A tale between light and darkness special - Lost days

di Cordelia_Sakamaki
(/viewuser.php?uid=784105)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Irina, Vladimir e Petr ***
Capitolo 2: *** Danilo ***
Capitolo 3: *** Il ballo ***



Capitolo 1
*** Irina, Vladimir e Petr ***


Russia, città di Mosca. Anno 1561.

Una bella bambina dai lunghi capelli color dell'ebano si trova in giardino, incantata: nonostante abbia appena nevicato e faccia molto freddo, non ha potuto fare a meno di uscire ad osservare i candidi fiocchi bianchi che cadono morbidamente sul pavimento. E' pieno inverno in Russia, e come sempre è molto rigido. La bimba, che su per giù avrà circa dieci anni, si stringe nel suo soprabito, mentre una donna la prende in braccio. " irina, piccola mia! Ti ho cercata ovunque, si può sapere perchè sei uscita con questo gelo? ". Chiede, mentre la piccola la osserva con i suoi splendidi occhi color smeraldo.

" Perchè mi piace tanto la neve, madre! Ha un colore meraviglioso ". Sorride, appoggiandosi a colei che a quanto pare è sua madre. La donna sorride, accarezzando amorevolmente la chioma corvina della figlia.

" Sei tanto dolce, mia piccola Irina. Una bimba davvero speciale ". Detto questo le da un bacio sulla guancia, per poi portarla con sè in casa. Molto modesta, d'altra parte loro sono semplicemente poveri contadini. Tuttavia, Adam e Kristina Vinogradov hanno sempre cercato di dare il meglio alla loro amata figlia, Irina. La bambina è cresciuta bellissima e sana, anche se ha ereditato l'indole ribelle che un tempo anche la madre possedeva. Per questo la donna non la punisce spesso: nella figlia rivede sè stessa da piccola. Dalle scale fa capolino anche il marito della donna, che vedendo le sue belle ragazze, come ama definirle lui, teneramente abbracciate non può fare a meno di sorridere.

" Salve mie belle dame, come state? Vi vedo molto indaffarate in dimostrazioni d'affetto ". Esordisce, mentre Irina scende dalle braccia della madre, che sorride dolcemente nel vederla correre ad abbracciare suo padre.

" Padre! ". Sorride la bimba, mentre lui si inchina per arrivare alla sua altezza, per poi accarezzarle la testa. Sua madre si avvicina di li a poco, unendosi al marito in un abbraccio affetuoso.

" Ti vogliamo bene, piccola mia ". Commenta semplicemente la donna, mentre Irina abbraccia entrambi. Di li a poco, la bambina li guarda entrambi con un'espressione leggermente speranzosa.

" Madre, padre, credete che Vlad riuscirtà a passare il Natale con noi, quest'anno? ". Chiede, mentre entrambi si guardano, preoccupati ed intuendo di chi stia parlando loro figlia. Non sapendo cosa risponderle, si limitano ad accennare un sorriso mentre suo padre la prende in braccio.

Nello stesso istante, a palazzo Meekhiv.

Un ragazzo di circa tredici anni sta osservando da un pò fuori dalla finestra, ed il suo sguardo color oceano segue distrattamente i fiocchi di neve che cadono a terra, ricoprendo il giardino ed i pavimenti circostanti. Sospira pesantemente, per l'ennesima volta: detesta stare chiuso in casa e non poter correre a giocare con i suoi amici, ma le regole di suo padre sono molto chiare in proposito: non gli è permesso vedere i bimbi del popolo, non può giocarci come fosse un volgare straccione. No, perchè lui è uno degli eredi: colui che erediterà una parte del patrimonio e dell'immenso potere del padre. Si, perchè i Meekhiv non sono una famiglia come molte altre: oltre ad essere tra i nobili più influenti di Mosca, sono anche i custodi di un potere antico e quasi sconosciuto. Il giovane sbuffa scocciato, per poi decidere di allontanarsi da li e sedendosi su una delle poltrone. Sembra essere nervoso, infatti non fa altro che tormentarsi l'unghia del pollice con i denti, come stesse aspettando qualcosa. In quel momento viene raggiunto da una bella donna dai capelli corvini come i suoi, raccolti in un'elaborata acconciatura. A giudicare dal suo abbigliamento si può facilmente intuire che sia la padrona del castello, ed i suoi occhi, così simili a quelli del ragazzo, si posano proprio su di lui che vedendola alza lo sguardo, per poi alzarsi. " Madre! Scusate, non vi avevo vista ". Si scusa, mentre lei sorride e gli posa una mano sulla spalla.

