Tranquillità a Beacon Hills? Mai.

di erica1609
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Una volta superati il ritorno di Kate Argent e la lista elaborata inconsciamente da Peter, Beacon Hills era tranquilla. Scott e Stiles avevano cominciato il quinto anno, insieme a Malia, Lydia e Kira, Derek aveva deciso di rimanere in città per imparare a controllare i suoi nuovi poteri, Liam era ormai diventato parte integrante del branco e Breaden se n'era ormai andata.
Quella mattina era particolarmente fredda, ma Stiles era puntualmente uscito senza giacca, 'che cretino' aveva pensato, ma i suoi pensieri vennero interrotti da una chiamata di Scott.
-Amico, sto arrivando, sono salito ora sulla jeep!-
-Stiles, cambio di programma, so che è solo il secondo giorno di scuola e saltare le lezioni non è la scelta migliore, ma dovresti venire da Derek, è successo un casino-
-Oddio Scott, quale creatura soprannaturale dobbiamo affrontare adesso? Vorrei diplomarmi, sposarmi e fare tanti graziosi bambini quindi credo che andró a scu-
-Stiles, muoviti, ti voglio da Derek tra quattro minuti-
-E va bene, arrivo-
Stiles chiuse la telefonata sbuffando, era dalla fine del quarto anno che non succedeva nulla, e dopo un'estate spensierata non era pronto ad affrontare quel mondo in cui era capitato anni prima; d'altro canto doveva ammettere di essere euforico, si sentiva dinuovo utile, così come un lampo partí, e ci mise davvero quattro minuti per arrivare al loft dell'ex alfa.
Entró aprendo velocemente quell'enorme porta di metallo, trovandosi davanti Scott, Isaac, Liam e Derek, quest'ultimo era intento a guardare una crepa del pavimento che doveva essere particolarmente interessante. Prima che potesse fiatare, dietro di lui apparvero Malia, Kira e Lydia, visibilmente preoccupate. Kira corse da Scott e dopo avergli dato un veloce bacio sulle labbra, lo guardó con aria interrogativa.
Seguirono istanti di silenzio, silenzio che fu rotto ovviamente da Stiles, che aprendo le braccia esasperato esclamó -Cosa diavolo succede?-
Derek alzó lo sguardo e sospirando osservò tutti i presenti negli occhi, poi in un baleno si trasformó in lupo. 'È diventato bravo a gestire la trasformazione completa in lupo' pensó Stiles, ma il sospiró gli si mozzó in gola e fu certo di non essere il solo. Derek non era il lupo dal folto pelo nero e occhi blu elettrico che erano soliti vedere, ma le sue dimensioni erano aumentate notevolmente e i suoi occhi erano rossi, come quelli di Scott, come quelli di un alfa, come quelli di qualcosa che non comportava niente di buono.
Lydia fece un passo indietro, ma con coraggio chiese -Com'è possibile?-
Derek tornó umano, ovviamente completamente nudo, e coprendosi con un enorme accappatoio si sedette sul divano. Sbuffó sonoramente più volte, prima di sussurrare -Ho un'ipotesi.-
Il branco si sedette in cerchio attorno a lui, pronto ad ascoltare, e quando Derek vide tutti pronti, cominció -Non vi ho informati bene sulla mia trasformazione semplicemente perché gli studi intrapresi con Deaton mi hanno dato risposte solo ieri sera, abbiamo scoperto che la mia trasformazione completa in lupo non mi permetta di essere un alfa, quindi di comandare un branco, ma mi permetta di mordere e di rendere un lupo mannaro chi voglio, come può fare Scott o qualsiasi altro alfa. Io faccio parte del branco di McCall, sono quindi un suo beta, ma se mordessi un umano diventerei l'alfa di quest'ultimo ma allo stesso tempo sarei anche un beta di McCall.-
-Quindi se io mordessi un umano lo ucciderei, non diventerei un alfa dato che non sono un lupo completo?- Chiese Isaac.
-Esatto, solo un lupo completo e beta puó farlo.- rispose Derek, visibilmente scosso dalla situazione.
-Come spieghi gli occhi rossi?- Chiese Malia, pensierosa quanto preoccupata per suo cugino.
Così Derek rispose -Se rimango in forma umana, i miei occhi sono blu, ribadendo il fatto che io sia un beta di Scott, ma se mi trasformo completamente i miei occhi sono rossi, questo implica che io ab-
-abbia morso qualcuno quando eri un lupo completo- finí Stiles con una freddezza che non credeva nemmeno di possedere.
Derek annuì, e aggiunse -Se io avessi morso qualcuno non in forma completa, l'avrei ucciso, devo averlo perforza fatto da lupo.-
Calò un silenzio inquietante nella stanza, fino a quando Liam si alzó nervoso -Ma il problema quale sarebbe?-
-Due alfa non possono vivere a lungo in uno stesso territorio, quindi Scott sarebbe sempre nervoso e agitato, in più Derek non ha ancora il pieno controllo dei suoi poteri da lupo completo quindi potrebbe attaccare Scott non essendo completamente lucido quando diventa una palla di pelo.- Buttó fuori Stiles tutto d'un fiato, osservando Derek che sentendosi chiamare 'palla di pelo' non sapeva se azzannare il ragazzino o sbattere la testa sul tavolo.
-Inoltre ha morso qualcuno e non di sua spontanea volontá, dobbiamo capire chi e soprattutto se è diventato un lupo mannaro.- Disse Lydia alzandosi in piedi.
-Va bene, che facciamo?- disse Scott, che finalmente si era degnato di parlare.
-Liam, Scott e Isaac andrete a parlare con gli Argent, potrebbero sapere qualcosa- disse Derek- Lydia andrà a parlare con Deaton, magari ha scoperto qualcosa, Malia e Kira andranno a fare un giro per la scuola, potrei aver morso qualche adolescente, tu invece Stiles andr-
-Ho dei libri a casa sul soprannaturale, potrei guardare se trovo qualcosa su come gestire momentaneamente la convivenza tra due alfa- Disse Stiles convinto.
-Stiles vieni qui a leggerli, cosí Derek ti aiuterà e sarà allo stesso tempo meno attratto da Scott, sento la tensione tra quei due da qui- Sussurró Malia, quasi per non farsi sentire, ma ovviamente Derek la sentí e ringhió, fermato da Scott che urló -Derek, ha ragione, sento l'impulso di attaccarti e ho paura di farlo volontariamente, lo stesso varrà per te, dobbiamo distrarci.-
Tutti i ragazzi uscirono, Stiles compreso, che dopo aver preso i libri di cui parlava era tornato al loft. Il lupo lo osservava leggere e si domandava ancora una volta come facesse ad essere così sveglio. Per farsi passare il tempo cominciò ad allenarsi perché si sentiva agitato. Era a petto nudo, ma non fece caso a Stiles che a quella vista, faticava quasi a tenere gli occhi sui libri.
Quando ritrovó peró la concentrazione, si sentì osservato, non fece in tempo ad alzare lo sguardo che Derek, trasformato in lupo completo, gli saltó addosso tentando di azzannarlo. Stiles capì che la causa era Scott, i due licantropi non potevano stare vicini essendo due alfa e tutta la rabbia involontaria che prima avevano trattenuto si stava sfogando adesso, Stiles si chiese se anche Liam e Isaac stessero affrontando uno Scott particolarmente irascibile. Le zanne di Derek erano a un centimetro dal suo collo.
-Derek, sono Stiles, stai tranquillo, allontanati-
Ebbe solo un ringhio in risposta, seguito da un vero e proprio ruggito che lo obbligó a tapparsi le orecchie. Il lupo diede una zampata al petto di Stiles, che non subì danni, ma subito dopo affondò gli artigli nella spalla del ragazzo, che per il dolore urló. Quel verso parve risvegliare Derek, che tornato in forma umano guardó allibito la scena che aveva davanti, o meglio, sotto di sè.
Stiles stringeva gli occhi con forza e si premeva una mano sulla spalla, il più grande si alzó subito e allibito osservó il ragazzino che perdeva colore, diventando sempre piú pallido. Stiles svenne, forse più per lo spavento che per il dolore o il sangue perso.
Derek sgranó gli occhi e finalmente realizzó cosa fosse successo. Era sangue quello sul corpo di Stiles? 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Lydia entrò nella piccola clinica veterinaria di Deaton, preoccupata per la situazione che si stava creando ma anche curiosa di approfondire la nuova condizione di Derek.
-Immagino che tu sia qui per il lupo- Disse il veterinario spuntando come suo solito dal nulla.
 –Esattamente- Rispose la ragazza,toccandosi nervosamente i capelli in attesa di una risposta. –Ha scoperto qualcosa? Continuò speranzosa. Il veterinario si avvicinò e purtroppo le spiegò che non era ancora giunto a una conclusione, ma prima che lei potesse uscire dalla clinica aggiunse –Lydia, solo una cosa, non lasciate mai solo Derek, ora che siete tutti a conoscenza del problema il lupo dentro di lui potrebbe sentirsi sotto pressione e perdere il controllo.-
Lydia annuì distratta, ma una volta messo piede fuori da lì, si illuminò spalancando la bocca –Merda- sussurrò correndo verso la sua auto –Stiles!-

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 Liam e Isaac entrarono nella umile dimora degli Argent, che di umile in realtà aveva davvero poco, ma la mancanza di Allison rendeva spoglio quell’ambiente, che risultava quasi inquietante. Forse era per il rigido ordine con il quale Chris organizzava la sua vita, la sua casa, i suoi documenti e le sue armi, nonostante avesse perso la sua famiglia. Scott seguiva i primi due tranquillo, ovviamente era agitato da quella situazione ma non sembrava scomporsi, si fidava dei suoi poteri e si affidava completamente al suo branco.
-Salve signor Argent, scusi il disturbo, ma avremmo bisogno di un parere- Spiegò gentile Isaac, che si sentiva legato a quell’uomo che come lui, aveva perso l’amore, cioè Allison.
Chris si passò le mani tra la barba e con un sorriso gentile ma stanco, invitò gli ospiti ad accomodarsi. –Che succede ragazzi?- Chiese e sull’attenti ascoltò Liam e Isaac spiegargli la situazione.
-Sapevo che fosse possibile diventare un alfa da lupo completo, ma come dice il nome è completo, è impossibile che sia aumentato di dimensioni- Osservò Chris.-Però è normale che ci sia tensione tra Scott e Derek, quella passerà,imparate a conviverci, soprattutto trovate chi Derek ha morso, non vorrei essere costretto a prendere provvedimenti.- Finì il discorso.
Scott stava per rispondere al cacciatore di non preoccuparsi quando il telefono squillò:
-Lydia? Hai scoperto qualcosa?-
-Scott grazie a Dio, sto tornando al loft, Stiles non risponde al cellulare, Deaton mi ha detto che Derek avrebbe potuto perdere il controllo dato che non controlla ancora bene la trasformazione completa e tutta la tensione che prima ha provato potrebbe farlo esplodere e ferire Stiles, dobbia-
-Lydia, stai tranquilla, coriamo subito lì!-
I tre licantrpi scattarono in piedi e spiegando a Chris il problema si fiondarono fuori dalla porta per raggiungere Stiles.

