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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Prologo *** Capitolo 2: *** Capitolo 1 - Il momento è arrivato *** Capitolo 3: *** Capitolo 2 - Lo scotto dei propri peccati *** Capitolo 4: *** Capitolo 3 - Osservazioni *** Capitolo 5: *** Capitolo 4 - Visioni imperfette? *** Capitolo 6: *** Capitolo 5 - Errori & Rancore *parte prima* *** Capitolo 7: *** Capitolo 5 - Errori & Rancore *parte seconda* *** Capitolo 8: *** Capitolo 6 - Io sapevo... *** Capitolo 9: *** Capitolo 7 - Scuse *prima parte* *** Capitolo 10: *** Capitolo 7 - Scuse *parte seconda* *** Capitolo 11: *** Capitolo 8 - Nuovo nascondiglio *** Capitolo 12: *** Capitolo 9 - Grazie Jacob! *** Capitolo 13: *** Capitolo 10 - A casa di Charlie *** Capitolo 14: *** Capitolo 11 - Non poteva essere vero... *** Capitolo 15: *** Capitolo 12 - Fuga *** Capitolo 16: *** Capitolo 13 - Arrivo a Volterra *** Capitolo 17: *** Capitolo 14 - Sempre insieme... *** Capitolo 18: *** Capitolo 15 - Viaggio *** Capitolo 19: *** Capitolo 16 - It's over. My life has come to an end *** Capitolo 20: *** Capitolo 17 - Sai Charlie il mondo è diverso da quello che credevi *** Capitolo 21: *** Capitolo 18 - Ogni notte mi addormento nella speranza di rincontrarvi nei miei sogni... *** Capitolo 22: *** Capitolo 19 - Incontri e aiuti *** Capitolo 23: *** Capitolo 20 - Incontri e amicizia? *** Capitolo 24: *** Capitolo 21 - Il diario di Didyme *** Capitolo 25: *** Capitolo 22 - Novità a casa Cullen *** Capitolo 26: *** Capitolo 23 - Cosa diamine succede?? Ah sì, tanta vergogna! *** Capitolo 27: *** Capitolo 24 - Finalmente! *** Capitolo 28: *** Capitolo 25 - Riunione e divisione *** Capitolo 29: *** Capitolo 26 - Rabbia, ospedale e sorpresa *** Capitolo 30: *** Capitolo 27 - Litigio e partenze *** Capitolo 31: *** Capitolo 28 - Incubo e realtà *** Capitolo 32: *** Capitolo 29 - Bugie *** Capitolo 33: *** Capitolo 30 - La verità a volte fa davvero male... *** Capitolo 34: *** Capitolo 31 - Catene *** Capitolo 35: *** Capitolo 32 - Incontro mancato & Decisione *** Capitolo 36: *** Capitolo extra- Renesmee e la notizia *** Capitolo 37: *** Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione *** Capitolo 38: *** Capitolo 34 - Il perdono è divino *** Capitolo 39: *** Capitolo 35 - Sensazioni diverse *** Capitolo 40: *** Capitolo 36 - Scontro e... *** Capitolo 41: *** Capitolo 37- ... Morte *** Capitolo 42: *** Capitolo 38 - 2 mesi dopo.... normalità *** Capitolo 43: *** Capitolo 39 - 2 mesi dopo... normalità... o quasi... *** Capitolo 44: *** Capitolo 40 - ♥Matrimonio♥ *** Capitolo 45: *** Capitolo 41 - Gesto e finalmente pace... *** Capitolo 46: *** Risposte alle recensioni .... e non solo! ***
Ancora non potevo crederci,
era passato più di 1 anno da quando tutto era finito e tutto era iniziato: dopo
moltissimo tempo, i piccoli tasselli del puzzle della mia vita sembravano
incastrarsi perfettamente. Era come se tutta la paura dei mesi precedenti si
fosse sciolta come neve al sole e avesse lasciato una pozzanghera di acqua
limpida e cristallina, segno della mia felicità. La mia piccola Renesmee
cresceva sana, bella e forte, come solo quelli della sua strana specie (non si
dovrebbe definire specie, un piccolo gruppo di ibridi talmente pochi che si
possono contare su una mano), potevano. Era passato solo 1 anno dalla sua
violenta nascita, o mio Dio, sembrava solo ieri che portassi la mia piccola
brontolona dentro di me. Ora ne dimostrava benissimo 6 se non 7 ed era giunto il
momento di lasciarla vivere nel mondo umano facendole frequentare la scuola
elementare: la sua prima esperienza al di fuori della nostra bellissima famiglia
e ovviamente dalla nostra casa. Sinceramente, ho un po’ paura delle conseguenze
infondo non è una bambina come tutte le altre, anzi proprio non lo è. Anche se
io e mio marito abbiamo sempre cercato di abituarla all’odore del sangue, non
sapevo se sarebbe riuscita a resistere a quella piccola tentazione, che è la
piaga di tutti noi. Ma no, lei era forte. Era più forte di tutti noi messi
insieme; dopotutto non aveva mai fatto del male né a Charlie né a Sue. Ma se
qualcosa fosse andato storto, se la tentazione fosse stata troppo grande per il
suo piccolo autocontrollo? Tutti mi rassicuravano che ogni cosa sarebbe andata
per il meglio, ma avevo un brutto presentimento cha da giorni mi tormentava,
come i brutti incubi che avevo da umana. Ma questo presentimento era più forte
degli altri, come se ci fosse un qualcosa che da un momento all’altro avrebbe
potuto rompere tutti gli schemi. Ma non poteva accadere, tutto doveva andare per
il meglio e dovevo credere in mia figlia: ce l’avrebbe fatta, dovevo solo crederci
io!
Capitolo 2 *** Capitolo 1 - Il momento è arrivato ***
capitolo primo (vietato leggere)
CAPITOLO PRIMO
Il momento è arrivato
Bella's Pov
"Basta zia, va bene così. I capelli sono apposto. Sono due ore e
mezza che non fai altro che aggiustarmeli. Arriveremo in ritardo!!".
Sentivo urlare la mia piccola contro mia cognata nonchè mia migliore amica
nonchè sorella. Quelle parole dette con quell'accenno di noia ma
anche un pò di disperazione mi fecero tornare in mente i "miei
momenti" sotto le mani di Alice: ore e ore a sopportare quelle tante,
troppo maschere di bellezza, cipria, rimmel e matita.. per non parlare
poi dei capelli: altre ore di acconciature.
Certo però, devo dire che alla fine il risultato era migliore di
un salone di bellezza, ma la mia avversità per tutti
quei prodotti, che facevano poi attirare attenzioni su di te, non era
andata scemando nemmeno dopo la trasformazione. Io e Loro: due mondi completamente diversi. Sentii dei leggeri
passi verso di me, accompagnati da un profumo che avrei riconosciuto
ovunque, anche a chilometri di distanza: sole, miele e lillà. "Amore,
a cosa pensi tanto intensamente?" , mi chiese mio marito prima di
posarmi un bacio a fior di labbra.. Che scariche di felicità mi
dava sempre quel piccolo gesto, il quale dato da Edward era la cosa
più bella e grande che potessi ricevere. "Penso che circa 1
anno e mezzo fa, ero io nella situazione di mia figlia, intendo dire
sotto le grinfie di quel piccolo mostriciattolo". Arrivò un
ringhio scherzoso dal piano di sopra, che ci provocò una delle
tante risate, che ormai caratterizzavano le nostre giornate. Oltre le
mie e quelle di Edward, però, sentii anche quelle dei miei
familiari, della quale presenza non mi ero accorta, talmente assorta
nei ricordi. Erano seduti sul grande divano nel salone: Rosalie, era in
braccio a Emmett, il quale faceva zapping sui canali sportivi; Esme era
intenta ad osservare un progetto di una casa da ristrutturare fuori
Forks; Carlisle leggeva come sempre uno dei suoi grossi tomi di
medicina, come se già non li sapesse a memoria.
Jasper era l'unico che se ne stava in disparte vicino alla grande
vetrata che dava sulla foresta incontaminata: ormai conoscevo talmente
bene il suo modo di fare, tanto da non offendermi più della sua
alterità, a lui piaceva stare sulle sue; però questa
volta era diverso sulla sua facciata sempre così
diffidente, ora c'era una smorfia di dolore, che non riuscii a
capire e così istintivamente ma anche con un pò di
esitazione glielo feci notare.
"Niente Bella, non ti preoccupare non è nulla!", ma quelle
parole non mi avevano tanto convinto, anche dal modo in cui erano state
dette: senza intonazione, dure e fredde... ma che dico ghiacciate,
come se fossero state ripetute tantissime volte e ormai non avessero
più tanto valore.
Edward notando la mia poca convizione, mi si avvicinò e
all'orecchio mi disse che Jasper da un pò di tempo era
preoccupato per qualcosa che stava cercando in tutti i modi di
nascondere anche pensando ad altro, purtroppo però non era mai
stato un bravo bugiardo, infatti tutti ci eravamo accorti che qualcosa
in lui andava storto.
Ancora non ero molto convinta e volevo aiutarlo, infondo lui tante
volte mi aveva aiutato con il suo strano, ma utilissimo potere.
Così nel silenzio più assoluto mi misi a pensare alle
motivazioni:
1) la situazione con Alice non era delle migliori: da cancellare
perchè per quanto riguarda le cose intime supponevo andassero
benissimo, la notte non si riusciva a chiudere occhio (in senso lato è ovvio);
2) aveva mangiato poco: da cancellare anche questa, eravamo andati a
caccia solamente una settimana fa, anche se per lui era più dura
di tutti, 7 giorni riusciva benissimo a sopportare;
3) e se la preoccupazione non riguardasse se stesso, ma bensì
qualcuno di molto vicino? Chi di noi stava per vivere delle
novità o stava cambiando la sua condizione?
In quel preciso momento, un'idea si impossessò di me... ma poteva essere per quello? Per lei?
Dovevo informare Edward e avere una risposta, che solo lui poteva
avere. Per evitare di parlare mettendo così Jasper in imbarazzo,
decisi di allentare il mio scudo dalla mia mente, ed iniziai a porre
domande attinenti a ciò che avevo pensato. Vidi Edward
irrigidirsi, non so se per la sorpresa di sentire la mia mente o per le
constatazioni che avevo fatto, sta di fatto che nel giro di pochi
secondi, tornò a sorridere come se non avessi fatto nulla...
All'inizio non capii perchè ma poi il mistero venne svelato:
Renesmee stava scendendo la lunga scalinata. Era meravigliosa:
indossava un vestitino al ginocchio (ovviamente firmato francese) color
lavanda con un fiocco color amarena che la cingeva sotto il petto creando delle pieghe
sulla gonna; le scarpe
erano dello stesso colore del vestito, sandali con nastrini che si
legavano alla caviglia, carinissimi. Alice le aveva fatto due codine
alte fermati da nastrini simili a quelli delle scarpe. Semplicemente
stupenda.
Sentii gli occhi pizzicare dalla lacrime che non potevo versare, ma se
fossi stata umana sicuramente avrei creato un laghetto artificiale
all'interno del salone. Non potevo resistere a quella visione
celestiale: la mia bambina, la mia piccola Renesmee.
Mi girai verso mio marito e lo vidi meravigliato ed estasiato, come lo erano un pò tutti nella stanza, me compresa.
"Mamma, per favore non lasciarmi più nella mani di zia.. Io
l'adoro ma quando fa così un pò meno" disse Renesmee
prima di saltarmi in braccio.
"Tale e quale a tua madre, lo dovete capire entrambe che la moda
è vita e la bellezza anche ..." disse la nana con un accenno di
rassegnazione " e a proposito di bellezza, ancora non hai imparato ad
usare il guardaroba che ti ho regalato , ci saranno centinaia di
vestiti carini e tu vai in giro con quei jeans scolorati e con quella
maglietta bruttissima, ti devo fare una lezione di "vestiti" una volta
o l'altra!".
Non potei fare a meno di riderle in faccia, quel discorso lo ripeteva praticamente ogni giorno e lo sapevo quasi a memoria..
"Va bene, è ora di andare vero Edward?" , dentro me stessa
speravo che dicesse di sì, non so quanto ancora avrei sopportato
quei discorsi di Alice.
"Si tesoro è ora di andare" grazie amore pensai con tutta me
stessa "e tu principessa sei pronta per la scuola?" chiese dolcemente
a Renesmee.
"No per niente, papà, e se non dovessi piacere a nessuno?" avrei
scommesso tutto che Edward stesse pensando una cosa del genere "lo spero vivamente"
, era diventato molto geloso della bimba, molto di più di quanto
lo era con me e Jacob. A proposito dov'era Jacob aveva promesso
che sarebbe venuto insieme a me ed Edward a portare la piccola.
"Edward, dov'è Jacob?" non feci in tempo a finire la domanda,
che eccolo entrare nel salone; subito il suo odore mi invase.
"Scusate Ed, Bella ma mi ero addormentato!" disse prima che mi figlia
gli saltasse in braccio per dargli un bacio sulla guancia.. Erano
così carini, ma Edward non la pensavo esattamente così,
lo vidi digrignare i denti.
"Ma come siamo carine, Nessie, stamani.. sei pronta?"
"Per niente.. Ho paura che non possa piacere a nessuno" disse con un nota triste.
"Ma come? Sei la più bella e incantantevole in questa stanza
e..." non riuscì a terminare, che Edward disse prontamente "Va
bene ora bisogna andare, non è una bella cosa fare tardi il
primo giorno di scuola".
Sogghignai e con me tutta la famiglia, compreso Jacob.
Mentre Edward e Jacob si avviavano verso la Volvo argentata, aspettai
che tutti salutassero la piccola: Alice e Rosalie la riempirono di baci
e abbracci; Emmett le fece fare un giro facendole alzare la gonna a
pieghe per poi dirle una cosa all'orecchio che la fece arrossire e
ridere; i nonni le diederono un buffetto e un bacio; fu la reazione di
Jasper che mi colpì, la salutò da lontano come se fosse
una estranea. Mi voltai verso Alice che con una scrollata di spalle mi
fece capire che non lo sapeva nemmeno lei a cosa pensasse il suo innamorato. Appena finiti i gridolini, gli abbracci e i baci,
andammo verso la macchina. Vidi Edward e Jacob, stranamente che
parlavano da persone civili, senza insulti e senza tono concitato,
tanto che mi preoccupai.
Salita in macchina, iniziarono a ridere.. Si qui c'era da
preoccuparsi.. e tanto.. "Ragazzi che succede, cos'è tutta
questa allegria?"
"Niente amore, Jacob mi ha raccontato un barzelletta molto, molto divertente"
"Ah si? fateci ridere anche a noi!"
"Sai Bellina, ora non si può raccontare ci sono minori in
macchina" disse ridendo ancora a crepapelle, seguito da mio marito.
"Io sono grande, sto per andare a scuola" disse Renesmee punta nel
vivo, odiava sentirsi dire che era una piccoletta. Il suo orgoglio era
grandissimo.
"Si amore lo so, ma te la racconteremo poi, tranquilla!!".
Per cambiare discorso mi ricordai di Emmett, avevo sentito ciò
che le aveva detto ma volevo che lo ripetesse davanti a suo padre e a
Jacob, volevo proprio vedere la loro reazione.
"Angelo mio, cosa ti ha detto lo zio Em, prima di andare via?" dissi con un sorriso malizioso.
"Lo posso dire mamma?" annuii, "Bhè mi ha detto che non dovevo
fare strage di cuori e non dovevo alzare la gonna, perchè
papà e Jacob sicuramente non avrebbero gradito e avrebbero di
certo fatto un omicidio o più." Le guance le si imporporarono.
Jacob ed Edward nemmeno a farlo apposta urlarono insieme: "Appena torniamo a casa, lo compiamo davvero un omicidio".
Non mi ero accorta che eravamo arrivati già di fronte a scuola e
mancavano esattamente 5 minuti al suono della campanella.
"Allora Renesmee, ti ricordi cosa ti abbiamo detto? Tu devi fare finta
di non saper leggere nè scrivere e non devi parlare assolutissimamente
dei vampiri nè tantomeno della caccia! Capito amore mio?
Ricordati che nella tasca dello zainetto hai il cellulare che ti hanno
regalato zio Jasper e zia Alice al tuo compleanno, se succede qualcosa
o non riesci a restistere alla sete, fai finta di stare male ,
cortesemente chiedi di andare in bagno e chiama. Nel giro di 10 minuti
se non di meno, siamo qui ok?"
"Certo mamma, sarò una brava bambina umana" disse con un sorriso a 32 denti.. Quant'era bella!
"Perfetto è ora di andare, mancano solo 2 minuti". Edward
aspettò che scendesse per poi prenderla in braccio per darle un
bacio e lei glielo restituì. Renesmee si sporse verso di me e
fece lo stesso. Quando arrivò il momento di Jacob, Edward la
prese per mano dicendole che faceva tardi ma lei lo fulminò con
sguardo truce che faceva una tenerezza incredibile, sembrava un gatto
che voleva fare la parte di una tigre...
"Papà non ho ancora salutato il mio Jacob" , mise un'enfasi sul quel mio , che fece decidere Edward ad accontentarla. Lo guardai in malo modo, ma non erano tanto amici? E le loro barzellette?
"Ciao Jacob, mi aspetti a casa dopo?" chiese senza esitazione la piccoletta avvampando.
"Certo Nessie, dove vuoi che vada? Mi troverai seduto sul divano ad
aspettarti a braccia aperte" disse Jacob con il suo solito sguardo
adorante che dava solo a mia figlia. Poi si abbasso per dare un
bacio sulla sua guancia accaldata e rossa.. "Ora vai se no tuo padre mi
stacca la testa a morsi." Ridemmo tutti tranne Edward, che si sentiva
preso in giro.
L'accompagnai fino al portone d'entrata e dopo averla abbracciata le
rammentai ciò che da giorni le ripetevamo. Lei annuì e
dopo aver salutato Edward e Jacob, entrò nella scuola. Mi
sarebbe mancata durante le mattinate e avevo una paura matta di
perderla. Edward mi abbracciò: di sicuro aveva captato i miei sentimenti.
"E' così piccola..." dissi
"No, l'ha detto pure lei ormai è grande va a scuola" e queste
parole non riuscirono a non farmi ridere, così come ad Edward.
"Dai muoviamoci, io e Jacob, dobbiamo compiere un omicidio.. Emmett
deve piantarla di dire certe cose a Renesmee è troppo piccola.
Non mi sta nemmeno bene che aprà certi discorsi con le..."
Mi girai di scatto, "che tipo di discorsi, Edward?", "Niente amore,
è solo che sai l'altra sera quando abbiamo lasciato la piccola
da Carlisle e noi siamo andati nella nostra casetta... Bhè le ha
detto che stavamo giocando al gioco della cavallina o una cosa del
genere"
Cosa aveva fatto? Io lo uccidevo.. "Sai amore, penso che abbiate
trovato un nuovo complice.. muoviamoci!" e così ce ne andammo
verso la casa bianca, che sarebbe stata sede di un omicidio premeditato
da 3 menti molto differenti ma allo stesso tempo molto pericolose...
Intanto da un ramo poco lontano dal luogo dove pochi secondi prima era
parcheggiata la Volvo argentata, una voce esile e squillante
sghignazzava meditando che di li a poco Bella avrebbe compiuto un
suicidio e non un omicidio.
GRZ a trettra per le correzioni :P
Ed ecco a voi il primo capitolo...
Innanzitutto volevo ringraziare le persone che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite:
»
lory_lost_in_her_dreams - Grazie 1000 per la recensione! Questo
è il primo capitolo, spero ti sia piaciuto. Baci :D ☺ » noe_princi89 - Grazie
1000 sia per la recensione che per aver inserito la storia tra le
preferite! Spero che il capitolo sia stato di tuo gradimento. Baci :) ☺ » trettra - Tesoro mio,
ma come farei senza di te? Grazie del sostegno morale che mi hai dato
sin dall'inizio! Ovviamente grazie anche per le correzioni che mi
hai fatto! SENZA di TE di certo non avrei mai pubblicato! Baci baci
tvtb Me & U 4 ever best friends ♥
Ovviamente per completare l'aggiornamento aggiungo i ringraziamenti per tutti, anche quelli che non hanno commentato☺♥ ciaociao baci
Capitolo 3 *** Capitolo 2 - Lo scotto dei propri peccati ***
Capitolo secondo
CAPITOLO SECONDO
Lo scotto dei propri peccati
**********'S POV
Sedevo su un ramo di un alto albero da quasi mezz'ora.
Per essere una famiglia di vampiri impiegavano davvero tanto tempo ad
arrivare! Ma per riacquistare l'onore perduto questo ed altro. Tutti
dovevano pagarla a cominciare da Bella, quella insulsa, piccola umana
trasformata in vampiro a causa di un fatuo fuoco d'amore (nda grz trettra x
qst frase).
Un rumore di pneumatici nuovi che stridevano sull'asfalto mi
distrassero dai miei pensieri. Sgranai gli occhi, eccoli finalmente,
seguiti dal loro odore... c'era anche il cagnaccio!! Involontariamente
arricciai il naso, quel tanfo dolciastro mi invase le narici con
prepotenza. Avrebbero pagato anche per questo, non sopportavo vederli
vicini.
Mmm, c'era anche la piccola. Sarebbe stata lei il mio bersaglio? Questo
lo sapevamo solo io e chi mi aveva mandata, affidandomi tutta la
fiducia e di certo non avrei mancato al mio dovere.
Oh che dolci, si abbracciano e si danno anche il bacino... mi viene la
nausea a vedere tutte queste smancerie. Ma non mi dovevo preoccupare
tra poco, molto poco tempo, non avrebbero avuto più ciò
di cui essere felici anzi tutt'altro. Edward, Bella preparatevi
perchè qui sarà guerra fra poco.
Sentii vibrare il cellulare nella tasca. Lo estrassi delicatamente per
non fare rumore e vidi il numero. Stava diventando molto difficile
affrontare la situazione, dovevo fare piano se no mi avrebbero sentito e dovevo
bloccare il leggimente... Che stress!
Decisi di rispondere poichè la vibrazione non terminava.
"Che vuoi, lo sai che non posso parlare" dissi con nota acida.
"Sei sul posto? Hai l'obiettivo?" disse l'altra voce senza intonazione.
"Certo che sono sul posto e sono tutti qua.. sai com'è il primo giorno della ragazzina.. Ho il voltastomaco...."
"Piantatela, e ricordati di agire in modo discreto.. A cose fatte
lascia il messaggio di avvertimento mi raccomando, come ti avevamo
detto.. ci fidiamo di te, non deludere le nostre aspettative, ricordati
perchè abbiamo proprio affidato a te questa missione..."
"Certo che me lo ricordo, non c'è bisogno di ripeterlo sempre.. Non vi deluderò.. Quando devo agire?"
"Quando lo ritieni il momento più appropriato.. spero presto.." disse la voce priva di intonazione ridendo..
"Va bene ho capito.. Testimoni?"
"Nessuno deve vederti, capito?"
"Ok, recepito il messaggio.. Ci si sente"
"Ok, tesoro ricordati di non deludermi... non vedo l'ora di rivederti!"
"Anche io.. ciao".
Dall'altro capo della linea ormai non parlava più nessuno solo
il telefono continuava a fare quel bip significante che la linea era
caduta. Lo rimisi in tasca.
Mi riapprestai ad osservare la situazione, un filo di vento fece
arrivare una zaffata d'aria mista di odore di vampiro e
licantropo, ma anche di umano... Che buon odore e che sete!
Sicuramente doveva appartenere a quella mocciosa...
Dovevo resistere mancava davvero poco, e tra poco quegli orrendi occhi gialli avrebbero pagato lo scotto dei loro peccati.
Sentii Bella parlare a Edward: programmavano un omicidio dentro la
casa. Volevano uccidere loro fratello Emmett per una storia che aveva
raccontato alla bambina.. Che stupidi!
"Cara Bella, invece di pensare ad un omicidio stupido... Pensa al tuo
suicidio e rifletti sulle tue colpe..." dissi sghignazzando pensando
alla scena con un piacere immenso.
Ed
ecco a voi il secondo capitolo. Lo so è corto e non si capisce
molto bene, ma serviva per inserire il personaggio. Ma chi sarà?
Questo è il mio piccolo sondaggio. Spero comunque che vi sia piaciuto. Ed ora rispondendo alle recensioni:
- noe_princi89 - Sono contenta
che ti sia piaciuto. Certo Emmett, è il solito.. ma è per
questo che adoriamo il fratello orso.. vero? Spero che questo capitolo,
anche se corto e misterioso, ti sia piaciuto. Kiss a presto - lory_lost_in_her_dreams -
Grazie davvero per ciò che hai scritto... *me arrossita* Spero
che questo capitolo ti sia piaciuto. A presto baci :) - trettra - Amore te sempre la solita??? Grazie di tutto!! Sei sempre la mia best friend tvttttttttb - cullengirl - Mi dispiace, ma
cosa turba Jasper si capirà fra un pò di tempo... Spero
che comunque questo capitoletto ti sia piaciuto. Baci a presto..
Grazie anche a tutti coloro che non hanno recensito ma che hanno letto solamente!:D
Ciao a tutti :) Ed ecco a voi il terzo capitolo che spero sarà di vostro gradimento :D
E mi raccomando recensite in molti XD, mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate.
Grazie e Buona lettura!☻
(In
fondo alla storia ci sono le risposte alle recensioni e un piccolo
spoiler del prossimo capitolo, che posterò venerdì
19 giugno poichè dmn non ci sono :(..
Spero di trovare tnt recensioni, quindi datevi da fareXD☺!! Grazie anticipatamente! A presto baci a ttt ♥)
CAPITOLO TERZO
Osservazioni
**********'S POV
Avvicinandomi
alla finestra del primo piano della scuola elementare, riuscii a
scorgere tutte le insegnanti che cercavano di riachiamare all'ordine
tutti quei mocciosi. Usavano dei toni dolci e mielosi.
Ecco perchè i
mostricciatoli non davano loro retta, se avessero utilizzato un tono
più concitato e avessero messo paura a tutti quei sudici bambini umani,
di certo ora sarebbero in fila e forse, qualcuno starebbe anche
piangendo. Sicuramente quella scena mi avrebbe aggradato, sempre meglio quella, che la falsità di quelle
parole mielose e insignificanti. Il destino mi aveva insegnato che
anche se si era buoni, il fato è sempre contro di noi.
Riuscivo a sentire l'odore delizioso di tutti quei bambini e quello
delle loro insulse insegnanti, tra tutti emergeva quello della figlia
di Edward e Bella: mischiato all'odore umano erano presenti anche
quello vampiresco e quello del cagnaccio. Che schifo!!!
La riconobbi subito, era in un angolo, rossa in viso con 2 ragazzini che l'accerchiavano e la tempestavano di domande:
"Da dove vieni, Renesmee? Non ti ho mai visto al parco di Forks" chiese un ragazzino con i pantaloni sporchi di terra.
Così si chiamava la loro figlia? Che nome strano e brutto, sicuramente glielo aveva dato quella stupida di Bella....
"Abito un pò fuori Forks, comunque non ci sono mai andata al parco qui in città", rispose Renesmee rossa in viso.
"E come mai? Non ti piace giocare a palla?" chiese una bambinetta con una voce zuccherosa.
"Non ne ho avuto mai occasione, e sinceramente non mi piace tanto giocare a
palla...." Notando gli sguardi stupiti di quei ragazzini, notai
Renesmee indietreggiare e passare dal rosso al rosso acceso. Le donava
quel colore.... Se solo avesse saputo quel colore cosa rappresentasse e
a cosa era possibile paragonarlo, di certo si sarebbe messa a frignare.
"Se la palla non ti piace, cosa fai durante il pomeriggio?" continuò la ragazzina mielosa.
"Beh, preferisco andare a cacci.... con il mio J.. accidenti..."
esclamò Renesmee prima di correre verso la sua insegnante per
chiederle di poter andare al bagno...
Decisi di seguirla, per vedere cosa avesse in mente, dopo che stava per
rivelare il suo più grande segreto, disubbidendo alla sua cara
mamma. Avevo deciso di incontrarla, là nel bagno.. Nessuno si
sarebbe accorto del mio aspetto.. Ero facilmente scambiabile con uno
dei tanti insegnanti di quell'isistituto. Prima di dirigermi verso la
finestra del bagno sentii le voci di quei due bambini che l'avevano
tempestata e messa in imbarazzo.
"Che cosa ha detto caccia? Il mio chi? E' proprio strana quella bimba,
non mi va di giocare con lei è troppo troppo strana, e mamma mi
dice sempre di stare alla larga dai tipi come lei!" La dura vita,
dell'essere diverso.
"Hai ragione, pure la mia mammina dice la stessa cosa. Andiamo a giocare a palla?". Non volli sentire altro, dovevo muovermi..
La trovai subito. Era seduta sul water del secondo bagno.. Stava
piangendo e parlando al telefono. Drizzai l'orecchio.. Sentivo una voce
cristallina, di sicuro quella di Bella. infatti...
"Mamma, ti prego vieni..."
"Piccola cosa è successo? Perchè piangi così?"
"Zia Alice non ti ha detto niente?".
"Non è uscita, ma perchè cosa è successo?" Perfetto la veggente non c'era quindi non poteva avvertire Bella del mio avvicinamento.
"Mamma, ero tempestata di domande e mi stavo per lasciar scappare il fatto della caccia.. P...r fa...ore vi....i"
"Va
bene, tesoro arriviamo tra massimo 10 minuti.. Tu intanto resta in
bagno.. Se viene un'insegnante, digli che stai poco bene e che hai
chiamato la mamma e che fra poco arriva. Ok? Non ti preoccupare di
niente, a fra poco."
Sentii la piccola chiudere la chiamata, prima di ricominciare a singhiozzare.
Era il mio momento.. Dovevo fingere bene, o mi avrebbero scoperto....
Non pensare a nulla, la tua mente non è protetta, ricordati!
"Renesmee, piccola dove sei? Vieni fuori" cercai di fare la voce
suadente. Passai di fronte ad un grande specchioe vidi i miei occhi..
Neri come la pece segno della tensione e della fame.. Beh, meglio così
così nessuno si sarebbe accorto di nulla.
"Mi scusi, mi sento poco bene.. ho chiamato la mamma, fra poco arriva..
non si preoccupi, solo un pò di agitazione" disse lei prima di
ricominciare a piangere..
"Come parli bene per essere una bambina di 6 anni. Dai su non piangere,
cosa è successo?" mi stava facendo spiazentire, perchè
non rispondeva subito.. Che nervi.. Se solo avessi potuto usare il mio
potere ed un pò di spavento di certo avrebbe parlato subito; ma gli ordini erano ordini e
non potevo disubbidire.
"Mi dica per favore come si chiama e chi è, poi le
risponderò!" ma come era impertinente, va bene piano e con calma
rispondile..
"Io son...." oh cavolo, erano arrivati sentivo l'odore... Decisi di scappare dalla
finestra, sperando che non si accorgessero di nulla. Trovai passando
davanti al bancone dei bidelli un profumo, faceva proprio al caso mio.
Lo spruzzai di fretta nel bagno, non avrebbero dovuto avvertire la mia
presenza.. Il mio odore veniva coperto dal profumo.. Lo speravo
ardentemente.
La voce della traditrice arrivò nel bagno..
"Tesoro dove sei? Ma cos'è tutto questo profumo, è disgustante!"
"Mamma eccomi" disse Renesmee, prima di gettarsi alle gambe della madre. Che scenetta commuovente... Ecco di nuovo la nausea..
"Mamma, scusami non l'ho fatto apposta.. scusa davvero! Papà è arrabbiato?" chiese intimorita.
"No, tesoro è giù che ci aspetta in macchina andiamo!"
"Mamma hai visto una persona, quando sei entrata? Ci stavo parlando"
"No piccola nessuno.. forse ti starai sbagliando.. Andiamo"
Così lasciarono il bagno per andare in classe a prendere non so
cosa, sicuramente lo zainetto. Sentii la maestra dal disgustante tono
mieloso dirle di guarire presto dopo averle posato un bacio sulla
guancia. Si diressero verso la macchina dove
al posto di guida c'era Edward. Appena entrata la piccola diede un
bacio sulla guancia del padre e sussurrando gli disse uno "scusa" prima
di riniziare a piangere.
"Non fa nulla piccola, domani andrà meglio.. Andiamo a casa, che
c'è Jacob vuole andare a caccia con te!" disse ridendo
prima di partire a razzo...
Meglio, Edward? semmai peggio molto peggio.. dissi tra me e me prima di
avviarmi per la caccia. Quel contatto con tutti quei bambini mi aveva
messo davvero fame....
Ed ecco le risposte alle recensioni:
noe_princi89 - Grazie 1000! Ad ogni capitolo mi recensisci:D... Sono
molto contenta che il capitolo, anche se corto, ti sia piaciuto.
Purtroppo non ti posso dire se hai indovinato o no per quanto riguarda
il personaggio misterioso, ma ti dicoche si scoprirà forse fra
2-3 capitoletti. Mi dispiace lasciarti così, senza conferme o
negazioni. Spero però, che nonostante tutto continuerai a
leggere la mia ff. Baci a presto :D
lory_lost_in_her_dreams - Grazie tantissimo per la recensione ed
ovviamente per i complimenti che hai fatto sulla mia scrittura *me
arrossita*. Spero che il capitolo ti sia piaciuto, anche se ancora non
è stato svelato nnt! Spero che la tua ansia in un certo senso
sia sta colmata :P a presto baci
trettra - Grazie amore! Io uso le parolone?? Ma non è vero :P!!!
Grazie di tutto e soprattutto di incitarmi nei momenti di crisi!
tvttttttttttttttttttttttttttb kiss ♥
Concludendo, ringrazio tutte le persone che hanno messo la stroria tra le preferite e le seguite. Grazie davvero:D
SPOILER CAPITOLO QUARTO
Visioni imperfette?
"Edward, non riesco a distinguere, non riesco a vederlo bene.. Per favore muovetevi.. Ho paura!"[...] "Alice nel bagno non c'era nessuno, cosa sta succedendo?"[...]
"Carlisle, cosa può essere?"[...]
"A me pare di conoscerla [...], è una
scia che non sentivo da un pò tempo, mesi forse?.."[...]
Quel brutto presentimento stava tornando sempre più forte. E con
un peso sul mio cuore muto, stampai un sorriso sul volto.[...] Dovevamo fingere bene. Per noi. Per lei.[...]
Lo
so che avevo detto che avrei postato venerdì, ma visto che
l'altro capitolo non è stato tanto gradito, ho deciso di
postare il quarto e se questo andrà abbastanza bene
posterò il più presto possibile se no aspetterò
qualche giorno! Scusate:( Fatemi sapere, sono nelle vostre mani!!
Buona lettura
CAPITOLO QUARTO
Visione imperfette?
Bella's POV
Erano 2 ore
che avevamo lasciato la piccola a scuola, mi mancava da impazzire
vederla girare per casa cantando e danzando come una ballerina.
Io e Edward ora eravamo soli nella nostra camera a farci un
pò di coccole in santa pace, senza Emmett che urlava le sue
battutine spiacevoli: infatti oltre a stare in camera soli, eravamo
soli anche in casa, grazie alla mia sorellina.
Quella mattina, aveva avuto una visione in cui io, Edward e Jacob ci
aizzavamo contro Emmett che, dopo una dura lotta 3 contro 1, avrebbe
perso, quindi per evitare che lui tenesse il muso per l'eternità
aveva messo la scusa di andare tutti insieme a caccia, lasciandosi così via libera..
Dovevo rigraziarla in un modo o nell'altro, infondo erano parecchi giorni che io e mio marito non passavamo del tempo insieme (soli).
Forse avrei messo uno dei tanti vestiti di seta, di cui il mio armadio
era pieno; o forse avrei accettato di andare a fare shopping insieme a
lei (panico), ma per sdebitarmi dovevo farlo.. Anche se questo significava la mia morte e una noia tremenda.
Anche se non riuscivo a pensare ad altro oltre la felicità di
quel contatto con mio marito, ero preoccupata per la piccola:
chissà cosa stava facendo, se stava bene e soprattutto se la
sete era sopportabile..
Edward notò, la mia espressione corrucciata e prima di posarmi
un bacio che dovrebbe essere definito illegale, mi disse che dovevo
stare tranquilla e non ci dovevo pensare, l'unica cosa che dovevo tener
presente era che eravamo da sul letto della camera insieme e senza vestiti. Non lo feci
finire ed incollai le mie labbra alle sue, provocando così una
scossa di piacere ai nostri corpi. Questa situazione era praticamente
fanstastica e la felicità era alle stelle.
Tutto questo, però, venne interrotto dalla suoneria del mio
cellulare. All'inizio non volevo rispondere, sicuramente era o Alice o
Emmett, che volevano sapere se stavamo giocando a scacchi (solita
stupida battutina del mio fratello orso), poi sentendo che gli squilli
continuavano ininterrottamente, mio malgrado mi staccai dal corpo
perfetto di Edward per andare a rispondere. Appena lessi il numero, mi
prese il panico. Era Renesmee.
"Oh cavolo.." esclamai. Edward in un lampo mi fu accanto e dopo aver letto il numero, di fretta si mise a vestirsi.
"Pronto piccola"
"Mamma ti prego vieni"
"Piccola cosa è successo? Perchè piangi così?" Ero preoccupata.
"Zia Alice non ti ha detto niente?".
"Non è uscita, ma perchè cosa è successo?" Ora ero terrorizzata.
"Mamma, ero tempestata di domande e mi stavo per lasciar scappare il fatto della caccia.. P...r fa...ore vi....i" . Oh mio Dio, povera piccola chissà come si sentiva.
"Va
bene, tesoro arriviamo tra massimo 10 minuti.. Tu intanto resta in
bagno.. Se viene un insegnante, digli che stai poco bene e che hai
chiamato la mamma e che fra poco arriva. Ok? Non ti preoccupare di
niente, a fra poco."
"Edward bisogna andare, corriamo la piccola..." Non riuscii a
terminare la frase, il cellulare di Edward aveva iniziato a squillare.
"Pronto Alice?" Sicuramente voleva dirgli che avrebbe chiamato Renesmee..
"Scusa Edward, non ero attenta. Ero con Jasper.. Renesmee ha già chiamato vero?" chiese con tristezza.
"Si Alice ha chiamato ora, non ti preoccupare. Stiamo già
partendo, Bella si deve solo vestire" disse lui ammiccando verso di me.
Diamine era vero, non ero in condizioni di uscire. Di corsa misi i
primi vestiti che mi capitarono per le mani.
"Edward, penso ci sia un insegnante con lei, ma è strano, non riesco a vederlo bene.. Edward dì a tua moglie che fanno schifo i vestiti che ha scelto"
"Ok, glielo farò presente. Chi è l'insegnante: una donna,
un uomo?" chiese Edward, con tono impaziente. Era molto preoccupato.
"Edward, non riesco a
distinguere, non riesco a vederlo bene è come se qualcosa stesse
bloccando la visone.. Per favore muovetevi.. Ho paura!"
"Va bene, Alice non preoccuparti ora partiamo.. Ci vediamo a casa.. Avverti gli altri."
"Ok fratellone e scusami ancora".
"Non ti preoccupare, a dopo ciao."
Rimanemmo per 5 secondi immobili poi di corsa, ci dirigemmo in garage per prendere la Volvo di Edward.
"Amore chi potrebbe essere l'insegnante con lei? E perchè Alice
non riesce a vederlo?" chiesi impaurita io, se avesse fatto del male a
Renesmee l'avrei ucciso o uccisa.
"Non lo so Bella, ora andiamo e vediamo." Mi fece un sorriso
rassicurante. Edward come sempre cercava di nascondere il suo timore, ma
io che ormai lo conoscevo bene riuscii a scorgere una nota di
disperazione nella sua fantastica voce.
Superando i 200 km/h arrivammo in 3 minuti circa.
Entrai di corsa chiedendo al bidello dove si trovasse il bagno del
primo piano. Anche sapendo che avrei potuto utilizzare il mio olfatto,
decisi ugualmente di chiedere poichè le persone che mi
avrebbero visto di certo mi avrebbero preso per pazza.
Arrivata di fronte alla porta del bagno, sentii la mia brontolona che
piangeva e si disperava. Decisi di entrare con calma, infondo ci doveva
essere un insegnante; ma quando aprii non trovai nulla se non altro un
profumo terribile che avevano appena spruzzato era nauseabondo.
"Tesoro dove sei? Ma cos'è tutto questo profumo, è disgustante!"
"Mamma eccomi" disse Renesmee spuntando dal secondo bagno, prima di
gettarsi alle mie gambe, inzuppandomi i pantaloni. Per rassicurarla le
feci una carezza sui capelli ramati.
"Mamma, scusami non l'ho fatto apposta.. scusa davvero! Papà
è arrabbiato?" Mi chiese intimorita. E perchè mai Edward
si sarebbe dovuto arrabbiare. Quello che aveva fatto era niente in
confronto a ciò che poteva accadere. E poi come si faceva ad
essere arrabbiati con una bimba così bella e dolce? Io non ci
riuscivo quasi mai, oltre per il fatto che non disubbidiva mai quindi...
"No, tesoro è giù che ci aspetta in macchina andiamo!"
dissi con tutta la calma che potevo, quando improvvisamente mi chiese:
"Mamma hai visto una persona, quando sei entrata? Ci stavo parlando" Era preoccupata?
"No piccola nessuno.. forse ti starai sbagliando.. Andiamo" Ero un
pò intimorita anche io, possibile che Alice si fosse sbagliata?
Impossibile. Dovevamo parlarle.
Passamo in classe per recuperare lo zainetto e per salutare la maestra
che diede alla piccola un bacetto sulla guancia con un
guarisci presto. Il suo tono era zuccheroso, ma non troppo, il giusto
per mettere a proprio agio i bimbi. Che dolce! Mi ricordava mia madre,
o Esme.
Appena arrivammo in macchina, Renesmee si precipitò da Edward per dargli un bacio sulla guancia.
"Scusa papà, non l'ho fatto apposta!" disse lei tra i singhiozzi.
"Non fa nulla piccola, domani andrà meglio.. Andiamo a casa, che
c'è Jacob, vuole andare a caccia con te!"disse
lui ridendo, sicuramente voleva parlare da solo con sua sorella, e per
evitare di far agitare la piccola o Jacob li avrebbe spediti da qualche
parte a cacciare.
Ero seduta dietro insieme a Renesmee, che non accennava a smettere di piangere.
"Piccola, tranquilla non è successo nulla.. Non ti preoccupare.
Basta piangere, se no ti si gonfiano gli occhi e ti diventano tutti
rossi. Dopo non voglio sentire zia Alice che mi rimprovera
perchè non ti ho fatto smettere di piangere facendoti
così rovinare il tuo bel visino" le dissi con una linguaccia .
Lei finalmente rise, ma poi notammo che il nostro principe si era fermato di botto ed era sceso dall'auto. Cosa gli prendeva?
"Edward, ma che fai?", non mi piaceva quando faceva così.
"Non l'avete sentito un rumore da dietro quel cespuglio? Non la sentite una scia?" chiese lui incredulo.
"No amore, non ho sentito nulla e nemmeno la piccola!" Ma cosa
stava succedendo, Alice aveva delle visioni imperfette e Edward si
immaginava le cose? Dovevamo assolutamente chiarire.
Edward rientrò di corsa in macchina per poi partire a razzo. In
meno di 3 minuti eravamo davanti a casa nostra e mi sentii finalmente
al sicuro ma da che cosa? Non lo riuscivo a capire.
I nostri famigliari erano tutti in giardino e non appena scendemmo
dall'auto si fiondarono sulla piccola. Jacob era quello
più impaziente, lo vedevo, fremeva dalla voglia di averla tra le
braccia per assicurarsi che stesse bene.
Edward mi affiancò e disse: "Scusate potete dare la piccola a
Jacob, che ha bisogno di andare a caccia.. Noi dobbiamo parlare".
Poi continuò rispondendo a una qualche domanda silenziosa che
capii essere di Jacob: "Ti prometto che dopo ti spiegheremo tutto se
riusciamo a capire qualcosa, ora per favore allontanati con la bimba e
non la perdere d'occhio mai. Tra un'ora riportala. Per favore l'affido
nelle tue mani". Ma cosa diamine stava succedendo? Perchè Edward
era così indulgente? Ora stavo tremando e sentivo gli
occhi pungere, ero talmente tesa da piangere.
"Renesmee fai la brava e non uccidere troppi cervi. Niente gare. Capito?" mi voltai verso Jacob e ripetei: "Capito?"
"Ok, niente gare" dissero insieme con uno sbuffo.
Appena si allontanarono, ci dirigemmo all'interno della casa nella stanza del grande tavolo ovale.
Edward fu il primo a parlare: "Alice nel bagno non c'era nessuno, cosa sta succedendo?"
Lei singhiozzando disse che non lo sapeva ma che aveva provato un
qualcosa di indescrivibile, un qualcosa di potentemente pauroso, un
qualcosa di mai provato, sembrava essere cieca a metà. Renesmee
ovviamente non era riuscita a vederla, ma c'era quella persone con lei
di cui vedeva solo il corpo, ma niente viso.
"Carlisle, cosa può essere?" chiese mio marito verso suo padre che rimaneva in un angolo a testa bassa.
"Figliolo non so cosa stia succedendo, però oggi mentre ero a
caccia ho sentito una scia e l'ho seguita fino a quando non sono
riuscito più a percepirla".
"Anche Edward l'ha sentita mentre stavamo tornando, ha detto però di non riconoscerla".
"A me pare di conoscerla ma non mi ricordo di chi sia, è una
scia che non sentivo da tantissimo tempo, mesi forse?"
Brutto, brutto presentimento.
"Carlisle, e questo cosa c'entra con la visione imperfetta?" appena terminai la frase, capii.
"Carlisle la scia terminava davanti a scuola vero?"
Annuì.
"Non ho fatto in tempo ad avvertirvi perchè mi ha preceduto
Alice e subito sono corso qui ad aspettarvi. C'era qualcuno che vi
osservava e osservava la piccola, non so per quale motivo e se il
bersaglio fosse lei o qualcun'altro, ma da oggi dobbiamo tenere gli
occhi aperti."
"Edward, da domani per un pò di tempo la piccola rimane a casa. Finchè non abbiamo
capito cosa succede e chi è questo vampiro o vampira, lei deve
restare qui protetta".
"Certo, Amore.. chiamo subito la scuola e avverto che per un pò
di giorni Renesmee sarà assente, ma assicuro che andremo a
prendere i vari compiti, così con la scusa che non deve rimanere
indietro controlleremo la zona.
Tutti annuirono, me compresa.
Quel brutto presentimento stava tornando sempre più forte. E con
un peso sul mio cuore muto, stampai un sorriso sul volto. La piccola
e Jacob stavano rientrando. Vidi che tutti fecero come me. Non
dovevamo farla preoccupare. Dovevamo fingere bene. Per noi. Per lei.
Poco lontano da lì una voce spettrale al telefono diceva:
"Tesoro, dovrò agire tra un pò di tempo, hanno percepito
che sta accadendo qualcosa di strano".....
Ed ecco il quarto capitolo.. Mi dispiace da morire che il capitolo
precedente non abbia avuto molto successo. :( mi dispiace di avervi
deluso, infatti le recensioni sono state pochissime (1) e le visite
sono un pò calate:(((.
Cmq volevo ringraziare noe_princi89 per la recensione, e per i
complimenti!! Grazie davvero e ovviamente mi fa sempre piacere sapere
cosa ne pensi :). kiss :-*
Come ho già detto all'inizio del capitolo, non so quando
posterò, dipende tutto da questo capitolo. Se andrà bene
aggiornerò presto, se no aspetto un pò di giorni
per rifornirmi di nuove idee! Quindi fatemi sapere. Please *.* Aspetto
con ansia le vostre opionioni! Sono nelle vostre mani :P.. Grazie anticipatamente!
Per terminare, rigrazio le persone che hanno inserito la mia modesta storia tra le seguite e le preferite. Thank you so much!!
A presto.... :) Tede
p.s. Non faccio in tempo ad inserire un piccolo spoiler, xò vi
anticipo che sarà un capitolo il cui Pov sarà del
personaggio misterioso. Non vi preoccupate, fra un pò
verrà svelato! ciaociao
p.s.s. scusate se ci sono errori di battitura -.-"
Come
promesso, visto che il precedente capitolo è andato bene e voi
mi avete dato tutto l'appoggio che si può desiderare, posto
oggi! Grazie da morire!
Alla fine del capitolo ci
sono le risposte alle recensioni e un piccolo spoiler del prossimo! Buona lettura!
CAPITOLO QUINTO (Parte prima)
Errori & Rancore
**********' S POV
Avevano
scoperto che c'era qualcosa che non andava. Dovevo chiamare
assolutissimamente i miei padroni. Di certo questo non me l'avrebbero
perdonata. La prima regola che dovevo osservare era ESSERE DISCRETA, e
io l'avevo infranta come una qualsiasi stupida clausola.
Il telefono iniziò a vibrarmi nella tasca, per la prima volta in
tutta la mia esistenza volevo e speravo che non fosse lui. Di certo
l'avrei deluso, ma dovevo rispondere. Infondo lui era la persona che mi
aveva salvato tantissimi anni fa da morte certa, e io in qualche modo
dovevano farmi riscattare. Tutto per venicarmi di quella dannatissima notte, di molto tempo fa.
Era il 1935,
vivevo in una piccola cittadina vicino alla catena dei Monti Appalachi.
Ero una ragazza felice e spensierata, anche se nella città negli
ultimi tempi succedevano fatti strani e tutte le persone intorno a me
dicevano che la città era stata colpita da una maledizione o una
cosa del genere. Stupidaggini, pensavo io. Anzi proprio non ci pensavo,
ero troppo occupata a vivere la mia fanciullezza nel migliore dei modi.
Avevo amici, tanti amici fatti dopo il mio arrivo dall'Italia.(in un piccolo paese è difficile non
trovare delle persone che ti somigliassero), in particolare uno Davis
Collins che mi mostrava tutte le attenzioni che una ragazza poteva
richiedere. Era un ragazzo eccezionale, molto dolce e sicuro di
sè, noncurante delle stupidaggini che si dicevano in giro.
Eravamo molto simili in questo. Mi ricordo il nostro primo incontro nella sua bottega e il nostro primo appuntamento. Infatti poco tempo dopo, ci fidanzammo
e ci sposammo nel contado che i miei ci avevano comprato per le nostre
nozze. Ricordo ancora il calore delle lacrime sul mio viso dopo aver
detto il fatidico SI. E' stato il più bel giorno della mia vita.
E come scordarmi, soprattutto, la notte di quel giorno. Ancora sento a
distanza di moltissimi anni, il sapore delle labbra di Davis sulle
mie, accaldati e sudati mentre finalmente diventavamo uno dell'altro.
I miei giorni passavano allegramente mentre in città la paura si
dilagava: le morti erano salite precipitosamente e le scomparse ormai
non si riuscivano più a contare. Tutti temevano di essere le
prossime vittime, di un essere che non veniva pronunciato e di cui non
si sapevano le sembianze.
Io non facevo attenzione a tutte quelle situazioni, non è io fossi egoista, ma gestivo solo
ciò che mi competeva: cioè la mia vita e quella di mio
marito; fino a quando le mie attenzioni vennero incrementate.. Avevo
scoperto di essere incinta.. Che sensazione stupenda sapere che dentro
di te cresceva il frutto dell'amore tuo e del tuo innamorato. Quando
Davis lo venne a sapere era l'uomo più felice del mondo,
tanto che nemmeno una settimana dopo la mia notizia, si era messo
all'opera per tirare su una piccola ma confortevole stanza per il
bambino o per la bambina. Io speravo che fosse un bimbo, e che avesse
gli stessi tratti del padre; mentre Davis sperava fosse una femminuccia
con i miei occhi, il quale li comparava sempre al più bel fiore
del mondo, i suoi fiori personali.
Se
avessi potuto piangere ai ricordi di certo ora sarei rannicchiata su me
stessa, piangendo disperata quelle lacrime che purtroppo quella sera
non avevo potuto versare. Infatti...
Era
inverno, mancava davvero molto poco alla nascita di mio figlio o mia
figlia, e l'impazienza ormai era alle stelle. Volevo averlo tra le mie
mani, per cullarlo cantandogli dolci canzoncine e rivolgendogli tutti i
sorrisi che avrei potuto. Tutto era pronto, la stanza era eccezionale e
i vestitini che avevo cucito e ricamato mentre Davis era a lavorare nel
negozio di famiglia, erano incantevoli. Tutto era perfetto, la mia vita
era perfetta, non si poteva chiedere di meglio.. ma..
Ma, ricordo ancora il freddo di quella sera, era
insopportabile, così chiesi gentilmente a Davis di andare nel
boschetto vicino casa a recuperare un pò di legna per la stufa.
Davis senza battere ciglio dopo avermi posato un bacio sulle labbra e
una carezza sul pancione e un "stai attenta, non potrei vivere senza di
voi quindi non ti affaticare" andò di corsa a prendere
ciò che gli avevo chiesto, era dolcissimo non voleva che mi
ammalassi e soprattutto che il nostro piccolo angelo, stesse male.
Era
passato tantissimo tempo, e di Davis non c'era traccia, così
decisi di andarlo a cercare anche sapendo che ormai la notte era inoltrata.
Lo chiamai varie volte..
DAVIS, DAVIS, DAVIS, DAVIS, DAVIS amore mio dove ti eri cacciato...
Nessuna risposta alle mie chiamate.
Silenzio...
Silenzio...
Silenzio...
Il panico cominciava ad impossessarmi. Perchè ero stata
così stupida a mandarlo a cercare la legna, se sapevo che la
notte ormai incombeva. E perchè non rispondeva? E se gli fosse
successo qualcosa, per causa mia?
La stanchezza ormai si stava facendo sentire e la paura di non sapere
dove fosse la mia vita, la mia metà, mi stava facendo impazzire.
Ancora nessun suono, silenzio, il vento che scuoteva impetuoso il prato davanti alla nostra casetta mi faceva rabbrividire.
Un urlo agghiacciante si levò facendomi voltare di scatto, gesto che mi fece perdere l'equilibrio e cadere..
"Renataaaaaaaaaaaaa" era la voce di mio marito che mi chiamava a squarciagola...
L'urlo proveniva da lì vicino, mi alzai con fatica e di corsa,
per quanto poteva essere definita corsa un andamento affaticato dal
pancione, mi avvicinai al luogo da dove proveniva suono. E la visione che vidi mi
ghiacciò...
NO, NO, NO, NO, NO,.............. non era possibile non era lui.. Il
corpo di Davis era al suolo grondante di sangue... NO... non poteva
essere lui, il mio amore, la mia vita.. Esanime!!
Mi poggiai sul corpo tiepido di mio marito sporcandomi del suo sangue.
Cosa gli era successo? Perchè a lui? Perchè?
Perchè?
Non feci in tempo a rialzarmi per chiedere aiuto alla villetta accanto
che mi sentii lanciare contro qualcosa di molto duro, che mi
mozzò il respiro. Che animale poteva essere per colpirmi con
tanta violenza?
Sentii una fitta sul ventre... Non poteva essere.. Non potevo
perderlo.. L'unico ricordo di Davis che avevo doveva vivere... Le fitte
iniziarono senza sosta, il dolore era allucinante..
Dal sentire questo dolore, mi risvegliò solo una voce gelida e
priva di intonazione che mentre mi prendeva il braccio diceva:
"Sei speciale, non riesco a leggerti.." una fitta al braccio poi più niente..
Buio, silenzio e dolore scandivano il tempo... Non ricordavo cosa
era successo, non ricordavo come si faceva a piangere, non ricordavo
più niente.. Tranne il volto di quella persona che una volta
amavo e il mio pancione... Ma non riscivo bene a focalizzarli. No
perchè? Erano il mio unico appiglio per rimanere in questo
mondo.. Senza di loro non avrei potuto vivere... Quando improvvisamente.....
....to be continued
Grazie a trettra per le correzioni ♥
Quando
improvvisamente? Cosa accadrà? Mi dispiace lasciarvi così
ma il capitolo sarebbe venuto davvero troppo lungo. Beh che dire,
sinceramente sono senza parole. Grazie davvero a tutte le persone che
mi hanno sostenuto con le recensioni e mettendo la storia tra le
preferite e le seguite. Mi avete davvero aiutato a superare quel momento di crisi. Quando ho letto ciò che mi avevate
scritto, mi venivano le lacrime agli occhi (ovviamente per la
felicità): non immaginavo che questa storia avesse successo, e a
qnt pare piace. Sono al 7* cielo. Non smetterò mai di dirvi
grazie!! Avete visto che finalmente il personaggio misterioso
si è scoperto? Chi avrebbe immaginato che fosse lei? E
perchè? Fatemi sapere!! La verità si scoprirà nel
prossimo capitolo, ma voi cominciate ad immaginare baci :)
Ed ora rispondendo altre vostre recensioni:
noe_princi89 - Ed
ecco a te il personaggio misterioso.. Avevi indovinato che faceva parte
dei Volturi, brava:D.. Cmq grazie di farmi sapere sempre cosa pensi!
Sono contenta che la storia ti stia piacendo.. Alla prossima kiss ☻
mine - Grazie,
grazie, grazie... Mi hai scritto una recensione bellissima. Mi ha
tirato su veramente tanto! Sono felicissima che la ff ti stia piacendo
e spero che la tua ansia sia stata ripagata. Anche tu, avevi azzeccato
che fosse uno dei Volturi, ma ti aspettavi che fosse Renata? Spero che
continuerai a leggere la mia storia.. Grazie di averla inserita nelle
ff seguite! Alla prossima!! kiss :D ☺
trettra - Tesoro
mio, cosa farei senza di te che mi sopporti quando mi prendono questi
momenti di crisi? La carica che mi dai è enorme, e ovviamente le
correzioni che fai puntato a far diventare la storia migliore. Grazie di
essere presente sempre e ovunque!! Baci tvtttttttttttttttttb ♥♥
cullengirl - Sono
contenta che la storia ti sta prendendo e che ti piaccia! Grazie per la
recensione. Spero che il capitolo sia stato di tuo gradimento. Alla prossima
baci ☻
Grazie alle persone che hanno inserito la storia nelle preferite:
Ovviamente grazie anche alle persone che non hanno recensito ma che continuano a seguire la ff! A presto ☺☻♥
×ANGOLO DELLO SPOILER×
"Sei una creatura leggendaria, dalla forza incredibile e una
velocità stupefacente. E tu come tanti altri della nostra specie
possiedi un dono"[...] "Tu ora sei un vampiro, e sei anche uno scudo cioè vuol dire che riesci a difenderti dagli attacchi di corpo"[...] [...]Chi è quel
mostro che mi ha rovinato l'esistenza? Qual'è il suo nome?"[...] "Ha solo un nome: [...]" "La vendetta ti fa lavorare meglio"[...]
"Se sapesse quanto"[...]
Prossimo aggiornamento: Domenica 21 Giugno (scusate
per l'attesa, ma se riuscirò a fare tutte le correzioni,
prometto che cercherò di postarlo il prima possibile -.-") ciao :D
Ed ecco a voi la seconda parte del quinto capitolo! Buona lettura!!
(in fondo al chappy, ci sono le risposte alle recensioni e un piccolo spoiler della prossima puntata)
CAPITOLO QUINTO
(Parte seconda)
Errori & Rancore
Renata's POV
Quando
improvvisamente, riuscii a scandire il tempo con maggiore
facilità. Il dolore, che per un tempo a me infinto mi aveva
fatto compagnia, cominciava a scemare. Mi sentivo più forte,
come se dentro di me ci fosse stata una forza in più per andare
avanti in quel triste mondo. Sentii che ora ero capace di percepire tutto ciò che era
intorno a me, e di riuscire a muovermi. Decisi di fare qualcosa, per
provare che non stessi sognando. Quando aprii gli occhi tutto sembrava
nuovo.
Mi trovavo in una stanza a me sconosciuta, con le mura alte formate da
mattoni incastonati perfettamente. Non era casa mia e allora dove
diamine mi trovamo. Di scatto mi alzai. Wow, ma come avevo fatto..
Prima di quella botta forte al petto stavo morendo, mio figlio stava
morendo. Quando quel pensiero mi fece spostare in fretta la mano sul
mio ventre: piatto, vuoto e freddo.. Mi dispiace Davis non sono riuscita a proteggere il nostro piccolo angelo,
dissi dentro di me prima di accasciarmi a terra, volendo piangere ma
nessuna goccia cristallina simbolo della mia diperazione, uscì
dai miei occhi, dai suoi fiori personali. Ero sconvolta, dei singhiozzi
mi laceravano il respiro, anche se l'aria non mi veniva a mancare.. Un
suono di passi mi fece rinsavire.. Mi acquattati come un animale pronto
all'attacco e dalle mie labbra uscì un ringhio. Ma cosa stavo
facendo? Cosa cavolo stavo facendo?
"Sono contento che tu sia sopravvissuta Renata" disse una figura
spuntando da una massiccia porta di legno. Era alta e magra, aveva la
pelle diafana e i rossi di un rosso cremisi.. Rosso cremisi? Portava una lunga mantella nera.
"Chi sei? Dove sono? E mio figlio? Mio marito?" chiesi prima di essere interrotta da una risata.
"Oh cara Renata, il mio nome è Aro e ti trovi a Volterra in Italia" Volterra? Italia? ma...
"Mi prendi in giro? Dov'è mio figlio?" chiesi con più insistenza..
"No, non ti prendo in giro. E mi dispiace per tuo figlio, non ce l'ha fatta!"
Il mio mondo si venne a sgretolare con una vetro che si infrange ad un sasso.
"Tu l'hai ucciso" riuscii a dire prima di gettarmi contro di lui,
sentivo una strana forza fluire nelle mie vene e l'ira mi accecava. Lui
era un assassino. Maledetto.. Mi aveva privato della mia vita.. di
tutto..
Lui in una velocità impressionante si scansò dal mio
attacco, lasciandomi andare per poco a sbattere contro la porta
massiccia..
"Eh no cara Renata, mi dispiace ma non sono stato io ad uccidere tuo
marito e tantomeno il bimbo che portavi in grembo" disse lui sempre con
quel sorriso compiaciuto..
"E allora chi?" volevo la mia vendetta. Volevo veder soffrire colui o colei che mi aveva fatto questo.
"Ogni cosa a tempo debito, mio tesoro.. Non vuoi sapere cosa sei?"
"Si" me lo stavo chiedendo da un pò...
"Sei una creatura leggendaria, dalla forza incredibile e una
velocità stupefacente. E tu come tanti altri della nostra specie
possiedi un dono"
Rimasi allibita di quella dichiarazione. Cosa ero diventata?
"Cioè?" dovevo sapere e l'impazienta cresceva.
"Tu ora sei un vampiro, e sei anche uno scudo cioè vuol dire che riesci a difenderti dagli attacchi di corpo."
Ora iniziavo a capire.. Ecco cos'era quella forza che mi sentivo
dentro.. Anche il giorno dell'attacco, il grande impatto con qualcosa
di duro..
"Cosa è successo esattamente?" chiesi ora, bramavo di sapere come la mia vita era terminata.
"Ero lì con alcune mie guardie, sai noi siamo tipo i padroni
della nostra razza, la classe dominante. Stavamo da quelle parti per
controllare la zona. Quando abbiamo sentito un urlo agghiacciante
urlare il nome di Renata" rimasi pietrificata, ma non lo interuppi.
"Siamo corsi lì, e ci siamo accorti dello scempio che c'era. E
ti abbiamo notato dolorante così decisi di salvarti"
"Ok, grazie mille! Ma chi è che aveva fatto tutto, chi è quel
mostro che mi ha rovinato l'esistenza? Qual'è il suo nome?" ero
furiosa.
"Ha solo un nome: Edward Cullen.." no, non poteva essere i Cullen erano
partiti dalla mia cittadina da 1 mese, non poteva essere. Non potevano
essere loro la causa di tante disgrazie. Erano delle persone squisite,
Esme e Alice erano fantastiche: ogni tanto venivano a vedere come stavo
e mi portavano tanti doni per il mio piccolo pargolo che ormai non
sarebbe più nato. Quindi anche loro erano... Vampiri.. feci un
pò di fatica a stamparmi quella parola nel cervello.
"Ti sbagli?" era assurdo..
"E come potrei, sai tutta la famiglia dei Cullen è un pò
strana. Noi vedi non ripudiamo la nostra natura, dobbiamo cibarci di
sangue umano per vivere, mentre loro per non essere dei mostri, come ci
definiscono, bevono sangue animale.."
"E allora perchè, hanno fatto quel..."
"Vedi il sangue animale, non ti disseta del tutto. Quindi ogni tanto,
quando magari si è deboli e la sete è più forte,
capita la stessa cosa che ti è capitata, attaccano per puro
divertimento e per la sete insopportabile. Se vuoi rimanere con
noi, ti faremo avere la tua vendetta.. Se non rimarrai, con mio
dispiacere verrai uccisa. Cosa che eviterei tremendaente, sai un potere
come il tuo non si trova
facilmente!", sembrava dispiaciuto e molto.
Tutte le parole che erano state pronunciate dopo la parola VENDETTA,
avevano perso il loro significato. Volevo la mia vendetta e l'avrei
avuta.
"Accetto" dissi provocando al mio padrone non poca felicità.
Tutto per vendicare i miei tesori. Da quel giorno, così, divenni un membro della guardia dei Volturi.
Il telefono non demordeva e continuava imperterrito a suonare. Forza Renata, rispondi
"Pronto"
"Renata, tesoro mio. Come procede la nostra, cioè la tua vendetta?" "Aro, padrone mio, dovrò agire tra un pò di tempo, hanno percepito
che sta accadendo qualcosa di strano"...
"Cosa e perchè?" Aro era furioso.
"Carlisle e quel bastardo di Edward hanno sentito la mia scia. Ma non
sanno a chi appartiene. Lasceranno la piccola a casa per circa una
settimana" dissi io, parlando il più calma possibile anche se
dentro avevo un'agitazione colossale.
"Ti avevamo detto di essere invisibile. Ma tu.." lo interruppi non
volevo sentire altro, le parole del mio maestro facevano più
male del veleno nel sangue.
"Lo so Aro, ma ti prometto che ce la farò. Per favore un'altra
possibilità.. Tra massimo 2 settimane sarò lì con
il nostro premio, ora devo solo nascondermi bene"
"Sarà meglio per te" disse Aro, prima di chiudere la chiamata. Perfetto, mi dissi stizzita.
Edward me la pagherai anche per questo. Spero che ti ammazzerai dopo
che tua moglie si ucciderà quando non avrete più la
vostra bambina. Devi soffrire e devi perdere tutto ciò a cui tieni, come tu hai fatto con me.
In Italia, intanto Aro si stava dirigendo verso i suoi due fratelli che impazienti chiesero "Allora?"
Aro disse: "Il piano terminerà tra 2 settimane massimo."
"Cosa è successo?" chiese Marcus.
"Hanno scovato la sua scia" Aro pronunciò queste parole spuntandole dalla rabbia.
"Secondo te, a questo punto era lei la persona adatta per questa missione?
"Certo, Marcus. La vendetta ti fa lavorare meglio. E le bugie che le ho
raccontato su quella sera, hanno fatto sì che la sua ira
crescesse. Se sapesse quanto ero buono il sangue di quello stupido di
suo marito..."
Disse Aro prima di dileguarsi accompagnato dalle risate dei suoi fratelli...
Grazie 1000 volte a trettra per le correzioni :)))
Ed
ecco finito anche il quinto capitolo! Cosa ne pensate? E' stato di
vostro gradimento? Spero di sì. Ora bando alle ciance
rispondiamo alle recensioni:
trettra
- Visto tesoro che la nostra storia sta venendo bene? Io non so come
ringraziarti per tutto quello che fai per me, soprattutto perchè sopportarmi
(k ce ne vuole vero? XD) Sono contenta k anche questo capitolo sia
stato corretto da te, grazie di esistere!! Baci :-* tvttttttttttb
noe_princi89-
Allora cosa ne pensi del capitolo? Spero k ti sia piaciuto! Già
povera Renata, Aro l'ha ingannata solo per avere la sua vendetta. E
povero il nostro Edward, che verrà accusato di una simile
atrocità! Grazie di recensire sempre.. Baci :)
IsAry-
Wow una nuova fan *.*.. K billu!! Sono molto contenta che la storia ti
stia piacendo! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, ok? Ci
conto! Grazie davvero baci :-*
*Grazie alle persone che hanno inserito la storia tra le preferite:*
Ovviamente ringrazio anche tutte le persone, che non si fermano a recensire ma solo a leggere la storia! baci a ttt :D
*>> Angolo dello spoiler <<*
Capitolo sesto Verità
"Alice cosa hai?"[...]
"Bella, Jasper..[...]
"Bella, saprai mai perdonarmi? [...]
"Tu non mi hai detto niente? Mi hai nascosto tutto, per tutta questa
settimana? E io che ti credevo una persona su cui fare
affidamento"[...] Ero irrimediabilmente un buono a nulla, un mostro, un
terribile mostro che non riesce a proteggere ciò che veramente
ama.[...]
Piccolo sondaggio: Vi piace che metta l'angolo dello spoiler o no? fatemi sapere ciaooooo:D
Ed
ecco a voi il sesto capitolo. Sinceramente non ne sono molto sicura. Mi
convince poco, comunque spero sia di vostro gradimento.
Alla fine troverete l'angolo dello spoiler la risposta alle recensioni. Buona lettura!! A presto ☺♥
CAPITOLO SESTO
Io sapevo...
Bella's POV
Avevamo
appena finito di parlare con Jacob, che proprio come ci
aspettavamano era andato fuori di sè, saputa
la storia. Ora lui, Emmett, Carlisle
e Edward erano andati a controllare la zona, Jasper
era voluto andare a caccia da solo, gli avevamo
proposto di accompagnarlo ma lui aveva rifiutato.
Così ora io, Esme e Rosalie eravamo impegnate a cucinare
la cena sia per Renesmee che per Jacob e
molto probabilmente si sarebbe aggiunto anche Seth.
Esme preparava un dolce, io la pasta e il suo
condimento, Rosalie la carne e il contorno.
Alice era in camera con il mio angelo: le stava facendo provare
una miriade di nuovi vestiti, che le aveva
comprato in occasione dell'inizio delle elementari. Renesmee non aveva
preso molto bene la notizia "dell'evitare la scuola per almeno qualche
giorno", infatti appena l'aveva saputa , aveva espresso con
determinazione il voler andare a scuola e aveva aggiunto che il motivo
di questo cambiamento repentino di direzione era perchè
non ci fidavamo di lei. Ovviamente non le avevamo potuto
dire che c'era un vampiro o una vampira pazza furiosa del quale non
sapevamo quali fossero le intenzioni. Ogni qualvolta che ripensavo a
quella mattina, una morsa mi stringeva il cuore e se potesse
ancora battere, di certo con tutta questa tensione sarebbe esploso.
Sentii dei passi che si avvicinavano, portando con loro un odore misto vampiro e umano: Renesmee era scesa in cucina.
"Mamma, ti posso parlare da sola, in camera?" chiese con un tono
dolcissimo, che sentivo solo quando voleva qualcosa o voleva che
stipulassimo un compromesso.
"Certo tesoro! Rosalie, Esme, vi dispiace se vado su?" non era carino
lasciare tutto il lavoro a loro, ma vista la situazione era meglio che
parlassi subito con mia figlia.
"Vai pure cara, noi qua ce la caveremo" disse Esme, comprensiva come sempre.
Mentre noi salivamo, Alice scendeva con una strana smorfia sul viso: i
suoi occhi erano tra il presente e il futuro. Stava avendo una visione.
"Alice cosa hai?" chiesi curiosa e desiderosa di dare un aiuto alla mia sorellina.
"Bella, Jasper sapeva.. e" non la feci terminare. Cosa voleva dire che Jasper sapeva? Cosa sapeva?
Non feci in tempo a chiedere di spiegarmi meglio che sentimmo che
qualcuno era rientrato: erano Emmett, Carlisle e Jacob. Edward e Jasper
dove erano?
"Bella, Alice?" ci sentimmo chiamare da Carlisle.
Subito ci precipitammo al pian terreno,io con in braccio la piccola.
"Care, Edward e Jasper vi vogliono parlare da sole, raggiungeteli.
Bella, dammi la piccola. Ci vediamo dopo" Carlisle parlò non con
la solita calma, ma bensì con fretta come se ogni minuto potesse
essere l'avvicinamento di qualcosa di terribile.
"Tesoro parliamo dopo ok?"
Diedi la piccola al nonno e prima di uscire vidi Emmett abbracciare
Rosalie, la quale sgranò gli occhi: forse le aveva detto qualcosa
di estrememente brutto, sensazione che mi fece fiondare direttamente
nel fitto della foresta seguita da Alice.
Improvvisamente mi fermò con un gesto disperato: eravamo molto vicine ai nostri compagni, l'odore era più forte.
"Alice, cosa c'è?" chiesi titubante, vedendo ancora quella
smorfia di dolore dipinta sul viso da folletto di mia sorella. Era una
cosa che stonava tremendamente, non l'avevo mai vista così
tranne due occasioni: quando Edward si voleva uccidere e quando ero
incinta.
Mi si gelò il sangue, c'era qualcosa che non andava.
"Bella, saprai mai perdonarmi? E così Jasper? Nel caso ti
sentissi tradita, dillo che ci allontaneremo subito" disse prima di
cominciare a singhiozzare.
"Ma cosa diamine stai dicendo?", chiesi io con una tristezza inaudita.
"Bella te lo spiegherà lui, ma tu cerca di perdonarci, anche se siamo imperdonabili"
"Ora basta, mi stai facendo spazientire, Alice, ma cosa vi devo perdonare? Cosa è successo?"
Una voce che conoscevo molto bene mi rispose, ma non era quella della
mia sorellina che si stava disperando senza poter versare lacrime
"Mi dispiace, Bella, ma io sapevo..."
Jasper's POV
"Mi dispiace, Bella, ma io sapevo..." che delusione avrei portato in famiglia. Mi facevo schifo.
"Jasper, per favore,una volta per tutte mi spieghi cosa tu e la tua
cara mogliettina state cercando di dirmi?, non ci sto capendo nulla!" Bella mi
disse con voce tremante.
Venne affiancata da Edward, il quale da quando
aveva scovato ciò che da 7 giorni cercavo di nascondere, non mi
guardava più negli occhi. Lo avevo deluso, mi odiava. Avevo di
nuovo messo in pericolo la sua vita. Ero un cretino.
"Ok ma devi promettere che mi farai finire prima tutta la storia e poi
potrai urlarmi contro tutto ciò che vuoi, e se vuoi potrai anche
chiedermi di lasciare la famiglia, lo farò senza esitazioni, ti
ho rovinato la vita un'altra volta..."
La sentii deglutire, tutto ciò che riuscì a dire fu un flebile "ok" .
"Ora bando alle ciance, togliamo subito il peso. Sapevo che c'era
qualcuno che ci osservava.. Sentivo i suoi sentimenti ostili tutto il
giorno, ecco perchè in questi ultimi giorni ero così
arrabbiato e così strano. Erano troppe emozioni che mi facevano
venir un mal di testa atroce. All'inizio non pensavo che fosse qualcosa
di allarmante, pensavo, infatti, che magari il mio potere stava
perdendo colpi, infondo a casa l'atmosfera era sempre così
gioiosa. Più volte con la scusa della caccia, andavo a
perlustrare la zona. Ma non trovavo nulla di rilevante. Sentivo una
scia, che mi pareva di conoscere ma non riuscivo ad associarla ad un
volto. E in questi giorni ha piovuto molto quindi non facevo in tempo a
seguirla che l'odore era già sparito. Anche oggi ho fatto lo
stesso, non immaginavo che il suo nascondiglio fosse così celato
e che fosse vicino a casa nostra a tal punto da poter arrivarci nel
giro di 3 secondi. Sicuramente ti starai chiedendo
dove sia e il motivo per cui non riuscivamo a sentire la sua scia..."
Aspettai 2 secondi il tempo di vederla annuire.
"Beh, si abbiamo trovato un tunnel sotto terra, che iniziava in una grotta
non tanto lontano da qui e terminava sotto il nostro gazebo, ecco
perchè la o lo sentivo così vicino ma non ne avvertivo la scia. La terra bagnata
trattiene l'odore. E questo è il quanto. Però, prima che
tu mi dica tutto quello che mi merito, insulti e qualsiasi altra cosa
che ti passa per la mente, vorrei che tu non te la prendessi con Alice
lei non c'entra nulla, non sapeva nulla e non ha mai visto nulla, e non sappiamo ancora il perchè".
Guardai mia moglie, che presa da un attacco di pianto si
accasciò a terra con le mani al volto: "Jasper, io ho visto
tutti i tuoi spostamenti, ma non ne capivo il motivo. Quindi non
ho detto niente a nessuno. Sono colpevole quanto te, ma giuro di non
aver visto mai l'essere se non quando si era avvicinato alla piccola, e
in quella occasione ovviamente lo vedevo in malo modo per via di
Renesmee. Non ne so il motivo, vi assicuro!"
Mi abbassai e la tirai su. Non riuscivo a vederla così. Il mio
cuore, ormai morto da tanto tempo sembrava frantumarsi al suono delle
lacrime che non poteva versare.
"Tu non mi hai detto niente? Anche tu mi hai nascosto tutto, per tutta questa
settimana? E io che ti credevo una persona su cui fare
affidamento", disse Edward con un ringhio che non era per niente
scherzoso. Istinitivamente mi accucciai in posizione di attacco, pronto
a proteggere la mia metà. Edward fece lo stesso, ma prima che
iniziassimo ad attaccarci, Alice si girò e se ne andò in
preda alla disperazione. Ciò che le aveva detto Edward, la sua
perdita di fiducia nei suoi confronti, era il colpo più basso che lui le avrebbe potuto dare.
Non aspettai nemmeno 2 secondi e cominciai a correre per raggiungerla.
Ci impiegai davvero poco,si era fremata in un piccolo spiazzo non lontano dai terriotori Quileute: ne stava
al centro e singhiozzava, come mai l'avevo sentita. Mi avvicinai e la
strinsi forte a me.
"Sapevo saresti venuto" disse lei prima di posarmi un bacio disperato...
Avevo fatto un casino: tutti sicuramente mi odiavano, avevo messo in
pericolo quell'angelo di mia nipote e avevo dato via libera ad un
essere pazzo di cui non si conoscono bene le intenzioni, e soprattutto
per colpa mia, ora mia moglie era in preda ad un attacco di panico con
i
fiocchi. Ero un mostro, ecco cosa. Ero irrimediabilmente un buono a nulla, un essere che non riesce a proteggere ciò che veramente
ama. Forse meritavo la morte, per
tutti gli errori commessi; ma le mie speculazione vennero interrotte
dal ringhio di mia moglie.
"Non provarci nemmeno" mi disse prima di abbracciarmi e baciarmi. Ero in Paradiso al centro esatto dell'Inferno.
Grazie a trettra per le correzioni ♥
Allora cosa ne pensate? Forse sono stata un pò
troppo dura con il nostro Jasper, ma penso che lo farò
riscattare in qualche modo anche se non so ancora come di
precisoXD!
Comunque penso che mancheranno 2 o 3
capitoli per la svolta! Spero che continuerete a seguirmi e a farmi sapere le vostre impressioni☺
Mi dispiace non rispondere uno per uno alle recensioni ma purtroppo sono di corsa. Comunque, ringrazio INFINITAMENTEnoe_princi89, IsArye
trettra. Prometto che la prossima volta risponderò
singolarmente. ☼☻
Grazie alle persone che hanno inserito la storia tra le preferite:
*>> Angolo dello spoiler <<* "Edward, lasciami, devo andare a dire loro che va tutto bene, non ce
l'ho per quello che hanno fatto!"[...] "Ti stai comportando solo come uno stupido vampiro
neonato, sei un bambino Edward!"[...] "Che bel modo di fare la pace!"[...] "Dobbiamo andare a cercare il bambino"[...] "Mi accoccolai sul letto in trepidante attesa del mio unico
amore, del mio unico bambino".[...]
Grazie a tutti anche a chi non recensisce, ma continua a seguire la storia!
Baci alla prossima ☺♥
P.s. Scusatemi se ci sono errori di battitura -.-"
Ecco il nuovo chappy! Spero sia di vostro gradimento! Un commettino?^^ Comunque rispondendo alle recensioni:
trettra -Lo
so che non ti piace Jasper, noi preferiamo il nostro Eddy &
Carli... Vero? :) Grazie di essermi sempre vicina!! kiss a dp :D♥
noe_princi89 -Grazie
di esserci sempre, in ogni capitolo! Spero che il seguente ti piaccia,
e ovviamente fammi sapere cosa ne pensi! kiss alla prossima♥
IsAry -Ecco il nuovo aggiornamento! Spero ti piaccia. Grazie, grazie, grazie di continuare a seguirmi! Ma che brava fan che ho trovato XD alla prossima kiss♥
♥
********************************************* ♥
CAPITOLO SETTIMO
Scuse Bella, Alice & Jasper (parte prima)
Bella's POV
Ero rimasta impietrita a quella notizia. Un tunnel che collegava
una grotta fino alla nostra casa. Ero tremendamente stordita, andavo
alla deriva dei miei pensieri, senza nemmeno accorgermi di quello che
mi accadeva intorno. Solo delle parole bruttissime contro Alice e un ringhio che conoscevo molto bene: quello
di Edward.
Ma cosa diamine stava facendo? Voleva attaccare suo
fratello? Cioè nostro? E come aveva osato dire certe cose alla
nostra piccola sorellina?
Questa volta era nei guai, anche se ero scossa da ciò che ci
avevavo rivelato, non vedevo il motivo di fare tutti quei gesti
teatrali. Infondo, anche lui aveva fatto dei sbagli e tutti lo avevamo
perdonato senza troppi giri di parole.
Per non parlare poi delle volte che mi aveva nascosto delle cose importantissime, tipo il ritorno di Victoria.
Cercai di fermarlo allentai lo scudo e gli parlai con tutta la forza che avevo in corpo.
"Edward? Fermati ti prego, ragioniamo, pure tu avresti fatto lo stesso. Calmati!" ma tutto ciò fu invano.
Provai e riprovai fino a che vidi il dolce folletto che se ne
stava andando disperato , seguito dalla sua metà.
In quel momento preciso
sentii il mio cuore cadere e rompersi in mille pezzi non ricomponibili.
Mi sentivo persa senza due membri della mia famiglia. Mi sentivo come
quando per cercare Nahuel, si erano allontanati; e per paura di
perderli nuovamente decisi che dovevo seguirli per rassicurarli, non ce
l'avevo con loro per ciò che avevano fatto. Nessuno poteva
immaginare del vampiro pazzo.
Iniziai a correre, o meglio ci provai, perchè Edward mi fermò e mi tenne stretta a sè.
"Edward, lasciami, devo andare a dire loro che va tutto bene, non ce
l'ho per quello che hanno fatto!", dissi in preda a spasmi causati dal
pianto represso.
"Ben gli sta, a tutti e due, Mentire su una cosa del genere" disse lui furioso.
Chi era quell'essere che parlava, non era mio marito, il mio Edward.
La rabbia mi percosse ogni singola parte del mio corpo. La reazione e
il gesto che feci, di certo lui non se lo sarebbe immaginato e nemmeno
io.
Gli diedi uno schiaffo sul suo viso perfetto ma imbruttito dalla
rabbia. Le parole che pronunciai furono più taglienti di una
lama di coltello.
"Cavolo ma cosa ti prende, anche tu hai fatto degli sbagli e hai
nascosto delle cose importanti, e non mi pare che io ti abbia ringhiato
o non so che. Ti stai comportando solo come uno stupido vampiro
neonato, sei un bambino Edward! Ora vai e chiedi a tutti e due scusa,
capito?"
Oddio cosa avevo fatto e cosa avevo detto! Come ero stata capace di una simile blasfemia.
"Amore scusa, io non volevo" dissi e cercai di avvicinarmi a lui per
abbracciarlo, ma non me lo permise, anzi si girò e con i pugni
stretti, tanto da far diventare bianche le nocche, mi disse: "Scusami,
ora il bambino, va a riflettere e non provare a seguirmi, voglio stare
solo". Mi lasciò come un'ebete in mezzo alla radura.
Il mio cuore già precedentemente crepato ora era
irrimediabilmente rotto, spaccato, frantumato. Il mio mondo, il mio
dolce Paradiso non c'era più. Mi accasciai con la testa fra le
ginocchia, come quando ero umane: era una posizione che mi tranquillizzava immediatamente.
Improvvisamente sentii su una spalla posarsi una leggera mano accompagnata da una scia che non avrei mai potuto non riconoscere.
"Non dovevi litigare con Edward per colpa nostra", mi girai e alzai di
scatto prima di correre addosso alla mia sorellina e a suo marito, che
continuava a tenere gli occhi bassi, come se si vergognasse.
