Dissidia VR

di AlekHiwatari14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 42: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



Prologo.



Quando il destino è stato scritto e Materia ti ha scelto per combattere nella sua armata, non puoi far almeno di combattere e accettare ciò che accade. 
Tutto è incominciato per puro caso.
Uno scherzo del destino, credo.
Torno a casa, dopo una serata a cena dal cinese con le amiche. Serata tranquilla. Come al solito, praticamente.
Nulla di strano.
Siamo in auto e i biscotti della fortuna sono stati già aperti, tranne il mio.
"Ehi, perchè non lo apri?"  Domanda una delle mie compagne stando davanti al posto di guida, mentre io sono dietro di loro, nel posto centrale per guardare entrambe le mie amiche che se la ridono per i loro messaggi.
Stendo la schiena contro lo schienale per prendere dalla tasca dei pantaloni neri e stretti quel biscotto, ma scopro che non è lì. E' nel giubbino nero aperto che ho addosso. Lo prendo e lo apro.
Subito noto che è abbastanta inusuale ciò che è scritto.
"Ti attenderà un'avventura inaspettata."Leggo facendo ridere le mie compagne.
"Si, va beh. Adesso torna all'attacco Mike. Sai che risate?"Inizia a prendermi in giro l'altra che è accanto a colei che guida.
Mike è il mio ex che mi ha definita un nessuno. Mi ha definita che non valgo nulla e lei ancora ci ride sopra.
"Ah! Piantala Lela."Urlo dandole un ceffone dietro alla nuca. 
Ce la ridiamo, ma non credo minimamente a quelle parole nonostante riprendo il bigliettino e lo riguardo.
Poi, succede tutto troppo in fretta.
Non capisco cosa succede.
Sento solamente l'urlo di Lela:"Attenta!"
Alzo lo sguardo e dei fari accecanti vengono puntati verso noi. Stiamo andando incontro ad un auto. Sento lo stridulio dei freni e il botto di colpo.
Sono senza cintura di sicurezza e l'impatto è devastante.
Credo di aver perso i sensi per un attimo.
Credo di aver sentito le sirene di un autobulanza, ma non sono sicura.
E' troppo confuso. Non riesco a ricordare con nitidezza.
Non so...
L'unica cosa che realizzo è che mi trovo in una dimensione strana.
E' tutto buio attorno a me. Non tocco il pavimento. 
Abbasso lo sguardo e noto la realtà dei fatti. Sto fluttuando nel vuoto cosmico.
Non so dove mi trovo, ma una forza bruta mi prende di spalle. Sembrano mai che mi tirano e mi trascinano verso non so dove.
E' qualcosa di invisibile all'occhio umano. Lo percepisco.
Riesco a sentire il ticchettio dell'orologio.
Fa sempre lo stesso effetto. Mi rilassa fino a farmi sprofondare in un sonno inspiegabile.
Ho tanto sonno e sento una pace immensa. Chiudo gli occhi per un attimo.
Forse mi sarò addormentata.
Non so per quanto tempo viaggio, ne cosa stia succedendo realmente.
Anche perchè la confusione è sempre più viva dentro me. Prende, letteralmente, il possesso della mia mente, finchè non mi sento sbattere al suolo con violenza.
E' un terreno roccioso. Lo sento in tutti i sensi, anche dal dolore che provo riaprendo gli occhi essendomi svegliata a quell'impatto con esso.
Mi guardo attorno, rimanendo seduta. Sembra tutto deserto ed ha un non so chè di familiare. Ho i brividi costantemente sulla mia pelle.
"Dove sono finita?"Mi chiedo tentando di alzarmi, ma sono estremamente debole.
Inciampo sui miei piedi ritrovandomi a terra, ma lì mi accorgo di qualcosa.
Il mio abbigliamento... è  diverso.
Si, è diverso di quando sono uscita con le mie amiche.
Ho la divisa da glaive, i miei capelli sembrano essere sempre lunghi e castani come al solito. Spero che il mio aspetto non sia cambiato molto, anche perchè non vedo specchi qui.
Accanto a me trovo solamente un mitra e due pugnali da glaive. La cosa mi confonde terribilmente.
Mi tocco la testa, sedendomi lì a riflettere su quanto successo. Pian piano riprendo le forze e mi alzo.
Devo scoprire dove sono finita, ma fortunatamente non devo cercare. Le risposte stanno venendo diritto da me.
In lontananza scorgo una sagoma maschile venire verso me. Più si avvicina e più incredula che mai sgrano gli occhi per poi stropicciarmeli.
"Diamine? Cos'è? Un miraggio?"Cerco di razionalizzare per poi ritornare a guardare il ragazzo che viene verso 
me. Spalanco gli occhi. E' davvero chi ho visto.
"Non può essere..."Mormoro tra me e me ritrovandomi davanti a Noctis.
La confusione si fa sempre più fitta nella mente. Com'è possibile che un personaggio di Final Fantasy sia qui, proprio di fronte a me?
Noctis...non è reale.
Allora perchè sembra così vero?
Dove diamine sono capitata ora?

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1



Ok, sono arrivata in questo strano posto da poco, mi sono ritrovata Noctis davanti, personaggio che non dovrebbe esistere, per giunta sono vestita da glaive ed ho armi che non so utilizzare. Le cose si fanno sempre più assurde e strane.
Non ricordo nemmeno come diamine ci sono arrivata qui.
"A quanto pare Materia ha richiamato qualcuno di nuovo."Lo sento dire, ma tutto è troppo strano e irreale.
Rimango in silenzio a riflettere sulla situazione.
Metto una mano dietro alla nuca, ma non trovo soluzioni. 
Non ci sto capendo più nulla. Insomma...Noctis non dovrebbe essere qui.
Lui...non esiste. E' pura fantasia come questo mondo in cui mi ritrovo.
Abbasso lo sguardo scuotendo la testa. La confusione mi ha completamente inghiottita.
Che potrei mai dirgli? 
Ciao, sono nuova e non so come diamine ho fatto ad arrivare in un posto simile? Ah, giusto. Forse perchè sono magari morta o sono in coma ed ho viaggiato in qualche tipo di dimensione che non sapevo esistesse?
Tsk...io neanche ci credo in queste cose.
Dopo la morte non c'è nulla. Nel coma dormi solamente e non si può viaggiare.
E poi...non ricordo nemmeno di essere in una delle due situazioni, ne tantomeno come ci sono arrivata.
L'unica cosa che ricordo a malapena sono i ticchettii degli orologi e il mio viaggio nel vuoto, ma ciò che è successo prima è del tutto cancellato nella mia mente.
Sembra quasi che qualcosa o qualcuno voglia impedirmi di ricordare quegli eventi.
Ricordo di Noctis e di Dissidia. Ricordo dei vari Final Fantasy, ma forse perchè sono le cose che amo.
Proprio come ricordo che non so usare un arma. Insomma...non ho mai sparato in vita mia e mi ritrovo un mitra tra le mani.
La cosa sta decisamente peggiorando, proprio come la confusione.
Vedendo il mio silenzio, Noctis sembra stranamente comprenderlo:"Ehi, guarda che è normale essere confusi all'inizio. Anch'io quando sono arrivato la confusione mi perseguitava e non nego che ho ancora momenti di confusione, ma è stesso questo mondo che te lo crea. Non temere. Presto riprenderai i tuoi ricordi."
Ok...non so che dire.
Rimango lì a fissarlo come un ebete perchè certo, non è normale una situazione del genere, soprattutto per una scettica come me.
Inoltre è un personaggio immaginario. Non so neanche di cosa dovrei parlargli. Come devo comportarmi in questi casi?
Davvero...sono in difficoltà estrema, anche perchè è il Re di Insomnia, giusto? 
Dovrei inchinarmi e dirgli:'Certo, sua maestà'?
Naaaa! Sarebbe troppo assurdo e ridicolo.
E poi, questo posto non esiste.
Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? Probabilmente è solo un sogno. Presto mi sveglierò e tutto sarà finito.
"Su, vieni. Ti porto da Materia. Vuole conoscerti."Continua a dirmi mentre cerco di farmi le mie convinzioni mentali sulla situazione.
Senza fiatare inizio a seguirlo. Purtroppo le mie certezze vengono a crollare quando mi ritrovo davanti ai Manikin.
Ci attaccano ed io, sempre più convinta che fosse un sogno, mi comporto come una deficiente.
Rimango ferma lì, ma non è stata una buona idea non difendersi. Quell'arma del Manikin di Lightning mi colpisce di striscio e fa davvero male.
Non è un sogno. Che faccio? Come mi comporto?
Non so utilizzare queste dannate armi.
Fortunatamente c'è Noctis che mi difende e li stende in poche mosse.
Dopo lo scontro si volta verso me e mi fissa con quello sguardo che parla da sè. E' deluso.
Glielo leggo dall'espressione dei suoi occhi.
Probabilmente penserà che sono totalmente inutile e che sono una palla al piede.
Come dargli torto? Sono in balia degli eventi e tutto questo non dovrebbe esistere. Non so come comportarmi.
"Ah...splendido. Una nuova alleata che non sa nemmeno reggere un arma. Perfetto." Lo sento lamentarsi mentre si allontana da me. 
Che potrei mai dirgli? 
Scusa, Noct, ma sai com'è! Non sono capace perchè io non ho mai usato armi e non sono un soldato addestrato come voi di Final Fantasy?
Tsk...non ci crederebbe mai. Questo è poco, ma sicuro.
Neanche io ci credo realmente di essere finita in un posto del genere.
E poi... ha ragione. 
Non so mantenere nemmeno un arma, come posso combattere questa battaglia?
Eppure ancor penso che sia un sogno, ma quel manikin mi ha ferito e qui sorge il dubbio: un sogno può farti del male?
Forse... sono spiriti?
Cioè, ho sentito che gli spiriti maligni possono uccidere e impossessarsi del corpo di una persona...
Mpf! Ma che vado a pensare? Gli spiriti non esistono.
Non esiste nulla di tutto questo.
Ma, allora, perchè? Perchè ogni spiegazione che cerco di dare con la logica, sembra non combaciare con la realtà dei fatti?
D'un tratto, arriviamo all'interno di un palazzo e mi ritrovo davanti a lei, a questa famosa Dea Materia.
Certo che però poteva essere fatta meglio. Ha un aria abbastanza arrogante, rispetto alla vecchia Cosmos.
Non che l'abbia vista prima da vicino, ma già nel gioco mi dava questa sensazione e vederla ora dal vivo sembra confermare tutte le mie ipotesi su di lei.
Arrogantemente egoista, come ogni Dea che si rispetti.
La vedo avvicinarsi a me e dirmi:"Benvenuta in questo mondo, giovane eroina."
Giovane...eroina? Cioè....io sarei un eroe? Mpf... ma davvero? E' assurdo.
Sospiro incredula senza dire alcuna parola. Tutta la situazione si sta mettendo in modo sempre più strano.
Sono titurbante e completamente colma di pensieri.
Quella tipa sembra intuirlo e volge lo sguardo verso Noctis chiedendo:"Mi lasceresti sola con quest'anima smarrita?"
Che? Anima smarrita? Io?
Ma qua non stanno bene! Io non sono un anima smarrita!
Neanche se avessi fatto la stessa fine di Bartz in Dissidia NT dove non trovava la strada per arrivare da lei.
Qui la cosa è diversa. Io non mi sono persa, mi sono ritrovata qui con questa....Materia e con Noctis come guida.
Mpf...è assurdo. Io non posso essere realmente qui.
Sto delirando. Non c'è altra spiegazione.
"Ma certo."Sento dire dal principino di Insomnia, per poi dirigersi all'esterno della stanza.
E' tutto troppo strano. La guardo con sospetto, mentre lei inizia a domandarmi con voce dolce:"Qual è il tuo nome?"
A quel punto non ne posso più. Esplodo.
"Siete una Dea, no? Dovreste saperlo. Inoltre non sono qui per puro piacere. Siete stata voi a portarmi in un posto del genere, non è così?"
Quelle mie parole. Non hanno senso, lo so, ma se lo dico è solo perchè ricordo che tutti quelli che sono su Dissidia vengono appunto richiamati da lei.
Inaspettatamente la vedo scuotere la testa, mentre la tiene bassa per poi alzare lo sguardo verso me e rivelare:"Veramente non sono stata io a portarti qui. Sei stata tu a venirci."
Cosa? Io sono venuta di mia spontanea volontà in un posto del genere?
E' assurdo!
Tutto questo si fa sempre più strano.
Sarà la verità?

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***



Capitolo 2



Ok, ricapitoliamo, sono arrivata inspiegabilmente nel mondo di Dissidia, ho incontrato Noctis, sono incapace di utilizzare armi e la Dea Materia l'ho appena vista. 
Mi chiama anima smarrita e la cosa non mi piace per nulla, soprattutto mi dice:"Veramente non sono stata io a portarti qui. Sei stata tu a venirci."
Le cose si fanno sempre più strane, ma voglio vederci chiaro.
Quelle parole, pur essendo assurde, in qualche modo mi tranquillizzano. Insomma...se sono arrivata lì, posso anche andarmene, no?
Però è troppo strano. Ognuno qui non può andarsene di sua volontà.
Possibile che io....?
Alzo lo sguardo verso di lei, esitando inizialmente, ma poi prendo coraggio e chiedo:"B-bene. Dunque... se ci sono arrivata di mia spontanea volontà, posso anche andarmene, no? Come faccio ad uscire di qui?"
La risposta, non lo nego, sentivo già che sarebbe stata:"Mi spiace, ma non puoi."
Vado in tilt. 
"Cioè, sono venuta fin qui di mia volontà, ma non posso andarmene? Benissimo! Splendido! Stupendo. Fenomenale!" Ironizzo mettendo seccata una mano sul fianco per poi continuare:"Bloccata in un cazzo di mondo che non conosco con nessuna abilità del cazzo per difendermi. Stupendo. Sono nella merda più totale. Non potrebbe andarmi meglio, dico bene? Che puttanate!"
Metto una mano alla nuca iniziando ad andare avanti e indietro mentre dico quelle frasi.
Lo so, è volgare il mio modo di fare, ma sapere di essere bloccata lì mi agita parecchio e quando sono arrabbiata o agitata di solito mi comporto così. Anzi, mi sono abbastanza trattenuta ora se devo essere sincera.
La vedo osservarmi e rimproverare:"Modera i termini, signorina. So che è una situazione difficile, ma...."
"Ma cosa? Cioè sono stata sbattuta qui di prepotenza, mi viene detto che l'ho voluto io e alla fine non posso nemmeno tornarmene a casa. Non sono in grado di combattere e per giunta ho una pessima mira. Come credi che possa sopravvivere qui, eh?"
Cerco di far valere i  miei diritti, ma lei sembra non comprenderlo.
"Non temere. I tuoi alleati ti addestreranno."
"Si, certo. Anni e anni di videogames sparatutto e non sono mai riuscita a beccare un bersaglio alle fiere e ora devo bermi la favoletta che con l'allenamento posso migliorare? E' assurdo!"Sbraito alterata e fuori di me.
L'ipocrisia di quella Dea è troppo grande e non ne posso più di parlare con lei, soprattutto quando inizia a dirmi:"I tuoi alleati ti aspettano fuori. Serve energia a questo mondo e..."
"E cosa?  Il mondo ha bisogno di energia, giusto? Energia che si produce attraverso i combattimenti, dico bene? Tsk...risparmiami la favoletta! Già la so! So che sei contro Spiritus. So tutto e grazie dell'informazione del cazzo, ma queste cazzate sai dove me le infilo, eh?"Continuo ad urlare alterata, per poi uscire fuori di lì.
Non ne posso più. Devo riprendermi.
Non è facile sapere cose di questo tipo. Non so neanche come affrontare tutta questa situazione.
"Merda!"
Mi metto le mani tra i capelli dando un calcio ad un sasso lì vicino. 
Sono seriamente arrabbiata. Voglio tornarmene a casa. Non voglio stare lì. Inoltre mi sento totalmente incapace di cavarmela.
Se fossi stata gettata in una fossa con i coccodrilli, penso che sarebbe stato tutto molto più facile di così.
Cammino un po', per sgranchirmi le gambe e schiarirmi le idee, quando poco lontano da lì trovo Lightning e Wol.
Stanno parlando con Noctis, ma il principe di Insomnia non ha molte aspettative su di me.
"No, Lightning. Non credo abbia abilità."
"Che vuoi dire?"Si introduce il guerriero nel discorso, mentre il principe continua a spiegare:"Dico che non sa combattere e per giunta sembra essere anche muta. Per tutto il tempo non ha aperto bocca."
"Forse era solamente disorientata." Ipotizza la rosa, ma nuovamente Noctis risponde:"No, non credo. Penso che quella tipa sia davvero una palla al piede."
"Perfetto. Allora abbiamo qualcuno a cui badare ora, eh?"Mormora seccata la ragazza.
Stanca di quei discorsi e del fatto che non si sono ancora accorti di me, inizio a proporre:"Se quest'alleata è così pessima, perchè non la mandate nell'esercito di Spiritus? Magari guadagnerà qualche punto in più la grande Dea Materia."
Quelle parole dette con un tono di seccatura e ironia, accompagnate dal gesto di portarmi la mano che ho sul fianco a incrociarla con l'altra, contrariata, mentre si voltano verso di me, fa creare non pochi punti interrogativi sulle teste dei miei presunti compagni, soprattutto Noctis.
"Tu...parli?"Inizia a chiedermi scioccato.
Probabilmente il fatto che, durante tutto il cammino, non abbia aperto bocca lo ha indotto a pensare che fossi muta.
Comincio a ridermela e scuoto la testa rispondendo:"No, in realtà è il mio fantasma che parla. Io sono sordo-muta e non sai quanto sarebbe utile esserlo in circostanze come queste. Si evitano le migliori figure di emme. Non so se mi spiego."
I tre, sentendo la mia risposta, se la ridono.
"Io sono Noctis." Cerca di presentarsi portando la mano verso me, ma di certo la sua conoscenza non mi importa.
In realtà... non mi importa di niente in questo momento, ma solo tornarmene a casa.
"Risparmia il fiato, principino. Tanto vi conosco tutti."
"Si, ma noi non conosciamo te." Fa notare Lightning fissandomi.
Tolgo le braccia incrociate, riportando la mano al fianco e rispondo:"Chiamami Sun."
"Sun, eh?" Dice Wol facendosi guardare da me, mentre dubbiosa chiedo:"Potreste aiutarmi con questa?"
Prendo il mitra tra le mani e aggiungo:"Non credo di essere capace ad utilizzarla. Almeno non ricordo di aver mai usato armi del genere."
Loro mi osservano perplessi. So che per stare lì devo imparare velocemente e mi serve una mano, almeno fino a quando non scoprirò come tornare a casa.
La rosa annuisce:"Non temere. Ti aiuterò sicuramente negli allenamenti. E' normale avere amnesia qui, in questo mondo."
"Già, Light ha ragione. Presto ricorderai come utilizzarle."Rassicura anche Wol facendomi sorridere istintivamente.
Ciò che fino a quell'istante sembra ostile, adesso si rivela essere esattamente l'opposto.
Wol è molto serio, proprio come Lightning.
Li vedo fare strada insieme a Noctis per l'area di allenamento.
Rimango lì ferma per un attimo mentre si allontanano.
Lightning e Wol sembrano molto meglio da vicino, molto più amichevoli e protettivi, rispetto a Noctis che pare essere un principino viziato.
Forse sarà la mia impressione. 
Spero solo di riuscire a fare la conoscenza di tutti e soprattutto di....
"Huh...?"Mi blocco a pensare.
Ma certo. E' la mia opportunità questa. Posso conoscerlo. Posso conoscere il mio idolo e il mio amore, Cloud. Come ho fatto a non pensarci prima?
Chissà com'è da vicino...
Chissà se è figo come sembra.
"Ehi, Sun! Ti muovi?" Mi richiama all'attenzione Noctis notando che sono rimasta distante metri e metri da loro.
Annuisco e li seguo, ignara di ciò che mi aspetta.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3



Eccomi qui, arrivata nell'area deserta sotto al palazzo della Dea Materia.
Purtroppo ho scoperto che non posso andarmene da qui e che sono bloccata insieme a tutti i personaggi qui presenti.
Noctis inizia a starmi davvero antipatico, mentre invece Lightning e Wol si sono dimostrati molto disponibili nel mio allenamento.
Una volta organizzata con la rosa, prendo le distanze per verificare l'arma e i pugnali per l'allenamento.
Proprio lì, ad un angolo di quei massi, vedo appoggiata una gunblade. 
La prendo tra le mani e noto che è di Squall. 
Che ci fa l'arma di Squall qui? Comincio a chiedermi mentalmente, quando Wol mi chiama:"Sun, cos'hai trovato?"
Lo vedo avvicinarsi a me, mentre impugno quella sottospecie di spada tra le mani.
"Sembra essere la gunblade di Squall."Nota anche lui e subito Lightning intuisce:"Beh, se è lì allora sarà nei paraggi."
"Vado a cercarlo."Avverte Noctis allontanandosi.
Ritrovarmi quell'arma tra le mani, più leggera di quanto pensassi, inizio a farmi non poche idee nella testa.
"Light, voglio allenarmi con questa."Dico dando il mitra nelle mani del guerriero per poi avvicinarmi alla rosa che contesta:"Sei impazzita? E' l'arma di Squall. Se vede che l'hai tu probabilmente..."
Non la faccio finire di parlare che l'attacco per destare il peso dell'arma.
Deve difendersi. Alza la spada parando il colpo e spingendomi via da lei.
"Però! Bel colpo. Pensavo non sapessi combattere."
"Sai com'è. A furia di fare cosplay di Squall al femminile, credo di essere riuscita ad imparare come si impugna e a destreggiarla."
Quelle parole la fanno sorridere e incuriosita domanda:"Cosplay?"
"Tsk...è una lunga storia."Rido ritornando all'attacco.
E' strano. Davvero. 
La gunblade sembra essere fatta su misura per me. Possibile che anni e anni di cosplay abbiano contribuito ad acquisire quest'agilità innata?
Colpo dopo colpo, mi sembra di essere sempre più agile.
Lightning para nuovamente i colpi ed io faccio altrettanto quand'ella me ne infligge.
D'un tratto, sento come se qualcuno avesse gli occhi puntati su di me. Mi volto e vedo Squall fissarmi.
Non è solo. 
Con lui c'è Wol e Noctis, ma anche colui che avrei tanto voluto incontrare. Cloud.
Ma quanto cazzo è bello visto da vicino.
Quasi mi incanto a guardarlo e quella perdita di concentrazione mi fa letteralmente volare dalle mani la gunblade. 
Lightning mi ha attaccata mentre ero assorta dai miei pensieri. La gunblade si pianta nel terreno e, istintivamente, afferro i due pugnali ai lati della mia cintura, bloccando il colpo diretto verso me.
Quell'azione sembra sorprendere tutti.
Anch'io ne sono sorpresa, tant'è che inizio a domandarmi mentalmente:'Come diamine ho fatto?'
E' stata un azione inconscia. Me ne rendo conto fin da subito e non so dare una spiegazione.
In realtà non so dare spiegazione a nulla di tutto ciò che sta succedendo, ma addirittura questo...
Possibile che le mie conoscenze su Final Fantasy e sul mondo di Dissidia possano aiutarmi a contrastare chiunque?
Uno dei pugnali, che ho tra le mani, lo alzo verso me.
Ho un'idea folle nella mente.
Se ho l'abbigliamento da glaive, devo avere sicuramente anche il teletrasporto come fa Noctis.
"Si, voglio provarci."Sussurro tra me e me, per poi lanciare il pugnare verso Lightning intenta a fare il teletrasporto come si usa fare nel quindicesimo capitolo della saga di Final Fantasy.
Funziona, ma non ho abbastanza esperienza. Sbaglio ad utilizzarla e mi ritrovo a sbattere contro il masso roccioso dietro alla rosa.
Ok, non è un sogno.     Questo fa decisamente male.
"Ahi, che botta!"Mi lamento toccandomi il naso dolorante a causa dell'impatto brusco.
"Tutto bene?"Chiede preoccupata la ragazza venendo verso me insieme a Noctis che domanda anche lui:"Mica ti sei fatta male?"
Ho il naso che cola sangue e mi chiede se mi sono fatta male?
Ma questo è scemo o cosa?
"No. Avevo visto il muro triste e volevo abbracciarlo."Ironizzo facendo ridere e sorridere i presenti.
"Molto ironica, eh?"Nota Wol avvicinandosi insieme a Cloud.
"E' la nuova arrivata?" Lo vedo informarsi con il guerriero accanto a se, mentre Squall si limita a raccogliere la sua gunblade da terra.
"Qual è il tuo nome?" Domanda il biondo lasciandomi spiazzata.
Cavolo! Che occhi blu intensi che ha! Sembrano quasi luccicare.
Rimango lì a fissarlo non so per quanto tempo, fin quando Lightning non mi porta alla realtà.
"Lei è Sun."
"Sun?"Chiama il mio nome.
Come lo pronuncia bene.
"Cloud, Squall, Devo allenare Sun. Se non vi dispiace..."
"Tranquilla. Tanto comunque ce ne stavamo andando."Interrompe il castano allontanandosi insieme a Cloud.
Ok, non sto capendo più nulla. 
Vedere da vicino Cloud è strano. 
Già è figo vederlo dalla TV, ma adesso trovarmelo davanti mi fa davvero uno strano effetto. Non lo nego. Sono rimasta a fissarlo come un ebete.
"Chiudi la bocca che ci entrano le mosche."Fa notare la rosa accanto a me che mi sono incantata a guardarlo allontanarsi.
"Che?"Mormoro ritornando in me.
"Non sapevo ti piacesse Cloud."Nota anche Wol mandandomi in tilt.
"Chi? Io? Tsk...ma figurati!"
"Hai ragione. Non ti piace per nulla. Ti sei solamente messa a sbavare dietro di lui."Rivela Noctis ridendosela e facendomi crollare il mondo addosso.
"Ehi, ehi! Piantatela di prendermi in giro. Devo allenarmi con questa se non vi dispiace."Dico riprendendo il mitra dalle mani di Wol.
Mi allontano da lì, seguita da Lightning quando sento una riflessione che Noctis ha fatto:"Secondo me ci saranno rose rosse tra poco."
Probabilmente si riferisce al mio comportamento con Cloud, ma voglio smontarlo. Mi volto e rispondo:"Veramente non vedo Firion nei paraggi, Noct."
Wol se la ride comprendendo il motivo per cui ho detto quelle parole.
Insomma... Firion è amante delle rose rosse, no?
L'allenamento prosegue e sembra andare a buon fine. 
Anche se la mira è pessima, sono riuscita a difendermi ugualmente con i due pugnali.Ci riposiamo un po' per riprendere fiato, quando vedo arrivare Cecil. Non è solo.
"Noct, mi sa che avevi ragione. Eccoti le rose rosse che arrivano." Ironizzo vedendo che con quell'eroe del quarto Final Fantasy c'è anche Firion.
"Oh, dunque eravate qui." Comprende il seleniano guardandosi intorno e accorgendosi di me, per poi continuare:"Tu devi essere Sun, dico bene?"
"Abbiamo incontrato Squall e Cloud che ci hanno informati."Aggiunge l'eroe del secondo Final Fantasy, quando Lightning si alza e chiede:"Avete scoperto qualcosa?"
"I guerrieri di Spiritus stanno tramando qualcosa, ma non sappiamo precisamente cosa sia."Risponde preoccupato Firion incrociando le braccia, seguito da Cecil:"Dobbiamo contrastarli prima che possano colpire Materia."
"Già, ma se non sappiamo neanche cosa hanno in mente, come facciamo a...?"
"Vado io."Interrompo Noctis dicendo la mia:"Loro non sanno che sono la nuova arrivata di Materia, giusto? Potrei fingermi tranquillamente una loro nuova alleata e farmi dire il loro piano. Non sarà difficile, anche perchè già so chi colpire."
In quell'istante, infatti, la prima scelta ricade su Kuja.
Un villano narcisista se viene coccolato e viziato come vuole, credo che prima o poi sputerà il rospo, no?
L'unico problema è trovare il modo perfetto per farlo avvicinare a me.
Se ci fossero altri guerrieri di Chaos/Spiritus, mi ritroverei sicuramente nei guai non sapendo come gestirli.
Pensa, Sun! Qual è il modo migliore per attrarlo a te?
Potrò riuscirci da sola?
Lo so che mi sento infinitamente pronta riuscendo almeno ad utilizzare bene i pugnali, ma lo sarò davvero?

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4



Ok, forse avere questa genialata di andare io a controllare cosa avessero i guerrieri di Spiritus nella mente, non è stata una buona idea.
In realtà ho pensato di andare verso Alexandria del nono Final Fantasy per addescare Kuja, ma... non so come diamine arrivarci.
Lo ammetto. E' stata una pessima scelta venire qui, da sola, nel totale deserto del nulla.
Non c'è anima viva.
Devo trovare una soluzione e in fretta anche. 
Questo posto mi da un senso d'angoscia enorme.
Comincio a riflettere, fermandomi e mettendo le mani nei fianchi. Poi ricordo.
"Ma certo! Come ho fatto a dimenticarlo?" Mi chiedo ricordandomi di come funziona questo posto.
Mi guardo a destra e a sinistra per cercare qualche portale. So che se ne trovassi uno potrei arrivare prima ad Alexandria e quindi di conseguenza concludere questa benedetta mission impossible. A confronto l'agente 007 avrebbe sicuramente meno grattacapi di me.
Sospiro, mentre mi ritrovo qualcosa prendere la mia attenzione.
"Huh?"Mormoro prendendo quella sottospecie di piuma gialla che ondeggia andando verso il basso davanti ai miei occhi.
Probabilmente il vento l'ha portata verso me.
La alzo per guardarla meglio, ignara che il possessore di quella piuma è dietro me.
"Boko?" Borbotto incredula sapendo di che ricordo si tratta.
E' il ricordo di Bartz, l'eroe del quinto Final Fantasy e del suo compagno di viaggio e inseparabile chocobo, Boko.
Improvvisamente, mentre osservo quella cosa gialla, sento degli occhi puntati verso me.
Mi volto e vedo lui, Bartz. Non mi soffermo molto su di lui, ma sembra essere sorpreso nel vedermi, tant'è che domanda:"Cos'hai...detto?"
Possibile che abbia sentito il nome del suo chocobo che ho pronunciato?
"Ehm...questa è tua, suppongo." Gli rispondo timidamente, non sapendo come comportarmi, per poi avvicinarmi e dargli quell'oggetto tra le mani.
Il ragazzo sembra confuso. Alza gli occhi verso me, ma la mia attenzione è rivolta a qualcosa che è dietro di lui.
E' un portale. Proprio quello che cercavo.
Avanzo verso di esso sorpassandolo ed entrando al suo interno, consapevole che sarei giunta facilmente ad Alexandria.
Non so perchè, ma ne sono fortemente convinta. Fortunatamente la mia ipotesi si rivela essere esatta. Adesso non mi resta che cercare Kuja e fingermi una nuova alleata di Spiritus.
Devo scoprire cos'è che hanno in mente. 
Ritrovarmi in quella cittadina, da sola, sembra attirare l'attenzione di qualcuno.
Peccato che però non è chi cerco.
Mi ritrovo davanti all'imperatore Mateus invece del caro villano appartenente a quel luogo.
"Ma tu guarda. Che ci fa un essere come te qui da sola?"
"Essere? Tsk! Io sono come te, sono dalla parte di Spiritus. Sono in cerca di lui."Mento incrociando le braccia per fingermi villana e lui subito risponde a tono:"Spiritus non riceve al momento."
"Peccato. Dunque dovrò provvedere da me a trovare quei babbei dei miei alleati."Continuo mostrandomi seccata della cosa.
L'imperatore si avvicina, squadrandomi da capo a piedi, per poi domandare:"Qual è il tuo nome?"
'Merda! E adesso?': questo quel che penso mentalmente mentre spalanco gli occhi sorpresa.
A tutto ho pensato tranne a questo. Che mi invento?!
Non posso dire il mio nome. Che succederà se sanno il mio nome? 
Ah.... avanti, Sun. Pensaci. Deve esserci un nome, un qualcuno di temibile che ancora non è arrivato nel Mondo B di Dissidia.
A quel punto ho un colpo di genio. So per chi spacciarmi.
Cerco di trattenere l'agitazione e trasformare il tutto in crudeltà dicendo quel nome:"Ardyn."
In fondo lui non è ancora arrivato su Dissidia, giusto?
"Ardyn?" Chiede perplesso. Probabilmente non crede che sia lui.
Devo comportarmi come Ardyn. Cosa farebbe in una situazione del genere?
"Si, è il mio nome. Qualche problema, bastardo?"
"No. E' solo che avevo sentito fossi diverso. Fossi più un lui che una lei." Rivela l'imperatore, mostrandosi informato sul villano del capitolo quindici.
Ecco. E adesso che gli dico? 
Avrei dovuto usare il nome Crudelia De Mon. Lo sapevo. Avrei fatto meno casini sicuramente.
Ormai la frittata è fatta. Fingiamoci uomo. Tanto anche Kuja sembra più una lei che un lui.
"Il mio comportamento e il mio aspetto confonde tutti. Lo ammetto. Siccome sembra che Spiritus non riceve, andrò a mettere i bastoni tra le ruote al caro principe di Insomnia. Ho sentito che anche lui è qui, non è vero? Anche Noctis è in questo mondo?"
Quelle parole sembrano riuscire a confondere l'imperatore, soprattutto perchè comincia a dirmi:"Aspetta. Se vuoi ti faccio conoscere prima gli altri."
E'  tutto troppo strano. Potrebbe essere una trappola. 
Perchè un villano dovrebbe farmi conoscere i suoi alleati?
Così, nel dubbio, mostro il lato presuntuoso che sembra avere Ardyn:"Altri? Perchè? Ci sono altri oltre me?"
"Tsk..avevano detto che Ardyn fosse un mezzo pazzo, ma non credevo fosse vero."
"Ci sono piani in atto per Spiritus?"Comincio a chiedere, mentre lui mi fa strada verso i suoi presunti alleati.
"Solito. Distruggere i guerrieri e far cadere Materia. Questo mondo si svolge così."
"Una vera noia, allora."Mormoro per poi decidere di uscire da lì. Ormai ho capito quali idee hanno, così dico:"Beh, visto che c'è così tanto da fare, mi metto all'opera."
Peccato che non mi accorgo che dietro di me c'è Kuja. Nel voltarmi me lo trovo praticamente addosso.
"E tu chi saresti, mocciosa?" Inizia a chiedere guardandomi dall'alto verso il basso.
"Porta rispetto, Kuja. Lui è Ardyn."
"Lui? Perchè? Non è una lei?"
"Il mio aspetto confonde chiunque."Cerco di mentire, ma non ho fatto i conti con la furbizia e la scetticità del villano che ho davanti.
Preso dai dubbi fa un gesto inaspettato. Un gesto che solo una persona priva di cervello potrebbe fare.
Mi tocca il seno per constatare se fosse vero.
Nervosa e urtata da quel gesto, agisco d'istinto afferrandolo per la gola per soffocarlo con le mie stesse mani.
"Stupido genoma! Come hai osato toccarmi?!" Sbraito agitandolo a destra e a sinistra, mentre Mateus sembra compiaciuto da quanto successo.
Improvvisamente sentiamo un esplosione.
Y'shtola e Vaan li stanno per attaccare.
Lascio la presa. Ormai la copertura è saltata.
Che faccio adesso? Combatto con loro, oppure me la do a gambe?

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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***



Capitolo 5



Ed eccomi qui, a camminare nel deserto per andare verso il palazzo di Materia.
Ok, lo ammetto. Tutto ho al di fuori di un lato eroico.
Non sono riuscita a reggere la tensione e me la sono data a gambe. E' successo tutto troppo in fretta.
Sento ancora quelle manacce di Kuja addosso. Che umiliazione! Come ha osato farlo? 
I dubbi e le domande su quanto è accaduto mi accompagnano per tutto il viaggio, fino a trovarmi sotto al palazzo della Dea e sedermi su un masso lì.
"Che seccatura!"Mormoro contrariata riflettendo sull'accaduto, ignara che prendo l'attenzione di qualcuno che è nei paraggi.
"Ehi."Sento chiamare. Alzo lo sguardo e vedo lui, Bartz.
Lo vedo avvicinarsi timidamente, per poi fermarsi a fissarmi.
"Huh?"Mormoro tra me e me guardandolo meglio.
E' strano. Prima, quando l'ho incontrato, neanche avevo notato come fosse diverso rispetto al suo aspetto nel videogames.
Da vicino sembrano tutti molto più fighi e lui non fa eccezioni. E' molto più carino da vicino, anche se non si avvicina minimamente allo splendore che emana Cloud.
"Ehi, Sun!"Sento chiamarmi da Lightning.
Mi volto e la vedo arrivare insieme a Wol e a Noctis.
Il guerriero di luce comincia a domandare:"Com'è andata? Scoperto qualcosa?"
"Male." Rispondo abbattuta e Noctis sembra ripetere la frase neanche fosse un pappagallo:"Male?"
"Cos'è successo?"Continua a chiedere la rosa volendo sapere dell'accaduto.
Sospiro per poi raccontare:"E' successo che tutto andava bene. Spritus ha sempre gli stessi progetti di far cadere Materia, ma..."
"Ma cosa?"Vuole sapere Wol e allora spiego:"Ero riuscita a spacciarmi per Ardyn, ma Kuja ha rovinato tutto."
"Mpf...tu? Ardyn?" Borbotta quasi divertito Noctis per poi aggiungere:"In che senso ha rovinato tutto?"
"Ha scoperto che era un inganno e mi ha toccata il seno. Non sono riuscita a reggere la tensione e sono scattata."
Sentendo quelle parole tutti scoppiano a ridere.
"Pensavi davvero che spacciandoti per Ardyn ti avrebbero creduto?"Chiede il principino ridendosela, seguita da Lightning che ipotizza:"Probabilmente già sapevano che era una trappola."
Quelle parole mi demoralizzano terribilmente e cerco di tirarmi su dicendo:"Ehi, lo so che ho fatto una cazzata, ma credevo che se avessi detto il mio nome mi avrebbero cercato in lungo e in largo. E poi il nome Ardyn è molto più famoso di Sun."
"Certo che sei davvero simpatica."Sento dire da Bartz che prende coraggio, sedendosi accanto a me per poi presentarsi:"Prima non ci siamo presentati. Io sono Bartz."
Peccato che in quel momento i miei occhi sono puntati su qualcun altro.
Da lontano vedo Cloud, starsene all'in piedi da solo. E' poco distante da noi ed ha appoggiato lo spadone conficcandolo nel terreno. Sembra volersi preparare a qualcosa. Lo vedo sgranchirsi i muscoli per qualche battaglia.
Cazzo. Quanto è figo.
Mi incanto nel guardarlo, nonostante ho le persone attorno, per me in quell'istante sparisce tutto. C'è solo lui.
Mi alzo, non accorgendomi minimamente della mano che mi tende Bartz per la presentazione. 
Lo scanso e vado diritta dal biondo che se ne sta tutto solo. Voglio aprire un discorso per bene.
Almeno è quella l'intenzione.
"Ehi, dove te ne vai di bello?"Domando avvicinandomi a lui, mentre lo vedo prendere lo spadone dal terreno e metterselo in spalla per poi voltarsi verso me e rispondere semplicemente:"Vado in ricognizione."
"Posso farti compagnia?"
"Chi? Tu? Tsk..."Lo sento dire mentre mi da le spalle. 
Allora, incuriosita, chiedo:"Che c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?"
Forse quella domanda non dovevo farla.
Lo vedo voltarsi verso me e dirmi:"Non sai mantenere un'arma. Come pensi di cavartela?"
E' la mia occasione per farmi avanti. Così, propongo:"Puoi sempre difendermi tu."
Lo vedo sorridere per poi scuotere la testa e guardarmi diritto negli occhi.
Vado in tilt.
Comincio a pensare:'Oddio! Adesso mi dice di si! Che faccio?'
Con quei pensieri, il rossore sulle mie guancie appare.
Non sono minimamente preparata a quelle parole che seguono dalla sua bocca, ovvero:"Questo non è un mio problema."
Cosa?! Cos'è? No, ti prego! Non ditemi che mi ha messo nella friendzone!
E mentre comincio a comprendere quella realtà deludente, Squall esce dal palazzo di Materia, chiamandolo:"Cloud, sei pronto?"
"Si, arrivo."Gli risponde, poi si volta verso me e consiglia:"Pensa ad allenarti. Ne hai bisogno."
Con questo lo vedo allontanarsi insieme al castano. 
Che delusione. Friendzonata da Cloud. 
No, non può essere. Deve esserci un malinteso. 
Forse è solo il suo modo di porsi.
Anche perchè mi ha detto di allenarmi, quindi teoricamente ha puntato gli occhi su di me o sbaglio?
Peccato che i miei film mentali sono ben lontani dalla realtà. 
"Se vuoi posso difenderti io."Sento dire da Bartz alle mie spalle. Probabilmente ha ascoltato tutta la conversazione con il biondino.
Stranamente, Wol si avvicina a me, seguito da Lightning.
"Andiamo anche noi in ricognizione."
"Cosa?" Domando vedendolo allontanarsi, mentre la rosa mi viene vicino, mettendomi una mano sulla spalla per tranquillizzarmi:"Tranquilla. Sarai con Bartz. Ci vediamo dopo."
La vedo fare strani gesti come un'occhiolino da parte sua, il sorriso di Wol, seguito dalla ragazza mi insospettiscono.
Perchè dovrei stare qua con Bartz?
"Aspettate! Voglio venire con voi!"
"Buon allenamento!" Augura Noctis, dando una pacca sulla spalla Bartz e allontanandosi con gli altri facendomi capire che devo rimanere lì.
Tutta questa situazione mi secca e non poco.
Sospiro mettendomi una mano dietro alla nuca, pensando:'E adesso che faccio?'
Lo sguardo insistente dell'eroe del quinto Final Fantasy su di me comincia ad irritarmi e allora mi decido:"Ah...piantala di fissarmi! Posso badare tranquillamente a me stessa. E poi Cloud ha ragione. Devo imparare a difendermi da sola. Non ho bisogno di una balia."
Così mi allontano per andarmi ad allenarmi, ignara completamente dei sentimenti che prova quel ragazzo verso me.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6



Nonostante l'allenamento costante, questo mitra sembra non essere l'arma adatta a me.Non riesco a destreggiarla come vorrei e la cosa comincia a seccarmi.
"Sicura di non aver bisogno di una mano?" Sento dire da Bartz che è rimasto lì a fissarmi per tutto il tempo.
Punto il bersaglio per riprovare a riprendere la mira, mentre gli dico:"Posso farcela da sola. Devo farcela."
Sparo il colpo, ma di nuovo non va nel punto in cui voglio.
Abbasso l'arma demoralizzata e stanca dell'allenamento. Possibile che mi sto allenando da ore e ancora nessun risultato?
Almeno di poco avrei dovuto migliorare la mira e invece...
"Ehi, che ne pensi di riposarti un po'?"Propone nuovamente il castano distogliendomi dai pensieri e facendomi voltare verso di lui.
"Ma si. Una pausa ogni tanto ci vuole."Rispondo avvicinandomi al masso su cui è seduto, vedendo che c'è posto anche per me.
Mi siedo accanto a lui e comincio a guardare il mitra pensierosa, ignara degli occhi puntati di quel ragazzo su di me.
Rimaniamo così, in silenzo. Quando, improvvisamente, sembra prendere coraggio per qualcosa:"Comunque..."
Non fa in tempo a dire la frase che, da lontano, arrivano Vaan, seguito da Y'shtola, che lo interrompe:"Ehi, amico. Chi è questa qui?"
Quelle parole mi confondono. Ci siamo già visti. Perchè allora...?
Ah...giusto. Non ci siamo presentati. L'incontro con Kuja è stato talmente devastante che me la sono data a gambe ancor prima che potessero presentarsi.
"Sei una nuova alleata, non è così?"Comprende la miqo'te facendomi annuire e pronunciare il mio nome:"Sun."
"Sun? Piacere di conoscerti. Io sono Vaan e lei è Y'shtola. Benvenuta nella nostra alleanza." 
Quel tono amichevole di Vaan mi lascia sorpresa.
Per la prima volta ho avuto il benvenuto da qualcuno.
Ora che ci penso...nessuno me l'ha dato fino ad ora.
Annuisco e alzando gli occhi verso di lui rispondo:"Il piacere è tutto mio."
"Siete già stati in ricognizione?"Interrompe Bartz quasi infastidito dal comportamento del biondo, ma non capisco perchè gli dia così tanto fastidio.
"Si, ci siamo già stati. I guerrieri di Spiritus sono sempre i soliti babbei."Replica il ragazzo facendomi ridere e continuare:"Me ne sono accorta."
Quelle parole fanno ricordare ai due della mia presenza lì.
"A proposito, che ci facevi con loro?"Mi domanda Y'shotola.
"Dovevo scoprire i loro piani, ma alla fine sono sempre gli stessi. Quelli di far cadere Materia."
"Capisco. Comunque sei stata abbastanza abile, sai? Li hai distratti proprio bene."Mi rivela Vaan lasciandomi sorpresa.
"Chi? Io? Ma per favore!"
"No, è vero. Siamo riusciti a coglierli di sorpresa grazie al tuo supporto."Conferma la miqo'te lasciandomi ancora più incredula.
Cioè...se l'hanno bevuta davvero che io ero Ardyn?
Incredibile. Eppure Kuja non sembrava così convinto, soprattutto quando mi ha arrogantemente e presuntuosamente appoggiato le mani al seno per constatare l'autenticità delle mie forme femminili.
Tsk....più ci penso e più vado di matto.
Mi auguro di non vedere mai più quella sua faccia.
Non so come reagirei. Probabilmente userei il mitra a mo' di spada fino a spaccargli la testa in due parti ben definite.
Nessuno ha mai osato toccarmi in quel modo rozzo e meschino. La cosa mi fa ancora rabbrividire.
E mentre penso a tutto questo, sento dei passi, simili ad una corsa. Sposto lo sguardo e vedo Vaan  preso di spalle da Gidan che gli è saltato letteralmente addosso prendendolo per la gola sbraitando il suo nome:"Vaan!"
"Ehi! Scendimi di dosso, scimmietta!"Comincia a ribellarsi il biondo vedendo il genoma che non scende dalle spalle.
"Perchè l'hai attaccato? Ti ho detto mille volte di non infastidire mio fratello. E' dalla nostra parte."
Quelle parole mi bloccano il respiro per un attimo.
'Kuja? Dalla nostra parte? Cioè...sta con Materia e allora...': rifletto rabbrividendo e sbraitando un:"No, fermi tutti!"
A quell'urlo tutti si fermano e si voltano verso me, fissandomi. E' impossibile non farlo, anche perchè mi sono alzata da quel posto neanche fossi una pazza nel scoprire che Kuja è dalla nostra parte.
Cioè è una tragedia. L'uomo che ha messo in dubbio il mio essere, che mi ha toccata il seno, dovrei ritrovarmelo davanti proprio qui?
No! Categoricamente no! Io mi rifiuto di vedere la sua faccia davanti ai miei occhi.
Già me lo immagino a dirmi frasi del tipo:'Ehi, tettona.' o cose del genere.
Non che abbia un seno esagerato, ma potrebbe essere un buon motivo per prendermi in giro.
Così voglio saperne di più. Voglio capire perchè e quando è successo.
"Da quando in qua Kuja è dalla nostra parte? Pensavo fosse nei guerrieri di Spiritus."
Il genoma scende dalle spalle del compagno, avvicinandosi a me e spiegandomi la situazione:"Veramente lo è, ma ci siamo riappacificati. Siamo giunti all'accordo che se ci fosse stato lui, Jecht e Golbez non li avremo attaccati, così come loro non l'avrebbero fatto con noi se fossero stati presenti Tidus, Cecil ed io, ma i guerrieri di Spiritus sono abbastanza antipatici. Infatti ci hanno attaccato più volte e l'alleanza è solo con loro tre."
La cosa mi da per un attimo un sospiro di sollievo. Kuja è dei nostri, ma non dovrò trovarmelo sempre vicino come gli altri. Che bellezza!
Non potevo sperare di meglio, solo che non ho capito bene il procedimento. Cioè....se vedo Jecht, Golbez e Kuja non devo attaccarli?
Tsk...vada per Jecht e Golbez, ma a Kuja... cioè...come minimo devo raderlo al suolo quel deficiente.
E nel mentre la mia mente vaga per comprendere la situazione, Gidan mi fissa più da vicino.
Sposto lo sguardo verso di lui che incuriosito domanda:"Tu devi essere la nostra nuova alleata, giusto?"
"Si, lei è Sun. Devo dire che ha confuso tuo fratello e Mateus davvero molto bene."Rivela Vaan incrociando le braccia e sorprendendo il genoma che si gira prima verso di lui e poi verso di me.
Si avvicina con quello sguardo incredulo e mi chiede:"Aspetta! Tu sei quella che si è finta Ardyn?"
"Ehm...si...."Balbetto per poi domandargli:"Come fai a saperlo?"
"Come faccio a saperlo?" Ripete per poi ridersela e informarmi:"Questa è davvero bella. Dovete sentirla tutti."
"Sentire cosa?"
"Kuja sta cercando Sun. Ha detto che è stato estremamente colpito da te e dai tuoi modi sublimi di porti. La cosa bella è che crede che ti chiami Ardyn invece di Sun." 
Quella informazione mi lascia senza fiato.
Tutti se la ridono, tranne me e Bartz.
Lo vedo voltarsi verso me, con quell'aria perplessa e angosciata, ma io sposto lo sguardo.
Sono troppo sconvolta dalla notizia.
Cioè...io ho modi sublimi? Ma se quando mi ha toccata a momenti lo strangolavo con le mie stesse mani.
Possibile che sia così sadico e masochista?
Oddio! Ho i brividi per tutto il corpo.
L'idea di aver fatto colpo su un guerriero di Spiritus già di per se è abbastanza raccapricciante, ma fare colpo su qualcuno che in aspetto sembra più donna di me è anche peggio.
Vi prego...ditemi che questo è solo un brutto sogno e che presto tutto finirà.
Non sopporto quest'idea di aver fatto colpo su Kuja.
Non può essere vero! E' una tragedia!

