Love breaks the heart

di Misatona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Black-out ***
Capitolo 2: *** Black-out 2 ***
Capitolo 3: *** Baby you are all that I need ***
Capitolo 4: *** Sometimes Darkness ***



Capitolo 1
*** Black-out ***


 
Attenzione: BulmaxRadish. Vegeta ha abbandonato Bulma perché in crisi per le sue azioni. Con Bulma resta Radish a vegliare su di lei in uno stato non molto stabile mentalmente.
 
Gelido come
Fare l'amore
Però pensare a un'altra situazione
Una storia diversa
Che adesso non c'è più
(Gelido Alex Britti)
 
 
Erano passate tre settimane. Tre settimane da quando aveva deciso di piantarmi in asso come se nulla fosse. Non una chiamata, non un messaggio. Pensavo che almeno si sarebbe degnato di scrivermi e invece non l'ha fatto. Le uniche cose che mi restano di lui sono questo pacchetto di sigarette che, ironia della sorte, non posso fumare a causa del bambino che porto in grembo. Il suo.
Sono arrabbiata e delusa. Gioco tristemente con quel dannato pacchetto di sigarette mentre penso che ho una voglia matta di fumarle tutte d'un fiato. Non perché mi manchi cosi tanto la nicotina ma per ricordarmi il suo sapore.
"Forse dovrei restare con lei" 
Sento Radiz parlare con Goku nel corridoio dell'ospedale. Si, sono all'ospedale. Ho avuto una crisi di nervi, una sorta di black-out hanno detto i dottori. Io, Bulma Brief, nel panico. Incredibile. Non ricordo nulla di ieri sera. Ma so che la causa è lui.
"Si Rad, sono d'accordo. Se dovesse aver bisogno almeno ci sarai tu con lei"
I fratelli Son entrano nella mia stanza.
"Allora ce ne andiamo?" Faccio a Radiz.
"Si, ma niente più scherzi" fa finta di rimproverarmi, come se avessi fatto apposta a star male.
"Tsk" commento. Sono come lui.
La convivenza con Radiz è semplice: lui è un tipo alla buona alla fine, come Goku. Pensa solo a bere, fumare e alle belle donne. Le classiche esigenze di un ventenne. Peccato che abbia 10 anni in piu e il cervello sia rimasto fermo ai 12 anni. Tu dagli queste cose e lui ti vorrà bene per sempre, come un animaletto domestico.
"Dai maestà, andiamo a farci un giro fuori" vuole sempre uscire, peggio dei bambini.
"Sei peggio di un moccioso" commento acida.
"Vedi? Cosi fai pratica! Metti che ti esce un moccioso rompiscatole.. sei già pronta, no?" Ammicca. Ammicca in continuazione.
"E va bene. Ma voglio un gelato" se devo uscire con un bambino, mi adeguo.
"Andata" mi strizza l'occhio. E mi prende sottobraccio.
Tutto questo lo fa per dovere o perché è realmente mio amico? Inizio a pensare che tutto questo buonismo da parte sua sia solo una farsa per il rispetto che ha nella donna che una volta era la predestinata del principe del suo popolo. Mi guardo l'anello che mi ha dato quel giorno e mi fermo in mezzo alla strada.
 
"È un cimelio della mia famiglia. Vedi? è lo stemma della casata Vegeta, avrei dovuto ereditare questo oggetto alla mia incoronazione ma mio padre la sapeva lunga su come sarebbero andate le cose, quindi mi diede questo quando morì mia madreAvevo 16 anni e mi disse che avrei dovuto conservarlo finchè non fossi stato sicuro di aver trovato la giusta futura regina del pianeta Vegeta. Non ho più un pianeta da offrirti e non sono più il temuto principe dei Saiyan che ammazza chiunque trovi sul suo cammino. Non c’è bisogno di urlarlo ai quattro venti di noi, ma vorrei sapere se puoi accettare di andare in giro anche alla luce del sole con uno scimmione come me”.
 
"Qualcosa non va?" Mi chiede preoccupato.
Andiamo, è Radiz. Ok esser alla buona ma è Radiz. Il fratello di Goku venuto per uccidere Goku. Troppo buonismo. Persino io sono più cattiva.
"No, nulla" torno serena e lo raggiungo.
 
