Cronache del vortice: la spirale arancione di Uzu

di namory superfigo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1)PROLOGO, L'ATTACCO DELLA VOLPE A NOVE CODE ***
Capitolo 2: *** 2) LA RAGAZZA DAI CAPELLI ROSSI ***
Capitolo 3: *** 3) L'INCONTRO ***
Capitolo 4: *** 4) IL TEAM SETTE DI UZU ***
Capitolo 5: *** 5) LA PROVA DEI CAMPANELLI! ***
Capitolo 6: *** 6) MISSIONE CONGIUNTA ***
Capitolo 7: *** 7) CRIMINALI DELLA NEBBIA VS SHARINGAN: SCONTRO IMPARI! ***
Capitolo 8: *** 8) CHIARIMENTI E SCONTRO SUL PONTE ***
Capitolo 9: *** 9) RITORNO E SORPRESA ***
Capitolo 10: *** 10) INIZIANO GLI ESAMI ***
Capitolo 11: *** 11) FACCIA A FACCIA ***
Capitolo 12: *** 12) LA SECONDA PROVA HA INIZIO! ***
Capitolo 13: *** 13) NELLA FORESTA ***
Capitolo 14: *** 14) IMPREVISTO E L'ARRIVO DELLA SERPE ***
Capitolo 15: *** 15) IL POTERE DEL SEGNO MALEDETTO E L'ALBA DI UNO SCONTRO EPICO! ***
Capitolo 16: *** 16) SCONTRO AI MASSIMI LIVELLI, LA FINE DELLA PROVA E L’APPARIZIONE DI UN NUOVO PERICOLOSO TEAM DI UZU. ***
Capitolo 17: *** Avviso per i lettori ***



Capitolo 1
*** 1)PROLOGO, L'ATTACCO DELLA VOLPE A NOVE CODE ***


NDA: questa storia prende spunto da Xandalpon:

http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=574648.

E lullaby1992:

http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=90282

 

1)      PROLOGO, L’ATTACCO DELLA VOLPE A NOVE CODE

 

 

Il dieci ottobre si respirava un’aria diversa, più minacciosa. A Konoa i ninja percepivano una strana presenza, fredda e oscura, che li faceva rabbrividire. In tanto, lontano dal villaggio, in un luogo circondato dalle più potenti barriere, una bellissima donna dai lunghi capelli rossi stava partorendo.

“Resisti Kushina, ti prego, ancora uno sforzo!” gridò il quarto hokage, mentre sua moglie si contorceva per gli spasmi. Un ruggito distolse Minato dai suoi pensieri, il chakra della volpe a nove code si stava risvegliando.

“Non uscirai, maledetto!”. Il biondo stava trattenendo il temibile Kyubi, che stava facendo di tutto per liberarsi. Alla fine, con un ultimo gemito strozzato, la donna si accasciò sul letto, tenendo tra le sue braccia un fagotto. La volpe ruggì frustrata, ma prima che il sigillo la rinchiudesse un uomo con una maschera arancione a spirale con un unico buco che mostrava il suo occhio destro, in cui lampeggiava lo sharingan afferrò il bambino.

“Quarto hokage, se non vuoi che uccida il piccolo ti conviene allontanarti dalla donna!” disse con calma, estraendo il kunai e sferrando un colpo verso la gola del bambino, ma la sua mano non lo raggiunse mai, infatti Minato era riuscito a teletrasportarsi insieme al piccolo lontano. L’uomo allora liberò il kyubi, ma fu sconfitto da Minato che sigillò la volpe nel corpo del bambino.

 

Quando il terzo Hokage giunse sul campo di battaglia, vide Minato accasciato accanto a Kushina, che stava tentando con tutte le sue forze di avvicinarsi al marito.

“Sandaime, Naruto è un eroe, ha salvato il villaggio.” Iniziò il lampo giallo per poi estrarre un rotolo che consegnò con un grande sforzo al vecchio.

“Questo lo dia a mio figlio quando sarà cresciuto,.”.

“Sandaime.” Iniziò Kushina.

”Questo è il nostro testamento, nel caso Naruto non sarà considerato un eroe lo dia a chi sa lei, e le consegni anche il diario di Minato.” Rantolò, con il suo marito che la guardava tristemente.

“Be, almeno morirò con te.” Fece Minato, allacciando le sue labbra a quelle amare e salate di Kushina a causa del sangue e delle lacrime, il loro ultimo gesto di affetto reciproco. Il sandaime prese il bambino e i documenti, prese sulle spalle di due cloni d’ombra i due eroi e piangendo raggiunse i sopravvissuti e quello che rimaneva della loro casa.

 

Spazio autore:

 

Salve! Allora, spero vi piaccia questa storia! Allora, gli aggiornamenti penso saranno settimanali, un capitolo al venerdì! Allora, vi piace la mia idea? Commentate in molti, ogni recensione mi fa bene al quore!

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Capitolo 2
*** 2) LA RAGAZZA DAI CAPELLI ROSSI ***


2) LA RAGAZZA DAI CAPELLI ROSSI.

 

 

Sulle strade di Konoa, un bambino di 5 anni era steso perterra, circondato da una cinquantina di persone che lo stavano picchiando. Gli tiravano pietre, calci e pugni, potenti schiaffi e nel caso dei ninja kunai. Il ragazzino cercava in tutti i modi di difendersi, ma erano troppo forti. Alla fine, un ninja estraendo un kunai gridò: ”Molto bene, ora sgozzeremo il demone come un maiale!”. Tutti gioirono lasciandolo passare, quello si inginocchiò davanti al bambino e gli alitò in faccia. A giudicare dal puzzo erano tutti sbronzi, ma questo non lo avrebbe aiutato. Chiuse gli occhi, sperando che fosse veloce. Ma il dolore che si aspettava non venne mai, così aprì gli occhi e uno spettacolo impressionante gli si presentò davanti. Una ragazza dai capelli rossi si era messa in mezzo, mollando all’assalitore un pugno in faccia. “Ma chi sei, ti conviene spostarti bambola, non vogliamo mica farti del male!” fecero gli uomini, ma la ragazza rimase impassibile a fissarli. “Provate a toccare questo bambino, e non vivrete a lungo per poter rimpiangere il vostro gesto!” minacciò, facendo scoppiare la folla in una fragorosa risata. Un ninja si fece avanti: ”mi ai stufato dolcezza, vorrà dire che mi divertirò con te!”. A quel punto la ragazza si alterò, eseguì dei rapidissimi sigilli e gridò: ”sigillo neurale!”. Alzò la mano destra e caricò il ninja, che la caricò di rimando. All’ultimo istante però lei cambiò obbiettivo, ponendo le sue dita indice e medio sulla fronte dell’uomo, che svenne seduta stante. “Chi vuole fare la sua stessa fine?” chiese con sguardo assassino, la folla di civili si ritirò, solo un paio di ninja tentarono di attaccarla, ma furono presto a far compagnia al loro compagno al tappeto. La ragazza poi si rivolse al bambino: ”stai bene?”. Il bambino era sconvolto, mai nessuno lo aveva difeso o gli aveva rivolto una parola gentile, ma lei non sembrava minacciosa. “Sei ferito, lascia fare a me.” disse la donna, si avvicinò al bambino e lo prese in braccio. Il ragazzino si lasciò cullare da quella strana ragazza e svenne.

 

Quando si svegliò si accorse che si trovava sulle spalle della ragazza, lontano dal villaggio. “Dove siamo?” chiese spaventato. “Stiamo andando a Uzu.” Gli rispose. “Perché?” fece ancora. “Perché era l’ultimo desiderio dei tuoi genitori.”. A quella esternazione, il ragazzino si rimise dritto e disse: ”sai qualcosa sui miei genitori, parla!” La ragazza si fermò all’ombra di un albero depositando il bambino per terra, poi si alzò ed attivò delle barriere sensoriali per poi accendere il fuoco e mettersi a cuocere qualcosa. “Certo che li conoscevo.” Riprese, consegnandogli un piatto di carne. “Tua madre era mia cugina, ed era come me, solo un po’ più esuberante e con gli occhi verdi.”. In effetti, nella confusione della battaglia non l’aveva guardata bene. Aveva lunghi capelli rossi raccolti in una crocchia, occhi neri come la pece, corpo esile e lineamenti simili ad un folletto con uno sguardo intelligente e furbo. “E mio padre?”. Lei sorrise: "Ti prometto che presto lo scoprirai" gli disse ignorando il suo sguardo offeso. “A proposito, come ti chiami?”. “Mi chiamo Inazuma Uzumaki, per l’esattezza sarei tua cugina.”. Il ragazzo la guardò per un attimo, poi la abbracciò, cogliendola totalmente di sorpresa: ”finalmente so di non essere solo!” fece il bambino, a cui sfuggì addirittura una lacrima di commozione. La ragazza allora lo avvolse tra le sue braccia, coccolandolo come una sorella maggiore. “Tranquillo, al vortice sarai ben accetto, e avrai anche degli amici, se vorrai!”. Il bambino sorrise e si incamminarono verso il villaggio.

 

Spazio autore:

Eccomi qui con il secondo capitolo! Per prima cosa, il sigillo neurale è una tecnica copiata da Xandalpon, ne vedrete delle altre, dopo tutto devo rispettare lo stile dei personaggi, ma metterò anche qualcosa di mio. Allora, che ne pensate? Spero che tra voi ci siano degli amanti di the end of virpool, se non la conoscete andatevela a leggere, così capirete chi è Inazuma, comunque sarebbe la cugina minore di Kushina, che doveva diventare Tsunamikage. Man mano che la storia andrà avanti spiegherò come sono andate le cose nella mia versione dei fatti, dato che la storia è ancora in corso. Comunque, vi chiedo un piccolo favore: datemi l’otto per cento del vostro tempo per scrivermi una recensione, mi fareste davvero bene al quore! Vi faccio una richiesta: mi potreste consigliare dei nomi in giapponese, almeno due! Be, cosa dire, ci vediamo alla prossima, e ringrazio i miei angeli: Xandalpon, Eco, Maito e Manga, continuate a recensire, mi fate felice!

PS: ho deciso che aggiornerò di sabato, il venerdì voglio godermi la pizza con le patatine, mi dispiace:d

P.PS: se volete un aggiornamento domani, dovete almeno darmi un paio di idee, ora basta un nome, dato che l’altro l’ho gia scelto(ringraziando Xandalpon).

P.P.PS: pubblicità non richiesta: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3657473 è di supreme yameta, è un'opera d'arte!

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Capitolo 3
*** 3) L'INCONTRO ***


3)      L’INCONTRO

 

 

Naruto ed Inazuma erano fermi sul ramo di un’antico salice ad osservare il magnifico villaggio del vortice, il biondo aveva la bocca aperta dallo stupore. Il villaggio si estendeva al centro di due fiumi che scorrevano in due direzioni diverse per poi incontrarsi al centro di una vallata abbracciandolo, acqua e vegetazione dominavano l’ambiente, a differenza del villaggio di Konoa non c’erano mura, cosa che sorprese il bambino:”ma come fate senza mura?” chiese alla sua cugina. “oh, le mura non ci sono, ma non credere che siamo sprovvisti di difesa” disse, indicando la vegetazione. Naruto non comprese, finchè la ragazza non sguainò un kunai e non lo lanciò in alto verso il villaggio, ma prima che impattasse sul terreno una freccia partì da un ramo bloccando l’arma. Dall’albero spuntò una ragazza leggermente più alta di Inazuma, capelli castani tendenti al biondo che le ricadevano sulla schiena, occhi  marroni, lineamenti dolci e gentili e un’espressione pacata che però tradiva una certa rassegnazione. La donna saltò atterrando davanti ad Inazuma e le consegnò il kunai emettendo un sospiro rassegnato:”Ina-chan, non bastava Yuki a fare stronzate, ora ti ci metti anche tu?” “hey, calma Nakkan, dovevo mostrare a Naruto le nostre difese!” si giustificò lei. Solo in quel momento la castana si accorse del bambino che si era nascosto dietro le gambe di Inazuma, la sua espressione si addolcì di colpo e lei si rivolse al bambino:”non avere paura, io sono Nadeshiko Yajirushi, tu devi essere Naruto, vero?” “S-si” fece il biondino ancora un po’ spaventato, ma Inazuma gli sorrise:”dai, Nadeshiko è una ragazza molto simpatica, non avere paura!” Il ragazzino, un po’ titubante, le strinse la mano, lei gli sorrise ancora poi notò le bende sul suo corpo:”cosa ti sei fatto?” chiese dolcemente. Quando Inazuma ebbe finito di spiegarle, la sua espressione si indurì, i suoi occhi mandarono scintille che fecero rabbrividire il ragazzino, afferrò una freccia e la piantò con precisione nella corteccia di un albero:”maledizione, perché non possono essere tutti come quei quattro?” Poi si ricompose:”be, penso che dovremmo portarti dalla tsunamikage, sarà contenta di vederti, poi dobbiamo presentarti le tue compagne di gioco, seguimi!” disse incamminandosi verso il villaggio, poi si fermò e aggiunse:”penso che prima tu debba farti un bagno, Ina-chan, ci pensi tu?” fece guardando la sua amica che annuì.

 

La rossa lo portò in casa sua, un grande palazzo ripieno di giardini interni in cui, grazie ad un avanzato sistema, scorrevano spettacolari fontane, il ragazzino faticava a capacitarsi del fatto che ci fosse un villaggio così bello. Quando ebbe finito il bagno i due si incamminarono verso una grande stanza, quando entrarono videro un grande trono su cui sedeva una vecchia dai capelli grigi che un tempo erano rossi e il fisico esile come Inazuma, con accanto Nadeshiko e un’altra ragazza, era più alta di Inazuma, corpo perfetto con curve fin troppo generose, portava i capelli rossi legati da un nastro in quattro lunghissime code che le superavano il fondoschiena, erano fin troppo stravaganti e la facevano assomigliare ad una bambina troppo cresciuta, aveva un viso malandrino con un’espressione furba stampata in faccia, come se stesse studiando il modo migliore per attentare al tuo portafoglio. Quando li notò il suo viso si allargò in un sorriso:”era ora!”, poi si rivolse a Naruto:”ciao, io sono Yuki Jundo, tu devi essere Naruto, è un piacere averti qui al vortice, sono certa che diventerai un’ometto molto intelligente!” fece sorridendo e scompigliandogli i capelli facendolo arrossire. La vecchietta si alzò e osservò attentamente il bambino:”sei la fotocopia di tua madre, tranne per i capelli e per gli occhi” commentò con un sorriso:”comunque, io sono Akiko Uzumaki, tua zia e Tsunamikage di questo villaggio.” Disse con un sorriso, Naruto ricambiò un po’ spaventato. “Ragazze, perchè non gli fate conoscere i suoi compagni di gioco?” chiese con un sorriso. “I miei che?” chiese il bambino confuso. “Be, dato che sei un principe Uzumaki, ai diritto a due compagni di gioco, da grandi sarete un team di ninja!”. Il ragazzino era contentissimo, questo voleva dire che avrebbe avuto degli amici, per lui quello era un sogno! “Dove sono?” chiese entusiasta, non vedeva l’ora di incontrarli. “Sono qui fuori” rispose Inazuma, uscendo dalla porta con Naruto alle calcagna.

 

Quando svoltarono in un corridoio, due bambine si presentarono loro davanti. Entrambe assomigliavano in modo insolito a Yuki e Nadeshiko, la prima portava i lunghi capelli rossi legati in quattro lunghissime trecce che le scendevano sulla schiena, occhi azzurri e furbi e portava un sembon tra le labbra. Aveva uno sguardo strafottente e guardava Naruto con curiosità. L’altra assomigliava a Nadeshiko, non portava l’arco ma aveva lo stesso viso gentile e bellissimo e la pelle di porcellana con i lineamenti simili ad una bambola, portava i capelli castani legati in due tendine che le incorniciavano il viso rendendola ancora più attraente e portava anche una lunga coda che le scendeva fino al sedere e le donava un’aria da dea. Naruto rimase per qualche secondo di troppo a fissarla, aveva due occhi di un marrone intenso che lo scrutavano con curiosità. “Allora, loro saranno le tue compagne di gioco, perché non vi presentate?” fece Nadeshiko. La bambina con le trecce si fece avanti ed esclamò con un sorriso:”ciao, io sono Midori Jundo, è un piacere fare la tua conoscenza!”. Naruto notò che aveva lo stesso cognome di Yuki, voleva dire che probabilmente era sua figlia. La seconda si fece avanti:”ciao, io sono Sagiko Yajirushi, anche per me è un piacere conoscerti.”. “Io sono Naruto Uzumaki, il piacere è mio” Replicò il bambino con cortesia. “Allora, loro saranno le tue ancelle, giocherete insieme e quando sarete ninja farete parte dello stesso team, quindi vi allenerete anche insieme, a proposito di allenamenti, dalla prossima settimana frequenterai l’accademia ninja!” disse Nadeshiko con un sorriso. Naruto le guardò riconoscente:”è sempre stato il mio sogno quello di diventare ninja!”. “Oh, sarai uno dei più bravi, ne sono sicura, con la cugina che ti ritrovi!” commentò Inazuma con un ghigno. “MMM” fece Yuki con un sorriso malandrino:”secondo me da te imparerà solamente l’arte della pigrizia”commentò sadicamente. “Bene, ora che vi siete presentati, perché non andiamo a pranzo per conoscerci meglio?”. Fu così che si diressero verso un locale, ma nella testa di Naruto c’era posto solo per un pensiero: in quel villaggio c’erano molte persone che gli volevano bene, aveva anche trovato delle amiche!

 

Spazio autore: Salve! Vi sono mancato? (silenzio). Allora, be, non so cosa dire, spero che vi sia piaciuto il capitolo! Per delucidazioni, Midori è figlia di Yuki e Gemma, mentre Sagiko è figlia di Nadeshiko e Raido. Comunque, ringrazio la singola persona che ha messo la mia storia tra le ricordate e le cinque che l’anno messa tra le seguite, naturalmente ringrazio sentitamente anche i sette che hanno recensito i primi capitoli, ma anche i lettori silenziosi! Allora, ditemi che ne pensate con qualche piccola recensione, ci vediamo alla prossima, continuate a seguirmi, al prossimo sabato!

 

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Capitolo 4
*** 4) IL TEAM SETTE DI UZU ***


4) IL TEAM SETTE DI UZU

 

Sulle strade del villaggio del vortice tre ragazzi di circa dodici anni correvano verso l’accademia ninja per essere assegnati ai team. Avevano superato brillantemente le tre prove, erano stati tra i più abili. Naruto raggiunse per primo l’accadenia, seguito subito da Midori e in fine da Sagiko, che si era astenuta dalla sfida. “Ho vinto di nuovo, sono troppo forte!” commentò Naruto, ricevendo solo un mugugno. I tre entrarono nella classe e si sistemarono, quando Midori si fu quasi seduta accanto al biondo fu scaraventata lontano da qualcuno. “Questo posto è libero, vero Naruto-chun?” chiese la ragazza, ignorando lo sguardo assassino della rossa dalle lunghe trecce che si andò a piazzare accanto a Kasumi, cugina di Naruto. Infatti, Naruto aveva un gran successo tra le ragazze di Uzu, pari solo a Konan Yajirushi, cugino di Sagiko e rivale e migliore amico del biondino. Infatti, non appena la banda delle oche, come le aveva soprannominate Naruto, entrarono nella classe si lanciarono sulla povera malcapitata che fu scaraventata via, poi si azzuffarono per decidere chi avesse il diritto di sedere accanto all’Uzumaki, Sagiko ne approfittò per occupare la sedia contesa mettendo fine alle liti, era l’unica ragazza che incuteva paura a tutte le fan di Naruto e che faceva fare pensieri poco casti anche al più serio dei ragazzi. Quando tutti si furono sistemati con una nuvoletta di fumo apparve il loro insegnante, Satoshi, che iniziò ad elencare i vari team. “Squadra 4: Konan Yajirushi” iniziò indicando un alto ragazzo dai capelli scuri tagliati corti e due occhi azzurri e freddi come zaffiri, indossava una maglietta rossa che metteva in risalto il fisico muscoloso e un paio di jins scuri e aveva lo sguardo fisso sull’insegnante, mentre tutte le sue fan alzavano la testa speranzose. “Kasumi Uzumaki” fece guardando la ragazza seduta accanto a Midori, una fanciulla dai lunghi capelli color porpora raccolti in una crocchia e due occhi verde intenso, era anche una delle poche ragazze che non facevano il filo allo Yajirushi e l’unica che aveva il coraggio di rispondergli per le rime. “ In fine Renya Kumatary!” disse indicando un ragazzo alto e muscoloso, indossava una tuta che metteva in risalto i suoi muscoli, aveva il tatuaggio di un orso sul bicipite destro, quando fu nominato alzò di scatto la testa gridando :”siii, siamo insieme Kasumi, non sei contenta?” chiese sorridendo con la faccia da ebete, ormai tutti sapevano che aveva una cotta smisurata per la ragazza. Non appena si fu alzato e avvicinato alla Uzumaki(che si era spalmata una mano sulla faccia esasperata dal comportamento del Kumatari), la porta si aprì e spuntò Yuki tutta sorridente dicendo:”il team 4 mi segua, sono certa che saremo una squadra magnifica!” Satoshi senza scomporsi minimamente continuò a elencare i vari team, finchè non giunse al sette:”Squadra sette: Naruto Uzumaki” iniziò mentre le ragazze lanciavano un’occhiata fugace all’interessato. “Sagiko Yajirushi e Midori Jundo!” Le ragazze si avvicinarono al biondo con un sorriso stampato in faccia. “In fine, il team 10 sarà composto da Satsuki Uzumaki, Misuzu Jundo e Satou Jenkaku!” Non appena gli interessati si furono alzati in piedi comparve Nadeshiko che sorrise incoraggiante invitandoli a seguirla, circa la metà dei maschi della classe però avevano lo sguardo fisso su qualcos’altro e maledicevano il team 10 per avere tolto loro la possibilità di essere allenati da quello schianto. . . Quando Satoshi ebbe finito di elencare i vari team, l’unico rimasto era il 7, dovettero aspettare una buona mezzora prima che arrivasse il loro jonin che si rivelò essere Inazuma. “Scusate il ritardo, ho dovuto salvare un gattino che si era perso” disse, ignorando bellamente l’occhiata omicida che il biondino le aveva rivolto. “Seguitemi sul tetto.”

 

Giunti sulla terrazza i ragazzi si sedettero perterra mentre lei si posizionava sulla ringhiera. “Allora, so che ci conosciamo gia un po’, ma voglio che vi presentate, che ci diceste cosa vi piace e cosa no, inoltre mi piacerebbe sapere i vostri sogni, il motivo che vi ha spinto a diventare shinobi” fece indicando Midori che si alzò:”sono Midori Jundo, mi piacciono i dango e i ragazzi carini, non mi piacciono i guastafeste, il mio sogno è di diventare più famosa e potente di mia madre, una del team leggendario di Uzu.” “Tocca a te” fece Inazuma indicando Sagiko che iniziò:” sono Sagiko Yajirushi, mi piace il formaggio, la cioccolata calda e allenarmi con mia madre, non mi piacciono quelli che giudicano senza sapere e solo dall’aspetto esteriore(una chiara frecciatina ai ragazzi che le avevano proposto di uscire, a volte anche più grandi di lei), anche a me piacerebbe superare mia madre e diventare il migliore arciere di tutti i tempi.” Prima che Inazuma potesse parlare Naruto iniziò:”sono Naruto Uzumaki, mi piace il ramen e allenarmi, non mi piace chi giudica senza conoscere(questa invece era diretta agli abitanti della foglia che lo avevano trattato male), il mio sogno è di diventare il primo Tsunamikage maschio della storia e rivaleggiare con lo Yondaime Hokage, inoltre vorrei diventare più forte di lei Inazuma-sensei e imparare tutti i sigilli del villaggio del vortice!” -oh, sono certa che sarai molto più forte di me, inoltre è straordinario che anche non sapendo che lo Yondaime è suo padre lo idolatri così tanto, quanto allo Tsunamikage penso che potrebbe anche riuscirci.- pensò Inazuma con un sorriso. “Bene, dovete per prima cosa sapere che non siete ancora ninja, per diventarlo dovrete superare una prova, ci vediamo domani al campo di allenamento numero 4, portate tutta l’attrezzatura, ah, dimenticavo, non vi conviene mangiare, potreste vomitare!” Così dicendo scomparve in una nuvoletta di fumo reprimendo a stento un ghigno sadico alla vista delle faccie sconcertate degli allievi che si guardarono negli occhi per poi avviarsi in silenzio verso casa.

 

Spazio autore:

 

Salve carissimi lettori, vi sono mancato? Silenzio. Ok, tanto anche se non vi sono mancato continuerò a rompervi lo stesso, muahahahah! Comunque, a parte gli scherzi, cosa ne pensate del capitolo? Anche se non succede niente di particolare si conoscono un paio di team, poi sappiamo chi sarà la sensei del team 7(secondo me lo avevate gia immaginato voi). Allora, ringrazio chi recensisce, l’unico che ha aggiunto la mia storia tra le preferite e le sei persone che l’anno aggiunta tra le seguite, significa molto per me! Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate con una piccola recensioncina, ci vediamo alla prossima, continuate a seguirmi, siete la mia forza! PS: Non so se questo capitolo vi soddisfa, non ho voluto farlo troppo lungo, se li volete un po’ più lunghi avvisatemi e provvederò!

 

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Capitolo 5
*** 5) LA PROVA DEI CAMPANELLI! ***


 

5)      LA PROVA DEI CAMPANELLI!

 

 

Mentre i tre ragazzi si dirigevano verso l’ala del grande palazzo Uzumaki riservata a loro non potevano fare a meno di rimuginare su cosa sarebbe potuto succedere il giorno dopo e a che razza di prova li avrebbe sottoposti Inazuma, forse qualcosa di semplice come camminare su delle funi scivolose e sporche di grasso, cosa che tra l’altro non era per niente facile e negli altri villaggi persino alcuni chuunin non sarebbero riusciti a compiere un’impresa simile, ma per i genin di Uzu era uno scherzo, i loro programmi di insegnamento erano molto più avanzati, infatti gli anziani pensavano che le nuove leve dovevano essere il più addestrati possibile a sopravvivere alla vita e ad abituarsi alle crudeltà del mondo ninja, la nuova generazione andava istruita bene e non andava sprecata, soprattutto per un villaggio che poteva vantare solo qualche centinaio di ninja, anche se ultimamente la popolazione shinobi era aumentata notevolmente. Nel primo anno d’accademia si imparavano tutte le basi fondamentali per essere ninja, le storie e tutte le materie di teoria che in genere negli altri villaggi si facevano in due anni, poi si procedeva con le diverse arti, quelle marziali e illusorie ma soprattutto quelle magiche, per poi concentrarsi sul pieno controllo del chakra, inoltre spesso gli esponenti di clan maggiori venivano addestrati fuori dall’ambito accademico dai loro parenti, nel caso di Naruto da Inazuma. Purtroppo erano convinti che non sarebbero stati così fortunati, perché non ci sarebbe stato motivo di non mangiare colazione(impresa cheonestamente Naruto non era sicuro di compiere, infatti Midori era certa che ci sarebbe voluto l’intervento di Sagiko per impedirgli di mangiare, era l’unica che riusciva a minacciarlo, nonostante lui fosse più forte di lei aveva paura delle ragazze sicure come lei, lo mettevano in soggezione, inoltre sua cugina Kasumi era decisa quanto lei e sapeva come tirare i ceffoni…). Ai tre era stata concessa un’ala del castello dove le stanze erano abbastanza vicine in modo da poter proteggere il principe caso mai fosse stato attaccato, che poi non è che avesse propriamente bisogno di protezione. Entrato nella sua stanza(grande come un’appartamento come quella delle sue ancelle), per prima cosa Naruto si infilò sotto la doccia, lo faceva tutti i giorni, l’acqua calda riusciva a rilassare anche un’animo indomabile come lui e lo aiutava a schiarirsi le idee, in più quella giornata era stata molto pesante secondo lui, oltretutto da qualche giorno(precisamente da prima degli esami) non riusciva a prendere sonno. Quando uscì si infilò rapidamente il pigiama per poi buttarsi a letto, non aveva neanche voglia della cena, per questo emise un sospiro di disappunto quando qualcuno bussò alla porta, probabilmente Midori. Quando stava per addormentarsi però percepì qualcosa di strano, uno strano clic, quando comprese cosa era successo balzò di scatto dal letto evitando per un soffio una freccia scagliata da Sagiko che si era spazientita e aveva deciso di forzare la serratura, era anche un modo per testare i riflessi da ninja del biondino e di vedere se sarebbe stato ucciso nel sonno, anche perché lei non aveva fatto nessuno sforzo per trattenersi.

