Antichi dissapori di Isidar Mithrim (/viewuser.php?uid=4502)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Antichi dissapori ***
Capitolo 2: *** Conquiste inattese ***
Capitolo 1 *** Antichi dissapori ***
Antichi dissapori
“Mi ha fatto chiamare, Preside?”
“Oh, buongiorno, Severus! Ti
aspettavo” rispose Silente amabilmente. “Sì, in effetti avrei bisogno
di chiederti un immenso favore. Ti prego di accomodarti” lo invitò
gentile, indicando la sedia davanti alla sua scrivania.
Severus gli lanciò un’occhiata
inquisitrice, ma si sedette.
“Di cosa si tratta, allora?”
“Del nostro nuovo professore di
Difesa Contro le Arti Oscure” spiegò Silente, gli occhi azzurri puntati
su di lui attraverso gli occhiali a mezzaluna.
Severus lo guardò sorpreso, il
cuore che cominciò a martellargli in petto. Era forse questo, il favore
che voleva chiedergli? Forse, finalmente,
gli avrebbe concesso la cattedra che tanto agognava? Forse, dopo
quell’indegno Allock, si era arreso all’evidenza che lui sarebbe stato
la miglior scelta possibile?
Si impose di darsi un contegno,
di risultare indifferente. “Quindi ne ha trovato uno, Preside?”
“Oh, sì, credo proprio di aver
trovato il candidato ideale” sorrise Silente, visibilmente soddisfatto.
Il cuore di Severus continuò a battere forsennato.
“Ma affinché possa lavorare qui
a Hogwarts, sarà indispensabile la tua collaborazione.”
“La mia collaborazione,
Signore?” domandò Severus, la speranza che continuava a crescere,
insieme al fastidio dell’attesa a cui Silente lo stava obbligando.
“Sì, Severus. Prometti che mi
aiuterai?”
“Come sempre, Preside.”
“Ti ringrazio. So di
chiederti più di quanto dovrei, ma sei l’unico insegnante a Hogwarts a
cui affiderei di preparare ogni mese un’eccellente Pozione Antilupo. A
parte me stesso, s’intende” aggiunse con un occhiolino.
Fu come essere investito da una
secchiata d’acqua gelata.
“Pozione Antilupo, Signore?”
“Esattamente” confermò Silente.
Una rabbia cieca lo invase
mentre vedeva il suo sogno sfuggirgli ancora dalle mani, mentre vedeva
l’irritante sorriso di Silente e si rendeva conto di essere stato
raggirato. “Ha… ha assunto un Lupo
Mannaro?” ringhiò Severus
“L’ultima volta che ho
controllato mi pareva di aver assunto un Professore” sorrise Silente,
serafico. “Ma sì, suppongo che ai fini di questa nostra conversazione
debba sottolineare che accidentalmente sia anche un Licantropo.”
“Accidentalmente?!”
“Sono certo che prendendo la tua
Pozione Antilupo non creerà alcun problema” proseguì Silente, calmo.
“Non creerà alcun problema?!” lo
aggredì Severus.
“Non vedo perché dovrebbe
crearne, visto che non ne ha creati quando studiava a Hogwarts, se
tralasciamo l’incidente che ti ha visto coinvolto. Cosa ragionevole,
visto che non ne aveva alcuna responsabilità” sorrise Silente.
Fu solo allora che Severus capì.
Se si fosse fermato un attimo a riflettere, se non si fosse lasciato
annebbiare dall’ira lo avrebbe intuito da subito, perché conosceva un
solo Lupo Mannaro che avrebbe potuto lavorare a Hogwarts. Fissò Silente
incredulo.
“Ha assunto Remus Lupin?”
“Un candidato perfetto, non è
vero?” chiese il
Preside, compiaciuto.
Severus scosse la testa, senza
parole. Come poteva Silente fargli questo? Rifiutargli la cattedra di
Difesa Contro le Arti Oscure per assegnarlo al Lupo Mannaro che l’aveva
quasi ucciso? Chiedergli di preparare per lui la Pozione Antilupo?
“Si rende conto che è una
follia?”
“Non vedo perché” obiettò
Silente, senza scomporsi. “Considerando che ho assunto un ex
Mangiamorte, suppongo di poter assumere anche un Licantropo”
proseguì, ignorando la smorfia di Severus per la frecciatina ricevuta.
“Sono certo che Remus farà molto meglio del povero Gilderoy. Non che ci
voglia molto, a dir la verità…”
“Si ricorda che ha provato a
uccidermi, vero?”
Per la prima volta dall'inizio
della conversazione,
il Preside assunse un’espressione severa. “Sappiamo entrambi che Remus
Lupin sarebbe stato vittima di quello scherzo tanto quanto te.”
