Normalità

di Loveemmaswan
(/viewuser.php?uid=1064471)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Normalità ***
Capitolo 2: *** la battaglia finale era vinta ***
Capitolo 3: *** Parigi è troppo piccola per quelli che si amamo ***
Capitolo 4: *** Buon Anniversario ***
Capitolo 5: *** Pranziamo assieme? ***
Capitolo 6: *** la vita cambia...insieme.... ***
Capitolo 7: *** Prendiamo il largo ***
Capitolo 8: *** Sono una mamma... ***
Capitolo 9: *** Hope anchor the soul ***



Capitolo 1
*** Normalità ***


Normalità

A volte Emma dimenticava cosa voleva dire avere una vita normale, non solo perché  viveva a Storybrooke ed era la salvatrice, ma anche perché  in fondo non l aveva mai avuta, era per questi motivi che i piccoli momenti sereni per lei avevano un sapore speciale.
Esattamente come quello, stavano passeggiando per le vie di storybrooke come una normalissima coppia, senza sortilegi maledizioni o cuori mancanti....passeggiavano e parlavano di loro dei sogni e della stranezza della loro vita. Emma si sentiva Felice.
Non era esattamente una bellissima giornata di sole, in fondo vivevano nel Maine, ma a Emma e Killian non importava, continuarono la loro passeggiata anche quando le prime gocce d acqua bagnarono i loro capelli.

La pioggia si fece più insistente, killian strinse la mano di Emma più forte e cominciò a correre, Emma leggermente dietro di lui rideva, era una risata cristallina,che al pirata giungeva come una musica, ancora nn poteva credere che fosse così  Felice per merito suo.

Raggiunsero un vicolo stretto e ci si infilarono,  sembravano due ragazzini, ma a loro non importava, Killian la tirò  forte a se è inizio a baciarla mentre la pioggia continuava a scendere e accarezzare i loro visi.

Emma indossava un vestitino rosso leggermente scampanato che killian adorava, le ricordava il loro primo ballo, certo questo era più moderno, ma poco gli importava, lei era perfetta sempre e comunque, perso in questi pensieri continuava a baciarla sempre con maggior passione.

Emma nn si fece pregare e lo spinse contro il muro più  vicino mentre killian la stringeva e faceva scorrere la sua unica mano su di lei. Erano questi i momenti in cui malediceva il Coccodrillo, quanto gli sarebbe piaciuto stringerla e toccarla con entrambe le mani, continuavano a baciarsi e toccarsi come se fosse la prima volta, tra loro era sempre così  una piacevole scoperta.

Con il fiato ormai corto Emma guardò intensamente killian e sorrise,  il sorriso più dolce e sessuale che lui avesse mai visto, poi lo bació dolcemente sussurrandogli all' orecchio "che ne pensi di approfondire questo discorso a casa nostra?", un brivido attraversò  la schiena di Killian  che senza aggiungere altro le prese la mano e ricomincio a correre, seguito da Emma che rideva.

La pioggia continuava a cadere su di loro, ma nessuno dei due se ne preoccupo, erano insieme, e tutto il resto del mondo non contava.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** la battaglia finale era vinta ***


Il sole inondava la stanza con il suo dolce tepore, Emma tentò di aprire gli occhi e allungò il braccio in cerca di suo marito.

Ancora nn poteva credere a tutto quello che era successo nelle ultime ore, la battaglia finale  era vinta e l ordine ristabilito, ne lei ne Gideon avevano perso il loro lieto fine, anzi avevano avuto un nuovo inizio, e ora finalmente poteva godersi un po' di serenità.

Emma continuò ad accarezzare il lenzuolo e si rese improvvisamente conto che Killian non era accanto a lei, preoccupata si mise immediatamente a sedere, il corpo coperto solo da un lenzuolo bianco e i capelli ancora arruffati, ricordo della notte appena trascorsa.

Si rilassò quasi immediatamente quando alle sue narici arrivò un intensa fragranza di caffè mischiata a un dolce profumo.

