La vendetta di Londra

di LightPhoenix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Harry Potter, il Ricercato numero uno ***
Capitolo 3: *** Scoperte pazzesche ***
Capitolo 4: *** Follia ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nota: Qualche capitolo fa(della storia il Principe Oscuro) nell’angolo dello scrittore vi dissi che stavo pensando ad una nuova storia, e mi riferivo a questa. Lo so, avevo detto che per non impazzire la avrei pubblicata al termine dell’altra, ma questo è un esperimento. Infatti voglio capire prima di partire per le vacanze se questa storia sarà apprezzata come l’altra. Se cosi non fosse, la cancellerò e penserò ad altro. Buona lettura

 

PROLOGO

 

Nel quartiere babbano Whitecapel di Londra regnava la calma. O forse no.

Infatti un uomo correva verso un magazzino abbandonato, per depistare il suo inseguitore.

Una volta entrato, blindò il posto con una serie di incantesimi protettivi.

Dopo alcuni minuti però, la temperatura del magazzino scese di molti gradi e la serratura saltò.

L’uomo sbarrò gli occhi. Era finita, sarebbe morto da lì a poco.

Vide due profondi occhi verdi scrutarlo, poi la figura misteriosa sguainò la bacchetta.

Prima che potesse fare qualunque cosa, Harry Potter lo congelò e sparò un anatema mortale verso di lui.

L’ultima cosa che vide la vittima fu una luce verde schiantarsi sul suo corpo.

E un altro templare è andato.” Disse Harry con un ghigno.

Fece per andarsene, ma sentì diversi crac della materializzazione.

Si girò, e vide una squadra di Auror puntare la bacchetta verso di lui.

Fu Ron Weasley a parlare.

Arrenditi, Azkaban è quel che ti meriti .”

Una risata senza gioia.

Che sciocchi, quando capirete sarà troppo tardi.”

E detto questo, congelò tutti gli Auror con uno schiocco delle dita.

Poi scagliò una serie di schiantesimi, che colpirono tutti gli Auror, tranne Ron Weasley.

Harry si avvicinò, lasciando una scia ghiacciata che mostrava il suo percorso.

Fine dei giochi,Ron” ghignò il ragazzo con gli occhi verdi, prima di colpire la vittima con un fascio di luce viola.

 

Harry Potter tornò nel suo rifugio in Westminster.

Ad attenderlo,c’era Draco Malfoy.

Hai concluso?”

“Si, ma siamo solo all’inizio.”

“Lo so, che hai intenzione di fare invece con gli Assassini?”

“Per ora nulla, il pericolo maggiore sono i Templari.”

E detto questo, sospirò, i mesi a venire sarebbero stati molto difficili.

 

Ve lo siete lasciati sfuggire? ANCORA? Harry Potter uccide un’altra persona sotto il vostro naso e voi non riuscite a catturarlo?”

“Signore, ci ha colto alla sprovvista,ma non ricapiterà più” farfugliò Ron Weasley.

“Sarà meglio, ora andate.”

 

L’uomo sospirò. Anni passati nell’ombra, a trasmettere la magia per generazioni intere di templari, e quando arriva l’occasione del riscatto, il moccioso Potter si mette in mezzo.

Ma il ragazzo combatteva da solo contro tutti. Era addirittura ricercato dal Ministero.

Prima o poi sarebbe crollato, e a quel punto, la vendetta sarebbe stata possibile.

Si, Harry Potter doveva morire.

 

 

ANGOLO DELLO SCRITTORE:

Nuova storia. Ovviamente chi conosce Assassin’s Creed sa di cosa sto parlando. Ci saranno riferimenti ai fatti accaduti in Assassin’s Creed Syndacate(ultimo gioco della serie di Assassin’s Creed), non serve sapere la trama, ma se volete informarvi potete avere un riassunto del gioco su wikipedia o altri siti.

Quindi chi sa la trama di questo gioco, sa benissimo perché i Templari cercano vendetta.

Ora vi saluto, e al prossimo capitolo.

