Sappi che ti vorrò sempre bene

di NivesUzu109
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


Il sole splende alto nel cielo e un leggero venticello soffia da nord. Siamo nel posto dove “quelli” sono alle costole ma non possono farci nulla(per nostra fortuna) poiché noi siamo più forti. Ed io sono qui, a scuola, invece di aiutare la razza umana a combattere “quelli” e tra l’altro le lezioni del professore Umino sono piuttosto noiose. Per non parlare poi di quelle del professore Aburame! Non le batte nessuno. Suona la campanella, è ora di pranzo. La mamma mi ha preparato delle polpettine di riso. Sono le più buone che io abbia mai mangiato. Potrei gustarmele in santa pace se non fosse per due bambini che sono seduti vicino a me. << Davvero vieni dal clan Uchiha?!>> disse il primo. Io annui e lo guardai. Ha i capelli castani con una pettinatura indecente, l’unica cosa positiva sono gli occhi verdi. << Wow! Eppure non sembra! Hai i capelli biondi e gli occhi azzurri! Per di più hai tre baffetti sulle guance>> disse il secondo. Gli avrei risposto volentieri “hai qualcosa contro i biondi?!” ma finirei per litigare. E poi si guardasse lui! Porta una sciarpa chilometrica perfino con questo caldo. Decisi di alzarmi ed andare in cortile a finire il mio (adorato) pranzo. Ora c’è il nostro allenamento. Se vogliamo entrare in accademia, dobbiamo dare il massimo ed io sono la prima della classe. Poi si torna a casa. Trovo sempre mamma in cucina e papà che parla con il mio fratellone Alexander( anche se preferisco chiamarlo “Alex” oppure “onii-san”), dicendogli che avrà un ruolo determinante…forse vorrà farlo entrare nella Polizia Militare di Konoha… Le mie giornate sono sempre trascorse così, fino a quel giorno di primavera.







Salve a tutti, è la prima storia che pubblico. Il capitolo è molto più corto degli altri a seguire. Spero vi piaccia come idea. Accetto qualunque tipo di recensione.
NivesUzu109

