If we lost, we can find

di larrystattoos_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** freedom is our ***
Capitolo 2: *** When the impact becomes nice ***



Capitolo 1
*** freedom is our ***




 

"Emma, datti una mossa! Non avrai mica intenzione di fare tardi anche l'ultimo giorno di scuola" la voce spazientita di Linda risuonava dal piano inferiore, mentre io cercavo di fare tutto più in fretta possibile: maglia a mezze maniche rigorosamente nera, jeans scuri, vans del medesimo colore della maglia, un filo di trucco e via. Scendo di corsa le scale, per poi trovarmi davanti Linda: sui jeans chiari, portava una camicetta a fiori e ai piedi delle converse bianche. I lunghi capelli castani le incorniciavano l'esile viso, facendole risaltare i grandi occhi verdi.
Dopo avermi squadrato dalla testa ai piedi, scosse la testa in segno di rassegnazione e insieme ci incamminammo verso la scuola.
Un caldo sole incombeva sulla città di Roma la quale era già piena di vita, pur essendo solo le otto di mattina. Per strada io e Linda parlammo del più e del meno: siamo migliore amiche da una vita e da quando lei è venuta a vivere con me, dopo quel terribile incidente, siamo diventate praticamente sorelle. La cosa che ci accomuna di più è la passione per la musica e per i libri.
Arrivammo a scuola un attimo prima che suonasse l'ultima campanella. Linda mi rivolse un'occhiata in segno di rimprovero. Io, di tutta risposta, le feci la linguaccia e proseguii verso la nostra classe.
Quel giorno c'era un'aria diversa dal solito, sarà stata la calda aria dell'estate hce bussava alle porte, oppure la consapevolezza che dopo quelle ultime cinque ore saremo stati liberi per tre interi mesi.
La giornata passò abbastanza velocemente e, dopo aver salutato amici e professori, io e Linda ci ritrovammo sull'autobus per tornare a casa.
"non sono stata bocciata e nemmeno rimandata, quindi posso considerarmi davvero un genio" dissi vantandomi. "già, un vero genio. Dopotutto non è da tutti avere una media del sette non avendo fatto niente per tutto l'anno" rispose, con un leggero tono di acidità.
"ehi, non è che non ha fatto niente, diciamo solo che ho fatto lo stretto indispensabile.. tutto qui. E poi io non sarò mai una secchiona come te"
"io non sono una secchiona, diciamo solo che mi piace avere dei bei voti.. tutto qui."
Ci guardammo negli occhi e dopo neanche due secondi scoppiammo entrambe a ridere, attirando su di noi gli sguardi perplessi delle persone circostanti.




Era più o meno mezzanotte, io e Linda eravamo stravaccate sul letto a mangiare schifezze mentre la calda voce di Ed Sheeran faceva da sottofondo ai nostri discorsi.
Avevamo passato tutto il pomeriggio a preparare le valigie: il giorno seguente saremmo dovute partire per la classica vacanza di famiglia al mare, una tradizione per i miei genitori a cui non potevamo esentarci per nessuna ragione.
"sinceramente io tutta questa voglia di andare al mare non ce l'ho proprio" dissi addentando una caramella gommosa.
"beh, questa non è una novità, è da quand'eri piccola che odi il mare"
"non è che lo odio, il fatto è che ogni volta che vado al mare mi succede qualcosa, come se fosse una punizione" "una punizione per cosa scusa?" disse guardandomi con un'espressione un po' perplessa.
"e che ne so io.. è lassù che vengono prese le decisioni" risposi puntando l'indice verso il soffitto.
"se lo dici tu" replicò ridacchiando "e comunque è solo una settimana, si può sopportare"
"bah, speriamo.." dissi spostando lo sguardo fuori dalla finestra.
Era una serata molto tranquilla quella: il cielo era limpido e pieno di stelle, gli alberi erano scossi da un leggero venticello e nell'aria echeggiava il rumore prodotto dal motore delle auto ancora in giro. Posai la testa sul cuscino e, cullata dal suono della città, mi addormentai.

