Di mani che s'intrecciano, coccole e momenti passati insieme di EngelDreamer (/viewuser.php?uid=882747)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tenersi per mano ***
Capitolo 2: *** Coccole da qualche parte ***
Capitolo 3: *** Giocando/guardando un film ***
Capitolo 1 *** Tenersi per mano ***
Di
mani che s'intrecciano, coccole e momenti passati insieme
{
Tenersi per mano }
BakuDeku
La
mano di Izuku scivola lenta sul tessuto del lenzuolo, percorrendo con
i polpastrelli ogni millimetro di quella superficie candida e liscia
per arrivare vicino al corpo mezzo assopito di Katsuki, steso supino
al suo fianco con un braccio sopra la testa e uno lasciato sostare
sulla pancia piatta e tonica.
Lascia
poi che essa si stacchi dal letto per andare a saggiare la pelle del
suo ragazzo, tanto chiara e morbida da eguagliare la consistenza del
lenzuolo stesso, disegnando strade invisibili dapprima sul suo bacino
ed in seguito sul suo avambraccio.
Trascina
poi la sua mano su quella di Katsuki, più grande della sua e
dalla
pelle spessa e resistente, resa in tal modo per poter sopportare i
contraccolpi delle esplosioni che troppo spesso escono dal suo palmo,
e sopra di lei ci si ferma più a lungo, tratteggiando con
delicatezza cerchi e linee su ogni nocca, andandosi poi ad insinuare
tra le dita lunghe ed affusolate, incastrandoci le sue e fermandosi
definitivamente lì.
Una
sensazione di calore gli invade tutto il corpo solo con quel semplice
contatto ed Izuku non
può fare a
meno di sorridere dolcemente mentre con gli occhi verdi osserva le
loro mani incastrate tra loro.
Dopo
appena pochi istanti, però, sente e vede il braccio di
Katsuki
sollevarsi e teme quasi che quel gesto, forse fin troppo tenero per
uno come lui, lo abbia infastidito e voglia porne termine, ma poi
sente stringersi di più le dita nella presa ed il tocco
morbido e
bollente delle labbra di Katsuki sul dorso, proprio sopra una delle
tante cicatrici che lo invadono, ed il sentimento di amore che quel
gesto così inusuale contiene lo travolge come l'onda fa con
lo
scoglio, portando il suo cuore a battere più forte.
-Ti
amo tanto, Kacchan- soffia allora Izuku, avvicinandosi di
più a lui
con tutto il corpo, senza staccare la mano dalla sua, e quando
Katsuki gli risponde con "dormi, stupido nerd" sa che anche
lui lo ama, perché l'intreccio tra le loro dita non si
scioglie, ma
si rafforza e rimane unito anche quando entrambi cadono tra le
braccia del sonno.
KiriKami
Eijirou
ama uscire con Denki, lo faceva prima quando erano ancora solo
compagni di idiozie ed il biondo non faceva altro che sbavare dietro
alle belle ragazze, e lo fa ora, soprattutto ora, che solo amici non
lo sono più da un pezzo e Denki ha smesso anche di guardarle
di
sfuggita, le ragazze, perché ormai ad attrarlo sono solo i
suoi
muscoli ed il suo sorriso dai denti appuntiti. Dire che Eijirou
è
felice di questo è poco, perché Denki gli piaceva
anche quando
indirizzava tutte le sue attenzioni solo al gentil sesso, ignorando
lui ed il fatto di essere bisessuale, e adesso che ha perfino la
possibilità di baciarlo e toccarlo non potrebbe ritenersi
più
soddisfatto di quello che ha. L'unica cosa che, forse, lo fa sentire
un po' a disagio è il non poter dimostrare quanto sia
totalmente e
perdutamente innamorato di lui davanti agli occhi di tutti.
Perché
l'altro gli ha detto che vuole aspettare e che ha paura dei giudizi
che gli altri potrebbero fare su di loro e allora Eijirou non si
è
mai azzardato a fare nulla, rispettando da vero uomo la decisione del
suo ragazzo. Neanche adesso che Denki gli è vicino, mentre
camminano
fianco a fianco in un appuntamento improvvisato, si arrischia a fare
qualcosa di troppo vistoso, pur desiderando un contatto maggiore e
più profondo con lui.
D'un
tratto, però, sente delle dita sottili scontrarsi con le
sue, un
tocco quasi impercettibile e timoroso che scivola sul suo dorso
andando a stringergli in seguito il palmo in una stretta più
sicura
e audace, ed Eijirou trema e sgrana gli occhi, sentendosi pervaso
dalla piacevole sensazione che quel gesto gli trasmette.
