Il dono - Oltre la morte di iced_swan (/viewuser.php?uid=93375)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Strano incontro ***
Capitolo 3: *** Strano incontro (parte II) ***
Capitolo 4: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 5: *** Amici? ***
Capitolo 6: *** Un appuntamento un po’ affollato ***
Capitolo 7: *** Un appuntamento un po’ affollato (parte II) ***
Capitolo 8: *** Rivelazioni incredibili ***
Capitolo 9: *** Rivelazioni incredibili (parte II) ***
Capitolo 10: *** Brutte sensazioni ***
Capitolo 11: *** Paura ***
Capitolo 12: *** Paura ( parte II ) ***
Capitolo 13: *** Conoscenze ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Il Dono – Oltre la morte
Prologo
Eccomi. Sono arrivata finalmente…
Aspetto che Charlie venga a recuperarmi
all’aeroporto di Seattle, sono qui da un’ora ma ancora non è arrivato.
Spero che qui a Forks riuscirò a vivere meglio,
senza pressione di alcun tipo. A Phoenix con mia madre era diventata una
tortura. Fino a due anni fa ero tranquilla ma all’improvviso mi sono trovata
letteralmente circondata da “LORO”
Venivo perseguitata. Non potevo andare a scuola,
uscire con le amiche o anche solo sperare in un appuntamento.
Nonna dice che ho il “ dono di famiglia ”, che a
quanto pare salta una generazione, perché mamma non è stata “ prescelta ”.
Più che un dono, per me è diventata una
maledizione.
Ancora non potevo sapere che il mio “ dono ”, mi avrebbe condotta
al mio futuro.
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Capitolo 2 *** Strano incontro ***
Il
Dono – Oltre la morte
Strano incontro
Pov Alice
“ Alice amore cosa c’è? Sono giorni che
sei strana ” ah il mio Jasper, è un amore. Non potrei desiderare un compagno
migliore di lui con cui dividere la mia eternità.
“ sto bene amore… è solo una visione che
mi tormenta ” dico continuando a sistemare la mia adorata cabina armadio.
“ vuoi parlarmene? Ti posso aiutare? ” mi
raggiunge abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo
Sorridendo mi giro e mi alzo sulle punte
per baciarlo “ no tranquillo ” gli bacio serenamente il volto passando dalla
sua bella fronte ampia, alle sue favolose labbra “ e ora lasciami lavorare ”
aggiungo sfuggendo alla sua presa ridendo
Lui sorride dolcemente ed esce, non prima
di avermi baciata ancora.
Mentre sono immersa tra abiti e maglie, la
solita visione mi sorprende, solo che adesso vedo chiaramente il luogo e chi
devo incontrare.
Una ragazza molto carina con lunghi
capelli marroni e viso a cuore. Non so come e chi sia, ma una cosa è certa,
devo conoscerla. Recupero dalla cabina pantalone, canotta, scarpe e borsa e mi
preparo accuratamente.
Mentre sto uscendo incontro mio fratello
Edward “ Ed puoi dire tu a Jasper che sono uscita? ” recupero le chiavi della
porche
“ certo ” infilo tutto nella borsa ed
esco.
Pov Isabella
“ …ti ”
“ …gliati ”
Una voce insistente mi tormentava le
orecchie “ …svegliati ” mi giro nel letto dando le spalle alla voce fastidiosa
Per un paio di minuti regna il silenzio
assoluto, tanto che stavo per riprendere sonno quando…
“ ISABELLA ” salto letteralmente giù dal
letto andando a finire sul pavimento duro
“ merda che male ” mugugno massaggiandomi
la schiena indolenzita “ che modi ” mi alzo piano da terra e mi siedo sul
materasso
Mio padre forse richiamato dal rumore
della mia caduta, irrompe in camera con la classica espressione da poliziotto
sospettoso ‘ ci mancava che entrasse che un mitra puntato ’ penso mentre lo
guardo
“ Bella cosa è successo? ” si rilassa quando
vede che sono sana e salva
“ ehm ” mi alzo e raccolgo le coperte che
mi sono trascinata durante la caduta “ sono sola caduta dal letto papà ” lo
guardo mentre cerca di trattenere una risata
“ vai ridi pure ingrato di un padre ”
mugugno mentre lo supero e scendo in cucina
“ dai Bella ammetterai che come scena era
comica ” ridacchia mentre si riaccomoda alla tavola e beve il suo caffè
“ certo è comico… se non sei tu ad essere
li per terra ” e così dicendo mi preparo la colazione e mi siedo di fronte a
Charlie
E mentre mangio mi perdo tra i miei
pensieri.
Sono arrivata da una settimana a Forks e
per i primi giorni, tutto è andato bene ma il terzo giorno…
Inizio Flashback
Ero in un negozio e stavo facendo la spesa per la
cena. Stavo scegliendo la frutta ed ero indecisa se prendere le mele o le
arance quando l’ho sentito.
“ mi vuoi sentire ” era la voce di una donna molto
arrabbiata “ non ci devi stare con quel ragazzo, ti farà soffrire e basta ”
Mi sono girata e la scena che ho visto mi ha fatto
venire i brividi. C’era una giovane donna che spingeva un carrello della spesa
e quella che doveva essere la madre le parlava.
Beh voi mi direte ‘ cosa c’è di male in una mamma che
rimprovera la propria figlia? ’. Di male non c’è niente, tranne per il fatto
che la figlia non le rispondeva, perché non la poteva vedere.
Mi sono girata subito come scottata. Sono cose come
questa, che mi hanno fatto diventare pazza. Ho pagato in tutta fretta e sono scappata
via prima che quella donna si accorgesse che io potevo vederla.
Cammino a passo sostenuto e non mi giro a guardare
nessuno. Quando in lontananza scorgo casa, tiro un sospiro di sollievo.
Percorro il vialetto e inserisco la chiave nella toppa, sto per far scattare la
serratura quando “ tu mi vedi? ” mi blocco un attimo e il cuore sembra mi esca
dal petto.
Cerco di far finta di niente e entro in casa. Mi
dirigo in cucina e inizio a svuotare le buste.
“ dai so che mi vedi, ti ho vista prima ” cerco di
ignorarla e continuo a fare le mie cose “ non potrai ignorarmi per sempre e lo
sai bene ” deglutisco rumorosamente e alzo gli occhi al cielo
Salgo in camera ripetendomi mentalmente ‘ non farti
abbindolare, non farti abbindolare ’
“ io posso stare anche per sempre qui con te sai? ” quella
domanda mi fa rabbrividire e a quella prospettiva alzo gli occhi al cielo ‘ un
ultima volta Bella, poi ti butterai tutto alle spalle ’
“ oh va bene cosa vuoi? ” domando esasperata ormai in
camera mia
“ allora è vero… tu mi vedi e mi senti!! È un miracolo
” esclama felice
Fine Flashback
Da quel giorno Gianna mi sta sempre
intorno e non vuole andarsene, almeno fino a quando non avrò consegnato un
messaggio alla figlia.
Per chi ancora non l’avesse capito, io
posso vedere i morti come mia nonna. Lei dice che noi abbiamo il compito di
guidare le anime bloccate verso la luce. Lei insiste col dire che è un dono,
invece io lo considero una maledizione.
“ Bella tutto bene? ” la voce di papà mi
risveglia dai miei pensieri
Annuisco mentre sparecchio la tavola “
oggi vado a fare compere a Seattle per l’inizio della scuola ” e tra me e me
aggiungo ‘ e andare a farmi dare della pazza dalla figlia di Gianna ’ ma questo
me lo tengo per me
“ va bene stai attenta mi raccomando ” esce
dalla cucina e recupera il giaccone. Dopo che papà va a lavoro, io salgo di
nuovo in camera e tiro fuori dall’armadio quello che devo indossare.
Jeans, maglietta e scarpe possono andare
bene.
“ allora andrai? ” per poco non mi ceco un
occhio quando Gianna appare all’improvviso
Respiro profondamente e mi calmo “ si
basta che poi non mi dai più il tormento ” recupero tutto quello che mi serve
telefono, chiavi della macchina e cartina stradale ed esco di casa.
Non potevo
ancora sapere che quel giorno avrei conosciuto colei che, sarebbe diventata per
me una sorella.
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Capitolo 3 *** Strano incontro (parte II) ***
Il
Dono – Oltre la morte
Strano
incontro (parte II)
Pov Isabella
Guido fino a Seattle ed arrivai in centro
“ ecco ora gira a destra ” Gianna mi dava indicazioni per raggiungere casa sua.
Prima voleva che andassi a parlare con la figlia ma poi mi ha spiegato che era
meglio parlare prima con il marito, perché è di ampie vedute al contrario della
figlia.
“ quindi tuo marito vive li? ” spengo il
motore e guardo la casa davanti a me
“ si vive solo ormai, da quando sono morta
non trova pace ”
Prendo un bel respiro profondo e scendo
dalla macchina camminando lentamente “ cosa dico, cosa dico, cosa dico ” mormoro tra me e me mentre arrivo davanti la
porta
“ dai fai subito ” Gianna mi incita a
suonare mentre io ho la mano sospesa davanti la porta. Non so come fare, cosa
dire e come comportarmi. La verità è che me la sto facendo sotto.
“ oh insomma dai mica ti mangia ” alzo gli
occhi al cielo combattendo contro l’irrefrenabile desiderio di girare su me
stessa e scappare a gambe levate.
“ la fai facile tu, tanto sei già morta ”
busso ed aspetto sull’uscio della casa “ non c’è nessuno ” mormoro provando
ancora a bussare ma niente
Sto li ferma per altri due minuti “ vabbè
non c’è ” mi giro e faccio per andarmene quando la porta si apre
“ posso aiutarla? ” mi trovo davanti un
uomo di mezza età che deve essere il marito di Gianna. Prendo un bel respiro
per calmarmi e prepararmi ad eventuali insulti.
“ buon giorno signore ” cerco di sorridere
e lui mi guarda in viso aspettando che io prosegua “ so che può sembrare strano
ma ” sono incerta su come spiegare tutta la faccenda
“ cosa? ” domanda lui sorridente
“dai diglielo ” Gianna al mio fianco mi
sprona a parlare “ te l’ho detto è di larghe vedute ”
“ ok… allora la capirò se lei non mi
volesse credere ma ho un messaggio per lei da parte ” mi blocco un secondo
anche per far si che l’uomo capisca bene “ di sua moglie Gianna ” concludo ed
aspetto una reazione che arriva poco dopo
“ com…e scus…a ? ” balbetta mentre gli
occhi gli si allargano
“ sua moglie Gianna mi ha detto di avere
un messaggio per lei ” scandisco bene quello che dico “ so benissimo che suona
strano quello che le sto dicendo ma è tutto vero ” lo guardo per qualche minuto
e alla fine mi invita ad entrare.
“ hai visto che era facile ” dice Gianna
mentre entro. Io alzo gli occhi al cielo e sospiro.
***
Guido verso il centro commerciale molto
più rilassata di prima. Spiegare tutto al marito di Gianna è stato abbastanza
facile ed era vero che l’uomo è di larghissime vedute. Siamo rimasti d’accordo
che andremo dalla figlia tra una settimana, perché ora è fuori per lavoro.
Parcheggio l’auto e spengo il motore.
Guardo davanti a me e sospirando poggio la fronte sul manubrio.
Mi ero ripromessa di non farmi mai più
immischiare in faccende sovrannaturali ed eccomi che sto aiutando un fantasma a
passare oltre. Scuoto la testa e pensando ai fatti miei scendo dalla macchina.
Entro nei negozi e inizio a comprare tutto
quello che mi potrà servire per l’inizio della scuola.