LightPhoenix

P.S.(le spiegazioni arriveranno con il passare dei capitoli, nel caso aveste qualche dubbio)

 

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Capitolo 2
*** Harry Potter, il Ricercato numero uno ***


NOTA: Questo è l’ultimo capitolo prima di partire per le vacanze. Ringrazio chi ha recensito il primo capitolo e chi ha iniziato a seguire la storia in silenzio. Spero di pubblicare almeno un capitolo ad agosto, ma se non fosse cosi, ci vediamo a settembre. Buona lettura

 

HARRY POTTER, IL RICERCATO NUMERO UNO

 

 

Hermione sospirò.

Un tempo lo chiamavano il Bambino Sopravvissuto.

Poi divenne il Salvatore del Mondo Magico.

E ora… il Ricercato numero uno del Ministero.

Si poteva davvero cambiare così drasticamente a distanza di pochi anni?

Ricordava ancora quel giorno di alcuni anni fa, quando Harry sparì senza lasciare tracce di sé.

A distanza di qualche settimana dalla sua sparizione, gli Auror lo trovarono casualmente, mentre uccideva a sangue freddo un uomo.

Tutti erano rimasti scossi dall’avvenimento, ma ora che la pace regnava sul Mondo Magico non avrebbero permesso ad Harry Potter di prendere il posto di Lord Voldemort.

Proprio Harry Potter che aveva portato la pace in Inghilterra.

Hermione, però, non si fermava davanti alle apparenze.

Mentre tutti puntavano il dito contro l’Ex Salvatore del Mondo Magico, lei rifletteva su tutti gli omicidi di Harry.

Infatti, solo lei aveva notato che tutte le vittime indossassero una particolare divisa, come se facessero parte di un Ordine.

Era arrivata alla conclusione,quindi, che forse non solo Harry Potter era dalla parte del “male” in quel momento.

Le sue riflessioni, purtroppo, furono interrotte da un bussare insistente alla porta.

Aprì e si trovò davanti Ron Weasley, l’unico vero amico che le era rimasto dalla fuga di Harry.

Sorpresa dalla sua visita, chiese:”Ron, ho saputo, come stai?”

“Bene grazie. Anche se conoscendo chi me l’ha scagliata, mi aspettavo di peggio.”

“Sono contenta, novità?”

“Eccome se ce ne sono. Analizzando i crimini di quel bastardo, sospettiamo che si nasconda a Londra. Insomma, avvengono sempre lì.”

“E’ probabile, ricordi quando ci disse che Londra era la sua città preferita?”

“Ovvio, rimase stupito soprattutto da Westminster, lo considerava il quartiere migliore di tutta la città.”

Hermione annuì distrattamente, ma successivamente sbarrò gli occhi.

Londra,Westminster, tutto quadrava.

Ron, tu sei un genio.”

 

Harry Potter uscì dalla sua abitazione, seguito a ruota da Draco Malfoy.

A volte pensava di essere proprio messo male, ricercato dagli Auror con l’Ex Mangiamorte come alleato.

Ma del resto, aveva trovato in Draco un buon compagno.

Lui era ricercato, il biondino rifiutato dalla Comunità Magica, considerato ancora un seguace di Voldemort come tutta la sua famiglia, ormai in rovina.

Ma Harry se ne fregava di ciò che diceva la gente, lo aveva sempre fatto.

Forse erano ancor più stupidi di quelli del Ministero.

I due maghi si diressero verso una Ferrari nuova di zecca, infatti da tempo vivevano tra i Babbani e anche Draco si era abituato a questo stile di vita.

In  questo modo, nessuno lo avrebbe mai trovato

Le ultime parole famose.

Mentre Harry guidava ad una velocità abbastanza alta, notò con sconcerto dall’altra parte della via due figure spiacevolmente familiari in cerca di qualcosa.

Oh, merda, non è possibile.”

“Cosa?”

“Weasley e Granger”

“La Donnola e la so-tutto-io? Ma quel rosso non lo avevi fatto fuori?

“No, lo sai. Accosto un attimo, dobbiamo capire cosa ci fanno qui.”

 

Si erano smaterializzati ingenuamente nel cuore di Westminster, come al solito molto affollata. Fu un bene che la gente era abbastanza di fretta per prestare attenzione a due ragazzi apparsi sul marciapiede.

Subito capirono che probabilmente avrebbero fallito nei loro intenti, Westminster era molto grande e soprattutto con molti abitanti al suo interno.