-Io
pensavo che non volessi... Sei sicuro di...?- mormora spostando gli
occhi sul suo ragazzo, guardandolo con tutto l'amore che prova nei
suoi confronti.
-Ti
amo e volevo farlo, conta solo questo, non quello che dice la gente.
L'ho capito solo ora- gli risponde Denki sorridendogli con bocca ed
occhi e stringendo un po' di più la presa per sottolineare
le sue
parole. La sua mano è calda e morbida, ma ha anche una presa
forte e
virile, tanto che Eijirou non può fare a meno di arrossire
pensando
a quanto gli piaccia stringerla con la sua e a quanto quelle parole
lo abbiano scosso.
E
anche quando si abbassa sul suo viso per baciarlo e sussurrargli tra
le labbra che lo ama anche lui, non osa staccarsi dall'intreccio che
si è andato a creare tra le loro dita, desiderando di poter
tenere
quella mano stretta alla sua per il resto della vita.
MomoJirou
Il
cielo splende limpido in quella giornata di metà Maggio e un
piacevole venticello soffia leggero smuovendole i capelli corti.
Kyoka, seduta lì su quella panchina in mezzo al verde del
parco, non
può che sentirsi serena osservando la bellezza del mondo
intorno a
lei. Ma, forse, tutta la meraviglia e la leggerezza che prova non
è
data tanto dalla bella giornata, ma dal fatto che al suo fianco,
fasciata in un leggero vestito lilla svolazzante e delicato,
c'è
Momo che sorride dolcemente osservando le nuvole passeggere che
invadono quella distesa infinita di azzurro sopra le loro teste.
Le
loro mani sono poggiate sul legno della panchina e solo pochi
centimetri di distanza dividono le loro dita dallo sfiorarsi. Kyoka
pensa che basterebbe solo un movimento infinitesimale per farle
toccare e vorrebbe tanto compierlo, ma l'imbarazzo che prova
è
troppo e la sua introversione scuote la testa, ammonendole di non
fare gesti avventati, intimandole di restare immobile come una
statua. Kyoka allora l'ascolta e si limita a bearsi del sole sulla
sua pelle candida e della presenza di lei al suo fianco. Per ora, si
dice per rincuorarsi, le può bastare anche solo stare in sua
compagnia in quel piccolo momento intimo che si sono riuscite a
ritagliare, anche senza toccarla. A quel punto non si aspetta di
certo che sia proprio Momo a far collidere le loro dita e quando si
gira a guardarla in viso, trovandola bella e sorridente con le guance
rosse come ciliegie e gli occhi lucidi di contentezza, non
può fare
a meno di arrossire a sua volta, prendendo con la mano libera uno dei
suoi lunghi lobi delle orecchie e iniziando ad arrotolarselo sul dito
indice. Momo sorride un po' di più riconoscendo in quel
gesto la
timidezza caratteristica di Kyoka e lascia scorrere i suoi
polpastrelli oltre le sue dita, fino a farli posare sul dorso della
sua mano per stringergliela con più forza. Kyoka allora
riporta i
suoi occhi scuri in quelli di Momo e prima che possa fare o dire
nulla la ragazza più alta le si avvicina col viso ancora
tinto di
rosso e le posa un bacio a fior di labbra, mentre con il pollice
disegna ghirigori sulla sua pelle biancastra.
InaTodo
Nonostante
sia Primavera inoltrata, a casa di Inasa la sera fa piuttosto freddo
e allora accendere il fuoco nel camino è diventata ormai una
loro
abitudine. Shouto, guardando quel fuoco dal suo posto sul divano, non
può non pensare a suo padre. Se sapesse che la sera, invece
di
allenarsi, sgattaiola dal suo ragazzo di cui lui non sa neanche
l'esistenza per passare un po' di tempo in sua compagnia,
probabilmente lo caccerebbe di casa e per quanto l'idea in
sé non
gli dispiaccia più di tanto, perché per lo meno
si toglierebbe il
peso di avere una persona che non ha fatto altro che detestare a
fianco, non avere più un tetto dove stare non dovrebbe
essere
altrettando piacevole.
Dal
canto suo, Inasa non sembra preoccuparsi molto di questa situazione.
Tempo fa gli aveva riferito che gli bastava stare insieme a lui e che
a come mettere allo scoperto la loro relazione ci avrebbero pensato
in futuro, una volta diventati eroi indipendenti da padri oppressivi
e desiderosi di sfogare la loro frustrazione lavorativa sui propri
figli. Shouto, però, per quanto si sforzi non riesce ad
essere così
positivo e la negatività che gli aleggia continuamente in
testa gli
si legge anche adesso, in un momento in cui dovrebbe pensare solo a
godersi la presenza di Inasa accanto a lui.
