Le uova degli Horcrux

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La rabbia di zia Petunia ***
Capitolo 2: *** Draco ed Harry a casa dei Dursley ***
Capitolo 3: *** Harry racconta a Draco di Minus e di Regulus ***
Capitolo 4: *** Sirius e Regulus a Grimmauld Place ***
Capitolo 5: *** Hermione si sente messa in disparte da Harry e Ron ***
Capitolo 6: *** Abbraccio mozzafiato tra Sirius e Regulus ***
Capitolo 7: *** La prima volta che Draco prende il boccino di Harry ***
Capitolo 8: *** L'intervista di Rita su Silente ***
Capitolo 9: *** I sette Harry ***
Capitolo 10: *** Scappando da Voldemort ***
Capitolo 11: *** Tornando alla tana ***
Capitolo 12: *** Peter scioccato dal quasi bacio ***
Capitolo 13: *** Le lacrime di Peter ***
Capitolo 14: *** Harry e Sirius chiedono scusa a Peter ***
Capitolo 15: *** Il testamento di Silente ***
Capitolo 16: *** La lettera di zia Petunia ***
Capitolo 17: *** Il matrimonio di Bill e Fleur e la fuga ***
Capitolo 18: *** Scappando ***
Capitolo 19: *** Ritorno a Grimmauld Place ***
Capitolo 20: *** L'agguato affettuoso dei gufi ***
Capitolo 21: *** La cuccia magica di Grattastinchi ***
Capitolo 22: *** Draco si confronta con Regulus e Sirius ***
Capitolo 23: *** L'arrivo di Remus ***
Capitolo 24: *** La mappa ***
Capitolo 25: *** Regulus e Peter e la missione segreta ***



Capitolo 1
*** La rabbia di zia Petunia ***


“Noi – non – ce – ne andiamo – “ disse zio Vernon per la millesima volta.

Harry sospirò affranto. Era stata un’estate dura quella dai Dursley. Ora finalmente sapeva da qualche anno cosa significasse avere una famiglia, qualcuno che ti amava e voleva proteggerti. Il cambiamento dei Dursley fu sconvolgente per lui, ma ogni volta che aveva sperato avvenisse, non aveva ancora cominciato la scuola di magia, non sapeva di essere un mago, né aveva affrontato Voldemort tutte quelle volte.

I Dirsley furono stati ovviamente avvertiti dalla scuola, su quello che era accaduto e sulla morte di Silente. Petunia aveva pianto. Se anche uno stimato mago come Silente, era stato ucciso, che speranza c’era ora per la sua famiglia?
Ma la cosa più sorprendente è che i Dursley erano diventati estremamente protettivi con Harry. Non volevano che tornasse a scuola o comunque erano arabbiati perché per tutto l’anno non si era fatto sentire.

“Ho imparato perfino a scrivere delle lettere via gufo e tu non ti fai sentire??” lo aveva rimproverato Petunia. (NB in realtà Petunia non intende che non sa scrivere, ma che si è abituata al modo di fare magico )

A dire la verità, Harry aveva risposto alle lettere della zia e anche dello zio – che dettava ma faceva scrivere a lei – e aveva addirittura mandato dei dolci di Hogsmeade a tutti tre, in particolare a Dursley, ma erano così tante le lettere che mandavano, che non riusciva a starci dietro e non voleva informare gli zii riguardo ai pericoli mortali che correva. Chissà come avrebbero reagito. Non voleva rischiare un attacco di cuore da parte dello zio.
 

Ora,aveva detto che visto che diventando maggiorenne, la protezione magica era cessata, dovevano abbandonare la casa, per essere protetti da quelli dell’Ordine.

Perché non vieni con noi, allora? Siamo la tua famiglia, ragazzo! ti abbiamo cresciuto! Ti sembra questo il modo di ripagarci?”
Harry inaspettatamente si stava commuovendo. I Dursley erano un po’ in ritardo, diciamo di anni e non si aspettava davvero che avrebbe preferito invece che in un momento come questo, si fossero trattenuti dall’esprimere i loro sentimenti.

“Non è come se non ci vedessimo più. Ci vedremo ancora.” Promise e andò ad abbracciare prima lo zio, poi la zia.

Quando si mise ad abbracciare anche il cugino – dopo struggenti parole d’affetto che il cugino gli aveva rivolto in cui gli aveva confessato che non credeva che fosse inutile e dove lo ringraziava di avergli salvato la vita – sentì Petunia parlare ancora e quello che disse, lo gelò.


“Voglio parlare con il tuo padrino!”

Harry si sciolse dall’abbraccio del cugino – che dall’anno scorso, era molto dimagrito – per guardare la zia con stupore.
“Che cos’hai detto?”

“Il tuo padrino. Voglio parlare con lui!”
“Sirius?”

“Sei sordo, ragazzo?? Ti ha detto di sì!” sbraitò Vernon, che, dato il fatto che dovevano separarsi dal nipote, il suo umore era più irascibile del solito.

Harry sorrise mesto. Certe cose non cambiavano mai. Amore o no, Vernon avrebbe sbraitato su di lui all’infinito.

“Zia, io..non credo sia il caso.”
 
L’espressione di zia Petunia si fece molto severa.

“Sto per lasciare la MIA CASA, la mia città, per andare chissà dove, con dei maghi, una richiesta che ti faccio, me la puoi concedere!”
“Ma perché vuoi parlargli??” chiese Harry stranito ma cercando di mantenere un’espressione dura.

“Perché? Ti sei forse scordato che si diceva fosse il responsabile della morte di tua madre?? Mia sorella!
Harry la guardò basito. Rispolverare il rispetto e l’amore per sua madre, non era proprio d’aiuto in questo momento.

“Era innocente ..”

“Un’ottima ragione per parlare con lui! Ho bisogno di chiedergli di più su quel giorno. Non ho fatto mai domande e adesso..”
“Adesso che la situazione è più tragica che mai, ti viene in mente di rispolverare cose sepolte? Mi dispiace, zia, ma non è il momento questo.”
“Petunia, forse dovresti lasciar perdere.. cominciò Vernon.

“No!! Perché non puoi concedermi questo solo favore??”
 
Harry la fissò con sguardo penetrante, prima di rispondere.

“Perché il mio padrino in questo momento, ha altri problemi. Mentre io ero a Hogwarts, gli è successo qualcosa che lo ha provato molto.”
“Cosa può essere successo di tanto grave da..”

“è tornato.” Disse Harry atono.

Petunia sbiancò, ma non fu l’unica. Tutti e tre i Dursley lo fissarono.
 
Chi?? Chi è tornato?? Chi? Voldemort?” disse la zia, prendendolo a scuoterlo.

“Regulus. Il fratello di Sirius.”

Silenzio.

Harry capì che loro non sapevano.

“Il fratello minore di Sirius è stato dichiarato morto..ma non era vero. Sirius lo ha scoperto e le sue attenzioni al momento sono tutte per lui. L’ultima cosa di cui vorrebbe parlare adesso, è dell’omicidio dei miei genitori.” Disse Harry.
 
 
 
 
*

Fu con enorme sollievo che Harry salutò i Dursley, vedendoli scomparire con quelli dell’Ordine, a bordo di una macchina.
Sospirò profondamente, gettandosi sul divano, fantasticando su cosa stessero facendo Sirius e Regulus in quel momento.
Per un attimo si sentì pieno di quella felicità. Sirius doveva essere così felice.

Poi si ricordò che una delle ragioni principali per cui era felice che i Dursley se ne andassero dalla casa, era che a breve Draco sarebbe venuto da lui e avrebbero passato del tempo insieme!






















Note dell'autrice: 

pensavate che non sarei andata più avanti con Harry Potter 2.0, eh?? xd e INVECE NO xd ahha xd ho pensato che per raccontare delle avventure di Harru fuori della scuola, serviva una nuova fresca storia, come una ventata d'acqua fresca! Anche perchè questo sequel non avrà niente a che vedere con la storia precedente, cioè, è il sequel e segue quelle vicende, ma sarà tutta un'altra atmosfera xd penso che un pòun'idea, ve l'ho data con il titolo (che avviso comunque, che potrei cambiare in un altro momento o accorciare. è davvero troppo lungo! ) 

Vi avverto che ci saranno anche coppie che voi non avrete MAI pensato xd ma, qui ci tengo a sottolinearlo, in questa storia, voglio scrivere tutto quello che ho in mente, tutte le mie fantasie, in questo capitolo accenno anche al fratello di Sirius, ebbene sì, volevo fare che fosse vivo e quindi c'è una parte anche su di lui! Non voglio risparmiarmi su niente, l'ho detto xd sarà una storia piena di sorprese <3 spero vi piacerà! 

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Capitolo 2
*** Draco ed Harry a casa dei Dursley ***


Harry stava aspettando con impazienza che il biondo arrivasse.
Quando finalmente arrivò,stava dormendo profondamente sul divano e Draco invece di svegliarlo con delicatezza, si buttò sdraiato su di lui, ad abbracciarlo.

“AHHHH.” Gridò Harry, spingendolo via e facendolo cadere sul pavimento.

“Ouch. Maledizione, Harry.” Disse Draco, cadendo, ma fortunatamente senza picchiare la testa.

C-che…Draco?? Che diavolo ti ha preso? Mi hai spaventato da morire.”
“Volevo solo abbracciarti. Non pensavo la prendessi così.”

“Potevi evitare di salirmi sopra. Sembravi un maniaco che volesse attentare alla mia virtù.”

Draco arrossì e poi impallidì vistosamente. Harry rise e poi andò subito a dargli un bacio appassionato.

“Hai detto una cosa orribile. Lasciami stare!”

No!” disse Harry, pretendendo altri baci.

Draco alla fine cedette. Il biondo cominciò a ricambiare, giocando con la sua lingua ed Harry ridendo lo assecondò.
“Sembriamo due deficienti!” rise Harry.

“Io ho sempre detto che tu lo sei, Potter, non mi dici niente di nuovo.”

“Vuoi vedere la casa?”

“Sì! Cominciamo dalla tua camera?” propose Draco, malizioso.
Harry lo guardò imbarazzato senza una parola.

“E va bene, lasciamo il meglio per ultimo.” Disse Draco facendogli l’occhiolino.
 
Harry cercò di sorridere, ma poi si incantò a guardarlo.

“Cos..i miei vestiti hanno qualcosa che non va? Eppure mia madre era così convinta che questa fosse la moda babbana! Anche se a pensarci bene, visto che la detesta, può avermi fatto vestire come un babbuino, per dispetto.”

“Sei..meraviglioso.” disse Harry e lo era davvero.
Draco indossava dei jeans blu notte mischiati e una maglietta nera aderente, molto sexy.

“Anche tu non sei male. Hai dei bei polpacci, per non parlare del culo.” Disse Draco notando i suoi pantaloncini marroni militare e la maglietta verde. “E la maglietta si intona con il colore dei tuoi occhi.”

Harry respirò profondamente.

“Va beene. Vieni, ti faccio vedere la casa.”
 
 

Harry rise parecchio quando Draco continuava a fare domande su “questo strano apparecchio chiamato televisore. “ Voleva sapere tutto su come funzionasse, chi governasse la cosa e come facessero a stare dentro una scatola così piccola, così tante cose.

“Hai detto che può avere fino a 1000 canali?” chiese Draco. “Ma questo coso si ferma a 100!”

Harry sbuffò divertito, togliendogli il telecomando dalle mani.

“Non intendevo che questo televisore li avesse..e comunque anche se trovi uno che ne ha, non si vedranno mai tutti.”

“Cosa? E perché??” Draco sembrava scandalizzato.
Harry era un po’ impreparato a questo.

“Beh, perché…molti sono a pagamento..alcuni non prende il segnale..e molti..sono solo per fare scena, ma non si vedranno mai.”

Draco sembrava sconvolto. “In totale quindi..quanti canali sono visibili in un televisore medio?”
Harry era ancora più disorientato.
“Cento? Forse duecento?? Non credo di più.”
Draco era davvero sconvolto.

“A cosa serve avere mille canali, se si possono vederne solo cento?”

“Per far intendere che li hai!” disse Harry sorprendendo ancora di più il biondo. “Senti, basta parlare di queste cose. Andiamo a mangiare, ti ho preparato un buon pranzetto.”
 


Woaaaa. Pollo con patate, Harry!”

“Eh si. Stai bene al sole, Draco?” i due si erano sistemati nel giardino, davanti a un tavolo di plastica.

“Non potrei stare meglio! Senti, ma davvero hai cucinato questa roba tu? Senza magia? Non mi stai prendendo in giro, vero??”

"M-mh. Guarda che non è chissà quanto difficile una volta che impari la tecnica.”

“Vieni qui. Non sono venuto fino a casa tua per starti così lontano!”

“Forse dovresti pensare a mangiare, prima che si raffredda.”
“Potter, non mi fare usare la bacchetta!”

Harry si rese conto di non sapere se Draco fosse già maggiorenne, non gli aveva mai chiesto il suo compleanno.

“Non lo sai, vero?” lo stuzzicò Draco. “Non sai quando faccio gli anni. E se adesso faccio una magia e mi espellono?”

“Sei già fuori dalla scuola.” disse Harry alzando le spalle.
“Chi ti dice che non ho cambiato idea?”
Harry cercò di dissimulare la preoccupazione.

“Hai promesso di accompagnarmi..non verresti meno alla promessa..e poi tu sei già maggiorenne.”

“Oh-oh..cosa ti rende così sicuro? Ora leggi anche la mente? Leggi la mia, dai. Il professor Pit..”
 
Un silenzio di ghiaccio calò su di loro. A Draco sfuggì la forchetta che andò a finire sull’erba, Harry lo guardò attonito come se non riuscisse a credere a quello che aveva appena sentito e gli occhi di Draco sembravano lucidi.

“P-perdonami, io non volevo, Harry, non mi ricordavo..”

“Va tutto bene, Draco, continuiamo a mangiare..” disse Harry ancora scioccato.

“No! è che io..stavo pensando all’Occlumanzia, è per questo che..”

“Draco..”

“Merda! Rovino sempre tutto!” disse scoppiando in lacrime e coprendosi la faccia con le mani.

Harry sorrise, d’un tratto intenerito.

Si alzò per raccogliere la forchetta da terra, poi prese la caraffa d’acqua e ne versò un po’ sulla forchetta per lavarla.

“No. Sei più sensibile di quanto credessi. Adesso mangiamo, ok? Non roviniamoci il pranzo pensando a quello.” disse Harry, spostando il suo piatto vicino a quello del biondo e sedendosi sulle sue gambe.

“S-sì.” Disse Draco un po’ sorpreso che Harry si fosse seduto proprio in braccio a lui.

Gli mise una mano sul ginocchio, poi guardò Harry in faccia e si accorse che le sue guance erano arrossate.
 
 
 
 
*

Durante il pomeriggio, Harry e Draco andarono al cinema.

Harry l’aveva portato a vedere Il soldato d’inverno.

Harry rimase basito e anche un po’ intenerito a vedere Draco che si commuoveva e piangeva davanti alla scena in cui Bucky salvava il suo amico d’infanzia Steve dalle acque del fiume.

Non aveva mancato di notare neanche che Draco si era commosso durante la frase “io resterò con te fino alla fine.”

“Draco..ehi..è solo un film..” sussurrò il moro, accarezzandogli il viso.

“Non è mai..solo un film..” borbottò il biondo.

Harry lo baciò dolcemente sulle labbra a quelle parole.
 


Quando uscirono dal cinema, il biondo continuava a ciarlare sul fatto che i due dovevano stare insieme e che fosse un sacrilegio che la ship non fosse canon. Harry era tanto divertito dall’indignazione del biondo.

“Harry..ti va di dirmi di Sirius?” gli chiese d’un tratto Draco, fermandosi.
Anche Harry si fermò.
“Che cosa vuoi sapere?”

“Di suo fratello..”






















ok mi dispiace ragazzi, ma mi è venuto in mente solo una volta pubblicato il capitolo, che in realtà le vicende di harry non si svolgono ai giorni nostri xd era ovvio che prima o poi dovessi confondermi e ora non voglio modificare tutto il capitolo! xd facciamo finta che si svolgono ai giorni nostri, ok? xd

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Capitolo 3
*** Harry racconta a Draco di Minus e di Regulus ***


Harry si sorprese che Draco volesse sapere del suo padrino, ma era una sorpresa piacevole. Decise quindi di fermarsi ad un parco comune e cominciò a raccontargli brevemente che cos’era successo.

“Mentre eravamo a scuola, io ero convinto, dalle lettere che ricevevo dai Weasley e dalle stesse del mio padrino, che si stava riprendendo quasi completamente. Non potevo sapere che in realtà il fisico non aveva niente a che fare con l’anima. Se infatti da una parte il suo fisico si stava riprendendo, dall’altra parte sembrava non riuscire a superare quei brevi attimi in cui entrò dentro..il velo, oltrepassando quell’arco, dentro l’ufficio Misteri. Sai di cosa parlo?”

“Sì.” Annuì Draco. “Cioè non ho idea di che cosa sia questo arco, ma so dell’Ufficio Misteri. Cercai di dissuadere te e i tuoi amici ad andare laggiù per non farvi cadere in una trappola.”

Harry annuì sorridendo, poi sul suo viso un’ombra di tristezza aleggiò.

“Mi sembrò di morire quando pensai che fosse morto, ma poi Lupin riuscì a riportarlo fuori. Ero così felice e sollevato di sapere che fosse vivo..avevamo così tanti problemi che non mi sono preoccupato di indagare..su cosa potesse aver visto lì dentro..eppure sapevo, SAPEVO, che doveva esserci qualcosa! Le avevo sentite quelle voci..

“Harry, non dirmi che il fratello di Sirius era..oh mio dio, era davvero laggiù?” sussurrò.
Harry annuì ancora turbato.
“Mi hanno informato solo dopo, di quello che successe davvero, Sirius continuava ad affermare di aver visto il fratello, con lui dentro al velo, ma Remus non gli credeva. È impossibile, gli diceva. ”

Ad un tratto, Harry proruppe in piccolo singhiozzi e si coprì la faccia con le mani.

“Harry..” sussurrò draco, prendendolo tra le braccia e facendogli appoggiare la testa sulle sue gambe.

“Avrei voluto che ne parlasse con me, Draco..forse avrei potuto aiutarlo, avrei potuto fare qualcosa, sarei di sicuro andato con lui, non avrei permesso che tornasse in quella sala DA SOLO.”
“Lui non voleva che ti preoccupassi. Hai dovuto già sopportare così tanto..” disse Draco, accarezzandogli i capelli.

“Ma non la morte di un fratello!” disse Harry, alzandosi dalle braccia del biondo. “Non capisci, Draco? Tutto il carattere di Sirius, è stato formato da questo. Lui aveva mio padre, aveva Remus e aveva Regulus, Remus mi disse che erano gli unici di cui gli importava qualcosa, ma gli sono stati portati via uno dopo l’altro. Prima suo fratello, poi mio padre, quando andò ad Azkaban, non ebbe più neanche Remus! A quell’uomo è stato tolto tutto, tutto. Come sarebbe stata la sua vita se ad Azkaban, per esempio, avrebbe potuto contare almeno sulla forza di sapere che suo fratello era ancora vivo, da qualche parte?”

“Non lo so.” Rispose Draco. “Non ho mai avuto fratelli io.”

“Nemmeno io, ma Ron ed Hermione..” si fermò, ricordandosi della sempre costante gelosia che Draco aveva manifestato nei suoi confronti. “insomma, quando sei solo al mondo e hai quelle uniche persone che per te sono tutto il tuo mondo e all’improvviso ti vengono portate via..io immagino che deve essere straziante. Ad ogni modo, Sirius non si è rassegnato. Era troppo convinto che Regulus si trovasse dentro quell’arco, era però anche impossibile riuscire a introdursi al Ministero indisturbato, soprattutto dopo quello che era successo con i mangiamorte un anno fa. Successivamente Remus provò a proporgli di aspettare l'occasione propizia, ma lui non volle aspettare e meno male che non l'ha fatto! Sono sicuro che se avesse aspettato, avrebbe colto al volo l'occasione dell’attacco al castello per andare, ma non avrebbe avuto così l'aiuto di Piton che ha, diciamo, fatto una cosa per loro, ma poi ti spiegherò meglio, è una storia lunga,” Disse Harry.

Draco era sbalordito da questa rivelazione.

“Pensi che in una situazione così grave, lui sarebbe andato al ministero?”

“Sarebbe stata l’occasione giusta. Se non l’avesse sfruttata, non sarebbe ritornata più. Per fortuna però ha insistito per andare praticamente subito dopo il coma.” disse Harry, difendendo il suo padrino.

"Quindi..quando ti ho visto al San Mungo..tutto il tuo dolore per il tuo padrino..era tutta una recita, non è vero? Il giorno del nostro primo bacio.." disse Draco con dolore.

"No!!" disse Harry reagendo stranito all'idea che Draco avesse travisato una cosa così importante. "Io ai tempi credevo DAVVERO che Sirius fosse in stato confusionale al San Mungo, invece era PETER che fingeva di essere Sirius."

"Mi sto perdendo! Perchè diavolo quel ratto ha finto di essere il tuo padrino?"

"Mi è stato svelato il mistero qualche giorno dopo! Sirius aveva convinto praticamente SUBITO Remus ad accompagnarlo di nuovo in quel posto infernale, ma avevano BISOGNO di qualcuno che lo sostituisse all'ospedale perchè non gli avrebbero permesso di lasciare l'ospedale tanto presto e Sirius non voleva aspettare, hanno pensato quindi di chiedere a Peter di fingere di essere Sirius per coprirlo.

"E loro hanno accettato perchè il ratto è la persona più affidabile del mondo quando si tratta di mantenere i segreti.

“Io forse avrei fatto lo stesso se fosse stato mio fratello o una persona a me cara."

"Ciò non spiega perchè hanno dovuto mentire anche a te."

"Era troppo pericoloso informarmi ed erano troppo sconvolti dal ritorno di Regulus per avvisarmi, temevano inoltre che le lettere venissero intercettate, hanno fatto tutto di fretta e una volta che Peter aveva il suo aspetto, era troppo pericoloso dirmelo direttamente al San Mungo, ma me l'hanno detto comunque poco dopo che hanno trovato Regulus, sono andato lì per conoscerlo, poi, è successa un'altra cosa ancora, più seria, sono tornati lì e con un incantesimo, grazie a Piton, sono riusciti a recuperare tutte le persone che erano scomparse nel Velo. “Che cosa??? Ma che razza di storia è questa?”

“Non so i dettagli, non hanno voluto dirmi nulla ancora, perchè è tutto top secret, è stata aperta un'inchiesta, so solo questo, per capire da dove sono uscite tutte queste persone scomparse e come hanno fatto per uscire dal Velo, le identità di Piton e Remus non sono note. ” riprese Harry triste. “lo stato d’animo di Sirius non era lucido da quando ha avuto quella brutta esperienza con l’arco. Remus mi ha confessato che è stato molto doloroso per lui accettare la morte di suo fratello e riuscire a dimenticarlo. Quando sparì dietro il velo e lo vide, tutti i ricordi del loro ultimo incontro, vennero a galla, assieme al dolore. Credo che durante tutto questo tempo, non gli importasse più di niente, né di Voldemort, né della guerra o di Piton, perfino io e Remus, che siamo le persone a cui teneva di più, scomparivano davanti all’enormità di aver sentito suo fratello cantare una nenia all’interno del velo. “

Draco rimase stupefatto ascoltando quelle parole.

“Quindi lui lo trovò comunque. Era vero che era lì.” Disse Draco.

“Sì. è andato a riprenderlo mentre noi eravamo ancora a scuola, io lo vidi solo di sfuggita quando sono andato a trovare Sirius, quando tornai a casa dai Dursley, Regulus viveva fisso con lui a Grimmauld Place, ma per molto giorni evitarono di parlare con me della vicenda, poi quelli dell’Ordine mi mandarono una lettera in cui mi informarono di tutto quello che era successo veramente e mi vennero a prelevare per parlare. Mi portarono al Ministero che credevano che io non sapessi ancora nulla. Dovevano controllare che il fratello di Sirius fosse DAVVERO LUI e che ricordasse tutto, che fosse davvero vivo e che fosse sano di mente. Credo temessero che fosse un infero. Un cadavere riportato in vita con la magia.”

“Ma..com’è possibile che sia rimasto dietro il velo tutto questo tempo? Senza mangiare, senza bere, immobile..e non sia morto??”

“L’arco è magico. Chi lo oltrepassa, non muore, ma vive una vita fittizia. Credo che sia stata una delle punizioni di Voldemort. Confinarlo lì dentro per l’eternità. E comunque non era il solo. C’erano..altre persone lì dentro. Il ministero sotto avviso di Sirius, è andato a controllare e c’erano innumerevoli corpi non morti. Alcuni di loro hanno ceduto alla pazzia e sono come vegetali. Solo quelli più forti sono rimasti sani..tra i quali c’è Regulus..”

“è terribile..”
“Già..”

“Quando mi hai parlato delle persone a cui Sirius teneva, non hai menzionato Minus..” disse d’un tratto Draco.
Harry trasalì.

“Faceva parte del loro gruppo, ma è sempre stato più amico di mio padre e di Remus. Quando pensò che li avesse traditi, lo odiò. Non so bene in che rapporti sono adesso..” disse Harry ricordandosi che solo l’anno scorso a Grimmauld Place, loro due litigavano continuamente. A quanto pareva i vecchi rancori nati quando Sirius credendolo un traditore aveva cercato di ucciderlo, non si erano placati con la scoperta che Minus fosse innocente.

Harry sentiva che Draco aveva ancora voglia di insistere riguardo l’appassita amicizia dei due ma al momento si morse la lingua perché era un’altra la cosa che gli interessava al momento.
“Minus..che fine ha fatto adesso? Dove sta?”
Questo sembrò fare rabbrividire nuovamente Harry.
“Lui.. è con Ron..

