Rosie-Posie.

di Fujiko91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo n° 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo n°2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo n°3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo N°4. ***
Capitolo 6: *** Capitolo n°5. ***
Capitolo 7: *** Capitolo n°6. ***
Capitolo 8: *** Capitolo n°7. ***
Capitolo 9: *** Capitolo n°8. ***
Capitolo 10: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*




 

La Contea va dai luoghi lontani a Est per arrivare al ponte Brandivino a Ovest secondo gli Hobbit anziani ciò significa che misura cinquanta leghe.

 

La Contea è un luogo magico, un tempo abitato da soli Hobbit, creature tranquille che detestavano le avventure. Perché le ritenevano una vera e propria perdita di tempo…

Ora in quel luogo abitano anche alcuni nani e gli Hobbit ci fanno scambi personali. Gli Hobbit stessi sono divenuti un popolo migratore che va verso Dale per scambiare i loro ortaggi con altri oggetti utili.

 

La primavera aveva riempito la Contea di meravigliosi fiori, mentre tutti gli Hobbit erano indaffarati nella preparazione della grande festa di Primavera.

 

A Bag And Bilbo, Thorin, Frodo, Sam, Kili e Fili erano tutti in ansia perché nel frattempo nel buco Hobbit dei Sackville-Baggins stava nascendo una nuova nipotina.

Erano settimane che Frodo e Sam andavano avanti e indietro per portare notizie ai loro due zii.

La prima volta dissero agli zii: “Abbiamo sentito Otho dire che sarà una femmina!”

“Meraviglioso! Speriamo solo che sia migliore di Lobelia…” disse Bilbo.

Thorin invece se ne stava seduto sulla poltrona a fumare la pipa e aveva semplicemente annuito in assenso al marito.

 

Da quella conversazione erano passati alcuni mesi e ora finalmente stavano aspettando Merry e Pipino che portassero la notizia di come l’avrebbero chiamata e di com’era.

Quando i due Hobbit giunsero a Bad End, avevano entrambi il fiatone per aver corso.

Il primo a parlare fu Pipino: “È una bellissima femmina! Per sua fortuna non assomiglia per nulla ai suoi genitori!”

“Pipino! Non si dicono queste cose…” lo redarguì Merry.

Lo Hobbit continuò a parlare: “Ha due occhietti molto vispi, di color azzurro e la chiameranno Rosie-Posie! Che cosa ne pensate?”

“Che è davvero molto carina!” esclamarono Fili e Kili.

Anche gli altri erano d’accordo con quella frase, però non vedevano l’ora che la piccola riuscisse a muoversi per poterli andare a trovare.

Durante la festa di primavera la piccola Rosie-Posie venne presentata al popolo della Contea.

 

In altre terre più lontane precisamente a Bosco Atro stava nascendo un’elfa e il suo nome sarebbe stato Naimi.

E altro non era che la secondogenita di Legolas.

 

Passarono un bel po’ di anni d’allora e…


Angolo ell'autrice:

Eccomi qui con una nuova storia! Questa FF si baserà tutta sul nuovo personaggio da me inventato i Rosie-Posie!
Sarà una FF FemSlash eè la prima volta che ne scrivo una di questo genere! u.u

Ho inserito anche Slash perché compariranno varie coppie tipo Bilbo/Thorin, Merry/Pipino, Frodo/Sam e molte altre!**

Ringrazio anticipatamente chi recensirà! E chi la leggerà solamente! Grazie :*

A presto!
Fuji.




 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo n° 1 ***


Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*


 

Erano passati alcuni anni dalla mia nascita.

Ora ero una giovane hobbit, vogliosa di andare a visitare il mondo magico.

 

“Pipino! Mi accompagni? Devo andare a Brea!”

“Non posso… non vedi che sono occupato ad aiutare Merry”

“Sì lo vedo, ma uffa io devo andarci e ora come faccio?”

“Uhm fammici pensare… ma certo! Ci vai da sola, ormai sei grande e poi non c’è alcun pericolo”

Me ne andai via non volevo più ascoltarlo, alcune volte lo zio Pipino dice cose senza senso logico… lo zio Merry dice che è sempre stato così.

Alla fine andai a prendere il mio zaino con un minimo di cibo come latte, pane e marmellata, due cosce di pollo, un pezzo di maiale con le mele sì insomma il necessario per la sopravvivenza di una giovane hobbit come me!

 

Sarebbe stata la mia prima mini avventura, finalmente sarei stata come mio zio Bilbo, Frodo, Pipino e Merry sì proprio come loro.

Partii canticchiando vecchie canzoncine, che ascoltavo da bambina.

 

A un certo punto dopo aver attraversato il Ponte sul Brandivino, mi resi conto che non mi ero mai allontanata tanto da casa, in quel preciso istante nella mia mente si fece largo una sola frase “non è di certo il momento per queste cose mielose, Rosie-Posie!”

Parole sante!


Mi rimisi in marcia.

Quando fu sera, arrivai a Brea.

Quella città degli uomini era davvero lurida, ma per mia fortuna c’erano molti hobbit.

Dopo essere entrata dal portone principale, m’infilai in fretta dentro la Locanda.


Alzai la mano e mi feci notare dal locandiere: “Buon uomo, mi saprebbe dire se c’è qualcuno per me?”

L’essere umano si chinò leggermente. “Lei sarebbe?”

“Mi chiamo Rosie-Posie e sto cercando un’amica…”

“Sì ora che ci penso c’è un’elfa!Venga con me!”


Ma certo che stupida non avevo detto che dall’età di vent’anni hobbit, tenevo una corrispondenza con un’elfa di nome Naimi.

Non lo sa nessuno perché lei è la figlia di Legolas…

Thorin, Fili e Kili non apprezzerebbero se lo scoprissero, forse m’impedirebbero di vederla.

Sarebbe terribile, non saprei cosa fare senza di lei al mio fianco.

 

Comunque l’uomo mi accompagnò in un’altra saletta adibita solo per gli elfi.

E lì seduta a uno dei tavoli, lei. Naimi.

Con la sua pelle bianca, i suoi lunghi capelli biondi, gli occhi di color verde. Per un attimo il mio cuore iniziò a battere a mille.

Le mani mi s’impregnarono di sudore e la mia voce era come svanita.

 

Lei venne verso di me e stava sorridendo. “Rosie! Sai non ci speravo più, ma si può sapere perché ci hai messo così tanto?”

Mi accorsi che la mia bocca era impastata e la mancanza di saliva di certo non aiutava, ma dopo un po’ ritrovai il mio coraggio e le dissi: “Ecco… mi sono fermata per le varie colazioni, pranzi e merende… non lo dire, ti prego!”

“Cos’è che non dovrei dire? Che non dovresti mangiare così tanto o ma come ci riuscite voi hobbit a rigurgitare tutto ciò? Non lo capirò mai!”

“Uffa! Te l'avevo detto di non dirlo.” Ero più che sicura che le mie guance divennero rosse.

Naimi stava ridendo di gioia. “Lo sai sei molto meglio dal vivo che attraverso delle lettere. Ora vieni con me, ho pagato per una camera.”

“T-tu c-cosa? Non possiamo!”

Ma Naimi mi aveva già preso per mano e stavamo salendo le scale, le quali sembravano infinite.

Ma appena finirono, mi ritrovai dentro una delle camere.

 

Solo allora realizzai che essendo lei un’elfa ed era più alta di me e che viste da lontano saremmo passate per una madre con la propria figlia e mi vergognai terribilmente della mia altezza.

 

“Rosie? Cos’hai?” mi chiese Naimi, a lei non sfuggiva nulla.

“Sono piccola di altezza, non potremo mai camminare in mezzo agli altri elfi tenendoci per mano… siamo di due razze diverse per non parlare dell’altezza! Non dovevo venire qua…”

Mi sentii abbracciare. “Non devi mai più dire una cosa simile! Non mi vergognerei mai e poi mai di te, Rosie! Tu sei la hobbit più dolce e favolosa che io conosca, sono un mucchio di anni di corrispondenza, ma so benissimo come sono fatti gli hobbit. Ed io so di provare qualcosa per te…” mentre finiva, mi sembrò che fosse diventata rossa, ma non le dissi nulla, gli elfi sono molto schivi quando si tratta dei loro sentimenti.

 

La notte la passammo a coccolarci. Fu alquanto strano, soprattutto perché a un certo punto stavo per soffocare. La mia testa andò a incastrarsi nei suoi seni…

Giuro che non era voluto… sì forse un po’ ma appena mi mancò l’aria mi resi conto del mio misfatto.

 

Purtroppo il giorno dopo ci salutammo e ognuna andò per la sua strada.

 

Il ritorno fu più semplice, ritornai a casa che era ancora pomeriggio.

Ad attendermi c’erano Frodo, Fili e Kili.

“Rosie! Ma si può sapere dove sei stata?”

“Pensavo che Pipino ve l’avesse detto! Sono stata a Brea…”

“Tu cosa? Lo sai bene che non devi andarci da sola” mi disse con severità Frodo.

Fili e Kili mi osservarono e a un certo punto a parlare fu Fili: “Lo sai che hai un buon profumo? Sembra elfico…”

“N-no, ma cosa dici, oh ma certo dev’essere il profumo che ho comprato da un mercante a Brea! Ora se non vi dispiace, devo tornare a casa, chissà cosa dirà la mamma!”

Non so se con quella bugia li convinsi, ma per fortuna mi lasciarono andare senza farmi altre imbarazzanti domande.

 

Mia madre appena mi vide mi abbracciò forte a sé, per mia fortuna i miei non erano hobbit severi.

Dopo aver lasciato tutta la mia roba nella camera, andai a farmi un bel bagno.

Nella vasca ebbi modo di ripensare a Naimi. Alla sua pelle liscia e profumata.

Profumava come un intero campo di girasoli, il che la rendeva ancora più attraente ai miei occhi. Ma nel momento fui presa anche dalla consapevolezza che chissà quando ci saremmo potute rivedere.

 

Per ora non ci avrei pensato. Mi asciugai e me ne andai a cenare. A ogni faccenda ci avrei pensato il giorno dopo.


***

“Padre! Sono tornata!”

“Naimi, ero preoccupato, ma dimmi dove sei stata? Lo sai che non devi mai allontanarti dall’accampamento!”

“Sono andata a Brea… a trovare un’amica! Te l'avevo detto…”

“Sì lo so che me l'avevi detto! È solo che da queste parti ci vivono dei vecchi amici di papà, ma anche dei nemici…”

“Sì lo so! Ora posso andare nella mia tenda? Sono stanca.”

“Sì puoi andare, ma promettimi che non lo farai mai  più. Queste terre brulicano di nani!”

“Te lo prometto e poi so difendermi.”

Mi ritirai nella mia camera, quella serata e la nottata passata con Rosie-Posie mi erano piaciute così tanto. Ma al ritorno a casa capii che dovevo trovare una soluzione, da una parte c’era lei e dall’altra la mia famiglia e un giorno avrei dovuto scegliere. Ma per ora volevo solo dormire e sognarla.

Sognare di averla tra le mie braccia e stringerla a me.

Il suo corpo era più piccolo e un po’ tozzo. Ma non troppo la sua vita era piccola e sottile. Sicuramente il vero problema non sarebbe stato il fatto che fosse parente o amica dei nani. Ma che fosse una hobbit. Una razza completamente diversa da quella elfica.