Ancora
perso nelle sue riflessioni dettate dalle fiamme che illuminano la
stanza con la loro tenue ma calda luce, Shouto non si accorge dello
sguardo preoccupato di Inasa rivolto verso di lui. Riesce ad uscire
fuori dalla sua testa e dalla chiusura che lo caratterizza solo
quando si sente afferrare una mano, quella che controlla il potere
ereditato da sua madre e che rimane fredda anche in Estate, e si
ritrova davanti al viso il volto sorridente di Inasa.
-Oi,
pensa a rilassarti, non pensare a quel vecchiaccio privo di eroismo.
Andrà tutto per il meglio- cerca di tirarlo su lui con
l'entusiasmo
ed il vigore di cui il suo spirito è permeato, ma Shouto non
pare
molto convinto dalle sue parole.
-La
fai troppo semplice, tu- ribatte infatti con il suo cipiglio
distaccato, mentre uno sbuffo di condensa gli esce dalla bocca.
-E
tu troppo complicata. Stai tranquillo, pensa a me, a noi-. E dopo
avergli detto ciò si abbassa sul suo viso e gli ruba un
bacio che sa
un po' di felicità e un po' d'amore.
Shouto
non riesce a capire come lui ed Inasa siano potuti finire assieme,
così troppo diversi in tutto, perfino nella camminata e nel
modo di
parlare, ma quando lui gli stringe la mano con una presa ancora
più
energica e decisa ed approfondisce il bacio che si stanno scambiando
aggiungendoci la lingua, non può fare a meno di pensare che
se sta
con lui è perché si sente felice al suo fianco.
Angolo
Autrice:
Ehi!
Sono tornata di nuovo in sezione, questa volta con una raccolta di
più capitoli incentrata sulle mie OTP per eccellenza del
fandom! Mi
è dispiaciuto un sacco non metterci dentro altre coppie,
specialmente la TodoBaku, la KamiJirou e la KiriMina che sono due
delle ship che amo di più, però in questa
raccolta non volevo
ficcare come mio solito coppie poligame dettate dl mio multishipping
e quindi ho dovuto fare una scelta tra le mie ship
preferite.
Tornando alla raccolta, io vorrei aggiornare una volta
al giorno, così da rispettare a pieno i 30 giorni della
challenge,
ma non so se ci riuscirò dato che le flash a capitolo sono
quattro e
non solo una. Comunque tentar non nuoce quindi io ci provo XD
Se
avete trovato errori, altri refusi o volete farmi sapere un vostro
parere fatevi pure avanti, io sono più che felice di leggere
le
vostre recensioni! Inoltre se avete delle dritte su come trattare
quell'omaccione di Inasa io sono ben disposta ad ascoltarvi. Su di
lui non ci sono fanfiction e nel manga è apparso poco quindi
non so
bene come gestirlo sigh.
Ringrazio
comunque anche solo chi legge ^.^
Un
ringraziamento speciale va, come al solito, a Fiore6 che mi fa da
beta e si legge sempre tutto prima della pubblicazione <3
Detto
questo io vi saluto!
A
presto,
EngelDreamer
|
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Capitolo 2 *** Coccole da qualche parte ***
Di
mani che s'intrecciano, coccole e momenti passati insieme
{
Coccole da qualche parte }
BakuDeku
Il
sole filtrava tiepido attraverso le tapparelle della finestra,
illuminando dolcemente il volto addormentato di Izuku. Katsuki,
già
sveglio da qualche minuto, lo osservava con i suoi occhi rossi e
apparentemente impenetrabili, donando al suo viso dai tratti
taglienti e marcati un cipiglio serioso. Quello che scuoteva il suo
animo, però, non aveva niente a che fare con la
serietà o la sua
solita rabbia cieca, bensì con un sentimento che lo
tormentava e a
cui si era arreso da parecchi mesi, ormai, avendo capito di non avere
alcuna possibilità di contrastarlo o reprimerlo. Forse
sbagliava lui
a vedere tutto come una guerra, ma aver capito di essere passato
dall'odio immotivato all'amore più profondo e forte che si
potesse
provare per colui che conosceva da quando aveva quattro anni, lo
aveva scosso più del previsto. E guardandogli quel viso
tondo e
gentile, costellato di piccole lentiggini – erano
settantatre, le
aveva contate tutte, una sera – non poteva, non
riusciva,
ad ignorare quanto il suo cuore si sentisse leggero nell'averlo di
fianco a sé, privo di rancore e pieno di altrettanti forti
sentimenti.