A quel punto Emma si mise in piedi, frugò Nell armadio in cerca di qualcosa di comodo da mettere e si infilò un pantalone e una canotta, si diede una sistemata ai capelli e scese al piano di sotto, appena lo vide il suo cuore sussultò, killian in boxer e maglietta, aveva apparecchiato la tavola per due ed era intento a riempire una tazza di caffè fumante.

Emma si avvicinò per abbracciarlo e Killian pensò a quanto fosse meravigliosa, era ancora calda di letto e profuma di buono, di loro, cannella e salsedine assieme.
A quel contatto Killian la strinse più forte e catturò le sue labbra in un morbido bacio sussurrando "Buongiorno Swan, benvenuta nella tua nuova vita!", Emma era Felice e come risposta bació il marito con maggiore intensità poi con voce roca rispose "buongiorno Capitano, promettimi che il mio buongiorno sarà sempre così!",  killian non se lo fece ripetere sollevò la sua bellissima moglie appoggiandola sul piano della cucina con il suo meraviglioso sorriso e inizio a baciarla come solo lui sapeva fare, "al diavolo la colazione, Swan, ora ti mostro un risveglio degno di questo nome" disse serio, "Non chiedo di meglio capitano! " replico lei con un sorriso e così dicendo ripresero esattamente da dove avevano lasciato la notte precedente.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Parigi è troppo piccola per quelli che si amamo ***


Finalmente Emma e Killian reggiunsero la loro stanza d'albergo, il loro meritato viaggio di nozze avrebbe avuto inizio, ancora non potevano crederci.

Ci era voluto più del previsto perché Killian riuscisse a convincere Emma che Storybrooke e i suoi abitanti sarebbero sopravvissuti alla sua assenza, ma alla fine anche all' aiuto di snow e di Regina si era convinta.

La stanza era grande e meravigliosa, tutta il stile molto classico, appoggiarono le valigie a terra prima di dare un occhiata in giro, la prima cosa che attirò l attenzione di Emma fu il graziosissimo balconcino fiorito dal quale, una volta affacciata, si poteva vedere la Tour Eiffel in tutto il suo splendore, Emma la guardo estasiata, Killian gli si avvicinò , la fece ruotare verso di lui, la bacio dolcemente e le sussurò "Spero sia di tuo gradimento Swan, perché Non è stato semplice riuscire a portarti qui".

Emma era estasiata, era tutto a dir poco perfetto, guardo il suo dolcissimo pirata e persa nei suoi occhi blu rispose "Killian è tutto perfetto, scusami, lo so che ci meritiamo un po di riposo e di tempo per noi, ma non è facile lasciare storybrooke e Henry". Killian capì perfettamente cosa provava sua moglie ma aveva tutta l intenzione di farle vivere un viaggio indimenticabile, "Ti capisco tesoro, ma ora basta con questi discorsi, ci aspetta una cena...lassù" disse indicando la cima della Tour Eiffel, Emma lo guardò incredula e incuriosita, riuscì solo a emettere un leggero suono che assomigliava a un "sul serio?", Killian sorrise e la bacio con più trasporto, incorniciato da quel meraviglioso panorama, "certo Swan ogni cosa per te, ora vai a vestirsi, dentro ti aspetta un abito adatto alla serata, e io ho fame!"

Emma torno dentro e appeso nell' armadio trovo un bellissimo ed elegante abito lungo color Rosso, lo infilò e se lo fece chiudere da Killian, che dal canto suo era estasiato da quella visione, "tesoro, sei una visione, sai che mi è passata la fame?", Emma rise di gusto "Capitano sei sempre il solito, andiamo, nn vorrai far morire di fame la tua giovane Moglie!".

