A Hogwarts

di Eowyn 1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


- Hei

Finalmente mi sono decisa a postare questa fiction, anche se ammetto che mi vergogno un po’…

La storia è già stata scritta. Manca solo il finale, ma il resto è già tutto pronto. Però deciderò se postarlo o no… dipende se vi piace o se vi fa schifo…

Premesso che non ho mai letto un libro di Harry Potter, ho visto solo i film tanto tempo fa, perché, nonostante io adori il Fantasy, Harry Potter non è propriamente il mio genere, o almeno così pensavo fino a poco tempo fa. Poi qualcuno (* me guarda storto weasley star* scherzo!!) dicevo, qualcuno mi ha fatto conoscere un paio di gemelli a caso… e mi sono ritrovata senza quasi pensarci a scrivere questa fiction.

Sono perfettamente consapevole che i personaggi sono OOC. Non vogliatemene, ma non li conosco a fondo per poter scrivere una fiction in cui siano IIC, però ho cercato di fare del mio meglio!

 

Per quanto riguarda i personaggi volevo solo precisare che i protagonisti di questa fic sono Fred e George (non si era capito…nd tutti) e ci saranno due nuovi personaggi, Carlotta (la ragazza di Fred) e Elena.

Bene, ora vi lascio alla lettura. Spero che la storia vi piaccia e chiedo ancora scusa per gli errori che certamente commetterò non conoscendo bene questo mondo!

Spero che qualcuno lasci anche qualche recensione, con commenti, consigli e critiche (e di queste certamente ce ne saranno molte…)

 

Un’ ultima cosa… dedico questa storia alla mia amica weasley star, sperando che possa anche in piccola parte contribuire a tirarle su il morale quando pensa alla morte del mitico Fred Weasley, e poi semplicemente perché è mia amica e mi sopporta sempre!!

 

1.

 

- Hei!! George! George! - urlò la ragazza – Ma… non ci sente più? - chiese all’amica – Perché fa finta di non vedermi in questi giorni? -.

- Non saprei... - le rispose l’altra

- Vedi? Anche adesso! Era lì che parlava con quelle ragazze, e quando l’ho chiamato, è scappato! Sai che ti dico? Non gliene frega niente di me. E adesso che ha trovato delle nuove amiche non mi considera più, sta solo con loro e scappa quando mi vede… -.

- Bhe, magari non è perché gli piace qualcun'altra… -

- Ma dai, in fondo non mi ha mai detto che gli interesso. Di sicuro ha un’altra per la testa. -

- Ma coma fai a dirlo? Ti ricordi quando Fred mi ha chiesto di diventare la sua ragazza? Beh, me l’ha chiesto durante una partita di Quidditch… mentre se ne volava sulla scopa e rischiava di beccarsi in testa dei bolidi da togliere il fiato e non solo... Insomma, sai come sono fatti! -

- Ma tanto non gli interesso. Lo so già. -

- Vuoi che provo a chiedere a Fred? Insomma, sono talmente attaccati che saprà se interessi o no a George, e visto che sono la sua ragazza se non me lo dice posso torturarlo a dovere! -

- No, grazie, ma preferisco saperle direttamente da lui certe cose! Grazie comunque! -

- Ok, come vuoi! Ora però andiamo a lezione, altrimenti chi la sente la Mcgranitt… non vorrei proprio che mi trasformasse in qualche esserino strano… - disse Carlotta con una smorfia del viso.

- Hai ragione, meglio che andiamo… e poi ci sono anche Fred e George… -

- Non riesci proprio a levartelo dalla testa eh? -

- E come faccio? È impossibile… mi ha stregata!!! Perché, tu non sei stata stregata da Fred? - chiese Elena con un ghigno.

- Sì beh… ora però vedi di farti passare gli occhi a forma di cuore… - disse l’altra per cambiare argomento – Sta arrivando Piton e se ti vede così… -

- Opseh eh… hai ragione! -

Così le due amiche si recarono all’aula dove era prevista la lezione.

 

Poco dopo, in aula durante la lezione, le due ragazze sono sedute dietro ai due gemelli…

- Carlotta! - bisbigliò Fred voltandosi.

Carlotta alzò gli occhi dal libro per guardare il suo ragazzo, che le fece un occhiolino e poi si rivoltò di scatto lasciando la ragazza a fissare il vuoto, rossa come un peperone.

-Eh eh… attenta a non farti beccare dalla Mcgranitt in questo stato…- scherzò Elena, e l’altra tornò a fissare il libro senza proferir parola.

 

- Avanti! - disse la Mcgranitt sentendo bussare.

Entrò nella stanza Piton, cupo come al solito.

- Ho bisogno di parlarti… - disse alla Mcgranitt.

- Esco subito! Voi intanto vedete di non far chiasso, e meditate su quello che vi ho appena spiegato. -

Ma appena la professoressa uscì dalla classe, inevitabilmente i ragazzi iniziarono a bisbigliare tra loro, e Fred si voltò da Carlotta.

- Mi dispiace che questa mattina non siamo riusciti a sederci vicini! - le disse Fred.

- Non preoccuparti, ma promettimi che stiamo vicini a pranzo. - rispose Carlotta

- Promesso! Anche tu Elena vieni con nooo……… - poi Fred si bloccò, ricevendo una gomitata da George che era di fianco a lui e non si degnava di voltarsi.

- Oh, non preoccuparti! Se tuo fratello non vuole vedermi me ne sto tranquilla al capo opposto del tavolo! - rispose Elena con rabbia.

A salvare (relativamente) la situazione fu la Mcgranitt che rientrò in classe e ricominciò a spiegare.

- Fred! Fred! - chiamò Carlotta

Il ragazzo si voltò. – Cosa sta succedendo a George? - gli chiese Carlotta.

- Niente… - rispose lui

- Devi dirmelo! Sono o no la tua ragazza?! -

- Lasciate stare! - intervenne Elena – Non voglio che litighiate per colpa mia! -

Fred e Maria rimasero zitti, e lui si voltò per seguire la lezione, o meglio, per continuare a far finta di seguirla...

- Ma perché? - bisbigliò Carlotta all’amica.

- Lascia stare, non ne vale la pena. - rispose l’altra.

 

Finalmente arrivò l’ora di pranzo…

- Elena è davvero all’altro capo del tavolo! - bisbigliò George a Fred con aria triste.

- Certo! Cosa credi che dovrebbe fare, visto come ti stai comportando in questi ultimi giorni? - intervenne Carlotta che aveva sentito quello che George aveva sussurrato al fratello.

- Ma io… - cercò di giustificarsi George, bloccandosi però a metà.

- Lascia stare! Al massimo devi dirlo a lei, non a me! Sappi solo che ci sta davvero male! -

E così i tre continuarono a mangiare in silenzio, senza parlare, scambiandosi solo qualche occhiata.

 

Quel pomeriggio, le due ragazze in camera...

- Vedi? Io cosa ti avevo detto? Non gli interesso! -

- Ma dai, magari... -

- Magari niente, cosa credi, che non abbia visto la gomitata che ha dato a Fred quando mi stava chiedendo di mangiare con voi tre? Mi devo rassegnare! L’unica cosa che non capisco è cosa sia successo, e perché è cambiato tutto in così poco tempo. -

- Senti, io adesso chiedo a Fred... -

- No, te l’ho già detto. Non voglio che litighiate voi due per colpa nostra, e poi è George che al massimo deve darmi delle spiegazioni, non Fred! Lui non centra! -

- Lo so! Ma mi dispiace vederti così! Per colpa di George poi! -

- Non preoccuparti, ho già superato situazioni del genere in passato. Supererò anche questa! E io che speravo che George mi invitasse al ballo di Natale! -

- Mi dispiace! - disse Carlotta

- Devo cercare di non pensarci... adesso mi metto a studiare. -

- Non vieni con noi tre? -

- No, preferisco stare in camera tranquilla, e non vedere George. Tu vai, ci vediamo a cena. -

 

Intanto, in un’altra stanza...

- Ma ti sei visto? Hai visto che faccia hai? E che faccia aveva Elena oggi? -

- Sì che mi sono visto Fred! Cosa credi? Ma non ho visto Elena... -

- E ci credo! Sono giorni che non la guardi, non le parli! Però parli con le altre ragazze... cosa credi che potrebbe pensare lei che ti vede così! -

- E che cosa dovrei fare secondo te? Parlarle, guardarla e farmi scoprire? -

- Io direi... di Sì!!! - rispose Fred.

- Senti, lasciami ancora un po’ di tempo per pensare... -

- Quanto ancora George? E poi cosa pensi di fare per il ballo? -

- Appunto, lasciami pensare! -

- Perché, hai mai avuto un po’ di materia grigia per pensare? - chiese Fred con un ghigno.

- Ah ah ah! Molto simpatico! -

- E dai, lo facevo per sdrammatizzare! - disse ancora Fred ridendo, poi si avvicinò al fratello, mettendogli una mano sulla spalla. – Da quando è successo quel fatto con Piton non sei più tu! Guarda che non solo Elena ti rivuole come prima... anch’io ti rivoglio come prima! Cavolo, non scherzi più, fai fatica anche a ridere! Io ho bisogno di un alleato per i miei scherzi! Sarò anche un genio della risata, ma fare tutto da solo è dura! -

- Ma smettila! Tutto da solo! Certo, come no… e chi è che ieri si è introdotto in camera di Ron con un barattolo pieno di ragni pelosi e glieli ha infilati nel letto? E comunque, cosa ne sappiamo di cosa pensa di me lei? Non è detto che mi rivoglia come prima. -

- Ah no? Perché come ti è sembrata oggi? Era nera! E non hai sentito cosa ha detto Carlotta a pranzo? I semplici conoscenti non si comportano così... -

- Sì, certo... - rispose George senza crederci troppo – Come no... -

- Dai vieni, andiamo giù, ci aspettano par studiare, magari c’è anche Elena. -

- Appunto, io non vengo. -

- George, o esci da qui, o ti trascino fuori io! -

- No, non lo farai! -

- E invece sì! -

- No! -

- Sì! -

- No! -

- E invece sì! - disse infine Fred, cercando di trascinare il fratello fuori dalla stanza, mentre George tentava di tenersi  ai mobili e a qualunque altro appiglio trovava.

- Non ci provare sai? Ti trasformo in un... in un... -

- Sì certo, certo... e io vado a chiamare Piton... -

- No, Piton no! - urlò George mollando la presa dall’armadio.

A questo punto, Carlotta che stava aspettando fuori dalla stanza sentì un colpo pazzesco, e preoccupata spalancò la porta della camera trovandosi di fronte i due gemelli stesi a terra...

- Ma... che cosa... - cercò di dire la ragazza.

- Non preoccuparti! È tutto ok! - disse Fred, e alzandosi, si avvicinò a lei e le diede un bacio.

- Sì, tutto esattamente sotto controllo... - disse George ironicamente, evitando lo sguardo della ragazza.

- Andiamo? - chiese Fred.

- Elena c’è? - Chiese George a Carlotta

- No. - rispose lei senza aggiungere altro.

- Ok. Voi andate, io studio qui. Ci vediamo a cena. -

- Fai come vuoi... - disse Fred, e uscendo sbatté la porta, poi la riaprì, e infilando dentro il naso disse - da lei. - e richiuse la porta sbattendola di nuovo.

- Sì certo... - bisbigliò George tra sé e sé – Facile per lui! -

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Ok, ecco pronto il secondo capitolo

Ok, ecco pronto il secondo capitolo. Mi vergogno sempre di più…  L Spero che vi piaccia! Premetto che ho preso in prestito da Harry Potter e il Calice di Fuoco alcuni punti di questo capitolo (vedi festa, ballo, ecc ecc.)

 

Fatemi sapere cosa ne pensate!!

 

 

2.

 

Intanto, invece di studiare... c’è chi passeggia e parla...

- Dai Fred... perché si comporta così? -

- Chi? -

- Ma come chi? George! -

- Non lo so! -

- Non ci credo!... E dai! -

- Ti ho detto che non lo so! Sul serio! -

- Guarda che ti conosco... non mi stai guardando negli occhi, significa che non mi stai dicendo la verità! -

- Stai tranquilla ok? -

- No! Elena sta male, e anche George in fondo non mi sembra molto in forma... -

- Tranquilla, te l’ho detto, è tutto, perfettamente, magnificamente sotto controllo! Aaaaaaaaaaah!! - disse Fred, inciampando nella radice di un albero e cadendo a terra.

- Certo, certo... lo vedo... è proprio per questo che non ti credo! - disse la ragazza ridendo e aiutandolo a rialzarsi – Andiamo a studiare... -

- Aspetta. - disse Fred prendendole le mani e arrossendo – So che ormai potrebbe sembrare scontato visto che stiamo insieme, ma voglio chiedertelo comunque... sì, insomma... ti va di venire al ballo di Natale con me? -

Il cuore della ragazza batteva a mille.