"Invece sì, non si doveva comportare in quel modo nei vostri
confronti" dissi io dura, prima di ricominciare a singhiozzare.
"Bella, abbiamo delle colpe. A causa della nostra negligenza, abbiamo
fornito Renesmee su un piatto d'argento a quel lurido essere" disse
Jasper con una nota dolente.
"Jasper hai ragione, ma non puoi darti fuoco per una cosa che non
potevi immaginare! Io non ce l'ho con voi, per nulla! Va bene?"
Mi sovrastarono, con un abbraccio che ci fece cadere, sul'erba fresca.
"Sorellina grazie sei unica" dissero entrambi.
"Ora l'unico problema è Edward!" dissi io sospirando.
Lo sguardo di Alice si fece vacuo: stava avendo una visione. Divenne
rigida e poi scoppiò a ridere. Io e Jasper ci guardavamo
sbigottiti. Ma cosa le prendeva?
"Bella, wow, certo che tu e il mio fratellino vi divertite quando state
insieme e quanto. Che bel modo di fare la pace!" disse lei con ancora
quel sorriso furbo. Se avessi potuto arrossire, ora io e un semaforo
facevamo a gara a chi fosse il più rosso. Quando faceva
così mi ricordava tremendamente Emmett.. meno male che non aveva
assistito alla scena. Chi lo avrebbe sopportato se no!
"Cosa?" chiesi io con nochalance.
"Niente tu aspetta nella vostra casetta, tornerà verso le 8.30.. La piccola la teniamo noi a casa.. a dopo.."
"Jasper tu vieni con me dobbiamo andare a cercare il bambino" disse lei
prima di iniziare di nuovo a ridere, questa volta accompagnata dalla
sua metà. Come farei senza di loro? Di certo mi annoierei a
morte.
"A proposito Bella, il completino che ti avevo regalato qualche tempo
fa, e che tu stupidamente non hai mai voluto indossare, per stasera
andrebbe molto bene" disse lei prima di iniziare a correre, mano nella
mano con il biondo.
Mi diressi verso la nostra casetta dal giardino nascosto, era
così bella, ma anche così vuota senza Edward o Renesmee.
Decisi di farmi una doccia per rilassarmi, per poi mettere il
completino, che Alice mi aveva regalato. Era carino ma tremendamente
-ino, mi vergognavo solo a guardarlo; speravo aredentemente che funzionasse e che tutto tornasse
com'era prima. Sarei morta di nuovo, se non avesse funzionato. La mia vita senza la mia stella era vuota e fredda.
Per non annoirami decisi leggere un libro sul nostro
letto.
Il prescelto della serata, era Cime Tempestose, che ormai cadeva a
pezzi. Mi accoccolai sul letto in trepidante attesa del mio unico
amore, del mio unico bambino.
Intanto Renata, si stava dirigendo fuori Forks per cercarsi un nuovo
nascondiglio, sapendo che il tunnel sicuramente era stato
trovato e che sarebbe stato setacciato per trovare una pista. Ma non ci sarebbero riuciti.
Correva maledicendo Edward e tutta la sua famiglia dagli orribili occhi
gialli.
Grz a trettra per le correzioni♥
♥ ********************************************* ♥
Ed
ecco a voi il settimo capitolo! Cosa ve ne pare? Spero ardentemente vi
sia piaciuto. Il prossimo aggiornamento penso sarà sabato se non
domenica. Lo so sono imperdonabile!.
Vi prometto che non ne
rimarrete deluse/i, ho già scritto qualcosa (lo metto
nell'angolo dello spoiler alla fine). Comunque come in ogni
aggiornamento vi rinnovo i miei ringraziamenti, sia per chi ha inserito
la storia tra le preferite e le seguite, per chi mi recensisce sempre
dandomi la carica, e ovviamente per chi legge solamente.
-Senza il
vostro appoggio di certo la storia rimarrebbe incompiuta e non varrebbe
nulla. Di questo sono sicura!!!-
Grazie e alla prossima
Tede ☺♥
♥ ********************************************* ♥
*>> Angolo dello spoiler <<*
questa volta è molto piccolo
Sorry T.T Un bambino ecco come lei mi
aveva definito, un moccioso[...]
Mi sedetti al centro del verde e passai quel momento in compagnia del ricordo del mio angelo dai capelli bruni.[...] Edward non sei imperdonabile, sei un marito e un padre che ha paura di
perdere i suoi gioielli più preziosi[...]
Scuse Edward, Alice & Jasper Edward & Bella
(parte seconda)
Edward's POV
Correvo,
correvo, correvo. Tutto intorno a me, mi sfilava attorno senza perdere
i propri dettagli. Tutto era uguale a come se lo guardassi da fermo.
Quasi sempre lo trovavo eccitante, non perdere il controllo di me
stesso e la velocità, ma oggi era noioso, triste e cupo. Tutto
era noioso, triste e cupo, tutto da quando avevo lasciato Bella nella
radura, da quando avevo lasciato il mio cuore lì con lei, da
quando mi aveva dato quello schiaffo. Ovviamente non mi aveva fatto
male, ma aveva lasciato sulla mia guancia una scia bollente che
bruciava piano piano, e mi faceva impazzire. Un bambino ecco come lei mi
aveva definito, un moccioso, che pensava solo a se stesso. Avevo capito
che la mia reazione era stata esagerata.
Alice e Jasper non meritavano tutta la mia furia, però
quando avevo capito che sapevano tutto , ero andato fuori di me: solo
all'idea di perdere i miei dolci angeli, avevo un dolore al petto
lancinante che mi mozzava il respiro. Era come se migliaia di frecce
riuscissero a penetrare la mia pelle di marmo all'altezza del petto,
per arrivare al mio cuore muto e morto colpendolo con le loro punte
acute, tramortendomi.
Non ce la facevo a vivere così, con quella sensazione di vuoto e
smarrimento Con uno semplice scatto d'ira, con un semplice ringhio
avevo sgretolato la fiducia della mia amata, e avevo tradito i miei
fratelli.
Come avevo potuto sputare contro la mia dolce e scocciatrice sorellina?
A lei che sempre mi aveva incitato quando avevo deciso di mollare. E
per quanto rigurda mio fratello, che anche se a volte aveva combinato
qualche casino, era il primo a prendersi le proprie
responsabilità cercando di sistemare ciò che aveva fatto.
Anche oggi si era assunto le sue responsabilità: volendo parlare
di persona con Bella e soprattutto dicendole che lui avrebbe fatto
ciò che lei voleva, anche a costo di allontanarsi dalla famiglia.
Ero un mostro che continuamente distruggeva il suo mondo. Non ce la facevo, dovevo fermarmi.
La mia corsa mi aveva condotto in una piccola radura, la nostra piccola
radura. Quanti ricordi, quante emozioni mi portava a ricordordare quel
luogo così semplice ma così magico: il giorno del nostro
primo bacio, il giorno che aveva accettato di diventare mia moglie.
Mi sedetti al centro del verde e passai quel momento in compagnia del ricordo del mio angelo dai capelli bruni.
Dovevo rimediare.
Doveo fare pace.
Dovevo fare qualcosa.
Abbracciarla, baciarla, toccarla, sentirla mia.
Ma lei mi considerava un bamboccio, stupido e insensibile. Così
pensando, ricaddi irrimediabilmente nella mia disperazione e
pianificavo di rimanerci per molto tempo.
Il vento mi portò un'odore che riconobbi immediatamente: il
folletto si era avvicinato così come suo marito. Mi vergognavo
come un cane, non volevo parlare loro.
Mi sentii toccare delicatamente le spalle e un suono tonfo vicino a me,
simile alle pagine di un libro che si chiude: Jasper si era seduto al mio fianco.
"Jasper, Alice, andatevene non vi merito nè a voi nè a
lei. Sono uno stronzo!" mi meravigliai di me stesso, non usavo mai
certe parole, soprattutto in presenza di una ragazza, ma ero veramente
sconvolto.
"Edward, tirati su, non serve a nulla a piangere su te stesso.
Anche noi avremmo agito in quel modo, la colpa non è la tua ma
la nostra che non abbiamo detto niente"
"Ho capito, Alice, ma io non dovevo attaccarvi in quel modo, ma lo sai
la paura di perdere nuovamente Bella, o in questo caso Renesmee mi
manda in bestia e non riesco a sopportare di nuovo di dolore di una
tale perdita! Sono imperdonabile"
"Edward non sei imperdonabile, sei un marito e un padre che ha paura di
perdere i suoi gioielli più preziosi, e per proteggerli farebbe di tutto"
Iniziai a singhiozzare e prontamente la mia dolce sorellina mi circondò con le sue esili braccia.
"Alice come ho potuto dirti quelle cose, mi sento una schifezza. Ti
giuro io non pensavo quelle cose. Mi perdonerai mai di averti fatto
piangere in quel modo?"
"Oh fratellino mio, io ti ho già perdonato o no...
Sicuramente un nuovo vestito di Prada mi farebbe cancellare qualsiasi
colpa nei tuoi confronti" disse Alice con una linguaccia..
"Sei irrimediabilmente unica" le dissi scompigliandole i capelli neri.
"Jasper io..." non mi fece terminare la frase che mi disse
"Edward, non ti devi preoccupare, per me va bene così ma per farti perdonare una sfida a lotta andrebbe bene!"
"Come farei senza di voi? Dopo tutto quello che vi ho fatto voi mi perdonate così, come se non avessi fatto nulla"
"Tu ci perdoni come se noi non avessimo fatto nulla, quindi siamo pari" disse Jasper con un sorriso.
Li abbracciai entrambi, ero quasi felice.. mi mancava terribilmente Bella.
"Dai Edward andiamo, anzi tu devi andare da Bella"
"Alice non posso andarci, mi crede un bambino, non posso vedere i suoi
occhi così belli, puntarsi su di me dicendo la parola bamboccio. Non lo sopporterei" dissi io prima di mettermi le mani nei capelli, gesto che indicava che ero molto scosso.
"Beh in effetti lo sei un bamboccio" disse Alice ridendo.
"Lo so e non c'è niente da ridere" dissi io sbuffando, odiavo essere preso in giro.
"Tu fidati di me, vai alla casetta, secondo me ti sta aspettando" disse
la nana soffocando una risata, così come suo marito.
"Cosa mi state nascondendo, e perche tutte due state traducendo l'inno americano in arabo. Cosa mi nascondete?"
"Vai e scoprilo te stesso. Noi ci vediamo domani mattina. Andiamo a controllare il tunnel, magari c'è qualche indizio"
"Ok grazie" gli dissi pima di vederli andare via mano nella mano.
Dovevo correre, volevo chiedere scusa a Bella e dirle di accettarmi anche se ero uno stupido.
In due secondi raggiunsi la nostra casetta. Lei era lì, c'era la luce della nostra camera accesa. Forza Edward, muoviti non ti uccide mica! mi dissi ed entrai.
La chiamai ma non ebbi nessuna risposta. Brutto segno.
Andai in camera e ciò che vidi mi fece restare estasiato, Bella
sul nostro letto con un completino fantastico. Era quello che le aveva
regalato Alice, e lei si era sempre rifiutata di metterlo. Beh era
molto molto -ino, ma fantastico.. Lei era fatastica.
"Bella"
"Edward" la vidi alzarsi e dirigersi verso di me di corsa e feci lo stesso.
Le nostre bocche si trovarono subito e i nostri corpi avevano scariche di piacere in ogni singola cellula che li componevano.
"Scusa Bella, scusa, hai ragione sono un bambino" dissi io ansimando
sulle sue labbra, non sarei riuscito a trattenermi ancora per molto.
"Si sei il mio bambino, vieni qui che ti cullo io" disse lei prima di buttarmi sul letto e rincollare le sue labbra alle sue. Che bel modo di fare pace, pensai io in quel momento di piacere, altro che un vestito di Prada o una lotta, cari fratellini...
Correzioni a cura di trettra, la mia beta:D
♥
********************************************* ♥
Ed
ecco anche la seconda parte del settimo capitolo! Lo so che avevo detto
che avrei postato domani ma non mi andava di lasciare troppo tempo fra
i due capitoli, così ieri mi sono messa sotto e l'ho scritto.
Spero che sia venuto bene e vi sia piaciuto. Allora il prossimo
aggiornmento sarà domenica.
Rispondo alle recensioni:
noe_princi89 - Ed ecco il
continuo del capitolo! Spero ti sia piaciuto! Grazie di commentare
sempre, mi fa tanto piacere sapere cosa ne pensi! Alla prossima kiss
☻♥
IsAry - Hai visto che
hanno fatto pace? Non potevo lasciarli così XP! Spero che sia
stato di tuo gradimento! baci alla prossima. E grazie di recensire
sempre!☻♥
trettra - Tesoro visto
che ho superato blocco? E il merito è tuo! Se non mi avessi
fatto quella canata de certo ora starei a piange perchè non
sapevo se era un bene continuare! Grazie! Comunque, è brava
Bella vero? Anche noi ci piacerebbe cullare così Eddy, giusto?
XDXD tvttttttttttttttttttttttttb♥
__Titta__ - Wow una nuova
fan *.*! Che bello, i tuoi complimenti, mi danno davvero tanta carica!
Grazie! Spero che continuerai a leggere e a farmi sapere cosa ne pensi!
Ciaociao alla prossima kiss☺♥
♥
********************************************* ♥
Grazie alle persone che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite. Ringrazio anche chi non recensisce ma segue la storia ogni giorno! Thank you! A presto Tede☻☺ P.s.
Scusate se non inserisco l'angolo dello spoiler ma non faccio in tempo,
comunque vi anticipo che il prossimo capitolo dovrebbe essere un Pov
Renata.
A domenica♥
Capitolo 11 *** Capitolo 8 - Nuovo nascondiglio ***
Capitolo ottavo
Ed ecco a voi l'ottavo capitolo! Spero sia come sempre di vostro gradimento! Buona lettura! *In fondo troverete la risposta alle recensioni e un piccolo spoiler del prossimo capitolo!* Apresto Tede
CAPITOLO OTTAVO
Nuovo Nascondiglio
Renata's POV
Mi
trovavo nei pressi della piccola cittadina di Port Angeles, a un'ora da
Forks (per gli umani). Tutto era tremendamente silenzioso e tetro. Era
tardi, molto tardi. Ero arrivata tre giorni addietro e avevo preso una
piccola stanza in uno schifoso motel dove starmene in santa pace, nella
periferia della cittadina. Era un'ottima posizione per arrivare a Forks
e tornare liberamente quando volevo.
Ora mi trovavo sul ciglio della strada in trepidante attesa di qualcuno
che mi avrebbe saziato. Avevo tanta fame, non cacciavo da 6 giorni e
non resistevo più.
Sfortunatamente, erano due ore che attendevo e non si era visto un
umano e dico uno. Mi stavo spazientendo e la fame rendeva tutto
più difficile, l'irritazione era all'apice.
Finalmente vidi una macchina che si fermò sul ciglio dove mi
trovavo. Era un uomo sulla quarantina, abbastanza decente non come
l'ultimo che avevo preso, un vecchio rinsecchito.
"Quanto vuoi per la notte, bella ragazza?" quanto mi mandava in bestia,
quando dicevano così, io non ero un oggetto. Nascosi
l'irritazione: almeno ero sicura che avrei mangiato. La mia bellezza da
vampiro, attirava gli uomini così come il miele attirava le
api. Mi facevano abbastanza schifo gli uomini di questa epoca,
così attenti a provare in qualsiasi modo il piacere fisico,
senza pensare ai sentimenti delle persone. Il mondo che avevo
conosciuto da adolescente, era diverso sicuramente migliore, dove la
parola amore prendeva le giuste connotazioni. In un batter di ciglia mi
ritrovai catapultata nei ricordi: nelle braccia di Davis, lui che mi
cullava e che sussurrava il mio nome. Scacciai immediatamente la scena
per concentrarmi sulla caccia.
"Dipende, caro, esci dall'auto e seguimi. Ti faccio divertire
c'è un posto tranquillo qui vicino. Al prezzo penseremo dopo"
gli rivolsi il miglior sorriso che potevo regalargli. Lo vidi
sbiancare, di certo una come me non l'aveva mai incontrata, sicuramente
se no di certo non sarebbe qui ora.
Scese subito dall'auto e mi seguì. Pendeva dalla mie labbra, ed
era eccitato come non pochi: sentivo il cuore aumentare il battito, e
il liquido viscoso che scorreva velocemente nelle vene era
irresistibile.
"Sai non ti ho mai visto da queste parti. Mi ricorderei senz'altro di una simile bellezza", era uno schifoso, viscido.
"Beh si sono nuova, sono certa che come ce ne sono poche" e gli sorrisi nuovamente.
Mi si fiondò addosso, aveva appena iniziato a baciarmi e cercare
di toccarmi ma quando fui vicina al suo collo, alla sua giugulare fu
per me troppo difficile resistere. Lo morsi e bevvi quello squisito
nettare. Mi sentivo rinvigorita e il calore era troppo piacevole.
L'uomo continuava ad urlare e a dimenarsi, fino a quando non lo
dissanguai completamente facendolo cadere a terra. Era stato fin troppo
facile.
"Ora sono sempre bella? Schifoso bastardo, ti ammiro in un'unica cosa: avevi un buon sapore". Mi pulii la bocca.
Lo cosparsi di benzina e gli diedi fuoco per poi buttarlo in un cassonetto vicino al motel, non dovevano trovare il corpo.
Per un momento pensai all'uomo e alla sua possibile famiglia, cosa avrebbero fatto
i suoi famigliari quando del loro caro padre e marito non si
sarebbero trovate tracce? Infondo un pò mi facevano pena, capivo
benissimo il dolore della perdita di un famigliare, ma quell'uomo
tradiva ciò che la vita ti poteva dare di più speciale
andando con simili donne. Che uomo volubile!
Decisi di tornare in stanza,
ora che la sete era placata. Dovevo chiamate Aro per comunicare i miei
spostamenti e per decidere il da farsi.
Quando passai nella piccola e
sudicia reception, la donna che era seduta di fronte ad un computer (se
si poteva definire computer quell'aggeggio rotto), senza alzare gli
occhi dallo schermo mi disse che l'indomani dovevo pagarla i giorni
extra. Certo, pensai, aspetta e spera.
Mi chiusi nella mia
camera. Faceva tremendamente schifo e puzzava anche. Il prezzo che in
teoria avrei dovuto pagare, rispecchiava in pieno il servizio e il
posto. Il letto era mezzo sgangherato, con le lenzuola bucate e
sporche. Un tappeto il quale pensavo non avessero mai sbattuto, la
polvere era ovunque e i muri erano pieni di muffa.
Per quanto riguarda il bagno, non scendiamo in dettagli, se solo fossi
ancora umana di certo avrei preferito farmi una doccia con l'irrigatore
di un giardino in mezzo alla terra, piuttosto che entrare in quella
stanza definita toilette.
Mi sedetti su una sedia sul balcone microscopico, e mi apprestai a guardare il cielo cosparso di nuvole.
Le stelle non si vedevano. Mi dispiaceva non riuscire a scorgerle,
avevo sempre adorato ammirarle sin da quando ancora non ero una
vampira, mi piaceva stendermi in estate davanti alla mia casetta sul
prato e guardarle con ammirazione. Le adoravo, tanto che avevo deciso
di dare il nome di "Stella" a
mio figlio, nel caso fosse stato una femmina. La mia dolce Stella che
avrebbe illuminato il mio mondo così buio e misterioso, come il
cielo.
Istintivamente mi posai la mano sul mio grembo, ormai freddo e duro da
troppo tempo. Aro non mi aveva mai voluto raccontare cosa fosse
successo quella sera nei dettagli, la bimba era morta quando ero stata
scagliata da Edward. Si, sarebbe stata una bella bambina. Stella. La mia
Stella personale.
Sapevo che loro l'avevano seppellita insieme al corpo del padre. Non
ero mai stata alla loro tomba, non avrei retto: mi bastava il loro
ricordo per essere felice, anche se ormai le immagini erano sfocate e
la mia memoria stava tendendo a dimenticare. A volte quando ero sola,
mi capitava di immaginarmi come sarebbe stata la nostra vita, il primo
giorno di scuola, il primo ragazzo, il suo matrimonio, la mia vecchiaia
e quella di Davis resa fantastica dalle risate dei nostri nipotini. Una
vita semplice ma vissuta felicemente.
Tutte cose che non potevo avere, per colpa di un ragazzino.
Dovevo stare calma e chiamare Aro, altrimenti per la rabbia avrei
certamente distrutto la stanza (di sicuro avrei fatto un favore al
prossimo).
Presi il telefono e feci partire la chiamata.
"Pronto?" una voce femminile mi rispose
"Buonasera Sulpicia, potrei parlare con Aro?" chiesi io imbarazzata,
non mi piaceva parlare con la moglie di Aro, che non aveva nei miei
confronti un odio che non riuscivo a capire. Da quanto ero entrata
nella guardia, ripeteva al marito che era troppo pericoloso. Ma
pericolo di che? Non ero mai riuscito a capirlo.
"Renata buonasera, ve lo chiamo subito, ma non sono sicura che abbia tempo per parlarle. E' impegnato" disse lei acida.
"Se vuole chiedere, mi farebbe un piacere" calma Renata, calma!
"Ok, attenda" che noiosa che era, solo con me usava il tono fortemente
distaccato e il voi, mi ricordava tantissimo Jane, la nana altezzosa,
che si credeva la più forte di tutta la guardia imperiale, a
volte non la sopportavo. Mi ricordo che una volta, aveva fatto una
battuta spiacevole su mio marito e l'avevo attaccata, ci vollero sia
Demetri e Felix per dividerci.
"Renata ci sei, mi rispondi?" oddio da quanto tempo mi stava chiamando?
"Oddio scusa Aro, stavo pensando. Comunque mi trovo a Port Angeles, un
posto qui vicino, carino; ma la gente fa schifo: è insulsa, meno
male che hanno un buon sapore" risi seguita da lui. Era il mio capo
sì, ma anche mio padre vampiro, mi aveva insegnato tutto da come
difendermi, a come usare il mio scudo. Era per questo che ero diventata
la sua guardia personale e andavo fiera di avere quella posizione.
"Renata, quanto mi manchi. Comunque, ricordati che hai tempo due
settimane per portare la bimba qui. Non puoi arrivare dopo, se no
avresti delle conseguenze molto gravi. E non mi va di perdere la mia
guardia."
"Padrone, non si preoccupi troverò il modo di agire prima della
scadenza delle due settimane. Domani andrò a comprare i
biglietti di sola andata per Firenze"
"Perfetto, senti ora devo andare sono arrivati ospiti, poi Sulpicia e Didyme mi aspettano."
Didyme era la figlia di Aro, la quale si chiamava come la moglie di
Marcus la quale, per colpa dei licantropo ora non c'era più.
Nessuno l'aveva mai vista se non i suoi genitori. Si sa che che
è una bella ragazza che era stata trovata mezza morta e Aro la
trasformò circa 16 anni dopo della mia entrata nella guardia.
Ammiravo il mio padrone per le sue buone azioni.
"Ok, Aro ci sentiamo appena ho altre novità?"
"No, ci sentiamo solo quando avrei raggiunto l'obiettivo. Ricordati di
essere come un fantasma, nessuno deve capire che dietro il rapimento
della piccola ci sei tu e ovviamente noi. Ci si sente fra 9 giorni" e
riattaccò.
Mi mancava terribilmente l'Italia e soprattutto Volterra, la mia
stanza, le altre guardie, anche se alcune le trovavo estremamente
fastidiose, ma meglio loro che questa solitudine.
Visto che non sapevo che fare, decisi di uscire un pò, magari mi
sarei cibata di qualche bel ragazzo. Risi a me stessa, uscendo dalla
camera. L'indomani sarei andata nel nuovo tunnel che avevo scavato la
mattina, dovevo stare attenta questa volta, niente sentimenti e niente
decisioni nè tantomeno pensieri. Alzai lo scudo, quello per
fortuna mi dava un pò di sicurezza.
Lasciai la stanza con la consapevolezza che ce l'avrei fatta più presto del previsto e....
Grz a trettra per le correzioni! Sarai sempre la mia dolcissima beta!♥
♥ ********************************************* ♥
p.s. Scusate la lunghezza, ma non mi andava di dividerlo in più capitoli!
Rispondendo alle recensioni:
- IsAry - Sono davvero felice che il capitolo precedente ti sia piaciuto! A presto kiss♥ - noe_princi89 - Già Edward e Bella 4ever! Grazie di seguire e di recensire sempre! Alla prossima kiss☺ - trettra - Grazie, grazie,
grazie! Senza di te ma dove vado??? Ti voglio un sacco di bene.. Thelma
& Louise 4ever :D♥ - __Titta__ - Grazie dei complimenti! Sono strafelice che la mia storia ti piaccia e che tu recensisca sempre! A presto baci ☻
♥ ********************************************* ♥
Ringrazio le persone che hanno inserito la storia tra le preferite:
Era
passata più di una settimana dalla scoperta del tunnel, ma del
vampiro non c'era più traccia.[...] [...]avevamo deciso di andare a cacciare più lontano del
solito[...]
Non vedemo l'ora di ritornare a casa per riabbracciare il mio bocciolo
di rosa[...]
Avrebbe agito quella
sera. Era euforica, ma doveva controllarsi[...]
Era
passata più di una settimana dalla scoperta del tunnel, ma del
vampiro non c'era più traccia. La scia era sparita lo stesso
giorno in cui ci eravamo accorti della sua presenza. Questo fatto ci
fece tranquillizzare, infondo poteva essere solo un
curioso che voleva sapere
il motivo della vicinanza con gli umani e ora aveva lasciato la
città. Speravamo tutti che fosse così, anche se Alice
continuava a dire che non riusciva ad avere delle visioni
particolareggiate sul futuro di quello strano vampiro, diceva che aveva
una qualche protezione o magari un potere che la bloccava. I giorni
passavano e il discorso veniva aperto sempre meno, sia per preservare
la piccola da spaventi inutili, sia perchè a nessuno piaceva
ritornare sui nostri errori, tipo il litigio fra me, Edward, Alice e
Jasper, anche se la notte in cui avevamo fatto pace era stata molto
gradita da entrambe le coppie.
Quella notte, rimanemmo nel letto a coccolarci senza mai alzarci o
staccarci, l'uno dall'altro.. Quelle poche ore senza le rispettive
metà erano state micidiali, un dolore indescrivibile come se
gran parte del tuo mondo si fosse improvvisamente rotto. Io e Edward,
non avevamo aperto per nulla il discorso, eravamo troppo impegnati, ma
quando il sole si levò alto (oscurato dalle continue nuvole di
Forks), cercammo di parlare, chiarirci e metterci d'accordo sul da
farsi.
"Edward ho paura, non la voglio perdere, non vi voglio perdere"
"Amore anche io non voglio perdervi, ma stai tranquilla, non vi
accadrà nulla e Renesmee starà al sicuro, non la
lasceremo mai e per 10 giorni resterà a casa, seguita a vista
sempre da uno di noi. Non permetterei mai che le accadesse qualcosa."
Ricordo ancora la felicità e la sicurezza che mi avevano dato
quelle parole, dette con quel tono così soave e dolce. In fretta ci
vestimmo e ci dirigemmo nella grande casa bianca. Quando entrammo
invece del solito benvenuto che ci dava Esme, fummo accolti dalle
risate sguagliate del nostro fratello orso.. "Allora vi siete
divertiti? Alice e Jasper non ci hanno dato tregua.. sapete dovevano
fare pace.. E voi?"
Gli risposi con un bel ringhio.. "Ah Eddino, questa morde a letto,
peggio del mio angelo" e continuò a spassarsela!! Rosalie apparse
dalla cucina e gli diedi uno botta sulla testa.
"Scemo"
"Rosalie scusa ma mentre voi ve la spassavate, Renesmee dov'era?"
chiesi io titubante, stavo sperando ardentemente che non avesse sentito
nessun tipo di rumore.
"Con Esme e Carlisle, al piano di sotto.. Questa volta abbiamo fatti tutti davvero piano" disse lei prima di riniziare a ridere.
Ecco come finivano le nostre giornate ridendo, ridendo, ridendo anche
se a volte l'inquietudine di sapere se eravamo sorvegliati mi metteva
molto a disagio.
Quel fine settimana c'era bel tempo, secondo il meteo di Alice
così avevamo deciso di andare a cacciare più lontano del
solito, visto che la situazione era abbastanza calma: Jasper non aveva
avvertito più sentimenti ostili, Alice niente più visioni
e Eddy non percepiva nulla. Quindi via libera.
Renesmee sarebbe venuta con noi, cosa che mi dava tanto sollievo,
almeno l'avremmo potuta controllare. Poco prima di partire, però
mi chiamò Charlie.
"Pronto, Bella?"
"Oi ciao pà, come va la vita?" era da tanto tempo che non lo
sentivo, circa 2 settimane. Che figlia ingrada che ero, però la
situazione con Renesmee mi aveva preso totalmente il controllo della
mia mente.
"Bene piccola, scommetto pure la tua vita vada più che bene. Senti
volevo farti una proposta. Visto che è da tanto tempo che non
vedo la mia nipotina, che ne dici di lasciarla da me stasera, viene Sue!
Possiamo occuparci noi di lei, non le accadrà nulla!"
Rimasi un pò interdetta da quella proposta, ma che dovevo fare?
Mica potevo dirgli che c'era stato un vampiro che ci spiava e che forse
Renesmee era in pericolo.
"Ehm, papà ti richiamo tra 10 minuti ne parlo con Edward. Sai volevamo andare a fare una gita tutti insieme"
"Ok piccola, ma se c'è qualche problema. Non fa nulla facciamo
un'altra volta." Lo disse con quel tono dispiaciuto che faceva
tenerezza quasi fosse un bambino. Appena attaccai, mi girai e dissi
tutto Edward e alla mia famiglia.
"Beh Bella è rischioso, ma se tu proprio vuoi lasciare la
piccola, magari qualcuno di noi resta" disse Carlisle con la sua solita
pacatezza. Ma non potevo far sorbire pure questa alla mia famiglia,
tutti avevamo bisogno di cacciare.
"No, Carlisle, non posso. Abbiamo tutti bisogno della caccia. La porto
un'altra volta. Ora chiamo Charlie e gli dico che oggi non si
può semmai domani."
"Scusa, Bella ma perchè non chiedi a Jacob di controllarla,
tanto deve venire Sue, gli dici a Charlie che verrà anche Seth e
con la scusa pure Jacob. Non ti dirà mai di no, e nemmeno Sue,
saputa la situazione." Quella non era la mia sorellina che parlave, ma un
genio del male. Mi venne da ridere al solo pensiero.
"Si potrebbe fare, ora sento Jacob" dissi io prendendo il mio
cellulare, ma non feci in tempo perchè eccolo spuntare dalla
porta che dava sul giardino.
"Buonasera a tutti, scusate l'intrusione ma volevo vedere come stava Nessie" disse lui un pò imbarazzato.
"Jacob ti devo parlare."
"Bella, cosa è successo? Dov'è Nessie? Sta bene? Bella
dimmi tutto corri!" era sull'orlo della disperazione, era così
buffo che tutti iniziammo a ridere.
"Non c'è niente da ridere" disse lui imbronciato incrociando le braccia al petto.
"Allora Nessie sta bene e non le è successo niente, però
ti devo chiedere un favore. Noi oggi avevamo programmato di andare a
cacciare più lontano e portare con noi la piccola per tenerla
d'occhio, ma Charlie ha chiamato e mi ha chiesto se la portavo
là visto che è tanto tempo che non la vede."
"Ok Bella, la controllo io. Tanto Sue va a cucinargli non è vero?"
"Si infatti"
"Ok non farti nessun problema, la porto io e la controllo. Non ti
preoccupare" mi disse con un sorriso a 32 denti. Il mio migliore amico,
come avrei fatto senza di lui?
"Jacob, se gli succede qualcosa ti riterrò il diretto responsabile" disse Edward con un sorriso truce sulle labbra.
"Sissignore" disse lui imitando un soldato sull'attenti. Tutti
scoppiammo a ridere. Il nostro mondo era così bello, sembrava
diventare sempre più incantevole al suono delle nostre risate.
Appena spiegata la situazione, appena preparata la valigia (doveva
stare per un giorno e Alice si era sbizzarrita), facemmo le dovute raccomandazioni:
"Renesmee, fai la brava e fai tutto quello che ti dice i nonno e Jacob.
Evita parlare di caccia e le solite cose ok?" dissi io con tono
leggermente autoritario, non volevo che a Charlie venisse un infarto!
Dovevo restare lontana da lei solo per una notte, ma già avevo
il panico. Le toccai la collana, che le avevo regalato, nella quale
c'era una nostra foto.
"Più della mia stessa vita", le dissi, "Non scordartelo mai"
"Certo mamma! Vi voglio bene a domani" poi partirono, così
come facemmo noi.
Non vedevamo l'ora di ritornare a casa per riabbracciare il nostro
bocciolo
di rosa.
Renata intanto osservava la scena da lontano. Avrebbe agito quella
sera. Era euforica, ma doveva controllarsi.
Per il suo bene e per
quello del piano.
Correzioni a cura di trettra :)
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********************************************* ♥
Ringraziamenti
Ed
ecco il nono capitolo! Spero vi sia piaciuto! Immagino che abbiate
capito che dal prossimo aggiornamente la situazione inizierà a cambiare, e i nostri cari
Cullen, si ritroverranno in una situazione abbastanza spinosa!
Sarà un pò triste :'( Vbb non diko nulla di più!
Scusate per il capitolo corto, ma è di passaggio!
Ed ora rispondiamo alle recensioni:
IsAry - Sono
contenta che continui sempre a seguire ma sopratutto a recensire!
Grazie 1000, anche dei complimenti! Spero che la tua curiosità
sia stata, anche se solo in parte, colmata! Alla prossima baci
noe_princi89 - La
scoprirà la verità? K lo sa!! XD Spero che il capitolo ti
sia piaciuto, e grazie davvero per tutto! Baci alla prossima
trettra - I
personaggi cattivi mi vengono meglio? Dici? Beh forse perchè a
volte sono perfida XDXD Grazie di tutto, amiketta mia!
tvttttttttttttttttb tua Louise
Ovviamente
ringrazio anche chi non recensisce ma continua a seguire la storia.
Tra tutti i capitoli le visite sono più di 2000! E il
merito è tutto vostro! Quindi Grazie grazie grazie!
N.B.Per
chi non vuole commentare su efp, se vuole può sempre contattarmi
attraverso l'e-mail, sarò felicissima di rispondervi tramite quella (basta
cliccare sul mio nick e fare contatta, per chi magari non lo sapesse)!
Alcuni lo hanno fatto, li ringrazio infinitamente e sono stata molto
contenta di rispondere ai loro commenti! Grazie a tutti!
Ovviamente accetto sia commenti belli che brutti, quindi non
preoccupatevi! :D
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la storia tra le seguite e le preferite! Thank you!
♥
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*>> Angolo dello spoiler <<*
A casa di Charlie
Una bimba
che aveva appena un anno e ne dimostrava 6 se non 7 non era tanto
normale.[...]
Un pò mi faceva paura questa stanza, così buia[...] E poi fuori c'era il
mio lupacchiotto[...]
La bimba nel frattempo[...] aveva iniziato ad urlare. Cavolo.
Alice improvvisamente cadde a terra urlando un NOOOOOOOOOOOOOOOO
spaventoso[...]
Capitolo 13 *** Capitolo 10 - A casa di Charlie ***
Capitolo decimo - A casa di Charlie
Dalla
lontana Hollywood (italiana, naturalmente) la Tede & Co. è
lieta di presentarVi il decimo attesissimo capitolo del best seller
elettronico “La rottura degli schemi”! Quante di voi hanno
aspettato con trepidazione i nostri Cullen? Ed ora eccoli, tutti per
Voi! Qui è Trettra che Vi parla, l’amica di Tede, la sua
beta, la sua manager, la sua Thelma…si insomma, la seconda,
nevvero Tede? ;P Scherzi a parte, ora la storia
si fa seria, ma seria nel senso davvero tosta. La “rottura”
vera e propria!! Quindi preparateVi bene, armateVi di fazzoletti,
tovaglioli, scottex (anche la carta igienica può andare) e
lasciateVi trasportare dalle dolci e introspettive parole di Tede!
Buona lettura!!! A presto, La matta Trettra che fa pubblicità a Tede
CAPITOLO DECIMO
A casa di Charlie
Renesmee's Pov
Eravamo appena arrivati
davanti a casa del nonno. Che bello, era troppo tempo che non lo
vedevo! Sicuramente avrebbe notato che ero cresciuta molto. Una bimba
che aveva appena un anno e ne dimostrava 6 se non 7 non era tanto
normale. Ma lo sapeva: ero speciale, e si limitava ad accettarmi
così come mi presentavo.
Quando suonammo e lui aprì, iniziai a ridere a quella sua
espressione boccheggiante, era così buffo. Sicuramente mi stava
facendo la radiografia per vedere i nuovi cambiamenti.
"Nonno ciao" gli disse prima di saltargli in braccio dandogli un bacio.
"Ciao piccola, ma come siamo cresciute e quanto siamo belle" disse lui
prima di darmi un bacetto sulla guancia e una carezza sui miei boccoli
color bronzo.
"Ciao Charlie, spero che Bella ti abbia chiamato" chiese Jacob,
sicuramente si sentiva un pò escluso dal nostro quadretto
familiare.
"Si si Jacob, so già tutto. Ma mi raccomando niente stranezze."
disse il nonno rabbrividendo. Mi ricordo che avevo riso tantissimo,
quando mi avevano raccontato di come avevano informato il nonno di
Bella, e soprattutto di quello che aveva fatto Jacob. Non potei
trattenere un risolino, che tutti e due notarono.
"Amore di nonno, sei contenta di stare qui, insieme a questo vecchietto?" disse lui con un sorriso dolcissimo.
"Nonno tu non sei vecchietto sei ancora molto giovane e molto bello" gli dissi circondandogli il collo con le braccia. Ero felicissima.
"Tesoro tra poco ceniamo, Sue dovrebbe essere a momenti, intanto
andiamo a portare la valigia su in camera", ma qualcuno suonò
sicuramente Sue e Seth.
"Charlie, vado io a portare su Nessie, non ti preoccupare vai pure ad
aprire" disse Jacob con tono mieloso, che rivolgeva solo a me. Ma
chissà perchè? Ancora non l'avevo capito.
Jacob mi portò in braccio fino alla camera, dove dormiva la mia
mamma e dove mio papà l'osservava mentre era nel mondo dei
sogni. Come erano dolci, chissà se anch'io avrei
provato l'amore che legava i miei genitori. Lo speravo.
"Allora piccolina, io stasera non posso dormire qui se no tuo nonno mi
uccide, ma rimarrò nei paraggi come ho promesso alla mamma.
Quindi non ti preoccupare di nulla!" che dolce che era. Era il mio
fratellone!
"Ok, ora scendiamo che ho fame, e il profumino che sale mi fa venire
l'acquolina in bocca" dissi io, prima di andare in bagno per lavarmi le
manine.
Quando scendemmo, la tavola era già apparecchiata e la pasta era servita in tavola. Ma quanto eravamo restati in camera?
"Fratello buonasera, ciao Nessi" disse Seth con il suo solito sorriso simpatico.
"Ciao Seth, Sue" disse Jacob tenendomi continuamente in braccio.
"Oh Nessie, ma quanto sei cresciuta e come sei bella. Lo vieni a dare un bacino alla zia?"
"Certo" scesi dalle possenti e calde braccia del mio fratellone e mi
diressi verso le braccia di zia Sue, anche se non era mia zia, mamma mi
diceva sempre che era come se lo fosse ormai.
"Va bene ora sediamoci e mangiamo, ho così fame e il mio tesoro
ha portato così tante cose buone" disse il nonno prima di dare
un bacetto sulla guancia a zia. Da quanto avevo capito stavano insieme.
La madre del licantropo, con il padre del vampiro, così dicevano
sempre papà e mamma. Mi mancavano tanto! Chissà cosa
stavano facendo! E quanti puma stavano mangiando, uffa pure io volevo
un bel puma, ma nn me lo davano mai.
Quando ci sedemmo Jacob e Seth, come sempre spazzolarono quasi tutto,
erano sempre insaziabili, anche se più volte la zia avesse detto
loro di andarci piano. La pasta era squisita, e la carne era al sangue
come piaceva a me. Jacob e Seth si erano messi a ridere, quando avevano
visto il ghigno di soddisfazione che si era dipinto sul mio volto, alla
vista del liquido rosso. Non potevo farci nulla. Jacob si
avvicinò a me facendo finta di pulirmi la bocca, ma in un tono
molto basso mi disse: "Dacci dentro e dissangualo tutto, angioletto" e
iniziò a ridere e così anche io. Charlie e Sue ci
guardavano molto male, soprattutto Charlie che non aveva sentito nulla,
disse solo: "al diavolo le stranezze" prima di gettarsi a capo fitto
sulla sua bistecca ben cotta.
Quando arrivò il momento del dolce, facemmo a gara per chi lo
finisse per primo tra me, Seth e Jacob, anche se zia e Charlie avevano
cercato di fermarci invano. Risultato della gara, io avevo perso ma in
compenso mi ero completamente sporcata il vestitito rosa che zia Alice
mi aveva fatto indossare, di cioccolata. E da quanto potevo sentire
anche tutto il viso.
"Bene finalmente avete finito, sembrate più voi i ragazzini che
Nessie. Ora vieni piccola andiamo a cambiarci e a farci un bagnetto,
prima di andare a letto" disse dolce la mia zietta.
Ci dirigemmo in bagno e preparata la vasca con il mio bagnoschiuma
preferito alla fragola, zia Sue mi lavò e mi fece indossare il
bel pigiamino lillà che la zia Rose mi aveva comprato qualche
giorno addietro. Mi sentivo terribilmente stanca. Quando scesi, vidi
che la cucina era già pulita , ma la visione di Jacob e Seth con
il grembiule che lavavano e asciugavano i piatti era indescrivibile.
"Questa è la punizione per chi si crede ancora un bambino" disse
zia prima di iniziare a ridere seguita da me e dal nonno.
"Avete finito di prenderci in giro" dissero le due nuove "donnine di casa" finendo di sistemare le ultime scodelle.
Sbadigliai, non volendo, mi stavo divertendo davvero tanto, non mi andava di dormire.
"Dai Nessie è ora di andare a letto, tanto noi ora andiamo via"
disse Jacob comprensivo con gli occhi dolci. Che dolce, era il mio
lupacchiotto, dagli occhi teneri.
Mi portarono tutti quanti a letto e dopo, avermi dato il bacio della
buonanotte e avermi rimboccato le coperte, se ne andarono. Sentii la
porta chiudersi e il nonno che saliva le scale per chiudersi in camera
sua.
Un pò mi faceva paura questa stanza, così buia, ma la
consapevolezza che un tempo su quel letto dormiva la mia mamma
osservata da papà, mi fece tranquillizare. E poi fuori c'era il
mio lupacchiotto, niente mi sarebbe successo. E con questi pensieri mi
lasciai cullare dalle braccia di Morfeo.
Renata's Pov
Ce l'aveva fatta finalmente ad addormentarsi e tutti se n'erano andati.
Aveva iniziato a piovere, e la mia scia veniva cancellata totalmente!
Meglio non si sarebbero accorti di nulla. I lupi giravano, almeno
così sapevo, ma la loro scia non riuscivo a percepirla. Alzai lo
scudo e dall'albero, salii su per il muro e mi fiondai nella stanza,
tutto era stranamente silenzioso: c'era solo il padre di Bella che si
stava spogliando per mettersi il pigiama, sentivo la stoffa scivolare
sulla sua pelle.
Presi in braccio la piccola con molta delicatezza, per non svegliarla,
dopotutto era proprio bella e quel contatto con un corpicino
così piccolo mi fece prendere una fitta al cuore. Sentii aprirsi
la porta. Cavolo mi ero fermata a rimuginare sul passato da non
accorgemi che Charlie stava venendo.
"Chi sei? Lascia giù la bambina o ti buco il cervello" disse l'uomo prima di tirar fuori la pistola. Una pistola, ma era matto?
"Se te ne vai, non ti faccio del male" dissi io con il tono più sudente che potevo. NON DOVEVO LASCIARE TRACCE .
Ma niente lui non demordeva, così riposai la piccola sul letto,
feci per andarmene ma gli saltai addosso lui in risposta aveva fatto
fuoco, ma lo scudo deviò il proiettile facendoglielo tornare
contro.
Lo colpì sul polmone sinistro, lo sentivo respirava a fatica e il sangue aveva cominciato a sgorgare copioso.
La bimba nel frattempo sentendo lo sparo, si era svegliata e aveva iniziato ad urlare. Cavolo.
"Nonno, nonno, nonno, cosa hai?" disse lei prima di gettarsi in lacrime addosso al corpo del nonno.
Lasciai la lettera di avvertimento sul petto insanguinato dell'uomo, e
presi la piccola per poi fiondarmi fuori dalla finestra, con la bimba
che si dimenava fra le braccia e piangeva. I lupi si stavano
dirigendo verso la casa, le urla li avevano allertati. Dovevo correre
più veloce, ma la bimba me lo impediva e le urla ci facevano
seguire. Così moderando la forza, la colpii, e lei cadde
tramortita fra le mie braccia. Perfetto tempismo, pensai, il nostro aereo parte fra 10 minuti, non troveranno nulla.
Continuai a correre fino alle porte del check-in dell'aereoporto. Ero
fiera di me stessa. Avevo il bottino tra le mie mani e non si sarebbero
accorti di nulla, avevo commesso solo un errore in tutta l'operazione:
il padre di Bella. Tanto sarebbe morto. Non avrebbe mai potuto dire
alla sua cara figliola chi avesse rapito la piccola. Salimmo sull'aereo, c'era un
brusio tremendo che venne acquietato, da un suono tremendo e disperato
che nessuno a parte me, comprese: un ululato di dolore.
Sulla via del ritorno intanto la famiglia Cullen, correva dopo la loro
battutta di caccia. Erano tutti contenti di ritrovare il loro piccolo
angelo.
Alice improvvisamente cadde a terra urlando un NOOOOOOOOOOOOOOOO
spaventoso, che fece restare tutti di pietra, Edward si gettò a
terra con le mani nei capelli. Una cosa sola interruppe questa scena
straziante: l'ulutato di Jacob intriso di dolore.
Correzione, introduzione e scelta immagini a cura di trettra, la mia beta :)
♥
********************************************* ♥
Un grazie speciale alla mia beta, x l'introduzione! Semo sempre noi due le solite matte XD
Rispondendo alle recensioni:
noe_princi89 - Ecco il nuovo chappy, lo so è triste!
Ma non ti preoccupare, penso non morirà nessuno! Non ti posso
dire con certezza cosa accadrà, ma nel prossimo ci saranno
parekki indizi! Mi dispiace lasciarti così! Alla prossima kiss
trettra - Lo so il capitolo è triste, e quelli tristi
a te non piacciono, xò mika potevo lascia la situazione
così piattaXD! Grz dell'aiuto per il commento, per la scelta
delle immagini e per le correzioni... Ti aumenterò lo stipendio,
ok? XDXD tvtttttb
IsAry - Ti ringrazio che continui a seguire e soprattutto a
commentare! Dopo questo capitolo immagino che la tua preoccupazioni non
si sia andata affievolendo giusto? Mi dispiace! :( Grazie per i
complimenti alla prossima kiss
♥
********************************************* ♥
Grazie a tutte le persone che hanno inserito la mia storia fra le preferite:
*>> Angolo dello spoiler <<* Renesmee..[...] "Ti voglio bene e sempre te ne ho voluto, non scordartelo,piccola mia"[...] "Papà,
papà, papà.. Ti prego vivi per me. Non mi lasciare"[...]
.....Tum [...]
.....................................[...] L'ombra è scesa sulle vostre vite?[...] quel mostro aveva ragione.[...]
Capitolo 14 *** Capitolo 11 - Non poteva essere vero... ***
Capitolo undicesimo - Non poteva essere vero
Un piccolo avvertimento: il capitolo è un pò triste!
In fondo alla pagina troverete le risposte alle recensioni e lo spoiler del prossimo capitolo, che sarà un Jacob's Pov!
Buona lettura (lo spero)
Baci a tutti
Tede
CAPITOLO UNDICESIMO
Non poteva essere vero...
Bella's Pov
Mi
si era gelato il sangue. Cosa era successo? Perchè sia Alice che
Jacob stavano urlando con dolore? E perchè Edward era caduto a
terra con le mani fra i suoi capelli sempre scompigliati? C'erano solo
due persone che potevano tenere uniti i clan dei vampiri e quelli dei
licantropi: io & Renesmee. Renesmee.. Renesmee... Renesemee.... Non
so come feci, ma inizia a correre, volevo tenere il mio dolce angelo
fra le braccia e assicurarmi che stava bene.Volevo vedere il suo dolce
sorriso, volevo vederla al sicuro fra le mie braccia fredde ma calde di
amore per lei. Quando
arrivai davanti alla casa di mio padre, subito fui investita dall'odore
di sangue. Oddio Renesmee, Charlie. Salii di fretta e la scena che mi si
piazzò davanti mi fece cadere a terra, inerme. Charlie era in un bagno di sangue, anche se era ancora vivo. Jacob stava cercando di non farlo addormentare.
Cercai con gli occhi la mia bambina, ma non la trovai. Nessuna scia
tranne quella di Renesmee nel letto e papà, l' odore di sangue e
pioggia. Non c'era. Tutto intorno era vuoto. "Papà,papà
non chiudere gli occhi, ora ci siamo noi, non preoccuparti" l'odore del
suo sangue era come un pugno scagliato da qualcuno molto più
forte di me. Sentivo la gola bruciare e il veleno scendere rugginoso e
freddo nella mia bocca. Ma ora non ero a caccia e lui era mio padre.
"Piccola, la bambina! Non so cosa sia successo! Non sono riuscito a
proteggerla! Mi dispiace!" tossì quelle parole che inizarono a
farmi piangere.
"Papà non ti affaticare lo so che non è colpa tua, ora
cerca di non chiudere gli occhi" il suo cuore stava lentamente perdendo
i battiti, stava morendo.
Non non potevo perdere anche lui.
"Carlisle" urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Arrivarono
la mia famiglia e Carlisle, si mise subito all'opera per cercare di far
riprendere mio padre. Il suo polso era debolissimo.
"Un proiettile ha perforato il polmone, sono riuscito ad estrarlo ma,
non ce la farà, ha troppo sangue.Non riesce a respirare! "Ti voglio bene e sempre te ne ho voluto, non scordartelo, piccola mia", disse lui prima di chiudere gli occhi. "Papà,
papà, papà.. Ti prego vivi per me. Non mi lasciare"
Sentivo le sue urla di dolore e i suoi respiri mozzati, non riuscivo a resistere.
"Carlisle, devo salvarlo, per favore..Lui voleva solo salvare
Renesmee, e si è preso una pallottola, per non lasciare che la
portassero via." parlavo a vanvera.
Avevo solo due nomi che mi giravano nella mente: Renesmee, Charlie, Papà, piccola mia...
"Jacob,permettimi di salvarlo. Bella ne rima...."
"E così sia, Carlisle, salvalo. E' colpa mia se è
successo tutto questo!" disse Jacob prima di lasciare la stanza in
lacrime. Emmett cercò di fermarlo ma non ci riuscì. Jacob
si era già trasformato e aveva già iniziato a correre.
"Lasciatemi solo con Charlie, mi devo sbrigare il cuore ha iniziato a cedere.."
"No Carlisle, lo voglio fare io!" dissi decisa, lui stava per morire e volevo essere io, sua figlia, a salvarlo.
"Bella non resisteresti" disse lui con la voce scioccata.
"Amore, Carlisle ha ragione, anche se hai molto controllo sei pur
sempre una vampira di 1 anno" disse Edward prendendomi le mani, tremava.
"Voglio farlo io, se non riuscissi a fermarmi tu mi staccherai quando
sarà il momento. Per favore", non aspettai che rispondessero che
mi avventai sul corpo di mio padre e lo morsi sul cuore per fare prima. I secondi lo avvicinavano sempre più alla morte.
Era irresistibilmente dolce e buono, molto di più di quello
degli animali. Ne volevo ancora, ancora, ancora sempre di più.
Bevevo smaniosa e sentivo il dolce nettare rinvigorirmi anche se quel
pomeriggio ero andata a caccia. Passai la mia lingua dove prima c'era
il proiettile, al contatto con il veleno la pelle aveva iniziato a
rimarginarsi. Ce la stavo facendo!
Il briciolo di lucidità che mi era rimasta, mi fece capire che
poteva bastare, di veleno ce n'era abbastanza.
Quando mi staccai, sentii lo sguardo di Edward e di Carlisle, sulla mia schiena.
"Bella, siamo orgogliosi di te! Sei stata strabiliante!" Edward mi
abbracciò e Carlisle mi scompigliò i capelli. Carcavano
di essere allegri, con risultati scarsi.
"Ce l'ho fatta, ora lasciatemi sola" ero ancora sconvolta, ero stata dura e fredda, ma non dissero nulla. Uscirono
dalla mia camera immediatamente. Mi appoggiai all'armadio con le mani
sul volto, non era possibile. In sole poche ore avevo perso ciò
a cui tenevo di più, e ero stata per perdere mio padre. Singhiozzai
in preda ad un attacco di panico acuto, non so se i vampiri potevano
averli, ma stavo a pezzi. Al posto del cuore, non sentivo più
niente solo un vuoto che mi stava disintegrando, ad ogni minuto che
passava.
Mio padre aveva cominciato ad urlare per il dolore.
"Papà lo so stai soffrendo, ma per favore non essere arrabbiato con me e tantomeno con
te stesso. Non avrei mai potuto desiderare un padre migliore, che
rischiasse la propria vita per salvare la propria nipotina. Ti voglio bene." gli
presi la mano,era così fredda quasi quanto la mia.
Mi appoggiai, sul suo petto sporco di sangue. Un rumore di carta
stropicciata mi fece alzare la testa: nel taschino del pigiama c'era un
qualcosa che mai avrei immaginato, vista la situazione: un biglietto
incrostrato di liquido rosso.
Lo presi e lo lessi:
Allora famiglia Cullen? L'ombra è scesa sulle vostre vite?
Mi dispiace.. anzi no.
Non la troverete mai! E soprattutto non cercatela, perdereste solo il vostro tempo!
Non
la troverete mai! Non la troverete mai! Quella frase mi bucava il
cervello e mi rendeva incapace di qualsiasi gesto sensato! Ma decisi di
far vedere a Edward il biglietto.
Mi precipitai di sotto: Rosalie stava in braccio a Emmett, disperandosi
mentre suo marito cercava invano di consolarla; stessa scena mi si
presentò per quanto riguardavano Esme, Carlisle e Jasper. Edward
e Alice non c'erano.
"Alice e Edward?" chiesi io con la voce rotta dal pianto.
"Sono fuori" rispose Rosalie prima di nascondere il viso nel petto di Emmett.
Quando uscii, mi accorsi che stava piovendo a dirotto. Vidi mio marito
e la mia sorellina che si abbracciavano e piangevano ognuno sulla
spalla dell'altro sotto lo scrosciare delle gocce.
"Alice, Edward" non sapevo che dire,le parole mi morivano sulla lingua.
"Bella, sono una stupida. Non ho visto nulla. E' colpa mia. Meriterei
la morte per non essere riuscita a salvare Renesmee", corsi da lei per
abbracciarla, la colpa non era di nessuno se non di quell'essere che
era stato capace di rapire una bimba di appena 1 anno.
"La colpa non è nè tua nè di nessun'altro, è di quel
mostro che ci ha lasciato questo avvertimento" mostrai loro il
messaggio e cademmo tutti e tre in preda alla disperazione. Nessuna
visione, nessun sentimento, nessun odore.
Renesmee, piccola mia dove sei?
"Dov'è Jacob, devo parlarci!" conoscendolo ora stava battendo tutta la zona per trovare una traccia.
"Se n'è andato, Bella ha detto che era solo colpa sua
perchè noi gli avevamo affidato la piccola e lui non era stato
in grado di proteggela. Ha detto di non cercarlo. Abbiamo provato a
fermarlo ma era sotto shock!", Edward disse ciò con la
disperazione dipinta sul volto. Era combattutto tra dare la colpa al
lupo per non aver protetto bene la nostra ragione di vita, o compatire
il ragazzo che aveva avuto l'imprinting con nostra figlia. Ci
ritenevamo responsabili, tutti noi, senza nessuna eccezione.
Ci abbracciammo per darci conforto ma niente e nessuno, poteva colmare il vuoto
che avevamo dentro e niente poteva ridarci la felicità, tranne
che la comparsa del viso angelico di nostra figlia che ci sorrideva. Quanto vorrei
che tutto ciò che è successo, fosse solo uno scherzo di cattivo gusto e che ora
saltellando mi venisse incontro la mia dolce bimba. Ma
non era uno scherzo, questa era la vita reale. L'ombra era scesa sulle nostre vite, quel mostro aveva ragione.
Grazie a trettra per le correzioni
♥
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Sinceramente
non so cosa scrivervi, il capitolo è molto triste! Spero che vi
sia piaciuto, comunque! Fatemi sapere, vorrei arrivare in un capitolo
almeno a 5
recensioni! Ovviamente nessun obbligo ^^
Rispondendo alle recensioni:
noe_princi89 - Allora che ne pensi? E' triste anche questo, sicuramente molto di
più dell'altro! In effetti ho avuto qualche problema a scrivere il
precedente, questo e il prossimo, spero solo che mia siano venuti bn!
TI volevo ringraziare per avermi inserito fra i tuoi autori preferiti!
Grazie 1000! Baci alla prossima
__Titta__ - Grazie del commento e dei complimenti! Sono davvero felicissima! Baci alla prossima
IsAry - Grazie dei complimenti! Spero che il capitolo ti sia piaciuto... Hai visto che Charlie non muore? Alla prossima Baci
trettra - Perchè non devi
recensire? *me triste*.... Scherzo! L'immagine di Jacob che ulula
è straziante? Ma se l'idea è stata tua e mi hai pregato di
inserirla XDXD:P!! A presto tesoro tvttttttttttttttttttttb
E' d'obbligo ringraziare le persone che hanno inserito la storia tra le preferite:
Un ringraziamento particolare a noe_princi89, per avermi inserito tra i suoi autori preferiti! Grazie1000! :D Grazie anche a tutte le persone che continuano a seguire la storia senza commentare.
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*>> Angolo dello spoiler <<*
Fuga
Come avevo potuto essere così stupido?[...] Jacob, Bella ha bisogno
di te[...] Come ci sarei riuscito, se ogni qualvolta
chiudevo gli occhi, vedevo il mio angelo dai capelli bronzo
sorridermi?[...] C'è sempre una soluzione, Jacob[...] Mi scusi signorina, ha visto questa bimba? [...]
Renesmee, mio unico amore, ti salveremo è una promessa! [...]
♥
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Prossimo aggiornamento: Venerdì 3 luglio
{scusate ma sono un pò indietro nella scrittura quindi mi devo mettere sotto}
Come avevo potuto essere così stupido? Il mio mondo ormai era vuoto,
non c'era più la mia dolce fiamma capace di farmi continuare a
vivere. Si era spenta ad una folata di vento solo perchè il
sottoscritto non aveva tenuto gli occhi aperti. Mi sentivo un'idiota.
Stavo scappando, stavo voltando le spalle alla mia città, alla
mia famiglia, ai miei amici, ai Cullen. Non avrei potuto sopportare un
minuto di più l'espressione di dolore della mia "famiglia
vampiro": Bella in lacrime per Charlie e per la perdita della bimba,
Edward immobile incapace di
fare alcunchè, il folletto nelle braccia del suo amato che
cercava di nascondere il viso dolorante, la bionda psicopatica in
preda alla disperazione - non che me ne importasse molto, ma sapendo
che la causa del suo dolore ero io, insomma mi faceva un pò
pena. Non riuscivo a levarmi dalla mente quella scena, mi avrebbe
torturato fino a quando la situazione si fosse aggiustata...
Perchè si doveva aggiustare!
Mi sentii intrappolato sia dalle colpe che dal rimorso.
Un rumone mi mise in allerta, ero seguito, cercavo di velocizzare
il passo, ma quando fu per me impossibile mi fermai e righiai loro
contro.
<<Jacob fermati, ti prego abbiamo bisogno di te! >>
era Seth e Sam che mi imploravano di tornare. Ma come potevano
chiedermi una cosa del genere, dopo che avevo distrutto le vite di chi
avevo attorno?
<<Tornatevene da dove siete venuti, io a Forks non torno, ho combinato troppi danni>> dissi io con acidità, non dovevo mostrare loro quanto stessi soffrendo.
<<Jacob, Bella ha bisogno
di te. Siamo venuti per questo, è disperata ha detto che vuole
riabbracciare il suo migliore amico>> disse Sam, con la
sua solita pacatezza. A volte mi stava proprio sul cavolo, era una
situazione delle peggiori e lui e i suoi pensieri erano tranquilli.
<<Si sono tranquillo, perchè sono sicuro che la ritroveremo e tu protrai vivere bene con la tua dolce Renesmee>>
mi stava veramente facendo incazzare, io volevo lasciarmi tutto il mio
dolore alle spalle, e lui che faceva mi ricordava la causa del tormento.
<<Edward vuole parlarti,
ha detto che non ti ritiene responsabile, perchè quando sono
andati a controllare la zona non hanno riscontrato nessuna scia>> disse Seth, cercando di scagliare una lancia a favore del suo amico vampiro.
<<Mi dispiace, non posso,
ormai ho preso la mia decisione. Salutatemi Bella e tutta la sua
famiglia, dite loro che non rovinerò più la vita di
nessuno, mi lascio tutta la mia apparente felicità alle
spalle>> lo dissi con cattiveria, come avrei potuto
lasciarmi tutto alle spalle? Come ci sarei riuscito, se ogni qualvolta
chiudevo gli occhi, vedevo il mio angelo dai capelli bronzo
sorridermi?
<<Jacob, Renesmee sta bene, e ora vorrebbe che tu stessi vicino alla sua famiglia>>, disse Sam provando a calmarmi ma il risultato fu esattamente il contrario.
<<Stronzate, lei si
fidava di me, tutti si fidavano di me. Bella, Edward, ho deluso tutti.
Lasciatemi andare, o sarò costretto a lasciarvi con la forza e
sinceramente non mi va di attacare uno di voi!>> sperai che in questo modo mi lasciassero.
<<Va bene fratello, ti lasciamo e tu calmati. Comunque
Bella ci ha dato questo e ha detto che qualsiasi decisione tu avessi
preso, ti saresti ricordato di lei e dell'amore fraterno che prova nei
tuoi confronti, ovunque lei sia>>
vidi nelle sue fauci un peluche, quello stesso pupazzetto che io le
avevo regalato al suo primo compleanno. Era un piccolo lupo dal manto
rossiccio, mi rappresentava bene. Intorno al collo c'era un catenina di
cautciù con un pendente a forma di cuore. Era stata felicissiam
di riceverlo, mi aveva detto che almeno quando non c'ero, il suo
fratellone sarebbe rimasto sempre con lei. Dio, quanto mi mancava!
Sam lo lasciò a terra e se ne andarono.
<<Grazie fratelli, salutatemeli e dite loro che non li dimenticherò mai. Non so quando ci vedremo>> dissi io con malinconia, un pò mi dispiaceva lasciare il branco ma non c'era soluzione.
<<C'è sempre una soluzione, Jacob>> disse Seth prima di sparire nel fitto della foresta.
Andai a prendere con la bocca, il peluche e subito, il suo odore mi
investì in pieno : quel misto di umano e vampiro, poteva
solo appartenere a lei, alla mia dolce fiammella.
Riniziai a correre per tentare di sfuggire al dolore della perdita, che
però, mi seguiva come un'ombra spaventosa. Forse ora riuscivo a
immaginare il dolore di Bella quando Edward se n'era andato: quando
perdi la tua unica ragione di vita ti sembra di brancolare nel buio e
non riesci a uscirne. Ecco io mi sentivo così, intrappolato in
una morsa che essendo troppo stretta mi impediva di respirare, di fare
qualsiasi cosa.
Ero quasi arrivato all'aeroporto di Seattle, volevo scappare,
addirittura dall'America, per non so dove. Scappare era da vigliacchi,
ma quando perdi la tua unica forza, ciò che è morale
viene cancellato.
Le mie falcate erano ampie e possenti, stavo per trasformarmi per
comprare i biglietti quando sentii una cosa che mai mi sarei aspettato
in quel posto: la scia di Renesmee mista a quella di un vampiro. Erano
stati qui! Quel briciolo di speranza mi fece sorridere. Mi ritrasformai
dietro un albero e corsi all'interno, per dirigermi dove si faceva il
check- in. Presi una foto di me e lei che tenevo nel portafoglio.
Era stata scattata da Edward al suo compleanno. Era venuta molto bene:
eravamo io e la piccola sulle mie ginocchia, che mi sorrideva tenera.
Speravo con tutto il cuore che l'avessero vista.
Mi avvicinai ad una hostess.
"Mi scusi signorina, ha visto questa bimba?". lei si girò, le
mostrai la foto e con un sorriso mi disse che l'aveva vista.
"Mi scusi con chi era?" chiesi io accecato dalla felicità ma anche dalla paura di sapere quella risposta.
"Era con una signorina"
"E come era?"
"Era carina, molto chiara, con i capelli scuri", vampira, ovvio.
"E dove si sono dirette, il volo intendo, lo sa?"
"Mi dispiace, ma questo non glielo posso dire per privacy. Si sono
diretti verso l'imbarco. E' l'unica cosa che le posso dire" stava
corrugando la fronte.
Dovevo inventare un balla, dovevo sapere, ora che ero così vicino. Le dissi la prima cosa che mi venne in mente.
"Ho capito per la privacy, ma, guardi io sono il padre di quella bimba e la ragazza che ha visto con lei, è mia moglie"
- altro che moglie, l'ammazzerei solo per aver osato toccare il mio angelo - "Sa, mi stavano aspettando, ma avevo un impegno di lavoro e non sono riuscito ad arrivare in tempo".
"Mi dispiace, come le ho riferito prima non dirglielo e ora devo
andare. Il mio volo sta per partire!" e fece per andarsene. La bloccai
e implorante le chiesi se per favore me lo poteva dire. Ma non ci
riuscii.
"Aspetti, almeno mi dica da quanto tempo le ha viste" speravo almeno quello.
"Sarà passata un'oretta, anche di meno" si erano loro, i tempi concidevano.
"E per cortesia, quali sono i voli che sono partiti circa un'ora fa?"
"Quello per Boston, per Rio, per Parigi e per Roma". Perfetto sarei
andato a cercarla in queste città. Certo da solo sarà
un'ammazzata, ma per lei questo ed altro.
"Grazie per le informazioni" dissi io gentile.
"Di nulla" e se andò tutta impettita. E per fortuna che ero stata gentile.
Ero al settimo cielo, ora che avevamo una pista. Ero indeciso: dovevo
far presente ai Cullen, cosa avevo scoperto? O era meglio se avessi
agito da solo?
No, dovevo chiamarli, dovevo dare a Bella un briciolo di speranza. Mi
stavo dirigendo fuori per chiamare, quando mi trovai di fronte, una
persona che mai mi sarei aspettato di trovare.
"Jacob, ti ho seguito, io vengo con te!" rimasi di sasso, cosa ci
faceva qui? Ero stralunato ma felice, avremmo fatto prima. Si, insieme
saremmo riusciti a salvarla, anche fosse in capo al mondo.
Renesmee, mio unico amore, ti salveremo è una promessa!
Correzioni a cura di trettra, la mia beta :)
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Ed
ecco a voi il dodicesimo capitolo! Ma chi sarà il personaggio
che accompagnerà Jacob a salvare la piccoletta? Le scommesse
sono aperte! :) Ora rispondendo alle recensioni ( nn ho raggiunto la quota 5 recensioni ma nn fa nulla ^^):
noe_princi89 - Si lo so che il capitolo è triste, ma prometto
che cercherò nei prossimi di non essere così ... da
pianto T.T. Comunque per quanto riguarda Sue e Charlie, ho intezione di
fare un pezzo sul loro rapporto, molto presto! Grazie di esserci
sempre, baci
__Titta__ - Ti faccio una confessione: Quando ho iniziato a scrivere la
storia, avevo deciso che Charlie dovesse morire, poi ho pensato al
ruolo che avrebbe potuto avere e quindi ho deciso di farlo trasformare.
Grazie per i bellissimi complimenti! Se ti piace la data
dell'aggiornamento, prometto che lo metterò sempre! Grazie
ancora, baci alla prossima
trettra - Questa volta
non so sinceramente cosa risponderti! Mi ha colpito
molto la tua recensione, + che altro mi ha spiazzato! Stavo per avere
le lacrime! Visto che ti ho parlato del mio problema e tu mi hai detto
che ti dovevo scrivere solo che ti amavo follemente, ora te lo dico.. Ti amo follemente XDXDXD, (sai però nn sei il mio tipoXDXDXD) Grazie di darmi sempre l'appoggio! Grazie
infinitamente! Tua Louise, la tua best friend, che per ci sarà sempre!
rikordatelo! Baci tvttttttttttb
IsAry - Grazie dei complimenti! Finalmante oggi è venerdì
e ho aggiornato! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Charlie
darà tutto l'aiuto possibile per salvare la piccola Nessie e si
scoprirà avere un qualkosa, che aiuterà molto nelle
ricerche! Di più nn ti posso dire! Spero che continuerai a
seguirmi, così lo potrai scoprire te stessa! Baci alla prossima
♥
********************************************* ♥
Sono
desolata ma questa volta lo spoiler non lo inserisco, poichè il capitolo nn l'ho ancora finito di scrivere! -.-"
Comunque sarà un pov Renata, in cui racconta del loro arrivo a
Volterra e della felicità di Aro, alla vista del suo premio.
p.s. Essendo tanto lungo lo preferite che lo divida in due parti? Fatemi sapere ^.^
Capitolo 16 *** Capitolo 13 - Arrivo a Volterra ***
Capitolo 13 - Nuova casa
CAPITOLO TREDICESIMO
Arrivo a Volterra
-nuova missione-
Renata's Pov
Eravamo appena scese all'aeroporto di Roma, e stavamo attendendo che la
macchina mandata da Aro, venisse a prelevarci per portarci a Volterra.
La piccola, durante tutto il viaggio non aveva aperto bocca, avava solo
pianto dolci e tristi lacrime che ancora le rigavano calde il visino
tinto di rosso.
Le avevo proposto varie volte di mangiare qualcosa, ma lei non ne aveva voluto sapere, anzi non mi aveva proprio
risposto. Aro la voleva in
forma era stato chiaro. Ricordai le parole di quella breve telefonata:
Appena salite sull'aereo, prima della partenza, avevo chiamato il mio padrone per avvertirlo della riuscita del piano.
"Pronto"
"Aro, sono Renata stiamo arrivando. Ci sono riuscita."
"Oh mia dolce Renata, non puoi capire quanto questa notizia mi renda
felice. Manderò Alec a prendervi. Tra quanto arrivate?"
"Tra 12 ore circa il volo sta per partire da Seattle."
"Perfetto! E la bimba come sta?"
"Non parla, non fa altro che piangere."
"Renata la voglio in forma, falla mangiare, dov'è il tuo istinto
materno? Io ora devo andare, la cena è servita. A presto"
"Certo Aro" Avevo cercato invano di farla addormentare, dopo 12 ore di
viaggio, la stanchezza la doveva pur sentire, ma lei in risposta si era
allontanata ancora di più verso il finestrino, per starmi
lontana. Durante tutto il viaggio aveva tenuto in mano, uno strano ciondolo (nda qui potete vedere il ciondolo che ho preso in considerazione http://creativerampage.files.wordpress.com/2009/03/cc-more-than-my-own-life-for-blog1.jpg) che
aprì molte volte, per poi richiuderlo non appena ci buttavo
sopra l'occhio, immaginai contenesse una foto della sua famiglia, anche
io ne avevo uno da qualche parte, dimenticato in un qualche cassetto, nella mia stanza.
"Renesmee, per favore mangia qualcosa, ti giuro che non ti farò
male e non puoi stare a digiuno!" chiesi io implorante, non che me ne
importasse veramente ma non volevo ricevere un rimprovero da Aro.
"Ti vado a prendere tutto quello che vuoi. Se vuoi andiamo insieme,
là c'è un bar" speravo che il metodo funzionasse, una
volta avevo l'istinto materno, dover pur essere nascosto da
qualche parte, anche se non lo riuscivo a tirar fuori! Aro aveva ragione, dov'era il mio istinto materno?
"Vado da sola" disse lei prima di dirigersi di corsa nel bar.
"Mi raccomando non fare niente di insensato o stupido, o la pagheresti. Ti
controllo". La vidi sparire inghiottita dalla porta del minuscolo bar.
Aspettai
5 minuti ma non vedendola tornare, mi preoccupai.
Cosa stava facendo? Era scappata? No, lo sapeva che la controllavo e
poi l'avrei ripresa in un batter d'occhio. Anche se era una
mezza-vampira di certo non correva veloce quanto me. Poi mi ricordai
che non
le avevo dato soldi per pagare, così decisi di andare a vedere
cosa stesse facendo, magari il proprietario non la voleva lasciare in
quanto non aveva pagato. Sicuramente era così.
Ma quando entrai la bimba era con un cellulare in mano e cercava di
farlo funzionare, ma evidentemente non riusciva a ricordare un numero,
perchè premeva a caso i numeri. Volevo darle uno schiaffo sul
quel visino d'angelo, per avermi disubbidito, ma c'erano troppe
persone, così mi avvicinai con dolcezza.
"Amore della mamma, eccoti finalmente e di chi è questo telefono?" lei si spaventò, non avendomi sentito arrivare.
"Signorina, glielo ho prestato io, mi ha detto che doveva chiama sua
madre. Hai visto piccola che l'hai trovata la tua mamma?" disse una
ragazza da dietro il bancone, mentre faceva un caffè ad un
vecchio. La mocciosa stava per chiamare Bella? Ero su tutte le furie e
le lanciai un'occhiataccia da assassina, che mi veniva particolarmente
bene.
La piccola teneva gli occhi bassi e non si muoveva. Sembrava come se avesse smesso di respirare.
"Grazie davvero, signorina. Ma se me lo può dire in che lingua ve
lo ha detto?" come poteva un bambina di appena un anno, parlare
l'Italiano? Era veramente strana come figlia.
"In Inglese, sa all'università studio lingue." disse la ragazza
con un sorriso a 32 denti. Evidentemente era orgogliosa di aver
risposto in modo corretto ad una mocciosa di 1 anno che ne dimostrava 6. Stupida...
"Ah ho capito grazie, sa io sono italiana ma mio marito è
americano quindi, ero curiosa di sapere come avesse risposto! E' una
bambina davvero speciale" che cavolata Renata, la prossima volta
inventa meglio.
"Dai Renesmee, è ora di andare la macchina di papà
dovrebbe arrivare a momenti. Grazie tante signorina" dissi io con un
sorriso mozzafiato, infatti un signore che era appena entrato e aveva
visto quella mia dimostrazione, era rimasto imbambolato di fronte alla
porta. Sentivo il suo cuore pulsare sempre più velocemente,
pompando il denso e viscoso nettare. Era impossibile resistere e avevo
una sete tremenda, ma c'erano troppi testimoni. Avrei mangiato appena
arrivate a Volterra.
"Renesmee, piccola mia dobbiamo andare" mi avvicinai facendo finta di
darle un bacio, ma le sussurai un <> talmente basso che nessuno
si accorse del nostro piccolo scambio di parole nè tantomeno della
sua reazione. Si era come pietrificata. Perfetto cominciavo a farle
paura.
Quando uscimmo dal quel lurido bar, non sapevo bene cosa fare se darle
uno schiaffo, se urlarle contro, per aver pensato che un piano
così stupido, potesse funzionare ma non ebbi il tempo di fare
nulla, poichè la nostra auto era arrivata.
Al lato della strada c'era una BMW dai vetri oscurati, nera metallizzata.
Era venuto Alec, come aveva detto Aro, riconoscevo l'odore. Meno male l'antipatica di sua sorella non c'era.
"Andiamo" e la spinsi in avanti; ma vendendola non muoversi e non
volendo perdere più tempo, la presi in braccio e mi diressi
verso l'auto. Alec era al posto di guida, io mi misi nei posto dei
passeggeri con la bimba in braccio, che non si era ancora mossa.
"Renata finalmente ci sei riuscita!, Non sopportavamo più Aro impaziente" disse lui prima di partire a razzo.
"Piccoli problemi di percorso, caro Alec, ma ho saputo come rimediare. Come vedi, il premio è in braccio a me"
"Già! Ciao piccola Renesmee, come stai? Ti ricordi di me? Io
sono Alec" disse lui con tono falsamente dolce. Lo faceva solo quando
stava per attaccare la sua preda.
"Certo, a mamma il tuo potere non faceva nulla" disse lei prima di ritornare nel suo silenzio tomba.
"Esatto, ma tranquilla, pagherà così come la tua
famiglia" e iniziò a ridere seguita a ruota da me. La piccola in
compenso aveva inizaito a piangere di nuovo. Ormai il suo pigiamino era
quasi completamente zuppo.
Dopo più di un'ora finalmente si era addormentata, ma anche nel
sonno non riusciva a trovare pace, parlava nel sonno. "mamma,
papà, Jake dove siete?" la frase che più ricorreva.-
"Alec, secondo te il piano di Aro funzionerà?, intendo usare il
potere di Chelsea su di lei? Il suo legame con la sua famiglia è
molto forte", chiesi per interrompere quel silenzio che ci opprimeva,
spezzato ogni tanto dalle frasi della piccola.
"Penso di sì! Aro vuole farle dimenticare tutta la sua famiglia,
anche togliendo tutto ciò che le potrebbero far tornare in mente
Bella e Edward. Il potere di Chelsea è capace di tutto, anche se
vista l'astinenza al sangue umano, i loro legami sono più forti."
"Aveva un ciondolo, di quelli in cui si tengono le foto. Glielo tolgo ora? "
"No aspettiamo l'arrivo a Volterra, poi si vedrà!" disse lui sprezzante prima di ripiombare nel silenzio assoluto.
Questa volta fu lui il primo a parlare.
"Renata, Aro vuole affidarti un compito molto importante. Ancora non ne
so tutti i dettagli, ma se fossi in te accetterei subito"
"Di che compito è?" uffa, ero appena rientrata e già dovevo andarmene.
"Non te lo posso dire, te ne parlerà lui stesso"
Dopo un'altra ora di viaggio arrivammo a destinazione. Quando varcammo
la grande porta che immetteva nella piazza della fontana, finalmente mi
sentii a casa. Il sole di mezzogiorno splendeva alto nel cielo. La
piazza era ghermita di turisti che ignari dell'esistenza dei vapiri,
giravano tranquilli le piccole vie della città.
"Tieni" Alec con la sua solita delicatezza mi passò il mio
mantello scuro che tanto mi era mancato. Tutto quel grigiore e tutta
quella pioggia, mettevano tristezza più di quella che già
avevo. Presi in braccio la bimba, cercandola di non svegliare. Era
così carina la sua bocca disegnava una piccola e rotonda
<> e le sue guanciotte piene erano rosate. Che Sete!
"Alec, ho sete!" mi sembravo una ragazzina neonata, in preda ad una crisi di astinenza al sangue.
"Oggi Aro per il tuo ritorno ha preparato un banchetto speciale"
"Magnifico" già sentivo il dolce nettare fluirmi nella gola.
Ci dirigemmo verso il grande portone sul quale sormontava uno stemma,
lo stemma dei Volturi, sorrisi a me stessa. Quanto mi era mancato il
nostro dolce castello. Era la porta che di solito rimaneva chiusa, tranne che per
i membri della guardia. Gli umani non dovevano entrare da quella parte
in quanto, si arrivava subito al salone del banchetto.
La porta venne aperta da Heidi, che sicuramente stava andando a caccia.
Era sempre vestita in quel modo così attraente, minigonna con
calze scure e giacchetto di lattex rossa aderente a maniche lunghe e
collo alto, in fondo era sia esca che pescatrice. (nda descrizione di
Heidi pag 380 - 381, capitolo 21 - Verdetto, New Moon.)
"Buongiorno Alec, Renata, bentornata"
"Buongiorno Heidi, grazie, buona caccia" le sorrisi.
"Grazie a dopo, ho l'impressione che ne acchiapperò tanti"
"Lo speriamo" disse Alec per poi proseguire, seguito da me.
Camminare per i corridoi di pietra, mi ridava una certa sicurezza,
sapermi in un luogo conosciuto, dove ci sono delle persone che mi
vogliono bene e che si fidano di me, è tremendamente piacevole.
Arrivammo nella sala del banchetto, tutto era come lo ricordavo.
Perfettamente circolare molto luminosa, era la torre del
castello. Le sedie di legno antiche che facevano da contorno alle alte
mura, e il tombino al centro per i corpi dissanguati.
Casa dolce casa! (nda descrizione torre dei Volturi pag. 367-368, capitolo 21 - Verdetto, New Moon)
Di fronte a me, Aro, Marcus e Caius, mi fissavano con il sorriso sulle labbra.
Subito venni accolta con grandi feste da Aro, che corse ad
abbracciarmi, intralciato dal piccolo corpo di Renesmee. Vidi dietro di lui, Sulpicia che digrignava i denti. Che
fosse gelosa? Non lo sapeva che tra me e Aro, c'era solo
complicità nel lavoro? Il mio cuore apparteneva e sarebbe sempre
appartenuto a Davis.
"Renata, come siamo contenti di vederti! Oh c'è anche la
piccola Renesmee, è cresciuta tantissimo" loro l'avevano
vista appena un anno prima ed era una ragazzina di un anno, a 5 mesi.
Anche io all'inizio delle mie osservazioni ero rimasta molto sorpresa della sua crescita così veloce.
"Da quanto tempo dorme?" chiese Aro, facendole una piccola carezza. Le stava controllando i pensieri.
"Oh cara Renata, ti è scappata a Roma? E ha provato a chiamare i genitori?" disse lui ridendo.
"Si ma non c'è riuscita, per fortuna sono arrivata in tempo"
"Si lo so, ho letto anche che ha scritto un biglietto che poi ha
buttato, ma i pensieri sono in contrasto, non riesco a capire cosa
abbia scritto. Sta dormendo, la sua mente è popolata di sogni e
di immagini. Bella, Edward, un ragazzo di nome Jacob e un lupo. Rimango
affascinato da quanti pensieri può generare la mente umano nel
giro di pochi secondi, ancora non ci faccio l'abitudine."
Biglietto? Io non avevo visto nulla, evidentemente lo aveva buttato prima del mio arrivo, proprio come aveva detto Aro.
"Comunque, Renata ora portala a dormire nella stanza che le abbiamo
preparato, sarà stanchissima. E lasciala lì a riposare
poi ritorna qui, che io e i miei fratelli dobbiamo riferti una cosa"
"Certo, ritorno tra pochi minuti. Con il vostro permesso"
Mi diressi di corsa verso la stanza degli ospiti, e molto delicatamente
poggiai la figlia di Bella, sul letto dalla coperta rosso cremisi.
Parlava ancora nel sonno. Ripeteva ancora la stessa frase di quando
stavamo nell'auto. "Mamma, Papà, Jake dove siete?" Anche nel
sonno non si dava pace, di lì a qualche giorno di certo non
avrebbe ricordato della sua vecchia famiglia.
Chiusi la porta delicatamente e mi diressi verso il salone, per avere il colloquio con i miei padroni.
"Hai fatto in fretta Renata." mi disse Caius.
"Siamo molto contenti che tu abbia portato a compimento la missione,
anche se all'inizio dopo che ti avevano scoperto avevamo avuto dei
dubbi su di te, ora di certo non ne abbiamo più."
"Grazie Caius, le tue parole mi rendono orgogliosa, e inoltre volevo
ancora chiedervi scusa per i miei piccoli sbagli, ma che sono riuscita
subito a risolvere"
"Sbagli, perchè parli al plurale?" Caius si era spinto in avanti
e mi fissava con odio, la sua gentilezza dopo la morte della moglie era
andata via via scemando.
"Fratello lascia che le legga la mente, faremo prima" mi feci toccare
da Aro, che si curvò ai miei innumerevoli pensieri, anche quelli
riguardo il mio passato. In quel periodo in America, ci avevo pensato
più del solito.
"Magnifico" disse lui staccandosi. "Il padre di Bella in fin di vita,
che doppio colpo hai inferto alla famiglia Cullen, brava Renata!"
"Il padre dello scudo in fin di vita? Cosa è successo"
"Renata non si era accorta che era entrato nella stanza della bambina,
lui ha tentato di sparargli, ma la pallotta è stata deviata dal
suo scudo, colpendolo. Quando se ne andò, mancava davvero poco."