Killian non se lo fece ripetere allungo il braccio a sua moglie e stringendola a se le bisbiglio all orecchio "appena finita la cena ho tutta l intenzione di riprendere questo discorso, mi dispiace solo per la fine che farà questo vestito!", Emma sorrise al marito "peccato, mi piaceva come mi stava!" E così dicendo si incamminarono in quei meravigliosi vicoli parigini.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Buon Anniversario ***


Un anno, ancora nn ci rendeva era già passato un anno, Emma si stroppiccio gli occhi ancora assonnato e allungo un braccio in cerca del marito.
Killian dormiva beato al fianco di Emma, l'uncino appoggiato sul comodino, la schiena nuda il braccio sinistrocsotto il cuscino e il destro abbandonato lungo il corpo, Emma accarezzo la sua schiena, a quel contatto Killian aprì un occhio e ruoto la testa in direzione della moglie.
Emma sorrise e aggiunse "scusa, non volevo svegliarti", per tutta risposta Killian ruoto su un fianco e abbraccio Emma prima di tirarla a se per baciarla.


 Era sempre così tra di loro, quanto stavano assieme c era elettricità  nell area, e nemmeno il matrimonio l aveva cambiato, anzi se possibile aveva amplificato tutto questo. Emma era così persa in quel bacio che quasi si era dimenticata il perché di quella sveglia così presto.
Cercando di riprendere il controllo, Emma, sussurò "calma Capitano, avremmo tempo per questo, ora ti aspetta altro....", Killian non capiva, non era un comportamento da Emma, di solito era schietta e diretta ma soprattutto non era da lei staccarsi dai suoi baci, che di solito, si trasformavano in qualcosa di più  profondo. Un po controvoglia Killian si staccò dalla moglie. "Ai vostri ordini, Miledy"
Emma si alzo  dal letto e si diresse verso il bagno, per Killian quella era un visione a dir poco incantata, ma si trattenne, penso che se Emma aveva interrotto le cose doveva avere dei validissimi motivi.

Emma si vesti velocemente e dopo aver baciato un Killian sempre più  perplesso uscì di corsa. La giornata trascorse molto velocemente, Killian era sempre più  preoccupato, Emma gli aveva fatto trovare un biglietto sul tavolino della Sala con scritto "ti aspetto alle19 sul tetto di Grammy, non mancare" lui dal canto suo continuava a non trovare il filo logico in quella lunga giornata.

Killian arrivò con 5 minuti di anticipo, fece le scale velocemente, non sapeva proprio cosa aspettarsi,  una volta in cima dovette stropicciarsi gli occhi, Emma era al centro del tetto avvolta in un meraviglioso abito rosso, tutto era addobbato alla perfezione, sicuramente opera spedì Snow, "benvenuto al nostro ballo personale Capitano, Buon anniversario!", Killian ci mise un paio di secondi a riprendersi, certe cose da Emma non se le aspettava proprio, era estasiato, "io, sono senza parole, Buon anniversario tesoro".

L espressione di Killian cambio "per mille balene, devo disdire il ristorante". Emma scoppio a ridere, "e io che credevo te ne fossi dimenticato", Killian la guardo intensamente, "Come posso dimenticarmi il giorno più  Felice della mia vita?"ù

Emma si avvicinò e lui la strinse subito a se in un abbraccio interminabile, cenarono li a lume di candela, a fine cena Killian si alzo, porse il braccio alla moglie e gli sussurò "posso avere l onore di questo ballo?", Emma gli regalò  un sorriso dolcissimo, "certo capitano".
Fu  Killian a interrompere il contatto questa volta, "Bene, tesoro ora tocca alla mia sorpresa, che prevede togliere questo bellissimo abito sulla Jolly Roger mentre prendiamo il largo solo io e te".

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Pranziamo assieme? ***


Era da poco passata mezzogiorno, Emma era nel suo ufficio e stava addentando un ottimo sandwich, era passata da Grammy prima di andare li, come sempre quando aveva il turno lungo, e ora l'unica cosa che desiderava era relax  e assaporare il suo pranzo.

Stava per dare l ennesimo morso al suo sandwich quando la porta si aprì. "Emma, amore, ci sei?"
"Si Killian, stavo pranzando qualcosa!"
Killian si avvicinò e si appoggiò alla porta,  Emma era bellissima, aveva i capelli raccolti in una lunga treccia laterale, il viso appena truccato, aveva l angolo della bocca sporco di senape, si avvicinò e lo catturo con un dolce bacio.