“Uffa, non ho fame” protestò il biondo.

“Ah si, gia non devi mangiare colazione, se salti anche la cena sarai solo un morto in piedi e non sarai di nessun aiuto” commentò, la sua logica stringente non faceva una piega. In quel momento entrò Midori, che disse:

”sempre dolcemente vero Sagiko?” beccandosi un’occhiata assassina.

 

Il giorno dopo, come immaginato da Midori, ci volle una grande volontà per impedire a Naruto di fare colazione, alla fine furono costrette a trascinarlo di peso. Giunti al campo Naruto si andò a piazzare sul tronco di un’albero attendendo la sensei che li raggiunse dopo una buona mezzora.

“Scusate il ritardo” disse seria.

“Iniziamo subito,” continuò estraendo due campanellini e legandoli alla vita.

“Ora avete tempo tre ore per riuscire a rubarmi questi campanellini, potete usare qualunque metodo a vostra disposizione, dovete attaccarmi come se voleste uccidermi o non li sfiorerete nemmeno, sappiate che io non ci andrò leggera, anzi, inoltre chi non avrà un campanellino tra le mani avrà una seconda possibilità nel pomeriggio ma salterà il pranzo e se non lo avrà preso neanche alla fine della giornata tornerà dritto filato all’accademia, qui il fatto che Naruto sia un principe è irrilevante, non dovete avere nessuna pietà, dovete avere il campanellino tra le mani a costo di uccidermi, ci sono domande?” chiese. “Scusi sensei, ma i campanellini sono solo due e noi siamo in tre, significa che uno di noi tornerà comunque all’accademia?” chiese il biondo, lui era molto più intelligente di cio che sembrava, lui e Sagiko erano quelli svegli mentre Midori era la squinternata impulsiva che faceva tutto di testa sua.

“ai indovinato cuginetto, pronti, via!” gridò iniziando lo scontro. Naruto e Sagiko sparirono a nascondersi nel fogliame, Midori invece dopo aver estratto il nastro che teneva legato alla vita si lanciò verso la sensei gridando:

“tecnica delle nove serpi di nastro!”. Il nastro vorticò velocissimo per poi dirigersi verso la rossa che spiccò un balzo per evitarlo, ma il nastro tornò in dietro, anzi, nove nastri tornarono in dietro pronti a colpirla, la jonin riuscì a schivarli tutti anche se fu colpita alla schiena, probabilmente Yuki le aveva insegnato ad usare il chakra nel nastro perché il punto colpito iniziò a bruciare come se fosse stato tagliato.

“Non mi aspettavo che Yuki ti insegnasse quella tecnica, ma sei troppo impulsiva proprio come lei, non ti porterà da nessuna parte” commentò con un ghigno comparendole dietro, prima che riuscisse a colpirla però la ragazza si abbassò ruotando il busto sfilando qualcosa dalla manica, prima che la rossa potesse accorgersene un sembon la colpì di striscio sulla guancia bruciando in modo impressionante, il sangue iniziò a colarle sul viso.

-          Non è semplice arte del vento o non brucerebbe così tanto, penso che sia mischiata con arte del fuoco, certo che questa Jundo sa il fatto suo, però è ancora troppo impulsiva, le abbasserò un po’ la cresta- riflettè con un sorriso diabolico che impensierì Midori che lanciò dinuovo l’attacco riuscendo a colpire e a mettere al tappeto la sensei. Prima che potesse gioire per la sua vittoria ed avvicinare una mano ai campanelli sentì una strana presenza alle sue spalle:

“non dovresti abbassare la guardia…” le sussurrò la voce della sensei mentre il clone martoriato scompariva in una nuvoletta di fumo.

“dolore millenario…”. fu un’attimo, e con un movimento fulmineo Inazuma infilò le dita indice e medio della mano destra nel sedere di Midori che fu completamente sgomenta da quella mossa tanto disgustosa quanto masochista, prima che potesse assimilare la notizia Inazuma ritirò la mano con un rapido movimento(non è che le piacesse sprofondare le dita nell’ano della sua allieva, anzi, almeno sperava che curasse la sua igiene personale…) e la scaraventò lontano con un calcio poi le gridò dietro:

“piaciuto il gioco, non credermi una pervertita però!”

Intanto, da due cespugli i due compagni studiavano lo scontro, Naruto rimase abbastanza sgomento alla vista della mossa di sua cugina che aveva scoperto per un’attimo il sedere di Midori, cosa che aveva acceso uno strano fuoco nei suoi pantaloni e che gli aveva fatto fare pensieri poco casti, si riscosse solo quando Sagiko gli diede un pizzicotto per svegliarlo, i due stavano cercando i punti deboli della sensei, senza dubbio si muoveva veloce, un suo punto debole potevano essere le arti marziali, ma Sagiko non era così versata da poter contrastare la sensei, sia chiaro, lei odiava quel punto debole che gli Yajirushi non si impegnavano a migliorare, una volta aveva chiesto a Naruto di allenarla nelle arti marziali ingoiando l’orgoglio, da quel momento era migliorata molto nel corpo a corpo e poteva tenere testa persino ad un’energumeno come un Kumatari, e nonostante il fatto che Inazuma fosse molto più mingherlina era troppo veloce, in oltre non voleva essere colpita dalla tecnica perversa che aveva sperimentato sulla sua compagna(e che riteneva veramente un masochismo estremo…) , sarebbe stato una macchia al suo orgoglio e Naruto sapeva che nel corto raggio lei conosceva i sigilli e nonostante lui ne conoscesse alcuni non poteva batterla assolutamente in quel campo, era troppo abile, le arti illusorie erano da scartare dato il suo potere oculare, e anche senza quello poteva usare il sigillo dell’incubo, che funzionava in modo da rispedire al mittente l’illusione per poi generarne una molto più potente, lui era in grado di utilizzarlo dato che in quelle arti non era molto abile e la rossa aveva pensato di insegnargliela, rimanevano solo le arti magiche, anche se nessuno dei due nutriva molte speranze, dopo tutto era una jonin di rango S e probabilmente conosceva moltissime tecniche, inoltre conosceva i poteri di Naruto perché lo aveva allenato personalmente e delle altre due perché le sue compagne usavano il loro stesso stile di lotta. Intanto lo scontro con Midori era ripreso, la ragazza era decisa a vendicare quell’affronto ma riuscì solamente a farsi intrappolare in un tranello elementare, la donna dai capelli color porpora stava per scagliare dinuovo la sua mossa più per umiliarla ancora di più che per il masochismo, ma prima che le sue dita infierissero sulla ragazza dovette spostarsi per evitare una freccia che si piantò nella corteccia di un’albero, l’onda durto spezzò le corde che legavano Midori facendola cadere, prima che colpisse terra fu afferrata da un clone del biondino che la portò in salvo, aveva imparato la tecnica superiore della moltiplicazione da Inazuma che l’aveva copiata da Kakashi, era diventata la sua firma. Intanto Sagiko aveva usato la sua tecnica più potente:

“tecnica del cigno bianco!”. Due lame di vento spuntarono dalle scapole della ragazza, almeno a prima vista sembravano lame, in realtà era un’emanazione di chakra di vento che si trasformava in pure ali da cigno, queste ultime si piegarono e sbatterono facendo librare la castana in celo ad una decina di metri dal terreno, poi le ali si piegarono in’avanti pronte a scagliare una delle sue offensive più potenti:

“arte del vento: nuvola di piume!”. Dalle sue ali furono sparate delle vere e proprie piume che viaggiando accanto l’una all’altra sembravano proprio una coperta di nuvole, se non fosse stato per il fatto che ogni piuma tagliava come fosse una lama, persino con i suoi riflessi Inazuma faticava ad evitare l’enorme quantità dei colpi, certo che quella ragazza ne aveva di chakra da vendere! In quel momento anche Naruto decise di scendere in campo, per prima cosa generò un clone per poi gridare a Sagiko:

“preparati!”. La ragazza lanciò una scarica di colpi pazzesca, e Naruto contribuì, il primo clone gridò:

“arte del vento: tecnica della tempesta di piume!” Era una tecnica più avanzata delle nuvole di piume, era riuscito ad impararla solo grazie all’aiuto di Sagiko, consisteva nel lanciare le piùme dalla bocca e dalle mani, lui però era in grado di lanciarla da ogni parte del corpo, girando anche su se stesso aveva creato la sua difesa, la tecnica della rotazione di piume assassine, mentre da ogni parte del suo corpo volavano le piume lui girava ad una velocità impossibile, chi unque tentava di passare quella difesa nel migliore dei casi perdeva l’uso di tutti i suoi arti. Quando Inazuma fu bloccata contro un masso il vero Naruto completò l’opera che avevano imparato a compiere negli allenamenti, ma prima che attaccasse giunse Midori a dargli supporto:

“tecnica della danza tagliente del sembon!”. La ragazza con un sigillo di evocazione posto sul braccio evocò una marea di sembon iniziando a lanciarli tutti con una serie di acrobazie per poi dirigerli tutti sulla sensei con una tecnica di vento che Inazuma aveva insegnato a Naruto e che lui aveva trasmesso alle sue ancelle:

“arte del vento: tecnica dei grandi palmi d’aria!”. In quel momento Naruto decise di terminare lo spettacolo in grande stile:

“arte del fuoco: soffio finale del dragone!” Dalla sua bocca il ragazzo eruttò una quantità di fiamme che tanto erano concentrate di calore che erano di colore tendente al blu, le fiamme lambirono le precedenti tecniche di vento scagliate dalle ragazze, l’esplosione creò un cratere mastodontico, nel punto in cui c’era solo roccia ora si vedevano granelli di sabbia, il calore era stato veramente intenso.

“Bel lavoro…” Naruto si voltò rapidamente per bloccare un calcio diretto al viso della Yajirushi che si allontanò con un balzo.

“Grazie, l’abbiamo battezzata ‘tecnica combinata suprema: fiamma castigatrice.”

“Un nome a dir poco azzeccato, se non fosse stato per i miei riflessi sarei morta, ma ora come ve la caverete, avete ancora cinque minuti…” Per tutta risposta Naruto tentò di colpirla con un pugno che lei parò, anche lei tentò un pugno diretto allo stomaco che però fu bloccato dall’incavo del ginocchio, l’Uzumaki tentò con una gomitata che fu respinta da un ginocchio di lei che subito cercò di abbatterlo sul viso del biondo che le si spostò alle spalle puntandole un kunai alla gola, lei si abbassò evitando quel pericolo e gli sferrò un calcio sul sedere che lo fece cadere di faccia, il ninja rotolò rapidamente per poi rimettersi in piedi grazie all’aiuto di un paio di cloni che lo afferrarono rimettendolo in piedi e facendosi usare come trampolini per il biondo che le si scagliò addosso deciso a prendere i campanelli mentre Midori teneva impegnata la rossa, presto anche lei tornò al tappeto succube dinuovo di quella tecnica perversa che aveva imparato ad odiare, Naruto tentò un calcio che fu bloccato dalla ragazza che scivolò dietro di lui colpendolo con un calcio dietro il ginocchio che lo fece cadere rovinosamente a terra, poi per impedirgli di muoversi si sedette a cavalcioni su di lui, mentre un suo clone atterrava Sagiko.

“Tempo scaduto…”

 La ragazza rimase sullo stomaco del biondo iniziando a parlare con disappunto del cugino, non è che fosse proprio un peso piuma, inoltre si vergognava di essere stato atterrato in una maniera tanto stupida, la fiamma castigatrice adoperava una quantità di chakra spaventosa e non era stato in grado di reagire prontamente, dannazione!

“allora, mi avete stupito e siete anche riusciti a fare un’ottimo gioco di squadra, anche senza sapere che la prova consisteva in questo: vedere come vi comportavate con il lavoro di squadra e voi ve la siete cavata egregemente riuscendo quasi a provocarmi un danno probabilmente mortale, però Midori sei troppo impulsiva, Sagiko e Naruto invece siete troppo sicuri di voi, a proposito, Sagiko, se vuoi attaccare in questo modo cerca di essere più veloce, è stato facile per il mio clone prenderti alle spalle.”

“Ha colpito anche te?” chiese Midori stupita, ricevendo solo uno sguardo pieno di disappunto e vergogna dalla compagna.

“Per quanto mi riguarda la prova è superata, domani inizieremo le missioni, preparatevi!” disse scomparendo in una nuvola di fumo.

-Certo che non mi aspettavo che sarebbero stati così capaci, anche se ho usato solo una tecnica, che tra l’altro è perversa, devo però ricordarmi di fare i complimenti a Kakashi, avrà avuto l’ispirazione grazie a quei romanzi erotici che legge da Jiraya , sarà anche una tecnica abbastanza masochistica e disgustosa ma funziona, però che non diventi un’abitudine inventare tecniche di questo genere, ma come avrà trovato il coraggio di eseguire quella tecnica, io ho dovuto ingoiare l’orgoglio, penso starò due ore a disinfettarmi…- pensò divertita la sensei.

 

Spazio autore:

Salve cari lettori, vi sono mancato?*silenzio*

Allora… Incredibile, un capitolo più lungo di duemila parole, saranno circa tremila*scoppia l’applauso*.

Allora, mi sono accorto che ho fatto un capitolo troppo corto, così per farmi perdonare ho scritto questo super capitolo che è il più lungo che io abbia mai scritto, l’ho scritto tutto mercoledì e l’ho corretto gli altri giorni, ci ho messo circa un’ora per scriverlo, per non parlare della correzione, da questa opera si capisce quanto mi piaccia l’azione e spero abbiate apprezzato la descrizione dettagliata dello scontro(e di altro), poi dovevo mostrarvi i poteri delle nostre amichette per chi non ha letto la storia. Allora, non vi aspettavate che avrei utilizzato il dolore millenario, ma non potevo toglierla, solo che farla a Naruto sarebbe stata una molestia dato la differenza di sesso di sensei e allievo(be è comunque una molestia ma vabbè). Cosa ne pensate? Lasciatemi una piccola recensione per farmi sapere se sono un bravo autore o se faccio schifo e devo licenziarmi, ovviamente accetto le critiche e le neutre(che non dicano esplicitamente che faccio schifo), non siate timidi e commentate!

Comunque, ringrazio i tre preferiti ovvero:

aimo94, ansem6 e nene 99, i 6 che hanno aggiunto alle seguite ovvero:

amaimon666, corinna_black303, eco89 sasuxsaku, Giuseppa89, Nerbo_Akatsuki_09 e Nemo e Rafiki 86, l’unico che ha aggiunto tra le ricordate(sebbene la storia non sia ancora finita, vabbè):

corinna_black303

e i recensori del capitolo precedente:

Lullabi1992, Aimo94

Ci sentiamo, ditemi se vi piacciono capitoli così lunghi!

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Capitolo 6
*** 6) MISSIONE CONGIUNTA ***


 

6)      MISSIONE CONGIUNTA

 

 

Da quel momento la squadra sette iniziò a compiere missioni, per lo più di grado D o C molto noiose come raccogliere l’erba e catturare animali, Inazuma aveva più volte provato a farsi dare compiti più soddisfacenti(non che le dispiacevano quegli incarichi, era nota a tutti la sua pigrizia bensì per Naruto che la assillava dicendo che erano troppo forti per affrontare stronzate simili), ma la tsunamikage era stata irremovibile. La squadra si era anche data da fare per allenarsi duramente, ogni giorno di mattina si allenavano in gruppo con prove per esempio il test dei campanelli(inutile dire che probabilmente le ragazze facevano a gara a chi prendeva più dolori millenari e chi avrebbe fatto arrossire di più Naruto per i brevi momenti in cui la loro pelle rimaneva scoperta sotto lo sguardo sconvolto dell’Uzumaki e Midori stava vincendo di brutto, era stata colpita almeno una cinquantina di volte mentre Sagiko si era lasciata cogliere di sorpresa cinque volte e tutte le volte che accadeva il suo ottimismo finiva sotto le scarpe) mentre di pomeriggio facevano missioni(che in quel periodo erano abbastanza rare perché la vecchia tsunamikage voleva che la squadra migliorasse il più possibile), oppure in assenza di esse si allenavano individualmente con i loro parenti oppure in casi eccezionali con la sensei che aveva dato una mano a Sagiko per migliorare nelle taijutsu. Anche Naruto si stava dando da fare, Inazuma gli aveva insegnato diverse tecniche di tipo vento e stava iniziando ad insegnargli alcune tecniche di sigillo. Il loro lavoro di squadra era migliorato notevolmente, certo erano sempre stati affiatati ma ora bastava il movimento di un muscolo per capire cosa avrebbe fatto il compagno e riuscivano a capire nel giro di un secondo che mossa fare per aiutare senza intralciare gli altri, ad ogni passo avanti dei ragazzi corrispondeva a tre passi per tutta la squadra, Sagiko non era solo la guerriera a distanza che stordiva i nemici dalle ultime file, era certo in grado di lanciare potenti offensive sia con le frecce sia con le sue temibili piume ma ora combatteva anche corpo a corpo, Naruto poteva combattere con le taijutsu e la sua velocità poteva essere impiegata in modo utile, Midori che non si era chiaramente tirata indietro era un demonio sia nello scontro ravvicinato grazie al suo nastro sia nella distanza lanciando manciate di sembon con il chakra di tipo fuoco. A proposito del programma di allenamento, avevano addirittura fatto una specie di menu, i giorni dispari si allenavano nella prova dei campanelli mentre in quelli pari si scontravano uno contro uno, Inazuma infatti sosteneva che affrontarsi lun laltro era un modo efficace per provare e comprendere sulla pelle le tecniche del compagno in modo anche da poter capire quale poteva essere più consigliabile da evitare, in quelle occasioni Naruto aveva testato il nastro di Midori e i suoi sembon(ripromettendosi di evitare a qualsiasi costo uno scontro a distanza con lei, i sembon bruciavano da impazzire e anche il corpo a corpo non era molto utile dato il nastro) e le piume e le freccie di Sagiko(che facevano veramente male). In compenso le ragazze avevano sperimentato sulla pelle la forza nel corpo a corpo del biondino e la sua velocità, inoltre avevano imparato a temere i suoi attacchi elementari…

Quel giorno erano stati convocati per delle missioni, ma nessuno si sarebbe mai aspettato che quella volta si faceva sulserio...

 

***

Entrarono nell’ufficio della tsunamikage rassegnati all’idea di dover catturare qualche animale, Naruto aveva cercato di protestare ma aveva capito sulla sua pelle che le donne Uzumaki avevano un carattere molto battagliero e incline alle botte, e quella vecchia non faceva eccezione… Comunque, non appena entrarono videro la vecchia spaparanzata sulla poltrona, non appena li vide il suo viso si aprì in un sorriso stanco.

“Bene, siete arrivati, non aspettatevi la solita missione di rango D, ho deciso che siete pronti per una rango Ci sarà una missione congiunta, dovrete scortare Tazuna, un vecchio fabbro del paese delle onde e proteggerlo, ma dato che anche il vecchio Hiruzen vuole mettere alla prova un branco di genin dovrete compiere la missione insieme a loro, portate orgoglio a Uzu, dimostrate a quei Konoani da strapazzo che voi non siete pivellini, incontrerete loro e il vecchio al confine di Konoa, andate e rendete fiero il nostro villaggio!”

I ragazzi si guardarono attoniti, la prima a riprendersi fu Inazuma che disse:

“bene, preparate provviste e portatevi dietro l’equipaggiamento ninja, ci vediamo davanti al grande salice tra un’ora” disse scomparendo in una nuvola di fumo.

I ragazzi si guardarono per poi uscire dall’ufficio diretti a casa per prelevare le loro cose, Naruto entrò in camera sua estraendo velocemente l’essenziale per poi uscire dalla finestra diretto a fare compere, sulla strada incontrò Sagiko che doveva fornirsi di armi, fecero la strada insieme chiacchierando del più o del meno.

Giunti davanti al negozio Naruto comprò tre rotoli, incuriosendo la ragazza al suo fianco che gli chiese spiegazioni:

“cosa ci fai con quei rotoli?

“Oh, vedrai!” disse il ragazzo contento trascinando la compagna in camera sua.

La ragazza fu sconvolta dal disordine in quella stanza, vestiti, cibo e armi erano sparsi sul letto del ragazzo.

“Osserva” disse il biondino prendendo un rotolo a caso, lo aprì e congiune le mani componendo una rapida sequenza di sigilli per poi appoggiare la mano aperta sul rotolo gridando:

“sigillo del rotolo!” Un fascio di luce avvolse la sua mano e successivamente il rotolo che si sollevò seguendo la mano del biondino, all’improvviso tutte le provviste del biondo si alzarono in volo come spinte dal vento e si avvicinarono al rotolo, ogni volta che un’oggetto sfiorava la pergamena scompariva, quando tutti gli oggetti furono scomparsi Naruto tolse la mano, il rotolo si chiuse come comandato.

“Guarda” disse alla ragaza aprendo il rotolo bianco che ora era attraversato da una spirale.

“La tua roba è…” disse senza parole guardando il biondino che annuì.

“Farò lo stesso con voi, meglio che non ci portiamo troppa roba.”

Sagiko lo portò in camera sua chiamando Midori:

“Midori, prepara la tua roba, Naruto ha trovato un metodo molto ingegnoso per portarcela!” La ragazza, incuriosita uscì dalla stanza portandosi dietro uno zaino seguendoli nella camera della castana.

Naruto ripetè l’operazione sotto gli occhi stupefatti di Midori cercando di evitare di guardare la biancheria della ragazza, dopo aver compiuto il prodigio ripetè l’operazione anche con la rossa per poi consegnare loro i rotoli.

“Certo che Inazuma si è data da fare con te!” commentò Midori con un sorriso appendendo il rotolo al suo nastro.

 

***

 

I ragazzi erano giunti in anticipo sapendo che Inazuma sarebbe giunta in ritardo, ma erano troppo emozionati per aspettare. Quando giunse la sensei si incamminarono con rapido passo verso Konoa, l’unico che non sembrava proprio entusiasta di passare davanti al villaggio della foglia era Naruto, si ricordava perfettamente come lo avevano trattato gli abitanti, lo aveva raccontato alle sue compagne che lo avevano guardato compassionevoli.

“Non deve essere facile per te tornare, ma ci sono persone a Konoa che non ti odiano” disse Inazuma posandogli una mano sulla spalla, il ragazzo la guardò dubbioso.

 

***

 

Intanto, al villaggio della foglia il team sette composto da Sai, Sasuke Uchiha e Sakura Haruno(che come al solito cercava di farsi apprezzare dall’Uchiha arrivando persino a tentare di dargli un bacio sulla guancia, tentativi tutti sventati dalla prontezza di riflessi del moro che la fulminò con lo sguardo) e da Kakashi Hatake accompagnati da un vecchio sulla sessantina che sembrava non essere propriamente sobrio si stava apprestando ad uscire dalle mura per la loro prima missione di rango C che sarebbe stato accompagnato da un team del vortice. Giunti al confine si fermarono a riposare, ma Kakashi si sentiva osservato ma decise di lasciar fare agli allievi. Anche Sasuke sentiva una strana sensazione, dopo qualche secondo percepì uno spostamento d’aria causato probabilmente da un kunai, si gettò sul vecchio mentre Sai atterrava Sakura, poi si rimise impiedi schivando per il rotto della cuffia l’arma, si lanciò verso il cespuglio da cui era partito l’attacco estraendo uno shuriken che lanciò con precisione trapassando il torace del suo assalitore che ridacchiò prima di scomparire in uno sbuffo di fumo, prima che potesse fare alcunchè fu attaccato dal suo avversario biondo che saltò giu da un’albero gettandosi a capofitto sull’Uchiha che ghignò strafottente non aspettandosi che quel tipo avrebbe bloccato ogni suo singolo tentativo di attacco con una facilità disarmante, non pareva neanche avere il fiatone.

“Che ne dici di fare sul serio pivello?” chiese il biondo con strafottenza, ricevendo solo uno sguardo carico d’odio, a dargli supporto giunsero i suoi compagni, Sakura lanciò dei kunai sperando di colpirlo, il biondo li schivò come se fosse la cosa più facile del mondo, poi però furono assaliti da due ragazze, la castana attaccò Sai mentre lei fu attaccata dalla rossa, ma non poteva definirsi un combattimento dato che era quest’ultima a prevalere sulla povera rosa che veniva sbattuta da un’albero all’altro come se pesasse niente.

Intanto Sasuke era finito al tappeto con il biondino seduto a cavalcioni su di lui, all’improvviso l’argenteo gli apparve davanti poggiandogli una mano sulla spalla facendo pressione per farlo alzare dal suo allievo, in quel momento giunse anche Inazuma che interruppe gli scontri, o meglio: interruppe il massacro alla rosa e lo scontro impari tra Sagiko e Sai, dopo tutto il ragazzo si era dimostrato un grande avversario, anche se non abbastanza da impensierirla.

“Scusa l’irruenza dei miei allievi Kakashi, ma Naruto voleva testare le abilità dei ragazzi.” L’albino sbiancò al sol sentire quella voce, era da parecchio che non si incontravano, avrebbe voluto abbracciarla ma aveva un ruolo da rispettare.

“Tranquilla, li ho lasciato fare per vedere come si sarebbero comportati i miei allievi.”

“Quindi lei sarebbe il famoso Kakashi Hatake dello sharingan?” chiese il biondo ricevendo un segno di assenso.

“Forse dovremmo presentarci: lui è Sasuke, quello pallido è Sai e lei è Sakura, lui invece è il signor Tazuna, l’uomo da scortare.”

“Bene, lui è Naruto Uzumaki…” al sol sentire pronunciato il nome del figlio del sensei a Kakashi si spezzò il cuore, certo che era cresciuto, lui era stato uno dei pochi che avevano cercato Naruto in lungo e in largo con l’intento di portarlo a casa e non di ucciderlo e che si erano addolorati alla notizia del sandaime.

“Bene, ora se non vi dispiace io e Kakashi dovremmo discutere di cose importanti riguardo alla missione, voi potete riposarvi o conoscervi meglio” dissero i due jonin scomparendo tra i fitti cespugli, i ragazzi si limitarono a salutarsi con cordiali strette di mano e niente di più, Sakura guardava furiosa Midori mentre si massaggiava il viso dolorante, Sasuke non toglieva gli occhi carichi di odio sull’Uzumaki, Sai e Sagiko sembravano gli unici ad essere  a proprio agio.

 

***

 

I due jonin si erano allontanati nei cespugli, non appena furono certi di non essere visti si abbracciarono, Inazuma afferrò la maschera dell’albino sfilandogliela con un fluido movimento osservando poi il bel viso sbarbado dell’uomo che le aveva rubato il cuore, senza attendere un secondo di più gli gettò le braccia al collo appoggiando le labbra a quelle morbide e calde di Kakashi in un dolce bacio.

“Mi sei mancato…” disse Inazuma soffiando sulle sue labbra.

“Anche tu” rispose l’albino assaporando le labbra della ragazza che si dischiusero permettendo un contatto più intimo, le loro lingue danzavano senza sosta. Furono costretti a staccarsi per mancanza di ossigeno, la ragazza appoggiò la testa nell’incavo del collo dell’albino che le accarezzò affettuosamente la schiena per poi portarle una ciocca ribelle dietro l’orecchio. Rimasero abbracciati per quella che parve l’oro un’eternità, si staccarono solo quando sentirono la voce isterica di Sakura chiamare il maestro.

“Hai un’allieva petulante e?” gli disse con un sorriso.

“Gia…” rispose lui con un sorriso posando per l’ultima volta le labbra su quelle morbide di lei. All’improvviso la ragazza gli mollò un pugno nello stomaco che lo piegò in due per il dolore.

“Ma cosa ho fatto?” chiese lui con un finto broncio alla Naruto.

“Dovevi avvertirmi che il dolore millenario avrebbe messo a dura prova il mio orgoglio, non sai neanche quanto abbia dovuto sotterrarlo pur di umiliare le mie allieve!” gli disse lanciandogli uno sguardo furioso mentre l’albino si rotolava dalle risate.

“Lo hai usato, non mi aspettavo che ne avresti avuto il coraggio!”

“Torniamo dagli altri prima che decida di staccarti la testa”

“Se vuoi posso provarlo su di te…” disse Kakashi con un sorrisetto malizioso sulle labbra accarezzandole l’interno coscia e risalendo sempre di più ridacchiando al rossore di lei.

 

Spazio autore:

Salve cari lettori! Vi sono mancato?