Decisero di fare un giro per le rive del Tamigi, con il Big Ben vicino, magari lo avrebbero trovato lì.

Mentre proseguivano la loro lenta passeggiata, notarono una Ferrari sfrecciare per le vie.

Il conducente si girò verso di loro e li guardò solo un millesimo di secondo, ma Hermione lo avrebbe riconosciuto ovunque.

Capelli spettinati, occhi verdi, era lui.

Ron la vide sconvolta e la guardò interrogativamente, ma lei fu capace solo di dire:”Harry, Ferrari.”

Il rosso continuò a scrutarla confuso, poi capì le sue parole.

Infatti, anche lui aveva notato la macchina rossa, che ricordò chiamarsi Ferrari, nome che era saltato fuori in una discussione sui babbani di tanti anni fa.

Fu il suo turno di sbarrare gli occhi.

Se aveva interpretato bene le parole della sua amica, Harry si trovava su quella vettura.

Herm, cazzo corri, lo abbiamo in pugno.”

La prese per mano e svoltarono l’angolo, e la visione che si parò davanti ai loro occhi li sorprese.

Dall’altro lato della strada, c’erano Harry Potter e incredibilmente Draco Malfoy che uscirono furtivamente dall’auto, per poi bloccarsi, vedendo Ron ed Hermione impietriti.

Draco, sali cazzo.”

Si ridestarono all’urlo di Harry, ma ormai era troppo tardi. Ron lanciò un epiteto non proprio carino ai due in fuga, se li erano lasciati sfuggire ancora.

Ma Hermione poteva dirsi soddisfatta. Harry era in Westminster, con Draco Malfoy al suo fianco, interessante.

Un buon punto verso la cattura del Ricercato numero uno del Ministero.

 

 

Ma fai più strada, non ti sei allontanato neanche di cento metri.”

“Accostiamo qui, punto, loro non si sono accorti di niente, e fai un buon incanto di Disillusione che dobbiamo avvicinarci a loro.”

Scesi dalle auto, si girarono scrutando la via, ma videro Granger e Weasley osservarli sconcertati.

Draco, sali cazzo.”

Rientrarono velocemente sulla vettura, accelerando a più non posso.

Arrivarono nei pressi del ponte di Westminster, e lo attraversarono alla massima velocità.

Harry continuò a guidare, e si trovò in tempi record nel quartiere confinante di Lambeth.

Nel giro di pochi minuti, passarono quindi dalla riva nord del Tamigi alla Riva Sud.

Sicuri di essersi allontanati abbastanza, si fermarono.

Ricercato numero uno del Ministero, ti dovrebbero chiamare coglione numero uno. Ed ora dove andiamo, visto che i cretini ci hanno scoperto?”

“Westminster è grande ed affollata, con un po’ di fortuna possiamo anche restare, ammetto che però è rischios…”

Si interruppe, vedendo una chioma dai capelli rossi sfrecciare furtivamente verso un vicolo buio, guardandosi ogni tanto intorno, e per fortuna non vide i due dentro la macchina.

Inizialmente Harry pensò a Ron, ma sbarrò gli occhi quando riconobbe Ginny Weasley…

 

ANGOLO DELLO SCRITTORE:

Capitolo molto movimentato. Ho poco da aggiungere, ci ritroveremo al prossimo capitolo, che come vi ho detto sarà quasi sicuramente a settembre.

Detto questo, vi saluto, e al prossimo capitolo.

LightPheonix

P.S. per chi fosse interessato, domani pubblicherò anche l’ultimo capitolo, ovviamente sempre prima delle vacanze, dell’altra mia storia, “Il Principe Oscuro” dove sono già ad 11 capitoli, link  qui

 

 

 

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Capitolo 3
*** Scoperte pazzesche ***


SCOPERTE PAZZESCHE

 

Ma cosa ci fa la Weasley qua?”

“Zitto Draco, e fai un buon incanto di Disillusione.”

Nella strada isolata, i due sparirono improvvisamente e girarono a destra per seguire Ginny Weasley.

Continuarono a stare al passo della rossa per un po’, finché non arrivarono ad un vicolo cieco.

