Una notte fuori dal mondo... di 883 (/viewuser.php?uid=57929)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1_prologo ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14.il ballo_1 ***
Capitolo 15: *** 15.il ballo_2 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20_epilogo ***
Capitolo 1 *** 1_prologo ***
Ciao
a tutti,
allora
questa storia si
svolge dopo l’episodio “l’Antonella che
non ti aspetti”.
Inizialmente
l’avevo scritta
come una one-shot, ma ora mi è venuto il dubbio e non so
più se lasciarla una
one-shot o farla diventare una long-fiction. Datemi voi un
consiglio per favore. Se potete quando leggete le parti con
le canzoni mettetele in sottofondo, che rende di più. Le
canzoni sono; parla con me di Eros Ramazzotti e io con te tu con me di
dj Matrix.
Aspetto
anche un parere e
spero che i personaggi non siano troppo ooc.
Un
bacione a tutte e buona
lettura!
Sono
le due di notte…
Scendo
a prendere un
bicchiere d’acqua e poi mi siedo in divano. La casa
è buia e silenziosa, anche
Patty finalmente si è addormentata..
Poverina
è stata una serata
dura per lei ed io come al solito nei momenti difficili le sono
accanto! È
strano il rapporto che ho con Patty, un giorno la odio, il giorno dopo
le
voglio un gran bene! Forse mio zio Fito ha ragione, in fondo in fondo
sono
buona, molto in fondo però eh.
Una
cosa però è certa: io
Antonella Lama Bernardi, Antonella la divina, Antonella la the best,
voglio
molto bene alla dolce papera che sta dormendo sul mio letto.
La
sua situazione mi ha reso
molto triste, è un po’ quello che sto passando io,
ma non lo do a vedere, mi
tengo tutto dentro. Una cosa che ammiro di Patty è proprio
questa, il fatto di
riuscire a esternare così bene le sue emozioni, cosa che a
me non riesce per
niente. A volte sento la mancanza di avere qualcuno con cui parlare,
con cui
confidarmi e con cui condividere tutto, sono sempre stata convinta che
io che sono
la the best me la posso cavare da sola, ma non è sempre
così!
Vedo
il pianoforte e non
resisto, inizio a intonare la canzone di Eros Ramazzotti.
Ma dove guardano ormai
quegli occhi spenti che hai?
Cos’è quel buio che li attraversa?
Hai tutta l’aria di chi
da un po’ di tempo oramai
ha dato la sua anima per dispersa.
Abbiamo l’anima
persa io e te, piccola
Patty, per la mancanza di due persone fondamentali nella vita di
chiunque, una
madre sincera e un padre presente, cosa che noi non possiamo avere. Il
buio che
attraversa i nostri occhi è lo stesso buio che giace nel
nostro cuore.
Non si uccide un dolore
anestetizzando il cuore
c’è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..
Sorrido
e vedo in cima alle scale Patty che canta con
le lacrime agli occhi, devo averla svegliata. Intoniamo insieme.
Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu provaci almeno un po’
non ti giudicherò
perchè una colpa se c’è
non si può dare solo a te.
Parla con me
Si
Patty, so che con te posso parlare, che tu mi
capirai, forse sei l’unica persona su cui posso veramente
contare. Sembra
strano però, io la divina, tu la popolare, io il cigno, tu
il brutto
anatroccolo, io fredda e spietata, tu buona e dolce con tutti, siamo
qua a
cantare e piangere insieme.
Poi quando hai visto
com’è
anche il futuro per te
lo vedi come un mare in burrasca,
che fa paura lo so
io non ci credo però
che almeno un sogno tu non l’abbia in tasca.
Patty,
il tuo futuro non è come un mare in burrasca,
hai l’occasione di vivere con una vera famiglia, che ti
voglia bene, vedrai che
finito questo brutto periodo sarai la persona più felice
della terra.
Ma perchè quel
canto asciutto?
Non tenerti dentro tutto.
C’è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..
Forse
un giorno sarò pronta a tirare fuori le mie
emozioni e confidarmi, ma per il momento preferisco continua re a
nascondermi
dietro questa maschera.
Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu dimmi che cosa c’è
io ti risponderò,
se vuoi guarire però
prova un po’ a innamorarti di te.
Parla con me..di-parla-con-me-
Parla con me..
-Grazie!-
mi dici abbracciandomi…
-Grazie
a te- sussurro, non so se mi hai sentita, ma
dentro al tuo cuore sai che lo sto facendo!
-Guarda
guarda, altre notturne-
Da
in cima alle scale compare Nicolas. Il mio cuore
inizia a battere più velocemente, ormai ne sono certa provo
qualcosa per
Nicolas, ma per lui sono una sciocca ragazzina, forse non ha ancora
capito chi
è Antonella, quello che voglio lo ottengo, e presto
avrò il tuo cuore Nicolas.
-Cosa
sono quelle faccine tristi? Forse so un modo
per tirarvi su di morale.-
-Dai
zio spara.- gli dico.
-Andate
a vestirvi che stasera facciamo una pazzia,
andiamo a vedere il mare di Pinamar di notte, veloci-
-No
dico, zio, stai scherzando vero?- gli chiedo.
-No
Antonella, sono serio, non ti va l’idea?-
-Mi
va eccome dai Patty, andiamo a prepararci, vedrai
che vedere il mare di notte ti tirerà su di morale di
sicuro.-
Finalmente
la vedo sorridere –non sono mai stata a
Pinamar, che bello!-
-Ehi
zio, potremmo andare a prendere anche Matias, il
fidanzato di Patty.-
-Ah
per me non ci sono problemi…forza vi aspetto tra
5 minuti in macchina.-
Io
e Patty corriamo in camera mia, dove ci cambiamo,
presto uno dei miei vestiti a Patty e poi preparo una borsa con un
asciugamano
per sederci sulla spiaggia, poi compongo il numero di Matias.
-Pronto
Antonella, è successo qualcosa?-
-Io
e Patty stiamo andando al mare con mio zio
Nicolas per distrarci un po’, preparati che tra 5 minuti
siamo sotto casa tua.-
-Ma
a quest’ora siete pazze?-
-Matias,
tra 5 minuti giù ho detto, con Antonella non
si discute!Baci baci.-
-Allora
che ha detto?- mi domanda emozionata Patty.
-Che
viene, mi pare ovvio, forza scendiamo, ma
facciamo piano eh, mia madre non deve sentirci.-
Usciamo
di casa e saliamo in macchina di Nicolas.
-meno
male che dovevano essere 5 minuti.-
-Dai
zio non rompere, metti in moto.-
Finalmente
partiamo, passiamo a prendere Matias e
dopo 2 ore e mezza di macchina arriviamo finalmente a Pinamar.
Non
ci sono parole per descrivere lo spettacolo che
si presenta, sono quasi le 5 e il cielo comincia a schiarirsi
leggermente,
l’acqua del mare luccica e una leggera brezza crea qualche
dolce onda.
-è
stupendo.- esclama Patty.
Mi
giro verso di lei e la vedo sorridere, si gira
pure lei verso di me, ci togliamo le scarpe e corriamo incontro al mare
come
due bambine per bagnarci i piedi.
Ridiamo
come due pazze e poi mi abbraccia.
-Grazie
grazie grazie anto.-
Ma
si, stasera sta prevalendo la mia parte buona,
quindi la abbraccio pure io.
Stendo
l’asciugamano vicino alla riva e ci sediamo
tutti e quattro ad ammirare il mare.
Dopo
un po’ prendo la mano di mio zio Nicolas.
-Andiamo
a fare una passeggiata?- e gli faccio
l’occhiolino indicando Patty e Matias abbracciati accanto a
noi.
-Ma
si dai, ho proprio voglia di fare 4 passi, noi
torniamo tra un po’ ragazzi.-
Vado
in riva al mare
e iniziamo a passeggiare in silenzio, accompagnati dal
dolce cullare
delle onde.
-Da
piccola adoravo camminare in riva al mare, ogni
estate venivo qua con mio padre, lui mi prendeva in braccio e mi
buttava in
mare…ricordo che ridevo come una matta quando lo faceva,
è uno dei ricordi più
belli che ho con lui…- dico quasi senza rendermene conto
persa nei miei
pensieri.
Mio
zio si gira verso di me sorridendo –Sai
Antonella, forse mi sono sbagliato, quando ti ho sentito parlare con
Leandro di
Patty, poi con tua madre e infine con Patty stanotte mi sono reso conto
che
forse la ragazzina non sei tu, sono io.-
-Perché
dici questo Nicolas?-
-Perché
sono io che ho paura di aprirmi con gli altri
e il fatto che forse stavo iniziando a provare qualcosa per te mi ha
spaventato.-
-Nicolas,
mi hai fatto credere che fossi io quella
che non andava.- gli dico.
-Mi
dispiace Antonella, ma la nostra sarebbe comunque
una storia impossibile, tutti sanno che sono tuo zio e se si scoprisse
che non
sono tuo zio dovrei comunque andarmene quindi non potremmo stare
insieme
comunque. La nostra è proprio una storia impossibile.-
-Non
stanotte Nicolas, stanotte è successo di tutto,
Patty ha trovato un padre, io ho capito quanto è perfida mia
madre, è emerso il
mio lato buono, stanotte possiamo anche renderla possibile questa
storia, e
domani come per incanto, svanirà tutto.-
-Sai
che forse mi hai convinto…-
Si
avvicina a me…
Sento
il suo respiro sul collo…
I
suoi occhi verdi si fanno sempre più grandi…
Finchè
sento la sue labbra sulle mie e un sapore
dolce mi prende, approfondisco il bacio, non voglio staccarmi mai
più da te. Ti
butto le braccia al collo e tu mi prendi in braccio. Continuiamo a
baciarci,
come se avessimo bisogno l’uno dell’altro per
vivere.
Sono
quasi le sei e dalla finestra di un abitazione
parte una canzone…Inizio a cantare accompagnando la voce del
cantante
guardandoti negli occhi.
io con te, tu con me
sotto il cielo, d'estate
a dipingere un sogno
che già lo so non rivivrò più
Già,
dopo stanotte tutto
finirà, mi sento come Cenerentola con il suo principe
azzurro.
io con te, tu con me
come, in una poesia
dove c'è
un mondo scritto a posta per noi
Ora
sei tu a cantare, non ti
avevo mai sentito cantare, hai una voce dolcissima, se poi canti per me
è
ancora più bella!
sento nel tuo
cuore
un desiderio palpitare
leggo nei tuoi occhi verdi un'emozione
corro a piedi nudi
sulla sabbia illuminata
dalle mille stelle dalla luna piena
Ci
rincorriamo per la
spiaggia, seguendo le parole della canzone, perché mi fai
sentire così bene
Nicolas?
fisso le tue labbra
rosa
penso a quanto ti vorrei baciare
coccolare, quando sarà brutto quando io non lo
potrò
fare più, mi toccherà, stare là
ricordare, immagino seduto a piangere
-Non
è giusto che dopo
stanotte sarà tutto finito…- dico con le lacrime
agli occhi quasi.
Mi
prendi la mano e
ricominci a cantare…
io con te, tu con me
la mia mano, la tua
respirando il sapore di questa notte magica che...
non dimenticherò, resterà unica
magica, come tutto quel che riguarda te
di questa notte magica che...
come tutto quel che riguarda te
-Non
la dimenticherò mai
questa notte Anto, è una promessa!-
Sorrido,
neanch’io la
dimenticherò mai, la porterò per sempre nel
cuore…
sento il vento
tra i capelli
un brivido sale la schiena
guardo all'orizonte sta sorgendo il sole
non si può son già le sei
fra un pò, non sarò, più con te
già lo so, morirò io voglio stare qui...
-Voglio
stare con te
Nicolas…-
io con te, tu con me
ora non piangere
abbracciami, stringimi
questo amore può durare lo sai
ora io me ne andrò ma se vuoi tornerò
perchè tu sei la cosa più bella che c'è
sei la cosa più bella che c'è...
che c'è....
la cosa più bella che c'è...
Mi
stringi forte a te, il destino è contro di noi, ma
io voglio lottare per averti, e la otterrò come al solito!
Lotterò contro mia
madre se necessario, lotterò contro il mondo, ma noi staremo
insieme. Intanto
mi accontento di sentirti vicino questa notte…
Sciolgo
l’abbraccio e mi perdo nei tuoi occhi
stupendi…
Ad
un tratto mi sento sollevare da terra, mi stringi
al tuo petto e ti dirigi verso il mare.
-Allora
principessa, devo buttarla in mare per farle
rivivere la sua giovinezza?-
-Cosa
Nicolas, ma sei pazzo? Mettimi giù
immediatamente, te lo ordina Antonella la the best!-
Non
riesco neanche a finire la frase che mi trovo
sott’acqua.
Riemergo
e vedo Nicolas ridere.
-Questa
me la paghi-
Gli
salto addosso facendogli perdere l’equilibrio e
facendolo cadere in acqua insieme a me.
Passiamo
un altro po’ di tempo assieme, poi mi carica
sulle spalle e torniamo fradici da Patty e Matias.
Li
abbiamo quasi raggiunti ma mio zio si ferma prima
e mi fa scendere dalle sue spalle.
E
mi bacia.
Poi
mi prende per mano e mi sussurra.
-Andiamo
Cenerentola, l’incantesimo è finito, si
torna alla realtà!-
|
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Capitolo 2 *** 2 ***
Ciao
a tutti,
le
quattro fantastiche
lettrici che mi hanno commentato mi hanno convinto a continuarla e
quindi
eccomi qua. Vorrei anche ringraziarle di cuore per avermi commentato la
storia
e spero continueranno a seguirmi e a darmi consigli.
Un
bacione.
Gaia
È
passata una settimana da
quella notte a Pinamar…
Una
settimana che Antonella
la the best che ha sempre tutto, si sente senza qualcosa…
Senza
una parte del suo
cuore, rubata da lui…
La
sera dopo quella notte
c’è stato pure il concerto dei ragazzi a scuola.
Io
e Nicolas eravamo fuori
in giardino, non abbiamo resistito, ma poi quello che mi ha detto mi ha
ferito
più di mille spade nel cuore, mi ha detto “scusa
è stato uno sbaglio, non
possiamo qua, tutti pensano che io sia tuo zio, mi dispiace Anto, pensa
a
qualcun altro, io continuerò la storia con Emma.”
Da quella volta non ci siamo
più parlati.
Lo
so che non lo pensavi
veramente Nicolas, che l’hai detto solo perché hai
paura che qua la nostra
storia non potrà funzionare, ma io sto mentendo a mia madre
e mio fratello per
farti restare, a me non ci pensi? Sei solo un egoista.
-Forza,
salgano sul palco le
popolari.- dice il professore.
Mi
riscuoto dai miei
pensieri, mi ero scordata di essere a lezione di musical.
Vedo
le popolari salire sul
palco: Giusy, Tamara, la mia amica Patty. Eh già io e Patty
stavolta siamo
rimaste amiche e ne sono contenta, voglio starle accanto in questo
brutto
momento, è ancora arrabbiata con sua madre e non so quanto
ci metterà a
perdonarla.
Poi
ecco che sale Emma,
appena è sul palco si mette a urlare.
-Aaaaa,
c’è Nicolas il mio
ragazzo, Nico vieni a darmi un bacio di incoraggiamento che sto per
salire sul
palco col mio gruppo.-
Mi
giro e lo vedo appoggiato
alla porta del teatro. Incontro il suo sguardo e le lacrime mi invadono
gli
occhi. No! Io sono Antonella la divina, e Antonella non piange davanti
a tutti.
Mi giro dall’altra parte o non riuscirei a sostenere il suo
sguardo.
Probabilmente
devi avergli
fatto segno di no perché Emma sta insistendo allo sfinimento.
-Eddai
Nico, forza vieni
qua.-
-Nicolas
per favore
avvicinati o qua non iniziamo più la lezione!- gli dice mio
zio Fito.
Sento
i suoi passi e lo vedo
avvicinarsi e baciarsi con Emma che se lo tiene ben stretto.
Le
popolari ballano amigos
del corazon e come al solito Emma comincia a lamentarsi dei passi,
mamma mia
questa è peggio di me!
-Forza
divine!-
-Ma
abbiamo già ballato!-
dico a mio zio Fito!
-Lo
so, ma oggi vi voglio
proporre un’altra attività, canterete una canzone
di un cantante famoso!Forza
che vi metto la base, Anto mettiti nel microfono davanti, voi ragazze
farete
coro nel microfono a fianco!Forza nipotina che la conosci benissimo
questa
canzone!-
Sento
il suo sguardo
addosso, ma sorrido, spingo indietro i capelli e do l’ok a
mio zio!
La
musica parte…ma che canzone
è??
Oh
no, ci mancava solo
questa canzone…
A
volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
Sei tutto quello che vorrei
Incancellabile oramai!
Sei
tutto quello che voglio
Nicolas, prendo in mano il microfono e inizio a muovermi sul palco come
solo io
so fare, al ritmo lento di questa splendida canzone!
Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché oramai sarai
Incancellabile
Lacrime
nascoste dietro a
sorrisi, sorrido agli altri che mi stanno guardando, sorrido a Patty
che
ricambia emozionata. Sorrido perché non posso fare altro,
è inutile cantare non
lasciarmi perché l’hai già fatto!
Incancellabile, si lo sarai per me, ma non lo
saprai mai.
Con la tua voce, l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei
Sulle mie labbra sento la voglia
Che ho di te
Passo
con gli occhi tutta la
sala, finché non incontro il tuo sguardo fisso su di me. Il
mio viso cambia
espressione, non riesco a staccare gli occhi da te, come se avessi
paura che
alla perdita di questo contatto tu te ne andassi via!
Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
E più ti
guardo e più lo
sai
Di te io m'innamorerei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi,
Non farlo mai perché
E
canto così. Continuando a
fissarti, come se stessi cantando per te, bè forse lo sto
facendo!
Se guardo il cielo
Io sento che sarai
Incancellabile oramai oh no!
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Incancellabile tu sei
Nei miei respiri e i giorni miei
Tu non lasciarmi mai
Sento
le lacrime scorrermi
sulle guance. Basta!
Ho
anch’io un cuore, penso
di avere il diritto di piangere, anche se ora le popolari staranno
ridendo di
me. Non lasciarmi per favore, mi sento sola senza di te!
(coro)E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Oh no
(coro)E più mi manchi e più tu sei
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi mai
Tu non lasciarmi
Da sola senza te
Ora e per sempre
Resterai dentro
I miei occhi
Incancellabile
Appoggio
per terra il
microfono e scappo via. Ho già fatto troppo ridere! Questa
volta è diverso, non
sono finte lacrime queste, anche se molti lo pensano, non sto piangendo
per
attirare sguardi su di me questa volta, vorrei solo uno sguardo,
proprio quello
per cui sto piangendo!
Sento
dei passi dietro di
me…
Mi
volto…
Sei
tu…
-Vattene
via!-
-Anto
aspetta, per favore!-
-NON
CHIAMARMI ANTO!- dico
ormai urlando!
-Nicolas,
perché gli sei
corso dietro? Vieni via, tanto starà facendo finta come al
solito!- Bene, è
arrivata anche Emma ora.
-Ecco,
portatelo via che mi
fai pure un piacere!- gli dico.
Si
sta per avvicinare ma io
indietreggio, perché fai così Nicolas, non
capisci che mi stai facendo male??
-Non
voglio parlare con te
Nicolas, sei l’ultima persona che vorrei vedere!Vattene.-
-Aspetta
Antonella ti
prego.-
-TI
HO DETTO DI ANDARTENE!!-
-Cosa
succede qua? Anto…- è
arrivato anche Fabio. Corre verso di me e mi abbraccia mentre io
continuo a
piangere!
-Zio
per favore, lasciaci
soli!- gli dice mio fratello.
Finalmente
se ne va con la
smorfiosa attaccata al suo braccio.
Ci
sediamo su una delle
panchine del giardino.
-Anto
mi vuoi spiegare cosa
succede? Siamo tutti preoccupati là dentro!-
-fabio,
io ti racconto
tutto, ma non devi dirlo a nessuno, neanche a Tamara per favore!Me lo
prometti?-
-Te
lo prometto sorellina,
dai raccontami!-
-Fabio,
io mi sono
innamorata di Nicolas!-
-Ma
Anto, è nostro zio!- mi
dice Fabio.
-Andiamo
fratellino, lo so
che non è nostro zio, mi ha raccontato tutto, ma non devi
dirlo alla mamma
altrimenti lo caccia via e io non voglio che se ne vada!-
-Bè
ma allora scusa, non
vedo il problema!-
-Ecco,
la notte che è
scoppiata la bomba che leandro è il papà di
patty, Nicolas ci ha portato a
Pinamar me Patty e Matias e per lasciare i due fidanzatini da soli io e
Nicolas
siamo andati a fare una passeggiata. Anche lui è innamorato
di me, abbiamo
passato una notte stupenda, ma è finito tutto là
perché qua a Buenos Aires la
nostra storia non può funzionare perché tutti
sanno che lui è mio zio e vederlo
con Emma mi fa stare male Fabio, mi sono sentita usata e presa in giro!-
Lo
vedo un attimo stordito,
poi mi abbraccia.
-Lo
so cosa vuol dire stare
male per amore sorellina!-
-E
ora come faccio?-
-Tranquilla,
ho un piano! Mi
sento un po’ te a escogitare piani di questo tipo, non sono
proprio il mio
genere fare queste cose! Forza andiamo dentro a spiegare che hai avuto
un
attimo di nostalgia per papà!-
Mi
alzo e seguo Fabio, sono
proprio curiosa di sentire questo piano!!
Fine
capitolo!
La
canzone è incancellabile
di laura Pausini!
Allora
ringrazio di cuore:
Amimy:
ciaooo, grazie mille del tuo commento, sono molto contenta che la
storia ti sia
piaciuta, ed è grazie a voi che mi è venuta
voglia di continuarla, ho
apprezzato molto la tua recensione, spero continuerai a seguirmi e a
farmi
sapere come va, magari anche con qualche critica se necessario!Un
bacione e
grazie mille!
Valevigi1995:
Ciao, eccomi qua a continuare la storia, grazie mille per avermi spinto
a
continuarla, spero continuerai a farmi sapere come sto andando!
Mileybest: Ciao,
grazie mille per la tua recensione, ecco qua il continuo…
Spero di non averti
delusa! Un bacione!!
Misty_pan96:
Ciao grazie mille per avermi detto che scrivo bene, questo è
diciamo un attimo
l’inizio della storia, poi stai tranquilla che ho
già in mente varie lotte e
intrighi vari! Spero ti sia piaciuta! Baciii!!
|
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Capitolo 3 *** 3 ***
Sono
le nove di sera.
Sono
in camera mia a
guardare un film in televisione mentre ripenso alla scenata che ho
fatto
stamattina. Non ero in me per quanto stavo male! Sono venuta
direttamente a
casa dopo, ho mandato Fabio ad avvisare tutti del finto motivo per cui
stavo
male!
Bè
ora spengo la tv e ballo
un po’ per tirarmi su di morale.
Bussano
alla porta!
-Avanti!-
Entra
Caterina con una
faccia da funerale.
-Ciao
Anto!Come stai? Devo
dirti una cosa!-
-Sto
meglio, avanti dimmi
Caterina!-
-Ecco
vedi, Pia e Luciana
hanno convinto il professore e hanno formato un gruppo per conto loro,
capitanate da Emma!-
Il
mondo mi crolla addosso,
le mie divine mi hanno abbandonato e tutto per colpa di chi?
Lei,
sempre lei, ma cosa
vuole rovinarmi la vita? Prima mio zio e ora anche le divine. Me la
pagherai
Emma, è una promessa!
-Tu
perché non sei andata
con loro?- domando a Caterina.
-perché
noi siamo amiche
dall’asilo, e io cioè non mi andava di lasciarti
da sola un’altra volta!-
Sorrido
e di slancio la
abbraccio, questo non se lo aspettava!