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7



Ok, qui le cose stanno degenerando troppo velocemente. 
Cioè, sono arrivata qui da più o meno dodici ore e già sono successe mille cose.
L'incontro con Noctis e Materia, il fatto di non poter tornare a casa, il volermi rendere utile agli altri inutilmente, Kuja che ha violato la mia immagine e adesso questo! 
"Kuja sta cercando Sun. Ha detto che è stato estremamente colpito da te e dai tuoi modi sublimi di porti. La cosa bella è che crede che ti chiami Ardyn invece di Sun."Sento dire da Gidan che se la ride con Y'shtola e Vaan. Cioè...non basta che mi prendono in giro perchè mi sono spacciata per Ardyn, adesso deve mettersi anche Kuja di mezzo.
Questa è davvero la goccia che fa traboccare il vaso.
Nervosa e curiosa di spiegazioni, incrocio le braccia domandando:"Sentiamo, cos'è che avrebbe fatto colpo dei miei sublimi e bellissimi modi? Il fatto di essermi spacciata per Ardyn o quello che a momenti lo strangolavo con le mie stesse mani per la sua scetticità di mettermi le mani sul seno?"
A quelle parole sembrano che le risate aumentano sempre di più.
"Cosa? Lui ti ha... No! Non può essere!"Se la ride Vaan, mentre il genoma viene verso di me riprendendosi dalla risata e dicendo:"Senti, io non ne ho la più pallida idea. L'unica cosa che so è che mi ha detto personalmente che sei un tipetto davvero interessante."
"Bene, grandioso! Cioè adesso oltre a pensare a come utilizzare il mitra e migliorare la mira, devo anche  pensare al coglione femmineo innamorato di questo presunto Ardyn che non si sa ancora se ha capito o no che è una lei o un lui. Stupendo.Davvero..." Ironizzo seccata e scioccata allo stesso tempo della situazione.
"Parlando d'altro, dov'è il mangiare?"Riprende Bartz guardando il genoma e facendo ricordare qualcosa agli altri che Vaan non perde tempo ad esporre:"Già, giusto. Dov'è il cibo? Pensavo toccasse a te procurarlo oggi."
"Infatti è quello che stavo facendo prima di scoprire del vostro attacco. Ho lasciato tutto lì e sono venuto per sapere cosa fosse realmente successo." Spiega ancora Gidan facendomi venire fame.
Pensandoci... è da un po' che non tocco cibo. Ho lo stomaco che brontola.
"In effetti...mi sta venendo fame." Faccio notare, mettendo una mano allo stomaco. 
"E' normale. Avresti dovuto mangiare appena sei arrivata."Mormora nuovamente Bartz incrociando le braccia.
Gidan, rendendosi conto della cosa, propone:"Perchè non vieni con me, Sun?"
"Cosa?"Borbotto voltandomi verso di lui che continua a dire:"Così mi aiuti, mangi qualcosa e la prossima volta puoi andare anche da sola a prenderti da mangiare. Che ne pensi?"
Effettivamente non conosco nulla di questo posto. So solamente le dinamiche di combattimento, dei portali che lo abitano e conducono ai ricordi dei vari Final Fantasy e dell'esistenza di Materia e di Spiritus, ma non so nulla di come si vive qui.
Così, presa dal senso di fame e dalla volontà di scoprire di più su quel posto, annuisco e lo seguo.
Avrei dovuto intuirlo che non sarebbe stata una buona idea.
Mi trovo così a seguirlo nel portale, ignara di dove è diretto. Non appena esco vedo che sono tornata al punto di partenza. Sono nuovamente ad Alexandria del nono Final Fantasy.
I dubbi cominciano a prendermi:'Non è che Gidan magari sia d'accordo con....?'
Fermo il pensiero non appena lo vedo avvicinarsi a delle bancarelle della frutta. Prende una mela da lì e me la tende:"Prendi." 
Esito un po', ma poi la fame prende il sopravvento e l'afferro cominciando ad osservarla e annusarla.
"Sembra vera..."Mormoro e lui subito replica:"Lo è."
"Cosa?"
"Qui le cose non si pagano, sono solo ricordo, ma si materializzano senza persone. Quindi puoi prendere tutto quello che ti pare."
"Davvero?"
"Che aspetti a mangiarla? Il cibo è fatto per quello, non per essere visto." Mi rimprovera andando ad un'altra bancarella per prendere altre cose per mangiarle.
Rimango lì ad osservare ancora un po' quel frutto, ma cedo alla fame. Comincio a mangiare e devo dire che il sapore è diverso da quello che conoscevo. 
Forse...sarà la fame, ma a me sembra molto più fresco e gustoso. Ha quasi lo stesso sapore dello zucchero.
No, aspetta....forse è del caramello.
Non saprei come identificarlo.
Nell'assaporare quella meraviglia, non mi rendo conto che il genoma si è allontanato da me e lo perdo di vista.
Me ne rendo conto solo dopo aver finito di mangiare quella mela.
"Gidan...?"Chiamo andando verso la bancarella dove l'avevo visto l'ultima volta, ma non è li.
Decido di girare un po'. Tanto comunque Final Fantasy nove lo conosco, così come conosco Alexandria.
Per sicurezza, nel caso dovessi perdermi o dovrebbe venirmi altra fame, afferro qualche mela in più e me la metto nelle tasche del giubbino da glaive che ho addosso, per poi incamminarmi alla ricerca del genoma.
Faccio qualche passo, prima di sentirmi una mano appoggiare sulla spalla, avvolgendo poi il braccio intorno al collo e tirarmi verso sinistra dov'è colui che mi prende.
"Ma tu guarda chi c'è."Mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire.
Mi libero velocemente da quella presa, sbattendogli il mitra in faccia, spingendolo e distanziandomi da lui, guardandolo in faccia e avendo le mie conferme.
E' proprio Kuja.
"Tu! Stai lontano da me!" Sbraito puntandogli il mitra contro.
"Ehi, ehi! Che caratterino."Mi dice toccandosi la faccia per poi continuare:"Calma, passerotto. Come siamo avventati."Lo sento dire innervosendomi ancora di più.
Passerotto a me? Ma chi diamine gli da tutta questa confidenza?
"Ritira subito quello che hai detto! Non sono un passerotto!" Continuo ad urlare presa dal panico e dalla rabbia.
Non posso farcela! Perchè è qui? Come ha fatto a...?
Aspetta! Ci sono!
E' stato Gidan, me lo sento! Quel bastardo scimpanzè me la pagherà! Come ha potuto lasciarmi da sola con questo... essere viscido e immondo?
E adesso? Come mi tiro fuori da questa situazione?
Spero solo che non voglia farlo di nuovo... che non voglia toccarmi con quelle sue mani sudice... bleach!
"Che c'è? Non sei felice di vedermi?"
Ma...questo è davvero rincitrullito o cosa?
Dovrei essere anche felice di vedere qualcuno che ha abusato del mio seno senza il mio consenso?
Ma stiamo scherzando?
Per precauzione e istinto di sopravvivenza, abbasso l'arma incrociando le braccia per proteggermi il seno.
"Non ci provare nemmeno! Hai capito!"Sbraito nervosa allontanandomi, quando lui si piazza davanti a me.
"Ehi, io non ho ancora finito di parlare con te."
Quelle parole mi mandano in bestia.
Ma davvero pensa di cavarsela così, soltanto parlando?
Aspetta...potrebbe essere una scusa per farmi abbassare la guardia. Che faccio?
Come mi devo comportare con questo...coso? Con quest'ameba? 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***



Capitolo 8



NO!  Categoricamente no! Non voglio accettare una simile situazione! E' irreale!
Kuja non dovrebbe esistere e tutta questa situazione di lui che adesso è davanti a me, mi sta innervosendo realmente.
Anche perchè mi ha già toccato il seno una volta e non posso escludere che questo pervertito malato, questo essere schifoso lo possa fare di nuovo.
"Che c'è? Non sei felice di vedermi?"
Ma scherziamo? Mi chiede anche se sono felice? Cioè per lui dovrei essere felice di vedere la faccia di colui che mi ha toccato il seno senza permesso ne tantomeno in circostanze intime?
Abbasso l'arma mettendomi in posizione di difesa per proteggermi dalle manacce che potrebbe gettare nuovamente sul mio seno, incrociando le braccia per proteggermelo.
"Non ci provare nemmeno! Hai capito!"Sbraito nervosa allontanandomi, quando lui si piazza davanti a me.
"Ehi, io non ho ancora finito di parlare con te."
Quelle parole mi mandano in bestia.
"Cioè, fammi capire! Tu vorresti anche parlare con me?"
"Perchè? Non si può?"
"Cioè, fammi capire. Dovrei parlare con questo narcisista, egoista e manesco con il complesso di superiorità, ma altro non è che un pagliaccio creato da Garland già adulto e quindi è estremamente infantile e privo di emozioni sincere perchè non ha avuto la possibilità di maturare? No, grazie. Questo genere di persone stanno bene da un'altra parte." Rispondo dandogli le spalle per allontanarmi.
Il suo sguardo sembra abbastanza sorpreso nel vedere il mio sapere e mi viene dietro.
"La smetti di seguirmi?" Domando voltandomi verso di lui e fermandomi, quando lui comincia a dire:"Ecco cos'è che mi piace di te. Sembra quasi che sai ogni cosa e riesci a leggere l'anima che porto, quella parte più nascosta e profonda di me. Cosa sei? Un indovina?"
"Tsk...non sapevo avessi una parte profonda. Davvero. Mi lasci incredula. Incomincio a dubitare che tu abbia qualcosa nelle mutande adesso."
"Beh, io non ho nulla da nascondere, diversamente da te. Se vuoi puoi anche toccare con mano questo corpo e vantarti di aver constatato con le tue stesse mani la mia meravigliosità."
Ok, la discussione sta sfociando in parti troppo perverse e maliziose per i miei gusti.
Così mi limito a ridergli in faccia e allontanarmi, ma quel comportamento sembra non essere gradito.
"Ehi, signorina. Non mancarmi di rispetto."
"Tsk...sai quanto me ne frega?"Contrabbatto mettendo le mani in tasca e continuando a camminare. Lui non molla. Continua a seguirmi e a fare domande assurde.
"Sembri abbastanza giovane. Quanti anni hai?"
Ma dico io, davvero ci siamo ridotti a questo? Davvero non capisce che la sua sola presenza mi inorridisce e mi infastidisce?
Stanca, mi fermo e mi volto verso di lui dicendogli chiaramente:"Che cazzo ti frega?"
"Non essere volgare. E' solo curiosità. Hai un aspetto gioviale e giovanile, ma non capisco se sei più giovane di me oppure hai la mia stessa età. Non riesco a decifrarti."
Quello sguardo curioso, tutta quella conversazione assurda. Possibile che voglia solamente conoscermi meglio?
Respiro profondamente, mettendomi una mano alla fronte e riflettendo sulla situazione.
Se non rispondo come minimo a qualche domanda, penso proprio che non me lo toglierò di torno. Tanto vale fargli capire che so tutto di lui e della storia di Final Fantasy nove. Magari la pianta di starmi dietro.
"Ho un anno in meno a te, angelo della morte."
Quella risposta sembra spiazzarlo.
Forse perchè ho ventitre anni e so la sua età, oppure perchè l'ho chiamato angelo della morte che è uno dei nomignoli che gli sono stati dati durante la sua storia.
Vedendolo quasi pietrificato, faccio un sospiro di sollievo, guardando dall'altra parte e allontanarmi da lui continuando a dire:"Spero che abbia risposto a tutte le tue domande."
Sembra ritornare nella realtà e incrociando le braccia seccato, inizia a seguirmi lamentandosi:"Ehi, guarda che ho ancora altre da farti ed esigo rispetto e ascolto da parte tua." 
Mi fermo nuovamente voltandomi verso di lui seccata.
Non ce la faccio più. Adesso glielo dico una volta per tutte:"Ehi, sentimi un po', mister presuntuosità. Tu non sei nessuno per obbligarmi ad ascoltarti. Non puoi ordinarmi cosa fare e cosa non fare. Sei arrogante e insopportabile. La tua presenza è raccapricciante come il pagliaccio ambulante che sei."
"Come osi..?"Cerca di dire, ma subito lo interrompo alzando la voce mostrandomi la donna alfa del gruppo:"Abbassa la cresta con me, signorino. Puoi nascondere a chiunque la tua insicurezza con questa maschera di arroganza e presuntuosità, ma non con me."
"Che?"Borbotta a bassa voce, mentre continuo a dirgliene quattro:"Nascondi costantemente la coda perchè sai di essere imperfetto e mortale, ti senti estremamente piccolo e debole ed è per questo che cerchi di mostrarti grande e stupendo con quella tua arroganza. Dai ordini ad altri che non ti conoscono, non a me!"
"Ecco dov'eri finita!"Sento alle mie spalle. E' Gidan.
Incrocio le braccia e abbasso lo sguardo per non guardare Kuja. Cala il silenzio intorno a noi e il genoma, vedendo il fratello, sembra comprendere che la conversazione non è andata per niente bene.
Mette le mani sui fianchi dicendo:"Spero che tu non l'abbia infastidita troppo."
E' proprio come pensavo. Lui e Kuja si erano messi d'accordo sull'incontro.
"Tsk...ma tu guarda che roba. Quindi l'incontro con mister narcisio è stata un'idea tua." 
Volgo lo sguardo verso Gidan, mentre pronuncio quelle parole che sembrano non andare giù al genoma che ho davanti.
"Mpf...ma tu guarda. Tsk... è stato bello rivederti, miss malizia. Spero che la prossima volta che ci vediamo, tu accetti la mia proposta di constatare con mano la tua curiosità."
Scuoto la testa nervosa dalla situazione, per poi allungare la mano verso di lui e fargli il dito medio insieme ad un sorriso rispondendo:"Vedi questo? Puoi ficcartelo benissimo nell'unico buco che hai disponibile, dolcezza."
Lo vedo ridere e mettere le mani ai fianchi scuotendo la testa per poi alzare il volto verso me e dire:"Comunque sappi che il tuo segreto è al sicuro. Non ho detto a nessuno che sei una lei. Adesso potresti anche dirmi il tuo vero nome, visto che Ardyn è solo un nome di ripiego, non è così?"
Lo fisso per un po', abbassando la mano e mettendomela al fianco assumendo la sua stessa posizione.
Non ho alcuna intenzione di dirglielo. Sto per rispondere, ma Gidan interviene prima che possa aprire bocca, distruggendo ogni mia vaga speranza di non essere mai chiamata per nome da lui:"Si chiama Sun, adesso lasciaci tornare da Materia e dagli altri nostri alleati. Dobbiamo ancora mangiare."
Stupendo. Adesso l'idiota travestito da femmina sa li mio nome. Splendido. Davvero...
Non penso che mi darà attimi di tregue d'ora in poi.
Guardo Gidan, irritata dal fatto che gli abbia detto il mio nome.
"Sun, eh?"Sento mormorare Kuja quel mio nome, pensieroso, mentre il mio alleato mi fa strada per tornare verso il palazzo di Materia.
Quel villano mi fa rabbrividire così come il suo sguardo.
Spero solo che non me lo trovo come una sanguisuga attaccata addosso.
Potrebbe andare mai peggio di così?

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***



Capitolo 9



Bene... perfetto... adesso Kuja, grazie a quell'imbecille di Gidan, sa il mio nome. Splendido!
A saperlo me ne stavo nel palazzo di Materia così tutto questo casino non ci sarebbe mai stato.
"Sun, eh?"Sento mormorare il villano del nono Final Fantasy il mio nome, mentre il mio alleato mi fa strada per tornare verso il palazzo di Materia.
Sentirlo pronunciare da lui mi da i brividi così come il suo sguardo.
Spero solo di togliermelo di torno. La sua presenza mi sta infastidendo e non poco. 
Potrebbe andare mai peggio di così? Potrebbe mai esserci qualcosa peggiore di Kuja tra le scatole a vita?
Come una cretina pensavo di no, ma mi sbagliavo.
Le cose si mettono di male in peggio.
Una volta nel palazzo, ormai gonfia dal cibo mangiato strada facendo, arriva quel fatidico momento in cui hai bisogno di un bagno. Peccato che non so la verità di quel famoso bagno che non troverò mai.
Y'shtola, vedendomi guardare ogni angolo del palazzo, si incuriosisce venendomi vicino:"Sei in cerca di qualcosa?"
Imbarazzata dalla situazione e ormai stufa di andare avanti e indietro senza trovare nulla, decido di chiedere a lei:"Veramente...si. Insomma... potrei sapere dove sono i bagni?"
"Bagni?"Ripete confusa. 
Perfetto. Altro tempo da perdere per spiegare alla miqo'te cos'è un bagno.
Sospiro continuando a informare cercando di trattenere i miei bisogni:"Devo andare alla toilette."
Insomma, se non capisce così, finisce che me la faccio addosso.
Finalmente sembra comprendere, mi guarda e ciò che dice non mi piace minimamente:"Ah, ho capito. Mi spiace, ma... non ci sono."
"Cosa?!"Sbraito scioccata per poi aggiungere:"E come diamine fate a fare i vostri bisogni?"
"Ehm.... a terra nell'erba?"
Ok, il mondo in questo momento, mi sta crollando addosso.
Non è possibile. Cioè, un palazzo così grande e neanche un bagno? Ma stiamo scherzando?
No, non può essere. E' un incubo.
Posso accettare tutto, ma non questo!
E' terribile! E' una catastrofe catastrofica!
"No, assolutamente no!" Urlo dallo shock mettendomi le mani tra i capelli.
Vi prego, ditemi che è solo un brutto scherzo. Ditemi che non è vero.
"Che succede?"Sento distogliermi dai miei pensieri tragici quell'unico barlume di speranza che ormai ho.
Lightning. 
Viene verso di noi e appoggio le mani sulle sue spalle cercando conforto nelle sue parole, oltre alla speranza che sia solo uno scherzo della miqo'te.
So che è improbabile perchè Y'shtola non è quel tipo di persona che prende in giro gli altri ed è caratterialmente simile alla rosa, ma non posso accettare quella verità così comincio a dare i numeri:"Light, dimmi che non è vero. Ti prego!"
"Cosa?"
"Y'shtola è cattiva! Mi ha detto cose tremende. Ha detto che qui non esistono bagni. Dimmi che non è vero. Dimmi che il bagno c'è. Ti prego."
La vedo sospirare abbassando il volto.
Ok, quando Lightning fa così vuol dire solo una cosa. Brutte notizie in arrivo. 
Scuote la testa per poi alzare lo sguardo verso me e dire:"Mi spiace, ma se siamo qui è solamente per sopravvivere e combattere. Fa parte della nostre routine cavarcela. Più che altro Materia ci ha fornito degli spazi dove dormire e tenere le scorte di vestiti e cibo. Se vuoi te la mostro."
Che cazzo mi frega a me adesso di vedere questi spazi? Io mi sto facendo sotto. Ho bisogno di un bagno, non di dormire o cambiarmi i vestiti, anche se penso che continuando questa conversazione sicuramente dei vestiti di ricambio mi serviranno.
Così, con tono disperato, rispondo:"Ho bisogno di un bagno, ragazze. Non ce la faccio più. Sto scoppiando. Chi mi indica la strada?"
Le due, forse impietosite dal mio quasi piangere in quella situazione estrema, decidono di farmi compagnia entrambe accompagnandomi in un punto erboso e isolato, ben lontano dal palazzo di Materia.
Che umiliazione... 
Che vergogna...
Farla davanti ai loro occhi tra dei cespugli è davvero imbarazzante. Cosa peggiore non c'è nemmeno nulla con cui pulirsi. Ah, che schifo!
Fortuna che trovo dei fazzoletti nella tasca del giubbotto da glaive. Mi sa che li conserverò come una reliquia. Non posso sprecarli tutti. Non voglio.
Sono il mio salvavita.
"Hai finito?"Domanda Lightning vedendomi uscire da quel cespuglio leggermente più morta che viva.
Annuisco e senza fiatare mi dirigo verso il ruscello per lavarmi le mani.
"Ho fatto."Dico alzandomi da terra e facendo scivolare le mani ondeggiandole con violenza nell'aria.
"Bene, ti mostro i cambi che abbiamo a disposizione e l'alloggio. Seguimi."Continua Y'shtola facendosi seguire da me e dalla rosa. 
Ritorniamo così all'interno del palazzo di Materia e, ad un angolo della stanza centrale, noto degli armadietti che già ho visto prima, mentre ero alla ricerca del bagno fantasma.
Lightning apre uno degli armadietti. Numero 17. 
La vedo fare uno strano codice e allora mi sorge un dubbio:'Perchè proprio il diciassette? Forse....è il mio?'
Questo è ciò che penso, ma non ne parlo, anche perchè non ce n'è bisogno.
"Ecco i tuoi vestiti e il tuo armadietto. La combinazione è 17-71. Qui puoi mettere le tue cose e prendere i vestiti che ti servono." Mi spiega facendomi avvicinare e guardare al suo interno.
Ci sono un bel po' di vestiti come quello di miqo'te che, a parer mio, è in stile nudo e troia visto che ha solo una fascia bianca come top e una minigonna così mini che si vedono facilmente le mutande. 
Tsk...ma tu guarda che razza di cambi mi danno!
Sposto lo sguardo e vedo che c'è anche quello più decente degli hyur con maglia bianca a maniche a trequarti simile ad un top con spalle scoperte, ma abbastanza lunga da spezzarsi in vita e ricoprire parte della gonna rossa facendolo sembrare un vestito. Entrambi i vestiti hanno gli stessi accessori di guanti neri e di stivali alti fino al ginocchio in pelle nera.
Prendo quell'ultimo indumento e noto che dietro quel cambio ce n'è un altro che mi lascia perplessa.
Jeans skinny di un colore blu scuro, tendente al nero, stivali borchiati in pelle nera, altezza normale, con tacco basso e ampio. Giubbino in pelle nera, borchiata sul colletto, con tasche ampie sui fianchi e una sottospecie di cintura finta borchiata. Una t-shirt semplice e grigia, con lo scollo a V. Attratta da quella maglia, la prendo tra le mani, vedendo il dietro.
Ha un chocobo enorme tra due moguri più piccoli in alto alla testa del pennuto. Poi... trovo quel ciondolo. Quello con il cristallo blu sotto.
Quei vestiti e quelle cose non dovrebbero essere qui.
Dei flash arrivano nella mia mente confondendomi.
Io... avevo quei vestiti quando sono uscita con Amy e Lela. Il biscotto della fortuna che non trovavo e... poi buio totale. Non ricordo niente più. L'unica cosa che sento è che deve essere qualcosa di tragico e doloroso, ma non capisco perchè.
Ora che ci penso... non so neanche come ho fatto ad arrivare qui.
La testa comincia a pesarmi. C'è troppa confusione adesso.
"Qualcosa non va?"Riprende Lightning dai miei presunti ricordi.
"Ehm..."Guardo ancora un po' quelle cose, rimettendole dentro.
Tento di distrarre le mie compagne dai miei pensieri:"In realtà, mi piace molto. Non mi aspettavo fosse così vedendo i bagni. Sono proprio curiosa di vedere gli alloggi."
Quella finzione sembra funzionare. Y'shtola annuisce e, insieme alla rosa, mi fanno strada per gli alloggi. Riapro velocemente l'armadietto prendendo solamente il ciondolo per mettermelo al collo. Non voglio stare senza quello. E' un ricordo importante per me.
Non ricordo con esattezza come l'ho avuto, ma so che mi appartiene di diritto.
Chiudo l'armadietto e le seguo negli alloggi. Non potranno mica essere peggio dei bagni, no?

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***



Capitolo 10



Se avessi saputo che su Dissidia non c'erano bagni, non ci avrei mai creduto. E' assurdo. 
Lightning e Y'shtola mi hanno mostrato come si fa qui. Il problema adesso non me lo pongo, ma ci saranno bestemmie varie sicuramente non appena si presenterà il mio amico ciclo a  farmi visita.
Evitiamo di pensare l'argomento bagno per ora e concentriamoci su qualcosa di strano. Nell'armdietto dato da Materia per gli indumenti e i cambi vari, ho trovati i vestiti che avevo mentre ero in macchina con le mie amiche.
Com'è possibile che siano arrivati fin qui? Sinceramente non ricordo nemmeno se sono tornata a casa quella sera oppure no.
Comunque sia, mi sono messa il ciondolo a forma di cristallo che avevo lì dentro. Sento che è qualcosa di importante per me, ma non so perchè.
Adesso Lightning e Y'shtola mi stanno facendo strada per gli alloggi.
Sinceramente, dopo aver visto i bagni, credo che nulla possa essere peggio di quello.
Ipotesi totalmente sbagliata, come al solito. 
Aprono la porta degli alloggi ed io mi aspetto di trovare delle brandine o delle amache in stile letto a castello, ma non è così. Ci sono solo coperte, buttate a terra, che segnano i posti.
Rimango perplessa nel vedere quella situazione, così domando:"E...i letti?"
Ho paura della risposta e faccio bene a temerla, perchè Y'shtola mi rivela:"Non ci sono."
Ecco. Appunto. Si chiamo alloggi e non ci sono nemmeno letti.
E' come trovassi un water in una distesa floreale su un palcoscenico e dovrei farla davanti a milioni di persone.
C'è cosa peggiore di così? Ho seriamente il timore di continuare a chiedermelo. Secondo me il numero sul'armadietto vuol dire proprio questo. Il diciassette, la sfiga che mi perseguita.
"Ah, bene. Chissà perchè avevo pensato fossero invisibili."Ironizzo facendo sorridere la miqo'te, mentre Lightning spiega:"Già è abbastanza che abbiamo un tetto coperto. Quando c'era Cosmos neanche quello avevamo."
Bene....perfetto....cos'altro devo aspettarmi da questo posto?
Da lontano, mentre continuo a farmi domande su domande mentalmente, intravedo una figura femminile avanzare verso di noi. E' Terra.
Appena mi vede, mi viene vicino quasi con euforia, ma con un accenno di indecisione, mi dice:"Tu devi essere Sun."
"Si, sono io..."
"Piacere di conoscerti. Io sono Terra. Hai già visto Materia?"
"Si, appena è arrivata l'ha incontrata."Risponde per me la rosa.
Tutta quella situazione, il trovarmi lì e il dovermi adattare a tutto...
Sinceramente anche il pensiero di questo mi stanca.
"Scusate. Ho avuto una giornata intensa e...vorrei andare a dormire."Rispondo entrando all'interno degli alloggi.
Sono talmente stanca che non mi accorgo che pure le coperte sono segnate e hanno i nomi sopra. Prendo la prima che mi capita a tiro, togliendomi le scarpe, mettendole affianco a me, e il giubbino facendolo da cuscino poichè manca anche quello.
Mi stendo a terra, una volta rimasta solo con la canotta nera e i pantaloni larghi e neri da glaive.
Terra entra nella stanza, quando io già sono sotto la coperta e dice:"Sun, veramente quella coperta è..."
Non comprendo cosa segue in quella frase perchè crollo come un sasso.
Ne ho passate troppe in una sola giornata per rendermi conto che quella coperta non è mia, proprio come sono del tutto ignara di ciò che succede attorno a me mentre dormo.
Infatti, quella coperta è di Squall che, rientrando con Cloud e Bartz, inizia a lamentarsi vedendomi dormire al posto segnato come suo.
"Oh, perfetto." Mormora il castano del Final Fantasy otto incrociando le braccia, sostenuto dall'amico biondo che consiglia:"Tsk...perchè non la togli di lì?"
"Piantatela, ragazzi. Per una notte può anche dormire lì. Era stanca e ne ha passate tante da quand'è venuta." Mi protegge Lightning sentendo quei discorsi che per lei sembrano assurdi.
"Ed io dove diamine dormo? Sentiamo!" Continua ad agitarsi il ragazzo, non sapendo come comportarsi in quella situazione.
In tutto ciò, Bartz si è imbambolato a guardarmi dormire.
"Bartz. Tutto bene?"Lo riprende Y'shtola vedendo che mi fissa. Ad un tratto, si fa coraggio e prende la sua decisione. Si siede accanto a me, vedendo Squall contrariato della cosa e propone:"Squall, perchè non prendi la mia coperta?"
"Che?"Borbotta il castano voltandosi verso di lui che continua:"Prendi la mia coperta. Te la cedo volentieri."
"E tu? Che farai?" Chiede Cloud insospettito dalla situazione.
"Che domande? Aspetto che si sveglia, no?"
"Tsk...tu sei fuori."Brontola Squall, mentre si mette al posto di Bartz, appoggiato dal biondo che continua:"Squall ha ragione. Come puoi...?"
"Shh!"Inzittisce il ragazzo che mi sta accanto, per poi aggiungere:"Altrimenti potrebbe svegliarsi!"
I due si guardano in faccia, mentre lui posa nuovamente lo sguardo su di me.
Adesso, io come posso sapere che è successo tutto ciò?
Di certo non lo so e già normalmente non sono uno splendore. Almeno non mi ritengo tale. Figuriamoci mentre dormo e svegliarsi in stile zombie ritrovandomi la faccia di Bartz che mi guarda, non è il massimo.
Infatti mi allarmo e non poco. 
Comincio a menarlo e a sbraitare:"Pervertito!"
"Ehi, calma! Deve esserci un malinteso."
"Nessun malinteso. Mi stavi guardando!"
"Si, è vero. Lo ammetto. Ma perchè quella non è la tua coperta." Mi rivela facendomi bloccare dalla serie di pugni e ceffoni che gli sto dando e farfugliare un:"Cosa?"
"Le coperta hanno dei nomi. Questa è la tua." Mi dice tendendomene una che ha accanto a sè.
La prendo tra le mani e sul bordo vedo inciso il mio nome, poi alzo lo sguardo verso di lui.
Che figura!
"Mi spiace. Non volevo. Non sapevo che le coperte fossero..."
"Tranquilla. Va tutto bene. Ti ho vista dormire e non mi andava di svegliarti."Mi interrompe il ragazzo lasciandomi perplessa.
"Si, però mi hai fatto venire un colpo."
"Mi spiace. Non volevo spaventarti."
Abbasso lo sguardo. Poi, realizzo. E' stato lì a fissarmi tutto il tempo?
Naaa... non credo che Bartz ne sia capace. Perchè doveva fissare una come me?
Nel dubbio, la butto lì chiedendo:"Dunque...tu...non hai dormito?"
Lo vedo esitare un po'. Forse non gli va di dirlo, ma prende coraggio o trova una scusa. Non so cosa sia, ma risponde con un sorriso:"No, ero di guardia. Puoi stare ancora se vuoi."
"No, cioè...sei stato sveglio tutta la notte. Dovresti dormire."
"Dormirò quando si svegliano gli altri. Qui funziona così. Ci sono ii turni di guardia. Non si sa mai quando potrebbero attaccare i guerrieri di Spiritus."Continua a spiegarmi lasciandomi riflettere sulla situazione.
Sono del tutto ignara che, dietro di me, c'è qualcuno che ha sentito tutto.
Alza il busto, voltandosi verso il castano e interrompendo la discussione dicendo:"Bartz, se vuoi possiamo fare cambio. Riposati."
Mi volto e vedo Cloud essersi appena svegliato. E' nella coperta affianco alla mia.
La cosa mi manda in tilt. Cioè...sono tutta scombinata, ho i capelli in disordine, sembro una zombie e Cloud mi sta guardando.
Merda però! E' figo anche con i capelli scompigliati.
Inconsapevolmente, comincio a fissarlo, mentre Bartz gli risponde:"No, piuttosto servirebbe qualcosa con cui fare colazione."
"Ho capito."Lo interrompe il biondo per poi alzarsi.
Ha un'aria seccata. Lo si nota molto bene. Sembra quasi infastidito da qualcosa. Forse...dai miei occhi puntati sul suo busto nudo e muscoloso?
Mpf...andiamo! Chi non si incanterebbe a guardare questa meraviglia che ho di fronte?
Lo vedo vestirsi, cosa che avrei preferito non vedere fare, e prendere le sue cose.
Prima di uscire, prende l'arma e si volta verso di me, mentre distacco lo sguardo, inutilmente, da lui:"Ehi, tu! Fammi compagnia."
Sentendo quelle parole, volgo nuovamente quello sguardo, incuriosito, verso lui borbottando un:"Chi? Io?"
"Si, tu. Le provviste ne sono troppe e non posso portarle da solo. Renditi utile."
Lo vedo uscire da quella stanza.
Ancora devo vestirmi e prepararmi, ma rimango lì a fissarlo uscire. 
Cloud mi sta chiedendo di andare con lui? 
Non può essere. Non ci credo.
Si ferma e poi, voltandosi verso me esorta:"Muoviti! Non abbiamo tutto il giorno."
Che faccio? Devo andarci?
Oddio! Come mi devo comportare?

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11




Le cose qui si stanno mettendo in modo abbastanza strano. Ci sono cose che proprio non riesco a spiegare come i vestiti che indossavo prima di venire qui, il viaggio stesso per trovarmi in questo posto, ma anche il posto stesso è assurdo.
Cioè...non si è mai visto un luogo privo di bagni e letti. Solo coperte dove dormire e ho fatto un po' di casino con quella di Bartz a quanto pare. 
Meglio così. Se avessi preso per sbaglio quella di Cloud o di Squall penso che già sarei morta da un pezzo. 
Cosa abbastanza strana è che il biondino del settimo Final Fantasy ha la coperta accanto alla mia e probabilmente le mie urla spaventate a causa di Bartz, l'hanno svegliato.
Ma dico io, come si fa? Come si fa a non tenere gli occhi puntati su quei muscoli e quei addominali?
E' una fortuna che sia una ragazza, altrimenti la mia eccitazione nel vederlo in quello stato si sarebbe capito fin da subito.
Lo vedo alzarsi e vestirsi per andare poi a prendere l'arma. Stacco lo sguardo da lui, proprio quando i suoi occhi puntano me.
"Ehi, tu! Fammi compagnia."Lo sento dire sorprendendomi. Mi volto verso di lui incredula:"Chi? Io?"
"Si, tu. Le provviste ne sono troppe e non posso portarle da solo. Renditi utile."Continua a dirmi uscendo dalla stanza.
Cloud...mi ha...appena...detto...di andare con lui?
Sento il cuore pompare più velocemente dall'emozione.
Avrei voluto evitare di andare, ma... non posso farmi sfuggire un occasione del genere.
E' vero, ho i capelli scompigliati e sono in disordine, ma chi se ne frega! Cloud mi ha detto di accompagnarmi. Posso mai dirgli di no?
Più veloce di un fulmine, mi metto gli stivali da glaive e mi aggiusto con le mani velocemente i capelli, per poi prendere quel giubbino che avevo fatto da cuscino e uscire in tutta fretta. Vedo Cloud poco distante dalla porta.
Sospira e ricorda:"Hai dimenticato nulla?"
Incomincio a toccarmi i fianchi e mi accorgo delle armi lasciate vicino alla coperta. Metto i pugnali in cintura e il mitra in spalla per poi andare verso di lui e annunciare:"Sono pronta!"
Stranamente, lui rimane lì a guardare Bartz, nonostante io fossi già uscita di lì.
"Ehi, la coperta è libera. Approfittane per dormire." 
Con queste parole, chiude la porta per poi allontanarsi di lì e farmi strada.
Durante il tragitto, i dubbi prendono il sopravvento su di me. Forse è per causa del silenzio del biondo o dello sguardo quasi seccato. Sembra quasi che abbia fatto un piacere all'eroe del quinto Final Fantasy e non capisco.
Voglio sapere cosa sta succedendo, così non perdo tempo a domandare:"Perchè hai detto a Bartz che la coperta è libera? Pensavo che chi facesse la guardia..."
Prima di poter continuare la frase, vedo Lightning e Noctis fuori dal palazzo. Nello stesso istante, Cloud mi interrompe:"Bartz non faceva la guarda."
"Che?"Borbotto volgendo lo sguardo verso di lui che si è fermato e che continua a rivelare:"Loro la stanno facendo."
"Cosa?"Dico sorpresa, ma proprio non capisco:"Allora...perchè diamine...?"
"Quella era la coperta di Squall." Irrompe nuovamente, per poi spiegare:"Lui si è arrabbiato e Bartz gli ha ceduto la sua. La cosa buffa è che pensava che potesse svegliarsi di notte e farti del male, ma tutti sanno che Squall non è quel tipo di persona."
"Non poteva prendere semplicemente un'altra coperta?"
"Ognuno ha la sua. Sinceramente anch'io mi sarei arrabbiato se avessi visto qualcuno sulla mia. C'è il nome su ognuna. Ricordatelo la prossima volta che devi dormire."Informa per poi avanzare e farmi mormorare un:"Si, certo..."
I dubbi aumentano nella mia mente. Comprendo la ramanzina fatta da Cloud. Anch'io penso che avrei reagito in quella maniera. Insomma...siamo in un mondo dove non c'è nulla e se l'unica cosa che ho la trovassi nelle mani di qualcun altro, scatterebbe il putiferio sicuramente. Non posso non capirlo.
Si è sentito privato di qualcosa di suo, ma mentre da una parte riesco a dare significato al comportamento di Cloud e Squall, dall'altra non riesco a decifrare Bartz.
Perchè mi ha difeso?
Ah...giusto. Forse mi vede nello stesso modo in cui mi vedono Lightning e Y'shtola. Mi vedono la piccola del gruppo, quella ad essere arrivata per ultima e hanno quell'atteggiamento materno/paterno verso me, come a volermi proteggere e indirizzare.
Però, una cosa la devo ammettere. Questo, da Bartz, non me lo sarei mai aspettato.
Arriviamo vicino a Noctis e a Lightning, vedendo quello strano saluto tra i tre che si dicono un semplice:"Ehi."
"Dove vai? In ricognizione?"Prende in mano la discussione il principino, facendo scuotere la testa al biondo che risponde:"No. Vado a prendere da mangiare."
E mentre spiega, la rosa si avvicina a me.
"Ehi."Saluta e Noctis si sposta facendo lo stesso:"Buongiorno, dormigliona."
Tsk...dormigliona? Io? Senti un po' la critica da chi ti viene!
Queste sono cose da uscir matti. Cioè, Noctis che è più ghiro di me, mi chiama dormigliona?
Sospiro nervosa. Il buongiorno già si è visto cominciare abbastanza male.
Lightning, amorevolmente, neanche fosse una madre, mi viene vicino aggiustandomi i capelli che ho ancora in disordine a causa delle corse per uscire con Cloud.
"Ieri sei caduta come un sasso. Dovevi essere proprio esausta."Mi dice, togliendo le mani dai miei capelli, mentre il principe gli fa notare:"Ha fatto un lungo viaggio, Light. E' normale che fosse stanca."
"Tsk...stanca o no, la prossima volta deve imparare a prendere le sue cose e starsene al posto suo."Si intromette Cloud, quasi infastidito da quei discorsi.
Quelle parole mi fanno sentire davvero male. So di aver sbagliato, ma non voglio sentirmi così inutile.
"Cloud, non essere severo con lei. Anche tu eri confuso la prima volta che sei venuto in questo posto."Gli ricorda la ragazza.
"Si, ma io..."
"E' normale non capire cosa succede, così come il funzionamento di questo posto.Deve ancora adattarsi."Prende le mie difese anche Noctis, inzittendo il biondo e facendolo sospirare.
"Pensatela come volete."Risponde alterato, per poi incamminarsi.
Rimango lì ferma. Che devo fare? Devo inseguirlo?
Ad un tratto si ferma e si volta verso me:"Allora?Vuoi rimanere lì tutto il giorno o vieni con me?"
Anche sentendomi estremamente inutile dinanzi a Cloud, decido di seguirlo. Entriamo in un portale. La cosa strana è che lui sembra consapevole di dove va, cosa che io sono totalmente all'oscuro.
Arriviamo così nel suo mondo-ricordo, nella sua città natale, vicino alla Shinra.
Prende delle buste colme di cibo e me le mette tra le mani continuando a dire:"Renditi utile."
Neanche se io non gli dessi nessuna mano. 
Tsk...ma tu guarda un po'. 
Lo vedo entrare in un negozio per prendere altro cibo, mentre io rimango lì fuori con quelle buste. 
Forse, rimanere lì è stato lo sbaglio più grande della mia vita. Sento delle mani prendere un frutto da dentro a quelle buste. Mi volto e vedo ancora lui, Kuja.
"Buongiorno, miss malizia." Saluta per poi addentare la mela presa dal sacchetto che ho tra le mani.
Questo ragazzo sta diventando un incubo. Non lo sopporto più.
"Mpf...Bene. Non speravo di meglio. Quando si dice che il buongiorno si vede dal mattino. Eccone l'esempio."Ironizzo, ma lui sembra non comprendere l'ironia che c'è nelle mie parole.
"Oh, quindi io sarei il tuo buongiorno? Che cosa carina. E' la prima volta che qualcuno mi dice cose di una certa importanza."
"Sparisci!"Urlo infastidita da quel suo comportamento, ma sembra che non ne vuole sapere di andarsene.
"Sei da sola?"
"Che te ne frega?"
"Un gentiluomo non lascerebbe mai nelle mani di una donzella tutte queste buste."
"Peccato che qui stiamo a corto di uomini. Sono tutti femmine, gay e travestiti."Continuo ad ironizzare facendo notare il suo modo di vestirsi così simile ad una lei.
Inaspettatamente, lo vedo afferrare quelle buste e dirmi:"Su, dai a me le buste." 
"No, scordatelo! Cloud mi ha detto di rendermi utile ed è quello che voglio fare!"Esclamo tirandole a me e facendo staccare la presa al villano.
"Guarda che non voglio rubartele."
"Sei pur sempre un guerriero di Spiritus. Potresti fare qualsiasi cosa per ingannare chi lavora per Materia."Rispondo guardandolo scontrosamente negli occhi.
Quel battibecco viene visto da Cloud che, vedendo la situazione degenerare, non perde tempo a venire da me.
"Sun, andiamo!"Mi dice semplicemente facendomi spostare lo sguardo verso di lui, mentre da un'occhiata strana a Kuja. Sembra quasi incuriosito da quell'atteggiamento o magari è dubioso e non sa per quale motivo si trovi lì.
Comunque sia, inizio a seguirlo. Sembra irrequieto. Non fa che guardarsi intorno.
Probabilmente ha avvertito la presenza di Sephiroth e non gli andava di vederlo con me tra le scatole. In fondo...sono solamente una palla al piede per lui.
Usciamo dal portale e lui comincia a fissarmi con aria curiosa.
"Che c'è? Cos'hai da guardare?" Domando, mentre lui abbassa lo sguardo quasi sorpreso, rispondendo:"Non sapevo avessi fatto colpo su un guerriero di Spiritus."
Sospiro nervosa ed esausta di tutta questa storia per poi volgere lo sguardo verso lui:"Ti prego, Cloud. Non incominciare anche tu con questa storia. Non potevo fare colpo su qualcuno peggiore di lui."
"Di guerrieri peggiori ce ne sono. Per esempio c'è Garland o Sephiroth..."
Continuo a sospirare e scuotere la testa, per poi interromperlo e guardare avanti rivelandogli come la penso:"Preferisco tutti i peggiori, tranne Kuja. Davvero. Cioè... alla fine chiunque donna rimarrebbe perplessa con lui."
"Davvero? E perchè mai?"
"Perchè sarebbe più una storia lesbica e i dubbi su chi deve fare il maschio alfa sorgerebbero sicuramente."
A quelle mie parole sento quasi come una risata. Sposto lo sguardo e lo vedo ridere. 
E' la prima volta che vedo quell'espressione da quando sono qui. Sposto lo sguardo sorridendo.
L'ho fatto ridere. Almeno per una volta mi sono resa utile e gli ho strappato una risata.
Improvvisamente si ferma, smettendo di ridere. Sentendo i suoi occhi su di me e quel sorriso sulle labbra, mi volto.
"Lo sai, non sei tanto male come pensavo. Sei simpatica."
Cosa? Cloud mi trova simpatica? 
Improvvisamente mi viene vicino, strappandomi le busta dalle mani.
"Huh?"Farfuglio confusa non comprendendo a pieno cosa sta succedendo, quando lui mi dice:"Questa la porto io."
"Ma no. Sono venuta per darti una mano e..."
"Veramente ti ho fatto venire con me solo per far riposare Bartz." Mi interrompe facendomi sbraitare un:"Cosa?"
"La mano di certo non mi serve per portare queste buste."
Ok, aspetta un attimo. Cloud mi ha portato con lui solo per far dormire quell'imbranato di Bartz? 
Ma a chi vuole darla a bere?
Si vede lontano un miglio che mi ha portato con se per usarmi come un facchino.
"Su, muoviti." Continua a dirmi dandomi sui nervi, ma... quel sorriso.
Quel sorriso. Cazzo! Quanto è bello!
Si dice che chi ne passa tante, ha il sorriso più bello del mondo e Cloud sembra averlo sul serio.
Però....non capisco.Perchè si comporta così? Possibile che forse... mi stia rivalutando? Forse... Kuja l'ha fatto ingelosire?
No, non può essere. Deve esserci dell'altro sotto e intendo scoprirlo.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***



Capitolo 12



Ok, il comportamento di Cloud mi lascia al quanto perplessa. Prima fa il duro, poi mi da le mansioni di facchino e adesso sembra quasi premuroso.
Questo lato di lui, sinceramente, non me lo ricordavo.
La cosa mi insospettisce parecchio e durante il tragitto non faccio altro che chiedermi come mai di questo cambiamento improvviso.
Non so perchè, ma l'unica spiegazione che trovo è che ha avuto qualche ripensamento. 
Che... forse... si stia legando a me?
Arriviamo al palazzo di Materia e quei dubbi sono ancora nella mia mente, mentre Cloud riunisce tutti per mangiare. Faccio capolino negli alloggi e noto Bartz che si è addormentato nella coperta dove dormivo.
Sorrido pensando:'Che carino. Si è addormentato.'
Poi mi riprendo e chiudo la porta lasciandolo dormire.
Deve aver fatto una notte d'inferno, però non capisco perchè. 
Perchè ha vegliato su di me tutta la notte? Cos'è che l'ha spinto a fare questo gesto? Possibile che sia solo protezione paterna?
"Sun."Mi chiama Terra. Mi volto e lei continua:"E' ora di colazione."
Annuisco e la seguo.
Ora che ci penso è la prima volta che mangio insieme al resto dei miei alleati. Li vedo tutti lì, seduti a cerchio che ridono e scherzano.
Mi siedo tra di loro, conoscendo anche chi non ho incontrato in precedenza come Tidus, Shantotto e il Cavalier Cipolla.
Da vicino sembrano del tutto diversi rispetto a come li vedevo nei videogames.
Tidus è il classico buffone del gruppo e il suo comportamento lo rende al quanto antipatico, nonostanze voglia fare solo amicizia e scherzare.
Shantotto, invece, mi sembra quasi comica con quella sua parlantina e il suo modo di parlare in rima. A stento riesco a trattenermi per non ridere, ma faccio lo sforzo. Come dire... se le ridessi in faccia, sarebbe sicuramente una minaccia.
E in fine c'è il Cavalier Cipolla. Non ho ancora capito bene il suo carattere, ma sembra abbastanza gentile e simpatico.
La giornata sembra procedere bene. Tra allenamento ed altro, devo dire che mi sono adattata velocemente alla situazione.
Ciò nonostante quest'arma non ne vuole sapere nulla. Non spara nel punto che voglio.
Sospiro e riprendo la mira, ma nuovamente niente.
Mi sembra che ci sia un lieve miglioramento, ma non ne sono sicura.
"Sun."Sento chiamarmi da Lightning. 
Mi volto verso di lei, abbassando l'arma dalla posizione di mira, mentre mi viene vicino e propone:"Vado con Bartz e Y'shtola in ricognizione. Vieni con noi?"
Quella proposta mi lascia sorpresa. Forse sono migliorata veramente...
Guardo l'arma perplessa. Non mi fido. Non me la sento di andarci.
Potrei fare solamente danni con la mira che mi ritrovo, ma qualcosa mi spinge a seguirli e unirmi a loro.
Mi spinge quella voglia di combattere e farmi valere. Voglio mostrare prima a me stessa e poi agli altri che sono migliorata realmente.
Ma mi sbaglio...
Mi sbaglio perchè con quel mitra non ci so ancora fare e non posso aspettarmi ciò che accade.
Veniamo attaccati di sorpresa da Ex-Death, Sephiroth e Garland. E' un agguato e ci troviamo in difficoltà.
Inizialmente, non sembra terribile visto che combatto con i pugnali e riesco a fermare facilmente gli attacchi di Garland, ma poi... Cloud e Tidus intervengono nella mischia stando poco lontani dal luogo di ricognizione in cui siamo.
Durante il combattimento...tutto cambia.
Mi pare di diventare invisibile agli occhi di tutti. Garland comincia a scontrarsi con Cloud e Tidus. Si scontrano l'un l'altro e... nessuno si è accorto di me.
Mi rendo conto che per loro non sono una minaccia. Sono solamente una spettatrice in questo momento.
Mi blocco abbassando i pugnali. Mi sento terribilmente inutile nel vedere tutti battersi ed io... invece... non sono nemmeno riuscita ad unirmi alla mischia.
E' come se... nemmeno esistessi.
In questo preciso istante, nel vedere tutto ciò, comincio ad avere paura.
Si, ho paura.
Paura di essere diventata invisibile e solo in questo momento mi rendo conto che è già successo.
E' già successo che tutti mi ignoravano nel mio mondo.
La mia mente comincia a proiettare immagini e ricordi, trasformando quella situazione come tante in pura fobia, mentre abbasso lo sguardo mettendomi una mano in fronte nel ricordare.
Ricordo che sono stata presa in giro, detta che ero nessuno o che ero solamente un inutile ronzio.
Scacciata come peste da tutti solo perchè ero diversa. Amavo i videogames e la saga di Final Fantasy. Per le ragazze della mia classe ero anormale e allora feci una scelta drastica, soffocare quella passione dentro me e mostrarmi come gli altri volevano.
Peccato, però, che quando ami una cosa, difficilmente esce dal cuore. Cominciai a inventare scuse, a dire che mi frequentavo con qualcuno, mentre invece mi rintanavo in camera mia a giocare con l'ultimo Final Fantasy uscito.
Non volevo più essere invisibile. Volevo essere accettata. Loro mi avevano resa in quella situazione per troppo tempo. Quelle vipere di Giselle e Vivian non avevano fatto altro per tutti gli anni delle medie.
Pensavo di essermi liberata di loro. Andai alle superiori mostrando quel lato che non era mio, facendomi un bel po' di amiche, ma poi...accadde l'irreparabile.
Erano ancora lì. Sembrava quasi che fossero state create per rendermi la vita difficile. Cominciarono a tartassarmi l'anima e ad allontanarmi dalle amicizie create.
Mi spingevano per farmi cadere dalle scale, mi tiravano i capelli, mi sbattevano ai muri e spesso ritrovavo sul banco la parola lesbica schifosa. Questo...tutto solamente perchè amavo qualcosa che loro ritenevano estremamente maschile. 
Nessuno vuole essere amico di chi viene preso in giro. Esiste la legge della giungla che solo il più forte va avanti e, in quella situazione, la forte non ero io, ma loro. L'incubo era tornato. Nonostante le amicizie andate, ci fu anche chi mi tese la mano come Amy e Lela.
Noi tre eravamo una fortezza che teneva test'alta a quelle due.
'Amy e Lela... erano anche loro in macchina...' Comincio a pensare avendo degli strani flashback che non so descrivere.
Il panico della situazione, quei ricordi di invisibilità che detesto, i flashback di ciò che è successo prima che arrivassi qui... 
Il cuore batte velocemente, mentre cerco di liberarmi da quell'invisibilità che si è avvolta su di me anche qui.
Prendo il mitra mirando Garland che si sta battendo con Tidus in questo istante, mentre Cloud gli da le spalle per bloccare l'attacco di Sephiroth.
Tremo. Ho paura.
Paura di quella situazione. 
Non voglio essere invisibile perchè io esisto.
Urlo dalla disperazione per poi sparare quel colpo.
Non posso sapere ciò che accadrà, sarà devastante.
Non posso saperlo. Spero solo di aver centrato il bersaglio e di essermi resa utile ai miei compagni.
Ma sarà così?