- E me lo chiedi? –

- é un sì? –

- Certo! – rispose Carlotta, e i due si baciarono sotto l’albero nel quale Fred era inciampato, mentre una gelida brezza invadeva tutto Hogwarts.

 

Quella sera mentre le due ragazze si recavano a cena...

- Dai, vieni a sederti vicino a noi! -

- Ma perché? –

- Provaci di nuovo! –

- No, non lo voglio più vedere! –

- Dai! Per l’ultima volta! Poi se si comporta ancora così lo lasci stare! –

- Uffa! Ti ho detto che non voglio vederlo! –

- Ma fai un ultimo tentativo! –

- Ma ne vale davvero la pena? Anche tu hai detto che Fred oggi non voleva dirti perché George si comporta così. Vorrà dire che non gli rivolgerò più la parola neanche io. Si merita solo questo! Da un giorno all’altro non mi considera più a adesso devo ancora essere io a cercarlo? Si sbaglia! –

 

- Hei! Ciao!!- la due ragazze si sentirono chiamare...

- Ciao Fred! – urlò Carlotta

- Io vado! – bisbigliò Elena vedendo che con Fred c’era anche George.

- Ma dai... –

- No, adesso basta. Non voglio più farmi prendere in giro. Salutami tu Fred e chiedigli scusa da parte mia se me ne vado. – dicendo questo, la ragazza se ne andò, ed entrò nella sala per cenare.

- Se ne va? – chiese Fred a Carlotta, vedendo l’altra andarsene.

- Sì, anche questa sera vuole mangiare da sola... – rispose la ragazza, guardando con rimprovero George. Ma il ragazzo non si rese conto dello sguardo di rimprovero, perché era intento a osservare Elena mentre si allontanava.

- Hai combinato un bel pasticcio... vedi di rimediare... – sussurrò Fred al fratello.

- Cosa? – chiese Carlotta

- Niente, niente! È tutto sotto contr... –

- Fred, smettila di dirmi che è tutto sotto controllo! Credi che non mi sia accorta di cosa sta succedendo? Adesso voi due mi spiegate qual è il problema e se non me lo dite io...

- Voi tre... – una voce fredda e profonda li fece sobbalzare – Non credete che sia il caso di andare a cena come tutti gli altri? –

- Certo professor Piton! Scusateci... – disse Elena sobbalzando.

- Sbrigatevi, se non volete che vi punisca! Sapete... in questo periodo mi sono specializzato nelle punizioni a tema! Tema natalizio ovviamente! – continuò il professore, osservando la punta della bacchetta magica che teneva tra le mani e scrutando poi George in modo strano.

- Sì, certo... – rispose Fred - non abbiamo dubbi professore... ora noi andiamo a cenare e...-

- E basta! Eh eh! Andiamo a cenare e basta, vero amici? Forza, su a cena... – concluse George frettolosamente arrossendo e tirando il fratello e l’amica per la felpa – A presto professore... mi ha fatto piacere incontrarla! Buon appetito!...- disse ancora George – e vi auguro di strozzarvi presto! – concluse il ragazzo a bassa voce mentre si allontanava.

 

Durante la cena...

- George posso chiederti una cosa? – esordì improvvisamente Carlotta in un momento di silenzio.

- S... sì, certo... – rispose il ragazzo diventando come di pietra.

- Come mai hai augurato a Piton di strozzarsi? Ok, non è un simpaticone... ma non gli avevi mai detto una cosa simile... -

- Eh... beh... sì... sai... – cercò di arrangiarsi George – L’hai detto anche tu, no? Non è un simpaticone! E poi dai! Arrivare a minacciarci con punizioni a tema! –

- Infatti! E poi dai, ma chi ci crede che farebbe mai una cosa simile! – concluse Fred ironicamente con un ghigno, guardando George.

- Perché? Voi due mi nascondete qualcosa... lo so, ne sono sicura! E adesso che non c’è più Piton ditemi subit...

DIN DIN DIN DIN...

Il discorso della ragazza venne nuovamente interrotto da qualcuno che stava battendo la forchetta contro un bicchiere...

- Ragazzi! – cominciò la Mcgranitt alzandosi in piedi – Come ben sapete domani sera ci sarà il ballo di Natale... volevo raccomandarvi di comportarvi correttamente, in quanto abbiamo invitato qui a Hogwarts anche i ragazzi di altre tre scuole... perché ci tenevamo ad organizzare una festa diversa dal solito e anche a favorire le vostre relazioni interpersonali... –

- Le vostre relazioni interpersonali! – la scimmiottò Fred sottovoce col fratello, che si mise a ridere.

- Per questo tutti noi insegnanti ci auguriamo che non vi comportiate come una balbettante, bambocciona, banda di babbuini! Ma che anzi facciate fare un’eccellente figura alla nostra scuola! Detto questo, mi raccomando... ricordatevi di tenere un comportamento corretto! Ora possiamo continuare con la cena! Grazie per la vostra cortese attenzione! –

- Grazie per la vostra cortese attenzione... e certo che è cortese la nostra attenzione! Se non la ascoltiamo ci minaccia a suon di bacchetta! – commentò George ridendo.

- Non mi stavi ascoltando?!! No dico, non mi stavi ascoltando?!! E adesso io ti trasformo... in un rospo allucinogeno!!!! AAAAAAAAAAAAAH!!!! – continuò Fred facendo un sacco di versi.

- Ah ah! Bella questa! Anzi no, perché non in qualcosa a tema? Per esempio... un albero di Natale!- scherzò a sua volta Carlotta – Anzi, no, un presepe... o un ramo di vischio!!!

Quando sentirono queste ultime parole i gemelli, che se la stavano ridendo, rimasero pietrificati...

- Che c’è? Cos’ho detto? – chiese la ragazza.

- Ah sì, un ramo di vischio! Un presepe! Ah ah! Ma te lo immagini, Piton che fa l’angioletto sopra la capanna?!! Coi riccioli biondi – Fred cercò di salvare la situazione.

- Sì, e che canta con voce angelica! Uno spasso! Ah ah! – continuò George.

Carlotta ricominciò a ridere, non capendo la strana reazione di quei due.

 

Dopo cena, qualcuno si ritrova nella sala comune del Grifondoro... mentre qualcun altro...

- Adesso vado a parlargli! – disse Elena alzandosi dal letto.

- Hai deciso? – le chiese l’altra.

- Sì, almeno da sapere cos’è successo. Voglio solo una spiegazione. Non pretendo che tutto torni come prima. –

- Brava! Vai, e fammi sapere! Io intanto vado nella sala comune. Fred dovrebbe essere lì. –

Così, Elena uscì dalla stanza e chiuse la porta alle sue spalle.

 

Arrivata davanti alla camera di Fred e George, la ragazza stava per bussare, quando sentì la voce di George sulle scale. Sporgendosi al di là della ringhiera vide il ragazzo al piano di sotto che parlava con un suo compagno e due ragazze del Grifondoro.

- George! – urlò Elena dalle scale.

Il ragazzo si voltò verso l’alto, ma quando la vide si mise a correre verso la sua camera, lasciando i ragazzi con cui stava parlando senza dare spiegazioni.

- George! George, fermati! George Weasley! Fermati subito! – la ragazza lo rincorse su per le scale... impresa alquanto ardua, visto la loro solita tendenza a spostarsi...

Le persone che assistevano all’insolita scena li guardavano senza capire cosa stesse succedendo.

Infine George arrivò in camera sua, e vi entrò chiudendosi la porta alle spalle. Ma Elena non si arrendeva...

- George, apri questa porta! George!! – urlava battendo pugni contro la porta chiusa.

- Io... non posso! – rispose lui.

- George! Ti prego! Io... non capisco cosa stia succedendo! Perché ti comporti così? Per favore dimmi solo perché! –

- Elena io... stai tranquilla! –

- No che non sono tranquilla! Cavolo! Ma hai visto come ti stai comportando? Dimmi se ho sbagliato qualcosa! –

- No, sono io che ho sbagliato... –

- Ma cosa? –

- Ho sbagliato e basta! Ora... vai, per favore! –

- E mi mandi via così? Non mi apri, non mi guardi nemmeno negli occhi per dirmi che non te ne frega niente di me? –

- Ma cosa dici? –

- Che non te ne frega proprio niente di me! Potevi trovare un modo migliore per dirmelo! –

Il ragazzo rimase colpito dalle parole di Elena.

- Ma non dire cavolate! Non è assolutamente vero quello che stai dicendo io...

Poi George alzò gli occhi, e vide sulla sua testa quello che si aspettava di vedere...

- Urgh! Sparisci sparisci sparisci!!!!! –

- Che cosa? – chiese Elena.

- Niente, non... non ce l’avevo con te, io... –

- E così mi sbagliavo! Secondo te io mi sbagliavo! Mi sbagliavo così tanto che ora mi dici di sparire! Allora sparirò veramente! Non voglio più vederti! –

- No aspetta! – urlò George aprendo di colpo la porta.

Ma  la ragazza stava già scappando verso la sua stanza, lasciando George senza parole, intento a scrutarsi sopra la testa...

 

 

Ok, ora che ho finito con l’ennesima schifezza passo ai ringraziamenti…

 

Lady Lily: ciao!! Sono contenta che la mia fiction ti sia piaciuta e che tu abbia trovato i gemelli non molto diversi da come li presenta la Rowling! Mi fa piacere! Spero che il resto della storia non ti deluda! A presto!!

 

Weasley star: ricontraccambio l’occhiata storta! Ma io non ho mica detto che mi hai obbligata a fare qualcosa! Ho solo detto che mi hai presentato i gemelli, e poi tutto il resto l’ho fatto io! J Per il finale… devo ancora pensarlo sinceramente… ma è l’ultimissima cosa che mi manca e una mezza idea ce l’ho già! E comunque mancano giusto solo le ultime righe della storia!

 

SereVampire: Sono contenta che tu abbia trovato interessante la mia FF e spero che il nuovo capitolo ti piaccia! Ci vorrà ancora un po’, però, prima che si capisca cos’è successo con Piton, anche se magari lo intuite già adesso… A presto!!

 

Ringrazio anche chi ha letto la fan fiction!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Elena arrivò in camera, ed entrando come una furia sbatté la porta chiudendola alle sue spalle

Eccomiiii! Ho sistemato il terzo capitolo ed eccolo qui! Spero vi piaccia! Fatemi sapere! Ci tengo molto! A presto, vi lascio alla lettura!!

 

3.

 

Elena arrivò in camera, ed entrando come una furia sbatté la porta chiudendola alle sue spalle.

- Ma cosa succede? – chiese Carlotta

- Non lo voglio più vedere. Deve sparire. Sparire e basta. Non parlarmi più di lui! –

- Raccontami cos’è successo! –

Così, dopo una dettagliata spiegazione...

- Ok, senti non vado nella sala comune. Sei troppo triste. Sto qui con te. – disse Carlotta all’amica.

- No, vai pure, non voglio che rinunci a vedere Fred per colpa mia! –

- Non preoccuparti, lo vedrò domani, e poi è colpa di suo fratello se sei conciata così! –

- Grazie! –

- E di cosa? –

Così le due ragazze passarono molto tempo a parlare, Elena si sfogò per quello che era successo quella sera con George.

 

- Eppure non riesco a capire! Perché si è comportato così? –

- E lo chiedi a me? Che ero lì a fare figuracce fuori dalla porta della sua camera? Fosse poi servito a qualcosa! E domani c’è il ballo! Io non vengo! –

- Ma dai! Vieni! Magari conosci qualcun altro, la Mcgranitt ha detto che ci saranno anche altre scuole! –

- Non ho voglia di conoscere nessuno per ora............ MA IO NON LO CAPISCOOOOOOOO!!!!!! PERCHè SI COMPORTA COSìììììììììììììììììììììììììììììììì????????????!!!!!!!!! – urlò la ragazza arrabbiata come non mai.

- Senti, ma non è che la sua è una strategia per poi invitarti a uscire? –

Elena guardò l’amica con aria a metà tra il perplesso e lo scettico. – Impossibile. – commentò secca.

- E perché no? Ti ricordi come ci siamo messi insieme io e Fred? ... Era durante una partita di Quidditch…... contro i Serpeverde. Quella volta che abbiamo dovuto interrompere la partita a metà. Lui a un certo punto mentre giocavamo mi vola di fianco e mi dice “ Stai giocando davvero bene! ” e io gli ho risposto “ Grazie, anche tu! ” poi, vedendo che stavo diventando rossa, mi dice ancora “ Ehi, ma sei rossa per quello che ho detto o perché hai caldo? ”, io però non gli rispondevo perché ero imbarazzatissima e poi scusa, ti sembra facile sostenere una conversazione del genere mentre cerchi di evitare i bolidi che ti tirano quelli della Serpeverde? –

- No, in effetti no! – le due ragazze scoppiarono a ridere.

