White Christmas

di ARed
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***



Capitolo 1
*** Parte I ***


Parte I
LOS ANGELES 24 DICEMBRE
 

Nonostante fosse ormai il ventiquattro dicembre a Los Angeles splendeva il sole e le temperature sfioravano in venti gradi centigradi, se non fosse stato per la presenza dell’abete pieno di decorazioni e piccole luci nel bel mezzo del salone di casa Cullen, non si sarebbe detto che mancavano poche ore alla Vigilia di Natale.
Bella era nella sua camera da letto intenta a preparare le valige per la partenza, a causa degli impegni di lavoro del marito avevano dovuto posticipare la partenza per Forks di un giorno, ormai mancava poco, doveva mettere in valigia solo i vestitini di quel piccolo angelo, che da tre anni e mezzo, illuminava ogni singola giornata della sua mamma e del suo papà.
« Mamy, la neve », urlò la bambina che stava giocando nella sua cameretta, Bella alzò di scatto la testa verso la grande vetrata e sorrise nel  vedere il sole, chissà cosa aveva visto sua figlia.
« Chloe, dove hai visto la neve? », domandò Bella entrando nella cameretta di sua figlia, non sapeva se urlare disperata davanti alla scena che si ritrovava davanti o se ridere per il sorriso stampato sul volto di sua figlia. 
Sul parquet chiaro della stanza, Chloe continuava a saltellare e a spargere il riso. 
« Mamma ecco la neve! », disse la piccola mostrando i palmi pieni di riso alla madre, che si abbassò all’altezza della figlia.
« Chloe! Cosa stai facendo? », le domandò prendendole le manine.
« Nevica nella mia camela! », rispose lei con un sorriso a trentadue denti.
« Amore, questo è riso, non è neve. Lo sai che qui da noi non nevica », cercò di spiegarle Bella.
« Ma io voio la neve! », piagnucolò la piccola, facendo scivolare dalle dita il riso.
« Amore.. tra poche ore prendiamo l’aereo ed andiamo dai nonni dove c’è tantissima neve »
« Davvelo? », domandò la bambina tornando a fare quel sorriso che riempiva di calore il cuore della sua mamma.
« Si amore. Anzi, sai cosa facciamo? », disse Bella alzandosi e prendendo la sua bambina per mano per raggiungere la camera matrimoniale.
« Cosa? »
« Chiamiamo i nonni e ci facciamo dire quanto neve è scesa », le rispose prendendola in braccio e facendola sedere sul lettone.
« Si »
« Aspettami qui, prendo il telefono », Bella si avvicinò al comodino e prese il cellulare, lo accese e trovò un messaggio di suo marito.
“Amore tra un’oretta sono a casa”
Bella sapeva che quel messaggio era solo un’altra bugia, sapeva che ci avrebbe impiegato molto di più di un’ora ad arrivare, e sapeva che avrebbero fatto tardi all’aeroporto se lui non si sbrigava. Ormai era così che funzionava da un po’ di mesi, Edward passava molto tempo fuori casa, e questo tempo si era allungato nelle ultime settimane. Bella cominciava ad avere paura, perché lui non parlava, non si confidava più con lei, e questo la faceva stare tremendamente male.
« Tieni amore, la videochiamata è già partita », disse Bella dando l’ IPhone alla piccola, pochi secondi dopo i grandi baffi di nonno Charlie comparvero sullo schermo.
« Ciao nonno! », disse entusiasta la bambina appena vide il nonno.
« Ciao piccola, sei pronta? »
« Quasi.. sai ho fatto nevicale! », disse lei fiera della sua opera.
« Come hai fatto? », domandò lui curioso, sapeva quanta fantasia avesse la nipote.
« Ha sparso i chicchi di riso per tutta la sua stanza », rispose Bella.
« Si vede sempre di più l’influenza di Emmet sulla mia nipotina! », disse Charlie divertito dal disastro che aveva combinato la nipote.
« Ma nonno qui non nevica! Io voio la neve »
« Guarda tesoro, ora ti mostro quanta neve c’è qui », le disse il nonno mostrandole il giardino completamente innevato.
« Che bello.. pelché qui non c’è? »
« Perché li da voi fa troppo caldo e la neve si scioglie tesoro! », le spiegò il nonno, intenerito dalla nipote.
« Quando allivo usciamo fuoli a fale Olaf? », domandò speranzosa la piccola.
« Mentre voi continuate le vostri interessanti chiacchere io vado a spalare la neve che è caduta in camera di mia figlia », disse Bella lasciando un bacio sulla guancia di sua figlia e salutando il padre.
« Si lamenta sempre tua madre? »
« Semple! », confermò la piccola, Bella sorrise, aveva una famiglia completamente matta.
Dopo aver ripulito il disastro della sua piccola Bella guardò nuovamente l’ora e notò che ormai erano le dieci e di suo marito, non c’era nemmeno l’ombra. Provò a chiamarlo, ma era inutile, il telefono squillava e lui non rispondeva. Cominciò ad agitarsi, e sapeva benissimo che non doveva.
Non voleva pensare a quello che da giorni la sua mente cercava di proporle, si rifiutava di credere a quello che, ogni donna nella sua condizione avrebbe pensato. Edward non era quel genere di uomo.
E se non rispondeva perché aveva fatto un incidente? Non ebbe nemmeno il tempo di elaborare quel pensiero, che sentì la porta d’ingresso aprirsi e poi chiudersi subito dopo. Bella corse giù per le scale e andò contro suo marito che la accolse stupito tra le sue braccia.
« Hey », disse lui con tono dolce, dando un bacio alla moglie sulla fronte, lei alzò lo sguardò e si allontanò di colpo dal marito.
« Bella.. », la chiamò lui allungando una mano per lasciarle una carezza sul viso, ma lei si allontanò.
« Dove sei stato? », domandò lei fredda, si era allontanata da lui, perché non riusciva ad essere completamente lucida tra le sue braccia.
« Dovevo fare l’ultimo allenamento prima delle vacanze »
« Il giorno della Vigilia.. certo », rispose lei delusa, perché non riusciva più a credere alle parole del marito.
« Bella.. », Edward non voleva mentirle, ma sapeva che era necessario, lei non doveva sapere ancora nulla.
« Hai 10 minuti, non di più per farti una doccia e farti trovare pronto in garage! Altrimenti rimani qui! », disse lei fredda ignorando il marito, se entro quaranta minuti non si fossero presentati in aeroporto, avrebbero perso il volo.
« Si, signora! », lui aveva voglia di scherzare.
« 9:59 - 58 - 57 »
« Corro! »
« Ti conviene », disse Bella tornando al piano di sopra per chiudere le valige. Chloe continuava a giocare nella sua cameretta. « Amore, prendi Olaf e andiamo in macchina, papà è arrivato », le disse mettendo nella sua borsa il regalo per Edward.
Bella portò le valige in garage e cominciò a sistemarle nel baule della macchina, facendo attenzione a sollevarle con cautela, e senza fare gesti azzardati. Fece salire sul suo seggiolino la bambina, e cominciò ad aspettare suo marito.
« Bella, dove sono le valige? », urlò Edward da dentro casa.
« Sono già in macchina! Ti sbrighi a scendere?! », rispose lei urlando spazientita, tra meno di un’ora il loro aereo sarebbe partito e loro non erano ancora in viaggio verso l’aeroporto.
