Sono qui per te

di cattero1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Questi personaggi, sorpresa sorpresa, non li ho creati io ma appartengono alla DreamWorks, questo racconto non è stato scritto a scopo di lucro, sì lo so che il fatto che io da questa storia non ci guadagni niente vi sorprende, ma vi giuro che è così.
                                                  
Fuori c'era freddo e dentro la temperatura era di poco superiore a quella esterna, ma Po aveva appena finito di allenarsi e non c'era niente di meglio del kung fu per scaldarsi.  Pensava ai suoi genitori mentre preparava il pranzo.  Era molto felice che alla fine si fossero messi ad andare d'accordo e ancora di più che papino P (così  Mr Ping veniva chiamato da Po per distinguerlo da Li Shan) avesse aperto un corso di cucina pomeridiano per i cuccioli del villaggio, compresi i cuccioli di panda che ormai si sentivano a casa lì nella valle della pace. I genitori non dovevano pagare per questo corso e di questa decisione Po si era stupito ancora di più, una cosa del genere gli risultava quasi inconcepibile, in modo positivo ovviamente. Tutto a un tratto si trovò a pensare a Tigre, succedeva spesso quando pensava ai suoi papà, non riusciva a capire come avesse fatto a restare così buona dopo tutto quello che aveva sofferto. Lui era sempre stato preso in giro perchè era grasso, ma c'era anche sempre stato suo padre a consolarlo, a farlo sentire a casa. Mentre invece lei era sempre stata additata da tutti come un mostro. Tranne ovviamente da Shifu, ma neanche lui le aveva mostrato affetto, aveva sempre tenuto le distanze, eppure lei non si tirava mai indietro quando si trattava di aiutare  qualcuno, che si trattasse di un bandito o di incubi lei c'era, era lì per proteggerti e per ascoltarti. Però mai per farsi ascoltare, questo preoccupava un po' il panda, anche dopo tutto quello che avevano passato insieme Tigre continuava a essere molto riservata. Se faceva un brutto sogno non lo raccontava, se aveva dei dubbi non li condivideva, se era preoccupata cercava di non farlo notare. Però Po lo notava, e molto anche, si era accorto che quando qualcosa non andava Tigre si allenava più intensamente e più a lungo di tutti, poi quando era ora di dormire usciva. Anche se Po non aveva mai capito a fare cosa, lo aveva notato perchè davanti alla sua porta c'era l'unica asse che scricchiolava e lui ogni volta che sentiva questo rumore quasi impercettibile si svegliava. Però non aveva mai provato a seguirla, sapeva che lo avrebbe scoperto quasi subito e che dopo non si sarebbe più fidata. E lui non voleva questo, quello che voleva era che Tigre si aprisse con lui, che gli parlasse. Gli veniva spesso in mente, quando lei si isolava per stare da sola a pensare, se dovesse raggiungerla, ma non l'aveva mai fatto. Poi in quei momenti si ritrovava a pensare arrabbiato che Shifu sarebbe dovuto andare da lei, gli veniva voglia di andargliene a dire quattro a quell'anziano maestro. Ma sapeva che sarebbe stato inutile, se non l'aveva consolata prima non l'avrebbe fatto adesso, ormai Shifu la considerava un'adulta totalmente indipendente. Ma Po non la pensava così, tra di loro lei era la più piccola, appena 19 anni, compiuti poche settimane prima. Il più grande era Gru, 26 anni, ed era il più paziente del gruppo, insieme a Vipera che di anni ne aveva 24. Mentre Mantide e Scimmia ne avevano solo un in meno di Vipera. Po stava per compierne 22 e si accorgeva spesso che Tigre era troppo adulta per la sua età e probabilmente lo era sempre stata. Certo 19 e 22 sono solo 3 anni di differenza, ma il panda si ricordava com'era spensierato a quell'età, certo non era mai stato una persona seria, però era sicuro che la disciplina dell'amica l'avrebbe raggiunta dopo anni di allenamento, sempre se fosse riuscito a raggiungerla. Gli dispiaceva per lei, ma non sapeva cosa fare. In quel momento l'unica cosa da fare era chiamare gli altri per il pranzo.
Erano tutti molto affamati, tanto che Mantide e Scimmia cominciarono una piccola lotta per decidere chi sarebbe stato servito per primo, come avrete intuito furono gli ultimi a essere serviti. Anche Tigre sembrava stanca, e questo preoccupò ancora di più il guerriero dragone, sapeva che Tigre non era indistruttibile ma anche dopo le missioni cercava di farsi vedere forte. E questo non per far sentire inferiori i suoi amici, ma per rendere orgoglioso Shifu, lei si allenava più degli altri e rispettava sempre ogni regola e ogni dovere che le fosse imposto per ricevere un piccolo complimento dal suo adorato maestro. Ma non accadeva quasi mai che questo desiderio venisse soddisfatto, anzi, le sgridate da parte di Shifu per lei erano anche più dure, perchè con lei il panda rosso aggiungeva anche le fatidiche espressioni:"Sono molto deluso da te." o "Da te  Tigre non me lo sarei mai aspettato." Questo faceva abbassare lo sguardo fiero della tigre e dopo un "Sì maestro" la ragazza prendeva ad allenarsi più duramente. Tanto che delle volte doveva andare da Mantide per farsi medicare le zampe scorticate.
Po quella sera dopo una cena preparata questa volta da Gru decise di andare da Vipera per avere qualche consiglio:"Non credi che Tigre stia un po' esagerando?"
" Sì ma non c'è niente da fare, ho già provato a parlarle, parecchio anche, ma sostiene di stare benissimo e io non so più come farla ragionare."
"Ma ha sempre fatto così?"
"Sì, da quando la conosco si è sempre comportata così. Però questo non le aveva mai dato dei problemi, non l'avevo mai vista così stanca, se non dopo duri combattimenti o lunghi viaggi."
Po le diede la buonanotte e se ne andò. Ma non verso la sua camera, ma appena fuori dalla porta, avrebbe aspettato Tigre lì. Voleva andare in fondo a questa faccenda una volta per tutte. Ma quella sera Tigre non venne e lui non sapeva se esserne felice o meno. Andò a dormire dopo un'ora al freddo. Ma non gli sembrava tempo sprecato se alla fine fosse riuscito ad aiutare la sua amica.
Il giorno dopo Shifu incaricò il panda di andare insieme a Tigre a controllare il villaggio vicino, che sembrava essere stato scelto come punto di ritrovo da alcuni malviventi. Shifu prima che partissero prese un attimo da parte Po:
"Senti so che non è compito tuo, ma tieni d'occhio Tigre da parte mia, nell'ultimo periodo mi è sembrata molto strana."
"Certo maestro, ma se posso permettermi credo che dovreste parlarle, le farebbe bene."
Sorprendentemente Shifu annuì con aria stanca, come se avesse deciso di farlo da molto tempo ma che stesse aspettando il momento buono.
                
                      
Dalla nave spaziale
Salve è questo è il primo capitolo che scrivo, be' è la prima storia in assoluto che scrivo in terza persona e vorrei sapere cosa ne pensate. Per favore non sbranatemi, vorrei informarvi del fatto che oltre ai film farò riferimenti anche a Mitiche avventure e ai Segreti della pergamena e tutto quello che riguarda kung fu panda. Spero di riuscire a aggiornarla con costanza. Sempre se qualcuno la leggerà mai.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Po si ritrovò a pensare alla conversazione che aveva avuto con Vipera prima di essere chiamato da Shifu, infatti gli era venuto in mente un particolare nella storia di Tigre che non poteva essere ignorato:"Vipera, però Shifu non aveva detto a Tigre di essere orgoglioso di lei dopo che aveva sconfitto Cinghiale?"
"Sì, e per un po' andò tutto bene, Shifu parlava con Tigre dimostrandole affetto e a noi ci accolse a braccia aperte, ma poi cambiò tutto. Tigre rimase ferita gravemente per una missione che già dall'inizio sembrava al di sopra delle sue capacità, i maestri erano dovuti andare dall'imperatore e avevano affidato a noi cinque il compito di proteggere la Valle della Pace. Un gruppo di banditi iniziò ad attaccarci e noi non sapevamo cosa fare, non cercavano un scontro diretto, no. Venivano di notte e rubavano dalle case, rapivano i cuccioli e chiedevano dei riscatti, ma tutti noi sapevamo che cercavano di penetrare nel Palazzo, quindi avevamo una doppia responsabilità, proteggere il villaggio e il palazzo. A Tigre venne in mente un piano, sicuramente i banditi sarebbere venuti allo scoperto se solo uno di loro si fosse trovato al Palazzo, se ne sarebbero approfittati senza aspettare la notte o di avere  comunque un piano. Perciò non dicendoci nulla di cosa avesse in mente riuscì a ingannarci e a mandarci in ricognizione nel bosco. Quando arrivammo nel luogo che ci aveva detto di raggiungere, spacciandolo per il covo dei furfanti, trovammo un foglio dove spiegava il suo piano. Corremmo più in fretta che potemmo per aiutarla, quando arrivammo Tigre era per terra, circondata da quelli che scoprimmo essere lupi, quelli di Shen Po, anche se allora non sospettammo niente, che continuavano a darle calci e a ridere. Credo che poche volte nella mia vita io abbia visto qualcosa di così terribile, lei era immobile, sembrava morta e loro facevano a gara per chi la colpiva più forte, ridevano come se fosse un gioco, si spintonavano per avere la possibilità di farle del male."
Vipera si interruppe un attimo sopraffatta dai ricordi, Po la guardava disgustato, come si potevano compiere gesti simili?  Anche se sapeva che Tigre ce l'aveva fatta, si sentiva piuttosto angosciato per il continuo.
"I lupi scapparono e noi ci precipitammo su Tigre, respirava appena, mandammo subito Zeng a chiamare un dottore e i maestri. Mantide, che intanto aveva studiato veramente medicina, la riuscì a tenere in vita. I giorni successivi furono drammatici, noi non sapevamo cosa fare, il dottore sembrava aver perso le speranze, Shifu era disperato e perfino Oogway era preoccupato. Mentre tutto questo stava accadendo Cinghiale, che a quanto pare non era morto, attaccò il paese natale di Shifu. Lui però non volendo lasciare Tigre non li aiutò e altri maestri andarono a combatterlo e lo sconfissero. Però il fratello di Shifu rimase ucciso. Da quel momento Shifu ricominciò a essere distaccato, non perché desse la colpa a Tigre per quello che era successo, ma perché aveva paura che Tigre per renderlo orgoglioso cercasse ancora di fare delle mosse avventate. Ma lei collegò questo cambiamento invece alla morte del fratello, a nulla valsero le nostre spiegazioni. E Shifu dal canto suo non le parlò mai della sua decisione."
                              