Tutto ciò mi rendeva triste, non volevo ferirla, l’avrei difesa anche a costo della mia vita. Per tutta la notte riflettei sui pro e i contro di quella relazione.

Scoprii che erano più i contro, ma il mio cuore senza di Rosie e il suo sorriso, non sarebbe mai sopravvissuto quindi li dimenticai e mi addormentai.



Angolo dell'autrice:

alla fine mi sono ecisa di raccontarla così! Cioè in ogni capitolo le due protagoniste racconteranno la loro vita, le loro emozioni ecc. Vi piace? Fatemelo sapere! :3

Io mi sono davvero tanto affezionata al personaggio di Rosie- Posie u.u

Ringrazio chi recensisce e chi lo farà in futuro! Grazie! :*

Al prossimo capitolo.
Fuji.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo n°2 ***


Betato:ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*





 

La mattina dopo mi alzai presto, la prima cosa che feci fu affacciarmi dalla finestra della mia camera.

L’aria profumava di tarassaco in fiore… “No, non è possibile uffa… così facendo starnutirò!” pensai tra me e me.

Indossai un bel vestitino bianco e corsi in sala da pranzo da dove proveniva un delizioso profumino di torta alle fragole.

“Dov’è la torta, madre?”

“Prima lavati le mani e, mi raccomando, usa il sapone!”

Dopo averlo fatto, mi accomodai di nuovo al tavolo, questa volta era stato imbandito con vari pezzi di torta e del tè.

“Mi raccomando, non mangiarla tutta! A proposito sono passati Fili e Kili…”

Un pezzo di fragola mi andò di traverso. “E cosa volevano?”

“Parlavano di una strana storia riguardante te e un’elfa… ma penso che sia colpa del caldo! Anche se non ci vedrei nulla di male in tal senso.”

Mi alzai e la salutai e scappai verso la casa di zio Bilbo.

La mia mente era piena di vari pensieri funesti.

“Ma come possono saperlo? E se lo sanno loro, lo sapranno anche i genitori di Naimi? E se lo sanno cosa le faranno? Forse devo andare da lei e scappare…”

 

Ripensai a quell’ultima frase e così non andai più a casa Baggins, bensì verso l’accampamento degli elfi.

Naimi mi aveva detto che erano accampati dov’erano le statue dei giganti del racconto di zio Bilbo.

Sapevo bene che non sarebbe stato facile, e dovevo stare molto attenta a non venir scoperta, ma non potevo fare altrimenti.

 

Non mi ero portata nulla da mangiare e già sentivo appetito.

Era ormai pomeriggio, quando giunsi all’accampamento e lì la rividi.

Naimi stava per andare al fiume, quanto era bella con i suoi capelli dorati!

Avrei potuto farmi vedere prima, ma alla fine fui vinta dalla mia voglia di vederla nuda… piccole debolezze.

L’acqua doveva essere fredda perché la toccò con un piede, ma lo ritirò subito e imprecò. A me scappò una risata.

Poi ci ritentò e questa volta era nuda, la sua pelle era bianca come il latte senza alcun segno di peluria. Entrò nel fiume e solo quando capii che eravamo davvero sole mi svestii ed entrai anch’io.

La colsi alla sprovvista e le misi una mano davanti agli occhi.

“Indovina chi sono?”

“Uhm... fammi… pensare… non saprei dalla voce sembri Rosie, ma non puoi essere tu, non è vero?”

Tolsi la mano. “Scusa… è che Fili e Kili sanno… mi è presa paura. Avevo paura che anche la tua famiglia sapesse e ti volessero fare del male!”

“Oh! Scuse accettate, ma ora è meglio toglierci di qui, andiamo nel bosco e lì ne parliamo.”

 

Il bosco in realtà era una magnifica pineta.

Mentre camminavamo le chiesi : “Naimi, sei arrabbiata con me?”

“Certo che no, è solo che… non sarei come dirlo se ti scoprissero qui alla mia famiglia non piacerebbe…”

Il mio sguardo divenne triste, perché con quella frase le mie parole sulla differenza di razza si ripresentarono nella mia mente…

“Se hai paura perché io sono di un’altra razza, forse è meglio finirla qui…”

“No! È solo che pensi di essere l’unica Rosie ad aver paura di questo nostro sentimento? Anch’io provo i tuoi stessi sentimenti… uffa!”

Non avevo mai visto Naimi così furiosa, non con me ma con le leggi del suo popolo.

Girammo senza meta per un bel po’, quando arrivammo a un lago e lì la mia bocca parlò prima che la mente ragionasse: “Che ne dici di spogliarci e farci un bel bagno?”

“Sì! Adesso che ci penso prima mi hai visto nuda, che vergogna!”

“Anche tu mi hai visto nello stesso stato quindi siamo pari, giusto?”

“Giusto! Girati un paio di minuti…”

Mi voltai dall'altra parte e lei si spogliò ed entrò nel lago. Poi feci la stessa cosa anch’io.

Una volta dentro mi accorsi che l’acqua era tiepida. “Per fortuna l’acqua non è fredda come quella del fiume, non pensi anche t-” non feci in tempo a dirlo perché Naimi mi baciò “toccami e baciami, ho bisogno di te” mi sussurrò nell’orecchio.

Non me lo feci ripetere due volte.

La strinsi a me le misi una mano sul seno e iniziai a massaggiarglielo, nel frattempo la baciavo, lei emetteva dei lievi gemiti all’interno della mia bocca.

Forse per via del caldo o per via di quei suoi gemiti mi girò la testa e così dovemmo uscire.

Fuori l’aria era fredda, andai a prendere della legna e accesi un fuoco.

Naimi mi si avvicinò dopo essersi rivestita, anch’io lo feci.

“Rosie, ti prego facciamolo di nuovo…”

“Ma non possiamo rientrare nel lago.”

“Facciamolo qui!

Si coricò ed io mi ci coricai sopra facendo attenzione a non farle male, scoprii uno dei suoi seni e iniziai di nuovo a massaggiarlo feci la stessa cosa anche con l’altro, Naimi era arrossita ed emetteva dei leggeri gemiti, che a sentirli bene sembravano dei miagolii di un gattino.

Quel piccolo pensiero invase la mia mente e mi fece sentire viva e vogliosa, volevo di più.

La baciai di nuovo con più ruvidezza e le feci fare quei miagolii all’interno della mia bocca fu estasi pura.

Feci scendere una mano e me la misi in mezzo alle sue gambe e iniziai ad accarezzarla lì.

Era bellissimo, ogni cosa stava andando proprio come nei miei sogni più intimi.

Volevo assaggiarla, volevo farla mia.

Ma sapevo bene che non era né il momento né il luogo giusto.

Così continuai con quell’amplesso d’amore puro, finché  ad un certo punto sentii un rumore e un urlo “Rosie! Che cosa stai facendo!?”

E un'altra voce “ Naimi! Per amor dei tuoi antenati… con una hobbit! E non solo, una parente tua, Kili!”

La prima voce proveniva da Fili e la seconda da Legolas.

Naimi mi buttò di lato. “Padre non è come pensi… è stata lei!”

Quelle parole mi mandarono il cuore in frantumi.

Fili e Kili mi presero e mi tirarono via.

 

Sulla via del ritorno nessuno dei due mi disse nulla, io volevo solo andare nella mia stanza e piangere, alla fine Naimi non mi amava...

 

***

“Naimi, dammi delle spiegazioni valide, te ne prego, sono tuo padre!”

“Io la amo! Rosie è diversa e non solo per via della sua razza, ma anche per altre cose lei è dolce, mi vuole bene.”

“Anch’io te ne voglio, ed è per questo che domani partirai e tornerai a Bosco Atro e poi ti sposerai con un elfo!”

Non mi lasciò dire altro, mi fece portare nella mia tenda e mise delle guardie tutte intorno. In cuor mio speravo che Rosie avesse compreso le mie parole…

Speravo che avesse capito il mio intento di salvarla da mio padre e dalla sua ira.

Ma ora non potevo sposare un elfo.

Presi carta e inchiostro e scrissi una lettera e la legai a una delle mie colombe bianche e la spedii verso la contea, nella vana speranza di poterla rivedere.

Di poter ricevere i suoi tocchi e i suoi baci sul mio corpo.

 

Mi coricai sulla branda e iniziai ad immaginarmi di essere ancora là sulle sponde di quel lago con la mia amata.

Di sentirne persino l'odore di muschio, tutto sembrava così reale che mi ritrovai a emettere quei miagolii e a dire il suo nome la volevo, con tutta me stessa.

“Rosie! Ti prego vieni presto a prendermi sarò per sempre tua!”




Angolo dell'autrice:
 le cose si complicano... Legolas è sempre un testa di legno e non capisce i sentimenti di sua figlia per Rosie e quest'ultima invece ora pensa che Naimi non la ami...
E così facendo ho aggiunto un po di pepe al tutto u.u
Cosa ne pensate della scena d'amore è piccante al punto giusto? *u*
Ringrazio chi l'ha inserita tra le preferite, seguite ecc. E chi la recensisce grazie :*
Al prossimo capitolo.
Fuji.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo n°3. ***


Betato:ringrazio Ciuffetina! Per la sua correzione grazie :*

 

Era da un’ora o più che Fili urlava, ma non lo stavo ad ascoltare, la mia mente era fissa su quella frase “è stata lei” non riuscivo a farmene una ragione, come aveva potuto farmi una cosa simile Naimi…

Io l’amavo con tutta me stessa e lei alla prima difficoltà mi aveva abbandonato senza la minima preoccupazione.

Volevo andarmene in camera mia e piangere, invece ero costretta ad ascoltare Fili che mi diceva cose irripetibili, a un certo punto la porta si aprì ed entrò mio padre “calmati! Che cosa sta succedendo qui?”

“Ho trovato Rosie impegnata a baciare un’elfa! Ma se fosse solo questo, non sarebbe nulla, ma è la figlia di Legolas…”

Mio padre mi guardava non con severità, ma con dolcezza. “Figlia, va in camera tua io e Fili dobbiamo parlare!”

“Va bene, padre”

Non me la sentii di dire altro, ero felice di potermene andare nella mia stanza.

Appena chiusi la porta, andai verso la scrivania e da un cassetto tirai fuori un mazzo di lettere, aprii la finestra e stavo per buttarle via quando arrivò un piccione bianco.

Legata alla sua zampa destra c’era una lettera di Naimi.

Mi sentii indecisa se aprirla o no, ma il mio cuore necessitava di una spiegazione.

Così la lessi:

“Cara Rosie,

spero che sia tu a leggere questa lettera…

mi dispiace davvero di averti detto quelle cose, ma ho dovuto farlo per il tuo bene. Così facendo, mio padre non ha fatto nulla di male.

Ma quando eravamo in privato, gli ho detto la verità, anche se tu non mi perdonerai, sappi che lui ha deciso di farmi sposare un elfo…

Se nel caso tu mi amassi ancora, allora vienimi a salvare, io ti amo!

La tua Naimi”

 

Nella mia mente pensai solo che Naimi fosse un’idiota alcune volte si comportava in maniera strana…

Ma l’amavo, mi avvicinai alla porta e sentii le grida di mio padre e Fili.

Andai verso l’armadio e presi un mantello, uno zaino in cui ci misi tutto il necessario e infine aprii la finestra e con una corda mi calai giù.

Una volta giù, decisi di passare per la collina e i vari campi, ci avrei messo di meno.

Così partii alla volta del luogo in cui si trovava Naimi.