- Poi dopo aver evitato un altro bolide, mi si avvicina di nuovo e mi dice “ Senti, tu sei una ragazza... io un ragazzo... giusto? ” e io lo guardo in modo strano come per dire: fin qui tutto ok, ma cosa stai cercando di dire? Non dovremmo giocare?! E poi lui continua “ Beh, visto che questa cosa è stata appurata, cosa ne dici questa sera di uscire insieme? ” ma appena ha finito di dirmi questo arriva un bolide tirato da uno della Serpeverde e colpisce in piena faccia Fred, facendolo cadere a terra senza sensi! –

- Me lo ricordo! Siamo rimasti tutti di sasso quando è successo, avevamo paura che fosse morto! –

- Già... lascia stare, figurati io, che oltretutto mi sentivo in colpa perché si era distratto per parlare con me! E poi la partita è finita lì, perché hanno dovuto portare Fred di corsa in infermeria! –

- Sì, e ci sono volute tre ore prima che si riprendesse... –

- Già! Che paura avevo che non si svegliasse più! E poi di colpo si sveglia, spalanca gli occhi, mi guarda e mi dice “ Speravate che non mi svegliassi più! Vi è piaciuto lo scherzo eh? ” a quel punto avrei voluto tirargli un pugno e fargli nero anche l’altro occhio, ma non ce l’ho fatta! Mi faceva già troppo pena con un occhio nero e la faccia gonfia...

Elena prese a sghignazzare...

- Cosa ridi! Ha rischiato di ammazzarsi! –

- Scusa, ma non ce la faccio... era troppo divertente con quella faccia! –

L’amica la guardò malissimo.

- Eh dai! Credi che riderei se Fred si fosse fatto veramente male? In fondo poi è guarito e non aveva nemmeno niente di rotto, nonostante la botta... E poi mi fa ridere pensare a quello che ha detto dopo...

- Sì, quando si è accorto che oltre a me c’eravate anche tu, George, Ron, Ginny, Hermione, Harry e il resto della squadra di Quidditch… ha alzato la testa guardandovi uno per uno e poi ha esordito con: “ Che avete da guardare? . –

- Ah ah! Sì! E Harry che gli ha risposto “ Ma come, siamo qui preoccupati per te, e tu ci tratti così! ”–

- E Fred a sua volta: “ Certo, io devo finire di fare un discorso con la qui presente Carlotta, perché durante la partita non siamo riusciti a finire di parlare! Quindi se volete cortesemente allontanarvi... ” e Hermione scandalizzata che ha iniziato a dire “ Durante la partita? Voi stavate chiacchierando durante la partita? . Se non fosse stato per George che la trascinava via eravamo ancora là adesso a discutere sul fatto che non si fa salotto durante le partite di Quidditch! -

Le due scoppiarono a ridere per l’ennesima volta.

- Mi ricordo che mentre ci allontanavamo, Ron stava stressando George perché non capiva come mai Fred si fosse comportato in quel modo, e Ginny gli ha risposto “ Secondo te per quale motivo un ragazzo vuole parlare da solo con una ragazza? ” lasciando Ron a bocca aperta. – spiegò Elena.

- Davvero? Povero Ron! – esclamò Carlotta

- E George che faceva di quelle facce perché non capiva come Ron non riuscisse ad arrivare a una conclusione così semplice! Già George... non volevo più parlarne e invece...

- Facciamo una cosa – disse Carlotta – Adesso dormiamo, dormici su! E poi domani ci ripensiamo... –

- No, io non ci ripenso... –

- Va bene, ho capito, adesso il tuo umore è pessimo, domani cambierai idea. –

- Mmmh... – rispose Elena.

Così spensero la luce, e si misero a dormire.

 

Nel bel mezzo della notte, Carlotta fu svegliata da alcuni soffi, e si rese conto che i loro due gatti, Briciola e Simba, erano in un angolo della stanza. I loro occhi felini brillavano al buio. I due stavano soffiando come se avessero paura di qualcosa...

- Ma cosa... – biascicò la ragazza mezza addormentata, non capendo cosa stesse succedendo.

Accese la luce, e capì che i gatti erano stati spaventati dalla sua amica, che parlava nel sonno.

Dopo qualche secondo, si svegliò anche l’altra ragazza.

- Cosa succede? - chiese Elena a Carlotta

- Me lo spieghi tu? –

- Eh? –

- Ho acceso la luce perché i gatti stavano sclerando... – spiegò Carlotta.

- E perché? – domandò l’altra, guardando Briciola e Simba che nel frattempo avevano iniziato a leccarsi, con aria interrogativa.

- Perché mi sa che qualcuno ha avuto un incubo e parlava nel sonno... –

- Chi? Tu? E cosa hai sognato? – domandò Elena.

- Non io! Tu! Cavolo, la faccenda di George ti ha proprio annebbiata... –

- Non lo nominare. – bisbigliò Elena gettandosi le coperte sulla testa e cercando di dormire.

- Ma come, mi sveglio nel bel mezzo della notte perché tu hai un incubo e terrorizzi i gatti e credi di poterti rimettere a dormire così facilmente? Cosa stavi sognando? – domandò Carlotta all’amica puntandole la luce della lampada da comodino in faccia, stile interrogatorio.

- Non me lo ricordo. –

- E dai! –

- Davvero! –

- Sì... certo... – commentò sarcastica l’altra.

- Te l’assicuro, non me lo ricordo. Ma se era un incubo riguardava di sicuro... – e lasciò la frase in sospeso.

- George? – concluse l’altra.

- Non lo nominare! – bisbigliò a voce bassa e con tono assassino Elena, coprendosi la testa con un cuscino e voltandosi dall’altra parte.

- Ok, diciamo che ci credo... ma domani non mi sfuggi... –

E così spense la luce.

 

La mattina dopo, a colazione...

- Non ci credo che non te lo ricordi! –

- Ma te l’assicuro! –

- Buon giorno al nuovo giorno! Buon giorno a voi! – esclamò Fred, sedendosi di fianco a Carlotta e dandole un bacio.

- Buon giorno! Pensavamo che non sareste più arrivati! – rispose la ragazza.

- Magari uno dei due poteva anche non presentarsi... – commentò Elena sottovoce, ma quando alzò lo sguardo, notò che Fred era da solo.

- Ciao Elena! – esclamò Fred salutando anche l’altra ragazza.

- Ciao... –

- Ma... George? – Domandò Carlotta al suo ragazzo.

- è in camera. Ha detto che oggi non vuole la colazione. Credo che stia tramando qualcosa... –

- Io vado. – si affrettò a dire Elena alzandosi – Ho finito e tra poco ho lezione di pozioni, non posso arrivare in ritardo. Scusate. –

- Già, altrimenti Piton ti fa un incantesimo a tema! Natalizio, si intende! –

La ragazza lo guardò in modo strano, non avendo mai sentito parlare di incantesimi a tema.

- Ma sì, magari ti trasforma in un albero di Natale... o ti fa apparire un ramo di vischio in testa! - concluse Fred con una nota strana nella voce, lanciando a Elena uno sguardo altrettanto strano.

- Apprezzo lo sforzo per cercare di farmi ridere, Fred! Ma questa volta non funziona purtroppo. – e facendo un sorriso tirato agli amici, la ragazza si allontanò.

 

 

Bene, e adesso i ringraziamenti!!

 

Ivi: sono contentissima che la fiction ti piaccia! Ecco il terzo capitolo. Come ho già detto la storia è già pronta e scritta, devo solo rivederla e scrivere le ultime righe quindi ,salvo imprevisti, credo che posterò abbastanza spesso! Fammi sapere se ti piace anche questo capitolo! A presto!

 

Weasley star: ma ciano!! Sci! L’avevo dedicata a te! (mai nessuno che dedica qualcosa a noi! nd Fred&George Smettetela! Voi siete già i protagonisti della storia, cosa pretendete di più?!nd me) Beh, ora ti saluto! Anche perché se continuo a scrivere credo che quei due potrebbero combinarne una delle loro… Ciauuu!!

 

Lady Lily: ecco fatto! Ho aggiornato! Spero che ti piaccia anche questo capitolo! Eh, ci vorrà ancora un po’ per capire cos’è successo al povero George! (povero?nd George Smettila di intrometterti!nd me) Ora devo scappare! A presto!!

 

Ringrazio anche chi ha letto la storia e Fabyd che l’ha aggiunta tra i preferiti!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


A lezione di pozioni

Ecco il quarto capitolo! Non la faccio lunga così non vi annoio e vi lascio tranquilli a leggere! Spero che vi piaccia!! A presto!!

 

 

4.

 

A lezione di pozioni...

- Infine a tutto questo dovete aggiungere tre bacche di vischio. – stava dicendo Piton, quando indugiò per alcuni istanti fissando con uno sguardo profondo Elena, che si sentì perforare i pensieri e la mente da quegli occhi scuri. - Mi raccomando però, aggiungetele una per volta, lentamente, aspettando che quella che avete aggiunto precedentemente sia ben amalgamata con il resto del composto. Ora provate voi! –

 

- Ma che cosa vuole quello? – chiese Elena all’amica che era seduta vicino a lei.

- A me lo chiedi? E chi lo capisce! –

- Già, chi le capisce certe persone! – commentò amaramente Elena.

- Ogni riferimento a persone o cose è puramente casuale, vero? – scherzò Carlotta.

- Appunto! –

- Mi raccomando, aggiunga il vischio molto lentamente! – sibilò il professore alle spalle di Elena – Molto lentamente, mi ha capito? –

- Sì, certo professore! – rispose lei velocemente, sbiancando.

Le due ragazze si scambiarono uno sguardo torvo, non riuscendo proprio a capire cosa intendesse il professore.

 

Finita la lezione, nei corridoi della scuola...

- Si ricordi di aggiungere il vischio molto lentamente! –

Le due ragazze si voltarono.

- Sta zitto Malfoy! – gli intimò Elena.

- Signorina Elena, lei a me non può dare ordini, e poi... si ricordi di aggiungere il vischio molto lentamente! – disse di nuovo il biondino facendo per allontanarsi.

- E TU! Signorino Malfoy, ricordati di lavarti i capelli ogni tanto, o sembrerà sempre che una mucca ti ha leccato in testa! –

- E tu, ricordati di darmi del lei! Devi imparare a rispettare chi ti è superiore! –

- Tu non sei superiore proprio a nessuno! – gli urlò Carlotta.

Ma il ragazzo se ne stava già andando e con un gesto pomposo della mano, che voleva sottolineare il fatto che di quello che gli avevano detto non gliene importava nulla, si allontanò, lasciando le due ragazze colme di rabbia.

- Io non lo sopporto! – ruggì Elena – Non li sopporto più! Adesso lo prendo e lo rompo! Malfoy vieni qui! –

- Andiamo a mangiare, è meglio! – le disse l’amica trascinandola per un braccio, mentre l’altra scalciava per cercare di liberarsi.

 

Poco dopo a pranzo...

- E vi ha detto così Malfoy? – domandò Fred.

- Sì, e credimi, non l’ho inseguito per romperlo solo perché lei mi ha trascinata via! – disse Elena ancora arrabbiata.

- Mmmh... non ti conviene metterti contro di lui. Non da sola almeno. – commentò il ragazzo.

- Ma io quello lo voglio strozzare! –

- E hai ragione, ma anche Fred ha ragione. Non metterti apertamente contro di lui. – suggerì Carlotta.

- Ma quello si crede superiore a tutti! –

- Non preoccuparti. Gliela faremo pagare prima o poi! – la consolò l’amica.

- Tranquille, prima o poi l’occasione capiterà! – concluse Fred.

DIN DIN DIN DIN!!!

La Mcgranitt si alzò in piedi.

- Un attimo di attenzione prego! Volevo avvisarvi che in via del tutto eccezionale le lezioni di questo pomeriggio sono sospese...

La donna dovette interrompersi per lasciare spazio alle urla di felicità dei ragazzi.

- Ragazzi, per favore! Ricomponetevi! Come vi stavo dicendo le lezioni sono sospese perché oggi ci occuperemo tutti della preparazione del ballo per questa sera! Vogliamo vedere fino a che punto siete responsabili! E per mettervi maggiormente alla prova, abbiamo organizzato una sfida... preparerete la festa senza utilizzare la magia! Non vorrete fare brutta figura con l’altra scuola! Quindi impegnatevi! Dopo pranzo ritrovatevi nelle sale comuni delle vostre case, così vi affideranno gli incarichi che vi spettano. E mi raccomando... NIENTE MAGIA! –

Detto questo la donna si sedette e il pranzo continuò, tra i bisbigli di una marea di studenti, delusi perché non potevano fare uso della magia.

- Sìììììììììììììì!!!! Oggi niente lezioni!!!! – esclamò Carlotta, mentre la sua amica pensava ai commenti che avrebbe fatto George sul discorso della Mcgranitt se fosse stato lì con loro.