"Caspita Swan, il tuo pranzo è  delizioso!" E cosi dicendo Killian, gli rubò di mano l ultimo boccone ridendo di gusto, Emma lo guardò imbronciata "sei sempre il solito! Mi devi un pranzo!", Killian rise più  forte, prese la mano di Emma e la trascino con se.

Emma lo guardò correre davanti a lei, era stupendo, facendo la finta imbronciata disse "Hei Capitano, ti ricordi che ho un lavoro e non posso lasciare l ufficio così!". Killian la guardò senza smettere di correre ma rallentando un Po il passo, "hai detto che ti devo un pranzo, giusto?,  un pirata paga sempre i suoi debiti, e poi c é  David  in centrale!

Emma rideva e Killian era felice di vederla così spensierata, aveva piovuto per buona parte della mattina e per fortuna Emma aveva indossato gli stivali di gomma, perché  Non avevano mancato nemmeno una pozzanghera, arrivarono al parco e si sedettero in una delle tante panchine.

Killian tiro fuori da sotto la giacca un sacchetto di Grammy's "il suo formaggio, miledy", il viso di Emma si aprì in grande sorriso, Emma addento il suo formaggio e Killian si sdraio sulla panchina ancora umida con la testa sulle gambe di Emma, era così bello vivere quella normalità, dei momenti sereni tutti per loro.

Emma finì di mangiare e si piegò a baciare il suo bellissimo capitano, "Grazie Killian, questa si che si chiama pausa pranzo!", lui sorrise, "é  il mio dovere rendere ogni momento speciale, stasera però voglio la mia ricompensa, tesoro!" Emma guardo Killian "rimarrai sempre il mio mio simpatico furfante" Killian Rise ripensando a quando, a New York, aveva usato lui quel nomignolo per definirsi, "amore rimango pur sempre un pirata, ma soprattutto un uomo!" Risero insieme prima di baciarsi con passione.

Si staccarono a malincuore quando il telefono di Emma  iniziò a squillare, Emma rispose, "pronto papà, è successo qualcosa? C è un emergenza?", dall altro lato del telefono David rise "no, tesoro, mamma voleva sapere se stasera cenate con noi!" Emma guardò Killian sorridendo "no papà, mi dispiace ma stasera abbiamo un impegno importante", David provò a insistere, ma Killian rubo di mano il telefono di Emma, "David scusa, ma Emma deve pagare un debito, con me" è così dicendo attaccò.

Emma e Killian risero di gusto, "Bene Swan, abbiamo tutto il pomeriggio e tutta la serata per noi, pronta?" per tutta risposta Emma riprese a baciarlo con maggiore intensità "certo Pirata, io pago sempre i miei debiti, specie se sono così piacevoli".

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** la vita cambia...insieme.... ***


Emma era appena rientrata a casa, la giornata era stata davvero lunga e impegnativa, da quando Henry era partito le era venuta a mancare una parte importante della sua quotidianità, fortunatamente Killian faceva di tutto per distratta, a volte anche troppo, come in questo caso, era passato a prenderla a lavoro sul presto e l aveva portata a mangiare in un locale molto carino vicino al porto, dopo di che aveva insistito per fare una lunga passeggiata in centro per poi concludere con una sessione di shopping.
 
Emma adorava le attenzioni di suo marito e sapeva perfettamente che la sua unica intenzione, oltre a quella di stare con lei, era quella di distrarla e allontanare le sue preoccupazioni, ma in realtà l unico vero bisogno di Emma era di stare sola e poter assimilare con calma la notizia ricevuta quella mattina.
Killian sarebbe rientrato più tardi quel giorno, spettava a lui chiudere l ufficio dello sceriffo, così Emma ne approfitto, accese lo stereo e sprofonda nel divano, la sua mente corse alla telefonata ricevuta quella mattina.

 
Flashback
"pronto signora Jones?"