 

***

Con tutto il mio cuore, speravo davvero, che Rosie sarebbe venuta a prendermi.

Non avrei mai sopportato di dovermi sposare con un elfo.

Il suo profumo premiava i miei abiti, ero sua!

Volevo esserlo di nuovo, molte volte volevo che lei mi prendesse, che raccogliesse la mia verginità.

Che fosse andata da mio padre a chiedermi in sposa.

Forse non sarebbe avvenuto nulla di tutto ciò a quel punto mi sarei uccisa.

Non sarei stata di nessuno.

 

Il mio cuore era suo, il mio corpo era suo.

Ogni cosa erano di Rosie-Posie una hobbit.

 

Ma avrei voluto che lei fosse venuta a prendermi.

 

***

Non mi ero mai resa conto di quanto l’amassi.

Le sue lettere arrivavano sempre al momento giusto.

Ero presa in giro dagli altri hobbit perché loro si facevano una loro famiglia, ma io ero quella diversa da lasciare sola, quella che i genitori dicevano ai loro figli di non frequentare mai…

Arrivavo a casa e mi rintanavo nella biblioteca a leggere ogni tipo di libro.

Soprattutto quelli che parlavano di coraggiose principesse che lottavano per i loro ideali.

Poi un giorno arrivò una lettera.

Non sapevo di chi fosse, all’inizio avevo paura di venir ferita, avevo paura che fosse uno scherzo di qualche hobbit…

Ma poi scoprii che era tutto vero, lei un’elfa si era innamorata di me.

Mi aveva visto solo una volta nel bosco mentre piangevo e avrebbe voluto abbracciarmi per consolarmi.

 

Donarmi la sua forza e la sua positività. Ed io rimanevo affascinata da tutte quelle parole, scritte sempre nel momento giusto.

Alla fine divenni una hobbit forte e coraggiosa.

Dichiarai ogni sentimento che provavo per il genere femminile alla mia famiglia e con mia grande sorpresa trovai approvazione e affetto.

 

Ma quando scoprii che era figlia di Legolas non volli dirlo a Fili, Kili, zio Bilbo e a zio Thorin. Loro non avrebbero capito o approvato ed io ci avrei sofferto.

 

La storia continuò e ora sono qua pronta a salvarla, a dimostrarle ogni cosa e soprattutto ora io sono la principessa che lotterà per il suo amore.

 

Sto arrivando, Naimi resisti!





Angolo dell'autrice:
e' un capitolo breve perchè è di passaggio! Tranquilli che il prossimo sarà più lungo e pieno di cambiamenti e di sentimenti!
Rosie parte per andare da Naimi le due pur essendo i due razze diverse si amano u.u
Ma verranno capite dai parenti nani e da quelli elfici? Legolas, Fili e Kili capiranno e approveranno e cosa faranno le due protagoniste? Continuate a leggere lo scoprirete **
Ringrazio chi recensisce sempre e chi magari lo farà in futuro e chi l'ha inserita tra le seguite, preferite ecc. Grazie! :*
Al prossimo capitolo!
Fuji.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo N°4. ***


Note: mi scuso per il mio riprovevole ritardo T.T Comunque eccovi il nuovo capitolo! *^*

Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*






 

Sapevo che cosa fare! Ne ero più che certa, solo che sapevo anche che sarebbe stato un piano rischioso, ma ora ero lì nell’accampamento per salvare la mia Naimi e non l’avrei mai e poi mai abbandonata al suo destino!

Lei era mia!

Così presi coraggio e nella notte mi diressi verso la sua tenda.

Aspettai che l’elfo uscisse e poi entrai.

Appena mi vide, mi saltò addosso. “Rosie! Allora sei venuta…”

“Ma certo! Mentirei se ti dicessi che quello che avevi detto non mi aveva ferito… ma nella lettera mi chiedevi anche scusa, ed io ti amo!”

“Rosie, anch’io ti amo, ma dimmi ora che cosa faremo? Dove andremo?”

Ci pensai un momento e alla fine decisi che l'avrei fatto e lo feci, la presi per mano e la trascinai con forza fuori dalla tenda.

Naimi mi guardava stupita, all’inizio mi oppose una certa resistenza, ma alla fine strinse forte la mia mano e insieme andammo da suo padre.

La tenda era posta al centro del campo, ai miei occhi apparve esageratamente grossa, sicuramente una delle tende più maestose che avessi mai visto in tutta la mia vita.

Gli elfi ci guardavano stupiti, alcuni sussurravano cose, la mano di Naimi era impregnata di sudore.

Prima di entrare all’interno della tenda del re mi girai verso di lei e le dissi: “Cara, se non te la senti, prendiamo un cavallo e ce ne andiamo via, ma sappi che io voglio dire a tuo padre che tu sei mia! E che se osa farti sposare con un elfo, non glielo perdonerò mai!”

“Tranquilla, non mi tirerò di certo indietro ora, siamo arrivate fin qui, voglio continuare!”

Le strinsi maggiormente la mano, come a volerle infondere coraggio con quella semplice stretta.

Spostai la tenda, con mio grande stupore, all’interno non c’era soltanto Legolas, ma anche Fili e Kili i quali mi guardarono con una certa irritazione, lessi odio nei loro occhi, ma non sarei scappata li avrei affrontati.

“Rosie, tu qui?” disse Kili.

“Sì! Sono venuta a chiedere a Legolas la mano di sua figlia e se dice di no, me la porterò via perché lei è mia!”

“Quanta sfrontatezza! Si vede che è cresciuta con voi Durin!” ribatté con tono odioso Legolas.

Fili strinse i denti e Kili stava per lasciare che la sua rabbia mandasse in rovina ogni mia possibilità di avere pacificamente Naimi la quale ora stringeva con forza la mia mano, come se avesse paura di perdere la presa da un momento all’altro.

Kili disse: “Non puoi ancora avercela con noi solo per quella storia… e per l’oro!”

“Forse per voi nani, la parola data non ha alcun valore ma per me sì… e poi mia figlia con una Hobbit? Mai!”

Fili non resistette, gli si lanciò sopra e gli sferrò un pugno.

Il mio cuore perse un battito: quel pugno aveva mandato definitivamente all’aria ogni mia possibilità di avere Naimi.

Stavo guardando l’uscita, ma mi arrivò la voce di Legolas: “Se esci da qui, le mie guardie ti uccideranno!”

“Non lo faranno, con me c’è Naimi!”

“Rosie… non voglio che ti succeda qualcosa, forse è megl-”

Le sferrai uno schiaffo e nella tenda scese il silenzio.

Naimi mi guardava con sorpresa ed io le dissi subito: “Tu ed io siamo una coppia, tu non vai da nessuna parte ed io non ti abbandonerò perché te l’ho già detto ti amo!”

“Sì! Rosie… scusa…”

“Non c’è nulla per cui devi scusarti” La presi per mano e corsi fuori alla tenda, c’erano le guardie ma un urlo arrivò dall’interno della tenda era in elfico e le guardie si ritirarono.

Presi uno dei cavalli e galoppai tutta la notte e il mattino seguente, Naimi stava dormendo quando arrivammo alla Contea a casa mia.

 

Appena entrammo, mia madre esclamò: “Oh! Un'elfa, dimmi cara, è lei la tua…?”

“Sì madre, l’ho salvata, la volevano far sposare con un elfo…”

Mio padre fece cenno a mia madre di accompagnare l'ospite nella sua stanza e m’invitò a raggiungerlo in salotto. “Dimmi Rosie, se ho ben capito, il padre non era d’accordo?”

“Già… se non ci volete qui, lo capiremo, lascia solo che prenda da mangiare, poi ce ne andremo via!”

“Certo che no! Quale padre lascerebbe che la sua unica figlia combatta da sola contro degli elfi?”

“Grazie padre!”

“Questa sera dovrò andare dagli hobbit anziani, dimmi che cosa ne pensano Kili e Fili?”

“Non lo so… so solo che io la amo! E che se loro non si fossero intromessi…”

“Uhm capisco… Allora ti dirò una cosa: Merry, Pipino, Sam e Frodo sono dalla tua parte perché ti vogliono bene, Bilbo e Thorin cercheranno di far ragionare Kili e Fili! Ma tu non sai come stanno le cose, bambina mia, ma non sarò di certo io a dirtelo devono essere loro o Naimi, se lo sa, a dirtelo!”

Mio padre se ne andò via ed io presi il succo di lamponi e due crostate e andai in camera da Naimi.

Il letto era leggermente piccolo, ma ci stava.

Appoggiai le cose sul tavolo e dopo un po’ glielo chiesi: “Tu sai perché Fili e Kili odiano in questo modo tuo padre?”

“Sì…”

“Allora potevi dirmelo, avremmo potuto fare qualcosa!”

“Non penso proprio… devi sapere che Fili era l’erede al trono dopo la guerra e dopo che Thorin venne qua con Bilbo… mio padre pensò di dargli in sposa mia sorella maggiore…”

“Aspetta un attimo, tu hai una sorella maggiore? Uffa ma perché me lo dici solo ora?”

Naimi divenne triste, mi pentii di averle detto quella frase e così la baciai e poi la lasciai continuare.

“Nessuno di noi sapeva che Fili amasse Kili… erano fratelli… mia sorella si era innamorata davvero molto di Fili, comunque il giorno delle nozze lui le disse che amava Kili e che non poteva sposarla e che avrebbe ceduto il trono a un successore… mia sorella tornò a casa distrutta dal dolore…” I suoi occhi si riempirono di lacrime. “Non ti ho mai parlato di mia sorella perché lei si lasciò morire durante la guerra dell’anello, decise di non partire per i porti grigi, rinnegò la sua immortalità e alla fine perì. Mio padre incolpò Fili e Kili e non è tutto, li fece allontanare dal regno dei nani e ci riuscì. Loro non possono più far ritorno a Erebor perché sono fratelli e sono andati contro a una legge che vieta un tale amore… e qui finisce la mia storia.”

“Oh Naimi! Vieni qui, non potrò mai provare il tuo stesso dolore, ma vorrei che tu lo condividessi con me!”

Mi si lanciò addosso persi l’equilibrio e finimmo sul letto.

Non perse tempo si tolse la veste e tolse la mia.

“Naimi, sono tutta sudata…”

“Non importa, adoro il tuo odore! Sai di muschio e di erba, ti voglio.”

Mi diede un bacio e poi scese era affamata e lo ero anch’io, la presi e me la misi sotto volevo riprendere da dove eravamo rimaste su quel lago.

I suoi miagolii erano così belli.

E ora non m’importava che mia madre era nell'altra stanza.

Non c’era alcun pudore in me, la volevo e così me la presi.

Le mie mani accarezzavano le sue mammelle e la mia lingua leccava i suoi capezzoli.

Le diedi un morso e lei s’inarcò. Divenni leggermente rossa, ma non di vergogna, ma di passione.

Le sfilai la seconda tunica e pian piano scesi con la lingua fino ad arrivare dove volevo.

 

****

 

“Fili, abbiamo esagerato! Rosie non ci parlerà mai più…”

“Forse, ma non ricordi ciò che ha fatto… per colpa sua sei stato fustigato… te l’ha fatto per vendicarsi, il solo fatto di averti toccato mi manda in bestia! Lo ucciderò!”

“No! Rosie non ti perdonerebbe e poi il suo amore… dobbiamo appoggiarlo, dobbiamo proteggerla!”