Po guardò Tigre che camminava pensierosa di fianco a lui, non riusciva a immaginarsela in fin di vita senza sentire una morsa che al cuore, l'aveva vista ferita seriamente solo una volta, per colpa di Shen, di nuovo. Po sospirò, stava per iniziare un'altra  causa persa: "Alloooora, qual'è il tuo colore preferito?"
"Dovremmo concentrarci Po, questa è una missione importante."
"Ma se non è neppure iniziata, ora stiamo solo camminando, a proposito, sei sicura che sia questa la strada giusta per il villaggio?"
"Sono sicura che questa sia la strada giusta come sono certa che ci dovremmo concentrare per ideare un piano."
"Tigre il piano ce l'abbiamo e me l'hai fatto ripetere anche troppo."
"Azzurro."
"Cosa?"
"Il mio colore preferito."
"E perché l'azzurro? Non che sia un brutto colore, ma mi ero immaginato un colore caldo o cose così."
"Era il colore degli occhi di mia madre, è una delle poche cose che mi ricordo di lei."
Po la guardò intensamente, lei invece guardava in basso, come se avesse perso all'improvviso tutto il suo orgoglio che le aveva sempre fatto tenere lo sguardo alto.
"Credo che sia meglio fermarci, tra poco farà buio."
"Possiamo camminare ancora, io non sono stanza e non lo sembri neanche tu."
"Io ora mi siederò sotto quell'albero- indicò un albero fuori dal sentiero- se vuoi continuare lo farai da sola."
"Certo che sei proprio testardo."
Po felice della piccola vittoria andò a fare legna e preparò la cena su un allegro fuocherello, una zuppa senza pretese che mangiarono in silenzio. Tigre si addormentò subito, erano in una zona così poco frequentata dai malviventi che non avevano neanche deciso di fare la guardia. Po però non riuscì ad addormentarsi, era rimasto stupito dalla confessione dell'amica, quello che gli aveva detto era estremamente personale e delicato. Non aveva mai sentito Tigre parlare dei suoi genitori o dei suoi simili in generale. In realtà l'unica volta che l'aveva sentita parlare di qualcosa che riguardasse il suo passato era quando, appena arrivato al Palazzo di Giada, lei aveva raccontato la storia di Tai Lung e alla fine per sbaglio aveva asserito che Shifu non le aveva mai voluto bene. La storia di come era diventata maestra di kung fu gliel'aveva raccontata Vipera, in quel momento Po si vergognò moltissimo, Tigre era la persona a cui era più legato al palazzo, e probabilmente nella sua intera vita, dopo i suoi papà, ma loro non contavano. Infatti da piccolo non aveva mai fatto amicizia, certo aveva giocato e scherzato con altri cuccioli, ma nulla di più. E  questo lo faceva sentire in colpa perché in realtà di lei non sapeva quasi nulla, solo oggi aveva scoperto il suo colore preferito. Mentre lei lo aveva ascoltato e lui non si era accorto che il passato oltre che a lui tormentava anche Tigre.
Po si accorse solo in quel momento che Tigre si stava agitando nel sonno, e molto.
"Tigre, Tigre sveglia."
Po la scosse, la tigre aprì gli occhi e guardò il panda, così diverso da lei, ma alla fine esattamente chi stava cercando, e lo abbracciò. Stavolta non per dimostrargli affetto, ma per riceverne. Po rimase un attimo immobile, costernato, poi timidamente rispose all'abbraccio. E la forte maestra Tigre pianse, tra le braccia di quel goffo panda si lasciò finalmente andare. E Po capì e la strinse di più, non l'avrebbe mai lasciata sola. Piano piano Tigre smise di tremare e si calmò, ma Po non la lasciò andare e lei non provò ad allontanarsi. Dopo poco la maestra si addormentò, il panda dal canto suo si sdraiò su un fianco, con l'amica ancora tra le braccia, e la guardò fino a che il sonno non lo vinse.
Il giorno dopo Tigre si svegliò ancora tra le braccia dell'amico, ma invece che imbarazzarsi e separarsi da lui riappoggiò la testa sulla spalla del panda. Per una volta voleva sentirsi protetta, non invincibile.
Po la guardava teneramente dormire, per assurdo una missione che avrebbe dovuto sfinirli era stata un'occasione per farla riposare. Sapeva che dovevano ancora sconfiggere i furfanti, ma da quello che gli aveva detto Shifu avrebbero trovato probabilmente i coccodrilli, Tao Tai e Bian Zao. Niente di troppo pericoloso, no per dirla tutta proprio niente di pericoloso. Però quella volta avevano deciso che per quanto quei furfanti fossero insignificanti, dovevano essere puniti, perciò li avrebbero rinchiusi nella prigione di Chorh-Gom. A Po venne un'idea assurda, che Tigre e il maestro Shifu avrebbero odiato, ma lui li avrebbe convinti comunque.
Ghary e Bian Zao avevano dimostrato più volte di essere buoni e di avere buone qualità, perciò perché non ospitarli per insegnargli il kung fu?
Lentamente la tigre si svegliò:"Buongiorno, hai dormito bene Tigre?"
"Grazie Po."
Il Guerriero Dragone rimase un attimo interdetto, da quand'è che Tigre ringraziava?
"Di niente- Po si chiese se fosse il caso, ma o ora o mai più- vuoi parlarmene?"
Tigre abbassò lo sguardo, ma decise che di lui poteva fidarsi:"Alcune cose me le ricordo, di prima dell'orfanotrofio intendo. Mi ricordo un villaggio, e l'odio, so che odiavano me e la mia famiglia. Allora partimmo, i miei genitori mi volevano salvare e mi portarono in un orfanotrofio. L'unica cosa che mi ricordo di loro è che mia madre era tutta bianca con le strisce nere e con gli occhi azzurri, ma mio padre era normale."
Si erano seduti:" Ti amavano Tigre, ti amavano."
Gli occhi di Tigre erano pieni di dolore:"Ma non mi hanno tenuta."
"Per salvarti ed è questo che conta. Lo so che sei una persona molto riservata, però se vuoi dirmi cos'hai sognato io ci sono."
"Continuo a sognare la sera in cui mi hanno abbandonata. C'era tanto freddo, mi avevano avvolta in una coperta per non farmi ammalare. Pioveva, ero bagnata e mio padre piangeva. Mia madre invece mi cantava una canzone, io non riesco a ricordarla, ogni sera la sento, ma poi scompare, come se non l'avessi mai ascoltata. Abbiamo viaggiato molto quella notte e alla fine siamo arrivati all'orfanotrofio e mi hanno lasciata lì. Poi il resto lo sai già, giusto?"
"Se dirmelo ti fa sentire meglio, risentirla non mi dispiace."
"Sei molto gentile, ma no, credo che dovremmo partire. Siamo già in ritardo."
Po capì che non era il caso di insistere, ma gli dispiacque  che lei non si fidasse abbastanza di lui per dirgli la sua versione d cos'era successo. Perché Po non voleva neanche immaginare cos'avesse passato Tigre a Bao Gu, le prese in giro sussurrate alle sue spalle, che lei con il suo incredibile udito sentiva, essere presa per un mostro per l'aspetto differente dagli altri. Perché è sempre così, se hai un aspetto diverso non puoi essere considerato come gli altri, come se lo scegliessi tu come appari. Di certo Tigre non aveva chiesto di avere degli artigli spaventosi, dei denti affilati e degli occhi penetranti. E Po non aveva scelto di essere solo un grosso, grasso, flaccido panda, eppure nessuno dei due erano stati completamente accettati dalla società. Ma almeno da quando era diventato il guerriero dragone tutti lo ammiravano ed erano gentili con lui, mentre Tigre da quando era diventata una maestra di kung fu veniva semplicemente rispettata, che era già un miglioramento. Ma i cuccioli quando la vedevano non la salutavano, anzi indietreggiavano e per quanto Tigre non lo desse a vedere, ci stava male, e molto. A lei piacevano i cuccioli e l'aveva dimostrato con quel piccolo di papera, figlio dell'imperatrice, perciò Po capiva come potesse sentirsi fuori luogo Tigre quando vedeva tutti i suoi amici amati da chiunque, mentre lei era temuta.  Certo anche lei ci metteva del suo con  quello sguardo di ghiaccio che riservava a chi la infastidiva, che si infuocava subito se la facevi arrabbiare, forse se ridesse di più e lasciasse stare il kung fu un attimo per prendersi una pausa sarebbe accettata. Ma lei si comportava così perché era l'unico modo che aveva trovato per difendersi. Po guardò Tigre che correva di fianco a lui, perché alla fine avevano deciso (cioè lei aveva deciso, lui si era solo lamentato della scelta) di correre per recuperare il tempo perso, Po avrebbe preferito dire utilizzato. Tigre mentre correva pareva ancora più bella, i muscoli si tendevano  e si rilassavano a tempo con la sua andatura, tanto da diventare un movimento ipnotico. Il guerriero dragone però mentre era intento a osservare quella creatura meravigliosa non notò il bambù che gli sbarrava la strada e ci andò a sbattere contro.
              
            
Dalla nave spaziale dell'autrice
per quanto questa storia non possa essere considerata comica, comunque stiamo parlando di kung fu panda, perciò è ovvio che alla trama seria assocerò delle parti buffe. Bene, credo che la trama della storia possa essere già stata intuita dalla maggior parte di voi, tenete bene a mente l'idea di Po su Ghary e Bian Zao, potrebbero diventare i protagonisti di un mio nuovo progetto. Solo se ne avrò il tempo però, perché a settembre inizierò le superiori e sono un po' preoccupata. So che manca ancora tantissimo tempo, ma intanto ci tengo a finire questa di ff. Forse avrete notato il concetto di razzismo e dell'essere diversi, facendo quello che mi piace fare (scrivere) cercherò di dare una mia opinione su tematiche delicate (per questo l'ho messo), che secondo me andrebbero approfondite meglio non solo a scuola, ma anche con amici, parenti, gruppi di studio, scout. In questo modo avremo un'idea più chiara del mondo e di come comportarsi in caso di atti volti dagli altri contro di noi oppure per aiutare chi è vittima di bullismo a causa del colore della pelle, del sesso, orientamento sessuale e la lista potrebbe continuare all'infinito. Cercherò di affrontare questi argomenti con serietà, ma non voglio risultare troppo tragica. Ultimo appunto e poi vi lascio andare, chi mi recensirà mi potrebbe dire se la grandezza dei caratteri è giusta o la devo aumentare?  Grazie a chi ha letto fin qui e leggerà anche i capitoli successivi, mi piacerebbe sapere voi cosa ne pensate intanto di questo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Arrivarono al villaggio sfiniti, no in realtà era solo il panda a essere sfinito, Tigre aveva appena un po' di fiatone. Entrarono nell'unica locanda disponibile,  che era anche quella dove avrebbero alloggiato i loro ' nemici ', che poi  chiamarli così era un insulto a chi veramente si era votato al male.  Aspettarono delle ore prima che chi stavano aspettando facessero la loro comparsa. Come avevano sospettato c'erano solo i coccodrilli briganti, Tao Tai e il figlio. Prima di catturarli i due guerrieri decisero di ascoltarli per assicurarsi che nessun altro furfante fosse coinvolto in quel complotto. Se così fosse stato lui e Tigre avrebbero dovuto scovarlo e metterlo in prigione. Dopo ore passate ad ascoltare litigi e piani fallimentari i maestri decisero che era il momento di intervenire. Appena furono visti i briganti reagirono tutti in modi diversi, Fang buttò a terra il suo elmetto, gli altri coccodrilli cercarono di attaccarli ma invece inciamparono tra di loro e Tao Tai gli puntò addosso una specie di arma che come al solito non funzionò. Gli unici che non parvero toccati da quello che gli succedeva attorno erano Ghary e Bian Zao, che dopo essersi alzato per vedere cosa stava succedendo aveva urlato:"Che noia." E si era fatto ricadere pesantemente sulla sedia dove si era precedentemente seduto. Mentre Ghary non aveva neanche alzato lo sguardo dal libro che stava leggendo. Po e Tigre in meno di cinque minuti li ammanettarono e iniziarono un viaggio che sarebbe durato qualche giorno. Durante quei giorni Tigre tornò fredda e distante, cioè si comportò come al solito. Ma Po ormai non voleva quella Tigre, perché era solo una facciata, solo una delle tante sfumature che componevano il carattere della maestra. Anche se un guerriero durante le battaglia si metteva l'armatura, non poteva tenerla sempre per paura di un attacco. Così Tigre avrebbe dovuto aprirsi con lui, con gli altri quattro e Shifu, loro erano la sua famiglia, con loro al palazzo si sarebbe potuta sentire a casa. Ma lei continuava ad essere distante, come se temesse chissà quale nemico. E Po si sentiva inadeguato. Come avrebbe fatto lui, imbranato com'era, a far sentire totalmente protetta e al sicuro Tigre? La guerriera più tosta tosta della Cina?
                              
