Writober

di Sarah Shirabuki
(/viewuser.php?uid=99555)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Invito ***
Capitolo 2: *** Nuvole ***
Capitolo 3: *** Insonnia ***
Capitolo 4: *** Segreti ***
Capitolo 5: *** Futuro ***



Capitolo 1
*** Invito ***


DAY 1: INVITO
PG: Kai & Alice ( sono nel tuo sogno )

Alice è chiusa da mesi e mesi in quella stanza del palazzo oscuro. E' stanca, non ne può più: ma quando finirà questa agonia? Quand'è che il suo destino sarà deciso? Si, è così: c'è qualcuno che deve decidere del suo destino, ed è un bellissimo e dannatissimo principe dagli occhi color smeraldo e dai capelli corvini. Il suo nome? Kai Kuran, il fratello gemello di Andrew. Se ci pensa è tutto così assurdo, lei non dovrebbe neanche essere qui! E' sua sorella infatti l'eletta che Andrew cercava. Ma Kai ha deciso di segregarla in quella stanza e di non lasciarla tornare a casa, malgrado gli ordini del fratello. La bionda si alza dal letto su cui si era precedentemente seduta, tuttavia improvvisamente qualcosa la punge: ma è una rosa. Una singolare e rara rosa nera, ma quando è stata messa li? E' sicura che la notte scorsa non ci fosse, poi riflette: se non è entrato nessuno deve essere giunta li tramite la magia. E' stato uno dei due principi a mandargliela, e dato che Andrew è con sua sorella, rimane solo... i suoi pensieri vengono interrotti: sotto la rosa trova un misterioso biglietto. Sulla busta trova solo scritto il suo nome e ciò non fa altro che aumentare la sua curiosità. Aperta la busta trova un foglietto, sul quale c'è solo scritto: " Segui i segni ". Alice si guarda attorno curiosa, ma cosa significa tutto ciò? Non fa in tempo a pensare altro che la porta si apre misteriosamente pur non essendoci nessuno dietro, l'unica cosa che la bionda ha percepito è una ventata gelida. Un momento: se la porta è aperta lei deve approfittarne, deve fuggire! Eppure mentre si alza di corsa e corre fuori dalla stanza, non è all'uscita che si dirige. E' incredibile: la curiosità si è fatta più forte del desiderio di tornare a casa. Il corridoio è cosparso di petali di rosa nera, che la ragazza ricollega al biglietto: che sia forse questo uno dei segni? Decide di seguire la scia di quei petali che la conducono giù per le scale, arrivando fino al giardino. Non capisce cosa significa, ma la risposta le giunge ben presto: nonostante l'oscurità della notte il giardino è illuminato dalle torce, rendendo il tutto quasi romantico. La ragazza cammina scalza sull'erba leggermente umida a causa della rugiada, poi alza lo sguardo e lo vede: il principe dei suoi sogni, che suo malgrado occupa giorno e notte la sua mente, e forse altro. " Eccoti, ragazzina. Mi chiedevo quanto ci avresti messo ". La canzona leggermente, tuttavia stavolta non pare volerla schernire. Alice si acciglia e lui lo nota subito, sfoggiando un ghigno. " Immagino tu sia sorpresa ". Le dice solamente, e lei annuisce: Certamente è sorpresa. Perchè colui che la tiene prigioniera ha organizzato tutto questo? E come mai lei non fugge? Lui non aspetta nemmeno la risposta della ragazza di fronte a sè e le porge la mano, facendo un leggero inchino. " Vuoi ballare con me? ". Le chiede solo, spiazzandola. La fanciulla afferra incerta la sua mano, ed inevitabilmente arrossisce.

" Ma non c'è nessuna musica ". Dice solamente dopo un pò, eppure entrambi stanno già muovendo dei passi.