"si, sono io"

"buongiorno chiamo dall ospedale, sono arrivati i risultati del beta test, sono positivi! Congratulazioni"

Silenzio

Silenzio

"signora Jones? Tutto bene?"

"si si, grazie mille"

Tu tu tu tu....

 
Emma si rese conto di essersi assopita quando senti il rumore della porta che si apriva, era sempre così stanca ultimamente, prima che potesse riprendersi dal torpore Killian era già in casa e la guardava in maniera sospettosa.
 
Dopo un attimo di silenzio, nel quale Emma riuscì finalmente a sistemarsi, Killian parlò "hei, Tesoro, tutto bene? mi sembri strana! lo so che ti manca Henry e io non riesco a compensare questa assenza, ma ti prego parliamone" più che un affermazione era una supplica. Emma penso a quanto fosse fortunata e spaventata nello stesso momento, era incredibile quante emozioni contrastanti si potessero provare tutte assieme, si alzo lentamente dal divano e bacio dolcemente il marito, poi gli prese la mano e lo fece sedere accanto a lei.
 
Fu a quel punto che Emma prese un Lungo respiro, e guardando Killian negli occhi, disse tutto d'un fiato "Killian, sono incinta".
 
Silenzio...................

...............Silenzio................

..............Silenzio.................
 
"killian, stai bene???? Sono terrorizzata anche io, ma posso farcela solo con te!" disse Emma con le lacrime agli occhi, vedendo Emma così preoccupata Killian  si riprese e la abbracciò , regalandogli il sorriso più dolce che Emma avesse mai visto, e poi finalmente parlò "Tesoro è la cosa più bella del mondo, impareremo assieme, tranquilla, però promettimi che potrò dirlo io a tuo padre!!!".
 
Emma scoppio a ridere e in un secondo tutte le sue paure svanitrono, avrebbero affrontato tutto, assieme, come sempre del resto.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Prendiamo il largo ***


Killian se ne stava li, seduto sulla sua nave, quella Nave che lo aveva visto prima diventare un pirata e poi il terribile Capitan Uncino, quella nave che per tanti, troppi, anni era stata la sua casa, e ancora adesso seduto lì si sentiva sereno, mentre pensava alla sua famiglia e alla vita che lo aspettava.



Killian era totalmente rilassato, pienamente immerso nei suoi pensieri che non si rese nemmeno conto di Emma alla sue spalle, era salita a bordo silenzosamente e ora lo osservava.


Quando Emma si era svegliata da un piccolo riposino pomeridiano e non aveva trovato Killian al piano di sotto, aveva subito capito dove poteva trovarlo, si era cambiata e si era diretta subito alla Jolly Roger, in fondo era li che andavano quando volevano fuggire dalla quotidianità.


Emma si avvicinò silenziosamente a Killian sedendosi dietro di lui e abbracciandolo, a quel contatto Killian si abbandonò appoggiando la testa sulla spalla di lei. 


Emma accarezzo il volto di Killian,  poi parlò sfoggiando un grandissimo sorriso, "Killian ho una bella idea, perché non prendiamo il largo?", Killian si voltò per guardarla meglio "sicura? Non ti verrà la nausea?" Sua moglie gli sorrise "sicura, ci vuole una gita fuori porta! Ho già avvisato Henry, starà  da regina" a quelle parole il volto del pirata si illuminó "ogni tuo desiderio è un ordine Principessa".


Killian bació Emma dolcemente, poi posò una mano sulla sua pancia "pronta piccola? Ora papà porterà te e la mamma a fare una bella gita in mare!" Sussurò con un sorriso dolcissimo e cosi dicendo si mise al timone.


La Jolly Rogers lasciò il porto, mentre il sole tramontava,
"Bene Principesse, dove dobbiamo portare questa vecchia signora?" Emma rise e mettendosi affianco a Killian "ovunque, basta che scappiamo un pó da qui, portaci via Capitano!", Emma strinse suo marito "Imposta la rotta, io ti aspetto sotto coperta!", Killian la bació "arrivo presto amore mio". 