Tigre camminava a passo spedito verso la prigione, se fosse stato per lei quei furfanti sarebbero marciti a Chorh Gom da anni, più o meno da quando aveva iniziato a proteggere la valle, cinque anni prima. Ma Oogway sperava che alla fine tutti i briganti sarebbero diventati una parte produttiva della società e quando lui era morto Shifu aveva voluto onorarlo continuando a lasciarli liberi, ma ormai gli attacchi alla Valle erano diventati troppo frequenti ed erano fatti da nemici che questo nome se lo meritavano veramente. Perciò i maestri non avevano il tempo di risolvere più minacce contemporaneamente e se alcune potevano essere facilmente evitate perché non farlo?
Lei era stata molto felice della scelta di Shifu, avrebbe voluto abbracciarlo, ma come sempre si era trattenuta, lui non avrebbe apprezzato. La coda di Tigre si abbassò di un pochino, il suo maestro non le aveva mai dato una carezza. La guerriera dovette per l'ennesima volta ricordare che Shifu ci teneva a lei solo come un'allieva, l'aveva salvata dall'orfanotrofio, l'aveva accolta, le aveva insegnato il kung fu e tutto quello che sapeva lo sapeva grazie a lui. Ma nonostante tutto ciò il vecchio panda minore non le aveva mai dato una carezza, non le aveva mai fatto un complimento che non fosse per l'allenamento e l'aveva sostituita con Po, anche questa era una cosa che le bruciava. Shifu con lui si era sciolto, dopo un inizio alquanto drammatico aveva accettato il panda, era diventato il suo pupillo e anche il suo orgoglio. Queste idee erano  state confermate con l'arrivo di Shen, quando Po si era preso quella palla di fuoco nel torace lui era subito accorso, quando lei invece era stata colpita Shifu aveva avuto occhi comunque solo per il panda. Ma Tigre non odiava Po, le aveva preso il posto in tutti i campi, ma lei non avrebbe mai potuto odiarlo.
Si girò per vedere Po, il povero panda stava arrancando per tenere il suo passo, senza farsi notare sorrise. Po era sempre stato carino con lei e ora per fare colpo non chiedeva né una pausa né di rallentare:" Fermiamoci, facciamo una pausa."
Tutti tirarono un sospiro di sollievo, Po, ancora col fiato corto, le si avvicinò e le spiegò la sua idea su Ghary e Bian Zao.
La prima impressione di Tigre fu che solo l'idea di mangiare gli spaghetti crudi e bere dell'acqua bollente per cuocerli poteva essere peggiore di quella che aveva appena detto, però poi ci ripensò. In effetti dargli una seconda possibilità le sembrava una cosa giusta, loro in fondo non erano cattivi e poi Po era troppo entusiasta per essere deluso. Quindi Tigre promise a Po che l'avrebbe aiutato a convincere Shifu.
                         
Era passata appena una settimana quando i due maestri tornarono al villaggio. Furono accolti con calore dal fan club del guerriero dragone che chiese a Po una dettagliata storia di quello che avevano fatto in quei giorni, ma dopo lo sguardo gelido di Tigre si dileguarono. Po si appuntò mentalmente di insegnare a Tigre a sorridere e a essere disponibile. Il guerriero dragone si sentì soddisfatto di sè stesso, da piccolo sognava di vedere dal vivo uno dei suoi eroi e ora tentava addirittura di elargire consigli alla leader dei cinque cicloni. Questi sì che erano i cambiamenti importanti della vita!
Po perse tutta la sua allegria quando vide Shifu, era evidente che non fosse di buon umore, convincerlo sarebbe potuto essere più complicato del previsto.
Infatti Po ci aveva visto giusto, il maestro non ne voleva proprio sapere:" Sono criminali panda, criminali, c'è un motivo se sono andati in prigione."
"Ma maestro, hanno diritto di avere una seconda possibilità almeno loro."
"Po pensaci bene, potrebbero rivelare i nostri segreti agli altri, potrebbero tradirci, persino ucciderci."
"E noi gli insegneremo solo le basi, quanto basta per fargli proteggere il villaggio, potrebbero dare un aiuto prezioso e anche se ci tradissero noi riusciremmo a batterli."
"Maestro la prego, sarebbe anche un buon modo per rispettare, almeno in parte, il volere di Oogway. "
"Tigre anche tu ora ti metti a sostenere le idee balzane del panda? Credevo che fossi più seria di così"
"Quindi sostenete che se sono d'accordo con Po non posso più essere una persona seria? Forse siete voi invece che non volete ammettere che a pensarci bene questa è una buona idea."
Gli altri maestri che si erano messi ad ascoltare si guardarono allarmati, Tigre aveva appena mancato evidentemente di rispetto al maestro Shifu.
"Molto bene, ma la responsabilità sarà tua panda. Tigre non permetterti mai più di parlarmi in quel modo, per punizione farai trenta giri del villaggio."
Tigre salutò il maestro come al solito, ma non abbassò lo sguardo, non lasciò gli occhi di quello che avrebbe voluto chiamare padre. Poi si girò e scese le scale.
"Cosa fate lì impalati?! Continuate ad allenarvi."
I maestri erano sconcertati, Tigre era stata messa in punizione altre volte, ma mai per non aver rispettato Shifu, lei lo adorava. Per lui sarebbe morta e ora non abbassava nemmeno lo sguardo. Ma i ragazzi non pensarono che Tigre avesse torto, non lo pensarono nemmeno per un secondo. La colpa era del panda minore che non faceva altro che mortificarla, continuamente, ogni giorno, perché a ogni complimento corrispondevano almeno tre critiche.
"Maestro, ma cos'avete fatto? Avevate detto che le avreste parlato, non potete darle una punizione così dura, ha solo cercato di convincerla..."
"Adesso basta panda! Tigre mi ha mancato rispetto, si merita la punizione che le ho imposto...
"Se la merita come l'educazione che le avete imposto, come la freddezza che le avete imposto, come la rigidità che le avete imposto. No Tigre si meritava molto di più di questo e lei potrà ordinarmi di tutto, ma questo non farebbe che confermare che ho ragione."
Shifu sembrò afflosciarsi, come se qualcosa l'avesse veramente colpito:"Per oggi l'allenamento è finito."
                                                
Shifu lentamente arrivò fino al pesco, sapeva che Po aveva ragione. Lo sapeva da anni, se n'era accorto subito, ma era stato troppo codardo. Aveva paura che dicendo a Tigre che aveva sbagliato lei avrebbe perso tutta la fiducia che aveva in lui, era stato solo uno sciocco. Le avrebbe parlato, forse il danno che aveva fatto non era ancora irreparabile.
"No, non lo è."
"Maestro Oogway... voi... io..."
"Vedo che non sei cambiato nel modo di esprimerti." La vecchia tartaruga rise:"Lei ti vuole ancora bene e se posso permettermi, direi che te ne vorrà per sempre."
"Maestro, crede che sia arrivato il momento..."
Oogway si fece improvvisamente serio:"Ricorda quello che ci ha detto, quando arriverà il momento il segnale sarà molto chiaro."
"Dovrebbe saperlo, quando scoprirà tutto potrei perderla, io credo che potrebbe veramente lasciare tutto."
"Ci ha detto di aspettare proprio per evitare una cosa del genere."
"Io ho paura."
"Ed è per questo motivo che non la perderai mai."
                                                          
Tigre correva. Sentiva il vento, il sudore che le bagnava la schiena. Era al venticinquesimo giro. Il sangue che le rimbombava nelle orecchie e sotto la lingua. Era al trentesimo giro. Il fiato che cominciava a mancarle, il male alla gola per l'aria fredda. Era al quarantacinquesimo giro. Cittadini che la chiamavano sorpresi, il dolore alle zampe. Era al cinquantasettesimo giro. Il male alla schiena e alle spalle, il forte dolore allo stomaco.
Corse dentro la foresta e vomitò, ci vedeva offuscato, dei puntini neri le impedivano di vedere chiaramente. Le tornarono i conati, quando il mal di stomaco fu passato si alzò. Dopo qualche metro ricadde e si sdraiò, non riusciva a riprendere fiato, le mancava l'aria, sapeva che alzandosi avrebbe respirato meglio, ma non ce la faceva. Sarebbe stato bello morire lì, pensò, ma poi pensò a cosa si sarebbe raccontato in giro. La famosa maestra Tigre, leader dei cinque cicloni, morta per qualche giro di corsa attorno al villaggio, una punizione inflittagli da un anziano panda minore. Tigre sarebbe scoppiata a ridere se ne avesse avuta la forza. Le dispiaceva di aver trattato così il suo maestro, avrebbe potuto benissimo convincerlo senza ricorrere a quelle maniere. Ma era nervosa, non era riuscita a dormire durante il viaggio. Avrebbe voluto chiedere aiuto a Po, ma si vergognava e oltre a quello bastava lei stanca. Tigre fu tentata di rimanere lì a dormire, ma doveva chiedere scusa al maestro. Mentre si alzava si accorse che c'era del rosso sull'erba, si guardò le zampe, sanguinavano, a quanto pare avrebbe dovuto farsi medicare. Lentamente si rialzò e si incamminò verso il palazzo. Prima di entrare però decise di salire sul tetto, doveva ordinare i pensieri.
Quando fu su guardò all'orizzonte, il Sole stava calando, in cielo le nuvole formavano delle forme, come le strisce delle tigri. Tigre si sentì strana, qualcosa dentro di lei si svegliò, qualcosa di antico e piacevolmente familiare, la prese, la avvolse, e Tigre per la prima volta bruì.
                                     