Aro e Caius a questo punto si guardarono e iniziarono a ridere di
gusto. Ero contenta che avessi reso fieri di me, i miei padroni. Marcus
come sempre aveva l'aria annoiata. Stava seduto sul suo trono, e
sicuramente non stava sentendo una sola parola di ciò che
dicevano i fratelli.
"Ho visto che ti manca la tua famiglia umana, cara Renata, i tuoi
pensieri erano molto tristi e doloranti su quella storia, pensavo
avessi superato" disse lui guardandomi di sottecchi.
Abbassai gli occhi incapace di parlare.
"Non ti preoccupare. E' per questo che ti affidiamo la piccola, puoi
agire come se fosse tua figlia. La dovrai istruire e le dovrai insegnare l'arte
della giustizia, che per noi Volturi è l'essenziale. Certo è ancora piccola, ma visto che Chelsea
impiegherà un pò di tempo, almeno qualche giorno, a
rompere i suoi legami, data la loro solidità, tu nel frattempo
potresti comportarti come una madre per lei, falla fidare di te"
Rimasi allibita, io madre della figlia di qualcun'altro? Di Bella? Io
non sapevo come si faceva la madre, non ricordavo più nulla, e
se fossi stata una frana? Non riuscivo a dare una risposta.
"Se non accetterai, lo faremo fare a Jane" sgranai gli occhi, povera
piccola, con una madre come Jane si sarebbe suicidata nel giro di due
ore. Pensarla con quell'arpia, mi si strinse il cuore. Per il bene
della piccola, mi affrettai a rispondere loro.
"La prendo in consegna, anche se ho timore di non essere all'altezza.
L'idea che la figlia non sia mia, insomma mi fa un pò
riflettere, se sia giusto"
"Renata, non è giusto, ma la bimba ha bisogno di una madre, e
Bella non era una buona madre. L'ha messa sulla strada sbagliata,
così come tutti i Cullen." era vero, erano così diversi
da noi, noi eravamo i giusti e loro gli errati.
"Accetto, allora se volete scusarmi vado ad aspettare che si svegli,
per poi darle da mangiare. Potreste procurarle del sangue e del cibo
umano? A casa mangiava così. Chiamatemi però quando
arriva Heidi, ho una certa sete. Sono 3 giorni che non mi nutro"
"Certo, ti chiameremo appena arriva e per quanto riguarda le tue richieste sul cibo della piccola, provvederemo subito"
Detto questo mi diressi verso la stanza, verso mia figlia, sperando con tutto il cuore di essere all'altezza.
Intanto
Aro aveva lasciato la sala del banchetto per ritirarsi nella sua
stanza, aspettando il ritorno dell'esca. Ora era sdraito sul suo letto,
con sua moglie sul suo petto, che era stranamente pensierosa.
"Sulpicia, amore della mia esistenza, cosa ti turba?"
"Lo sai, Aro, se Renata venisse a scoprire ciò che le avete
fatto, ma soprattutto il segreto che tenete nel cuore da così
tanto tempo, morirei.... Ho paura delle conseguenze!"
"Vieni qui mio dolce amore" la strinse di più a sè
"Renata non scoprirà mai la sua vera storia tantomeno la storia
di sua figlia, stai tranquilla. Ora ha la figlia di Isabelle e Edward,
non penserà più a lei"
"Sei sicuro?"
Stava per rispondere, ma la loro conversazione venne interrotta da Demetri che annunciava l'arrivo di Heidi.
"Perfetto, ricordate di lasciarne qualcuno per Didyme, sarà
molto affamata, dopo Sulpicia le porterà gli umani" disse Aro
verso Demetri per poi salutarlo.
"Sulpicia, cara, non devi preoccuparti! Il nostro segreto è al sicuro. Sappiamo solo io, te, Caius e Marcus, cosa è veramente successa quella notte."
"Si ma non posso vivere con la paura di..."
"Stai tranquilla amore mio, ora vai a mangiare, Didyme sarà
molto agitata e affamata. E lo sai come diventa quando la si fa
aspettare troppo"
"Certo amore mio" lo lasciò con bacio sulla bocca carnosa, per andare a mangiare e andare dalla sua dolce figlioletta.
Renesmee, nel
frattempo si stava svegliando, trovando una presenza nella stanza, che
la fece rabbrividire, anche se quella le sorrideva dolcemente.
Correzioni a cura di trettra, :)
♥
********************************************* ♥
Allora cosa ne pensate del capitolo? Spero vi sia piaciuto, anche se
era piuttoto lunghetto! Grazie a tutte le persone che mi hanno
recensito ( il primo capitolo con 5 recensioni, wow *.*) e queste sono
le risposte:
trettra - Tesò grazie per la recensione! Non ti posso dire se
hai azzeccato oppure no! Lo scoprirai tra 2 capitoli ihih:DDD! Baci
tvtttttttttb tua Louise
Padfoot_07 - Ecco il tuo capitolo lungo! Spero ti sia piaciuto! Grazie 1000 per la recensione. A presto kiss
__Titta__ - Cara Titta, non te lo posso dire se hai azzeccato il
personaggio misterioso! Ma si scoprirà tra due capitoli! Spero
che continuerai a seguire la storia per scoprirlo da sola! Baci tvttttb grazie di recensire sempre ^^
noe_princi89 -
Grazie dei complimenti! Sono felicissima che il capitolo ti sia
piaciuto! Hai ragione la speranza è l'ultima a morire, e vedrai
Jacob come si darà da fare per salvare il suo amore! Alla
prossima kiss :)
IsAry - Grazie
per la recensione e soprattutto grazie per i complimenti! Che ne pensi
di questo capitolo? Fammi sapere ^^ alla prossima kiss
Ringrazio tutte le
persone che hanno inserito la storia tra le seguite e le preferite e
grazie anche alle persone che continuano a seguire la storia anche
senza recensire! Baci a tutti!
Chiedo umilmente scusa a
tutti, ma neanche questa volta inserisco l'angolo dello spoiler,
poichè il capitolo ancora non l'ho scritto! Scusate sono in alto
mare, ma tra oggi e domani cercherò di scriverne almeno 3!
ç___ç. Prometto che nel prossimo ci sarà! L'unica
cosa che posso anticiparvi che i prossimi saranno un pov Renesmee, un
pov Jacob & personaggio misterioso, un pov famiglia Cullen con
Charlie che è giunto alla fine della trasformazione (dovevo far
passare 3 giorni ^^).. Grazie a tuttii!
Capitolo 17 *** Capitolo 14 - Sempre insieme... ***
Capitolo 14 - Nuova casa
CAPITOLO QUATTORDICESIMO
Sempre insieme...
Renesmee's Pov
Mi sentivo un vero straccio,
indolenzita e con gli occhi che bruciavano per tutte le lacrime che
avevo versato. Non riuscivo a capire se fosse tutto un brutto incubo:
cercavo di convincermi che mi trovavo ancora a casa di nonno e lui era
vivo e mi sorrideva. Poi mi ricordai del sangue, del suo sangue, la
fuga, l'aereo, Renata, la paura, il terrore, la consapevolezza che
forse non avrei più rivisto la mia famiglia e Jake, e mi accorsi
che tutto questo non poteva essere un brutto sogno, ricordavo
troppi dettagli. Non sapevo dove mi trovavo, mi ricordavo solo che
eravamo saliti in una macchina scura dove alla guida c'era un certo
Alec. Lo avevo conosciuto l'anno prima durante la battaglia scampata
contro i Volturi, mi ricordavo solo che il suo potere non era riuscito
a funzionare con mia madre. Già mia madre, quanto mi mancava, le
sue carezze, i suoi baci e papà, il suo sorriso sghembo che
sempre mi faceva sentire così leggere e così bella, ero
il loro angelo, me lo ripetevano sempre quando eravamo insieme.....
già, quando eravamo insieme.
Un dolore al cuore mi fece rannicchiare contro il mio petto, facendomi
stringere sempre di più il mio ciondolo, era tutto ciò
che avevo di loro. Il mio unico ricordo del loro amore per me: Più della mia stessa vita,
diceva. Senza di loro, non sarei riuscita a vivere, sempre insieme,
sempre insieme, era questo il nostro patto, che qualche forza brutale
era riuscita a spezzare come se non valesse nulla.
Mi stavo svegliando e non volevo, volevo rimanere nel mondo dei sogni
con la mia famiglia, i quali mi sorridevamo e mi ripetevamo la nostra
promessa. Ma Morfeo non fu clemente e mi fece svegliare.
Feci fatica ad aprire gli occhi, mi bruciavano da morire ma quando ci
riuscii, ebbi la consapevolezza che non era a casa di nonno
Charlie. Per un secondo avevo pregato che tutto fosse al proprio posto,
ma purtroppo non fu così.
La stanza era luminosa e grande. Le pareti di un caldo color terra, erano
formate da mattoni impilati ordinatamente uno sull'altro. Il mobilio era
di un'altra epoca, tutto rigorosamente in ferro battuto e di legno
pesante. C'erano due porte una sulla mia destra, l'altra di fronte a me
che era aperta, era il bagno.
Mi trovavo su un letto morbido le cui coperte erano di seta, ci si
stava molto fresche. Il colore era rosso vermiglio, che mi fece
ricordare che avevo molta fame e sete: dall'ultima volta che ero andata
a caccia con papà ormai era passata 1 settimana e era passato parecchio tempo da quando avevo mangiato umanamente. Era
insopportabile, questa situazione, mi mancava tutto.
Mi alzai a sedere, cercando in qualche modo di sgranchirmi le mie
piccole ossa doloranti, senza molto successo, era come se mi avevano
pestato. Si mi avevano pestato l'anima e il corpo e non riuscivo a
rimettere insieme i pezzi che pulsavano più delle ferite aperte.
"Ben svegliata, piccolina"
Mi ghiacciai sentendo quella voce. La voce appartenente alla persona
che ha distrutto il mondo, il mio dolce angolo di paradiso. Colei che
aveva ucciso brutalmente il mio nonnino.
"Renesmee, ora sei al sicuro. Non ti faccio del male" non voleva farmi
del male? Ma se già strappandomi dalla famiglia, mi aveva
inferto il colpo più doloroso.
Non ricevendo risposta, mi si avvicinò. La mia reazione fu
spontanea, scesi subito dal letto per spiaccicarmi verso la parete
opposta, il piccolo ringho che le riversai, fu molto scadente. Aveva
ragione la mamma, sembravo un gattino che voleva fare la parte
della tigre.
"Sei così buffa. Mi hai fatto molta paura" disse Renata non riuscendo a trattenere le risate.
"Stammi lontana, dove sono?" le lacrime ricominciarono a scorrere lente
sulle mie guance, non dovevo piangere. Zia Alice, non ne sarebbe
contenta.
-Ti si rovina il bel visino,amore della zia- dovevo essere forte, era quello che si aspettavano da me.
Renata era sempre di fronte a me che mi tendeva le braccia, cosa voleva
che le saltassi in braccio come se lei fosse una mia zia? Se lo sarebbe
scordato, non era al pari loro, che d'altronde erano molto più
belle.
"Renesmee sei in Italia a Volterra. Lo so che non ti vuoi avvicinare a
me perchè hai paura, ma ti prometto che non ti faccio del
male.Vieni qui piccola."
"Stammi lontana, ho detto" questa volta, le mi si avvicinò ad
una velocità impressionante, al pari di papà. Mi sentii
abbracciare e portare sul letto. I singhiozzi si fecero più
insistenti tanto che non riuscivo quasi a respirare.
"Shh, piccolina ora è tutto ok. Ti proteggo io, non ti
farò del male. Di me ti puoi fidare" disse lei con tono dolce e
soave. Parlava quasi come la zia Rose. Perchè in ogni piccolo
dettaglio di quella drammatica situazione riuscivo a richiamare la mia
famiglia? Poi capii, mamma aveva ragione, sempre insieme, eravamo
collegati in modo indistruttibile, appartenevamo uno all'altro. Anche se
la mia famiglia era lontana fisicamente, era qui presente.
Nel mio
cuoricino.
"Voglio tornare a casa. Se vuoi aiutarmi e se vuoi che io mi fidi di te, lasciami tornare dalla mia famiglia."
"Mi dispiace piccola, in questo non ti posso aiutare. E poi la tua
famiglia non esiste più, i Volturi hanno compiuto il loro dovere"
"Non c'è più?" non riuscivo a comprendere.
"Si Renesmee, sono morti tutti. Mi dispiace, sono riuscita a salvarti
portandoti via. Ho parlato con Aro e ha deciso di lasciarti in vita, ad
una condizione che ti istruissi e che ti facessi scordare la tua
vecchia famiglia, perchè ne soffriresti di più nel ricordarla
in ogni momento.
"Perchè?.." non riuscivo a parlare, il vuoto dentro di me ormai
era troppo grande, il dolore insopportabile. Mamma, papà, zii,
nonni, Jake, non mi era rimasto più nessuno.
Sempre insieme, quella promessa era stata infranta. La nostra vita era
stata spezzata da quegli esseri che ora volevano che io entrassi nella
loro cricca come se lo avessero fatto per il mio bene.
"Ti odio, lasciami andare." Cercai divincolarmi ma la sua stretta si
fece più forte, tanto che mi ritrovai avvinghiata al petto di
quell'essere. Stringevo forte il mio ciondolo, quel pegno d'amore che
valevo più di ogni altra cosa. Erano morti tutti. Non avrei
più rivisto il dolce sorriso della mamma, non avrei più
sentito la mia ninna nanna cantata da papà, la zia Rose sempre
piena di attenzioni, gli scherzi dello zio Emmett, la dolcezza infinita
dei nonni, le partite a scacchi con zio Jasper, lo shopping con zia
Alice, Sue, Nonno Charlie, il mio lupacchitto che era morto per me.
Era tutta colpa mia, fin dall'inizio.
"Renesmee, piccola mia"
"Non sono tua. Lasciami stare" urlare non serviva a nulla. Lei non
demordeva, stringeva per darmi conforto, ma l'unica cosa che in quella
situazione poteva darmi conforto erano loro. Strinsi il ciondolo, lo
avrei potuto rompere con la tutta la pressione che stavo esercitando, ma non avrei mai
fatto una cosa del genere. Il lupo che era appeso mi ricordò del
mio dolce lupacchiotto, infondo aveva detto la mia famiglia.
"Jacob e il branco?" avevo una speranza che però venne a morire subito.
"Tutti quelli che sono venuti in contatto con te sono stati eliminati",
nessuno, ero sola in questo mondo che ormai mi sembrava così
lontano da me, era estraneo. Era tutta colpa mia. L'ombra più nera aveva avvolto la
mia dolce esistenza. La parola FINE era giunta nella mia vita.
"Lasciami sola, te ne prego"
"Non posso, Renesmee, posso capire tuo dolore. Anche a me sono state
portate via le persone a cui tenevo di più. Mi hanno portato via ingiustamente,
mio marito e mia figlia, che ancora non era nata. Hai bisogno di
qualcuno. Fai in modo che quel qualcuno sia io. Non ti farò del
male. Fidati di me"
"Non ci sono più... " l'unica cosa che sapevo dire.
"Renesmee, reagisci. Se non farai come ti dico, Aro cancellerà i
tuoi legami con la tua vecchia famiglia. Ascoltami, fidati di me. Fammi
essere la tua madre adottiva, la tua zia, la tua amica.
Chiunque tu voglia basta che ti fidi di me."
"Tu non sari mai mia madre. Non sarai nessuno nella mia vita. Mia madre
è Isabella Cullen. Tu non prenderai mai il suo posto. Tu sei
cattiva e brutta. Lei e il resto della mia famiglia erano buoni. Ti odio. Come hai potuto portarmi via da loro, se conoscevi
il dolore della perdita, perchè hai voluto che qualcun'altro lo
patisse? Ti odio anzi vi odio." le lacrime mi impedivano di vedere bene il
suo viso, ma la sentii lasciare la presa così neapprofittai per
correre di corsa nel bagno. Mi lasciai scivolare sulle mattonelle del
pavimento, e mi abbandonai al dolore. Mia dolce famiglia, vi voglio
bene. Sempre insieme, fu l'ultima cosa che pensai prima di cadere in un
profondo sonno. C'erano i miei e sorrisi.......
Renata's pov
Aveva ragione. Ero un mostro. Perchè una mocciosa era
riuscita a prendermi così alla sprovvista. Avevo cercato di
aiutarla e avevo fatto peggio. Per un momento pensai che era un bene che
mia figlia non era nata. Ero un disastro, un vero fallimento.
Come avevo potuto raccontarle una così tremenda balla? La
più brutta che si potesse raccontare ad una bimba, ma Aro era
stato chiaro. "Più soffrirà più ti troverà come
la sua ancora, il suo salvagente" ma era la cosa giusta? Per la prima volta in tanti anni,
mi ritrovai a dubitare dei mezzi usati dal mio padrone. Dovevo parlare
immediatamente.
Uscii di corsa dalla stanza, singhiozzando.Una sensazione nuova nella mia vita offuscò la mia mente: mi sentivo un
mostro. Arrivai di corsa nella sala del banchetto dove i membri della
guardia stavano tranquillamente mangiando. Ma non avevo detto loro di
chiamarmi? Ora non potevo infuriarmi dovevo parlare con Aro.
"Renata, mia care che succede?" la sua voce fu un sollievo per me.
"Aro, mi dispiace interrompere la tua cena, ma devo parlarti urgentemente. Riguarda Renesmee"
"Certo arrivo subito. Sulpicia porta questi ragazzi a
Didyme e dille di non fare tanto rumore, ricordale che la sua
stanza dà sulla strada e le urla di dolore, speventerebbero i
passanti."
"Certo vado subito"
Aro mi condusse nella saletta vicino alla stanza, dove di solito intratteneva i vampiri ospiti.
"Cosa succede, mia dolce, perchè singhiozzi in questo modo"
"Toccami e vedrai"
Mi toccò la fronte, vidi le sue sopracciglia inarcarsi per il
disappunto, per poi scoppiare a ridere un istante dopo. Cosa ci
sarà stato di tanto divertente in quella situazione, non lo sapevo.
"C'è di tanto divertente che sei riuscita a inventare una balla così grande, degna di noi Volturi. Brava."
Non riuscii a rispondere.
"Ma non è questo il punto. Come hai potuto rivelarle che volevamo romperle i legami?"
"Non ho sopportato vederla in quel modo. Era troppo fragile. Pensavo che con la minaccia prendesse al volo la mia proposta"
"Ho capito, fammici parlare. Riuscirò a convincerla. Non ti devi
preoccupare, ricordati che noi siamo nel giusto. Non potevamo lasciare
che la famiglia Cullen rimanesse così, come se non avesse
fatto nulla. Ora io continuerò con la tua balla, deve credere
che i Cullen siano morti, non devi dirle la verità, intesi?"
"Non volevo dirla"
"Ma lo hai pensato."
Era vero per un secondo volevo rientrare nella stanza prenderla in
braccio e dirle che era tutto una fandonia, pur di non vedere ancora
quel viso corrucciato e sofferente. Mi ricordò la mia
espressione pochi giorni dopo la mia trasformazione, vuota, arrabbiata
con il mondo intero. Infondo non ero così cattiva,quella bimba
mi stava affascindando e stava fecendo emergere la mia parte più
fragile, che per tutti questi anni avevo tenuto nascosta, per
proteggermi
"Ricordati cosa ha fatto lui alla tua famiglia" era vero, lui aveva distrutto tutto.
"Ok. Ho capito.Ora vado a mangiare poi esco a comprarle dei vestiti. Non ho avuto tempo di prenderle nulla."
"Che brava mamma" disse Aro prima di lasciarmi sola, aveva qualcosa di
strano quella frase, non riusciva ad entrarmi nella testa. Aveva un so
che di presa in giro, ma non ci feci tanto caso. Esco dalla sala e mi
preparo. Buon appetito cara Renata,te lo sei meritato, pensai e risi a me stessa.
grazie a trettra per le correzioni:)
♥
********************************************* ♥
Ed ecco il nuovo capitolo! Vi prego
non uccidetemi!! Sinceramente, mi sono trovata un pò in
difficoltà a scriverlo, però spero che sia stato di
vostro gradimento, anche se parecchio triste. Comunque bando alle
ciance, rispondiamo alle recensioni:
trettra - Si scopriranno cose del passato? boh, poesse!! ^^ grazie
tesò dei complimenti!!Tvttttttttttttttttttttttttttttttttttttb
noe_princi89 - Mi dispiace deluderti ma il personaggio misterioso si
scoprirà nel prossimo! Comunque, si, penso che Jacob si
arrabbierà moltissimo anche se si troverà a un nemico che
mai si sarebbe aspettato ^^.... Forsemi sono lasciata scappare
troppo...:D grz di recensirmi sempre..Baci alla prox
IsAry - Cara IsAry, spero cheil capitolo ti sia piaciuto.. Come vedi a
Renesmee stanno succedendo cose brutte, ma la storia è a lieto
fine e tutto si aggiusterà (+ o -)... Non ti preoccupare! Baci
alla prossima
__Titta__ - Grazie per tutta la fiducia che mi dai! Anche se è
molto triste questo capitolo, spero che non abbia deluso le tue
aspettative...Renesmee è forte ma è pur sempre una
bambina che tende a credere a tutto ciò che le si dice, anche se
la sua intelligenza è maggior rispetto a quella dei bambini
normali... Ma non ti preoccupare la storia finisce nel giusto dei modi,
quasi per ttt! E penso che dopo vari problemi l'amore trionferà!
^^ Alla prossima baci kiss tvttttttb
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la storia tra le preferite:
Ringrazio anche le persone che non recensiscono ma che continuano a seguire la storia!!
♥
********************************************* ♥
*>> Angolo dello spoiler <<*
Viaggio
Jacob's pov
Ero
stato molto sorpreso di trovare quella persona lì[...] "Sono andato via
così senza dire niente a nessuno, nemmeno ad[...] che sicuramente starà andando fuori di testa[...] Quindi il tuo piano è andare a controllare le città? Giusto?[...] Sì potrebbe funzionare, anche se ci impiegheremo almeno 10 giorni[...] Oh che sollievo, qui la situazione non è delle migliori, Bella è fuori di testa..[...] A proposito di Bella Jacob, vuole parlarci. Gliela puoi passare.[...] E con estrema tristezza e
impazienza attendevo che l'aereo atterrasse a Boston, nostra prima
tappa, alla ricerca del nostro piccolo e dolce angelo.[...]
Ero
stato molto sorpreso di trovare quella persona lì, e per di
più sapere che mi aveva seguito, non rimanendo con il resto
della famiglia. Certo ero contento che non avrei
fatto il lungo viaggio da solo ma il contatto con lui mi sembrava estremamente
difficile, anche se ormai vivevo quasi con la sua famiglia, con lui non avevo mai
stretto una grande amicizia. "Jasper, sei sicuro di voler venire con me?" "Certo farei di tutto per
salvare lamia nipotina. E visto che avevo promesso a Edward che in
qualche modo avrei pagato le mie negligenze, ora eccomi qui. Vado a
comprare il biglietto" mi lasciò lì davanti al portone
spiazzato. Ma quale biglietto comprava se non sapeva nemmeno dove
dovevamo andare? "Jasper, partiamo per Boston, mi raccomando" Lo vidi annuire e fare un sorriso a 32 denti alla ragazza che prenotava i voli. "Grazie mille signorina, è stata gentilissima" le disse prima di raggiungermi. "Ecco il biglietto" mi porse il cartoncino giallo. "Non avresti dovuto, lo
avrei comprato da solo" non mi piaceva gravare sulle spalle di
qualcun'altro, anche se gli ero immensamente riconoscente in quanto non
avevo un soldo con me. "Ma figurati, da oggi siamo compagni di viaggio" disse lui cercando di scherzare anche se potevo notare una leggera tristezza. "Riusciremo a
salvarla,tra pochi giorni riavrai la tua nipotina tra le braccia" dissi
io cercando di convincere più me stesso che lui. Tra pochi
giorni il centro del mio universo sarebbe stato accolto nel mio
caloroso abbraccio. "Si so che andrà a
buon fine la nostra ricerca, è solo che..." venne interrotto,
perchè era stato annunciato il nostro volo. "E' solo che? "Appena siamo sulla'aereo" Ci imbarcammo. Comodissimi posti di prima classe. Grazie Jasper. E dopo pochi minuti l'aereo decollò per Boston. "Allora?" "Sono andato via
così senza dire niente a nessuno, nemmeno ad Alice che
sicuramente ora starà andando fuori di testa, perchè non
riesce ad avere visioni, in quanto io sono con te. Ma non ho coraggio
di chiamarla. Prima raccontami se sai qualcosa di importante e
rilevante, così dopo semmai le potrò dare delle buone notizie.
Non voglio illudere nè lei nè tantomeno Edward o Bella." "Allora quando sono
arrivato all'aeroporto, ho sentito la scia di Renesmee, mista a quella
di un vampiro, che poi sono venuto a conoscenza che era una donna bruna. Ho
chiesto informazione ad una hostess e dopo parecchie suppliche sono
venuto a scoprire che si era imbarcate su un volo un'ora prima del
mio arrivo. E i possibili voli erano per Boston, Rio, Parigi e Roma.
Quindi .." "Quindi il tuo piano è andare a controllare le città e le zone prossimamente vicine? Giusto?" "Così io pensavo. Che ne te pare?" "Sì potrebbe funzionare, anche se ci impiegheremo almeno 10 giorni" "Lo so. Ma la nana non riesce a vedere nulla?" "Purtroppo no. Se ti
ricordi lei non riesce a vedere i mezzi-vampiri o i licantropi. Quindi
Renesmee per lei è come un buco nero. E per quanto riguarda la
vampira che l'ha rapito è dotata di una specie di potere che
riesce a fronteggiare quello di Alice. Tipo una specie di Bella,
intendo con lo scudo; o molto semplicemente è vicino alla piccola". "Che situazione... Mi manca terribilmente..." dissi io sbuffando. "Posso immaginare come ti senti, stare lontano alla propria anima gemella, è terribilmente doloroso." "Sì, a proposito
di anima gemelle. Chiama Alice, cerca di calmarla, e per favore mi
potresti fare un piacere?" non era poi così orribile stare con
Jasper, mi fidavo di lui come di tutti i Cullen, esclusa la bionda
psicopatica, che mi stava ancora alquanto antipatica. "Certo, quello che vuoi" "Potresti dire a Edward di avvertire Sam che mi trasformerò pochissimo in questo
periodo, quindi di non preoccuparsi e di dire al mio branco di
ricongiungersi all'altro, almeno per il momento. E poi se non ti
dispiace vorrei parlare con Bella" dovevo scusarmi di non esser rimasto,
anche se a questo punto, date le scoperte, era stato molto meglio. "Certo ora la chiamo. E le dico tutto"
Lo vidi prendere il cellulare prima di digitare i numeri e iniziare a
parlare. Nel giro di due secondi, però si presentò una
hostess che con un tono decisamente falso e dolce gli disse che era
vietato, ma lui sorridendole e parlandole soavemente le disse che era
questione di vita o di morte.
Lei se ne andò stordita. I vampiri sugli umani esercitavano un certo fascino.
"Pronto Alice"
"Jasper dove diavolo sei? Lo sai che non riesco a vederti, con chi sei? Ho avuto una paura tremenda" cavolo la nanetta ne aveva di voce, riuscivo a sentirla io..
"Calmati amore, sto andando a Boston con Jacob, ecco perchè non avevi visioni"
"Boston? Cosa è successo e perchè?"
"Allora ho seguito Jacob, per chiedergli di tornare, dopo che Sam aveva
detto che non voleva." ecco il vero motivo della visita. " Beh era
all'aeroporto e stava parlando con una ragazza, mostrandole la foto
della piccola, e l'ho sentita dire che l'aveva vista, così ho
deciso di seguirlo."
"Ecco perchè sei scomparso proprio quel momento"
"Si e ora stiamo andando Boston perchè è una delle
quattro città che dovremo setacciare, in quanto 4 voli sono
partiti 1 ora prima dell'arrivo di Jacob, e l'hotess gli ha detto che
le ha viste imbarcarsi esattemante un'ora prima ecco tutto. I voli sono per Boston, Rio, Parigi e Roma "
"Oh che sollievo, qui la situazione non è delle migliori, Bella è fuori di testa.."
"A proposito di Bella. Jacob, vuole parlarci. Gliela puoi passare."
Jasper mi porse il cellulare e aspettai di sentire la voce della mia
migliore amica.
"Certo. Bella ti vuole Jacob"
"Pronto? Jacob... dove sei torna da me.Ho bisogno del mio amico!" Stava singhiozzando dovevo fare di tutto per riuscire a calmarla.
"Bella ora non posso, abbiamo una pista. C'è buona speranza che tra pochi giorno Nessie sia a casa, calmati"
"Una traccia?, raccontami tutto"
sembrava un pò sollevata, meno male, non riuscivo a sentirla in
quello stato. La sua voce mi ricordava tremendamente il suo periodo
buio, nel quale ci siamo avvicinato. Anche in quei tempi aveva perso
qualcuno di estremamente importante nella sua vita. Edward. E ora
Nessie.
La feci più corta possibile; le spiegai di ciò che mi
aveva detto della vampira, dell'hostess, dei voli, della speranza di
trovarla presto.
"Oh questa notizia mi fa felice, ma finchè non riavrò la piccola tra le mie braccia non voglio illudermi" sempre la solita Bella.
"Ok,senti potresti dire a Edward di avvertire Sam che non mi
trasformerò per un pò e che il mio branco ha il permesso
di aggregarsi al suo?"
"Certo, aspetta che ora te lo passo che ti vuole parlare"
"Edward"
"Jacob, ditemi dove siete diretti vi
raggiungiamo io e Emmett, non possiamo stare qui fermi senza fare
nulla. Carlisle deve stare con Charlie. Vi abbiamo seguiti, ma vi
eravate già imbarcati. Quindi non sapevamo che biglietti
comprare."
"No rimanete lì, e state con le ragazze, calmatele. Charlie?"
povero sicuramente ora starà patendo l'inferno per la
trasformazione.
"No noi veniamo a Rio ci vediamo
lì fra 2 giorni. Alice mi ha detto che sarà la vostra
prossima meta nel caso, Boston fosse un buco nell'acqua. Prendiamo
il primo volo e setacciamo la zona. Per quanto Charlie
la trasformazione va benino, ora sta a casa nostra, lo abbiamo
trasportato qui, poichè il proiettile ha fatto infezione, quindi
il veleno potrebbe impiegare un pò più di tempo a
guarirlo
totalmente e Carlisle lo vuole controllare bene in ogni momento.
Restando a casa di Bella avremmo destato qualche sospetto. Bella sta
sempre con lui. Abbiamo controllato la casa e il bosco, ma è
strana come situazione. Nella
stanza non c'era nessuna scia, e il proiettile non è stato
sparato verso Charlie ma è come se fosse rimbalzato su qualcosa
di duro, che purtroppo ancora non riusciamo a trovare o a capire. E nel
bosco nessun odore, la pioggia lo ha levato"
"Anche io quando sono arrivato, non ho sentito nulla se non altro
l'odore di sangue. Mi dispiace Edward, non sono riuscito a proteggerla
bene" il rimorso era troppo grande.
"All'inizio, ero un pò
arrabbiato, devo dirti la verità. Ma tu non ne hai colpa, in
quanto nessuno poteva prevedere che la scia fosse così celata, e
la pioggia ha aiutato sicurmente."
Sentii dei passi in avvicinamento.
"Scusate signori, siete pregati di non fare telefonate e di parlare a bassa voce" era la stessa hostess di prima.
"Scusi signorina,ora chiudo immediatamente"
"Edward io,"
"Ci vediamo tra 2 giorni all'aeroporto di Rio, avverti Jasper"
"Certo,saluta tutti e grazie!"
Quando richiusi la telefonata vidi Jasper intendo a fissarmi e sorridermi.
"Che c'è?" forse ero sporco o avevo qualcosa di buffo. Ero
abituato ormai a essere, il buffone di casa Cullen. Facevo molto
divertire Nessie.
"No niente, è solo che hai conquistato quella ragazza lì.
Ti sta fissando da almeno 30 minuti. Le sue emozioni sono d'amore." oh
mio Dio,tutto mi sarei aspettato di tutto ma non questo.
Mi girai verso di lei e le sorrisi gentilmente, vidi le sue guance colorarsi di
rosso. Era carina sì, ma niente in confronto del mio dolce amore.
"Oh cavolo..." Jasper non stava respirando, brutto presentimento.
"Jasper, sei andato a caccia prima di salire sulla'aereo?" domanda stupida, data la situaziona, sapevo già la risposta.
Fece cenno di no con la testa, era immobile e guardava avanti. La pelle del collo tirata. Perfetto, ci mancava anche questa.
"Manca solo 1 h e 30 riesci a resistere? Prova ad andare nel bagno"
Lo vidi alzarsi e camminare lentamente verso il bagno, i suoi occhi
erano neri come la notte. Aveva tanta sete, e a quanto mi ricordavo lui
era quello che aveva ancora qualche problema con il sangue umano.
Lo vidi tornare poco dopo, sempre lasolita grazia e lentezza nei movimenti.
"Come stai?"
"E' passato per fortuna, ma è stata dura" cercò di sorridermi
ma sul suo viso era dipinta ancora una smorfia di sofferenza.
Gli sorrisi.
Mai avrei creduto che sarei diventato amico dei miei nemici, eppure è successo.
Mai avrei creduto che mi sarei trovato con un vampiro su un aereo
mentre aveva l'impulso di uccidere una ragazza, eppure è
successo.
Mai avrei creduto che qualcuno avesse il coraggio di rapire una bimba, eppure è successo.
E con estrema tristezza e impazienza attendevo che l'aereo atterrasse a
Boston, nostra prima tappa, alla ricerca del nostro piccolo e dolce
angelo.
Correzioni a cura di trettra
♥
********************************************* ♥
Ed ecco a voi il nuovo
capitolo! Ma non mi convince tanto! Spero comunque che sia stato di
vostro gradimento! Avete visto? E il personaggio misterioso è
stato finalmente svelato! Chi se lo sarebbe immaginato? Infondo, Jasper
in qualche modo dovava farsi ripagare! ;)
Rispondiamo ora alle recensioni:
noe_princi89 - Grazie per i
bellissimi complimenti! *me commossa tanto*, non puoi capire come mi
rendano felice tutte le parole che mi scrivi ogni volta! Grazie
davvero! baci alla prossima
trettra - Ok tesò
cercherò di non fare la frignona come sempre.... Mica
però è colpa mia, se piango e mi preoccupo per tutto!!!
Io bravissima? Non credo proprio, ci sono decine e decine di storie
meglio della mia i cui autori sono molto più bravi di me, lo sai
e lo so anche io! Sei di parte :P! Comunque grazie del complimento!
Anche io ti voglio un mondo di bene. kisses :-*
IsAry - Grazie per i
complimenti! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Non ti
preoccupare quel mio "+ o -" non era per Renesmee, ma per altri
personaggi che girano intorno a lei! Spero che questo capitolo ti sia
piaciuto! A presto baci p.s. ho letto la tua storia "Continuamente in
fuga" e devo dire che è bellissima, mi piace da morire!!!
Complimenti..
Padfoot_07 - Grazie per la
recensione! Sai mi trovo molto d'accordo con te sul non sopportare le
persone che vogliono rovinare a tutti i costi la vita degli altri, solo
perchè sono infelici! E Renata è una di queste!! Ma
riuscirà a cambiare e a combinare qualcosa di nuovo?
Spero che il nuovo capitolo ti sia piaciuto! Alla prossima baci
♥
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Avviso
Spero mi scuserete, ma non inserisco lo spoiler del prossimo capitolo, in quanto ancora non l'ho scritto!
Scusatemi anche perchè non posso darvi la data del prossimo
aggiornamento poichè fino a domenica non sarò a casa, ma
vi prometto che appena ho pronto qualcosa di decente, trovo un computer
e posto subito!
Grazie a tutti quelli che mi seguono, recensiscono e leggono la storia!
Baci a tutti
vvb
Capitolo 19 *** Capitolo 16 - It's over. My life has come to an end ***
Capitolo 16 - I love you, too, Momma We'll always be together
CAPITOLO SEDICESIMO
It’s over. My life has come to an end!
Bella's pov
Quella frase continuava a popolare la mia
mente e i miei pensieri. Sempre insieme, la nostra promessa. Erano
passati circa due giorni dal rapimento di mia figlia e ancora non avevamo avuto
notizie nè da Jacob e Jasper, nè da Edward e Emmett che erano partiti per Rio,
mentre la prima coppia stava setacciando la zona di Boston.
Alice non
riusciva ad avere visioni e ciò la infastidiva molto.
"Mi sento così umana ed
inutile" ripeteva in continuazione, ogni qualvolta apriva bocca.
Eravano
tutti estremamente tristi e spenti, nulla più ci alletteva e divertiva. Per la
prima volta in moltissimo tempo, circa dalla data della mia trasformazione
avvenuta più di un anno fa, ormai, mi sentivo davvero morta, senza anima. La
perdita di qualcuno così importante nella mia vita, mi anniettava completamente.
Non avevo nessun appiglio in cui sperare, nessun barlume di speranza. Le domande
assilavano la mia mente.
Cosa starà facendo?
Sentirà la mia
mancanza?
Si sarà nutrita?
Le avranno fatto del male?
Poi una domanda
che cercai in tutti i modi di reprimere, ma non ci riuscii.
E se le
succedesse qualcosa di grave, sarei riuscita a vivere senza di lei?
A questa
seppi rispondere - No, non sarei mai riuscita a vivere senza di lei.
Il mio
cuore era diviso in 3 parti ormai: 1 parte per lei e per Edward, 1 per la mia
famiglia umana, 1 per la mia famiglia speciale, compresi i licantropi. Portarmi
via una parte di esso, significava levarmi la ninfa vitale.
Non ci sarei
riuscita.
Sentii delle urla di dolore, Charlie.
La sua trasformazione era
risultata più lunga e dolorosa per via dell'infezione provocata dal proiettile.
All'inizio avevo temuto che avessi sbagliato in qualche cosa, ma Carlisle mi
aveva detto che me l'ero cavata egregiamente essendo una vampira di appena un
anno.
Ora mi trovavo lì di fianco a mio padre, che si contorceva inerme al
fuoco del veleno. In questo due giorni avevo visto il suo aspetto tramutare,
diventando pallido e freddo, anche se a contatto con la mia pelle sembrava
tiepido. Gli stringevo la mano, ma per l'ennesima volta non ebbi nessuna
risposta. Ormai ci provavo da molto tempo e il risultato era sempre lo stesso.
Sentii dei passi dietro di me accompagnati da un odore, Carlisle era entrato
nella stanza matrimoniale mia e di Edward.
"Bella, hai notato nessun
miglioramento?" disse lui passando dal tono paterno al tono professionale, di
dottore centenario.
"Carlisle, niente movimenti. Solo urla e il suo
contorcersi, starà soffrendo moltissimo"
"Così come abbiamo sofferto tutti.
Bella stai calma, hai fatto un ottimo lavoro"
"Grazie Carlisle, ci sono
notizie da Edward o da Jacob?"
"Mi dispiace Bella, ancora nulla. Perchè non
esci un pò? Vai a caccia, magari. I tuoi occhi sono neri, hai fame, e lo stress
di questo giorni di certo non aiuta il tuo autocontrollo."
Sempre il solito.
Si preoccupava sempre per chi gli stava intorno, più lo conoscevo e sempre più
potevo affermare che il mestiere di dottore gli calzava a pennello.
"No
Carlisle, voglio esserci quando si sveglierà"
"Lo sai che senza il potere di
Jasper potrebbe essere pericoloso? Ci sono molte probabilità che non abbia un
autocontrollo come il tuo. Dobbiamo andarci con i piedi di piombo."
"Si lo
so, è per questo che voglio esserci" dissi io timidamente. Dovevo parlargli
immediatamente, volevo essere io a raccontargli ciò che ero e ciò che lui era
diventato.
Carlisle lasciò la stanza, ma non ero sola, sentivo la presenza
della mia sorellina.
"Alice cosa vedi?"
"Charlie terminerà la
trasformazione stasera alle 9:00, precise. Dobbiamo stare attenti, non so se
sarà calmo come lo sei stata tu" la sua voce era così triste, da scatenare in me
l'impulso di tirarle su il morale. Così in poco tempo mi staccai dalla mano di
mio padre e corsi ad abbracciare Alice.
"Bella è tutta colpa mia, dovevo
essere più vigile. E ora mi sento così inutile, non riesco a vedere nulla, a
parte coloro che sono in questa casa. Non riesco a vedere nè Jasper nè Edward e
Emmett, quindi immagino che abbiano incontrato Jacob. Ho paura che accada
qualcosa di irrimediabile." iniziò a sighiozzare, era così piccola e indifesa
quando faceva così.
"Alice, calmati, ti prego. Vedrai che tutto andrà per il
meglio. Dobbiamo essere fiduciosi. Vedrai che tra poco chiameranno." non ero del
tutto convinta e inizia a singhiozzare anche io. Sentimmo la porta aprirsi: era
Rose con un telefono in mano, piangeva anche lei.
"Alice Jasper ti vuole ci
sono brutte notizie." Rose non era mai stata campionessa nel tatto.
"Cosa è
successo?"
"......" non riuscivo a sentire bene le parole di Jasper in
quanto parlava bassissimo.
"Oh no Jasper, dimmi che è uno scherzo" iniziò a
singhiozzare più forte, come mai l'avevo sentita. Che fosse successo qualcosa a
Nessie? O ai maschi? Non l'avrei sopportato. Mi sentii vuota, senza cuore nulla,
vidi il buio e mi abbandonai nel dolore, di queste supposizione. Sentivo le voce
di Rose lontana rotta dalle lacrime che non poteva versare.
Una flebile
richiesta di aiuto a Carlisle, le urla di mio padre e poi nulla..Solo silenzio e
buio......
*************************************************************
Sentivo
ancora delle voci lontane.
"Alice, cosa vedi?"
"Nulla Carlisle, Bella non
vuole svegliarsi. Il suo scudo protegge la mente e non mi fa vedere nulla. Il
dolore è troppo grande"
"Non doveva reagire così. Bella svegliati, ti prego,
figlia mia."
Mi sentii premere sulla mano ,ma non avevo forza per rispondere
a Carlisle.
"Bella, tuo padre sta per svegliarsi. Mancano pochi
minuti"
"Carlisle, cosa possiamo fare?" era Rose.
"Rose, non lo so. E' in
queste condizioni da 5 ore. La sua mente si protegge dal dolore, sembra come se
fosse in un'altra dimensione. Per non affrontare tutto ciò che sta
accadendo."
"Bella, sorellina mia. Ti prego svegliati. I maschi sono
preoccupati per te. Pensa a Edward... Oh no Carslisle, è finita...."
Ecco ne
avevo la conferma la mia vita era finita.
"Dove sono?" questa voce mi fece,
uno strano effetto non l'avevo mai sentita.
"Charlie ora ti spieghiamo tutto,
ma ora Bella ha un problema" Carlisle disse con la sua solita
pacatezza.
"Bella? Cose le è successo?" mio padre, ringhiava.
"Non lo
sappiamo è così da 5 ore. Non vuole svegliarsi , il dolore per la perdita di
Renesmee, è troppo grande."
"No, Bella combatti. Sono tuo padre, non
lasciarmi. Se non ci fossi stata tu a quest'ora sarei morto. Piccola mia Nessie
è viva"
Dovevo riuscire a svegliarmi, per mio padre, per Edward, per la mia
famiglia ma sopratutto per la mia bambina.
Con un pò di fatica riuscii ad
aprire gli occhi e mi trovai il volto di 5 vampiri che mi fissavano stupiti e
con un lieve sorriso dipinto sulle labbra.
"Come fai a sapere che ti ho
salvato io?" è l'unica cosa che riuscii a dire.
"Ti ho sentito mentre
bruciavo, ho capito che sei stata tu. Anche se ancora non ho capito come hai
fatto!" disse lui prima di abbracciarmi. Era molto controllato, forse Alice si
era sbagliata.
"Ora puoi sapere la verità, visto che sei come noi ormai",
disse Carlisle, abbracciando Esme.
"Glielo voglio dire io, però papà mi devi
promettere che non mi interromperai"......
Un silenzio scese nella nostra
camera.
"Papà, sei diventato un vampiro. Così come lo siamo noi. Sei dotato
di forza e agilità, nonchè di velocità. Ti ho trasformato io, perchè stavi
morendo. Ti ho morso."
Aspettai che digerisse le mie parole per poi
continuare. Lo vedevo perplesso
"Noi siamo diversi dai vampiri che conosci
tramite i film. Non ci sciogliamo al sole, nè dormiamo. Ma c'è anche un'altra
differenza tra noi e quelli dei film: noi siamo vegetariani, uccidiamo solo gli
animale. Non tocchiamo gli umani" mi girai verso Carlisle che mi rivolse un
sorriso calorso, e incoraggiante.
Charlie iniziò a ridere. Trovava la
situazione divertente?
"Bella, stai scherzando vero? Non posso
crederti"
"Come non credi a me ma a Jacob che si trasforma in lupo sì?" dissi
io con un tono decisamente di sfida.
Rimase a bocca arte, incapace di dire
alcunchè.
"Cioè tu... noi....... voi... siamo vampiri" le uniche parole che
disse balbettando
"Si e scommetto che ti brucia la gola e senti una sostanza
liquida rugginosa che ti fluisce nella bocca!" disse Carlisle entrando nel
discorso.
"Oh mio Dio, che notizia! Fatico a crederci, anche se ora capisco
tutte le vostre stranezze, compresa Nessie" si girò verso di me e sorrise
dolcemente.
"Dai papà andiamo a caccia, starai muorendo di sete. Ti accompagno
io"
"Bella, vengo anche io con te. In due è meglio" disse Carlisle, dirigendosi
verso la porta.
"Ok papà andiamo."
"Bella tutti nella famiglia Cullen sono
così?" chiese lui titubante.
"Si perchè?"
"E' stato Edward a trasformarti
non è vero?"
"Si papà, il giorno in cui ho partorito Nessie, esattamente un
mese dopo il matrimonio" lo sentii degluitire.
"Dopo ci saranno le
spiegazione ora andiamo a caccia. Alice chiama Edward e digli che lo amo e che
sto bene."
"Certo sorellina"
E così lasciammo la casa bianca per il bosco.
Charlie aveva ragione, loro avevano bisogno di me.
♥
********************************************* ♥
Ecco a voi il nuovo capitolo! Scusate per il ritardo, ma non ho proprio
avuto tempo a postare prima e poi come avevo detto nel precedente, non ero a casa! Spero nel frattempo non vi siate scordati
di me XD! Allora ora rispondo alle vostre recensioni e metto i
vari ringraziamenti, poi sotto troverete l'angolo dello spoiler...
__Titta__ - Sei stata molto
carina a dirmi che sono bravissima *me molto molto arrossita*, grazie
davvero tanto! Spero che il capitolo ti sia piaciuto, e spero che
continuerai a seguirmi, perchè il prossimo capitolo sarà
molto interessante! ^.^ Alla prossima kiss tvtttb
IsAry - Grazie da morire per i
complimenti e per il "bravissima"! Sono davvero felicissima che i capitoli fino ad ora ti
siano piaciuti, e spero che anche questo non abbia deluso le tue
aspettative! Alla prossima baci
noe_princi89 - Si le tue
recensioni mi fanno molto felice, come sai ho bisogno di sentire i
pareri altrui, perchè scambiarsi delle opinioni, fa sempre
migliorare no? sono contenta che nella tristezza del capitolo, sono
riuscita a farti ridere nel pezzo in cui Jasper vuole bere il sangue
della ragazza!! E per quanto riguarda Jacob, beh si è impegnato,
con un angioletto molto dolce, che ritroveremo tra 2 capitoli! Alla
prossima baci
trettra - Teso, mi dispiace ma
per Carlisle dovrai attendere fino al prossimo capitolo! Si la
situazione di Jasper che ha fame, è un pò comica,
xò carina! Grazie di essermi sempre vicino e di consigliarmi,
sopratutto nei momenti un pò così :'( Quindi grazie...
tvttttttttttb
Per terminare i ringraziamenti:
Ringrazio le persone che hanno inserito la storia tra le seguite e le preferite. Ovviamente
i miei ringraziamenti vanno anche alle persone che leggono solamente,
incrementando le visite che sono quasi 4000! Grazie ^^
♥
********************************************* ♥
*>> Angolo dello spoiler <<* Sai Charlie, il mondo è diverso da quello che credevi
Al mondo esistevano i vampiri e i
licantropi[...] Papà, dai basta pensare, andiamo a caccia[...] Ora
decidi preferisci vederci a caccia e poi imitare, o fare tutto solo. E' del tutto istintivo[...] Pa...pà... Sme---ttila --- m---i-- f-ai-- mal--e!-....[...] Abbassai lo sgurdo incapace di sostenere il suo[...] Non potrò più vedere Sue?[...] non penso[...]
Mi staccai subito, avevo voglia del suo sangue[...] Cosa c'è non mi vuoi più?[...] No.. Sue.. perdonami...[...] P.S. Il prossimo capitolo sarà un pov Charlie ed è venuto particolarmente lungo. Va bene uguale, se lo posto tutto in una volta? Non vorrei dividerlo in due parti! Fatemi sapere A presto^^ Tede
Capitolo 20 *** Capitolo 17 - Sai Charlie il mondo è diverso da quello che credevi ***
Capitolo 17 - Sai charlie il mondo è diverso da quello che credevi
CAPITOLO DICIASSETTESIMO
Sai Charlie, il mondo è diverso da quello che credevi (*)
Charlie's pov
Ancora non potevo crederci. Al mondo esistevano i vampiri e i
licantropi. Se me lo avessero detto qualche giorno fa, li avrei presi
tutti per matti. Ma questa volta erano stati insieme e finalmente ora
potevo capire tutte le stranezze che circondavano la famiglia Cullen,
compreso il cambiamento repentino di mia figlia.
Mi avevano fatto vedere allo specchio, e rimasi sinceramente molto
sorpreso: la mia pelle era tirata e bianca, non esistevano più
le rughe, sul mio volto erano solo presenti solo un paio di occhi color
rosso sangue, che mi fecero accapponare la pelle, anche se non
percepivo più il freddo. Sembravo almeno 10 anni più giovane.
Era davvero possibile che mi fossi trasformato in qualcosa di
così affascinante ma anche di così pericoloso? Anche se mi
avevano detto di non prendere come esempio i vampiri dei film, io non
riuscivo ad immaginarmeli in modo differente, anche se ero imparentato
con vampiri "buon", a quanto pareva da molto tempo.
"Papà, dai basta pensare, andiamo a caccia"
Mi raggelai io non avevo idea di come si facesse, non sapevo se mi
sarebbe piaciuto il sapore del sangue. Però Bella mi sembrava
fiduciosa e mi dovevo fidare, da umana ne aveva tremendamente paura,
quindi evidentemente, non era male.
"Va bene, non so come si fa. Ma ti seguo" ero molto fiducioso, lei era
pur sempre la mia bambina e mi aveva salvato da morte certa. Dai
Charlie, mi dissi, fidati di lei e seguila.
Iniziò a correre insieme a Carlisle... Oh mio Dio, erano davvero
troppo veloci, non ce l'avrei mai fatta. Ma quando inizia a correre mi
sembrava di volare, ero un lampo, e riuscivo a vedere tutto con occhi
diversi. Non avevo mai visto il bosco così, pensavo di
conoscerlo a memoria, per tutte le volte che lo avevo visitato, ma era
decisamente molto meglio.
L'aria era tiepida a contatto con la mia pelle granitica: una sensazione piacevole.
Mi fermai in un piccola radura, dove mi stavano aspettando Carlisle e
Bella. Sui loro volti era dipinta un misto di divertimento e ansia.
Chissà perchè?
"Allora Charlie, devi sapere che tu essendo un vampiro neonato, non
riuscirai a contenerti, ma non devi cacciare umani. Lo facciamo per
mantenere segreto il nostro stato. Non lo devi dire a nessuno. Ora
decidi preferisci vederci a caccia e poi imitare, o fare tutto solo. E' del tutto istintivo!"
Carlisle parlava fissandomi dritto negli occhi, erano ipnotici.. "Preferisco vedervi." dissi io, non volevo fare la figura dell'unico vampiro che non era capace di cacciare. Vidi Bella flettersi per poi partire di corsa, decisi che avrei seguito lei. Era molto veloce e molto bella, come sempre del resto. Annusai l'aria c'era un
qualcosa che stuzzicava la mia sete, un erbivoro, un cervo che lappava
ad una sorgente lì vicino. Volevo prenderlo, ma Bella fu
più veloce di me. E con molta forza gli spezzò il collo
per poi affondare i suoi denti scintillanti nel collo peloso
dell'animale. Non so perchè mi sentii
invadere da una rabbia tale che mi ritrovai ad attaccare mia figlia.
Aveva preso la mia preda, aveva interrotto la mia caccia. Mi sentivo
forte e potente, la forza fluiva dentro di me e mi fortificava.. "Pa...pà... Sme---ttila --- m---i-- f-ai-- mal--e!-...." urlava Bella, in preda al dolore Non volevo smettere, doveva
pagare per avermi rubato la cena. Stringevo il suo collo con tutta la
forza che avevo. Non riuscivo a percepire nient'altro a parte la rabbia
e la forza dentro il mio corpo. Stringevo e stringevo, fino a
quando mi sentii afferrare da dietro da due paia di forti braccia, che
impedirono di staccarle la testa. Era Carlisle e un'altro ragazzone:
Sam Uley, cosa faceva in mezzo ai vampiri? "Basta Charlie, smettila. Non
vedi che stavi per uccidere tua figlia." a quelle parole mi bloccai. Io
stavo per uccidere Bella, in preda alla rabbia per uno stupido cervo.
Mi lasciai cadere a terra, come avevo potuto fare una cosa del genere.
Sicuramente ora Bella mi avrebbe odiato, e sapevo che avrebbe avuto ragione. "Bella tutto ok?" Carlisle, le
chiedeva dolcemente, sembrava lui suo padre e no, io, che avevo cercato
di staccarle la testa. Che stupido! "Sì Carlisle, non
potevo immaginare che Charlie avesse deciso che la sua prima preda
fosse proprio quel cervo. Ho interrotto involontariamente la sua
caccia.. Scusa sono stata una stupida" non era possibile lei si
scusava? Ora, sì, mi sentivo davvero un verme. "Bella non lo potevi sapere, c'è la fai a tornare a casa da sola? O ti senti male?" "Insomma mi gira un
pò la testa. E' molto forte.." Bella si girò verso di me
e mi fece un sorriso dolce. Come poteva, dopo che stavo per farle del
male? Abbassai lo sgurdo incapace di sostenere il suo così
caloroso. "Sam potresti accompagnare Bella a casa, per favore? Io accompagno Charlie a nutrirsi. Grazie!" "Certo nessun problema" la
vidi prenderla in braccio e cominciare a correre, un pò
più veloce degli umani; ma di certo non quanto noi! "Bene ora Charlie possiamo andare.." disse, ma prima di inizare a correre lo bloccai. "Starà bene?" ero troppo preoccupato delle condizioni di mia figlia. "Si, per fortuna sono arrivato
in tempo. Ma non preoccuparti è del tutto normale, a nessun
vampiro piace che la propria caccia venga interrotta. E tu essendo un
neonato hai subito attaccato." "Io non volevo, sentivo solo una gran rabbia e una tale forza, da non permettermi di non fermarmi." "Si capita a tutti cose del
genere, tranne che a Bella, che anche quando era neonata possedeva un
tale autocontrollo che tutti ci siamo stupiti. Di solito capitano cose
come sono accadute oggi." "Vorrei sapere bene, la storia di tutto ciò che mi circonda. Dall'inizio!" "Certamente, ma prima cacciamo.." disse lui e ripartì per la sua strada, così come io. Mi imbattei in un branco di
cervi e un puma ma ancora non mi sentivo sazio. La mia gola riarsa
veniva continuamente bagnata dal veleno rugginoso. Sentii dei passi in
avvicinamento, stavo per scattare quando mi accorsi della scia.. Era
Carlisle. "Finito?" disse entrando nella
radura, dove stavo finendo di dissanguare il carnivoro. Dopo aver
provato le due categorie di animali, decisi che i carnivori erano molto
più buoni, indubbiamente. "Insomma, ho ancora un
pò di sete. Preferisco il puma." dissi io cercando di sorridere
a colui che per moltissimo tempo avevo considerato solamente un
dottore, ma solo ora potevo capire che creature dannatamente
affascinante era. Così come ero diventato io. "E' normale. Pensi di poter
resistere un altro pò senza mangiare, così che ti possa
raccontare tutti i particolari sulla nostra specie?" "Si penso di sì" Si mise seduto su una roccia lì vicino e ben presto lo affiancai. Cominciò raccontandomi
la sua storia e quella degli altri membri della sua famiglia ,compresa Bella,
- mi
sentivo un pò strano sapere che io essendo il più grande
umanamente, ero il più piccolo nella mia nuova vita -,
mi spiegò dell'amore tra i nostri ragazzi, del ruolo di cantante
di mia figlia per Edward
(discorso tremendamente dolce e romantico), di quando l'aveva lasciata
- mi rabbuiai, Bella era stata uno schifo per lui in quel periodo, ma
sapendo i particolari potevo essere più magnanino - del
matrimonio, ciò
che veramente era successo all'isola Esme -non potei non imbarazzarmi,
sapere certe cose su mia figlia e sul marito-, ed infine mi
raccontò di Renesmee, ciò che era veramente e ciò
che aveva fatto, come era nata, e il motivo della trasformazione di
Bella; dell'imprinting e del branco - rimasi sorpreso di sapere che a
Forks non ci fosse solo un licantropo -. Mi raccontò della
nostra casa Reale, dei Volturi, e ciò che avevano tentato di
fare - facendomi righiare, solo per aver pensato di toccare la mia
nuova famiglia - ed infine i ricordi più dolorosi quali il
rapimento di nostra nipote, la mia trasformazione, il viaggio di
Edward, Emmett, Jasper e Jacob, e del buco nell'acqua di Boston. Non lo
interuppi quasi mai, volevo sapere tutti i dettagli fino a
quando accortosi del tempo, stava per piovere e si era fatto buio,
nonostate vedessi benissimo, decise di tornare a casa.
"Carlisle, sarò in grado di vivere civilmente e di continuare il
mio lavoro.." chiesi, ma non era questo ciò che volevo domandargli.
"Sì, ma tra qualche tempo, non appena sarai in grado di
controllarti in mezzo agli umani. Ma non è questa la domanda che
volevi farmi vero?"
"Come fai a saperlo?"
"La tua faccia ha cambiato per un momento espressione"
"Ho capito. Comunque, beh vedi è personale," ero molto imbarazzato "Non potrò più vedere Sue?"
"Ah era per questo che ti preoccupavi? Comunque penso di sì se
lei lo vuole e non penso ci siano problemi, perchè non ha fatto altro che
chiamare sempre durante la tua trasformazione. Dovrai stare solo molto
attento, anche per determinate cose. Ricordati di Belle e Edward e
Renesmee"
Ora si che ero davvero imbarazzato.
"In che senso? Lei sapeva dell'esistenza dei vampiri?" rimasi scioccato, la donna che amavo sapeva tutto.
"Certo, Seth e Leah sono parte del branco. Dai ora andiamo a casa"
Ci dirigemmo a casa e subito un odore squisito mi investì le
narici, era dolce e soave. Mi chiamava a gran voce, voleva che lo
seguissi.
Carlisle cercò di bloccarmi ma fui più veloce ed entrai
in casa, trovando Esme che parlava con una donna, bellissima dai
capelli corti castano chiaro. Li avrei riconosciuti dovunque, erano i
suoi.. Per tante notti glieli avevo accarezzati, perdendomi nella loro
morbidezza.
"Sue"
Si girò di scatto e mi guardò, per poi rivolgermi il più bel sorriso che le avessi visto.
"Sei molto bello, capo Swan." disse lei prima di correre ad
abbracciarmi e baciarmi le labbra. Mi sentii la gola andare a fuoco, mi
irrigidii, non volevo farle del male, non volevo. Ma il suo sangue era
una tentazione troppo grande per me, era così profumato.. Mi
staccai di fretta da lei, per non metterla in pericolo.
"Cosa c'è non mi vuoi più?" disse lei singhiozzando, prima di essere accolta nell'abbraccio caloroso di Esme.
"No.. Sue.. perdonami..."
Mi guardò e iniziò a piangere
"Perdonami di aver voluto dissanguarti. Proprio lì, mordendoti
sulle tue calorose labbra, che da tre giorni mi mancavanao
infinitamente. Ti vorrò sempre e per sempre, qualsiasi cosa tu
decida"
"Quindi mi ami ancora?" disse lei, vidi nei suoi occhi, la scintilla della speranza.
"Certo, e credo che non ti lascerò mai più!"
"Oh Charlie, amore mio, ho temuto il peggio quando mi hanno detto ciò che quel vampiro ti aveva fatto"
"Amore ora siamo insieme e lo restermo per sempre. Carlisle, credo che devo dirti una cosa"
"Fantastico, sei molto controllato, come Bella. Ce anche lui avesse una
specie di scudo?" lo sentii borbottare prima di rispondermi "Ehm, scusa
dimmi?"
"Una volta molto tempo fa Jacob mi aveva detto una cosa, "Sai
Charlie, il mondo è diverso da quello che credevi" ora so
che aveva ragione, è molto meglio." lo vidi sorridere mentre si
spostava al fianco di sua moglie.
"Ah, credo di aver trovato la mia cantante" dissi con noncuranza e con un sorriso, lasciando tutti spiazzati.
Anche mia figlia e le sue "sorelle" che stavano scendendo dal piano di
sopra, si erano bloccate. Solo Alice rideva, sicuramente aveva
già visto tutto. Ero rimasto sopreso dei poteri, che avevano i
miei neo-familiari. Mi vergognai da morire quando mi disse che il mio
genero leggeva nel pensiero. Chissà se si era offeso per tutte
le cose che aveva letto riguardo lui! Spero mi abbia capito, e avrebbe
accettato le mie scuse.
"Sue vuoi diventare mia moglie e mia compagna per l'eternità?, Sempre se non vada contro le leggi del branco"
Vidi tutti rimanere a bocca aperta, erano così buffi.
"Certo, anche se Sam farà un pò di storie. Ma chi se ne
importa" disse lei prima di posare di nuovo le sue labbra sulle mie,
che sarebbero stame mie per sempre.
Mi staccai subito, avevo voglia del suo sangue. Mi allontanai da lei il più possibile, non volevo farle del male.
"Che bello, organizzerò tutto io.. " disse Alice correndo verso di me.
Il telefono improvvisamente squillò, era Edward, e tutta quella
bolla di felicità scoppiò, la mia nipotina era dispersa
chissà dove. Ora avevamo qualcosa di molto importante da fare.
Erano arrivati a Rio, speravamo tutti che trovassero qualcosa,
così che tutto potesse andare per il meglio. Infondo, la
speranza era l'ultima a morire e io ne ero la prova vivente.
Abbracciai Bella che intanto era scesa nel salone e dopo averle mimato
un flebile "scusa" per ciò che le avevo fatto,
aspettammo così in attesa che Carlisle ci desse delle buone
notizie......
(*) Breaking Dawn pag 445, capitolo 25 - Favore
Grazie a trettra per le correzioni :D
♥
********************************************* ♥
Buongiorno a tutti!
Allora come vanno queste vacanze? Spero bene, per ognuno di voi! E
così siamo arrivati al 17* capitolo.. wow.. K lo avrebbe mai
detto? Spero che questo vi sia piaciuto! Ora rispondo alle recensioni e
dopo ci sarà una anticipazione del prossimo che sarà un
pov Renesmee e un pov Renata (Le frasi che metto, xò potrebbero
cambiare, in quanto è ancora in fase di costruzione XD)
trettra - Grazie... Spero che
il capitolo ti sia piaciuto.. Hai visto Charlie vampiro, k forte
che è? Te lo saresti aspettato che chiedesse a Sue di sposarla e
di stare con lui per sempre? ihih... Alla prossima kiss tvtttttttttb
noe_princi89 - Oh my God.
Thank you so much! Grazie x i tuoi complimenti! Mi rende davvero felice
sapere che la mia storia ti piaccia in questo modo! Alla prossima,
spero che il capitolo sia stato di tuo gradimento.. baci
__Titta__ - No stai
tranquilla, non mi stuferei mai di te! Come potrei, mi incoraggi sempre
e i tuoi complimenti mi fanno davvero tanto piacere :P! Cosa abbia
detto Jasper a Alice si scoprirà fra 2 capitoli! Spero che
Charlie vampiro ti sia piaciuto Alla prossima baci tvttttb
IsAry - Grazie davvero per i
complimenti, come ho scritto prima cosa abbia detto Jasper ad Alice si
scoprirà tra 2 capitoli! Spero che continuerai a seguirmi! Cosa
ne pensi di Charlie vampiro? Grazie e alla prossima baci
Vorrei fare anche aduna
ragazza che mi ha mandato una e-mail, riguardante la storia! Grazie
davvero! E non ti preoccupare anche se tu mi hai detto che era lunga e
sgrammatica (che poi non era vero) l'ho gradita davvero tanto, e
ciò che mi hai scritto, come tutte le cose che mi scrivete, mi
ha dato davvero tanta carica! Spero di non averti deluso con questo
chappy! Ci si sente ^.^
Ringrazio le persone che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite; e ovvio anche chi legge solamente! Thank U! :D
♥
********************************************* ♥
*>> Angolo dello spoiler <<*
Ogni notte mi addormento per incontrarvi nei miei sogni Erano passati due giorni[...] Renata mi era stata sempre vicina anche se non la
volevo[...] Con noi verrà una mia amica della guardia. Si chiama Chelsea[...] Ma lo sai che sei proprio carina? La mamma doveva volerti molto bene.[...] Mi sentivo
felice anche se una domanda mi perseguitava. Era davvero giusto?[...]
Capitolo 21 *** Capitolo 18 - Ogni notte mi addormento nella speranza di rincontrarvi nei miei sogni... ***
Capitolo 18 - Ogni note...
CAPITOLO DICIOTTESIMO
Ogni
notte mi addormento nella speranza di rincontrarvi nei miei
sogni....
Renesmee's
pov
Erano
passati due giorni, dalla tristissima notizia e ancora non accenavo a smettere
di piangere. Mi aveva levato tutto, non avevo più nulla di speciale in questo
mondo. Ormai erano due giorni che non facevo assolutamente nulla, a parte
mangiare, piangere, dormire. Non esattamente in questo ordine ma erano le tre
attività principali che scandivano il lento scorrere delle ore. Renata mi era
stata sempre vicina anche se non la volevo, nel profondo sapevo che era stata
lei a costringermi a questa vita, se lei non si fosse messa in mia difesa ormai
non sarei qua, ma sarei insieme ai miei genitori. Essendo tanto felice, non
avevo mai pensato davvero alla mia fine o a quella dei miei genitori e parenti,
è successo tutto troppo in fretta, non ci siamo nemmeno salutati come si
deve.
Sentii bussare alla porta, era già tornata... Non avevo un secondo di
tempo per stare da sola con il mio dolore, che lei era sempre lì a cercare di
consolarmi.
"Renesmee, posso entrare?" perchè lo chiedeva sempre? Anche se
dicevo di no, entrava ugualmente quindi era solo fiato sprecato.
"Entra"
cercavo di essere carina, ma i miei toni sfioravano la meleducazione. Mamma se
fosse stata qui, di certo non ne sarebbe stata contenta.
"Renesmee, ti ho
portato del sangue. Lo vuoi?" lo diceva in modo gentile, ma più cercavo di
farmela piacere e più la respingevo. non poteva prendere il posto di nessuno,
nella mia vita.
"Di che tipo?" avevo tantissima fame (vampira), ma l'ultima
volta si era presentata con del sangue umano, e mi ero rifiutata subito. Anche
se non c'erano più, non potevo tradirli in questo modo. Non so perchè ma il loro
modo di mangiare per me era un ricordo vivo, della loro essenza e della
mia.
"Animale, non so che tipo sia, ma sono andata io personalmente a
cacciarlo!" mi disse con un sorriso radioso.
"Va bene, lo berrò. Ma poi
vorrei stare un pò sola." Cercai di chiederle gentilmente ma lei prontamente mi
disse che quel pomeriggio saremmo uscite, per andare a comprare qualcosa di
nuovo. Quell'attività mi ricordava tremendamente le zie, e ciò mi fece
rattristare ancora di più.
"Mi dispiace, ma non ne ho tanta
voglia."
"Mettiamola così, se non lo farai, verrà Aro" in quei due giorni
avevo capito ciò che voleva farmi Aro, e non ne ero assolutissimamente contenta.
I miei legami erano troppo importanti per me e non potevo lasciargli tagliare
come se fossero striscioline di carta.
"Ok verrò, ma vorrei tornare
presto."
"Certo, per cena saremmo a casa. Con noi verrà una mia amica della
guardia. Si chiama Chelsea"
Non la conosceva nè l'avevo mai vista. Ma non mi
interessava particolarmente. Stavo uscendo dalla mia camera e già non vedevo
l'ora di tornarci, per attendere la notte, la parte della giornate che ormai
preferivo.
Renata's pov
Per fortuna ero riuscita a schiodarla dal
suo letto, era così piccola e fragile. Aro aveva deciso di cominciare presto la
sua missione, così con un pò di astuzia ero riuscita a tirarla fuori da quella
stanza, che ormai non accennava ad abbandonare.
Chelsea ci avrebbe aspettato
all'ingresso del nuovo centro commerciale, e sarebbe stata il più possibile con
la bambina. Un pò mi dispiaceva per lei. Vivere nella convinzione che i tuoi
sono morti e non poter fare niente è tremendamente brutto e ingiusto. La potevo
capire benissimo.
"Renesmee, preferisci andare in macchina o andare a piedi,
non è molto lontano da qui" il sole stava calando lentamente, quindi potevo
camminare tranquillamante senza destare sospetti.
"E' uguale per me, basta
che ci sbrighiamo"
La presi in braccio, cosa che ormai mi ero abituata a
fare, senza la sua approvazione o gesto di affetto. Era solo un modo per sentire
il suo corpicino accanto al mio e sperare che un giorno quel contatto non
sarebbe stato così freddo.
Nel giro de qualche minuto arrivammo al centro
commerciale. Lei non aveva mai aperto bocca, teneva sempre stretto il suo
ciondolo e lo fissava con aria felice. Erano gli unici momenti in cui la vedevo
accenare un sorriso.
"Renata sono qui" vidi avvicinarsi Chelsea.
"Eccoci
qui. Renesmee lei è Chelsea, la mia amica. Te ne avevo parlato prima.
Ricordi?"
"Si , ciao Chelsea" non aggiunse altro e ritornò alla
contemplazione del suo cimelio.
"Ma lo sai che sei proprio carina? La mamma
doveva volerti molto bene." disse lei, e io le lanciai uno sguardo omicidia.
Infatti poco dopo la sentii singhiozzare nuovamente.
"Ma sei completamente
stupida. Aveva smesso appena di piangere!" lo dissi velocemente per non farlo
sentire alla piccola.
"Eh che ne so, volevo solo vedere fino a che punto era
il suo attaccamento. Ce ne sarà da lavorare" cioè lei l'aveva fatta piangere
solo per testare il suo legame. Era matta. Si vedeva che non riusciva a capire,
ciò che la parola "famiglia" voleva seriamente dire.
"Dai ora andiamo. Renesmee ti va di
venire in braccio a me? Mi dispiace averti fatto piangere. Dai se fai la brava
ti compro il gelato."
"Non lo voglio. Non voglio stare in braccio a nessuno,
voglio camminare da sola" aveva proprio un bel caratterino, un pò come
Bella.
"Ok fai come vuoi" la Chelsea gentile aveva già dato posto alla
Chelsea indifferente e cattiva. Quella che tutti conoscevamo.
Entrammo in
tutti i negozi, e le comprammo di tutto e di più, ma era rimasta sempre con il
broncio, e non l'avevo mai vista fare un sorriso, neanche forzato per far vedere
ciò che le compravamo era di suo gradimento. Era vuota, la sua espressione
completamente inespressiva.
Chelsea si era impegnata molto in quelle poche ore,
ma in un momento in cui la piccola era in camerino si era avvicinata e mi aveva
detto che era molto dura, poichè i legami erano tanto stretti e non ci
riusciva, come voleva.
"Renata, scusami potremmo andare a casa?" mi disse
lei.
"Perchè, piccolina"
Si guardò un pò attorno e mi si avvicinò
all'orecchio. Strano molto strano.
"Beh, ho voglia di sangue. E' da tanto
tenmpo che non ne bevo. Possiamo?" era così indifesa e faceva una tenerezza
assurda, anche Chelsea le stava rivolgendo un sorriso raggiante, dolce e
comprensivo. Sembrava davvero vero.
Renesmee accortosi delle attenzioni che
le stavamo facendo, abbassò gli occhi imbarazzata.
"Ok ora andiamo ma non
prima di aver comprato una vaschetta di gelato gigante, per te.. Va bene?"
La
vidi sorridere per un breve momento. Mi rivolsi verso Chelsea che annuì, come
immaginavo il merito era il suo. Il suo potere cominciava a dare i suoi frutti.
Speravo si sentisse meglio, ma appena vide un gruppo di bambine che
abbracciavano la loro mamma, ricadde nella tristezza. Avevamo cominciato a
vincere la battaglia e non a vincere la guerra.
Appena arrivammo alla
gelateria, la quale era pienissima di bambini, la vidi rattristirsi ancora di
più. Forse aveva bisogno di un amico, con il quale potersi confidare. Infondo io
ero grande, e si sentiva giudicata. Appena tornati, ne sarei andato a parlare
con Aro, sicuramente lui avrebbe trovato la soluzione. Prendemmo una vaschetta
enorme con i gusti che sceglieva lei per poi tornare a casa. Eravamo piene
di buste e bustine, avevamo cercato di rifarle il guardaroba, con molti vestiti
carini, simili a quelli che le avevo visto indossare a casa sua. Da quanto avevo
potuto capire, Alice era una maniaca di shopping, tanto che non faceva indossare
mai il capo due volte.
La bimba camminava silenziosamente al mio fianco,
tenendo in mano la busta della gelateria, era ancora triste per la mamma e per
gli amici. Tutto ciò che qui non poteva avere; almeno non normali.
Chelsea si
concentrava mentre parlottava con me, e sentii il suo resoconto della giornata.
I legami avevano cominciato a sciogliersi, infatti per un breve momento aveva
riso, ma purtroppo i ricordi in lei, rendevano tutto molto più
difficile.
Appena arrivammo a casa la condussi in camera e le dissi di
iniziare a mangiare, mentre io salutavo Chelsea che andava da Aro a fare il
punto della situazione.
"Renesmee, piccolina, avevi davvero fame. Ti sei
scolata 3 sacche di sangue di animale. Però ti sei sporcata, vieni che ti faccio
il bagnetto"
"Scusa, ma avevo fame. Non sei arrabbiata?" parlava?
"No,
perchè sei pur sempre una vampiretta. La più bella di tutte ovviamente"
"No
le più belle erano la mamma, le zie e la nonna" eccola di nuovo abbassare gli
occhi. Pensavo che ricominciasse a piangere invece mi spiazzò
dicendomi.
"Anche tu sei bella" disse prima di arrossire. Cosa aveva detto? Mi
aveva fatto un complimento? Il potere di Chelsea stava funzionando e io
mi stavo sempre più attaccando alla piccola, riusciva ad
incantarmi in tutto quello che faceva. Era bellissimo guadarla dormire
o toccare la sua pelle calda mentre le facevo il bagnetto. Mi sentivo
felice anche se una domanda mi perseguitava. Era davvero giusto?
"Tu lo sei di più, però ora da brava andiamo a
dormire"
La sistemai fra le coperte e subito lei si avvinghiò al mio braccio.
Era così calda e dolce.
"Renata aspetti che mi addormento e poi puoi
andare?"
"Certo che aspetto. Vuoi che rimanga?" chiesi io speravo
ardentemente che mi dicesse di sì, la volevo vedere nel mondo dei sogni, con il
suo sorriso tranquillo e placido, come tante volte lo avevo immaginato di mia
figlia. Il sorriso di chi trova pace solo nel breve momento di sonno.
"Non ti
preoccupare, ci vediamo domani mattina" detto questo mi diede un bacio sulla
guancia e si addormentò. Era stata una giornata pesante povera piccola. La sua
mente dovrebbe essere molto stanca, dopo il bombardamento con il potere di Chelsea.
Appoggiai la sua manina nella mia e, non so come mi ritrovai nel suo sogno.
C'erano tutta la sua famiglia che le sorridevano allegramente; il lupo che
l'abbracciava e le sussurrava parole dolci. Poi successe una cosa che mai mi sarei aspettata,
improvvisamente tutti si girarono e apparvi io; ma non mi volevano attaccare mi
sorridevano come se fossi una di famiglia, Renesmee scendava dalle possenti
braccia del mutaforma per poi venire verso di me abbracciandomi: "Ti voglio
bene". Furono le ultime immagini che vidi, immagini che successivamente lasciarono spazio a macchie
indistinte e colori. Era il suo sogno ciò che avevo visto, e io c'ero e mi
voleva bene. Dovevo aiutarla dovevo darle una mano, si sentiva tremendamente sola
era pur sempre una bimba. Delicatamente la lasciai nel letto e corsi da Aro per
chiederle di trovarle un amico o una amica piccoli.
Quando entrai nella
grande sala vidi Aro che baciava in modo sensuale Sulpicia, la quale avvertita
la mia presenza si staccò da lui con un sibilo furioso.
"Scusatemi se vi ho
interrotti ma devo parlare con il mio padrone"
"Renata, sei sempre di
intralcio. Cosa dobbiamo fare con te?" le parole di Sulpicia non erano state
molto carine, ma non le potevo rispondere come avrei voluto, era pur sempre la moglie del mio
signore.
"Basta Sulpicia, scusala Renata, riguarda la piccola?"
"Si vorrei
farle una sorpresa."
"Una sopresa? Spiegati meglio"
"Beh oggi il potere di
Chelsea ha funzionato più che bene. Ma la piccola si sente sola, cioè nel senso
che non ha nessun amic della sua età. Intendo un adolescente." dissi
io, meglio abbondare con l'età non è proprio una bimba di un anno.
"Ho capito.
Ho un'idea, permettiamole di vedere Didyme."
"Ma tu sei impazzito. A nessuno
è permesso di vederla e lo sai Aro." non avevo mai visto Sulpicia così infuriata.
Ma che la ragazza avesse qualche problema, da non permettere a nessuno di
vederla?
"Questa è la decisione. Appena si sveglia la porterai da me e la
condurrò da mia figlia. Ora vai in pace Renata e lasciami parlare con mia
moglie"
"Sei stato gentilissimo Aro. Grazie e scusate per
l'interruzione"
"Non ti preoccupare. Approsito te ne stai innamorando proprio
come una madre. Non ti riconosco quasi più, mia dolcissima guardia"
"Lo so. E'
una bambina splendida" e feci per andarmene. Lo sapevo mi aveva cambiato, ma di
certo in meglio, questo potevo giurarlo!
Renesmee's pov
Finalmente
mi ero addormentata. Nei miei sogni come sempre li avevo incontrati che mi
sorridevano come se non era successo nulla. Ero felice, ma improvvisamente vidi
spuntare Renata, le corsi incontro. Ti voglio bene, le dissi. Forse era la
verità.....
Aro's
pov
"Didyme, mio amore,
domani ti porterò una bambina che vorrei farti conoscere. Comportati
bene."
"Padre, io non conosco nessuno a parte alcuni membri della guardia.
Proverò a fare del mio meglio"
"Brava mia piccola, come è andata la
cena?"
"Bene, c'era un ragazzo particolamente carino. Ovviamento no come
Demetri."
"Basta Didyme, Demetri non fa per te"
"Si ok. Ora vorrei stare
sola."
"A domani"
Didyme non mi rispose, a lei non poteva piacere Demetri
troppo pericoloso. Avrebbero scoperto il nostro segreto.
Didyme's
pov
Ero contenta che domani avrei incontrato una
bambina. Non mi era concesso vedere nessuno apparte i miei famigliari.
Chissà perchè?
Ancora non riusciva a capire il motivo per cui mio padre
non voleva lasciarmi vedere Demetri nè nessun altro.
Lo avevo visto
solo una volta di svista, ma non mi aveva visto. Troppo pericoloso, ripeteva mio padre.
Troppo pericoloso per cosa o chi? In tutti questi anni segregata in questa
stanza che dava sulla piazza, me l'ero chiesto non trovando una
risposta.
Presi il mio diario e cominciai a scrivere: Caro diario, mi sento tremendamente
sola...
Grazie a trettra per le
correzioni
♥ *********************************************
♥
Salve a tutti e buongiorno! Allora questo è il
capitolo diciottesimo e come avete potuto capire la piccola Nessie, comincia a
fidarsi di Renata, le dice addirittura che le vuole bene. Tutto merito di
Chelsea? E Renata comincia a innamorarsi della piccolina, addirittura si
preoccupa della sua solitudine. Spero che sia stato di vostro
gradimento.
Prima di rispondere alle vostre recensioni vorrei sapere: Secondo voi quale è il segreto di Aro tanto
pericoloso, da segregare la povera Didyme in una stanza e non permettere a nessuno di vederla? Fatemi sapere
(ovviamente la risposta ci sarà fra un pò di capitoli @__@", ma voi intanto
cominciate a pensarci :D)... Grazie 1000 a tutte le persone che hanno inserito
la storia tra le preferite e le seguite, ovviamente chi legge solamente e chi mi ha inserito fra gli autori preferiti.
Invece per chi mi recensisce sempre ecco le risposte:
noe_princi89 -
Mamma mia.. GRAZIEEEEEEE!! Quando ho letto la tua rece, avevo le lacrime agli
occhi.. Non mi aspettavo così tanti complimenti!! Grazie davvero infinitamente!
Sono stra-felice che il capitolo ti sia piaciuto, ma soprattutto emozionato :D!
Spero che anche questo ti sia piaciuto! Baci alla prossima
trettra -
Tesoro mio, certo che lo desciverò il matrimonio di Sue e Charlie e ovviamente
penso di descriverli alle prese con il nostro adorato folletto, Alice, che già
si stava gasando alla sola idea di preparare un nuovo matrimonio! Xò finchè non
si risolve con Nessi nnt da fare! :(.. A dp... kiss tvtttttttb
__Titta__
- Sono molto contenta che il capitolo ti sia piaciuto! Ho voluto mettere tutto
insieme se no veniva una cosa troppo lunga! Sono contenta di averci azzeccato!
Grazie 1000 per la tua segnalazione, spero che dopo tu l'abbia riletto con le
parti mancanti! A presto kiss tv1kdbxs
IsAry - Grazie 1000 per aver
commentato nonostante tutto!! Grazie per i complimenti! A presto
kiss...
♥ *********************************************
♥
*>> Angolo dello spoiler
<<* Questa
volta non inserisco le frasi tratte dal nuovo capitolo ma vi faccio un
piccolo riassunto: Emmett e Edward arrivano a Rio, e aspettano Jacob e
Jasper che tornano da Boston, un buco nell'acqua. Vanno a caccia e
cominciano a setacciare la zona adiacente e la foresta pluviale... Quando improvvisamente...
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Prossimo aggiornamento: Lunedì 20 Luglio p.s. preferite il riassunto o le frasi tratte del capitolo, nell'angolo dello spoiler?
Fatemi sapere! ^.^
A presto
Tede
Capitolo 22 *** Capitolo 19 - Incontri e aiuti ***
Capitolo 19 - Incontri
CAPITOLO DICIANNOVESIMO
Incontri & Aiuti
Edward's pov
Avevamo appena preso l'aereo per Rio.