Mi guardo di nuovo la mano senza anello. È strana. L'ho tolto solo quando lui è scappato.
È sempre stato al mio dito. Radiz mi raggiunge sul divano.
"Ah, ci voleva una bella nuotata" si butta a braccia aperte ed allunga i piedi sul tavolino. A petto nudo, con i pantaloncini corti e i capelli legati in una coda bassa.
Ha un bel fisico. È muscoloso ma non è difinito come lui.
Lo osservo accendersi una sigaretta. Chesterfield rosse. Come le sue.
Si accorge che lo sto guardando e mi sorride. Troppo buonismo.
"Che c'è?" Mi chiede spensierato.
Mi volto di scatto diventando rossa. Ho fatto molte confidenze a quest'uomo, siamo amici. E mi vergogno terribilmente di averlo guardato in questo modo e di aver potuto pensare ad una cosa simile.
"Dolcezza..hai.." è diventato serio tutto d'un colpo. Dolcezza. È cosi che mi chiama se non usa l'appellativo "sua maestà". 
"Perché?" Prosegue.
So che si riferisce all'anello. 
"Io.." mi guarda e sputa il fumo dalla parte opposta. Io abbasso lo sguardo. Non riesco a sostenere il suo.
"Rad, tu.. sei mio amico?" Chiedo.
"Certo che lo sono, che domande fai?" Spegne la sigaretta e si avvicina a me tirandomi in su il mento con pollice ed indice. "Hey" mi dice "perché l'hai tolto?"
Lo guardo. Ha la bocca sottile come la sua. E sa di quelle maledette sigarette.
"io.. voglio dimenticare" gli dico.
Lui sgrana gli occhi. Penso che non si sarebbe mai aspettato di sentire una cosa del genere, da me. Da me che lo amo ancora alla follia tanto da starci male ogni singolo secondo. Riabbasso lo sguardo ma lui riporta i miei occhi all'altezza dei suoi.
"Va tutto bene, ci sono io con te" mi rassicura. Credo che sia sincero. Forse non è solo dovere il suo. 
Lo guardo e sento il profumo di quelle stramaledette chesterfield rosse.
"Rad.."
"Mh?"
"Baciami" dico in un soffio. Tanto a bassa voce che non credo abbia sentito.
"Ma cosa stai dicendo?.."
"Ti prego. Voglio dimenticare."
Mi guarda serio. Non parla. Mi fissa dritta negli occhi. Poi abbassa lo sguardo e sbuffa esasperato tenendo le mani sulle mie spalle e scuotendo leggermente la testa.
"Dolcezza sai perfettamente che non mi tiro indietro, soprattutto quando una come te si offre di sua spontanea volontà. Io non sono uno da relazione stabile, nè tanto meno la voglio. Me ne infischio dei sentimenti della gente e soprattutto non mi faccio scrupoli se posso ottenere qualcosa." Ok, questo è il vero Radiz. Il Saiyan. "Quando inizio una cosa.." mi guarda e fa una piccola pausa "la porto fino in fondo. Lo so che lo fai perché sei ferita e non credo ti farà sentire meglio questa cosa, perciò ti chiedo..Sei sicura di voler giocare questo gioco con lui? Ammazzerebbe entrambi."
"Lui non è qui"
"Ma tu sei sempre sua"
Sento le lacrime scorrere sulle guance. Mi alzo di scatto e stringo i pugni lunghi i fianchi tanto da farmi male alle mani. Urlo con tutta la rabbia che ho ancora dentro e vomito un sacco di parole.
"Ma lui non è qui. Lui se n'è andato. Mi ha abbandonata senza darmi uno straccio di motivazione. Voglio solo che per 10 dannati minuti la mia testa non pensi a quell'uomo. Voglio solo dimenticare, perché ogni singolo giorno è una tortura e il mio cuore continua a spezzarzi in pezzi sempre piu picc.." si alza di scatto stufo delle mie parole, forse. Mi tira a sé mettendo una mano sulla mia nuca e mi bacia. Sgrano gli occhi e pian piano distendo i muscoli che si erano irrigiditi a quel contatto.
È incredibilmente delicato in questo gesto, sembra chiedere permesso con la sua lingua per intrufolarsi nella mia bocca. Eccolo, lo sento: il gusto delle chesterfield rosse mi pervade la bocca ed è in quel momento che anche la mia lingua prende a danzare. Si stacca e mi bacia sul collo, non mi guarda. Non ne ha il coraggio. "Sei ancora in tempo a fermarmi, dolcezza" dice alitando sul mio collo.
"Non voglio che ti fermi" dico sicura con l'immagine di lui che si sbriciola nel mio cervello. Ora mi guarda serio e riprende a baciarmi. Mi fa sdraiare sul divano e io ispeziono il suo corpo con le mie mani che sembrano ancora piu piccole su quel torace immenso. Sento la sua eccitazione premere su una mia coscia e capisco che con lui non è mai stato solo sesso, no. C'era elettricità tra noi dal primo giorno che ci siamo visti e quando quel giorno mi ha fatta sua in quello spogliatoio schizzavano lampi di passione come se fossero trucioli che balzano via dalla saldatrice a contatto con il ferro. 
Senza mai staccare la sua lingua dalla mia, sento che con una mano si abbassa i pantaloni e i boxer scoprendo il suo membro in erezione.
I Saiyan sono molto ben dotati e Radiz non è da meno, anzi.
Mi abbassa i pantaloncini e infila l'indice nell'elastico del perizoma, pronto a far scivolar via ogni impedimento.
Non provo assolutamente nulla, mi sento vuota di ogni emozione. Si stacca dalle mie labbra e mi guarda senza imbarazzo alzandosi.
"Non posso farlo"
Lo guardo sistemarsi i pantaloni, mi alzo e mi metto seduta composta sul divano guardandolo interrogativa.
"Pensavo mi avresti fermato" prosegue.
"Non volevo ti fermassi, pensavo mi avresti fatto un favore da amico".
"Proprio perché ti sono amico mi sono fermato. Uno dei due deve avere un pò di buon senso e finché non recuperi il tuo, sarà meglio che ce l'abbia io" mi guarda dall'alto con aria di rimprovero.
"Mi dispiace, credevo che distraendomi.." mi si fermano le parole in gola, la verità è che non mi sarei distratta ma avrei continuamente cercato qualcosa che mi ricordasse lui. Come il gusto delle chesterfield rosse che ora mi sento addosso.
"Bulma, basta piangersi adosso ora. Rimettiti quel dannato anello! Che ti piaccia o no lui non c'è" sgrano gli occhi e lo guardo quasi strillarmi addosso quelle parole.
"Non è scappato da te ma da se stesso. Lo vuoi capire? Che senso avrebbe avuto darti quell'anello? È la cosa più preziosa che gli sia rimasta della sua famiglia, se tu fossi stata una qualunque non te l'avrebbe dato. Sei la regina dei Saiyan e una regina deve saper comandare il suo popolo e non farsi abbattere dalle difficoltà della vita.  E tu hai tutte le carte in regola per essere un'ottima regina, anche senza di lui. "
Mi bruciano le guance, sto piangendo.
"Porti un erede al trono in grembo, torna in te. Fallo per quel bambino Bulma se non vuoi farlo per te." Mi lascia da sola su quel divano a riflettere tra le lacrime.
Le sue parole mi hanno scossa. Mi tocco la pancia quasi a volerla abbracciare. Radiz ha ragione: devo essere forte per il mio bambino. Se deve crescere senza padre, io dovrò essere forte e Bulma Brief è forte.
Scatto in piedi determinata, vado nella mia camera a farmi una doccia per lavare via il profumo di quelle sigarette e l'errore che stavo per commettere, poi mi rimetto l'anello. La mia mano non è piu strana, è cosi che deve essere. Io sono la regina dei Saiyan. Questo è il mio destino. E quando vedrò Vegeta, si pentirà di non avermi dato alcun tipo di spiegazione.
"Bentornata, sua maestà" non mi accorgo che Radiz è sull'ingresso della mia stanza che mi osserva sorridente.
Dopo un attimo di smarrimento, gli sorrido e mi avvicino a quell'omone per abbracciarlo. Mi abbraccia e mi da un bacio sulla testa. "Perdonami, non volevo arrivare a calarmi le braghe ma avevi bisogno di una lezione" scrollo la testa "non importa" Se non fosse stato per la sua strigliata non sarei mai tornata in me. "Grazie, amico mio".
 