Troppo
perso nei suoi pensieri e nella pace di quel momento, non si accorse
che due grandi occhi verdi si stavano aprendo in quell'istante sulla
sua figura.
-Kacchan?
Mi stavi guardando?- sentì domandarsi dalla voce soffusa ed
impastata dal sonno di Izuku, che adesso lo scrutava negli occhi con
un dolce sorriso stampato sulle labbra.
-Tz,
e perché mai dovrei farlo, Deku? Stavo solo pensando, cosa
che
dovresti fare anche tu ogni tanto- gli rispose brusco e con quel
vizio, che non si era mai riuscito a togliere, di lasciar uscire
sempre parole taglienti dalla sua bocca. Non che avesse mai voluto
farlo, poi. Era un buon metodo per celare l'imbarazzo che troppo
spesso si era trovato a provare ora che stava insieme ad Izuku.
Quest'ultimo
non si turbò dopo quella risposta, avendo ormai capito che
quel modo
di fare di Katsuki serviva più che altro a nascondere quello
che
provava e non per ferire, quindi si limitò ad allargare un
po' di
più il sorriso e ad accoccolarsi meglio tra le coperte.
-Mi
abbracci?- gli chiese un attimo dopo, socchiudendo gli occhi ancora
pesanti. Katsuki emise un verso di stizza a quella richiesta
così
esplicita e mielosa, ma si adagiò meglio sotto il lenzuolo
anche
lui, avvolgendo poi la vita di Izuku con un braccio ed iniziando a
far scorrere la sua mano su e giù sulla sua schiena, con
movimenti
lenti e cadenzati che sapeva piacessero tanto al suo ragazzo. Izuku
sotto quelle coccole talmente delicate da non sembrar fatte da uno
come Katsuki, si assopì nuovamente, respirando vicino al
petto
dell'altro e venendo cullato anche dai battiti accellerati del suo
cuore.
KiriKami
La
sera era sicuramente il momento preferito di Denki. In quella precisa
parte della giornata, infatti, poteva godere a pieno della presenza
di Eijirou al suo fianco, condividendo con lui la parte più
dolce e
romantica del suo carattere, che spesso veniva messa in secondo piano
dal suo lato più idiota e scherzoso.
La
cosa che gli piaceva più di tutto quello, però,
era quando si
stendevano entrambi sul divano, Eijirou con la schiena poggiata su
uno dei braccioli e le gambe stese e lui adagiato sul suo petto,
cullato dal suo respiro regolare e dal calore che quel corpo atletico
e dalle spalle larghe sapeva infondergli. Eijirou, poi, sapeva sempre
come coccolarlo al meglio in quegli istanti così intimi. Con
una
mano, infatti, gli carezzava la schiena disegnando ghirigori
invisibili, mentre con l'altra si tuffava tra i suoi capelli biondi,
massaggiandogli la nuca e facendogli scorrere brividi di piacere su
tutta la sua spina dorsale.
-Ti
piace?- gli chiedeva sempre, come se non conoscesse già la
risposta,
questo per assicurarsi ogni volta di non fare qualcosa di sbagliato,
infastidirlo e trattarlo al meglio. "I veri uomini si assicurano
sempre che chi amano stia bene e sia contento!" aveva risposto
quando lui gli aveva chiesto perché facesse sempre quella
domanda
ogni sera e allora Denki aveva imparato a mugugnare in assenso con un
mezzo sorriso e ad abbracciarlo a sua volta, facendo intrufolare le
sue mani tra i cuscini del divano e la sua schiena, ringraziando
tutti gli Dei esistenti per avergli donato il ragazzo più
premuroso
e virile presente sulla faccia della terra.
MomoJirou
Kyoka
non era una ragazza romantica, né femminile o delicata come
una
Rosa. Molto spesso era scurrile, sarcastica e manesca, e la sua
introversione mista ad una timidezza eccessiva la rendevano a primo
impatto chiusa e distaccata, quasi ostile. Momo però sapeva
che
quella era solo una facciata, una misera sfumatura di tutto quel mare
di colori che componevano l'animo di Kyoka e la rendevano la persona
magnifica di cui si era innamorata. Ella infatti sapeva essere
gentile come pochi, inaspettatamente dolce, come quando l'accarezzava
all'improvviso, tenendo gli occhi bassi e la bocca serrata
perché
l'imbarazzo era la sua seconda casa e non era abituata a simili
gesti, e sensibile oltre l'immaginabile, capace di capirla con solo
uno sguardo e di riversare le emozioni di entrambe in testi
improvvisati ed accordi di chitarra. Era anche intelligente, Kyoka,
nonostante non s'impegnasse più di tanto nello studio, e
dotata di
una passione e una dedizione invidiabili per la musica, arte che
aveva imparato ad amare grazie ai suoi genitori.