Non c era nient altro che potessero desiderare, loro, il loro amore e la Jolly Roger in mare aperto.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Sono una mamma... ***


Essere Mamma era tutto meno che normale per Emma, insomma lei era la salvatrice, combatteva mostri e demoni, streghe e stregoni, come poteva pensare di crescere la bambina che portava in grembo in mezzo a tutti questo?
Già con Henry era stato tutto molto complicato e non sempre era riuscita a proteggerlo Come doveva, come poteva riuscirci con un piccolo esserino che dipendeva completamente da loro?

Era così immersa in quelle domande che non si rese conto che Killian la osservava appoggiato allo stipite della porta.

Killian era estasiato da quella visione,Emma aveva girato la poltrona verso la finestra, si era seduta con le gambe incrociate davanti a sé e si massaggiava la pancia mentre osservava il mare, era così bella e dolce che Killian aveva quasi paura potesse svegliarsi e rendersi conto che non fosse reale.

"un doblone per ogni tuo pensiero mia dolce Swan", a quelle parole Emma si desto come da un Incantesimo, "Killian, non ti ho sentito arrivare", lui le sorrise e si inginocchio sul pavimento di fronte a lei, " l avevo notato tesoro, e la cosa mi preoccupa un po', a cosa pensavi di così importante?"
Killian la conosceva meglio di chiunque altro, sapeva i suoi tormenti, cosa aveva affrontato con e per Henry, conosceva ogni suo rimpianto, eppure nemmeno per un secondo aveva dubitato delle sue doti di madre.

Emma sorrise, questa volta era tutto diverso, aveva Killian e i suoi genitori, non era sola ad affrontarlo, Hope sarebbe stata la sua speranza e la sua vittoria, "niente di grave Amore, Solite paronoie da Salvatrice in dolce attesa!"
Killian a quel punto si sedette sul pavimento davanti a lei, si sfilò l uncino, da quando aspettavano Hope era diventato un gesto abitudinario, aveva il terrore di poterle fare male, abbraccio forte Emma appoggiando la testa sulla sua pancia che iniziava a crescere vistosamente.

"A volte mi chiedo se siamo dei folli a far nascere Hope a Storybrooke, qui c è sempre un pericolo magico ad attenderci!",  Killian rise "Emma amore, è la figlia della Salvatrice e di Capitan uncino, nonché nipote di Biancaneve e del principe Azzurro, dove vorresti farla crescere se non in mezzo alla magia? Fidati di noi, sarai una mamma stupenda e la difenderemo tutti assieme, siamo una grande e strana famiglia ricordalo".

Emma si rilasso, accarezzando i capelli di Killian, "Hai ragione, siamo una famiglia, sono una mamma, e Storybrooke è casa nostra!", killian alzo lo sguardo verso quello di Emma "Ecco questa è la mia bellissima e fortissima Donna! Siamo la famiglia più strana che ci sia, ma nessuno può dividerci". A quelle parole Emma si abbasso per dargli un dolcissimo bacio, godendosi qui momenti meravigliosi.

Dopo tutto era una Madre, lo era per Henry che aveva difeso con le unghie e con i denti e lo sarebbe stata per Hope.

Ora era completa...

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Hope anchor the soul ***


Finalmente la giornata era finita, da quando Emma aspettava la sua bimba si sentiva sempre molto stanca e anche le cose più  semplici diventavano faticose, e più la pancia cresceva più si sentiva pesante.

Entro in bagno e si spoglio con calma mentre la vasca si riempiva  di acqua calda e morbide bolle di sapone, sperava veramente che quel bagno caldo la rilassasse ma soprattutto che rilassasse la piccola peste che continuava ad agitarsi nel suo grembo.

Si immerse in quel mare di sapone completamente, chiuse gli occhi e lascio correre la mente, si era rilassata talmente tanto che li riapri solo quando l acqua iniziava a essere fredda e dal piano di sotto senti salire un bellissimo profumo di cibo.