“Ron?? Weasley?” ripetè Draco, facendo una smorfia confusa. Non gli sarebbe potuto venire in mente un’accoppiata meno improbabile, nemmeno sforzandosi.

“È in Irlanda. “ spiegò Harry, perplesso come lui. “Peter ha proposto a Ron di andare insieme lì per andare a trovare il fratello maggiore di Ron. Charlie. Ma in realtà tutti pensano che sia una scusa di Minus per cercare di recuperare il rapporto con Ron.”

“Quindi…un topo e il suo padrone, eh?” ridacchiò Draco.
“Non è divertente, Draco.”
“No, in effetti. Non hai paura che gli faccia del male?”
Ci fu qualche istante di silenzio.

“Minus ha diritto a riscattarsi in qualche modo dopo quello che ha passato..e solo l’amicizia e l’affetto di un amico può aiutarti in queste circostanze. Se Sirius è stato in grado di lavarsi dal disonore che gli avevano inflitto ingiustamente, deve essere data la possibilità anche a lui.E poi io..mi fido di Ron. E del suo giudizio.”
“Beh..” disse Draco, tornando ad abbracciarlo. “Non nascondo che vorrei tanto essere una mosca per spiare quei due. Cosa mai potranno avere da dirsi?”
Harry sorrise.

“Il potere dell’amicizia ti fa trovare complicità dove non avresti pensato. Io spero che se la stiano passando bene e a giudicare dalle lettere che mi manda Ron, sembra di sì.”






















Note dell'autrice: scusate per il capitolo così prolisso..spero non sia stato troppo pesante ma era inevitabile per spiegare le vicende di Minus e Regulus, farò addirittura delle storie a parte su di loro, quindi era davvero NECESSARIO che Harry raccontasse queste cose, per introdurle.
Ps so che charlie era in Romania ma siccome a me piace cambiare, viglio fare che invece adesso questo lavoro con i draghi, lo fa in Irlanda xd mi piace di più xd

Ps avverto anche che malgrado shippassi Hermione e Ron da ragazzina, ora non so perchè, ma questa ship non mi interessa più..non la trovo "eccitante" e confesso che anche leggendo altre ff, Hermione comincia a starmi anche un pò antipatica..credevo davvero che l'avrei fatta finire con Ron, ma..ora è capitata sta cosa di Minus e ho realizzato di volerlo vedere con lui xd

infatti per questo ho deciso di fare una storia a parte sulla loro mini vacanza! xd 

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Capitolo 4
*** Sirius e Regulus a Grimmauld Place ***


Harry aveva portato Draco a fare visita a Grammauld Place. Aveva un po’ paura, a esser sincero, della reazione degli altri, ma I Weasley si mostrarono da subito cordiali e carini con lui. Harry li ringraziò silenziosamente, mentre Tonks continuava a chiacchierare allegramente con Draco, che, all’inizio intimidito, sapendo che lei era la sorella rinnegata dei Black, ma quando lei gli confidò che era fidanzata con il loro vecchio insegnante, Lupin, Draco si sciolse di più, felice di poter trovare un argomento di cui parlare, cominciò a parlare di tutte le volte che lo prendeva in giro per le sue lezioni e i suoi abiti.

“Draco, lo sai che lei è la fidanzata, vero?”diceva Harry imbarazzato, mentre Draco  rideva  insieme a Tonks.

“Che c’entra. All’epoca lo prendevo in giro solo perché sarei morto pur di ammettere che le sue lezioni erano davvero geniali! Sarei stato felice di confessare la mia ammirazione per lui se non..se non..”

Perfino Draco forse credeva che dire quello sarebbe stato un po’ troppo.

“Vai avanti, Draco, volevi dire – se non avessi saputo che era un lupo mannaro - vero?” chiese gentilmente Tonks.

“Io..lo confesso..ero prevenuto..su di lui..la mia famiglia..” biascicava Draco imbarazzato.

“So molto bene quali sono le loro idee sul sangue, uno dei tanti motivi per cui me ne sono andata. Non preoccuparti, caro, anzi, sono così felice che tu mi abbia confessato che ammiri Remus. Vuol dire tanto per noi.”
“Beh, io..ecco..”

“Senti senti che discorsi uno si perde, appena gira l’angolo.” Disse una voce famigilare.
 
A Draco si mozzò il respiro e saltò su dalla sedia urlando.

“Qualunque cosa abbia sentito, ha frainteso!”

“Quindi non è vero che mi ammiri? Saresti disposto a giurarlo con il Veritaserum?” chiese Lupin mostrando un barattolo rosso pomodoro.

Draco spalancò la bocca stupefatto. Harry guardava da lui a Lupin incuriosito e con un leggero sorriso sul volto. La situazione era strana ma la trovava buffa. Non capiva bene cosa stava succedendo, ma Remus non si sarebbe mai messo a dire una cosa del genere a uno studente, perdipiù a un ragazzo.



“Non ti dispiacerebbe provarlo, vero?” chiese Remus, porgendogli il barattolo assieme a un cucchiaino.

“Oh, no, Draco, non lo fare. Chissà cosa ti vuol far mangiare.” Disse Tonks ridacchiando come una pazza.

Questo non tranquillizzò per niente Draco, ma vide Harry che sembrava trattenersi dal ridere e quella visione gli disse che avrebbe accettato anche di bere il vero Veritaserum pur di vederlo così sorridente.

"Che può esserci di male? A parte qualche marmellata alla gelatina tutti gusti + 1 al gusto di sangue, ovviamente!" disse Draco, facendo ridere tutti.

“Va bene! Lo faccio! Chi dice che solo Harry è coraggioso??” e cominciò a berne un cucchiaino.
 


Tutti rimasero a guardarlo, mentre la sua espressione dall’essere guardinga, si trasfigurò in estatica.

“Ancora. “ disse solo, prima di trangugiarne dell’altro a cucchiaiate. Ora tutti lo guardavano allibiti sotto lo sguardo divertito di Remus.
 
“Remus! Vecchio malandrino! Cosa c’era lì dentro! Nutella trasfigurata? Un qualche scherzo di Fred e George??” disse Harry gettandogli le braccia al collo.

“No. Semplicemente succo di pomodoro. Rispose Remus sorridente.
Harry guardò Draco con aria interrogativa.

“Non l’ho mai assaggiato. Draco, danne un po’ anche a me…Mmm..ma che bontà!” disse Harry mentre il biondo lo imboccava.
 
 
 
*

Dopo che Molly Weasley tirò via a forza il barattolo di succo di pomodoro ai due ragazzi. - “Volete stare male, voi due, incoscienti?? - Harry finalmente chiese di Sirius e di suo fratello.

“Draco voleva vederlo. Può, vero?” domandò facendo lo sguardo da cucciolo.

“Sssi..però adesso stanno dormendo..” disse Remus con una strana espressione imbarazzata.

“Mmmm..ok..non li disturberemo..” disse Harry, facendo l’occhiolino a Draco. Non gli andava di discutere con il migliore amico del suo padrino. Sarebbero andati a chiamarli, di nascosto.
 
 




*


Harry, io credo che siamo sleali, ecco..”
Harry ridacchiò, mentre salivano le scale.

“Sei proprio diventato un chierichetto, Draco, non ti riconosco più. Mi sa che ho una cattiva influenza su di te!”

“Cosa?? Come osi?? Sono sempre un Serpeverde!”
“Schhh..”
 
Erano arrivati ad una stanza che era socchiusa e Harry fece per aprirla.

I due fratelli Black erano nello stesso letto matrimoniale sdraiati vicini con i visi rivolti l’uno verso l’altro. Era nell’insieme uno spettacolo molto tenero. L’altro uomo – presumibilmente Regulus – alzò di poco il viso e…

All’inizio Harry credette di aver visto male, ma no, Regulus stava proprio strusciando la bocca piano sul profilo del viso, sfiorando di sfuggita anche le sue labbra.

Sirius d’altra parte non sembrò infastidito da quel moto di affetto tenero ma forse un po’ troppo intimo. La reazione a quello, non fu di allontanarsi, ma anzi, cinse con il braccio il collo di Regulus, avvicinandosi ancora di più, nascondendo così i loro visi alla vista.
 
L’intensità della scena lo fece avvampare furiosamente senza riuscire a impedirlo. Si scostò rapidamente dalla porta, decidendo che non sarebbero assolutamente entrati! Anzi, dovevano andarsene subito. Doveva dar retta a Lupin!



“Harry, allora? Scene a luci rosse?” chiese Draco malizioso.

Harry si disse che mai e poi mai avrebbe lasciato che draco vedesse..o entrasse nella stanza!


“Non li disturberemo, Draco. Stanno dormendo! Andiamo via!”

Draco sbuffò ma si apprestò a fare finta di seguirlo, per poi sbirciare dietro la porta.
 
“Draco!!” sussurrò Harry agitato.
Draco fu perplesso quando sbirciò dalla porta.

“Vieni via, subito!” lo riprese ancora Harry, pregando che i due non si furono accorti di nulla.
 
Mentre si apprestavano a tornare sulle scale, l’occhiata di Remus li raggelò.
“Cosa diavolo credete di fare??”

“Io..sono solo andato in bagno, Draco mi ha accompagnato!” disse precipitosamente Harry, mentre Remus infuriato li spingeva giù per le scale.

“Credevate di farmela?? Sono un malandrino mica per niente!” e dicendo questo, chiuse la porta che dava accesso alle scale, a chiave, con un’ultima occhiata furibonda.
 


In giardino, Draco sussurrò piano a Harry.
“Qundi..i due Black se la intendevano eh?”

“Non dire sciocchezze. Draco!” disse Harry arrabbiato. “Quello che dici è grave. E non farti sentire!”

“So quello che ho visto e anche tu. I due Black, avvolti in un abbraccio passionale.”

Harry ripensò all’immagine di Regulus che strusciava le labbra contro il viso di Sirius, dal collo fino all’insu.
Avvampò di nuovo.

“Sono solo due fratelli che non si vedono da anni. Sirius lo credeva morto. È normale che è contento di averlo ritrovato.”

“Credo che Regulus abbia trovato il modo perfetto per farsi perdonare del dolore che gli ha causato..”

“Draco!” lo rimproverò Harry, ma poi senza volerlo, si lasciò scappare un sorriso. Non gli importava davvero questa cosa, che fosse vero o no, era solo contento di vedere Sirius felice finalmente, dopo tanto tempo.
 
 

Harry aveva lasciato passare abbastanza tempo, sperando che Remus avesse sbollito la rabbia e che non collegasse la sua domanda a quello accaduto qualche mezz’ora prima. Purtroppo Remus era molto più furbo di lui.

“Perché mi chiedi del rapporto di Regulus e Sirius?” chiese, dimostrandosi forse più acido di quanto avrebbe voluto.

“Così. Non ne parlate mai.” Si giustificò Harry, guardando di sbieco Draco, che si passò una mano sulla fronte e poi scuoteva la testa sconsolato.

“Sirius era..tormentato dall’idea che suo fratello Regulus si stesse staccando da lui per intraprendere il cammino oscuro, fin dai tempi della scuola capiva di star perdendolo e non si dava pace. Non credo si sia ripreso mai del tutto quando l’ha perso..come quando ha perso James, ovviamente.” Aggiunse, poi guardò di nuovo Harry, “Ma ora lui è qui. è un miracolo. “

“E tu cosa pensi del suo ritorno?” chiese Harry.

“Penso che sono solo felice di vedere il mio amico finalmente felice dopo tanto tempo. Lo merita. Sono contento per lui.” Disse Remus, aprendosi in un sorriso finalmente spontaneo e sincero.
Quando si ritrovarono Harry e Regulus da soli, ebbero modo di parlare, parlarono di quanto successo nella caverna, Regulus pianse invocando perdono, perchè se si fosse ricordato subito l'aubicazione della caverna, forse Silente non sarebbe morto, se avesse saputo subito che aveva già preso il medaglione. Harry lo strinse a sé e abbracciandolo gli disse che anche se avesse ricordato, ciò non avrebbe impedito a Silente di andare comunque su quel luogo a verificare. Avrebbe voluto essere SICURO che non ci fossero stati altri horcrux, glielo aveva detto espressamente.

Regulus si staccò da Harry e prese il biglietto che aveva scritto anni fa, nel medaglione finto.
Lo rilesse:
So che avrò trovato la morte molto prima che tu legga queste parole ma voglio che tu sappia che sono stato io ad aver scoperto il tuo segreto.Affronto la morte nella speranza che,quando incontrerai il tuo degno rivale,sarai di nuovo mortale.

Lo strappò, lo fece  a pezzettini, preso dalla rabbia e dal rancore.  






















sto cominciando a detestare le note xd ma sono indispensabili! ahimè xd

allora, l'idea del succo di pomodoro è stata una cosa folle che mi è venuta in mente oggi, non era nella scaletta, ormai sta storia va sempre più per conto suo xd cmq il succo di pomodoro lo assaggiai e fa schifo xd ma magari il succo magico di pomodoro è buono! :pp

per la cosa dei fratelli Black, c'è una storia a parte, che fa sempre parte della storia, qui, dove viene raccontato come è nata la loro stupenda storia d'amore :))

Verde e oro

Mentre qui è il sequel della storia Verde e Oro, è presente anche il pezzo finale di questo capitolo:

Il ritorno di Regulus Black

nel prossimo capitolo, arriverà HERMIONE e ne vedrete delle belle xd

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Capitolo 5
*** Hermione si sente messa in disparte da Harry e Ron ***


Da Grimauld Place, si erano spostati a casa dei Weasley.

Harry era in guardino a chiacchierare con Draco. Stavano aspettando tutti il pranzo a base di grigliata che li avrebbe aspettati, quando Harry vide una figura famigliare dai lunghi riccioli castani.

“Ehi, Hermione!” la salutò Harry, felice di vedere l’amica.

Hermione aveva una faccia funerea ma Harry scelse di non notarlo e l’abbracciò con calore, anche se lei rimase rigida.

“Non avevo capito che ci fossi anche tu.” Disse Harry.
“Beh..” rispose lei, sciogliendo l’abbraccio. “Alla fine ti sei accorto. Ci hai messo un bel po’.”
Harry la guardò corrucciato.
“C’è qualcosa che non va, Herm?”

“Ma va, figurati! Cosa dovrebbe esserci che non va!” rise lei istericamente.
“Stai studiando anche in estate?” chiese lui, notando il libro che teneva in mano.


“L’ho sempre fatto, ma evidentemente avere la testa piena di altre cose, fa arrivare l’azzaimer precoce!” disse lei.

Harry la fissò ancora. Non riusciva a capire il problema ma si sentiva sempre più infastidito dal suo tono.

“Non sei mai stata così scortese. Ti ho forse fatto qualcosa?”
Hermione si morse il labbro.
“Va via, Harry, lasciami sola..”
“Un cavolo! Dopo tutti i problemi e le preoccupazioni che mi affollano la testa non mi merito di farmi trattare così anche dalla mia migliore amica, non lo merito! Questa volta non sto zitto!” gridò Harry.

Hermione lo guardò stralunata, poi si alzò dal piccolo tronco e poggiò il libro con rabbia.


Tu non ti meriti? Che cosa dovrei dire io? Pensi davvero di essere l’unico che merita di lamentarsi, non è vero?”
“Non riesco a capire quale sia il problema! Ti sei pentita di aver accettato di accompagnarmi a prendere gli horcrux?? È questo?? ALLORA DILLO, NON SEI COSTRETTA A VENIRE!”

Sembrava che Hermione per un momento stesse per schiaffeggiarlo, ma si limitò a spingerlo con violenza, facendolo barcollare.

“Non osare, Harry Potter! Non osare mettere in dubbio la mia lealtà, il mio onore, la MIA PAROLA! Credi davvero che il punto sia il viaggio eh?? IL VIAGGIO’?”
“Allora dimmi qual è il problema, perché io non…!”

“Sono stata messa da parte sia da te sia da lui!!” continuò a gridare Hermione.
 
Questo fece ammutolire Harry che la fissò sbalordita.
“Ma di che cosa stai parlando, Hermione?”

“Quel bastardo di Ron..è andato a farsi una vacanza in Irlanda con Peter Minus e invece di avere il tuo appoggio, la tua vicinanza, tu ti diverti con lui!!!” gridò Hermione indicando Draco, che da lontano la guardava malissimo.

“Hermione..aspetta..era questo il problema..?” chiese Harry un po’ sollevato di aver capito il punto. “Ascolta, so che ci sei rimasta male per Ron, ma cerca di capirlo..”
“Capirlo? Capirlo?

“Una situazione simile con quello che credevi fosse il tuo animale domestico in fin di vita, non ti capita tutti i giorni..stanno cercando di recuperare un rapporto d’amicizia..devi lasciargli i suoi spazi..”

“Hai una scusa anche per non aver risposto alle mie lettere dove chiedevo solo di essere rincuorata?” chiese Hermione guardandolo acida.
Harry si fece corrucciato.

“Herm, le tue lettere erano tutte uguali, ho risposto alla prima, alla seconda..poi scusami tanto se avevo la mente troppo affollata di pensieri molto più gravi di dover tranquillizzare la mia amica su sciocche gelosie che non hanno ragione di esistere, Sirius ha ritrovato suo fratello creduto morto, SCUSAMI se credevo che quello fosse molto più importante di..” continuava a urlare Harry.

“Una volta ti saresti confidato con me!” continuò Hermione. “E anche Ron..una volta non mi avrebbe mai esclusa così..siete tutti presi da persone che un tempo dicevate di ODIARE. Tu con Malfoy, lui con Minus e io che sono sempre stata vostra amica, vengo messa da parte..”

“Questo non è affatto vero!!” disse Harry, consapevole però che lei avesse ragione. Era stato così travolto dall’amore con Malfoy, da averla quasi ignorata. L’aveva ferita quando lei già soffriva perché evidentemente innamorata di quello stupido del loro migliore amico.

”Ehi, Granger, se ti trovassi anche tu qualcuno da slinguazzare ogni tanto, non saresti così frustrata e inacidita.” Disse Draco arrivato lì.

“Draco! Per favore! Non metterticisi anche tu!”
“Scusa se non mi va di guardare a distanza mentre qualcuno mi insulta, Potter.”

“Lo chiami Potter adesso? Non amore mio, durante i momenti di intimità?” rimbeccò Hermione.

“Hermione!! La vuoi finire??” strillò Harry.

“Difendi la persona che ha portato i mangiamorte nella nostra scuola!! Come puoi farlo, Harry!”
“Adesso stai esagerando.”

“Sai, Granger, mi chiedo di chi sei segretamente innamorata. Di Potter o di Weasley? O forse li vorresti tutti e due per te?? “ disse Draco.

Hermione fece per prendere la bacchetta, Draco fece lo stesso, quando Harry gridò.

“Sapete che c’è?? Mi avete stancato tutti e due! Ammazzatevi pure! Io me ne vado!”
 
Incredibilmente, la reazione di Harry, smosse qualcosa. Hermione parlò stancamente.


“Lascia stare, me ne vado io.” E incredibilmente lasciò il giardino di casa Weasley sotto l’aria esterrefatta dei due, a cavallo di una scopa.
 
 

Harry continuò a guardare il punto dov’era scomparsa per un po’, fino a quando Draco non lo abbracciò da dietro.
“Mi dispiace, Harry, è tutta colpa mia..”
“No..è mia..” disse Harry triste.
“Non avrei dovuto mettermi in mezzo tra voi.”

“Draco, non è..ascolta, non è davvero solo per me. Hermione..lei è innamorata di Ron, da tanto..credo sia solo molto gelosa del rapporto con Minus..finora credo per lei fosse normale il nostro rapporto a tre, non era gelosa di me, perché sapeva di non correre il rischio di venire esclusa, ma questa cosa con Minus..è tutta un’altra cosa,,..si sente esclusa e ne soffre..e io non sono stato capace di starle vicino..mi scuserò con lei. Non posso pensare di partire senza di lei. “
 

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Capitolo 6
*** Abbraccio mozzafiato tra Sirius e Regulus ***


Dopo la sfuriata di Hermione, tutti vollero ovviamente sapere cosa fosse successo. Harry provò a spiegare che Hermione si sentiva un po trascurata sia da lui sia da Ron, ma avrebbero fatto in modo di farsi perdonare, così saltò fuori il discorso degli horcrux e Molly Weasley sembrò decisamente perdere la capoccia.

“Voi non andrete da nessuna parte!! Soprattutto Ron!!!”

Draco era abbastanza arrabbiato di questo fatto, mai nessuno, compreso i suoi genitori, si erano mai permessi di dirgli che lui non doveva fare qualcosa, ma Harry gli toccò un braccio per dirgli di stare calmo.
“Sopporta..tra un po ce ne andremo comunque..”

Draco sbuffò. “A casa dei Weasley. Quante cose mi tocca sopportare per te, amore mio.”

Harry cercò di non voltarsi a guardarlo, alla parola “amore mio.” Pensò solo che fosse una fortuna che Ron non fosse ancora tornato dalla vacanza.
 
Per un po a tavola, nessuno parlò più di viaggi e horcrux vari, Harry di tanto in tanto, gettava un’occhiata al fratello di Sirius. Gli assomigliava davvero tanto. In quel momento erano seduti vicini in un modo che poteva far invidia perfino ai gemelli Weasley.

Regulus provò a fare qualche discorso con Harry, ma sembrava restio ad aprirsi ad una vera conversazione e imbarazzato. Sirius gli sussurrò all’orecchio: “Ha servito Voldemort, quindi si sente a disagio a parlare con te, dopo quello che ha fatto alla tua famiglia.”

Harry mormorò che se aveva perdonato Minus e Draco, poteva perdonare Regulus che non gli aveva fatto assolutamente niente e perdipiù era suo fratello.

Sirius andò  a riferirglielo e Regulus sembrò molto più rilassato, anche se ancora silenzioso.
 
Harry vide poi in salotto, mentre passava, i due fratelli Black, in centro salone, stretti in un abbraccio mozzafiato, talmente avvolgente che si chiese se non fossero incollati insieme, le labbra a due centimetri.

Rischiando di essere sgamato per praticamente la seconda volta, si sbrigò ad andarsene.
 
“Ouch, Harry, ma sei ubriaco?” gli chiese Draco, andandogli a sbattere praticamente addosso.
“Direi che..uhh..siamo rimasti abbastanza.” Balbettò Harry.
Draco lo fissò sospettoso.

“E poi ho voglia di fare finalmente l’amore con te.” Disse Harry giocandosi la carta della verità e della lussuria sul giovane Malfoy.

Draco non ebbe più niente da ridire e insieme a Harry, si sbrigarono a salutare tutti.






















Note dell'autrice: 

sì, avete capito bene, Harry e Draco finalmente faranno l'amore, quindi descriverò la loro prima volta, spero di farcela xd
scusate per il ritardo, ora che ho finito la storia di Peter e Ron, dovrei riuscire ad aggiornare forse non proprio quotidionamente, ma quasi!

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Capitolo 7
*** La prima volta che Draco prende il boccino di Harry ***


Harry e Draco erano tornati a casa dei Dursley, in realtà, Draco avrebbe voluto che andassero in albergo o fuori nel bosco in un posto romantico, piuttosto che fare l’amore per la prima volta in una casa che aveva reso Harry infelice, ma il moro lo aveva rassicurato.

“Da quando sono cambiati, non sono più stato infelice con loro e poi se tu vuoi, puoi allietare anche i ricordi più tristi..” gli disse Harry.

Draco lo guardò compiaciuto e con una nota di gioia maliziosa nello sguardo.

“Ehi, non intendevo per forza quello, pervertito.” Disse Harry ma la sua espressione voleva dire tutt’altro.

Erano già in salotto e Draco a quelle parole lo spinse rudemente sul divano.
“Ouch..”
Draco non gli diede quasi il tempo di riprendersi che gli volò tra le braccia a baciarlo.

Harry ricambiò immediatamente in modo languido, si vedeva dalla sua espressione la dolcezza e il benessere che gli davano, i baci di Draco, anche quando erano impetuosi.

“Dio..hai un viso quando baci, pazzesco..” disse Draco, prendendogli il viso tra le mani. “Quanto ho sognato che mi guardassi così..”

“Quanto? Quanto l’hai desiderato, Draco?” chiese Harry, continuando a baciarlo.

“Sempre!” rispose lui, mentre il moro lo spogliava della maglietta bianca.
 
 

Poco tempo dopo, avevano disteso un piumone bianco sul pavimento al centro del salotto. Un piumone bellissimo che Draco aveva comprato per l’occasione e fatto rimpicciolire fino a farlo diventare tascabile.
“Per me è la prima volta..” disse Harry tra i baci.

“Sarò dolce..la prima volta..” disse Draco, un po’ romantico, un po malizioso.

Draco era poi  passato ai baci sui fianchi nudi di Harry, facendolo gemere, poi alle braccia.
La civetta di Harry fece un volo per la stanza emettendo strani versi, passando accanto a loro.

“Vai via..Edvige..” gemette Harry, con voce soffocata, in estasi per i baci del biondo.
Draco si stava già preoccupando per la presenza dell’uccello, ma Edvige, guardò i due scandalizzata e capendo l’andazzo della cosa, si dileguò su per la stanza di Harry.
 
“Voglio farti godere..” sussurrò lascivo Draco, continuando a lasciargli una scia di baci dappertutto.

Harry non riuscì a rispondere, talmente forti erano le sensazioni che stava provando.

In quel momento passò il boccino e volteggiò un attimo vicinissimo alla faccia di Harry, che preso alla sprovvista, lo guardò senza fare niente. Draco dapprima stupito, fece un gesto che sconvolse Harrry in primis e anche lui.

Prese il boccino.

"Finalmente ti prendo, piccolo furbastro."

"Draco, lascialo andare." disse Harry, geloso del suo boccino e un po preoccupato.

Draco lo lasciò volare via come fosse stato un uccellino e riprese a baciare Harry con passione.