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


3 anni dopo Domenica. Il giorno preferito di tutti i ragazzi. Non c’è la scuola e ci si può divertire tutto il giorno. Mio fratello ha trovato una giornata libera da dedicarmi e così siamo andati ad allenarci nel bosco vicino al nostro clan. Alexander ha diciassette anni ed è più grande di me di cinque(quindi ho 12 anni). Come me ha i capelli biondi, spesso raccolti in un piccolo codino, ha gli occhi neri come papà ma, cosa più importante, ha lo sharingan ed io no! Nonostante non abbia tempo da dedicarmi rimane sempre il mio modello da superare. << Onii-chan sei formidabile! Sei riuscito a colpire tutti i bersagli al centro e con un solo tentativo! >> presi il mio kunai preferito, quello che Alex mi ha regalato per il mio dodicesimo compleanno e inoltre ha un nastrino rosa arrotolato all’impugnatura << ora tocca a me! >> << Nives adesso basta, dobbiamo ritornare a casa >> Eccola. La frase che ogni volta mi rende triste ed imbronciata. “Nives” è il mio nome, viene dal latino e significa “le nevi”. Papà lo ha scelto per via dei miei occhi gelidi come la neve. Gonfio le guance. << però mi avevi promesso che non saremo tornati a casa finche non avrei imparato una nuova tecnica >> << lo so, lo so. Ma domani devo andare in missione. È molto importante e devo prepararmi >> << uffa sei il solito bugiardo! >> Sorride e mi chiama con un cenno della mano. Corro da lui con l’intento di continuare ad allenarmi, invece mi fa un buffetto sulla fronte ed aggiunge: << perdonami sorellina, facciamo un’altra volta >> Ora sono più imbronciata di prima. Così non lo ascolto, cerco di colpire i bersagli nel modo “acrobatico” di Alex ma finisco col sedere per terra. Alla fine torniamo a casa, ceniamo e ci mettiamo a dormire. Lunedì, oggi i ninja che sono riusciti a diventare genin formeranno squadre di tre membri ciascuna. Dopo essermi lavata, vestita ed aver fatto colazione mi sono messa il copri fronte ed uscii di casa. Ci metto circa venti minuti ad andare a scuola. Appena arrivata, ho ignorato le continue chiamate delle mie compagne e sono andata in classe. Sono le otto e mezza, e manca solo una persona all’appello. << Mi scusi per il ritardo!! >> Konohamaru Sarutobi, il giullare della classe(e di tutta la scuola), colui dalla sciarpa chilometrica e soprattutto il somaro della classe. Come sia diventato un genin rimarrà un mistero, spero di non stare nella stessa squadra. << Quando comincerai a capire che le lezione iniziano alle otto, Sarutobi? >> disse il professore Umino. Konohamaru andò a sedersi e finalmente cominciarono a fare le squadre. << Squadra nove! Kyoya Yamanaka, Nives Uchiha e Konohamaru Sarutobi >> Kyoya è a dir poco strafelice per un motivo a me sconosciuto mentre io sono tristissima per essere capitata col ragazzo dall’inseparabile sciarpa. << Maestro Iruka, mi scusi ma mi rifiuto di stare nella stessa squadra di Nives! >> disse, anzi, urlò l’ultimo interpellato << Ti ricordo che le squadre sono state create in modo da esserci equilibrio. E poi potrebbe essere un inizio per cominciare a studiare, non credi? >> Dopo pochi minuti le acque si calmarono ma per una volta sono stata d’accordo con Konohamaru. Sono le undici, in classe siamo io, Konohamaru e Kyoya. Dobbiamo aspettare il jonin della nostra squadra. La porta si apre ed entra un uomo dai capelli argentati rivolti verso un lato, il copri fronte gli copre l’occhio sinistro mentre l’altro è nero. Come se non fosse abbastanza coperto, ha una specie di maglietta accollata che arriva fino a coprirgli il naso. Andiamo verso un campo, qui sono piantati tre paletti di legno. Il maestro si appoggia ad uno di questi mentre noi ci sediamo sull’erba. << Cominciamo con le presentazioni. Il mio nome è Kakashi Hatake, i miei gusti non sono affari che vi riguardano e non avrebbe alcun senso parlare dei miei sogni. In quanto agli hobby… ne ho diversi >> << Sapessi che presentazione >> sussurra Kyoya << ha detto soltanto come si chiama >> << Adesso è il vostro turno >> il maestro ci invitò a presentarci << Comincio io! Comincio io! Il mio nome è Konohamaru Sarutobi. Il mio sogno è diventare l’Hokage del Villaggio della Foglia così da rubare il posto a mio nonno! >> << Adesso me! Sono Kyoya Yamanaka. La cosa, anzi, la persona che mi piace di più è…va beh, passiamo avanti. Sogno di entrare negli A.N.B.U. del Villaggio! >> << Rimango io. Mi chiamo Nives Uchiha. Mi piace allenarmi per poter risvegliare