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***



Capitolo 13


Può, un ricordo, diventare così doloroso? 
Sentirmi isolata da tutto, questa sensazione di invisibilità e questi ricordi... questi flashback improvvisi... mi fanno sentire così piccola.
Ho paura. Ho così tanta paura di questa situazione che non posso far altro che lasciarmi andare all'istinto.
Il cuore batte incessantemente, mentre cerco di liberarmi da quest'assurda invisibilità che si è avvolta e aggrappata a me.
Tremo, ma pur facendolo punto Garland, con il mio mitra, che si sta battendo con Tidus. Ho paura.
Paura di quella situazione. 
Non voglio essere invisibile perchè io esisto.
Urlo dalla disperazione per poi sparare quel colpo. Forse.... era meglio non premere il grilletto.
Quel colpo sparato nella speranza di colpire il nemico, devia la sua rotta come sempre, finendo nel braccio di un mio alleato. 
Finisce nel braccio di Tidus che è poco distante da lui.
"Tidus!"Sbraita Cloud accorgendosi che qualcosa non va, standogli vicino e poco distante da lui.
E' tutto troppo confuso. Non capisco che succede, ma dopo quel colpo i villani se la danno a gambe e in ritirata, solo per svantaggio numerico.
Tsk...che povera sciocca che sono. Dovevo immaginarlo che era per questo. 
Invece, essendo una cosa successa poco dopo aver sparato, ipotizzo che il colpo è andato a segno. 
"L'ho colpito." Mormoro tra me e me spuntando un sorriso. 
Sono riuscita ad aiutare i miei compagni... almeno è ciò che penso prima di avvicinarmi a loro.
Bartz, Lightning e Y'shtola stanno riuniti a cerchio. 
Che cosa strana. Forse stanno festeggiando la ritirata dei guerrieri di Spiritus.
"Ehi, avete visto? Ho messo in fuga Garland con..."Cerco di dire, ma la rosa mi blocca con tono nervoso:"Sun, di che diamine stai parlando?!"
"Che?"Borbotto confusa vedendola voltarsi verso me, seguita da Bartz:"Non hai colpito Garland."
"Già, per poco non ci facevi ammazzare." Rivela Y'shtola anch'ella alterata.
Che sta succedendo? Perchè tutti hanno quel volto arrabbiato? Perchè...?
Che sia io il problema?
Mi avvicino ancora un po' abbassando lo sguardo nel punto in cui la miqo'te guarda e il castano si inginocchia.
Spalanco gli occhi nel vedere quel sangue fuoriuscire dal braccio di Tidus, coperto da degli stracci procurati da Cloud.
"Torniamo da Materia. Lei saprà sicuramente che fare."Propone Lightning, mentre il biondo alza lo sguardo verso di me.
Quello sguardo arrabbiato...
Quel braccio ferito...
Il sangue che cola e non si arresta nonostante il tentativo di Y'shtola di chiudere la ferita...
Sono davvero pessima.
Vedo Cloud alzarsi insieme al biondo. Mi avvicino per aiutarlo, ma quel suo sguardo mi pietrifica.
Parla da sè, ma nonostante ciò mi avvicino ancor di più.
"Posso...?"Tento di dire, ma lui continua a guardarmi e mi risponde con tono arrabbiato e allo stesso tempo basso:"Hai fatto già abbastanza guai."
Scuoto la testa cercando di farmi valere:"Io...io non volevo...io...."
"Stanne fuori!"Mi interrompe per poi accompagnare Tidus verso il palazzo.
Lightning si volta verso me, insieme a Y'shtola.
Hanno uno sguardo quasi pietosito.
"Non te la prendere."Borbotta la prima, seguita dalla seconda:"E' solamente arrabbiato. Vedrai che gli passerà."
Quelle parole di certo non colmano la ferita che ho nel cuore insieme ai sensi di colpa.
Anzi...
Scivolano via come se fosse pioggia su di me, o meglio ancora... come il vento che porta via ogni cosa.
Mi sento male. Terribilmente male.
E' un dolore che non so soffocare.
"Sun..." Sussurra il mio nome Bartz venendomi vicino. Forse vuole consolarmi e confortarmi di quanto è successo, ma ho l'animo distrutto.
Non riesco a reggere la tensione e vado via. Comincio a correre verso non so dove.
Arrivo nella vecchia Cordelia credo, poichè mi ritrovo ad attraversare anche un portale. Ci sono fiori e alberi intorno a me, ma non ci faccio più caso di così.
"Come hai potuto fare questo, Sun? Proprio adesso che Cloud incominciava ad accettarti, cazzo!"Sbraito a me stessa gettando via la causa di ogni mio male.
Quel maledetto mitra.
Lo sbatto con violenza a terra e faccio qualche passo.
Credevo di aver colpito Garland e invece...
"Non ne voglio più sapere nulla di quell'arma! Porca puttana!"Continuo ad urlare tornando indietro e calciandolo con tutta la forza che ho dentro, sbattendolo più lontano possibile da me.
Devo cercare di calmarmi, ma proprio non ci riesco.
Irrequieta comincio a camminare avanti e indietro come una cretina per cercare un modo per riprendere la fiducia degli altri.
E poi...ferire Tidus...cioè....come ho potuto fare una cosa del genere?
So che è stato uno sbaglio che poteva capitare a chiunque, ma... me lo sentivo. Se non fossi andata con loro e mi sarei allenata ancora, forse...tutto questo...non sarebbe successo.
E poi tutta questa storia dei ricordi, del ciondolo trovato e delle altre cazzate mi sta facendo impazzire.
Prendo quella collana che ho al collo guardando il cristallo lì sotto. Vorrei capire molte cose che non comprendo e per prima cosa questo ciondolo, ma soprattutto me stessa e il mio ruolo qui.
Sono una dilettante. Non mi accetteranno mai più. Me lo sento.
Improvvisamente, mentre sto nella mia disperazione, sento dei passi.
Qualcuno è uscito dal portale da cui sono venuta qui e ha raccolto la mia arma poco distante da quel varco.
"Ho visto che hai fatto un bel casino, miss Malizia."
Quelle parole, quel nome, quella voce...
'Ti prego, tutto, ma non ancora lui!'Penso voltandomi e vedendo i miei dubbi trasformarsi in realtà.
E' Kuja.
"Che vuoi ancora? Sparisci!"
"Hai dimenticato qualcosa." Ricorda tendendo il mitra che gli strappo dalle mani per poi sbraitargli contro:"Va a quel paese! Non ho bisogno di altri che rompono!"
Con questo mi allontano, quando le sue parole mi bloccano:"Sai, ho capito qual è il tuo problema."
"Io non ho problemi." Continuo a rispondere alterata voltandomi verso di lui.
"Ah, davvero? Quindi non ne sei consapevole."
"Consapevole di che?"
Lo vedo sorridere e rivelare una realtà che non ne sono mai stata a conoscenza:"Tu non ci vedi. Sei miope, Sun. Come puoi pensare di prendere la mira e centrare il bersaglio senza un elemento importante come la vista?"
Rimango a fissarlo per un po'.
Miope? Io?
Ma se ci vedo benissimo. Come può dire che soffro di miopia?
Improvvisamente mi punta la mano, quasi come a schioccare le dita e un'energia magica, esce da essi, come se fossero sfere diritte verso me.
Non so difendermi dalla magia. Quelle sfere entrano nei miei occhi e li sento chiaramente bruciare.
Un urlo esce dalla mia bocca e quella magia misto al dolore mi inginocchia.
"Mpf... per fortuna ci sono io qui adesso."Lo sento continuare a dire, ma non capisco.
Metto le mani agli occhi per cercare di distruggere il dolore e il bruciore, ma è inutile.
"Cosa mi hai fatto?"
"Lo so, fa male, ma vedrai che tutto questo dolore ti compiacerà."
Non capisco. Questo sadico bastardo mi ha inginocchiato con la sua magia.
Diamine! Avevo dimenticato quanto fosse potente come stregone.
Cerco di aprire gli occhi sentendomi terribilmente indifesa in quella situazione. Il bruciore svanisce  ciò che vedo mi lascia senza fiato.
Tutto è... più nitido. Non posso crederci.... anzi, non voglio.
Questo villano mi ha guarita, ma...perchè?
Mi alzo all'in piedi vedendolo accanto a me. Sono scossa dal fare degli eventi.
Volgo lo sguardo verso di lui che mi esorta:"Perchè non provi a vedere se riesci a colpire ciò che vuoi?"
Non ho mai visto in modo così chiaro in tutta la mia vita.
Solo... non capisco. Perchè un guerriero di Spiritus dovrebbe aiutarmi? Cos'ha in mente costui?
Con questi dubbi, decido di provare a prendere la mira per colpire un albero lì vicino.
Sparo il colpo e nel vedere il risultato quasi rimango senza fiato.
Ho puntato al centro dell'albero e il foro si trova proprio in quel punto in ho mirato. 
La cosa mi sconvolge ancor di più. Per tutto questo tempo sono stata miope e non me ne sono mai accorta?
Eppure... sembrava che ci vedessi bene. Com'è possibile?
Dentro me ho un mix di emozioni che non so decifrare. Ho lo stupore della scoperta fatta, l'angoscia di averlo saputo solo ora, la meraviglia della mia abilità con il mitra, ma soprattutto sono incantata ed estasiata da quel gesto di quel villano.
Eppure...pensavo che i cattivi non avessero cuore e anima. Com'è possibile che Kuja possiede questa gentilezza?
Avrebbe potuto evitare di compiere questo gesto.
Io stessa avrei evitato, se qualcuno mi avesse trattato come io ho trattato lui.
In questo momento mi sento più villana che buona ed è un vero schifo. Non sono riuscita a capire ciò che mi circonda prima di adesso e questa cosa mi porta un enorme tristezza.
Se solo avessi saputo prima che ero miope, se solo  avessi dato un'opportunità a Kuja, Tidus non si sarebbe fatto male a causa mia e non mi sarei trovata tutti contro.
Sto talmente male che nemmeno mi accorgo che le lacrime cominciano a scendere sul mio viso. Non voglio piangere, ma sembrano strappate da una forza maggiore che è dentro me.
"Ehi, e adesso cos'hai? Ti sei incantata per caso?" Mi riprende Kuja notando che fisso ancora l'albero che ho centrato.
Non ho la forza di rispondere.
Mi volto e il suo sguardo sembra quasi sorpreso:"Che fai?Stai piangendo adesso?"
Scuoto la testa, per poi toccarmi quella lacrima che scende sul mio volto. 
Non mi sono nemmeno accorta che piango. Abbasso il volto sentendomi vittima delle emozioni.
Kuja si porta una mano in faccia e sorride. Non so interpretare la sua faccia.
E' tra l'intenerito e il voler essere subdolo per poterne approfittare della situazione.
"Oh...quindi è così. Non sapevo fossi una piagnucolona."Provoca, probabilmente per avere una risposta da me, ma non riesco nemmeno a contrabbatterlo.
Sono troppo scioccata dagli eventi per farlo.
Lo vedo avanzare verso me. Sento i suoi passi.
Cosa vorrà fare adesso?
Non gli basta la confusione che regna dentro me?

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***



Capitolo 14



Fragile come un cristallo che cade e si frantuma, ho scoperto questa realtà che mi distrugge e mi sconvolge a tal punto da far uscire quella parte più delicata di me. Quella che non ho mai mostrato a nessuno.
Le mie lacrime scorrono come un fiume intrappolato per troppo tempo dentro me. Scoprire quella realtà, quelle immagini che continuano ad essere proiettate nella mia mente di un passato che astento ricordo, di quella verità che fino ad ora ero all'oscuro e quella persona che,detestavo e pensavo mi avrebbe perseguitata a vita, l'ha portata fuori con tanta facilità, curandomi.
Se solo avessi saputo prima che ero miope, se solo  avessi dato un'opportunità a Kuja, Tidus... lui non si sarebbe fatto male e Cloud mi considererebbe ancora, ma tutto ciò ormai è andato.
Kuja attira la mia attenzione, facendomi voltare.
Il suo sguardo è incomprensibile. Sembra sorpreso, ma non ne sono sicura.
"Che fai? Stai piangendo adesso?"
Scuoto la testa, inconsapevole delle lacrime che scendono. Mi tocco il volto sentendo sulle mani quella gocciache scende. 
Non mi sono nemmeno accorta che piango. Abbasso il volto sentendomi vittima delle emozioni. Mordo il labbro per trattenere quel fiume di emozioni in corsa dentro me.
Kuja si porta una mano in faccia e sorride. Non so interpretare la sua faccia.
"Oh...quindi è così. Non sapevo fossi una piagnucolona."Provoca, ma non riesco nemmeno a contrabbatterlo.
Mi sento fragile e impotente dinanzi a questa situazione.
Lo vedo avanzare verso me. Sento i suoi passi. Non so cosa vuole fare, ma... non ha nemmeno il tempo di farlo che udisco una camminata, simile ad una corsa.
E' Bartz che lo attacca alle spalle.
Il genoma, per difendersi, usa la barriera magica, ma l'intento del mio alleato è di allontanarlo da me.
Lo vedo pararsi davanti, dandomi le spalle e puntandogli l'arma addosso.
"Stai lontano da Sun!"
"Oh, bene. E' arrivato il protettore dei chocobo."
"Piantala di ronzarle intorno. Hai capito?!" Continua a dirgli alterato, mentre il villano si porta la mano al mento pensieroso, guardandomi.
Non so cosa gli passa per la testa, ma non reggo lo sguardo. Continuo a tenere il volto basso.
Kuja volge lo sguardo nuovamente su Bartz, quasi come se avesse compreso qualcosa che nessuno di noi ha capito ancora.
O...forse...vuole solo confonderci?
Questo non lo so, ma lo sento dire:"Se fossi in te, la terrei lontana dai tuoi alleati. Lei...non è come voi."
Io...non sono come loro? Che significa?
Possibile che Kuja si sia accorto che io non provengo da alcun Final Fantasy?
Alzo il volto, vedendolo girare i tacchi ed entrare all'interno di un portale.
Abbasso nuovamente lo sguardo.
Quelle parole, quella confusione e queste  lacrime mi rendono estremamente vulnerabile.
Il castano, vedendo il pericolo scampato, rinfodera l'arma voltandosi verso me e chiedendo:"Ehi, stai bene?"
Le parole sono bloccate in gola. Ancora quelle emozioni struggenti. 
Non riesco a parlare ne tantomeno a guardarlo in faccia. Non in questa situazione. Che dovrei dirgli? Sto male perchè mi sono ritrovata in questo posto a sopravvivere, ho sparato a Tidus senza volerlo ed ho scoperto di essere miope grazie a quel bastardo di Kuja?
E' troppo umiliante.
Io...non riesco ad accettare questa situazione. 
No. Non l'accetto. E' troppo assurda, così com'è assurdo il fatto che mi ritrovo con personaggi di Final Fantasy come compagni, ma anche la stessa esistenza di questo posto è strano.
Ho cercato di adattarmi, non ricordando nulla. Poi....questi ricordi, quei vestiti trovati, ma soprattutto questo ciondolo... sento che rappresentano qualcosa di vero per me.
Non ci sto capendo più nulla. Sta diventando tutto troppo assurdo e strano.
"Ehi, Sun..."Lo sento dire, facendomi alzare il volto e incrociare il suo sguardo.
Non so perchè, ma quello sguardo preoccupato si trasforma in sorpreso e lascia posto alla tenerezza.
Possibile che queste lacrime facciano quest'effetto?
Lo vedo avanzare verso me, con quell'aria intenerita, sospirando il mio nome:"Sun..."
Forse...ha ragione. 
Faccio davvero pena. Sono patetica.
E' quasi vicino, intenzionato ad abbracciarmi per consolarmi, ma mi sposto.
Non mi va di essere confortata. Non voglio sembrare una debole pur essendolo.
Voglio mostrarmi e rendermi forte.
Nel scansarmi dall'abbraccio, rispondo:"Sto bene."
Quel mormorio detto a volto basso lo blocca.
Sono già distrutta di mio. Non voglio darlo a vedere, ma se mi abbracciasse, sarebbe la fine.
Già so che scoppierei in lacrime e non voglio.
Avanzo diritta verso il portale per andare al palazzo di Materia. Bartz si tocca la fronte mormorando:"E adesso?"
Ma quel mormorio non viene sentito dalle mie orecchie se non un semplice sospiro.
Mi segue standomi dietro con l'aria pensierosa.
Non sa come comportarsi con me. Probabilmente è questo che lo frena.
Per tutto il tragitto nessuno di noi apre bocca, ma lo vedo irrequieto. Vorrebbe parlare, ma non sa come aprire un discorso.
Eppure mi sembra strano. Me lo ricordavo abbastanza chiacchierone e rompiscatole con il carattere molto simile a quello di Tidus, ma con me pare che si intimidisce.
Chissà come mai.
Arriviamo nel palazzo, nei pressi degli alloggi. Sento dei mormorii provenire da lì e pian piano che mi avvicino comprendo che quei mormorii in realtà sono urla e rimproveri.
Lightning sta discutendo con qualcuno, ma le voci non sembrano essere solo le sue.
"Quando torna esigo che ti scusi con lei."
"Scusarmi? E per cosa? Che le ho detto le cose come stanno?"
Quella voce mi blocca. E' la voce di Cloud, seguita da quella di Tidus che gli dice:"Mi spiace dirtelo, ma Lightning ha ragione. Non dovevi essere così severo con lei."
"Cosa?"
"Già. E' una ragazza fragile. Si trova senza ricordi in un mondo che non conosce e non si è ancora adattata. E' confusa ed è successo anche a noi, Cloud."Prende le mie difese Terra facendo sospirare il biondo e cercare la protezione di uno che crede compagno:"Squall, ti prego. Di qualcosa anche tu."
Peccato che però l'eroe dell'ottavo Final Fantasy non lo appoggia, anzi. Sembra dare corda e ragione a Lightning:"Light ha ragione. Scusati e finiamola qui."
Continuo a sentire, ma colui che sta con me sembra non gradire quei discorsi che sto sentendo.
"Cosa? Ma io..." Tenta di dire il biondo, quando Bartz apre la porta degli alloggi, interrompendo tutto.
Sinceramente, non voglio nemmeno parlarne.  Sorpasso il castano che mi ha aperto la porta, dirigendomi verso la mia coperta.
Voglio rintanarmi da qualche parte e riflettere sulla situazione. Anche perchè non ho voglia di mostrare il mio rancore e rabbia nei confronti di colui che ha ferito i miei sentimenti.
Li sento bisbigliare, mentre mi avvicino alla coperta.
Tolgo gli stivali e mentre mi sto levo la giacca, sento dei passi.
Probabilmente hanno spinto Cloud a venire da me.
"Posso parlarti?"
"No. Stanne fuori." Rispondo usando le stesse parole con cui mi ha ferita, mettendomi sotto la coperta e coprendomi anche la testa per non guardarlo.
Lo sento sospirare e dire:"Mi spiace per prima."
"Questo non è un mio problema."Replico ricordandomi anche questa sua risposta.
"Sei arrabbiata?" Mi chiede. Probabilmente  se n'è accorta dal tono nervoso e alterato con cui pronuncio quelle frasi.
Non dico altro. Il silenzio che ci avvolge è agghiacciante. Me ne sto zitta. 
So che parlare con lui sarebbe inutile.
Cloud si volta verso i compagni, non sapendo come comportarsi in situazioni come queste.
Non so cosa accade. Sto sotto la coperta dopotutto, ma  la cosa mi confonde. Improvvisamente sento delle braccia avvolgermi e non so chi possa essere.
Oddio! Possibile che Cloud tenga talmente a me da abbracciarmi adesso?
Sarà davvero lui o...?

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***



Capitolo 15


Cloud se l'è presa con me a causa del colpo sparato e che è finito involontariamente nel braccio di Tidus.
Lightning e gli altri l'hanno esortato a scusarsi con me.
Lo sento sospirare e dire:"Mi spiace per prima."
"Questo non è un mio problema."Replico ricordandomi anche questa sua risposta.
"Sei arrabbiata?" Mi chiede. Probabilmente  se n'è accorto dal tono nervoso e alterato con cui pronuncio quelle frasi.
Si, sono arrabbiata e non solo per quello che ha fatto. Sono arrabbiata anche con ciò che è successo, per il fatto di non aver compreso Kuja prima e di averlo trattato male.
So che se gli avessi dato modo di avvicinarsi a me, magari tutto questo casino non sarebbe neanche successo.
Sto zitta e quel silenzio agghiacciante scende su di noi, quando sento delle braccia avvolgermi in un abbraccio.
Che sia Cloud?
No, non può essere. Cloud non è così espansivo e non abbraccerebbe mai nessuno.
Almeno...credo che sia così.
Incuriosita, tolgo la coperta scoprendo la testa e vedendo dietro di me Bartz.
E' lui che mi sta abbracciando, mentre Vaan, Gidan e il Cavalier Cipolla si avvicinano a me, probabilmente per tirarmi su di morale.
Con la coda dell'occhio vedo Cloud, dietro di Bartz, che si allontana e va verso Squall e Lightning.
Come sospettavo. A quel tipo non gli interessa proprio nulla di me, rispetto a coloro che mi sono realmente compagni e mi stanno accanto.
"Non essere giù."Cerca di tirar su il castano che mi abbraccia, seguito da Gidan:"Già. E' inutile arrabbiarsi. Lo sai che Cloud è fatto così."
"Ha ragione Gidan. Poteva capirare a chiunque. E' inutile prendersela." Continua Vaan seguito dal Cavalir Cipolla:"Concordo. Cloud si sarebbe comportato così con chiunque."
"E poi devi star tranquilla. Il braccio va già molto meglio." Riprende Tidus facendomi voltare verso di lui, mentre Lightning incrocia le braccia:"A proposito, mi spiace essermi arrabbiata, ma in una situazione del genere difficilmente si razionalizza."
"Non è stata colpa tua." Si aggiunge al discorso Y'shtola, ma di certo quelle parole non mi tirano per niente su.
"Anche Cloud una volta mi ha quasi ucciso."Rivela Squall aggregandosi e facendo innervosire il biondo menzionato che inizia a dire la sua:"Ma che dici? Non è mai successo nulla del genere?"
"Davvero? Hai dimenticato che una volta eri dalla parte di Chaos e che ci siamo scontrati?"
"Non mi risulta."
"Io me lo ricordo benissimo."Interviene Gidan alterando nuovamente Cloud:"Non intrometterti che tu non sai nemmeno di quello che parliamo."
"Adesso che ci penso, mi ricordo anch'io. E' stato quando non avevamo ancora i nostri ricordi o sbaglio?" Ricorda Bartz facendomi pensare all'accaduto.
In effetti, nel primo dissidia una cosa del genere accadde o sbaglio?
Vedo il biondo incrociare le braccia seccato per poi dire:"Comunque sia, non mi va di discutere con voi."
Con queste parole se ne va. Probabilmente si sente preso in giro dal gruppo.
Passa qualche giorno e tutto sembra tornare alla normalità, anche se le scuse di Cloud, nel mio cuore, non le accetto.
Non perchè non voglio, ma perchè mi sento ferita nell'animo.
So che al massimo potrebbe considerarmi una compagna o un alleata e non più di un'amica, ma a Cloud ci tengo davvero e provo qualcosa di forte per lui.
Mpf... inizio a pensare di aver fatto un bel casino con i miei sentimenti. Lui mi piace. 
E' forte, bello, carismatico, quell'aria tenebrosa e scontrosa....
'Ah... ma dico io, Sun, uno più semplice come Bartz non potevi trovartelo?'Comincio a lamentarmi mentalmente, durante gli allenamenti, spostando lo sguardo sul castano che in quel momento si allena con Gidan e Tidus.
Rido.
"Mpf...certo. Proprio Bartz. Ma che vado dicendo? Lui mi vede come una sorella ed io rispetto la sua scelta." Mi dico a bassa voce credendo che fosse quello il motivo per cui è tanto protettivo con me.
Sono del tutto ignara che la verità ne è una sola; Bartz si è preso una cotta per me.
"Ehi."Sento dietro di me.
Mi volto e vedo Firion.
"L-Lightning...cioè...lei ha detto che hai difficoltà con la mira."
"Tranquillo. Ho risolto."Rispondo lasciandolo incuriosito.
"Cosa? In che senso hai risolto?"
Quelle parole bloccano anche il castano che si avvicina a noi.
"Che succede?"Domanda mettendosi le mani dietro alla nuca come il suo solito.
"Firion voleva aiutarmi con la mira, ma gli ho detto che ho risolto."Spiego, ma l'eroe del quinto Final Fantasy sembra ottuso:"In che senso hai risolto?"
Scuoto la testa e prendo la mira. So che parlare è inutile.
Con mano ferma sparo più di un colpo sempre nello stesso punto al centro di un albero colpendo in pieno e di sequenza lasciandoli sorpresi.
"Ehi, ehi! Dove hai imparato a sparare così?!" Nota anche Noctis avvicinandosi.
"Veramente ho scoperto che il problema non era la mira."Rivelo incuriosendo Tidus che si avvicina e chiede:"Allora qual era il problema?"
"Il problema è che prima ero miope e non ci vedevo molto da lontano."Poi mi volto verso Gidan e continuo:"A proposito, Gidan. Devo ancora ringraziare tuo fratello per questo."
"Cosa centra adesso Kuja? Non può averti aiutato. Lui..."Si altera Bartz quasi infastidito dal fatto che quel villano mi abbia aiutata. 
Non so cosa sia che lo sta irritando, ma sembra dare di matto e non è l'unico.
"Dunque...mio fratello...cioè Kuja ti avrebbe aiutato?" Domanda avvicinandosi.
"Si, lui mi ha guarito dalla miopia. Devo ancora ringraziarlo."
"Mpf...perchè uno stupido scimmiotto dovrebbe dovuto aiutarti?!"
"Ehi, Bartz, modera i termini. La coda ce l'ho anch'io e poi è mio fratello. Se chiami lui in quel modo significa che lo sono anch'io."
"Scusa, scusa, ma tutta questa storia non mi convince." Informa il ragazzo preoccupandosi.
Mi viene vicino e mi mette le mani sulle spalle dicendo:"Sun, devi stare attenta a lui, ok? E' un guerriero di Spiritus. Potrebbe farti qualsiasi cosa."
"Bartz, piantala!"
"Che?"
"Sei troppo protettivo con lei. E poi stiamo parlando di Kuja. Abbiamo raggiunto un accordo. Pur essendo un guerriero di Spiritus ha aiutato molte volte sia me che Terra." Comincia a riferire il genoma mandando il tilt il ragazzo:"Gidan, non mi interessa. Terra è una cosa, tu ne sei un'altra e Sun ne è un'altra ancora. Finchè si avvicina a te e a Terra non mi importa, ma non sappiamo cosa potrebbe fare di lei."
"Mpf...cos'è?"Si intromette Y'shtola avvicinandosi, insieme a Lightning che continua:"Ma tu guarda. Non pensavo fossi geloso."
"Chi? Io? E perchè mai dovrei essere geloso?"Nega il castano incrociando le braccia e guardando da un'altra parte, ma sembra essere arrossito in volto mentre dice quelle parole.
Che strano comportamento. Perchè Bartz dovrebbe essere geloso?
Aspetta! Vuoi vedere che... ?
'Oh, cielo! Bartz ha una cotta per Kuja?' Penso spalancando gli occhi a quel pensiero.
In quell'istante, Vaan mi viene vicino.
"Comunque, per quanto riguarda Kuja, penso che tu sappia dove puoi trovarlo."
"Huh?"Farfuglio confusa voltandomi verso di lui, mentre Gidan annuisce e continua il pensiero fatto dal ladro del dodicesimo Final Fantasy:"Vaan ha ragione. Dovresti andarlo a ringraziare."
Sinceramente, questa cosa non mi convince.
Cioè...io e Kuja siamo negli stessi rapporti che hanno i topi con i gatti. Lui sembra essere sempre alla ricerca costante di me e al divertimento nel torturarmi e tartassarmi l'anima.
Diciamocelo! Il topo che va alla ricerca del gatto non si è mai visto e adesso mi tocca anche.
Tsk...guarda un po' tu che roba!
Anche se, ad essere sincera, Gidan e Vaan hanno ragione. Non posso starmene qui e non ringraziarlo, ma...quello sguardo di Bartz, quella sua gelosia... non vorrei che pensasse che gli rubo l'uomo.
Che faccio? Ci vado oppure lascio perdere?


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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***



Capitolo 16



Ok, le cose stanno degenerando.
A quanto pare Bartz sembra essersi preso una bella cotta per Kuja.
Ma dico io, cosa ci troverà mai in lui?
"Comunque, per quanto riguarda Kuja, penso che tu sappia dove puoi trovarlo."Mi consiglia Vaan, lasciandomi confusa, facendomi voltare verso lui.
Gidan annuisce e continua il pensiero fatto dal ladro del dodicesimo Final Fantasy:"Vaan ha ragione. Dovresti andarlo a ringraziare."
I due hanno ragione, ma non è che io abbia tutta questa voglia di andare da lui a scusarmi e ringraziarlo per avermi tolto la miopia.
Diciamocelo! Non si è mai vista una cosa del genere. Proprio adesso che la cozza se n'è andata dallo scoglio, lo scoglio dovrebbe andarla a cercare? Ma è assurdo.
Però non posso starmene qui e non ringraziarlo, ma quello sguardo di Bartz, quella sua gelosia... non vorrei che pensasse che gli rubo l'uomo. 
Così mi decido. Mi metto in viaggio alla ricerca di un portale che mi avrebbe portato ad Alexandria del nono Final Fantasy, quando l'eroe del quinto Final Fantasy mi raggiunge poco lontano dal palazzo di Materia.
"Sun, aspetta!"Urla correndo verso di me. 
Mi fermo e mi volto verso di lui:"Che c'è? Qualcosa non va?"
"No, è che...cioè..."Balbetta per poi fare un respiro profondo e alzare lo sguardo verso me, prendendo coraggio, continuando:"Non mi va che vai da Kuja. Soprattutto se non ti va."
So dove vuole andare a parare. Pensa che io possa fregargli il ragazzo, ma non è così.
Voglio rassicurarlo. Quel gesto così tenero e valoroso va premiato. Gli vado vicino, intenzionata a dirgli le cose come stanno.
"Bartz, devi stare tranquillo. Non succederà nulla."
"Ci mancherebbe anche."Incrocia le braccia quasi infastidito dal discorso, quando io gli metto una mano sulla spalla attirando il suo contatto visivo per poi continuare a confortarlo:"Ehi, guarda che l'ho capito sai."
Quelle parole, però, hanno uno strano effetto su di lui.
Arrossisce di colpo per poi andare in panico:"Capito cosa?"
"Hai capito cosa intendo. Tu sei geloso, non è così?"
Nelle mente di Bartz volano mille pensieri in un istante. Non posso di certo sapere che ha creduto tutt'altro.
Pensa che io sia a conoscenza di ciò che prova, ma non è così, anche perchè nella mia mente, ormai, si è già focalizzata la coppia Kuja x Bartz.
Lo vedo esitare prima di chiedermi:"Come hai fatto a...?"
Sorrido e lo interrompo:"Guarda che non sono ceca, sai. Riesco a riconoscere uno sguardo innamorato."
Timidamente, lo vedo avvicinarsi, con uno strano rossore in volto, domandando:"E.... a te... sta bene?"
"Certo che sta bene."
E' troppo vicino a me, ma io non me ne accorgo nemmeno delle sue azioni.
Gli do le spalle ignara che lui si avvicina a me per baciarmi. Avanzo e quel bacio destinato a me non arriverà mai, perchè il castano si ritrova letteralmente a terra.
Il rumore della caduta attira la mia attenzione:"Ehi, che fai?"
"No, scusa. E' solo che..." Abbassa il volto, credendo di essersi comportato da stupido, quando io sospiro dicendo:"Comunque non voglio che tu venga con me. Questa è una cosa mia e di Kuja."
"Ma io non voglio che..."
"Ti ho detto di stare tranquillo. Non te lo rubo mica?" Ci scherzo su, facendogli l'occhiolino e incamminandomi verso il portale più vicino.
"Che?!"Sbraita Bartz alzandosi e accorgendosi che ho frainteso ogni cosa. Inizia ad immaginare il genoma e il come potrebbe essere stata la visione fatta da me, rabbrividendo al sol pensiero. 
"Le stelle non mi stanno per niente aiutando oggi, eh?"Sospira correndomi dietro.
Peccato però che non riesce a reggere il mio passo e mi perde di vista.
Intanto, arrivo facilmente ad Alexandria. Il problema adesso è trovare Kuja, così mi metto alla ricerca.
Solo che i  pagliacci, in questo mondo, non mancano di certo.
"Oh, ma tu guarda. Chi sei tu?" Sento una voce chiamarmi da dietro.
Riconosco quella voce e mi volto guardandolo da capo a piede. Certo che Kefka fa più schifo da vicino. Lo vedo avvicinarsi, mentre continua a domandare:"Non ti ho mai vista da queste parti."
"Ehi, senti un po'. Odio i pagliacci e i clown, quindi levati dai piedi."Minaccio dandogli le spalle.
"Mi stai dando del pagliaccio?"
"No, ma che vai a pensare? Con quel trucco di certo tutto sei al di fuori di un clown. Tsk... confrontandoti, devo dire che il pagliaccio del Mc Donald's è molto più spaventoso. Davvero."Giro i tacchi e continuo il cammino non curandomi minimamente di lui che sembra terribilmente preso dalla confusione.
"Mc Donald's? Cos'è un mc Donald's?"
Da lontano, intravedo una figura muoversi. La seguo, svoltando l'angolo e noto che è Kuja.
Comincio a seguirlo tra i vicoli e mi salta all'occhio qualcosa che prima non avevo fatto caso. Quel posto è completamente vuoto.
Arrivo al castello di Alexandria, poichè l'ho visto entrare lì dentro.
Niente guardie, niente reali, niente domestiche... non c'è nulla lì.
Sembra quasi deserto.
Arrivo al piano di sopra del castello, quella dove dovrebbe esserci Kuja, ma vengo presa dall'ampiezza del posto e dallo stupore che emana.
Tutto è così luccicante e attrezzato. Davvero sorprendente. Talmente che non mi accorgo che Kuja mi ha condotta lì di proposito.
"Bene, bene. Miss Malizia è qui. A che devo la tua visita?"Lo sento dire, voltandomi e ritrovandomelo di spalle.
"Cercavo proprio te."
"Me? La cosa mi lusinga."
"Mpf...ma per favore. Già vedere la tua faccia mi fa avere ripensamenti."Mi lamento incrociando le braccia.
Lo vedo squadrarmi da capo a piedi, quasi incuriosito, mentre continuo a dirgli:"Senti, sono venuta qui solamente per scusarmi e ringraziarti."
"Suppongo che la mira sia migliorata e non di poco, eh?"Intuisce, mettendosi una mano al fianco per poi voltarsi e allontanarsi da me.
'Tsk...che seccatura. Io gli chiedo scusa e lo ringrazio e lui che fa? Se ne va così? Senza neanche dire qualcosa?'Penso irritata dal suo comportamento. 
Voglio dirgliene quattro e comincio a seguirlo in silenzio.
Più cammino e più ho l'impressione che stia facendo il suo gioco. Lo vedo fermarsi e rivelare:"Sai, stare in qui non è tanto male."
"Intendi il palazzo di Spiritus?"
"No, sciocchina. Intendo questo. Ho il castello della regina di Alexandra tutto mio. Pensa che Spiritus mi voleva far dormire nella paglia. Tsk! Ma tu mi ci vedi? Cioè... la mia bellissima pelle ne avrebbe risentito e si sarebbe rovinata."Comincia a lamentarsi.
Di certo non posso dargli torto. Anch'io mi trovo nella sua stessa situazione con Materia, ma non capisco perchè ha preso proprio questo castello come la sua dimora.
"Quindi...dormi qui?"
Lo vedo sospirare e voltarsi verso me chiedendomi:"Secondo te, uno come me, può mai stare senza questo?"
Quello che segue mi lascia senza fiato. Kuja apre una stanza, è la stanza della principessa Garnet se non sbaglio. Tutto quel lusso. Un letto matrimoniale al centro della stanza, con coperte in seta rossa e lenzuola bianche con cuscini bianchi in piuma d'oca, armadi in stile barocco e lampadario di swarosky. 
Oddio, ma questa è davvero la stanza di Garnet? Non può essere. Perchè Materia mi sta facendo dormire a terra quando abbiamo dei letti?
Avanzo all'interno della stanza e la mia attenzione si focalizza su di una porta che c'è lì dentro. Cammino, aprendola e vedendo qualcosa che mi lascia senza fiato.
"Tu...hai...un...bagno?" Sillabo incredula.
I miei occhi luccicano alla vista dell'enorme bagno, anche perchè non ne ho mai visto uno del genere.
Ha una doccia, una vasca a idromassaggio, una sauna, un bagno turco, un lavandino, un bidet e la tazza...
Il mio sguardo si focalizza sul gabinetto. Lo so. E' assurdo, ma mi sembra di sentire il canto degli angeli ed ho la stessa sensazione di aver trovato il sacro graal.
La tazza.... ah! Compagno mio! Quanto mi sei mancato!
Eppur è vero. Non si comprende il valore delle cose finchè non le perdi. Senza il WC non posso più stare e adesso che sei qui, dinanzi a me, non posso lasciarti andare, anche perchè quel bagno ha di tutto. Ha anche caldobagno che tiene la temperatura costante.
C'è anche la carta igienica, il sapone e lo shampoo. 
Quale cosa è più bella di questa?
Però, Kuja, sembra non pensarla come me.
"Ah...si. Lo so. E' davvero deludente. Non c'è nulla. Assurdo."
"L'acqua calda c'è?"
"Si." Risponde facendomi alterare:"E allora perchè cazzo ti lamenti?"
"Perchè non c'è nessuno. Ecco perchè. Le maschere non ci sono e devo farle da me come le creme corpo e viso, nessuno che fa massaggi o che faccia manicure e pedicure. Sai quanto ci vuole per tenere perfetto il mio corpo?"Continua a lamentarsi.
Sinceramente quella situazione è abbastanza strana. Nessuno mi ha detto che c'erano bagni in giro. Anzi, al contrario. 
Però non capisco. Perchè nascondere dell'esistenza dei bagni? 
Una cosa è certa. Kuja, sicuramente, la pensa come me ed io voglio approfittare della scoperta.
"No, ma una cosa è certa. Questo posto diventerà anche il mio."
"Ehi, ehi! Non ho intenzione di dividere il mio alloggio."
"Abituati!" Esclamo, lanciandomi sul letto e testare quella morbidezza assurda.
"Ehi, scendi di lì!"
"Guarda che mi renderò utile. Se è delle maschere e qualcuno che ti fa la manicura, posso farlo io."Continuo a dire appoggiando la testa su quel cuscino così morbido.
Devo dire che il signorino Kuja si tratta davvero bene. Una comodità che è fuori ogni immaginazione.
"Ti ho detto di..." Sento uscire dalla bocca del genoma prima di crollare in un sonno profondo.
Morfeo mi ha chiamato e mi ha avvolto.
Spero solo che questo gesto non implichi qualcosa al mio risveglio.


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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***



Capitolo 17


"Ehi, Ehi! Non ho intenzione di dividere il mio alloggio."Sbraita Kuja, contrariato dalla mia decisione di invadere il suo spazio personale.
"Abituati!" Consiglio, lanciandomi sul letto e testare quella morbidezza e facendo sclerare il genoma:"Ehi, scendi di lì!"
"Guarda che mi renderò utile. Se è delle maschere e qualcuno che ti fa la manicura, posso farlo io."Continuo a dire appoggiando la testa su quel cuscino di piuma d'oca.
"Ti ho detto di..." Sento uscire dalla bocca del tipo prima di crollare in un sonno profondo.
Come potevo non sprofondare? Dormire a terra e farla nell'erba non è il massimo. Ritrovarmi qui, anche se Kuja dice che non è il massimo, per me è perfetto.
Accorgendosi che mi sono addormentata, il genoma si tocca la fronte, scuotendo la testa e dicendo:"Tsk...questa non ci voleva."
Incrocia le braccia perplesso, per poi fissarmi.
Ignara di tutto questo, mi ritrovo a vedere delle immagini. 
Ricordi vecchi e indelebili dentro me, che non so come fino a quel momento siano stati reclusi e dimenticati.
C'è un uomo sui cinquant'anni che viene verso me.
Quel sorriso, quella barbetta cresciuta a causa della vita spericolata, quegli occhi color ambra... lui è mio padre. Non posso non riconoscerlo.
"Margaret! Papà è tornato!" Sento urlare mia madre. Sto studiando geografia e nel sentire quel richiamo non posso non lasciare tutto. Scendo velocemente gettandomi tra le sue braccia.
Non lo vedevo da più di nove mesi a causa del suo lavoro da soldato. Finalmente è a casa. Finalmente può raccontarmi ciò che ha passato.
"Margaret, vieni ad apparecchiare e lascia stare tuo padre."
"Ma mamma, io voglio sapere ogni cosa."Dico essendo affascinata dai suoi racconti.
Ogni parola, ogni evento, ogni cosa che dice mi affascina. Ricordo questo momento. E' quello prima della tragedia.
Stiamo mangiando e a quel punto annuncio la mia mentalità:"Papà, quando farò diciott'anni voglio arruolarmi anch'io."
"Cosa?"
"Voglio diventare un soldato come te."
"Margaret! Questa è guerra. Non è un gioco di Final Fantasy. Se perdi ci rimetti la vita."
"Lo so, ma più storie che racconti e più quella vita mi affascina."
"Margaret, forse non l'hai capito. Tu sei una ragazza, hai sedic'anni ormai e tra poco diventarai una donna. Il tuo compito è quello di crearti una famiglia e non di pensare a fare guerra."
"Ma...io..."
"Niente ma. Io non accetterò mai questa tua decisione. Tu non sei nata soldato e so cosa si vede sul campo di guerra. Non darò a mia figlia la mia stessa visione atroce."
"E' solo perchè sono una lei, non è così?
"No, Margaret. Che tu sia maschio o femmina, comunque non permetterei mai a mio figlio o mia figlia di andare in un posto del genere. In Siria si vede di tutto. In guerra non si capisce chi è alleato e chi no. Soprattutto quando c'è fumo ovunque. Non so quante volte i miei compagni hanno sparato ad alleati. Una volta hanno anche sparato ad una bambina e fatto saltare in aria famiglie disagiate solo perchè non si vedeva nulla. Quindi, finchè rimarrai in questa casa, tu farai la donna di casa, ti prenderai un impiego normale e non seguirai mai le mie orme. Intesi?"
Quelle parole di mio padre non mi sono mai piaciute, ma l'ascolto. Momentaneamente, ma l'ascolto. Lo vedo partire e un pensiero nella mente si focalizza, ovvero quello di scappare ai miei diciott'anni e arruolarmi, ma quell'idea svanisce come fumo qualche mese dopo. 
Vedo mia madre piangere, mentre dei generali gli danno la notizia. Mio padre è morto per servire il paese.
Mi danno una lettera, scritta da mio padre. La sua ultima lettera. Dentro di essa c'è quel ciondolo a forma di cristallo. L'ultimo dono di mio padre. In quella lettera c'era scritto solo una parola:'Vivi.'
Non ho la forza di andare avanti, ma come ogni momento tragico mi ritrovo un Final Fantasy tra le mani, il tredici. 
Sebbene sia stato criticato da molti, a me ha aiutato parecchio. Decisi allora di seguire l'esempio di Lightning, cambiando il mio nome da Margaret a Sun.
Sognare tutto questo mi lascia frastornata e, al mio risveglio, non so neanche dove mi trovo.
Sentendo la comodità del letto e le coperte che ho addosso. Sbadiglio.
"Uhm... mamma." Chiamo convinta di stare a casa:"Che razza di sogno che ho fatto. Ho sognato di stare su Dissidia e..."
Mi blocco, poichè nell'alzare il busto e aprire gli occhi mi rendo conto che non sono affatto a casa.
"Merda!" Esclamo vedendo gli stivali a terra, la giacca da glaive appoggiata alla sedia e la coperta addosso.
Non ricordo di aver fatto queste azioni. 
Com'è possibile che allora...?
"Finalmente ti sei svegliata."La voce di Kuja mi riprende dai miei pensieri.
Mi volto istintivamente verso la sua voce, vedendolo uscire dal bagno, completamente nudo e con solo un asciugamano in vita che lo copre. 
Che vergogna! Sento le mie guancie arrossire e prendere fuoco in una situazione imbarazzante come questa.
Mi volto velocemente dall'altra parte sbraitando:"Ma che razza di modi sono? Mettiti qualcosa addosso!"
"Non pensavo che ti saresti svegliata così presto." Borbotta per poi andare a prendere i suoi vestiti, quando qualcosa gli passa per la testa. Si volta verso di me, con aria maliziosa e perversa, mi chiede:"L'hai notata, vero?"
"Cosa?" 
"La parte più intima di me. Vuoi vederla?"
Ok, questo discorso non mi piace per nulla. Non voglio vedere nulla che sia suo e intimo, anche perchè la mia mente pensa che possa essere solo una cosa e non ci tengo a vederla.
"Ma che cazzo dici? Tieniti le cose intime tue per te."
"Ma tu l'hai già vista o quanto meno lo sapevi." Mi dice riferendosi alla sua coda, ma io capisco tutt'altro.
'Cioè, è vero che si sa com'è fatto. L'anatomia umana la conosco, ma non ci tengo di certo a vedere.' Comincio a pensare alterandomi.
Cerco di far valere le mie opinioni. Anche perchè non ricordo di aver visto la sua anatomia.
"Ehm...senti, coso! Qua ti stai confondendo con qualcun altro. Io non ho mai visto nulla di tuo e di intimo. Capiamoci!"
Quella mia agitazione, invece di allontanarlo, sembra incuriosirlo.
Si avvicina a me, con quegli occhi maliziosi e con tono perverso dice:"Lo so che vuoi toccare."
Sentendo quelle parole, divento tutta rossa in volto, volgendo lo sguardo a lui e urlando:"Chi? Io? Toccare? Ma per chi mi hai presa?"
"Guarda che non è una cosa che faccio con chiunque. Lo faccio fare a te perchè noi siamo abbastanza intimi adesso."
"Io e te...intimi? Tsk..."Cerco di spostare lo sguardo dalla situazione strana che si è creata.
Ma davvero pensa che io glielo tocchi?
"Hai detto che vuoi stare qui, no? Quindi non c'è motivo che ti nasconda questa mia intimità. Anche perchè la vedrai spesso di notte, soprattutto se condividiamo lo stesso letto."
"Che?!" Sbraito volgendo nuovamente quello sguardo su di lui incredula.
Oddio! Ma con chi ho deciso di convivere adesso? Con un pervertito che si fa seghe di notte?
"E poi io ho nascosto a tutti il fatto che tu non sei Ardyn. Non ho detto a nessuno che sei una lei, quindi non vedo perchè tu debba dire in giro questo nostro segreto e questa mia intimità."
"Sai che questa conversazione è senza senso, vero?"Chiedo cercando di sdeviare il discorso, ma il genoma sembra convinto di ciò che vuole, avvicinandosi e incitando:"Su, avanti, tocca!"
Non ho intenzione di toccare il suo pistolino. Indietreggio per scansarmelo, ma arrivo sul bordo del letto, perdendo l'equilibrio e cadendo con la testa a terra.
"Ahi, che botta!"Esclamo toccandomi il capo dolorante per poi indicarlo e urlare:"Sei un pervertito!"
"Che?!"Domanda ignaro della confusione che regna nella mia mente.
Afferro il cuscino e comincio a picchiarlo con quell'oggetto, finchè lui non mi afferra il braccio e mi tira a se, bloccandomi.
"Sicura che non vuoi?" Continua a chiedermi, ormai consapevole di ciò che ho ipotizzato parlasse.
Improvvisamente, sento qualcosa salire sul mio fianco, come ad avvolgermi.
Un urlo involontario esce poichè è qualcosa di molto simile allo strisciare di un serpente, ma morbido come un ragno gigante peloso.
In realtà si tratta di ben altro.
Sposto lo sguardo per vedere cos'è. Non è altro che la coda di Kuja.
Lo vedo ridere per poi chiamarmi:"Porcellina."
"Huh?" Farfuglio confusa, mentre il suo sguardo diventa abbastanza perverso nel dirmi:"Cosa credevi che ti volessi far toccare, eh?"
Quella situazione è abbastanza strana. Kuja mezzo nudo  con la coda scodinzolante fuori, io sopra di lui.
Ok, qui le cose stanno prendendo una brutta piega.
"Vaffanculo!" Gli dico tirandogli un cuscino.
Davvero intendeva la coda? Ed io che pensavo volesse fare il Kamasutra. Almeno me la sono scampata.
Se Bartz avesse saputo i miei pensieri perversi, mi avrebbe ucciso. In fondo... Kuja è il suo uomo, no?