Draco preparò poi Harry con un lubrificante magico speciale, che lo avrebbe ammorbidito ancora più di quelli normali, per fargli provare proprio un dolore minimo.
Quando entrò dentro di lui, poi, sentì Harry gemere e capì che da quel suono già ne sarebbe diventato dipendente.
Po spinse, spinse, spinse ancora.

Lui ed Harry così, lui così sotto di lui, finalmente. Quanto aveva desiderato questo.






















Note dell'autrice: 

Draco ed Harry stanno andando un po OOC, lo so, ma ve l'avevo detto che questa sarebbe stata una storia più leggera..tranquilli che tra un po la storia riprenderà spunto da quella originale, quindi con il pericolo di Voldemort, Harry e Draco dovranno PER FORZA lasciare casa Dursley! 
vi chiedo di avere pazienza se tardo un po con il riprendere la storyline, sono stata impegnatissima con la storyline della ff di ron e minus, adesso dovrò iniziare quella tra Sirius e Regulus, quindi se vedete che arranco un po, è per quello, può sembare che faccio le cose a casaccio, ma ci tengo tanto alla saga che sto costruendo xd

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Capitolo 8
*** L'intervista di Rita su Silente ***


Dopo aver fatto l’amore con Draco ed essere rimasti a coccolarsi sul pavimento freddo, in cerca di refrigerio – era pur sempre ancora estate – la civetta gli porse la gazzetta del Profeta e questo era servito a fargli sprofondare nuovamente il morale.
 
Ancora in boxer, Harry continuava a marciare alla cieca per la stanza, mentre le frasi ingiuriose dell’intervista di Rita Skeeter, gli risuonavano nella testa.
 
“Harry..fammi vedere…” disse Draco, anch’egli ancora in boxer.
 
“No.” disse Harry , ma Draco fu più veloce e appellò la gazzetta, cominciando a leggere. A ogni riga , la sua espressione divenne sempre più sgranata e poi schifata.
 
“Un intero capitolo  alla relazione Potter – Silente..è stata definita malsana, piuttosto sinistra..” si fermò a guardare Harry, che era diventato color pomodoro.
 
“Bugie..” disse scandalizzato.
 
Draco continuò. “Sguazzato nelle arti Oscure da ragazzo..”
 
“BUGIE!!” gridò Harry, scaraventando con la bacchetta la gazzetta che finì contro la parete.
 
Crollò in un pianto disperato, tenendosi le mani sulla faccia.
 
“Harry..Harry..io..”
 
“No..no..”
 
Draco gli andò subito incontro e lo abbracciò, stringendolo forte.

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Capitolo 9
*** I sette Harry ***


Harry stava ancora parlando con Draco della gazzetta del profeta, quando sentirono entrambi un rumore e si diressero verso la finestra.

Ad una, ad una, comparvero diverse figure, mentre i loro incantesimi di disillusione sparivano, a dominare la scena era Hagrid in sella a una moto enorme con un sidecar nero. Attorno a lui, altri smontavano dai manici di scopa e in due casi, da scheletrici cavalli con ali nere, poi c’era anche Sirius che guidava solo una scopa.

Harry spalancò la porta sul retro e si precipitò tra loro, si levò un coro di saluti e Hermione gli rivolse un sorriso imbarazzato.

“Vieni qui, scema.” Disse Harry allargando le braccia e i due si abbracciarono stretti.

Arrivò anche Ron, bello e abbronzato e Harry si fiondò ad abbracciare anche lui, l’abbraccio fu un po più stretto e Harry sentì quasi come se Ron avesse voluto dirgli qualcosa, forse anche lui aveva vissuto qualcosa nel suo periodo vacanziero, che voleva raccontare, forse anche lui aveva bisogno di essere consolato.
Ma non era il momento, quello.

Poi vide Sirius, il suo padrino e lo abbracciò sentito. Quanto gli era mancato.

Sirius gli accarezzò teneramente i capelli.
 
Ci fu un momento difficile in cui Harry cercò di rifiutarsi al fatto che sei persone rischiassero la vita, trasformandosi in lui con la pozione polisucco.

“Beh, allora non se ne fa niente, è chiaro che non riusciremo mai a procurarci un po di tuoi capelli se non collabori.” Disse George.
“Certo, tredici contro uno che non può usare la magia, non abbiamo chance.” Disse Fred.

“Divertente.” Disse Harry.
“Senti, fallo e basta, Harry!”
“Da che parte stai, Draco?”
 
Alla fine, Harry con buona pace di tutti, accettò. Non poteva fare altrimenti.
Però prima andò da Hermione.

“Sappi che per me conta molto che anche dopo il nostro litigio..”
“Ehi, non dirlo neanche per scherzo. La nostra amicizia è per sempre, non mi sarei mai perdonata di non venire.”disse Hermione e tornò ad abbracciare Harry.

“Ok, vogliamo piantarla con queste smancerie?” brontolò Ron.
Hermione gli pestò il piede rabbiosa per poi andare a prendere la sua pozione.

“Ahia! Ma si può sapere perché ce l’ha tanto con me??”

“Te lo spiego quando sarai più grande.” Disse Harry, un po divertito e un po incredulo dell’imbranataggine dell’amico.
 
 


*

Bene!” disse Moody quando finalmente ebbe di fronte sette Harry vestiti, occhialuti e barbati “Ecco le coppie, Mundungus viaggerà con me, su una scopa..”
“Perché io con te?” domand l’altro.

“Perché tu sei quello da tenere d’occhio..”rispose Moody ma con una strana tonalità morbidosa. “Arthur e Fred..”

“Io sono George, non ci distingui nemmeno quando siamo Harry?”
“Scusa George”
“Ci sei cascato, io sono Fred.”

“Basta con gli scherzi!” latrò Moody. “Quell’altro..George..o Fred o chi sei, vai con Remus, Malfoy con Bill.. signorina Granger con Kingsley, entrambi sui thestral, Ron con Lupin..”
“E tu vieni con me, Harry..” concluse Hagrid.

“Non posso andare con Sirius?” chiese Harry. Tutti lo guardarono e lui si sbrigò a guardare hagrid, mortificato. “Oh..non è perché non voglio venire con te, Hagrid..ma “

“Siamo rimasti separati tanto..lasciatemi portare a me, Harry.” Disse Sirius precipitoso.

“No.” ruggì Malocchio. “Harry capisco i tuoi sentimenti, ma DEVI andare con Hagrid, con la sua stazza può proteggerti meglio, e ora basta con le ciance!”
 
Harry andò da Hagrid e quando salì sulla moto gli sussurrò un flebile “scusa.”

“E di che, è il tuo padrino, no?” gli fece l’occhiolino.
 






















Note dell'autrice: 

alloraaaa questo è un capitolo per metà tratto dal libro, ma per metà inventato da me, mi riferisco a quando hermione e ron salutano Harry xd è stato abbastanza difficile da scrivere!Non volevo escludere Draco ma neanche Hermione, allo stesso tempo ho pensato che se Sirius fosse stato ancora vivo, non si sarebbe di sicuro tirato indietro se si trattava di Harry! xd
e malgrado ora la presenza di Regulus e Draco, non riesco a resistere e un pò di bromance Sirius /Harry mi era mancata <333 

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Capitolo 10
*** Scappando da Voldemort ***


Harry e il suo sidecar si erano staccati dalla moto, quando erano stati attaccati dai mangiamorte. Harry era riuscito miracolosamente a salvare Edvige che per fortuna non era stata colpita e poi si sentì acchiappare.

Sussultò dalla paura non riconoscendo le mani di Hagrid, ma poi quasi pianse dal sollievo e della commozione.
Sirius.

Sirius guidava la moto, avanti Hagrid!

E non aveva riconosciuto le sue mani, perché raramente aveva potuto stare tra le sue braccia.

Raramente avevano condiviso abbracci importanti, loro.
“Sirius..” sussurrò stretto al suo petto.
Lui sorrise.

“Ti porterò in salvo, Harry.”

Il sidecar era ormai caduto e sparito. Harry miracolosamente riuscì a tenere stretto a sé lo zaino e la gabbia per poi incastrarsi tra Sirius ed Hagrid.

Alla fine il suo desiderio di viaggiare con Sirius era stato esaudito.
 
Ma durò poco.

Quasi subito dopo, prima Hagrid, poi Sirius, si tuffarono contro i mangiamorte per difenderlo.

Harry era da solo sulla moto.
Vedeva Sirius e Hagrid per terra.

Sterzò il manubrio per non prenderli in pieno.






















Note dell'autrice:ok, ragazzi, io lo sapevo che sarebbe venuta una schifezza questa rivisitazione, ecco perchè ho aspettato tanto a pubblicare il capitolo ahha
ma dovevo farlo per forza. Per salvare Edvige e per includere anche Sirius xd
spero davvero tanto che i prossimi capitoli siano migliori ahha xd

ps capitolo rivisitato a cominciare dalla pagina 58 a finire alla 64 del settimo libro

e ovviamente ho tagliato i pezzi in cui c'era Voldemort, ma..c'era! xd

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Capitolo 11
*** Tornando alla tana ***


Avviso: il pezzo sui gemelli Fred e Gerge non lo capirete se non leggete la storia Fred e George un amore indssolubile!
In particolare il cap 14 che allego qui:

Vi fa soffire o vi fa camminare sull'arcobaleno?







Harry si risvegliò sul divano, malconcio, ma vivo.
Fece subito la conoscenza di Ted Tonks, dopo poco arrivò anche una donna che assomigliava molto a Bellatrix Lestrange..
Sua sorella..

Diede loro la sua civetta, raccomandandosi molto, sentirla gemere di dolore era stato straziante per lui.
La donna prese la civetta tra le mani e cominciò ad occuparsi di lei, dolcemente.
 
Incontrò poi la signora Weasley, Ginny.. dopo poco arrivarono George e Lupin.

Capì subito che qualcosa non andava. Lupin sorreggeva George, svenuto.

Dopo poco arrivò anche Sirius, vide Harry alterato, mentre stava discutendo con Lupin e interruppe la discussione.

“Che diavolo succede? Remus, lascialo stare!” disse, toccando il braccio dell’amico.
Harry era così felice di vedere Sirius e al contempo così arrabbiato e sollevato, che si buttò addosso a lui.

“Ehi, Harry, va tutto bene” disse Sirius accarezzandogli la testa. “Cosa gli hai fatto?” chiese guardando rude Remus.

Remus cominciò a balbettare sull’incantesimo expelliarmus e sul fatto che era stata una mossa avventata da parte di Harry. Sirius cominciò a sbraitare che doveva lasciarlo in pace, visto che il ragazzo era sotto shock.

Harry cominciava a sentirsi un po in colpa. Era arrabbiato con Remus e giudicava ingiusto il suo rimprovero, ma non voleva che i due amici litigassero per colpa sua, quando in effetti, Remus non aveva tutti i torti. Era stato il suo incantesimo a quasi rischiare di far ammazzare tutti.
 
Trepidante, andò a controllare George.

Il suo orecchio non c’era più, tranciato da una maledizione.
Sentì un dolore sordo al petto.
Gli poggiò una mano sul braccio.

“Sembra soffrire molto. Guarirà?” chiese a Lupin.

“Sì, abbiamo fatto del nostro meglio per curare la ferita e per far si che il dolore diminuisse il più possibile. Per quanto riguarda l’orecchio, ricrescerà..ma molto più lentamente, visto che si tratta di una maledizione. “

Harry fece un sospiro di sollievo. Sapeva che sarebbe potuta andare molto peggio.
 
Arrivarono poi Kingsley ed Hermione.
Hermione si gettò subito tra le braccia di Harry e il moro ripensò a quando avevano litigato.

Avrebbe potuto essere l’ultimo loro litigio, ripensò con una stretta al cuore, ringraziando qualcuno dall’alto, mentre le accarezzava i ricci.
Poco distante da loro, c’erano i fratelli Black stretti in un abbraccio mozzafiato.
Arrivarono poi Ron e Tonks.
Dovevano aspettare gli altri.
 
Harry continuava a fare avanti e indietro dalla casa. Sperava che avere ora sia Ron che Hermione con loro, avrebbe disciolto il peso che sentiva insostenibile nel suo petto, ma quel peso non se ne andava.

Cercò di ignorare Peter stretto a Ron, quasi quanto i fratelli Black, ed Hermione che li guardava di sottecchi, imbronciata, fece il giro della sala, cercando di ignorare il dolore che si espandeva sempre di più per la sorte di Draco, ma si imbattè nel gemello Fred, inginocchiato davanti al divano, abbracciato al gemello che era invece sdraiato sul divano.

Con un leggero rossore che gli imporporava le guance, si accorse che Fred circondava con il braccio il collo del gemello e il suo viso vicinissimo a quello del gemello, nascondeva del tutto quello dell’altro. Il modo di sporgersi sul gemello gli ricordava così tanto i fratelli Black, che cercò di andarsene subito.

“Harry..” purtroppo aveva dei passi molto rumorosi. George fece una smorfia imbarazzata, tirandosi su.

“Tranquillo, George.” Disse Harry sorridendo e lasciando la sala.
 

Fuori dalla sala, notò che Ron guardava la porta, un po indeciso e un po in imbarazzo.

“Non stanno facendo qualcosa di strano, vero?” chiese dubbioso.
Harry lo guardò male.

“Sono solo abbracciati. Ron, davvero, potresti essere più sensibile, dopo quello che è successo.”

“Con i miei fratelli, non puoi dire proprio a me, che sono poco sensibile.” Brontolò Ron, ed era vero.

Da quando avevano scoperto che i gemelli stavano insieme, Ron, che da sempre era stato un po prevenuto e facile al giudizio, nei confronti dei rapporti incestuosi o lontanamente collegati alle parentele, aveva cambiato del tutto idea e diventato improvvisamente più aperto di mente.

Suppongo che quando queste cose toccano le persone chi ami, è molto facile cambiare idea.. pensò Harry.

Il suo migliore amico era in fin dei conti molto più sensibile di quello che voleva dare a vedere.

“è che..insomma, solo perché hanno un rapporto speciale” disse Ron a disagio, sottolineando la parola speciale “non vuol dire che gli altri membri della famiglia devono venir estromessi, sarò pur libero di vedere come sta…sono anche suo fratello!” disse Ron, facendo per entrare, ma Harry lo trattenne.

“Lasciali stare un po da soli, anche perché, a proposito di rapporti speciali, io devo parlarti di una cosa importante.” Disse Harry trascinandolo in una camera, tutto intenzionato a parlargli finalmente di Hermione.
 
 
 
 
*

Harry aveva illustrato a Ron tutta la problematica, raccontandogli della scenata di gelosia di Hermione, della diattriba anche con Draco e del litigio con la ragazza.

“Mi dispiace, Harry, ma che cosa c’entro io?” gli domandò Ron.

“Come cosa c’entri tu?? Non hai capito quello che ti ho detto? Herm se l’è presa con me, perché era arrabbiata con te!” gli diceva Harry, furibondo che l’amico non capisse.
“Questa è una tua idea, non verità assoluta.”
“Questo è quello che tu non vuoi vedere da anni, Ron!”

“Che lei ce l’ha sempre su con me?? Non è per niente una novità! È sempre arrabbiata con me, anche quando non le faccio niente! E non dirmi come al solito che sono poco sensibile! Cosa le ho fatto stavolta??”
“Magari l’hai evitata?? Dice che non rispondi alle sue lettere!”
“Ohhh insoma, Harry! Ero in Irlanda con Peter! Tu se fossi in una vacanza con un tuo amico, ti metteresti a rispondere alle lettere di una ragazza davanti a lui??”

“Non lo so, tu e Hermione siete i miei unici amici.”

Harry si rese conto della frase forte che disse e con un certo tono compiaciuto vide Ron arrossire ma sorridere anche lui compiaciuto.

“Beh…comunque..non potevo certo star li a scrivere e rispondere a lettere mentre ero con Peter, mi avrebbe preso per uno scemo! Siamo andati in Irlanda per ricostruire un rapporto.”
“E com’è andata??” indagò Harry.

“Bene, molto bene. Alla grande!” disse Ron, ma evitò di guardare in faccia Harry.
“Ron, c’è qualcosa che non mi stai dicendo?”
“Cosa?? Proprio no, come ti viene in mente, Harry?”

“Hermione è gelosa della tua amicizia con Peter, mi chiedo se non ha un po di ragione.”
 
Ron lo guardò basito.

“Ma che diavolo stai dicendo..Harry mi hai suggerito tu di riprendere un rapporto con lui, te lo ricordi?”

“Sì, è vero, ma non volevo dirti che dovevi dimenticarti di chi ti è stato vicino e ti ha mostrato vera amicizia da molto prima. Hermione ci tiene tanto a te, Ron e forse anche qualcosa di più..tu a lei no? Non provi le stesse cose?”

“Parla chiaro, Harry, non girarci attorno. Se vuoi farmi una domanda, falla. Vuoi sapere se sono innamorato di lei?”
“Sì.”
“Non lo so. È tutto qui, ok? Non lo so. Io…credevo di sì…ma..siamo cresciuti come fratelli noi tre..e forse..io adesso sono cresciuto..e sento di aver bisogno di qualcosa di diverso..”

“Ron..forse dovresti pensarci, Hermione è una ragazza eccezionale, non ne troverai più un’altra così..se la perdi..”

“Oh, Harry..io non lo so..non lo so..a volte la guardo e vorrei stringerla a me e baciarla..”
“E perché non lo fai?”
“Io..non lo so..qualcosa mi frena..”

“Senti..” disse Hary prendendo una decisione. “Che ne dici se te la porto su adesso?”

“Cosa?? No, Harry, che cosa le dico? No, no, non se ne parla!”

“Dirle? Fai i fatti, per una volta!” disse Harry, sparendo dalla camera.
 






















Note dell'autrice: 

chiarisco alcune piccole cose

1) mi dispiace da matti far soffrire Hermione, ma abituatevi all'idea, ormai ho deciso che la ship sarà Peter e Ron xd ma non siate tristi, ho in mente per Hermione, un amore epico che non scorderà facilmente!

2) lo so, il capitolo è confusionario, ma purtroppo essendo che Siius è vivo e c'è anche Regulus, ho cercato di spartire un po di coccole tra tutti, non voglio rinunciare alle coccole tra Sirius e Harry, che per lui è come un padre, ma allo stesso tempo voglio mantenere la ship Sirius/Reg e Ron/Peter, quindi ci sono vari personaggi che si fanno le coccole qui

3) mi rendo conto che la ff a volte prende un contorno tanto sdolcinato, ma io sono fatta così e per colpa mia, anche Harry assume contorni e comportamenti un po troppo feminili ahha xd ma il mio affetto per i vari personaggi del libro mi induce a farlo comportare così, perdonatemi! xd

4) si avete capito bene, anche i gemelli stanno insieme e i ragazzi lo sanno! Non ne parlo nella ff Harry Potter 2.0 perchè appena posso, intendo fare una storia a parte. Non ho mai fatto una serie così lunga di storie collegate come in questo caso xd

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Capitolo 12
*** Peter scioccato dal quasi bacio ***


Harry aveva portato su Hermione in stanza, era stufo dei loro continui battibecchi e poi forse segretamente, desiderava anche che una volta per tutte, i due si decidessero a stare insieme.

Forse dentro di sé, l’idea lo faceva impazzire perché gli faceva pensare che in questo modo, loro tre sarebbero stati legati per sempre.
Hermione sembrò imbarazzata quando si avvicinò a Ron.

Harry anzi, non sapeva dire chi dei due fosse più rosso, forse Ron, per via dei capelli.

“Harry ha detto che dovevi dirmi qualcosa..” disse lei titubante.
“Sì, ecco..Hermione io..”
“Si?”
“Io..mi dispiace per averti ignorata..non volevo..mi..mi sei mancata..lo sai, vero?”

“No.” rispose Hermione imbarazzatissima e rendendo tutto più difficile. “Harry ti ha raccontato della litigata, vero?” chiese dispiaciuta.

“Sì..ma non importa..cioè, voglio dire..è tutta colpa mia!”
“Non devi..”

“Oh, lasciati abbracciare.”
 
Era fatta, pensò Harry soddisfatto, scendendo dalle scale, senza farsi vedere.

Gongolava tra sé e sé, ma mentre scendeva le scale, vide Peter avvicinarsi pericolosamente alle scale e un presentimento lo attraversò da parte  a parte.
 
 
“Hermione..” sussurrò Ron, accarezzandogli i capelli.

Era fatta. Quello era il momento perfetto per un bacio, per confessarle che…
Poi vide Peter!

Lo vide, incrociò la sua espressione disorientata, confusa, quasi..tradita.
E si sentì assurdamente in colpa.

“Io..Herm..io non..” disse dispiaciuto, cercando di spostare da sé, Hermione, con tatto, che era comunque rimasta confusa. “Peter!” lo richiamò vedendo che era scappato.
 
Harry rimase come scioccato, ai piedi delle scale e a bocca aperta, vedendo Peter correre come se avesse il sale alla coda e Ron correre dopo di lui.


“Maledizione, Harry, perché l’hai lasciato salire??” chiese Ron, prendendosela con lui, prima di scomparire.

Harry rimase se possibile ancora più sconvolto e agitato.
Quindi era vero?

Hermione aveva ragione ad essere gelosa di Ron?
Ma allora quindi…Peter e Ron…
Rimase scioccato davanti a quella rivelazione.

Non se l’aspettava o forse, non aveva mai voluto crederci fino in fondo!
 

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Capitolo 13
*** Le lacrime di Peter ***


Quando finalmente anche Draco era tornato sano e salvo, insieme a Bill, il moro si lasciò andare ad un lungo e profondo abbraccio, profondo almeno quanto quello dei gemelli Weasley e dei fratelli Black.

“Ehi, pulcino, che ti succede, eh? Cosa succede al mio bel calimero? Eri preoccupato per me?” chiese Draco, un po malconcio, ma felice di essere tra le braccia del suo Harry.

“Harry? Stai piangendo? Harry, adesso mi stai facendo arrabbiare. Non è possibile che stai così solo per questo.” disse Draco, tenendogli su il mento.

“Tu..eri fuori a rischiare la vita per me..come tutti loro..e io guarda cosa faccio..combino solo casini..io non mi merito il vostro amore..so solo combinare casini..” disse Harry e si buttò tra le sue braccia riprendendo a singhiozzare.
 
Draco si fece raccontare da Harry quello che era successo e con grande pazienza ascoltò tutto.

“E quindi questo sono io, voi rischiate la vita per me e io..penso alle cazzate.” Disse Harry asciugandosi una lacrima da un occhio.
“Non sembrano cazzate per me, anche se, per me personalmente trovo difficile capire come le vite sentimentali di Weasley o Granger, possano essere di importanza per qualcuno .” Sbuffò Draco.

“Il fatto è che loro..sembrava avessero una cotta tra di loro, da tanto tempo..sembrava come quelle cose che sono destinate a succedere prima o poi e a me stava bene..mi ero abituato all’idea, credevo che almeno così..saremmo rimasti per sempre insieme..poi arriva questo Peter..e..rovina tutto. Ogni cosa, è solo colpa sua.”
Draco lo guardò duro.

“Harry, sai che..insomma..ti adoro..ma ti stai comportando come un bambino, nel dare la colpa a quel..quel ragazzo..e sai come la penso io su Minus, secondo me è un po viscido e anche dopo il Veritaserum, stento a credere del tutto alla sua storia, ma..”
“Oddio! Non starai dalla sua parte!”

“E tu stai dalla parte della Granger invece che dal tuo amico?”

“Io..io sto dalla parte di un’amica che sta soffrendo per colpa di uno che ha già fatto soffrire la mia famiglia!” disse Harry.

E Harry lasciò Draco così, senza che si fossero compresi
Ma in questo mondo è difficile comprendersi. (cit dal libro I dolori del giovane Werther ) .
 
 


*

Hermione stava parlando seduta al tavolo della sala da pranzo, con Harry, concitata e a sotto voce, dicendogli quello che era successo e come Ron era corso via, dopo che aveva visto Peter.

“Io non riesco a capire, Harry. Stava per baciarmi, lo so, lo sentivo! Poi ha visto Peter e si è gelato..gli è corso dietro. Oh, Harry non so più cosa pensare. Perché gli importa di più del suo amico che di me? Quel..Minus, sembra così geloso, non è che è innamorato di Ron? E se riuscisse a portarmelo via?”

Harry era convinto che Hermione avesse ragione, anche se lui stesso non riusciva ancora a capire cosa legasse Ron a quel ragazzo, certo, un tempo era stato il suo topo, ma…

“Oh, Harry, basta, mi rassegno. Non lo voglio più. Non voglio più strapparmi i capelli per Ron! Già è stata dura dover confessare queste cose a te! Gliel’hai detto vero, che gli muoio dietro? E ora a lui faccio pena. Sapevo che non dovevo dir niente neanche a te!”

“Io non gli ho detto niente di quello che mi hai confidato.” Disse Harry ed era la verità. “E continuo a pensare che non dovresti arrenderti. Adesso è un po confuso, ma Ron ama te, lo so.”
 
Caro diario, cercavo di autoconvincere me stesso e stavo di nuovo risprofondando nel baratro

Dell’egoismo e dei pregiudizi

Eppure nessuno aveva giudicato me per essermi innamorato di Draco Malfoy

Oh, quanto si può essere infantili ed egoisti a volte.
Vedevo che Ron parlava fitto fitto con Peter, ignorando la mia amica, che ci stava male,

chissà cosa gli stava dicendo e dentro di me ribollivo, il mio sangue ribolliva nelle vene.

Perché Ron non stava guardando la mia amica, non stava guardando me.

Cercammo più volte di intercettare il suo sguardo, ma lui niente.

Vidi la mia amica, ferita come non mai, piangere.
Oh, caro diario, quanto si può essere infantili a volte
Quanto intensamente si può desiderare uno sguardo

Proprio come dei fanciulli…
 
 


*

Harry, tutto bene?”

