On your lips

di Nao Yoshikawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soma/Takumi - Tristezza ***
Capitolo 2: *** Akira/Ryou - Gioia ***
Capitolo 3: *** Joichiro/Azami - Rabbia ***
Capitolo 4: *** Kuga/Tsukasa - Paura ***



Capitolo 1
*** Soma/Takumi - Tristezza ***


  "La mezzaluna ora è tua. Un giorno verrò di sicuro a riprenderla, quando ti sfiderò in una battaglia culinaria. Te l'affido fino ad allora"

Ti senti stanco. E afflitto. Le gambe tremano, tuttavia non hai alcuna intenzione di andare a dormire, non riusciresti neanche volendo. Hai aspettato, hai mantenuto il tuo autocontrollo, fino a quando non sei rimasto da solo. Adesso è notte. La sconfitta che hai subito durante la sfida culinaria ha ferito il tuo orgoglio. Perché sì, sei consapevole di essere orgoglioso, sai anche che una sconfitta non è la fine del mondo. Ma non è neanche questo ciò che più ti fa sentire umiliato, tanto più il fatto che Soma si sia messo in mezzo per, in un certo senso, vendicarti e riprendersi la mezzaluna che avevi perduto. Non sai il perché. Forse perché odi il fatto che lui ti abbia visto così debole, mentre tentatavi di fingere che andasse tutto bene e ti rivolgevi a lui con spavalderia, senza neanche ringraziarlo. Proprio lui, che hai sempre visto come un rivale. Proprio lui, così forte.
Adesso che sei solo, le lacrime di tristezza e sconforto ti scendono giù per le guance. Sei sicuro che nessuno ti stia guardando, ma in verità Soma è sempre a due passi da te. Ti guarda di spalle, poi chiama il tuo nome.
"Takumi"
Sussulti e ti giri. Le lacrime scivolano ancora, velocemente le asciughi.
"Yukihira. Cosa c'è?", domandi freddamente, sperando che il tuo tono spezzato non ti tradisca. E ti osserva, con quegli occhi dorati che sembrano guardarti dentro.
"Se sei triste va bene", inizia a dire. "Non devi nasconderti, può capitare".
Ti strofini ancora più forte gli occhi. Soma non  riesce a capire,  non può, perché non sa cosa ti passa per la mente.
"Lascia stare", torni a dargli le spalle. "Mi sento ferito nel profondo".
Non puoi vederlo, ma lui alza gli occhi al cielo.
"Su, non farne una tragedia, una sconfitta non è poi la fine del mondo..."
"Stupido", sussurri. "Non sono triste perchè ho perso, ma perché ho perso davanti ai tuoi occhi. Non voglio che pensi che sia debole. Nel mio profondo, ho come la sensazione di averti deluso".
Hai detto tutto ciò così piano che dubiti lui possa sentirti. E d'altronde è meglio così. È questione di secondi e le braccia di Soma sono attorno al tuo corpo. E sussulti.
"Yukihira, ma che...?".
Volti la testa e non hai neanche tempo di renderti conto della vicinanza, perchè lui ti sta baciando e le lacrime si fermano. Si ferma il mondo in torno a voi, mentre tremi, il cuore scalpita e ti senti rinascere mentre la tristezza si dissolve. Non sai che è il primo bacio di entrambi.
Soma si stacca senza allontanarsi, fissa i tuoi occhi socchiusi e languidi. Non ci sono parole da pronunciare.
"Soma..."
Sorride.
"Tu non potresti mai deludermi. Quindi asciuga quelle lacrime e vivi sapendo che non c'è persona che ammiro più di te. Un giorno ci sfideremo e vincerai e il cuore mi si riempirà di orgoglio". 