Spero di fare qualche amicizia e
soprattutto di riuscire ad evitare fantasmi ed altro. Sto uscendo dalla
libreria quando vado a scontrarmi contro qualcuno.
Cado all’indietro e atterro sul sedere “
Ahi ” mormoro massaggiandomi la parte lesa mentre alzo lo sguardo.
Quella che mi trovo davanti è una delle
ragazze più belle che io abbia mai visto. Carnagione chiara, pelle perfetta,
corporatura snella, capelli neri corti e grandi occhi dorati. Il colore delle
sue pupille mi lascia per pochi secondi sbalordita, ma sorvolo quando vedo che
mi sta sorridendo.
“ oh mio dio scusami non ti ho proprio
vista arrivare ” mi aiuta ad alzarmi e a raccogliere le mie cose
“ non fa niente è colpa mia che non guardo
mai dove metto i piedi ” quando sono in piedi davanti a lei noto che è più
bassa di me, sembra un folletto!!
“ sei nuova vero? Non ti ho mai vista da
queste parti ” parla con una voce squillante ma al tempo stesso molto dolce
“ si mi sono trasferita una settimana fa ”
rispondo ma quando sto per aggiungere qualcosa al fianco della ragazza appare
un fantasma.
Ma è diverso da tutti quelli che io abbia
mai visto. È bianco come un lenzuolo, vestiti strappati e occhi rossi come il
sangue.
Trattengo il respiro quando quell’occhi
incontrano i miei “ io sono Alice comunque ” vedo la sua mano tesa verso di me
e tremante la stringo.
“ io s…ono Isa…bel…la ” balbetto iniziando
a tremare. Quello spirito mi trasmette tanta paura e cattiveria. Devo andarmene di qui.
Ritraggo la mano “ io… devo andare ” salutandola con un gesto
del capo scappo letteralmente dal centro commerciale e mi rifugio nella mia
macchina, metto in moto e parto.
Pov Alice
Entro in casa ripensando al mio incontro
con Isabella. Che strana sensazione.
Sembrava tranquillissima, quando
all’improvviso il cuore le ha accelerato i battiti, è diventata bianca come un
lenzuolo e ha iniziato a tremare.
Che strano.
Questa è la classica reazione a quando gli
umani vedono…
“ un vampiro ” la voce di Edward mi
precede
Mi giro verso di lui e annuisco
pensierosa.
Quel giorno non sapevo ancora che Bella, avrebbe
stravolto le nostre esistenze.
Colgo al volo l’occasione per augurare a tutti Voi un
sereno Natale!!
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Capitolo 4 *** Primo giorno di scuola ***
Il
Dono – Oltre la morte
Primo
giorno di scuola
Pov Isabella
“ Isabella devi svegliarti ” la voce di
Gianna mi perseguita
Mi giro dall’altro lato dandole le spalle
e mormoro con voce impastata “ ma perché sei ancora qui se ho parlato con tuo
marito? Si può sapere? ” sbuffo seccata dalla sua voce che continua a chiamarmi
“ perché devi ancora parlare con mia
figlia, e fino ad allora sarò il tuo tormento ” dice con fare ovvio come se
avesse appena detto la cosa più naturale del mondo “ ed ora alzati dormigliona
che inizia la scuola ” e non so come faccia mi fa sollevare le lenzuola e mi
ritrovo completamente scoperta.
Mormorando maledizioni mi alzo andando
verso l’armadio. Tiro fuori la roba che avevo già scelto e vado in bagno.
Una volta vestita metto l’orologio al
polso, orecchini, bracciale e scendo di sotto, dove papà sta facendo anche lui
colazione.
“ allora pronta per il tuo primo giorno? ”
alza gli occhi dal quotidiano e mi sorride affabile da dietro i suoi baffetti
scuri
“ ma si dai sono abbastanza pronta ”
mormoro mentre mi siedo con tutto l’occorrente per la mia colazione “ ma tu?
Come mai ancora qui? ” mi porto alla bocca il primo cucchiaio di latte
Arrossì leggermente e mi scappò una
risatina “ sei arrossito papà? ” chiedo sapendo benissimo di metterlo in
imbarazzo
“ volevo aspettarti per farti l’imbocca al
lupo ” e mentre lo dice si tocca i baffi imbarazzato
“ oh papà ” e alzandomi lo abbraccio.
Pov Edward
Sono seduto sul divano da un’ora ad
aspettare che le mie sorelle finiscano di ‘ farsi belle ’.
Jasper ed Emmett sono in macchina sotto
ordine delle rispettive mogli. In casa siamo tutti in agitazione per lo strano
incontro avuto da mia sorella.
Alice sono due giorni che ci pensa in
continuazione e poi ha delle visioni strane sul suo conto. L’ha prima vista
parlare con un signore e avevano una strana conversione sulla moglie morta di
quest’ultimo, poi altre dove la vede parlare sola. Che strana ragazza. Sono
curioso di conoscere chi ha colpito tanto mia sorella.
Sto per perdere le speranze, quando le due
scendono. Mi alzo dal divano per prendere le chiavi della macchina ed esco di
casa.
“ finalmente stavo per chiamare i soccorsi
” mi insultano entrambe con il pensiero e mi seguono fuori
“ caro Edward non si mette fretta alla
bellezza ” Rosalie mi passa di fianco e raggiunge il marito che prontamente le
apre lo sportello e lo bacia.
Alice al mio fianco mi sorride dolcemente “
ah fratellino le donne sono ancora un mistero per te ” e baciandomi su una
guancia saltella felice da Jasper che l’accoglie a braccia aperte.
Alzo gli occhi al cielo sentendo i miei
fratelli ridere e mi dirigo in macchina.
***
Siamo nel parcheggio e stiamo aspettando che arrivi la
ragazza nuova. Mi giro verso mia sorella Alice e la vedo concentrata per vedere
il momento preciso del suo arrivo.
Frugo nella sua mente ed eccola che arriva.
“ sta arrivando ” parliamo all’unisono io e Alice
Gli altri si girano con noi verso il cancello ed
eccola.
Pov Isabella
Entro nel cortile e parcheggio l’auto nel primo posto
vuoto che vedo ‘ sono arrivata in tempo ‘ mi giro a guardare la mia nuova
scuola e vedo una marea di ragazzi fuori che aspetta la campanella.
Spegnendo il motore prendo un profondo respiro
raccolgo le mie cose e scendo.
Sono ancora girata di spalle e metà all’interno
dell’auto quando una voce squillante mi fa spaventare “ eccoti ” per lo
spavento picchio la testa contro l’auto e dolorante mi giro.
Davanti mi trovo quella strana ragazza del centro
commerciale “ oh ciao ” mi massaggio la testa e le stringo la mano che lei mi
tende “ ehm Alice… giusto? ” domando per sicurezza
Lei annuisce tutta contenta e in uno slancio mi stringe
a se “ che bello rivederti… poi quel giorno non ho fatto in tempo a domandarti
se vivevi qui e speravo che oggi tu arrivassi ” mi spiega con la sua voce
allegra
“ oh beh ” la guardo imbarazzata per il mio
comportamento “ scusa per quella volta ma avevo un impegno molto importante e
sono scappata ” mento e sorrido cercando
di apparire sincera. Non posso certo dirle ‘ no sai l’altro giorno mi sono
spaventata a morte, perché c’è un fantasma che ti perseguita ed è spaventoso ’.
Mi avrebbe presa per pazza.
“ non fa niente, non preoccuparti ” mi sorride felice
e allegra e poi aggiunge “ ti volevo presentare la mia famiglia ” solo ora noto
dietro di lei quattro ragazzi che mi fissano. Arrossisco e abbasso lo sguardo
per un secondo.
Alzando gli occhi li vedo di nuovo, sono tre ragazzi e
una ragazza bionda che è di una bellezza unica.
Alice fa segno ai quattro di avvicinarsi ed allora
accade di nuovo. Al fianco di Alice appare quello strano uomo, accanto alla
bionda un uomo di bell’aspetto vestito molto elegante, in stile anni trenta più
o meno e accanto al ragazzo biondo, un ragazzino strano anche lui con due
grandi occhi rossi.
I quattro sono davanti a me ed Alice sta per
presentarmeli, chiudo un secondo gli occhi ‘ fa come se non ci fossero ’ mi
dico tra me e me.
“ allora loro sono la mia famiglia ” mi dice
indicandomeli “ mia sorella Rosalie ed Emmett ” mi presenta il ragazzone alto e
muscoloso che sembra un armadio e la ragazza bionda
“ piacere Isabella ” stringo le loro mani fredde come
quelle di Alice “ piacere nostro ”
“ lui è il mio Jasper ” il ragazzo biondo mi sorride
cordiale tendendomi una mano che stringo prontamente “ piacere ” dico cercando
di evitare di guardare quei fantasmi che mi fissano
“ e lui è mio fratello Edward ” quest’ultimo era di
una bellezza disarmante e mentre gli stringo la mano arrossisco come una
ragazzina “ piacere ”
Mentre cerco di non incrociare il suo sguardo,
inavvertitamente guardo il fantasma che sta dietro la ragazza bionda Rosalie.
Questo mi guarda un attimo per poi spostare lo
sguardo. Forse poi si rende conto che io l’ho guardato negli occhi e torna a
fissare me.
“ tu mi vedi ” a quelle parole anche gli altri due mi
fissano e io distolgo subito lo sguardo, ma ormai è tardi “ si lei ci vede ”
dice il ragazzino “ puoi aiutarci ” dice l’altro avvicinandosi a me e
guardandomi con quegli occhi rossi
Guardo Alice e i suoi famigliari e deglutisco “ io…
devo… an…dare ora ” balbetto mentre i battiti del mio povero cuore mi
arrivavano in gola “ scusatemi ci vediamo ” e così dicendo fuggo detro la
scuola.
Pov Edward
“ avevi ragione Alice ” dico guardando mia sorella che
guarda ancora nella direzione in cui Isabella è scappata.
“ i battiti del suo cuore sono aumentati
all’improvviso ” Jasper abbraccia la moglie e le bacia il capo
“ che strana umana ” afferma Emmett entrando a scuola
seguito da tutti noi.
Si strana. Molto strana ma…
Ma anche molto bella e misteriosa.
Non potevo sapere che quella bella ragazza avrebbe cambiato la mia
esistenza, per l’eternità.
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Capitolo 5 *** Amici? ***
Il
Dono – Oltre la morte
Amici?
Pov Isabella
“ nonna ti dico di non aver mai visto dei
fantasmi così ” cammino avanti ed indietro per la stanza cercando di calmarmi
“ stai calma e descrivimeli di nuovo ” la
voce calma e paziente della nonna mi arriva dal telefono che ho appoggiato
sulla spalla.
“ sono strani nonna, hanno abiti che
sembrano essere usciti dai romanzi del novecento ” mi siedo prendendo il
telefono in mano e aspettando una qualche spiegazione, che spero possa calmarmi
almeno un pò in presenza dei Cullen.
Sento i sospiri di mia nonna attraverso
l’apparecchio “ tesoro… allora fammi pensare ” sento dei rumori di sottofondo
segno che sta passeggiando “ potrebbero essere anime dei tempi passati ”
“ e cosa vorrebbero da quei ragazzi? ”
chiesi preoccupata pensando che possano essere in pericolo
“ possono essere dei parenti o amici di
famiglia… tesoro sai come funziona te l’ho spiegato ” nonna cerca di calmarmi
ma ho una strana sensazione.