Allora, che ne pensate di questo capitolo, mi sono impegnato per darvi un capitolo di una lunghezza soddisfacente come il precedente, spero che vi piaccia e chiedo scusa in anticipo per eventuali errori di ortografia. Allora… In questo capitolo c’è un sacco di roba, le nostre amiche si allenano assieme al nostro biondino, hanno ricevuto una magnifica missione in compagnia del mio team sette, chiedo perdono ai fan di Sasuke e Sakura che avrò offeso dopo questo capitolo, non chiedete la mia testa! Comunque, in questo capitolo ho messo anche il romantico, ditemi se vi piacciono le descrizioni! A proposito di romantico, sono certo che vi chiederete come Kakashi e Inazuma si siano incontrati, è tutto in The end of Whirlpool, il fatto è che ora stanno insieme punto e basta.

Comunque, ringrazio i recensori del capitolo scorso:

eco89 sasuxsaku, aimo94

Ci vediamo il prossimo sabato, recensite in molti!

PS: Fate il tifo per me, domani ho le finali di una gara di nuoto!

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Capitolo 7
*** 7) CRIMINALI DELLA NEBBIA VS SHARINGAN: SCONTRO IMPARI! ***


 

7)      CRIMINALI DELLA NEBBIA vs Sharingan: scontro impari!

 

I sensei tornarono proprio mentre Sasuke, infastidito dall’aria di sufficienza del biondo Ginchuuriki si apprestava a colpirlo, riuscirono a fermarlo giusto in tempo prima che Naruto testasse una tecnica veramente pericolosa sul malcapitato, dopo essersi riposati(e dopo che Kakashi ebbe fatto la paternale al suo pupillo dicendogli che non bisognava attaccare i compagni), il team insieme al vecchio Tazuna si mise in viaggio. Dopo alcuni giorni, Inazuma si avvicinò a Kakashi sussurrandogli all’orecchio:

“hai notato la pozzanghera?” chiese sottovoce, ricevendo un’assenso dall’albino che si girò a guardarla, non ci fu bisogno di altre parole, dalla pozzanghera che avevano appena superato spuntò una gigantesca catena che fu tirata con forza micidiale recidendo qualunque cosa al suo passaggio, comprese le teste dei sensei. Naruto fu svelto ad agire, con prontezza di riflessi incredibili evocò una manciata di cloni che si gettarono sul vecchio e sui konoani atterrandoli, Midori respinse la minaccia con un paio di kunai potenziati con il vento mentre Sagiko utilizzò le sue ali per librarsi in’aria come un’angelo schivando con facilità il colpo, Naruto rimase a fissarla incantato da cotanta bellezza femminile, non era mai stato attratto in quel modo da una ragazza, certo provava affetto verso le sue compagne e verso sua cugina Inazuma che con lui si era comportata come una madre affettuosa e certe volte spietata, quella disattenzione gli fu però fatale, la corda tagliò il punto in cui si sarebbe dovuto trovare il suo collo, per sua fortuna era un ragazzo con riflessi eccezionali e riuscì ad intercettare il colpo con un clone che usò come trampolino per saltare, sospeso in’aria gridò:

“Arte del vento: grande bomba di vento!” mentre lanciava dalla sua bocca un’enorme proiettile d’aria pressurizzata contro gli avversari lanciò uno sguardo eloquente all’Uchiha che aumentò la potenza dell’attacco usando la palla di fuoco suprema, le due sfere si unirono in una gigantesca palla di fiamme distruttrici e taglienti, la catena fu letteralmente liquefatta e i poveri malcapitati rischiarono seriamente di perdere la vita, purtroppo i ragazzi non avevano una buona mira come quella di Sagiko e riuscirono solamente a ferire loro il braccio oltre a bruciacchiarli per bene, quando i ninja con il copri fronte della nebbia sfregiati stavano per partire all’attacco Naruto si lanciò contro uno dei due atterrandolo con un calcio dietro il ginocchio che lo fece rovinare dolorosamente a terra, attaccò il secondo che però era più forte del primo, dopo una serie di colpi devastanti l’Uzumaki optò per un’altra opzione, mentre il tizio gli mollava una ginocchiata nello stomaco il ragazzo, dopo aver composto una sequenza di velocissimi sigilli pose l’indice e il medio sulla fronte del suo avversario gridando con voce leggermente soffocata per via del colpo accusato:

“sigillo neurale!”. Per un’attimo le dita del biondo si illuminarono, quando la luce si fu spenta il tizio gli cadde addosso mandandolo al tappeto, delle forti braccia lo sollevarono, quando girò lo sguardo si ritrovò a fissare il viso angelico di Sagiko che gli disse:

“fuori forma Uzumaki?” provocandogli una risata soffocata dal colpo dell’uomo che gli aveva mozzato il fiato.

Intanto Sakura era in lacrime, aveva visto il suo maestro venire ucciso crudelmente, continuò a lamentarsi di quanto fosse inutile finchè uno schiaffo di Midori non la risvegliò:

“la pianti di piangere bambina viziata, il tuo sensei è vivo!” le disse irritata appoggiata dall’Uchiha che avrebbe voluto schiaffeggiarla di persona. Proprio in quel momento i due sensei uscirono dai cespugli a braccetto illesi, cosa che non sfuggì a Midori che disse loro:

“ma non starete mica insieme?”, la sua voleva essere una battutina scherzosa ma quando li vide arrossire, o almeno vide la sua sensei rossa iniziò veramente a sospettare, dopo qualche secondo di imbarazzo i due si staccarono rivolgendosi agli allievi:

“siete stati molto bravi, ma ora qualcuno ci deve delle spiegazioni, vero caro signor Tazuna, non mi pareva che fossimo stati avvertiti del fatto che avremmo incontrato nemici temibili come i due diavoli della nebbia.” Il vecchio alzò il viso colpevole:

“avete ragione, il fatto è che il nostro paese è piuttosto povero a causa delle scorrerie di Gatoo, io ho il compito di costruire un ponte che probabilmente potrebbe salvare il nostro paese e Gatoo mi scaglierà contro i suoi sicari per uccidermi, vi prego aiutatemi, senza di voi siamo perduti!” disse in lacrime gettandosi in ginocchio davanti ai ninja che lo osservarono dall’alto in basso, Kakashi era indeciso, voleva aiutarlo daltraparte i suoi allievi erano piuttosto deboli per affrontare una minaccia simile, ma Inazuma non era dello stesso avviso:

“be, è da tempo che vogliamo una missione difficile, che ne dite ragazzi?” chiese ricevendo subito l’assenso dal team.

“In questo caso…” disse Kakashi rassegnato al fatto di doverli accompagnare, anche perché inazuma si era strusciata alla sua spalla rivolgendogli la sua faccia da cucciolo, per quanto fosse freddo non riusciva a rimanere lucido davanti alla sua ragazza. I suoi allievi sorrisero, o almeno Sakura sorrise mentre gli altri si limitarono ad una smorfia.

 

***

 

Dopo qualche altro giorno di viaggio i ninja notarono l’improvvisa ascesa di un velo di nebbia, i loro spiccati sensi li misero subito in guardia, Naruto(che aveva un’udito davvero affinato ed era in grado di cogliere di sorpresa furtivamente chiunque, persino Inazuma certe volte) si accorse di un sibilo alle sue spalle, fece appena in tempo a spostarsi che una gigantesca lama si piantò nell’albero li vicino, in equilibrio sulla spada si trovava un’uomo alto e massiccio, lo sguardo truce faceva rabbrividire, il suo aspetto muscoloso tremare, il suo ghigno poco amichevole faceva loro torcere le budella dalla paura. Naruto indietreggiò finendo addosso alla sua sensei che gli mise una mano sulla spalla per rassicurarlo, poi si mise davanti ai due team affiancata da Kakashi, mentre l’albino si levava il copri fronte scoprendo una delle due abilità oculari di Konoa lei si limitò a chiudere per qualche secondo gli occhi, quando li riaprì al loro posto era comparso lo sharingan a tre tomoe, i due jonin guardarono con sguardo critico l’uomo davanti a loro che non tremava neanche.

“Zabuza Momochi, non possiamo certo dire che sia un piacere incontrarti, non ti conviene metterti contro il duo dallo sharingan…” lo minacciò Kakashi, che ricevette solo un’occhiata invelenita.

“Hatake, se pensi di potertela cavare in questo modo ti sbagli di grosso, io compierò la mia missione ovvero quella di uccidere il vecchio, se ti sposti giuro sul mio onore che non ti ucciderò ne torcerò un capello ai tuoi allievi, purtroppo non posso dire lo stesso per te Inazuma dagli sharingan, una figlia bastarda del clan Uchiha non mi interessa molto, piuttosto il fatto che tu abbia trafugato uno dei tesori della nostra organizzazione, è pur vero che da tempo gli spadaccini della nebbia si sono sciolti ma mi fa ribrezzo il fatto che tu possieda una delle nostre spade, quindi la prenderò io, sono certo che Kushimaru sarebbe d’accordo, consegnamela e forse ti ucciderò velocemente!”. La ragazza ringhiò, non si sarebbe certo fatta sconfiggere da un pivello con manie omicide, lo avrebbe ucciso con il tesoro che tanto agognava! Così estrasse la sua spada, Nuibaru, la spada del grande Kushimaru Kuriarare e si preparò allo scontro mentre Kakashi estraeva dei kunai, Zabuza si moltiplicò lanciandosi contro i due jonin che uccisero il clone e si avventarono sull’originale che però pareva non avere grossi problemi a tener testa ai due guerrieri, dopo qualche scambio di colpi Inazuma evocò i fili della sua spada tentando di bloccare Zabuza che però riuscì a schivarli con maestria:

“tu credi che io non sia capace di contrastare questa spada?” chiese divertito.

“Sta zitto!” disse Inazuma irritata, avrebbe fatto vedere lei a quel pallone gonfiato cosa sapeva fare! Con questo pensiero eseguì una sua tecnica sulla spada:

“sigillo di soffocamento!”. I segni del sigillo si propagarono sulla lama della spada, Kakashi si allontanò rapidamente per non essere coinvolto, la rossa sferrò un colpo, Zabuza tentò di pararlo ma quella volta l’offensiva era mille volte più veloce… Infatti, il sigillo di soffocamento era in grado di assorbire l’aria nel raggio di qualche centimetro(ma lei aveva esteso la portata del colpo a qualche metro), quindi la spada fendette l’aria come se non ci fosse, in più anche la mannaia decapitatrice fu attratta da quell’offensiva devastante e iniziò a vibrare con tanta forza che persino lui fu attirato verso la spada, fu costretto a lasciar cadere la sua arma per poi spostarsi a tutta velocità, ma nuibaru riuscì comunque a scavargli un profondo squarcio nel fianco, poi i segni del sigillo si ritirarono e la mannaia cadde davanti al suo padrone che guardò la ragazza con odio, lo aveva fatto sanguinare, se ne sarebbe pentita amaramente! Kakashi si avvicinò guardingo, Zabuza ripose la spada e compose rapidamente dei sigilli:

“tecnica del velo di nebbia!”. Come preannunciato dal nome della tecnica la nebbia calò sul campo di battaglia, Midori e Sakura si strinsero accanto al vecchio per proteggerlo, Sai si avvicinò a Sagiko che si guardava intorno con circospezione, Sasuke e Naruto invece stavano tremando dalla paura, Naruto percepiva una presenza malvagia, fece appena in tempo a gettarsi a terra che la tremenda spada del nukenin tranciò di netto un’albero li vicino.

“Ci sono otto punti vitali da colpire, quale preferite?” chiese con una risata sadica al terrore dei due ragazzi, Inazuma li raggiunse fulminea con Kakashi al seguito, Zabuza allora compose dei velocissimi sigilli:

“Tecnica della prigione acquatica…”. Prima ancora che i due jonin potessero fare alcun che furono imprigionati in un’enorme bolla d’acqua.

Naruto perse un battito, come avrebbero fatto a sconfiggere quel demonio?

“Ho deciso di eliminare prima voi due…” disse Zabuza lanciandosi contro Sagiko e Sai, quest’ultimo estrasse una spada corta nel folle tentativo di difendersi, purtroppo fu tutto inutile e il ragazzo pallido fu atterrato dai violenti colpi dell’omaccione che si diresse poi sulla ragazza che lo respinse con le sue ali, ma ben presto si accorse di non essere abbastanza forte per resistere a lungo, oltretutto la forza fisica dell’uomo era un vantaggio, proprio quando stava per mollare Naruto le apparve davanti colpendo con un calcio l’elsa della spada di Zabuza costringendolo ad arretrare.

“stai bene?” le chiese l’Uzumaki apprensivo.

“Grazie…” gli rispose accennando un sorriso, non le piaceva essere in debito con qualcuno ma non poteva negare che senza il suo aiuto non sarebbe sopravvissuta. Il ragazzo fu raggiunto dall’Uchiha che gli disse con volto funereo:

“dobbiamo assolutamente liberare i sensei o non lo sconfiggeremo mai, temo dovremo fare lavoro di squadra” disse irritato, ricevendo solo una risata e un cenno d’assenso dal biondino, i due si misero in posizione pronti ad affrontare uno scontro senza apparente possibilità di uscita.

Zabuza si lanciò all’attacco sferrando un violento colpo di spada, Sagiko affiancò i due ragazzi pronta a dare una mano seguita a ruota da Midori, Sai si piazzò a fatica davanti a Sakura e al vecchio pronto a difenderlo anche a costo della vita. Le ali della castana bloccarono un violento affondo diretto alla povera testa del suo compagno biondo che la guardò con un sorriso, Sasuke intanto attaccava con la palla di fuoco suprema, purtroppo per lui il suo elemento era svantaggiato contro l’arte dell’acqua e non poteva fare molto, Midori era una spina nel fianco dello spadaccino da eliminare a qualsiasi costo, con i suoi attacchi a base di sembon colpiva proprio quando Zabuza stava per portare a segno qualche colpo, aveva salvato la vita dei ragazzi almeno una decina di volte. Naruto si avvicinò a Sasuke e gli lanciò uno shuriken ripiegato, il moro colse al volo il piano del biondino e lanciò un mulino sharingan.

“Dovrai fare molto di più se aspiri alla mia morte…” lo sbeffeggiò Zabuza schivando il colpo, poi si accorse del secondo.

-Molto astuto, la tecnica dello shuriken ombra- pensò ammirato lo spadaccino.

“Molto bravo, ma non basta ancora…”. Proprio in quel momento il secondo shuriken che volava sulla sua testa si infranse in una nuvoletta di fumo rivelando un clone del biondo che colpì la bolla liberando i sensei e riuscì a sferrare un poderoso calcio sul viso dello spadaccino, ma ora i suoi problemi si complicavano con i due jonin che interferivano… I due si rimisero in posizione raggiungendo i ragazzi e complimentandosi:

“ottimo lavoro, come idea non è stata affatto male, ma ora lasciate fare a noi, ci pensiamo noi a quel pallone gonfiato, difendete il vecchio” disse Kakashi per poi lanciarsi contro il ninja della nebbia.

Il ninja ringhiò riponendo la spada, ora si faceva sulserio!

“Arte dell’acqua: drago acquatico!”. Era sicuro di colpire, ma con stupore e terrore notò che i due avevano replicato la stessa tecnica nell’analogo modo, il drago di Inazuma aveva distrutto il suo mentre quello di Kakashi aveva virato contro di lui, lo spadaccino lo distrusse con un colpo dell’elsa della sua spada, poi compose altri sigilli:

“esplosione acquatica!”. Se prima i due erano stati in grado di eseguire la tecnica nello stesso momento ora riuscirono a compierla qualche secondo prima, Zabuza fu scagliato dalla potenza dei due attacchi e si schiantò contro un masso, prima che tentasse di rialzarsi tre sembon lo colpirono alla gola. I ragazzi e i jonin rimasero stupiti da quella prodezza, sulla cima di un’albero si stagliava la figura di un ragazzo probabilmente dell’età dei genin, portava una maschera a coprirgli il viso.

“Sono Aku, un Oinin della nebbia incaricato di uccidere Zabuza, mi avete reso un grande servigio.”. Dopo che Kakashi ebbe controllato l’effettiva morte del nukenin permise al ninja mascherato di afferrarlo e scomparire, dopo aver dato ai ragazzi una spiegazione su cosa fosse un Oinin si misero a riposare, erano troppo stanchi e scioccati per proseguire.

 

Spazio autore:

Salve! Allora, mi scuso gia per gli errori che di sicuro troverete… Comunque, be, qui non c’è tanto da dire… Voglio passare rapidamente agli esami di selezione dei chuunin, sarà molto divertente! Comunque, ringrazio i recensori:

eco89 sasuxsaku e aimo94, ci vediamo alla prossima, a buon rendere spero!(frase copiata da Wis quando abbandona la terra).

 

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Capitolo 8
*** 8) CHIARIMENTI E SCONTRO SUL PONTE ***


8)      CHIARIMENTI E SCONTRO SUL PONTE

 

 

Non appena giunsero davanti alla casa del vecchio una donna lo abbracciò di slancio:

“papà sei vivo, quanto sono felice!” gridò la donna stritolando il povero vecchio, i ragazzi notarono un ragazzino che li osservava con sguardo furioso.

“Ragazzi, questa è Tsunami, mia figlia, mentre questo è il mio piccolo nipotino, si chiama Inari, su saluta.” Disse il vecchio con un sorriso, Sagiko si avvicinò tendendogli la mano che lui non strinse, con uno sguardo irato si allontanò, suo nonno lo guardò andarsene con un’espressione triste sul viso.

“Siete affamati, immagino che il viaggio sia stato lungo e faticoso, sedetevi comodi!” disse Tsunami con un sorriso forzato entrando in cucina.”Wow, è tutto delizioso!” dissero all’unisono Sasuke e Naruto con le bocche piene per poi lanciarsi sguardi in cagnesco, gli altri erano stupiti da quanto cibo ingurgitassero quei due, Sakura mollò un pizzicotto a Sasuke mentre Midori rifilò un calcio al biondino:

“possibile che non sappiate mangiare civilmente?” chiese esasperata sopra ogni dire Sagiko, venendo completamente ignorata dai due che continuarono ad ingozzarsi senza alcun ritegno quando Inari, stufo di quei ninja gridò:

“ma perché non tornate a casa, non potrete nulla contro Gatoo, è troppo forte per voi!”, facendo alterare il biondino che gli gridò contro:”ma sta zitto bambino capriccioso!”. Il bambino lo guardò per poi scoppiare a piangere, ma se pensava che Naruto avesse finito si sbagliava:

“si, piangi solamente, perché non provi a reagire, sei un’incapace, pensi che il mondo giri solamente intorno a te?” disse furioso, il bambino si alzò e con le lacrime agli occhi uscì di casa, aveva bisogno di una passeggiata per sbollire i nervi. Sagiko inveì contro il biondino spalleggiata dalla compagna e dalla sensei:

“ma sei scemo, è solamente un bambino, lo hai fatto piangere razza di baka!” gridò la castana lasciando di stucco Naruto, non aveva mai sentito inveire la Yajirushi in questa maniera, ora iniziava seriamente a temere di avere compiuto una cazzata.

“Lo seguo, anche perché ho bisogno di una passeggiata” disse Inazuma guardando male il biondino.

Inari era seduto sul tronco di un’albero spezzato osservando il celo furiosamente, la sua vista però fu offuscata da una cascata di capelli color porpora, notò Inazuma sedersi accanto a lui e dire:

“cerca di perdonarlo, non voleva essere troppo duro con te, il fatto è che lui ha vissuto una vita da schifo e solo ora inizia a riprendersi, fin da bambino veniva trattato male e picchiato solo perché dentro di se conteneva il demone dalle nove code, non succede più perché ora vive a Uzu, però l’odio degli abitanti lo ha forgiato, probabilmente le parole che ti ha detto sono quelle che si ripeteva ogni giorno per andare avanti.”. Inari la guardò stupito, non si sarebbe mai aspettato che Naruto avesse vissuto tutta quella sofferenza, in confronto la sua era una bazzecola, eppure il biondo era riuscito a rialzarsi e a continuare per la sua strada, perchè lui non avrebbe potuto lottare come lui? In quel momento il bambino si promise che da quel momento in poi non sarebbe stato più così arrendevole, avrebbe lottato fino alla fine per ottenere cio che voleva! Inazuma lo lasciò a rimuginare sui suoi pensieri e si diresse verso la casetta, all’improvviso però una serie di kunai la costrinsero a difendersi, dopo aver respinto le armi si mise in posizione di combattimento aspettandosi un altro attacco, una serie di shuriken puntarono verso la sua testa, li schivò agilmente e riuscì a intravedere il suo avversario:

“esci da li Uchiha” gli disse irritata, non voleva perdere tempo, sapeva gia cosa le avrebbe chiesto, seppur titubante gli doveva una spiegazione. Il ragazzo uscì dal cespuglio in cui si era nascosto e chiese:

“come fai ad avere lo sharingan?”.

“Sai gia tutto, sono una figlia bastarda del tuo clan… parecchi anni fa, durante la terza grande guerra ninja, il nostro villaggio chiese aiuto a Konoha, la nostra storica alleata. Mia madre, Hakari,  fu mandata come messaggero del vortice perché era la più calma e paziente del clan, alcuni persino dubitavano delle sue origini come sulle mie dato che ero e sono tuttora pigra. Comunque, mia madre incontrò subito il consenso di parecchi clan come i Sarutobi, i Nara, gli Akimichi e gli Yamanaka, ma incontrò anche clan avversi come gli Yuga e gli Uchiha, però alla fine la maggioransa votò per aiutarci. Mia madre,  ignara del pericolo, mandò avanti le sue guardie del corpo. Mentre si allontanava dal villaggio passò nel quartiere Uchiha, dove fu aggredita da uomini mascherati. All’inizio riuscì a contrastarli ma poi si rese conto dell’effettivo pericolo dei suoi avversari, dopo averla sconfitta…” li una lacrima scese sul suo viso.

“Fu ingiustamente stuprata. Per questo all’inizio quando naqqui lei fu distaccata nei miei confronti perché i miei occhi neri le ricordavano dell’accaduto, sei soddisfatto adesso?” chiese mentre una seconda lacrima scendeva imperterrita sul suo viso, anche se si era abituata ormai alle sue origini faceva ancora male parlarne.

“Scusami, non volevo rattristarti…”.

“Non è colpa tua” gli disse lei asciugandosi le goccie salate.

“quindi noi saremmo cugini alla lontana?” chiese l’Uchiha.

“Be… penso di si” gli rispose, il ragazzo le sorrise.

“Be, allora non sono l’unico superstite del mio clan!” gioì lui.

-Addirittura ha rinnegato suo fratello, povero ragazzo…- si disse lei tristemente.

“Se vuoi in queste settimane ti posso aiutare con lo sharingan” gli propose, il ragazzo gioì per quella proposta allettante e annuì contento.

***

 

Nei giorni seguenti però non fu solo Sasuke ad allenarsi, dato che Kakashi era libero e che sai aveva deciso di allenarsi con Midori l’albino fu braccato dalla rosa che gli chiese di aiutarla negli allenamenti, voleva diventare più forte, la prossima volta avrebbe fatto vedere lei a quella rossa dalle lunghe trecce chi era la più forte! Sai si allenava con Midori, mentre Naruto con Sagiko, lo stile di lotta della ragazza migliorava ogni giorno, lei lo aiutava ad affinare la sua velocità, il suo punto di forza, nonostante tutto il suo impegno però non era mai riuscito a schivare tutte le freccie della castana. Dopo qualche giorno però successe una cosa strana, tutti i ragazzi e i sensei avevano deciso di accompagnare il vecchio Tazuna, quando però giunsero alla costruzione notarono che non c’era nessuno, oltre tutto un velo di nebbia preoccupante si era abbassato sul ponte, i ragazzi si misero in guardia, un sibilo fin troppo famigliare confermò i loro tremendi sospetti, Zabuza era tornato!

Dalla nebbia apparve l’uomo accompagnato da un ragazzo con la maschera, era l’oinin che lo aveva ucciso!

-Così era un suo alleato- pensarono Kakashi e Inazuma mettendosi in posizione.

“Ragazzi, noi ci occupiamo di Zabuza, Midori,Sai e Sakura difendete il vecchio, voi cercate di sconfiggerlo!” disse Inazuma estraendo la sua spada e pardento all’attacco seguita a ruota da Kakashi.Il ragazzo mascherato iniziò a comporre rapidi sigilli con una sola mano:

“arte del ghiaccio: tecnica del cristallo mortale!”. Una serie di piccoli cristalli si avventò contro di loro, l’Uchiha li ridusse tutti in acqua grazie ad una vampata di fuoco spuntata dalla sua bocca.

“Complimenti, vediamo come ve la cavate con questo!” gridò componendo altri sigilli:

“arte del ghiaccio: tecnica degli specchi diabolici!”. Intorno a loro apparve una cupola di lastre di ghiaccio che riflettevano l’immagine del ragazzo che disse sorridendo maniacalmente:

“ora inizia lo spettacolo!”. Il ragazzo scomparve, uno spiedo partì da uno specchio verso Naruto che lo respinse, un altro puntò contro Sagiko che si difese, ma iniziarono ad apparire molti altri spiedi e ben presto i ragazzi furono in balia di quelle armi affilate, l’Uchiha era quello che riusciva di più ad evitarli grazie allo sharingan che gli permetteva di prevedere le mosse dell’avversario, gli altri erano coperti di tagli e sangue. L’uchiha  tentò il tutto per tutto lanciando una palla di fuoco suprema, ma le fiamme non scalfirono le lastre.

“Mi dispiace, dovrai sparare fiamme molto più calde per sciogliere questi” lo sbeffeggiò il ragazzo, Naruto si moltiplicò nel vano tentativo di difendersi, prima che i cloni piombassero sugli specchi furono tutti uccisi. Sagiko evocò le sue ali ricorrendo alla rotazione delle piume assassine, tecnica inventata da Naruto come avariante della nuvola di piume e alla sua tempesta di piume, lo stratagemma sembrò funzionare perché gli spiedi cozzavano contro le piume di fvento, purtroppo non poteva mantenere quel ritmo a lungo, Aku decise di lanciare una quantità esagerata di spiedi che distrussero le piume avventandosi minacciosa contro di lei, sarebbe morta se Naruto non si fosse messo in mezzo facendole da scudo con il suo corpo, dopo quella scarica di colpi cadde a terra grondando sangue.

“Naruto, perché?” chiese la ragazza inginocchiandosi davanti a lui.

“Tranquilla…” le sussurrò con un filo di voce, Aku tirò un’altra scarica di sembon contro di lui, però i colpi cozzarono solamente sul corpo dell’Uchiha.

“Perché lo hai fatto, stupido!” gli gridò Naruto che si era velocemente ripreso grazie al chakra della volpe.

“Sta zitto testa quadra, il mio corpo si è mosso da solo.”.

“A proposito, fammi un favore, difendi Sakura a qualunque costo, io…” rantolò morendo tra le braccia del biondino, una scarica di chakra rosso lo avvolse spazzando via la nebbia e inquietando i jonin, con un’urlo bestiale si scagliò contro gli specchi, la sua velocità era triplicata, se non di più, fatto sta che Aku non riuscì a fermarlo dal distruggere il suo specchio e mentre si spostava fu afferrato e sbattuto per terra, ma la cosa più stupefacente era che tutte le ferite erano guarite.

-Ma che demonio stò affrontando?- si chiese il ragazzo terrorizzato mentre era in balia della furia omicida del biondo che continuava ad infierire sul suo corpo martoriato, guando un pugno riuscì a rompergli la maschera il biondino si fermò guardandogli il viso, il chakra si ritirò nel suo corpo permettendo al ragazzo di ferirlo con un sembon.

“Tutto qui quello che sai fare, dove è finita la furia di qualche secondo fa?” chiese prima di sferrare il colpo di grazia che però fu parato da Sagiko che si lanciò all’attacco in un disperato tentativo di difendere Naruto, dopo qualche scambio di colpi fu messa anche lei al tappeto, quando però Aku si preparò a finirli fu fermato da Sakura che aveva visto Sasuke riverso al suolo e non ci aveva più visto dalla rabbia e guidata dall’istinto si era lanciata contro l’aguzino del suo amore. Iniziò ad incalzarlo con una scarica di colpi veloci e potentissimi che Aku parava astento, sapeva di non avere molte possibilità ma aveva notato Naruto che che si curava, infatti il biondo possedeva una delle abilità innate del suo clan, quella di curare chiunque con un morso, però la sua era molto più potente e poteva curare anche solo trasmettendo una piccola quantità di chakra, così appoggiandosi una mano sulle ferite poteva guarirle anche senza l’aiuto del Kyubi. Dopo qualche minuto Naruto si alzò come nuovo, si avvicinò all’Uchiha trasmettendogli una piccola quantità di chakra, girando nel suo corpo lo avrebbe curato, poi fece lo stesso procedimento con Sagiko che aprì gli occhi al delicato tocco del biondo ringraziandolo con lo sguardo, dopo aver compiuto cio il biondo si avventò contro Aku che però percepì un pericolo e disse:

“mi dispiace, purtroppo il mio maestro è in pericolo” così dicendo si lanciò verso il pericolo intenzionato a salvarlo.