È
proprio vero, stare con
Patty mi sta facendo diventare più buona!
-Grazie!-
gli dico.
Caterina
mi sorride.
-Anto
posso parlarti di una
cosa?-
-Va
bene dai, dimmi.-
-Mi
sa che ho fatto una
cavolata a lasciare Alan, mi manca un sacco!-
-E
allora cosa ci fai qua?
Corri da lui no?- beata lei che può stare col ragazzo che le
piace!
-Hai
ragione, corro, grazie
Anto, a domani!-
Come
esce Caterina entra mio
fratello, certo che questa camera è un via vai.
-Anto,
lo conosci bene il
mio piano perché l’ha già utilizzato
anche matias, comunque ti ho procurato un
fidanzato, finto naturalmente!-
-Scusa,
che me ne faccio di
un fidanzato?- gli domando confusa!
-Come
che ci fai, ci fai
ingelosire Nicolas no?-
-Fratellino
sei un genio,
non ci avevo pensato! Bravo vedo che stai prendendo qualche mia
qualità!-
Sorride
–dai vieni in
salotto che ti presento Marcos.-
Scendo
in salotto e trovo un
ragazzo biondo con gli occhi azzurri che sembra uscito da una rivista
da quanto
bello è. Sarà un piacere fingere che sia il mio
ragazzo!
-Marcos,
lei è mia sorella
Antonella!-
-Incantato!-
dice il
ragazzo.
-Bè,
sono divina come al
solito!-
Mio
fratello sbircia dalla
finestra.
-Sta
arrivando Nicolas, mi
raccomando Marcos ti ho spiegato quello che devi fare, e tieni le mani
a posto
con mia sorella eh, io vado su!-
Fabio
sale in camera sua e
io ora che faccio con questo tipo?
Sorrido
e provo ad attaccare
discorso –Allora come vi siete conosciuti te e mio fratello?-
In
quel momento si apre la
porta, non faccio neanche in tempo a girarmi che Marcos mi prende e mi
bacia.
Mi
viene da tirargli uno
schiaffo, ma come si permette questo di prendermi e baciarmi
così?
Ma
sto al gioco anche perché
è appena entrato Nicolas
Il
mio finto zio inizia a
schiarirsi la voce per attirare la nostra attenzione, ma senza successo.
Finchè
non si mette a
urlare.
-Scusate!-
Marcos
lo guarda –sii?-
-Cosa
state facendo?-
domanda Nicolas leggermente arrabbiato!
-Sto
baciando la mia
ragazza, qualche problema?-
-La
tua ragazza?-
-Si,
la sua ragazza
Nicolas!- mi intrometto io.
Ci
lancia un’occhiata di
fuoco e se ne va di sopra!
Mi
giro verso il signorino
qui presente.
-Allora,
mettiamo in chiaro
qualche cosina darling. Ho capito che dobbiamo fingere, ma la prossima
volta
prima di baciarmi mi avvisi e non ti prendi tutta questa
libertà!-
-Allora
baby, forse non
l’hai capito, ma ora il gioco ce l’ho in mano io, o
fai quello che voglio o io
vado a dire tutto al tuo bel Brad Pitt, quindi mi prendo tutte le
libertà che
voglio. Chiaro? Ci vediamo domani a scuola bella.-
Mi
dà un altro bacio sulle
labbra e se ne va.
Fabio
e le sue idee…
Vabbè,
sopporterò, pur di
riavere Nicolas, e si sa, quando io voglio qualcosa, prima o poi lo
ottengo!
Ora
devo pensare alle
divine, devo trovare un modo per riavere Pia e Luciana nel mio gruppo,
ah si
pentiranno di avermi lasciato, se ne pentiranno di sicuro!
-Ah
ah ah Dorina, il nostro
piano sta funzionando alla grande!!-
La
voce starnazzante di mia
madre arriva dalla cucina, c’è la porta semichiusa.
Mi
metto ad ascoltare.
-Si
si Bianca, ora tu devi
essere favolosa, ma soprattutto devi essere molto comprensiva con
Leandro.
Forza sistemiamoci i capelli.-
Ah,
i soliti piani sballati
di mia madre che poi non funzionano mai.
-Si
Dorina, presto
riconquisterò Leandro, ormai è arrabbiato con
Carmen e non sospetta minimamente
che sono stata io a falsificare il test del dna che aveva fatto con
Patty.-
-Tu
cosa hai fatto?-
-Anto.!-
si spaventa mia
madre, non ci posso credere che abbia falsificato il test, come si
può essere
crudeli?
-Ma
ti rendi conto di quello
che hai fatto?- le chiedo.
-Si
ma ecco vedi Antonella,
tu dovresti capirmi, l’ho fatto perché volevo che
Leandro restasse con me.-
-Mamma,
si trattava di dare
una padre a una ragazzina! Un padre, quella persona che
neanch’io ho mai potuto
avere, quella persona per cui ho sofferto per anni credendo fosse morta
e che
invece è in carcere in Spagna. Non ti facevo così
bugiarda.-
-Antonella
non ti permetto
di parlarmi così!-
-Io
parlo come mi pare e
piace!-
Me
ne vado sbattendo la
porta.
-
Non dirlo a nessuno!- Mi
urla mia madre dalla cucina.
Che
rabbia. Come ha potuto
mia madre fare questo? Certe volte proprio non la capisco.
Pure
io sono crudele, ma
certe cose so che possono ferire molto.
Su
quante cose ha mentito
mia madre, sulla gravidanza, sul test del dna, sul fatto di Nicolas,
sul fatto
di mio padre…
Già
mio padre…
Sono
arrabbiata con lui, ma
comunque è pur sempre mio padre e gli voglio un sacco di
bene. Quanto mi
piacerebbe sentirlo o vederlo anche solo per pochi minuti.
Suonano
alla porta…
Vado
ad aprire e vedere chi
è.
Mi
trovo davanti Patty in
lacrime.
-Patty,
cos’è successo?-
-Antonella,
ho appena visto
Luciana e Matias baciarsi!-
Fine
capitolo!
Ciao
a tutti…Spero che
questo capitolo vi sia piaciuto.
Volevo chiedervi un grosso favorone! Non so con chi
fare stare Patty…Matias o Bruno? Per favore datemi un
consiglio. Un bacione!
Amimy: Ciao
cara, le tue recensioni mi fanno sempre molto piacere, riescono a darmi
un
sorriso e a darmi la voglia di continuare a scrivere. Spero che il
piano ti sia
piaciuto, anche se è un po’ banale, ma mi pareva
ci stesse bene quindi l’ho
inserito. Spero ti piaccia anche questo nuovo personaggio, Marcos, che
se non
si è capito è un cattivo, ma si
spiegherà meglio tutto più avanti. Spero che
continuerai a seguirmi e grazie ancora per le tue splendide recensioni!
Un
bacione!
Valevigi1995:
ciaoo, grazie mille per la tua recensione, spero non ti abbia deluso il
piano,
è un po’ banale, ma calzava a pennello e
provocherà un altro po’ di intrighi! Spero
che questo capitolo ti sia piaciuto! Baciii.
Misty_Pan96:
Ciao, grazie mille per la tua recensione, mi ha fatto piacere che sono
riuscita
a riscrivere Emma perfettamente! Spero di non fare Antonella troppo
buona! Anch’io
adoro Laura Pausini, metterò spesso sue canzoni, sono troppo
fantastiche! Fammi
sapere se ti è piaciuto anche questo capitolo!
Bacio…
Mileybest:
Ciao cara, eh si avevi proprio indovinato il piano, ma scommetto che
molti se
lo aspettavano! Spero ti piaccia il personaggio nuovo e spero di essere
riuscita a inquadrarlo bene come “cattivo”. Grazie
mille della tua recensione!
Baci!
BAbyDany94:
Ciao, grazie mille per la tua recensione, grazie per avermi lasciato un
commentino!
Spero continuerai a seguire la storia e farmi sapere come va! Un bacio!!
Grazie
anche a chi ha solo
letto!
Alla
prossima.
Gaia
|
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Capitolo 4 *** 4 ***
-Cosaaaa??
Patty stai
scherzando?-
-No
Anto purtroppo no!- mi
dice Patty ancora in lacrime.
La
abbraccio e ci andiamo a
sedere sul divano.
-Forza,
raccontami!-
-Stavo
passando per il parco
e li ho visti che si baciavano!-
-Non
hanno fatto altro?- le
chiedo.
-No,
non lo so, sono
scappata via subito!-
-Dovevi
aspettare Patty,
magari è stata Luciana a baciare Matias. Magari lui non
voleva.-
-Non
lo so Antonella, ma non
penso sia così!- mi dice in lacrime.
-Ascolta
c’è una sola cosa
da fare, andiamo a casa di Matias, tu fai finta di niente e vedi cosa
ti dice
lui. Va bene?-
-Ok…-
-Dai
fammi un sorriso.-
Finalmente
la mia amica
sorride! E insieme ci avviamo a casa di Matias.
Arriviamo
davanti casa
Beltran.
-Bene,
io ti aspetto qua
fuori, mi raccomando fai finta di niente!-
Annuisce
ed entra in casa.
Non capisco perché Luciana si sia interessata a Matias, ma
una mezza idea ce
l’ho e di sicuro c’è di mezzo Emma!
Dopo
un quarto d’ora circa
Patty esce pensierosa!
-Allora?-
Le domando!
-Avevi
ragione tu, come sono
entrata matias mi ha raccontato cosa è successo, senza che
io gli chiedessi
niente! Luciana si è avvicinata e l’ha baciato e
quando lui l’ha mandata via
lei ha detto che l’aveva fatto così,
perché aveva voglia e se n’era andata! Non
capisco proprio perché l’ha fatto, che voglia
portarmi via Matias?- mi chiede
preoccupata Patty.
-Sai
cosa penso io invece?-
-No
cosa?-
-Luciana
e Pia hanno
lasciato le divine per formare un nuovo gruppo con Emma e dato che tu
sei mia
amica l’hanno fatto perché sapevano che sarei
stata male anch’io per te! Ora
vado da Luciana, adesso mi sente quella!-
-No
Anto lascia stare,
aspetta!-
Senza
ascoltare Patty mi
dirigo alla pretty land school of arts sperando di trovarla
là!
Ed
infatti la trovo in
teatro con Emma e Pia che provano una canzone ridicola!
-Luciana
devo parlarti puoi
venire un attimo?-
Luciana
si guarda un attimo
spaesata, intimorita e cerca lo sguardo di Emma che gli fa cenno di no
con la
testa.
-Veramente
starei provando!-
mi dice.
-Oh
bè non ci sono problemi,
te lo dirò qua, posso sapere perché hai baciato
Matias davanti a Patty, perché
tu sapevi che Patty era là, vero?- gli dico con tono
aggressivo!
-Ehi
pagnottella, parla con
me, dato che ho ideato io questo piano.-
-Posso
sapere il motivo
Flemma?-
-Certo,
ecco vedi,io voglio
far capire a tutte le persone che ti stanno vicine che soffriranno se
continueranno a starti accanto, vedi non mi è proprio andata
giù che tu non mi
abbia lasciato a capo delle divine.- la fulmino.
Nel
frattempo Patty, che era
rimasta dietro la porta ad ascoltare tutto, spunta fuori e col coraggio
che da
un po’ ha tirato fuori dice a Emma –Bè
Flemma questo piano ti è andato male,
perché io continuerò a stare accanto ad
Antonella!-
Mi
porto una mano davanti la
bocca e con tono falso dico –oh ma quanto mi dispiace! Ciao
ciao Flemma!-
Mi
giro e faccio per
andarmene a braccetto con Patty, quando Emma mi si fionda addosso
iniziando a
tirarmi i capelli.
Patty
viene in mio aiuto
tirando Emma per la maglietta, ma ecco Pia e Luciana che accorrono in
aiuto di
Emma, Pia inizia a tirare Patty per un braccio mentre Luciana inizia a
spintonarmi.
-Ti
odio Tontonella!- mi
urla Emma.
-Ehi,
solo io posso
chiamarla così!- Giusy e Tamara compaiono sulla porta del
teatro e accorrono in
aiuto di me e Patty.
La
rissa continua fino a
quando arrivano Nicolas, i ragazzi della band, Marcos e Matias che
riescono a
separarci.
-Si
può sapere cosa
succede?- chiede Nicolas che tiene fra le braccia
un’infuriata Emma.
-Oh
Nicolas, ha cominciato
lei.- dice Flemma indicandomi.
-Scusami
Darling ma vedi di
non raccontare stupidaggini chiaro?- dico staccandomi dalla presa di
Marcos.
-Emma
ha ragione, ha
cominciato Antonella.- dice quella falsa di Pia.
Ghigno
e alzo gli occhi al
cielo.
-Noi
siamo arrivate dopo,
Patty, tu sai chi ha cominciato e sappiamo che te non racconteresti mai
una
bugia!- dice Giusy.
Patty
che è tenuta stretta
da Matias dice –ha cominciato Emma, io e Anto ce ne stavamo
andando e lei le è
saltata addosso.-
-Ma
mi pare ovvio che dice
così tesori, è una sua amica.- dice Pia con
quella sua vocina odiosa.
-Io
me ne vado, non ho
voglia di stare qua a sentire stupidaggini!-
-Antonella,
prima devi dire
qualcosa a qualcuno!- mi dice Marcos tenendomi come se fosse veramente
il mio
ragazzo che mi fa la ramanzina, indicando Emma con la testa, ma cosa
vuole
questo? Che io gli chieda scusa?
-Si
hai ragione!- mi giro
verso Giusy e Tamara sorridendo –Grazie mille popolari!-
E
me ne vado lasciando Emma
e le sue compari nere di rabbia, Giusy e Tamara con un sorriso stupito
e tutti
gli altri con un sorrisino divertito.
È
mezzanotte passata ma non
riesco a prendere sonno.
Sento
la porta della mia
stanza aprirsi lentamente.
Di
sicuro sarà mia madre, da
quando sono amica di Patty ogni sera viene a dirmi quanto male ci ha
fatto sua
madre, che gli ha portato via Leandro, che Patty è perfida,
non ne posso più.
Chiudo
gli occhi e faccio
finta di dormire, chissà che se ne vada se vede che dormo!
Sento
la porta richiudersi,
se ne sarà andata…
Ma
dei passi si avvicinano al
mio letto…
Una
mano delicata mi sposta
una ciocca dalla fronte…
Riconosco
questo tocco,
questa mano, questa sensazione, queste emozioni…
Rimango
immobile continuando
a fingere di dormire, sperando che non se ne vada…
Due
labbra dolci e morbide sfiorano
le mie…
Un
brivido mi sale lungo la
schiena, una morsa mi stringe lo stomaco…
-Ti
voglio bene…- mi
sussurri…
Poi
ti allontani e richiudi
la porta alle spalle.
-Anch’io
Nicolas…-
Fine
capitolo…
Ciaooo
a tutte! Allora
premetto che qualche scena la prenderò dal telefilm, ma
comunque vi avviserò e
non la spaccerò per mia. I sopranomi delle due nemiche ad
esempio sono quelli
del telefilm. Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Vi avviso che ci
sarà
anche un seguito di questa storia e una volta finita la scuola
aggiornerò un po’
prima!
Ringraziamenti:
mileybest:
Ecco sistemata la faccenda di Luciana. Volevo farti un ringraziamento
speciale
che mi commenti dall’inizio della storia e mi dai sempre
suggerimenti!Grazie
mille veramente!un bacione!
Roby_: Ciaooo,
tranquilla che c’era un motivo se baciava Luciana. Grazie
mille per avermi
detto che scrivo bene, mi ha fatto piacere ricevere il tuo commento,
spero
continuerai a seguirmi!Un bacio!
GinevraMalfoy90: Ciaooo, tranquilla,
penso proprio che Patty la lascerò con Matias,
grazie per avermi commentato, fammi sapere come va avanti e se hai
qualche
critica falla pure, che apprezzo pure quelle, mi aiutano a
migliorare!Baciii
Feffe_Cullen_Blast: Ciao, tranquilla che
la rissa succederà presto, e ho già in mente cosa
fargli fare a questo ceffo! Comunque grazie mille, ho apprezzato la tua
recensione, mi fa piacere ricevere anche qualche critica ogni tanto, mi
aiutano
a migliorare!Spero sia stato piacevole anche questo capitolo! Un bacio!
Al
prossimo capitolo…
Gaia
|
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Capitolo 5 *** 5 ***
Sono
passati due giorni
dalla litigata con Emma e le altre divine.
Ammetto
che un po’ ci sono
rimasta male, non pensavo che potessero tradirmi
così… Pensavo fossero
veramente mie amiche.
Sono stanca…perché
Emma è
dovuta venire qua?
È
da quando è arrivata che
tutto mi va male…ma se crede che gliela darò
vinta si sbaglia di grosso.
Mi
butto a letto, che palle,
venerdì sera e non so cosa fare…
Bussano
alla porta e entra
mio fratello.
-Ehi
sorellina, cos’è quella
faccia?-
-Eh
dai, lo sai Fabio.-
-Bè
preparati che stasera
andiamo a ballare, forza ti aspetto giù tra un quarto
d’ora!-
-Ma
non ce la faccio a
prepararmi in quindici minuti- gli dico.
-Dai
dai sorellina e togliti
quel muso!Puntuale eh.-
-Ma
Fabio…-
Niente,
è gia sceso…ma si
dai, uscire un po’ mi farà bene e poi io adoro
ballare.
Indosso
una maglia lunga a
fascia bianca, un paio di pantaloni neri stretti e le
decolté bianche. Dopo
mezzora scendo.
-Evviva
la puntualità!- mi
dice mio fratello.
-Scusa,
ma loro che ci fanno
qua?- dico quando mi accorgo che in salotto ci sono pure Marcos e
Tamara.
-Andiamo
tutti insieme no?-
mi dice mio fratello.
Annuisco,
ma la voglia di
andare che avevo prima è svanita non appena ho visto Marcos,
non mi piace quel
tipo, non mi piacciono gli atteggiamenti che ha verso di me, mi fa
quasi paura
e non posso dire a mio fratello che smettiamo la recita o lo andrebbe a
dire a
Nicolas.
Ah,
ma si stasera pensiamo a
divertirci.
Andiamo
a piedi fino a una
discoteca del centro tanto è vicina.
Entriamo
e il ritmo ad alto
volume mi travolge, sento la voglia di ballare che mi sale lungo il
corpo, non
riesco a stare ferma e mi butto al centro della pista.
Inizio
a muovermi come solo
io so fare, con la mia eleganza, il fascino dei miei movimenti, eh
bè sono
Antonella la the best.
Sento
due mani sconosciute
poggiarsi sui miei fianchi.
-Ciao
bellissima.- mi giro e
un tipo alto con i capelli neri sparati in aria e gli occhi scuri come
il
petrolio mi sorride, non mi piace il suo sorriso.
-Scusa,
ma non ti conosco.-
-Possiamo
conoscerci ora ,
sei qua da sola?-
-No
veramente sono con il
mio ragazzo!- Bè dai Marcos serve a qualcosa.
-Non
lo vedo vicino a te.-
-è
a farsi un giro.-
-Bè
vorrà dire che mi
porterò via la sua ragazza!- mi dice.
-Scusa?
Ma lo sai con chi
stai parlando? Io sono Antonella la the best e decido io con chi stare!-
-Mi
dispiace Antonella the
best, ma stasera vieni a farti un giro con me bambolina.- Mi afferra
per il
polso, provo a dimenarmi ma non mi lascia andare, ha una stretta forte.
-Ti
ho detto di lasciarmi
andare!- insisto.
Lui
per risposta aumenta la
presa e mi si avvicina.
-Scusa,
ti ha chiesto di
lasciarla andare.-
Giro
la testa e dietro di me
compare Nicolas, come se fosse il mio angelo custode.
-Non
ti ha mai detto nessuno
di farti gli affari tuoi?- gli risponde spavaldo il ragazzo che mi
tiene ancora
stretto il polso.
-Veramente
questi sono
affari miei.- risponde Nicolas.
-E
tu chi saresti per
intrometterti?-
-Sono
suo zio!-
-Bè
mi dispiace ma stasera
la tua nipotina viene via con me, saluta lo zio Antonella.-
Non
fa in tempo a girarsi
verso di me che il pugno di Nicolas gli rompe il labbro e lo fa cadere
a terra.
-Andiamo
via.- Mi prende la
mano e mi trascina fuori dalla folla che incurante continua a ballare.
Usciamo
nel giardino del
locale.
-Grazie.-
gli dico.
-Non
mi va che giri da sola,
hai capito?-
-Ma
non ero da sola, c’erano
anche Fabio, Tamara e Marcos, ci saremo persi di vista un attimo.-
-Bè
vedi di stare attenta la
prossima volta.- mi dice.
-Ma
scusa ma perché ti
importa tanto?-
-Perché…perché
è come se
fossi mia nipote.-
-Nicolas
per favore, ti ho
sentito che sei entrato in camera mia l’altra sera, io non ce
la faccio più.-
gli confesso, gli occhi diventano lucidi, finalmente ho il coraggio di
dirglielo, non posso più sopportare di vederlo con Emma.
Mi
accarezza una
guancia…-Anto…io…-
-Antonella,
ma dov’eri
finita? Nicolas, cosa ci fai qua?-
E
ti pareva che arrivava mio
fratello a rovinare questo momento perfetto.
Toglie
la mano dal mio viso.
-Un
ragazzo stava
importunando Antonella e sono andato ad aiutarla.-
-Anto
tutto bene?- mi
abbraccia Marcos. Perché ho accettato di fare il piano di
mio fratello quella
volta?
-Vedi
di stare più attento
alla tua ragazza la prossima volta.- gli dice Nicolas.
-Si
si, stai tranquillo che
a lei ci penso io.-
-Vedo
come gli sei stato
vicino questa sera!-
-Scusa,
ma tu non sei
nessuno per dirmi cosa devo fare con la MIA
ragazza.- Marcos gli si avvicina.
-La
tua ragazza è anche mia
nipote e giustamente mi preoccupo.-
Iniziano
a spintonarsi
leggermente finchè Fabio non li separa.
-Buoni
per favore, eravamo
venuti qua per divertirci!-
-Si
hai ragione, torno a
cercare Emma. Ci vediamo.-
Una
pugnalata al cuore
avrebbe fatto meno male…Emma…quindi era qua con
lei.
Le
lacrime iniziano a
minacciare di scendere.
-Noi
torniamo dentro, vi
lasciamo soli.- dice mio fratello.
-Scusami
darling ma perché
ti sei comportato in quel modo? Devi solo fare finta di essere il mio
ragazzo e
stasera hai proprio esagerato.- gli dico a Marcos.
-Vediamo
di capirci
bambolina, la recita finisce qua, sei una bella ragazza, mi piaci
Antonella,
quindi ora il gioco lo dirigo io, ti ripeto che ti conviene non dirlo a
nessuno
se non vuoi che Nicolas sappia la verità, ma penso che tu
non voglia vero? Da
oggi in poi sarai tu a fare tutto quello che dico io! E la prima cosa
che
voglio è che tu sia la mia ragazza, poi lo diciamo a tuo
fratello, così capirà
che non è più una recita.-
-Sorry
baby, forse non ci
siamo capiti, ma chi ti credi di essere?-
Mi
si avvicina e appoggia la
sua fronte sulla mia e mi sussurra –io sono colui che
può rovinarti la vita, so
il vostro segreto, so che Nicolas non è tuo zio e immagino
non vogliate che si
sappia in giro, ma stai tranquilla, manterrò il segreto,
questo e altro per la
mia ragazza.- Mi mette una mano dietro il collo, mi attira a
sé e mi bacia. Non
riesco a respingerlo e cedo, ma provo un senso di schifo a baciarlo,
una brutta
sensazione.
-Sei
un mostro.-
-Sarà
meglio che cambi
atteggiamento piccola mia.-
-Io
non sono tua chiaro?-
metto in chiaro le cose.