Nota:
Salve!
Ebbene sì, ad aprire la raccolta non potevano essere che Soma e Takumi. Ho sempre desiderato scrivere qualcosa su questo momento in particolare (cioè dopo lo scontro culinario tra Takumi e Mimasaka). Il fatto che lui abbia affidato il suo coltello a mezzaluna a Soma, non so, è una cosa che mi ha sempre fatto sclerare abbastanza. Quindi ne ho approfittato e, con il tema della tristezza, ho voluto provarci. Spero di aver ben reso l'idea ^^

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Capitolo 2
*** Akira/Ryou - Gioia ***


 "Se la meta da raggiungere è la felicità, la meta è sempre conveniente"
- Paulo Coleho

Puoi tirare un respiro di sollievo, adesso che è tutto finito. Liberi da una dittatura così soffocante da far mancare il respiro. Ora invece si è dissolto tutto, come l'oscurità al crepuscolo. Stai bene, state tutti bene. I tuoi compagni esultano, si abbracciano, ridono. E anche tu sei felice. Se solo ripensi a quando hai rischiato di perderti, quasi ti dai dello stupido. Non puoi credere che finalmente tornerà tutto come prima.
È Alice a risvegliarti dai tuoi pensieri.
"Su, Hayama-kun! Non essere così serio, devi essere felice! Abbiamo vinto, nessuno di noi sarà espulso!".
Allora sorridi.
"Ma io sono felice. Non immagini quanto"
"Bene, allora! Ryou!", chiama poi lei. "Hai intenzione di rimanertene in disparte per tutto il tempo?".
Ryou sembra sempre apatico, non sai mai quando prova qualcosa. Però sei certo che anche lui in quel momento è sollevato, c'è qualcosa nel suo sguardo che te lo fa capire. Quando lo guardi non puoi fare a meno di sorridere ancora, senti il cuore tanto leggero che ogni sensazione negativa, dubbio e ansietà, sembra sparita.
Lui ti guarda e fa una smorfia.
"Hayama, perchè mi guardi così? Sei inquietante".
Forse è proprio quella leggerezza del cuore che ti porta ad agire di conseguenza. Ti avvicini a lui e con foga gli afferri il viso.
"Hayama? Ma che...?
"Io sono felice di essere qui. Con voi. Con te".
Parole che in genere non gli riserveresti mai, dolcezze che in genere terresti solo per te, perché sai che Ryou non è proprio il tipo. Ma forse in quel momento va anche bene così. Mozzi il suo respiro in un bacio audace e che lo lascia letteralmente senza parole. Non pensi neanche che potrebbe respingerti e insultarti, senti che non lo farà. E hai ragione. Sebbene Ryou sia sconvolto - per forza, lo hai appena baciato davanti a tutta la scuola! - non riesce a muoversi, riesce solo a rimanere lì, fermo, a godere della sensazione del tuo calore.
Sentiti i vostri compagni acclamarvi e ridere, non sembrano neanche sorpresi. Ti stacchi e, quando ti rendi conto di cosa hai fatto, trattieni una risata.
"Mi ucciderai per questo?".
Lui ti guarda, serio come sempre.
"Certo che sì. Domani", assottiglia lo sguardo e facendosi vicino ti fa capire che ha ancora bisogno delle tue attenzioni.
Adesso è lui a baciarti.
 Adesso lo sai, la felicità ha proprio il suo sapore. 



NDA
Ed eccomi qui con la seconda flash di questa challange, ovvero la gioia. Ambientata durante l'arco narrativo della dittatura Azami, anzi, sarebbe meglio dire ambientata durante la fine, quando finalmente tutti abbiamo tirato un respiro di sollievo. E devo dire che Aira e Ryou mi hanno ispirata parecchio, spero di aver reso bene l'idea ^^

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Capitolo 3
*** Joichiro/Azami - Rabbia ***


"Date parole al vostro dolore, altrimenti il vostro cuore si spezza"
William Shakespeare, Macbeth