E
quando Momo la guardava dedicarsi a quel suo amato strumento, mentre
il viso di lei si rilassava ad ogni nota ed un sorriso le stendeva le
labbra sottili, sentiva espandersi un calore immenso per tutto il
petto ed il suo amore puro ed incondizionato crescere insieme alla
voglia di abbracciarla e stringerla a sé. E quando il
desiderio di
coccolarsela un po' diventava troppo invasivo, Momo si alzava dalla
sua postazione – molto spesso il puf viola della camera di
Kyoka –
ed andava ad abbracciarla per davvero. La prima volta che era
successo Kyoka aveva assunto delle tonalità carminee sul
viso ed era
così tesa che non aveva saputo rispondere a quel contatto,
rimandendo rigida e trattenendo il fiato, ma ora che erano fidanzate
e quello era diventato un gesto abituale, Momo la vedeva già
più
sciolta e disposta a riempirla a sua volta di attenzioni.
E
mentre, infatti, Kyoka affondava il viso sul suo petto prosperoso per
nascondere quel poco di rossore che ancora soleva imporporarle le
gote, e avvolgeva le braccia intorno alla sua vita, Momo iniziava a
carezzarle la schiena per farla rilassare, beandosi del tepore che i
loro corpi uniti infondevano alle loro anime.
InaTodo
Quando
Inasa aveva invitato Shouto a casa sua, quel pomeriggio, si era
immaginato di passare ore a non far niente con il suo ragazzo
abbracciato a lui, mentre si coccolavano un po' a vicenda
dimenticandosi del resto del mondo, non di certo che Shouto si
sarebbe presentato alla sua porta con un libro sotto braccio
dicendogli che doveva studiare per un test che avrebbe dovuto
affrontare il giorno seguente.
-Shouto-
lo chiamò dal letto, mentre il suo metro e novanta ed il suo
fisico
muscoloso coprivano interamente il materasso a una piazza e mezza su
cui era disteso.
-Mh?-
mugugnò semplicemente Shouto in risposta, seduto a gambe
icrociate
sul tappeto, girando una pagina e continuando ad ignorare la presenza
del compagno.
-Fatti
coccolare un po'-
-no-
-dai-
-Devo
studiare-. Dopo quest'ultima frase detta con la solita freddezza
intrinseca nel carattere di Shouto, il botta e risposta
sembrò
terminato mentre il fruscio dell'ennesima pagina voltata fendeva
l'aria, ma Inasa non sembrava affatto pronto a mollare, infervorato
più che mai nel prendersi le attenzioni del suo ragazzo
almeno per
mezz'ora. Con uno scatto si alzò dal letto, raggiungendo poi
Shouto
sul tappeto e circondandogli le gambe con le sue, premendogli il
petto sulla schiena e abbracciandolo da dietro, deciso a non
lasciarlo andare nemmeno per un istante. -Puoi farlo dopo, inoltre
sono sicuro che tu queste cose gia le sappia- gli disse, facendo
scendere la sua bocca sul suo collo e solleticandogli una guancia con
i suoi corti capelli neri. Shouto emise un sospiro a quelle piacevoli
attenzioni e soffiando un "Inasa" un po' contrariato andò
a accarezzargli la nuca per avvicinarlo di più a
sé.
-Solo
qualche minuto, poi mi lasci studiare- si arrese infine lasciandosi
vezzeggiare e stringere più forte, ma già sapeva
che quel "qualche
minuto" se lo sarebbe trascinato fino a sera. Non voleva
ammetterlo, ma alle coccole del suo ragazzo non sapeva resistere.
Angolo
Autrice:
Non
riesco a credere di aver rispettato veramente la scadenza, ho fatto
un'impresa epica, questo è poco ma è sicuro XD
Sono davvero felice
di essere riuscita ad aggiornare subito e di questo devo ringraziare
l'ispirazione fulminea che mi ha colta questa mattina ahah
Sono
abbastanza soddisfatta (beh, più o meno insomma) del
risultato (la
InaTodo mi convince poco, ma ho chiuso un occhio perché alla
beta
invece è piaciuta quindi ringraziate lei XD), spero comunque
che
anche queste flash vi siano piaciute e voglio ringraziare tantissimo
urara98, Fiore6 e Soul_s24 per aver recensito a tempo di record il
primo capitolo! Mi avete resa tanto felice, grazie! <3
Ringrazio
anche tutti i lettori e coloro che hanno aggiunto la raccolta tra le
seguite, spero di non deludervi! Come al solito, se avete trovato
errori, qualcosa non vi è piaciuto o volete farmi sapere il
vostro
parere io sarò felicissima di poter parlare con voi e di
ricevere
eventuali dritte!