Uscì dalla vasca si vesti qualcosa di comodo e largo, con i capelli ancora bagnati scese al piano di sotto, Killian era impegnato in cucina, litigava con una pentola, era così bello quando faceva di tutto per non farla stancare.

Killian si voltò quando sentì la risata di Emma, "tesoro da quanto sei li?", Emma si avvicinò  e lo bació velocemente, "Da abbastanza tempo per vedere quanto sei dolce e imbranato ai fornelli!", a quelle parole Killian mise un finto broncio per poi scoppiare entrambi a ridere.

"Ho preparato la pasta al tonno! Spero che sia di vostro gradimento Signore" Emma si accarezzo la pancia e sorridendo rispose "tua figlia dice che ha fame e che spera che sia commestibile!" Risero di nuovo prima di sedersi e cenare. 

Subito dopo Cena Emma  si sdraio nel divano mentre Killian sistema va la cucina, era davvero fortunata ad averlo incontrato, certo non era sempre stato così bello e semplice ma insieme avevano lottato e conquistato  quella serenità,bla speranza era sempre stata la molla che agli aveva fatti andare avanti.

Immersa in quei pensieri e col rumore metallico delle pentole Emma si addormento, inizio quasi subito ad agitarsi nel sonno, Killian accorgendosi dei movimenti della moglie penso di sedersi sul tappeto vicino a lei, l ultima cosa che voleva era che cadesse dal divano.

Emma stava sognando, come gli capitava spesso da quando era rimasta incinta, ma quella sera continuava a rivedersi mentre uccideva Killian, e continuava a risentire il duo cuore lacerarsi, Emma continuava ad agitarsi e Killian  Era sempre più  preoccupato, Stava per svegliarla quando il sonno di Emma si tranquilizzo.

Il sogno era cambiato, l ambiente circostante si era trasformato dal feed do bosco alla stupenda foresta incantata, Killian era ancora in piedi di fronte a lei ma al posto di Excalibur ora Killian aveva tra le mani una neonata bellissima, si avvicinò lentamente e quando fu a meno di un centimetro da loro Killian l abbraccio sussurandole "Emma non dobbiamo perdere la Speranza, mai, la speranza ancora le nostre anime, non dimenticarlo!"

Killian resto al suo fianco accarezzandole i capelli, poi avvicino la testa al pancione e iniziò a parlare dolcemente alla loro piccola. "Sai piccola dovresti far dormire la mamma tranquilla ogni tanto, ne ha davvero bisogno". Emma accarezzo i capelli di Killian, "non è  colpa di Hope, ho solo fatto un brutto sogno", Killian sollevò lo sguardo,
"cosa?" 
"ho detto che ho fatto un brutto sogno, mi dispiace averti fatto preoccupare!"
"No, tesoro, non quello....come l hai chiamata?"
"Hope, lei é la nostra speranza, non ti piace?"
"Lo adoro, amo te e la nostra piccola Hope".

Rimasero così  abbracciati per un tempo interminabile, fu Killian a sciogliere l abbraccio, "bene signora Jones, cos ha sognato di così terribile?" Emma  lo guardo, non voleva ricordare la prima parte del sogno, quel dolore lo sentiva ancora, era sempre li, solo assopito  e parlarne lo risvegliata, decise di modificare un Po la realtà "non lo ricordo bene ma la parte finale é  quella importante! C eri tu con una bambina in braccio e mi dicevi di avere sempre speranza!" 

Killian sorrise e decise di non insistere "Bene sono molto saggio anche in sogno a quanto pare,  Emma rise, avevano sfidato anche la morte e avevano vinto, nulla poteva separarli.

Anche Killian Rise e baciano Emma disse, "Bene vostra maestà, ora questo pirata provvederà ad accompagnare la sua splendida moglie e la sua piccola principessa a letto" , poi si abbassò a baciare la pancia della moglie e sussurró "amore di papà  ricordati che mi hai promesso di far dormire la mamma stanotte, io in cambio ti prometto tantissime coccole" e così dicendo salirono al piano superiore.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3762868