“ERA COMPLICE DI BLACK!” esclamò
Severus, scattando in piedi in preda all’ira e battendo le mani sulla
scrivania.
“Non è così, e sarebbe ora che
tu lo riconosca, Severus” disse Silente con fermezza, immune alla sua
reazione.
Ma lui non lo stava più
ascoltando, perché un altro pensiero gli aveva appena attraversato la
mente, e ancora una volta si chiese come avesse fatto a non pensarci
prima.
“E a lei sembra… saggio… assumere Remus Lupin
proprio quando Sirius Black è tornato in libertà?” chiese con tono di
sfida.
“La scelta più saggia che
potessi fare, in effetti” commentò Silente. “Sono convinto che in pochi
tengano
alla sicurezza di Harry quanto lui, inoltre non credo che nessun altro
conosca Black bene come Remus, o il castello bene quanto Black.”
“E secondo lei, se Lupin lo
conosce così bene, perché non si è accorto che era una spia? Scommetto
che non l’ha nemmeno sfiorata l’idea che Lupin possa essere suo
complice, non è vero?” domandò Severus con amarezza.
“Neanche per un istante, no.”
“E allora come spiega la sua
evasione, eh? Come fa a sapere che non lo aiuterà a entrare nel
castello o a uccidere Potter?!”
“Così come so che tu non sei più
complice di Lord Voldemort, Severus.”
Lui si sentì colpito nel vivo da
questa affermazione.
“Credevo di aver ampiamente
dimostrato di essere degno della tua fiducia, Silente” disse con
freddezza.
“Lo hai certamente fatto,
Severus, e lo stesso ha fatto Remus.”
“E Black? Lei non si fidava
anche di Black? E LUI L’HA TRADITA!”
“A dire il vero, sospettavo da
tempo che potesse essere la spia dell’Ordine” ammise Silente, calmo.
“Io stesso mi sono offerto come Custode Segreto per Lily e James, ma
loro hanno preferito affidarsi a Black.”
“ED È COLPA SUA SE LEI È MORTA!”
“Di Sirius, sì, ma non di Remus.
Ti assicuro che lui vuole rispedirlo ad Azkaban tanto quanto te”
sottolineò Silente, con un tono che gli lasciò intendere che la
conversazione era terminata.
“Ne dubito” mormorò Severus. Poi
gli lanciò un ultimo sguardo irato e si voltò per andarsene.
Era appena arrivato alla porta
quando Silente parlò ancora.
“Preparerai la Pozione Antilupo,
allora? Manterrai la tua promessa?”
Severus si girò a guardarlo.
“Come sempre, Preside” gli rispose con freddezza, quindi girò i tacchi
e se ne andò.
*****
Ciao a tutti!!
Mamma mia, è da secoli che
non scrivo niente… ma proprio in questi giorni ho riletto tutta la Saga
e ancora una volta questo ha fatto fiorire la mia ispirazione! Non so
se durerà, non so quanto durerà, ma per ora la sfrutto! E spero di
ritrovare qualche vecchio lettore con l’occasione ;)
Ovviamente, non sarei potuta
tornare se non con un Missing Moment ricco di dialoghi e con alcuni tra
i personaggi di cui mi piace più scrivere come protagonisti, Silente in
particolare!
Questa storia è un po’
l’altro specchio della medaglia di una mia vecchia storia ‘Il
Cacciatore di Taglie’, che racconta di quando Silente ha chiesto a
Remus di andare a insegnare a Hogwarts. In effetti una o due frasi sono
riprese quasi pari pari ;)
Curiosamente, anche quella
era stata la prima storia che avevo scritto dopo una rilettura della
Saga.
E ancor più curiosamente, la
stessa cosa era accaduta a Trick nello scrivere la storia ‘Il miglior
insegnante’, che racconta invece delle dimissioni di Remus e che vi
consiglio, per rimanere in tema ;)
Mi piacerebbe anche scrivere
di quando finalmente Piton ottenne la cattedra di DCAO, se mai lo farò
magari potrei inserirla qua come una sorta di secondo capitolo ^^
Come sempre, ho una serie di
note specifiche sulla storia ;)
Prima di tutto, mi piaceva
impostare l’inizio della storia su questa sorta di equivoco, con
Severus che pensa sia finalmente arrivato il suo turno per poi scoprire
che invece è stata scelta una persona che sopporta ben poco
(eufemismo). Forse è un po’ forzato il comportamento di Silente,
ma Piton è un ottimo Occlumante quindi magari Silente non si è reso
conto di starlo illudendo… o forse sì e s’è pure divertito :P Fate voi
XD
Poi, a un certo punto (in
una frase) Severus passa al ‘tu’ e lo chiama ‘Silente’: la cosa è
voluta, la concepisco come una sorta di ‘top dell’arrabbiatura’, che fa
cadere le formalità. Come vedrete nelle citazioni di HP3 a cui mi sono
ispirata Piton dà a Silente del lei, però in futuro (basti vedere i
celebri ricordi di Piton di HP7) gli si rivolge in modo molto più
diretto, dandogli del tu e chiamandolo Silente. Ora, in parte questo
sarà dovuto alla traduzione, visto che in inglese non esiste il lei, ma
immagino che anche in inglese quando uno si riferisca a una persona
chiamandola ‘signore, preside, professore’ – come ad esempio fa Harry –
sia formale (gli dia del lei in italiano), quando la chiama ‘Silente’
invece no (gli dia del tu).
