Rachel Potter e i guai di Hogwarts ( ma lei non c'entra niente! )

di AllisonHermioneEverdeen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno-quadri maleducati, calderoni e un non-furto misterioso ***
Capitolo 2: *** Capitolo due-scope volanti, Baston contento e umililazione a Malfoy ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre-compiti di pozioni, duelli fasulli di mezzanotte e cani a tre teste ( come Hermione ha sempre ragione!) ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro-di punizioni mancate, incantesimi mal riusciti e un Ron idiota! ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque-di troll che entrano nel bagno delle ragazze, di amici eroi e Ron che si fa perdonare ( forse!) ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei - di misteri mezzi-risolti, scope volanti e ansia pre-partita ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette-del mio primo goal, scope impazzite e una partita fantastica! ***
Capitolo 8: *** Capitolo otto-di Hagrid che non sa mantenere i segreti, misteri che si infittiscono e frasi a metà ***
Capitolo 9: *** Capitolo nove-io che esaspero Hermione, ricerche senza risultati e la neve ad Hogwarts ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci-programmi di neve, lettere dall'Italia e la sconfitta di Malfoy ***
Capitolo 11: *** Capitolo undici-di compiti, lettere e uno strano discorso... ***
Capitolo 12: *** Capitolo dodici-una tremenda notatta, Piton l'odioso e Hagrid sbigottito ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredici-ricerche senza fine, scoperte interessanti e l'inizio delle vacanze ***
Capitolo 14: *** Capitolo quattordici-regali di natale, mentelli misteriosi e Gred e Forge Weasley ***
Capitolo 15: *** Capitolo quindici - vagambondaggi notturni, Gazza e Piton e uno Specchio misterioso ***
Capitolo 16: *** Capitolo sedici ***
Capitolo 17: *** Capitolo diciasette-fine delle vacanze, Quidditch e orribili novità ***
Capitolo 18: *** Capitolo diciotto-scherzo a Malfoy, una sorpresa bellissima dal Preside ***
Capitolo 19: *** Capitolo diciannove - Nicolas Flamel, la saggezza di Hermione eliete novità ***
Capitolo 20: *** Capitolo venti ***
Capitolo 21: *** Capitolo ventuno-Harry è una lumaca, Piton un confabulatore e ci perdiamo la festa della vittoria ***
Capitolo 22: *** Capitolo ventidue - Raptor resiste, vacenze di Pasqua e un bel ritorno a casa!! ***
Capitolo 23: *** Capitolo ventitrè- ***
Capitolo 24: *** Capitolo ventiquattro-compiti, Dustane e notozie misteriose.. ***
Capitolo 25: *** Capitolo venticinque-uova di pasqua, progetti estivi ed il mio nuovo amichetto Billy ***
Capitolo 26: *** Capitolo ventisei-notte in bianco, compiti sabotati da Billy e ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 27: *** Capitolo ventisette-ritorno ad Hogwarts, il segreto di Hagrid e nuove conoscenze ***
Capitolo 28: *** Capitolo ventotto-discussioni, Malfoy spione e il nuovo amichetto di Hagrid ***
Capitolo 29: *** Capitolo ventinove - Norberto, settimsna da incubo e piani per liberarsi del drago ***
Capitolo 30: *** Capitolo trenta - piani suicidi, vermicoli biondi ficcanaso e sentenza di morte dalla McGranitt ***
Capitolo 31: *** Capitolo trentuno- voglia di non esistere, ingiustizie e scherzi misteriosi... ***
Capitolo 32: *** Capitolo trentadue-scherzi geniali, punizioni e Malfoy il fifone ***
Capitolo 33: *** Capitolo trentrè - gite dal pessimo finale, centauri salvatori e il piano di Voldemort ***
Capitolo 34: *** Capitolo trentaquattro - di piani omicidi, esami di fine anno e l'inizio della fine ***
Capitolo 35: *** Capitolo tretacinque - litigi, incomprensioni e piani suicidi ***
Capitolo 36: *** Capitolo trentasei-inizio della pazzia ***
Capitolo 37: *** Capitolo trentasette - una letale partita di scacchi ***
Capitolo 38: *** Capitolo trentotto - sorprese poco gradite, Voldemort e la Pietra Filosofale ***
Capitolo 39: *** Capitolo trentanove - patti, rimpatriate e scuse misteriose ***
Capitolo 40: *** Capitolo quaranta - visite, Coppa delle Case e ritorno a casa ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno-quadri maleducati, calderoni e un non-furto misterioso ***


Capitolo uno

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Stupido quadro! Dovevi appostarti proprio quando sono in ritardo??
- Andiamo, non sono un'impostora! Sono Rachel Potter! La bambina-sopravvisuta, sai?! Andiamo, anche i quadri lo sanno! Lasciami passare! - strillo. Ok, posso risultare un tantino presuntuosa... ma, ehi! Sono dieci minuti che questo dannatissimo quadro non vuole aprire il passaggio segreto per l'aula di Trasfigurazione, e la McGranitt mi farà a fettine se non arrivo in tempo. Non ottenendo un risultato, comincio a insultare il quadro con tutte le parole peggiori che mi vengono in mente... in italiano, ovviamente, così non ci capisce niente! Si, sembro pazza, sopratutto considerando che sto parlando a un quadro! Forse dovrei cominciare dall'inizio? ( Guardo la folla di lettori che si scambia sguardi, sussurrandosi : " Tu hai capito qualcosa? " ). Ok, dall'inizio.

Mi chiamo Rachel Lilian Potter, sorella del famigerato Harry Potter, e tutto il mondo magico ci conosce come " I-bambini-sopravvissuti "; anche se credo sarebbe più appropriato " i-bambini-sfigati". Il professor Albus Silente ha deciso, dopo che entrambi siamo sopravvissuti a Voldemort... oops, scusate, Tu-sai-chi, che dovevamo andare in " adozione " da qualcuno, che era meglio dividerci per disorientare il nemico. ( Quale? Boh, credo si riferisse a Voldemort, comunque... si, lo so che è scomparso, ma vallo a dire al professor Silente! ). Così il mio adorato fratellone è andato con i Dursley ( che di adrabile non hanno proprio niente ), io con una famiglia babbana in Italia. Ma mio padre adottivo è inglese, così me la cavo con la lingua. Andai ad abitare in Toscana dove mi adottò una simpatica famiglia babbana, composta da, ovviamente, i miei genitori: Massimo e Katia, poi la mia sorella maggiore, anch'essa babbana, Chiara. Scoprii di essere una strega circa due mesi fa. Un bel colpo, già, ma la mia famiglia la prese con elasticità, per fortuna. Così il trauma non fu scoprire di essere una strega; neppure scoprire che tutto il mondo magico mi conosceva. No, il vero trauma fu scoprire di avere un fratello gemello, per l'appunto Harry. Silente aveva accuratamente dimenticato di informare anche la mia famiglia babbana che esisteva Harry. Lo conobbi di persona a Diagon Alley, da Olivander, e vi avverto: siamo simili come i gatti con i topi. Lui ha capelli neri, occhi verdi, occhiali mezzi rotti e una cicatrice sulla fronte a forma di saetta. Io ho capelli rossi, mossi e lunghi, occhi verdi, la cicatrice a forma di spirale ( già, la più figa ce l'ha lui ) e non porto occhiali. Insomma, tra tutto, però, è simpatico. Anche il suo amico gigantesco, Hagrid, è un tipo a posto. Se uno alto tre metri può essere a posto... Lasciamo stare. Stavo dicendo? Ah, si, ci incontrammo da Olivander, e poi di nuovo sull'Espresso di Hogwarts. Stava insieme a un ragazzino, Ron, mentre io stavo con una ragazzina di nome Hermione. Tutti e due simpatici, ovviamente, ma Ron e Hermione non si sopportano. Beh, peggio per loro. Allora, siamo stati smistati tutti e quattro a Grifondoro, per fortuna ( no, le minaccie di morte tramite scucitura completa che ho fatto al Cappello quando mi voleva smistare a Serpeverde non c'entrano niente ) e tutta la prima settimana di Hogwarts la sfruttammo per cercare di capire come orientarci. Ci sono circa dieci modi diversi per arrivare in un posto, se uno cambia ( sapete, le scale sono tremende, e peggio ancora i quadri! Per non parlare delle porte finte o quelle che si fingono finte o quelle che... oh, insomma, avete capito! ). Ed ora sono qui, il lunedì mattina, a sproloquiare contro un quadro incredibilmente maleducato che non vuole farmi passare. Certo, potrei passare per un'altra strada... ma ci metterei almeno venti minuti... e arriverei quando la lezione ormai è finita! Fortuna vuole ( o meglio, grandissima sfiga! ) che il professor Piton passi di qui. E naturalmente mi trova a urlare parolaccie in  italiano. Non capisce niente, ma intuisce qualcosa.
- Potter! - mi chiama con il suo tono soave. Divento rossa come un pomodoro.
- Profossor Piton - lo saluto. Quanto vorrei saper fare gli incantesimi di memoria!
- Potter! - ripete lui. - Che ci fai qui? Non dovresti essere a lezione? - mi chiede.
- Si, ma vede... questo quadro non mi vuole far passare! - mi giustifico. Lui guarda il quadro, poi me. Ha uno sguardo da far paura!
- Non c'è nessuno in quel quadro, Potter - afferma. Cosa????? Mi giro e vedo che è vero:  se l'è svignata! Apro la bocca, la richiudo. E adesso??
- Cinque punti in meno a Grifondoro - afferma. Calma Rachel,non incenerire il professore di Pozioni.... calma, cerca di trattenerti dal strangolarlo.....
- Ora fila in classe! - ordina. Così sono costretta a fare la strada lunga. Giuro che quel quadro non la passerà liscia! Arrivo, finalmente, a lezione. Con mia grande sorpresa, incrocio mio fratello con Ron.
- Ciao! - li saluto, senza smettere di correre. Loro mi raggiungono.
-Rachel! Ti credevamo in classe! - esclamano.
- Per colpa di un quadro non sono riuscita a passare per il passaggio segreto più breve... e Piton ci ha tolto cinque punti! - esclamo, arrabbiata. Loro due inveiscono contro il professore, e arriviamo in classe. Non vedo nessuno alla cattedra... forse non siamo così in ritardo! Hermione ci guarda con disapprovazione, poi torna a scrivere. Grazie del supporto!
- Guardate; la McGranitt non é ancora arrivata! - esclamo, indicando la cattedra. Harry e Ron sospirano di sollievo.
- Per fortuna! Te la immagini la faccia della McGranitt se eravamo in ritardo? - dice Ron. Ha appena finito di parlare, quando la professoressa si rivela essere il gatto che era seduto sulla cattedra.... accidenti che sfiga! Spero solo che non ci tolga altri punti, Piton ha già fatto abbastanza!
- Forse dovrei trasfomare uno di voi in un orologio da taschino, almeno due di voi sarebbero in orario... anche se dubito che anche con un orologio la signorina Potter riuscirebbe ad arrivare in tempo - dice. Che colpo basso! Va bene, è la quinta volta in una settimana che arrivo in ritardo a una sua lezione, ma ce ne vuole di tempo per capire come orientarsi a Hogwarts! Una volta c'ero quasi, un corridoio ed era fatta... se solo quella maledettissima scala con avesse deciso di cambiare in quel momento! Ma inghiotto la risposta e abbasso la testa.
- Ci siamo persi - sospira mio fratello.
- Forse vi occorre una mappa - ribatte la professoressa, e ci fa accomodare. Mi siedo vicino a Hermione, e lei finge di essere concentratissima sui suoi appunti. Sbuffo, e mi concentro a scrivere tutto quello che dice la pofessoressa McGranitt, per essere sicura di non finire nei guai.
- Perchè non mi hai svegliato presto stamattina? - chiedo a Hermione, un po' arrabbiata, dopo la lezione.
- Ci ho provato!- ribatte indignata - Ma non ci sono riuscita!-. Oh. Forse ho il sonno pesante. Forse ero un po' stanca stamattina. Ma non c'entra affatto che sono andata a trovare Harry stanotte per chiacchierare con lui e Ron. Proprio no! Guardo il mio orario: pozioni. No!
- Dai, non essere così depressa! Magari vi lascia in pace stavolta il professore!  - cerca di consolarmi Hermione. Io e Harry ci guardiamo: è più facile che piovano galeoni dal cielo, dice quello sguardo. Scendiamo nei sotterranei, e ci sediamo in fondo alla classe, sperando di non far perdere altri punti a Grifondoro. Non siamo gli unici tesi: Neville fa quasi cadere il caldernone per la tensione. Il professore entra, teatralmente, sbattendo la porta al suo solito. Mi sotterro dietro il mio calderone, sperando si sia dimenticato di stamattina. " Sarà una lunga lezione".
Due ore dopo io e Harry siamo furibondi: abbiamo perso altri venti punti... venti! Cinque a Neville, cinque a me e altri cinque a Harry, e cinque a Ron per aver protestato. Almeno so che Hermione ne guadagna circa cinquanta al giorno, se non di più, per la sua bravura. Anche a me piace studiare, e sono piuttosto rapida a fare i compiti, ma preferisco stare tranquilla a lezione, e poi non ho la memoria di Hermione! A pranzo ci sediamo tutti insieme: io, Harry, Ron e Hermione, per la gioia di mio fratello e il rosso. Arriva la posta. Un gufo atterra davanti a Ron, portando il giornale. Lui lo sfoglia distrattamente, mentre io e Harry facciamo a gara a chi finisce prima le lasagne. Hermione ci guarda con disapprovazione, mangiando dignitosamente il suo polpettone.
- Guardate! - esclama Ron, attirando la nostra attenzione. Ci passa " La Gazzetta del Profeta". Il titolo ci fa subito preoccupare

RAPINA ALLA GRINGOTT
Il 2 settembre è avvenuta una rapina alla famigerata banca dei maghi. I folletti annunciano che niente è stato rubato, inoltre la camera n.713 era stata svuotata due giorni prima.

- La camera n.713! Rachel, ricordi, ci siamo passati con Hagrid! - dice Harry.
- E' vero! ha ritirato un pacchetto piccolissimo! - ricordo. Penso a cosa potrebbe essere, poi un gufo atterra davanti a me distruggendo le mie lasagne, e mi distraggo mentre impreco, perchè così non potrò mai battere mio fratello!

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Capitolo 2
*** Capitolo due-scope volanti, Baston contento e umililazione a Malfoy ***


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~Capitolo due

Il giorno dopo sono emozionatissima: oggi ci sarà la nostra prima lezione di Volo! Non ci posso credere, non sto più nella pelle! E se faccio una stupidaggine e cado dalla scopa? Malfoy non aiuta di certo! Non fa che parlare di come lui vola sempre con suo padre, da quando era piccolissimo! A pranzo Hermione non fa che ripetere tutto quello che ha imparato sul volo dai libri, dalla storia di come i maghi hanno imparato a stare sulle scope, al Quidditch e il suo sviluppo, a tutte le mosse...
- Per favore Hermione, smettila - la supplico dopo circa quaranta minuti di ininterrotta parlantina. Mi guarda offesa.
- Mi fai essere ancora più nervosa! - spiego. Lei si volta dall'altra parte, ancora non mi ha perdonato per averla interrotta così. Appena si volta, Ron e Harry mi sorridono solidali e grati. Dopo pranzo corriamo nel cortile di Hogwarts, e scopriamo che faremo lezione con i Serpeverde. Perfetto: se c'è una cosa che odio più di rendermi ridicola, è rendermi ridicola davanti a Malfoy. Dallo sguardo che scambio con Harry, anche lui la pensa così. Ci aspettano delle scope posizionate per terra per ognuno di noi. Una donna che assomiglia moltissimo a un falco ci raggiunge.
- Quella è Madama Bumb - mi informa Hermione. Sembra che le sia passata. Ma come fa a sapere sempre tutto??
- Buon pomeriggio a tutti! - ci saluta la donna-falco, Madama Bumb.
- Buon pomeriggio - rispondiamo in coro.
- Forza! Cosa aspettate? - magari le sue istruzioni? - Mettete una mano sopra la vostra scopa e gridate: Su! - ci spiega. Obbedisco.
- Su! - grido. La mia scopa vola subito nella mano tesa. Sorrido orgogliosa: a parte me c'è riuscito Harry e, con mio sommo dispiacere, Malfoy. La scopa di Hermione si limita a rotolare per terra, quella di Ron non si muove. Neville sembra terrorizzato che la sua scopa possa alzarsi da terra.
- Consentimento! - dice Madama Bumb.
- Su!- urla Ron, e la scopa gli vola in faccia. Io e Harry scoppiamo a ridere.
- Smettetela! - ci rimprovera. Anche Hermione riesce ad alzare la sua scopa nella mano.
- Bene, ora, al mio fischio, vi date una piccola spinta e salite di un metro... non di più! Poi tornate con i piedi per terra! - ci dice la professoressa. Ma prima che fischia, una scopa si alza da terra: quella di Neville. Ok, è assolutamente improbabile che Neville si sia alzato in volo per mostrare quanto è bravo, e infatti...
- Giù! Giù! - strilla, terrorizzato, rivolto alla scopa. Inorridiamo: non ha il controllo!
- Harry! Si farà male!- esclamo, preoccupata. E infatti poco dopo la scopa continua il suo volo e lui cade per terra... da circa venti metri di altezza. Madama Bumb corre subito da lui, tra il furioso, l'esasperato e il preoccupato.
- Il polso si è rotto... - mormora. Lo aiuta ad alzarsi.
- Lo accompagno in infermeria, voi restate con i piedi saldamente a terra, o sarete espulsi prima ancora di dire " a " - afferma, andandosene. Malfoy ghigna, raccogliendo la ricordella di Neville da terra.
- Avete visto la faccia di Paciok? Se si fosse tenuto stretto questo affare, si sarebbe ricordato di tenere le chiappe a terra!-. Risatine da parte dei Serpeverde.
- Dammela Malfoy - afferma Harry tranquillo.
- Già, o qualcuno potrebbe pensare che hai paura di dimenticare qualcosa - proseguo. Non ho intenzione di fargliela passare liscia! Neville è mio amico, e ne ha già subite abbastanza! Malfoy diventa un po' rosso dopo il mio commento, ma fa finta di niente.
- Oh, no, la metterò in un posto dove dovrà cercarsela... - si alza in volo - per esempio il tetto! -. Oh no Malfoy, tu non vai a mettere niente da nessuna parte! Io e Harry ci scambiamo uno sguardo d'intesa, e saliamo sulle scope, pronti a decollare. Hermione mi raggiunge.
- No, Rachel, non ci pensare neanche! Madama Bumb lo ha proibito, per di più non sapete nemmeno volare - cerca di fermarci. Neanche a dirlo, io e mio fratello la ignoriamo, e spicchiamo il volo... appena ci alziamo da terra una bellissima sensazione mi avvolge: il vento tra i capelli, la sicurezza di saper guidare perfettamente la scopa, non devo neanche studiare, è tutto così naturale... è meraviglioso! Guardo Harry e vedo dalla sua espressione che deve pensarla come me. Raggiungiamo Malfoy in poco tempo. Sembra sorpreso e un po' preoccupato.
- Niente Tiger e Goyle a salvarti il collo, vero? - nota Harry. Malfoy sembra più pallido del solito, forse sta pensando la stessa cosa.
- Facciamo a modo vostro allora! - cerca di ghignare, con scarsi risultati, e tira la ricordella in cielo. Io e Harry sfrecciamo alla sua rincorsa. Il vento mi fischia nelle orecchie, supero Harry di circa una decina di metri, schivo qualche uccello che ha avuto la sfortuna di trovarsi sulla mia strada e afferro la ricordella. Mi giro verso Harry, che si è fermato quando l'ho superato, sapendo che l'avrei acchiappata. Tra di noi c'è solo un albero che mi oscura la vista, e mi viene un'idea magnifica... tiro la ricordella nel buco tra i rami che ho adocchiato, e questa arriva precisa a Harry, ma lui è troppo sorpreso e non l'afferra. Si riprende in fretta,  e si lancia in picchiata ad afferrarla. Tempo pochi secondi e la stringe in mano. Lo raggiungo mentre atterra, siamo raggianti. Malfoy sembra aver inghiottito un rospo, mentre tutti si congratulano... tranne Hermione; che si limita ad alzare gli occhi al cielo, cercando di rimanere indignata, ma sono sicura di averle visto un piccolo sorriso!
- Potter! - rompe il momento di gloria... la professoressa McGranitt. Oh no!
- Seguitemi- ordina, le labbra strette. Malfoy adesso sorride felice. Ok, è tutto finito. Saremo espulsi. Addio Hogwarts, addio volo, addio magie e incantesimi, almeno alla mia famiglia in Italia posso sempre raccontare di aver volato. Magari accettano anche di prendere Harry a casa. La McGranitt ci scorta fino a una classe, che riconosco ( eh già, sto facendo passi da gigante!) come l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure. Bussa, e il professor Raptor la guarda, sorpreso.
- Mi scusi professore, può prestarmi un attimo Baston?- chiede la professoressa.
- Bastone?- sussurro a Harry - Vuole picchiarci?-. Preoccupati per la prospettiva, restiamo sorpresi di vedere un ragazzo alto, le spalle larghe ma mingherlino, uscire dalla classe. La McGranitt ci accompagna in una stanza vuota, a parte Pix che sta scrivendo parolacce su una lavagna. Con nostra somma sorpresa, la professoressa non sembra più arrabbiata, ma felice.
- Baston... Ti ho trovato un Cercatore e una Cacciatrice!- esclama. Guardando Baston, sembra che la professoressa gli abbia appena comunicato che il suo compleanno è oggi. Non ho capito molto di quello che intende la McGranitt, mentre spiega a Baston la nostra abilità sulle scope con la ricordella, ma sento come se un blocco di ghiaccio si fosse finalmente sciolto dentro di me: io e mio fratello non verremo espulsi!

Appena torniamo nella Sala Comune raccontiamo tutto a Ron e Hermione. Ron ci guarda con gli occhi fuori dalle orbite, e persino Hermione sembra contenta per noi, anche se non si risparmia dal dire che la professoressa così non ci insegna la disciplina, se ci premia con il Quidditch. A quel punto lei e Ron cominciano a litigare, ma Harry, chiedendo di spiegare cos'è Quidditch, ci risparmia l'ennesimo battibecco.

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Capitolo 3
*** Capitolo tre-compiti di pozioni, duelli fasulli di mezzanotte e cani a tre teste ( come Hermione ha sempre ragione!) ***


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~Capitolo tre

La sera, mentre faccio i compiti di Pozioni, che in fondo sono abbastanza semplici, non riesco a non pensare agli allenamenti che faremo domani sera. Dopo che Ron ci ha spiegato tutto sul Quidditch, io e Harry non possiamo fare altro che essere felicissimi per la fortuna che abbiamo avuto, e non riesco a smettere di pensare alla faccia che farà Malfoy alla nostra prima partita. La professoressa si è raccomandata di non dirlo a nessuno che siamo nella squadra ( naturalmente a parte a Ron e Hermione ). Finalmente finisco i compiti di Pozioni, e mi alzo, stanca morta, pensando a quanto è morbido il mio letto a baldacchino... quando la porta del dormitorio maschile si apre e Harry e Ron escono furtivamente, scendendo per le scale. Subito il mio sonno evapora, facendo spazio al mio spirito avventuroso. Quando arrivano in fondo alle scale li guardo curiosa, e loro si accorgono di me.  
- Che state facendo? - chiedo. Loro si scambiano uno sguardo.
- Non sei ancora andata a letto? - dice Ron. Alzo gli occhi al cielo.
- Compiti di Pozioni... ma non avete risposto alla mia domanda- ribatto. Harry sospira.
- Malfoy mi ha sfidato per un duello di mezzanotte - risponde. Addio sonno! Sgrano gli occhi.
- E voi avevate intenzione di andare senza di me?? - esclamo, a braccia conserte. Senza aspettare risposta, poso i libri dei compiti sul tavolino davanti al caminetto e prendo a braccetto Ron.
- Andiamo a fargliela vedere a Malfoy! Lungo la strada vi insegno qualche incantesimo che non abbiamo ancora imparato, io ed Hermione ne leggiamo di nuovi ogni pomeriggio - dico, e ci incamminiamo verso il ritratto.
- Hem hem - ci ferma una voce. Ci giriamo, colti in fragrante...
- Hermione! - la saluto, sollevata. Harry e Ron sbuffano. Sento Ron sussurrare qualcosa tipo: " Ci mancava solo lei!", e in tutta risposta gli pesto il piede. La mia amica ci guarda severamente.
- Cosa avete intenzione di fare a quest'ora? Sapete che è vietato girare per il castello di notte? - afferma, con aria saccente. Odio questo lato di lei, quando si mette a fare la sapientona. Alzo gli occhi al cielo.
- Herm, non possiamo lasciare che Malfoy si prenda beffe di noi - cerco di spiegare. Lei mi guarda con cipiglio severo.
- Non puoi sottostarti al suo livello, Rachel - ribatte. Alzo gli occhi al cielo.
- Dai, andiamo - ci incita Ron. Harry lo segue, poi si gira verso di me, vedendo che non lo sto seguendo.
- Rachel? Vieni? - chiede. Guardo Hermione, poi Harry e Ron, di nuovo Hermione...
- Scusa Herm, ma devo dare una lezione a Malfoy - dico, dispiaciuta. La mia amica sgrana gli occhi, poi assume un'espressione severissima e ci segue.
- Andiamo, non fate sciocchezze! Vi metterete nei guai solo per Malfoy! - cerca di convincerci. Ron sbuffa.
- Hermione, nessuno ti chiede di venire! - dice sgarbato Ron, aprendo il passaggio dietro il ritratto della Signora Grassa. Gli pesto un piede.
- Io lo chiedo! - affermo - Non sai quanto è intelligente e piena di risorse Hermione! -. La mia amica arrossisce, ma mi guarda come a dire: non ti perdono così facilmente, sappilo! Ron è diventato tutto rosso, come i suoi capelli, e mi guarda come se l'avessi tradito.
Percorriamo qualche corridoio, passiamo per un passaggio dietro un ritratto, che brontola perchè lo abbiamo svegliato, corriamo per le scale per paura che si mettono a cambiare, ci ritroviamo di fronte a un muro, ma quando ce ne stiamo per andare Hermione capisce che in realtà è una porta. Guardo Ron come a dire: visto che è utile? Lui sbuffa, ma non replica.
- Da questa parte - ci guida, e noi lo seguiamo.
- Allora Harry, l'incantesimo di disarmo è Expelliarmus - lo istruisco. Lui ripete l'incanto, annuendo.
- Poi puoi provare a accecarlo con Lumus - suggerisco. Hermione mi raggiunge.
- Non si imparano nuovi incantesimi per Duelli segreti Notturni! - mi sgrida. La guardo con gli occhioni, ma lei alza gli occhi al cielo.
- Eccoci arrivati! - si ferma Ron: siamo in una stanza ampia, buia, con quadri appesi ovunque, armature all'entrata ( oh mio dio si è mossa! Ne sono certa! ), buia e con una porta dalla parte opposta.
- Dov'è Malfoy? - chiede Harry, guardandosi intorno -.
- Forse è in ritardo - suggerisce Ron. Io e Harry ci scambiamo un'occhiata scettica: non è mai in ritardo quando si tratta di farci fare figuracce!
- No, Ron, non è in ritardo! Non è venuto! Non capite? Vi ha fatti venire qui solo per mettervi nei guai! - afferma Hermione, e devo ammettere che ho paura sia come dice lei. In quel momento sentiamo dei passi che si avvicinano.
- Oh no! - sussurra Ron.
- Sh! - lo zittisce Harry, e corriamo alla porta di fronte a noi, aprendola e entrando dentro velocissimi. Neanche ci fermiamo a controllare se i passi si sono fermati o no: corriamo, attraversiamo corridoi, sale, passaggi segreti... Alla fine ci fermiamo un attimo, ma una gatta compare dietro di noi: è Mrs. Purr, la gatta di Gazza!
- Lì dietro! Nascondiamoci! - ordina Harry: indica una porta in fondo al corridoio. Corriamo e tentiamo di aprirla: è chiusa!
- Siamo spaccati! - si lamenta Ron, già immaginando la punizione in cui incapperemo per colpa di Malfoy.
- Oh dai levati! - lo scansa Hermione, tira fuori la bacchetta e dice : Alohomora! La porta si apre, e noi ci affrettiamo ad entrare.
- Alohomora? - chiede Ron, un po' infastidito che è stata Hermione a salvarci.
- Libro Standard degli Incantesimi, capitolo 7 - risponde lei, come se stesse recitando una filastrocca imparata a memoria. La guardo stupita: è davvero intelligente!
- Grazie Herm! - le sorrido.
- Sono ancora arrabbiata con te - afferma, ma sorride. Ron e Hermione si mettono in ascolto alla porta per sentire se Gazza se n'è andato, e io raggiungo Harry, che è fermo a circa un metro dalla porta.
- Cosa...?- comincio a chiedere, ma poi seguo il suo sguardo e rimango paralizzata: tre teste di un cane enorme sono poggiate a terra, di fronte a noi, ancora addormentate.
- Se n'è andato - sospira di sollevo Hermione.
- Avrà pensato che la porta è chiusa - dice Ron.
- Infatti era chiusa... -
- E per un buon motivo - sussurra Harry. Le tre teste si stiracchiano, e vedo le zampe enormi poggiate a terra. Seguiamo con lo sguardo le teste, poi urliamo; "siamo morti!" faccio solo in tempo a pensare, ma mio fratello mi afferra il braccio, e praticamente cadiamo fuori dalla porta. Senza perdere altro tempo, in preda al panico, mi alzo per chiuderla a chiave, e Hermione mi aiuta, raggiunta poi da Ron e Harry. Siamo ancora vivi!
- Cosa... cosa...? - chiedo in un sussurro, sconvolta. Ma Harry scuote la testa e ci dirigiamo verso la Sala Comune, prima che qualcuno abbia qualche altra splendida idea per metterci nei guai e rimanere uccisi.
Attraversiamo il ritratto della Signora Grassa, che ci guarda severa per l'orario, ma la ignoriamo, troppo presi a riprenderci dall'incontro con quel.... quel coso!
- Ma come gli viene in mente di mettere un mostro del genere nella scuola? - esclama Ron, entrando. Hermione alza gli occhi al cielo.
- Tu non li usi gli occhi, vero? Non hai visto dove poggiava le zampe? - dice, con la sua voce irritante da so-tutto-io, ma sono troppo stanca e traumatizzata per irritarmi.
- Le zampe? No, ero un tantino preoccupato per le teste, o non te ne sei accorta? Erano tre! - esclama Ron.
- Poggiava le zampe su una botola, ciò significa che non stava lì per caso, fa la guardia a qualcosa - spiega lei, irritata. Ok, Hermione, per quanto puoi essere irritante certe volte, sei un genio!
- La guardia a qualcosa? - ripete Harry, e mi guarda interrogativo, ma non mi viene in mente nulla a cui potrebbe fare la guardia.
- Si, e ora io me ne vado a letto, prima che a qualcuno di voi venga un'altra splendida idea per farci uccidere... O peggio, espellere! - dice, seccata, e a testa alta sale le scale. Si ferma in cima.
- Tu non vieni, Rachel? - chiede. Mi scuoto.
- Arrivo tra un attimo, tu intanto vai - rispondo. Appena sentiamo la porta del dormitorio chiudersi, Ron sbuffa.
- Quella ha bisogno di rivedere le sue proprietà - borbotta. Ok, forse ha ragione, ma mi ha dato piuttosto fastidio come ha detto " quella"!
- Guarda che ha un nome! - lo rimbecco, seccata. Lui mi guarda stranito, e sta per ribattere, ma Harry lo interrompe.
- Credete che abbia ragione? Quel cane fa la guardia a qualcosa? -.
- Raramente Hermione si sbaglia - rispondo. Sbadiglio: passata l'eccitazione per il duello fasullo e lo shock per l'incontro terrificante, mi rendo conto di star morendo dal sonno. Harry lo nota.
- Vai a dormire, anzi, andiamo tutti... Qui ci vuole una bella riposata! - dice. Sono super d'accordo! Li saluto, strascicandomi per le scale del dormitorio, ed entro nella stanza: Calì e Lavanda stanno già dormendo, ma non credo che Hermione dorma. Infatti, appena mi sdraio la sento girarsi dall'altra parte. Sospiro.
- Scusa Herm, per prima... - sussurro. Mi dispiace per non averla ascoltata, troppo presa a partire per l'avventura .
- Ti perdono - mi risponde dopo qualche attimo di silenzio. Sorrido nel buio: odio litigare con lei!

ANGOLO MALATA DI MENTE Eccomi qui con il terzo capitolo! Spero vi sia piaciuto! Grazie infinite a ClarWarrior per la sua recensione! Grazie anche a tutti i lettori silenziosi, a BlackandLupin, iulia2001, Lily_Ginny, michela30 per aver messo la storia tra le seguite, a _gaiuccia_ e ClarWarrior per averla messa tra le ricordate!
A presto con il quarto capitolo!
AHE

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro-di punizioni mancate, incantesimi mal riusciti e un Ron idiota! ***


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~Capitolo quattro

Mi siedo tra Harry e Ron: stamattina sono persino riuscita ad alzarmi in tempo per la colazione! Merito di Hermione, e del suo terribile Incantesimo-Sveglia… Terribilmente efficace! Forse dovrei portarle via qualche libro di incantesimi di nascosto, prima che impari qualche altro incantesimo… e se il prossimo fosse " l'Incantesimo-dello-Studio"?? Non potrei sopportarlo! Ma d'altronde, se provo anche solo a toccarle i libri, Hermione mi taglia le mani. Dovrò patire in silenzio…
- Hai visto la faccia di Malfoy? - mi accoglie con un sorrisone Ron. Harry mi indica il tavolo dei Serpeverde. Mi volto, e vedo il principino delle Serpi guardarci sorpreso e arrabbiato… poverino, l'abbiamo deluso evitando una punizione! Rido assieme ad Harry e Ron: in fondo, quella della scorsa notte è stata un'avventura fantastica, e non vedo l'ora di farne un'altra! ( Certo, magari evitando di finire sbranata! ).
- Che avete da ridere? - ci chiede Hermione, sedendosi accanto a me.
- Niente! - rispondiamo in coro, io divertita, Harry e Ron un po' irritati dalla presenza della mia amica. Li fulmino con lo sguardo, sperando che afferrino il messaggio: " siate gentili o vi stacco la testa e rimpiangerete di non essere stati sbranati dal cane a tre teste ieri notte! ". 

Prima lezione del mattino: Incantesimi. Mi piacciono molto queste lezioni, perché 1) il professor Vitius è simpaticissimo! 2) è una materia pratica, e questo basta per inserirla tra le mie materie preferite!
- Una delle magie primarie dei maghi è la " levitazione", cioè far si che gli oggetti " volino"! - spiega il professore.  - Avete tutti le vostre piume? - chiede poi. Scambio uno sguardo eccitato con Hermione: non vediamo l'ora di metterci a lavoro! Il professore ci divide in coppie, io finisco con Harry, Hermione con Ron ( per la gioia di entrambi! ).
- Ricordate il bel movimento del polso che abbiamo provato! - ci dice Vitius. Come potrei dimenticarlo?? Lo ha ripetuto fino a fondermi il cervello!
- Agitare e colpire - ripetiamo in coro.
- Adesso enunciate " Wingardium Leviosa " - . Lo pronuncio, muovendo la bacchetta come ci ha insegnato, ma la mia piuma non ne vuole sapere di muoversi. Giurerei che lo fa apposta! Il movimento è giusto, e anche l'incantesimo…. Andiamo, muoviti! Sbuffo, lasciandomi cadere sulla sedia: non ci riuscirò mai! Alla mia destra Ron sta muovendo la bacchetta come se volesse colpire qualcuno, ed Hermione glielo fa notare.
-  Fermo, fermo, fermo! - lo blocca - Così caverai un occhio a qualcuno! Per di più, sbagli pronuncia! E' levioosa… non leviosà! - dice, con la sua voce da so-tutto-io. Ron non gradisce molto.
 - Fallo tu dato che sei tanto brava! - esclama, seccato - Forza!-. Hermione prende la bacchetta e la punta contro la piuma. - Wingardium Leviosa! - dice, muovendo il polso, e la piuma si alza! La fisso, poi applaudo.
- Grande Herm! - mi congratulo. Ron mi guarda offeso, ma lo ignoro: Hermione è stata davvero brava!

 - E " levioosa… non leviosà!" E' insopportabile, dico davvero! Lo credo che poi non ha amici! - esclama Ron mentre ci dirigiamo verso la prossima lezione. Prima che possa ribattere, sento qualcuno passare accanto a me: è Hermione, sta singhiozzando. Mi infurio.
 - Sei un vero idiota, Ron Weasley! Come ti permetti di parlare così della mia amica?? - esclamo, rossa in visa, prima di correre dietro alla mia amica. Quando vuole è davvero cattivo Ron! Ma non lo capisce che Hermione è timida e il suo fare arrogante è per nasconderlo?? Dovrei scrivergli un libro su come si tratta una ragazza!

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque-di troll che entrano nel bagno delle ragazze, di amici eroi e Ron che si fa perdonare ( forse!) ***


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 Capitolo cinque

Trovo Hermione in bagno, a piangere. Detesto vederla così, Ron è un vero idiota!
- Ehi Herm? - la chiamo, avvicinandomi. Lei cerca di asciugarsi le lacrime.
- Scusa Rach, vorrei stare da sola - dice, evitando il mio sguardo. Sbuffo: questa è la più grande bugia che abbia mai sentito! Sta piangendo proprio perché pensa di essere sola!
- Tu non sei sola, Herm… Non ascoltare Ron, è solo un idiota, ma io sono davvero tua amica, e non ho intenzione di lasciarti sola in un lurido bagno a piangere! - affermo, incrociando le braccia. Lei solleva lo sguardo, stupita.
- Davvero? - chiede, con voce flebile. Alzo gli occhi al cielo: dovrebbe avere più stima di sé stessa!
- Si, Hermione! Diamine, mi sto perdendo il banchetto di Halloween per consolarti! - esclamo. Lei sorride timidamente, asciugandosi le lacrime. - Andiamo? - le chiedo, sollevata che abbia capito che sono sua amica. Lei annuisce.
- Certo - afferma, di nuovo sorridente.  E tutto finirebbe con una risata, un bicchiere di succo di zucca e un insulto a Ron… se non fosse per l'enorme troll che ci troviamo davanti appena usciamo dal gabinetto. Oh cavolo ma quanto è grosso??
- Giù! - grido, atterrando Hermione. Sopra di noi la più grande mazza da baseball che abbia mai visto rompe i muri di legno dei gabinetto. Ci rialziamo, terrorizzate: devo ammettere che quando ho detto di voler vivere presto un'altra splendida avventura, non immaginavo che si sarebbe presentata sotto forma di un troll assassino! Hermione è paralizzata, le devo schiaffeggiare il viso per farla riprendere.
- Forza, la porta è aperta! Corriamo! - grido, ma il troll ci sbarra la strada, e siamo costrette a buttarci a terra per evitare un'altra mazzata. Questa cosa non finirà bene… !
- Hermione, Rachel, muovetevi! - ci ordina una voce molto familiare… Harry! Il mio fratellino, infatti, è appena entrato nel bagno, insieme a Ron. Io ed Hermione gattoniamo verso i lavandini, per trovare un minimo di riparo, ma il troll cerca di colpirci con la mazza… e per un pelo non ci stacca le gambe, con quel pezzo di legno gigante! Ron ed Harry cercano di distrarlo, ma non è molto facile: è scemo almeno quanto Tiger! E sembra molto intenzionato a darci delle mazzate in testa!
- Aiuto! - grida Hermione, nel panico. Cerco la mia bacchetta, ma le mie mani sono sudate, e per tutte le cavallette, ma quante tasche ho??? Harry accorre in nostro soccorso, facendo insieme una cosa molto stupida e molto coraggiosa… tipico suo! Salta sopra alla mazza di legno, per poi finire a cavacecio sulla testa del troll. Peccato che subito dopo il troll lo afferri e tenti di farlo fuori a mazzate! Finalmente trovo la mia bacchetta, ma, ovviamente, mi scivola via dalle mani sudate! Impreco in italiano.
- Fai qualcosa! - urla Harry a Ron. Il rosso si guarda intorno, nel panico.
- Cosa? -
- Qualunque cosa! -  evita un'altra mazzata Harry. Allora Ron tira fuori la propria bacchetta, puntandola contro il troll.
- Agitare e colpire! - gli ricorda Hermione, e stavolta il rosso pare apprezzare il suggerimento della mia amica.
- Wingardium Leviosa! - dice, deciso, e… la mazza del troll resta a mezz'aria! Rimango a bocca aperta: possibile che questo incantesimo riesca a tutti tranne che a me?? Poco dopo la mazza cade in testa al troll, che lascia andare Harry e precipita a terra, svenuto, sollevando un gran polverone. Io ed Hermione rimaniamo un attimo ferme, ancora mezze sconvolte. Alla fine ci alziamo, lentamente, accertandoci di essere ancora vive… pare di si!
- E'.…morto? - chiede Hermione, esitante, camminando verso i nostri salvatori.
- No, non credo… l'abbiamo messo KO - risponde Harry. Sembra piuttosto tranquillo per uno che ha appena rischiato di venire ucciso a mazzate da un troll! Io sono sconvolta! Corro ad abbracciarlo, cercando di calmare il mio cuore, che batte all'impazzata.
- Grazie - dico, quando ci stacchiamo. Di solito non sono una molto " abbracciosa ", ma stavolta ne avevo bisogno! Harry mi sorride.
- Di niente - afferma. Accanto a lui, Ron sbuffa.
- Si, io non ho fatto niente, non ringraziatemi! - esclama. Scuoto la testa, divertita. E il bel momento viene interrotto niente po' po' di meno che dai nostri insegnati che accorrono! La McGranitt rischia l'infarto alla vista del troll, poi ci guarda, la mano ancora sul cuore… sembra più sconvolta di me!
- Esigo.…esigo una spiegazione da voi tre - ci indica. Io, Ron ed Harry cominciamo a parlare contemporaneamente.
- E' colpa mia, professoressa McGranitt! - ci interrompe Hermione. Strabuzzo gli occhi, guardandola a bocca aperta… cavolo, mi si sarà slogata la mascella!
- Io.…avevo sentito che c'era il troll…. Credevo di poterlo affrontare… sa, ho letto tutto sui troll -  mente. Ron mi dà una gomitata, e richiudo la bocca appena in tempo: la McGranitt ci guarda, e noi fingiamo di aver sempre saputo che era colpa di Hermione. Non me l'aspettavo, non da Herm: lei non infrangerebbe mai una regola, ne andasse della sua vita! La McGranitt la sgrida, togliendo 5 punti a Grifondoro. Sbuffo, abbassando lo  sguardo… e vedo una ferita sanguinante sulla gamba del professor Piton. Lui si affretta a coprirla, ma ormai il danno è fatto. Anche Harry l'ha notata, e guardiamo il professore con sospetto… un'idea di come se la sia fatta ce l'ho…

Alla fine non è andata tanto male: Harry e Ron hanno ricevuto 5 punti ciascuno a favore di Grifondoro, così usciamo dai bagni vincitori: non siamo morti e abbiamo guadagnato punti per Grifondoro!
- Sei stata carina a coprirci - esordisce Harry. Hermione sorride.
- Non ce ne sarebbe stato bisogno se fosse stata al banchetto con tutti gli altri - ribatte Ron. Ho un formicolio al piede: prenderlo a calci non è mai sembrato tanto allettante!
- Bada bene, non ci sarebbe stata se non l'avessi offesa - mi toglie le parole di bocca Harry.
- Ma gli amici a cosa servirebbero allora? - chiude la discussione Ron con un sorriso. Hermione si illumina. Per una volta Ron ha detto la cosa giusta! Questo, sommato al fatto che ci ha salvato la vita a tutti e tre, potrebbe persino farmelo perdonare per come si è comportato con Hermione stamattina! Ehi, ho detto forse!