Speravamo che anche questo non fosse un buco nell'acqua, come Boston. Jasper
aveva chiamato dicendo che lui e Jacob avevano setacciato l'intera città e la
zona adiacente a Boston, ma di Renesmee e della vampira ancora nulla. Eravamo
tutti molto preoccupati per il fatto che Alice non riusciva ad avere visioni,
quindi andavamo alla cieca, sperando che ogni occasione fosse quella
buona. Il viaggio procedeva in modo abbastanza
tranquilli, se si poteva definire tranquillo lo stato di ansia del non
ritrovamento di Nessie, per fortuna che ero con Emmett, che con le sue battute
riusciva sempre a strapparmi una risata, preferiva fare lo scemo piuttosto che
mostrare la sua debolezza. *Ehi eddino,
c'è quella che ti sta mangiando con gli occhi* oh no, ricominciava era da
mezz'ora che ripeteva sempre la stessa frase, come se io potessi veramente
guardare qualche altra donna che non fosse
Bella. *Perchè non
mi guarda? Che quel bel ragazzo moro, lì vicino possa essere il suo
ragazzo?* oh mio Dio, sentitela io con Emmett, non riuscii a trattenere
una risate. "Che c'è Edward?" decisi di rispondergli via
pensiero per evitare di farci
scoprire. *Pensa che
non la guardo perchè sto con te*anche lui iniziò a ridere. Quando
improvvisamente, mi prese la mano e con fare suadente (non mi faceva nè caldo nè
freddo), iniziò a darmi dei piccoli baci. Vidi la ragazza girarsi verso il suo
finestrino. *Che spreco i
meglio o sono gay o sono impegnati, magari potrei fargli cambiare idea con i
giochi che so fare* uscii immediatamente dalla sua testa quando iniziò a
fare pensieri poco casti su di me. Se avesse saputo che ero sposato con una
bellissima e divina ragazza e che avevo una stupenda figlia di certo ci sarebbe
rimasta molto male. Anche se scoprire che < < stavo con Emmett > > non l'aveva molto
scossa. *Ehi Eddy,
cosa pensa?* Feci una smorfia *A come farmi cambiare idea
sui miei gusti con alcuni giochetti che sa
fare* *Edward
quella è proprio cotta. E di me cosa
dice?* Decisi di non dirgli la verità, volevo giocare
un pò. *Pensa che tutti quei muscoli di sopra dovevano sicuramente rimediare in
qualche modo alla mancanza di
sotto* Lo vidi irrigidirsi e guardarla con sguardo
truce "Le piacerebbe avermi. Se sapesse cosa so fare e cosa faccio con Rose"
Iniziò a fare pensieri troppo troppo intimi, non potei
sopportarlo. "Basta Emm, piantatela di pensare a certe
cose. Stavo scherzando, basta fare il cretino. Ho iniziato io, ma ora basta
ricordati perchè siamo su questo
aereo" Lo vidi rabbuiarsi, non gli piaceva essere
preso in giro. *Dopo me la
paghi* "Certo Emm" mi isolai, non volevo sentire le
minacce via pensiero di mio fratello, nè tantomeno, le scenette amorose,tra me e
quella sconosciuta, che poi mai e poi mai si sarebbero
avverate. Pensavo solo a Bella, a lei, mia moglie, che
avevo lasciato poche ore
fa. "Amore noi stiamo andando" aveva gli occhi
tristi e neri, non per la sete ma per la rabbia, verso quell'essere che aveva
osato sporcare il mio angelo toccandolo con le sue sudice
mani. "Edward ho paura" mi corse incontro prima di
posarmi un bacio pieno di angoscia sulle mie labbra. Come potevo lasciarla in
quelle condizioni? Come potevo lasciare il mio sole personale, spegnersi piano
piano? "Bella, mio unico amore, la ritroveremo. Ora
tu rimani qui tranquilla. Tra pochi giorni Nessie tornerà a casa.Ora pensa a
Charlie." spostai lo sguardo dagli occhi di mia moglie al corpo di Charlie. Lo
vidi contorcersi dal
dolore. "Ok, Edward ci proverò. Ma promettimi che mi
chiamerai non appena saprai qualcosa. Ora vai, e torna presto da me. Senza i
miei amori, sono vuota." "Anche
io..." *Edward siamo arrivati scendiamo* la voce dei
pensieri di Emmett mi riscosse dai ricordi e in poco tempo fummo fuori
dall'aereo, per ritrovarci nel gate. Erano passate 4 ore e 30 (nda nn lo so se
sinceramente il volo Seattle-Rio impieghi qst tempo.. scusate)
"Che ne pensi di andare a caccia o è meglio aspettarli?" i
pensieri di Emm, erano chiari, aveva voglia di ammazzare il tempo
piuttosto che annoiarsi ad aspettare.
*Avevano preso l'aereo tre ore fa
quindi in teoria tra una mezz'oretta dovrebbero essere qui. Per prima
cosa chiamiamo casa per sapere la situazione e poi vediamo*
*Edward per favore, prima andiamo a caccia?*
*Emm, ma cosa ti prende? Che cosa cambia se aspettiamo 30 minuti non mi dire che non riesci a resistere?*
*Si che ci riesco a resistere..
è solo che la ragazza di prima mi mette a disagio, se Rose
venisse a sapere che quella ci guarda in quel modo e fa fantasie, mi
farebbe "dormire" per 2 mesi sul divano. E tu lo sai che non posso
proprio.*
Mi venne da ridere, mi immaginavo Emmett in ginocchio che implorava Rose di farlo "dormire" nel loro letto.
*Va bene andiamo, chiameremo a casa appena arrivano loro*
Era passata una buona ventina di minuti e io ero quasi completamente
sazio: avevo fatto fuori 2 puma e 1 giaguaro, mentre Emmett si stava
divertendo a "giocare" con un boa, dopo aver dissanguato 2 puma e 1
anaconda. Si divertiva particolarmente. Di solita la foresta di Forks,
non ci offriva così tanti carnivori, così ne avevamo
approfittato.
*Eddino, qua io ho finito. Mi sono davvero divertito* era su di giri. Mi piaceva passare del tempo con il mio fratello orso.
*Andiamo allora, dovrebbero arrivare a momenti.*
Arrivammo nel giro di poco all'aereoporto ma trovammo loro già
lì. Jasper era al telefono: stava parlando con Alice, riuscivo
a sentire la voce di campanellini tristi di mia sorella. Jacob mi
guardava con tristezza. Stavano dicendo alla famiglia che non avevano
trovato nulla a Boston. Mentre mi avvicinavo vidi l'espressione di
Jasper indurirsi, subito entrai nella sua mente: sentii Rose che
urlava insistentemente il nome di Bella con disperazione. In quel
momento sentii il mio cuore andare in frantumi. Era successo qualcosa a
Bella. Accorciai le distanza e senza molto tatto staccai il telefono
dalle mani di Jasper e iniziai a parlare con Alice.
"Alice, cosa cavolo è successo?"
"Edward, Bella è svenuta dopo che mi ha sentito parlare con
Jasper, deve aver capito male e se l'è presa. Mi stava
raccontando che stava per attaccare una ragazza e io ho detto < < Oh no
Jasper, dimmi che è uno scherzo > > e lei deve aver capito male. Ma
la cosa che mi spaventa maggiormente è che non riesco a vederla.
Il suo scudo la protegge bene"
"Alice torno subito là" non sentii una risposta ma solo uno spostamento d'aria, mi stava passando qualcuno.
"Edward, ci pensiamo noi non ti preoccupare, tra poco si
sveglierà. E' normale che la sua mente si protegga dal dolore
che questa situazione sta creando. Pensa a Nessie"
Era vero, dovevo pensare a mia figlia ma non potevo stare tranquillo
sapendo che Bella stava male ed io ero lontano da lei. Non lo potevo
sopportare; ma poteva capitare che durante il volo di ritorno a Forks
lei si fosse svegliata, quindi solo una perdita di tempo.
Mi fu dura dire quelle parole, ma assicurai a Carlisle che avrei
continuato la ricerca di mia figlia. Quando attaccai 3 paia di occhi mi
stavano scrutando. Sicuramente avevano sentito la telefonata.
"Jasper, devi andare a caccia. Devi essere affamato"
"Si lo so. Mi dispiace non volevo creare questa situazione."
"Non è colpa tua, non potevi sapere che Bella avrebbe capito
male e che sarebbe svenuta" mi presi il viso fra le mani e mi lasciai
cadere sulle ginocchia. Come avrei reagito se avessi perso anche Bella?
Di certo non avrei voluto continuare a vivere. Non avrei potuto vivere
senza le persone più importanti della mia vita.
"Edward, alzati allontaniamoci da qui" era Jacob. Per me era ancora
molto strano considerarlo un amico, ma le nostre divergenze e l'epica
battaglia tra vampiri - licantropi era stata messa da parte per una
solida alleanza, che ci aveva avvicinati tutti. Anche grazie a Nessie.
"Jacob ha ragione, fratello e poi Jasper deve assolutamente, andare a caccia"
"Ok andiamo. Scusate ho avuto un momento di smarrimento"
"Non ti preoccupare, capiamo tutti come ti senti"
E così correndo ci addentrammo sempre più nella
vegetazione. Jasper e Jacob si erano allontanati parecchio per
cacciare; io ed Emmett ci fermammo in un piccolo spiazzo all'interno
della foresta.
Io ero preoccupato e avevo già chiamato a casa per ben 2 volte,
ma Bella era nella stessa situazione: era rigida e più la
chiamavano e più non rispondeva.
Carlisle era stato chiaro, lo scudo era cresciuto di potenza e cercava
in tutti i modi di isolare il dolore facendola rimanere in uno stato di
incoscenza momentanea.
La trasformazione di Charlie sarebbe ultimata alle 9.00 di quel giorno
e mancavano solo 4 ore. Speravo che Bella si sarebbe svegliata prima
della fine.
Quando riattaccai per l'ennesima volta, tutti erano tornati e finalmente Jasper aveva di nuovo gli occhi ambrati.
"Cosa è la storia che volevi attaccare una ragazza?"
"Beh una ragazza sull'aereo, è arrossita dopo che Jacob le aveva
sorriso" Abbassò gli occhi, si sentiva ancora così
vulnerabile.
Mi girai verso Jacob " E tu come hai osato sorridere ad un'altra
ragazza che non fosse mia figlia? Ti giuro se fai un passo falso ti
stacco la testa a mozzichi" non ero per nulla contento, che lui se la
spassava mentre mia figlia non c'era. Anche se era ancora piccola, a
causa dell'imprinting, era legata a Jacob in modo speciale e non volevo
che la facessa soffrire.
Jacob, era imbarazzato, non sapeva cosa rispondere, lo avevo colto alla
sprovvista. Non riusciva a formulare un frase di senso compiuto,
neanche attraverso i pensieri.
Emmett, notando l'imbarazzo, iniziò a parlare "Dai Eddy, non lo
avrà mica fatto apposta. E poi ricordati che noi per le ore del
viaggio, siamo stati fidanzati", non potei non ridere e dopo aver
spiegato la storia anche agli altri, che ci guardavano in modo
stralunato, scoppiarono insieme a noi.
Le risate continuarono fino a quando decidemmo che era passato
già troppo tempo e le ricerche dovevano ricominciare. La zona da
battere era davvero molto vasta.
Quando però prima di partire e dividerci, sentimmo dell'aria
muoversi nella nostra direzione, e non era di certo vento. I pensieri
erano di rabbia; ma non riusciva ad associarli ad un volto.
Era qualcuno che si muoveva molto velocemente.
Subito io, Jasper ed Emmett ci posizionammo in attacco mentre Jacob in batter d'occhio si era trasformato.
*Caxxo, non ho più vestiti* la voce dei suoi pensieri era molto irritata, ma ero troppo preso ad ascoltare i rumori della foresta, per preoccuparmene.
Si stavano avvicinand, erano in 4 vampiri più un cuore che
batteva per lo sforzo. Che questa volta ci avessimo preso? Poteva
essere lei? I pensieri però non li riconoscevo, quindi le
possibilità erano davvero poche.
Spuntarono dal lato est dello spiazzo e quando li vedemmo, ci calmammo tutti.
"Kachiri, Senna, Zafrina, Huilen, Nahuel cosa ci fate qui?"
"Stavamo per farvi la stessa domanda. Pensavamo ci avessero invaso il territorio. Cosa vi porta qui?"
"Ora vi spiegheremo tutto"
Ci sedemmo e spiegammo la situazione senza lasciare nessun dettaglio.
"Come è possibile? Chi è quell'essere che ha potuto
compiere un gesto così schifoso?" Zafrina era senza parole, non
riusciva a capacitarsi di come si potessero compiere cose del genere,
verso una bimba così piccola.
"Non lo sappiamo. Gli unici indizi che abbiamo sono 4 città, di
cui una è stata un buco nell'acqua. Boston, Rio, Parigi e Roma.
Certo le speranze d trovarla vicino al luogo di atterraggio sono
pochissime, ma è già qualcosa."
"Hai ragione. Che situazione spinosa. Povera piccola" Huilen era molto
preoccupata, poteva capire bene la perdita di un famigliare.
"Chi potrebbe essere quel vampiro?" Nahuel chiese guardandomi negli occhi.
"Sappiamo solo che era una donna con i capelli scuri. Niente di più"
"Una dei Volturi?" Kachiri.
"Non pensiamo sia possibile, Alice non ha avuto nessuna visione di Aro
che ordinava una cosa del genere. E' per questo che non abbiamo preso
loro in considerazione. E poi si devono ancora riprendere dalla
sconfitta dell'anno scorso. Non possono essersi già ripresi."
"Ha ragione Edward" disse Senna, anche lei come tutti noi immaginava il dolore della sconfitta.
Appena sentii i pensieri di Zafrina mi girai verso di lei.
"Lo fareste davvero?"
"Certo, io ci tengo a quella piccolina. Vi aiuteremo ora a setacciare
la zone e poi verremo con voi a Parigi e a Roma. In 9 ci impiegheremo
meno tempo."
"Ne siete sicuri?"
"Certamente, vero ragazzi?" vidi gli altri annuire.
"Non so come ringraziarvi. Come un anno fa, ci state dando il vostro e
non sappiamo come ringraziarvi" disse Jasper precedendomi.
"Non vi preoccupate. Aiutare nella ricerca della dolcissima Nessie, per noi è già tanto."
"Grazie 1000."
Ad un certo punto Huilen sbuffò, "Edward mi puoi spiegare il
motivo per cui il lupo non si trasforma" mi ero completamente scordato
di Jacob.
"Piccoli problemi con i vestiti. Gli ultimi sono scoppiati durante
l'ultima trasformazione, vale a dire 6 fa. Cosa 6 ore fa??? Dovevo
chiamare Bella.
"Scusatemi un secondo"
Composi il numero e in pochi squilli mi rispose Carlisle.
"Pronto Carlisle. Come va la situazione? Bella e Charlie?" mi ero
proprio dimenticato di ciò che che avevo intorno, preso com'ero
dal racconto.
"Stanno tutti bene. Bella si è svegliata e Charlie è
appena tornato dalla caccia. Se l'è cavata piuttosto bene. E'
abbastanza controllato. Come va là la situazione?"
Gli raccontai del nostro incontro con i selvaggi e della loro predisposizione a darci un aiuto nelle ricerche.
"Sono davvero contento. Ti vuole parlare Bella, ora te la passo. Ciao Edward saluta tutti e soprattutto ringrazia."
"Certo, papà ci sentiamo"
"Pronto Edward?"
"Amore mio. Che paura che mi sono preso. Come stai?"
"Bene, mi dispiace che ti sei messo paura. E' solo che quando ho
sentito dire quelle cose da Alice, pensavo che non c'era più
speranza."
"No amore non dire così, c'è sempre speranza me lo hai
insegnato tu. E poi abbiamo incontrato le amazzoni, Huile e Nahuel che
ci aiuteranno. In 9 ce la faremo, tesoro mio."
"Che bello, anche se ancora non riesco a stare tranquilla. Comunque a breve dovremmo assistere ad un matrimonio!"
"Matrimonio?" mi girai verso gli altri che mi guardavano in malo modo.
"Si Charlie ha chiesto a Sue di sposarlo e di trasformarla e lei ha accettato."
"Come è possibile! E' neonato! ci deve essere qualcosa di
sbagliato nella famiglia Swan, siete incredibili. Amore scusami ma ora
ti devo lasciare, che iniziamo le ricerche. Ti amo"
"Anche io. Torna presto da me con il nostro angelo"
"Contaci" e riattaccai.
Mi girai verso gli altri "Charlie si sposa con Sue e presto avremo una
nuova sorella. Sue ha accettato di trasformarsi." Vidi lo stupore nelle
facce e nelle menti altrui.
*Sue ha accettato. Sam non la prenderà bene* i pensieri di Jacob erano quelli più realisti. Lo conoscevamo Sam. Avrebbe dato del filo da torcere ai fidanzatini.
"Dai ora partiamo. Non abbiamo più tempo"
E tutti iniziammo a correre. La speranza non doveva morire. Renesmee ti troveremo, piccolo angelo di papà.
Grz a trettra per le correzioni :-D
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Buongiorno
a tutti! Allora tutto ok? Spero di si. Ed ecco il capitolo.. Lo
so è lunghissimo ma non volevo dividerlo in più capitoli.
Spero di non avervi annoiato! Allora cosa dire? Come avete potuto
leggere, i nostri "eroi" verranno affiancati da "i selvaggi" che li
aiuteranno nella ricerca della piccola Nessie. Riusciranno a fare tutto
in fretta come sperano? O ci sarà qualche intoppo? Per sapere le
risposte ovviamente, dovrete continuare a leggere la storia! A
proposito volevo ringraziare in modo generale tutti i lettori, in
quanto grazie a loro le visite sono arrivate ad un totale di 4985! Sono
davvero tante! Grazie davvero! Poi volevo ringraziare tutte le persone
che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite, e chi mi ha
inserito come autrice preferita! Thank U so much! E ora rispondiamo alle recensioni:
IsAry ~ Purtroppo il potere di
Chelsea comincia a funzionare e i legami si stanno sciogliendo!
Riusciranno i Cullen ad arrivare prima che sia troppo tardi? bohhhh!
Grazie dei complimenti che mi hai fatto, ma soprattutto il fatto di
recensirmi sempre, dandomi le tue impressioni sui vari capitoli! Grazie
alla prossima bacioni
trettra ~ Grazie tesoro mio.
Sono contenta che il mio lavorone ti sia piaciuto! E' bello che Nessie
si stia affezionando a Renata, ma non è la cosa giusta! Ma
tranquilla, Renata saprà riscattarsi! Aro ci nasconde una cosa
terribile che appena si verrà a scoprire sconvolgerà la
vita di parekkie persone. Basta ho già rivelato troppo :-P! Si
Sulpicia è molto sgarbata, ma si verrà a scoprire il
motivo! Baci ti voglio un mondo di bene...
__Titta__ ~ Beh, sono molto
contenta che sei riuscita a capire le frasi mancanti! Grazie
della recensione, alla prossima! Baci tvtttb
noe_princi89 ~ Sisi, lo sai k io apprezzo tutto ciò che mi dite.
E' solo che non mi aspettavo ttt quei complimenti, e mi sono
emozionata. :D X quanto riguarda Nessie, si comincia a fidare di Renata
sia per il potere di Chelsea ma anche perchè vede in Renata un
"salvagente", anche se è consapevole k in parte la colpa
è sua! Per quanto riguarda Didyme, ho intenzione di fare un pov
in cui parla lei e racconta a Nessie la sua storia, così che si
possa capire meglio il personaggio! Al prossimo aggiornamento! Ancora
grazie! baci
Padfoot_07 ~ Grazie per i complimenti per quanto riguarda il buon
capitolo! Mi dispiace che i pezzi in cui c'è Renata ti irritino,
xò li dovevo metterli per forza! Renata non si sta comportando
in modo giusto, infondo lei nn si può prendere la figlia di
qualche altra persona, xò è stata costretta da Aro. E
piuttosto che accettare di lasciare Nessie nelle mani di Jane, la
prende come se fosse sua. Ma come ho già scritto, Renata
saprà farsi ripagare! Grazie della recensione! Alla prossima baci
Un ringraziamento anche a sinead, che mi recensisce sempre tramite
l'e-mail. Davvero grazie per tutte le cose stupende che mi hai detto!
Scambiare mail con te è veramente fantastico! Grazie 1000!
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*>> Angolo dello spoiler <<*
Visto che qualcuno ha espresso una preferenza sul riassunto o sulle
frasi, per quanto riguardo l'inserimento dell'angolo dello spoiler e
più volte mi è stato detto di fare come era meglio per
me, ho deciso così (spero che vi vada bene): metterò le
frasi quanto ho già finto il capitolo successivo o almeno
scritto una buona parte; metterò un riassunto quando non
sarò riuscita a scrivere qualcosa di decente. Spero che la mia
decisione sia di vostro gradimento.
Visto che dispongo di buona parte del capitolo ecco alcune delle frasi, del pov Renesmee:
Avevo passato una notte indimenticabile. [...] "Buongiorno dormigliona" mi disse prima di darmi un bacio sulle guance.[...] Fattene una ragione, sono morti tutti, il ricordo rimarrà vivo dentro di te, [...]
ma se continuamente ci pensi starai male il doppio.[...] "Basta" urlò prima di darmi uno schiaffo[...] "Menti, sei una sporca bugiarda" [...] "Papà non è un assassino,[...] "Didyme ti presento Renesmee, passerete il giorno insieme.[...] Tua madre era la cantante di tuo padre! Raccontami la tua storia[...]
Capitolo 23 *** Capitolo 20 - Incontri e amicizia? ***
Capitolo 20 - Incontri e amicizia
CAPITOLO VENTESIMO
Incontri e amicizia?
Renesmee's pov
Avevo passato una notte indimenticabile. Come avevo sperato di nuovo
eravamo stati insieme, per poco tempo, ma era stata davvero fantastica.
Ritrovare lì loro, come se niente fosse successo, mi dava una
forza terribile, una forza capace di farmi andare avanti e di non avere
paura. Nel sogno ero stata molto sopresa di trovare Renata, ma sapevo
che sarebbe successo. Mi ci stavo affezionando, anche se non sapevo il
motivo. Prima dell'uscita la odiavo con tutta me stessa, ma dopo avevo
cominciato a volerle del bene, non paragonabile a quello che avevo per
i miei, ma un bene fraterno, come amicizia.
"Renesmee, piccolina, svegliati" era lei, come sempre era rimasta
accanto a me, per tutta la notte. Con lei vicino spero che non mi
facciano alcun male. Mamma ripeteva sempre "Tutti abbiamo forza sufficiente per sopportare i mali altrui." speravo che anche io fossi così forte. Lo facevo per lei.
Mi sentii accarezzare i capelli, e lentamente aprii gli occhi per ritrovarmela a pochi centrimentri dal viso.
"Buongiorno dormigliona" mi disse prima di darmi un bacio sulle guance.
"Buongiorno Renata" le dissi prima di abbracciarla. Quel gesto
però mi fece ricordare quando mi veniva a svegliare la mamma e
le lacrime iniziarono a sgorgare copiose.
"Piccola che succede?" era allarmata, mi accarezzava delicatamente la schiena.
"Renata, mi dispiace. E' solo che mi manca tanto la mamma. Quando mi
hai abbracciato, mi sono ricordata di quando lo faceva lei. E non sono
riuscita a trattenermi."
Lei non parlava, forse non sapeva cosa dire. Poi iniziò..
"Renesmee, il dolore per la perdita dei tuoi cari vivrà sempre
con te. Lo so che, le mie parole possono sembrare dure, ma se non
impari a sopportarlo, starai peggio. Fattene una ragione, sono morti
tutti, il ricordo rimarrà vivo dentro di te, ma se continuamente
ci pensi starai male il doppio. Non dico di dimenticartene solo di non
pensarci" Mi staccai da lei. Come poteva dire certe cose?
"Come puoi dire queste cose? Io non mi scorderò mai di loro, e
tantomeno non smetterò di pensare alla mia famiglia. Come puoi
tu affermare di aver perso dei cari, se stai dicendo che ti stai
scordando di loro? Il tuo non era amore vero. Tu non sai cosa vuol dire
veramente voler bene a qualcuno. Renata, io credevo di volerti bene, ma
mi sbagliavo. Io ti odio, come hai potuto dirmi di non pensare alla mia
mamma e al mio papà, oltre alla mia famiglia intera?"
"Basta" urlò prima di darmi uno schiaffo dritto sulla guancia dove prima aveva posate le sue labbra carnose.
"Tu non puoi capire, cosa voglia dire perdere una bambina quando
è ancora dentro di te, e soprattutto un marito affettuoso che ti
considerava come il suo centro del mondo. Tu non puoi capire niente,
sei solo una mocciosa viziata. Io ho perso tutto per colpa di quel
bastardo di Edward."
Rimasi basita e la guardai in malo modo.
"Cosa non ti piace che io consideri tuo padre un assassino? Beh bella
mia è così, è stato lui che ha ucciso brutalmente
i miei due angeli e per cosa? Solo per placare la sua sete. Ora spero
che rimangerai tutto ciò che hai detto. Il bene non è
sempre dalla parte in cui ti trovi tu, ricordatelo! Ora vestiti, ti devo
portare da Aro"
"Menti, sei una sporca bugiarda" non riuscivo a capacitarmene
"Papà non è un assassino, e tu sei cattiva.. Io con te
non vado da nessuna parte"
"Oh, vedremo...!
Mi prese di peso e iniziò a correre, in poco tempo mi ritrovai di
fronte alla figura alta di Aro, che mi sorrideva falsamente.
"Buongiorno, Renesmee, non abbiamo mai avuto modo di parlare apertamente. Come ti trovi a Volterra?"
"Preferirei stare altrove" avevo pensato all'inferno o al purgatorio, mi bastava stare con la mia famiglia.
"Questo è il giusto spirito. Ora vieni con me, ti faccio
conoscere mia figlia. Renata mi ha detto che sentivi la mancanza di
qualcuno della tua età e qui di adolescenti ne abbiamo gran
pochi. Sono contento che tu e Renata stiate stringendo un rapporto"
"Veramente posso dire, che il nostro rapporto è già
finito. Mi ha detto delle cose bruttissime, su mio padre e sul
dimenticare la mia famiglia"
"Ma è tutto vero, se ti riferisci al fatto che Edward ha ucciso
la sua famiglia, è la verità. Io l'ho salvata e non me ne
pento. Ora andiamo Didyme ci aspetta. Ciao Renata ci vediamo dopo."
"Arrivederci mio signore. Renesmee" non l'avevo mai sentita così
fredda a parte durante il viaggio. Mio padre non era un assassino,
erano tutte delle balle grandissime. Lui così buono, così
affettuoso, non farebbe mai del male a nessuno. Tantomeno ad una donna
incinta e alla sua famiglia.
"Renesmee, il fatto di vedere mia figlia, per te è un onore. Non
è concesso a nessuno di vederla. Renata è stata molto
carina a venire a chiedere una visita per te."
Ecco ora dovevo chiederle anche grazie, per aver fatto tutto ciò
con Aro. Non mi interessava. Volevo tornare a Forks, anche se loro non
c'erano però volevo vivere in un luogo dove c'era la loro
presenza, dove fosse tangibile. Avevamo attraversato un cancello chiuso a
chiave, per poi arrivare di fronte ad una porta massiccia e prima di
aprirla, si sentì una voce soave provenire da dentro la stanza.
"Padre, puoi entrare. E anche tu piccolina" entrammo e rimasi estasiata
dalla bellezza della stanza e soprattutto della ragazza, anche se era
composta e il suo viso rigido. Era tutto luminoso e spazioso, la stanza
rettangolare con una finestra che dava sulla piazza. Le pareti erano
color grigio chiaro con delle sfumature di nero dove la luce non
arrivava ad illuminare i mattoni; ma si vedevano pochissimo i colori in
quanto erano quasi completamente sovrastati da librerie piene di ogni
libro possibile e immaginabile. Mi ricordava lo studio del nonno.
"Didyme ti presento Renesmee, passerete il giorno insieme. Se ora
volete scusarmi devo andare, mi aspettano" e così se ne
andò lasciandoci una di fronte all'altra.
Mi scrutava in modo strano, non era ostile, ma per lo più curiosa di sapere qualcosa.
"Cosa sei? Sento il tuo cuore battere, ma sento anche l'odore di vampiro"
"Sono una mezza-vampira. Mia madre mi ha partorito mentre era ancora
umana. Mio padre era un vampiro, ma ha resistito al richiamo del suo
sangue"
Di corsa mi venne a prendere fra le sue braccia e mi condusse sul suo letto.
"Che bello, allora le leggende sono vere! Tua madre era la cantante di
tuo padre! Raccontami la tua storia" non so il motivo, ma volevo
raccontare la mia storia ad una ragazza, che mi sembrava davvero
carina e gentile. Non mi andava di parlare così le misi la mano
sulla fronte e cercai di farle vedere tutta la mia storia ma non ci
riuscii. Aggrottai la fronte in segno della mia irritazione.
"Cosa hai Renesmee? Come mai non parli?" più la guardavo
più mi sembrava una bella ragazza. Bruna con i capelli lunghi che
le accarezzavano la schiena dritta e diafana, i suoi occhi dalla
singolare forma color rosso acceso, segno che acveva mangiato da poco.
Il suo sorriso era raggiante e simpatico, ma scomparve per lasciare
spazio ad una smorfia di tristezza: "Ho capito, se non vuoi parlarmene
non fa nulla. Non mi dovevo fare gli affari tuoi scusa" si credeva
colpevole per qualcosa che non aveva fatto.
"Sei uno scudo?" mi guardò in modo strano.
"Perchè me lo chiedi?"
"Ho provato ad usare il mio potere per raccontarti la mia storia ma non
hai visto nessuna immagine, e non sono riuscita ad entrare nella tua
mente. "
"Ecco il motivo per cui non parlavi! Io non sono uno scudo, ma posso
annullare i poteri degli altri vampiri. Anche a lunghe distanze,
chiunque io voglia. Ora per esempio, avevo deciso di annullare i poteri
di chiunque entrasse in questa stanza. Qui nel mio "Regno" non voglio
nessuna interferenza, soprattutto da parte di mio padre; lui non vuole
farmi uscire da queste quattro mura."
Le vidi abbassare gli occhi segno della sua tristezza.
"Ti chiami Didyme, giusto?" annuì.
"Allora Didyme, facciamo così ora tu sblocchi il mio potere,
così ti posso raccontare la mia storia. Dopo se vuoi mi
racconterai la tua."
"Ok Renesmee, sono pronta a sentirla".
La toccai di nuovo sulla fronte e iniziai a raccontarla
attraverso le immagini, partendo dalla storia dei miei, prima
dell'incontro di mia madre e dopo, la mia nascita e le conseguenze. Era
estasiata e sbogottita, mi stava davvero simpatica, forse avevo trovato
un'amica vera.
Didyme's pov
Era qualcosa di
estremamente unico e mai provato, vedevo sfilare nella mia mente
immagini dolcissime e bellissime in un mondo in cui le parole
"Famiglia" e "Amore" prendevano il giusto valore e la parola
"convenienza" non esisteva. Arrivarono le immagini del
matrimonio e successivamente la gravidanza di quella ragazza, la
cantante di quel vampiro che aveva fatto di tutto per salvare la sua
dolce figlioletta.
Poi si fermarono le immagini e scattai verso di lei: "Perchè ti sei fermata?"
"Non potrebbero piacerti le immagini del dopo..." disse lei con una nota di angoscia e tristezza..
"Non ti preoccupare, non mi spavento di nulla"
"Ok se ne sei sicura!"
Le immagini che mi si pararono davanti, non erano più quelle di
una vita piena di felicità, ma di una vita piena di
preoccupazioni e angoscia, le persone che prima popolavano quel mondo,
che io riuscivo solamente ad immaginare, stavano combattendo
con.....Mio padre? Voleva uccidere Renesmee e acquisire i suoi
famigliari?
Degluii a fatica il veleno che mi stava bagnando i denti. Sapevo che si
comportavano così, ma addirittura che creassero false accuse,
non lo potevo sopportare. Iniziai a singhiozzare quando arrivò
alla fine dello scontro, i mesi successivi, i suoi genitori che le
avevano fatto passare in serenità anche se le nascondevano la
loro angoscia, il rapimento e la vampira di nome Renata che ignara
l'aveva condotta a Volterra e le aveva rivelato la morte dei suoi
genitori.
Qui le immagini sparirono completamente, perchè la
piccola Renesmee aveva tolto la sua delicata manina dalla mia fronte
alla sua faccia. Le sue guance erano rigate da gocce di acqua salata che
non accennavano a smettere. Era stata tutta colpa mia, non potevo
immaginare una cosa del genere.
"Renesmee, scusa non volevo farti piangere. Mi devi perdonare anche di essere io la causa di tutta la tua tristezza"
Alzò gli occhi per poi guardarmi in modo spaventato.
"Che cosa vuol dire?"
"Io non sapevo che mio padre avesse questo piano. Mi aveva chiesto solo
di bloccare qualsiasi potere ci fosse stato vicino a quella vampira che
ti ha rapito... E' stata tutta colpa mia, ecco perchè tua zia
non riusciva ad avere visione e tuo padre non riusciva a sentire i
pensieri. Solo tuo zio riusciva a sentire i sentimenti solamente
perchè glielo permettevo io"
"Come hai potuto, fare una cosa del genere, sapendo che stavi mettendo in pericolo degli innocenti?"
"Non lo sapevo, mio padre mi aveva detto che dovevano andare a placare
l'insurrezione di alcuni vampiri neonati. Non potevo immaginare che
......." un singhiozzo mi ruppe la voce. Ero un mostro. La parola
"convenienza" e "falsità" erano ritonate di nuovo nel mio mondo,
monotono e grigio. Così come le pareti che mi tenevano
prigioniere, da moltissimo tempo, troppo ormai.
"Didyme, scusa ora vorrei andare nella mia stanza. Non riesco a stare
con te..." la capivo benissimo, come poteva passare del tempo con un
essere simile. Avevo interrotto con la mia stupidità, la sua
favola. Un racconto che si faceva fatica a credere, che per quanto
fosse
assurdamnete strano e complesso, era dolce e mozzafiato. Nei lunghi
anni
di prigionia avevo letto qualsiasi cosa avessi sotto mano, qualsiasi
tipo di storia d'amore, ma ora davanti a me avevo la prova vivente
che l'amore era qualcos altro da ciò che si diceva nei libri.
Era meglio, e io con la mia stupida ingenuità l'avevo cancellata.
"Allora puoi andare, ma vorrei che prendessi questo. Se vuoi
leggilo...." le porsi il mio diario. Infondo avevamo fatto un patto,
lei mi avrebbe raccontato la sua storia se io dopo le avessi raccontato
la mia. Su quelle pagine era segnata tutta la mia tristezza e tutta la
mia ricerca di amore vero, che ancora non ero riuscita a trovare e a
ricevere.
La vidi prendere titubante il grosso diario e lasciare la stanza.
Ero di nuovo sola. Sola con la mia solitudine e la mia tristezza.
Dovevo parlare con mio "padre", non potevo essere stata trasformata da
un essere così meschino, falso e distruggi famiglie. Mi sentivo
usata per suoi sporchi piani. Mi avvicinai alla finestra della mia
prigione, il sole era alto nel cielo, doveva essere mezzogiorno circa,
mi lasciai accarezzare dal calore dei raggi del sole, chiudendo gli
occhi. Come sempre speravo di ricevere almeno per una volta una
carezza di amore. E piombai di nuovo nell'indifferenza, quando sentii
dei passi verso la mia stanza. Era mio padre.. Automaticamente usai il
mio potere, non volevo che leggesse la mia mente toccandomi, non volevo
essere toccata da uno come lui.
"Figlia mia posso entrare?"
"Di certo non posso fermarti. A te non ti ferma nessuno giusto? Nemmeno i sensi di colpa"
Era rimasto pietrificato di fronte a quella affermazione vera.
"Mi devi raccontare qualcosa, giusto? Perchè hai fatto del male a
quella bambina, perchè mi hai usato per infliggere del dolore a
quella famiglia?"
"Tu non capisci, sono dei traditori! Ci hanno insultato e deriso, meritavano quella fine"
"Chi sei tu per decidere delle vite altrui? Il loro capo? Un capo degno
di tale nome, non uccide delle persone per un futile motivo di
orgoglio. Ti odio. E come hai potuto pensare di slacciarla dalla sua
famiglia?" non sapevo ancora se il piano era stato iniziato, ma Renesmee
mi aveva fatto vedere Renata che la minacciava sul quel fronte.
"Didyme, stai passando il segno. Non ti riguarda. Piantatela. Dopo verrà tu madre, a portarti il pranzo."
E nel silenzio più totale se ne andò.
Finalmente ero sola, di nuovo, ma preferivo restare così
piuttosto che con quell'essere che si definiva "padre", che mi
sfruttava come se fossi il suo giocattolino.
Mi buttai sul letto e inizia a pensare, dovevo aiutarla quella
bambina, solo io potevo.. La capivo benissimo, non avere intorno delle
persone che ti amano, è veramente dura.
Così mi abbandonai al pensiero della famiglia di Renesmee, mi
immaginai circondata dall'amore di quel vampiro dai capelli ramati e di
quella vampira dagli occhi espressivi. Pensando a loro e alla famiglia
dagli occhi color dell'oro mi sentii bene e per un momento ebbi pace....
Grazie a trettra per le correzioni
♥
********************************************* ♥
Buongiorno
a tutti! Questo è il nuovo capitolo e spero sia stato di vostro
gradimento! Il precedente era stato molto lungo e forse aveva un
pò annoiato, ma non mi sono data per vinta e così ho
scritto questo primo incontro fra le ragazze. Nel prossimo ci
sarà il racconto di Didyme e della sua storia. Ok, dopo questo piccolo spoiler, passiamo
alla risposta alle recensioni, che sono state 4: 3 su efp e 1 via
e-mail.
trettra - Già meno male, che c'è Emmett a far ridere, in
tutta questa situazione! Spero che la tua curiosità si sia
placata leggendo questo capitolo! Baci tvtttttttttb
IsAry - Già niente si lascia al caso.. Ma la situazione è
spinosa è per questo vanno con i piedi di piombo e si affidano
alle visioni della piccola Alice, perchè andando alla cieca,
potrebbero farsi molto molto male.. Grazie per i complimenti del
capitolo! Fammi sapere cosa ne pensi di quest'ultimo.. Baci a presto..
noe_princi89 - Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ma
soprattutto che ti abbia fatto ridere. E' vero Jacob non ne ha colpa,
xò Edward deve avere una parte gelosa. Prima con Bella e ora con
Nessie, non vuole che le sue ragazze soffrano!! Ancora non sono sikura
se ci sarà uno tra Jacob e Nahuel, già ci
avevo pensato, forse lo inserirò nel prossimo pov Edward ( ma sarà solo di parole niente lotta, penso). Per
quanto riguarda il potere di Chelsea, comincia ad avere effetto, ma in
minima parte, infatti la piccola pensa continuamente a loro e a Jacob,
che sarà la sua anima gemella. Non ti rispondo apertamente alla
domanda. Lo so che non si dovrebbere rispondere con un'altra domanda,
perdonamelo, ma devo proprio.. A cosa servono gli amici?? Spero di
averti messo un pò di curiosità.. :D Al prossimo
aggiornamento.. fammi sapere cosa ne pensi di questo! Baci alla prossima
sinead - Grazie della tua e-mail e della tua gentilezza nel
rispondermi! Spero che questo capitolo sia stato di tuo gradimento! Ci
sentiamo presto! Baci
♥
********************************************* ♥
*>> Angolo dello spoiler <<*
Il diario di Didyme Ero
uscita dalla sua camera, anzi diciamo era fuggita.[...]
"Cosa hai tra le mani?"[...]
"Nascondilo bene,[...[ Una parte di me non voleva toccare
quel grosso tomo appartenente ad una persona cattiva,[...] Volterra, 17 luglio 1951[...] Caro diario,[...]
Capitolo 24 *** Capitolo 21 - Il diario di Didyme ***
Capitolo 21 - Il diario di didyme
CAPITOLO VENTUNESIMO
Il diario di Didyme
Renesmee's pov
Ero
uscita dalla sua camera, anzi diciamo era fuggita. Ovviamente lei non
ne aveva colpa, ma sentendo che i miei erano morti anche a causa sua,
mia aveva fatto infuriare e la situazione era andata precipitando.
Quando uscii dalla stanza incontrai Aro, che si stava dirigendo verso
la sua camera. "Cosa è successo?" "Te
lo spiegherà lei, voglio andare in camera mia, ora, e sola!" non
ne so il motivo ma nascosi il suo diario alla vista del padre. Non
sapevo se voleva o no quindi avevo agito d'istinto. "Renata
accompagna Renesmee in camera e lasciala sola" non mi ero accorta
del suo arrivo. La vidi annuire e prendermi in braccio. Il suo
contatto era freddo, non dovuto alla pelle di vampiro, ma bensì
al ghiaccio che era sceso sul nostro rapporto.
Ci impiegammo al massimo 2 minuti ad arrivare nella stanza, mi depose sul letto e mi guardò.
"Cosa hai tra le mani?"
"Niente che ti riguardi.."
"Nascondilo bene, ad Aro sicuramente non piacere ciò che
è scritto su quel diario!" e detto questo richiuse la porta e se
ne andò, lasciandomi finalmante sola.
Prima di iniziare la lettura decisi di bere un pò di sangue e
lavarmi il viso ma quando mi parai di fronte allo specchio non potei
non spaventarmi: le occhiaie erano marcate e rosse, a causa delle ore
di pianto che ormai scandivano il mio tempo, le mie guance solcate e
dimagrite. Dovevo mangiare di più. Mamma, zia Alice e zia Rose,
non ne sarebbero state contente. Mi cambiai il pigiama, la mattina
Renata non
mi aveva dato modo di cambiarmi, e mi diressi verso il letto per
iniziare a sfogliare quel diario. Una parte di me non voleva toccare
quel grosso tomo appartenente ad una persona cattiva, ma l'altra parte
di me, mi diceva di aprirlo. La curiosità prevalse sull'odio, e
aprii la prima pagina, dove c'erano le dovute presentazioni, vergate
con una singolare ed elegante scrittura. Era datata il 7 luglio
1945.
Nome: Didyme, nome di mia zia, purtroppo deceduta..
Cognome: mio padre non lo ha
Età: 10 anni
Luogo di nascita: Paesino in America (di preciso non lo so) il 25 ottobre 1935
Residenza: Volterra
Poi seguirono le pagine e mi fermai su una la cui data risaliva al 17 luglio 1951.
Volterra, 17 luglio 1951
Caro diario,
Finalmente papà ha deciso di trasformarmi, Dopo tanta attesa, ho
raggiunto l'età per non infrangere la legge dei bambini
immortali.Ci pensi tra poco
diventerò anche io una vampira. Aro, mio padre, e Sulpicia mia
madre, hanno detto che sicuramente avrò dei poteri extra
così forti da renderli orgogliosi di me. Certo loro non
sono i
miei veri genitori, loro sono morti in un incidente, 16 anni fa quando
io avevo un mese, sono stata molto fortunata a incontrare loro, che mi
hanno salvata e mi hanno tirato su come se fossi davvero loro figlia.
Mi sento felice, questi sono i miei pochi attimi da umana che mi
restano, e poi sarò ssmpre un eterna sedicenne. L'unica cosa che
ancora non riesco a capire, è il motivo per cui non vogliono
farmi vedere da nessuno. Una volta, mi ricordo, era entrato per sbaglio
una guardia, e mio padre lo aveva ucciso perchè aveva
disubbidito.Papà dice sempre che non vuole che nessuno
ammiri la mia bellezza, ma io non sono molto sicura. Forse non
vogliono perdermi o una cosa del genere. Stamattina ho chiesto a mamma
se mi poteva raccontare qualcosa della mia famiglia ma lei ha detto che
è
troppo doloroso per me, e che mi devo solo concentrare
sull'imminente vita da immortale.Io, però ne vorrei sapere un
pò di più sui miei veri genitori. Assomiglierò un
pò a loro?
Caro diario, ora devo proprio andare mio padre mi è venuto a
prendere e mi porterà nella stanza sua e di mamma, è
lì il luogo dove abbandonerò definitivamente il mio
calore per un eterno freddo, riscaldato dall'amore dei miei genitori.
Sono felice!! Finalmente potrò uscire da questa stanza e
vivere una vita simile a quella che ho tanto bramato leggendo i lubri. A presto....
Tua Didyme
Lessi in un solo fiato la pagina del diario per poi procedere con la seconda, datata 23 luglio 1951.
Volterra, 23 luglio 1951
Caro diario,
Sono passati 4 giorni e finalmente sono una vampira. Mi sono svegliata
stamattina, dopo 3 giorni di agonia e di bruciore ora sono
un'immortale. E' stato fantastico cacciare per la prima volta. Quando
ti svegli, senti la gola bruciare e secca, e per fortuna mio padre mi
aveva preparato una sorpresa. Dopo avermi accarezzato brevemente, mi ha
guidato per i lunghi corridoi che nei miei 16 anni da umana non avevo
mai visto. Arrivati nella sala troni, mi accorsi che c'erano 5 persone
ad aspettarmi: 4 vampiri e 1 ragazzo. I vampiri erano mio zio Caius e
sua moglie Athenodora, mio zio Marcus e mia madre Sulpicia, che mi
sorridevano felicemente. Il ragazzo era molto carino, dai capelli mori
e riccioli, poco muscoloso. Mio padre mi si avvicinò
all'orecchio e mi disse che quella era la mia cena. Non me lo sono
fatto ripetere due volte e mi sono scagliata sul collo di quel bel
ragazzo. Il suo sangue era dolcissimo e subito mi rinvigorii. Sono
stata divinamente, ma quando ho finito quello ne ho voluto subito un
altro, e sono andata fuori di matto. Lo so sono stata stupida ma avevo
tanta fame. Mia madre mi accarezzò le guance per calmarmi, e mi disse che
nella mia camera c'erano tanti bei ragazzi ad aspettarmi. In meno di un
secondo sono arrivata nella mia stanza e li trovai, 3 bellissimi ragazzi che
mi guardavano come se avessero visto un angelo sceso in terra. Caro
diario il resto te lo puoi immaginare, ora sono sazia.. E non vedo
l'ora di mangiare di nuovo, questa nuova vita mi sta cominciando
davvero a piacere. A domani!!
Tua Didyme
Non riuscivo ancora a
crederci, quella ragazza felice e spensierata non era la stessa Didyme
triste che avevo incontrato io quel giorno. Avevo potuto leggere senza
nessuna difficoltà, la tristezza in quei occhi così
belli. Decisi di scorrere le pagine per arrivare ai giorni più
recenti. I testi più andavo avanti più si facevano corti
e pieni di odio, angoscia e tristezza. Lessi solo alcune frasi.
Volterra, 2 febbraio 1995
Caro diario,
non ce la faccio
più tra queste 4 mura. Stanno diventando la mia prigione. Mi
sono rotta di uscire sempre quando tutti i membri della guardia non
ci sono, poichè impegati in qualche missione di mio padre.
Dov'è l'uomo che una volta chiamavo padre, con amore e non come
ora solo per abitudine?...
Volterra, 25 dicembre 1998
Caro diario,
dolce amico mio. Buon Natale.. Io come sempre lo passo con te da sola in questa prigione. Li odio.......
Volterra, 25 agosto 2002
Caro diario, oggi
ho disubbidito a mio padre, Sono uscita dalla stanza. Sono riuscita a
vedere un vampiro della guardia.Era alto e muscoloso. Mi sono
presentata e lui è rimasto molto sorpreso di sapere che ero la
famosa figlia di Aro, di cui tutti ignoravano le fattezze. Era molto
bello e per quel poco che ci ho potuto parlare, simpatico.Si chiama
Demetri. Peccato che in quel momento è passato mio padre e
è andato su tutte le furie. Sicuramente mio padre se la
sarà presa anche con lui. Perchè non vuole che nessuno mi
veda? Il risuktato del mia disubbidienza? Un cancello davanti alla mia
porta di cui possiede le chiavi solo lui. Solo quel mostro...p,s. penso di essermi innamorata.... A presto
Tua Didyme
Doveva essere sicuramente il cancello che avevo varcato poco prima.
Volterra, 6 ottobre 2006
Caro Diario, Finalmente buone notizie!!!! Mio padre insieme a tutti i membri della guardia andranno
via per qualche tempo, almeno per 2 mesi. Devono punire una certa
famiglia che aveva infranto la legge. Aveva creato una bambina
immortale.Io gli ho detto che dovevano lasciare quel clan di vampiri in
santa pace, non mi ricordo nemmeno che nome portassero, sta di fatto
che vorrei avere anche io un figlio a cui rivolgere tutto il mio amore.
Dov'è l'armonia di quelle carezze, di quei sorrisi che mi
rivolgevano i miei? Sono ormai passati anni da quando non li vedo
più, nè tantomeno quella scintilla d'amore nei loro occhi. Ma sarà
stato sentimento vero? Ancora oggi me lo chiedo. Ora ti lascio, vado a
cena..
Tua Didyme
Eravano
noi quella famiglia, lei anche quella volta non sapeva nulla dei piani
loschi di suo padre. Come ci si poteva comportare in questo modo, verso
i proprio figli?
Sentii bussare alla porta, in fretta e furia il diario, giurandomi di
leggere l'ultima pagina, di cui di sfuggita avevo letto che aveva la
data di ieri.
La porta si aprii senza che chiedi il consenso di entrare. Era Aro... Mi mise paura dal modo in cui mi guardava.
"Brutta ragazzina viziata, come hai osato raccontare tutto a mia figlia?"
"Lo ha voluto lei, io non ho obbligato nessuno"
"La pagherai, da domani in poi scordati tutto ciò che hai avuto
fino ad ora. Domani verrà Chelsea al posto di Renata a
svegliarti, ti porterà da me. Bada di portargli rispetto, se no
la pagherai." E così dopo aver detto questo mi lasciò da
sola in preda alle lacrime. Decisi di andare al bagno a fare una doccia
veloce e di riprendere la lettura. Come avevo potuto essere così
cattiva con Didyme? Mi faceva una pena tremenda, lei non aveva mai
avuto un'amica vera e sincera nè tanto meno una famiglia come
l'avevo avuta io. Dovevo aiutarla. Quando passai dallo specchio, il
risultato era quasi come stamattina, sembravo un piccolo
mostriciattolo, che si poteva vedere nei film di paura. Una volta
avevo obbligato zio Emm a vederne uno, e lui come sempre mi aveva detto
che mi assomigliavano molto. Quanto mancava lo zione, con i suoi
scherzi.
Cercai di tirarmi su, pensando ad un modo di poter recapitare il diario
alla proprietaria. Ma non ne trovavo il modo, o forse si? Avevo una
mezza idea.
Dovevo solo mettere a punto qualche dettaglio. Riaprii l'ultima pagina.
Volterra, 25 settembre 2008
Caro
diario,
mi sento tremenendamente sola.Ora mi è rivenuto a trovare
mio padre, il suo sorriso falsamente dolce, come sempre mi ha dato la
nausea. Con quale cuore, entra ancora nella mia stanza e ha il coraggio
di chiamarmi < < amore mio? > > . Come posso essere il suo
amore se mi tratta come se fossi un giocattolino? Ci si ricorda di
Didyme solo quando, si ha qualche problema con i neonati? Uffa mi sono
rotta. Voglio scappare da loro, da tutti, dalla mia vita.Ora sono qui
che fisso la mia amata piazza, la mia unica finestra sul mondo esterno.
Domani dovrò conoscere una bambina speciale, così ha
detto Aro. Spero solo che riuscirò a farci amicizia subito. Ho
bisogno di qualcuno che mi voglia bene veramente, e non per
convenienza. Prima abbiamo di nuovo discusso su Demetri. Non vuole che
lo vedo, perchè troppo pericoloso. Quando vorrei che lui
fosse qui con me e mi dicesse quanto mi ama, non attraverso le lettere
che mi nasconde nei pantaloni dei ragazzi della mia cena.. Mi manca
terribilmente il suo viso.Per fortuna nessuno ancora ci ha scoperto. Il
mio potere è davvero utile con mio padre. Piccola vendetta??
Devo scoprire il loro segreto. Perchè devo essere prigioniera di
questa vita di loro? Non riesco a trovare una risposta...
Tua Didyme
Bingo, dovevo far avere un messaggio a Demetri, ma come avrei fatto?
Certamente il giorno dopo, avrei fatto finta di piangere e sarei salita
in braccio a Demetri per farmi consolare. Come piano faceva schifo, ma
dovevo almeno tentare.
Strappai una pagina dal diario di Didyme e iniziai a scrivere, con una penna trovata nella scrivania della mia stanza.
Cara Didyme, la tua condizione
mi fa stringere davvero il cuore. Mi dispiace che tu abbia dovuto
sopportare queste terribili cose. Sono contenta che però tu
abbia trovato una persona che ti vuole bene, è merito tuo se mia
hai dato un modo per spedirti questo bigliettino. Spero che lo
riceverai! Mi sono sbagliata sul tuo conto, sei una ragazza fantastica.
Grazie per aver preso le mie difese l'anno scorso. Ma come tu hai
potuto ben capire, tuo padre non ti ha dato molto ascolto. Didyme ho
paura, non so cosa voglia fare.. Ho paura di scordare la mia famiglia.
Non posso fidarmi di nessuno, nemmeno di Renata (la vampira che mi ha
rapito) che all'inizio si era dimostrata mia amica. Lei afferma che mio
padre era un assassino e che è stato lui ad uccidere la sua
famiglia. Ma io non le credo, io so che mio padre era buono tanto da
mettersi sempre in mezzp per salvare me e la mamma. Non so cosa
fare..... Ti prego rispondimi mia unica amica.. aiutami...
Tua Renesmee
Speravo
che il mio piano avesse un buon esito, perchè se no non so come
avrei fatto. Dopo aver nascosto per bene il diario e dopo aver messo il
biglietto sotto il cuscino, mi addormentai. E iniziò il mio
sogno... C'era solo zia Alice che mi sorrideva contenta.. "
Funzionerà... " ripeteva continuamente... Grazie zia....
!!CAPITOLO NON BETATO!!!! SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI!!
♥ ******************************************
♥
Buongiorno a tutti! Come va? Spero bene! Avete sentito che caldo,.. Si muore!! ç__ç Allora devo dire
che mi sono piuttosto divertita a scrivere quato capitolo, spero solo
che sia
stata di vostro gradimento e soprattutto di non avervi deluso.Spero di
aver delineato in modo accettabile la felicità e il dolore di
Didyme! Fatemi sapere!! p.s. Ovviamente non ho messo tutte le
pagine del diario, ma solo alcune che mettevano in mostra i sentimenti
della ragazza! Non potevo far leggere a Nessie più di 70 anni di
diario! ^^
Ecco le risposte alle recensioni:
trettra-Wow
k bei complimenti che mi hai fatto *me arrossita tanto* Lo so Nessie
è un pò viziata e Renata beh, diciamo che è un
pò cattivella... Spero che il diario della nostra piccola
"segregata" ti sia piaciuto! Mi dispiace averti fatto crollare un mito,
ma la nostra piccola Didyme, doveva essere scura di capelli.. Scoprirai
il perchè! Per quanto riguarda Aro, si è veramente uno
s*****o, ma infondo nei libri non era uno stinco di santo.. Fa sempre
ciò che è meglio per lui! Anche usare la sua figlioletta
adottata! Baci tvtttttttttttttttttb
Noe_princi89 - Mi
rende fiera, sapere che la mia umile "opera" ti stia piacendo tanto! Eh
già pvera Didyme, segregata in quella stanza e con una famiglia
che la considera solo un oggetto. Meno male che ha trovato qualcuno che le vuole
bene veramente, cioè Demetri e con il passare del tempo anche
Nessie la farà sorridere. Grazie di tutto! A presto baci
IsAry -Grazie
1000 dei complimenti! Mi fatto davvero contenta! Ebbene sì,
Nessie ha trovato un'alleata così come Didyme. D'altra parte in
amicizia, bisogna aiutarsi a vicenda, no? Spero che il capitolo ti sia
piaciuto! A presto baci
sinead - Grazie
come sempre della tua recensione! Diciamo che ci saranno dei colpi di
scena intorno al personaggio di Didyme! Ma per scoprirli spero che
continuerai a seguire! A presto baci
Grazie a tutte le persone che hanno inserito la storia tra le preferite e le seguite! E chi mi ha messo fra le autrici preferite! Grazie anche chi legge solamente!
A presto
baci
Tede
♥*********************************************♥
*>> Angolo dello spoiler
<<* Novità a casa Cullen
Sono passati 4 giorni dalla telefonata di Edward[...] La tensione a casa nostra si poteva tagliare con un coltello[...] quel giorno avrebbe fatto la proposta a Sue davanti a Sam[...] Sentii dei singiozzi vicino a me, era Alice che aveva riniziato a disperarsi[...] Si riunirono tutti nella stanza[...] "Alice, calmati, non serve a nulla disperarsi. Guardami un attimo." [...] "Il tuo potere.."[...] Aveva dipinto sul viso un grande segno interrogativo[...] Ecco spiegato il suo autocontrollo[...]
Capitolo 25 *** Capitolo 22 - Novità a casa Cullen ***
capitolo 22 - torniamo a casa...
CAPITOLO VENTIDUESIMO
Novità a casa Cullen
Bella's pov
Sono
passati 4 giorni dalla telefonata di Edward e da quel giorno le notizie
sono state gran poche. Ci inviavano giusto qualche sms per informarci
della non riuscita del piano.. Stavano battendo tutta la zona, tutte le
cittò, ma del mio piccolo angioletto non c'era traccia. La
tensione a casa nostra si poteva tagliare con un coltello. Ormai quasi
tutti evitavano l'argomento "rapimento", cercavamo più che altro
di pensare al ritorno della piccola peste. Rosalie e Alice stavano
sfogliando una delle tante riviste di moda, Carlisle era all'ospedale,
Esme stava preparando il pranzo: aspettavamo ospiti, infatti mio padre
aveva deciso che quel giorno avrebbe fatto la proposta a Sue davanti a
Sam, per avere il permesso in mancanza di Jacob. Tutti erano abbastanza
preoccupati della reazione di mio padre, di fronte ad un rifiuto
dell'Alfa. Sue diceva che nessuno poteva contrastare il potere del loro
amore, e lei non si sarebbe smossa dalla sua decisione. Voleva passare
l'eternità con il suo dolce "orsetto". Così lo chiamava
sempre quando era concesso loro di vedersi. Carlisle era stato chiaro,
anche se lui possedeva un certo autocontrollo, non era un bene
rischiare tanto. Così ai due neo-fidanzatini erano concesse solo
2 ore al giorno. Mio padre ha accettato di buon grado questa soluzione,
ma Sue non tanto. Diceva che lei sapeva badare a se stessa e che
sicuramente lui non le avrebbe fatto del male. Ma tutti sapevamo che un
minimo gesto sbagliato poteva far crollare la situazione, che
già non era delle migliori.
Ora Charlie era nella sua stanza, che prontamente era stata costruita
da Esme e Carlisle. Lo sentivo borbottare in modo squillante il
discorso che doveva fare di fronte a Sam ...
"< < Vorrei prendere per sposa e compagna per l'eternità Sue.. >> no troppo diretto."
"< < Sam, lo so che sarai contento. Sue e io, ci sposiamo e lei
ha accettato di diventare mia compagna per l'eternità > >
si così potrebbe funzionare, quanto mi manca la mia dolcissiam
Sue."
Vedevo mio padre rinato, era contento e felice, ora che sapeva tutto
diceva si sentiva parte del gruppo, ed era contento che l'avevo fatto
partecipe in modo così speciale della mia vita.
Sentii dei singiozzi vicino a me, era Alice che aveva riniziato a
disperarsi. Nonostante le avessimo già ripetuto varie volte, che
la colpa di tutta quella storia non era sua, lei si riteneva la diretta
responsabile, in quanto non era riuscita a prevedere le mosse della
vampira. Rosalie le stava accanto e dolcemente le accarezzava la chioma
corvina per rassicurla, sembravano davvero sorelle. Le sussurrava
parole di incoraggiamento ma il risultato era sempre lo stesso. Mi
avvicinai a lei, e cercai di consolarla, ma sapevo che prima che si
fosse calmata sarebbero passate diverse ore. L'ultima volta ne erano occorse
6, prima di vederle fare un sorriso appena accennato. Tutta la sua
tristezza veniva incrementato anche perchè non aveva il suo
compagno vicino, così come tutti noi. Jacob e Nahuel, essendo
rispettivamente un licantropo e un mezzo vampiro, le impedivano di
avere visioni, e i nostri compagni, essendo a contatto con loro, di
conseguenza erano invisibili per la sua mente.
Si riunirono tutti nella
stanza, Esme la guardava in modo amorevole, degna di una madre, e
cercava di tirarla su, mio padre si era seduto di fronte a lei, sulla
poltrona e la guardava in modo analogo a Esme. D'altra parte l'aveva
sempre considerata una figlia, certamente un pò matta, ma pur
sempre una dolce figlioletta.
Ad un certo punto iniziò a parlare in modo suadente verso di lei
"Alice, calmati, non serve a nulla disperarsi. Guardami un attimo." sembrava che parlasse con una bambina.
Prontamente gli occhi ambrati della mia sorellina si incollarono ai suoi.
"Basta piangere, non serve a nulla. Ormai non si può più
tornare indietro. Il passato è passato, ora dobbiamo solo
cercare di rendere migliore il futuro."
Rimasi basita delle parole così profonde di mio padre, ma il
fatto che più mi fece restare esterrefatto fu la reazione di
Alice, è che smise subito di piangere, e sul suo viso da
folletto apparve un sorriso raggiante.
Spostai lo sguardo verso Esme e Rosalie che si erano girate verso di
me, non capendo la situazione. Noi impiegavamo ore a calmarla, e
Charlie in così poco tempo, diciamo nel tempo di 2 frasi era
riuscito a farle tornare il sorriso.
"Alice, ma cosa diamine è successo?" mi girai verso mio padre, che mi guardava sbigottito.
"Non lo so Bella. Solo che non sono riuscita a oppormi a ciò che
diceva tuo padre. Le sue parole erano come un ordine per me e non ho
potuto non farlo..."
Ci girammo all'unisono verso Charlie. "Cosa avete, perchè mi guardate in quel modo?"
"State pernsando ciò che penso io?" disse Esme prima di sedersi sul divano.
"Penso proprio di sì."
"Scusate fate presente anche a me ciò che pensate?" a Charlie
non erano mai piaciute certe attenzioni, e ritrovarsi 3 paia di occhi
puntati addosso, per lui non doveva essere il massimo.
"Il tuo potere.." riuscii solo a dire prima di fiondarmi su di lui per abbracciarlo in modo soffocante.
"Il mio potere??" non capiva.
Cercai di rispondere ma Alice mi interruppe. "Si Charlie, riesci a far
fare tutto ciò che vuoi alle persone... Prova a ordinare
qualcosa a qualcuno. Per esempio, pensa e di che vorresti che Carlisle,
fosse qui in meno di 5 minuti"
"Questa situazione è assurda, comunque ci proverò..Carlisle vorrei che fossi qui in meno di 5 minuti"
Attendemmo, e quando la porta si aprì, rimanemmo tutti
completamente estasitati. Era Carlisle, che aveva impiegato esattamente
4 minuti e 30 secondi ad arrivare.
"Ma cosa ci faccio qui??" chiese prima di guardarci in malo modo, in quanto avevamo appena cominciato a ridere.
"Il potere di Charlie" dissi io a mo' di spiegazione.
Aveva dipinto sul viso un grande segno interrogativo; ma appena
spiegata la situazione iniziò a capire e non potè non
ridere anche lui.
Charlie sembrava in imbarazzo, non era mai stato reputato speciale da
così tante persone, oltre a me e ciò lo rendeva nervoso.
"Charlie in questi giorni quale è stato il tuo pensiero
più forte e costante che tu hai fatto?" non riuscivamo a capire
il motivo di tale domanda.
"Oltre a Sue, era quello che dovevo controllarmi e non fare di nuovo del male, ai membri della famiglia"
"Ecco spiegato il suo autocontrollo. Può comandare se stesso e
gli altri. Strano, Alice tu non sei riuscita a vedere nulla?"
"No perchè i licantropi sono vicini..."
Sentimmo bussare alla porta.
"Proviamo anche con gli oggetti?" disse Alice, come se avesse scoperto un nuvo modo di divertirsi.
"Apriti" e così fece...
Fuori alla porta, Sam, Sue, Emily e Seth ci guardavano straniti.
"Come diamine avete fatto?" Seth era incredulo.
"Entrate" la voce possente di Charlie risuonò nel salone e
subito i 4 ospiti si diressero all'interno della stanza. Era un
pò comica come situazione, le facce che avevano scatenarono
l'iralità di noi altri.
"Ma cosa succede?"
"Talento naturale" disse Charlie prima di andare a infrangere le sue labbra contro quelle di Sue.
Sam tossì, mentre stringeva Emily al suo fianco, Seth era venuto
a darmi un bacio sulla guancia. Era così carino e buono.
"Allora cosa devo l'onore di questo pranzo?" chiese Sam, guardandomi.
Avevo l'impressione che lui sapesse già tutto. Vediamo un
pò come evolve la situazione.
"Prima mangiate, ho preparato un pranzo tutto per voi!" vidi sulle
labbra di Seth aprirsi un sorriso a 32 denti, aveva sempre amato la
cucina di Esme. Si sedettero tutti nella sala da pranzo, e le portate
cominciarono ad arrivare abbondanti. Se Emily e Sue, mangiavano con
calma e non esagerando, il discorso era diverso per Sam e Seth. Si
erano spazzolati l'intero pranzo sotto lo sguardo fiero di Esme. Le
piaceva rendersi utile, soprattutto in cucina.
"Esme come sempre, sei una cuoca fantastica!"
"Grazie Seth, mi lusinghi come sempre" era così dolce e buona, la mia mamma.
"Allora dopo questo buon pranzetto, a cosa dobbiamo l'onore dell'invito."
Prontamente mio padre si alzò e affiancò Sue, la quale si era alzata per affiancare il suo promesso sposo.
"Vedi Sam, io ho chiesto a Sue di sposarmi e lei ha accettato."
"Immaginavo, allora perchè tutta questa preparazione?"
"Beh vedi.. ecco.. " Oddio inizia a balbettare, brutto segno...
"Vedi?"
"Ha acconsentito a essere trasformata.. " lo sguardo di Sam e Emily era
sorpreso e incredulo. Seth se la rideva di gusto, a lui non dava nessun
fastidio, sapere che la madre stava per diventare una come noi.
Vedevo Charlie muovere le labbra in modo impercettibile per qualsiasi umano.
Stava ripetendo < < Sam deve dire sì > >, mi venne
da ridire, aveva appena scoperto il suo potere e già lo stava
utilizzando.
Aspettavamo con ansia la sua risposta.
"Ok Charlie dico di sì" tutti cominciarono a ridere e fare degli
urletti di gioia. Sue e Charlie si incollarono in un bacio
passionale, mentre sentivo Sam dire a Emily:
< < Volevo fargli uno scherzo e dire di no, ma non ci sono riuscito > >
Io e Alice ci guardammo ed iniziammo a ridere come matte, la situazione era davvero comica.
"Ora vi spiegamo perchè ridiamo. Charlie potresti venire?"
Subito affiancò Carlisle che si parò davanti a Sam, Seth,
Emily e Sue che ne frattempo si era seduta sul lungo e comodo divano
dei Cullen.
"Allora Charlie ha un potere particolare, che è più
facile da dimostrare che spiegare. Lo abbiamo scoperto pochi minuti
prima del vostro arrivo. Charlie"
"Allora, Sam dimmi un pò sei un vampiro?" il licantropo lo guardò come se fosse matto.
"Ovviamente.... sì...." Emily, Seth e Sue si girano di scatto con gli occhi sbarrati.
"Charlie può far fare quello che vuole alle altre persone, umane e non, e ovviamente agli oggetti"
"Incredibile!" disse Sue con un tono decisamente basso.
"Quindi prima sei stato tu..." Sam con il dito puntato verso un Charlie sghignazzante.
Un'idea mi balzò subito alla mente. Renesmee.. Charlie poteva far fare tutto quello che voleva alle persone.
"Papà" gli saltai praticamente addosso.
"Che è successo?"
"Papà, Nessie, di che la vorresti qua a casa" vidi la scintilla
della speranza negli occhi di tutti, non appena capirono cosa avevo in
mente.
"Potrebbe funzionare..."
"Voglio che la mia nipotina Renesmee torni qui a casa sana e salva."
Silenzio, l'attesa era snervante. Minuti passavano, ma di mia figlia
nessuna traccia. Non funzionava.. La speranza era già morta.
"C'è qualcuno o qualcosa che blocca il mio potere" disse Charlie abbracciandomi.
"Papà io impazzisco così. Non ci riesco a fare nulla senza di lei e Edward. Mi mancano"
"Basta e fatti forza!!" mi sentii una forza tremenda dentro di me. Era
vero dovevo farmi forza, per lei, per lui, per la famiglia.
"Sei riuscito a superare la barriera del mio scudo.. Sei molto forte
papà, e sei solo un neonato. Però tu bari!!" si mise a
ridere.
"E' vero Charlie, ora andiamo nel mio studio, voglio vedere di cosa sei capace"
Detto questo ci lasciarono, così come Alice e Rosalie che
andarono a caccia. Sue e Seth dovevano andare così come Sam e
Emily.
Esme mi abbracciò: "Figlia mia, la troveremo stai tranquilla...."
Capitolo betato da trettra! Grazie per le correzioni! :D
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♥
Buongiorno a tutti! Allora, spero che il capitolo vi
sia piaciuto! Con mio rammarico, il precedente diciamo k nn è
stato tnt gradito! Spero che con questo non vi abbia deluso! Ringrazio
di cuore tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra le
preferite e le seguite, in particolare coloro che hanno recensito:
noe_princi89 - Già ci sono
ankora parekki misteri intorno alla figura di Didyme, a partire da Aro!
Sono contenta che mi abbia lasciato un commento sul capitolo! Grazie!
Spero che questo ti sia piaciuto! A presto baci
trettra - Grazie tesoro! Sono
contenta che l'idea del diario ti sia piaciuto ma soprattutto il modo
di corrispondenza tra Demetri e Didyme. Poveri ragazzi! Almeno so
utili! XDXD.. Spero che questo ti piaccia! Aspetto le tue impressioni!
Bacioni, beta mia! tvttttttttttttttttb
sinead - Grazie per la tua e-mail!
Sono contenta che ti sia piaciuto! Già Didyme è piena di
misteri, ma si scopriranno con il passare dei capitoli! Di questo, che
mi dici? fammi sapere, bacioni!
Ovviamente, spero di sapere cosa ne avete pensato di questo aggiornamento!
Aspetto le vostre impressioni, che siano belle che brutte!
A presto Tede
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♥
*>> Angolo dello spoiler
<<*
Riorganiozzazione
Sfrecciavamo
fra le erbacce e gli alti alberi della foresta amazzonica[...] Sentivo nei suoi
pensieri la paura di non riuscirla più a trovare[...] il tuo scricciolo ha bisogno di te.. Non puoi morire di sonno[...] Fermiamoci e facciamo una pausa.[...] Era tutta colpa se si trovava in quella situazione,
non ero stato un bravo padre,[...] Edward, smettila, o ti mordo[...] la speranza è l'ultima a morire[...]
capitolo 23 - Cosa diamine succede?? Ah sì, tanta vergogna
CAPITOLO VENTITREESIMO
Cosa diamine succede?? Ah sì tanta vergogna!
Edward's pov
Sfrecciavamo
fra le erbacce e gli alti alberi della foresta amazzonica. Erano 3
giorni che non facevamo altro. Le nostre mete erano villaggi e
cittadine, ma non c'era ombra di Nessie. Più passava il tempo
più la convinzione di un' ennesima delusione, si dilagava
fra le nostre menti. Tutti avevamo il morale a terra, anche se
provavamo a non farlo vedere. L'aiuto dei selvaggi era stato davvero
utile, con loro alle nostre spalle, eravamo riusciti a dimezzare il
tempo delle ricerche. Sentivo dei passi pesanti e
delle zampe in avvicinamento, Jacob era nei pressi. Sentivo nei suoi
pensieri la paura di non riuscirla più a trovare e la
stanchezza dovuta alle lunghissime ore di ricerca. Cercava di non darlo
a vedere, ma sia io che Jasper, eravamo riusciti a superare il muro che
si era creato intorno per non darci preoccupazioni. Infondo come
ragazzo non era male. All'inizio non lo sopportavo, ma sicuramente il
motivo era che voleva allontanarmi dalla mia unica ragione di vita. *Uno, due, tre... avanti Jacob non fermarti.. il tuo scricciolo ha bisogno di te.. Non puoi morire di sonno* lo sentivo ripetersi, dovevamo fermarci, non era un bene che si stancasse in questo modo. Interruppi la mia corsa e così fecero gli altri. "Che succede?" Zafrina si
guardava intorno preoccupata di un imminente attacco. I pensieri di
tutti erano pressochè simili. "Niente, tranquillizzatevi. Fermiamoci e facciamo una pausa. Sia Nahuel che Jacob, devono riposarsi" *Io non ho bisogno di riposarmi, posso continuare* sempre il solito Jacob, pur di non farsi vedere debole, era pronto a sbandierare il suo orgoglio a tutti i costi. "Si invece, lo leggo nei tuoi pensieri" "E io riesco a sentirlo" disse Jasper, venendomi incontro. Jacob ci guardava in modo truce. "Solo poche ore. Giusto per
farti riprendere, e non avere le sembianze di un cane bastonato."
sbuffò, ma alla fine cedette alle nostre richieste e dopo aver
trovato un albero abbastanza grande si mise sotto alle imponenti fronde
e iniziò a ronfare. "Nahuel, dovresti riposarti anche tu. Non sei un vampiro come noi, la stanchezza la dovresti sentire" "In effetti, sento un
pò di stanchezza addosso. Penso che accetterò di buon
grado la tua proposta." E così come Jacob, si trovò un
posticino per riposare la mente e il corpo. "E ora cosa facciamo?" Emmett, non voleva stare con le mani in mano. Odiava tremendamente i tempi morti. *Lotta fratellino???*, fremeva in attesa della riposta. Volevo scaricare un pò
tutta la tensione, che avevo accumulato in questi giorni, ma non sapevo
se era giusto. La mia piccolina era nelle mani di una vampira
sconosciuta, e io stavo per accettare di giocare un pò con il
mio fratello orso. Era tutta colpa se si trovava in quella situazione,
non ero stato un bravo padre, non ero riuscito a tenerla al sicuro. Ero
proprio una frana. "Edward, smettila, o ti mordo.
Basta con tutte quelle preoccupazioni, mi stai facendo scoppiare la
testa" povero Jasper, era costantemente impegnato a sondare le mie
emozioni e a sedarle, ma ora evidentemente erano diventate troppo forti. "Scusa Jazz, ma sono a pezzi.
Mi manca! Non sono riuscita a mettere al sicuro mia figlia ti rendi
conto?" mi presi il volto tra le mani, e cercai di trovare le
lacrime, ma purtroppo non trovai le gocce salate e calde, che
agognavo di versare. "Edward, amico mio. Come
potevi immaginare una simile cosa? Nessuno di noi, lo avrebbe potuto
fare. Non ci è riuscita nemmeno la piccola Alice. Non ne hai
colpa. Dobbiamo solo avere speranza e sono certa che la ritroveremo"
Huilen, mi si era avvicinata e mi avea stretto in un abbraccio
caloroso. "Huilen ha ragione Edward. Ti
ricordi che ci avevi detto quando stavamo per affrontare i Volturi
l'anno scorso?" non mi ricordavo una frase in particolare, in quel
periodo avevo parlato molto, forse troppo. "Ci avevi detto di non
smettere di sperare. Bella ripeteva sempre, che non speravamo tutti le
stesse cose, ma speravamo tutti(*). Te lo ricordi?" annuii, Bella me lo
ripeteva sempre. "Ecco ora che speriamo tutti
nella stessa cosa, Siamo più forti. L'unione fa la forza." ero
grato a Senna, mi aveva fatto capire che anche se la situazione non era
delle migliori, la speranza è l'ultima a morire.
Avevano ragione e non me lo feci ripetere due volte. Senza preavviso
saltai addosso al mio fratello che era talmente impegnato a pensare a
come consolarmi o a cosa fare al ritorno con Rose, che non si era accorto
del mio salto velocissimo.
*Che fai bari, fratellino?* lo sentivo arrabbiato e pronto ad
attaccare. I suoi pensieri non avevano detto una bugia, nel giro di due
o tre secondi aveva iniziato ad attaccare anche lui.
I suoi colpi a dispetto dei miei, più puliti ed eleganti, erano
potenti ed aggressivi. Ma la velocità era un mio forte. In
un breve momento di lucidità, nel quale io e Emmett ci
osservavamo fintando, sentii la voce di Jasper e dei Selvaggi, vicino
al posto dell'incontro. Stavano scommettendo su chi avrebbe vinto.
*Edward, ho puntato su di te 200 bigliettoni, vedi di non deludermi* la
voce di Jasper mi arrivò più che come una supplica un
urlo e una minaccia.
Nel frattempo che ero immerso nella mia discussione con Jasper, non mi
ero accorto che Emmett si era rialzato e mi era piombato addosso, con
l'enormità delle sue fattezze.
*Ora cosa fai, piccolino* odiavo essere preso in giro, soprattutto da
un orso come lui. Nel giro di pochi secondi si ritrovò di nuovo
stretto nella mia morsa, con me che gli ringhiavo nell'orecchio. Quando
combattevo , così come quando cacciavo, mi abbandonavo ai sensi,
e la rabbia che provavo in quel momento non faceva che aumentare la
voglia di combattere. Mi immaginai nel giro di pochi secondi, che al
posto di mio fratello, ci fosse quel vampiro. Fui accecato dall'ira e
strinsi, strinsi sempre di più fino a quando sentii un gemito di
dolore. Emmett si stava dimendando ma non per liberarsi e riniziare a
combattere ma bensì per liberarsi dalla mia morsa che gli stava
procurando dolore. Sentii i vampiri avvicinarsi, o forse era già
da un pò che si era avvicinati, ma accecato dalla rabbia, non mi
ero accorto.
"Basta, Edward, gli fai male.. Ci sei?"
In men che non si dica, lo lasciai, e il mio grosso fratello cadde a
terra, dolorante. Gli avevo rotto le spalle, nonostante fosse lui il
più forte.
"Merda, Emmett, mi dispiace, scusa" cercai di giustificarmi anche se quello che avevo fatto era una cosa orribile.
Emmett tossì e chiuse gli occhi. Dannazione.
"Jasper chiama Carlisle e digli che prendiamo l'aereo. Emmett ha bisogno di cure"
Jasper sparì nella foresta.
"Zafrina per piacere, vai a svegliare Jacob e Nahuel, e dì loro
che dobbiamo partire subito. " E così sparì anche lei.
"Emm, come ti senti? Non so cosa mia sia preso sono uno stupido"
"Basta Eddy, non fa nulla. Mica posso morire e poi la cosa che mi fa girare di più è che hai vinto"
"Cioè ma in una situazione del genere vai a pensare che hai perso. Sei assurdo"
Jasper tornò dopo 3 minuti così come Zafrina e gli altri compagni.
"Andiamo all'aereoporto. Bisogna prenotare il viaggio per Seattle subito"
"Veramente Carlisle ha detto di non farlo e di aspettare."
"In che senso? Emmett ha bisogno di cure e bisogna aspettare. Ma cosa
ha bevuto sangue avariato?" ero fuori di me, oltre che mi sentivo
responsabile per ciò che era accaduto, ora mi stavo arrabbiando,
perchè sapevo che potevo curarlo, ma non trovavo la forza di
farlo, sapendo che ero io la causa del dolore.
Non so cosa accadde ma sentii una voce nella mia testa e iniziai a
correre, volevo fermarmi per vedere se gli altri mi seguivano ma non
riuscivo a guardarmi indietro. Per fortuna che avevo ancora l'udito in
funzione e sentivo dei passi seguirmi, ma non avevo paura. Ero solo un
pò sorpreso da quella situazione cosa mi prendeva? Non riuscivo a
pensare a nient'altro che fosse quella frase. "Voglio che siano tutti
qui nel tempo più breve possibile". Caricai e con uno scatto
continuai a correre e correre.
Erano passate 3 ore e ancora correvo, però la "stanchezza" non
si era fatta sentire. Avevamo appena superato il confine del Messico.
Non riuscivo a capire perchè mi stavo dirigendo a piedi verso
casa (avevo una vaga sensazione che la nostra meta fosse quella),
invece di prendere l'aereo. Sentivo Jasper che tenendo in braccio
Emmett correva al mio fianco, nonostante non potessi girare il collo.
Davanti c'era la mia meta e non dovevo perderla.
Eravamo entrati nella penisola olimpica ed eravamo arrivati a Forks.
Mancava davvero poco e arrivammo davanti all'imponente casa bianca;
entrammo. C'erano Bella, Charlie e Alice che ci guardavano divertiti.
"Cosa ci facciamo qui?" disse Zafrina. Allora le mie sensazione non era solo "mie", ma tutti avevano notato qualcosa di strano.
"Ora ti spiego amore" disse Bella avvicinandosi e dandomi un bacio. "Mi sei mancato"
"Letto" Charlie stava borbottando qualcosa riguardo un letto. Si sentii un rumore *senza rumore* e il rumore sparì. Ma cosa diamine stava succedendo.
"Emmett sul letto senza dolore" vidi comparire il letto e Emmett iniziò ad andare a letto.
"Aiuto, salvatemi, cosa mi succede"
"Amore zitto. Ora ti spiego." Rosalie era scesa dalla scala, ed era andata a dare il bentornato al suo maritino.
*Edward ti ammazzo.. Guarda come me lo hai ridotto* anche me Rosalie stava dando il bentornato. Mi mancavano i suoi insulti.
"Benvenuti. Zafrina, Senna, Kachiri, Nahuel e Huilen, Che piacere
rivedervi." mio padre era entrato e stava dando il benvenuto, come lui
solo sapeva fare.
"Cosa ci facciamo qui?" Jacob, sentendosi messo da parte, aveva chiesto.
"Ah beh, sono stato io" disse Charlie sghignazzando.
"Sei stato tu?" non solo Senna aveva un punto interrogativo sul volto.
*E' il suo potere, amore. Riesce a far fare qualsiasi cosa lui voglia a tutti. Compresi gli oggetti* Bella aveva abbassato lo scudo per parlarmi.
"Straordinario" fu l'unica cosa che ebbi la capacità di dire.
"Ora vi spiego"
"Tutti seduti, tranne Emmett" disse Charlie e tutti ci ritrovammo seduti intorno al tavolo delle riunioni.
Tutti si guardavano stupiti tranne ovviamente chi già sapeva tutto.
"E' il mio potere. Posso comandare qualsiasi perrsona o cosa." Ecco spiegato la nostra folle corsa.
"Scusate, sapete com'è mi fanno male le spalle." Oddio ci eravamo scordati di Emm. Poverino.
Carlisle si era messo subito all'opera.
"Dovevi essere molto arrabbiato figliolo. Ci vorrà una settimana
e qualche giorno, per farlo guarire bene. Gli hai sbriciolato mezze
ossa" abbassai gli occhi, non sapevo che dire. Sentivo le mani di
Bella sui miei capelli, quanto mi era mancato quel tocco così
delicato.
Davanti a me avevo Rosalie che mi fulminava ogni qualvolta dalla
boccuccia delicata del suo amore usciva un piccolo < ahi >. I
suoi pensieri non erano poi tanto piacevoli.
"Rose, basta non l'ho fatto apposta. Mi dispiace"
Non rispose nè mi guardò era troppo impegnata a fare gli occhi dolci al suo Teddy Bear.
Sbuffai e uscii dallo studio di mio padre, accompagnato da Bella.
"Edward vieni qui" nooooooo ci risiamo. Bella attaccò a ridere e
mi seguì. Mi ritrovai nel salone, deserto se non per la presenza
mia, di Charlie e di Bella. Jacob era andato a LaPush, i Selvaggi erano
fuori con Esme, Alice e Jasper..... diciamo che avevano sentito la
mancanza dell'uno e dell'altro.
"Edward, siediti. Bella anche tu" e così facemmo, era un pò fastidioso, in effetti.
"Allora, innanzitutto, volevo chiedere scusa a Edward per tutte le
volte che ho pensato male di lui, durante la mia vita umana. So che hai
sentito, cose molte spiacevoli; ma tu lo sai come è essere padre
e come essere geloso, immagino, quindi chiedo il tuo perdono" wow, non
lo avevo mai sentito parlare con tanta scioltezza ma più che
altro con toni così carini.
"Charlie, non si preoccupi. Non ci facevo nemmeno caso." mi guardò con un sopraciglio alzato.
"Non per dire che non mi interessava ciò che diceva. E' solo che
potevo capire come lei si sentisse. Quindi nessun problema"
"Allora vieni qui e abbracciami!" in 2 secondi mi ritrovai in abbraccio soffocante.
*Ora scommetto vorrete darvi il
bentornato. Uscite di casa, e non fate come quegli altri due mi
raccomando. Non voglio sentire nulla* i pensieri di Charlie erano tra i toni minacciosi e quelli vergognosi.
*Si, ma prima o poi si dovrà
abituare, qui sono anni che va avanti questa storia. E le giuro, che
anche tentando non è cambiata di una sola virgola*
*Oh mio Dio. E non vi vergognate? Non mi dia del lei, mi fa sentire vecchio*
*Non più ormai. Ok Charlie ora andiamo*
"Scusate ve la smettete. Papà non mi manipolizzare il marito" mi
staccai da lui, presi per mano mia moglie e iniziai a correre, per
portarla alla nostra casetta.