Poi fece passare con lo sguardo tutta la tavolata alla ricerca del ragazzo, e lo trovò al capo opposto del tavolo, che scherzava con un paio di ragazzi del primo anno.

Eppure aveva qualcosa di strano, anche se stava scherzando una nota triste, che la ragazza in lui non aveva mai visto, rabbuiava il suo sguardo.

 

Così dopo pranzo, nella sala comune del Grifondoro i prefetti assegnano i compiti...

- Alla nostra casa sono state affidate le decorazioni. Ci divideremo in tre gruppi e addobberemo la Sala Grande. – stava dicendo uno di loro.

- Dai che bello! Addobbiamo noi Hogwarts per le feste di Natale! – esclamò sotto voce Carlotta

– E dai, non fare quella faccia! Non sei emozionata? – chiese all’amica.

- Sarei più contenta se non fossimo nel gruppo con George... e se non fosse proprio lui uno di quelli che ci diranno cosa fare... –

- Chissà come mai hanno dato questa responsabilità proprio a Fred e George... non mi sembrano così affidabili per certe cose! – disse Carlotta divertita.

- Beh, Ron è prefetto... e loro sono suoi fratelli... l’avranno “ costretto ”... – concluse Elena.

 

Poco dopo nella Sala Grande...

- Appendi queste all’albero! Le candele mettile là sopra. No. No! La stella va in cima all’albero. Geooooooorge! Vieni qua! Dove vanno questi addobbi! – gridava Fred correndo da una parte all’altra.

- Ron! Tieni quella scala! Non vorrai farmi cadere! –

- Ma Hermione... devo sistemare i fiocchi! –

- Faccio io! Tu tienile pure la scala! – così Elena iniziò a sistemare i fiocchi d’orati in giro per la sala.

- Cavolo, per metterli là sopra devo salire su quella scala, ma è altissima... – pensò dopo un po’ la ragazza - QUALCUNO PUò VENIRE A TENERE LA SCALA MENTRE APPENDO I FIOCCHI? – urlò.

- Ti chiamo io qualcuno! - Esclamò Fred e corse via con uno scatto mentre Elena iniziava a salire sulla scala.

 

- Ma non posso devo dire a... –

- Oh sì che puoi! E poi non c’è nessun altro libero in questo momento! –

- Ma chi c’è sulla scala? –

- Non lo so, Ginny mi ha solo detto che c’è qualcuno che ha bisogno! Vai, è là! –

George si incamminò verso la scala, e quando fu sotto diede uno sguardo in alto, ma vedendo Elena abbassò di scatto la testa e non disse una parola.

La ragazza, sentendo che qualcuno stava tenendo saldamente la scala guardò in basso.

- Grazie! Questa scala è alta e avevo paura a salir... – poi si bloccò vedendo il ragazzo che stava tenendo la scala e che teneva il viso basso.

- George... – le scappò a bassa voce.

- Sì, in effetti questa scala è molto alta... ti conviene non guardare in basso... non vorrei che ti venissero le vertigini. –

- Grazie per l’interessamento. – rispose Elena fredda e ironica al tempo stesso, continuando ad appendere i fiocchi – Questa Fred me la paga! –

George alzò velocemente gli occhi, e guardò la ragazza.

- Per fortuna non mi sta guardando! – pensò sospirando – Questa Fred me la paga! –

 

- Hey, ma guardate un po’! Tu, lassù! Ma non dovevi attaccare il vischio? –

- Malfoy! – bisbigliò Elena, girandosi di scatto mentre era ancora in cima alla scala, facendola dondolare pericolosamente nonostante gli sforzi che faceva George per tenerla ferma.

– E tu non dovresti lavorare, invece di venire ad infastidire il lavoro degli altri? – urlò lei da là sopra.

- Ma noi abbiamo già finito! Mentre voi del Grifondoro siete indietro come delle lumache! – rispose lui provocando le risa di altri Serpeverde che lo accompagnavano.

- Le lumache te le ritroverai tu nel letto, anzi no, i vermi! Vermi, proprio come te! – gli rispose Elena.

George, che fremeva mentre teneva la scala, assumeva sempre più una faccia preoccupata.

- Non guardarmi, non guardarmi, non guardarmi! – bisbigliava sottovoce, mentre gli saliva l’ansia.

Tutti i Grifondoro che si trovavano sella sala si bloccarono, e osservavano la scena in silenzio.

Malfoy aveva perso la pazienza... – Un verme. Dunque io sarei un verme? –

- Sì, un viscido verme che striscia nella polvere! – urlò Elena, ed iniziò a scendere dalla scala.

- Cosa fai ragazzina, mi sfidi? –

- No, ti ho solo detto quello che penso di te! Perché? Tu oggi non mi hai forse detto che ti credi superiore a me? Beh, adesso io ti dico che credo che tu sia un verme! Anzi, no, ne sono convinta! – la ragazza aveva davvero perso la pazienza! Con tutto quello che stava succedendo in quei giorni ci mancava solo Malfoy che le rompeva le scatole!

- Elena trattieniti, non esagerare! – le bisbigliò Carlotta preoccupata, ma l’altra ragazza non l’ascoltò.

- Bene! Che cosa cerchi, una sfida? – domandò Malfoy.

- No, solo il tuo silenzio! E le tue scuse! –

- Io non chiedo scusa mai a nessuno, perché dovrei chiederlo a te? –

- Malfoy, lasciala stare! – intervenne Hermione.

- Zitta tu, mezzosangue! – poi guardando Elena ed Hermione continuò – Come vi permettete di parlare in questo modo a me? Voi, che siete figlie di babbani! –

- Adesso basta Malfoy! Lasciale stare! Non ti permettere mai più! – disse George uscendo dalla penombra e preparando la bacchetta.

Elena rimase di sasso nel vedere l’espressione dura del ragazzo. Non l’aveva mai visto così, e nemmeno sarebbe riuscita ad immaginarlo.

- Oh, ma guarda, avete bisogno di un protettore? Ma che scena carina! – esclamò con sarcasmo.

– Questa volta finisce qui, ma state in guardia. - li ammonì il ragazzo dai capelli biondi, e giratosi se ne andò seguito da tutti gli altri Serpeverde. In fondo non si sarebbe mai messo contro qualcuno più vecchio di lui e che sapeva di certo più tecniche e incantesimi! A maggior ragione poi se si trattava di uno dei gemelli Weasley. Se volevano sapevano essere diabolici…

 

- Che testa di cavolo! – commentò Hermione.

- Ti ringrazio per essere intervenuta. – le disse Elena.

- Oh, non preoccuparti. E poi non ho mai sopportato Malfoy! –

- George... – disse Elena voltandosi verso di lui – Gra... – ma non fu in grado di terminare la parola, perché il ragazzo si era già volatilizzato.

- Io lo strozzo! – concluse.

- Come? – le domandò Fred che era vicino a lei, ma Elena non gli rispose.

 

Ringraziaments….

 

Lady Lily: ciaoooo!!! Si avvicina sempre di più il momento in cui scoprirai cos’è successo a George! Preparati!! Spero solo di non deludere le tue aspettative… Sono contenta che ti sia piaciuto anche il terzo capitolo e spero che ti piaccia anche questo! A presto!!

 

Weasley star: Ti ha fatto davvero così tanto ridere! Sono contenta! Fammi sapere cosa ne pensio di questo! Io vado a controllare il drago e a difendermi dagli alieni che ci cercano JJJ!!! A presto!!!

 

SereVampire: per la punizione a tema… chi può dirlo!! J Sono contenta che la storia ti piaccia! Vedrai che Fred ha ancora un po’ di tempo per combinarne qualcun'altra!!! J però non anticipo niente! A presto!!!

 

Ringrazio anche chi ha letto e Lilla95 che ha aggiunto la fiction tra le seguite!

SEE YOU SOON!!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Erano ormai le quattro e mezza del pomeriggio quando i Grifondoro terminarono di addobbare la Sala Grande

Buongiornoooooo!! Scusate, ero mezza addormentata fino a poco fa, e mi sono appena ripresa!! eheh!! Comunque, passando a cose più serie, ecco pronto e sistemato il quinto capitolo! A voi la lettura!

 

 

5.

 

Erano ormai le quattro e mezza del pomeriggio quando i Grifondoro terminarono di addobbare la Sala Grande... quando Elena si accorse che George era tornato, così gli si avvicinò alle spalle.

- Grazie per quello che hai fatto oggi. – gli disse.

Lui sentì un brivido corrergli lungo la schiena, e si voltò di scatto.

- Oh, ma figurati... per un’amica questo ed altro! –

- Un’amica? Amica anche se in questi giorni mi eviti, non mi parli, non mi saluti...

- Beh, sì certo, perchè? –

- Beh, visto il tuo comportamento non... –

- Scusa, ma ora devo proprio scappare! Devo fare la doccia per stasera, preparare un paio di cose! Mi dispiace! Ciao! – concluse velocemente lui, mettendosi a correre come un matto verso la porta e sparendo nel corridoio.

- Amica eh? Sì, certo! Ma io se ti prendo ti rompo George! – disse lei a bassa voce.

- George, adesso mi senti! – pensò Fred che aveva assistito da lontano alla scena.

- Che c’è? – gli domandò Carlotta vedendolo pensieroso.

- Oh, niente, niente. Pensavo... a come vestirmi questa sera. –

- Tu che pensi a come vestirti questa sera? Non ci credo! –

- Ma sì! Cosa credi? Guarda che adesso anche noi uomini abbiamo bisogno di sentirci alla moda! Fashion! Cool! –

- Fred, cos’hai bevuto? Non ti sono mai interessate queste cose! –

- Beh ma... mi sono aggiornato! –

- Ammettilo, hai fumato! –

- No! –

- Dai, anche se fosse non ti dico niente, l’importante è che non lo fai più! –

- Ma cosa dici? Per una volta che dico la verità! –

- Come “ per una volta ”? – chiese lei con occhi spalancati.

- Ma sì dai, si fa per dire! –

- Vado in camera a farmi una doccia per stasera, è meglio... e poi mi sa che dovrò convincere qualcuno ad uscire... A dopo! – e dopo aver dato un bacio a Fred si allontanò.

 

In camera...

- Ma sì che glielo dico! –

- Non ci credo! –

- Sì, questa sera! –

- E se non c’è? Mi sa che non ha molta intenzione di venire al ballo, visto che QUALCUNO non l’ha invitata... –

George sbiancò. – Sì che ci sarà! –

- E che ne sai! –

- Te lo dico io! – e così dicendo uscì dalla stanza.

 

TOC TOC!

- Chi è? –

- Sono... Fred! –

La porta si spalancò di colpo.

- Ciao! – esclamò Carlotta aprendo di colpo la porta. Stava per abbracciare il ragazzo quando lui la bloccò...

- No, no, aspetta, io sono George, non Fred! –

- Io l’avevo detto che avevi fumato! Dai non scherzare! –

- Ma non sto scherzando! –

- Ok, allora hai bevuto! –

- Nemmeno quello. –

- Piantala di scherzare! –

- Ma non sto scherzando! –

- Ma... allora perché sei qui? Vuoi parlare con Elena? –

- Nononono! Tranquilla! –

- Ok, non vuoi parlare con lei, quindi sei davvero George... Che cosa vuoi allora? –

- Lei dov’è? –

- è in doccia. Tranquillo, è appena entrata, ci vorrà ancora un po’ prima che esce, quindi non c’è bisogno che scappi! –

- Ma io... –

- Di cosa hai bisogno? -

- Volevo solo chiederti di convincere Elena a venire al ballo questa sera. –

- E perché dovrei? Dopo come l’hai trattata è normale se... –

- Aspetta! Non giudicarmi prima di sapere cos’è successo veramente. –

 

E così, George fece un resoconto veloce a Carlotta di ciò che era accaduto.

 

- Ma perché non gliel’hai detto? –

- E ti sembra facile? Non è una cosa che si può far che dire così! – si giustificò George.

- Ma perché vuoi che le dica di venire questa sera? –

- Bhe, immagina? –

Carlotta fece una faccia strana.

- Chi è che bussava prima? – urlò Elena dal bagno. Aveva appena finito di fare la doccia.

- Fred! Era... era Fred... – rispose prontamente Carlotta.

- Ok, ora devo scappare... –

- E teppareva! Senti la sua voce e scappi! –

- E dai, ti ho spiegato perché! – rispose George con un sorriso da malandrino – Ora torno in camera. Mi raccomando! Deve esserci alla festa! –

- Ok... piuttosto la trascino giù in pigiama! –

- No, fino a quel punto no! Se fa una figura del genere davanti a tutta Hogwarts per colpa mia credo che poi mi strozzerà davvero! Ciao! – disse lui correndo via.

 

- Tutto ok? – domandò Elena all’amica mentre stava uscendo dal bagno, vedendo che l’altra stava chiudendo la porta con un sorriso strano.