.
.
Si, l'ho fatto. Non ho mai immaginato e mai letto qualcosa che fosse una Vegetaxchiunque o una Bulmaxchiunque. Mai. Sempre rifiutata. E invece mi sono ritrovata a scrivere una cosa simile. Complici delle immagini viste su tumblr, mi sono buttata in questo scempio. Spero possiate perdonarmi. Ma come avrete capito Bulma cerca solo un pretesto per ricordare e mantenere vivo Vegeta in lei, in realtà non vuole affatto dimenticarlo.
Il prossimo capitolo parlerà della situazione di Vegeta, narrata da una persona a lui molto cara nella mia Au. :)
Fatemi sapere cosa ne pensate,
Misato.
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Black-out 2 ***


Quando il tempo
Passa in fretta
E sai che non ti aspetterà
Quando pensi solo a quello
Che non va
Quando sai che hai fatto tardi
E forse ancora tarderai
Gelido è qualcosa
Non vorresti mai
Ma gelido sarai
(Gelido Alex Britti)
 
 
"Dove vai?" Mi chiede Lazuli.
"A vedere che non sia sotterrato nella sua sporcizia"
Mi dirigo verso quella bettola di hotel scadente dove ha affittato una stanza Vegeta. Non ha voluto lo ospitassi a casa mia, è un testone.
Insistere non avrebbe avuto senso. Avrebbe solo peggiorato la situazione, che è già abbastanza grave di suo. 
Sono due mesi che se ne sta chiuso in quella stanza. Esce solo a fumare sul terrazzo di quell'hotel malconcio, che cade a pezzi.
"Sono io" busso e dopo qualche minuto viene ad aprirmi, senza guardarmi si ributta nel letto rannicchiandosi su un lato.
"Oh Kami, amico! Questa stanza fa schifo" dico raccogliendo delle t-shirt in pessimo stato.
Ci sono buste di cibo precotto sparse ovunque e una puzza di cognac terribile.
Le bottiglie vuote che raccolgo sono aumentate rispetto alla settimana scorsa. Scrollo la testa, nemmeno mi ascolta tanto.
È di nuovo un ameba. È in questo stato da quando ha pestato a sangue Yamcha, da quando ha avuto paura di se stesso e di aver risvegliato l'assassino che è stato un tempo. È troppo severo nei suoi confronti ma non posso biasimarlo dopo la vita che ha passato. Non deve esser stata mai facile.
"Vegeta?"
Non mi risponde, l'unico modo per schiodarlo da quel lurido materasso è farlo uscire a fumare. Gli metto sotto al naso le sigarette, apre gli occhi al profumo di tabacco che inala e si alza dal letto seguendomi come se fossi un incantatore di serpenti.
Ho iniziato a fumare qualche sigaretta, per potergli star vicino ed invogliarlo ad uscire a prendere una boccata d'aria.
Il suo sguardo è perso nel vuoto mentre fuma con avidità. Lo osservo eeduto su quella sedia, con le braccia incrociate al petto, la sigaretta in bocca e la testa buttata all'indietro ad osservare le nuvole che si muovono nel cielo. Le gambe distese.
Ha il viso scarno e le occhiaie, deve aver perso qualche kg. Che fine ha fatto Vegeta? Perché è tornata in primo piano l'ameba? L'ultima volta che ho provato a parlargli tranquillamente è finito al pronto soccorso con una mano rotta, che si è spaccato contro il muro urlando come se stesse per trasformarsi in uno di quei grossi scimmioni saiyan. Poi è passato in questo stato di mutismo.
Ho paura a nominare la causa del suo dolore, ma è l'unico modo per smuoverlo. Ha quasi finito la sigaretta, si alza e butta il mozzicone. Solitamente lo seguo in silenzio ma sta volta non mi muovo dalla mia sedia e provo il tutto per tutto.
"Radiz vive li ora."
Si ferma. Forse ho la sua attenzione.
"E allora?"
So che gli da fastidio. So che gli da fastidio pensare che qualcuno stia accudendo la sua donna al suo posto. Quindi proseguo su questa strada.
"Pensavo volessi sapere"
Faccio una piccola pausa.
"Sapere cosa?" Gira appena il volto, mi guarda con la coda degli occhi. Tipico di Vegeta.
Mi alzo e lo sorpasso "sapere chi ha preso il tuo posto" gli dico.
Sussulta. Questo ti ha fatto male amico, lo so. Perdonami, ma se ho imparato a conoscerti so che questa è l'unica cosa che ti smuoverà da questo stato. Perché toccarti Bulma è l'unica cosa che ti faccia infervorire, proprio com'è successo l'ultima volta.
"Che fai? Resti li?" Mi giro per scrutarlo.
Vedo il fuoco nei suoi occhi e una scintilla di dolore. Il suo cuore ha ripreso a battere nel suo petto. Digrigna i denti e abbassa lo sguardo da un lato. Sta piangendo, vedo una lacrima rigargli il volto. Si sente impotente, è stato impotente troppo a lungo.
"Vegeta" lo chiamo. Alza lo sguardo su di me, odio puro. Mi dispiace amico ma ho dovuto. A mali estremi estremi rimedi.
"Andiamo Vegeta" continuo come se nulla fosse. Finirò col beccarmi un pugno ma se serve a farti rinascere di nuovo dalle tue ceneri Vegeta, me lo farò dare.
Ti avvicini con uno sguardo omicida, mi sorpassi senza dirmi nulla e torni nella tua stanza. Forse non ha funzionato come speravo, ma quando siamo li entrambi vedo che stai riordinando quella bettola. Prendi la valigia da sotto il letto e ci butti dentro i tuoi averi. 
Poi passi davanti allo specchio e ti fermi ad osservare la tua immagine sciupata: chissà se ti riconosci, Vegeta. Ti guardi la mano ancora fasciata che apri e chiudi in un pugno. Poi ti volti verso di me con i tuoi occhi neri come la pece, in cui vedo un guizzo di vitalità che era rimasto immobile per troppo tempo "È ancora valido l'invito?"
Gli sorrido "certo". Ha funzionato.
Apre la porta di quel lurido hotel e io lo seguo felice. Si ferma prima di arrivare alla mia macchina "Crillin?"
"Mh?"
"Pensi..che sia troppo tardi?"
"No amico, vedrai che le cose si risolveranno. Devi solo permettermi di aiutarti, d'accordo?"
Vegeta non dice nulla, mi guarda ancora un po spaesato e fa un leggero cenno con la testa che interpreto come un grazie. Poi sale sulla macchina e aspetta che sia pronto a partire.
Ti assicuro Bulma che te lo rimetterò in sesto. Per te, per lui, per il vostro amore.
 
