ALI ROSSE

di Shiro93
(/viewuser.php?uid=542038)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** Mefisto ***
Capitolo 4: *** ALINDOR E BALINOR ***
Capitolo 5: *** tragedia in agguato ***



Capitolo 1
*** prologo ***


Tutto quanto ebbe inizio all'incirca nel periodo in cui il mondo era ancora in una fase di sviluppo. I poPoli erano ancora cacciatori e venivano tramandate storie che parlavano di uomini leggendari, capaci di dominare animali immensi chiamati draghi il cui potere Era basato sulla magia. La magia una parola così misteriosa che affascina da sempre e da cui prese vita la storia di una famiglia dalle origini antiche.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 1 ***


Nelle isole nere ,era già scesa la notte il villaggio era immerso nella più totale oscurità eccetto in una casa ,dove i camini erano accesi e dentro si poteva accorgere che vi era fermento. Tre figure giravano irrequiete mentre in una stanza lontana giungevano urla terribili. Nella stanza una donna si di batteva nel letto mentre altre due cercavano di bloccarla;la donna era una partoriente stringeva la pancia cercò di parlare ma si morse la lingua da cui fuoriusci qualche gocciolina di sangue. All ultima è nella casa cadde il silenzio dove poco prima si u diano i lamenti finalmente arrivò il vaggito di un neonato. Una nuova creatura era nata. La nascita del nuovo venuto venne festeggiaTa con un rito. Nessun abitante del villaggio aveva l accesso, solo gli appartenenti della famiglia di Crosian potevano partecipare. Questi nn era altro che il capofamiglia del clan ali rosse del drago, una stirpe di cavalieri di draghi. dopo il parto la madre avvolse il neonato in un lungo mantello sostenuta dai suoi altri 2 suoi figli LAKIA E GRETORIO. Per corsero la strada buia e silenziosa per arrivare in cima e fermarsi davanti all entrata di una caverna buia e profonda. sciocchi di dita e dal nulla apparvero sfere di fuoco galleggianti rivelando la presenza di maestose creature , ricoperte di squame luccicanti. Crosian avanzò depose il neonato sotto gli occhi del drago più anziano, il quale abbassò il capo scrutando l esserino che nel frattempo cercava di acciuffare quei luccichii così belli. Il drago rialzo la testa e con voce caverna parlò "capofamiglia Crosian essa è l ultima discendente del clan ali rosse il suo destino era già da tempo scritto nel firmamento combatterà insieme all ultimo dei miei potenti figli e il suo nome sarà GLEDA " . Così dopo quella notte, la bimba divenne ufficialmente parte della famiglia ala rossa e al compimento del suo 17 compleanno si sarebbe unità al suo compagno figlio del grande drago Megristo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Mefisto ***


Gleda era una ragazza dai corti capelli rossi con un lungo ciuffo nero ereditato dalla ormai defunta madre, aveva una pelle color mattone dovuta ai numerosinallenamentinfattinsotto il sole insieme al suo maestro Varian. Quella mattina era speciale avrebbe compiuto 17 anni, e come da tradizione si sarebbe svolto il rito di passaggio. Accompagnata da sua sorella si recarono nella stanza del padre dove esso dava le spalle ad entrambi " Gleda avvicinati" , la ragazza si avvicino aspettando che il genitore continuasse" oggi compi 17 anni e come vuole la tradizione sta notte verrai esaminata dal drago che diverrà il tuo compagno per tutta la tua vita, va preparati, la sera si avvicina". I fratelli di Gleda prepararono tutto, infine le misero addosso un lungo mantello rosso simboleggiante il clan , si avviarono su per la lunga strada che conduceva alle grotte dove dimoravano i grandi draghi . La strada era illuminata da una ventina di torce e conferivano al posto un aspetto lugubre. Il maestro della giovane Gleda si stacco' dal fondo del gruppo prendendo posizione di fronte all ingresso " io Varian sta sera rivolgo a voi grandi draghi codeste parole, nel suo diciassettesimo compleanno questa ragazza e' pronta per essere unita al drago della sua vita , orsù re dei draghi appari di fronte a noi." Dal buio della grotta usci Megristo il drago di Crosian , era un animale stupendo era ricoperto da una miriade di squame dorate , che luccicavano con tutta quella luce, era sormontato da lunghi aculei ossei , ormai resi bianchi dall età del drago. Megristo, raschio il terreno con le sue poderose zampe , chiamando accanto a se i suoi figli, il primo ad uscire fu Cremisi, un possente drago verde e argento con ali rosso rubino spalancate , gli conferivano un aura regale e intimidatoria egli era il drago di Gretorio, dopo spunto' Cheope dragonessa di Lakia, anche lei era immensa , leggermente piu piccola del primo, ma munita di grosse croste ossee a difenderla sul dorso e sulla testa, il tutto era ricoperto da squade tendenti al violaceo con tonalità chiare dorate per ultimo usci un dragone nero ultimo figlio del grande re, esso era nero come la notte , snello ma con i muscoli ben proporzionati , robuste ali rosso rubino e molto ampie , la testa era lunga e leggermente affusolata e gli occhi erano duepezzi dorati che fissavano imperturbabili gli occhi smeraldini della giovane Gleda. Di istinto essa si inginocchio di' fronte a cotanta magnificenza, il drago nero le si fece vicino e con tono potente e serio le ordino' di fissarlo, la ragazza ubbidì perdendosi in quel mare di oro" umana io controllerò il tuo cuore , che sia privo di oscurità e colmo di saggezza ". L intrusione nel suo inconscio era paragonabile ad un lieve bruciore , facilmente sostenibile, il drago fece in un attimo e una volta tiratosi indietro disse" umana il tuo cuore e forte, la decisione e presa tu sarai la mia compagna per il resto della vita." Alla fine la ragazza contentissima esulto' chiamando a se il drago"vieni Mefisto".