- Sì, tutto ok! Dai che sono le 6 meno un quarto. Tra un quarto d’ora si va a cena e poi ci lasciano tempo fino alle 8 per prepararci per la festa! –

- Ma tanto io non ci vengo! –

- Oh sì invece che ci vieni! –

- Ma cos’hai? Mi nascondi qualcosa? –

- Io? No! Perché? –

- E invece sì... – rispose l’altra con sguardo investigativo.

- Asciugati i capelli che poi si va a cena! – tagliò corto l’altra, e corse a chiudersi in bagno. Aveva capito perfettamente cosa aveva in mente George! E non avrebbe fallito nella sua missione!

 

 

 

Il mio angolino, ino, ino

Un graaaaazie a tutti quelli che hanno letto la fiction sperando che sia piaciuta anche a loro!

 

Ivi: sì, ci vorrebbe proprio una bella rissa! Quello proprio non lo sopporto! Ma la ragazza verrà vendicata! hihihi!! ^-^ Non preoccuparti se non hai commentato, l’importante è che sei riuscita a ritrovare questa schif… la mia fiction! A presto!!

 

Lady Lily: ecco fatto! Postato anche il quinto capitolo! Spero che ti piaccia! Pure io trovo Malfoy odioso! non lo sopportoooo!! Va beh… ci sentiamo presto! Al prossimo capitolo!

 

Weasley star: ciauuu!! tranquilla, credo che tu abbia scritto tutto… mancava solo: ci sentiamo via gufo! hihi!! comunque, anche tu non sopporti Malfoy eh? Vedo che non sono l’unica! (Fred, non preoccuparti, la conosci no?nd me) Vaaaa beh (ma oggi ho bevuto?? continuo a scrivere cavolateeee!!) ci sentiamo presto! ciaooooo!!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Ce l’ho fatta finalmente a sistemare anche il sesto capitolo e a postarlo

Ce l’ho fatta, finalmente, a sistemare anche il sesto capitolo e a postarlo! Spero che qualcuno lo legga e mi faccia sapere cosa ne pensa. Lasciate pure commenti e consigli riguardanti anche il mio modo di scrivere , ci tengo molto, dato che vorrei migliorare.

A presto!! E buona lettura!!

 

6.

 

Più tardi a cena...

- Allora ti ha spiegato? –

- Sì, però scusa, non faceva prima a dirglielo e basta? –

- Voi la fate facile! – le rispose Fred – La fatica la dobbiamo fare noi! Mica voi! –

- Fatica? Ah, bene, adesso che lo so, sto pensando seriamente che qualche mese fa avrei dovuto risponderti di no! -

- Ma dai, era per dire che noi dobbiamo superare l’imbarazzo, trovare le parole, metterci in ginocchio... eccetera eccetera eccetera, e poi voi dovete solo dire sì, oppure no, e avete la possibilità con quel no di rispedirci da dove siamo venuti! –

- Fred, adesso basta dire cavolate! Non è un discorso simpatico il tuo! Cosa credi? Guarda che ci sono anche ragazze che si fanno avanti loro, non sono mica sempre i ragazzi a farlo! –

- Già, ma tu non l’hai fatto, e nemmeno la tua amica! –

- Stai cercando di farmi sentire in colpa? – chiese la ragazza arrabbiata.

- Ma no, era solo per dire che qui la fatica la stiamo facendo tutta io e George! – rispose lui ridendo.

Ma non aveva capito che non era il momento giusto per fare dello spirito, la ragazza era troppo concentrata a trovare un modo per convincere l’amica a venire alla festa.

- Ah, perché credi che io e Elena non facciamo fatica a sopportare voi? Credi che Elena adesso sia contenta? No! È lì che sta da schifo per colpa di tuo fratello, che sinceramente poteva anche muoversi prima, date le circostanze, invece di farla stare così male! –

- Ma dai, scherzavo, non prendertela così! –

- E io faccio fatica a sopportare questi tuoi ragionamenti del cavolo! Sembra che mi vuoi far sentire in colpa per qualcosa che non ho fatto! Beh, sai che ti dico? Se le cose stanno così ti saluto! Cena da solo, e questa sera vai al ballo con qualcuno che sappia fare fatica al tuo posto, visto che io non so farlo! – e dicendo questo, la ragazza si alzò dal tavolo, e andò incontro all’amica che era appena entrata nella sala da pranzo.

- Ehi, ma dove vai? – le chiese Elena.

- Lontana da quell’insensibile del mio ex! –

- Come il tuo ex? –

- Mi ha fatta arrabbiare con ragionamenti assurdi! –

- Aspetta, sediamoci e mentre ceniamo mi spieghi. –

 

Intanto all’altro capo del tavolo...

- Ehi... Fred... ma che ci fai qui? E Carlotta? – chiese George al fratello.

- Abbiamo litigato e... credo che mi abbia lasciato. –

- No, non ci credo... non scherzare! –

- Non sto scherzando! – rispose Fred al suo gemello.

- Ma dai, sono sicuro che non ti ha lasciato! Sarà solo che era talmente arrabbiata che ha reagito male! Siediti e raccontami con calma! –

 

Nel frattempo, Carlotta spiegò all’amica tutto quello che era successo.

- Beh, magari lo diceva solo per scherzare... lo sai come sono fatti quei due... –

- Ne ho abbastanza dei suoi scherzi! –

- Dici così perché sei arrabbiata... sono sicura che se ti calmi riprenderai a ragionare! Lo so quanto ci tieni a lui! –

- Ah, io non cambio idea finché non mi chiede scusa! Però... non volevo lasciarlo! Non posso vivere senza di lui!!!

- Senti, facciamo una bella cosa... andiamo in camera! Sei sull’orlo di una crisi di pianto, tanto la cena è finita, e tanti se ne sono già andati a prepararsi ber il ballo di dopo. –

Così le due ragazze si alzarono, e andarono in camera loro.

 

Poco dopo in camera...

- Io non ci vado al ballo! –

- Ehi, ero io quella che non ci voleva andare! Non tu! Dai, vestiti e vai! Vedrai che Fred quando ti vedrà ti chiederà scusa e tutto tornerà come prima! –

- No, io non lo voglio vedere! E poi con quello che ha detto come minimo deve chiedermi scusa! –

- In effetti ha detto delle belle cavolate... –

- Infatti! Io al ballo non ci vado! –

TOC TOC TOC...

- Chi è? – chiese esausta Elena

- Sono... Fred... –

- Io non ci sono, non ci sono! – bisbigliò Carlotta nascondendosi sotto al letto.

- Vieni fuori da lì! –

- No, digli che non ci sono! -

Intanto l’altra aveva aperto la porta...

- C’è... C’è Carlotta? – domandò il ragazzo imbarazzato.

- Diciamo che in teoria non dovrebbe esserci, ma in pratica c’è... –

Il ragazzo la guardò con aria strana.

- Insomma, non vuole vederti e mi ha detto di dirti che non c’è ma... –

- MA? – la incoraggiò Fred.

- Ma è nascosta sotto al letto, e ha una tremenda voglia di fare pace con te. Io esco... – e detto questo uscì dalla stanza.

Il ragazzo si avvicinò al letto, sollevò le coperte che ricadevano fino a terra e vi guardò sotto.

- Posso parlarti? –

- Non voglio vederti! – rispose lei rimanendo sotto al letto.

- E io ti parlo lo stesso, tanto per ascoltarmi hai bisogno delle orecchie, non degli occhi. –

- Posso sempre tapparmele le orecchie! –

- Ti prego, ascoltami! – disse lui, si stese per terra e iniziò a parlare: - Lo so che sono stato uno stupido questa sera! Ma ti assicuro che mi sono pentito di quello che ho detto un istante dopo averlo detto! Io non volevo! Te l’assicuro! Facevo solo per scherzare e non credevo a una sola parola di quello che ti ho detto! –

- E perché dovrei crederti? –

- Perché lo sai che non ti ho mai mentito! – e detto questo, Fred infilò la testa sotto al letto, poi si frugò in tasca e tirò fuori una piccola scatola quadrata.

- Avrei dovuto dartelo questa sera al ballo, ma preferisco dartelo ora. –

E detto questo sfiorò con la punta della bacchetta magica la scatolina, pronunciando alcune parole magiche. La scatola si aprì e rivelò agli occhi della ragazza il suo contenuto: un anello in oro bianco, semplice e lucido come una pietra preziosa.

- Fred... – Carlotta non riusciva a parlare, qualcosa le bloccava le parole in gola.

- Adesso se vuoi mandami pure via, ma ci tenevo a dirti che... ti amo! –

Non succedeva niente... la ragazza era lì, ferma, e lui pensava di averla persa per sempre... ma...

- Fred! Anch’io ti amo Fred!! – e Carlotta gli mise le braccia attorno al collo e lo baciò!

- Avevo paura che non volessi davvero più vedermi! –

- Ma cosa vai a pensare! Lo sai che non posso vivere senza di te! –

- Beh dai! Allora adesso esci di lì e provalo! –

Così la ragazza uscì da sotto al letto, e lui le mise al dito l’anello.

- é oro bianco... avrei voluto prendertene uno un po’ più prezioso ma sai... non potevo permettermelo... –

- Ma cosa dici? È stupendo! È meraviglioso! Ed è preziosissimo! Perché me l’hai regalato tu! –

- Bene, allora la prossima volta te ne regalo uno di plastica! Tanto per te è prezioso lo stesso! – riprese a scherzare lui.

STONK!!

- Ahi, mi hai fatto male!!

- Te lo meritavi caro Fred! –

- Non ti basta la zuccata che ho preso prima quando mi hai baciato mentre eri sotto al letto? –

- Perché hai preso una zuccata? –

- Sì! Ti ho vista venire in avanti, e siccome pensavo che volessi picchiarmi, ho fatto un salto... solo che mi ero dimenticato che avevo la testa sotto al letto... –

- ... – la ragazza non aveva parole, ma anzi, scoppiò a ridere.

- C’è poco da ridere! Va beh, ho capito, la zuccata è stata la punizione per quello che ho combinato stasera! –

- Lascia stare dai! A proposito, a questo punto credo sia un mio dovere chiederti se ti va di venire al ballo con me... visto che prima ti ho detto di andarci con qualcun'altra. –

- Umh... non lo so, ci devo pensare... –

- Piantala di fare lo scemo! – disse Carlotta tirandogli un pugno sulla pancia.

- Va bene, va bene, accetto! Ma guarda che mi ricorderò di tutta questa violenza quando tu avrai bisogno del mio aiuto in futuro, e a quel punto... –

- A quel punto ti tirerò un altro pugno sullo stomaco e tu mi aiuterai! –

- Ma come fai a conoscermi così tanto bene? – disse lui, prendendo il viso della ragazza tra le mani e dandole un delicato bacio.

- Beh, ora è meglio che ci prepariamo per il ballo! –

- Hai ragione, vado in camera a prepararmi, e a controllare che anche George si prepari adeguatamente per... tu sai cosa... –

- Ok! – detto questo, Fred aprì la porta della stanza per uscire, e trovò l’altra ragazza appoggiata con le spalle al muro che aspettava di rientrare.

- Allora Romeo, ce l’hai fatta? – gli chiese.

- Io... – Fred stava iniziando a diventare rosso.

- Sììììì!!! Urlò Carlotta da dentro la stanza – E guarda qua! – esclamò uscendo e mostrando all’amica l’anello.

- Wow! Non potevi farle regalo migliore! Ma adesso mi sa che vi conviene prepararvi per il ballo! È tardi! –

- Ok, vado così vi lascio preparare! – disse Fred.

- Lei si prepara, io no! – gli rispose Elena.

- Eh no mia cara! Ti prepari anche tu! – la obbligò l’amica.

- Non ci penso neanche! E lo sai il perché! –

- Mi dispiace, ma Carlotta ha ragione! – disse Fred – O vieni alla festa, o domani sarai vittima dei peggiori incantesimi che conosciamo! –

- Ma cos’è una congiura? Non ci penso neanche! –

- Vai pure Fred! A lei ci penso io! A dopo! –

Così le due ragazze rientrarono in camera, e Elena fu costretta a prepararsi per il ballo...

 

 

Il mio angolino, ino, ino

 

Ivi: taoooo! Ecco il nuovo capitolo! Spero che ti piaccia! Sono contenta che pensi che la mia fiction non faccia schifo! Fammi sapere cosa ne pensi! Tra qualche capitolo si scoprirà cos’è successo a George!!