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-Malia, senti qualcosa di strano?- Chiese Kira, armata di katana che certamente non passava inosservato.
La coyote stava osservando intensamente tutti i ragazzi che nella scuola erano intenti a correre da una classe all’altra. -No, tutti gli odori sembrano normali, credo proprio che dovremmo torn- si fermò di scatto, la kitsune non potè non farci caso e si voltò verso Malia che stava soffocando un ringhio verso una ragazzina che tirava fuori due quaderni dal suo armadietto.
-Cosa senti?- Domandò Kira.
–Sento odore di soprannaturale.-
-Spiegati meglio-
-Quella ragazzina, non so bene cosa sia, ma odora di cattiveria, Dio non lo so, dobbiamo avvisare gli altri!-
-Sì Malia andiamo, corri!-

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La situazione al loft era critica, Derek era letteralmente impazzito e si ritrovò a sollevare Stile per posarlo sul tavolo, si affrettò a tirargli via il dolore e a pregare che quella ferita non lo rendesse un lupo mannaro o chissà quale altra cosa.
-Stiles, per l’amor del cielo, apri gli occhi!-
Gli mise un panno freddo sulla fronte e pulì il sangue dalla ferita che si era leggermente ridotta grazie all’aiuto dell’assenza del dolore. Stiles parve rinsanire prendendo colore e aprì un occhio.
 –Derek?-
-Merda, mi dispiace, ho perso il controllo e non..stai bene?-
-Sì, sono svenuto vero? Mi hai fatto morire di paura Derek, cosa diavolo ti è preso?-
-Non ne ho idea, davvero, scusami-
La porta del loft si aprì, entrarono una Lydia in preda al panico che correva sui tacchi verso Stiles, tirando dei piccoli pugni sul petto di Derek per farlo spostare, infuriata come una belva, anzi, infuriata come una banshee. Scott, Liam e Isaac dietro di lei, sudati ma senza nemmeno il fiatone, guardarono Stiles e vedendo solo una ferita sulla spalla si tranquillizzarono. Scott gli posò una mano sulla spalla sana sospirando di sollievo e osservando Lydia toccargli tutta la faccia per assicurarsi che l’umano stesse bene.
-Perchè c’è odore di sangue qui dentro?!- Urlò Malia entrando nel loft, allibita da quello spettacolo e seguita da Kira, con la bocca spalancata.
-Non so cosa sia successo, ho perso il controllo e ho attaccato Stiles!- Esplose Derek sentendosi pienamente responsabile, osservando lo sguardo della cugina che nonostante avesse rotto da poco con Stiles, teneva ancora molto a lui.
Prima che il branco potesse obbiettare, Deaton entrò nella stanza, seguito da Chris.
 –Stilinski, tutto bene?- Chiese il primo.
-Se non divento una stupida palla di pelo sì, o una donna urlante, o un lucertolone, oppure un giag-
-Sta bene- Lo interruppe Scott con un sorriso sollevato nel vedere il sarcasmo dell’amico sempre presente.
Chris guardò l’umano attentamente per verificare la profondità della ferita, poi si avvicinò per curargliela, mentre prese a parlare –Ragazzi, ho parlato con Deaton. Derek il fatto che tu sia aumentato di dimensioni non è normale, non è nemmeno normale che tu faccia fatica a controllare la trasformazione dopo quattro mesi e soprattutto non è normale ciò che ha scoperto Deaton-
Il veterinario proseguì –In una copia dei libri che ho consegnato a Stliles un anno fa, è scritto che nel tuo caso Derek, potresti perdere il controllo, ma solo esclusivamente con l’alfa che condivide il tuo territorio e il tuo branco, non con i membri e nemmeno per pressioni estranee alle faccende soprannaturali.-
-Ma mi ha attaccato e fino a prova contraria faccio parte del branco- Disse Stiles, infastidito da quel commento.
-Questo infatti non è normale, ho saputo da Lydia che Derek ti ha taccato e ho capito la situazione-
-Qual è questa situazione?- Domandarono Liam e Kira in coro.
-Derek, sei aumentato di dimensioni, non ti controlli da mesi, c’è qualcosa che ti blocca, e attacchi il tuo branco..la causa non viene da un problema con il tuo lupo, ma è esterna.- Esordì Chris, che aveva appena finito di medicare Stiles.
-Che significa?- Chiese Malia.
-Che ciò che fa non non dipende da lui, fa le cose e basta- Continuò il cacciatore.
-Come può fare le cose involontariamente?- Ribattè Scott, dando un pugno sul tavolo.
-Qualcosa lo controlla, o meglio, qualcuno.- Quella voce apparteneva a Stiles, che ovviamente era arrivato alla conclusione prima degli altri.
Ci fu un silenzio tombale, che avvolse la stanza, che impregnò i muri e gli animi del branco, del cacciatore e del veterinario.
-Quindi ho morso qualcuno perchè qualcuno mi ha detto di farlo? E come? Entrandomi in testa? Sono stronzate, enormi stronzate!- Urlò Derek ringhiando.
-Derek, stai calmo, stai calmo!- Lo rimproverò Stiles.
Il lupo parve calmarsi, lasciandosi cadere sul divano che inizialmente occupavano Liam e Isaac, che erano appena stati sfrattati da quel lupo così burbero. Kira prese parola –Malia ha sentito un odore strano a scuola, era una ragazzina, potrebbe essere il beta di Derek, oppure colei che lo controlla, eravamo tornate indietro per dirvelo.-
Lydia si schiaffeggiò la faccia esasperata, le cose andavano sempre peggio e pur non avendo poteri lupeschi percepiva la tensione in quella stanza.
Scott guardò male Derek, per poi fare un cenno a Stiles –Vieni con me, ti porto a casa, Malia e Kira tornate a scuola, Lydia vai anche tu con loro. Liam e Isaac portate a casa Deaton e Chris, poi raggiungete le ragazze. Io rimango con Stiles per il resto della giornata. Tu, Derek, cerca di darti una controllata.-
-Scott, sai bene che non avrei mai attaccato Stiles volontariamente.-
-Non sai neanche tu cosa fai di tua volontà e cosa no, andiamo Stiles.-
Tutti uscirono capendo Scott che incolpava Derek per le ferite dell’amico, nessuno ne aveva parlato ma temevano diventasse una qualche creatura e in più tutti ce l’avevano con Derek nonostante la colpa non fosse sua. Stiles fu l’ultimo ad uscire, ma quando stava per chiudere la porta di metallo si voltò e disse a un Derek incazzato e deluso da se stesso –Non è colpa tua, è ok-
Si girò verso l’uscita senza guardare l’espressione di Derek, ma fu certo di averlo sentito rilassarsi, sapeva che per il grande lupo cattivo Hale il giudizio di Stiles era il più importante, e nonostante fosse spaventato e avesse il terrore di essere attaccato anche da Scott, si impose di fidarsi sia di Derek che del suo migliore amico.
Uscì dal loft e si sedette sulla jeep, Scott partì concentrato per guidare quella specie di macchina, fino a quando Stiles lo sorprese –Sai bene che non è colpa di Derek-
-So che molti dei problemi che abbiamo ce li causa lui, e non capisco perchè ti ostini a difenderlo-
Scott percepì il cuore di Stiles accelerare, ma non poteva sapere che l’umano stava pensando a una sera in particolare, quattro mesi prima, e sì, c’entrava Derek.
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Stiles si era appena sdraiato sul letto, dopo una lunghissima doccia e un lunghissimo viaggio verso il Messico per salvare Scott, il suo alfa nonchè migliore amico. Sentiva la tensione sbollire e il sonno impadronirsi di lui fino a quando non gli venne in mente Derek, morente, appoggiato ad una pietra. Involontariamente rabbrividì al solo pensiero di perdere quel lupo così burbero e spietato, il branco sarebbe stato perso, perchè nonostante Scott fosse un vero alfa particolarmente capace, Derek era un pilastro, una certezza. Da quando Stiles era al secondo anno viveva esperienze fuori dal normale e aveva stabilito rapporti assolutamente, decisamente fuori dal normale. Pensava a come fosse già arrivata la fine del quarto anno e a quante volte avesse rischiato la pelle. Pensò al kanima e a quando aveva sorretto Derek dentro una piscina profonda una quantità non irrilevante di metri, pensò a Jennifer, quell’orribile creatura che aveva usato Derek più volte, come quando lo fece svenire non si sa come nell’ascensore dell’ospedale ed era toccato a Stiles risvegliarlo. Pensò a quando il Nogitsune si era impossessato di lui, facendogli compiere un omicidio che ancora non si perdonava, e non fece a meno di pensare che mentre Chris Argent non avrebbe esistato a sparargli, Derek era pronto a difenderlo, tanto che in prigione aveva chiesto a Chris il perchè delle sue intenzioni. Infine pensò a quando il lupo era tornato giovane, rivivendo la morte della sua famiglia e il tradimento di Kate Argent. Come puoi vivere dopo tutte quelle disgrazie, Derek? Come hai sopportato la morte di tua sorella, di tuo zio, di Erika e Boyd?
Stiles non si sapeva rispondere, non voleva rispondersi. Non voleva perchè per la prima volta si sentiva davvero legato a Derek. -Mi serviva vedere Derek morire per capire quanto in realtà io tenga a lui e per capire quanta ammirazione io provi nei suoi confronti?- Pensò Stiles quasi ridendo, ma bloccandosi poi imbarazzato, era abbastanza sicuro che quei pensieri non avessero fini del tutto amichevoli e questo lo spaventava.
La finestra di colpo si spalancò e l’umano osservò l’elegante entrata del lupo, proprio di quel lupo che stava pensando da quando? Quaranta minuti?
-Dio Derek, ho un campanello, una porta, una privacy!-