Lo
vedo ghignare allora mi
giro e me ne vado.
Esco
e me ne torno a casa,
voglio dimenticare al più presto questa serata.
Mi
butto sul letto e piango,
piango per tutto quello che mi sta succedendo, piango perché
ogni lacrima che
scende spero possa portare via l’amore che provo per te
Nicolas, ma non è così,
tu ormai sei dentro me, incancellabile.
Non
voglio che Marcos venga
a dirti del piano, non mi perdoneresti mai se lo venissi a sapere
così, c’è
solo una cosa da fare Nicolas…
Fine
capitolo.
Ciao
a tutteeee…scusatemi ma
non ho tempo di ringraziarvi tutte personalmente perché sono
di corsa. Spero
che questo capitolo vi sia piaciuto e che mi farete sapere come sempre
anche
con delle critiche se necessario.
Grazie
mille per le
bellissime recensioni a: GinevraMalfoy90, mileybest, Misty_Pan96,
BAbyDany94,
_chocola_, Roby_!!
Un
bacio
Gaia
|
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Capitolo 6 *** 6 ***
Sesto capitolo
Sono
passati due giorni da
quella sera in discoteca. Due giorni che sono la ragazza di Marcos,
costretta,
non ce la faccio più, mi fa schifo baciarlo, quando mi
abbraccia non sento
niente, non provo nulla, non si può fingere di amare una
persona.
Sono
le tre di notte, e come
succede da qualche notte non riesco a dormire. Mi giro e rigiro nel
letto
fissando il soffitto. Voglio dirti tutta la verità Nicolas,
devo togliermi
questo peso, ma non so quando dirtelo, sei sempre insieme a
quell’oca di Emma.
Basta,
o finisco per
impazzire, mi alzo lentamente dal letto e molto silenziosamente mi
avvio verso
camera tua.
Busso
alla porta della
camera che un tempo era di Leandro e che ora ci dormi tu.
-Ma
chi è a quest’ora?
Avanti- beneee, è già mezzo arrabbiato
perché l’ho svegliato.
-Ciao,
ti ho svegliato?- ti
dico entrando.
-Antonella,
tranquilla,
tanto non riuscivo a dormire.-
Faccio
un respiro profondo,
ti sei messo a sedere sul letto e mi guardi in attesa che io dica
qualcosa.
-Nicolas,
io devo dirti
tutta la verità perché non ce la faccio
più a vivere così. Io e Marcos non
stiamo veramente insieme, era tutta una finta perché volevo
farti provare
quello che provo io quando tu stai con Emma sperando che tutto questo
servisse
a farti riflettere su di noi, ma ora le cose si sono complicate e ho
capito che
a te di me non interessa niente, quindi dovevo togliermi questo peso e
dirti
tutta la verità, scusa se ti ho disturbato, buonanotte!-
Le
lacrime scendono copiose
dai miei occhi, mi giro e faccio per andarmene, ma mi blocchi il polso
e mi
sorridi.
-Non
piangere per me Anto,
il tuo piano ha funzionato.-
-Cosa
vuoi dire?- gli
chiedo.
-Che
non hai idea di quanto
ero geloso di vederti con quel tipo.- finalmente sorrido.
-E
perché non me lo hai mai
detto scusa?-
-Perché
pensavo ti piacesse
veramente quel tipo, oddio Antonella non hai idea di quanto mi rendi
felice.-
Mi
circondi la vita con un
braccio e mi attiri te, vedo le tue labbra farsi sempre più
vicine, finché ci
uniamo in quel bacio che tutti e due aspettavamo da tempo, in quel
bacio che sa
di amore e lacrime, in quel bacio che è pieno di passione,
di voglia di stare
insieme.
-Non
ce la facevo più a
stare senza di te Antonella.- mi dici.
-Neanch’io
Nicolas,
neanch’io –
Continuiamo
a baciarci con
passione e ci sdraiamo sul tuo letto.
Rimaniamo
così per un po’,
accoccolati vicini, sentendo il respiro caldo dell’altro sul
collo, sentendo il
petto alzarsi e abbassarsi secondo i nostri respiri.
-Nicolas,
rimane il problema
dell’altra volta, io non voglio stare con te di nascosto.-
-Ma
tutti pensano che io sia
tuo zio.-
-Mezzo
zio, e poi che male
ci sarebbe se ci siamo innamorati, alla fine siamo mezzi parenti.-
Sorridi
e mi stringi forte.
-E
con tua madre come la
mettiamo?- mi domandi.
-Se
ne dovrà fare una
ragione.-
-Quanto
mi sei mancata.- mi
dici.
Questa
è la seconda notte
più bella della mia vita.
Alcuni
raggi di sole che
filtrano dalla finestra mi svegliano. Sento un peso sullo stomaco,
sorrido, è
il braccio di Nicolas che mi tiene stretta anche mentre dormivamo.
Gli
do un bacio sulla
guancia.
-Però,
che dolce risveglio.-
mi sussurra.
-Forza
dormiglione che è
tardi, io ho scuola oggi.-
-Già,
e poi oggi dobbiamo
lasciare Emma e Marcos.-
-Nicolas
posso farti una
domanda?- ti chiedo.
-Anche
cento se vuoi
tesoro.-
-Ma
eri veramente innamorato
di Emma?-
-No,
in verità sono stato
con lei perché volevo vedere se riuscivo a dimenticarti, ma
non ci sono
riuscito.-
-è
ovvio Darling, mi
paragoni a quella Emma Taylor? Io sono molto the best.-
-
Lo so tesoro, lo so.-
Ci
diamo un alto bacio, e
poi un altro ancora e un altro ancora.
Quando
la porta si spalanca.
-Nicolas
hai visto
Antonella…??-
Mia
madre rimane un attimo
scioccata a vederci insieme, ma poi si ricompone.
-Qualcuno
può spiegarmi cosa
succede qua?-
Io
e Nicolas ci guardiamo un
attimo, indecisi su cosa dire, ma optiamo per la verità.
-Ecco
vedi mamma, io so che
Nicolas non è mio zio e abbiamo iniziato a volerci bene.-
-Tanto
bene.- aggiunge
Nicolas.
-Si
infatti- dico
sorridendogli –e sai com’è da cosa nasce
cosa e eccoci qua.-
Vedo
mia madre distogliere
lo sguardo pensierosa e infine dice…
-Va
bene, ma badate che
Leandro non venga a sapere che tu non sei realmente suo zio.-
Detto
questo se ne va.
Sorrido tristemente.
-Tutto
ok?- mi chiede
Nicolas.
-No,
ti pare normale che una
madre possa preoccuparsi solo di questo?-
Mi
rintano tra le tue
braccia e mi sento protetta.
-Fortuna
che ci sei tu.-
Mi
dai un bacio in fronte e
per mano scendiamo a fare colazione.
Sono
nel giardino della
scuola, sto aspettando Marcos, finalmente l’incubo di stare
con lui finirà.
-Ciao
piccola.-
Sta
per baciarmi, ma io mi
scanso.
-Ehi,
non vorrai che Nicolas
sappia del piano o che tutti sappiano che è tuo zio.-
-Mi
dispiace Marcos, la
recita finisce qua, Nicolas sa già tutto del piano, e se vai
a dire in giro che
non è mio zio lo negherò fino alla morte.-
Sul
suo viso si dipinge un
gihgno –ma brava Antonellina, me l’hai proprio
fatta questa volta.-
Mi
accarezza con un dito il
viso. Gli mollo una sberla.
-Non
mi toccare mai più.-
-Questa
me la paghi
Antonella, me la pagherai molto cara.-
Non
do peso alle sue parole
e me ne vado, anche se forse avrei dovuto preoccuparmi un po’
di più delle sue
minacce.
All’uscita
di scuola trovo
Nicolas ad aspettarmi, gli corro incontro e lo abbraccio.
-Allora?
L’hai lasciata?-
gli domando.
-Certo,
non l’ha presa molto
bene, mi ha minacciato di farmela pagare.-
-Anche
a me Marcos, ma cosa
vuoi che facciano? A me ora importa solo di stare con te.-
Ci
baciamo, senza sapere che
un ragazzo e una ragazza ci guardavano nascosti premeditando una
vendetta.
Fine capitolo.
Ciao a
tutte…non ho molto da
dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Ringraziamenti:
mileybest:
ciaoo, grazie mille per avermi recensito anche questo capitolo! Spero
continuerai a farmi sapere come va, se hia delle critiche falle pure!
Baciii
Misty_Pan96:
Ciaoo, grazie mille per i tuoi suggerimenti, visto che li ho seguiti?
Spero che
ti sia piaciuto come li ho svolti e che continuerai a seguirmi e
consigliarmi.
Un bacione.
Roby_:
Ciaooo, mi dispiace ma Marcos non posso metterlo con Emma, deve creare
un bel
po’ di casini prima, magari non proprio insieme, ma una bella
alleanza potrebbe
starci!Grazie mille della recensione. Un bacione.
Grazie anche a chi
legge
solamente.
Gaia
|
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Capitolo 7 *** 7 ***
Settimo
capitolo
Sono
le sette di mattina,
Ieri
ho finalmente chiarito
le cose con Nicolas e ora stiamo insieme,non ci posso ne ancora
credere,
abbiamo passato una giornata stupenda, siamo stati tutto il tempo
insieme a
coccolarci e parlare. Con Nicolas mi sento a mio agio e sento di poter
essere
me stessa per la seconda volta con qualcuno, dopo Patty.
La
mia amica ha finalmente
perdonato sua madre e ora sta cercando di dare una mano ai suoi
genitori a
risolvere le cose.
Mi
stiracchio e mi metto a
sedere sul letto. Noto che sul mio comodino è appoggiata una
rosa e un
biglietto.
La
prendo in mano e annuso
il suo dolce profumo, penso di sapere chi me l’ha mandata.
Apro
emozionata il biglietto
e leggo le due righe scritte:
Sono
uscito a correre presto
stamattina, stavi ancora dormendo
E
non ho potuto darti il buongiorno
personalmente,
quindi
ti lascio questo pensiero.
Preparati
che oggi riceverai una bella
notizia.
Buona
giornata piccola, ti voglio bene.
Nicolas
Sorrido,
il primo sorriso
della giornata e me lo hai regalato tu Nicolas.
Metto
il biglietto dentro il
cassetto, voglio conservarlo, e mi dirigo in cucina per fare colazione.
Sto
passando per il parco
vicino casa mia per raggiungere la Pretty
Land School of Arts., quanto qualcuno mi viene
addosso.
-Ehi
guarda dove cammini.-
-Oh
scusa, l’ho fatto
apposta.-
Alzo
lo sguardo e mi trovo
davanti Emma Taylor.
-E
posso sapere perché Emma
Taylor?- dico prendendola in giro.
-Perché
per colpa tua
Nicolas mi ha lasciato e io ho intenzione di riprendermelo, chiaro?-
-Bè,
stai sprecando energie
cara mia, perché Nicolas ora è mio, bye Darling.-
La
spengo di brutto e
continuo per la mia strada, ma la sento tirare fuori il telefonino e
urlare:
papiiiii…tutta arrabbiata!
Che
sciocca!
Cosa
crede che suo padre
possa intimorirmi? No ha decisamente sbagliato persona,
perché io, Antonella,
non mi lascio intimorire da nessuno.
Finalmente
arrivo a scuola e
trovo Patty all’ingresso.
Corro
ad abbracciarla e
salutarla.
-Anto,
come mai sei così
contenta oggi?-
-Patty,
pronta per una
notizia bomba?-
-Oh
si dai dimmi.- mi dice
emozionata Patty.
-Io
e Nicolas ci
frequentiamo.-
-Aaaaah,
ma è fantastico
Anto!- mi abbraccia di slancio e io ricambio.
-Forza
andiamo a lezione o
facciamo tardi.- Le dico tirandola per un braccio.
A
lezione di musical sono
già tutti seduti ad ascoltare i professori, ci uniamo anche
io e Patty.
-Emma,
Pia e Luciana devo
darvi una brutta notizia, la preside non è
d’accordo sul fatto di creare un
terzo gruppo, quindi mi dispiace ma tornerete a fare parte delle
divine.- dice
mio zio Fito.
Cavolo,
questa non ci
voleva, non le voglio quelle tre nel mio gruppo.
-Mi
scusi professore, ma io
Antonella proprio non la sopporto, mi faccia almeno cantare con le
popolari.-
dice la
Taylor.
-Va
bene, non ci sono
problemi. Forza allora popolari, sul palco, voglio vedervi scatenate,
proviamo
fiesta, veloci che finite le prove dobbiamo darvi una bellissima
notizia.-
Grazie
al cielo, almeno non
dovrò sopportare quella Emma anche nel gruppo.
Le
popolari iniziano a
cantare fiesta, non lo ammetterò mai, ma il ritmo di questa
canzone mi piace e
anche la coreografia non è male, naturalmente nessuno
dovrà mai sapere questo
pensiero.
-Fermi
tutti.-
-Emma
cosa succede?- La
rompiballe fa interrompere il numero delle mie rivali.
-La
coreografia non va bene,
è troppo banale, troppo scontata, non è
originale, bisogna cambiarla tutta, anzi
sapete cosa faccio, chiamo subito il coreografo di Britney,
così cambieremo
questa schifezza.-
-Scusa,
ma come ti permetti
bambina viziata che non sei altro di chiamare schifezza la nostra
coreografia?-
Ecco la mia degna rivale Giusy metterla a tacere.
-Bambina
viziata a me? Io
cari, sono Emma Taylor!-
-Ma
lo sai quanto me ne
importa cara mia, non ti permetto di venire qua ad offendere il nostro
lavoro.-
-Scusami
Emma, ma Giusy ha
ragione, sei libera di dare consigli, ma non di offendere il lavoro
delle tue
compagne, vedi di controllarti.- interviene mio zio Fito.
Mentre
Emma sbuffa
indignata.
-Forza
forza, facciamo
salire le divine adesso, io direi di ascoltare tango lloron che
è quella più
recente.-
-Perfetto!-
dico io e salgo
sul palco.
Accanto
a me si mette Pia
come al solito, mi giro a guardarla.
-Scusa
Pia, potresti fare
scambio di posto con Caterina?-
-Co…cosa?
E perché scusa?-
-Perché
Caterina se lo
merita di più, e ora vai dietro come ti ho detto.- Dico col
mio tono cattivo.
Caterina
passa avanti e col
labiale mi sussurra –grazie!-
Le
sorrido e poi mi impegno
a dare il meglio sul palco, come al solito del resto, sono troppo
divina!
Finiamo
il numero e ci
sediamo ad ascoltare la notiziona che devono darci il professore
Barcaroli e
mio zio.
-Bene
ragazzi, allora la
grande notizia è che tra due giorni partiremo per un altro
campeggio.-
Noi
ragazzi applaudiamo e
urliamo di gioia, ci volevano proprio due giorni di pace in mezzo alla
natura.
-Purtroppo
però siete troppi
e per problemi di responsabilità legale io e il professore
Fito non bastiamo
per controllarvi.-
Un
coro di noooo si leva da
noi ragazzi.
-Lasciatemi
finire- esclama
Barcaroli –quindi…ci accompagnerà anche
Nicolas, manager della band dei ragazzi
e zio di Antonella e Fabio.-
Nicolas
entra nella sala e
sorride nella mia direzione.
Quindi
era questa la bella
notizia, ricambio il sorriso, che bello!
Potrò
passare un
finesettimana in campeggio con Nicolas, Patty Caterina e tutti i miei
compagni,
lontana per un po’ da tutti i problemi che ci sono qua in
città.
Non
vedo l’ora di partire.
Fine
capitolo.
Scusate ma sono di fretta,
grazie mille a tutte per le recensioni, fatemi sapere se vi
è piaciuta l’idea
di riproporre un campeggio a questo punto della storia. La scena in cui
le
popolari ballano e Emma le offende è preso dal telefilm
più o meno. Un bacio a
tutti!!!
|
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Capitolo 8 *** 8 ***
Ottavo
capitolo
-Allora, contenta della
sorpresa?-
Io e Nicolas siamo appena
tornati a casa e finalmente possiamo stare un po’ da soli.
Saliamo in camera mia.
-E me lo chiedi? Certo che
sono contenta tesoro mio.-
Gli do un bacio veloce sulle
labbra.
-Solo che ci sarà
anche
quella antipatica di Emma, ma come hai fatto a stare con lei?-
-Guarda, sinceramente non lo
so proprio.- mi risponde sorridendo.
-Quando avevi me davanti gli
occhi poi, tu eri pazzo.-
-Lo sono ancora, pazzo di
te.-
-Aaaah, ma quanto ti adoro!-
Lui mi bacia e come mi
succede da un po’ di giorni, volo direttamente in paradiso.
-Forza, fuori adesso, ci
vediamo dopo, devo chiamare Patty perché mi venga ad aiutare
a fare le
valigie.- gli dico.
-Guarda che staremo via solo
tre giorni, e poi siamo in campeggio.- protesta.
-Ma tesoro, io sono una
divina, e devo esserlo sempre! Ci vediamo dopo.-
-Un ultimo bacio?- mi chiede
ed io non posso fare a meno di sorridergli.
-Eh va bene dai, vieni qua.-
-Ciao, ho sentito che sei
stato scaricato da Antonella.-
-Sono affari miei, cosa te
ne importa?-
-Vedi, anche a me quella
smorfiosa ha fatto un torto e ci terrei a fargliela pagare, posso
contare sul
tuo aiuto?-
-Scusa ma tu chi sei?-
-Non mi conosci? Sono Emma
Taylor.-
-Bene Emma Taylor, piacere,
sono Marcos, sono sicuro che diventeremo buoni amici!-
Finalmente stiamo partendo.
Metà bagagliaio della corriera è occupato solo
dalle mie valigie, ma si sa, una
divina deve avere sempre tutto con sé, per essere perfetta a
ogni occasione.
A fianco a me è
seduta
Caterina e stiamo ascoltando le canzoni di Madonna dal mio mp3.
Presto sarò io a
essere
ascoltata negli mp3, perché presto diventerò una
star.
Dopo tre ore di viaggio
finalmente arriviamo al posto dell’altra volta.
Scarichiamo i bagagli,
naturalmente Guido e mio fratello mi aiutano a portare le mie,
lamentandosi per
il peso e poi iniziamo a montare le tende che stavolta
dividerò solo con
Caterina.
Quando abbiamo finito vado
in cerca di Patty.
-Pattyyyy, vieni a fare il
bagno nel lago?- le chiedo.
Il suo viso assume
un’espressione strana, quasi impaurita, non capisco cosa le
sia preso.
Poi mi viene in mente,
qualche mese fa l’avevo quasi fatta annegare, povero Patty,
ero stata veramente
perfida. Mi avvicino e la abbraccio.
-Oh Patty scusami, ti prometto
che stavolta non ti capiterà niente. Siamo amiche ora no?-
le sorrido e lei
ricambia.
-Si hai ragione andiamo,
anzi sai come puoi fare per farti perdonare? Potresti insegnarmi a
nuotare? Mi
sarebbe utile.-
-E me lo chiedi?Ma certo,
andiamo!-
Io e Patty passiamo
un’oretta a schizzarci e scherzare finchè non ci
raggiungono anche Caterina e
le altre popolari.
Io e Giusy abbiamo trovato
una cosa che abbiamo in comune: il nostro odio verso Emma.
Quindi a parte qualche
piccolo battibecco posso dire di aver passato un pomeriggio piacevole,
forse
non saranno divine come me, ma non sono comunque male queste popolari.
È mezzanotte e mezza
circa,
la serata è volata, abbiamo cantato e ballato, mi sto
proprio divertendo questa
volta al campeggio. Non riesco a prendere sonno, esco dalla mia tenda e
cammino
in riva al lago.
Improvvisamente sento dei
passi che si avvicinano, corro a nascondermi dietro a un albero, se
è il
professore Barcaroli o mio zio Fito mi mettono in punizione
perché sono fuori
dalla mia tenda oltre l’orario massimo.
Mi tranquillizzo quando vedo
Guido venire avanti, sto per andargli incontro, ma mi blocco quando
sento che
intona una canzone stupenda…
I know it's
late,I know you're weary
I know your plans don't include me
Still here we are, both of us lonely
Longing for shelter from all that we see
Why should we worry, no one will care
Look at the stars so far away
We've got tonight
Who needs tomorrow?
We've got tonight
Why don't you stay?
é dedicata a Giusy,
ne ho
sentito parlare della loro storia piena di problemi, a quanto pare il
padre di
lei non approva la relazione con Guido. È terribile quello
che gli sta
succedendo, dev’essere orrendo amare una persona e non
poterci stare insieme,
mi ritengo fortunata.
Abbiamo stanotte a che serve
il domani, deve mancargli moltissimo Giusy, si vede come canta col
cuore.
Deep
in my
soul, I've been so lonely
All of my hopes, fading away
I've longed for love, like everyone else does
I know I'll keep searching, even after today
Giusy è comparsa
dietro di
lui e stanno cantando insieme, come sono romantici. Lei ha le lacrime
agli
occhi, sembra stiano vivendo un sogno, un sogno lungo una notte, che
poi se ne
andrà, come è successo a me con
Nicolas…
So
that there it
is
We've got it all now
And here we are
What do you say?
We've got tonight
Who needs tomorrow?
We've got tonight
Why don't you stay?
Avete stanotte, che importa
del domani, sono parole stupende, ma bisogna guardare in faccia la
realtà,
perchè domani arriverà che tu lo voglia o no,
l’unica cosa che potete fare è
vivere a pieno questa notte che il cielo concede al vostro amore.
I
know it's late,
I know you're weary
I know your plans don't include me
Still here we are,
both of us lonely
Both of us lonely
We've got tonight
Who needs tomorrow?
Let's make it last
Let's find a way
-Ciao piccola, lo sai che
non si spia vero?- mi giro di colpo.
-Cosa vuoi Marcos?-
-Non mi è per niente
piaciuto quello che mi hai fatto l’altro giorno, nessuna
ragazza si permette di
scaricarmi, hai capito?-
-Ma io sono Antonella la
divina, a me è permesso tutto!-
-Non con me baby.- mi
strattona il braccio.
-Cosa vuoi fare?- gli
domando.
-Prendermi quello che non ho
potuto avere prima.-
Mi imprigiona tra le sue
braccia contro l’albero, cerco di scappare per sotto, ma
riesce a bloccarmi
prima. Mi mette una mano dietro al collo e come ha fatto più
volte preme le sue
labbra contro le mie. Lo colgo di sorpresa mentre mi bacia e lo spingo
via.
Il cuore mi batte
all’impazzata nel petto, mi fa paura quel ragazzo, scappo via
e corro in riva
al lago dove prima c’erano Giusy e Guido.
Vedo sul ponte di legno il
mio finto zio. Gli corro incontro, proprio la persona che speravo di
incontrare.
-Nicolas!!-
-Anto cos’è
successo? Cosa
ci fai in giro a quest’ora?-
-Marcos ha provato a
baciarmi.-
-Cosa?
Dov’è quello…io lo…-
-No Nicolas lascia stare,
andandolo a picchiare non risolvi niente, anzi ti metti nei guai, stai
tranquillo, troverò il modo di vendicarmi.-
-Va bene, ma se osa
sfiorarti anche solo un’altra volta con un dito io lo uccido.-
-Mi piace quando sei
geloso!- gli dico.
-Perché di solito non
ti
piaccio?- mi chiede con fare scherzoso.
-Tu mi piaci sempre tesoro
mio.-
E ci baciamo, ci coccoliamo,
parliamo, scherziamo, voliamo in paradiso, nel nostro paradiso,
contornati
dall’atmosfera magica che solo una notte stellata e la riva
di un lago possono
dare.
La mattina dopo ci svegliano
presto, e mi tiro su a fatica visto le ore piccole che ho fatto
stanotte.
-Bene ragazzi, vi annuncio
l’attività che faremo oggi.- ci dice il professor
Barcaroli.