A questo punto anche la più piccola della famiglia Weasley si fermò e lasciò cadere il cappuccio, in modo da mostrare il volto.

Con un sonoro “crac”, comparve una figura incappucciata che squadrò a lungo Ginny, prima di chiedere:”Sei stata seguita?”

La rossa si girò nervosamente e per un attimo guardò proprio verso Harry e Draco, per poi scuotere il capo.

Le labbra dello sconosciuto si arricciarono in una specie di sorriso, poi sussurrò:”Potter ha neutralizzato un altro Templare. Hai notizie sulle sue intenzioni?”

“No,Maestro. I Templari stanno cercando di rovesciare il Ministro, ed Harry Potter li ostacola in tutti i modi. Non sappiamo se è un pericolo anche per noi.”

“Bene, voglio che tu trova Potter. Non mi importa come, basta che tu lo faccia. Ottieni la sua fiducia e scopri se ha intenzione di colpire anche noi.”

“Farò del mio meglio,Maestro”

“Prima di andare ricorda, nulla è reale, tutto è lecito.”

Ginny annuì vigorosamente, prima di allontanarsi frettolosamente, mentre l’uomo incappucciato scompariva.

Harry e Draco si guardarono allibiti, prima di prendere la stessa via della rossa.

Videro la ragazza smaterializzarsi in una stretta via, ed a quel punto si ricordarono dell’auto parcheggiata nelle vicinanze.

Una volta salita sulla vettura, ebbero modo di commentare la scena a cui avevano recentemente assistito.

All’improvviso, Draco chiese:”Cosa faremo ora?”

“Ci faremo trovare.”

“Cosa? Sei matto?”

“Mi farò trovare da Ginny in modo da poterla usare come meglio credo.”

“Ripeto, tu sei matto.”

“Aspetta e vedrai.”

“Cambiando argomento, io non mi aspettavo la Weasley immischiata in questa situazione.”

“Nemmeno io, ma pensandoci è comprensibile. Hanno raggiunto il Mondo Magico, e hanno reclutato in massa. A proposito, ora dobbiamo trovare un altro rifugio.”

“Giusto, e forse so già dove potremmo andare…”

 

Severus Piton sospirò. Sembrava che non potesse esserci pace per lui dopo la Guerra.

Se lo ricordava ancora, quel giorno di molti mesi fa. Erano venuti in tre, gli avevano offerto di unirsi a loro per riscattarsi, dare un nuovo senso alla sua vita. Maledetti Templari.

E lui che pensava che fosse robaccia babbana, era rimasto di stucco quando aveva scoperto che erano dei maghi.

Quando aveva gentilmente declinato l’offerta, lo stavano per obliviare, ma lui era già pronto con una boccetta di pozione che bloccava l’incantesimo.

E così aveva conservato il ricordo, indeciso sul da farsi.

All’inizio non ci aveva dato peso, pensando che fosse altamente ridicolo che due stupide organizzazioni potessero creare solo il minimo problema, ma si era reso conto mesi dopo che si sbagliava.

Li analizzava solo lui e forse pochi altri con attenzione, i diversi incidenti nel mondo babbano e magico. Spesso erano a distanza di settimane tra loro, in modo da non dare nell’occhio, ma lui,Severus Piton, sapeva che dietro c’erano loro, i Templari e gli Assassini.

E poi, la notizia che aveva scosso le vite di tutta la Comunità Magica. Harry Potter, il Salvatore, un criminale.

Severus Piton inizialmente non ci credeva. Potter che era un stupido Grifondoro. Potter che aveva ucciso Voldemort. Potter che lo aveva salvato quando ormai sembrava finita.

Mentre continuava a riflettere, un incessante bussare alla porta lo destò dai suoi pensieri.

Molto seccato, si alzò per andare ad aprire, ma rimase a bocca aperta da quel che vide una volta aperta la porta.

 

Sei sicuro che sia una buona idea?”

“Certo, Potter, lo hai salvato, io sono il suo preferito, cosa vuoi di più?”

“Si, ma secondo lui e tutta la comunità ora io non sono più il Salvatore,ricordi?”

“Non preoccuparti, andrà tutto bene.”

Harry e Draco si smaterializzarono  fuori dall’abitazione di Severus Piton.