“Va bene, Kili, sai che non posso resistere al tuo sguardo, ma Legolas un giorno me la pagherà.”

 

****

 

Mia figlia con quella Hobbit mai! Non perderò mai un'altra figlia per causa di quei Durin o di una loro amica…

Non posso permettermelo, ne ho già persa una di figlia.

Prima di perderne un’altra…

“Sire l’esercito è pronto! Ma… non pensa che sia esagerato, marciare sul regno degli Hobbit? Se il consiglio di Gran Burrone o il re degli uomini o lo stesso Gandalf il Bianco lo scoprisse… lei perderebbe il suo trono o peggio…”

Non gli risposi non c’era tempo dovevo andarmi a riprendere Naimi.

 

****

 

Naimi si era addormentata, quando ritornò mio padre era provato.

“Padre cosa sta succedendo?”

“Guerra!”

Quell'unica parola risuonò nella stanza e nella casa.

“Dimmi dobbiamo andarcene?”

“Mai, almeno non per ora se dovessi scappare, vai a Gran Burrone ricordatelo figlia mia! Vai lì e richiedi di Gandalf il Bianco e chiedi del Re degli umani loro sapranno cosa fare!”

Ritornai nella mia camera e preparai alcune cose e alla fine andai nel letto con Naimi, sapendo che da ora in poi la sua vita dipendeva dalle mie decisioni e che l’avrei difesa anche a costo della mia stessa vita.





Angolo dell'autrice:

chiedo venia per il mio super ritardo, ma purtroppo devo ammettere che era un periodo in cui mi sentivo stressata e non mi venivano idee o comunque non avevo proprio voglia di scrivere u.u

Poi sono andata in campagna da mia nonna e lì mi sono rilassata e mi è ritornata la voglia di fare molte più cose! E ora mi sento meglio :*
Quindi non ci dovrebbero più esser ritardi almeno che non vado di nuovo in vacanza xD
Ringrazio chi recensisce e ti ringrazio anticipatamente tesoro se tonerai a recensire la mia storia anche dopo questa piccola assenza :3
Grazie :*
Al prossimo capitolo Fuji.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo n°5. ***


Note: un capitolo sui vari sentimenti  prima della guerra dei vari personaggi di questa FF ! 
Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*

 






 

La schiena di Kili è piena di sangue…

Ogni frustata è un solco sulla sua pelle…

Non riesco a liberarmi dalle corde elfiche intorno ai miei polsi…

Non posso andarlo a salvare…

Il mio amore urla e piange dovrei difenderlo e invece…

 

Mi sveglio in un bagno di sudore al mio fianco Kili che dorme beato.

Vorrei svegliarlo per poterlo baciare e sapere che è reale, ma non lo faccio, mi alzo e vado a rinfrescarmi.

Sento dei passi e mi giro verso di essi solo per incontrare lo sguardo serio di Bilbo. “Un brutto sogno?” mi domandò.

“Non posso aiutarla… mi dispiace… non posso appoggiare l’amore di Rosie…”

“Oh Fili! Così la ferirai… lei ama quell’elfa, non le importa del passato dovresti farlo anche tu!”

“Non posso dimenticarlo, non può farlo nemmeno Kili. Lui dice che va tutto bene, ma non era così i primi mesi! Erano segnati da incubi e da lacrime, non posso lasciarmi ogni cosa al passato di’ a Rosie che mi dispiace, ma se potrò, ucciderò Legolas! Per l’onore di Kili e dei Durin!”

Lasciai Bilbo solo e tornai in camera.

Ad attendermi c’era Kili ormai sveglio. “Allora sarai davvero contro l’amore di Rosie?”

“Sì! E tu?”

“Non posso odiare lei lo sai bene… ma amo anche te! Non posso abbandonarti proprio ora, fratello”

Rimasi un attimo frastornato, alcune volte mi dimentico che siamo fratelli, vorrei che così non fosse, perché è per causa di quello che Kili è stato fustigato… mi sento ancora in colpa… alla fine lo abbraccio e lo bacio. “Per sempre insieme, tesoro!”

 

***

Mio padre mi sveglia presto, sveglio Naimi e le faccio sapere che dobbiamo andare a Gran Burrone.

Lei mi guarda meravigliata, ma accetta di buon grado.

Mentre siamo a cavallo, Naimi mi chiede: “Rosie… pensi che Fili e Kili perdoneranno mai mio padre?”

La domanda a cui non volevo rispondere alla fine arrivò.

Non potevo più scappare da quella realtà, non potevo più nascondere una verità che mi faceva male.

Ma cosa dovevo dirle?

Alla fine le risposi con calma: “Forse… ma nel caso succedesse un qualcosa di male, cosa ne sarà del nostro rapporto?”

“Uhm… sinceramente… non lo so… sai è pur sempre mio padre… però tu sei la mia compagna, sarebbe tutto complicato…”

Era la risposta che più temevo, ma almeno era sincera.

Nemmeno io sapevo cosa ci avrebbe portato il futuro.

Ma avevo saputo da Bilbo che Fili aveva intenzione di uccidere Legolas… e dentro di me volevo solo portare via Naimi per tenerla all’oscuro di ogni cosa, per mantenerla pura!

In quel momento un fulmine a ciel sereno si abbatte su di me: arrivò una domanda che mi fece pensare che lei avesse usato un qualche potere per leggermi nella mente.

“Rosie, ma nel caso che Fili uccidesse mio padre ed io ti chiedessi di vendicarlo, tu lo faresti?”

Non riuscivo a pronunciare la risposta nella mia mente non c’era nulla.

All'interno di essa l’unica cosa che si faceva largo era perché?

Perché si era arrivati a quel punto?

Com’era potuto succedere?

Non volevo saperlo… perché il passato tornava ora con una tale prepotenza!?

Alla fine risposi: “Sì, perché ti amo!”

Avrei davvero ucciso a mia volta Fili? Solo per Naimi?

Non lo sapevo e non ci volevo neppure pensare.

Solo allora mi accorsi che eravamo già partite e ora stavamo già attraversando i dintorni di Brea.

Il cavallo elfico era stato davvero veloce.

 

***

 

Rosie era tesa, lo percepivo. Ogni suo muscolo non voleva che la si toccasse, nel mio cuore sapevo che il solo pensare a Fili, Kili e a mio padre le creava tensione, ma io dovevo sapere cosa avrebbe fatto nel caso che davvero il nano avesse ucciso mio padre…

Il vederla così ridotta mi distruggeva il cuore.

Volevo vederla sorridere e rivolevo la mia amata.

Ma sapevo bene che non sarebbe stato possibile una nuova guerra si stagliava all’orizzonte e il sapere che era stato il nostro amore a causarla non faceva altro che farmi sentire peggio.

Volevo scappare lontano in un’altra terra.

Alla fine le avevo posto quelle semplici domande e le sue risposte erano state positive, ma sapevo che in cuor suo non avrebbe mai fatto nulla di male a Fili e Kili anche se uno dei due avrebbe ucciso mio padre.

Un padre che io sentivo di non amare più!

Una parte di me lo odiava per quella sofferenza che stava causando. Ma dall’altra parte era pur sempre mio padre e quindi gli volevo bene. Però sapevo bene che fra lui e Rosie avrei scelto lei e per sempre Rosie!

 

Non le avrei mai chiesto di vendicare mio padre lei doveva rimanere la hobbit piena di vita e sorridente che ho sempre conosciuto.

 

Ma nel mio egoismo non l’avrei nemmeno lasciata andare per una strada diversa no, io e lei saremo rimaste per sempre insieme.

Il mio egoismo forse l’avrebbe cambiata per sempre, ma non avrebbe avuto importanza io la amavo ogni giorno di più.

Così strinsi la presa intorno alla sua vita e le diedi un bacio sul collo dicendole: “Non ti chiederei mai e poi mai di fare del male a loro! Ma non lasciarmi mai, capito amore mio?”

E la risposta fu semplicemente: “Grazie cara! Non ti preoccupare staremo per sempre insieme!”

E il viaggio proseguì.

 

***

 

Lo so bene che questa guerra non verrà vista di buon occhio da nessuno dei miei vecchi amici.

Amici è una parola grossa per definirli…

Dov’erano costoro quando la mia primogenita stava morendo?

Non erano al mio fianco… allora mi fece molto male, m’infuriai parecchio tutte quelle chiacchiere sulla nascita di un'alleanza e invece… nulla…

Non è cambiato nulla…

 

Il re degli uomini è come sempre stato ben lungi dall’aiutarmi...

Anche Gimli non si è fatto più vivo…

 

La guerra dell’anello aveva avvicinato molti popoli, ma la fine di essa si è portata via ogni alleanza!

E ora ero lì a marciare sulla contea per riprendermi mia figlia! E per uccidere Fili perché sono più che sicuro che se non lo farò io, sarà lui a uccidere me!

 

***

 

Zio Bilbo ci ha detto di prepararci per una guerra.

Io, Sam, Merry e Pipino siamo pronti per affrontare anche quest’ennesima prova che il destino ci ha messo davanti, ma in cuor mio spero nell’arrivo dei vecchi amici.

Però la Contea non si arrenderà nemmeno questa volta, non abbiamo abbassato la testa davanti agli orchi non lo faremo di certo davanti agli elfi.

 

Anche se il mio cuore mi duole nel sapere che quell’elfo che ha urlato guerra è stato Legolas uno dei miei più fedeli compagni nella compagnia dell’anello, questo mi fa quasi piangere.

Ma mi fa anche capire di come il destino sia così fragile e di come ogni cosa possa cambiare così facilmente…

Ogni cosa in cui credevamo noi hobbit, si è frantumata in questi pochi mesi.

Pensavamo di essere una razza amata e rispettata da tutte le altre, ma così non è stato...

Pensavamo che ogni alleanza sarebbe stata rispettata e invece…

Però per Rosie e per il nostro onore siamo pronti a tutto!

 

***

 

Vorrei non aver mai marciato alla riconquista di Erebor sono passati molti anni da quel giorno infausto.

Ma se avessi saputo che tutta quella storia avrebbe portato a questo epilogo, non avrei mai fatto nulla…

 

Io e Bilbo ormai ce ne stavamo qui a riposarci e invece un’altra guerra, per cosa poi?

Il tutto legato a un passato e ancora a quella montagna!

 

L’ho odiata dopo che la malattia del drago mi ha portato via Bilbo…

L’ho odiata di nuovo quando ha portato quei problemi nel matrimonio di Fili , quel trono ha portato solo dolore nel mio caro nipote!

E ora che ognuno di noi si era rifatto una sua vita… ecco che il passato ritorna!

 

Bilbo mi ha dato la più brutta delle notizie: Fili vuole uccidere Legolas non posso permetterlo, ho scritto una lettera d’aiuto ai miei parenti, se gli elfi vogliono la guerra, allora l’avranno, ma la dinastia di quel maledettissimo Thranduil non avrà mai i miei nipoti! Questo mai!

 

“Thorin? Sono preoccupato per Rosie…”

“Non devi: è come te da giovane! È coraggiosa!”

“Sì è vero, però questa cosa è più grande di lei… se davvero Fili uccidesse Legolas, ogni cosa svanirebbe… e ogni patto di pace svanirebbe…”

“Uhm sì, hai ragione amore, noi non possiamo fare altro che guardare. Siamo troppo vecchi, ma farò di tutto per non far fare nulla di stupido a Fili! Te lo prometto, Bilbo”

“Grazie, Thorin”

 

Speravo davvero che per una volta Fili mi avrebbe ascoltato, ma sapevo che il dolore di Kili era ancora molto impresso nel cuore di mio nipote… e sapevo anche di quanto noi Durin siamo vendicativi… e tutto ciò mi faceva sentire vecchio e stanco.