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Capitolo 6
*** Capitolo sei - di misteri mezzi-risolti, scope volanti e ansia pre-partita ***


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Capitolo sei



Novembre è arrivato insieme al gelo invernale: persino il lago si è congelato!
Baston ci ricorda praticamente ogni giorno che la stagione di Quidditch è iniziata, e dopo settimane di allenamento io ed Harry giocheremo la nostra prima partita: Serpeverde contro Grifondoro. Se vinciamo, Grifondoro passerà al secondo posto nella classifica per la Coppa delle Case. Nessun ha visto me ed Harry giocare in campo: siamo le armi segrete di Grifondoro! Ma non si sa come tutta Hogwarts ha scoperto che i " i due Potter " giocheranno nella squadra di Quiddich di Grifondoro. Harry alterna momenti di felicità a momenti di ansia cronica, e anche se sarebbe molto facile seguirlo nell' "ansieggiare " insieme, uno di noi due deve rimanere lucido in vista della partita!
Herm ci aiuta molto in questo periodo con i compiti: senza di lei non sarei riuscita a fare i compiti di Pozioni, avrei dimenticato l'interrogazione di Erbologia, avrei perso gli appunti di Storia della Magia e sarei arrivata tardi alla lezione di Trasfigurazione! In più, ha prestato a me ed Harry un libro meraviglioso: " Il Quidditch attraverso i secoli". ( Anche se questo libro ha influito molto sull'ansia di Harry quando scoperto che gli incidenti più gravi accadono ai Cercatori!). Il giorno della partita è arrivato, così come l'ansia che attanaglia lo stomaco!
-Dai Rachel, Harry, mangiate qualcosa - ci incita Ron. E' tutto il pranzo che non tocchiamo cibo: il pensiero della partita è più che sufficiente a chiudere lo stomaco!
-Ron ha ragione, avete bisogno di forze oggi - afferma Hermione. Incredibile, Hermione e Ron che sono d'accordo su qualcosa! Miracolo!
-Non abbiamo fame - risponde Harry, sospirando. Metto giù la forchetta con cui spilucchiavo il cibo.
-Buona fortuna per oggi, Potter - ci dice una voce molto familiare. Sorpresi, ci voltiamo a guardare il professor Piton che ci sta guardando con una smorfia indefinita che, per lui, deve essere un sorriso incoraggiante.
-Ehm… Grazie? - provai a rispondere. " Oggi piovono galeoni " mi ritrovo a pensare, ancora guardando stralunata Piton.
-Certo, dopo aver sconfitto un troll, una partitina di Quidditch dovrebbe essere un gioco da ragazzi - riprende il professore - Anche se sarà contro… Serpeverde - aggiunge. Pare rendersi conto di quello che sta dicendo, così se ne va, non senza zoppicare. Mi volto ad osservare le finestre, aspettandomi di vedere i galeoni piovere dal cielo, segno del miracolo appena avvenuto… ma il sole splende alto, perciò torno a spilucchiare il cibo e a respingere l'ansia pre-partita ( con scarsi risultati ).
- Ecco perché il sangue… - mormora mio fratello, distogliendomi dai miei tetri pensieri.
- Il sangue? - chiede Hermione. Harry annuisce, facendosi più vicino a noi per parlare senza essere spiato ( anche se il pensiero di Neville che si acquatta per ascoltare i nostri discorsi è un tantino ridicolo ).
- Ascoltate, il giorno di Halloween, Piton ha cercato di entrare nella stanza del terzo piano - comincia a spiegare.
" La ferita alla gamba…! " ragiono tra me e me.
- Ma non c'è riuscito - affermo. Harry annuisce.
- Il cane a tre teste l'ha fermato… il troll era un diversivo per non essere scoperto - continua il suo ragionamento.
- Ma perché qualcuno dovrebbe avvicinarsi a quel cane? - esclama Hermione.
- L'hai detto tu Herm, fa la guardia a qualcosa - rispondo. I pezzi del puzzle si stanno collegando piano piano nella mia testa.
- Quando Hagrid ci ha portati alla Gringott, ha preso un oggetto… ti ricordi, Rach? Ha detto che Hogwarts è il posto più sicuro al mondo, anche prima della Gringott! - esclama, trionfante. Mi illumino, arrivata alla conclusione.
- Vuoi dire che.. - comincia Ron, sgranando gli occhi.
- E' l'oggetto che sorveglia il cane, è quello che Piton vuole - afferma Harry. Il momento di gloria viene interrotto da un paio di gufi che entrano nella Sala Grande.. Ma non sono due gufi qualunque: una è Edvige, la civetta di Harry, l'altra è Dustan, la mia civetta nera! Atterrano al nostro tavolo, portando due pacchi e depositandoli davanti a me ed Harry. Ci guardiamo.
- Un po' presto per la posta, non credete? - nota Hermione, confusa.
- Ma.. noi non riceviamo mai posta… - sussurra Harry. E' vero: la mia famiglia in Italia è troppo lontana per scrivergli, ho paura che Dustan possa avere incidenti lungo il percorso, finchè non ne so di più sulla posta dei maghi preferisco non rischiare; quanto ad Harry…. Per come parla dei nostri adorati zii, dubito che abbia voglia di scrivergli!
- Dai, apriamoli! - ci risveglia Ron. Io ed Harry ci guardiamo, poi sorridiamo e li scartiamo. Hermione mi aiuta, Ron praticamente scarta quello di Harry, ma siamo troppo emozionati per sgridarlo: sono due manici di scopa.
- Non sono due semplici manici di scopa… sono le nuove Nimbus Duemila! - esclama Ron.
- Ma chi.…? - ci chiediamo io ed Harry, poi alziamo lo sguardo: la McGranitt ci sorride.

Aver risolto il mistero dietro al cane a tre teste e aver ricevuto due magnifici manici di scopa ha allontanato un po' l'ansia… per cinque minuti. Nello spogliatoio mi infilo velocemente la tuta, accorgendomi di avere le mani tutte sudate.
- Sono nel panico - afferma Harry, infilandosi nervosamente la sua tuta.
- Respira, respira, respira - ripeto come una mantra. Dopo dieci volte che l'ho ripetuto, Harry sbuffa.
- Sto respirando! - esclama, nervoso.
- Veramente ce l'avevo con me - affermo, prendendo la mia fantastica Nimbus Duemila. Harry non ribatte, seguendomi fuori dallo spogliatoio.
- Nervosi? - ci chiede Baston.
- un po' - ammette Harry.
- Anche io lo ero alla mia prima partita - dice Baston.
- E cosa è successo? - chiedo, sperando in una storia di quelle che ti fanno sorridere sollevati, riempendoti di sicurezza.
- Io.…non ricordo molto bene: ho preso un bolide in testa dopo pochi minuti… e mi sono risvegliato in ospedale - racconta Baston. Mi si gela il sangue nelle vene; si, sono piena di una nuova sicurezza: evitare i bolidi!
Le porte si aprono: abbia inizio la nostra prima partita! abbia inizio la nostra prima partita!

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Capitolo 7
*** Capitolo sette-del mio primo goal, scope impazzite e una partita fantastica! ***


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Capitolo sette



Seguo Fred e Gerorge fuori dagli spogliatoi, accanto a me cammina Harry. Dal suo sguardo capisco che anche lui sente le gambe molli.
Siamo accolti da un coro di ovazioni. Madama Bumb, che dovrà arbitrare la partita, è in mezzo al campo ad aspettare che le suqadre arrivino.
- Mi raccomando a tutti, voglio una partita senza scorrettezze - afferma, e noto che sembra rivolgersi in modo speciale al capitano della squadra di Serpeverde: Marcus Flitt. Non che la cosa mi sorprensa: Marcus non è proprio famoso per la propria correttezza! Fred e Geroge ci hanno raccontato di tutti i guai che ha causato l'anno scorso alle partite, sopratutto a quelle contro Grifondoro.
Harry mi picchetta la spalla, scuotendomi dai miei pensieri; mi volto verso di lui, che mi indica lo spalto dei Grifondoro: c'è uno striscione che sventola sopra la folla con il motto fosforesciente " Potter siete tutti noi ". Sorrido, sentendomi tornare un po' di coraggio.
- In sella alle scope! - ordina la Bumb. Scambio un ultimo sguardo super-ansioso con Harry, poi entrambri saliamo sulle nostre nuove Nimbus Duemila. Appena sono in aria mi sento già meglio, acquistando un po' della sicurezza che mi riempe ogni volta che sono in aria, a volare... Sorrido: posso farcela!
Madama Bumb soffia forte nel suo fischietto d'argento: la partita è iniziata. Senza perdere tempo mi fiondo sulla Pluffa, portandola via sotto il naso del Cacciatore di Serpeverde di fronte a me. Mi muovo veloce, acquistando sempre maggiore sicurezza che si somma all'euforia della partita. Vedo Angelina Johnson che mi segue: è libera. Le passo la Pluffa ( i Cacciatori di Serpeverde mi stanno alle costole! ). Seguo Angelina a distanza, adesso non ho più nessuno alle costole, sono tutti dietro di lei. Angelina mi vede libera e mi passa la Pluffa. Sfreccio verso i tre anelli di Serpeverde, ma non mi sono resa conto che Marcus è dietro di me: quasi mi disarciona, togliendomi la Pluffa. Accidenti c'ero quasi! Seguo quel pezzo di vermicolo per tutto il campo, davanti a me c'è Katie Bell. Il vermicolo di nome Marcus tira ai nostri anelli, speranzono di fare centro, ma il nostro Baston para. Sorrido mentre la Pluffa viene presa da Katie, che fa una picchiata intorno al vermicolo, poi si dirige verso l'alto. La seguo, pronta a ricevere la Pluffa, ma sento un sibilo non molto rassicurante venire verso di me, mi volto e faccio appena in tempo, con una super-manovra, ad evitare il bolide.
- Attenta Katie! - provo ad avvertirla, ma non mi sente e il bolide la colpisce dietro la testa. La Pluffa torna ai Serpeverde. Stavolta sono io che sono alle costole del Cacciatore Serpe Adrian Pucey, che mentre sfreccia verso i nostri anelli viene intercettato da un bolide di Geroge ( o è Fred?? Va beh, da un bolide! ). Mi butto in picchiata, afferrando la Pluffa. Il vento mi fischia nelle orecchie mentre sfreccio verso gli anelli dei Serpeverde, evito all'ultimo un micidiale bolide ( accidenti se si è avvicinato alla mia testa! ) e arrivo davanti agli anelli. Miro all'anello centrale: non sento i tifi del pubblico, nè i commenti di Lee Jordan, il secondo si dilata mentre afferro la Pluffa con entrambe le mani e la lancio. Trattengo il fiato... CENTRO!
Sorrido euforica, stentando a crederci: ho fatto goal! Ho davvero fatto goal!
L'aria gelida viene saturata dall'applauso dei Grifondoro e dalle urla e dai fischi di Serpeverde. Mi guardo intorno: Katie e Angelina mi sorridono, facendo il segno dei pollici in su, Harry fa dei giri della morte con la scopa, euforico, Fred e George mi lanciano baci ( idioti! ) e perfino Baston è soddisfatto e sorridente. In questo momento, qui in aria, dopo aver fatto il mio primo goal, con tutti i miei compagni di squadra che mi sorridono e si congratulano, con tutti gli applausi di Grifondoro.... In questo momento mi sento parte di qualcosa, di un team, di una squadra, di una famiglia. Ed è una sensazione magnifica.
La partita riprende, mi sento euforica e piena di energia. La partita prosegue bene, tra acrobazie per evitare i bolidi, occhiate veloci a come se la sta passando Harry ( per il boccino ancora niente, purtroppo ) e picchiate per appropriarsi della Pluffa. La riesco a riprendere e sfreccio verso gli anelli, vedo Katie libera e gliela passo, ma mentre sta per lanciare Pucey riesce a togliergliela. Provo ad intercettarlo, ma quasi mi butta giù dalla scopa. Sto per sfrecciare dietro di lui per fargliela pagara ( nessuno prova a disarcionarmi e la passa liscia! ) ma Lee Jordan dice una fatidica frase che ci blocca a tutti: - Aspettate un momento... ma quello era il Boccino? - . Un mormorio percorre gli spalti, non mi accorgo neanche che Pucey ha lasciato andare la Pluffa. Seguo il lampo dorato che mi sfreccia accanto. Harry lo vede. Lo guardo tuffarsi in picchiata dietro quella scia d'oro. Anche il Cercatore dei Serpeverde, un certo Terence Higgs, la vede. Testa a testa, si lanciano alla rincorsa del Boccino. Seh! Può solo sognare di mangiare la polvere del mio fratellone! E infatti Harry è in vantaggio, tende la mano verso la pallina rotonda dalle ali spiegate.. dà un'accellerata...
Eh no! Adesso lo ammazzo! Quel vermicolo... Ho voglia di strangolarlo con le mie mani! Marcus-vermicolo-Flitt ha bloccato Harry di proposito, la scopa del mio fratellone sbanda e lui cerca disperatamente di reggersi in sella. Sfreccio verso di lui per aiutarlo, mentre Madama Bumb suona il fallo.
- Tutto bene? - chiedo ad Harry. Ha il fuoco nelle iridi: è arrabbiato quanto me.
- Ce l'avevo quasi fatta - sibila. Guardiamo con odio Marcus-vermicolo-Flitt.
Intanto, Lee Jordan sembra trovare veramente difficile mantenersi distaccato:
- Quindi... dopo questa lampante ed ignobile scorrettezza... -
- Jordan! - ringhia la McGarnitt.
- Voglio dire, dopo questo fallo palese e schifoso... - ( Vai così, ti stimo tanto! ).
- Jordan, ti avverto... -
- E va bene! Flitt per poco non ammazza il Cercatore del Grifondoro, il che naturalmente può succedere a chiunque, quindi un rigore per i Grifondoro... - smetto di ascolare, volando vicino a Katie per incoraggiarla. Lei ha le labbra serrate, livide, e fa un centro magnifico. Le sorrido, battendo il cinque, poi riprendiamo a giocare, con Angelina in possesso della Pluffa. Seguendola, mi avvicino ad Harry, fermandomi un attimo per sorridergli incoraggiante. Accade in un attimo: le nostre scope, d'un tratto, hanno uno scarto pauroso. Stringo convulsamente la scopa, le vertigini. Per una frazione di secondo credo di cadere, il cuore in gola. Mi guardo con Harry, a cui è accaduta la stessa cosa, ma nessuno dei due ha idea di cosa è stato: insomma, le Nimbus Deumila non si mettono d'improvviso a disarcionare i propri cavalieri!
- Andiamo a chiedere a Baston l'intervallo - propone Harry, preoccupato. Annuisco, perfettamente d'accordo con lui, ma non facciamo in tempo a fare neanche un metro di volo: accade di nuovo. Le nostre scope cominciano ad avere dei violenti scossoni, non rispondono ai comandi, e sento il panico invadermi. La partita continua, Serpeverde segna, e sembra che nessuno si accorga di quello che sta succedendo: a sbalzoni, si stanno portano sempre più in alto. Ho le mani sudate, fatico a tenermi in sella!
- Harry! Che succede! - grido, terrorizzata, guardando giù. Non ho nessuna voglia di diventare una frittela spiaccicata di Rachel Potter!
Finalmente, anche gli altri si accorgono che c'è qualcosa che non va: adesso abbiamo tutti gli sguardi puntati addosso. Le nostre scope decidono che è il momento adatto per dare spettacolo: comnciano a fare delle capriole. Sopra, sotto, sopra, sotto... Non ci capisco più nulla!
Chiudo gli occhi e mi stringo convulsamente alla scopa. La scopa dà uno strattone fortissimo, e per poco non vengo disarcionata! Harry non è così fortunato, invece: per un momento penso che stia precipitando verso il vuoto... !
- Harry! - strillo, terrorizzata. Ma lui riesce a rimanere appeso con una mano alla scopa.
- Tieni duro! - gli grido, mentre la mia scopa si crede un toro. Fred e Geroge provano ad afferrarci, ma non riescono ad avvicinarsi alle nostre scope, così si mettono a volare sotto di noi, sperando di riuscire a prenderci al volo nel caso precipitiamo. Mi sento il cuore in gola, la testa mi gira, le mani sudate rischiano di perdere la presa dal manico: il pensiero di precipitare nel nulla mi fa precipitare nel panico, e la presenza di Fred e Geroge non mi aiuta molto. Non faccio altro che pensare a tutte le possibilità che hanno di non riuscire a prenderci al volo.
E all'improvviso finisce tutto: le nostre scope si calmano, e il mio cure comincia a rallentare leggermente i battiti. Controllo se per Harry è lo stesso: si è rimesso in sella. Sospiro di sollievo, raggiungendolo.
- Stai bene? - mi chiede. Annuisco nervosa.
- E tu? -
- Ancora tutto intero - accenna ad un sorriso. Ok, Rachel, calma il respiro: è finita. Harry sgrana gli occhi, vedendo qualcosa sotto di me, e si lancia in picchiata. Lo seguo con lo sguardo, capendo che ha visto il boccino d'oro.
" Forza Harry! " penso, sensa staccargli gli occhi di dosso. Ad un certo punto si mette le mani sullo stomaco, come se stesse per vomitare: che il balletto delle nostre scope si sia ripercosso sul suo intestino? Ma quando apre la bocca e tossisce qualcosa gli cade nelle mani: il Boccino d'Oro! Abbiamo vinto! Grifondoro ha vinto la partita!

ANGOLO MALATA DI MENTE
Chi non muore si rivede!
Si, sono in un ritardo mostruoso, ma tra le vacanze e il capitolo che è stato un vero parto, per me, non ho potuto fare prima!
Spero di essermi fatta perdonare con la lunghezza del capitolo!
Grazie a tutti coloro che leggono, seguono, ricordano o preferiscono! Grazie infinite!
A presto! ( e stavolta sul serio! )
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 8
*** Capitolo otto-di Hagrid che non sa mantenere i segreti, misteri che si infittiscono e frasi a metà ***


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Capitolo otto



Appena finita la partita io ed Harry ci precipitiamo a cambiarci e sfrecciare da Hagrid con Rn ed Hermione. Hagrid ci prepara un bel thè ( dal sapore di acido mischiato con latte andato a male, ma per educazione mi trattengo dal vomitare, non voglio ferire il mio enorme amico! ).
- E' stato Piton - ci spiega Ron - Vi fissava e borbottava un incantesimo... Hermione l'ha distratto salvandovi -. Sapevo che Piton ci odiava, ma questo è... troppo!!! Balzo in piedi, con tutta l'intenzione di andare ad ammazzare il professore di Pozioni, ma Harry mi blocca. Dal suo sguardo capisco che è furioso anche lui, ma riesce ancora a pensare lucidamente, e noi non abbiamo prove contro di lui. Sospiro, risedendomi. Hermione posa la sua tazza di thè mezza piena sul tavolo di Hagrid.
- Grazie Herm - la ringrazio - ci hai letteralmente salvato la vita! Grazie a te non sono una frittella di bambina! - riesco a sorriderle. Lei ricambia.
- A cosa servirebbero, altrimenti, gli amici? - ribatte, un luccichio negli occhi.
- Baggianate! Piton è un professore, non farebbe mai nulla del genere - afferma Hagrid, che ha sentito solo la prima parte della nostra conversazione.
- Sarà pure quello che vuoi - si raddrizza Hermione - ma riconosco un incantesimo quando lo vedo: bisogna mantenere il contatto visivo e Piton non sbatteva le palpebre! - afferma. E se lo dice Hermione, c'è da fidarsi!
- Esatto - le dà man forte Harry, anche se non ha mai letto nulla al riguardo ( già, è un po' pigro il mio fratellone! ) - E poi sappiamo che ad Halloween ha tentato di eludere la guardia del cane a tre teste del terzo piano - afferma. Annuisco vigorosamente. Hagrdi ci guarda stranito.
- Chi vi ha parlato di Fuffi? - chiede, sorpreso. Lo guardo come se fosse ammattito. - Fuffi?? - esclamo.
- Quel coso ha un nome? - aggiunge Ron. E che nome! Come se fosse un tenero cagnolino da compagnia!
- Certo che ce l'ha, è mio! L'ho comprato da uno straniero, poi l'ho prestato a Silente, ne aveva bisogno per... -
- Si? - chiede Harry. Perchè gli adulti si fermano sempre prima della parte più interessante!? - Non chiedetemi altro! E' una cosa segretissima! - afferma. Sbuffo.
- E' per questo che è interessante, Hagrid - affermo, incrociando le braccia. Hagrid mi guarda in modo strano, come se gli avessi ricordato qualcuno... Si scuote.
- Ascoltatemi bene, tutti e quattro: vi state infilando in affari che non vi riguardano! La cosa che sorveglia il cane è una cosa tra Silente e Nicolas Flamel - afferma. Mi illumino.
- Allora c'entra un certo Nicolas Flamel! - esclamo. Hagrid scuote la testa.
- Non dovevo dirvelo, non dovevo proprio dirvelo... - borbotta, mettendo via il pentolino del thè.
" Se non dovevi dircelo dovevi trattenerti prima, ormai ci sono dentro! E nessuno può tenere Rachel Lilian Potter lontano da un mistero! ". Scambio uno sguardo d'intesa con Ron, Hermione ed Harry: che le ricerche per far luce sul mistero abbiano inizio...

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il nuovo capitolo! Volevo farmi perdonare per il ritardo a postare il precedente, così l'ho pubblicato oggi!
Spero vi piaccia!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 9
*** Capitolo nove-io che esaspero Hermione, ricerche senza risultati e la neve ad Hogwarts ***


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Capitolo nove



- Sei sicura? -
- Si -
- In una scala da uno a cento, quanto? -
- Al cento per cento -
- Ma quindi sei sicura-sicurissima? -
- Rachel... -
- Devo esserne certa! -
- Si, sono sicura-sicurissima, come dici tu, adesso ti decidi a mandare quella lettera? - sbottò Hermione, guardandomi esasperata. Siamo in Guferia da almeno dieci minuti, stamattina, dopo che Hermione mi ha rassicurato che Dustan non correrebbe rischi a volare anche fino all'Italia mi sono decisa a mandare una lettera alla mia famiglia, che non riceve mie notizie da mesi. Solo che voglio essere assolutamente certa che non accadrà niente al mio adorato Dustan!
Riguardo la mia lettera:
" Cara mamma, caro papà e cara Chiara,
so che probabilmente siete preoccupati e nervosi perchè non avete ricevuto mie notizie, ma tranquilli, sto benone!
Hogwarts è bellissima! Sto imparando un mucchio di cose nuove e ho due nuovi amici: si chiamano Ron Weasley ed Hermione Granger; ovviamente sto molto anche con Harry, e devo dire che non è rompiscatole quanto te, Chiara! Anzi, è molto simpatico e abbiamo legato subito!
La scorsa settimana c'è stata la partita di Quidditch, a cui ho partecipato perchè all'inizio dell'anno io ed Harry siamo stati presi in squadra, io come Cacciatrice ( quando ci vedremo vi spiegherò bene come si gioca ) e lui come Cercatore. Indovinate un po'? Abbiamo vinto!!!
Sentite, Harry non tornerà a casa degli zii per le vacanze di Natale... e se rimanessi con lui a fargli compagnia?
Per rispondere scrivete un'altra lettera e legatela alla zampetta di Dustan, lui saprà ritrovarmi! ( O almeno, questo è quello che Hermione continua a ripetermi)
Ci vediamo presto!
Rachel "
Ovviamente non ho scritto nulla riguardo Fuffi, Piton e i guai che sembriamo attirare noi quattro, non li avrei rassicurati molto su quanto è fantastica Hogwarts!
Guardo un'ultima volta Hermione, lei annuisce e mi fa cenno di muovermi, che si sta congelando. Lego la lettera alla zampetta di Dustan, accaressandolo.
- Portala alla mia famiglia in Italia - gli dico, lui pare capire e spicca il volo.
- Finalmente! Forza, andiamo a raggiungere Ron ed Harry in biblioteca - mi incita Hermione. Annuisco e la seguo fuori, rabbrividendo: ormai è Dicembre, e per quanto fa freddo sono certa che nevicherà. Non vedo l'ora! In Italia non nevica quasi mai per Natale!
- Hermione, ma sei proprio sicura che Dustan non corre rischi? - chiedo di nuovo. Lei mi fulmina con lo sguardo ( o meglio, mi augura una morte lenta e dolorosa! ). Forse l'ho già chiesto un po' di volte... forse solo cinque minuti fa... forse mi ha già rassicurato una cinquantina di volte... Ma non c'è bisogno di arrabbiarsi tanto!

Raggiungiamo Ron ed Harry in biblioteca. Fatichiamo a trovarli, perchè le montagne di libri che stanno controllando da oggi dopo pranzo li sommergono!
- Ehi, come va? - chiedo, sedendomi vicino ad Harry. Lui sta fissando inespressivo la pagina di un libro, gli occhi che faticano a rimanere aperti, la testa appoggiata al palmo della mano.
- Non abbiamo trovato niente! - sbuffa Ron, chiudendo di scatto il libro che stava controllando ( e beccandosi un'occhiataccia da Hermione: non si trattano così i libri! ).
- Questo Nicolas Flamel sembra non esistere! -
- Beh, credo che sia meglio cominciamo a rimettere a posto tutti questi libri, tra poco abbiamo lezione - affermo.
- Infatti, non voglio fare tardi a Trasfigurazione - dice Hermione, prendendo tre libri e andando a metterli a posto. Schiocco le dita davanti agli occhi di Harry per svegliarlo, lui sbadiglia e comincia ad aiutarci.
- Com'è andata con la lettera che dovevi spedire? - mi chiede Ron. Hermione sbuffa al solo ricordo.
- Bene - affermo con aria innocente. Herm si limita a posare il libro che ha mano con una delicatezza opionabile.

La mattina dopo mi sveglio rabbrividendo. La stanza è immersa nel silenzio più totale: Calì e Lavanda ancora dormono, invece Hermione è seduta davanti alla finestra, la coperta a ripararla dal gelo che sembra aleggiare nell'aria. La raggiungo in punta di piedi, sedendomi accanto a lei, e quando guardo fuori un sorriso si allarga sul mio volto: neve! Sta nevicando!
Non vedo l'ora di scendere nel cortile di pomeriggio e giocare a palle di neve con Harry e Ron... maschi contro femmine! Io ed Hermione li batteremo!
Herm allarga la coperta per farmi spazio, e guardiamo l'alba illuminare la neve candida che non smette di cadere dal cielo.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il nono capitolo! E' solo di passaggio e non succede niente di eclatante, ma spero vi sia piaciuto comunque!
Vorrei far vedere lo Specchio delle Brame anche a Rachel, per questo la faccio rimanere ad Hogwarts per le vacanze natalizie. In fondo, è una Potter anche lei, merita di vedere i propri genitori naturali!
A presto con il decimo capitolo!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 10
*** Capitolo dieci-programmi di neve, lettere dall'Italia e la sconfitta di Malfoy ***


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Capitolo dieci



Scendo con Hermione, Harry e Ron a fare colazione in Sala Grande. Stamattina il cielo della sala è nuvoloso, e nevica, ma la neve svanisce prima di toccare terra. Sorrido: amo la neve, sono due anni che non la vedo ( in Italia non nevica molto dove vivo ).
Mi siedo tra Harry ed Hermione, servendomi con uova sode e bacon ( mi sto abituando alla colazione " all'inglese! " ).
- Oggi pomeriggio dobbiamo assolutamente giocare a palle di neve! - affermo convinta. Harry sorride al pensiero, mentre Ron scuote la testa.
- Sono una schiappa a palle di neve! Non puoi farmi questo, Rachel! - si lamenta.
- Invece si, ed io ed Hermione ti faremo mangiare... beh, la neve! - rido. Hermione alza gli occhi al cielo, sorridendo.
- I Dursley non mi hanno mai fatto giocare con la neve - dice Harry.
- Motivo in più per farlo! Andiamo, Nicolas Flamel non scappa per un pomeriggio! - li imploro-. Harry ride e annuisce, anche Hermione è d'accordo, Ron invece sembra molto meno contento, ma alla fine sbuffa e si arrende.
- Ti odio - borbotta. Sorrido vincitrice.
La nostra colazione viene interrotta dalla posta mattutina. Vedo Dustan planare verso di me: wow, ha fatto presto! Ho mandato la lettera in Italia solo ieri! Dustan atterra sul mio piatto, spappolando tutte le uova e spargendo il bacon fuori dal piatto.
- Dustan! Fai più attenzione! - lo sgrido. Lui arruffa le penne, indignato, scuoto la testa e gli sfilo la lettera dalla zampa destra. Lui mi guarda pieno di aspettativa, alzo gli occhi al cielo e lo accarezzo.
- E va bene, sei stato bravo - gli concedo. Lui pare soddisfatto e riparte in volo, tirando il bacon rimasto nel mio piatto addosso ad Hermione. Lei sbuffa, tirando fuori la bacchetta e pulendosi con un incantesimo ( deve averlo imparato da sola: non ricordo che il professor Vitius ce l'abbia mai spiegato ). Apro la lettera, è divisa in tre parti, la prima da parte di mia madre, la seconda da mio padre e la terza da Chiara, la mia sorellona:
" Cara Rachel,
grazie al cielo hai mandato una lettera! Eravamo preoccupatissimi! Lo sai che tuo padre non si fida di questi " maghi "!
Siamo molto contenti che hai trovato due nuovi amici, e anche che stai conosciendo bene tuo fratello!
Per Natale: se restando lì impari a conoscere Harry, allora va bene, ma digli che a Pasqua ci attrezziamo per ospitarlo! Niente scuse!
Mi raccomando, studia e vai bene a scuola!
Mamma "
" Cara puffetta,
complimenti per la partita! Quando ci vediamo devi spiegarmi bene come funziona, così posso complimentarmi con cognizione di causa!
Sicura che non ti stai mettendo nei guai? Nessun professore si lamenta con te? Fai i compiti e righi dritto?
Ci vediamo per le vacanze di Pasqua!
Papà "
" Ciao sorellina,
non ci credo che non ti stai mettendo nei guai! Come minimo girelli da sola di notte e infrangi più regole che puoi! E guarda che Harry non può non essere rompiscatole: se è tuo fratello è geneticamente predisposto per rompere le scatole a tutti!
Congratulazione per il Quittidh... o quello che è!
Immagino che starai soffrendo da morire a studiare magie e incantesimi, mentre io sono qui a divertirmi moltissimo con matematica e latino!
Ci si vede a Pasqua, è invitato anche Harry!
la tua magnifica sorellona Chiara ".
Sorrido: mi mancano, e mi dispiace non andare da loro per Natale, ma voglio stare un po' con Harry: abbiamo dieci anni da recuperare!
- Che lingua è? Francese? - chiede Ron, che si è sporto per spiare la mia posta. Scoppio a ridere.
- No, è italiano! Sai, la mia famiglia vive in Italia - spiego. Lui mi guarda come se gli avessi appena svelato di essere un'aliena.
- Davvero?? Non sei inglese? - sgrana gli occhi. La sua espressione è così buffa che io ed Harry scoppiamo a ridere. Hermione sbuffa.
- Certo che no! Se stavi attento, Ron, l'ha spiegato la prima settimana di scuola - afferma saccente Hermione. Ron incrocia le braccia al petto, cercando la frase per ribattere, ma non gli viene in mente nulla, così alla fine sbuffa infastidito e torna alla colazione. Sorrido ad Herm: è troppo divertente vederli litigare!
- Harry, sei invitato a casa mia a Pasqua - affermo. Lui rimane con il bicchiere di succo di zucca che stava per bere a mezz'aria.
- Davvero?- chiede, sorpreso.
- Certo! La mia famiglia adottiva non vede l'ora di conoscerti! - gli sorrido. Lui rimane a fissare il vuoto per un po'. - Allora? - lo richiamo. Lui si scuote.
- Cosa? - chiede. Alzo gli occhi al cielo.
- Vuoi venire a casa mia, o no? - chiedo. Lui annuisce, sorridendo.
- Si - afferma. " Accidenti, ma che gli hanno fatto i Dursley in dieci anni per ridurlo così, come se non si aspettasse che qualcuno gli voglia bene? " penso.
Arriva la McGranitt.
- Chi di voi rimane ad Hogwarts per le vacanze di Natale? - chiede, penna e pergamena in mano.
- Io - rispondiamo in coro io, Harry e Ron. La McGranitt si appunta i nostri nomi, poi ricomincia a girare per i tavoli delle Case. Mi fa quasi pena: dovrà andare a interpellare ogni studente di Hogwarts! Non siamo esattamente pochi..!
- Andiamo, abbiamo Pozioni, non ho voglia che Piton trovi un'altra scusa per togliere punti a Grifondoro - si alza Hermione. Annuisco, e ci alziamo anche io, Harry e Ron. Mentre scendiamo verso i sotterranei entro in depressione-pre-Pozioni: la classe è gelida, Piton ci odia ( ha persino tentato di ucciderci! ) e non mi ricordo gli argomenti della scorsa lezione. Sospiro.
- Harry, c'è una qualche possibilità che Piton non ci interpelli per tutta le due ore? - chiedo sconsolata.
- Credo sia più facile che piovano galeoni dal cielo - risponde depresso lui. Hermione mi prende a braccetto.
- Posso riassumervi la scorsa lezione - propone.
- Hermione, ti prego.. - geme Ron, ma io ed Harry la incoraggiamo: non voglio far perdere altri punti a Grifonodoro!
Per tutto il tragitto Hermione ci spiega le proprietà della Pozione invecchiante, io ed Harry pendiamo dalle sue labbra, invece Ron ha l'aria di uno che preferirebbe suicidarsi. Davanti alla classe, quando ormai la spiegazione di Hermione è agli sgoccioli, una voce strascicata la interrompe.
- Oh, guardate, c'è la Rana -dalla-bocca-larga e sua sorella "l'impanicata" - sorride malignamente Malfoy, ma non ride quasi nessuno ( a parte Tiger e Goyle, ma loro non contano, dubito che abbiano una propria volontà! ). Sorrido soddisfatta.
- Scusa Harry, hai sentito qualcosa? - chiedo al mio fratellone.
- Si, credo fosse una mosca fastidiosa - risponde Harry, sorridendo. E passando davanti ad un offeso Malfoy, entriamo in classe.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il decimo capitolo!
Grazie di cuore a tutti i lettori, a chi ha messo la storia tra le preferite, ricordate e seguite! Probabilmente senza di voi mi sarei fermata ai primi capitoli!
Spero che la storia vi stia piacendo, e che il capitolo sia venuto bene!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 11
*** Capitolo undici-di compiti, lettere e uno strano discorso... ***


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Capitolo undici



La sera, dopo aver passato due ore a scrivere il tema di Trasfigurazione ( la McGranitt non ha pietà di noi nenche in vista delle vacanze! ) decido di rispondere alla mia famiglia: adesso che so che è sicuro ( e incredibilmente veloce! ) ho intenzione di scrivere loro assiduamente! Hermione si mette a correggere il mio tema, Ron deve ancora finire il suo ed Harry si è praticamente addormentato sulla pergamena! Gli do' dei colpetti per svegliarlo, poi comincio a scrivere la mia lettera. Questa volta ho intenzione di dividerla in tre parti, così rispondo a mia madre, a mio padre e a mio sorella " privatamente " :
" Cara mamma,
tranquilla, vado bene a scuola, anche se non quanto Hermione! E' bravissima in tutte le materie, ed è anche brava a fare " ripetizioni ", perciò non preoccuparti!
Grazie per il permesso di restare qui per Natale, so che ci tenevate a rivedermi, e anche io non vedo l'ora! Ma tanto c'è ancora Pasqua, giusto?
Ci vediamo presto!
Rachel "
" Ciao papà!
Quante volte ti ho detto di non chiamarmi " puffetta"?? Non ho più sei anni!
La partita è stata fantastica, anche se in realtà è stato Harry a farci vincere! E per Pasqua ha detto che verrà sicuramente!
Sul mettermi nei guai... beh, non sto andando così male! E no, nessun professore si lamenta di me ( a parte Piton, insegnante di Pozioni... ma lui non conta, è odioso con me ed Harry per qualche oscuro motivo! ).
Ci vediamo a Pasqua!
Rachel"
" Cara Chiara,
forse è vero che non me ne sto proprio tranquilla... ma non ho ricevuto nessuna punizione! ( Sfiduciata! ). Parlando di Harry: è un bravissimo fratellone, dovresti imparare da lui!
Non puoi immaginare quanto siano complicate alcune materie! Certo, ce n'è qualcuno più semplice, come Incantesimi, ma altre, come Trasfigurazione, sono persino più complicate di matematica! ( So che non mi crederai, ma quando verrò a Pasqua e avrò da fare i compiti per le vacanze vedrai! )
la tua stupenda e grandiosa sorellina Rachel".
Sorrido: io e Chiara ci prendiamo sempre un po' in giro, fa parte del nostro rapporto. Litighiamo spesso, ma finiamo con il fare pace entro qualche minuto. Non può resistere alla mia faccia da cucciolo!
- Hai fatto solo un paio di errori, Rach, sei migliorata molto dalla scorsa volta - mi porge il mio tema Hermione. Sorrido orgoglioso posando penna e pergamena e afferrando il tema. Se sono migliorata è sopratutto merito della mia amica, che mi bacchetta peggio della McGranitt per quanto riguarda lo studio!
- Grazie Herm... ma adesso ti toccano i temi di Harry e Ron - sorrido alla sua faccia sconsolata. Ron ha la sua stessa espressione mentre guarda le poche righe che ha scritto, quasi aspettandosi che diventino di più da sole, mentre Harry si lascia cadere sullo shienale della poltrona, sollevato di aver appena finito. Sbadiglio, riguardando la lettera che ho scritto.
- Scendo in Guferia, torno subito - annuncio, stiracchiandomi. Hermione mi lancia uno sguardo distratto da sopra il tema di Harry, Ron mi lancia uno sguardo sconsolato ed Harry annuisce con gli occhi socchiusi. Probabilmente lo troverò addormentato al mio ritorno! Esco dal ritratto della Signora Grassa.
- Ehi, hai intenzione di tornare tardi? Perchè anche io ho sonno, sai?? - esclama questa. Sorrido divertita allontandomi. Quasi mi perdo due volte, ma alla fine arrivo sana e salva alla Guferia: Dustan sembra quasi che mi stia aspettando, giurerei che i suoi occhi mi stanno sorridendo mentre mi avvicino.
- Altro incarico caro mio! - esclamo - Porta questa lettera alla mia famiglia -. Lui si impettisce, lo accarezzo e spicca il volo.