Shifu, come tutto il villaggio e i maestri lo sentì e capì che era arrivato il momento.
Corse sul tetto e trovò Tigre rannicchiata, le fu subito accanto. Le toccò la fronte, scottava, i suoi allievi lo raggiunsero:" Portatela giù, delicatamente."
Gru la prese e la portò dentro la stanza si Shifu, era indeciso, sul letto del maestro o per terra? Optò per un compromesso, la appoggiò sul tappeto, dopo pochi attimi gli altri erano tutti lì. Ma Shifu disse a tutti di andarsene:"Maestro, la prego..."
Shifu guardò dolcemente il panda:"Po, non è in pericolo, deve solo riposare e anche voi."
Il guerriero dragone e i maestri rassegnati uscirono.
Shifu preparò un infuso di erbe e lentamente riuscì a farlo bere a Tigre. La osservò dormire, era calma, rilassata, niente sembrava poterla turbare in quel momento. Dopo qualche ora l'allieva aprì gli occhi:"Maestro ma cosa..."
"Va tutto bene, non preoccuparti."
"Io... mi dispiace, non intendevo..."
"Ho capito, non angustiarti. Ma ora riposa, ho saputo che non hai dormito molto bene ultimamente."
Tigre non rispose, si era già addormentata. Shifu aveva parlato con Po che gli aveva detto tutto, degli incubi, dei ricordi. Il panda minore allungò la zampa verso sua figlia e la accarezzò, la accarezzò come faceva ormai da anni, di nascosto. Infatti Shifu da qualche anno di notte, quando il sonno era più pesante e i rumori della notte coprivano i suoi passi, entrava in camera della tigre e la osservava dormire, la accarezzava lievemente, le dava la buonanotte e poi scappava. Scappava da quell'amore che provava, quello che aveva provato solo con Tai Lung, scappava e continuava a voltarsi indietro chiedendosi se dovesse tornare sui suoi passi. Ma decideva sempre la via più facile, quella più sbagliata.
Nei giorni seguenti l'unica cosa rilevante che successe fu l'arrivo di Ghary e Bian Zao. Tigre si svegliava una o due volte al giorno, ma non sembrava mai molto presente. All'inizio tutti i ragazzi erano preoccupati, ma Shifu riuscì a convincerli che la loro leader stava bene. Ed era convinto che fosse così, quello era il segno che stava aspettando, che temeva più di ogni altra cosa.
Po era indaffaratissimo, oltre ai normali allenamenti andava sempre da Tigre, per fortuna per insegnare ai nuovi arrivati facevano a turni. Bian Zao si era dimostrato un bravo costruttore, aveva fatto delle modifiche molto utili alla sala degli allenamenti, mentre si era rivelato non molto bravo nel kung fu, non faceva schifo, ma non era portato. Ghary invece aveva sorpreso tutti dimostrandosi non solo molto interessato e portato, ma possedeva anche i concetti fondamentali. Quando gli avevano chiesto come li conoscesse lui aveva risposto:"Leggendo qualche pergamena qua e là."
Shifu era rimasto sia colpito che preoccupato, era colpito perché imparare solo leggendo non era da molti e preoccupato perché il fatto che tutti potessero trovare dei rotoli dove si spiegava il kung fu non era rassicurante.
Quel giorno Po andò a dormire un po' preoccupato, Tigre era in quello stato da quattro giorni e anche se Shifu diceva che si sarebbe ripresa da lì a poco senza problemi, lui non riuciva a sentirsi a posto. Nessuno sapeva cosa fosse successo, ma lui si sentiva in colpa. Forse se avesse insistito di più con Shifu o se l'avesse seguita, non solo quel giorno, ma anche tutte le altre notti. Aveva raccontato tutto al maestro, tutto tranne la notte dove Tigre aveva pianto. Quello era un ricordo che voleva tenere per sè, la notte in cui Tigre si era completamente lasciata andare. Po alzò la testa di scatto, sentiva qualcuno avvicinarsi, la porta (quel coso che si apriva spostandolo al lato poteva essere chiamato così?) si aprì. Era Tigre, con la faccia più assonnata di un cucciolo che si deve alzare presto per andare a scuola, ma era lei.
"Tigre, stai bene?"
"Posso stare qui con te?" Aveva la  voce era impastata e le palpebre le si chiudevano da sole, ma era sempre meglio dello stato in cui era prima.
"Ma certo, come ti senti?"
"Stanca."
Quello era evidente, pensò Po con un moto di fastidio, ma poi si intenerì a vedendola così impacciata mentre cercava di versarsi un bicchiere d'acqua:"Fai fare a me."
"No, no, ci riesco... io..."
Po ammorbidì la voce:"Tigre siamo soli qui, puoi farti aiutare."
"Grazie."
Un po' esitante il panda mise un braccio attorno alle spalle dell'amica, lei lo sorprese, invece di ritirarsi si appoggiò a lui:"Certo che noi due siamo una gran squadra."
"Perché?"
Po la guardò, lei era così piccola, e così sola:"Perché ci siamo sempre per aiutarci a vicenda."
La tigre sorrise e il panda vedendo che era al limite la fece sdraiare sul suo letto, lui avrebbe dormito per terra.
                                   
Shifu sorrise quando vide Tigre e Po che si tenevano la mano mentre dormivano, era andato a controllare Tigre per assicurarsi che stesse bene e quando non l'aveva trovata si era allarmato. L'aveva cercata dappertutto, quando l'aveva vista si era rilassato. Tra lei e quel lardoso panda stava nascendo qualcosa e lui sperava che andasse tutto per il meglio, Po aveva ragione, lei non si meritava tutto quello che le aveva imposto, ma di vivere una vita felice sì. A vederla lì addormentata gli venne in mente quando era cucciola, quando lui era ancora il suo mito, quando per lei lui sapeva tutto. Poi lui aveva rovinato tutto e adesso le cose sarebbero peggiorate ulteriormente  quando lei avrebbe saputo.
                                 
                                      
Dalla nave spaziale dell'autrice
le mucche muggiscono, i cani abbaiano, i leoni ruggiscono e le tigri bruiscono, cosa vi devo dire? Credo che quel momento, che doveva essere uno dei più importanti, sia diventato ridicolo e solo per colpa di quella parola. Ma cosa ci posso fare? Il verso delle tigri si chiama così. Come forse avrete intuito io ce l'ho con Shifu, non riesco proprio a capacitarmi di come sia riuscito a far finta di non volere bene a Tigre. Infatti per i prossimi film di Kung fu Panda (se non muoio prima, visto che per farne uno ci mettono un'eternità) spero che lasceranno spazio anche al loro rapporto padre-figlia\allieva. E che risolvano la situazione! Magari sono io che esagero, però avete visto anche voi che Tigre ne I Segreti dei Cinque Cicloni sorride?
Ok, ok, la smetto.  Abbiamo anche visto la comparsa di Oogway, secondo me quella tartaruga la sa lunga. Mentre Shifu conosce un segreto che potrebbe sconvolgere la vita della sua allieva, ottimo, come se non ne avesse già viste abbastanza. Ho notato solo ora di aver fatto dei piccoli errori di battitura nello scorso capitolo, perdonatemi. Alla prossima.
          

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


"Devi tirare indietro la gamba, no, non così." Tigre guardò leggermente seccata Bian Zao, non gli entrava proprio in testa il kung fu.
"Mi dispiace, ma non credo di riuscirci. Forse potrei semplicemente essere il vostro costruttore. Mi spiace averti delusa." Tigre non era delusa, le dispiaceva per lui, era ovvio che faceva del suo meglio. Una fitta alla testa, la maestra strinse gli occhi e si portò le zampe alle tempie:"Tigre, stai bene?"
"S-sì, devo solo sedermi un attimo, facciamo una partita a dama?"
Erano passati otto giorni da quando aveva dormito con Po e ora si sentiva molto meglio, ma qualche volta delle forti fitte alla testa la sorprendevano, per questo motivo Shifu le aveva proibito di combattere. Perciò lei era la principale insegnante dei novellini.
"Ecco la dama, scusa se ci ho messo tanto, ma non la trovavo."
"Non è importante."
Tigre si era trovata subito bene con quel facocero, serio, educato e attento. Tanto che avevano fatto amicizia, cioè lui vedeva in lei un punto di riferimento, mentre lei vedeva in lui una persona da proteggere. Si era accorta subito che era troppo sensibile per essere lasciato a sè stesso, perciò già dal primo giorno gli aveva dato il permesso di darle del tu, invece che del voi. Il secondo lo aveva accompagnato lei a trovare suo padre, contro il volere di praticamente tutto il palazzo, volevano che riposasse.
All'inizio le era sembrato che fosse andato tutto bene, lui e il padre avevano parlato normalmente, ma al ritorno si era accorta che  Bian Zao aveva lo sguardo basso e gli occhi umidi:"Vuoi parlarne?"
"Voleva sapere delle sue macchine, poi mi ha esposto il suo piano per tradirvi e per liberarsi. Non gli interessava rivedermi."
"Delle volte i genitori non lo dimostrano, ma ci vogliono comunque bene." O almeno era quello che Tigre sperava.
"Credo che mi odi." Bian Zao aveva sussurrato questa frase, come se solo dirla la rendesse più reale.
"Perché dovrebbe odiarti?"
"Ho ucciso mia madre nascendo, è stata colpa mia."
"NO! Ascoltami bene, perché non ho intenzione di ripeterlo altre volte, - Tigre lo guardava con occhi fiammeggianti- la colpa non è tua, non è di tua madre, nè di nessun altro. Queste sono cose terribili, che disgraziatamente succedono, per fortuna con la medicina siamo riusciti a ridurre questi eventi, ma delle volte capita. Ma mai e poi mai darsi la colpa, tua madre non avrebbe voluto e se avesse potuto ti avrebbe cresciuto con tutto l'amore che possedeva. Capito?"
Il ragazzo l'aveva guardata, aveva annuito, si era asciugato le lacrime e aveva ripreso il cammino. Da allora Tigre lo aveva completamente preso sotto la  sua ala, lui aveva ancora quindici anni, era recuperabile, non l'avrebbe fatto diventare come lei. Voleva mettere a posto il rapporto che il ragazzo aveva con suo padre.
Dopo la partita a dama Tigre diede, come ogni giorno, del tempo libero a Bian Zao, che lui trascorreva solitamente con Ghary, quei due erano diventati amici subito. Avevano molte passioni in comune, come la lettura, oppure gli oggetti antichi. Avevano visitato insieme almeno tre musei durante quei giorni, ovviamente sempre accompagnati, solitamente da Gru o da Vipera, gli unici che non si addormentavano durante quelle visite. Probabilmente se avessero continuato a comportarsi bene un giorno ci sarebbero andati da soli, ma per il momento erano controllati.
                         
Quella notte Tigre andò di nascosto a Chorh Gom, doveva fare una chiacchieratina con Tao Tai. Lassù c'era sempre freddo, ma di notte si gelava, eppure Tigre si sentiva bene, non aveva freddo.
Dentro raggiunse subito la cella del facocero:"Ma guarda chi si rivede, la micina del palazzo di giada."
"Ti consiglio vivamente di non chiamarmi mai più così, se no avrai l'occasione di scoprire quanto sono affilati gli artigli di una micina."
"Credi di spaventarmi?"
"Non solo lo credo, ne sono certa. Ma non sono qui per parlare di questo."
"E di cosa ti piacerebbe parlare?"
"Di tuo figlio."
"Sta bene? E' successo qualcosa?" La preoccupazione nella voce del genitore era evidente, di certo non odiava suo figlio.
"Per il momento nulla di irreparabile, Bian Zao crede che tu lo odi e visto che non è ovviamente così ti chiedo di darti una mossa a dimostrargli il tuo affetto. Ti avverto, se questo non avverrà, la prossima volta che vedrai tuo figlio sarà l'ultima."
Silenziosamente com'era venuta Tigre tornò al palazzo. All'ultimo momento decise di andare ad allenarsi, ormai mancavano poche ore all'alba.
"Ti stavo aspettando."
"Po, cosa ci fai qui?"
Po sollevò un sopracciglio:"Ti sto aspettando, non te l'ho appena detto?"
"Sì... ma...nel senso..."
"Ti va di allenarti con me?"
Tigre annuì, certo che le andava, per stare anche solo insieme a lui avrebbe rinunciato a qualsiasi cosa. Quindi si posizionarono uno davanti all'altra e iniziarono, Tigre prese subito il sopravvento, ma Po recuperò e il combattimento proseguì alla pari. Dopo un po' entrambi avevano il fiatone, ma nessuno fece segno di arrendersi. Passò altro tempo e i colpi diventarono sempre meno precisi, fino a diventare totalmente sparati a casaccio. Alla fine Po inciampò e cadde, decretando la sua sconfitta:"E così il guerriero dragone fu sconfitto da una crepa nel pavimento, questa storia sarà fonte di leggenda."
"Parlò la tigre del record per la dormita più lunga del villaggio."
Si guardarono negli occhi per un attimo:"Ti va di venire sul tetto con me?"
"Non è che poi si sfonda con il mio peso?"
"Non ti preoccupare."
Appena arrivati Po si mise a parlare:"Po, credo che qualche volta tu dovresti provare ad apprezzare i benefici del silenzio."
Il panda arrossì tantissimo:"Scusa Tigre, non intendevo disturbarti."
"Non fa niente, era un consiglio serio comunque. Smettila di parlare e concentrati su quello che senti."
Amore, in quel momento Po provava amore, ma non gli serviva il silenzio per sentirlo. Ma come fare a dirlo a quella che gli piaceva? Era così tranquilla in quel momento, probabilmente se fosse stata un po' meno Tigre starebbe sorridendo, ma se fosse stata un po' meno Tigre a lui non sarebbe piaciuta. Le stelle splendevano serene, la temperatura era gradevole e non si vedeva nessuno, quello sarebbe stato il momento perfetto. Ma Po aveva paura, e se lei non avesse ricambiato?
I pensieri del panda furono interrotti da una zampa che prendeva la sua, sorpreso si girò  verso Tigre, la sua coda si muoveva a scatti, quindi anche lei era nervosa, lo guardò intensamente:"Allora?"
Po intrecciò le dita con le sue:"Io sento questo e tu?"
Lei si appoggiò a lui e Po le accarezzo la testa, il pelo era liscio e setoso, in completo contrasto con la sua zampa, piena di cicatrici e indurita da anni di allenamento. La sua pelle, la sua superficie rispecchiava quello che era dentro. Po non si era mai sentito così felice, neanche quando era diventato il guerriero dragone si era sentito così.
                                   