"Edward m......." le tappai la bocca con un bacio. Mi erano mancate da
morire le sue labbra il suo corpo, il suo leggero tocco capace di darmi
delle emozioni così forti.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli e io la sua schiena. I vestiti
furono di troppo, e in linea con il mio pensiero Bella
strappò i miei indumenti e mi spinse sul letto, per poi
stendersi sopra di me e riniziare a baciarmi. Continuammo così
per parecchio tempo. La lontananza non aveva fatto bene nè a me
nè a lei.
"Amore, ti amo. Mi sei mancata" era l'unica frase sensata che riuscii a
dire in preda al piacere. Lei non diceva nulla, sorrideva e si beava di
perdersi nei miei occhi dorati, e di toccarmi.
Quando la sera calò, eravamo ancora a coccolarci, nel nostro
lettone, che era stato l'unico testimone del nostro amore e della
nostra passione.
"E così silenzioso, senza di lei" non mi era parso proprio
silenzioso, questo pomeriggio, ma non glielo feci notare. La capivo,
mancava davvero anche a me.
"Abbiamo provato a usare il potere di Charlie per farla tornare ma
c'è qualcosa che blocca il suo potere. Sono passati quasi 20
giorni che non la vediamo, ti rendi conto?"
"Si amore, me ne rendo conto. Le ricerche inizieranno subito. Se Emm
non se la sente di venire con noi, partiremo subito, mentre se vuole
venire, partiremo tra una settimana circa."
"Edward, dimmi che la ritroveremo" iniziò a singhiozzare
"Certo che sì. E ti giuro che tutti coloro che hanno osato farci del male, pagheranno"
Mi abbracciò ancora di più e iniziò a baciarmi il
petto. Un ringhio di piacere mi uscì dalle labbra, quando sentii
una voce nella mia testa. "Qui subito, come siete, entro 20 secondi"
avevo un brutto presentimento.
Iniziammo a correre e in 13 secondi eravamo a casa nostra, nello studio
di mio padre, con addosso 5 paia di occhi puntati addosso.
"Ve lo dicevo che si stavano divertendo, pagare prego" era Emmett, ma non stava male?
Oddio eravamo nudi. Ed io eccitato, Bella non si muoveva dalla vergogna. Ripeteva solo "Vi uccido"
Charlie era imbarazzatissimo, Rosalie così come Jasper ed Emmett
se la stavano spassando, Alice faceva finta di niente, ma rideva sotto
i baffi.
"Molto divertente" dissi io presi Bella e ci dirigemmo nella mia ex-camera, per renderci presentabili. Bella singhiozzava.
"Bella calmati."
"Edward mio padre ci ha visto nudi, tu eri eccitato.. Come posso essere calma? Mamma mia che vergogna!"
"Lo so vestiamoci e andiamo via, prima che commetta un omicidio" E
così facemmo, ma prima di scattare fuori dalla porta, Charlie ci
bloccò.
"Venite qua" cominciavo davvero ad odiare quel potere.
"Cosa c'è?"
"Mi dispiace, pensavo aveste finito. E' per questo che ho pure perso."
"Papà, ma che ti sei bevuto il cervello? Hai scommesso, con
quegli "esseri" - si sentì la risata di Emmett "se noi stavamo
a letto?????"
Non rispondeva, abbassò gli occhi. "Non lo sapevo.. Pensavo
stavate a casa a fare qualcos altro. E poi Alice mi aveva detto che
avevate finito"
"Bella, tuo padre a ragione, non poteva immaginare. Coloro che che la
devono pagare, sono i mostri dillà. Ma non ti preoccupare ho un
piano" si sentì dall'altra stanza un respiro mozzato e si
pararono davanti 3 vampiri in ginocchio.
"Non lo fare ti prego" Alice con gli occhi da cerbiatto.
"Si che lo farò" Bella abbassò lo scudo e vide ciò
che avevo in mente < Alice = armadio bruciato, Emmett e
Rosalie = comando di Charlie per non farlo per 2 mesi, Jasper =
inventario completo di tutti gli armadi presenti più nuovo
guardaroba o a scelta comando di Charlie >
Emmett: "Non posso alzarmi, ma non lo fare... Vi giuriamo che non lo
facciamo più" e tutti annuirono. Sembravano tutti dei bambini
dell'asilo.
"Ci dobbiamo pensare" E così portai via la mia mogliettina di nuovo nella nostra casetta.
"Dove eravamo rimasti?" mi girai verso Bella, pensavo non avesse
più voglia di fare nulla, dopo ciò che era successo. Ma
evidentemente mi ero sbagliato.
"Ci stavamo coccolando, e mi stava piacendo molto" dissi io con un sorriso malizioso.
"Ohh, è vero!"
"Prima però devo fare una cosa"
Presi il telefono e chiamai Charlie.. "Sai che fare" riattaccai. E tornai da mia moglie.
"Che hai fatto?"
"Piccola vendetta!" furono le ultime parole che sentii per tutta la notte.
"Edward ti uccidiamo" pensarono e urlarono all'istante le due coppie
(Emmett era aiutato da Rose), che piano piano si stavano spogliando,
dando spettacolo davanti alla famiglia, con imbarazzo di tutti. Si
sentiva solo le risate sguaiate di Charlie e Jacob. Il resto della
famiglia con le selvagge, volevano aiutare loro, ma qualcosa non glielo
permetteva! Chissà chi o cosa?
Intanto nella casetta.... Piccola vendetta, ripensò Edward, tra gli ansimi.
Correzioni a cura di trettra
(*) capitolo 32, la compagnia Breaking Dawn
♥ ******************************************
♥
Allora cari
ragazzuoli e ragazzuole! Come vi è sembrato il capitolo?? Spero
vi sia piaciuto.. Come avete potuto notare il caldo mi fa molto male
XD, ma la tensione doveva essere un pò allentata. Già dal
prossimo la tensione comincerà a salire e si cominceranno a
scoprire parekkie cose, e non solo su Didyme.. E non dico altro.
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la storia tra le
preferite e le seguite e chi mi ha inserito tra le autrici preferite!
Grazie 1000! Rispondo alle recensione,
e poi purtroppo non potrò inserire l'angolo dello spoiler in
quanto non l'ho scritto! Come avete potuto notare l'aggiornamento non
era previsto x gg ma x dmn, però non potendo aggiornare le
prossime ore non mi andava di deludervi.
Recensioni:
trettra - Sono contenta
che il potere di Charlie ti piaccia! Ti ricordi qnt tempo abbiamo
passato a cercarne uno? E non siamo riuscite a trovarlo! Poi
l'illuminazione ed eccolo qui!! Grazie per il tuo incoraggiamento e per
tutto il resto!! Bacioni tvttttttttttttttttttb
noe_princi89 - Grazie dei
complimenti e della recensione! Se quello precedente ti ha fatto
ridere, spero che anche questo ti abbia strappato una risata! Io mi
sono divertita molto, poichè immaginavo l'imbarazzo di Edward e
Bella! Fammi sapere cosa ne pensi! Grazie ancora, un bacio!!
IsAry - Lo so che questa
mia risposta la leggerai il 13, però mi fa piacere risponderti!
Grazie davvero di tutto! Sono contenta k il capitolo ti sia piaciuto!
Buone Vacanze! E ci sentiamo il 13! Tranquilla cercherò di non
farti perdere tanti capitolo! XD bacioni
sinead - Come sempre ti
ringrazio per la tua disponibilità a mandarmi la rece via
e-mail, ma soprattutto a rispondermi! Spero che il capitolo ti sia
piaciuto! Fammi sapere, un bacione.
Vorrei chiedere scusa a __TiTtA__ in quanto in tutte le mie risposte alle sue recensioni, ho sempre sbagliato a scrivere il suo nick! Scusami da morire
Grazie anche a chi continua a seguirmi, solamente leggendo!
Cara
Didyme, per l'ennesima volta ti sto scrivendo,
nonostante ancora non ti abbia fatto recapitare i biglietti
precedenti. Ormai sono quasi 10 giorni che non ho più notizie di te. Sono
passati 10 infinti giorni da quando tu mi hai dato il tuo preziosissimo diario,
testimone delle tue lacrime impossibili da versare, la tua vita che prima ti ha
sorriso per poi voltarti le spalle, le tue emozioni, le cose a cui ti sei più
affezionata, come le foto che sei riuscita a rubare dalla stanza di Aro. Mi
dispiace che ti tenga segregata, non lo meriti. Mi manchi e così come tu tante
volte hai scritto, ho bisogno di qualcuno con cui sfogarmi, con cuii parlare del
mio dolore. Ora devo smettere di scrivere, sento dei passi nel corridoio. Sarà
sicuramente quella cattiva di Chelsea, che mi viene a portare del cibo e del
sangue. Ma secondo me è tutta una scusa, per vedere cosa io stia facendo. E'
molto antipatica come ragazza, se ne va sempre senza degnarmi di uno sguardo o un
misero < ciao > , tutt'altro va via sbuffando e le occhiate che mi rivolge
sono assassine. A presto, spero che Demetri ritorni presto per fartelo
recapitare. Se lo stai leggendo vuol dire, che l'unica persona che ti vuole
bene, anche se è lontano da te è vicino.
Tua Renesmee
Chiusi di corsa il diario e nascosi tra le
pagine ingiallite la mia piccola lettera e aspettai il bussare alla porta, che
non tardò ad arrivare. "Avanti" ma non entrò
nessuno, mi ricordai solo all'ennesimo tocco sul legno lucido che avevo
chiuso la porta a chiave dall'interno, per non essere disturbata da
eventuali incursioni da parte di metà della guardia reale.
Infatti ormai da 10 giorni, alcuni componenti erano stati spediti da
Caius in Russia, per una spediazione i cui dettagli mi sono
sconosciuti. A mia sfortuna a questa spedizione avevano preso parte sia
Renata che Demetri quindi avevo dovuto rimandare il piano. Andai
ad aprire la porta e la persona che mi trovai davanti mi spaventò. "Renata? Cosa ci fai qui? Siete
tornati?" "Si Renesmee, sono passata a vedere se Aro
avesse mantenuto la promessa, di non farti male. Ma a quanto vedo, per una volta
è stato di parola." detto questo senza nemmeno salutarmi se ne stava andando,
non potevo mandarla via così. Le tirai il lungo mantello color del fumo, lei si
girò e mi guardò fissa nei miei occhi color nocciola. "Cosa
vuoi?" "Potresti rimanere. Ti devo parlare. Per
favore!" all'inizio sembrò sorpresa della mia richiesta, era combattuta tra
l'idea di lasciarmi lì in lacrime o ascoltare le mie parole. "10
minuti, devo andare a mangiare" disse con freddezza. Entrò
nella stanza e si mise a sedere sul letto disfatto. "E'
disordinatissima questa stanza" disse guardandosi intorno. Aveva ragione, le
sacche del sangue erano dappertutto, i vestiti sporchi e gettati qua e là, il
letto da rifare. "Non mi andava e poi non è passato nessuno ad
aiutarmi a pulire. " "Signorina, dovresti farlo da sola. Ormai sei
grandicella! Approposito sei cresciuta parecchio, dall'ultima volta che ti ho
visto." "Tu dici? Senti perchè dopo non mi aiuti tu a
pulire?" "E che sono la tua servetta? Ricordati che
punto primo sono qua per altri motivi, punto secondo io sono arrabbiata con te
anzi furiosa, punto terzo io ho fame" "Cara
Renata, mi dispiace che io ti abbia punto sul vivo dicendoti quelle cose sulla
tua famiglia, ma non puoi credere che io senta quelle cose orribili, sul mio
dolce papà e che me ne stia così, e non lo provi a difendere" Vidi
Renata prendere un lembo del lenzuolo rosso sangue, e torturarlo. La doveva
calmare o il mio piano non avrebbe funzionato. "Lasciamo perdere quel discorso, è passato. Io
ti faccio le mie scuse, e spero di ricevere le tue." mi lanciò un'occhiataccia "
Ok niente da fare. Comunque ho bisogno del tuo aiuto." "Cosa
vuoi?" "Vorrei uscire un pò dal castello, ho visto
tantissimi giardinetti giù di sotto. E vorrei vederli. Mi annoio da morire qui
sola." "Non so cosa ne pensi Aro. Chiederò e semmai farò in modo che Chelsea ti accompagni" oddio no, con la pazza no.. "Chelsea non vuole, già le ho chiesto.
Perchè non mi accompagni tu o qualcun altro? Magari Demetri?" mi guardò male.
Come attrice facevo letteralmente schifo, purtroppo in questo avevo preso da mia
madre quando era umana. Mi divertivo troppo quando papà mi raccontava delle
scarse doti "artistiche" di mia madre, prendendola in giro. "E
perchè proprio Demetri?" ecco ora cosa le dicevo, pensa Renesmee,
pensa. "E uno dei pochi che non mi incute terrore e
non mi ammazza con ogni occhiata che mi rivolge. Alec e gli altri davvero sono
spaventosi e antipatici. Soprattutto Jane" Prima
mi guardò sospettosa per poi iniziare a ridere tenendosi la pancia. "Cosa
hai da ridere?" "Jane fa questo effetto a tutti. Chissà come
mai!" risi anche io, prima di avvicinarla per toccare la sua fredda e marmorea
mano. "Allora posso uscire?" "Chiedo ad Aro, comunque io non posso venire.
Dirò al mio signore di mandarti Demetri a prenderti. Sempre se lui voglia."
incrociai le dita, doveva volerlo o sarei stata davvero nei guai. "Grazie, e scusa ancora" si alzò dal letto
gigantesco e si diresse verso la porta. "Di
nulla piccola. Scusa tu, dovevo essere più dolce nel dirti certe cose. Domani
vengo qua e sistemiamo la camera ok?" Anuii
e dopo un < ciao a domani > se ne andò lasciandomi sola. Speravo che Aro avesse accettato ma
soprattutto che Demetri avesse fatto ciò che gli avrei detto. Iniziai a
singhiozzare, e subito presi il mio medaglione fra le mani. "Famiglia, datemi la
forza di superare anche questa. Siete e resterete sempre nel mio cuore" dissi ad
alta voce, prima di rannicchiarmi sul letto in preda ai singhiozzi. Avevo paura,
e tanta. Non avevo nessuno che mi proteggesse, non c'era nessuno che fosse mio amico.
Speravo di trovarlo nella figura di Didyme, ma se lei non avesse voluto a che
fare con una bambina come me, cosa avrei fatto? Il panico prese totalmente tutto
lo spazio nella mia testa. Mi sentivo soffocare, le pareti mi opprimevano e
sembravano farsi sempre più piccole. Avevo bisogno di uscire da quella gabbia.
Immaginai la povera figlia di Aro, costretta in quella stanza per tutti quegli
anni, e io che ci ero da 1 mese, stavo andando fuori di matto. Mi
dovevo rinfrescare, sentivo la pelle bollente. L'acqua della vasca, era tiepida
e profumata alla rosa, come piaceva tanto a zia Alice e zia Rose, la loro pelle
profumava sempre. Ricordo la sensazioni di calore, ogni qualvolta mi prendevano
in braccio e mi davano dei baci sulle mie guance paffute. Riniziai a piangere
mentre uscendo dalla vasca mi avvolsi in un accapatoio di spugna, che mi avevano
comprato Chelsea e Renata, durante la nostra prima uscita. Quando mi ci chiusi,
per non far disperdere il calore immaginai che fossere le braccia possenti e
calde di Jacob o quelle di mia madre che mi abbracciavano. BASTA
RENESMEE, devi essere forte. Loro non vorrebbero vederti così. Scacciai con
forza le lacrime che mi stavano solcando il viso e corsi in camera per
prepararmi all'uscita. Ancora non era sicuro che sarei uscita o se avrei visto
Demetri. Ma ci speravo e dovevo essere decente. Scelsi una salopette bianca, con
la gonnellina. Mi piaceva tanto perchè sul petto c'era un
fiocchetto e una piccola coccinella. Che mi portasse fortuna?
Sotto misi una
magliettina rosa con le maniche troppo carine a pieghe. Abbinai delle ballerine
rosa e fui apposto. Mi piaceva avere un buon aspetto. "La moda e il buon gusto sono
vita, ricordatelo piccolina" la voce della zia mi tornava sempre in
mente. Basta, basta, basta........... Ora
dovevo solo aspettare che bussassero alla porta. Decisi di prendere il diario di
Didyme, e iniziai a sfogliare le pagine, quando mi accorsi di una foto che non
avevo mai visto. Dentro il diario ce n'erano tanssime, alcune di lei con Aro e
Sulpicia, altre che aveva fotografato lei stessa come il tramonto sulla piazza,
o la gente che passava ma quella non l'avevo mai vista. Dietro c'era una scritta,il mio unico amore 19 ottobre
1935.... Erano 7 giorni prima della nascita di
Didyme, che fosse la madre? Purtroppo il viso della donna era stato cancellato
con delle linea dovute a qualcosa di appuntito e il passare del tempo l'aveva
deteriorata, cancellandone completamente i segni del volto. L'unica cosa che
si intravedeva erano i capelli lunghi e scuri; si vedeva solo mezzo occhio ma
niente di rilevante. Non so
per quanto tempo rimasi a contemplare quella foto, ma solo un bussare
insistentemente alla porta mi risvegliò dal mio
stato di trance. Era arrivato. "Chi è?" "Mocciosa sono Demetri, apri.. " perfetto
cominciamo bene. Andai alla porta e mi ritrovai un bestione
alto 2 metri di fronte a me. Mi ricordava lo zio Emmett. "Ciao
Demetri. Entra" "Usciamo e leviamoci questo
impiccio.." "Sei molto sgarbato, non si tratta così una
bambina non te lo ha mai detto nessuno?" "Senti
mostriciattolo. Cosa vuoi da me? Perchè proprio
io?" "Entra
e lo scoprirai" "Ti ho detto che voglio uscire subito!" era
davvero arrabbiato. "Ho bisogno di parlarti dove nessuno ci sente.
Si tratta del tuo segreto..." "E cosa ne sapresti dei miei
segreti?" "Ti
dico solo un nome: Didyme..." sbiancò, ancora di più di quanto fosse possibile. "Non
so di cosa tu stia parlando. E chi è Didyme?" aveva cominciato a fare il vago, a
guardarsi intorno senza mai incrociare il mio sguardo. Era colpevole, si vedeva
lontano un miglio. "Per favore entra un attimo, se no mi vedrò
costretta a parlarne con Aro" non avrei mai fatto una cosa del genere, ma era
l'unico modo per farlo cedere. E infatti.. "Si ma
per poco, ci controllano" annuii e mi diressi, seguita da lui, verso il grande
letto. "Come fai a sapere di noi due?" "Quando l'ho incontrata nella sua stanza,
abbiamo parlato e anche un pò < discusso > per un'incomprensione e lei mi
ha dato il suo diario, per trovare delle risposte sul suo passato, e in quel
diario ho trovato dei riferimenti molto dolci nei tuoi confronti. Sei l'unica
persone che le vuole bene." Abbassò gli occhi, se avrebbe potuto
sicuramente avrebbe pianto. "Io l'amo, ma suo padre, il mio signore, non vuole
che si intrattenga con qualsiasi persona. E non ne
sappiamo il motivo. L'unica cosa di cui siamo a conoscenza è che
la tiene nascosta per qualcosa del suo passato, della sua vecchia famiglia.
Niente di più!" "Si me lo aveva detto. Ma non è per questo che
ti ho chiamato. Vedi ho scoperto che le mandi delle lettere tramite i ragazzi
della cena. Vorrei che le inviassi anche dei miei messaggi, giusto per rimanere
in contatto visto che Aro mi ha impedito di vederla, poichè le ho mostrato la
battaglia dell'anno scorso." "Lei si è infuriata, immagino, alla vista mia
e del padre. Vero?" era triste. "No
perchè sa, che voi tutti siete delle pedine nella mani di
Aro, così come lo è lei. Allora mi aiuterai? Ti prego
Demetri, sei la sola persona che ci può davvero far felici. E dico < ci >
perchè lo vorrebbe anche lei, ora non ha più una persona sola che le dà affetto,
ma bensì due." lo guardai con occhi imploranti. "Ok ti
aiuterò. Stasera le devo portare i ragazzi, Sulpicia penserà a far entrare loro
nella stanza. I biglietti devono essere piccoli, mi raccomando." detto questo,
corsi a prendere la letterina e gliela misi nella tasca. "Grazie davvero" avevo le lacrime agli occhi,
lo abbracciai e con mio stupore lo fece anche lui. "Sei
davvero una bambina adorabile. Scusa davvero per tutto il male che ti ho fatto, a
te e alla tua famiglia" iniziai a piangere... "Dai piccola, non pensarci. Non dovevamo uscire nei giardini noi?" annuii e con la manina
asciugai, le piccole gocce salate, che per l'ennesima volta stavano rigando le
guanciotte paffute. Lo presi per mano, e iniziammo a scendere
verso il verde del castello. Sentivo la sua mano forte sulla mia fragile e
piccola, mi sentivo protetta e "amata". Avevo trovato due amici "fidati" e
sentivo che da questo giorno in poi la permanenza presso i Volturi, sarebbe
andata per il meglio.
La visita dei giardinetti mi aveva incantato, tutte
quelle piante dai fiori colorati e divertenti, mi avevano messo di buon umore.
Vedere le farfalle che allegre volavano di qua e di là, senza pensieri,
leggiadre, mi facevano sorridere. Mi ricordai delle gite nel bosco insieme a
Jacob, a quanto ci divertivamo a cacciare, osservarle per poi lasciarle libere.
Mi facevano tenerezza, poichè come tutte le cose per essere belle, devono essere
libere, e loro lo erano; a differenza mia.
Avevo raccolto tantissimi fiori
per formare un piccolo mazzo, per portarlo in camera, dove tutto era
perennemente rosso. Ora ci sarebbe stato, il giallo, il rosa, il blu, e il verde
ovviamente. "Piccola sognatrice. Dobbiamo andare, la sera
sta calando, e potresti avere freddo. E poi io ho da fare" mi
fece l'occhiolino, e dopo aver stretta la sua mano fredda mi apprestai a tornare
in camera. Mi aiutò a sistemare i fiori in un vaso di cristallo per poi
andarsene, non senza avermi dato prima un bacetto della buona notte. Dopo una
doccia rilassante misi il pigiamino e corsi al letto, pensando agli
avvenimenti della giornata. Nonostante tutto, non potevo lamentarmi, era stata
un giornata bella con un sacco di novità. E con la convinzione di aver trovato
due amici, di cui fidarmi mi lasciai nelle braccia di Morfeo..
"Amore ci sono visite per te." Sulpicia spinse dei ragazzi verso la
figlia e se ne andò. Didyme sorrise e corse verso i 3 ragazzi,
che se la stavano mangiando con gli occhi. La sua camminata felina e
sensuale, intrappolò i tre sventurati nella tela del ragno.
Erano ammaliati dalla sua bellezza ultratterena.
"Venite qui, miei tesori. Ora giochiamo un pò" non se lo
fecero ripetere due volte e si avvicinarono in contemporaneo, purtroppo il
divertimento che loro avevano in mente, non era lo stesso della ragazza. Nel giro
di poco tempo, rimasero solo i corpi dissanguati, ma con un sorriso sul viso.
L'avevano chiamata l'angelo della morte, erano felici di essere morti per
mano di una simile < divinità >.
Didyme mise le mani nelle tasche dei
pantaloni e trovò ciò che cercava; con l'unica differenza che questa volta i
biglietti erano due. Uno portava la firma del suo unico amore, l'altra portava
solo una piccola firma.. Renesmee. Se avesse potuto avrebbe pianto. Era la
ragazza più felice della Terra. Aveva trovato
un'amica....
Grazie a trettra per le correzioni! ^_^
♥ ****************************************** ♥
Buongiorno a tutti! Allora come va?
Spero bene. Avete sentito che caldo?? Si muore! Allora cosa ne pensate di questo
capitolo? Spero vi sia piaciuto! Non sono molto sicura di ciò che ho scritto,
non sono sicura che abbia delineato bene la situazione di paura e di pace, per
quanto riguarda la piccola Nessie. Spero di ricevere recensioni, per sapere le
impressioni. Mi piacerebbe arrivare a 100 con questo capitolo, ma mancandone 8,
non ne sono sicura! Io incrocio le dita! E poi si vedrà! Avete visto che Renata
si è un pò calmata, e Demetri che fa il finto tonto e poi diventa amico di
Nessie.. Cosa succederà dopo? Cosa si verrà a scoprire? Tante e tante cose, vi
assicuro.
Voglio ringraziare tutte le persone che hanno inserito la storia
tra le preferite (21) e le seguite (22), chi mi ha inserito tra le autrici
preferite (4) e chi legge solamente, e in modo particolare chi mi
recensisce:
noe_princi89 - Sono contenta che ti sia piaciuto e che ti
abbia fatto ridere! Di questo cosa ne pensi? fammi sapere un
bacio
IsAry - Sono contenta che ti abbia
fatto partire più felice :P! Spero che quando tornerai il capitolo sia di tuo
gradimento! E grazie dei complimenti! Sei sempre gentilissima! Un bacione.. A
presto ^_^
trettra - tesò so contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ma
soprattutto che ti abbia fatto ridere! Devo dire che l'ho scritto di
getto e quando l'ho riletto mi sono messa a ridere davanti allo schermo, da
sola! Sono proprio matta! Grazie per tutto quello che fai per me, soprattutto
sopportarmi che già ce ne vuole! ihihih! Grazie dei complimenti! A presto un
bacione tvttttttttttttttttttb
Per concludere, voglio dirvi che per
qualsiasi domanda potete scrivermi attraverso le recensioni o via e-mail:
tedeninni@libero.it Sarò lieta di
rispondervi! Aspetto con ansia i vostri
commenti Un
bacione a tutti Tede
p.s. Qui sotto trovate la
magliettina e la salopette di Nessie
La foto nel diario di Didyme... L'ho ftt io non trovandola da nex parte! Cosa ne pensate? Fa schifo?
Capitolo 28 *** Capitolo 25 - Riunione e divisione ***
Capitolo 25 - Riunione e Divisione
CAPITOLO VENTICINQUESIMO
Riunione e Divisione
Bella's pov
Erano
passati dieci giorni da quando Edward e gli altri erano tornati a casa.
Emmett si era ristabilito più che bene, nonostante le fratture
che gli aveva procurato Edward alle spalle fossero molto gravi.
Carlisle lo aveva curato nel migliore dei modi, e già si stava
ricominciando a parlare dell’imminente ripresa delle spedizioni,
alla ricerca di Renesmee. Oggi era esattamente un mese e due giorni da
quando era stata rapita. Tempo trascorso nella totale agonia e
disperazione della non-conoscenza di dove fosse, di cosa facesse e se
stesse bene. C’erano stati solamente pochissimi attimi di
felicità, spensieratezza e divertimento. Erano esattamente
trentadue giorni che avevo smesso di vivere. Ora
me ne stavo sulle scale del porticato sfogliando un suo album. Le foto
la ritraevano felice con un sorriso stampato, in braccio a tutta la
famiglia e Jake, durante la sua prima festa di compleanno, pochi giorni
prima del tragico evento. Accarezzavo le foto, le sfioravo cercando di
trovare conforto in quegli occhi così belli, che tanto mi
mancavano. Alzai gli occhi al cielo, per trattenere i singhiozzi che mi
laceravano il petto. Chissà se in questo momento anche lei stava
guardando l’immensa distesa del cielo blu cobalto? Chissà
se stava bene, se ci pensava e se mantenesse nel suo piccolo cuore il
ricordo vivo, che in questo mondo, c’è la sua famiglia che
le vuole bene, e che farà di tutto per rivederla al sicuro. Sentii
dei passi leggeri e aggraziati avvicinarsi. Chiusi gli occhi aspettando
una qualsiasi azione della persona che si era seduta vicino a me. <
Bella, entra; sono ore che stai qui fuori guardando il nulla. Tra poco
arriveranno i licantropi per la riunione prima della partenza > si
fermò un secondo. <
Se non vuoi entrare ora, almeno vai a caccia, è tempo che non lo
fai > mi girai verso di lei, solo lei poteva nascondere bene la
tristezza dietro il tono squillante. <
Alice, non ho voglia di fare niente. Aspetterò che arrivino i
licantropi, e forse dopo la riunione, andrò a caccia >,
abbassò gli occhi, aveva fallito anche lei. Già diversi
minuti prima erano passate sia Rosalie ed Esme, per dirmi di muovermi e
fare qualcosa, ma non erano riuscite a convincermi. <
Bella, posso chiederti un favore? Poi ti lascerò in pace > mi
guardava con occhi imploranti da cucciolo bastonato, era davvero
difficile dirle di no, quando faceva così. <
Perché me lo chiedi, se sai già che ti dirò di
sì? > sul suo viso di folletto apparve un sorriso fugace
prima di tornare alla maschera d’indifferenza e tristezza. <
Bella, per favore, parla con Edward. Non posso più sopportarlo
in questa condizione. Non mi saluta più, rivoglio indietro il
mio fratellino adorato. Lo so che quello che ho fatto non è
perdonabile, però perché sono l’unica cui riserva
un trattamento del genere? > era vero Edward, si stava comportando
nei confronti della sorella preferita, in un modo infantile. Aveva
“perdonato” quasi tutti, ma con lei il discorso era assai
più complicato, visto che lui la riteneva l’artefice di
tutta la situazione, per via delle sue visioni. Emmett, Jasper, Charlie
e Rose se l’erano cavati con poco, ma Alice stava scontando una
pena piuttosto grave. Avevo provato a parlare con Edward di far pace
con il folletto, ma la sua risposta fu un < se lo merita > e un
ringhio. Da quel giorno, decisi di non aprire più il discorso,
nonostante vedere la mia sorellina in quel modo, mi faceva stare male. < Alice, perché non ti affidi alle visioni? > <
E’ questo il problema, nelle mie visioni c’è Edward
che continua a comportarsi in quel modo, per tanti anni, e non posso
sopportarlo. > iniziò a singhiozzare, anche se anch’io
ero ancora un po’ arrabbiata con lei, la presi fra le mie braccia
per cullarla, come se fosse una bambina. < Alice, gli parlerò ma non ti assicuro che cambi qualcosa >, le accarezzai i capelli corvini. < Grazie Bella, mi farò perdonare in un modo o nell’altro. Io vado ad aiutare Esme e Rosalie per la cena >. <
Fai uscire Edward? > annuì con il capo. Sentii mia sorella
chiamare con tono freddo e distaccato mio marito, e nel giro di pochi
secondi, sulle scalette, fui affiancata dal mio amore. <
Bella, non intendo scendere a compromessi, per lei. Se lo merita, mi
pare di averti già fatto capire che io non volevo più
tornare su certi argomenti. > era davvero un testardo, un osso duro,
dovevo far di tutto per migliorare la situazione. Mi trovai solo con
un’idea in mente, anche se l’avevo rubata ad un’altra
persona. <
Se la metti così, sono costretta a dirti che fino a quando tu
non perdonerai quel simpatico folletto, noi non ci divertiremo
più > si mise a ridere, forse non aveva capito il senso della
minaccia. <
Come divertimento non intende scacchi o le corse in macchina; ma a
letto. A questo punto, vedi un po’ tu, il da farsi > mi
guardava in modo truce e sbigottito, non si aspettava una simile
minaccia da me, conoscendo che il contatto con il suo corpo, per me era
come una droga. Lo bramavo sempre di più e non ne avevo mai
abbastanza. <
Rose, ha una cattiva influenza su di te. Guarda che cavolo d’idee
ti mette in testa > iniziai a ghignare, avevo fatto centro. < Edward, Alice ha capito che ha sbagliato. Hai perdonato il resto della banda, perché lei no? > <
Perché lei lo sapeva, che non stavamo giocando a carte…
E’ stata lei a organizzare quella stupidissima scommessa e
metterci in imbarazzo > sembrava convinto del suo discorso, ma il
mio sguardo gli fece capire che non scherzavo né tantomeno
ammettevo repliche. <
Ho capito ora ci vado a parlare > e mi lasciò sbuffando sulle
scalette. Non volevo sentire ciò le avrebbe detto così mi
estraniai da tutto ciò che mi accadeva intorno, mettendomi a
fissare il bosco buio e tetro. Era così strano che un simile
posto, non mi avesse mai messo paura, nonostante la vastità
della landa coperta di boschi. Tutt’altro la sentivo davvero come
una seconda casa, dove poter riflettere in santa pace. Mi ricordai che
appena arrivata a Forks, due anni fa, non sopportavo tutto quel verde
che ricopriva ogni piccolo angolo di quella cittadina. Ora avevo dovuto
rivedere tutte le mie affermazioni, mi piaceva e il verde era un colore
fantastico. Il vecchio colore degli occhi della mia vita, come non
potevo amare ciò che un tempo gli apparteneva? Vidi
le foglie muoversi e non per via della leggere brezza, che la sera
aveva portato con sé. Il vento provocato dalle trasformazioni.
Il branco stava arrivando. Decisi di alzarmi e andare ad avvertire il
resto della famiglia che gli ospiti erano prossimi ad arrivare. Appena varcai la soglia di casa, un uragano di nome Alice mi travolse. <
Grazie sorellina. Ti adoro! > Edward la guardava da dietro e
scuoteva il capo, mimai un grazie rivolto a mio marito, che mi sorrise
dolcemente. Sapevo che se anche non lo avessi minacciato, alla fine
l’avrebbe perdonata. Le voleva troppo bene. < Stanno arrivando Sam e il branco. Si stanno trasformando. > <
Perfetto la pasta è quasi cotta e anche la carne > Esme come
sempre aveva cucinato per tantissime persone, anche se sapevamo tutti
che il cibo non sarebbe rimasto. I licantropi, ormai, erano noti per la
loro fame insaziabile. <
Che bello, fra poco arriverà la mia dolce fidanzatina >
Charlie era davvero contento, finalmente Carlisle aveva aumentato le
ore di visita concesse ai due piccioncini, dopo aver testato il grado
di autocontrollo di Charlie. Avevamo fatto un patto con lui: dopo la
figuraccia dell’altro giorno, avevamo deciso che non avrebbe
usato il potere per dei motivi futili ma solo se strettamente
necessario e in modo utile. Per fortuna aveva accettato senza fare
storie. Mi
diressi sul divano del salone, dove già si era seduto mio
marito. Mi misi in braccio a lui e attendemmo il bussare alla porta che
non tardò ad arrivare. Carlisle cingendo la vita di Esme, da
bravo padrone di casa andò ad aprire. <
Sam e a tutti voi, buonasera. Siamo felicissimi di avervi qui con noi
stasera. > < Prego entrate, la cena sta per essere servita >
Esme continuò il discorso del marito. Entrò
una mandria di ragazzoni grandi e grossi, e tre ragazze: una si
fiondò fra le braccia di mio padre, riempiendolo di baci,
l’altra se ne stava abbracciata all’Alfa dal manto nero,
l’ultima se ne stava in disparte come sempre. <
Salve a tutti > dissero all’unisono Jacob, Seth, Sam, Quil,
Embry, Leah, Jared e Paul. Non c’era il branco al completo,
sicuramente alcuni erano rimasti di guardia a La Push. Jacob
mi si avvicinò, si sedette vicino a me non prima di avermi dato
un bacio sulla guancia e una pacca sulla spalla a Edward, il quale gli
sorrise da amico. <
Venite a tavola è tutto pronto > Rosalie chiamò tutti
a raccolta che subito si misero seduti intorno al lungo e rotondo
tavolo della sala da pranzo. Rimasero tutti a bocca aperta di fronte a
ciò che aveva cucinato Esme. Il menù del giorno prevedeva
molte pietanze italiane, i cui ingredienti erano stati spediti su
richiesta di Charlie tramite il suo potere direttamente dagli
chef più quotati. I vini erano invecchiati al punto giusto, e
l’atmosfera era delle migliori. Si parlava di tutto ciò
che poteva essere divertente e capace di alleggerire la situazione.
Nessuno aprì il discorso delle spedizioni. Lo avremmo affrontato
subito dopo l’imponente cena. Noi
osservavamo il branco mangiare, qualcuno fece anche il bis. I selvaggi
li osservavano con una tona di disgusto, non erano abituati come noi a
certe scene. Seth e Jacob non facevano che complimentarsi con Esme e
ringraziare di tutto “quel ben di Dio”, un ringraziamento
arrivò anche a Charlie per il buon uso del suo potere. Emmett,
da bravo scimmione, aveva raccontato durante la distribuzione del
dolce, della stupida scommessa, scatenando l’ilarità di
tutti, compresa quella di Leah, che era solita non ridere mai in
presenza nostra. <
Dovevate vederli in che condizioni erano. Dovevamo far loro una foto
> lo guardai in malo modo, Edward gli ringhiò contro. <
Non ti è bastato lo spogliarello party? Vuoi fare la replica
davanti a tutti? > Emmett abbassò gli occhi, come un cucciolo
bastonato. <
Uffa non è giusto. Anch’io voglio un suocero che possa
fare gli scherzi. E dopo ciò che è successo, Charlie
mi ha detto di stargli lontano. > Sembrava davvero un bambino. <
Tranquillo orsetto mio. Non pensarci > Rosalie gli aveva sussurrato
in tono seducente nell’orecchio, facendo subito cambiare
l’umore del suo maritino. Il repentino cambiamento di voce dello
scimmione scatenò come sempre le risate di tutti. Appena
finita la cena, Charlie ordinò a tutto ciò che era sulla
tavola di pulirsi, lucidarsi e mettersi apposto, mentre noi ci
apprestammo a sederci al tavolo delle riunioni. <
Allora come sapete, le tappe da setacciare sono ancora due >
iniziò Carlisle che poi continuò, dopo che vide tutte le
teste dei presenti annuire. <
Stavamo dicendo, l’altro giorno con Edward di dividerci in due
gruppi. Uno di questi si recherà a Parigi e cercherà
lì la piccolina, mentre l’altro andrà a Roma per
setacciare quella parte di territorio. Secondo voi può andare
bene? > Tutti
annuirono, anche se sapevamo che dividerci, sì ci avrebbe
dimezzato il tempo, però il rischio era maggiore, e Sam non
attardò a far notare questo particolare. <
Carlisle potrebbe essere pericoloso dividersi. Non sappiamo a cosa o
chi andiamo incontro. > i licantropi annuirono in segno di
condivisione d'idea con l’Alfa. <
E’ per questo motivo che vi chiediamo di non mandare nessun
licantropo. Partiranno solo i vampiri che ora nominerò: Emmett,
Jasper, Zafrina, Kachiri, Senna, Huilen, Nahuel e Edward. Io
rimarrò con le donne e Charlie, il quale essendo ancora neonato,
non è in grado del tutto di controllare se stesso. Non vogliamo
che voi andiate contro qualcosa di cui non si conoscono le intenzioni,
e che quindi potrebbero farvi del male.. > smise di parlare quando
Jacob si alzò di scatto dando uno schiaffo sul tavolo che
scricchiolò alla potenza di quel gesto. <
Carlisle te stai scherzando vero? Non puoi dire certe sciocchezze. Non
puoi lasciarmi fuori dalle ricerche. Io vado con loro. > il suo tono
non ammetteva repliche, i suoi occhi neri erano attenti e guardavano
attentamente ogni viso bianco o scuro che gli si parava davanti. <
Jacob, tu devi stare qui e controllare il tuo branco. Io e la mia
famiglia, non vogliamo essere un peso, nuovamente > Carlisle
cercò di replicare, ma la risposta che gli diedi il mio amico,
gli fece capire che era già in partenza una battaglia
persa. <
Allora non mi sono spigato bene forse. IO VADO CON LORO. Ci
penserà Sam e gli altri a proteggere La Push e Forks, sono in
tanti senza un elemento ce la faranno senza alcun problema. > <
Jacob > lo chiamò Edward < Non è stata colpa tua,
non devi dimostrare nulla a nessuno. Sappiamo tutti quanto per te sia
importante, mia figlia. > <
Edward, basta io vengo con voi e nessuno mi smuoverà dalla mia
decisione, e tu Charlie non provare minimamente a usare il tuo potere
su di me. Intesi? > aveva notato che Charlie stava per parlare. Edward si girò verso Carlisle, che suo malgrado, dovette annuire. < Allora cosa ne pensate voi altri membri del branco? Sam cosa ne pensi? >, dopo una breve consultazione Sam rispose. <
Carlisle, per noi va bene. Non possiamo fermare Jacob. A lui, non
essendo sotto il mio potere decisionale, non posso impedirglielo. Gli
altri del branco rimarranno qui, per controllare bene la zona. > < Perfetto e grazie ancora per il vostro aiuto. > <
Carlisle non ti devi preoccupare. Ora bisogna dividere in modo equo i
gruppi per far sì che ci sia equilibrio di forza nei due gruppi.
> <
E’ vero. Allora il primo gruppo che partirà per Parigi
potrebbe essere formato da: Senna, Zafrina, Jasper, Huilen e Jacob;
mentre il secondo potrebbe essere: Edward, Kachiri, Nahuel ed Emmett.
Cosa ne pensate? > si girò verso il gran numero di occhi
puntati addosso. < Per noi va bene > disse Jacob, ma fu interrotto da Nahuel che fino a quel momento era stato zitto. <
Siete sicuri che le ragazze debbano venire con noi? > Senna, Kachiri
e Zafrina lo guardò in modo truce < Nahuel, noi vogliamo
venire, e verremo. Se Huilen vuole restare che lo faccia, ma noi faremo
di tutto per trovare la piccola Renesmee. > Nahuel si mise di nuovo
seduto sulla sedia antica del soggiorno e aspettò la risposta di
Huilen. < Verrò anch'io >, il nipote sbuffò in segno che non gli piaceva la decisione della zia.
<
Perfetto allora la decisione è questa. Primo gruppo: Senna,
Zafrina, Jasper Huilen e Jacob. Secondo gruppo: Edward, Kachiri, Nahuel
ed Emmett. La partenza sarà fra due giorni. Tutto ok? Ognuno
dovrà chiamare il resto della famiglia per eventuali
aggiornamenti, che siano belli o brutti. Noi qui terremo d'occhio la
situazione, Alice vi farà sapere nel caso avesse qualsiasi
visione. Il biglietto e tutte le spese saranno a carico nostro > Continuarono a parlare degli ultimi dettagli e quando se ne andarono, era già notte fonda. < Amore andiamo a casa? > mi disse dolcemente Edward prima di darmi un bacio sulla guancia. < Sì andiamo > salutammo il resto della famiglia e ci dirigemmo nel nostro piccolo regno. Io
mi sedetti sul bordo del piccolo stagno, nel giardino segreto e mi
apprestai di nuovo a osservare il cielo dove però non si
vedevano le stelle, colpa delle nuvole perenni a Forks. < Amore cosa hai? > Edward si sedette vicino a me immergendo i piedi, nelle acque scure. < Nulla > non volevo renderlo partecipe del mio stato d’animo, anche se purtroppo sapevo che lo avrebbe capito. < Non sei una brava attrice > infatti, come immaginavo. Sbuffai. <
Edward, ho paura di perderti. Domani partirete, tu sarai nel gruppo
meno numeroso, ed io non riesco ad aspettarti qui con le mani in mano.
Permettimi di venire.. > < No. > ecco la sua voce gelida e distaccata che odiavo tanto. <
No, perché andrà tutto bene. Siamo già in tanti.
Tu resterai qui e baderai a tuo padre > si addolcì subito. < Edward per favore. Non lasciarmi qui. > <
Bella, mio unico amore, purtroppo questa volta rimarrai a casa. Per
favore non rendere tutto più difficile di quello che già
è. Torneremo fra pochi giorni, con la piccola. Per favore non
piangere > ero così presa dalle sue parole da non essermi
accorta che avevo iniziato a singhiozzare.
< Non ce la faccio > la mia forza era andata scemando con il passare dei giorni.
< Amore sì che ce la farai. Avrai tutti vicino e ci sentiremo
ogni giorno a qualsiasi ora. Devo chiamare Jasper? > certo il potere
di Jazz, in questo momento poteva essere utile, ma volevo solo stare
abbracciata con il mio amore.
< No ora passa. Promettimi, però, che qualsiasi cosa andasse
storto tu ci chiamerai così potrò raggiungerti? E’
l’unica cosa che ti chiedo >
< Ok, ma non succederà nulla. Tranquilla. > e
iniziò a canticchiare la mia ninna nanna, che subito ebbe un
effetto calmante. Lo strinsi di più a me e passammo così
la notte, abbracciati, pensando che da lì a poco ci saremmo
dovuti dividere. Era vero, solo per poco tempo. E allora perché
avevo la sensazione che la nostra lontananza non sarebbe stata solo per
pochi giorni?
♥ ****************************************** ♥
Ciao a tutti! Ed eccomi
di nuovo qui a postare il nuovo capitolo! Spero vi sia piaciuto! Spero
mi perdonerete ma questo capitolo non è stato betato, in quanto
trettra è partita per una settimana *me molto triste*, quindi
nel caso abbiate trovato qualche errore, scusatemi tanto.
Allora ringrazio tutte le persone che mi preferiscono (22) e mi seguono
(23) e anche chi legge solamente. Ringrazio in modo particolare chi mi
recensisce:
noe_princi89 - Si Nessie è un vero diavoletto! Riesce in tutto
quello che vuole, e Demetri dovrà per forza aiutarla! Ma infondo
si è comportato nel giusto dei modi. Vuole che la sua dolce
Didyme, non soffra più di tanto, e la vicinanza con la piccolina
sicuramente la rende più felice. Grazie dei complimenti *me
arrossita tanto* spero che questa ti sia piaciuto! Fammi sapere ;) kiss
a presto
OttoNoveTre - Sono molto contenta di rispondere alle tue domande.
1) E' vero hai ragione, Renata potrebbe essere italiana per via del
nome. Però, primo mi serviva per l'incontro con i Cullen, come
tu hai scritto, secondo potrebbe essere come Isabella che nonostante
abbia un nome italiano non lo è. Quindi ho cercato di mettere
insieme queste due idee, per denotare il personaggio.
2) Didyme non può essere anziana in quanto è nata nel
1936 e Aro le ha messo il nome della moglie defunta di Marcus. Quindi
non è una moglie in vita come lo sono Sulpicia e Athenodora.
Spero di averti risposto in modo esauriente alle tue domande. Per
qualsiasi altro chiaramento, puoi sempre chiedere. ^_^ A presto. kiss
p.s grazie della rece! ^_^
Channellina94 - Grazie davvero tanto per i complimenti! Mi rende
davvero felice che la mia storia ti piaccia! E' vero la piccola
Renesmee è un piccolo genietto del male, di certo non è
una bambina che si scoraggia anzi lotta, per ritrovare la sua
felicità! Spero che il capitolo ti sia piaciuto.. fammi sapere!
un bacione
trettra - Tessoroooo mio ma certo che ti do l'aumento!!! XD Sono felice
che l'amicizia tra Didyme, Nessie e Demetri ti sia piaciuta! Eh
già, chissà cosa si immaginavano di fare quei ragazzotti?
ihihih.. Mi mancherai da morire in questa settimana... Come si
farrà (^^)??? Grazie di tutto!! Un bacione tvtttttttb p.s. la
foto scolorita ha un piccolo segreto... Si scoprirà fra poco!
sinead - Grazie per tutte le bellissime cose che mi hai scritto nella
tua e-mail! Sono felicissima che i momenti della quotidianità di
casa Cullen ti siano piaciuti. E cosa ne pensi di questo? Fammi sapere
^^ un bacione
Grazie davvero a tutti quanti!
Spero che mi farete sapere cosa ve n'è parso di questo capitoletto!
Aspetto curiosa i vostri commenti *_*
A presto
Un bacione a tutti
Tede
♥ ****************************************** ♥
Prossimo aggiornamento: giovedì 6 agosto con lo spoiler (lo prometto ^^)
Me
ne stavo davanti alla finestra a guardare la piazza bagnata, fuori
pioveva. Anche il cielo piangeva il mio dolore. La stagione bella e
felice aveva lascito spazio a quella malinconica e triste. Erano
passati esattamente trentacinque giorni dal rapimento, e loro mi
mancavano da impazzire. Come potevo vivere un’eternità
intera senza di loro, che a mala pena riuscivo a sopportare un mese? Mi
lasciai scivolare sui mattoni della parete. Osservai la stanza ora
finalmente decente, con Renata l’avevamo pulita e ordinata nel
modo che piaceva a me. Il rosso e il nero non erano più i colori
predominanti nella stanza; avevano lasciato il posto al verde, al
giallo e al rosa, che finalmente mettevano un po’ di allegria. Si
far per dire ovviamente. Mi rannicchiai su me stessa, mi sentivo
tremendamente sola e abbandonata. Le pareti mi opprimevano. Ora capivo
benissimo l’odio che poteva provare Didyme. Le sue lettere
arrivavano a intervalli regolari, ogni due giorni. Demetri aveva
ricevuto l’incarico di portarmi le sacche di sangue e il cibo
umano, ogni giorno. Avevamo parlato dopo il nostro primo incontro, non
era poi così male. Anche lui così come quasi tutte
le persone erano state ricattate da Aro per entrare nella guardia
reale. Mi ha raccontato che all’inizio, come vita non gli
dispiaceva, Aro lo guardava con orgoglio, essendo il più potente
segugio del mondo, ma dopo parecchi anni era diventato una marionetta
come gli altri che purtroppo erano incappati nello stesso destino. Ora
era solo uno dei tanti; e l’amore con Didyme gli aveva
completamente cambiato le prospettive della sua vita immortale.
Attraverso quelle lettere segrete lui era riuscito a far uscire il suo
lato più dolce e sensibile, e a sua fortuna a Didyme piaceva
moltissimo questa sua nuova personalità. Una domanda mi premeva
di fargli ma non avevo avuto mai il coraggio di porgergliela, non
temendo una sua reazione, bensì una mia.
Era mezzogiorno preciso: l’orologio della torre batteva
inesorabile i minuti che passavano. Sembrava che si prendesse gioco di
me, io facevo di tutto per evitare di pensare ai minuti, alle ore, ai
giorni e lui se ne stava lì con il suo tono freddo e cupo che
rintoccava e mi ricordava che purtroppo il tempo non si fermava mai.
Sbuffai e mi diressi nel bagno. Sapevo che a momenti Demetri sarebbe
venuto a portarmi il pranzo, non volevo farmi trovare in quelle
condizioni. Mi guardai allo specchio e notai come ogni volta che ero
cambiata, anche se in modo impercettibile, però mi ero alzata di
qualche centimetro e il mio viso si stava dimagrendo lasciando
così da parte, i primi segni dell’infanzia. Non
sembravo più una bambina di sette anni ma potevo benissimo
passare per una ragazzina di nove. Mi si strinse il cuore, non avrei
più potuto vedere i miei genitori ridere spaventati da quella
mia crescita ultra-rapida. Non avrei più visto le zie
sbracciarsi e correre per la casa, cercando il luogo giusto per fare
una foto che ritraesse ogni singolo attimo della vita. Non avrei
più rivisto il mio zione che mi faceva ridere mentre mi mettevo
in posa, per via delle sue buffissime boccacce. Tutto ciò,
facendo arrabbiare la zia Alice che prontamente era aiutata dallo zio
Jasper, facendola calmare. Erano belle le nostre giornate, così
allegre e spensierate. Senza nessuna preoccupazione. Tutto era vissuto
semplicemente, non pensavano a nient’altro che poteva essere
preoccupante se non vivere quel momento di
tranquillità. Perché tutto era stato così
brutalmente rotto, bruciato, disintegrato, solo per le manie di
grandezza di uno stupido vampiro? Infondo, non aveva avuto pietà
per sua figlia, figuriamoci se si era fatto scrupoli a inquinare con le
sue mani sporche di brama di potere, la nostra idilliaca situazione.
Perché, perché, perché tutto era stato fatto
finire in quel modo? In un modo che nemmeno io sapevo… Non mi
avevano fatto assistere alla loro morte, ma conoscendo Aro, aveva fatto
le cose in grande.
Tutto questo per
colpa mia. Per il mio essere. Solo perché ero un bocconcino, un
premio, un trofeo da far vedere. Così la reputazione di Aro,
sarebbe rimasta, cioè di colui tutto può. Presa dalla
rabbia cominciai a dare calci alla vasca, ti odio. Ti odio, con tutta me stessa, vi detesto. Avete rovinato tutta la mia vita. Inizia a urlare come un’ossessa per poi cadere stremata a terra. Famiglia mia, Jake mio dolce fratellone, aiutatemi, datemi la forza di andare avanti.
Il piede mi faceva malissimo, presa dalla rabbia, non mi ero resa conto
che ero scalza. Le unghie sanguinavano, e non riuscendo a muovere due
delle dieci dita, capii che con molta probabilità me le ero
rotte. Ci mancava anche questo, dannazione. Non mi preoccupai delle
piccole ossa rotta bensì delle unghie sanguinanti. Tra poco
sarebbe arrivato Demetri e conoscendo le sue abitudini non si sarebbe
di certo trattenuto nell’assaggiare il mio nettare. Una volta mi
aveva confessato che prima di ogni nostro incontro era costretto a bere
un po’ di più, per proteggermi. Il mio odore era
dissetante, così mi aveva risposto. Mi alzai come potevo e andai
verso l’armadietto dei medicinali, ero rimasta sorpresa di non
trovarlo vuoto, infondo ai vampiri cosa servivano cerotti,
disinfettante, e medicinali vari? Forse erano tutti per me, e benedii
quel vampiro che aveva pensato di riempirlo. Poi pensai che quel
vampiro poteva essere Aro e con un po’ di remore dovetti
rimangiarmi la benedizione. Mi disinfettai e misi i cerotti come
potevo. Le dita facevano davvero male. Sentii bussare la porta ma non
ero in grado di camminare, così urlai un < Demetri entra >
e mi sedetti sul bordo della vasca in attesa del vampiro.
<
Cos’è quest’odore di sangue, misto
disinfettante… Renesmee ti sei ferita? > lo sentivo parlare
con voce roca, ero sicura che stesse trattenendo il respiro.
< Demetri, mi
sono fatta male al piede, avevo del sangue alle unghie, ma ho messo dei
cerotti. Dal dolore però credo che mi sia rotta qualche dito.
>
< Esci da lì dentro e fammi dare un’occhiata. >
< Sei sicuro che
possa sopportare? Non vorrei che mi mordessi sul piedino di fata. >
cercavo di alleggerire un po’ la situazione che era un po’
complicata.
< Sì, esci da lì. Muoviti ho una sorpresa per te >.
Mi alzai e con
molta fatica riuscii ad arrivare alla porta zompettando, quando la
aprii, mi ritrovai il vampiro moro, che da bravo “amico”
era venuto a portarmi il liquido rosso, che tanto mi piaceva.
< Scemotta, come
sei riuscita a farti male? > disse lui, prima di prendermi in
braccio per depositarmi poi sul letto soffice. Non volevo raccontargli
della mia crisi di nervi così inventai su due piedi una scusa
plausibile.
< Avevo i piedi
bagnati, sono scivolata e ho sbattuto la punta del piede allo spigolo
della vasca > mi guardò in modo scettico, con un sopracciglio
alzato, mentre mi massaggiava le dita. Sussultai.
< Si direi che
ti si sei rotta due dita; ma non possiamo ingessarle. Dovremmo
fasciarle strette, lo potrei fare io, ma per via del sangue è
meglio andare all’ospedale>.
< Come facciamo a uscire? Aro preferirà vedermi dolorante piuttosto che farmi uscire da queste quattro mura >.
< E’
questa la sorpresa. E’ partito per la Russia. Ti ricordi che ero
partito anch’io, per recarmi lassù? > annuii.
< Tornerà, domani sera. Sono partiti tutti. Siamo rimasti
Chelsea ed io, che però non ci darà fastidio. E’
andata a caccia fuori Volterra. >
< Perfetto > ero contenta di uscire finalmente dal castello, anche se per poche ore.
< Non hai capito ancora la sorpresa. >
< Cioè? >
< Aro non
c’è, non c’è nessuno. Didyme > gli
uscì un sorriso bellissimo che fu poi seguito dal mio. Avevo
capito saremmo andati nella sua stanza di nascosto.
< Siiiiiiiiiii,
andiamo subito all’ospedale e torniamo voglio vederla >, dopo
essersi messo il suo immancabile mantello, mi prese in spalle e corse
giù per le scale. In breve tempo mi ritrovai dentro una macchina
sportiva con Demetri che superava i 180 km/h. Per via della sua
velocità nel giro di dieci minuti, eravamo di fronte al portone
del grande ospedale bianco.
< Allora io
provo a entrare, nel caso in cui l’odore di sangue fosse troppo
forte, esco subito. Ti lascio comunque in mano agli infermieri. >
entrammo, sperai davvero che l’odore non aleggiasse tanto
nell’aria. Non volevo rimanere sola.
< Come ti senti? >
< Sopportabile,
fino ad ora > tratteneva il respiro, per evitare al meglio,
qualsiasi spiacevole situazione, che avrebbe fatto scoprire la nostra
specie. La definivo specie nonostante non ne facessi pienamente parte,
sta di fatto che non ero umana. un’infermiera bassina con i capelli a caschetto si
avvicinò come se fosse una commessa e si stava mangiando con gli
occhi il mio compagno di sventura.
< Si mia sorella si è rotta due dita del piede. >
L’infermiera-commessa,
si girò verso di me < Dovrete aspettare il vostro turno. E
comunque prima di fasciargliele dobbiamo fare una lastra. >
< E’ la
nipote di Aro Volturo. Se per favore ci può portare
immediatamente a fare la lastra, gliene saremmo grati >. Mi girai
verso mio “fratello” cosa ne sapeva quella di Aro Volturo,
era conoscenza della nostra natura? Lui mi fissò e negò
con il capo.
< Ah ok. Piccolina riesci a camminare. > Scossi la testa in segno negativo.
< La prendo io
in braccio. Non si preoccupi, possiamo andare? >, l’infermiera
si girò e ci condusse nella stanza delle radiografie. Dopo
parecchi minuti e parecchie posizioni che mi fecero tenere per
“fotografare” il mio piede, arrivò il risultato.
< Frattura
dell’alluce e del secondo dito. Si richiede fasciatura
stretta da tenere per due settimane >. Due settimane? Erano davvero
tante. Sbuffai, e sussultai quando l’infermiera iniziò il
momento di fasciatura. Nel giro di un quarto d’ora potemmo andare
via dall’ospedale. E Demetri finalmente potette respirare in modo
normale, senza aver paura di fare un disastro.
Ora eravamo di nuovo nella sua auto e sfrecciavamo verso il castello.
< Come fanno a
conoscere Aro, fratellone? > dissi io improvvisamente. Interrompendo
il silenzio che si era venuto a creare.
< Secondo te
come ci siamo procurate tutte le sacche di sangue, che ti bevi ogni
giorno? > si girò e mi sorrise. Era vero, che stupida non ci
avevo pensato.
< Renesmee, piccola, mi dici la verità. Non sei scivolata, vero? > ecco ora che dovevo dirgli, mi aveva sgamato.
< E’ vero, ho avuto un attacco di disperazione. E ho iniziato a prendere a calci la vasca. >
< E perché lo avresti fatto? > aveva una punta di rimprovero il suo tono ma anche di divertimento.
< Perché
mi mancano e non ce la faccio più a sopportare il dolore. >
il silenzio ripiombò ma nessuno dei due lo interruppe. Era il
primo a cui confessavo apertamente il dolore, che per giorni era stato
mio compagno fedele. Poi decisi finalmente di porgergli quella domanda
che tante volte avevo cacciato evitando così altro dolore.
< Demetri, c’eri tu quando li hanno uccisi? >
< No, non so
nulla di quella spedizione. Non farmi domande a proposito, non posso
darti le risposte che cerchi. Mi dispiace >.
< Non fa nulla,
è solo che io voglio sapere, dei loro ultimi istanti. Anche se
so che per la mia sanità mentale e per i miei sentimenti,
è meglio ricordar loro da vivi piuttosto sapere della loro
sofferenza e della loro morte >. Il discorso rimase così,
sospeso in aria, per fortuna che pochi istanti dopo arrivammo al
castello. Mentre Demetri mi prendeva in braccio, gli chiesi di passare
in camera mia. Volevo prendere il diario per restituirlo alla legittima
proprietaria. Disse di sì subito. Arrivammo nella stanza, presi
il diario e dopo una breve esplorazione per vedere se Chelsea fosse
ritornata, ci dirigemmo verso l’ala dove era situata la stanza di
Didyme. Andava tutto piuttosto bene, fino a quando ci ritrovammo
davanti al cancello, le cui chiavi erano custodite solo da Aro e da
Sulpicia. < Niente visita. > mormorai triste.
< Direi di no > affermò Demetri mostrandomi davanti agli occhi un mazzo di chiavi.
< Come hai fatto? Sapevo che le aveva solo Aro. >
< Ho fatto la
copia da quelle di Sulpicia. Le aveva lasciate sul trono
dimenticandosele>, grazie a quell’arpia ora potevamo entrare.
Demetri girò la chiave nella toppa e una voce provenne
dall’oscurità della stanza.
< Madre, non ho fame. Non voglio vedere nessuno >. Rimanemmo in silenzio ed entrammo nella stanza.
< Hai voglia di vedere noi? > disse Demetri ridendo e seguita da me.
Didyme ci guardava con occhi sbarrati… Poi ci corse incontro, ci abbracciò e iniziò a singhiozzare.
< Co-me… Co-me… Fate a ess-ere qu-i? >
< Demetri ha una
carriera da ladro. Se parli di tuo padre, si è portato via tutta
la guardia tranne Chelsea, per la Russia. Non ne sapevi nulla? >
chiesi io.
< No non mi dice
mai nulla; penso che tu abbia capito che sono l’ultimo dei
suoi pensieri > abbassò gli occhi.
Le presi le menti e
le feci incatenare i suoi occhi con i miei. Aveva degli occhi
bellissimi, il taglio era molto simile a quello di qualcuno che
conoscevo, ma non mi veniva in mente a chi potesse appartenere.
< Non essere
triste, non meritano il tuo dispiacere. Sei una cara e dolce ragazza.
Possiamo essere noi la tua famiglia. > mi girai verso Demetri che la
guardava con occhi sognanti e pieni di amore.
< Mio dolcissimo
amore, mi sei mancata da morire. E’ vero, Renesmee ha ragione,
possiamo essere noi la tua famiglia. Meriti tutto l’amore che
possa esistere in questo mondo >, si fiondò su di lei per
imprigionare le sue delicate e rosee labbra in bacio casto ma allo
stesso tempo adorante. Erano così carini, insieme, mi
ricordavano Zia Alice e zio Jasper. Quando si staccò, Didyme si
girò e mi diede un bacio dolcissimo sulla guancia.
< Cosa ti sei fatta? > aveva notato la fasciatura rigida del mio piedino.
< Mi sono rotta
due dita del piede, scivolando >, mi girai verso Demetri, speravo
che non le raccontasse la mia sceneggiata.
< Oh povera piccola, vieni qua > mi prese in braccio e mi posò sul suo divano di pelle chiara.
< Ti volevo
ringraziare per tutte le lettere che mi hai mandato, mi hanno tenuto
davvero compagnia. Ti è piaciuto leggere il mio diario? >
< Sì, ho
anche pianto. Mi dispiace che tu abbia dovuto sopportare tutta questa
falsità; però c’è una cosa che mi ha
colpito, ho trovato fra le pagine una cosa. Spero che tu non ti
arrabbierai per la domanda che sto per farti. >
< Tranquilla. Mi fa piacere risponderti. >
Aprii le pagine e
le sfogliai con delicatezza. Erano ingiallite e appesantite dalle
numerose confessioni di un’intera vita. Poco dopo trovai
ciò che cercavo e che riguardava la mia domanda.
Le mostrai la foto vecchia e malridotta.
< E’ la
tua vera mamma, giusto? > aspettai con ansia che parlasse per
trovare conferma; anche se sapevo che la mia era una domanda retorica,
già sapevo la risposta.
< Già
è lei. L’ho rubata l’anno scorso dal cassetto di mio
padre. E’ stato lui a fare quei segni. Diceva che era troppo
pericoloso sapere le sue vere sembianze. Hai notato che aveva i miei
stessi occhi? > l’ultima parte della frase lo disse con
malinconia e tristezza.
< Perché
non te l’ha fatta vedere per intero, non capisco. Mi avevi detto
che erano … > non riuscii a terminare la frase, sapevo quanto
faceva male sentirsi dire che la tua vera famiglia era stata vittima di
questo mondo.
< Morti. Lo puoi dire, ho imparato a conviverci con il dolore. Anche se purtroppo non ricordo nulla di loro >.
< Didyme, perché non mi hai mai raccontato questa storia? > chiese Demetri, cingendole la spalla con un braccio.
< Era troppo difficile da scrivere. Ora lo sai… Ho anche una convinzione. >
< Cioè? > chiesi io, non avevo capito il discorso.
< Sono sicura
che sia stato Aro a uccidere la mia famiglia, come ha fatto con la tua.
E’ un essere senza pietà, purtroppo l’ho capito
troppo tardi, e ci ho sofferto. >
< Perché dici così? >
< Perché
non vuole che ne parli, e quando gli faccio domande a proposito, si
sente a disagio, cambia subito discorso. Se no quale potrebbero essere
i motivi dello sfregio alla foto e la clausura? >.
Poteva avere
ragione, lo sapevamo, la personalità di Aro rispecchiava nel
giusto modo il suo ragionamento, ma non potevo crederci. Perché
lo aveva fatto?
< E perché lo avrebbe fatto? > questa volta fu Demetri a rompere il silenzio carico di tensione.
< Non lo so.
> Didyme era mortificata si poteva leggere il suo tormento in quegli
occhi cremisi che avevo visto accendersi solamente poche volte. Povera
ragazza.
< Volevi sapere
qualcos’altro, piccolina? > feci segno di no, con la testa non
volevo rattristarla ancora di più di quello che era.
< Bene. Avete detto che solo, Chelsea è rimasta vero? > annuimmo.
< Grandissimo bastardo. > la guardai con occhi sbarrati, con chi ce l’aveva. Chelsea era una ragazza.
< Scusa? >
< Aro l’ha
fatta restare per permetterle di rompere i tuoi legami > rimasi di
sasso, e così era lei che aveva questo compito. Mi girai con
sguardo da omicida verso Demetri.
< Tu sapevi tutto e non mi hai mai detto nulla >.
< Si sapevo tutto, ma ero anche a conoscenza che non avrebbe funzionato >.
< Cosa? > perché non funzionava con me, che fossi strana?
< Diciamo che
Didyme ti ha aiutato. E pensare che se fosse stato un anno fa ti avrei
ucciso seduta stante solo perché facevi parte del clan dei
Cullen. Ora sono qui che ti proteggo, sono fiero di me stesso.
>
< Mi sono persa > confessai non potendo non mostrare il mio imbarazzo, sentivo la faccia rossa peggio di un pomodoro.
< Ho deciso di
bloccare qualsiasi potere di qualsiasi vampiro che ti gira attorno. La
stessa cosa l’ho fatto con il mio amore, così quel
rompiscatole di mio padre non verrà mai a sapere nulla. > mi
venne da piangere, lei mi stava aiutando come le avevo chiesto. Le
lacrime scendevano copiose dalle mie guance, ma non erano uguali a
quelle che io avevo versato tantissime volte durante quei giorni,
queste erano di felicità.
< Grazie, non so
come ringraziarti. Anzi ringraziarvi perché senza l’aiuto
di Demetri di certo ora non saremmo qui >.
< Piccola non
preoccuparti, non voglio che tu ti dimentichi della tua famiglia. So
cosa vuol dire perdere i legami affettivi per colpa di qualche forza
bruta e non voglio che capiti anche a te. *I Ricordi tornano sempre...
per invaderti l'anima, ferirti, stregarti il cuore, ucciderti. Quanti
dolori provocano... ma tu non rimuoverli, perché fanno parte di
te, della tua vita, pronti a ricordati attimi intensi passati con
qualcuno... che ormai non fa più parte di te*.>, che belle
parole che lei mi aveva detto, sapevo che aveva ragione.
< Oh amore mio,
come ti amo. Sei dolcissima. > la abbracciò con le sue
possenti braccia, così sembravano lo zio Emmett e la zia
Rosalie.
< E pensare che
quando ti abbia visto la prima volta eri solo un assassino privo di
sentimenti. Non ti saresti fatto scrupoli a uccidere questo piccolo
angioletto. E scommetto che c’eri anche tu l’anno scorso
quando volevano sterminare il suo clan. Vero? >, Demetri
abbassò gli occhi, si vergognava di ciò che aveva fatto.
< Didyme, lui
non c’era. Io almeno non lo ricordo. > dissi io
frettolosamente non volevo che il loro pomeriggio passasse nel silenzio
imbarazzante.
< Non è
vero, Didyme, io c’ero ed ero anche in prima linea se lo vuoi
sapere. Mi vergogno da morire per quello che ho fatto. Lo sai, o fai
quello che dice tuo padre o sei morto. Non dico di non averlo voluto,
ma ora ho capito che ho sbagliato tutto nella mia vita; ma di una cosa
so certo di non aver sbagliato: Amarti. Potrai mai perdonarmi? >
Demetri si era inginocchiato davanti a Didyme e le teneva forte le sue
fragili mani, la guardava con occhi accecati dall’amore, e lei
ricambiava. Mi sentivo felice per loro.
< Demetri,
attraverso le tue lettere, mi hai rubato il cuore e so che anche se
vorrei essere ancora arrabbiata, ora dopo quello che mi hai detto, non
ci riesco più. Anch’io ti amo. Ora sei tutta la mia vita
(Twilight, capitolo 15 – I Cullen pag 314).
Passammo
così il pomeriggio, tra risate, dichiarazione e racconti; non
volevo che la giornata finisse, ma la stanchezza stava cominciando a
farsi sentire e trattenere gli sbadigli arrivata a una certa ora, fu
per me impossibile.
< Piccola ti porto a letto, dai andiamo > non feci resistenza, avevo davvero sonno.
< Buona notte
piccolina e sogni d’oro > Didyme mi diede un bacio sulla
fronte la salutai con un flebile < grazie, ti scriverò presto
>, ma ero già nel mondo dei sogni. Sentii solo il materasso
sotto di me e le coperte calde a ricoprire il mio piccolo corpicino.
Sognai quella donna nella foto i suoi occhi, i suoi lineamenti,
più la guadavp più sapevo di conoscerla ma non riuscivo a
capire, dove l’avessi vista. Avevo una sensazione forte, che non
fosse lontana….
Didyme's pov
Era
stata una giornata fantastica, quella piccolina era davvero adorabile.
E cosa dire di Demetri? Lo adoravo, lo amavo, lo volevo mio. Peccato
che il destino sia stato così crudele da non permetterci di
vivere serenamente il nostro amore. Sentii riaprirsi la porta e quando
mi girai, non feci in tempo a dire qualcosa che la mia bocca fu
impegnata a rispondere a quel bacio passionale, che la mia dolce
metà mi stava regalando. < Voglio sentirti mia, ho
aspettato così a lungo di stare solo con te >, lo guardai
fissa negli occhi e feci segno di sì con la testa. Sembrava che
avesse letto il mio pensiero.
I suoi desideri erano del tutto uguali ai miei. E così quella
notte per la prima volta dopo tanto tempo, mi sentì amata
veramente.
Le sue mani sul mio corpo e le sue labbra lasciavano scie ardenti, mi facevano sentire desiderata e felice.
E per quelle ore mi scordai del passato, della mia sofferenza e mi concentrai sul mio presente e futuro: Demetri.
Capitolo non betato, scusete gli eventuali errori -.-"
NB
la frase fra i due ** che dice Didyme non è mia, bensì di
un autore anonimo. La frase è presa di internet!
♥ ****************************************** ♥
Ed
eccoci ancora qui con un nuovo capitolo! Finalmente le cose si stanno
sistemando (+ o -), Demetri è veramente cambiato e Didyme
è innamorata persa. Sono carini insieme, vero? E cosa dire di
Nessie che nuovamente ha dimostrato carattere e la sua forza?
Perchè afferma di conoscere quella donna della foto?
Riuscirà a risolvere il mistero intorno a quella figura
misteriosa??? Spero che il capitolo vi sia
piaciuto e spero di esser riuscita a farvi almeno un poco emozionare.
Fatemi sapere, cosa ne pensate! Ora rispondo alle recensione
del 25° capitolo, ma non senza aver prima ringraziato tutte le
persone che hanno inserito la storia fra le preferite (23) e le seguite
(23) e chi mi ha messo fra le autrici preferite (5). Ringrazio anche le
persone che leggono solamente!
Ed ora le risposte ai vostri bellissimi commenti:
noe_princi89 - Grazie dei
complimenti! Già povera Bella costretta a stare a casa con le
mani in mano, senza i suoi dolci angeli! Sono contenta che i miei
capitoli ti piacciano sempre più... Di questo cosa ne pensi? un
bacione al prox aggiornamento! bacioni
Cuccola - Come avevi detto,
mi hai recensito! Grazie davvero! Bella purtroppo non può fare
nulla anche se è una ragazza forte, all'avvenire di certe
situazioni, non può che indebolirsi. E la lonatananza con la
piccolina di certo non le fa bene. Però diciamo che
riuscirà ad aiutare.. Ho già detto troppo! Al prossimo
aggiornamento! un bacione
Channellina94 - Sono davvero
contenta che ti sia piaciuto! Jacob piace anche a me in quel pezzo,
perchè vuole fare di tutto per salvare il suo amore, e appunto,
come hai scritto tu, lotta per ciò che vuole! Tranquilla i tuoi
amori non moriranno, ma.... Non posso dirti di più! Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto! Grazie dei complimenti! Al prossimo
aggiornamento! bacione
sinead - Grazie come sempre
delle tu e-mail! Sono davvero contenta, che la storia non ti annoi, ma
soprattutto che ti piace il modo in cui ho denotato il personaggio di
Bella! Grazie davvero tanto, sapere cosa ne pensi mi fa sempre felice!
Al prossimo aggiornamento bacioni
♥ ****************************************** ♥
*>> Angolo dello spoiler <<*
Alla ricerca di Nessie
Prima di partire eravamo andati a caccia, fuori dalla città. Tutti seguirono le nostre abitudini. [...] Ci eravamo divisi all'aereoporto. Speravamo di trovare subito sue tracce[...] Noi ci saremmo recati a Roma[...] Emmett faceva ancora delle battutine sulla scommessa[...] Avevo voglia di attaccarlo[...] ********************* speravamo di travarla noi[...] Il nostro gruppo si sarebbe recato a Parigi[...] Sarebbe stata una ricerca difficilissima, ma eravamo fiduciosi[...]
NB:
come avete potuto capire il prossimo capitolo sarà formato da
due Pov diversi, appartenenti ognuno ad un membro di uno dei due
gruppi.
Preferite così o che divida i pov in due capitoli?
Fatemi sapere A presto Tede
Capitolo 30 *** Capitolo 27 - Litigio e partenze ***
Capitolo 27 - Litigio e Partenze
CAPITOLO VENTISETTESIMO
Litigio e Partenze
Edward's pov
Avevamo da poco lasciato Forks, per dirigerci verso
l’aeroporto di Seattle, dove ci saremmo divisi nei due gruppi. Sfrecciavamo in
tre auto distinte: la mia Volvo, la
Jeep di Emmett e la
Porche di Alice. Avevamo deciso di recarci tutti, insieme,
per salutarci. Sentivo il respiro freddo di mia moglie sulla mia spalla, non mi
ero accorto che si era avvicinata. In altre situazione sicuramente avrei
percepito il suo movimento, ma ero troppo preso a pensare alle strategie da
seguire durante la ricerca, da essermi estraniato dal mondo intorno.
< Edward, a cosa pensi tanto intensamente da non
rispondermi? >, la sua voce soave mi parlava nell’orecchio dandomi dei
brividi lungo tutta la schiena. Lo sapeva l’effetto che mi faceva, allora
perché mi continuava a istigare, nonostante sapesse che tra pochi minuti ci
saremmo dovuti dividere nuovamente. Mi sarebbe mancata da morire, e non sapere
dove possa essere, la mia piccolina mi mandava in bestia; ma se solo avessi
scoperto che quella vampira abbia potuto torcere un capello a lei, che era il
frutto del mio e del suo amore, non avrei impiegato tanto a farla a pezzi e
bruciare i resti.
< Edward, cosa è tutta questa rabbia che sento?
E per favore non stringere in quel modo il volante, rischi di sbriciolarlo!
Basta ti prego! > Jasper aveva iniziato a urlare nella macchina, in preda al
dolore che poteva sentire solo lui, essendo empatico.
< Nulla Jasper è tutto passato. Amore mio cosa
mi avevi chiesto? >
< Se potevo venire con te. Te l’ho detto non
voglio restare qui e aspettarti e non sapere quando e se tornerai > un moto
d’irritazione mi prese, non riuscivo più a stare calmo. Era la prima volta che
succedeva dopo che Bella mi aveva detto qualcosa.
< Ora basta, Bella. Non fare la bambina
capricciosa. Te (?) Ho Detto Che Resti A Forks, punto e basta> avevo fermato
la macchina. Jasper e Jacob che erano nella nostra vettura, mi guardavano
allibiti.
< Io sarei la ragazzina capricciosa? Edward
questo non doveva (?) dirmelo. Non puoi decidere della mia vita, se io voglio
venire, verrò. E’ anche mia figlia >
Non riuscii più a contenermi.
< Ora mi hai rotto. Ti ho detto che non vieni,
se provi solo a mettere piede sul quel dannatissimo aereo, non risponderò più
delle mie azioni. E sicuramente farò qualcosa di cui potrei pentirmi > ero
accecato dalla rabbia, non potevo perdere anche lei. La vampira poteva essere
senza scrupoli e non ci avrebbe impiegato tanto ad attaccare il mio unico punto
debole: mia moglie, la mia vita.
Non potevo distrarmi dovevo rimanere lucido se ci fosse stato un combattimento.
< Cioè? Che cosa vorresti farmi? >, il suo
tono era di sfida, ma potevo percepire il suo tono spaventato e in punto di
sfociare in un pianto senza lacrime.
< Meglio che non lo sappia > e così cercai di
chiudere il discorso. Non volevo litigare proprio prima della partenza, anche
se per colpa del mio poco controllo del mio umore, avevo già mandato a rotoli
la mattinata. >. Stavo per rimettere in moto la macchina, quando sentii lo
sportello di Bella aprirsi.
< Dove vai? Torna in macchina >, non si girò
né mi degnò di una risposta. Aveva cominciato a correre nel fitto della
foresta, e così la persi di vista. Fantastico, sono un deficiente.
*Edward ma
che cazzo ha fatto; Scusa, ma che t’è preso?* i pensieri di Jacob non erano
molto carini anche per le parole che lui aveva usato. A volte era molto
volgare.
*Edward
perché le hai detto quelle cose? Non se lo meritava. E comunque c’erano (?)
modo e (?) di dirle di non venire* Jasper era molto calmo e cercava di
rilassarmi usando il suo potere. Nonostante la calma che mi stava irradiando,
mi sentiva (^) una schifezza.
< Lo so Jasper. E solo che è tutta la notte che
mi assillava che voleva venire. E a saperla in preda ad un combattimento,
contro una vampira di cui non conosciamo i poteri e le intenzioni, ho sentito
una gran rabbia. Che cosa ho fatto? > dissi scuotendo la testa, i capelli
ramati mi caddero sulla fronte.
Mi sentii vibrare il cellulare in tasca. Un
messaggio.
Buon viaggio. Mi dispiace
essere una bambina capricciosa.
Saprò rimediare.
Bella
Il messaggio non era chiaro, ma sapevo che velava
una minaccia, e un brutto presentimento mi stava squarciando l’anima.
Cioè?
Edward
Volevo capire bene le sue intenzioni, prima di fare
qualsiasi gesto sconsiderato. Come lo avevo fatto poco fa.
Ripartii e arrivai in poco tempo all’aeroporto.
Appena scesi mi venne addosso, Alice.
< Tu sei un emerito stupido e imbecille. >
Sospirai < Lo so >
< Come hai potuto dirle certe cose, la sfiderei
a non trasferirsi dopo che l’hai trattata come una mocciosa di due anni! >
Alice furiosa faceva davvero paura, nonostante la guardassi dall’alto al basso.
< Che cosa hai detto? > avevo capito bene
trasferirsi?
< Si la vedo che si trasferirà con Charlie. Non
vuole che tu le faccia da baby sitter > l’ultima parte della frase la disse
con un sarcasmo talmente pungente, che dovetti arretrare.
< Non è possibile. Mi vuole lasciare? > lei
annuì con aria decisa e fredda. La famiglia dietro mi guardava con occhi
sbarrati, mi arrivarono anche alcune occhiate omicide da parte di Rose ed Emm.
< Devo andare. > sapevo che l’aereo sarebbe
partito tra un’ora abbondante. Avevo tutto il tempo di chiarirmi, o almeno lo
speravo.
La sua scia si snodava fra gli alberi, seguirla per
me era come andare incontro al premio più importante che potessi mai ricevere.
Il suo odore m’inebriava.
La trovai poco distante da dove avevo fermato la
macchina, stava appollaiata a una roccia e singhiozzava.
< Perché mi vuoi lasciare? > sussultò al
sentire la mia voce e il mio avvicinamento.
< Non voglio più essere un peso, né tantomeno
una bambina da accudire > lo disse in un modo talmente gelido, che sentii il
sangue (si fa per dire) congelarsi nelle mie vene.
< Bella non lo fare, ti prego. Prima sono stato
uno stupido; ho solo paura di perderti, è per questo motivo che voi ragazze
resterete qui a Forks. Ti prego non fare gesti stupidi. > avevo iniziato a
singhiozzare, era il secondo litigio che avevamo e non lo potevo sopportare.
Sentivo il mio cuore andare in frantumi.
< Non ho voglia di parlarti, ora. Lasciami sola.
Vai il tuo aereo sta partendo >, sapevo che avevo fatto una grande cavolata.
La lasciai su quella roccia e mi apprestai a tornare dal gruppo. Arrivai dopo
poco tempo, e ciò che vidi non mi piacque per nulla. Tutti se ne stavano in
disparte, erano arrabbiati con me. Avevo trattato male la loro sorellina e
figlia, per un motivo futile.
< Alice cosa vedi? > le chiesi implorante.
Stava traducendo l’inno americano in ebraico antico e non mi permetteva di
vedere nulla.
< Nulla che t’interessi > sospirai e mi sedetti
in attesa della chiamata del volo. I minuti passavano e pensavo a come avessi
potuto dirle quelle cose, mi stavo crogiolando nel dolore, quando sentii un
tocco leggero su una spalla.
< Pensavi che ti avrei mandato via, senza
nemmeno un bacio per fare la pace? >
Non potevo crederci, era arrivata e mi stava
chiedendo di fare pace.
*Edward, sono stata una stupida. Lo sapevo che tu
non mi volevi con te perché avevi paura che io mi facessi male; ma non volevo
lasciarti partire solo. Ho paura che mi lascerai anche tu* aveva abbassato il
suo scudo, per permettermi di leggere la sua mente.
*Amore mio,
sono stato io a dirti quelle cose. Non potrei mai lasciarti. Sei tutta la mia
vita, ricordi* la abbracciai e le diedi un bacio, sulle sue labbra che
sapevano di rosa. Erano così dolci e si modellavano perfettamente alle mie.
Qualcuno tossì da dietro. Emmett…. Grr
< Mi dispiace interrompere la vostra
riappacificazione ma hanno chiamato il volo. Dobbiamo andare >
< Amore io vado. Niente sciocchezze. >
< Edward se io fossi stata Bella, col cavolo che
sarei venuta salutarti > Alice era ancora molto arrabbiata, sapevo però come
ottenere il suo perdono.
< Tutta intera con i capi più costosi, mi
raccomando. Ti voglio bene fratellino > la collezione nuova di Dolce &
Gabbana, come immaginavo, andava a genio per la mia nanetta di sorella.
Così ci dirigemmo verso l’imbarco, un ultimo saluto
alla mia famiglia, alla mia dolce Bella, ed eccoci di nuovo sull’aereo. Il
viaggio sarebbe stato, lungo quattordici ore. Dovevamo anche fare finta di
dormire per non destare sospetti con le hostess. Ero seduto di fianco a Emmett
per fortuna che non stava pensando a nulla di scandaloso, canticchiava una
canzone d’amore che avrebbe dedicato alla sua amata Rose. Kachiri stava avendo
una discussione con Nahuel sui vantaggi di cacciare animali tropicali e i
cervi. Kachiri stava dando ragione al vampiro, sicuramente il sapore dei
predatori dell’Amazzonia era migliore rispetto quello degli erbivori di Forks.
*Edward,
giochiamo a filetto* la voce dei pensieri di mio fratello mi risvegliava
dal momento di pace, ti pareva che doveva rovina tutto?
< Non ti pare di essere un po’ grandicello per
queste cose? >, i suoi occhi da cucciolo alla fine mi fecero cedere. Stavo
stracciando mio fratello a filetto, anche se dovevo dire a volte, avevo barato,
e più volte lo aveva fatto notare.