Mi dirigo verso la Sala Comune ( dopo essermi persa perchè una di quelle odiose scale ha deciso di cambiare all'ultimo minuto! ), svolto l'angolo e mi blocco: di fronte a me Piton ha sbattuto Raptor addosso alla parete. Svelta, torno a nascondermi dietro l'angolo, perchè nessuno dei due pare avermi notata.
- Hai deciso a chi devi la tua lealtà? - sibila Piton a Raptor.
- I-io... n-non capisco c-cosa vu-vuoi dire, Se-severus - balbetta Raptor, e dal tono di voce è terrorizzato.
- Ah si? - replica rabbioso Piton. Sono sicura che sta per aggiungere qualcos'altro ( di molto interessante ) ma sento Pix canticchiare una filastrocca offensiva verso Gazza e Piton si interrompe.
- Presto faremo un'altra chiaccheratina - soffia a Raptor, poi sento i suoi passi allontanarsi, per fortuna dalla parte opposta della mia. Mi accorgo di aver trattentuto il fiato e riprendo a respirare normalmente. Mi dipingo l'espressione più innocente possibile sul volto e giro l'angolo, trovando Pix che sta lanciando degli stracci puzzolenti a Raptor.
- Pix piantala - sbuffo. Il poltergeist sorride maligno e si mette a tirare stracci puzzolenti a me!
Quando finalmente riesco a liberarmi di Pix, Raptor non c'è più.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ecco l'undicesimo capitolo! Spero vi sia piaciuto, ci ho messo un po' di più a scriverlo, ma alla fine mi è venuto!
Fatemi sapere che ne pensate ( non fa male sapere se vi piace, non vi piace, se posso migliorare, in cosa... ).
Ci vediamo al prossimo capitolo!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 12
*** Capitolo dodici-una tremenda notatta, Piton l'odioso e Hagrid sbigottito ***


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Capitolo dodici



- Davvero? Lo ha minacciato? - mi chiede Ron. Annuisco. Appena sono riuscita a tornare in Sala Comune ( alla fine ho fatto davvero tardi, la Signora Grassa non è stata affatto felice quando l'ho svegliata! ) ho raccontato tutto a Ron, Harry ed Hermione.
- A dir poco - affermo - Parlava di lealtà... si è interrotto prima che potessi capirci qualcosa perchè è arrivato Pix - spiego. Harry è pensieroso.
- Dobbiamo riuscire a tenere d'occhio Piton - afferma. Sono d'accordo con lui, anche se non ho idea di come fare: tra poco inzieranno le vacanze natalizie, non ci saranno più fiumi di alunni che ci faranno passare inosservati!

La mattina sembro uno zombie: ieri notte, tra Piton, Raptor, Fuffi e Nicolas Flamel non sono riuscita a dormire!
- Ti servirebbe una Pozione Svegliante - mi guarda critica Hermione - Purtroppo non sono ancora capace a prepararla -. Il suo parlare di Pozioni mi fa solo venire il mal di stomaco: abbiamo Pozioni, oggi, e questo significa Piton per due ore!
Scendiamo a fare colazione in Sala Grande con Harry e Ron. Durante il tragitto: cado in un finto gradino ( e se non fosse per Harry sarei sprofondata! ), vado addosso ad un muro scambiandolo per una porta, inciampo nella mia stessa veste, imbocco il corridoio sbagliato ( Hermione mi ha ripescata appena in tempo: quella scala stava per cambiare! ) e inciampo nella mia borsa, che si apre, facendo cadere tutti i miei libri per terra. Quando finalmente arriviamo in Sala Grande quasi tutti gli studenti hanno già finito di mangiare, e rimane solo qualche muffin e un po' di succo di zucca. Lo stomaco di Ron brontola.
- Rachel, io ti uccido - brontola. Sorrido a mo' di scuse.

Scendiamo nei sotterranei, preparandoci a due ore che passeremo a sbattere i denti, stringerci intorno ai calderoni, ricevere le frecciatine di Piton e perdere punti di Grifonodoro. Ah, e non dimentichiamoci che abbiamo lezione con i Serpeverde, perciò dovremo sopportare anche Malfoy: da quando i Grifondoro hanno battuto i Serpeverde a Quidditch ha cominciato a prenderci in giro per come sono entrata nel panico mentre la mia scopa è impazzita e per come Harry ha " preso " il boccino ( praticamente ingoiandolo ), ma con nostra somma gioia nessuno gli è andato dietro, sono tutti troppo occupati ad essere stupiti di come siamo riusciti a rimanere in sella nonostane le nostre scope stessero ballando in tip-tap in aria, e questo rende Malfoy furioso.
- Mi dispiace proprio tanto - ci accoglie oggi con un ghigno - Per tutti quelli che devono rimanere ad Hogwarts per le vacanze di Natale perchè nessuno li vuole a casa -. Sono furiosa: è una chiara allusione ad Harry! Ancora non sopporto l'idea che io sono cresciuta in una famiglia Babbana, amata come una figlia, ed Harry con i nostri zii, rinchiuso nello sgabuzzino! Ma Harry ignora quel pezzo di troll puzzolente. Io, però, non ho intenzione di fargliela passare liscia: nessuno tratta così il mio fratellone e ne esce illeso!
- Pensa, Harry - dico in un sussurro abastanza alto perchè Malfoy mi senta - a chi tornerà a casa per le vacanze di natale e non si potrà godere il castello tutto per sè! Proprio non li invidio! -. Harry mi sorride mentre ci sediamo, con la coda dell'occhio vedo Malfoy livido. E' dura essere ripagati con la tua stessa moneta, vero Malfoyuccio? Adesso cosa farai, correrai da tuo padre?
Ron mi sorride a trentadue denti: adora vedere come tratto Malfoy! Hermione si limita ad alzare gli occhi al cielo divertita. Il professor Piton entra, mi sotterro dietro il mio calderone e mi preparo alle due terribili ore che si prospettano per la mattina.

Quando la lezione finisce e usciamo dalla classe, per poco non mi cavo un'occhio con un ramo sporgente dell'enorme abete che blocca il corridoio. Scambio uno sguardo interrogativo con Harry, Ron ed Hermione. Un rumore ansimante e un paio di piedi giganti semi-nascosti dalle fronde ci fanno capire che il nostro enorme amico Hagrid è lì dietro.
- Ehi Hagrid, serve una mano? - chiede Ron, ficcando la testa tra i rami e rischiando come me di cavarsi un'occhio.
- Nooo, ce la faccio da solo, Ron, grazie - risponde Hagrid.
- Ti spiacerebbe tanto toglierti di mezzo? - chiede, sprezzante, la voce glaciale di Malfoy. Stringo i pugni.
- Sai, ti chiedo dall'inizio dell'anno la stessa cosa, ma ancora non mi hai risposto - lo rimbecco. Lui diventa livido.
- Potter! - mi fa sobbalzare una voce fin troppo familiare. - Cinque punti in meno a Grifondoro - . " Respira, Rachel " mi intimo, anche se l'immagine di me che salto addosso al professor Piton urlando come un'ossessa è molto allettante. Lo guardo con odio con i miei occhi verdi, e per un attimo mi sembra quasi di vederlo a disagio, ma l'attimo passa e Piton se ne va. Per consolarmi ( e impedirmi di prendere a pugni Tiger, Malfoy e Goyle che ce la mettono tutta a rovinare l'abete di Hagrid ) il nostro enorme amico ci porta in Sala Grande per farci vedere le decorazioni magiche natalizie che la McGranitt e Vitius sono tutti intenti a sistemare.
- Ah, ecco Hagrid - dice Vitius - metti l'abete laggiù, per favore? -.
La Sala Grande è stupefacente: dalle pareti pendono ghirlande di agrifoglio e di pungitopo, e tutto intorno sono disposti non meno di dodici giganteschi alberi di Natale ( se è stato Hagrid a portarli tutti, è incredibile come non sia affatto affaticato! ) alcuni decorati con ghiaccioli scintillanti, altri illuminati da centinaia di candeline.
- Quanti giorni mancano alle vacanze? - chiede Hagrid.
- Solo uno - risponde Hermione - E questo mi fa venire in mente... Harry, Rachel, Ron, manca mezz'ora al pranzo, dobbiamo andare in biblioteca -.
- Si, è vero - affermo, mentre Ron distoglie lo sguardo dal professor Vitius che dalla sua bacchetta magica sta facendo venir fuori festoni di bolle che si depositano sui rami degli alberi.
- In biblioteca? - chiede Hagrid - Dite un po', ma non esagerate con lo studio? -.
- Oh, non è per lo studio - gli spiega Harry tutto allegro - E' da quando ci hai detto di Nicolas Flamel che cerchiamo di capire chi è -.
- CHE COSA?? - esclama Hagrid, e per poco non scoppio a ridere alla vista sua faccia. - Statemi bene a sentire... ve l'ho già detto... lasciate perdere. Che cosa custodisce il cane non sono affari vostri - . Sbuffo: come se questo potesse fermarci!
- Vogliamo solo sapere chi è Nicolas Flamel, tutto qui - dice Hermione.
- A meno che tu non voglia dircelo direttamente, risparmiandoci ore di fatica in biblioteca - affermo, guardandolo speranzoso.
- Ho le labbra sigillate - dice Hagrid categorico. Sbuffo.
Lasciamo Hagrid con aria contrariata, avviandoci di corsa verso la biblioteca.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il dodicesimo capitolo! Le feste natalizie ormai stanno per cominciare!
Spero vi sia piaciuto ( ormai vi sarò andata a noia con quante volte l'ho detto! ) e di non aver fatto errori!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 13
*** Capitolo tredici-ricerche senza fine, scoperte interessanti e l'inizio delle vacanze ***


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Capitolo tredici



Da quando Hagrid si è lasciato sfuggire il nome di Nicolas Flamel, sfogliamo decine di volumi al giorno, perchè scoprire chi è significa scoprire cosa sta cercando di prendere Piton dal terzo piano... Ma fin'ora niente: non compare in " Grandi maghi del Ventesimo Secolo ", e neanche in " Esponenti di rilievo della Magia del nostro tempo "; non è citato in " Scoperte Importanti della Magia Moderna ", nè in " Rassegna dei recenti sviluppi della Magia ". Harry sa solo che ha letto il suo nome da qualche parte, ma se neanche Hermione è in grado di dirci chi sia, non so più che "pesci pigliare"! Non che siamo riusciti a controllare tutti i volumi della biblioteca: è talmente enorme che non mi sorprende più di tanto che non abbiamo ancora trovato niente. Non possiamo neanche chiedere a Madama Pince qualche consiglio, perchè riescheremmo che le nostre ricerche giungano alle orecchie di Piton.
Arrivati in biblioteca Herimione tira fuori una lista di volumi da controllare, io la seguo, aiutandola a cercarli. Ron si siede con un volume che ancora deve finire di controllare da ieri. Non vedo Harry con noi, chissà dov'è finito a fare le ricerche!
Dopo che io ed Hermione abbiamo preso i libri che cercavamo, ci sistemiamo e cominciamo a cercare Nicolas Flamel.
Dopo circa un quarto d'ora Harry ci raggiunge, seguito da Madama Pince che brandisce un piumino. Non chiediamo spiegazioni, ma ci affrettiamo a riporre i libri e uscire dalla biblioteca.
- Trovato niente? - chiede Harry. Io, Ron ed Hermione scuotiamo la testa delusi.

- Continuerete a cercare mentre sono via, vero? - chiede Hermione a pranzo.
- Certo! - affermo, e solo ora realizzo che la mia amica non resta ad Hogwarts per le vacanze di Natale. Mi mancherà Hermione, i suoi consigli sui compiti, la sua presenza accanto a me in classe, la sua mano che saetta sempre in aria... Persino la sua voce saccente da so-tutto-io!
Nel bel mezzo del pranzo, arriva la posta giornaliera. Con stupore mi accorgo che Dustan è già di ritorno dall'Italia.
- Accidenti! Ma è normale che Dustan sia così veloce con la posta? - esclamo, sfilando dai suoi artigli la lettera da parte della mia famiglia.
- Beh... è un famiglio - risponde Hermione. Mi giro a guardarla come se avesse parlato arabo.
- Un che? - chiedo. Lei sembra molto sorpresa dalla mia ignoranza.
- Un famiglio... l'ho capito secoli fa... Davvero non lo sapevi? - chiede. Scuoto la testa, e lei si raddrizza.
- Un famiglio è un animale che possiede delle capacità magiche, compagno dei maghi e delle streghe da secoli. Purtroppo, questa specie è sempre pià rara, a causa delle grandi cacce dei Babbani durante il Medioevo - spiega con la stessa voce che ha in classe. Guardo Dustan che sta beccando il mio pane.
- Dustan possiede poteri magici? E' per questo che è così veloce a portare la posta in Italia e tornare? - chiedo con rinnovato interesse.
- Si, credevo lo sapessi, per questo non ti ho detto niente - dice Hermione. Sembra quasi dispiaciuta. Le sorrido.
- Non importa! Anzi, grazie della spiegazione! - esclamo. Accarezzo Dustan, aprendo la lettera:
" Cara Rachel,
sono contenta che la tua amica sia così brava a scuola, non nascondo che avevo paura facessi le " amicizie sbagliate! " Mi raccomando, non lasciare i compiti delle vacanze all'ultimo, falli subito!
Ci vediamo alle vacanze di Pasqua, anche se sembrano molto lontane!
Mamma"
" Cara puffetta,
mi dispiace, ma anche quando avrai vent'anni ti chiamerò così!
Spero che non stai mettendo nei guai... la tua rassicurazione non è molto chiara: non è che ti stai mettendo nei guai ma non ti fai beccare?
Un'altra domanda: in questa scuola di magia, ci sono i colloqui?
E questo Piton, perchè ce l'ha con te e tuo fratello?
Ci vediamo presto, e mi raccomando comportati bene!
Papà"
" Ciao Rach!
Lo sapevo che non potevi startene così tranqulla! Chissà in che guai ti stai mettendo!
Povero Harry, deve avere una pazienza infinita per sopportarti! E adesso che rimarrai con lui per tutte le vacanze di Natale... ho pietà di lui!
Che razza di materia è " Trasfigurazione"?? Comunque sia, non credo proprio che è più complicata di latino! Non ci credo neanche se lo vedo!
Ci vediamo a Pasqua!
La tua spelindida Chiara"
Sorrido: adoro la mia famiglia! Ripiego la lettera e me la infilo in tasca: stasera risponderò. Accarezzo Dustan, che intanto ha finito tutto il pane che stavo usando per fare la scarpetta. Chi l'avrebbe mai detto che il mio adorato Dustan è un famiglio?

Abbraccio Hermione all'uscita della scuola. Harry e Ron l'hanno salutata in Sala Grande, ma io ho preferito accompagnarla fino all'uscita, per scambiare con lei le ultime chiacchiere prima che se vada.
- Ci vediamo dopo le vacanze! Ti terrò aggiornata su tutto quello che scopriamo! - affermo. Lei sorride.
- Grazie Rachel! E mi raccomando: fai anche i compiti! - sorride. Alzo gli occhi al cielo. La guardo allontanarsi vero la stazione dell'Hogwarts Espress con tutti gli altri studenti.
" A presto Hermione! " penso con un pizzico di tristezza.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Per vostra immensa fortuna, ho trovato una rete Wi-Fi anche qui in vacanza, perciò ho potuto aggiornare!
Spero vi sia piaciuto il capitolo!
Adesso scappo a fare il bagno!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 14
*** Capitolo quattordici-regali di natale, mentelli misteriosi e Gred e Forge Weasley ***


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Capitolo quattordici



La mattina di Natale mi sveglio con i primi raggi del mattino, cosa incredibilmente insolita, perchè: 1) la mattina non mi sveglio neanche se mille quadri si mettono a strillare uno dopo l'altro, 2) di solito chiudo bene le tende del mio letto, proprio per evitare di essere svegliata dai primi raggi del mattino!
Ci metto un po' a capire perchè le tende del mio letto sono spalancate, poi vedo Dustan che mi fissa impaziente, accucciato ai piedi del mio letto. Sbadiglio, stiracchiandomi, una mezza idea di rimettermi a dormire comincia a farsi strada dentro di me... almeno finchè non vedo cosa c'è per terra, attorno al mio letto: regali di Natale! Balzo a sedere, facendo cadere Dustan dal letto e incartocciandomi con le coperte. Ci metto un po' a sbrogliarmi, tra l'impazienza di aprire i regali e Dustan che mi becca le mani, indispettito per come l'ho buttato per terra. Alla fine, però, scendo dal letto e, ancora spettinata, con gli occhi gonfi e tra sbadigli continui, apro i regali. Il primo è di Hagrid, come leggo dal biglietto " A Rachel da Hagrid ". Lo apro, sperando di non trovare un po' di quei suoi biscotti fatti in casa dalla consistenza di cemento, ma sorpresa vedo che è una mini arpa; faccio vibrare le corde ed esce un suono melodioso... sorrido stupefatta: grazie Hagrid! Il secondo pacchetto non ha un biglietto, lo apro e tiro fuori un bel maglione blu con ricamata una R bianca sopra. Me lo infilo sopra al pigiama: è morbido e caldo! Chissà chi me l'ha mandato! Il terzo pacco contine una confezione di Cioccorane da parte di Hermione, con accluso un libro molto interessante: " Perfetti Scherzi Magici! " . Sorrido furbetta: mi hai sorpresa Hermione! Grazie! Dustan si mette a beccare la confenzione di Cioccorane.
- Ehi, fermo! Quelle sono per me! - lo rimbecco, e lui svolazza via, indispettito, fermandosi sopra il mio letto a baldacchino. Alzo gli occhi al cielo: che famiglio permaloso!
Passo ai regali da parte della mia famiglia in Italia. Tutti e tre hanno un biglietto accluso. Raccolgo il primo, incartato di blu, e leggo il biglietto: Buon Natale Rachel! Spero ti piaccia! Mamma. Lo scarto: è un cappello verde smeraldo con delle orecchie grigie da gatto che spuntano dalla cima. Sorrido: adoro questi cappelli stravaganti! Me lo metto subito. Il secondo pacco è incartato con della carta bianca; leggo il biglietto: Ciao Puffetta! Buon Natale! Papà . Apro il pacco: è una cornice con la foto di mamma, papà, Chiara e me al Natale scorso. Sorrido con nostalgìa, sistemandolo sul comodino accanto al mio letto. Il Natale scorso mamma si era appena tagliata i capelli castani, nella foto indossa il pigiama con tanti Babbo Natali che le ho regalato io; papà indossava il cappello da cowboy ( regalo di Chiara ) e teneva in mano l'album delle fotografie che gli avevo relegato io personalmente. Chiara, con la sua zazzera di capelli neri e lisci lunghi fino allo spalle, mi faceva il solletico; indossava le ciabatte blu e rosse che le avevo regalato. Io ero a terra, la faccia distorta dalle risate, stringevo in mano la penna blu dall'inchiostro invisibile che mi aveva regalato la mia sorellona. Mi mancano, ma il pensiero di rivederli a Pasqua mi conforta! Il terzo pacchetto è il più piccolo, incartato a mano con una carta verde. Leggo il biglietto: Non gli staccavi gli occhi di dosso a casa! Buon Natale, sorellina. Curiosa ed eccitata lo scarto: è il ciondolo che porta sempre Chiara, una chiave dorata. Non apre niente, ma l'ho sempre adorata! Chiara mi ha sorpresa a fissarla almeno dieci volte! Me la infilo subito al collo, sorridendo.
Scendo le scale del dormitorio in pigiama, spettinata, con il maglione blu addosso, il cappello verde con le orecchie da gatto i testa, il libro di Hermione sottobraccio, il ciondolo di Chiara al collo e la confezione di Cioccorane in mano. Dustan è tornato i Guferia, ma non prima che gli concedessi una Cioccorana!
Ron ed Harry sono seduti sul divanetto davanti al caminetto, Ron ha un maglione bordeaux addosso e un pacchetto di Tuttigusti+1 in mano. Quando mi vede fa un balzo di tre metri.
- Ma che cos'hai in testa?? - esclama. Sorrido divertita.
- Un cappello-gatto - rispondo serafica, afferrando una cioccorana e infilandomela in bocca prima che possa saltare via. Ron si mette a fissare il mio cappello come se potesse trasformarsi in un gatto vero da un momento all'altro.
- Beh, chi te l'ha regalato probabilmente è stato truffato: non miagola nè si trasforma in gatto - afferma risedendosi. Scoppio a ridere sotto il suo sguardo confuso.
- Non è un cappello magico! Me lo ha regalato mia madre adottiva... sai, è una Babbana- spiego, sedendomi accanto al mio fratellone.
- Non fa nessuna magi? - chiede Ron, un po' deluso - Che strano... - . Harry quando mi vede sorride divertito. Sta ancora finendo di scartare i regali: per ora ha ricevuto un flauto da parte di Hagrid ( ho lasciato l'arpa di sopra, sul comodino accanto alla cornice ), una confezione di Cioccorane , un maglione simile al mio e deve ancora scartare l'ultimo regalo. Comincio ad intuire chi abbia fatto i maglioni.
- Anche tu hai ricevuto il regalo di mia madre - arrossisce Ron, infatti, indicandolo. Annuisco sorridente.
- E' fantastico! - affermo. Harry mi dà un colpetto alla spalla, indicando il biglietto che tiene in mano. C'è scritto: Vostro padre me lo ha dato prima di morire, è giunto il momento che torni a voi. Fatene buon uso. Buon Natale. Sul retro, con la stessa grafia, c'è una R e una H. Scambio uno sguardo con Harry. - Apriamolo, forza - affermo, porgendo il biglietto anche a Ron perchè lo legga. Scartiamo il pacchetto... ne scivola fuori qualcosa di fluente e color grigio argento che cade a terra in un mucchietto di pieghe lucenti. Ron lo fissa, senza fiato.
- Ne ho sentito parlare, di quelli - dice in un sussurro, lasciando cadere la scatola di Tuttigusti+1 . - Se è quel che penso... sono molto rari e veramente preziosi - .
- Che cos'è? - chiedo eccitata, raccogliendolo da terra. E' stranissimo al tatto, come se fosse d'acqua. Scambio uno sguardo curioso con Harry.
- E' un Mantello dell'Invisibilità - dice Ron con timore reverenziale dipinto sul volto. - Forza, provatevelo! - ci incita. Harry se lo getta sulle spalle e trattengo un grido. Ron non è abile quanto me e grida.
- E' come dico io! Guarda giù! - esclama. Ad Harry manca il corpo! E'... è scomparso!
- Fammi provare! - fremo dall'eccitazione. Lui me lo passa, ancora scosso, e me lo getto sulle spalle. Stavolta Ron riesce a non gridare, mentre Harry mi guarda stupefatto. Abbasso gli occhi: sono scomparsa! Sorrido: questo Mantello dell'Invisibilità è pazzesco! Me lo sfilo, agguantando il biglietto posato sul divanetto. Lo controllo, ma non c'è firma.
- Era di nostro padre... - sussurro. E' strano per me pensare ai miei genitori naturali: fin da piccola, ho sempre avuto una specie di vuoto dentro, come se mancasse qualcosa... quando, a sette anni, i miei genitori mi hanno confessato che sono stata adotatta, ho collegato quel vuoto al petto come la mancanza dei miei genitori naturali. All'inizio ero arrabbiata con loro per avermi abbandonata, ma quando sono venuta a sapere cos'è successo... Sono morti per proteggere me ed Harry... Io vorrei averli conosciuti. Nonostante il mio amore verso la mia famiglia adottiva, sento questa mancanza dentro di me...
Un rumore di passi mi scuote dai miei pensieri confusi: sono Fred e George che stanno sfrecciando per le scale. Svelti, io ed Harry nascondiamo il mantello.
- Guarda! Rachel ed Harry hanno i maglioni Weasley!- esclamano. Loro hanno due maglioni: uno blu, con una grossa F in giallo, l'altro con una grossa G.
- Su quello di Ron non c'è la lettera... è segno che nostra madre non pensa che puoi dimenticare come ti chiami. Ma neanche noi siamo stupidi... Sappiamo benissimo di chiamarci Gred e Forge! -. Scoppio a ridere: quei due sono incredibili!

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Capitolo 15
*** Capitolo quindici - vagambondaggi notturni, Gazza e Piton e uno Specchio misterioso ***


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Capitolo quindici



Dopo un fantastico pranzo di Natale ( con tanto di scoppiarelli che ci hanno ricoperti di fumo blu! ) mi sento sazia e felice. Usciamo nel parco ad ingaggiare una tremenda battaglia di palle di neve ( i gemelli Weasley ci stracciano, ma gli ho fatto faticare la vittoria! ) e torniamo in Sala Comune, fradici ma allegri come non mai. Per fortuna non incontriamo Gazza: dubito che sarebbe felice di vedere come sgoccioliamo dappertutto!
Vado nel mio dormitorio ( vuoto con Calì, Lavanda ed Hermione in vacanza a casa ) a sistemarmi. Quando riscendo vedo Harry che si fa dare lezioni di Scacchi di Maghi da Ron ( venendo puntualmente sconfitto! ). Allora sfido io Ron; non ho mai giocato a Scacchi dei Maghi, ma a quelli normali non ero niente male! Purtroppo, tra i consigli di Percy e i pezzi che non nutrono alcuna fiducia in me, Ron mi straccia.
- E' stata solo fortuna - continuo a ripetere, ma Ron ridacchia, mormorando " donne, non sanno perdere! ".
Nonostante non c'è la mia famiglia, questo è stato uno dei migliori Natali della mia vita.
Penso questo mentre mi metto sotto le calde coperte del mio letto a baldacchino. Una volta chiusi gli occhi, però, non riesco a smettere di pensare al Mantello dell'Invisibilità, a chi ce l'ha mandato... al perchè non si è firmato... cosa intendeva con " Fatene buon uso... "? . Alla fine sbuffo e mi alzo in piedi, rinunciando a dormire: il sonno ormai è andato a farsi una bella vacanza, abbandonandomi del tutto! Decido di andare nel dormitorio dei maschi: non sarebbe la prima volta che vado a trovare Ron ed Harry nel cuore della notte per chiacchierare, e poi il mantello è lì, vicino al letto di Harry...
Esco furtivamente dal dormitorio, scendo le scale e mi dirigo verso il dormitorio dei maschi...
- Rachel? - sussurra una voce dal nulla. Sobbalzo per la sorpresa, guardandomi intorno: non c'è nessuno. Eppure sono sicura di aver sentito la voce di Harry... ma certo, il Mantello!!
- Harry, fammi spazio, vengo anche io! - affermo. La testa di Harry compare in fondo alle scale, lo raggiungo e mi infilo sotto il Mantello. Con questo addosso, tutta Hogwarts si presenta di fronte a noi! Possiamo andare ovunque, senza che Gazza ci veda!
Sgattaioliamo fuori dal buco del ritratto.
- Chi va là? - chiede la Signora Grassa. Ridacchio con Harry ma non rispondiamo. Percorriamo in fretta il corridoio.
- Da che parte andiamo? - sussurro ad Harry, eccitata.
- Che ne dici... del Reparto Probito della Biblioteca? - suggerisce. Sorrido da un orecchio all'altro.
- Così potremo fare ricerche senza su Nicolas Flamel senza essere disturbati! - affermo. Annuisce e cominciamo a dirigerci verso la biblioteca stringendoci nel mantello ( sia mai che ci si toglie per sbaglio mentre passa Gazza o Mrs Purr! ).
La biblioteca è buia, e c'è un'atmosfera da brivido che rende il tutto ancora più emozionante. Non posso credere che mio padre, durante i suoi anni ad Hogwarts, ha gironzolato per il castello con il Mantello che ora nasconde me ed Harry!
Prendo una lampada, porgendola a mio fratello che la accende. Il Reparto Probito ( già il nome alletta ad andarci! ) è in fondo alla biblioteca. Harry tiene la lampada alta per leggere i titoli, ma non è molto utile: le copertine sono talmente consunte che non si legge niente! Alcuni titoli sono composti da strane lettere che non conosco ( ci vorrebbe Hermione: sicuramente lei avrebbe letto qualcosa al riguardo e ci aiuterebbe moltissimo - certo, dopo la predica del perchè stiamo girando di notte nel castello e di nascosto ). Harry mi indica un libro che ha una macchia scura sulla copertina... una macchia che somiglia tremendamente al sangue! Rabbrividisco stringendomi più a lui. Forse è una mia fantasia, ma mi sembra di sentire un debole sussurro proveniente dai libri, come se avvertissero degli intrusi...
- Dai, prendi un libro... dobbiamo pur cominciare da qualche parte! - sussurro.
- Hai ragione - conferma Harry, e afferra un libro a caso. E' molto pesante, devo aiutarlo a tirarlo su. Lo apre. Il silenzio viene riempito da un grido lacerante... mi si gela il sangue nelle vene: il libro sta urlando!!! Lo mollo come se scottasse, e questo cade a terra con un tonfo. Harry, svelto, si china a chiuderlo, e il grido cessa. Il mio cuore batte all'impazzata, ho gli occhi sbarrati e il respiro corto, l'eco del grido ancora nelle orecchie.
- Accidenti! - sussurra Harry con voce tremante, risistemandosi il Mantello sulle spalle. Annuisco, ma non faccio in tempo a dire niente che sentiamo dei passi avvicinarsi. Scambio uno sguardo terrorizzato con Harry, poi ce la diamo a gambe. Incrociamo Gazza all'entrata, ma il suo sguardo ci attraversa senza vederci... amo questo mantello!
Continuiamo a correre per il corridoio, poi ci fermiamo, ansanti, davanti ad una armatura. Mi guardo intorno: ma dove siamo finiti? Non ricordo di aver mai visto questo corridoio...
- Harry... hai una vaga idea di dove siamo? - chiedo, speranzosa. Lui scuote la testa... Accidentaccio!
- Mi ha chiesto di venire direttamente da lei, professore, a riferirle se qualcuno andasse in giro di notte, e qualcuno ha è stato in Biblioteca... nel Reparto Proibito - . Mi sento gelare. Gazza si sta avvicinando, ma io sono pietrificata dal panico... e tanto per peggiorare la situazione a rispondergli è Piton!
- Il Reparto Proibito? Beh, non possono essere lontani, li prenderemo - . Guardo i due svoltare l'angolo e avvicinarsi... non possono vederci, ma il corridoio è stretto e ci andranno a finire addosso! Una scarica di adrenalina mi percorre, vedo una porta alla nostra sinistra e ci trascino Harry. E' la nostra unica speranza! Per qualche insperata fortuna riusciamo ad entrare senza farci notare, e richiudiamo la porta alle nostre spalle. Con il cuore in gola, ascolto i loro passi avvicinarsi... e superare la porta, allontanandosi. Mi lascio andare ad un lungo sospiro di sollievo.
- C'è mancato pochissimo! - sussurro ad Harry.
- Ma dove siamo? - chiede lui, cominciando a guardarsi intorno: sembra un'aula in disuso, i banchi e le sedie accostati lungo le pareti proiettano ombre scure. Appoggiato al muro di fronte a noi, c'è un oggetto che sembra assolutamente fuori luogo in questa stanza: uno specchio meraviglioso, alto fino al soffitto, con una cornice d'oro riccamente decorata che si regge su due zampe di leone. Sulla sommità c'è un'iscrizione: Emarb eutel amosi vout linon ortsom. Io ed Harry ci avviciniamo, curiosi, il panico provocato da Gazza e Piton ormai dimenticato. Ci piazzamo di fronte allo specchio, pronti a non vederci al riflesso, ma una volta posato lo sguardo sull'immagine riflessa devo esercitare un'enorme sforzo per non urlare. Scambio uno sguardo con Harry, che ha una mano davanti alla bocca e gli occhi sbarrati: riflessi nello specchio ci sono due persone, un uomo ed una donna. Ci voltiamo per vedere se dietro di noi c'è qualcuno... ma non c'è anima viva. Mi tolgo il Mantello, agitando le braccia per vedere se magari sono invisibili... ma niente. Torno da Harry che si è tolto il Mantello.
- Rachel... - sussurra con voce strozzata.
- Cosa c'è? - chiedo in un soffio, tornando a guardare i due maghi riflessi. Li osservo con più attenzione: la donna è alta, slanciata, con dei lunghi capelli rossi e gli occhi verdi, l'uomo ha una zazzera di capelli neri e gli occhi nocciola, e porta gli occhiali. Sgrano gli occhi: comincio ad intuire chi sono. Stringo la mano di Harry, che ricambia la stretta, ed alzo l'altra mano per sfiorare lo specchio...
- Mamma... - sussurro con voce strozzata. La donna mi sorride, e per la prima volta in vita mia mi sento meno vuota, come se quella mancanza che ho al petto stesse svanendo. Sposto lo sguardo sull'uomo.
- Papà... - anche lui mi sorride. Harry alza la mano per toccarli, animato da una folla sicurezza, ma le sue dita sfiorano solo il vetro dello specchio.
- Come... com'è possibile? - chiedo ad Harry, e mi accorgo di avere le lacrime agli occhi. Harry non risponde... Ci siediamo per terra, ad osservare i nostri genitori sorriderci. Appoggio la testa sulla spalla di Harry.
- Somigli molto a papà - sorrido tra le lacrime. Lui mi mette una mano sulla spalla.
- E tu sei uguale alla mamma - sussurra.
- Chissà che tipi erano... - rifletto. Nessuno ci ha mai parlato dei nostri genitori... a dire il vero non ho neanche mai fatto tante domande: non mi sono mai soffermata a pensare che tipi fossero, mi bastava la mia famiglia adottiva... Ma - mi rendo conto adesso - non mi basta più. Sento dentro di me l'irrefrenabile desiderio di conoscerli...

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Capitolo 16
*** Capitolo sedici ***


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Capitolo sedici



Io ed Harry restiamo davanti allo specchio per un tempo indefinito, senza staccare gli occhi da mamma e papà, quasi come se potessero svanire non appena distogliessimo lo sguardo.
Alla fine, quando quasi mi addormento sulla spalla del mio fratellone, decidiamo a malincuore di tornare a letto.
- A domani - saluto mamma e papà - Non... non andate via - aggiungo, esitante. Poi io ed Harry ci gettiamo il Mantello sulle spalle e torniamo nel dormitorio.

La sera dopo decidiamo di portare anche Ron a conosciere i nostri genitori: sono curiosissima di vedere come reagirà nel vederli riflessi in quello strano specchio...
Ci pigiamo nel Mantello ( in tre si sta più stretti ) e sgattaioliamo fuori. Io ed Harry ci mettiamo un po' a ritrovare la strada per quella stanza ( il mio senso dell'orienamento, come ormai saprete, è pessimo! ) ma alla fine, quando Ron comincia a sbadigliare e a suggerire di riprovare domani, la troviamo. Sospiro di sollievo: per un momento ho pensato che non l'avremmo più trovata! Entriamo, chiudiamo la porta alle nostre spalle e ci togliamo il Mantello.
- Per di qua! - esclama Harry. Siamo eccitatissimi! Quando mi posiziono davanti allo specchio per un nanosecondo ho quasi paura che non li rivedrò, ma quando appaiono davanti a me, sorridenti, sospiro di sollievo.
- Ecco! - esclamo - Qui c'è mamma... e qui papà! - li indico.
- Ma io non vedo niente! - ribatte Ron. Harry lo trascina accanto a me.
- Mettiti qui! - ordina - ora li vedi? - chiede poi, trepidante. - Questo è... -
- Sono io! - esclama Ron. Io ed Harry ci scambiamo uno sguardo: ricontrollo lo specchio, mamma e papà sono sempre lì. - Sono Capitano della Squadra di Quidditch! E Prefetto! E... per la miseria! Sono anche Caposcuola! Sto una favola...! - esclama Ron. Di nuovo, io ed Harry ci guardiamo: ma cosa diavolo significa? Perchè noi vediamo mamma e papà e Ron sè stesso??
- Harry, Rachel... credete che lo Specchio mostri il futuro? - chiede poi. Scuoto la testa, all'improvviso una trisistezza infinita mi coglie: mi allontano dallo Specchio, sedendomi dietro Ron.
- Com'è possibile? - ribatte intanto Harry - I nostri genitori sono morti... -. Già, sono morti... stupido Specchio ingannatore! Mostrarceli tutti sorridenti, accanto a noi... Ma non è vero: non sono qui con noi, non più. Sono morti. Morti! E non torneranno mai più...

Nonostante questa consapevolezza, non riesco a smettere di pensare allo Specchio per tutto il giorno. Mi distraggo in continuazione, l'immagine sorridente di mamma e papà domina i miei pensieri, e persino le battute di Fred e George non hanno lo stesso effetto. - Rachel?? Harry?? - ci richiama Ron quando, per l'ennesima volta, ci distraiamo. Mi scuoto a fatica dai miei pensieri.
- Volete giocare agli Scacchi dei Maghi?- ci propone, speranzoso. Scuoto la testa.
- Non ora Ron - rispondo vaga.
- Volete andare a trovare Hagrid? - non si arrende lui.
- No, ora no - risponde Harry con il mio stesso tono. Ron sospira.
- Lo so a cosa state pensando... ma non tornate da quello Specchio... ha qualcosa di sbagliato - afferma. Annuisco distrattamente, poi con una scusa salgo nella mia stanza e mi stendo sul letto, i miei pensieri che tornano di nuovo a mamma e papà...

Alla fine ci siamo tornati: non ne ho potuto fare a me, la tentazione di rivederli è troppo forte! So che sono morti... ma in questa stanza, nella notte, guardando lo Specchio... posso fare finta che non sia così, posso fare finta che siano ancora con me ed Harry.
Mi siedo accanto al mio fratellone, sorridendo alla vista di mamma e papà.
- Di nuovo qui?- ci richiama una voce. Sobbalziamo: troppo presa dal pensiero dello specchio, non ho pensato a guardarmi intorno per vedere se la stanza è vuota! Mi alzo in piedi, svelta, seguita da Harry.
- Professor Silente - sussurro imbarazzata, ma Silente non sembra contrariato, solo divertito. Ci sorride con fare paterno.
- Vedo che anche voi, come molti altri, avete scoperto le bellezze dello Specchio delle Brame - ci dice.
- Lo... Specchio delle Brame? - chiedo, curiosa, l'imbarazzo evaporato del tutto. Provo una calma rassicurante in presenza di Silente. Lui mi sorride, annuendo.
- Che cosa fa? - chiede Harry, curioso quanto me.
- Non l'avete ancora capito? - ci scruta da dietro i suoi occhiali a mezzaluna - Vi dò un indizio: l'uomo più felice del mondo guardarebbe nello Specchio e vedrebbe solo il suo riflesso... così com'è -. Sgrano gli occhi.
- Vuole dire che mostra ciò che desideriamo? - chiede Harry.
- Qualunque cosa vogliamo? - aggiungo emozionata. Silente ci sorride di nuovo.
- Si... e no - risponde. Lo guardo confusa. - Ci mostra niente meno che il nostro più recondito desiderio... voi, che non avete mai conosciuto i vostri genitori, li vedete lì, accanto a voi - sospiro. - Ma lo Specchio non ci mostra la verità - riprende Silente - Ci sono uomini che si sono smarriti a forza di guardarvici... - ci avverte. Stringo la mano ad Harry.
- Domani, lo Specchio delle Brame verrà spostato in una nuova dimora, e devo chiedervi di non andarlo a cercare - ci scruta. Spostarlo?? Guarda di nuovo lo specchio... i miei genitori sono lì... No che non ci sono, è solo ciò che ti mostra lo specchio, non è la verità rifletto triste. Torno a guardare il professor Silente.
- Ricordate - ci dice - Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere - . Annuisco: ha ragione. E' triste dire addio allo Specchio, ma Silente ha ragione. Vado a raccogliere il Mantello. Quando torno, Harry sta dicendo:
- Signore... professor Silente... posso farle una domanda? - .
- Certo, me ne hai appena fatta una! - sorride - Comunque puoi farmene un'altra -
- Cosa vede lei nello Specchio? - .
- Io? Mi vedo con in mano un paio di calzini nuovi - .
- Calzini? - chiedo incredula.
- I calzini non bastano mai - afferma Silente - E' passato un altro Natale e nessuno mi ha regalato un solo paio di calzini. Chissà perchè mi regalano solo libri! -.
Solo quando siamo ormai in Sala Comune e ci togliamo il Mantello per andare a letto che Harry dice:
- Non credo stesse dicendo sul serio -. Sbadiglio.
- Probabile... la tua domanda era piuttosto personale - gli faccio notare. Ci diamo la buonanotte, poi mi strascico fino al letto e piombo in un sonno ristoratore.