" Stai tranquillo, non è necessario che scatti sull'attenti ogni volta che metto piede nella stessa stanza in cui sei tu ". Lo rassicura amorevolmente, per poi sedersi insieme al giovane, che annuisce.

" E' solo che mi sembrerebbe di mancarvi di rispetto, se non lo facessi ". Ammette, non guardandola direttamente negli occhi: ha sempre avuto un grandissimo rispetto per la madre, e contrariarla è l'ultimo dei suoi desideri. La donna lo comprende, ma nota nello sguardo di colui che a quanto pare è suo figlo una vena di tristezza. Gli prende le mani tra le sue, con la dolcezza che l'ha sempre caratterizzata: oppositamente al marito, lei non è una madre severa. Preferisce ascoltare i desideri dei figli, raccogliere i loro sfoghi quando sono tristi, consolarli e consigliarli nel migliore dei modi. Perchè secondo lei, è così che si dovrebbe comportare una madre. Non si è mai messa a discutere sui metodi di suo marito, così come lui non le ha mai impedito di fare come meglio crede, seppur non si trovi d'accordo con lei: crede che solo con la severità ed il pugno di ferro i suoi figli saranno perfetti eredi.

" Lascia da parte le formalità, e dimmi: cosa ti succede? ". Chiede, mentre il giovane la guarda sorpreso. Scuote il capo con enfasi, cercando di dissipare i suoi dubbi.

" Nulla, madre. Non ho assolutamente nulla ". Risponde, ostentando sicurezza. Ma la donna sospira, per poi insistere.

" Vladimir, perchè menti a tua madre? Sai bene che detesto le menzogne ". Lo rimprovera, ma in realtà lo vuole solo spronare a sfogarsi. Lui rimane sorpreso qualche istante, per poi cedere: non vuole certo contrariarla.

" Insomma... il fatto è che mi sarebbe piaciuto andare a trovare la mia amica Irina, al villaggio ". Ammette: sua madre è alcorrente che lui passa molto tempo con due ragazzi del villaggio, e che una di questi è proprio Irina Vinogradova, la figlia della loro domestica e del loro tuttofare, e non ha mai avuto da dire in proposito, pur mantenendo la cosa nascosta al marito Gorislav: lui certamente, non sarebbe molto felice se lo sapesse.

" E perchè non ci sei andato? ". Chiede, mentre il figlio la guarda per poi sospirare.

" Perchè mio padre mi ha proibito di uscire: dice che vagabondo troppo, invece di occuparmi del mio ruolo di erede. Mi ha dato uno schiaffo e mi ha ordinato di non uscire da palazzo sino a quando non lo deciderà lui ". Sbuffa, mentre sua madre sospira pesantemente.

" Beh, ti sei comportato malissimo, Vladimir Meekhiv! Davvero malissimo, e per ciò meriti una severa punizione ". Inizia, mentre lui non capisce: che ha fatto? " Per questo, stasera rimarrai chiuso in camera tua tutto il tempo, e ne uscirai solo domani mattina, quando sarò io a deciderlo. Sono tua madre, e mi devi obbedienza ". Fa la donna, per poi guardare il ragazzo che intuisce tutto: sua madre sta recitando! Affinchè il padre non noti la sua assenza, sta fingendo di punirlo chiudendolo nella sua stanza! Stando al gioco, lui cerca di ribattere.

" Ma madre, io... ". Non finisce la frase, che lei lo interrompe.

" Non contrariarmi! Avanti, obbedisci al mio ordine, se non vuoi che avverta tuo padre! ". Continua la commedia lei, mentre lui annuisce. La domestica, che da sempre è complice della signora nel far uscire di nascosto il signorino Vladimir, lo porta con sè, mentre Adelaida Meekhiva rimane sola, sospirando: non le piace mentire, ma talvolta ci vuole! La domestica le si avvicina rispettosa, una volta accertato che il signorino sia uscito sano e salvo e che il padre non lo abbia visto.

" Signora, è tutto regolare ". Assicura, mentre lei annuisce. Sta per dire qualcosa, ma delle grida dal piano di sopra fanno sussultare entrambe le donne.

" Torna subito indietro, figlio ingrato! ". Tuona una voce maschile, seguita da una porta che sbatte con violenza ed alcuni rumori poco rassicuranti. Adelaida si alza dalla poltrona, mentre la domestica la affianca.

" ma cosa sta succedendo? ". Si chiede la nobildonna, mentre la voce torna nuovamente a gridare.

" Petr Meekhiv! Per il tuo bene, ti ordino di tornare qui! Non peggiorare le cose! ". Ordina, mentre un giovane dai capelli color mogano e dagli occhi color del ghiaccio scende di corsa le scale, tenendo tra le mani un libro.