I due arrivarono alla porta e bussarono.

Qualche secondo dopo sentirono dei passi avvicinarsi.

La porta si spalancò e rivelò un Severus Piton che sbiancò alla loro vista.

Draco, cosa fai c-con l-lui?”

Harry, alla vista dell’ex professore intimorito, acquistò molta sicurezza e disse ghignante:”Oh su Piton, non ci fai entrare, dopo tutto ero il tuo studente preferito.”

Pallido come un lenzuolo,Severus venne travolto dai due giovani che entrarono in casa.

Una volta nel salotto, Piton riacquistò il suo tono duro e sbraitò:”Potter, cosa ci fai qui, cosa vuoi da me? E tu Draco, cosa fai in compagnia di questo qui?”

Le gote del biondo si tinsero di rosa per il rimprovero, ma rimase in silenzio attendendo la parola del compagno.

“Ma dai Severus, dove è finita l’educazione? Vogliamo solo farti delle domande. Cosa sai dei Templari e degli Assassini?”

A questa domanda, il volto di Piton divenne ancora più pallido.

Sono delle antiche sette babbane, non capisco cosa ti interessino.”

“Ne sei sicuro? No perché negli ultimi mesi sono stato impegnato a fare fuori dei maghi cattivi cattivi che facevano parte dei Templari e ho seguito gli spostamenti degli Assassini.”

Severus sospirò, ormai non valeva più la pena mentire.

 

E’ un pazzo,Hermione, come fai a giustificarlo?”

“Non lo sto giustificando,Ron. Ma c’è sicuramente qualcosa sotto. Possibile che solo io me ne sono accorta?”

“Tu deliri,Hermione, ha semplicemente perso la testa. Ti ricordi il giorno in cui è sparito vero?”

Hermione sospirò, se lo ricordava eccome.

Era una notte tempestosa, la pioggia scendeva da ore.

Ron,Hermione ed Harry erano come al solito riuniti alla Tana.

“Oh,per l’amor del cielo, Harry, ancora con questa storia? Siamo al sicuro ora.”

Harry scosse la testa, deluso.

Dopo alcuni minuti di silenzio, il mago dagli occhi verdi disse con voce stanca:”Io vado, ho sonno.”

Pochi secondi dopo Harry si smaterializzò, lasciando un po’ di stucco Ron ed Hermione.

La serata iniziò a volgere al termine, quando un Patronus a forma di tigre squarciò la tranquillità alla Tana.

“Weasley,Granger, è un’ emergenza, venite subito al Ministero.”

Il Patronus rimbombò per tutta la casa.

I due ragazzi allarmati si prepararono rapidamente e scesero in salotto, dove i Weasley li guardarono pietrificati.

Raggiunsero il Ministero e videro subito agitazione soprattutto tra gli Auror.

Ron ed Hermione si avvicinarono al Ministro Kingsley presente in mezzo agli Auror.

Appena li vide, l’ex membro dell’Ordine sbiancò e disse quasi in un sussurro:”Harry Potter ha ucciso un uomo nella Londra Babbana.

I due ragazzi sbarrarono gli occhi, increduli.

Ansiosi di capire, si smaterializzarono con una squadra di Auror sul luogo del delitto.

Si ritrovarono ai piedi di un grande palazzo.

Gli Auror li guidarono verso una porta laterale e una volta entrati rimasero interdetti.

Le tracce di magia erano cosi forti da essere sentite sulla pelle, ma in quel caso era diverso rispetto al solito.

Un freddo innaturale era sceso su di loro, una volta entrati nel luogo.

La squadra di Auror lasciò campo libero ai ragazzi per esaminare, ma entrambi increduli di quel che era accaduto uscirono in fretta e furia seguiti dal resto degli Auror.

Una volta fuori dalla stanza, tutti i presenti rimasero gelati sul posto.

Dall’altro lato della strada, sul tetto di un altro grande palazzo, lo videro.

Due occhi verdi folli e divertiti li scrutavano dall’alto.

Grazie al riflesso della luna, riconobbero il volto di Harry Potter.

Lo sentirono dire:”Questo è solo l’inizio”  prima di scomparire.

Nessuno però, si accorse delle lacrime sul volto pallido del ragazzo appena fuggito.

