Fratello

di Rota
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Michael ***
Capitolo 2: *** Alexiel ***



Capitolo 1
*** Michael ***


Fratello 1 Arh, arh, arh.
Vorrei trattare questa volta un tema a me decisamente caro. Quello della fraternità.
Io sono sorella, sia maggiore che minore, ma è verso un fratello in particolare a cui questa piccola raccolta è rivolta.
Spero vi possa piacere ^^

A mio fratello che vedo come un punto irraggiungibile.
Che è, eppure, tanto, tanto caro.
A Stefano.


MICHAEL

Fratello, Lucifero.
L’aura di nero intenso che tutto ti circonda sembra risplendere più del mio fuoco che acceca. I tuoi occhi sono come stelle che brillano nella notte, attirano i viaggiatori incauti con la speranza di un porto sicuro.
Ingannevole, ti ergi come un pipistrello che sbatte le sue ali nere su di questa tetra valle di lacrime mortale. La terra senza il male non sarebbe così interessante dopotutto. Piatta si dilungherebbe fino all’infinito di fronte agli occhi, tutta di un solo colore, senza conoscere le tonalità dei colori meravigliosi.
Eppure, il prezzo da pagare è proprio quel nero che pian piano si diffonde.
Non v’è luce senza ombra, non v’è Sole senza Luna.
L’essere complementare a te mi completa e mi distrugge allo stesso tempo. Siamo come una cosa sola, eppure tanto diversi, tanto lontani.
L’infinito che scorgo nei tuoi occhi mi appartiene? Arreca tanto terrore il mio sguardo?
Quando posi i tuoi occhi sulla mia figura, mi perdo in un mare d’oscurità. Eppure non ricerco la luce, ma galleggio, galleggio fino a quando tu stesso non mi offri la tua mano.

Michael, Angelo del Fuoco, Signore delle Podestà.
La mia spada uccide i tuoi seguaci, sparge il loro sangue sulla nuda terra. Ma immortale la tua coscienza non si piega a niente, né al dolore né alla pietà.
Sei distante, il cuore hai racchiuso in una corazza non si concede alcun sentimento.
Hai forse paura che si possa spezzare? O la tua indifferenza è così grande che ormai sei un fantasma che cammina?
Guardami, ho così desiderato una sua semplice carezza, una parola che non fosse di scherno o di irriverente superiorità.
Non sono forse tuo fratello?

No, l’orgoglio m’impedisce di cedere.
Il mio fuoco arde ogni cosa, distruggendolo fin nell’ultima molecola.
Si disperde in ogni dove la mia luce distruttrice, niente o nessuno può sfuggirle, dona la vita luminosa come la morte più nera. Senza pietà, senza pietà alcuna.
Persino io ardo. Ma sono lacrime quelle che cadono dagli occhi, non fiamme rosse.

Guardami, fratello.
Dispiega le tue ali da demone, tendi la tua mano verso di me.
Non sarà l’Angelo dalle ali nere, l’Angelo guerriero a stringere le tue dita.
Solo Michael.

(366 parole)

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Capitolo 2
*** Alexiel ***


caro fratello2 Bene, signori ^^ miei cari (e pochi) lettori ^^
Il secondo capitolo è tutto per voi ^^
Grazie ancora di tutto ^^

Alexiel

Caro fratello, Rosiel.
Quando sentivo la tua voce giungermi da dietro la porta che, crudele, ci divideva così drasticamente, così crudelmente, il mio cuore vibrava come anelando solo qualche parola di più, qualche contatto che fosse più lungo di un semplice alito caldo, che fosse più morbido e rassicurante della speranza che, voltandomi appena, ti avrei trovato lì, a guardarmi, ad attendermi.
Il ghiaccio facilmente si scioglie, ed è difficile riuscire a mantenerlo tale, per sempre.

No, non potevo voltarmi, non potevo girarmi e fissarti in volto.
L’illusione doveva rimanere sempre tale, mai e poi mai cambiare.
Condivo la speranza, la saziavo con l’illusione di una pace futura, tua e mia. Saperti vivo era meglio che saperti felice. Perché la felicità si può acquisire ovunque, di vita ne abbiamo invece solamente una.
E la tua è molto, molto preziosa Rosiel.
Iddio solo sa quanto io abbia temuto per te, perché la paura più folle che animava tutto il mio essere era quella di voltarmi, un giorno, e non trovarti più lì ad attendermi.

Ma l’illusione non è potuta durare in eterno.
Il mio spirito che volava leggero lontano, lontano da quella prigione annichilente ha spiccato il volo non appena una mano gli è stata porta, con gentilezza, con un sorriso demoniaco eppure sincero su quel volto perfetto.
Le mie ali nere si sono indi dischiuse, sbattendo con orgoglio nel cielo tanto alto.
Non odiarmi se, con la mia spada luccicante, ho ucciso angeli e demoni, non odiarmi se mi sono macchiata di sangue queste mani tanto belle, non odiarmi se ho così assaporato la libertà che tanto desideravo.


Siamo ciechi, fratello. Non abbiamo mai voluto vedere.
Abbiamo così gridato disperatamente, bisognosi d’aiuto, l’uno dell’altro, che i sensi si sono rivoltati tutti, chiudendosi in due gusci separati, senza possibilità di comunicazione.
Così sciocchi, così presuntuosi.

Io sono un guerriero, un’anima indomita, selvaggia, omicida, eppure sono inglobata nella gabbia di una menzogna che mi ha separato, e mi separa ancora da te. Ci tengono lontani, perché l’odio si può facilmente manipolare, fratello, l’amore no.
L’amore no.

Stringimi a te, Rosiel. Stringimi con quanta forza ti ritrovi in corpo.
Soffocami tra le tue braccia.
Tua, tua solamente voglio essere, e dimenticare questo mondo fatto solo di bianco e di nero, di giusto e sbagliato, di no e si.
Perdona ogni peccato di questa insavia sorella, accecata da un amore troppo grande da sopportare in silenzio.

Amami, desidero solo questo.

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