" Prendetemi, se ci riuscite! ". Fa, in tono di sfida. Colui che ha tutta l'aria di essere suo padre scende le scale, afferrandolo per i capelli.

" Ti insegno io a prendermi in giro! Restituisci immediatamente quel libro, e fila in camera tua! ". Ordina, ma il ragazzo, che avrà all'incirca quattordici anni, riesce a divincolarsi dalla sua presa per poi scappare giù per le scale. Butta a terra il libro, mentre un uomo dalla stessa fisionomia di Vladimir si affretta a raccoglierlo, e quando alza lo sguardo il giovane ha già sorpassato la domestica, diretto alla porta d'ingresso. Adelaida sospira pesantemente, avvicinandosi all'uomo.

" Gorislav... ". Lo chiama, rivelando che quell'uomo è il COnte Gorislav Meekhiv, suo marito e Conte di Mosca. Lui stringe il libro come fosse il più prezioso dei tesori, ed il suo sguardo brucia d'ira.

" Quando ritornerà giuro che riceverà una lezione memorabile! ". Impreca. " Come ha osato burlarsi di me, suo padre?! ". Grida, mentre la moglie lo guarda.

" Sai bene che il nostro Petr è un ribelle, credo sia l'età. Magari, se gli imponessi meno divieti e lo lasciassi più libero di confrontarsi con i suoi coetanei... ". Ma il marito la blocca subito, con un cenno della mano e mostrandole il libro.

" Adelaida, un giorno lui deterrà il potere dei Meekhiv! Sarà il principale custode, non può permettersi di perdere tempo vagabondando e giocando come fosse un qualunque straccione. Lui è un Meekhiv, e farà meglio a ricordarlo se non vuole che prenda provvedimenti ". Risponde, alterato. La moglie abbassa lo sguardo, mentre la domestica rimane in disparte. L'uomo si volta verso di lei, per poi parlare. " Akilina, per favore andate a chiamare Beatrisa e gli altri Opekun: ho bisogno di loro ". Le ordina, calmandosi un pò. La donna fa una riverenza in segno di rispetto.

" Agli ordini, signore ". Risponde, per poi andare a cercare i sette fedelissimi che da sempre sono al fianco di Gorislav Meekhiv. Loro capo è Dimitri Zykov, nuovo stalliere di palazzo, mentre il braccio destro di quest'ultimo è Beatrisa Zaytseva, sposa di Filimon Isakov, cocchiere di palazzo, ed il loro nome è Opekun, che significa appunto Guardiani. Il capofamiglia dei Meekhiv stringe forte il libro, guardando la moglie.

" Adelaida, non sono così sicuro che nostro figlio sarà un degno custode di questo grande potere ". Ammette, mentre la moglie gli mette nuovamente una mano sulla spalla, appoggiandosi ad essa.

" Non pensarci, ora: abbiamo una lunga vita da vivere, ci penseremo più in la ". Sussurra. Eppure, il marito non pare molto convinto di quelle parole, e la lite, l'ennesima lite con il figlio maggiore gli ripassa ancora nella mente come un film.


Salve miei fans! Come state? Eccomi con una nuova storia, un background di back to 1600 ( che troverete nel mio profilo, se vi va di passare). Abbiamo conosciuto Irina ed i fratelli Meekhiv, Vladimir e Petr. I due ragazzi sembrano avere caratteri molto differenti, mentre la piccola Irina pare conoscere il minore dei figli del Conte Meekhiv e della sua sposa. Gorislav pare essere un padre molto severo, forse anche troppo. E intanto scopriamo che in un libro si cela un grande potere, che un giorno il figlio maggiore dovrebbe ereditare. Cosa sia, non è ancora dato saperlo. Cosa accadrà adesso? Perdonate se il primo capitolo è bruttino, ma è solo un'introduzione. Spero vorrete leggere e recensire, mi farebbe piacere. Consigli saranno sempre bene accetti, purchè non siate maleducati o scortesi. Detto questo, ci si sente al capitolo due! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Danilo ***


Non è passata nemmeno mezz'ora da quando, di nascosto dal padre, Vladimir Meekhiv è uscito da palazzo per poter raggiungere la sua amichetta, Irina. Fuori fa molto freddo, ma non ha fatto in tempo a coprirsi molto: aveva paura che il padre lo vedesse e che potesse punirlo per aver disobbedito ai suoi ordini. Il giovane erede dei Meekhiv cammina per le strade di Mosca, stando attento che il popolo non lo riconosca: meno gente lo vede in giro, meno probabilità ci sono che Gorislav lo venga a sapere. Il giovane riesce a raggiungere il villaggio, ma poco prima di trovare la casa della sua amica Irina alcuni rumori lo fanno sussultare, per poi guardarsi intorno con preoccupazione. " Chi diavolo sei? ". Sussurra, mentre qualcuno gli si avvicina, facendogli cenno di tacere.