 

ANGOLO DELLO SCRITTORE:

Ciao a tutti! Ebbene, dopo aver pubblicato due capitoli dopo le vacanze dell’altra mia storia, “Il Principe Oscuro” sono tornato anche qui.

Mi dispiace aver interrotto la scena con Severus e i due ragazzi, ma  approfondiremo quel discorso la prossima volta.

Detto questo, vi saluto, e al prossimo capitolo.

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Follia ***


Nota: Un anno. E’passato un anno da quando ho pubblicato per  l’ultima volta questa storia. A pensarci, rimango sbalordito, quest’anno per me è passato abbastanza velocemente. Mi scuso con tutti voi, a mia discolpa ho i vari impegni  e una sana dose di pigrizia. Inoltre, gli unici momenti su questo sito negli ultimi mesi sono stati dedicati a concludere la mia primissima fic,”Il Principe Oscuro”(se volete fateci un salto, mi farebbe piacere). Ora ho ricominciato a scrivere qua. Ho stravolto in parte questa storia, prima avevo idee totalmente diverse ed invece ora ho apportato enormi modifiche sui prossimi capitoli. Non mi prolungherò ancora, buona lettura.

P.S. Un altro motivo per cui ho ricominciato questa storia sono alcune nuove recensioni ricevute negli ultimi mesi. Vi ringrazio, e spero vivamente che non vi siate totalmente scordati della fic.

 

FOLLIA

 

Harry osservò Draco, che camminava a testa bassa al suo fianco. Quel biondo aveva ragione, Piton aveva deciso di aiutarli.

Dopo una lunga chiacchierata, dove si erano raccontati reciprocamente tutto ciò che avrebbe potuto aiutarli, avevano stipulato una specie di accordo.

Dopo la battaglia di Hogwarts il giovane aveva cambiato totalmente idea sul professore, ma gli faceva strano averlo come alleato.

Sospirò, sperando con tutto il cuore di essere sulla strada giusta. Lui, praticamente da solo, si stava impegnando per evitare una catastrofe.

Si riconcentrò su Draco, e gli tornò alla mente il giorno in cui lo aveva trovato, nell’angolo più buio di Nocturn Alley.

Era  notte inoltrata, ormai era “latitante” da qualche mese, quando scovò Draco Malfoy accovacciato con una bottiglia indefinita in mano.

Furono attimi di indecisione. Nella mente di Harry balenò l’idea di averlo come fidato alleato in quella situazione spinosa che si stava delineando.

Certo, questo cozzava con la visione del Purosangue ubriaco marcio, ma decise di ascoltare il suo istinto.

Del resto, che aveva da perdere Malfoy? Fosse stato al suo posto, avrebbe accettato subito.

Ma il problema non si poneva neanche più di tanto, se Draco avesse rifiutato la sua proposta sarebbe stato un gioco da ragazzi obliviarlo, e lasciarlo al suo destino.

E così si tolse il cappuccio che copriva interamente il suo volto. Era sicuro che il biondino lo avrebbe riconosciuto anche da ubriaco. E così fu. Il giovane sbarrò gli occhi al sua vista, e con un rantolo cercò di strisciare lontano da lui. Ciascun uomo, donna o bambino sapeva di ciò che era diventato Harry, per cui Draco ne era chiaramente spaventato.

L’ex Grifondoro gli passò una boccetta, l’altro sembrò riconoscerla, infatti l’afferrò veloce e la bevve.

Dopo pochi minuti la sbornia passò.

Finalmente Harry prese la parola e sibilò:”Tranquillo Draco, voglio solo scambiare due parole con te, e poi ti lascerò a perdere quel briciolo di dignità che ti rimane.”

Non c’era perfidia in Harry, voleva semplicemente puntare sull’orgoglio del biondo.

Ed infatti quest’ultimo alzò gli occhi furioso e lo seguì nel locale più sudicio del quartiere.

 

Hermione e Ron correvano alla massima velocità.

Non era possibile, Harry aveva colpito ancora. Sempre a Londra.

Ormai in queste situazioni, la ragazza si aggiungeva alla squadra Auror, di cui Ron faceva parte.

Arrivarono dunque ad una fabbrica abbandonata. Harry li sceglieva bene i posti, pensò Hermione con una smorfia.