-Taci Stiles.-
Derek si sedette sulla scrivania del più piccolo, per poi guardare l’enorme lavagna trasparente che Stiles aveva riempito di fili verdi, sorprendendosi ancora di quanto quell’inutile umano fosse sveglio e intelligente. -Aspetta, inutile no- Pensò Derek.
-Che cosa vuoi Derek?- Chiese Stiles, aggrottando le sopracciglia.
-Hai esitato.-
-Cosa?-
-Poche ore fa, non sapevi se salvare Scott o rimanere con me, quando stavo morendo.-
Stiles arrossì, ma non si sorprese troppo, infondo sapeva anche lui di aver avuto il dubbio su cosa fare.
–Derek, come diavolo hai fat-

-Poteri lupeschi- Rispose Derek scrollando le spalle e facendo il segno delle virgolette con le dita –Come li chiami tu.-
Stiles sospirò e guardò Derek, aveva un debole per un Hale, e non stava parlando di Malia.
-Perchè hai esitato?- Continuò Derek, vedendo Stiles stranamente silenzioso.
L’umano sapeva che mentire sarebbe stato inutile –Non ti volevo morto.-
Derek sussultò, e trattenne il fiato ascoltando il battito regolare del più piccolo e guardando il lieve rossoe su quel viso pallido.
–Credo tu sia il primo..a non volerlo.- Sussurrò Derek, sorridendo mentalmente e pensando a quanto quel ragazzino logorroico, irritante ed euforico lo avesse sorpreso, ancora una volta.
Proprio così, mentre il lupo guardava Stiles vedeva la sua audacia, il suo coraggio, la sua euforia e rivide soprattutto le mille volte in cui si erano salvati il culo a vicenda.
Anche Stiles sembrava perso nei pensieri, era troppo silenzioso.

-Stiles io..-
-Che cosa?- Domandò l’umano con un filo di voce.
Derek aprì la bocca per parlare, ma poi si alzò in fretta, alzò il mento di Stiles e gli diede un bacio in testa. Un bacio in testa Derek? Sul serio? E la dignità di un Hale dove era finita? Il lupo si stava rimproverando mentalmente, fino a quando incontrò lo sguardo di Stiles, perso e sorridende. Si dileguò dalla finestra, come era arrivato e Stiles era sicuro che le cose sarebbero cambiate, da quel momento in poi.
Derek non si pentì di quel piccolo gesto, mai.

 
-Stiles ci sei?- Scott riportò l’umano alla realtà –Siamo arrivati, scendi-
Era chiara l’arrabbiatura di Scott, che entrato in casa si buttò sul divano insieme al suo migliore amico.
–Se tu diventassi qualcosa, qualsiasi cosa, non me lo perdonerei.- Disse l’alfa tutto d’un tratto.
-Amico, sto bene, davvero-
-So che rivivere un’esperienza come quella di un anno fa con il Nogitsune ti distruggerebbe, sei già abbastanza coinvolto in queste faccende.- Sussurrò Scott profondamente dispiaciuto e preoccupato.
-Sono ancora vivo.- Si limitò a rispondere Stiles scrollando le spalle, poi appoggiò una mano sul gomito del suo amico, per rassicurarlo. –E inoltre avevo intenzione di parlarti, la faccenda di oggi mi ha convinto.-
Scott tornò sull’attenti –Dimmi!-
-Avevo pensato di cominciare ad allenarmi, come un cacciatore, per difendermi, per rendermi più utile, ma se diventassi qualche strana creatura non mi sarebbe possibile.-
Scott annuì comprensivo. –Se rimarrai umano, ti aiuterò con gli Argent e se invece diventerai una palla di pelo, sarò disposto a renderti il licantropo più cazzuto di tutta Beacon Hills!-
Risero insieme, per poi abbracciarsi e cominciare una lunga maratona di videogame che non si sarebbero mai scordati.
 
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Al loft Derek era seduto sul divano, a riflettere. Qualcuno lo stava controllando? Chi aveva morso? Cosa sarebbe diventato Stiles? Perchè doveva sempre creare problemi?
Ripensò alla sera di quattro mesi prima con Stiles, il loro rapporto era pieno di alti e bassi, eppure si erano sempre salvati a vicenda in quanto riconoscessero l’importanza l’uno dell’altro all’interno del branco. Forse il motivo invece era più egoista, almeno per Derek.
Derek aveva, ha e avrà sempre bisogno di Stiles, della sua mente, di lui.
I suoi pensieri vennero interrotti da un rumore, si alzò pronto per attaccare, ma quando si trovò davanti una graziosa ragazzina bionda, alta quanto Lydia e con due quaderni in mano, sussultò.-Kira me l’aveva detto- Pensò.
Quella ragazza lo guardò con un ghigno, poi aprì la bocca, che diventò più grande del normale. Gli occhi le si girarono e divennero neri. Derek ruggì forte, poi vide tutto nero.
 
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Tutto il branco percepì il ruggito, compreso Scott che fece un balzo in avanti spaventando a morte Stiles. –Dovete finirla con queste manie di controllo! C’è il piccolo Stiles che potrebbe avere un infarto per tutti i colpi che gli fate prendere!-
Scott ignorò l’amico e fiutò l’aria, guardò  l’umano e con un cenno gli fece capire di rimanere immobile, poi cominciò a correre.
Quel ringhio era di Derek e quando si trovò a pochi isolati dal suo loft, non rimase sorpreso di veder correre Isaac, Liam e Malia. Dietro di loro Lydia e Kira erano su una moto. Scott non aveva idea di chi fosse e da dove l’avessero presa, ma al momento aveva problemi più importanti.
Il suo branco lo affiancò e in pochi minuti furono al loft.
Quando videro una ragazzina così innocente sussurrare nell’orecchio di Derek sussultarono, ma fu quando notarono gli occhi di quest’ultimo completamente neri che ebbero davvero paura.
 
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Stiles, seduto sul suo letto, si sentiva particolarmente strano, quasi affaticato e preoccupato, non sapeva perchè Scott avesse avuto una tale reazione.
In ogni caso si alzò per andare in bagno. Si lavò il viso e si guardò allo specchio. L’asciugamano che stava usando gli cadde per terra. I suoi occhi erano completamente neri o aveva le allucinazioni?

Proverò di pubblicare un capitolo ogni giorno, è la prima volta che scrivo e se voleste lasciare un commento mi farebbe piacere.
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Scott guardò Derek, con uno sguardo implorante, come per dire "ti prego, torna in te", osservó poi Malia, che sembrava non riuscire a muoversi, Liam e Isaac immobili, con la bocca spalancata e la visibile tentazione di andarsene al più presto, Kira che d'istinto aveva preso la mano di Scott per rassicurarsi e lui la stringeva, come se fosse l'unica ancora che aveva per rimanere umano.
Erano tutti terrorizzati, tranne Lydia. La banshee sembrava quasi ammaliata da quella situazione, cosa diavolo stava succedendo?
La ragazzina bionda si avvicinò a loro e con un ghigno cominciò a parlare.
-Avrete numerose domande, immagino.- Esclamó quella bambinetta che pareva davvero sicura di sè. Malia ringhió, ringhiò forte, ma questo non spaventó per nulla la biondina, che anzi, si avvicinó.
-Sapete, é bello vedere come siate tutti corsi qui per Derek, dai sensi di colpa che percepisco nella sua mente sembra quasi che voi ce l'abbiate con lui, si sente responsabile di questa assurda situazione, ma nè lui nè voi stupidi lupetti avete davvero capito.- Continuò.
-Sei entrata nella sua testa?!- Esplose Malia, facendo due passi avanti.
La biondina rise, come se la coyote avesse fatto una brillante battuta.
-Controllando la mente del tuo cuginetto so tutto di lui, della vostra famiglia, di ció che gli succede e soprattutto so delle scoperte che avete fatto, per questo ho deciso di intervenire. So anche di Stiles, dov'è il ragazzino intelligente? Come sta dopo il graffio di Derek, anzi, come sta dopo che ho usato il corpo di Derek per ferirlo?-
Scott rabbrividì. -Era tutto calcolato? Perché hai ferito Stiles?- Disse avanzando con gli artigli pronti per attaccare.
-Oh mio piccolo alfa, come posso controllare un lupo senza avere anche il controllo della persona a cui quest'ultimo tiene di più?-
Scott spalancó gli occhi. -Stai dicendo che Der-
-Che Derek tiene a Stiles più di se stesso? Sì, sarai anche un alfa ma ti sfuggono non pochi dettagli- Continuò la ragazzina roteando gli occhi ironicamente.
Sentendo il proprio alfa che cambiava atteggiamente a quel commento, tutto il branco ringhió in sua difesa, compresa Lydia che pareva essersi data una svegliata, certo lei non ringhió, ma si avvicinó a Scott protettiva.
-In ogni caso, mi servite, dovete portarmi al Nemeton.-
-Non ti portiamo da nessuna parte, lascia andare Derek- Era la voce di Liam quella? Pare di sì.
-Tu devi essere il dolce beta di Scott, sei carino.-
-Grazie, lo so, posso attaccarti a quella parete così puoi osservare la mia bellezza dall'alto?!-
-Stai calmo Liam- Intervenne Isaac.
La ragazzina sorrise, colpita dalla prontezza del piccolo beta. -Non mi ci volete portare volontariamente? Vorrà dire che vi obbligheró a farlo.-
Aprì la bocca, che divenne enorme, giró gli occhi ed era sul punto di urlare a quei lupi che la stavano guardando schifati da quell'aspetto, effettivamente un urlo si sentì, ma non era il suo.
Lydia aveva messo le mani davanti al corpo e stava urlando, creando un campo di energia che faceva un suono assordante. La ragazzina cadde a terra tappandosi le orecchie e svanì in una nuvola di fumo.
Tutti si ripresero dall'urlo troppo forte, tranne Derek. Il lupo era per terra, immobile, con gli occhi neri che guardavano in alto.
Isaac corse vicino a quello che un tempo era il suo alfa -Derek? Dereek?- Lo scosse urlando.
Intanto Malia stava sorreggendo Lydia che per la troppa energia liberata era crollata per terra, non ferita ma improvvisamente stanca.
-Prendete Derek, andiamo da Stiles-
Tutti ascoltarono il consiglio della banshee, che come spesso era successo, aveva salvato la pelle a tutti.