" Calmo Vlad, sono solo io ". Fa una voce maschile, che lui riconosce. Si stupisce parecchio di vederlo li, in quel villaggio dove a sua detta vivono solo gli straccioni miserabili, non degni della benchè minima attenzione.

" Petr? Ma cosa ci fai qui? Nostro padre ti ucciderebbe se lo sapesse! ". Fa, rivelando che l'altra persona è niente poco di meno che suo fratello maggiore, Petr Meekhiv. Lui scuote un pò le spalle, avvicinandosi al minore.

" Nostro padre mi punirebbe comunque: ho rubato il libro proibito dalla sua stanza personale, dove nemmeno la mamma può entrare ". Confessa, come se stesse annunciando solo una portata della cena. A quelle parole Vladimir lo guarda shoccato.

" Sei uscito di senno?! Sai bene che nemmeno a nostra madre è permesso entrare, e toccare quel libro. E tu lo rubi?! Riportalo subito dov'era! ". Gli ordina, mentre l'altro tiene stretto il libro, per poi nasconderlo ed incrociando le braccia.

" Ma non ci penso neanche! Prima voglio vedere cosa c'è scritto, poi lo riporto dov'era ". Precisa, mentre il fratello scuote la testa.

" Sei una cosa impossibile! Poi ti lamenti delle punizioni di nostro padre ". Sbuffa, mentre dei passi li fanno ammutolire. Una bella bimba di soli dieci anni, avvolta nel suo pesante cappotto e con il cappuccio sopra la testa si palesa di fronte ai due, e Vladimir pare riconoscerla. " Irina! Ma cosa fai fuori da casa con questo gelo? ". Le chiede, mentre lei sorride dolcemente.

" Ti aspettavo! Mamma diceva che non potevi venire, invece ho fatto bene ad uscire, non sei mancato all'appuntamento ". Sorride raggiante, mentre lui ricambia il sorriso. Suo fratello rimane invece in disparte a fissare la scena, mentre la piccola lo nota e si nasconde dietro al suo amico, spaventata. " E lui chi è? ". Chiede, temendo di essere punita.
" Tranquilla, lui è solo mio fratello maggiore, Petr Meekhiv. Anche lui voleva conoscerti, non ti farà del male " La rassicura, per poi guardare il fratello per fargli capire di reggere il gioco. Tuttavia lui non pare darvi peso, e si inginocchia per arrivare all'altezza della bimba.

" Tu devi essere Irina, la bambina di cui mio fratello mi ha tanto parlato ". Le dice semplicemente, mentre lei annuisce per poi sorridere, un sorriso così dolce che riesce persino a strapparne uno a Petr, che guarda poi il fratello. " Si può sapere che aspettavi a presentarmela? E' dolcissima, non sembra nemmeno una zoticona come il resto di questi volgari... plebei ". Fa una smorfia di disgusto, mentre il fratello alza gli occhi al cielo.

" Basta con questo disprezzo gratuito, petr. E' proprio per questo che non ti ho mai presentato irina: temevo la disprezzassi perchè non è nobile come noi ". precisa, mentre Petr sbuffa per poi alzarsi, prendendo la mano ad Irina.

" Forza, andiamocene da qui. Vi porto al mio vecchio rifugio, ci vado sempre quando litigo con papà ". Fa, mentre Vladimir prende la mano libera di Irina, che li guarda curiosa.

" Petr... ". Fa dopo un pò il minore, mentre l'altro lo guarda un istante. " Grazie ". Conclude poi, sorridendo e strappando un leggero sorriso al maggiore.

" Non c'è di che ". Commenta solamente, per poi continuare a camminare. I tre arrivano finalmente ad un vecchio rifugio, un pò sperduto nella foresta poco distante dal villaggio. " Lo metterò qui... ". Sibila solamente Petr, prendendo il libro. Vladimir lo guarda preoccupato.

" Petr? Che vuoi fare con quel libro? ". Chiede, mentre l'altro si limita a nasconderlo sotto un mucchio di coperte.

" Qui non verrà a prenderlo nessuno. Te l'ho detto, quando lo avrò letto lo riporterò a nostro padre ". Lo guarda con sguardo furbo, mentre il minore lo guarda preoccupato: questa storia finirà molto male, pensa.

Cinque anni dopo, città di Mosca. Anno 1566.

" Vieni qui, razza di ribelle! ". Tuona la voce di un uomo, mentre cerca di afferrare un ragazzo che ancora una volta sfugge alla sua presa e scappa giù per le scale, guardandolo con sfida.