“ va bene nonna forse hai ragione tu ”
mento per non farla preoccupare, so che sarebbe capace di prendere il primo
volo e raggiungermi… vedrò di risolvere questo mistero da sola
“ brava tesoro… ora devo andare mi
raccomando, chiama tua madre ”
“ va bene, ti voglio bene nonna ” chiudo
la telefonata e riprendo a preparare la cena a papà ma continuo a pensare a
questi strani fantasmi. È passata una settimana da quella mattina e gli spiriti
che tormentano i ragazzi, hanno preso a seguirmi per convincermi a parlarci.
Non ce la faccio più! Mi stanno rendendo
la vita un inferno. Ieri finalmente ho parlato con la figlia Gianna.
Almeno una è fatta!
Inizio Flashback
Prendo un respiro profondo ‘ calma Isabella, andrà
tutto bene ‘ cerco di auto convincermi
che quello che sto per fare andrà liscio.
Il Signor Antonio, il marito di Gianna è già dalla
figlia e mi stanno aspettando entrambi.
“ dai piccola andrà tutto bene ” la voce e la fiducia
di Gianna mi aiutano a trovare il coraggio di suonare quel maledetto
campanello.
Ad aprirmi è una bella ragazza mora, vestita con
pantaloncini di jeans, top e stivaletti. E così questa è Jess.
“ si? ” la sua voce mi risveglia dalle mie riflessioni
“ oh si scusami… io sono Isabella Swan ” mentre dico
il mio nome, noto il suo viso diventare serio “ sono qui per parlare con lei e
suo padre ” lei annuisce non troppo convinta e mi fa entrare.
La casa è molto bella e accogliente, sulle tonalità
del marrone chiaro e bianco.
Jess mi fa segno di avanzare verso quella che scopro
essere la cucina, dove il Signor Antonio mi accoglie.
“ è bello rivederti ” mi porge una mano che subito
stringo
“ posso dire altrettanto ” con un gesto della mano mi
fa cenno di accomodarmi
“ allora ora qualcuno può spiegarmi cosa succede? ”
Fine Flashback
Convincerla non è stato semplice come con
il padre ma alla fine c’è l’ho fatta. Era molto reticente ad accettare quello
che dicevo ed è normalissimo, se qualcuno venisse da me a dirmi che parla con i
morti e che ha un messaggio per me, io chiamerei la polizia!
Pov Edward
“ secondo me sa qualcosa ” Rosalie
accavalla le gambe e Emmett le passa un braccio sulle spalle
“ secondo me no ” si intromette Alice “ la prima volta che l’ho
vista era tranquilla, poi all’improvviso si è innervosita ” aggiunge
incrociando le braccia al collo di Jasper.
Quest’ultimo interviene a favore della
moglie “ anche a scuola prima è tranquilla poi è come se qualcosa la tormentasse,
diventa fredda e agitata ”
“ non so come spiegare questi
comportamenti ma una cosa è certa ” afferma Carlisle “ dobbiamo scoprire se
siamo in pericolo ”
Loro continuano con le loro congetture
mentre io mi estranio tra i miei pensieri.
Penso molto a lei ultimamente, vorrei
conoscerla meglio. È una bellissima ragazza ed la prima volta nella mia lunga
vita che una donna mi interessa davvero.
Parlandone con mia sorella, mi ha
suggerito di invitarla fuori, ma non so cosa fare.
Una cosa è chiara ormai, mi piace Isabella
Swan e l’avrei conquistata.
Pov Isabella
“ tesoro squisito come sempre ” papà si
pulisce i baffi con il tovagliolo e toglie il suo piatto dal tavolo.
“ grazie papà ” lo imito e inizio a lavare
i piatti e le stoviglie “ cosa fai ora? ” mi passa il suo bicchiere e si
appoggia al tavolo
“ credo che studierò un po’ per mettermi
in pari ” mi giro per guardarlo mentre sfrego una pentola
“ bene ” esce dalla stanza ed io riprendo
le mie mansioni sovrappensiero
“
tesoro io torno tardi ” Charlie rientra in cucina agganciandosi il cinturone “
devo andare in centrale ok? ” infila la giacca e prende il telefono
“ va bene papà ” mi saluta e va via.
Il lunedì a scuola
Un’altra giornata di scuola sta per finire
e meno male, non c’è la faccio più. Guardo l’orologio e mancano ancora dieci
minuti alla lezione, prendo i libri dall’armadietto per l’ultima ora e mi
preparo mentalmente ad affrontare storia. Una volta a casa avrei dovuto
studiare proprio quest’ultima perché ero molto indietro.
“ stanca? ” una voce dietro di me mi fa
spaventare. I libri mi cadono dalle mani provocando un rumore assordante
Mi giro e i trovo a poca distanza Edward
Cullen in tutta la sua stravolgente bellezza.
In questi giorni mi sono trovata molto
spesso davanti la famiglia Cullen, specialmente Alice e Edward. La prima sembrava
fare di tutto per stare con me mentre con Edward ho in comune molte ore di lezione.
“ scusa non volevo farti spaventare ” si
china per raccogliermi i libri e subito lo imito.
“ non scusarti sono io che sono sbadata ”
mi porge con gentilezza uno dei libri ed
io arrossendo lo prendo “ grazie ”
Lui sorride e prima che possa rendermene
conto mi sistema una ciocca di capelli che avevo davanti agli occhi.
Abbasso lo sguardo ringraziando di nuovo. La
campanella suona e iniziano ad uscire i ragazzi dalle varie aule.
“ devo andare Edward e grazie ancora ” mi
giro e faccio per andare ma lui mi prende gentilmente per un polso e mi fa
girare “ aspetta Isabella ”
Mi volto verso di lui e lo guardo in
imbarazzo “ un giorno di questi vorresti uscire con me? ”
Edward Cullen vuole uscire con me? Ma
davvero? Com’è possibile che un ragazzo tanto bello mi chieda di uscire?
“ io… ” vedo che mi guarda i attesa,
arrossisco talmente tanto che credo di avere il viso come un peperone “ …si ”
Sorride talmente tanto che credo possa
venirgli una paralisi facciale.
“ok allora questo è il numero ” mi passa
una foglietto “ posso accompagnarti a lezione? ”
Annuisco ancora stupita che stia
accadendo. Fianco a fianco sotto lo sguardo degli altri studenti Edward mi
scorta davanti all’aula.
Arrivati mi fermo e lo guardo “ grazie e
questo ” prendo un pezzo di carta dal libro e ci scrivo il mio numero “ è per
te ” glielo porgo e lui con uno sguardo che mi fa arrossire mi saluta con un
baciamano.
Ma è successo veramente?
***
“ la seconda guerra mondiale è scoppiata
il … ” un forte rumore dietro di me mi fa sobbalzare. Di scatto mi giro e piato
un urlo.
Davanti a me ho il strano ragazzo che
perseguita uno dei Cullen. Mi poggio una mano sul cuore e cerco di calmare il
respiro.
“ co-sa ci fa-i a cas-a mia? ” balbetto
con il cuore a mille
Alza le mani al cielo e arretra di un
passo “ sono qui solo per chiederti di parlare con una persona per me ” mi fa
un leggero inchino e aggiunge “ il mio nome è Tommy ”
Lo guardo bene e ancora una volta i suoi
occhi rossi sangue mi spaventano a morte. Sospiro passando la mano i capelli ‘
non posso far finta di nulla ‘ mi siedo cercando di calmarmi un po’ “ raccontami
la tua storia ”.
Lui mi sorride leggermente sorpreso e
scuote il capo “ non è ancora tempo di conoscere i fatti ” si volta verso il
balcone “ volevo solo sapere se eri disponibile ad aiutarmi ” si gira e mi
guarda “ grazie ”
E svanisce nel nulla.
Non sapevo che accettando di aiutare
quello strano ragazzo, la mia vita sarebbe diventata fuori dal comune.
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Capitolo 6 *** Un appuntamento un po’ affollato ***
Il
Dono – Oltre la morte
Un
appuntamento un po’ affollato
Pov Isabella
Passeggio tra i corridoi della scuola
senza niente da fare. Questa sera ho il mio primo appuntamento con Edward e
ripensando a ieri pomeriggio sorrido arrossendo vistosamente…
Inizio Flashback
Passeggio per la camera studiando chimica quando mi
squilla il telefono. Continuando a leggere prendo il cellulare e rispondo “
pronto ”
“ Isabella sono Edward ” mi prende un colpo. È lui! Ha chiamato
davvero!
“ Isabella ci sei? ” la sua bellissima voce mi
risveglia dal mio improvviso torpore
“ si scusa Edward. Dimmi pure ” poggio il libro sulla
scrivania e mi passo le mani nei capelli
per poi darmi mentalmente della stupida, ricordandomi che lui non può vedermi
“ ti chiamo per sapere se domani hai qualche impegno ”
mi immobilizzo al centro della stanza e mi sembra di sentire il mio povero
cuore fermarsi per un secondo.
All’improvviso accelera e batte all’impazzata “ eh… no no…n ho da f…are ” balbetto
diventando anche rossa in viso
Lo sento sorridere e subito aggiunge “ perfetto allora
domani alle sei ritieniti occupata ”
Fine Flashback
Poi questa mattina mi ha aspettato nel
posto dove parcheggio sempre e mi ha accompagnata a lezione, salutandomi con il
suo consueto baciamano.
“ Isabella? ” la voce squillante di Alice
mi costringe a riprendermi dalle mie riflessioni silenziose
Mi giro e la vedo corrermi elegantemente
incontro sulle sue bellissime scarpe rosse “ dimmi Alice ” le sorrido mentre mi
raggiunge
Aggiustandosi una ciocca di capelli che le
è scivolata davanti agli occhi, mi prende le mani tra le sue “ ho saputo che
oggi esci con mio fratello ” la sua voce già di per se squillante diventata
ancora più alta
Alle sue parole arrossisco e il sorriso
già presente suo volto si fa ancora più ampio.
Annuisco portandomi i capelli dietro le
orecchie “ si oggi alle 18:00 ” sussurro abbassando lo sguardo imbarazzata
“ Ahahah che bello ” batte le mani e
prende a saltellare sul posto “ posso aiutarti a prepararti? ” sotto il mio
sguardo sempre più imbarazzato insiste “ Vero? Vero? ” esclama facendomi
diventare ancora più rossa
La guardo sconcertata annuendo facendola
esultare ancora di più “ allora alle 16:00 sono da te ” felice mi saluta e
saltellando se ne va.
***
Sono le 15:30 e aspetto pazientemente che Alice arrivi
per aiutarmi. Per ingannare il tempo ho già uscito metà del mio guardaroba, sono
sul letto ad occhi chiusi e sto cercando di calmarmi quando mi sento chiamare e aprendo gli occhi
mi trovo davanti il fantasma.
Sobbalzo spaventata alla vista dei suoi occhi rossi “
scusa non volevo spaventarti ” mormora gentilmente
Poggio una mano sul cuore cercando di calmarne i
battiti “ tranquillo ” mi siedo “ come
mai sei tornato così presto? ” lo guardo e vedo che mi sorride “ mi avevi fatto
intendere altro ”
“ volevo iniziare a raccontarti qualcosa ” mentre
parla si guarda in giro curioso. Dal pomeriggio in cui mi è comparso in camera,
sono passati alcuni giorni.
Ci ho pensato su e quella frase ‘ non è ancora tempo di conoscere i fatti ‘ mi ha incuriosita
e spaventata allo stesso tempo.