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Stiles si fissava allo specchio da circa venti minuti, venti eterni minuti in cui pensava di diventare pazzo.
D'un tratto sentì il suo nome, era Scott.
-Stiles? Dove sei? Stiles?!-
-Amico cosa urli? Sono in bagno, senti ho un problema, i miei occhi son-
-Lo so, esci perfavore- Rispose Scott con un tono così disperato che Stiles percepì la frustrazione che l'amico doveva aver provato nei
precedenti minuti.
Quando uscì dal bagno in camera sua c'era tutto il branco, erano tutti seduti scomodamente su qualsiasi superficie possibile, Liam era seduto sopra la libreria..Sopra la libreria? Come diavolo c'era arrivato?
-Stiles.. i tuoi occhi..- Cominciò Kira.
Il branco spiegò quello che era successo pochi istanti prima.
-Come fa a controllare anche me se è entrato nella testa di Derek?- Domandó l'umano.
-La mia ipotesi é che quando Derek ti ha morso, la ragazzina abbia avuto l'accesso alla tua testa e tramite il tuo sangue beh, è entrata in collegamento con la tua mente.- Spiegò Lydia.
-Perchè vuole andare al Nemeton?- Domandò poi Stiles.
-Non lo sappiamo, ma è chiaro che le serve tutto il branco, non sappiamo perchè abbia scelto di far partire tutto da Derek.- Aggiunse Malia, sbuffando e lanciando contro la parete una pallina verde di gomma.
-È partito da lui perchè era in una situazione di confusione, in un periodo in cui stava ancora imparando a controllare i nuovi poteri, deve essere stato facile entrargli in testa, è come quando il Nogitsune è entrato nella mia di testa.- Quella voce era di Stiles, appoggiato allo stipite della porta del bagno da cui poco prima era uscito.
-Inoltre i tuoi occhi sono neri semplicemente perché lo sono anche quelli di Derek, quella stupida ragazzina é collegata a te, ma tu lo sei a Derek, potremmo avere un vantaggio- Disse Lydia scandendo le parole in modo anormale.
Nessuno fiató in risposta a quel commento, dopo pochi attimi Liam propose di andare a fare ulteriori ricerche, ma l'umano lo interruppe dinuovo.
-Derek tiene a me?-
Tutti si guardarono, quasi sorridenti, ma fu Malia a rispondere, con la sua solita acidità che nascondeva in realtà grande dolcezza -Stiles, credi che nessuno di noi sappia il motivo per cui io e te abbiamo rotto? - Disse toccandosi i capelli -E credi che la tensione sessuale tra voi due sia normale?-
Tutti sorrisero, compresa Malia. Isaac poi sussurró a Liam -Il grazioso umano ha fatto centro.-
Ovviamente Stiles sentì e gli tirò una ciabatta, ma non riuscì a non nascondere un sorriso di soddisfazione.
-Dov'è Derek?- Chiese.
L'espressione di tutti si rabbuiò, nessuno sembrava volergli dare una risposta, Scott però prese coraggio -È giù, sul tuo divano, non si è ancora ripreso, non sappiamo cosa succ-
Non fece in tempo a finire che Stiles si era fiondato giù dalle scale, nessuno osò seguirlo, volevano lasciargli un po' di privacy e l'umano li ringraziò con il pensiero per quel gesto carino. Cercó di non guardarsi nello specchio della sala perchè sapeva che i suoi occhi erano ancora neri, ma appena vide Derek sdraiato lì, con un braccio che cadeva dal divano, la sua mente si svuotó.
Si sedette per terra con le gambe stese, appoggiando la testa sul cuscino del divano e facendola scontrare con la spalla di Derek. Il braccio di Derek che inizialmente penzolava ora era appoggiato sulle gambe del più piccolo. Stiles gli afferró la mano, delicatamente e fissò quell'intreccio per un po'.
Poi chiuse gli occhi e sussurró -Non farmi brutti scherzi, non ho ancora avuto l'occasione di dirti quanto in realtà ti voglio- Si addormentó così, stringendo le dita dell'altro, ma non poteva sapere che Derek, in quello stato di semi-incoscienza, lo aveva sentito.


Stasera pubblicherò l'altro capitolo, mi farebbe piacere ricevere commenti e pareri, anche critiche se necessarie, e inoltre se avete delle idee per questa storia scrivetemele tranquillamente.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Dovremmo svegliare Stiles?- Chiese Lydia sorridendo, nel vedere il suo amico che stringeva la mano di un Derek al momento non raggiungibile.
-No- Disse Scott -Andiamo via, il battito di Derek sta accelerando, a breve sarà in piedi-
Il branco uscì e andarono tutti da Lydia per alcune ricerche.

Passarono due ore, Derek aprì un occhio e tutto ciò che era successo gli venne in mente, guardò il soffitto con una rabbia immensa dentro di sè, ma quando sentì una lieve pressione sulla sua mano, guardó per terra.
Stiles era accovacciato vicino al divano e gli stringeva le dita, stava dormendo in una posizione che doveva sembrare veramente scomoda.
Il lupo si mosse piano, e piegandosi leggermente sollevò Stiles mettendogli un braccio sotto le gambe e uno dietro la schiena. Lo posó sul divano e lo coprì, poi gli passò una mano tra i capelli ripensando alla confessione dell'umano, Stiles lo voleva, voleva Derek, come poteva desiderarlo davvero?
Fece per andare in bagno quando il più piccolo si mosse, rimase a metà tra il bagno e il divano, poi sbuffó e -Al diavolo-.
Si risedette sul divano, spostò il corpo di Stiles e si sdraiò accanto a lui, cingendogli la vita con un braccio e affondando il viso nell'incavo del suo collo.
Annusò l'odore di quel ragazzino che era diventato così fondamentale negli ultimi mesi, così speciale e Derek lì si sentiva bene.
Stiles aprì gli occhi di scatto, si sollevò e guardo Derek spalancando quelle sfere color nocciole che divennero lucide.
-Oddio Derek!- Si sporse e gli saltò sopra abbracciandolo, il più grande gli passó ancora una mano tra i capelli e si lasciò andare, questa volta davvero.
Con una forza che a Stiles parve sovraumana "beh effettivamente é un licantropo" pensó, spinse l'umano giù ribaltando le posizioni, poi reggendosi su un gomito lo guardó e notò quel lieve rossore solito di Stiles, i capelli arruffati e il battito accelerato.
-Ripeti quello che hai detto.- Gli sussurró appoggiando la fronte su quella del più piccolo.
-Non credo tu ti riferisca a "oddio Derek"-
Il lupo sorrise e scosse la testa.
-Ti voglio.-
Le mani del più grande presero il viso dell'umano e con un gesto veloce anche le labbra del primo erano su quelle del seconde. Fu un bacio lieve, casto, uno sfiorarsi di labbra che Derek non vedeva l'ora di approfondire.
Stiles mise le mani sulla nuca di Derek e aprì leggermente la bocca, permettendo all'altro di cominciare un gioco di lingue che lo stava facendo impazzire. Le mani di Derek vagavano sotto la maglia di Stiles, fino a levargliela.
L'altro stava passando le mani tra i capelli di Derek, fino a quando prese coraggio e gli tolse la maglia, imitando i suoi movimenti di poco prima.
Derek si alzó, sollevó Stiles e lo portó in camera, dopo averlo buttato sul letto lo spogliò del tutto e si spoglió. Gli baciò ogni centimetro di pelle per minuti, ascoltando i gemiti del più piccolo.
Quest'ultimo poi, tentò di prendere il controllo, ribaltando le posizioni e mettendosi a cavalcioni su Derek, che si mise seduto e ribaciò Stiles.
Dopo quello che sembró un tempo infinito il più grande sussurró -Stiles, hai mai..?-
-Non con un uomo- Rispose imbarazzato.
-Nemmeno io- Disse Derek tranquillizzandolo -Voglio farlo- Si stupì di averlo detto -Ma se tu non vuoi, aspetto.-
L'umano stava per dire a Derek quanto lo volesse ma anche quanto allo stesso tempo avesse paura, ma non fece in tempo, perché l'altro alzó la testa di scatto, illuminó gli occhi di blu e disse piano -Vestiti-
Stiles ubbidí e guardó Derek con aria interrogativa, quando peró seguì il suo sguardo, vide che fuori dalla finestra c'era una biondina, una certa ragazzina che doveva essere la responsabile di tutto quello che stava succedendo.
-Corri!- Urló Derek.
-Non ti lascio qui, non da solo, non puoi dirmi di and-
Non terminó la frase che la biondina era dentro la stanza e con un ghigno disse -Oh Stiles, finalmente ora posso vederti-
-Stiles non guardarla negli occhi, se lo fai urlerá ed essendo nella tua mente riuscirà a controllarti, come fa con me- Disse Derek con fare protettivo.
-Avevo giá gli occhi neri ore fa, non mi è successo niente prima.- Rispose Stiles distogliendo lo sguardo dalla ragazzina.
-Questo perchè non posso controllare due menti insieme, stupido ragazzino, controllavo Derek, ma ora che finalmente sei qui..-
Stiles fece un enorme errore, la guardó.
-Non azzardarti a controllar- Derek venne interrotto dall'urlo fortissimo della ragazzina, e quando aprì gli occhi nè lei nè Stiles erano nella stanza.
L'unica cosa che del ragazzino che gli rimaneva erano i suoi occhi neri, segno del loro collegamento.
Cosa avrebbe fatto ora? Diede un pugno sul muro per la frustrazione, poi corse, corse velocissimo, per raggiungere gli altri.