« Eccomi, perché non le hai lasciate a me? Sono pesanti », disse lui chiudendosi la porta alle spalle.
« Hai anche il coraggio di lamentarti? », chiese lei sul punto di urlare, ma evitò, non voleva spaventare la piccola seduta sui sedili posteriori della macchina.
« Potevi farti male, quelle scale sono ripide », rispose Edward realmente preoccupato per la moglie, ricordando un episodio precedente, dove Bella era scivolata su quelle stesse scale.
« È altro  a farmi male in questi giorni », disse lei aprendo la portiera della macchina, era stanca di discutere.
« Cosa? », Edward non capiva il malessere della moglie, era da un po’ di giorni che non ne capiva il comportamento, era un po’ lunatica ultimamente.
« Sali in macchina, siamo in ritardo », rispose lei evitando di dare una risposta alla domanda del marito, Edward la seguì, si sedette accanto alla moglie e le prese la mano sinistra, dove quattro anni prima aveva messo quella fede d’oro bianco, non voleva vederla triste perciò portò la mano alle labbra e la baciò, trasmettendole in quel piccolo e semplice gesto tutto il suo amore. Bella arrossì, dopo anni questa sua caratteristica, non era ancora svanita.
« Piccola, andiamo? », domandò Edward accendendo il motore della macchina e cominciando a fare le manovre per farla uscire dal garage.
« Dai papi, lo sai che a Folks c’è tantissima neve? », rispose la bambina tutta contenta, Bella sorrise a quel scambio di battute.
« Davvero? », domandò Edward fingendosi curioso, sua sorella gli aveva detto della grande nevicata del giorno prima.
« Sii »
« Amore perché hai un chicco di riso tra i capelli? Non è che in mia assenza ti sei risposata con qualcun altro? », Bella sorrise alla domanda del marito, cominciando a testarsi i capelli alla ricerca del chicco incriminato.
« Mi sarebbe piaciuto, ma no », rispose lei, Edward era felice di sentire la sua voce allegra.
« Allora come c’è finito? », domandò mentre erano ancora fermi al semaforo.
« Semplice.. tua figlia ha fatto nevicare in camera sua fiocchi di riso! », rispose lei ricordando l’episodio della mattina.
« Emmet! »
« Come? »
« È lui che le mette in testa certe idee », disse Edward riprendendo la guida verso l’aeroporto.
« Su questo non avevo dubbi », confermò Bella, che di dubbi, invece, cominciava ad averne su suo marito, a quel pensiero si rattristì.  Per tutto il resto del viaggio non disse nulla, nemmeno Edward parlò, l’unica ad animare quel viaggio verso l’aeroporto era la piccola, che cantava a modo suo tutte le canzoni che passavano alla radio.
« Eccoci, Bella tu va pure al check in, mentre io porto le valige »
« Se ti fossi sbrigato, non saremmo in enorme ritardo! », rispose lei uscendo dalla macchina, Edward non riusciva più a capire i continui sbalzi d’umore della moglie. Sapeva che era colpa sua il loro ritardo, ma doveva ricordarglielo ancora a lungo?
Edward sbuffò mentre prendeva le valige dal baule della macchina, Bella prese Chloe per mano e si avviò all’entrata dell’aeroporto.
« Bella.. cos’hai? », le domandò Edward quando furono a bordo, per pochi minuti non avevano perso il volo, e la rabbia di Bella nei confronti di suo marito, non aveva fatto altro che aumentare. La sua voce la irritava, anche la sua presenza.
« Nulla, ho sonno », rispose lei fredda sistemandosi meglio sul sedile di prima classe, mentre la piccola continuava a giocare con il piccolo tablet da bambini.
« Papà, quando palte? »
« Tra poco tesoro », rispose Edward lasciando una dolce carezza alla figlia, che avevano fatto sedere nel sedile in mezzo a lor due. Chloe era felice di volare, le piaceva viaggiare così come piaceva alla sua mamma.
« Andremo in alto, alto, alto? », chiese alzando le piccole manine per indicare l’altezza.
« Sopra le nuvole », le rispose Edward facendole un po’ di solletico.
« Sii, così vediamo li angeli? », chiese lei nel suo fare innocente, da bambina curiosa.
« Spero di no amore mio, loro stanno in cielo e noi non ci vogliamo andare in cielo, ma vogliamo andare dai nonni e dai tuoi cuginetti », Bella sorrise alla risposta del marito.
« Nonno Chally mi ha fatto vedele la neve così posso uscile fuoli e giocale con Ben e Liam », disse la piccola pensando ai suoi due cuginetti.
« Con Ben si, ma Liam è ancora troppo piccolo per uscire fuori a giocare », le ricordò Edward, il piccolo aveva solo tre mesi.
« Oh, peccato », rispose lei riprendendo a giocare sul tablet, Bella non voleva che passasse troppo tempo incollata a quello schermo.
« Chloe dammi il tablet, perché adesso l’aereo decolla e il tablet si rompe », le disse Bella allungando la mano verso il tablet.
« Ma mami », cercò di ribattere la piccola, ma sapeva che con Bella non funzionava fare gli occhi da cucciola.
« Chloe ascolta la mamma », le disse Edward e la piccola, anche se con la faccia triste consegnò il tablet alla madre.
« Brava tesoro, adesso preparati che l’aereo prende il volo », le disse Edward dandole un bacio sui morbidi capelli castano ramati.
Il viaggio in aereo passò tra le risate di Chloe e quelle di Edward, mentre Bella si era addormentata, ultimante era sempre stanca.
« Mamma! La signolina ha detto che tla poco siamo allivati »
« Oh amore, grazie per avermi svegliata. Allora cominciamo a mettere il giubbotto che qui fa freddissimo »
« Si, pelchè se fa caldo la neve si sollie! », Bella sorrise e si alzò per prendere dal piccolo bagaglio a mano i tre cappotti.
« Questa bambina sa troppe cose », disse Edward divertito dalla risposta di sua figlia.
« Ha me per madre Cullen! »
« Quando fai così io ti.. »
« Tu? », lo incalzò Bella.
« Ti amo », rispose Edward sorprendendola, Bella sorrise e si abbassò per dare un casto e dolce bacio a stampo sulle labbra del marito, il loro primo bacio della giornata.
« Ti sei salvato in calcio d’angolo »
« Mi sei mancata, non so cosa tu abbia, ma ben tornata », le disse Edward prendendole la mano, a Bella la rabbia di quella mattina era scomparsa, ma ancora si chiedeva cosa stesse nascondendo suo marito.
Ciao fanciulle 😊
Eccomi dopo tanti mesi con una nuova storia, che tanti nuova non è, è il seguito di End?, è una storia scritta per il contest Natale a Pasqua.
Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio ❤️
A lunedì 
Ps. Per chi amasse i Robsten, The Truth è stata completata 😊. Vi lascio il link ⬇️
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3641987
 

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Capitolo 2
*** Parte II ***


 

Parte II

 

FORKS 24 DICEMBRE

 

« La neve! La neve! La neve! », urlò felice la piccola vedendo i paesaggi innevati della penisola dell’Olympia, qui il Natale era davvero arrivato, si percepiva nell’aria il Natale. 