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Forse ho un po' esagerato: non so se Vegeta si sarebbe buttato in questo stato ma di certo è uno che nei momenti molto difficili ha dei black out. Come quando dice di non voler mai piu combattere.
Bulma e Vegeta non sono fatti per stare lontani e la prova è che stanno male entrambi. Loro condividono il cuore, fanno un cuore in due per citarmi :) ...quindi è logico che non possono staccarsi l'uno dell'altra!
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo. Nonostante sia difficile e probabilmente io non usi le giuste punteggiature, mi piace scrivere in prima persona. Spero che anche a voi piaccia questo "esperimento".
Al prossimo capitolo diamo voce al Vegigione 💗
Grazie a tutti voi che seguite, commentate, preferite e semplicemente mi leggete!
Un bacione
Misato 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Baby you are all that I need ***


Still I run out of time
Or it's hard to get through
Till the bird on the wire flies me back to you
I'll just close my eyes and whisper,
Baby blind love is true
(Bed of roses Bon Jovi)
 
È il giorno del matrimonio di quello che posso considerare il mio migliore amico. Buffo come cambino le cose: una volta Radiz era il mio migliore amico. Compagni di studi, di battaglie e di bevute. Gli eventi per noi Saiyan non sono stati molto fortunati, io sono stato una persona spregevole. Quando è morto mio padre ho giurato che avrei fatto di tutto per portare in alto il suo onore e vendicarlo. È cosi che sono diventato cattivo. Non mi interessava più nulla, solo la vendetta e... bhè il resto della storia la sapete. Quel giorno, quando Crillin mi ha pestato a sangue, è proprio in quel giorno che è scattato quel qualcosa in più tra noi. Mi hai incuriosito da subito con quei capelli strani e il tuo intelletto. Per non parlare della tua linguaccia: sei stata l'unica così coraggiosa da rispondermi a tono, senza mai esser intimorita dal mio essere.
Quella sera ricordo che mi hai aiutato a medicarmi. 
 
"Alla guerra non si risponde con altra guerra. Ti hanno regalato di nuovo la vita Vegeta, una seconda possibilità. Non hai più i tuoi poteri, è vero. Ma la tua persona è ancora qui. Non sprecare la tua possibilità a rimuginare su ciò che non hai più, ma usala per far crescere ciò che puoi essere. La mia non è compassione, è speranza. Speranza in un mondo migliore. Trova la tua strada, non devi arrenderti. Trova il tuo nuovo obiettivo e fa di tutto per raggiungerlo… Non poltrire su quel divano e non desiderare di morire solo perché non puoi più esser un super Saiyan… puoi essere… di più. Puoi essere felice, Vegeta.”
 
Hai fatto scattare qualcosa in me con le tue parole, qualcosa che mi ha dato la voglia di tornare a vivere.
Ci siamo avvicinati sempre di più, ho iniziato ad aprirmi con te e con il pelato. Le uniche due persone che hanno creduto nella mia redenzione da subito. Tu e Crillin.
L'attrazione tra di noi era sempre più forte, non ho saputo resisterti a lungo. Ho tentato con tutto me stesso di starti lontano perché tu eri fidanzata ma soprattutto io non ero pronto a liberarmi del mio orgoglio.
Quando ho poi ceduto.. 
 
