Ouch! Amarti Fa Proprio Male

di H a n a e
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Domani, ieri ***
Capitolo 2: *** La Speranza è L'ultima A Morire ***



Capitolo 1
*** Domani, ieri ***


Trama: A volte Maka non capiva se Soul c’era o ci faceva, quindi nel dubbio si rispondeva che era entrambi.

 

Domani, ieri

 

«Domani andrò al supermercato, quindi vedi di aggiungere quello che ti serve alla lista della spesa.»

Soul mugugnò un sì appena udibile assorto completamente dal noioso programma di cucina che stava guardando, non troppo preoccupato di quello che gli stesse dicendo la sua coinquilina, dato che non era assolutamente di rilevante importanza per lui in quel momento.

Due giorni dopo Soul trovò una lista della spesa attaccata al frigo da una calamita dal dubbio gusto e, con uno sbuffo, prese le chiavi della sua moto e uscì di casa. Una volta rientrato posò le buste con gli acquisti sul tavolo e iniziò a sistemare le cose in frigo.

«Soul?» la voce di Maka lo richiamò e per un istante gli sembrò alquanto incazzata.

Con il suo ghiacciolo alla menta tenuto svogliatamente in bocca si girò ed incontrò gli occhi verdi della ragazza furenti.

«Ma mi ascolti quando ti parlo?!» sbraitò alla ricerca di un oggetto contundente da tirare in testa a Soul.

«Oh…» Il ragazzo si rese conto troppo tardi di quel che aveva combinato che il sopracciglio di Maka aveva già iniziato a tremare e Soul, in cuor suo, sapeva che anche quel giorno le avrebbe prese.

Nonostante le loro anime fossero in perfetta risonanza ciò non implicava che anche tutto il resto lo fosse.

«Ci sono andata ieri, rincitrullito!»

Inutile dire che quel ghiacciolo gli finì su per il naso e che Soul rimpianse di non averle dato ascolto ieri.











 

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Capitolo 2
*** La Speranza è L'ultima A Morire ***


Trama: Sì sa, Maka e Soul fanno le cose diversamente, tanto che Soul, ancora fiducioso nel detto “la speranza è l’ultima a morire” aveva sperato fino all’ultimo che Maka accogliesse quella notizia in modo diverso.

Note dell'autrice: Grazie a tutti quelli che hanno letto entrambe le storie. Spero vi siano piaciute ^.^ Fatemi sapere quale delle due vi è piaciuta di più!

 

 

La Speranza è L’ultima A Morire

 

Il vento soffiava e con sé portava l’odore della primavera e dei ciliegi in fiore. Dopo un lungo periodo di assenza da Death City a causa del lavoro, al giovane sembrò quasi che la terra sotto i suoi piedi tremasse, tanta era la sua voglia di rivederla, di poterla stringere a sé e di poter baciare le sue labbra.

Ed eccola lì che gli correva incontro sorridente e con gli occhi verdi più luminosi che mai; lui pronto ad accoglierla tra le sue braccia.

«Soul! Sei tornato. Non posso crederci!»

Il ragazzo le stampò un bacio sulle labbra e con uno dei suoi soliti mezzi sorrisi le chiese: «Maka, è vero allora?»

«Sì, è tutto vero, Soul» lei che lo guardava adorante e piena d’amore.

«Ancora non posso crederci, stiamo per diventare-»

 

Quel fatidico momento Soul se l’era immaginato più o meno così, fino a quando non l’aveva vista, o meglio, sentita arrivare.

«SOUL EATER EVANS. QUESTA VOLTA L’HAI COMBINATA DAVVERO GROSSA»

La terra tremava, certo, ma a causa di Maka che più incazzata che mai si dirigeva a pugni stretti e passi pesanti verso Soul.

«Maka» disse il ragazzo che sotto sotto ancora ci sperava un po’ in quel suo sogno parecchio - ma proprio tanto - lontano dalla realtà.

Cercò di sfoggiare uno dei suoi migliori sorrisi, nella speranza che rivedendolo si sarebbe scordata - anche un secondo era sufficiente per permettere al ragazzo di mettere in atto il famoso piano B, aka la fuga - del perché volesse sfondargli i preziosi gioielli di famiglia sul muro più vicino insieme alla testa, seguita a ruota dal resto del corpo.

«Tu! Brutto decerebrato che pensa con i genitali piuttosto che con il cervello!»

Soul optò per un approccio quanto più dolce e mansueto possibile, ignorando l’insulto rivolto alla sua intelligenza «Quindi è tutto vero?» domandò.

Se possibile lo sguardo di Maka si fece ancora più terrificante a quella sua risposta così idiota.

«Ti sembro una con la faccia di chi sta scherzando?!» gridò puntandosi l’indice contro.

Il ragazzo deglutì quel groppo che aveva in gola e cercò di ignorare la goccia di sudore freddo che gli scendeva sulla tempia.

«B-beh… N-non credi sia fantastico che stiamo per diventare genitori?»

 

Dopo più di due mesi dalla fatidica notizia, Spirit, passeggiando per le strade di Death City notò un muro che gli ricordava stranamente la faccia di quel teppistello che aveva attentato alla virtù della sua Makina. Fece spallucce e proseguì per la sua strada, certo che i giovani d’oggi avevano davvero degli strani gusti in fatto di architettura.















 

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