« Si amore »

Un’ora dopo il taxi prese il vialetto per villa Cullen erano arrivati ed erano tutti e tre emozionati, Bella ed Edward tornavano a casa mentre la piccola vedeva la neve che tanti aveva atteso nella soleggiata Los Angeles.

« Eccoci », disse il tassista fermando il taxi davanti all’entrata della casa.

« Casa », rispose Edward emozionato, vedendo la piccola che si era addormentata.

« Casa », ripeté Bella mentre scendeva dalla macchina, sentì subito il freddo di Forks entrarle nelle vene, sentiva di essere a casa.

Il tassista aiutò Edward a tirare fuori le valige dal baule e a metterle sotto il portico, Bella prese la sua borsa e cominciò a slacciare la cintura alla piccola, che non ne voleva sapere di svegliarsi.

« Amore io prendo la piccola, tu paga il taxi », le disse Edward mettendosi alle sue spalle.

« Sei proprio un gentil uomo! », rispose lei tra l’irritato e il divertito.

« Ecco a lei », disse Bella pagando la corsa al tassista.

« Grazie signora »

« Buon Natale »

« Buon Natale anche a voi », rispose il tassista salendo in macchina e uscendo dal vialetto. Avevano fatto un lungo viaggio da Seattle, e lui doveva andare a Port Angeles, per poter festeggiare con la sua famiglia.

« Così felice di essere arrivata nella terra natale dei suoi genitori che si è addormentata »

« Ricordiamoci che è tua figlia »

« Certo, ora è mia figlia », Bella ignorò le parole di suo marito e suonò al campanello di casa Cullen, avevano le chiavi, ma preferivano fingersi degli ospiti per fare una sorpresa, anche se a casa sapevano del loro arrivo.

« Benarrivati vi stavamo aspettando », disse Esme felice, vedendo sua nuora ed abbracciandola.

« Colpa di Edward », rispose Bella felice di essere tra le braccia della sua seconda mamma.

« Devi continuare ancora a lungo? », Edward cominciava ad essere stanco di quell’atteggiamento, ma Bella continuava ad ignorarlo.

« Dico solo la verità! », disse Bella entrando in casa, dove trovò suo suocero ad aspettarla a braccia aperte.

« Cosa le hai fatto?», domandò Esme facendosi da parte per permettere a suo figlio di entrare in casa, fuori si gelava.

« Nulla.. è intrattabile da un paio di giorni », rispose lui scrollando le spalle.

« Dorme? », chiese Esme avvicinandosi alla nipotina, che dormiva beata tra le braccia del suo papà.

« Si è addormentata in macchina, era così contenta di prendere l'aereo che il troppo entusiasmo l’ha sfinita », disse Edward lascandole un bacio sulla piccola testolina.

« Ciao, come è andato il viaggio? », domandò Carlisle felice di avere suo figlio e sua nuora in casa.

« Bene.. voi come state, tutto bene? », rispose Bella sedendosi accanto al suocero.

« Al solito.. invecchiamo »

« Ma smettila.. sei ancora un bell’uomo »

« Grazie »

« Papà non ci provare con mia moglie! », lo riprese Edward facendo ridere tutti tranne Bella.

« Chissà, magari se avessi sposato uno come lui, forse sarei arrivata a Forks il giorno prima e non il giorno della Vigilia, perché il mio caro maritino doveva fare il suo allenamento! », disse Bella con, giusto una punta di acidità nel suo tono di voce.

« Bella.. », disse Edward cono tono arrabbiato, sua moglie stava esagerando.

« Dammi la bambina, la porto a dormire di sopra », disse Bella alzandosi e prendendo la piccola in braccio.

« Sputa veleno oggi », disse Carlisle, quando Bella salì le scale.

« Mi vado a fare una doccia. Gli altri dove sono? », rispose lui deviando l’affermazione del padre.

« I Swan vengono tra poco, mentre i Brandon e tua sorella sono usciti per prendere delle cose », disse Esme preoccupata per quella freddezza che stava caratterizzando in quel momento il rapporto tra il figlio e la nuora.

« Regali dell’ultima ora? »

« Probabile », rispose Carlisle, anche lui preoccupato.

« Tipico di Emmet », disse Edward salendo il primo scalino.

« Edward? », lo chiamò sua madre.

« Si, mamma », rispose lui voltandosi.

« Fai pace con Bella, qualsiasi cosa sia successa ricordati che è Natale », lo disse con la dolcezza che solo le mamme possono avere, quella dolcezza che portava una madre a volere solo il meglio per il proprio figlio, e per Edward il meglio era Bella.

« Lo terrò a mente », rispose salendo le scale ed entrando in camera sua, dove trovò Bella intenta a togliere le scarpe alla piccola.

« Dorme ancora? », domandò mettendosi alle spalle della moglie, la sentiva distante. « Si », disse lei in un sussurro comprendo la bimba con il plaid.

« Bella, amore, perdonami per oggi.. lo so che.. »

« È il tuo lavoro.. non ti chiederei mai di rinunciarci », rispose lei evitando di guardarlo.

« Vado a farmi una doccia »

« Li ci sono le tue cose », disse Bella alzandosi e aprendo la valigia del marito, odiava la freddezza che si era creata tra i due, ma non riusciva a togliersi quel peso dal petto.

Edward entrò in doccia, chiedendosi perché la moglie fosse così distante da lui, sapeva di aver passato molto tempo fuori casa nell’ultimo mese, ma presto tutto avrebbe avuto una spiegazione.

Bella aveva approfittato dell’assenza del marito per disfare le valige, era l’unico modo per distrarsi e non pensare, se pensava stava male e rischiava di rovinarsi il Natale.

« Cosa mi devo mettere? », domandò Edward entrando in camera con solo la tuta addosso e a petto nudo. Bella si soffermò ad ammirare la bellezza di suo marito, l’attrazione fisica tra i due era sempre stata forte.

« Quello che vuoi », rispose tornando ad occupare le sue mani.