***

Lo scontro tra Zabuza e i ragazzi dallo sharingan continuava senza esclusione di colpi, nuibaru sferrava violenti attacchi respinti dalla mannaia decapitatrice mentre Kakashi attaccava con un paio di kunai potenziati con il chakra, all’improvviso Zabuza ricorse dinuovo alla sua tecnica migliore, un velo di nebbia calò sul campo di battaglia, Kakashi però sapeva come fare, estrasse rapidamente un rotolo per poi evocare i suoi cani ninja, percependo il sangue sulla lama del suo kunai gli animali attaccarono il bersaglio che fu colto completamente alla sprovvista, per non parlare poi del tremendo fendente di nuibaru che lo sfiorò, i cani lo avevano afferrato e Inazuma si accingeva a colpire un’altra volta quando un chakra rosso spazzò via la nebbia, i due jonin non poterono far altro che rabbrividire, avevano riconosciuto il chakra del kyubi.

-Cosa starà combinando?- pensò Inazuma spaventata, dovevano concludere lo scontro il prima possibile e Kakashi sapeva come…

Sulla sua mano iniziò a scorrere del chakra elettrico, il jonin chiuse la mano a pugno e si lanciò all’attacco sotto lo sguardo terrorizzato dell’uomo che non sapeva come sfuggire a quella mossa così devastante.

“Taglio del fulmine!” gridò l’albino mentre affondava la mano verso il petto di Zabuza, però il colpo trapassò di netto lo stomaco del povero Aku che aveva voluto salvarlo a qualunque costo.

Il ragazzo sputò sangue per poi accasciarsi al suolo morente.

“Noooo!” gridò Zabuza furioso.

Proprio in quel momento una risata malefica li raggiunse, dall’altra parte del ponte, circondato da una squadra di mercenari spuntava Gatoo che si avvicinò ad Aku sferrandogli un calcio in faccia, non contento gliene diede un altro finchè il suo corpo non fu straziato.

“Così impara quell’impudente a rompermi il braccio!” disse, ma in quel momento un’energia demoniaca lo colpì. Zabuza si era rialzato furiosamente, attorno alla sua figura pareva di intravedere un demonio, era la manifestazione del sakki, con tutta la sua furia Zabuza chiese a Kakashi un kunai con cui si lanciò contro i mercenari uccidendoli tutti senza alcuna pietà, poi attaccò Gatoo, dopo avergli sferrato un colpo mortale gli sibilò:

“brutto bastardo, me la pagherai, avrai il tempo di capire i tuoi errori all’inferno!”. Così dicendo gli conficcò il kunai nella gola, beandosi dell’urlo di dolore dell’uomo. Poi cadde perterra incapace di alzarsi, era coperto di ferite e giaceva nel suo stesso sangue. I mercenari rimasti si gettarono contro i ninja, prima che Naruto(parecchio affaticato dallo scontro appena sostenuto) riuscisse a moltiplicarsi si udirono una serie di grida, i membri del villaggio si erano dati alle armi e con forconi iniziarono a scacciare brutalmente i nemici aiutati dai ninja.Dopo aver scacciato la minaccia Kakashi tornò dal corpo esanime del suo avversario che rantolò:

“Kakashi, portami il corpo del ragazzo…”. Dopo che Kakashi ebbe depositato il corpo senza vita di Aku accanto al suo maestro Zabuza gli disse:

“Ho anche io il diritto di esprimere un’ultimo desiderio?”.

“Si” gli disse Kakashi.”Tieni questa, considerala un regalo per avermi sconfitto, fanne buon uso, preferisco che la maneggi chi mi ha sconfitto piuttosto che farla finire nelle mani di un semplice bandito.”. Kakashi, dopo avergli lanciato uno sguardo stupito e dopo averlo ringraziato afferrò la mannaia decapitatrice appendendosela alla schiena.

 

Spazio autore:

Salve, vi sono mancato? Allora, che ne dite di questo capitolo? Come vedete ho voluto far menare le mani anche a Sakura, che ne pensate voi? Ringrazio i recensori dello scorso capitolo:

eco89 sasuxsaku, aimo94 e shinobi qafa.

Ci sentiamo alla prossima, a buon rendere spero!

 

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Capitolo 9
*** 9) RITORNO E SORPRESA ***


9)      RITORNO E SORPRESA

 

 

I ninja rimasero a casa di Tazuna per una settimana per potersi riprendere, gli abitanti del villaggio erano stati veramente grati ai ragazzi per avere infuso loro il coraggio di ribellarsi a quel maledetto che ora speravano fosse confinato all’inferno. Nessuno aveva subito ferite gravi, Aku era stato gentile con loro e aveva solamente causato piccoli danni con i suoi attacchi a base di ghiaccio e sembon. In quella settimana i due team di ragazzi avevano iniziato a fare amicizia, sebbene Naruto e Sasuke si sfidassero ancora a gare stupide come a chi mangiava di più(scatenando il disgusto e l’irritazione delle compagne di squadra e la rassegnazione di Sai e i sensei), ma dopo l’esperienza vissuta sul campo di battaglia erano più legati, si poteva giurare che sotto la loro rivalità si nascondesse un rapporto di amicizia in crescita. Dopo che si furono ripresi dalle ferite ripresero il cammino per il ritorno, dopo aver attraversato circa un terzo del percorso Inazuma lasciò il passo a Kakashi per affiancarsi al biondino.

“Naruto, prima ho percepito una strana energia rossa, vorrei sapere ogni dettaglio dello scontro” disse la rossa sicura.

Il biondino contrasse la mascella, ancora le immagini della battaglia si rincorrevano nella sua mente, quando Aku aveva dimostrato la sua effettiva superiorità, quando Sasuke si era sacrificato per difenderlo e per un brevissimo istante aveva creduto che il suo rivale fosse morto, per sua fortuna era riuscito a smentire i suoi timori percependo ancora lo sbuffo dalle narici del moro e il suo petto che però si alzava troppo lentamente, a quando però non era riuscito a controllare la tremenda presenza di quel chakra trovando piacevole liberare quell’energia, a quando aveva visto Sagiko a terra in balia del nemico e a quando questultimo si era preparato a darle il colpo di grazia senza che lui potesse fare alcun che, a quando la rosa si era lanciata contro Aku in un gesto suicida ma che comunque era riuscita a tenergli testa dimostrando una forza stupefacente, infine a quando aveva notato con sollievo le palpebre del suo amico che si aprivano lentamente e quando aveva visto Sakura in lacrime gettarsi tra le sue braccia. Dopo che ebbe raccontato tutto alla sensei l’Uzumaki tentò di decifrarne l’espressione, riusciva a cogliere orgoglio, ammirazione, preoccupazione e altre migliaia di emozioni che si accalcavano negli occhi neri come la notte della donna. Inazuma annuì silenziosamente per poi rivolgergli un sorriso.

“be, avete svolto un compito eccezionale, sono fiera di voi” gli disse, ma si accorse subito dell’esitazione del suo protetto, la paura che per un’attimo era serpeggiata negli occhi azzurri del ragazzo la inquietavano, giunti al vortice lo avrebbe torchiato, a costo di doverlo affrontare in uno scontro avrebbe saputo la verità. Inazuma, dopo avere lanciato un’occhiata inquisitoria al biondo spiccò un balzo per raggiungere Kakashi, voleva metterlo alcorrente degli avvenimenti sul ponte e voleva anche dirgli di non prestare attenzione solo all’Uchiha con lo sharingan. Lei e Sasuke in quei giorni si erano spesso allenati insieme, grazie al suo aiuto il suo potere oculare era diventato molto più potente, inoltre gli aveva insegnato alcuni trucchetti del mestiere. Dopo che l’albino fu informato il suo volto si allargò in un sorriso, finalmente quella ragazzina dai capelli rosa aveva tirato fuori un po’ di potenziale, avrebbe attizzato quella fiamma di forza, non si sarebbe lasciato sfuggire un’occasione simile!

 

***

 

Giunti al villaggio della foglia fu il momento delle separazioni, Sasuke e Naruto si strinsero la mano(forse con un po’ troppa forza dato che persino Midori che si trovava infondo alla fila percepì distintamente un secco crak, ma nessuno fece una piega) e si ripromisero che la prossima volta che si fossero incontrati si sarebbero sfidati, Midori diede una pacca sulla spalla della rosa e le sussurrò:

“allora non sei la solita oca, hai avuto coraggio a gettarti contro l’oinin, spero ci incontreremo dinuovo. A proposito, non lasciarti sfuggire l’Uchiha!” le disse infine con un sorrisetto ironico all’espressione furiosa della ragazza notando anche le sue gote infiamme, Sai salutò Sagiko con una semplice stretta di mano. I due sensei invece avevano preferito allontanarsi per potersi salutare calorosamente, dopo un’ultimo bacio colmo di passione si separarono ripromettendosi che presto si sarebbero rivisti.

“Vedi di non distruggere troppo i tuoi allievi e non prenderci la mano con il dolore millenario!” la sbeffeggiò Kakashi parando un’improvvisa gomitata, la ragazza lanciava lampi dagli occhi.

Dopo questo siparietto e dopo una stretta di mano si separarono, se si fossero baciati dinuovo non sarebbero più stati in grado di controllarsi, a malincuore furono costretti a soffocare l’eccitazione. Il team di Uzu si mise in cammino verso il loro villaggio, non vedevano l’ora di incontrare un’altra volta i pivellini di Konoa e scontrarsi contro avversari degni, speravano solo che Kakashi li allenasse per bene.

Giunti al vortice mascherarono il vero rischio della missione(anche se la tsunamikage rimase comunque sorpresa che un ninja del calibro di Zabuza fosse arrivato ad attaccarli, ma pensò che magari voleva la spada di Inazuma e gli sharingan e dato che nessuno ci aveva lasciato la pelle lasciò perdere).

Dopo il colloquio con il capo del vortice Naruto si diresse al campo di allenamento, uno scontro avrebbe potuto lenire la sua frustrazione. Giunto sul campo estrasse una manciata di shuriken lanciandoli in sequenza contro degli alberi, purtroppo non c’era nessuno con cui allenarsi e non voleva disturbare le ragazze che erano sfinite.

 

***

 

Dopo due ore di allenamento il ragazzo si sfilò la maglietta imperlata di sudore e si sdraiò sull’erba fresca, stava per chiudere gli occhi che un sibilo lo mise in allerta, un secondo per aprire gli occhi e vide una freccia diretta rapidamente verso di lui, spostò appena il viso per evitare quel pericolo e vide la freccia passargli un millimetro davanti alle ciglia tanto che ne aveva tagliato la punta.

“Konan, uffa, volevo dormire!”.

“Pensavo volessi batterti” gli disse il ragazzo appoggiato svogliatamente ad un albero.

“Come mai il team delle oche non ti è addosso?” chiese ironico, non aveva neanche finito di parlare che i due poveretti furono assaliti da un folto gruppo di ragazze li assalì, una tentò di appoggiare le labbra a quelle del biondino ma sfiorò solamente la corteccia di un’albero. I due ragazzi si guardarono per poi dileguarsi con rapidità.

“Certo che attiri la sfortuna” gli disse Konan irritato da quel branco di ragazze, non erano il loro tipo, certo erano carine ma il loro atteggiamento appiccicoso non aiutava affatto.

“Seguimi, conosco un posto dove allenarci” gli disse Naruto per poi correre verso il bosco, dopo un po’ raggiunsero una grande radura che però era gia occupata, Midori e Sagiko si stavano allenando.

“Se sapevo che non avevate voglia di dormire mi sarei risparmiato di allenarmi in solitaria per due ore” commentò offeso, le due si fermarono per fissarlo:

“volete unirvi a noi” chiese midori che aveva la fronte imperlata di sudore ed aveva il fiato spezzato dopo che la compagna le aveva mollato un pugno allo stomaco.

“Perché no!” fece Konan schierandosi accanto a Midori con le braccia conserte. I quattro si fissarono finchè non udirono il rumore di un passero, quello fu il segnale del pandemonio. Sagiko si gettò a tutta forza contro Midori ingaggiando uno scontro, aveva anche evocato le ali, infatti aveva realizzato uno stile di lotta(chiamato stile dell’angelo) che le permetteva di battersi anche con l’uso delle ali sia per attaccare che per respingere eventuali assalti alle spalle o allontanare l’avversario con potenti ventate, persino Inazuma faticava a tenerle testa con quello stile. La castana iniziò con un forte pugno diretto al volto che impattò violentemente contro la guardia alzata della Jundo, approfittando di quel momento di stallo Midori la bloccò con il nastro iniziando a stringere e allo stesso tempo a trasmettere il chakra. Intanto i due rivali avevano iniziato uno scontro senza esclusione di colpi, a degli estranei sembrava che fossero avversari anzi che compagni. Naruto parò un pugno diretto allo stomaco con la guardia per poi contrattaccare, il pugno però colpì ancora la guardia del guerriero, sfruttando le braccia che avevano bloccato il pugno si alzò facendo una capriola in’aria che lo avrebbe portato alle sue spalle e intanto gli stampò un calcio sul viso di inaudita potenza che lo sbalzò all’indietro, il ragazzo iniziò una combo di attacchi devastanti che terminò con un clone che cadde dal celo schiantandosi sul corpo dello Yajirushi che però si era difeso usando le ali, poi si lanciò in picchiata contro il rivale che non si aspettava di certo una sua rimonta e fu atterrato violentemente.

 

 

Dopo due ore di intensi allenamenti tutti caddero perterra sfiniti, lo scontro era finito in parità, ci volle tutta la forza del biondino per rimettersi impiedi e arrivare a casa sostenuto dalle amiche che non se la stavano passando meglio. Giunto in camera sua il ragazzo si spogliò infilandosi nella doccia, la stanchezza lo stava facendo collassare. Dopo la doccia si infilò un paio di pantaloni e si gettò sul letto senza neanche usare la maglietta, ma avrebbe dovuto aspettare per dormire. All’improvviso qualcuno si mise a bussare. Quando il ragazzo aprì stancamente la porta si ritrovò a fissare gli occhi gelidi di sua cugina Inazuma che gli chiese:

“posso entrare?”. Il ragazzo si fece daparte per farla passare, dopo qualche secondo di silenzio si sedettero sul letto.

“Cosa è successo davvero al ponte?” chiese Inazuma schietta, notando un fremito nelle mani dell’allievo e cugino.

“Ti ho gia raccontato…” iniziò prima di essere interrotto da Inazuma che lo prese per il bavero della maglietta avvicinandosi pericolosamente a lui.

“Parla” gli ordinò facendolo deglutire. Il ragazzo, seppur titubante dovette raccontarle tutto, la sensei lo aveva minacciato di ingaggiare uno scontro e in quelle condizioni sarebbe stato un suicidio. Dopo averle raccontato tutto le chiese:

“Inazuma, tu sai cos’è quello strano chakra rosso, quando sono stato avvolto da quell’energia… Volevo uccidere tutti, non facevo discriminazioni tra amici e nemici, godevo quando le ossa dell’Oinin si spezzavano tra le mie mani… non capisco, temo che se non fossi tornato in me probabilmente avrei ucciso tutti, compagni compresi…” le rivelò tristemente, poi una lacrima solcò il bel viso del biondino. Inazuma lo guardò comprensiva, non lo vedeva così triste da quando lo aveva visto mentre i konoani lo pestavano e non lo vedeva piangere da un sacco di tempo. D’impulso lo strinse a se, il ragazzo ricambiò l’abbraccio appoggiando la testa sulla spalla della cugina che a lui era sembrata una madre.

“Naruto, quell’energia rossa è il motivo per cui gli abitanti del villaggio della foglia ti odiavano, però qui al vortice è considerato un’onore possedere quell’energia, presto saprai di cosa si tratta.”.

“E se ci troviamo dinuovo in pericolo, se esce ancora non so se sarò in grado di controllarmi” disse il biondino.

“Per questo c’è sempre un modo, questa energia si presenta quando sei in un momento di pericolo, ma se ti insegnamo a sfuggire ai pericoli non correrai rischi. Ti allenerò personalmente per far uscire da te il tuo vero potenziale.”. Il ragazzo la guardò riconoscente.

“Dai, vieni a mangiare” gli disse con un sorriso.

-Non ti rendi ancora conto del tuo grande potere… presto lo svilupperai- pensò la sensei con un sorriso.

 

***

Erano ormai passati diversi mesi da quando erano tornati dalla missione con il team sette di Uzu, i ragazzi della foglia avevano costretto Kakashi a sottoporli ad allenamenti intensivi per migliorare il prima possibile per poi poterli sfidare, nessuno aveva gradito la sconfitta. Sai si era allenato con la spada sviluppando uno stile di lotta impressionante, era molto più rapido, Sakura aveva sviluppato tutte le sue abilità latenti e anche se non riusciva a tenere testa a Sasuke dato che lui possedeva lo sharingan era ingrado di mettere in seria difficoltà l’albino ed era gia riuscita a batterlo parecchie volte. Un giorno ,mentre Sai stava giocando con dei piccoli ragazzini tra cui il nipotino del sandaime Konoamaru, un ragazzo strano apparve davanti a loro scontrandosi con Konoamaru, portava sulla schiena una marionetta e aveva il copri fronte della sabbia.

“Brutto moccioso, ora ti insegno io l’educazione!” ringhiò il ragazzo al bambino stretto nella sua morsa, però quando fece per dargli un pugno in faccia fu bloccato da un sasso che gli colpì il braccio costringendolo a lasciare il bambino.

“Prenditela con qualcuno della tua taglia cretino!” gli ringhiò contro l’Uchiha.

“Chi ti credi di essere?” ringhiò il ragazzo lanciandosi contro Sasuke sotto lo sguardo irritato della sorella apparsa in quel momento, quando però Sasuke si preparò a scagliare il suo attacco fu anticipato da un ragazzo che si frappose tra i due, quella folta chioma disordinata bionda era inconfondibile.

“Naruto?” chiese Sasuke incredulo osservando anche le ragazze che si tenevano a distanza con le braccia incrociate, in quel momento Sakura li raggiunse e chiese alla ragazza di Suna:

“cosa ci fanno qui i ragazzi di Suna, avete un motivo?”.

“Ma come, non lo sapete?” le chiese Temari incredula davanti al cenno di diniego della ragazza.

“Siamo qui per partecipare agli esami dei chuunin” le disse irritata per poi spostare lo sguardo su Kankuro che era finito al tappeto per mano del biondo.

“Kankuro…” disse una voce che fece sbiancare i due fratelli.

“Gaara…” iniziò Kankuro nel tentativo di lenire la furia devastatrice del fratello.

“Smettila, sei la vergogna del villaggio, addirittura ti fai stendere da un ragazzino del vortice…” gli disse irritato lanciando uno sguardo al biondino che aveva contratto le mascelle imitato subito dalle due ragazze.

“Il tuo nome?” chiese il ragazzo che si trovava a testa in giù al biondo che rispose:

“Naruto Uzumaki.”.

“E io Sasuke Uchiha” disse il moro dopo che lo sguardo inquisitore del rosso si fu posato su di lui.

“Ci vedremo agli esami” disse sparendo in una nuvola di sabbia, anche i fratelli si dileguarono.

-Certo che in questo esame c’è gente davvero interessante, non vedo l’ora che inizi, voglio battermi con quello sbruffone della sabbia, gli mostrerò che con i ninja di Uzu non si scherza!- pensò Naruto. Dopo che Sasuke ebbe stretto la mano al biondo chiese:

“veramente ci sono gli esami di selezione dei chuunin?”.

“Si, il vostro maestro lo ha dimenticato?” chiese Naruto perplesso, come si poteva dimenticare una cosa simile!

“Maledetto!” gridò Sasuke oltraggiato dal comportamento di Kakash, lo avrebbe punito, anche a costo di perdere la vita!

 

***

 

“Mi sei mancata” disse Kakashi all’orecchio di Inazuma dopo essersi staccato dalla sua bocca, non aveva neanche finito di parlare che la donna premette le labbra sulle sue. Kakashi sorrise accarezzandole la schiena e le natiche (provocandole un fremito di eccitazione), la ragazza allora fece scontrare sfacciatamente i loro bacini dicendo:

“mi inviteresti a casa tua?”.

“E se non volessi?” fece Kakashi divertito, la donna però spostò la mano al basso ventre del ninja dicendo:

“una parte di te molto importante sembra d’accordo con me” facendoli ridere entrambi.

“A proposito, hai parlato ai tuoi allievi degli esami dei chuunin?” chiese la ragazza mentre saltavano da un tetto all’altro, il ragazzo distolse lo sguardo dal seno della ragazza per poi risponderle imbarazzato:

“aem… in realtà no, glielo dirò più tardi, ora o altre cose più importanti da fare…” le rispose circondandole la vita con le braccia.

“Sei il solito, quando lo scopriranno chi ferma più quel cretino Uchiha?”

 

Spazio autore:

Siii, sono riuscito ad aggiornare di sabato nonostante il problema che a quanto pare era passeggero! 

Salve, vi sono mancato? Allora, che ne dite del capitolo , si passa agli esami dei chuunin(finalmente)! Comunque,

Comunque ringrazio:

 eco89 sasuxsaku e aimo94 per aver recensito il prossimo capitolo, Aimo94, Ansem6, Delavega, kureiji13, nene 99 per averla aggiunta nelle preferite e amaimon666, corinna_black303, eco89 sasuxsaku, Giuseppa89, Nemo e Rafiki 86, Nerbo_Akatsuki_09 e Rebel anime forever per averla aggiunta tra le seguite, ringrazio sentitamente anche shinobi qafa e Rebel anime forever per avermi aggiunto tra gli autori preferiti. Spero che questa volta qualcuno si farà vivo, a buon rendere spero!

PS: Ragazzi, sono riuscito a raggiungere un traguardo incredibile, sono riuscito a scrivere sei pagine di word per un capitolo! *scoppiano gli applausi*. Se volete saperlo alla gara di nuoto sono arrivato secondo *festeggia*.

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Capitolo 10
*** 10) INIZIANO GLI ESAMI ***


10)      INIZIANO GLI ESAMI!

 

NDA: questo è il capitolo più lungo in’assoluto che l’autore abbia mai scritto, se siete così masochisti da voler leggere questo probabile obbrobrio l’autore vi consiglia caldamente di mettervi comodi, possibilmente con del cibo davanti e di godervi la tortura, ci vediamo inbasso.

 

I due team sette si salutarono calorosamente per poi decidere di andare a mangiare un boccone:

“si mangia bene da queste parti?” chiese Midori curiosa.

“Oh, vedrai!” le rispose Sakura dirigendosi verso il chiosco di ramen di teuki. Giunti nella bottega ordinarono una bella porzione di cibo, Naruto e Sasuke ne ordinarono tre extra large. Non appena giunse il cibo Sagiko e Sakura si appostarono ai lati di Sasuke e Naruto per poter prevenire(con la violenza se necessario) una delle loro maledette sfide.

 

I due stavano giusto per ordinare una nuova ciotola quando da una nuvoletta di fumo non apparvero Kakashi e Inazuma, Sasuke balzò impiedi sferrando un calcio in direzione del viso di Kakashi che gli bloccò il piede con facilità:

“maledizione, come ha potuto non dirci degli esami dei chuunin!” protestò Sakura, Naruto si tappò le orecchie, ma perché doveva avere una voce tanto stridula?

“Eheheheh, me ne sono dimenticato” disse il sensei porgendo ai ragazzi tre fogli.

“Dovrete presentarvi tra una settimana nella sala 301 con il biglietto di iscrizione, non è obbligatorio presentarsi, se non volete partecipare non penalizzerete la vostra squadra” disse Kakashi ai suoi allievi, i ninja di Uzu non dissero niente, anche Inazuma li aveva messi alla prova in questo modo e ovviamente loro non ci erano cascati.

“A proposito, ma dove alloggerete?” chiese Sakura ai ragazzi.

“em, non sappiamo” fece Naruto grattandosi la nuca.

”Tranquilli, abbiamo ordinato delle stanze per le squadre che parteciperanno, poi vi indicherò la strada” disse Inazuma che invece avrebbe dormito con Kakashi.

“ci sono altre squadre?” chiese Sai interessato.

“Si, al vortice per diventare chuunin bisogna fare una prova in cui ogni squadra deve dimostrarsi degna di sottoporsi ad una tale prova, quest’anno la prova era uno scontro in un’ampia zona della foresta e solo due team oltre al loro è passato” disse la rossa.

 

 

***

 

Nei giorni successivi i ragazzi del vortice si allenarono insieme a quelli di Konoha nel loro campo di allenamento, tutti avevano deciso di partecipare. Il team di Uzu fu contento nel constatare che i ragazzi riuscivano a tenere loro testa perfettamente, persino Naruto dovette fare sulserio contro l’Uchiha e piu volte si trovò disteso al suolo, certo che Kakashi li aveva allenati bene! Mentre Naruto parava con fatica una gomitata dell’uchiha il biondo notò alle spalle del moro un movimento, anche l’Uchiha grazie al suo sharingan aveva percepito delle presenze alle sue spalle, in simultanea lanciarono uno sguardo ai nuovi arrivati. Naruto riconobbe subito la squadra dieci, la chioma rosso fuoco di Satsuki e la sua espressione sfacciata erano inconfondibili, era una delle oche a cui piaceva assalire il povero Konan e nonostante la loro parentela a volte ci provava spudoratamente con lui, a seguire la tronfia Misuzu che pareva fregarsene di tutto e di tutti, infine Satou Jenkaku, un tipo difficile da comprendere che sembrava non essere capace di instaurare un rapporto dato che lui non aveva amici e a quanto pareva non era riuscito a farsi piacere le compagne di squadra.

“Così sarebbero loro i ragazzi che riescono a mettervi con il sedere perterra, dovreste vergognarvi, come fate a essere sconfitti da dei konohani?” chiese divertita Satsuki ignorando bellamente lo sharingan che si fissava minaccioso su di lei, quello era uno dei motivi per cui Naruto non la digeriva, la odiava per quel suo atteggiamento da stronza arrogante.

“Come se tu sapessi tenere testa ad un cane” le rispose stizzita Sagiko che era finita al tappeto dopo un violento calcio di Sai, gli occhi della sua interlocutrice la fissarono dall’alto al basso, la Uzumaki si avvicinò alla ragazza che stava facendo pressione sulle mani per rialzarsi e le mollò un calcio in faccia che la mandò a schiantarsi contro un’albero.

“Non sai quanto ho aspettato questo momento, il momento in cui tu saresti strisciata ai miei piedi, pensi io abbia dimenticato?” le chiese. Una volta Satsuki ci aveva provato con il cuginetto di Sagiko Konan, erano cugini e a lei piaceva chiamarlo così anche se c’erano solo due mesi di differenza tra loro, comunque Satsuki era riuscita a coglierlo di sorpresa e a baciarlo, allora Sagiko le aveva scagliato una freccia ad un millimetro dal sopracciglio facendola fuggire dal terrore, aveva avuto incubi sul momento in cui aveva temuto di perdere l’occhio. Prima che potesse infierire si ritrovò sbattuta al suolo da Naruto che la guardò furente:

“piantala!”.

“Ma perché devi rompere tanto Satsuki?” chiese una voce, Satou si era spostato accanto al biondo appoggiandogli una mano sulla spalla, Naruto era l’unico amico che si era fatto. Il ragazzo esercitò una leggera pressione sul braccio del biondo come avvertimento, quando la stretta si fece abbastanza dolorosa Naruto levò il piede che aveva appoggiato al petto della cugina di secondo grado che si alzò furente.

“Cavolo, sei in questo posto solo da qualche minuto e gia provochi zizzanie?” fece Misuzu irritata.

“Sarà meglio che la portiamo via prima che Naruto decida di ucciderla” commentò Satou per poi dire:

“konoani, non fate caso alle sue parole, le piace provocare e basta, comunque noi siamo convinti che voi possiate essere dei temibili avversari, mi piacerebbe allenarmi con voi e conoscere i vostri nomi.”.

“Non pensi che dovreste presentarvi prima voi?” fece Sasuke.

“Giusto, io sono Satou Jenkaku, lei è Misuzu e questa scema qui è Satsuki non che cugina di Naruto.”.

“Io sono Sasuke Uchiha, lei è Sakura Haruno e lui è Sai, sarà interessante battersi con voi” disse Sasuke.