“Ci ho provato Bulma. Ci ho provato a starti lontano. Ad odiarti, a non parlarti, a non pensarti. Ma sei sempre dentro la mia testa. Tu e quel tuo cazzo di culo perfetto.”
“Vegeta hai preso troppo pre workout”
“Non sono mai stato più serio di così, Bulma”
“Osa. Osa soltanto a non rivolgermi più la parola, di nuovo, dopo questo e io giuro che ti ammazzo”

 
Tsk, sorrido a ripensarci… è stato terribilmente fantastico quello che ho provato. Meglio di qualsiasi vendetta.
Ora guardo la mia immagine riflessa allo specchio di questo ampio bagno, nel resort dove presumo sia arrivata anche tu. Mi aggiusto la cravatta. Non riuscirò mai a sistemare questo cappio come facevi, mi fa soffocare.
 
“Hai tutta la cravatta storta” 
“Mi da fastidio questo cappio al collo”
"Uffa, te l'aveva appena sistemata!"
"Ti sistemo io ora"
 
Scendo le scale lentamente, come se la mia vita stesse andando a rallentatore. Ho paura di vederti, di vedere il tuo volto guardarmi con terrore come l'ultimo tuo sguardo su di me. Ho bevuto fino a star male per cercare di cancellare la tua immagine che mi guardava impaurita. Ho cercato di cancellare di nuovo l'assassino che sono stato e che in un attimo di rabbia se l'è presa con il tuo ex. 
Se fossi riuscito a controllarmi, a non.. sporcarmi le mani del suo sangue.. forse a quest'ora sarebbe tutto diverso.
 
"Ti prego Vegeta, basta!"
"Zitta!"
Sangue. Odore di sangue. Yamcha steso a terra. Tu spintonata. Da me. Le mie mani..rosse.
 
Saresti ancora al mio fianco e io non mi sarei dovuto allontare per la paura di farti del male. Starti lontano mi ha logorato da dentro. Il mio cuore si è rotto in mille pezzi ogni singola sera in cui la mia mente riportava a galla il tuo volto impaurito. Sono stato debole e mi sono lasciato andare in uno stato vegetativo di cui ricordo solo l'intenso odore di vodka e whiskey che proveniva da quella stanza in cui ho alloggiato.
"Un gin tonic, per favore" ordino un gin e quando mi volto finalmente ti vedo. Sussulto. Sei bellissima, come ti ricordavo. Forse sei ancora più radiosa. Hai il volto disteso in un dolce sorriso che stai rivolgendo a Radiz. Entrate nella sala abbracciati e quando ti vedo con la pancia pronunciata, capisco che devi essere incinta e mi cade il bicchiere dalle mani. Il mio cuore si ferma per un attimo.
"Tutto bene, signore?" La voce del barista mi risveglia dalla trans.
"Può farmene un altro?" Dico cercando di ricompormi, ma mi è difficile. Sento che mi manca l'aria. Quel bastardo si è fatto i suoi comodi e io ti ho persa per sempre per un mio errore. Non lo accetto. Non lo voglio accettare. Stringo i pugni e digrigno i denti dalla rabbia. Cercherò il confronto con entrambi perché voglio sentirlo da tutti e due come avete osato pugnalarmi alle spalle cosi. Ma se tu sei felice.. io..io ti lascerò vivere la tua vita con lui.
Prendo il mio gin e con grandi falcate mi avvio verso il capellone che è rimasto solo. Mi metto dietro la sua ampia schiena.
"Non voltarti"
"Oh, sei arrivato" dice Radiz con il suo solito tono scherzoso.
"Non sono in vena dei tuoi stupidi scherzi" dico torcendogli un braccio dietro la schiena.
"Ti sei divertito?" Proseguo.
"Non l'ho messa incinta io" mi dice calmo. Mi conosce fin troppo bene.
Sussolto di nuovo e lascio la presa sconvolto. È stata con qualcun altro, è riuscita ad andare avanti.
Radiz si volta a guardarmi "però voglio esser sincero con te, Vegeta! Sei stato un coglione e non saresti dovuto scappare da lei. E un'altra cosa… ci siamo baciati" sgrano gli occhi e sono sicuro che se fossi un cartone animato dovrei raccogliermi la mascella da terra. L'ha baciata.  "Mi ha chiesto di baciarla, me l'ha chiesto lei di farlo. Credo volesse dimenticarti in qualche modo o semplicemente sentire il gusto delle chesterfield rosse per far riaffiorare il ricordo di te." Mi guarda severo.
"È stata molto male, Vegeta." Abbasso lo sguardo pugnalato dalle parole di Radiz che si conficcano dritte nel mio cuore come lame taglienti. È solo colpa mia. "Ora finalmente si è ripresa, è il caso che tu vada a parlarle forse.. ma non essere il solito stronzo, intesi? Raccogliere e rimettere insieme i pezzi non è stato facile."
Resto interdetto dalle parole ascoltate. Cerco di assimilare tutte le informazioni: Radiz ha profanato quella sua bocca perfetta e ora lei sta con un altro uomo e sta per avere una famiglia. Sono arrivato tardi. 
Prendo Radiz per il colletto della camicia e gli parlo ad un centimetro dal naso riprendendomi dallo shock di quella chiacchierata "Me la pagherai per quel bacio, ma grazie!"
Radiz ride. Sa che gli sono riconoscente per aver badato a lei nonostante lo scempio di cui è complice. 
I lati della medaglia sono due, perciò la individuo sulla balconata e la raggiungo: voglio comunque parlare con lei un'ultima volta. Non voglio che mi ricordi come un mostro assassino. La osservo sull'ampia vetrata, mi faccio coraggio e avanzo verso la causa dei miei tormenti.
 