 

Weasley star: il ballo si avvicinaaaaaaaa!!! Doh! Buona fortuna! A chi? Boh! Ma che sto scrivendo??? La botta sul naso di oggi ha avuto ripercussioni anche sul mio cervello! Anche se prima non ero molto meglio! Ma che sto dicendo? Va bhe, la smetto con le cavolate! Vado a risponderti all’sms! A presto!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Poco dopo

La storia sta per finire, e a me comincia a venire la malinconia! Quando si avvicina la fine di una fiction ho sempre l’impressione che i personaggi mi mancheranno! Credo però che potrei prendere in considerazione l’idea di scrivere altre fictions con questi protagonisti... anche se non prometto niente! Ne ho una appena iniziata, ma vedrò… deciderò poi cosa fare, ora penso a finire questa! Per ora vi lascio un nuovo capitolo, sperando che vi piaccia!

Lasciate un commentino pleeeease!! Grazie!

 

 

7.

 

Poco dopo...

- E io che mi ero già preparata i pop-corn per questa sera! I pop-corn, la cioccolata, le caramelle... e tu mi hai obbligata a vestirmi in questo modo, mettermi queste scomodissime scarpe e legarmi i capelli per venire a questo stupidissimo ballo al quale non ci voglio venire perché un cretino deficiente mi ha fatto girare le scatole e tu lo sai benissimo! –

- Calmati Elena! Ci stanno guardando tutti! – le bisbigliò l’amica sorridendo nervosamente ai ragazzi delle altre scuole che si stavano affollando nell’atrio e le guardavano con aria interrogativa.

- No che non mi calmo! Mi ero preparata per una serata tranquilla in compagnia del mio gatto, e tu mi hai trascinata qui in compagnia di un matto! –

- Matto? Quale matto? – domandò Fred avvicinandosi.

- Tuo fratello Fred! E chi sennò? – esclamò Elena esasperata.

- Ciao Fred! – disse Carlotta rimanendo di pietra di fronte al ragazzo che indossava un vestito blu scuro molto elegante, non aveva mai visto il ragazzo con un vestito del genere, non era il suo stile! Per ravvivare quel vestito così serio però, Fred aveva abbinato una camicia di un azzurro molto chiaro, senza cravatta e aveva lasciato sbottonato un paio di bottoni.

- Ciao! Come sei elegante questa sera! Ma... la cravatta? – chiese Carlotta al suo ragazzo.

- Lo sai che mi toglie il respiro la cravatta! –

- Dì piuttosto che tu ti strozzi mentre fai il nodo! Ma per un’occasione come questa però avresti potuto metterla... –

- Mi sembri mia madre... –

- E dai scherzo! Lo sai che mi piaci comunque! –

- Ehi ma... dov’è Elena? – domandò poi Fred.

- è qui... Ehi ma... dove cavolo si è cacciata? –

- è là... – disse poi Fred indicando l’altra ragazza che stava cercando di svignarsela...

- Tu, dove credevi di andare? – le domandò l’amica rincorrendola.

- In camera a mangiare pop-corn e patatine... –

- Torna immediatamente qui! –

- E cioccolata e caramelle! –

- Non ti permetterò di passare una serata deprimente mentre qui c’è una mega festa! –

- Meglio una serata deprimente, che una festa che dovrebbe essere allegra ma in realtà è ancora più deprimente della mia serata deprimente a base di pop-corn, solo perché la persona con cui sarei dovuta venire ora non mi guarda più e mi ha reso la vita una depressione unica! –

- Ehm... e poi saremmo noi quelli strani? – domandò Fred alla sua ragazza.

- Fred, la situazione è più grave del previsto... che fine ha fatto George? Se non si muove non so per quanto ancora riuscirò a tenerla qui! –

- Tranquilla, arriverà! -

- Ma non puoi andare a cercarlo? -

- Tranquilla! –

- E se all’ultimo gli fosse mancato il coraggio? –

- Ma ti vuoi calmare???

- Ok, ok... mi fido... credo... spero... non so se faccio bene... –

- Ehi, ma che state confabulando voi due? – chiese Elena ai suoi amici – Uff che noia di festa! –

- Ma se deve ancora cominciare! – esclamò Fred .

 

- Benvenuti a tutti! –

- No, la Mcgranitt no... –

- Elena, ma stasera non ti va bene niente? – la riprese l’amica.

- No, e sai benissimo il perché! – le rispose l’altra acida.

- Tra poco avrà inizio la festa di Natale! Inutile dirvi che siamo onorati di avere qui anche alunni di altre scuole! Spero che vi divertiate e che tutto vada per il meglio questa sera! E spero che gli studenti di Hogwarts si comportino come si deve! – e detto questo lanciò ai suoi studenti occhiate eloquenti che lasciavano molto da intendere... – Bene, ora non prolungo il mio discorso, e vi auguro di divertirvi! Si dia inizio alla musica! –

Così vennero aperte le porte della Sala Grande, dove la banda della scuola iniziò a suonare, e i ragazzi si sparpagliarono in vari gruppi iniziando a parlare tra loro e a fare conoscenza.

- Dov’è? – domandò sottovoce Carlotta a Fred.

- Non lo so! –

- Se non si presenta ti assicuro che dopo lo ammazzo! – continuò a denti stretti la ragazza per non far sentire all’amica che era lì vicino.

- Vado a prendere da bere! – esclamò Elena

- Vengo con te! Non vorrei che tentassi la fuga un’altra volta! –

- Io? Ma ti sembro il tipo che fa una cosa del genere? –

- Sì! –

- Bella considerazione che hai della tua amica! – esclamò Elena

- Cosa credi? Ti conosco! – rispose l’altra, poi voltandosi verso Fred: - Vai a cercare tuo fratello e digli di muoversi altrimenti gli faccio fare una brutta fine! –

Di fronte a una dichiarazione del genere, Fred non poté fare altro che obbedire. Non voleva che il fratello fosse vittima dell’ira della ragazza!

 

Dopo aver girato un po’ per la sala, evitando di farsi trascinare in spensierati festeggiamenti che però non avrebbe disdegnato, trovò il fratello, nascosto dietro una colonna con la schiena appoggiata ad essa.

- George, che fai! –

- Ripasso il discorso! – esclamò l’altro.

- Muoviti se non vuoi che Elena scappi e che la mia ragazza trasformi tutti e due in polpette con le gambe! – gli disse minaccioso.

- Ha detto così? –

- No, ma ci è mancato poco! E direi che tu non hai proprio bisogno di un altro incantesimo! – continuò con un sorriso ironico - Ma adesso muoviti! Perché io voglio anche divertirmi stasera! Non ho intenzione di stare tutto il tempo ad aspettare che tu vada da Elena, con la mia ragazza che mi stressa perché tu non ti decidi! –

- E va bene, vado, vado! – esclamò l’altro uscendo dal suo “nascondiglio” strascicando i piedi.

- Ti conviene muoverti però... Elena ha già tentato un paio di volte di scappare! –

- Ok, corro! –

George attraversò la sala a grandi passi, quasi correndo, con Fred che lo inseguiva gesticolando e cercando di spiegargli dov’erano le ragazze.

Inutile dire che l’ insolita scena venne notata da vari studenti, sia da quelli di Hogwarts che, conoscendo i gemelli, iniziarono a chiedersi se non stessero organizzando una delle loro spassosissime cavolate... e da quelli delle altre scuole, che invece li presero semplicemente per due un po’ svitati...

- Eccole! – esclamò Fred tirando George per il collo della camicia.

- Ok, ho capito! Piantala di tirare che così mi strozzi!!! – gli urlò George.

- Dai vai! – lo incitò Fred.

- Ok, adesso vado... –

- George... –

- Sì? –

- Per andare potresti iniziare a muovere le gambe... –

- Ah, giusto, hai ragione!!

George fece due passi poi si bloccò... e girandosi verso il fratello gli disse:

- Fred... –

- Sì? –

- Ricordati che ti ho sempre voluto bene! –

- Anch’io! E proprio per questo adesso o ti giri e vai da lei o non ti faccio più entrare in camera! –

- Fratello crudele! –

- Chiamo Piton! –

- Ok, ok vado! – esclamò George, e corse verso le due ragazze.

 

 

 

Il mio angolino, ino, ino

 

Come sempre, ringrazio chi ha letto la storia e l’ha aggiunta tra i preferiti e le seguite e poi ringrazio...

 

Weasley star: eh… anche io quando rileggo certe cose inizio a ridere e non la smetto più, ma quando rileggo altre parti mi rendo conto che scrivo proprio delle grandissime cavolate! Va beh… chissà se migliorerò mai… sighme depressa… a presto! Tra poco ti rispondo al messaggio!! Ciao!

 

Lady Lily: Non preoccuparti se non sei riuscita a recensire l’altro capitolo, ti capisco! Non sempre c’è tempo!! Facciamo una cosa… hai presente la “ fusione “ in Dragon Ball? Così verrebbe fuori una fiction completa di dialoghi e descrizioni! Io vorrei imparare a descrivere un po’ meglio, perché sono l’opposto rispetto a te: tanti dialoghi e poche descrizioni! Va beh… spero che questo capitolo ti piaccia! A presto!!

 

Ivi: ecco fatto! postato! Ti capisco, anch’io quando sto seguendo qualche fiction che mi interessa continuo a controllare se è stata aggiornata! Mi fa piacere che ti piaccia! Spero che la continuazione e il finale non deludano le tue aspettative e quelle di tutti gli altri! Ora vi lascio! Ci sentiamo presto col prossimo capitolo! Ciao ciao!!!

 

                                                                                                                                                                 Eowyn 1

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Ecco l’ottavo capitolooooo

Ecco l’ottavo capitolooooo! Vi lascio subito alla lettura per non annoiarvi, e anche perché non sono brava coi discorsi introduttivi… (non si era capito… nd tutti   LL nd me…) a presto!

 

 

8.

 

- Io adesso me ne vado! Sta festa è un mortorio! –

- No, dai! Aspetta ancora un attimo! –

- No, no! Basta! E poi il mio gatto mi aspetta! Gli avevo promesso i pop-corn e... –

- Ciao Elena! –

Una voce alle sue spalle la fece bloccare. Non riusciva ad andare avanti col discorso.

- Non può essere... – bisbigliò, poi finalmente si decise a voltarsi.

- George? – disse lei.

- Sì, sono io. – le rispose lui un po’ in imbarazzo, ma senza perdere quell’ adorabile faccia tosta che ha sempre contraddistinto i due gemelli!

- Posso parlarti? – le chiese lui.

- Perché dovrei dirti di sì? Dopo come ti sei comportato? –

- Perché devo assolutamente spiegarti un paio di cosette... quindi se vuoi venire con me! – disse George tutto d’un fiato come se avesse una fretta pazzesca, e prese la ragazza per il polso, trascinandola via con sé.

- Finalmente ce l’hanno fatta! – commentarono esausti Carlotta e Fred.

- Ma dove mi porti? Lasciami subito George! Dopo come ti sei comportato credi che io sia disposta ad ascoltare le tue cavolate! Non ti voglio più vedere! – gli urlò lei divincolandosi per cercare di liberarsi il polso.

- Prima mi ascolti, e poi decidi se le cose che devo dirti sono cavolate o no! Ma adesso... devo.assolutamente.trovare.un.posto.tranquillo.dove.nessuno.ci.veda!!! – urlò tutto d’un fiato il ragazzo.

- Cosa? – esclamò Elena, iniziando a preoccuparsi.

- Qui! – esclamò poi George, tirando per il braccio la ragazza.

- Ma è il bagno delle ragazze! Tu non puoi entrare! –

- Al diavolo le regole! – esclamò George tirando la ragazza dentro il bagno e chiudendo a chiave.

- Questa frase non mi è nuova... – commentò ironicamente lei.

TOC TOC TOC – è libero? – domandò una ragazza da fuori.

- E meno male che doveva essere un “ posto tranquillo ”... – commentò Elena.

- No! È occupato e credo che ne avremo, cioè, ne avrò ancora per molto! – urlò George facendo una vocina sottile sottile.

- Ma che fai? – gli domandò lei.

- Faccio la voce da ragazza. Sono nel bagno delle ragazze, no? Comunque, passando a cose più serie... –

- Serie? In un gabinetto? –

- Ti prego non scherzare! –

- Proprio tu me lo chiedi? – gli disse la ragazza ridendo nervosamente – Comunque, lasciami uscire per favore! –

- Ti prego ascoltami! – le disse George mettendosi davanti alla porta.

- Ne ho basta delle tue cavolate George! –

- Ma ti assicuro che questa non è una cavolata! – esclamò lui assumendo un’aria seria, così seria, che la ragazza non gli aveva mai visto.

Di fronte a quell’espressione, lei decise di ascoltarlo.

George comprese che la ragazza era disposta a lasciarlo parlare, così gli ricomparve il sorriso, il solito sorriso che la ragazza aveva sempre adorato. Stava per iniziare a parlare, quando alcune scintille argentate iniziarono a comparire sopra la sua testa.

- Ma che cavolo succede? George, se si tratta di uno dei tuoi soliti scherzi sappi che non è divertente! E adesso fammi uscire! –

- Aspetta... è proprio di questo che volevo parlarti! –

- Dei tuoi scherzi? – domandò lei guardandolo con occhi interrogativi, non capendo cosa stesse succedendo.