*******************************************************

Entró nella casa di Lydia, sapeva che erano lì grazie all'odore.
-Derek? Stai bene?- Malia gli si buttó tra le braccia, ignorando la sua espressione preoccupata.
Tutti gli sorrisero e Scott gli diede una pacca sulla spalla -Amico, ho sbagliato a prendermela con te, mi dispiace-
Derek annuì all'alfa, ma poi tornó serio e disse -Stiles è scomparso-
Tutti rabbrividirono e il lupo spiegò cosa fosse successo, omettendo alcuni particolari ovviamente.
-Noi abbiamo scoperto una cosa- Disse Isaac, interrompendo il silenzio che era calato.
Lydia prese a parlare -Abbiamo parlato con Deaton e ci ha detto che il Nemeton, come ben sai, si attiva con dei sacrifici, che possono essere individuali oppure..-
-Oppure si puó sacrificare un intero branco, che guidato dal suo alfa deve volontariamente morire per uno scopo più grande- Concluse Kira, toccando la spalla di Scott per confortarlo, dato che era visibilmente preoccupato per il migliore amico scomparso.
-Non ha scelto Scott, anche se era già l'alfa, dato che controlla bene la sua trasformazione e per questo entrargli in testa sarebbe stato troppo complicato, ma ha approfittato della tua instabilità mentale momentanea Derek, ti è entrato in testa quando eri un beta, ti ha fatto mordere qualcuno in modo che diventassi alfa sapendo che un lupo completo avrebbe potuto farlo, e ora vuole sfruttarti per convincere il branco a seguirti al Nemeton.- Continuò Lydia, sbuffando.
-Io non sarei in grado di fermarti, perchè se tu, guidato da quella bastarda, riuscissi a stregare il branco convincendoli a seguirti, avrei perso i miei alleati, quindi i miei poteri, e non controllerei più la trasformazione, per questo motivo tu riusciresti a convincere anche me e saremmo tutti fottuti- Scott era finalmente intervenuto e si lasciava coccolare dalla sua ragazza.
Derek si perse nei pensieri ma poi domandó -Ha preso Stiles perché in questo modo io, accecato dal sentimento che provo per lui, avrei tentato di convincervi ad andare a riprenderlo e una volta là, lei metterà in atto questo strano sacrificio che deve fare?-
Lydia spalancó gli occhi insieme a tutto il branco, e poi tutti capirono e annuirono.
-Aspettate un attimo- La voce era della banshee ovviamente. -La ragazzina ha fatto un errore, è entrata nella testa di Stiles per sicurezza, per avere maggior controllo su Derek, che non si sarebbe ribellato sapendo che Stiles sarebbe potuto morire con un semplice schiocco di dita della biondina. Ma cosí ha amplificato il legame che c'é tra voi due, perchè tu Derek sei qui, e i tuoi occhi neri dimostrano che sei sempre in contatto con Stiles.-
-Lydia spiegati meglio- Dissero Malia e Scott in coro.
-Io sono stata in grado di far evaporare quella bastarda, e se riuscissi anche a mettere in contatto Derek con Stiles? Per scoprire dove si trova?- Rispose la rossa determinata e soddisfatta.
-Lydia, sei un cazzo di genio.- Disse tutto il branco in coro.

Dopo attimi di silenzio la rossa riprese a parlare. -Allora lupone, cosa stiamo aspettando?-

La storia va per concludersi, spero vi piaccia e fatemelo sapere, mi farebbe molto piacere.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Derek non sapeva cosa aspettarsi, non aveva osato però mettere in dubbio le parole della banshee, troppo intelligente per essere contraddetta. Il lupo preso in causa si sedette sul divano, un grazioso divano per la cronaca e fece due respiri profondi per tentare di rilassarsi.

-Ho parlato con Deaton, pare che potrei stabilire una connessione urlandoti addosso Derek, non so quanto possa essere doloroso, spero non lo sia, voi altri tappatevi le orecchie oppure uscite.- Spiegò Lydia, visibilmente preoccupata per le conseguenze che avrebbe potuto provocare.

-Non andiamo da nessuna parte.- Dissero Malia, Isaac e Scott in coro, seguiti da Kira che annuì determinata e Liam che incrociò le braccia come segno di resistenza.

-Fallo Lydia.- Intervenne Derek piano, e dopo attimi di silenzio, la banshee mise le mani sul viso di Derek e urlò.

 

-Alberi, foglie per terra, rami secchi e alberi e pioggia e insetti e uccelli sugli alberi, tronchi tagliati e rami secchi, foglie che cadono e gocce che bagnano, sassi e rami e foglie secche e ancora alberi e tronchi e Stiles. Stiles? Stiles seduto su un enorme tronco, umano con le mani in testa, Stiles bagnato e infreddolito e occhi neri e ragazzina, ragazzina bionda che gli tocca una spallla tra le foglie, i rami e i sassi e i tronchi tagliati e un tronco tagliato gigante e Stiles, Stiles che ora mi guarda e sassi, foglie e un enorme tronco e..-

 

Lydia si fermò, tutto il branco era rimasto allibito da tutte quelle informazioni che la banshee stava buttando fuori tutto d’un fiato, aveva gli occhi chiusi e il corpo scosso da spasmi mentre Derek guardava un punto fisso davanti a sè, erano entrambi in una specie di incoscienza che spaventò non poco il branco. Tutto d’un tratto Lydia si lanciò all’indietro respirando a pieni polmoni e uguale Derek, che aveva sbarrato gli occhi come per verificare di essere davvero ancora su quel divano.

-Hai visto quello che ho visto io?- Domandò Derek alzandosi impacciato.

-Sì.- Rispose la banshee.

-Lydia hai detto così tante cose, eri forse..in mezzo al bosco?- Chiese Malia, affiancando il cugino e posandogli una mano sulla spalla per farlo riprendere da quell’esperienza poco piacevole.

-Sì nel bosco, ma in un punto particolare, hai nominato un enorme tronco.- Si intromise Isaac.

-Quale tronco volete che sia? Decisamente sono al-

-Nemeton-. Scott non aveva fatto in tempo a finire la frase che Derek lo aveva interrotto. Tutto il branco si tirò uno schiaffo in faccia per l’ovvietà di quel gesto. Dove poteva essere Stiles se non lì?

-Se ci andiamo, facciamo esattamente quello che vuole la ragazzina.- Disse Liam, quasi terrorizzato che qualcuno lo sentisse –E se ci ribelliamo, Stiles o Derek moriranno, o tutti noi.-

Tutti annuirono, tranne Derek, il lupo guardava dritto davanti a sè concentrato.

-C’è un modo per fare uscire quella là dalla mia testa e da quella di Stiles?- Domandò speranzoso.

-Dovreste riuscire a far diventare forte il vostro legame a tal punto che la bionda fosse costretta a uscire, suppongo.- Rispose Lydia, riflettendo insieme al lupo.

-Non abbiamo scelta, dobbiamo presentarci là, non avremo Stiles indietro altrimenti, anzi, non ci avremmo neanche provato.- Esclamò Derek alzandosi in piedi –Andiamo.-

Tutti vollero fidarsi.

-Sei sicuro Derek?- Chiese Scott.

-Non abbiamo alternative- Rispose guardando in basso.

 

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Erano passati circa venti minuti e il branco era a pochi metri dal Nemeton, Stiles era ancora seduto al centro del tronco e guardava la ragazzina, che aspettava impaziente. Sentì però un rumore e quando si voltò, vide tutto il branco.

-Guarda un po‘ chi è arrivato.-

La bionda osservò tutto i presenti. -Dov’è la banshee?-

Scott avanzò pericolosamente –Sarebbe qui se tu non l’avessi uccisa!- E fece scendere una finta lacrima, che sembrò distrarre al punto giusto colei che avevano davanti, parve infatti sorpresa e non si accorse che in realtà Lydia era dietro un albero, dall’altro lato del nemeton, aspettando di intervenire come le aveva consigliato Derek.

-Volete dire che l’urlo di un giorno fa l’ha uccisa?- Chiese euforica la ragazzina battendo le mani in un modo così infantile che Kira si armò di katana e gli altri lupi ringhiarono.

-In ogni modo, mi servite tutti, oppure Stiles morirà.- Continuò.

-Che senso ha salvarlo se sappiamo che tanto dobbiamo tutti morire nel tuo stupido sacrificio?- Chiese Isaac, infuriato.

La bionda rise, di gusto e aggiunse –Oh no miei cari, Stiles mi serviva solamente per ricattarvi, sapevo che Derek vi avrebbe convinti a salvare la persona che tutti amate e la banshee è morta no? Non posso sacrificare un umano, mi serve il vero branco di creaturine che sole non possono vivere e un lupo completo! Ora, se volete salvare Stiles, avanzate.-
-Che diavolo di intenzioni hai?- Chiese Scott cercando di trattenere l'ira.
-Voglio solo che il Nemeton mi ridia ciò che mi ha rubato, il mio branco.- Rispose -E non vi devo spiegazioni, ora, avvicinatevi.-

Tutti avrebbero salvato il loro amico, nessuno aveva intenzione di farsi indietro nonstante volessero sapere una motivazione più approfondita, ma la banshee a quel punto urlò. Tutti vennero scaraventati a terra, Stiles compreso, che si svegliò di soprassalto. Si alzò in piedi e realizzò tutto quello che era successo.

La bionda era ancora lì, era solo volata da una parte, ma stava bene.

 –Sapete, mi sono resa immune anche alle banshee adesso.- Esclamò alzandosi in piedi e ghignando. Non si rese conto però che l’urlo aveva svegliato Stiles, che essendo umano si era ripreso in fretta rispetto a Derek, e che proprio in quel momento era dietro di lei.