« Va bene il pantalone nero? »

« Siamo a Natale dai! Non a una delle cene di gala a cui partecipi ultimamente! », rispose Bella acida.

« Meglio il jeans? », disse Edward cercando di ignorare il tono di voce di Bella, non voleva arrabbiarsi con lei, sapeva che da lì a poco tutto si sarebbe risolto, mancavano solo poche ore, doveva resistere.

« Molto meglio se poi ci abbini quel maglioncino che ho messo in fondo alla valigia », rispose Bella con quel sorriso sghembo di chi la sa lunga.

« Quale? »

« Guarda bene quello rosso », disse lei indicando la valigia. Edward si abbassò e tirò fuori un maglioncino di lana rossa con una renna cucita sul petto. Bella sorrise, l’aveva scelta Chloe quando erano andate a comprare insieme i regali.

« Da dove spunta fuori? », domandò Edward con una faccia a metà tra l’inorridito e il  divertito, la renna cucita aveva un muso buffo. Le stava simpatica.

« Lo ha scelto Chloe.. quindi ora lo indossi! »

« Allora lo indosso, vedi che alla fine hai scelto te quello che dovevo indossare! », disse lui sorridendo, ma Bella non era dello stesso parere.

« Con questo? »

« Mi spieghi che cos'hai? È già un po' di giorni che sei strana », chiese Edward ormai stremato dal comportamento della moglie, non ne poteva più.

« Io sarei quella strana? », chiese Bella avvicinandosi al marito, era stanca anche lei delle bugie di Edward.

« Sì, prima sei dolce, poi scontrosa, poi scherzi con me. Bella, io non ci capisco più nulla »

« E dimmi come lo hai notato, se sono giorni che non mi vedi? », domandò lei rinfacciandogli la sua assenza dell’ultimo periodo.

« Bella.. Io non capisco »

« Non capisci? Sono settimane che sei strano, mi stai nascondendo qualcosa lo sento », disse lei esprimendo per la prima volta i suoi timori.

« Bella non è vero, sono sempre sincero con te », Edward non stava mentendo, tutte le sue bugie erano a fin di bene, ma vedeva che sua moglie non aveva fiducia in lui, e questo lo feriva terribilmente.

« Sento che c'è qualcosa che occupa i tuoi pensieri costantemente », Bella tratteneva le lacrime, sentiva che qualcosa sarebbe cambiato dopo quella discussione, e non sapeva se fosse pronta.

« Amore va tutto bene.. oltre a te e a nostra figlia non c’è nessun’altro ad occupare i miei pensieri. Credimi.. », Bella guardò suo marito negli occhi, sapeva che stava nascondendo qualcosa, non riusciva a credergli.

« Non ci sei mai! Esci prima di me e torni tardi! Cosa succede? », domandò lei in un ultimo tentativo.

« Bella.. »

« Edward dimmelo! », disse lei decisa, alzando il tono di voce.

« Non posso.. non ora », rispose lui allontanandosi da lei e raggiungendo la grande finestra.

« Hai un’altra? », lui non rispose, evitò anche di guardarla negli occhi, « Edward hai un’altra? », disse tenendo basso il suo tono di voce, se fossero stati soli avrebbe urlato, ma non voleva rovinare la Vigilia di Natale alla sua famiglia. Era una possibilità alla quale aveva cercato di non pensare in quei giorni, Edward la amava, non l’avrebbe mai tradita. Non avrebbe mai tradito lei e la loro bambina. Ma era l’unica conclusione alla quale lei era arrivata, non riusciva a spiegarsi in altro modo il comportamento del marito.

« Bene », disse Bella uscendo dalla stanza, dopo non aver ottenuto risposta da suo marito, trattenne le lacrime che avrebbe voluto versare.

Non voleva credere che suo marito avesse un’altra, ma non sapeva cos’altro pensare, erano giorni che non si parlavano, e per loro parlare era fondamentale.

Come le succedeva da giorni oltre a quella consapevolezza, che diventava minuto dopo minuto più grande, le tornò la nausea. Corse nel bagno infondo al corridoio e conciò rigettare quel poco che aveva mangiato in aereo. Si diede anche una rinfrescata al volto ed uscì dal bagno trovandosi sua madre in corridoio.

« Mamma! », disse lei felice di rivedere la madre, le corse incontro e l’abbracciò stretta, cercò di trattenere le lacrime, non voleva farla preoccupare.

« Ciao tesoro »

« Sono già arrivati tutti? »

« No, sono qui solo io, dovevo portare i dolci ad Esme e poi ti volevo riabbracciare piccola mia »

« Mi sei mancata mamma »

« Anche tu, la mia nipotina dov’è? »

« Dorme, il viaggio l’ha stremata », rispose ricordando che in quella stanza c’era anche suo marito.

Renèe notò subito il cambiamento d’umore, non vedeva la solita luce nel volto di Bella.

« Bella tutto bene? », domandò la madre accarezzando il braccio destro della figlia.

« Si mamma. Sono solo stanca », rispose lei facendo un sorriso tirato.

« Hai litigato con Edward? », le domandò la madre, Bella spostò lo sguardo sulle scale trovandole più interessanti dello sguardo della madre.

« No, ma che dici? », rispose Bella in modo veloce, cercando di nascondere le sue emozioni alla madre.

« Bella ti ho tenuta dentro di me per nove mesi, vedo che c’è qualcosa che non va », disse Renèe, conosceva meglio di tutti sua figlia.

« Mamma, davvero, va tutto bene »

« Bella.. », Renèe non voleva vedere sua figlia stare male.

« Non insistere », disse Bella trattenendo le lacrime e scendendo al piano inferiore.

Emmet e Rose arrivarono a casa Cullen con il piccolo Liam, Bella sorrise appena vide la cognata e il piccolo che teneva tra le braccia.

« Ben arrivati », li salutò Bella abbracciando tutti e tre.

« Dov’è Edward? », chiese Emmet mettendo le buste con i regali accanto al grande abete.

« In camera sua con Chloe », rispose Bella prendendo il piccolo tra le braccia. Anche Rose notò la freddezza con la quale Bella rispose alla domanda sul marito.

« Bene.. mi vado a fare una doccia, questo shopping mi ha ucciso »

« C’era anche Alice con voi? »

« No.. stareste piangendo la mia morte in quel caso », rispose lui facendo ridere tutti.

« Ma che papà ti ritrovi? », disse Bella al piccolo che lo guardava con i suoi due occhioni neri.

« Il più bello del mondo! »

« Non dovevi farti una doccia tu? », lo riprese sua moglie, Bella sorrise nel vedere la complicità e lo scambio di battute tra sua cognata e il marito. Cosa che mancava da un po’ nel suo matrimonio.

« Corro », disse Emmet lasciando un bacio al figlio ed andando al piano di sopra.