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


Capitolo 18



Lo sguardo malizioso di Kuja mi lascia perplessa, soprattutto quando mi scontro con la sua coda.
Tsk... ed io che pensavo volesse fare qualcosa di osceno.
"Porcellina."Mi dice attirando la mia attenzione, guardandomi negli occhi e continuando:"Cosa credevi che ti volessi far toccare, eh?"
Quella situazione è abbastanza strana. Kuja completamente nudo, coperto solo da un asciugamano in vita, con la coda scodinzolante fuori ed io sopra di lui. Le cose stanno prendendo una brutta piega e mi sento realmente in imbarazzo. 
Gli tiro il cuscino pronunciando un:"Vaffanculo!"
Mi sposto da quella strana posizione, mentre lui alza il busto e afferma:"Ho bisogno di pettinarla."
Prende una spazzola per poi darmela tra le mani lasciando mille dubbi dentro di me. Lo fisso con aria sospettosa. Vuole davvero che gliela pettino io? Ma stiamo scherzando?
Prima di poter aprire bocca, si risiede sul letto dicendo:"Prego. Inizia."
Sospiro affannosamente, scuotendo la testa, per poi lamentarmi:"Perchè dovrei pettinartela io?"
"Sei tu quella che si è offerta di provvedere alla mia bellezza, no? Quindi di che ti lamenti?"
Quelle parole mi mandano in bestia. 
'Ma davvero mi ha presa per la sua estetista - manicurista di bellezza?' Penso irritata. 
Vorrei dirgliene quattro, ma non ho tempo che lui si volta ed aggiunge:"Ti conviene iniziare. Ci sono le maschere e le creme da preparare, una manicure e una pedicure da fare e dei capelli da sistemare. Spero che per te non sia troppo faticoso, altrimenti non potrai stare qui. Lo sai, vero?"
Ok, ha vinto lui. Volgo lo sguardo verso la porta del bagno. 
So che se non facessi come dice, finirà molto male. Non voglio stare di nuovo senza letto e senza un bagno dove fare le mie cose. Non voglio lasciarlo qui nelle grinfie di questo malato di estetica. Ne ho bisogno anch'io.
Così, non ho scelta.
Riprendo fiato, cercando di trattenere la rabbia della situazione che ho dentro, ma non lo nego. Lo guardo minacciosamente buttandoci le peggiori bestemmie di questo mondo.
"Tsk...ma tu guarda che mi tocca fare. Questo figlio di put.... mmm..."Mi trattengo, mentre afferro la coda del genoma. 
Ma tu guarda in che razza di situazione mi sono cacciata!
Con quella spazzola tra le mani, comincio a pettinare quella coda. 
In quell'istante mi accorgo che è molto diversa da quella che ha Gidan. Ho sempre pensato che le due code fossero uguali, ma viste da vicino sono completamente diverse.
Quella del fratello è molto simile a quella di una scimmia o di un scimpanzè, questa...invece...è diversa. Ha il pelo molto più sofficie. Mi sembra quasi di toccare la coda di un gatto.
Adesso capisco il motivo per cui la tiene sempre nascosta. Probabilmente non vuole mostrare questo suo lato così tenero. Nel pettinarlo mi accorgo che Kuja diventa stranamente impaziente. E' quasi come se fosse irrequieto per qualcosa.
"Se muovi la coda non posso pettinartela bene."Gli dico facendo fermare lo scodinzolio del tipo.
Si irrigidisce, quasi come se fosse in imbarazzo. Come se il problema lo avesse lui.
Tsk...sono io che sto pettinando la coda di un genoma completamente nudo e coperto da solo un asciugamano alla vita. Dovrei essere io quella imbarazzata della situazione, non lui.
"Sun..."Mi chiama, mentre irritata gli rispondo:"Che vuoi?"
Sposta lo sguardo su di me, che sono impegnata a spazzolare quella benedetta coda. Ha un'aria sorpresa.
Sorridendo dice:"E' la prima volta che qualcuno tocca la mia coda come fai tu."
Respiro affannosamente, lamentandomi:"Cioè è la prima volta che obblighi qualcuno a fartela pettinare?"
Ignara dei suoi sguardi, alzo gli occhi verso di lui che si gira completamente verso di me. Nell'alzare lo sguardo, siamo così vicino che scatta qualcosa che non è per niente programmato. Le sue labbra si poggiano alle mie ed io spalanco gli occhi non appena mi rendo conto che mi sta baciando.
La mia mente va in tilt.
'E adesso? Che faccio? Se Bartz lo scopre mi ammazza!' Comincio a pensare immaginando la faccia del mio alleato che me le vuole suonare di santa ragione perchè, logicamente, ho baciato il suo uomo.
Pur essendo frastornata dagli eventi, lo spingo sbraitando:"Che diamine combini?!"
"Huh?"Farfuglia confuso, per poi pensare un attimo ed arrivare una conclusione per niente ovvia:"Tu! Come hai osato baciarmi?!"
"Io? Guarda che sei stato tu!"Continuo puntandogli il dito contro e lui subito ribatte:"Guarda tu che faccia tosta. Sei davvero una stolta. Cosa diamine sei, eh? Una strega?"
"Ehi, io non sono una strega!"
"Mpf...e pensi che io ti creda? Deve essere per forza così, altrimenti perchè sono attratto da te? Chi ti ha dato il permesso di usare la tua magia su di me?"Mi urla contro lasciandomi perplessa. 
Che significa? Io non ho fatto nulla. Io non so neanche utilizzare la magia, così continuo a chiedere dubbiosa:"La mia magia?"
"Si. Tu mi hai fatto qualcosa. Ne sono sicuro. Qualcosa che mi ha spinto verso te."
"Spingerti verso me?"
"Subdola strega. Sapevi che non ho mai avuto affetto dal mio creatore e mi hai ingannato prendendoti cura di me." Mi accusa lasciandomi ancora più preoccupata della situazione.
"Huh?"Farfuglio cercando di capire cosa sta succedendo. Poi, riflettendoci, comprendo. Lui sa che io so, quindi di conseguenza mi giudica una sottospecie di strega o quanto meno una sensitiva. Però ad arrivare a questo punto, credo che stia semplicemente delirando, come poi comincio a delirare anch'io per farmi valere:"Ma tu sei pazzo! Io non ho fatto nulla del genere."
"Allora spiegami, se non è così, perchè ti stai prendendo cura di me?"Mi interrompe lasciandomi domandare:"Cosa?"
"Perchè sai tante cose su di me? E perchè adesso mi coccoli pettinando la mia parte più intima?"Domanda riferendosi al fatto che sto spazzolando la sua coda, ma proprio non capisco del perchè di queste accuse.
Così decido di rinfrescargli la memoria:"Sei stato tu che me l'hai detto di farlo."
"Si, ma io non ti ho chiesto di farmi maschere e prenderti cura di me. Ti sei offerta tu di tua spontanea volontà."
Quelle parole colme di confusione e gridate mi lasciano angosciata. Sento la disperazione di un uomo che non comprende le proprie emozioni e capisco che lui si sta realmente affezionando a me, altrimenti non potrei spiegare il motivo per cui ha così tanta voglia di sapere delle mie azioni.
Comincio a riflettere e mi sento davvero male. Sto trattando di nuovo male Kuja e me ne rendo conto solo adesso.
Quella mia proposta di convivere con lui e aiutarlo con la manicure e le altre cose estetiche erano solamente per rimanere lì. Per usufruire del suo benessere.
Cazzo, mi sento come se fossi la villana di turno che infastidisce all'eroe innamorato. Io...non so essere cattiva e vederlo che mi guarda con quegli occhioni mi fa sentire davvero male.
Non ho mai pensato che questo genoma avesse dei sentimenti. In realtà... nella mia mente... pensavo che si volesse prendere gioco di me. 
Fino a questo momento ho ignorato le sue emozioni e il mio sapere su di lui che lo hanno reso il villano del nono Final Fantasy. Lui è nato diversamente da Gidan. E' nato da sentimenti impuri.
Allora... com'è possibile?
Com'è possibile che Kuja si stia innamorando di me?

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


Capitolo 19


"Sei stato tu che me l'hai detto di farlo."Cerco di farmi valere e ricordargli degli eventi precedenti, ma ciò che segue mi spiazza.
"Si, ma io non ti ho chiesto di farmi maschere e prenderti cura di me. Ti sei offerta tu di tua spontanea volontà." Mi grida contro.
Quelle parole colme di confusione  mi lasciano angosciata. Quella mia proposta di convivere con lui e aiutarlo con la sua estetica sono state  dette solamente per rimanere lì. Per usufruire del suo benessere ed ho ignorato completamente i suoi sentimenti. In realtà... nella mia mente... pensavo che si volesse prendere gioco di me. 
Fino a questo momento ho ignorato le sue emozioni e il mio sapere su di lui che lo hanno reso il villano del nono Final Fantasy. Lui è nato diversamente da Gidan. E' nato da sentimenti impuri.
Allora... com'è possibile?
Com'è possibile che Kuja si stia innamorando di me?
Non capisco. Mi sento confusa. Non ci sto capendo più nulla. 
Ho bisogno di riprendere fiato e schiarirmi le idee. Mi sento soggiocata dagli eventi, così non fiato.
Non so che rispondere. 
Mi alzo da lì e mi avvio nel bagno chiudendo la porta dietro di me, ignara delle ulteriori domande mentali che si fa Kuja sul mio comportamente fin troppo silenzioso.
Chiudo la porta a chiave e mi dirigo verso il lavandino per sciacquarmi il volto e schiarire queste idee troppo confuse con un po' acqua fresca.
Una volta davanti al lavandino, mi accorgo della mia immagine riflessa allo specchio.
Ora che ci penso...è la prima volta che mi guardo da quando sono venuta su Dissidia.
Eppure...è così strano. Fa davvero uno strano effetto vedermi in versione 3D, ma non sono cambiata di molto. Esteticamente sono uguale a come sono nella mia realtà. L'unica cosa che sembra essersi accentuata è la caratteristica dei miei occhi color ambra. Prendono diverse sfumature e sfociano nel color nocciola. Visti da qui sembrano quasi risplendere di luce propria.
In quella immagine che guardo, noto anche la collana che porto al collo.
Abbasso lo sguardo su di essa per guardarla più da vicino. Sospiro pensando:'Avevi proprio ragione papà. La guerra non fa per me.'
Metto una mano tra i capelli per poi posare nuovamente gli occhi sul mio riflesso. Non so che fare.
Se torno da Bartz non posso tenergli nascosto ciò che è successo.
Insomma...gli piace Kuja, no? Deve sapere con che razza di uomo ha a che fare. Non voglio che venga deluso da quel genoma. E' pur sempre un mio alleato e compagno. Solo che... più ci penso e più mi sale l'ansia.
Ho paura seriamente che potrebbe prendersela con me.
In fondo...sono io la ragione che li sta dividendo, no? Pensierosa e rabbrividita dalla cosa, decido di non pensarci togliendomi i vestiti rimanendo completamente nuda. Per un attimo guardo il mio corpo curiosa. Non sembra cambiato granchè. Pare sempre lo stesso. 
Do un'altra occhiata allo specchio, per poi andare nella doccia. Apro l'acqua per rinfrescarmi un po'.
"Ah...ne avevo proprio bisogno..."Sospiro sentendo quell'acqua così limpida cadere su di me.
I pensieri, come ogni volta che mi lavo, riaffiorano nella mia mente nonostante non voglio pensarci. 
Bartz, Cloud, Kuja... possibile che sia finita in un otome e non me ne sono nemmeno accorta?
Tsk...Kuja sarà di sicuro la femmina del gruppo, Bartz l'amicone e Cloud il figo. Potrebbe starci, no?
Sorrido a quei pensieri strani. L'acqua scorre su di me e lava via ogni preoccupazione lasciando solo decisione.
Non posso lasciare quel genoma ingannare Bartz. Lui non se lo merita.
Non ho altra scelta che tornare dai miei compagni.
Mi asciugo e mi vesto, per poi uscire dal bagno per prendere giacca e stivali che ho lasciato li dentro.
Sinceramente non mi aspetto di trovarlo in quel modo.
Kuja è seduto sul letto, ma stavolta almeno si è degnato di vestirsi.
Ha un espressione preoccupata o quanto meno pensierosa. Non l'ho mai visto con quel volto.
"Qualcosa non va?"Domando avvicinandomi, mentre lui risponde:"Non hai risposto."
"Huh?"Farfuglio essendomi completamente dimenticata del motivo per cui sono entrata in bagno, ovvero quello di schiarirmi le idee su Kuja.
"Perchè ti sei offerta per prenderti cura di me?"
Quella domanda mi fa andare nuovamente in tilt. 
Comincio a pensare e mi rendo conto che non è solamente per l'attenuante lusso e comodità che ha in quel castello.
Ad essere sincera...non lo so neanche io perchè l'ho fatto. Forse...è per causa che l'ho trattato male e volevo un modo per farmi perdonare.
Comunque sia, quegli occhi puntati su di me, in attesa di una risposta che non so dare, mi irritano.
Incrocio le braccia voltandomi dall'altra parte alterata dalla situazione e risposto:"Tsk.. non è che io debba spiegarti ogni cosa, eh?"
Quella risposta sembra confonderlo, anche perchè mi metto gli stivali e scende il silenzio.
Alzo lo sguardo verso di lui ed è ancora lì pensieroso.
Probabilmente non sa cosa sta provando in questo momento ed io mi sento a disagio in questa situazione.
Mi metto la giacca e cerco di essere carina con lui.
In fondo... non posso non tornare qui.
Mi avvicino, mettendogli una mano sulla testa per scompigliargli i capelli. Quel gesto sembra irritarlo.
"Ehi! Che combini? Così si rovineranno i miei poveri capelli."
Alza il volto verso di me, mentre io tolgo la mano e avverto:"Comunque si è fatto tardi. Ci si vede stasera."
Mi avvicino alla porta e lui, sorpreso, domanda:"Allora... tornerai?"
"Tsk...ovvio che tornerò. Che razza di domande?"
Con questo esco fuori dalla porta, mi dirigo verso il palazzo di Materia. Devo parlare con Bartz del bacio con Kuja. Non voglio che quel genoma lo illuda. Sono del tutto inconsapevole della situazione in cui Kuja si sta trovando.
Quelle mie parole lo rendono stranamente felice e lui non ne comprende il motivo. Con il cuore tra le mani ritorna da Spiritus. Lì i suoi compagni stanno facendo baccano e discutono di una questione che di lì a poco sta per degenerare.
Si tirano pugni e si afferrano violentemente per avere la ragione a portata di mano, ma lui non capisce perchè, così domanda:"Che succede qui?"
Cala il silenzio e tutti lo guardano in modo strano.
Improvvisamente, l'imperatore gli va vicino confuso dalla situazione che si è creata all'interno del palazzo di Spiritus.
"Kuja, qui c'è quel tipo che dice di essere Ardyn, ma non credo sia lui. Tu l'hai visto. Non era diverso?"
Il genoma sposta lo sguardo sull'uomo e, sfortunatamente, quel tipo è Ardyn in persona.
L'imperatore è del tutto scettico, ricordandosi di me come Ardyn, tant'è che comincia a dire:"Io me lo ricordavo molto più femminile."
Sapendo tutta la verità, il genoma fissa il villano che si toglie il cappello con nonchalant:"Salve, collega."
Quell'ironia e quel gesto di chinarsi, ma che in realtà si vede chiaramente che è una presa in giro, mandano in tilt gli altri guerrieri lì presenti.
"Cosa sono queste faccie? Chi è che comanda qui?"
Spiritus, sentendo il richiamo di Ardyn, si mostra ed entra all'interno della sala in cui stanno:"Porta rispetto. Qui comando io."
"Adesso, l'ultimo arrivato non sono più io, Spiritus. Avrai un altro da salvaguardare."Commenta Vayne, innervosendo il Dio che lo guarda e risponde:"Torna alla tua posizione di ricognizione, Vayne. Non sei qui per giocare."
Ardyn si alza dall'inchino e dietro di lui spuntano due nuove faccie che attirano l'attenzione di Jecht.
"Ehi! E voi chi siete?!"
Due ragazze, due gemelle, dall'aspetto simile a Shiva. La prima è identica a quella ritrovata nel decimo Final Fantasy e la seconda è uguale a quella di Brave Exvius. Entrambe sono fredde come ghiaccio e dotate di poteri congelanti, ma sanno gestire anche l'evocazione di armi e di Esper.
La cosa non preannuncia nulla di buono per me, perchè quelle due non sono altro che Giselle e Vivian, le mie due rivali, ma io non posso di certo sapere che sono arrivate qui.
Io...sto andando da Bartz, nel palazzo di Materia.
L'unico dilemma che adesso rimane è: Come sono arrivate fin qui?

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***



Capitolo 20



Tutto è fin troppo strano. Il comportamento di Kuja mi ha lasciato scossa e la cosa più stressante è che ora devo avvertire Bartz di quanto accaduto.
Non voglio che sia preso in giro da un femmineo senza cuore. Devo fargli capire con chi razza di uomo ha a che fare.
Peccato che durante il tragitto, nella piazza centrale di Alexandria, mi ritrovo di nuovo Kefka davanti:"Ehi, tu!"
"Huh?"Farfuglio confusa voltandomi verso di lui che continua a dirmi:"Dove credi di andare? Non mi hai ancora detto cos'è un Mc Donald's."
Oh...cielo. In che razza di situazione mi sono cacciata?
La cosa mi infastidisce terribilmente, tanto che mi metto una mano in fronte mentre gli domando:"E perchè diamine dovrei dirtelo? Tsk..."
Continuo a camminare, ma lui non molla. Si mette davanti bloccandomi il passaggio.
"Mi dici che qualcuno è più spaventoso di me ed io esigo sapere chi è costui."
Sospiro, ormai stanca dell'assurda situazione in cui mi trovo, metto le mani ai fianchi cercando di fargli capire il mio disagio:"Senti, clown, togliti dai piedi! Già la giornata è iniziata in modo al quanto strano. Non voglio altre stranezze, ne tantomeno un pagliaccio tra i piedi. Qui ne abbiamo fin troppi."
Avanzo per la mia strada, ma Kefka sembra non volermi mollare.
Mpf....mi sa che è un vizio dei villani attaccarsi come cozze sullo scoglio.
Fortunatamente qualcuno viene in mio aiuto. E' Cloud che lo sbatte, con un colpo di spadone, all'interno di un portale allontanandolo da me.
Incrocio le braccia vedendolo. La questione con lui non mi è ancora passata, ma non sembra comprenderlo.
"Tutto bene?" Mi chiede avvicinandosi.
Sono abbastanza tesa nel vederlo dinanzi a me, tanto è che metto le mani nelle tasche del giubbino da glaive rispondendo con molta diffidenza:"Sto bene e non c'era bisogno del tuo aiuto. Potevo farcela da sola."
Continuo a camminare lasciandolo lì a sospirare, stanco dal mio comportamento. Comincia a seguirmi continuando a fare domande:"Sei ancora arrabbiata con me?"
"Certo che si. Te la sei presa con me senza nemmeno sapere, fregandotene delle mie emozioni in quel momento. A volte penso che tu mi veda come una guerriera di Spiritus, piuttosto che una di Materia."
"Mi spiace, ok? Quante volte ancora dovrò dirtelo?"
Rimango in silenzio, mentre lui riprende nuovamente fiato. Si ferma mentre io continuo ad avanzare, quando mi dice:"Comunque Bartz ti sta cercando."
Mi blocco sentendo quelle parole, per poi voltarmi verso di lui preoccupata.
Che sappia di me e di Kuja? Che abbia saputo del bacio?
"Ehm...C-cosa?"Farfuglio, mentre lui incrocia le braccia spiegando:"E' preoccupato per te. Sono ore che ci siamo messi in ricerca di te."
"Ore?"Borbotto mettendo una mano alla fronte e abbassando la testa confusa. 
Com'è successo che sono passate tutte queste ore come dice lui?
Rifletto per poi ricordare.
Ma certo! Mi sono addormentata nel letto del castello di Alexandria. Come ho fatto a dimenticarmi di questa cosa? 
'Pensavo di aver dormito poco e invece...'Mi dico mentalmente alzando la testa verso di Cloud che continua ancora a fare domande:"Dov'eri finita?"
"Ohm...ehm...mi ero appisolata sotto un albero."Mento lasciando dubbi nella mente del biondo che contrabbatte:"Qui non ci sono alberi. Dove sei stata?"
"Infatti non ero qui.  Sono veuta da poco."
Cerco di tenere testa, ma lui sembra essere molto più astuto di me.
"Bugiarda. "Mi chiama lasciandomi perplessa a mormorare un:"Che?"
"Non avevi detto che dovevi trovare Kuja per ringraziarlo?"
D'accordo. Mi ha messo con le spalle al muro ponendomi questa domanda. Continua a guardarmi con quell'aria interrogativa.
Deglutisco. Devo pur svincolarmi da quella situazione, così decido di fare l'acida. 
"Tsk... e tu non dovresti  farti gli affari tuoi?"
Mi rimetto in marcia, quando le parole di Cloud mi bloccano nuovamente:"Ehi, non è che adesso si scopre che tra te e Kuja c'è qualcosa?"
Un brivido mi assale lungo la schiena al solo pensare ciò che ha insinuato il biondo.
Cioè...io con Kuja? Ma siamo impazziti per caso?
E poi cos'è che dovrei provare per quel genoma, eh?Come può minimamente pensare ad una cosa del genere?
Non ci credo. Non voglio crederci.
Irritata da quelle ipotesi fatte dal ragazzo, mi volto verso di lui, nervosamente rivelandogli tutto ciò che realmente c'è.
"Credimi, tra me e Kuja non c'è assolutamente nulla. Anzi, una cosa c'è."Dico per poi voltarmi verso di lui e continuare:"L'unica cosa che ce è l'immensità del cazzo che me ne frega!"
Quelle parole vengono sbraitate e con il rossore in volto al solo pensarci. In fondo... non provo nulla per Kuja, no?
Vedo Cloud sorridermi e venirmi vicino, scompigliandomi i capelli e ipotizzando:"Qualcosa è successo. Lo so. Sei tutta rossa in viso."
"Chi? Io?"Farfuglio incredula, mentre lui annuisce.
"No!"Urlo e lui risponde con voce calma:"Invece si."
"Ti dico di no."Continuo a urlare nervosa dalla situazione creata, quando quel battibecco viene interrotto da un grido:"Sun!"
Rconosco questa voce. E' di Bartz.
Mi volto e lo vedo venirmi incontro, per poi abbracciarmi preoccupato:"Per fortuna stai bene. Pensavo che ti fosse successo qualcosa."
Ricambio l'abbraccio tranquillizzandolo:"Sto bene."
Ci stacchiamo leggermente, rimanendo comunque nell'abbraccio e fissarci negli occhi.
Quel momento di pura amicizia viene confusa da Cloud:"Ehi, il terzo incomodo non lo voglio fare. Me ne vado."
"Che?"Mormoro vedendolo allontanarsi da noi.
Terzo incomodo? Davvero pensa che io e Bartz siamo una coppia?
No... un momento! Ci sono! Come ho fatto a non notarlo prima! Cloud si è ingelosito!
La verità, purtroppo, ne è un'altra. Cloud se ne va solo per dare la possibilità a Bartz di farsi avanti con me, ma io non lo so di certo.
Stacco l'abbraccio dal castano e corro dal biondo:"Ehi, gelosone!"
"Guarda che non sono geloso."Tenta di spiegarmi continuando ad avanzare, mentre io faccio ancora una domanda:"E allora perchè ti comporti così?"
Lo vedo fermarsi ed io faccio altrettanto.
Scuote la testa per poi volgere lo sguardo su di me e dire:"Fammi capire, avrei dovuto guardare la vostra scena romantica?"
"Romantica? Ma io e Bartz siamo solo amici!"Rivelo con nonchalant dando, inconsapevolmente, una pugnalata al cuore dell'eroe del quinto Final Fantasy che ascolta silenziosamente le mie parole.
Cloud sorride e fissa il castano ribadendo:"Appunto...solo amici..."
Con questo lo vedo allontanarsi da noi, lasciandomi sola con Bartz. 
Io, sinceramente, non lo capisco. Perchè si comporta così? Comunque sia, adesso ho altro a cui pensare.
Volgo lo sguardo verso il ragazzo. Devo dirgli le cose come stanno, ma non ci riesco. Comincio a balbettare per la paura di ciò che potrebbe accadere:"Ehm...Bartz..."
"Tranquilla. Lascialo andare. Probabilmente è stressato a causa di Sephiroth come al solito."Tranquillizza per poi voltarsi verso di me e proporre:"Ehm...che dici? Ci andiamo a fare un giro?"
Annuisco e lo seguo, ma voglio cogliere l'occasione per dirgli di Kuja.
"Comunque..."Farfuglio, fermandomi a pochi passi da lui.
Non so come continuare la frase. Cioè...non mi sono mai trovata in questo genere di situazioni. Come faccio a dirglielo? Come faccio a dirgli che l'uomo di cui si è innamorato mi ha baciata? 
Inconsapevolmente, nel pensare, non mi sono nemmeno accorta che mi sono fermata.
Vedendo la mia esitazione e il mio comportamento strano, Bartz si blocca voltandosi verso di me chiedendo:"Ehi, qualcosa non va?"
Tutto non va, Bartz! Che razza di domande fai?! Tutto va fottutamente male!
Ah...ok, Sun! Prendi fiato che puoi farcela. Non è difficile. Devi solamente dirgli che il ragazzo di cui è follemente innamorato è un fottuto bastardo e gigolò  che bacia chiunque gli capita a tiro e ci sei cascata tu adesso.
Ok....forse dirlo così non è tanto facile.
Sarà più facile prendersi una testata in faccia e farsi ammazzare di botte che svincolarsi da questa situazione.
Però, mi faccio coraggio e alzo il volto dicendogli:"Dobbiamo parlare."
Quelle due semplici parole stranamente sembrano preoccuparlo. Non ho mai capito perchè quel semplice 'dobbiamo parlare' fa sempre lo stesso effetto. Vedo il terrore nei suoi occhi. Già so cosa starà pensando. La solita frase che si mettono in testa tutti gli uomini che hanno a che fare con una donna che gli dice di dover parlare con loro e cioè:'E adesso che ho combinato?'
E' un classico ormai.
"C-certo..."Borbotta con un filo di voce e con la paura impressa sul volto, ma che tenta di nascondere.
Decido di fargli strada verso il palazzo di Materia. Arriviamo in quel deserto dove spesso ci alleniamo. Non vedo nessuno e decido di sedermi su un masso lì per parlargli in quel posto isolato.
Non voglio che lo sentono sbraitare o che vedono il mio sangue schizzare ovunque. Faccio cenno di sedersi sul masso accanto a me. Lo vedo deglutire, mentre si siede incerto chiedendomi:"Cos'è la cosa di cui dovevi parlarmi?"
Ceco di farmi coraggio e dire quel nome che a lui sta a cuore:"Kuja."
"Kuja?"Domanda dubioso voltandosi verso di me come a chiede:'Che cazzo c'entra Kuja ora?'
Ma io di espressioni facciali non ci capisco nulla e lo interpreto come se fosse stato infastidito dall'averlo menzionato poichè per lui è sacro-santo.
"Senti, so che ci tieni a lui, ma non è di certo una persona affidabile."
"A proposito di quello, vedi...c'è un..."Tenta di spiegarmi la realtà della situazione, ma io nemmeno lo ascolto poichè penso che non vuole che io sparli di lui.
"Lo so, lo so."Interrompo, per poi aggiungere:"Non vuoi che te lo dica, però devi saperlo. Non so come la prenderai."
"Cosa?"Chiede confuso, mentre io gli rivelo:"Lui non è attatto da te, Bartz. O quanto meno non solo da te."
"Di che stai parlando?"Continua a domandare e allora mi alzo dal nervoso. Mi metto dinanzi a lui facendogli promettere:"Promettimi che se te lo dico non mi ammazzi e non ti arrabbi."
"Perchè dovrei farlo?"Dice con voce calma e allora ipotizzo che posso stare calma e informo:"Perchè Kuja  mi ha baciato."
Forse era meglio non dirlo. Lo vedo alzarsi di scatto, preso dalla gelosia, sbraitando:"Kuja ha fatto cosa?"
'Ok, adesso mi ammazza.'Penso vedendo quella reazione esagerata per poi cercare di calmarlo dicendogli:"Calmati."
"Perchè mel'hai detto così?"
"Non sapevo come dirtelo!"
"Ti prego, dimmi che non è una cosa reciproca."Mi implora lasciandomi perplessa.
Pensa davvero che potrebbe piacermi Kuja e che ci sia stata al suo bacio? 
Ok, è vero. Ci sono stata, ma solo perchè mi ha preso alla sprovvista. Non è detto che provo qualcosa per lui o che lui la provi per me.
Comincio ad alterarmi rispondendo:"Secondo te potrebbe mai piacermi uno che mi fa spazzolare la sua parte più intima?"
Quelle parole lo mandano in tilt facendogli pensare chissà quale immagine perversa nella sua mente.
 Forse....avrei dovuto spiegarmi meglio.
"Tu...hai fatto...cosa?"Balbetta incredulo e confuso come se avessi detto la cosa più sconcia al mondo.
"Ehi, me l'ha chiesto lui di farlo. Mi ha messo quella cosa tra le mani e non potevo tirarmi indietro."Cerco di difendermi, mentre lui mormora con un filo di voce:"Cosa?"
"Però, devo dire che era stranamente morbida quella peluria."Faccio notare e la cosa sembra alterare ulteriormente Bartz che diventa rosso in viso.
"Sun, risparmiami i dettagli! Potevi dirlo in modo meno volgare però..."
"Volgare? Io ti sto dicendo che mi ha fatto pettinare la sua coda e tu pensi che sia volgare?"Lo interrompo.
Tira stranamente un sospiro di sollievo.
"Ah...la coda."
"Perchè? Cosa pensavi che fosse?"
"Per come l'hai detto sicuramente tutto tranne quella."Mi dice facendomi mettere le mani ai fianchi irritata e ribattare:"Ma cos'è? Un vizio? Anche Kuja quando parlo non fa che pensare a male."
"Sun, per favore. Smettiamo di parlare di lui. Anzi, se lo vedi, chiamami."Mi interrompe irritato da quel nome e allora presumo che voglia dirgliene quattro per averlo preso in giro.
"Certo, così glielo dici in faccia che fa schifo."
Inaspettatamente, volge lo sguardo verso me continuando:"Veramente è altro di cui voglio parlargli."
Quelle parole suscitano curiosità dentro me e chiedo:"E cos'è che vorresti dirgli?"
"Che deve stare lontano da te."
Quelle parole mi confondono. Perchè Bartz sta dicendo tutto questo?
Lo vedo avvicinarsi, mentre io replico confusa:"Da me?"
Mi mette una mano sulle spalle rivelando:"Sun, hai frainteso tutto. Io non sto con Kuja e nemmeno mi piace. Ho altri gusti."
Tiro un sospiro di sollievo sentendo quelle parole.
"Oh...meno male. Credevo che mi avresti ucciso sapendolo."Comincio a ridere insieme a lui.
Per un attimo rimaniamo così, a guardarci negli occhi.
Quella mano sulla spalla si trasforma in un abbraccio che mi mette dei dubbi.
Come mai è così protettivo? Perchè mi sento così difesa e ben protetta quando lui mi abbraccia?

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***



Capitolo 21



Dopo aver detto le cose come stanno con Kuja, Bartz inizia ad essere strano. Volge lo sguardo verso me dicendo:"Veramente è altro di cui voglio parlargli."
Parlargli? Perchè Bartz dovrebbe parlargli?
Incuriosita dalla situazione domando:"E cos'è che vorresti dirgli?"
"Che deve stare lontano da te."
Ok, adesso non so come comportarmi. Che centro io in tutta questa storia?
Sono realmente confusa, soprattutto quando lo vedo avvicinarsi.
"Da me?"Ripeto per capire se ho sentito bene le sue parole.
Bartz mi mette una mano sulle spalle spiegando l'enorme malintesto che c'è stato:"Sun, hai frainteso tutto. Io non sto con Kuja e nemmeno mi piace. Ho altri gusti."
Tiro un sospiro di sollievo sentendo quelle parole.
"Oh...meno male. Credevo che mi avresti ucciso sapendolo."Comincio a ridere insieme a lui.
Per un attimo rimaniamo così, a guardarci negli occhi.
Quella mano sulla spalla si trasforma in un abbraccio che mi mette dei dubbi.
Come mai è così protettivo? Ma i miei dubbi scompaiono, quando lui mi rivela:"Non so se si è capito, ma io tengo davvero a te."
Quelle parole mi rassicurano e mi fanno sorridere. 
In fondo è normale essere così preoccupati e protettivi se ci tieni per qualcuno, no?
Ricambio l'abbraccio dicendo:"Lo so. Anch'io tengo a te."
Il suo volto diventa stranamente sorpreso e incredulo a quelle mie parole, tant'è che comincia a balbettare:"D-dici...sul serio?"
Mi stacco da lui annuendo, per poi continuare:"Sei una delle poche persone più normali in circolazione. Devo ammetterlo. Con te mi trovo davvero bene e sei anche una bella persona."
"Quindi...io...ti piaccio?"Continua stranamente a farfugliare.
Eppure non capisco. Perchè sembra così teso mentre me lo chiede? E' piuttosto agitato. Forse... è perchè nessuno gliel'ha detto.
Inizio ad ipotizzare tante cose per poi arrivare alla conclusione finale.
Gli sorrido dolcemente per poi dirgli apertamente:"Ovvio che si."
Lo vedo diventare stranamente rosso in viso, mentre io mi avvicino e gli pizzico le guancie aggiungendo:"Guarda che guanciotte! E che occhioni! Come si fa a non piacerti un amico così?"
Tolgo le mani dalle guancie e Bartz sembra raffreddarsi di colpo mormorando confuso:"Amico?!"
"Si, perchè?"
Lo vedo tentennare. Vuole dire qualcosa, ma non sa come farlo.
"Ehm...veramente non credevo che tu...cioè...."
"Io cosa?"Chiedo incuriosita.
Il castano si mette una mano in fronte e sospirare. Abbassa lo sguardo per poi prendere coraggio e dire:"Sun, io...vedi..."
Chiude gli occhi vedendo che non riesce ad esprimere ciò che prova alzando il volto e confessando con il rossore in volto:"Mi sono innamorato di te!"
Possibile che io sia così ottusa da non capirlo? 
Ebbene si! Lo sono!
Quella bellissima confessione, infatti è stata detta al masso su cui mi sono seduta prima, poichè mi sono allontanata nel vedere Squall uscire dal palazzo di Materia. Sinceramente... non mi sono nemmeno accorta che stesse finendo la frase. Pensavo che si fosse fermato a quel vedi, perchè voltandomi nella direzione in cui guardava ho visto Squall.
Ho iniziato a pensare che volesse dire di andare da lui. Non credevo si stesse per confessare.
"Ehi."Saluta il castano fermandosi nel vedermi avvicinarmi.
"Ehi, dove stai andando?"Domando e lui non perde tempo a rispondere:"Vado in ricognizione. Hai visto Cloud?"
"Si, era su Alexandria l'ultima volta che l'ho visto."
"Tsk...scommetto che se n'è andato in giro da solo."
Detto questo incrocia le braccia e sposta lo sguardo su Bartz che guarda me e Squall con aria delusa, mentre viene verso di noi.
Accorgendosi della cosa, comincia a chiedere:"Eri con Bartz?"
"Si, stavamo chiarendo un po' di cose."
"Quindi... presumo che te l'abbia detto."Dice riferendosi ai sentimenti che prova l'eroe verso me, ma fraintendo.
"Si, mi ha detto del malinteso. Mpf...ed io che credevo che stesse con Kuja."
Lo vedo sorridere e scuotere la testa,mettendosi la mano alla fronte abbassandola come a dire:'Questa non ha capito proprio nulla.'
Bartz si affianca al castano e lui chiede:"Venite anche voi con me?"
Annuisco euforica per poi mettermi in cammino domandando:"Andiamo di qui?!"
Ignara di tutto poichè ho dato le spalle ai due, Squall da una pacca sulla spalla al ragazzo rassicurandolo:"Dai, non prendertela. La prossima volta andrà meglio."
"Andrà meglio? Io le ho detto apertamente che mi sono innamorato di lei e neanche si è accorta che parlavo."
A quelle parole l'eroe dell'ottavo Final Fantasy cerca di trattenere la risata inutilmente.
Nel sentire quella risata trattenuta, mi volto e, consapevole che non è facile farlo ridere, comincio a guardare l'eroe del quinto Final Fantasy per poi dirgli:"Bartz, voglio sentirla anch'io."
"Sentire cosa?"
"La barzelletta che hai raccontato a Squall."
"Cara Sun, se non ci sbrighiamo con la ricognizione, mi sa che noi due diventeremo le barzellette qui."Mi risponde alterato per poi staccarsi dal gruppo.
Confusa, mi volto verso Squall chiedendo:"Ma che gli è preso?"
Il taciturno rimane in silenzio sorpassandomi e seguendo il castano. Incrocio le braccia rintontita.
Cosa avrò mai detto di sbagliato? Io proprio non riesco a capirli. Perché si stanno comportando così?
"Ehi, aspettatemi!"Esclamo seguendoli e vedendoli andare senza di me.
Ci ritroviamo così ad attraversare un portale per poi accorgermi di essere in una città che conosco molto bene.
"Rabanastre."Dico quel nome di quella città principale che si trova nel dodicesimo Final Fantasy.
La conosco molto bene perchè è stato uno dei Final Fantasy che mi è piaciuto di più, anche se il mio personaggio preferito di quel numero è stata Fran.
Ho sempre voluto avere un fisico come quella viera. Purtroppo mi devo accontentare della normalità. Non posso avere un fisico scolpito e tonico come il suo o come quello di Tifa del settimo Final Fantasy.
Sorpreso, Squall si volta verso di me chiedendo:"Conosci Rabanastre?"
"Si, una volta l'ho vista, ma non da vicino."
"E come l'hai vista? Per caso... sei una sensitiva?"Comincia a domandare Bartz mettendomi non pochi punti interrogativi nella mente.
"Perchè pensi che sia una sensitiva?"
"Si dice sensitiva? Intendevo quella che indovina le cose. Sai... anche quando ci siamo incontrati la prima volta hai detto qualcosa fuori dal comune."
"La prima volta?"
"Si, quando hai afferrato la mia piuma nella mano e l'hai chiamato per nome."
Quel discorso del castano confonde Squall, tant'è  che comincia a fissarlo in modo strano. Incrocia le braccia tra il disgusto e l'incredulità.
E' tutto fin troppo chiaro. Ha capito una cosa per un'altra e a confermarlo sono le sue parole:"Hai dato un nome al tuo...?"
"Tsk...lo sapevo!"Esclamo interrompendo quel pensiero perverso sul nascere per poi spiegare:"Questo è l'effetto Sun! Non c'è dubbio. Chiunque parla di Sun o con Sun capisce male."
Vedendosi alle strette del pensiero perverso fatto da lui, lo sento giustificarsi con:"Comunque è pur sempre strano dare il nome ad una piuma. Diciamocelo."
In effetti non posso dargli torto. Ha ragione. D'un tratto sentiamo un esplosione che ci prende di sorpresa. E' una trappola!
"Sun!"Chiama Bartz afferrandomi per mano e spostandomi da lì. 
Mi ritrovo a terra con il castano che mi protegge la testa e Squall poco lontano da noi che ha schivato l'attacco.
Qualcuno ci ha attaccati, ma chi?
Chi è stato? Che sia un guerriero di Spiritus?

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Capitolo 22


Arrivati a Rabanastre le cose non si mettono di certo bene per me e i miei due compagni.
"Sun!"Mi chiama Bartz afferrandomi per mano e spostandomi da lì vedendomi avvolta dall'esplosione. 
Quell'impatto così violento, mi fa ritrovare a terra con il castano che mi protegge la testa e Squall poco lontano da noi che ha schivato l'attacco.
Qualcuno ci ha attaccati, ma chi?  Chi è stato? 
Con queste domande ripetute nella testa, mi volto e vedo l'imperatore insieme a Kefka. Io e Bartz ci alziamo da terra e li vediamo avvicinarsi.
"Ma tu guarda. C'è Ardyn."Ironizza Mateus, ma il pagliaccio sembra non capire l'ironia:"Cosa? Quella è Ardyn?"
"Lei ha detto di chiamarsi così, sempre che sia questo il suo vero nome."
Quelle parole sembrano confondere Bartz che comincia  a domandare:"Sun, di che stanno parlando?"
"Ehm...ricordi quel famoso buco nell'acqua che ho fatto la prima volta in missione? Quello dove ho conosciuto il Kuja pervertito. Ecco."Cerco di spiegare sinteticamente, ma la mia spiegazione sorprende Squall che comincia a chiedere:"Cosa? Ti sei fatta chiamare Ardyn?"
"Ehi, lo so che è stata una cazzata. Non c'è bisogno di ricordarmelo!"Mi lamento incrociando le braccia e vedendo lo sguardo fisso su di me dell'eroe dell'ottavo Final Fantasy.
Improvvisamente sento dei passi e un rumore di battito di mani, quasi come un applauso che prende la mia attenzione.
I miei occhi non possono crederci a ciò che sto vedendo.
"Bene, bene. I miei complimenti, mia cara. Non pensavo che una ragazza potesse prendere il mio nome senza alcun permesso."
'Che cazzo ci fa Ardyn qui? Lui non è su Dissidia! Almeno non ricordo. Forse...che sia stato aggiunto come Vayne?'Comincio a pensare confusa.
Tutto questo non ha senso. Lui non dovrebbe essere qui. Lui dovrebbe essere nel suo mondo a fare del male e a spassarsela con la sua vita. A mettere altra confusione nella mente è chi viene in nostro soccorso.
Tidus, Gidan e Jecht vengono verso di noi per aiutare nello scontro, poichè l'esplosione li ha richiamati essendo poco distante da lì.
Vedere Jecht con quei due mi confonde. Per un attimo ho dimenticato completamente del patto, ma poi mi ritorna in mente.
Nel mentre, essendo distratta, Ardyn attacca prendendomi di sorpresa, ma Tidus  blocca il colpo con la sua spada:"Ehi, amico. Qui devi vedertela con tutti noi."
Vedendomi alle stretta, prendo il mitra pronta all'azione, ma qualcosa mi blocca.
Sento un brivido che mi pervade e una risata agghiacciante che mi fa ragelare il sangue nelle vene.
Quella risata proviene da dietro di me, mentre davanti a me già si stanno battendo tra di loro. Chi è che ride?
Forse...la mia curiosità è un po' troppa.
Mi volto e vedo due Shiva, una molto simile a quella del decimo Final Fantasy e l'altra uguale se non identica a quella di Final Fantasy Exvius Brave.
Non posso comprendere che la realtà è molto più spaventosa di quella che penso, così pensando che fosse quell'esper, chiamo:"Shiva?"
Le due iniziano a ridere per poi guardarsi in faccia. Il loro modo di fare non mi piace per niente. Impugno il mitra, pronta a dare il via alle danze, ma quella tipa dai capelli lunghi e blu, con quella pelle azzurra, molto simile alle Shiva di quel decimo Final Fantasy, avanza verso me, mettendo una mano sul suo fianco e fare da snob.
Dov'è che ho già visto quella posa?
Alza il volto verso di me dicendo:"Mi sorprendi, mia cara. Com'è possibile che non ti ricordi di me?"
Quella voce...
No, non è possibile. Non può essere lei.
Non so perchè, ma comincio a tremare nel comprendere chi fosse:"G-Giselle?"
"Ma tu guarda che sfigata! Davvero ti hanno dato quella... cosa... tra le mani?"Domanda l'altra facendomi deglutire per poi pronunciare incredula il suo nome:"V-Vivian?"
Abbasso l'arma. Le forze mi stanno abbandonando.
E' come se mi fosse crollato il mondo addosso. Non è possibile che siano arrivate qui. Deve essere tutto un brutto sogno. 
Nel rivederle sento così tanta paura di ripassare quell'inferno che mi spuntano le lacrime agli occhi.
Come hanno fatto ad arrivare qui?
"Cosa c'è? Sei sorpresa Sun?"Chiede Giselle, seguita subito da Vivian che completa la frase:"O forse dovremo chiamarti con il tuo nome vero. Margaret Noiren."
Mi scivola il mitra dalle mani cadendo a terra al suono di quella voce pronunciare quel nome per completo. 
Non voglio ritornare nello stesso inferno. Non voglio.
Mi tappo le orecchie urlando:"No, non è vero! Voi non siete qui!"
"Oh, che reazione esagerata."Risponde la prima fissando la seconda che comincia a ridere.
Scuoto la testa per poi continuare a convincermi:"Deve essere tutto nella mia testa. Non c'è altra ragione. Ma certo! Vi ignorerò, così sparite dalla mente."
"Davvero pensi di riuscire a cavartela così?" Ribatte la seconda spiazzandomi completamente.
Inerme davanti a quelle due, cerco di darmi giustificazioni che non esistono. Chiudo gli occhi, mettendomi le mani alle orecchie urlando:"Voi non esistete!"
Quell'urlo attira l'attenzione di Bartz che si volta verso me, chiamandomi:"Sun!"
"Voi non siete qui....non siete qui..."Ripeto quasi sull'orlo della pazzia. Non può essere vero.
Tutta questa situazione mi manda letteralmente in tilt.
Tanti anni passati in un inferno costruito da loro, sono riuscita a svincolarmi e me le ritrovo sempre davanti ogni cosa, ma non le ho mai trovate su Final Fantasy. Perchè devono essere proprio qui? Non possono invadere anche questa mia realtà che sto accettando. Anche se è solo fantasia... non voglio che venga contaminata da loro.
Tutto posso accettare, ma non la loro presenza insieme ai personaggi della saga che amo di più a questo mondo. 
Non possono esserci la ragione dei miei tentati suicidi e quella che mi ha dato forza per andare avanti, quella che mi ha trasmesso mio padre mostrandomi uno ad uno gli eventi della saga e che io continuo ancora nonostante lui se n'è andato. Io...non lo accetto.
Non posso accettarlo!
Sicuramente questo è tutto un brutto sogno, ma che dico? E' un vero e proprio incubo.
Purtroppo, ciò che accade, è più vero che mai e me ne rendo conto nel peggiore dei modi.
Tentando di sdeviare la mia mente nel pensare che sia solo un ricordo o qualcosa di inconcreto lì, quelle due si guardano in faccia decidendo di attaccarmi.
Mi lanciano un blizzard, colpendo al centro del mio cuore. Quel colpo, preso di sorpresa, mi fa cadere all'indietro all'interno di un portale che nemmeno mi sono accorta che fosse lì.
Mi ritrovo così a volteggiare nel vuoto, mentre la mia pelle diventa sempre più gelida e cristallina.
Così, come i movimenti sono gelati e mi bloccano, non riesco a fare almeno di cadere. Non riesco a trovare la forza per ribellarmi a quella sorte.
Inconsapevolmente sono caduta all'interno del mare di Besaid del decimo Final Fantasy. Sento così freddo, mentre intravedo qualcuno tuffarsi e venire in mio soccorso. Paralizzata, perdo i sensi, lasciandomi andare e chiudendo quegli occhi ormai stanchi di vedere ciò che accade. Non ho più voglia di lottare.
Che qualcuno mi lasci morire qui se anche questo mondo deve essere invaso da loro. Già hanno distrutto tutta la mia vita, tutta la mia privacy e tutti i miei amici.
Se invadono questo posto, questo unico angolo di gioia e di salvezza, non ho motivo di vivere.
Abbandonata a quel destino, chiudo gli occhi perdendo completamente i sensi.
Inconsapevolmente, a venirmi incontro è Tidus. Sono molto distante da lui, ma per lui non sembra essere un problema. 
Forse il suo essere giocatore di blitzball l'ha aiutato a sviluppare un apnea fuori dal comune. Chissà.
Sta per afferrare la mia mano, quando una delle due gemelle lo attacca da dietro.
Jecht, vedendo il figlio in difficoltà, ha seguito le due.
Giselle attacca Tidus, ma il padre sferra un colpo alla tipa cogliendo di sorpresa Vivian che sta per assestare un altro colpo.
Nell'intento di urlargli contro, la ragazza respira finendo quasi per affogare. Peccato che la sorella l'afferra in tempo, portandola a riva. Jecht, vedendomi troppo distante da loro e che scendevo sempre più in profondità, fa segno di prendermi al figlio, per poi pararsi davanti per evitare che le due possano attaccare nuovamente.
Tidus arriva finalmente da me, afferrando la mia mano e mettendomi in spalla per poi condurmi fuori dall'acqua.
Il padre gli fa strada e, una volta in riva, notano che le due se la sono date a gambe.
Il biondo mi mette sulla spiaggia, mentre quell'uomo mi viene vicino dicendo:"Ha bevuto troppa acqua. Devi portarla da Materia. Potrebbe non farcela."
"Lo so. E' anche gelata."Risponde per poi caricarmi nuovamente sulle spalle, una volta ripreso fiato, ed entrare nel portale che ci avrebbe condotto verso il palazzo di Materia.
Una volta al palazzo, le diverse cure sembrano funzionare, ma il freddo continua a uscire cristallizzando la mia pelle.
Lightning e Y'shtola decidono di fare il tutto e per tutto per aiutarmi. Mi tolgono quei vestiti bagnati e usano varie magie di fuoco e di cure per completare la guarigione, ma io non riesco a svegliarmi. Mi sento così debole...
Possibile che davvero questo mondo ha ospitato anche quelle due vipere di Giselle e Vivian oltre me?