“hey, questa è una rimpatriata percaso?” chiese una voce fin troppo familiare, Naruto sorrise da un’orecchio all’altro e camminò verso la porta dove si stagliava la figura della sua cugina Kasumi, di getto l’abbracciò.

“Mi sei mancata in questi giorni, anche se la mia faccia ne è stata abbastanza contenta” commentò.

“Oh, guarda che se vuoi possiamo rimediare, le mie nocche saranno moolto felici di rincontrare il tuo viso!” gli rispose facendolo impallidire e squotere violentemente il capo, alle sue spalle Renya osservava la scena in silenzio mentre Konan constatava i danni del biondo.

“Wow, certo che sai il fatto tuo Uchiha, fino ad ora solo io e le sue compagne siamo riusciti a ridurre in questo stato il biondino…” disse Konan con un sorriso:

“Il mio nome è Konan Yajirushi, piacere di conoscerti Sasuke Uchiha.”. Sasuke gli strinse la mano poi Sagiko sorrise al cugino nonostante il dolore al volto, in quel momento Konan realizzò le sue condizioni:

“ma chi è stato così forte da conciarti in questo modo?” le chiese, la ragazza fece una smorfia irritata per poi sbottare:

“Be chiedi a quella fallita di Satsuki per la mia faccia, il resto è opera sua” disse indicando Sai che sembrava un cadavere ambulante non solo per la sua pallidità ma anche per come lo aveva conciato Sagiko.

“Satsuki?” chiese lui perplesso.

“Mi ha attaccato mentre ero al tappeto” gli spiegò lei amareggiata, il ragazzo lanciò un’occhiataccia alla ragazza che si fece piccola piccola.

“be, dato che siamo tutti qui… potremmo fare un’allenamento a squadre!” fece Naruto contento della sua trovata finchè Sagiko non gli lanciò uno sguardo che stava a dire -ti uccido dopo- cosa che lo fece rabbrividire, sapeva per esperienza(e per molti racconti di Inazuma) che gli Yajirushi potevano essere veramente pericolosi se in collera, sperava solo che non chiedesse a Kasumi di aiutarla a picchiarlo altrimenti… non osava immaginare di cosa potessero essere capaci quelle due insieme e non ci teneva a scoprirlo!

“Sagiko è messa abbastanza male…” iniziò Midori ma fu fermata dall’amica che si mise in posizione:

“per me possiamo anche iniziare”.

“Allora dovremmo fare dei team da sei oppure tutti i team contro tutti?” chiese Sagiko.

“mmm… non saprei… be, facciamo due team contro due team” disse Naruto.

“Bene, il team sette di Uzu e il team quattro di Uzu contro il team sette di Konoha e il team dieci stanno per scontrarsi!” fece Inazuma entusiasta che si era precipitata a godersi la scena, si teneva mano nella mano con Kakashi, dettaglio che non sfuggì allo sguardo del suo team, l’avrebbero torchiata più tardi, ora dovevano farla pagare a Satsuki a tutti i costi!

“Pronti…” fece Kakashi curioso di vedere se i suoi allievi sarebbero stati all’altezza dello scontro dal sapore molto interessante.

“Via!”. I ragazzi scattarono, Naruto si gettò a capofitto contro Sasuke evitando per un soffio un pericoloso attacco di Sakura, la sua strada però fu ancora intercettata da Misuzu che estrasse il suo pericoloso nastro ingaggiando uno scontro senza precedenti, purtroppo per lei Naruto era troppo veloce e non era ingrado di colpirlo. Dopo una serie di attacchi andati a vuoto la ragazza decise di affrontare Midori, Sakura aveva impegnato Kasumi, Renya aveva deciso di darle una mano così Sai si era mobilitato per aiutare la rosa, Sagiko stava affrontando(o meglio massacrando) la povera Satsuki che subiva ogni colpo. Così a Naruto non rimase altra alternativa che battersi l’Uchiha

 

Satsuki aveva iniziato seriamente a pentirsi del calcio riservato a Sagiko, nonostante fosse molto affaticata e avesse ancora il naso gonfio e sanguinante a causa sua combatteva come una furia e lei non riusciva a tenere il passo:

“allora, perché non ti impegni, non eri tu che ti vantavi tanto?” chiese serafica la Yajirushi sferrando un poderoso calcio che superò la guardia della Uzumaki e si scontrò con la costola spezzandola, la ragazza indietreggiò tenendosi il fianco, Sagiko infierì con un violento pugno al mento per poi apparirle alle spalle e colpirla con una ginocchiata sul fondoschiena che la fece piegare in due dal dolore, la castana allora sfruttò lo scalino creato dalla schiena della sua avversaria per saltare e le rifilò un calcio dietro l’orecchio che la fece piombare con la faccia sul pavimento e le fece perdere i sensi.

 

Le due Jundo si stavano scagliando colpi su colpi, il loro stile era identico e nessuna riusciva a prevalere sull’altra, Midori lanciò una serie di sembon nel tentativo di allontanarla da se, Misuzu imprigionò le sue armi con il nastro per poi restituirgliele con un’inaudita potenza. All’improvviso videro Sagiko librarsi sul luogo dello scontro, studiare la scena e poi scendere in picchiata verso di loro.

-Dannazione, non basta Midori, ora pure Sagiko come avversaria!- protestò la ragazza.

Le due compagne si misero in posizione e si lanciarono all’unisono contro la Jundo.

 

Inutile negarlo, quella rosa era veramente forte, era la prima volta che Kasumi veniva contrastata sul suo campo. A vedere il suo fisico esile nessuno avrebbe immaginato che Kasumi predilegiasse il corpo a corpo, come la maggior parte delle Uzumaki del resto, raramente qualcuno aveva contrastato la sua forza con altrettanta forza ma quella ragazza ci stava riuscendo. Persa nei suoi pensieri vide solo all’ultimo secondo la gomitata dell’avversaria, ormai era tardi per schivarla ma una mano possente la fermò.

“Tranquilla Kasumi, ci penso io!2 fece Renya contento di avere salvato il naso della ragazza. Kasumi sospirò irritata, quel ragazzo era peggio di una sanguisuga!

“Se vuoi combattere c’è qualcuno che ti vuole” disse indicando Sai che per fare prima si era appoggiato ad un’uccello d’inchiostro e ora fissava il ninja degli orsi.

“Faccio in un’attimo!” ribattè il giovane ignorando lo sguardo impassibile del suo nuovo avversario.

 

I due rivali stavano combattendo con le taijutsu in uno scontro serrato e senza esclusione di colpi, ogni pugno veniva prontamente schivato o deviato e ogni calcio si schiantava sulla guardia salda del bersaglio.

“Facciamo sulserio, arte del fuoco: tornado rovente!” gridò il biondino, un suo clone precedentemente spedito sotto terra lanciò una grande colonna di vento che fu bruciata da una vampata di fiamme.

“Arte del fuoco: tecnica della palla di fuoco suprema!” ribattè l’Uchiha per poi eseguire un balzo che lo portò lontano dalle fiamme.

“Non male!” fece Naruto contento.“

 

Gli altri scontri continuavano senza esclusione di colpi, Sai aveva neutralizzato con facilità il Kumatari poi si era lanciato contro Sagiko tentando di dar manforte a Misuzu, ma era stato buttato giu dal suo uccello e neutralizzato con facilità. Intanto, in silenzio, Konan osservava gli scontri dopo aver steso senza particolari difficoltà Satou, era ora di intervenire! Così si lanciò contro Sasuke deciso a conoscere le su potenzialità.

I due rivali intravidero il ragazzo correre a tutta velocità verso di loro, Sasuke imprecò:

“dannazione… non bastava Naruto, ora pure lui…”. I due nemici attaccarono insieme il povero moro che attivò lo sharingan e tentò in tutti i modi di difendersi, purtroppo comprese subito di non essere abbastanza in forze, se non avesse partecipato a più scontri probabilmente avrebbe fatto qualcosa ma la stanchezza si faceva sentire.

“Sei ingamba per essere allo stremo delle forze!” fece Konan per poi guardare il biondino:

“mmm… e se decidessi di attaccare te, sono curioso di vedere come te la cavi…” il biondo sgranò gli occhi.

“Non vorrai mica dare una mano all’Uchiha?” chiese preoccupato, i due ragazzi ghignarono attaccando il biondino che parò a fatica i loro pugni, forse avrebbe veramente perso, non poteva permetterlo, avrebbe lottato con tutte le sue forze!

 

***

 

Dopo parecchio tempo erano tutti a terra sfiniti, i sensei allora dichiararono quello scontro terminato.

“Spero di avere l’occasione di battermi ancora con te” fece Kasumi a Sakura che le sorrise, poi Konan si chinò sulla rossa afferrandola e caricandosela sulla spalla ignorando i deboli tentativi di lei di liberarsi, stessa cosa fecero Sai con Sakura e Satou con satsuki.

Tra tutti quello messo peggio era probabilmente il più forte di loro ovvero Naruto, quei due non si erano trattenuti anche se non erano messi molto meglio.

“Accidenti, mi allenerò duramente per poi contrastarli insieme!” fece Naruto per poi chiudere gli occhi stanco.

“Che fai, dormi?” chiese Midori.

“Sono stanco” si giustificò lui.

“Vuoi restare li perterra?” fece ancora la rossa.

“Portami tu” ribattè il biondo ricevendo un pugno dalla compagna, poi Sagiko si chinò su di lui e lo prese in braccio.

“Questa è l’ultima volta che lo faccio” gli disse.

 

***

 

Finalmente il gran giorno era arrivato, Naruto e le sue compagne si erano allenati come matti, Inazuma aveva insegnato al biondo parecchie tecniche di sigillo utilissime, non avrebbero fallito!

“Qual è il numero della stanza?” chiese Sagiko.

“301” le rispose il biondo.

“Cosa fanno la?” fece Midori indicando una porta dove parecchi ragazzi tentavano di passare ma venivano bloccati da dei chuunin, grazie al suo udito affinato Naruto riuscì a cogliere la frase di un tizio con folte sopracciglia che era finito con le gambe per aria:

“perché non ci fate entrare?”.

“Non dirmi che… non sanno che quello è un tranello?” fece Sagiko con una risata.

“Questi esami si preannunciano facilissimi!” commentò Naruto mentre si dirigevano verso la vera stanza 301, prima di imboccare le scale però furono fermati da uno dei chuunin che chiese:

“dove andate, non provate anche voi a passare?”.

“Se ci provassimo finireste con il sedere perterra, fidatevi, se volete tenere un po’ di dignità non sfidatemi, non vorrete mica perdere credibilità davanti a un gruppo di cretini?” fece Naruto divertito, la sua uscita però non piacque affatto ai due ninja che gli si lanciarono contro decisi a fargli abbassare la cresta, ma furono fermati a metà strada da Sagiko che puntò loro una freccia contro dicendo:

“date retta a me, vi sto facendo un favore, lasciate perdere”, facendoli scoppiare a ridere.

“Pensi di farci paura solo perché hai un’arco lungo?” chiesero superando con un balzo le freccie puntate contro di loro, Naruto generò un clone che mandò sotto terra con una velocità tale che nessuno lo vide poi lanciò delle lame di vento dalle dita che crearono un’onda durto capace di fare indietreggiare gli avversari che superarono l’ostacolo e si gettarono contro il biondino, purtroppo constatarono che il biondo era più forte di quanto pensassero, riusciva a tenere loro testa senza difficoltà schivando e parando ogni colpo e mentre loro avevano il fiatone lui era fresco come una rosa e non aveva versato una sola goccia di sudore, pareva che stesse  facendo una semplice passeggiata. Dopo un po’ il ragazzo iniziò ad incassare gli attacchi, per quanto forte non poteva reggere a lungo lo scontro con due chuunin così assestò un pugno al viso del primo e sferrò una ginocchiata pericolosamente vicino al suo punto più importante del secondo.

“Io vi avevo avvertiti” fece Sagiko guardando i chuunin dall’alto al basso, i genin intanto stavano per entrare nella stanza quando Sasuke(che era arrivato in quel momento con il suo team) disse loro:

“non ci credo che non l’avete capito, quella stanza non è la trecento uno idioti!”. I ninja diedero un’occhiata alle stanze, ineffetti era impossibile che tra la duecento e la duecento due ci fosse la trecento uno!

Così i ninja corsero verso le scale, così fecero Naruto, Midori e Sagiko insieme al team di konoha ma furono fermati dal tizio con folte sopracciglia che l’Uzumaki aveva notato prima.

“Sasuke Uchiha, sono qui per sfidarti!” fece il ragazzo.

“E tu chi saresti?” fece il moro annoiato.

“Sono Rok Lee, il più forte genin della foglia!” rispose per poi guardare in cagnesco le ragazze di Uzu che sbuffarono, poi il suo sguardo si spostò su Sakura:

“come ti chiami?” le chiese.

“Sakura” gli rispose lei incuriosita.

“Sakura, io ti amo, vuoi uscire con me?” le chiese speranzoso, la ragazza urlò stupita e disgustata:

“mai, le tue sopracciglia mi fanno troppa impressione!”.

“Almeno dammi un bacio” le disse sporgendo le labbra, la ragazza indietreggiò di scatto.

“Non ho nessuna intenzione di battermi con un incapace” fece l’Uchiha, Lee lo guardò furente:

“ti dimostrerò che non sono un’incapace!”. Così dicendo il ragazzo apparve davanti a Sasuke sferrandogli un calcio che il moro aveva previsto con lo sharingan, nonostante cio il colpo andò a segno.

“Ma… e lo sharingan?” fece Sakura stupefatta, anche Naruto rimase piacevolmente sorpreso.

“come hai fatto!” gridò l’Uchiha furioso.

“Vedi… lo sharingan è ingrado di prevedere le mosse, infatti penso sia impossibile sfuggire allo sguardo di quell’occhio a meno che non si usi una tecnica spazio temporale, comunque il tuo corpo non è ingrado di reagire intempo, questa è la prova che con i due allenamenti si possono superare anche le abilità innate!” gridò l ragazzo contento. Sasuke lo attaccò deciso a vendicarsi, il ragazzo però lo colpì con una serie di calci che lo mandarono in’aria poi lo imprigionò con l’ombra imprigionante iniziando a farlo girare, quando stava per dargli il colpo di grazia apparve un’uomo con le sue stesse sopracciglia che lo raggiunse.

“Lee, cosa stavi facendo!” fece l’uomo indignato.

“M.. maestro Gai… vede… io…” fece il ragazzo, il suo maestro gli sferrò un pugno in testa per poi piangere:

“Lee… non capisci che sono preoccupato per te” fece l’uomo.

“Maestro Gai!” fece Lee scoppiando a piangere.

“Su non piangere, faremo la punizione insieme, duecentocinquanta giri dell’accademia!.”

“E gli esami?” chiese Midori, Gai si battè il pugno sul petto.

“Giusto, me ne ero dimenticato, li faremo dopo, ora vai e mostra a tutti la forza della gioventù!” fece il maestro scompigliando i capelli dell’allievo, poi guardò il team di Konoha:

“voi siete allievi di Kakashi vero?”.

“Lo conosce?” chiese Sasuke curioso.

“Certo, siamo rivali.!” Fece ancora, poi scomparve con il pollice alzato.

I ragazzi si diressero verso l’aula dell’esame.

“Quanta gente!” commentò Naruto osservando la calca di genin, molti avevano la sua età, altri erano persino più grandi.

Poi il ragazzo notò due team avvicinarsi, portavano il copri fronte di Konoha.

“Fronte spaziosa, così partecipi anche tu, pensavo che ti saresti messa la coda tra le gambe per la paura!” commentò una bellissima ragazza dai lunghi capelli biondi che le coprivano un’occhio, curve fin troppo generose, fianchi ben arrotondati, indossava dei vestiti piuttosto provocanti e anche a Naruto fece fatica distogliere lo sguardo a cotanta bellezza.

“Ino-pig, strano vederti qui, pensavo fossi capace solo a vestirti provocante!” le rispose a tono Sakura, le due ragazze si guardarono in cagnesco.

“E loro chi sarebbero?” chiese un ragazzo con un cane sulla testa.

“Sono un team di Uzu” rispose Sasuke.

“Wow, non pensavo che avreste avuto il coraggio di partecipare, ho sempre creduto che foste degli sfigati!” continuò il ragazzo, prima che potesse fare alcun che Midori gli apparve davanti con il nastro sfoderato legandoglielo attorno al collo:

“sai che se volessi potrei spezzarti l’osso del collo con un solo colpo?” gli ringhiò a due centimetri dal viso del ragazzo che impallidì, dopo un po’ la Jundo si ritrasse:

“non voglio sporcare il mio nastro con un pivello.”.

“Kiba smettila” fece un ragazzo di cui non si vedeva il viso notando che Kiba aveva aperto bocca, anche la sua compagna annui.

“Uff” fece il ragazzo con il cane tornando con i suoi compagni.

“Comunque loro sono Kiba, Hinata, Shino, Shikamaru, Cogi e Ino” spiegò Sakura, i Konoani si presentarono, lo sguardo di Naruto si posò per un’attimo su Hinata, aveva un viso angelico con capelli mori lunghi, era molto bella.

Poi Naruto andò a sedersi su un banco, notò con la coda dell’occhio un tipo che tirava fuori delle carte e le mostrava agli altri, acutizzò l’orecchio per sentire meglio.

“Voglio conoscere Naruto Uzumaki, Rok Lee e Gaara del deserto” fece Sasuke.

“Naruto Uzumaki, uno dei più forti Uzumaki del suo tempo, è stato portato via da Konoha da Inazuma Uzumaki, non che sua cugina, perché gli abitanti del suo villaggio lo picchiavano e lo maltrattavano a causa del Kyubi che tiene sigillato dentro di se, si trova in team con Midori Jundo e Sagiko Yajirushi, ha compiuto una missione di rango C insieme al team sette di Konoha che si è complicata con l’arrivo di Zabuza Momochi, cinque missioni di rango D e due di rango B, pare abbia molte abilità come la padronanza di fuoco e vento, sa usare anche alcuni sigilli, Rok Lee è uno specialista nelle arti marziali e non è ingrado di usare arti magiche o illusorie, ha compiuto sette missioni di rango D e tre di rango c, infine Gaara…” e qui il suo sguardo si fece abbastanza intimorito.

“è il figlio del Kazekage, ha compiuto due missioni di rango D, sette C e due di rango B, non si sa molto sulle sue abilità ma nelle missioni di rango B è tornato sempre illeso” disse, l’Uzumaki sbiancò, ma che mostro era? Ma Sasuke aveva un’altra domanda:

“Kyubi… quindi dentro Naruto…”.

“Esatto, la temibile volpe a nove code è stata sigillata nel suo corpo” disse Kabuto, Sasuke guardò Naruto incredulo, poi il suo sguardo si posò su Sagiko e Midori che avevano anche ascoltato la conversazione, le due ragazze annuirono.

Quando Sasuke stava per avvicinarsi al biondo fu fermato dall’apparizione di un’uomo…

 

Spazio autore:

Salve, vi sono mancato? Allora, questo è il capitolo più lungo che io abbia mai scritto e se siete arrivati fino a qui avete un masochismo estremo, chiedo gia scusa per gli errori, ho voluto dividerlo perché non volevo esagerare e quindi annoiarvi. Comunque ringrazio aimo94 e eco89 sasuxsaku per aver recensito l’ottavo capitolo, ringrazio SDestinyMoon per aver recensito il nono e spero di avere più pareri in questi giorni, ringrazio chi recensisce, segue e soprattutto preferisce questa storia, è un grande traguardo per me! Comunque, tranquilli che non descriverò solo l’azione, non può mancare il romantico altrimenti perché lo avrei messo? Comunque, ci sentiamo, a buon rendere spero! PS: Ragazzi, questo capitolo è stato un parto, fatemi sentire i vostri pareri!

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Capitolo 11
*** 11) FACCIA A FACCIA ***


11)      FACCIA A FACCIA

 

 

“Salve” fece un’uomo, era molto alto e ben piazzato e metteva una certa paura, ma cio che lo rendeva più inquietante era il viso sfregiato di ustioni e cicatrici.

“Sono Ibiki morino, state seduti ai vostri posti, la prima prova stà per iniziare!”. Sasuke si sedette al suo posto, avrebbe interrogato il biondo più tardi. Intanto Sakura si stava ricordando, ricordava un biondo ragazzino che la corteggiava all’accademia e che lei evitava e picchiava, in’effetti nessuno si era chiesto perché non venisse più a scuola e lei se ne era completamente dimenticata, gli avrebbe chiesto scusa più tardi.

“Allora, spiegherò le regole una sola volta, questa prova consiste in un test scritto…” a quell’esclamazione gli sguardi di Sagiko e Midori si spostarono inevitabilmente sul compagno biondo che però sembrava abbastanza calmo, non era proprio un somaro ma tutti sapevano che non era portato per stare tra i banchi di scuola.

“è vietato copiare, gli esaminatori qui accanto a me” e qui indicò dei ninja che circondavano i banchi.

“Vi controlleranno, ogni squadra parte con dieci punti a testa, vinceranno quelli che accumuleranno più punti, se verrete sorpresi a copiare farete perdere due punti alla squadra, se quindi arriverete a zero e sarete stati scoperti per cinque volte voi e la vostra squadra sarete eliminati, se non risponderete neanche ad una domanda sarete bocciati, le domande intutto sono dieci, vi saranno consegnate prima nove e successivamente l’ultima, avete un’ora di tempo per rispondere alle nove domande da quando afferrate i fogli” terminò Ibiki.”Pronti, via!” fece Ibiki quando tutti ebbero preso il loro foglio.

 

Naruto guardò le domande, riuscì per puro miracolo a rispondere ad una di esse ma non bastava.

-Cazzo… se le faccio eliminare Sagiko e Midori me le suonano…- fece Naruto sconsolato, stava quasi per gettare la spugna quando notò con la coda dell’occhio un movimento di Sagiko. La ragazza, non vista, aveva lanciato una delle sue piume resa praticamente invisibile dal suo chakra, la piuma si andò a piantare sul foglio di uno degli allievi, poi Naruto si accorse che la ragazza teneva l’arma con un filo creato con l’ausilio del chakra del vento, con un deciso strattone del polso fece volare via il foglio che fu prontamente coperto dal chakra in modo che nessuno lo vedesse, la vittima a cui aveva sottratto le informazioni si guardò intorno sorpresa.

-E se…-

A dare conferma ai suoi sospetti fu di notare che il ninja di suna gli aveva applicato un’occhio di sabbia sulla maglia per guardare, dopo un po’ l’occhio scomparve trasformato in polvere, probabilmente aveva sperato di trovare qualche informazione.

“C-ciao…” gli sussurrò una voce alla sua destra, alzando la testa di scatto il ragazzo notò Hinata Yuga, rimase incantato a fissarla, era molto bella, lineamenti gentili e dolci, solo Sagiko aveva un viso così delicato e perfetto, ma lei gli dava un’idea di innocenza e gli faceva venire voglia di rassicurarla, aveva una chioma corvina e due occhi bianchi che lo fissavano.

-è trasparente come il vetro- pensò.

“H-hai bisogno di aiuto?” gli chiese arrossendo un po’, lo faceva con tutti e poi si era ricordata di quel ragazzo che l’aveva salvata dai bulli.

“No grazie, so fare da solo” le rispose, la ragazza sembrò un po’ abbattuta, non voleva mettere in discussione le sue capacità, anzi!

“S-scusami… e che… non volevo…” iniziò, ma il ragazzo le appoggiò due dita sulle labbra

“non preoccuparti, è solo  che non voglio che tu sia beccata a causa mia, poi io ho una tattica” le disse con un sorriso radioso che la fece arrossire come un peperone.

In’effetti Naruto aveva pronto un’asso nella manica, non era proprio una tecnica ma piuttosto avrebbe sfruttato le sue capacità nell’arte elementare, così alzò il palmo della mano verso l’alto e trasmise il suo chakra nella stanza prendendo così il controllo sui venti, per controllare il vento gli bastava spargere il chakra sull’area da controllare e la sua energia avrebbe fatto il resto, le sue compagne si accorsero di questo e sorrisero, allora non era stupido!Prendendo il controllo dei venti le sue sensazioni si acutizzavano, poteva percepire qualunque cosa disturbasse i venti come il chakra o un kunai lanciato contro di lui, anche le lievissime increspature create dai polsi della gente che scriveva, era proprio grazie a quelle increspature che il ragazzo riusciva a decifrare le lettere e così ad imitarli, decise di copiare da Sagiko, la ragazza si accorse che ogni volta che scriveva il suo polso si fermava ad ogni lettera, dedusse che fosse il suo compagno e non oppose resistenza.

 

***

 

Il tempo trascorreva inevitabile, Naruto era riuscito a copiare tutti i movimenti di Sagiko e dopo che ebbe finito ricevette dalla castana un mezzo sorriso, segno che si era accorta di lui. Intanto molti venivano squalificati, ogni volta che il biondo vedeva qualche esaminatore alzarsi pregava in silenzio.

“Tempo scaduto, ora consegnerò il decimo problema ma prima vi chiedo se siete davvero certi di voler rispondere, chi non vuole può alzarsi e riprovare l’anno successivo, sappiate solo che se decidete di rischiare e poi non ce la fate sarete bocciati e non potrete mai più ripetere l’esame, lo stesso destino avrà la vostra squadra!” fece Ibiki senza alcuna particolare inflessione nella voce che spinse molti ad alzarsi e scappare a gambe levate, Naruto era alle prese con una crisi di nervi, era sicuro di volerci provare ma se avesse fallito, non voleva condannare anche le amiche al suo destino, come fare? Poi Midori lo guardò come a dire -fallo o ti ammazzo-, quello sguardo lo incoraggiò, preso fiato il ragazzo gridò con quanto fiato aveva in gola:

“mai, non rimarrò mai un genin a vita, io devo diventare tsunamikage e nessuno mi fermerà!”.

-Che baka- fece Konan.

“Sicuro ragazzo?” chiese ancora l’uomo, ma quando incrociò il suo sguardo comprese che non si sarebbe arreso.

“Allora… tutti quelli rimasti in questa stanza sono promossi!” decretò, il ragazzo emise un sospiro di sollievo.

“Certo certo, avete superato la prima prova ma non credete che tutte le altre saranno facili come questa, la mia prova eliminerà almeno la metà di voi se siete fortunati!” gridò una donna che aveva sfondato la finestra atterrando sulla cattedra, indossava una tuta ninja aderente che metteva in’evidenza le sue forme.

“Forza, domani vi aspetta una prova difficilissima, chiedete ai vostri maestri per i dettagli, ora sparite!” ordinò.

“Possibile che tu debba essere cosi esuberante?” chiese Ibiki sospirando.

“Mi pare che non ti facesse nessun problema quando ero esuberante sotto le lenzuola…” gli rispose atona.

 

***

 

“Naruto!” fece Sasuke apparendo davanti al team sette di uzu che si fermò, Naruto tentò di defilarsi sostituendosi con un vaso che aveva adocchiato, ma l’Uchiha lo raggiunse con un balzo.

“è inutile che scappi, non sfuggirai mai alla vista dei miei occhi” lo rimproverò.

“Cosa vuoi?” chiese Naruto.

“è vero che hai il kyuubi sigillato dentro di te e che abitavi a Konoha?” gli chiese.

“Si” fece Naruto abbattuto, temeva di aver perso la sua amicizia/rivalità, non si aspettava certo che Sasuke lo comprendesse.

“Perché non me lo hai mai detto, non ti fidavi di me?” chiese Sasuke leggermente risentito, lui aveva raccontato tutti i suoi segreti al biondo, gli aveva parlato persino di quella terribile notte…

“Non è questo, non volevo che tu mi odiassi come gli abitanti di questo villaggio” disse, Sasuke gli mollò un pugno che non gli fece ne caldo ne freddo.

“Baka, sei un mio amico e il mio unico rivale, come potrei odiarti?” fece, Naruto lo guardò incredulo per poi sorridere.

“In’effetti io dovrei porgerti le mie scuse Naruto” fece Sakura.

“Confetto che chiede scusa, questa me la segno sul calendario!” fece Midori a cui non andava giu di essere ignorata e di stare zitta.

“Ti sistemo dopo bambina” le rispose atona Sakura per poi guardare Naruto:

“eri tu il ragazzino che mi corteggiava vero?” fece lei per avere conferma dei suoi sospetti, il ragazzo la fissò per qualche secondo, fino a quel momento i suoi ricordi erano stati soppressi in un’angolo del suo cervello che mai aveva deciso di scrutare probabilmente perché non voleva essere assalito dalla tristezza, ma in quel momento si ricordò che una volta era stato attratto da quella bambina e la corteggiava per attirare l’attenzione.