Angolo dell'autrice:

come avrete notato è diventata di rating arancione! Questo perchè ho aggiunto molte scene piccanti u.u E poi anche perchè ci sarà presto una guerra non vi dirò altro ...

Cambierà anche  genere diverrà angst, sentimentale  perchè si chissà cosa capiterà nella guerra e chi morirà? Non lo so ancora xD

Fili e Kili non sono molto odiosi? Si forse un po ma bisogna capirli... ma non troppo D:

Voi concentratevi sulla coppia Rosie/Naimi !  E se vi piace anche la coppia Fili/Kili mi fa piacere, e se vi piacciono le altre sappiate che Bilbo/Thorin sono solo delle comparse perchè... ecco... come posso dirlo.... sono vecchi xD 
Perchè in questa storia siamo nel periodo appena due o tre anni dopo la guerra dell'anello! Fili e Kili hanno già la bellezza di 70 anni nanici! u.u
Bilbo invece ha *rullo di tamburi* 210 anni e Thorin * secondo rullo di tamburi* 410 anni beati loro che sono creature magiche arrivarci anche noi a quell'età xD E quindi si sono troppo vecchi per farli partecipare alla guerra xD
 Tutti gli altri sono più giovani e quindi possono farlo! u.u
Ecco ora che vi siete letti queste cavolate, allora posso ringraziarvi per aver letto e per le recensioni e per tutto il resto grazie! :*

Un abbraccio.
Fuji.






 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo n°6. ***


Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*

Preparate i fazzolletti! T.T





 

Mi sentivo circondata da dei vecchi nostalgici…

 

Più ascoltavo Gandalf, Gimli e il re degli uomini, più pensavo che quelli non sapevano nulla di tutto ciò che avvenisse al di fuori delle loro terre.

 

A un certo punto Gandalf disse una frase che mi sconvolse, a quanto pareva la Contea era un luogo dove in molti si erano nascosti, ed io che avevo sempre odiato il mio popolo perché lo ritenevo inutile e chiuso, mi dovevo ricredere su ogni cosa, avevano accettato senza dire nulla l’amore di Thorin e Bilbo e l’amore che non dovrebbe esistere tra due fratelli.

 

Invece purtroppo quelli che avevo davanti a me erano i veri stupidi, pure il mago era chiuso… fui travolta da una tristezza infinita per quella gente che pur essendo di tante razze diverse, erano tutti pronti a giudicare l’amore di tutti i loro ex amici.

 

Era passato un giorno e nessuno parlava di guerra o di andare a salvare la Contea, tornai nella tenda da Naimi.

“Allora cos’hanno deciso?”

“Nulla! Oggi hanno solo parlato di molte cose, ma nessuno ha menzionato la guerra o la salvezza del mio popolo…”

“Ma è impossibile, loro sono gli anziani!”

Mi coricai stavo per prendere sonno quando sentii un rumore fuori dalla tenda, mi alzai e afferrai pungolo e andai verso il rumore.

“Gandalf! Cosa ci fai qui? Avrei potuto ucciderti!”

“Ma non l’hai fatto, sono venuto a dirvi che il Consiglio ha deciso… non ti piacerà, Rosie…”

“Parla! Cos’hanno deciso?”

“Nessuno di loro se la sente di andare in guerra… devi capirli questa non è più la loro Era…”

“E quindi lascerete che tutti gli hobbit muoiano? Tu non eri un loro amico? Lo zio Bilbo parlava molto bene di te!”

“Lo so, se fossi un po’ più giovane, andrei ad aiutarli, ma sono prossimo a partire per i porti grigi, il re degli uomini sta morendo lo sente, il re degli elfi anche lui partirà come tutti gli altri, su questa terra non c’è più posto per noi!”

Sapevo che aveva ragione, eravamo nella Quarta Era Thorin e Bilbo erano troppo vecchi, ma anche Pipino lo era… e anche gli altri.

Però volevano combattere! Per difendere la loro terra e invece loro…

Mi sentivo profondamente delusa.

In un gesto di rabbia afferrai le vesti di Gandalf. “Loro combatteranno, lo so che siamo nella Quarta Era so anche che non è più il vostro tempo, ma anche se loro lo sanno, combatteranno lo stesso! E voi non potete abbandonarli!”

Strinsi maggiormente la presa, ma in quel momento una voce mi fece ritornare alla realtà: era Naimi.

“Rosie! Lascialo andare, ti prego…”

Lasciai andare immediatamente il mago e tornai normale e gli chiesi scusa.

“È normale che tu sia nervosa! Comunque, mia cara signorina, io ho solo detto che noi non andremo in guerra, ma i figli del Re degli uomini e gli altri nuovi Re sì!”

Mi sentii una sciocca per essermi fatta prendere dalla rabbia nemmeno fossi una giovane hobbit…

Naimi mi strinse: “Hai sentito amore, verranno ad aiutarci!”

Ero felice, ma mi sentivo anche terribilmente triste era pur sempre una guerra e sentivo in cuor mio che non avrebbe portato nulla di buono.

 

***

 

La Contea andava a fuoco di nuovo. Gli Hobbit correvano via, chi aveva potuto se n’era andato in tempo.

 

I più giovani erano rimasti per combattere. Io e Kili li avevamo preparati come meglio potevamo.

Ma gli elfi erano davvero in molti e molto più forti di quanto mi ricordassi.

Prima che iniziasse quell’inferno, misi al sicuro Thorin, Bilbo, Frodo, Sam, Pipino e Merry troppo vecchi per combattere, ma anche troppo giovani per dover morire così e poi non c'entrano nulla in tutto ciò.

 

Ora la Contea era un inferno fatto di fuoco e morte.

Il buon vecchio Balin diceva sempre: “La signora guerra ti porta via ogni amore, amico, ogni cosa cui tieni e poi ti uccide…”

Aveva ragione, essere sopravvissuto a una guerra non mi rendeva immortale, anzi mi sentivo vecchio.

Alla presa di Erebor ero giovane, ora non lo ero più…

Eppure volevo tornare in quelle terre, sì volevo ritornarci con Kili come sposo.

 

Stavo combattendo contro uno degli elfi, quando lo vidi, sì era proprio lui Legolas, in groppa al suo cavallo bianco e con indosso la sua armatura elfica.

Resi partecipe delle mie intenzioni Kili, facendogli dei segnali.

Lui mi seguì…

 

***

 

Appena vidi Fili, capii le sue intenzioni e ciò che volesse fare, volevo fermarlo ma sapevo che sarebbe stato inutile quindi gli diedi man forte.

Fui colpito violentemente a una spalla da una freccia elfica e caddi in ginocchio, uno degli elfi scese da cavallo e mi afferrò per i capelli e mi disse: “Guarda il tuo amato morire!”

“Fili non morirà! Sarà Legolas a perire.”

L’elfo non rispose, ma afferrò la freccia e la fece girare lentamente all’interno della ferita… non urlai e non svenni solo perché i Valar mi stavano dando un aiuto.

 

Rialzai la testa solo per vedere che Legolas era sceso da cavallo e ora lui e Fili stavano combattendo.

Fili era veloce, ma quel bastardo sapeva come spostarsi in tempo.

Poi con velocità, saltò sul cavallo e da lì in piedi lanciò due delle sue frecce la prima colpì la gamba e la seconda… i miei occhi si chiusero non vollero vedere perché? L’avete salvato una volta, perché non l’avete protetto ancora!

Li riaprii: Fili giaceva morto ai piedi di Legolas, la seconda freccia aveva colpito con maestria la carotide… una rabbia furiosa s’impossessò di me, i sogni, i progetti vari che avevamo fatto insieme erano svaniti con quella freccia.

Afferrai la spada, e uccisi l’elfo che mi teneva per i capelli, corsi verso il bastardo, il quale non si mosse perché si sentiva troppo fiero di se stesso e così lo trafissi con la mia spada da parte a parte. Cadde in ginocchio e gli tagliai la gola, per poi lasciarlo morire nel suo stesso sangue.

Ricoperto del sangue del nemico, presi il corpo di Fili e me ne andai con il cavallo bianco di Legolas.

 

***

Rosie aveva dormito bene, per potermi alzare senza svegliarla dovetti faticare parecchio. Alla fine ci riuscii.

Pur avendo fatto l’amore con lei, i sogni avvenire erano stati incubi.

Mi sentivo in angosciata per mio padre…

 

Il giorno prima erano arrivati Bilbo, Thorin, Frodo e gli altri.

Ognuno di loro mi sembrò simpatico, non avevo mai conosciuto Thorin, era un nano davvero d’onore non come gli elfi ne parlavano…

 

Alla fine uscii dalla tenda, e andai nel salone aperto per fare una buona colazione, quando mi raggiunse Rosie: “Uffa sempre roba verde… sono stufa…”

“A dire il vero, a me piace!”

“Ma perché tu sei un elfa! Io da Hobbit non posso proprio vederla o comunque sì posso mangiarla un giorno alla settimana, ma non di più…”

“Allora domani andremo a pescare, che ne dici?”

“Davvero? Wow!”

“Ma cert-”

Sicuramente impallidii perchè Rosie si girò bruscamente nella direzione in cui stavo guardando, io mi alzai e corsi verso quel cavallo…

“Kili, dov’è mio padre?”

Il nano non mi rispose e così andai verso Fili, ma con mio orrore mi accorsi che era morto, corsi da Rosie: “Non guardare, amore! Non farlo!”

La strinsi, lei capì e mi strinse a sua volta e pianse.

 

“Fili è morto? E tuo padre?” Mi chiede Rosie.

Non so da dove presi la forza o il coraggio per dirlo, ma lo feci: “Fili è morto e Kili ha ucciso mio padre…”

Il nano scese da cavallo e ci si avvicinò i suoi occhi erano vacui: “E tu come fai a saperlo?”

“Perché quel sangue ha lo stesso odore di mio padre e perché quel cavallo è il suo e la freccia nel c-”

“Non dirlo! Non parlare, stai zitta! Fili è morto per causa tua e sua!”

Rosie mi stringeva maggiormente come a voler scomparire, era il mio turno di dimostrare quanto l’amassi, mi staccai, le diedi un bacio e la afferrai per la mano. “Seguimi, dobbiamo andarcene via da qui!”

“Ma lui è Kili, non ci farebbe mai del male…”

“Lui è accecato dall’odio! Dobbiamo scappare!”

C’era solo il cavallo di mio padre non lo presi, non volevo salirci e sporcarmi con il suo sangue.

Scappammo verso il sentiero che portava verso le Montagne Nebbiose.

“Rosie tu ti fidi di me?”

“Sì! Lo sai che con te verrei dovunque!”

Corremmo su per il sentiero, non mi fermai mai per vedere se lui ci stava ancora inseguendo, quegli occhi vacui mi avevano impaurito e non volevo neppure rivedere il sangue di mio padre sul suo viso e i suoi abiti, ogni cosa faceva male, ma io avevo scelto di proteggere Rosie.

 

***

Naimi si era alzata senza fare alcun rumore, vederla fare tutto lentamente fu esilarante.

Dopo un paio di secondi mi alzai e la raggiunsi nel porticato.