« Ragazze mi aiutate a preparare la tavola? », domandò Esme andando in sala da pranzo seguita dalle due ragazze, il piccolo Liam, ancora tra le braccia di Bella, cominciò a piangere.

« Certo Esme ti aiuto io, Rose credo che abbia fame », disse Bella passando il piccola alla cognata che si sedette sulla poltrona in sala da pranzo, accanto alla grande vetrata che dava sul giardino completamente innevato.

« Già è l’ora della sua poppata », disse lei cominciando ad allattarlo, Esme osservò emozionata la scena prendendo il servizio di piatti e cominciando ad apparecchiare con l’aiuto di Bella.

« Assomiglia sempre di più ad Emmet », disse Bella mettendo il centro tavola fatto di candele bianche a palline di Natale argento e lilla.

« Dici? », chiese Rose continuando ad allattare il suo piccolo di appena tre mesi, in effetti assomigliava molto a suo marito. Aveva la piccola testolina piena di capelli neri come quelli di Emmet.

« Si.. è buono, è un piccolo ometto e mangia molto, la sua fotocopia », rispose Bella voltandosi verso la cognata ed osservando la scena. Allattare sua figlia era stata una delle emozioni ed esperienze più belle per lei, in quel momento si creava un legame unico con il proprio bambino. Sorrise sfiorandosi il ventre piatto.

« Non scordiamoci che è nato di quattro chili », ricordò Esme mettendo in tavola l’ultimo segnaposto.

« Non farmelo ricordare mamma! Partorirlo è stato un parto.. »

« Un parto Rose? Davvero? », la prese in giro Bella, Rose scoppiò a ridere ripensando alle sue parole.

« Effettivamente non c’è nulla di più doloroso di un parto », concordò Esme avvicinandosi al nipote e dando a lui una dolce carezza.

« Si è addormentato », Rose guardava ammirata il suo piccolo capolavoro.

« Dammi qui, che la nonna gli fa fare il ruttino o poi lo mette nella culla », Esme prese il suo nipotino in braccio e cominciò a cullarlo per l’intero salone.

« Dov’è la mia nipotina? »

« Dorme.. anzi è meglio se vado a svegliarla », disse Bella avviandosi al piano superiore. Continuava a pensare alle non riposte di Edward, al dubbio che si era insinuato in lei. Davvero Edward aveva un’altra?

Entrò nella vecchia camera del marito e lo trovò sdraiato accanto alla bambina, sorrise a quell’immagine, sapeva dell’amore immenso che legava Edward alla loro bambina. Di quello non avrebbe mai dubitato.

Mai lui la amava ancora? 

 

 

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Buonasera ragazze, sono molto felice che la prima parte di questi continuo di End? vu sia piaciuto, grazie di cuore ❤️

 

A giovedì 😘

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Capitolo 3
*** Parte III ***


Parte III

 

« Hey », disse Edward accorgendosi della presenza della moglie sullo stipite della porta, « Mi sono addormentato, perdonami », continuò alzandosi con delicatezza, per non svegliare la bambina. Voleva parlare con sua moglie, non riusciva a vederla così, soprattutto se la causa era da imputare a lui.

« Dovremmo prepararci », rispose Bella chiudendosi la porta alle spalle.

« Si.. », Edward si avvicinò a Bella, lei lo guardò negli occhi, quei occhi di cui si era innamorata da ragazzina, poteva davvero aver rovinato tutto?

« Possiamo parlare? »

« Se intendi dirmi cosa nascondi, si. Altrimenti il tuo è fiato sprecato », rispose lei superandolo per raggiungere la bambina. Si sedette accanto alla piccola sul letto e cominciò ad accarezzarle i lunghi capelli ramati.

« Non ti dico nulla, perché non ti sto nascondendo nulla », Bella a quelle parole si voltò più arrabbiata di prima.

« Mi hai presa per una stupida? Secondo te io non mi accorgo che.. », Edward non le fece concludere la frase, perché le appoggiò un dito sulle labbra.

« .. che tuo marito, non ha un’altra. Amore io non potrei mai tradirti, non lo devi mai pensare. Lo so che nell’ultimo periodo sono stato assente.. ma ti chiedo solo un po’di pazienza », continuò lui, che gli aveva accarezzato le labbra per tutto il discorso.

« Perché? », rispose Bella felice, ma anche confusa. Edward, stava comunque nascondendo qualcosa.

« Che giorno è oggi? »

« La Vigilia di Natale », rispose lei ovvia.

« Bene.. e cosa si scarta a mezzanotte? »

« Oh », rispose lei capendo in quel momento le stranezze del marito e sentendosi una completa stupida.

« Già.. oh. Quindi ce la facciamo a pazientare fino a mezzanotte? »

« Si », rispose lei con le lacrime che cominciavano a scorrere sul suo viso. Come aveva potuto solo pensare che Edward la tradisse? Non poteva pensare una cosa del genere, non dopo tutta la fatica che avevano fatto per tornare insieme, dopo anni di separazione.

« Amore cosa succede? », le domandò Edward inginocchiandosi davanti a lei e prendendo il suo volto tra le mani. « Nulla.. colpa degli ormoni », rispose lei, pentendosi subito dopo delle sue parole.

« Colpa degli ormoni? », domandò Edward mentre sul suo volto compariva un bellissimo sorriso.

« Dimenticati quello che ti ho detto », disse Bella agitandosi ed andando verso il tavolo dove aveva appoggiato la sua borsa.

« Bella? », la chiamò Edward raggiungendola.

« Ho rovinato il tuo regalo di Natale, perdonami », disse lei voltandosi verso di lui, voleva aspettare la mezzanotte per dirglielo, ma ormai non ce la faceva più.          

« Bella cosa stai cercando di dirmi? », domandò Edward prendendo la sua mano.

« Io.. lo so che non è la più originale delle idee.. e forse è anche banale, anzi sicuramente lo è. Io non so perché non ti ho neanche comprato un regalo vero e proprio », Bella era sempre più agitata e cominciava a blaterare. Edward era sempre più confuso, cosa aveva sua moglie.

« Bella.. amore chi è banale? L’idea o il regalo? », le chiese mettendo entrambe le mani sulle sue spalle.

« Eh? Ah, l’idea, perché il regalo è bellissimo, meraviglioso », disse con un sorriso che aveva il potere di illuminare le notti più buie.

« Allora me lo vuoi dire? », domandò Edward sentendo dentro di sé crescere una strana e nuova emozione, ma al tempo stesso famigliare.

« Ecco io.. riesci ad aspettare mezzanotte? »

« No », rispose lui impaziente, Bella era felice di quella risposta, perché non vedeva l’ora di dirglielo.

« Sei un bambino »

« Un bambino.. gli ormoni.. i tuoi cambiamenti d’umore.. », Bella sorrise e andò a frugare nella sua borsa, dove trovò la piccola scatolina bianca con il fiocco blu notte. Edward la stava seguendo con lo sguardo, lei si voltò e gli passò la piccola scatolina.

