Simply Jily – Momenti

di KagomeSmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Act 1 – Bernoccoli a mezzanotte ***
Capitolo 2: *** Act 2 – Cambi di tattica ***
Capitolo 3: *** Act 3 – Perché non mi sei indifferente ***
Capitolo 4: *** Act 4 – Occhiali rubati, nomignoli e baci ***



Capitolo 1
*** Act 1 – Bernoccoli a mezzanotte ***


Act 1 – Bernoccoli a mezzanotte




Aveva una stranissima sensazione. Più Lily cercava di concentrarsi sul suo libro di Trasfigurazione per ripassare il tema della prossima verifica e più qualcosa nel suo cervello le diceva di stare all'erta. Si guardò attorno, nella Sala Comune di Grifondoro, per cercare di vedere qualcosa di insolito. I pochi studenti ancora a ripassare avevano espressioni stanche e stravolte, molti sbadigliavano rumorosamente, e altri erano già nel mondo dei sogni.

Gli occhi espressivi e verdi di Lily poi puntarono un gruppetto di quattro ragazzi del suo stesso anno. Un gruppetto che lei conosceva bene, e che spesso in quegli anni, aveva inseguito e punito essendo una Prefetta. Studiò attentamente l'espressione del "leader" di quei Malandrini, così si facevano chiamare, per cercare di captare anche solo un minimo segno di colpevolezza.

James Potter se ne stava lì, seduto, o per meglio dire, stravaccato sulla poltrona, davanti al camino, a sghignazzare insieme ai suoi compagni. I loro occhi si incrociarono, e il ragazzo le fece un occhiolino, con un'espressione parecchio maliziosa.

Lily si infastidì subito, sbuffando di rabbia repressa. "Stupido scemo!" pensò la rossa, tornando a guardare il suo libro. "Che cavolo vuole?!"

Stava proprio per rimettersi a leggere, cercando di ignorare quella sua campanella interiore, quando una risata parecchio fastidiosa di Sirius Black, braccio destro di Potter, la riportò alla realtà, mandandola su tutti i nervi. Cercò di calmarsi, respirando con più calma, e ignorando deliberatamente quel gruppetto di idioti. Contando fino a 10 per ben 8 volte, riuscì a riprendere il controllo del proprio cervello, concentrandosi sul libro.

Ma poi le sue orecchie captarono una frase ben precisa....

«Domani ci divertiamo...»

Era stato James Potter a dirlo. Lily ne era sicurissima. L'aveva detto con la sua solita aria da arrogante presuntuoso, sicuro che tanto nessuno l'avrebbe potuto fermare. Era troppo.

Lily si voltò verso il Cercatore e lo guardò con occhi di fuoco. «Cosa vorresti fare tu domani?!»

James si voltò verso di lei, a guardarla col suo solito sorriso beffeggiante ma fascinoso, che faceva sempre colpo sulle ragazze. «Non puoi proprio fare a meno di me, eh Evans?»

Remus Lupin, altro amico di Potter, gli sussurrò qualcosa, con aria stanca e seccata, ma quello lo ignorò.

«Nei tuoi sogni forse!» lo rimbeccò lei, inviperita, con gli occhi ridotti a due fessure. «Non provare a fare altri tuoi scherzetto domani, Potter. Perché giuro che se ti becco, e lo farò, te ne farò pentire!»

«Oooh» fece il ragazzo, con la voce in falsetto. «Che paura!» agitò le mani, teatralmente fingendo di essere spaventato. James si alzò e si avvicinò alla ragazza, con aria seria, ma sempre col sorriso accattivante sul volto. «Seriamente, Evans, dovresti rilassarti. Sei troppo oberata di lavoro ultimamente e non ti diverti mai!»

«Non mi incanti, Potter. So bene che stai tramando qualche scherzetto idiota insieme ai tuoi amichetti.» disse allora Lily, alzandosi in piedi per darsi più tono, e guardandolo con aria di sfida, gli occhi che mandavano saette.

Lui si mise a ridere. «Siamo nervosette, eh rossa?» fece un ghigno perverso e aggiunse sottovoce «Fase pre-mestruale?»