Rialzai lo sguardo, stupito di vedere sedersi davanti a me, proprio Peter.
“Tutto bene.”

“C’è un po di tensione, eh?”

“Sì, beh, siamo un po tutti a pezzi, a causa dei tuoi amici mangiamorte.” Disse Harry, guardandolo con cinismo.

Peter si alzò di scatto, lasciando cadere la sedia.
“Perché dici questo??”
“Che c’è? Sto parlando del passato, o hai la coda di paglia?”
“Come puoi..”

“Qui qualcuno sospetta che ci sia una spia nell’Ordine, ho detto prima che nessuno al mondo potrebbe mai tradirmi, poi mi sono ricordato che OPS, a dire la verità, qualcuno che ci ha già traditi c’è.

Peter non gli diede un pugno, ma una sonora spinta che lo fece cadere dalla sedia.

“Ouch. Va bene, vuoi lottare? Non ti basta esserti messo in mezzo ai miei amici eh?”

“Non so di cosa parli!!”

“BUGIARDO!!”
 
Harry si spinse contro di lui e cominciarono ad azzuffarsi, fino a che non intervennero Lupin e Dracp.

Draco teneva Harry, Lupin teneva Peter.
 
Che cosa gli hai fatto?? Parla!!” ruggì Sirius rivolto a Minus, non l’aveva mai perdonato del tutto da quando era tornato.

“Sì, certo, perché deve essere sempre colpa mia, vero? Harry mi ferisce ed è colpa mia! Hermione e Ron litigano e la colpa  è mia! I mangiamorte ci attaccano e la colpa è sempre mia! “
“Non fare la vittima, Minus, non ti si addice.” Lo avvertì Sirius.

“Tu non mi hai mai davvero perdonato, non importa quello che faccia o dica e anche te, Harry, malgrado le tue belle parole, il tuo buonismo, ti riempi la bocca di parole come perdono, ma non ne conosci davvero il significato!”

“Io ti ho strappato dalle grinfie di Voldemort!!!” urlò Harry iracondo. “Stronzo ingrato!”

“Oh, ma che bella azione nobile! Mi hai strappato da lui, ma pensi nonostante tutto che sia il meglio che possa ottenere, cercare di più sarebbe come pretendere troppo da un ratto come me, vero? Io sono così, devo restare così, da solo, sono qualcuno che non merita amici, non merita amore da nessuno, vero? Deve restare isolato, senza amore, senza secondo te, vero? È di questo che stavi parlando con la tua amichetta Granger!!”
 
“Minus, adesso finiscila, ti avviso..” ripetè Sirius. Ormai tutta la casa li stava guardando.

Ron arrivò da loro sconvolto.

“Che cosa sta succedendo qui?? Pete calmati, parla con me.” disse toccandolo.

Peter gli occhi pieni di lacrime, scosse la testa. “Loro non mi vogliono.” Disse e scappò via su per le scale.
Ron li guardò malissimo.

“Con voi, faccio i conti dopo.” Disse, seguendo Peter su per le scale.






















Note dell'autrice: "quanto si può essere infantili a volte Quanto intensamente si può desiderare uno sguardo, proprio come dei fanciulli…" citazioni dal libro i dolori del giovane Werther

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Capitolo 14
*** Harry e Sirius chiedono scusa a Peter ***


Ron era andato da Peter, che si era accucciato sul suo letto, tutto raggomitolato.

“Lusingato che tu abbia scelto il mio letto tra tanti.” Disse Ron, sorridendo.
Peter lo guardò imbarazzato.

“Tra tutti quelli che…tu sei l’unico che..oh, lascia perdere.” Disse ancora più imbarazzato,  mettendosi un cuscino in testa.

Ron gli accarezzò il braccio sorridendo intenerito.

“Balbetti anche come me. Sei più simile a me di quanto pensi, di quanto io stesso pensavo.”

“Questo non dovrebbe farti avere quell’orribile sorriso autocompiacente, visto che tutti mi odiano!” disse Peter piagnucolando.

“Harry ed Hermione erano solo nervosi . Tutti loro hanno rischiato la vita oggi..”

“Ma io no! Non mi hai permesso di venire anch’io! Sono rimasto confinato qui in casa al sicuro, mentre aspettavo che tornassi sano e salvo! E intanto ho solo dato modo a tutti di pensare che io sia ancora il ratto viscido e vigliacco che tutti pensano!”

Ron però aveva solo ascoltato una parte di quelle parole.

“Tu avevi paura per me..”

Peter scrollò le spalle.

“Sempre questo tono sorpreso..”

“Che..? Rubi le battute anche ad Hermione, adesso?”

Ma era la cosa sbagliata da dire.

“Lei mi odia!! Non sopporta l’amicizia che c’è tra di noi!!”

Si aspettava che Ron provasse a negare fino alla nausea, ma Ron tristemente annuì.

“Lo so.”
“Quindi cosa pensi di fare al riguardo?”
“Io..non lo so..”

“Lo so io, mi metto da parte io, avrai tutto il tempo di ritrovare l’armonia perduta nel vostro viaggio a cercare gli horcrux, senza di me..”

“Cosa?? Credevo fossimo d’accordo..!”

“Questo era prima di oggi.” Disse Peter incrociando le braccia.

“è questo il tuo modo di far cambiare idea agli altri su di te?? Nascondendoti??” si arrabbiò Ron.

Peter lo guardò, incerto. Non sapeva cosa dire.

“Ron..io..”

Ron però, arrabbiato, uscì dalla sua stessa stanza, lasciandolo solo.
 
 
 
 
*

Nonostante Peter fosse ancora arrabbiato con tutti loro, principalmente con Harry, uscì dalla camera di Ron, restando nascosto sulla cima delle scale, in tempo per sentire la sfuriata di Harry dalla porta della cucina aperta.

“Dopo quello che è successo pochi minuti fa con Peter, davvero volete che resti ancora?? Guardiamo in faccia la realtà, vi ho quasi fatti ammazzare tutti, arrivo qui e tempo zero litigo con Peter, sono irrequieto, nervoso, sono un pericolo per tutti voi!”

“Non devi andartene per colpa mia. Me ne vado io, se serve a farti restare.” disse Pete, entrando in cucina.

Restarono tutti di stucco.

“Tu non vai da nessuna parte.” Ringhiò piano Ron al suo indirizzo.

“Harry, lo scopo di stanotte era quello di portarti qui sano e salvo, tutto quello che è stato fatto, è stato fatto affinchè tu fossi qui e se ora tu te ne vai…” disse Peter.

“Non capisci! Questo mi fa stare peggio, non meglio!” sbottò Harry disperato, uscendo in giardino.
Tutti guardarono Harry uscire. Hermione si alzò e scattò a rincorrerlo, Ron guardò Peter titubante.
“Vai. Ha bisogno di tutti e due.” Disse Peter dolcemente. Ron gli fece un sorriso grato ed uscì anche lui dalla porta.
 

Harry una volta fuori, ebbe una visione in cui Voldemort si arrabbiava molto con Olivander, a causa del fatto delle bacchette.

Fortunatamente, sembrò che quella visione improvvisa, l’avesse sfinito a sufficienza, da farlo desistere di cercare ancora di andarsene, per il momento.
 
 
 


*

Peter era di nuovo tornato in camera, dopo quella breve apparizione in cucina. Di certo non si aspettava di trovarsi di nuovo davanti qualcuno che bussava alla porta.

“Cosa vuoi, Ron?” disse Peter.

La porta si aprì. Era Harry.

“Oh…scusa..io credevo che fossi..”

“Lo so.” Disse Harry. Lo guardava con una strana espressione, quasi dolce.

“Se..sei venuto perché ti ha mandato Ron, sappi che non sei obbligato a fare niente che tu non voglia e in questa parte includono anche delle scuse che non senti davvero.” Disse Peter, riprendendo in mano il libro che stava leggendo.

“Non sono venuto qui perché mi ha mandato Ron e neanche perché devo, ma perché voglio…la domanda è un’altra..posso?”

Pete annuì piano, quindi Harry si sedette sul suo letto.
Sorrise perfino.

“Accidenti, mi sembra così strano..” sorrise appena.
“Cosa?” domandò stupito Peter.

“Questo..è sempre stato il letto di Ron..mi ricordo che lo trovavo a volte sdraiato qui e tu c’eri..c’eri anche tu su questo letto..ma eri..”

“Ero come un topo, vero?”

Harry annuì. “Eri sempre appiccicato a lui..”

L’aveva detto con una nota tenera, che però sembrò far vergognare Peter.

“Non voglio parlare del mio rapporto con Ron..” disse lievemente terrorizzato.

“E io non intendo farlo. Sono venuto qui perché dovevo assolutamente dirti che quello che ti ho sputato addosso…non era vero..”
Pete sbuffò.

“Non era vero, Pete..” disse Harry convinto e con una luce negli occhi. “Senti, mi dispiace, ero nervosissimo perché la mia amica sta molto male per..si insomma..lo sai..per Ron..a dire il vero speravo che si baciassero quando sono rimasti in camera da soli..”

Pete ebbe un brivido.

“Ma poi non è successo..anzi, tu sei salito..e Ron è sceso come una furia..inseguendoti..”
“Quindi adesso sarebbe colpa mia?”

Harry ignorò quell'affermazione.“E poi dopo, Hermione che quasi mi piange sulla spalla, perché pensa che Ron la rifiuti..cosa che non so più se è vera o falsa..io che mi sento un idiota perché mi sto a preoccupare di un’improbabile situazione sentimentale tra i miei due migliori amici, quando la fuori c’è Voldemort che vuole ucciderci tutti…la storia con Draco, mi manda in confusione..mi sento come in bilico tra una cosa del tutto nuova..e il desiderio di non perdere il vecchio, che comunque è splendente e lucente come il primo giorno per me..” disse Harry avvampando un po nel descrivere in questo modo cos’era per lui l’amicizia con Hermione e Ron.

Pete spostò lo sguardo su Harry. Sembrava ora interessato.

“Ho quasi perso la mia amica solo pochi giorni fa, perché si sentiva trascurata..volevo solo che tutto tornava come prima..ma quello che ho fatto..l’ho fatto male..e poi..e poi a volte mi chiedo s Draco è davvero cambiato o se potrebbe tradirci tutti..e la cosa mi fa impazzire..mi sconvolge dentro..e poi Silente che è morto.e mi manca ancora così tanto che a volte mi sembra di annegare e poi guardo Sirius e Regulus..e un po sono geloso, ecco, lo confesso..ora da tutte le sue attenzioni a lui..e io mi sento un verme, per questo, perché non dovrei pensare certe cose.è il fratello che ha creduto morto  e io non dovrei sentire…”

Peter bloccò tutto quel fiume di parole in piena, stringendogli improvvisamente la mano e facendolo zittire.
Subito a Harry vennero gli occhi lucidi.

“E poi mi rendo conto che sono così stupido, perché davanti a me ho un ragazzo straordinario che è riuscito a sottrarsi a Voldemort e che ha sofferto così tanto, perdendo tutti i suoi amici, che è stato creduto un traditore e trattato come un reietto e a quanto probabilmente stai soffrendo ancora perché Sirius non riesce ancora del tutto a guardarti in faccia e Remus idem e…penso che in fin dei conti i miei problemi sono stupidi e sono gli sciocchi problemi di un ragazzino troppo viziato che si crede chissà chi..”

Peter, i cui occhi erano diventati lucidi al rimando a Sirius e Remus, gli strinse più forte la mano.

“Dipende chi tu credi di essere, Harry Potter. Se credi di essere il Prescelto, direi che hai ragione. E poi, dopo quello che ho fatto ai tuoi, hai diritto ad odiarmi per una vita intera. Mi dispiace se mezz’ora fa, l’ho dimenticato per cinque minuti.”
Harry non riuscì a resistere oltre e lo abbracciò.

Cominciò a singhiozzare forte contro di lui senza sapere cosa gli stesse succedendo. Non si era mai aperto così con nessuno, raramente con Ron ed Hermione. E lo stava facendo con Pete.

Era proprio vero che a volte succedevano delle cose che non ti saresti mai aspettato.

Pete ricambiò dolcemente allo stesso modo.
 
 
 
 
 
*

Dopo che se ne fu andato Harry, un’altra persona bussò di nuovo alla porta.

Pete si chiese chi potesse essere.
Ron? Di nuovo Harry?

“Sì?”
“Posso entrare?”
A Peter mancò il fiato.
Sirius.
 
“S-sì…” disse.
Sirius aprì la porta.

Sembrava estremamente a disagio, ma lo guardava negli occhi.
Finalmente.
“Posso?” indicò il letto.

Pete annuì, anche se cominciava a sentirsi geloso.

Un po troppe persone si erano sedute sul letto di Ron adesso.
 
“Io..ho ripensato alle cose che tu mi hai detto..sul fatto che io ti odio..e tutto il resto..” disse Sirius toccandosi il naso.

Pete attese che continuò.

“Volevo solo dirti..che non è vero..e questo è tutto..che ti sbagli..”
“Oh..”
“Già..”
Silenzio.

“Queste..sarebbero come delle scuse?” azzardò Peter.
“Non proprio..”
“Io non ti dissi che tu mi odii, Sirius..”

“Cosa? Sì , sono sicuro che..”
“Io ti ho detto che tu non mi hai mai perdonato..sei venuto qui per smentire quanto detto?”

Sirius restò zitto, sentendosi preso in castagna.

“io non..non è così che mi immaginavo sarebbe andata questa conversazione..”

“Io allora chiedo perdono a te..perchè per colpa mia sei finito ad Azkaban. Anche se dentro di me, ti domandai perdono cento volte..ma tu non potevi sentirmi..” disse Peter con una nota infinitamente dolce.

“Non devi chiedere perdono..non è stata colpa tua..o meglio..forse sono io che non sono riuscito a perdonare me stesso..avrei dovuto insistere di più..essere IO il custode segreto..avrei dovuto immaginare che tu..”

“Che io fossi troppo debole per contrastare la maledizione imperius, vero?”

Sirius restò zitto desolato.

“Stai tranquillo, so che è solo la verità..io mi sono odiato cento volte per non aver pensato che avrei dvuto impegnarmi più a fondo per contrastarlo..per cercare di non essere quell’inutile ragazzo che stava sempre assieme a voi, se potessi tornare indietro, farei di tutto per meritarlo..”

Sirius sembrava sempre più imbarazzato.

“Io non ti ho mai davvero capito…o non mi sono mai sforzato di capirti..”

“Avevi James..e avevi Remus..gli amici migliori che un ragazzino possa desiderare..” disse Peter sorridendo con gli occhi lucidi.

Sembrava che Sirius facesse sempre più fatica a trattenersi.
Si toccò il naso ancora una volta.

“Odiavo forse la tua debolezza..come odiavo Piton..ma tu eri uno di noi..quindi mi sforzavo di accettarla..adesso capisco che la tua non era debolezza, ma solo vergogna, perché pensavi di non essere alla nostra altezza..e io non lo capìì..ero troppo..assorbito dal dolore per la mia famiglia..dall’odio che loro provavano per i mezzosangue..dalla paura di perdere Reg. Avevo dovuto diventare forte per forza, per non farmi schiacciare da loro..e quindi non riuscivo a capire qualcuno che fosse tanto diverso da me..quando poi James è morto..pensai che fossi stato uno stupido..a non aver visto il male che era nella mia stessa CASA..quella che consideravo famiglia..i malandrini..ma lo stupido ero io…perché il male c’era davvero ma nella mia casa nativa..non in quella che io avevo scelto..”

“Adesso basta, Sirius, basta farti del male..io non lo merito..”

Non dire che non lo meriti! Non avrei dovuto dimenticare i momenti passati ad Hogwarts, avrei dovuto fidarmi dei momenti che abbiamo passato insieme, di quello che TU avevi fatto vedere a noi. forse se quel giorno non ti avessi attaccato così..davanti a tutti..se non fossi stato così avventato..forse le cose sarebbero andate in modo diverso..”

Pete continuò a sorridergli. Inaspetattamente gli prese la mano.

“LUI non lo avrebbe mai permesso..ma è bello che tu l’abbia detto..” e così improvvisamente come gliela prese, gliela lasciò, andando a prendere qualcosa nel suo baule.
 
Un album con delle foto rilegate.

“Me l’ha dato Silente …prima che morisse..ha detto che dovevo ricordare i momenti felici..non quello che è venuto dopo..e che se proprio avrei ricordato anche quelli..avrei dovuto pensare che loro sapevano già, aldilà dell’arcobaleno..chi ero veramente e che mi avevano già perdonato..”
Sirius, gli occhi lucidi di lacrime, prese l’album e lo guardò.
Ritraevano i malandrini tutti insieme.

Felici e radiosi che si spruzzavano l’acqua dalle bottigliette sul prato o si azzuffavano nella lotta rotolandosi a vicenda sempre per terra.
 
"Sei sempre stato un chiodo!" disse Sirius riguardo alla sua magrezza.  
 
"Ehi, non avevo qualità sorprendenti come voi, almeno una fortuna lasciamela." disse Pete tirandogli un pugnetto sul braccio e i due amici risero insieme.  
 
“Sirius..tu credi davvero..che dovunque siano..loro mi hanno perdonato?” domandò poi Pete con le lacrime agli occhi.
 
Sirius lo guardò. Non rispose.

Lo attirò a sé con un braccio e la testa di Minus finì sul suo petto.

Gli scrollò i capelli biondi e folti, che erano cresciuti tanto in quelle settimane.
“Ne sono sicuro, Pete.”

Pete sorrise e alzò lo sguardo su di lui.
“Sirius..”
“M-mh..”

“Finalmente…mi guardi negli occhi..”
 
 
 
 
*

Quando anche Sirius andò via, il cuore di Peter era gonfio come quello di un palloncino.

Ripensava a tutta quella felicità che gli era capitata tra capo e collo, inaspettatamente.

Forse non aveva fatto niente per meritarla, ma ne era molto grato.

E intanto, mentre abbracciava il cuscino a sé, si ricordò di quello che gli aveva detto Harry, prima di lasciare la sua stanza.

Peter, voglio che vieni con me a trovare gli horcrux.” Gli aveva detto tenendogli la mano.

Peter aveva sospirato.

“Harry..io..non so se posso..io..Hermione..non penso di piacergli..lo sai..”

“Ne abbiamo parlato.e metterà da parte ogni capriccio o rimostranza sciocca e infantile per una causa più grande..quello che facciamo  è troppo importante..Pete, parliamoci chiaro, tu non sei un vigliacco..e sono sicuro che non vuoi separarti di nuovo da Ron, quindi vieni e basta..”

“Davvero..mi vuoi con te?” aveva chiesto Peter.

“Davvero..e poi non dimentico cosa ti ha fatto LUI..se c’è qualcuno oltre a me, che merita di desiderare vendetta, quello sei tu..quindi alimentala, Pete, fanne la tua forza, per diventare davvero il coraggioso ragazzo che sei destinato ad essere.”

Pete aveva sentito quella scintilla scorrere dentro di sé, come un fuoco, aveva ripensato a Voldemort, a tutto quello che gli aveva portato via.

Vita.

Famiglia.
Amici.
Sentimenti.

Dignità.
Identità.
 
“Sì, Harry.”

“Sì cosa? Voglio che tu lo dica.” Gli chiese stringendogli la mano.

“Sì, io verrò con te e insieme sconfiggeremo quel gran bastardo!” disse Pete, stringendogliela più forte.
 
 
 

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Capitolo 15
*** Il testamento di Silente ***


Quando Ron ed Hermione andarono fuori per consolare Harry, il biondo si trattenne dall’andare anche lui. Non voleva intromettersi ancora nella loro amicizia, non in un momento in cui Harry aveva bisogno dei loro amici. Aveva il suo amore, questo gli bastava, ma non potè impedirsi di preoccuparsi per lui quando lo vide scappare in quel modo.
Quando tornò e seppe della visione che Harry aveva avuto, lo abbracciò stretto e lo baciò a lungo, sussurrandogli che lo amava e avrebbe fatto di tutto per aiutarlo.
 
Harry dopo aver fatto pace con Peter, aveva parlato di nuovo con Regulus del finto medaglione, sopra il quale aveva scritto che avrebbe distrutto il vero horcrux.
Purtroppo Regulus non aveva buone notizie da dargli. Continuava a non ricordare come e in che modo e se l’aveva davvero distrutto. Probabilmente una causa dell’aver passato tutto quel tempo sotto il velo. Harry annuì sconfortato.
 
“Comunque, se dovessi ricordare qualcosa..te lo dirò subito, anzi, farò in modo di rendermi anche io utile in prima persona, Harry.” Disse il ragazzo.
 
Harry gli fu grato.
 
 
*
 
Il giorno del compleanno di Harry, si trovò un dolce peso contornato da una testa bionda e delle labbra soffici che si posavano sulle sue augurandogli buon compleanno.
 
“Oddio..sono fantastici i tuoi baci.” Ansimò Harry, accarezzandolo e rotolando con lui tra le lenzuola.
 
 
 
*
 
“A Harry James Potter,lascio il boccino che catturò nella sua prima partita di Quidditch a Hogwarts, in memoria delle ricompense che perseveranza e abilità meritano.”
 
Harry sussultò. Il boccino era già suo ed era rimasto al sicuro nel suo baule, per non rischiare che i dissennatori gli facessero del male qualora sarebbero stati attaccati quando sono andati alla tana.
 
“A quanto pare, il boccino stava con te già da un mucchio di tempo, in linea non ufficiale, perché credi che Silente sentisse il bisogno di sottoscriverlo con un documento ufficiale?”
 
“Per lo stesso motivo per cui delle persone sentono il bisogno di sottoscrivere il loro legame con un matrimonio in chiesa, no?” biascicò Harry.
Ron rise al suo fianco. Scrimgeour non ci badò.
 
“Perché la tua torta è a forma di boccino?” domandò Scrimgeour.
“Oh non può essere un’allusione al fatto che Harry e un grande Cercatore! Dev’esserci un messaggio segreto di Silente,nascosto nella glassa.” disse Hermione ridendo.
 
“Non credo che  ci sia qualcosa nascosto nella glassa ma un boccino sarebbe un gran bel nascondiglio per un piccolo oggetto.”
“Perché i boccini hanno una memoria tattile.” Spiegò Hermione.
“Esatto.” Disse l’altro.
 
Qualcosa sbatacchiò sulla finestra e Harry sussultò rendendosi conto che era proprio il boccino.
Scrimgeour lo invitò ad aprire e a prenderlo, con un sorrisino. Harry tremando appena, prese il boccino tra le sue mani, come a voler difendere un cucciolo di gatto da un mostro pericoloso.
 
“Davvero un gran spettacolo.” Commentò Harry non distacco, quando non accadde niente.
 
 
Quando finalmente il ministro se ne andò e Harry spinto da Ron, gli disse che era quello che aveva mandato giù e Harry unì le labbra al boccino, comparve una scritta.
 
Mi apro alla chiusura.
 
 






















Note dell'autrice: 

scusate per il capitolo frettoloso..avrei anche evitato questi passaggi, ma purtoppo dovevo specificare come mai Draco non avesse seguito Hermione e Ron quando Harry è stato male e dovevo anche includerlo almeno nel suo compleanno! La cosa del boccino..mi ero totalmente dimenticata che in effetti Silente poi glielo regala xd a causa di questo, siccome Harry nella mia storia, lo possedeva da tanto, ho dovuto cambiare questa parte e dovevo scriverla per forza. Stessa cosa per Regulus e il medaglione.

Comunque per i prossimi capitoli non so, sono molto tentata di inventare, vi dico la verità!! Le pagine sono ancora troppe fino ad arrivare alla fine e non era mia intenzione riscrivere tutto uguale al libro

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Capitolo 16
*** La lettera di zia Petunia ***


Harry,

Oggi siamo andati a prendere un gelato.

Dovevi vedere Dudley come faceva. Ha scalciato i piedi fino a che non gliene abbiamo comprato uno gigantesco, a me e a tuo zio sembra che da quando è dimagrito, si stia montando un pochino la testa, è meglio controllarlo un po, per evitare che riprenda i chili persi, è così un bel fusto adesso.

Non sai quanto sono buoni quei gelati, perfino Vernon ne ha preso uno!

A me e a Vernon è venuto in mente tutte le volte che da piccolo facevi il monello e ci pregavi sempre di comprartene uno, ti abbiamo sempre detto di no.

Però adesso sei quasi maggiorenne e ci siamo resi conto che non abbiamo un regalo per te

Diciassette anni non si fanno mica tutti i giorni e questi MAGHI da strapazzo non vogliono lasciare che la tua FAMIGLIA lo passi con te.

Magari tu potresti convincerli.

Se passassi una giornata con noi, Vernon ha promesso che ti comprerebbe un gelato da diciotto palline.
 
 
Harry aveva posato la lettera macchiata di lacrime che gli aveva mandato zia Petunia, lasciandola sul tavolo ed era uscito dalla camera senza dire una parola, con passo svelto. Sirius lo guardò scendere velocemente le scale. Il viso era in ombra.

Cercò di guardarlo in faccia, ma era impossibile. Sembrava che Harry non volesse.

“Ehi,Harry, chi ti manda quelle lunghe lettere macchiate di lacrime? “ chiese Sirius circospetto.

Sentì solo tirare su con il naso in risposta.
 
Sirius entrò nella stanza e vide che sulla lettera le lacrime sembravano aumentate.






















Note dell'autrice: 

ogni tanto mi ricordo anche degli zii di harry xd e non ce la faccio, è più forte di me, devo piazzarci qualcosa di commovente xd

non è escluso che possano tornare però xd

si, le lacrime sono raddoppiate perchè anche harry aveva pianto xd

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Capitolo 17
*** Il matrimonio di Bill e Fleur e la fuga ***


Era il matrimonio di Bill e Fleur.

Sia Harry, sia Draco, avevano usato la pozione polisucco per non farsi riconoscere dalla gente.