Shifu li aveva visti lassù, stava andando a meditare dal pesco e aveva sentito delle voci. Si era avvicinato per controllare che non fosse un furfante, ma in fondo se lo aspettava, per il momento non stavano facendo niente di sconveniente. Avrebbe dovuto mettere delle regole in futuro, il maestro ridacchiò, sempre se uno di quei due zucconi avesse deciso di dichiararsi. Li vide abbracciarsi, finalmente. Sperava che Tigre riuscisse a lasciarsi andare. Con il suo fidato flauto iniziò a incamminarsi verso il pesco.
Arrivato davanti all'albero si mise a suonare una canzone d'amore, una canzone che aveva suonato solo una volta, quando era ancora giovane e si era innamorato.
Aveva circa l'età di Gru e c'era una bellissima volpe rossa, Mei Ling, l'aveva conosciuta in un torneo* di kung fu, di poco era riuscito a batterla. Avevano iniziato a frequentarsi e lui si sentiva così felice, ma poi aveva scoperto che lei non usava il kung fu per aiutare gli altri, lei era una ladra. Questo gli aveva spezzato il cuore, ma col tempo l'aveva superato, grazie a Tai Lung soprattutto. Sospirò, il dolore di aver perso un figlio non sarebbe mai passato e ora che Tigre... no non ci doveva pensare.
Stava per sorgere quindi Shifu si incamminò verso i dormitori(*).
                             
Gong.
"Buongiorno maestro."
I ragazzi si guardarono agitati, Tigre e Po non si vedevano, quello era proprio il periodo delle stranezze.
Quando uscirono dopo colazione li trovarono ad allenarsi ognuno per conto suo. La giornata passò normalmente, ma a cena Shifu decise di parlare:" Allievi io, Tigre e Po dovremo partire, sarete voi a controllare il palazzo fino al nostro ritorno. State attenti, mi fido di voi. Tigre, Po preparate lo zaino, il viaggio dovrebbe essere corto, ma non si sa mai. Bene, io vado a dormire, buonanotte."
"Buonanotte maestro."
"Voi ne sapete qualcosa?" Vipera era molto curiosa, Tigre e Po si guardarono:"No e credo che non ne sapremo niente fino al nostro arrivo." Po annuì per confermare ciò che aveva detto Tigre.
"Po credo che noi dovremmo andare a preparare lo zaino e poi andare subito a letto, potrebbe rivelarsi un viaggio stancante."
                       
Appena furono nella stanza di Po si presero per mano:"Quindi tu non hai proprio idea di cosa potrebbe essere?"
"Se prima ho detto di no la risposta è sempre no."
"Magari potrebbe essere una missione super segreta adatta solo ai più forti maestri di kung fu oppure vuole portarci a vedere un museo con degli oggetti fichissimi oppure..."
"Po se volevi vedere un museo potevi andare con Ghary e Bian Zao, loro avrebbero apprezzato sicuramente."
"Ma tu non saresti venuta."
Tigre lo abbracciò, aveva da recuperare 19 anni di affetto, non avrebbe perso tempo ora. Non riusciva neanche ad abbracciarlo per intero, ma non importava, le importava solo che lui fosse lì.
Po pensava la stessa cosa mentre la abbracciava, solo che lui riusciva a stringerla tutta, sentiva il suo corpo rilassato contro il proprio, il fiato caldo di lei contro il suo collo e le mani sulla sua schiena. Avrebbe voluto baciarla, ma si era ripromesso di aspettare, di aspettare che fosse pronta. Era lui l'esperto tra i due, sì lui, se i bulletti che lo prendevano in giro al parco lo avessero visto in quel momento, con tra le braccia la maestra Tigre, sarebbero tutti morti d'invidia. Ma quella non era la cosa più importante in quel momento, voleva far sentire Tigre a suo agio, al sicuro e protetta come si era sentita quella notte. Certo non è che fosse stato con molte ragazze, ma con qualcuna sì, forse due o tre in tutta la sua vita, ma non gli erano mai piaciute veramente, erano come delle prove. Un po' triste da dire, ma guardando in faccia la realtà si deve ammettere che quelle che si fanno da ragazzini sono solo una prova, un assaggio per qualcosa di più grande.
"Ti va di dormire con me stanotte? Solo dormire, per stare un po' insieme."
Tigre era diventata leggermente viola ma acconsentì lo stesso.
Dopo aver preparato lo zaino si misero entrambi per terra nella camera di Po, sul letto non ci sarebbero mai stati. Mano nella mano, Tigre si sentiva un po' stupida, insomma entrambi avevano una camera propria con dei letti, eppure si erano messi per terra. Ma poche volte si era sentita così felice, sentendo la zampa di Po che accarezzava la sua, lentamente scivolò in un sonno senza sogni.
                           
Shifu era indeciso, avrebbe voluto svegliarli prima per partire prima dell'alba, ma non voleva disturbarli. In più gli sembrava di fare un po' l'impiccione, certo avrebbe dovuto sgridarli perché avevano dormito insieme senza chiederglielo. Shifu arrossì al solo pensiero, ma si rese conto che avrebbe dovuto spiegare a quei due alcune cose... gli era già toccato farlo con Tai Lung, ma con Tigre e Po era diverso. Prima cosa Tigre era una ragazza, seconda lei non gli aveva mai chiesto niente. Al contrario di Tai Lung non si era mostrata interessata ad avere relazioni, tantomeno ad avere rapporti sessuali. Infatti era Tai Lung a fargli le domande, questo rendeva le cose molto più semplici, mentre con Tigre non sapeva neanche dove iniziare. Mentre con Po il problema era che non lo conosceva come conosceva Tigre, forse avrebbe dovuto chedere al signor Ping di parlargli. Tutta quella situazione era imbarazzante, ma la cosa più imbarazzante era il suo provare imbarazzo, quell'argomento non doveva essere considerato un tabù. Più le persone erano imbarazzate meno ne parlavano, meno ne parlavano più i giovani restavano nell'ignoranza, più i giovani restavano nell'ignoranza meno avrebbero capito cosa stavano facendo. E questo non era un bene, appena finito il viaggio ne avrebbe parlato con Tigre, tanto conoscendo il suo temperamento schivo e quello impacciato del panda sospettava non si fossero scambiati neanche un bacio.
Ma la questione rimaneva sempre la stessa, entrare o non entrare? Gli sembrava di interrompere qualcosa di privato entrando, però  decise di farlo comunque.
"E' ora di partire. Preparatevi."
"Maestro noi non stavamo..." Tigre era evidentemente a disagio.
"Calma Tigre, non vi voglio accusare di nulla. Però poi dovremo parlare."
Tigre andò a lavarsi:"Maestro, non se la prenda con lei..."
"Panda io non sono arrabbiato, ho solo detto che ne dovremo parlare."
"Ma a cosa ci porterà questo viaggio?"
"Po adesso devi ascoltarmi bene, questo sarà un brutto momento per Tigre. Stalle accanto, non credo che mi vorrà più dopo quello che scoprirà. So che ti sto chiedendo molto, ma non dirle niente e non lasciarla. Mai."
Po per una volta prese un'espressione veramente seria:"Non la deluderò maestro."
                  