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


Capitolo 23


Quella scoperta di quelle due, mi ha sconvolto. La voglia di combattere se n'è andata ed ha lasciato un vuoto totale accompagnato da quel senso di inutilità che ho sempre avuto nel mio mondo.
Apro gli occhi, risvegliandomi infreddolita. Il cuore fa male e non riesco nemmeno ad alzarmi. Terra e Lightning sono accanto a me, mentre Y'shtola e Shantotto sono vicino alla porta degli alloggi per evitare che altri entrino. Sono completamente nuda ed ho addosso più di sei coperte. Probabilmente hanno servito per riscaldarmi.
"Ehi, finalmente ti sei svegliata."Nota la bionda attirando l'attenzione della rosa su di me:"Ci hai fatto prendere uno bello spavento."
Sai quanto me ne frega? Io ho altre cose a cui pensare. Ho una vita che sta per essere rovinata nuovamente e devo prepararmi psicologicamente alla cosa.
Avrei preferito non risvegliarmi.
Non so se è per causa del colpo inflitto dalle due o è la situazione stessa che le ho nuovamente tra i piedi, ma comincio a lamentarmi con le lacrime agli occhi:"Ho freddo..."
Sentendo il mio mormorio, Y'shtola non perde tempo e mi prende un cambio, per poi ritornare da me:"Ecco. Ho preso la prima cosa che mi è capitata tra le mani."
Terra afferra il mio vestito e mi accorgo fin da subito che è quello di miqo'te.
Mpf...praticamente mi vuole vestita da troia.
Seccata, ma con il morale a sottoterra, non ho il coraggio di rispondere a tono per dirgli che è uno schifo.
Mi limito a prendere quei vestiti, se così possiamo chiamarli, tra le mani di Terra e mettermelo.
Sinceramente, non capisco come possa risolvere i miei problemi vestita in quel modo, ma almeno ho qualcosa da mettermi. Vorrei protestare, ma sono troppo infreddolita e scossa.
Nonostante quel cambio, prendo la mia coperta mettendomela sulle spalle. Il gelo non cessa. Sembra che provenga dal mio cuore. E' una sensazione orribile.
Così debole e vulnerabile...
Tutto avrei immaginato, tranne che quell'incubo di Giselle e Vivian fosse arrivato fin qui. Non so come spiegare tutto questo, perchè è qualcosa di così assurdo che sfugge ad ogni legge della ragione.
La porta viene aperta prepotentemente da Bartz che urla il mio nome:"Sun!"
Shantotto si mette di mezzo per evitare che si avvicinasse:"Non osare, guarda che non ti abbiamo dato il permesso di entrare."
Il castano si scansa e quella scena viene vista anche da chi è fuori in quel momento.
"Sun, come stai? Va tutto bene?"Comincia a domandarmi una volta vicino.
"Certo, sta bene."Risponde evasivamente Lightning, seguita da Terra:"Sta tranquillo. E' solo un po' scombussolata dagli eventi. Si riprenderà presto."
"Capisco..."Sospira per poi allungare la mano verso me che sono di spalle, quando Shantotto lo blocca:"Per favore, quanto fervore! Lasciala respirare, adesso ha solo bisogno di ragionare."
Quelle parole, seguite dalle gesta della piccola maga di prenderlo e trascinarlo fuori lo lasciano perplesso.
Confusa da ciò che è accaduto, Y'shtola decide di sapere ulteriori dettagli riguardo allo scontro:"Sun, possiamo sapere cos'è successo? Ha detto Squall che non hai alzato nemmeno un dito per combattere contro i nuovi alleati di Spiritus."
"Forse...è successo qualcosa."Ipotizza Terra che subito viene seguita da Lightning:"Forse conoscevi qualcuno?"
Annuisco con il gelo che non finisce di torturare il cuore.
Cazzo! Fa davvero male.
"Erano....Giselle e Vivian...loro....cioè... le conosco da scuola e di certo non ho avuto bei momenti."Tento di spiegare, ma quel dolore che porto è troppo atroce.
"Come hanno fatto a venire qui?"Chiede nuovamente la rosa, ma io rispondo:"Ne so quanto te."
Quel dolore nel petto diventa insopportabile.
Mi alzo, pur essendo debole. Ho voglia di camminare e schiarirmi le idee. C'è troppa confusione e troppo dolore che non riesco a sopportare.
Esco fuori dal palazzo, ma non riesco nemmeno a prendere fiato. Mi guardo attorno notando che è calata la notte.
Voglio andarmene di lì, ma quel dolore in petto mi fa avanzare solo di altri due passi, poi mi siedo a terra per riprendere fiato.
Non ci sto capendo più nulla. 
Abbasso lo sguardo ripensando allo scontro. Mi sono comportata come una sciocca idiota.
Improvvisamente sento dei passi venire verso me e colui che cammina domanda:"Hai messo il nuovo cambio?"
E' la voce di Cloud. Alzo lo sguado e lo vedo lì, davanti a me. Annuisco senza aprir bocca dai troppi pensieri e preoccupazioni che ho.
Lo vedo sedersi per poi dire:"Ho sentito che per poco non ti facevi ammazzare."
Quelle parole mi irritano e non poco:"Se fossi morta penso che sarebbe stato meglio per tutti."
Comincia a fissarmi come se avesse intuito tutto. Mi mette una mano sulla spalla continuando a fare domande:"Dunque...è così. Tu conoscevi quelle due?"
"Huh?"Farfuglio voltandomi verso di lui che aggiunge:"Cos'è successo?"
Cos'è successo? Come posso spiegarlo? Come posso dire che sono stata vittima di bullismo per ben otto anni di scuola e continuano ancora nonostante sia finita? Tutto questo mi porta in depressione. Vorrei piangere, ma non ho neanche la forza per fare quello.
"Non voglio parlarne."Mi limito a dire con quel filo di voce che resta, mentre lui mi scompiglia i capelli intuendo che la situazione non è per niente facile.
"Ah...guarda che stelle in cielo!"Sento dire da Bartz in modo sospirante e sognante, mentre viene verso di me si blocca.
"Ehi, che ti prende?"Domanda il biondo vedendolo lì fermo.
"Ehm...Sun...sembri una stella caduta dal cielo."Comincia a dirmi irritandomi:"Piantala di prendermi in giro. Non sono dell'umore giusto."
"Per la cronaca... il vestito da miqo'te ti dona. Stai davvero bene."Dice squadrandomi da capo a piedi.
Nervosamente, sospiro e mi alzo:"Si, come no!"
Mi allontano da loro e Cloud incuriosito chiede:"Dove vai?"
"A fare quattro passi."
"Vengo con te!"Si introduce Bartz, ma io non sono dell'umore giusto per stare in compagnia, così lo fermo dicendo:"No, Bartz. Rimani qui. Ho bisogno di stare da sola."
"Ehm...ok... va...va bene..."Balbetta dispiaciuto e sentendosi rifiutato.
Purtroppo non posso portarlo con me. Devo schiarirmi le idee.
Durante la mia passeggiata, senza nemmeno accorgermene mi ritrovo nel castello di Alexandria del Final Fantasy nove.
Non so perchè, ma ho come l'impressione che i miei piedi mi abbiano condotto qui di loro spontanea volontà.
"Tsk...che ci faccio qui? Perchè sono venuta?"Inizio a domandarmi, ritrovandomi davanti alla porta della stanza dov'è Kuja.
Le luci sono spente, ma sento come un richiamo. Come una forza maggiore che mi esorta ad entrare.
Apro la porta di quella camera, avanzando al suo interno e chiudendola dietro di me vedendo il genoma dormire.
Mi siedo su quel letto, togliendo gli stivali per poi mettermi sotto le coperte.
Inconsapevolmente, mi avvicino a Kuja che è di spalle, avvolgendo il mio braccio su di lui abbracciandolo da dieto.
Forse...è perchè ho bisogno di essere confortata...
Sentendo le mie braccia su di lui, sembra svegliarsi. Tocca la mia mano, stringendola con la sua dicendo:"Pensavo non saresti venuta."
"Dormi e non rompere."Mi altero e lui sorride chiudendo gli occhi per tornare a dormire.
Tutta questa situazione mi confonde.Perchè sono venuta qui? Che davvero sia solo il lusso ad attrarmi? Oppure c'è qualcosa di più profondo e nemmeno me ne accorgo?

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


Capitolo 24


Tutto ciò che è successo il giorno precedente, mi lascia un assurda amarezza. Al mio risveglio Kuja non c'è più ed io ritorno al palazzo di Materia con qualche domanda in più nella testa.
"Perchè sono andata da Kuja?"Mi domando perplessa e confusa.
Sospiro e metto una mano dietro alla nuca. Non riesco a trovare una risposta semplice e che non riguardi il fatto che mi sto affezionando a lui.
Avrei potuto rimanere tranquillamente con gli altri e invece i miei piedi hanno camminato fino a lui.
Mpf...sono proprio patetica.
"Sun!!!"Sento un urlo disperato.
Una corsa seguita da qualcuno che si getta alle mie spalle prendendomi in un abbraccio. E' Bartz che incomincia a rompere:"Dove sei stata? Ero spaventato a morte. Pensavo che ti avessero attaccato o che ti fossi ferita."
"Che?!"Mormoro incredula vedendolo staccarsi dall'abbraccio e continuare a chiedere:"Insomma, hai passato tutta la notte fuori. Mi dici dove sei stata?!"
Vedendomi alle stretta, decido di mentire:"Mi sono appisolata sotto un albero."
"Tsk...è sempre quell'albero lì?"Sento domandare qualcuno alle spalle di Bartz.
Solo in quell'istante mi rendo conto che con lui c'è Cloud. Comincia a fissarmi, incrociando le braccia quasi come se sapesse che sto mentendo.
Che mi abbia vista andare da Kuja?
Deglutisco sentendomi realmente messa alla prova, ma stavolta ho quella forza di combattere e sorridendo, metto una mano al fianco e replico:"Si, è sempre quell'albero lì."
"Ehi, di quale albero parlate? Sono proprio curioso di vederlo." 
Eccolo! Ci mancava solo questa.
E adesso cosa mi invento con Bartz?
Ci penso un po' su e poi trovo la soluzione. Quale albero è migliore di quello di Cordelia?
Faccio strada verso quell'albero su cui c'è quel foro del mio primo colpo andato a segno.
Dopo un po' di giri finalmente lo trovo.
"Eccolo. Contento?"
L'espressione di Cloud sembra sorpresa. Forse... perchè ha capito che l'albero è solo un diversivo che stranamente funziona.
"Cos'è questo foro?"Comincia a chiedere ed io non mi trovo impreparata alla cosa.
"E' il segno."
"Il segno?"Ripete Bartz quasi confuso e allora spiego:"Questo albero è la prova della mia mira. E' stato qui che ho incontrato Kuja e mi ha curata dalla miopia."
Tocco quell'albero pensierosa, mentre il castano comincia a toccare il buco:"Impressionante."
"E' giusto al centro dell'albero."Nota il biondo mettendosi da lontano.
"Era il centro che puntai."Continuo a dire, quando sentiamo dei strani rumori di foglie più in la.
Ci muniamo di armi, pensando che sia un nostro nemico, ma con grande sorpresa troviamo Gidan e Squall che si sono accampati, come profughi, per pranzare.
"Ehi, ho fame anch'io. Date qualcosa anche a me!"Esclama euforico il castano vedendo i due lì seduti, per poi introdursi nella mischia.
"Ragazzi, manca l'acqua."Rivela Gidan seccato, vedendo Bartz schiantarsi sull'erba accanto a Squall.
"Avete portato anche le carte?! Ci facciamo una partita?"Comincia a chiedere il ragazzo facendomi ridere, quando Cloud sposta lo sguardo verso il genoma e dice:"Se vuoi posso andare a prendere io l'acqua."
"Ci faresti un gran favore."
Con quella risposta, il biondo si incammina alla ricerca dell'acqua, prendendo delle bottiglie da mano a Gidan.
"Uhm...ha dimenticato questa."Fa notare Squall ed io non perdo tempo ad afferrare quell'altra bottiglia e seguirlo dicendo:"Vado a portargliela io!"
Sentendo i miei passi, lo vedo fermarsi, per poi proseguire di fianco a me. Poco a poco sembra che le cose tornano normali tra di noi e quell'astio che avevo sparisce quasi per magia.
Al nostro ritorn non posso non ridermela nel vedere da lontano quei tre in che razza di posizione si sono messi.
Gidan e Bartz si sono messi a giocare a carte, mentre il povero Squall è costretto a pettinare la coda del genoma.
Non so perchè, ma la cosa mi fa ridere. Mi ricorda molto la scena mia e di Kuja, però c'è una differenza enorme. Per Gidan sembra normale farsela spazzolare in compagnia e in simpatia, ma anche farsela toccare come se fosse un braccio o una gamba, mentre il fratello sembra quasi geloso della sua coda al punto tale da nasconderla e ritenerla una cosa intima e personale.
Non so se ridere o piangere per questa cosa.
Mentre cammino, mi trovo qualcosa tra i piedi che calcio involontariamente.
Abbasso lo sguardo verso l'erba vedendo uno smartphone. Incuriosita lo raccolgo e noto che è l'ultimo modello di Iphone. Stranamente è acceso e lo schermo è sbloccato. Che sia opera del calcio dato?
"Mmh...dov'è che ho già visto questo telefono? Che sia di Noctis?"Comincio a chiedermi alzando lo sguardo verso Cloud che ha raggiunto gli altri e non si è nemmeno accorto che sono rimasta lì con quell'oggetto tra le mani.
Abbasso gli occhi sullo schermo e decido di guardare la galleria delle foto per capire se fosse realmente di Noctis, ma non è una bella scelta.
Non sono per niente preparata a ciò che vedono i miei occhi.
E' il cellulare di una delle gemelle, ma non riesco a capire di chi. Le ultime foto che vedo, non sono foto, ma video che apro.
E' tutto lo schermo scuro, ma si sentono le loro voci.
"Vivian, sei proprio sicura?"
"Su, via, Giselle. Di cosa hai paura?"
"Come facciamo a farlo? E' una pazzia!"
"Tu seguimi e riprendi."
Dopo quell'assurda conversazione, partono delle immagini assai strane e macabre.
Probabilmente il cellulare era nascosto in una borsa al momento del filmato, anche perchè si vede chiaramente l'estrazione dell'oggetto da essa.
Sono nei bagni e Amy sta prendendo dell'acqua per metterci l'oki dentro. Soffriva spesso di mal di testa. Si vede chiaramente Giselle che passa il cellulare nelle mani di Vivian che la incita:"Distraila."
"Ma tu guarda chi c'è."
"Ancora tu?"Domanda seccata la mia amica per poi posare il bicchiere sul lavandino per aprire quella bustina. Inconsapevolmente, nell'alzare il volto e voltarsi verso Giselle, Vivian mette l'intero flaccone di Valium all'interno dell'acqua.
Sento quella conversazione che non avrei mai dovuto sentire:"Ehi, se sei qui per rompermi, ti risparmio la fatica. Prendo la bustina e me ne vado."
"Tsk...ancora con Margaret, eh?"Riprende Vivian facendosi guardare poco dopo aver messo la boccetta in borsa e fingere di messaggiare con il cellulare.
"Sun è una ragazza stupenda e voi dovete piantarla di starci dietro."
"Si, ma lei non ha ciò che abbiamo noi. Potresti riconsiderare l'accordo."
"Mi spiace, ma non voglio avere nulla a che fare con i vostri subdoli piani. Non ho bisogno di nulla. Ho già abbastanza borse, scarpe, soldi...e quant'altro mi volete offrire.Le mie amiche mi bastano e se non vi dispiace adesso toglierei il disturbo."Dice mettendo quella bustina in quell'acqua dov'è stato aggiunto il valium per poi berla tutta in un sorso e dargli il bicchiere tra le mani della ragazza poco prima di uscire di lì. Il video finisce con Giselle che guarda ridendo il telefono per poi esclamare:"Gliel'abbiamo fatta!"
Tremante di quella scoperta e confusa di tutto, decido di vedere l'altro video, ma ciò che vedono i miei occhi non è nulla di rassicurante.
Le due sono in macchina e sembra quasi come un documentario o qualcosa delle ultime notizie.
"Scoop del momento. Giselle, parlaci del tuo piano infallibile." Dice Vivian che riprende tutto e si volta verso la sorella che porta l'auto.
"Che dovrei dire, scusa?  Abbiamo messo del valium e adesso dobbiamo vedere che succede quando due medicinali come l'oki e il valium  reagiscono. E' tutta scienza, mia cara."
"Le stiamo inseguendo."Informa quella che riprende mostrando la 500L di Amy. La riconosco dalla targa e quel rosso è inconfondibile.
"Sai che risate se si è addormentata al volante?"
"E' solo questione di tempo, sorellina."Sento discutere le due mentre continua quel filmato di quell'auto dinanzi a loro. Improvvisamente la 500L fa qualcosa di strano. Si sposta sull'altra corsia pian piano, quasi involontariamente. E' una stradina di montagna ed è a doppio senso, non ci sono corsie di sorpasso.
Si sente il rumore del clacson e un auto viene diritto verso la nostra. La 500L sbanda finendo fuori strada, quasi volontariamente, per poi rotolare essendo in velocità e in pendenza.
"Bingo!"Urlano euforiche le due, soddisfatte da ciò che è successo.
"Adesso il prossimo è Mike."Rivela Giselle guardando Vivian con il cellulare, mentre lei continua:"Già, gli diremo che la sua amata Margaret non ha retto il colpo della sua storia con me e si è suicidata."
"Si, però non ci giochiamo troppo. Dobbiamo trovare qualcun altro da rovinare la vita, altrimenti sarà una vera noia senza qualcuno da umiliare."
Il video si conclude lì e tutto ciò che ho visto mi lascia senza parole.
Io...non sapevo che Amy avesse visto quelle due al ristorante cinese e poi tutta quella scena...
Sembra quasi di averla vissuta. No, aspetta. Io l'ho vissuta davvero. Io ero in quella macchina ed ero senza cintura. Lela che urlava Amy. 
Me le ricordo bene queste cose.
Mi sento vittima degli eventi. Mi ritrovo a tremare, mentre Gidan mi chiama:"Sun!"
Agita la mano per fare cenno di andare da loro, ma io non ci riesco.
Sono troppo scossa.
Ho i brividi che pervadono il mio corpo continuamente. Ho paura. Tutto è diventato più chiaro, ma anche più confuso.
Potrei essere realmente in coma, ma questo non spiega l'esistenza delle due qui.
Così come pensare che sia morta. Allora... cos'è successo davvero?
Non posso essere morta. Io...
Io non voglio essere morta. Non con loro come miei compagni di viaggio.

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***



Capitolo 25


"Sun!"Sento chiamare Gidan, ma io sono troppo scossa.
Lo vedo agitare la mano per fare cenno di andare da loro, ma io non ci riesco.Quel video che ho visto, quella realtà che ho ignorato si è presentata davanti a me.
Ho i brividi ovunque e sento nuovamente tanto freddo e gelo intorno a me. Ho paura. Potrei essere realmente in coma, ma questo non spiega l'esistenza di quelle due.
Così come pensare che sia morta. Io...potrei esserlo davvero?
No, non può essere vero. Io non sono morta, voglio che tutto questo sia reale, anche perchè mi sento più viva che mai. Ho trovato degli amici e non posso lasciarmi sfuggire questa situazione. Deve esserci per forza un'altra strada.
Comincio a cercare su internet altre informazioni riguardo a quell'incidente, ignara che si stanno preoccupando nel vedermi lì immobile.
"Sun, che ti prende?"Mi chiede Bartz alzandosi da terra e posando le carte per poi avvicinarsi a me chiamandomi:"Sun..."
Mi tocca la spalla e il cellulare mi cade dalle mani per lo shock.
Tutto ciò che ho visto è una foto di una 500L completamente accartocciata, finestrini rotti, ruote bruciate. Senza leggere il titolo di quell'articolo già comprendo che chiunque fosse lì dentro è ormai andato a miglior vita.
Il titolo, ancor più scioccante:'Tragedia in montagna - morte sulla strada.'
Non ho il coraggio di leggere oltre. Quelle poche righe mi bastano per intuire la cruda verità.Terrorizzata da ciò che ho letto, comincio a correre non appena vedo il telefono a terra.
"Sun! Dove stai andando?!"Mi urla dietro il castano, quando Cloud prende lo smartphone tra le mani leggendo quel che ho letto in precedenza io.
Sgrana gli occhi comprendendo qualcosa e ferma l'amico prendendo l'attenzione su di se:"Ehm...Bartz?"
Abbassa lo sguardo tendendogli l'oggetto trovato.
Leggendo, il ragazzo alza gli occhi verso l'amico capendo anche lui che quella notizia ha a che fare qualcosa con me.
Intanto sono arrivata poco lontano da lì. Devo schiarirmi le idee. Non può essere vera quella notizia. Non voglio crederci. E'...assurdo!
Non posso essere in coma e neanche morta, perchè se fosse così, perchè diamine me le sono ritrovate qui?
Giselle e Vivian sono la conferma che non sono morta. Ci metto la mano sul fuoco. Non può essere una coincidenza, però... quell'articolo. Da dov'è che spunta fuori?
"Porca puttana!"Sbraito calciando un sasso nervosamente che involontariamente finisce per colpire qualcuno.
"Ehi!"Sento urlare qualcuno che attira la mia attenzione. 
E' Ace e non è da solo. E' insieme a Kain e a seguirli ci sono anche Cecil e Golbez.
"Giornata storta, eh?"Ipotizza l'argenteo facendomi sospirare:"Ah...non dirmelo. Era meglio non svegliarsi stamani."
Incrocio le braccia e allora sento Golbez chiedere:"E' lei? Chi è?"
"E' la nuova alleata. Si chiama Sun."Spiega Cecil venendo subito seguito da Kain:"Mpf...allora è lei l'ultima arrivata."
"Me l'aspettavo diversamente."Continua Ace.
Lì guardo per un po' a fare commenti, quando qualcosa non mi convince.
Io...non li ho mai visti al palazzo di Materia e l'unico che ho incrociato lì è proprio Cecil. Golbez è dell'alleanza di Spiritus, ma... gli altri due?
"Ehm...time-out!"Interrompo facendo segno di fermarsi per poi continuare:"Voi due da dove spuntate fuori?"
Vedo il seleniano ridersela per poi cominciare a spiegare:"E' normale che non li hai mai visti. Loro hanno il compito di sorvegliare l'apertura dove giace Shinryu. Devono evitare il suo ritorno."
"Insieme a noi ci sono anche Ramza, Prishe, Yuna, Tifa e Laguna. Abbiamo bisogno di aggiornarci continuamente anche perchè potrebbe ritornare da un momento all'altro e quindi dobbiamo farci trovare preparati."Continua Kain concludendo quell'assurda spiegazione.
"Capisco..."Farfuglio incrociando le braccia, ma in realtà non è che ci ho capito molto. Tutta questa storia sta diventando troppo strana.
"La cosa terribile è che Gabranth e Gilgamesh non sono di certo d'aiuto."Sento dire da Ace, quasi contrariato dalla presenza dei due guerrieri di Spiritus, ma a quanto pare non è l'unico.
Anche Kain la pensa come lui:"Già. Ci stanno con il fiato sul collo e non capiscono che la situazione potrebbe essere grave con il risveglio di Shinryu."
"Comunque sia dobbiamo farli ragionare."Si aggrega anche Golbez lasciandomi un attimo perplessa.
Lui è dalla nostra parte?
Ah, già. Il patto. Lo scordo sempre.
"Tsk...pensate davvero che dei villani possano ragionare? E' assurdo! L'unico modo per distrarli sarebbe trovare una donna abbastanza attraente da distoglierli dal lavoro e qui non ci sono prostitute." Dico la mia, ma sembra compresa diversamente da solo un opinione.
I quattro cominciano a fissarsi, per poi spostare lo sguardo su me in modo abbastanza strano.
"Che dite?"Domanda Kai guardando Ace che replica:"Secondo me potrebbe funzionare."
Golbez si avvicina a me, probabilmente sorridendo perchè non riesco a vederlo attraverso l'armatura che porta.
"Ho un'idea al riguardo." Comincia a fissarmi da capo a piedi. Il disagio approda dentro me. 
'Perchè mi scruta centimetro per centimetro? Perchè mi guarda in quel modo? Che sta pensando quella sua mente perversa ora?'Inizio a pensare anche perchè ho ancora il vestito da miqo'te e non mi va di essere guardata in quel modo.
Mi copro con il braccio destro il seno e l'altro tiro giù un lembo della gonna davanti per evitare che i pensieri sconci fossero apparsi nelle loro menti, per poi rimproverare:"Ehi, ehi! Frenate ragazzi! I vostri occhi devono guardare la mia faccia, non il mio corpo, ok?"
Vedendo il mio caratterino, Golbez incrocia le braccia per poi voltarsi verso il fratello e ipotizzare:"Mi sa che abbiamo trovato la distrazione perfetta per Gabranth."
"Distrazione? Ehi! Io non sono una distrazione!" Riprendo, ma i quattro nemmeno mi ascoltano.
"Gilgamesh è preso da Bartz. Se gli chiediamo di provvedere a lui, sicuramente Bartz non perderà tempo ad essere dei nostri."Ragiona Cecil, seguito da Kain:"Già, penso che anche lei potrebbe riuscire a sdeviare Gabranth. Insomma..."
I miei tre alleati mi fissano e allora continuo a dire:"Io mi rifiuto!"
Incrocio le braccia guardando dall'altro lato, mentre i tre spostano lo sguardo verso Golbez che scuote la testa come a dire:'Inutile che guardate me! Non so nulla e non ho altre idee'
Improvvisamente, vedo qualcuno provenire da lontano. E' Bartz che mi cerca. Sembra quasi sollevato nel vedermi:"Sun! Allora eri qui."
Si avvicina, vedendo il trambusto, non esita a chiedere:"Che succede?"
"Bartz, per favore, vuoi fargli capire tu che non voglio avere niente a che fare con Gabranth?"Cerco le sue difese e lui sembra anche intenzionato a capire in che genere di situazione mi sono messa.
"Scusate, ragazzi. Perchè proprio Sun dovrebbe parlare con lui?"
"Bartz, è la solita questione. La sai già."Rivela Ace per poi farsi seguire da Kain che continua:"In realtà ci serviresti anche tu, Bartz."
"Io?"Chiede incedulo guardandosi intorno.
Cecil osserva l'amico e sintetizza con:"E' per lo stesso motivo per cui abbiamo bisogno di te con Gilgamesh."
Lo vedo sospirare, per poi mettere le mani dietro la nuca e affermare:"Oh...allora non sarà così terribile."
Cosa? Come sarebbe a dire che non sarà terribile? 
Bartz! Ma che diamine stai combinando?
"Io non lo farò."Mormoro facendomi guardare dal castano che  cerca di rassicurare:"Tranquilla. Non è difficile. Devi solamente distrarlo."
Seh...come no.
Qui finirà com'è successo con Kuja e l'imperatore. Sgamata al primo istante...
"No!"Esclamo decisa, ma lui continua:"Oh...su via, Sun! Chi meglio di te può distrarlo? Tu sai molte cose e sicuramente riuscirai a incuriosirlo."
"Che?!"Sbraito per poi sentire quelle parole che mi fanno cadere il mondo addosso:"Io ho fiducia in te."
Ci mancava solo questa!
Non ci posso credere! Non posso credere a ciò che sto sentendo e  vedendo.
"Oh...e va bene!"Urlo accettando quell'incarico a malincuore. 
Non posso deluderli, ma questa sensazione inquetante si sta radicando in me.
Perchè ho come l'impressione che le cose stanno per prendere una brutta piega?
Perchè  adesso devo fare da distrazione ad un villano?
Io non voglio!

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


Capitolo 26


Le cose non vanno per niente bene. 
Già sapere di essere morta o in coma mi da un enorme disagio, per non parlare del vestito da miqo'te che è troppo succinto per i miei gusti.
E adesso? Ci si mettono anche questi qui a dirmi di Gabranth? Ma io non lo distrarrò mai! E' inutile che si mettono nelle orecchie!
"Oh...su via, Sun! Chi meglio di te può distrarlo? Tu sai molte cose e sicuramente riuscirai a incuriosirlo."Sento dire da Bartz.
"Che?!"Sbraito incredula per poi sentire quelle parole:"Io ho fiducia in te."
Ok, quelle parole seguite dalla faccia da cucciolo bastonato del castano non sono per niente buone. 
Mi intenerisco fin troppo a tal punto da urlare:"Oh...e va bene!"
Quell'incarico accettato a malincuore mi angoscia.
Non posso e non voglio deluderli, ma ho come l'impressione che le cose stanno per prendere una brutta piega.
Comunque sia, non ho altra scelta. Ormai ho accettato e la frittata è fatta. Devo distrarre Gabranth e Golbez mi ha anche detto come. La cosa non mi incoraggia per nulla perchè qua si tratta di tentare un villano.
Eppure non capisco. Perchè tra tante persone molto migliori hanno scelto proprio me per una cosa del genere? 
E' vero che sembro prostituta-mignotta con questi vestiti, ma dal sembrarlo all'esserlo c'è un enorme differenza.
"Altolà!"Sento urlare qualcuno alle mie spalle, mentre attraverso quell'area deserta. Incuriosita, mi volto e vedo Gabranth venire verso di me.
Ha l'armatura addosso e la situazione comincia a terrorizzarmi, soprattutto quando inizia a fare domande:"Chi sei?!"
"Ehm...io..."Balbetto abbassando il volto e toccandomi la nuca.
E adesso che mi invento?
"Ehm...sono una guerriera di Spiritus anch'io. Sono arrivata da poco. Il mio nome è..."
In quell'istante mi blocco.
Cazzo. Mi sono messa nel vicolo cieco da sola!
Che mi invento? Che gli dico?
Pensa Sun! Pensa! Fatti venire una bella idea e in fretta anche.
All'ultimo momento ho quel colpo di genio. Lui, così come Gilgamesh non sono mai al palazzo di Spiritus, dunque non hanno ancora visto le gemelle così termino la frase dicendo:"...Giselle."
"Giselle?"Mormora il villano cominciando a pensare, per poi sospirare:"Ah...giusto.Vayne me ne ha parlato. Dunque...sei una delle gemelle fredde, eh?"
Lo vedo mettere le mani sull'elmo mentre si presenta:"Io sono Gabranth."
Si toglie quell'elmo per mostrare il suo volto e rimango affascianta dal suo sguardo e dai suoi lineamenti perfetti.
Ok, devo ammetterlo. Pur essendo più grande di me di tredici anni, non posso non rimanere lì a fissarlo quasi sbavando. Me lo ricordavo più simile a Basch, ma a quanto pare mi sbagliavo. Lui è molto, ma molto più bello.
Cazzo se è figo! Mi sa che il fascino del bad boy ha colpito stavolta.
Nota la mia meraviglia, cominciando a domandare:"Qualcosa non va?"
"No, veramente è che... non mi aspettavo fossi così."
Lo vedo fissarmi il volto per poi affermare:"Sai, ad essere sincero anch'io mi aspettavo fossi diversa. Avevo sentito che non eri come le altre guerriere, che eri più decente fisicamente e meno vestita, ma sembri molto di più che decente. Però...non so...hai un aspetto da buona più che da cattiva. Ovviamente, si sa, a volte le apparenze ingannano."
Sentendo quelle parole comincio a ridere nervosamente.
Merda! Sono stata scoperta! Che diamine mi invento ora?
Vedendomi agitata cambia tono, diventando stranamente più amichevole:"Sai, anch'io ho un fratello gemello."
'Guarda, non lo sapevo proprio. Se non me l'avessi detto non ci sarei mai arrivata che Basch è tuo fratello.'Penso mentalmente ironizzando la cosa per darmi coraggio in quella strana situazione che si è creata, per poi cercare di dire con tono sorpreso:"Ma davvero?"
Lo vedo annuire, l'interpretazione è andata a buon fine, anche perchè continua a spiegare:"Già, peccato che abbiamo avuto dei contrasti. Lui... non è come me."
"Mpf....cose da fratelli suppongo."Replico avendo come risposta un semplice:"Già."
I suoi occhi cominciano a scrutare il mio corpo centimetro per centimetro.
Questa situazione comincia a pesarmi e non poco.
Cioè... ho capito che ho dei vestiti poco adatti, ma... quello sguardo non mi piace per niente. E' quasi come un lupo affamato che trova la sua preda succulenta. 
Ho come l'impressione che stia pensando a qualcosa che non mi piacerà per nulla.
Mi irrigidisco dal disagio. Come faccio a distogliere quei suoi occhi dal mio seno? Mica posso mettermi ad urlare? Non credo che i villani lo farebbero, ma non posso nemmeno fare la puttana di turno.
Improvvisamente, alza gli occhi verso i miei per chiedermi pensieroso:"Dimmi un po'... quanto tempo ci vuole per scioglierti?"
"Che?!"Sbraito confusa.
Mi rendo conto che comincio a guardarlo male, anche perchè non so cosa intende con quel scioglierti. Potrebbe significare di tutto, ma con quello sguardo di certo ho capito molto bene che l'effetto Sun ha centrato in pieno, ma devo esserne sicura. 
"Sai, Nube Oscura e Artemisia non sono così rigide come te."
Quelle parole mi confortano leggermente. Probabilmente ho capito male io. Meno male che non mi sono messa a fare la pazza.
"Ehm...che vuoi dire?"Chiedo ignara che ho compreso molto bene le intenzioni di Gabranth.
"Dai, hai capito cosa intendo. Sei venuta per farmi riposare e divertire, giusto? Non c'è nulla da vergognarsi. E' una cosa che i villani fanno spesso."
Che cazzo stanno sentendo le mie orecchie? No, non può essere. 
Ditemi che è uno scherzo per favore.
Ditemi che per divertire intende giocare a tennis, a calcio o a pallavolo perchè non posso sostenere tutto questo.
Davvero crede che io sia qui per...?
Oddio! Porca puttana! Ma dove mi sono cacciata? 
Bei compagni che ho. 
Hanno portato direttamente la pecora dal lupo. Meraviglioso...davvero....
"Cosa, cosa?"Domando nervosamente dalla situazione creata e lui non perde tempo a spiegare:"Può sembrare strano, ma quelle due non fanno altro la notte. Comunque, non devi farti problemi. Se hai bisogno più di una persona per essere soddisfatta, per me non ci sono problemi."
What The Fuck? No! 
Vi prego! No! Questo non può essere vero! Non DEVE essere vero!
Deglutisco sbiancando. Ma questo che cazzo ha capito? Ma davvero vuole...? No! Per favore! Ditemi che è uno scherzo!
Allora è per questo che mi fissavano quei bastardi dei miei compagni. Mi hanno usato come se fossi una prostituta. Io non  lo accetto!
Irritata, metto le mani sui fianchi.
Devo accettarmi che non sto capendo male.
"Ehm...potresti essere più chiaro? Perchè sto incominciando a pensare a male."
"No, non stai pensando male. E' proprio quello che intendevo."
Porca miseria! No! Io non voglio scopare con questo... tizio qui. Oddio, è vero che è un figo da paura, ma non sono pronta a darmi al primo che passa.
Il suo sguardo comincia ad irritarsi e mi fa comprendere che sta capendo tutto:"Tsk...fammi indovinare. Sei qui solo per farmi perdere tempo, non è così?"
Mei-day! Mei-day! Roger, abbiamo un problema! Il piano sta fallendo, ripeto! Il piano sta fallendo!
Cazzo, Sun! Fa qualcosa!
"Ehm...no! Ma che vai pensando. Veramente... ehm... volevo solo essere sicura che avessi capito."Fingo, ma dentro me c'ho un imbarazzo terribile.
Quel suo sorridere e venirmi vicino mi terrorizza, ma mai come le parole che seguono.
"Beh...allora che aspetti? Spogliati!"
Cioè vuole farlo qui?
Pazzo! Tu sei pazzo!
Lo fisso nervosamente, diventando tutta rossa di colpo, per poi guardarmi a destra e a sinistra per cercare vie d'uscita:"No, cioè... preferisco un posto più appartato se non ti dispiace."
Lo vedo respirare nervosamente e guardarmi male:"Siamo nel bel mezzo del deserto. Chi vuoi che ti veda?"
Ok, adesso che mi invento?
"Ehm....lo so, ma...."
Rifletti, Sun! Devi riuscire ad uscirne da questa situazione. Non c'è nemmeno della cazzo di....
"L'erba!"Dico, trovando una soluzione che lo incuriosisce:"L'erba?"
"Si, sai... tra le piante è molto più afrodisiaco e poi non voglio mostrare la mia mercanzia a chiunque potrebbe passare."
Lo vedo ridere e scuotere la testa per poi far notare:"Tsk...ma se è in bella vista."
"Mpf...guarda che è molto meglio di quel che credi."
Gabranth non fa resistenza:"Ok, seguimi."
Mi fa strada verso Cordelia, ma il problema è un altro.
Quello serio....
Io non voglio fare sesso con lui! Che cazzo mi invento una volta lì? Come lo distraggo ora?
Nel frattempo, ignara di tutto, Bartz ha raggiunto Gilgamesh.
"Oh...ma davvero devo pensare a questo pagliaccio qui?" Si domanda guardandolo con disprezzo, mentre il suo rivale si prepara alla battaglia:"Sono pronto! Fatti sotto!"
Incrocia le braccia vedendolo lì pronto per attaccare per poi giungere ad una conclusione:"Naaa... non mi metto a perdere tempo con te. Ci si vede."
Gira i tacchi e se ne va lasciandolo lì.
"Ehi! Non puoi lasciarmi così!" Comincia a sbraitare Gilgamesh correndogli dietro.
"Devo trovare Sun. Magari ci scontriamo un'altra volta, ok?"Continua a dire, per poi avanzare il passo alla ricerca di me.
Intanto, io e Gabranth siamo arrivati a Cordelia. Il cerchio si stringe.
Ci stiamo addentrando nella foresta e ancora non ho trovato una via di fuga.
Fortunatamente non ho bisogno di pensare a queste cose, poichè qualcuno mi tappa la bocca con una mano e mi trascina dietro un albero per nasconderci, facendo proseguire il cammino al villano non accorgendosi di nulla.
Chi diamine mi ha salvato la vita ora?
Che Bartz sia venuto in mio aiuto?

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***



Capitolo 27


Le cose con Gabranth non vanno di certo bene. Pensa che sia lì per soddisfarlo sessualmente e dopo un discorso molto What The Fuck, siamo riusciti a raggiungere un accordo. Andare a Cordelia, in un posto appartato, tra le piante. Il guerriero di Spiritus non fa resistenza e dice:"Ok, seguimi."
Mi fa strada verso Cordelia, ma il problema è un altro.
Io non voglio fare sesso con lui. Devo trovare uno stratagemma, ma non riesco a vedere soluzioni, finchè, una volta lì, qualcuno mi tappa la  mano e mi trascina dietro un albero per nasconderci, facendo proseguire il cammino al villano non accorgendosi di nulla.
Non so chi mi abbia salvata. Forse...è Bartz che ha compreso l'errore di lasciarmi sola con un villano ed è venuto in mio soccorso?
No, non può essere lui. Anche perchè la voce che prosegue mi fa intuire chi è davvero:"Dove pensavi di andare con Gabranth?"
Un respiro di sollievo. Mi stacco velocemente dalle sue braccia chiamandolo per nome:"Kuja!"
Il suo sguardo, nel vedermi con quegli abiti, sembra lo stesso degli altri. Comincia a fissarmi da capo a piedi mettendosi una mano al mento pensieroso. 
'Carissima Sun, ricordati di bruciare questi dannati vestiti una volta tornata al palazzo di Materia.'Penso alterata da quegli occhi puntati su di me.
"Però... devo dire che ti dona molto questo costume."Commenta innervosendomi ancor di più:"Infatti. Talmente che mi dona che mi fa sembrare una mignotta."
"Non la penso come te. Sei molto ammiccante. Mi piace."
"Tsk...peccato che ciò che indosso deve piacere a me e non agli altri come te."Mi lamento incrociando le braccia e voltandomi nervosa dall'altro lato per non guardarlo neanche.
"Oh...non fare la scontrosa. Ti ho appena salvato le penne con Gabranth..."Dice fissandomi.
E' vero. Mi ha salvata, ma di certo non voglio dargli peso. Peccato che lui sa sempre come farmi innervosire ancor di più continuando:"Oppure ho disturbato qualcosa?"
Mi volto verso di lui sbraitando:"Certo che no! Ti pare che io possa fare certe cose con il primo che passa?!"
E' davvero odioso. Davvero...
Come diamine fa a insinuare certe cose su di me? Lui neanche mi conosce!
Lo vedo mettersi il dito vicino al naso come a inzittirmi per poi affermare:"Shh...sta zitta. Non vorrai che il nostro incontro romantico finisca male?"
Nostro...incontro...romantico?
Da quanto in qua abbiamo incontri romantici io e lui?
Naaa....questo non ha capito un bel niente di me e di come stanno le cose. Meglio dirglielo una volta per tutte.
"Ma quale incontro romantico?! Tu sei pazzo!"
"La pazzia. Ah...cosa sarà mai una pazzia senza la gioia di farla?"
"O....k. Tu sei matto da legare. Sappilo."
"Ma tu devi essere anche più matta di me per starmi ancora accanto."Replica e la cosa mi turba.
Ancora accanto? Ma questo che razza di film si è fatto in testa?
Incrocio le braccia per poi scuotere la testa.
Meglio essere diretta e chiara con lui. Altrimenti finirà solo per farmi impazzire.
"Sia ben chiaro. Io non sono la tua ragazza, ok? Quindi non ti sto accanto."
Detto quello, vedendo campo libero, mi allontano.
Kuja rimane lì un po' per poi pensarci su e cambiare idea seguendomi.
Preso dai dubbi, comincia a fare domande a raffica:"Posso chiederti allora in che rapporti stiamo? Perchè la cosa non mi è ancora chiara del tutto."
"Siamo due perfetti sconosciuti."
"Due sconosciuti non condividono lo stesso letto e lo stesso luogo, ne tantomeno si baciano e si abbracciano sotto le lenzuola."
"Detta così fai pensare che abbiamo scopato quando non è vero."Rispondo nervosa e alterata da quella discussione, mentre lui continua:"C'è da dire anche che mi hai spazzolato la coda che non permetto a nessuno di farlo, dunque rispondi. Cosa siamo? Perchè sicuramente due sconosciuti non fanno queste cose."
Mi fermo a pensare e lui fa altrettanto. Ha ragione. Due sconosciuti non fanno quelle cose, ma non mi va di accettare questa situazione. 
Scuoto la testa voltandomi verso di lui toccandomi la nuca per poi sospirare:"Ah...Kuja? Accontentati di essere semplicemente una persona che parla con un'altra, ok?"
Riprendo a camminare, mentre lui rimane lì, quando domanda:"Allora perchè mi hai stregato?"
Mi blocco e mi volto ribattendo:"Ancora con questa storia? Io non ti ho stregato!"
"Allora perchè sento sempre questo batticuore quando parlo con te?"Mi urla avvicinandosi e lasciandomi perplessa.
Lui...davvero...prova qualcosa per me?
Kuja si è innamorato davvero di me?
Abbasso lo sguardo, deglutendo.
Scuoto nuovamente la testa per poi guardarlo diritto negli occhi e dirgli freddamente:"Perchè sei vivo. Chi è vivo gli batte il cuore in petto, no?"
Mi volto e mi allontano, mentre lui rimane lì.
Incrocia le braccia e contrariato.
"Ehi! Esigo una risposta! Voglio sapere la verità! Perchè l'hai fatto?"Chiede nuovamente riferendosi all'ipotetico incantesimo che crede gli abbia lanciato.
Sono esasperata da tutta questa storia, ma anche confusa. 
Voglio allontanarmi da lui il più presto possibile, così replico semplicemente con:"Arrangiati!"
La situazione è davvero insostenibile e con quella parola, lo abbandono lì a pensare, mentre io devo schiarirmi le idee.
Tutta quella conversazione mi ha fatto capire che il genoma si sta legando seriamente a me e la cosa mi pesa, ma non riesco nemmeno io a comprendere il motivo.
Perchè mi sento così? Perchè quelle parole mi confondono?
Inconsapevolmente, lasciandolo da solo, Kuja fa un incontro inaspettato.
Qualcuno ha visto tutta la scena sulla cima di un albero e non esita a dire la sua:"Ma tu guarda! Questa si che è bella!"
Il genoma alza lo sguardo, vedendo chi fosse.
E' Gidan che scende e gli va vicino, mentre contrariato, Kuja comincia a chiedere:"Che vuoi adesso?"
"Non credevo ti fossi innamorato di Sun."Gli fa notare mandandolo in tilt:"Io? Innamorato? mpf....ma a chi vuoi darla  a bere? Mi ha stregato. E' così ovvio."
Gidan comincia a ridersela per poi scuotere la testa e dire:"No, Kuja. Ti sei innamorato di lei. Ti piace e provi qualcosa. Non negarlo."
"Io non sto negando nulla, ma sappiamo entrambi che non posso provare quel genere di sentimenti. Non c'è altra soluzione. Quella strega mi ha fatto un incantesimo. Io non sono portato per amare."
Il fratello lo guarda, mentre il genoma sposta lo sguardo confuso.
"Sappi che solo perchè Terra ti viene dietro e tu l'ha rifiutata più volte non vuol dire che tu non possa innamorarti."
"Il ventiquattro anni non è mai successo e non accadrà ora."
Contrariato, Kuja si allontana sentendosi fuori posto, quando le parole di Gidan lo fermano:"Veramente non è una cosa che si controlla. Pensavo lo sapessi."
"Mpf..."Mormora voltandosi verso il fratello incrociando nuovamente le braccia:"Non puoi dirmi che non posso controllare le mie emozioni. E' una cosa mia ed è di mia proprietà, proprio come Sun dal momento che ha deciso di essere la mia estetista e prendersi cura di me e della mia persona. Non tollero che qualcuno mi dica che non posso controllarla. E' mia e di nessun altro."
Quel discorso sembra divertire Gidan dal momento che ha capito che Kuja si è innamorato follemente di me.
Comincia a ridere a crepapelle per poi fargli notare:"Sei anche geloso, eh?"
"Non sono geloso."
"Si che lo sei. Altrimenti non vedo altri motivi per cui fare quest'assurdo discorso."Gli dice per poi avanzare dalla parte opposta lasciandolo a pensare, mentre mormora alle spalle di Kuja:"Le cose si fanno interessanti."
Il genoma si ferma. Non può non dirgli le cose come stanno. E' pur sempre suo fratello.
Così, si volta per poi consigliare:"Ah...un'altra cosa. Sappi che Sun ha già un altro pretendente. Meglio che ti sbrighi prima che Bartz faccia la sua mossa."
Con questo si allontana lasciando un enorme dubbio nella mente del genoma:"Da quanto in qua Bartz sta dietro a Sun?"
Nel frattempo, io sono uscita dalla foresta di Cordelia, quando sento qualcuno afferrarmi la mano per poi trascinarmi in una corsa con lui. E' Bartz.
"Ehi, ma che diamine...?"
"Niente domande e seguimi!"Mi inzittisce correndo a perdifiato.
Ingenuamente, faccio come dice e ci ritroviamo ad attraversare un portale.
Dov'è che stiamo andando? Perchè tutta questa fretta da parte dell'eroe del quinto Final Fantasy?