 

 









SPAZIO AUTRICE:
Salve, e benvenuti nella mia nuova ff.
Che poi tanto nuova non è dato che iniziai a scriverla diversi anni fa, ma non ho mai avuto la testa per finirla.
Il motivo? non ne ho idea lol
Anyway, so che questo capitolo non è niente di che ma è soltanto l'inizio, serve giusto a rompere un po' il ghiaccio, giusto?
Spero comunque che andando avanti questa storia possa piacervi almeno un po.

Kisses,
-Mar

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Capitolo 2
*** When the impact becomes nice ***





La settimana al mare passò abbastanza velocemente: non era stato niente di che, ma il luogo scelto da mio padre per la villeggiatura era adorabile ed il mare, così come i paesaggi limitrofi, era splendido.
Fortunatamente avevo portato con me la mia macchina fotografica così da poter catturare quei bellissimi paesaggi, soprattutto al tramonto.
Quanto amavo i tramonti, erano una sottospecie di tranquillante per me: spesso mi sedevo e osservavo il colore del cielo cambiare durante tutto il suo tragitto, abbandonandomi ai pensieri.

 


Io e Linda eravamo sigillate in casa da tre giorni, in particolar modo perché era il 5 luglio e il caldo a Roma era insopportabile.
Eravamo nel salone, con il ventilatore al massimo; in televisione trasmettevano una vecchia puntata di Friends, quando mia madre con fare risoluto si piazzò davanti ad essa. Sia io che Linda la guardammo in malo modo.
"ma vi rendete conto che siete in queste condizione da tre giorni? Probabilmente sui quei poveri divani ci saranno le impronte dei vostri sederi" disse lei con uno sguardo di rimprovero.
"mamma fa troppo caldo per fare tutto!" dissi con voce seccata.
"a dir la verità sono quasi le sette e l'aria si è rinfrescata parecchio, perciò perché non uscite? Andate in centro, magari"
Nessuna delle due reagiva, forse era anche vero che non faceva tanto caldo, ma la voglia di alzarsi e camminare fino in centro era davvero minima.
Mia madre ci contemplò a lungo, probabilmente voleva capire che cosa passasse per le nostre teste in quel momento, o voleva semplicemente liberarsi di noi. Poi prese il portafogli dalla borsa, che si trovava sul tavolino, e ne estrasse delle banconote.
"ecco, andate a fare un po' di shopping!" disse porgendoci i soldi.
Io e Linda ci scambiammo un'occhiata veloce, per poi fiondarci verso la nostra camera per prepararci, intascando i soldi offertici dalla donna che adesso sorrideva compiaciuta.
Dopo un'accurata ispezione di tutto il guardaroba riuscimmo a vestirci e, finalmente, uscimmo: in effetti l'aria era più fresca e decisamente molto più piacevole.



Arrivate in via del Corso, entrammo in tutti i negozi che incontrammo nel nostro cammino: purtroppo il budget non era un granché quindi ci limitammo a comprare un paio di magliette e degli oggetti per la camera, i quali non erano indispensabili e molto probabilmente non ci sarebbero serviti per niente, ma non avemmo il coraggio di lasciarli in negozio.


Il cielo stava iniziando a colorarsi di rosa, mentre le strade si colmavano di persone, divise tra turisti e abitanti, stimolate da quella piacevole brezza estiva, pronte a godersi tutta la bellezza della città al tramonto.
Noi, come loro, camminavamo l'una accanto all'altra, ridendo e scherzando: "Emma se non la smetti di camminare all'indietro finirai per cadere" disse Linda tra una risata e l'altra.
Mi piaceva farla ridere, in qualche modo rallegrava anche me. "non per vantarmi, ma sono piuttosto brava in queste cose: io non cado mai" dissi con spavalderia.
Non ebbi il tempo di finire la frase che andai a sbattere contro qualcuno..








SPAZIO AUTRICE:
buongiorno mondo, eccomi qui con questo misero capitolo. spero non vi starete annoiando ma, insomma, lo sanno tutti che i primi capitoli di una storia sono sempre un po' cosi... giusto?
Btw, ho taaanti capitoli già belli e pronti quindi da lunedì inizierò a postarne uno al giorno, per mantenervi più attivi eheh
Lasciate qualche commentino, giusto per farmi sapere cosa ne pensate: le critiche sono bene accette, sappiatelo.

Alla prossima,
-Mar

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