- No... Beh vedi... l’altro giorno durante la lezione di Piton... –

- Cosa centra Piton con noi? – lo interruppe lei arrabbiata.

- Beh, durante la lezione di Pozioni, Piton ci stava insegnando come preparare una nuova pozione particolarmente complicata, alla quale lui teneva tantissimo... e io... –

- Continuo a non capire cosa centrano Piton e la lezione di Pozioni con noi due! –

- Beh, vedi io... ho trasformato la sua preziosissima pozione in... cacca... –

- Ah, tanto per restare in tema col posto in cui siamo! –

Mentre parlavano, dopo una marea di scintille argentate, sulla testa di George comparve un... ramo di vischio!

La ragazza lo guardò con occhi stralunati, non sapendo più cosa dire.

- Ecco... vedi... lui, siccome era arrabbiato, e siccome sai che non ha mai avuto una particolare predilezione per me e mio fratello ecco... ha deciso di farmi un incantesimo... – disse alzando gli occhi e alludendo al ramo di vischio sopra la sua testa.

- Il vischio? – gli domandò lei appena si fu ripresa.

- Sì! –

- Mi sembra strano che uno come Piton faccia incantesimi del genere... è troppo... romantico! –

- Sì, ma stai pur certa che l’ha fatto in modo da renderlo antipatico! –

Elena non aveva più parole...

- Ti prego dì qualcosa! – la incitò George.

- Che cosa? –

- Basta che non mi dici che non mi vuoi più vedere, poi il resto va bene tutto! –

- Ti basta se ti dico che non ho ancora capito niente? Io voglio sapere perché in questi ultimi giorni ti stai comportando così! Non mi vuoi più vedere! Non mi parli più! E adesso te ne salti fuori con questa storia assurda!-

- Sarà anche assurda, però è vera! –

La ragazza ci capiva sempre meno...

- Però lascia che ti spieghi anche il resto dell’ incantesimo... –

- Perché, c’è anche un’ altra parte di storia? – gli domandò Elena.

- Sì... – rispose lui imbarazzato.

- E cosa aspettavi a raccontarmela? – gli urlò lei.

 

 

Il mio angolino, ino,ino

 

So che mi odierete anche questa volta per il punto in cui ho interrotto ma… prometto che aggiornerò presto… volevo solo tenervi ancora un po’ sulle spine… ma presto scoprirete il contro incantesimo e come finirà questa fiction… (buaaaaa! scusate… è la mia crisi da fine fan fiction…)

 

Come sempre, ringrazio chi ha letto la storia e chi mi ha aggiunto tra i preferiti e tra le fiction seguite!

 

E ora…

 

Weasley star: davvero ho fatto dei cambiamenti? Beh, ho modificato leggermente qualche parte se mi accorgevo di aver fatto degli errori, ma niente di più. E che mi dici di questa parte? Spero che ti abbia fatto ridere anche questa! Io mentre la scrivevo non ci facevo caso, ma quando l’ho riletta ho pensato: Povero George! Elena lo tratta proprio da schifo! però un pochettino ino ino se lo merita… vabbè… vado, che è pure tardi! A presto! Ci sentiamo via sms e, logicamente via Gufo!! JJJJ

 

Lady Lily: sì daiii! Facciamo la fusione! *me si mette in posizione… fuuuuuuu-sio-neeeeeeeeeeeeeeee!!!* ok, ok… sono proprio partita! Comunque potremmo pensarci per la fan fiction insieme! Ti dico solo che se si tratta di Harry Potter posso provarci ma non ne so molto, come ho già detto… forse a questo punto mi conviene iniziare a leggere i libri (noooo! cos’ho dettooo!! Weasley star… vero che non l’hai letto verooo??) Comunque possiamo provarci!! JJ Ora vado! Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo! A presto!!

 

IvI: Fatto! J Postato! J E anche questa volta credo di aver interrotto nel punto più inopportuno! Però intanto si è capito cos’è successo a George! *me cerca scuse plausibili per giustificarsi, ma non so se ci riesco…* Comunque penso che il prossimo capitolo sarà l’ultimo! Al massimo lo divido in due, devo decidere, ma non penso, piuttosto lascio un solo capitolo più lungo degli altri! Comunque… Posso chiederti che presentimento avevi su ciò che voleva fare George?

 

Ora vi lascio! Un salutone a tutti! A presto! (con, molto probabilmente, la fine della storia!!) LL

 

                                                                                                                                                                  Eowyn 1

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


-Ma cosa succede lì dentro

Ed ecco qui il nono ed ultimo capitolo! É un po’ più lungo degli altri e non sapevo se dividerlo o no, ma poi ho pensato che dovevo farmi perdonare per aver interrotto in punti inopportuni i due capitoli precedenti, quindi ho deciso di postarlo tutto in una volta.

Che dire, spero che questa storia vi sia piaciuta, anche se probabilmente i personaggi erano alquanto OOC, e spero di non avervi annoiato e tradito le vostre aspettative nei confronti di questa storia.

Chiedo scusa se ho impiegato più tempo del solito per postare questo capitolo, ma come avevo già detto la fine non era del tutto scritta, dovevo sistemare un po’ di cose In più ho avuto delle giornate piene e un po’ dure, e a fine giornata mi addormentavo direttamente sulla tastiera… in più mi mancava l’ispirazione per le ultime righe, quindi ho preferito rimandare un po’.

Come ultima cosa volevo ricordare che questa storia è dedicata alla mia amica Weasley star, e che quest’ultimo capitolo lo dedico anche al piccolo Elle, il mio cocoritino che purtroppo è morto oggi LLL (piccolo puccio, sei e sarai sempre il numero uno!) (non prendetemi per pazza…)

 

Ora vi lascio alla lettura!

 

 

9.

 

-Ma cosa succede lì dentro? – domandò una voce da fuori.

- Cavolo, è Hermione! – bisbigliò George.

- Ehi! Chi c’è lì dentro? – chiesero ancora.

- Aspetta. – disse Elena a George, spingendolo dietro alla porta, in modo che, aprendola, Hermione non potesse vederlo, quindi la aprì leggermente.

- Ciao Hermione! –

- Ah, sei tu! Ma cosa succede? Tutto bene? – le domandò preoccupata.

- Sì, sì! Tutto a posto! È solo che George mi ha fatta arrabbiare e, siccome l’unico posto dove potevo urlare in pace era questo, mi sono chiusa dentro un attimo... –

- Capisco! Ne ha combinata un’altra delle sue vedo! Questi ragazzi! Ma quando impareranno! –

- Eh già! – rispose Elena tirando un calcio negli stinchi a George che, da dietro la porta, stava reclamando per essere stato preso in causa.

- Allora ti lascio sfogare in pace! So cosa vuol dire quando un ragazzo ti fa arrabbiare! Soprattutto se si tratta di un Weasley...– quindi si voltò e, vedendo arrivare una ragazza, le disse: - Mi dispiace ma questo bagno è guasto, prova nell’altro. – e detto questo se ne andò.

Elena richiuse a chiave la porta.

- Ma perché hai dato la colpa a me? – le domandò George.

- Non è forse vero? –

- Va beh, ma almeno il calcio potevi evitarlo! –

- Sì certo, così Hermione avrebbe sentito il tuo casino e ci avrebbe beccati qui assieme! Comunque, signor vischio-in-testa... continua pure la tua storia! –

- Non chiamarmi così ti prego! – esclamò lui.

- E come dovrei chiamarti? – rise lei. Una risata divertita e niente più. Non era una risata amara, né nervosa, come quella di prima. E nemmeno una risata che voleva prenderlo in giro. Solo una risata divertita e basta.

Finalmente George la riconobbe, riconobbe la solita Elena di sempre e decise che era venuto il momento di dirle tutto.

- Comunque, tornando all’ incantesimo... Beh, vedi, Piton l’ha fatto in modo che il ramo di vischio compaia... –

- Compaia? – lo incitò lei.

- Beh, in modo che il.ramo.di.vischio.compaia.solo.davanti.alla.ragazza.che.mi.piace... – disse lui tutto d’un fiato.

- Cosa? – domandò lei con gli occhi spalancati.

- In modo che il ramo di vischio compaia solo davanti alla persona che mi piace! Solo se la guardo negli occhi... – ripeté lui.

- Sì, l’avevo capito! – esclamò lei.

- E allora perché hai detto “cosa?” – domandò George.

- Ti sembra il momento di scherzare? – rispose lei sedendosi sul gabinetto (per fortuna era chiuso!).

I due si fissarono intensamente per un attimo, poi riabbassarono velocemente gli occhi, come per sfuggire l’uno all’altro.

- Vedi, è per questo che ti evitavo... Io... provo qualcosa di molto grande e forte per te... e non volevo che l’incantesimo si manifestasse davanti ad altre persone. –

- Perché, ti vergogni di quello che provi per me? –

- No, semplicemente perché volevo dirti ciò che provo a quattr’occhi. E stavo aspettando il momento giusto per farlo. –

La ragazza non rispose, le sembrava strano che uno come lui potesse arrivare ad essere così… profondo?

- Qual è il contro incantesimo? – gli comandò poi.

- Come? – chiese George arrossendo.

- Ci sarà pur un contro incantesimo! –

- Sì, c’è... –

- E qual è? –

- Beh… ecco… io e Fred ci siamo informati... però… sì insomma, è una cosa un po’ complicata… e sai... –

- George, muoviti prima che io perda del tutto la pazienza! –

- Aspetta… - disse lui col poco fiato che gli era rimasto. Si avvicinò quindi al lavandino, fece scorrere l’acqua e ne bevve un lungo sorso.

- Ok, scusa, ma sai, rischiavo di disidratarmi. Non vorrei mai diventare secco secco come Ron, quella volta che io e Fred gli abbiamo fatto credere di essere in mezzo al deserto, e lui non ha bevuto per una settimana perché non vedeva oasi e credeva che… -

- George, o ti sbrighi a dirmi qual è il contro incantesimo o ti assicuro che esco da qui, ti chiudo dentro e non esci fino a quando non sarai così secco e sottile da passare attraverso la fessura che c’è sotto la porta! – lo ammonì lei.

- Ok, credo che tu mi abbia convinto... Prima di dirti qual è, però, devo chiederti una cosa... –

La ragazza lo fissò, senza dire una parola. Gli fece quindi un gesto per invitarlo a continuare.

- Beh, ora che sai cosa provo per te... posso sapere cosa tu provi per me? Cioè, si tratta di semplice amicizia o... – lasciò la frase in sospeso.

- O! – disse semplicemente la ragazza con un sorriso imbarazzato.

- Cosa? – domandò George.

- O... - ripeté lei - Non è semplice amicizia George! Io ti voglio bene! Un bene immenso, che non so nemmeno descrivere! E non è il bene che si prova per un fratello, nemmeno quello che si prova per un amico! Dire che per te sarei disposta a perdere la vita, potrebbe forse esprimere, anche se solo in parte, il bene che ti voglio. – disse lei diventando rossa come un pomodoro.

Il ragazzo le si avvicinò, la prese per mano e la fece alzare (era ancora seduta sul gabinetto...).

- Allora, quand’è così... – disse lui.

La avvicinò a sé e la baciò.

Dopo quell’attimo, che entrambi avrebbero voluto durasse un’eternità, i due si guardarono negli occhi. Non c’erano parole per descrivere ciò che provavano, ma ogni cosa in loro esprimeva lo stato d’animo di quel momento. I cuori che battevano a mille, le gambe che tremavano, le mani fredde e gli occhi che brillavano di luce propria.

- Ecco il contro incantesimo! – esclamò George.

Il ramo di vischio sopra la sua testa iniziò a brillare, e con un lampo di luce si dissolse, facendo piovere sulle loro teste una polvere argentata.

- George io... scusa per come ti ho trattato in questo periodo. Io non sapevo... –

- In effetti potevi avere un po’ più di pietà... –

- George... devo ricordarti come ti sei comportato tu? – lo rimproverò lei tirandogli un pugno sulla spalla.

- Ok, ok, mi arrendo! – esclamò lui.

- Beh, che dici, usciamo adesso e raggiungiamo Carlotta e tuo fratello? –

- Perché, non ti piace il posto in cui siamo? – le domandò lui.

 -George, ti perdono giusto perché ti sei finalmente deciso a dirmi la verità, altrimenti ti ci chiuderei qui dentro... –

 Così, Elena aprì la porta, sbirciò fuori, e vedendo che non c’era nessuno fece cenno a George di uscire.

Voltandosi per richiudere la porta, notò che era stato appeso un cartello, c’era scritto “Guasto!”.

- Scommetto che è opera di Hermione! – disse al suo ragazzo mentre lui la prendeva per mano.

“ Che strana sensazione! ” pensò. E arrossì, mentre guardava George negli occhi.

