma davanti a me,  lo sguardo di un mostro, che guardava all'interno di quel dannato pozzo. -che sta succendo- sussurrai. Cominciai a piangere, non riuscivo a spiegarmi tutto ciò, davanti a me c'era la morte.

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Capitolo 2
*** Persa ***


Stavo davvero per morire... tutto quello che ero stata, tutto quello che sarei voluta essere stava per svanire in un soffio. Quel mostro davanti ai miei occhi increduli... Sembrava una lucertola gigante, io stessa non stavo credendo a ciò che stava accadendo, era così assurdo. Lo vidi scagliarsi su di me e tutto ciò che riuscii a fare fu spingermi contro l'angolo del pozzo aspettando la fine. Non avvenne. Ma appena quel demone mi sfiorò si disintegro'. Vedevo pezzi del suo corpo esanime cadere vicino a me, circondati da una strana nube nera che andava sempre più svanendo. Mi accasciai al suolo, con gli occhi pieni di lacrime, che chiusi poco dopo. Speravo che appena riaperti tutto questo mi fosse apparso come un sogno. Ma così non fu ed io rimasi in quella fossa. Continuavo a piangere, rifiutavo quello che mi stava accadendo, ma mi feci forza e decisi di uscire da quella buca. Mi aggrappai all'edera che adornava il pozzo ed uscii. Quello che vidi fu impossibile. Ero finita in un bosco. La luce del sole e la rugiada rendevano quel paesaggio bellissimo. Cominciai a camminare, ormai avevo smesso di farmi domande. In lontananza vidi un villaggio è decisi di dirigermi là. Mi guardai intorno, non riuscivo a credere ai miei occhi, ero tornata nel passato...!? I volti di abitanti erano piantati su di me, infondo come dargli torto. Uno ragazza con indosso i jeans strappati e un top se contrapposta ad una popolazione in kimono passa "molto" inosservata!!! Appena superato i campi venni subito circondata da una schiera di cavalli. Rimasi immobile. Una vecchia signora con una benda sull'occhio scese dal cavallo e si avvicinò a me. :" chi sei donna:"? La mia bocca era come paralizzata, i miei occhi erano impazziti controllando nei dintorni cercando una via di uscita ma niente ero in trappola, così risposi: :" salve signora, mi chiamo Anna, e non so dove sono finita:" Quelle parole uscirono dalla mia bocca da sole, e a me davano l'impressione di una richiesta di aiuto e alla fine era ciò di cui avevo bisogno. La vecchia guardò gli uomini e fece cenno di prendermi. Un gruppo di uomini si scagliò contro di me. Chiusi gli occhi ed urlai. Inutile. :"somma kaede, che ne dobbiamo fare di lei:" disse uno degli uomini. La signora che doveva chiamarsi Kaede si avvicinò a me, guardandomi dritta negli occhi. Dopo poco si allontanò tremando da me. Non stavo capendo, come mai aveva così tanta paura di me, non avevo fatto nulla. :"tu.. chi sei:"? Rimasi sorpresa dalla sua domanda, non risposi. :"sei intrisa di un potentissimo potere spirituale:". Continuò kaede. :" io non sono nessuno, non so perché sono qui, sono stata attaccata poco fa da un demone ed ora sono legata a terra circondata da persone che sembrano tenermi quando dovrei essere io ad avere paura... chi pensa io possa essere?! Sono solo una semplice ragazza, nient'altro:". Urlai queste parole, trattenendo le lacrime. Gli sguardi di molti si rilassarono, ma non quello della vecchia kaede che fece cenno agli uomini di slegarmi e poco dopo a me di seguirla. Mi alzai tremante e cominciai a camminare. -È ufficiale mi sono persa- pensai.

