Saint Seiya Summer

di Jadis_
(/viewuser.php?uid=874895)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Correndo sulla sabbia che scotta ***
Capitolo 2: *** Mare,ma che voglia di arrivare. ***
Capitolo 3: *** Pesciolino geloso ***



Capitolo 1
*** Correndo sulla sabbia che scotta ***


Personaggi: Saga and Kanon
Prompt: Correre sulla sabbia che scotta 
Note: Una qualsiasi giornata al mare.



"Non hai il fegato per farlo!"

"Osi sfidarmi?!"

"Ovvio!" sorrise malignamente l'ex Sea Dragon.

La stessa medesima storia ogni volta che andavano al mare. I due gemelli dovevano in un modo o nell'altro trovare lo spunto per una sfida e quella mattina avevano deciso la più idiota di tutte: correre fino al mare sulla sabbia resa bollente dal sole pomeridiano.

"Io sono pronto! Quando vuoi possiamo iniziare!" disse Saga.

Kanon in tutta risposta si sfilò le ciabatte lanciandole sotto il lettino.

"Al mio tre"

L'ex Sea Dragon annuì con la testa per poi mettersi in posizione di partenza.

"Uno...Due...e.....Tre!" urlò il gemello.

Entrambi scattarono senza esitazione, ma la sabbia era rovente. Saga trattene a stento delle imprecazioni, mentre con garbo evitò di prendere in pieno una sdraia. Kanon troppo occupato a vedere la distanza che lo separava dal fratello, non vide lo spigolo della barca di salvataggio e cadde di faccia sulla sabbia calda. Cercò di rimettersi immediatamente in piedi: sentiva bruciare ogni minima parte del suo corpo, ma non voleva darla vinta al gemello, quindi tentò un ultimo disperato tentativo, tuffandosi direttamente di pancia in mezzo all'acqua, ma Saga fu più lesto di lui.






Note dell'Autrice:

Salve a tutti! Dopo molto, anzi moltissimo tempo torno con questa breve raccolta. Spero che vi piaccia e vi strappi qualche sorriso. 

Un bacio e alla prossima <3
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mare,ma che voglia di arrivare. ***


Personaggi: Milo and Camus 
Prompt: "Mare,mare,mare,ma che voglia di arrivare..." (Luca Carboni)
Note: Una delle tante giornate estive.


"Mare, mare,mare, ma che voglia di arrivare..."  persino la radio li stava sbeffeggiando. Era da una buona mezz'ora che erano imbottigliati nel traffico.

"Uff..." sbuffò Camus ad alta voce attirando l'attenzione del compagno.

"Tu non eri quello paziente?" lo canzonò lo Scorpione.

"No, quello è Shaka" rispose.

"Dai, manca poco"

"Certo come no. Mi sembra che siamo sempre al solito punto"

"Non ti facevo così capriccioso"

"Non sono capriccioso! Solo che non capisco cosa ci sia di così interessante su una spiaggia"

"Sempre meglio di star rintanati in uno studio con la testa china sui libri"

"Questo lo dici tu! Almeno lì l'aria condizionata funziona!"

"Non è colpa mia se si è rotta!"

"Potevamo prendere la mia macchina e io avrei evitato di usare il mio cosmo per non farci morire di caldo"

"Dettagli" rispose Milo alzando il volume dello stereo.

"Mare, mare, mare, ma sai che ognuno c'ha il suo mare dentro al cuore..."






Note dell'autrice: 

Più che chiedervi perdono non so che altro fare. Spero che vi piaccia. Non linciatemi, vi prego.

Un bacio e alla prossima <3
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Pesciolino geloso ***


Personaggi: Deathmask and Aphrodite
Prompt: Dopo aver bevuto in una festa in riva al mare A si ritrova la mattina seguente dentro un barile su una spiaggia sconosciuta.
Note: Isola di Santorini, Grecia 





Si era svegliato dentro a un barile, ma non riusciva a capire come ci fosse finito. Ricordava molto bene che lui e Aphrodite erano andati a una festa sulla spiaggia verso le nove di sera e aveva bevuto parecchio, poi,però la sua mente non ricordava nient'altro. Si guardò intorno alla disperata ricerca di un segno di vita, ma in quel luogo sperduto e sconosciuto non passava anima viva. Probabilmente era finito sul versante opposto dell'isola. Si passò le mani in faccia come a voler scacciare quell'ultimo residuo della sbronza e si mise in cammino senza sapere dove cavolo stesse andando, ma sicuramente era meglio che starsene fermo lì ,sotto il sole sperando in miracolo, o nella grazia  di Atena. 

Saranno state le dieci del mattino quando dal nulla comparve una figura famigliare all'orizzonte. Deathmask non ci mise molto a riconoscere l'uomo che gli veniva incontro tutt'altro che calmo.

"Razza di disgraziato!" urlò il cavaliere dei pesci, trattenendosi dal prenderlo a sberle.

"Buongiorno anche a te. Sarebbe gentile se mi chiarissi il motivo delle tue urla"

"Non ti ricordi nulla di quello che hai combinato ieri sera?!"

"No, altrimenti non avrei chiesto delucidazioni in merito!"

"Ti sei ubriacato!"

"Fino a lì c'ero arrivato: puzzo di rum. Ma nel barile come cavolo ci sono finito?"

"Ti ci ho messo io, dopo che hai baciato una donna: meritavi una punizione!"

"Pesciolino geloso" disse sorridendo.

"Non chiamarmi così!"

"Altrimenti?"

"Ti uso come bersaglio"

Deathmask iniziò a ridere.

"Che c'è di così divertente?!"

"Nulla, solo che sei un pesciolino geloso" rispose facendogli la linguaccia.
 






Note dell'Autrice: 

Perdonate l'assenza, ma ho avuto un bel po' da fare. Vi chiedo solo di non uccidermi. 

Un Bacio <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3685773