-Sei immune a una pietra grande quando la tua testa, invece?- E l’umano le tirò la pietra dritta in testa, creando un diversivo e facendole uscire  quello che sembrava un litro di sangue. Tutto il branco si lanciò su di lei per ferirla, ma niente sembrava funzionare troppo, perchè riusciva a combattere. Liam si spezzò un braccio tentando si sollevarla mentre Malia si procurò non pochi lividi a causa dei pugni che quella tirava. Isaac la sollevò da dietro e con l'aiuto di Scott l'aveva immobilizzata, lasciando che Kira le piantasse la katana nello stomaco. Quando fu a un millimetro dalla sua pelle, Lydia la interruppe.

-Se la uccidete e lei è ancora nelle menti di Stiles e Derek, moriranno anche loro!- Urlò Lydia tra le lacrime.

Stiles nel frattempo era corso da Derek, gli era saltato addosso e aveva affondato il viso nel suo collo, annusando il suo profumo e lasciandosi stringere la vita dal lupo, che aveva il naso tra i capelli del più piccolo. L’osservazione di Lydia parve riportarli alla realtà e Stiles osservò –Vi ho visti, siete venuti a vedere dove fossi.-

-Sì.- Risposero tutti, mentre Isaac e Scoot tenevano ferma la bionda.

-Lydia, metti in contatto me e Derek- Disse Stiles determinato.

-Non se ne parla.- Disse Derek.

-Ci mancherebbe altro.- Rispose Malia.

-Per l’amor del cielo Stiles!- Intervenne Kira.

-Stiles, giuro che ti uccido.- Ringhiò Scott, preoccupato per il suo migliore amico che in quel momento teneva Derek per mano.

-Se ci entra in testa, potremmo amplificare il nostro legame.- Disse Stiles scrollando le spalle e sbuffando per l’eccessivo senso si protezione degli amici.
-Vi prego, quando Derek e Lydia sono venuti a cercarmi, li ho visti nella mia testa e dopo ho percepito tutto quello che vi dicevate a casa sua, eravamo ancora in contatto!.- Aggiunse.

-Sei umano, potrei ferirti.- Sussurrò Lydia, stringendosi a Malia.

-Fallo.- Stiles era determinato e nessuno osò contraddirlo.

La banshee li mise in contatto e tutti i ricordi che avevano di loro due insieme passarono da una mente all’altra dei due.

C’era la prima volta in cui Stiles vide Derek nella foresta, quando lo fecero arrestare, quando lo aveva sbattuto su una porta, e quando gli aveva quasi tagliato un braccio. C’era la prima volta in cui Derek gli aveva sorriso, quando faceva salire Erika in macchina, poi c’era il momento in cui aveva sentito il corpo paralizzato di Stiles cadergli addosso e gli era piaciuto. C’era Stiles che consolava Derek per la morte di Boyd e c’era Derek che veniva lanciato in aria dal Nogitsune. C'era Derek morente e Stiles confuso. C'era quella sera di quattro mesi prima e quella di poche ore precedenti, quando l'umano era ancora tra le braccia del licantropo e tutto sembrava veramente in pace.

Mille altri ricordi passarono tra le loro menti al punto che la testa di quella strega scoppiò, scoppiò letteralmente.
Tutti sospirarono di sollievo, Derek prese il viso di Stiles e gli baciò la fronte, per poi baciarlo davanti a tutto il branco. Tutti sorridevano, tranne Liam, che era leggermente stranito da quella situazione ma si beccò uno scappellotto da Isaac.

 

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Erano tornati tutti a casa di Lydia, spensierati, stanchi e soddisfatti.

Avevano deciso di dormire lì, tanto quella casa aveva mille stanze. Stiles e Derek andarono in una stanza degli ospiti e il primo non fece in tempo a spogliarsi che il secondo lo sollevò e lo buttò sul letto, baciandolo in ogni punto.

Passarono minuti ed entrambi erano nudi, pelle contro pelle, Derek godeva di quella pelle così candida e calda mentre sentiva le mani di Stiles sulla sua nuca, tra i suoi capelli e sui suoi muscoli.

Non andarono troppo oltre per la stanchezza, ma si addormentarono abbracciati. Stiles aveva la schiena contro il busto di Derek, quest’ultimo lo cingeva in vita con un braccio mentre l’altro era sotto il suo collo.

Stiles stringeve la mano del lupo che era all’altezza della sua testa e poco prima di addormentarsi gli sussurrò –Grazie di essermi venuto a prendere.-

Il lupo in risposta gli baciò i capelli e si lasciò andare al sonno, non potendo sapere che la mattina dopo un piccolo beta avrebbe bussato alla porta di casa Martin.

Scriverò al massimo due capitoli ancora, poi la storia sarà conclusa, spero continui a piacervi.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Erano appena le 8.30 e Stiles aveva aperto gli occhi, trovandosi nella stessa identica posizione della sera prima, cioé con Derek attaccato alla sua schiena. Sentiva ancora il suo calore e ne approfittó per goderselo, stringendo più che poteva le dita del lupo che ovviamente era giá sveglio, e che rispose al gesto del più piccolo affondandogli il naso tra i capelli.
-Buongiornissimo.- Sussurró Stiles.
-Buongiorno- Rispose Derek sorridendo a quell'espressione.
L'umano si rigiró nell'abbraccio e diede un lieve bacio a stampo a Derek, che rispose afferrandogli la nuca con decisione per approfondire il contatto.
-Facciamo la doccia?- Azzardó Derek.
Stiles parve riflettere, stava facendo una lista dei pro e i contro in quella sua testolina e il lupo lo sapeva, così gli lasciò il suo tempo.

"Una doccia ci vorrebbe, ma potrebbe diventare più lunga del dovuto, e sarei completamente nudo, ma aspetta anche adesso lo sono, peró sono giá le 8.30 e gli altri potrebbero essere già svegli e in ogni caso sono un po' sudato quindi mi ci vorrebbe proprio e..oh al diavolo"

Si alzò di scatto -Allora? Ci alziamo?-
Derek apprezzó quella spavalderia, così sorridendo soddisfatto si alzó e seguì Stiles in bagno.
In pochi istanti furono in doccia, ma più che lavarsi erano l'uno schiacciato contro l'altro, o meglio, Stiles era schiacciato tra Derek e la parete e si stavano scambiando un bacio che di casto aveva davvero poco.

Vennero interrotti da qualcuno che bussava alla porta della camera. -Ragazzi siete svegli? Derek, dovresti scendere, é importante..- Era Scott.
La situazione fece ridere l'umano, il suo migliore amico aveva i cosiddetti poteri lupeschi quindi sapeva benissimo che erano svegli e sapeva altrettando bene quello che stavano facendo. 
Derek pensó alla stessa cosa, infatti rise in faccia a Stiles, che scosse la testa.

Scesero dopo pochi minuti, Stiles con un'enorme felpa e dei pantaloncini trovati in un armadio a caso e Derek con i pantaloni del giorno prima e ovviamente a petto nudo.
La situazione che si trovarono davanti fu più che comica. 
Lydia, Kira e Malia indossavano delle camicette da notte che a giudicare dai colori dovevano appartenere tutte alla proprietaria di casa, invece Isaac e Scott erano a petto nudo, andava di moda questa cosa tra i lupi mannari allora.
Liam scese in quel momento, mezzo addormentato, anche lui mezzo nudo.
Stiles sbuffó. 
-Derek, qualcuno ha bussato alla porta poco fa, chiedeva di te- Disse Lydia, muovendo lo sguardo da Scott a Malia, che sembravano sull'orlo di una crisi.

-Ciao- Derek si giró e trattene il fiato, c'era una ragazzina davanti a lui, e a giudicare dall'odore, era un beta, da poco.
-Ti prego dimmi che non ti ha- 
-Morso? Sì.-
Stiles fu interrotto da lei, ma non se la prese.
-Come ti chiami?- Chiese Malia, facendo finta di essere cordiale.
-Alice.-
-Bene, sei qui per?- Domandó nuovamente Malia, Stiles avrebbe messo la mano sul fuoco sul fatto che la coyote era gelosa del legame tra lei e il cugino.
-Ecco io.. vi devo raccontare un paio di cose.- Rispose imbarazzata.

Tutto il branco si sedette, paziente, anche Stiles non protestó, si posizionó difianco a Derek e gli accarezzó una mano, il lupo non aveva ancora fiatato e tutti erano sicuri che non l'avrebbe fatto per un bel po'. Il suo ex branco, tranne Isaac, era morto, e lui non era pronto a prendersi una responsabilità grande come un beta.
-Sono stata dentro una grotta nei giorni precedenti, esattamente una settimana fa Derek, che aveva gli occhi neri, mi ha morsa nel sonno, mi sono svegliata di soprassalto pensando di averlo sognato, ma quando il mattino dopo mi sono trovata una ragazzina bionda davanti ho capito che non era così. Mi ha incatenata e mi ha raccontato tutto il suo piano, tutto in ogni singolo dettaglio. Pensavo di essere matta, non avevo idea che esistesse il sovrannaturale, avevo bisogno di metabolizzare la cosa e lì al freddo ne ho avuto la possibilità. Il giorno seguente Derek é stato lì nella grotta, sotto incantesimo se così si può dire e lì ho capito di dovergli dire tutto quello che sapevo, essendo il mio alfa, suppongo.
Ho tentato di parlare a mio favore ma sono stata subito zittita dalla bionda, che mi ha addormentata, fino a ieri sera, ci ho messo ore per trovarvi. Cosa é successo? Come ho fatto a svegliarmi?- Alice aveva parlato tutto d'un fiato.


-È morta.- Disse Isaac, sussurrando e riferendosi ovviamente a colei che aveva causto giorni di sofferenza a tutti.
-Ah- Fu l'unica risposta della piccola beta.
Poi continuò -So che aveva un branco, sono tutti morti, c'entrava un certo Nemeslon ma non ho capito, oppure era Nematom, Nemeyon, non lo so.. voleva usare voi per far tornare in vita loro.-

Derek si alzó di scatto, prese un bicchiere d'acqua e uscì in terrazza, sotto lo sguardo allibito e comprensivo di tutti gli altri.
Il branco si giró verso Stiles, poi verso Scott, come se si aspettassero che sarebbero stati loro a prendere provvedimenti. E così fu, i due migliori amici si alzarono e seguirono Derek.