< Non è giusto, io non ci gioco più con te. Tu
mi leggi nel pensiero > ecco il solito bimbo che non riusciva ad accettare
che aveva perso.
*Ora vado lì
e dico loro di stare zitti. Anche se sono bellissimi, non possono fare quello
che vogliono.*
< Ok ora basta. L’hostess ci sta guardando male.
Stiamo facendo troppo baccano. Mettiamoci a “dormire” > Emmett ridacchiò e
si girò verso il cuscino che prima una hostess gli aveva portato. Lei aveva
cercato di attaccare bottone, ma alla vista della fede aveva deciso che fosse
meglio lasciar stare.
Io decisi di chiudere gli occhi e tornare al mio
stato si semi-coscienza. I sogni di molti esseri umani erano davvero
disgustosi. Cercai di pensare solo a Bella e a mia figlia, noi insieme nella
nostra casetta. Felici e soprattutto insieme.
Passarono le fatidiche quattordici ore ed eccoci
arrivati all’aeroporto di Fiumicino a Roma. Il sole stava spuntando ma non era
forte, le nuvole lo coprivano. Anche in Italia l’autunno era arrivato portando
con sé la pioggia. Le nuvole non promettevano nulla di buono.
Dopo i dovuti controlli di sicurezza e di routine,
prendemmo i bagagli e iniziammo a cercare lì intorno. Nessun odore particolare.
< Edward, chiediamo ai bar, qui vicino è
probabile che la bimba abbia mangiato. O almeno lo spero >
Iniziammo da un piccolo bar appena fuori il gate,
mostrai alla ragazza che stava dietro il bancone, la foto della mia piccolina.
< Hai visto questa bimba? Forse è passata di
qua un mese fa circa >
*E’
sicuramente sua sorella; però gli assomiglia; non può essere sua figlia. E’
troppo giovane ed è bellissimo*
< Mi dispiace non l’ho vista. Le serve
qualcos’altro? > *chiedimi tutto quello che vuoi*
< No non ci serve nient’altro. Arrivederci >
Poi mi sentii tirare la camicia, un uomo sulla
quarantina mi guardava.
< Posso vedere la foto? > forse l’aveva
vista.
< Ecco, riconosce la bambina? > ero in
trepidante attesa, gli altri dietro di me avevano gli occhi puntati sul viso di
quel signore che non conoscevamo.
< Si l’ho vista. E’ salita su una macchina
nera insieme ad una donna >.
< Me la può descrivere? > le immagini nella
sua testa, erano riguardanti solamente Nessie, della vampira nessun pensiero.
< Sì, alta scura di capelli, molto bella e con un corpo da
paura > m’irrigidii.
No, non era possibile. La soluzione era più vicina
di quanto avessimo immaginato. Che stupidi che siamo stati!
< Grazie mille > uscimmo dal bar e tutti mi
guardavano con curiosità.
Non riuscii a parlare ma dissi solo un nome:
<
Renata >.
Jasper’ s pov
Avevamo lasciato la nostra famiglia all’aeroporto
da poco. Ora eravamo seduti su dei comodissimi posti in prima classe, verso
Parigi.Jacob stava parlando con Huilen
e a quanto pare gli stava simpatica.
< Sei proprio simpatica. Non potevo immaginare
che un giorno mi sarei trovato in un posto d’aereo con vicino una vampira non
appartenente alla famiglia Cullen > Jacob era entusiasta, almeno non si
sarebbe annoiato durante le lunghe ore di attraversata.
Mi fecero sorridere nonostante la loro diversa
natura, nemici mortali, si stavano intrattenendo in una conversazione tra
persone normali e civili. Forse non eravamo così diversi da quello che si
diceva. Eravamo entrambi esseri che dovevano lottare per riuscire a vivere
l’eternità, che può sembrare facile, ma non lo è di certo. Ora si erano messi a
parlare di Nessie. Feci finta di non sentirli, ma avevo l’orecchio vigile.
< E così tu hai avuto, come si chiama… imprin…
qualcosa vero? > mi stupii della domanda, ne avevamo parlato solo una volta,
dopo lo scontro con i Volturi, nonostante la nostra natura di ricordare tutto
quanto, pensavo lo avesse messo “fra le cose non importanti”.
< Sì, ho avuto l'imprinting > Jacob
sorrideva come un ebete, mi sembrava la mia stessa faccia quando guardavo mia
moglie. Ora che ci penso non era una faccia da ebete, bensì un viso di chi
è innamorato follemente della persona che sta accanto. Edward se fosse stato
qui di certo avrebbe avuto bisogno di un po’ del mio potere per contrastare la gelosia; però meglio Jacob
che qualcun altro.
< E’ un’emozione forte, giusto. La ami? > le
domande si facevano sempre più sul personale ed io ero molto curioso di sentire
le risposte, anche se già le conoscevo, attraverso l’amore che sentivo
palpitare nel suo corpo.
< Si la amo, ma per lei il sentimento è diverso.
In senso che mi vede più come un fratello. Con il passare degli anni il
sentimento cambierà, almeno così spero >, la sincerità delle parole di
Jacob, erano un toccasana per me. Se mai ci fosse successo qualcosa a me e alla
mia famiglia, di certo ci sarebbe stato lui a proteggere il mio piccolo angelo.
< Sei molto simpatico lupo, penso che ora vorrai
riposarti un po’. Il viaggio è ancora lungo > disse Huilen, comprensiva come
sempre. Sarebbe stata un’ottima mamma al pari di Esme. Premurosa e buona. Se
non ci fosse stata lei ora Nahuel, non sarebbe nato.
< Grazie Huilen, penso che accetterò di buon
grado la tua proposta > detto questo, una tranquillità lo avvolse e non
potei non bearmene. Mi piaceva stare in un ambiente calmo, e ultimamente non
ero riuscito a trovarlo.
< Jasper, appena arrivati a Parigi cosa faremo?
>, chiese Zafrina la mia compagna di posto.
< Setacceremo la zona e chiameremo Edward per
sapere novità dall’Italia. Spero che la troveremo prima noi, almeno tutta
questa situazione si potrà risolvere quanto prima > erano passati troppi
giorni e la lontananza, povera piccola di certo non le avrà fatto bene.
< Scusate siete pregati di fare silenzio. Volete
un cuscino per dormire? > la ragazza che ci era venuta incontro era parecchio
irritata. Il suo odore era invitante ma lo sentii appena. Mi stavo abituando,
meno male.
< Si grazie > le risposi educatamente, non
volevo creare un putiferio svegliando qualcuno.
Ritornò con cinque cuscini morbidissimi. Ci
mettemmo a dormire.
< Buonanotte ragazzi! > dissi sghignazzando
seguita dalle risate smorzate dei miei compagni.
Sarebbe stata una ricerca difficile, lo sapevamo…
Ma dovevamo essere fiduciosi e lo saremmo stati. Di sicuro…
Capitolo non betato. Scusate gli errori! Cambierò al più presto con la versione corretta!
♥ ****************************************** ♥
Buonasera a tutti! Aggiorno
di corsa! E' tardissimo lo so, ma da come era partita giornata pensavo
di non poter postare per un pò. Un virus mi ha cancellato tutti
i capitoli compreso quello che avrei dovuto postare stamani. K
disastro! Ora sono con il pc di mio padre e ho scritto questo
capitoletto (un'ora e mezza a scrive come una assatanata) che
diciamocela tutta poteva venire molto molto meglio! La copia che
è andata perduta forse sarebbe stata l'ideale! Comunque spero
che vi piacerà! Siamo arrivati al momento cruciale! Cosa faranno
i nostri eroi?? Sarà a voi scoprirlo continuando a leggere la
ff! Fatemi sapere le vostre impressioni su questo capitolo!!
Rispondo al volo alle recensione. Ringrazio chi mi preferisce e chi mi segue e ovviamente chi legge solamente.
noe_princi89 - Grazie della recensione! Sono felicissima che il
capitolo ti sia piaciuto! Già come coppia sono molto dolci, ma
non tutto andrà loro per il verso giusto.. No scherzo!
ForseXDXD! Grazie anche dell'e-mail che è stata molto gradita!
Scusa per la risposta alla rece così affrettata La prossima volta ti risponderò meglio! bacioni
sinead -
Grazie,
grazie, grazie! Le tue e-mail sono sempre dolcissime e molto
incoraggianti! Ciò che mi scrivi mi dà la forza di non
smettere mai! Cercherò di seguire i tuoi consigli soprattutto
quello di non smettere
di scrivere :D Spero che il capitolo ti sia piaciuto!! Ci sentiamo
presto un bacione
Cuccola - Già sono davvero una coppia pucciosa!! XD K carini! Grazie della recensione! A presto un bacione
Channellina94 - Sono felice che il personaggio di Demetri ti piaccia!
Anche io lo adoro così come Didyme! Fanno davveo una bella
coppia! Hai visto Eddino ha capito finalmente chi c'è dietro al
rapimento? Cosa farà? Un bacione
trettra - Ammore mio!! Ma quanto mi sei mancata? Ora che sei tornata
devi metterti sotto e correggere i nuovi capitoli! Al lavoro beta!
scherzo :P! Grazie come sempre dei complimenti sono felice che i
capitoli ti siano piaciuti... Soprattutto il finale XD un bacione
tvttttttb
Scusate ancora per il ritardo!!! a presto.. Non so quando potrò postare... :(:(
Capitolo 28 - La verità a volte fa davvero male...
CAPITOLO VENTOTTESIMO
Incubi e realtà
Renesmee's pov
<Renesmee,
piccola della mamma, vieni qua > mi trovavo nei dintorni della foresta di
Forks. Camminavo spedita alla ricerca della mia famiglia che mi chiamava a
gran voce.
Tutto intorno era proprio come lo ricordavo, gli alberi secolari con il
muschio che faceva oro da seconda pelle. Tutto era verde, ogni piccola
parte di zona. Si sentivano gli uccellini cinguettare, allegri e mi
facevano sentire a mia volta allegra. Dalle grosse fronde degli alberi
centenari, s’intravedevano i raggi del sole spuntare chiari e
limpidi. Tutto dava l’impressione di una giornata bella e con
delle buone attese , ma improvvisamente come se fossero stati uccisi
tutti in un solo colpo, gli uccellini e tutti gli esseri che popolavano
la foresta, smisero di botto di far sentire la loro presenza. Le voci
dei miei, ora non erano più dal tono spensierato, ma…
stavano urlando? Iniziai a correre a perdifiato, mi sentivo debole e
spossata. Non riuscivo a vedere nulla, i raggi erano scomparsi
lasciando alla foresta, un’aria tetra e spaventosa. Avevo il
fiatone e mi sentivo come in una gabbia, i rami mi chiudevano il
passaggio dei vari sentieri, non permettendo di scorgere cosa potesse
essere successo dall’altra parte del verde, ormai circondato
dalle ombre. Non so come riuscii a trovare un varco e quando lo
attraversai, me ne pentii. Un grande falò in mezzo alla radura
dei miei genitori. Delle figure dalle lunghe mantelle scure lo
guardavano con aria soddisfatta. un singhiozzo mi uscì dalle labbra.
Vedevo i corpi carbonizzati dei miei, che in preda a spasmi cercavano di
sfuggire al calore. Riuscii a trovare il corpo di mia madre e di mio padre,
avevano le mani unite, guardavano nella mia direzione < Ti vogliamo bene
>, un sussurro dalle loro labbra prima di non poter dire più nulla. Jacob
era in forma di lupo che ululava di dolore. Caddi a terra inerme e incapace
di fare nulla. Emisi del rumore, facendo voltare le figure che mi fissavano
con i loro occhi scuri, circondati da occhiaie violacee e impresse. <
Renesmee, ti sei unita al divertimento? > la voce di Aro, era glaciale,
venne però, interrotta da un pianto e da un lamento, mi girai di scatto. Era
una bambina in fasce, piccola dai capelli scuri. Si disperava e si contorceva
vicino alle fiamme. Guardava verso una ragazza… Era la donna della foto. Mi
avvicinai stando attenta alle fiamme che si propagavano e quello che vidi mi
fermò il respiro in gola. Lei? Non era possibile… Ecco perché conoscevo
quegli occhi.
< No!
>, iniziai a urlare a squarciagola. Ero sudata e ansante, il sogno era
stato tremendamente vivido. Non poteva essere. Un flashback, un déjà vu, una
qualche premonizione? Non lo sapevo; ma forse conoscevo l’identità della
donna. Anche lei, come i miei genitori, era stata privata del suo dono più
grande, la figlia. Ripensando alla mia famiglia in quel rogo, un dolore al
mio cuore, mi fece distendere nuovamente sul letto, accovacciata con le
ginocchia sotto la gola, mi faceva sentire protetta e il dolore
sembrava affievolirsi. Il medaglione ormai era la cosa più importante per me,
mi ricordava tutte le belle giornate che avevo trascorso in quella foresta.
Un tempo era stato il mio angolo di Paradiso, negli ultimi però aveva fatto
da tomba alla mia famiglia.
Sentivo il mio piccolo cuore battere
impazzito per il risveglio turbato. Il sangue che scorreva nel mio organo era
dolorante come una ferita che pulsa e che non accenna a guarire. Decisi di
alzarmi per darmi una rinfrescata, mi sentivo la fronte appiccicosa, il
sudore imperlava la mia pelle diafana. Le dita facevano davvero male, così
decisi di zampettare qua e là. Era proprio una faticaccia.
Mentre mi
dirigevo in bagno, vidi che sul tavolinetto c’erano le sacche di sangue,
Demetri era passato. Erano due, segno che sarebbe tornato alla sera
portandone un’altra per il pranzo. Le tirai su una e trovai un biglietto. Era
di Didyme.
Cara
Renesmee, come stai? Sono due giorni che non ci vediamo né sentiamo e ti
assicuro che mi manchi da morire. Grazie delle belle parole e della giornata
fantastica che mi hai fatto passare. Erano anni che non mi divertivo in quel
modo. Stai tranquilla ti tengo io al sicuro, il mio potere è molto forte. Mio
padre non lo sa, ancora pensa che sia in grado di bloccare solo determinati
poteri, ma in realtà ci riesco con tutti. E sono contenta che
finalmente possa rendermi utile. Tu puoi chiedermi qualsiasi cosa. Buonanotte
o buongiorno (dipende da quando lo leggi) tua carissima.
Didyme
Decisi di
risponderle subito
Cara
Didyme, sto bene. Le dita e il cuore però fanno male. Mi sembra un’eternità
che non li vedo, non sento più la loro
voce. Nulla, non riesco a capacitarmi
che in questo mondo non esistano più. Tu solo puoi capirmi. Tu solo puoi
capire il dolore provocato dalla perdita di un parente. E’ per questo motivo
che ti sento tanto vicino. Siamo accomunate daldolore. Ti devo fare
una domanda… Mi potresti spedire la foto di tua madre, lo so che è l’unico
ricordo che hai di lei, ma ti prometto che te la renderò il prima possibile.
Ancora non posso spiegarti il motivo di tale richiesta, ma fidati, mia amica.
A presto... grazie di tutto…
Nessie
Presi il
mio sangue iniziai a bere avidamente, ne chiedevo sempre di più, da quando
non ero più a casa. Forse la mia età che mutava ogni giorno, portava delle
conseguenze anche sull’appetito.
Mi rifeci il letto con un po’ di fatica,
le dita pulsavano tremendamente e poggiare il piede era quasi impossibile.
Presi un libro e iniziai a sfogliarlo, ero distratta non guardavo le parole
mi soffermavo sulle immagini, erano antiche e logorate. Chiusi il libro
cercando di leggere il titolo, ma era impossibile. Me lo aveva preso Demetri
dalla biblioteca per non farmi annoiare, più trascorrevo il tempo con lui e
più lo sentivo come uno zio adottivo. Non al pari di zio Emmett o Jasper,
però uno zio di cui si erano perse le tracce e si era rincontrato dopo tanto
tempo. Era totalmente cambiato, lo avevo visto cattivo e spietato, e ora
carino, simpatico con un animo buono. Chi lo avrebbe mai detto? E’
vero, l’amore tutto può.
Posai il libro, per nulla interessante, sul
comodino e mi misi a pensare. Se non mi avessero portato via da loro, come
sarei e dove sarei stata in questo momento? Sicuramente a scuola, in
trepidante attesa che venissero a prendermi per portarmi a casa. Ci sarebbero
sfide, combattimenti, coccole e risate… amore… una vita felice e vissuta nel
pieno della felicità.
Sentii bussare alla porta.
< Demetri puoi
entrare >, lo sapevo che tanto era lui, gli altri membrin della guardia
erano partiti con Aro, per la Russia. Dopo pochi secondi il vampiro mi
affiancò sedutosul letto.
< Piccola, dormito bene? Ti fa male il
piedino?>, il suo tono si era raddolcito moltissimo.
< Non
tanto, gli incubi mi perseguitano. Il piede potrebbe stare meglio >
sentivo che al posto delle due rotte avevo due pesi che mi facevano
malissimo.
< Mi dispiace… Senti gli altri torneranno
nel pomeriggio, devo portare qualcosa a Didyme di urgente? > feci segno di
sì con la testa.
< Demetri devo ricevere subito la
risposta, prima che arrivi Aro. Me la puoi portare subito? >
<
Certo, ora stai al letto e cerca di riposare. Torno fra poco. La lettera è
vicina alla sacca, che ti ho portato stamattina? > < Sì, grazie
> e così sparì…
Mi sentii le palpebre pesanti, e caddi in un
sonno tormentato.
si allontanò da
me e in preda al pianto si girò e andò via com’era venuta. Cercai di
seguirla, ma era come un’ombra, più mi avvicinavo più si allontanava.
Si
fermò di botto, quando venne attaccata alle spalle da Aro, il quale disse una
frase “Sei speciale, mi sarai utile” e così la morse con prepotenza prima sul
polso e poi sul rigonfiamento dell’addome. Il sangue colava copioso, le urla
erano inquietanti, tutto si acquietò a un solo suono: un vagito in lontananze
e una frase detta con falso amore.
< Ti chiamerò Didyme >, una
risata maligna e poi più nulla.
Mi
svegliai con un’ansia tremenda. Poteva essere lei, sua madre? Era solo
suggestione o verità? Chissà se pensava le stesse cose, la zia Alice quando
aveva le visioni. Sorrisi al ricordo del folletto, ma poi la tristezza
ripiombò sul mio viso. Ricordai il sogno appena fatto, dovevo vederla al più
presto. Ma come avrei fatto? Era lontana chilometri. Sbuffai.
Solo poco dopo
mi accorsi che mi sentivo fissata. Mi girai e cacciai un urlo, prima che una
mano possente mi chiudesse la bocca.
< Piccola ma che fai, sono io.
> Demetri aveva gli occhi sgranati e mi guardava fisso. Mi tolse la mano
ma potevo ancora sentire il mio cuore galoppare, per la paura.
< Mi
dispiace averti spaventato. Ti stavi lamentando nel sonno, e volevo
svegliarti. >
< No scusami tu. Non ti avevo visto e mi
sei sembrato un mostro pronto ad uccidermi >, mi fissò e scoppiò a
ridere.
< Renesmee, io sono un mostro, ero anche pronto ad
ucciderti, ma tanto tempo fa. > mi fissò mestamente.
< Da quanto
tempo sei qui? >
< Un’ora. Ho fatto in fretta da Didyme,
perché stanno per arrivare. Sono a Firenze >
< Mi ha mandato
qualcosa? > sentivo l’ansia crescere dentro di me, speravo ardentemente
che mi avesse inviato la foto.
< Sì e c’è anche una lettera >, mi
porse un foglietto color ocra che riportava elegante la sua
calligrafia.
Nessie,
ecco quella foto che mi avevi chiesto. Anche se non ho ben capito a cosa ti
possa servire, mi fido di te. Ti devo fare solo un’unica piccolissima
richiesta: non me la rovinare, è l’unico “ricordo” di lei.
Grazie.
Tua
Didyme
La foto
era lì in bella vista in mezzo al bigliettino che mi aveva
lasciato.
< Sono arrivati, sento le loro scie. Devo andare via, ti
porto stasera da mangiare > mi scompigliò i capelli, mi fece
l’occhiolinoe se ne andò.
< Odiosa mocciosa > lo sentii dire,
ma non mene offesi, non dovevano capire che tra noi si era instaurato un
rapporto di buona amicizia. Avevo ancora la lettera fra le mani, era lei, ne
ero sicura. Ma come potevo andare da lei, dicendole che la sua probabile
figlia era viva? Dovevo escogitare qualcosa alla svelta, dovevo riuscire a
rintracciarla e vederla. Ma come potevo cercarla, non potendo uscire da
queste quattro mura?
Qualcuno bussò alla porta. Un bussare delicato,
da donna, non era come quello di Demetri, possente e forte.
< Sì?
Chi è? >
< Sono Renata > la voce mi morì in gola…
Come potevo?
…to be
continued
Correzioni a cura di trettra... Grazie di tutto :D
♥
*********************************************
♥
Buonasera a tutti! Lo so sono imperdonabile, per il tremendo ritardo;
il computer mi ha abbandonato e scrivere il capitolo è stato abbastanza
difficile. Ho tantissime idee che mi ronzano in testa ma non riesco ad
ordinarle come vorrei!! Vorrei davvero riuscire a trasmettervi le emozioni che
provo mentre scrivo. Spero che comunque sia stato di vostro gradimento! Di una
cosa però sono sicura: quali parole muoiono in gola a Nessie quando ritrova
Renata? Aspetto le vostre supposizioni! Ed ora, rispondendo alle
recensioni
noe_princi89
- Mi dispiace davvero x il ritardo! Spero che mi perdonarai! Comunque,
mi spiace deluderti ma la svolta ci sarà nel prossimo capitolo,
con l'arrivo del team Eddy a Volterra... ma non tutto sarà
facile per i nostri eroi! Già Jacob è dolcissimo, e
Nessie ricambierà i suoi sentimenti.. Sono anime gemelle
destinate a stare insieme! Spero che il nuovo capitolo ti sia piaciuto!
Fammi sapere... Un bacione
OttoNoveTre
- Nessun problema per le risposte, mi ha fatto molto piacere
risponderti e chiarire i tuoi dubbi! Non fa nulla che tu abbia
sbagliato, a volte capita confondersi! Quindi don't worry! Spero che il
capitolo sia stato di tuo gradimento! A presto kiss
trettra - Grazie di tutto
come sempre, se non ci fossi stata in questa settimana di certo ancora
starei guardando la pagina bianca! XD SOno felice che il capitolo ti
sia piaciuto, e di questo cosa mi dici? Lo so che sei di parte, ma Eddy
è sempre Eddy.. no? Un bacione tvtttttttb
Cuccola - Sono contentissima
che il capitolo ti sia piaciuto! Jacob è dolcissimo e già
la ama, nonostante lei sia una bambina. Ma come dice il proverbio al
Cuor non si comanda.. Come ti è saputo questo? Fammi sapere!
Grazie! baci
sinead - Grazie di tutto
come sempre! Sei stata di molto aiuto, durante questa settimana un
pò così! Le tue e-mail sempre così carine e
disponibili, mi hanno fatto capire tante cose! Grazie davvero tanto
dell'appoggio! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! Un bacione fammi
sapere
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la storia fra le preferite (26), le seguite (26),
chi mi ha inserito fra le autrici preferite (6) e chi legge solamente!
Grazie di tutto e scusatemi ancora per il ritardo!
< Renata > ancora quel nome mi girava nella mente, come avevano osato rapire la mia piccola bambina. < Edward, ne sei sicuro?
> Emmett, così come gli altri compagni, era rimasto allibito.
Noi eravamo stati così stupidi da eliminare subito la
possibilità dei Volturi, non potevamo immaginare che si
riorganizzassero in modo così rapido. A volte capita che la
soluzione sia fra tutte le possibilità, quella più
semplice; e ovviamente noi ci avevamo girato attorno. Ci occorreva un
posto dove poter discutere in modo tranquillo, senza sguardi indiscreti. < Dobbiamo lasciare Roma,
subito. Dobbiamo parlare in pace > tutti annuirono e saltammo sul
primo taxi che incontrammo fuori l’aeroporto. < A Firenze, per favore
> parlai in italiano, cosicché l’autista non impiegasse
molto a capire la mia parlata Americana. Il sole stava sorgendo, meno
male che era prevista pioggia. Il cielo era coperto da grosse e nere
nubi, che non presagivano nulla di buono. Temporale in arrivo. Vedevo i miei compagni
pietrificati, la stessa copia di me stesso. Nei loro pensieri riuscivo
a carpire solo la rabbia, la frustrazione e l’odio verso degli
esseri che si definivano “padroni” della razza vampira, ma
che erano dei mascalzoni di prima categoria. Renata, lei che sembrava
quella più restia a fare determinate cose, aveva avuto
“l’onore” di far cadere il nostro clan, nel buio
più totale. Lei che per pochi mesi quando era umana era stata
vicina di casa, Rose, Alice ed Esme la adoravano. Quando avevamo
parlato con lei, tutti eravamo rimasti un po’ sorpresi di vederla
trasformata e alla mercé di Aro. Mi ricordo che Esme una volta
le aveva chiesto notizie di Davis e del suo bambino; ma uno sguardo al
suolo pieno di rancore e tristezza ci aveva fatto capire, che non erano
sopravvissuti. Perché proprio lei?
Forse era la meno sospettabile, ma cavolo, una volta era nostra amica.
Era vero, chi entra nella guardia dei Volturi, cambia totalmente le
prospettive di vita. *Edward, cosa facciamo?*
Emmett non aveva più il sorriso che lo caratterizzava, sul suo
viso solo una maschera di cattiveria che non gli si addiceva per nulla. *Non lo so. Ne parliamo quando arriviamo a un hotel*
lo vidi annuire e iniziò a pensare a quando lo avremmo detto a
casa. Immaginava Bella che urlava impazzita che voleva raggiungermi,
Rose che ringhiava e immaginava di avere fra le mani la vampira, Alice
che si disperava per non aver capito chi fosse, nonostante la
facilità della scoperta. Mi bastò. *Emm,
lo so che andremo contro le regole che aveva imposto Carlisle, ma a
casa non devono sapere nulla. Non voglio che qualcuno si faccia male*
il tono dei miei pensieri non ammetteva repliche; ma gli occhi sgranati
del mio fratellone mi fecero tenerezza. Sembrava un bambino spaurito. *Emm, fidati. Andrà tutto per il meglio.*
non ero sicuro ma non potevo rischiare che Bella si facesse male.
Renesmee, se qualcosa fosse andato storto, doveva avere un genitore. E
in questo caso Bella avrebbe provveduto. Non sapevamo a cosa andavamo
incontro ma l’idea che con molta probabilità avrei rivisto
anche per pochi attimi la mia bambina mi rendeva, non dico felice, ma
sicuramente più sereno. Mi girai verso il finestrino e
guardai il paesaggio toscano che ci sfilava veloce vicino. Era tutto
tremendamente diverso dalla flora di Forks, ma non meno bella. *Edward, come dobbiamo agire?*
Nahuel, era molto ansioso di doversi trovare faccia a faccia con dei
vampiri così “potenti”. Ritrovarsi così
lontano da Huilen, non gli piaceva. *Nahuel, tranquillo. Appena arriviamo a un hotel, prepariamo qualche strategia. Ora goditi solo il paesaggio* *Ok* *Sono
davvero strani, questi qua. Così pallidi, così immobili.
Sembrano morti. Certo che se ne incontra di gente strana* i
pensieri del tassista mi avevano fatto ricordare che in Italia, di
gente come noi, a parte i Volturi, ce n’era gran poca, e presi
com’eravamo a pensare ad agire, c’eravamo scordati delle
impressioni che potevamo dare all’uomo che ci stava portando
nella città. *Ragazzi, muovetevi e riprendete a fare finta di essere umani, il signore fa domande* li vidi con la coda dell’occhio annuire e iniziarono a parlottare e a muoversi in modo più umano. < Allora non siete di qua giusto? > *che domanda idiota. Parlano in americano. Ti credo che non sono di qua* < Già, siamo americani >, gli dissi tranquillamente, facendo finta di non aver letto nella sua mente. < Bella l’America. Io
ci sono andato per la luna di miele. Tanti anni fa con la mia dolce
Serena, mia moglie. Lei oltre questo viaggio è venuto mai in
Italia? > < Si ho soggiornato per alcuni mesi a Volterra, vicino a Firenze > *Volterra? E’ strano come paesino, si parla di misteriose sparizioni*. < Lei ci è mai andato?> < Sì una volta per
portare un cliente, ma come cittadina non è un granché.
E’ fantastica solo durante la festa di San Marco. L’anno
scorso ho assistito a tutte quelle mantelle rosse, pensi che
c’era una ragazza che aveva iniziato a correre e buttarsi qua e
là gridando il nome di un certo Edward, e poi è sparita.
Ne succedono di cose strane in quella cittadina > non potei non
ghignare di fronte a quelle affermazioni, se sapesse che ora quella
ragazza è mia moglie e quell’Edward sono io, di certo non
mi crederebbe. < Siamo quasi arrivati >
non mi ero reso conto che erano trascorse già due ore e trenta
forse, ero troppo impegnato a sondare la mente dell’amico vicino
a me. < Dove vi devo lasciare? > Emmett mi precedette parlando
l’italiano < In un hotel qui vicino, il primo che capita >,
< Detto, fatto > ci condusse di fronte ad un hotel gigantesco con
giardini pieni di fiori. Se ci fosse stato il sole, sarebbe stato un
bel dramma. < Allora quanto le dobbiamo? > < Secondo il tachimetro sono 250 € > Estrassi il mio portafoglio di pelle nera e gli porsi la cifra aggiungendo qualcosa per la mancia. < Grazie, buona permanenza
in Italia > il sorriso era a trentadue denti. Non sapevo se era
falso per via della ricca mancia o era vero per la chiacchierata da
amici che avevamo fatto. Lasciai correre. Prenotammo la suite per due notti così eravamo in grado di poter riflettere e combinare qualcosa di buono. La stanza era bellissima e ben
fornita di ogni agio possibile e immaginabile. Sembrava una casa,
c’era una cucina, gli angoli bar, tre stanze da letto con annessi
bagni forniti d’idromassaggio, un salone enorme con un plasma da
50 pollici. Il prezzo complessivo per due notti quasi quattro mila
€. Davvero economico… Prima di iniziare a parlare, ci demmo
una sistemata, una doccia rilassante al profumo di pino selvatico era
l’ideale. Mentre l’acqua calda mi accarezzava la pelle di
marmo, immaginai cosa stesse facendo la mia mogliettina. Forse era a
litigare con Alice sui vestiti che non avrebbe messo, era a cucinare
qualcosa per i licantropi con Esme. Mi mancava, come potevo lasciarla?
Se fosse andato male, come avrei avuto il coraggio di lasciarla in
preda al dolore? Era la scelta giusta nasconderle le ultime scoperte?
No, non era giusto, ma non potevo fare altrimenti. Uscii dalla doccia,
mi asciugai e sistemai alla bell’e meglio i capelli. Tutti mi
stavano aspettando seduti sull’enorme divano beige a forma di L. < Allora, che si fa? > Senna era la più schietta e voleva subito andare al sodo della situazione. < Non lo so > rispose
Emmett < Potremmo attaccare i Volturi, ma so che potrebbe essere una
situazione molto pericolosa ed è un’impresa alquanto ardua
> Annuii < Emmett ha ragione. La situazione è difficile. > < Potremmo chiamare a casa
e chiedere a Carlisle di venire con gli altri. > Disse Nahuel, ma
dopo una mia occhiataccia dedusse che era una cattiva idea. < Potremmo chiamare gli
altri a Parigi e dire loro di raggiungerci. > Senna era molto
ragionevole e la sua idea mi piacque, c’era solo un problema.
Jasper non sapeva mentire ad Alice che avrebbe scoperto tutto e poi
avrebbe riferito a Bella. < Potrebbe funzionare
c’è solo un problema. Jasper >, Emmett scrollò
le spalle e mi diede ragione, conoscevamo bene il nostro fratellino, ma
soprattutto quella pazza di mia sorella. Avrebbe fatto di tutto per
scoprire la verità. < Cioè? > Nahuel, così come Senna, non aveva capito bene il senso di quel problema. < Non riesce a mentire ad
Alice e sicuramente le dirà tutto > ora che capivano anche
loro mi diedero ragione fino a quando colsi un pensiero dalla testolina
di mio fratello *Jacob, di certo non direbbe nulla. No, se gli
dicessimo che c’entra con la vita di Nessie.*. < Bravo Emmett, bella idea.
Passami il telefono >. Sorrise e mi passò il suo palmare.
Feci il numero di Jasper, Jacob non aveva il cellulare dietro con
sé. Uno squillo, due squilli, tre squilli… diamine rispondi. < Eddy, trovato qualcosa? > < Jasper, forse, ora passami Jacob è urgente >. < Che cosa è successo? > < Te lo diremo dopo.
Passami Jacob > si sentì uno smanettare dall’altra
parte della linea e dopo pochi secondi la voce tonante di Jacob mi
arrivò all’orecchio. < Edward cosa è successo? > era ansioso e la sua voce era rotta dall’agitazione. < Jacob stammi a sentire e
non interrompermi. Dovete correre in Italia. La vampira che ha rapito
Nessie è … > mi fermai un secondo < Non dirlo ad
alta voce, non devi far capire a nessuno ciò che stai per
sentire ok? > < Sì ma sei strano
> mi dispiaceva mentire al resto della truppa ma era davvero troppo
rischioso, se avessi avuto ancora un cuore pulsante di certo ora si
sarebbe fermato. < La vampira è
Renata la guardia dei Volturi. > Sentii il suo respiro mozzarsi, per
poi emettere un ringhio bestiale. Sperai che non ci fosse nessuno nelle
vicinanze. < Dovete correre qui subito. Da soli non ce la faremo. Ce la fate a essere qui per stasera? > < Penso di sì. Dove ci incontriamo? > < A Firenze, seguite la
nostra scia. Ci vediamo presto. Mi raccomando non dire nulla a Jasper.
Digli solo che dovete correre a Firenze perché avete fiutato
qualcosa. Ti prego non chiamare a casa, Bella potrebbe fare qualche
pazzia >, l’ultimo pezzo di frase l’avevo detto con nota
implorante. Speravo che mi avesse capito. < Ok, se lo dici tu, farò in questo modo. A stasera > riattaccò. Mi girai verso di loro < E’ fatta, partono subito. Vengono di corsa. Per stasera dovrebbero essere qui >. Per ammazzare il tempo Kachiri
andò a caccia, io, Nahuel ed Emmett restammo in camera a
guardare un po’ di sport sulla televisione satellitare. < Eddy, posso chiamare
Rose? Solo per farle sapere che siamo arrivati a Roma. Staranno
impazzendo. > immaginai le nostre mogli con in mano un telefono
aspettando una qualche notizia. < Ok, ma non devi accennare
minimamente che siamo a Firenze. Neanche ti minacciasse con la
sospensione momentanea dei tuoi giochi, intesi? >. *cavolo sarà davvero
dura ma non voglio che il mio bocciolo si faccia male, quindi mi
sacrificherò* ma che nobile il mio fratellino. Fece il numero e mise il vivavoce. Dopo uno squillo, la voce di mia sorella pervase l’aria. < Pronto amore, finalmente stavamo impazzendo. Novità? > < Amore anche tu mi manchi.
Nessuna novità, stiamo setacciando la zona di Roma ma ancora
nulla. Tranquilla la ritroveremo > < Oh Emm > si sentii dei singhiozzi e il passaggio di un telefono. < Edward, cosa è successo? > ecco toccava a me a entrare in scena. < Amore, le ricerche
saranno lunghe, ma stai tranquilla tra pochi giorni Nessie sarà
a casa. Tu stai tranquilla >, cercai di rimanere il più calmo
possibile ma era davvero una faticaccia. < Ok, ma se dovesse
succedere qualcosa, chiama. Per favore > alzai gli occhi e incrociai
quelli d Emmett che aveva un’ espressione mortificata. < Certo te lo prometto. Ci
sentiamo presto. Saluta tutti. Ti amo. > e riattaccai. Eravamo dei
bravi bugiardi, dovevamo esserlo, ma quanto ci costava far soffrire le
persone che amavamo? Tanto, troppo. Kachiri era rientrata e sedeva
vicino a Nahuel. Ci guardammo incapaci di dire nulla e attendemmo
l’arrivo dei nostri amici.
Correzioni a cura di trettra :D
Ciao
ragazzi buon Ferragosto! Fra poco andrò anke io a festeggiare al
mare ma non volevo lasciarvi troppo tempo senza il nuovo capitolo! E'
molto corto e di passaggio ma serviva una pausa in quanto dal prossimo
succederanno tanti nuovi eventi! Positivi? Negativi? Sta a voi
scoprirlo :P. Passiamo ai ringraziamenti.
Ringrazio le persone che mi preferiscono (26), chi mi segue (27), chi
mi ha inserito fra le autrici preferite (7) e chi legge solamente. Un
ringraziamento speciale a chi mi recensisce:
trettra - Tessoro!!!
Ma grazie dei complimenti!! Come farrei(^^) senza di te???? Cosa
nasconde la foto?? Nn te lo diko :P lo scoprirai nel prossimo chappy!
Un bacione tvttttttttb
silvia16595 - Wow una
nuova "recensitrice" (?) Grazie dei complimenti! Sono contenta che il
capitolo ti sia piaciuto! Non ti posso dire se la tua teoria è
esatta, ma lo scoprirai molto presto! Nel prossimo ci sarà la
grande rivelazione! Grazie dell'appoggio! A presto! Fammi sapere se ti
è piaiuto questo! kiss
noe_princi89 -
Sarà una cavolata? Forse sì o... Forse no! Lo scoprirai
solo leggendo! ;D Sono contenta che tu continui ad appoggiarmi con le
tue parole sempre così carine! ^_^ Grazie! Al prossimo
aggiornamento baci
sinead - Ma grazie!!!
Come farei senza le tue e-mail??? *_* La risposta alla tua domanda la
troverai nel pov Nessie, cioè il prossimo! Sono contanta che il
capitolo ti sia piaciuto così tanto, soprattutto il pezzo di
Demetri.. Mi sono impegnata tanto a scriverlo e meno male i risultati
un pò si sono visti! :D Grazie 1000! Un bacio a presto
IsAry -
Bentornataaaaaaaaa!! Mamma mia k brava fan che ho!! E' venuta subito a
recensirmi nonostante sia tornata tardi! *me onorata*. Sono felicissima
che i capitoli precedenti siano stati di tuo gradimento. Il pezzo in
cui Bella decide di trasferirsi ha fatto quell'effetto a un pò
di gente! Hai visto che xò tutto è andato per il meglio?
Grazie ancora! A presto un bacione
Cuccola - Chissà se ci hai azzeccato?? Boh! Continua a seguirmi e vedrai ;D Grazie della rece! Un bacio a presto
Capitolo 33 *** Capitolo 30 - La verità a volte fa davvero male... ***
Capitolo 30 - La verità a volte fa davvero male
CAPITOLO TRENTESIMO
La verità a volte fa davvero male...
Renesmee's pov
Dove eravamo rimasti?
< Sì? Chi è? >
< Sono Renata > la voce mi morì in gola… Come potevo?
Il
panico mi prese forte all’interno dello sterno, avevo deciso di
parlarle ma pensavo di avere più tempo per organizzarmi un
piccolo discorso. Non sapevo come affrontare un argomento tanto
delicato.. E se mi avesse preso per matta? Se mi avesse detto che non
ne voleva sapere nulla di sua figlia? E se Didyme non fosse davvero sua
figlia? Bella figura ci avrei fatto, ma dovevo tentare, lo dovevo fare
per lei, che in questa situazione mi aveva aiutato da morire. <
Renesmee posso entrare? > da quanto tempo mi chiamava? Ero troppo
presa a pensare a qualcosa da dirle da essermi dimenticata che si
trovava a bussare alla porta in attesa di una mia risposta. < Oh si Renata puoi entrare, scusami >. Contavo
i secondi che impiegava per tirare giù la maniglia e entrare
nella mia stanza. Uno, due, tre, quattr… Era già dentro. <
Piccolina che ti sei fatta? > mi si era avvicinata e in meno di due
secondi era seduta a gambe incrociate e mi guardava il piede fasciato
stretto. <
Sono scivolata e mi sono rotta due dita. Devo stare così per due
settimane. Meno male che c’era Demetri che mi ha portato in
ospedale > dissi io più calma, meno male che il discorso era
andato da tutt’altra parte, ma sapevo che era inevitabile
chiederle la verità. Decisi di prenderla larga.. < Beh, meno male > disse lei sorridendomi. Stavo per farle una domande, ma mi precedette. <
Guarda cosa ti ho comprato in Russia! > mi porse un cofanetto
marrone liscio e intagliato, abbastanza grande. Lo osservai con aria
scettica. <
Dai su aprilo > la vedevo osservarmi con dolcezza e felicità.
Non potevo deluderla così aprii e guardai dentro il cofanetto. Era
una bambola abbastanza grande e pesante, aveva le guance paffute con
due macchiette rosse, bocca minuta e delicata, i capelli di un rosso
arancione sormontati da un mantello rosso fuoco.
La tirai su e esclamai < Una matrioska > era davvero carina. <
Sono contenta che ti piaccia. Questa ero indecisa se dartela, ma voglio
che tu la legga > mi porse un biglietto su carta da lettera. La aprii e iniziai a leggerla silenziosamente. Cara Renesmee, ti
scrivo questo piccolo biglietto nonostante ancora non sia sicura di
dartelo. Come vedi il regalo è una matrioska. Appena l’ho
vista ho pensato subito a noi. Entrambe abbiamo perso qualcuno
d’importante, ma possiamo affermare che il ricordo dei nostri
cari rimarrà sempre dentro di noi. E anche se noi ci costruiamo
una maschera per non far vedere il nostra dolore a chi è
esterno, se noi cominciamo ad aprire la nostra personalità e il
nostro essere, siamo fragili e insicuri. Ma loro ci saranno sempre,
sono parte di noi, e non riuscirà niente e nessuno a cancellare
cosa loro sono e sono stati per noi. Non dimenticartelo mai. La
speranza è l’ultima a morire. Mi dispiace se tante volte
noi non ci siamo prese, e mi dispiace di averti strappato dalle dolci e
calde braccia di tua madre. Non dovevo far subire quello che ho subito
io, ad una bambina come te. Non lo meritavi. Sei una bambina speciale,
sotto tutti i punti di vista, ma non vergognartene, e soprattutto non
fartene una colpa. I tuoi sarebbero fieri di te, te lo assicuro. Mi
dispiace essere stata la causa di tante lacrime che hai versato, ma non
sempre ciò che sembra è la realtà. Ti prego
perdona questa stupida e incosciente vampira, che per avere la sua
vendetta, ha rovinato la tua vita; le bugie circondano le vite delle
persone e se te credi loro, ti fanno cambiare le tue prospettive, i
tuoi sogni e ti fanno restare a mani vuote, con l’unica speranza
che un giorno o l’altro potrai avere la tua vendetta. Allora
perché dopo che sei riuscita ad averla, non ti senti vittorioso
e felice, ma il dolore è sempre lo stesso? Sono stata una stolta
e un’immatura, spero che con il tempo riuscirai a guardarmi negli
occhi e sorridermi in modo sincero. Ma so che sarà dura e non te
ne faccio una colpa.
Grazie di tutto Renata
Avevo
gli occhi pieni di lacrime e leggere le ultime frasi era stato molto
difficoltoso. Renata aveva smontato la sua maschera di dura e si era
aperta con me, aveva mostrato un lato dolce e sofferente che non
riuscivo ad associarla, ma mi piaceva, eravamo più simili. Ed
ora lo sapevo. Agii d’istinto, la abbracciai e misi il mio viso sulla sua spalla, bagnandola con calde lacrime salate. <
Grazie > riuscii a dire fra i singhiozzi e sentii che anche il suo
petto era scosso da singulti. I miei con i suoi creavano
un’armonia delle nostre rispettive tristezze. Mi lisciava e mi
accarezzava i capelli, come faceva mia madre, quando voleva calmarmi.
Erano piccoli gesti che però mi rendevano piacevole quel momento
così brutto. Avevo
deciso che era il momento di affrontare la verità, ora che anche
lei mi aveva fatto capire che soffriva, per un destino che le era stato
cambiato da una bugia. Quanto avrei voluto che anche la mia vita fosse
stata cambiata da una bugia, almeno ora avrei potuto credere che i miei
fossero ancora vivi e mi stessero cercando. Illusa Renesmee, capita
solo poche volte, non fare strani pensieri. <
Renata, ti posso chiedere una cosa che riguarda il tuo passato? > le
dissi asciugando le ultime lacrime che mi rigavano il volto. < Si > mi guardava dritta negli occhi, come se cercasse di carpirne la domanda che era prossima uscire dalla mia bocca. <
Cosa ti ha detto Aro, riguardo alla morte della tua famiglia? > mi
morsi il labbro, forse ero stata troppo insensibile. Abbassò il
capo. <
Mi ha detto che tuo padre ci ha attaccato, perché spinto dalla
sete incontrollabile. Ha ucciso prima mio marito, poi si è
agguantato su di me e mi ha morso proprio sulla mia pancia, uccidendo
la mia piccola bambina. Doveva essere una bella bimba che avrebbe
portato il nome di Stella. Una stella personale capace di illuminare il
mio cielo buio. Sai dicevo sempre così, peccato che non ha e non
ho avuto questa possibilità. > si fermò, sentivo che
stava cercando di trattenere i singhiozzi ma non ci riuscì, la
abbracciai per confortarla. Ora era il mio momento. <
Tu mi hai scritto che le bugie ti fanno cambiare le tue prospettive, i
tuoi sogni e ti fanno restare a mani vuote. E se ti dicessi che la tua
esistenza è stata circondata da bugie? > <
Cosa intendi? > si destò dalla mia spalla e mi fissò
con occhi sbarrati, come se avesse visto il mostro più
spaventoso e pericoloso che potesse esistere al mondo. Mi spostai da lei con fatica e mi avvicinai al comodino per prendere la foto che mi aveva mandato la mia amica. La
osservai di nuovo prima di fargliela vedere. Era lei, non ne avevo
dubbi. Gli occhi erano uguali ai suoi, nonostante il colore fosse ben
diverso. Renata da ragazza umana, aveva un colore simile al mio ma
più chiaro. <
Non voglio affrettare le cose, è solo una supposizione. Quindi
non farci pieno affidamento. > la vidi annuire e gliela porsi. <
La conosci questa donna e questa foto? > ecco ora l’avevo
fatto. Aspettai una risata di schernimento, ma non arrivò. Al
suo posto giunsero singhiozzi, quando girandola fra le mani lesse
quella frase “Il mio unico amore” . <
Com’è possibile, come fai ad avere questa foto? E chi
è che l’ha ridotta in questo modo? > la sua voce sempre
tonante, ora era poco più di un sussurro, flebile e debole,
sembrava che stesse per svenire da un momento all’altro. <
Ora ti spiego tutto, ma tu devi promettermi che non andrai da nessuno a
dire quello che ti riferirò né tantomeno farai qualche
strage. Ok? > dovevo agire di anticipo, Aro non doveva sapere nulla,
dei miei incontri con Didyme. < Ok. Ci proverò. Ora per favore spiegami tutto >. <
Allora per prima cosa, quella foto era nel diario di Didyme,
cioè la figlia di Aro. Lei mi ha detto che l’ha trovata un
anno fa nel cassetto privato di Aro. Quando quest’ultimo è
venuto a scoprire del furto, si è arrabbiato da morire e ha
fatto tutti quei segni, perché diceva che era troppo pericoloso.
Che il segreto poteva essere scoperto. La tiene per questo segregata
nella stanza vicino al suo alloggio. Nessuno può entrarci > < Allora come hai fatto? > < Grazie a Demetri > < Demetri? > <
Si è l’unica persona che in tutti questi anni le ha voluto
bene davvero e non falsamente per il suo potere. Sai, tua figlia
può annullare qualsiasi potere lei voglia. Ci passavano le
lettere attraverso la sua “cena” >. <
Non ci posso credere. Come posso crederti? Questo vuol dire, che mi
hanno raccontato un sacco di frottole? > la voce era spezzata dalle
lacrime invisibili che non poteva versare. <
Renata, tu puoi benissimo non credermi, ma come te lo spieghi, la foto
sfregiata, il divieto di uscire, lei che è nata esattamente il
giorno della tua trasformazione? > < Cosa? > aveva quasi urlato. <
Lei è nata il 25 ottobre 1935. E’ il giorno del morso da
parte di Aro. Coincidenza? E la foto porta la data 19 ottobre 1935, tu
l’hai riconosciuta, vero? > Annuì
mestamente, < L’aveva fatta mio marito, se lo sentiva che
sarebbe nata a giorni. E aveva ragione > si buttò con la
faccia contro un cuscino cercando di fermare i singhiozzi che le
bucavano il petto. Vederla in quel modo, mi fece stringere il cuore e
iniziai a piangere seguendo lei. La verità a volte faceva
più male delle bugie. E lei lo sapeva. < Cosa ti ricordi del periodo prima della trasformazione? > <
Che una mano possente mi ha preso, e dopo aver pronunciato “Sei
speciale, non riesco a sentirti!” non ricordo nulla > fece una
pausa e poi urlò. <
Aro ha bisogno del contatto per riuscire a capire i pensieri e a me non
riuscì a sentirli perché sono uno scudo. Era lui..
E—ra lu…i > < Devo vederla. Hai detto che si trova vicino agli alloggi di Aro, giusto? > < Sì ma è impossibile, la controllano sempre. Ti farai uccidere. > <
Non m’importa, io sono già morta quando mi hanno portato
via tutto. Dammi la foto, ho un piano >, avevo paura per lei,
infondo non era così cattiva, era solo una maschera che si era
costruita per non mostrare al mondo il suo dolore privato. <
Ok, ma stai attenta >, mi posò un bacio sulla fronte <
Grazie e scusami, ti prometto che ti farò tornare dalla tua
famiglia. Fosse l’ultima cosa che faccio. > e sparì
veloce dalla porta, che si richiuse delicatamente dietro il suo
passaggio. Che
cosa aveva detto? Mi avrebbe fatto tornare dalla mia famiglia? Forse,
sicuramente, avevo capito male. Non poteva essere vero. Presi il mio
regalo e cominciai ad aprire la matrioska. Era davvero un bel regalo
dal gradito significato. Mi aveva anche aiutato ad affrontare quel
discorso. Non mi aveva preso per matta, anzi si era fidata. Come potevo
non volerle bene, colei che per tanti anni aveva patito lo stesso mio
dolore? Mi sentivo in pace con me stessa, avevo fatto una cosa carina
per una persona che all’inizio non mi era amica, ma dopo quello
che avevamo passato, tutte le barriere erano state abbattute. Stavo per addormentarmi, ma un bussare mi fece cambiare intento. < Ciao piccola > gli sorrido raggiante. < Ciao Dem > mi si avvicina e lo abbraccio calorosamente. < Cosa è tutta questa allegria? > < E’ lei > e mi addormentai fra le sue braccia.
Renata's pov
Avevo
vissuto più di mezzo secolo con la convinzione che tutto mi era
stato tolto dal mister Perfettino, e ora come un macigno, mi è
arrivata la notizia che molto probabilmente mia figlia è ancora
viva. Devo riuscire a vederla. Corsi fuori dal castello, era abbastanza
tardi e nella piazza non c’era nessuno. La finestra vicino agli
alloggi di Aro. Eccola era illumina debolmente, non ci avevo mai fatto
attenzione e penso che nessuno l’abbia mai fatto. Nessuno sapeva,
dove la nascondevano. Ora potevo capire tante cose: Aro che mi
proteggeva, Sulpicia che m’incendiava con gli occhi e che
ripeteva “ è troppo pericolo ”, ingannata e presa in
giro. Ecco come mi sentivo. Mi sentivo tradita dal mio padrone, a chi
avevo dato tutta la mia fiducia e che lo avevo sempre prometto. Avevo
voglia di ucciderlo, e fargli patire tutto quello che avevo passato io
in questi anni. Feci
un salto e mi aggrappai alle mura del castello. Guardai che nessuno mi
avesse visto e inizi a salire. Ogni centimetro che salivo mi sentivo
felice, ero molto vicina a lei. Arrivai alla sua finestra e guardai
dentro. Una ragazza se ne stava sul letto a baldacchino che
singhiozzava insistentemente. Entrai e la vidi sgranare gli occhi. Non
si aspettava una simile visita. <
Chi sei? > disse lei alzandosi e mettendosi in posizione
d’attacco. Aveva i miei stessi occhi e capelli, ma il naso e le
labbra erano uguali a quelli di Davis. Era uno splendore. Non le risposi, ma mostrai lei la foto. < Come l’hai avuta? > disse assottigliando gli occhi. <
Renesmee, ci ha fatto una sorpresa. Ha capito tutto in così poco
tempo, mentre noi abbiamo aspettato quasi 70 anni, per incontrarci, mia
dolce Stella > < Io non mi chiamo Stella. Chi sei? > stava per ringhiare, ma con una mossa fulminea la abbracciai e cademmo sul letto. <
Sono tua madre. La donna nella foto sono io >, la sentii irrigidirsi
e cercare i miei occhi. Erano identici, cremisi nel cremisi.
< Cosa? non è possibile >. <
Tante bugie ci circondano, ma ti prometto che ci rivedremo e ti
spiegherò tutto quanto. Ora devo andare, sta arrivando Sulpicia.
Ricordati che non ho smesso mai di pensarti, mia dolce bambina. La
pagheranno, te lo prometto >
< Sei proprio identica a Davis, tuo padre. Sarebbe orgoglioso di te
> la lasciai così incredula sul letto, mentre sfuggivo nella
notte. Vidi dei vampiri avvicinarsi, misi a fuoco meglio, le figure. Ne
riconobbi subito uno. Edward… avevano capito tutto…
Didyme's pov
Mi aveva lasciato lì in preda alla confusione. Poteva essere
davvero lei? Le assomigliavo tantissimo questo era vero. Gli occhi
erano uguali, ed era identica alla donna della foto. Sentivo il mio
cuore morto farsi improvvisamente più grande e pieno di
felicità. Era lei, lo sentivo.
< Cosa hai, perché sorridi come una stupida? > una donna
di media statura mi guardava come se stesse parlando con una cretina.
Eh no cara mammina, di certo non lo sono io.
< Grazie mamma, bentornata. Sei sempre così carina > le dissi sarcasticamente.
< Piantatela e mangia > e mi lasciò da sola.
I ragazzi erano due, ma non troppo carini. Mi avventai subito sui loro
colli caldi e bevvi la loro linfa. Mi sentivo euforica e felice. Grazie Renesmee, bellissima e gradita sorpresa.
Iniziai a singhiozzare dalla felicità mentre leggevo il nuovo
biglietto del mio amore. Non vedevo l’ora di rivedere mia madre.
Ero contenta di pensare finalmente quel nome senza provare rammarico e
tristezza. Mi misi sul letto e iniziai a fantasticare della mia nuova
vita con lei. Era tutto rose e fiori e nessuno avrebbe potuto dividerci
nuovamente. Ne ero sicura.
Correzioni a cura di trettra
Ciao a tutti! Dopo la pausa
di Ferragosto, ora eccomi qui a postare il nuovo capitolo. Vi è
piaciuto? Spero di sì! Finalmente si è venuto a scoprire
il passato, e l'inganno di Aro. Spero di non avervi deluso. Sono stata
molto contenta che molti di voi abbiano azzeccato ! ^_^ Ci tengo a
anticiparvi una cosa, nel prossimo capitolo, che sarà un pov
Eddy, torneremo a quando abbiamo lasciato loro in attesa di Jacob e
degli altri, fino all'arrivo a Volterra. Rispondo alle recensioni, ma
prima voglio ringraziare chi mi ha inserito la storia fra le seguite e
le preferite 27/27, chi mi ha inserito fra le autrici preferite 7, e
chi legge solamente. Grazie davvero! Ovviamente un ringraziamento speciale a chi mi recensisce sempre, ecco le risposte, che sono in ordine cronologico:
noe_princi89
- Ecco le spiegazioni! Mi dispiace averti lasciato in quel modo l'altra
volta! Sono contenta di avere la tua ammirazione! Grazie *_* Spero di
non averti deluso con questo capitolo! Un bacione a presto
sinead
- Ciao, grazie per la tua e-mail! Sei sempre dolcissima e
simpaticissima! Finalmente, eccoti la grande rivelazione. Ti è
piaciuta? Spero di non aver deluso le tue aspettative! Un bacione a
presto
IsAry
- Grazie della tua fedeltà e dei tuoi complimenti, sempre
così gentili! Mi rende felicissima sapere che la mia storia ti
piaccia tanto! *__* K bello! Organizzeranno un buon piano? Lo leggerai
nel prossimo capitolo! un bacione
trettra
- tessoro grazie! K bello il capitolo ti ha fatti ridere! Anche a me
è piaciuto tanto scrivere il pezzo del tassista, soprattutto il
pezzo in cui racconta di Volterra! Ti è piaciuto qst? un bacione
tvtttttttb
Channellina94
- Eh che bisogna fare con sti maschi? Ma lo capiranno che hanno
fatto un errore? Non posso anticiparti nulla, ma non avranno un buon
arrivo a Volterra; ma non pensare tanto tanto male, ok? Si sono molto
dolci! Spero che il capitolo ti sia piaciuto! un bacione a presto
silvia16595
- Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Edward come sempre pensa
sempre al bene di Bella e a come tenerla al sicuro! Purtroppo questa
decisione avrà dei risvolti! Ti è piaciuto il capitolo
rivelatore? Spero di sì! Un bacione a presto
Grazie
davvero a tutti, e al prossimo aggiornamento! A proposito non so quando
potrò postare poichè domani e dopodomani non sono a casa;
ma prometto che sicuramente prima di domenica avrete il nuovo capitolo!
Un bacione a tutti Fede
La sera si stava avvicinando, e notizie dei nostri compagni non ne
avevamo avute, sicuramente secondo i nostri calcoli erano vicino alla città di
Firenze, ma non ne potevamo essere sicuri. Le luci dei lampioni illuminavano la
città e la sua notte, ero davanti alla finestra che fissavo la strada in attesa
delle figure tanto conosciute, nulla da fare. Si vedevano solo le macchine
sfrecciare su e giù per la carreggiata.
< Eddy, ancora nulla? > Emmett
era impaziente, non ce la faceva più ad aspettare il loro arrivo. Aveva voglia
di agire, di buttarsi nella mischia…. Come al solito. Ora stava guardando una
partita sul canale satellitare, ma sembrava che quel passatempo non riuscisse più
a intrattenerlo.
Nahuel e Kachiri stavano parlottando
nella loro lingua, quando improvvisamente sentimmo bussare alla porta, corsi con
tutta la velocità che potevo ma quando aprii non mi trovai di fronte
chi aspettavamo, ma una ragazza vestita da cameriera.
*Ammazza che fico*
< Mi scusi, noi non abbiamo chiesto
il servizio in camera >, la ragazza era rimasta imbambolata e mi venne da
ridere.
< Veramente l’ho fatto io Edward,
non abbiamo mangiato. Ricordi? > la voce di Nahuel mi arrivò possente dietro
la mia testa. Me l’ero scordato lui non era un vampiro, quindi aveva bisogno di
mangiare e poi quando sarebbe arrivato Jacob sicuramente avrebbe reclamato
cibo anche lui.
< Ah è vero, l’avevo scordato.
Grazie mille signorina >
*Mamma mia che
bel ragazzo, Cecilia aveva proprio ragione* abbassò gli occhi sulla mia
mano sinistra *E' sposato
accidenti*.
< Ecco signorina > le diedi una
ricca mancia e finalmente ci lasciò nella stanza con un enorme carrello pieno di
pietanze dal gusto italiano. Mi facevano venire il voltar stomaco, ma a quanto
pare a Nahuel piacevano e tanto. Si era fiondato su un enorme piatto di
fettuccine ai funghi. *Mamma mia che buoni,
altro che la pasta scondita che mi fa Huilen*, risi e mi sedetti vicino
al mio fratellone di fronte a Kachiri che guardava il suo compagno selvaggio
scuotendo la testa, facendo muovere la sua lunga treccia
nera.
< Nahuel, lascia qualcosa a Jacob,
per favore. Diventa davvero indisponente quando ha fame. Peggio dell’orso che mi
sta vicino > con il pollice indicai Emmett che in risposta mi presa la testa
e cominciò a grattare i miei capelli rendendoli più disordinati del
solito.
< Basta, ho la testa che va in
fiamme > dissi io ridendo e facendo ridere tutti, compreso Nahuel che
finalmente aveva alzato la testa dal piatto.
Improvvisamente mi arrivarono dei
pensieri, la cui voce conoscevo davvero bene, *Edward siamo nella Hall dell’hotel ma non ci vogliono
far salire* Jacob mi mandava dei chiari messaggi di aiuto. Mi alzai dal
divano e senza dire nulla andai di corsa al piano inferiore, dove trovai tutti
che stavo discutendo con il direttore.
< Non posso farvi salire, mi
dispiace. I signori hanno chiesto di non essere disturbati >, mi venne da
ridere, che situazione. Jacob tremava e Jasper pensavo ai modi di ucciderlo se
entro due secondi non li avrebbe fatti passare.
< Mi scusi sono il fratello del
signor Cullen, per favore potrebbe avvertirlo che siamo arrivati > il mio
fratellino cercava di fare il calmo, ma sentivo dai suoi pensieri che stava
davvero perdendo la pazienza.
< Finalmente siete arrivati >
dissi io sghignazzando, le occhiatacce che mi lanciarono non poterono non farmi
ridere.
*Se tu
fossi stato più attento saremmo saliti da molto tempo…* mio fratello era
davvero arrabbiato.
< Mi scusi loro dovrebbero salire,
sono i miei parenti. >
< Oh mi scusi, Signor Cullen, ma non
potevo immaginare che loro dicessero la verità > *Cavolo guardi come loro sono conciati soprattutto
quello dalla pelle scura e voi. C’è un po’ di
differenza*
< Eppure è così, spero che non si
presenti più una situazione del genere > *Mamma mia questo non viene più se non lo tratto come
si deve*.
< Si, mi scuso per l’increscioso
errore. Le giuro che non si presenterà più una situazione del genere >, feci
cenno di sì con la testa e ci avviammo verso l’ascensore per raggiungere la
nostra suite.
< Quanto ci voleva a venire in
nostro soccorso? > Jasper mi guardava con gli occhi neri scuri di rabbia e
fame. *Se non fossi arrivato, gli sarei saltato
addosso*
< Scusate ma l’orso mi ha
trattenuto... E non potevo immaginare che non vi avrebbero fatto salire. >
iniziai nuovamente a ridere ricordando le espressioni di rabbia verso il
direttore. Chissà che paura che si sarà preso, poverino.
< In camera per Jacob c’è qualcosa
da mangiare. Fatevi una doccia e poi parliamo bene di quello che abbiamo
scoperto > *Non ho detto nulla a nessuno,
come mi avevi detto* i pensieri di Jacob, riflettevano ciò che volevo
sapere.
*Grazie*
Entrammo nella stanza e dopo un saluto
veloce a tutti, si diressero nei bagni a darsi una rinfrescata o a
mangiare.
Dopo circa un’ora ci trovavamo tutti
seduti sul divano, iniziai a parlare.
< Abbiamo scoperto l’identità della
vampira che ha rapito Nessie. > dissi alzandomi dall’angolo del divano, avevo
gli occhi puntati addosso e un ringhio sommesso da parte di Jacob. Jasper
prontamente stava usando il suo potere per calmare il tremore del
licantropo.
< Quando ve lo dico, però dovete
restare calmi. Non mi pare il caso di distruggere la stanza > tutti annuirono
e poi senza preavviso dissi il nome < Renata >.
Huilen, Jasper, Jacob, Senna e Zafrina
sbarrarono gli occhi per la sorpresa. Come noi, non avevano pensato ai Volturi.
Tutti pensavano ad una loro pausa di riassestamento invece erano partiti subito
all’attacco, colpendoci nel nostro punto più debole. Strapparci i nostri cari,
perché a differenza loro noi avevamo un cuore e soprattutto la capacità di
amare. Loro erano spietati e insensibili.
< Stai scherzando vero? Come hanno
osato? > disse Jasper, rompendo la sua maschera di ragazzo calmo e fiducioso.
Era arrabbiato, i suoi pensieri confusi. Jacob tremava e aveva spasmi che gli
percorrevano tutto il corpo. Huilen era stretta fra le braccia di Nahuel che le
accarezzava i capelli scuri. Le selvagge si guardavano negli occhi per avere
conferma dalla sorella se fosse la verità o meno. <
Purtroppo è la verità, ho chiesto a Jacob di non dirvi nulla > tutti si
girarono verso di lui, Jasper gli ringhiò contro era arrabbiato perchè non gli
aveva detto nulla. < Jasper calmo, gliel'ho chiesto io di non
dirvi nulla. Non avresti resistito e di certo avresti chiamato Alice, e non
potevamo rischiare che prendessero l'aereo per raggiungerci. Non vogliamo
perderle giusto? > Jasper abbassò il capo in segno della mia ragione così
continuai il mio discorso. < Allora, dobbiamo preparare un piano
d'attacco. Sappiamo solo che è stata lei a rapire la bimba, ma non ne sappiamo
il motivo. > La prima che iniziò a parlare fu Kachiri <
Se andassimo a Volterra, facendo finta di non sapere nulla, così tu potrai sondare
i pensieri delle guardie? In fondo, non sanno che li abbiamo scoperti
> Valutammo attentamente la proposta, e Jacob
parlò < Secondo me è troppo pericoloso, e poi non mi faranno entrare. Non
so se vi siete scordati, ma io sono un mutaforma e l'anno scorso mi volevano
uccidere, insieme al branco, non penso sia una buona idea >. Jacob aveva ragione anche se
potevamo far finta che la stavamo cercando in zona e lui, visto il
nostro patto, era obbligato a seguirci. Poteva funzionare. < E
se dicessimo loro che lui ci stava seguendo per via del patto che abbiamo
stipulato? Loro sapevano che tra i nostri branchi esisteva una tale accordo
>. < Sì così penso che vada bene, è rischioso
ma non abbiamo nulla da perdere > disse Jasper in modo risolutivo e calmo,
era riuscita a ritornare al suo "impeccabile" autocontrollo. < A
che ora partiremo? > Nahuel era spaventato per la sua sorte e quella della
zia, sapevamo che molto probabilmente sarebbe stato molto difficile tornare
tutti a casa così mi affrettai a dire. <
Cari compagni, questa operazione potrebbe essere molto pericolosa e potrebbe
portare alla morte qualcuno di noi se non tutti, siete sicuri di voler
continuare? > dissi queste parole, guardando negli occhi tutte le persone che
mi stavano attorno. < Noi siamo con te fratello, come potremmo
lasciare la mia nipotina in balia di quei mostri? > Emmett e Jasper furono i
primi a parlare, ma di loro ero totalmente sicuro. <
Io devo salvare il mio amore > quando disse questo Jacob mi girai verso di
lui, non aveva mai detto ad alta voce, almeno in mia presenza, cose del genere.
*Ecco ora l'ho detto e ora mi ammazza* <
Prima o poi, ma non oggi > dissi io sghignazzando. <
Noi salveremo la piccola Nessie, qualsiasi cosa succeda > parlò Kachiri a
nome delle tre selvagge. Mancavano solamente Huilen e Nahuel. <
Non nascondo che ho un pò paura, ma mi sentirei peggio se dovessi lasciare
quella bambina nella mani sbagliate, quindi tutte e due ti seguiremo Edward,
accada quel che accada >, ero contento che tutti avessero accettato di
seguirci, ma ero anche triste perchè sapevo che, nuovamente, poteva essere la
loro fine a causa della nostra famiglia. Ci
alzammo per preparare le nostre cose e partire, gli altri stavamo sistemando le
valigie mentre io iniziai a scrivere una piccola lettera per mia figlia e mia
moglie.
Cari miei tesori, se
state leggendo questa lettera, vuol dire che io non ci sono più. Non siate
arrabbiate con me, soprattutto te mia dolcissima Bella, non potevo dirti nulla
perchè ti conosco troppo bene. Saresti saltata sul primo aereo per raggiungermi,
ma non potevo permetterlo. Ricordati che ti amerò per sempre, tu eri, sei, sarai
tutta la mia vita, non scordartelo mai ma soprattutto mantieni intatto il mio
ricordo, ti starò per sempre vicino.
E tu, mia dolce figlia, mio
preziosissimo angelo, io starò sempre accanto e crescerai sana, bella e forte
grazie all'aiuto di tua madre. Non potresti avere una migliore. Non sentirti in
colpa, se dovessi morire, non è per causa tua, io sarò stato felice di donare la
mia vita per salvare la tua. Un mondo senza di te, non potrebbe esistere.
Sorridi, non piangere, non voglio vederti versare lacrime di tristezza, ma solo
di gioia e spensieratezza. Mi raccomando prenditi cura di tua madre, una volta
le disse "non commettere niente di insensato e stupido", ma lei per divertirsi
si è lanciata da uno scoglio. Te l'affido, consolala e falle forza. Sei una
bambina speciale, sei la nostra bambina speciale. Non hai colpa di nulla, essere
venuta al mondo è il regalo più bello che ci potessi fare... Non scordartelo...
E ora miei amori, vi lascio con la speranza nel cuore, di ritrovarci un
giorno... Io sarò sempre presente nei vostri cuori e nella vostra mente... Vi
proteggerò, sempre e comunque! Questo non è un addio ma solo un arrivederci,
ringraziate tutta la famiglia per tutto quello che hanno fatto per me.
Ringraziate Esme, la mia mamma, per tutto l'amore che mi ha donato. Carlisle,
mio padre, per la sicurezza, la fiducia e l'amore con cui ha caratterizzato la
mia esistenza, Rosalie e Alice, le due sorelle migliori che potessi avere. COsì
diverse ma così uguali nel voler bene. Ora tutti stanno scrivendo qualcosa a
voi, quindi probabilmente ricevere altre lettere come queste. Non siate
arrabbiati con noi, non potevamo perdervi.
Vi adoro a tutti
indistintamente
Vostro
Edward
Chiusi la lettera, l'avrei data a qualcuno di fidato per poterla consegnare. Magari Jacob.li altri mi stavano
aspettando. Uscimmo dalla stanza, pagammo e cominciammo a correre, la sera stava
calando. Un altro giorno stava finendo, sarebbe stata anche la fine delle nostre
vite? Non volevo pensarci, concentrai tutte le mie attenzioni sulla corsa e dopo
dieci minuti arrivammo a destinazione. Le alte guglie e cinte murarie di
Volterra si estendevano imponenti davanti a
noi. Ormai era tardi per tornare indietro. Ci
spingemmo all'interno delle mura, nessuno circolava per la piazza circolare,
solo un pò di vento spirava nella nostra direzione. Tutti ci
irrigidimmo.
< E' lei > ci sentivamo osservati e studiati, ma dovevamo
fare finta di nulla. Percorremmo il viale che conduceva al grande portone,
sormontato dallo stemma a noi noto. Quello dei Volturi. Stavamo per bussare
quando la porta fu aperta, un figura minuta e gracile ci si presentò davanti.
Jane.
< A cosa dobbiamo la vostra visita? > ci scrutava soffermandosi
molti secondi su Jacob. *Hanno portato anche il
cane pulcioso*, improvvisamente i suoi pensieri sparirono, così come
quelli dei miei compagni. Lo stesso che era successo quando la mia bambina era
stata rapita da Renata.
< Dobbiamo parlare con Aro, urgentemente. Ci
potresti annunciare? > mi fissò cercando evidentemente di usare il suo
potere, ma sbuffando se ne andò e ci fece cenno di seguirla.
Dopo una
camminata di 5 minuti ci ritrovammo davanti ai nostri tre "signori".
<
Edward, cari, qual buon vento vi porta qui? > Dannazione non riuscivo a
leggergli la mente... Bene Edward stai calmo.. Non farti prendere dal
panico.
< Per mia figlia. Qualcuno l'ha rapita e volevamo sapere se ne
eravate a conoscenza > Aro non si scompose più di tanto, anzi fece come se
non avessi parlato.
< Mi dispiace ma non so niente di quell'esserino >
disse ridendo guardando Caius e Marcus.
Jacob non riuscì a non emettere un
ringhio. Aro lo guardò con sguardo truce.
< So che ci stai mentendo >
dissi io, cercando di cogliere sul suo viso un minimo di titubanza, ma non lo
trovai.
< E come faresti? Sentiamo, visto che non puoi leggere la mia mente
> disse ridendo verso la mia direzione. Era stato lui sapeva tutto.
<
Come fai a saperlo? >
< Beh è mia figlia. Sai ha un potere speciale.
Riesce a bloccare qualsiai potere > non sapevo l'esistenza di una tale
figlia, forse era da poco che l'aveva trasformata.
< Non ho avuto il
piacere di conoscerla. Come si chiama? > chiesi io non molto interessato
.
< Didyme, è una splendida ragazza > non capii il motivo ma vidi
la appena arrivata Renata, stringere la mani, tanto da far diventare le sue
nocche di un candido bianco.
Una breve folata di vento smosse l'aria carica
di tensione e mi arrivò come un sasso l'odore di mia figlia. Verso ovest, vicino
alla camera di Aro. Iniziai a correre.
Aro, percepì anche lui l'odore e mi si
parò davanti.
< Demetri, Felix e la guardia.. Fermateli > non mi ero
accorto che i miei compagni mi stavano inseguendo. Fummo bloccati e
improvvisamente riuscii a percepire i pensieri. *Edward dobbiamo parlare, lo so, che ora puoi
sentirmi. Sono stata io a rapire tua figlia ma sono stata ingannata. Dobbiamo
parlare* Renata mi mandava occhiate e pensieri.
*Non riusciranno a scappare. La sua bimba rimarrà
mia* Aro era convinto della sua superiorità e aveva ragione. Troppo preso
a riflettere non mi ero accorto che avevano già catturato gli altri e Demetri si
stava avvicinando sempre di più a me. *Edward
so dov'è tua figlia. Fidati* Mi mostrò gli avvenimenti delle ultime ore.
Feci una smorfia quando vidi la mia piccola così cambiata, così cresciuta ma
allo stesso tempo coì fragile e indifesa. Le avevano mentito, per farci
dimenticare; ma era forte e non lo aveva fatto. L'amicizia con Didyme, il suo
aiuto, la foto che riconobbi subito.
Eravamo stati catturati e ora ci
stavano portando nelle segrete, Aro era davanti a noi fiero della sua impresa,
non poteva immaginare che questa era tutta una tattica per riuscire a parlare.
Lo avevamo fatto apposta. Le segrete erano scure e tetre, nonostante noi ci
vedessimo bene. *Edward sei sicuro? Io potrei
trasformarmi* Jacob cercva di mettersi in contatto con me da parecchio,
ma non gli volevo rispondere. *Fidatevi di
me* Tutti annuirono.
Demetri era muto così come Renata e il resto
della compagnia.
< Aro, voglio avere vendetta. Resto qua con Demetri ci
pensiamo noi > Aro annuì e sparì con Jane e Felix.
*Dobbiamo incatenarvi
ci sono delle guardie che potrebbero accorgersi di noi se non sentissero il
rumore delle catene*
< Certo > iniziarono a incatenarci con delle
catene resistenti e forti. Una lega impossibile da spezzare.
< Bene e ora
dobbiamo parlare >
Il momento della verità era
giunto........
........to be
continued
CORREZIONI A CURA DI
TRETTRA
Buon
pomeriggio a tutti! Finalmente voi direte *chi non more se rivede*
infatti eccomi qui, in un tremendissimo ritardo! Purtroppo però ho
avuto dei seri problemi con il pc e mi sono dovuta fermare!! ò.ó Allora
vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì, finalemente il momento della
verità è arrivato.. Come prenderanno la notizia i Cullen del passato di
Renata? E cosa succedeà, ora che sono imprigionati?
Devo dirvi che
l'altra volta mi sono davvero emozionata, 10 recensioni (9 su efp e 1 via
e-mail)! Non potevo immaginare che il capitolo piacesse tanto e devo
dire che la cosa mia fa davvero molto, anzi moltissimo, piacere;
soprattutto perchè mi avete scritto frasi fantastiche! *me che piange per la felicità* Come farei senza
di voi? Prima di rispondervi singolarmente ringrazio le persone che
hanno inserito la storia tra le preferite (28) e le seguite (29)..
Grazie davvero da morire!!!
Ed ora ecco le risposte alle rece:
Grazie
da morire per la tua e-mail! Come farei senza di te? Mi incoraggi
sempre con le tue parole così confortanti! Ma soprattutto grazie
per i complimenti che mi hai fatto!! Scusami se non ho potuto guardare
i video che mi hai segnalato, ma come sai ho avuto problemi con il pc!
Li guarderò al più presto! Ti è piaciuto questo,
spero di sì! A prestissimo un bacione
Ciaoooo!!
*me moltissimo contenta* che il capitolo ti sia piaciuto! Già i
Cullen hanno trovato vari alleati! Ma basteranno?? ihih *me cattiva*
Edward si fiderà di Renata? Infondo lei ha pur sempre
rapito la sua bambina,.. Grazie 1000 a te fratella! Addirittura una
boss? ihih Grazie per i complimenti! Un bacione
Ammore
mio!!Sono felicissima che il capitolo "bomba" ti sia piaciuto!! Come mi
ferma? Un computer che mi da problemi.. uff .. Meno male che ho una
beta così.. Se no come farei??? Grazie davvero tanto! *mi fai
arrossire con tutti quei complimenti* ti voglio un mondo di bene
Ma
siete bravissimi! Quasi tutti, compreso te hanno indovinato! Siete
fantastici! K bello, il capitolo rivelatore ti è piaciuto! *io
che come te, saltello come una pazza*. Già Renata si fida di
Nessie.. Ma cosa succederà ora? Un bacione e grazie :D
Visto anche tu ci avevi preso!! Sono contentissima che ti sia
piaciuto. Già i misteri cominciano a scoprirsi, e è arrivato il momento
della verità! Grazie dei complimenti! Spero che il capitolo ti sia
piaciuto! Un bacione
Ti ringrazio tantissimo per la tua recensione. Mi hai scritto delle
parole fantastiche, che mi hanno molto lusingata ma anche emozionata!
Non sono abituata a leggere così tante belle cose! Grazie per tutti i
complimenti. Addirittura alla Meyer? E un film? *me molto arrossita e
felice* Spero di essere riuscita a stupirti con questo capitolo! Magari
scriverò qualcos altro, appena terminata questa, ma solo se ho delle
buone e intressanti idee! Grazie ancora! Un bacione ^_^
Si avevi indovinato! Sono felicissima che il capitolo ti sia
piaciuto! Hai visto k è arrivato Eddy, ma non gli è andato molto bene.
Cosa succederà ora? Spero che continuerai a seguirmi! Grazie di tutti i
complimenti! Un bacione a presto
Il
momento della verità era giunto. Mi ero fidato di loro, dei
pensieri di Demetri e di Renata, nonostante sapessi che tutta questa
situazione si era venuta a creare a causa della vampira che ora stava
davanti a noi andando avanti e indietro scrutandoci, come a prevedere
qualsiasi nostra mossa. Demetri se ne stava in un angolo, con un piede
poggiato alla parete, cercando di percepire qualsiasi rumore
provocato dalle guardie che controllavano la porta.
*Edward cosa dobbiamo fare?, io non mi fido*
Jasper era molto preoccupato, così come i miei compagni, non si
aspettavano che reagissi in quel modo, ma soprattutto che mi fidassi
dei due vampiri, sapendo che uno di questi aveva rapito colei che
cercavamo da un mese e mezzo ormai, mia figlia.
< Le guardie se ne sono andate > Demetri si avvicinò al
nostro gruppo e iniziò a slegarci, lo stesso fece Renata.
Cademmo inermi davanti a loro che ci guardavano sorridendo. Non un
sorrido beffardo, che un predatore rivolge alla sua preda, ma un
sorriso comprensivo, d'amicizia.
< Finalmente, ci rincontriamo. Mio caro Edward >, mi disse Renata
mettendosi in posizione eretta davanti a me, parlando con un tono di
sfida..
Non potei non cacciare un ringhio ad un tale tono, e se avessi sbagliato a fidarmi? Se avesse ragione Jasper?
< Edward, stai calmo > mi disse Jasper sicuramente sentendo l'ansia e la rabbia crescere dentro di me.
< Allora se il teatrino qui è finito. Inizierei a parlare.
> come si permetteva di parlare in quel modo tanto insolente, era
lei che aveva sbagliato, era lei che aveva osato sporcare con le sue
manacce la mia bambina; ma dovevo stare calmo, altrimenti non saremmo
mai arrivati ad una fine. < Sono stata io a rapire
Renesmee, come penso abbiate potuto
scoprire. Non sono perdonabile per ciò che ho fatto, me ne rendo
conto. L'unica cosa che posso dire a mia difesa, è che sono
stata raggirata da colui che consideravo un padre, un amico, un
padrone. Sono stata tanti anni insieme a lui, vivendo nella menzogna,
nell'odio, nel rancore. Tutto ciò verso la vostra famiglia. >
< Perché, ci hai fatto questo? Esme, Rosalie e Alice, ti adoravano > non potei fermarmi.
< Lo so, ma io io volevo avere la mia vendetta, volevo farti provare
ciò che ho provato io > rimasi sbigottito e confuso.
Perché voleva che patissi la sua pena, nonostante io non ne
fossi a conoscenza, e non avendole fatto nulla? Penso che sia riuscita
a leggere le mie domande nascoste, attraverso la smorfia che mi
comparì sul viso, dato che si affrettò ad aggiungere.
< Aro mi aveva detto che eri stato tu ad uccidere Davis e mia
figlia, bevendo il loro sangue. Ho vissuto più di settant'anni
nella convinzione che il vostro modo di nutrirvi, così insolito,
era stato la mia disgrazia. L'odio che provavo verso di te era
immenso, e quando venni a scoprire della tua strana bambina decisi che
dovevo agire. Alla battaglia dell'anno scorso è stato molto
difficile per me fare finta di niente, ma Aro, già aveva creato
un piano di riserva e all'inizio sono stata davvero contenta essergli
utile, sapendo che potevo avere finalmente giustizia rivendicando
quella vita che mi era stata tolta così brutalmente >
ascoltai le sue parole in silenzio, erano piene di dolore e odio, ma
c'era anche qualcosa altro. Il rammarico e la tristezza di aver fatto
delle azioni brutte.
< Io non sono stato, non avrei mai potuto uccidere Davis, era mio amico... > dissi io con nota malinconica.
< Lo so, purtroppo l'ho scoperto troppo tardi. Sai l'ultima frase
che ricordo della mia vita umana è "Sei speciale non riesco a
sentirti" > mi raggelai, Aro aveva fatto tutto nei minimi dettagli
come era solito fare. Anche io nella sua situazione avrei creduto che
fossi stato io.
Abbassò gli occhi: < E l'ho scoperto grazie a tua
figlia, che nonostante tutto mi è stata vicina e non solo a me.
>, mia figlia era viva e stava bene, lo sentivo. Anche gli altri
sembravano più tranquilli, anche se non abbassavano la guardia e
scrutavano la vampira cogliendone tutti i movimenti.
< In che senso? > chiese Emmett curioso, sempre il solito.
< Ha aiutato mia figlia, quando io non c'ero > rimanemmo tutti a
bocca aperta, ma non aveva detto che Aro aveva ucciso sua figlia, il
giorno della sua trasformazione?
< Aro, mi ha ingannato. Mi ha nascosto mia figlia per tutti questi
anni, crescendola come se fosse sua. Peccato che non la trattava come
una ragazza qualsiasi, alla quale serviva amore. La trattava come un
giocattolino, come lo siamo noi. Sapete ha un dono, riesce ad annullare
qualsiasi potere. E' per questo che prima Edward non percepiva i
pensieri, o Jasper le emozioni. Era opera sua. >
Rimasi basito. Che spregevole uomo, come si poteva fare una cosa del genere?
< Come ha fatto a resistere tutti questi anni? > Huilen, capendo
l'amore fraterno e materno non riuscì a porgerle quella domanda,
ma non rispose lei bensì Demetri.
< L'ha trasformata 16 anni dopo la trasformazione della madre. Da
quel giorno lei vive segregata in una stanza poco lontana da qui. Non
è permesso a nessuno vederla se non ai genitori. All'inizio non
riuscivamo a capirne il motivo, ma ora abbiamo svelato l'arcano. E'
uguale a Renata. >, Renata iniziò a singhiozzare e cadde
a terra con le mani al viso. Mi faceva un poco pena e tenerezza ma
ancora non ero sicuro se perdonarla fosse la cosa giusta da fare. Il
mio cuore diceva di sì, ma la mia mente non poteva cancellare la
situazione di sconforto che avevamo attraversato, tutti, senza nessuno
escluso.