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** ALINDOR E BALINOR ***


~~“GRETORIO, LAKIA, GLEDA, a breve riceverete la visita di due ospiti. Arrivano da lontano e si fermeranno per pochi giorni.”, i tre fratelli avevano il compito di aspettare , GRETORIO era nervoso e nemmeno CREMISI riusciva a calmarlo.

LAKIA stava seduta su uno spuntone mentre il suo drago CHEOPE volteggiava sopra di essa, GLEDA era invece alle pres con MEFISTO.
Il drago non stava fermo, si erano sfidati era un semplice gioco e ogni volta vinceva lui.

Dal giorno della sua cerimonia ,la ragazza aveva fatto il conto ed erano appena passate solo tre settimane, Varian era ripartito con CALLISTOPE, drago magnifico unico nel suo genere, essendo albino , gli occhi avevano due pupille rosso sangue, mentre la membrana delle ali era di un rosso rubino.

CHEOPE lanciò un urlo di avvertimento, i tre ragazzi puntarono il loro sguardo verso l’orizzonte , in lontananza si vedevano a malapena due puntolini neri, che arrivavano a grande velocità.

“GLEDA,rimani a terra, andremo noi altri a riceverli”, ubbidiente all’ordine la ragazza rimase a terra con accanto MEFISTO che guardava con curiosità i nuovi arrivati.

Nel pieno pomeriggio,la notizia che sull’isola erano arrivati stranieri siera sparsa abbastanza velocemente, essendo la più giovane, GLEDA dovette sorvegliare il villaggio per evitare scene di panico.

La giovane girava per le strade , sapeva di essere osservata erano per lo più sguardi curiosi, da una casa uscì una bimbetta di circa 3 anni e con molta allegria si fece prendere in braccio.

Dalla casa dalla quale era appena uscita, venne presumibilmente fuori la madre, scusandosi con la giovane , ma Gleda non ci fece caso , anzi si diverì un mondo nel far volare la bimba e assicurandola dopo nelle braccia della madre.

Scambiò qualche parola con loro , salutò la bambina e poi si diresse verso casa.

Tornata a casa, notò che tutto era troppo tranquillo, si fece strada fino alla camera del padre, bussò educatamente e ad aprirle fu un ragazzino dai lunghi capelli platino, alto quanto lei ,meno impostato, troppo magro ma aveva uno sguardo privo di qualsiasi emozione.

GLEDA l’osservò ancora per poco fino a quando la sua attenzione non fu catturata dalla voce di suo padre “GLEDA accompagna il giovane ALINDOR alle sue stanze , sicuramente vorrà riposarsi.”

In serata tutta la famiglia si riunì al lungo tavolo, mancava un solo posto quello della madre dei ragazzi , veene amancare mesi fa ,ma ora l’attenzione era volta ai due ospiti che sedevano al tavolo con loro, GRETORIO stava osservando l’uomo che sedeva accanto al padre  sapeva che si chiamava Balinor, secondo il suo pensiero esso assomigliava molto a VARIAN , entrambi non tradivano nessuna emozione, dovevano avere alle spalle molte cicatrici del passato.

Comunque sapeva che BALINOR , apparteneva ad altrettanto famiglia antica come la loro e ancora non aveva visto il suo drago, il capo famiglia CROSIAN prese finalmente la parola” bene ragazzi creso che dovrei cominciare dall’inizio, BALINO E ALINDOR , sono dei nostri parenti, appartengono alla famiglia delle ali di drago dorate, il qui presente Balinor era il fratello minore della vostra defunta madre , di conseguenza ALINDOR e vostro cugino.”

Calò il silenzio, GLEDA era rimasta esterrefatta, GRETORIO non aveva retto ed era uscito fuori dalla stanza , solo la maggiore Lakia continuava a mangiare tranquillamente, quando ebbe finito disse “Scusate le loro reazioni, a nome di tutti e tre vi diamo il benvenuto e spero che in questi pochi giorni, voi vi troviate bene.!”, , si alzò e si prese a GLEDA, portandosela via.

Una volta fuori GLEDA , si riscosse , lei non sapeva ninete di tutto ciò, guardando la sorella ebbe delle risposte.
LAKIA”Mi era stato ordinato , da CROSIAN di non dire nulla, voleva essere lui ad informarvi.”