"Ti detesto".
Le parole escono dalla tua bocca senza che tu riesca a fermarle. E questo ciò che dici a Joichiro dopo averlo rincontrato dopo due anni. Vi siete incontrati per caso, e quando  gli occhi si sono puntati su di lui, hai cominciato a sputare veleno. Per troppo tempo ti sei trattenuto, per troppo tempo hai taciuto. Lui è tranquillo come sempre mentre gli dici ciò. È sempre stato così e hai sempre odiato la sua incapacità di prendere le cose sul serio.
"Ammetto che dopo due anni mi aspettavo un saluto più caloroso ma... immagino di meritarmelo, eh?".
È consapevole del fatto di averti deluso. Certo che ne è consapevole! Perché lui era il tuo esempio da seguire, era ciò che volevi essere. E ha mandato tutto all'aria quando ha deciso di andare via. Il suo talento è sprecato e lo sai per certo, ma non è solo questo che ti fa arrabbiare.
"Sì, infatti! Te lo meriti. Perché sei andato via? Con il talento che hai potresti fare tanto e invece... niente! Non te ne frega proprio niente, eh?".
Joichiro fa spallucce, le mani infilate nelle tasche.
"Perché è così importante per te? Mi spiace aver fatto crollare il tuo mito, ma...".
Lo zittisci, afferrandolo per i vestiti. Stupido, vorresti dirgli. Fosse solo questo il problema. Non lo sai neanche tu quando l'ammirazione è iniziata a mutare in altro, sai soltanto che i giorni passavano e nel mentre ti innamoravi. Credevi di aver confuso le due cose, ti sei convinto solo quando lui se n'è andato. Lo stesso istante in cui ti sei pentito di non aver detto nulla. Forse non avresti risolto niente, ma un rifiuto sarebbe stato meglio di un rimpianto.
"Tu non sai niente!", esclami. "Non solo sei un idiota, ma non te ne frega niente neanche di me! Io ti ammiravo!"
"Non più, vero?"
"Forse no! E vorrei che non me ne importasse nulla, ma di fatto è così! La colpa è tutta tua. Tutta tua. Perché ti sei preso il mio cuore e poi te ne sei andato, eh?!".
Non te ne rendi neanche conto, ma hai detto ciò che da anni premeva sulle tue labbra. Finalmente scorgi un cambiamento d'espressione in Joichiro. Tuttavia non è sorpreso. La tua presa sui tuoi vestiti si fa ad un tratto più lenta.
Abbassa lo sguardo e sorride.
"E adesso cosa c'è da ridere? Mi prendi in giro?!".
Ti guarda e ti senti morire per l'ennesima volta.
"Oh, Azami. Se solo avessi saputo che, mentre il tempo passava, io ti amavo sempre di più, desiderando che tu mi amassi sempre meno... Perchè sapevo che ti avrei fatto soffrire".
Non capisci. Ti sta prendendo in giro o cosa? Vorresti lanciargli un pugno.
"Se pensi di uscirtene così, dopo tutti questi anni, io ti-".
Adesso non parli più. Ti ha zittito con irruenza, ti ha afferrato e poi ti ha baciato. Sei furente, vorresti insultarlo ancora, ma di fatto non puoi.
Rabbrividisci. Forse, dopo sarai ancora in collera con lui. Solo un po' di meno. Ma questo ovviamente lo terrai per te.



NDA
Azami combina sempre danno, ma in questo caso... la sua rabbia va bene. Io l'ho sempre shippato con Joichiro sin da quando ho visto che da giovani erano amici/compagni di scuola, e ciò mi ha fatto fare una serie di film mentali. Anche perché diciamocelo, Azami prova troppo rancore nei suoi confronti, qui c'è qualquadra che non cosa. E quindi niente, ho immaginato che dopo un paio d'ann lui e Joichiro si rincontrassero e... successe praticamente questo :D
Spero che la flash vi sia piaciuta :D

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Capitolo 4
*** Kuga/Tsukasa - Paura ***


La paura è l’emozione più difficile da gestire. Il dolore si piange, la rabbia si urla, ma la paura si aggrappa silenziosamente al cuore.
(Gregory David Roberts)