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Capitolo 17
*** Capitolo diciasette-fine delle vacanze, Quidditch e orribili novità ***


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Capitolo diciassette



Il resto delle vacanze le passo a finire i compiti, così come Harry e Ron, rimasti indietro come me. Hermione non sarebbe molto orgogliosa di noi... ma non lo saprà mai, così potremo far finta di averli finiti i primi giorni!
Devo dire che da quando abbiamo smesso di andare dallo Specchio sento una specie di sollievo dentro di me: non mi piaceva l'effetto che mi faceva, era come se mi facesse credere di avere ancora qui i miei genitori, non facendomi pensare ad altro per tutta la giornata! Harry non si sente sollevato allo stesso modo: fa continui incubi.
- Credo sia normale - affermo - Quello Specchio ci ha sballottolato la testa, per me - spiego alle facce confuse di Harry e Ron.
- Ma tu non fai incubi! - esclama Ron.
- Si, ma io ho una famiglia adottiva che mi ha cresciuta come una figlia... questo fatto ha... diciamo... attutito gli effetti dello Specchio - affermo convinta. Ron mi guarda come a dire: " Se lo dici tu... ".
L'ultimo giorno di vacanze mi rendo conto che non ho ancora scritto alla mia famiglia per ringraziarla: tra lo Specchio e i compiti mi è completamente passato dalla testa! Subito dopo pranzo corro in Sala Comune, recupero pergamena, penna d'oca e inchiostro e mi metto a lavoro:
" Cara mamma,
grazie mille per il cappello! Lo adoro! Ron ha trovato strano che non si trasformasse in un gatto, ma lui è abituato alla magia. Come è andato il Natale a casa? Qui i professori hanno decorato con la magia tutto il castello, e in Sala Grande ha nevicato per tutte le feste!
Ci vediamo presto! ( le vacanze di Pasqua si avvicinano! )
Rachel "
" Caro papà,
grazie mille per il quadro! L'ho messo nel comodino, così vi saluto tutte le mattine!Quando torno a casa a Pasqua porto una macchinetta fotografica magica, così potremo fare foto che si muovono!
A presto
Rachel "
" Ciao sorellona!
Sei sicura di essere stata tu a mandarmi il regalo di Natale? Perchè ho seri dubbi!
Comunque grazie mille, la indosso ogni giorno ormai! Chissà, magari qui ad Hogwarts trovo qualche serratura magica che si adatta alla chiave che ha per ciondolo!
Ci vediamo a Pasqua, così potrò ricominciare a darti fastidio!
La tua meravigliosa Rachel ".
Poso l'inchiostro e la penna d'oca, rileggo la lettera per essere sicura di non aver fatto errori, poi scendo in Guferia.
- Dustan? - lo chiamo. Non mi risponde: deve essere ancora offeso... Ora che ci penso, non lo vedo da Natale!
- Va bene... se non scendi dovrò usare uno dei gufi della scuola... - affermo, avvicinandomi ad un gufo reale tutto spelacchiato... Ma il mio adorato Dustan mi vola davanti, tubando con rimprovero. Sorrido vittoriosa legandogli la lettera alla zampa.
- Va bene... si, mi dispiace averti trascurato - lo accarezzo, mentre lui mi guarda altezzoso. - Forza, porta questa lettera alla mia famiglia in Italia -. Subito spicca il volo, e lo guardo sparire all'orizzonte.

Con la fine delle vacanze Hermione torna ad Hogwarts. Subito pare delusa dal fatto che non abbiamo scoperto niente su Nicolas Flamel. Quando le raccontiamo del Mantello dell'Invisibilità e dello Specchio ci sgrida ( " e se vi avesse visto Gazza? " ).
Ormai stiamo abbandonando ogni speranza di trovare informazioni su Nicolas Flamel, anche se Harry, ogni sera che rientriamo in Sala Comune sconfitti, borbotta di aver letto il suo nome da qualche parte.
Purtroppo sono riniziate le lezioni, abbiamo pochissimo tempo per fare ricerche, ed io ed Harry anche meno di Ron ed Hermione: con la fine delle vacanze sono riniziati anche gli allenamenti di Quidditch. Baston non è mai stato tanto severo: neanche la pioggia incessante riesce a smorzare la sua foga. I gemelli Weasley si lamentano che Baston sia diventato un fanatico, ed io sono d'accordo con loro: per quanto muoio dalla voglia di soffiare la Coppa delle Case sotto il naso dei Serpeverde, sono umana anche io!
Harry invece sta dalla parte di Baston, anche se credo c'entri il fatto che le sere che torna sfinito nella Sala Comune, non fa incubi ( come mi ha detto Ron ).
Durante uno dei nostri estenuanti allenamenti i gemelli Weasley, in mezzo al fango e alla pioggia, continuano a piombarsi addosso a vicenda, facendo finta di cadere dalla scopa ( e quasi mi disarcionano durante una delle loro " cadute " ! ).
- Ma volete smetterla voi due?? - esclama Baston - Stavolta l'arbitro della partita è Piton! Di certo non perderà occasione di far perdere punti a Grifondoro! -. Quasi cado dalla scopa, inorridita. La Pluffa mi scivola dalle mani e scambio uno sguardo di panico con Harry. Invece Fred a quelle parole cade davvero dalla scopa.

Finito l'allenamento, io ed Harry sfrecciamo in Sala Comune. Ron ed Hermione stanno giocando a Scacchi dei Maghi ( l'unica cosa in cui Ron riesce a battere Hermione ).
- Aspettate un attimo - dice Ron quando, ansanti, li raggiungiamo - Mi serve concen... - ma si interrompe alla vista delle nostre espressioni.
- Ma che avete?? Le vostre facce sono spaventose! - esclama. Mi lascio cadere nella poltrona vicino ad Hermione mentre Harry spiega la novità.
- Non giocate! - esclama subito Hermione.
- Datevi malati! - aggiunge Ron.
- Fate finta di esservi rotti una gamba - suggerisce Hermione.
- Rompetevela davvero - rincara Ron.
- Non posso - ribatte Harry - non c'è un Cercatore di riserva, se mi ritiro Grifondoro non può giocare -. Gli sguardi si spostano su di me.
- Se gioca Harry, di certo non lo lascio solo contro Piton! - esclamo, raddrizzandomi. - E poi, il Cacciatore di riserva gioca abbastanza da schifo! -.

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Capitolo 18
*** Capitolo diciotto-scherzo a Malfoy, una sorpresa bellissima dal Preside ***


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Capitolo diciotto

Esco dal buco del ritratto con tutta l'intenzione di andare nel parco a fare una bella passeggiata per schiarirmi le idee, ma appena il ritratto si apre Neville mi salta addosso... letteralmente! Cadiamo entrambi per terra.
- Scusa Rachel! - esclama Neville. Mi rialzo un po' seccata, ma stiro il viso in un sorriso teso: il pensiero di Piton come arbitro non mi lascia in pace. Vedo che Neville ha un bel po' di difficoltà ad alzarsi.
- Ehm.. tutto bene? - gli chiedo. Lui scuote la testa indicando le sue gambe, e solo ora noto che ce l'ha incollate e non riesce a staccarle. Probabilmente ha fatto tutta la strada fino a qui saltellando...
- Incantesimo delle Pastoie! - esclamo: ce ne ha parlato Vitius nell'ultima lezione, ma non ricordo il controincantesimo. Corro a chiamare Hermione che riesce a liberare Neville.
- Chi è stato? - chiede Ron, con tutta l'aria di uno che vuole compiere un omicidio.
- Malfoy... l'ho incrociato fuori dalla biblioteca... ha detto che aveva bisogno di qualcuno per sperimentare l'incantesimo - risponde funereo Neville. Ok. Adesso basta. Basta. Neville vale venti Malfoy, non può trattarlo come se fosse cacca di vermicolo! Scatto in piedi con il fuoco negli occhi.
- Cosa vuoi fare? - mi chiede preoccupata Hermione. - Malfoy - sibilo tra i denti. Poi corro nel dormitorio dei maschi, prendo il Mantello dell'Invisibilità e lo ficco in tasca. Quando scendo in Sala Comune trovo Hermione davanti al ritratto.
- Rachel, non metterti nei guai - mi implora.
- Non mi vedrà neanche Hermione... devo solo dargli una lezione... - affermo, poi la sorpasso ed esco dal buco del ritratto. Volto l'angolo, controllo che nessuno dei quadri mi stia guardando e mi infilo il Mantello.
Se necessario, ho intenzione di cercare Malfoy per tutta Hogwarts, ma fortunatamente lo trovo al quinto piano a sghignazzare con Tiger e Goyle.
- Sono certo che non è neanche riuscito ad arrivare nella Sala Comune dei Grifondoro! Sarà inciampato in qualche gradino come un'idiota! - sta dicendo. Prendo la bacchetta e la punto contro Goyle da sotto il Mantello.
- Pietrificus Totalus - sussurro, e Goyle cade a terra come un sacco di patate ( un sacco di patate molto tondo e pesante! ).
- Ma che hai? - esclama Malfoy, il ghigno svanito.
- Pietrificus Totalus - BUM! Anche Tiger è fuori gioco! Guardo Malfoy guardarsi intorno spaventato, ma il Mantello fa il suo dovere. E adesso, mossa finale...
- Tarantallegra! - sussurro, e le gambe di Malfoy cominciano a ballare come impazzite. Corro al piano di sotto, poi mi tolgo il mantello e scoppio a ridere. Amo queste piccole soddisfazioni della vita!
- Signorina Potter? - mi chiama una voce familiare. Svelta, infilo il mantello in tasca, poi mi volto: è la professoressa McGranitt. Non avrà scoperto del mio piccolo scherzetto al piano di sopra, vero? " Certo che no, Rachel, eri invisibile, ricordi? "
- Ti stavo giusto cercando... il Preside desidera parlarti - afferma, ma non sembra arrabbiata. Confusa, la seguo: perchè mai Silente mi vuole parlare? E' ancora per lo Specchio? Ma non ci siamo più andati, nè l'abbiamo cercato...
Seguendo la McGranitt arrivo davanti ad un gargoyle di pietra.
- Succo di Zucca - dice la professoressa alla statua. Il gargoyle si fa da parte, rivelando delle scale a chiocciola in movimento.
- Wow - mi lascio sfuggire, e la McGranitt sorride. Saliamo sulle scale e ci ritroviamo di fronte ad una porta, che si apre non appena la professoressa bussa.
Lo studio di Silente è... bizzarro! Ci sono quadri dei vecchi presidi che tappeggiano i muri, scaffali pieni di oggetti bizzarri che persino Hermione farebbe fatica a capire... Uno strano e bellissimo uccello mi guarda dal suo posto accanto alla scrivania di Silente, che mi squadra da dietro i suoi occhiali a mezzaluna.
- Ehm... voleva vedermi? - chiedo incerta. Lui mi sorride.
- Si... vedi, ci è giunta voce che vuoi tornare in Italia, dalla tua famiglia, per Pasqua - esordisce.
- Si... non è vietato, giusto? - chiedo.
- Certo che no! Solo che abbiamo pensato a come agevolare il viaggio fino a casa tua... vedi, l'Italia è molto distante, così abbiamo pensato di creare un collegamento magico da Hogwarts alla tua casa -. Mi illumino: sarebbe bellissimo poter arrivare direttamente a casa mia, invece di constringere la mia famiglia ad arrivare fino in Inghilterra per venirci a prendere!
- Certo professore! Ne sarei entusiasta! - esclamo. Silente mi sorride.
- Molto bene, allora il giorno prima delle vacanze di Pasqua tu ed Harry dovrete venire qui nel mio ufficio, il collegamento durerà solo per ventiquattro ore, e si riaprirà a mezzogiorno dell'ultimo giorno delle vacanze - spiega. Annuisco vigorosamente, sorridendo da un orecchio all'altro.
- Grazie mille professore - .
- Di niente, cara, di niente... adesso vai, sono sicura che la professoressa McGranitt non vuole che tu non finisca i tuoi compiti per domani! -. Quando sento movimento dietro di me sobbalzo: mi ero dimenticata della presenza della McGranitt. Ringrazio ancora una volta il professor Silente, poi esco dal suo ufficio, pronta a correre in Sala Comune a raccontare tutto ad Harry, Hermione e Ron.

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Capitolo 19
*** Capitolo diciannove - Nicolas Flamel, la saggezza di Hermione eliete novità ***


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Capitolo diciannove

Entro dal buco del ritratto correndo, euforica, con un sorriso in volto che va da un orecchio all'altro. Piombo nella poltrona accanto ad Harry, facendolo saltare di tre metri, proprio quando un Neville rincuorato sta salendo verso il dormitorio.
- Harry, a Pasqua andremo a casa mia grazie ad un collegamento magico dall'ufficio di Silente! - esclamo. Mio fratello sorride, e di slancio lo abbraccio.
- Sarà bellissimo! - esclamo, lasciandolo respirare.
- Un collegamento magico con l'Italia! E' incredibile! Silente è certamente il mago più potente del mondo se ci riesce! E di sicuro dovranno annullare per un po' le barriere magiche protettive che circondando la scuola... mi chiedo cosa potrebbe essere... magari il camino... o una passaporta... - ragiona Hermione. Ron sbuffa.
- Hermione, ti prego, non rovinare questo momento commovente! - dice. La mia amica lo fulmina con lo sguardo, poi incrocia le braccia al petto, stizzita. Cerco velocemente qualcosa che ci faccia cambiare argomento...
- Hai mangiato delle Cioccorane senza di me? - indico la figurina che Harry tiene in mano.
- No, è di Neville... di nuovo Silente: è la prima che ho trovato - me la passa. Non ho mai cominciato la raccolta delle figurine, di solito mi limito a mangiare il cioccolato! Sul nostro preside c'è scritto: " Il professor Silente è noto sopratutto per aver sconfitto nel 1945 i mago del male Grindelwald, per avere scoperto i dodici modi per utilizzare il sangue di drago e per i suoi esperiementi di alchimia, insieme al collega Nicolas Flamel ". Mi blocco. La figurina mi cade dalle mani.
- Harry - dico, gli occhi spalancati.
- Si? -
- Harry... -
- Che c'è? -
- Harry!! -
- Si può sapere che ti è preso? -
- L'ho trovato!!!!! - esclamo, balzando in piedi. Ron ed Harry mi guardano con la stessa espressione che hanno durante lezione di Trasfigurazione, Hermione invece sgrana gli occhi.
- Nicolas Flamel?? Dove? - chiede eccitata. Raccolgo la figurina da terra, mostrandola ai miei amici.
- Ecco dove l'avevo letto! Sull'Espresso di Hogwarts! - esclama Harry. Annuisco. Hermione dà una veloce occhiata alla figurina, poi salta su. Non la vedo con quell'aria euforica da quando ci hanno dato i primi voti per i nostri esercizi! ( Il che è tutto dire, credetemi! ).
- Restate lì! - afferma, poi corre su per le scale diretta ai dormitori delle femmine. Io, Harry e Ron ci scambiamo un'occhiata perplessa, poi la mia amica corre di nuovo da noi, stavolta con un enorme tomo in mano.
- Non ho mai pensato di guardare qui dentro! - sussurra tutta eccitata - Questo l'ho preso dalla biblioteca qualche settimana fa, quando cercavo qualcosa di leggero... -
- Quello sarebbe leggero? - esclama Ron, e per una volta sono d'accordo con lui! Hermione gli lancia un'occhiata, poi comincia a sfogliare febbrilmente le pagine. Alla fine trova quello che sta cercando.
- Lo sapevo! Lo sapevo! - esclama - Sentite un po': Nicolas Flamel è l'unico di cui si sappia che ha fabbricato la Pietra Filosofale! -.
- Wow! - esclamo, poi scambio uno sguardo con Harry e Ron. - Ehm.. che cosa sarebbe di preciso, Herm? - chiedo. Lei ci guarda esasperata.
- Uffa, ma voi non sapete leggere? Guardate: leggete cosa dice qua - e spinge il librone verso di noi. Leggiamo: " La Pietra Filosofale è una sostanza leggendaria dai poteri sbalorditivi: è in grado di trasformare qualsiasi metallo in oro puro e per giunta produce l'Elisir di Lunga Vita, che rende immortale chi lo beve. L'unica che esista attualmente è in possesso di Nicolas Flamel, noto alchimista, che ha festeggiato il suo seicentocinquantacinquesimo compleanno ". Quando finisco di leggere, ho gli occhi sgranati.
- Ecco cosa nasconde Fuffi! - sussurro. Hermione annuisce.
- Probabilmente Flamel ha chiesto a Silente di cutodirla, perchè sono amici e sapeva che qualcuno ne era in caccia. Ecco perchè ha voluto far portare via la Pietra dalla Gringott - spiega.
- Una Pietra che rende immortali e trasforma tutto in oro puro? Ci credo che Piton la cerca! Chiunque vorrebbe averla! - esclama Ron.
- E lo credo bene che non troviamo Flamel in " Rassegna dei Recenti Sviluppi della Magia! - aggiunge Harry - Ha seicento anni! - .

ANGOLO MALATA DI MENTE
Chi non muore si rivede! Scusate il ritardo, ma non ho potuto avere sotto le mani " Harry Potter e la Pietra Filosofale " per un po'. Ma adesso che ce l'ho di nuovo, vi torturerò con Rachel Potter!
Grazie mille a tutti i lettori silenziosi! Vedervi aumentare giorno dopo giorno è incredibile!
Grazie di cuore a aghy, ariadib_sev, BlackandLupin, Elfosnape, GramoBianco, iulia2001, Lily_Ginny, Mary Evans, michela30, Neko02002 e valepassion95 per aver messo la storia tra le seguite.
Grazie infinite a ClarWarrior ed Elliex per averla messa tra le ricordate.
Grazie di cuore a Blackblood, celestith, Mary Evans, saylveon, The master of the darkness e Witheray per averla inserita tra preferite.
Un ringraziamento speciale Madame_Padfoot93 per la recensione che ha lasciato.
Adesso è meglio che vi saluti, prima che la nota dell'autrice diventi più lunga del capitolo!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 20
*** Capitolo venti ***


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Capitolo venti

Via via che si avvicina il giorno della partita, nonostante quello che ho affermato con Ron, Harry ed Hermione, divento sempre più nervosa e intrattabile. Ieri mattina a Trasfigurazione ho sbottato ad alta voce per la quantità di compiti che la professoressa ci aveva dato... di fronte a lei! E ieri l'altro ho mandato il libro che dovevo far levitare addosso al professor Vitius, guadagnando a tutta la classe compiti in più! Ogni volta che vedo anche di sfuggita il professor Piton ho voglia di fare due cose: o darmela a gambe, o saltargli addosso come una bestia feroce, mandandolo in infermeria e chiudendo la storia dell'arbitro di Quidditch una volta per tutte!
Non so che pazienza infinita hanno Ron ed Hermione per sopportarmi! Harry, d'altro canto, sembra nervoso quanto me, e ieri sera mi ha rivelato che gli sembra che Piton lo pedini. Allora gli ho suggerito qualche incantesimo che ho letto in " Mille Scherzi Magici ".

Questo pomeriggio, quando Ron ed Hermione ci augurano buona fortuna fuori dallo spogliatoio, sono ben consapevole che i nostri amici si stanno chiedendo se ci rivedranno vivi. E questo pensiero non è esattamente consolante! Scambio uno sguardo sconsolato con Harry, entrando nello spogliatoio.
Durante il discorso di Baston, mentre strofino nervosamente la mia Nimbus Duemila contro la panca, non spiccico parola. Alla fine del discorsetto raggiungo Fred che sta sbirciando fuori, nell'arena.
- Accidenti, c'è praticamente tutta la scuola! - esclama Fred. E' vero: c'è persino... che mi venga un colpo...! Scoppio a ridere, sollevata, e corro da Harry, che è stato preso da parte da Baston.
- Harry! C'è anche Silente! Silente assisterà alla partita! - esclamò tutta contenta. Harry fa un sospiro di sollievo così evidente che sembra si sia sgonfiato come un palloncino: è semplicemente ridicolo che Piton tenti di ucciderci con Silente che assiste a tutto! All'improvviso mi sento invadere dall'euforia e da una buona dose di energia battagliera.
- Facciamogliela vedere a Tassorosso - affermo. Baston mi sorride, Harry annuisce sicuro ed entriamo in campo.
Non appena mi sollevo in aria mi sento sicura di me e libera... Aspetto il fischio di Madama Bumb, poi mi tuffo verso la Pluffa, mancandola per un soffio. Non mi dò per vinto e tallono il Cacciatore di Tassorosso, evito un bolide all'ultimo minuto e incrocio George, che mi fa l'occhiolino. Un attimo dopo ho arraffatto la Pluffa e sto sfrecciando verso gli anelli per segnare, i lamenti del Cacciatore di Tassorosso per il bolide in testa ancora freschi nelle orecchie. Sto per tirare, sicura di far goal, quando Piton suona un fallo a favore di Tassorosso. Confusa, cedo la palla al cacciatore di Tassorosso, poi volo da Fred per farmi spiegare cosa è successo.
- Ho tirato il bolide contro un giocatore con troppa forza! - sibila questo. Stringo i pugni: possibile che nessuno dica niente contro Piton??? Non può fare falli a piacimento senza motivo!
La partita riprende, riesco a fare un goal conquistando dieci punti, ma ci sono altri due rigori a favore di Tassorosso, il primo immotivato, il secondo perchè Katie ha urtato il Cacciatore dell'altra squadra mentre sfrecciava verso la Pluffa. Quando Harry mi passa accanto, lo prego di trovare subito il Boccino d'Oro, o qui Piton farà strage!
Alicia riesce a fare goal, ma i dieci punti vengono annullati senza motivo. Tassorosso e Alla fine, quando comincio a pensare se tirare la Pluffa in testa a Piton potrebbe aiutare, vedo Harry sfrecciare dietro a qualcosa di luminoso... qualche attimo più tardi ( e dopo aver urtato Piton durante la picchiata! ) stringe in mano il Boccino d'Oro.
Abbiamo vinto!

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Capitolo 21
*** Capitolo ventuno-Harry è una lumaca, Piton un confabulatore e ci perdiamo la festa della vittoria ***


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Capitolo ventuno


Mi cambio velocissima, impaziente di andare a festeggiare con Ron, Hermione, Harry e gli altri Grifondoro la vittoria. Oh, non dimenticherò mai la faccia di Piton!
- Dai Harry, vedi di darti una mossa! Non vedo l'ora di andare a vedere cosa hanno preso dalla cucina Fred e George per festeggiare! - lo sprono a sbrigarsi.
- Rachel, tu intanto vai, ti raggiungo subito - sorride Harry. Scrollo le spalle ed esco, alla ricerca di Hermione e Ron.
- Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! - mi fa sobbalzare la voce un tantino felice di Ron. Mi volto: sta saltellando come un pazzo ed ha un sorriso che va da un orecchio all'altro! Hermione non pensa nemmeno a fargli avere un po' di contegno, è troppo felice anche lei!
- Dov'è Harry? Dobbiamo correre a festeggiare! Voi avete vinto, ed io ho fatto un occhio nero a Malfoy, grazie anche a Neville... dovevi vederlo mentre si batteva contro Tiger e Goyle! -. Aspetta... cosa??
- Tu hai fatto cosa?? E Neville si è battuto contro chi??? - esclamo con un tono di voce che si alza sempre di più.
- Sei arrabbiata? - chiede un po' timoroso Ron. Mi apro in un sorriso che farebbe invidia allo Stregatto.
- Scherzi?? - esclamo - Sei stato grande! Come è ridotto Malfoy? -
- E' ancora KO, ma Madama Chips dice che si riprenderà - mi informa Ron.
- Gli sta proprio bene! - affermo, ma poi mi rendo conto dell'espressione che sta assumendo Hermione, così mi affretto a cambiare argomento, prima che la mia migliore amica diventi la versione giovane della McGranitt!
- Harry dovrebbe arrivare tra poco, mi ha detto di avviarmi in Sala Comune, intanto - dico.
- Aspettiamolo qui - dice Hermione - Così controlliamo che non faccia deviazioni o si perda per strada -. Alzo gli occhi al cielo.
- Hermione, sono mesi che non ci perdiamo più! - esclamo. Lei mi guarda scettica.
- Ma davvero? E il ritardo a Incantesimi della scorsa settimana? -. Apro la bocca per ribattere, ma mi accorgo che ha ragione, così la richiudo sbuffando.
- Va bene, va bene, lo aspettiamo - mi arrendo. Herm sorride soddisfatta.

Passa un'ora e di Harry ancora nessuna traccia. Comincio a preoccuparmi... Ma eccolo che arriva tutto trafelato e spettinato dal fondo del corridoio.
- Dov'eri finito? - chiedo subito, ma prima che possa rispondermi Ron comincia a raccontare del suo scontro con i Serpeverde.
- Non adesso - lo interrompe Harry - Troviamo una stanza vuota: ho qualcosa da dirvi -. Bastano queste poche parole per mettere a tacere il mio stomaco affamato e accendere la Rachel-svela-misteri!
Ci accertiamo che Pix non sia nei paraggi, poi Harry chiude la porta della stanza. Ci racconta di aver visto il professor Raptor e Piton che andavano nella foresta, di averli seguiti e averli sentiti discutere della Pietra Filosofale, degli " abracadabra da quattro soldi " di Raptor e di lealtà.
- Avevamo ragione! - esclama Hermione alla fine della spiegazione - Si tratta della Pietra Filosofale! Scommetto che ci sono altri incantesimi che la proteggono, oltre a Fuffi -.
- E Piton deve aver capito come eluderli tutti, a parte quello di Raptor! - continuo.
- Perciò la pietra rimarrà al sicuro solo finchè Raptor resisterà a Piton... - sussurra Harry.
- Se è così, entro mercoledì prossimo sarà sparita - sentenzia Ron.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il ventunesimo capitolo! Scusate tantissimo per il muostruoso ritardo, ma sono stata inghiottita da quella strana cosa che si chiama vita, che ora mi sta digerendo senza pietà...
Spero che comunque il capitolo vi sia piaciuto, il prossimo entrerà in una parte del tutto sconosciuta dai libri: le vacanze di Pasqua a casa di Rachel. Ho un'infinità di idee a riguardo, spero vi piaceranno!
Grazie a tutti coloro che seguono, preferiscono o ricordano, e anche ai lettori silenziosi che aumentano sempre di più!
Ricordate, nè io nè la tastiera mordiamo se decidete di lasciare un commento!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 22
*** Capitolo ventidue - Raptor resiste, vacenze di Pasqua e un bel ritorno a casa!! ***


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Capitolo ventidue


Raptor sembra essere più coraggioso di quanto pensassi: in queste settimane sembra sempre più pallido e smunto, ma resiste.
Ogni volta che io, Harry, Ron ed Hermione capitiamo al terzo piano, accostiamo l'orecchio alla porta di Fuffi per controllare se il carissimo cagnolino ringhia ancora. Piton continua a girare per la scuola con il suo perenne malumore accompagnato dallo svolazzante mantello nero, perciò la Pietra è ancora in salvo. Ogni volta che incontro Raptor gli sorrido incoraggiante, e Ron ha persino cominciato a mettere in riga chi prende in giro il professore per la sua balbuzienza.
Hermione ha cominciato a fare un programma di ripasso di tutte le materie scolastiche, facendone uno anche a me, Ron ed Harry; io sono ben felice che il ripasso me lo programmi lei ( ad aspettare me, finirei con il cominciare a studiare l'ultima settimana di scuola, perciò è un bene che ci sia Hermione a mettermi in riga! ) ma Ron ed Harry non sembrano altrettanto entusiasti...
- Ma Hermione - ha detto Ron quando Herm gli ha dato il programma - Mancano ancora secoli agli esami! -
- Dieci settimane! - ha esclamato allora lei - Dieci settimane non sono secoli, e per Nicolas Flamel sono un attimo! -
- Ma noi non abbiamo seicento anni come Flamel - le ha ricordato Ron - E comunque, si può sapere a che cosa ti serve fare il ripasso, visto che sai già tutto? -. A questo punto, ho rischiato di rompermi qualche costola nel tentativo di non ridere!
- A cosa mi serve?? Ma sei matto? Ti rendi conto che questi esami dobbiamo passarli per andare al secondo anno? Sono molto importanti, avrei dovuto cominciare a studiare un mese fa, non so proprio cosa mi sia preso... - .
Purtroppo pare che anche gli inseganti la pensino come Hermione: ci hanno caricato di così tanti compiti per le vacanze di Pasqua, che mi chiedo se avrò anche solo il tempo di presentare Harry alla mia famiglia!
Quando arriva il giorno prima delle vacanze, sono emozionatissima: non faccio altro che parlare di casa mia, dell'Italia, della Toscana, della mia famiglia... finisco con il raccontare dieci volte del giorno in cui mi sono avventurata con Chiara nel boschetto vicino casa nostra e abbiamo incontrato il padrone di una bellissima casa di pietra che ci ha regalato delle ciliege buonissime!
- Mi raccomando, non saltare il ripasso! - mi saluta Hermione la mattina della partenza. Ron alza gli occhi al cielo, sbuffando.
- Pensa a divertirti e a far scatenare un po' Harry - dice. Annuisco sorridendo.
- Contaci! - . Harry ci raggiuge, salutiamo un'ultima volta Hermione e Ron e andiamo verso l'ufficio di Silente. Harry sembra nervoso.
- Tutto bene? - gli chiedo. Lui sospira.
- E se non gli piaccio? E se faccio una figuraccia di fronte alla tua famiglia? E se... -
- Ehi! Stop! - lo blocco - Primo: sei la persona più educata e rispettosa che conosca, perciò gli piacerai di certo... Secondo: credimi, il record delle figuracce l'ho già superato io da un pezzo, non riuscirai mai a battermi, neanche se ti ci metti d'impegno! - affermo. Lui sorride.
- D'accordo, se lo dici tu... -. Arriviamo davanti al gargoyle di pietra, per fortuna la McGranitt ci aspetta, perchè la parola d'ordine non me la ricordo affatto!
Una volta dentro l'ufficio di Silente mi sento come se potessi cominciare a ballare per tutta la scuola: sto per rivedere la mia famiglia!! Ho un sorriso a trentadue denti e saltello sul posto... Tutti questi mesi passati lontano dalla mia famiglia mi hanno fatta sentire molto sola: dopo aver scoperto che i miei genitori biologici sono morti, la situazione è solo peggiorata, e senza la mia famiglia adottiva il vuoto che sento dentro al petto sembra incolmabile... davvero, non so come abbia fatto Harry in tutti questi anni! Ma adesso sto per rivederli!
- Eccovi qui! Prego, Harry, Rachel, basterà che vi aggrappate a questa teiera e vi ritroverete a casa Ranieri, in Toscana - ci accoglie Silente. Mi sistemo meglio lo zaino in spalla, ringrazio il preside, poi scambio uno sguardo d'intesa con Harry che annuisce: allunghiamo la mano e afferriamo la teiera che ci indica Silente. Sento uno strappo allo stomaco, la terra mi manca sotto ai piedi, vortichiamo nel nulla e poi atterriamo di botto... sul tappeto rosso della sala di casa mia!
Balzo in piedi, emozionata come non mai. Casa è esattamente come ricordavo ( non che mi aspettavo sarebbe cambiata in pochi mesi! ): il tappeto rosso morbidoso a terra, la porta d'ingresso alle mie spalle, il divano rosso di fronte alla tv, gli scaffali di DVD e cassette, l'armadio delle scarpe dei miei genitori accanto alla porta, il tavolino di legno bianco davati al divano, il caminetto tra la sala e il tavolo tondo dove mangiamo, l'arco di pietra che ci divide dalla cucina...
- Rachel? - esclama ua voce mooolto familiare! Sorrido a trentadue denti girandomi verso mamma: Giulia Ranieri. Trentanni, capelli neri ricci, non proprio alta e slanciata... ma è pur sempre la mia mamma!
- Ciao mamma! - esclamo correndo ad abbracciarla. Poco dopo ci raggiunge il resto della tribù: papà e Chiara.
- Da dove siete spuntati? - chiede papà spaesato, guardandosi intorno.
- Il preside di Hogwarts ci ha detto di aggrapparci a quella teiera - la indico - e.. PUF! Siamo comparsi qui -. Dopo saluti e abbracci, torno vicino ad Harry, che ha guardato la scena in disparte.
- Signore e signori, lui è mio fratello Harry James Potter! - lo presento in inglese. Mamma gli si avvicina subito con un sorriso caloroso in viso.
- Benvenuto a casa nostra Harry! Sono felice di conoscerti finalmente! - lo abbraccia a mò di benvenuto. Quando si staccano Harry ha stampata in faccia un'espressione spaesata. Gli sorrido incoraggiante e accenna ad un timido sorriso.
- Piacere - dice. Chiara gli si avvicina e gli stringe la mano.
- Felice di conoscerti, benvenuto eccetera eccetera... solo una domanda: Rachel è la solita rompiscatole anche ad Howgarts? - chiede con fare cospiratorio. Le rifilo un'occhiataccia che farebbe scappare a gambe levate Fuffi! Lei si limita a rispondermi con un sorriso angelico.
- Piacere Harry - è il turno di mio padre - Puoi stare in camera con Rachel: in fondo al corridoio la seconda a destra- gli sorride. Harry annuisce ricambiando, raccattiamo i nostri bagagli e andiamo nella mia stanza. Spalanco la porta rischiando di buttare giù il muro.... Camera dolce camera! Pareti blu, letto azzurro, tappeto morbidoso del colore del mare, scrivania di legno accanto alla finestra che si affaccia sul giardino e due scaffali gonfi di libri e peluche: il mio piccolo mondo personale!
- Spero ti piaccia il blu! - sorrido ad Harry. Lui annuisce guardandosi intorno incantato. Se ripenso che i nostri cari zii lo hanno fatto dormire in uno sgabuzzino.... mi viene voglia di strangolarli!!
Mamma e papà hanno sistemato un letto dalle lenzuola verdi accanto al mio.
- Allora? Che ne pensi? - chiedo dopo aver sistemato i miei bagagli ( in pratica li ho buttati accanto alla scrivania e mi sono lasciata cadere sul letto ).
- Hai una bella famiglia - risponde lui sorridendo con un pizzico di tristezza.
- Perchè ancora non sei stato vittima degli scherzi di Chiara! E' davvero una sorella terribile, io ti ho avvertito! - esclamo. Il mio fratellone scoppia a ridere. Missione compiuta: ho eliminato la tristezza dal suo sguardo.
- E' pronto! - spalanca la porta ed urla Chiara. Harry sobbalza, io sbuffo: è sempre la solita.
- Sai Chiara, esiste un'azione mooolto strana: si chiama " bussare " - ironizzo. Lei alza gli occhi al cielo.
- Se volete mangiare avete dieci secondi per lavarvi le mani e filare a tavola - afferma con espressione angelica. Guardo Harry come a dire: " ti avevo avvertito ! ". Lui soffoca le risate ed usciamo dalla camera. L'odore di pasta al ragù mi invade: che bello, di nuovo cucina italiana!!
Corriamo in bagno e ci laviamo svelti le mani, un attimo dopo siamo seduti a tavola con l'acquolina in bocca. Guardo Harry: sembra davvero felice.
Bene Rachel, la tua missione durante le vacanze di Pasqua è far rimanere quella felicità nel suo sguardo!

ANGOLO MALATA DI MENTE Cu cù... c'è ancora qualcuno qui? * si affaccia timorosa da dietro una porta *
So che sono in ritardo mostruoso, purtroppo sono stata male tutta la settimana ( sigh!! ) e sono riuscita ad aggiornare solo adesso. Per farmi perdonare ho unito due capitoli in uno, e ho fatto una copertina per la storia: c'è voluto un bel po' per trovare una bambina che assomigliasse all'immagine mentale che ho di Rachel, ma ce l'ho fatta! Cosa ne pensate? La immaginavate diversa?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e chiedo venia per il ritardo. Intanto almeno la famiglia adottiva di Rachel ha fatto la sua comparsa! Ne vedremo delle belle... ( e no, ce la metterò tutta per non ritardare ancora ).
A prestoooooo
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 23
*** Capitolo ventitrè- ***


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Capitolo ventitrè


Quando apro gli occhi, ci metto un po' a snebbiare la mente per rendermi conto che non sono più nella mia stanza ad Hogwarts, ma a casa mia, in Italia... Piano piano mi tornano in mente i ricordi di ieri: siamo venuti a casa con quella teiera che Silente ha stregato, ho presentato Harry alla famiglia, a pranzo ho raccontato tutto quello che è successo ad Hogwarts in questi mesi ( beh, non proprio tutto... ma non potevo certo dire di Fuffi, Piton e la Pietra Filosofale ai miei genitori! Mi segregherebbero in casa!! ) e con l'aiuto di Harry ho spiegato cos'è il Quidditch e come funziona. E' stato bellissimo avere Harry in casa e parlare di magia!
Balzo a sedere sul letto, all'improvviso piena di energia e aspettativa per oggi. Harry sta ancora dormendo, forse perchè ieri abbiamo fatto mezzanotte per chiacchierare ad un filo di voce stando attenti a non farci sentire dai miei genitori. E' stato divertentissimo, ma alla fine ci siamo addormentati, sfiniti dalle emozioni della giornata.
- Harry, svegliati e affronta il nuovo giorno! - balzo sul suo letto, facendolo sussultare. Si sveglia di botto, sgranando gli occhi e saltando a sedere. Aspetto che gli si snebbi la mente.
- Rachel! - esclama mezzo annebbiato, poi un lampo di furbizia gli attraversa lo sguardo. Non faccio in tempo a scendere dal suo letto che mi ha già attaccata: mi fa il solletico. Scoppio a ridere e per sfuggirgli rotolo per terra.
- Pietà! - esclamo senza fiato. Harry sorride malandrino e balza giù dal letto come un gatto.
- Non si sveglia il fratello che dorme, Rachel cara! - ghigna. Ed io che pensavo di avere un fratello amerevole... il ragazzino che ho davanti è il ritratto della malignità, le dita pronte a torturami di solletico! Rotolo per terra per sfuggirgli, poi salto di nuovo sul letto e afferro un cuscino.
- Lontano da me, mostro! - esclamo teatralmente, ma rovino l'effetto ridendo mentre lo prendo a cuscinate. Anche lui scoppia a ridere, e alla fine ci ritroviamo tutti e due sdraiati sul letto senza fiato.
La porta si apre mentre mi sto issando a sedere.
- Che cosa state combinando? - chiede preoccupata Chiara. E' mezza addormentata perciò ha parlato in italiano.
- Niente - mi dipingo sul viso un'espressione angelica, mentre Harry ci guarda divertito: magari non capisce l'italiano, ma di sicuro intuisce qualcosa!
- Beh, spero che il tuo " niente " non distrugga casa - sbadiglia la mia sorellona. Alzo gli occhi la cielo: non si fida di me! Si, forse ad agosto le ho riempito le pantofole di lombrichi, e a luglio potrei aver fatto precipitare la sua libreria, e a giugno magari le ho messo della crema da barba sulla sua mano mentre dormiva... Ok, ora che ci penso forse è un bene che non si fidi di me!
- Già svegli? - compare sulla soglia anche mamma. Lei è già vestita di tutto in punto: ma a che ore si alza, le cinque del mattino?? Comunque è abbastanza sveglia da parlare in inglese.
- Pare di si - affermo stiracchiandomi.
- Sbrigatevi a vestirvi, sto preparando la colazione - afferma sorridendo. - Pancake - aggiunge. Chiara si fionda in bagno: adora i pancake!!
- Harry, hai intenzione di mangiare stamattina? - chiedo a mio fratello.
- Certo -
- Allora abbiamo circa dieci secondi per vestirci - lo avverto: mia sorella è talmente ingorda che una volta si è mangiata tutti e dodici i pancake della colazione, lasciandoci a digiuno!

Tempo record: cinque minuti dopo io ed Harry siamo seduti a tavola, latte caldo nelle tazze e pancake fumante nei piattini di fronte a noi. Il mio fratellone si sta già leccando i baffi..
- Servitevi pure - sorride mamma. Non aspettavamo altro: due secondi e i nostri piatti sono vuoti. Papà arriva mezzo addormentato, sbadgliano e sedendosi di fronte a noi.
- ' Giorno -. Appena è abbastanza sveglio da mettere a fuoco la cucina, nota che io ed Harry ( con il lieto aiuto di Chiara! ) stiamo finendo velocemente i pancake. Scuote la testa divertito.
- Mi sa che dovrò accontentarmi di un'arancia! -.