Detto
questo io vi saluto ^.^
A
presto,
EngelDreamer
|
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Capitolo 3 *** Giocando/guardando un film ***
Di
mani che s'intrecciano, coccole e momenti passati insieme
{
Giocando/Guardando un film }
BakuDeku
Katsuki
non aveva ben capito come c'era finito in quella situazione,
né come
lo avessero convinto in realtà, sapeva solo che stava
odiando a
morte tutti, in quella sala cinematografica, da Uraraka che se ne
stava appiccicata a Iida piagnucolando alquanto rumorosamente e
mugugnando ogni tanto un "loro si amavano, non doveva finire
così..." a quell'emotivo di Deku che, seppur tentasse di non
farsi vedere, stava piangendo a sua volta.
-Oi,
Deku. Non dirmi che stai veramente piangendo per questa cazzata?- gli
chiese retoricamente, guardandolo di traverso. Izuku tirò su
con il
naso e si voltò verso di lui con due lacrimoni che gli
scivolavano
sulle guance.
-Non
sto-- cercò di dire, ma un singhiozzo improvviso e lo
sguardo
scettico di Katsuki lo bloccarono. -Okay sì, sto piangendo
ma è
stato commuovente- ammise, pulendosi gli occhi con le maniche della
sua felpa verde.
-è
un cazzo di film!- sbottò Katsuki non riuscendo a capire
come si
facesse a piangere per una cosa del genere. L'unica reazione che
aveva avuto lui era stata quella di assopirsi cinque minuti verso
metà. Senza contare il prurito dei suoi palmi che, fin da
quando si
era seduto, fremevano dalla voglia di lanciare qualche esplosione per
far finire quella tortura.
-Ma
è tratto da una storia vera!- ribatté
però Izuku, gli occhi ancora
rossi e lucidi di emozione.
-L'avranno
sicuramente romanzata-
-Bakugou-kun
sei insensibile- Si intromise Uraraka guardandolo male, un fazzoletto
su una mano e quella libera aggrappata intorno al braccio di Iida.
-Dovresti
rispettare i sentimenti altrui ed iniziare ad empatizzare. Per un
eroe è importante anche questo- l'appoggiò
quest'ultimo con il suo
fare pragmatico, tirandosi su gli occhiali squadrati.
-Bakugou-kun,
tu che avresti fatto se al posto di Rose e Jack ci foste stati tu e
Deku-kun?-
-è
da quando ho quattro anni che sto cercando di togliermelo di mezzo,
probabilmente sarebbe stata un'occasione d'oro- ghignò di
risposta.
-Kacchan,
sei cattivo e anche bugiardo-
Katsuki
a quell'insinuazione alzò le spalle e sbuffò,
mentre gli altri
tornavano attenti all'ultima scena del film, ma dentro di sé
dava
completamente ragione alle ultime parole che gli aveva rivolto Izuku.
Era un bugiardo perché, doveva ammetterlo almeno con se
stesso,
avrebbe fatto qualsiasi cosa per permettere a quell'irritante del suo
ragazzo di sopravvivere, sia che fosse stato morire congelato in
mezzo all'oceano come in quel cazzo di film, sia pararsi davanti a
lui contro l'attacco di un villain rischiando di essere trapassato da
parte a parte. La ferita che aveva sul fianco e che aveva smesso di
fargli male solo da qualche mese lo dimostrava.
Izuku,
quasi intuendo i suoi pensieri, gli strinse delicatamente una mano e
quando Katsuki si girò a guardarlo lo trovò con
delle nuove lacrime
sugli occhi, non dovute al film ma al ricordo di quando avevano
entrambi rischiato di morire per salvarsi a vicenda. A quella vista
Katsuki sentì chiaramente il suo cuore farsi più
pesante e,
infischiandosene di faccia
rotonda
e di quel quattrocchi
del suo fidanzato, si chinò verso Izuku per stampargli un
bacio a
fior di labbra. Quando si staccò e vide Izuku sorridere
capì che il
suo gesto era riuscito nell'intento di farlo tranquillizzare e di
fargli sentire che lui c'era ancora e ci sarebbe stato sempre e
tornò, annoiato ma decisamente più contento, con
gli occhi fissi
sullo schermo.