" Padre, dovreste stare più calmo, o finirete per sentirvi male di nuovo ". Commenta solamente, appoggiandosi alla ringhiera. Suo padre lo guarda con ira, mentre anche la madre fa la sua comparsa.

" Insomma! Cos'è questo baccano? Perchè state gridando come foste due straccivendoli?! ". Chiede, mentre il figlio minore la affianca, guardando il maggiore e scuotendo il capo. Suo marito scende le scale su tutte le furie, mentre il ragazzo che precedentemente stava inseguendo si avvicina alla donna.

" Succede che questo figlio sarà la rovina dei Meekhiv, Adelaida. Sarà la nostra totale rovina. Ma non permetterò che accada, non lascerò la nostra famiglia nelle sue mani. Il prossimo capo famiglia dopo la mia morte non sarà lui, ne designerò un altro che sia all'altezza del compito ". Afferma con sicurezza il conte Gorislav Meekhiv, mentre suo figlio maggiore Petr lo guarda tra l'arrabbiato e lo strafottente.

" Lo vedremo ". Commenta, per poi girarsi e dare le spalle ai genitori ed al fratello, dirigendosi alla porta. Kristina, la dama di compagnia di Adelaida Meekhiva, entra nella stanza in quel momento, notando le face scure dei suoi padroni. Si inchina in segno di rispetto, aspettando che siano loro a parlare. Di li a poco il suo padrone prende parola.

" Kristina, oggi mio figlio Petr non sarà con noi per pranzo, avverti tu la cucina ". Si calma un momento, mentre la donna annuisce.

" Come volete, signore ". Sussurra, mentre la sua signora le mette una mano sulla spalla, per poi annuire: è a conoscenza dell'amicizia tra i suoi figli ed Irina, la figlia di Kristina, ma non ha detto nulla al marito per non agitarlo ulteriormente.

Una bella ragazza di circa quindici anni è al vecchio rifugio dove ormai da cinque anni si riunisce con i suoi amici, i fratelli Meekhiv. Non ha mai toccato il libro che Petr ha nascosto, anche se non nega di essere curiosa di sapere cosa ci sia di tanto importante. La giovane ha deciso di restare al rifugio per evitare di tornare a casa: avrebbe voluto dare una bella notizia alla madre, che ha finalmente trovato anche lei un lavoro. Ma così non è, e non vorrebbe mai darle l'ennesima delusione, anche se la donna continua a dire che non c'è bisogno che si disperi così tanto, che quello che le importa è l'impegno che ci sta mettendo, i risultati arriveranno sicuramente. La ragazza ha imparato ad accendere il fuoco, cosa che ha fatto per potersi riscaldare. Sbuffa per poi sedersi a terra, accanto al focolare. Una ventata d'aria fredda la investe di li a poco, precedendo l'entrata di qualcun altro. La ragazza fa per voltarsi, ma l'altra persona le mette sulle spalle un cappotto. " Che diavolo fai qui da sola e al freddo? Quel fuoco non basterà a scaldarti ". Le dice solamente, mentre lei lo riconosce subito.

" Petr! Ma che fai qui? Oggi non dovevi restare a casa con Vlad ed i tuoi genitori? ". Chiede, mentre lui sbuffa, per poi sedersi accanto a lei.

" Non ho voglia di parlare di mio padre, nè dei miei fratelli o mia madre. Sai, sapevo che ti avrei trovata qui ". Commenta solamente, mentre lei inizia finalmente a riscaldarsi un pò.

" E come lo sapevi, se non l'ho detto a nessuno? ". Chiede, mentre lui la guarda.

" Ho saputo che sei andata da alcune famiglie a domandare lavoro, e tutti ti hanno detto di no. Sapevo che non saresti tornata a casa, per non dare la notizia a tua amdre e non deluderla ". Commenta, mentre lei annuiusce un pò rattristata. " Beh... npn ci pensare più ". Fa dopo un pò lui, per poi tirarla a sè ed abbracciarla, come fa sempre quando la vede giù di morale. " Ti aiuterò io a curare tuo padre, non devi abbatterti per questo ". Commenta solamente il maggiore dei fratelli Meekhiv, mentre lei scuote il capo.

" Ti ringrazio, ma non voglio metterti nei guai con i tuoi genitori. Come ho detto a Vlad, è meglio che sia io ad occuparmi delle spese mediche di mio padre. Sempre ammesso che trovi un lavoro ". Risponde, ragionando esattamente come fosse una ventenne. Lui sbuffa, volendola invece aiutare. Poi la tora a sè, abbracciandola per riscaldarla meglio.