Il pomeriggio decidiamo di portare Harry in giro per il paese: non è mai stato in Italia. Il paesino risale al medioevo: ci sono strade lastricate di pietra, case l'una vicina all'altra, viette, scorciatoie per arrivare in fretta dovunque vuoi ( ma le conoscono solo chi vive qui, è una cosa che ho sempre adorato! ). Ad interrompere l'atmosfera antica ci pensano i bar, le gelaterie, i ristoranti e i negozietti di souvenir appostati dietro l'angolo. Harry si guarda in giro spaesato e meravigliato.
- Hai sempre vissuto qui? - chiede.
- Si, bello vero? - rispondo sorridendo. Harry annuisce.
- Ehi, vi va un bel gelato? - chiede mamma. Mi illumino: eccome se mi va!
Due minuti dopo io, Harry e Chiara abbiamo tre coni in mano e ci stiamo divertendo un mondo!
- Il gelato italiano è buonissimo! - esclama Harry.
- Puoi dirlo forte! - afferma Chiara, che è già a metà del suo. Lo finiamo in un baleno.
- Va bene ragazzi, io e Giulia andiamo a fare la spesa, tornate a casa prima delle sei - dice papà.
- Va bene, a dopo - rispondo salutandoli. Appena scompaiono dietro l'angolo io e Chiara ci guardiamo, un luccichio malandrino in volto. Harry ci guarda tra il divertito e il preoccupato.
- Ehm... ragazze? -
- Stai pensando quello che sto pensando io? - chiedo a Chiara.
- Non lo so, tu a cosa stai pensando? - ribatte divertita, ma dal suo sguardo so che siamo sulla stessa linea di pensiero. Il mio sorriso si allarga ancora di più: afferro Harry per la manica e seguo Chiara correndo per le vie e le varie scorciatoie. Non è la prima volta che mamma e papà ci lasciano da sole in paese, ormai sappiamo molto bene come passare il tempo...
Superiamo un bar, ci infiliamo in una viuzza dove solo delle persone mingherline riescono a passare, sbuchiamo in una piazzetta, scendiamo delle scale passando sotto un arco di pietra, saliamo altre scale e sbuchiamo in un giardino. Harry si guarda intorno: pioppi e siepi circondano il giardino, nascondendolo alla vista della strada, erba e cespugli di rose e more sono tutto intorno a noi e al centro del prato c'è una bella fontanella rappresentante due delfini di marmo bianco.
Ma ancora non siamo arrivate a destinazione...
- Vieni Harry - lo incito, dirigendomi verso il muro coperto da rampicanti che si trova dall'altra parte del giardino. Chiara si guarda intorno circospetta, poi solleva dei rampicanti alla nostra destra, rivelando il muretto che c'è dietro, con un bel buco scavato in basso.
- Dopo di te - sorrido ad Harry che è sempre più confuso e meravigliato. Lui mi guarda dubbioso, ma si china e dopo un po' è dall'altra parte del muretto. Lo seguiamo a ruota, un sorriso a trentatue denti in volto. Sbuco accanto al mio fratellone: siamo in un bellissimo prato circondato da mura e rampicanti e ricoperto di fiori di tutti i tipi che lo fanno sembrare un arcobaleno in terra, al centro di questa meraviglia c'è un laghetto limpido e cristallino, alla sua sinistra una casetta di legno dall'aspetto un po' malconcio si erge solitaria.
- Benvenuto nel nostro "Nido" - dico teatralmente.
- La nostra seconda casa, aperta solo ad anime malandrine e capaci di scherzi incredibili - completa Chiara. Le luccicano gli occhi: mi mancava questo posto!
- E' incredibile! - esclama Harry.
Mentre ci dirigiamo verso la casetta gli spiego la storia di questo posto.
- Io e Chiara l'abbiamo scoperto mentre scappavamo dal vecchio Mattia, gli avevamo fatto uno scherzo che non gli è piaciuto molto - scambio un'occhiata complice con Chiara. - Sono inciampata e ho scoperto il passaggio nel muretto; senza pensarci due volte ci siamo passate, ritrovandoci in questo posto... certo, all'inizio era un po' malconcio, ma l'abbiamo sistemato ed è diventata la nostra base -.
- Base per cosa? - chiede sempre più curioso Harry.
- Per i migliori scherzi della storia, ovviamente- risponde Chiara, aprendo la porta cigolante della casetta di legno. L'interno è esattamente come ricordavo, anche se un po' più polveroso: il divanetto accanto alla piccola finestra, il tavolo di legno pieno di mappe e disegni ( i fogli per elaborare i nostri scherzi malefici! ) con le quattro sedie davanti. Mi accomodo sul divanetto, sollevando un po' di polvere, mentre Chiara raggiunge il tavolo. Invito Harry a sedersi accanto a me.
- Allora, organizziamo qualche scherzo? - chiedo impaziente. Quanto mi sono mancati questo pomeriggi! Anche ad Harry luccicano gli occhi: non deve dispiacergli la nostra " attività clandestina! ".
- Nelle lettere mi hai scritto di Piton... quel professore che ce l'ha con voi - dice Chiara con noncuranza. Io ed Harry ci drizzamo, molto interessati...
- Si? - chiede Harry. Chiara sorride malefica.
- Ho qualche idea che fa per voi - afferma.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Lo so, avevo promesso di non fare tardi e invece eccomi qui, di nuovo in ritardo! Scusate, ma lo studio mi ha risucchiato! Grazie comunque a tutti i lettori ( che non sono spariti scoraggiati! ) e a chi segue, ricorda e preferisce. Spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo!
Vi piace l'idea del " Nido"? Mi è sembrato molto carino per rendere Rachel la degna discendente dei malandrini, e per rendere bene il suo rapporto con Chiara.
Chissà cosa combineranno ad Hogwarts dopo aver pianificato scherzi contro Piton! Tranquilli, manca poco al ritorno dei gemelli alla migliore Scuola di Magia e Stregoneria del mondo! ( Queene non sarebbe molto d'accordo con me... ;D ), ma spero comunque che questi capitoletti incentrati sulla famiglia di Rachel non vi dispiacciano.
Al prossimo capitolo, che probabilmente arriverà tra oggi e domani ( basta luuunghe attese! )
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 24
*** Capitolo ventiquattro-compiti, Dustane e notozie misteriose.. ***


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Capitolo ventiquattro


Torniamo a casa alle sei, puntuali come orologi svizzeri!
Mamma e papà sono in cucina a sistemare la spesa.
- Bentornati - ci accoglie mamma aprendo il frigo. Io, Chiara e Harry proviamo a filarcela in camera, ma...
- Ehi furbette, venite ad aiutarci! - ci riprende papà. Beccati!
Harry sarebbe esonerato dal sistemare la spesa, ma il suo altruismo ( e l'idea dei compiti da fare appena avremo finito in cucina! ) lo fanno rimanere a darci una mano.
- Cosa avete da fare per le vacanze? - chiede mamma. Un'ottima domanda per rovinare un bellisimo pomeriggio spensierato!
- Compiti di Trasfigurazione, Pozioni, Erbologia... - comincio ad elencare sconsolata.
- Incantesimi, Difesa Contro le Arti Oscure... - continua Harry.
- Che forza! - esclama Chiara. Sbuffo.
- La magia è bellissima, certo - affermo - Ma i compiti di materie magiche fanno lo stesso identico effetto dei compiti normali, credimi! -. Harry annuisce dandomi man forte.
Quando la cucina è a posto, ci dirigiamo in camera. Recupero i miei bagagli ( buttati accanto alla scrivania ieri sera ) ed io ed Harry ci sistemiamo uno accanto all'altro, pronti a fare la valanga di compiti per le vacanze.
Due ore dopo sbadiglio, mettendo il punto al tema di Trasfigurazione.
- Mi manca ancora Pozioni, Erbologia e Difesa Contro le Arti Oscure - sospiro stanca. Harry posa la penna d'oca, stiracchiandosi.
- In questi momenti mi manca Hermione - afferma.
- Chissà cosa stanno facendo adesso lei e Ron - dico.
- Probabilmente litigano, per poi fare pace poco dopo perchè Ron ha bisogno d'auito nei compiti - sorride Harry.
- E si sono messi nella poltrona davanti al caminetto, la nostra preferita - aggiungo.
- E Ron sta inveendo contro i compiti e i professori! -
- E Fred e George si divertono a fare scherzi in Sala Comune, facendo imbestialire Hermione che cerca di studiare! -. Riesco a immaginare benissimo la Sala Comune dei Grifondoro, il caminetto scopiettante, i ragazzi seduti a gruppetti, chi è chino sui compiti, chi chiacchiera allegramente... I miei pensieri vengono interrotti da un gufo nero che picchietta alla finestra. Scambio uno sguardo veloce con Harry, poi corro ad aprirgli: è Dustan! L'ho lasciato ad Hogwarts così Ron ed Hermione possono scriverci quando vogliono. Lo faccio entrare, chiudendo la finestra subito dopo. Per un po' mi svolazza attorno allegramente, così lo accarezzo.
- Ehi Dustan, come va? - sorrido. Mi è mancato il mio famiglio!
- Ha una lettera, guarda Rachel! - mi scuote Harry. Una volta calmato Dustan, riusciamo a sfilargli la lettera dalla zampa. E' di Ron ed Hermione:
" Cari Harry e Rachel,
spero che siate in pari con i compiti, io li ho quasi finiti ma Ron è ancora a metà! Vi state divetendo lì in Italia?
Qui accadono cose incredibili! Niente di nuovo sulla Pietra, ma aspettate di tornare...
A presto,
Hermione "
" Ciao Harry e Rachel!
Non lo immaginerete mai: Hagrid ha combinato qualcosa di... non so se è terribile o incredibile! Immagino entrambe le cose!
Come ve la passate laggiù? Qui Raptor resiste, perciò la Pietra è ancora al sicuro.
A presto
Ron ".
Una volta letta la lettera guardo Harry, ma è accigliato quanto me.
- Cosa sta facendo Hagrid? - mi chiedo.
- Spero niente di pericoloso... - dice Harry. Ricordiamo perfettamente la passione del nostro amico gigantesco per le cose pericolose, ma se Hermione non è terribilmente nervosa allora non deve essere niente di terribile... Spero!
- Dai, rispondiamo - si scuote Harry. Prendiamo penna e inchiostro, srotoliamo una pergamena e a turno scriviamo delle risposte:
" Cari Hermione e Ron,
noi stiamo bene qui in Italia! E' bellissimo il paese dove vive Rachel! Comunque si, Hermione, stavamo giusto facendo i compiti, non preoccuparti.
Cosa ha combinato Hagrid? Sicuri che non sia niente di preoccupante?
Ci vediamo presto
Harry "
" Cari Ron ed Hermione,
per i compiti tranquilla Herm, siamo in pari con il tuo programma! Sono felice che la Pietra sia ancora al sicuro, speriamo che Raptor continui a resistere....
Ma cosa è successo con Hagrid? Ci state lasciando sulle spine!
A presto, e ricordatevi di controllare Fuffi
Rachel ".
Ricontrolliamo la lettera un paio di volte, poi la arrotoliamo e la lego alla zampetta di Dustan, che mi becca affetuosamente la mano.
- Si, sei stato bravo - lo accarezzo - Adesso torna ad Hogwarts e porta la lettera a Ron ed Hermione -. Harry apre la finestra e il mio Dustan spicca il volo. Lo guardimo scomparire nel cielo, poi la porta della camera si apre di scatto.
- Che ci fate con la finestra aperta? Volete gelare? - esclama mamma, correndo a chiuderla. Ci scusiamo con delle facce mooolto credibili, ma mamma lascia perdere. Getta uno sguardo alla scrivania, dove libri e pergamente regnano sovrani.
- A che punto siete dei compiti? - chiede.
- Un buon punto - affermo convinta.
- Bene adesso venite a tavola, li continuate dopo... - .

Finita la cena ci laviamo velocemente e torniamo in camera. La luce del sole piano piano tramonta, nella stanza risuonano solo i fruscii delle penne d'oca sulla pergamena e il voltare delle pagine dei libri di scuola. Sbadiglio più di una volta, mentre il torpore mi avvolge... Mi appoggio un attimo sul libro di Pozioni, stanca morta... Sento vagamente qualcuno che mi prende in braccio e mi poggia sul mio letto... Sbadiglio un ultima volta e mi giro dall'altra parte, abbracciando il cuscino. Mentre scivolo nel sonno, sento vagamente qualcuno che copre Harry dopo averlo portato a letto ( probabilmente mia madre ) e lui dice in un sussurro, mezzo addormentato... - Grazie mamma... -. Dopo di chè il buio mi inghiottisce.

ANGOLO MALATA DI MENTE
In qualche modo dovevo farmi perdonare il terribile ritardo, così vi regalo questo capitolo.
Spero vi piaccia, anche perchè tra poco i nostri maghetti torneranno ad Hogwarts!
A presto, e ricordate che la tastiera non morde se lasciate recensioni!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 25
*** Capitolo venticinque-uova di pasqua, progetti estivi ed il mio nuovo amichetto Billy ***


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Capitolo venticinque


- Rachel, svegliati pigrona! -. Grugnisco qualcosa rigirandomi dall'altra parte, ma le coperte mi vengono strappate via. Grugnisco di nuovo.
- Andiamo Rachel! Ci sono le uova di Pasqua e ti stiamo aspettando da un'ora per aprirle! - esclama la voce fastidiosa di Chiara. Sbadiglio e cerco a tentoni di riprendere le coperte, mentre la mia mente annebbiata comincia a recepire le parole di mia sorella... Un momento... Ha detto... UOVA DI PASQUA??? Balzo a sedere, all'improvviso sveglissima. Chiara ed Harry mi guardano stupiti dal letto del mio fratellone.
- Perchè non mi avete svegliata prima?? - esclamo saltando giù dal letto e correndo in sala senza neanche aspettarli. Sento Chiara borbottare qualcosa di poco carino nei miei confronti ed Harry ridacchiare, ma sono troppo impegnata a fissare le cinque uova pasquali ancora incartate in bella vista sul tavolo della cucina. Papà mi sorride seduto accanto a mamma mentre mi precipito sulla prima sedia che trovo libera e arraffo l'uovo con su scritto " Peste ". Non ho dubbi che sia mia!
- Oh, buongiorno anche a te tesoro, ma certo, prendi pure il tuo uovo - mi prende in giro mamma. Sorrido colpevole.
- Buongiorno - affermo stropicciandomi gli occhi. Harry si accomoda accanto a me e papò gli porge un uovo dall'incarto blu scuro. Il mio fratellone sembra davvero felice mentre lo prende e inizia a scartarlo.
- Fermi! Devo immortalare questo momento! - afferma Chiara, la sua fidata macchinetta fotografica in mano.
- Aspetta! - esclamo, all'improvviso presa da un lampo di genio. Come un fulmine, corro in camera e apro il mio bagaglio, frugando al suo interno. Tiro dietro di me la divisa di Hogwarts e la sciarpa di Grifondoro e finalmente trovo quello che cerco. Arraffo l'oggetto e torno in sala, dove Chiara è rimasta con la macchinetta in mano, interedetta. Harry riconosce subito l'oggetto che ho in mano e sorride.
- Ecco, questa è per te - porgo l'oggetto a Chiara. Lei titubante lo prende. - Sai... non ci siamo visti a Natale e ho pensato potesse piacerti - spiego.
- E' una macchinetta fotografica - constata Chiara. Mi apro in un sorrisone.
- E' una macchinetta fotografica magica, cara sorellona: le foto che farai con questa... si muoveranno! - la informo. Chiara sgrana gli occhi, posa la sua macchinetta " babbana " sul tavolo e accende quella magica, un luccichio emozionato negli occhi. Papà e mamma mi sorridono, Harry mi fa segno di pollici in su. " Grazie, lo so, sono la migliore sorellina del mondo... ". Mi accomodo di nuovo accanto ad Harry, poi ci giriamo tutti verso Chiara.
- Dite cheese... - afferma questa.
- Formaggio! - esclamiamo tutti in coro, per poi scoppiare a ridere. Quando la foto esce dalla macchinetta, Chiara ce la fa vedere, i lucciconi agli occhi: siamo io, mamma, papà ed Harry che sorridiamo, esclamiamo " formaggio " e scoppiamo a ridere. E di nuovo. E ancora...
- Grazie Rach! - esclama Chiara abbracciandomi. Sono rari questi momenti, di solito il nostro rapporto si limita a battibecchi affettuosi e scherzi ben congeniati, ma quando capitano me li godo alla grande!

Il pomeriggio papà ci porta nel bosco che circonda il paese con il suo manto verde. Adoro le nostre passeggiate nella foresta: è sempre stato un luogo affascinante e misterioso per me. Adesso, mentre corro ovunque per mostrare i luoghi che preferisco ad Harry, non posso fare a meno di pensare che non ho ancora visitato la foresta proibita... E' qualcosa a cui dovrò rimediare il prima possibile! Non esiste che Rachel Lilian Potter si faccia sfuggire un luogo proibito!
- E questo è il ciliegio che ogni estate io e Chiara saccheggiamo - spiego, sedendomi sull'erbetta. Harry si accomoda accanto a me, appoggiando la schiena al tronco.
- E' un posto bellissimo - afferma. Non posso che concordare con lui! Mamma, papà e Chiara sono rimasti indietro, alla radura dove facciamo i pic-nic, così io ed Harry siamo soli nell'accogliente quiete del bosco.
- Sai Harry - interrompo il silenzio - Stavo pensando... tu ti trovi bene con la mia famiglia -. Lui annuisce. - E invece gli zii ti trattano malissimo... - continuo un po' agitata. Di nuovo, annuisce. - Beh, e se venissi da me d'estate? Voglio dire, sempre meglio che essere maltrattati per la propria natura! - completo. Harry s'illumina.
- Sarebbe fantastico! - esclama. Sorrido felice.
- Allora appena tornati ad Hogwarts ne parleremo con Silente - affermo. Sarebbe davvero bello avere Harry a casa anche d'estate: adesso che ho scoperto di avere un fratello, ho da recuperare undici anni di separazione!
- RACHEL! HARRY! AVETE INTENZIONE DI PRANZARE?? - tuona la voce un po' seccata di papà. Come scossi dalla corrente elettrica, io ed Harry scattiamo in piedi.
- ECCOCI!! - esclamo mentre corriamo verso la radura. Accidenti, mi ero dimenticata del pic-nic!!

Il giorno dopo lo passiamo sui libri di scuola: nonostante le rassicurazione date ad Hermione, siamo davvero indietro con i compiti! Finiamo in tutta fretta il tema di Pozioni, arraffiamo il libro di Storia della Magia, tentando disperatamente di memorizzare tutte le date e gli eventi magici importanti, poi si dedichiamo ad Incantesimi, anche se dobbiamo accontentarci della teoria: non siamo ad Hogwarts, non possimo fare magie!
Decidiamo di rimandare Erbologia e Difesa Contro le Arti Oscure a domani: stiamo morendo di sonno!
Mi sveglio nel buio, confusa e insonnolita, e ci metto un po' ad inquadrare il motivo per cui non sono immersa nei bei sogni bei sogni di Piton appeso a testa in già dalla nostra scopa mentre gli lanciamo il malocchio... C'è un ronzio nell'aria, così fastidioso che non riesco a riprendere sonno. Sbuffo seccata con la mosca di turno che non aveva nient'altro da fare stanotte... ma appena la vista si snebbia dal sonno vedo un'ombra più grossa di una mosca. Giusto un tantino... Ehi, per la barba di Merlino... sta volando verso di me! Strillo in preda al panico ( odio gli insetti grossi! ) e balzo sul letto di Harry pur di fuggire dal crudere insetto. Harry grugnisce qualcosa e capisco di avergli calpestato l'intestino... " Scusa Harry, ma è questione di vita o di morte! ". Il minaccioso e pericolossimo insetto è ancora sulle mie tracce, rotolo per terra gelandomi all'istante ( accidenti ai pavimenti ghiacciati! ) e scatto sulla soglia della porta, accendendo la luce della mia camera, troppo presa dal panico per pensare che così sveglierò Harry... Ma l'ombra minacciosa che svolazza verso di me si rivela non essere assolutamente una moscaccia enorme, ma un insetto grazioso dalle alette blu che svolazza vorticando su sè stesso. Rimango imbambolata a fissarlo: è così carino! Harry si siede sul letto, cercando a tentoni gli occhiali e borbottando qualcosa che somiglia pericolosamente ad un " Rachel, ti uccido ", ma anche lui rimane basito quando vede l'insetto azzurro e grande quanto un pettirosso vorticarmi attorno.
- Ehm... quello cos'è? - chiede confuso e ancora mezzo addormentato.
- Non lo so... - rispondo mentre seguo il suo svolazzare, incantata. Ad un certo punto si avvicina e mi punge alla spalla.
- Ahi! Cattivo Billy! - esclamo. Harry mi guarda sconcertato.
- Billy? Gli hai dato un nome? - chiede come se non credesse alle sue orecchie. Arrossisco lievemente.
- Ehm... può darsi... - ma non faccio in tempo ad aggiungere altro: all'improvviso mi sento leggerissima, mi gira la testa e sento sollevarmi in aria... Per la barba di Merlino, sto fluttuando nella mia camera!
- Si può sapere cosa succede? - borbotta una voce familiare: Chiara, deve essersi svegliata dopo tutto il casino che abbiamo fatto io, Billy ed Harry, e adesso mi guarda spaesata.
- Rachel... sei sul soffitto - afferma.
- Ehm... già - rispondo brillantemente.
- Ragazzi, dovreste essere a dormire da un pezzo! - esclama una mamma insonnolita dal corridoio.
- Si può sapere cosa succede? - insiste papà raggiungendola, anche lui mezzo addormentato.
- Rachel fluttua sul soffito della sua camera - afferma Chiara.
- Ah, Rachel futtua... ASPETTA, COSA??? -

ANGOLO MALATA DI MENTE
Già, i miracoli esistono! Ho aggiornato presto! E questo è il penultimo capitolo dedicato all'Italia: nel prossimo ritroveremo i nostri beneamati Harry e Rachel ad Hogwarts.
Adesso, piccolo quiz: chi sa dirmi che creatura fantastica è quella che Rachel si ritrova in camera? ( Si, forse mi sono fatta influenzare da " Animali Fantastici Dove Trovarli"... )Ci sono due pacchi di Cioccorane in palio!
Grazie a tutti i lettori, a chi segue, preferisce e ricorda.
A presto!
AllisoneHermioneEverdeen

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Capitolo 26
*** Capitolo ventisei-notte in bianco, compiti sabotati da Billy e ritorno ad Hogwarts ***


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Capitolo ventisei


L'urlo di mamma non è esattamente di buon auspicio: vuol dire che si è svegliata abbastanza da capire che sua figlia sta levitando sul soffitto e che potrebbe avere una crisi nervosa per questo... Povera mamma! Prima il fatto che sono una strega, poi che ho un fratello gemello, e adesso questo!
Billy continua a svolazzarmi intorno, sembra quasi felice di tutti i guai che sta combinando!
- Cosa... cosa ci fai sul soffitto, Rachel? - cerca di mantenere un tono calmo papà ( e di non pensare all'assurdità della frase! ). Eh eh, bella domanda... Non so volare, e non ho inghiottito nè un palloncino nè la mia Nimbus Duemila, perciò non capisco come... Aspetta un attimo!
- Deve essere stato Billy! - esclamo - Mi ha punto e mi sono sollevata in aria -.
- Billy? - chiede Chiara.
- Si, è l'insetto azzurro che le ronza attorno - specifica Harry.
- Se è così, allora credo basti aspettare che l'effetto finisca - decreto. Ma è più facile a dirsi che a farsi: dopo un'ora mi sono solo abbassata di poco meno di un metro!
- Si può sapere cos'è quel coso? - chiede Chiara ad un certo punto, infastidita dal ronzare del mio nuovo amichetto.
- Billy - affermo, come se questo potesse sistemare le cose.
- E Billy cos'è? - insiste mamma, sull'orlo di una crisi di nervi.
- Non ne ho idea - ammetto. Scambio uno sguardo con Harry: ma dov'è Hermione quando serve??
- Potrei provare a preparare una Pozione per farti scendere - si offre titubante il mio fratellone.
- NO! FERMO! - lo blocco. Non che non mi fidi di Harry, ma i suoi voti a Pozioni non sono esattamente ottimi! Lui si risiede con un sospiro, ma non insiste.
Finalmente, dopo un'altra ora, mi ritrovo a fluttuare a soli pochi centimetri da terra.
Nell'attesa che l'effetto svanisca Chiara si è messa a sfogliare i miei libri di scuola, trovandoli estremamente interessanti, mamma sta facendo avanti e indietro per la stanza sotto lo sguardo assonnato di papà, invece Harry segue lo svolazzare di Billy come ipnotizzato. Quando ormai sto per crollare dal sonno ( sono le cinque del mattino, accidenti! ) mi trovo di nuovo con i piedi per terra. Sospiro trascinandomi verso il letto, seguita da Billy, che pare non volermi perdere un istante.
- Tutto bene? Non hai forme allergiche magiche? Non rischi di tornare a levitare? Dobbiamo cacciare questo... insetto? Non rischia di pungerti di nuovo? - chiede a raffica mamma. Sembra più agitata di me, eppure sono io quella che ha appena levitato sul soffito! Beh, sono anche quella che ha affrontato un troll, un malocchio sulla propria scopa e un cane a tre teste in pochi mesi, perciò forse sto diventando più elastica in questo tipo di situazioni...
- Sto bene mamma... lascia pure Billy, non mi pungerà di nuovo - affermo sbadigliando.
Mamma guarda l'insetto azzurro che si è posato sulla testata di legno del mio letto, dubbiosa, ma la stanchezza ha la meglio, così lascia perdere la questione.
- Forza, adesso torniamo a letto - ordina papà stanco morto, uscendo dalla mia camera seguito da mamma. Chiara sta ancora sfogliando il mio libro di Pozioni.
- E' incredibile cosa studiate in quella scuola! - esclama, gli occhi incollati alle pagine.
- Prova a guardare il libro di Trasfigurazione, vediamo quanto ti piacerà ancora! - esclamo. Lei alza gli occhi al cielo, posando il libro.
- Buonanotte pesti - esce anche lei. Harry spegne la luce e si sdraia di nuovo a letto.
- Lo lasciamo lì? - chiede riferendosi a Billy. Annuisco mezza addormentata: non ho nessuna voglia di cacciare il mio nuovo amichetto!

Neanche a dirlo, dormo malissimo: ormai il momento di sonno era passato e ci ho messo un bel po' a riaddormentarmi, ma per fortuna Billy se n'è stato buono e non ha ronzato di nuovo.
- Buongiorno, hai fatto altri svolazzamenti stanotte? - mi accoglie papà.
- No - affermo sbadigliando, accomodandomi sulla sedia di fronte a papà e facendo spazio ad Harry accanto a me.
- Oggi tornate ad Hogwarts, vero? - chiede Chiara, un velo di tristezza negli occhi.
- Eh già, tra poco abbiamo gli esami - afferma Harry. Scuoto la testa: non ci voglio pensare! Ho il terrore di essere bocciata! Voglio passare al secondo anno con Harry, Ron ed Hermione!
- Rachel! Hai quell'insetto addosso! - esclama mamma entrando in cucina. Annuisco distrattamente: Billy si è accocolato sulla mia spalla, semi nascosto dai miei lunghi capelli rossi.
Dopo colazione io ed Harry ci precipitiamo in camera a finire i compiti: comincio l'analisi dell'ultima pianta curata ad Erbologia, ma Billy mi ruba la penna d'oca cominciando a svolazzare per la stanza.
- Billy! Fermo! - esclamo, cominciando a rincorrerlo per tutta casa. Solo dopo mezz'ora riesco a convincerlo a ridarmi la penna d'oca e soltanto in cambio di una mosca morta ( si, lo so, fa un po' schifo! ).
Quando torno in camera Harry ha già finito Erbologia e sta facendo Difesa Contro le Arti Oscure.. Accidenti a Billy! Ho perso tempo prezioso!

- Quindi non appena toccherete di nuovo la teiera, scomparirete qui e riapparirete ad Hogwarts? - chiede conferma papà. Annuisco, fissando la teiera posata sul tavolo in attesa del bagliore verde che ci informerà che è pronta. Mi dispiace lasciare di nuovo la mia famiglia, mi sono davvero divertita in questi giorni, ma sento anche una grande voglia di tornare ad Hogwarts: ormai è una seconda casa per me!
Harry mi passa il bagaglio pieno di libri e vestiti e me lo sistemo in spalla. La teiera brilla di verde per un attimo: è il momento.
Abbraccio mamma e papà, che poi passano a salutare anche Harry. Sono felice di vedere che si sono affezionati a lui, e che Harry ricambia. Chiara mi abbraccia di slancio.
- Ricorda gli scherzi per Piton - mi sussurra furbetta nell'orecchio. Sorrido di rimando, sistemo Billy sulla mia spalla e scambio uno sguardo d'intesa con Harry, poi entrambi afferriamo la teiera. Sento uno strappo all'altezza dell'ombelico, il vuoto tutto intorno a me... poi atterro poco elegantemente nello studio di Silente.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il nuovo capitolo! Visto, anche io riesco ad aggiornare con costanza! ( Chi l'avrebbe mai detto! )
Grazie a tutti i lettori ( ed io che credevo foste scomparsi per il mio ritardo! ) siete più numerosi che mai e vi ringrazio infinitamente per questo!
Grazie a coloro che seguono ( 12! ) preferiscono ( 8! ) o ricordano ( 3 ).

Un grazie speciale a GramoBianco per la recensione ed il tentativo di indovinare il mio piccolo quiz. Purtroppo no, non è un velenottero ( nonostante l'abbia adorato in " Animali Fantastici Dove Trovarli!) ma tranquillo, hai in regalo un pacco di Cioccorane per il tentativo!
Nel prossimo capitolo scopriremo di più su Billy e faremo nuove conoscienze!

A presto!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 27
*** Capitolo ventisette-ritorno ad Hogwarts, il segreto di Hagrid e nuove conoscenze ***


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Capitolo ventisette


Il pavimento dell'ufficio del Preside è gelido, mi rialzo in fretta rabrividendo. Billy mi è volato via dalla spalla appena sono atterrata, ma adesso torna a rifugiarsi tra i miei capelli.
- Bentornati ad Hogwarts - ci accoglie il professor Silente, sorridendo da dietro le sue lenti a mezzaluna. Annuisco euforica, guardandomi intorno: tutti gli oggetti bizzarri presenti nell'ufficio di Silente sembrano accogliermi di nuovo nel mondo magico.
- Grazie professore - risponde Harry raccattando i nostri bagagli. Mi rimetto lo zaino in spalla, impaziente di andare da Ron ed Hermione e farmi raccontare cosa sta combinando Hagrid.
- Possiamo andare professore? - chiedo.
- Ma certo.. ah, il signor Wesley e la signorina Granger sono in Sala Comune - ci informa. Usciamo dall'ufficio e corriamo giù per le scale. Il gargoyle si apre per farci spazio e sorrido a trentadue denti quando sbuchiamo nel corridoio. Sono di nuovo ad Hogwarts!

Ron ed Hermione sono in Sala Comune come ci ha detto Silente, chini sui libri nelle poltrone accanto alla finestra. Li raggiungiamo subito, anche se un po' interdetti: credevo che Hermione avrebbe fatto tutto i compiti i primi giorni delle vacanze, non che arrivasse all'ultimo!
- Ciao! - li saluta Harry accomodandosi accanto a Ron. I nostri due amici sobbalzano, accorgendosi solo adesso del nostro arrivo.
- Harry! Rachel! - esclama contenta Hermione, abbracciandoci a turno, seguita poi da Ron. Quando l'abbraccio si scioglie mi siedo accanto ad Hermione e getto uno sguardo sul libro aperto... Aspetta, ma perchè Herm sta studiando i draghi??
- Ehm... dovete dirci qualcosa su Hagrid? - chiedo, mentre un'idea terribile si fa strada nella mia testa. Ron ed Hermione si scambiano uno sguardo.
- Meglio parlarne altrove - afferma Ron. Io ed Harry ci scambiamo uno sguardo allarmato: è così grave?? Ma alla fine seguiamo i nostri amici fuori dalla Sala Comune. Ci sistemiamo in un'aula vuota.
- Allora? - chiede Harry.
- Ehm... già... ecco... - balbetta Hermione.
- Hagrid ha un drago - sgancia la bomba Ron, parlando così piano che a mala pena capisco le sue parole. Lì per lì mi sembra di aver capito male: insomma, Hagrid non può avere un drago! Giusto?
- Come... come l'ha avuto? - chiede Harry con gli occhi sgranati.
- ha detto che gliel'ha dato uno sconosciuto incappucciato la scorsa settimana - risponde affranta Hermione.
- Abbiamo provato a farlo rinsavire, ma ha deciso di tenerlo con sè! - afferma Ron sospirando.
- E peggio ancora: crediamo che Malfoy lo sappia - sussurra Herm. Accidenti, io ed Harry ce ne andiamo da Hogwarts per qualche giorno e scoppia la fine del mondo!
Mentre parliamo Billy decide di sgranchirsi le ali e comincia a svolazzare attorno a noi. Ron ed Hermione lo guardano stupiti.
- Che cos'è? - chiede Ron senza parole.
- Ron, Hermione, lui è Billy.. e no, non ho idea di che creatura si tratti - lo presento. Hermione apre la bocca, probabilmente per informarmi di che creatura si tratti, ma viene interrotta da una voce sconosciuta.
- Un Billywig! - esclama un ragazzino della nostra età fuori dall'aula. Ha i capelli castani mossi con un ciuffetto che gli funge da frangia, finendogli davanti agli occhi, due occhi marroni e una valanga di lentiggini. Quando ci voltiamo a guardarlo arrossisce, abbassando gli occhi. Dalla divisa noto che è un Tassorosso.
- Cos'è un Billywig? - chiedo curiosa. Lui avanza lentamente nella classe, qausi intimidito da noi.
- I Billywig sono insetti originari dall'Australia, anche se ormai si trovano in tutto il mondo, quando ti pungono provi un senso di vertigini e comici a levitare - spiega tenendo gli occhi fissi su Billy. Guardo Hermione in cerca di conferma e lei annuisce, sorpresa che qualcun altro sia preparato quanto lei nelle creature fantastiche.
- Come hai fatto a trovarlo? - chiede il ragazzino curioso.
- Diciamo che è stato lui a trovare me - sorrido. Ricambia, anche se abbassa gli occhi poco dopo. Sembra che abbia quasi paura di incrociare lo sguardo di qualcuno! Invece è affascinato da Billy.
- Beh, grazie della spiegazione - dice Harry con un sorriso amichevole. - Io sono... -
- Harry Potter, e lei è tua sorella Rachel, lo so - lo interrompe il ragazzino un po' imbarazzato. A volte dimentico che tutto il mondo magico ci conosce!
- Loro sono Hermione Granger e Ronald Weasley - li presento. Lui annuisce e stringe la mano ai miei amici.
- Tu invece come ti chiami? - chiede Hermione.
- Rolf... Rolf Scamander -.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il ventisettesimo capitolo!
Harry e Rachel sono tornati ad Hogwarts, dove hanno finalmente scoperto cosa sta combiando Hagrid! E adesso sanno anche cos'è Billy, grazie ad un certo Scamander.. Ve lo aspettavate?
Dopo aver visto Animali Fantastici Dove Trovarli non potevo rimanere indifferente, e sfruzzicando su Internet ho scoperto di questo nipote di Newt, che nella mia testa ha l'eta di Harry e Rachel, così l'idea è partita da sè!
Fatemi sapere se ho fatto un casino ( in caso tolgo Rolf ) o se l'idea vi piace
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 28
*** Capitolo ventotto-discussioni, Malfoy spione e il nuovo amichetto di Hagrid ***


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Capitolo ventotto


Adesso che sono ricominciate le lezioni abbiamo un'altra cosa di cui preoccuparci, oltre che della pietra e, ovviamente, di superare gli esami.
- Mi chiedo com'è avere una vita tranquilla - sospira Ron una delle tante sere di fila passate a sgobbare dietro ai compiti. Chiudo stancamente il libro di Difesa Contro le Arti Oscure, stiracchiandomi: Harry sta studiando Erbologia, ma sbadiglia ogni due parole, dubito che domani ricorderà la metà di quello che sta leggendo. Hermione ha appena chiuso il suo libro di Pozioni. Ecco, è il momento di riprovarci...
- Herm... - esordisco innocentemente. La mia amica mi guarda stanca. - Secondo me dovremmo dirglielo -. Lei sbuffa.
- Rachel, te l'ho già detto: Rolf potrà anche essere il bambino più affidabile sulla faccia della Terra, ma qui si tratta di Hagrid! Non possiamo mettere a rischio il suo segreto, potrebbero cacciarlo da Hogwarts! - ripete per l'ennesima volta.
- Ma Hermione - ribatto mentre Ron ed Harry chiudono i loro libri, molto più interessati alla nostra conversazione che ai compiti - Rolf è il nipote di Newt Scamander, il più grande mazicoologo del mondo! Ne sa molto più di noi ed Hagrid sui draghi, potrebbe aiutarci a non far prendere fuoco alla sua capanna! -.
- Rachel, lo conosciamo appena - mi fa notare Ron. Sbuffo. Dopo che abbiamo conosciuto Rolf, qualche giorno fa, ci siamo ritrovati varie volte alle stesse lezioni e abbiamo avuto modo di chiacchierare un po'. Lo trovo molto simpatico, anche se incredibilmente timido e riservato. Non so perchè, ma sento di potermi fidare di lui... e poi abbiamo bisogno di aiuto: l'uovo di drago di Hagrid si sta per schiudere e noi non abbiamo idea di come ci si prenda cura delle creature fantastiche! A parte Billy, ovviamente, che però è autosufficente e si limita a ronzarci intorno. Un paio di volte ha punto alcuni Serpeverde, cosa di cui non mi lamento affatto!
- Sentite, so che sembra assurdo, ma sono certa che possiamo fidarci... e poi, noi non abbiamo idea di cosa faremo quando il drago si schiuderà, e Rolf potrebbe aiutarci! - provo a convincerli. Hermione sta per ribattere, ma interviene Harry.
- Sentite, riparliamone domani sera, adesso siamo tutti troppo stanchi - . Ha ragione, mi sento sfinita, ma sono giorni che ripropongo l'argomento e nessuno mi dà corda! Comunque annuisco e infilo i libri nella mia borsa, risalendo verso il dormitorio delle femmine seguita da Hermione.