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-Hei- Interruppe il silenzio Stiles, seguito da Scott.
-So come ti senti ma possiamo affront-
-Scott, il mio branco é morto.-
-Derek non devi perforza..- Intervenne Stiles.
-Isaac é ancora vivo, lo hai cacciato da casa tua per proteggerlo, hai messo la tua vita davanti alla sua, eri e puoi essere un buon alfa Derek!- Scott aveva, come al solito, detto la cosa giusta.
-Non posso lasciarla senza un alfa, non finché non controlla la trasformazione, chissá cosa ha patito con quella bionda del cazzo!- Urló Derek, attirando l'attenzione di tutto il branco che era dentro casa e ovviamente, anche di Alice. 
-Non é colpa tua Derek, lo sappiamo tutti e lo sa anche lei!- Disse Stiles piano, avvicinandosi al suo orecchio e toccandogli le spalle per rassicurarlo. -E poi vedilo come, non so, un nuovo inizio? Tutti noi saremmo contenti per te, nessuno avrebbe problemi ad ingrandire il branco.- Continuó l'umano.
Malia non si lamentó, segno che anche lei sarebbe stata felice per il cugino.
-E se morirá anche lei?- Domandó a quel punto il lupo, stringendo i pugni per non esplodere dalla frustrazione.
-Non moriró, avanti, siete un branco numeroso, avrete sicuramente avuto poche perdite e questo significa che vi proteggete l'un l'altro!- Intervenne la piccola beta.
Tutti ringhiarono infastiditi da quell'osservazione, in quanto non fosse assolutamente vero, Allison? Aiden? Boyd? Erika?
Stiles si rabbuiò pensando ad Allison e questo non passó inosservato, soprattutto a Derek.
Il branco comunque tornó in sè, e fece cenni di assenso e incoraggiamento al lupo, che guardò con determinazione Alice, fino ad affermare con fermezza -Benvenuta nel branco.-

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Pranzarono poi tutti insieme, non c'era tensione o sensi di colpa, anche Derek pareva sollevato. Ma il più felice di tutti era Liam, che sembrava particolarmente interessato alla nuova arrivata, che si era inoltre dimostrata più simpatica e coraggiosa di quel che sembrava.

Stiles volle, approfittando della situazione di tranquillità, parlare di una cosa con Derek, infatti lo prese da parte.
-Senti, vorrei parlarti di una cosa, ora che sarai impegnato in questo nuovo tipo di relazione con un altro lupo, credo sia giusto dirti che ho pensato di sperimentare una cosa anche io- Cominciò l'umano, palesemente nervoso.
Derek annuì, facendogli capire di dover continuare.
-Quando pochi giorni fa sono rimasto ferito, ho capito di voler imparare a difendermi, perché vorrei dare mente e corpo al branco, voglio imparare a difendermi, vorrei rendermi utile.-
-Va bene Stiles, posso insegnarti a combattere, non è un problema, ma sei utile così, non devi sminuirti.- Il lupo fece per passargli una mano tra i capelli quando Stiles lo bloccò.
-No io.. io ho pensato di allenarmi come cacciatore, sai, con le armi, le trappole e..tutto il resto.- 
Derek non sapeva come reagire, ma non approvava, assolutamente no.
Stiles vide l'indecisione del licantropo e si azzardò a continuare -Scott è d'accordo, ha detto che parlerá con gli Arg-
-Nei hai parlato con Scott prima di parlarne con me?!- Ribatté l'altro, attirando l'attenzione di Scott che si girò verso di loro.
-Perchè? È forse un problema?- Rispose Stiles infastidito.
-Tu non andrai a farti allenare dai cacciatori! Non lo farai, assolutamente no, non me ne hai parlato e ti sei forse scordato che ci hanno ferito più volte loro che tutte le creature sovrannaturali messe insieme?! Sarai in pericolo e non potremo proteggerti sempre! E guarda che fine ha fatto Allison, grandiosa cacciatrice ma è morta lo stesso! Diventare come loro non ti servirá e dovevi parlarmene, uno di loro ha ucciso la mia famig-
-Ripeti quello che hai detto.- Sussurrò Stiles indietreggiando, con le lacrime agli occhi.
Derek cominciò a ripetersi il discorso appena fatto mentalmente e capì l'enorme errore che aveva fatto.
-Stiles, aspetta, non intendevo dire che..-
-L'ho uccisa io Allison.-
-Stiles, merda, aspet-
-Sai cosa Derek? Fanculo, davvero, come ti permetti di prendere questa situazione sul personale? Sì, un cacciatore ha sterminato la tua famiglia, hai paura che io faccia la stessa cosa Derek? Per chi mi hai preso? Pensi che io non sappia che Allison é morta nonostante fosse così brillante, per colpa mia? Solo per il tuo cazzo di orgoglio mi ostacoli in una cosa che desidero da un sacco di tempo solo per i tuoi traumi e per il fatto che non te ne ho parlato, ma sai cosa? Va bene così, torna a fare l'alfa e Dio, ti prego, non cercarmi!-

La loro conversazione finì lì, con Stiles che corse fuori sbattendo la porta, con il branco che guardava inorridito e triste la scena e soprattutto con Derek, che stava di merda sia per come aveva trattato Stiles, sia per quello che l'umano gli aveva detto, ma aveva ragione. Aveva appena lasciato che la sua mancanza di fiducia e che i suoi traumi rovinassero l'unica cosa di cui fosse veramente soddisfatto. Poi Allison? Quella ragazza mancava anche a lui, era un coglione, aveva sbraitato come un matto davanti a tutti e così decise di fare l'unica cosa gli venne in mente, tirò un pugno alla parete e si lanciò fuori.
"Correró per sfogare la rabbia" aveva pensato, ma sia lui che il branco sapevano che stava correndo, in realtà, per raggiungere Stiles.


sono stata troppo male scrivendo la parte finale del capitolo, in ogni caso il prossimo che pubblicheró sarà l'ultimo, lasciate un commento e preparatevi per la fine della storia, ci saranno non una, ma due apparizioni speciali e più di una sorpresa(:

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Capitolo 8
*** capitolo 8 ***


Derek correva come non aveva mai corso, completamente trasformato, un lupo completo decisamente enorme. Enorme quanto la disperazione che provava nel non trovare Stiles, erano due ore che lo cercava, aveva chiesto a tutto il branco se lo avesse sentito ma era sicuro che nessuno glielo avrebbe detto.
-Derek, sta a te risolvere.- Aveva detto dispiaciuto Scott.
E aveva ragione, aveva ragione perchè aveva sfogato su Stiles la sua rabbia, aveva sfogato su di lui la paura di perderlo paragonandolo a quella malata di Kate Argent, a quel malato di Gerard, a tutti loro e non intendeva dire quello.
Lui voleva dire che essere un cacciatore aveva dei rischi, che avrebbe attirato l'ira delle creature sovrannaturali, che avrebbe potuto rischiare tanto in un combattimento, perché le armi servono ma fino a un certo punto. Voleva dire che a volte diventare un cacciatore cambia la propria prospettiva, aveva una fottuta paura che Stiles cambiasse, si fidava al 100% di lui ma temeva che diventare un cacciatore lo avrebbe impegnato troppo, lo avrebbe sfinito e soprattutto, egoisticamente parlando, aveva paura di vedere in quegli occhi color nocciola la sua famiglia.
 
Come poteva stare con un cacciatore?
Con una persona che aveva qualcosa in comunque con Kate?
 
Quest'ultima domanda non fece in tempo ad essere elaborata dal suo cervello che il lupo si fermó, tornò umano e si schiaffeggiò la faccia. Come puoi pensare una cosa del genere Derek? Come puoi solo immaginare che Stiles diventi come loro e soprattutto, come puoi dimenticare che negli ultimi mesi il tuo culo è stato salvato anche dai cacciatori?
Derek si schiaffeggiò ancora e ripetutamente, sapendo di aver sbagliato tutto, accecato dal fatto di non essere stato informato e accecato dai suoi traumi adolescenziali.
Riprese ad autoinsultarsi, correndo in forma umana, incurante della propria nudità.
 
Poi peró, qualcosa cambió, sentì un odore, un odore che conosceva davvero bene. Un odore che solitamente era dolce e frizzante ma che adesso era più simile all'erba bagnata e al legno bruciato.
Derek tornó lupo e si guardó intorno, era arrivato in una zona del bosco vicino al quartiere della casa di Stiles.
"Ovviamente" pensó.
Seguì quell'odore e arrivó vicino a due alberi, uno difianco all'altro. Sorpreso, ma non troppo, ci trovò Stiles, seduto con le gambe stese e la schiena appoggiata a uno dei due tronchi,  guardava dritto davanti a sè e a giudicare dalle emozioni che stava provando, doveva proprio pensare da tanto tempo in quella posizione.
L'umano si girò con calma, come se avesse già sentito la sua presenza, guardó quegli ochi rossi per poi voltarsi, continuando a guardare davanti a sè.
Se prima il ragazzo era un misto di rabbia, impazienza e delusione, ora odorava di malinconia, tristezza e paura.
Il lupo si avvicinò cauto, facendo il giro degli alberi, andandosi poi a fermare davanti a quel ragazzino che gli aveva fatto perdere la testa fino a quel punto.
Lo guardò avvicinando il muso al suo viso, per poi girarsi su se stesso e accoccolarsi sopra le gambe stese del ragazzo, che preso alla sprovvista, si trovò a posare entrambe le mani su quel pelo così folto.
Derek pensava di aver ritrovato la pace, anche solo per un attimo, ma si sbagliava, e lo sapeva.
 
**********************************************
 
Intanto, a casa di Lydia, tutti erano abbastanza sconcertati e preoccupati, ma sapevano che la situazione si sarebbe risolta.
Isaac e Liam si tenevano impegnati insegnando ad Alice come controllare se qualcuno sta mentendo, facendola concentrare per ascoltare i battitti del cuore dei presenti.
 