Mi sistemo meglio e lo incito ad iniziare
“ non posso scendere in particolari ” parla continuando a guardarsi intorno “
saresti in pericolo se sapresti tutto ” sobbalzo a queste parole e indietreggio
sul letto “ cosa… ”
“ non ti devi preoccupare ” mi fissa con
quegli occhi color sangue “ l’importante è che sai che io e Jasper ci siamo
conosciuti tanto tempo fa e che si incolpa della mia morte ”
“ ok… ma se non mi racconti la storia non potrò
aiutarti a trovare la pace ” riflette e si fissa ad ammirare una foto mia e di
Charlie
“ non posso ” si avvicina al letto dove sono seduta e
io di riflesso arretro “ dovrai riferirgli solo un mio messaggio ”
Annuisco cercando di controllare il nervosismo e
soprattutto la paura. A questo punto sparisce proprio quando suona il
campanello.
Pov Alice
“ non dovresti uscirci Edward ” Rosalie insiste contrariata
“ non sappiamo ancora se sa di noi ”
Siamo tutti in salone e mia sorella ne approfitta per
sottolineare quanto è contraria alla mia uscita con Isabella.
Scuoto leggermente la testa esasperata “ Rosalie dai smettila
” mi siedo di fianco al mio Jasper che subito mi avvolge baciandomi il capo
Edward ringhia contro di lei “ adesso smettila ” si
alza dal divano sul quale era seduto “ sono stanco delle tue lamentele assurde
” fa per scattare verso di lei ma nostro padre interviene “ calmatevi tutti e
due ora ne parliamo civilmente ” riesce come sempre a placare gli animi con la
sua calma e diplomazia.
Mi alzo attirando la loro attenzione “ mentre voi
discutete io vado ” prendo la mia borsa e mi avvio verso la porta
“ dove tesoro? ” mi chiede Esme con la sua innata
dolcezza
Mi giro verso di lei e faccio l’occhiolino ad Edward “
ma ad aiutare Isabella ” giro su me stessa “ deve essere perfetta ” e penso “ e tu fratellino, sii pronto in orario ”
sorridendo esco.
Da dentro casa sento ridere.
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Capitolo 7 *** Un appuntamento un po’ affollato (parte II) ***
Il
Dono – Oltre la morte
Un
appuntamento un po’ affollato (parte II)
Pov Isabella
Apro la porta trovandomi davanti una Alice
saltellante “ Isabella ” mi abbraccia travolgendomi con il suo corpicino freddo
Barcollo un po’ colta alla sprovvista e
rido della sua esuberanza.
Si stacca da me e mi prende per mano “
devi essere perfetta oggi ” mi guarda carica di aspettativa “ ma non perdiamo
tempo… su mostrarmi il tuo mondo ” ridendo per la sua eccitazione le mostro la
strada verso la mia stanza “ quanta bella roba ” esulta vedendo tutto il mio
guardaroba fuori dall’armadio
Si fionda davanti al mucchio e inizia ad
ispezionare dicendo qualcosa tipo “ che carino ” o “ no no questo non è adatto
” o ancora “ questo potrebbe andare ”
parlando da sola seleziona tutti i miei vestiti
Mi appoggio alla scrivania e la guardarla
incredula e disorientata.
E’ incredibile, è proprio come se non ci
fossi.
“ TROVATO ” l’urlo di Alice mi fa spaventare
talmente tanto che cado e mi ritrovo sul pavimento atterrando sul sedere “ ahi
”
Massaggiandomi la parte lesa alzo lo
sguardo e vedo la mia amica che mi guarda con in mano un vestitino bianco “
cosa ci fai li a terra? ” inarca i suoi perfetti sopracigli e mi indica
perplessa.
La guardo di sottecchi e mi alzo stando
attenta a non cadere ancora “ mi hai fatto prendere un colpo prima ” una volta
in piedi mi avvicino a lei ed esamino quello che ha scovato “ ma dove l’hai
trovato? Non è mio ” esclamo accorgendomi della cosa
Alza le spalle, cercando di fare
l’indifferente “ ma guarda come è bello! È perfetto con queste scarpe ” mi alza
sotto il naso un paio di scarpe mie, che non ho mai messo “ dai che voglio
aggiustarti i capelli ” mi spinge verso il bagno costringendomi a prepararmi.
Prevedo non sarà facile far passare queste
ore.
Pov Edward
Parcheggio nel vialetto di casa Swan e
sorrido sentendo provenire dall’interno le proteste di Isabella nei confronti
di mia sorella “ no Alice questo no ” “ perché no? ” “ Alice ”
Dalla mente di quest’ultima vedo cosa sta
succedendo. Guardo rapito Isabella, è bellissima.
Alice vuole truccarla e sembra che lei non
ne sia molto entusiasta. Ridendo scendo dalla macchina e vado a suonare al
campanello.
“ fratellino era ora ” pensa la
nanetta pestifera
“ è lui ” sento sussurrare Bella e vedo la
scena dalla mente di Alice, la ammiro girarsi verso quest’ultima “ sto bene? ”
“ certo che si ed ora vai ad aprire al mio
fratellino ” sorrido dolcemente alla sua risposta
Sento i suoi passi lenti sulle scale,
arriva alla porta e appena si trova davanti a me, divisi solo da una porta mi
arriva il suo magnifico odore. Sa di dolcezza, di amore e freschezza.
Sa di Isabella.
La porta viene aperta lentamente e mi si
presenta la creatura più bella che sia mai esistita.
Pov Isabella
“ sei bellissima ” la sua voce celestiale
mi risveglia dalla mia ammirazione
Arrossisco così tanto che sento caldo
all’improvviso. Abbasso leggermente il capo e lo guardo di sottecchi “ grazie ”
alle mie spalle sento Alice che si schiarisce la gola per attirare la nostra
attenzione.
Mi giro verso di lei e la guardo con
gratitudine mimandole un ‘ Grazie ’.
Lei mi fa l’occhiolino e con il dito
puntato verso Edward gli intima “ mi raccomando ” mi sorride dolcemente e
salutato il fratello con un bacio sulla guancia se ne va saltellando.
***
Siamo in bel ristorante tipico del luogo e
ci hanno fatto accomodare ad un tavolino appartato, guardo il menù cercando di
decidere cosa ordinare.
“ tu cosa prendi? ” abbasso la lista e alzo
lo sguardo su lui. Lo trovo a guardarmi con un dolce sorriso sulle sue
bellissime labbra “ per me è indifferente ” mi prende dolcemente una mano fra
le sue “ quello che decidi tu andrà bene anche per me ”
Rimango ipnotizzata dalle nostre mani
intrecciate sul tavolo, guardandole stupita. Lui fraintendendo il mio sguardo
si affretta a sciogliere l’intreccio “ scusami Isabella non volevo fare nulla
che tu non vuoi ” ritira le sue mani e le riporta nella sua metà tavolo.
Spinta dalla felicità per il suo gesto gliele
riprendo tra le mie e gli sorrido “ non mi dispiace affatto Edward ” e
dolcemente le accarezzo con le mie
Sul suo viso si apre il più bel sorriso
mai visto.
***
Sto finendo il dolce e chiacchieriamo raccontandoci le
nostre vite quando accade.
“ ti ho detto di no ” una voce urla talmente forte da
farmi cadere la forchetta che ho in mano
Edward mi guarda preoccupato “ tutto bene? Sei
diventata improvvisamente pallida Isabella ”
Io cerco di riprendere il controllo e soprattutto di
non guardare quell’uomo, perché se mi vede è la fine.
“ ma si… sto bene ” cerco di sorridere e di apparire
tranquilla “ farà troppo caldo ” e non volendo volto lo guardo proprio quando
il fantama guarda verso di noi
“ TU ” scompare e mi riappare a fianco “ mi vedi? Mi
senti? ” mi parla nell’orecchio e senza volerlo sussulto, così capisce “ devi
assolutamente aiutarmi ” cerco di sorridere ma sono tentata di scappare il più
lontano possibile
“ Isabella stai bene? ” premurosamente mi accarezza la
mano con cui senza volerlo ho artigliato la tovaglia “ vuoi andare via? ”
aggiunge preoccupato
Intenerita lo guardo e sorrido “ no vado solo in bagno
” mi alzo cercando di camminare tranquillamente
“ ok… ti aspetto ” lo sento dire
Una volta dentro mi guardo intorno per vedere se c’è
gente e per fortuna sono sola “ ok dimmi ” ed ecco che riappare all’improvviso
“ devi dire a mio figlio dove sono le carte dell’assicurazione ” dice
camminando avanti e indietro “ gli serviranno molto presto e tu devi aiutarmi ”
“ ma come faccio ad andare li e dirgli queste cose ”
esclamo arrabbiata con me stessa “ volevo solo una normale serata con un
bellissimo ragazzo ”
Pov Edward
Mentre aspetto che Isabella torni al tavolo mi guardo
un po’ in giro pensando alla serata che sto passando. Sorrido ricordando le
espressioni di piacere che le sono passate sul volto mentre assaggiava il cibo.
Era deliziosa e bellissima.
All’improvviso sento la sua voce “ quindi devo dire
solo questo? ” non avverto nessuna risposta però dopo pochi secondi di nuovo
lei “ va bene va bene ”
Dubbioso presto attenzione ma nulla. Avrò sbagliato?
Quando sento i suoi passi mi alzo e la faccio
accomodare “ tutto bene? ” la vedo un po’ agitata ma mi sorride dolcemente “
certo Edward ” ritorna a mangiare il suo dolce guardandosi intorno.
Restiamo a parlare ancora per una mezz’ora e poi
decidiamo di andare. Sono pronto e le porgo la sua giacca “ prego Isabella ”
Sorride arrossendo in maniera adorabile “ grazie Edward
” la aiuto ad indossare il copri spalle e ci dirigiamo dal ragazzo alla cassa
Mentre pago la vedo guardare il titolare come se
volesse dire qualcosa, ma ci ripensa.
“ spero abbiate passato una buona serata ” ci saluta
ma mentre stiamo uscendo lei torna indietro dal ragazzo
“ senta… so che mi prenderà per pazza ma… ” è
titubante a parlare e curioso mi avvicino.
Pov Isabella
“ ma… ” il
ragazzo perplesso di fronte a me aspetta che finisca la frase
“ ok ” mi giro e vedo Edward farsi più vicino. Prendo
un bel respiro “ suo padre vuole che sappia che le carte dell’assicurazione
sono nella cassaforte, in un cassetto nascosto in alto ” lo guardo diventare
bianco in volto
“ m…a mio pa…dre è morto ” balbetta sconvolto
tenendosi al mobile che ha di fronte
Pov Edward
Sono scioccato. Nella mente del ragazzo vedo un uomo,
che presumo essere suo padre.
“ lo so mi creda ” Isabella diventa prima pallida e
subito dopo rossa “ faccia solo quello che le ho detto e tutto andrà bene ”
così dicendo si gira e superandomi si dirige in macchina.
Durante il viaggio di ritorno non parliamo ed io sono
molto confuso da quello che è appena accaduto.
Davanti a casa sua, spengo il motore e mi giro per
chiedere spiegazioni, ma lei è più veloce “ domani ti dirò tutto ” si sporge e
sorprendendomi mi bacia sulla guancia e aggiunge “ promesso ” ed esce.
***
Chiudo la
macchina e faccio per entrare, quando tutti escono di casa e mi raggiungono.
Mi guardano e
poi Alice parla “ domani Isabella verrà qui per parlarci ”
Non sapevo
ancora che da domani, tutto sarebbe cambiato.
|
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Capitolo 8 *** Rivelazioni incredibili ***
Il
Dono – Oltre la morte
Rivelazioni
incredibili
Pov Isabella
Sono sul letto e fisso il soffitto.