Il biondo aveva invitato Harry a ballare.

“Sembra pazzesco..io e te..insieme…a ballare al matrimonio dei Weasley..” disse Harry ridacchiando.

“Oh, ho fatto un sacco di cose assurde da quando ti conosco e medito di farne ancora tante altre.”

Harry guardò quegli occhi color nocciola e quei capelli biondi, anche trasfigurato, Draco rimaneva Draco.
Gli allacciò le braccia al collo.

“Così diversi, sembra come noi due in un’altra vita...una vita futura o passata...”

“Pensi che staremo insieme in un’altra vita? Quanto sei romantico,Potter..”

E si baciarono languidamente, senza che nessuno sospettasse che quei due ragazzi tanto carini che si stavano baciando, erano Harry Potter e Draco Malfoy.
 
 
 
*

Forse perché Ron era nero per il fatto che c’era Krum come invitato, forse perché Draco cercava un modo per far pace con Hermione dopo tutto quello che era successo tra loro, il biondo la invitò a ballare.

Ron un po li guardò male, poi si ricordo che Draco amava i ragazzi e soprattutto amava Harry, quindi si rilassò.

Intanto Harry ascoltava con crescente orrore zia Muriel sparlare di Silente, arricchendo di dettagli sulla sua  vita e su quella di sua sorella Ariana.

Quando alla fine Hermione arrivò stremata togliendosi una scarpa, massaggiandosi la pianta del piede e Draco si compiacque per averla fatta stancare – sono un ottimo ballerino – Harry cercò subito di parlare con loro, ma non ci fu tempo di dire nulla che scoppiò il caos.

Un patronus grosso e d’argento arrivò dall’alto attraverso  la tenda sulla pista.

Il Ministero è caduto.
Scrimgeour è morto.
Stanno arrivando.
 
 
Delle figure incappucciate, si fecero largo tra la folla.
“Ron!” gridò Hermione. “Ron, dove sei?”
“Peter!! Peeeeete!” gridava Ron, cercando il suo amico.

“Ron! Ron!” chiamò Hermione tra i singhiozzi.

Harry le prese la mano per assicurarsi che non venissero separati, l’altra era stretta saldamente a quella di Draco.

Finalmente trovarono Ron, che afferrò la mano libera di Hermione, mentre con l’altra, teneva saldamente quella di Pete, che trovò la mano libera di Draco.

E poi Harry sentì Hermione vorticare su sé stessa.

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Capitolo 18
*** Scappando ***


Contesto: il capitolo ricorda vagamente quello che è successo anche nel libro, ma a differenza del libro, qui non accade nessuna tragedia, i mangiamorte non li inseguono, e anche i dialoghi..tutto eliminato.. scusatemi ma davvero sono molto in difficoltà.
Ps accenni Peter x Ron






“Tottenham court Road. Camminate, dobbiamo trovare un posto dove vi possiate cambiare.” Disse Hermione.
Hermione li guidò in un vicolo e tirò fuori i vestiti e il mantello dell’invisibilità, che diede a Harry.
 
Andarono in un bar in cui per fortuna, a turno, riuscirono  a cambiarsi d’abito.
Draco e Harry ci misero un bel po di tempo!
 
“Sai che sei affascinante e seducente perfino quando sei un altro, Potter?” gli soffiava Draco all’orecchio.
 
“Ma dai. Ehi, no, Draco, cosa fai. Non adesso. Siamo fuggitivi.”disse Harry al biondo che stava già per armeggiare con i suoi pantaloni.
Draco sbuffò.
 
“Non vedo l’ora di metterti le mani addosso.” Disse, toccandogli il collo, facendolo rabbrividire.
 
Harry uscì dal bagno, dicendosi che sarebbe stata molto dura, tenere a freno i bollenti spiriti di Draco, con i loro amici.
 
Tornarono appena in tempo per sentire Ron, lamentarsi del suo caffè.
 
“Santo cielo, questo caffè  fa schifo.”
Draco rise alla battuta.
 
“Siamo in una caffetteria babbana, ora capite che abbiamo ragione su di loro?”
 
Harry e Hermione si preoccuparono subito di spingere i due ragazzi fuori dalla caffetteria, dopo aver pagato il conto.
 
“Santo cielo, non mi sono mai vergognata tanto!!” si lamentava Hermione.
 
“Adesso che sono anche diventati alleati, sono più pericolosi che mai.” Disse Harry.
 
“Io non sono alleato di questo qui.” borbottò Ron. “Ehi, Peter, devi starmi vicino, hai capito?” disse il rosso attirandolo più a sé.
Hermione guardò da un’altra parte.
 
“Che piccioncini.” Disse il biondo sorridendo maliziosamente.
Peter arrossi e si scostò, con gran disappunto di Ron.
Harry sospirò.
 
“Avanti, lasciamo questo posto. Diretti a Grimmauld Place. È l’unico posto ragionevole.” Disse Harry.
 
 

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Capitolo 19
*** Ritorno a Grimmauld Place ***


Harry, Ron, Hermione, Peter e Draco arrivarono a casa Black, che fortunatamente si aprì per loro.
“Severus Piton?” la voce di Malocchio. Tutti quanti sentirono dei brividi in corpo, soprattutto Harry.
"Non siamo LUI." urlò Hermione.
Si scatenò una nebbiolina intensa, sembrava una di quelle da lunapark, e comparve una figura con la barba bianca che sembrava Silente.
Harry avrebbe solo voluto scappare il più lontano possibile da lì, ma non poteva, doveva stare con i suoi amici, anche se anche solo vedere la sagoma di quell'uomo , gli faceva provare un dolore indicibile.

“NO! NON SIAMO STATI NOI, NON TI ABBIAMO UCCISO!!” Urlò Harry, alla sagoma di Silente, che scomparve.
Dopo pochi istanti, Sirius e Regulus corsero incontro loro, stavano scendendo una scalinata.
Il trio, Draco e Peter sospirarono, vedendoseli arrivare. Non sapevano perchè erano lì, ma era un sollievo vederli.

Sirius e Regulus abbracciarono a turno, tutti loro, evitarono di farlo solo con Draco, limitandosi a una stretta di mano, imbarazzati, visto che il biondino sembrava molto timido, Regulus poi guardò il timido Peter e gli diede un abbraccio impacciato, Ron rifilò a Peter un’occhiata infastidita.
 
“Che ci fate qui?? Ci sono i dannati mangiamorte che ci danno la caccia!” li rimproverò Harry ma non riuscì a essere molto convincente, dal momento che la sua voce era tremolante dalla felicità di rivederli.
“Questa è casa Black? È…affascinante. Davvero affascinante.” Disse Draco, mirando l’arazzo di famiglia.
“Io lì non ci sono.” Disse Sirius con un sorriso amaro. “Mi hanno tolto quando me ne sono andato.”
“Se sapessero alcune cose..consolati..toglierebbero anche me.” disse Regulus, ridacchiando, dandogli una spallata.
Sirius lo fulminò con un’occhiata ma risero entrambi, insieme, mentre il trio e Peter, guardavano loro ed Harry straniti.
Harry era imbarazzato, mentre Draco con l’aria di chi la sa lunga, sorrideva sornione, con le mani conserte.

In quel momento un patronus argenteo planò in mezzo a loro.
Famiglia al sicuro, gatti e uccelli stanno bene, non rispondete, ci spiano.
Hermione scoppiò a piangere a dirotto, singhiozzando, in ginocchio, si era preoccupata così tanto per Grattastinchi, aveva passato tutto il tempo della fuga a disperarsi perchè avrebbe voluto tornare indietro ad assicurarsi che stesse bene o mandare una lettera, ma tutti l'avevano persuasa a non rischiare.

Harry pensando alla sua civetta, probabilmente al sicuro, non si inginocchiò , ma gli vennero gli occhi lucidi.
Ron la abbracciò per consolarla, Peter di rimando si imbronciò, non avrebbe voluto sentirsi geloso in una situazione del genere, ma..non ce la faceva proprio e poi quel gatto gli aveva reso il terzo anno un inferno.
Poi Ron sembrò rendersi conto di qualcosa e prese Peter tra le spalle.
“Che fai?” chiese il biondino stranito, facendosi un po indietro.

“TU..se fossi nella tua vera forma, potrei star piangendo anche io per te..”
“Se io f..” Peter per l’emozione quasi si strozzò. Si era quasi dimenticato della sua forma animagus, aveva fatto di tutto durante quegli anni, per cercare di dimenticare il periodo più oscuro della sua vita, Ma Ron non gli diede il tempo per pensare ad altro che lo abbracciò forte.
“Se io fossi nella mia vera forma, ti sarei ancora appiccicato alla camicia, sono tascabile, lo sai, vero?” chiese Peter.
Harry nel frattempo aveva abbracciato Hermione, commosso, festeggiando il fatto che i loro animali erano al sicuro, ma dovete lasciarla subito perchè sentì un dolore tremendo alla cicatrice

Mentre tutti si perdevano ancora in chiacchiere, Harry si alzò cercando di non attirare l'attenzione, stava impazzendo dal dolore alla cicatrice.
“Io..devo andare in bagno.” E corse a perdifiato cercando di non guardare nessuno negli occhi.
“Harry..”
Oh no, oh no, oh no, lui no.
“Draco..capisco che non riesci a stare lontano da me, ma non ti sembra di esag..” cercò di sdrammatizzare Harry.

“Smettila, solo..smettila!” disse Draco andando davanti a lui e prendendogli il viso tra le mani. “Credi di poter nascondere il TUO DOLORE A ME?? IL DOLORE CHE Può INFLIGGERTI VOLDEMORT A ME??”
Harry tremò per la prima volta a sentire a quel nome.
“Draco..non..”
Non ho dimenticato, Potter!” e dicendo così si scoprì la manica facendo vedere il marchio quasi sbiadito.
Harry si avvicinò a lui tastandolo.
“è…impossibile..non si può cancellare..”

“Potter, tutto si può cancellare. Voglio farti vedere una cosa.”
Dalla sua camicia blu estrasse una sorta di mini fisarmonica e si mise a suonare.
Harry era strabiliato. Non riusciva a fare a meno di restare ipnotizzato dalla musica.
Dopo un minuto, qualcosa sembrò buttarsi sulla finestra.
“FANNY???” gridò Harry prendendosi uno spavento e aprendo la finestra.
“Sei qui, sei VIVA.” Disse Harry abbracciando la fenice.

Scoppiò a piangere tra le braccia dell’uccello, detestava sembrare così fragile, ma in quel momento era così che si sentiva. E poi vedere Hermione piangere per Grattastinchi, lo aveva fatto pensare alla sua civetta.
Draco si sentì il cuore palpitante di emozione nel vedere quella scena. Volle stare in disparte per permettere a Harry di godersi quel momento. Ora pensava che forse era stato stupido ad avere tutte quelle paure.

All’improvviso però Harry si accasciò gridando.
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH.”
“HARRYYYY.”
Harry vide un mangiamorte, stava parlando con qualcuno, stava per punirlo.

“Ancora, Rowlde? Lord Voldemort non ti perdonerà per questo, preferisci che ti dia in pasto a Nagini? Mi hai chiamato per questo? Per dirmi che Harry Potter ti è sfuggito di nuovo?” e gli inflisse di nuovo la maledizione cruciatus.
“Fanny, ti prego.” la pregò Draco.
Fanny si avvicinò a Harry e pianse.

I suoi magnifici occhi ambrati piansero, cadendo sulla faccia di Harry che non provò nemmeno a scansarsi, ma anzi abbracciò ancora di più la fenice che mugolò un po contrariata perchè la stretta di Harry la bloccava un po impedendole di fare quello che era giusto.
Dopo qualche istante, Harry sembrò tranquillizzarsi, rasserenarsi , come se avesse bevuto ettolitri di camomilla.
Al’improvviso guardò Draco con gli occhi ancora annacquati.

“Che..che è successo..” chiese.
“Fanny ti ha guarito, Harry.”
“Come..come facevi a sapere che stava per arrivare? Come hai fatto?”
“La fisarmonica, Harry, è il richiamo per LEI.”
Harry lo fissò disorientato.

“LEI? Perché la chiami in questo modo? Sei forse..” sgranò gli occhi. “Sei il suo PADRONE?”
Draco annuì a disagio.
“Prima di venire dai Dursley da te, ricevetti una lettera da parte di..SILENTE, in cui mi affidava Fanny, chiedendomi se gli fosse successo qualcosa in futuro, di prendermi cura di lei..e di te.”
Harry tremò a quelle parole. “S-Silente?? Ma..”

“Fanny si è affezionata a me..e quando ha visto il mio marchio..ha pianto su di esso, instillando un processo di guarigione che..insomma..sta guarendo, se hai notato..ma ci vuole tempo..”
“Io..perchè non mi hai detto di Fanny?”
“Harry.io mi sentivo come se ti stessi tradendo un’altra volta..perchè quella era una lettera di SILENTE, ma me l‘ha mandata Piton.”
Tutto si congelò dentro di lui.
“P-Piton?”

“Disse che stava rispettando l’ultimo volere di Silente. Fa avanti e indietro anche da casa mia. Anche per questo me ne sono andato..Harry mi dispiace così tanto..io volevo dirtelo, ma poi, quando tu mi hai..mi hai detto che odi anche Silente..io..”
Un inaspettato abbraccio da parte di Harry lo avvolse.
“Silente ha visto del buono in te. Proprio come io ho visto del buono in te.” E dicendo così lo baciò.
Draco rispose al bacio con passione e tantissima dolcezza.

Si strinsero l’uno all’altro sempre più stretti, quando poi Harry gli sussurrò all’orecchio.
“Voglio fare l’amore con te! C’è un bellissimo letto dalle lenzuola rosse, di sopra.”
Draco tremò.

“Avrei preferito verde, ma credo che mi farò bastare i tuoi occhi.” Disse facendogli una carezza.






















Note dell'autrice: ciao ragazzi!! Finalmente torno dopo un anno!! Ora lasciatemi correggere man mano il capitolo e rispondo entro la prossima mezz'ora a tutte le cose che vi sarete chiesti di questo capitolo xd adesso ho la testa rintronata da troppi stimoli e faccio confusione xd

allora, prima cosa da chiarire: perchè Draco ed Harry sorridono sornioni? Ma perchè i due Black stanno insieme ovviamente xd loro lo scoprono nel capitolo 4 di questa storia, scusate, ma non mi va di linkare, andate a vederlo voi, perchè dovrò già linkare alte storie in queste note e vorrei evitare di fare una valanga di link xd comunque Draco ed Harry li scoprono sdraiati a letto e capscono che stanno insieme xd più sotto, linkerò la storia in cui tutto è cominciato tra Reg e Sirius :))

Edvige e Grattastinchi: rimgrazio Team per avermi detto che dovevo specificare che Grattastinchi stava bene, visto che non se n'è più parlato nei libri. Scusate, sono noiosa, ma davvero, se non me lo diceva lei, non ci avrei mai pensato xd e io amo i gatti, non avrei mai potuto perdonarmelo LOL xd
anche Edvige è viva, fingo che nella mia versione abbia solo rischiato di essere uccisa ma non è successo! 

SIRIUS E REGULUS UNA STORIA D'AMORE:

Verde e oro

IL RITORNO DI REGULUS BLACK: sarebbe il seguito, quando Reg torna nel presente da tutti loro:

il ritorno di Regulus Black

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Capitolo 20
*** L'agguato affettuoso dei gufi ***


Draco portò Harry di sopra. Non sapeva che stanza fosse, sapeva solo che Harry voleva il letto con le coperte e lenzuola di seta rosse e lui voleva dargliele.
Avrebbe potuto trasfigurarle, non era un problema per lui, ma per qualche assurdo motivo, sentiva che voleva fare questa cosa per lui.

Caddero sul letto dalla coperta rossa e Draco pensò confusamente che erano più morbide di quanto immaginasse. Erano di velluto e ai due ragazzi sembrarono morbide quelle coperte, come due mani calde di una madre, come due braccia calde che ti tengono legato, come mani che ti accarezzano. Mani di un padre, mani di un amante.

Il padre di Harry era MORTO, pensò Draco. Desiderò dargli a lui tutto l’affetto che gli era mancato e che sapeva, nemmeno suo cugino Sirius avrebbe mai potuto dargli.
Erano ROSSE quelle coperte.
Rosse come il sangue, come l’amore.. come le labbra rosse di Harry dopo che lo baciava, come il suo stesso cuore, cos zampillante, così VIVO.

Draco si chiese se il suo cuore sarebbe stato dello stesso colore, oppure era nero, macchiato ormai dei suoi peccati.
Un altro bacio, Draco lo baciava sulle labbra, sul collo, baci umidi, traboccanti di amore e lacrime e sentimento.
“Draco..”
Un’altra carezza.

“Oh, Draco..io mai..non credevo..di poter amare così..mai..”
“Nemmeno io,Potter..” disse Draco, facendogli una carezza. Mai come allora, fu grato a quella straordinaria donna di nome Lily Evans. Per merito SUO, del suo sacrificio, ora poteva avere Potter al suo fianco.
Potter che lo aveva salvato..Potter..che lo amava…
I vestiti di Harry con un colpo di bacchetta del biondo, volarono via.

“Potter..” Draco accarezzò il suo corpo nudo con riverenza.
Harry gemette, infilando le sue mani dentro i vestiti di Draco.
Era bello, per il biondino, quando Harry lo faceva, il biondino aveva sempre fretta di spogliarlo e a volte quindi preferiva usare la bacchetta per spogliare il moretto, mentre Harry godeva del contatto delle sue mani sulla sua pelle nuda, mentre era ancora vestito, amava toccare la sua pelle e spogliarlo a mano, e Draco amava che lo facesse.
Harry si prese tutto il tempo per spogliarlo lentamente
“Harry..”
“Dillo ancora..”
“Harry..Harry..Harry..”
“Le tue mani..” sussurrò Harry.

Le dita di Draco si infilarono nella sua apertura facendolo inarcare, Harry reclinò la testa all’indietro, aggrappandosi alla sua schiena come fosse un albero.
“Potter..così mi..calmati..altrimenti non riesco..” disse Draco affannato ed eccitato.

Harry prese le sue labbra in un bacio appassionato e poi cominciò a masturbare il membro del suo compagno, con una cadenza eccitante.
“E poi..parli delle mie mani.. soffocò Draco. “Il..lubrificante..”
“Ce l’ho io, tranquillo..” disse Harry.
“A..ah sì? Dove?”

Harry gli rifilò un occhiata maliziosa e poi prese il suo membro in bocca.
“CAZZO, POTTER.” Quasi urlò Draco.
Harry cominciò a succhiare la sua virilità come se gustasse una caramella o un gelato goloso e a Draco sembrò di vedere le stelle.
Draco alzò di poco il suo viso e vide i suoi occhi.

Gli occhi di Harry erano STELLE, come fari luminosi, che non avevano niente del colore del sole, ma tutto del colore dell’erba, eppure sembravano comunque STELLE, stelle atipiche di un colore diverso, ma che brillavano. Stelle verdi.

Immaginò di correre nei suoi occhi per acchiappare quelle stelle che erano dentro quel prato luminoso, in un cielo terso, immobile, dalle sfumature viola. Lui correva, correva ma loro sfuggivano, poi finalmente le prendeva. Loro si dibattevano come cuccioli giocosi, lui ne afferrò una e la tenne sotto di sé, poi ci faceva l’amore, facendola godere.
Ancora, ancora e ancora, quel prato eterno e immobile e meraviglioso.
 
“AHHH. AHHHH. AHHHH.” La stella chiamata Harry Potter gemeva sotto di lui, poi la luce piano piano diradò, rivelando la sfumatura di un ragazzo bellissimo, fatto di luce, i suoi capelli neri come il petrolio e gli occhi verdissimi.

“DRACOOOO..” il biondino tornò alla realtà, accorgendosi di essere ancora sul pianeta terra e a giudicare da come stesse gridando il moretto, lo stava facendo godere molto, lo alzò, ancora annebbiato dal piacere, facendolo sedere a cavalcioni su di lui e riprese a spingere.
Harry reclinò la testa all’indietro e andò incontro alle sue spinte.
“Ancora..a—ancora..” gemette Harry al suo orecchio.

Draco lo fece voltare con la testa alla spalliera del letto, mettendolo a pancia in giù e spinse ancora, più forte e veloce.
Crollò su di lui, sussurrando un “ti amo.”
Harry gli accarezzò le guance e gli diede un dolce bacio sulle labbra.
“Non immaginavo fossi uno stallone a letto.”

“La..seconda volta è meglio della prima, Potter.” Disse il biondino.
 
 
 
 
*

Harry durante la notte si svegliò e andò al piano di sotto, vide Ron dormire nel sacco a pelo, sul pavimento, al fianco di Hermione e Peter.
Chissà come mai non avevano scelto il divano..
Camminò piano, sempre più piano, riflettendo, a disagio.
“Harry..” una voce soffusa lo fece voltare.
“Draco..”
“Come mai ti sei svegliato?” gli chiese Draco.

“Guardali.” Disse Harry studiando i suoi amici. “Non ti sembra strano che preferiscano stare sul pavimento?”
“Per niente.”
“Eh??”
“Io credo..che ti stessero aspettando.” Disse Draco.
Harry sbarrò gli occhi e una fitta lancinante di sensi di colpa lo avvolse.
“Draco..perdonami..ma io resto qui.”

“Sul divano?” ridacchiò Draco.
“Non ridere..credo che sia..” esitò.
“Tenero? Hai ragione, ma per ringraziarti degli orgasmi che mi hai fatto provare, non ti prenderò in giro, promesso.” Gli mordicchiò l’orecchio.
“Ma..io voglio stare con te.” Disse Harry.

“Vuoi stare anche con loro. E io non ti chiederò mai di scegliere tra me e LORO.”
“Draco..”
“Basta discutere.” Con la bacchetta lo fece levitare sul divano e sempre con la magia lo coprì, poi si inserì sul divano anch’esso, davanti a lui.

“Draco?” disse Harry, gli occhi luccicanti di commozione.
“Non ho mai detto che io me ne sarei ritornato di sopra da solo, Potter.” Si girò e gli accarezzò la guancia. “AMO il tuo corpo premuto contro il mio.” disse malizioso.
“Allora, la prossima volta sarò io a scopare te.”

Draco si irrigidì e si voltò per dargli una rispostaccia, ma le braccia di Harry gli circondarono la vita dolcemente, mozzandogli il respiro e stroncando qualsiasi protesta.
Draco sorrise dolcemente, chiudendo gli occhi.
Il suo Potter. Malizioso e dolce insieme come un pasticcino di panna e un dolce peccato di gola al cioccolato e tequila.

Guardò Ron, Hermione e Peter, sul pavimento, per pochi secondi si chiese come avesse fatto a vivere per tanti anni, senza tutto quell’alone di amore, che Harry e le persone che gli gravitavano intorno, sapevano donare.
Poi si addormentò.
 
 
 
*

Quando si svegliò, notò che Peter e Ron, vicini, avevano le mani a poca distanza da loro.
Forse si erano addormentati, tenendosi per mano. Draco sorrise e capì di aver fatto la cosa giusta, se Harry si fosse svegliato da solo, si sarebbe sentito molto triste a questo pensiero. Triste e forse addirittura un po solo.

Non voleva che il suo arrivo allontanasse Harry dai suoi amici, lui semplicemente voleva far parte del suo gruppo, senza togliere nulla a nessuno.
Anche perché ai tempi, era stato molto geloso della loro amicizia.
Si alzò per andare a lavarsi i denti, prese uno spazzolino a caso, non ancora usato.

Quando passò di nuovo al salone, vide Harry sorridere, guardando i due amici.
Forse stava pensando le stesse cose sue. Le grandi menti pensavano alla stessa maniera.
Ah, Potter! Se solo mi avessi accettato..al primo anno..saremmo..

Cosa sarebbero stati? No, tutto sommato, Draco non cambierebbe una virgola del loro passato, se ora erano così felici, era perché tutto quello che era successo, aveva portato a quello e non era sicuro che cambiando gli avvenimenti, ora starebbe con Potter, in tutti i sensi, pensò un po maliziosamente.
 
Scese le scale per andare nello stanzone riservato agli animali e vide con sollievo che erano arrivati tutti i gufi, compresa la civetta di Harry. Fece un sorriso e tornò su per dare loro da mangiare, ma poi ci ripensò e disse loro:
“Ehi voi, venite con me, facciamo una sorpresa a Harry, che dite?”
I gufi sembrarono capire Draco e quando lui aprì le gabbie, lo inseguirono. Draco corse , inseguito dai gufi.
 
Harry stava chiacchierando sul pavimento con Ron ed Hermione quando sentì qualcosa.
“Che cos’è questo rumore? Lo sentite anche voi?” chiese il moretto.

“Che cosa sta succedendo?” chiese Regulus arruffato e con una faccia che preannunciava una notte piena di bagordi.
In quel momento un uragano passò in mezzo al salone, Draco urlò, “ATTENTIIII uragano in ARRIVOOO.” E si buttò a terra, in mezzo al trio, mentre Ron gridava indignato, troppo tardi.

I gufi di Draco, Harry, Ron, Hermione, Sirius e Regulus, sfrecciarono nell’aria, Regulus fece un gridolino e Sirius lo prese di peso, portandolo dall’altra parte. Finirono a terra, Sirius con le braccia attorno alla vita di Reg.
Nell’insieme erano davvero carini, ma Harry ebbe appena il tempo di fare quel pensiero che Draco con un sorrisino, gridò: “ANDATE TUTTI ADDOSSO AD HARRY, ORA!”

Harry sbiancò, prima di trovarsi addosso 6 gufi che gli tesero un agguato sfrecciando davanti a lui mulinando ali e  piume.
“AIUTOOOOO.”
“HARRY RESISTI, ARRIVO IO.” Gridò Ron, mettendosi in mezzo. Hermione cercò di fermarlo, ma Ron che evidentemente si era messo un attimo nei panni di salvatore e principe azzurro del suo migliore amico, ormai credendo forse di essere Re Arthur e avere in mano la spada Excalibur, caricò per togliere Harry dai gufi, ottenendo solo di finire anch’esso nel mulinello.