Noi studenti annuiamo tutti
mezzi addormentati.
-Oggi farete una prova
d’orientamento all’interno del bosco, vi raccomando
massima attenzione, tenete
sempre sottomano le bussole e le mappe, seguite attentamente il
percorso nel bosco
o rischiate di perdervi, vi raccomando la massima attenzione!- finisce
di dirci
il professore.
Sarà di sicuro una
passeggiata, io Antonella vincerò anche questa sfida, come
al solito, anche se
due persone richiamano la mia attenzione, Emma e Marcos si stanno
lanciando
strane occhiate. Bah, starà nascendo qualcosa tra loro due.
Dopo un’oretta
partiamo e ci
addentriamo nel bosco. Seguo minuziosamente la mappa e per una buona
mezzora
riesco ad orientarmi solo con quella, ma dopo un po’ perdo
l’orientamento, non
trovo il sentiero che è segnato su questa mappa, e nemmeno
il ruscello.
Tiro fuori la bussola dallo
zaino e la posiziono davanti a me, l’ago inizia a ruotare
segnando in
continuazione un punto cardinale diverso.
Ma cosa significa?
Mi guardo intorno sperando
di scorgere almeno uno dei punti di riferimento segnati sulla mappa, ma
niente,
mi è tutto sconosciuto, la bussola continua a non funzionare.
Mi sono persa!
Fine capitolo.
Ciao a tutte…la
settimana
prossima parto, spero di riuscire a postare un altro capitolo questa
settimana.
La canzone scritta nel pezzo Giusy/Guido è we’ve
got tonight di Ronan Keating e
Giorgia.
Ringraziamenti:
mileybest:
ciao, voglio farti un ringraziamento speciale perché
continui a seguirmi e a
darmi consigli.Grazie mille…un bacio
Misty_Pan96:
ciaooo, annegare no, ma perdere nel bosco si, spero ti sia piaciuto
questo
capitolo! Grazie mille per le tue recensioni che continui a farmi e
perché
continui a seguirmi! Un bacio.
Ashleyily95:
Ciao, eh eh mi dispiace ma Antonella stavolta non farà la
cattiva. Sono
contenta che la fiction ti sia piaciuta. Spero che questo capitolo ti
sia
piaciuto! Baciii.
Grazie mille anche a chi
legge solamente.
Un bacio.
Gaia
|
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Capitolo 9 *** 9 ***
Ciao,
volevo farvi una
piccola premessa, la prima parte è narrata da Nicolas,
quando vedrete una linea
vuol dire che si cambia narratore.
Buona
lettura.
-Fito,
sono le sette di
sera, dobbiamo andarla a cercare, abbiamo aspettato tre ore e non
è ancora tornata.-
-Si
hai ragione Nicolas,
chiamiamo la guardia forestale?-
-Chiamala
se vuoi, io corro
a cercarla subito.-
Antonella
ma dove sei
finita? Ho lo stomaco chiuso dalla preoccupazione, torna per favore,
sto
morendo a saperti sola in mezzo a un bosco e sta anche facendo buio. Ma
come
hai fatto a perderti? Le mappe erano molto dettagliate e con la bussola
era
praticamente impossibile perdersi. Non ce la faccio più.
-Professore,
Antonella non
si trova da ore, potete dirci dov’è finita?-
Arriva Patty, la migliore amica
della mia Anto e chiede a Fito dove si trova.
Il
mio amico mi guarda, gli
faccio cenno di si con la testa, dobbiamo dirgli la verità.
-Patty,
Antonella non è
ancora tornata dalla prova nel bosco.- le dico.
-Cosa?
E non siete ancora
andati a cercarla? Ma sta facendo buio, potrebbe esserle successo
qualcosa.-
Patty scoppia a piangere e subito arrivano Giusy e Matias ad
abbracciarla.
-Patty
ma cos’è successo?-
domanda Giusy.
Io
e Fito ci guardiamo, era
meglio se gli altri studenti non sapessero questa storia, era meglio
non fare
preoccupare pure loro.
-Antonella
non è ancora
tornata.- dice Patty tra le lacrime. Mi fa quasi pena, deve volere
molto bene
ad Antonella se ci sta così male da scoppiare a piangere.
-Dobbiamo
andarla a cercare,
corro ad avvisare tutti gli altri.-
-No
Giusi aspetta.- tenta di
fermarla Fito ma ormai è corsa via.
Dopo
un quarto d’ora circa
si presentano davanti a noi quasi tutti gli studenti del corso di
musical. È
strano vederli tutti qua insieme, divine e popolari, pronti ad aiutare
una loro
compagna. Patty, Matias, Giusy, Tamara, Sol, Fabio, Guido, Caterina,
Alan,
Santiago, Felipe, Bruno e Gonzalo sono davanti a noi, con bussole,
mappe, zaini
e torce.
-Aspettateci.-
Dal campo
arrivano correndo Pia e Luciana –veniamo anche noi.-.
-Dove
pensate di andare?-
urla Emma arrivando anche lei dal campo.
-Ad
aiutare una nostra
amica. Avremo anche lasciato il gruppo, ma ora Antonella ha bisogno di
noi.-
dice Pia.
Emma
se ne va pestando i
piedi per terra e Caterina corre sorridendo ad abbracciare Pia e
Luciana.
-Ragazzi
mi dispiace ma non
so se è il caso che andiate, è meglio chiamare la
guardia forestale.- dice
Fito.
-Quelli
arrivano dopo
trent’anni, vogliamo andare noi a cercarla, per
favoreeee…- pregano tutti
insieme i ragazzi.
-Fito,
sono quasi le otto, è
da troppo che è persa da sola là dentro,
lasciamoli andare, hanno le mappe, le
bussole e le torce, se saranno prudenti non gli succederà
niente.- cerco di
convincerlo, dobbiamo trovarla a tutti i costi.
-Oh
e va bene, ma veniamo
anche noi.- cede alla fine Fito.
-Partiamo
subito allora, c’è
mia sorella sola là in mezzo.- dice Fabio.
Finalmente
partiamo, Anto,
ma dove ti sei cacciata?
Mi
siedo ai piedi di un
albero. Le gambe non mi reggono più.
Apro
lo zaino alla ricerca
di qualcosa che mi possa essere utile, sono ore che vago per questa
foresta
senza trovare un sentiero. Ma qualcuno si è accorto della
mia assenza?
Inizio
a frugare nello
zaino: lucidalabbra, specchietto, pettine, lacci per capelli,
fazzoletti, il cd
con le mie canzoni (che porto sempre con me, non si sa mai che incontro
un famoso
produttore per la strada), cellulare. Tiro fuori quest’ultimo
ma niente, ho già
controllato un centinaio di volte, non c’è
campo,guardo l’ora, già le otto di
sera??
Sto
tremando, fa freddo qua
fuori, non c’è più il sole che scaldava
questo pomeriggio e stare in un bosco
in montagna con canottiera e shorts non è proprio il
massimo. Mi gira la testa
e mi fa male, spero di non avere la febbre come l’altra
volta, mi capitava
anche da piccola, bastava un piccolo cambio d’aria e mi
ammalavo, figuriamoci
ora che sto congelando.
È
tardi, perché nessuno mi
viene a prendere? Nicolas…dove sei?
Forse
a nessuno interessa di
me, ma cosa sto dicendo, io sono Antonella la divina…
Si
però qua non arriva
nessuno. Sento un rumore dietro di me e spaventata mi giro, ma non vedo
niente,
sarà stato un animale…piccolo…speriamo.
Non
ce la faccio più, voglio
andarmene da questo posto. Inizio a piangere come una bambina.
Ho
paura.
Dopo
un tempo che mi sembra
un’eternità sono ancora qua a piangere, ma sento
una voce.
-ANTONELLAAAA-
-Sono
qua- tento di urlare,
ma per colpa del pianto e della febbre ne esce quasi un sussurro.
Grazie
al silenzio che regna
nel bosco riesce a sentirmi e sento dei passi che si avvicinano.
-Antonella.-
-Giusy,
non sono mai stata
così contenta di vederti.-
Per
la prima volta dopo
quindici anni che ci conosciamo (da quando siamo nate) ci abbracciamo.
-Giusy,
voglio tornare al
campo.- le dico piangendo.
-Tranquilla,
ora ti porto
indietro, chi l’avrebbe mai detto che sarei stata proprio io
a ritrovarti? Ma
cos’hai?- mi tasta la fronte.
-Hai
la fronte leggermente
calda, ma si può sapere come fai ad ammalarti ogni volta che
veniamo in
campeggio?-
-è
il cambio d’aria, mi
succede sempre, mi basta stare un po’ a riposo e passa.-
-Non
ho neanche una giacca
da darti. Forza, ce la fai a camminare?-
-Si
si dai, ci provo.-
Metto
un braccio attorno
alle spalle di Giusy e lei mi tiene per la vita e così ci
incamminiamo verso il
campo finalmente.
-Grazie.-
-Ehi,
è la seconda volta che
me lo dici in pochi giorni, basta o mi ci abituo.- dice Giusy.
Scoppiamo
a ridere entrambe,
e compare una piccola speranza di amicizia tra noi due.
-ANTONELLAAAA.-
-Siamo
qui, l’ho trovata.-
dice Giusy alla voce urlante. Quindi qualcun altro è venuto
a cercarmi, mi sto
quasi commuovendo, non pensavo potessero fare questo per me.
-Antonella…Giusy…-
-Guido.-
i due rimangono un
po’ a fissarsi negli occhi. Poi Guido si risveglia.
-Antonella,
come stai?- mi
abbraccia forte, tra me e Guido c’è sempre stata
una bella amicizia, fin da
quando eravamo bambini, non a caso ha scelto di stare con le divine.
-Ha
un po’ di febbre, quanto
manca per arrivare al campo?- dice Giusy.
-Eh
manca un bel po’,
tieni.- Guido mi dà la sua felpa e la indosso. La testa
inizia a girarmi,
capisco sempre meno, ogni sussurro mi sembra un urlo.
Per
fortuna Guido se ne
accorge e mi sorregge. Mi fa salire in spalla e insieme riprendiamo a
camminare
verso il campo.
Guido
e Giusy continuano a
scambiarsi occhiate piene di amore, sono troppo dolci, mi sento quasi
di
troppo.
-Ancora
mezzoretta e
dovremmo esserci.- dice ad un certo punto Guido.
Appoggio
la testa sulla sua
spalla, chiudo gli occhi e cado in una specie di dormiveglia
finchè qualche
minuto dopo una voce mi risveglia.
-Guido,
Giusy l’avete
tro…ANTONELLA!-
Mi
faccio forza e scendo
dalle spalle di Guido.
-Nicolas.-
Il
mio ragazzo mi stringe
forte in un abbraccio e finalmente mi sento al sicuro. Scoppio in un
pianto
liberatorio.
-Nicolas,
dov’eri? Ho avuto
tanta paura.- dico singhiozzando.
-Shhhh
tesoro basta. Ora
sono qua, non avere più paura ok?-
Mi
asciuga le lacrime e poi
mi stampa un dolce bacio sulle labbra.
Guido
e Giusy spalancano gli
occhi.
-Ma
quindi voi…state
insieme?-
-Più
o meno, tanto siamo
mezzi parenti, e l’amore non si può comandare.-
risponde Nicolas tenendomi
stretta. Giusy e Guido sorridono, e lui le prende la mano.
-Ma
si può sapere come hai
fatto a perderti?-
-Non
lo so Nicolas, e
sinceramente adesso non mi interessa, voglio solo tornare al campo e
dormire,
ho la testa che mi scoppia.- mi lamento io.
-Hai
ragione, dai andiamo.-
mi passa una mano sotto le ginocchia e una sulla schiena e riprende a
camminare.
Finalmente appoggiata al suo petto riesco ad addormentarmi e il mio
sonno è
popolato da sogni stupendi, che hanno come protagonista questo angelo
che mi
sta stringendo forte.
Fine capitolo.
Ciao a tutteee...Ho
notato
meno recensioni dall’inizio della storia. Spero non stia
diventando noiosa. Ci
terrei a sapere un vostro parere. Un bacione.
Grazie mille a
mileybest e
Ashleyili che non mi hanno abbandonato. Siete grandi!!
Baciii…
Gaia
|
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Capitolo 10 *** 10 ***
-Antonella…Antonella…-
Mmmmm…apro
gli occhi, ma
vedo tutto sfuocato, qualcuno spenga la luce. Faccio un sonoro
sbadiglio e
richiudo le palpebre.
-Antonella…-
Ma
qualcuno faccia stare
zitta questa voce. Non riesco a riconoscere di chi sia, ma tappatele la
bocca
per favore, voglio dormireeee.
-Antonella…è
mattina!!-
-Bastaaa,
voglio dormire!-
le dico sperando che stia zitta.
-Anto,
sono 13 ore che
dormi, è quasi mezzogiorno e siamo in campeggio, forse
sarebbe il caso se ti
alzassi.-
Apro
gli occhi d’istinto e
finalmente mi sveglio dal mio stato di coma e ricordo tutto: il
campeggio, il
bosco, mi ero persa, Giusy, Nicolas…
Mi
tiro a sedere e accanto a
me trovo Patty che mi travolge subito con un abbraccio.
-Anto,
non hai idea di
quanto mi hai fatto preoccupare ieri.-
-Credimi,
avrei voluto non
farlo, ma Patty, come mai sono nella mia tenda? Ieri mi sono
addormentata in
braccio a Nicolas.-
-Ti
ha portato lui qua ed è
stato con te tutta la notte!- mi dice sorridendo e d’istinto
sorrido pure io.
Non ci posso credere…Che dolce, è stato accanto e
ma tutta la notte.
-Ma
Patty, qualcuno ha
scoperto come mai mi sono persa?- chiedo.
-La
tua mappa era sbagliata
e qualcuno aveva smagnetizzato la bussola.-
Qualcuno…non
è difficile
immaginare chi, ho solo bisogno di alcune prove per confermare i miei
sospetti.
-Immagino
già chi può essere
stato.- dico a Patty.
-Si,
penso di saperlo
anch’io.- mi dice la mia amica.
-Si
può??- dalla tenda
compare Caterina.
-Cate!
Vieni!-
-Veramente
non sono da
sola.- dietro a Caterina compaiono anche Pia e Luciana.
-Ah.-
il mio sorriso si
spegne.
-Vi
lascio sole.- Ci dice
Patty e se ne va.
-Cosa
volete?- dico.
-Anto,
noi non vogliamo
giustificare il nostro comportamento, perché siamo state
veramente delle
stronze ad avere seguito Emma, ma ci aveva promesso il successo, il
coreografo
di Madonna e molte altre cose e ci siamo lasciate trasportare, ma
quando ieri
abbiamo saputo che ti eri persa Emma ci ha detto che se venivamo a
cercarti non
ci avrebbe più dato niente.- mi spiega Pia, forse un
po’ riesco a capirle,
anch’io probabilmente mi sarei lasciata corrompere
così.
-E
noi abbiamo capito che il
successo non ci interessa se non possiamo raggiungerlo con te e le
divine, che
l’amicizia non si può comprare con i soldi! Quindi
vogliamo chiederti scusa.-
Continua Pia.
Sorrido,
quanto mi mancavano
le mie ragazze.
-Bè,
avete scelto di
raggiungere il successo con la migliore, venite qua.-
Ci
abbracciamo, noi quattro
divine, come un tempo, come prima che arrivasse Emma.
-Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad.-
Intoniamo
e scoppiamo a
ridere. Le mie divine sono tornate e resteremo insieme forever.
-ANTO,
ANTO, ANTO.-
Patty
entra urlando nella
tenda, seguita da Tamara. Iniziamo a starci strette dentro sta tenda.
-Dimmi
Patty cosa succede?-
-Tamara,
dille cosa hai
sentito.-
-Allora,
prima stavo
passeggiando vicino al lago quando ho sentito delle voci dietro a un
albero, mi
sono avvicinata e c’erano Emma e Marcos che parlavano e
Marcos faceva i
complimenti a Emma per la bella idea di farti perdere nel bosco
truccando mappa
e bussola per fartela pagare di qualcosa che non ho capito.-
Mi
alzo in piedi e pesto
tutti quanti per uscire, sarò anche diventata più
buona, ma la mia parte
istintiva e quella vendicativa sono ancora qua. Avevo il sospetto di
loro due,
ma sentirmelo dire così con certezza mi ha montato su una
rabbia.
-Anto,
dove vai? Hai la
febbre…- mi urla Patty.
-MI
è PASSATA.- dico
urlando.
Attraverso
tutto il campo a
passo veloce, ignorando chi mi chiede come sto o come mi sento, il mio
istinto
mi dice solo di trovare Emma e Marcos.
Finalmente
li vedo seduti a
parlare vicino al bosco. Gli vado incontro e come mi vedono si alzano
con un
sorrisetto beffardo in viso.
-Antonella,
ma non eri persa
nel bosco?- mi dice Marcos prendendomi per il sedere.
-STAI
ZITTO TU!- gli mollo
un calcio in mezzo alle gambe che lo fa piegare a terra.
-Cattivella
la ragazza.-
dice la
Taylor
sorridendo.
-TU…-
la incenerisco con lo
sguardo.
-Io?-
mi dice istigandomi.
-TI
ODIO!-
Prendo
una manciata di fango
da per terra e gliela schiaccio in testa. Diventeranno una tradizione
le lotte
col fango al campeggio. Gliene tiro in faccia altre due manciate e
metto su io
ora un sorrisetto beffardo mentre Emma non riesce a muoversi e tiene
gli occhi
chiusi per l’indignazione.
-Oh
sorry Darling, ho
sporcato Emma Taylor, che disastro.- dico con tono cattivo per
sfotterla.
La
mia avversaria emette un
ringhio e mi spintona, facendomi cadere per terra in mezzo al fango e
mettendosi cavalcioni su di me mi riempie la faccia e i capelli di
fango.
Peccato per lei che io riesco a liberarmi e rotoliamo per terra,
eseguendo una
lotta col fango vera e propria.
-Cosa
succede qua?-
Mio
zio Fito e Barcaroli ci
compaiono davanti.
-Antonella,
nipotina, come
stai?- mi chiede mio zio cambiando espressione quando mi vede.
-Non
sono neanche riuscito a
parlarti ieri, dormivi così beata, avevi la febbre alta. Ma
scusate potete
spiegarmi cosa succede qua?-
-Lei
mi ha attaccato.- dice
Emma.
-Confermo.-
le fa verso
Marcos.
-Antonella,
avevi un motivo
valido per attaccare Emma, spero per te!- mi domanda Chico.
-Si
professore. Emma e
Marcos hanno manomesso la mia mappa e la bussola.-
-Coma
fai a dirlo? Non hai
le prove!- mi dice Flemma.
-Si
che ce le ho, una
ragazza della scuola ti ha sentita parlare con Marcos, il tuo complice.-
-Potrebbe
esserselo
inventato per difenderti.- dice Marcos. Cavolo, questa non ci voleva.
-Emma
ha ragione Antonella.-
dice mio zio.
-Invece
non me lo sono
inventato, ho la registrazione nel cellulare.-
Devo
fare un monumento a
Tamara, una statua d’oro si merita.
Sorrido
soddisfatta e i prof
e gli altri studenti ascoltano la registrazioni e sul volto di Emma e
Marcos
compare una maschera di terrore.
-Emma,
Marcos, tra due ore
partiremo per tornare alla pretty land school of arts e là
sarete mandati in
presidenza e verrete severamente puniti.- sentenzia Barcaroli.
La
giustizia ha trionfato!
Fa strano sentirlo dire da me, con la madre che mi ritrovo e con tutti
i tiri
mancini che ho fatto io alle altre persone.
-Me
la pagherai pagnottella,
me la pagherai molto cara.- mi sussurra Emma andandosene insieme a
tutti gli
altri.
Bof,
sai che paura, tanto
vinco sempre io.
-Anto,
ma cosa hai
combinato??-
-Nicolas.-
gli corro
incontro e gli salto in braccio.
-Piano
che mi sporchi tutto.
Ma perché sei così sporca?-
-Ah
niente di che, ho fatto
una lotta nel fango con Emma.- suona così ridicolo dirlo.
-Scusa?-
mi chiede con
faccia perplessa e gli spiego tutta la storia.
-Non
avrei mai pensato che
Emma potesse arrivare a tanto.-
-Bè,
ora è passata, lei avrà
una bella punizione da Ines e vedrai che la prossima volta ci
penserà due volte
prima di fare qualcos’ altro a me, Antonella la divina.-
Nicolas
scoppia a ridere e
poi si ferma a fissarmi, sembra quasi imbambolato.
-Nicolas,
tutto bene?- si
riscuote e mi guarda negli occhi.
-Stavo
constatando quanto
fossi sexy tutta ricoperta di fango.-
Faccio
un sorriso furbetto e
mi butto addosso al mio ragazzo facendolo cadere in mezzo alla pozza di
fango.-
-Ora
siamo sexy tutti e due
tesoro mio.-
Ride
e poi mi bacia e a me
sembra di toccare il cielo con un dito come ogni volta.
Fine capitolo.
Lo so, scusatemi ma
fa
veramente pena. Diciamo che è un capitolo di passaggio che
bisognava scrivere.
Nel prossimo capitolo subentra un po’ di azione, dopo un bel
po’ di
romanticismo, diciamo che sarà un capitolo decisivo della
storia il prossimo,
servirà poi a spiegare il seguito che scriverò di
questa fiction.
Che dire? Spero vi
sia
piaciuto.
Un grazie a
mileybest,
Misty_Pan96, _chocola_...grazie mille per le vostre recensioni, spero
mi farete
sapere come è stato anche questo capitolo. Un bacioneee!
Gaia
|
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Capitolo 11 *** 11 ***
È
passata un’altra settimana
da quando siamo tornati dal campeggio.
Il
periodo più bello della
mia vita…non mi ero mai innamorato prima d’ora, ho
avuto un sacco di altre
ragazze, ma nessuna mi ha mai fatto battere il cuore come Antonella,
nessuna mi
ha mai fatto sentire i brividi che mi fa sentire lei.
In
più finalmente ho trovato
un vero amico, qualcuno di cui potermi fidare ciecamente: Fito. A lui
so che
posso raccontare tutto, sono stato veramente fortunato a venire qua a
riprendere i soldi per mio padre.
Esco
da casa dei Molina dove
sono appena stato con gli altri ragazzi della band e sui tergicristalli
della
mia macchina trovo un biglietto piegato.
Lo
apro:
Ho
voglia di vederti…
Troviamoci
di fronte al campo da tennis
alle 16 e mezza.
Ti
aspetto.
Kiss
Anto
la divina
Sorrido
e guardo l’ora, mancano dieci minuti
all’appuntamento, faccio a tempo a portare
a casa la macchina e andare a piedi.
Arrivo
davanti al campo di tennis alle 16 e 29, la mia Anto non è
ancora arrivata.
-Ciao
Nicolas.-
-Emma,
cosa ci fai qua?-
-Sono
venuta qua per te…-
-Per
me?-
-Certo,
il biglietto te l’ho mandato io…-
-Come
me l’hai mandato tu…?-
Non
faccio in tempo a capire che mi ritrovo la sua bocca incollata alla
mia. La
allontano da me ma è troppo tardi, Antonella ha visto tutto.
Viene
verso di noi con le lacrime che gli scorrono sulle guance.
-Anto…-
voglio parlarle, voglio spiegarle che era tutta una trappola, un piano
di Emma
per incastrarci e farci lasciare, ma non me ne dà il tempo,
mi molla uno
schiaffo e mi guarda, con quegli occhi che amo tanto, ma che ora sono
pieni di
disprezzo e odio.
-Ti
odio, mi hai delusa Nicolas, è il modo peggiore che potevi
usare per lasciarmi,
mandarmi un biglietto per farmi vedere che eri tornato con Emma, sei
orribile.-
E
se ne va correndo.
La
inseguo, sono più veloce di lei, se mi impegno la raggiungo
ed infatti alla
fine del parco riesco a fermarla per un braccio.