Ma il giorno dopo non abbiamo tempo per riparlarne: in mattinata Edvige porta un messaggio ad Harry da parte di Hagrid. Dentro ci sono solo tre parole: " Si sta schiudendo ".
Ron vorrebbe saltare Erbologia e andare dritto filato alla capanna, e devo dire che l'idea mi sembra molto allettante, ma Hermione non vuole neanche sentirne parlare.
- Senti un po', Hermione, quante volte in vita nostra potremo vedere schiudersi un uovo di drago? - esclama Ron.
- Ma abbiamo le lezioni! Ci cacceremo nei guai, ed è ancora niente in confronto a quel che capiterà ad Hagrid quando si scoprirà cosa sta facendo! -
- Oh, piantala! - sussurra Harry. Noto che sta guardando preoccupato Malfoy, che è pochi metri da noi e si è fermato ad ascoltare. Quanto ha sentito di quello che ci siamo detti? Rabbrividisco al pensiero: non mi piace per niente l'espressione della sua faccia...
- Un... un drago? - sentiamo sussurrare dietro di noi. Ci voltiamo tutti e quattro in simultanea: Rolf ci sta fissando, gli occhi sgranati, ma non per l'orrore... sembra più per la meraviglia!
Sorrido: alla fine l'ha scoperto da solo, così ci ha risparmiato altre discussioni.
- Si, un drago, il nostro amico ci ha scritto che si sta schiudendo - lo informo mentre seguo Harry, Ron ed Hermione verso l'aula di Erbologia.
- Posso vederlo? - chiede emozionato Rolf.
- Certo, ma solo se tieni la bocca ben chiusa, nessuno lo deve sapere o Hagrid sarà nei guai - affermo serissima. Rolf annuisce.
Durante la lezione discutiamo su quando andare dal nostro amico, e alla fine Hermione acconsente di andarci durante la ricrezione. Anche Rolf è d'accordo, anche se ho il presentimento che vorrebbe correre da Hagrid subito per ammirare il drago.
Quando suona la campana del castello che annuncia la fine della lezione, tutti e cinque lasciamo cadere contemporaneamente gli attrezzi da giardinaggio e ci affrettiamo ad attraversare il parco fino al margine della foresta. Rolf sembra euforico, io invece sono un po' preoccupata.
Hagrid ci accoglie col volto arrossato per l'eccitazione, quasi non fa caso al fatto che siamo in cinque ad entrare nella sua capanna, e non in quattro.
- Il draghetto è uscito quasi del tutto - ci accompagna all'interno. L'uovo è posato sul tavolo, inciso da crepe profonde: dentro c'è qualcosa che si muove e dall'interno proviene un curioso ticchettio. Tutti trasciniamo le seggiole vicino al tavolo e stiamo a guardare con il fiato sospeso...
D'un colpo si sente raschiare e l'uovo si spacca in due. Il draghetto cade sul tavolo con un piccolo tonfo. Non è esattamente quel che si dice grazioso. Scambio uno sguardo con Harry: non so lui, ma a me sembra un ombrello nero tutto raggrinzito. Le ali, coperte da aculei, sono enormi a confronto del corpicino esile e nero come la pece; ha il muso allungato, narici larghe, due cornini appena accennati e sporgenti occhi arancioni. Mi giro verso Rolf per vedere che cosa ne pensa: è rimasto incantato a guardarlo, con gli occhi lucidi. Sorrido: deve amare molto le creature fantastiche.
Il draghetto starnutisce e dal naso gli escono un paio di scintille.
- Non è... adorabile? - mormora Hagrid tendendo una mano per accarezzare la testa dell'animale.
- Piano - lo avverte Rolf - I Dorsorugosi Norvegesi sono molto aggressivi, ed imparano a sputare fuoco molto prima dei loro simili - lo informa. Hagrid lo guarda confuso.
- Lui chi... - comincia a chiedere.
- Oh, si - lo interrompo, imbarazzata per non averlo presentato prima. - Lui è Rolf Scamander.. Rolf, lui è Hagrid -. Rolf sorride timido ed Hagrid fa un cenno con la testa.
Dopo l'avvertimento di Rolf, il nostro amico gigante avvicina cautamente le mani al draghetto, che fa per mordergli le dita scoprendo zanne acuminate.
- Che Dio lo benedica... guardate, riconosce la mamma! - dice Hagrid. Rolf sorride, io scuoto la testa scambiando uno sguardo con Harry, Ron ed Hermione: abbiamo ufficialmente perso Hagrid.
Billy decide proprio in quel momento di sgranchirsi le ali e prende a svolazzare intorno al drago, che mostra i denti acuminati minaccioso.
- Rachel, attenta a Billy! - esclama Hermione. Tento di acchiapparlo, ma il mio amichetto è troppo veloce.
- Andiamo Billy! Torna qui! - dico. Non ne vuole sapere... Rolf si alza, avvicinandosi cautamente a Billy, poi si ferma a un metro di distanza. Improvvisamente, il ragazzo emette uno strano verso, come un ronzio, e Billy si avvicina per svolazzargli attorno. Rolf lo fa posare delicatamente sulla sua mano e me lo restituisce con un sorriso. Lo fisso senza parole: ha appena " parlato " con Billy!
- Grazie - biascico sorpresa. Anche Harry, Ron ed Hermione sono rimasti spiazzati, invece Hagrid sta ancora elogiando il suo draghetto. Ci sediamo di nuovo intorno al tavolo, ma improvvisamente il nostro amico gigante impallidisce: balza in piedi e corre alla finestra.
- Che cosa c'è? -
- C'era qualcuno che spiava attraverso le tendine... un ragazzino... è partito di corsa verso la scuola-.
Harry corre alla finestra per controllare mentre le mie viscere sembrano contorcersi: sono quasi certa di sapere chi è lo spione...
Quando Harry si volta di nuovo verso di noi, mi basta il suo sguardo per capire che ho ragione.
- Malfoy -.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il ventottesimo capitolo! Spero vi piaccia!
Nessuno mi ha scritto per lo scorso capitolo per urlarmi che inserire Rolf Scamander era un'idea assurda e terribile, così ho preso il fatto come una conferma che non vi è dispiaciuto.
Grazie a tutti i lettori, sempre più numerosi ( abbiamo superato le 900 visite al primo capitolo!! ), a tutti coloro che seguono, preferiscono o ricordano.
A presto con il nuovo capitolo!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 29
*** Capitolo ventinove - Norberto, settimsna da incubo e piani per liberarsi del drago ***


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Capitolo ventinove


C'è qualcosa nel sorrisetto beffardo che Malfoy porta dipinto per tutta la settimana che mi fa desiderare - ancora più del solito! - di lanciargli un calderone pieno di vermicoli in testa. Io, Ron, Hermione, Harry e sopratutto Rolf passiamo gran parte del nostro tempo libero nella capanna di Hagrid, cercando di farlo rinsavire.
- Senti, lascialo andare - lo esorta Harry - Liberaralo -.
- Ma non posso - risponde come al solito Hagrid - E' troppo piccolo. Morirebbe -. A questo punto mi volto verso Rolf, che sospira e annuisce.
Nel giro di una settimana la lunghezza del drago si è già triplicata. Dalle narici continuano ad uscirgli volate di fumo. Hagrid ha trascusato i suoi doveri da guardiacaccia tanto ha da fare con il drago! La capanna è piena di bottiglie di brandy vuote e penne di pollo sul pavimento. Una volta il drago ha quasi mangiato Billy, che da allora non lascia mai il rifugio sicuro dei miei capelli.
- Ho deciso di chiamarlo Norberto - dice Hagrid guardando il Dorsorugoso con occhi lucidi - Mi riconoscose davvero: guardate. Norberto! Norberto! Dov'è la mamma? -.
- E' andato fuori di testa - mormora Ron all'orecchio di Harry. Lo sento anche io e non posso che essere d'accordo. Hermione si sta consultando con Rolf su quanto tempo abbiamo prima che " Norberto " diventi più grande della capanna di Hagrid.
- Di qui a quindici giorni Norberto sarà lungo quanto la tua casa - dice preoccupata al nostro enorme amico.
- Malfoy potrebbe andare a in qualsiasi momento a spifferare tutto a Silente - insisto dato che Hagrid sembra essere improvvisamente diventato sordo. Ma alle nostre affermazioni si morde le labbra e sospira.
- Lo so... lo so che non potrò tenerlo per sempre, ma non posso mica buttarlo via, no? -. Mi risiedo con uno sbuffo tra Harry e Rolf sul divano. Harry si volge di scatto verso Ron, facendomi sobbalzare.
- Charlie! - esclama. Io, Rolf ed Hermione ci scambiamo uno sguardo: stiamo perdendo anche Harry?
- Stai diventando matto pure tu - dice Ron - Io sono Ron, hai presente? -
- Ma no! Charlie... tuo fratello! In Romania. Quello che studia io draghi. Potremmo mandare Norberto da lui. Charlie potrebbe allevarlo e poi liberarlo nella foresta! -.
- Geniale! - esclama Ron.
- Tu che ne pensi? - chiedo a Rolf, quello più esperto tra noi sulle creature fantastiche.
- Si, credo sia una buona idea... - riflette lui. Alla fine, Hagrid acconsente a mandare un gufo a Charlie per chiedergli se va bene.

La settimana prosegue lenta. Giunge mercoledì sera: io, Harry ed Hermione siamo seduti nella Sala Comune dopo che tutti gli altri sono ormai andati a letto. L'orologio a muro ha appena suonato la mezzanotte, mi avvicino al caminetto per scaldare le mie mani gelide, quando improvvisamente si apre il buco del ritratto. Ron compare da chissà dove togliendosi di dosso il mantello che rende invisibili. E' stato alla capanna di Hagrid per aiutarlo a dar da mangiare a Norberto, che adesso divora topi morti a carrette.
- Mi ha morso! - dice mostrandoci la mano fasciata in un fazzoletto insanguinato. - Non riuscirò a tenere in mano la penna d'oca per una settimana. Ve lo dico io: il drago è l'animale più orribile che ho mai visto, ma da come lo tratta Hagrid si direbbe un tenero coniglietto bianco. Quando Norberto mi ha morso, Hagrid mi ha rimproverato che l'avevo spaventato. E quando sono uscito gli stava cantando una ninnananna -. Sospiro: più passa il tempo e più detesto Norberto, nonostante Rolf, anche se in modo meno folle di Hagrid, lo difende.
Si sente bussare alla finestra, ormai non più illuminata.
- E' Dustan! - salto su, correndo ad aprire al mio adorato famiglio.
- Deve essere la risposta di Charlie! - esclama Harry. Una volta presa la lettera ci accostiamo per leggerla:
" Caro Ron,
come stai? Grazie della lettera. Sarei lieto di prendere con me il Dorsorugoso norvegese, ma non sarà facile farlo arrivare fin qui. Credo che la cosa migliore sia affidarlo a certi amici miei che verranno a trovarmi la settimana prossima. Il problema è che non debbono farsi vedere a trasportare un drago di nascosto.
Potresti far salire il Dorsorugoso sulla torre più alta, a mezzanotte di sabato? Loro possono venirti incontro lì e portarselo via finchè fa buio.
Mandami una risposta al più presto.
Tanti baci
Charlie".
Ci guardiamo.
- Abbiamo il mantello che rende invisibili - dice poi Harry - Non dovrebbe essere troppo difficile.. mi pare che il mantello sia grande abbastanza da coprire due di noi e Norberto -.
Questa settimana è stata un tale incubo che acconsento immediatamente, seguita a ruota da Ron ed Hermione: farei qualunque cosa pur di disfarmi di Norberto.. e di Malfoy.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco il ventinovesimo capitolo! E' sopratutto di passaggio, ma spero vi sia piaciuto lo stesso. Ho cambiato la copertina della storia, spero non mi uccidiate per questo! Il fatto è che quando ho visto un'immagine di Annalise Basso... era semplicemente identica a come immagino Rachel, non potevo stare con le mani in mano! Spero vi piaccia anche questa nuova copertina, fatemi sapere!
A presto con il nuovo capitolo
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 30
*** Capitolo trenta - piani suicidi, vermicoli biondi ficcanaso e sentenza di morte dalla McGranitt ***


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Capitolo ventinove


Questa mattina la mano di Ron si è gonfiata così tanto che è diventata il doppio del normale! Solo dopo una mattina di discussioni e un pranzo gonfio di frasi preoccupate riusciamo a convinerlo ad andare ma Madama Chips; ormai la ferita è diventata di un colore verde affatto rassicurante. Quando racconto l'avvenimento a Rolf mi infoma preoccupato che i Dorsorugosi Norvegesi hanno le zanne avvelenate.
- Ma non è grave! - si affretta a dire alla vista della mia faccia pallida - Si riprenderà subito-.
A fine giornata io, Harry ed Hermione ( Rolf è rimasto con Hagrid ad aiutarlo a preparare Norberto per la partenza ) andiamo a trovare Ron in infermeria. E' pallido e in condizioni pietose.
- Non è soltanto la mano - ci sussurra - Malfoy ha detto a Madama Chips che voleva prendere in prestito uno dei mie libri, e con questa scusa è venuto a farsi quattro risate alla faccia mia minacciando di dire a Madama Chips cosa mi ha morso... le ho detto che è stato un cane, ma non credo se la sia bevuta... -
- Entro stanotte sarà tutto finito - cerca di rassicurarlo Hermione, ma ottiene l'effetto contrario.
- Il libro! Malfoy si è portato via il libro dove avevo nascosto la lettera di Charlie! Adesso sa tutto di stanotte! -.

Il pomeriggio io, Harry, Hermione e Rolf ci incontriamo in una classe vuota.
- E' troppo tardi per cambiare piano - afferma Harry.
- E poi abbiamo il mantello dell'invisibilità, Malfoy non potrà vederci - continuo. Hermione e Rolf non sembrano molto convinti, ma essendo ansiosi quanto noi di sbaracciarsi di Norberto non contestano.
- Adesso resta solo da decidere chi andrà di noi sulla Torre di Astronomia - dice Hermione sedendosi su un banco.
- Credo dovrebbe andarci Rolf- affermo - Se Norberto si agita potrà calmarlo-. Il chiamato in causa annuisce timidamente.
- Si, credo sia una buona idea - conviene. Nessuno contesta: Rolf ci sa davvero fare con le creature magiche!
- Andrò io con lui - dice Harry. Io ed Hermione annuiamo: spero solo che andrà tutto bene...

Ovviamente doveva succedere qualcosa: non poteva filare tutto liscio, troppo semplice! No, Malfoy doveva spiattellare tutto alla McGranitt, così da metterci nei guai... Mai a farsi gli affari suoi quel... quel... vermicolo biondo laccato!
- Rachel, più piano! - mi sussurra Hermione nervosa. Annuisco, anche se stranita: stiamo sgusciando nel corridoio verso le scale che portano alla torre di Astronomia, dobbiamo fermare Neville che ha sentito Malfoy e vuole aiutare Harry... non voglio che si metta nei guai!
Svoltiamo l'angolo a passo felpato, ma appena metto il piede sul primo scalino qualcuno si schiarisce la voce. Mi volto e mi si gela il sangue nelle vene: è la McGranitt!
- Non ci posso credere... non ci posso proprio credere! - esclama furente. Hermione ha gli occhi bassi. Che rabbia! Odio metterla nei guai con i professori, non se lo merita!
- Professoressa... io.. - provo a spiegarmi con voce più flebile di quanto vorrei. Lei mi zittisce con uno sguardo di ghiaccio. La mia testa è in fermento, cerco di elaborare un piano, una scusa... qualunque cosa possa farci uscire dai guai... ma niente sembra plausibile. La professoressa ci guida fino al primo piano, ma a metà strada incrociamo... Neville! Io ed Hermione ci scambiamo uno sguardo sconsolato.
- Paciock! - esclama indignata la McGranitt prima che possa aprire bocca. Neville boccheggia, spiazzato dallo sguardo della professoressa, che lo agguanta e comincia a trascinarlo insieme a noi nel suo ufficio.
- Rachel! - cerca di dirmi Neville - Stavo venendo a cercarti, a te e... - ma appena entriamo nell'ufficio della McGranitt ci zittiamo. Non è possibile: non può esistere tanta sfortuna in una sola notte! Harry ricambia il mio sguardo sconsolato. Però sembra che almeno Rolf si sia salvato...
- Harry! - esclama Neville - vi stavo cercando per avvertirvi! Ho sentito Malfoy dire che ti avrebbe beccato, e ha detto che avevi un dra... -. Gli pesterei il piede per zittirlo, ma è troppo lontano e deve pensarci Harry a farlo smettere di parlare scuotendo la testa... ma la professoressa lo vede.
- Non me lo sarei aspettato da te! Gazza dice che ti ha trovato all'osservatorio, Potter - lo gela, poi torna a rivolgersi a tutti noi -E' l'una del mattino! Esigo una spiegazione-. E' la prima volta che Hermione non riesce a rispondere ad una domanda dell'insegnante: se ne sta vicino a me, tremante, a guardarsi interessatissima le pantofole. Purtroppo non riesco a trovare nessuna spiegazione o scusa in tempo.
- Credo di sapere che cosa è successo - afferma la McGranitt ad un certo punto - Non ci vuole certo un genio per capirlo. Avete raccontato a Malfoy chissà quale sciocchezza su un drago per attirarlo fuori dal letto di notte. L'ho già pescato, comunque - "finalmente una minima nota positiva della notte!! " penso, ma la professoressa continua. - Presumo vi sembri divertente che Paciock, qui, abbia sentito le vostre storie e ci abbia anche creduto! -. No! Mi volto a guardare Neville che ha l'aria ferita e tradita e tento di fargli capire che non è così, ma non ci riesco. Scambio uno sguardo sconsolato con Harry... Hermione si sta ancora fissando le pantofole.
- Sono indignata! - continua la McGranitt - Cinque studenti che si alzano e vanno in giro nella stessa nottata! Non si è mai visto niente del genere! Quanto a te, signorina Granger, credevo che avessi più senno. E voi, Potter: credevo che Grifondoro significasse qualcosa di più per voi -. Mi sento fremere dalla rabbia, vorrei urlare che non siamo certo usciti dal dormitorio per farci una passeggiatina di piacere, dovevamo aiutare Hagrid! Ma non posso metterlo in mezzo, finirebbe nei guai... Così inghiotto l'amaro, stringo i pungi e abbasso gli occhi, trattenendomi dall'urlare. - Adesso - dice la professoressa - andrete in castigo tutti e quattro... si, anche tu Paciock, perchè nulla ti autorizza ad andartene a zonzo per la scuola di notte, specie di questi tempi, è troppo pericoloso! E in più, toglierò cinquanta punti a Grifondoro -. COOOOSAAA???
- Cinquanta??? - esclamiamo io ed Harry insieme, sgomenti. Perderemo il vantaggio tanto faticosamente raggiunto con la vittoria a Quidditch!
- Cinquanta punti a testa - precisa la McGranitt, respirando pesantemente. Mi mordo la lingua per non ribattere: non mi sembra una buona idea in questo momento.
La professoressa ci ordina di tornare a letto e non ce lo facciamo ripetere due volte.
Mi stendo nel mio letto a baldacchino in preda all'ansia per domani: cosa succederà quando gli altri Grifondoro scopriranno dei duecento punti in meno? Con un sospiro di terrore mi rendo conto che non riuscirò a chiudere occhio stanotte.

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Capitolo 31
*** Capitolo trentuno- voglia di non esistere, ingiustizie e scherzi misteriosi... ***


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Capitolo trentuno


La mattina dopo vorrei rifiutarmi di uscire dal dormitorio, ma rischierei soltando di mettere ancora più nei guai i Grifondoro, così mi vesto e scendo in Sala Grande come se stessi andando ad un funerale. Hermione non trova parole di conforto, così ci limitiamo a camminare l'una accanto all'altra in silenzio. Quando entriamo in Sala Grande siamo subito accolte da un fragoroso applauso da parte dei Serpreverde. Lo ignoriamo e ci sediamo con gli occhi bassi al tavolo dei Grifondoro, che evitano di parlarci e di guardarci ( se non per regalarci bellissime occhiatacce! ). Mangio il mio porridge in silenzio. Sarà una lunga giornata..

La giornata non è solo lunga: è interminabile. I Tassorosso, i Corvonero e i Grifondoro non ci rivolgono la parola, lamentandosi di noi ad alta voce senza curarsi minimamente del fatto che io ed Harry non siamo sordi. I Serpeverde non aiutano di certo: non fanno che lanciarci ringraziamenti e applaudire. Vorrei sprofondare. Anzi, credo che stra poco andrò a cercare una stanza invisibile nel castello per nascondirmici dentro. Tipo, per l'eternità.
- So che non è colpa tua - un sussurro mi coglie impreparata. Siamo ad Erbologia ed ero così immersa nei miei pensieri che non mi sono accorta che Rolf si è avvicinato. Gli sorrido grata: almeno lui non ce l'ha con me. Beh, certo, sa la verità...
- Come hai fatto a non farti scoprire l'altra notte? - chiedo curiosa, cercando di ignorare i commenti poco carini dei Tassorosso nei miei confronti.
- Fortuna, immagino: io ed Harry ci siamo divisi alla fine delle scale, oguno diretto al proprio dormitorio, Gazza l'ha sorpresa per strada ed io sono tornato tranquillo a letto - sospira con gli occhi bassi, come se fosse colpa sua.
- Almeno non ti sei inimicato la tua casa - affermo.
- Mi dispiace per i commenti... non sono affatto carini - dice. Gli sorrido: è bello sapere che, comunque vada, qualunque guaio combini, ci saranno sempre degli amici a sorreggermi.

- E i tre ingrendienti per la Pozione Invecchiante sono... - chiede Hermione a Ron. E' l'ennesimo pomeriggio che passiamo in biblioteca, sommersi di studio pre-esami. Non che la cosa mi dispiaccia più di tanto: studiare mi aiuta a dimenticare almeno per un po' che l'intera scuola ci odia. Persino la squadra di Quidditch guarda me ed Harry con disprezzo, e se devono rivolgersi a noi ci chiamano " il Cercatore " e " la Cacciatrice ".
- Andiamo Ron, lo abbiamo ripetuto tre volte! - sbuffo verso il mio amico rosso. Lui scuote la testa e io ed Hermione ci scambiamo uno sguardo sconsolato. Proprio in questo momento entra tutto trafelato Harry. Ci raggiunge in pochi secondi e si lascia cadere accanto a me.
- Ho... - boccheggia - Sentito Raptor che diceva a Piton di non voler fare qualcosa... Piton, invece... l'ha convinto - racconta. Balzo in piedi.
- Vi rendete conto di cosa significa? - esclamo. Madama Pince mi lancia un'occhiataccia e torno a sedermi imbarazzata.
- Si: Piton ha convinto Raptor, adesso non ha più ostacoli tra sè e la Pietra - sussurra Hermione. E' piuttosto pallida.
- Ma... c'è sempre Fuffi, no? - obietto speranzosa.
- Forse Piton ha scoperto come eludere la sorveglianza del cane a tre teste senza l'aiuto di Hagrid - dice Ron guardando la montagna di libri attorno a noi - Scommetto che tra questi libri ce n'è uno che insegna come mettere fuori combattimento un gigantesco cane a tre teste. Allora, cosa facciamo adesso, Harry? -. Nel suo sguardo c'è di nuovo il brilluccichìo dell'avventura, e scommetto anche nei miei. Mi giro trepidante verso Harry.
- Andiamo da Silente. E' quello che dovremmo aver fatto da un sacco di tempo. Se tentiamo qualcosa noi, ci sbattono fuori di sicuro -
- Ma non abbiamo prove! - si lamenta Harry - Dovremmo correre da Silente mentre sono certo che Piton avrà già la storia pronta! E' la nostra parola contro la sua, a chi pensate crederà? -. Hermione sembra convinta, ma io e Ron no. Non possiamo semplicemente stare con le mani in mano!
- Ma se cerchiamo di fare una piccola indagine... -
- No - ribatte secco Harry - Abbiamo già indagato abbastanza -.
Detto ciò, tira a sè una mappa di Giove e comincia a memorizzarne le lune. Lo osservo immobile ancora un po', ma pare proprio che quella fosse la sua ultima parola. Non posso crederci... Non posso credere che lasceremo semplicemente che Piton arrivi alla Pietra! Poi, ecco che mi viene un'idea geniale... Salto in piedi, euforica.
- Io.. vi raggiungo in Sala Comune... devo fare una cosa... - affermo e, ignorando Hermione che mi richiama ( - Dove vai! Devi finire di studiare Storia della Magia! ) corro fuori dalla Biblioteca.
Ci metto un po' a trovare le persone di cui ho bisogno, ma alla fine ci riesco: Fred e George sono all'ingresso dei sotterranei, a confabulare tra di loro. Quando mi vedono assumono un'aria un po' fredda, ma li ignoro.
- Cercavo proprio voi! - affermo, il respiro affannoso.
- Ci dispiace Rachel, dobbiamo proprio andare - afferma George. Ah no! Ci ho messo secoli per trovarvi, adesso mi ascoltate!
- Odiatemi quanto vi pare - dico stizzita - Ma se ve ne andate vi lascerete sfuggire lo scherzo del secolo! -. Oh, vedo che ho attirato la loro attenzione...
- Che scherzo? - chiede Fred con un luccichio negli occhi. Sorrido furbetta.
- Ecco quello che dovete fare... -

La sera mi ritrovo con Harry, Ron ed Hermione in Sala Comune con un sorriso sulle labbra. Neanche gli studenti del secondo anno seduti qui vicino che ci guardano storto intaccano in mio umore.
- Cos'hai combinato? - chiede Hermione, preoccupata dal mio sorriso birichino.
- Io? Niente... Ho solo parlato con le persone giuste... - rispondo misteriosamente arraffando gli appunti di Storia della Magia. Proprio in questo momento Fred e George entrano dal buco del ritratto ridacchiando. Ci passano accanto.
- Fatto tutto, Rachel - mi fa l'occhiolino George. Sorrido di rimando.
- Rachel, cosa hai combinato? - chiede sempre più preoccupato Harry.
- Aspetta e vedrai... - sorrido. Domani sarà una mattina memorabile...

ANGOLO MALATA DI MENTE
Lo so, sono una persona orribile... Mi dispiace infinitamente per il ritardo ad aggiornare, voi siete fantastici e moltissimi e avrei dovuto aggiornare prima. Scusate scusate scusate! Il fatto è che avevo già scritto il capitolo, ma poi sono partita per le vacanze e non ho potuto rincontrollarlo e postarlo.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e che mi faccia perdonare il ritardo! Cercherò di aggiornare al più presto!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 32
*** Capitolo trentadue-scherzi geniali, punizioni e Malfoy il fifone ***


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Capitolo trentadue


Appena suona la sveglia balzo giù dal letto e mi fiondo in bagno a vestirmi. Hermione, seduta sul suo letto ancora mezza addormentata, mi guarda stranulata. Già... forse è un evento straordinario il fatto che sono le sette e mezza e sono già sistemata... che volete che vi dica: i miracoli esistono!
- Rachel... ti senti bene? - mi chiede mentre finisce di sistemare i libri nella borsa.
- Meravigliosamente! - esclamo con un sorriso da Stregatto. Lei continua a fissarmi per tutto il tragitto. Tremo dall'emozione: non vedo l'ora di arrivare in Sala Grande!
Finalmente, dopo quella che sembra un'eternità ( ma che Hermione si ostina a dire sono solo pochi minuti ) arriviamo in Sala Grande. Appena entrata il mio sguardo saetta al tavolo degli insegnanti: Piton non è ancora arrivato. Peccato, devo aspettare ancora un po'..
- Come mai tanta allegria? - mi chiede Harry sospettoso. Faccio un sorriso angelico e non rispondo.
Il mio buon umore viene intaccato dai biglietti che troviamo appena ci sediamo sulle pache per mangiare. Sono da parte della professoressa McGranitt:
" Per punizone andrete in cella d'isolamento a partire dalle undici di stasera. Presentatevi al signor Gazza nel salone d'ingresso
Professoressa McGranitt ".
Sbuffo: è ingiusto che siamo in punizione solo per aver aiutato Hagrid! Invece Harry ed Hermione hanno l'aria di chi sa di essersi meritato di essere punito. Accartoccio il foglio e lo brucio con la bacchetta. Addio al mio buonumore!
Ma la situazione viene salvata dal professor Piton che entra in Sala Grande e, con la sua lentezza da vampiro, si siede al suo posto. Cerco i gemelli Weasley con lo sguardo: stanno seguendo le mosse del professore con il fiato sospeso... Li imito. Ecco, ci siamo... adesso si sta sedendo.. Appena Piton si siede al tavolo degli inseganti, si sente il suono di un trombone, poi la sedia dove si trova esplode in mille colori sgargianti. Piton finisce gambe all'aria e la Sala si ammutolisce. Tutti i professori si voltano a guardarlo preoccupati, e quando questo si rialza nessuno riesce a trattenersi dal ridere: è ricoperto da vernici colorate! Rosso, oro, arancioni, verdi, gialle... Il fragore delle risate della sala è fantastico!
Ron si sta sbellicando dal ridere, credo che se continua così cade dalla panca! Harry fissa incredulo prima me, poi Piton, sempre più divertito, Hermione mi guarda allibita, ma sono troppo divertita per farmi pesare la sua ramanzina! Scambio uno sguardo con Fred e George: Fred mi fa l'occhiolino e George alza il pollice. O forse è Fred che alza il pollice e George fa l'occiolino? Ah, non importa!
Guardo tutti gli studenti che si sbellicano dal ridere e mi sento fiera di me stessa per lo scherzo ideato con Chiara! Rolf dal tavolo dei Tassorosso mi guarda con rimprovero, ma anche lui sta ridendo come un matto. Gli sorrido innocentemente.

La sera, dopo aver fatto tutti i compiti il più velocemente possibile, scendiamo con Neville all'ingresso principale della scuola. Nonostante stia andando incontro ad una punizone non posso non sentirmi felice: per tutta la scuola non s'è parlato d'altro che dello scherzo geniale a Piton, e non solo grazie a ciò le ore di Pozioni sono state annullate, ma questo scherzo ha anche distolto l'attenzione da me, Harry e i nostri amici e i punti che abbiamo fatto perdere!
All'ingresso incontriamo Malfoy. Mi ero dimenticata che anche lui era in punizione! Ben gli sta, comunque!
- Seguitemi - dice Gazza accendendo un lume e conducendoci fuori. L'aria fresca mi fa rinascere mentre attraversiamo il parco immerso nell'oscurità. Neville non la smette di tirare su con il naso.
- Secondo voi qual'è il castigo? - sussurro a Harry ed Hermione. Mio fratello sospira.
- Dev'essere qualcosa di terribile, altrimenti Gazza non sarebbe così felice - ci fa notare. Rabbrividisco un po', ma cerco di scacciare il pensiero della punizione ricordando questa memorabile mattina.
La luna splende nel cielo, ma ogni tanto viene oscurata dalle nuvole e sprofondiamo nel buio. In una di queste volte quasi cado addosso a Malfoy... per fortuna Hermione mi salva! Me lo immagino il figlioletto di papà gridare tutto rosso: " mio padre lo verrà a sapere! ".
Davanti a noi vedo le finestre illuminate della capanna di Hagrid. Poi si sente un ululare in lontananza. Rabbrividisco e faccio di tutto per non pensare a cosa l'ha prodotto...
- Sei tu Gazza? Sbrigati, che voglio incominciare -.
Mi sento sollevatissimo: altro che punizione, passiamo una nottata a divertirci con Hagrid! Gazza nota la mia espressione, perchè ghigna malefico.
- Non penserete di star andando a divertirvi con quello zoticone, vero? E' nella foresta che vi sto portando, e non so neanche se tornerete tutti interi... -
- Nella foresta! - esclamiamo io e Malfoy contemporaneamente: lui inorridito, io eccitatissima. Potrò vedere il luogo proibito senza infrangere nessuna regola! Non vedo l'ora!
Persa nei miei pensieri mi perdo le lagne di Malfoy... sai che dispiacere!
Hagrid emerge dalle tenebre e si avvicina a noi, seguito a ruota da Thor. Porta in mano la sua grossa balestra, e una faretra piena di frecce a tracolla.
- Era ora - dice - E' già mezz'ora che vi aspetto. Tutto bene? Harry? Rachel? Hermione? -
- Io non li tratterei con tanta confidenza, Hagrid - dice Gazza freddamente - in fin dei conti sono qui per scontare una punizione -
- Forse è per questo che siete in ritardo, signore? - chiede Hagrid a Gazza aggottando le sopracciglia - Perchè ha perso tempo a fargli la lezione? Ma non è compito suo, questo. Lei ha fatto la sua parte, da qui in avanti me ne occupo io -. Grandissimo Hagrid, è riuscito a zittire Gazza! Gli darei il cinque ma credo che mi stenderebbe con quella manona... mi limito a sorridergli e ad alzare i pollici.
- Allora io torno all'alba - dice Gazza - ... a riprendere quello che resta - aggiunge poi malignamente. Poi finalmente se ne va.
Mi volto verso Hagrid, aspettando trepidante le sue istruzioni.
- Ascoltatemi bene, perchè quello che faremo stanotte è pericoloso e non voglio che correte rischi - dice - Venite con me-. Lo seguiamo fino ai margini della foresta, dove il lume che porta in mano illumina una sostanza argentata che forma una pozza a terra.
- Questo è sangue di unicorno - spiega gravemente - Là dentro c'è un unicorno ferito. E' la seconda volta in questa settimana che succede. Mercoledì ne ho trovato uno morto -. Ringrazio il cielo che Rolf non sia qui con noi: so quanto è sensibile alle sofferenze delle creature fantastiche.
- Noi cercheremo di andare a salvarlo, povera bestia. Ma forse dovremo abbatterlo, per non farlo più soffrire -. Si, è davvero mooolto meglio che non ci sia Rolf! Già io non credo riuscirò a sopportare di uccidere un unicorno, neanche se è per il suo bene.
- E se chi ha ferito l'unicorno ci trova prima lui? - chiede Malfoy, incapace di non far trasparire la paura dalla sua voce. Ok, lo ammetto, anche io potrei essere un po' spaventata dalla prospettiva di un assassino che si aggira per il bosco... camminando nel buio... facendo scricchiolare rami secchi al suo passaggio... " Ok Rachel, adesso basta, controllati: sei una Grifondoro! ".
- Niente che vive nella foresta può farvi del male se siete con me o Thor - risponde intanto Hagrid - E poi, non lasciate mai il sentiero. Bene, adesso ci divideremo in gruppi e seguiremo le tracce ognuno da una parte. C'è sangue dappertutto, l'unicorno ferito deve vagare almeno dalla notte scorsa -.
- Io voglio Thor - dice rapidamente Malfoy adocchiando i denti aguzzi del cane. Soffoco una risata: Thor è il cane più fifone sulla faccia della Terra! Ovviamente chi sono io per informare Malfoy? Meglio lasciarlo alla sua ingoranza...
- D'accordo - dice Hagrid - Allora io, Hermione e Neville andremo da una parte, Draco, Harry, Rachel e Thor dall'altra. Se uno dei due gruppi trova l'unicorno, sprizza scintille verdi. Se invece siete in difficoltà, srpizzate scintille rosse e tutti verremo ad aiutarvi. Mi raccomando: molta attenzione. Andiamo -.
E con queste parole rassicuranti ci inoltriamo nell'oscurità della Foresta Proibita.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Si, lo so, sono in un ritardo mostruoso... Purtroppo non sono riuscita ad aggiornare prima, tra gli impegni, lo studio e il capitolo da finire. Ce la metterò tutta per aggiornare prima, ve lo devo: siete tantissimi!
Ringrazio di cuore Emma_Peverell per la sua recensione: ogni tanto leggere che la storia vi piace è semplicemente bellissimo!
Spero a presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 33
*** Capitolo trentrè - gite dal pessimo finale, centauri salvatori e il piano di Voldemort ***


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Capitolo trentatrè


La Foresta Probita di notte è un luogo incredibilmente affascinante!
Oh, non fraintendetemi: sono terrorizzata a morte che qualche creatura oscura possa sbucare fuori dal buio all'improvviso e divorarci, ma devo ammettere che mi sto quasi... divertendo!
Sto camminando tra gli alberi insieme ad Harry e Malfoy da più o meno un'ora, e più di una volta mi sono divertita da morire indicando un'ombra tra i tronchi poco lontana ed esclamando, con voce tremula: " E quello che cos'è?! ". Non potete capire la faccia che sfoggia Malfoy in questi casi! Devo ricordarmi di questa sua "piccola" paura della Foresta Probita...
Le tracce di sangue argenteo che seguiamo si fanno sempre più frequenti, e più ci inoltriamo nel buio, più mi sale un groppo alla gola: mi sembra di essere osservata, come se gli alberi attorno a noi ci guardassero camminare nella boscaglia con i loro occhi millenari...
Mi blocco: ho visto un'ombra. E stavolta non è uno scherzo! Era una figura incappucciata, scura, che sembrava levitare al di sopra dei rami senza produrre neanche il più flebile fruscio...
Una gomitata di Harry mi scuote dai miei cupi e terrorizzati pensieri. Guardo interrogativa il mio fratellone, che mi indica una radura di fronte a noi: al suo centro esatto, steso sull'erba, c'è qualcosa che brilla d'argento. Ci avviciniamo circospetti ( Malfoy sta piagnucolando... è davvero insopportabile! ). Una volta vicini capiamo cosa c'è steso a terra: è l'unicorno. Ed è morto.
Mi metto una mano davanti alla bocca, inorridita: chi mai può fare una cosa simile? Chi può porre fine alla vita di una creatura così pura? Ringrazio il cielo che non ci sia Rolf con noi: riesco a stento a controllare le lacrime io, figurarsi il nostro amico Tassorosso, amante delle Creature Magiche più di chiunque altro!
Faccio per avvicinarmi al corpo esanime dell'unicorno, riverso a terra scomposamente, con la criniera bianco perla sparsa sull'erba umida, ma un fruscio improvviso mi blocca. Scambio uno sguardo preoccupato con Harry: cos'è stato?
Ai margini della radura un cespuglio freme... poi, dall'ombra, esce una figura incappucciata che avanza strisciando come un animale da preda. E' la figura che ho visto poco fa!
Io, Harry, Malfoy e Thor rimaniamo impetriti. La figura incappucciata si avvicina all'unicorno, china il capo sulla ferita che si apre sul fianco dell'animale e si mette a berne il sangue. Trattengo a stento un conato di vomito...
- AAAAAARGH!!!!! - il grido di Malfoy mi fa sobbalzare. Io ed Harry lo guardiamo schizzare via insieme a Thor. Perchè non seguiamo il suo esempio? Siamo impetriti dal terrore. Vorrei solo urlare e scappare più veloce del vento, ma tutto quello che riesco a fare è fissare con occhi sbarrati l'incappucciato alzare la testa su di noi, con il sangue di unicorno che gli cola sul petto. Poi si alza in piedi e si avvicina a rapidi passi.
Sento Harry gridare dal dolore e portarsi le mani alla fronte, dove spicca la cicatrice. Barcolla e indietreggia.
- Harry! Cos'hai? - esclamo spaventata. Lo prendo per mano per scuoterlo, ma appena lo tocco una fitta dolorosa parte dalla mano, percorre il braccio e arriva alla mia fronte, dove la cicatrice comincia a bruciare dolorosamente. Mezza accecata, inciampo per terra trascinando Harry insieme a me. Lo sento rilassarsi un po': il dolore deve essersi diminuito... a me, invece, aumenta sempre di più!
Allora capisco: sono io. Sto assorbendo il dolore che prova Harry, facendolo stare meglio.
Dietro di noi, un rumore di zoccoli al galoppo, poi qualcosa ci supera d'un balzo, piombando addosso all'incappucciato.
Stacco la mia mano da quella di Harry e la fitta di dolore si attenua, ma solo un paio di minuti dopo svanisce completamente. Mi sento esausta, come se avessi corso per tutta la Foresta...
- Rachel? Rachel? Ehi, mi senti? - mi chiama la voce preoccupata di Harry. Solo adesso mi accorgo di essere rimasta per terra, supina, con gli occhi chiusi ed una smorfia di dolore in volto. Mi scuoto e mi isso a sedere, mettendo a fuoco mio fratello e... un centauro????!!!
E' giovane, ha una chioma biondo chiarissimo e un corpo da sauro.
- State bene? - ci chiede preoccupato. Annuisco alzandomi in piedi: il dolore alla cicatrice è passato, e so che Harry sta bene perchè l'ho aiutato io, anche se non ho ancora ben capito come.
- S-si, grazie... ma cos'era quello? -. Harry mi toglie le parole di bocca.
Il centauro non risponde. Ha gli occhi di un blu intenso, brillano come zaffiri alla luce della luna. Ci guarda con attenzione, soffermandosi ad osservare le nostre cicatrici.
- Ma voi siete i giovani Potter! - esclama. Ancora trovo strano il fatto che tutti ci conoscano: alle elementari, in Italia, era tanto se le maestre si ricordavano della mia esistenza, e adesso ai centauri basta uno sguardo veloce sulla mia fronte per capire chi sono.
- Cosa ci fate nella Foresta Proibita? Non è un luogo sicuro, specialmente per voi -.
- Ma è normale che giri gente incappucciata che beve sangue di unicorno? - chiedo.
- Bere sangue di unicorno ti salva la vita anche se sei ad un passo dalla morte, - spiega il centauro - ma ad un prezzo altissimo: hai ucciso una cosa purissima, perciò vivrai una vita condannata, una vita a metà -. - Ma chi potrebbe voler vivere in questo modo? -. Harry ha ragione: se devi vivere condannato, meglio morire!
- Non vi viene in mente nessuno? - replica il centauro. No, certo che no... non ho certo amici che... Oh. Ho capito... - Voldemort... - sussurro.
- Sapete cos'è nascosta in questo momento ad Hogwarts? - continua il centauro. Io ed Harry ci scambiamo uno sguardo.
- La Pietra Filosofale... -. - Harry! Rachel! -. La voce di Hermione mi fa sobbalzare: è arrivata insieme ad Hagrid, Neville, Malfoy e Thor.
- Fiorenzo! Vedi che hai conosciuto i nostri giovani Potter - sorride Hagrid. - Qui ora vi lascio, siete in buone mani - afferma questo. Poi si volta e, trottando, se ne va.