“PRENDETE HARRY E Regulus, FORZA.” Gridò Draco, per divertirsi ancora un po.

Sirius sbiancò, vedendo che i gufi prendevano per i lembi del pigiama, sia Harry che Regulus, alzandoli di peso. Ora si vedeva chiaramente che Harry indossava un pigiama azzurro con gli orsacchiotti e Regulus un pigiama bianco a pallini, entrambi erano molto graziosi, Draco si divertì vedendo Sirius agitarsi da una parte all’altra, non sapendo chi doveva salvare per primo, alla fine si buttò su Regulus, quando Hermione gridò a lui di pensare a suo fratello che lei pensava a Ron e Harry, Draco sghignazzò ancora di più quando Kreacher arrivò urlando “Cosa ha fatto a padroncino Regulus, cosa ha fatto.” Cercando di attaccare Sirius come un toro.

“Piantala, elfo della malora! Aiutami a tirarmi giù piuttosto o ti spedisco a lavorare per Piton!”
In tutto ciò, i gufi stavano facendo fare a Harry, Ron - forse non avrebbe dovuto mettersi in mezzo, un'altra volta impara a fare l'eroe , pensava Hermione - e Regulus, un giro panoramico della stanza e poi della casa, tutto ciò svegliò la madre di Sirius, che dimentica che si era ormai riappacificata con entrambi i suoi figli, cominciò come d’abitudine a gridare contro la feccia babbana, rendendo ancora di più tutto un caos.
 

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Capitolo 21
*** La cuccia magica di Grattastinchi ***


Ad un tratto arrivò Grattastinchi che si mise a miagolare forte in direzione dei ragazzi saltando in braccio a Hermione, mentre Peter si rifugiò dietro Ron.
A Harry quell’immagine fece sorridere.
Quando tutto tornò tranquillo, grazie a Sirius e Regulus, Hermione chiese spiegazioni.

“Credevo che Grattastinchi fosse rimasto a casa.” Disse stranita ma coccolando l’animale.
“Ah già,a questo proposito, devo darti una cosa, Hermione!” disse Regulus e corse al piano di sopra, rischiando d inciampare sulle scale.
Quello sciagurato non è morto fino adesso e vuole morire ora! “ lo apostrofò Sirius, temendo per la sorte del suo fratellino, che nonostante fosse cresciuto, sembrava un monello.
Poco dopo tornò con una borsetta e la mostrò a Hermione.

“Ci ho lavorato fin da quando ho saputo che cercavate gli horcrux, ho immaginato che ti sarebbe piaciuto se il tuo animale domestico venisse con te, ma che allo stesso tempo, volessi preservare la sua incolumità.”
“Grattastinchi in una BORSA?” chiese Hermione scettica.
“Oh non è una borsa qualunque. Guarda.”
Hermione guardò all’interno e notò come si allargasse in una specie di cuccia e come più in là ancora ci fosse una specie di giardino artificiale.

“Un piccolo mondo limitato ma se vai troppo in là, cozzi contro un muro invisibile. Volete vederlo?”
Hermione sembrava curiosa, guardava i suoi amici titubante, poi si morse le labbra.
“No! Con tutta questa storia dei mangiamorte e di V..insomma, di lui, non è proprio il caso.”

“Oh, andiamo, Hermione! È vero, siamo in guerra ma non in una prigione, dobbiamo pensare anche alla spensieratezza, o usciamo fuori di testa, il mio fratellino ci ha speso tempo per fare questa cosa il minimo che puoi fare per ringraziarlo e mostrare un po di entusiasmo.”
“Sirius, ovviamente son riconoscente, non pensare che io..”
“Beh allora dimostralo.”
“Andiamo, Hermione, sta zitta per una volta e goditi i regali.” Disse Ron, mettendole un braccio intorno al collo.

Hermione rimase sorpresa e sgranò la bocca stupita, Harry gli mise il braccio dall’altro lato.
“In quanti possiamo andare la dentro, Reg?” chiese Sirius.
“Fino a un massimo di dieci persone.” Disse Regulus soddisfatto.
“Se..a qualcuno di noi mancasse l’aria, usciamo subito eh? Peter? Che fai, non vieni?”chiese Ron.
L’aria si fece d’un tratto più pesante. Il piccolo Peter si raggomitolò su sé stesso.
“I-io credo che aspetterò qui.”

“Non dire sciocchezze, tu vieni con noi!”
“Ron..non essere insensibile.” Disse Harry. “è chiaro che non abbia voglia di venire a vedere la CUCCIA DI GRATTASTINCHI.” Disse Harry.
Ron si sentì soffocare e per un attimo il gelo sembrò entrare nella stanza.
“Lasciate stare! Lascia stare, Reg, andrò solo io, mi farai vedere come si fa, e andrò solo io, non c‘è bisogno che vadano tutti!” disse Hermione precipitosamente.
“Pete..” disse Ron, andando vicino a lui e abbassandosi.

“No, dovete andare! Non restate qua solo per me! non voglio rovinare tutto di nuovo!”
“Pete. Se tu non vuoi venire, non andrò neanche io, ma ho come l’impressione che ci perderemo qualcosa di stupefacente.”
“Ma lui..mi odia.” Disse Peter guardando il gatto.
Il gatto miagolò seccato ma arruffianando la coda attorno alle gambe di Harry.
“Ehi, quello è il MIO ragazzo, gatto!” disse Draco.

“Non ti farà niente. Lui..resterà con me. E poi se avesse voluto attaccarti lo avrebbe già fatto..come..come..”
"Hermione, non stai aiutando.” disse Harry timoroso che ricordare i vecchi tempi avrebbe spinto sempre di più Peter a ritirarsi.
La ragazza sbuffò sonoramente.
“D’accordo..d’accordo..allora ci provo ma non garantisco niente.” Disse Peter.
Ron sembrò molto più contenta e anche Hermione, vedendolo più allegro.
 
“Finalmente ci muoviamo. Meno male che non c’è anche Mocciosus.” Disse Sirius ridacchiando, Regulus lo guardò male, ma sorrise.
Harry li guardò. Era davvero felice che Sirius fosse di nuovo felice.
“Ok,ora apro la borsa, state a guardare.” Disse Regulus.

Regulus aprì la borsa di velluto che divenne come un lungo tunnel sottoscala.
“Seguitemi.”
C’era una specie di scivolo all’interno.
Il gattino di Regulus, che era arrivato già durante lo stormo di gufi ma era rimasto timido, in disparte, scodinzolò con la coda intorno alle sue gambe.
“Bucaneve! Sì, vieni anche tu.”

Lo prese in braccio e scivolò all’interno dello scivolo.
 
Quanto toccò terra, toccò la sabbia.
Ma era meglio di quella vera.
Era soffice e non fastidiosa.
Caddero tutti uno sopra l’altro.
Harry addosso a Sirius, Draco sopra Harry, Ron sopra Draco, Peter, e infine Hermione.
Regulus si era spostato appena in tempo e aveva trascinato via Sirius per toglierlo di dosso da Harry.

In questo modo crollarono tutti come un castello di carte.
“Scusate.” Disse Regulus grattandosi la testa.
 
“Che posto.” Disse Harry spalancando la bocca.
La cornice di una spiaggia faceva da sfondo in un tramonto che pareva eterno, aranciato.
Peter sfiorò le dita della mano di Ron e accorgendosene, le ritirò imbarazzato, mentre Ron lo guardava e si imbarazzava a sua volta.
“è vero il mare, Reg?” chiese Sirius.
“Mm..sì..insomma, è collegato a una borraccia autorigenerante tascabile che ho messo nella borsa, ma va ricaricato, dopo un po la borraccia si esaurisce comunque.” Disse Reg.

“Potrei sfruttarlo. Credo sia troppo per solo un gatto.” Disse Sirius.
“Perché tu cos’avresti in mente?” chiiese Regulus.
“Di sfruttarlo.” Disse Sirius malizioso facendolo arrossire.
“Harry, potremmo venirci qui anche noi. Una bella tenda e voilà.” disse Draco.
“Non pensavo ti piacesse il campeggio.” Disse Harry.
“Beh, non resisterà comunque a lungo. Con il mio calore la incendierei.” Gli sussurrò all’orecchio.

Ma vennero distratti vedendo Hermione avvicinarsi a Regulus.
“Regulus volevo dirti che ti sono grata per quello che hai fatto per il mio gatto e che se ne avessi il bisogno puoi usare anche tu la borsa..per..Bucaneve.
“Grazie Hermione, sei molto gentile.” E si abbracciarono.
 
Dopo l'abbraccio, Regulus tornò al suo telecomando, mostrando dei pallini che raffiguravano diversi fiori.

“Possiamo cambiare lo scenario, c’è anche una bella radura.” Disse Regulus pigiando sul telecomando e facendo comparire un verde lussureggiante pieno di margherite bianche.

“Oppure..." disse facendo comparire uno stuolo di papaveri rossi.
 
"Amico, questa cosa è fantastica! Hai creato un piccolo paradiso!" disse Ron ammirato.  

"Sì, ma occhio a non confondere la fantasia con la realtà. Queste..sono tutte illusioni. La borsa per quanto magica, è sempre una borsa, non ci si può stare a lungo dentro, altrimenti dopo un po ti senti mancare l'aria, inoltre devi assicurarti che nessuno di losco trovi la borsa."

"Chiunque sta qui dentro è al sicuro? Voglio dire non è che..c'è il rischio di farsi del male se..viene scaraventata per terra o fuori dalla finestra?" chiese Draco intimorito e Harry rise ripensando a quando al primo anno il suo biondino aveva avuto paura del tipo che faceva del male agli unicorni, che poi si rivelò essere Voldemort.

Regulus lo guardò con aria di scuse.

"Mi dispiace, Draco, per quanto queste scenografie possano dare l'illusione di..isolarsi dalla realtà, la realtà vera è aldifuori di queste scenografie..se la borsa dovesse cadere dal pavimento, sentireste solo una lieve scossa, dalla finestra. anche lì.non dovreste accusare danni, se la borsa dovesse cadere, da una specie di precipizio, al massimo, rotolereste come una palla. Ci sono tante varianti, può cadere da varie altezze, fino a un massimo di cinque metri, ma non è impermeabile all'acqua nè al fuoco."

"Potrebbero arrostirci o annegarci?" chiese Peter interdetto.

"Fantastico, ti immagini una pioggia di fuoco o un alluvione biblico mentre sei qui in costume a far finta di essere al mare? Sarebbe come il giorno del giudizio." disse Sirius sarcastico.

"Ragazzi, la state facendo un po troppo drammatica, secondo me è fantastico." disse Harry sorridendo.

Regulus sorrise. "Ti ringrazio, Harry."

"Beh, adesso che ne dite di tornare su? Ho un po fame." si lamentò Ron.

"Sì, ok, a proposito, per tornare su, ci sono gli unicorni - altalene." disse, richiamando a sè un pulsante simile a un ascensore, dopodichè scesero delle specie di seggiolini altalene con una costruzione simile a un unicorno, cristallizzato.

"Io su quelli non ci metto piede!" disse Draco.

"Andiamo, Draco, non hai ancora perdonato Fierobecco, vero, ma prima o poi i traumi vanno superati." lo spinse, ma Regulus lo tolse di li, mettendo Harry in un altro unicorno giostra.

"Se non vuoi fare un brutto capitombolo, ti consiglio di usarli singolarmente, la botta ti sembrerà molto reale." sorrise, dopodichè salirono tutti sui graziosi seggiolini alati, apprestandosi a risalire.
 






















Note dell'autrice: fai una scaletta in cui sei obbligata a aggiornare ogni giorno una storia di quelle che hai in corso e puoi scoprire un mondooo xd ahha
anyway mi dispiace se mi sono contraddetta, in effetti DAVVERO non volevo che Gratta rischiasse inutilmente ma poi ci ho pensato e mi è sembrata una cosa carina da fare <333 senza contare che da spazio ad ulteriori scenari <3
Capitolo riunito con la seconda parte! :))

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Capitolo 22
*** Draco si confronta con Regulus e Sirius ***


Dopo esser tornati su, Draco aveva preso da parte Sirius e Regulus, distanti dagli altri, mentre Harry giocava con il boccino, che faceva le feste dopo l’inaspettato viaggetto in spiaggia.
“C’è una cosa che devo dirvi e non posso più aspettare.” Disse febbrile.

“Ebbene?” chiese Sirius accigliato. Non gli piaceva il fatto che Malfoy dovesse “dirgli delle cose” e da soli. Era evidente.
“Fin dopo il terzo anno, quando Black, quando TU, “ disse guardando Sirius “sei scappato dopo essere stato catturato dai dissennatori, mi è sembrato di vedere un cambiamento in Potter. Era più..rilassato..non so come definire. Sembrava che l’idea che l’uomo che cercasse di assassinarlo, fosse scappato, gli fosse del tutto indifferente, d’un tratto sembrava aver riacquistato spensieratezza, felicità..”
“Arriva al punto, Malfoy.” Disse Sirius nervoso.

“Guarda caso, anche l’ippogrifo che sarebbe dovuto essere giustiziato…riuscì a scappare! E non pensate che sono uno stupido, mio padre mi aveva detto che girava voce che una Giratempo fosse stata concessa alla Granger per rimettersi in pari con lo studio! Ho fatto due più due..non c’era tempo. E sembrava invece che ce ne fosse stato in abbondanza ultimamente, che Black fosse riuscito a scappare con straordinario tempismo, come ha fatto? Mi convinsi che avesse rubato la giratempo alla Granger ma c’era il fatto dell’ippogrifo..sospettai che magari..non avesse rubato proprio un bel niente, ma avessero agito tutti insieme..ma perché mai Black e loro avrebbero dovuto allearsi se erano nemici??”
“Draco, che cosa sta succedendo? Perché stai dicendo queste cose?” chiese Harry, il boccino che gli girava intorno.

“Aspetta, Harry..” lo fermò Draco. “Non ho detto niente a mio padre, mi sono tenuto la cosa per me. Non era necessario che sapesse dell’ippogrifo, che poi, non ho mai voluto veramente ucciderlo. Quando seppi dove sarebbe andata a finire la cosa..cercai di dire a mio padre di ritirare la denuncia ma lui..si arrabbiò, disse che avevo rotto le scatole e lui si era mosso e adesso non avrebbe fatto una figura con il ministero, dicendo che volevo ritirare la denuncia, saremmo apparsi come smidollati..”
“Me ne sto andando..” disse Sirius.

“ASPETTA. Il fatto è che era tutto strano. L’atteggiamento di lui..tutto..cominciai a pensare che mi era sfuggito qualcosa..in particolare al quarto anno..mi si illuminò qualcosa..quando tornò Minus..dopo il TORNEO e i professori dissero la verità, Silente e Piton, ammisero di sapere della verità su Black, dal terzo anno, a quel punto ho collegato tutto. Poi è scoppiato il caso al Ministero, dove hanno scarcerato Sirius, con la testimonianza di Minus, Harry, Piton. Arriviamo a dopo l’attacco al Ministero. Tu rischi di morire, finisci al San Mungo..io ormai sapevo la storia di Black che era innocente e che per poco non ci ha rimesso la pelle..vado al San Mungo, infatti, per vedere come stava Harry, per parlargli, anche se alla fine non eri davvero tu..” disse con una nota di rimprovero.

“A sua discolpa posso dire che era scappato per venire a prendere me.” disse Regulus con l’aria di un cucciolo, guardando il boccino che evidentemente stufo di tutta quell’aria seria, si era allontanato per andare a infastidire Ron.

“Ehi! Ma cosa..” diceva il rosso, toccandosi la testa, visto che la palla gli aveva dato una testata amichevole .
“Beh, io sono contento che l’abbia fatto..perchè lì..è successo un fatto particolare..quando io e Harry ci siamo incontrati..” disse Draco.
 



“Potter?”
Non ero abituato a sentire quella voce, chiamare il mio nome, con tono sorpreso e quasi atterrito, piuttosto che sarcastico.
“Cosa..cosa ci fai qui?” gli domandai, cercando di nascondere la faccia.
“Cosa fai, piangi?”
“Se stai per gongolare, fai pure! Non mi importa!” dissi io, girandogli le spalle, ma Draco non aveva usato un tono sarcastico. Anzi, sembrava più sorpreso e forse dispiaciuto. Possibile?


“Non avevo intenzione di farlo.” Disse e mi sentii se possibile peggio. La sua commiserazione era peggio della sua cattiveria.
“Che..che cosa sei venuto a fare qui?”
“Sapevo che saresti venuto qui.”
Fui talmente sorpreso che mi girai verso di lui.

“Mi hai seguito??”
“Tu non fai altro da quando siamo tornati a scuola, anzi, ti pregherei di smetterla, è un anno abbastanza di merda e tu lo stai rendendo ancora più merdoso.” Prima che potessi replicare con una battuta pungente, Malfoy mi interruppe. “Come sta LUI comunque?”
Mi sentii sprofondare. Era arrivato a Sirius.

“Che ti importa?” chiesi sulla difensiva.
“Credevo che fossi venuto perché ti davano ottime notizie, credevo che stesse meglio, ma ora ti vedo piangere e sono confuso, quindi..”
“Quando mai ti è importato delle mie lacrime!!!”  gridai come un bambino isterico e cominciai a singhiozzare in maniera scomposta.
“Potter..” disse Draco, sconvolto.

“Perché vuoi continuare a fingere di voler essere mio amico? Non hai pietà per quello che sto passando o forse stai gioendo? Vuoi ancora farmi sentire in colpa per tuo padre?”
“No, Potter..io..”
“Perché sei venuto qui? Vattene!” continuai a singhiozzare come un bambino, nascondendomi la faccia tra le mani.

"Harry..."

 Rimasi talmente sbalordito di sentir quel suono, quel nome tra le sue labbra, che alzai di poco lo sguardo, appena in tempo prima di vedermelo arrivare addosso.

Draco Malfoy mi stava abbracciando?
“Io volevo solo dirti che non ho mai capito davvero quello che provavi prima, ma ora lo so..anche se è troppo tardi, io lo so..” disse Draco.
“Io..che cosa vuoi dire?”
“Non importa..”

“Draco..quelle lettere..l’estate scorsa..me le hai mandate tu?”

 Draco mi guardò con un’espressione indecifrabile ma di insolita dolcezza, poi altrettanto incredibilmente, mi spiazzò con un bacio dolce, stampato sulle labbra.
Fu un bacio talmente casto che mi chiesi se fosse davvero solo un bacio d’amicizia o qualcosa di più. Perché mi aveva baciato? Cosa voleva dirmi? Oddio, Draco Malfoy aveva baciato ME? La persona che tanto odiava? IMPOSSIBILE.

“Non seguirmi più, Potter, non ti fa bene stare vicino a me di questi tempi..”




Sirius sembrò riservare a Harry un’occhiata interrogativa e Harry cominciò ad agitarsi.

“Non è necessario parlarne adesso! Davvero!”
Draco ridacchiò e continuò.

“Il fatto è che io..pensavo che ero interessato alla questione solo perché..mi piaceva Harry..” ammise imbarazzatissimo e Harry divenne bordeaux sotto le occhiate dei fratelli. “Ma poi ho capito che non era solo questo. Black..tu..e tu.." disse, voltandosi verso Regulus " e Andromeda..siete..miei parenti..siamo..parte della FAMIGLIA. So che magari per te, non è questa gran cosa..” si velocizzò a dire Draco a Sirius. “So che per te la famiglia ricorda il .DOLORE..Harry mi ha raccontato qualcosa..ma non è tutto così con noi, sai? Alcune famiglie di maghi sono migliori di altre e..” si bloccò, ricordandosi quando aveva già usato quella frase e incrociò lo sguardo con Harry, si scambiarono uno sguardo eloquente e risero.

Sirius li guardò senza capire, probabilmente cominciava a pensare che avessero entrambi qualcosa che non andava, ma magari dato che si portava a letto suo fratello, pensava di non poter fare la morale a chicchessia, riflettè Harry nel pensiero, trovando la cosa divertente. Draco continuò.
“Sì, beh, ecco..non tutte le famiglie sono prive di amore o comunque affetto. I miei..forse non è giusto dirlo dopo che..ecco..Harry, mio padre..”
“Non ti preoccupare, vai avanti.” Lo tranquillizzò Harry.

“Ecco, io e i miei genitori sentiamo il valore della FAMIGLIA, io sono cresciuto con questi, non siamo tutti come mia madre, che bruciamo un arazzo per scelte di cammini diversi.”
Sirius spalancò la bocca e Regulus di rimando.
“Volevo solo dire che..se volete..io..ecco..lasciate stare!!” stava per andarsene, ma non fu Harry a bloccarlo, ma Sirius.

Lo prese per la maglia e gli disse sbalordito:
“Stai davvero dicendo che ci accetteresti come cugini?”
“Se voi volete, sì.” Disse Draco.
Sirius fece a quel punto una cosa che sorprese molto Harry.

Attirò Draco a sè e lo abbracciò forte, sotto le occhiate un po stranite degli altri due.
“Credevo non lo avresti più mollato.” Disse Regulus, abbracciandolo a sua volta riservando al maggiore uno strano sguardo carico di una luce sadica.
Harry sorrise tra sé. Legge o non legge, i fratelli Serpeverde erano davvero mitici e malandrini.
 
 
 Sirius aveva mostrato a Harry la sua stanza, Harry era rimasto affascinato dalla stanza di Sirius, dagli stendardi rosso e oro di Grifondoro che tappezzavano la sua stanza e che coprivano il verde di Serpeverde, una foto dei quattro malandrini decorava la parete.
“Sirius..io..posso?” chiese Harry timidamente.
“Ma certo, Harry.” Disse, dandogliela con nonchalance.

“Grazie.” Disse ancora. “Sei sicuro?”
“Più che sicuro. James..sarebbe contento di sapere che adesso ce l’hai te. Ah, forse vorresti avere anche questa lettera.”
Harry guardò interrogativo il foglio che Sirius gli porse.

La lettera era stata scritta da sua madre, Lily Evans. Per Sirius.




Caro Felpato,

Grazie, grazie per il regalo di Harry! E' di gran lunga il suo preferito. Ha solo un anno e già sfreccia in giro sulla sua scopa giocattolo, è tutto contento, ti mando una foto così puoi vederlo. Sai benissimo che si alza da terra di neanche un metro, ma ha rischiato di uccidere il gatto e ha mandato in mille pazzi un orrendo vaso che Petunia mi ha regalato per Natale ( nessun rimpianto). Naturalmente James lo trova buffissimo, dice che diventerà un grande giocatore di Quiddich, ma abbiamo dovuto mettere via tutti i soprammobili e quando vola non possiamo levargli gli occhi di dosso.

Abbiamo festeggiato il compleanno con un tranquillissimo tè, solo noi e la vecchia Bathilda, che è sempre stata carina con noi ed adora Harry. Ci è dispiaciuto tanto che non ci fossi anche tu, ma l' Ordine viene prima di tutto e comunque Harry non è abbastanza grande da capire che è il suo compleanno! James è un po' frustato, qui rinchiuso, cerca di non darlo a vedere ma io lo sento ... E Silente ha ancora il suo Mantello dell' Invisibilità, quindi non c'è modo di farsi un giretto. Se tu potessi venire a trovarci, gli farebbe molto piacere. Coda è stato qui il weekend scorso, mi è sembrato giù, ma probabilmente erano le notizie sui McKinnon; ho pianto tutta la sera quando l'ho saputo.

Bathilda viene quasi tutti i gironi, è una vecchietta affascinante e racconta un sacco di storie pazzesche su Silente, non penso che gli farebbe piacere saperlo! Non so quanto crederle, però, perché sembra impossibile che Silente possa mai essere stato amico di Gellert Grindelwald. Personalmente, sono convinta che stia perdendo il senno!
Con tantissimo affetto,
Lily. Caro Felpato,

Grazie, grazie per il regalo di Harry! E' di gran lunga il suo preferito. Ha solo un anno e già sfreccia in giro sulla sua scopa giocattolo, è tutto contento, ti mando una foto così puoi vederlo. Sai benissimo che si alza da terra di neanche un metro, ma ha rischiato di uccidere il gatto e ha mandato in mille pazzi un orrendo vaso che Petunia mi ha regalato per Natale ( nessun rimpianto). Naturalmente James lo trova buffissimo, dice che diventerà un grande giocatore di Quiddich, ma abbiamo dovuto mettere via tutti i soprammobili e quando vola non possiamo levargli gli occhi di dosso.

Abbiamo festeggiato il compleanno con un tranquillissimo tè, solo noi e la vecchia Bathilda, che è sempre stata carina con noi ed adora Harry. Ci è dispiaciuto tanto che non ci fossi anche tu, ma l' Ordine viene prima di tutto e comunque Harry non è abbastanza grande da capire che è il suo compleanno! James è un po' frustato, qui rinchiuso, cerca di non darlo a vedere ma io lo sento ... E Silente ha ancora il suo Mantello dell' Invisibilità, quindi non c'è modo di farsi un giretto. Se tu potessi venire a trovarci, gli farebbe molto piacere. Coda è stato qui il weekend scorso, mi è sembrato giù, ma probabilmente erano le notizie sui McKinnon; ho pianto tutta la sera quando l'ho saputo.

Bathilda viene quasi tutti i gironi, è una vecchietta affascinante e racconta un sacco di storie pazzesche su Silente, non penso che gli farebbe piacere saperlo! Non so quanto crederle, però, perché sembra impossibile che Silente…

La lettera si interrompeva, Harry guardò Sirius interrogativo.