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***



Capitolo 28


Eccomi qui, a gironzolare per Cordelia.
Chi l'avrebbe mai detto? Kuja mi ha salvato dalle grinfie di Gabranth e sembra essersi davvero innamorato di me. Questa situazione con il genoma mi procura un enorme disagio. Non credevo che i villani potessero innamorarsi.
Almeno credo un genoma creato da sentimenti impuri non dovrebbe succedergli o sbaglio?
Ah...finirò per impazzire se continuo a stare dietro di lui.
Presa da quei dubbi, non mi accorgo di essere uscita dalla foresta di Cordelia.
Improvvisamente, sento qualcuno afferrarmi per mano e trascinarmi in una corsa. 
Noto subito che è Bartz e comincio a lamentarmi:"Ehi, ma che diamine...?"
"Niente domande e seguimi!"Mi inzittisce correndo a perdifiato.
Ingenuamente, faccio come dice. Penso che probabilmente c'è qualche pericolo o Gabranth è ancora  nei paraggi. Ipotizzo che  è tutta una manovra per salvarmi e togliermi dal campo visivo del villano.
Corriamo diritti verso il portale lanciandoci dentro. Sono del tutto ignara di dove ci conduce e mi ritrovo su Eden, luogo del tredicesimo Final Fantasy.
"Wow..."Sospiro guardando quella città piena di tecnologia e meraviglia.
Sono esterefatta, quando lui prende l'attenzione, staccando la mano e dicendo:"Mi spiace per prima. Cioè...per Gabranth."
Quelle parole mi confondono e allo stesso tempo mi attirano a saperne di più:"Tu lo sapevi? Cioè sapevi che avrebbe fatto...?"
"So che è un tipo subdolo, ma sapevo anche che saresti riuscita a tenergli testa."Mi interrompe lasciando un enorme punto interrogativo che non esito a chiedere.
"Perchè mi hai fatto andare lì?"
Inaspettatamente, lo vedo toccarsi la nuca abbassando il volto e rivelare:"Perchè era l'unico modo per rimanere solo e parlare un po' con te."
"Con me?"
La cosa sta diventando strana, ma i miei dubbi vengono presto a svanire. Prende qualcosa dalla tasca per poi mostrarmelo farfugliando:"Ho visto questo strano aggeggio..."
E' il telefono che ho fatto cadere quando ho visto quell'articolo e quei video. Rimango lì a fissarlo mentre me lo tende chiedendo:"E' il tuo?"
Scuoto la testa abbassando lo sguardo:"No, deve essere di Giselle o di Vivian."
"Posso sapere perchè sembravi scossa? Cioè... anche quando le hai viste hai avuto la stessa reazione. Ti sei irrigidita e..."
"E solo che quelle due... quelle due mi hanno resa la vita un inferno nel mio mondo e non voglio passarne un altro. Soprattutto qui."Irrompo lasciandolo lì a fissarmi.
Cala il silenzio, poi lo sento respirare faticosamente.
Abbassa la testa, per poi alzare lo sguardo verso di me e dire:"Senti... so che probabilmente potrà non contare nulla per te, ma..."
Si ferma e abbassa nuovamente lo sguardo mentre incuriosita replico:"Ma...?"
Sospira di nuovo guardandomi negli occhi:"Ma mi fa male vederti così. Se parlarne può farti sentire meglio. Sediamoci. Io ti ascolto volentieri."
Lo vedo sedersi a terra incrociando le gambe, per poi far cenno di sedermi accanto a lui.
Abbasso lo sguardo indecisa. Anche se quelle parole mi rassicurano ed ho bisogno di parlare con qualcuno, non voglio intristirlo. Non voglio far pensare qualcosa come:'Povera pezzente o povera idiota.'
Alzo lo sguardo verso di lui. Il suo volto rassicurante mi da speranza e allora mi decido a sedermi accanto a lui.
"Quell'immagine...l'hai vista?"Chiedo riferendomi a quella sul cellulare di quell'auto fatta a pezzi.
Lui annuisce ed io non esito a spiegare il motivo per cui ero sconvolta:"Io ero in quell'auto."
Lo vedo voltarsi di colpo verso di me, quasi tra l'incredulo e il sorpreso mi dice:"Cosa?"
"Io ero lì. Me lo ricordo perfettamente, ma...non lo so. Non ricordo come sono finita qui. Ricordo molto bene l'incidente, ma...non riesco a spiegare come sia possibile. Cioè...non capisco perchè quelle due non dovrebbero essere qui. Loro hanno assistito alla cosa, ma non erano nell'auto.Sinceramente non so spiegarmi più nulla e...io..."Comincio a balbettare per poi fermarmi. Non ho il coraggio di continuare. 
Lui continua a fissarmi, per poi cercare di guardare il lato positivo della situazione:"Beh, tu stai bene, no? Nonostante l'incidente, tu sei qui."
Mi sorride confondendomi. Non capisce il punto della situazione.
"Si, ma non so come ci sono arrivata."
"Se ti può rassicurare, qui nessuno di noi lo sa."
E' vero. Bartz ha ragione. Tutti quelli di Dissidia non sanno come sono stati richiamati. 
Lo osservo sorpresa, mentre lui continua a dire:"E poi è già un gran passo avere dei ricordi. Pensa che ci ho messo un bel po' di tempo per recuperare i miei."
Sorrido vedendo il suo sorriso contagioso.
Abbasso lo sguardo, ma comunque il problema rimane.
"Lo so, ma...non è solo questo. Rivedere quelle due... mi fa sentire piccola e invisibile. Mi sento proprio come ogni volta che avevo a che fare con loro a scuola. Mi hanno presa in giro e sono stata oggetto di discussione. Non voglio essere lo zimbello un'altra volta. Io...non voglio ritrovarmi...di nuovo...cioè...non voglio quella situazione. Ecco."Spiego e lui fa una faccia strana. 
Sembra quasi comprendere le mie paure e i miei comportamenti. E' la prima volta che succede che qualcuno mi riesce a capire quando si tratta di Giselle e Vivian.
Mi fissa per un istante negli occhi, per poi avvolgermi il suo braccio sulla spalla per abbracciarmi. Mi sento così confortata.
"Ora capisco. Ne hai passate tante, eh?"
Ricambio il suo abbraccio, mentre lui mi consiglia:"Comunque, non riuscirai a vedere il futuri se pensi sempre al passato."
"Huh?"
"Sappi che c'è una soluzione migliore. Potresti gardare avanti e andare avanti, magari con qualcuno che ci tiene a te e ti fa star bene."
Ok, questa non me l'aspettavo.
Bartz, quando ci si mette, sa sempre dire la cosa giusta al momento giusto. Mi tocca i capelli, accarezzandoli e sento quel senso di protezione sua avvolgermi.
Mi sento davvero voluta bene in questo momento. Non potrei avere amico migliore di lui. E' davvero eccezionale.Non so perchè, ma ho come la sensazione che se Kuja non mi avesse salvata da Gabranth, avrei avutola spalla forte di Bartz che lo avrebbe preso a botte, anche perchè è venuto due minuti dopo l'incontro con Kuja.
Quanto vorrei avere un amico così protettivo anche nella mia realtà. Non chiederei di meglio.
Alzo gli occhi verso di lui e, involontariamente, incrociamo i nostri sguardi. Questo lato dolce di lui non l'avevo notato prima d'ora.
"Sun...io..."Balbetta vedendomi fin troppo vicino a lui.
Sta succedendo qualcosa, lo sento. Sta succedendo tutto troppo velocemente che non riesco a razionalizzare. I miei occhi e la mia mente scrutano quel volto di quell'eroe centimetro per centimetro, ma non sono l'unica. Anche lui fa altrettanto.
I nostri respiri si sincronizzano di colpo. Ho il cuore che batte all'impazzata, mentre i nostri visi si avvicinano sempre di più. Perchè mi sto lasciando andare a questa cosa? Che sta succedendo?
Possibile che io...?
No, non può essere. Non posso essermi innamorata di lui e nemmeno lui può esserlo di me. 
Siamo amici.
Allora...perchè? Perchè vorrei tanto abbandonarmi a questo attimo?
Perchè sembra che anche lui non vuole altro?
Siamo troppo vicini e credo che accadrà l'irreparabile. Troppi sentimenti, troppe emozioni sfiorano questo attimo. Le nostre labbra stanno per sfiorarsi.
Possibile che abbia frainteso tutto? Possibile che stia accadendo davvero? 
Ci stiamo davvero per.... baciare?

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Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***


Capitolo 29


Alzo gli occhi verso Bartz, inconsapevole di ciò che mi aspetta.
Il mio sguardo si incrocia col suo. 
"Sun...io..."Balbetta vedendomi fin troppo vicino a lui.
Ho il batticuore e non so capirne il motivo. Sta succedendo tutto troppo velocemente e con naturalezza.
Forse... è perchè mi sento sicura e protetta con lui.
Non lo so...c'è un'aria strana.
I nostri respiri si sincronizzano di colpo. Perchè mi sto lasciando andare a questa cosa? Possibile che mi sia innamorata di lui? 
No, non può essere. Nemmeno lui può esserlo di me. 
Siamo amici.
Allora...perchè? Perchè mi sto abbandonando a quest'attimo?
Perchè sembra che anche lui non vuole altro?
Siamo troppo vicini e credo che accadrà l'irreparabile. Troppi sentimenti, troppe emozioni sfiorano questo attimo. Le nostre labbra stanno per sfiorarsi, quando una voce ci fa sussultare:"Oh...eccovi qui!"
E' la voce di Cloud che mi fa ritornare in me. 
Ci stacchiamo velocemente l'uno dall'altra dall'imbarazzo, per poi guardare ognuno d'altra parte con il rossere in volto. 
Lo so. Ci stiamo comportando da bambini, ma davvero non ci sto capendo più nulla di quel che sta succedendo.
Prima Kuja, adesso Bartz...
No...lui non può essere innamorato di me. Probabilmente deve esserci un malinteso. Forse... avrò qualcosa in faccia e sono io quella che si è fatta tutto il film mentale.
Nel pensare, non mi accorgo che il mio silenzio e quello dell'eroe del quinto Final Fantasy fanno sorridere Squall e Cloud che cominciano a guardarsi in faccia quasi come se avessero capito tutto.
"Vi siete appartati, per caso?"Chiede il castano facendomi andare in tilt, ma ciò che mi fa esplodere è il commento del biondo:"Lasciali stare e andiamocene. Mi sa che abbiamo disturbato qualcosa."
Mi alzo di colpo da terra voltandomi verso di lui. Non voglio che pensi che mi apparto con il primo che capita.
Oddio! Ma tu guarda che razza di situazione!
"No, non avete disturbato nulla. Stavamo solo parlando."
"A me non sembrava e a te, Squall?"Chiama in causa l'amico che non tarda ad appoggiarlo incrociando le braccia insieme a lui e dicendo:"A me sembravano molto intimi."
"Già, sembrava che si stessero baciando."Continua a commentare Cloud mandandomi ancora più in tilt.
"Ehm...chi? Io con Bartz? Ma state scherzando, vero? Tutti sanno che siamo solo amici."Nego l'evidenza per sfuggire da quegli occhi e da quella confusione che si è creata.
Io non ho baciato Bartz, ma è vero che ci sono andata vicino... 
Cazzo! Non ci sto capendo più nulla. Perchè diamine mi stavo facendo prendere così tanto? 
E mentre il caos continua a prendere il sopravvento nella mia mente, sono del tutto ignara che quelle parole dette rimbombano nella mente del castano.
Soprattutto le parole:'solo amici.' poichè è consapevole che quel momento interrotto probabilmente difficilmente ritornerà.
"Cloud!"Sbraita nervosamente alzandosi e abbracciando il biondo per poi scuoterlo avanti e indietro:"Carissimo Cloud, ma lo sai che ti voglio proprio bene?"
Quel tono agitato e alterato fa intuire che le sue intenzioni non sono per niente buone.
Infatti, Bartz è incazzato nero e il soldier se ne rende conto fin da subito, cercando di staccarsi dalle braccia che il castano continua a stringere sempre di più.
Quella è la conferma che lui e Squall hanno interrotto qualcosa e sa che l'eroe del quinto Final Fantasy non gliela farà passare liscia.
"Lasciami!"
"Ma anche no!"Urla per poi rivelare all'orecchio del biondo:"Finchè non ti strangolo con il mio amore non ti lascerò andare."
Lo dice con un tono normale che pur sentito, non è che mi preoccupo molto della cosa.
So che Bartz è un po' pazzerello e giocherellone, quindi nego la possibilità che si sia arrabbiato per qualcosa o che sia semplicemente la sua vendetta, cosa che Squall comprende fin da subito.
"Ohoh...qui si mette male."Borbotta guardando i due litigare, soprattutto per come il castano che si è attaccato come una ventosa sul collo di Cloud.
'Sembra così amorevole mentre bacia la guancia del biondo che sembra non gradire la cosa.'Penso guardandoli intenerita.
Più li guardo e più sono ignara della realtà dietro quel comportamento del ragazzo. Infatti, sapendo che l'eroe del settimo Final Fantasy odia le effusioni, ha deciso di vendicarsi in questo modo.
Dopo una bella risata e aver staccato Bartz da Cloud, rientriamo al palazzo di Materia.
Finalmente, come mi sono ripromessa, mi cambio d'abiti. Non ho alcuna intenzione di mettermi quelli da hyur. Già portare quello straccio di gonna basta e avanza, così la mia scelta ricade sui vestiti che avevo prima dell'incidente.
Nel metterli mi accorgo di una cosa strana. Ho qualcosa nelle tasche dei pantaloni e non esito a tirar fuori.
E' il mio samsung S5. Come ha fatto a venire qui?
Turbata da questa cosa, decido di vedere se è accesso.
E' spento, così lo accendo notando una cosa strana.
La batteria è al massimo e c'è anche campo. 
Dubiosa, riapro l'articolo trovato su internet rileggendo:'Tragedia in montagna - morte sulla strada.'
Comincio ad approfondire l'articolo e ciò che vedono i miei occhi mi fanno tirare un sospiro di sollievo quasi egoista.
E' morto l'uomo in auto che ci ha fatti sbandare, Lela e Amy sono gravemente ferite in ospedale e...
Mi si bloccano i pensieri nel leggere le ultime righe.
"C-cosa?"Balbetto per poi deglutire incredula.
Nell'auto non sono stata ritrovata. Com'è possibile?
Io c'ero. Io ero lì. Me lo ricordo!
Ricordo le sirene e... aspetta! Io non ho visto alcuna autobulanza. Io le ho solo sentite.
Così, per esserne sicura, decido di scrivere il mio nome e cognome su internet:'Margaret Noiren.'
Intanto, a mia insaputa, Cloud e Bartz continuano il litigio fuori dal palazzo di Materia.
"Te l'ho già detto, mi spiace."
"Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Quando mi ricapiterà un'altra occasione del genere?"Si lamenta il castano, quando il biondo afferra lo spadone notando dei manikin dietro di lui.
"Pensa a combattere, idiota!" Rimprovera attaccando quel manikin simile a lui.
Bartz si tocca la testa confuso:"Non ho bisogno che tu mi dica di combattere.  Sono già abbastanza stressato di mio se non ti dispiace. Sono appena stato nuovamente friendzonato dalla ragazza che mi piace, ma stavolta è per colpa tua."
"Per colpa mia?"
"Certo! Ogni volta che ci sei tu o Squall non me ne va mai una giusta."Confessa attaccando l'altro manikin e liberando la via.
"Senti, mi spiace, ok? Non è un problema che mi riguarda se tu non riesci a dirle le cose come stanno. E poi penso che avrà capito, no? Più evidente di così?"Si altera il biondo posando lo spadone, vedendo Bartz sedersi a terra e scuotendo la testa.
"Non lo so. Alle volte sembra davvero di coccio. Spero sia come dici."Rimane speranzoso, per poi alzare gli occhi al cielo e dire con tono disperato:"Una buona stella...vi prego. Datemi una buona stella."
La cosa fa sorridere e scuotere la testa a Cloud che si siede accanto a lui.
Nel frattempo, me ne sto lì vicino agli armadietti, ignara di tutto. Su internet trovo parecchie cose. 
Oltre il mio profilo Facebook e instagram esce anche altro. Degli articoli di cronaca che mi lasciano perplessa, ma non sono pochi a circolare.
Ci sono titoli ovunque come:'Che fine ha fatto Margaret?' oppure 'Margaret è davvero fuggita?'
Le domande mi assalgono la mente. E' quasi come se fossi scomparsa di colpo.
"Oh...mamma..."Penso ad alta voce e sospirando.
Chissà come avrà preso la mia scomparsa....
Devo chiamarla e dirgli che sto bene.
Non voglio che si preoccupi ulteriormente. Mi basterà semplicemente dirgli che sto in un posto sicuro e che presto tornerò.
Tolgo le notizie per poi aprire la rubrica vedendo quel numero sotto a quello di mia madre. E' il numero di mio padre.
"Ah...prima o poi dovrò decidermi a cancellarlo."Continuo a pensare a voce alta, per poi cliccare sul numero di mamma, ma accade qualcosa di strano.
"Pronto, mamma!"Dico convinta che avesse risposto e invece...
"Tim, siamo spiacenti! Il numero da lei selezionato è inesistente..."
Levo lo smartphone dall'orecchio cominciandolo a fissare.
Inesistente? Cioè....dice che quello non è il numero di mia madre? Ma è impossibile!
Stacco la chiamata, riprovando e credendo che fosse solo un bug o un errore, ma non è così.
"Merda!"Esclamo dando un pugno all'armadietto contrariata per poi mettermi il cellulare nella tasca del giubbino di pelle.
Lì qualcosa accade.
C'è qualcosa nella tasca.
Lo tiro fuori vedendo quel foglietto del biscotto cinese. Lo rileggo mentalmente:'Ti attenderà un'avventura inaspettata.'
Alzo lo sguardo. Adesso ho capito. 
Non so come sia possibile, ma... ha quacosa a che fare con il ristorante cinese e i biscotti della fortuna.
Possibile che mi abbia aperto un varco verso Dissidia? Cioè... io pensavo proprio questo in quel momento. Che l'unica avventura che avrei potuto avere è con loro.
Se fosse così, allora, questo spiega anche la presenza di Giselle e Vivian qui. Anche loro hanno avuto il biscotto della fortuna. 
Potrebbe essere uscita la stessa frase mia anche a quelle due? Possibile che sia opera proprio di questo biscotto qui?

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Capitolo 31
*** Capitolo 30 ***



Capitolo 30



Rivedere quel biglietto mi ha fatto comprendere tante cose, anche se sembrano assurde. Sono arrivata qui a causa del biscotto della fortuna che, in qualche modo, ha deciso di accontentare il mio desiderio inespresso.
Non so come sia possibile, ma... ha quacosa a che fare con Vivian e Giselle. Se non fosse così non so quale altro motivo possa spiegare la loro presenza qui.
Anche loro hanno avuto il biscotto della fortuna. Tutti quelli che vanno al cinese lo hanno.
Potrebbe essere uscita la stessa frase mia anche a quelle due? Con questi dubbi decido di andare negli alloggi, quandi improvvisamente mi blocco.
Vedo Bartz rientrare. Non mi ha notata lì ed ha un volto turbato. Qualcosa è successo, sicuramente. Non è da lui avere quel muso lungo.
Lo fisso, mentre entra negli alloggi prima di me. Mi fermo fuori alla porta che è stata chiusa.
Non so perchè, ma non riesco a spiegare le mie emozioni. Sono troppo contrastanti. Provo un affetto profondo per quel ragazzo, ma... non capisco.
Non capisco perchè non l'ho notato prima. Non riesco a comprendere più le mie emozioni. Insomma...ci siamo quasi baciati e due amici non possono baciarsi in quel modo, no?
Forse...ho frainteso tutto. Per lui non sono solo un'amica, ma probabilmente prova qualcosa in più per provare a baciarmi.
Mi metto una mano dietro alla nuca.
Lui... non è tanto male. Insomma...è carino con me. Riesce a sostenermi ed ha fiducia nelle mie possibilità.
Bartz comincia davvero a piacermi e mi rendo conto che quel sentimento che provo va oltre all'amicizia, soprattutto quando apro la porta degli alloggi e lo vedo scherzare con Squall e Terra.
Quel suo sorriso mi meraviglia. Con una persona così solare accanto, credo che anche le difficoltà più ardue riusciranno ad essere un divertimento costante.
Come ho fatto a non notarlo prima?
"Ehi, ti sei incantata?"Mi riprende Gidan dai pensieri.
Mi volto e lo vedo dietro di me.
Contrariata, rispondo:"Certo che no. Perchè dovrei esserlo?"
"Non ti ho mai visto fissare Bartz in quel modo. E' successo qualcosa?"
Quella domanda mi fa andare in tilt. Che dovrei rispondergli? Che ci siamo quasi baciati e ho capito che io gli piaccio? 
Tra l'altro non ne sono nemmeno sicura al cento per cento di questa cosa, così come non sono sicura di me e di ciò che provo. Cioè...è la prima volta che mi capita di pensare a lui come qualcosa oltre all'amicizia.
Così, per evitare figuraccie e di aver capito male quei sentimenti del castano, decido di fare la finta tonta:"No, perchè? Che doveva succedere?"
"Non lo so. Pensavo l'avessi notato."Risponde lasciando un enorme curiosità dentro me a ripetere:"Notato... cosa?"
Il genoma sposta lo sguardo verso il ragazzo, per poi sospirare e continuare:"Che lui ha posato gli occhi su qualcuno in questa stanza."
Fisso perplessa Gidan non comprendendo che lui sta cercando di dire che Bartz si è innamorato di me. Sposto lo sguardo sul soggetto di cui parliamo e vedendolo scherzare con Terra e Squall intuisco qualcosa.
Sfortunatamente sono di coccio e non riesco ad arrivare alla realtà dei fatti.
Fraintendo nuovamente tutto, facendomi film mentali inesistenti.
"Tsk...che sciocca che sono! Come ho fatto a non capirlo prima?" Borbotto con fare indeciso e deluso.
Si, sono delusa da ciò che vedono i miei occhi e da quel che pensa la mia mente, ma il genoma sembra non capirlo.
"Dunque...ci sei arrivata."
"Ma certo! Come ho fatto a non rendermene conto? Lui è innamorato di Terra, ma Terra ha occhi per Squall che a sua volta ama Bartz e vuole tradirla con lui."Rivelo la mia convizione facendo sussultare Gidan a dire un:"Cosa?"
"Mpf...che incredibile triagolo amoroso."
Metto le mani sui fianchi, seccata da quella clamorosa scoperta. Il genoma, accanto a me, se la ride ironizzando:"Certo, guarda. E' proprio come dici."
Ma io non comprendo l'ironia e penso sia solo l'ulteriore conferma di ciò che penso.
Ma tu guarda che disdetta! Proprio ora che ho notato la dolcezza di Bartz, vengo a sapere che è conteso da due persone che, per giunta, sono Squall e Terra.
Potrebbe andare peggio di così?
Sposto lo sguardo dietro di me, vedendo Cloud entrare.
Lo vedo sedersi e cominciare a parlare con Lightning e Vaan.
E' assurda questa situazione. Le due persone che mi piacciono non sembrano che mi vedano nello stesso modo in cui li vedo io.
Cloud mi piace ancora, ma il suo temperamento freddo e distaccato non aiuta per niente. E' difficile da decifrarlo.
Come se non bastasse, adesso si è messo anche Bartz che comincia a piacermi, ma il fatto che è conteso da più persone non aiuta di certo.
Non mi piace essere il terzo incomodo, figuriamoci il quarto! Con loro non ho sicuramente speranza.
E' assurdo! L'unico che sembra avere occhi solo per me è Kuja, ma è anche l'unico che non vorrei al mio fianco.
Certo...mi sono affezionata a Kuja, ma non in senso amorevole. Almeno è quel che credo.
Con questi dubbi e piena di incertezza, decido di uscire per schiarirmi le idee. 
Ignara di tutto, Gabranth ha incontrato le gemelle Giselle e Vivian, scoprendo l'inganno.
"Dunque è così."Dice comprendendo la situazione, mentre l'imperatore, anche lui presente, rivela:"L'ha già fatto anche con me. E' molto astuta."
"Giselle, Vivian, aiutatemi a trovarla. Dobbiamo fargliela pagare."
"Non chiedo di meglio."Risponde Giselle a quella richiesta del villano. E' arrabbiato e non solo perchè l'ho preso in giro, ma anche perchè sono riuscita a distrarlo fin troppo velocemente per i suoi gusti.
Intanto, mi ritrovo a camminare nel bel mezzo del deserto con i dubbi che continuano a vacillare nella mia mente, quando un suono strano attira la mia attenzione.
"Ma....è un moogle."Riconosco andandogli vicino.
Sembra spaventato, mentre tendo le mie mani verso di lui.
"Non voglio farti male."
Lo vedo scuotere la testa per poi cercare di allontanarsi.
Comincio a seguirlo, vedendo che fosse ferito e volendolo guarire.
Mi lancio catturandolo al volo e bloccandolo per poi rassicurare:"Sta tranquillo. Non voglio farti del male."
Prendo un fazzoletto, legandolo intorno alla ferita che ha sul braccio.
"Così va meglio?"Domando lasciando la presa, mentre me ne sto ancora seduta a terra.
Lo vedo fare un giro su se stesso continuando ad emettere quello strano suono. Sembra felice e trasmette la sua felicità su di me che mi ritrovo a sorridergli.
Improvvisamente, vengo colpita. Il braccio si è paralizzato dal ghiaccio creato e che si propaga lungo tutto il corpo.
Mi volto verso il moogle urlando:"Scappa! Mettiti in salvo!"
Lui fa come gli dico, mentre cerco di prendere l'arma, ma è bloccata dal ghiaccio.
"Maledizione!"
"Credevi davvero che l'avresti fatta franca?"
Quella voce maschile la riconosco. Mi volto e vedo Le gemelle insieme a Gabranth.
"Che schifo!"Dice Giselle, seguita da Vivian che continua:"Che essere viscido che sei."
Le due mi vengono vicine, mentre cerco di alzarmi, ma sono bloccata dal ghiaccio.
Giselle mi da un calcio in faccia, facendomi cadere e calpestarmela, mentre l'altra cerca di congelarmi.
Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Possibile che debba finire tutto così?

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Capitolo 32
*** Capitolo 31 ***



Capitolo 31


Le cose si mettono male. Vengo colpita di sorpresa dal ghiaccio paralizzante che, dal braccio, si propaga per tutto il corpo.
Da lontano intravedo delle sagome e comprendendo che è un agguato, mi volto verso il moogle che ho aiutato urlando:"Scappa! Mettiti in salvo!"
Lui fa come gli dico, mentre cerco di prendere l'arma che, ahimè,  è bloccata dal ghiaccio.
"Maledizione!"
"Credevi davvero che l'avresti fatta franca?"
Quelle parole mi paralizzano di colpo. Riconosco la voce. E' quella di Gabranth e voltandomi lo vedo insieme alle due bastarde.
"Che schifo!"Dice Giselle, seguita da Vivian che continua:"Che essere viscido che sei."
Le due mi vengono vicine, mentre cerco di alzarmi, ma sono bloccata dal ghiaccio.
Giselle mi da un calcio in faccia, facendomi cadere per poi calpestarmi la testa, mentre l'altra cerca di congelarmi.
Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Possibile che debba finire tutto così?
Nel frattempo, il moogle non è scappato, ma è andato a cercare soccorso. Kuja è poco lontano di lì, ignaro di ciò che mi sta accadendo. E' preso dai pensieri e dalle parole che il fratello gli ha detto.
"Arg...non ci sto capendo più nulla. Da quanto in qua Bartz e Sun...?"Si chiede quando il moogle lo passa davanti per poi tornare indietro e bloccargli la strada.
Vedendo l'esserino, il genoma cerca di evitarlo, ma lui continua a fermarlo.
Ormai stanco da quel comportamento, il villano comincia a fissarlo ponendo la sua domanda:"Che diamine vuoi adesso? Non vedi che ho fin troppi problemi?"
Il moogle si agita scuotendo la testa e mettendosi nuovamente davanti a lui.
Il genoma si mette le mani ai fianchi e, autoritariamente, continua:"Parla o scompari dalla mia vista."
Inaspettatamente, l'esserino sembra fargli strada. Confuso, il villano lo segue trovandomi poco distante da lì.
Calciata, picchiata, maltrattata e completamente inerme. Non posso muovermi. Mi hanno gelato e  sento che presto sarà la mia fine.
Vedendo tutto ciò, Kuja non perde tempo ad attaccare le due con la sua magia, per poi mettersi davanti a me per proteggermi da ulteriori attacchi.
"Kuja!"Chiamano le due vedendolo difendermi.
"Che stai combinando?"Domanda Gabranth vedendolo lì davanti a me.
"Mpf...lo spettacolo è durato fin troppo, signori. E' ora di alzare il sipario."Afferma lanciando vari incantesimi di cura e sciogliendo anche il ghiaccio creato dalle due.
"Sei impazzito?"
"Oh, non sono impazzito."Risponde a Giselle, per poi voltarsi verso di lei con i suoi nuclei di bruma, pronto a combattere, contunua:"Tutti sanno che sono doppiogiochista. Avete fatto male i conti cari."
Con questo comincia a lanciare varie magie, per poi fare anche un evocazione.
Con l'ascesa di Ifrit le due iniziano a tremare.
Io rimango lì ferma. Sono senza forze e completamente paralizzata dal terrore e dal freddo provato.
Riesce a metterli in fuga, senza neanche andare in trance. Fa rientrare l'evocazione, per poi venire verso di me.
Il moogle mi sta vicino e tenta di tirarmi su continuando a fare quei strani versi che non capisco, mentre Kuja comincia a chiedere:"Che fai? Non ti alzi?"
Mi sento terribilmente fragile. Avrei dovuto combatterle io e.... invece... mi sono fatta prendere alla sprovvista.
Che sciocca che sono stata! Devo imparare a non andarmene per fatti miei o almeno a non pensare quando sono in giro da sola.
I brividi continuano a venir fuori e il tremore non cessa.
"Ho... freddo..."Farfuglio con un briciolo di voce, ma il freddo non viene da fuori. Viene da dentro. 
Tutta quella situazione mi ha lasciato perplessa. Non volevo avere nuovamente quei ricordi e quei momenti passatia scuola.
Mi sento così vulnerabilmente fragile, come una tazza di porcellana che viene sbattuta più e più volte a terra nella consapevolezza che prima o poi si sgretolerà.
Ho tanta voglia di piangere, ma non voglio farmi vedere con quella debolezza che esce fuori come se niente fosse. Mi trattengo.
"Ehi, se ti aspetti che ti porto in braccio, hai sbagliato persona."
"Huh?"Mormoro alzando il volto verso di lui.
Perchè sta dicendo questo? Sto dando davvero l'impressione di una nullafacente?
"Su, alzati. Se vuoi scaldarti, andiamo al castello. Ti puoi fare benissimo una doccia calda lì."Consiglia, voltandosi e facendomi strada per quel luogo.
Con l'aiuto di quel moogle, riesco ad alzarmi, ma a stento mi tengo sulle mie gambe. Cado dopo pochi passi.
Il genoma se ne accorge e comincia a chiedere perplesso:"Per quanto tempo sei stata nel ghiaccio?"
"Finchè non sei arrivato."
"Non è quello che ti ho chiesto."Replica, mettendosi le mani alla vita e allora rispondo:"Qualche ora...credo."
"Qualche ora...eh?"
Lo vedo sorpreso, per poi pensare.
Mi fissa con quell'aria strana. Poi sospira, avvicinandosi:"E' logico che non riesci a camminare. Le articolazioni si sono congelate."
"Che?"Borbotto, mentre lo vedo venire da me e caricarmi sulle spalle lamentandosi:"Ah...guarda tu che roba. Che umiliazione!" 
Che umiliazione? Mpf...io non gli ho chiesto di caricarmi sulle spalle. Poteva anche farne almeno.
Sto per dire la mia, quando noto l'imbarazzo sul suo volto. Sta fingendo che non gli importa, ma non è così.
Lo comprendo soprattutto quando continua a dire:"Facciamo presto. Non voglio che i miei alleati ci vedano."
Intenerita da quel gesto, stringo le braccia lungo il collo del villano per tenermi e al tempo stesso abbracciarlo.
Non pensavo che un cattivo potesse avere un lato buono. Questo genoma mi sta davvero sorprendendo, anche perchè mi rendo conto che ci tiene davvero a me.
"Kuja?"
"Che c'è ancora?"
"Grazie."
"Chiudi quella bocca e cerca di farti leggera. Pesi un quintale."Commenta acidamente.
Si vede lontano un miglio che è agitato, però non capisco il motivo.
Non riesco a comprendere se è agitato perchè è infastidito dal fatto che mi sta portando sulle spalle oppure è semplicemente nervoso per la mia troppa vicinanza a lui.
Appoggio la testa sulle sue spalle, mentre continuo a tenere quell'abbraccio, ignara che lui arrossisce a quel gesto.
Presto mi ritrovo al castello di Alexandria. Fortunatamente non ci ha visti nessuno. Si avvicina al letto per farmi scendere e sedere. Lo vedo andare nel bagno e rimane un bel po' a pensare. 
Infatti, non so che c'è un vero caos che regna nella testa del genoma. Si schiacqua il viso per poi guardarsi allo specchio chiedendosi mentalmente per quale motivo provava quelle emozioni e quelle sensazioni.
Nel frattempo, i miei muscoli sembrano essersi quasi sciolti, ma la debolezza è rimasta.
La porta del bagno si apre dopo qualche manciata minuti. Lo vedo uscire, mentre si tocca la nuca e mi guarda turbato.
Poi toglie quella mano, incrociando le braccia per fingersi contrariato e dire:"Ti ho preparato la vasca. Deve finire di riempirsi."
"Grazie."Rispondo vedendo quel gesto d'attenzione incondizionato, per poi vederlo andare avanti e indietro per la stanza nervosamente.
"Tranquillo. Mi faccio solamente il bagno e me ne vado."Rassicuro, ma lui non perde tempo a dirmi la verità.
"Non è per il bagno. Puoi stare quanto ti pare."
"Allora, cos'hai?"Comincio a chiedere e lui espone la sua perplessità:"Ho sentito da Gidan che tra te e Bartz..."
"Tra me e Bartz c'è solo un'amicizia."Interrompo, per poi spiegare amareggiata:"Lui è innamorato di Terra."
Kuja si porta la mano al mento, per poi ipotizzare:"Così sta facendo il doppiogioco, eh?"
Doppiogioco? Ma di che diamine sta parlando?
Bartz non sembra essere il tipo doppiogiochista.
Forse...lui ne sa qualcosa in più di me?
Presa dai dubbi e dalla curiosità, chiedo:"Di che stai parlando?"
"Avevo sentito diversamente. Che a lui piaceva un'altra."
"Un'altra?"
"Si, avevo sentito che gli piacevi tu, ma se dici che è innamorato di Terra, cambia tutto."Rivela lasciandomi sorpresa.
Bartz....innamorato...di me? Allora non mi sono impressionata. Allora lui...davvero stava per baciarmi.
Poi, nella mia mente rimbombano quelle strane parole del genoma.
"Cambia tutto, cosa?"Continuo a domandare, quando lo vedo avvicinarsi.
Prende il mio volto tra le mani guardandomi diritto negli occhi.
"Se dici che tra te e lui non c'è nulla, allora deve stare lontano da te, perchè tu appartieni a me."
Appartengo a lui? Ma è impazzito?
"Io non sono un oggetto!"Gli sbraito contro, mentre lui si avvicina sempre più a me. 
"Forse non ti è chiaro, ma dal momento che tu hai deciso di badare a me, sei diventata di mia proprietà. Non voglio che altri si fanno toccare il loro corpo da te e neanche che loro toccano ogni centimetro di te. Tu sei mia."
Quelle parole mi sconvolgono. Perchè parla così? Cos'è tutta questa possessività da parte sua?
Sono ancora debole per ribellarmi. Mi blocca a letto  sussurrarmi:"Strega."
Si sposta di dosso, mettendosi accanto a me.
Mi accarezza il volto e il suo sguardo è quasi estasiato verso di me. Mi perdo nei suoi occhi, mentre comincia ad accarezzarmi i capelli. 
Sorrido e faccio altrettanto con lui, mentre mi avvolge teneramente in un abbraccio.
Non capisco. Non ho mai visto Kuja così vulnerabile. Accarezzo nuovamente i suoi capelli, mentre lui sposta lo sguardo su di me. Poi, un pensiero invade la mia mente.
Bartz....
Possibile che si sia davvero innamorato di me?
Cerco di svincolarmi, ma lui mi trattiene.
"Dove vai?!"Domanda stringendomi più forte per non farmi allontanare da lui
Lo spingo con tutta la forza che ho, facendolo cadere dal letto.
Mi alzo, andando verso il bagno.
Mi chiudo dentro. Non ci sto capendo più nulla.
Lo sento venire verso la porta e appoggiarsi su di essa dicendo:"Sappi che c'è una persona che richiede le tue attenzioni qui. Sbrigati."
La situazione sta degenerando. Kuja si allontana, sdraiandosi sul letto nell'attesa della mia uscita di lì.
L'acqua scorre ancora riempendo l'intera vasca. Mi avvicino, chiudendo il rubinetto avvolta dai miei dubbi e pensieri.
Che mi sta succedendo? Come ho fatto a mettermi in questo pasticcio?

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Capitolo 33
*** Capitolo 32 ***



Capitolo 32


"Forse non ti è chiaro, ma dal momento che tu hai deciso di badare a me, sei diventata di mia proprietà. Non voglio che altri si fanno toccare il loro corpo da te e neanche che loro toccano ogni centimetro di te. Tu sei mia."Mi dice Kuja confondendomi.
Perchè mi sembra che questa sia gelosia? Perchè è geloso di Bartz? 
Mi blocca a letto sussurrarmi:"Strega."
Si sposta di dosso, mettendosi accanto a me. La dolcezza e la tenerezza del suo sguardo e del suo accarezzarmi volto e capelli mi prende davvero molto.
Mi perdo inconsapevolmente nei suoi occhi, mentre ricambio quei gesti e lui si avvolge alla mia vita in un abbraccio. Quell'aspetto così vulnerabile di questo genoma non l'ho mai visto. Mentre continuo ad accarezzare i suoi capelli, un pensiero invade la mia mente.
Bartz... Davvero prova qualcosa per me?
Cerco di svincolarmi, ma lui mi trattiene.
"Dove vai?!"Domanda stringendomi più forte per non farmi allontanare da lui. Lo spingo facendolo cadere dal letto e rintanandomi nel bagno chiudendo anche la porta dietro di me. I dubbi mi assalgono. Che diamine mi sta succedendo? Non ci sto capendo più nulla.
"Sappi che c'è una persona che richiede le tue attenzioni qui. Sbrigati."Mi informa appoggiandosi alla porta.
La situazione sta degenerando. 
L'acqua scorre ancora riempendo l'intera vasca. Mi avvicino, chiudendo il rubinetto avvolta dai miei dubbi e pensieri.
Intanto, al palazzo di Materia, Gidan ha detto tutta la discussione tra me e lui a Bartz.
"Cosa?"Domanda il castano guardando il genoma che continua a spiegargli:"Si è accorta di te, amico. Gli piaci, ma sembra che abbia cambiato idea vedendoti con Squall e Terra."
"E perchè mai?"
"Perchè pensa che avete formato un triangolo amoroso e lei non vuole starne dentro."
"Ma tu guarda che roba! Per una volta che si accorge di me devo sopportare anche questo?!"Incrocia le braccia il castano nervoso dalla scoperta, per poi uscire fuori a cercarmi pensando mi stessi allenando.
Dopo vari giri dentro e fuori dal palazzo, si accorge della mia assenza.
Preoccupato entra nuovamente negli alloggi.
Lo strano comportamento salta all'occhio al Cavalier Cipolla che non esita a porre domande:"Bartz, cos'hai?"
"Avete visto Sun?"
"Sun è uscita a fare due passi prima.  Perchè?"Chiede Lightning avvicinandosi a lui.
"Due passi? E non è ancora tornata?"
"Ehi, perchè sei così agitato?"Si introduce Noctis vedendo il nervosismo del castano che non perde tempo a rivelare le sue paura:"Sun è scomparsa. Dobbiamo trovarla. Potrebbe essere successo qualcosa."
Con questo i ragazzi si mettono in cerca di me, dividendosi in gruppi.
"Arg! Non posso crederci! Per una volta che lei capisce, Gidan le ha fatto pensare una cosa per un'altra. Assurdo!"Continua a lamentarsi Bartz, in compagnia di Cloud. I due sono giunti ad Eden, ma di me nemmeno l'ombra.
"Non è colpa di Gidan se è ottusa."
Il castano si mette le mani dietro alla nuca per poi fissare il biondo che infastidito, domanda:"Che c'è?"
"Secondo te...tra me e Sun potrà mai esserci qualcosa?"
"Se toglie i prosciutti dagli occhi è probabile."
Il ragazzo toglie le mani dalla nuca per poi incitare:"Muoviamoci! Non voglio che Kuja l'abbia trovata prima di me."
"Kuja?"Ripete ignaro l'amico non sapendo della realtà che Gidan gli ha spiegato e che Bartz non perde tempo a dirgli:"Già. Pare che si sia attaccato a Sun come una ventosa."
"Pensi che potrebbe portarla dalla parte di Spiritus?"
"Non lo so, ma non credo. Inoltre mi sembra strano che un villano come lui stia sempre dietro Sun, non trovi?"
In quell'attimo, Cloud intuisce qualcosa che l'amico neanche immagina.
"Io vado ad Alexandria. Tu va a cercarla a Cordelia, vicino all'albero che lei ti ha mostrato. Così guadagneremo tempo."
Il castano annuisce, gettandosi all'interno di un portale, mentre il biondo avanza mormorando:"Kuja... sicuramente è con lui."
Intanto, il caro Kuja, si è sdraiato sul letto, nell'attesa che io esca dal bagno, peccato che non uscirò mai. 
Ha detto che Bartz ha un debole per me e non so fin quanto sia vero, anche se mi fa pensare che sia così.
Cioè...altrimenti non so come spiegare il tentativo di baciarmi e il suo essere dolce con me. Potrebbe anche essere come ho già ipotizzato, ovvero che lui ha una profonda stima per me, ma è innamorato di Terra.
Respiro profondamente, guardando la porta del bagno un'ultima volta. Kuja ha detto che necessita delle mie attenzioni...
Di quali attenzioni parla? Vuoi vedere che...?
Cominciando a pensare ciò che mi ha riferito Gabranth, ovvero che i villani lo fanno tranquillamente tra loro. Arrivo al punto che i pensieri del genoma riguardo l'attenzione non fosse lo spazzolare la coda, ma ben altro.
Essendo terribilmente scossa dai sentimenti che continuano a farsi sempre più confusi e non sapendo le sue intenzioni, decido di fare qualcosa di estremamente impensabile.
Apro la piccola finestra che si affaccia sul tetto del castello, per poi uscire da lì.
Non vedendomi uscire dal bagno, Kuja comincia a preoccuparsi e bussa alla porta proprio quando io ho già lasciato la stanza.
"Oh... insomma! Quand'è che esci di lì?" 
Nessuno risponde.
"Sun..."Chiama bussando nuovamente per poi avere la stessa risposta. Silenzio.
Preoccupato sfonda la porta, credendo che fossi svenuta o mi fossi sentita male durante il bagno, ma una volta dentro si accorge della mia assenza.
"Cosa?"
"Oh, porca miseria!"Sbraito accorgendomi dell'enorme salto nel vuoto che potrei fare se lasciassi la presa del tetto.
Mi paralizzo, per poi tentere di incoraggiarmi.
Oh, avanti, Sun. Puoi farcela!
Con questa frase nella mente, avanzo mettendo un piede avanti all'altro con estrema cautela, quando mi blocco di colpo.
Deglutisco, vedendo quella tegola del tetto, su cui ho messo il piede e tolto velocemente, cadere e sfracellarsi a terra.
Col cazzo che ce la faccio!
"Ehi, dove stai andando?"Sento le urla di Kuja dietro di me, che si è affacciato dalla finestra.
Porca puttana! Qua le cose si mettono di male in peggio! Devo sbrigarmi.
Comincio a correre, ma vedendolo uscire dalla finestra e inseguirmi, perdo l'equilibrio.
Mi ritrovo a scivolare, per poi cadere nel vuoto. Possibile che debba finire così?
Chiudo gli occhi accettando quel destino, quando ho un lampo di genio. Prendo il pugnale che ho in cinta e durante il salto nel vuoto lo lancio con tutta la forza che ho per piantarlo a terra.
Finisce tra i sanpietrini. Devo provarci. Devo teletrasportarmi. Già ci ho provato una volta. Non posso non ritentare.
Fortunatamente, ci riesco ritrovandomi inginocchiata a terra, davanti all'entrata del castello dov'è il pugnale. Lo estraggo da terra e comincio a correre, mentre Kuja che ha visto tutta la scena.
"Mpf...guarda un po' tu che stregoneria."Borbotta pensieroso, sempre più convinto che quel che ho usato sia magia e non una semplice strategia glaive che mi è stata donata una volta lì.
Ignara di tutto, Cloud ha raggiunto Alexandria, ma non è da solo. Durante il cammino ha incontrato Squall e Terra che si sono uniti a lui per trovarmi.
Nella fretta non lì vedo e li sorpasso, mentre loro si accorgono di me.
"Ma quella..."Farfuglia Squall, seguito da Cloud:"Sun?"
"E' Sun!"Conferma Terra cominciando a correre anche lei seguendomi.
Nel frattempo sono stata bloccata da Kuja che è riuscito a volare tra un tetto e l'altro e piazzarsi davanti a me.
"Dunque...è vero.Sei una strega."
"Piantala con questa storia!"
"Dove credi di andare così, eh?"Domanda avvicinandosi sempre di più a me.
Che vuole fare? Possibile che si sia arrabbiato perchè l'ho abbandonato nel castello? 
Fortunatamente, vengono in mio soccorso e mentre Cloud e Squall lo affrontano, Terra mi prende per mano portandomi via da lì.
Una volta fuori al palazzo di Materia, stacco la mia mano dalla sua per poi dirle:"Grazie."
"Non devi ringraziare me. Bartz è stato ad allarmarsi e a farci mettere alla ricerca di te."
"Bartz?"
Sento improvvisamente una corsa, per poi delle braccia avvolgermi in un abbraccio. 
Chi è adesso? Che sia Bartz?