Ripenso in continuazione alla serata di ieri passata in compagnia di Edward, è
stato benissimo e a tratti anche divertente. Se non fosse per il finale è
andato tutto bene.
Mi preoccupa la sua espressione confusa e
perplessa. Spero la prenderà abbastanza bene, mi dispiacerebbe se non volesse
più vedermi credendomi pazza.
“ allora oggi andrai da loro? ” compare
davanti a me il fantasma di Tommy “ parlerai con Jasper? ” mi guarda carico di
aspettativa
“ credo di si ” mi alzo lentamente dal
materasso “ se non mi prenderanno per pazza ” sussurro guardandomi nello
specchio. Nel riflesso vedo una ragazza paventata, con profonde occhiaie e
distrutta.
Vorrei non doverlo fare, non voglio
perdere la loro amicizia. Non voglio perdere Edward. Ma sarà inevitabile.
“ fidatevi Isabella, ti crederanno ” e
detto questo scompare nel nulla.
Pov Alice
Siamo tutti in attesa dell’arrivo di Isabella.
Mi sono inizialmente preoccupata che non sapesse dove abitiamo, ma mi è
arrivata una visione di lei che suonava il capannello, quindi non ci dovrebbero
essere problemi. Mi arrivano visioni molto strane e frammentarie, due o tre
addirittura sono svanite subito.
Isabella è molto indecisa su quello che
deve dirci. Ha paura.
“ paura? ” la voce di Edward mette tutti
in allerta “ perché ha paura? Vedi altro Alice? ” avendo letto il mio ultimo
pensiero si è agitato.
Gli altri puntano lo sguardo su di me e
Jasper mi stringe maggiormente a se “ non riesci a vedere chiaramente quello
che la spaventa? ” Carlisle cerca di calmare mio fratello prendendo in mano la
situazione, Esme seduta accanto a lui mi sorride dolcemente
Sospiro abbassando il capo “ non vedo
chiaramente cosa deve dire ad Edward ma… ” mi fermo perché mi arriva l’ennesima
visione…
Isabella è
davanti al mio Jasper “ devo riferirti un messaggio da parte di un tuo amico ”
Guardo Edward che mi fissa perplesso.
“ cosa hai visto amore? ” Jasper mi bacia il capo
accarezzandomi la schiena
Sto per rispondere quando ecco che la visione scompare
di nuovo “ non ne posso più ” mi prendo la testa tra le mani esasperata “ è
troppo indecisa, le visioni spariscono all’improvviso ” mi appoggio al petto di
mio marito sospirando “ comunque deve dare un messaggio a te Jasper ” lo sento
irrigidirsi dietro la schiena “ a me? E da parte di chi? ” gli accarezzo la
guancia per calmarlo “ non lo so… stai
tranquillo tesoro ” gli bacio le labbra e sorrido.
“ io non mi fido ” tuona Rosalie alzandosi dal divano
e affacciandosi alla finestra “ è un pericolo per tutti noi ”
Emmett va da lei e l’abbraccia “ dai Rosie… che male
può mai farci ” la bacia e ride “ è uno scricciolo in confronto a noi ”
Delle volte proprio non la capisco. È buona e dolce ma
per qualche motivo, vuole sempre mostrarsi per quello che non è.
“ io non rinuncerò a lei ” la voce di Edward ci fa girare
verso di lui “ qualsiasi cosa dica, io non la abbandonerò ”
“ ma… ” tentò di dire Rosalie ma lui la interrompe
subito riservandole un’occhiataccia “ niente ma Rosalie ” esclama alterato
Lei lo guarda per qualche secondo poi si dirige verso
le scale “ fai come vuoi ” e così dicendo sparisce al piano di sopra.
Emmett guarda dove prima c’era sua moglie e scuote
leggermente il capo “ Ed sai com’è ” gli stringe leggermente una spalla e
sorride “ scusala ” ci guarda tutti e poi raggiunge Rosalie.
Pov Isabella
Sono quasi arrivata a casa Cullen seguendo le
indicazioni di Tommy.
Raggiungo una
stradina stretta costeggiata da alti alberi quando svoltando ad una piccola
curva mi trovo davanti una villa maestosa.
Parcheggio sotto dei pini altissimi e spengo il motore
“ dai Isabella ” mi incoraggio da sola. Scendo lentamente perché non è il caso
di cadere ora.
Mi incammino verso il porticato e camminando mi guardo
intorno per ammirare la bellezza della natura. È incredibilmente perfetta la
fusione tra la casa e l’ambiente che la circonda.
Sono quasi arrivata quando compare uno dei fantasmi
che seguono i Cullen. Mi pare che sia quello di Rosalie, un uomo con baffetti
vestito come nei film degli anni venti. Mi guarda, mi sorride in modo strano e
scompare. Scuoto leggermente il capo, mi ha lasciato una brutta sensazione
addosso.
Salgo tre scalini e suono il campanello. Non devo
aspettare tanto che la porta si apre lentamente e mi appare davanti una donna
bellissima.
Sembra uscita da quelle pubblicità dove ci presentano
la famiglia perfetta.
“ buongiorno ” arrossisco mentre lei sorride
dolcemente “ tu devi essere Isabella, i miei figli parlano sempre di te ” si
scosta dalla porta e mi fa passare
“ si signora Cullen ” entro in casa e non posso che
rimanere senza parole “ ha una casa bellissima ”
Lei sorride e chiude la porta “ chiamami Esme cara ”
mi fa cenno di seguirla e raggiungiamo la sala, dove ci sono tutti. Un uomo,
bellissimo, ci viene incontro e mi tende la mano che prontamente stringo “
piacere cara, sono Carlisle ” mi sorride facendomi arrossire vistosamente,
tanto che Emmett scoppia a ridere “ papà sta andando a fuoco ” le sue parole
fanno ridere tutti tranne Rosalie che mi incenerisce con lo sguardo.
Divento pallida e Carlisle mi guarda in modo dolce come a volersi scusare.
“ Emmett non fare
il maleducato con Isabella ” lo riprende Esme facendolo imbronciare come un
bambino
“ Isabella ciao ” la voce squillante di Alice richiama
la mia attenzione
“ Alice ” sorrido a lei e Jasper
Edward si fa avanti e prendendomi per mano, mi spinge
a seguirlo “ noi andiamo in cucina a parlare ” gli altri annuiscono e noi ci
spostiamo in un’altra parte della casa.
Mentre ammiro la splendida cucina, mi fa accomodare al
tavolo “ posso offrirti qualcosa? ” inclina il capo in direzione del
frigorifero “ un bicchiere d’acqua, grazie ” lo osservo muoversi con grazia e
accidentalmente il mio sguardo cade sul suo fondoschiena.
“ prego ” persa com’ero nella mia contemplazione, sussulto
quando me lo trovo davanti.
Mentre bevo a piccoli sorsi, penso a come iniziare il
discorso. Non so come partire senza che inizi a ridere di me. Finisco il
bicchiere e lo poggio sul ripiano, prendo un respiro profondo e decido di
buttarmi.
Pov Edward
La osservo mentre beve e sembra indecisa. Forse non
sapeva come intavolare il discorso. All’improvviso respira profondamente e posa
il bicchiere ormai vuoto sul piano ‘ ci siamo ‘
“ so che hai
delle domande sulla serata di ieri sera ” prende un respiro e prosegue “ non so bene come spiegare quello
che faccio ” si ferma e mi guarda grattandosi la nuca.
Le sorrido e prendo una delle sue mani tra le mie “
con calma Isabella ” accarezzo dolcemente le mani “ puoi dirmi tutto ” aggiungo
baciandole le nocche facendola arrossire vistosamente.
Sorrido intenerito dalla sua dolcezza continuando ad
accarezzarle le nocche. La vedo fissare le nostre mani intrecciate con uno
sguardo felice.
Dopo un paio di minuti sospira, forse per farsi
coraggio e chiude gli occhi “ la mia famiglia ha una specie di maledizione ” la
voce non è più che un sussurro, tanto che se non fossi un vampiro non l’avrei
sentita.
“ una maledizione? ” la mia richiesta curiosa la fa
sobbalzare mentre nella mia testa arrivano i pensieri della mia famiglia, uno
tra tutti mi irrita. Rosalie “ l’avevo
detto che è pericolosa ” Emmett “ che
figata, fa tanto casa degli orrori ” Esme “ povera cara ”
Si prende la testa fra le mani e mi guarda preoccupata
“ mi prenderà per pazza ” si dice a bassa voce.
Cosa può spaventarla così tanto? Quanto vorrei poterle
leggere la mente ora.
Sbuffa e poi esclama tutto d’un fiato “
ioparloconifantasmi ” e ancora una volta, se non fossi quello che sono, non
avrei mai capito quello che ha detto.
Mi arrivano tante esclamazioni mentali insieme “ cavolo ”” oh mamma mia ” “ è uno sballo ” “ questo è ancora più bello del
prevedere il futuro ” “ è la seconda volta che mi capita ”
L’ultimo pensiero è di Carlisle.
E mi lascia sbalordito.
Pov Isabella
Lo vedo incredulo e mi fissa meravigliato “ ti
avevo avvertito ” la voce di Tommy mi giunge nell’aria mentre aspetto una
reazione che tarda ad arrivare, mi fissa e basta.
Non è la solita
reazione che ottengo “ vuoi che vado via, vero? ” lentamente mentre mi alzo dalla sedia
Finalmente vedo un guizzo negli occhi di Edward, è
sorpreso dalla mia ultima uscita “ perché dovrei? ” si alza anche lui e mi
fronteggia “ fidati Isabella, non mi hai scioccato ”
Aggrotto la fronte e lo guardo “ non mi credi una
pazza che vaneggia? Non dirai che non vuoi più avere a che fare con me? ” man mano
che parlo si fa più vicino fin quando non mi sovrasta e cogliendomi di sorpresa
mi abbraccia.
Resto inizialmente rigida contro il suo corpo, poi mi
rilasso, sentendo il contatto freddo del suo torace, sopra al quale poggio la
testa.
“ ti credo Isabella ” mi alza delicatamente il mento e
stupendomi ancora una volta mi bacia.
Da quel giorno la mia vita non sarebbe stata più la
stessa.
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Capitolo 9 *** Rivelazioni incredibili (parte II) ***
Il
Dono – Oltre la morte
Rivelazioni
incredibili (parte II)
Pov Isabella
Sento le dita di Edward dietro la nuca che
mi accarezzano dolcemente. Le nostre labbra si sfiorano con curiosità e anche
un certo imbarazzo da parte mia.
Mi scosto da lui e lo guardo imbarazzata “
tutto bene? ” il suo sussurro mi fa arrossire
Annuisco abbassando lo sguardo iniziando a
torcermi le mani “ Isabella? ” il mio nome pronunciato da lui mi provoca
brividi lungo la schiena “ puoi farmi vedere i tuoi meravigliosi occhi? ” prendo
un bel respiro profondo e lo accontento.
Mi trovo davanti due meravigliosi laghi
dorati che mi guardano preoccupati “ ti ho dato fastidio? Sono stato
irrispettoso?” scuoto energicamente il capo facendolo sospirare di sollievo “
bene… bene ”
Mi sento in colpa per averlo fatto
spaventare, il mio schiocco comportamento poteva essere facilmente frainteso “
mi dispiace Edward… non volevo farti pensare che avessi sbagliato ” mi ritrovo
a sussurrare facendolo sorridere incoraggiandomi a continuare il mio discorso “
sono rimasta solo sorpresa, tutto qui ”
“ quindi non ti ha dato fastidio? ”
divento ancora più rossa mentre sorridendo scuoto la testa. Le sue dita mi
accarezzano le guance accaldate mentre timidamente mi riavvicino a lui
lasciandoli un dolce bacio a fior di labbra. La sua bocca è gelida ma allo
stesso tempo incandescente.