 Rilesse la lettera, ma non riuscì a coglierne più senso della prima volta, e si ridusse a fissare la grafia. Lei scriveva le g proprio come lui: le cercò tutte, parola per parola, e ciascuna gli parve un amichevole saluto scorto attraverso un velo. Era un cimelio incredibile, la prova che Lily Potter era esistita, esistita davvero, che la sua mano calda un tempo si era mossa su quella pergamena, tracciando con l'inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio.

   Si asciugò gli occhi con impazienza e rilesse la lettera, questa volta concentrandosi sul significato. Era come ascoltare una voce che ci si ricorda solo in modo vago.

   Avevano avuto un gatto... forse era morto come i suoi genitori a Godric's Hollow... oppure fuggito quando non era rimasto nessuno a nutrirlo... Sirius gli aveva regalato il suo primo manico di scopa... i suoi genitori conoscevano Bathilda Bath; li aveva presentati Silente? Silente ha ancora il suo Mantello dell'Invisibilità... che cosa strana...

   Harry si fermò a considerare le parole della madre. Perché Silente aveva preso il Mantello dell'Invisibilità di James? Harry ricordava con precisione che il Preside, anni prima, gli aveva detto: 'Io non ho bisogno di un mantello per diventare invisibile'. Forse ne aveva avuto bisogno qualche membro meno dotato dell'Ordine e Silente gliel'aveva passato? Harry andò avanti...


“Non ricordo più cosa c’è scritto. Sono passati anni.” ammise Sirius. “Non so perché sembra che manchi un pezzo. Ho cercato a lungo la restante parte, invano.”

Harry comunque cercò di vedere se trovava anche lui il pezzo mancante, ma invano.
 
“Bathilda..” ragionò Harry. Abita a Godric’s Hollow, conosceva la famiglia di Silente, dovrebbe essere interessante parlarle.” Disse Harry, uscendo e notando la camera di Regulus.
NON ENTRARE SENZA IL PERMESSO DI Regulus BLACK.

“Se vuoi, puoi entrare, harry.” Disse Regulus sorridendo.
Harry sorrise, entrando nella camera di Sirius, vide che era stata verniciata di viola.
“Sembra vernice fresca.” Disse Harry, guardando con curiosità i due fratelli.
“Miaooo..”
“Bucaneve. Questo gattino sembra amare il viola.” Disse sorridendo, prendendolo in braccio.
Il gatto fece le fusa strofinando il muso contro la testa del suo padroncino.
“Questo gattaccio non ha smesso di darci fastidio, mentre cercavamo di verniciare la stanza, si è addirittura buttato dentro la vernice e poi ha usato le sue luride manacce contro le pareti.” Disse Sirius.
“Andiamo, Sirius! È stato divertente, in fondo, giocare a sporcarci con i colori, come se fossimo ancora bambini!” disse Regulus ridendo.
Sirius arrossì un po.

“Ehm..ecco..il fatto è che non è stato volontario, non quando il gattaccio ci ha spruzzato il colore con le sue zampe.”
“Bucaneve capisce che abbiamo scelto il colore pensando a lui.” Disse Regulus accarezzandolo mentre lui faceva le fusa.
“Scusami, Regulus, ma cosa significa che l’avete scelto pensando a LUI?” chiese Hermione stranita.
Sirius sospirò.
“Regulus crede che la dimensione onirica in cui ha vissuto, in quella specie di città fantasma dentro il..Velo..sia..una manifestazione del Divino. Ecco.” Rabbrividì ancora.
“Viola come il divino, come la trascendenza e l’etereo, come il mondo invisibile.” Disse Regulus allegro.
“Ma non era REALE, Reg. Era un mondo fittizio, con persone che credevi solo essere me, James..i malandrini. Come puoi essertene affezionato? Come puoi pensare non sia pericoloso?” chiese Sirius con amarezza.
Regulus sorrise con amarezza.

“Io so che non eravate voi..ma mi hanno cullato fino adesso. Non devi preoccuparti, sono sano di mente nonostante tutto, è stato come vivere un continuo sogno. Una cosa che mi ha impedito di precipitare nella depressione e nell’angoscia..”
“Vorresti essere di nuovo lì?”
“No..io non rimpiango nulla. Sono felice di essere qui con te.”
I due fratelli erano così intensi anche solo guardandosi negli occhi, che tutti ne erano in un certo senso imbarazzati, ma era un imbarazzo piacevole, non un disagio.

“Lo so, in fin dei conti che lui..lo vedi come..lo so, ma per me mi è ancora difficile perdonarlo.” Disse attirandolo a sé per la vita, guardando il gattino come una falce pericolosa. “Ti ha comunque tenuto imprigionato lì, era il custode del Velo.”
“Quel gatto ha tenuto il padroncino Regulus lontano per anni?”
Fece appena in tempo a finire la frase che Kreacher si scagliò contro il gatto.

Ma Bucaneve era sempre un gatto con gli artigli e si difese, graffiandolo, l’elfo divenne ancora più furioso e si gettarono in una piccola zuffa.
“Kreacher, smettila!!” urlò Regulus, prendendo il gatto, mentre Sirius prese l’elfo per la canotta e Hermione annusando il pericolo, prese l’elfo dalle sue mani. “Dallo a me, Sir..”
Ma l’elfo si rigirò contro di lei.

“La sporca mezzosangue ha osato toccare Kreacher..”
“Kreacher! Non chiamerai mai Hermione in quel modo. Mai più. Mi sono spiegato? Devi portarle rispetto.”
Kreacher si prostrò ai piedi di Regulus.
“Chiedo scusa, padrone, padroncino, ma i – il gatto..la creatura..non potete fidarvi di lei, vi prego.”
Regulus gli sorrise, lasciò il gattino e abbracciò Kreacher.

“Kreacher se mi vuoi bene, devi rispettare le persone che amo, quindi Sirius, quindi il gatto, quindi i miei nuovi amici, puoi farlo per me?”
Kreacher ululò fino a sbattersi per terra.
“Kreacher può fare questo? Kreacher farà tutto quello che il padrone desidera. Kreacher chiede perdono se è stato un cattivo elfo, Kreacher chiede il permesso di andare a stirarsi le dita.”
“NO. Niente punizioni, Kreacher, mai più.” disse Regulus turbato.

“Beh, comunque, per stemperare tutto, dico che è sempre meglio che verde come SERPEVERDE!" Disse Sirius. Regulus annuí. " Non rinnego la casa in cui sono stato, ma..mi è dispiaciuto non..non finire in casa con Sirius, forse tutto sarebbe stato diverso, se fossi finito con lui. Forse non sarei stato un..un..” disse a capo chino.
“Ma se non fosse successo, non avresti mai recuperato il VERO Horcrux, cercando di distruggerlo. Tu sei un eroe, Regulus, sei stato molto coraggioso.” Disse Peter.
Regulus gli dedicò un sorriso triste.

“Anche tu, no, non fare quella faccia, ci vuole un gran coraggio, per riuscire a debellare la Imperius, anche dopo anni..un coraggio che molti non avrebbero avuto neanche in tutta la loro vita.”  poi guardò Harry e ancora Sirius, e poi di nuovo Harry.
“Harry..io devo confessarti una cosa..una cosa che..non mi sentivo ancora pronto a dire..”
“Dimmi, Regulus.” Disse Harry.

“Io..io..ho avuto un anno per..ricordare..mi sono fatto aiutare anche con degli incantesimi e la memoria..piano piano è tornata. Io..ora..ricordo..cos’è successo in quella grotta…certo non..non posso dire come sono finito nel Velo. Di quello non ho memoria. Sospetto che qualcuno mi ci abbia messo quando sono svenuto.”
“Capisco..quindi, hai delle cose nuove da dirci?” chiese Harry.

“Sfortunatamente tutto quello che avrebbe potuto servire a aiutarvi, oramai l’avete scoperto già da soli. Si tratta perlopiù di quello che..che ho provato io, quand’ero laggiù. E non..non so se mi sento pronto a raccontare l’angoscia..la disperazione..”
“Va tutto bene, Regulus, ti capiamo. Non devi parlarne per forza.“ disse Harry.
“Certo, se non sono informazioni necessarie a sconfiggerlo.” Disse Ron, con ironia. Harry gli diede un piccolo pugno sul braccio.

“G-grazie. Comunque forse ho solo bisogno di un po di tempo.” Ammise.
 
Kreacher si mise a piangere davanti a Regulus.
“Il medaglione, andato. Ma Kreacher questa volta ha visto il ladro. Sì. Mundungus Fletcher.”  
Harry fu atterrito, Regulus esalò un sospiro.
“Mundungus?”

“Ha rubato tutto Mundungus, i ritratti, i guanti della mia padrona, l’Ordine di Merlino, prima Classe, i calici con il blasone di famiglia e..e..”
“IL MEDAGLIONE! Stupido elfo, perhè non ce l’hai detto subito!”
“Sirius, lascialo stare!”
“No, ci sta sabotando, sono due anni che ci sabota. Voleva farmi uccidere, lui..”

Regulus a quelle parole si mise a singhiozzare, Sirius a quel punto si bloccò.
“Regulus..”
Ti fa così tanto schifo l’idea che il tradimento del mio elfo abbia portato al mio ritrovamento? Allora dillo una volta per tutte, ma smettila di ricordarmi che per questo sei quasi rimasto ucciso.”
Sirius trasecolò davanti a quelle parole.
“Non era quello che io…Regulus, aspetta, io non..”

Regulus scappò ai piani di sopra, mentre l’elfo lo chiamava, invano, mortificato.
“Sirius, sei stato indelicato!” lo rimproverò Hermione.
“CHE COSA??”
“Regulus sta cercando di dimenticare che il suo elfo è stato responsabile di una trappola, ma tu glielo ricordi in continuazione, non è semplice per lui, inoltre se non avesse fatto quello che ha fatto, tu non avresti mai ritrovato tuo fratello, il che alla lunga porta Regulus a pensare che avresti preferito non ritrovarlo mai.” Disse Hermione tutto di un fiato.

“Kreacher, voglio la verità! Come sai che è stato Mundungus a rubarlo?” chiese Harry autoritario, decidendo di mettere fine a quella discussione. Erano impegnati nei loro continui drammi famigliari e nel frattempo la gente moriva per colpa di Voldemor e loro non avevano neanche un horcrux.
“Kreacher ha visto! Ha visto qualche giorno fa il sudicio ladro che usciva con le mani piene di tesori di Kreacher, Kreacher ha detto al ladraccio di smetterla, ma lui ha riso ed è f-fuggito.”

“Kreacher, ora se vuoi darci una prova di fiducia, sii aperto una volta per tutte con noi, Regulus non ce la fa ancora, ma tu ricordi, magari.. dicci che cos’è successo esattamente quel giorno che il tuo..ehm padroncino Regulus ti ha detto di recuperare l’horcrux, ogni dettaglio può essere importante..”
Ma Kreacher, esattamente come la prima volta che glielo chiesero, finse di non ricordare bene, finse di stare per avere un attacco di panico.
“Al Signore Oscuro serviva un elfo.”

Rimasero tutti di sale, a parlare era stato Regulus.
“E P-Padron Regulus, ha offerto Kreacher, era un onore, ha detto Regulus.”continuò Kreacher.
“Avresti dovuto fare quello che lui voleva e poi tornare a casa.” continuò Reg.
«Così Kreacher è andato dal Signore Oscuro. Il Signore Oscuro non ha detto a Kreacher cosa dovevano fare, ma ha portato Kreacher in una galleria vicino al mare. E oltre la galleria c'era una caverna, e nella caverna c'era un grande lago nero...»


“C’era una barca..” disse Regulus.

“C’era u-un bacile pieno di pozioni, il signore oscuro lo ha fatto bere a Kreacher..Kreacher ha bevuto e mentre beveva ha visto cose terribili..Kreacher ha chiamato padron regulus per farsi salvare, ha chiamato la sua padrona Black, ma il signore oscuro ha riso, ha fatto bere a Kreacher tutta la pozione..ha messo un medaglione nel bacile vuoto, lo ha riempito con altra pozione..”oramai Kreacher era prossimo ai singhiozzi.

“E poi lui ha lasciato Kreacher sull’isola…” disse Regulus dilaniato.
Harry lo guardò in faccia e potè vedere l’animo straziato di Regulus, era molto affezionato all’elfo.
“Ma a Kreacher era stato detto di tornare a casa e Kreacher è tornato a casa..”
Padron Regulus era molto preoccupato, molto preoccupato» gracchiò Kreacher. «Padron Regulus ha detto a Kreacher di stare nascosto, di non uscire di casa. E poi... un po' di tempo dopo... Padron Regulus è venuto a trovare Kreacher nel suo armadio di notte, e padron Regulus era strano, non era normale, non era sano di mente, Kreacher l'aveva capito... ha chiesto a Kreacher di portarlo alla caverna, la caverna dove Kreacher era andato insieme al Signore Oscuro...»

   E così erano partiti. Harry se li immaginò, il vecchio elfo spaventato e il magro, scuro Cercatore così simile a Sirius... Kreacher sapeva come aprire l'ingresso nascosto della caverna nel sottosuolo, sapeva come richiamare la barchetta; questa volta era il suo amato Regulus che viaggiava con lui verso l'isola col bacile di veleno...
   «E ti ha fatto bere la pozione?» chiese Harry, disgustato.
   Ma Kreacher scosse il capo e pianse. Hermione portò le mani alla bocca: sembrava aver capito qualcosa.

   «P-padron Regulus si è tolto dalla tasca un medaglione come quello che aveva il Signore Oscuro» continuò Kreacher, mentre le lacrime gli scorrevano ai lati del grugno. «E ha detto a Kreacher di prenderlo, e quando il bacile era vuoto Kreacher doveva scambiare i medaglioni...»
   Kreacher era ormai scosso da singhiozzi violenti; Harry dovette concentrarsi per capire le sue parole.

   «E ha ordinato... a Kreacher di andare via... senza di lui. E ha detto a Kreacher... di andare a casa... e di non dire mai alla padrona... che cosa aveva fatto... ma di distruggere... il primo medaglione. E ha bevuto... tutta la pozione... e Kreacher ha scambiato i medaglioni... ed è rimasto a guardare... e padron Regulus è stato trascinato sott'acqua... e...»

Regulus a quelle parole, cadde in ginocchio, piangendo, Kreacher davanti a lui si avvicinò, appena Regulus aprì le braccia ed elfo e padrone si abbracciarono.
“Perché..Reg?” chiese Sirius straziato.
“Perché io….non volevo più vivere..dopo essere stato..senza di te , i-io non..” disse Regulus, ma non continuò il discordo. Faceva troppo male.

«E così hai riportato a casa il medaglione» insisté, implacabile, perché era deciso a sapere tutta la storia. «E hai cercato di distruggerlo?»
   «Niente di quello che ha fatto Kreacher ha lasciato neanche un segno sul medaglione» gemette l'elfo. «Kreacher ha provato tutto, tutto quello che sapeva, ma niente, niente ha funzionato... tanti potenti incantesimi proteggevano quel medaglione, Kreacher era sicuro che per distruggerlo bisognava entrarci, ma non si apriva... Kreacher si è punito, ha tentato di nuovo, si è punito, ha tentato di nuovo. Kreacher non è riuscito a obbedire agli ordini, Kreacher non è riuscito a distruggere il medaglione! E la sua padrona era pazza di dolore, perché padron Regulus era scomparso, e Kreacher non poteva dirle cos'era successo nella grotta, perché padron Regulus gli aveva p-p-proibito di dirlo a chiunque della f-f-famiglia...»

“Harry, se davvero il responsabile è Mundungus, dobbiamo trovarlo SUBITO, prima che si sbarazzi dell’oggetto.” Gli disse Draco.
“Hai ragione.” Disse Harry. “Sirius, ehm..in teoria sei ancora il padrone di Kreacher, spetta a te, dargli l’ordine.”
Sirius sospirò, vide che Regulus gli mimava un “per favore” sulle labbra e annuì.
Si inginocchiò ai piedi dell’elfo.
“Kreacher..quando te la senti, ehm..siediti..”

Kreacher anuì, sedendosi per terra.
“Kreacher, sto per chiederti di fare una cosa..per favore, Kreacher, voglio che tu vada a cercare Mundungus.”
Kreacher lo guardò.
“Trovare Mundungus.”
“E portarlo qui in Grimmauld Place. Puoi fare questo per noi?” gli chiese.
Kreacher annuì e scomparve.
 



















Note dell'autrice: ciao ragazzi, questo capitolo è lunghissimo, ma in gran parte perchè ho dovuto riportare il flashback e stralci di dialoghi del libro xd
a questo proposito grazie tantissimo a Potterpedia perchè se non avessi potuto prendere i dialoghi da li, col cavolo che li riscrivevo a mano LOL no, davvero, stavolta era superiore alle mie forze xd ero già lì pronta a fare il riassunto, che per inciso, era venuto una vera schifezza xd LOL

a questo proposito, ripercorriamo qui i punti più salienti del capitolo:

REGULUS FINALMENTE RICORDA!!: EVVAIII!! Finalmenteeee. Era anche ora non trovate? Scusate ma per ovvi motivi non potevo fare che ricordasse subito xd questo avrebbe evitato che Silente e Harry andassero nella caverna e per forza di cose non potevo non metterlo!!

LA SPIEGAZIONE DI DRACO: lo so che sarete confusi quando ho cominciato a raccontare di Sirius chi viene scagionato e bene Mi sono resa conto che come una sciocca, nn ho raccontato di quando Sirius viene scagionato perché ufficialmente nei libri non è mai successo Ahahahah e quindi mi sono confusa, nella mia fanfiction ovviamente succede ma non racconto di preciso quando viene scagionato dal ministero come uomo libero! Ecco diciamo che anche se non viene raccontato Io do per scontato che dopo che ricompare Minus e vengono a sapere che è vivo Sirius viene scagionato da tutte le accuse ma non racconto quando succede, forse lo racconterò in un missing Moment! scusate

IL CONFRONTO DRACO, REG E SIR: sì, ci doveva essere prima o poi ed è soprattutto merito di Dreamlike, se c'è stato, che mi ha ricordato con nonchalance che sono cugini nella recensione ahha grandissima. Io me l'ero scordato xd sono sicura che non lo sa neanche che mi ha fatto un grossisimo favore LOL cmq io volevo fosse una cosa molto flufff <3333 ho letto tante ff in cui Draco cerca di riconcoliarsi solo con Tonks! Ma insomma, Sir e Reg non sono mica figli di...ahhaha xd

HARRY E IL BOCCINO: sono sempre l'amore non trovate?LOL lo so che spesso sembra che compare come un fantasma, ma mi scordo di inserirlo prima e spero vada bene lo stesso ahha fate conto che è sceso anche lui a vedere la cuccia di Gratta xd

REGULUS: lo so che spesso lo tratto sempre come se fosse un moccioso ancora ahha scusate non posso farci niente, io comunque lo vedo così, anche se lui a differenza di Minus non si è fermato all'età di 18 anni.

Nel prossimo capitolo arriverà Remus!! E sarò portatore del secondo filo narrativo di questa storia xd LOL

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Capitolo 23
*** L'arrivo di Remus ***


   «Non sono stato io a ucciderti, Albus» disse una voce tranquilla.
   La fattura s'infranse: la sagoma polverosa esplose di nuovo, rendendo impossibile riconoscere il nuovo arrivato nella fitta nube grigia.
   Harry puntò la bacchetta nel fumo.
   «Altolà!»
   Si era dimenticato del ritratto della signora Black: al suo grido le tende che la celavano si aprirono e lei prese a strillare: «Luridi Mezzosangue,

    feccia che disonora la mia casa...»
   Ron e Hermione scesero di corsa le scale, le bacchette sfoderate, contro lo sconosciuto che aveva alzato le mani.
   «Fermi, sono io, Remus!»
   «Oh, grazie al cielo»


Harry era molto nervoso , perché erano due giorni, da quando Kreacher era scomparso, che Peter si era messo in testa di farlo impazzire con le sue teorie assurde.
 

“Senti, stavo pensando, Harry, che forse Piton non è cattivo come pensiamo tutti che sia..”
“Non è così cattivo? Certo che no! Ha solo ucciso Silente!!”
Draco, che ricordava bene cosa gli era stato detto di fare, solamente l’anno scorso, tremò al pensiero che avrebbe attirato l’odio di Harry per tutta la vita.
“Anche il tuo amore voleva ucciderlo, dico bene??”

“Come osi adesso mettere in mezzo Draco??”
Draco fu più veloce, agguantò Peter per la maglia, muso a muso.
“Guarda che non ci metto niente a finire il lavoro che non hanno finito i TUOI AMICI.”
“Lascialo, Draco, sta cercando di fare un discorso..” disse Regulus.

Draco lo guardò indignato al pensiero che gli avesse appena dato un ordine, ma lo lasciò andare.
“Tu non puoi darmi ordini, comunque.”disse impacciato, cercando di ritrovare un contegno.

Regulus gli sorrise e Draco vacillò un attimo. Erano in sintonia loro, come ex cattivi non proprio così cattivi d’altronde.
“Peter, finisci cosa stavi per dire.” Disse Regulus.

“Sì, allora, dunque..stavo dicendo che..diamo tutti per scontato che Piton..sia il cattivo in questa storia, esattamente come TUTTi davano per scontato che Sirius avesse ucciso James e Lily Potter sedici fa! Esattamente come credevano che lui volesse poi uccidere Harry, ma non è tutto qui, anche voi davate per scontato che infine fossi io il cattivo..il che non è propriamente così, dico bene? Voglio dire..sì, lo ero..m-ma non..non avete pensato che io..potesse esserci u-un’altra..”

“Peter, qui non si sta parlando di te..” disse Ron, intervenendo in quel momento, mettendogli una mano sulla spalla.
“No, infatti, si parla di TUTTI NOI. Ne ho parlato a lungo, con Regulus e con Sirius, si tratta di tutti NOI, anche io in fin dei conti..mi sono mostrato diverso da come si poteva pensare..si, ero un mangiamorte, ma poi alla fine..mi sono rivelato diverso.” disse scoraggiato.

“Qui non si sta parlando di voi!!” gridò Harry.
“Certo che sì!!” urlò Regulus. “Non capisci, Harry??? È sempre la stessa storia, che si ripete!! Ci facciamo la guerra l’uno con l’altro, perdiamo la fiducia l’uno con l’altro, invece di sostenerci!! È quello che LUI vuole! Perché se siamo da soli, è più semplice per lui UCCIDERCI, è più semplice per lui VINCERE. Ron, digli quello che hai detto a me.”

Harry guardò il rosso, il suo sguardo vacillava.
“Diglielo o glielo dirò io.” Disse Regulus.
Ron si trovò a tremare.
“Io..io penso che tu..Harry..la cosa di..Piton..ti ha troppo scombussolato. Ti ha travolto..e questo tuo odio verso di lui, sta portando a un odio spropositato anche per Silente.”
“Cosa?”

“Odi Piton perché l’ha ucciso, e siccome non puoi prendertela con lui, odi Silente perché è MORTO, non c’entra nulla, il fatto dei segreti..lo odi perché ti ha lasciato, ma Harry..Silente ha lasciato tutti noi..non solo te.”
“BASTA!!” urlò Harry, zittendo il rosso.
Restarono tutti in silenzio.

“Voi non capite. Non sapete cosa..cosa vuol dire odiare per anni lo stesso uomo, mentre l’altro di cui ti sei sempre fidato, ti dice che si fida di lui, e poi vedere quest’uomo morire proprio a causa sua..la cosa peggiore è che anche io alla fine mi fidavo di lui..c’è stato un discorso tra me e Piton molto intenso….di cui non parlerò ora e qui, ma Ron ed Hermione ne sono a conoscenza..che mi ha turbato..ho creduto alle sue parole, come ci ha creduto Silente..”
Silenzio.

“Io capisco che ci sono stati dei precedenti, ma lui non è come voi. Non è come NOI. Piton è stato sempre malvagio, se poteva esserci il dubbio per Peter e per Sirius, perchè non li abbiamo visti uccidere NESSUNO, nessuna giustificazione può esserci per LUI. Io c’ero su quella maledetta torre, capito? Non c’era nessun altro che lo abbia ucciso e a mio avviso questa cosa è IMPERDONABILE. Io non lo perdonerò mai, e se qualcuno di voi, dovesse mettere a repentaglio le vite del gruppo, se qualcuno di NOI dovesse rimanere ferito o peggio, morto, perché uno di voi, ha provato a riavvicinare Piton, non perdonerò neanche lui. Chiaro?”

Il silenzio e un breve mormorio di accenno, fu seguito da un brusio.
“Sei chiarissimo e molto sexy, Potter, quando sei arrabbiato.” Disse Draco.
A Harry scappò un sorrisino, qualche lacrima di cui si asciugò con la mano.

“P-perdonatemi. Io non volevo gridare. Non volevo prendermela con voi, ma è che io..mi sono affezionato a voi, capito? Mi sono affezionato a tutti voi. E l’idea che uno di voi possa rimanere ucciso perché POTREBBE fidarsi anche lui di Piton e finire come S-..” le sue parole si ruppero e Harry si ritrovò a singhiozzare nuovamente, ma subito Hermione e Ron lo andarono ad abbracciare da dietro.
Prima la riccia e poi il rosso.

Il calore dei loro corpi era meraviglioso e avvolgente come fossero dei pupazzi che un bambino stringe la notte quando va a letto.
Si sentì subito meglio.
Voleva dire tante cose, che era grato di avere loro e che non sapeva cosa aveva fatto per meritarli.
Ma stette zitto, in imbarazzo, visto che erano davanti a tante persone.



 
Per questo quindi, quando Harry vide che era arrivato Lupin, gli corse incontro come fecero Ron ed Hermione, lo avvolsero in uno stritolante abbraccio a tre, che lo fece soffocare.
“Per la barba di Merlino. Siete più forti di un troll, ragazzi. Ora capisco come avete fatto a sconfiggerlo, al primo anno. Il troll, intendo.”