Po bussò alla porta di Tigre:"Posso entrare?"
"Entra pure."
"Ti ho portato la colazione."
"Credi che Shifu sia arrabbiato?"
"Naaa, ci metterà delle regole, insomma, nulla di nuovo."
Mangiarono in silenzio insieme sul letto di lei e poi raggiunsero il maestro.
Era molto presto e Po cercava di restare sveglio, si chiedeva come Tigre e Shifu riuscissero a essere così pimpanti a quell'ora, si erano già messi a parlare di una mossa di kung fu che Tigre avrebbe dovuto migliorare. Ma da come la coda della sua compagna stava ferma e rigida Po capì che Tigre non era affatto a suo agio, tra i problemi che aveva già da prima con Shifu e quello che era successo quella  mattina era evidente che Tigre avrebbe preferito trovarsi in qualunque altro posto che lì. Ma Po non sapeva proprio come salvarla senza far adirare il loro suscettibile maestro, poi gli venne un'idea geniale:"Maestro mi aveva detto che mi avrebbe spiegato la parte sul rotolo di come si beve il thè."
Shifu lo guardò un po' sorpreso:"Sì, se vuoi te lo spiego anche subito."
"Certo, meglio togliersi il pensiero, no?"
La voce del panda era leggermente isterica, aveva salvato Tigre, ma si era condannato a una morte per noia lenta e dolorosa. Ma bastò lo sguardo sollevato della ragazza che lo ringraziava per sentirsi meglio. Dai non poteva essere così terribile.
Si ricredette appena due minuti dopo, non era terribile, peggio. Un concentrato di noia così non l'aveva mai sentito, neanche quando il suo insegnante gli  spiegava cinese antico. Quattro del mattino più i segreti del thè, cosa ci poteva essere di peggio?
"Banditi."
"No maestro Shifu, i banditi sono molto meglio di questo."
"Cosa stai dicendo panda?"
"Niente, niente."
I tre si misero in posizione, furono subito circondati dai leopardi.
"Ma voi non ci lasciate mai stare, leopardi di..."
"Panda, non provare a dire parole inappropriate, sono stato chiaro?"
"Certo maestro"
Il capo dei leopardi,Yingzi, sembrava divertito:"Perché girate da queste parti tutti soli soletti?"
"Vedi siamo in tre, io non ci definerei soli soletti."
Era stata Tigre quella volta a parlare. I leopardi ringhiarono e iniziarono a far volteggiare i loro mazzafrusti:"Siete comunque troppo pochi per sconfiggerci, perciò perché non ci consegnate la gattina?"
I tre si guardarono, perché avrebbero dovuto volere Tigre?
"Ma voi non servivate Junjie?"
"Abbiamo imparato abbastanza da lui e poi lui non ci pagava. Adesso dateci la ragazza, ve lo assicuro è meglio se la prendiamo noi. Gli altri potrebbero non essere gentili come noi."
"Gli altri?"
Po guardò Tigre preoccupato, quando iniziò il combattimento il guerriero dragone cercò di coprire il più possibile la sua ragazza, ma come era strano dirlo? Dire finalmente che Tigre era la sua ragazza lo faceva sentire, lo faceva sentire, non lo sapeva neppure lui, però era bello. Ma si accorse quasi subito di non farcela, anzi gli costava ammetterlo, ma era lei a proteggere lui. Infatti sapendo usare quasi tutte le armi, Tigre era riuscita a prenderne una e ora colpiva i leopardi più di quanto loro colpissero lei. Shifu gli fece cenno di avvicinarsi:"Panda distrai i leopardi, io cercherò di colpire Yingzi , forse se lo metto fuori gioco si ritireranno."
Po allora cercò allora di colpire in modo imprecisato tutti i lupi che gli capitavano a tiro, così da attirarli verso di lui.
Dopo poco si sentì un Yingzi gemere di dolore e i leopardi iniziarono a ritirarsi.
Po corse da Tigre, era piegata in due:"Sei ferita?"
Tigre fece segno di no, non respirava bene, a Po sembrava il respiro Porc Fener*, un personaggio che aveva visto una volta quando degli attori erano venuti al villaggio. Gli era rimasto impresso:"Maestro, Tigre..."
Cosa? Dire che respirava come Porc Fener gli sembrava ridicolo, Shifu lo tolse dall'impiccio precipitandosi subito da lei:"Tigre devi tirarti su, così non riesci a respirare bene."
Lei cadde in ginocchio:"Po falla sdraiare."
Il guerriero dragone spaventato fece come gli era stato detto, dopo un po' il suo respiro iniziò a rallentare e a farsi più regolare, piano piano lei aprì gli occhi:"Come ti senti?"
"Siamo riusciti a sconfiggerli?"
Po annuì, cercò anche di dirle una cosa ma Shifu lo precedette:"Tigre credo che questa sia una conseguenza a quello che ti è successo sul tetto."
"Ma voi sapete cosa mi è successo?"
"No, mi dispiace, ma credo che tu sia solo affaticata adesso, quando ti riprenderai completamente tornerai a combattere come prima. Vuoi che ci fermiamo e che riprendiamo domani?"
"No, ce la faccio."
Po la guardò corrucciato, col cavolo che ce la faceva!
Contro ogni aspettativa Tigre resistette fino alle sei di sera, ma quando Po vide i suoi occhi chiudersi per la settima volta e lei che andava quasi a sbattere contro un bambù decise che era il momento di smetterla e il maestro si ritrovò più che d'accordo. Secondo Po Shifu non li aveva fatti fermare prima per impedire di far infuriare troppo l'allieva, perché per assurdo fu proprio lei a impuntarsi per continuare:"Adesso basta Tigre, ci fermiamo!"
Tigre abbassò le orecchie:"Sì maestro."
Si inoltrarono nella foresta per trovare un posto tranquillo e isolato, quando trovarono il posto che faceva al caso loro si sedettero. Tigre, che si era appoggiata a un albero, si addormentò subito. Po allora la fece stendere e le mise una coperta sopra, cercando di non farsi notare da Shifu le diede una carezza sulla guancia. Non voleva sembrare troppo sdolcinato agli occhi del vecchio panda rosso, era il guerriero dragone, aveva una reputazione da difendere.
"Come vanno le cose fra voi due?"
"Bene credo, ma maestro ho una domanda. Io mi sarei potuto sposare con Lu Shi solo perdendo la carica da guerriero dragone, con Tigre è la stessa cosa?"
"Fortunatamente per te Tigre è una maestra di kung fu perciò no, però i fidanzamenti tra maestri non sono ben visti ricordatelo. I matrimoni sono proprio sconsigliati."
"Capisco."
"Senti Po, questo è  un argomento un po' delicato, non è per farmi i fatti vostri o cose del genere, però ne dovrò parlare con voi, soprattutto con Tigre. Voi avete mai fatto..."
Shifu alzò le sopracciglia:"Cosa?! No, no, non ci siamo mai neanche baciati, cioè io avrei voluto, ma... non lo so, non voglio essere precipitoso. Non voglio rovinare tutto."
Addio reputazione.
"Tigre ti mette un po' in soggezione?"
"Un po'? Delle volte lancia degli sguardi che potrebbero uccidere."
I due scoppiarono a ridere, nessuno conosceva Tigre meglio di loro. Shifu si fece serio all'improvviso:"Con lei dovrò sicuramente parlare, tu invece..."
"No, no, ci ha pensato mio padre, non voleva diventare nonno giovane."
"Quindi tu hai già..."
"S-sì(?), ho sbagliato?"
"No, no, era solo per sapere, Po aiuta Tigre, non ha mai avuto un ragazzo, anzi, ha sempre rifiutato con fermezza ogni pretendente. Il fatto di essersi messa con te è già un mezzo miracolo."
"Perché mezzo?"
"Non vi siete ancora sposati."
"Ma voi sareste d'acccordo?"
"Frena, panda, frena, vi siete appena fidanzati, non puoi già pensare di sposarla."
"In realtà ci penso da qualche anno, circa da quando ci siamo conosciuti. Però voi avevate accennato a dei pretendenti."
"Sì, ce ne sono stati parecchi, soprattutto quando era più piccola e ancora non combatteva per difendere la Valle."
"Ma non ci si può sposare a quell'età."
"Volevano solo combinarlo il matrimonio. Ma io non volevo e Tigre appena ne ha sentito parlare ha lanciato al possibile futuro marito uno di quegli sguardi di cui abbiamo parlato prima. Visto che entrambi eravamo nel modo più assoluto contrari, ho deciso di declinare ogni offerta. Da quando è diventata la leader dei Cinque Cicloni le richieste sono notevolmente diminuite."
"Quanti anni aveva?"
"Quattordici."
"Era piccolina."
"Tu l'hai conosciuta che ne aveva sedici, non era molto più grande."
"Forse è nata adulta."
"Prepara la cena e ti racconterò com'era da cucciola."
                                 
Shifu si sentiva strano, parlare della figlia con Po lo aveva fatto sentire veramente un padre. Delle volte mentre parlava lanciava uno sguardo alla tigre addormentata lì vicino a loro. Dopo aver mangiato l'ottima zuppa di Po si mise a parlare:"Da piccola Tigre era molto carina..."
"Ma ora non è brutta!"
Po sembrava indignato, il panda rosso sorrise:"Po ora Tigre non è carina, ora è bella, nel senso assoluto. Comunque stavo dicendo che era carina, quando la sono andata a prendere all'orfanotrofio era abbastanza paffuta, ma chiariamoci, non grassa. Anzi per essere solo un cucciolo era molto magra, solitamente a quell'età si è grassottelli, lei no. Aveva le zampe morbide e delicate e sorrideva molto spesso. Insomma il contrario di adesso, però le idee sono rimaste uguali. Voleva uguaglianza tra tutte le razze, questo è sempre stato il suo più grande obiettivo, dopo la parità dei sessi."
"Ma c'è uguaglianza."
"Po, quanti maestri femmine mi sai nominare?"
Il panda si trovò un'attimo interdetto:"Se ti chiedo chi sono i più grandi ladri e assassini della storia ti vengono in mente tutti degli animali carnivori dalle grandi dimensioni, giusto?"
Il guerriero dragone annuì:"Vedi Po, le tigri, i leoni, i lupi,eccetera vivono temuti e isolati dagli altri. Per questo molto spesso diventano dei criminali, perché non possono fare nient'altro. Nessuno comprerebbe mai nulla da uno di loro. Perciò si riuniscono a bande, come per esempio i Lin Kuaei, e rubano e uccidono. Ma bada bene, non è perché essendo nati carnivori allora sono così, non è scritto nel loro sangue o cose del genere. Se dobbiamo dare la colpa a qualcuno dovremmo darla a noi stessi e ai pregiudizi di cui non riusciamo a liberarci."
"Maestro parlando di predatori, perché i leopardi volevano Tigre?"
"Non saprei, però è preoccupante. Dobbiamo proteggerla."
"Oggi ci ho provato, ma devo ammettere che alla fine era lei a proteggere me."
"In condizioni normali non mi preoccuperei così tanto, ma hai visto anche tu che dopo il combattimento è stata male e poi hanno detto che altre persone la cercano. Spero si riprenda presto." Shifu guardò Po:"Vai da lei ora e dormi, sembri distrutto, ti sveglierò quando sarà il tuo turno di fare la guardia. Se sei d'accordo lascerei dormire Tigre."
"Sì, sì, va benissimo."
Il maestro guardò il panda andare dalla compagna e abbracciarla. Quei due erano una bella coppia.
                                    
Tigre si svegliò come al solito all'alba:"Po, perché non mi hai svegliata per fare la guardia?"
"Hai bisogno di riposare, torna a dormire, abbiamo deciso di partire due ore dopo  alla nostro solito orario."
"Allora dormi tu, sei distrutto, io tanto non riuscirei ad addormentarmi."
"Tigre riposa, io sto bene."
"Panda adesso lo ripeterò l'ultima volta, vai a dormire, sei distrutto."
Po capì che forse era meglio fare come gli era stato detto, non voleva essere messo k.o. di prima mattina.
Non sapendo cosa fare Tigre si mise a contare i secondi, li avrebbe svegliati dopo due ore esatte. Anche da piccola faceva così, quando il maestro le dava del tempo libero lei non avendo nulla da fare contava i secondi. In questo modo era sicura di essere in orario. Non sapeva ancora  che nel tempo libero ci si poteva anche allenare.
La cosa peggiore della sveglia all'alba era che d'inverno la sveglia all'alba equivaleva alla sveglia al buio, in quanto il Sole alle cinque stava ancora dormendo, mentre d'estate si alzavano con il Sole, molto più piacevole.
Dopo due ore svegliò i compagni:"Come ti senti oggi Tigre?"
"Molto meglio di ieri, grazie maestro."
Fecero colazione e ripartirono. Allora di pranzo si fermarono per mangiare:"Questa notte ci fermeremo a dormire in un villaggio. Non dobbiamo dare nell'occhio, non so perché ma è iniziata una caccia all'uomo e l'obiettivo sei tu."
"Maestro potrei restare qui nella foresta, in questo modo voi non correrete nessun pericolo."
"Tigre io voglio andare in una locanda per riposare, siamo pochi per fare dei turni di guardia che ci facciano comunque dormire abbastanza. E tra di noi tu sei quella che ne ha più bisogno."
"Va bene maestro."
Così quella sera Tigre si coprì per non farsi riconoscere e insieme agli altri andò a chiedere ospitalità.  Su insistenza di Po si era messa anche una pancia finta, per sembrare la sorella del panda, non si era mai sentita così ridicola.
                                  
Po guardò Tigre andare in camera sua a dormire, a lui non sembrava che stesse migliorando, per niente. Quella sera lei aveva mangiato pochissimo e aveva continuato a toccarsi la testa:"Maestro, io credo che dovreste trattarla meglio, quello che aveva proposto prima era proteggere noi."
"E cosa credi avrei dovuto dire allora?! Che era un'ottima idea?"
"No, che apprezzavate il pensiero ma che noi ce la saremmo potuti cavare da soli."
"Po io non so come fare, dopo Tai Lung, io... non so spiegare, è..."
"Maestro, Tigre non è Tai Lung."
"Sono più simili di quanto credi, delle volte mi sembra di risentirlo quando lei parla, alcune mosse le fanno uguali e anche con la stessa espressione concentrata. E' impressionante."
"Ma lei è buona."
"Anche Tai Lung era buono, Po. Quando ha fatto quelle cose terribili non lo faceva per divertimento e non gli piaceva farlo, era solo troppo arrabbiato e perdeva il controllo. Per questo la prima cosa che ho insegnato a Tigre è stata il controllo della rabbia."
"Be', ha funzionato, quando sono diventato il guerriero dragone non mi ha ucciso."
"Ma dopo quello che scoprirà..."
"Cosa? Ditemelo, stiamo rischiando la vita per una missione che non sappiamo neanche dove ci porterà."
"Non posso Po. Andiamo a dormire."
Il guerriero dragone si sentiva a disagio, dormire con Shifu non era mai stato il suo più grande obiettivo, anzi. Però Tigre aveva chiesto se poteva rimanere sola e visto che c'erano solo due stanze disponibili Po si era ritrovato in un letto matrimoniale con Shifu.
Almeno quando sarebbe diventato vecchio ne avrebbe avute di cose da raccontare ai suoi nipoti.
                                             
Tigre si rigirava nel letto, non riusciva a prendere sonno per il mal di testa. Aveva provato a meditare, ma era stato inutile. Aveva preferito dormire da sola, sapendo che non ci sarebbe riuscita. Sapeva che se avesse dormito con Po lui sarebbe rimasto sveglio per tenerle compagnia e non se la sentiva di dormire con il maestro. Le dispiaceva un po' per il suo ragazzo, da solo insieme allo scorbutico panda rosso. Il suo ragazzo, non aveva mai creduto che avrebbe pensato una cosa del genere.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da delle voci familiari che venivano dai piani inferiori. Uscì dalla camera per vedere chi era.
Ju-Long, il capo della malefica banda di ratti Lao Shu:"Quindi siete sicuri di non aver visto una tigre?"
I gestori della locanda dissentirono, a Ju-Long la risposta non piacque molto:"Perciò questo posto è inutile, ragazzi iniziate a posizionare la dinamite."
Tigre decise che era venuto il momento di agire, bloccò la serratura della stanza di Po e Shifu, non voleva che venissero feriti per causa sua, e urlò:"Io sono qui se vi interesso ancora."
Tutti i ratti si voltarono all'unisono:"Ma eccola qua la nostra felina preferita. PRENDETELA!"
Tigre si lanciò dalla finestra e iniziò a correre.
                                   