« Credo tu abbia capito.. è un po’inutile che tu lo apra.. ma questo è il tuo regalo di Natale », disse lei passandogli la scatolina che teneva emozionata tra le mani.

« Sei incinta? », domandò lui senza aver ancora aperto la scatolina, lui se lo sentiva, vedeva la risposta negli occhi felici di sua moglie. Come aveva fatto ad accorgersene prima?

« Si », confermò Bella mettendosi le mani sul ventre ancora piatto, Edward seguì quel gesto con estrema attenzione. Quella strana sensazione che sentiva crescere dentro di sé ora aveva un nome: lui in quel momento era la persona più felice del mondo.

« Incinta.. mia moglie è incinta. Bella avremo un altro bambino! », disse abbracciandola, ancora incredulo della confessione della moglie.

« Si »

« Wow ho fatto centro un’altra volta! », Bella lo guardò storto dandogli uno scappellotto in testa.

« Solo a questo riesci a pensare? »

« No.. cioè wow, o mio Dio.. divento ancora papà », Bella sorrise divertita, ora quello che blaterava era suo marito. Le dispiaceva non aver aspettato la mezzanotte per dirglielo, ma in quel modo era mille volte meglio.

« Edward? », lo chiamò Bella vedendo che era rimasto immobile ad osservarla.

« Amore sei incinta! », ripeté lui come un automa.

« Ti ho sconvolto ne? »

« Altro che. Amore mio è il più bel regalo di Natale della mia vita », disse Edward prendo sua moglie per i fianchi ed avvicinandola a lui. « Come hai potuto pensare che fosse banale? »

« Non lo so », rispose lei abbassando lo sguardo, come aveva potuto considerare banale una così bella notizia. Edward sapeva cosa stava passando nella testa di sua moglie, perciò le mise due dita sotto il mento ed avvicinò le loro labbra.

« Ti amo », le disse guardandola in quei pozzi di cioccolata in cui si perdeva sempre.

« Ti amo anch’io », rispose lei sulle sue labbra, innamorandosi ancora di quel ragazzo al quale aveva detto ti amo per la prima volta proprio il giorno di Natale di molti anni prima.

Finalmente dopo giorni le loro labbra tornarono a sfiorarsi in un bacio dolce, ma allo stesso tempo pieno di passione e amore. Bella avvolse le sue mani al collo di suo marito mentre lui la stringeva sempre più stretta a lui.

Si staccò dalle labbra della moglie e si abbassò a livello della sua pancia, sollevò il maglione di lana bianco e lasciò un bacio poco sotto l’ombelico dove secondo dopo secondo cresceva suo figlio.

Bella osservava rapita la scena che aveva davanti agli occhi, era così fortunata ad avere lui nella sua vita.

« Chloe lo sa? », chiese Edward alzandosi e prendendo sua moglie tra le braccia, Bella negò voleva che ci fosse anche Edward nel momento in cui lo avrebbero detto alla bambina, che da quando era nato il piccolo Liam continuava a chiedere un fratellino, « Lo sappiamo solo io e te », confermò lei.

« Non ti sei ancora cambiato », disse Bella vedendo sulla sedia il maglione rosso che Bella e Chloe gli avevano comprato a Los Angeles.

« Mi sono addormentato con la piccola », si giustificò Edward mettendosi una mano tra i capelli.

« Dai prepariamoci », disse Bella avvicinandosi alla piccola, le dispiaceva rovinarle il sonno, ma a momenti sarebbero arrivati i suoi genitori 

« Di quanto sei? », domandò Edward mettendosi dietro la moglie e posando entrambe le mani sulla pancia accora piatta, era così felice, non poteva ricevere regalo più bello.

« Sei settimane circa », rispose lei voltandosi e dandogli un bacio veloce sulle labbra.

« Amore di papà ci svegliamo.. tra poco arrivano la nonna, il nonno », sussurrò Edward alla piccola, mentre Bella cercava il vestitino rosso che avevano scelto in compagnia di Alice. 

« Mhm », la bambina si voltò dall’altra parte, non ne voleva sapere di svegliarsi.

« Amore, svegliati dai, giù ci aspetta tanto cioccolato », a quella parola la bambina aprì gli occhi, era tutta suo padre, Bella sapeva che se voleva qualcosa da loro due basava proporre del cioccolato e sarebbero caduti entrambi ai suoi piedi.

« Cioccolato? », domandò Chloe mettendosi seduta sul letto.

« Si, ci sono le renne e babbo Natale tutti fatti di cioccolato », le disse il padre illuminando il volto della figlia, Bella era felice in quel momento. Aveva tutto; un marito che l’amava, una bambina bellissima e dentro di lei cresceva un’altra piccola vita.

« Sii!! »

« Allora vi volete vestire? O preferite che io dica a Babbo Natale che non siete ancora pronti »

« Amore, anche tu non sei ancora pronta », le fece notare Edward.

« Hai ragione, ma io sono in piedi e  mi sto per vestire.. », rispose lei togliendosi il maglione bianco, Edward ammirava il corpo di sua moglie, guardò la pancia, ma non notò ancora nessun cambiamento.

« Sei bellissima », disse senza pensarci, la sua Bella aveva una bellezza rara, forse era lui a pensarla così, ma per Edward sua moglie era la donna più bella del mondo.

« Cullen, non mi corrompi.. Quindi ora tu e tua figlia vi alzate da quel letto e vi cambiate », rispose Bella arrossendo di colpo, apprezzando il complimento del marito. Aveva notato il suo sguardo incantato.

« Ma io non volevo corromperti, lo penso veramente », disse lui alzandosi dal letto ed avvicinandosi alla moglie per darle un bacio sulla tempia, prima di ritornare dalla piccola.

« Lo ben spero », rispose Bella indossando l’abito blu, che aveva comprato per la viglia, la fasciava completamente, mettendo in bella vista le sue dolci linee.

« Dai piccola in piedi prima che mamma scenda giù e dia tutto il nostro cioccolato a zio Emmet », disse Edward facendo il solletico alla piccola.

« Ma lui è un olso, mangia il mele », Bella a quelle parole scoppiò a ridere, Emmet si faceva sempre riconoscere.

« Hai ragione piccola, ma lui è un golosone »

« Vieni Chloe mettiamoci il vestitino che abbiamo scelto con zia Alice », disse Bella, che aveva tirato fuori dalla valigia il vestitino della sua piccola. Lo sguardo di Chloe si illuminò appena lo vide.

« Sii », disse cominciando a saltare sul letto.

« Cullen senior anche tu ti devi mettere il maglione rosso », disse lei autoritaria indicando il maglione ancora sulla sedia.

« Ma è.. », cercò di dire lui con gli occhi da cucciolo bastonato, ma questo con Bella non funzionava.