-Fermati,
lasciami spiegare.-
-NON
C’è NIENTE DA SPIEGARE, TI HO VISTO BACIARLA!-
-Antonella,
non piangere per favore, non posso vederti così,
è stata una trappola di Emma.-
tento di asciugarle una lacrima, ma mi scansa.
-Mollami
il braccio.- dice scandendo bene le parole.
-No,
prima mi devi ascoltare.-
-NO!-
mi molla un pestone al piede e se ne va, stavolta guadagnando un
po’ di vantaggio.
Cazzo
che male, che caratterino che ha.
Non
vedo più dove è scappata via.
Devo
spiegarle come stanno le cose e farmi perdonare e so anche chi mi
può aiutare.
Corro
a casa.
-Fitoooo!-
-Eccomi
eccomi, che succede, ero in riunione con i miei aiutanti.-
Gli
spiego tutta la storia e lui naturalmente si fida di me e mi crede,
anche
perché sa come è fatta Emma.
-Nicolas,
ascoltami attentamente, perché dovrai riuscire a farti
perdonare veramente,
altrimenti Antonella non perdonerà neppure me per quello che
ti sto
raccontando.-
-Va
bene dimmi.- mi ha incuriosito.
-Domani
è il compleanno di Antonella.-
-Cosa?
Ma io non lo sapevo? Perché non me lo ha detto?-
-Non
lo sa nessuno, solo Fabio, ma mantiene il segreto su richiesta di
Antonella. Vedi,
lei ha sempre adorato festeggiare il suo compleanno quando era piccola,
ma il
giorno del suo quinto compleanno le dissero che suo padre era morto, da
quella
volta ogni anno finge che non sia il suo compleanno, lo passa come un
giorno
normale, perché è un ricordo troppo doloroso.-
Sono
sconvolto, Antonella non finisce mai di sorprendermi, dietro la sua
maschera da
dura in realtà soffre anche lei come tutte le altre persone,
forse anche di
più.
-Vai
tranquillo, ho già in mente qualcosa!-
23
e 59.
Sono
a letto e sto cercando di dormire, ma non ci riesco, guardo
l’ora nella
radiosveglia. Ancora un minuto e compirò gli anni. Un altro
compleanno da
schifo, è destino che il giorno del mio compleanno sia
orribile.
00.00.
Tanti
auguri a me!! Prima papà, adesso Nicolas, chi altri
dovrò perdere l’anno
prossimo?
Toc
toc.
-Avanti.-
ma non entra nessuno.
Mi
alzo e apro la porta. Ai miei piedi vedo un pacchetto. Sorrido,
sarà Fabio, il
mio fratellino è un angelo, non lo ricorda a nessuno come
gli avevo chiesto, ma
anche mi tira fuori almeno un sorriso a ogni compleanno.
Richiudo
la porta e mi siedo sul letto.
Strappo
la carta, dicono che porti fortuna e apro la scatola.
All’interno
c’è un cd e un'altra scatola con un biglietto.
Metti
su il cd. Poi apri la seconda
scatola.
Accendo
la radio e inserisco il disco, strano il regalo di Fabio
quest’anno.
00.01
È un regalo speciale che dedico a te
Sembra strano ma il pacco col fiocco non c’è
Non c’è nemmeno un biglietto
Perché
Tu lo sai le sorprese non le faccio mai
Ma stavolta forse son riuscito
Quando a mezzanotte ed un minuto
Non
è di Fabio, il mio
orgoglio mi dice di scendere e dare fuoco a tutto, ma il mio cuore mi
dice di
aprire anche il resto. Decido di seguire il mio cuore. Apro la seconda
scatola.
Un orsetto di peluche col fiocchetto al collo tiene in mano un cuore
con
ricamato sopra due iniziali: A+N, un’altra scatola e un
biglietto. Lo apro: Ho voglia di
vederti…
Troviamoci di fronte al campo da tennis alle 16 e
mezza.Ti aspetto.
Kiss Anto la divina.
Questa
non è la mia scrittura,
è identica a quella del biglietto che ho ricevuto oggi.
Ora
capisco, aveva ragione
Nicolas, era tutta una trappola di Emma. Che stupida.
Buon compleanno Amore canto a te
Col cuore
Che sei la cosa che amo più di me
Sono solo musica e parole
Non c’è proprio niente da scartare
È un pensiero scritto per amarti
Ancora un po’ di più
E la torta fatta dal mio cuore
Con la dolcezza che sai dare tu
Buon compleanno Amore canto a te
Non ho soldi per comprarti il mondo
Per adesso ti regalo il mondo
Che c’è dentro me
Apro
anche l’ultima scatola
e trovo un ciondolo con due catenine. È un cuore, quelli da
dividere, su una
metà c’è scritto Antonella
e
sull’altra Nicolas. Apro
anche
l’ultimo biglietto:
Quando vorrai, io sarò qua, pronto a
ricevere una metà
del tuo cuore.
Scoppio
a piangere di
felicità, nessuno aveva mai fatto tutto questo per me.
Scendo
dal letto e corro a
cercarlo.
Sul computer stasera c’è posta per te
Basta premere un tasto che parte da se
Ascolta questa canzone, è per te
Tu lo sai le sorprese non le faccio mai
Ma stavolta mi son superato
Quando a mezzanotte ed un minuto
Scendo
le scale, lo chiamo,
ma in salotto non c’è, guardo in cucina, torno su
e guardo anche in camera sua,
ma niente, mentre dalla mia camera arrivano le note della canzone
stupenda che
mi ha dedicato.
Buon compleanno amore canto a te
Col cuore
Che sei la cosa che amo più di me
Sono solo musica e parole
Non c’è proprio niente da scartare
È un pensiero scritto per amarti
Ancora un po’ di più
E la torta fatta dal mio cuore
Con la dolcezza che sai dare tu
Torno
in camera mia, chiedendomi dove sia finito, ma
non appena apro la porta me lo trovo seduto sul mio letto. Sta zitto e
immobile
in attesa che io faccia qualcosa. Dopo qualche secondo mi avvicino
tenendo la
testa bassa, la alzo solo quando gli sono davanti e vedo la sua
espressione
dubbiosa, non riesce a capire se la faccenda è chiusa oppure
no. Sorrido, mi
siedo a cavalcioni sulle sue gambe e lo bacio. Lui risponde subito,
come se non
aspettasse altro. Un bacio atteso, dimenticato, pieno di rabbia, salato
dalle
mie lacrime.
Se t’avessi portato la luna
d’argento
Nel mare quaggiù
Già domani sarebbe sparita nel blu
E le rose più belle lo sai
Dopo un giorno non durano più
Mentre questo che ho scritto oramai
-Auguri
amore mio.- mi dice,
e io mi accoccolo sulla sua spalla.
-Chi
te lo ha detto?-
-Fito,
ma mi ha detto di
dirti che l’ha fatto per una buona causa e di non
arrabbiarti.-
-Eh
va bene…per questa volta
gliela faccio passare.-
Lo
sento trafficare con la
scatola, poi mi sposta e mi appoggia al collo il mezzo cuore con
scritto
Nicolas, me lo lega dietro il collo, spostandomi i capelli.
-Ti
ho donato il mio cuore,
abbine cura.- mi dice.
Prendo
l’altra metà dalla
scatola e gliela faccio indossare.
-E
tu tienilo bene, che tra
non molto potrai vantarti di avere il cuore di una famosa cantante!-
Scoppia
a ridere e mi fa
sdraiare sul letto, lui si stende accanto a me, tenendomi stretta.
Resterà per la vita lo sai
Perché
Con amore
Io canto quello che c’è dentro me
Anche se non ho più tanta voce
Spero che tu mi perdonerai
Quando a mezzanotte ed un minuto
Tu mi cercherai
-Buonanotte
Anto.-
-Buonanotte
Nicolas.-
Fine
capitolo.
Allora,
lo scorso capitolo
vi avevo promesso l’azione in questo, ma mi ero dimenticata
di dovere inserire
prima la piccola vendetta di Emma, vi prometto che nel prossimo
capitolo la
storia si animerà se vi è parsa un po’
noiosa in questi capitoli!La canzone è
mezzanotte e un minuto di Gigi d’Alessio!
Ringraziamenti:
mileybest:
eh eh, ecco qua la vendetta di Emma, che però non ha
funzionato, nel prossimo
capitolo arriva anche l’odiato Alan Taylor!Un
bacioooo…
_chocola_:
Ciaooo…purtroppo in questa storia il personaggio che mi hai
suggerito non ci
sta!=) ma ti prometto che nel seguito metterò quel nome alla
persona che
castigherà Emma e il padre=)..grazie per la recensione!!Un
bacioneeee!
Ashleyily95:
ciaooo…si effettivamente la lotta col fango l’ho
presa un po’ dalla tua idea e
un po’ dalla lotta che hanno fatto al campeggio
nell’episodio 17 mi sembra!(sorry se sembra
un po’ copiato!=()…comunque non ti anticipo niente
sul finale di questa storia,
ti assicuro solamente che avrà un seguito con tante
novità!!Grazie mille per la
tua recensione!!Un kiss Darling =)
|
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Capitolo 12 *** 12 ***
È passata
un’altra settimana e mezza dal mio compleanno.
La mia storia con
Nicolas procede alla grande, abbiamo discusso su come
comportarci con Emma e abbiamo deciso di lasciarla perdere che prima o
poi si
stancherà. Anche perché sennò la
storia degli scherzi sarebbe continuata
all’infinito. Io naturalmente all’inizio non ero
molto d’accordo, se fosse
stato per me sarei andata là e le avrei strappato tutti i
capelli.
Finisco di cenare e poi
me ne vado in camera.
Sono le undici e sto
finendo i compiti per domani quando qualcuno bussa
alla porta.
-Avanti.-
-Buonasera!-
-Nicolas!- gli faccio
posto sul letto e lui mi si siede vicino.
Mi guarda, come se fosse
in attesa di qualcosa.
-Cosa
c’è?- gli domando a un certo punto.
-Non ti ricorda niente
questa serata?- mi dice.
Ci penso un attimo su,
ma vuoto totale.
-No perché?
Cosa dovrebbe ricordarmi?-
-Ma dai Anto! Un mese
fa…-
-Aaaah…Darling,
ora ricordo!!-
-Bè non ti
andrebbe di tornarci?- mi chiede.
-Adesso?-
-Si.- gli sorrido.
-Ok, tanto figurati, mia
madre neanche si accorgerà che sono fuori
casa.-
Prendo la borsa viola
grande e ci butto dentro un asciugamano. Un mese
fa esatto io, Nicolas, Patty e Matias siamo stati a Pinamar e
lì io e il mio
ragazzo ci siamo scambiati il primo bacio. Che notte!
Scendiamo lentamente le
scale, il salotto è completamente al buio, non
c’è anima viva.
Stiamo per aprire la
porta e uscire ma dal nulla sentiamo una voce
dietro di noi.
-Dove pensate di andare?-
Il mo cuore smette per
un attimo di battere, se non ho fatto ora un
infarto sono a posto per tutta la vita. Questa è la mia
fine, se mia madre
scopre che sto uscendo di nascosto di notte con Nicolas mi uccide.
Lentamente ci giriamo e
dall’ombra compare…
Mio zio Fito!! Che
scoppia a ridere.
-Ah ah ah, vi o fatto
prendere un bello spavento, dovevate vedere le
vostre facce…comunque, tonando seri, dove pensate di andare?-
-Andiamo alla spiaggia,
dove ci siamo baciati per la prima volta, ti
avevo raccontato no?- Spiega Nico.
-Si si mi ricordo.-
-Zio, non farai la spia
vero?-
Gli chiedo, lui sembra
pensarci un po’ su, ma poi esclama tutto
sorridente…
-Ma certo che no, andate
tranquilli che vi copro io!!-
Lo salutiamo e
sorridenti ci avviamo verso la mini blu di Nicolas.
Dopo le solite due ore e
mezza arriviamo e non posso fare a meno di restare
affascinata dal mare che brilla alla luce della luna nel buio. Mi
capita ogni
volta, potrei vederlo tutti i giorni, ma per me resterebbe sempre uno
spettacolo mozzafiato.
Guardo la spiaggia,
quanti ricordi, prima con mio padre, poi Patty e
Nicolas, insomma con tutte le persone più importanti della
mia vita.
La spiaggia è
deserta, stendiamo l’asciugamano e ci sdraiamo vicini ad
osservare le stelle.
-Mi piace troppo
guardare il cielo e pensare, sai da quanto tempo è
là
il cielo? Lui le ha viste tutte, dai dinosauri ai romani, dalla
rivoluzione
francese alla prima guerra mondiale, è un peccato che la
gente sia sempre di
fretta e non trovi un minuto per soffermarsi a guardarlo.- Dico dando
voce ai
miei pensieri.
-Se le stelle fossero
belle quanto te, fidati che tutti amerebbero
guardare il cielo.-
Sorrido e cerco la sua
mano per poi intrecciarla con la mia.
Dopo qualche minuto
Nicolas si puntella sul gomito e mi guarda negli
occhi.
-Antonella, ascoltami
attentamente, perché sto per dire una cosa che non
ho mai detto a nessuno. Ho avuto un sacco di altre ragazze nella mia
vita, ma
nessuna e ripeto nessuna mi ha colpito come hai fatto tu. TI AMO
Antonella
Lamas Bernardi.-
Una lacrima va
giù
Dagli occhi nella gola
Se sei tu che mi lasci sola
Oh no!
Una lacrima riga la mia
guancia, non avrei mai pensato che qualcuno me
lo avrebbe detto così sinceramente, che lo avrebbe dedicato
a me, sempre
scontrosa e acida con tutti, ma poi sei arrivato tu.
-Ti amo
anch’io Nicolas, ti amo come non sono mai riuscita a fare con
nessun’altro.-
Ti chini su di me e mi
baci, un bacio dietro l’altro, e poi un altro
ancora…
Sei tu quello giusto,
sei tu il ragazzo che voglio…
Il nostro cuore e la
nostra mente non capiscono più niente quando siamo
insieme.
Ti sfilo la maglietta e
appoggio le mani sui tuoi pettorali scolpiti, mi
tiro su e mi aggrappo a te, in due secondi anche la mia maglietta
finisce
accanto alla tua.
Adesso che vorrei
Sentire il tuo respiro
Su di me brivido divino
Che mi dai
Quando sei un dolcissimo
Dolore dentro
Dentro me
Fino a che siamo al limite del mondo io e te
Ti
fermi un attimo e mi guardi.
-Anonella, sei sicura?-
-Si Nicolas, non
c’è nessun altro momento, luogo e persona che
cambierei, voglio che la mia prima volta sia con te, questa sera.-
Un sorriso…
Perché sai
Due innamorati come noi
Non si arrenderanno mai
Nemmeno quando una bugia
Ci ruba i sogni e l'allegria.
Due innamorati come noi
Indivisibili oramai
Stessi segreti, stessi guai
Per noi.
Mi spogli dolcemente,
ricoprendomi di baci ed io faccio lo stesso con
te, non ho paura, ho solo voglia di sentirti ancora più mio.
Stanotte voglio te
A consumarmi il cuore
Ridere
Poi ritrovarsi a far l'amore
Grido a Dio
Che sei mio
E in un attimo tu stai arrivando
Dentro me
Fino a che diventiamo un corpo solo
Io e te
Mi
aggrappo alle tue spalle, ti sento, stai cercando di essere il
più delicato
possibile.
Ti prego Nicolas, amami
come stai facendo ora, tutta la vita.
Perché sai
Due innamorati come noi
Non si divideranno mai
Perché c'è sempre una
magia
Tra la tua anima e la mia.
Due innamorati come noi
Inconfondibili oramai
Stessi sorrisi, stessi guai
Come uno specchio siamo noi.
Solo noi
Con la voglia di sentirsi adosso
Noi
Sempre noi
Fino all'ultimo respiro che mi dai.
-Ti
amo.- mi sussurri.
-Io di più.-
-Ridillo.-
-Ti amo, ti amo, ti
amo…-
Perché ormai
Due innamorati come noi
Si cercheranno sempre sai
E non impareremmo mai
A stare soli, senza noi
La spiaggia vuota intorno a noi
La sabbia su il capelli tuoi
Niente e nessuno sara mai
Innamorato come noi
Tu dimmi solo che mi vuoi
Che noi non cambieremo mai
È tutto quello che vorrei
-Nicolas?-
-Dimmi.-
-Non amerò
mai nessuno quanto te nella mia vita, è una promessa.-
-Neanch’io
Anto…neanch’io.-
Siamo una cosa
sola noi
E se mi guardi troverai
Due innamorati come noi
Indivisibili oramai
Solo noi
Innamorati come noi
Come noi
Sono le cinque di
mattina, raccogliamo le nostre cose e torniamo alla
cara mini blu che ci aspetta parcheggiata nel lungomare. Non riusciamo
più a
staccarci, abbracciati, per mano, un bacio dietro l’altro,
ormai abbiamo
bisogno l’uno dell’altro per vivere, siamo come
l’aria che respiriamo.
Saliamo in macchina e
imbocchiamo la statale.
Mi appoggio al sedile,
chiudo gli occhi e sogno, un sogno stupendo in
cui i protagonisti naturalmente siamo io e Nicolas.
Bam.
Un forte botto e la
macchina che sbanda mi fanno aprire gli occhi.
Bam.
Un'altra botta e la mini
invade la corsia del senso opposto. Nicolas
accelera come se stesse scappando.
-Nicolas cosa succede?-
gli domando spaventata.
-Non ne ho idea, due
macchine ci inseguono, sembra ci vogliano mandare
fuori strada, non capisco perché cazzo, sto provando a
seminarli.-
Mi attacco meglio al
sedile ma…
Bam.
Una macchina ci colpisce
da dietro. La strada è deserta a quest’ora, ci
siamo solo noi.
Una terza macchina
arriva contromano, ci sta venendo addosso a una
velocità pazzesca, se facciamo un frontale è la
fine.
Nicolas sterza e usciamo
fuori strada, precipitando per un tempo che mi
sembra infinito.
Chiudo gli occhi mentre
scendiamo nel burrone e cerco la mano di
Nicolas.
Aiuto!
Fine capitolo.
Ciao a
tuttiii…spero che questo capitolo vi sia piaciuto. La
canzone è
due innamorati come noi di Laura Pausini!
Un grazie molto speciale
a: Ashleyily95, mileybest, Misty_Pan96.
E a chi ha messo la fic
tra i preferiti e le seguite.
Grazie anche a chi legge
solamente.
Un bacione.
Gaia
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Capitolo 13 *** 13 ***
Stringo
la mano di
Antonella, l’ho sentita che cercava la mia e premo il tasto
sul pedale del
freno fino a farmi male al piede, ma l’auto continua a
scendere.
Finalmente
la discesa
finisce e ci troviamo ai piedi di un bosco, l’auto frena
bruscamente e si attivano
gli airbag.
Tutto
sprofonda in un
silenzio innaturale, l’auto non dà più
segni di vita. Mi giro verso Anto.
-Stai
bene?- sta piangendo.
-Si,
ma Nicolas, cos’è
successo? Ho paura…-
Sento
un odore di benzina
mista a fumo…
Oh
cazzo!
-ANTONELLA
SCENDI DALL’AUTO,
VELOCE!-
Si
gira spaventata verso di
me, e vista la mia faccia preoccupata apre la portiera e scende
velocemente
dall’auto.
-Nicolas,
ma cosa…?-
Le
prendo la mano e corro
verso la foresta, più distante possibile
dall’auto. Finalmente trovo un tronco
caduto orizzontalmente a terra, mi ci butto dietro e stringo Antonella
che
continua a tremare, contro il mio petto.
Poi
un botto fortissimo,
come un esplosione. Sento Antonella sussultare dallo spavento e
appoggio la mia
guancia contro la sua per calmarla.
Quando
sento che è un po’
più calma ci alziamo, un po’ spostata da noi
vediamo la mia mini, o meglio quel
che ne rimane, le scosse prese devono averle fatto saltare il motore
che è
esploso. Della mia auto non rimane praticamente niente e ringrazio il
cielo per
avere sentito in tempo quell’odore nauseante o dentro
quell’auto ci saremmo
potuti essere anche noi.
-Nicolas,
cosa facciamo
adesso?-
-Chiamo
tuo zio che ci venga
a recuperare e domani andremo a fare denuncia.-
Sono
quasi le sei di
mattina, ormai inizia a fare chiaro, chiamo Fito che mi maledice per
averlo
svegliato e gli chiedo di venirci a prendere che siamo rimasti senza
macchina e
gli dico che gli avrei spiegato tutto quanto dopo.
Mi
giro in cerca di
Antonella e la vedo seduta con la schiena contro un albero, lo sguardo
fisso su
un punto indefinito davanti a lei. Mi accuccio accanto.
-Ehi
piccola.-
Si
gira verso di me e mi
sorride, ma dai suoi occhi scendono due lacrime traditrici. La
abbraccio e la
cullo dolcemente per farla calmare.
-Stai
tranquilla, è tutto
finito.-
-Ho
avuto paura…-
-Non
dovevi averne, avrei
fatto di tutto perché a te non capitasse niente.- le dico
per rassicurarla.
-Io
non avevo paura per
questo, io ho avuto paura di perderti.-
-Non
mi perderai mai Anto. Io
sarò con te per sempre.-
-Per
sempre è un tempo tanto
lungo.-
-Ho
tutto il tempo del mondo!-
Mi
sorride e ci baciamo, un
bacio dietro l’altro, appassionato, per mandare via tutta la
paura appena
passata con un po’ d’amore.
-Ehm
ehm, Buongiorno.-
Ci
stacchiamo imbarazzati.
-Ciao
zio!- dice Antonella.
Fito
ci guarda con un
sorriso simpaticamente rimprovevole.
-Posso
sapere cos’è
successo?-
-Te
lo spieghiamo in
macchina, portaci a casa per favore.- gli dico.
Metto
un braccio intorno
alle spalle di Anto e andiamo verso la macchina di Fito.
Arriviamo
a casa che sono le
sette passate, Bianca e i suoi compari devono ancora svegliarsi. Ci
sediamo
davanti una tazza di the caldo per riprenderci dall’accaduto.
Non riesco
proprio a capire cosa volevano quelle macchine da noi, non è
stato un
incidente, era intenzionale, ma proprio non riesco a spiegarmelo.
Suonano
il campanello. Alle
sette di mattina?
-Vado
io.- dice Anto e si
alza per andare ad aprire.
Fito
si gira verso di me.
–Grazie!- mi dice.
-Per
cosa?-
-Perché
sei stato accanto
alla mia nipotina Nicolas, l’hai protetta. Sono proprio
contento che stia con
te.-
Sorrido
e gli rispondo.
-Lo
sai che farei qualsiasi
cosa per Antonella, tengo troppo a lei, non mi sono mai innamorato
così. Non
voglio perderla.-
Mi
sorride anche lui, sono
proprio fortunato ad avere trovato un amico come Fito.
-Non
c’era nessuno, forse
era qualcuno che voleva fare uno scherzo!- dice Anto.
Dopo
due minuti risuona il
campanello. Stavolta mi alzo io.
-Vado
io a vedere chi è, e
se trovo qualcuno gli passerà la voglia di fare scherzi.-
Mi
avvio verso il salotto.
Apro la porta e davanti a me compare un uomo sulla cinquantina, capelli
grigi,
è vestito molto elegante con giacca e cravatta, deve essere
un uomo d’affari.
-Cosa
posso fare per lei?-
domando.
-Sei
Nicolas giusto?-
-Si.-
-Ho
bisogno di parlare con
te, usciamo un attimo.-
Andiamo
nel giardino davanti
della casa di Leandro che sta prestando a Bianca.
-Mi
scusi, ma lei chi è?-
domando.
-Io
sono Alan Taylor caro
Nicolas, l’uomo che tuo padre ha truffato, ma anche sono il
padre di Emma.-
Rimango
a bocca aperta. Cosa
vuole da me, io non centro niente con mio padre.