< Come avete fatto voi due ad incontrarvi? >
< Io e lei, ci siamo conosciuti per caso, durante una sua fuga
clandestina. Ci siamo innamorati al primo sguardo e ci amiamo da
allora. Cioè da 1 anno o poco più. Lei è tutta la mia vita, ed
è per lei che ho protetto la piccola Renesmee. Non rideva e non
faceva nulla, si sentiva tradita dall'amore e dall'affetto, ma poi
è cambiata, quando Aro le ha fatto incontrare tua figlia, da
quel giorno si mandano segretamente lettere attraverso la sua cena, e lei è felice, come rinata
>. Impossibile e dolce ma quello che avevamo davanti non era il
Demetri della battaglia, lui era spietato e senza cuore.
< E' stata lei a capire che lei era mia figlia, attraverso la foto
che ti ho fatto vedere prima. Te la ricordi, vero? Davis sicuramente te
l'aveva mostrata > annuii con la testa.
< Mi dispiace che il mio odio, ha rotto la vostra pace. Sono
imperdonabile; sono stata una stolta, immatura e non vi biasimo se ora
voi mi vogliate uccidere. > le lessi nella mente, ora che aveva
abbassato il suo scudo. Mi si pararono immagini raccapriccianti, le
menzogne che avevano detto a mia figlia, della nostra morte, il suo
dolore, ciò che aveva tentato di fare Chelsea e il suo continuo
disperarsi.
Era troppo per me, e singhiozzi sommessi uscirono dalle mie labbra.
Povera mia piccola, cosa aveva dovuto patire il suo piccolo cuoricino.
La paura che aveva dovuto passare solo per causa sua. L'ira mi
accecò e le saltai addosso, la volevo uccidere, vendicarmi di
aver pronunciato della parole tanto disgustose, da rivolgere ad una
bambina. Crudele donna, senza cuore.. Meschina e falsa.
Io le avevo messo le mani intorno al suo collo diafano, ma lei non
reagiva si faceva strozzare senza emettere alcun suono o fare
alcunché. Sapeva di meritare una rabbia del genere, ma non so
cosa o chi mi fecero tornare in me e mollai la presa, un minuto dopo.
< Alzati >, ma vedendo che non accennava a muovere un muscolo
l'aiutai. Nonostante provassi dell'odio verso di lei, era pur sempre
una ragazza, e aveva aiutato, anche se nell'ultima parte del periodo, il
mio dolce angioletto.
< Scusami, sono stato impulsivo. Mi dispiace Renata >
< Hai fatto bene, se solo potessi rimediare a tutto quello che vi ho fatto passare, lo farei subito >
< C'è un modo, molto semplice >
La vidi sorridere e sparire....
Ed eccoci in trepidante
attesa. Speravamo tutti che Renata riuscisse
nel suo intento. Jacob era quello più impaziente di tutti.
Giravamo nella cella come dei forsennati in attesa del loro arrivo.
Demetri si era messo di guardia davanti alla porta, sperando che nessun
curioso si avvicinasse o chiedesse qualsiasi informazione.
Ero impaziente di riabbracciarla, stringerla forte a me, e diffondergli
tutta la sicurezza che avrei potuto. Volevo baciarle quelle guanciotte
paffute, farle il solletico, sentirla ridere. Mi mancava la sua voce
così cristallina e così contenta.
La porta si aprì ma al posto di mia figlia comparvero le tre
figure di Aro, Caius e Marcus che ci guardavano arrabbiati. Non eravamo
legati e ciò li infastidiva moltissimo. Demetri era trattenuto
da Felix che aveva la bocca aperta con i canini che premevano sul collo
del vampiro.
*Edward, Aro ci ha quasi beccate, la riporto in camera mi dispiace.. * Renata mi urlava nella mente tutta la sua paura, ma non per essere beccata lei bensì mia figlia
*Papà, papà, mi sei mancato non lasciarmi ancora* la voce dei suoi pensieri quanto mi era mancata.
*Piccolo angelo di papà, non ti preoccupare. Ci rincontreremo al più presto. Tu intanto fidati di Renata* dissi io per rassicurarla.
*Edward sto arrivando* Renata era in avvicinamento.
< Bene, abbiamo deciso cosa fare di voi e di questo traditore. > disse indicando Demetri < Tra
tre giorni nella sala principale, ci sarà un bel falò che
rallegrerà gli animi della povera gente > nonostante avessimo
una paura matta, nessuno si mostrò debole anzi sostenemmo tutti
il suo sguardo, con uno di sfida...
< Fate i duri, fate i duri... Che poi rideremo noi.... Felix, Alec, incatenateli. Renata vieni con me >
< Aro, vorrei parlare ancora un pò con Edward. Sai ancora non
mi sono sfogata del tutto > lo disse con sguardo minaccioso rivolto
verso la mia persona. A volte faceva davvero paura, se ci si metteva
d'impegno.
< Ok, ma fai in fretta ho bisogno di te dillà. >, la giovane vampira annuì con il capo e restammo soli.
< Mi dispiace, non sono stata veloce > era mortificata, la vedevo.
< Non ti preoccupare, anzi che non ti ha visto arrivare con la piccola >
< Già > era triste la vedevo.
< Renata mi faresti un piacere? > disse Emmett, dispiaciuto? Si
era proprio l'aggettivo che esprimeva al meglio il suo stato.
< Dimmi >
< Nella mia tasca c'è una lettera. La faresti recapita--are a mia mo--glie. P- per fav-ore > stava singhiozzando.
< Renata, nelle tasche di ognuno di noi ci sono delle lettere per le
nostre mogli, e per quanto riguarda me, per ma figlia, per favore >
Lei si avvicinò e prese le lettere dalle tasche.
< Mi dispiace, tanto... Però vi prometto che farò di
tutto per salvarvi. Lo meritate, ora che le bugie sono state scovate so
dove è la verità e sono pronta a schierarmi. >
< Grazie > fu l'unica cosa che riuscii a dire perché se n'era già andata.
E così rimanemmo al buio e incatenati, aspettando che il destino si compiesse.
< Mi dispiace ragazzi, è stata tutta colpa mia > sentivo i
sensi di colpa corrodermi l'animo e farmi piombare in una dimensione di
angoscia e timore.
< Non è colpa tua. Non ti preoccupare > mi risposero
tutti, ma io non credetti loro. Era così facile dire una bugia,
ne avevamo avuto l'esempio prima. E dal profondo non riemersi.(*) ... Mi dispiace Bella, perdonami ...
Renata's pov
Avevo quelle lettere bollenti in mano e il cellulare che ero riuscita a
prendere dalla tasca di Edward, senza farmi accorgere. Mi diressi in camera gettai in un
angolo le lettere e mi affrettai a cercare il numero che mi
interessava. Eccolo, finalmente. Feci partire la chiamata e attesi
immobile. Dopo due squilli una voce femminile mi rispose.
< Edward, finalmente. Ci sono novità? >
< Bella, sono Renata.. Stammi a sentire. Edward e gli altri sono in pericolo...... >
.... To be continued
(*) New Moon, cap. 3 - La fine, pag 76
Correzioni a cura di trettra, grazie tesoro ^^
Buongiorno!
Ed ecco a voi il nuovo capitolo,. che spero sia stato di vostro
gradimento! Cosa organizzerà? Ma soprattutto, riuscirà a
salvare il gruppo? ^_^ Allora, innanzitutto
ringrazio le persone che mi preferiscono, che mi seguono, che mi hanno
inserito fra le autrici preferite, che legge solamente e chi mi ha
recensito... Grazie davvero tanto!
Ed ecco le risposte alle vostre bellissime recensioni :
Mi
dispiace tanto che non ti si vede quando aggiorno, semmai, se vuoi
quando aggiorno ti mando il link della storia! Cosa ne pensi? Comunque
sono felicissima che il capitolo sia stato di tuo gradimento ^_^ . Mi
piace Eddy in versione padre.. Non lo so quanto manca alla fine, ma non
siamo tanto lontano. Però mi sta balenando un'idea di un'altra
ff o il continuo di questa! Penso più la secondo opzione!
Comunque non ti preoccupare, non mancano 1 o 2 capitolo, ma forse 5! Va
meglio? Grazie dell'e-mail e dei complimenti! Un bacione, a presto
Ciaooo! Sono felicissima che il capitolo ti sia piaciuto, ma
soprattutto ti ha fatto emozionare! *_* Grazie dei bellissimi
complimenti, sei gentilissima *me arrossita tanto* .. Spero che il
nuovo capitolo ti sia piaciuto, ma soprattutto che abbia ripagato la
tua ansia! Un bacione a presto
Ammore mio! Ma siao!! ^_^ Grazie di tutto ciò che mi
hai scritto! Grazie della presenza, grazie dell'appoggio!!Gran parte
del merito è tuo, se no questa storia non sarebbe venuta fuori.
Se non ci fossi stata te ad incoraggairmi, tutti i capitoli sarebbero
ancora nella mia testolina!! Sono contanta che il capitolo ti sia
piaciuto! Beh, la cameriera è, sì, parecchio comica.
Tutte cadono ai suoi piedi chissà xk? XD Hai visto che ha
combinato Aro? Riusciranno a scappare? Un bacione :*
*Me molto felicissima* che la storia ti piaccia! Grazie
davvero tanto!!! Spero che anche questo non abbia deluso le tue
aspettative! Grz per la recensione un bacio!!
Grazie tante noe!! *me tanto contenta* che il capitolo ti sia
piaciuto! Grazie dei complimenti, sei troppo carina a scrivermi tutte
quelle bellissima cose ^_^! Ti è piaciuto questo? Già
anche questo finisce sul più bello, ma un pò di attesa
non fa mica male!! :P A prestissimo, un bacione!
Rispondo subito alla tua domanda. Edward può
sentire quello che pensano ma puòanche rispondere attravero il
pensiero. All'inzio non poteva percepire i loro pensieri per opera di
Didyme, e quando lei ha abbassato "il suo potere" è riuscito di
nuovo a captarli e a rispondere! Spero di esserti stata utile! A presto
kiss
Grazie 1000! E già io finisco sul più bello,
è vero anche tu lo fai, e ti assicuro che si sente davvero
tanto! XD Grazie dei complimenti! SPero che quest'ultima capitolo ti
sia piaciuto! Un bacione, a presto :D
Ed ora terminato, dico che il prossimo aggiornamento sarà se non sabato lunedì!
Grazie ancora di tutto!
Siete fantastici
Un bacione
Tede
Capitolo 36 *** Capitolo extra- Renesmee e la notizia ***
Capitolo extra - Renesmee e la notizia
CAPITOLO EXTRA
Renesmee e la notizia
Renesmee's pov
Torniamo un pò indietro.... Siamo nella camera
di Renesmee, e Renata entra di corsa con uno sguardo felice, ma
cauto.
< Renata, cosa succede, perché ridi?
>
< Renesmee, piccolina, ti devo dare una
notizia bellissima ma allo stesso tempo triste. > ma nonostante tutto non
perse il suo sorriso.
< Dimmi > mi avvicinai, a lei per
poterla sentire meglio, tanto parlava a bassa voce.
< La tua famiglia è viva, non è morta come
ti avevo detto. Era una bugia, una terribile bugia. Tuo padre è qui insieme ad
altri vampiri e al tuo licantropo, sono nelle celle ci aspettano. Mi dispiace
averti mentito >.
La
guardavo senza dire parole, ma poi di slancio l'abbracciai. Anche se devo dire,
che un pò ero in collera per tutto quello che avevo passato a causa sua, ma ora
non potevo non essere euforica.
< Ci aspettano davvero?? > la mia voce
era salita di due ottave per la contentezza, per la prima volta dopo tanti
giorni, mi sentii leggera, infondo non avevo più il macigno sul cuore, che
rendeva anche respirare o provare a ridere, davvero difficile.
< Si corriamo, Aro, non deve sapere che vi
vedrete >. Mi prese per mano. Non potevo capacitarmi che tutta quella
situazione non fosse un bellissimo sogno, ma una realtà! Una bellissima
realtà...
Mancava davvero poco, ogni metro mi avvicinava
sempre di più a mio padre. Non riuscivo più a contenere la felicità, mi sentivo
il cuore pulsare freneticamente nella gola. Le mie mani era sudate a contatto
con quelle scultoree e fredde di Renata, che mi stringevano per darmi conforto e
diffondermi un pò di calma.
Però improvvisamente si fermò e mi tirò
indietro nell'ombra.
< Che succede? >
< Shh, Aro è arrivato prima! > mi morì
il respiro in gola. Stavo pregando dentro di me in tutte le preghiere che
conoscevo , che Aro non ci avesse visto.
< Vieni,
corri... > mi prese fra le braccia e in fretta e furia ci dirigemmo di nuovo
nella stanza.
*Papà, papà mi sei mancato. Non lasciarmi
ancora.* Urlavo nella mia mente, sperando che mi riuscisse a
sentire.
< Cosa è
successo? > ormai ero in preda al panico. Che Aro avesse fatto davvero del
male a tutti? Non potevo permetterlo, ora che avevo ritrovato la mia
famiglia.
< Aro, è
arrivato e ha imprigionato Demetri che aspettava il nostro ritorno. Mi dispiace
non ho fatto in fretta. >
*Piccolo angelo di papà, non ti preoccupare. Ci
rincontreremo al più presto. Tu intanto fidati di Renata*, era papà.. Mi
stava rispondendo.. Le lacrime iniziarono a scendere copiose dai miei occhietti,
nuovamente vispi. Ero felice... ma allora perché Renata era così preoccupata?
Che il suo udito, mille volte più sviluppato del mio avesse sentito qualcosa di
brutto? No, impossibile. Ora tutto doveva andare per il meglio, me lo
sentivo..
< Io devo
andare.. Passerò il prima possibile, ma nel frattempo tu stai tranquilla
piccolina. Presto rivedrai i tuoi! > mi baciò sulla fronte e mi lasciò da
sola. Ero felice ma allo stesso tempo spaventata.
Presi un foglio e iniziai a
scrivere un bigliettino a Didyme, ma poi mi fermai presa da una consapevolezza
assurda, Demetri era stato catturato, faceva la guardia a mio padre e agli
altri. Aro li aveva scoperti. Prigionieri, l'unica parola che mi rimbombava in
mente. Il biglietto non poteva essere ricevuto questa volta.
Un bussare insistente mi fece
riprendere dai miei pensieri e riflessioni. Doveva essere Renata, ma perché non
entrava come faceva sempre? Strano, molto strano.
< Avanti > la mia voce uscì
come un sussurro, ma il vampiro che mi si parò davanti nel giro di due secondi,
doveva avermi per forza sentito.
< Buonasera piccola Renesmee, come
andiamo? > la sua voce glaciale, mi fece accapponare la pelle.
< Buonasera Aro, cosa ti porta
qui? >
< Niente di particolare, volevo
solo dirti che fra tre giorni nella sala principale, ci sarà un grande falò. Lo
facciamo tutti gli anni, per festeggiare la stagione.... Voglio che tu sia
presente. >
La sua era una richiesta davvero
strana, ma io accettai, senza remore. < Certo che ci sarò >
< Perfetto > e mi lasciò nella
stanza da sola con i miei dubbi..
Perché avevo la sensazione, che quel
giorno sarebbe cambiata tutta la mia vita?
Stupide mie paranoie, calma
Nessie, da oggi tutto andrà per meglio.. Stanne sicura..
*Buonanotte, papà* *Buonanotte,
mio angelo... Ci rincontreremo presto. Ricordati che sei e sarai sempre
nel mio cuore. Non farmi domande, ma tu non sei la colpa di tutto* *Papà, cosa intendi?* era troppo insonnolita per riuscire bene a capirne il significato nascosto. A volte mio padre era davvero criptico. *Ogni cosa a suo tempo. Ora dormi*,
le dolci note della mia ninna nanna si diffusero nella mia mente e in
breve mi addormentai, per la prima volta serenamente e senza incubi,
sicura che accanto a me presto ci sarebbe stata la mia famiglia felice
e contenta...
Correzioni a cura di trettra :D
Salut à tout le monde! Comment ça va?
J'espère bien. Alors ce chapitre, comme est-ce qu'il a
été? Va bene, ora basta con il francese!!! So che tutti
voi vi aspettavate il capitolo 33°, ma volevo analizzare il
comportamento di Nessie di fronte alla verità.. Mi sarà
venuto bene? Fatemi sapere... Certo forse voi vi sareste aspettati urla
e grida, verso Renata, ma ho pensato che, a volte quando si è
felici, ci si scorda del male subito e si pensa solo a ciò che
ci rende davvero contenti; infatti Nessi dice che è un pò
arrabbiata ma pensa subito che la sua famiglia è viva! Cosa ne
pensate^ Detto questo ringrazio le 29 e le 30 stelline che hanno
inserito la mia storia rispettivamente tra le preferite e le seguite,
le 7 tra gli autori preferiti e le 7 che mi hanno recensito!!! Grazie
davvero tantissimo! Ed ora per completare l'aggiornamento, seguiranno
le risposte alle recensioni:
Cara noe, mi dispiace deludervi, ma per avere le
risposte alle tue domande, dovrai aspettare i prossimi capitoli! Grazie
del complimento!! Spero che anche l'extra ti sia piaciuto! Un bacione a
presto
Davvero a chi scrive in quel modo, piace finire in quel
modo! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! Ma Bella
riuscirà a farla la strigliata a Edward? Ci riusciranno a
salvarli? ihih mi sento cattiva! Cmq grazie dei complimenti! Un bacione
Tu sempre fan accanita di Renata, eh?? XDXD Ma servirà
il suo aiuto? Un bacione e grazie dei complimenti tesò! ps
Già davvero bellissimo il ritornello!! Enjoy the silence!! pss
anke io ti voglio tanto tanto bene! <3
Ok, allora semmai ci faccio un pensierino ad un continuo! Grazie dei
complimenti! Ti piace questo capitolo? Cmq ti anticipo, che, sì, ci
saranno dei capitoli post liberazione! Infondo c'è un matrimonio da
fare e non solo! Un bacione e grazie a presto!
Ma siao^^ (oddio il caldo mi fa male XD) Grazie davvero tanto
dei bellissimi complimenti!! *me arrossita, ma felicissima* Per
vedere Bella in azione, come ho già scitto nelle precedenti
risposte, dovrai aspettare qualche capitolo! Un bacione a
presto!
Sono felice e anche un pò fiera di non aver deluso le
tue aspettative!! Spero che anche questo ti sia piaciuto! Un kiss a
presto
Non so quando potrò postare se lunedì o martedì! Mi dispiace, non darvi il giorno preciso..
Un bacione a tutti
Vostra Tede
...Disclaimer...
Questa una fan fiction è basata sul romanzo "Twilight" di Stephanie Meyer di cui detiene i
diritti esclusivi sulla storia originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Era una noiosissima e uggiosa
giornata di autunno. Il sole veniva costantemente coperto dalle nuvole
cariche di pioggia, tipiche della cittadina di Forks. Non avevamo
più ricevuto nessun aggiornamento nè notizia dai nostri
mariti e amici e ciò ci rendeva tutti estremamente nervosi.
L'agitazione era palpabile a qualsiasi ora della giornata anche se
cercavamo di non darlo a vedere più di tanto.
Ci supportavamo a vicenda, tentando di alleggerire la situazione con
battutine e cose del genere, ma era davvero difficile. Non sapevamo
cosa potesse essere successo ai nostri amici, ai nostri innamorati.
Ogni volta che provavamo a contattarli la segreteria partiva dicendo
che l'utente al momento non era raggiungibile. Ogni volta inventavamo
scuse su scuse, come per esempio "probabile che siano in un posto dove
non c'è campo" grandissima cavolata...
Ora me ne stavo seduta comodamente sulle scalette della veranda,
guardando il cielo che non presagiva nulla di buono. Temporale in
arrivo. Accanto a me avevo il mio cellulare, oramai mio compagno
dovunque. Mi sembravo una di quelle adolescenti alle prese con la prima
cotta, in attesa che il proprio lui ti cercasse anche solo per sapere
come stai. Mi sentivo una stupida, ma non sentire la voce di mio marito
da una settimana era davvero dura. Ricontrollai di nuovo il cellulare,
ma non era cambiato assolutamente nulla, il display mostrava una foto
mia con Edward e Nessie alla sua festa di compleanno. Quei sorrisi mi
mancavano tremendamente, tutta la felicità di quel periodo,
ormai era un ricordo lontano che non aveva lasciato nessuna traccia nel
mio presente.
< Bella, se continui così lo consumerai > la vocina
squillante della mia sorellina mi raggiunse dalla porta principale.
< Alice, nessuna novità? > il fatto di non avere delle
visioni accurate la preoccupava non poco, non riusciva a vedere
nell'immediato futuro della nostra famiglia nè dei nostri amici,
ormai da tanto tempo.
< No, nessuna novità. Il fatto che i due gruppi siano
così a stretto contatto con i licantropi già di per
sè blocca le visioni, ma non capisco perché anche se
provo a guardare intorno a loro, non riesca a vedere nulla. Buchi neri
come sempre. C'è qualcosa che mi blocca. Mi sembra di essere
ritornata ai giorni della tua gravidanza > sospirò affranta.
Un'atmosfera statica e arida ci avvolgeva, fino a quando le dolci note
della ninna nanna di Edward riempirono con il loro dolce suono, la
veranda. Qualcuno finalmente mi stava chiamando. Lessi il numero,
e mi sentii scoppiare dalla felicità. Era lui. Se avessi potuto
avrei pianto. Anche se ancora non sapevo che tipo di notizia mi avrebbe
dato, ero già contenta di poter sentire, dopo tanto tempo, la
sua voce così dolce.
Risposi immediatamente.
< Edward, finalmente. Ci sono novità? >
< Bella, sono Renata... Stammi a sentire. Edward e gli altri sono in pericolo... >
mi sentii morire, il presentimento così brutto che sentivo in
questi giorni, stava cominciando a far mostra di sè.
< Co-cosa è suc-cesso? >
< Ho rapito io Renesmee > non la feci finire che iniziai a ringhiare come un'ossessa.
< Brutta figlia di... Come ti sei permessa. Dimmi subito dove li tieni >
< Io non li tengo da nessuna
parte. Sono prigionieri di Aro, tutti. Dovete correre qui subito.
Venite con l'aiuto dei licantropi. Tra tre giorni, Aro e gli altri
appiccheranno loro fuoco, e con loro la piccola. Sbrigatevi >
Rimasi di sasso come se mi fosse caduta, addosso, una secchiata di acqua gelata e mi avesse bloccato tutti i muscoli.
< Perché mi dici queste cose? > non riuscivo a connettere
i due fatti. Aveva rapito mia figlia, ma ci stava aiutando. Che fosse
una trappola?
< Perché non posso
permettere che facciano del male a tua figlia, come lo hanno fatto a
me. Mi hanno raccontato troppe bugie, che mi hanno rovinato la vita.
Ora non ti posso raccontare di più. Ma tu fidati, nessuna
trappola. Correte subito a Volterra, avete tre giorni > e
detto questo riattaccò. Nonostante la paura e l'adrenalina che
sentivo in corpo, non mi gettai a terra urlando e disperandomi. Dovevo
salvare la vita delle persone a cui tenevo di più. Se la loro
vita fosse stata recisa anche la mia avrebbe fatto la stessa fine. Non
avrei mai potuto vivere senza di loro. Questa volta dovevo mettere da
parte me stessa e dovevo fare di tutto per salvarli.
< Bella dobbiamo chiamare i licantropi, ora > ovviamente, lei
essendomi vicino aveva ascoltato tutta la conversazione. Prese il mio
telefono e contattò subito Sam.
Io intanto mi affrettai ad entrare in casa per spiegare agli altri ciò che di lì a poco avremmo dovuto fare.
< Carlisle, Esme, Papà, Rosalie correte immediatamente qui
> non feci in tempo a parlare che tutti si presentarono di fronte a
me.
< Cosa succede? > tutti erano molto preoccupati. Leggevo nelle loro espressioni, la paura di ricevere brutte notizie.
< Aspettiamo i licantropi, così lo dico solo una volta per
tutte > annuirono e aspettammo i licantropi, che arrivarono pochi
minuti dopo. Ci salutammo in modo svelto e iniziai a parlare.
< Dobbiamo correre immediatamente a Volterra. Hanno imprigionato i
nostri compagni e amici. Renesmee è lì con loro. E' stata
Renata a rapirla, ma ci sta dando una mano. Non chiedetemi il
perché, poiché non l'ho capito bene; ma la cosa
più importante è che dovremmo arrivare entro tre giorni,
perché allo scadere di questi Aro darà loro fuoco > e
qui cercai in tutti i modi di trattenere i singhiozzi. Le espressioni
dei miei parenti sfioravano la rabbia, l'incredulità, il dolore.
< E se fosse una trappola? > disse Sam alzandosi in piedi.
< Abbiamo scelta? Preferisci lasciare a quel destino i nostri
compagni? > abbassò il capo, sapeva che avevo ragione.
< Prenderemo il primo volo. Vado a prenotare. Quanti siamo? >
Feci mente locale: Io, Esme, Rosalie, Alice,Sam, Paul, Jared, Collin,
Seth, Leah, Brady... Charlie.. Lui sarebbe stato un problema, nonostante
avesse un autocontrollo da far invidia ai vampiri più anziani,
era sempre un pericolo.
< Carlisle, Charlie verrà? >
< Certo che vengo e non voglio sentire polemiche. Ce la faccio. >
ed ecco che ricominciava ad usare il suo potere per ciò che
voleva, però, infondo, ne ero contenta.
< Perfetto allora sono 12 biglietti di sola andata per Firenze,
partiremo domani. Giusto il tempo di organizzarci > disse Carlisle,
risolutivo.
< Perfetto, noi andiamo ora a parlarne con gli Anziani. A Domani > e così ci lasciarono nella sala da pranzo.
La situazione non era delle migliori, anzi era davvero drastica e la
paura di non riuscire più a vedere il volto sorridente di mio
marito e di mia figlia, mi spaventava all'invero simile. Mio padre mi
abbracciò cercando di diffondermi tutta la sua comprensione e
tutta la sua fiducia, ma come me era un cattivo attore e la sua
agitazione si riusciva a vedere lontano un miglio. Solo con il tempo
saremmo riusciti a nascondere e mascherare i nostri sentimenti
più brutti; ma una maschera è davvero difficile da creare
soprattutto quando vorresti non altro che urlare al mondo il tuo
dolore, le tue ansie, le tue paure.
< Bella, stai tranquilla... Ci riusciremo, insieme >
< Charlie ha ragione, Bella... Siamo una famiglia e come tale
riusciremo a ristabilire l'ordine nelle nostre vite, e ti giuro che la
pagheranno per tutto ciò che ci hanno fatto passare > sentire
quelle parole dalla bocca di Carlisle, faceva davvero uno strano
effetto. Lui sempre così buono, così pacato.. Ora parlava
come un predatore che si voleva vendicare perché qualche essere
aveva osato invadere il suo territorio.
Non ero sicura di voler passare del tempo con loro, volevo stare da
sola a crogiolarmi nel dolore e nel rimorso di non essere andato con
lui... Però la rabbia si faceva largo, tra la mia disperazione e
la mia tristezza. Perché non ci avevano informato? Perché
diamine sono andati lì da soli? Appena feci mente locale capii
che la risposta già la conoscevo. Avevano paura di perderci, che
scemi, ma daltronde non sarebbero loro se no.
Andai a fare una doccia per rilassarmi, accesi lo stereo e le note di
mio marito risuonarono per tutto il bagno. Era la preferita di
Esme. L'acqua calda, fece l'effetto desiderato, e i miei muscoli in
pochissimo tempo si rilassarono totalmente. L'acqua calda che mi
accarezzava la pelle, mi ricordava il tocco leggero di mio marito. E
qui lacrime leggere e invisibile scesero dalla mia guance. E se non
avessi mai avuto l'occasione di risentire il suo tocco? Le sue mani
delicate che lambivano la mia bianca pelle? Non avrei mai potuto
condannarlo a una simile sofferenza, lo avrei salvato a costo della mia
vita.
La notte passò più o meno tranquilla, tra insulti e
pianti nervosi. Rosalie che minacciava suo marito, che nel caso saremmo
riusciti a sfuggire dalle grinfie dei Volturi, non avrebbe più
visto il suo completo intimo, nemmeno se l'avesse implorata mettendosi
in ginocchio. Alice era fuori di sè, diceva che il suo Jasper
non avrebbe mai fatto una simile mossa avventata. Tutte erano
distrutte, ma sembrava che quella che riusciva a reggere meglio la
situazione, fossi io.
< Dobbiamo andare > ci dirigemmo tutti verso la porta, un ultimo
sguardo alla nostra casa e poi ci lanciammo nella notte verso
Seattle... Un unico pensiero mi vorticava nella mente... Saremmo tornati a Forks ...
...intanto a Volterra...
Renata's pov
Rientrai da quella finestra, la stessa, che un giorno prima avevo varcato ritrovando il mio passato.
< Mamma? > che grandi emozioni quella semplice parola, mi aveva
dato. Un qualcosa mai sentito, il quale paragonato ad alla
felicità, era mille volte maggiore.
< Didyme, figlia mia... Lo so che ti sembrerà strano, ma
dobbiamo aiutare Renesmee.. E' in pericolo, così come lo sono i
suoi parenti >
< Cosa è successo? >
< Alcuni membri della sua famiglia sono riusciti a trovarla e sono
qua; ma Aro li ha imprigionati e fra tre giorni li ucciderà. Io
ho chiamato gli altri membri del loro clan... e arriveranno dei
licantropi. Per favore, impedisci ad Aro di sentire la loro scia e
aiutami... Mi sento in colpa, tutta questa situazione è stata
creata da me... Sono una pessima donna e una pessima madre. >
< Perché dici questo? >
< Perché sono stata io a rapire la piccola e a condurla qua,
solo per un futile motivo di orgoglio e di vendetta. > Abbassai gli
occhi, mi vergognavo di dire certe cose a mia figlia, ora che l'avevo
ritrovata , ma non potevo farla vivere nella menzogna. Non ero una
madre nè una donna perfetta e lei lo doveva sapere.
< Mamma, guardami. Anche se hai fatto delle cattive azioni, non
contano. Conta solo che ora stai cercando di riportale a quella bimba
un pò di felicità che le era stata donata. E' molto
importante questo. Comunque ti aiuterò. Mi hanno un pò
rotto i Volturi. > mi disse ridendo... Che bel suono aveva la sua
risata, molto simile a campanellini che si scuotono al vento.
< Grazie figlia mia... Ti farò scappare di qua. Devo solo rubare le chiavi, così potrai uscire. >
< Chiedi a Dem, lui le ha > ah l'amore, la scintilla che vidi
negli occhi di mia figlia mi riportarono dietro nel tempo, a lui, a suo
padre. Mi mancava terribilmente.
< Mamma, mi racconti un pò di te e papà? > sembrava
così ingenua, la mia bambina, così dolce e tenera. Non
doveva affrontare un simile destino da sola; ma mi promisi che saremmo
state sempre insieme, qualsiasi cosa accada.
Trascorremmo la nottata fra chiacchiere, risate e ricordi, quando
dovetti raccontarle di come era nata e come era arrivata a Volterra,
vidi una parte di lei che non avrei di certo attribuito a una persona
che sembrava, mite e dolce. Si arrabbiò e ringhiò come
un'ossessa. Era stata la mia stessa reazione, solo che io ero riuscita
a contenermi poiché davanti a me avevo una bambina, lei no.
Impiegò parecchio a calmarsi, e quando giunse l'alba dovetti
lasciarla nella stanza. Avrei creato sospetti se fossi mancata ancora
altro tempo. La salutai e ci demmo appuntamento di lì a poco. A
Volterra si sarebbe creato l'inferno, e noi avremmo contribuito a
crearlo...
... to be continued....
Correzioni a cura di trettra :D
Buonasera a tutti! Lo so che volete quasi uccidermi, per l'ennesimo ritardo!!
*Me in ginocchio che vi prega di non infierire* , il capitolo ieri era
prontissimo, ma la connessione a Internet no... Non mi si collegava!!
-.-"
Dopo queste lamentele, spero che la vostra attesa sia stata ripagata!
Si sta avvicinando la fine e lo scontro con i Volturi.... Cosa ne
pensate?? Riusciranno a tornare tutti a casa sani e salvi???
Detto questo volevo ringraziare tutte le persone che hanno aggiunto la
mia storia fra le preferite (30) e le seguite (31) e chi mi ha inserito
come sua autrice preferita (9), chi recensisce e chi legge solamente..
Davvero grazie!!!
Ora ecco le risposte alle recensioni:
noe_princi89 - Grazie dei complimenti, e sono felice che il capitolo ti sia piaiuto! E questo? A presto un bacione
IsAry - Ecco in questo
vediamo una Bella un pò battagliera, che mette prima di tutto i
sentimenti degli altri e poi i suoi. La rabbia c'è, ma cerca di
camuffarla per non far soffrire la famiglia. Grazie dei complimenti!
Spero che anche questo ti sia piaciuto! Un bacione
trettra - Grazie
davvero tanto, tesoro! Cosa significa falò? Lo scoprirai... *me
si sente davvero cattiva*. Hai ragione Eddy è meraviglioso...
sbav.. sbav... Un pò come il padre no??? XDXD Ti è
piaciuto il pov della tua mitica Renata??? Un bacione ti voglio un
kasino di bene!! <3
Lucia_hp - Mi dispiace
non averti risposto in maniera adeguata alla tua precedente domanda.
Comunque ci provo ora. Edward legge nel pensiero, e tramite questo suo
potere, può rispondere alle domande che gli vengono proposte.
Non sono gli altri che leggono ma lui che manda le sue riflessioni,
attraverso il pensiero! Lui legge e risponde. Ha dei dialoghi
silenziosi, che vengono effettutati con un botta e risposta via
pensiero! Spero di averi risposto in maniera corretta questa volta. Se
avessi ancora qualche altro dubbio, puoi contattarmi anche via e-mail!
A presto
jazz211 - Mi dispiace
aver postato così tardi! Spero che il tuo entusiasmo, non sia
andato scemando! Sono contentissima che il capitolo l'abbia trovato
bellissimo e commuovente! Grazie dei complimenti! A presto, un bacio
Marli - Grazie davvero
tantissimo per i complimenti!! *me commossa e felicissima* Chi non lo
vorebbe un papà come Ed?? XD Ti è piaciuto questo? Spero
di sì, fammi sapere! Un bacione, a presto
sinead - Sono
felicissima che il capitolo ti sia piaciuto! Grazie delle bellissime
e-mail che mi hai mandato. A proposito io anckora devo risponderti
all'ultima che mi hai inviato! Ti risponderò al più
presto, scusa! Comunque non ti preoccupare non voglio far agonizzare le
lettrici, solo mantenerle un pò sulle spine! A presto un bacione
Grazie a tutti della pazienza!! Un bacione Vostra Tede
...Disclaimer...
Questa fan fiction è basata sul romanzo "Twilight" di Stephanie Meyer di cui detiene i
diritti esclusivi sulla storia originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Capitolo 38 *** Capitolo 34 - Il perdono è divino ***
f
CAPITOLO TRENTAQUATTRESIMO
"Il
perdono è divino"
Bella's
pov
Il viaggio stava procedendo relativamente
tranquillo e saremmo arrivati a Firenze precisamente 13 ore dopo l'imbarco. Il
tempo non era dei migliori, il sole era alto nel cielo, e ci saremmo dovuti
prenotare una stanza d'albergo lì vicino, per non destare sospetti. I discorsi
in quel frangente di tempo non erano stati molti, solo poche parole dette in
modo sconnesso. I licantropi parlottavano fra loro dei loro imprinting e di
quanto mancassero loro... Ed erano solo poche ora che non le vedevano, mi
immaginavo Jake, poverino, era passato molto più di un mese e scommettevo che
come me era molto impaziente di riabbracciare il suo raggio di sole. Mio padre
parlava da solo, in modo bassissimo, tanto che risultava difficile anche per me
riuscirlo a sentire. < Non devo cedere, non devo cedere >, si ripeteva.
Stava usando il suo potere su di lui. Alice cercava in tutti i modi di avere
delle visioni, ma era un gesto praticamente impossibile, data la vicenda con i
licantropi; Esme e Carlisle parlavano della nuova casa che avrebbero
ristrutturato nelle vicinanze delle montagne di Forks; Rosalie guardava in modo
distratto le nuvole dal finestrino dell'aereo. Io pensavo, come sempre, un pò
troppo. Stavo valutando in modo molto approfondito tutte le situazioni in cui
saremmo incappati. Dalle più gioiose, quali il ritorno di lì a pochi giorni
nella nostra casetta, a quelle più brutte, quali... No, non ci riuscivo...
Troppo dolore, troppo vuoto nel cuore mi portavano certi pensieri. Era per
questo motivo che per il resto del viaggio non avevo fatto altro che riportare a
galla solo i ricordi più belli della mia vita.
Mi sentii tirare ripetutamente
il braccio, era Alice che mi guardava con occhi sbarrati... Mi metteva paura,
cosa era potuto accadere di così brutto?
< Alice, cosa? >
< Sono
riuscita a vedere qualcosa. I miei poteri sono stati sbloccati. Ho visto che a
mezzanotte e cinque minuti del secondo giorno i fuochi si accenderanno >
deglutii a fatica facendo un calcolo veloce mancavano poco più di 36 ore. Troppo
poco... Il respiro mi si fece pesante e nonostante non mi servisse più l'aria,
mi sentivo soffocare.
< Calma Bella arriveremo in tempo poi il buio mi
impedisce di vedere cosa succederà > annuii con il capo e ricaddi nel mio
stato di tristezza perenne.
Non so quanto tempo fosse passato, ma ad un
certo punto sentii la voce gracchiare in diverse lingue che eravamo in arrivo
all'aeroporto di Firenze. Eravamo arrivati.... Nel territorio del
nemico..
< Bella, dobbiamo scendere > mio padre mi offrì la mano per
aiutarmi ad alzare, e nonostante non ne avessi bisogno, accettai di buon
grado.
Dopo svariati minuti di controlli di sicurezza post-viaggio,
finalmente ci ritrovammo fuori dall'affollato aeroporto.
< Perfetto e ora
dove andiamo? > disse Carlisle, tutti approvarono la sua domanda. Il sole era
alto e essendo addobbati, peggio di un albero di Natale, ci venivano rivolti non
pochi sguardi. Un folata di vento però mi fece arrivare l'odore di mio
marito.
< Da quella parte > mi seguirono senza fare domande, forse
anche loro avevano sentito la scia dei nostri compagni. Dopo un pò mi ritrovai
di fronte ad un hotel bellissimo: la sua struttura semplice ma elegante mostrava
tutte le bellezza che l'arte italiana poteva regalare.
< Sono stati qua
> dissi io con fermezza, prima di entrare nell'ampia hall illuminata da
bellissime luci celestine e gialle, che creavano un'atmosfera davvero
singolare.
< Buongiorno, posso esservi utile, signorina > il direttore
era un tipo basso e piuttosto pienotto, ma dalla faccia simpatica e
cordiale.
< Buongiorno, volevo chiederle un'informazione > dissi io,
cercando di essere in tutti i modi il più carina possibile.
< Si mi dica
tutto, cercherò di fare il meglio > un sorriso cordiale, ma di
convenienza.
< E' stato qui mio fratello, il signor Cullen. Vorrei
prendere la stanza dove hanno alloggiato, me ne ha parlato molto bene
>
< Ah anche voi siete suoi parenti. >
< Perché, mi scusi?
>
< Beh, perché sono arrivati 2 giorni fa alcuni suoi parenti > e
chi poteva essere?
< Me li potrebbe descrivere? >
< Allora, uno
era alto e moro dalla pelle bronzea > Jacob.. < uno dai capelli lunghi e
biondi > Jasper < e poi delle ragazze dalla singolare bellezza > e
ammiccò verso di me.
< Si si , ora capisco i miei fratelli sono venuti a
fargli una visitina. Detto questo mi potrebbe dare la chiave della stanza dove
hanno alloggiato? >
< Certamente, eccola qui. La chiave della suite
numero 3. La faccio accompagnare dal ragazzo > mi indicò un ragazzo che non
avrà avuto più di venti anni che mi sorrideva in modo molto gentile ma anche
molto malizioso.
< Loro salgono con me, sono miei ospiti. Andremo via
domattina > mi fece uno sguardo un pò deluso.
< Ovviamente prenderemo
anche la suite accanto > i suoi occhi si illuminarono.
< Certamente
>
Il ragazzo ci accompagnò fino alle nostre stanze e dopo aver ricevuto
una mancia piuttosto alta da Carlisle, se ne andò.
< Perfetto, e ora cosa
facciamo? > Sam, mi chiese cercando una risposta, che gli diedi con non
troppa sicurezza. Non lo sapevo nemmeno io cosa dovevamo fare.
< Bella,
prova a chiamare sul cell di Edward > Alice.
< Ok > feci il numero
in fretta e furia, sapendolo a memoria, ma dopo parecchi squilli non rispondeva
nessuno.
< Niente, evidentemente c'è qualcuno nelle sue vicinanze e non
può nascondersi >
< Oh magari l'hanno beccata > disse Jared
prendendosi le occhiatacce di tutti noi.
< Scusate > disse con voce e
occhi da cane bastonato. Faceva quasi tenerezza.
Mi sentii vibrare il
telefonino in mano, un messaggio.
Ditemi
dove siete. Stasera vengo, perché dobbiamo parlare. Non
chiamatemi, ci farete scoprire. Renata
< Chi è? > mi chiese Rosalie,
impaziente. < Renata. Mi ha detto di scriverle dove
siamo perché stasera ci dobbiamo vedere per parlare >
Siamo in un hotel a
Firenze, l'Excelsior, dì al direttore che sei mia sorella e ti farà salire.
Suite numero 3.
ci vediamo stasera.
Stanno bene vero?
Bella
Attesi con ansia la risposta che non tardò
ad arrivare.
Ok,
entro le 8 sarò lì. Non uscite per nessun motivo, le guardie girano.
Tutti bene, più o
meno. Renesmee è in stanza e gli altri... A
stasera. Renata
Ora bisognava
solo aspettare. Mancavano diverse ore alle 8, così i licantropi ne
approfittarono per fare una dormita ristorativa, mentre noi vampiri a turno ci
facemmo la doccia, per calmarci e distendere i muscoli. Io la feci per ultima,
volevo stare un pò tranquilla. Il bagnoschiuma dell'hotel non era il massimo, mi
mancava il mio preferito alla fragola, ma non potevo lamentarmi. Quando uscii
dalla cabina ci misi parecchio ad asciugarmi bene, e stirare i capelli lunghi,
tanto che quando uscii dal bagno era quasi l'ora dell'incontro.
Tutti mi
stavano aspettando sul divano mentre guardavano la tv satellitare.
Sentimmo
bussare alla porta e Carlisle andò ad aprire. Una ragazza dai capelli scuri,
tutta incappucciata, entrò.
< Buonasera, finalmente ci rivediamo > era
arrivata.
< Renata, sei sicura che nessuno ti abbia seguita? >
<
Sicura al 100%. Comunque prima di qualsiasi altra informazione, io vi devo fare
la mie scuse. Lo so che è da stupidi, ma spero che voi mi perdoniate, per tutto
il male che vi ho inflitto ingiustamente. Peccato che l'abbia capito troppo
tardi.> io la guardai con diffidenza, non sapevo se fidarmi, anche se la sua
espressione dimostrava che si era realmente pentita.
< Renata, perché non
ci racconti prima il motivo che ti ha spinto a fare quelle cose? > chiese
Carlisle pacato, come faceva a restare così calmo anche in queste circostanze?
Me l'ero sempre chiesto, sicuramente molti anni di pazienza, che purtroppo io
non avevo.
< Ok vi racconterò tutto, però voi non dovete interrompermi,
per favore > annuimmo e iniziò così il racconto.
Dopo quasi due ore
terminò il suo discorso, lasciandoci a bocca aperta.
< Ti ha nascosto tua
figlia? > la voce di Rosalie era salita di due ottave.
< Sì, dicendomi
che era morta per colpa di Edward >, ora capivo che razza di uomo senza
scrupoli fosse il nostro "signore". Dopo ciò che mi aveva detto non potevo non
essere magnanima, con la vampira che a testa bassa aveva parlato fino a quel
momento.
< Sono scioccata, come ha potuto dirti tutte queste cose
orribili? > Esme quasi singhiozzava, lei con il suo istinto materno, non
riusciva a capacitarsi di quello che le era stato inferto, solo per sete di
potere.
< Non lo so nemmeno io, sta di fatto, che ora lo voglio vedere
morto. Stella, cioè Didyme, ci aiuterà, come vi ho già detto ha il potere di
bloccare gli extra dei vampiri. Io dicevo di fare in questo modo, ovviamente è
un'idea. I vampiri verranno pochi minuti prima dell'esecuzione, Didyme
nasconderà l'odore dei licantropi, per non far scoprire loro presenza, poi li
attaccheremo tutti insieme. Cosa ne pensate? >
Ci guardammo un pò intorno
e fu Carlisle a parlare, come capo clan, era giusto che la parola fosse
sua.
< Potrebbe funzionare, e noi abbiamo anche qualche carta in più
>
< Ovviamente lo scudo di Bella. > mi sorrise timidamente, forse
non sapeva che già l'avevo perdonata. Comunque le risposi allo stesso
modo.
< E non solo > disse mio padre, sorridendogli molto più
calorosamente di quanto l'avevo fatto io.
< Hai un potere? Pensavo che ti
avessi ucciso. Mi dispiace > chiese lei molto curiosa e un pò triste.
<
Non ti preoccupare, ora sto molto meglio. Se vuoi te lo mostro >
< Ok
>
< Dimmi un pò, sei un mutaforma? > già lo conoscevamo il trucco, lo
aveva fatto con Sam, un pò di tempo fa.
< Sì > .... < ma cosa
diamine? > si girò verso di me.
< Mio padre ha il dono di riuscir a far
fare tutto quello che vuole a qualsiasi cosa animata o non. >
< Se ti
scoprisse Aro, staresti in prima fila e saresti il suo migliore. E' così
superficiale > disse sospirando.
< Sì, ma non ne avrà tempo > disse
lui ridendo, chissà dove la trovava tutta quella allegria...
< Ok, scusate
ma ora devo andare. Non vorrei che iniziassero a fare troppe domande. Venite
domani vero le 23.30. In giro non ci sarà nessuno. Dovranno tutti assistere allo
spettacolo > disse quasi sputando in segno che non era d'accordo con la
decisione del suo signore.
< Va bene, ma prima di andare via. Se ti dessi
una cosa la riporteresti a mia figlia? >
< Certamente >
Presi un
biglietto e le scrissi solo semplici parole. "... Noi ci siamo. Non
scordarti mai della promessa. Sempre insieme. Ti vogliamo bene,
infinitamente..." poi la feci firmare a tutti i presenti.
< Grazie
> le dissi flebilmente.
< Questo ed altro, dopo quello che vi ho fatto
> e così si lasciò, nella stanza dell'albergo..
Ci guardammo tutti negli
occhi, senza proferire parola. Sapevamo cosa ci sarebbe aspettato l'indomani..
Il nostro destino si sarebbe compiuto...
...to be continued
Correzioni a cura di trettra, Grazie
1000!
Toc, toc... Guardata un pò chi è tornata?? Lo
so come sempre sono in ritardo, ma ho avuto pochissimo tempo per scrivere! Spero
mi perdonerete! *me in ginocchio, che chiede perdono* Detto questo spero che il
capitolo vi sia piaciuto! Ringrazio 1000 volte le stelline che hanno inserito la
mia storia fra le prefertite (30) e le seguite (32), chi mi ha inserito fra le
autrici preferite (9), chi mi recensisce (6) e chi legge solamente.
Spero di
ricevere le vostre opinioni, sia che siano negative che positive, sono molto
interessata a ciò che mi dite!
Rispondiamo infine, a coloro che mi hanno
recensito, rendendomi davvero felice, perchè mi hanno scritto dei commenti
fanstastici! Grazie:
Recensione di
sinead[Contatta] del 03/09/2009 -
PM:20:10 sul capitolo 37: Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione -
Eccoti qua il nuovo capitolo! Visto anche questa volta sono in ritardo! :(
Cmq spero che ti sia piaciuto lo stesso! Sei ancora in agonia? Scommetto un
pochino di sì, ma vedrai tutto si sistemerà, più o meno! Un bacione a
presto
Recensione di
trettra[Contatta] del 03/09/2009 -
AM:10:56 sul capitolo 37: Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione
Siiiii, alla riscossa! ihih! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto,
mia beta!! Strano che ti piaceva il pezzo di Renata, tu l'adori!! XD Grazie del
supporto, ma soprattutto dei complimenti! Anche io ti voglio un mondo di bene
<3
Recensione di
Marli[Contatta] del 03/09/2009 -
AM:10:02 sul capitolo 37: Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione
Davvero ti ho fatto commuovere? Sono io che dovrei commuovermi (e ci sono
quasi) ogni volta che leggo le tue rece! Grazie dei complimenti! Già Renata sta
cambiando la sua personalità, cercando di aiutare il meno fortunato! Pare che ci
riesca piuttosto bene, no? Mi dispiace per il ritardo, spero che la tua ansia
sia stata ripagata! A prestissimo, un bacione
Recensione di
jazz211[Contatta] del 03/09/2009 -
AM:09:44 sul capitolo 37: Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione
Grazie della tua comprensione, e spero che me la riserverai anche in questo
momento! :) Sono felicissima che il capitolo ti sia piaciuto! Grazie dei
complimenti! Un bacione, a presto
Recensione di
IsAry[Contatta] del 02/09/2009 -
PM:11:29 sul capitolo 37: Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione
Grazieeeeeeeeee!! Ti faccio stare tranquilla, Edward non morirà.. ma gli
altri? Mi dispiace averti fatto aspettare tanto tempo! Spero mi perdonerai! A
presto un bacione
Recensione di
noe_princi89[Contatta] del 02/09/2009 -
PM:10:58 sul capitolo 37: Capitolo 33 - Telefonata & Organizzazione
Eh, lo so! Anche questa volta ho aggiornato con molto ritardo! Scusami! Cmq
grazie davvero per i tuoi complimenti! *me arrossita* Non posso anticiparti
nulla, mi dispiace! Cmq posso dirti che non tutti ritorneranno a casa sani e
salvi! :( Grazie per la tua pazienza! Spero che sia stata ripagata! A
prestissimo un bacione
Ed ecco finito di rispondere anche i
commenti!
Grazie a tutti, della vostra pazienza! Fatemi sapere il vostro
parere!
Un bacione a presto
Tede
...Disclaimer...
Questa
fan
fiction è basata sul romanzo "Twilight" di Stephanie Meyer di cui detiene i
diritti esclusivi sulla storia originale.
E' stata scritta senza nessuno
scopo di lucro.
Capitolo 39 *** Capitolo 35 - Sensazioni diverse ***
ff
CAPITOLO
TRENTACINQUESIMO
Sensazioni diverse
*Here in the
shadows /Qui nelle ombre
I'm safe, I'm free /Sono salva, sono
libera
I've nowhere else
to go but/Non ho nessun altro posto dove andare ma
I cannot stay where I don't belong [...] /Non posso
rimanere dove non appartengo
Show me the
shadows where true meaning lies /Mostrami le ombre dove verità significa
bugie
So much more is made in empty eyes*/Così tanto sgomento negli occhi
vuoti
[Exodus,
Evanescence, (1998)]
Renata's pov
L'incontro con i Cullen era andato più che
bene. Non so come avevo fatto, ma affrontare la situazione di petto era stata la
scelta giusta, anche se , a dir tutta la verità, avevo un pò
paura. Avevo la sensazione che loro mi avrebbero
attaccato non appena avessi messo piede nella loro stanza, invece era successo
tutto il contrario. Nonostante, la diffidenza dell'inizio, si erano catapultati
insieme a me nei ricordi, nel passato doloroso, senza fare domande e avevo avuto
il loro appoggio in tutto. Per me era stato molto strano. Avevo avuto in questi pochi
giorni il perdono da tante persone diverse, le quali potevano benissimo
uccidermi o serbarmi rancore per tutta la vita, invece che avevano fatto? Mi avevano aiutato e
mi avevano dato il loro appoggio nonché la loro magnanimità. Era davvero assurdo, in
quanto io non ero mai stata una donna che perdona, avevo avuto la rabbia e il
rancore dentro di me, per troppo tempo, purtroppo però, verso le persone
sbagliate; ma ora che so tutta la verità, quella reale e non quella contornata
da bugie e sotterfugi, avrò la mia vendetta a costo della mia vita. Ormai sono
abituata a vivere come se fossi un burattino, senza libertà di agire o pensare,
ma questa vita non doveva esser scelta per mia figlia. E' per lei che cambio e
cambierò, perché sono sicura che il suo ritrovamento e la sua vicinanza, mi
riporteranno a come ero prima: dolce e sensibile... Parole che ora dal mio
essere sono molto, molto lontane, ma che farò tornare presto nella mia vita, a
tutti i costi. Lo giuro...
Mi avvicinai al castello e trovai Alec fuori che
mi guardava in un modo strano, furioso, come se stesse per accadere qualcosa di
veramente brutto.
< Buonasera, Alec >
< Renata, dove sei stata?
> la sua domanda così diretta fece scintillare i suoi occhi così neri, non so
se per rabbia o per fame, mi affrettai a rispondere, con una calma che mai mi
era appartenuta.
< Sono uscita per andare a caccia, perché? >
<
Aro, ti sta cercando da 2 ore... E' molto in collera... Se fossi in te, mi
affretterei a raggiungerlo nel suo studio. >
< Ci andrò subito, grazie
per l'informazione >. Lo lascia indietro e partii vero il grande portone, uno
sguardo al cielo plumbeo e pieno di nuvole che offuscavano la luna, e poi via
dentro, fino al salone. Lo trovai seduto che beveva del sangue da un coppa. Nel
pomeriggio c'era stato un banchetto, a quanto pareva.
< Renata, Renata,
perché esci così tanto ultimamente? >, la sua falsa cortesia mi faceva venire
i conati, ma una maschera era molto utile per il nostro piano.
< Sono andata
fuori a caccia >
< Renata, mio tesoro, perché menti al tuo signore?
> dentro di me avevo delle emozioni contrastanti, come aveva fatto a scoprire
che mentivo? Non mi aveva toccato e avevo detto a Didyme di bloccare i poteri
che mi accerchiavano nel castello...
< Perché dovrei mentirle? Sono andata
a caccia > troppo sulla difensiva.. Dovevo stare più attenta!
< Renata,
perché non sei rimasta con noi a banchettare, sai ci sono rimasto molto male. Lo
sai qual'è la punizione dei traditori, no? >
< E sarebbe? > volevo
vedere fino a che punto sarebbe arrivata la sua follia. Perché solo di questa si
poteva trattare.
< La morte, fra poco meno di 23 ore, ci sarà un falò..
Ricordati.. Farai la stessa fine di Demetri, quel vile traditore >
<
Capito, ma non tradirei mai colui che mi ha salvato da morte certa. Sono troppo
riconoscente con la casate dei Volturi, morirei io, in caso di tradimento
>
< Così ti voglio sentire parlare, e d'ora in avanti non uscirai
mai sola. Mi dispiace, ma fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Ora puoi andare
>
Lasciai la stanza, con un peso sul cuore, che mi avesse scoperto?.. Era
improbabile, ero stata molto cauta e dietro di me non avevo percepito nessuna
presenza. Potevo stare tranquilla, allora perché sentivo questa agitazione
addosso, che preannunciava qualcosa di non buono?
Aro's pov
<
Renata, quanto sei ingenua... Pensi che io non sappia che tu ti veda con Didyme,
il tuo odore nella sua stanza è inconfondibile, così come che tu non ti veda con
i Cullen.. Ecco quali sono stati i difetti di tutta la tua vita, la stoltezza e
l'ingenuità, e loro saranno i giudici della tua morte... >
< Jane
c'era qualcun altro con lei? >
< No mio padrone solo i membri della
famiglia Cullen >
< Benissimo, presto arriverà anche la loro morte. Sei
stata bravissima a non farti scoprire, mia dolce pupilla >
< Felice, di
averle dato il mio servizio >
Bella's pov
Renata,
si era dimostrata diversa dalla persona che avevo conosciuto l'anno prima. La
sua vita le era stata brutalmente modificata da agenti esterni che la avevano
fatto vivere sempre con rabbia e timore di ogni cosa. Gli sbagli vanno fatti da
soli e bisogna imparare da questi, perché se qualcuno ce li fa commettere allora
sì, si può dire che si è persi.
Quanto male può patire un uomo o una donna?
Poco, perché dopo un pò si sta sempre peggio... Un abbandono, un figlio
strappato dalle braccia della madre, bugie, paura, rabbia, falsità... Sono
troppe anche per un vampiro..
Lei aveva patito la mia stessa situazione, la
figlia strappata, ma a differenza mia, lei non aveva avuto nessuno che l'avrebbe
potuta aiutare. Era sola, e la solitudine fa male molto di più, rispetto anche
alle bugie...
*When will this hole in my heart be
mended / Quando sara' rammendato questo buco nel mio cuore?
Who
now is left alone but me / Chi è rimasta sola, oltre me?
Ooh,
Solitude /ooo, solitudine,
Forever me and forever you
/Per sempre me e per sempre te.
Ooh,
Solitude,/ooo,
solitudine,
Only
you, only true /Solo tu, solo il vero.
Everyone leaves me stranded
/Tutti mi lasciano nei guai,
Forgotten, abandoned, left behind
/Dimenticata, abbandonata, lasciata indietro.
I
can't stay here another night* / Non posso stare qui ancora una notte
[Evanescence, Solitude
(1998)]
Erano passate diverse ore.. Ne mancavano
esattamente 18 e potevo sentire l'agitazione in ogni piccola cellula del mio
corpo. Non stavo un attimo ferma, e guardavo l'orologio insistentemente.
< Bella, sorellina, andiamo a caccia. Dobbiamo essere in forze. Dai, che
andrà tutto per il meglio > mi sorrise raggiante Emmett.
< Ok
>
Lasciammo tutti l'albergo e dopo aver camminato per un pò, senza essere
visti cominciammo a correre verso i boschi dell'Appennino. I lupi si erano mossi
prima di noi, e avevano un pò di vantaggio. Con loro alle nostre spalle, durante
la battaglia, ci saremmo riusciti, ne ero un pò più sicura. Presto avrei
riabbracciato i miei tesori più grandi e avremmo vissuto una vita lunga e
felice.
Mi concentrai nella caccia e così scaricai tutta la mia tensione.
Poche ore ci dividevano, Aro, preparati alla tua morte.
Renesmee's pov
Ero preoccupata: papà non mi
parlava più.. Renata era sparita così come Demetri. I biglietti di Didyme non
arrivavano più. Oggi ci sarebbe stata la festa nella sala principale del
castello, Aro l'aveva fatta mostrare come se fosse un evento fantastico, ma io
sapevo che non bisognava fidarsi di persone come lui, meschine e soprattutto
false. Dovevo tenere gli occhi aperti.
Edward's pov
La
nostra fine era arrivata. Mancavano solo 5 ore, al falò. Ci guardavamo tutti
negli occhi. Potevamo leggere inquietudine ma soprattutto senso di
sconfitta.
Demetri aveva parlato poco, l'unica frase che avevamo sentito dire
era un " non è colpa vostra. Ci salveremo", poi si era richiuso nel suo dolore,
tanto che Jasper non riusciva più a controllarlo.
Le porte si aprirono: Alec
e Felix.
< Forza andiamo, Aro vuole farvi vedere in anticipo la vostra
tomba >
Così uno ad uno, ci portarono nella sala grande. E in tutto questo
il mio pensiero era rivolto a Lei. Bella ti amo.
Alice's pov
Meno 2
ore. Volterra stiamo arrivando...
...to be
continued
Correzioni a cura di trettra, grazie
tesoro!
Buon
pomeriggio a tutti! Visto questa volta sono riuscita ad aggiornare velocemente!
Ci siamo quasi alla battaglia finale.. Ho dovuto fare un salto di parecchie ore,
perchè se no sarebbe diventata una cosa troppo lunga.. Spero che tutto sommato
vi sia piaciuto! Vi propongo un'indagine: Quale
è stato il capitolo fino ad ora che avete preferito? I
pezzi che trovate in inglese, come avete potuto leggere sono degli Evanescence,
c'è qualcuno a cui piace questo gruppo? Fatemi sapere! Ed ora passiamo ai
ringraziamenti: - Ringrazio le 30
stelline che hanno aggiunto la storia fra le preferite - Ringrazio le 32
stelline che hanno aggiunto la storia fra le seguite - Ringrazio le 10
stelline che mi hanno inserito fra le loro autrici preferite - Ringrazio chi
legge solamente - Ringrazio chi mi
ha recensito, queste sono le risposte:
Ciaoooo!!! Sono felice che il capitolo ti sia piaciuto! E'
vero, bisognava che si coalizzassero, però come hai potuto
leggere sono stati scoperti di Jane.. Cosa succederà ora? Grazie
della tua e-mail! Ci sentiamo prestissimo, un bacione
Ciaooo! Sono contenta che ti piacciano sempre i miei capitoli! Non puoi
capire come mi sono sentita felice a leggere la tua rece! Non mi devi
ringraziare sono io che ti dico grazie per tutto! Spero che anche questo ti sia
piaciuto! Un bacione a presto
Wow, questa è la tua prima recensione che mi fai, e sono troppo felice! Sei
carinissima, grazie dei complimenti! Un incontro alla Carramba che sorpresa, ci
può stare ma ... non sempre tutto va bene! Un bacione, a presto. Spero di
ricevere anche su questo capitolo una tua opinione
^_^
Sono felice che il capitolo precedente ne è valsa la pena leggerlo! E' già
gli altri.. Ci sarà uno scontro piuttosto cruento e non tutti (forse) si
salveranno! Grazie dei complimenti! A presto,
kiss!
trettra + Renata = amike 4ever! L'adori troppo!ihih... L'uomo alla hall, si
sarà immaginato una famiglia molto allargata, penso.. o forse no? Hai visto ho
fatto passare velocemente le 34 ore, troppo veloci? Avrai bisogno dei
fazzolettini? Tu preparali, non si sa mai! A presto, sorellì acquisita, ti
voglio tantissimissimo bene! :D
E
detto questo, da Tede è tutto un bacione a presto!
...Disclaimer...
Questa
fan fiction è basata sul romanzo
"Twilight" di Stephanie Meyer di cui detiene i diritti esclusivi sulla storia
originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Questo capitolo è per te, Elettra.. Mia dolcissima "sorellina" ma soprattutto migliore amica! Per te, per farti capire, che sei importantissima nella mia vita!
Ti voglio bene....
Bella's pov
Più chilometri percorrevamo più ci sembrava di non arrivare mai.
L'agitazione e lo sconforto si potevano percepire ad ogni nostro
respiro. Correvamo verso le alte mura della cittadina toscana,
nonostante sapessimo che sarebbe potuto essere luogo della nostra morte. Ma come
puoi scappare, come non puoi combattere per chi ami davvero? Se la vita
è tutto quello ciò che hai da offrirgli, come fai a
negargliela? (Breaking Dawn, pag 13 prefazione libro primo). Arrivammo
davanti alle alte mura e mi bloccai di botto. Avevo paura di affrontare
la situazione.. Non riuscivo più a ritrovare la grinta e il
coraggio di andare avanti.. Mi sentii abbracciare. < Figliola mia, ce la faremo. Tranquilla > < Papà ho paura di
perderli.. > iniziai a singhiozzare.. In questi giorni avevo fatto
la dura, la ragazza che si tira su le maniche e si mette sotto per
lavorare, e fare qualcosa di buono; ma dentro morivo ad ogni secondo,
non riuscivo più a tenere sotto controllo la tensione. Ed ero
scoppiata. < Bella, guardami > non
riuscivo ad alzare gli occhi per incontrare quelli di Alice, mi
vergognavo da morire a provare certe emozioni proprio poco prima
della fatidica ora X. < Bella, ho detto guardami
> riuscii ad incontrare i suoi occhi dorati che cercavano in tutti i
modi di diffondermi sicurezza ma soprattutto calma. < Bella, Edward confida in
te così come la piccola Nessie. Non ti abbattere. Ci riusciremo
come ci siamo riusciti un anno fa salvando tua figlia, e pochi mesi
prima per salvare tuo marito. Ce la faremo. > mi sorrise raggiante. < Come fai ad esserne sicura se non riesci ad avere visioni! > urlai, tipo isterica. < Sesto senso, ora andiamo
mancano pochi minuti alle 23.30 > mi prese per mano e iniziammo a
camminare umanamente, anche se era tarda sera, non potevamo
rischiare che qualcuno ci vedesse correre in un modo un pò
particolare.
Ci fermammo al grande cancello, che l'anno precedente io, Alice e Edward
avevamo varcato per tornare a casa. Quello era il luogo designato per
il nostro incontro con Renata; ma il tempo passava e non c'era nessuna
traccia della nostra alleata. Che le fosse accaduto qualcosa di
spiacevole?
< Alice, non vedi nulla? > le chiese Carlisle, avendo notato anch'egli il ritardo della vampira.
< Mi dispiace papà, ma evidentemente il potere della figlia
di Renata è alzato. Non riesco a vedere nulla > disse lei
dispiaciuta.
< E' davvero tardi e manca pochissimo. Cosa facciamo? > Esme era impaziente e preoccupata.
< Aspettate i licantropi, stanno tornando. Dobbiamo dire loro di
entrare solo in caso di urla o grida. Non devono far percepire la loro
presenza > disse il mio padre acquisito e sparì per alcuni minuti
tornando il più velocemente possibile.
< Staranno nelle vicinanze. > disse solo prima di dirigersi verso il portone dell'enorme castello.
Il cielo era scuro e privo di stelle che lo rischiarassero. Metteva
terrore, le nuvole si spostavano a branchi veloci e facevano da cappa
al mondo. Lo rendevano un posto malvagio, dove il lieto fine non
esisteva. Un mondo popolato da creature della notte, terribilmente
pericoloso. Sembrava di trovarsi in uno di quei film dell'orrore dove la
notte significa morte, dove il buio nasconde tanti , troppi misteri,
che alcuni cuori umani non possono sopportare.
Camminavamo in riga, i maschi del clan erano ai vertici mentre noi
ragazze al centro. Sembravamo duri e senza paura ma dentro di noi era
l'esatto opposto. Almeno per quanto riguardava me.
Stranamente il portone era aperto, e non controllato. Tutti dovevano
essere nella sala principale. Mi sentii male al solo pensiero di come
avrei potuto trovare i nostri compagni. Le pareti composte da mattoni, ci accompagnavano
per tutto il corridoio fino a quando raggiungemmo la segreteria. Gianna
non era ancora lì,, dove l'anno prima mi aveva
guardata piangendo dalla paura, chiedendomi gentilmente se mi servisse
qualcosa. Chissà se era ancora umana...
< Non vi sembra strano che il castello sia completamente deserto? > ci
fece notare Esme. Infondo sapevamo che tutto il castello era una specie di
fortezza ed era strano che nessuno lo stesse sorvegliando.
< In effetti lo è, ma può darsi che Aro abbia ordinato
che tutti siano presenti al grande falò. Gli piace fare le cose
con gesti teatrali, è sempre stato molto esagerato. > disse
Carlisle a mo' di spiegazione. Noi continuavamo a camminare dritti,
vigili e attenti ad ogni odore o spostamenti d'aria. Se avessi avuto
ancora un cuore battente di certo ora starebbe in preda ad un
galoppamento frenetico.
< Sento delle voci > disse mio padre, il quale era l'unico che
non conosceva il castello nè le sembianze dei Volturi.
< Sì, sono tutti nella sala principale > ci precipitammo
nella stanza ma non trovammo nessuno. Rimanemmo tutti sbigottiti in
quanto fino a due secondi fa eravamo riusciti a sentire le voci di Aro e
della sua guardia.
< Benvenuti miei cari ospiti > disse Aro strofinandosi le mani
< Pensavo che sareste arrivati prima, sinceramente. > ci
guardò sghignazzando. Quando improvvisamente, dopo aver fatto un
segno con la mano ci ritrovammo tutti bloccati dalle guardie. Come
avevamo potuto essere così stupidi, a non capire subito il
motivo per cui non c'era nessuno nella sala? Era un agguato, sapevano
della nostra presenza, del nostro arrivo. Qualcuno doveva aver fatto la
spia, e subito mi venne in mente il nome.. Renata.. Ci aveva raggirati
con la sua storia e noi ci eravamo fidati. Era una codarda non si
era nemmeno presentata alla nostra cattura.
Mi immobilizzava Jane, e ciò la rendeva particolarmente felice.
Potevo sentire dritta nel mio orecchio la sua risatina da bimba di 5
anni. Questa risata veniva di minuto in minuto rotta da parole
spregevoli su mio marito, su mia figlia, sulla mia famiglia,
provocandomi non poco, tanto che dopo un pò mi ritrovai a
ringhiare e a cercare di liberarmi ma fu invano. Mi teneva ben salda,
come una mocciosa che non vuole lasciare il suo gioco preferito.
Disgustosa.
< Legateli insieme agli altri > disse Aro, ghignando. Non ci
eravamo accorti che sulla destra della stanza circolare, appesi alle
pareti, c'erano i nostri compagni. Ci guardavano rabbiosi, delusi ma
soprattutto tristi. Mi misero vicino ad Edward, tanto vicino che potevo
toccare il gelo della sua mano.
< Mi dispiace > fu tutto quello che dissi, non volevo nè
rimproveri nè la morale su quanto fossimo stati stupidi, volevo
solo godermi quegli occhi per i pochi istanti che ci restavano.
< Che fortuna che abbiamo, vero Caius? Hai visto quanti ospiti sono
accorsi alla nostra festicciola? Peccato che debba prenderne parte
anche Demetri, ma questa è la punizione per coloro che
tradiscono chi ha dato loro fiducia, casa e potere > disse Aro,
rivolgendosi a Demetri che lo fissava con sfida.
< Sai Aro, preferisco morire che stare un minuto di più con
voi. Hai rovinato la vita di tutte le persone che sono qui dentro,
compresa quella di tua figlia. Perché non hai mai raccontato di
chi è veramente quella bimba di cui eri tanto fiero? Abbi il
coraggio di dirlo davanti a tutti > allora la storia di Renata era
vera, perché allora era scappata?
< Non so di cosa tu stia parlando e ti ordino immediatamente di
stare in silenzio o sarai il primo a fare una brutta fine > stava
per ribattere ma un suono di un pianto di un bambino ci fece girare
tutti verso il suono. Renesmee.
< Ma-mma, Pa-pà... Aro liber-ali > era così
cambiata in un mese e mezzo, i capelli le erano cresciuti di almeno di
10 cm e il viso non aveva più le sembianze di un'infante
bensì di una ragazzina che stava per entrare nell'adolescenza;
però quel pianto mi fece stringere il cuore ormai morto,
sembrava così indifesa, così piccola, volevo stringerla
forte a me e dirle che andava tutto bene.
< No, piccolina, ora i tuoi devono pagare tante cose. Ma ti do
un'opportunità, decidi il primo che andrà a giocare con
il fuoco > quella risata faceva davvero schifo e allertava tutti i
miei sensi. Un ringhio animalesco provenne dal nostro petto, ma quello
che risuonò di più fu quello di Jacob, il suo amore, il
suo fratellone.
< Tu sei pazzo > gli urlò Carlisle, con una cattiveria che non gli attribuivo.
< Amico mio, mi dispiace metterti in mezzo ma tu hai creato un clan
davvero pericoloso che non osserva le regole. Mi rincresce ma dovrai
subire la fine degli altri. >
< Chi sei tu per mettere delle regole, se sei tu il primo che non le
rispetta? > non avevamo parlato noi nè qualcuno nella stanza.
Una voce fuori campo che proveniva dalla porta sulla nostra destra...
< Didyme chi ti ha fatto uscire? > ruggì Aro in preda a non so cosa.
< Mia madre > disse lei con noncuranza.
< Sulpicia è sempre stata qui, impossibile >
< Non lei, la mia vera madre > Aro rimase sbigottito così come Caius, Marcus e le mogli.
< Cosa c'è mio caro padrone, ti stupisci che io abbia
scoperto cosa è avvenuto veramente quella sera? >
entrò Renata e non potei esserne più contenta anche se
prima mi ero dimostrata una persone abbastanza cattiva per aver pensato
che ci avesse tradito.
< Stella, vai vicino a Renesmee e fai quello che ti ho detto. Voi sapete cosa fare > rivolgendosi a noi.
< Didyme, ti stai scavando la fossa con le tue stesse mani.
Ricordati che siamo noi che ti abbiamo cresciuto, noi che ti abbiamo
dato la vita eterna, non te lo scordare, ti abbiamo reso migliore la
tua esistenza > nessuno si muoveva, Didyme-Stella si stava
avvicinando a mia figlia per proteggerla.
< Tu, quella che mi hai fatto passare, la chiami VITA??? > la sua
voce era salita di non so quanti toni, sfiorava l'urlo più alto.
< Tu mi hai rinchiuso dentro una stanza, non mi hai fatto vedere il
mondo, mi hai nascosto a mia madre... questa la chiami vita?? >
disse lei guardandolo con risentimento.
Aro non riusciva a ribattere, tutti fissavano la scena allibiti e
incapaci di comprendere chi dei due avesse ragione. Noi intanto ne
approfittammo, mio padre con il suo potere aveva cominciato a bloccare
tutti i Volturi e a slegare noi. Piano piano, uno per uno ci ritrovammo
sganciati e liberi dalle catene. Subito io e Edward corremmo verso
Nessie e l'abbracciammo, lei iniziò a piangere e noi in
risposta, mentre asciugavamo quelle calde lacrime di spavento e
felicità, le continuavamo a ripetere quanto le volevamo bene.
Non mi occupai della situazione a noi intorno, in quel momento
esistevamo solo noi.
< Come avete fatto? Guardie prendeteli > ma come già sapevamo nessuno si riuscì a muovere.
< Chi o cosa è stato? >
< Io > disse mio padre che con un ghigno ora lo guardava mentre stringeva fra le braccia la sua nipotina.
< Sai, padrone dei miei stivali, ho un dono. Posso far fare tutto
quello che voglio a qualunque cosa, compresi gli oggetti inanimati,
sono un pezzo unico no? >.
< Vieni qui > gli disse Emmett dandogli un bel cinque. Più andavano avanti e più si assomigliavano.
< Non siate codardi e liberateci. Didyme, piccola di papà io
ti ho sempre voluto bene. Non farci questo > disse lui facendo gli
occhi di cane bastonato. Lei la vidi prima impietosirsi e poi urlare
come una matta, così come tutti noi. Il suo potere non stava
più bloccando nessuno e di conseguenza noi eravamo tutti in
balia di un terribile dolore: la scossa di Jane. Stringevo la mia
piccola Renesmee che si contorceva urlando e dimenandosi. La
pietà era stata il fattore che l'aveva fatta distrarre e Aro ne
approfittò subito si fiondò su di lei e la guardia su di
noi.
Eravamo in minoranza per fortuna che le nostre grida erano state
sentite dai licantropi e accorsero ma anche loro caddero sotto
l'effetto di Jane. Eravamo spacciati, fino a quando Didyme
riuscì ad alzarsi e ribloccare il potere ma fece fatica
poichè era stata indebolita da Jane. Poco lontano scorsi uno
scattante Sam che si accaniva sul corpo quasi inerme della vampira..le
tranciò di netto la testa, gettandola poi interamente nel fuoco
che molto prima credevamo sarebbe stato la
nostra tomba.
Prontamente ci rialzammo e iniziammo a combattere. I maschi si erano
scagliati contro i membri più importanti della guardia e i
padroni, mentre noi ragazze attaccavamo le mogli e le altre donne.
Charlie, non essendo un buon combattente, data la sua inesperienza, si
era messo a protezione di Nessie insieme a Jacob. Charlie bloccava ogni
qualvolta ce n'era bisogno, e Jacob terminava l'opera.
Stavamo vincendo, erano già morti Felix e Alec, Athenodora e
Caius era prossimo a lasciare questo mondo, quando vidi Aro scagliarsi
contro Didyme, non ci pensai due volte e lo attaccai ma lui mi morse al
collo, sentii un grid,o forse era mio o forse no, un pianto di una
bimba, e dei singhiozzi smorzati... e poi più niente... Nero,
non capivo dov'ero nè dove fosse il mio corpo...
Edward's pov
Non era possibile!! Non lei!! Ti prego, resisti.. Fallo per tua figlia.
Accecato dalla rabbia, mi scagliai su Aro... pronto per la mia
vendetta, aveva rovinato la nostra vita e non solo. Lo odiavo con tutto
me stesso.. Aveva osato toccare lei, che prima di tutto era mia amica,
lei che stava salvando sua figlia. Affondai i miei denti nelle viscere del
bastardo e cominciai a staccare a morsi i lembi della sua pelle, per
poi gettarli nel fuoco..
La nostra vita era finita... Aro era morto, ma lo avevano seguito anche persone che non lo meritavano...
Bella, ti prego svegliati, non mi lasciare...
-Fine-
Scherzo.. Ovvio che non è finita ! :P
Correzioni a cura di trettra
Ok,
ok, ok! Dopo questo
capitolo chi vuole uccidere Tede? Siamo arrivati allo scontro e
qualcuno ha perso la vita come vi avevo detto. E' stato molto difficile
per me scrivere questo capitolo, spero di essere riuscita a
trasmettervi qualcosa! Bella sarà morta o no? Sono aperte le
scommesse! Un piccolo sogno: riuscirò ad arrivare a 10
recensioni in questo chappy? *me che spera* quindi aiutatemi a
realizzarlo! ^-^Passiamo ora ai ringraziamenti!
Grazie:
- alle 31 stelline che hanno aggiunto la storia fra le preferite
- alle 33 stelline che hanno aggiunto la storia fra le seguite
- alle 10 che mi hanno inserito fra le autrici preferite
- alle stelle che leggono solamente
- le stelline che mi hannao recensito, ecco le vostre risposte ai vostri fantastici commenti:
Mi
scuso per la fine del precedente capitolo.. ma dai, mi sono fatta
riscattare con questo? Un pochino ino ino?? Spero di si.. Hai visto
Aro? Sono arrivati prima loro di te! ihih ;) A presto kissssssss!
Ciao sonyx, rispondo subito alla tua domanda. Allora, il biglietto
all'inizio doveva essere un indizio per Edward per permettergli di
trovare Nessie, poi ho modificato la storia, credendo fosse più consono
che Ed leggesse nella mente del signore le sembianze di Renata e di
Renesmee, quindi ho lasciato perdere quel fatto. Sai, scrivo la mia
storia giorno per giorno quindi a volte capita che cambi idea su
qualcosa. Comunque mi ha fatto molto piacere che tu abbia letto con
così tanta attenzione la mia ff!!Mi sento davvero onorata! Grazie dei
complimenti, aspetto una tua recensione per farmi sapere se hai capito
i motivi della mia scelta. Un bacione, a presto!!! :D
Ciao cara! Grazie delle tue bellissime parole e della tua
nota al lettore! L'ho trovata molto significativa e profonda! Mi
dispiace che il tuo "cuoricino" non riesca a reggere così tanta
suspance; ma arriveranno tempi migliori!! Non potrei mai far morire
Carlisle, la mia beta mi ucciderebbe (e anche voi credo)!!!
ahahah xD! A prestissimo, un bacione
Our time is running out, and our time is running out! You can't push it
underground, we can't stop it screaming out !! XD
Ciao trettra, mia piccolina betina!!! Io ti faccio impazzire sempre
quando devi corregere!! Mi dispiace; ma se il risultato finale è
fanstastico il meito è anche tuo! Ti è piaciuta la fine
di Aro? E di Jane?? Qualche ideuzza me l'hai data tu!! xD La volevi
crudele e molto forte! Ma Renata che fine ha fatto? E didyme
starà bene? Davvero ho usato il suo stile, mi lusinghi
paragonandomi ad una scrittrice di fama mondiale! *me arrossita*
Ti è piaciuto betare questo capitolo? Spero tanto di sì!
Grazie di essere presente sempre e dovunque, dandomi consigli e
supporto! Ti voglio un mondo di bene! A presto ^^
Meno male!! Mi sono davvero spremuta le meningi a
scrivere tutti quei pov perchè volevo creare un'atmosfera di
ansia molto intensa... Anche io detesto Aro e Jane, infatti hai letto
che fine ho fatto fare loro? Dentro il focherello! ihih *me cattiva* !!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e aspetto un tuo
commentino.. Fammi sapere! Besos ^^
Hai visto Aro è finito finalmente all'altro
mondo!! *noi felici* ma purtroppo anche qualcun altro! :( Mi piacerebbe
scrivere altre ff ma ora che inizia la scuola il discorso si complica
un pochino! Ci potrebbe essere anche un continuo della storia, ma
è molto in "forse"! Grazie dei complimenti! Un bacione
*me arrossita tantissimo* Quanti complimenti!!! Sono
contentissima che il precedente ti sia piaciuto, questo? Spero tanto di
sì ^-^ Per quanto riguarda Amy lee secondo me ha una voce
straordinaria e in ogni sua canzone mette espressività e
emozioni! Un bacio a presto
Hai visto, ho cercato di aggiornare il più presto
possibile! ^_^ Come va l'angoscia? Non penso si sia placata! Aspetto
con ansia la tua recensione! Sono contentissima che ti piacciano gli
Evanescence,per me sono mitici! Li sto ascoltando anche ora! :D Un
bacione a presto
Ciaooo!! Come hai potuto vedere,parecchi cattivi sono morti,
ma purtroppo anche qualcun altro ha fatto la loro stessa fine; ma non
farti tradire dalla parole! Grazie dei complimenti, un bacio a presto
A prestissimo Tede
ps Spero di aggiornare lunedì!
Martedì mi inizia la storia e gli aggiornamenti saranno un
pò più lenti! Scusatemi, spero mi perdonerete!
Un bacione
... Disclaimer ...
Questa storia è basata sul romanzo "Twilight! di Stephanie Meyer
di cui detiene i diritti esclusivi della storia originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Premetto
che il capitolo è un pò
intrecciato...
Ripartiamo da quando Didyme è stata liberata da Renata
dalla sua prigionia...
Scoprirete poi, andando avanti nel capitolo, cosa è
accaduto realmente...
Buona lettura!!
CAPITOLO TRENTASETTESIMO
... Morte
Didyme's
pov
Mia madre, sarebbe passata prima delle 23.30.
Lo aveva promesso, avremmo dovuto aiutare la famiglia della piccola Renesmee,
per far sì che la liberassero. Anche a costo di uccidere qualcuno.. Infondo se
loro potevano giocare con le vite altrui noi potevamo giocare con le loro.
Sentii la porta
aprirsi e vidi la figura di mia madre comparire in fretta e furia..
< Tesoro, sono
arrivati prima. Aro li ha imprigionati dobbiamo muoverci > era in ansia, si
vedeva che ci teneva alla buona riuscita del piano. Ne ero certa, ce l'avremmo
fatta senza nessuna complicazione. < Ok, mamma. Andiamo > le vedevo gli
occhi luccicare dalla felicità, ogni volta che la chiamavo con la parola
"mamma", si accendevano quegli occhi color cremisi. Mi abbracciò, dopo avermi
detto un "ti voglio bene" pieno di sentimento.Ci incamminammo per il lungo
corridoio che portava alla sala principale, non trovando nessuno ad ostacolarci
il passaggio: tutti si erano radunati per assistere al grande evento.. Neanche
fosse uno spettacolo di un circo o una premier di un film. Non capivo come avevo
potuto voler bene a persone tanto spregevoli. Ci fermammo alcuni metri prima della porta che
dava sulla sala circolare, quanto bastava a poter sentire quello che dicevano.
Sentivo la piccola Renesmee, chiedere di liberare la sua famiglia, ma lui con la
sua solita delicatezza le disse che sarebbe stata lei a scegliere chi sarebbe
morto per prima. Disgustoso. Volevo andare là e ucciderlo con le mie mani, non
capiva nulla e non avrebbe mai capito nulla, dell'affetto familiare e dell'amore
che si poteva provare per una figlia. Me n'ero accorta troppo tardi, mi ero
fidata troppo. Mia
madre mi prese la mano < Calmati. A tempo debito > quella stretta mi
infondeva sicurezza, affetto ma soprattutto amore. Quel semplice gesto
risvegliava il mio cuore morto. Tutte queste riflessioni occuparono pochissimi
secondi. Riuscii a sentire quello che diceva Aro in risposta al capo tribù dei
Cullen, mi pare si chiamasse Carlisle. < Amico
mio, mi dispiace metterti in mezzo ma tu hai creato un clan davvero pericoloso
che non osserva le regole. Mi rincresce ma dovrai subire la fine degli altri.