la mia abilità oculare. Ciò che desidero di più al mondo è quello di riuscire a diventare uno shinobi come mio fratello! >> Il maestro Kakashi ci spiegò che dovevamo superare una prova entro il tempo limite: rubargli i campanelli legati alla sua vita. Erano due e chi non riusciva a prenderli veniva legato ad un palo a guardare gli altri mangiare. Sembrava molto facile ed invece è stato impossibile anche se legato ad un palo c’è Konohamaru. “penso che dovremmo collaborare invece di attaccare singolarmente…bene facciamolo” penso e presi del riso in bianco con le bacchette avvicinandomi al viso di Konohamaru << mangia >> << cosa? >> disse lui << Nives, ma così verremmo puniti dal maestro! >> aggiunge Kyoya << lo so, ma se vogliamo prendere i campanelli dobbiamo collaborare e se Konohamaru è a digiuno non risolviamo nulla >> << grazie amici miei.. >> Konohamaru mangio il riso ma una nuvola di fumo mi arrivò alle spalle. È il maestro Kakashi! Ci spaventammo tutti. << siete promossi >> disse lui sorridente(anche se con quella maschera, il sorriso non si vede proprio)<< nel mondo dei ninja chi infrange le regole è considerato una feccia, ma abbandonare i propri compagni è un reato peggiore. Prova conclusa! >> Siamo rimasti al campo per allenarci ancora un po’ e la luna era cominciata a venire fuori. “accidenti la mamma si arrabbierà con me per aver fatto tardi, e così domani nient-“ ma i miei pensieri sono fermati dallo scenario di sangue che mi si piazzò da vanti agli occhi. “ma cosa ...che cos’è successo!” corro subito verso casa, inciampando delle volte sui corpi delle persone del mio clan, ormai prive di vita. Entro in casa, le luci sono spente. Sento il gocciolio del rubinetto della cucina. E poi un rumore di piedi che si muovono e un tonfo. Viene dalla stanza dei miei genitori. Mi muovo verso quel rumore. Ho le gambe che mi tremano e il cuore non si ferma. Sento che dovrò morire anch’io ma la scena che mi si presenta dopo aver aperto la porta penso che mi possa tranquillizzare …o forse mi sbaglio. Mio fratello, sguardo a terra e lo sharingan negli occhi. Poi quest’ultimi si posano su di me. << A-Alex sei tu! L-La mamma e il papà sono stati uccisi…chi è stato?! Chi ha fatto una cosa simile! >> << Sei solo una bambina piagnucolona >> sbarra gli occhi e mi sento girare la testa. Nella mia mente scorrono ricordi …non sono miei… ma queste immagini raffigurano persone uccise … e l’artefice ..è mio fratello! Mi risveglio da questo stato. Sono scioccata, voglio scappare e le mie gambe corrono più veloce che possono. Urlo, urlo di paura ma mio fratello mi segue e me lo trovo da vanti. << mi hai mentito! Mi hai sempre detto che volevi bene e invece mi odiavi! >> << mi sono comportato come volevi tu, da fratello maggiore. Ma serviva solo per vedere le tue potenzialità. Sono sicuro che sarai l’avversaria che mi occorre per aumentare le mie capacità! Hai avuto il desiderio di superarmi fin da quando eri una bambina e ti risparmierò la vita solo per questo. Infatti, come me, hai tutte le possibilità di acquisire lo sharingan ipnotico ma ad una condizione: devi eliminare il tuo migliore amico come ho fatto io. Troverai tutte le informazioni al tempio di Nakano. Si trova nel nostro clan. Quando sarai nella sala principale, all’estrema destra sotto il settimo tatami c’è un passaggio segreto. Lì capirai da dove nasce la nostra abilità oculare e se riuscirai ad avere lo sharingan ipnotico, sarai la terza, me compreso, a risvegliare questo potere>> ride, ride diabolico e freddo << forse così lasciarti in vita avrà avuto un senso. Ti darò un’ ultimo consiglio. Puoi continuare a scappare, puoi continuare ad urlare ma tieniti aggrappata alla vita. E poi, torna da me quando avrai i miei stessi occhi >> Non riesco a muovere un muscolo. Guardo solo mio fratello con gli occhi pieni di terrore e paura. Ma proprio in questi occhi mi sento un nuovo potere che non ho mai visto. È lo sharingan. Con le poche forze che avevo, presi gli shuriken che avevo con me e li lancio verso mio fratello ma lui era già sparito e qui, crollo a terra in preda allo svenimento. Questo capitolo finisce qui. Anche se ho controllato più volte, possono esserci ancora errori di ortografia. Dei dialoghi sono molto simili a quelli originali ma è a fine della storia. Non posso dare un giorno preciso per quando aggiornerò. Sono impegnata molto con gli studi. In ogni caso, quando ho tempo cercherò di scrivere ed aggiornare. Alla prossima!