La ragazza divenne più rossa dei suoi capelli, per la rabbia e la vergogna. Prese il libro di Trasfigurazione e iniziò a colpirlo in testa ripetutamente, con forza: «BRUTTO, STUPIDO! IDIOTA! BABBEO! CRETINO! PERVERTITO!»

Poi, lo mollò lì, con la faccia sofferente, 6/7 bernoccoli sulla quella testa spettinata color pece mentre emetteva grugniti di dolore.

Lily lo guardò un'ultima volta con aria schifata, per poi salire le scale diretta al Dormitorio, per farsi una veloce doccia rilassante e andare a dormire.

Gli occhi nocciola di Potter fissi in testa.





















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Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!

Un bacio a tutti,

La vostra Kagome Smile
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Capitolo 2
*** Act 2 – Cambi di tattica ***


Act 2 – Cambi di tattica




James aveva cambiato tattica, da un po' di tempo. Sirius gli aveva detto che le ragazze adorano quando si canta per loro.
E James credeva di aver trovato la canzone che faceva a caso suo.
Prima che Lily potesse uscire per andare a studiare con Severus Piton, quello scemo bacucco di Mocciosus, si mise davanti il quadro della Sala Comune di Grifondoro e iniziò a canticchiare.
«Dimmi che sono uno svitato casinista.»
Lei non fece una piega. Lo guardò quasi con aria di sfida, con le braccia incrociate sul petto, e un sopracciglio già arcuato.
«Sei uno svitato casinista.»
«Che non ascolto mai.»
«Non ascolti mai.»
«Dimmi che non vuoi il mio bacio.»
«Non voglio il tuo bacio.»
«Che hai bisogno di starmi distante, distante»
«Veramente ho bisogno che tu mi stia distante, dovrei passare, sai. » Fece Lily, roteando gli occhi, con aria spazientita.
«Dimmi tutto.»
«Tutto.»
«Ma non dire che lui è quello che ti manca, piccola.»
«E’ lui quello che mi manca.» Sorrise a trentadue denti, divertita a prenderlo in giro.
«Se lui è la ragione per la quale mi stai lasciando, stasera...» Lei annuì comprensiva, con aria di chi però ti sta prendendo anche un po' in giro. «Risparmiami cosa pensi e dimmi una bugia.»
«Vengo ad Hogsmeade con te. Ora ti sposti?» Il ragazzo saltò immediatamente di lato spalancando gli occhi, con un'espressione vittoriosa e sorpresa insieme. Lily ne approfittò e passò in fretta, sorridendo malignamente.
«Davvero?!» Le gridò dietro, con una nota di speranza nella voce.
«No Potter. Ricordi la canzoncina? Dimmi una bugia...» Rise lei, scuotendo i suoi lunghi e rossi capelli.
Il sorriso sul volto di James scomparve subito. Non ci era riuscito nemmeno questa volta. Sirius era un idiota.






















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Questa è molto breve, forse anche troppo, e di questo vi chiedo scusa. Ma anche ad allungarla perdeva il divertimento! :D Ho provato comunque ad aggiungere qualcosina, perché così come l'avevo scritta nel 2013 non mi convinceva del tutto...
Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!

Un bacio a tutti,

La vostra Kagome Smile
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Capitolo 3
*** Act 3 – Perché non mi sei indifferente ***