Poi, c’è una frase in cui
Piton dice che ‘lui l’ha tradita’.
Mi piaceva lasciare una
certa ambiguità: potrebbe voler dire ‘Black l’ha tradita, Professore’,
ma anche ‘Black ha tradito Lily’ ;)
Ancora mi sono chiesta
perché Silente non abbia preparato la Pozione Antilupo lui stesso (sono
certa ne fosse capace), ma sinceramente non ne ho risposta. Però
sappiamo che è stato Piton a farlo, quindi questo è quanto. Forse
voleva metterlo alla prova? Voleva creare un qualcosa per cui Severus
si dovesse impegnare ad aiutare Remus, e per cui Remus gli sarebbe
potuto essere riconoscente in futuro (come infatti racconterà a Harry)?
Insomma, può essere che fosse una scelta ‘educativa’ anziché logistica?
Notare che secondo me Piton
sotto sotto sa perfettamente, per quanto non voglia ammetterlo, che
Remus non era complice del famoso scherzo…
Infine, dopo i saluti
inserirò le varie citazioni di HP3 a cui mi sono ispirata (in ordine
sparso). Forse non lasciano trapelare che la conversazione sia stata
rabbiosa come io l’ho impostata, ma così mi è venuta fuori e tutto
sommato non mi sembra così irragionevole. Non penso che a Piton abbia
fatto molto piacere sapere che Remus sarebbe arrivato a Hogwarts, che
pensasse davvero che potesse essere complice di Black oppure no.
Ciao a tutti e grazie della
lettura! Spero sia gradita ^^
Ps il titolo non mi fa
impazzire, ma se non sono antichi dissapori quelli fra i Malandrini e
Severus, allora… Anche Silente li chiama ‘vecchi dissapori’ quando
chiede a Sirius e Piton di metetrli da parte dopo il ritorno di
Voldemort (nell’infermeria, a fine quarto), ma mi suonava meglio
antichi. Accetto volentieri consigli ^^
«Si ricorda la nostra
conversazione, Preside, appena prima... ah... dell'inizio del
trimestre?» disse Piton a labbra strette, come se cercasse di non farsi
sentire da Percy.
«Sì, Severus» rispose Silente, con una nota
d'avvertimento nella voce. «Sembra... quasi impossibile... che Black
sia potuto entrare nella scuola senza un aiuto dall'interno. Avevo
espresso la mia preoccupazione quando lei ha assegnato...»
«Non credo che nel castello
ci sia una sola persona che avrebbe aiutato Black a entrare» ribatté
Silente, facendo capire che l'argomento era chiuso così chiaramente che
Piton non osò replicare.
Ho detto e ridetto al
Preside che stavi aiutando il tuo vecchio amico Black a entrare nel
castello, Lupin, ed ecco qui la prova.
Sono curioso di vedere come
la prenderà Silente... era convinto che tu fossi innocuo, sai, Lupin...
un Lupo Mannaro addomesticato...
«Sirius Black ha dimostrato
di essere capace di uccidere a sedici anni» borbottò. «Non se l'è
dimenticato, Preside, vero? Non ha dimenticato che una volta ha tentato
di uccidere me?»
«La mia memoria è buona
come sempre, Severus» disse Silente con calma.
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Capitolo 2 *** Conquiste inattese ***
Conquiste inattese
“Siediti, ti prego” disse Silente, fastidiosamente affabile come
sempre.
Severus scoccò al Preside un'occhiata sospettosa, ma si accomodò
davanti alla scrivania.
“La ascolto” disse.
“Credo che sia finalmente giunto il momento, Severus” sorrise Silente
dietro ai suoi occhiali a mezzaluna.
“Di ucciderla?!” esclamò lui, serrando le mani e sgranando gli occhi.
“Oh, no, per quello ci sarà ancora tempo” disse il Preside, come se
parlasse di un appuntamento per un tè pomeridiano. “Mi riferivo alla
tua assegnazione alla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure”
aggiunse divertito.