“ero proprio io” rispose, la ragazza lo guardò dispiaciuta.

”Non devi scusarti, stai tranquilla” la anticipò, la ragazza sorrise per poi lanciare uno sguardo a Midori, prima che potesse lanciarsi su di lei per vendicarsi del fatto che lei l’aveva chiamata confetto una donna identica alla rossa apparve in mezzo alle ragazze impedendo una strage.

“Mamma?” fecero all’unisono Midori e Sagiko guardando le donne davanti a loro.

“Midori, vieni con me, ti devo presentare una persona” fece Yuki trascinandosi dietro la figlia ignorando le sue proteste, Nadeshiko la imitò.

 

***

 

“Ma dove mi stai portando?” chiese Midori a sua madre.

“Vedrai!” fece Yuki contenta, le due ninja stavano saltando da un tetto all’altro finchè non giunsero davanti ad una casa, Yuki si premurò di bussare e poi si fece daparte.

“Parola d’ordine!” fece una voce maschile.

“Apri o ti sfondo la porta e poi la faccia!” fece Yuki spazientita. All’improvviso la porta scattò e si aprì, dall’altra parte non c’era nessuno.

“Vai avanti e sta attenta” fece la maggiore prima di dileguarsi.

“Prima mi trascina via senza un motivo apparente e poi mi lascia davanti ad una casa di non so che tizio… e se…”. Finalmente la sua mente realizzò, e se fosse stato?

Con gli occhi leggermente umidi avanzò nella casa, entrò nel salone e lo vide. Si trovava comodamente sdraiato sul divano con davanti un tavolino su cui erano posate due tazze di tè e un vassoio pieno di biscotti dall’aspetto delizioso, aria strafottente, un sembon stretto tra le labbra, fu così che Midori vide per la prima volta suo padre, senza pensarci due volte Gemma si alzò e strinse forte sua figlia, lei ricambiò l’abbraccio affondando il viso nell’incavo del suo collo e lasciandosi sfuggire qualche lacrima:

“non sai quanto aspettavo questo momento” fece la ragazza.

“Eheheh… sono richiesto a quanto vedo!” fece Gemma ricevendo solo uno sbuffo divertito dalla figlia che era troppo impegnata ad inebriarsi dell’odore di suo padre(che sapeva di alcol e fumo ma era abbastanza trascurabile, dopo tutto aveva abbracciato sua madre molte volte dopo che rientrava dallo shuriken storto, magari con anche in mano dei capi di abbigliamento altrui…).

“Prendiamo un tè, così mi racconterai di te!” fece l’uomo sedendosi sul divano, la ragazza lo seguì contenta.

“Non sapevo sapessi cucinare!” fece Midori indicando i biscotti, Gemma scoppiò in una fragorosa risata.

“è stata tua madre a farli, io non sono capace!” le rispose.

 

***

 

A differenza di Midori(che nel gruppo era probabilmente la meno sveglia, certo lei sapeva stare sui banchi a differenza di Naruto ma era molto avventata ed una baka cronica), Sagiko sapeva dove l’avrebbe portata sua madre, per questo non aveva opposto resistenza. Lei aveva pianto molto raramente ma in quel momento una lacrima di commozione le bagnò il volto.

“Su, non piangere” le fece Nadeshiko scompigliandole i capelli.

Non appena giunsero davanti al campo di allenamento Nadeshiko le disse di entrare, la ragazza obbedì. Si sarebbe aspettata un’abbraccio, mai un affondo che rischiò seriamente di tagliarla in due. Per sua fortuna la ragazza aveva i riflessi pronti e schivò con facilità il colpo per poi distendere le ali per poterli incassare meglio.

Dopo un veloce scambio di colpi il suo aggressore si fermò guardandola con un sorriso di scuse:

“Sagiko… scusami tanto, non volevo attaccarti, solo che aspettavo Hayate per un’allenamento… non volevo accoglierti così, pensavo avreste finito più tardi!” si giustificò.

“Non ti preoccupare” disse la ragazza. Sebbene il suo tono fosse apparentemente senza inflessioni le lacrime e il sorriso sul suo viso tradivano la sua felicità.

“Però vedo che i riflessi non ti mancano figlia mia” disse abbracciandola forte.

“Grazie” gli rispose la ragazza alzando il viso bagnato di lacrime.

“Be… immagino saprai che io sono Raido Namiashi, tuo padre, perché non ci prendiamo una tazza di cioccolata calda così mi parli un po’ di te?” le chiese con un’inchino che le strapò una risata, Nadeshiko le aveva raccontato della sua cortesia.

“Vedo che conosci i miei gusti in fatto di cibo papà.”.

 

Spazio autore:

Salve… vi sono mancato? Allora, immagino non vi aspettavate questo aggiornamento lampo, be domani non posso proprio aggiornare quindi lo farò oggi, poi ho gia corretto e ho deciso di farvi una sorpresa! Allora… cosa dire… penso che questo capitolo mi sia venuto una merda, ditemi voi… la prima prova… be mi sembrava d’obbligo descriverla. Poi… be… vi sembrerà strano che le ragazze incontrino i loro padri solo ora, insomma avrebbero potuto prendersi una vacanza, però… be è andata così e basta! Comunque, dato l’avvertimento oocc  volevo mettere qualcosa di diverso come una Hinata moolto più… come dire… maliziosa e molto meno timida, magari tipo una Anco oppure Ino con anche vestiti più… insomma lasciamo perdere, voi ditemi se vi sarebbe piaciuto, questa storia è ancora in lavorazione, insomma a grandi linee so  cosa deve succedere ma non mi ci vuole molto a cambiare idea! Comunque ringrazio aimo94 per la recensione, spero che ora che inizia la vera azione ci sarà qualcun altro che commenterà! PS: Scusatemi per gli errori! P.PS: Aimo94 ma cos’è, hai forse l’orologio per quando pubblico, cioè, ho pubblicato l’ultimo capitolo e dopo neanche un’ora ho ricevuto una tua recensione e ne sono moolto felice!

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Capitolo 12
*** 12) LA SECONDA PROVA HA INIZIO! ***


 

12)      LA SECONDA PROVA HA INIZIO!

 

 

Dopo che le due ragazze erano state trascinate via da loro madre Naruto decise di allenarsi un po’ con Sasuke, dopo diverse ore in cui quei due si erano battuti come leoni per sopraffarre l’altro decisero che quella volta erano finiti in parità e tornarono a casa, Naruto cercò la sua sensei.-Ma dove è finita?- si chiese il biondo irritato, aveva tentato ovunque, persino in camera sua. Poi decise di allenarsi da solo in’attesa del suo arrivo, dopo qualche ora la sensei si presentò.

“Dove eri finita?” chiese Naruto irritato.

“Lasciamo perdere” fece lei, Naruto però aveva capito dove si era trattenuta.

“Hey, non è che eri da Kakashi?” fece maligno ricevendo in risposta solo uno sbuffo.

“Be è normale che io voglia stare con lui, dopo tutto sono rare le volte che ci vediamo…” si giustificò.

“Ma ora basta parlare di me, voglio vedere cosa sai fare!” gli disse lei mettendosi in posizione. I due avversari si fissarono intensamente, poi Naruto partì all’attacco con un calcio verso il viso della sensei che però fu parato senza apparente sforzo.

“concentrati” gli disse lei lanciandolo dall’altra parte del campo di allenamento, di solito si allenavano nel campo zero di uzu ma li Kakashi aveva dato il permesso ad Inazuma di usare il suo. Il ragazzo si rialzò e tentò con un pugno che fu facilmente parato, allora si allontanò iniziando a fare sul serio, così estrasse una manciata di kunai che lanciò in’aria gridando:

“tecnica superiore della moltiplicazione dei kunai!”. Come preannunciato dal nome della tecnica i kunai da dieci divennero un centinaio lasciando basita Inazuma.

“Così ora sei ingrado di evocare un centinaio di kunai, l’ultima volta che hai usato questa mossa ne creavi a malapena venti e di shuriken solo dieci, ti sei allenato molto!” commentò la rossa sorridendo.

“Questo non è nulla, arte del vento: palmi dell’uragano!”. I kunai si mossero potenziati dal vento formando una cupola di lame che si abbattè minacciosa sulla rossa che indietreggiò ma lei rispose con il medesimo attacco solamente più potente.

“Arte del vento: tecnica della bomba suprema di vento!” gridò il ragazzo dopo che quell’inferno di lame fu cessato scagliando dalla bocca una sfera d’aria compressa in direzione di Inazuma che lo schivò con facilità.

“Arte del vento: soffio d’aria compressa!” gridò il ragazzo che scagliò dalla bocca dell’aria pressurizzata che mentre volava contro la donna produsse un sibilo tremendo tanto da costringere la jonin a coprirsi le orecchie, il ragazzo ne approfittò:

“arte del vento: colpo tagliente del tornado!” fece sparando un tornado di pure lame taglienti che la colse completamente di sorpresa, anche quello aveva un rumore insopportabile.

“arte del fuoco: tecnica della palla di fuoco suprema!” gridò la ragazza stufa di essere in svantaggio, tutti quegli attacchi di vento furono assorbiti nella sfera donandole velocità e potenza.

“Arte del vento: soffio divino del tornado!” la ragazza sgranò gli occhi, quello era uno dei suoi attacchi più potenti, le fiamme furono completamente spazzate via dalla potenza del vento che si abbattè pericolosa su di lei che però si era difesa con un sigillo di protezione che fu quasi tagliato in mille pezzi.

-Ottimo lavoro, ha voluto respingere le mie fiamme con il suo elemento che normalmente sarebbe stato svantaggiato ma che in questo caso essendo più intenso del mio ha spazzato via le fiamme, non mi aspettavo che avesse un tale controllo sul vento, è quasi riuscito a mandare in frantumi il sigillo di protezione, probabilmente questa è una delle tecniche più taglienti e letali del suo repertorio- pensò la donna sorridendo contenta.

“Facciamo sulserio: sigillo tellurico!” quello era un sigillo speciale, sulla sua mano si formò uno strano disegno simile ad un’orologio, quando una delle linee si spostò verso Naruto si scatenò un terremoto che costrinse il biondo a saltare, cio però non gli permise di evitare l’onda durto, così fu scaraventato nel fiume.

La ragazza guardò l’acqua curiosa di vedere come se la sarebbe cavata quella volta il suo allievo/cugino.

-hey, perché non esce?- si chiese lei spazientita, proprio in quel momento l’acqua iniziò a scuotersi come se ci fosse un’uragano che la muovesse.

“Arte del vento: tecnica intensa dell’uragano tagliente!”. Un vero e proprio uragano d’aria tagliente si diresse minaccioso verso di lei, la ragazza lo respinse con un sigillo di protezione, lo aveva anche insegnato a Naruto, era un sigillo che attivava una barriera molto potente.

“Non basta, impegnati di più!” fece Inazuma schivando con facilità il colpo.

“Come vuoi tu” fece Naruto saltando su un’albero iniziando a concentrarsi.

“Ma cosa…” chiese la ragazza per poi sgranare gli occhi, sotto il suo sguardo stupito il pugno del suo avversario fu avvolto da dei fasci di vento biancastro.

“Quello è…”.

“Hai indovinato, questo è Kazekiri!” fece il ragazzo beandosi del viso bianco della sensei. Era una tecnica molto simile al raikiri, quando il pugno dell’utilizzatore veniva avvolto da quella tecnica il pugno diventava affilato come una lama, oltretutto quel colpo donava all’utilizzatore una velocità addirittura superiore a quella del raikiri di Kakashi, anche li bisognava stare attenti a non farsi colpire da un’offensiva ma una delle sue tre abilità innate gli consentiva di percepire il chakra e gli donava riflessi eccezionali. Il ragazzo scattò con una velocità straordinaria, la sensei attese con gli occhi stupefatti l’arrivo del cugino.

“Kazekiri!” gridò il guerriero prima di sferrare il pugno. Tutta la sua energia fu incanalata in quel colpo, il tronco dietro il quale si era nascosta fu completamente disintegrato e lei rischiò di essere coinvolta, ma non fu solo il tronco a subire la potenza di quella tecnica, l’energia si trasmise al terreno scavando una voragine di cinque metri, la ragazza aveva schivato l’attacco ma fu comunque colpita dall’onda durto e scaraventata contro la roccia.

-Pazzesco, ha una potenza devastante!- pensò Inazuma per poi correre dal suo allievo che era caduto a terra per lo sforzo immane a cui aveva sottoposto il suo corpo.

“Sei diventato molto forte, dopo la seconda prova ti insegnerò a controllare meglio questa tecnica” gli disse ricevendo come risposta un sorriso radioso.

 

***

 

Il giorno dopo Naruto si svegliò più presto del solito, così decise di preparare il suo armamento, una manciata di kunai e shuriken(tanto era ingrado di moltiplicarli a suo piacimento), diverse carte-bomba e fumogeni e un po’ di provviste.

“Uff… dormono tutti, ora cosa faccio?” si chiese decidendo di andare a sgranocchiare qualcosa, non appena diede un’occhiata al frigo notò con terrore che mancava il ramen.

“Uffaaaaaa!” fece gridando come un bambino a cui avevano sottratto le caramelle, normalmente era un ragazzo maturo ma se mancava il ramen diventava intrattabile. Per fortuna(o sfortuna, dipendeva da che lato si guardasse il caso) il suo urlo(che non si era preoccupato a moderare) svegliò una Sagiko alquanto furiosa che si precipitò in cucina, non appena vide il biondo fermo davanti al frigo a bestemmiare contro il mondo si infuriò a tal punto da mandare al diavolo il suo autocontrollo, con un rapido movimento gli assestò un calcio che lo fece volare dall’altra parte della cucina.

“Brutto idiota, ma come osi svegliarmi in questo modo!” gridò oltraggiata iniziando a battere il biondino come un tamburo. Se il biondino non fosse stato troppo impegnato a contenere la furia omicida della sua compagna e se non fosse stato divorato dalla fame avrebbe potuto soffermarsi sui particolari, come sul corpo perfetto e formoso della ragazza messo in’evidenza dalla cortissima camicetta da notte che indossava, purtroppo era troppo impegnato per concentrarsi su simili futilità, tutto il trambusto svegliò Midori(Inazuma era troppo pigra per alzarsi a suonarle al biondino). Non’appena la rossa entrò nella cucina vide il povero biondino spiaccicato sul muro con Sagiko che lo sbatteva di qua e di la furiosamente.

“S-Sagiko… non pensi di star esagerando?” chiese la ragazza cauta, tanto per sicurezza sfoderò il nastro, con tempismo perfetto dato che le ali della ragazza spuntarono e da esse partì una raffica di piume contro di lei.

“come non detto, aggiustati Naruto” disse Midori parando con difficoltà la nuvola di colpi, per far andare in bestia Sagiko ci voleva davvero un talento naturale dato che lei era munita di pazienza quasi infinita(se non fosse stato così almeno la metà dei ragazzi del villaggio sarebbero stati pestati a sangue dato che lei doveva sorbirsi ogni giorno i loro corteggiamenti), ma se qualcuno la svegliava bruscamente in questo modo… solo Naruto aveva avuto l’onore di conoscere la ragazza dal suo lato furioso.

“Midori, sei crudele!” piagnucolò il biondino parando a fatica un pugno e venendo sbattuto sul tavolo da una delle ali della sua assalitrice.

Dopo una mezzora abbondante di calci e suppliche la Yajirushi decise di lasciare il malconcio biondino che aveva quasi perso del tutto la fame per andare a cambiarsi.

“Uzumaki” disse la ragazza dopo essere tornata con la tuta da ninja.

“Se osi svegliarmi ancora in questo modo…” disse lasciando la frase in sospeso in modo che il compagno immaginasse da se tutte le torture che avrebbe potuto infliggergli, dopo che il biondo ebbe annuito spaventato si diresse abbastanza soddisfatta ai fornelli dicendo:

“non puoi solo mangiare ramen.”. Ecco il lato buono di essere riuscito a svegliare Sagiko, lei cucinava divinamente e al sol pensarci la fame tornò più irruenta che mai nel suo stomaco, poi avrebbe potuto torchiarle per farsi dire cosa era successo. Dopo che i tre si sedettero davanti ad una cioccolata calda e ad un piatto di ciambelle, Naruto(dopo aver ingoiato circa un terzo del piatto di cibarie) chiese loro cosa era successo con le loro madri, dopo che le ragazze ebbero finito il racconto il ragazzo sorrise contento per loro.

“tu che hai fatto?” chiese Midori.

“Mi sono semplicemente allenato” disse il biondo con un sorriso, in quel momento giunse anche Inazuma.

“Preparatevi, tra una mezzoretta dovete essere al campo.”.

 

***

 

Mezzora dopo si trovavano davanti alla foresta della morte.

“Allora pivelli, per prima cosa non pensate che la prova sia facile come quella di Ibiki, sarà moolto più difficile, come minimo passerà la metà di voi se siete fortunati” disse Anko sorridendo malignamente alle espressioni terrorizzate dei ragazzi.

“Ora vi dirigerete nella tenda e prenderete un rotolo, ce ne sono due, uno del celo e l’altro della terra, lo scopo è impossessarsi dell’altro rotolo sconfiggendo una squadra e correre fino alla torre centrale che dovrete raggiungere entro quattro giorni, non aprite i rotoli finchè non sarete li” disse. Dopo che Naruto fu tornato con il rotolo i ragazzi attesero il via.

“Pronti, partenza…”iniziò Anko prima di essere interrotta dall’arrivo  di tre ragazzini.

“Aspetti, il terzo Hokage ci ha detto che dobbiamo farvi delle domande per il giornalino dell’accademia!”. A quella voce una lacrima silenziosa scese sul viso di Naruto che aveva subito riconosciuto Konohamaru Sarutobi, lui lo aveva conosciuto da piccolo prima di andarsene dal villaggio, i due giocavano spesso insieme però Naruto dubitava fortemente che il bambino si ricordasse di lui, dopo tutto aveva appena tre anni quando se ne era andato.

“Lo conoscevi?” chiese Sagiko passandogli un fazzoletto.

“si” disse  Naruto. Dopo qualche minuto i bambini lo raggiunsero iniziando ad interrogarlo, però Konohamaru se ne stette zitto a fissarlo, quando i suoi amici fecero per andarsene lui sbottò:

“tu… mi sembri famigliare… i tuoi capelli e i tuoi occhi… assomigli molto a fratello Naruto.”.

“Ciao Konohamaru, sono contento che ti ricordi ancora di me” disse il biondo sorridendo, il bambino lo abbracciò di slancio, i due iniziarono a parlare, Konohamaru gli raccontò dell’accademia e chiese al biondo come fosse essere dei ninja, poi gli chiese se poteva allenarlo.

“Ti prometto che quando avrò tempo ti insegnerò qualche tecnica, però ora dovrei andare” disse Naruto sorridendo e scompigliandogli i capelli.

“Va bene, cerca di vincere fratello Naruto!” gridò il bambino prima di allontanarsi con i suoi amici.

“gli insegnerai davvero qualcosa?” chiese Sagiko scettica.

“Almeno i konohani avranno una buona stella nella nuova generazione” disse Naruto che era seriamente intenzionato ad allenare quel marmocchio, sapeva che sarebbe stato difficile ma ci avrebbe provato con tutto se stesso!

“Pronti., partenza, via!”. I tre ragazzi partirono a tutta velocità nel bosco, sarebbero stati quattro giorni molto lunghi.

 

Spazio autore:

Salve, vi sono mancato? Allora, a me personalmente mi è piaciuto parecchio questo capitolo, soprattutto quando Sagiko pesta il povero biondino… Questo capitolo serviva per mostrare un po’ di tecniche di Naruto, ma anche per alzare la curiosità sulla sua terza abilità innata, vi sfido ad indovinare(penso che molti la conoscano, comunque non è un potere oculare). Comunque, la seconda prova ha inizio, vedrete cosa mi invento poi! Comunque, avete visto che potenza il kazekiri(che sarebbe la versione dell’arte del vento del raikiri, si chiama taglio del vento), ma vedrete poi un suo avariante(Sasuke ha creato il kidori perché Naruto non può personalizzare la sua mossa?), per chi ha letto le cronache del vento tre: nebbia di nuvole rosse(che consiglio da leggere-, è un po’ lunga ma vi appassionerà come mai, è bellissima) saprà di cosa parlo. Comunque, ringrazio i recensori:

Aimo94(perché pensi che Sagiko starà con Naruto, no vorrei sapere come ti è venuta questa idea che potrei anche mettere in’atto, dipende), a questo proposito non ci ho ancora pensato(scherzo ci ho gia pensato), il fatto è che quando fai un normale wat if con Naruto konohano e con coppia Naru Saku oppure Naru Hina è tutto più facile perché piu o meno sai il loro carattere e non è difficile inpostare il sentimento, invece con un personaggio inventato da me è più difficile ma io non mi faccio mica fermare dalle avversità! Comunque ringrazio anche Redomy(grazie ancora per i complimenti!). Comunque, ci vediamo alla prossima, spero che si aggiunga anche qualcun altro a recensire e di avere nuovi preferiti da ringraziare, a buon rendere spero!

PS: Prima di leggere questo avvertimento mettete le mani in mostra e deponete le armi, non si accettano tentati omicidi! Comunque, purtroppo per cinque sabati non potrò aggiornare, almeno il primo e il quinto non aggiornerò di sicuro, in cuor mio spero che questa notizia vi dispiaccia, così vorrà dire che amate questa storia! Comunque tranquilli, non la abbandono di certo!

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Capitolo 13
*** 13) NELLA FORESTA ***


13)      NELLA FORESTA

 

Il team 7 di Uzu era avanzato rapidamente per qualche minuto, poi si erano fermati.

“Perché ci fermiamo?” chiese Midori confusa.

“Non dovremmo fare più strada possibile?”

“Questo è quello che pensano le teste calde come te e un po’ anche Naruto anche se lui è più saggio…” iniziò Sagiko per poi essere interrotta dai due che gridarono in coro:

“Io non sono una testa calda!”.

“Se come no, comunque dicevo  che in questo momento staranno tutti cercando di orientarsi nella foresta e magari staranno cercando cibo e acqua, e di sicuro non si aspetteranno un’ attacco, se avanzassimo con la massima velocità come dici tu probabilmente non saremmo in forze per affrontare altre squadre, quindi io propongo di attaccare subito e magari di cercare gia che ci siamo un corso d’acqua da seguire, con molta probabilità questo ci porterà verso il centro della foresta senza tanti problemi e ci permetterà anche di affrontare le squadre che sono così furbe da fare cio che sto proponendo, in’oltre non ho intenzione di passare quattro lunghi giorni senza farmi neanche un bagno”.

“Come piano è semplice ma anche efficace, ci avevo pensato anche io anche se per il bagno non ci avevo pensato.

“Allora dividiamoci, se trovate delle squadre massima cautela, ci incontriamo qui tra due ore.”.

***

 

“Uff… non ci sono squadre…” iniziò a dire Naruto annoiato, quando un cavo metallico lo assalì.

“prendiamo quel pivello!” gridarono tre ninja della pioggia tentando con le loro tecniche acquatiche, dopo quindici minuti di lotta loro erano esausti mentre il biondino non aveva versato neanche una goccia di sudore.

“tutto qui?” fece il ragazzo offeso.

“Poi davate a me del pivello, a questo punto fate prima a darmi il rotolo”.

“Mai bastardo!” gridò il capo facendo scattare un braccialetto che teneva al polso, dallo strano rombo che si sentì sotto i suoi piedi Naruto pensò che quei pazzi avevano piazzato delle mine, usando i suoi riflessi afferrò i tre e si allontanò parandosi dall’onda durto dell’esplosione con i corpi dei tre ragazzi, dalla tasca di uno di loro uscì un rotolo che Naruto afferrò al volo:

“Grazie per il rotolo!”.

Continuò a cercare in lungo e in largo, quel rotolo purtroppo non era quello che serviva loro.

Poi si accorse della squadra 10 che lo fissava.

Prima che potesse realizzarlo il nastro di Misuzu era scattato colpendolo in pieno e mandandolo a sbattere contro un tronco, ancora stordito fu messo a terra da Satsuki che si sedette sul suo stomaco mentre Misuzu legava il biondo per l’incolomità della compagna.

“Non mi aspettavo che fosse così facile coglierti alle spalle tesoro mio” disse Satsuki stampando sulle labbra del biondino un bel bacio.

“Così peggiori le cose” disse Satou che si era accorto che quel naruto in realtà era una sostituzione.

“Spero ti sia piaciuto baciare un tronco” disse Naruto che dondolava comodamente seduto su un ramo.

“Era una tattica per attirare le altre squadre o hai creato la sostituzione mentre ti attaccavamo?” chiese Misuzu.

“Mentre mi attaccavate, comunque secondo me fareste meglio a darmi il rotolo…”

“Io sarei preoccupato al posto tuo” fece Kasumi sbucando di corsa dai cespugli seguita dai suoi compagni.

“… merda…” fece il ragazzo, se si fossero alleati contro di lui dubitava di uscirne indenne, e il brutto era che portava lui il rotolo.

“arte del fuoco: grande esplosione!” l’enorme esplosione bruciò gli alberi nei dintorni, mentre i ragazzi si riparavano lui tentò di fuggire, purtroppo fu attacato da Kasumi che spuntò all’improvviso dalle fiamme.

“Dai cuginetta… non vuoi far del male al tuo cugino preferito vero?” fece il biondo deviando ogni attacco con prontezza di riflessi.

“non sei capace di combattere senza le tue guardie del corpo personali… anche se potresti anche usarle per altri scopi…” fece serafica la ragazza.

“guarda che sono più forte di te e Renia messi insieme e moltiplicati per due!” protestò lui.

“Però Konan è più forte di te”.

“Questo non è vero!” fece Naruto oltraggiato iniziando a sferrare una velocissima sequenza di attacchi, anche Renia spuntò a darle una mano, Konan invece si limitò a sedersi su un ramo ad assistere allo spettacolo.

“Tecnica del richiamo!” fece Renia evocando diversi orsi che lo attaccarono, Naruto usò un’attacco di fuoco per metterli in fuga.

“Ora preparatevi: arte del vento: tempesta suprema di piume!” da ogni singola parte del suo corpo piume di chakra di vento taglienti come spade affilatissime si abbatterono sui due avversari che furono completamente sommersi, quando il ragazzo interruppe l’azione(sperava di non aver provocato loro danni troppo gravi) li vide distesi al suolo con Renia che si era messo sopra di lei per farle da scudo umano e pareva che lei non avesse apprezzato, in ogni caso non aveva funzionato, entrambi avevano ferite superficiali ma ogniuna bruciava come se ci fossero delle fiamme ad impedirne la chiusura, era una caratteristica che aveva aggiunto all’attacco per impedire loro di alzarsi. L’unico che si era salvato era Konan che aveva usato le sue ali per proteggersi.

“Ci vediamo belli!” fece il ragazzo sparendo con un lampo.

Continuò a girare per qualche minuto finchè non trovò una cascata che poi continuava in un fiume, però poi vide qualcosa che forse sarebbe stata meglio non vedere: una ragazza che si faceva il bagno, ogni volta che muoveva le braccia era come se l’acqua si alzasse con lei, non vedeva molto del suo corpo perché gli dava la schiena(dandogli la vista perfetta delle sue natiche) ma la riconobbe come Hinata Yuga, decise di sparire prima che lei lo notasse, però aveva fatto troppo rumore così lei si girò, il ragazzo sparì in un lampo con la visione dei seni fin troppo pronunciati per la sua età.

“be sarà meglio chiamare le ragazze…”

***

Tornato all’albero scoprì che le ragazze lo aspettavano, dopo essersi raccontati cosa era successo(Sagiko era stata attaccata da alcuni tizi che avevano provato a convincerla proponendole o di consegnare loro il rotolo oppure di permettere una palpatina, ovviamente quei malcapitati erano stati conciati piuttosto male) mentre Midori aveva incontrato la squadra 10 di Konoha, quando Naruto raccontò loro della sorgente e della ragazza nuda che vi aveva trovato Sagiko alzò gli occhi al celo.

“Portaci a questo fiume allora.”

Giunti al fiume la ragazza era sparita.

“be penso proprio che prenderò l’esempio della Yuga e mi farò un bel bagno” disse Sagiko iniziando a togliersi i vestiti, non pareva turbata dalla presenza di un ragazzo e quando si fu levata anche le mutandine e il reggiseno si incamminò verso la cascata, il ragazzo posò lo sguardo sul didietro della ragazza, quando entrò in’acqua una gocciolina d’acqua si infilò nel solco e all’improvviso al ragazzo venne sete, così distolse lo sguardo per non fare mosse azzardate.