-Mi
dispiace ma non ho
niente a che vedere con le faccende di mio padre.-
-Oh
ma non sono qua per
parlare di questo. So che sei stato insieme alla mia bambina, e lei ora
è molto
triste perché tu l’hai lasciata per questa
insignificante Antonella. Sai
sarebbe meglio che tu tornassi con mia figlia.-
-Sarebbe
meglio per chi? Non
ho intenzione di cedere a ricatti.-
-Fai
come preferisci, ma
pensavo che l’avviso di stanotte ti fosse bastato.-
-Cosa?
Vuole dire che le
macchine che ci sono venute addosso erano suoi uomini?-
-Precisamente,
io se fossi
in te lascerei questa tua nuova ragazza per la mia bambina, sai
è un consiglio
da futuro suocero, ora scusami ma ho da fare. Ah un’ultima
cosa, sarebbe meglio
che Antonella non sapesse di tutta questa storia e soprattutto di
questa
discussione, per la sua salute, ti ripeto sarebbe meglio che non gli
dicessi
niente. Ci vediamo.-
Risale
su una limousine
parcheggiata lì vicino. Non ci posso credere dove si possa
spingere un uomo per
la propria figlia. Non so proprio che fare… Non credo che le
minacce di
quest’uomo siano poi così pericolose e non voglio
fare soffrire Antonella, ma
non si sa mai…
Devo
parlarne con Fito.
Rientro
in casa. La mia
ragazza e il mio migliore amico sono ancora in cucina. Mi fermo a
guardarla,
quanto è bella con quei due occhi piccoli marroni da
cerbiatta, sta bevendo la
tazza di the, mi fermo a fissare le sue labbra e mi viene un
irrefrenabile
voglia di baciarla e improvvisamente capisco che non voglio perderla,
che
insieme supereremo tutte le difficoltà che la vita ci
presenterà, anche questo
Alan Taylor. Sono stato troppo fortunato a incontrarla, non voglio
perderla,
non devo!
-Chi
era?-
-Ah
nessuno, un venditore
porta a porta.-
-Strano,
passano raramente
da queste parti.- mi dice.
-E
questo è stato uno di
quei casi rari.-
-Va
bene, vado a letto, non
me la sento di andare a scuola, ho bisogno di dormire, ci vediamo dopo!-
Mi
dà un bacio a fior di
labbra e esce dalla cucina. Mi siedo e guardo Fito seriamente.
-Ho
bisogno di parlare con
te.-
Gli
spiego tutta la
discussione avuta poco prima col padre di Emma e aggiungo.
-Capisci
Nicolas? Io non so
cosa fare, non voglio perdere Antonella per questo maniaco.-
-Sai
cosa penso? Che alla
fine le macchine di stasera non volevano farvi male, probabilmente
volevano
solo spaventarvi, non credo sia un tipo pericoloso, dopo che
è pure uscito allo
scoperto in questo modo. Non dovete lasciarvi intimorire.-
-Ah
e un’altra cosa, è
meglio che Antonella non sappia niente, col carattere che ha Emma si
ritroverebbe senza capelli in meno di due minuti!-
Scoppiamo
a ridere e prendo
la mia decisione! Non avrei lasciato Antonella perché questo
me lo viene a
dire. Non penso vada visto come un pericolo quell’uomo.
Non
sapevo quanto mi
sbagliavo!
Fine
capitolo.
Eccoci
qua, finalmente la
storia prende un po’ di azione!! Spero di non avervi annoiate
finora!!
Ringrazio:
mileybest:
tranquilla si sono salvati…=)…ti rispondo anche
al commento di qualche capitolo
fa: la storia del compleanno l’ho inventata io, mi
è venuta in mente ascoltando
la canzone di Gigi d’Alessio. Vorrei dirti anche
un’altra cosa…dove sei
finitaaa?? Sono qua che aspetto l’aggiornamento delle tue
fiction!! Spero che
questo capitolo ti sia piaciuto! Se hai qualche critica sono qua pronta
ad
accettarla!!Un bacione!
Ashleyily95: ciaoooo…tranquilla,
questo posso dirlo con certezza, non farò morire
nessuno, ti lascio coi dubbi sul finale però, penso di
arrivare a circa venti
capitoli, ma non sono ancora del tutto sicura. Che dire? Spero che il
capitolo
sia stato di tuo gradimento!!Un bacio enorme!
Misty_Pan96: ciao! Azzeccato che erano
gli scagnozzi di Alan Taylor! E di chi sennò?
XD…Sono proprio contenta comunque che anche a te piaccia
Laura Pausini, è una
grande, forse la migliore voce italiana! Spero che il capitolo non ti
bbia
deluso!Baciiii.
Ciao
a tutti!
Gaia
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Capitolo 14 *** 14.il ballo_1 ***
Esco
a prendere la posta,
dato che stamattina non sono andata a scuola è meglio che
faccia qualcosa per
dare un aspetto decente a questa dimora che non viene sistemata da
settimane.
Apro
la cassetta della posta
e trovo una busta indirizzata a me e la mia famiglia…come se
ne avessi una!
Apro
incuriosita e su una
lettera formale leggo:
Gentili
Antonella, Fabio e famiglia
Lamas Bernardi,
La
Pretty Land School of
Arts è lieta di invitarvi al ballo di primavera
Sabato
10 aprile che si svolgerà presso
lo stabile in via Napoleone dove si è tenuta
Anche
la festa in occasione delle feste
natalizie.
La
invitiamo a indossare un abito
elegante.
Distinti
saluti.
La
preside.
Oh
cavolo, ho solo cinque
giorni per trovare un abito divino.
IL
BALLO
Non
ne posso già più, questo
ballo è cominciato da dieci minuti e già mi sto
annoiando come mai in vita mia.
La pista da ballo è ancora deserta, la direttrice deve
ancora tenere il suo
discorso iniziale. Voglio andarmene.
-Ehi
Guido!-
Mi
giro e vedo Alan venirmi
incontro.
-Ciao!-
gli dico.
-Che
fortuna averti trovato,
almeno ci annoieremo insieme.-
-Eh
già.-
Almeno
non sono l’unico a
pensarla così. Niente da dire sul buffet, sulla musica,
sull’organizzazione e
soprattutto sul luogo, ma non è proprio cosa per noi ragazzi.
Il
posto è stupendo, è una
vecchia villa, il salone dove si sta svolgendo la festa è
grandissimo, Ci si
accede attraverso una grande scalinata dove gli ospiti fanno il loro
ingresso,
e altre porte portano a stanze minori tipo il guardaroba, la cucina o
il bagno.
Sto
studiando proprio bene
questo posto, non ho niente da fare. Volgo lo sguardo verso la
scalinata e la
bocca mi si spalanca, vedo scendere la creatura più bella
che ho mai visto in
vita mia: Giusy. Sembra una dea, fasciata nel suo vestito giallo
pallido lungo
fin sotto al ginocchio, porta i capelli lisci con incastrato un fiore
giallo
abbinato al vestito. Mi riscuoto quando dietro di lei compaiono suo
padre e sua
madre. Bene, col padre in giro sarà impossibile anche solo
salutarla. Fortunatamente
la direttrice ferma i suoi genitori e la vedo avviarsi al buffet.
È girata di
spalle e non si accorge di me, appoggio le mie mani sui suoi fianchi.
-Sei
stupenda stasera!-
Si
gira spaventata.- Guido!
Vai via, se mio padre ci vede…-
-Eh
dai Giusy, non possiamo
continuare così, voglio stare con te, di nascosto se
necessario, ci vedremo
poco forse, ma voglio provarci, la mia vita così non ha
più senso.-
-Guido,
no…ah vieni con me.-
Mi
prende per mano e mi
trascina verso lo stanzino adibito al guardaroba.
-Ma
Giusy qua potrebbe
vederci qualcuno.-
-Ma
va, non entrerà nessuno,
fa già caldissimo non si porterà nessuno la
giacca. E poi cosa fai, prima mi
preghi e ora ti tiri indietro?-
-E
chi ha detto che mi tiro
indietro?-
Un
bacio, un altro ancora, e
poi ancora e ancora. Forse mi sbagliavo, non mi sto per niente
annoiando a
questo ballo!
Li
ho visti. E cosa ho
provato? Un po’ di gelosia, poca non troppa, dentro di me
l’ho sempre saputo
che Guido e Giusy erano fatti per stare insieme, forse ho visto Giusy
come una
sfida, toglierla a Guido come lui aveva tolto Luciana a me.
Luciana… quante me
ne ha fatte, troppe, sono stato uno sciocco, non ho mai capito che lo
faceva
perché ci teneva e non voleva perdermi, solo ora mi sveglio.
Forse non è troppo
tardi.
Giro
tutto il salone, ma non
la trovo, non è a ballare, nemmeno nei bagni, esco nel
giardino della villa, è
immenso, cammino un po’ tra le aiuole curate,
finché la vedo seduta sola su una
panchina, stupenda nel suo vestito blu elettrico che le fascia la vita
perfetta
mentre si allarga nella gonna, facendola sembrare una principessa.
Tiene in
mano una scarpa a punta col tacco a spillo, blu anche questa abbinata
al
vestito. Mi avvicino.
-Ehi.-
Prende
paura e si gira
spaventata.
-Gonzalo,
mi hai fatto fare
un colpo.-
-Scusa,
male ai piedi?- mi
siedo vicino a lei.
-Eh
si, non è il massimo
passare tutta la serata con questi trampoli.-
Sorrido.
–Sai, non ho mai
capito perché voi ragazze indossiate certe cose se vi fanno
male.-
-Questione
di estetica, ti
slanciano, ti rendono più bella.- mi dice.
-Bè,
ma tu allora non ne hai
bisogno, sei già bellissima di tuo!-
Scuote
la testa.- Non
prendermi in giro per favore Gonzalo, non è serata!-
-Non
ti sto prendendo in
giro Luciana.-
-Dai,
lo so che mi consideri
una sciocca per quello che ti ho fatto.-
-No
Luciana, lo sciocco sono
io che non ho mai capito che lo facevi perché ci tenevi a
me.-
Due
lacrime scendono sul suo
viso. –ci tengo ancora adesso se è per questo.-
Non
ce la faccio più, le
prendo il viso tra le mani e la bacio. E capisco molte cose, capisco
che è con lei
che voglio stare, con la principessa che sto baciando in questo momento!
-Hai
visto Caterina? Luciana
è fuori con Gonzalo, ah quanto la invidio, noi invece siamo
qua come due
disperate a cui nessuno chiede di ballare.-
Non
sai quanto la invidio
pure io Pia, vorrei essere io al suo posto con Alan, ma questo non
succederà
mai perché ho fatto l’errore di lasciarlo.
Ma
non ti dico tutto questo,
mi limito ad annuire e darti ragione.
-Ciao
Pia.-
Ci
giriamo e vediamo Bruno,
in tutta la sua bellezza. La mia amica balbetta imbarazzata un ciao.
-Ti
va di ballare?- gli
domanda Bruno, la mia amica naturalmente accetta e mi lascia sola come
un cane.
Non mi vuole nessuno, perché non sono bella come le altre?
Forse Alan mi
noterebbe di più e vorrebbe tornare con me. Ho comprato
questo vestito apposta
per lui, pensavo mi notasse, è rosso a fascia, lungo fino a
metà coscia,
fermato sotto al seno da una cinturina chiusa da un fiocco nero. Tutto
inutile.
Vado
in bagno, non mi va di
farmi vedere qua sola come una stupida.
Qualcuno
mi ferma per il
polso.
-Aspetta.-
Mi
volto…-Alan!-
-Come
mai tutta sola? Non ti
ha neancora detto nessuno quanto sei divina con questo vestito?-
-No,
forse perché non lo
sono.- gli rispondo e abbasso lo sguardo. Alan mi punta due dita sotto
il mento
e mi alza il viso, facendo incontrare i miei occhi nei suoi.
-Non
voglio sentirti dire
queste cose, per me sei la ragazza più bella presente in
questa sala stasera.-
-Dici
sul serio?-
-Si
Caterina. Posso
invitarti a ballare?-
Annuisco
e ci avviamo verso
la folla. Mi stringe i fianchi e seguiamo per un po’ la
musica non riuscendo a
distogliere gli sguardi.
Finché
non si avvicina e
sento le sue labbra sulle mie. Mi sposto.
-Non
qua Alan, ci vedono
tutti.-
-Meglio,
così sapranno che
da questo momento sei di nuovo mia.-
Non
resisto e rimetto le mie
labbra sulle sue.
Solo
sua da questo momento,
per sempre…
Fine capitolo.
Ciao a tuttiiii.
Capitolo un
po’ particolare, questa è la prima parte, mi
è venuto lo schizzo di scrivere un
trafiletto per ogni coppia. Spero non sia noioso. Nel prossimo capitolo
metterò
un breve pezzo di Tamara/Fabio, Patty/Matias e naturalmente un bel
pezzo di
Anto/Nico, e alla fine naturalmente il colpo di scena. Alan Taylor deve
vendicarsi perché Nicolas non gli ha dato ascolto. Ah, tutto
questo si svolge
circa una settimana dopo l’incidente se non si era capito.
Un ringraziamento
speciale
a: Giulysan (oh che bello una nuova commentatrice, mi ha fatto proprio
piacere
il tuo commento!Grazie mille!!=)), mileybest e
Misty_Pan96…siete grandi, grazie
mille!!
Al prossimo capitolo.
Gaia
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Capitolo 15 *** 15.il ballo_2 ***
Sto
scendendo la grande
scalinata, molto lentamente, non sono abituata a usare le scarpe con i
tacchi,
ma Antonella mi ha costretto stavolta, ha detto che devo essere
splendida,
divina! Sorrido pensando alla faccia che farebbe Giusy se glielo
dicessi. Vedo
molti occhi puntati su di me. Troppi, mi mettono in imbarazzo, avevo
detto ad
Antonella di non esagerare, ma naturalmente non mi ha dato ascolto. Mi
ha
lisciato i capelli, e messo le lenti a contatto. Naturalmente mi ha
truccato
leggermente e fatto indossare un abito splendido che mi aveva regalato
qualche
tempo fa, rosa chiaro lungo quasi fino alla caviglia.
Matias
mi porge il braccio
appena scendo.
-Come
mai questo cambiamento
Patty?- mi domanda.
-L’ho
fatto per te, non
volevo ti vergognassi a mostrarti con una ragazza bruttina come me.-
gli dico.
-Ma
non diciamo cavolate,
come se di solito fossi brutta.-
Sorrido,
come al solito
Matias riesce a farmi sentire speciale. Mi porta in mezzo alla pista e
iniziamo
a volteggiare. Mi sento tanto Cenerentola quando balla con il principe.
Con una
piccola differenza, tutto questo a mezzanotte non se ne
andrà.
Visto
Cenerentola? Non sei
l’unica a cui si avverano i sogni!
-Ciao,
posso invitarti a
ballare?-
Mi
sto avvicinando a Tamara
quando un altro ragazzo mi precede, vedo Tamara ignorarlo e sorridermi,
ma
un’ondata di gelosia
mi prende.
-No
veramente è già
impegnata.- Dico prendendola per mano e trascinandola via.
-Sei
molto richiesta
stasera.- le dico facendole intendere leggermente un po’ di
fastidio.
-Eh
dai Fabio, lo sai che
per me ci sei solo tu.- Niente da fare, come al solito riesce a
sciogliermi e
tutto il fastidio che avevo provato vola via.
-Non
ho voglia di ballare,
stiamo un po’ da soli?- le chiedo.
-Va
bene, ma poi mi prometti
che mi porti a ballare? Almeno un po’.- mi chiede con la
faccia da cucciolo.
-Eh
va bene.- Cedo. Le metto
le mani sulle spalle e con fare protettivo ci avviamo dietro una
colonna, sarà
meglio che tutti i ragazzi della sala vedano che lei è mia,
solo mia. L’ho
sempre vista come un’amica, lo sapevo che lei era
un’amica diversa dalle altre,
ma non sono mai riuscito a vederla come qualcosa di più, o
forse dentro di me
ne ero consapevole, ma non mi ero mai innamorato, ero stato con molte
ragazze,
un bacio e via, solo per una sera, ma qualcosa di così
grande non l’avevo mai
provato.
E
invece poi, col tempo
qualcosa è scattato dentro di noi, ed è stata la
cosa più bella che il cielo
potesse regalarmi.
Sorseggio
un altro po’ di
champagne, sono vicino al tavolo del buffet, certo che la cara Ines ha
fatto
proprio le cose in grande stavolta. Fortuna che l’invito
è stato esteso anche i
familiari, altrimenti non avrei potuto partecipare in veste di zio di
Fabio e
Antonella, e quindi
non avrei potuto
passare la serata con Antonella, non l’ho ancora vista, non
deve essere ancora
arrivata o probabilmente è in giro e non la vedo.
Improvvisamente
tutti quanti
si voltano verso la grande scalinata con sguardo ammirato.
Sarà arrivata la
direttrice, m allora non mi spiegherei gli sguardi da pesce lesso di
tutti i
ragazzi.
Mi
volto pure io e
probabilmente la mia espressione prende la stessa forma di tutti gli
altri
presenti.
Antonella
è in cima alla
scalinata, bella, più del solito se possibile, perfetta.
I
capelli lisci, come non li
porta mai, con in mezzo un cerchiello fino bianco. Due brillantini
bianchi
splendono sulle sue orecchie, gli occhi sono contornati da un trucco
leggerissimo, non ne ha bisogno lei. Le spalle scoperte, il seno e la
vita
fasciate da un bustino bianco brillantato, che le accarezza dolcemente
anche i
fianchi. La gonna scende particolare, stretta, più corta su
un lato fino a metà
coscia e cadendo obliquamente sull’altra gamba. Ai piedi dei
sandali argentati
completano il tutto. Meravigliosa, ma questi come si permettono di
guardarla
così? Fisso invidioso il mio finto nipote Fabio e la sua
ragazza e Alan e
Caterina, loro possono stare con le proprie ragazze, far vedere a tutti
quanto
gli vogliono bene, a me e Anto purtroppo non è concesso,
stasera poi c’è pure
Leandro in giro. Bè, da quando in qua a uno zio è
vietato ballare con la
propria nipote. Aspetto che scenda e che saluti alcuni suoi compagni.
-Allora,
la mia bella
nipotina concederebbe un ballo a suo zio?-
-Ma
certo zietto.- dice
urlando in modo che la gente ci senta e nessuno si insospettisca.
Appoggio
le mani sui suoi
fianchi e mi avvicino al suo orecchio per sussurrarle.
-Dovresti
andare a casa a
cambiarti.- le dico.
-Perché?
Pensi che stia
male?- mi chiede preoccupata.
-No
penso solo che prima mi
era venuta la tentazione di uccidere tutto il genere maschile presente
in
questa stanza.-
Scoppia
a ridere e poi mi
dice.
-Bè
Nicolas si sa, sono la
migliore in tutto, anche nell’essere bella.-
Ora
tocca a me scoppiare a
ridere, mi fa morire quando se la tira così tanto. Le faccio
fare una giravolta
e stiamo a volteggiare per la sala ancora un po’.
Finché
non gli viene sete.
-Andiamo
a prendere qualcosa
da bere?- mi chiede.
-Certo.-
Le
verso un bicchiere di
spumante e poi ne prendo uno anche per me. Un ragazzo la sta fissando
troppo,
inizia a infastidirmi, non si è ancora levato
quell’espressione da pesce lesso,
ora glielo dico io di smetterla di fissarla, sono sempre lo zio,
è normale che
sia protettivo. Sto per aprire bocca, ma lei mi precede e con la sua
solita
aria di superiorità lo fissa e poi secca gli dice.
-Meglio
che chiudi la bocca
o ci entrano le mosche.-
Poi
gli sorride, il ragazzo
si riscuote e rosso come un peperone se ne va. Io scoppio a ridere.
-Ascolta
te la sentiresti di
assentarci per un po’ dalla festa?- le chiedo.
-Si
guarda, tanto è di una
noia mortale. Ma dove? Ricordati che non ci deve vedere nessuno.-
-Bè,
là c’è una porta
collegata a un corridoio che porta ai piani superiori della villa. Non
penso ci
andrà nessuno.-
Mi
sorride e insieme
sgattaioliamo via dal salone gremito di gente.
Mentre
sto per uscire
incrocio lo sguardo di Emma che ci fissa con odio. Suo padre stasera
non è
presente, non succederà niente.
Troviamo
una camera da letto
vuota. Ci infiliamo dentro e cominciamo a baciarci.
-Non
resistevo più a stare
con te senza poterti baciare.-
Lei
mi sorride.
-E
allora taci e continua a
farlo- mi dice e stavolta tocca a me sorridere.
La
prendo in braccio e la
faccio sdraiare dolcemente sul letto, mi metto sopra di lei senza farle
pressione e inizio a slacciare i laccetti che le fissano il bustino
dietro la
schiena. Lei fa lo stesso con la mia camicia…
E
facciamo l’amore, sì
perché il nostro non è sesso, è amore,
c’è sentimento.
Un amore più sicuro della prima
volta…
Un amore nascosto, perché sappiamo che
per tutti
siamo nipote e zio, e la nostra relazione non dovrebbe esistere, ma
quando
siamo soli esistiamo solo noi…
Un amore pericoloso perché nella camera
di questa
villa potrebbe entrare chiunque da un momento
all’altro…
Eppure noi ci amiamo, perché al cuor non
si comanda…
La
guardo mentre è seduta
sul letto a riallacciarsi il vestito e mi sento incredibilmente
fortunato a
stare con lei.
Mi
guarda seria.
-Nicolas
ma alla fine
secondo te chi è stato a buttarci fori strada con la
macchina l’altra notte?-
Cazzo,
pensavo si fosse
dimenticata.
-Non
ne ho idea,
probabilmente qualcuno che aveva voglia di fare un brutto scherzo.-
-Si
forse hai ragione, ogni
tanto ci ripenso e mi vengono su i brividi, non ho mai avuto
così tanta paura
come l’altra sera, neanche quando mi sono persa nel bosco,
perché là almeno ero
da sola, nell’incidente c’eri anche tu che
rischiavi.- mi dice con sguardo
dolce. La prendo e la stringo a me e mi sorprendo di quanto dolce sa
essere
questa ragazza, poi però ripenso al ragazzo che la guardava
in sala e a come
gli ha parlato, è incredibile la maschera che riesce a
mettere su, sembra che
solo io riesca a farle crollare.
-Sono
le undici quasi, mi sa
che è il caso che scendiamo.- mi dice.
-Si
hai ragione.-
Le
prendo la mano e
guardandoci intorno con circospetto ci avviamo per le scale e per il
corridoio
che ci riporterà in sala. Mi sento tanto in un film di James
Bond mentre spio
dalla porta socchiusa se qualcuno sta passando. E probabilmente deve
averlo
pensato pure lei perché scoppia a ridere come una bambina
prendendomi in giro.
Mentre
percorriamo il
corridoio sempre e rigorosamente per mano le luci si spengono
all’improvviso.
-Nicolas?-
-Sono
qua, sarà un black
out.-
Accelero
il passo per
arrivare in sala, ho un brutto presentimento.
Come
arriviamo tutti i
presenti sono in mezzo alla sala che si guardano intorno spaventati.
La
preside cerca di
rassicurare tutti dicendo che sarà un black out temporaneo.
Non
è un black out, ne sono
sicuro, tengo stretta la mano di Antonella, devo sentirla vicino per
stare
tranquillo.
-NON
SI APRONO LE PORTE,
SONO STATE BLOCCATE DALL’ESTERNO!-
Urla
Bianca mentre tenta di
aprire la porta. Altri uomini provano a forzare la porta, ma niente da
fare,
qualsiasi uscita è bloccata, sia porte che finestre. Ma cosa
sta succedendo?