Emozionata lo abbraccio dolcemente
poggiando la fronte sul suo petto “ grazie per non avermi derisa prima ” mi
sorride e lentamente si stacca da me prendendomi per mano “ puoi promettermi
una cosa? ” continua ad accarezzarmi ma il suo sguardo ha assunto
un’espressione poco rassicurante.
Annuisco confusa e lui prosegue “ devo
dirti delle cose anche io che potranno sembrarti impossibili ” lo interrompo
ridendo a bassa voce “ stai parlando con me, ti ho appena detto che vedo i
fantasmi e credi che potrei spaventarmi? ” vedendo la sua espressione seria
smetto di ridere, prendo le sue mani tra le mie e sussurro “ crederò a quello
che mi dirai come tu hai creduto a me ” mi sorride e si abbassa per baciarmi a
fior di labbra.
“ andiamo ”
Pov Edward
Arriviamo in sala dove la mia famiglia ci
sta aspettando. Jasper guarda fisso Isabella “ cosa dovrà dirmi? Cosa vorrà da me? ” pensa guardingo. Alice al suo
fianco gli accarezza le spalle, cercando di calmarlo.
“ siediti cara ” mia madre le prende una
mano e la guida verso il divano “ figliolo
accomodati vicino a lei, sarà più tranquilla ” Esme raggiunge Carlisle e mi
sorride dolcemente
Sedendomi di fianco a lei le passo un
braccio intorno alle spalle.
Isabella sussulta e si gira a guardarmi
stupita, io le sorrido “ allora ” la voce di mio padre la fa girare di scatto “
scusami non volevo spaventarti ” lei arrossisce chinando la testa “ non fa
niente ”
“ com’è carina ” pensa Esme ridacchiando sottovoce “ Edward non potevi trovare ragazza più
tenera ” le sorrido e torno a
prestare attenzione a Carlisle
“ sappiamo che hai parlato ad Edward di
una tua questione molto delicata e che lui ti ha detto che anche noi abbiamo,
come dire ” si ferma per cercare la parola più adatta “ un segreto ” al mio
fianco sento Isabella irrigidirsi come se avesse preso la scossa “ ma co-me? ” balbetta
sorpresa
Prende di nuovo parola e questa volta va
dritto al punto “ Isabella sappiamo quello che hai confidato a mio figlio prima
”
Pov Isabella
Inizio a spaventarmi un po’ “ com-e fate a
sa-pere ” balbetto
Sento Edward che mi stringe leggermente le
spalle e si avvicina al mio orecchio “ calma ” come per magia i miei muscoli si
rilassano
“ ok ” respiro profondamente e mi giro
verso suo padre “ ascolterò tutto quello che mi direte ” lo vedo annuire e al
mio fianco Edward prende parola “ come ti ho detto prima, devi sapere delle
cose su di me ” si gira a guardare la sua famiglia e i suoi genitori annuiscono
“ su noi ”
“ è difficile da spiegare, non voglio che
scappi via ” sospira aggrottando la fronte
Cercando di non far vedere quanto sia tesa
gli parlo con calma e cerco di controllare la voce “ dimmelo e basta allora ” vedo
che cerca l’approvazione della sua famiglia.
Tutti lo guardano e acconsentono tranne lei, Rosalie.
Lei guarda me e mi lancia con uno sguardo
che potrei definire, tra il diffidente e la rabbia.
“ ecco noi non siamo come te Isabella ” sono
stupita dalla sua affermazione e aggrotto la fronte ‘ cosa vuol dire? ‘
“
avrai notato che siamo più freddi e che i nostri occhi sono dorati? ” prende
parola Carlisle guardandomi con calma ed aspettando che io assimili.
Annuisco spostando lo sguardo da lui a gli
altri, che hanno gli occhi bassi “ Isabella quello che vogliono dirti è che
siamo vampiri ” dopo le parole di Alice il mio cervello si spegne.
Vampiri, vampiri, vampiri, vampiri. Questo è quello che la mia testa ripete.
Pov Esme
Guardiamo tutti Isabella in attesa di una
sua reazione alle parole di mia figlia. Povera ragazza, è immobile ed è
diventata pallida.
Edward al suo fianco la guarda timoroso “ vedrai che capirà ” penso e lui mi
ringrazia sottovoce.
All’improvviso si raschia la gola “ avrei
bisogno di un po’ d’acq… ” ma non finisce neanche di parlare che Alice glielo
porge “ ecco ” esclama felice come sempre pimpante.
“ grazie ”
Pov Alice
Avevo già visto che avrebbe voluto
dell’acqua.
Mentre beve, la vedo aggrottare la fronte “
come facevi a sapere cosa volevo? ” posa lentamente il bicchiere sul tavolino davanti
a lei aspettando una risposta “ beh cara mia ” sorrido vantandomi di me stessa
“ tu parli con i fantasmi e io vedo nel futuro ” smette di respirare e subito
mio fratello si preoccupa.
“ Isabella respira ti prego ” supplica per
poi prendersela con me “ ma ti pare il caso Alice ” ringhia fuori di se
Alzo le spalle “ tranquillo fratellino, la
prenderà benissimo ”
Pov Isabella
Li guardo bisticciare tra loro e non mi
sembrano diversi da me “ ora capisci
perché non potevo dirti nulla ” la voce di Tommy mi fa girare verso la mia
destra, dove c’è Edward. È dietro di lui e io annuisco nella sua direzione.
Osservandoli non sembrano quello che sono,
forse sono pazza ma non mi fanno paura. Con le cose strane che vedo tutti i
giorni, mi sembrano innocui.
E
poi sento dentro di me che Edward non mi farebbe mai del male.
“ vi credo ” si bloccano e mi guardano
tutti stupiti, tranne una. Alice mi sorride “ lo sapevo lo sapevo ” esclama
saltellando sul posto
***
Mi
raccontano a grandi linee le loro storie e scopro che Jasper controlla
le emozioni, con mio grande imbarazzo, Alice mi aveva già detto che vede il
futuro e il mio Edward legge nel pensiero.
All’inizio sono saltata in piedi
esclamando un “ oh mio Dio ”.
Mi ha subito rassicurata che a quanto pare
i miei pensieri gli sono preclusi ed allora io sono tornata a respirare
tranquillamente.
Mi dicono
che Alice e Jasper sono sposati, come anche Rosalie ed Emmett. Quest’ultimo è molto simpatico, mi fa divertire talmente
tanto che ho mal di pancia a furia ridere.
Io spiego a grandi linee quello che faccio
e scopro che Carlisle aveva già incontrato una donna come me. Ne sono rimasta
colpita, non credevo fosse possibile.
L’unica che non partecipa alla nostra
chiacchierata è Rosalie, credo proprio di non piacerle.
Mentre la guardo, ecco che quella
sgradevole sensazione di prima torna ad avvolgermi e deve avvertirla anche lei
perché rabbrividisce, quando al suo fianco appare quell’uomo che l’accarezza su
una spalla.
“ non è bellissima la mia rosellina? ” la sua voce falsamente gentile mi mette i brividi e
al mio fianco Edward mi strattona gentilmente “ Isabella tutto bene? ” mi
risveglio dal mio trance e mi rendo conto che mi fissano tutti.
“ ti metto in imbarazzo? ” la sua voce mi soffia in un orecchio e sobbalzo
facendogli spaventare, all’improvviso Edward cambia espressione “ chi è? C’è
qualcuno vero? ” gli altri si fanno attenti
“ uno dei tanti ” mi prendo la testa fra
le mani e sbuffo “ tanti? ” Carlisle si avvicina a me “ ci sono tanti fantasmi
intorno a noi? ” aggiunge Alice curiosa
“ beh ecco… ” non so come spiegare e
tentenno “ ce ne sono tre ” parlo a bassa voce per paura di una loro reazione
negativa.
Ma mi sbaglio perché Emmett ne pare
entusiasto “ che figata pazzesca ” si alza, viene davanti a me e si accovaccia
per arrivare alla mia altezza “ e dimmi io ho qualche fantasmino intorno? Ti
prego dimmi di si Isabella ” unisce le mani in preghiera e aspetta una mia
risposta.
Rido per il suo entusiasmo scuotendo il
capo “ mi dispiace ma no ” alzandosi sbuffa come un bambino “ e no dai ”
Ridiamo tutti per la reazione “ cara
allora chi? ” la voce dolce di Esme mi fa voltare verso di lei
La guardo per poi spostare lo sguardo su
tutti, fino ad Edward, che mi incoraggia a rispondere “ beh Alice, Jasper e Rosalie ” quest’ultima
sussulta a sentire il suo nome e mi trafigge con lo sguardo.
“ anche io? ” la vocina allegra della
prima mi distrae “ chi è? Chi è? Dimmelo Isabella ” entusiasta batte le mani.
Alle sue spalle appare il fantasma, con i vestiti strappati e gli occhi come il
sangue “ è un uomo dagli occhi rossi e abiti molto trasandati ” lei vedendo che
guardo alle sue spalle si gira “ è qui adesso? ”
Annuisco per poi passare a Tommy alle spalle
di suo marito “ per Jasper, c’è un ragazzino anche lui con gli occhi rossi ”
alle mie parole lui sussulta “ chi è? ”
Tommy mi sorride “ diglielo e lui capirà ”
faccio un cenno del capo “ dice di chiamarsi Tommy e che lo conosci ”sussulta
ancora scioccato.
Pov Edward
Vedo nei pensieri di mio fratello un
ragazzino. Era uno dei neonati di Maria.
“ e la mia Rosie chi ha? ” Emmett il
solito bambinone
La mia ragazza rabbrividisce come se fosse
spaventata. Gira lo sguardo alla sua sinistra e mormora “ è un uomo vestito
elegante, con baffetti sottili e ha uno sguardo che… ” si interrompe perché le
si spezza la voce, proprio quando nella mente di Rosalie appare lui. Royce.
“ no no no no ” scuote il capo.
Non potevo sapere che il nostro destino
era già scritto. |
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Capitolo 10 *** Brutte sensazioni ***
Il
Dono – Oltre la morte
Brutte
sensazioni
Pov Rosalie
Royce. Ancora lui.
Fisso il soffritto della camera da letto cercando di rilassarmi.
Sento il materasso abbassarsi e l’odore inconfondibile del mio Emmett
avvolgermi “ Rosalie amore ” mi circonda
con le sue forti braccia che mi hanno sempre protetta e amata.
Mi abbandono a lui sospirando “ tesoro parla con me ”
mi bacia il capo amorevolmente “ non posso aiutarti se non mi parli ” alzo la
testa e mi giro verso di lui “ non so
come affrontare tutto questo ” sussurro poggiando la fronte sul suo petto
respirando l’odore di mio marito “ non voglio riparlare di lui e di… ” mi si
spezza la voce, non riesco ad immaginare che dopo tutto il male che mi ha
fatto, sia ancora qui a perseguitarmi.
Emmett mi prede delicatamente il viso fra le sue
grandi mani e mi accarezza le guancie “ io sono al tuo fianco, sempre ”
promette baciandomi dolcemente “ sai che sono con te, qualsiasi cosa tu faccia
”
Sentire le sue parole che solitamente si comporta da
bambinone, mi tranquillizza come solo lui può fare “ lo so Em e ti amo per
questo ” e lo bacio dimenticandomi per un attimo, quello che mi attende al
piano di sotto.
Pov Isabella
Sono seduta sul divano dei Cullen con al mio fianco
Edward.