-Aaw
lo sapevo che in fondo eri dolce, Bakugou-kun!
-Sta
zitta brutta strega!-
KiriKami
Quando
Eijirou e Denki dovevano scegliere un film da guardare tra i dvd che
avevano, era sempre una guerra. Pur avendo gusti molto simili, non
riuscivano mai a scegliere un film che anche l'altro avesse voglia di
guardare e, essendo entrambi testardi, nessuno dei due aveva voglia
di accontentare l'altro senza iniziare una competizione degna delle
antiche olimpiadi greche...O di Bakugou.
-Io
'sta sera voglio vedere Thor! E' così forte e virile con il
suo
martello!- esclamò Eijirou, i capelli vermigli privi di gel
che gli
carezzavano il collo ed il dvd del suddetto film stretto tra le mani.
-Io
invece voglio ridere un po' guardando Deadpool!- ribatté
Denki
salendo in piedi sul divano, come se in quella posizione avesse avuto
più autorità, alzando il braccio con il suo dvd
ed agitandolo come
un trofeo.
-Ieri
sera abbiamo visto quello che volevi tu, 'sta sera scelgo io e voglio
vedere Deadpool!- aggiunse con fare capriccioso.
-Sì,
ma... Le due sere prima abbiamo visto quello che volevi tu quindi
anche 'sta sera tocca a me!- non si lasciò vincere Eijirou,
salendo
a sua volta sul divano per marcare la sua determinazione.
-no!-
-sì!-
-no!-
Da
lì a rotolarsi sul quel povero sofà oppresso dai
loro salti,
cercando l'uno di sopraffare l'altro, fu un attimo.
Quell'infinita
e stupida lotta sembrò fermarsi solo quando Eijirou,
indurendo le
sue braccia, riuscì a bloccare Denki tra i cuscini,
sorridendo
vittorioso e mostrando i denti appuntiti.
-Hai
usato il tuo quirk, così non vale- si lamentò il
biondo mettendo su
un broncio infantile e guardandolo contrariato.
Eijirou
di risposta sorrise un po' di più, abbassandosi per
scoccargli un
bacio come premio di consolazione. -Dai, domani guardiamo quello che
vuoi tu-
-Mh,
però dammene un altro- mugugnò allacciandogli le
braccia al collo.
-Dopo
la sconfitta sei in vena di coccole?- ridacchiò Eijirou,
accontentandolo e facendo durare quel secondo bacio più a
lungo,
succhiandogli dolcemente il labbro inferiore per poi insinuare la
lingua nella sua bocca. Durante quel contatto che si faceva sempre
più profondo ogni istante di più, Denki
iniziò ad insinuare le sua
mani sotto alla maglietta di Eijirou, carezzandogli i pettorali ed i
muscoli scolpiti dagli allenamenti. -E se non guardassimo nessun film
e facessimo altro?- propose andando a stuzzicare
con i pollici
i capezzoli del rosso mentre le loro labbra erano ancora ad un soffio
di distanza.
L'unica
cosa che seppe fare Eijirou dopo quella proposta fu caricarselo in
braccio e portarselo in camera.
MomoJirou
Forse,
si ripeteva Kyoka, decidere di vedere un film horror non era stata
una grande idea. Lei, per quanto cercasse di mascherarlo, se la stava
facendo sotto dalla paura e Momo, seduta di fianco a lei con un
cuscino davanti al viso e le gambe rannicchiate sul divano della sala
comune del loro dormitorio, non sembrava messa meglio.
Quella
notte avrebbero avuto entrambe gli incubi, sempre che fossero
riuscite ad addormentarsi, ne era certa, e la cosa peggiore che
potesse capitare loro si era appena avverata nell'istante in cui un
tuono spezzò il silenzio notturno con il suo boato,
preannunciando
un temporale coi fiocchi e incupendo maggiormente l'atmosfera.
-Kyoka,
ti prego spegni la tv. Ne ho abbastanza di sangue e urla- le disse
tremando la mora, mantenendo il cuscino davanti a sé, ma
guardandola
implorante e con gli occhi lucidi.
Kyoka
non se lo fece ripetere un'altra volta e, con immenso sollievo, mise
fine alla loro tortura premendo il tasto rosso del telecomando.
-Su,
è stato solo un film, andiamo a dormire e non ci pensiamo-
tentò di
rassicurarla vedendo che tremava ancora, prendendole poi una mano per
condurla nella sua stanza. Di restare separate non se ne parlava,
avrebbero cercato di addormentarsi insieme, magari abbracciate e
facendosi qualche carezza.