*Non sapevo come  chiamare il posto delle stanze, dormitori mi sembrava adeguato.
*Non so se Shifu e Mei Ling ( l'ex di Shifu in questo caso, in una puntata si rimettono insieme, però questi sono dettagli insignificanti) si sono incontrati veramente in un torneo.
*Credo che farò molti riferimenti anche alla nostra cultura, quindi perché non mettere Porc Fener? Ovviamente da Star Wars questo riferimento.
                              
Dalla nave spaziale dell'autrice
come avrete certamente notato ci sono molti riferimenti a Mitiche avventure, Lu Shi è la ragazza che Po doveva sposare, i leopardi sono i servi di Junjie, Junjie era un allievo di Oogway, voleva il palazzo di Giada. Ju-Long è un ratto squilibrato appassionato di esplosivi.
Devo dire che questo capitolo è stato difficilissimo da scrivere, mi sembrava infinito. Ma io adesso avrei una riflessione da fare: ma perché tutti i criminali vogliono attaccare la Valle della Pace? Capirei se fosse Gong Ming, ma stiamo parlando di  un villaggio tra le montagne con appena un centinaio di abitanti, cosa cercano i criminali lì?
Io ho scelto la versione ' tra maestri ci si può sposare, ma è sconsigliato ', per me le storie d'amore segrete sono troppo complicate da fare. Non saprei come risolvere la situazione, ma Po e Tigre devono stare insieme. Se ci sono errori grammaticali o cose del genere mi dispiace, ho ricontrollato molte volte, ma alcune volte qualcosa mi sfugge.
Adesso vi saluto, vi invito a recensire per sapere che parti dovrei migliorare secondo voi, al prossimo capitolo.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Po si guardò intorno disperato, quando lui e Shifu si erano svegliati avevano cercato di uscire dalla camera, senza successo. Quando erano riusciti a sfondare la porta Tigre non c'era più, si erano fatti spiegare cos'era successo dai due spaventati proprietari. Era tutto il giorno che la cercavano. Il panda sentiva le lacrime premere per uscire, non riuscva più a gridare per chiamarla per la gola chiusa. Aveva anche il fiatone, correva non sapeva neanche più da quanto.  Stava perdendo le speranze, quando vide il masso che nascondeva una specie di grotta, era quello che Tigre il giorno prima gli aveva indicato come un ottimo nascondiglio. Quella era la sua ultima speranza di ritrovarla con la logica, poi sarebbe dovuto andare a fortuna. Appena arrivato guardò nel buco seminascosto che lui non avrebbe mai notato, se non fosse stato per quello che gli aveva detto Tigre il giorno prima. Vide il pelo arancione della compagna e, anche se ostacolato dalla sua mole,  entrò nel buco. Subito Tigre lo attaccò:"Calma Tigre, calma, sono io."
La ragazza appena sentita la sua voce si fermò:"Sei ferita?"
"TU NON ESISTI!"
"Certo che esisto Tigre."
"No, tu sei come gli altri."
Tigre iniziò a singhiozzare.
"Che altri?"
"Basta lasciatemi in pace... lasciatemi..."
"Tigre devi uscire da qui, non stai bene."
Po provò a prenderla per un braccio ma lei sguainò gli artigli e ringhiò:"NO, IO NON VERRO' CON VOI, MAI."
"Tigre ci sono solo io qui, ti prego guardami, sono io, Po."
Lentamente si avvicinò alla maestra:"Sono io, non ti preoccupare."
La ragazza ritirò gli artigli:"P-Po? Se-sei tu?"
"Sì, forza dobbiamo uscire da qui."
"Ma i Lao Shu?"
"Nè io nè Shifu li abbiamo incontrati."
Tigre non gli sembrava del tutto convinta, ma almeno aveva smesso di indietreggiare:"Come faccio a sapere che sei reale? Che non sei un'allucinazione?"
"Anche se fossi un'allucinazione non ti potrei fare del male, e poi sono certo di non essere un'allucinazione."
Gli occhi di Tigre continuavano a chiudersi per poi spalancarsi un attimo dopo, le spalle erano abbassate e tutto di lei faceva capire un enorme stanchezza:"Io vorrei solo dormire."
"Facciamo così, se non ti fidi di me resta qui, io vado a chiamare Shifu."
"Non voglio restare sola."
Sembrava disperata:"Non ti lascerò mai da sola, ma Shifu è molto preoccupato e gli devo dire che ti ho trovata."
Le accarezzò la guancia poi uscì da quella specie di grotta sotto al masso. Molto sollevato si mise a correre chiamando il maestro, voleva subito tornare da lei.
                                     
Shifu sentì Po che urlava il suo nome, correndo lo raggiunse:"L'hai trovata?"
Po, senza fiato, annuì. Il panda rosso lo seguì:"Tigre come ti senti?"
"Maestro, voi siete morto."
"No, sono vivo, sono qui davanti a te."
"Ma prima avete detto di essere morto."
"Qui c'è poca aria, dobbiamo uscire, prendi Tigre."
"NO! VOI NON MI PRENDERETE!"
"Po prendila, con la forza se devi."
"Ma maestro..."
Anche nella luce soffusa Po vedeva che lo sguardo triste del maestro, perciò decise di eseguire gli ordini senza ulteriori indugi. Non fu un'impresa facile, lei si dimenava e rischiava di ferirli con i suoi artigli. Una volta fuori Po le si sedette sopra per bloccarla, Shifu si avvicinò controllare che non fosse ferita:"Fisicamente sta bene, sono la mancanza di sonno e d'aria che le hanno dato le allucinazioni. Appena avrà dormito si riprenderà. Qui vicino abitano i genitori di Scimmia, andiamo da loro."
La ragazza aveva smesso di dimenarsi, li guardava con occhi socchiusi. Quando Po la prese in braccio non fece nulla,  gli sembrava di rivederla inerte dopo che si era presa il colpo di Shen al posto suo. Però questa volta non aveva un mondo da salvare, poteva dedicarle tutto il tempo necessario. Ci vollero all'incirca venti minuti per arrivare:"Po ascolta, non volevo andare a casa dei genitori di Scimmia per un motivo, sono molto eccentrici e tendono a essere un tantino esasperanti per quelli che li ascoltano. Tu mostrati sempre gentile."
Il guerriero dragone era un po' perplesso, non riusciva a capire appieno cosa Shifu gli avesse appena detto. Appena arrivati davanti alla porta lo capì, la porta, se poteva essere chiamata così, era enorme e su di essa c'era raffigurata una stanza, come se fosse aperta e mostrasse la quello che avrebbero visto all'interno. Un po' inquietato bussò su un quadro, ad aprirgli furono due copie anziane di Scimmia, veramente, solo i vestiti non coincidevano. Il signor Scimmia aveva un lungo abito, simile a quello di Shifu, la differenza stava nella scelta dei colori, c'erano tutti ed erano così brillanti da accecare. Mentre la signora aveva un abitino smanicato che raffigurava tutte le ossa, dallo sterno al femore, un po' nauseato il panda distolse lo sguardo:"Signor Xiàohuà, signora Bùcuò* chiediamo ospitalità per qualche giorno."
"Ma certo, io e mio marito saremo felici di ospitarvi, ma la ragazza sta bene?"
"Sì, signora non si preoccupi."
Mentre lo diceva Po guardò  Tigre, dormiva tranquillamente tra le sue braccia, così stanca che nessun incubo pareva toccarla.
"Se volete chiamo un medico."
"No, no, deve solo dormire."
"Veramente, vado a chiamare il dottore."
"No, signora - non- è - necessario."
Shifu aveva scandito le parole cercando di far capire l'anziana donna, ma comunque lei non demorse:"Non è lontano da qui, posso arrivarci in pochi minuti."
"Signora la prego, ci basta essere opitati nella vostra dimora, nulla di più."
"Cara, falli entrare, saranno stanchi e magari avranno qualcosa da dirci su nostro figlio."
Il viso della scimmia si illuminò a sentir parlare di Scimmia:"Sta bene? Si è sposato? Gli piace ancora pocciare gli azuki dolci nella zuppa?"
Po non era solo perplesso in quel momento, gli pareva di stare parlando con dei pazzi. Intanto le braccia avevano iniziato dolergli per il peso, minore di quello che si aspettava a dire il vero, della tigre:"Mi scusi, possiamo entrare?"
"Oh, ma perché non l'avete detto subito che volevate entrare?"
Non solo quelli erano pazzi, erano proprio stupidi, Po cercò di calmarsi. Ma pensare di vivere due giorni con quelli lì lo gettava nello sconforto.
Dopo un altro quarto d'ora riuscirono a far capire ai due coniugi che a Tigre serviva un letto.
("No signora, non ci serve un dottore.")
Po, completamente terrorizzato dalla coppia, scaricò a Shifu l'ingrato compito di intrattenerli. Il panda aveva contato che all'incirca Tigre non aveva dormito per 36, veramente troppe. Però era certo che nessun criminale sarebbe riuscito a catturarli, con quei due folli chiunque sarebbe scappato a gambe levate. Tigre alzò le palpebre:"Continua a sfuggirmi..."
"Eh?"
"La sua voce... continua a sfuggirmi..."
Probabilmente avrebbe voluto dire altro, ma il sonno se la riprese. Dopo qualche ora Shifu venne chiedergli (ordinargli) il cambio, il panda si costrinse ad alzarsi e ad andare dalle scimmie, c'era solo la donna:"Caro vuoi qualcosa da mangiare?"
Po non sapeva che rispondere:"Sì(?)"
Senza muoversi o dare nessun segno di volergli portare del cibo, la vecchia si rimise a parlare:"Scimmia è ancora il capo dei Conigli Urlanti?"
"Non so di cosa..."
"Erano così carini, una volta hanno cercato di dare fuoco a un mulino per scherzo, te l'ha raccontata questa storia?"
"Veramente..."
"Una volta era stato assunto come cameriere, ma fu mandato via, continuava ad assaggiare i piatti davanti i clienti e a dare le sue opinioni."
"Ma ora sta parlando dei conigli o..."
"Poi una volta è andat..."
"Mi scusi se la interrompo, ma dov'è suo marito?"
"Oh, lui va sempre a letto presto, ma che sbadata, è ora di cena. Vuoi qualcosa da mangiare?"
Po respirò profondamente e annuì. Bùcuò lo accompagnò a quella che doveva essere la cucina e gli porse un bicchiere d'acqua, un altro sospiro:"Signora posso avere qualcosa da bere?"
"Ma ce l'hai davanti, sicuro di non volere che io vada da un dottore?"
La psicologia inversa non gli era riuscita:"No, mi sento bene grazie. Posso avere qualcosa da mangiare?"
La pazza gli sorrise, il guerriero dragone stava per piangere dal nervoso. Forse Tai Lung prima di cercare di distruggere la Valle della Pace era stato da quei due, gli pareva possibile.
"Ma mio marito dove si è cacciato?"
"Non era andato a dormire?"
"E' ora di dormire, bravo che me l'hai ricordato. Vuoi una coperta?"
"Sì."
Po sospettava che gli avrebbe dato un cuscino o al massimo una tenda, non si era aspettato quello che invece gli avrebbe dato.
"Una lampada?"
"Qualche hanno fa mi hai detto che hai paura del buio."
"Ceeeerto. Buonanotte."
Quando finalmente riuscì a liberarsi da lei corse da Tigre, non riusciva neanche a immaginarsi come avrebbe reagito la sua ragazza a una situazione del genere. Li avrebbe azzannati o  li avrebbe semplicemente guardati con occhi che esprimevano odio puro? A certe domande Po preferiva non sapere le risposte.
"Panda perché hai una lampada?"
"Lo chieda alla signora, io non lo so proprio."
Entrambi sfiniti si sdraiarono sull'enorme letto che gli era stato assegnato, Tigre era in mezzo a loro e con il suo respiro calmo li fece addormentare.
                                             