« Ricordati che lo ha scelto tua figlia »

« Sei crudele.. », disse lui arrendendosi e cominciando a prepararsi.

« Amore è Natale, siamo tutti più buoni », rispose lei cominciando a preparare sua figlia, le tolse i vestiti del viaggio e le mise le calze bianche con i fiocchi di neve tutti glitterati e il vestitino rosso, con il fiocco in velluto sulla schiena.

« Amore mettiti anche la camicia bianca, così se dopo hai caldo, puoi toglierti il maglione », Bella sapeva che il maglione in lana con la renna era abbastanza ridicolo, però non voleva vedere triste la sua bambina, e poi come diceva lei: a Natale si è tutti più buoni.

« Te l’ho mai detto che sei un genio? », disse Edward mettendosi la camici bianca e poi il maglione.

« Modestamente », rispose lei mettendo un fiocco rosso tra i capelli morbidi della figlia.

« Ti ta ploplio bene papà », disse la piccola ammirando il suo acquisto.

« Grazie mia principessa.. Ma come siamo belle con questo vestito », rispose lui andandole in contro per prenderla in braccio e farle fare una serie di giravolte. Bella non perse tempo e scattò una bellissima foto.

« Allora, mie regine, scendiamo di sotto », disse Edward prendendo Bella per un fianco e tenendo la piccola ancora in braccio.

« Andiamo! », rispose Bella stampandogli un bacio sulla guancia e lasciando il segno del rossetto, lei lo vide ma non ne fece parola.

« Ecco qua i ritardatari! », disse Charlie andando incontro alla piccola famiglia Cullen che scendeva le scale.

« Ciao papà! », rispose Bella abbracciandolo.

Casa Cullen si era riempita, erano arrivati tutti; i signori Swan seguiti da Jasper, Alice e il piccolo Ben, ed anche i signori Brandon. Esme era felice che tra Bella e suo figlio si fosse risolto tutto.

« Cognato, sei bellissimo con quel maglione », disse Emmet notando il maglione del cognato e scoppiando a ridere.

« Il mio è puro stile natalizio », disse Edward orgoglioso di indossare il regalo di sua figlia, che lo guardò tutta contenta, mentre veniva spupazzata dai quattro nonni.

« Uh.. anche segni di rossetto », continuò Emmet.

« Dove? », chiese Edward.

« Proprio qui amore », rispose Bella indicando la guancia sinistra di suo marito.

« Scusami, è la mia focosa amante », disse facendo il finto timido.

« Quindi mi tradisci », concluse Bella incrociando le braccia sotto il seno.

« Oh si.. lei si chiama Isabella Swan, o meglio Cullen, sai è una vera bomba sexy, lei è.. », disse Edward votandosi verso la moglie e mettendo entrambe le mani sui suoi fianchi attirandola a sé.

« Mia figlia, stai parlando di mia figlia! Quindi giù le mani », lo ammonì Charlie, Edward arrossì, il capo Swan gli procurava sempre un po’ di timore.

« Hai sentito Cullen? Giù le mani! », disse Emmet divertito dalla scena.

« Anche tu Brandon, giù le mani da mia figlia! », Edward sorrise di gusto alle parole del padre rivolte ad Emmet, così come gli altri, compresa la sua Bella.

« Nonno Chally usciamo fuoli a giocale con la neve? », domandò la piccola Chloe tra le braccia del nonno.

« Amore adesso è buio e fa freddo, ma domani ci sarà tanto sole e potremo uscire fuori. Promesso », rispose lui abbracciandola.

« Sapete.. è tutto merito di Bella », disse Rose quando tutti si erano accomodati a tavola ed era cominciato il cenone di Natale. Esme, Renèe e la signora Brandon si erano superate in cucina, le ragazze avevano addobbato la sala da pranzo in maniera esemplare. Era tutto perfetto e magico, ma non erano le decorazioni e la cena a rendere lo spirito natalizio del momento, ma era l’amore, l’affetto e la stima che c’era nell’aria, in quella casa, di una piccola cittadina della penisola dell’Olympia.

« Perché? », domandò Bella alzando lo sguardo dal suo piatto.

« Semplice.. se tu non fossi andata a studiare a Los Angeles, Alice non avrebbe mai conosciuto il suo Jasper ed io il mio.. », Rose venne interrotta dal fratello.

« Orso Rose, orso », continuò Edward facendo ridere tutti.

« Si rennuccia, sono un attraente orso. Vero Rosellina mia? », disse voltandosi verso la moglie che lo fulminò con lo sguardo odiava essere chiamata in quel modo.

« Ragazzi, mi si sta alzando l’indice glicemico », disse nonna Elizabeth, che si era seduta a capo tavola, quelle parole fecero partire le risate di tutta la tavola.

« Nonna ti amo, lo sai? », le rispose Edward mandandole un bacio, « Guarda che siete stati tu e Bella a cominciare a farlo salire prima! », ribatté lei, Emmet sorrideva fiero delle parole della nonna di sua moglie.

« Amore noi due siamo perfetti! », Jasper lo disse in un sussurro alla sua Alice, che gli stampò un bacio sulla guancia.

« Mi sa di si », disse Alice dando un altro bacio veloce al marito. Sarebbe stata sempre grata a Bella per essere entrata nella sua vita ed averle portato suo fratello Jasper.

« Quindi grazie Bella », disse Rose alzando il bicchiere pieno d’acqua in direzione di Bella, che la imitò nel gesto.

« Dovrei aprire un’agenzia matrimoniale, farei i soldi »

« E tu Edward chi devi ringraziare? », domandò il signor Brandon mentre sorseggiava dell’ottimo vino italiano.

« Beh.. io e Bella ci conosciamo dalla culla, quindi ringrazierei i suoi genitori per averla concepita ed anche i miei », rispose lui beccandosi una gomitata nel fianco da parte di Bella, evidentemente il vino gli dava alla testa.

« Oh bene.. », rispose compiaciuto il signor Brandon.

« Le nostre mamme erano amiche dai tempi del liceo », aggiunse Bella, per coprire le parole di suo marito. La troppa vicinanza ad Emmet non gli stava facendo bene.

Tra una chiacchera e una portata passò il cenone di Natale, a fine cena i padroni di casa invitarono i loro ospiti ad accomodarsi in salotto, ormai mancavano pochi minuti alla mezzanotte. 

« Sono pieno come un uovo », disse Charlie sedendosi sulla poltrona accanto al camino, dopo l’abbuffata del cenone.

« Anch’io Charlie, dal primo gennaio tutti a dieta! », lo seguì Carlisle sedendosi nella poltrona accanto a lui.

« Lo dite ogni anno! », li riprese Renèe.

A mezzanotte si riunirono tutti attorno all’albero e cominciarono a scartare i vari regali, la maggior parte erano quelli dedicati ai tre bambini, che nonostante l’ora tarda, erano entusiasti e felici. Il regalo per Edward era sfumato, ma Bella era felice. Lui la vide ed andò dietro di lei per abbracciarla.