Scherzammo, ma a un certo punto lei divenne pallida ed io decisi di seguire il suo sguardo per scoprire cosa aveva visto di così terribile.

 

Naimi si alza e va verso Kili e Fili, a un certo punto anch’io vado verso di loro per salutarli, dentro di me mi sento felice, nel vederli sani e salvi.

Naimi mi afferra e mi abbraccia dicendomi: “Non guardare!”

Cos’è che non dovrei vedere? Ci sono solo Fili e Kili…

C’è del sangue, Kili è ricoperto di sangue, il mio cuore perde un battito, Fili è… troppo fermo non parla, non sorride, i suoi occhi sono… morti!

Affondo la testa nel seno di Naimi, ma non riesco a risvegliarmi da quell’incubo. Non può essere vero? Oddio è tutto vero, Fili è morto e Kili? No!

Naimi dice che Kili ha ucciso suo padre no no. Naimi si allontana da me no no il mio cuore batte troppo forte, ma poi arriva il bacio che dice ogni cosa ho scelto te scusa per il ritardo.

Mi prende per mano e scappiamo via.

Vorrei essere io a proteggerla, ma scappiamo da Kili? I suoi occhi facevano paura? Sì e poi cosa? Kili ci vuole uccidere, è colpa mia se Fili è morto?

No, non mi sento in colpa, ho solo voglia di trovare un luogo tranquillo dove stare con Naimi, lei ha scelto me ed io scelgo lei.

Io e lei contro tutti se è necessario!





Angolo dell'autrice:
ebbene si alla fine ho fatto morire Fili... e ora Kili cosa farà? Non lo so ancora u.u

Ho fatto un immagine per rappresentare la scena di Kili ricoperto di sangue che urla a Naimi e a Rosie e quest'ultima piange ç.ç


Cosa ne pensate della mia immagine? *u*
Fatemelo sapere nelle recensioni e un grazie a chi recensisce e a chi lo farà in futuro e chi legge solo o l'aggiunta alle seguite e alle preferite ecc. grazie! ;3

Al prossimo capitolo!
Fuji.


 

 

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Capitolo 8
*** Capitolo n°7. ***


Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione! :*




 

Kili ci aveva inseguito per un bel po’, ma per fortuna grazie alle capacità di Naimi, eravamo riuscite a seminarlo.

Ci eravamo appena accampate quando dissi alla mia amata: “Devo tornare alla Contea!”

“Capisco che tu voglia andare dai tuoi genitori... ma cosa facciamo in caso che Kili ritorna? E poi, Rosie non voglio dirtelo, ma… il mio popolo ora odia il tuo e quello dei nani!”

“Pensi che non lo sappia!? Scusami è solo che…”

“Siamo entrambe tristi e stanche, torniamo alla contea, ma appena sappiamo che i tuoi sono in salvo, ce ne andiamo via, va bene?”

“Sì! Ma dimmi, hai davvero scelto me?”

“Certo che sì!” Mi strinse a sé.

Dormimmo abbracciate, potevo sentire le lacrime calde di Naimi scorrermi lungo il collo. Kili l’aveva fatta soffrire, ma io non riuscivo a odiarlo, anzi in cuor mio odiavo quella guerra che per l’ennesima volta ci aveva portato via dei nostri cari.

Partimmo che il sole non era nemmeno sorto.

 

Quando giungemmo alla Contea...

Con nostro grande orrore non rimaneva più nulla della mia casa, i fiori e il verde che distinguevano la mia terra dalle altre, non c’erano più al loro posto solo cenere…

Corro a cercare la mia famiglia, e grazie a Naimi riconosco il sentiero che dovrebbe condurmi al mio buco Hobbit e invece al suo posto c’è solo il nulla.

Urlo il nome di mia madre e poi quello di mio padre, non arriva alcuna risposta, al loro posto arrivano dei giovani hobbit.

“Rosie! Non puoi rimanere qui, ci sono ancora delle guardie elfiche, vogliono il nano che ha ucciso il loro re!”

“Ma i miei genitori sono… morti?”

“No certo che no! Ora si trovano al sicuro venite con noi!”

Li seguiamo, e ci conducono in un bosco a est della Contea quasi nelle vicinanze del Ponte sul Brandivino e lì che mi sento abbracciare. “Rosie! Figlia mia! Sei viva per fortuna!”

Riconosco le braccia di mia madre e poi quelle di mio padre.

Racconto loro tutto ciò che è capitato, soprattutto di come ora Kili sia pieno di odio nei nostri confronti e di come tutto ciò che è successo, ci abbia fatto capire, che stare lì non sia la scelta giusta.

Mio padre annuisce, ma si capisce che non è d’accordo che la sua unica figlia scappi via come una vigliacca o peggio.

Non gli posso dar torto, vorrei dirgli che rimarrò, ma non lo faccio perché il solo pensiero di dover seppellire altri cari m’impedisce di restare.

I giovani hobbit rimasti ci consegnano delle provviste, alcune coperte e molta acqua. Poi ci danno due pony. “Seguite il fiume, vi porterà lontano in altre terre!” ci esortano.

Mi giro verso mio padre che ora sta parlando con mia madre.

Poi lo sento: “Naimi, prenditi cura di nostra figlia! E ricordati, Rosie, tua madre ed io saremo per sempre fieri di ogni tua decisione!”

Gli salto addosso e lo abbraccio, invece mia madre abbraccia Naimi.

Poi saliamo sui Pony e ce ne andiamo.

 

Mentre siamo sulla strada lungo il fiume, Naimi si lamenta: “Rosie, i pony sono scomodi…”

Mi scappa una mezza risata. “In effetti, mi ero dimenticata che sei grande…”

Anche lei si mette un po’ a ridere. “Sì, lo vedo! Comunque troviamo un posto e prendiamo un cavallo vero e poi con quello andiamo dall’altra parte dei Monti e una volta lì vedremo cosa fare!”

Annuisco, il solo pensiero che una volta lì potremo forse abitare insieme e magari sposarci mi rende la hobbit più felice di sempre.

 

***

Il corpo di Fili è ormai freddo sono sopravvissuto a una battaglia per poi arrivare a quest'età e dover seppellire il corpo di mio nipote e dover scrivere una lettera a mia sorella.

Nessuno di noi sembra voler credere alle parole che escono dalla bocca di una guardia elfica.

Legolas è stato ucciso a sua volta da Kili.

Le mie spalle non riescono più a reggere nulla di tutto ciò, per la prima volta nella mia vita mi pento di non essere salpato anni fa con Bilbo per i Porti Grigi…

Questi sono dolori che non auguri nemmeno al tuo peggior nemico. Perché fanno troppo male. Perdere un nipote per mano di un elfo, e poi sapere che l’altro è ricercato per aver ucciso il loro Re, fa ancora più male.

Ma quello che rende ogni cosa insopportabile è pensare a ciò che stanno passando Rosie e Naimi.

 

Vengo chiamato da Gandalf.

Erano anni che non ci vedevamo, l’ultima volta era venuto era per darmi la notizia della morte di Balin.

Ora siamo lì e lui sospira, questo mi fa capire la gravità della faccenda.

“Gandalf, non indugiare oltre in stupide scuse, dimmi solo la verità! Sono troppo vecchio per queste cose!”

“Uhm! Vedi mio caro amico… Kili ha ucciso un Re elfico e non uno qualsiasi… si tratta pur sempre di Legolas… il Re degli uomini vuole che venga giustiziato… posso parlargli in nome della vecchia amicizia, ma non penso che mi ascolterà! Persino il tuo popolo è contro tuo nipote… sai come vanno queste cose!?”

“Lo so bene Gandalf! Come sempre, il mio popolo pensa solo a non distruggere i vari rapporti che si sono costruiti da dopo la grande guerra con il popolo elfico, ma chi sono io per biasimarli? Dimmi come posso salvare mio nipote, da un tale errore che gli sarà fatale?”

“Kili ha ucciso Legolas in preda all’odio, questo può essere un'attenuante, ma non so se il popolo elfico lo starà a sentire…”

“Possiamo provare… magari possiamo parlare con la madre di Naimi?” Avrei fatto qualunque cosa pur di salvare il mio ultimo erede.

Ma Gandalf mi guardò con tristezza. “Naimi è l’unica rimasta della sua famiglia… solo lei può perdonare Kili e solo lei può salvargli la vita!”

“Allora parliamole! Voglio che lei lo perdoni, voglio che lei gli salvi la vita!”

“Thorin! Non dire queste cose, non possiamo chiedere a Naimi di farlo! Non portarla in questa cosa: è più grande di loro!” disse Bilbo.

Sapevo che aveva ragione, chi ero io per chiederle una cosa simile?

Non ero nessuno! Neppure un parente e poi Rosie… non avrei mai potuto mettermi a litigare con lei. Era vero non era la loro battaglia, loro erano semplicemente state le ennesime vittime innocenti di tale follia.

“Hai ragione, allora parlerò io in nome di una vecchia amicizia, a un vecchio elfo! Andrò da Thranduil lo so che è ancora in vita! Ci parlerò e cercherò un’altra volta di salvare la vita a Kili…”

Gandalf non disse nulla, tranne che andare via e tornare in sella a un cavallo bianco e porgermi la mano. “Partiamo un’altra volta! Mio caro amico!”

Sentii in lontananza un flebile: “Io ti aspetto torna presto, amore mio” da Bilbo.

 

***

Fili, il mio unico amore, era morto. La vita mi sembrò così inutile, mi trovavo nelle montagne nebbiose e non sapevo più chi stavo inseguendo e il perché.

Sentii in lontananza la voce spaventata di Rosie, e ciò mi fece bloccare e tornare di nuovo in me.

Tornai indietro e andai in un fiume e mi lavai via il sangue di quell’elfo.

Cercai d’immaginarmi la reazione di Naimi e quella di Rosie, ma alla fine ci rinunciai faceva troppo male.

Mi vergognai di me stesso.

Avevo ucciso il padre di quell’elfa, sicuramente mi avrebbe odiato per sempre. E come potevo biasimarla? Non potevo!

 

Decisi di tornare alla contea, ma fu impossibile la città di Brea pullulava di elfi con una pergamena con su scritto che il Re degli Uomini offriva una ricca ricompensa a chiunque gli avrebbe portato la mia testa.

In quel momento mi ricordai che, oltre tutto, Legolas faceva parte della Compagnia dell’Anello, una compagnia amata in tutta la Terra di Mezzo come coloro che l’avevano salvata dall’oscurità.

E così mi sentii ancora più in colpa, anche se lui mi aveva portato via la mia unica motivazione di vita.

 

Fili era morto in un modo mostruoso, che non si addice ad un eroe.

Una parte di me si sentiva felice per averlo vendicato, ma l’altra parte provava vergogna.

Me ne andai via.

Non potendo tornare da nessuna parte decisi di andare nell’unico posto che mi sembrò il più sicuro: a casa di Beorn.

 

Il mutaforma era invecchiato, ma non fu felice più di tanto di vedermi. “Non puoi stare qui! Sono venuti gli elfi, l’unico posto in cui puoi andare, è da Barbalbero, da lui non vanno mai, ti ci porto io questa notte!”

Lo ringraziai, e quella notte andammo nella foresta di Fangorn.

Lui non vi entrò, mi lasciò lì ai piedi dell’antica foresta. E se ne andò via.

Io vi entrai e dopo alcuni passi Barbalbero mi si presentò davanti.

“Benvenuto Kili, figlio di Dis e nipote di Thorin ex re sotto la montagna!”