Act 3 – Perché non mi sei indifferente




«Hey Evans!» una voce fin troppo famigliare, arriva alle orecchie di una ragazza dai lunghi capelli rosso scuro, che si volta, con aria indispettita.
«Potter» risponde lei, gelida.
«Evans, senti... So che non abbiamo molti trascorsi sereni io e te» iniziò lui, guardandola negli occhi con uno sguardo quasi speranzoso. «E so anche che probabilmente dipendesse da te, io dovrei sparire dalla faccia della terra...»
«Della terra magari no, ma sicuramente da Londra e dintorni» fece lei, roteando gli occhi e sospirando annoiata.
«Ecco, appunto» fece di rimando il ragazzo, ferito. «Comunque pensavo...»
«Wow, questa sì che è una scoperta sconvolgente! James Potter che pensa!» rimbeccò lei, divertita.
James sorrise alla battuta. «Di tanto in tanto succede, che vuoi farci. Comunque pensavo che magari, per poterci conoscere meglio, potremmo andare a bere qualcosa a Hogsmade.»
Lily alzò un sopraciglio, scrutandolo con sguardo sospettoso. James alzò subito le mani, coperta da dei guanti di lana per il freddo che aveva congelato tutti quell’inverno. «Non pensare male. Puoi portare una tua amica, se ti senti più tranquilla. Anche più di una. Insomma...» sospirò esasperato. «Potresti dare una possibilità anche a me, no?» la guardò dritto negli occhi, con aria da cucciolo bastonato.
Lily arrossì, mentre il cuore prese a batterle più forte nel petto. Presa in contropiede, confusa su ciò che stava provando in quel momento, non seppe cosa dire. E rimase quindi lì a fissarlo con gli occhi spalancati e le gote rosse.
«Co…Cosa?!» riuscì solo a dire.
James abbassò lo sguardo, quasi con vergogna. «A Mocc-cioè, volevo dire, a Piton gli hai dato più di una possibilità, mi pare...»
Lily partì subito alla carica, stufa di quel discorso. «Con Severus era diverso, eravamo già amici, sono state le sue cattive compagnie ad influenzarlo...»
«Ma gliel’hai data comunque. Hai dato una possibilità anche a Remus, nonostante lo vedessi sempre con me e Sirius»
«Ok, questo cosa c’entra?» fece lei, cercando di darsi un contegno.
«C’entra perché dai una possibilità a tutti di farsi conoscere da te. Ma a me non l’hai mai data. Mi hai subito etichettato e anche quando mi sono comportato bene o ti ho difesa, mi hai sempre e comunque urlato contro.» spiegò il ragazzo, calciando via un sassolino e guardandolo rotolare via. Alzò poi lo sguardo verso Lily, che lo fissava di nuovo a bocca aperta. «Perché non mi vuoi dare una possibilità?»
Lily arrossì di nuovo violentemente. Il panico si impadronì della giovane, che iniziò a farfugliare e incespicare da sola, per potergli dare una risposta soddisfacente.
James scosse il capo, sconfitto. «Ok.» fece. «Ok, dai ho capito. Non importa. Ciao Evans.» E si allontanò con aria abbattuta.
A Lily le si spezzò il cuore vederlo allontanarsi così, ma l’orgoglio era troppo forte per permetterle di tornare sui suoi passi e fermare il Cercatore. Abbassò anche lei lo sguardo, mentre cercava in cuor suo di capire il perché di quelle forti emozioni.
Perché Lily Evans non dava una possibilità a James Potter di farsi conoscere oltre alla sua insaziabile voglia di farsi vedere? Perché era così impossibile per lei rimanere calma in sua presenza? Perché non riusciva a fissarlo negli occhi troppo a lungo? Perché sentiva qualcosa allo stomaco quando lui si avvicinava troppo?
Guardò di nuovo James Potter, che stava tornando con aria triste dai suoi amici, e gli fissò quei capelli neri e ribelli, che si spettinava di continuo. Fissò le sue spalle, larghe e muscolose per i suoi allenamenti. E quando si voltò per salutare chissà chi, Lily rivide il suo volto. E capì all’istante. «Perché non mi sei indifferente.» fece quindi, guardando Potter allontanarsi con gli amici. « È perché non mi sei indifferente, Potter. E questo un poco mi fa paura.» ammise tristemente la Grifoncina, torcendosi le mani.
Il problema di Lily era sempre stato l’orgoglio. Troppo orgogliosa per ammettere di essersi sbagliata su Potter. Troppo. Ma il suo cuore da un po’ di tempo le stava dicendo che le cose erano cambiate. Erano cambiate davvero.
«Forse un giorno riuscirò a dirti di sì, Potter.»






















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Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!