« Amore guarda li », le sussurrò all’orecchio, Bella rabbrividì, non capiva cosa stesse dicendo il marito.

« Dove? »

« Lo schermo », disse lui indicando la televisione alla parete.

« Ok, ma perché? »

« Ora lo capirai »

Sullo schermo partì un video, in primo piano c’era Edward, dietro di lui si vedevano una serie di abeti. 

« Emmet è accesa la videocamera? »,domandò Edward ad Emmet che era accanto a lui.

« Si, lo vedi che lampeggia la luce rossa? », rispose lui indicando la luce sulla telecamera.

« Si, vedo. Bene. Ciao amore mio. Ti starai facendo tante domande in questo momento. La prima è perché ho in mano una videocamera, la seconda dove diavolo sono, la terza è cosa sto facendo », Bella sorrise sentendo le parole del suo Edward, perché quelle erano esattamente le domande che si stava facendo.

« Per prima cosa voglio chiederti scusa, se nell’ultimo periodo ho passato, più tempo fuori che a casa. Credimi, quando ti dico, che mi sono mancate le mie due donne, ma non potevo essere in due posti contemporaneamente. Altrimenti non sarei mai riuscito a farti questa sorpresa », continuava a dire l’Edward del video.

« Quale sorpresa? », Bella era confusa.

« Continua a guardare », le suggerì Edward dandole un bacio sulla guancia ed accarezzando la pancia della moglie, in un gesto tanto semplice, quanto naturale.

« Non credo tu riconosca questo paesaggio, ma sono a Mammoth Lakes sulle White Mountains. Sono già tre volte che prendo l’aereo e vengo qui. Ti starai chiedendo il perché.. ecco te lo mostro. La vedi quella casa, tutta in legno? Ecco amore mio, è nostra. Così ogni volta che la nostra bambina avrà voglia di neve o noi un po’ di relax, ci basterà venire qui. Perdonami se ti ho tenuto nascosto tutto questo, ma volevo che fosse una sorpresa. Un regalo di Natale per le donne della mia vita. Ti amo Bella ed amo anche te piccola Chloe. Buon Natale amori miei », concluse l’Edward del video.

« Ehmm », si sentì il vocione di Emmet.

« Ah, si giusto. Devo ringraziare Emmet per avermi aiutato ed Alice per aver arredato la casa. Come si spegne? », a quelle parole si misero tutti a ridere, Emmet più di tutti, Edward gli aveva chiesto di tagliare quei pezzi.

« Li dove l’hai accesa genio! »

« Sta mattina, ho fatto tardi perché sono andato a ritirarti questo », disse Edward dando a Bella un piccolo pacchettino. Bella lo prese e lo aprì al suo interno trovò una chiave agganciata ad un portachiavi in legno su cui era incisa una frase che li rappresentava benissimo:

*“ Ci sarà un momento in cui crederai che tutto è finito.

Quello sarà l’inizio ” 

« Ti amo », disse Bella commossa dal regalo del marito, in quei giorni aveva pensato di tutto, tranne che lui le stesse nascondendo il suo regalo di Natale, e per questo si sentiva tremendamente in colpa.

« Ti amo, anche io », rispose lui a pochi centimetri dalle sue labbra, prima di darle un dolcissimo bacio davanti a tutta la loro famiglia che li guardava con gioia, in particolare Esme, che li aveva visti distanti nel pomeriggio.

« Perdonami se.. », disse Bella stretta nell’abbraccio di suo marito.

« Shh.. che ne dici di andare nella nostra nuova casa in montagna dopo le feste. Solo noi tre, anzi quattro », rispose lui sfiorandole la pancia, era così felice di avere un altro figlio.

« Dobbiamo dirlo a Chloe », era arrivato il momento, era stanca di nasconderglielo, voleva condividere la gioia con la loro bambina.

« Chloe, vieni da papà », la chiamò Edward, la bambina lasciò i giocattoli a terra e corse dal suo papà.

« Andiamo di la.. veniamo subito », disse Bella prendendo suo marito per mano ed andando tutti e tre in cucina, avrebbero avuto così un po’ di privacy. Volevano che fosse la loro bambina a saperlo prima degli altri.

« Amore della mamma, ti sono piaciuti i regali? », le domandò Bella abbassandosi alla sua altezza.

« Tantissimo », rispose Chloe entusiasta.

« E ne vorresti ancora uno? », le domandò Edward accarezzandole i capelli.

« Sii », rispose lei battendo le manine, era ancora su di giri per i regali ricevuti.

« Ti ricordi che mi hai chiesto un piccolo fratellino? », le domandò Bella, da quando era nato il piccolo Liam, quella domanda era diventata frequente. « Celto », rispose lei.

« Tra un po’ di tempo avrai il tuo fratellino, piccola », le disse un Edward emozionato, Bella percepiva nell’aria l’amore che legava i due.

« Pelchè non adesso? »

« Perché ora è piccolo, piccolo », le spiegò il padre, la sua bambina era molto curiosa.

« E dov’è ora? », domandò alzando le piccole manine.

« Ora è nella mia pancia, sta crescendo piano, piano », disse Bella sfiorandosi il ventre, mentre una lacrima di felicità le cadeva sul volto.

« Sei felice? », domandò Edward vedendo la faccia incredula della bambina.

« Avlò un fratellino! Che bello, che bello! », disse la piccola correndo incontro alla sua mamma che la strinse felice al suo petto.

« Amore mio », disse dolce baciandole i capelli, mentre Edward si avvicinava ad entrambe, per accoglierle nel suo caloroso abbraccio.

« Che bel trio », disse Carlisle quando i tre rientrarono in salotto, Bella aveva ancora le lacrime di felicità sul volto, la piccola era in braccio al suo papà.

« Quartetto, grazie », lo corresse Edward, le nonne capirono, così come le zie ed anche i nonni. I zii ci impiegarono un po’ di più. 

« Voi? », domandò felice Carlisle.

« Noi », rispose Edward baciando la moglie e mettendo una mano sulla sua pancia.

Quello era il Natale in casa Cullen-Swan-Brandon, pieno di malintesi, sorprese, emozioni e soprattutto pieno di amore. Certo non erano perfetti, la loro vita non era una favola, dove tutto andava bene. Che poi tutta questa perfezione, che noia, non trovate?

 

Buon Natale

 

 

*è una frase che ho trovato su Instagram, purtroppo non so di chi sia, ma l’ho trovata perfetta per loro due.

 

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Buona sera ragazze ❤️

Ecco a voi l'ultima parte di questa breve sequel, chissà magari in futuro ne leggeremo altri..

Vi è piaciuta quest'ultima parte? 

 

Per ora vi ringrazio di cuore ❤️ 

Vi voglio bene

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