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Capitolo 3
*** Travolta ***


Erano ormai molti minuti che passeggiavo vicino a kaede e ancora il silenzio era il nostro compagno. Però le parole smisero di farsi attendere. :" ragazza tu da dove vieni, sei una spia:". Chiese la vecchia. :"spia, io? Provengo da un piccolo villaggio, sono capitata qui per caso:". I miei tentativi di rimanere più vaga possibile non sembravano convincere la donna... così mi limitai a ricadere nel silenzio. :" il tuo abbigliamento mi ricorda una ragazza giunta qui come te qualche mese fa:". Continuò dicendo kaede. Il mio viso cominciò ad assumere un'aria molto incuriosita mi sarebbe piaciuto saperne di più... su di lei. Una ragazza che probabilmente era giunta come me da un altro tempo. :"chi era è questa ragazza:"? :"quella giovane donna aveva il nome di Kagome e portava con sé la sfera dei quattro spiriti, un gioiello violaceo somigliante al una sfera di vetro:". A quelle parole il mio corpo si irrigidi'... io avevo visto del gioiello. :" la sfera dei quattro spiriti:"? Chiesi titubante. :" un gioiello capace di donare potere ai demoni, che però è andato perso:" :"com'è potuto succedere:"?! :"sfortunatamente la ragazza è stata uccisa da un demone millepiedi che voleva impossessarsi della sfera, ma con la morte della giovane la sfera è andata persa, scomparendo:". Quella ragazza era morta... morta appena giunta in questo luogo. Dovevo andarmene. :"stai pensando di andartene vero:". Proseguì dicendo la vecchia. Non sapevo cosa rispondere, sapeva anche leggere nel pensiero. Io non dissi nulla ma lei riprese a parlare. :"non posso biasimarti a nessuno piace morire, sei libera, torna pure al tuo paese ma sta attenta e stai alla larga dal bosco:". :"quello che emana la luce:". Continuai io, incuriosita dalle sua raccomdazioni. Kaede si voltò verso di me sorpresa... :"tu riesci a vedere l'energia della foresta... lo sapevo, hai un enorme forza spirituale proprio come quella ragazza, va ora e per nessun motivo al modo dovrai liberare inuyasha:". Detto questo se ne andò lasciandomi in balia di un luogo a me sconosciuto. -inuyasha.. i_nu_ya_sha...- pensai. Chissà chi era. Feci spallucce e mi incamminiai verso il bosco, nonostante le sue raccomandazioni io ero venuta da lì e lì sarei tornata, volevo andarmene da tutto ciò, provare a ributtarmi in quel dannatissimo pozzo e sperare di ricomparire nella mia epoca, nel mio letto, aprire gli occhi e urlare:"è stato un sogno:"!!! Cominciai a dirigermi verso il bosco ma appena messo piede al suo interno vidi in lontananza un albero... quell'albero emanava una strana aura quasi tangibile. Mi avvicinai e quello che vidi fu tenero ma allo stesso tempo raccapricciante, infatti attaccato a quell'albero con una freccia c'era un ragazzo, con dei lunghissimi capelli bianchi argentati e ... -delle orecchie-?! Pensai stranita. Nonostante fossi curiosa il mio cervello continuava a pensare ad una sola cosa, scappare e così avrei fatto se non fosse appena apparso un demone. Iniziai ad urlare impanicata, quell'essere teneva in bocca il corpo esanime di un uomo, che lascio subito dopo.. si stava avvicinando. Non ci pensai due volte e tolsi la freccia dal petto del ragazzo e di corsa mi diressi al corpo dell'uomo armato di un arco. -finalmente quelle lezioni di tiro con l'arco mi saranno utili- appena ebbi formulato questo pensiero scoccai la freccia che sotto i miei occhi stupiti distrusse il demone. Caddi a terra in un giorno ero riuscita a disintegrare due demoni, senza essere consapevole del modo. Ancora ero tremante, ma questo sentimento si intenfico' quando mi girai verso il tronco dell'albero e il giovane non c'era. Improvvisamente nella mia testa cominciò a rimbombare un parola, un nome: inuyasha!! La mia testa sembrava impazzita mi giravo in continuazione cercando di trovare il ragazzo che indirettamente mi aveva salvato la vita. Niente... Improvvisamente però, appena voltai lo sguardo lo vidi di fronte a me. :"chi sei:"? Domandò impassibile. Non risposi. :"chi sei:"? Ripeté. Non risposi. Il suo viso assunse un'aria seccata e mi afferrò per il collo, tirandomi leggermente su. Stavo soffocando ero in preda al panico. Strinsi il suo polso con la mia mano sperando di riuscire a riprendere una boccata d'aria e in effetti funzionò, solo che in modo eccessivo. Infatti le mie mani lo stavano bruciando, come se fossero acido. Lui mi fece cadere ed io cominciai a scappare. Continuavo a correre, ma lo sentivo alle costole. Finalmente vidi il pozzo, e mi gettai istintivamente al suo interno. Inuyasha ci guardò subito, ma io ero sparita, aveva funzionato. INUYASHA POV Chissà chi era quella ragazza, le sue mani mi hanno liberato e bruciato. Non era una sacerdotessa, ma allora chi era... L'importante però è che finalmente sono libero. Caddi nell'acqua. Ero tornata esattamente da dove ero partita..  Tornai con i piedi a terra grazie alle scalette poste all'interno del pozzo, rimaste dalle precedenti ristrutturazioni. Mi guardai intorno, sorpresa e con le lacrime agli occhi. Ero tornata.

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