"Ti sei data da fare vedo?" 
"Hai riflettuto abbastanza?"
"Tsk. Non è stato facile"
"Ah per me si invece?"
"Mi sembra che tu sia andata avanti con la tua vita meglio di quanto abbia fatto io”. 
 
Parliamo, ci attacchiamo. Orgogli che si scontrano. Mi ridà l'anello. L'anello.
Ora so che è finita. Lo stringo tra le mie mani e torno nel posto in cui mi sento più a mio agio da mesi: il bar. Mi rifugio nell'alcool, è l'unica cosa che mi resta da fare per cancellare ogni singolo ricordo di te. Se sono fortunato riuscirò a bruciare qualche sinapsi e con essa le tue immagini, il tuo profumo, la tua pelle nivea, la tua risata… se sono fortunato, riuscirò a distruggere il mio mondo perché senza di te non ha ragione di esistere.
 
E poi arriva lui, il tuo paladino della giustizia: Kakaroth. Non mi ha degnato di uno sguardo per giorni e poi è arrivato come una furia, ubriaco marcio, a farmi la ramanzina e a farmi sentire un completo idiota. Come ho potuto lasciarmi aggirare dalla mia stessa mente?
Tu porti in grembo mio figlio, l'erede della stirpe saiyan! E io, come sempre, sono stato solo capace di accusarti e ferirti con le mie parole. Ti guardo rientrare con il mollusco, il capro espiatorio di tutta questa storia. 
 
"Una troia e un assassino non potevano che formare una bella coppia"
 
Se lui non avesse parlato quella sera... le mie azioni non sono certo giustificabili, ma non sarei scattato come una molla se lui non ti avesse offesa a quel modo.
Sei molto più orgogliosa di me, tu. Mentre ti ho osservata di nascosto per tutto questo tempo, tu non mi hai nemmeno degnato di uno sguardo. Altezzosa, elegante e bellisima in tutto il tuo essere. Una regina. La mia regina.
Prendo coraggio e mi decido a non buttare via la mia seconda possibilità.
 
“Spero che la signorina possa concedere due minuti ad un’idiota”
 
Infondo sei stata tu a dirmelo che posso essere felice. Devo solo concentrarmi su un obiettivo e raggiungerlo.. e finalmente ora lo so: quell'obiettivo sei tu, Bulma. È giunto il momento di confessarti che ti amo e che ho capito di amarti tanto tempo fa, quando per la prima volta ho iniziato a sciogliere il muro del mio orgoglio in quella fredda palestra alla conquista di un mondo fatto di sole sfumature di azzurro.
 

 
.
.
E di minuti, caro Vegigione, te ne ha concessi un po’ di più la Bulmona!
Eccoci con il capitolo di Vegeta, finally!
Sto lavorando ad un capitolo sui fratelli Son anche se sono molto indecisa se pubblicarlo o meno.. perché mi è stato difficile scrivere di Vegeta.. Non è facile entrare nella testa di quello zuccone! Ha messo un muro anche lì >.<
Scherzi a parte, spero che vi sia piaciuto anche il POV Vegeta!
Se trovate qualche errore grammaticale, di battitura o di punteggiatura varia... perdonatemi!
Ultimamente sono un po’ presa e non riesco a controllare come vorrei gli scritti. T__T
Vi bacio e vi abbraccio virtualmente <3
Misato

 

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Capitolo 4
*** Sometimes Darkness ***


When you think all is forsaken
Listen to me now (all is not forsaken)
You need never feel broken again
Sometimes darkness can show you the light

(The Light – Disturbed)
 
 
Radiz
 
Il telefono squilla a vuoto. Maledizione, rispondete! Dove vi siete cacciati tutti? Oh, finalmente!
“Kakaroth!”
“Radiz! Che succede?” mi chiedi allarmato.
“Sono in ospedale, Bulma è collassata”
“Arrivo” sento che sbatti la cornetta violentemente all’apparecchio per uscire di casa in tutta fretta e raggiungerci. Non è bello aver visto questo suo malessere con i miei occhi, ma tu la conosci da una vita. È la tua migliore amica, non deve essere facile.
 
Goku
 
“Dove vai tesoro? Ha telefonato Crillin?” mi dici quasi ironica. Lo so che non sopporti che io corra da loro ma questa è proprio un’emergenza.
“Bulma è in ospedale” mi infilo il giubbotto e vedo che sgrani gli occhi. Vorresti morderti la lingua per la battuta di poco fa ma non ti biasimo per averla detta. Hai ragione, scappo sempre da loro. Sono un pessimo marito.
“Goku, io..” ma tu sei una moglie fin troppo perfetta per me.
“Non importa amore..” Ti accarezzo e ti sorrido per poi darti un bacio a fior di labbra. Ti guardo come a chiederti il permesso di uscire di casa e tu mi prendi la mano con gli occhi lucidi, sai quanto sia legato a Bulma.
“Vai, cosa aspetti?” ti sorrido e sfreccio verso Satan City con la mia auto. È l’ora di punta e c’è un traffico micidiale. Se solo avessi ancora i miei poteri, il mio teletrasporto, sarei già li da te amica mia. Impreco e suono il clacson, questi idioti non si muovono. Sento il nervoso scorrermi in tutto il corpo e formarsi in stato liquido nei miei occhi. Digrigno i denti e le lacrime iniziano a scorrere sul mio volto mentre stringo il volante e impreco contro questo maledetto traffico che mi ha imbottigliato sulla super strada.
 