" Non me ne importa niente di ciò che dice mio padre, sai vero che tu sei la sola popolana che aiuterei senza riserve? ". Ride un pò, facendo ridere anche lei.

" ma certo, sei il mio migliore amico dopo tutto, insieme a Vlad ". Ricambia il sorriso lei, mentre quello di lui scompare istantaneamente mentre torna a guardare il fuoco.

" Amico, certo... ". Sussurra senza farsi sentire.

Nello stesso momento, Vladimir Meekhiv è appena uscito da palazzo: anche lui intende andare al rifugio, avendo finalmente ottenuto dal padre il permesso di uscire dopo aver assolto a tutti i suoi doveri. Va alle stalle, dove incontra un giovane di circa diciassette anni che sta accarezzando il manto perfetto del suo cavallo. " Danilo, sei ancora qui? Credevo che mio padre ti avesse congedato ". Fa il moro, mentre l'altro si volta a guardarlo un momento, facendo per fare un inchino ma venendo bloccato dall'altro. " Insomma, sei mio amico, e qui non vedo mio padre. Quindi basta con queste formalità, almeno quando siamo soli ". Sorride, mentre l'altro giovane ricambia il sorriso.

" E' vero, ma non sono abituato al fatto che i signori mi trattino come un loro pari. Sai, tuo fratello in special modo tratta tutti quanti con superbia e sufficienza, come esseri inferiori ". Spiega, dandogli tranquillamente del tu e facendo quindi capire che sono amici.

" Non fare caso a mio fratello, è più strano di un asino che vola in questo periodo. Saranno le liti con nostro padre a turbarlo, non so che pensare ". Commenta, mentre l'altro annuisce. Improvvisamente a Vladimir viene un'idea, che estranea di li a poco. " Senti! Perchè non vieni con me? Voglio farti conoscere una mia amica ". Fa, mentre il ragazzo di nome Danilo riflette: beh, il conte gli ha dato la giornata ibera, quindi perchè non accettare?

" Non ammetterai un no come risposta, dico bene? ". Ride appena, e l'altro annuisce.

" Precisamente. Quindi forza, prendi un cavallo e seguimi. Ti faccio conoscere la mia amica Irina ". Dicendo quel nome sorride dolcemente, e Danilo lo nota.

" Solo un'amica? ". Chiede, scherzando per poi salire su un cavallo. L'altro arrossisce.

" Che domande... certo, solo una semplice... amica ". Fa, mentre l'amico ride sotto i baffi.

" Senza alcun dubbio, certo ". lo canzona nuovamente, per poi partire al galoppo e seguendo il suo amico.


Ciao a tutti! Ed eccomi con il capitolo due, che ve ne pare? Abbiamo conosciuto anche Danilo, lo stalliere di corte ed amico di Vladimir. I fratelli Meekhiv ed Irina sono ormai cresciuti, e la ragazza cerca lavoro. Cosa accadrà? Gorislav toglierà davvero il posto di capo famiglia al figlio maggiore? Coraggio! Voglio vedere pareri e recensioni :D Baci, ci si sente al capitolo tre!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il ballo ***


Irina è ancora al rifugio, e con lei è rimasto Petr: la ragazza non vuole tornare a casa al momento, e lui ha deciso di rimanere li con lei, non volendola lasciare sola. Sono diversi minuti che i due sono in silenzio, poi finalmente è lui a prendere parola, guardandola. " Hai freddo? ". Le chiede solamente, mentre lei fa cenno di no, stringendosi nella sua giacca.

" No, tranquillo. Non ho freddo ". Sorride un pò, ricambiando lo sguardo. Lui si perde a fissarla qualche istante, per poi ritornare a guardare il fuoco.

" A volte invece, io ho freddo persino a palazzo ". Ammette, mentre lei lo guarda senza capire. Lui si rende conto di ciò che ha detto, e scuote il capo. " Niente, dimentica quello che ho detto ". Commenta solamente, mentre lei gli prende la mano facendolo sussultare: cos'è questa strana sensazione che prova? Se fuori fa un freddo pazzesco, perchè al solo tocco di Irina si è sentito letteralmente bruciare di calore?

" Ascolta, forse non ti potranno essere di alcun aiuto queste parole, ma sappi che io ci sono sempre, sia per te che per Vlad. Siete i miei migliori amici, e non voglio vedervi soffrire, qualunque sia la ragione. Quindi, anche solo per sfogarti sai sempre dove trovarmi ". Sorride dolcemente, mentre lui la guarda nuovamente: solo ora si rende conto di quanto siano belli gli occhi di quella giovane popolana.