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Capitolo 34
*** Capitolo 33 ***



Capitolo 33


Non sapendo le intenzioni di Kuja, sono fuggita e ad aiutarmi a scappare da quella situazione sono stati anche Cloud e Squall che si sono messi di mezzo e Terra che, prendendomi per mano, mi ha condotto al palazzo di Materia.
Una volta lì, stacco la mia mano dalla sua per poi ringraziarla.
"Non devi ringraziare me. Bartz è stato ad allarmarsi e a farci mettere alla ricerca di te."Mi rivela lasciandomi perplessa.
"Bartz?"Ripeto, ricordando anche le parole dette da Kuja e del fatto che l'eroe del quinto Final Fantasy si fosse innamorato di me.
E si sa, parlando del diavolo, come ogni volta, spuntano le corna.
Sento improvvisamente una corsa per poi ricevere un abbraccio da dietro e a confermare che fosse lui è la sua stessa voce che urla:"Sun!"
"Bartz!"
"Dove sei stata? Ci hai fatto prendere un colpo!"
Mi stacco dalle braccia per poi dirgli chiaramente:"Ho incontrato Kuja."
"Mica ti ha fatto del male?"
"No, anzi. E' stato molto carino con me. Mi ha anche riferito una cosa su te e..."
E mentre cerco di rivelargli ciò che ho sentito, lui mi blocca all'istante.
"Oh...lascia perdere Kuja. Qualsiasi cosa ti abbia detto deve essere sicuramente menzogna. Si sa. E' un villano e come tale mente continuamente, vero Terra?"Irrompe con tono alterato, chiamando in causa anche la bionda che annuisce.
"Oh...allora....le cose stanno così."Borbotto tra l'amarezza e il dispiacere.
Non lo so perchè, ma oltre quei due sentimenti, ho anche una punta di sollievo. Se Kuja mi ha mentito, allora Bartz non è innamorato di me e di conseguenza ho capito bene che il suo comportamento protettivo è soltato amichevole.
"Vedi...io..."Cerca di rivelare ciò che sente, ignaro che ha distrutto tutto involontariamente, perchè alzo il volto verso di lui interrompendolo:"Sai, mi sembrava strano."
"Cosa?"
"Quello che mi ha detto Kuja. Insomma... noi siamo solo amici, giusto? Non può essere, come ha detto lui, che ti sei innamorato di me."Informo lasciandolo talmente sorpreso da spalancare la bocca a farfugliare un:"Eh?!"
"Meno male che abbiamo chiarito."Tento un sorriso, mettendo una mano al fianco.
Volgo lo sguardo verso Cloud e Squall che sono di ritorno e mi allontano da lui per andare da loro.
"Sun, aspetta!" Chiama, ma non lo sento.
Si mette una mano in faccia, mentre Terra gli va vicino.
"Bartz..."
"Non è possibile! Avrei dovuto chiudere questa boccaccia. Maledizione! Potrebbe andare peggio di così?"Si chiede per poi volgere lo sguardo verso la bionda dicendo:"Dimmi che non è vero, Terra. Ti prego. Dimmi che non mi sono fatto friendzonare da solo!"
"Vedrai che la prossima volta andrà meglio."
"La prossima volta? Con quale faccia le vado vicino adesso?"Continua a dire il ragazzo andando completamente in tilt.
Intanto, sono arrivata da Cloud e Squall.
Volgo lo sguardo verso l'eroe del settimo Final Fantasy, per poi spostarlo all'altro, dicendo:"Grazie per il vostro aiuto."
"Ma figurati."Risponde il biondo, seguito da Squall:"E' il minimo che potessimo fare."
"Bartz era seriamente preoccupato per te. Gli hai già parlato?"
"Si, abbiamo chiarito tutto."Spiego sinteticamente. I due fanno uno strano gesto di guardarsi in faccia e annuire, quasi come se fossero d'accordo su qualcosa.
Cos'è che hanno in mente?
Avanzo verso loro per chiederlo, ma vengo interrotta ancor prima di aprir bocca.
"Ehm...Sun, perchè non vieni con me? Andiamo a prendere da mangiare."Propone la bionda ed io annuisco:"D'accordo."
Continuo a guardare sospettosa i due, per poi allontanarmi, mentre loro si avvicinano a Bartz pensando che sia riuscito a dichiararsi.
"Ce l'hai fatta."Ipotizza Squall avvicinandosi all'amico, per poi essere seguito da Cloud:"Hai visto? Alla fine non era così difficile."
"Andate a fanculo."Si altera il castano, allontanandosi dai due e andando nel palazzo di Materia.
I due si guardano in faccia e il biondo realizza:"Non è andata bene."
"Mi sa anche a me."
Nel frattempo, Kuja è arrivato al palazzo di Spiritus. A quanto pare, la bravata di salvarmi, non è andata a genio alle due gemelle e non hanno esitato a chiamare il loro Dio per far punire il genoma.
"Kuja."Chiama Jecht facendolo voltare verso di lui.
"Cosa vuoi?"
"Spiritus vuole parlarti."
"Parlare?Con me?"
"Sembra che Giselle e Vivian abbiano detto del tuo gesto eroico al nostro Dio."Rivela facendolo ridere e rispondere:"Mpf...eroico. Si, certo. Come no. Sai molto bene perchè agisco così."
Con queste parole si dirige nella stanza del Dio Spiritus. Lo trova lì, con Giselle e Vivian che fanno le smorfiose toccandogli i muscoli e cercando di ammaliarlo.
Stanco di quella visione orrida ai suoi occhi, il genoma non perde tempo a prendere l'attenzione e dire la sua.
"Mpf...che patetico. Semplicemente assurdo come voi vi fate abbindolare da delle misere sciacquette come queste."
Sentendo quelle parole, Spiritus si volta verso il suo guerriero, spostandosi dalle due che cominciano ad irritarsi.
"Schiacquetta a chi?"Sbraita la prima per poi essere seguita dalla seconda:"Come osi lurido...?"
"Calme, calme, signore. Lui è un mio guerriero oltre ad essere un vostro alleato."Irrompe il Dio, per poi andargli vicino e chiedergli:"Mi hanno detto tutto. Perchè l'hai fatto? Perchè hai attaccato i tuoi alleati?"
"Ma davvero me lo chiedi? No, sai, perchè è assurdo."
"Cosa?"
"Fino ad ora nessuno si è degnato di capire come la penso. Ad ogni modo la regola è sempre stata una e continuo a seguirla. Inoltre, non è che debba spiegare ogni singola mossa e ogni singolo gesto che faccio a voi.Faccio ciò che mi pare."Spiega Kuja lasciando impassibile il suo Dio a guardarlo. 
Lui sa come agisce quel suo guerriero. Ha sempre fatto di testa sua e non può controllarlo. Inoltre è proprio la sua meschinità a farlo un vero e proprio guerriero inizialmente di Chaos e adesso suo, di Spiritus.
Questo concetto però non è arrivato nella mente delle due che cominciano a incitare il Dio.
"Spiritus, caccialo via!"Ordina Giselle, seguita da Vivian:"Si, lui non merita di stare con noi."
Il Dio continua a guardare Kuja, mentre quello stregone sembra più calmo che mai. Si guarda le unghie per poi alzare lo sguardo verso il suo Dio aspettando il verdetto che già sa.
"E' qui che vi sbagliate."Interrompe Spiritus voltandosi verso le due che stanno accanto a lui.
"Cosa?"
"Come sarebbe?"Iniziano a chiedere prima l'una e poi l'altra.
"Lui è un doppiogiochista nato e un doppiogiochista merita di stare qui molto più di voi."
"Non è possibile!"Esclama Vivian osservando incredula il suo Dio insieme alla sorella e lui non tarda a continuare:"Mi spiace, ma è così. Dobbiamo essere noi a riguardarci da lui e non abbassare la guardia. Ottimo lavoro, Kuja."
"Ditemi che è uno scherzo!"
"Mi spiace Giselle, ma non lo è."Risponde la sorella guardandola, quando ironicamente, il genoma si avvicina a loro.
"Mi spiace molto per voi, mie regine di ghiaccio, ma ci sono cose che qui non avete ancora compreso. Fin quanto non lo capirete, state al vostro posto, d'accordo?"Con questo, Kuja si volta e si allontana da lì, intenzionato a cercarmi.
Nel frattempo, io e Terra abbiamo attraversato un portale che ci ha condotte a Gola Lunare, luogo del quarto Final Fantasy.
E' tutto buio e la luna è alta in cielo. 
"Wow...."Sospiro incredula vedendo la meraviglia di quel posto.
Non che non sapessi come fosse, ma una cosa è vederlo da un televisore e un'altra è da vicino.
Ha degli altopiani e dei colori davvero mozzafiato.
"Bella, vero?"Chiede la bionda facendomi annuire per poi cominciare a porre domande:"Perchè siamo venute qui?"
"Wol e Y'shtola dovrebbero essere nei paraggi. Inoltre Cecil è addetto al cibo oggi. Noi stiamo andando solo ad alleggerire il suo incarico."Spiega facendomi comprendere la situazione.
D'un tratto, sentiamo dei rumori d'armi.
Qualcuno sta combattendo.
"Presto, andiamo!"Incita Terra conducendomi nel luogo dello scontro.
Afferro l'arma, ormai pronta a tutto. Non posso permettere che mi faccia sopraffare un'altra volta. Non voglio. 
Con questi pensieri e la curiosità di capire chi fosse, ci dirigiamo in quel luogo. Possibile che debba sempre esserci un guerriero di Spiritus a metterci i bastoni tra le ruote?

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Capitolo 35
*** Capitolo 34 ***


Capitolo 34



"Perchè siamo venute qui?"Inizio a domandare a Terra presa dalla curiosità di quel luogo chiamato Gola Lunare.
"Wol e Y'shtola dovrebbero essere nei paraggi. Inoltre Cecil è addetto al cibo oggi. Noi stiamo andando solo ad alleggerire il suo incarico."Spiega facendomi comprendere la situazione.
Cominciamo a camminare, quando sentiamo dei rumori d'armi. Qualcuno sta combattendo.
"Presto, andiamo!"Incita Terra conducendomi nel luogo dello scontro.
Afferro l'arma, ormai pronta a tutto. Non posso permettere che mi faccia sopraffare un'altra volta. Non voglio. 
Con questi pensieri e la curiosità di capire chi fosse, ci dirigiamo in quel luogo. Con grande sorpresa, vedo Garland, Ardyn e Ex-Death che affrontano Wol, Y'shtola e Cecil.
Punto il mitra verso i miei rivali, colpendoli in pieno. L'agguato è riuscito. Sono riuscita a prenderli di sorpresa. Dopo vari colpi, vedendosi in minoranza numerica, i tre se la danno a gambe ed io mi avvicino a Cecil e agli altri:"State bene?"
"Si, grazie."Risponde il seleniano alzandosi e aiutando Y'shtola a curarsi, ma di certo per il raccolto non è andato tutto liscio come pensavano.
"Noi stiamo bene, ma le cibarie...."Mormora Wol mostrando quel mangiare che hanno raccolto.
E' tutto spappolato e rovesciato a terra. Pochi di quei frutti si sono salvati.
"E....adesso?"Chiede perplessa Terra.
"E adesso cerchiamo altro cibo. Se non troviamo nulla... dovremo fare il digiuno."Spiega la miqo'te amareggiando un po' tutti. 
Non credevo che del cibo andato così, potesse essere un problema.
"Forza, non è tempo di chiacchierare. Mettiamoci in marcia e dividiamoci."Propone Cecil, seguito da Wol:"Sono d'accordo. Così troveremo prima altre cibarie."
Facciamo come ci è stato chiesto. Terra decide di rimanere lì per raccogliere il cibo rimasto intatto, io e Y'shtola ispezioniamo altre aree, mentre Cecil e Wol vanno dalla parte opposta alla nostra.
Giriamo per Cordelia, Midgar, Besaid, Rabanastre e Eden lasciando il resto di ciò che non abbiamo visto ai nostri due compagni.
Purtroppo del cibo nemmeno l'ombra.
"Mi sa che dobbiamo arrangiarci."Ipotizza Y'shtola vedendo che siamo riuscite a raccogliere solo pochi frutti.
"Com'è possibile? Perchè c'è così poco cibo?"
"Guarda che non siamo gli unici a procurarcelo. Anche i guerrieri di Spiritus fanno come noi. E' normale che ad un certo punto il cibo scarseggia."
"Si, ma... le altre volte..."Tento di dire confusa, ricordandomi che ogni volta c'è sempre una grande varietà di frutta ovunque.
Com'è possibile che proprio ora non c'è nulla?
"Le altre volte hanno avuto il tempo di moltiplicarsi e crescere."Interrompe la miqo'te lasciando altri punti interrogativi nella mia mente.
"Cosa? Ma è assurdo. Cioè...com'è possibile una cosa del genere?"
"E' strano, lo so. Non chiedermi il motivo. Ne so quanto te. Questo posto non mi piace proprio per questa particolarità."
E' assurdo! Decisamente assurdo!
Presa dai dubbi, comincio a pensare al digiuno che dovrò fare. Non so se riuscirò a sopravvivere.
La miqo'te si accorge del mio disagio, venendomi vicino.
"Avanti, non fare quella faccia. Oggi mangeremo di meno. Domani facciamo una raccolta un po' più abbondante. Sta tranquilla."Cerca di tranquillizzarmi, ma... non è che io sia così calma.
Insomma...siamo riuscite a raccogliere a stento dieci mele e noi ne siamo ben sedici, senza contare dei altri sette che vegliano sul sonno di Shinryu e non si sa mai quando ritorneranno a rifocillarsi.
Arriviamo al palazzo di Materia e il banchetto è davvero scarso. 
"Ragazzi, prendete solo un frutto."Dirige Wol, lasciando anche gli altri insospettiti da quel disastro raccolto.
"Perchè è così poco?"Domanda Tidus afferrando la mela che gli porge il guerriero e Cecil non esita a rispondergli:"Siamo stati attaccati e il cibo è andato. Nella confusione ci abbiamo camminato sopra. Siamo riusciti a salvare ben poco."
"Eh? Cos'è questa miseria?"Ripete Bartz deluso dal poco cibo trovato dai compagni.
"Accontenti. Non siamo riusciti a trovare altro."Inzittisce Y'shtola dando una banana in mano all'eroe che comincia a protestare.
"E che me ne faccio di una banana?"
"Hai due opzioni. Mangiarla o darla a qualcun altro."Replica Firion, seguito da Gidan:"In realtà ci sarebbe anche una terza, mettertela da tutt'altra parte."
Tutti cominciamo a ridere vedendo il siparietto comico che si è creato.
"Tutt'altra parte? Ma per chi mi avete preso? Non mi piace prendere in quel modo le banane."Si lamenta il castano sedendosi accanto a Squall che gli da una pacca in testa.
"Ehi!"Sbraita Bartz, mentre Cloud si siede accanto a lui con il suo frutto tra le mani e difende il genoma dicendo:"Ma cos'hai capito?"
"Guarda che hai capito male."Interviene Tidus unendosi ai tre e facendo sussultare l'eroe del quinto Final Fantasy:"Che?!"
"Intendeva dire che avresti potuto conservarla."Spiega Squall per poi continuare insieme a Cloud e a Tidus chiamandolo:"Pervertito."
"Pervertito, io? Ma se mi dice che me la posso mettere da tutt'altra parte mi fa capire una cosa per un'altra."
Quell'aria così scherzosa e familiare che si è creata mi fa ridere. Anche se il cibo è scarso, questi ragazzi sono in grado di rendere tutto più armonioso.
Mi sento proprio bene a stare con loro, ma...non capisco.
Perchè mi sento così strana? 
E' quasi come se mancasse qualcosa, ma non capisco cosa.
Ho ancora lo stomaco che brontola. Di certo quella pera non ha colmato la fame che ho.
Decido di fare quattro passi, rimanendo in allerta nel caso venissi attaccata da nemici.
Durante il cammino mi imbatto in lui, in Kuja.
"Ah...ecco dov'eri finita."
"Piantala di starmi dietro. Ho altre cose da pensare."Mi irrito, sdeviando il percorso e tornando indietro.
"Perchè sei fuggita?"
Ma davvero fa? Cioè pensa che io sia così scema da non averlo capito che voleva scopare con me?
Tsk...adesso gliene dico quattro.
Mi fermo e mi volto nervosamente verso di lui, puntandogli il dito contro.
"Che domande? Pensi che non sappia quello che avevi in mente?"
"Huh?"Farfuglia confuso, mentre continuo a spiegare, incrociando le braccia:"Sia ben chiaro, non sono una che lo fa col primo che passa."
Dopo qualche secondo di silenzio sento la sua risata. Lo fisso incredula mentre lui scuotendo la testa sposta lo sguardo verso di me.
Smette di ridere, guardandomi maliziosamente chiamandomi:"Mpf...porcellina."
"Che?"
"Pensavi davvero che volessi farlo con te?"Comincia a domandare e allora rispondo:"Certo. Altrimenti quale altra attenzione volevi?"
"Beh...ci sono altre attenzioni come mettermi lo smalto, pettinarmi coda e capelli, farmi creme... non è che l'attenzione è solo quello."
Ok, mi sento una vera e propria sciocca.
Come se non bastasse lo stomaco brontola ancora. Il rumore mi crea un enorme imbarazzo e sposto lo sguardo verso altre parti per non far notare il rossore che ho in volto.
Il villano si mette la mano sul fianco iniziando a chiedere:"Non hai ancora mangiato?"
"In realtà ho mangiato. Una pera, ma ho mangiato."
"Come mai così poco?"
"Siamo stati attaccati dai tuoi alleati e il cibo è andato. Siamo riusciti a recuperare ben poco."Rivelo lasciandolo perplesso.
Lo vedo avvicinarsi a me per guardarmi negli occhi e dirmi:"Guarda che se hai fame, posso procurarti io altro cibo."
"E come? E' tutto finito!"
"Non proprio tutto. Ho la mia scorta personale."Informa per poi darmi le spalle e dirmi:"Seguimi."
Sinceramente non ho voglia di seguirlo, ma il brontolio e la fame non posso sopportarli. Faccio come dice e mi ritrovo ad Alexandria, nel castello che lui ha preso.
"Pensi che io creda che tu abbia del cibo qui dentro?"
"Non voglio che lo pensi, ma che lo vedi."Mi risponde aprendo una porta e lasciandomi esterefatta.
"Benvenuta nella cucina reale della regina di Alexandria. Prendi tutto quello che vuoi."
Avanzo lentamente vedendo non solo frutta, ma anche pesce, verdure e carne. Finalmente posso mangiare qualche altra cosa oltre alla solita frutta.
Ci sono anche le pentole per cucinare e non perdo tempo a mettermi ai fornelli. Il genoma rimane lì a fissarmi, quasi incredulo dai miei gesti.
"Che stai facendo?"
"Non vedi? Cucino."
"Sai cucinare?"
"Me la cavo."Gli dico, mentre lui rimane lì, per poi sedersi su di un tavolo ad aspettare che finissi di cucinare la carne e le patate.
Finalmente un pasto decente.
"Vuoi assaggiare?"Chiedo vedendolo incuriosito da ciò che ho cucinato.
Mi siedo accanto a lui dandogli una posata tra le mani per fargli gutare ciò che ho cucinato.
Lo vedo fissarmi e cominciare a fare domande:"Eri una cuoca?"
"No, te l'ho detto. Me la cavo in cucina."
"Però è buono. La prossima volta veniamo qui a mangiare. Sicuramente è meglio del cibo che portano i miei compagni."Rivela prendendo un altro boccone.
"Tu non sai cucinare?"
"Certo che no. Non mi metto a sporcarmi le mani con sudicia farina e altri ingredienti che potrebbero danneggiare le mie unghie."
Nel sentirlo lamentarsi, me la rido.
Quando fa il narcisista schifato è davvero divertente.
"Perchè ridi?"
"Niente."Replico scuotendo la testa e continuando a mangiare.
Non so perchè, ma quando sto con lui sembra che ogni vuoto nel mio petto va via, lasciando solo gioia.
Non credevo che un cattivo potesse rendermi felice.
Non credevo di poter provare un sentimento del genere proprio per lui.
Ho sempre sentito che fosse diverso, ma non so se riesco ad accettarlo. 
Lui è così femminile, è dalla parte di Spiritus e oltre ai gesti anche l'aspetto è molto androgeno e confusionario. Anche standoci bene...non so se riesco ad accettare questo suo lato.
"Sun?"Mi chiama vedendomi incantata a fissarlo.
Sono rimasta con la forchetta in bocca e il piatto vuoto tra le mani.
Mi alzo velocemente posando quegli oggetti, mentre lui continua a chiedere:"Dormi qui stasera?"
"Perchè me lo chiedi?"
"Così... per sapere."
Annuisco per poi voltarmi verso di lui e confermare:"Ovvio che dormo qui. C'è quel bel letto sopra che mi aspetta!"
Andiamo nella stanza da letto. Mi siedo, mentre Kuja va in bagno.
E' deciso a riprendere quello che abbiamo lasciato in sospeso, infatti ha preso la spazzola e me l'ha portata.
"Huh?"Farfuglio non capendo.
"Ho bisogno di una pettinata ai capelli e alla coda."Mi replica autoritario, sedendosi sul letto accanto a me.
Sospiro, per poi cominciare a pettinare quei capelli così soffici. 
Mi blocco di colpo e lascio cadere quei capelli, distaccandomi da lui.
"Ehi, che fai?" Mi domanda, mentre io poso la spazzola presa da quei strani sentimenti che tento di tenere per me.
Che mi sta succedendo? Perchè mi sento così presa da lui? 

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Capitolo 36
*** Capitolo 35 ***


Capitolo 35


Kuja ed io siamo nuovamente al castello. Sono riuscita a mangiare qualcosa di buono e di diverso grazie a lui.
Per ringraziarlo, ho deciso di rimanere lì a dormire, nonostante le mie emozioni cominciano ad essere abbastanza confuse.
Sospiro, vedendolo sedersi accanto a me con l'intento di farsi pettinare coda e capelli.
Afferro la spazzola tra le mani comnciando a pettinare quei capelli così soffici e setosi che il genoma ha. 
Sento il cuore palpitare di colpo. Quelle sensazioni non sono affatto confuse. So molto bene cos'è che provo per lui, ma tento di reprimerle in me.
Cioè... lui è un mio rivale, oltre ad essere esteticamente molto simile ad una donna. 
Mi blocco di colpo e lascio cadere quei capelli, distaccandomi da lui.
"Ehi, che fai?" Mi domanda, mentre io poso la spazzola presa da quei strani sentimenti che tento di tenere per me.
Che mi sta succedendo? Perchè mi sento così presa da lui? 
No, non voglio essermi innamorata di....
"Sun?"Mi chiama prendendo la mia attenzione.
Mi volto verso di lui che se ne sta seduto sul letto a fissarmi.
"Scusa. Sono stanca. Ti pettino domani."Cerco di svincolarmi da quella situazione, ma lui sembra capire che qualcosa in me non va.
"Ti senti bene?"
"Si, tranquillo."Replico, mettendomi nel letto. Lui fa altrettanto.
Gli do le spalle, ma comincia ad accarezzarmi i capelli.
"Sun..."
Mi volto verso di lui. Ha quello sguardo che parla da se, come a dire:'Niente coccole?'
Intenerita, inizio a sfiorargli il viso per accarezzarlo delicatamente e fissare ogni punto di esso inconsapevolmente.
Non so perchè lo faccio. Forse ci sono troppi sentimenti che mi spingono a compiere quel gesto.
Questo cuore che batte, l'estrema somiglianza caratteriale, il suo capirmi e coccolarmi, il suo farmi star bene... forse è questo.
E' questo che mi fa avvicinare a lui a tal punto da ritrovarmi ad appoggiare le mie labbra sulle sue, finendo per baciarlo. Lo stupore nei suoi occhi è ben visibile, ma pian piano si lascia andare all'attimo, avvolgendomi in un abbraccio.
Improvvisamente, mi rendo conto del gesto compiuto e riprendendo quella consapevolezza, spalanco gli occhi allontanandomi da lui di colpo.
"Non pensavo fossi così intraprendente."Afferma il genoma, guardandomi con quegli occhi maliziosi.
Comincio, pateticamente, a negare l'evidenzia.
"Ma che dici? Sei stato tu a baciarmi!"
"Io non ho fatto nulla. Sei stata tu ad avvicinarti."Continua ed io mi sento completamente fuori posto. Mi alzo dal letto prendendo giubbino e stivaletti.
"Sun, cos'hai?"
"Me ne vado."
"Sun!"Prima che potesse alzarsi, io sono già uscita fuori.
Sono ancora scalza e scossa da quel gesto da me compiuto. Non pensavo di poter fare una cosa del genere. Perchè l'ho fatto?
Questi sentimenti bastardi si stanno ritorcendo contro di me. Non posso essermi innamorata di lui. Non voglio. 
Kuja è....è....troppo femminile per me.
Con questi pensieri arrivo a Cordelia. Continuo a camminare, per poi sedermi sotto all'albero dov'è il segno del mio colpo centrato. Poso gli stivali poco lontano da me, per poi alzare la testa verso il cielo stellato.Improvvisamente, dei passi mi mettono in allerta. Prendo il mitra, preparandolo accanto a me e mostrandomi distratta.
Quando sono abbastanza vicini, lo sferro nella direzione in cui provengono credendo sia un nemico.
Fortunatamente mi sbaglio. E' Cloud e ha fermato il mio attacco su di lui con la sua spada.
Sorride e non è solo. Dietro di lui c'è anche Firion.
"Bella mossa."Afferma l'eroe del secondo Final Fantasy vedendo il mio attacco e il contrattacco del suo compagno che sorride compiaciuto della cosa, dicendo:"Allora è vero."
"E' vero, cosa?"Domando, staccando l'arma da lui che fa altrettanto e spiega:"Che vieni qui."
"Tsk..."Scuoto la testa e abbasso l'arma.
Certo che è astuto un bel po'. Possibile che si sia reso conto che ogni notte vado da Kuja?
"Cloud, io proseguo. Lightning è andata dall'altra parte."Avverte Firion facendo annuire il ragazzo, per poi allontanarsi da lui.
Lo vedo sedersi accanto a me, alzando la testa alle stelle anche lui.
"Che giornata. Ho ancora lo stomaco che brontola."
Lo guardo mentre si tocca lo stomaco dai dolori della fame.
Abbasso lo sguardo ridendo.
Adesso starei sicuramente nella sua stessa condizione se non fosse stato per Kuja, però non posso contraddirlo. E' normale che abbia fame. Non ha mangiato nulla si può dire.
"Cos'hai da ridere?"
"Niente. Pensavo."
"Tu non hai fame?"Mi chiede mettendomi non pochi punti interrogativi nella testa.
Se gli dicessi di no, vorrebbe sicuramente sapere il come mai e dovrò dirgli che ho fatto un patto con il genoma e ho mangiato nel castello di Alexandria, ma...non mi va di rispondere in questo modo. Così cerco la strada con meno trappole.
"Oh...certo che ho fame. Mangerei un chocobo intero...credo."
"Mpf...non farti sentire da Bartz, altrimenti ti spenna viva."Replica ricordandomi l'amato Boko, chocobo dell'eroe del quinto Final Fantasy.
Comincio a ridermela e lui fa lo stesso per poi continuare:"Lo so. E' pessima. Non sono il tipo che sa essere divertente e dalla battuta pronta come lui."
Rimaniamo lì un po' in silenzio a guardare il cielo.
Sinceramente ho sentimenti molto contrastanti. Cloud, l'eroe che ammiro, è accanto a me ed è molto amichevole rispetto a prima.
Mi sembra quasi un sogno, ma...d'altra parte...ciò che ho provato con Kuja mi lascia perplessa.
Però...oltre a Kuja...c'è anche Bartz che mi preoccupa. Insomma... si trova in una bruttissima situazione, no?
Così, decido di rompere quel silenzio facendo una domanda che mi ronza nella mente:"Dimmi un po', ma Terra come l'ha presa tutta questa situazione?"
"Quale situazione?"Chiede perplesso il biondo non sapendo di cosa parlassi e così non tardo a rispondere:"Che Squall ama Bartz."
Lo vedo scoppiare in una risata per poi dire:"Ok, questa mi mancava. Perchè mai Squall dovrebbe amare Bartz?"
"Non lo so. Mi è stata detto che Bartz è innamorato di Terra, mentre lei è innamorata di Squall che a sua volta è perso perdutamente da Bartz."
"Mpf.... sappi che questo non è un mio problema, ma sicuramente le cose non stanno così per quei tre."
"Cosa?"
"Sono solo amici. Tutto qui."Rivela lasciandomi estremamente sorpresa a balbettare incredula:"Ma...G-Gidan.. Lui mi ha detto che..."
"Gidan non ha detto nulla, sei tu che hai frainteso."
"Oh....davvero?"Comincio a pensare alla discussione con il genoma e in effetti è vero.
Ho frainteso tutto. Lui ha detto che Bartz è innamorato di una persona in quella stanza, ma lo stesso Bartz ha negato di essere innamorato di me quando ho cercato di capirlo dopo che Kuja me l'ha detto.
Non ci sto capendo più nulla. 
Ho una curiosità enorme e così non tardo a chiedere:"Se non è innamorato di Terra, allora...per chi prova sentimenti?"
"Possibile che non te ne sei ancora accorta?"
"Cioè.. ho visto strani comportamenti da parte sua, ma... non lo capisco. Kuja mi ha detto che Bartz si è innamorato di me e quando ho tentato di chiedere spiegazioni, lui se n'è uscito che erano tutte menzogne, quindi non saprei."Spiego avendo quegli occhi perplessi e increduli del biondo su di me.
Sembra quasi che le cose che sto dicendo gli suonano abbastanza strane.
"Penso che tu debba parlarci."Consiglia alzandosi da terra.
"Dove vai?"
"Al palazzo. Vieni anche tu?"Domanda ed io annuisco, mentre lui mi tende la mano facendomi alzare.
Così, con il dubbio nella mente, mi dirigo al palazzo di Materia. Sono proprio curiosa di sapere chi è la fortunata che Bartz si è innamorato. 
Non vedo l'ora. 
Intanto, al castello di Alexandria, Kuja è seduto sul letto, ripensando al mio bacio dato spontaneamente.
Si tocca le labbra chiedendosi:"E' davvero successo? Perchè continuo a sentirmi così...strano?"


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Capitolo 37
*** Capitolo 36 ***


Capitolo 36


Se non è innamorato di Terra, allora Bartz per chi prova sentimenti? Questo è ciò che mi chiedo vicino a quell'albero di Cordelia.
Cloud sembra saperne più di me. Ce ne stiamo seduti a parlare e non perdo tempo a girare la domanda a lui.
"Penso che tu debba parlarci."Mi consiglia alzandosi da terra.
"Dove vai?"
"Al palazzo. Vieni anche tu?"Domanda ed io annuisco, mentre lui mi tende la mano facendomi alzare.
Così, con quella curiosità nella mente, mi dirigo al palazzo di Materia. Sono proprio curiosa di sapere chi è colei che ha fatto colpo su Bartz. In effetti non gliel'ho mai chiesto ora che ci penso.
Peccato che però sono ignara del fatto che non riuscirò mai a chiederglielo.
Cloud ed io veniamo attaccati di sorpresa. Il biondo viene congelato  paralizzato, mentre io vengo colpita dietro alla nuca perdendo i sensi.
Sono le gemelle con Sephiroth e Ardyn.
"Ma tu guarda che roba."Dice l'argenteo venendomi vicino e mettendomi un piede in faccia.
"Lasciala andare."Urla il ragazzo facendo voltare il suo nemico.
"E' davvero fastidioso quando i moscerini ronzano intorno a te."Si lamenta il rosso andandogli vicino e prendendolo il volto.
"Giù le zampe, Ardyn. Lui è mio."
Il jenova prende la masamune tra le mani sbattendogliela contro. 
Cloud si trova seriamente in difficoltà poichè ha ben due guerrieri di Spiritus su di lui, oltre ad essere bloccato dal ghiaccio paralizzante creato da Giselle e Vivian.
Come se non bastasse è inerme davanti al comportamento di quelle due. Non può fare nulla per impedire alle due di afferrarmi per i capelli e trascinarmi nel covo di Spiritus.
"Sun...."Mormora il mio nome avendone di tutte e di più. 
Ormai sono lontana e non sa dove sono poichè le due gemelle mi hanno trascinata all'interno di un portale.
Fortunatamente, però, quando si tocca il fondo, puoi solamente risalire ed è quello che succede al guerriero di Materia.
Il ghiaccio è quasi andato e sa che è questione di tempo prima che possa muoversi come vuole. Inoltre, non è più solo.
Mentre Ardyn si prepara ad attaccarlo, qualcuno lo assale da dietro sprigionando fuoco e fiamme attraverso la sua gunblade.
"Squall!"
"Serve aiuto?"Domanda euforicamente Bartz stando accanto al castano.
Il ghiaccio è sciolto e Cloud riesce a prendere Sephiroth di sorpresa. Vedendosi in minoranza, i due se la danno a gambe, nonostante Ardyn non voglia andarsene.
Rimasto solo con i suoi due compagni, il biondo decide di raccontare tutto.
"Cosa? Sun era con te?" Chiede sorpreso l'eroe del quinto Final Fantasy facendo annuire l'amico.
"Si, le due gemelle l'hanno portata chissà dove."
"Dobbiamo chiamare gli altri e aiutarla." Propone Squall. 
La reazione di Bartz lo lascia un attimo perplesso.
"Che hai?"Gli dice guardandolo e vedendo che lo fissa, quando quest'ultimo, con occhi colmi di gioia, gli salta letteralmente addosso abbracciandolo e rispondendo:"Per la prima volta hai detto una cosa sensata."
Il castano sospira, togliendoselo di dosso e continuando:"Piantala! Sei insopportabile."
"E dire che Sun stava venendo da te, Bartz." Interrompe Cloud aumentando la curiosità del ragazzo:"Da me?"
"Voleva parlarti per sapere della ragazza che ti piace."
"Cosa? Avevo la mia occasione e me l'hanno tolta dalle mani un'altra volta. Ma vi rendete conto? La sfiga mi perseguita!"
"Ecco! Era meglio che non glielo dicevi."Si lamenta Squall sapendo come andrà a finire. 
Il biondo sospira:"Hai ragione."
"Adesso non smetterà di parlare per tutto il tragitto."Continua  l'eroe dell'ottavo Final Fantasy cominciando a camminare verso la sua meta, ovvero il palazzo di Materia.
Intanto, mi sto risvegliando. Sento freddo nell'aprire gli occhi.
Mi ritrovo distesa su un terreno roccioso, ma la cosa strana è che il freddo si trasforma in caldo a contatto con quelle roccie di fianco a me.
"Ma...cosa...?"Mi chiedo guardandomi intorno.
Mi alzo e mi avvicino a  quelle sbarre rendendomi conto di dove sono.
"Merda!"Sussurro tra me e me vedendo un vero e proprio inferno. Lava che scorre, fuoco ovunque e roccie laviche come se fossi all'interno di un vulcano.
Sono nel palazzo di Spiritus e le due gemelle sembrano fare le smorfiose con quel Dio.
E' così rivoltante.
"Sun..."Sento chiamarmi con un tono sorpreso. 
Questa voce la conosco. 
Mi volto e vedo Kuja.
"Kuja..."Dico il suo nome, per poi appoggiarmi a quelle sbarre di ferro e continuare:"Tirami fuori di qui."
La mi richiesta, purtroppo, sembra che non possa essere eseguita.
Lo vedo scuotere la testa e rivelare:"Qui comanda Spiritus. Non posso liberarti. Non so nemmeno come abbia fatto a rinchiuderti qui."
In effetti, il ferro sembra fuso e non c'è alcuna serratura.
"Kuja..."Chiamo nuovamente, vedendolo voltarsi di continuo per verificare che nessuno si accorgesse della nostra conversazione.
"Io non posso tirarti fuori, ma so chi può aiutarti."
"Chi?"
"Materia."Informa lasciandomi sorpresa.
Come può quella Dea riuscirmi a liberare? 
E prima che potessi chiederglielo, lui continua a dire:"Lei e Spiritus sono in conflitto, ma si ascoltano anche. Se sapesse che ti ha rinchiuso qui, non perderebbe tempo a prendersela con lui."
"Cosa?"
Tutta questa storia è abbastanza confusa. Non capisco come possano ascoltarsi se sono in contrasto. Che ci sia dell'altro sotto?
"Rimani qui e non dare nell'occhio."Lo sento dirmi e quella frase mi da sui nervi.
Come se poi dessi nell'occhio io.
"Mpf...ti sembro la persona che da nell'occhio?"
"Ah..non lo so, ma di certo sai farti notare quando vuoi, Ardyna." Comincia a prendermi in giro ed io rispondo seccata con un semplice:"Fanculo."
"Ci vediamo dopo, strega."
"Come ho già detto, va all'inferno."Incrocio le braccia e poi dopo, guardandomi attorno, penso a voce alta:"Aspetta...ma noi già ci stiamo o sbaglio?"
Lo sento ridere, mentre si allontana.
Mi chiedo quali strane idee abbia.
Di certo questa cella non mi piace e neanche il rapporto di Giselle e Vivian con Spiritus.
Sembra quasi che siano loro a comandare questo posto e non quel Dio.
Che devo fare? Come faccio ad uscire di qui?
"Oh... ma tu guarda. La sfigata si è svegliata."Nota Giselle, facendo voltare quel Dio verso di me.
"E' sempre più misera."Continua Vivian cercando di umiliarmi.
Sinceramente mi sono stancata di quelle due.
Appoggio nuovamente le mani sulle sbarre cercando di sfondarle per fargliela pagare.
"Povera topolina. Sei in gabbia."Ride la prima facendomi letteralmente imbestialire.
"Topolina io? Ma vi siete guardate allo specchio? Voi siete due vere e proprie troie che la sbattono sotto il naso di tutti."
"Come osi...?"Urlano in coro, pronte a menarmi, ma sinceramente poco mi importa.
Prendo il mitra, ma stranamente il combattimento viene interrotto ancor prima di iniziare.
"Ferme."Irrompe Spiritus, bloccando l'attacco delle due con la sua arma, quasi meravigliato dalla mia aggressività.
Si avvicina dicendo:"E' nostra ospite, ragazze."
"E' nostra prigioniera"
"Già, non ospite."
"Qui comando io e decido io cos'è."Replica infastidito dall'arroganza delle due.
Viene sempre più vicino ed io sostengo il suo sguardo come se niente fosse.
Meravigliato dal mio comportamento, chiede:"Sei una guerriera di Materia?"
"Si, perchè me lo chiedi?"
"Perchè non è una cosa di quei guerrieri sostenere la mia potenza."
"Non mi fai paura."Rispondo avendo un ulteriore stupore nei suoi occhi:"Ammirevole. Qual è il tuo nome?"
"Che importanza ha?"Continuo a rispondere, quando quelle due cominciano a mettersi di mezzo.
"Si chiama Margaret Noiren."
"Mpf...Margaret. Giselle! Stai dimenticando che si fa chiamare con quel nomignolo."
"Ah...già. Sun. Davvero buffo."Ridono le due e Spiritus domanda:"Sun. E' questo il tuo nome?"
Che mi invento ora?
Abbasso lo sguardo per poi mandare al diavolo tutto e confermare:"Si, mi chiamo Sun."
Non ho più nulla da perdere e se finisse così, poco importa. Almeno avrò lottato. 
Intanto, a mia insaputa, Kuja si ritrova dinanzi a Terra, completamente ignara di ciò che mi è successo.
"Kuja."
"Oh, ma tu guarda chi si vede. Sua maestà!"Ironizza il genoma inscenando un inchino e facendola sorridere.
"E' davvero bello rivederti."
Il guerriero di Spiritus si avvicina alla bionda, mettendo le mani ai fianchi e rivelando:"Avevo proprio bisogno di te."
"Di me?"Chiede confusa, vedendolo avvicinarsi a lei.
Il villano annuisce e continua:"E' stata presa da Spiritus."
"Chi?"
"Sun."Risponde con un sorriso, mettendole una mano in volto e continuando:"Devi andare da Materia e dirglielo se non vuoi che faccia una brutta fine."
"Ma...io... cioè... Sun. Perchè ti stai preoccupando per lei?"
"Io non mi preoccupo per lei. Sentivo solamente di informare sulla sua posizione. Inoltre... è una guerriera di Materia e come tale è anche compagna di squadra di mio fratello. Non potevo non dirvelo."Replica, togliendo quella mano e allontanandosi.
"Dove vai?"
"A tenere la situazione sottocontrollo. Non voglio spargimenti di sangue. Potrei sporcarmi i vestiti." Continua a dire, ma Terra si rende conto della realtà.
Kuja ha un debole per me e annuendo consapevole di quella verità, la bionda corre diritta verso il palazzo di Materia trovando Gidan e gli altri molto preoccupati.
"Non sapete proprio dove l'abbiano portata?"Chiede il genoma, ma i tre scuotono la testa e Squall comincia a spiegare seccato:"Quando siamo arrivati già era stata portata via. Cloud era bloccato dal ghiaccio e da Ardyn e Sephiroth per capirlo."
"So io dov'è."Informa Terra avvicinandosi ai ragazzi.
"Come fai a saperlo?" Domanda Lightning avvicinandosi e la ragazza non tarda a rispondere:"Me l'ha detto Kuja. Pare che sia nel palazzo di Spiritus."
"Scherzi?"Ribatte Bartz. 
La bionda scuote la testa e guardandosi in faccia i ragazzi capiscono cosa fare.
"Materia, mi dispiace interromperti."Irrompe Gidan, seguito dalla rosa che continua:"Pare che un nostro compagno sia stato catturato dal nemico."
"Un vostro compagno? Chi?"
"Sun. E' stata presa da Spiritus."Continua l'eroe del quinto Final Fantasy agitato e la Dea spalanca gli occhi sorpresa.
"Sun? L'ha catturata Spiritus?"
"Quale parola nella frase che Sun è stata presa da Spiritus non hai capito?"Si agita anche il Cavalier Cipolla sentendo tutto quel trambusto.
"No, il fatto è che non capisco perchè l'abbia fatto. Eravamo d'accordo che..."
"L'accordo è saltato. Dobbiamo agire in fretta."Interrompe Cloud avendo l'approvazione di tutti.
"Sono d'accordo."Annuisce Y'shtola seguita da tutti gli altri che ripetono uno dietro l'altro un:"Anch'io."
Riuscirà Materia a liberarmi?

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Capitolo 38
*** Capitolo 37 ***



Capitolo 37


"Sun? L'ha catturata Spiritus?"Chiede incredula la Dea avendo come risposta dal Cavalier Cipolla:"Quale parola nella frase che Sun è stata presa da Spiritus non hai capito?"
"No, il fatto è che non capisco perchè l'abbia fatto. Eravamo d'accordo che..."
"L'accordo è saltato. Dobbiamo agire in fretta."Interrompe Cloud avendo l'approvazione di tutti.
Vedendosi in difficoltà e alle strette dai suoi guerrieri, la Dea Materia decide di aprire la comunicazione con Spiritus.
Intanto, quel Dio sta parlando con me e la mia discussione con lui viene sentita anche dagli altri guerrieri, miei compagni.
"Non mi fai paura."Affermo, stando appoggiata a quelle sbarre di ferro e intrappolata all'interno di quella caverna.
Lo stupore nei suoi occhi a quell'affermazione, è indescrivibile a tal punto da chiedere:"Ammirevole. Qual è il tuo nome?"
"Che importanza ha?"Rispondo infastidita dalla sua presenza. 
"Si chiama Margaret Noiren."Si intromette una delle due gemelle.
"Mpf...Margaret. Giselle! Stai dimenticando che si fa chiamare con quel nomignolo."Ricorda la sorella.
"Ah...già. Sun. Davvero buffo."Ridono le due e Spiritus domanda:"Sun. E' questo il tuo nome?"
Che mi invento ora?
Abbasso lo sguardo per poi mandare al diavolo tutto e confermare:"Si, mi chiamo Sun."
Non ho più nulla da perdere e se finisse così, poco importa. Almeno avrò lottato. 
"Sun... hai mai pensato di unirti a me?"Quelle parole dette da Spiritus preoccupano un po' tutti.
Continuo a fissarlo, sentendo la proccupazione salire sempre di più dentro me. 
Possibile che io sia così simile ad una villana?
Prima che potessi chiedere, però, si intromette Materia, innervosita dal comportamento di Spiritus.
"Che stai facendo?! Lascia stare la mia guerriera!"
Sentendo la sua voce, il Dio si volta guardando all'interno dello schermo aperto dalla Dea.
"Ma tu guarda  che mi tocca sentire. Non è come pensi."
"Stai cercando di prenderti la mia guerriera. Non negarlo."Comprende Materia. 
Spiritus abbassa il volto, scuotendo la testa e dicendo le sue ragioni:"Non lo nego,ma sicuramente è molto più valida da me che da te."
"Lasciala immediatamente, altrimenti..."
"Altrimenti, cosa? Vieni direttamente da me? Sappiamo entrambi che lei è diversa."Irrompe quel Dio suscitando curiosità nei guerrieri di Materia.
"Materia, di che sta parlando?"Domanda Wol confuso e Spiritus non tarda a rivelare:"Come? Non lo sapete? Sun non proviene dallo stesso posto da cui provenite voi. E' diversa."
"Diversa?"Vociferano tutti confusi.
Probabilmente parla del fatto che non sia stata creata dalla Square e che sono reale. Dunque, essendo tale, non faccio parte di alcun Final Fantasy come loro. 
Comincio a sentirmi terribilmente inutile, quando sento la Dea prendere le mie difese:"Si, ma ciò non toglie che è la mia guerriera. Tu hai già le tue provenienti dalla stessa parte da cui proviene Sun. Lasciala andare."
Ma Spiritus è più ostinato che mai. Sembra che abbia visto qualcosa in me che gli altri non hanno ancora notato e nemmeno io sinceramente...
"Peccato che loro non hanno la stessa determinazione della tua guerriera. Non sostengono il mio sguardo come sa fare lei. Sembra priva di paura."
"Tsk...io? Priva di paura? Si vede che non mi conosci per niente." Rispondo incrociando le braccia e ridendomela.
Insomma...io? Cioè questa ragazza di nome Sun che quando si è ritrovata qui, su Dissidia, la prima volta non faceva altro che tormentarsi su come era arrivata e sul come usare le armi? Questa ragazza che tra l'altro, la prima volta che ha provato a battersi, ha ferito un suo compagno e si è bloccata dalla paura di essere invisibile? Questa ragazza che tra l'altro sono io?
Mpf... ma fammi il piacere Spiritus. Comprati un paio di occhiali. Non credevo che la miopia colpisse anche gli Dei. Certo che sei proprio cieco per credermi priva di paura.
Il mio ridere, però, viene gelato dal suo volto che si gira verso me e mi guarda compiaciuto informando:"Ecco. E' anche insolente e intromettente. Sono doti perfette per un guerriero della discordia."
"Lei è la mia guerriera. E' la guerriera dell'armonia. Te lo ripeto. Lasciala andare prima che provveda personalmente." 
"Prego. Provaci pure, Materia."Sfida il Dio chiudendo la chiamata e lasciando terribilmente perplesse le due gemelle.
"Cosa?"
"Non può essere un nostro compagno."
"Voi non siete nessuno per deciderlo. Quanto a te..."Dice voltandosi verso di me per poi continuare:"Pensa attentamente alla mia proposta. Altrimenti non uscirai da queste sbarre."
"Preferisco perire qui dentro, piuttosto che stare dalla tua parte." Rispondo guardandolo scontrosamente.
Spiritus si allontana e le due mi vengono vicino.
"Brutta bastarda, che cosa gli hai fatto?"Mi urla, alterata dal comportamento di Spiritus, Vivian.
Replico semplicemente con un:"Niente."
Purtroppo è su tutte le furie e non sembra essere l'unica.
"Sei una perfida strega."Mi insulta Giselle sperando di umiliarmi.
Comincio a ridermela e ironizzare la cosa:"Chissà perchè me lo sento dire spesso ultimamente. E' così che ci si sente ad essere delle brutte e rugose befene? So che voi lo siete da prima di me, per questo chiedo."
L'ironia sembra non essere compresa e l'ultima cerca di darmi addosso sbraitando:"Brutta stron..."
"Calmati, Giselle."Riprende la sorella bloccandole la mano con cui cerca di colpirmi, per poi farla ragionare:"Dobbiamo andare da Spiritus. Dobbiamo pensare a fargli capire la realtà dei fatti e che qui c'è posto solo per una di noi, cioè lei o noi due."
"Hai ragione."Risponde la ragazza per poi voltarsi verso di me e dirmi:"Considerati fortunata, ma la prossima volta non andrà così."
Le due si allontanano e improvvisamente sento una voce familiare dire:"Simpatia portami via."
"Ancora qui, Kuja?"
"Che è successo? Cos'era quello spettacolo?"
"Spiritus mi vuole nei suoi guerrieri."Rivelo lasciandolo sorpreso a guardarmi:"Cosa? Dunque vuole unirti a me."
"Sai già che non andrà a finire così. Il mio posto non è tra voi villani, ma con gli eroi."Rispondo lasciandolo stranamente deluso. 
"Quindi...è così. Preferisci stare tra gli eroi, tra i guerrieri di Materia che unirti a noi."
"Perchè dovrei unirmi a Spiritus?"
"Pensavo che ti avrebbe fatto piacere stare con me anche nell'alleanza."
Quelle parole sembrano colme di dispiacere e delusione. Sospiro e scuoto la testa, mettendo una mano dietro la nuca.
Rifletto un po', poi alzo lo sguardo verso di lui, appoggiandomi con la schiena vicino alle sbarre della cella e spiegare la mia situazione:"Kuja, noi siamo diversi. Io non sono cattiva, neanche so farla, così come tu non riesci ad essere un eroe al cento per cento. Siamo diversi."
Lo vedo appoggiarsi al muro lì vicino totalmente frustrato dalle mie parole. Sembra che non sappia nemmeno cosa dire.
"Dunque...è per questo. E' perchè siamo diversi..."
Abbasso lo sguardo per poi continuare:"Però la diversità è un bene alle volte. Se fossimo tutti buoni o tutti cattivi, non riusciremo a distinguere l'altro lato e di conseguenza tutto sarebbe ordinario e di routine."
Si volta sorpreso verso di me, quasi intuendo qualcosa. Lui mi piace, ma non riesco ad accettarlo. 
Lo comprende. 
Comprende che mi sono affezionata a lui sentendo quelle mie parole e non può far almeno di fissarmi.
La cosa comincia a mettermi disagio.
"Ah...piantala di fissarmi! Mi dai i brividi!"Affermo spostandomi dalle sbarre e voltandomi dall'altro lato per non far vedere l'imbarazzo ben visibile sul mio volto. 
Il genoma si sposta dal muro accanto e si appoggia sulle sbarre che ci dividono:"Hai ragione. Il bene e il male sono un po' come maschio e femmina. Continuano a rincorrersi e a sostenersi l'un l'altro pur non capendosi. E' molto poetico come pensiero, streghetta."
"Ok, mettiamo in chiaro una cosa. Uno, non sono una strega e, due, non c'è proprio nulla di poetico in me." Rispondo seccata voltandomi verso di lui.
"Tranquilla. Ti libererò da qui, Sun."Aggiunge il villano staccandosi e allontanandosi dalle sbarre per andare chissà dove.
Rimasta da sola, non so che fare.
Non so come procede la situazione fuori e non ho nulla con cui distrarmi. Mi siedo sul pavimento, unico posto disponibile in quell'angolo d'inferno.
Metto le mani nelle tasche trovando il cellulare e il biglietto del biscotto avuto al ristorante cinese prima della mia venuta qui.
Poso il cellulare in tasca, cominciando a fissarlo.
Ora che ci penso, quando l'ho trovato ho pensato che anche Giselle e Vivian avessero un biglietto del genere, ma non gliel'ho nemmeno chiesto.
Però...non so. Mi sembra assurdo. 
Quando ho letto il biglietto, pensavo che l'unico posto in cui ci fosse un'avventura vera e propria fosse qui.
Se è magico...funzionerà nuovamente. Forse... devo pensare allo stesso modo, però sostituendo Dissidia con il mio mondo.
Faccio un respiro profondo per poi alzarmi. Questo posto è pieno di portali che si creano dal nulla e dunque penso di poterlo creare anch'io. In fondo...sono solo ricordi che vengono proiettati, no?
"Ti attenderà..."Leggo bloccandomi di colpo a causa della mia poca fiducia in questo metodo.
Scuoto la testa, mettendomi una mano dietro alla nuca. Mi sembra impossibile.
Perchè lo sto facendo? Credo davvero che dicendo quella frase posso....?
'Arg...! Sun, muoviti! Provaci altrimenti non lo saprai mai!'Con questi pensieri mi do coraggio e riprendo il foglietto.
"Un'avventura...inaspettata..."Rileggo a bassa voce, chiudendo gli occhi e pensando ardentemente a casa mia.
Inspiegabilmente, sento del vento posarsi su di me e un rumore strano che mi fa aprire gli occhi.
Spalanco bocca e occhi vedendo un portale impiantato sul muro di quella cella.
"Non ci credo..."Mormoro tra me e me avanzando verso quel portale.
Sarà davvero quello che mi condurrà a casa?