Radiz
 
Sono seduto di fianco a te, ancora priva di sensi attaccata a dei macchinari che ti controllano i battiti del cuore. Sei collassata dopo aver pianto ed urlato disperatamente, rivelandomi che aspettavi una creatura dal tuo amato che ti ha abbandonata senza sapere questo segreto. Eri disperata, in preda al panico. Il tuo cuore si spezzava e ne avvertivi le fitte di dolore al centro del petto come se fosse fossi stata trafitta da un lampo di luce. È stato straziante e io non sapevo cosa fare. Ti sono corso incontro abbracciandoti e cercando di calmarti, ti sei accasciata a terra. Poi, in un attimo, il silenzio. Ti sei spenta tra le mie braccia e mi sono sentito morire. Ho chiamato subito l’ambulanza che ci ha portati qui e adesso, che sei stabile ma ancora priva di sensi, stiamo aspettando che il dottore ci dica se tu e il bambino state bene.
Mi gratto la fronte con una mano e decido di uscire a fumare una sigaretta, che situazione del cazzo. Prendo una sigaretta ed esco, lasciando il pacchetto sul comodino vicino a te.
Dove cazzo sei, Kakaroth?
 
Goku
 
Finalmente riesco a raggiungere l’ospedale e davanti l’ingresso trovo mio fratello a fumare.
“Radiz, cos’è successo?” gli dico trafelato.
“È stato… Pensavo fosse morta.” Mi dice sputando il fumo e guardandosi i piedi.
“Come sta ora?” pensava fosse morta. Ho perso un battito.
“è stabile. Stiamo aspettando che si svegli e che i dottori ci dicano qualcosa”
Spegne la sigaretta e rientra in ospedale, si volta verso di me che sono piantato nel punto in cui sono arrivato.
“Che fai? Non vieni?”
Mi deve chiamare per risvegliarmi dalla trance. Lo guardo e i miei piedi iniziano a camminare da soli verso di lui, seguendolo. Arrivati al piano i dottori ci fermano a chiarire le condizioni di Bulma. Lei e il bambino stanno bene, ha avuto una crisi di nervi che le ha procurato anche del dolore fisico, ora è sveglia.
“Forse è meglio che resti con lei”
“Si, Rad. Sono d’accordo, se dovesse succedere ancora..”
Mi blocco. Non oso immaginare il dolore che stia provando a causa di Vegeta. Non lo perdonerò mai per aver fatto soffrire la mia amica così. Questo è quello che si è meritata innamorandosi e dando una possibilità anche al più terribile degli assassini? Forse io e Crillin avremmo dovuto fermarlo. Non avremmo dovuto lasciarlo andare. È colpa mia, dovevo fermarlo. Guardo dal vetro la turchina che gioca con un pacchetto di sigarette. Radiz poggia la sua mano sulla mia spalla e mi volto appena verso di lui.
“So a cosa stai pensando.” Mi dice.
“Radiz è colpa mia”
“No che non lo è” mi guarda severo, mio fratello.
“Sai perfettamente che sarebbe stato peggio fermarlo. È una testa di cazzo, Vegeta. Gli serve solo tempo. Vai da lei” prosegue.
Indugio. Non sono sicuro di volerla vedere in questo stato.
“Dai, andiamo insieme” ti sorrido.
Nonostante tu non sia mai stato così vicino a me come in questo periodo, sei pur sempre mio fratello. Sei mio fratello di sangue e mi capisci perché infondo siamo proprio simili. Annuisco e facciamo il nostro ingresso in quell’asettica stanza d’ospedale.
 
Radiz
 
"Allora ce ne andiamo?" mi dici.
"Si, ma niente più scherzi" ti rimprovero, come se avessi fatto apposta a star male.
Sei spenta in questi giorni, non so più cosa fare per farti tornare a vivere. Devo implorare per farti uscire a prendere un po’ d’aria che può solo farti bene.
"Dai maestà, andiamo a farci un giro fuori" tento.
"Sei peggio di un moccioso" commenti anche acidamente: stare insieme a Vegeta ti ha fatto male.
"Vedi? Cosi fai pratica! Metti che ti esce un moccioso rompiscatole.. sei già pronta, no?" Ammicco, cerco di fare lo stupido. Provo a buttarla sul ridere, perché è una situazione talmente tanto assurda che non so più come muovermi.
"E va bene. Ma voglio un gelato" Fai anche i capricci adesso.
Non voglio che tu ti senta sola. Non voglio assolutamente che pensi di dover affrontare tutto questo da sola. Ci siamo io e il tuo Goku. Certo non siamo Vegeta ma è pur sempre qualcosa avere vicino gli amici.
Sei assorta nei tuoi pensieri e ogni volta che chiedo se va tutto bene tu, come sempre, dici di si. Che bugiarda! Se riuscissi a parlarne, se solo tirassi fuori tutta la rabbia che hai dentro prima di esplodere di nuovo… Sono qui, forse non sono la miglior persona dell’universo ma posso ascoltare e giuro di essere sempre stato un buon amico per Vegeta nella nostra adolescenza, quindi lo sarò anche per te. Sei la donna del mio amico ma in questo periodo ho scoperto che sei più di quello, sei un’amica e io non voglio più vederti così.
Poi succede. Succede che in un momento di debolezza di entrambi ti bacio. So già che sto facendo un’enorme cazzata, ma non mi fermo. Voglio che sia tu a fermarmi ma non lo fai.
Che cazzo stiamo facendo?
 