Sto ancora guardando il punto dove sono scomparsi
Emmett e Rosalie. Quest’ultima dopo che ho parlato si è immobilizzata per un
paio di secondi e poi è scomparsa nel nulla lasciandomi sbalordita dalla sua
velocità.
Davanti a me ci sono Alice e Jasper che stanno
aspettando me.
Prendo un respiro profondo e guardo Tommy alle loro
spalle “ quando vuoi ” lui annuisce e scompare, per riapparire al mio fianco “ andiamo allora ”
Torno a fissare Jasper “ il tuo amico e qui ”
sussultano alle mie parole “ ma lo puoi vedere come vedi noi? ” mi guarda
incerto mentre ci raggiungono anche i signori Cullen.
Annuisco e aspetto che Tommy parli “ devi dirgli che io l’ho perdonato per
quello che mi ha fatto ” si ferma un
secondo per guardarlo “ deve smettere di
tormentarsi, sa bene che era anche lui una marionetta di Maria ”
“ Tommy vuole che smetti di darti colpe che non hai,
perché sa bene che eri anche tu una marionetta di Maria ” sussulta a sentire
questo nome e si irrigidisce vistosamente “ inoltre vuole che tu sappia che ti
perdona ” Jasper mi fissa incredulo per poi abbassare la testa
Al suo fianco
Alice lo circonda con le braccia “ amore mio ” lo bacia prendendoli il viso fra
le mani “ puoi finalmente smettere di tormentarti ” lui la guarda per poi
abbracciarla stretta a se.
Al nostro fianco Carlisle ed Esme guardavano il figlio
sorridendo.
“ dici che quella è per
me? ” la
voce del fantasma mi distrae dalla scena davanti a me “ sta per andare, Jasper
” richiamo la loro attenzione su di me
“ è bellissimo Isabella ” sorrido a Tommy
“ vai in pace amico mio ” le parole di Jasper fanno sorridere il ragazzo che si
volta.
Sta per attraversare la luce quando si ferma “ ah Isabella? ” richiama la mia
attenzione “stai attenta a quel tale ” annuisco cercando di non far vedere la
mia inquietudine “ addio ” sussurro mentre scompare.
Nella stanza si alza un lieve venticello “ è in pace
adesso ” sorrido contenta mentre Jasper mi guarda con gratitudine
Edward al mio fianco mi stringe a se baciandomi i
capelli “ tutto bene? mi giro verso di lui annuendo “ sono contenta di aver
aiutato ”
***
Sono in camera mia
seduta sul materasso mentre Edward è di fronte a me sulla sedia girevole.
Dopo aver parlato
con Jasper e aver dato la pace a Tommy, sono tornata a casa accompagnata da
lui. Ha insistito a voler venire con me, cosa che sicuramente non mi dispiace
affatto “ ma puoi decidere chi vedere o no? ” la sua curiosità mi fa piacere
Da quando siamo
arrivati ha iniziato un vero e proprio interrogatorio sulle mie capacità,
naturalmente anche io ho fatto molte domande su di lui.
Ridacchio vedendo
l’espressione concentrata che ha sul viso “ no, sono loro che decidono se
parlarmi o no ” cerco di essere il più chiara possibile “ delle volte vorrei
non mi parlassero ” rabbrividisco ripensando a oggi con lo spirito di Rosalie.
“ pensi a lei
vero? ” si avvicina con la sedia “ a
quello che è successo a mia sorella? ” mi prende le mani tra le sue iniziando
ad accarezzarmi le nocche
Annuisco guardando
le nostre mani e godendomi il contattato con la sua pelle fredda “ quel
fantasma mi fa provare sensazioni spiacevoli ” sospira sciogliendo la presa
delle nostre dita e alzandomi lievemente il mento “ pensa solo a noi adesso ”
mi bacia dolcemente facendomi dimenticare tutto il resto.
Chiudo gli occhi
ripensando al nostro bacio a casa sua “ a proposito di noi… ”
Pov Edward
La vedo arrossire
ad occhi chiusi mentre si morde le labbra. Quella bocca morbida e calda, mi fa
venire pensieri non proprio casti “ dimmi ” la bacio nuovamente a stampo
facendola diventare ancora più rossa.
Riapre gli occhi e
mi guarda in imbarazzo “ noi cosa… ” capisco subito quello che vuole chiedermi
e anche perché è così nervosa.
Decido di
intervenire prima che il cuore le esca dal petto “ sei la mia ragazza ” affermo
deciso, senza indecisione.
Alle mie parole il
cuore le pompa ad una velocità impressionante “ la- tu-a ragaz-za? ” balbetta
mentre sul viso le si apre un bellissimo sorriso. Le sorrido di rimando scandendo
bene “ sei – la – mia – ragazza ” non finisco di parlare che si alza dal
materasso e mi abbraccia iniziando a riempirmi il volto di baci.
***
Dopo essersi
calmata, Isabella inizia a dare segni di stanchezza e allora la convinco a
coricarsi. La guardo sdraiarsi e coprirsi con le coperte, il tempo di
sorridermi che gli occhi le si chiudono. La vedo fare facce buffe e qualche
volta ha anche mormorato il mio nome.
All’improvviso
cambia qualcosa.
Inizia ad agitarsi
e a sussurrare ‘ no no no ’.
Pov Isabella
Sto camminando in una strada poco
illuminata.
Indosso un bel cappotto caldo e mi stringo
la borsa al petto. Sento il mio nome detto da qualcuno e come mi giro per
vedere chi è, vengo trascina in un vicolo buio.
Mi libero ma vengo riacciuffata e sbattuta
contro un muro.
“ LASCIATEMI ” urlo ma i quattro uomini
ridono dei miei inutili tentativi di liberarmi “ AIUTO ” mi dimeno mentre mi
sfilano la borsa di mano e la buttano a terra.
“ stai ferma ” uno di loro mi tira uno
schiaffo talmente forte, che sento il sapore del sangue in bocca
Mentre sento le loro mani sul mio corpo,
sento quella frase “ la mia bella rosellina ”
Mi sveglio urlando
scattando a sedere.
Sento il sudore
colarmi sulla schiena e mi poggio una
mano sul cuore per cercare di calmare i battiti “ Isabella ” urlo di nuovo spaventata e mi giro. Trovo
Edward, con una mano sospesa in aria che mi guarda preoccupato.
“ tesoro ” a quel
dolce nomignolo, mi lancio su di lui piangendo.
Essere tra le Sue braccia era la migliore
cura al mondo.
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Capitolo 11 *** Paura ***
Il
Dono – Oltre la morte
Paura
Pov Edward
La guardo dormire da molte ore ormai, dopo essersi
svegliata urlando mi sono fatto raccontare l’incubo. Tremando e balbettando è
riuscita a parlarmene.
Man mano che proseguiva nel racconto mi sono accorto,
che i dettagli coincidevano con i ricordi che ho visto milioni di volte nella
mente di Rosalie. Ha pianto per quasi un’ora prima che si calmasse abbastanza
per riaddormentarsi “ mmmh ” la vedo girandosi di spalle e sospirare tranquilla.
Giro lo sguardo verso la sveglia, sono le 05:30.
Suo padre è salito verso le dieci per controllarla e
poi si è messo davanti alla tv.
Strofino dolcemente il viso fra i suoi capelli
inebriandomi del suo profumo. Ha un odore buonissimo che mi fa bruciare la
gola, appena l’ho conosciuta stavo per cadere in tentazione ma mi è bastato
guardarla negli occhi, per innamorarmene perdutamente.
È bellissima ed è mia.
“ la mia Isabella ” mormoro
Pov Isabella
Apro lentamente gli occhi e mi stiracchio come un
gatto. Mi scosto i capelli che mi erano finiti davanti agli occhi e fisso il
soffritto per qualche secondo. All’improvviso mi torna in mente la serata di
ieri e soprattutto di chi era con me. Edward dov’è?
Mi porto a sedere scostando di poco le coperte “
Edward ” non ricevendo risposta e sapendo che se era in casa mi avrebbe
certamente sentita, mi strofino la faccia con le mani.
Alzandomi scosto le coperte dal letto per fargli
prendere aria e un rumore di carta attira la mia attenzione. Guardo tra le
lenzuola e trovo un foglietto piegato, che prima non avevo notato.
Lo prendo e lo dispiego.
Una calligrafia elegante mi appare sotto gli occhi.
Leggendolo non posso fare a meno di sorridere…
Mia carissima Isabella,
perdonami se quando ti sveglierai non sarò
al tuo fianco,ma sono dovuto andare a casa solo per cambiarmi. Sarei voluto
essere li quando i tuoi meravigliosi occhi, si sarebbero aperti su questo
nostro nuovo giorno.
Ti prometto che tornerò da te il più
presto possibile e che starò con te il resto della giornata. Mi farò perdonare…
Immensamente Tuo Edward
“ ahh ” chiudo gli occhi e mi stringo al petto il
foglio.
Ancora non ci credo di essere diventata la sua
ragazza. Sono la ragazza di Edward Cullen. Rileggo ancora una volta la sua
lettera e mi soffermo a lungo su << Immensamente Tuo Edward >>
Immensamente.
Tuo.
Edward.
“ mio ” socchiudo le palpebre sorridendo come una ebete
“ E’ MIO ” urlo buttandomi all’indietro sul materasso.
Pov Rosalie
“ metti questi Rosalie ti stanno benissimo ” mi
consiglia mia sorella indicandomi un paio di jeans neri molto stretti “ e sopra
questo ” e mi lancia un top color champagne per poi continuare “ e sopra questo
bellissimo giacchetto ”
La guardo alzando gli occhi al cielo “ non capisco
perché ogni mattina fai così ” mi chiudo in bagno sapendo benissimo che mi
seguirà come sempre e infatti tre secondi dopo appare ridendo “ ma come? Perché
mi vuoi bene no? ” sbatte gli occhi con l’espressione da cucciolo indifeso.
***
Siamo tutti in salone quando rientra Edward “ passato
una buona notte fratellino? ” la voce del mio Emmett lo fa voltare ringhiando “
taci orso ” e con voce strana sparisce al piano di sopra.
“ è di cattivo
umore ” il tono serio di Jasper fa smettere mio marito di ridere mentre Alice diventa
seria e il suo sguardo si fa vitreo.
Quando torna in se mi guarda con una strana
espressione “ Alice cosa c’è? ” Esme preoccupata le va vicino mentre anche
Jasper la circonda con un braccio.
“ deve parlare con te ”dice proprio mentre nostro
fratello scende e mi si piazza davanti “ Rosalie vorrei che tu parlassi con Isabella
”
Lo guardo arrabbiata “ non voglio averci niente a che
fare ” esclamo ringhiando
Lui mi ringhia come risposta “ non puoi far finta che
ti importi di qualcuno ogni tanto? ”
Percependo l’aria pesante nostro padre di frappone tra
di noi calmando gli animi. Edward sta per dire qualcosa, quando si blocca e si
gira terrorizzato verso Alice, che trema vistosamente sorretta dal marito e
sussurra solo il nome di Isabella.
Pov Isabella
Canticchiando riordino la cucina dopo aver mangiato.
Dopo aver trovato il biglietto del mio ragazzo, mi
sono vestita con un jeans e una camicia, e sono scesa a fare colazione.
Sono ancora con la testa fra le nuvole e sto
asciugando un piattino, quando la sensazione del sogno della scorsa notte torna
ad impossessarsi di me.
Inizio a respirare male mentre la vista si fa
offuscata, sento quelle mani sul mio corpo ed ecco che appare Royce.