ANGOLO MALATA DI MENTE ( che è in un ritardo assurdo... )
Salve, oh popolo di EFP! Mi auguro che ci siate ancora, ma data la mia "grande puntualità" non mi soprenderebbe se vi foste volatilizzati...
Dopo secoli di attese, scritte, riscritte, controlli e notti in bianco passate a studiare, ecco a voi il capitolo (che spero non sia troppo pietoso).
Spero davvero vi sia piaciuto e che, nonostante sia mancata fin troppo tempo, abbiate ancora a cuore Rachel come ce l'ho io.
Ce la metterò tutta per aggiornare presto!
Grazie a tutti i lettori silenziosi, che si quadruplicano ogni giorno! Grazie infinite!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 34
*** Capitolo trentaquattro - di piani omicidi, esami di fine anno e l'inizio della fine ***


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Capitolo trentaquattro


Mentre aspettava il nostro ritorno, Ron si è addormentato nella sala di ritrovo immersa nell'oscurità. Quando arriviamo come terremoti e lo scuotiamo bruscamente, svegliandolo, grida alcune parole sconnesse su un fallo di Quidditch, ma nel giro di pochi secondi è perfettamente sveglio, e ascolta me e Harry che ci alterniamo con Hermione per spiegargli come è andata la nostra allegra gita nella Foresta Probita.
Harry non riesce a fermarsi: fa avanti e indietro davanti al fuoco. Dal canto mio, sto ancora tremando: abbiamo incontrato Voldemort. Per la prima volta dopo dieci anni, l'assassino dei nostri genitori era lì, a pochi metri da noi...
- Piton vuole rubare la pietra per Voldemort... e Voldemort aspetta nella Foresta... e pensare che per tutto questo tempo abbiamo creduto che Piton volesse soltanto arricchirsi... - dice Harry. - Piantala di pronunciare quel nome! - sussurra Ron. Sinceramente, non vedo che differenza faccia pronunciarlo o no: proverà comunque ad ucciderci, che noi lo chiamamo Tu-Sai-Chi o Voldemort, perciò tanto vale usare il suo nome, invece di fare tutto questo teatrino ridicolo...
- Quindi, adesso non ci resta che aspettare che Piton rubi la Pietra - prosegue Harry febbrilmente - e a quel punto Voldemort potrà venire a farci fuori -. "Grazie mille per la delicatezza, Harry!" ironizzo tra me e me.
- Aspettate! - esclama Hermione facendomi sobbalzare. - Non ci stiamo dimenticando qualcosa? -. Ehm...
- Chi è l'unico mago di cui Tu-Sai-Chi abbia mai avuto paura? - insiste la mia amica. Mi sento come durante un'interrogazione di Trasfigurazione...
- Silente! - esclama Hermione. - Finchè Silente è nel castello, Voldemort non può farvi del male. Finchè Silente rimane, siete salvi -. Sento un improvviso caldo invadermi, confortante, il cuore. Non morirò. L'assassino dei miei genitori non tornerà per provare a farmi fuori di nuovo. Sospiro di sollievo.
Quando andiamo a letto, il cielo si sta già rischiarando. Faccio appena in tempo a poggiare la testa sul cuscino, che già dormo.

Sapere che Voldemort non potrà piombarmi addosso per cercare di uccidermi mi concede la tranquillità necessaria per fare gli esami. I giorni passano lenti e non c'è alcun dubbio che Fuffi sia ancora vivo e vegeto al terzo piano, perciò ho tutto il tempo di dedicarmi allo studio e all'ansia cronica pre-esami.
Nella grande aula dove si svolgono gli scritti fa un caldo micidiale. Per l'esame abbiamo ricevuto delle penne d'oca nuove di zecca. Gesto gentile? Non proprio: sono delle penne anti-copiatura, segno di quanto i professori si fidano di noi...
Gli esami comprendono anche esercitazioni pratiche.
Il professor Vitious ci ha chiamato uno a uno nella sua aula per vedere se siamo capaci ad eseguire lo speciale Tip-Tap dell'Annasso sulla scrivania. Con lui credo di essermela cavata piuttosto bene (alla fine mi ha sorriso rassicurante), il problema è Trasfigurazione: la McGranitt mi ha fissato per tutta la durata dell'esame, e sono abbastanza sicura che la mia tabacchiera-topolino avesse ancora i baffi quando sono uscita dall'aula...!
Piton, invece, è stato appiccicato a me ed Harry per tutto il tempo, sperando che con il suo fiato sul collo avremmo sbagliato tutto. Con suo rammarico, la Pozione per Dimenticare le Cose mi è venuta assolutamente perfetta!
Purtroppo Harry gemeva in continuazione, e quando gli ho preso la mano per rassicurarlo una fitta di dolore mi ha colpito la cicatrice partendo dal braccio. L'ho tenuto stretto fino alla fine dell'esame, ben decisa ad assorbire tutto il dolore che provava.
Ron stamattina mi ha raccontato che Harry soffre di incubi ogni notte. Per la verità anche io mi sveglio tutta sudata, terrorizzata e con l'immagine di Voldemort che fluttua verso di noi gocciolando sangue, ma speravo davvero che Harry dormisse bene.
L'ultimo esame è Storia della Magia: ho passato tutto il pomeriggio di ieri e gran parte della sera a studiare gli appunti di Hermione, ma non posso fare a meno di essere nervosa.
Quando mi ritrovo il foglio delle domande davanti, sospiro di sollievo: so rispondere a tutte. Non in modo esaustivo come Hermione, ma non me la cavo affatto male!
Finalmente il professor Ruf ci dice di posare le penne d'oca: adesso siamo liberi! Liberi per una settimana, al termine della quale usciranno i risultati.
- E' stato molto più facile di quanto credessi, - afferma Hermione appena usciamo dall'aula. - Era perfettamente inutile imparare a memoria il Codice del Comportamento dei Lupi Mannari del 1637 e studiare la rivolta di Elfric l'Avido - - E non c'erano domande neanche su Morgana o i Fantasmi più Celebri del Medioevo, - le faccio eco. Io ed Hermione ci divertiamo a ritornare su ogni esame dopo che l'abbiamo finito, ma Ron si lamenta sempre che gli dà il voltastomaco. Per farlo stare in silenzio (non sopporto più i suoi finti conati di vomito!) andiamo a sederci sulla riva del lago, rilassati come non lo siamo da mesi.
- Niente più ripassi! - esulta Ron. - Potresti anche smetterla di fare quel muso, Harry! Abbiamo una settimana intera prima di scoprire quanto siamo andati male. Inutile preoccuparsi adesso! -. Se Harry non si stesse premendo la mano sulla fronte, sbufferei alzando gli occhi al cielo e risponderei a Ron, ma l'epressione sofferente di Harry diventa la mia priorità assoluta.
Allungo la mano e la poggio sulla sua spalla. Subito la fitta di dolore attraversa il braccio e raggiunge la fronte, dove la cicatrice comincia a bruciare terribilmente. Stringo i denti, ben decisa a non mollare Harry.
- Rachel, basta così, - mio fratello leva delicatamente la mia mano dalla sua spalla. - Sto già meglio, non voglio che tu soffra al mio posto -.
- Ed io non voglio che tu stia male! - ribatto. - Se almeno sapessimo cosa significa! - sospiro poi. - Provate ad andare da Madama Chips, - propone Hermione.
- Non sono mica malato, - risponde Harry - Credo che sia un avvertimento... significa pericolo incombente -.
- Potrebbe anche essere solo un effetto collaterale di quella notte nella Foresta Probita, quando ci siamo trovati faccia a faccia con Voldemort, - dico. Sono ben propensa a cercare qualche altro motivo che faccia stare male Harry, possibilmente che non includa omicidi, furti, immortalità e una certa Pietra nascosta nei meandri del castello.
- Rilassatevi, - dice Ron - L'unico che sappia come eludere Fuffi è Hagrid, e prima che Hagrid tradisca Silente Piton fa in tempo ad invecchiare -. - Non che sembri tanto giovane, al momento, - borbotto. Ron ridacchia, ma Hermione mi guarda esasperata. So cosa pensa: se mi metto anche io a fare battutine idiote, con chi potrà istaurare una conversazione sensata?
Scambio uno sguardo con Harry, che non sembra ancora convinto dal ragionamento di Ron.
- Harry, Hagrid non direbbe a nessuno come superare la sorveglianza di Fuffi, non ne parlerebbe ad uno sconosciuto neanche per tutto l'oro del... -. Un pensieri agghiacciante mi paralizza. Scambio uno sguardo con il mio gemello, e anche lui ha gli occhi sgranati e sembra paralizzato.
- Che vi prende? - chiede Ron. Senza dare spiegazioni, io ed Harry balziamo a sedere e cominciamo a correre verso la capanna di Hagrid, poco lontana dal lago.
- Non vi sembra strano, - comincia a spiegare Harry - che quello che Hagrid desidera di più al mondo sia un drago... -
- ... e che per caso, uno sconosciuto si presenta con un uovo di drago e gliela regala? - completo ansimante. Ma perchè non ci abbiamo pensato prima?! Che stupidi!!
Hermione e Ron capiscono cosa stiamo pensando e impallidiscono.
Arriviamo alla capanna di Hagrid tutti trafelati: sta suonando con un flauto di legno una melodia incantevole, ma appena ci vede si interrompe.
- Ehi! Finiti gli esami? - chiede con un sorrisone.
- Hagrid, lo sconosciuto che ti ha dato Norberto che aspetto aveva? L'hai visto in faccia? - chiede subito Harry. - Beh, no... non si è mai tolto il mantello -. Lo guardiamo allibiti.
- Non è così strano: alla Testa di Porco si incontrano tanti tipi strani... - spiega a mò di scuse.
- E di cosa avete parlato? Gli hai parlato di Hogwarts? - chiedo.
- Boh... forse... continuava a offrirmi da bere, e poi mi ha detto che se volevo aveva un uovo di drago, ma che non sarebbe stato facile tenerlo. Io gli ho detto: dopo Fuffi! E poi, il trucco per ogni bestia è sapere il suo segreto: prendete Fuffi per esempio... le basta un po' di musica, e ronfa come un ghiro! -. Oh no. Oh no, no, no, no, NO!
Non lo salutiamo neanche, troppo sconvolti: dobbiamo avvertire Silente. Immediatamente!
Sfrecciamo per i corridoi diretti all'ufficio del Presdie, ma una voce ci blocca.
- Che ci fate voi tre al coperto? -. E' la professoressa McGranitt.
- Dobbiamo parlare con il professor Silente! - esclama Harry. La professoressa ci guarda confusa.
- Mi dispiace, ma non è ad Hogwarts attualmente: ha ricevuto un gufo molto importante da parte del Ministro della Magia e si è diretto subito a Londra -. - ADESSO?? - esclamo. - Senta, è molto importante: riguarda la Pietra Filosofale -. Il viso della professoressa McGranitt diventa più pallido di un cadavere.
- Come...? -
- Qualcuno tenterà di rubarla! Stanotte! - afferma Harry. La professoressa prova a ricomporsi.
- Non so come facciate a sapere della Pietra, ma vi assicuro che è ben protetta. Adesso tornatevene nei vostri dormitori... in silenzio -.
- Ma... -. Il suo sguardo zittisce la mia protesta e, a testa bassa e delusi, ce ne andiamo dal corridioio.
Percorriamo in silenzio la strada fino all'ingresso, usciamo all'aperto e ci siediamo in un angolino isolato sull'erba.
- Scommetto che la lettera dal Ministro è un falso, - sbuffo.
- Con Silente fuori da Hogwarts Piton ha libero accesso alla Pietra! - esclama Ron.
- E una volta tornato Voldemort non esiterà ad ucciderci -. Non posso credere che fino a pochi minuti fa ero calma e rilassata a godermi il sole in riva al lago. In meno di un quarto d'ora, tutte le mie sicurezze sono crollate.
- Adesso che facciamo? - chiede Hermione sconsolata. Scambio uno sguardo d'intesa con Harry: non c'è bisogno neanche che ci parliamo, sappiamo esattamente di pensare la stessa cosa.
- Scendiamo nella botola. Stanotte -.

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Capitolo 35
*** Capitolo tretacinque - litigi, incomprensioni e piani suicidi ***


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Capitolo trentacinque


- Ehi Rachel -. Una voce familiare mi fa sobbalzare. Mi volto e mi ritrovo davanti Rolf, con il suo sorriso timido e la zazzera di capelli castani.
- Ciao, - borbotto. Non che non sia felice di vederlo: eccome se lo sono! In realtà mi rendo conto di averlo trascurato un po': tra gli studi pre-esami, la Pietra e Voldemort, non chiacchieramo davvero dai tempi di Norberto. Purtroppo adesso è decisamente il momento sbagliato per riallacciare i rapporti: la Pietra sta per essere rubata, Hermione è andata a sorvegliare Piton, Harry e Ron si stanno appostando al terzo piano e il mio compito è andare davanti all'ufficio di Piton e cercare di creare un intoppo che lo rallenti.
- Finalmente sono finiti gli esami, - sorride intanto Rolf - abbiamo un po' di tempo libero per divertirci -
- Scusa Rolf, sono di fretta -. Il suo sguardo si rabbuia.
- Perchè mi stai evitando? - chiede abbassando gli occhi. "Non ti sto evitando!" vorrei escamare, ma rimango semplicemente a fissarlo: non credevo si sentisse così... Quanto sono stata stupida!
- Non è come pensi... ho solo molte cose per la testa, ma prometto che torneremo a chiacchierare e divertirci insieme... solo non oggi, - provo a spiegare. Ha un'espressione ferita in volto.
- Mi dispiace averti disturbato, - sussurra con tono incolore, poi gira i tacchi e se ne va. Sono tentata di gridare il suo nome e rincorrerlo, ma in questo momento la cosa migliore è che mi stia alla larga: meno sa del nostro folle piano di stanotte, più sarà al sicuro. Così stringo i pugni, ricaccio le lacrime e il senso di colpa e riprendo a correre verso l'ufficio del professor Piton, nonostante Billy mi ronzi nell'orecchio, come a ricordarmi che razza di amica sono.
Quando arrivo, però, il professore si sta già chiudendo la porta alle spalle.
- Professore! - esclamo correndogli incontro. Ovviamente la mia lingua è più veloce del mio cervello: che cavolo dovrei dirgli? Non posso certo chiedergli qualcosa sulla sua materia, o quanto sia in ansia per la Pozioni per Dimenticare: 1) l'ho fatta perfettamente, e lo sappiamo entrambi dato che è stato a fissarmi da dietro la mia spalla per tutto l'esame; 2) anche se fossi in ansia, si limiterebbe a guardarmi come se fossi un vermicolo particolarmente fastidioso appiccicato sul suo water.
- Cosa vuole, signorina Potter? - mi chiede gelido. "Oh, niente, solo impedirti di riportare in vita Lord Voldemort... banalità, insomma!".
- Il professor Raptor mi ha detto di chiamarla! - esclamo, improvvisando - si sta sentendo male e ha urgente bisogno di una Pozione Guaritrice... la professoressa McGranitt è con lui, mi ha detto che lei è il migliore con le Pozioni... -. Che scusa stupida. Spero solo che abbocchi, anche solo per qualche minuto: devo guadagnare più tempo possibile!
- Puoi dire alla professoressa McGranitt che ci sono scorte di Pozione Guaritrice al quinto piano, - ribatte gelido.
- Ma la professoressa... -
- Non ho intenzione di sprecare altro tempo con lei, signorina Potter, quindi le consiglio di tornare al suo dormitorio. In fretta -. I suoi occhi neri mi trafiggono. Deglutisco.
- Va bene... - balbetto, poi mi volto e sfreccio verso la Sala Comune di Grifondoro. Non sono riuscita a fermarlo. Accidenti alle mie scuse banali!

Il ritratto della Signora Grassa si apre ed entro nella Sala Comune. Harry, Ron ed Hermione stanno nelle poltroncine vicino al caminetto, le nostre preferite. Li raggiungo.
- Mi dispiace! - esclamo - Piton mi ha cacciata, la mia scusa era troppo banale! -. Mi lascio cadere fra Harry ed Hermione.
- Beh, ci siamo, no? - dice il mio gemello. Lo guardiamo allibiti: è pallido e gli brillano gli occhi.
- Vuoi davvero scendere nella botola? - chiedo.
- Si, ci andrò stasera a cercare di arrivare alla Pietra prima di lui -
- Tu sei matto! - esclama Ron.
- Non puoi farlo! - dice Hermione - Sarai espulso! -.
- E CHI SE NE IMPORTA! - grida Harry. Sobbalzo: non l'ho mai visto accalorarsi tanto!
- Ma non capite? - continua - Se Piton porta la Pietra a Voldemort, lui ritornerà! Non ci sarà più una Hogwarts da cui essere espulsi! La raderà al suolo, o la trasformerà in una scuola di Magia Nera! -. Rabbrividsco al pensiero.
- Sono con te - affermo decisa. Non posso lasciare che Piton prenda la Pietra. Non mi interessa quanto sarà rischioso: devo fare qualcosa.
- Avete ragione - dice Hermione con un filo di voce.
- Rachel non viene, - ribatte Harry, - userò il Mantello dell'Invisibilità, è una fortuna averlo recuperato -.
- Basterà a coprirci tutti e quattro? - chiede Ron. Sorrido nella sua direzione: stavo per balzare in piedi affermando che si, altrochè se verrò stanotte! Ma ci sta pensando Ron.
- Come, tutti e quattro? - fa Harry.
- Oh, falla finita, mica penserai che ti lasciamo andare da solo? - dice Ron.
- Levatelo dalla testa, - afferma Hermione in tono spiccio - Come pensi che faresti ad arrivare alla Pietra senza di noi? Sarà meglio che vada a sfogliare i miei libri, potrei trovare qualcosa di utile... -
- Ed io di certo non ti abbandono, fratellino, - incrocio le braccia al petto - O ti sei dimenticato che sono tua sorella? E che Voldemort ha ucciso anche i miei, di genitori? Credi che gli permetterei di prendersi anche Hogwarts? O che ti lascerei a fronteggiarlo da solo? -. Verde nel verde, io ed Harry ci fissiamo. Alla fine sospira e annuisce. Sorrido vittoriosa.

Io ed Hermione passiamo le ore che si separano alla notte sfogliando libri su libri: sono sicurissima che qualcosa tra queste pagine si rivelerà utile. Quando Lavanda e Calì, finalemente, si decidono a dormire, sgattaioliamo di sotto, dove ci ritroviamo con Harry e Ron.
- Andiamo, - sussurra il mio fratellone, serissimo. Stiamo per uscire dal buco del ritratto, quando vedo un rospo dall'aria familiare sul bracciolo della poltrona.
- Oscar! Non dovresti essere qui! - sussurro. E, con nostro orrore, Neville si alza dalla poltrona. Non l'avevamo notato: era troppo nascosto nel buio.
- Neanche voi dovreste essere qua! - afferma, tremante ma deciso.
- Neville, non capisci, noi... - prova a spiegarsi Harry.
- No, - lo interrompe il ragazzino - metterete Grifondoro di nuovo nei guai... Io non ve lo permetterò! Io... io vi prendo a pugni! -. Si mette in posizione di difesa, pugni chiusi. Riderei, ma la sua espressione è incredibilmente seria. Scambio uno sguardo d'intesa con Hermione: non possiamo permetterci intoppi.
- Scusa Neville, scusami tanto - dice la mia amica sfoderando la bacchetta. E poi: - Pietrificul Totalus! -. Neville si irrigidisce, poi cade a terra, dove rimane immobile.
- Incantesimo della Pastoia total-body,- spiego con un sospiro: non avrei mai voluto usarlo contro un amico, ma purtroppo siamo in condizioni estreme.
- Mi dispiace, - sussurro a Neville prima di uscire dalla Sala Comune. E' per il suo bene, ma mi sento in colpa come per Rolf.
Sospirando, richiudo il ritratto alle mie spalle e mi avvia verso il terzo piano con i miei amici. Stanotte infrangeremo una marea di regole, probabilmente verremo espulsi e forse finiremo uccisi, ma in questo momento so che è la cosa giusta da fare.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Buonsalve!
Sono felicissima di vedere che ancora seguite e leggete la mia storia... e siete così numerosi!
Ci stiamo avvicinando alla fine, e se la storia vi piacerà, poi scriverò un seguito ambientato al secondo anno. Dipende da quanto vi piacerebbe!
Un grazie di cuore a tutti coloro che seguono (13!), ricordano (4) e preferiscono (12!).
Grazie anche a tutti i lettori silenziosi, che ogni giorno si riversano sui nuovi capitoli numerosi come non avrei mai sperato!
A presto con prossimo capitolo!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 36
*** Capitolo trentasei-inizio della pazzia ***


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Capitolo trentasei


Nervosi come siamo, ogni ombra ci sembra Gazza appostato all'angolo, e ogni alito di vento che soffia a distanza sembra Pix che ci sta per piombare addosso. Giunti ai piedi della prima scalinata, avvistiamo Mrs Purr che si aggira furtiva verso l'ultimo gradino. Possibile che questa gattaccia sia ovunque?!
- Oh, senti, diamole un bel calcio per una volta, - sussurra Ron. Sarei daccordo con lui (non abbiamo tempo da perdere!), ma Harry scuote la testa. Lui e il suo buon cuore...
Ma per fortuna Mrs Purr si limita a fissarci mentre la aggiriamo con circospezione.
Non incontriamo nessun altro fino alla rampa del terzo piano, dove c'è Pix che, ballonzonando a mezz'aria, scosta il tappetto nella speranza che qualcuno inciampi. Davvero adorabile...
- Chi è là? - chiede ad un tratto facendomi sobbalzare. Socchiude i suoi occhi maligni...
- Anche se non vi vedo, lo so che siete lì. Siete mostricini, fantasmi o insulsi studentini? -. Insulsi studentini?? Adesso glieli faccio vedere io, gli insulsi studentini!
Ma prima che possa fare qualcosa di estremamente stupido, Harry mi blocca: sembra avere un'idea.
- Pix, - dice piano con voce roca, - Il Barone Sanguinario ha le sue buone ragioni per rendersi invisibile -. Pix quasi cade a terra per lo shock, mentre io cerco disperatamente di non ridere. Billy mi ronza nell'orecchio, divertito quanto me.
- Oh, mi scusi tanto Barone, sua Eccellenza Sanguinaria! - dice intanto Pix con voce untuosa -. Faccio finta di vomitare e Ron si ficca un pugno in bocca per non ridere.
- E' stato un deplorevole errore... non l'avevo vista... E per forza che non l'avevo vista: lei è invisibile... Signore, perdoni al povero Pix l'innocente scherzetto... - continua il poltergeist. Cavolo, dovrei fingermi il Barone Sanguinario anche io, ogni tanto!
- Ho da fare qui, Pix, - gracchia Harry - Per questa notte, vedi di startene alla larga -.
- Ma certo, signore, ci conti, signore, - risponde Pix levandosi in alto. - Spero che passi una buona nottata, Barone: io non la disturberò -.
E se la da a gambe.
- Harry: sei un genio! - esclamo con un sorrisone.
Qualche istante dopo, giungiamo appena fuori dal corridoio del terzo piano. La porta è socchiusa...
- Ecco, ci siamo, - dice Harry. Piton è già riuscito ad entrare evitando Fuffi -. Esattamente quello che volevamo evitare. Ma non importa: lo fermeremo lo stesso, a costo di scendere nella botola e strappargli la Pietra Filosofale dalle mani.
- Se volete tornare indietro, non vi biasimerò, - dice Harry girandosi a guardarci. Alzo gli occhi al cielo: ma perchè deve fare tante scene? Ormai ha visto che abbiamo preso una decisione!
- Non fare lo scemo, - dice Ron.
- Veniamo con te, - rincara Hermione.
- E adesso spicciamoci, se vogliamo fermare Piton prima di domani mattina! - completo io.
Harry spinge la porta. Entriamo lentamente. Fuffi dorme placidamente, un'arpa suona, incantata da qualche strano incantesimo che le avrà scagliato addosso Piton. La buona notizia: in questo modo il nostro odiato professore di Pozioni ci ha facilitato l'inseguimento. La cattiva: chissà da quanto tempo è già sceso nella botola!
In punta di piedi arriviamo alla zampona che è sopra la botola. Ci togliamo il mantello di dosso (ci serve libertà di movimento o inciamperemo l'uno addosso all'altro!) e la spostiamo più delicatamente possibile. Grazie a Merlino, Fuffi continua a dormire. Sospiro di sollievo.
Ci accucciamo e apriamo la botola.
- Io ed Harry andiamo per primi, - affermo - se ci succede qualcosa, datevela a gambe -. Hermione e Ron mi guardano con rimprovero. So cosa stanno pensando: prima Harry, adesso io faccio l'eroina? Ma per la prima volta da quando siamo sgattaiolati fuori dalla Torre di Grifondoro, mi rendo conto della pazzia che stiamo compiendo, e non voglio che ai miei amici accada qualcosa.
- Aspettate, - sussura Harry. Billy mi ronza nell'orecchio con urgenza; ma che ha adesso?!
- Non vi sembra che ci sia troppo silenzio? - continua Harry, proprio quando sto per sbottare contro Billy: se continua a ronzare in questo modo, mi ritroverò senza un timpano!
Ma Harry ha ragione: c'è troppo silenzio.
- L'arpa! - nota Hermione - Ha smesso di suonare-. Oh, no Billy stava cercando di avvertirmi... Le tre teste bafose di Fuffi ci guardano fameliche dall'alto.
- Saltate! - grido e mi lancio nel vuoto della botola.
FLOMP!
Atterro su qualcosa di morbido. Immaginavo che la caduta sarebbe stata molto peggio, e che sarei atterrata su un pavimento molto duro con la bacchetta di Piton puntata contro di me, pronta a sferrare un attacco micidiale... E invece, sono seduta su una pianta morbida, e di Piton neanche l'ombra.
Due flomp mi fanno capire che anche Ron ed Hermione sono arrivati. Harry è atterrato prima di me.
- Oh, meno male c'è questa pianta! - esclama sollevato Ron. Appena ha finito di parlare, i rami della pianta cominciano a stringersi attorno alle mie gambe.
- Meno male?! - esclama Harry. Scambio uno sguardo allarmato con Hermione: abbiamo studiato questa pianta ad Erbologia...
- Questo è il Tranello del Diavolo! - spiega Herm. - Dovete stare calmi, o vi ucciderà più in fretta! -. Ok, forse non l'avrei spiegato esattamente così...
- Ucciderci più in fretta?!?! - esclama Ron - Ora si che posso stare calmo! -. E comincia ad agitarsi come un ossesso. Scambio uno sguardo esasperato con Hermione: possibile che dopo un anno, Ron non abbia ancora imparato a dare ascolto ai consigli di Herm??!
Io e lei rimaniamo immobili mentre la pianta si attorciglia intorno a noi. E' difficile non mettersi ad urlare dal panico, ma mi impongo di rimanere calma. Billy si è nascosto tra i miei capelli, immobile. Poco dopo, io ed Hermione precipitiamo per un paio di metri e atterriamo su un pavimento duro. Sopra di noi c'è il Tranello del Diavolo con Harry e Ron, che stanno gridando i nostri nomi.
- State calmi! - grida Hermione.
- Fidatevi! - aggiungo io. Sperando che ci diano ascolto, ci rialziamo in piedi. Poco dopo a noi si unisce Harry.
- Stai bene? - gli chiediamo. Lui annuisce e lo aiuto a rialzarsi. Sopra di noi, Ron grida come un ossesso.
- Non mi sembra molto calmo! - faccio notare. Billy mi ronza nell'orecchio come a darmi ragione.
- Dobbiamo fare qualcosa! - afferma Harry.
- Ma cosa?! - esclama Hermione.
- Che cosa ha detto la Sprite sul Tranello del Diavolo? - provo a ragionare, cosa non semplice con Ron che si agita e grida sopra le nostre teste. Per fortuna Hermione ha sempre avuto una concentrazione migliore della mia!
- Tranello del Diavolo è una trappola mortale... - ricorda - Ma il sole gli fa male! - conclude sollevata.
- Il Tranello del Diavolo odia la luce del sole! - ricordo anche io, esultante. Un attimo dopo, Hermione ha levato la bacchetta e grida:
Lumos Solem . Dalla bacchetta scaturisce una luce incandescente, il Tranello del Diavolo si ritira a Ron cade accanto a noi. Sospiro di sollievo mentre si rialza.
- Woah! - esclama appena in piedi. - Meno male siamo rimasti calmi! -. Lo guardiamo come se fosse ammattito.
- Meno male Hermione si è applicata ad Erbologia, - ribatte Harry. Uno sfrullio d'ali attira la nostra attenzione: viene da una stanza accanto a quella in cui siamo.
- Andiamo, - affermo. Dobbiamo ancora raggiungere Piton e non permettergli di arrivare alla Pietra.
- Cosa credete che sia questo sfrullio d'ali? - chiede Ron.
- Non lo so, - rispondo - ma non può essere peggio del Tranello del Diavolo! -. Spero solo di non sbagliarmi...

Angolo Malata di Mente
Lo so, lo so, lo so. Ritardo è un'eufemismo! Anzi, mi sorprendo se qualcuno arriverà a leggere questa nota, ma se una buona anima riesce a perdonarmi e ad arrivare fin qui, sappia che mi ha fatto felicissima!
So che ormai pensavate che mi fossi dimenticata di Rachel, ma non è affatto così, credetemi! Il mio progetto titanico è ancora in porto, ma sono stata via in vacanza per tre settimane e non ho potuto pubblicare niente. Mi dispiace non essere riuscita ad avvertirvi.
Spero che questo capitolo vi piaccia, prestissimo pubblicherò il prossimo. Ormai ci avviciniamo alla fine...
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 37
*** Capitolo trentasette - una letale partita di scacchi ***


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Capitolo trentasette


Superata la porta, entriamo in una camera tutta illuminata con il soffitto a volta, alto sopra le nostre teste. E' pieno di uccellini dai colori splendenti come pietre preziose che svolazzano e volteggiano per tutta la stanza. Sul lato opposto c'è un pesante portone di legno.
- Pensate che ci attaccheranno se attraversiamo la camera? - chiede Ron. Billy mi ronza nell'orecchio, preoccupato dalla prospettiva.
- Probabilmente, - risponde Harry. - Non sembrano molto cattivi, ma immagino che se scendessero tutti insieme in picchata... -
- Non sarebbe molto divertente per noi, - completo, la voce più acuta di quanto avrei voluto. Harry inspira profondamente, si copre il viso con le braccia e spicca la corsa per attraversare la camera. Ci aspettiamo di vedere piombargli addosso da un momento all'altro becchi acuminati e artigli, ma non accade nulla. Ricomincio a respirare, rendendomi conto solo ora che stavo trattenendo il fiato. Harry raggiunge incolume il portone di legno. Lo raggiungo, svelta, pronta a lasciarmi alle spalle questa stanza.
Harry tira la maniglia della porta, ma il portone rimane immobile. E' chiuso a chiave. Poco male, conosco l'incantesimo adatto, grazie alle ore passate sui libri con Hermione.
Alohomora! Non succede assolutamente niente. Eppure sono certa di averlo eseguito bene! L'ho provato un mucchio di volte con la porta del bagno dove Lavanda passa le ore, con noi che dobbiamo aspettare che finisca di sistemarsi. Lo uso quando ho un bisogno urgente del bagno e Lavanda non esce, e potete chiedere anche lei se so fare l'incantesimo!
- E adesso? - chiede Ron.
- Questi uccelli... non è possibile che stiano qui solo per bellezza, - osserva Hermione. Come al solito, ha ragione...
- Sono chiavi! - esclama Harry, osservandole con più attenzione. A questo punto ci guardiamo intorno. Comincio ad avere una mezza idea su cosa dobbiamo fare per superare la porta.
- Guardate! - indico. - Scope! Dobbiamo volare per prendere la chiave giusta! -.
- Ma sono centinaia! -. Ron esamina attentamente la serratura.
- Quella che ci serve è una vecchio tipo... probabilmente d'argento come la maniglia-.
Afferriamo una scopa ciascuno e, montati su, ci diamo la spinta e ci solleviamo da terra fino a ritrovarci in mezzo alla nube di chiavi volanti. Tendiamo le mani per cercare di afferrarne qualcuna, ma queste sfuggono. Devono essere stregate... Prendere la Pluffa è molto più semplice!
Alla fine, Harry riesce ad afferrare la chiave giusta. Non per niente è il più giovane Cercatore del secolo! Gridiamo di giubilio applaudendo al mio fratellino e atterriamo.
In gran fretta, Harry infila la chiave nella serratura e la fa scattare. Usciamo dalla stanza dalle chiavi volanti chiudendoci la porta alle spalle.
La camera dove siamo finiti è talmente buia che non si vede niente, ma mentre entriamo, improvvisamente viene invasa da una grande luce e la scena che si para di fronte a noi è stupefacente: ci troviamo sull'orlo di un'enorme scacchiera, dietro ai pezzi neri, tutti molto più alti di noi e scolpiti in quella che sembra pietra. Di fronte, all'estremità opposta del vasto locale, ci sono i pezzi bianchi. Rabbrividiamo: sono altissimi e privi di volto.
- E adesso? - sussurro.
- Ma è ovvio, no? - dice Ron, pallido ma sicuro di ciò che dice. - Dobbiamo giocare per attraversare la stanza e arrivare dall'altra parte -. Aguzzo la vista: dietro ai pezzi bianchi si scorge un'altra porta.
Ok, siamo perduti: non sono mai stata particolarmente brava a Scacchi Magici, di solito Ron mi straccia dopo dieci minuti!
- Basta dar loro dei comandi? - chiedo, dubbiosa.
- Penso, - risponde Ron, - che dovremmo fare finta di essere anche noi dei pezzi degli scacchi-. Soffoco un "cosa???" che stavo per lasciarmi sfuggire. Siamo qui per impedire a Piton di fare risorgere Voldemort mi dico. Non c'è spazio per la codardia o i ripensamenti. Così seguo le indicazioni di Ron senza fiatare, decidendo di fidarmi di lui e ricacciando la paura così in fondo da dimenticarmi della sua esistenza. O almeno, ci provo...
Ron sistema Harry al posto dell'alfiere, Hermione al posto della torre e me al posto dell'altra torre.
- E tu? - gli chiede Hermione.
- Io farò il cavallo, - risponde Ron.
Sembra quasi che i pezzi ci capiscano: i quattro che occupano i posti dove dobbiamo andare scendono dalla scacchiera, lasciando le caselle vuote. Ci sistemiamo e la partita comincia.
Il gioco è spietato: quando i pezzi vengono mangiati, i bianchi li afferrano e li riducono in pezzi, poi li trascinano fuori dalla scacchiera. Quando un pezzo bianco mi si avvicina, il cuore comincia a battermi così forte da rimbombarmi nelle orecchie, ed un paio di volte rischio di essere mangiata. Mi fido di Ron, ma tutti possono compiere errori, ed io ci terrei a rimanere tutto d'un pezzo...
- Ci siamo quasi, - borbotta Ron ad un certo punto, - è l'unico modo... si, devo lasciarmi mangiare -.
- NO!!! - esclamiamo io, Harry ed Hermione.
- A scacchi è così! - taglia corto Ron. - La regina mi mangerà e tu, Harry, potrai fare scacco matto! -.
- Ma ci deve essere un altro modo! - esclamo. Ron mi guarda: è pallido, ma non l'ho mai visto così determinato.
- Volete fermare Piton, oppure no? -. Non rispondiamo: ovvio che vogliamo fermarlo, ma non posso sopportare l'idea di un sacrificio da parte di Ron. Ormai, però, capisco che non c'è più nient'altro da fare.
- Rachel, Harry, - dice Ron, vedendo di averci convinto. - Dopo che la partita sarà finita, toccherà a voi proseguire, lo so. Non a me, non ad Hermione: a voi -. Ci guarda negli occhi. Ingiotto la paura e restituisco lo sguardo, annuendo.
Ron guarda la Regina, determinato, e si muove davanti a lei. La regina si avventa su di lui: lo colpisce forte in testa e il nostro amico cade a terra di schianto. Hermione si lascia sfuggire un grido, io mi porto le mani davanti alla bocca, incapace di distogliere lo sguardo da Ron riverso a terra. La regina bianca trascina Ron al lato della scacchiera.
Tutto tremante, Harry si sposta di tre caselle a sinistra. A questo punto, il re bianco si toglie la corona dalla testa e si getta ai piedi di Harry. I neri hanno vinto.
I pezzi si ridividono in due gruppi e ciascun gruppo si inchina all'altro, lasciando intravedere la porta aperta in fondo alla stanza. Ma io, Hermione ed Harry siamo già inginocchiati accanto a Ron.
- Si riprenderà? - chiede con voce flebile Hermione.
- Certo, - affermo, desiderando con tutto il cuore di avere ragione. - Madama Chips lo rimetterà in sesto in un baleno -. Harry fa un respiro profondo per calmarsi e ragionare lucidamente.
- Hermione, apenna io e Rachel ce ne saremmo andati, prendi Ron e torna indietro con le scope. Manda un gufo a Silente: avremo bisogno di lui. Io e Rachel possiamo tenere a bada Piton per un po', ma non per sempre -.
- Ce la farete, - annuisce Hermione. - Siete dei grandi maghi -. Sorrido e scuoto la testa.
- Non certo quanto te! - affermo.
- Io? - sorride Hermione. - Furbizia e tanti libri. Ma ci sono cose più importanti: l'amicizia e il coraggio -. Ci abbraccia entrambi, trattenendo le lacrime. Harry sembra imbarazzato dal gesto, ma a me fa incredibilmente piacere: mi infonde un po' più di coraggio.
- State attenti! - è la sua ultima raccomandazione. Io ed Harry ci scambiamo uno sguardo deciso, poi superiamo i pezzi bianchi e apriamo la porta, pronti ad affrontare Piton.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed ecco qua!
Ormai siamo prossimi alla fine, mancano solo due o tre capitoli, e sono quasi pronti, perciò non dovrete aspettare molto!
Spero che il capitolo, nonostante sia solo di passaggio, vi sia piaciuto.
Vorrei ringraziare di cuore tutti i lettori che sono arrivati fin qui, sopportando i miei luuuunghi ritardi. Grazie!!!!!
A presto
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 38
*** Capitolo trentotto - sorprese poco gradite, Voldemort e la Pietra Filosofale ***