Goku
 
“Tu, cosa?” grido. Grido in faccia a mio fratello e gli stringo la gola attaccandolo al muro.
“Sei forse impazzito, Rad?” sibilo a denti stretti da tanta rabbia che ho in corpo.
“Non è successo niente, mi sono fermato” mi dici spintonandomi via.
“Niente? Lo chiami niente?” sono iracondo. “Kami, Radiz!”
“Cosa cazzo ne sai tu? Dimmi, Kakaroth. Che cazzo avrei dovuto fare? Mi ha implorato, era di nuovo sul filo del rasoio e c’ero solo io. Tu dove cazzo eri?”sei furioso e queste parole mi fanno male. Io dov’ero quando la mia migliore amica aveva bisogno di me?
“Ti sei offerto di starle accanto e io mi sono fidato di te, Radiz! Ma evidentemente mi sbagliavo” seconda possibilità un cazzo, Bulma!
“Tsk. Te lo ripeto, non l’ho fatto per trarne un vantaggio personale. Vegeta era il mio migliore amico ed era il mio principe, ho passato più tempo con lui che con te. Non avrei mai osato fare una cosa del genere se non fossi stato sicuro che avrebbe scosso Bulma.” Sgrano gli occhi.
“Che significa?”
“Che è tornata in sé, coglione!” mi dici incazzato. “che IO ci sono riuscito” prosegui.
Cerco di placare la mia rabbia, anche se ho una gran voglia di spaccargli la faccia. Che razza di modo è il suo? Io non avrei sicuramente fatto una cosa simile. Mai. Ho troppo rispetto di Bulma. Stringo i pugni lungo i fianchi e giro la testa da un lato. Mi formicolano le mani dal nervoso e non riesco, non riesco a fermare il pugno che ti arriva dritto sul labbro e te lo fa sanguinare.
“Scusa. Ma da uno che le è vicino da due giorni, non lo accetto! ” ti pulisci il labbro dal rivolo di sangue e mi mandi ‘affanculo. Prevedibile.
 
Radiz
 
Questi mesi sono passati in fretta e tu ti sei ripresa molto bene. Io e Goku, come lo chiamate voi terrestri, ci siamo chiariti. Eravamo solo molto preoccupati per le tue condizioni e ci siamo lasciati prendere dal nostro istinto di scimmie quali siamo. È il giorno del matrimonio del vostro amico pelato e io, bhè… ti sto accompagnando, sono il tuo più uno. Vegeta andrà sicuramente su tutte le furie quando ci vedrà insieme perché sono sicuro che non sarà in grado di pensare che io sia stato leale nei suoi confronti. E di fatti, come immaginavo, mi attacca.
“Ti sei divertito?”
“Non l’ho messa incinta io” finisco di sorseggiare il mio cocktail e gli rispondo tranquillamente. Da quando sono su questo pianeta, ho scoperto di avere una calma che non pensavo mi appartenesse. Mi volto verso di te, a guardarti in quegli occhi di pece che contraddistinguono noi saiyan, ma i tuoi hanno sempre avuto qualcosa di diverso rispetto a quelli di tutti noi. C’è uno scintillio che ti contraddistingue, una fiamma che arde e che intimorisce ma io ti conosco, Vegeta. Quello scintillio che vedo ardere nei tuoi occhi è la passione, la stessa identica passione che aveva tuo padre. Forse è un segno della vostra famiglia, non lo so, ma in te rivedo il mio sovrano che ha firmato la sua morte straziato dall’amore per una donna. E tu, stai rivivendo la stessa situazione.
 
“Sei stato un coglione e non saresti dovuto scappare da lei. E un'altra cosa… ci siamo baciati. Mi ha chiesto di baciarla, me l'ha chiesto lei di farlo. Credo volesse dimenticarti in qualche modo o semplicemente sentire il gusto delle chesterfield rosse per far riaffiorare il ricordo di te.
È stata molto male, Vegeta. Raccogliere e rimettere insieme i pezzi non è stato facile."
Ti vedo allibito assimilare le mille informazioni che ti ho vomitato addosso. Sono sempre stato diretto nel dirti le cose, non è vero? Non ho un gran tatto.
Ma so che tu mi capirai, la situazione non è certo da trattare con leggerezza e so che apprezzerai la mia sincerità.
Mi prendi per il colletto della camicia, rabbioso più che mai e vedo la fiamma nei tuoi occhi ardere più intensamente.
 
"Me la pagherai per quel bacio, ma grazie!"
 
Sorrido alle tue parole e scrollo la testa tornando sul mio cocktail.
Sei proprio una testa di cazzo, Vegeta.
 
“Ci hai parlato alla fine” chiedo a Goku seduto ad un tavolo.
“Sai? ho capito una cosa di tutta questa situazione” mi dice sorseggiando la sua vodka lemon.
“Che cosa?” sono proprio curioso.
“è proprio una testa di cazzo, Vegeta!” mi dice risoluto ed altezzoso.
Lo guardo sfoderare un’espressione incazzata dalle sfaccettature talmente buffe che non riesco a trattenere a lungo la mia risata e faccio esplodere rumorosamente la mia ilarità.
“Si può sapere che hai da ridere?” mi dici contagiato dalle mie risate.
“Niente” gli tiro qualche pacca sulle spalle.
“Hai proprio ragione.”
 
 
 
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Eccoci alla fine anche di questa raccolta.
Spero vi sia piaciuto anche il punto di vista dei fratelli Son. Alla fine ragazzi/e tutto questo trambusto è successo per un solo motivo. Quindi l’epilogo è semplice e lineare: Vegeta è una testa di c****! XD
Non si può negare. Ma a noi piace così, vero? <3
Ho iniziato una nuova AU “The Saiyajin” ve la spammo qui. C’è il nostro Radishone tra i protagonisti, è un po’ diversa dalle solite. Potrei anche ricevere dei linciaggi, ma se vi sono piaciute le altre mie storie vuol dire che avete amato un po’ il mio Radish, perciò mi sento di consigliarvela!
 
Ringrazio tutti quelli che mi hanno letta/seguita/recensita/preferita/ricordata.
Vi adoro tutti <3

 

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