“Tu non ti lavi?” chiese il ragazzo a Midori che giocherellava con il nastro.

“Dopo, se vuoi puoi andare tu a lavarti insieme alla tua bella…” disse con uno sguardo malizioso.

“Stai zitta che è meglio” fece il biondo rosso come un peperone.

“Faccio la guardia e perlustro i dintorni, se è giunto il mio turno chiamatemi” fece il ragazzo prima di sparire.Si incamminò seguendo il fiume, fatto stà che giunse ad una castata dove un’altra ragazza era appena uscita e camminava senza indumenti per la radura in cerca dei suoi compagni che la spiavano come se niente fosse, ma perché tutte dovevano farlo arrossire?

Il ragazzo si avvicinò ai suoi compagni e disse loro:

“vi conviene darmi il rotolo.”.

Shikamaru si voltò di scatto ed estrasse un kunai.

“altrimenti?” chiese.

“Be avete tre opzioni: 1) vi metto tutti al tappeto e vi frego il rotolo, penso che sei abbastanza intelligente da sapere che ne sono ingrado senza batter ciglio, 2) far del male a quella porca della vostra amica che ha il coraggio di andarsene in giro nuda pur sapendo che ci siete voi, oppure 3) mi date i rotoli e la facciamo finita.

Shikamaru lo osservò.

“Che rotolo hai?” chiese.

“Pensi davvero che te lo dirò?” chiese divertito.

“Facciamo così, io te lo mostro, se è quello che ti serve allora dovrai lottare per averlo, se invece è uguale al tuo ci lascierai sbirciare in pace” fece il Nara mostrandogli il rotolo, Naruto lo guardò deluso.

“Ci vediamo” fece il ragazzo sparendo.

 

***

 

Sagiko aveva appena finito di vestirsi, Midori le si avvicinò:

“Hey, come mai non ti sei sentita in imbarazzo a spogliarti davanti aNaruto?”.

“Affaracci miei” fece la Yajirushi.

“Percaso ti piace?” chiese la rossa ignorando la malavoglia della ragazza nel parlarmene.

“Sai che di me ti puoi fidare…”.

“Tra tutti gli idioti proprio di lui dovevo innamorarmi…” commentò la ragaza.

“Parlagliene” disse l’amica.

“No” disse lei.

“Sta tornando, ricorda: tra noi questa conversazione non c’è mai stata.”.

 

***

 

“Dopo un bel bagno ho proprio bisogno di mangiare qualcosa…” fece il ragazzo dopo essere tornato vestito dalle ragazze, Sajiko gli porse una mela.

“Per ora accontentiamoci, se sai pescare ci procureremo del pesce” fece la ragazza con ancora i capelli gocciolanti.

 

Intanto, qualcuno osservava tutto lo svolgimento della prova.

“cucucucucucucu, ci sono delle persone interessantissime… sarà meglio agire!” fece Orokimaru.

 

Spazio autore:

Salve ragazzi! Lo so, avrei dovuto aggiornare sabato scorso, il fatto è che non ho avuto voglia. Allora, cosa ve ne pare come capitolo. Qui si capisce perché ho messo raiting giallo(oltre ovviamente al dolore millenario), devo ammettere che ci ho preso la mano con le ragazze a farsi il bagno… Comunque, qui si scopre anche un’altra cosa molto interessante, ovvero che Sagiko prova qualcosa per un certo biondino, chissà se la ricambierà quando(e se) glielo rivelerà o se la respingerà distruggendo il suo cuore? Comunque, è un peccato che in queste settimane non si siano aggiunti lettori… vabbè. Comunque, ci sentiamo, mandatemi anche un piccolo commentino per capire se questa ripartenza vi sia piaciuto o se ho fatto schifo, mi serve un parere anche per capire cosa cambiare, magari a voi questi momenti un po’… insomma non vi piacciono… Comunque, a buon rendere spero!

 

 

 

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Capitolo 14
*** 14) IMPREVISTO E L'ARRIVO DELLA SERPE ***


14)      IMPREVISTO E L’INGRESSO DELLA SERPE.

 

 

Naruto evocò i cloni poi si gettò nel fiume alla ricerca di un pesce(ebbe davvero molta fortuna e riuscì ad inchiodare un bel pesce che sarebbe durato almeno per un paio di giorni. Poi tirarono fuori i sacchi a pelo, Naruto attivò le barriere sensoriali e i sigilli di difesa poi si stese. Nel bel mezzo della notte Naruto aprì gli occhi osservando le sue amiche dormire beate, ma notò qualcosa di strano sul viso di Sagiko.

“Non sei un’attrice al mio livello Sagiko” disse quando comprese che non stava realmente dormendo.

“Ottimo spirito di osservazione”  constatò lei.

“Perché non stai dormendo?” chiese lui.

“ecco…” fece lei.

“La verità è che ho freddo…”. Naruto la guardò incredulo, la temperatura era in’effetti un po’ scesa ma loro erano abituati a climi molto più rigidi, le si avvicinò e le toccò la fronte, ritrasse di scatto la mano.

“… Hai una febbre allucinante…” disse lui.

“a…” disse lei.

“purtroppo non abbiamo medicine e io non so preparare nessuno sciroppo…”.

“Tranquillo… starò bene.”.

“Non è solo per te, con la febbre che hai non terresti il nostro passo…” disse il ragazzo che corse per andare a prendere dell’acqua, poi tornò da lei e le bagnò la fronte.

“Forse dovrei svegliare Midori, non sono bravo in queste cose…”.

“Stai andando bene” fece lei con un sorriso che gli scaldò il cuore.

“Più di così non so cosa fare… temo proprio che ti dovrò portare in spalla, quando arriveremo ti cureranno” disse lui facendo per sdraiarsi sul sacco a pelo,   poi gli si illuminarono gli occhi:

“ma certo, userò la mia abilità innata, come ho fatto a non pensarci prima, sai come funziona, vero?” le chiese euforico avvicinandosi alla ragazza che annui prendendo il braccio del ragazzo e tentando con tutte le sue forze di morderlo, purtroppo il suo morso non fece uscire alcuna goccia di sangue.

“Sono troppo debole” disse tristemente, ma il ragazzo ebbe un’idea che non attese a mettere in pratica, prese il viso di Sagiko tra le mani e la baciò, un dolce bacio sulle labbra calde e invitanti della ragazza, la sua lingua chiese il permesso di entrare, i denti della ragazza si spostarono permettendogli di infilare la lingua alla ricerca dell’altra, ma doveva ricordarsi che non era li per iniziare la danza tra le loro lingue, con forza si morse il labbro che iniziò a sanguinare, la ragazza lo guardò capendo, con la lingua andò a leccare il sangue e si sentì subito meglio, quando fu completamente guarita fece un cenno al ragazzo per staccarsi, ma lui pareva ancora intenzionato a rimanere tra le sue labbra e lei sinceramente non ci trovava niente di male, così ricominciò la danza tra le loro lingue che dopo un po’ interruppero.

“Grazie” fece lei sorridendo.

“Figurati” le fece il ragazzo sdraiandosi nel suo sacco a pelo, intanto Sagiko cercava di convincersi della verità, ovvero che lui l’aveva baciata solo per aiutarla, ma questo pensiero le lasciò l’amarezza in bocca, si era appena staccata da quelle labbra morbide e calde e gia le rivoleva sulle sue

 

***

 

Il giorno dopo Midori notò che quei due erano più strani del solito, sembravano distaccati, o almeno Sagiko lo sembrava. Quando Naruto andò a tentare di pescare qualcosaltro la rossa iniziò ad interrogare l’amica:

“cosa è successo tra te e Naruto?” le chiese.

“Assolutamente nulla!” disse Sagiko tentando di fingere, ma il fatto che la sua voce fosse uscita preoccupata e che lei non voleva incrociare lo sguardo di Midori la convinsero a continuare l’interrogatorio.

“Siamo amiche.”.

“Ok…” fece lei raccontandole cosa era successo.

“Il fatto è che quando si è staccato dalle mie labbra volevo che tornasse ancora, stò cercando di non illudermi che io possa piacergli però…”.

“Però sai che Naruto forse non ti ama, ma qualcosa prova, altrimenti non avrebbe indugiato dopo che tu sei guarita a baciarti.”.

“Devo concentrarmi sulla seconda prova, ai miei problemi sentimentali penserò poi.”.

 

***

 

Naruto era rattristato dal fatto che Sagiko era diventata più distaccata con lui, forse era a causa del bacio? A lui era piaciuto parecchio, aveva sentito una strana sensazione alla bocca dello stomaco e uno strano calore al cuore. Assorto in questi pensieri si accorse all’ultimo dell’enorme serpente gigante che stava per mangiare il povero Sai.

“Merda” imprecò, se avesse lanciato un kazekiri avrebbe rischiato di far fuori anche lui, così decise:

“arte del fuoco: grande esplosione!”. Il colpo colpì la coda del serpente come aveva sperato facendolo voltare di scatto lasciando a terra il povero sai che fu soccorso e portato al sicuro da un clone del biondino.

Il ragazzo iniziò allora a caricare il suo kazekiri, quando fu pronto (e il serpente parecchio incazzato, ma quelli erano dettagli) scattò sferrando il pugno al suo collo che si tranciò in due manco fosse stato fatto di burro, neanche il tempo di riprendere fiato che vide un altro serpente in lontananza, probabilmente era alle prese con Sasuke e Sakura, quando arrivò vide che accanto al serpente c’era quell’essere schifoso che aveva restituito ad Anko il suo kunai quando lei lo aveva ferito e controllava i serpenti come se niente fosse, Sasuke era paralizzato dal terrore e Sakura tentava di colpire il demonio che stava mettendo in ginocchio il grande Sasuke Uchiha. Naruto dissolse la paralisi del terrore da Sasuke e con un clone lo portò in salvo, stessa cosa fece con Sakura poi rimase faccia a faccia con la donna serpente che lo fissò.

“Naruto Uzumaki giusto, ho sentito molto parlare delle tue grandi abilità da combattente.

“Bando alle ciance” fece Naruto caricando un destro che la donna schivò con facilità, il ragazzo eseguì una serie di attacchi serrati nel tentativo di metterla in difficoltà ma solo un colpo andò a segno, quando cio accadde la donna iniziò ad attaccare con ferocia, la sua furia sembrava incontenibile e il suo stile di combattimento era stranissimo, proprio come un serpente. Per questo dopo diversi minuti di lotta si trovò senza forze a osservare quel demonio.

“Non ho altra scelta” fece il ragazzo iniziando a concentrare nella mano un’energia potentissima, così potente che si espanse nei venti prendendone il totale controllo.

“Kazekiri, fendente supremo della bora!”. La sua mano fu avvolta da una luce bianchissima che accecò per qualche secondo la donna, era una parte dell’attacco, quando il ragazzo mosse il braccio fu come se tutto il vento attorno al suo braccio si trasformasse in una gigantesca mannaia di circa venti metri trasparente che colpì creando un tremendo vortice d’energia.

Quando la polvere si diradò parve tutto finito, ma il ragazzo non ne era affatto sicuro. La carcassa del serpente c’era, ma non quello della donna, si accorse solo all’ultimo della moltitudine di serpenti che lo accerchiavano ma gli bastò una fiammata ben piazzata per farli fuori, poi vide la donna appollaiata su un masso, prima che potesse reagire la donna gli si scagliò contro afferrandolo e colpendolo allo stomaco ripetutamente con il ginocchio e facendogli sputare sangue.

Naruto si ritrovò a camminare in uno strano posto, sembrava un enorme corridoio, sul terreno c’era dell’acqua che gocciolava dalle pareti. Non sapeva dove andare ma una forza straordinaria lo attirò convincendolo ad avanzare, poi uscì e si ritrovò in una stanza così grande e alta che il soffitto non si vedeva, ma al centro spiccava una grande gabbia in cui c’erano delle bollicine rosse. Da quelle bollicine si formarono due occhi rossi con la pupilla verticale che lo fissarono, stranamente il ragazzo non ebbe paura.

“Cosa ci fai tu qui?” chiese la volpe a nove code materializzando completamente il suo corpo.

“Tu sei la volpe a nove code!” esclamò.

“Che perspicacia” fece la belva.

“Ma cosa ci fai qui, perché sei in gabbia, dove siamo e perché mi trovo qui?”.

“Siamo nella tua testa, questa è il sigillo che tuo padre ha imposto su di me sigillandomi in te, quanto al perché sei qui non ne ho idea, ma ti premierò per essere arrivato fin qui donandoti la mia forza!” gridò la volpe, uno degli artigli della bestia si avvolse attorno al biondo e si trasformò in chakra.

La donna aveva continuato il pestaggio al biondino, finchè una serie di artigli acuminati spuntati dalle unghie del ragazzo non la colpirono in pieno sbalzandola indietro.

“Non è possibile, e se lui fosse…”. Ma non poteva permettersi il lusso di abbassare la guardia contro un avversario così potente, schivò appena intempo la coda rossastra del demone che le scagliò contro una bomba di chakra che lei evitò ancora, poi lui tentò il corpo a corpo, pessima idea.

“Sigillo pentastico!” disse la donna poggiando le cinque dita sul sigillo del ragazzo che fece apparire degli strani segni, all’improvviso tutta quella forza sparì sostituita da una profonda stanchezza, la donna sorrise:

“bravo ragazzo, hai combattuto degnamente.”. Poi si rivolse a Sasuke:

“tu non combatti, il tuo amico ha rischiato la vita per proteggerti e volendo potrei farlo fuori seduta stante.”.

“Invece non gli farai niente!” fece una voce, seguita da una tremenda rafica di sembon e di piume di chakra che schivò con difficoltà. In cima ad un grande masso Midori e Sagiko osservavano la donna scansarsi con abilità.

“Sagiko, io la tengo occupata, tu pensa a prendere quel baka!”.

La castano-bionda non se lo fece ripetere ed evocò le sue ali planando in picchiata sul corpo di Naruto, lo prese in braccio e volò in un luogo sicuro.

“Ha la febbre altissima…” notò spaventata la bionda sfiorandogli la fronte con le labbra. A quel contatto il biondo aprì appena gli occhi e la fissò.

“Stai bene?” chiese lei.

“No… ma mi sento meglio ora che sei qui…” disse, la ragazza gli rivolse un mezzo sorriso, non poteva fare a meno di quel ragazzo.

“Forse è meglio che ti faccia addormentare, soffrirai di meno.”. Il biondo annui.

“Notte” disse la Yajirushi facendo per colpirlo con due dita alla base del collo, ma il ragazzo trovò la forza di alzarsi e di depositarle un bacio sulle labbra che lei ricambiò.

“Notte” rispose lui svenendo subito dopo per il colpo. La ragazza sorrise, l’aveva baciata e anche se pensava fosse stato a causa della febbre che l’aveva fatto le era piaciuto tanto. Annullò quei pensieri quando sentì l’urlo di Midori, con uno scatto si gettò a soccorrerla.

 

***

 

La donna aveva subito senza reagire per diverso tempo, ma era ora di far vedere a quei mocciosi chi era e cosa poteva fare! Così usò l’ombra della serpe per bloccare la smorfiosetta con i sembon, sferrò un pugno al viso di Sai che aveva cercato di coglierlo di sorpresa, mollò un calcio al plesso solare di Sakura che si piegò in due sputando sangue e svenendo subito dopo aver subito il tremendo pugno alla nuca, poi atterrò anche Sagiko(giunta a soccorrere i suoi amici), infine rimaneva Sasuke.

“Sasuke, sai che sei un vero stronzo, a causa tua non uno ma ben due team rischiano la vita…” iniziò perfido puntando un chunai alla gola di Sakura che sussultò.

“Non riesci a combattere, sei un codardo, e a causa della tua codardia farò fuori tutti i tuoi amici davanti ai tuoi occhi, poi penserò a te!” fece alzando il pugnale sul petto di Sakura, quando l’arma si abbassò però fu bloccata da un chunai di Sasuke che aveva deciso di giocare il tutto per tutto.

-Sei patetico fratellino, se mi vuoi far fuori dovrai impegnarti molto, molto di più, ma se vuoi continuare a fare questa vita da miserabile fai pure, continua a vegetare!-.

“Mai!” gridò Sasuke, in quel momento lo sharingan mutò forma, uno strano disegno apparve in quegli occhi, la donna era assolutamente terrorizzata:

“quello è il manjekyou sharingan!”.

“Non farai del male ai miei amici, chiaro!” gridò il ragazzo, i suoi occhi iniziarono a lacrimare sangue e una fiamma dal colore nero prese ad ardere sul corpo di Orochimaru, poi il ragazzo spense il flusso di chakra regredendo al normale sharingan mentre osservava le ceneri di quella bestia. All’improvviso sentì una risata, una fredda, dalle ceneri apparve un’uomo a dir poco raccapricciante.

“Bravo Sasuke, sei degno di ospitare il mio segno!” fece quello, prima che l’Uchiha potesse accorgersene l’uomo-serpente aveva allungato il collo snodabile mordendo il suo.

Sasuke gridò dal dolore crollando al suolo, prima di svenire vide quel tipo distruggere il suo rotolo della terra.

 

***

 

Sagiko, Midori e Sakura si svegliarono, le due ragazze aiutarono Sakura a portare in salvo il bel Sasuke e il povero Sai e la aiutarono a costruire un rifugio e a proteggersi alla belle meglio.

“Senti, perché non facciamo una temporanea alleanza?” chiese Sagiko, la rosa accettò con gioia e allora la bionda andò a prendere il compagno.

 

***

 

Intanto, Anco aveva percepito un dolore al segno maledetto.

“Questo vuol dire che è qui…” disse mentre iniziava a correre alla sua ricerca, non fu perniente difficile, non si era impegnato a non farsi trovare.

“Ciao anco!” la salutò allegramente.

“Orochimaru, preparati a morire!” gridò la donna attaccandolo con l’ombra della serpe che il suo ex sensei evitò con facilità.

“Anco, perchè anche se sei un jonin esperto combatti usando le mie tecniche proibite?”.

“Tecnica della serpe assassina!” gridò anco bloccandolo.

“Ora prenderò in prestito la tua mano!” disse.

“Quella è una sostituzione!”. All’improvviso Anco provò un dolore lancinante al segno e crollò a terra.

“A, non azzardarti ad interrompere l’esame, oppure per la foglia sarà la fine. Comunque ho messo il mio segno al caro Sasuke Uchiha.”.

“Non pensi alla sua salute, non resisterà a lungo, è solo un ragazzo, morirà!”.

“Vedremo, potrebbe essere più portato di te… comunque so che sei gelosa, ma non puoi farci niente!” disse per poi sparire.

Quando anco riaprì gli occhi vide una gigantesta belva che la stava per divorare, ma quella fu bloccata dai membri della squadra ambu accorsi a soccorerla.

“Anco, cosa è successo!”.

“Orochimaru è tornato!”.

“è terribile, dobbiamo sospendere lìesame!”.

“Se lo facciamo la foglia sarà spazzata via, dobbiamo parlare con il terco hokage.”.

 

Spazio autore: salve e scusate il ritardo ma ero in un week end con gli amici!

Allora, in questo capitolo c’è stato il romanticismo tra questi due che bei personaggi, poi c’è stato il combattimento che spero aver descritto bene, poi penso di aver sbagliato il nome di Orochimaru quindi scusate per gli errori, spero di ricevere tanti pareri, ci vediamo presto, a buon rendere spero!

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Capitolo 15
*** 15) IL POTERE DEL SEGNO MALEDETTO E L'ALBA DI UNO SCONTRO EPICO! ***


15)      IL POTERE DEL SEGNO MALEDETTO E L’ALBA DI UNO SCONTRO EPICO!

 

Dopo che Sagiko ebbe fatto stendere il compagno affianco a Sasuke le tre ragazze(aiutate da sai che si era rapidamente ripreso) iniziarono a posizionare trappole, poi organizzarono i turni di guardia, avrebbe iniziato Sai, poi Sagiko, Midori e Sakura.

Sakura però non riusciva a dormire, era accanto a Sasuke e controllava di tanto in tanto la temperatura del suo corpo che non sembrava affatto mutare, maledizione!

“Povero Sasuke-kun…” pensò quando il ragazzo emise un gemito di dolore.

Anche Sagiko era molto preoccupata per il suo compagno, aveva notato subito i segni attorno al sigillo della volpe, ma lei non era un’esperta di sigilli e anche se aveva riconosciuto il sigillo pentastico solo Naruto era in grado di spezzarlo, ma dato che era su di se avrebbero dovuto aspettare la fine della prova per farlo sbloccare da Inazuma. La castano-bionda strinse la mano del biondo.

“Resisti Naruto… ti prego…”.

“Si vede che ti piace” disse Sakura spuntata alle sue spalle.

Sagiko negò subito con la testa.

“Ma cosa vai a pensare, è solamente un mio grande amico…” tentò di difendersi la ragazza.

“Come no…” fece Sakura scettica sedendosi accanto al biondo.

“Seguendo il tuo ragionamento se ci provassi con lui non avresti niente a ridire… secondo me fai fuori le sue fan, perché un ragazzo così non può non avere delle fan, se non esistesse quel dio di Sasuke probabilmente gli avrei messo gli occhi addosso” fece Sakura.

“Non ti azzardare…” disse Sagiko fulminandola con lo sguardo.

“E non sei innamorata… sei pure gelosa che io ci provi con lui…”.

“non capisco cosa ci trovi in un tipo come l’uchiha… ba” fece Sagiko riuscendo a svicolare da quella situazione pericolosa, in compenso fece irritare la rosa.

“è un ragazzo così bello… così affascinante…”.

“Se questo è ciò che pensi allora non hai capito cos’è l’amore… non si basa solo sull’aspetto fisico, ma anche sulle emozioni e comportamenti, non puoi dirmi che lo ami se ti piace solo la sua faccia” fece Sagiko incollerita. Sakura la guardò stupita, era sconvolta da quelle parole così sincere di lei, forse non era veramente innamorata di Sasuke… in’effetti a pensarci bene non si era mai interessata alla sua vita più di tanto, sapeva solo che gli piacevano i pomodori e che voleva far fuori suo fratello Itachi, il flagello degli Uchiha.

“Forse… forse hai ragione” ammise infine, ma Sagiko era tornata con l’attenzione al bel volto di Naruto.

Intanto la notte scorreva, venne il turno delle altre e alla fine di Sakura, Sagiko si addormentò di colpo appoggiata al petto del biondino e lo stesso fecero gli altri, Sakura invece rimase di guardia.

All’improvviso vide Naruto e Sasuke comparirle davanti:

“State bene!” gridò la rosa abbracciandoli.

“Si, sto molto meglio, grazie a te cara Sakura…”.

“Mi diverto molto di più quando i topolini in trappola vogliono sopravvivere ad ogni costo” disse Orokimaru apparendo davanti ai tre che iniziarono a gridare di terrore.

“Ahahahahahahahahahah!” gridò Sakura svegliandosi di colpo, per fortuna gli altri erano troppo stanchi per accorgersene.

Poi la ragazza vide uno scoiattolo camminare dritto dritto verso l’erba trappola e d’istinto lanciò un Kunai che lo fece fuggire.

“Cosa è successo?” chiese confuso Zaku.

“Ha visto la carta bomba?”.

“Lo escluderei… possiamo provare a chiederglielo…” commentò Dosu.

 

***

Intanto il team Gai di Konoha si era diviso, Roc Lee si fermò a osservare delle foglie che cadevano:

“Se riesco ad afferrare almeno venti foglie prima che tocchino terra Sakura si innamorerà perdutamente di me, se invece non ci riuscirò… continuerà a trattarmi come sempre…”.

-Quelle sopracciglia mi mettono i brividi-.

“Iniziamo, che la fortuna sia con me!” gridò il ragazzo iniziando ad afferrare le foglie, alla diciannovesima vide uno scoiattolo con sul dorso una carta bomba, afferrò al volo la bestiolina e gli staccò la carta bomba.

“Meno male che l’ho visto… chi sarà stato a fare una cosa del genere?” si chiese furioso.

 

***

“Non hai dormito per tutta la notte…” fece Dosu con un ghigno.

“Perché non svegli Sasuke e poi vai a dormire?” chiese canzonatorio Zaku.

“Ancora quei farabutti… perché dovrei farlo, voi volete solo ucciderlo per conto di quella serpe schifosa di Orochimaru… non pensate al morso che ha sul collo, voi volete solo sfidarlo e sconfiggerlo!” gridò lei furiosa come non mai.

“Morso sul collo?” chiese Dosu sospettoso.

“Gia, immagino voi non ne sappiate niente” disse amaramente la ragazza.

“Una mezza idea sul perché glielo abbia impresso ce l’ho…” disse Dosu con un’espressione furiosa sul volto.

“Indipendentemente dal motivo ora questa ragazza sa troppe cose, per questo farò fuori prima lei e poi penserò a Sasuke!”.

“Aspetta, è chiaro che qui è stato scavato di recente, poi quest’erba non cresce da queste parti, è chiaro che sia una trappola.”.

Poi Dosu si lanciò da un’altra parte, stava giusto per colpire Sakura dopo aver trovato un percorso quando incappò in un sottilissimo filo che fece scattare una freccia che circunnavigò un albero li vicino legandosi ad esso e imprigionando Dosu a testa in giu, a quel punto Sakura lanciò una carta bomba tentando di farlo fuori, ma la rapidità di Dosu nel liberarsi gli permise di salvarsi il culo.

Sakura era terrorizzata, oramai non aveva vie di uscita e le ragazze dormivano beate, se neanche l’impatto della carta bomba aveva fatto qualcosa… Allora decise di combattere, con un grido di battaglia forsennato si gettò contro Dosu.

“Shannarooooooooooo!!!!!!!!!!!” gridò la genin sferrando il pugno carico di tutta la sua forza, Dosu riuscì a spostarsi ma non evitò l’onda d’urto causata dalla distruzione dell’albero alle sue spalle… Dosu fu scagliato a tutta potenza verso i suoi compagni, Zaku afferrò l’amico prontamente.

“Che potenza… se non mi fossi spostato non oso immaginare come sarei ridotto…”.

“Gia… ma ora ha perso quasi le forze… approfittiamone!”. Purtroppo Zaku aveva ragione, Sakura si sentiva stanca e sentiva le gambe molli, così si preparò alla fine. Proprio quando Dosu stava tornando all’attacco deciso a vendicarsi…

“Entrata dinamica!” gridò il ninja verde della foglia sferrando un poderoso colpo al povero Dosu che per la seconda volta fu preso al volo da Zaku.

“Roc Lee!” fece Sakura sconvolta.

“Stai bene angelo mio, questi brutti manigoldi non ti hanno fatto nulla di male spero!” gridò indicando freneticamente i suoi avversari.

“Non vuoi proprio capire che qui siamo tutti nemici…” fece Sakura.

“No, sei tu che non vuoi capire una cosa, ti ho detto che finchè respirerò nessuno ti potrà far del male, perché io ti amo Sakura-kan!”. La rosa lo guardò mentre un delicato rossore si faceva largo sulle guance di lei.

“Grazie… ti ringrazio di cuore Lee…”. Intanto Lee stava ballando internamente di gioia, era riuscito a far colpo su Sakura!

“Mi spiace interrompere i due fidanzatini, ma avremmo uno scontro in corso…” disse Dosu emettendo delle terribili onde contro Lee che cadde al suolo.

“Il mio orecchio!” gridò dolorante.

“Non potrai muoverti per un po’, quanto all’orecchio ci metterà molto più tempo…”. Sakura era veramente terrorizzata, se anche Lee era stato messo k.o dai nemici… significava che non aveva speranza, Dosu le si scagliò contro per colpirla definitivamente quando…

“Loto frontale!”. Lee, con tutta la sua determinazione, era riuscito a compiere uno sforzo immane fermando il suo nemico ed usando la sua tecnica proibita, l’impatto fu violentissimo ma Zaku era riuscito ad alleggerire il colpo per quanto possibile.

In quel momento però Lee non resse più e svenne.

Sakura tentò allora un’ultimo disperato attacco che fu fermato da Zaku che la sbattè su un’albero inchiodandola.

“Ora mi diverto…”. Il primo pugno sul volto fu davvero doloroso, fu subito seguito da un altro, e da un altro ancora, quando Zaku decise di dirigersi contro Sasuke Sakura si aggrappò con tutte le sue forze al suo braccio, pur di morire tumefatta avrebbe protetto Sasuke.

 

***

 

“Ragazzi…” disse Ino tristemente osservando gli sforzi di Sakura di non lasciare Zaku.

“Vorrei aiutarla… ma non so…”.

“Ino, noi ti seguiremo, qualunque decisione prenderai…” disse Shikamaru accarezzandole la schiena.