Severus lo guardò interdetto.
“Cos’è, il contentino per aver accettato di ammazzarti?” chiese
amareggiato. “Vuoi tenermi buono perché obbedisca meglio?”
“Assolutamente no, Severus” rispose Silente con un sorriso. “Ho già la
tua promessa, e so meglio di chiunque altro che sei un uomo di parola.
Ma sì, hai ragione a pensare che le due cose siano connesse, anche se
non nel modo in cui hai pensato tu.”
“No, certo che no” ribatté lui, sarcastico.
“Vedi, molti anni fa il giovane Tom Riddle venne da me qui a Hogwarts”
raccontò Silente, ignorando l’obiezione. Severus non sapeva quel
dettaglio, e ne fu sorpreso.
“Cosa voleva?” chiese, ma in fondo sospettava la risposta.
“Oh, sono certo che l’avrai già immaginato” sorrise il Preside. “Voleva
la stessa cattedra che da anni desideri occupare tu, ma io glielo
negai. Da allora, nessun insegnante di Difesa contro le Arti Oscure è
durato più di un anno.”
Severus tacque, colpito dalla rivelazione. “Avresti potuto dirmelo” gli
rinfacciò infine.
“Sai bene che sono geloso dei miei segreti” sorrise Silente, affabile.
“In ogni caso, come potrai ben immaginare, per tutti questi anni non
avevo alcun interesse a rischiare la tua incolumità o la tua presenza a
Hogwarts, ed è per questa ragione che non ho mai accettato la tua
richiesta, per quanto non mi sia affatto dispiaciuto avere un
professore di Pozioni così talentuoso, a dir la verità” ammise Silente
con un occhiolino.
Severus storse il naso, a quel gesto ridicolo. “Quindi ora va bene
sacrificarmi?” gli domandò con freddo scherno. “In effetti, suppongo
che non ti sarò più di alcuna utilità, dopo che ti avrò ucciso.”
“Sarai fondamentale, Severus; lo sai perfettamente” affermò Silente,
serio. “Ma sarebbe ingenuo da parte tua credere che le cose non
cambieranno, dopo la mia morte: se Hogwarts rimarrà libera da
Voldemort, cosa che temo non accadrà, ovviamente qui non ci sarà posto
per te. Se Voldemort entrerà in possesso della scuola, come invece
credo che avverrà, sai già dove ti voglio, Severus, e certo non è
dietro una cattedra da cui dovresti insegnare le Arti Oscure, per
rimanere credibile.”
Tacquero entrambi, e Severus dovette fare uno sforzo per sostenere lo
sguardo di Silente.
“Credevo di fare cosa gradita, offrendoti questa cattedra” disse infine
il Preside. “Hai forse cambiato idea?”
“No” dovette ammettere Severus. “Lo farò. Chi prenderà il mio posto?”
“Oh, il vecchio Horace ha convenuto con me che avrebbe avuto una vita
più tranquilla, a Hogwarts. Non ha più l’età per fare il ricercato”
sorrise Silente. “Spero lo riterrai un sostituto alla tua altezza,
Severus.”
Lui fece un cenno d’assenso. “Resterò il Direttore di Serpeverde?”
chiese poi.
“Certamente” annuì il Preside.
“E voglio tenere il mio studio nei sotterranei” aggiunse Severus.
“Una richiesta che sarò felice di esaudire” sorrise Silente. “C’è altro
che posso fare per te?” chiese gioviale.
“No” rispose Severus, secco, quindi si alzò dalla sedia e si congedò.
Era arrivato alla porta, quando il Preside lo trattenne.
“Ah, Severus, dimenticavo... A meno che tu non voglia avere Harry come
tuo unico studente del sesto anno, sarebbe opportuno che accettassi
anche i ragazzi con un G.U.F.O. Oltre ogni previsione” disse il Preside
divertito.
Severus andò via sbattendo la porta, frustrato.
***********************
Eccomi di nuovo qui! A
questo giro sulla storia ho solo due appunti ^^
Uno: non sappiamo se Silente
gli abbia davvero spiegato della maledizione imposta da Riddle: questa
è solo una mia interpretazione.
Due: mi sono sempre chiesta
perché Piton avesse accettato anche chi aveva preso 'soltanto' O ai
G.U.F.O., questa è la mia risposta ;)
Grazie della lettura, degli
eventuali commenti e consigli, e alla prossima! ☺
Ps anche se ho ricominciato
a pubblicare solo in questi giorni, approfittando di un attimo di
libertà, in realtà da quando ho pubblicato il primo capitolo di questa
mini raccolta sono alle prese con la stesura della mia prima vera long
fic, quindi per ora l'ispirazione è più che tornata, anche se in forme
diverse da prima ;)
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