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Capitolo trentotto


Dietro la porta c'è una lunga scalinata che percorriamo in fretta, impazienti di arrivare da Piton e impedirgli di prendere la Pietra. Quando finalmente, ansanti per la corsa, arriviamo in fondo alla scalinata, ci troviamo in una stanza ampia con lo Specchio delle Brame al suo centro. Davanti allo Specchio c'è una persona... ma non è Piton, e neanche Voldemort. E' Raptor.
- Lei! - esclama Harry senza fiato. Io sono talmente stupita che non riesco ad emettere un suono. Persino Billy, che per tutto il percorso non ha fatto altro che ronzare nel mio orecchio per incitarmi a fare in fretta, adesso tace.
- Sorpresi? - ci sorride Raptor.
Nooooooo... perchè mai dovremmo essere sorpresi?!?!?! Non abbiamo certo scoperto che il professore timido, impacciato, bullizzato, balbuziente e senza spina dorsale è in combutta con Voldemort per rubare la Pietra Filosofale!
- Ma... ma... Piton... - balbetta Harry.
- Oh, si... - il sorriso di Raptor si allarga in un ghigno. - Con uno come Piton in giro, chi sospetterebbe del p-p-povero, b-b-balbuziente, P-professor Raptor? -.
- Ma... - riesco a recuperare la voce. - Durante la partita di Quidditch, Piton ha cercato di ucciderci! -.
- No! - ribatte Raptor. -Io ho cercato di uccidervi! E ci sarei riuscito, nonostante le controfatture che Piton sussurrava -.
Fermo. Stop. Riavvolgi... Piton ha cercato di salvarci????!!!!. - Esatto, stava cercando di salvarvi, - afferma Raptor, leggendo la sorpresa nei nostri occhi sgranati. - Perchè credete che volesse arbitrare la seconda partita? Cercava di evitare che ci riprovassi. Veramente buffo... Non c'era bisogno che si desse tanta pena, non avrei potuto fare niente comunque, con Silente che assisteva alla partita. Tutti gli altri insegnanti pensavano che Piton stesse cercando di ostacolare la vittoria di Grifondoro, lui si è reso davvero impopolare... e che gran perdita di tempo, visto che, nonostante tutto, stanotte ho intenzione di uccidervi -. E, con uno schiocco di dita, dietro di noi compaiono delle fiamme che ci impediscono la fuga. Non che ne avessi intenzione, in realtà: sono talmente arrabbiata con Raptor che tremo sul posto, e gli salterei addosso all'istante per strozzarlo se non fosse che so di dover guadagnare tempo per permettere a Silente di raggiungerci. In realtà, mi sento anche in colpa per come ho avuto subito pregiudizi su Piton: solo perchè è ombroso e scontroso, non ho dubitato un istante della sua colpevolezza, e nonostante tutto lui ha cercato di salvarci. Se sopravvivo a stanotte andrò a scusarmi.
Si, l'ho pensato davvero!
. Raptor si volta di nuovo verso lo Specchio delle Brame.
- Vedo la Pietra... - sussurra, - è vicina... ma come la prendo? -. Scambio uno sguardo con Harry, che è spaesato come me, anche se meno arrabbiato. Cerco di chiedergli in un sussuro cosa possiamo fare, ma in questo momento una voce, che sembra provenire dallo stesso Raptor, nonostante il professore non muova le labbra, rimbomba per tutte le pareti, penetrante e raggelerante.
- Usa i ragazzi... usa i ragazzi... -. Subito, Raptor si volta a guardarci. Ha gli occhi animati da una luce folle.
- Potter, venite qui! - ordina. Gli direi di mettersi i suoi ordini dove non passa il sole, ma incrocio lo sguardo di Harry: dobbiamo guadagnare tempo, e se questo significa non gettarsi addosso a Raptor come forsennati e urlargli contro, devo cercare di calmarmi. In realtà sono terrorizzata dalla voce, ma quando sono nel pieno del terrore tendo a comportarmi in maniera estremamente imprudente e sfacciata (è più facile affrontare la paura comportandosi da imprudenti), ma questa volta non deve succedere. Così faccio un respiro profondo e, lentamente, io ed Harry lo raggiungiamo di fronte allo Specchio delle Brame.
- Che cosa vedete? - chiede Raptor, con voce ansiosa. Io e mio fratello guardiamo lo Specchio: vedo i nostri riflessi, poi la me riflessa sorride e indica la tasca di Harry. Abbasso lo sguardo lentamente, cercando di passare inosservata: la tasca di Harry ha un rigonfiamento, come se al suo interno ci fosse... la Pietra!
- Ebbene? - insiste Raptor. Cerco di far lavorare in fretta il cervello: cosa possiamo dire di vedere nello Specchio delle Brame?
- Vedo Silente che ci stringe la mano, - mi precede Harry.
- Noi... abbiamo appena appena fatto vincere a Grifondoro la Coppa delle Case, - continuo. Raptor impreca.
- Toglietevi di mezzo! - dice. Non ce lo facciamo ripetere due volte: ci spostiamo di lato. Scambio uno sguardo con Harry, che indica le scale.
- Ma c'è il fuoco, - muovo solo le labrra, terrorizzata dall'idea che Raptor possa sentirci. Harry indica la bacchetta con un cenno della testa, così mi metto a ragionare: quale incantesimo ho studiato con Hermione che possa spegnere delle fiamme?! Ma il mio cervello sembra vuoto. Eppure ricordo pomeriggi interi passati in biblioteca a sfogliare libri di incantesimi, impazienti di impararli tutti! E all'improvviso ricordo l'incantesimo che fa per noi. Eì difficile e mi è riuscito solo un paio di volte, ma è la nostra unica speranza. Annuisco ad Harry, e cominciamo a muoverci verso le scale, quando la voce sibilante sentita poco fa parla di nuovo.
- Stanno mentendo... stanno mentendo... -
- Potter, tornate subito qui! - grida Raptor. - Ditemi la verità! Cosa avete visto? -
. La voce sibilante parla di nuovo.
- Fammi parlare con loro... faccia a faccia... -
. - Padrone, non ne avete la forza! -
- Ho abbastanza forza... per questo... -. Adesso sono davvero pietrificata dal terrore, a tal punto che dimentico il nostro piano di fuga, l'incantesimo, le fiamme, la Pietra... Fisso Raptor avvicinarsi e togliersi il turbante. Senza quel copricapo, la testa di Raptor sembra incredibilmente piccola. Poi, lentamente, Raptor si gira di schiena... e mi sembra di non riuscire più a respirare. Dove si dovrebbe trovare la nuca del professore, c'è un volto, il volto più orrendo che abbia mai visto. E' bianco come il gesso, con occhi rossi che mandano bagliori rossi e per narici due fessure, come un serpente. Non ho dubbi: è Voldemort.
- Harry e Rachel Potter... - sibila. Sono incredibilmente tentata di dirgli: "no, mi spiace, ha sbagliato persona!" e darmela a gambe, ma il terrore mi tiene incollata sul posto, gli occhi sgranati che fissano il volto serpentesco.
- Vedete cosa sono diventato? - dice. - Pura ombra e vapore... costretto a vivere a spese di un altro... il sangue di unicorno mi ha rinvigorito, ma una volta che avrò l'Elisir di Lunga Vita, potrò crearmi un corpo tutto mio... ma mi serve la Pietra... Pietra che, guarda caso, si trova nella tua tasca, Harry... -.
Finalmente riusciamo a sbloccarci: arretriamo di qualche passo.
- Vai! Io lo tengo occupato! - esclama Harry. Non c'è tempo per discutere: so che ha ragione, e anche se non voglio lasciarlo qui solo, dobbiamo pensare a non lasciare che Voldemort prenda la pietra. Così mi voltò, grido: Aguamenti!. Non succede niente. Stringo più forte la bacchetta, cercando di concentrarmi, ma la risata di Voldemort mi rimbomba nel cervello.
- Siete coraggiosi... - sibila. - Anche i vostri genitori lo erano -. Stritolo la bacchetta nella mia mano, desiderando che sia il collo di Voldemort. Come osa parlare dei nostri genitori?! E' lui che li ha uccisi! E' colpa sua se io ed Harry siamo stati separati alla nascita! E' colpa sua se Harry è dovuto crescere con i Dursley! E' colpa sua se abbiamo potuto scoprire la verità sul Mondo della Magia solo un anno fa!
- Vi piacerebbe rivederli? - continua Voldemort. Mi blocco. Non ho neanche il coraggio di guardare Harry. Rivedere i nostri genitori? Lily e James?
Voldemort sembra aver capito di aver fatto centro, perchè sorride.
- Si... - sibila. - Basta che mi diate la Pietra! -. Mi scuoto: sta mentendo. I nostri genitori sono morti. Mi volto verso Harry, che ha in mano la Pietra, titubante: deve essere ancora più tentato di me, dal momento che è dovuto crescere con i Dursley, invece che con un'amorevole famiglia Babbana. Gli stringo la mano che tiene la Pietra. Lui alza gli occhi lucidi verso di me. Ci limitiamo a fissarci, verde nel verde. Alla fine, Harry annuisce e mi lascia la Pietra. Mi volto verso il fuoco, più determinata e concentrata. Grido Aguamenti!, e questa volta funziona: si crea un varco tra le fiamme. Lo attraverso subito. Prima che possa fare più di due passi, una mano mi afferra il braccio. Strillo: è Raptor. Billy ronza fuori dai miei capelli e comincia a svolazzare intorno a Raptor, colpendolo con le ali e tentando di pungerlo. Io scuoto il braccio cercando di liberarmi e la manica mi si strappa, così Raptor si ritrova a contatto con la mia pelle. Pochi secondi dopo, la mano del professore comincia a fumare, poi lui comincia a strillare e ritira la mano, che si sta riducendo in polvere. Lo fisso, sgomenta. Billy mi vola di nuovo tra i capelli. Harry mi scuote.
- Vai! - esclama. - A lui ci penso io! -. Annuisco e corro su per le scale. Alle spalle sento le grida di Voldemort, ma non posso pensarci adesso. Devo correre più veloce che posso... devo andare incontro a Silente... Poi devo tornare indietro ad aiutare Harry...
Il cuore mi batte all'impazzata, ho il fiato corto e sono terrorizzata che possa succedere qualcosa a mio fratello. Se Voldemort gli fa del male, giuro che lo ammazzo...!
Quando arrivo in cima alle scale, la porta che dà verso la scacchiera si apre prima che la tocchi e spunta fuori Silente. Grazie a Merlino! Siamo salvi!
- Professore! - ansimo. Lui mi guarda preoccupato.
- La Pietra... ce l'ho... ma Harry... Voldemort... - non riesco a dire molto di più, perchè un grido sferza l'aria. Sembra Harry... Mi volto di scatto verso le scale e vedo un'ombra levitare: è Voldemort. Ecco cos'è, senza Raptor: un'ombra pallida e animalesca, uno spirito di colore grigiastro di cui si vede solo il volto serpentesco. Non faccio in tempo a reagire: l'ombra mi viene incontro, puntando alla Pietra, ma prima che possa scansarmi Silente tira fuori la sua bacchetta e la agita di fronte a me. L'ombra scompare in una nuvola di fumo. Io, però, non sono affatto tranquilla.
- Harry! - grido, e mi getto giù per le scale, seguita da Silente. Quando arriviamo nella stanza con lo Specchio delle Brame, vedo che Harry è riverso a terra, pallido. Poco più in là, c'è un mucchietto di polvere e i vestiti di Raptor. Mi getto in ginocchio vicino a mio fratello, il cuore che batte all'impazzata.
- Harry! - grido, scuotendolo. - Harry!!! -. Gentilmente, ma con fermezza, Silente mi prende le mani e le stringe tra le sue, guardandomi con un sorriso dietro le sue lenti a mezzaluna.
- Harry starà bene, - dice. E torno a respirare.

La risalita è molto più faticosa e lunga di quanto pensassi. Silente ha fatto comparire una barella per Harry. Sono sfinita, adesso che l'adrenalina è passata sento dolore ovunque e ogni tanto mi si appanna la vista. Una volta o due barcollo, non so se per la stanchezza o per il dolore, o per entrambe.
- Siete stati incredibilmente coraggiosi, stanotte, - mi sorride Silente.
- Professore... ma Raptor... cosa gli è successo? - chiedo con un filo di voce. Per un attimo, Silente rimane in silenzio.
- Vedi, - dice poi, - vostra madre è morta per salvarvi. Ora, se c'è una cosa che Voldemort non riesce a concepire, è l'amore. Non poteva capire che un amore potente come quello di vostra madre lascia il segno: non una cicatrice, non un segno visibile... Essere stati amati così intensamente ci dà una protezione che, anche quando la persona che ci ha amato non c'è più, rimane. E' una cosa che resta dentro, nella pelle. Raptor, avendo ceduto l'anima a Voldemort, non poteva toccarvi -. Spero tanto che con questo buio Silente non veda che ho le lacrime agli occhi. Mia madre ci ha salvato la vita, e non solo la terribile notte in cui è morta, ma anche oggi. Senza di lei, senza il suo sacrificio, sarei morta undici anni fa, e anche Harry. Tutto quello che vorrei adesso è averla conosciuta. In fondo, di lei no ho praticamente ricordi... Vorrei che fosse insieme a me. Vorrei stringerla forte e ringraziarla...
Silente lascia che metabolizzi quello che ho detto senza interrompermi, e per questo gli sono grata.
- Signore... adesso cosa farà con la Pietra? -. La sento ancora in tasca, la causa di tutto quello che è successo stanotte.
- Io e Nicholas Flamel discuteremo, e se lui è d'accordo, la distruggeremo, - risponde calmo Silente. Intanto siamo arrivati alla stanza delle chiavi svolazzanti.
- Ma così morirà, - constato.
- Ha abbastanza Elisir per sistemare tutti i suoi affari, poi sì, morirà -. Attraversiamo la stanza, il ronzio delle chiavi è l'unico rumore presente. Alla fine, quando arriviamo sotto al Tranello del Diavolo, faccio la domanda che mi preme di più.
- Professore... adesso che la Pietra è al sicuro... e che abbiamo sconfitto Raptor... Voldemort non tornerà più? -. Silente si ferma e si volta a guardarmi, inginocchiandosi alla mia altezza.
- Temo che ci siano altri modi con cui può tornare, - sussurra tristemente. - Visto che non è davvero vivo, è impossibile ucciderlo. Comunque, tu ed Harry avete ritardato il suo ritorno al potere -. Sospiro: immaginavo che non sarebbe stato così semplice sbarazzarsi di Voldemort una volta per tutte. Silente mi guarda rassicurante con i suoi penetranti occhi azzurri. Sembra dirmi che andrà tutto bene, che la prossima volta che tornerà saremo pronti per affrontarlo.
- Professore... - sussurro. - Ma perchè Voldemort vuole uccidere me ed Harry? Perchè la notte in cui sono morti i miei genitori voleva ucciderci? -. Il cuore mi batte all'impazzata.
- Purtroppo, a questa domanda non posso rispondere. Non oggi, non ora. Un giorno saprete... ma per adesso, Rachel, non ci pensare. Quando sarai più grande... - sbuffo, e lui sorride. - Lo so che non sopporti di sentirtelo dire, ma... quando sarete pronti, lo saprete -. Annuisco lentamente. In fondo, tutto quello che voglio al momento è un materasso morbido e un po' di tranquillità.
Silente torna in piedi.
- Adesso, direi che è ora di sbrigarsi a risalire la botola: il signor Weasley e la signorina Granger sono già in infermeria, ad aspettare impazienti il nostro arrivo, - dice. Mi scuoto.
- Stanno bene? - chiedo, ansiosa.
- Il signor Weasley si riprenderà presto, e la signorina Granger non ha riportato ferite gravi, - risponde con un sorriso il professore. Sospiro di sollievo. Silente mi porge una delle scope che si trovavano nella sala della chiavi svolazzanti. La inforco e risaliamo la botola, superando Fuffi senza indenni. Harry galleggia nella barella dietro di noi. Voliamo per tutta Hogwarts fino all'infermeria, con i quadri che ci fissano sgomenti. Una volta o due provo qualche manovra incredibilmente spericolata, ridendo. Se mi vedesse Gazza... Oh, non vedo l'ora di raccontarlo a Fred e George!
Ora come ora, un bel volo è tutto quello che mi ci vuole per risollevarmi il morale. Il professor Silente non prova a fermarmi, anzi: sono certa di averlo sentito ridere un paio di volte.
Quando arriviamo in infermeria, Madama Chips mi fa scendere dalla scopa e mi fa stendere sul letto, ma faccio appena in tempo a sedermi sul materasso, che un terremoto cespuglioso mi arriva addosso, abbracciandomi: è Hermione. Ricambio l'abbraccio, sorridendo.
- Ehi, ce l'abbiamo fatta, - sussurro. Hermione scioglie l'abbraccio e mi sorride. Siamo sporche, stanche, ferite, sanguinanti e abbiamo bisongo di dormire per almeno tre giorni di fila, ma non potremmo essere più felici e soddisfatte di così.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ebbene si, cari lettori, ormai siamo al terzultimo capitolo.
Dal momento che dividere anche questo in due parti sembrava davvero eccessivo, è venuto più lungo del solito, ma spero che vi sia piaciuto lo stesso. Tra poco la storia finirà, e Rachel sarà sopravvissuta al primo anno a Hogwarts con successo.
Spero che questo capitolo, con tutte le mie modifiche, vi sia piaciuto.
Grazie a tutti coloro che leggono (il vostro numero non fa che crescere!), seguono, preferiscono o ricordano. Grazie infinite a tutti voi! Spero che vi siate affezionati a Rachel come ho fatto io!
A domani con il penultimo capitolo
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 39
*** Capitolo trentanove - patti, rimpatriate e scuse misteriose ***


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Capitolo trentanove


La mattina dopo, al mio risveglio, mi attende una sorpresa: ai piedi del mio letto ci sono pacchetti di dolci, piccoli regali e, cosa più importante di tutte, Rolf. Appena vede che ho aperto gli occhi, mi si avvicina. Prende un bel respiro, come per farsi coraggio, poi...
- Sei un idiota, - sussurra. Mi metto a sedere e lo guardo fisso negli occhi, ma questa volta Rolf non distoglie lo sguardo, come fa sempre, ma lo ricambia.
- E' per questo che mi hai trattato con tanta freddezza? - mi chiede. - Perchè sapevi di starti per imbarcare nell'impresa più pericolosa che tu potessi scovare qui ad Hogwarts? -.
- Si... - sussurro. Non so cos'altro dire: che mi dispiace? Non sarebbe pienamente vero: Ron è ancora svenuto, Hermione è ferita, Harry non si riprenderà prima di un paio di giorni ed anche io me la sono vista brutta. Posso solo essere sollevata che Rolf stia bene.
- Non devi farlo mai più, - afferma lui, serio come non l'ho mai visto.
- Ma è stato pericolosissimo! - esclamo.
- Appunto! La prossima volta che troverai un guaio del genere in cui cacciarti, non voglio che mi tagli fuori. Hermione e Ron sono venuti, - li indica con un cenno della testa.
- E infatti guarda in che condizioni sono! - ribatto. Rolf scuote la testa.
- Non puoi escludermi per proteggermi: voglio aiutarti, rischiare insieme a te... Sono tuo amico quanto Ron ed Hermione, e tu sei mia amica, - afferma. Mi guarda con i suoi occhioni da cucciolo, serio e determinato.
- Devi essere proprio matto... - sospiro, scuotendo la testa. Rolf mi sorride timidamente, ma vittorioso. Ha ragione: che razza di amica sono se lo escludo da tutti i miei problemi? Ho lasciato che Ron ed Hermione scessero se seguirmi o no, era giusto lasciare che anche Rolf facesse la sua scelta, invece che prenderla al suo posto.
Dopo il suo momento di serietà, Rolf torna l'adorabile timido e impacciato di sempre, ma adesso non ha più paura di incrociare il mio sguardo. Per me, è una piccola vittoria. Insieme mangiamo qualche Cioccorana, proviamo alla cieca delle gelatine Tuttigusti+1 e chiacchieriamo di tutto quello che ci passa per la testa. Rolf mi dice che al castello tutti sanno quello che è successo, per questo molti hanno lasciato dei regali ai piedi dei nostri letti. Infatti ci sono Cioccorane, gelatine Tuttigusti+1 e altri dolci vari anche ai piedi di Ron, Harry ed Hermione, che continuano a dormire per tutta la mattina.
Verso l'ora di pranzo, Billy si stiracchia tra i miei capelli e, appena riconosce Rolf, si alza in volo intorno alla sua testa, festoso.
- Anche io sono felice di rivederti, Billy! - sorride Rolf.
- E' stato molto coraggioso, - affermo indicando il mio ronzante amico. - E' ronzato addosso a Raptor quando mi ha afferrato, per aiutarmi -.
- Davvero? - sorride Rolf a Billy, che ronza allegro. Purtroppo Rolf deve andare a mangiare in Sala Grande, ma mi promette di tornare il pomeriggio.
Poco dopo che se n'è andato, Madama Chips viene a controllare le mie condizioni.
- Hai visite, - borbotta poi, come se trovasse estremamente disturbante che i suoi pazienti abbiamo qualcuno che va a trovarli. Mi metto a sedere: possibile che Rolf sia riuscito a liberarsi così in fretta? Ma appena la porta dell'infermeria si apre, sgrano gli occhi: sulla soglia c'è la mia famiglia adottiva: Chiara, Massimo e Giulia. Si precipitano al mio capezzale.
- Stai bene? - chiede subito mamma. Sorrido e annuisco. Avere la mia famiglia qui, accanto a me, è come risvegliarsi da un incubo. Quando sono sola ad Hogwarts, mi sembra che ogni angolo rimbombi della tragica storia dei miei genitori, e la mia famiglia adottiva mi sembra più lontana che mai. Il loro arrivo tempestivo mi ha illuminato la giornata.
- Come ti è saltato in mente di non dirci niente su Tu-Sai-Chi e gli incidenti accaduti durante l'anno? - mi chiede papà, preoccupato a morte.
- Non volevo che pensaste che è meglio non farmi andare ad Hogwarts, - sospiro. - Questa scuola è bellissima, ho dei veri amici e mi piace studiare magia, non riuscirei a vivere senza Hogwarts -.
- Rachel... - sussurra papà. - Non devi sentirti obbligata a nasconderci fatti importanti della tua vita. E' normale che ci preoccupiamo di te, ma non ti avremmo impedito di tornare ad Hogwarts -. Sorrido colpevole.
- Ma perchè tu, Harry ed i vostri amici avete dovuto indagare su fatti che non vi riguardavano? - chiede mamma.
- Ci riguardavano, - affermo - dal momento che dietro ad essi c'era Voldemort -. A questo, mamma e papà non trovano niente da ribattere. Alla fine, così, mi abbracciano e si fanno promettere che cercherò di stare lontana dai guai. Dubito fortemente che riuscirò a mantenere la promessa, ma ci proverò.
- E non nasconderci più niente! - esclama alla fine papà. Annuisco di nuovo e loro sospirano, ben sapendo che non sono mai stata particolarmente obbediente. Comunque, decidono di ignorare il fatto e passiamo ad altri argomenti.
- Abbiamo parlato con il professor Silente, - sorride mamma. - Ci hanno detto che hai passato gli esami a pieni voti! -. Sorrido euforica; mi ero quasi dimenticata degli esami! Chiara, che fino adesso aveva gironzolato per l'infermeria osservando curiosa i quadri che si muovono, si intromette nella discussione.
- Volete sul serio parlare degli esami? - dice. - Piuttosto, - e mi si avvicina - avete veramente affrontato un troll?? -. Al ricordo, sorrido e annuisco. Chiara si siede ai piedi del mio letto, invitandomi a raccontare tutto. I miei genitori scuotono la testa, ma decidono di non interromperci.

Il pomeriggio è passato in fretta. Mamma e papà sono andati a parlare con i miei professori mentre raccontavo a Chiara tutte le mie avventure: il troll, la partita di Quidditch con il malocchio, la punizione nella Foresta Probita, Fuffi, il Tranello del Diavolo, la partita di scacchi e lo scontro con Voldemort. A metà racconto si sono svegliati anche Ron ed Hermione, unendosi a noi. Ron ha "decorato" un po' la partita a scacchi ed il suo eroico sacrificio, ma io ed Hermione l'abbiamo lasciato fare. E l'ultima parte, che nessuno dei due conosceva, l'hanno ascoltata con attenzione.
La sera, i miei genitori tornano nell'infermeria.
- Dobbiamo tornare a casa, - sospira mamma. - Il professor Silente ha ottenuto un permesso speciale dal Consiglio della Scuola per farci venire, visti i recenti avvenimenti, qui ad Hogwarts, ma il permesso dura solo poche ore -.
- Ci vediamo presto nella nostra noiosissima casa, - sorride Chiara. - Vedi di non metterti nei guai in questa ultima settimana di scuola! -. Le faccio la linguaccia, poi saluto tutti e li guardo andare via con un sospiro. E' stato divertente avere la mia famiglia Babbana ad Hogwarts, spero riaccadrà presto: farei fare loro un tour infinito, tra tutti i passaggi segreti e le scale che amano cambiare! Chiara adorerebbe Hogwarts, ne sono certa!
- Sono una bella famiglia, - mi sorride Hermione.
- Un po' strana, ma a posto, - afferma Ron.

Il giorno dopo io, Ron ed Hermione siamo dimessi dall'Infermeria. Purtroppo Harry è ancora svenuto, ma Madama Chips mi ha assicurato che domani si sveglierà. Mentre dormivamo, però, si è tenuta l'ultima partita di Quidditch della stagione, e data la nostra mancanza Grifondoro non ha potuto vincere. Mi dispiace molto che per via della nostra avventura ci siamo giocati la vittoria...
Io, Ron, Hermione e Rolf passiamo un sacco di tempo insieme, sulla riva del lago, a chiacchierare. I risultati degli esami devono ancora uscire; Hermione sta impazzendo per l'ansia, invece Ron prega che non usciranno mai.
- Sono sicurissima di aver sbagliato almeno un paio di date in Storia della Magia... - sospira il pomeriggio mentre ci dirigiamo verso il lago.
- Ma se hai detto che l'avevi trovato più semplice di quanto ti aspettassi?! - esclama Ron.
- Si, ma ripensandoci adesso... - si morde il labbro Hermione.
- Una che ha preso centodieci su cento ad Incantesimi non dovrebbe stare tranquilla? - sbuffa Ron.
- Storia della Magia è molto più difficile! - ribatte Hermione, infervorandosi. - Ci sono moltissime date che posso aver sbagliato... nomi che posso aver storpiato... -.
Mentre battibeccano, vedo il professor Piton attraversare un corridoio, probabilmente diretto verso il suo studio. Mi blocco. So cosa devo fare... glielo devo...
- Vi raggiungo subito, - dico a Ron ed Hermione.
- Dove vai? - mi chiede Hermione. - Rolf ci sta aspettando! -. Ma le faccio un cenno di saluto con la mano e corro dentro la scuola, dietro al professor Piton.
- Professore! - esclamo. Piton si ferma e si gira a guardarmi, lentamente. Il suo sguardo mi mette soggezione, ma non mi farò fermare da questo.
- So che probabilmente continuerà a disprezzarmi per qualche motivo misterioso, - esordisco. -Ma volevo ringraziarla: Raptor ci ha detto la verità sulla partita di Quidditch. Credevamo che fosse stato lei a cercare di ucciderci, e invece ha provato a salvarci, perciò... grazie -. Ecco, ho finito. Probabilmente Piton mi liquiderà con un semplice: "Potter, torna all'aperto e lasciami in pace" seguito dal suo solito sguardo raggelerante, ma dovevo ringraziarlo. Per tutto l'anno ho pensato fosse "il cattivo" della situazione solo perchè è tenebroso e misterioso. Mi sono fermata alle apparenze, cosa che odio. Perciò si, probabilmente verrò cacciata senza tante cerimonie, ma so di aver fatto la cosa giusta.
Piton resta in silenzio per qualche secondo. Mi azzardo ad alzare lo sguardo: mi sta guardando con una strana espressione.
- Somigli molto a tua madre... - sussurra poi. Sgrano gli occhi, ma lui se n'è già andato a grandi passi, con il suo mantello svolazzante a seguito.

ANGOLO MALATA DI MENTE
Scusate scusate scusate! Ieri mi sono svegliata e ho trovato la bellissima sorpresa di essermi ammalata di brutto, e per tutto il giorno sono dovuta rimanere a letto. Neanche la compagnia di qualche libro mi ha aiutata, il che è tutto dire! Perciò non sono riuscita a pubblicare il capitolo.
Spero, comunque, che vi sia piaciuto. Ho già finito di scrivere la storia, perciò tempo pochi giorni e potrete leggere la fine.
Grazie infinite a tutti coloro che seguono, ricordano e preferiscono. Grazie a tutti i lettori silenziosi, che crescono a dismisura ogni giorno. Sarei felicissima se mi lasciaste anche solo un commento veloce, giusto per sapere se la storia vi è paciuta, se avreste preferito risvolti differenti, cosa devo migliorare, cosa va bene, se Rachel vi piace...
A presto con il prossimo capitolo!
AllisonHermioneEverdeen

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Capitolo 40
*** Capitolo quaranta - visite, Coppa delle Case e ritorno a casa ***


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Capitolo quaranta


Il giorno dopo, io, Ron ed Hermione andiamo a trovare Harry appena alzati. Il mio fratellone si è finalmente ripreso, non ne potevo più di vederlo steso ad occhi chiusi sul letto immacolato. Appena ci vede, ci sorride.
- Harry! - esclama Hermione, e sembra sul punto di abbracciarlo di nuovo, ma alla fine si limita a sedersi ai piedi del letto con me e Ron.
- Come stai? - chiedo subito.
- Ora bene, - sorride lui. - E voi? -.
- Noi stiamo benissimo, - afferma Ron.
- Io sono in ansia per gli esami- confida invece Hermione. .
- Ma tanto sappiamo tutti che passerà con ottimi voti, perciò non le diamo corda, - affermo io.
Harry e Ron scoppiano a ridere, Hermione sbuffa e mi lancia un'occhiataccia.
Passiamo un quarto d'ora pieno a chiacchierare, parlando degli esami, della Pietra, di Raptor, di Voldemort, di Silente... Alla fine, però, Madama Chips ci caccia dall'infermeria.
- Siete rimasti quasi quindici minuti! - esclama. - Ora... FUORI! -. Così salutiamo Harry in gran fretta,.

Dopo pranzo, decido di andare a trovare Hagrid: è da quando si è lasciato scappare dell'estraneo a cui ha detto di Fuffi che non lo vedo. Così io, Rolf, Ron ed Hermione andiamo a trovarlo.
Appena ci vede scoppia a pinagere. Entriamo nella capanna, confusi.
- E' tutta colpa mia! - esclama, mentre grossi lacrimoni indondano il pavimento di legno. - Se non ci fossi lasciato sfuggire di Fuffi con quello straniero... E ci avete dovuto affrontare Voi-Sapete-Chi! -.
- Hagrid, - lo richiamo gentilmente. - Non è stata colpa tua se abbiamo dovuto affrontare Voldemort -. Hagrid sussulta.
- Non dire quel nome! - esclama. Sbuffo, mi alzo in piedi e grido: - Voldemort! -. Tutti mi guardano stupefatti.
- L'ho conosciuto, ci ho combattuto e l'ho sconfitto. Non ho paura di dire il suo nome! - affermo. - E basta piangere, Hagrid, - continuo - dovresti rallegrarti: abbiamo salvato la Pietra! Adesso non può più usarla per tornare! -.
- Ha ragione, - afferma Hermione.
- Dài Hagrid, perchè non esci dalla capanna? Vai a trovare Harry, se sei fortunato Madama Chips ti permetterà di vederlo per dieci minuti consecutivi! - dice Ron. Rolf si limita a sorridere rassicurante ad Hagrid, per poi dire: - Forza, vai! -. Il nostro amicone si asciuga gli occhi lucidi ed abbozza ad un sorriso, poi ci stritola in un abbraccio incrina-costole e corre fuori dalla capanna, probabilmente diretto verso l'infermeria.
- Ci sappiamo fare con i discorsi d'incoraggiamento! - afferma Ron, sorridendo. Hermione alza gli occhi al cielo, ma non ribatte.
- Direi che gli ha fatto bene la nostra visita, - dice Rolf. - Non è mai uscito dalla capanna da quando si è saputo della vostra "piccola-avventura" -.

La sera io, Ron ed Hermione salutiamo Rolf e ci accomodiamo in Sala Grande al tavolo dei Grifondoro per il Banchetto di Fine Anno. Harry arriva con qualche minuto di ritardo, ma noi gli abbiamo tenuto il posto, così si accomoda accanto a Ron. Tutta la Sala Grande è addobbata con i colori di Serpeverde, per festeggiare che hanno vinto la Coppa delle Case per il settimo anno di fila. Personalmente trovo la cosa ingiusta: nessun Serpeverde ha affrontato Voldemort o anche solo una delle prove della Pietra! Però devo ammettere che, dopo Voldemort, il pensiero della vincita della Coppa delle Case non è più così importante. Mi sarebbe piaciuto vincerla, però.
Silente si alza in piedi e nella sala cala il silenzio.
- Un altro anno è passato! - inizia con tono allegro. - Ed io devo tediarvi con una chiacchierata da vecchio bacucco, prima che possiamo affondare i denti nelle nostre deliziose leccornie. Che anno è stato questo! Si spera che adesso abbiate la testa un po' meno vuota di quando siete arrivati... e ora, avete tutta l'estate davanti a voi per tornare a vuotarvela, prima che cominci il nuovo anno... -. Risatine sparse. Niente da fare: adoro Silente.
- Ora, se ho ben capito, - continua - deve essere assegnata la Coppa delle Case, e la classifica è questa: al quarto posto Girofondoro, con trecentododici punti; terzo Tassorosso, con trecentocinquantadue punti; secondo Corvonero, con quattrocentoventisei punti e primo Serpeverde, con quattrocentosettantadue punti -. Un boato di ovazioni e applausi parte dal tavolo dei Serpeverde, ma nessun altro nella sala sembra voler festeggiare. Scambio uno sguardo deluso con Hermione e sbuffo.
- Si, complimenti Serpeverde, complimenti! - esclama Silente. - Tuttavia, - e tutta la sala si fa di nuovo silenziosa - ci sono alcuni punti dell'ultimo minuto da assegnare -. Con soddisfazione, vedo i sorrisi dei Serpeverde congelarsi sui loro volti.
- Al signor Ronald Weasley... -. Ron arrossisce quanto i suoi capelli! - Assegno trenta punti per la miglior partita a scacchi mai vista ad Hogwarts! -. Gli applausi di Grifondoro rischiano di farmi diventare sorda!
- Alla signorina Hermione Granger... -. Hermione si paralizza, incredula. - Per aver usato freddamente la sua logica quando i suoi amici erano in pericolo, attribuisco trenta punti -. Hermione sotterra il viso tra le mani, e posso giurare di averle visto gli occhi lucidi. Applaudisco più forte che posso, sorridendo raggiante. Si merita tutti i punti del mondo: ci ha salvato la vita con quel Tranello del Diavolo!
- A Harry e Rachel Potter, - continua Silente, e sento il mio viso diventare rosso fuoco. - Atrribuisco cinquanta punti ciascuno per aver mantenuto il sangue freddo affrontando un mortale pericolo -. Gli appluasi sembrano scaldarmi il cuore. Scambio un enorme sorriso con Harry: mai come ora sono stata così fiera di noi due.
- Alla pari con Serpeverde! - esclama una voce indefinita tra la folla.
- E infine, - dice Silente. - Serve notevole ardimento per affrontare i nemici, ma ancora di più per affrontare gli amici: attribuisco dieci punti a Neville Paciock! -. Se qualcuno passasse fuori dalla Sala Grande, potrebbe pensare che il castello stia esplodendo: tutti si alzano in piedi, gridando e applaudendo. - Presumendo che i miei calcoli siano corretti, occorre un cambiamento di decorazioni, - afferma Silente, poi batte le mani e le decorazioni verde e argento della sala diventano rosso ed oro.
Il boato nella sala sembra aumentare, persino i Corvonero e i Tassorosso vengono a festeggiare al tavolo dei Grifondoro. Io, Ron, Hermione, Harry e Neville veniamo stretti, abbracciati, applauditi da quasi l'intera scuola. Sento il cuore scoppiarmi di felicità. Abbiamo vinto la Coppa delle Case! Per la prima volta dopo sei anni, i Serpeverde sono stati battuti!
- Complimenti! - mi sussurra una voce familiare. Mi volto: è Rolf. Mi sorride raggiante. lo abbraccio di slancio, troppo euforica per trattenermi. Lui ricambia, all'inizio impacciato, ma alla fine lo sento ridere tra i miei capelli. Billy, che era rimasto buono buono accoccolato sulla mia spalla, si leva in aria e comincia a svolazzare tra gli studenti, ronzando e pungendone un paio per errore, che subito cominciano a levitare. Ma sono tutti troppo euforici per considerarlo un problema: le stesse vittime, che ora volteggiano sopra le nostre teste, ridono sguaiatamente.

I risultati degli esami escono ufficialmente la mattina dopo: Hermione è stata promossa con il massimo dei voti, io sono andata alla perfezione a Pozioni, Storia della Magia, Incantesimi e Difesa Contro le Arti Oscure, ma non ho preso il massimo ad Erbologia. Sono passata con un buon voto persino a Trasfigurazione, anche se ero preoccupatissima per quella materia!
Anche Harry e Ron sono passati con degli ottimi voti. Purtroppo Tiger e Goyle, che speravo tanto venissero bocciati, ce l'hanno fatta. Va beh, non si può avere tutto nella vita!
Poi, pochi giorni dopo, ci svegliamo la mattina che tutti i nostri bagagli sono spariti ed i bauli vuoti. Gli insegnanti ci distribuiscono gli avvisi che è vietato usare la magia al di fuori di Hogwarts, ed io ed Hermione aiutiamo un Neville disperato a cercare Oscar, trovandolo appena in tempo nel bagno del quarto piano.
E' finito l'anno scolastico, perciò è ora di tornare a casa. Mi sembra così strano tornare a casa, in Italia, lontana dalla Magia che ha inondato la mia vita nell'ultimo anno.
Hagrid ci porta fino alla stazione di Hogsmeade, dove saliamo sull'Hogwarts Espress, diretti verso la stazione di King's Cross. Durante il tragitto chiacchiero allegramente con Rolf, sfoglio qualche libro con Hermione e faccio il tifo durante le partite di Spara Schiocco tra Harry e Ron. Alla fine, dopo ore ed ore di viaggio, eccoci arrivati.
Scendiamo insieme ad un mare di studenti. Saluto Rolf, che deve ancora recuperare i suoi bagagli, e usciamo dalla banchina, tornando nel mondo dei Babbani. Al di là della barriera trovo la mia famiglia adottiva che mi sorride calorosa accanto ai genitori di Hermione. Vicino a loro ci sono anche i Weasley. - Mamma! - esclama la piccola Ginny appena ci vede spuntare. - Guarda, è Harry Potter! E c'è sua sorella, Rachel! -.
- E' maleducazione indicare con il dito, Ginny! - la rimbecca la signora Weasley. La bambina ritira la mano, imbarazzata, ma le sorrido rassicurante.
- Ciao, peste! - mi accoglie Chiara con un sorrisone. Le faccio la linguaccia.
- Ciao, Rachel! - mi saluta papà mentre lo raggiungo. - Stavamo parlando con i signori Granger a proposito di questa estate, - spiega poi.
- Cioè possiamo vederci con loro?! - esclamo, euforica.
- E' ancora tutto da organizzare, ma l'idea è quella, - mi sorride mamma. Cerco di trattanermi dal saltare per tutta la stazione. Vado a salutare Ron mentre i miei genitori tornano a chiacchierare con i Granger. - Ciao, Ron! - esclamo. - Vedi di non divertirti troppo quest'estate! -. Lui sbuffa, ma sorride.
- Ciao anche a te, Rachel, - ribatte. - Spero di riuscire ad invitare te ed Harry da me il prima possibile... -
- I miei si stanno organizzando con i genitori di Hermione, - affermo. - Ma anche se non riuscissi a venire a casa tua, ricordati di "salvare" Harry dai Dursely il prima possibile! -. Ron annuisce.
- Allora ci vediamo a Diagon Alley, - dice. Annuisco sorridendo, poi lo abbraccio.
- Vantati un po' della tua meravigliosa partita a scacchi davanti a Fred e George, - gli sussurro. Lui ride sotto i baffi.
Quando sciolgo l'abbraccio vedo la signora Weasley che mi sorride. Restituisco il sorriso, poi mi ricordo di doverla ringraziare per i regali di Natale. Harry si unisce a me nei ringraziamenti, ma Molly Weasley ci sorride con fare rassicurante.
- Di niente, cari, - si limita a dire.
- Ciao, Harry, - dice intanto Chiara. Il mio fratellino restituisce il saluto.
Nel frattempo abbraccio Hermione per salutarla.
- Ci vediamo quest'estate, allora - dico.
- Non vedo l'ora! - esclama lei. - Così potremo finire i compiti in un baleno e prendere in giro Ron! - continuo sorridendo. Hermione ride, poi mi abbraccia un ultima volta e va dai suoi genitori.
Torno dai Weasley, a cui si sono avvicinati i miei genitori, mentre Chiara discute con Harry.
- ... e se ti maltrattano puoi sempre fargli qualche scherzo, giusto per fargli passare la voglia, - sta dicendo mia sorella.
- Ma vedrai, - mi intrometto nel discorso. - Che ti salveremo dalle grinfie Babbane dei nostri zii prima ancora che Dudley possa pensare di farti un dispetto! -.
- Oh, non sono preoccupato per i Dursley, - sorride Harry. Io e Chiara lo guardiamo dubbiosi, ma il suo sorriso si allarga.
- Loro mica lo sanno, che non abbiamo il permesso di usare la magia fuori da Howarts. Oh, mi divertirò un mondo con Dudley, quest'estate... -

ANGOLO MALATA DI MENTE
Ed eccoci giunti alla fine del primo anno di Rachel, Harry e tutti i loro amici.
Volevo ringraziare con tutto il cuore i lettori che continuano a leggere la mia storia, nonostante i miei continui ritardi e i capitoli mai troppo lunghi.
Un grazie speciale a:
Alessia zennaaaa
Blackblood_hp
Chiara_Potter02
franci04
hugmeniall93
JoannaLunaSnow
Layla Snape
Malandrina x5
Mary Evans
mergana
Queen of the Night
saylveon
The master of darkness
e Witheray
che hanno messo la mia storia tra le preferite.
Grazie anche a:
ClarWarrior
Elliex
e, di nuovo, JoannaLunaSnow
che hanno messo la storia tra le ricordate.
E per finire, grazie di cuore a:
aghy
ariadib_sev
BlackandLupin
(di nuovo) Blackblood_hp
darkslitherin
Elfosnape
GramoBianco
iulia2001
(e ancora) JoannaLunaSnow
Lily_Ginny
michela30
Neko02002
ScudodiTiglio
e valepassion95
che hanno messo la mia storia nelle seguite.
Quando ho iniziato a buttare giù le prime righe di questa fan fiction, un mattino di un anno fa, non avrei mai potuto immaginare che la storia di Rachel avrebbe interessato così tante persone. Grazie di cuore, a tutti voi, per aver seguito Rachel durante il suo primo anno ad Hogwarts.
Al più presto arriverà anche il seguito, non appena avrò scritto, come minimo, i primi cinque capitoli. Cercherò di non farvi attendere molto, anche se... beh, mi conoscete: gli impresvisti ed i ritardi mi capitano, purtroppo!
Grazie ancora,
AllisonHermioneEverdeen

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