“Grazie per il benvenuto, Barbalbero, come vedi anch’io ti conosco, sono amico di Merry e Pipino, tu li conosci vero?”

“Certo! Sono degli Hobbit! Gente brava, cosa ti porta qui, nano?”

“Cerco riparo… come saprai ho ucciso un elfo…”

“Sì, lo so Gandalf il Bianco me l’ha detto! Ti devo tenere al sicuro, finché lui non avrà parlato con Thranduil… vieni con me!”

Mi prese sulle sue spalle e mi portò fino a una radura al centro della foresta, lì sedute sul prato c’erano Naimi e Rosie.

Rosie appena mi vide mi corse incontro, non feci in tempo a spostarmi che mi sferrò un pugno. “Che cosa vuoi fare? Non ti permetterò di uccidere anche lei!”

“Non hai capito, sono qui perché il suo popolo mi vuole morto!”

“E come puoi biasimarli!? Hai pur sempre ucciso il loro re!” Si voltò verso Naimi. “ Barbalbero io e lei ce ne stiamo là, non possiamo stare vicino a un assassino.”

Naimi si voltò per un secondo e dal suo sguardo capii che era ancora troppo presto per chiederle scusa o altre cose.

In quel momento un’Ent femmina dalla forma leggiadra di un salice si fece largo in mezzo agli altri Ent

“Benvenuti nel Entabosco!Ascoltatemi bene Ent e voi altri abitanti delle foresta, questi saranno i miei ospiti quindi non fate loro nulla! Si devono nascondere dagli elfi di Bosco Atro!”

Vidi Naimi farsi seria come se quella frase l’avesse offesa, ma la Ent femmina le rivolse un sorriso talmente dolce che l’offesa svanì via.

Poi disse: “Purtroppo non ci sono altre capanne in cui potete stare se non quella di Sir Merry e Sir Pipino, avevano promesso di tornare, ma non penso che lo faranno…”

Rosie mi superò tenendo per mano Naimi. “In questo caso, noi due staremo lì, ma tu Kili dormirai qui fuori! Hai capito?”

“S-sì!”

Non aggiunsi altro, per paura di una possibile reazione violenta, gli occhi di Rosie esprimevano tutto l’odio che in quel momento essa provava per me.

 

***

Avevo deciso di andare con Rosie di là delle montagne e magari iniziare una nuova vita.

Ma in cuor mio sapevo bene che non potevo andarmene via come se non fosse capitato nulla. E soprattutto volevo incontrare Kili, anche se non sapevo come avrei reagito.

 

Così quando vidi le aquile di Gandalf e lessi quel messaggio, decisi che sarei andata nella Foresta di Ambaròna per parlare con Kili.

Una volta arrivate, Rosie precedette ogni mia azione tirandogli un pugno.

Poi mi prese per mano e non mi diede il tempo di fare nulla, sapevo che mi voleva tenere al sicuro, ma io dovevo sapere il perché di quel gesto.

Ci eravamo sistemati nella casetta. Rosie dormiva beatamente, io non ci riuscivo mi sentivo nervosa volevo parlare con Kili. Così uscii, ma il posto in cui doveva dormire era vuoto. Andai verso un fuoco acceso e lì seduto c’era lui.

Aveva una pietra nera tra le mani e guardava le stelle, senza spostare lo sguardo da esse disse: “Quando si muore, si diventa una stella, Fili e tuo padre sono lassù che ci staranno per sempre vicini! Mi dispiace… ma lui aveva ucciso Fili…”

“Non è una buona scusa…”

“Fili era il mio unico amore, sai come tra te e Rosie, se qualcuno avesse ucciso lei, tu cosa avresti fatto?”

Era una domanda interessante, in effetti non ci avevo mai pensato, mi sentii un po’ stupida, ma poi mi ricordai che il morto era mio padre. “E se qualcuno uccidesse tuo padre? Tu cosa faresti?”

“Ero troppo piccolo… Fili mi disse solo che non soffrì... lui era più grande, comunque io avevo solo il mio fratellone, poi è nato l’amore ed io sono stato davvero felice e ora… ho solo mia madre…”

Mi sentii terribilmente in colpa quel nano che ora mi stava più vicino era come me.

“Kili, come ti senti ora?”

“In colpa, triste e ho davvero molta paura. Poi vorrei poter tornare indietro, solo per ritrovare l’affetto di Rosie e il tuo…”

“Uhm, una bella risposta, tra me e mio padre non c’era mai stato un gran rapporto, lui era strano da dopo la morte di mia madre era stato un padre severo, con me e mia sorella, ma dopo la sua morte non c’è più stato nulla tra me e lui… ma era pur sempre mio padre, ti sto cercando di dire, che io ti perdono, ma ci metterò un po’ ad avere di nuovo fiducia in te e penso che anche a Rosie serva del tempo.”

“Grazie Naimi, ne terrò conto!”

Ritornai nella capanna, Rosie si era risvegliata. “Dov’eri?” mi domandò.

“Da Kili, ferma! Abbiamo parlato, gli ho detto che il tempo sistemerà ogni cosa sia con me che con te. Ora dormiamo che ho sonno!”

“Io non lo odio, ma odio il fatto che ti abbia fatto soffrire!”

“Lo so tesoro.”

Alla fine dopo varie coccole ci addormentammo.

 

***

Il regno di Bosco Atro non era cambiato negli anni, ora ero di nuovo in quella sala del trono, ma lì seduto su di esso c’era un Thranduil con i capelli più bianchi che biondi e molte più rughe di quelle che ricordavo.

“Thorin, ex Re sotto la Montagna, cosa vuoi ancora da me? Non pensi che i tuoi nipoti si siano portati via abbastanza della mia famiglia?”

“Sono venuto per chiederti di perdonare Kili, non puoi ucciderlo!”

“Naimi è mia nipote, ma ama quella hobbit, posso accettarlo, ma Kili ha ucciso mio figlio… Dimmi Thorin, tu cos’hai fatto agli assassini dei tuoi parenti? Li hai uccisi, no?”

“Sì, ma quella era un’altra storia, a ucciderli sono stati gli orchi ed eravamo in guerra!”

“Proprio come ora, eravamo in guerra e mio figlio ha ucciso tuo nipote e poi Kili ha ucciso mio figlio, ma dimmi non pensi che Fili l’avrebbe fatto in ogni caso?”

“Penso di sì… ma non è quello che è successo…”

“No, ma la guerra porta morte e la morte chiede vendetta!”

“E la vendetta, mio buon amico, chiama di nuovo guerra e poi alla fine nulla cambia… noi siamo gli anziani dobbiamo portare buon senso! E poi questa non è più la nostra Era…” intervenne il mago.

“Lo so bene, Gandalf, che non è più la nostra era, infatti sono i giovani a volere la testa di Kili… come posso negargliela? L’unica che può far capire loro il contrario è Naimi. Ora vi chiedo di andarvene.”

Ce ne andammo, ma sentivo un amaro in bocca.

“Alla fine non abbiamo concluso nulla… mi dispiace dirtelo, vecchio amico, ma dobbiamo andare da Naimi e convincerla a tornare qui dalla sua gente, solo così ‘ste orecchie a punta forse perdoneranno il mio ultimo nipote ed erede al trono!”

Gandalf sospirò, e mentre eravamo già in sella al cavallo disse: “E va bene, andremo nella foresta… ma dev’essere Naimi a scegliere cosa fare, hai capito Thorin?”

“Sì tranquillo ho capito…”

In realtà avrei chiesto aiuto anche a Rosie, mi sarei appellato a ogni Valar o antenato pur di farmi aiutare da Naimi.








Angolo dell'autrice:

stiamo arrivando alla fine di questa bellissima storia a mio parere a me è piaciuto davvero molto scriverla! Ovviamente ci sono ancora due cose che si risolveranno! Alla fine Thorin non è riuscito a fare il bravo nano anziano ed è intervenuto, ma in modo che si ad dice di più ad uno della sua veneranda età nanica! :3


Ringrazio te Tesoro perchè recensisci sempre! :*
E poi chi la messa tra le preferite ecc. grazie! I ringraziamenti come si devev li faccio nell'ultimo capitolo! :*

Al prossimo capitolo! Fuji.



 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo n°8. ***


Betato:ringrazio Ciuffettina per il suo grande aiuto! :*
Un breve ma intenso capitolo!
Dico già che c'è una parte d'amore tra Naimi/Rosie ed è un bel po intensa , ma rientra comunque nella linea del rating Arancione come scena! Spero che non vi turbino certi termini! Che ho usato! :3




 

Avevamo parlato con Thranduil, ma non aveva portato a nulla.

Così ora eravamo arrivati nella foresta di Fangorn e lì ci eravamo riuniti nella capanna.

Mi sentivo stanco, ma parlai  ugualmente con l’elfa:

“Naimi io ti prego di perdonare mio nipote! Ma devi capire è stato ucciso il suo unico noi nani ci innamoriamo di un’unica persona per tutta la vita! Fili era un buon erede, un buon nipote e sono sicuro che per Kili era un buon compagno!”

L’elfa mi aveva ascoltato molto attentamente mi sarei aspettato una sfuriata e invece...

“Ex re Thorin, io ho già perdonato Kili! Mi deve credere quando le dico che questi giorni passati qui mi hanno aiutato a capire Kili e i suoi sentimenti per Fili. Non odio mio padre, ma voglio convocare il consiglio del mio popolo e della Terra di Mezzo con il tuo aiuto, Gandalf il bianco!”

Gandalf si alzò e le andò vicino. “Con vero piacere, regina”

 

***

 

Sono rimasta senza parole si Legolas era il Re degli elfi di Bosco Atro, ma dentro di me non avevo mai pensato che Naimi fosse a sua volta la regina…

 

E ora avevo paura di perderla.

Sì perché lei avrebbe dovuto seguire tutte quelle stupide leggi del suo popolo.

Ed io sarei stata messa da parte.

Uscii dalla capanna e andai da Kili. “Come hai fatto ad accettare il fatto che Fili, dopo essere divenuto un Re, avrebbe dovuto sposare una nana?”

“Non l’ho dovuto fare, Fili scelse me! Davanti a tutto il nostro popolo disse: “Questo è il mio sposo!” Rosie, sono sicuro che anche Naimi lo farà!”

“Cosa ti dice che io parlassi di lei?”

“E di chi dovevi parlare! Lei è la tua unica, la ami e dovresti avere anche più fiducia in lei!”

“Hai ragione! Comunque ha detto che ti ha perdonato e quindi anch’io lo faccio, ma sentimi bene, falla soffrire ancora e ti uccido!”

Kili si alzò e mi abbracciò. “Tranquilla, non lo farei mai, non intenzionalmente.”

Poi raggiungemmo gli altri nella tenda.

 

****

 

Per tutta la notte Rosie si mosse nel letto.

Di sicuro sentire che io ero la futura regina l'aveva trovata impreparata… e poi aveva paura di perdermi.

Ma io sapevo bene cosa fare anche sotto quel punto di vista!

 

Mi alzai presto e svegliai Rosie: “Amore, devi alzarti, dobbiamo andare via!”

“Di già? E così parlerai al consiglio… vuoi che venga con te?”

“Non puoi… ma vorrei tanto se fosse possibile, ma è una cosa che devo risolvere da sola, ma ti prometto che tornerò da te!”

L’abbracciai e baciai, poi ci vestimmo e ce ne andammo.