Cos'è quel nodo allo stomaco che senti? Ansia? No, peggio, è paura vera e propria. Sai che sarebbe da egoisti fermare Tsukasa. Lui si è ormai diplomato, è giusto che si realizzi e faccia quello che vuole. Probabilmente è colpa di quella insicurezza che ti premuri sempre di non far vedere a nessuno. Andresti con lui se potessi, ma non puoi. Amare una persona significa anche sostenerla, mettere il suo bene prima del proprio. Anche se fa male.
 "Tsukassan... fatti sentire appena arrivi", gli dici. Lo hai accompagnato in aeroporto. Lui e Rindou partiranno e non hai idea di quando torneranno. Speri presto. Forse avete scelto il momento sbagliato per mettervi insieme, ma tant'è che Eishi ti ha voluto con sé. Non come un amico, né un compagno di scuola, né un rivale.
 "Certo che mi farò sentire, sta tranquillo. Di solito sono io quello ansioso".
 Tu abbassi lo sguardo. I giorni precedenti alla partenza sono stati magici. Avete dormito insieme, vi siete svegliati insieme, avere riso, vi siete amati in tutti i modi possibili, vi siete goduti ogni istante. Odi la distanza, ma non perché non ti fidi di lui. Hai soltanto paura, mille domande ti affollano la mente: e se si dimenticasse di te? Se capisse che i suoi sentimenti non sono poi così forti? Non vuoi neanche immaginare che tutto ciò accada.
 "Ah, ma quale ansioso e ansioso", lo tranquillizzi. "Sto bene. Mi preoccupa solo il fatto che non ci sarò. Insomma, come farai senza di me?".
 Sei sempre stato bravo a nascondere le insicurezze dietro quel modo di fare. Eishi ti sorride.
 "Hai ragione... ci sentiremo sempre. E tornerò appena posso, te lo prometto. Mi manchi già tanto".
 Dicendo questo non ti aiuta. Serri le labbra per impedirti di dire cose strane.
 "Tsukassan, adesso dovresti andare"
 "Sì... dovrei andare...".
 Il momento di salutarsi è strano. Non sai come comportarti. Ad un tratto hai abbassato lo sguardo, incollando gli occhi al pavimento, mentre lo afferri per un polso. Lui allora percepisce qualcosa, ti conosce abbastanza bene.
 "Ehi, Kuga..."
 "Non ti dimenticherai di me, vero? O forse è da presuntuosi pensare di essere tanto importante?".
 Ti guarda sorpreso. Oh, ti senti così stupido!
 "Dimenticarmi di te? Kuga, io non potrei mai dimenticarmi di te! E poi, è vero. Tu non sei importante. Tu sei fondamentale. Non devi avere paura. Lo sai che ti amo, vero?".
 Sollevi lo sguardo, con gli occhi lucidi.
 "Non me lo avevi mai detto"
 "Cercavo il momento giusto e... ho fallito, eh?", domanda sorridendo imbarazzato.
 Lui ti ama. E anche tu lo ami. Non si dimentica ciò che si ama. Ti sollevi sulle punte, lo stringi e gli doni un bacio che in genere non gli doneresti mai in pubblico, ma in quel momento non ti importa nulla. Perché vi amate e avete bisogno di dimostrarvelo.
 Eishi ti sorride, dopo che si è staccato, e ti guarda. Ti rassicura.
 La paura non se ne andrà mai, ma adesso stai meglio. Dopotutto, sai che si ha sempre paura per ciò che si ama .



NDA
Ed ecoci arrivati alla fine con la paura. Non è stato facile rimanere entro le cinquecento parole, ma spero di aver espresso il conceto. Questo è un altro ipotetico what if di cosa accadrebbe se Tsukasa e Kuga stessero insieme e della reazione di quest'ultimo alla sua partenza.... insomma, il futuro non ha certezze, ma come dico sempre, l'amore vince su tutto. Io ringrazio le ragazze della pagina Boys Love - Fanifc & Fanart's World per la bella iniziativa e per averci sostenute <3

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