Un bacio a tutti,

La vostra Kagome Smile
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Capitolo 4
*** Act 4 – Occhiali rubati, nomignoli e baci ***


Act 4 – Occhiali rubati, nomignoli e baci




« Bhè, devo dire che nonostante il tuo visetto corrucciato, stai bene coi miei occhiali, Evans! » fece James Potter, guardandola tutto allegro. L’aria trionfante non l’aveva ancora persa: sembrava avesse vinto chissà che premio.
« Mmmh...» fece poco convinta Lily Evans, spostandosi una ciocca di capelli dal viso. «Fai così con tutte, Potter?» chiese con una punta di acidità la rossa.
« Così come, Evans? » sorrise lui malizioso. Di colpo la prese ai polsi e la spinse per terra, sul prato, sotto di lui. « Intendi così, rossa? » James avvicinò le proprie labbra al collo di Lily, solleticandoglielo con il respiro.
La ragazza arrossì un poco, ma con un'espressione seria, sostenne lo sguardo malizioso del bel Cercatore. « Non chiamarmi "rossa".» lo rimbeccò lei, acida. « Per te sono solo "Evans". E ora togliti immediatamente!» disse cercando di liberarsi dal quel pericoloso contatto.
Potter era un cretino, un vanitoso ed egocentrico. Eppure le faceva sempre venire il batticuore non appena anche solo la sfiorava. Ormai erano mesi, se non di più, che le attenzioni di Potter rendevano Lily stranamente nervosa. Si era resa conto che le faceva piacere. E questa cosa, stranamente, non le metteva agitazione.
« Ah, si? Mi devo togliere? » disse maliziosamente lui, mentre spostò la proprio bocca verso quella di lei, la Prefetto Perfetta. La sfiorò leggermente, come per incitarla, poi si allontanò un poco, giusto per vederla bene in faccia.
Lily rossissima in viso chiuse gli occhi col cuore che batteva sempre più forte. Cercava di fare la sostenuta davanti a lui, ma in realtà quel contatto le piaceva parecchio.
« Avanti, Evans... » sussurrò piano lui. «Non essere così cattiva e fredda con me. In fondo... » Si avvicinò al suo orecchio, soffiandole piano e aggiungendo «...Ora stiamo insieme. »
Si, l'aveva detto. Aveva accettato. Ed era vero.
Dopo 7 lunghi anni di scherzetti, battutine, urla e sorrisini Lily Evans aveva accettato la proposta di James Potter ad essere la sua ragazza. Prima ovviamente avevano iniziato ad uscire, e a conoscersi meglio. E Lily si era resa conto che Potter non era così malvagio come pensava: era gentile, galante, divertente e premuroso. Poco a poco quel ragazzino dapprima arrogante aveva preso posto nel cuore della Grifoncina, senza far rumore. E anche se davanti a lui, e sopratutto davanti agli altri, faceva la rigida, in cuor suo sapeva benissimo che con James era felice, felice davvero. E vedendo il proprio riflesso negli occhi scuri di Potter, sorrise beatamente e sussurrò solo «Si» prima di baciarlo amorevolmente.
James interruppe un secondo il bacio, per sorriderle con aria Malandrina e sussurrarle: «Alla fine ho vinto io, eh Evans? Sei tu che hai ceduto...» Riprese a baciarla, con dolcezza.
Lily si fermò per guardarlo. «Occhio che cambio idea e vado via, eh!» minacciò inarcando un sopracciglio.
James rise. «E secondo te, ti lascerei andartene così? No. Tu ora non te ne andrai mai...»
La strinse forte a sé, riempiendola di baci come aveva desiderato forse per anni. e mentre sentiva Lily sussurrargli uno "Scemo", James sorrise come un ebete, mentre il profumo di rose dei capelli della ragazza gli entrava nel naso e nell'anima.
Per sempre.






















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E finalmente questa raccolta è finita! Non è nulla di speciale, me ne rendo conto, ma spero comunque che vi sia piaciuta! A me ha divertito un sacco rileggerle e correggerle dopo anni... Vi chiedo gentilmente di lasciarmi una recensione, anche piccina picciò, fa sempre molto piacere!

Un bacio a tutti,

La vostra Kagome Smile
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