Frantumi di sole

di Corydona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV - Mattino ***
Capitolo 5: *** V - Eppure tu ***



Capitolo 1
*** I ***


"Amore sì dolce mi si fa sentire,
che s’io allora non perdessi ardire,
farei parlando innamorar la gente."

- Dante Alighieri, Donne che avete intelletto d'amore.




 

Ti aspetto ancora
sotto questo cielo ingannatore.
Davanti agli occhi
il cuore che batte da millenni
e che da sempre attende
che ritorni il sole.

Tramonto di nuvole amare
che mi parla di te.
Se questi turisti vedono il mio sguardo,
se lo indovineranno, o capiranno mai
domando alla pioggia.

Silenzio.

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Capitolo 2
*** II ***


La finestra giace vuota
nei miei pensieri.

Questo di noi poi rimane?
Silenzio tetro,
assenza che sei viva.

Fiume mio,
tu hai visto i passi di tanti
guardare e scomparire;
ma può una tiepida pioggia
annebbiare questo dolore?

Fija mia
er dolore nun se lava
co’ ccosì poco.
Tie’ pe’ tte ‘r ricordo
che qu’’a finestra

vôta ha da resta’.

Tacito, eterno mormorio,
a dialogo i pensieri vanno
con il mio inquieto andare.

Finestra vuota,
nessuno si affaccia più.

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Capitolo 3
*** III ***


Attesa fremente, gelido
è questo inverno.
Ghiaccio nel buio silente,
raccolta in preghiera:
che taccia la Cupola,
spietata tra i rami.
Vento scuote le fronde,
futura danza di fiori;
e cade tardivo fogliame.
Di nuovo il cielo brillare:
estate, domani.

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Capitolo 4
*** IV - Mattino ***


Il sole fa arte dei palazzi col suo colore;
finestre, occhi stanchi di una veglia insonne,
sbadigliano, spalancando bocche e porte.
E io cammino inseguendo il solito,
mentre vorrei fermarmi, svegliarmi;
dare il buongiorno all’alba,
o sognare ancora.

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Capitolo 5
*** V - Eppure tu ***


Caldo dicembre strano,
bambini in altalena
volano incontro al cielo,
lampioni precoci
per sere autunnali,
solito cammino verso casa,
breve tregua di pioggia.
Strade di foglie bagnate
cosparse di mille pensieri
immobili contro il vento,
che invece frusta me.

Concluse le illusioni,
la vita di ieri:
nuova agonia d’amore
adesso mi insegue.
Eppure tu…
forse ancora ti amerò
nei sogni futuri,
in cene di candele,
poesie di altri.

Ancora un ballo,
nessuno scorgerà
il nostro castello.

Allora tu amerai me,
ma i risvegli saranno distanti,
in letti diversi un’attesa:
e l’alba ci vedrà lontani.

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