> Non ci vidi più, mi sganciai dalla ferrea presa di mia madre e mi
fiondai nella sala. Ora la scena era tutta per me. < Chi sei tu per mettere delle regole, se
sei tu il primo che non le rispetta? > lo vidi sgranare gli occhi, era
sorpreso di vedermi là, soprattutto perché ora ero
libera. < Didyme chi ti ha fatto uscire? > ruggì
Aro in risposta alla mia comparsa. < Mia madre > dissi io fiera di
rinfacciare il fatto che Sulpicia per me era meno di
nulla. <
Sulpicia è sempre stata qui, impossibile > appunto, non aveva capito nulla.
Ora gliela davo io la botta finale. < Non lei, la mia vera madre > Aro
rimase sbigottito di fronte a me, vidi i miei zii e le zie ,,compresa mia madre,
irrigidirsi. <
Cosa c'è mio caro padrone, ti stupisci che io abbia scoperto cosa è avvenuto
veramente quella sera? > entrò mia madre. L'avrei voluta abbracciare per la
frase che aveva detto. Sì, mamma, fa loro vedere quanto vali.
< Stella, vai
vicino a Renesmee e fai quello che ti ho detto. Voi sapete cosa fare >
rivolgendosi alla famiglia Cullen. Mi spostai di fronte a Renesmee, e dopo averle
accarezzate i suoi riccioli bronzo, mi misi a guardare la scena che ci si stava
prospettando. Stavano litigando di brutto... Poi si rivolse a
me. < Didyme, ti
stai scavando la fossa con le tue stesse mani. Ricordati che siamo noi che ti
abbiamo cresciuto, noi che ti abbiamo dato la vita eterna, non te lo scordare,
ti abbiamo reso migliore la tua esistenza > cosa aveva osato dire? Io dovevo
essere grata con loro per avermi fatto vivere in eterno? Avrei preferito morire,
se avessi saputo a cosa sarei andata in contro. E non ci misi tanto a
rispondergli a tono. < Tu, quella che mi hai fatto passare, la
chiami VITA??? > la mia voce era salita parecchie note, stavo quasi urlando.
< Tu mi hai rinchiuso dentro una stanza, non mi hai fatto vedere il mondo, mi
hai nascosto a mia madre... questa la chiami vita?? > misi in quella frase
tutta la frustrazione e il risentimento che provavo nei loro
confronti.
Aro rimase sbigottito a sentire quella frase,
e vidi che dietro di lui, le guardie cominciavano a parlottare tra di loro.
Tutti erano un pò sorpresi, ciò mi fece capire che come sempre aveva agito di
nascosto. Se dovessi fare un riassunto della sua esistenza sarebbero due parole:
Falsità e Sotterfugi.
Percepii un leggero spostamento d'aria, i Cullen si
stavano liberando. Mi fissai sul mio ragazzo il quale mi sorrise raggiante.
Forse, finalmente, avremmo potuto vivere insieme a stretto contatto.
Edward e
Bella si fiondarono su Renesmee, che nel frattempo era scoppiata a piangere
dalla felicità. Erano così carini insieme, facevano tenerezza, ma sapevo che la
vera e propria festa ci sarebbe stata dopo la battaglia, perchè di sicuro ci
sarebbe stata. <
Come avete fatto? Guardie prendeteli > appunto, ma la cosa bella era che non ci
riuscivano. L'irritazione di Aro crebbe alle stelle.
< Chi o cosa è stato?
>, era furioso con chi aveva osato commettere un simile oltraggio. C'era da
aspettarselo, odiava essere messo in ridicolo.
< Io > disse un uomo,
che era evidentemente il padre di Bella. Avevano gli stessi capelli e taglio
degli occhi.Lo guardò con scherno, prima di dirigersi ad abbracciare
la nipote.
< Sai, padrone dei miei stivali, ho un dono. Posso far fare
tutto quello che voglio a qualunque cosa, compresi gli oggetti inanimati, sono
un pezzo unico no? >. gli disse con aria di sfida.
< Vieni qui > gli
disse un uomo nerboruto simile di fattezze al mio amore, prima di dargli un
cinque. Erano entrambi due colossi.
< Non siate codardi e liberateci.
Didyme, piccola di papà io ti ho sempre voluto bene. Non farci questo > mi
incatenò con il suo sguardo che mi riportò indietro nel tempo, quando facevo i
capricci e lui mi faceva la faccina da cucciolo bastonato per farmi smettere di
piangere. Mi fece pena, infondo quell'uomo all'inizio forse mi aveva voluto
davvero bene. Il mio potere ne risentì, non mi stavo concentrando.. Poi successe
tutto in fretta caddi a terra e con me tutti i nostri alleati. Jane..
maledetta!! Sentivo le urla dei miei compagni e non potei non rattristarmene. Era
solamente colpa mia! Dannato buon cuore che avevo, la pietà mi aveva fatto
perdere il senno. Se lui era veramente la persona che mi voleva bene, ora avrebbe
fatto fermare quella nana sadica, invece rideva contento. Improvvisamente
arrivarono dei lupi giganteschi, che non avevo mai visto. La puzza mi arrivò
prepotente, dovevano essere licantropi, ma caddero anch'essi sotto l'effetto
della scossa elettrica di Jane.
Decisi che dovevo fare qualcosa, cercai di
alzarmi, ma ero troppo debole! Ci riprovai una, due volte, e alla fine ci
riuscii. Feci fatica, ma portai a termine la mia missione: ero riuscita a
bloccare i poteri. Un lupo nero, non perse tempo e attaccò Jane, tranciandole di
netto la testa prima di gettare il corpo nel fuoco. Meno male, una spina in meno
nel fianco.
Ci rialzammo e tutti iniziarono a combattere, io a fianco del
mio amore che mi proteggeva dai continui attacchi di Alec. che rivolgeva sia a me
che al suo "amico" aggiungendo parole tipo "traditori" e cose del genere. Durò molto poco,
dopo una manciata di minuti, nonostante fosse un combattente provetto, finì nel fuoco.
Felix era braccato dei licantropi, Athenodora da Emmett e Caius da Carlisle, era
tutta una gran confusione.
Sentii un urlo disperato. Era la piccola Renesmee
che urlava il nome della madre, mi girai verso la direzione in cui guardava la
piccolina e rabbrividii. Aro le era attaccato al collo, con i suoi denti
affondati nella giugulare. Stava perdendo i sensi. Decisi di attaccarlo, ma
venni preceduta da mia madre che si fiondò subito sul suo vecchio padrone. Si
diedero alcuni fendenti e iniziarono una danza letale, che avrebbe portato alla
morte di uno dei due. Mia madre non poteva morire.
< Sei stata molto
utile Renata, ma i tuoi sentimenti sono stati la tua rovina > Aro bloccò mia
madre in una morsa terribile, prima di gettarla nel
fuoco.......
Panico....
< Noooooooooooo, mammaaaaaaaaa > non ci
pensai due volte e mi fiondai nel fuoco. Bruciava, faceva male ma dovevo tirarla
fuori da là. Stavo morendo con lei quando due braccia forti ci tirarono fuori.
Il padre di Bella, attraverso il suo potere aveva fatto spegnere il
fuoco.
Tossii e mi toccai le parti del corpo che non avevo più, facevano un
male cane. Ora capivo che il detto "non scherzare con il fuoco" aveva davvero
ragione.
Mi gettai con un pò di fatica sul suo corpo esanime. Era davvero
ridotta malissimo, buona parte del busto era completamente bruciata e forse, era
impossibile che si rigenerasse.
Venni affiancata da Edward. < Dov'é Aro? E
gli altri? >
< Ci ho pensato io, è morto. Charlie ha fatto in tempo a
riaccendere il fuoco. Sulpicia e Marcus sono riusciti a scappare, ma i
licantropi sono andati loro dietro > mi sentii sollevata, ma sul cuore avevo
un peso morto: loro dovevano morire e mia madre non apriva gli occhi.
<
Renata, svegliati fallo per tua figlia. Forza amica mia > le disse dolce,
come se stesse parlando con una bambina.
< Mamma, ti prego non mi lasciare
da sola. Per favore > mi sentii osservata e vidi che dietro di me c'erano
tutti i Cullen compresi i licantropi e affianco a me, il mio amore, che mi
accarezzava dolcemente i capelli.
< Ste-lla... > la sua voce mi fece da
effetto defibrillatore, una scarica di felicità mi pervase.
< Mamma, sono
qui. Andrà tutto bene. > le dissi cercando di accarezzarle dolcemente la
guancia, ma la cosa risultò molto difficile in quanto era completamente
ustionata.
< Per-do...nami... Ti vog..lio .... be...ne > disse poi non
parlò più, e sbiancò più di quanto non lo fosse già.
< No, no... mamma svegliati ti
prego > mi girai verso gli "spettatori" < Aiutatemi vi prego > attaccai
a singhiozzare come una mocciosa e mi feci abbracciare dalle possenti braccia
del mio ragazzo.
Ora c'era Carlisle sul corpo di mia madre, che lo
esaminava.
< Charlie, puoi fare qualcosa con il tuo potere? > chiese
lui.
< Ci sto già provando, ma nulla.. Vedi, io percepisco ogni singola
scintilla di vita o lo scopo per cui sono stati creati, quando ordino agli
oggetti o alle persone, ma di lei non sento nulla > disse lui guardandomi
tristemente.
< Mi dispiace > tutti mi vennero ad abbracciare e non
potei che urlare di rabbia.
Mi inginocchiai e presi il
corpo dell'unica persona, oltre a Demetri, che, anche se per poco, era riuscita a
darmi amore. La presi come una neonata e cominciai a cullarla e a cantarle
quanto le volevo bene.
Volevo stare sola. Evidentemente Edward, leggendomelo
nel pensiero, si allontanò con gli altri. Ero scoperta, il mio potere inattivo.
< Mamma ti
vorrò sempre bene, dovunque sia > sentii una brezza
scompigliarmi i capelli, la sua presenza.. La sua voce mi arrivò
alle orecchie, come un sussurro < Anche io > e poi più
nulla. Singhiozzai e singhiozzai, incapace di versare calde lacrime. Volevo seppellirla, lontana da Volterra, lontana dal luogo che era stata la nostra prigione. Quando mi alzai era
già giorno, ma era difficile scoprirlo, stava piovendo
tantissimo. Anche il cielo piangeva la sua scomparsa. Mi avvicinai a Edward che teneva in braccio Renesmee. < Piccola vuoi venire
in braccio da me? > non se lo fece ripetere due volte e si
fiondò fra i miei arti e iniziò a piangere e io la
seguii.. < La tua mamma ce la farà, piccolina calmati. > non smetteva, era triste come me. Passarono ore, Bella non
si era ancora svegliata, Carlisle diceva che dovevamo avere tempo
poichè era circolato tanto veleno nel suo corpo e il trauma la
faceva bloccare, la cosa era complicata anche per via del suo scudo. Edward non si staccava da lei neanche un minuto così come la piccola. Poi finalmente successe... < Edw-ard > un sorriso spuntò sul volto di tutti, me compresa....
...to be continued
Correzioni a cura di trettra :)
Hola a
tutti! Come avete potuto leggere, la ragazza che muore è Renata
e non Bella! Spero vi sia piaciuto, ma soprattutto vi abbia trasmesso
qualcosa! E' abbastanza triste, mentre lo scrivevo mi dicevo, "
se lo avessi letto in un'altra storia, di certo ora starei facendo un
laghetto di fronte al monitor", forse sono stata troppo cattiva nei
confronti di Renata!
Dopo queste "confessioni" vi do purtroppo due brutte notizie :
la prima è che come avevo già scritto in precedenza,
domani inizio scuola e quindi gli aggiornamenti saranno più
lenti; spero comunque di riuscire a postarvi il capitolo entro
giovedì, ma non vi assicuro nulla! La seconda è che la ff
sta per terminare mancheranno più o meno 3 - 4 capitoli +
l'epilogo; forse, come ho scritto nella risposta ad una recensione,
(ribadisco il FORSE)
la continuerò.. ma è un' idea campata per aria!!
Quindi non fateci affidamento! Vi mancherà la mia storiellina?
Detto questo passiamo ai ringraziamenti: Grazie:
- alle 31 stelline che hanno aggiunto la storia fra le preferite
- alle 35 stelline che hanno aggiunto la storia fra le seguite
- alle 10 che mi hanno inserito fra le autrici preferite
- alle stelle che leggono solamente - le stelline che mi
hannao recensito! Anche se le recensioni non sono arrivate a 10, un
bellissimo 9 è fantastico per me! ** Ecco a voi, le risposte ai
vostri fantastici commenti:
Nooo, ti sei tranquillizzata? Bella non è morta,
così il nostro Eddy l'avrà ancora con sè per
l'eternità! Grazie 1000 per i fantastici commenti! Ti è
piaciuta come è finito? Non lo so se scriverò altre
storie, magari come ho già detto ci farò un pensierino!
Anche tu vuoi scrivere? Wow, appena lo posti mandami il link,
sarò felicissima di leggerla! Fai l'università? Un
bacione a presto
Ciao!! Grazie dei complimenti! Ti rispondo subito alle
domande usando le stesse parole con cui ho risposto ad un'altra
ragazza: Edward legge nel pensiero, e tramite questo suo potere,
può rispondere alle domande che gli vengono proposte. Non sono
gli altri che leggono ma lui che manda le sue riflessioni, attraverso
il pensiero! Lui legge e risponde. Ha dei dialoghi silenziosi, che
vengono effettutati con un botta e risposta via pensiero! Spero di
esserti stata utile! Un bacione a presto
Grazie di avermi capito! Grazie dei complimenti! Sono felice
che il capitolo ti sia piaciuto! Sei stata bravissima, avevi compreso
tutto dall'inizio! Un bel premio va a sonix, per la sua giusta
supposizione! Complimenti! Grazie, ancora, un bacione
Grazieeeeeeeee!! Sono contenta che l'atmosfera, la morte di
Aro e Jane ti siano piaciuti! Hai ragione non sono così sadica
per far morire Bella, purtroppo con rammarico ho dovuto farlo per
Renata! Mi dispiace averti fatto prendere un infarto alla parola fine,
volevo fare uno scherzetto! Cmq la parola fine arriverà fra
poco! Un bacione
Spero che la tua angoscia sia diminuita, questa volta!! Ho
cercato di postare il più presto possibile! Grazie mia lettrice
appassionata che mi ha seguito fin dall'inizio!! Spero che tu mi abbia
perdonata! Un bacione
Non è morta, hai visto? Quindi puoi calmarti! Non
potevo lasciare Eddy e Nessie senza di lei! Però povera Didyme,
vero? :( Aro la meritava tutta!! Ben gli sta, giusto?? Grazie dei
complimenti!! un bacione, a presto
Figurati tesoro! Te la meritavi tutta! Hai visto anche il
limone più acido , può diventare uno zuccherino! XD Sono
felice che il tuo lavoro di beta, sia stato più semplice questa
volta!! E sono contenta di averti messo un pò di
curiosità! Hai con te i fazzoletti.. no lo scottex, immagino...
Quanto mi odierai per aver fatto morire la tua dolce Renata? Penso che
il giudizio che hai dato su Aro e Jane, sia comune a molti!! XDXD. Ti
voglio troppo bene, tesoro! Grazie a te di tutto!!
Meno male che sono riuscita a farmi perdonare! Sei arrivata
tardi purtroppo! ihih Carina la tua idea! Sono contenta che ti sia
piaciuto! Un bacione a presto p.s. verrai a cercarmi con i cecchini e i
forconi? *me che fa la faccia da dolce cucciolotta bastonata*
Evviva, davvero Aro è morto! Peccato che sia morta
anche Renata! Almeno Bella starà ancora con i suoi amati!**Spero
che la tua angoscia sia un pò diminuita! Davvero devi fare il 5?
Mamma mia io sono già nel panico e devo fare solo il terzo,
figuriamoci quando arrivo all'ultimo anno! In bocca al lupo ;D Grazie
per i complimenti, un bacione
Grazie di tutto, davvero!
Un bacione
Tede
... Disclaimer ...
Questa storia è basata sul romanzo "Twilight! di Stephanie Meyer
di cui detiene i diritti esclusivi della storia originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
< Nessie, ti vuoi muovere che dobbiamo andare?? > mia zia Alice urlava dal fondo delle scale. Mi
guardai nuovamente allo specchio della mia camera, era tutto apposto,
i capelli sistemati, il vestito senza pieghe. Le zie mi avrebbero ucciso
se lo avessi rovinato, avevano impiegato una settimana per sceglierlo.
Era tutto
pronto. Aprii la porta, e venni investita da quell'uragano di
mia zia, che mi urlava che avremmo fatto tardi per andare
all'aeroporto a prendere Didyme e Demetri che arrivavano direttamente
dall'Italia. Venivano perchè tra poco più di due
settimane ci sarebbe stato il matrimonio di mio nonno con zia Sue, che
molto presto avrei dovuto chiamare nonna. Sarebbe stato sotto il
periodo natalizio.
Appena uscita da casa, vidi che c'erano i miei parenti tutti già
nelle macchine. Da come avevamo stabilito io sarei andata con zio
Emmett e la zia Rosalie nella jeep ; mamma, papà e nonno
Charlie con la Volvo; zio Jasper, zia Alice, e i nonni Carlisle e Esme
con la Porsche gialla.
L'eccitazione e la felicità ci rendevano euforici, ma non avrei
mai potuto scordare il periodo successivo alla mia liberazione.
Appoggiai la fronte al finestrino - mentre lo zio partiva ad una
velocità impressionante verso l'aeroporto di Seattle - era
davvero freddo, la temperatura era scesa tremendamente e nonostante io
fossi per metà vampiro, sentivo i cambi climatici molto bene.
Rabbrividii, e mia zia se ne accorse tanto che alzò la
temperatura.
< Grazie zia >, si girò e mi sorrise calorosamente.
Nell'ultimo periodo i sorrisi mi rendevano molto più contenta
delle parole. Mi erano così mancati in quel brutto mese e mezzo.
Ecco, di nuovo ci stavo ripensando e non potei trattenere le lacrime.
< Bella, Renata è morta..
Non c'è stato nulla da fare > le disse mio padre
abbracciandola, non appena lei si riprese completamente. Avevamo
lasciato Volterra e ci eravamo spostati a Firenze nello stesso albergo
che, da come avevo sentito, era stato il luogo dei grandi piani per
salvarmi. Papà diceva che la mamma aveva
bisogno di riposo, perchè la sua mente non era più in
forma come lo era prima della battaglia, tutti quegli avvenimenti
l'avevano spossata. Nel frattempo io non mi muovevo dalle
sue braccia.. Mi sentivo stupida, di sembianze e di mente ero
paragonabile ad una ragazza ormai adolescente, ma stare in quelle
braccia fredde ma calorose, mi faceva sentire protetta da qualsiasi
cosa o persona. Mio padre le stava vicino con una mano
intrecciata alla sua mentre con l'altra mi accarezzava dolcemente i
capelli. Non servivano parole per esprimire la nostra felicità
nell'esserci ritrovati, anche guardandoci negli occhi potevamo carpire
i sentimenti di felicità finalmente ritrovata. Mi addormentavo
così come una bambina fra le sue braccia e sotto le dolci
carezze di mio padre.
Mi svegliavo urlando il nome di mia
madre. Avevo avuto di nuovo quell'immagine, o meglio realtà. La
scena che mi si era riproposta vedeva come protagonista lei, che
veniva attaccata da Aro. Mi ricordai perfettamente il senso di terrore
che avevo provato in quell'attimo. Era un pò come chi non riesce
a guardare i film dell'orrore perchè sa che sicuramente la notte
li avrebbe risognati con le sensazioni provate durante la visione. La
nostra mente era davvero strana, incamerava tutto e a volte giocava
contro di te facendoti ricordare tutto ciò che faresti di tutto
per scordare. La sensazione di essere abbracciata
da mia madre e le sue parole < Sono qua piccola, per sempre >,
fecero sgorgare calde lacrime che bagnarono la sua camicetta. Era stato
troppo bello trovarmela di fianco che cercava di consolarmi. Qualche
settimana addietro avrei giurato che non avrei mai più potuto
avere questa possibilità; invece ero fra la sue braccia sotto le
loro attenzioni. Partimmo due giorni dopo per tornare
a Forks. Salutare Didyme e lasciarla con il suo dolore dato dalla
prematura scomparsa della madre appena ritrovata, mi aveva davvero
fatto stare male. < Piccola non ti preoccupare. Ho
con me Demetri e poi ci rivedremo alle vacanze di Natale, sai siamo
invitati ad un matrimonio > mi disse dandomi un buffetto sulla
guancia. Non potevo lasciarla, mi sarebbe mancata da morire.
L'abbracciai e iniziai a piangere singhiozzando, non ci volle molto, le
mi seguì a ruota. Quando ci staccammo Demetri l'abbracciò e io venni presa per mano da mia madre. < Cosa farai nel frattempo? > le chiese mio nonno. < Non lo so, vorrei esplorare il
mondo ma prima devo fare una cosa. Vorrei andare a trovare la tomba di
mio padre.Vorrei vedere le sue sembianze, vorrei vedere se è la
verità che gli assomiglio così tanto come diceva la
mamma. > cercò di sorridere ma ne uscì una smorfia. < E' la verità assomigli
molto a Davis, sarebbe orgoglioso di vedere che ha una figlia
così splendida > le disse mia nonna, andandola ad
abbracciare. La voce metallica ci annunciò che dovevamo imbarcarci. < Grazie mille, per tutto. Ci vediamo presto > li salutammo e partimmo verso Forks, finalmente verso casa. Quando entrai a casa ci misi un pò per riabituarmi. Avevo degli incubi ricorrentissimi e
mi ritrovavo sempre ad urlare e svegliarmi di soprassalto perchè
mi sentivo osservati da enormi occhi cremisi e sentivo una voce che mi
ripeteva "che mi voleva" o che "voleva giocare con me". Per fortuna
ogni volta c'era qualcuno che mi calmava, e mi faceva dormire tra le
sue braccia. L'inizio era stato davvero duro. Mia
madre e mio padre mi stavano sempre addosso, ogni volta che c'era
qualcosa che non andava mi aiutavano ad affrontarla. Gli altri membri
della famiglia, agivano come se non fosse successo nulla anzi non ne
aprivano il discorso, ma ovviamente io andavo quasi sempre a rovinare
la situazione in precario equilibrio che con molta difficoltà
stavamo cercando di portare alla stabilità che avevamo prima che
tutto accadesse. Un volta per esempio, le zie mi
avevano costrette ad andare a fare del sano shopping perchè
dicevano che i vestiti che avevo erano orribili. Mi ricordo di come
attaccai a piangere quando entrai nelle grandi boutiques. Fu soltanto un
flash ma che mi disturbò parecchio. Mi venne in mente di quando
Renata e Chelsea mi avevano portato a comprare del capo vestiario...
era il giorno dopo che mi avevano annunciato che la mia famiglia era
stata massacrata. Le mie zie si erano subito preoccupate e mi avevano
portato di corsa a casa per farmi visitare dal nonno Carlisle. Lui disse semplicemente che ero
rimasta scossa per tutta la situazione che avevo passato ed era normale,
ci sarebbero state delle conseguenze nel mio futuro e su quello che
avrei fatto. Mi sentivo malata ma non nel corpo,
nella mente. Cercai di parlarne con mio padre - era stata davvero dura
aprirmi - cercando di spiegargli bene le mie sensazioni e le mie paure.
Lui tentò di aiutarmi ma sapevo che ero io che dovevo aiutare me
stessa cercando di non pensare a ciò che era successo. Appunto, successo, passato. Volevo riprendere in mano la mia vita
e tornare la ragazzina spensierata ma matura; ma era davvero difficile.
Tutti coloro che mi stavano intorno mi davano non una mano ma due, tre,
tutto ciò di cui avevo bisogno e posso dire, che dopo lo
smarrimento delle prime settimane tutto iniziò a funzionare. Avevo ripreso la scuola, nonostante i
miei non fossero pienamente d'accordo. Io volevo ritornare fra la gente,
vivere e non restare chiusa fra le quattro mura di casa mia.
Intendiamoci, non che fossero male, ma volevo sentirmi circondata dalle
persone, volevo parlare, sfogarmi e non stare sempre a rimuginare sul
passato. Se mi tenevo occupata non pensavo. Dopo aver chiarito loro dei miei
motivi avevano optato per un escamotage: andavo alla scuola della
riserva di Lapush. Questa decisione mi era piaciuta particolarmente in
quanto avrei potuto vedere più spesso Jake, che si era impegnato
a non lasciarmi mai un secondo da sola. Il mio fratellone era troppo
dolce, e i miei erano davvero contenti che mi stessi riprendendo. E lo
ero anch'io. Finalmente vedevo che tutti i tasselli della mia vita si
stavano ricomponendo, venendo così a creare un puzzle di colori
fantastici, ovviamente rimanevano le totalità scure, simbolo
della paura e della mia tristezza, ma stavano cominciando a
prevalere colori accesi e sgargianti. Tutto precedeva per il meglio, andavo
a fare shopping, stavo in mezzo alle persone, ridevo e scherzavo. La
mia vita era stupenda... Quando c'è una caduta puoi sempre
risalire e fare di meglio. Ci stavo riuscendo e ne ero orgogliosa. La felicità estrema
arrivò quando Jacob mi venne a prendere a scuola per andare a
fare una passeggiata sulla spiaggia. Ultimamente con lui le cose
andavano ... strane... Diversamente da prima averlo vicino per me
significava avere un fratello e un amico su cui poter contare sempre,
ma ora quando ci passavo del tempo arrossivo sotto il suo sguardo
ammalliato e sognante. All'inizio non capivo ma dopo quel giorno cambio
tutto.
< Nessie, io ti devo parlare >
mi disse impacciato come non lo avevo mai visto. Era a torso nudo...
Ricordo che pensavo a quei suoi addominali così scolpiti..
Così bello.. ricordavo però anche la vergogna a pensare
a lui in quei termini; infondo lui mi aveva vista sempre coma una
sorellina da accudire e da proteggere.
< Dimmi, cosa ti turba > gli chiesi io cercando di aiutarlo.
< Tu, mi turbi > rimasi interdetta da quella risposta così diretta. Non riuscii a capirne il significato.
< Come scusa? >
< Nessie io ti amo. Lo so che è troppo diretto ma non posso
nasconderlo. Forse è troppo presto o forse no, ma se tu non mi
vuoi mi farò da parte > i suoi occhi che prima si erano accesi
come fuochi ardenti, a pronunciare le ultime parole si erano spenti
come se qualcuno improvvisamente avesse gettato su quegli occhi
così scuri tanta acqua per spegnere il fuoco di prima.
Lo scrutai rossa in volto, mordendomi il labbro. Mi sentivo felice e
gli risposi quasi in un sussurro < Anche io > lo vidi sorridere,
un sorriso che non gli avevo mai visto si avvicinò e mi
baciò dolcemente.Che emozioni che mi avevano dato le sue labbra
sulle mie... Fredde e calde insieme, per un turbine di emozione
fantastiche...
< Nessie, svegliati. Siamo arrivati > non mi ero resa conto di essermi addormentata.
< Fatto un bel sogno? > mi chiese lo zio abbracciandomi.
< Perchè? > dissi io, lui non riusciva a leggere nel pensiero quindi come poteva sapere se era bello o no?
< Dicevi solo il nome di Jake urlandogli quanto lo ami >
arrossii dalla punta dei piedi ai capelli. In questo ero uguale a
mamma. Parlavo nel sonno.. Un vera scocciatura.
Dopo aver parcheggiato ci dirigemmo nell'aeroporto.
Didyme sarebbe arrivata a momenti e non vedevo l'ora. Avrei rincontrato
un'amica, una sorella acquisita. Facendo un resoconto della mia vita
direi che ho provato di tutto, emozioni belle e brutte, avevo
incontrato gente buona e meno buona, ma di sicuro c'era una cosa.
Questa mia vita, nonostante tutto, è la più speciale di
tutti e non sarà più nessuno a rovinarmela, ora ho degli
alleati, dei compagni, persone che mi vogliono bene e che mi adorano...
Non potrei desiderare di meglio...
...to be continued
Correzioni a cura di trettra
:)
Guten
Abend!!! Per chi non conoscesse il tedesco, buonasera! :) Mi scuso
tremendamente per il ritardo, non vi ho abbandonati, é che ho da
poco riniziato scuola e mi hanno già riempito di compiti e di
verifiche! Come se non bastasse, ultimamente non posso connettermi ad
Internet tante volte quante vorrei. Voi cosa mi dite? Piaciuto il
capitolo? Spero tanto di si.:D . Ho cercato di riassumere le sensazioni
di due mesi in questo Renesmee's pov, il prossimo sarà un
Didyme's pov e poi.. bé ci sarà il matrimonio.
Sniff..é quasi finita... *me triste*..
Detto questo passiamo ai ringraziamenti:
Grazie:
- alle 31 stelline che hanno aggiunto la
storia fra le preferite
- alle 35 stelline che hanno aggiunto la
storia fra le seguite
- alle 10 che mi hanno inserito fra le
autrici preferite
- alle stelle che leggono
solamente
- le stelline che mi hannao recensito! Ecco a voi, le risposte ai vostri fantastici commenti:
Grazieee!! Sono felicissima che tu l'abbia trovato il
migliore fra i tanti, anche se era molto triste!! :( Spero che la parte
che attendevi ti sia piaciuta nonostante io abbia scritto in un
notevole ritardo. Risponderò prestissimo alla tua e-mail,
sicuramente domani essendo molto tardi! Grazie ancora, un bacione
grazie!!! grazie grazie grazie! :D si, bella si é
salvata, purtroppo renata no.. spero ti sia piaciuto questo cap! grazie
anche per l'augurio, credo che quest'anno ne avrò veramente
bisogno! Kiss :)
Ammooreee, ma quanto mi odi, dopo che ho fatto morire la
tua amata eroina?? Anche io molto tritte. Mi è piaciuto
tantissimo scirvere i pov di Renata, è un personaggio su cui ho
potuto scrivere molto bene le lotte interiori tra bene e male! Spero di
esserci riuscita nel modo migliore a me consentito. Già Didyme,
ormai potrà vivere la sua vita insieme a colui che ama
veramente. Non è dolce? **E' già scuola... k p***e... per
non dire altro! Anche se stiamo nello stesso edificio ci vediamo
pochissimo!! Mi manca andare a prendere la granita!! Comunque grazie di
esser riuscita a trovare 5 min per betare la mia storiellina!
Grazieeee, di tutto! Un bacione tvtttttttttttttttb
già già, scrivere della morte di renata mi ha
provato veramente, infondo mi ero affezionata a lei.. devo ammettere
che non mi piacciono i "vissero per sempre felici e contenti" , credo
che tu abbia gradito comunque questa mia scelta! bé, allora,
buona "preparazione" per gli esami! Spero in una tua rece, a presto!!!
Kiss :)
che bello! grazie per i tuoi commenti bellissimi, sono
davvero contenta che tu abbia apprezzato la mia storia! si, era mia
intenzione renderla quasi "eroica" :D a prestoo! Kiss :)
Purtroppo a causa proprio della scuola ho avuto problemi a
postare! Mannaggio! Grazie per i complimenti! Sono davvero curiosa di
leggere la tua storia! A presto!!!! Kiss :)
Dai su, asciuga le lacrime, questo capitolo é un meno
triste degli altri!! Anche a me dispiace che la ff sia quasi
finita.. :( ma sono contenta che voi continuiate a seguirmi!!!
Grazissime e a presto!! Kiss :)
Grazie a tuti quanti! Spero di poter aggiornare il più presto possibile! Un bacione Tede Guten Nacht!
Capitolo 43 *** Capitolo 39 - 2 mesi dopo... normalità... o quasi... ***
aa
CAPITOLO
TRENTANOVESIMO
2 mesi dopo... normalità... o
quasi...
Questo capitolo è dedicato a tutte le persone
fedeli che mi hanno seguito fin dall'inizio,
leggendomi
e commentandomi! Faccio gli auguri a sinead,
la quale
ieri ha compiuto gli anni! Auguri bella! Grazie a tutti!!
Didyme's
pov
Eravamo a letto. Il sole era appena sorto, e suoi
raggi entravano nella stanza infrangendosi delicati sulla nostra pelle scoperta,
creando un gioco di luce davvero strabiliante. Avevo la testa poggiata sul petto
di Demetri che, con le sue dita delicate, mi stava accarezzando dolcemente la
schiena.
< Amore fra poco dobbiamo alzarci > mi disse con la sua voce
pacata.
< Non mi va > dissi facendo un tono lamentoso e capriccioso
molto simile a quello di una bambina.
< Amore anche io vorrei rimanere a
letto a coccolarti, ma sai cosa dobbiamo fare, nonostante io non approvi la tua
idea >, avevo già sentito decine e decine di volte quella frase, ma non era
riuscito a spostarmi dal mio intento. Ci sarei andata e poi quella sera saremmo
partiti per Seattle. Saremmo stati accolti dalla famiglia della piccola
Renesmee, erano passati circa 3 mesi e mi mancava da morire.
< Amore lo
sai che le tue "prediche" non servono a nulla, quindi, il discorso è chiuso! "
gli sorrisi per poi dargli un casto bacio, prima di alzarmi per andare a fare
una doccia. Mi stiracchiai, anche se non ne avevo bisogno.
< Sei
bellissima, amore mio > la voce di Demetri mi arrivò potente dietro
l'orecchio, si era mosso talmente veloce che nemmeno mi ero accorta. Sentire il
suo respiro freddo dietro la parte sensibile del collo, mi faceva impazzire... e
lui lo sapeva. Prese a baciarmi dove, fino a poco prima, stuzzicava il suo
respiro. Chiusi gli occhi per concentrarmi meglio su quei baci bollenti, che mi
mandavano in estasi. Ad un certo punto si fermò. Mi girai e mi
corrucciai.
< Perché ti sei fermato? > feci sporgere il labbro
inferiore.
< Non dovevi andare a fare una doccia? > disse ridacchiando.
Lo guardai in malo modo, non ci trovavo nulla da ridere.
< Quanto sei
divertente! > dissi sarcasticamente e lui in risposta si mise a ridere ancora
di più. Non lo potei sopportare, mi girai in direzione del bagno
dell'hotel.
< Dai amore, scherzavo! E' solo che dobbiamo partire e non so
se dopo sarei in grado di staccarmi da te e dal tuo bellissimo corpo. Perdonato?
>. Lo guardai negli occhi, lo avevo già perdonato, ma volevo giocare un pò
con lui, pagarlo con la stessa moneta.
Presi ad accarezzargli il petto nudo.
Le mie mani si muovevano lente, toccando i suoi pettorali scolpiti. Mi avvicinai
alla sua bocca invitante. Potevo sentire il suo respiro accelerato e affannoso,
segno che il mio giochino "pericoloso" gli stava piacendo molto. Mancavano
pochissimi centimetri dalla sua bocca, la mia mano aveva raggiunto gli
addominali e stava scendendo ulteriormente, si lasciò scappare un gemito
soffocato.
Mi staccai dai suoi addominali e mi rinchiusi in bagno.
<
Sì, ti ho perdonato > dissi ridendo, mentre aprivo il getto della
doccia.
< Sei malefica > lo sentii dire prima di entrare nella cabina e
abbandonarmi al calore
dell'acqua.
*****************************
< Sei pronta? > mi
chiese Dem, stringendomi la mano per cercare di infondermi quella calma, che in
quel momento mi mancava da morire. Ma questo l'avevo deciso io e dovevo
affrontarlo. Per tantissimi e lunghissimi anni avevo vissuto dentro a quella
stanza, le cui mura ora si ergevano imponenti di fronte a me. Avevo deciso di
tornare un'ultima volta a Volterra, prima di trasferirmi definitivamente nel
paesino dei miei genitori. Finalmente, mia madre, si sarebbe ricongiunta a mio
padre. Avrebbero vissuto insieme per l'eternità. Avevo fatto delle ricerche su
Internet, di dove mio padre era stato sepolto, dopo il suo omicidio causato da una
bestia (così era scritto in un vecchio giornale del posto), nel cimitero della
piccola cittadina di Dannville. Mi sarei trasferita lì con il mio amore portando
con me le ceneri di mia madre.
Una morsa nel cuore morto mi fece
annaspare, e lacrime invisibili scesero sulle mie guance. Demetri prontamente mi
abbracciò.
< Amore, non per farti la morale, ma io te l'avevo detto che
sarebbe stato troppo doloroso per te. Non piangere per favore. Torniamo
indietro, ti prego > mi chiese implorandomi. Non sopportava vedermi triste e
cercava di fare tutto per farmi star bene.
< Ci devo riuscire, è
una sfida contro me stessa e la devo vincere. Andiamo > gli dissi accennando
un sorriso.
Sospirò, non gli bastava vedermi con un sorriso forzato, ma
disse un flebile < Ok >.
Ci dirigemmo verso il grande tombino sul retro
dal palazzo, lontano da occhi indiscreti ma anche dalla luce dell'una. Da quel
triste giorno l'ingresso dalla via principale era vietato a tutti i visitatori
poiché, secondo i giornali, il suddetto castello, era stato il luogo di un
terribile delitto di massa di cui non si conoscevano nè i mandanti nè i motivi. Tutta
la famiglia Volturo ne era stata vittima, nessun corpo ritrovato, una sola
superstite: la segretaria del principe Aro, la quale pochi giorni dopo
l'accaduto, era stata rinchiusa in un manicomio per dichiarazioni non del tutto
normali. Affermava, infatti, che i principi fossero dei vampiri e quindi era
impossibile che fossero stati uccisi. Poverina, pensai dopo aver letto quel
giornale di tante settimane fa, anche quando si dice la verità si viene presi
per matti.
Entrammo nel tombino, e dopo aver percorso il lungo corridoio
buio, ci trovammo di fronte al pannello di legno, che portava alla stanza
circolare o dei banchetti. La aprii e mi ritrovai catapultata nel mio passato,
non appena varcai quella soglia che rappresentava il confine tra ricordi e la
mia attuale vita.
La stanza era proprio come la ricordavo, nonostante ci
avessi passato pochissimo tempo. L'aria era satura di odore umano, in quei due
mesi evidentemente ne erano passati molti.
I troni erano stati spostati
in fondo, attaccati alla parete. Mi avvicinai e toccai la stoffa rossa che
ricopriva i cuscini della grande sedia di mio padre. Era ancora impregnata del
suo odore e violento mi tornò un ricordo.
Una bambina dai capelli mogano saltellava felice
nella stanza, un vampiro che la inseguiva ridendo. La bambina si avvicinò
all'uomo e gli chiese: < Papà, posso sedermi sulla tua sedia grande? >,
gli chiese non perdendo il suo sorriso innocente da bambina. < Certo, vai
piccolina. Ricordati sempre che un giorno sarà tua! > la bimba gli sorrise
raggiante < Grazie papà, ti voglio bene >, il vampiro l'abbracciò <
Anche io, mia adorata Didyme, per sempre >
Il ricordo
sfumò.
< Amore andiamo? > mi svegliai dai ricordi e di corsa mi
diressi accompagnata da lui, nella mia vecchia stanza, la mia prigione. Era
stata messa tutta a soqquadro, alcuni dei miei libri erano spariti così come i
cuscini e le lenzuola. Speravo che non avessero preso la mia scatola con le foto
e il mio diario. Avrebbe svelato troppi dettagli sulla nostra esistenza. La
libreria contente i più oscuri segreti sui vampiri era ben nascosta e gli umani
non l'avrebbero trovata mai (visto che era nei sotterranei dietro un muro di
mattoni, mio padre aveva fatto un buon lavoro per eventuali fughe improvvise),
ma i miei segreti era custoditi sotto una semplice mattonella che si muoveva. Mi
accucciai sotto il letto e la trovai. La alzai e tirai un sospiro di sollievo.
Era tutto lì. La tirai fuori e la misi subito nell'enorme zaino che ci eravamo
portati.
Demetri mi aspettava pazientemente seduto sul mio letto, quando
sentimmo improvvisamente delle voci umane in avvicinamento.
< Dobbiamo
andarcene, prendi tutto quello che può portare con noi e muoviamoci > annuii,
presi le ultime cose e facemmo la strada parallela per non entrare in contatto
con gli umani per due motivi. Il primo era perché sicuramente avrebbero fatto
domande su come fossimo entrati; il secondo perché, anche se non ci cibavamo più
di umani, eravamo ancora un pò deboli e inclini a cadere in tentazione. Quando
avremmo preso l'aereo avrei dovuto utilizzare il mio potere per annullare il
nostro olfatto.
Eravamo quasi all'uscita quando percepii una scia che piano
piano stava scomparendo. Decisi di seguirla nonostante Demetri mi urlasse dietro
che era troppo pericoloso, o che avremmo potuto farci beccare.
Mi portò fino
ad una stanza che non avevo mai visto, la sua stanza. L'odore di mia madre era forte ma
stava scomparendo. Entrai. Le sembianze della stanza erano più o meno quelle
della mia. Cercai libri sulla nostra specie ma non ne trovai, però misi nello
zaino tutto quello che potei, vestiti, qualsiasi oggetto che fosse stato di sua
proprietà. Aprii il cassetto della sua scrivania presi tutte le carte che vi
erano dentro e trovai una lettera che portava come destinatario il mio nome e la
data in cui era stata scritta, il giorno della sua morte. La presi e uscii di
corsa da quella stanza, non potevo leggerla ora, avevamo fretta. L'avrei letta
sull'aereo che partiva alle 22 di quella sera.
Demetri mi stava aspettando
dietro il pannello di legno. Mi guardava arrabbiato. < Scusami dovevo andarci
lì > sospirò e mi disse < Ribelle e come tua madre poco dopo la
trasformazione. Le assomigli tantissimo nei modi di fare > gli sorrisi e
corremmo fuori attraverso il corridoio.
Mi fermai un secondo a guardare le
mura del castello. Là, nonostante tutto, lasciavo un pezzo del mio cuore,
della mia infanzia, e io gli stavo voltando le spalle ma lì non c'era più nulla
per me. "Addio" pensai e mi scagliai il più veloce possibile verso il sole che
stava tramontando.
**************************
Dopo parecchie ore
di attesa, eravamo sull'aereo. Tra tredici ore saremmo arrivati in America, la
nostra nuova casa.
Avevo per le mani la sua lettera, ma non avevo il coraggio di
leggerla. Intanto mettevo tutta la mia concentrazione sul mio potere, per far si
che non attaccassimo qualche malcapitato facendoci scoprire.
< Amore vuoi
che te la leggo io ? > mi chiese Demetri tranquillo.
< No tesoro, non
ti preoccupare > gli sorrisi e iniziai a leggere la sua scrittura ordinata e
precisa.
Cara Stella, ti scrivo queste poche
righe per farti capire come mi sento in questo momento. Euforica e spaventata
allo stesso tempo. Euforica perché sono la donna più felice del mondo in quanto
ho ritrovato una figlia che credevo morta, spaventata perché non so se sarò una
buona madre per te. Ho fatto moltissimi errori nella mia vita, facendo soffrire
moltissime persone solo perché volevo che fossero felici quanto sono stata io.
Ho sbagliato tutto. Solo negli ultimi tempi ho capito che esiste una parola
"perdono" e che bisogna dare una seconda possibilità a tutti, anche a coloro che
ti hanno fatto soffrire. Non portare mai rancore, mia dolcissima Stella, la
persona che soffrirà di più conservando dentro di sè questo sentimento, sarai
tu. Fidati di una vampira che ha vissuto più di settant'anni con rancore e
rabbia verso una persona innocente. Spero che mi
perdonerai e ora che ci siamo ritrovate, non ci separeremo mai. Non dobbiamo più
permettere che le nostre vite siano gestite da qualcun altro, come abbiamo fatto
fino ad ora. Quando tutta questa situazione sarà finita e la piccola Renesmee
sarà di nuovo felice con la sua famiglia, potremmo, finalmente, vivere insieme
coltivando il nostro rapporto. Sempre che tu lo voglia. Cara Stella, non
scordarti che io non ti ho mai dimenticata. Non ho mai dimenticato i tuoi
piccoli piedini che battevano allegri dentro la mia pancia, facendomi rimanere
estasiata. Sei sempre vissuta dentro di me. Piccolina mia, ti
voglio bene e te ne vorrò sempre.
Tua madre Renata
Iniziai a singhiozzare e mi rifugiai fra le
braccia del mio fidanzato, che subito, mi avevano accolto calorosamente. Chiusi
gli occhi e vidi il volto di mia madre che mi sorrideva. < Anche io ti vorrò
sempre bene, mamma > .
**************
Arrivammo a Seattle dopo molte ore di pianto
ininterrotto. Erano le 11 di mattina. Il sole era offuscato da nubi cariche di
pioggia. Aveva ragione Alice, era il momento giusto per partire. Scendemmo
dall'aereo e aspettammo i nostri bagagli. Arrivarono dopo una mezzora buona,
dannati controlli. Appena scendemmo nel gate notammo che ci
stavano aspettando tutti insieme con un sorriso stampato sulle loro pallide
facce. Mi spuntò anche a me un sorriso sincero, che cancellò i segni della
tristezza. Renesmee mi corse incontro e io feci lo stesso. Era cresciuta davvero
tanto, non era più un'infante ma un'adolescente bellissima. L'abbracciai e lei mi sussurrò < Benvenuta,
benvenuta a casa, Didyme > le sorrisi finalmente raggiante. Tutto ciò che
aveva detto era la verità. < Grazie >.
< Benvenuti, Didyme e
Demetri, siamo felicissimi di rivedervi > ci disse Carlisle venendoci ad
abbracciare. Così come fecero gli altri. Avevo trovato una famiglia, che mi
voleva bene e mi aveva aiutato. Lei sarebbe stata contenta di vedermi insieme a
loro.
Uscimmo dall'aeroporto e ci dirigemmo verso le macchine per andare a
casa Cullen, della quale io non conoscevo l'aspetto. Questa mia vita, nonostante tutto, è la più
speciale di tutti e non sarà più nessuno a rovinarmela, ora ho degli alleati,
dei compagni, persone che mi vogliono bene e che mi adorano... Non potrei
desiderare di meglio... Stavamo entrando nella macchina di Emmett quando Alice
parlò con serietà ma fretta.
< Forza muoviamoci, devo scegliere il vestito
per Didyme > ecco, la solita Alice... Tutti ridemmo e il nostro viaggio
iniziò.
... to be continued
Correzioni a cura di trettra
:D
Buonasera a tutti! Guardate un pò
chi è tornata con un nuovo capitoletto? Vi sono mancata? Ok, non faccio tutta la
ruffiana. Lo so sono in ritardo però c'è sempre il solito motivo che mi spinge
ad aggiornare in modo così lento... già la scuola! Io non so voi, ma sono
passate solo due settimane e da me hanno già iniziato ad interrogare e fare
compiti in classe.. Tremendo! Comunque, basta con le solite lamentele e parliamo
del capitolo. Innanzitutto spero che vi sia piaciuto, e perchè no anche
emozionato. Abbiamo scoperto un pò la vita di Didyme dopo la morte della madre,
ciò che prova e come cerca di affrontare la sua nuova vita con il fidanzato.
Fatemi sapere! A questo punto della storia sono curiosissima di sapere ciò che
ne pensate! :D
Passiamo ora ai ringraziamenti:
Grazie:
- alle 35 stelline che hanno aggiunto la
storia fra le preferite
- alle 35 stelline che hanno aggiunto la
storia fra le seguite
- alle 11 che mi hanno inserito fra le autrici
preferite
- alle stelle che leggono
solamente
- le stelline che mi hanno recensito! Ecco per
voi le risposte ai vostri bellissimi commenti:
Mamma mia quanti complimenti sonix, che mi hai fatto! Mi sono quasi
commossa!! ç_ç Grazie davvero tantissimo! Sono felice che il rapporto fra Jake e
Nessie ti sia piaciuto! No, non potevo fare una strage se no mi sareste venute a
cercare per uccidermi, vero? ihih xP Non a prte gli scherzi, Bella non poteva
morire, fra poco si deve sposare il padre e mi pareva brutto per Charlie che la
figlia non fosse presente ad un giorno così importante! Grazie ancora 1000
volte, a presto!
Ciao!! Grazieeeeeeeeeeeee! Sono contenta che tu sia felice per la normalità,
per quanto riguarda la tua tristezza mi dispiace tanto! Ti posso dire che
mancano ancora 4 capitoletti! Spero di averti tirato un pò su il morale! Con la
scuola si che posto, ma molto a rilento e mi dispiace davvero tanto! Ci
sentiamo presto, bacioni
Ciao noe, mia fidata sostenitrice! Non ti preoccuapre se non hai potuto
commentare, non fa nulla! Grazie e ancora grazie, per ogni tuo commento! Un
bacione a presto ps. scusami se non ho potuto aggiornare presto!
:(
Ciao! Grazie dei tuoi bellissimi complimenti! Sono felice e orgogliosa che
la mia storia ti piaccia! Ti ringrazio anche di avermi seguito dall'inizio! Un
bacione
Tesoro! Ciao! Direi che la scena fra i piccioncini è piaciuta a molti, e non
posso che rallegrarmene! Grazie di tutto! Dai su con il morale mancano ancora 4
capitoli più o meno! Renata, Renata, la tua preferita. Davvero ho descritto la
sua morte in modo epico? So solo che dovevo farla riscattare, e quale modo
migliore di morire per le persone a cui si vuole bene? Anche se solo nell'ultimo
periodo? Un bacione, ti voglio anch'io tanto bene!
Grazie, grazie, grazieeeeeeeeee!! E altre 1000 volte grazie! Sono
contentissima che il capitolo ti sia piaciuto, soprattutto il pezzo di Jake e
Nessie! Ti devo dire la verità anche io sono molto triste che la mia storia stia
finendo, infondo è pur sempre il mio primo lavoretto, forse ci sarà un
eventuale continuo, ma ancora non lo so..
bacioni
Ciaoooo jazz! Grazie del tuo bellissimo commento! Non fa nulla se hai 18
anni, sono davvero moloto dolci e pucciosi come hai scritto tu! ^^ Sono felice,
che non sono l'unica a cui le storie troppo facili non piacciono, ma pensavo che
un pò di tragicità ci sta bene, anche perchè nella vita reale non sempre va
tutto per il verso giusto, no? Anche io piango tanto, non faccio le cascate del
niagara, ma un bel laghetto sulla tastiera c'è ogni volta! ihih Spero che il
chappy ti sia piaciuto! un bacione
Grazie di
cuore a tutti!
Un bacione
grande, grande
la vostra
Tede
... Disclaimer
...
Questa storia è basata sul romanzo
"Twilight! di Stephanie Meyer di cui detiene i diritti esclusivi della storia
originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di
lucro.
Piccola
premessa per questo capitolo: ciò che leggerete non è di
opera mia, bensì della mia beta! Mi ha chiesto di poterlo
scrivere, e ho accettato! Le recensioni che farete quindi saranno per
lei!
Non trattatemela male, mi raccomando! :D
Buona lettura
ps. questo è link per la canzone da ascoltare durante la lettura qui
CAPITOLO QUARANTESIMO
♥Matrimonio♥
Edward's Pov
La vedevo raggiungere
l'altare con passo timido ed emozionato, le guance gentilmente
imporporate e non potevo credere che quell'angelo fosse sul punto di
diventare mia suocera. Quella donna che tanto era stata vicina alla mia
amata Bella e al mio burbero suocero Charlie. Proprio lui che adesso
era diventato come noi. Lo stesso uomo che, come un adolescente
imbarazzato, attendeva la sua sposa sotto un arco avvolto dall'edera
dalla quale facevano capolino le timide margherite bianche. Charlie era
incredibilmente felice, leggevo i suoi pensieri raggianti come una
manciata di coriandoli. Davanti a me scorgevo l'orizzonte appena
colorato da una tenue sfumatura rosa. Era l'alba. "Un nuovo inizio",
l'avevano definito i futuri sposi quando avevano deciso l'orario della
cerimonia. L'alba che aveva vinto l'oscurità dentro di me, la
mia piccola Nessie. Le nuvole paffute si diradavano facendo largo ai
raggi del sole con il sottofondo della marcia nuziale, magistralmente
suonata da Rose. Seth reggeva il braccio della madre con tutta la
gentilezza di cui poteva essere capace, data la sua mole, e portava con
sé una ventata di serenità dopo tanto dolore. Pur avendo
bloccato la sua mente per la privacy del branco, intuivo i suoi
pensieri. Gli mancava terribilmente il padre, Harry, morto quando io
ero scappato come un vigliacco da Forks. La notizia del suo funerale,
non precisato, mi aveva convinto fosse quello di Bella e io ero corso
come un matto dai Volturi, distrutto dalla perdita, pronto a farmi
uccidere. Ero stato davvero un incosciente. Mentre io avevo fatto
sollevare un putiferio per niente, i Clearwater piangevano il padre.
Erano stati tempi duri e si poteva scorgere dal volto di Seth, ormai
adulto, che il dolore lo aveva provato nel pieno della sua giovinezza.
Ma adesso, con gioia si accingeva a consegnare la propria madre nelle
mani di Charlie, che l'aveva sempre protetta ed aiutata nel momento del
bisogno. Per lui questa era la prova lampante del vero amore tra i due.
Gli sorrisi con sincerità. Rose, tornò al suo posto,
aveva terminato la marcia e si accomodò vicino ad Emmett. Seth
appoggiò le mani dei due sposi, una sull'altra, poi si sedette
accanto alla sorella Leah. Lei non era mai stata una nostra grande fan,
tuttavia aveva anteposto la felicità della madre ai suoi
pregiudizi e sembrava addirittura emozionata. Dietro a lei, accanto a
Demetri, c'era Didyme. La sua decisione di trasferirsi negli Stati
Uniti aveva colmato di gioia tutti noi. In lei avevo ritrovato il mio
passato, con lei la mia bambina aveva stretto un rapporto di amicizia
destinato a durare per l'eternità. Non sondai la sua mente per
rispetto, forse ancora stava pensando alla povera Renata, neanch'io
riuscivo a capacitarmi della sua terribile ma eroica scomparsa,
tuttavia non mi sfuggì il flusso di pensieri non troppo casto
del suo compagno. Invano trattenni un sorriso. Il pastore Weber, lo
stesso che aveva sposato me e Bella, officiò il rito con
serietà, ammirando l'aura di amore che sprigionavano i due
sposi. La percepivo chiaramente. Era come se dei raggi, dei flussi
benefici provenissero dai due così cercai Jasper con lo sguardo
il quale mentalmente mi rispose che lui non c'entrava proprio niente E'
puro amore - mi disse- lo stesso che ho sentito al tuo
matrimonio. Guardai mia moglie, seduta al mio fianco. Era sempre
incantevole. Alice le aveva confezionato un abito semplice, verde
pastello, lungo fino al ginocchio, coordinato ad un copri spalle, non
che sentisse freddo ma non dovevamo dare nell'occhio al signor Weber,
dopotutto eravamo in pieno inverno e si sarebbe insospettito se ci
avesse visto con abiti leggeri, incuranti del meteo. Anche Renesmee era
vestita di verde, la nostra stupenda bambina. Sentii il suo cuore
battere più velocemente e mi accorsi che si stava emozionando:
era il momento del sì. Charlie, che faceva la sua degna figura
nel doppiopetto grigio perla, rispose con voce tonante e si volse verso
Sue. Lei lo fissò profondamente negli occhi, fasciata da un
morbido vestito rosa antico, spostò con grazia un ciuffo che le
ricadeva sulla fronte e lo mise dietro l'orecchio poi, con tutta la
delicatezza di una donna innamorata emise il suo sì. Charlie
baciò la mia nuova suocera con un bacio romantico, quasi quasi
non lo riconobbi, tutta la sua tensione svanì nel momento in cui
toccò le labbra della amata. Ci fu un tripudio di applausi,
sorrisi e battute tra vampiri e licantropi, una pace che non accadeva
da secoli. Giunse l'alba in tutto il suo splendore, per fortuna il
pastore era già andato via quando notai la pelle di Carlisle, il
più vicino al sole, brillare. Alice ed Esme si erano infatti
prodigate ad esaudire la strana richiesta riguardo l'orario degli sposi
costruendo un gazebo nel giardino con della stoffa bianca e disponendo
centinaia di piante in modo da formare quasi una barriera naturale. Il
risultato era stato stupefacente. Rose e Bella si erano invece occupate
del buffet, ovviamente non per noi ma per i licantropi che mangiavano
quantità enormi di cibo. Jacob fece finta di non apprezzare le
tartine preparate dalla mia sorella ma in realtà ne
ingoiò parecchie! Spiccava per la sua assenza Renée. Mia
moglie le aveva spedito l'invito ma lei, all'ultimo minuto aveva
rifiutato. Era da poco stata lasciata da Phil, che tentava ancora di
farsi strada nello sport e avevo intuito che si era come, pentita? di
aver lasciato Charlie. Bella ne era rimasta amareggiata ma tuttavia
aveva compreso la situazione e constatato che comunque c'era già
il pastore da badare, figuriamoci una svampita come sua madre! Si
svolse tutto nel migliore dei modi, i festeggiamenti durarono fino a
tardi, quando gli sposi partirono per la luna di miele, nessuno sapeva
per dove tranne me. Mio suocero mi aveva chiesto un parere ed io gli
avevo consigliato di visitare l'Europa, tutta perché no? Sue non
aveva fretta di essere trasformata, non aveva gli stessi "impulsi",
diciamo, che avevamo avuto (e che tuttora abbiamo) io e Bella.
Così potevano godersi la vacanza senza scadenze. Solo al
termine, quando tornammo nella nostra casetta, dopo aver dato la
buonanotte a Nessie, mi accorsi che ciascuno di noi, quasi
involontariamente, aveva compiuto lo stesso gesto degli sposi. Al
momento dello scambio delle fedi, tutti avevamo cercato la mano del
nostro partner, Bella ed io, Alice e Jasper, Emmett e Rosalie, Carlisle
ed Esme, persino Renesmee aveva destinato uno sguardo in più a
Jacob, che le aveva mandato un bacetto sulla punta delle dita. Avevamo
riconfermato anche noi la promessa. Presi la mano di mia moglie e la
baciai a lungo, nel nostro letto e la nostra serenità divenne
più che palpabile.
Bella's pov
Quindi l'incubo era
finito. L'inquietudine che per tanto tempo ci aveva accompagnati si era
dissolta, come la nebbia in una giornata di sole. Sentivo che la pace
era con noi, ogni piccola tessera del puzzle era tornata al suo posto.
La rottura nei nostri schemi non c'era più. E con questa
consapevolezza quasi non dormii tra le braccia del mio amato.
Charlie’s pov
Finalmente ero sposato
con un angelo, il mio angelo personale. Non mi sembrava ancora la
realtà… Sentire il suo dolce tocco, caldo e delicato, mi
dava felicità. Una felicità che non provavo da troppo
tempo. Mai prima avevo pensato di poter vivere per sempre con la mia
amata, poi era successo tutto in fretta, Bella mi aveva trasformato a
causa dell’errore di Renata, non provavo rancore verso di lei,
piuttosto le ero grato per avermi permesso di conoscere mia figlia e i
suoi strani comportamenti, la mia dolcissima nipotina era stata rapita
ma grazie al cielo eravamo riusciti a cavarcela anche lì.
Nonostante tutto continuavo a credere in qualcosa…dopo.
Così come faceva Carlisle, ammiravo la sua figura, avevo passato
tanto tempo con lui in questo ultimo periodo, mi aveva insegnato molto.
Scorsi le nuvole diradarsi dalla piccola finestra del jet, interamente
prenotato per noi. Sue si era appisolata sul mio petto, non potei fare
a meno di guardarla. Era tenera, stupenda nella sua semplicità.
Alice e Rosalie le avevano rimosso il trucco e Esme le aveva dato una
mano ad indossare l’abito da viaggio. Un paio di jeans e un
maglioncino lillà fasciavano il suo corpo esile. I capelli corti
le donavano un aspetto innocente e malizioso allo stesso tempo,
incorniciandole il viso e gli occhi espressivi. L’accarezzai
dolcemente su una guancia e percepii il sangue che scorreva sotto.
Com’era fragile rispetto a me! Per un attimo ripensai ai momenti
che avevamo passato insieme, prima che io diventassi un vampiro. Mi
chiesi come sarebbe stato ora. Da allora non ci eravamo più
toccati, temevo di farle del male. Mio genero mi aveva raccontato, in
modo molto frammentario, imbarazzato al massimo, che anche lui con mia
figlia aveva avuto le stesse paure. Provai sollievo al momento, come
avrebbe fatto qualsiasi padre un po’ geloso, qualche settimana
dopo però iniziai a ricredermi. Era davvero faticoso. Tutto di
lei mi attraeva, era impossibile starle lontano, avessi almeno potuto
sognare e staccare per un po’ il cervello, ma non mi era
concesso. Ero immerso nel flusso dei miei pensieri quando mi accorsi,
ormai troppo tardi, che Sue aveva preso a sbottonarmi la camicia e ad
accarezzarmi con le sue mani calde e affusolate. Sentivo la pelle
scottare al passaggio delle dita. < Amore, cosa fai?> < Charlie..> mi chiamò arrossendo. Dannazione, quando mi guardava con quegli occhi era ancora peggio. < Charlie, mi manchi tanto…> continuò a tratteggiare i miei muscoli con i suoi polpastrelli. < Amore anche tu mi
manchi tanto ma siamo su un jet, non siamo soli e poi lo sai che rischi
corriamo.> quanta fatica mi costava rinunciare a lei. < Ti ricordo che siamo
su un jet privato, con tanto di salottino. Ma vabbé, se non
vuoi..> tuttavia non demorse, mi sfilò la camicia e mi
baciò sul petto. E a quel punto non mi
trattenni più. Non ce la facevo più a respingerla, non
volevo respingerla. La sollevai di peso, per quanto potesse pesare un
fiore come lei, e la adagiai sul divanetto, al riparo da sguardi
indiscreti. La spogliai dei suoi petali, vidi un sorriso dipingersi su
quel volto adorabile e la riempii di baci. Fu come ritrovarsi dopo
un lunghissimo periodo. Solo un’ora dopo, una voce
dall’altoparlante ci comunicò che stavamo per giungere a
destinazione. < Ti amo. Ah, un
giudizio imparziale: fantastico. Più di prima.> mi
sussurrò all’orecchio con la sua vocina. < Ti amo
anch’io. E, giudizio imparziale, è stato meraviglioso
anche per me. Mi è bastato pensare al tuo corpo delizioso
piuttosto che al tuo sangue tentatore.> le risposi facendo
l’occhiolino. Lei mi tirò un
cuscino scoppiando a ridere e ci rivestimmo. Arrivati a Londra, mi
abbracciò forte, non sapeva dove la stessi portando ma aveva
intuito sicuramente. Non potevo credere di sentirmi al settimo cielo.
Intanto a casa Cullen si stavano preparando le valigie per gli imminenti arrivederci.
… to be continued
Correzioni a cura di Tede :)
Buongiorno a tutti!
Allora come vi è parso? La mia beta è una grande, vero?
Secondo me le è venuto benissimo e dovrebbe scrivere anche lei
una ff! Detto questo, vi informo che il prossimo sarà l'ultimo
capitolo della storia poi ci sarà l'epilogo! Sono molto triste e
quasi piango, ho quasi chiuso la mia prima ff! Vorrei ringraziarvi per
tutto il sostegno che mi avete dato in questi mesi, senza di voi, dei
vostri commenti, della vostra presenza la mia storia non sarebbe mai
arrivata alla fine!
Thank you so much!
Holaa!! Non sei cattiva, non ti preoccupare! La penso anche
io come te, anche se la tristezza per Renata c'è sempre!
Volterra libera? Può essere, no?! Grazie 1000, per i tuoi
complimenti! Un bacione a presto
Chissà come mai sapevo che la parte che avresti
preferito sarebbe stato proprio l'inizio! ihih! Teso grazie dei
complimenti, sono felice che il capitolo ti sia piaciuto** La famiglia
volturo è stata cancellata? Bohhhh può essere di
sì può essere di no!! ihih! muamua *me cattiva*
Tesò sei bravissima anche tu, questo capitolo è stupendo!
E scommetto piacerà a tanti! Grazie di tutto! ti voglio un
casino di bene! Tede
Ciaooo! ^_^ Grazie per i tuoi bellissimi complimenti!! Sono
io quella che si commuove ogni volta che legge le vostre FANTASTICHE
recensioni! Vedo che con la scuola nemmeno tu sei messa tanto bene..
Davvero pare che siano passati 2 mesi! :( Hai ragione Alice è
una grande, la stimo con tutta me stessa! Spero che il capitolo ti sia
piaciuto! Un bacione
Ciaooo! Non ti preoccupare l'ho fatto con molto piacere!
Grazie davvero dei complimenti, sono entusiasta che il capitolo ti sia
piaciuto, ma soprattutto che l'hai trovato ben scritto e evocativo!
Già Didyme avrà nuove opportunità, con la sua
dolce metà! Il prossimo chappy sarà un suo pov! Detto
questo ti volevo ringraziare per la tua ultima e-mail, sei stata
dolcissima e disponibile ad aiutarmi con il mio problemino! Grazie da
morire! Un bacione
Grazieeeeeeeeee!! Già povera Didyme, l'unico fatto
positivo è che da ora in avanti potrà vivere la sua
eternità nel migliore dei modi! Già il ricordo
rimarrà sempre vivo in lei! Non piangere su!! Mancano ancora due
capitoletti! ^_^ Grazie davvero tanto per i complimenti! Un bacione one
one
Hola Jazz! Che bello che ti siano piaciuti Nessie e Jake! *me
felice* dai su non ti preoccupare se la storia finisca, ne troverai
altre molto meglio! E poi se la mia piccola testina bacata riesce a
sfornare qualche bella idea, potrebbe starci un continuo o un'altra
storia! Davvero sei andata a controllare su internet! ihih beh grazie
questo vuol dire che in parte sono riusciti a renderli davvero bene!
Grazie 1000! Un bacione grande grande!
Ciaooo! Sono davvero contentissima che io ti abbia
emozionato, ma soprattutto che il mio capitolo ti sia piaciuto! Ti devo
dire che sono un pò compiaciuta che la mia storia ti
mancherà, vuol dire che non la trovi una vera schifezza! Grazie!
Spero che il nuovo aggiornamento by la mia beta, ti sia piaciuto! Un
bacione enorme, tede
Detto questo vi lascio, con l'appuntamento fissato all'ultimo capitolo! Spero che alla mia beta arriveranno tanti speciali e bellissimi commenti, come solo voi sapete fare! Grazie davvero! Un bacione a tutti Tede
... Disclaimer ...
Questa storia è basata sul romanzo "Twilight! di Stephanie Meyer
di cui detiene i diritti esclusivi della storia originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di lucro.
Era ormai quasi mezzora che fissavo il
cancello malridotto di ferro, incapace di entrare. Se ci fosse stato Demetri,
ora avrei già finito tutto, conscia del fatto che lui mi avrebbe sostenuta.
Invece io da stupida, a causa del mio orgoglio, ero lì che rimuginavo su ciò che
era giusto e sbagliato. Da sola. Guardavo il vaso che tenevo stretto fra le
mani, le sue ceneri. Il tempo stava cambiando, si era alzato un venticello
freddo che mi scompigliava i miei capelli lunghi e castani, prevedevo pioggia.
Meglio così, avrei avuto tutto il tempo possibile. Presi un ultimo respiro e
varcai quel cancello che segnava il confine tra il mondo dei vivi e quello delle
anime che domivano. L'unica nota che stonava in quel luogo ero io. Una morta che
viveva fra il mondo dei vivi. Sembrava quasi una barzelletta.
Vidi in
lontananza un signore vecchio che arrancava con fatica. Decisi di chiedere a lui
riguardo il luogo dove era stato posto il corpo di mio padre.
< Mi scusi
signore, dovrei chiedere un'informazione, posso domandare a lei? > cercai di
essere più gentile possibile anche se dentro di me, morivo di fretta.
<
Certo signorina mi dica > mi sorrise, si formarono delle rughe sul suo viso
segnato dal tempo. Mi guardava in modo ossessivo, se si poteva definire così,
l'attenzione che mi donava.
< Grazie mille, sa dove è la tomba del signor
Davis Collins? > mi guardò in modo strano e triste.
< Perché lo vuole
sapere? > mi chiese molto curioso.
< Dovrei farle visita, mia madre era
una cugina della moglie di Davis, e mi è stato detto che sono sepolti insieme.
> cercai di essere il meno espansiva possibile, inventando una balla
colossale.
< No, nulla. Non si preoccupi, solo che non avevo mai visto
nessuno andare a trovare mio fratello, in questi sessant'anni. Povera anima sua,
non si è mai capito cosa gli sia successo nè alla sua amabile moglie. Era anche
incinta. Però mi dispiace deluderla, il corpo di Renata, non è stato mai ritrovato.
Tutto per colpa delle bestie qui vicino > i suoi occhi iniziarono a lucidarsi
di piccole gocce salate. Io non potei fare a meno di abbracciarlo, infondo era
mio zio. Ero rimasta molto sorpresa a sentire pronunciare quelle parole, "mio
fratello" aveva detto. Forse date le sue condizioni, sarebbe stata l'ultima
volta che l'avrei rivisto.
< Mi scusi signorina, ma sa, lei le assomiglia
molto a tutti e due. E sono stato catapultato nel passato. Mi dispiace avervi
fatto perdere tempo. Comunque la tomba è in fondo a questa via. E' l'unica
rimasta, laggiù, la troverà subito > cercò di sorridermi, ma il sorriso non arrivò ad
illuminare i suoi occhi marrone scuro.
< Grazie mille, signore, della sua
disponibilità, e non si preoccupi > lo salutai e percorsi la strada che mi
avrebbe portato finalmente al cospetto di mio padre.
La via non era molto
lunga e dopo pochi minuti mi ritrovai di fronte ad una foto che mi fece perdere
completamente le forza, e mi fece accasciare di fronte alla lapide. Eravamo
uguali. Gli assomigliavo tantissimo proprio come aveva detto mia madre, e il mio
appena conosciuto zio. Era davvero un bell'uomo. Ma la parte della foto che più
mi fece versare lacrime, fu quella di mia madre. Era abbracciata a suo marito e
sorrideva rivolta verso la macchina fotografica. Era così bella da umana. Aveva
ancora la pancia gonfia, segno che era stata scattata poco tempo prima della mia
nascita. Accarezzai la foto, immaginando di toccare almeno per una volta la loro
pelle. Mi immaginai la mia vita insieme a loro. Il mio primo passo, la mia prima
parola che forse sarebbe stata un < mamma > o un < papà > detto così
male da far scappere una risata di tenerezza, il primo giorno di scuola, il
primo amore, il mio matrimonio, vederli chiamare nonni... Tutto questo purtroppo
non è accaduto nè sarebbe mai potuto accadere.
Decisi che era il momento di
lasciare lì mia madre, così avrebbe riposato per sempre con l'uomo della sua
vita. Mi guardai intorno, non c'era nessuno e la zone era alquanto nascosta
quindi non ci pensai due volte e iniziai a scavare per arrivare alla tomba. Chi
mi avesse visto poteva scambiarmi di certo per una pazza maniaca di un film
dell'orrore che voleva prendere un cadevere per farne degli esperimenti, ma in
realtà lo facevo per un motivo ben preciso. Volevo che stessero a stretto
contatto, se avessi lasciato il vaso così abbandonato di certo si sarebbe rotto
o magari lo avrebbero portato via. Raggiunsi ciò che cercavo e posizionai le
ceneri di mia madre su dove un tempo il cuore di mio padre pulsava di sangue e
d'amore. Finalmente insieme... pensai. Sentii delle voci in lontanza, e mi
affrettai a ricoprire il tutto. Finito il lavoro, mi catapultai tra i rami di un
albero e attesi. Era arrivato mio zio. Era strano che fosse di nuovo lì, ma non
mi stupii. Ora stava parlando con la foto di mio padre. Ciò che disse mi lasciò
basita.
< Hai visto fratellone che è venuta a trovarti finalmente tua
figlia? Ero sicura che non fosse morta. Aro aveva ragione, sarebbe cresciuta
sana e forte e sarebbe diventata come loro. Chissà che fine ha fatto tua
moglie.. Non meritavate quella fine, non sarebbe dovuta finire così. Ci hanno
traditi.. > e così si dileguò. Scesi dall'albero. Ero stupita e molto triste.
Possibile che mio padre sapesse tutto, anche di quello che ero diventata? Cosa
c'entravano loro con la mia nascita e con la trasfomazione mia e di mia madre?
Ora dovevo andare via, ma di certo lo avrei scoperto. C'era qualcosa che mi
diceva che tutto quello che ci era successo non era stato casuale. Chi li aveva
traditi? Avevo un vago sospetto.
Con questa curiosità ritornai a casa. Nella loro casa. Già avevamo
comprato la stessa casetta dove loro molti anni prima avevano vissuto. Era
davvero bella, anche se un pò da ristrutturare, il piano superiore era in parte
caduto a pezzi. Lo avevamo pagato davvero poco. Nessuno lo aveva comprato per
via della misteriosa storia dei precedenti possessori. Credevano che fossero
stati uccisi da chissà quale creatura malvagia. Davvero stupido.
Demetri mi
stava aspettando sulla veranda con un sorriso che parlava. Voleva consolarmi,
evidentemente, il mio aspetto non era dei migliori.
Mi catapultai fra le sue
braccia e iniziai a singhiozzare. Lui non parlo, anzi, non faceva nient'altro
che stringermi sempre di più. Mi portò dentro e ci accomodammo su un divano
davvero orribile, coloro che vendevano la casa si erano anche presi la premura
di arredarla, ma senso del bello pari a 0.
< Amore, forse è stato troppo
presto. Avresti dovuto aspettare > disse lui accarezzandomi il mio viso,
sporco ancora di terra.
< No dovevo farlo, ora meglio che vada a farmi
una doccia, diciamo che non sono molto guardabile. > constatai guardandomi i
vestiti sporchi e rotti.
< Tu sei sempre bellissima non te lo scordare mai
> mi disse prima di lasciarmi con un bel bacio sulle mie labbra.
Non gli
risposi, non ero dell'umore giusto.
Questa casa doveva essere proprio
rimessa a nuovo. Il bagno non era dei migliori e le tubature vecchie non
facevano venire un giusto getto d'acqua. Domani saremmo andati a cercare i
mobili e avremmo aggiustato tutto. Volevo che diventasse una reggia, con la sua
regina e il suo re. Volevo che la nostra vita, dopo un inizio molto burrascoso
avrebbe preso le sembianze di una favola, dove tutti i problemi si dissolvevano
come neve al sole.
Sentii bussare alla porta. < Didyme, amore, tutto ok?
Sono già tre ore che sei sotto l'acqua. > davvero era passato così tanto
tempo? Ero così presa a perdermi nelle mie riflessioni che nemmeno mi ero
accorta.
< Sì, scusami ora esco. > mi sistemai i capelli ma non li
asciugai. Uscii fuori e vidi il mio angelo in veranda che mi aspettava con un
sorriso fantastico.
Mi sedetti vicino a lui e appoggiai la mia testa sulla
sua spalla possente. Era il tramonto. Il sole rosso stava calando lentamente
dietro le montagne imbiancate dalla neve.
< Questo posto è magico > mi
disse lui baciandomi la fronte. Era vero, magico e misterioso. Quel luogo
nascondeva la verità del nostro passato e del nostro presente. Ed ero convinta
che insieme a lui avrei scoperto tutto.
Ora mi sentivo bene, finalmente in
pace con me stessa, nonostante le preoccupazioni e i punti di domanda che mi
attanagliavano l'animo, ma li lasciai fuori dal mio piccolo paradiso. Ora volevo
godermi quel piccolo momento di serenità. Domani mi sarei preoccupata di tutto.
Mi feci coccolare da lui e non pensai a nient'altro che alle sue mani sul mio
corpo. E così iniziammo a goderci i nostri primi attimi di vita che sarebbero
durati fino all'eternità.
- Fine I parte
-
Correzioni a cura di trettra :)
Cari
lettori, buona domenica a tutti! Ed eccomi qui che ho appena postato
l'ultimo capitolo di questa lunga storia! Sono un pò emozionata
e delle piccole lacrimucce stanno scendendo! ç__ç Grazie
1000 di avermi seguito, chi dall'inizio chi dalla fine... Vedere un
lavoro iniziato per gioco avere tali risultati, fa davvero scoppiare di felicità
il mio piccolo cuoricino! ^_^
Grazie per le bellissime parole parole che mi avete scritto in questi
5 mesi (sono davvero tanti!!!). Ribadisco che senza il vostro appoggio e
la carica che mi avete dato,d i certo questa serebbe rimasta una storia
campata per aria.
Vi è piaciuto l'ultimo capitolo? Per chi stesse domandando
qualcosa riguardo alla zio appena conosciuto, troverete le vostre
risposte nel continuo di questa storia! Già ho deciso che
farò una storia in cui si vedrà molto la nuova
famiglia più nuovi elementi. Ovviamente ci saranno anche i
nostri amati Cullen, che come sempre cercheranno di dare il loro
appoggio a Didyme. Siete contenti / e? Spero di sì.. L'inizio
della nuova storia sarà penso alla fine di questo mese o
all'inizio del prossimo, giusto il tempo di ordinare le mie idee e
aggiungerne di nuove.
Sono stata molto felice che il capitolo della mia beta sia piaciuto
tanto. Oltre che per lei e per il suo successo, sono fiera di avere
delle lettrici / lettori così fantastiche / fantastici, come
voi!
La mia beta oggi non può rispondere alle recensioni, ma lo
farà nel prossimo aggiornamenti (domenica 18 ottobre) dove ci saranno anche le
risposte a questo 41° chappy! Spero che almeno all'ultimo capitolo
le recensioni saliranno ancora di più! xD
Grazie di tutto ancora...
Alla prossima
Vostra Tede
p.s
vorrei indire una piccola indagine. Secondo voi, come sarà il titolo della
nuova storia? Mandatemi via e- mail o su efp la vostra idea...
Sceglierò alla fine di ottobre il titolo che più si
addice alla storia! Cosa ne pensate? Un bacione
... Disclaimer
...
Questa storia è basata sul romanzo
"Twilight! di Stephanie Meyer di cui detiene i diritti esclusivi della storia
originale.
E' stata scritta senza nessuno scopo di
lucro.
Capitolo 46 *** Risposte alle recensioni .... e non solo! ***
x fede
Ed ecco a voi le
risposte alle recensioni del capitolo 40 e 41! Quelle del 40 sono a
cura della mia beta, dato che il capitolo era suo, mentre quelle del 41
sono mie! Devo dire la verità, speravo in qualche recensione in
più invece sono rimaste tali e quali! Mi dispiace avervi deluso
è anche per questo che vi dico che forse la pubblicazione della
nuova storia non sarà a fine me se ma un pò più in
là, per vedere davvero se ne vale la pena e per riordinare tutte
le idee che ho in testa! Detto questo, ci sentiamo presto e rinnovo a
tutte / e i ringraziamenti più sinceri per avermi sostenuta,
recensita, ma soprattutto sopportata!
grazie per la rece e entrambe ricambiamo il bacione :)
trettra si commuove!! grazie mille per tutti i complimenti! dispiace
anche a me che questa ff stia per finire ma forse...in un futuro..
tieni d'occhio Tede! grazie ancora, kiss :D
la beta ringrazia ;) mi dispiace per la lacrimuccia,
spero sia in positivo comunque!! che ti dico, Tede a scuola va
benissimo (é bravissima anche se non lo ammette) ! ihih, parlo
in vece sua ;) bacioniiiiiii :D
oddio oddio sto rischiando il collasso tutti questi
complimenti mi mandano in tilt! xD allora, la scelta su Renée é
stata un pò dettata dal mio lato cattivo (muamua) perché
aveva fatto soffrire Charlie e per quanto riguarda Charlie e Sue..ho
immaginato non le facesse male dato che charlie insomma, aveva avuto un
pò di esperienze prima e quindi sapeva controllarsi meglio..
sono felicissima ti sia piaciuto il pov edward, l'ho ricorretto una
marea di volte perchè non mi soddisfaceva ;) !! il pov di bella
invece è stato molto più stringato perché volevo
fare una specie di riassunto e la frase l'ho scritta per collegarmi al
titolo ^^ e grazie anche per i commenti su tutto il resto!!
grazie grazie grazie :D per la scuola: purtroppo concordo -.-
kisses :D trettra
Cara sinead, grazie davvero di tutto! Già
il pov di Charlie non poteva mancare! Un bacione a presto by trettra
Ciao sinead, nn ti preoccupare leggerai fra un pò di tempo la
parte che più ti piace! Spero che mi seguirai anche dopo!
Ciaociao kiss by tede
ihih grazieeeee!!! *me commossa* un ff? mmm..il
problema é che non ho idee, mi piace leggere le storie e poi
magari svilupparle nella mia testa! grazie ancora!!! :D
ciao noe sono trettra, ti volevo ringraziare per la
rece, mi ha fatto molto piacere riceverla!! :D e per quanto riguarda la
storia di Tede, é fantastica! ma pensa che lei non voleva
pubblicarla! per fortuna che l'ha fatto ;) grazie ancora, ciaoo!!
Ciao! Mi dispiace che ti abbia fatta piangere, ma sono
anche felice perchè vuol dire che in qualche modo ti ho
trasmesso delle emozioni! Arriverà fra un pò di tempo il
continuo, ma spero di ritrovarti al nuovo aggiornamento! Non importa
per il capitolo, mi spremerò le meningi! Come se ti dovesse
venire in mente qualche idea fammela sapere! Grazie dei complimenti! un
bacione
Grazie, GRazie GRAZIEEEEEEEEEE!!! Sono felice di
sentirti entusiasta della nuova storia, anche se la dovrai leggere fra
un pò di tempo! Aspetterai? Cmq anche io nn vedo l'ora di
leggere la tua storia! Pubblicala al più presto, mi raccomando!
Un bacione anche a te!!o
Grazie davvero tnt jazz, sia per i complimenti sia per
avermi seguito! Ti ringrazio anche per aver messo in modo i tuoi
criceti! ihihi se ti viene in mente qualche idea fammi sapere, ok? Ci
sentiamo presto! Un bacione - one -one
Ciaoooooooo! Già la figura misteriosa dello zio
nasconde tnt dettagli riguardo alla vita di Davis e di Renata! Grazie
davvero tantissimo per avermi seguita fin dall'inizio sopportandomi e
facendomi tantissimi complimenti! A presto, un bacione!
Dai nn ti preoccupare betina mia, fra un pò di
tempo tornerai a fare il tuo piccolo ma gigantesco lavoro! Fra poco
più di un mese! Grazie di tutto! Mi ci gioco quello che ti
pare, ma nella nuova storia scoprirai una parte della tua eroina Renata
e del buon vecchio e caro Davis, che mai ti saresti immaginato!ueeeeee!
Grazie dei complimenti, anche se a volte nn li merito! Diaciamo che
sono un pò rompispalle!! vero? ihih un bacione tvttttttttttb
Oddioooooooooooooooooo! Davvero una reazione molto
entusiasta! Sono felice che la mia notizia ti abbia fatto questo
effetto! ihihh! Grazie per il suggerimento del titolo! Ci
penserò bene, anche se devo dirti k forse non ci sarà
nessuna ricostruzione ma solo distruzione?!?! A presto, un bacione
Ed ecco fatto!
Ora posso dire che la prima parte è definitivamente conclusa! Ringrazio chi mi ha preferito, seguito e letto! Spero di ritrovarvi tutti! Un bacione
Vi lascio un piccolo regalo, per ringraziarVi di tutto il supporto che mi avete dimostrato! Spero che lo graditere!
Immaginatevi
una vita che sta prendendo finalemente la piega giusta; un marito
che adora la propria moglie e che farebbe di tutto per vederla
sorridere ogni istante della sua vita. A degli amici che non ti
abbandoneranno mai qualsiasi cosa accada.
Pensate ad una ragazza, ad
un ragazzo, al loro primo incontro; al loro amore, al loro matrimonio;
alla scoperta di un bambino in arrivo; ad una notte buia e fredda, a
delle urla, a degli esseri della notte che possono essere dei potenti
alleati ma anche dei nemici invincibili; a delle vite spezzate e a
delle vite che nascono alla luce della luna e sotto occhi che
nascondono amore, fini egoistici e pentimento.
Un diario rimane nascosto
alla luce del sole, che tiene nelle sue pagine ingiallite tutta la
verità, perchè nulla è scontato fino alla fine...
Un solo "sì" o un solo "no" possono cambiare il destino di
migliaia di persone! Tutto ciò che credevi vita reale, in
verità è solo la conseguenza di quella risposta... Amore,
vita, significato ... menzogne solo per salvarsi la pelle! Ma la
verità rimane lì, in attesa che, qualcuno veramente abile
e soprattutto non ingannato dalla sete di potere, riesca a trovarla...
Solo una persona sa la verità, ma arranca sotto il peso delle
sue azioni e non chiede altro che la morte....
.... Spero vi sia piaciuto ....
Fatemi sapere anche via e-mail!