Poi guardando un po’ più in là, vide Hermione, che li guardava divertita, e aveva il sorriso tipico del: “ Domani mi racconti! ”.

Elena la guardò con riconoscenza per aver messo quel cartello sulla porta, e si diresse con George verso il posto in cui avevano lasciato Carlotta e Fred.

Doveva assolutamente raccontare tutto alla sua amica!

 

- Non tornano! Dici che gliel’ha detto? – domandò per l’ennesima volta Carlotta a Fred.

- Non so! Le possibilità sono due! O sono scappati in camera... dato che non tornano... – commentò con un sorrisino malizioso – Oppure Elena lo sta torturando! -

- Fred! – lo riprese la ragazza – Se non glielo dice lo picchio! -

- Tranquilla! È mio fratello! –

- Appunto! – gli urlò contro lei, poi la sua attenzione fu catturata da altro – Eccoli stanno tornando!- gridò la ragazza – La sta tenendo per mano! Gliel’ha detto! – esclamò nuovamente dopo averli osservati attentamente.

- Che ti avevo detto? – commentò Fred. E la baciò.

- Ciao! - li salutò poco dopo Elena quando gli fu vicino.

- Evvai fratello! – urlò Fred saltando addosso a George.

- Piano, mi fai male! – urlò George mentre Fred gli dava forti pacche sulle spalle.

- Ah, l’amore ti indebolisce! –

- Ma piantala! – gli urlò George.

- Allora com’è andata? – chiese Carlotta all’amica.

- Benissimo! Poi quando torniamo in camera ti racconto tutto! –

- Ok! Ma non tornavate più! –

- Beh... ci ho messo un po’ a trovare un posto tranquillo dove parlarle... Poi abbiamo avuto un paio di interruzioni... – spiegò George.

- Sì, ci ha messo un po’ a trovare un posto dove potessimo stare da soli... e mi ha trascinata nel bagno della ragazze! – disse Elena imbronciata – Solo da lui potevo aspettarmi una cosa simile! –

- Ma l’hai portata in bagno? – domandò Fred esterrefatto.

– Non che tu abbia fatto molto meglio in passato Fred caro... – lo interruppe Carlotta e poi continuò - Fred diceva che George ti aveva portata in camera... Perché non tornavate più... –

Questa volta fu George che saltò addosso a Fred e iniziarono a fingere di picchiarsi, ridendo come matti! No, i gemelli Weasley non si picchiano, si vogliono troppo bene anche solo per pensare a una cosa del genere. Ma scherzare è il loro mondo!

Ad un tratto si fermarono e si guardarono negli occhi. Poi, l’ormai noto sorriso da malandrini gli solcò il viso.

- Torniamo subito! – esclamarono contemporaneamente – Voi aspettateci in giardino! – e scapparono via come due matti.

- Stanno per combinarne una delle loro! – commentò Elena divertita.

- Già! Comunque dopo non mi scappi! Prima di dormire mi devi raccontare tutto! –

- Tranquilla! Ora andiamo in cortile... –

 

Appena arrivate in giardino le ragazze incontrarono alcuni loro amici...

- Ma che sta succedendo? – domandò Harry spaesato.

- Non lo so! – gli rispose Ron più spaesato di lui.

- Come non lo sai? Quelli che stanno facendo casino sono i tuoi fratelli! – gli urlò Hermione.

- Sì, ma non sono mica consapevole e responsabile delle loro azioni! Soprattutto quando si parla dei gemelli! –

- Oh oh... – commentò Elena sentendo cosa avevano detto Harry, Ron ed Hermione – Mi sa che ne hanno davvero organizzata un’altra delle loro! –

- Speriamo solo che non si facciano buttare fuori... – disse l’altra.

- Guarda! – urlò poi Elena indicando due saette che sfrecciavano in cielo.

 

- Signori e Signore! – urlò una voce.

- Oh no! La Mcgranitt li ha già beccati... – esclamò Carlotta preoccupata.

- Per prima cosa volevo ringraziarvi per la stupenda serata che stiamo passando insieme! Ringrazio anche gli alunni delle scuole che abbiamo ospitato per la lodevole partecipazione! Inoltre, faccio i miei complimenti ai ragazzi del Grifondoro, che si sono rivelati i migliori nell’addobbare la Sala Grande! E che per questo si sono guadagnati come premio un’uscita libera domani pomeriggio! – e qui venne interrotta dalle grida di felicità di alcuni ragazzi di Hogwarts. – Ho inoltre una precisazione da fare. Avrei preferito risparmiarvi questa parte, ma purtroppo non mi è possibile visto il fatto increscioso che si è verificato! Andando contro le regole che erano state poste, i Serpeverde si sono permessi il lusso di utilizzare la magia per addobbare la parte di Hogwarts che gli era stata affidata. Per questo, domani gli verranno sequestrate tutte le bacchette, e saranno gli unici a rimanere qui al castello a sistemare e pulire dopo la festa, logicamente senza l’uso della magia! – a questo punto si sentì una marea di bisbigli contrariati, che erano certamente dei Serpeverde, e un’ enorme quantità di fischi e risatine di scherno da parte degli appartenenti alle altre Case.

Inutile inoltre tentare descrivere la faccia che aveva appena assunto Malfoy, mentre i suoi compagni lo guardavano malissimo, sembrava che non riuscisse a capire cosa fosse andato storto e come avessero fatto i professori ad accorgersi che loro avevano utilizzato la magia.

 

- Bene, detto questo, non ho alcuna intenzione di continuare rischiando di rovinare la festa con questi rimproveri, ai nostri ragazzi penseremo domani! Ed ora, ecco a voi la sorpresa che vi era stata tenuta nascosta! Ovvero, il sorprendente spettacolo pirotecnico gentilmente offerto dai gemelli Weasley! – terminò la Mcgranitt.

Appena la professoressa ebbe pronunciato queste parole, i due si scambiarono un ennesimo sguardo complice, si librarono ancora più in alto nel cielo sulle loro scope, iniziando a volteggiare in aria più sicuri che mai, come quando dovevano affrontare un’ importante partita di Quidditch.

- Continuo a pensare che non sia stata una buona idea affidare proprio a loro questo compito... – commentò sottovoce Piton avvicinandosi alla Mcgranitt.

- Non credo... – rispose lei con un sorrisino tirato – Per quanto a volte possano essere esagerati, Fred e George Weasley sono i più adatti per questo genere di... attrazioni! –

 

- Ma allora... – esclamò Elena

- Era tutto preparato! – concluse l’altra con un sospiro di sollievo.

 

- Signori e Signore! – cominciò Fred fermandosi a mezz’aria.

- Aprite occhi e orecchie! - continuò George arrestandosi poco distante dal fratello.

- E ritenetevi fortunati! – disse ancora l’altro.

- Perché questa sera avete l’onore di assistere al grandissimo spettacolo dei gemelli Weasley! – terminò George.

Così, i due ricominciarono a sfrecciare in aria come bolidi, quasi non si riusciva a stargli dietro! Fecero scoppiare una quantità infinita di fuochi d’artificio, uno più bello e colorato dell’altro!

Più di una volta volarono talmente bassi da sfiorare quasi le teste delle due ragazze.

Un fuoco d’artificio scoppiò proprio sopra la testa di Piton facendolo sobbalzare, mentre un altro a forma di freccia inseguì per parecchi metri Draco Malfoy, facendo prendere fuoco ai suoi calzoni proprio sul sedere, e provocando le risa delle persone che assistettero alla scena. In particolar modo delle ragazze che lui aveva importunato per tutta la serata!

- Chi è che ha bisogno di un protettore adesso? – gli urlò Elena riferendosi a ciò che il ragazzo le aveva detto quel pomeriggio durante i preparativi, quando George l’aveva difesa dal Serpeverde.

Questo provocò ulteriori risa da parte dei Grifondoro che si trovavano nelle vicinanze.

Malfoy, che era caduto a terra, si rialzò e, con un ringhio arrabbiato, si allontanò.

Dopo un quarto d’ora di spettacolo, i fuochi d’artificio dei fratelli Weasley terminarono con una pioggia luccicante di mille colori, che scendeva con inaspettata delicatezza a sfiorare le teste dei presenti, senza però bruciare.

 

Appena i gemelli toccarono terra e scesero dalle scope, una folla entusiasta gli corse incontro, gridando, per complimentarsi con loro.

Le prime a raggiungerli, furono Carlotta ed Elena…

- Piaciuto lo spettacolo? – chiese Fred alle ragazze.

- Voi due! Provate ancora una volta a farci uno scherzo del genere e farete una brutta fine! –

- Ma che abbiamo fatto? – domandò George, cercando di ripararsi da un’infuriata Elena che tirava pugni a destra e a manca.

- Abbiamo avuto paura che vi sareste fatti cacciare da Hogwarts! Potevate come minimo avvisarci che tutto questo spettacolo era stato organizzato! – urlò Carlotta nelle orecchie di Fred.

- Ehi, vacci piano! Mi stai stordendo! – reclamò il ragazzo.

- È esattamente quello che ti meriti! –

- Ma non credete di esagerare? –

- No, mio caro George! – urlò nuovamente Elena.

- Cavolo, certo che se dobbiamo già iniziare a litigare dopo solo mezz’ora che ti ho chiesto di diventare la mia ragazza, mi sono proprio messo in un bel guaio! –

- Geooooooorge! Prova a ridirlo e vedi cosa ti faccio! Dopo tutto il casino che hai combinato in questi ultimi giorni! Non permetterti più! –

- Fratello sai che ti dico? –

- Sì, Fred… FILIAMOCELA! – urlò George, salendo sulla scopa e partendo come razzi, i ragazzi si misero a svolazzare per il cielo sopra Hogwarts.

- Si parte? – domandò Elena con un ghigno divertito all’amica.

- Certo! – esclamò l’altra...

- Accio scope! - gridarono all’unisono le due ragazze.

Le loro scope arrivarono in un batter d’occhio e, con un salto, Carlotta ed Elena vi furono subito a cavallo.

- FRED, GEORGE! TORNATE IMMEDIATAMENTE QUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!! -

 

- L’ho sempre detto io! Quei quattro sono fatti per stare insieme!!concluse Hermione, mentre, insieme a Harry, Ron e Ginny, ridevano di gusto, divertiti dalla scena!

 

 

 

Il mio angolino, ino, ino…

 

Buaaaaaaaa!! Siamo arrivati alla fine della storia! Scusate lo sfogo, ma quando arrivo alla fine vado in crisi perché so che mi mancheranno i personaggi… Però anticipo che sto scrivendo altre due fiction con questi protagonisti quindi, se vi interessa continuare a seguire le loro pazze avventure e, se la cosa va a buon fine e non mancherà l’ispirazione, magari fra un po’, appena avrò pronti un po’ di capitoli, li posto.

E ora passiamo ai ringraziamenti:

 

Lady Lily: questa volta non ho interrotto il capitolo! Non me la sentivo proprio di averti sulla coscienza! Dai, spero che ti sia piaciuto, e che la fine che ho deciso per la storia non abbia deluso nessuno! Sai, ero un po’ indecisa sulle ultime righe… non mi convincevano molto e le ho riscritte tipo 200 volte… Dai, per la fiction insieme ci sentiamo e vediamo cosa si può fare! Per Harry Potter ci posso anche provare! A presto!!

 

IvI: wow! Sei estasiata! *me arrossisce!* sono contenta che la fiction ti sia piaciuta! Ora, come promesso, ho postato l’ultimo capitolo senza interrompere niente a metà! Spero che ti sia piaciuto! Fammi sapere, mi raccomando! Ci tengo a conoscere il tuo punto di vista! Per vari motivi sono molto legata a questa fiction, quindi ci tengo doppiamente! Beh, ora ti saluto! Spero che se posterò nuove storie sui cari gemellini, Carlotta ed Elena, ti farà piacere leggerle! Ciao ciao!!

 

Weasley star: weeeeeee! Finalmente riesci anche tu a sapere come finisce questa odissea! (Odissea?? Ulisse?? WAAAA!) ok, ok, basta… comunque, dicevo, mi pare di aver iniziato questa fiction verso novembre! Quindi sono circa 6 mesi che aspetti la fine… O mamma… ti prego, sii clemente… lo sai che ho paura di aver dato una fine penosa.. speriamo in bene… beh, fammi sapere cosa ne pensi e se ti fa schifo dimmelo pure sinceramente! Ci tengo molto! A presto!!

 

Ringrazio anche: fabyd, giuly_chan95, IvI. weasley star e _kristy_ per avermi aggiunta tra i preferiti, barbidoluzza, ElseW, excel sana, Lady Lily, Lilla95 e SereVampire per avermi aggiunta tra le fiction segiute, e tutti quelli che hanno anche solo letto questa fiction!

 

Spero di risentirvi presto!

 

Ciao ciao!!

 

                                                                                                          Eowyn 1

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