Poco
prima di uscire dalla sala, però, un rumore le fece
trasalire
entrambe, portando Momo ad aggrapparsi ad un braccio di Kyoka e
quest'ultima a tenere i sensi allerta. -E' solo suggestione, andiamo-
deglutì facendo un altro passo nel buio per accendere le
luci e
poter illuminare la strada da percorrere, ma poco prima di
raggiungere l'interruttore una figura slanciata si parò
davanti a
loro afferrando Momo e facendola urlare. Kyoka, per cercare di
proteggerla, si spinse contro di essa pronta a colpirla, ma non
appena una risata maschile e familiare le raggiunse le orecchie
bloccò il pugno che stava per rifilarle a mezz'aria.
-Sero?!-
esclamò lasciando trapelare dalla sua voce tutta
l'indignazione che
provava.
Quando
la stanza venne illuminata grazie a Momo e Kyoka si ritrovò
sotto di
lei il ragazzo che ancora se la rideva senza un contegno dicendo
"scusate, non ho resistito" non poté non urlare "sei
un cazzo di idiota decelebrato!".
Aggiungere
che quel pugno, Sero, se lo prese lo stesso, è alquanto
superfluo.
InaTodo
Shouto
non era mai stato un grande amante dei film, preferiva di gran lunga
starsene a leggere i suoi amati romanzi ottocenteschi davanti una
tazza fumante di thé. Inasa, invece, non era un gran
lettore, ma un
cinefilo probabilmente senza speranza e, oltre a collezionare i dvd
dei film di tutti i suoi registi preferiti, lo costringeva ad andare
al cinema almeno una volta alla settimana. Ciò sarebbe stato
anche
piacevole se lui non avesse interrotto ogni cinque minuti la sua
concentrazione, commentando la recitazione degli attori, le
inquadrature e snocciolando tutte le sue conoscenze.
Quella
sera lo aveva portato a vedere Dickens – L'uomo che
inventò il
Natale e come film lo aveva preso parecchio, dato che
parlava di
uno dei suoi scrittori preferiti, però Inasa non gli
lasciava un
minuto di silenzio facendogli perdere spesso qualche battuta anche
importante e attentando il suo autocontrollo.
-Ti
dicevo, secondo me Dan Stevens ha fatto un lavoro impeccabile. Guarda
come recita Dickens!- disse appunto con quel suo sorriso enorme e gli
occhi che brillavano.
-Inasa-
tentò di richiamarlo Shouto, deciso a seguire cosa stava
dicendo
l'attore e non il suo ragazzo, ma l'altro sembrò non averlo
nemmeno
sentito.
-E'
assolutamente sublime, ha una mimica facciale pazzesca e riesce a
dare così tanta personalità al personaggio che
interpreta!-
-Inasa-
cercò di fermarlo una seconda volta, la pazienza ormai al
limite,
vendendo però ignorato di nuovo.
-E'
davvero un attore fantastico! Rientra sicuramente tra i miei
preferiti-
Shouto
dopo quell'ultima frase non ce la fece più. Incurandosi
delle altre
persone presenti nella sala, che sicuramente lo avrebbero ringraziato
dato che scommetteva che il suo ragazzo stesse disturbando anche
loro, prese Inasa per il colletto della maglia nera che indossava e
lo tirò a sé, facendo tacere ogni suo sproloquio
con un bacio duro
e veloce.
-Ti
pregherei di non parlare più. Voglio seguire il film, me le
dirai
dopo tutte le tue impressioni ed io sarò felice di
ascoltarle- gli
disse dopo essersi staccato, guardando il viso arrossito e
piacevolmente scioccato del più grande.
Inutile
dire che Inasa non aprì più bocca, anche se era
stato tentato di
farlo più volte con la speranza di ricevere un altro bacio.
Angolo
Autrice:
Ho
saltato un giorno e mi dispiace, ma se per le BakuDeku mi viene
sempre un'ispirazione fulminea, per le altre ho bisogno di
più tempo
e 'sta volta la MomoJirou proprio non mi veniva. Non sono neanche
tanto sicura di come sia uscita, è anche meno fluffosa delle
altre,
però vabbe, renderò giustizia a quelle due
ragazzuole la prossima
volta!
Ringrazio
ancora chi continua a leggere la raccolta e a Urara98 che si
è fatta
sentire anche nello scorso capitolo <3
Detto
questo io vi saluto e a presto!
EngelDreamer
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