"Quindi stavo dicendo che mio figlio aveva quasi vinto, ma quel diabolico coniglietto gli ha rubato la buccia di banana e l'ha mangiata."
Po e Shifu si guardarono indecisi se scoppiare a ridere o distruggere tutta la casa con lo scarpone che la signora gli aveva dato per colazione.
"Caro basta parlare, non vedi che hanno perso l'appetito?"
I due mestri si guardarono sconvolti:"Su, mangiate, niente complimenti."
E ora? I rotoli potevano insegnare tutto sul thè, ma nessuno aveva mai sentito parlare della pergamena che spiegava come inghiottire scarponi senza rimanerci seccchi.
"Oh certo, voi venite dai piani alti, volete le bacchette. "
"Grazie signor Xiàohuà, ma non abbiamo fame."
"Be' allora non vi darò della limonata, volete delle ciabatte?"
"Da mangiare?"
La signora scoppiò a ridere:"Ma no sciocchino di un panda, le ciabatte non si mangiano."
Almeno su qualcosa erano d'accordo, pensò Po sull'orlo di una crisi di nervi. Per fortuna Shifu prese in mano la situazione:"Tra poco Tigre si riprenderà e noi ce ne andremo, la vostra ospitalità è stata fondamentale, perciò vi saremo sempre molto grati."
"Volete che chiami un dottore?"
Le orecchie del panda minore fremettero, no, lui non voleva un dottore, ma uno psichiatra sì.
"Signora grazie per l'offerta, ma non ci serve un dottore. E ora scusateci, ma dobbiamo andare da Tigre."
"Volete che vi metta lo scarpone da parte, per quando avrete fame?"
I due però si erano già rifugiati nella camera della tigre, perciò Bùcuò non ottenne risposta.
"Ma come ha fatto Scimmia a vivere con questi due?"
"Lui è nato con loro così, perciò non gli sembrava strano, poi loro amano Scimmia, veramente tanto e lui ama i suoi genitori. Hanno un bellissimo rapporto, lui li va spesso a trovare e li trova divertenti."
"Così divertenti che stavo per scoppiare a piangere."
"Quindi voi non siete morto."
"TIGRE!"
Bùcuò a quanto pare aveva udito l'urlo dei due maestri e chiese:"Vi serve un dottore?"
"No."
Risposero sempre in contemporanea i due:"Come ti senti?"
"Po, hai presente quando hai dormito troppo, ma vorresti dormire ancora?"
"Sì, ho presente."
"Dove siamo?"
"Dai genitori di Scimmia."
Tigre sbarrò gli occhi, quello che gli aveva appena detto il suo ragazzo era veramente terribile. Però ci pensò Shifu a risolvere tutto:"Se ti senti abbastanza in forze, io proponevo di partire subito."
La ragazza annuì con foga, quei due pazzi li aveva già incontrati una volta, le era bastata.
                            
"Allora arrivederci e grazie per l'ospitalità."
"Maestro Shifu, visto che nel corso di questi anni ha accudito nostro figlio abbiamo deciso di regarle due scarponi speziati, la nostra specialità."
L'odore di scarpone usato e  le spezie era terribile, Tigre sentì Po che al suo fianco faceva degli strani movimenti. Si girò e lo vide cercare di trattenere i conati, il guerriero dragone aveva uno stomaco sensibile  a quanto pareva.
"Grazie signore, ma dobbiamo rifiutare l'offerta."
"E perché mai?"
"Vede stiamo cercando di essere il più leggeri possibili, potrebbero intralciarci. E' una vera disdetta, ma appena torniamo al palazzo diremo a Scimmia di venirvi a trovare, mi avete detto che vi manca molto."
Tigre accennò  un sorriso, il maestro sapeva che bastava pronunciare il nome del figlio per togliere ai due qualsiasi idea.
Durante il viaggio erano tutti tesi, nessuno doveva vederli. Decisero di travestire la ragazza, per bene questa volta. A un mercato riuscirono a comprare della ' vernice ', chiamiamola così,  nera per coprire Tigre e farla sembrare una pantera, in più i suoi vestiti furono sostituiti, quelli erano troppo riconoscibili. Pantaloni verde palude ("Sono disgustosi, Po." "E' per questo che li ho presi.") e una maglia molto simile a quella della fidanzata di Peng, viola a mezze maniche. Tigre riteneva di essere vestita in modo orribile e come darle torto? Però chi avrebbe mai potuto riconoscerla vestita in questo modo?
Dopo due giorni si ritrovarono davanti a una voragine:"Non è possibile, il sentiero era
 qui."
"Maestro ci deve essere stata una frana o qualcosa del genere."
"Sicuramente Po, ma adesso come risolviamo?"
"Dobbiamo per forza scendere e poi risalire dall'altra parte."
"Non mi convince..."
"Però l'idea di Tigre mi pare l'unica convincente maestro."
Shifu sbuffò, sì, era l'unica soluzione.
La discesa iniziò subito male, Po rotolò di diversi metri a causa del terreno che si era sgretolato sotto i suoi piedi.  Per fortuna si graffiò soltanto un po', niente di grave. Tigre si sentiva molto impacciata, aveva paura di scivolare e cadere addosso a uno dei suoi compagni. E poi non riusciva a perdonarsi il fatto che fossero una specie di fuggiaschi per colpa sua, rischiavano la vita e lei non sapeva neanche il perché. Già, perché cercavano di catturarla, non di ucciderla. Da quanto era riuscita a capire, una persona aveva lasciato un annuncio a Kong, una città fantasma. Nessuno ci abitava, era il rifugio di ogni criminale quando ne aveva bisogno. Nessuno era riuscito a scoprire la sua ubicazione, se lui (o lei, chi lo sa) la sapeva non poteva che essere una persona malvagia.  L'annuncio prometteva un numero considerevole di Yuan per chi gli (per pura comodità  Tigre pensava al maschile) avrebbe portato Tigre viva, gli bastava questo, poteva anche essere in punto di morte. L'importante era che respirasse, ovviamente questo non era un buon segno, per niente, voleva dire che chiunque avrebbe potuto farle qualsiasi cosa. E anche degli altri, era terribile. In più non sapeva cosa fare, l'unica idea che le veniva in mente era interrompere la missione e concentrarsi sul problema attuale. Ma non voleva che Shifu pensasse che lei temesse per la propria incolumità, al contrario! Aveva paura per i suoi amici, ripensò a Bian Zao, si domandava se suo padre avesse seguito il suo consiglio, sperò di sì. In più non riusciva a capire perché Shifu non dicesse a lei e a Po il motivo del loro viaggio, a lei diceva sempre cosa i suoi piani. Come un calamita i suoi pensieri furono attratti dal ricordo della notte dove Po trovò la pace interiore.
Il dolore dopo aver preso il colpo al posto del panda, lui che le si avvicina preoccupato e lei che voleva solo morire. Perché sì, credeva che sarebbe morta, e ne era felice. Basta delusioni, basta incubi, basta infelicità, il vuoto. Prima di svenire però aveva pensato che non aveva mai chiamato Shifu ' padre ',  uno dei suoi più grandi desideri non si era avverato. Quando si era ripresa, pochi attimi dopo a dire il vero, si era accorta che aveva ancora troppo da fare, può sembrare poco, ma per lei essere riconosciuta come figlia era un traguardo quasi impossibile. Dopo si era accorta di amare quel panda e questo la faceva sentire bene e anche se questo l'aveva fatta soffrire molte volte, era sempre meglio provare quelle delusioni che essere indifferente.
Qualche ruzzolone di Po più  tardi erano arrivati in fondo, adesso si iniziava la salita. Po si lamentò tutto il tempo, Tigre non diceva niente, però era divertita dalla situazione. Quando arrivarono in cima Po si buttò per terra:"Io da qui non mi muovo più."
"Panda, piantala con queste sceneggiate."
"Ma Shifuccio*..."
Il panda minore gli lanciò uno sguardo gelido.
"Cioè maestro, Shifuccio."
"Troviamo un riparo, lì ci fermeremo per riposara e mangiare."
Alla parola mangiare Tigre sentì una fitta allo stomaco, non aveva fatto notare agli altri due che non mangiava da due giorni, sapeva di riuscire a sopportare la fame e la fatica e non voleva disturbarli ancora. Loro si esponevano già troppo per i suoi gusti. 
Alla fine optarono un albero di mele come ' rifugio ', se così poteva essere chiamato. La cena che preparò Po,  per Tigre fu una delle più soddisfacenti della sua vita. Avrebbe iniziato Shifu con la guardia, poi il guerriero dragone e infine lei. Si sdraiò e Po fece lo stesso a pochi centimetri da lei, con il braccio sinistro le cinse la vita e la avvicinò sè.
Tigre pensò che non morire fosse stata la decisione più bella della sua vita.
                                     
*Google traduttore in cinese semplificato scherzo e bella li traduce così, ma poi non saprei.
*Scena presa da una delle puntate di Mitiche Avventure, purtroppo non mi ricordo il titolo esatto.
                       
Dalla nave spaziale dell'autrice
capitolo più ' leggero ', non trovate? Ho cercato di rendere i genitori di Scimmia il più esasperante possibile, mi sono divertita molto a immaginarli discutere.
Sono consapevole che ci vogliono più di 36 ore senza sonno per avere paranoie e allucinazioni come Tigre, però la medicina si piega davanti ai miei capricci, come poi in tutti cartoni. Perché avete notato che tipo in KFP 2 Shen spara a Po e lui deve essere curato, mentre Tigre prende un colpo ben peggiore e sta subito bene? Perciò la medicina qui è diventata un'opinione, no scherzo, cercherò di essere il più verosimile possibile, però con gli animali alcune cose posso concedermele, come le allucinazioni. Un'altra cosa che si piega davanti ai capricci è la geografia, mi spiegate come degli alberi di mele si trovino in una foresta di bambù? Visto che mi tornava utile anche questa cosa, molto presente in Mtiche Aventure, me ne sono approfittata. Non ho nient'altro da dire, al prossimo capitolo.

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