Ad un certo punto a un bivio Kili, Rosie e Thorin andarono verso la Contea e invece io e Gandalf verso Gran Burrone.

 

Rosie mi mancava, ma sapevo che lei era con me perché era nel mio cuore.

Arrivammo e c’erano già tutti.

Gandalf entrò per primo, poi disse: “Ecco a voi la regina Naimi del regno di Bosco Atro.”

Quando entrai, sentii molti brusii tutti persino il mio popolo mi odiava… avrei preso e me ne sarei andata, ma sentii una voce nella mia mente: “Amore, non arrenderti mai! Affrontarli tutti e dimostrargli di che pasta sei fatta!”

Mi misi al centro della grande sala bianca e iniziai a parlare: “Signori di ogni razza voi siate ascoltatemi bene, quanto sangue dobbiamo versare ancora prima che questa guerra finisca? Io voglio che ognuno di voi pensi bene a quanti amici o parenti abbia perso in tutti questi anni! E poi mi dica: odiate davvero così tanto la persona, elfo, nano o umano che l’abbia ucciso?”

Nessuno parlò, ma una voce che riconobbi subito intervenne in modo acido: “Sei mia nipote, ma dimmi tu non odi Kili, colui che ha ucciso tuo padre?”

“No! E non perché io non volessi bene a mio padre, ma perché lui ha sbagliato! Non doveva uccidere per odio Fili, se mia sorella si è uccisa, non era colpa sua, ma di Legolas stesso! Lui non l’ha mai voluta ascoltare, non gli è mai importato davvero dei suoi sentimenti, ma solo dell’onore della nostra famiglia che era stato ferito… Dimmi nonno tu vuoi davvero una guerra che porterà altri morti?”

Vidi Thranduil in difficoltà, forse non dovevo, ma affondai maggiormente la lama: “Tu non ci sei mai stato, sì sei stato un buon re, ma per tuo figlio non c’eri mai, per le tue nipoti ancora meno. Non posso odiare Kili per aver ucciso accecato d’odio mio padre, dopo che lui aveva ucciso il suo unico amore! La guerra è fatta così, tutti noi abbiamo ucciso i figli o i padri o i parenti vari di molti sconosciuti. Ma non ci è mai importato… Quindi immagino che sia la guerra che porta a questa fine e quindi non mi sento di poter odiare Kili Durin! Nonno, ti prego di mettere la parola fine a questa guerra e di salpare per i Porti Grigi: la tua Era è volta al suo termine!”

Il brusio s’innalzò, ma Thranduil li fece tacere dicendo: “Mia nipote dice il vero, tutti noi ci siamo resi carnefici e poi benefattori, ma lei ora sta parlando da elfa pura che non ha nulla a che vedere con questa guerra e dice il vero, la nostra Era è giunta alla sua fine. Ma tu ti dovrai prendere la responsabilità di regina elfica…”

Presi un respiro profondo e dissi: “Non sono più l’elfa di un tempo, non sono più sottomessa al tuo volere, non sono mio padre! Io, come tutti saprete, sono fidanzata con una hobbit, Rosie. Lei è dolcissima e molto più forte di me, ma mi ha insegnato di esserlo io stessa. Con ciò voglio dirvi che io vado ad abitare con lei in un luogo tranquillo, che di certo non vi dirò! Invece a voi nani, voglio dire che Kili Durin si prenderà il suo trono di Erebor, dopo di lui la montagna sarà del figlio di Dain II perché è giusto così. Il mio popolo si unirà agli altri elfi perché la nuova Era vuole che tutti i popoli collaborino tra di loro! Non ci saranno più guerre, ma solo pace e, nonno, non dire più nulla perché intanto io me ne vado via, addio!”

Me ne andai sul serio, per mia fortuna Gandalf sapeva e così un’aquila mi attendeva.

 

Andai nella Contea e dissi ogni cosa a tutti gli amici e soprattutto a Rosie.

“Naimi, dimmi dove andremo?”

Non le risposi la baciai e me la portai nella camera da letto.

Le mie mani correvano sul suo corpo nudo e le sue sul mio.

Sentirle sulle mie mammelle era la sensazione più bella che avessi mai provato, era passato davvero molto tempo dall’ultima volta.

La sua bocca scese e iniziò a stimolarmi il clitoride. Era così bello, iniziai a miagolare e lei disse: “Oh Naimi, sei così bella e quando fai così, ti adoro!”

Aumentò il ritmo della sua lingua, a quel punto venni con un urlo di piacere intenso.

Lei spostò velocemente la sua bocca sulla mia e iniziò a baciarmi con la lingua.

Eravamo sudate e stavamo guardando il soffitto della stanza.

“Naimi, allora tu hai scelto me in modo definitivo?”

“Sì!”

“Ma dove andremo a vivere?”

“Pensavo alla foresta di Aragorn! Cosa ne pensi?”

“Penso proprio che sia una bella cosa, ma i miei genitori?”

“Allora ci trasferiamo qui alla contea!”

“Wow! Questa sì che è ancora meglio, sei sicura saresti l’unica elfa…”

“Lo so ma non m’importerebbe, ti amo e ti voglio e mi fai sentire così bene.” Mi avvicinai a lei e le sussurrai: “Voglio sentire ogni sera la tua lingua su di me.”

“Naimi, sei così sporca… ti adoro... anzi lo rifacciamo ora?”

“Sì!”

Fu l’inizio di una nuova vita insieme che sarebbe durata per sempre.


Angolo autrice:

allora per molti potrebbe apparire come un po troppo breve come storia, ma era la mia prima Femslash, comunque il prossimo capitolo è quello conclusivo ed è l'epilogo! u.u

Sono molto felice di come sia uscito questo nuovo esperimento di coppia! *-*
Nel prossimo e ultimo capitolo faccio tutti i ringraziamenti! :*
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate con le vostre recensioni, sopratutto te Tesoro u.u

Al prossimo capitolo!
Fuji.

 




 

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Capitolo 10
*** Epilogo. ***


Betato: ringrazio Ciuffettina per il suo aiuto! E per avermi supportato anche in questo nuovo viaggio! Grazie cara! :*


 





Erano passati molti anni ed io e Naimi c’eravamo sposate.

Era iniziata una nuova Era.

 

Thorin, Bilbo e gli altri erano partiti per i Porti Grigi, Thorin piangeva, ma alla fine era stato giusto così.

 

Pipino e Merry erano andati nella foresta di Fangorn e lì poi erano morti, ma erano davvero felici di aver finito la loro vita in quel luogo.

Kili era divenuto Re sotto la Montagna, però durò solo un anno, alla fine il suo Fili gli mancava davvero molto…

Senza di lui non poteva andare avanti, tanto che il suo corpo fu trovato disteso nel loro vecchio letto nell’ala del Regno.

Mi fu detto che il suo volto era sorridente, come se nell’altro mondo vi trovò la felicità. Io voglio pensare che vi trovò Fili e che staranno insieme per sempre.

 

Il nonno di Naimi prima di partire per i Porti Grigi passo nella Contea. E andò a parlare con Naimi. Ma non si scusò, però ci augurò a modo suo una buona vita insieme. E se ne andò.

 

I miei genitori erano invecchiati bene, ma poi si erano spenti serenamente, Naimi mi rimase accanto. “Rosie, dove vai?”

“Non ti posso nascondere mai niente, vero?”

“Certo che è vero! Allora dove vai?”

“Sulle loro tombe… magari hanno freddo… mi mancano molto.”

“So cosa stai passando, ma ci sono io! Dai forza vieni, mettiamoci i cappotti e andiamo a vedere se hanno freddo!”

 

Naimi era una buonissima moglie lavorava per esempio era davvero molto brava con l’arco e così andava ad aiutare gli hobbit quando questi dovevano fare viaggi lunghi. Anch’io andavo con loro non si sapeva mai, magari non tutti rispettavano le nuove leggi…

 

Poi gli anni erano passati anche per noi e anche per lei.

 

Quarta Era.

 

Io avevo appena compiuto la bellezza di 144 anni Hobbit.

Naimi era molto più vecchia, ma lei non volle mai dirmelo.

 

Quella sera pioveva proprio come la prima sera in cui c'eravamo incontrate a Brea.

Andai nella camera perché stranamente Naimi non era venuta a cenare.

Mi avvicinai al letto: “Naimi capisco che non hai fame m-” non finii la frase perché quando la toccai, era fredda... “Naimi, avevi promesso che ce ne saremmo andate via insieme e invece… e ora cosa dovrei fare senza di te?”

Ovviamente non arrivò alcuna risposta, fu una cosa stupida, ma l’attesi tutta la notte.

La mattina dopo, andai a chiamare dei miei cugini la seppellimmo vicino ai miei genitori.

Ora ero sola, ma non mi sentivo in vena di rimanere lì in quella casa piena di ricordi ha piangermi addosso e così decisi di fare un viaggio.

 

Viaggiai per tutta la terra di Mezzo soprattutto nei luoghi dei miei ricordi.

 

Gran Burrone era deserto le case elfiche mi apparvero abbandonate da anni, l’erba era nata dentro di esse.

 

Il luogo del nostro primo incontro, Brea, era divenuto più grande e più ricca e importante per tutte le razze per i loro scambi commerciali.

 

Presi un’aquila del buon vecchio Gandalf e con loro andai a Erebor ora un luogo vivo e commerciale, che commerciava con Bosco Atro e con le razze umane che stavano lì vicino.

 

La Foresta di Fangorn era sempre uguale ci passai diversi mesi, ed è lì che sto scrivendo questa storia, la mia storia, la storia della mia vita.

Di tutti gli esseri che ho incontrato e che in modi diversi hanno fatto parte di essa.

 

Presente

 

Sono tornata a casa perché voglio vivere qui fino alla fine dei miei giorni, ora sono pronta a vivere anche senza di lei.

Naimi rimarrà nel mio cuore e quindi una parte di lei è  e sarà sempre con me.

Ho deciso di tramandare la mia storia alle nuove leve.

Poi ho deciso di continuare la mia vita, fino alla sua fine.

 

Fine della Quarta Era.

 

Sono morta, la prima persona che vidi davanti a me fu Naimi.

“Rosie! Lo sai che sei invecchiata?”

“Anche tu! E poi non hai mantenuto la parola…”

“Scusami di essere morta prima! Però ho visto che hai vissuto bene per tutti questi anni!Ma dimmi, mi ami ancora?”

“Certo che sì! Ora però ho fame”

“Non cambierai mai, amore mio, allora andiamo vieni con me ci sono anche gli altri ti stavano aspettando! Ma prima baciami.”

 

Se era un sogno, non lo so sta a voi credere o no a ciò che io vidi dopo la mia morte…



Angolo dell'autrice:

Ecco a voi un'immagine creata da me che raffigura Naimi/Rosie anziane davanti alla loro casa nella Contea!




Ringrazio :
- ThorinOakenshield per aver sempre recensito grazie mille tesoro! :* Le tue recensioni mi hanno e mi faranno sempre piacere u.u
Ti ringrazio anche per averla inserita tra le seguite! :*

Ringrazio anche per averla inserita tra le preferite: 
- Miss Marvel MJ Grazie! ;3

Ringrazio per averla inserita tra le seguite:

-ArjaBu grazie! ;3

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo finale! *u*

Ora io scriverò altre storie! Ma diverse magari anche per altri fandom, ma ovviamente tornerò presto anche in questo u.u

A presto!
Fuji.










 

 

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