“ smettila ti scongiuro ” mi aggrappo al mobile nel
tentativo di sorreggermi “ ti prego ” l’aria nei miei polmoni scarseggia e
chiudendo gli occhi rivedo quelli uomini che mi toccano.
Il fantasma si fa più vicino mentre le gambe iniziano
a cedere “ la mia rosellina deve pagare ” queste sono le ultime parole che sento,
mentre cado sbattendo la testa allo spigolo della cucina.
Dopo di che è solo buio.
Ancora
non potevo immaginare che da quell’ episodio il mio rapporto con Rosalie
sarebbe cambiato per sempre.
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Capitolo 12 *** Paura ( parte II ) ***
Il Dono – Oltre la morte
Paura ( parte II )
Pov Isabella Sono in un luogo buio e non c’è nulla. A niente è servito urlare, sono sola. Voglio andare via di qui! Chiudo gli occhi e all’improvviso una luce accecante mi costringe ad alzare le palpebre. Mi guardo intorno e non ci posso credere, sono a casa di mia nonna. “ Isabella ” la voce di mia nonna mi fa voltare ed eccola li che mi guarda spaventata. Le cade il vaso che aveva in mano e si porta le mani che tremano alla bocca “ oh tesoro mio ” singhiozza. Le mani mi tremano quando capisco che sono un fantasma “ no no no ” singhiozzo cadendo in ginocchio davanti a lei che nel frattempo afferra il telefono. Come è potuto accadere? Perché a me? Non è giusto, ora che finalmente avevo incontrato una persona che mi capiva e mi accettava per quella che sono. Edward non voglio lasciarti. Edward Edward Edward Edward... Mi stringo le braccia al petto piangendo disperata, quando come prima all’improvviso mi ritrovo in un corridoio d’ospedale “ ma cosa… ” mi blocco immediatamente trovandomi davanti al mio ragazzo “ Edward! ” urlo correndo da lui Faccio per abbracciarlo ma non riesco a toccarlo “ no Edward ” balbetto provando e riprovando Sfinita mi accascio in ginocchio e alzo lo sguardo su di lui. Ha lo sguardo fisso nel vuoto e stringe una mano a sua madre, che solo ora noto essere al suo fianco. Di fronte a loro c’è Charlie. “ papà ” mi avvicino ma come prima non riesco a toccarlo “ è brutto vero? ” la sua voce mi fa girare di scatto Me lo ritrovo davanti. Lui è la causa di tutto questo “ TU ” urlo avvicinandomi “ TU MI HAI UCCISA ” Scoppia a ridere scuotendo la testa “ uccisa? ” dice per poi sghignazzare ancora “ non sei morta ” Che cosa?
Pov Edward Guardo nel vuoto non riuscendo a credere a quello che è successo. Tutto stava andando nel verso giusto e poi quella visione di Alice mi fa fatto spaventare a morte. Se fossi stato umano, avrei avuto un infarto! Mi sono visto nella mente il corpo della mia Isabella al suolo, apparentemente senza vita e con i capelli sporchi di sangue. Ci siamo precipitati con Carlisle a casa sua e insieme l’abbiamo portata all’ospedale. Da allora sono passate quattro ore e ancora non si sa niente. Charlie è arrivato subito dopo di noi, non so chi l’abbia avvisato, credo mia madre. Rilascio un profondo sospiro e la presa sulla mia mano si accentua “ vedrai che ce la farà ” la voce di Esme mi da un po’ di sollievo e aggiunge mentalmente “ è una ragazza molto forte e coraggiosa ” le sorrido con affetto e torno a guardare la porta aspettando che Carlisle esca.
***
Sono passati due giorni dall’incidente e da allora niente è cambiato. Quando mio padre è uscito dalla sala si è diretto da Charlie…
Inizio Flashback Charlie scatta in piedi come vede Carlisle e si avvicina quasi correndo “ allora? Come sta? ” anche noi lo raggiungiamo. Mio padre abbassa leggermente la testa e prendendo un respiro profondo dice “ quando è arrivata qui Isabella aveva una grave emorragia celebrale in atto, dovuta al forte urto ” tremo quando nella sua mente appaiono le sue immagini. Vederla inerme sul pavimento è stato orribile. “ ma ora sta meglio, vero? ” balbetta Charlie mentre gli occhi gli si inumidiscono Mio padre gli posa una mano sulla spalla in segno di conforto “ abbiamo ridotto la pressione endocranica ma… ” si blocca e guardandomi aggiunge “ ora è in coma ” Quelle ultime parole i hanno gettato nello sconforto. Fine Flashback
So che non devo disperare, ma non riesco a fare a meno di pensare alla mia esistenza senza di lei. Poco dopo che Carlisle è rientrato in sala per monitorare Isabella, il telefonino di Charlie ha squillato. Era l’ex moglie che voleva sapere cosa era accaduto. Dopo aver saputo le condizioni della figlia, ha detto che sarebbe arrivata entro sera. E così è stato. Reneè appena arrivata era corsa ad abbracciare Charlie e siamo venuti a sapere che c’è anche sua madre. Sospiro stanco di questa attesa e con lo sguardo ritorno ad ammirare la mia Isabella. Sono riuscito ad entrare nella sua stanza solo ieri, perché giustamente sono entrati prima i genitori e la nonna. Io non l’ho ancora incontrata però Alice mi ha detto che è una donna molto dolce. Il beep incessante dei macchinari si diffonde nella stanza. Alzo lo sguardo sul monitor che segna i battiti del suo cuore e per la prima volta da quando sono un vampiro, prego Dio di non portarmela via. Ieri in un attimo di pura follia avevo pensato di morderla e così facendo trasformarla. Per fortuna Alice che aveva visto tutto è arrivata e mi ha fermato. Le prendo delicatamente una mano fra le mie e poso le labbra sulla sua pelle “ non puoi lasciarmi Isabella ” quasi aspettandomi una risposta alzo lo sguardo sui suoi occhi chiusi, che però rimangono fermi. Sospiro nuovamente e poggio la fronte sul materasso continuando a tenerle la mano.
Pov Margaret Da quando sono qui ho visto varie volte Isabella. È molto turbata e non capisce come mai può parlami se è in coma. Non so piegarmelo neanche io. Sono nei pressi della sua camera, quando mi imbatto in un viso molto famigliare. È un uomo alto dalla carnagione chiara e capelli biondi. Man mano che si avvicina anche il viso diventa più nitido e lo riconosco “ Dottor Cullen ” il suo nome mi esce in un sussurro tanto è lo stupore di rivederlo Lui mi sente logicamente e mi sorride “ Margaret che piacere rivederla ” mi fa il baciamano come suo solito “ cosa la porta qui? ” Abbasso tristemente lo sguardo “ mia nipote Isabella ” mormoro soltanto “ Isabella? ” chiede stupito “ è tua nipote? Non lo sapevo ” alzo gli occhi su di lui stupita che la conosca “ come fai a conoscerla? ” lo vedo stranito, poi come se avesse avuto un’illuminazione mormora “ ma certo come ho fatto a non capire prima ”
L'incontro tra mia nonna e i Cullen era scritto nel destino.
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Capitolo 13 *** Conoscenze ***
Il Dono – Oltre la morte
Conoscenze
Pov Carlisle Mi sento stupido per non aver collegato prima Isabella, alla mia vecchia amica Margaret. Come ho fatto a non pensarci prima! " sono stupita di vederla qui Dottor Cullen " la donna che ho davanti mi guarda perplessa " come conosce la mia Isabella? " Le sorrido e le faccio segno di sedersi con me sulle sedie presenti in corridoio " si metta comoda Margaret, le spiegherò tutto " Mi siedo e lei lentamente fa lo stesso " ho avuto il piacere di conoscere Isabella, quando è venuta a farci visita a casa " " a casa sua Dottor Cullen? E come mai? " chiede curiosa " i miei figli vanno a scuola con lei " " i suoi figli? " domanda stupita " ha figli? Sa, pensavo che voi non poteste... " si blocca un po' imbarazzata Rido del suo imbarazzo " tranquilla Margaret " le poggio una mano su una delle sue " io e mia moglie Esme abbiamo adottato cinque ragazzi " Mi sorride e sussurra a bassa voce " e anche loro sono... " lascia in sospeso la frase guardandomi fisso Annuisco " si Margaret " " capisco " C'è per qualche istante un silenzio carico di consapevolezza. Poi dopo averle lasciato un po' di tempo, riprendo il discorso " dunque... stavo dicendo, i miei figli hanno conosciuto Isabella a scuola " " si " " un giorno mia figlia Alice, ci ha avvertiti che Isabella sarebbe venuta a casa nostra, perché doveva parlare con un'altro mio figlio " Mi guarda fisso. Riflette sulle mie ultime parole... All'improvviso sgrana gli occhi e sussurra " uno spirito " Annuisco " si Margaret... uno spirito " Mi torna in mente all'improvviso, come ho conosciuto la donna seduta al mio fianco. Erano gli anni novanta e lavoravo a San Francisco...
Inizio Flashback " su calma piccola " sussurro ad una bambina di tre anni " la tua mamma arriva adesso " " ehhmm... avvero? " singhiozza la piccina Sorrido teneramente alla bimba " certo " Mi fa un piccolo sorriso e si sdraia a letto " aspetto che la mamma arriva, va bene? Lei annuisce e mi stringe la mano.
La madre è arrivata un quarto d'ora dopo e io ho potuto riprendere il mio giro di visite. Il mio turno è finito da ormai due ore, penso guardando l'orologio. " mi scusi " una voce femminile dietro di me mi fa fermare. Mi giro e vedo una donna quarantenne venire verso di me. " mi dica " " allora so che le sembrerò una pazza squilibrata ma... " tentenna balbettando " si calmi " le dico sorridente La vedo prendere un bel respiro profondo per tranquillizzarsi " ho un messaggio per lei signore " Aggrotto la fronte pensieroso " da parte di chi? " C'è silenzio per qualche secondo e poi " suo padre " Fine Flashback
Ricordo lo shock e l'incredulità che mi aveva colpito. Credo di essere stato il primo vampiro ad aver balbettato, sedendomi. Con molta calma Margaret, mi aveva chiarito la situazione. Spiegandomi nel dettaglio quello che faceva lei, che gli spiriti le si rivolgevano per poter risolvere delle questioni irrisolte. E' stata una vera sorpresa quella scoperta. Naturalmente lo spirito di mio padre, le aveva già spiegato tutto su di me. Grazie a Margaret ho potuto fare pace con mio padre.
Pov Margaret Guardo il Dottor Cullen seduto di fianco a me. E' naturalmente ancora come me lo ricordavo, è un vampiro dopotutto. " quindi uno spirito ha portato Isabella a casa vostra " mi guardo le mani pensierosa " poi cosa è accaduto? " " grazie a lei, mio figlio ha fatto pace con se stesso " " ho capito " alzo lo sguardo e incontro gli occhi ambrati del vampiro al mio fianco " quando ho visto lo spirito di Isabella mi è apparsa molto spaventata " Nessuno dei due parla per un po'. Poi è lui a rompere il silenzio " lo immagino Margaret " " cosa vuol dire? " Sta per rispondermi, quanto al mio fianco avverto una presenza negativa. Lentamente mi giro e lo vedo.
Pov Rosalie " sei sicura amore? " la voce amorevole del mio Emmett mi giunge in un orecchio, mentre le sue forti braccia mi circondano Sospiro stringendomi tra di esse " si sono convinta " respiro a fondo il suo profumo calmandomi " sono fiero di te, Rosalie " mi bacia la testa continuando a stringermi a se. Sorrido contenta lasciandomi cullare.
Non potevo ancora sapere, che stava per cambiare tutto. |
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