Osservo attentamente tutti i presenti, di Emma Taylor non
c’è traccia. Inizio a
capire, ma una puzza di bruciato arriva dalla porta che conduce al
piano di
sopra.
-Nicolas,
senti anche tu
puzza di bruciato?- mi domanda Anto spaventata. Non posso vederla
così,la
abbraccio, chi se ne frega se qualcuno ci vedrà.
-Si
Anto, è scoppiato un
incendio nel piano superiore, dobbiamo uscire tutti di qui!-
Fine capitolo.
Ciao a
tutti…spero vi sia
piaciuto questo capitolo. Fatemi sapere!
Ringraziamenti:
BAbyDany94:
Ciaooo…sei tornata!! Che bello rivedere un tuo commento.
Sono contenta che il
capitolo ti sia piaciuto, grazie mille!! Un bacio.
Giulysan:
Ciao, grazie mille del tuo commento, mi ha fatto proprio piacere che
hai
cominciato a commentare, spero che questa parte non ti abbia deluso e
che sia
di tuo gradimento. Baciiiii…
Alla prossima.
Ringrazio
anche le 10 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e le 2
tra le
seguite.
Gaia
|
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Capitolo 16 *** 16 ***
-Nicolas,
ma quando finirà
questo periodo?- mi domanda Antonella.
-Vorrei
saperlo Anto,
credimi.-
Tutta
la gente inizia ad
accorgersi dell’odore nauseante che arriva dal piano
superiore e che fra poco
ci farà mancare l’aria. Ines cade nel panico e non
è più in grado di gestire la
situazione che sta degenerando.
Mi
guardo intorno, tutta la
gente è terrorizzata, ma come può
quell’Alan Taylor rovinare una festa
scolastica, mettere in pericolo un sacco di persone per farla pagare a
noi e
fare contenta la figlia. Quell’uomo non ha principi.
Sorrido
lievemente però
notando che ogni ragazzo in sala tiene stretta la sua ragazza, per
proteggerla,
proprio come sto facendo io, e in una situazione come questa non mi
interessa
cosa penserà la gente. Guardo meglio, Gonzalo con Luciana,
Fabio con Tamara,
Guido con Giusy, Alan con Caterina e Bruno con Pia. Meno male che i
ragazzi
della band non dovevano avere ragazze e immischiarsi in faccende di
cuore e ora
invece eccoli là, persino Bruno. È incredibile
come l’amore influenza le
persone.
Leandro
sale sul palco
improvvisato nella sala dove stava suonando il dj e prende il comando.
-Per
favore, ascoltatemi
tutti, devo chiedervi di mantenere la calma e non andare nel panico,
non
succederà niente, nessun cellulare ha campo qua dentro, deve
esserci qualche
interferenza quindi per il momento non è possibile chiamare
i soccorsi, ora
vorrei qualche adulto che mi aiutasse a provare a rompere i vetri delle
finestre.-
-Nooo,
Leandruccio, non
possiamo rompere i vetri della villa.- interviene Ines, non capisco
come possa
essere la direttrice di una scuola, il suo cervello è molto
limitato.
-Mamma,
per favore, è
l’unico modo per uscire vivi da qui.- la rimprovera Leandro,
fortuna che non ha
preso dalla madre.
-Vado
ad aiutare a provare a
rompere le finestre.- lascio la mano di Anto.
-No,
non lasciarmi sola per
favore.- mi dice.
-Devo
Anto, vieni ti porto
da Patty.-
-Ok!-
mi dice con sguardo
triste. Mi guardo un attimo intorno, nessuno bada a noi, le do un
veloce bacio
a fior di labbra e questo la fa accennare a un minimo sorriso.
La
porto da Patty che è con
Matias vicino alle scale e mi rivolgo verso di lei.
-Te
la affido un attimo.-
gli dico a Patty e lei annuisce e la prende per mano.
Accarezzo
la guancia ad
Antonella e vado verso Leandro. Per la strada trovo Fito che sta
venendo anche
lui da Leandro.
-Antonella?-
mi domanda.
-è
da Patty.-
-Bene,
pensi anche tu che
sia colpa della stessa persona che penso pure io.-
-Si,
temo di si.- gli dico.
Arriviamo
nel gruppo di
altri uomini che si sono riuniti vicino al palco.
-Oh
ecco altri due baldi
giovanotti pronti a darci una mano.- dice Pedro stringendoci la mano a
entrambi. Vicino a Leandro stiamo io, Fito, il professor Barcaroli, il
padre di
Giusy e Matias, Germano e Andres.
-Bene,
io direi di provare
con delle sedie, sbattiamole con forza contro il vetro.- Propone Fito.
Prendiamo
tutti in mano una
sedia, ma i vetri sono infrangibili, provo con più violenza
e nasce una piccola
crepa, devo insistere.
-AAAAAH,
SPOSTATEVI DA
VICINO LA
SCALA,
PATTYYY.-
Ci
voltiamo tutti quanti
sentendo urlare Carmen, la madre di Patty, giusto in tempo per vedere il soffitto sopra le scale
sbriciolarsi in
polvere bianca, per poi piegarsi e crollare in grossi cumuli. Il fuoco
deve avere
bruciato o indebolito le travi di legno che reggevano quella stanza al
piano
superiore, un grosso polverone si alza.
Realizzo
in due secondi che
il soffitto è crollato sopra le scale, ovvero dove si
trovava Patty, e con
Patty c’era…
-Antonella.-
Mi
faccio largo tra la gente
e ignoro la polvere che mi brucia gli occhi. Urlo il suo nome, ma non
sento
risposta. Vedo Patty tra le braccia di sua madre e le corro incontro.
-Patty,
dov’è Antonella?-
-Non
lo so Nicolas, era
vicino a me, trovala per favore.- Mi dice in lacrime.
Certo
che devo trovarla,
giro attorno alle macerie col cuore in gola, urlando il suo nome.
-Nicolas,
sono qua.-
Corro
verso la voce e la
trovo rannicchiata in un angolo.
-Anto,
stai bene?-
-Si,
mi sono messa negli
angoli perché dicono che sono i posti più sicuri,
che reggono di più, voglio
uscire da qui Nicolas.- mi dice in lacrime, la abbraccio e la bacio
sulla
guancia per calmarla, e proprio mentre la bacio noto un taglio sulla
sua
fronte.
-Anto,
sei ferita.-
-No,
non è niente, non mi fa
tanto male, mi è venuto addosso un pezzo di legno, piccolo
per fortuna.-
-Meno
male, mi hai fatto
prendere paura.- Le schiocco un altro bacio sulla guancia e la aiuto a
rialzarsi.
-Ce
la fai a camminare?- Le
chiedo notando che non riesce a reggersi da quanto le tremano le gambe.
-Si
si, è solo un po’ di
paura.- La tengo su per la vita, per aiutarla e andiamo da Patty e
Carmen per
tranquillizzare la migliore amica della mia ragazza.
-Dove
andiamo?- mi domanda.
-Da
Patty, era in pensiero
per te.- le spiego. Lei annuisce con la testa e socchiude per un attimo
gli
occhi. Il taglio sulla fronte continua a sanguinare. Mi strappo un
pezzo di
camicia e le asciugo il sangue che scende lungo le sue guance.
-Tranquilla,
presto sarà
tutto solo un brutto ricordo.- le dico. Devo essere forte, ho una paura
boia,
ma devo essere ottimista, devo esserlo anche per lei, ha solo quindici
anni e
ne sta passando troppe, per colpa mia, forse sono un’egoista,
sarebbe meglio se
me ne andassi, starebbe male per un po’, ma si riprenderebbe.
Questi pensieri
mi passano per la testa, ma mi basta guardarla per capire che
sì, sono un
egoista, e voglio esserlo fino in fondo, voglio stare solo con
lei…
Crack…
Due
vetri delle finestre
finalmente cedono. La gente subito si ammassa in quella zona, ma
Leandro
riprende il comando e fa formare una fila ordinata. Mi imbuco con
Antonella in
mezzo alla fila. La gente scorre velocemente e ci troviamo davanti alla
finestra in poco tempo.
La
aiuto a scavalcare senza
tagliarsi nei vetri rotti e finalmente siamo fuori.
Respiro
a pieni polmoni
l’aria fresca della sera, dopo tutto quel fumo è
un vero toccasana.
Dalle
finestre del piano
superiore della villa si vede uscire fumo e fiamme, sembra che ci sia
l’inferno
là dentro.
-Là
c’è tua madre, Fabio e
alcuni tuoi compagni, è meglio andare con loro.- dico.
Anto
annuisce, ancora
visibilmente turbata dall’accaduto.
-Aaaaaah,
Antonella sei
salva.- Bianca ci viene incontro urlando come un’oca come suo
solito.
-Antonella!-
Anche Fabio
corre ad abbracciare sua sorella.
-Fabio.-
Anto ricambia
l’abbraccio di suo fratello e scoppia a piangere.
-Shhh,
va tutto bene
adesso.- la rassicura suo fratello maggiore.
Andiamo
a sederci nelle
panchine del giardino della villa in attesa dei soccorsi che Fito ha
prontamente chiamato. Vicino a noi ci sono Fabio, Tamara, i suoi
genitori,
Bianca, Pia e la madre, Alan e Caterina e Patty, Carmen e Leandro.
Iniziamo
a parlare del più e
del meno per distrarci: del corso di musical, dei pettegolezzi del
quartiere,
insomma ogni argomento è buono.
Inizia
a tirare un leggero
vento freddo e sulla pelle di Anto spuntano alcuni brividi. La prendo
tra le
braccia e la faccio appoggiare al mio petto sperando di dargli un
po’ di
calore.
Lourdes
ci squadra da capo a
piedi e si rivolge verso Bianca.
-Scusami
Bianca, ma cos’è
tutta questa confidenza tra tuo fratello e tua figlia?-
Bianca
si trova un attimo
spaesata e ci guarda con gli occhi spalancati, ma da brava truffatrice
racconta
l’ennesima bugia con estrema facilità.
-Vedi
cara, Antonella e suo
zio non si sono potuti conoscere prima e stanno recuperando il tempo
perduto,
sai com’è, hanno legato molto in questo periodo,
sono quasi due fratelli più
che zio e nipote.- dice Bianca sorridendo.
-Sarà,
a me sembrano più due
fidanzati.- ribatte Lourdes.
-Ahahaha
Lourdes, ma come
sei spiritosa, è praticamente impossibile!-
Bianca
ci fulmina con lo
sguardo ma io risolvo tutto con un’alzatina di spalle e un
sorrisetto.
La
sirena di pompieri e
ambulanze ci fa voltare tutti quanti verso la strada.
Finalmente
i soccorsi sono
arrivati…
Fine capitolo.
Eccoci qua. Questo
capitolo
è stato abbastanza difficile da scrivere, spero non sia
stato noioso o troppo
frettoloso, ma non so se mi vengono molto bene le scene tanto
movimentate. Ho
fatto il conto, questa fiction si concluderà al ventesimo
capitolo. O meglio,
la prima parte perché come ho già detto
avrà un seguito che mi ronza in testa
da un po’ e che non vedo l’ora di scrivere.
Ringraziamenti:
Giulysan:
oddio, non penso di meritarmeli tutti questi complimenti, troppo
buona!!=)…Sono
contenta che la fic ti piaccia, se hai delle critiche da farmi o dei
consigli
da dare li ascolto volentieri. Spero che questo capitolo non ti abbia
deluso!
Baciii
BAbyDany94:
eccomi qua, spero di non averti fatto attendere e che questo capitolo
ti
piaccia,è stato difficilino da scrivere e non so neanche
come è venuto! Aspetto
un tuo parere! Comunque grazie mille, sei troppo gentile!!Un bacio.
Mileybest:
Ciaooo, tranquilla, non ne farò una tragedia, li voglio vivi
tutti
quanti!!=)=)…Spero ti sia piaciuto come l’ho
descritto!!Grazie mille che anche
stavolta mi hai lasciato un tuo parere!! Un bacione!!
KikkaSmartieChan:
Ciao, allora grazie mille, ma veramente di cuore, non hai
idea di quanto
piacere mi abbia fatto il tuo commento, mi hai reso veramente contenta
e se
devo dirti la verità pure un po’ soddisfatta che
questa fiction sia piaciuta!!
Grazie mille!!! Carina comunque l’idea di Nicolas in veste di
007!!=)…Spero ch
questo capitolo non ti abbia deluso!! Un bacio…
Alla prossima!!
Gaia
|
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Capitolo 17 *** 17 ***
I
pompieri si mettono subito
all’opera per spegnere l’incendio. Vicino
all’entrata stanno quattro ambulanze
ma nessuno è ferito gravemente per fortuna. Mi sento
sollevato che tutti siamo
riusciti ad uscirne vivi. Vicino a pompieri e autostrade si fa largo
un’ampia
folla di giornalisti che cercano di scoprire qualcosa per poter
arricchire il
loro articolo.
Si
avvicinano al nostro
gruppo dei volontari.
-Ciao,
state tutti bene?- ci
domanda uno dei volontari.
-No
veramente mia figlia ha
problemi ai reni e io non vorrei che con tutto il fumo che ha respirato
avesse
dei problemi, deve capire sono piuttosto in ansia, mia figlia
è quella laggiù,
è piccolina, io non vorrei…- dice Carmen tutto
d’un fiato, mi stupisco di come
riesca a parlare tanto velocemente!!
-Carmen,
stai tranquilla,
ora la portiamo in clinica.- dice Leandro tranquillizzando Carmen poi
si
rivolge al volontario. –Stia tranquillo, sono medico
è tutto a posto.-
-Anto,
dovresti fare vedere
il taglio al volontario.- dico alla mia ragazza. Lei annuisce e
schiocca le
dita per chiamare il volontario.
-Mi
scusi lei mi ascolti un
attimo, io sono Antonella la divina e ho bisogno molto urgente che mi
controlli
il taglio che ho sulla fronte, non vorrei restassero cicatrici, il mio
corpo
deve restare perfetto per quando sarò famosa!- Alzo gli
occhi al cielo, è
impossibile questa ragazza.
Il
volontario la esamina un
attimo.
-Sarebbe
meglio mettere
qualche punto per evitare appunto che ti resti il segno, non
è niente di grave
comunque, vieni ti porto all’ambulanza che ti
porterà all’ospedale, sei
minorenne devi farti accompagnare da qualcuno però.-
Si
gira verso di me e
speranzosa mi domanda.
-Nicolas,
vieni tu con me?-
-Non
preferisci che venga
tua madre?- le domando.
-Se
guardala, è impegnata a
fare l’oca con Leandro, non si è neanche accorta
che sto per andare via in
ambulanza, vieni tu per favore.-
Annuisco
e insieme ci
avviamo verso il mezzo di trasporto. Dentro di me speravo di essere io
ad
accompagnarla, ma mi sembrava giusto che fosse sua madre, ma
evidentemente a
sua madre non interessa niente, chissà quanto ci sta male la
mia Anto sotto
quella maschera di superiorità.
Saliamo
nel veicolo e un
medico esamina più attentamente la ferita. Ogni tanto quando
gliela tocca
Antonella strizza gli occhi, deve bruciare parecchio.
-Bene,
ci vogliono si 4
punti a occhio e croce, lei è lo…?- mi domanda il
medico. E ora che rispondo?
-Sono
lo zio.- Tanto ormai
mi conoscono tutti quanti così.
-Bene,
siamo arrivati, io
devo correre in un altro reparto, andate al piano numero cinque ,
troverete
un’infermiera che vi porterà nel giusto reparto.-
Salutiamo
e ringraziamo il
medico e ci avviamo a prendere l’ascensore.
-Nicolas?-
-Dimmi.-
-Ma
secondo te chi è stato ad
appiccare l’incendio e a bloccare porte e finestre? Pensi sia
lo stesso che ci
ha fatto fare l’incidente?- mi domanda Anto.
Cazzo,
tra le mille
preoccupazioni di questa serata non mi sono preparato su cosa dire
quando mi
avrebbe posto questa domanda, ma si improvvisiamo.
-No,
sinceramente penso sia
stato qualcuno che voleva fare un torto a Ines, la preside, sai
com’è aveva
organizzato lei questa festa.-
-Non
sono della tua stessa
idea sai, troppe coincidenze, spero di sbagliarmi per la prima volta e
che
abbia ragione tu.-
Le
passo un braccio sulle
spalle e mi avvicino per sussurrarle.
-Stai
tranquilla, vedrai che
sarà passato tutto, muoviamoci che il dottore ci
starà aspettando.-
-Va
beneee…-
Arriviamo
al quinto piano e
troviamo l’infermiera come ci avevano detto, è una
donnona robusta, di mezza
età con i capelli bianchi dall’aria molto gentile.
-Antonella
e lo zio?- ci
domanda indicandoci.
-Si,
siamo noi.- dico.
-Bene
Antonella il dottore ti
sta aspettando in quella stanza a fianco alla pianta. Accomodati pure.-
-E
Nicolas?- domanda.
-No
mi dispiace tesorino, è
meglio che vai da sola.- spiega l’infermiera.
-Va
bene, mi aspetti qua
vero?- mi domanda Antonella.
-Certo
tesoro.- le do un
veloce bacio sulla guancia, non posso spingermi oltre,
l’infermiera mi crede lo
zio.
Si
allontana con la donna e
mi siedo su una sedia posta sul corridoio apposta per la gente che
attende.
Alla mia destra vi è un posto libero, mentre alla mia
sinistra una donna tiene
in braccio una bambina addormentata, poverina, chissà da
quanto aspetta e a
quest’ora di notte non è proprio il massimo per
una piccola come lei.
Prendo
in mano una rivista e
mi metto a sfogliarla molto svogliatamente. Sento qualcuno sedersi alla
mia
destra.
-Buonasera.-
dico non
ponendo attenzione c continuando a concentrarmi sulla rivista.
-Buonasera
Nicolas.- alzo la
testa, ho riconosciuto la voce.
-Cosa
vuole ancora signor
Taylor?- domando.
-Vedo
che l’avvertimento
dell’incidente non ti è bastato, mi hai costretto
a dare fuoco a una villa, ti
rendi conto che qualcuno avrebbe potuto farsi molto male, vero?-
-Si
me ne rendo conto e non
capisco come possa fare una cosa del genere solo per togliere un
capriccio a
sua figlia, ma lei non ha proprio un cuore.- dico alzando un
po’ il tono per
farmi valere.
-Ma
si che ce l’ho un cuore
Nicolas, altrimenti non sarei qua per fare contenta mia figlia.-
-Bè,
non ho intenzione di
cedere, io amo Antonella, e non sono disposto a rinunciare a lei.-
-Che
bella cosa l’amore, sei
troppo dolce. Bè Nicolas, sono solito dare tre avvertimenti
di solito, dopo di
che lascio perdere, siamo a due, ci vediamo presto e allora
sarò lieto di
sentire la tua decisione.- mi dice e fa per stringermi la mano.
La
osservo riluttante.
-Non
cambierà signor
Taylor.-
-Vedremo,
buonanotte
ragazzo.-
Così
dicendo se ne va, mi
sento un po’ più sollevato, ancora una ne dovremo
sopportare, dopo di che mi
lascerà in pace, ma non so cosa aspettarmi. Mi prendo la
testa tra le mani.
Sento
la signora accanto a
noi mettermi una mano sulla spalla.
-Stai
bene caro?- mi
domanda.
Mi
giro ad osservarla, sarà
sulla quarantina, ma li porta bene, ha un bel fisico, i capelli corti e
ordinati.
-No,
non sto bene, ha
sentito la discussione?- domando.
-Si
ho ascoltato alcuni
pezzi, comunque piacere, mi chiamo Serena, vuoi raccontarmi?-
.-Nicolas.-
Le tendo la
mano.
-Guarda
mi farebbe proprio
bene sfogarmi.- Non mi interessa chi sia, se lo andrà a dire
a qualcuno o se
verrà fuori qualche problema, ho solo bisogno di sfogarmi,
ora.
Ogni
tanto annuisce o fa dei
commenti negativi. Quando ho finito la storia mi dice.
-Non
so cosa dire, siete
proprio in un bel guaio. Stai tranquillo, non ne farò parola
con nessuno, mi ha
fatto piacere parlare con te Nicolas, tanto per passare il tempo. Ma
parlami un
po’ di questa ragazza.-
-Bè
lei
è…stupenda…è….Antonella!-
La
porta dell’ambulatorio si
è appena aperta e Antonella ne sta uscendo con un grosso
cerotto bianco in
fronte.
-Aaaah
Nicolas, guarda cosa
mi hanno messo in fronte, come farò a essere la
più divina ora?-Mi dice facendo
una faccia che mi fa morire dal ridere.
-Amore,
ma stai tranquilla
che tu sei sempre e comunque la più bella.- le dico
prendendole il viso tra le
mani.
-Lo
so, ma uffaaaa.- mi fa
il faccino triste.
-Ah
Antonella, questa è
Serena, Serena lei è Antonella, la ragazza di cui ti parlavo
prima.-
Si
stringono le mani e si
sorridono.
-Bè
noi ora andiamo, grazie
per la chiacchierata di prima Serena.-
-Ciao
ragazzi, statemi
bene.-
Usciamo
dall’ospedale per
avviarci a piedi a casa e lei mi domanda con faccia sospettosa.
-Chi
era quella? – mi
chiede.
-Ah
una donna che ho
conosciuto prima in ospedale, abbiamo parlato un po’ del
più e del meno.- le
dico.
Annuisce
e fa un’alzatina di
spalle. La guardo di sottecchi.
-Sei
gelosa?-
-No.-
Sei
gelosa.-
-Ti
ho detto di no.-
-Dimmi
la verità.-
-No!-
-Ah,
ma senti questa.-
Me
la carico in spalla e le
faccio il solletico.
-Ah,
Nicolas, basta, ok, si
sono gelosa!- mi dice ridendo. La metto a terra e la abbraccio da
dietro. Non
so come farei senza di lei, ora è tutta la mia vita.
-Vedi,
riesci a farmi ridere
anche quando passo dei momenti brutti, con tutto quello che
è successo
stanotte! Grazie Nicolas.-
-Grazie
a te Anto.-
Fine capitolo!
Ciao a tutti,
scusatemi,
capitolo un po’ noioso lo ammetto, ma era solo di passaggio,
dovevo metterlo.
Scusatemiii…Spero comunque che vi sia piaciuto.
-3 capitoli alla
fine!!
Ringraziamenti:
Giulysan:
Ah grazie mille per la tua recensione!!Mi fa proprio piacere che hai
cominciato
a commentare costantemente!Grazie veramente. Spero che questo capitolo
ti sia
piaciuto!!Un bacione.
BAbyDany94:ecco
qua l’aggiornamento, sono stata veloce? Spero di
si. Sono proprio contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero sia lo
stesso
per questo!! Baci!!
Ashleyily95:
Ehi, tranquilla, mi fa piacere sapere che sei ancora qui a commentare!!
Eh eh
si nello scorso capitolo ho cercato di fare Ines più uguale
possibile al
telefilm. Un bacio!!
KikkaSmartieChan:
Ecco il 17, spero sia stato di tuo gradimento!
Sono contenta che Ines ti sia piaciuta nello
scorso capitolo!! Grazie per la tua recensione…Bacissimi.
Misty_Pan96:
Ciao, tranquilla, fortuna che sei tornata! Eh a Matias sinceramente non
ho
proprio pensato, sorry XD! Comunque vai tranquilla che era
là in gro e sta
bene!! Grazie del tuo commento!! Un bacio!!!
Ciao a tutti!!
Gaia
|
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Capitolo 18 *** 18 ***
Una
settimana è passata dal
ballo della scuola che si è poi trasformato in una quasi
tragedia.
Quando
ci ripenso mi viene
ancora il cuore in gola, ho preso troppo paura, è successo
tutto troppo in
fretta: mi sono persa nel bosco, l’incidente e poi
l’incendio. L’unica fortuna
che mi ha dato la forza di continuare e superare tutto è il
fatto di avere Nicolas
al mio fianco.