Hermione guardò Sirius sorridendo con aria di rimprovero.
“C’era bisogno che gli raccontavi anche questo?”
“Ehi, dovevamo recuperare 14 anni di lontananza! Avevamo tanto da dirci!” disse Sirius andando ad abbracciare il suo amico.
“Sirius..vecchio malandrino. Alla fine torni sempre all’ovile eh?”
“Ammetto che sembra essere la mia maledizione.”
“Dovrei prenderti a pedate nel sedere per avermi lasciato indietro.”

“Indietro? Sapevo che non saresti rimasto indietro. I malandrini non rimangono mai indietro, ma inseguono sempre l’altro.”
“Non perdi l’occasione di fare il ruffiano.” Disse Remus compiaciuto.
“Assumo la forma di un cane mica per caso!” 






















Note dell'autrice: ciao ragazzi. Questo capitolo sarebbe dovuto essere molto diverso, Remus doveva portare delle novità importanti.
Purtroppo si è intromesso lo sfogo di Harry, che non avevo previsto e dopo di quello, mi è passata la voglia di scrivere ancora, quindi..
ci si vede la settimana prossima.
Scusate ma non voglio dire altro, perchè sono molto nervosa.
Ciao!

ps rileggendo il capitolo, anche lo sfogo di Harry e l'abbraccio con il trio mi è piaciuto alla fine, non ce l'ho con quello che ho scritto ma con quello che NOn sono riuscita a scrivere ma va così. L'importante è andare avanti anche se a rilento

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Capitolo 24
*** La mappa ***


“Remus…” disse Harry, avvicinandosi. “Non è che non apprezzi che tu sia qui, ma dove hai lasciato Tonks?”
“è da sua madre, con il bimbo..” disse Remus preso in contropiede.
Harry lo guardò. “Dovresti stare con loro. Non è giusto, io…”

“Harry..” lo fermò gentilmente Sirius. “Remus e io abbiamo lavorato a una cosa che potrebbe aiutarci tantissimo nella ricerca contro gli horcrux, è FORMIDABILE.”
“Non lo metto in dubbio, ma deve pensare alla sua famiglia, io non posso..”
“E tu credi di poter dare ordini a ME, a ME? Combattiamo Voldemort da prima che tu nascessi, se vuoi saperlo. Non sarai tu a mettere ME , o Sirius, o chiunque altro in panchina, sappilo.”
Harry rimase sorpreso dalla sfuriata di Remus.

“Professore! L’avevo malgiudicata! Chiunque riesca a far star zitto Potter, per più di cinque secondi, ha il mio rispetto ASSOLUTO.” Dichiarò raggiante Draco.
Harry lo fulminò con un’occhiata, ma subito dopo, sorrise. Non riusciva ad avercela con lui.
“Remus, io non volevo…scusami..” cominciò Harry.
“Credo tu non abbia capito ancora con chi hai a che fare. Harry.” Disse Sirius.
Harry si volse a guardare il suo padrino, sconvolto.

“Tu ci conosci ORA in qualità di tuoi protettori, ma prima di conoscere TE, abbiamo dato un sacco di filo da torcere a scuola, eravamo i primi a metterci nei guai, io ero il più giudizioso, ma nonostante tutto..mi sono lasciato coinvolgere dai Malandrini, capisci che potenza hanno? È come una FEDE. Tu credi che tutto gira intorno a te, Harr? Ti vogliamo bene, certo, ma più di tutto, i malandrini sono una FEDE, decidono per che crociata combattere, chi vogliono servire e non puoi fare niente, NIENTE, per impedirlo. Anche se questo significa servire TE, mi sono spiegato?”

Harry rimase a bocca aperta davanti a una tale dichiarazione.
“Ho lavorato a una cosa..e per farlo abbiamo coinvolto anche i gemelli, è una mappa.” Disse Remus con gli occhi che gli brillavano.
“è come la mappa del malandrino?” chiese Hermione.
“Sì.” Disse Remus. “Ma non serve a trovare le persone, e non si circoscrive al castello, esso trova..delle COSE.”
Harry lo guardò accigliato.
“Che tipo di cose?”

“Ed ecco che la VERA ragione per cui sono qua, si svela. Vi faccio vedere.” Disse prendendo la sua borsa di viaggio e aprendo la cerniera. Estrasse da lì una pergamena e la dispiegò.
Essa era una cartina molto lunga.
“Rappresenta L’inghilterra. Tutta quanta.” Disse.
“Una mappa non può servirci a trovare gli Horcrux.” Disse Ron, scettico.

“Certo che no, ragazzo malfidente! Se fosse stato così, sarei entrato saltellando, gridando Eureka! Però, può trovare delle COSE in grado di uccidere gli horcrux.”
Tutti guardarono Remus e Sirius con stupore.
“E sarebbe?” chiese Harry.
“Delle..uova.” disse lui imbarazzato.
Li guardarono con tanto d’occhi.
“Ci stai prendendo in giro, Rem?”

“No, no, sono serio! Sono delle uova magiche, contengono dna di unicorno, dentro di esse, la cui potenza è letale per la malvagità, se affiancate accanto agli horrux, esse reagiscano con..”
Non sacrificheremo degli animali innocenti per questa cosa!” si oppose con forza Hermione.

Si voltarono tutti a guardarla, era chiaro che loro non erano d’accordo, per sconfiggere Voldemort, lo avrebbero fatto, tuttavia sembrava che l’idea di sacrificare dei cuccioli, mettesse a disagio tutti loro.
Remus si sciolse in un sorriso.

“Hermione, ho sempre apprezzato il tuo spirito buono, che ti spinge a proteggere le creature dolci e innocenti, tuttavia voglio rassicurarti, non è necessario sacrificare quello che c’è all’interno per ucciderli. Gli horcrux non faranno del male alle uova, tutto il contrario.”
“M-ma è una cosa sperimentale, non è vero? Non c’è garanzia che funzioni!” disse lei.

“Ho fatto delle ricerche, a quanto pare queste uova, quando sono state messe davanti a altri oggetti malvagi o che provocavano sofferenza al prossimo, come anche sacchetti per le maledizioni, questi semplicemente sono ESPLOSI. C’è scritto tutto qui.” disse Remus, estraendo un fascicolo e mettendolo sul tavolo.
“Quindi noi dovremmo andare in ricerca, oltre che degli horcrux, delle UOVA?” chiese Harry.

“Esatto. Sarà proprio come una vera caccia al tesoro.” Disse Remus, gli occhi gli erano diventati brillanti.
“Aspetta, hai detto che queste uova contengono essenza di unicorno, ma com’è possibile?” chiese Hermione.
“Oh, non far finta di non capire, Granger, gli unicorni sono creature PURE, ma non è mai stato detto che fossero anche CASTE.” Disse Draco ridacchiando.
Harry gli diede una gomitata piano.

“Non fare l’idiota.” Gli sussurrò.
“Ma non posso crederci! Gli unicorni avvicinano solo le vergini!” disse lei.
“Questa è solo una leggenda, in realtà sono animali molto passionali e riscontrano molto successo tra le razze.” Disse Regulus.
“E poi se anche preferiscono avvicinarsi alle vergini, non vuol dire che anche loro lo sono.” Disse Peter.

Hermione pareva così scandalizzata da aver bisogno di sedersi.
Sirius si sedette al suo fianco.
“Sai, Hermione, è difficile per me fare un discorso del genere, ma non c’è nulla da temere sul sesso, se fatto per dare piacere e con amore, è la cosa più bella che esista, ci hanno solo insegnato in maniera sbagliata, a provarne vergogna, ma è la cosa più naturale che esista.”
Hermione avvampò.

“Certo, lo so.” Disse Hermione sorridendogli.
Regulus tutto a un tratto sembrò interessatissimo a un vaso cinese dall’altra parte della sala.
Draco diede una leggera gomitata a Harry, che gli pestò un piede.
“Smettila.”
“Questa me la pagherai in camera da letto.” Disse Draco.
 






















Note dell'autrice: oddio magari Sirius qui è un po OOC me ne rendo conto xd forse la battuta sul sesso stona un po, e magari se Sirius non stesse con Reg, sembrerebbe che ci prova con Hermione, ma mi è venuta così, pardon xd cambiarla o fargli dire questa battuta a un altro personaggio, mi sembrerebbe una cosa forzata xd
non ve l'aspettavate la cosa delle uova eh? ahhah xd è da PARECCHIO che ci penso, ancora da prima di iniziare questa storia, quindi è stato un colpo di testa studiato da tanto tempo xd

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Capitolo 25
*** Regulus e Peter e la missione segreta ***


Remus e Sirius stavano ancora studiando la mappa e di tanto in tanto versavano sulla pergamena, piccole tracce di sangue di ippogrifo, preso da Fierobecco.
“La mappa reagisce al dna simile, gli unicorni e gli ippogrifi sono simili e agisce come un radar, per completarla e tracciarla.” Diceva Sirius esaltato.

“Aspetta, sciocco, hai versato dell’inchiostro tutto per terra.” Disse Remus ridendo e sporgendosi nel campo visivo di Sirius per correggerlo.
“Dillo che è tutta una scusa per avvicinarti a me.” lo prese in giro Sirius.
“Quanto sei scemo.” Disse Remus.

“Il secchione Remus è rimasto sempre lo stesso.” disse dandogli uno scappellotto sul sedere e poi azzardando un’occhiata a Regulus. "Sirius! Ma sei proprio scemo!" si lamentò il lupo mannaro.
Regulus gli sorrise con sguardo si sfida, come a dire che avrebbero fatto i conti ma era divertito e amava il fatto che fossero tornati almeno due dei malandrini a complottare tra di loro come ai vecchi tempi.
 
“Sono belli eh?” chiese Peter, avvicinandosi a Regulus.
“Già..beh, non troppo. Abbastanza, diciamo.” Disse subito Regulus.
Peter rise.

“Non ti preoccupare, non ti ruba il fratellino. È sempre TUO.”
Per un attimo sul viso di Regulus si dipinse il panico, poi si sbrigò ad aggiungere:
“Sirius può fare quello che vuole..cioè…basta che non me lo allontani troppo..voglio dire..scusa, sono patetico, Mi fa piacere che sono amici.”
“Ti capisco, sai, anche io ho sempre paura che Harry e Hermione mi portino via Ron.”

Regulus rimase a bocca aperta a constatare come Peter si stesse aprendo sull’argomento. Non era sicuro di essere la persona più adatta con cui parlarne.
“Ron tiene molto a te.”

“È vero..” convenne Peter. “Ma per tanto tempo..mi ha visto come il suo topo, poi come un TRADITORE, mi ha odiato..e anche se poi ha saputo la verità, come tutti loro..io non so se un odio così potrà mai essere perdonabile…oh certo io adesso vivo con lui e siamo praticamente come fratelli..ma mi chiedo se sia magari solo un’apparenza..e se sia quello che io veramente voglia..”

“Che cosa vuoi dire?” chiese Regulus sentendo il cuore battere sempre più forte davanti alla rassomiglianza con cui si rispecchiava in Peter. Stava per ribattere davanti alla questione del traditore, sentendosi quasi un po offeso che non avesse la sensibilità adatta per evitare di fare questi discorsi con lui, visto che anche lui era visto proprio così, ma dopo la sua ultima frase, la curiosità aveva vinto sulla necessità di fare polemica.

“Io non so se voglio che Ron mi veda come un fratello..solo come quello..”
“Intendi..ehi, guardami.” Disse perché Peter aveva spostato apposta la frangia sugli occhi, per evitare che l’altro lo guardasse in faccia.
“Cavolo…sei innamorato di lui.” Disse Regulus in realizzazione, dopo averlo costretto a voltarsi.
“Sì..credo di amarlo..lo so che è sciocco m-ma..”

“Non è affatto sciocco. Io..ti ringrazio per avermene parlato. Lui lo sa?”
“NO. E non dovrà mai saperlo. Hermione già mi odia abbastanza..”
“Hermione? Ma..loro non stanno insieme..”
“Però forse lei vorrebbe..non lo so..”
“E Ron? Che cosa ne pensa Ron di tutto questo?”

Peter lo guardò come se fosse impazzito, poi scosse la testa.
“Lui sa che lei è gelosa della nostra amicizia.”
“Sì ma..tu gli hai chiesto cosa prova per LEI?”
“NO. “
“Perché no?”
“Non..non potrei mai.” Si abbracciò le gambe nel dire queste cose.
“Non potrei MAI parlare a Ron di queste cose.”
“Perché?”

“P-perché mi chiederebbe perché mi interessa..si insospettirebbe e..e..”
“Se tu temi che lo faccia e se lui potrebbe effettivamente farlo, allora è segno che non è amicizia.”
Peter lo ascoltò con il fiato mozzo.
“Ma qualcosa di più.” dichiarò Regulus raggiante.

Peter lo guardò con uno sguardo colmo di gratitudine.
“Siamo simili..più di quanto pensassimo.”
“Cosa vuoi dire?”
“Anche tu provi un sentimento di amore SEGRETO.”
“Cosa??? NO. Ti assicuro di no.”

“Oh, smettila, guarda che puoi dirmelo. Non lo dirò a nessuno.”
“Senti, solo perché abbiamo avuto delle confidenze non vuol dire che puoi..”
“È per Sirius, vero?”
A Regulus si mozzò il respiro e trascinò Peter in uno sgabuzzino.
 
“Ehi, Reg, guarda che poi se ci vedono, pensano male!!” ridacchiò lui, ma Regulus gli tappò la bocca con la mano.

“Ti rendi conto di cosa stai dicen..insinuando?”
“Mi hai portato qui dentro solo per dirmi questo?”
“Io non credo che tu ti renda conto di quello che hai detto, Sirius è mio..”
“Lo so, lo so..bla bla bla..mio fratello..certo..siamo nel ventunesimo secolo, anche basta con questa frase. L’amore è amore. No?”
Regulus lo guardò sconcertato e andò a sbattere contro un attaccapanni che ospitava delle giacche, esse gli caddero addosso e Peter lo liberò dal manto nero che lo aveva coperto.

“Regulus? Ma perché fai così? Mi sono sbagliato forse?” lo temette per un po.
Regulus non riusciva a rispondere o a negare.
“Insomma, dì qualcosa oppure esco da qui!!”
“Io..io..noi.”
“Non ci posso credere! Voi state insieme!! Eureka!!”
“Schhhhh.”
Regulus sembrava fuori di sé e in preda al panico.

“Non ci posso credere. Dovete dirlo a tutti!”
“CHE COSA? Che diavolo dici? Tu pensi che sia un gioco??”
“È una cosa bellissima!!”
Regulus lo guardò strabuzzando gli occhi.
“Capisco che essere..stato un animale e provando questi sentimenti per ..Ron..ti abbia aperto un po la mente, ma guarda che non sono tutti come te..come noi..”

“Non ci riesco a credere! Lo hai ammesso!!!
Maledizione a te, e a me!!”
Peter rise e gli prese le mani.
“Sono contentissimo per voi. Se vuoi sapere la mia, siete bellissimi insieme.”
Regulus lo guardò imbarazzato.
“Come puoi dire questo? Non ci conosci.”
“Beh vi ho visti poco..ma..state sempre appiccicati.”

“Non..non riesco a crederci..tu ci.shippavi?
Peter si schermò.
“Non proprio.”
“Credo che allora shipperò tu e Ron di riflesso.”
“Fai pure. Se ti piacciono le ship impossibili.”
“Parla quello che shippa due fratelli!”

Risero contemporaneamente, poi Peter azzardò di più.
“Ma quindi..state insieme o ho capito male?”
“Insieme..”
“Ma insieme insieme?”
Regulus fece un timido sorriso.

“Oh cavolo!! Ne sei pure innamorato.
“Cero! Altrimenti non avrei mai fatto questo..”
“Ma quando..”
“Dai tempi della  scuola..si è interrotto tutto dopo..dopo che sono andato da LUI.”
Peter si adombrò.

“Voldemort..ha spezzato più legami di quanto potevo immaginare..lui ti ama, immagino..”
“Sì..in un modo che..oh, è così ..puerile da dire..”
“Avanti,dillo.”
“In un modo che mi fa desiderare di salire su una scala e verniciare le nuvole di rosa.”
Si rese conto di quanto detto e avvampò.
“Dio..sembro un dodicenne..”
“È bello esserlo..”

“Ma Io ho passato la maggiore età da un pezzo!”
“Sembri un ragazzino.”
“Al contrario di te che lo sei.” disse poi lo guardò sospettoso, mordendosi il labbro.
“Senti..so che ti farebbe piacere ma non posso raccontarti i dettagli di noi..qui.”
Peter fece il labbruccio.

“Potrebbero sentirci. Ragiona. E no, so quello che stai pensando, ma è folle. Non metterei mai così tanto in imbarazzo Sirius facendolo allontanare dai suoi amici dicendo la verità. Lui..si vergognerebbe di me. Succederebbe una catastrofe.”
“Ma dici che ti ama.”
“A volte..l’amore non è abbastanza. Il nostro amore è immorale e nessuno lo capirebbe.”
“Io l’ho capito.”
“Uno non fa diecimila.”

“Ma sono persone speciali..”
“BASTA. L’ARGOMENTO è CHIUSO. Per favore. Puoi tenertelo per te?”
A quel punto li, Peter si giocò la sua carta migliore.
“Sai che anche i gemelli Fred e George stanno insieme?”
Regulus avvampò.
“Che cooooosa?”

“Me l’ha raccontato Ron, beh era OBBLIGATO  a dirmelo., visto che viviamo insieme e non si tiene un cecio in bocca.”
“Io..io ho bisogno di uscire.”
“Regulus ma che ti prende, non sei felice di saperlo? Reg, aspetta!”
“Tutto..tutto questo è troppo per me.”

Aprì la porta dello sgabuzzino, ma Peter lo trattenne.
“Non capisci? Li hanno accettati, lo sa solo il trio, è vero, ma io credo che se l’hanno fatto con i gemelli, potresti..”
“Lasciami!”
E si mise a correre a perdifiato.

Peter lo rincorse a sua volta, impedendogli di chiudersi in camera.
“Regulus, basta, non fare il bambino, sei grande ormai.”
“Smettila di corrermi dietro!”
“Sei scappato come ai tempi scappasti da tuo fratello,  anche io sono scappato da Sirius, quel giorno, invece di tendergli la mano e cercare di fare uno sforzo in più per contrastare la maledizione, non credi sia giunto il momento di smetterla di scappare??”

Le parole di Peter, lo sfiancarono, si abbandonò tra le sue braccia, in una sorta di strano abbraccio disperato, ma anche dolce.
“Ehi cucciolo, sai che qualcuno potrebbe pensare male?”
“Io non..è vero quello che mi hai detto di Fred e George..?” disse Regulus, lasciandolo andare con dolcezza.
“Sì..e il trio d’oro li accetta,.perfino Ron.”
“Incredibile.” Regulus si sentì girare la testa. "Due coppie immorali nello stesso gruppo. Non..non sembra vero."
“È una bella notizia..”
“Già.,.ma non cambia le cose.”
“Che cosa? Ma ti ho appena detto.”

“Ragiona! Non posso creare uno scandalo, dopo il cataclisma che ci sta abbattendo, loro…dobbiamo stare tutti concentrati..ma.ti ringrazio per avemelo detto. Grazie.”
“Non c’è di che..a dire la verità te lo avrei detto anche prima, se non fosse che la prova me l’hai data oggi con la tua gelosia.”
“Siamo così tanto palesi?”

“Mmm..non so..a un occhio attento..forse a chi vi guarda bene.”
Regulus gli mollò un cuscino.
“Dovresti fare sesso anche te, almeno non staresti a spiare povere innocenti coppie.”
“Di innocenti non avete molto.”
I due a quel punto fecero una lotta scherzosa sul letto.
 
“Sai non ero geloso..io..mi piace guardarli..sono belli insieme..ogni volta che li vedo..penso ai malandrini..quanto sono stato geloso di loro..eppure..quello che poi ho saputo..il dolore che ho letto negli occhi di mio fratello..dopo che ho saputo della morte di James e Lily...oh, farei il possibile per riportarli indietro..soprattutto James..solo per lui.”
“Sì..lo farei anche io.”
“Cosa?”

“Se trovi il sistema. Dimmelo e lo faremo insieme. Ehi non guardarmi così, Harry ha usato la giratempo , non credi che io abbia mai pensato alla possibilità di usarla per rimediare alla sofferenza che anche io ho contribuito a creare?Non credi che anche io guardandoli..provi quello che provi tu?”
“Tu..stai davvero suggerendo?”
“Io? Veramente sei tu che stai suggerendo. “ disse Peter malizioso.
“Io..oddio mi incasini la testa.”
“Ci hai mai pensato? A riportare indietro James?”

Mille sensazioni divesre circolarono nella circolazione di Regulus.
Rivedere suo fratello felice, spensierato come allora.
Poter porre fine alle sue sofferenze.
Loro si amavano ma l’amore per un amico anche quello non lo scordi mai così come la sofferenza per la sua morte.
“James non potrà mai più tornare..ma si..ogni tanto..anche io ci penso..”
“Regulus.e se ti dicessi, che c’è un sistema?” gli prese le mani. “Uno sicuro,senza conseguenze negative, date dal fatto che cambi il futuro?”
“é..impossibile..non si può..è..”
“Vietato? Credi di sapere tutto sulle leggi della magia? Io ho sentito delle cose, quando sono stato mangiamorte, sulle arti oscure, non è permesso cambiare certe cose, ma con degli elementi in più, è possibile svicolarsi!”
“Quali?”

“Innanzitutto, capire la differenza tra la legge del Bene e quella dell’Amore.”
“C-cioè?”
“Cambiare il passato per amore, è una cosa egoistica e la magia non ti permette di cambiarlo per scopi personali, ma se tu vuoi cambiare il passato per SALVARE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI PERSONE, crei un bene collettivo, non è più una questione personale, ma altruistica e le azioni altruistiche trovano sempre la scappatoia.”
“Non cambia le cose.”

“Sì, invece. Basta mischiare le due cose.”
“Oh mio dio oh mio dio oh mio dio.”
“Si si..” sorrise Peter.
“Vuoi davvero tornare indietro nel passato ai tempi in cui loro..”
“Schhh. Tieni a freno la lingua!”
“Scusa ma sono emozionato.,io..non ero così tanto emozionato dai tempi in cui io e Sirius abbiamo fatto l’am..”
“Sì, ecco, magari i dettagli un’altra volta.”

“Non hai detto niente dettagli. Sei un pervertito.”
“No, sono in astinenza da..sempre. Comunque dicevo..allora..uh..sei d’accordo?”
“Piano, Cowboy, devi spiegarmi bene cosa hai in mente e poi dobbiamo parlarne con..”
“NO.”
“Uh..che?”
“Non dobbiamo parlarne con nessuno.
“Ma sei pazzo..è..”

“Loro hanno da pensare agli horcrux, ascolta, per adesso è solo un’idea, fino a che non ho capito se è fattibile, non dobbiamo dirla a nessuno.
“Quale idea non è fattibile?” chiese Hermione Granger entrando in quel momento.
I due rimasero così strabiliati che quasi caddero dal letto.
“Non è  AFFAR TUO.” Disse Regulus.

“Ohhh..ma che maniere, io sono solo curiosa. E poi magari potrei darvi una mano.”
“Chi ci dice che non hai ascoltato tutto e non andrai a spifferarlo in giro?”
“Ohhh che palle! Ho sentito solo l’ultima frase. Avanti che volete fare? Magari posso aiutarvi.”
“Beh magari..”
“NO. Non possiamo fidarci di lei.” Disse Peter.

“Perché  ci contendiamo lo stesso ragazzo?”
Peter rimase a bocca aprta.
“Andiamo, smettiamola di fingere. Sono disposta a lasciarti Ron, è tutto tuo ok? Certo, sempre se è almeno bisex! Tanto se avesse voluto noi staremmo insieme dal quarto anno.”
“Hermione, non per essere sgradevole ma si tratta di una cosa privata..tra noi due..” disse Regulus.

“Che non avete intenzione di condividere con la classe. E va bene, è che nelle ultime ore, c’è una gran noia. Si può diventare dipendenti dall’adrenalina. Buona missione di segretezza.,”
 
I due appena si chiuse la porta, Peter andò a controllare.
“È andata via?”
“Non lo so.”
“Rilassati, Peter, Hermione ci stava solo prendendo in giro, si scorderà di quello che ha sentito, un minuto dopo.”

“Tu non la conosci! È un trucco! Con lei non si può mai essere sicuri. Potrebbe anche essere andata a prendere il mantello di Harry.” Disse Peter.
“Oh andiamo, adesso sei paranoico.”
“Paranoico io? Non la conosci bene, durante il primo anno ha stressato cosi tanto Ron e Harry che alla fine è entrata a pieno titolo nel circolo.”
“Con noi non succederà..avanti, credi di poter condividere almeno con me?”
“Sì..ma meglio domani.”

“Sei un..uno stronzo!” disse buttandogli un cuscino addosso prima che si chiudesse la porta.
“Ti voglio bene anche io my friend!” disse Peter tornato con la testa dentro solo per dirgli quella frase.  
Regulus si trovò a sorridere, come un ebete.
My friend?
Aveva appena trovato un amico?




















Note dell'autrice: ciao ragazziiiiiii.
allora..questo capitolo doveva essere diverso e ancora una volta doveva comprendere cose che succedono davvero nel libro LOL
poi ha preso una piega tutta sua, e devo ammettere di essere molto contenta di come è venuti! Finalmente dopo tanto tempo torno a godermi un capitolo xd
vi chiedo scusa per l'attesa ç_ç avevo mollato lo schemino che mi ero fatta, di scrivere una storia al giorno e si è visto il risultato..ma ora l'ho ripreso e credo di poter assicurare che ora cercherò il possibile di aggiornare ogni storia almeno una volta a settimana!

Sulla questione di James, chi mi conosce, sa quanto sia un mio tallone d'achille xd per questa cosa ancora non dico niente, ma voglio dire che sto già gettando le basi su una cosa futura che mi piacerebbe molto fare xd

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