 

Ino stava ricordando quando erano bambine e aveva incontrato per la prima volta Sakura, era in lacrime perché i bambini ridevano della sua fronte spaziosa(che lei invidiava), così Ino le si era avvicinata e le aveva detto che non doveva coprirsi la fronte altrimenti l’avrebbe resa più evidente, da allora erano diventate amiche finchè… finchè entrambe non si erano innamorate di Sasuke, da allora erano rivali in tutto, ma non poteva lasciare che quel figlio di buona donna la pestasse in quel modo…

“Shikamaru!” gridò al ragazzo che capita l’antifona mosse la sua ombra e riuscì, per miracolo, a  intrappolare tutti e tre i nemici.

“Capovolgimento spirituale!” gridò Ino entrando nel corpo di Kin, allora Shikamaru rilasciò la sua tecnica.

“Lasciate la ragazza e il vostro rotolo poi sparite, quando non sentirò più le vostre presenze lascierò andare la ragaz…” iniziò ino, ma un kunai lanciato con precisione da Zaku le colpì un seno acerbo facendola squittire di dolore.

“Ma non pensate alla vostra amica? E poi che razza di uomini che sietee come osate colpire il seno di una donna innocente solo di essere stata vittima della mia potenza?” chiese sconvolta.

“Noi siamo anche pronti ad eliminarla se sarà necessario a compiere il volere di Orochimaru…”.

“Ino, scappa!” gridò Shikamaru terrorizzato, Ino obbedì, proprio prima che Zaku sferrasse un gancio destro alla ragazza che fu colpita qualche secondo dopo aver acquistato il controllo, il colpo fu così forte da farla crollare priva di sensi.

“Lee!” gridò Ten Ten accorrendo al capezzale dell’amico che le sorrise.

“Ora ve la vedrete con me… se gli avete fatto del male sappiate che la pagherete davvero cara!” gridò furioso Neji attivando la sua arte oculare.

“Di solito i cani che abbaiano non mordono…” disse Dosu, ma con la sua arte oculare neji aveva notato una cosa che lo fece sorridere lievemente.

“Non ce ne sarà bisogno…”.

“Sakura!” gridò Midori accorrendo al capezzale dell’amica che era ancora attaccata ostinatamente a Zaku, si lasciò cadere al suolo e fu prontamente afferrata, ma quando alzò lo sguardo vide gli occhi neri di Sasuke che ora avevano lo sharingan.

 “chi è stato, chi ha osato, quale di questi vermi ti ha deturpato il viso?”.

“Sasuke-kun…” disse lei terrorizzata, i segni sul suo corpo erano chiaramente stati provocati dal segno che aveva sul collo e quel chakra anomalo sembrava pericoloso quasi quanto quello di Orochimaru.

“Sono stato io, e ora farai la sua stessa fine!” gridò Zaku che si lanciò a passo di carica contro Sasuke che gli apparve dietro:

“mi è parso di capire che ci tieni alle tue braccia…” disse mentre un crack assordante segnava la rottura del braccio destro.

Zaku era completamente terrorizzato:

“Le mie braccia, no ti prego abbi pietà di me!”.

“Sasuke Uchiha, avete vinto, vi cediamo il nostro rotolo della terra, ti prego di avere pietà… lasciaci andare…”.

“Sasuke, ti prego calmati!” gridò in lacrime Sakura, a quella vista la furia di Sasuke sparì, il ragazzo lasciò che i membri del villaggio del suono si allontanassero.

 

***

 

Naruto aprì gli occhi, Midori e Sasuke erano andati ad aiutare Sakura e nella tenda rimaneva Sagiko che era ancora accoccolata al suo petto, quando si accorse che era sveglio lo abbracciò , il ragazzo la attirò a se.

“Sono contenta che tu stia bene…”.

“Anche io sono felice di vederti…”.

Poi lei si fece seria:

“Aem… percaso… aem… ricordi cosa è successo prima che ti addormentassi?” chiese un po’ speranzosa.

“Si… e non è stato un gesto dettato dalla febbre bensì è stato un gesto razionale, volevo farlo.”.

I due stavano per baciarsi quando Naruto si rabbuiò e disse rinchiudendo tutte le loro cose in un rotolo(cosa che fece venire nella mente di Sagiko pensieri poco casti su cosa avrebbe potuto fare il biondo con qualche capo della sua biancheria intima…):

“Sarà meglio andare, il team 7 di Konoha e Midori stanno per affrontare una battaglia su quattro fronti…”.

E il biondo non aveva tutti i torti…

 

***

“Bene…” disse Sasuke quando ci furono tutti e sei gli ex alleati.

“Ora suggerisco di dire tutti che rotolo abbiamo…”.

Naruto si tastò le tasche notando che il suo non ce lo aveva più.

“Orochimaru lo ha distrutto insieme a quello di Naruto, per fortuna io ne ho uno… che è del celo…”

“Sasuke e gli altri hanno la terra…” riferì Midori che sentiva l’adrenalina della battaglia..

“Il nostro della terra” disse Neji.

“Il nostro del celo” disse Ino.

“Il nostro del celo…” disse Kasumi apparendo insieme al suo team.

“e il nostro della terra…” disse Satoshi.

 

Spazio autore:

Salve! Allora, mi dispiace se non ho aggiornato il prossimo sabato ma non avevo tempo(e ammetto neanche voglia). In questo periodo la mia pigrizia è aumentata in maniera esponenziale, mentre il mio tempo è diminuito, quindi gli aggiornamenti potrebbero saltare, ma state certi che se non concludo questa storia potete farmi la pelle… comunque scusate per gli errori di ortografia che sono certo di aver fatto, ringrazio le 38 recensioni che ho ricevuto in tutto, i cinque preferiti e i dieci seguiti, ciao e alla prossima, vi lasciò alle porte di uno scontro titanico che vede ben… fatemi contare… sei squadre, chi vincerà e come finirà? Scopritelo nella prossima puntata di ‘cronache del vortice’!

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Capitolo 16
*** 16) SCONTRO AI MASSIMI LIVELLI, LA FINE DELLA PROVA E L’APPARIZIONE DI UN NUOVO PERICOLOSO TEAM DI UZU. ***


16)      SCONTRO AI MASSIMI LIVELLI, LA FINE DELLA PROVA E L’APPARIZIONE DI UN NUOVO PERICOLOSO TEAM DI UZU.

 

L’aria attorno al campo che sarebbe stato teatro dello scontro tra le squadre più promettenti del villaggio della foglia e del vortice era tesissima, quasi palpabile, la tensione era alle stelle e si sarebbe potuta tagliare con un filo.

“Davvero interessante… vi spiace se ci uniamo anche noi alla festa?” chiese Kiba Inuzuka apparendo con Akamaru e gettandosi con tutta la sua potenza verso Naruto.

“Hai il rotolo della terra immagino…” fece il biondo, Kiba annui.

“Zanne perforanti!” gridò Kiba, si udì un’impatto tremendo.

Quando il fumo si diradò notarono tutti con incredulità che il colpo era andato a segno anche se il biondino aveva bloccato Kiba.

“Konan…” disse Kasumi sconvolta, anche il ragazzo era piuttosto sorpreso ma aveva notato delle anomalie nel chakra dell’amico..

“Accidenti a quel sigillo pentastico, se non ci fosse stato Kiba avrebbe gia perso!” gridò Sagiko accorrendo a soccorrere il ragazzo che tentava di respingere Kiba.

“Sigillo pentastico?” disse una voce, sull’albero accanto a Konan si stagliava un’uomo sulla cinquantina, capelli bianchi con una lunga coda, indossava il copri fronte della foglia.

“Ci penso io, bella signorina bionda, ti spiace togliergli la maglia?”.

“Lei chi è?” chiese Sagiko diffidente.

“Tranquilla, sono un’amico… e sono capace di rompere il sigillo pentastico, ma devi togliergli la maglia e alzargli le braccia al celo.”. Sagiko decise di fidarsi ed eseguì ciò che le aveva chiesto.

“Liberazione pentastica!” gridò l’uomo poggiando la mano sul sigillo di Orochimaru che si spezzò all’istante, una fortissima energia avvolse il biondo, segno che era tornato al massimo della sua potenza.

“Il mio lavoro è finito, ora mi aspetto che tu riesca a vincere questo scontro ragazzo! A, bella biondina, dato che ho probabilmente salvato il tuo ragazzo da un probabile pestaggio… potresti ringraziarmi per esempio… mostrandomi le tue mutandine?” fece l’uomo facendo infuriare Sagiko che gli mollò un violento calcio sul viso.

“Me le mostrerai la prossima volta ok?” fece Jiraya , poi osservò Lee, gli si avvicinò e con il suo chakra lo rimise in piedi per poi sparire appena in  tempo per evitare il montante della bionda che però aveva il sorriso sulle labbra.

Naruto sorrise pronto allo scontro.

“Zanne perforanti!” gridò ancora Kiba, dopo tutto anche se era tornato alla normalità doveva essere indebolito dal suo colpo, ma quando gli fu vicino notò che la ferita era sparita, ormai il biondino sembrava come nuovo, la prova lampante fu quando il ragazzo spostò appena il busto schivando il colpo e bloccò Kiba schiantandogli il piede sulla testa e spiaccicandolo al suolo, poi si abbassò e appoggiò due dita sulla sua fronte:

“Sigillo neurale!” Kiba rovesciò gli occhi svenendo all’istante.

“Fuori uno, il prossimo?” chiese Naruto, Neji si fece avanti.

“Pugno gentile!” gridò Neji che non aveva voglia di usare tutta la sua forza, Naruto saltò all’indietro evitando il colpo, poi gli mollò un pugno in faccia che lo scaraventò sull’albero più vicino.

Roc Lee(che intanto si era completamente ripreso) si gettò furioso contro Naruto tentando di colpirlo con un pugno che il ragazzo schivò abbassandosi e tentando un veloce calcio dal basso, allora Lee si spostò saltando accanto a Neji e tentò una gomitata che fallì, sferrò un violento calcio che però non solo aveva mancato il bersaglio ma lo aveva anche sbilanciato, ma al ragazzo venne un’idea, usò la schiena di Neji come appoggio, sfruttò tutta la sua forza per gettarsi con tutta la sua potenza verso naruto a cui stampò un doppio calcio sul petto che lo mandò a schiantarsi contro un masso.

“Bel colpo!” commentò il biondino contento.

Intanto Sagiko e Konan si stavano battendo a colpi di piume di chakra(a discapito dei loro compagni che dovevano tenere d’occhio gli avversari e le freccie), Midori naturalmente fronteggiava la cugina, Kasumi aveva gonfiato di botte la povera Satsuki e ora stava cercando di evitare i tremendi fendenti di Sai, quando il ragazzo era sul punto di decapitarla Renia intervenne bloccando la spada con il suo braccio indurito dal chakra di tipo terra.

“Mi occupo io di questo qui dolce Kasumi!” commentò lui iniziando a combattere.

Sasuke se la stava sbrigando con l’intero team 10 di konoha che non gli aveva fatto un graffio.

“Sparite, non servite a nulla, non prenderò certo il rotolo a degli incapaci come voi!” fece per poi dirigersi deciso verso Naruto che teneva testa a Lee con estrema facilità.

“Lee, ci penso io a lui!” disse Sasuke attaccando con un calcio dall’alto che fu bloccato dal gomito di Naruto, tentò una ginocchiata al plesso solare che il ragazzo bloccò con entrambe le mani per poi usare il ginocchio come appoggio per sferrare un doppio calcio sul viso al ragazzo che spostò la testa per evitarlo poi gli mollò una serie di gomitate sulla schiena, Naruto accusò i primi due colpi poi cadde a quattro zampe sul terreno attivando una sua tecnica:

“Sigillo tellurico!” gridò scatenando un terremoto che scagliò  lontano Sasuke.

“Ora… Kazekiri!” gridò il ragazzo avvolgendo il braccio con la lama biancastra, poi si scagliò contro il ragazzo con una velocità assurda, Sasuke lo vide con lo sharingan ma non riuscì ad evitarlo, stava giusto per tentare il suo asso nella manica quando Sai bloccò il braccio-spada del biondo con la sua katana.

“… non mi aspettavo un tuo intervento…” fece Naruto ritraendo la sua mossa che gli aveva tolto parecchie energie, combattere con la spada gli avrebbe permesso di recuperarle, così estrasse un rotolo dalla sua sacca, e spezzò il sigillo. Sulla sua mano apparve una magnifica spada, aveva l’impugnatura d’oro con la lama rossa a doppio taglio, era lunga circa 90 centimetri e su di essa c’era disegnato un vortice rosso.

“Questa è uzu no gekido, una lama forgiata apposta per me, ora vedrai di cosa sono capace!”. La prima mossa fu fatta da Sai che tentò un colpo di piatto che il ragazzo bloccò con uno scatto del polso, poi il biondo tentò un colpo dall’alto che fu bloccato prontamente, allora passò ad un fendente laterale che Sai schivò, allora eseguì un perfetto affondo verso il collo bloccato dalla suola della sua scarpa, allora il ragazzo attaccò con una stoccata dall’alto che il ragazzo parò con difficoltà.

“Sei bravo, ma ora… sigillo di soffocamento!”. Così i segni del sigillo di soffocamento ricoprirono anche la spada dell’allievo di Inazuma aspirando l’aria attorno alla lama e togliendo per qualche secondo il respiro a sai che rischiò di collassare, quando si fu ripreso il ragazzo gli fu addosso sferrando una serie di velocissimi fendenti praticamente imprendibili.

-Merda, mi sta addosso, non riesco a trovare un varco per attaccare…- pensò Sai mentre schivava per un soffio un colpo molto pericoloso.

-Così mi stancherò… se continua ad incalzarmi così non ho possibilità…- pensò ancora L’albino schivando una stoccata. Alla fine il biondo ebbe la meglio e con un colpo di piatto mandò Sai a schiantarsi contro un’albero, per l’impatto il ragazzo perse i sensi.

“Fuori due, ora chi è il prossimo?”. La risposta arrivò insieme ad un potentissimo pugno di Kasumi che Naruto evitò per un soffio.

“Kasumi… Guarda che abbiamo lo stesso rotolo…”.

“E quindi, se ti sconfiggo infretta eliminiamo dei possibili avversari!” disse la rossa.

“Ottima osservazione…” disse Naruto sorridendo.

“Penso che anche i due Yajirushi abbiano avuto la tua stessa idea dato che se le stanno suonando…” disse Naruto che aveva schivato una freccia diretta pericolosamente al suo bel volto scampando ad un bel dolore.”Arte del fuoco: soffio mortale del drago!” gridarono in sintonia i due ragazzi scagliando dalla bocca due tremende fiammate, nessuno dei due voleva demordere.

“Certo che sei brava con l’arte elementare…” disse Naruto, ma non si era accorto che Kasumi si era gettata tra le fiamme pronta a colpirlo, evitò appena in tempo il tremendo destro della ragazza.

“Pugno di fuoco!” gridò la ragazza che aveva avvolto la sua mano chiusa a pugno nelle fiamme, ritrasse il braccio per caricare il colpo.

L’esplosione fu davvero intensa, tanto da far temere a Kasumi di aver ucciso il proprio cugino, ma poi notò che le fiamme erano scomparse e che si sentiva debole, abbassò lo sguardo sulle sue mani… erano legate con delle catene di puro chakra, non poteva credere ai propri occhi, le sue mani erano affondate in uno scudo di catene di chakra arrotolate tra loro e ora il suo pugno era intrappolato, lentamente lo scudo si plasmò in due manette che la imprigionarono.

-Le catene di chakra…- pensò lei sconvolta.

“Ti presento la mia abilità innata segreta… le catene di chakra, catene con cui posso assorbire il chakra degli avversari, catene che posso adoperare e plasmare in qualsiasi forma… Il ragazzo era avvolto da una densa aura arancione, lo stesso colore delle catene.

“Hai plasmato le catene formando un’aura di energia attorno a te in modo che assorbissero le fiamme e la mia energia…” disse Kasumi mentre con un tonfo cadeva sul sedere.

“Questa aura è portentosa, osserva” disse lui mentre si metteva davanti ad una tecnica di Conan a base di Chakra, quando il chakra del ragazzo fuoriuscì nelle mani di Conan… scomparve.

“Puoi assorbire il chakra dall’aria…” fece lui sconvolto.

“Esatto, le famose catene di chakra sono una manifestazione di questo potere di assorbimento del chakra…”.

“Pazzesco…” pensò Sasuke attivando il suo sharingan e scagliandosi contro il biondino che non fece una piega, all’ultimo afferrò il polso dell’uchiha che si sentì mancare. Poi l’aura attorno al biondo scomparve.

“è davvero faticoso…” commentò cadendo all’indietro, per fortuna Sagiko lo afferrò prima che cadesse al suolo.

“Degna dimostrazione…” disse una voce famigliare alle spalle di Naruto.

Tre persone erano apparse davanti al biondino.

Uno era un ragazzo moro con un berretto in testa, occhi scuri e uno sguardo penetrante, costui era Heiji, poi una splendida ragazza dai capelli rossi che le arrivavano a metà schiena, un sorrisetto sulle labbra e un bel vedere per gli occhi maschili, indossava una maglietta scura che lasciava scoperto l’ombelico e una gonna a spacco che lasciava intravedere i bei glutei, infine  il terzo era un alto ragazzo dai capelli scuri corti, occhi marroni e un lupo tatuato sul braccio. Davanti al biondino stava il team 8 di Uzu in persona. Erano suoi ottimi amici e anche ottimi sparring partner per gli allenamenti massacranti a cui si sottoponeva il biondo.

“Team 8… che piacere vedervi qui…” fece Sagiko stringendo la mano a Nami, una sua cara amica.

“Sagiko… bello scontro!” commentò lei.

“Sasuke!” gridò Sakura accorrendo a soccorrere il moro che era crollato al suolo, Sai se lo caricò sulle spalle e scattarono allontanandosi, anche gli altri team scomparvero.

“Non sono in vena di scontri Heiji…” fece Naruto al suo amico.

“Oh, stai tranquillo… abbiamo tutti i rotoli, voglio sconfiggerti alle battute finali di questo esame… dopo tutto lo stesso vogliono anche Katsuya e Nami…”.

“Volevamo solo osservare fino a quanto si potevano spingere i tuoi poteri…”.

“Oh, non hai ancora visto niente…”.

“Immagino…” disse il ragazzo per poi sparire insieme al suo team, rimanevano solo i nostri beniamini del team 7.

“Allora andiamo?” chiese Midori con un sorriso.

“Si, dopo tutto dobbiamo ancora prendere il rotolo della terra”

 

***

 

Il team si mise in marcia, ma Midori notò che tra i suoi due compagni c’era una nuova intesa, se prima Sagiko aveva un’atteggiamento freddo nei suoi confronti ora sembrava tornata alla normalità o anche di più, spesso aveva intercettato degli sguardi che si rivolgevano.

“Sagiko, cosa è successo tra te e quel baka del biondino?” chiese quando il  biondo si fu allontanato per procurarsi del cibo.

La ragazza, ormai conscia che non sarebbe stata ingrado di eludere le sue domande optò per rispondere sinceramente e le raccontò la vicenda.

“Vorrei riparlargliene per chiedergli perché l’ha fatto però…” Sagiko Yajirushi non avrebbe mai detto che sarebbe stata così fragile in amore, si era sempre detta che lei era una ragazza diversa, forte e che non si sarebbe comportata come quelle stupide oche invaghite che fantasticavano… invece poi tanto diversa non era, certo non credeva assolutamente alla storia del principe azzurro e a quella del filo rosso del destino… ma anche lei aveva le farfalle nello stomaco quando vedeva il suo amato, si preoccupava immensamente per lui ogni volta che combatteva anche se aveva spesso provato sulla propria pelle che quel ragazzo di forza ne aveva da vendere…

“Però hai paura di essere delusa” fece la sua amica.

“Secondo te come devo fare per fargli aprire gli occhi sui miei sentimenti?” le chiese.

“Be… puoi dirglielo faccia a faccia… oppure puoi cercare di fare in modo che sia lui a fare la prima mossa…”.

“Sempre che provi qualcosa per me…”.

“Si vede lontano un miglio che gli piaci… devi solo trovare la strategia e il momento giusto per parlargliene…”.

“Lo pensi davvero?” chiese Sagiko speranzosa.

“Si… anche perché dubito sia così stronzo da baciarti solo per farti soffrire…”.

“La prima volta lo ha fatto perché non avevo neanche la forza di morderlo con forza…”.

“Però ha indugiato prima di staccarsi…”.

“Non capita tutti i giorni di baciarmi… sarà rimasto incantato…”.

“Aspetta… era il tuo primo bacio?”.

“Si…”.

“Comunque e quello che ti ha dato prima che lo mettessi ko?”.

“Delirava per la febbre…”.

“Allora vai a parlargli e vedi se riesci a fartene dare un altro…”.

“Sembra facile… lo farò dopo la prova.”.

 

***

 

Intanto Naruto stava fronteggiando due squadre del villaggio della pioggia, mentre loro erano affaticati lui era tranquillo.

All’improvviso davanti a lui giunse il team 10.

Misuzu si gettò ferocemente contro il biondo ma fu rapidamente neutralizzata.

“Noiosa…” commentò, ma all’improvviso vide un lampo, si abbassò riuscendo ad evitare al pelo il bisturi di chakra del suo amico Satou.

“Non avete nessuna possibilità di…” disse, ma poi sgranò gli occhi e si spostò rapidamente venendo però ferito dal pugnale al braccio.

“Maledizione…” pensò lui mentre si impegnava a parare tutti gli attacchi dei tre team. Dopo qualche minuto sconfisse rapidamente i team della pioggia impossessandosi dei loro rotoli(per fortuna uno era della terra!) poi si apprestò a finire il team 10, ma quando stava per sferrare il colpo la sua mano fu fermata da una gia conosciuta.

“Heiji… non intrometterti” ringhiò.

“Trovo così divertente intercettarti amico mio…” disse il moro per poi afferrare il rotolo del celo che il ragazzo aveva sottratto ai suoi avversari.

“Dato che tu hai gia questo rotolo questo del celo me lo tengo io sperando che non ti dispiaccia…”.

“Non li avevi tutti e due?”.

“Per errore lo tagliato in mille pezzi…”.

“Il solito… prendilo e sparisci…” disse il biondo mollando un pugno a Satsuki per poi tornare dalle sue amiche.

 

***

Quando le raggiunse notò che stavano confabulando, ma quando lo videro taqquero di colpo.

“Era ora…”.

“Dimmi, hai trovato un rotolo?” chiese Midori curiosa.

“Ovviamente” disse Naruto sorridendole, poi fissò Sagiko, forse era lui ma gli pareva che sotto il suo sguardo le gote di lei si fossero imporporate.

Ma fu solo per un’attimo, perché poi sul viso della ragazza tornò la solita espressione impassibile.

“Allora ci conviene incamminarci verso la torre.”.

Così il gruppo del vortice raggiunse con rapidità la torre, giunti li aprirono i rotoli e si attivò una tecnica di evocazione, davanti a loro era apparso un jonin della foglia che aveva spiegato loro il significato della prova e aveva detto loro che avevano ancora 12 ore per riposarsi.

Così i ragazzi furono accompagnati a delle camere che erano state preparate per farli riposare. Naruto cadde pesantemente sul letto chiudendo gli occhi. Sagiko aveva aperto il rotolo in cui aveva sigillato i suoi vestiti, estrasse una gonna e una maglietta, si denudò e andò a farsi una doccia, poi si vestì e andò da Naruto. Quando entrò però lo vide addormentato.

“è così carino…” pensò sorridendo, all’improvviso il ragazzo aprì gli occhi e incrociò il suo sguardo.

“Naruto…”.

Il ragazzo si mise a sedere e le sorrise facendole cenno di sedersi accanto a lui, lei obbedì.

“Dimmi, non mi dire che è gia ora di combattere?”.

“No…” disse lei.

“Allora cosa?” chiese, poi le avvolse il braccio attorno alla vita premendola contro di lui.

“Ecco… io…”. Avrebbe voluto parlargli di ciò che era successo nella foresta e chiedergli perché l’avesse baciata, ma non ne ebbe il coraggio e si limitò a dire.

“Ti ho preparato uno spuntino…”.

-Codarda!- pensò la ragazza tristemente.

“A…, grazie.”.

La ragazza gli consegnò lo spuntino(che in’effetti aveva preparato) e uscì dalla stanza tornando in camera sua, quando ebbe chiuso la porta lasciò cadere una lacrima che asciugò infretta.

 

***

Naruto aveva capito immediatamente che c’era qualcosa che non andava, ma non sapeva cosa.

Non sapeva perché il suo istinto gli aveva suggerito di abbracciarla, ma quando lo aveva fatto aveva sentito una strana sensazione alla bocca dello stomaco che non sapeva come definire, irritato si alzò, avrebbe chiesto consiglio.

Così si diresse alla camera di Midori, quando entrò però la trovò solo con un’asciugamano striminzito in vita che lasciava ben poco spazio all’immaginazione. Arrossì violentemente distogliendo subito lo sguardo dal prosperoso seno di lei e evitando una lama di vento che lei gli aveva lanciato, era arrossita violentemente. Chiuse la porta gridando:

“cretino, bussare no e?”. Quando si fu vestita fece entrare il ragazzo che si scusò ancora.

“Non importa… comunque cosa volevi?” chiese, a quel punto Naruto raccontò a Midori la vicenda con Sagiko nella foresta e della strana sensazione che aveva provato.

-Perfetto…, ora temo che devo essere io a dare loro il giusto coraggio…- pensò la Jundo.

“… penso… che tu ti sia innamorato di lei.”. Naruto sgranò gli occhi, non ci era arrivato.

-Ho sempre pensato che i ragazzi fossero ritardati in certe faccende…- pensò lei sospirando.

“Io innamorato di lei? Cioè… sei sicura?”.

“Assolutamente,.”.

“Ma… Come mi devo comportare?”.

-Ecco, devo pure spiegargli anche quello!- pensò irritata lei, il ragazzo aveva spesso dimostrato le sue doti di stratega ma nelle faccende amorose diventava più stupido di Renia!

“Mi sembra ovvio no? O ti dichiari oppure continui a giocare ferendo te e forse la tua compagna.”.

“Ma se le dichiarassi il mio amore… e se lei non ricambiasse?”.

“Secondo me ricambia… è chiaro, basta vedere come ti guarda… come vi guardate…” disse Midori per poi afferrarlo e gettarlo fuori da camera sua ordinandogli di andare a dichiararsi.

 

Spazio autore:

Salve! Allora, trovo normale che vogliate uccidermi, dopo tutto… è da tantissimo tempo che non aggiorno, merito una morte violenta e crudele.

Comunque ho raggiunto 40 recensioni, davvero sono commosso… Quando ho visto quella cifra penso che mi sia sfuggita anche qualche lacrima… e ringrazio anche gli 11 seguiti… Spero vi piaccia questo capitolo ricco di colpi di scena a non finire, recensite in tanti, mi piacerebbe che al prossimo capitolo(o anche a questo ma non chiedo troppo) riuscissimo a raggiungere il numero considerevole di 50 recensioni, se riusciamo a raggiungere questo numero il cinquantesimo recensore avrà diritto a scegliere le combinazioni per la terza prova! Comunque, ci vediamo alla prossima! grave; !

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Capitolo 17
*** Avviso per i lettori ***


Ok… So che non ho scusanti per quello che vi ho fatto… è da troppo tempo che non aggiorno, e ho provato sulla mia pelle la tristezza per non vedere la continuazione di storie magnifiche (non sono così presuntuoso da definire la mia storia magnifica, ma direi che ha ottenuto un buon successo). Il fatto è che rileggendola dall’inizio… mi sono accorto che lo stile di questa storia non mi piace. Quindi io ora vi chiedo: stò scrivendo una nuova versione della storia che però non ho pubblicato. Voi preferite che io continui questa o che la cancelli ricominciandola dall’inizio? Ho deciso che sceglierete voi, metto la cosa ai voti. Fatemi sentire il vostro parere, gente! Nel caso entro un mese io non abbia avuto almeno 6 pareri allora cancellerò la storia e la ricomincerò, e in questo mese di tempo mi metterò a correggere tutto ciò che non mi piace di questa storia. Il problema è che a luglio avrò davvero pochissimo tempo per scrivere, e la prima settimana di agosto sono impegnato, quindi non prendetevela se non aggiornerò frequentemente: sappiate solo che io ci tengo a questa storia, anche se dovessi metterci 5, 10, 100 anni io la finirò, tranquilli!

Aspetto con ansia le vostre risposte, ci sentiamo, dal grande e magnifico Namory superfigo! PS: Temo di aver lasciato la modestia a casa…

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