Si diressero alle grotte , trovarono i loro draghi appollaiati sulle rocce con i colli riversi alla luna, GRETORIO che le aveva già precedute , se ne stava comodamente seduto accanto a loro.

, l’enorme drago non ascoltò una singola parola , si girò ringhiando all’indirizzo di una figuretta, seguito dai suoi fratelli, si girarono anche i ragazzi e trovarono BALINOR fermo alle loro spalle.

BALINOR per rompere il ghiaccio parlò< allora ragazzi non vorreste salutare per benelo zio!! Forse prima dovrei fare i migliori auguri alla mia piccola  nipote, l’ultima figlia di mia sorella, se ho capito bene GLEDA è il tuo nome!.>, però da come si stava comportando i draghi capirono che qualcosa non quadrava e dopo aver ringhiato ancora , il drago del loro zio comparve per difenderlo.

< SERFRS calma, non c’è bisogno di attaccare , hanno ragione i cuccioli abbiamo sconfinato nel loro territorio,ma sapete com’è ,mi sta chiedendo se è possibile fare un piccolo incontro con voi!!!>, tanta falsità in quella voce , LAIKA fu lesta nel rispondere< sull’isola non si fanno lotte, ne duelli e una regola della famiglia>, GRETORIO E GLEDA annuirono all’unisono, sarebbe stato inutile.

BALINOR SEMBRAVA RASSEGNATO e se ne tornò per la sua strada, ma non prima di aver sussurrato qualcosa di non udibile ad orecchio umano e il messaggio arrivò invece chiaro ai tre draghi.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** tragedia in agguato ***


~~TRAGEDIA IN AGGUATO

NEI  giorni seguenti GLEDA cercò di evitare i due ospiti in tutti i modi possibili, da quella notte sentiva che qualcosa era cambiato, aveva come un presentimento.

Decise di andare alla caverna dei draghi, sin da quando era bambina, non aveva temuto di niente e nessuno, scese con cautela lungo l’appena accennato sentiero di strada ,man mano che proseguiva vedeva le quattro figure dei draghi , raggomitolati come grossi felini, GLEDA si inginocchiò aspettando una risposta, la ragazza si rialzò, scavalcò la coda di CREMISI, l’ala di CHEOPE ed infine con un tuffo si buttò sulla zampa squamata di MEFISTO.

Il drago con delicatezza cercò di scrollarsela via, ma GLEDA era cocciuta e resistente e con audacia si arrampicò sulla schiena del drago per poi , scivolare lungo il collo e posizionarsi sopra la sua testa, ritrovandosi così a fissare le sue pupille dorate , a MEFISTO non dava fastidio e la lasciò fare , ma comunque essendo che il suo sonno ormai era andato a far friggere , si alzò ricollocando la ragazza sul dorso e con un poderoso balzo si alzò in volo uscendo dalla caverna.

Nel mentre uscivano, le loro orecchie captarono qualcosa di insolito, urla schiamazzi , un presentimento che la ragazza aveva avuto nei giorni precedenti, stava lentamente divenendo realtà, davanti ai loro occhi , gli abitanti del villaggio scappavano in preda al terrore puro ,ovunque vi erano tanti focolai , ormai impossibili da spegnere.

GLEDA alzò lo sguardo vedeva SERFES con il suo cavaliere, fu una cosa di un attimo perché dal cielo piovvero tre corpi, il tonfo sordo che produssero una volta a terra costrinsero la ragazza ad abbassare lo sguardo.

Al centro giaceva il corpo senza testa di suo padre, a destra stava suo fratello GRETORIO il collo era relativamente spezzato e giaceva in una posizione così innaturale e alla sinistra c’era la sua migliore amica non che sorellA LAKIA GIACEVA CON UNA LANCIA NEL VENTRE, il sangue reso scuro dalla notte la inondava tutta, la giovane si precipitò subito in suo soccorso.

GLEDA< sorella mia , LAKIA, LAKIAAAAAAAAA>,alle sue spalle MEFISTO senti le grida dei suoi familiari , la ragazza si riscosse e cercò di andare a salvare almeno i draghi ma venne fermata  da VARIAN che era appena tornato.

MEFISTO  nel frattempo aveva ingaggiato una feroce battaglia col drago nemico, SERFES ra il doppio di lui e soprattutto più esperto, aveva squame più dure del diamante , artigli affilati neri come la pece e una chiostra di denti lucenti da incubo.

I due draghi si azzannarono, lasciandosi a vicenda delle brutte ferite, nel frattempo Balinor che non era stato visto da nessuno , macchinava di portare dalla sua parte la NIPOTE,.

GLEDA che sembrava in uno stato catatonico, si risvegliò e come vide ALINDOR cercò di buttarsi alla carica, ma il saggio Varian riuscì a bloccarla definitivamente, dandole un colpo dietro la nuca.

In seguito riuscì a salvare anche MEFISTO  ed in sella al suo drago scapparono dall’isola, un ultim occhiata verso i due autori della strage , con la promessa che la prossima volta entrambi avrebbero avuto ciò he meritavano.

ps: fatemi sapere ciò che pensate , grazie.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3076298