Si guardò attorno, questa volta le forze impiegate dal Ministero erano davvero troppe anche per lui.

Si addentrarono nel tetro edificio, la sua presenza si poteva già avvertire.

Quel gelo, che diventava sempre più insopportabile ad ogni passo.

Ecco cos’era diventato Harry. Gelido.

Chissà da quanto progettava in silenzio questo momento, mentre ridevano spensierati, una volta finita la Guerra.

Ed invece sembrava avesse preso il posto del suo nemico di sempre. Impensabile fino a qualche anno fa.

Furono costretti a salire numerose rampe di scala.

Il gelo sembrava che li guidasse molto sopra, come se Harry volesse essere trovato. Sapevano del pericolo che avrebbero trovato, ma erano costretti a salire.

Si ritrovarono infine in una sala molto vasta. Il soffitto, i macchinari, era tutto ghiacciato.

Ma gli altri presenti di certo non si curavano di questo. I loro occhi furono catturati da un uomo legato ad una sedia. I suoi occhi trasudavano panico allo stato puro.

Il più stolto tra gli Auror si avvicinò per slegarlo, ma fu colpito da un raggio di luce rossa.

Fu così che fece la sua apparizione Harry Potter.

Signori…-i suoi occhi verdi, ormai di ghiaccio anch’essi, si posarono su Hermione- e signore, benvenuti. Ora, molto semplicemente, vi mostrerò come si uccide un uomo. Sarà veloce credetemi, non vi annoierete.”

Il sangue si gelò (anche quello!) nelle vene degli Auror. Hermione lo guardò con così tanta paura che lo stesso Harry sembrò vacillare un attimo, ma subito dopo con un sorriso beffardo gridò chiaramente:”Avada Kedavra”.

Hermione si irrigidì, ma notò subito due particolari.

L’uomo appena ucciso da Harry, riportava sempre quell’uniforme che distingueva le sue vittime. Inoltre si accorse che la bacchetta usata da Harry era la sua fidata bacchetta di fenice, e non quella di Sambuco come aveva creduto fino ad ora.

Cosa nascondi Harry? Chi sono queste persone?”

Alzò lo sguardo sul suo ex amico. Quello che scorse nelle sue iridi verdi la fece barcollare.

Follia. Follia allo stato puro.

Ma era davvero solo quello? Aveva scorto davvero anche… dolore, possibile?

La seguente affermazione del ragazzo le fece scartare questa ipotesi.

Il momento si avvicina Granger,attenta.”

In meno di un secondo Harry sparì. E così era fuggito di nuovo, lasciando nell’aria quella che tutti avevano interpretato come una minaccia, ma non era davvero colpa loro, è come se li ipnotizzasse, con le sue parole e i suoi disgustosi crimini.

 

Ottimo lavoro, ma ora fammi capire perché ti comporti  in modo così… esagerato, direi.”

“E’ complicato. Prima di tutto, scegliendo questa strada mi sono dovuto creare una figura particolare,e devo assolutamente rendermi credibile fino a quando ce ne sarà bisogno. Inoltre io cerco, o almeno spero di lasciare qualche indizio. Sono sicuro  che Hermione abbia qualche sospetto, che però è ancora lontano dalla verità.”

“Va bene, tutto chiaro. A proposito, hai fatto qualcosa per il problema di Ginny Weasley?”

“Non ti preoccupare Draco, credo che abbia già ottenuto quello che serve a lei e a noi, ma occhio, lei è determinata e intelligente, dovremo stare attenti”

“Come sempre,Potter, come sempre.”

 

ANGOLO DELLO SCRITTORE:

Eccomi, vi ho spiegato all’inizio la mia assenza, dopo tutta questa attesa non ho voglia di dirvi quando aggiornerò di nuovo, ma mai come in questo periodo ho voglia di continuare a scrivere questa storia, quindi cercherò di sfruttare il momento. Dopo tutto questo tempo, sarebbe bello che (chi vuole ovviamente) lasciaste una recensione, per farmi vedere ovviamente se il capitolo è piaciuto o meno e se avete abbandonato la storia.

Ora vi saluto, al prossimo capitolo.

LightPhoenix

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