Non
so come farei senza di
lui, senza il suo sorriso, senza la sua forza, senza il suo ottimismo,
senza i
suoi abbracci, i suoi baci, le sue carezze.
Sembra
incredibile, ma io,
Antonella la divina che non ha mai avuto bisogno di nessuno, che ha
sempre
fatto di testa sua, senza contare il giudizio degli altri, ora ho il
vitale
bisogno di sentire la presenza di Nicolas.
Bussano
alla porta di camera
mia, immagino già chi sarà, mi è
venuto a svegliare dato che sono ancora al
calduccio nel mio lettino.
-Entra
pure.-
-Buongiorno
principessa. È
domenica oggi, che ha voglia di fare?-
Sorrido
e sto per rispondere
ma squilla il mio cellulare.
-Scusami
un attimo Darling!-
dico e lui si siede sul mio letto.
Guardo
sul display, numero
sconosciuto.
-Pronto?-
-Antonella?-
-Si
chi parla?- domando, è
la voce di un uomo, mi sembra di conoscerla.
-Sono
Roberto, tuo padre.-
Spalanco
gli occhi e sento
le mani tremare. Calde lacrime iniziano a sgorgare e butto il cellulare
sul
letto, non voglio parlargli, già è un brutto
periodo, non voglio parlare con
l’uomo che ha abbandonato me e mio fratello quando eravamo
piccoli, dov’era lui
quando mi svegliavo nel cuore della notte in preda agli incubi?
Dov’era quando
sono andata nella scuola elementare per la prima volta?
Dov’era quando ho
cantato in pubblico per la prima volta? E quando ho fatto
l’incidente? Mai, non
c’è mai stato, ha abbandonato noi e mia madre.
Forse col tempo lo perdonerò, ma
non ora.
Nicolas
prende in mano il
cellulare e con tono cattivo, pensando che fosse qualcuno che voleva
importunarmi dice.
-Chi
parla?- poi fa una
faccia strana, a metà tra lo stupito e il dispiaciuto.
-Ah
Roberto, ciao, si sono
Nicolas, guarda non è un bel momento, si si ti
spiegherò. Mi dispiace. Ciao,
salutami mio padre.- chiude il cellulare.
Io
mi alzo e faccio finta di
niente, comincio a vestirmi come se niente fosse asciugandomi le
lacrime col
palmo della mano.
-Antonella
posso sapere cosa
ti è preso?- mi domanda Nicolas.
-Non
mi andava di
parlargli.-
-Antonella
è tuo padre!- mi
dice alzando il tono.
-Mi
dispiace ma non so se
posso considerarlo ancora mio padre.- dico molto tranquillamente.
-Come
non puoi considerarlo
ancora un padre Antonella?! Io conosco Roberto e non hai idea di quanto
tiene a
te e Fabio, siete tutta la sua vita, è molto pentito. Non
sai quanto sta male a
starvi lontano.-mi urla addosso praticamente.
-Ascolta,
nella storia tra
me e mio padre ne devi stare fuori ok? Non centri niente Nicolas,
faccio quello
che mi pare.- gli urlo anch’io addosso.
-No,
non ne sto fuori se fai
le scelte sbagliate.-
-Bè
le scelte che faccio non
sono affar tuo perché la vita è la mia chiaro?-
Ormai
ci stiamo urlando
addosso questi due concetti da dieci minuti, fino a che mio fratello
non entra
spalancando la porta.
-Ehi
cosa succede qua?- dice
Fabio.
-Fabio,
devo raccontarti una
cosa!- gli dico.
Mio
fratello ci guarda
stranito, io mi volto verso Nicolas.
-Te
ne vai? Devo parlare con
mio fratello!- gli dico con tono acido, mi ha proprio fatto arrabbiare
stavolta.
-Me
ne vado, me ne vado
tranquilla.-
Esce
dalla stanza abbastanza
infuriato.
-Anto,
forza raccontami.-
Racconto
a mio fratello
tutta la storia, compreso quello che mi ha detto Nicolas e quello che
ho
risposto io.
-Naturalmente
ho ragione
io!- dico incrociando le braccia.
-Ehm
Antonella, devi sapere
un’altra parte della storia.-
-Quale
parte? Nostro padre è
in prigione, ha truffato delle persone e ci ha lasciato per anni
fingendosi
morto.- dico ormai sull’orlo di nuove lacrime.
-Vedi,
è andata un po’
diversamente, mamma sapeva che papà era in prigione, la
bugiarda è lei, è
per questo che me ne ero andato di casa. Lei
e Paolo hanno denunciato papà e gli hanno rubato tutti i
soldi, lei sapeva che
era vivo ci ha raccontato una bugia.-
Mi
butto tra le braccia di
mio fratello.
-Fabio,
non te lo dico
spesso, ma ti voglio bene, sei l’unica persona in questa
famiglia di cui mi
posso fidare, oltre a zio Fito.- dico singhiozzando.
-Dai
stai tranquilla,
insieme supereremo anche questa, dai fammi un sorriso da divina come
sai fare
tu di solito.-
Accenno
un sorriso, parlare
con Fabio mi fa proprio bene, ora però
c’è un’altra cosa che devo fare, oltre a
quella volta di Emma non avevo mai discusso così con
Nicolas, e stavolta ho
torto io, devo trovarlo per fare pace.
Sto
passeggiando nel parco
in cerca di Nicolas, è da un’ora che lo cerco, ho
guardato a casa, a scuola, e
ora sto facendo un giro nel quartiere.
Guardo
verso la strada,
nell’altro lato della strada è parcheggiata una
limousine bianca, deve essere
una macchina di lusso molto costosa.
Continuo
per la mia strada,
quando mi squilla il cellulare.
Guardo
il nome sul display:
Nicolas. Rispondo tutta contenta.
-Nicolas,
ti sto cercando da
un’ora, ma dove cavolo sei? Volevo dirti che hai ragione tu,
e fissatelo bene in
testa perché è la prima volta che ammetto di
avere torto, quindi voglio
chiederti scusa, mi perdoni vero?- dico tutto d’un fiato,
tanto da sembrare
Carmen, la mamma di Patty.
-Antonella,
devo dirti una
cosa.- non mi piace il suo tono.
-Sei
ancora arrabbiato
Nicolas?- domando con vocina triste.
-No
Antonella, ma la
litigata di oggi mi ha fatto capire che sei soltanto una ragazzina che
non ha
ancora capito niente, e poi ho rivisto Emma quando me ne sono andato e
ho
capito che in fondo in fondo ho sempre amato lei.-
-Cosa
vuoi dire Nicolas?-
ora la mia voce è strozzata dal pianto.
-Ti
sto dicendo che è finita
Anto, me ne vado in Spagna con Emma e la sua famiglia, torno da mio
padre.-
-No
Nicolas, ma e tutte le
tue promesse? Nicolas tu mi ami, cos’è successo?-
-Te
l’ho già spiegato
Antonella, le promesse erano tutte bugie per farti contenta, mi
dispiace
Antonella, è andata così.-
-Mi
stai dicendo addio?-
domando col cuore in gola.
-Si,
addio Antonella Lamas
Bernardi.-
Fine capitolo!
Ecco il colpo di
scena..siamo ormai quasi alla fine, è un pò
cortino!!Spero vi si piaciuto!!
-2 alla fine!!
Allora sono un
po’ di
fretta, spero mi scuserete! Un ringraziamento speciale a: BAbyDany94,
Giulysan,
Ashleyily95, mileybest, Misty_Pan96.
Scusatemi se non vi
posso
ringraziare personalmente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e
grazie
mille per le vostre splendide recensioni che mi fanno venire voglia di
continuare la storia!!
Un bacio…
Gaia
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Capitolo 19 *** 19 ***
Esco
a prendere la posta.
Nessuno
lo fa al posto mio,
fortuna che sono rimasto in questa casa, non so come Anto avrebbe
affrontato
questa situazione se non ci fossimo stati io e Fabio. È
chiusa in camera sua da
due settimane, non mangia, non dorme, piange e basta, non
l’ho mai vista così,
dov’è finita tutta la sua grinta, la sua passione
per la danza e il canto e
perché no, la sua aria da essere superiore? Te li sei
portati via te Nicolas,
insieme al suo cuore. Non capisco perché le hai fatto
questo, sono sicuro che
centra Alan Taylor, ma un accenno, un biglietto, un saluto di persona
avresti
potuto lasciarlo, o almeno una piccola spiegazione a me, che potevo
considerarmi il tuo migliore amico.
Niente,
sei sparito così nel
nulla, sono quasi preoccupato per te, non vorrei facessi qualche
sciocchezza.
Rientro
in casa e mi butto
sul divano a passare in rassegna la posta.
Bollette,
bollette, offerte
pubblicitarie, bollette e…una lettera.
Giro
per vedere il
destinatario: Fito Bernardi.
Chi
può avermela mandata?
Do
un’occhiata veloce, la
scrittura è disordinata, veloce e spigolosa. Guardo la firma
e per poco non mi
prende un colpo.
Caro Fito,
è difficile per me scriverti questa
lettera, sono
certo che sei arrabbiato nero con me, e come darti torto?
Non oso neanche pensare come sta Antonella, se sta
come sto io è messa male. Mi sento il cuore spezzato in due
Fito, non so più
per cosa vivere, anzi, forse una mezza idea ce l’ho, vivo con
la speranza che
un giorno tornerò e proverò a farmi perdonare da
lei.
Ma torniamo al motivo per cui ti ho scritto questa
lettera, voglio spiegarti tutto Fito, ormai ti consideravo come il mio
migliore
amico e non voglio che tu ce l’abbia con me per qualcosa che
non ho fatto.
Cominciamo dalla domenica mattina di due settimane
fa. Sai bene della litigata tra me e Antonella per la questione di
Roberto, che
non si è mai risolta, e non hai idea di quanto mi senta in
colpa, ho calcato
troppo la mano, non mi riguardava la faccenda di suo padre, ma non
è quello il
problema, sicuramente avremo risolto tutto, il problema è
nato quando sono
uscito a fare qualche passo per far sbollire la rabbia.
Stavo passeggiando vicino al parco quando una
limousine bianca mi si è affiancata, vedo uscire due uomini
che assomigliavano
più a due armadi, vestiti di nero con occhiali scuri a
coprire il volto. Mi
prendono per un braccio ciascuno e mi trascinano in macchina.
Già immaginavo
chi c’era ad aspettarmi dentro l’auto.
E infatti entro e nei sedili posteriori trovo Alan
Taylor ad aspettarmi. Ti trascrivo il dialogo.
-Buongiorno Nicolas.-
-Cos’è, un tentativo di
rapimento questo?- domando.
-No Nicolas, ti ho caricato in macchina per darti
l’ultimatum, allora cosa vuoi fare? Lasciare Antonella per
mia figlia o no?-
-La mia risposta è sempre la stessa
signor Taylor.-
-Voglio vedere se questo ti farà
cambiare idea.- mi
dice.
Non sapevo cosa aspettarmi, pensavo a uno dei suoi
soliti “incidenti”, non immaginavo neanche che
potesse arrivare a tanto.
Mi indica un punto fuori dal finestrino e vedo una
ragazza camminare nel parco, la riconosco subito, la riconoscerei tra
mille:
Antonella.
-Bè, dove starebbe stavolta
l’incidente casuale?-
domando.
-Osserva dietro quell’albero e poi
rispondi.-
Guardo dietro l’albero indicatomi da Alan
Taylor e
vedo un altro uomo armadio, sempre vestito completamente di nero con in
mano
una pistola, inizialmente non capisco le sue intenzioni fino a quando
non lo
vedo puntare la pistola verso…Antonella.
Ho tentato di alzarmi e ho iniziato a urlare, ma i
finestrini erano chiusi, Antonella non mi sentiva. Alan Taylor con
molta
tranquillità mi ha detto che la mia decisione avrebbe
compromesso l’esito della
pallottola all’interno della pistola, sarebbe potuta rimanere
là o sarebbe
potuta finire da un’altra parte. Sono andato in ansia Fito,
non sapevo che
fare, ero sicuro che sarebbe stato capace di farlo, di uccidere una
ragazzina e
non potevo permettere che questo succedesse. Non ho potuto fare altro
che
ubbidirgli, mi ha detto di prendere in mano il telefono e mi ha dettato
cosa
dire ad Antonella. Non puoi neanche immaginare quanto ho sofferto a
vedere
Antonella cadere in ginocchio e piangere. Mi ha detto anche che per la
salute
della mia ormai ex ragazza non avrebbe dovuto sapere niente e che lui
sicuramente lo avrebbe saputo se avessi detto qualcosa ad
Antonella.Quindi per
favore non dire niente né a lei né a Fabio.
Fito ora sono in Spagna, vivo con Emma e suo padre,
sono stato costretto a tornare con lei, non ce la faccio più
amico mio, vivo in
una villa con piscina, stanze enormi, ho tutto quello che vorrei avere,
tranne
quello che voglio veramente.
Ti devo lasciare, te la sto scrivendo di nascosto
questa lettera, mi controllano, mi sento un carcerato. Ti prometto che
tornerò
presto, prenditi cura di Antonella e ricordati che non mi
dimenticherò mai di
lei, anzi di voi.
A presto, si spera.
Nicolas.
Finalmente
capisco molte
cose.
Fine capitolo.
Buonasera ragazze
mie. Ecco
giunto il capitolo con la spiegazione, scritta in modo un po’
particolare e non
molto lungo, ma non ho voluto aggiungere altro, faceva più
effetto un capitolo
così corto con solo la lettera. Ormai resta solo
l’epilogo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
-1 capitolo alla
fine.
Ringrazio
calorosamente BAbyDany94,
Giulysan, Ashleyily95 e Misty_Pan96 che mi continuano a recensire.
Grazie mille
per le recensioni, non so come avrei fatto senza i vostri commenti che
mi
davano la voglia di continuare a scrivere (mi sa che sono un
po’ ripetitiva perché
l’ho già detto un sacco di volte!XD).
Al prossimo capitolo.
Un bacio.
Gaia
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Capitolo 20 *** 20_epilogo ***
Spezzata,
ecco come mi
sento.
Dove
sei Nicolas? Non
capisci che senza di te la mia vita non funziona?
Oggi
sarebbero stati due
mesi e sono voluta tornare in quel posto, il nostro posto. In quella
spiaggia
stupenda dove tutto è iniziato, certo fa male, troppi
ricordi affiorano: il
primo bacio, le nostre coccole, la nostra prima volta, ma dovevo venire
qua. In
questo posto posso percepire e respirare la tua presenza, mi sembra di
averti
qui, ma tu non ci sei.
Sposto
una mano sul collo in
cerca della catenina con inciso il tuo nome. Non la toglierò
mai, ti ho donato
metà del mio cuore, avevi detto che te ne saresti preso
cura, invece l’hai
calpestato, mi hai uccisa Nicolas. Le lacrime iniziano a scendere, devo
sfogare
il dolore in un altro modo. Inizio a cantare.
Tu non rispondi più al telefono
E appendi al filo ogni speranza mia
Io non avrei creduto mai di poter
Perder la testa per te
Mai,
mai e poi mai avrei
pensato di potermi innamorare così perdutamente di te. Ora
che mi viene in
mente, provo a richiamarti, avrò provato un milione di
volte, un milione e uno
di sicuro non farà la differenza.
All'improvviso sei fuggito via
Lasciando il vuoto in questa vita mia
Senza risposte ai miei perché adesso
Cosa mi resta di te
Mi
restano i regali del mio
compleanno, mi resta il biglietto che mi hai scritto una mattina di
tanto tempo
fa, ma soprattutto mi restano i ricordi e le emozioni che provo per te,
non
scompariranno mai, anche se te ne sei andato all’improvviso,
senza una
spiegazione. Puf, da un momento all’altro sei sparito, avrei
voluto vederti per
l’ultima volta.
Non c'è , non c'`e il profumo della tua pelle
Non c'è il respiro di te sul viso
Non c'è la tua bocca di fragola
Non c'è il dolce miele dei tuoi capelli
Non c'è che il veleno di te sul cuore
Non c'è via d'uscita per questo amore
Non c'è, non c'è vita per me, più
Non c'è, non c'è altra ragione che mi
Liberi l'anima
C’è
il veleno che hai
lasciato con la tua partenza e con le tue ultime parole, quelle mi
hanno fatto
più male Nicolas. Non c’è via
d’uscita no, sono in un vicolo cieco, chiusa tra
le spire del tuo amore, ma senza di te, che amore vivo? Trovami una
ragione per
vivere Nicolas, anche se forse un ragione sta nascendo.
Incatenata a notte
di follia
Anche in prigione
me ne andrai per te
Solo una vita non
basta
Per me
E anche l'estate
ha le sue nuvole
E tu sei l'uragano
contro me
Strappando i sogni
nei giorni miei te ne sei
Andato di fretta
perché
Avevo
tanti sogni, tutto si
può dire di me, ma non che non sapessi sognare. Dove sono
finiti quei sogni
Nicolas? Ridammeli per favore, ridammi almeno la speranza di
immaginarmi un
futuro. Perché te ne sei andato così?
Non c'è
che il veleno di te sul cuore
Non c'è
via d'uscita per questo amore
Non c'è
vita per me, più
Non c'è
altra ragione per me
Se esiste un Dio
no può scordarsi di me anche se
Fra lui e me
c'è un cielo nero nero senza fine
Lo
pregherò, lo cercherò e lo giuro ti
troverò
Dovessi entrare in
altre dieci cento mille vita
Forse
un giorno ti cercherò,
e se anche ti troverò cosa ti dirò? Magari non ti
ricorderai più di me, quanto
mi sono illusa, sicuramente sono stata una delle tante per te, forse
quelle
promesse le avevi fatte a tutte. Perché mi hai detto quelle
cose? Potevi
lasciarmi almeno con l’illusione di essere stata importante
per te.
In questa vita buia senza di te sento che
Ormai per me sei diventato l'unica ragione
Se c'è un confine nell'amore giuro lo passerò
E nell'immenso vuoto di quei giorni senza fine
Ti amerò
Come la prima volta a casa tua
Ogni tuo gesto mi portava via
Sentivo perdermi dentro
Di te
Ti
amerò, sempre e comunque,
odiami se vuoi, ma io non potrò mai farlo, stai con
un’altra se questo ti
renderà felice, perché Antonella Lamas Bernardi
non perde mai e il mio scopo da
raggiungere è quello di saperti felice. Se stare con Emma
era quello che
volevi, se là hai trovato la felicità,
bè è la dimostrazione che Antonella la
divina non perde mai!
Mi
affaccio al poggiolo di
camera mia e guardo il paesaggio che si può ammirare dalla
villa, a Barcellona.
Il mare si infrange lento sulla spiaggia. È una notte
splendida, le stelle
brillano nel cielo, si potrebbero contare se non fossero
così tante, una sola
nuvola è nel cielo a coprire la luna, ma
d’altronde oggi è una notte speciale.
Sono due mesi che Antonella sa che la amo, o meglio che
l’amavo. Come vorrei
averla qui al mio fianco, non passa secondo in cui non la penso. La
vita è
stata ingiusta con noi, non doveva privarci l’uno
dell’altro. L’unica cosa
bella che mi sia mai capitata in tutta la vita e me la portano pure
via. Qua
non sto bene, mi sento solo, perso, spezzato. La villa è
stupenda, ho camerieri
e servitori ovunque, ogni cosa che voglio basta che chieda e la
ottengo, ma
quello che voglio veramente non si può comprare. Dalla radio
accesa nella mia
stanza comincia una canzone che conosco bene.
Notte fonda Senza luna
E un silenzio che
mi consuma
Il tempo passa in
fretta
E tutto se ne
va...
preda degli eventi
e dell'età
Ma questa paura
per te non passa mai
Tutto se ne
va…preda degli
eventi…è proprio vero, sembra la
mia storia. Gli eventi…eventi negativi che ci
hanno fatto allontanare, la paura per te non passerà mai, ne
ho avuta tanta,
anche troppa, quel giorno in macchina con Alan Taylor.
Angelo, prenditi cura di lei
Lei non sa vedere al di la di quello che da
E l'ingenuità è parte di lei...
Che è parte di me
Guardo
verso il cielo e
spero veramente che qualche angelo si prenda cura di lei, è
così giovane, ne ha
vissute troppe, ora poi che è pure ricomparso suo padre,
quell’argomento la fa
molto soffrire, lo so per certo. Continuo a riflettere sulle parole
della
canzone, ingenuità, Antonella ne è piena, si
atteggia da grande, ma è ancora
molto ingenua come una bambina. È parte di me, non
è una parte, lei è tutta
dentro me, dentro il mio cuore, tutto se lo è preso, tienilo
pure, quando
tornerò me lo restituirai, perché io
tornerò.
Cosa resta
Del dolore
E di preghiere, se Dio non vuole?
parole vane al vento
Ti accorgi in un momento:
Siamo soli... è questa la realtà?
Ed è una paura che... non passa mai
No,
non siamo mai soli,
riguardo in alto, siamo sotto lo stesso cielo e finché
vivrò gli occhi del mio cuore
vedranno sempre e solo te, ne sono più che sicuro. Ti avevo
detto che non
credevo nell’amore, bè sei riuscita a farmi capire
che esiste veramente.
Angelo, prenditi
cura di lei
Lei non sa vedere
al di la di quello che da
E tutto il dolore
Che grida dal
mondo
Diventa un rumore
Che scava,
profondo...
Nel silenzio di
una lacrima
Lei non sa vedere
al di la di quello che da
L'ingenuità
è parte di lei...
Che è
parte di me.
Tutto
il dolore del mondo
diventa un rumore e scava, profondo nel mio cuore, rompendolo,
spezzandolo in
mille pezzi. Niente ha più senso senza te, ogni cosa che
faccio mi sembra
inutile, ora so cosa vuol dire mettere su una maschera, lo faccio ogni
volta
che sto con Emma, devo fingere di essere il ragazzo perfettamente
innamorato.
Ogni tanto Alan mi minaccia ancora, se non mi comporto bene fa presto a
tornare
a quel giorno in macchina, ma io un giorno troverò il modo
di tornare, nel
frattempo sarò il tuo angelo, che veglierà su di
te da qua.
Lo
sai, non sopporto gli
addii, quello che ti ho detto silenziosamente è stato solo
un arrivederci.
Fine fiction.
Aaaah, eccoci qua.
Non
pensavo sarei mai riuscita a finire una fiction e invece eccomi qua. Ma
state
tranquille, per vostra disgrazia dovrete sopportarmi ancora se lo
vorrete
perché se ce la faccio domani o al massimo massimo la
settimana prossima posto
già il seguito. Spero mi seguirete anche in quello.
Allora voglio
ringraziare di
cuore voi che mi avete recensito durante questa storia e che spero di
ritrovarvi anche nel seguiti perché mi siete state di grande
aiuto col vostro
supporto e mi avete fatto sempre venire voglia di continuare questa
fiction che
era partita come una shot e ora invece sono arrivata a decidere di
scrivere
pure un seguito, quindi un GRAZIE veramente dal profondo del mio cuore
a:
amimy, valevigi1995, mileybest (sei stata fantastica, grazie mille per
avermi
commentato ogni capitolo!!), Misty_Pan96 (Grazie anche a te che mi hai
recensito fino alla fine!!), Roby_, sugarludo, BAbyDany94,
GinevraMalfoy90,
Feffe_Cullen_Blast, nana_girl, Ashleyily95, Giulysan, KikkaSmartieChan.
Siete
state fantastiche.
Ringrazio anche chi
leggerà
e commenterà questa storia in futuro.
Ringrazio anche chi
ha
aggiunto la storia tra le seguite e le preferite, ovvero: amimy,
Ashleyily95,
BAbyDany94, Bellafifi1986, Giulysan, ladydramione, mileybest,
Misty_Pan96,
valevigi1995, _chocola_, GinevraMalfoy90, stellabella.
Alla prossima.
Un bacione!!
Gaia
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