" Invece non hai idea di che aiuto mi stiano dando le tue parole. Non sai quanto ". Ripete lui, portando una mano sul viso della mora, che continua a guardarlo. " Grazie di tutto. Adesso so che ti ho giudicata bene, sin dall'inizio. Sei diversa da quei volgari plebei che sono la fuori ". Ricomincia il discorso lui, mentre lei arrossisce leggermente, non essendo abituata a questi complimenti.

" Non giudicare male la gente del popolo: ricorda che senza di loro, voi nobili non avreste tutte quelle ricchezze che possedete ". E' calma, ma non le piace quando qualcuno insulta la sua gente. Lui sbuffa, non volendo litigare con la ragazza preferisce chiudere l'argomento, pur non spostando la mano dal suo viso.

" Tu sei troppo buona, Irina. Sei un fiore troppo fragile per il gelo di questo mondo ". Lei lo guarda un pò perplessa: ma che gli prende, tutto d'un tratto? Cos'è quello sguardo che lei non ha mai visto prima d'ora? " Ti serve protezione ". Conclude lui, mentre lei annuisce.

" Beh, ci siete tu e Vlad a proteggermi. Non corro alcun pericolo ". Fa, mentre lui rimane serio, avvicinandosi di più a lei.

" Ma io voglio proteggerti sempre, non solo quando ci ritroviamo in questo rifugio, nemmeno fossimo ladri che fuggono nelle tenebre. Voglio che tutti lo sappiano, che non devono farti del male o se la vedranno con me ". Precisa, mentre lei non capisce dove voglia andare a parare. Lui intanto riflette: deve farlo. Deve fare ciò che vorrebbe da settimane ormai, ma non ha mai osato fare. Le si avvicina nuovamente, mentre lascia la mano della ragazza per poi cingerle la vita e tirarla maggiormente a sè. Lei lo guarda decisamente sorpresa.

" Petr, cosa... ". Fa per dire, ma lui la fa tacere mettendole un dito sul labbro.

" Zitta... non dire niente ". Le sussurra solamente. Sono ad un millimetro di distanza, e la ragazza deglutisce sentendo i battiti del suo cuore aumentare mostruosamente.

" Cosa... cosa stai...? ". Cherca di dire, ma lui le mette un dito sul labbro ancora una volta, per impedirle di dire altro. Sta per annullare ogni distanza tra loro, ma un'improvvisa ventata gelida precede l'entrata di Vladimir e Danilo, rovinando così il momento. Petr sbuffa contrariato, lasciando libera la ragazza, che nel frattempo porta un dito al labbro, un pò pietrificata per la sorpresa: cosa sarebbe accaduto se non fossero entrati Vladimir e quel ragazzo che non conosce? " Fratello, ma quello non è forse lo stalliere? Che ci fa qui? ". Chiede poi il maggiore, mentre il fratello toglie il pesante cappuccio.

" Danilo non ci tradirà mai per questo l'ho portato sin qua ". In seguito vede anche Irina, e sorride un pò. " Oh, e c'è anche Irina. Bene, così potrete conoscervi e fare amicizia ". Sentenzia, mentre la ragazza si alza, facendo un inchino come si conviene, arrossendo leggermente nel vedere il nuovo arrivato: deve ammettere che è decisamente un bel ragazzo.

" Il mio nome è Irina Vinogradova, lieta di conoscerti ". Lui la guarda, arrossendo a sua volta per poi presentarsi.

" Io... beh, io sono Danilo Petrov, per servirvi ". Fa un inchino a sua volta. Petr pare l'unico ancora contrariato, e si avvicina alla sua amica per poi prenderle la mano.

" Non mi fido, Vlad! Chi ti dice che non dirà tutto a nostro padre? ". Chiede, mentre il fratello fa cenno di no.

" Tranquillo, non lo farà. Mi fido incondizionatamente di lui ". Lo rassicura. Tuttavia suo fratello continua a non fidarsi, e tiene Irina dietro di sè come a volerla proteggere. I tre ragazzi e la giovane si riniscono accanto al fuoco di li a poco: la temperatura è molto rigida, ed esso è la sola fonte di calore presente. Vladimir si accorge che Irina sta tremando, così le posa la sua giacca sulle spalle per poi guardarla. Lei ricambia lo sguardo, sorridendo.

" Grazie, sei sempre così gentile con me ". Fa, mentre lui annuisce tranquillo.

" Sai bene che tu riesci a tirare fuori il mio lato migliore, in ogni circostanza ". Precisa, facendola un pò arrossire. Passati i primi momenti di timidezza, anche Danilo riesce ad integrarsi nel gruppo, rimanendo con gi altri sino all'ora del rientro.