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Capitolo 39
*** Capitolo 38 ***



Capitolo 38


Ripeto quella frase scritta sul biglietto del biscotto cinese, per poi chiudere gli occhi pensando intensamente di ritornare a casa.
Inspiegabilmente, sento del vento posarsi su di me e un rumore strano che mi fa aprire gli occhi.
Spalanco bocca e occhi vedendo un portale impiantato sul muro di quella cella.
"Non ci credo..."Mormoro tra me e me avanzando verso quel portale.
Sarà davvero quello che mi condurrà a casa? 
Presa dalla meraviglia, non posso non compiere quel gesto. Tocco il portale per attraversarlo poco a poco, tanto... non ho nulla da perdere. 
Quel rumore svanisce pian piano lasciando solo un lontano mormorio.
Sento in lontananza delle voci che sembrano essere di Spiritus, ma non comprendo ciò che dicono ne tantomeno chi sia a parlare con lui. Il ticchettio degli orologi si fa sempre più vivo nella mia mente e mi abbandono a quell'attimo chiudendo gli occhi. Il cristallo che ho al collo si illumina inconsapevolmente durante il tragitto, proteggendomi dagli influssi spazio-temporali che si sono creati.
Mi risveglio sull'erba, sentendo l'odore delle piante e della pioggia che comincia a battere su di me. Alzo il busto sentendomi estremamente scossa. Sono finita nel fango ed è tutto buio intorno a me.
"Ma...cosa...?"Cerco di capire guardandomi intorno.
Mi alzo all'in piedi, ma cado dopo due passi. Sono debole. Non posso alzarmi. 
Inizio a guardarmi intorno sentendomi osservata.
Non c'è nessuno. Solo alberi e vegetazione.
Dove diamine sono finita? Improvvisamente sento dei passi e come un ringhio seguito da un ululato di lupi.
"Merda..."Sospiro rendendomi conto che sto in un brutto posto.  La mia attenzione si focalizza su dei cespugli che sembrano muoversi, mentre io striscio all'indietro cercando di allontanarmi. 
Non ho molte forze, ma devo farcela.
Mi raggelo nel vedere degli occhi luccicanti che si sporgono all'interno di quei cespugli.
Fortunatamente, nell'indietreggiare, tocco qualcosa. E' un ramo molto simile ad un bastone. Il lupo abbaia venendomi incontro pronto a sbranarmi. 
Afferro il bastone sferrandoglielo contro e colpendolo. Riesco a stordirlo ed essendo disarmata, decido di armarmi con quel ramo, alzandomi all'in piedi e cercando la forza di alzarmi.
Non è solo. 
L'ululato diventa improvvisamente di massa. Altri tre lupi si avvicinano al compagno.
"Porca puttana!"Sbraito, cominciando a correre più che posso, ma sono debole e se riesco ad allontanarmi è solo grazie al supporto del bastone.
Mi sto allontanando troppo e non riesco a vedere più nulla.
Non posso scappare allungo. Devo combattere.
Mi volto con quei pensieri nella testa, impugnando il ramo come se fosse una spada. 
Essendo troppo lunga e pesante, la spezzo per farne due.
'Ok, è il momento di vedere se la realtà virtuale di Dissidia ha funzionato.' Ironizzo mentalmente.
Sono consapevole che stavolta, proprio come in quel mondo, se vado in Game Over, è finita.
"A noi, bestiaccie!"Urlo andando all'attacco e affrontando quei lupi uno dietro l'altro.
Ho acquistato così tanta agilità su Dissidia che mi sembra incredibile il modo in cui riesco a stenderli uno dietro l'altro.
I rami, tra le mie mani, sono colmi di sangue, mentre i lupi sono a terra completamente privi di ogni respiro.
Il sangue è schizzato sulle mie guancie e nel pulirmi non faccio altro che spalmarmelo ancora più visibilmente in volto facendolo sembrare un segno di guerra.
La pioggia scende sempre più violenta ed io decido di addentrarmi in quel posto, o quanto meno di cercare una via d'uscita.
Chiudo gli occhi per concentrarmi sui rumori. Sento il rumore dei pneumatici e dei clacson che suonano. Apro gli occhi, cominciando ad avanzare verso la direzione da cui provengono quei suoni.
Finalmente vedo le luci delle macchine che vanno e vengono. Sono salva, quando nell'andare inciampo su qualcosa che mi fa cadere a terra.
E' una ruota.
"Ma...che caz...?"Mi blocco voltandomi alla mia destra e vedendo quel rottame bruciato e abbandonato.
Mi alzo accertandomi di cosa fosse.
"Non può essere."Dico, andando vicino per poi spolverare la targa e il marchio dell'auto.
"E' la macchina di Amy. Questo... significa che sono a casa."Realizzo ricordandomi degli eventi.
Prendo il cellulare che, stranamente, si è spento. Forse è per causa del viaggio.
Lo accendo e arrivano circa cento messaggi non letti. Venti sono messaggi normali, ma il resto sono chiamate non andate a buon fine e tutte con lo stesso numero.
"Mamma..."Mormoro comprendendo la sua preoccupazione che tra l'altro è anche la mia per le mie amiche.
Sa che sono scomparsa e pensa che possa essere successo qualcosa di grave. Decido di chiamarla componendo quel numero tremolante. Mi siedo a terra non avendo la forza di continuare e quando sento la sua voce rispondere al telefono, non posso far almeno di cominciare a piangere.
"Pronto? Pronto, chi è?"
"Mamma..."Chiamo con quel filo di voce che mi resta, mentre lei comprende che sono io:"Margaret? Margaret sei tu?"
"Si, mamma...sono io..."
"Margaret, dove sei? Vengo a prenderti."Mi dice confortandomi, ma non ci riesce.
Sono seriamente preoccupata per la salute di Amy e Lela. Una cosa è vedere da un display del cellulare quelle condizioni dell'auto e un'altra è vederle da vicino.
Dubito che si siano salvate. E mentre chiudo il telefono aspettando l'arrivo di mia madre, su Dissidia accade l'irreparabile.
"Voi non capite. Cosa succederà se Spiritus...?"Farfuglia Bartz preoccupato per la mia posizione.
"Sun è forte e non credo si faccia mettere facilmente i piedi in testa da qualcuno, soprattutto se si tratta di Spiritus."Afferma Cecil avendo l'appoggio di Y'shtola:"Sono d'accordo.E' una ragazza forte e sa cosa deve e cosa non deve fare."
"E poi, è una nostra compagna, no?"Aggiunge Tidus, seguito da Firion:"Già, A me...non è mai sembrata cattiva o che avesse la minima vocazione di trasferirsi da Spiritus."
"Hai ragione. Se farà del male a Sun sbatteremo quel Dio in prigione."
"Ben detto, Shantotto."Dice Lightning per poi voltarsi verso Cloud che continua:"Beh...allora che aspettiamo? Andiamo al palazzo di Spiritus."
"Si, ma....Materia?"Blocca Squall e il Cavalier Cipolla gli risponde:"Si inventerà qualcosa sicuramente."
"Comunque sia, la luce splenderà sempre in noi e come a noi, anche Sun non fa eccezioni. Mettiamoci in marcia, guerrieri di Materia."Incita Wol spianando la spada e alzandola in cielo lasciando che l'euforia di tutti, e in particolare di Gidan, venisse fuori.
"Ben detto! Contaci!"
Tutti si mettono in marcia, tranne Bartz che dopo qualche passo si ferma ed estrae quella piuma di chocobo che ha sempre a portata di mano.
"Sun, quando ti troverò, non importa cosa accadrà, ma te lo dirò una volta per tutte."Si ripromette guardando la piuma e ricordando il nostro primo incontro. 
Terra, accorgendosi che si è fermato lo chiama:"Bartz, non vieni?"
Il ragazzo posa la piuma di Boko, correndo verso la compagna per raggiungere gli altri e liberarmi dalle grinfie di Spiritus.
Peccato che nonostante siano in marcia verso quel palazzo, loro non sanno la realtà dei fatti. Io....non sono più su Dissidia, ma nel mio mondo.
Cosa accadrà adesso?

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Capitolo 40
*** Capitolo 39 ***



Capitolo 39


Arrivata nella mia realtà, la malinconia mi assale. 
L'auto di Amy è distrutta e penso che difficilmente se la siano cavata.
Ho chiamato mia madre che mi sta venendo a prendere. Mi sporgo sul ciglio della strada, prendendo il cellulare e vedendo la posizione in cui sto. Non capisco ancora come sia possibile che sia andata su Dissidia e mi sia scampata quella brutta botta.
Un'auto si ferma. E' la panda di mia madre. La vedo scendere in lacrime dalla macchina, venendomi incontro e abbracciarmi:"Cosa ti è successo? Sei tutta sporca di sangue e..."
"Lupi."Dico sinteticamente. La vedo osservarmi preoccupata e allora spiego:"Dei lupi mi hanno attaccata, ma sto bene."
"Torniamo a casa."Aggiunge ed io annuisco salendo a bordo del veicolo.
Gli occhi increduli di mia madre la raccontano lunga. Sembra che siano passati mesi prima che tornassi.
"Dove sei stata? Cos'è successo?"Mi domanda.
Sospiro. Non ho voglia di parlare e, appoggiando il braccio sul finestrino aperto, glielo dico chiaramente:"Non chiedermi niente, mamma. Non lo so nemmeno io."
C'è un'attimo di silenzio. Il vento mi scompiglia i capelli e guardando quel paesaggio che segue ho sempre più l'impressione di essere stata fuori per molto tempo prima di tornare.
Quel dolce silenzio, però, è tutta un'illusione.
E' la quiete prima della tempesta.
Vedo mia madre voltarsi verso di me, per poi guardare nuovamente la strada e continuare informandomi:"Dobbiamo andare in questura. Devi raccontare cos'è successo, perchè le tue amiche non ricordano della tua scomparsa."
"Cosa?"Farfuglio confusa, voltandomi verso di lei incredula, mentre continua a spiegare:"Sei per caso fuggita o...hai aperto la porta dell'auto un attimo prima di schiantarsi? Perchè è tutto troppo strano."
"Ti avevo detto niente domande ed ora non ho la testa di andare in questura. Voglio andare da Amy e Lela."Mi oppongo e lei rivela:"Sono ancora in ospedale."
Quella parola mi insospettisce. Ancora...cioè perchè ancora? Sembra che stiano da chissà quanto tempo.
Sono passate si e no due settimane e lei se ne esce che stanno ancora in ospedale. E' ovvio.
Mica dopo un incidente di questo riescono a riprendersi subito? E' già un miracolo che siano vive vedendo com'è ridotta la loro macchina abbandonata.
Nervosa da quel parlare comincio ad alterarmi:"Ancora? Perchè? Da quant'è che stanno lì? Fai sembrare come se fossero anni."
"Ah...tesoro, non scherzare. Non sono cose su cui ci si scherza."
"Mamma, non sto scherzando!" Sbraito nervosa, mentre la vedo fermarsi ad un semaforo rosso. 
Incredula si volta verso di me chiedendo:"Davvero non lo sai?"
"No che non lo so. Sarò andata via per massimo una settimana o due."
"Una settimana o due? No. Tu sei scomparsa per ben quattro mesi pieni."Mi rivela scioccandomi.
Possibile che sia passato tutto questo tempo?
Incredula, ripeto con un filo di voce:"Quattro... mesi?"
"Si e sono scomparse altre due ragazze, due mesi dopo di te, su quella strada.  I locali la stanno chiamando la strada maledetta."
Mia madre mi fissa, mentre sto ancora sotto shock a causa della notizia appena saputa.
Possibile che quelle due siano...?
No, non può essere. Non possono essere Vivian e Giselle.
Se fosse così non so come sia possibile che siano arrivate lì, su Dissidia.
"No, è impossibile."Dico scuotendo la testa e pensando, ma sembra non ci siano altre soluzioni. Devo chiedere a lei:"Mamma, chi sono queste due ragazze?"
"Le conosci. Sono le tue vecchie compagne di scuola, quelle che ti stavano sempre dietro e ti cercavano ovunque. Come si chiamavano...?"
"Giselle e Vivian?"Dico quei nomi sperando che non sia così.
Il semaforo rosso scatta, diventando verde, ma nessuno delle due se ne accorge. La vedo sorpresa del mio sapere. Annuisce:"Si, loro. Erano andate a festeggiare il loro compleanno da quanto ne so."
"Mamma, portami in ospedale."
"Cosa?"
"Voglio andare da Amy e Lela."Urlo, mentre le macchine dietro di noi iniziano a protestare della nostra sosta troppo prolungata.
Mia madre mette in moto e dopo vari tentativi di persuaderla a portarmi dalle mie compagne, riesco a convincerla.
Arriviamo in ospedale ed entro nella stanza, nonostante i medici non volessero farmi entrare per il fango che mi ricopre. Non sono nemmeno voluta andare a farmi una doccia per vederle.
Cammino all'interno dei corridoi, seguita da mamma e dai medici che vogliono vietarmi l'ingresso.
Apro la porta della stanza 113 e le trovo lì, una accanto all'altra e stanno nel letto.
"Amy, Lela."
Sentendo la mia voce, le due spostano lo sguardo chiamandomi:"Sun!"
Vado da loro abbracciandole e lasciandole sorprese.
"Ma dove sei stata?"Mi chiede Amy, seguita da Lela:"Sei tutta sporca di fango."
"E' una lunga storia. L'importante è che state bene."Dico allontanandomi da loro. 
Fortunatamente hanno solo qualche frattura e non possono muoversi per i vari danni causati dalle bruciature che sembrano essersi risanati in parte.
"Come hai fatto ad uscire dall'auto?"
"Già, noi non ti abbiamo vista più. Come hai fatto?"
"Non lo so, mi sono semplicemente ritrovata in un altro posto. Tutto qui."Rispondo, per poi guardare Amy e appoggiare la mano sulla sua dicendole:"Comunque, se ci avresti detto dell'incontro con le vipere, non ti avremo fatto mettere al volante."
Lo sguardo della mia amica è abbastanza meravigliato e Lela chiede:"Di che stai parlando?"
"Come sai che le avevo viste?"
"Ho trovato il cellulare delle due bastarde. Eravamo seguite da loro e hanno filmato tutto."Rivelo lasciandole perplesse.
"Dov'è il cellulare adesso?"
"Già, se lo hai con te possiamo portarlo in questura e..."
"Merda! L'ho lasciato nelle mani di Bartz su Dissidia."Dico spontaneamente, avendo i loro sguardi confusi su di me.
Cavolo! Adesso mi prenderanno per pazza.
"Sun, di che stai parlando?"
"Dissidia è solo un gioco."
"E' complicato. Non potete capire, ragazze. Io..."Balbetto alzandomi e allontanandomi da loro per poi affermare voltandomi verso le due:"Vi porterò le due e anche il cellulare. Vedrete."
Torno a casa e le cose sembrano essere come sempre. La mia stanza colma di Videogames di Final Fantasy e Kingdom Hearts, poster e gadget dei vari personaggi ovunque. 
Però è strano. Mi manca qualcosa o forse tutto.
Mangio per la prima volta un pasto caldo, ma sembra non essere lo stesso. Tutti quei ricordi dei miei compagni di squadra, il Kuja che detestavo e mi sono ritrovata innamorata, le varie gaffe fatte con i villani... è tutto dentro di me e questo ritorno a casa non fa altro che ingrandire il vuoto.
"Chissà che staranno facendo senza di me...."Mi dico pensierosa, guardando il poster di Cloud che ho in camera.
La notte passa, ma non riesco a chiudere occhio. Sembra che in questi giorni il sonno mi abbia abbandonato del tutto.
Mi affaccio alla finestra di casa e vedendo la luna che cala, insieme alla giornata trascorsa senza alcun senso per me, decido di mettermi al computer per cercare altri dettagli sulla scomparsa di Giselle e Vivian.
E' qualcosa di agghiacciante ciò che trovo.
Giselle e Vivian hanno avuto solo la madre. Sono figlie di una ragazza madre che si è sposata e ha dato il controllo delle due bambine al marito. Hanno un patrigno che tra l'altro le maltrattava.
Non hanno avuto una bella vita, almeno da quel che leggo dai giornali e da Facebook. L'unica ad amarle è stata la madre che tra l'altro è succube dell'uomo che ha sposato. Non oso immaginare la vita che hanno vissuto.
Chiudo il computer, vedendo l'alba sorgere.
Probabilmente sono sempre state due infelici ed è per questo che rendono la vita un'inferno a chiunque.
Guardo ancora una volta la mensola delle action figure di Final Fantasy.
"Non posso abbandonarvi, non ora."Affermo alzandomi dalla sedie a prendo l'armadio. 
La prima volta ci sono andata per puro caso, ma stavolta ci andrò attrezzata.
Prendo tutto l'occorrente come l'acqua, vestiti, coperte e cibo più vari oggetti che potrebbero servire.
"Ops..quasi dimenticavo."Ricordo tornando indietro e prendendo anche un paio di rotoli di carta igienica, insieme a qualche maschera per il viso e mettermeli in borsa. Non si sa mai. Potrebbero tornarmi utili, anche se le maschere...penso che le apprezzerà più Kuja.
Chiudo la porta facendo attenzione a non svegliare mia madre.
Entro nel garage, prendendo le chiavi dell'auto e mettendola in moto. So che è sbagliato, ma non so come altro potrei arrivare lì.
Dopotutto l'hanno chiamata la strada maledetta per un motivo, no?
"Tenete duro, sto arrivando."Dico mettendo il piede sull'accelleratore e andando in un posto ben preciso, il luogo in cui tutto è iniziato.
Intanto, ciò che per me è passato un giorno, per Dissidia nemmeno un'ora.
Nel palazzo di Spiritus,fino a quel momento,nessuno si è accorto della mia assenza, finchè Garland non vede quelle sbarre di ferro che creano la gabbia e decide di domandare a Nube Oscura.
"Non lo sai? Sembra che le gemelle abbiano portato una prigioniera."
"Io non vedo nulla."Rivela il villano del primo Final Fantasy insospettendo la tipa che si avvicina alle sbarre guardando al suo interno.
"E' impossibile. Come ha fatto a fuggire?"
"Di che state parlando?"Si intromette Sephiroth andando lì vicino e scoprendo anche lui della mia fuga.
"Spiritus, la prigioniera è scomparsa!"Informa Garland andando da lui che, nel frattempo, è con Gabranth e Kefka.
"Com'è possibile?"
"Non lo so, ma non ci sono segni di forzature."
"Trovatela!"Sbraita il Dio dando ordine di trovarmi.
Kuja, sentendo tutto ciò, comincia la ricerca al castello, sperando sia lì, ma ovviamente non ci sono. Convinto che potessi essere a Cordelia, si dirige lì. Non vedendomi neanche vicino all'albero, deluso, decide di fare ritorno al palazzo di Spiritus.  
Durante il cammino, però,  incontra Gidan che lo fa ferma:"Oh, eccoti!"
Deciso a chiedere informazioni su di me, si avvicina al fratello, quando quest'ultimo domanda per primo:"Hai visto Sun?"
"No, lei è al palazzo di Spiritus, l'hai dimenticato?"
"Sembra che sia riuscita a scappare. Ci sono un bel po' di dubbi sul come, ma non riesco a trovarla."
"Ti stai dando da fare per aiutarla, eh?"
Il genoma si siede sull'erba pensieroso, lasciando sorpreso il ragazzino che si siede anche lui cercando di capire cos'è che non va.
"Qualcosa non va?"
"Non lo so. Sono solo preoccupato...credo."
Gidan fissa Kuja consapevole che quei sentimenti che il fratello prova sono più veri che mai.
Da un lato sembra felice per lui, ma dall'altra sa che anche Bartz ci tiene per me e quindi potrei dare un due di picche o all'amico o al fratello e la cosa sembra turbarlo molto.
"Gli altri sono diretti al castello, non è così?" Ipotizza e allora il genoma annuisce.
"Oh...lo sapevo. Voi mocciosi non fate altro che aiutarvi l'un l'altro. Disgustoso."
"Però sembra che lo stai facendo anche tu."
"Ovvio, nelle mie vene scorre il tuo stesso sangue, Gidan. Potremo essere stati creati diversamente, ma abbiamo comunque un unico creatore che ci ha resi in qualche modo uguali."Risponde guardandolo.
Nel frattempo, sono arrivata nel punto preciso della mia scomparsa. Decido di addentrarmi ancor di più verso l'interno del bosco o foresta che sia. Spero solo che funzionerà, che riuscirò a tornare su Dissidia.
Ci riuscirò? Che sta accadendo in mia assenza?


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Capitolo 41
*** Capitolo 40 ***


Capitolo 40


Arrivo nel punto ben preciso della mia scomparsa. Decido di addentrarmi ancor di più verso l'interno del bosco o foresta che sia. Spero solo che funzionerà, che riuscirò a tornare su Dissidia.
Che sta accadendo in mia assenza? E' ciò che mi chiedo durante il mio cammino.
Arrivo accanto a quel rottame d'auto e prendo il foglietto dalla tasca leggendo in modo deciso:"Ti attenderà un'avventura inaspettata."
Chiudo gli occhi e penso ardentemente a quel mondo, poi li riapro, ma non vedo nulla.
"Ma...cosa?"
Confusa avanzo, ignara che quel portale si è aperto, ma è invisibile all'occhio umano. Stranamente lo percepisco, gli passo vicino. 
Sento quel suo rumore, ma è indistinguibile a causa del cinguettio delle rondini e uccelli, insieme agli altri richiami della natura e delle auto che passano poco distante di lì.
"Proviene da dietro a quel cespuglio..."Mi rendo conto camminando verso quella zona. 
Mi blocco, vedendo qualcosa di invisibile a pochi millimetri da me.
E' come se fosse un filo di specchio invisibile, come tante luci millesimali che sono completamente impercettibili se non visti con attenzione.
"Dunque...allora...il portale è questo."Ipotizzo allungando la mano e notando che non va oltre.
Con un sorriso, entro al suo interno. Di nuovo buio, ma stavolta so come funziona. Tengo stretto lo zaino che ho sulle spalle. Ancora quei rumori della natura in lontananza e ancora quel ticchettio dell'orologio che mi rilassa fino a farmi sprofondare. Chiudo gli occhi per un attimo, finendo per addormentarmi. 
Poi, nuovamente, vengo sbattuta con violenza. Mi ritrovo nella cella dove sono stata rinchiusa.
Tutto questo viaggio per uscire e alla fine mi ritrovo nello stesso e identico posto. Perfetto.
Non potevo ritrovarmi dove ho incontrato Noctis la prima volta, no?
I miei pensieri ironici comunque non mi danno alcuna forza. Sono nuovamente debole dopo quel viaggio, ma sono più pronta che mai a sfidare le gemelle.
"Ti dico che non c'è."Sento la voce di Garland in lontananza.
Tolgo lo zaino e lo metto a terra, levandomi anche il giubbino di pelle e mettendolo sopra per poi sedermi su di esso per non far notare quell'oggetto nuovo in quel mondo.
Probabilmente se ne sono accorti già della mia assenza.
Vedo Spiritus passare accanto alla cella per poi voltarsi verso Garland e dire:"Questo scherzo è davvero di cattivo gusto."
"Di che stai parlando?"
"Lei è in cella, come fate a dire che non è lì?"
Le gemelle vengono verso la cella per accettarsi della cosa:"Garland, sei davvero pessimo."
"Già, non sono bei scherzi questi, ne tanto meno abbiamo voglia di essere presi in giro."
"Provaci un'altra volta e ti ammazzo."Minaccia Giselle allontanandosi.
Garland, confuso, si avvicina alla cella, mentre io alzo la mano in segno di saluto.
"Mpf...questo posto mi farà uscire pazzo."Afferma allontanandosi.
Mi alzo e mi avvicino a quelle sbarre per vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi.
Vedendo campo libero, prendo l'accendino per riscaldare le sbarre e le coperte per tentare di allargarle, quando vengo interrotta da lui, Kuja.
"Pensavo fossi scappata."
"E' quello che cerco di fare."Informo continuando il mio intento, incuriosendo il genoma:"Dove hai preso quei strani aggeggi?"
"Nel mio mondo, caro. Ho portato anche un pensierino per te. E' nella mia borsa."
"Oh...davvero ammirevole."Dice incrociando le braccia stupito, ma poi si ferma a pensare e si rivolta verso di me chiedendo:"Aspetta! Tu sei andata nel tuo mondo?"
"Si, perchè?"
"E... sei tornata qui? Perchè?"Cerca di capire confuso.
In fondo sarei potuta restare lì e non tornare più qui lasciando tutto in una scia di mistero, ma non è il caso mio. Non sono quel tipo di persona.
Lo vedo appoggiarsi alle sbarre che tento di forzare, mi guarda negli occhi e allora non posso far almeno di confessare:"Ho molte cose da fare qui e non voglio lasciarti a fare il pazzo da solo. Qualcuno deve pur prendersi cura di te."
Mi sorride e afferma:"Ammirevole. Davvero ammirevole.Ti copro le spalle, streghetta."
"Grazie, gattino!"Rispondo ridendo, vedendolo andare in trance e mettersi davanti alla cella per evitare che qualcuno potesse avvicinarsi a me.
Nel frattempo, i guerrieri di Materia sono arrivati alle porte del palazzo di Spiritus. Cominciano la loro battaglia, sferrandosi un guerriero contro l'altro.
Bartz cerca di farsi strada insieme a Cloud e a Squall per entrare all'interno, nelle segrete, posto in cui sono bloccata io.
Riesco a liberarmi di una sbarra e prendo lo zaino insieme alle altre cose, mettendole fuori dalla cella.
Poi, pian piano, cerco di uscire. Peccato che le sbarre sono abbastanza stretta.
"Maledizione!"Esclamo vedendomi incastrata a causa del seno.
Kuja inizia a ridersela, mentre io mi arrabbio per quel suo ridere:"Kuja! Invece di stare lì a poltrire, dammi una mano!"
"Si, sua maestà."Ironizza inscenando un inchino ed io gli dico con tutta l'anima e il sentimento che ho nel cuore:"Ma vaffanculo!"
Fortunatamente, riesco ad uscire di lì e il genoma decide di aiutarmi a scappare.
"Fermo!"Sento delle urla che mi bloccano. E' l'urlo di Bartz che afferra la sua lancia e la sferra su di Kuja pensando che mi stesse facendo del male.
Non so come, forse spinta dalla mia forza di volontà e dal mio sapere di Kingsglaive e comraders, allungo la mano sinistra intenzionata a proteggerci, riuscendo a creare una barriera magica che devia l'arma e non ci colpisce.
"Sun, allontanati di lì!"
"Kuja è dei nostri."Gli urlo, quando sento quelle risate delle gemelle.
"Sun, cara Sun. Come hai fatto a sfuggire alle grinfie del Dio Spiritus?"Chiede Giselle facendomi voltare verso di lei e di Vivian.
"Io non sto fuggendo. Anzi, è proprio voi che cercavo."Affermo prendendo il mitra e puntandolo contro le due.
"Credi davvero di farcela? Credi davvero che...?"
"Inutile che fingete! Io so tutto. So perchè mi avete sempre derisa e la cosa mi rende estremamente forte perchè io ho ciò che voi non avete mai avuto. Ho amici e una famiglia."Continuo a dire con tono freddo e deciso.
Sono piuttosto determinata.
So che l'unico modo per trascinarle fuori di qui e mandarle a casa è proprio menarle di brutto fino a farle perdere i sensi.
"Ti credi così forte, Sun? Tu non sei nessuno. " Ride la prima, seguita dalla seconda:"Tu sei Margaret Noiren, la ragazza che ha fatto morire suo padre."
Ancora quelle parole, quelle stesse parole che usarono a scuola per fammi sentire piccola e inutile. Si era sparsa la voce in classe che fossi stata io a deluderlo e a fargli perdere la concentrazione durante il suo lavoro che lo ha portato alla morte. 
Ancora una volta, quelle parole non sono altro che la miccia della bomba che è dentro di me, pronta ad esplodere.
"Non sono stata io a farlo morire. E' stata la guerra, sono state le persone disoneste come voi ad ucciderlo, ma soprattutto è stato quel mondo e quel governo che lo hanno ritenuto un eroe ed io non tollero che una persona sia eroe solamente a morte avvenuta. Ci sono eroi silenziosi che salvano vite ogni giorno, eroi che danno speranza con un sorriso o con un semplice gesto ed è di questi eroi che si dovrebbe parlare, non di guerra e di morte!"
"Sun..."Mormora Bartz guardandomi con aria compassionevole, ma non posso vederlo. Sono troppo accecata dall'ira.
"Voi mi fate estremamente schifo!"Urlo correndo verso le due per scontrarmi.
Come ho già detto non sono sola. Ho i miei amici e questi non fanno alcuna eccezione.
In poco tempo riusciamo ad abbatterle. Hanno perso conoscenza e devo approfittare del momento per portarle a casa. Loro non sanno nulla di questo mondo e stare qui non farebbe altro che farle soffrire.
"Sun..."Chiama Squall accorgendosi che vado nella parte opposta alla loro, per ritornare nella cella data da Spiritus.
"Ehi, dove stai andando?"Chiede Kuja ed io non tardo a rispondere:"Che domande? Le porto a casa. Questo non è il loro posto."
"Cosa? Allora... tu..."Farfuglia Bartz venendomi vicino, per poi scuotere la testa e dire:"Non puoi andartene! Materia sta venendo qui per aiutarti, insieme a tutti noi."
"Io devo farlo, Bartz. Devo farlo per loro. Dì a Materia che sto bene e di non preoccuparsi per me."
"Dimmi che tornerai. Ti prego, ho bisogno di saperlo."
Quella richiesta mi sembra al quanto strana, ma mi avvicino a lui annuendo e dandogli lo zaino tra le mani.
"Ovvio che torno. Non so esattamente quando, ma ritornerò, quindi fammi il favore di tenermelo fino ad allora."Raccomando facendolo sorridere.
Vado all'interno della cella, riaprendo il portale e gettando prima le due e poi entrando io al suo interno.
Una volta lì, ricevo la chiamata di mia madre qualche secondo dopo il mio arrivo.
"Mamma...le ho trovate."Dico con quel po' di energia che mi resta, svenendo di colpo ormai priva di forze. Sento che la mia anima sta abbandonando il mio corpo.
Possibile che andando avanti e indietro... abbia deciso io stessa di mettere fine alla mia vita? 
Possibile che questa sia la fine?

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Capitolo 42
*** Epilogo. ***



Epilogo.



Il portale di Dissidia varcato, due anime perse salvate, la chiamata di mia madre che mi chiede dove sono ed io che replico semplicemente con:"Mamma...le ho trovate."
Mi abbandono, chiudendo gli occhi e svenendo esausta dai troppi viaggi spazio-temporali fatti. Non so esattamente per quanto tempo dormo, ma mi sembra un secolo.
Al mio risveglio, mi ritrovo in ospedale. Ho dei lavaggi di cloruro di sodio per stabilizzarmi la pressione e calmarmi. Probabilmente ci sarà stato qualche squilibrio durante il tragitto.
Sento qualcuno tenermi la mano. Mi volto e vedo lei, mia madre. Ricambio quella stretta e quel gesto la sveglia.
Probabilmente sarà passato qualche giorno, lo noto dallo sguardo esausto che ha negli occhi.
"Margaret..."
"Mamma..."
"Finalmente ti sei svegliata."Mi dice avvicinandosi e abbracciandomi con le lacrime agli occhi.
"Mi spiace di averti fatto preoccupare. Non accadrà più."Rassicuro, ma già so che non sarà così.
Passa qualche giorno prima che mi dimettono dall'ospedale. Pare che abbia avuto vari lividi a causa dei troppi sbattimenti a terra da un portale all'altro, o meglio dal mio mondo a quello di Dissidia.
Torno a casa e mi guardo con più tranquillità attorno, perchè so che stavolta sarà diverso.
Ne ho già parlato con mia madre. Questo posto lo amo, ma non è come quel mondo in cui sono stata. Voglio tornare lì, voglio vivere lì.
Le ho detto che ho un lavoro simile a quello di papà, ma meno pericoloso perchè so cosa faccio e chi affronto. 
Non è che l'abbia presa tanto bene, ma sono riuscita a rassicurarla dicendole che ha a che fare con Final Fantasy. Probabilmente crede che vada in Giappone o in altre parti del mondo per progettare videogames, ma non è così.
Beh...era quello che volevo fare dopo ciò che successe a mio padre, ma... non sono mai riuscita a farlo, perchè la mia vita, il mio mondo, è proprio questo.
E' difficile ammetterlo, lo so. Ci ho messo una vita per capirlo, ma ho lo stesso sangue di mio padre e compirò le sue stesse imprese. Sono nata per combattere e amare. Mi sbagliavo quando dicevo che non ero fatta per quello.
Ci vuole solo un po' di determinazione e le persone giuste al proprio fianco.
Io...non posso chiedere di meglio.
Preparo la valigia, mettendo tutto l'occorrente e dando l'ultima occhiata la mia camera per poi andare via di casa.
"Mi raccomando."Dice mia madre, agitando la mano per salutarmi, mente io faccio altrettanto con un sorriso.
Ritornando al punto di partenza e a quello di non ritorno. Vado nuovamente su Dissidia.
Intanto, i guerrieri di Materia sembrano spassarsela e non poco.
"La pianti di stiracchiarti?"Domanda seccata Lightning, vedendo Bartz che continua a stiracchiarsi.
"Così ti tirerai tutti i muscoli."Rimprovera Y'shtola, ma il ragazzo sembra non volerne sapere.
"Sono stanco!"Afferma cadendo all'indietro e ritrovandosi sul prato seduto.
Firion gli passa una mela:"Avanti, mangia."
"Sono stanco di far colazione sempre con questi frutti si lamenta facendosi sentire da me."
"Volete un po' di latte e biscotti? L'ho portato dal mio mondo."Avverto mostrando le due cose, ma Bartz non sembra interessato a quelle, ma a me.
Si fionda letteralmente addosso urlando il mio nome:"Sun!"
"Ehi, ci hai messo un po' per tornare."Nota Cloud vedendomi alle prese con il castano.
"Bartz! Lasciami!"
"Sun, non posso più aspettare. Devo dirti una cosa! Ho provato mille volte a dirtelo, ma non ci sono mai riuscito come dovevo."
"A proposito, chi è la ragazza che ti piace?"
"Che?!"
"Prima che succedesse tutto quel macello, Cloud mi ha detto di chiedertelo. Quindi adesso che ho l'occasione te lo chiedo. Chi è?"
"Sei tu!"Urlano tutti in coro facendo imbarazzare non solo Bartz, ma anche Sun.
"Cosa?!"Sbraito sentendo quelle parole e Tidus spiega subito:"Visto che non riusciva a dirtelo, tanto vale che te lo diciamo noi. Lui si è preso una cotta per te."
"E'...vero?"Balbetto voltandomi verso il castano che annuisce.
Ok, peggio di così non poteva andare. Mi sento stranamente impedita. 
Questa non ci voleva! Torno qui per rilassarmi, godermi la mia vita tra amici e missioni varie e che succede? Succede che Bartz mi rivela i suoi sentimenti?
Ma vaffanculo! Cioè, non basta Kuja, adesso anche lui ci si mette.
Capitano sempre tutte a me. Non ci posso credere! Ma questa è una vera e propria sfiga!
Chi cavolo devo scegliere ora?
Con questo triste dilemma, vado avanti la mia vita fingendo il nulla. In fondo... che potrà mai accadermi ancora?
Con un sorriso, guardo avanti ascoltando le parole che Bartz mi disse quella volta, ma usufruendo anche il castello di Alexandria con Kuja.
Se sono indecisa, non c'è modo migliore che conoscere meglio entrambi...no?
Inoltre, c'è anche un altro fattore diverso. Posso tornare a casa ogni volta che voglio. E' vero. Devo rispettare i tempi di ripresa, altrimenti finisco in letargo per qualche mese e sarà abbastanza difficile ritornare su Dissidia la prossima volta.
Cosa posso desiderare di più?
Gli amici di sempre, le avventure e le giornate piene, due ragazzi che mi sostengono e litigano spesso per me.... ok. Forse quest'ultima potevano risparmiarsela.
Ma di certo, faccio ciò che mi chiese mio padre quando mi regalò il ciondolo, ovvero vivere.



RETROSCENA N°1

E' una giornata come tante, quando Cloud e Squall, ignari di ciò che sta succedendo, entrano negli alloggi del palazzo di Materia trovando Gidan, Cecil, Firion e Bartz a fissare un qualcosa che ho appeso personalmente al muro per fare uno scherzo a Cloud.
"Wow, chi è questo schianto?"Domanda il genoma, seguito dal castano:"Non ne ho idea. Sarà una nuova alleata? Sembra davvero carina."
"Ehm...ragazzi? Non notate abbia qualcosa di familiare?"Nota Cecil e non è l'unico che le n'è accorto.
"Già, assomiglia a qualcuno di nostra conoscenza..."Farfuglia Firion comprendendo chi fosse.
"Cloud, mi sa che hai fatto colpo su Bartz e Gidan stavolta. Quell'idiota ha perso anche la sua piuma e non se n'è reso conto."Fa notare Squall all'amico che ancora all'oscuro di tutto si avvicina, rabbrividendo nel vedere quella immagine lì, in bella vista, in quegli alloggi.
"Chi ha messo quella foto lì?"Si agita il biondo sentendos messo in ridicolo a causa di quel momento imbarazzante della sua vita che è stato sventolato e condiviso a tutti i suoi alleati. 
Sinceramente... pensavo che si fosse messo a ridere un po' nel vederlo, ma non è andata così.
Al mio ritorno se l'è presa davvero ed è stato difficile spiegargli che era solo uno scherzo.
Tsk...ma guarda che tipo. Non ci si può nemmeno scherzare.


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RETROSCENA N°2

In una serata come tante, Squall, Bartz e Gidan si ritrovano a dormire l'uno accanto all'altro, poichè Cloud è di guardia con me e Lightning.
I tre dormono tranquillamente, finchè Gidan e Bartz non iniziano a sognare.
Il genoma, forse per fame, comincia a sognare di aver pescato un pesce enorme e questo si riversa su Squall che viene riempito di morsi e graffi, oltre ad avvinghiarsi su di lui.
Bartz non si è ancora capito come, forse nel girarsi continuamente, si è ritrovato a dormire sottosopra.
"Sun..."Mormora beatamente nel sonno, mettendo il piede in faccia al castano.
Sentendosi preso a calci e a morsi, l'eroe dell'ottavo Final Fantasy si sveglia, ma non può reagire perchè è bloccato dai due che gli stanno letteralmente addosso.
Dunque, essendo in quella situazione, non può far almeno di lamentarsi contrariato:"Ma chi me l'ha fatto fare di dormire con questi due imbecilli?"


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RETROSCENA N°3.

In una giornata di primavera, la tenerezza della notte sfiora i guerrieri di Materia ed io, Sun, mi trovo al castello di Alexandria a dormire tranquillamente con Kuja al suo fianco, ignara che al palazzo di Materia, l'effetto Sun ha preso il sopravvento su Bartz.
L'eroe del quinto Final Fantasy, infatti, sta sognando che quella sua proposta è stata accettata da me, ma in modo totalmente diverso da quello in cui si può immaginare.
"Sun... non essere aggressiva! Ti voglio anch'io...."Parla nel sonno facendo comprendere che sta sognando di fare sesso con me.
Cosa peggiore non potrebbe esserci, ma fortunatamente non sono io a dormire al suo fianco, ma Squall che subisce le più aspre torture.
Infatti, l'eroe dell'ottavo Final Fantasy, sentendosi scoprire il petto, si sveglia ritrovandosi Bartz avvinghiato su di lui che gli tocca ciò che dovrebbe essere il mio seno.
"Sun...ti credevo più prosperosa."Mormora facendo intuire la brutta situazione in cui si trova il ragazzo che comincia a sbraitare:"Bartz!"
Quell'urlo lo sveglia di colpo e quella posizione non piace nemmeno all'amante dei chocobo che comincia a urlare anche lui:"Ma che diamine...?!"
"Sei tu che mi hai messo le mani addosso."
"Che schifo! E pensare che il sogno stava proseguendo così bene...."Comincia a lamentarsi, mentre Squall prende la sua coperta e si allontana da Bartz lasciandolo lì a piangere su quanto accaduto.



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RETROSCENA N° 4

Al castello di Alexandria, in un giorno comune, c'è il cambio abito anche per Kuja.
"Sono favoloso!"Esclama il genoma guardandosi allo specchio con il suo nuovo look. 
Comincio a fissarlo, seduta su quel letto del castello, dubbiosa.
Insomma... capelli biondi e ricci e quel vestito da strega, più che da stregone, sembra davvero uscito da tutt'altra parte che da Final Fantasy.
Quel suo narcisismo, insieme a quell'abbigliamento discutibile, mi danno il voltastomaco.
"Perchè fai quella faccia?"
"Tu? Favoloso? Tsk...ma fammi il piacere."Mi lamento guardando da tutt'altra parte e infastidendolo a tal punto da voltarsi verso me e chiedere:"Perchè? Cos'hai da dire?"
"Nulla. Solamente che sei pronto per interpretare Riccioli d'oro alla recita scolastica di Dissidia in Discordia. Abbiamo anche i tre orsetti Garland, Golbez e Ex-Death."Ironizzo facendomi guardare male da lui che incrocia le braccia e continua a brontolare:"Tsk...spiritosa. Davvero spiritosa. Non hai il minimo senso del gusto, tesoro."
Quelle parole mi urtano e non poco, ma la vendetta è un piatto freddo e non caldo.

Qualche giorno dopo....

"Ma tu guarda che mi tocca fare!"Sbraita nervoso vedendosi travestito da donna, con un vestito a fiori e i capelli legati da due codini, per inscenare la parte di Riccioli d'oro insieme ai suoi tre compagni già citati precedentemente da me.
"Hai avuto una splendida idea."Si complimenta con me Spiritus vedendo le file di sedie già piene dai guerrieri di Materia e la stessa Dea che sta raccomandando i ragazzi di non fare casino.
"E' il minimo che potessi fare. Inoltre ti serviva un pretesto per scusarti con Materia per aver cercato di portarmi al lato oscuro o sbaglio?"Rispondo a quel Dio facendolo sorridere e sedere in prima fila. Materia lo raggiunge per godersi lo spettacolo, mentre io vado dai miei compagni che sembrano dare filo da torcere a quei poveri guerrieri di Spiritus.
"Sephiroth, porta altri popcorn!"Sbraita Gidan, seguito da Bartz:"Anche una coca-cola, per favore!"
"Kefka, i popcorn!"Urla il villano del settimo Final Fantasy facendo muovere il pagliaccio che va dai ragazzi travestito da clown del Mc Donald's.
"Imperatore, serve della cioccolata qui!"Ordina Tidus, seguito da Terra che chiede:"Già, avete la Kinder?"
"Kinder? Tutti sanno che la Novi è la migliore!"Dice Y'shtola, seguita da Lightning:"Ma che dici? La Lindt è più buona."
"Perchè? La Milk vi fa schifo?"Interviene Cloud, seguito da Squall:"Portaci la Milk, grazie."
"Si possono avere le patatine?"Domanda il Cavalier Cipolla alzandosi dal posto per farsi vedere.
"Artemisia, le patatine al moccioso qui!"Urla Ardyn per farle portare l'ordinativo, mentre Kuja si mette una mano in fronte e dice:"Come abbiamo fatto a finire in questa situazione?"
"Ah...non chiederlo a noi."Ripetono in coro Garland, Golbez e Ex-Death facendosi notare con quel frontino con le orecchie da orso.
Peggio di così di certo non poteva andargli.


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RETROSCENA N°5

Dopo un viaggio di ritorno dal mio mondo vado, come sempre, al palazzo di Materia.
"Ragazzi, vi ho portato un pensierino direttemente dal mio mondo!"Avverto entrando negli alloggi con un bel po' di sacchi e borse tra le mani stracolmi di roba.
"Cosa ci hai portato? Cosa ci hai portato?"Cominciano a chiedere in coro Gidan, Tidus, Bartz e il Cavalier Cipolla.
"Calma, calma. E' qualcosa che vi piacerà sicuramente."Dico posando le borse e tirando fuori la TV e la console della prima playstation , cominciando ad assemblare le due cose.
I quattro, così come il resto dei guerrieri all'interno degli alloggi, sembrano non aver mai visto una playstation.
"Cos'è quell'aggeggio?"Domanda Bartz a Cecil cercando di capire cosa fosse, ma anche lui non ne sa nulla:"Non chiederlo a me. E' la prima volta che ne vedo uno."
"Sembra...un videogames, ma non ne sono sicuro."Ipotizza Tidus guardando le due cose dubbioso.
In quell'istante, entra Noctis, seguito da Lightning. Vedendo la console, il principino comincia a fare il pazzo.
"Huh?!"Farfuglia correndo verso di me e guardando ciò che ho appena finito di montare:"Hai portato la play? Wow...non sapevo ti intendessi di giochi."
"Non sembra l'ultimo modello di TV quello."Nota la rosa venendomi vicino.
"Veramente è il modem che utilizzo per il computer. Funge anche da Televisione se serve."Rivelo attaccando il joystick alla console per completare l'opera.
Poi mi volto verso i ragazzi, tendendo l'oggetto verso di loro e chiedendo:"Chi vuole provare?"
Lo sguardo è inizialmente perso. Non sanno cosa fare ne chi andare per primo.

Qualche ora dopo....

"Ehi, spostati! Adesso è il mio turno!"Si lamenta Squall afferrando Gidan per farlo spostare dalla console.
"Ma voglio giocare ancora!"
"Spostati, fa giocare a me e a Squall!"Si oppone Cloud prendendo il joystick dalle mani del genoma per giocare a Crash team racing con lui.
"Certo che hai fatto scalpore portando quella console."Nota Lightning vedendo tutti appiccicati alla TV per vedere il vincitore.
"Beh, pare che Spyro e Crash piacciano a tutti."Rivelo mostrando i giochi che ho portato facendo ridere lei e Noctis che conosce,stranamente, anche lui quei giochi.


*The End.*

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