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


Quando ho aperto gli occhi, mi sono trovata in un letto di ospedale. Accanto a me c’ erano i miei compagni di squadra con il nostro maestro e due medici. Non so di cosa stavano parlando, ero ancora incosciente. << Nives, stai bene? >> era Konohamaru. Quel tipo proprio non lo capisco, sono in ospedale e dovrei star bene. Certe volte vorrei solo prenderlo a pugni. << deve riposare ancora qualche ora, giusto il tempo per far finire la flebo e potrà tornare a casa >> questa volta era il medico. Casa. Non so se ne ho ancora una, ora che mio fratello ha fatto quel che ha fatto non penso di avere una casa. Fatto sta che non riesco a non odiarlo.. Passano due ore e la flebo è finita. Ora sono fuori dall’ ospedale. Mi viene subito in contro l’ Hokage del Villaggio e nonno di Konohamaru << ho saputo cosa è successo al tuo clan e sono molto dispiaciuto. Ti darò un appartamento dove stare solo che dovrai dividere la stanza con un ragazzo. È un problema? >> Dico di no, in fondo non mi importava più di molto. Ci avviamo all’appartamento. Prendo la copia delle chiavi della stanza dall’ Hokage e un borsone con dei vestiti di ricambio e salgo al secondo piano. È la stanza numero 5. Apro la porta e… non ci credo. LUI è con cui devo dividere la mia stanza. << non ci credo >> << “sciarpa chilometrica” vedi di non darmi troppi problemi e impostiamo subito delle regole. Punto primo, per il bagno si fa a turni. Punto secondo, devi rispettare i miei spazi. Punto terzo, quando mi devo cambiare aspetterai fuori dalla stanza e punto quattro, non toccare le mie cose >> << va bene va bene, a patto che manteniamo questa cosa tra noi. Non voglio che si sappi in giro >> << nessun problema Konohamaru, bene. Il letto di destra è il mio >> << ehi! Ma ci dormivo io! >> << esatto, dormivi li >> poso il borsone sul letto e sistemo le mie cose nell’ armadio li vicino mentre sento uno sbuffo di Konohamaru. Sorrido. A scuola sono più distratta del previsto, i professori mi colgono alla sprovvista e sono finita fuori dall’aula. Il mio solo pensiero adesso è la vendetta verso mio fratello. Passa così una settimana e l’Hokage ci affida la nostra prima missione. Così ci vediamo tutti (io, Konohamaru, Kyoya e il maestro Kakashi) da vanti alla sede dell’ Hokage. << la missione da affidarvi sarà quella di salvare due ninja rimasti dispersi nella foresta. Questa è una mappa per orientarvi >> allunga il braccio e consegna un rotolo al maestro. Noi accettiamo la missione e ci prepariamo. Partiremo domani all’alba. Mi metto a preparare la cena mentre Konohamaru apparecchia. È più bravo di quanto pensassi. Cucino del ramen, l’unica cosa che sono riuscita a imparare da mamma. Metto le ciotole a tavola ed entrambi ci sediamo a mangiare. << ehi, Nives. Cosa è successo? Non ci hanno voluto dire perché eri in ospedale >> << ho perso i sensi, tutto qui >> beh non era poi una bugia, i sensi li avevo persi davvero. Non potevo ancora dire nulla sul clan, sempre se non si sparge la voce dal telegiornale. Fatto sta che non voglio che lo sappiano. Giorno della missione. Siamo alle porte di Konoha, stranamente puntuali. Ci mettiamo in cammino verso la foresta, non è molto distante. << ci divideremo in due gruppi >> dice Kakashi << il primo sarà formato da me e Kyoya, il secondo da Nives e Konohamaru. Noi seguiremo il sentiero a destra, voi due quello a sinistra >> << ricevuto! >> Io e Konohamaru prendiamo il sentiero di sinistra. Saltiamo sul ramo di un albero ed apro la mappa. << questo sentiero va dritto, poi volta a destra e si giunge ad una piazza che collega entrambi i sentieri. Probabilmente i due ninja si saranno feriti e rifugiati in questo spazio >> << ho portato il kit medico, quindi se avranno delle ferite potremmo curarle >> dice il mio compagno di squadra << bene, allora mettiamoci in marcia >> poso la mappa della foresta e cominciamo ad avviarci saltando tra gli alberi. Non troviamo ostacoli lungo il percorso e ci ritroviamo tutti nella piazzetta. Il problema è che da vanti a noi non si trova nessuno. << eppure qui c’erano dei ninja >> dice Konohmaru. << sono sicuro, riesco a percepirne il chakra >> dice Kyoya << ehi guardate su >> indica il maestro. Tutti guardiamo verso l’alto e ci sono i due ninja dispersi intrappolati in una ragnatela. Insieme a loro vi è un terzo ninja, probabilmente colui che gli ha teso una trappola. << e tu chi sei?! >> parlo io. << Katoshi, vengo dal Villaggio del Suono. Stiamo cercando una persona, ma questi due non vogliono parlare >> << ti abbiamo già detto che non sappiamo nulla! >> dice il primo ninja. << quindi per favore ora lasciaci andare! >> dice il secondo. << ehi tu! >> << mh? Moccioso cosa vuoi >> scende dalla tela del ragno. << non sono un moccioso! Il mio nome è Konohamaru ! konohamaru Sarutobi! E tu Katoshi farai una brutta fine! Moltiplicazione!!>> compone i segni e crea delle copie per poi lanciarsi verso Katoshi. << Konohamaru aspetta non abbiamo un pian- >> Ma nulla, le copie di Konohamaru erano state neutralizzate. << ..o per attaccarlo >> sospira Kyoya. Però il maestro Kakashi si era lanciato a sua volta << Mille Falchi! >> attorno alla sua mano sinistra si creano dei fulmini, tende il braccio in avanti e colpisce Katoshi mettendolo KO in un solo colpo. “ si vede che è un Jonin” penso << arte del fuoco! Tecnica della Palla di Fuoco >> compongo i segni e brucio la ragnatela. Per ora è l’unica tecnica che so fare, me l’aveva insegnata papà. Kyoya si preoccupò di curare le ferite dei due ninja mentre io recupero Konohamaru. << sappiate che non finisce qui! Il sommo Orochimaru ve la farà pagare! >> e Katoshi sparì. “ Orochimaru… non so perché ma ha un qualcosa di familiare ma non riesco a ricordare” un pensiero invase la testa di Kakashi. << non sappiamo come ringraziarvi >> disse uno dei ninja. << non vi preoccupate. È un dovere per noi >> sorride Kyoya mentre finisce di curare le ferite. è un ninja sensitivo e ci sa fare con la medicina da come dimostra. << tanto lo so che è tutto merito mio >> dice Konohamaru vantandosi. << se fosse merito tuo, allora perché sei ridotto così? >> gli rispondo. Lui si arrabbia e volta la testa dalla parte opposta << non so di cosa tu stia parlando >> Torniamo a fare rapporto all’ Hokage e veniamo premiati per aver portato a termine la missione. Ora possiamo tornare a casa.

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