Il campanello di casa Martin d'un tratto suonó e la proprietaria di casa andò ad aprire, pensando fosse Derek.
Ma quando davanti si trovò due occhi azzurri e un sorriso speranzoso sul viso, non potè trattenersi dall'urlare.
-JACKSON?-
 
***********************************************
Stiles e Derek erano in quella posizione da un po', una decina di minuti a esagerare.
Fu Stiles, ovviamente, a interrompere il silenzio.
-Credo sia meglio che tu te ne vada, Derek-
Il lupo, sconsolato, alzó in fretta il muso, puntando gli occhi ancora rossi in quelli del ragazzo.
-Non rendere più difficile la situazione di quanto non lo sia già-
Derek a quel punto tornò umano.
-E Dio, ti prego, metti qualcosa addosso.-
 
-Mi fai parlare, perfavore?-
-Hai un minuto.- Rispose Stiles, che nonostante avesse deciso di mantenersi arrabbiato, stava cominciando a cedere. Inoltre la visione di Derek nudo davanti non aiutava.
-So di aver sbagliato, veramente, é che ho avuto paura, paura di perdere anche te, paura di sentirti lontano e non voglio, può essere rischioso e non potrei proteggerti e spesso diventare un cacciatore cambia il proprio pensiero e-
-Io non ho, e ripeto NON ho mai detto di voler diventare un cacciatore, Derek. Io ho detto che mi sarei fatto allenare come un cacciatore, cosa pensavi? Che avrei cominciato ad andare in giro con le catene dentro le mutande e che avrei cambiato il mio cognome in Argent? E non ho bisogno della tua protezione!-
-Ho solo avuto paura che-
-Mi hai paragonato a Kate! Il problema é che non ti fidi Derek! Al punto da rifiutarmi di allenarmi solo per i tuoi problemi!-
-Ho sbagliato, ripeto, ho sbagliato, mi sono lasciato prendere, non so come altro chiederti scusa, ho sbagliato, cazzo, lo so, ho detto cose che nemmeno pensavo solo perché vederti in un mondo diverso da questo mi ha spaventato e so che non ci sono giustificazioni accettabili ma-
Stiles vacilló, questa volta davvero, aveva ormai capito che il lupo non intendeva comportarsi in quel modo, ma c'era ancora una cosa che gli rimbombava in testa, anzi, una persona.
-Credi che io abbia ucciso Allison, Derek?-
-Stiles, cosa stai dic-
-Hai paura che io possa farti ciò che ti ha fatto Kate perché hai visto che sono in grado di uccidere?-
-Stiles, lasciami parl-
-Non voglio che rinunci a me per paura di quello che posso fare!-
-Hai frainteso anche questo, io intendevo che diventare un cacciatore ti avrebbe allontanato da me, avevo paura! E Dio, non hai ucciso Allison! Non sei stato tu! Ti prego mettitelo in testa.- Rispose Derek esasperato, dispiaciuto per l'effetto che le sue parole di poche ore prima avevano avuto su Stiles.
L'umano lo guardó, assumendo un'espressione sconcertata e impaurita quando Derek si avvicinò a lui, con il suo solito sguardo truce.
Il lupo gli tiró su il mento con due dita e scontrò la fronte con la sua, per poi respirare il suo odore e la sua stessa aria. Poi gli avvolse la vita con un braccio e con l'altro gli accarezzò i capelli, stringendolo a sè fortissimo.
Stiles stava per crollare e non esitò a farlo, si disperò in un pianto che mozzò il fiato a Derek, che strinse ancora più forte l'umano, per ricongiungere i suoi pezzi.
-Scusami- Disse l'umano singhiozzando.
-Scusami tu- Rispose Derek.
 
Dopo qualche minuto di assordante silenzio in quell'abbraccio, il lupo ritiró su il mento di Stiles, tentando di dire qualcosa.
-Io.. io ti-
-Anche io- Rispose Stiles sorridendo, e lo baciò con passione. Quella fu la dichiarazione più intensa di tutta la loro storia, che non aveva bisogno di parole o di altro. C'erano Stiles e Derek, Derek e Stiles, e tutto finiva lì.
 
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Lydia saltò addosso a Jackson, abbracciandolo come non faceva da due anni, non si erano più visti da quando di era trasferito a Londra.
La banshee si staccò piangendo, trovando conforto nel vedere che anche il suo ex ragazzo si era commosso.
Tutto il branco gli corse incontro sorridente, dandogli pacche sulla spalla e abbracciandolo.
-Amico, come mai a Beacon Hills?- Aveva chiesto Scott, ricordando i problemi con il kanima e il cambiamento che Jackson dopo aveva avuto.
-Sono in vacanza, se così si può dire, ho deciso di tornare per un po'!- Rispose spostandosi la sciarpa, che doveva essere costata quanto una casa con la piscina, e con un campo da calcio.
 
Si sedettero e i ragazzi raccontarono al nuovo arrivato tutto quello che si era perso, a partire da Malia, Kira, la relazione tra Stiles e Derek, Alice e tutti i problemi che avevano avuto.
 
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Derek e Stiles? Derek e Stiles in quel momento si trovavano sul letto dell'umano, intenti a riprendere fiato dopo quello che sembrava tutt'altro che semplice allenamento.
-Ti ho fatto male?- Chiese Derek comprensivo, togliendo con il polpastrello una lacrima che scendeva sul viso di Stiles.
-Sto bene lupone, solo non mi siederò per giorni.- Sussurró Stiles sorridendo.
Derek gli salì sopra e lo baciò con passione, sfiorandogli il viso, il collo, i pettorali, per poi tornare ai capelli, passando per le spalle.
Morse il labbro dell'umano e ringhiò possessivo, coccolandolo e accarezzandolo, si era sempre trattenuto fin troppo e ora voleva mettere in chiaro che l’umano era di sua proprietà.
 
Stiles si rilassò, per poi guardare il suo lupo negli occhi. -Allora? Secondo round?-
-Credi di riuscire a sopportarlo?- Domandó Derek.
-Ci proveró.- Gli sussurró nell'orecchio Stiles, attendendo che il più grande rientrasse in lui.
Derek cominció a muoversi lentamente beandosi dei gemiti del più piccolo che si era artigliato alle sue spalle.
Si attaccò poi al letto aumentando la velocità delle spinte, trattenendo a stento la trasformazione, baciando tutto quello che poteva e accarezzando l'erezione del più piccolo.
 
Arrivarono al culmine entrambi, sfiniti, uno sopra l'altro, e dopo pochi istanti Derek propose malizioso -Doccia?-
-Non credo di riuscire a camminare..-
 
Derek rise in risposta e prese in spalla l'umano per poi portarlo dentro la doccia.
Doccia che non si fecero, occupati a fare altro.
 
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Era ormai giunta la sera, quando Scott ricevette un messaggio dal suo migliore amico.
 
Tutto bene Scott, é ok, stasera dormo da me. [Stiles: 20.45]
Dormi da te, o dormite da te? [Scott: 20.47]
Quante storie, amico. [Stiles: 20.48]

 
Scott rise e fece intendere a tutti il motivo.
Isaac propose di andare a cenare al loft di Derek, proposta accolta da tutti, tanto il proprietario stava facendo altro.
 
La serata si concluse con tutto il branco dormiente sul pavimento del loft, Kira in braccio a Scott, Lydia abbracciata a Jackson che si godeva quel contatto, Liam vicino ad Alice mentre le teneva la mano e Isaac e Malia appoggiati uno sopra l'altro sul divano.
Non potevano sapere chi stava per arrivare.
 
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La mattina seguente lo sceriffo bussò alla porta della camera di Stiles, sicuro di averlo sentito rientrare il pomeriggio precedente.
Aprì la porta, impreparato alla situazione che avrebbe dovuto affrontare.
-Buongiorno figliolo, dormito be-
Si bloccó boccheggiando, vedendo come il figlio era addormentato tra le braccia di un ragazzo che persino lo sceriffo conosceva bene.
Stiles aprì un occhio, troppo addormentato per affrontare il padre.
 
-È Derek Hale quello nel tuo letto?-
-Sceriffo..- Rispose il lupo.
In risposta Stiles si schiaffeggiò la faccia, letteralmente.
 
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Dopo una colazione con lo sceriffo alquanto imbarazzante, i due andarono al loft di Derek, essendo stati avvisati dalla madre di Lydia che il branco si era spostato lì.
Derek aveva sbuffato, infastidito poi dalla risata di Stiles, che sapeva dell'odio che provava il lupo per la condivisione dei suoi spazi.
Entrarono dalla porta, notando tutti i presenti sobbalzare. Derek stava per dire qualcosa quando sentì un rumore dietro di sè.
-Indovinate! Peter Hale è dinuovo in cittá!-
 
Tutti rimasero a bocca spalancata. Non sapevano se ammazzarlo o accoglierlo, l’esperienza ad Eichen House doveva averlo segnato abbastanza da non fare nuovi casini.
-Nipote, non mi avevi detto che avevi un nuovo branco, una nuova trasformazione e oh, un nuovo compagno!-
 
L'espressione sconvolta di tutti rimase tale, tranne quella di Stiles. Stiles era super in imbarazzo.
Derek si riprese, odiava suo zio, ma non poteva rinnegarlo.
-Compagno che sì allenerà come un cacciatore.- Sorrise Derek.
Tutti batterono le mani, fischiando.
Stiles voleva sprofondare.
-Non spararmi addosso però signorino! Oppure dovrei chiamarti nipotino? Anzi, chiamami pure papà! Allora? Come festeggiamo?- Chiese euforico Peter.
-Bella domanda- Rispose Scott, che con un balzo chiuse la porta in faccia a quel matto di un licantropo, per poi ridere sia dell’espressione di Peter che per quella del suo migliore amico, che era rimasto incantato.
 
Tutti risero di gusto e presero a mangiare, ignorando Peter. Sembravano tutti sollevati, e sia Stiles che Derek sapevano che da quel momento in poi le cose sarebbero andare per il meglio.
 
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Peter era ancora lì, da ore, ma non aveva capito che la festa l'avrebbero fatta anche senza di lui.
-Allora ragazzi? Non aprite al vecchio zietto?-
 
 
 
Oddio sto malissimo, mi dispiace troppo di aver finito questa storia, ma ho già altre idee per scriverne un’altra. Spero di avervi tenuto compagnia!(:
 

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