I fratelli Meekhiv sono i primi a tornare a palazzo, mentre Danilo ed Irina tornano alle loro rispettive abitazioni. Al rientro di Petr e Vladimir ad attenderli è il padre: stranamente non pare arrabbiato, ed accanto a lui vi è la moglie. " Padre ". Lo saluta semplicemente il minore, facendo un rispettoso inchino seguito dal fratello, che non proferisce parola. Gorislav tuttavia li ferma con un cenno della mano, per poi guardare la moglie.

" Ragazzi, non ho voglia di infuriarmi chiedendovi dove siete stati, o con chi ". Inizia il discorso, mentre i due si guardano straniti da quella reazione tanto insolita. " Vi ho aspettati per annunciarvi che la settimana prossima si terrà un ballo molto importante, a cui parteciperanno anche gli Ershov insieme alla loro più giovane figlia, Katrina. Voglio che la conosciate e facciate amicizia con lei, mi sono spiegato? ". Li guarda severamente, mentre il figlio maggiore si fa avanti.

" Eh? Perchè mai dovremmo fare amicizia con un'estranea? Non possiamo limitarci alla normale cortesia? ".Chiede, mentre sua madre interviene nella discussione facendo cenno di no.

" Vedi figliolo, il rapporto con gli Ershov è molto importante per la nostra famiglia, e vorremmo che tu, tuo fratello e la giovane Lady facciate amicizia. Farai questo favore ai tuoi genitori? ". Chiede, mentre Petr annuisce semplicemente, non sapendo tuttavia cosa si celi dietro quell'inaspettata richiesta.

" Per premiarvi, vi do il permesso di portare la dama che vorrete. Potrà essere anche una popolana, purchè sia di bella presenza e sistemata a dovere ". Precisa il conte Meekhiv, mentre Vladimir e Petr si guardano sorpresi, per poi annuire.

" Grazie, padre ". Sussurra solamente il minore, avendo già deciso in oltre chi sarà la sua dama. Non sa che anche il fratello ha avuto lo stesso, identico pensiero.
Irina intanto è ritornata a acasa propria, dove incontra la madre ed il padre appena rientrati dal lavoro. La ragazza abbassa subito lo sguardo, ed entrambi capiscono: non è ancora riuscita a trovare lavoro, e per questo si sente in colpa. Il padre le si avvicina, per poi abbracciarla. " Non preoccuparti figlia mia: non importa se non sei riuscita a trovare lavoro, la cosa più importante per me e tua madre sei tu ". La rassicura, mentre lei si stringe a lui in cerca di conforto.

" Vi ringrazio, padre ". Risponde, mentre la madre si unisce al loro abbraccio. Una volta separatisi, Kristina prende parola.

" Forse il conte Meekhiv potrebbe assumerti, almeno in questi giorni: ci sarà un nuovo ballo a palazzo, e ci sarà molto da fare ". Fa ad un certo punto la mora, mentre il padre scuote il capo.

" Kristina, no. Se mia figlia lavorerà, sarà per sempre. Non voglio che chieda un lavoro per poco tempo, come stesse supplicando l'elemosina ". Spiega, mentre la moglie annuisce.

" E va bene, dopo tutto hai ragione tu ". Sorride, accarezzando i capelli alla figlia, che la guarda e sorride appena. Le dispiace, ma se il padre non acconsente non potrà andare a chiedere un lavoro seppur temporaneo a Gorislav Meekhiv. Mentre la ragazza fa per parlare tuttavia, qualcuno bussa alla porta. Ad aprire è Kristina, che si trova di fronte ad un messaggero mai visto prima. " Irina Vinogradova? ". Chiede il misterioso messaggero, mentre la diretta interessata si fa avanti, mentre il padre la affianca.

" Chi mi reclama? ". Chiede la giovane, un pò allarmata: da ciò che sa, quell'uomo è un messaggero dei Meekhiv. Ma che ci fa a casa sua? Il suo dubbio viene presto chiarito.

" Lord Vladimir vuole vedervi a palazzo Meekhiv. Dovete seguirmi immediatamente ". Sentenzia perentorio l'uomo, mentre Irina rimane stranita: perchè mai Vladimir lha convocata a palazzo? 

Salve a tutti, ragazzi! Buon Natale :D Come regalo, ecco il capitolo tre della storia, che ne dite? Petr pare provare qualcosa per Irina, e se non fosse stato per l'entrata in scena di Vladimir e Danilo le avrebbe sicuramente dichiarato apertamente i suoi sentimenti. Intanto il conte Meekhiv da il permesso ai figli di portare al ballo la dama che desiderano, e Vladimir non ha perso tempo nel convocare Irina a palazzo. Che accadrà adesso? A cosa porterà il ballo dei Meekhiv? Coraggio, voglio vedere le vostre recensioni ed i vostri pareri :D Baci

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3708879