" Invece c'è. E' la melodia delle Tenebre, Alice. E se stai ballando significa che anche tu la stai sentendo ". Silenzio, Alice lo guarda e lui ricambia lo sguardo, sempre continuando a ballare quella melodia immaginaria.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Nuvole ***


DAY 2: NUVOLE
PG: Taito, Kairi e Victoria ( Nemesis )

E' una giornata tranquilla e soleggiata. La piccola Victoria è ingiardino a giocare insieme alla sorellina Kairi. Poco lontano da loro un bel bimbo dai capelli viola e dagli occhi azzurri le osserva. Improvvisamente una delle piccole corre da lui, tirandogli la manica della giacca. " Fratellone! ". Lo chiama, mentre il ragazzino abbassa lo sguardo e vede che chi lo sta chiamando è Victoria. Kairi sta giocando con l'erba poco distante da loro mentre la sorellina sembra incuriosita.

" Dimmi, piccola ". Risponde il ragazzino dai capelli viola per poi inginocchiarsi per poter arrivare all'altezza della sorellina.

" Fratellone, dimmi: dov'è la nonna Bianca? ". Chiede così, improvvisamente. A dire il vero è da un pò di giorni che manifesta il desiderio di conoscere di più in merito a sua nonna paterna. " Me lo dici, Taito? ". Chiede poi. Suo fratello sorride appena, per poi prenderla in braccio. Cammina un pò ed osserva poi il cielo: è meraviglioso ora, non più rosso sangue o oscuro. Ora è illuminato dalla luce solare, finalmente.

" Tra poco vedrai una bella cosa con la quale la nonna ci dice che è sempre con noi, sorellina. Una cosa a cui spesso non facciamo caso, ma che è quasi sempre presente nel cielo di Nemesis da quando la luce è tornata ". Victoria non dice nulla ma aspetta pazientemente, fino a quando non vede passare una nuvola. " Ecco! La vedi? ". Chiede suo fratello, e lei batte le mani felice.

" Nonna! Dici che quella è la carrozza su cui nonna Bianca passa a vedere come stiamo? ". Chiede ingenuamente la piccola, ed il fratello annuisce.

" Sai qual'è la cosa bella? Che la carrozza cambia sempre forma ". Fa, mentre un'altra nuvola di una diversa forma si palesa, passando accanto al sole. In quel momento una strana sensazione pervade il principe di Nemesis: che sia dunque vero? Che sua nonna stia veramente vegliando su lui e sulle sorelline, da sopra quelle nuvole bianche?
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Insonnia ***


DAY 3: INSONNIA
Pg: Kai & Ace ( sono nel tuo sogno )

 
E' una notte come altre al Castello Oscuro. Da poco è trascorsa la mezzanotte, e nonostante le cose per l'esercito oscuro stiano andando piuttosto bene, qualcuno pare essere piuttosto agitato: è riuscito da poco a prendere sonno a causa dell'insonnia che da un pò di tempo non gli da pace. Eppure non sembra riuscire a stare tranquillo, piuttosto pare stia avendo un incubo. " No... no, tu non vincerai. Non vincerai...! ". Mormora nel sonno un giovane dai capelli corvini, mentre il suo potere si attiva involontariamente e frantuma un vaso li vicino. " Ora basta! ". Grida poi, svegliandosi di colpo. Un incubo, pensa: era solo un maledetto incubo, lo stesso che ormai lo tormenta tutte le notti e che è la causa principale della sua impossibilità a dormire per più di mezz'ora a notte: suo fratello che vince la battaglia, e lui che viene sconfitto. Lui, Dark Beauty. Lui, Kai Kuran: colui che avrebbe dovuto essere re di Lauwent, invece ha finito per esserne e rimanerne solo il principe, dato che il posto gli è stato usurpato da suo fratello gemello, Andrew. Se ci pensa ancora oggi non capisce: cosa vide in lui suo padre? Cosa vide di diverso? Perchè lo rese re? Perchè permise che, quel giorno, la fiamma dell'odio si accendesse in lui e risvegliasse i suoi poteri oscuri e la sua vera natura? Se ci riflette bene trova solo una spiegazione plausibile: quello di Sebastian fu un piano per risvegliare la vera natura del figlio, metterlo contro suo fratello e scatenare così la guerra che ancora oggi si sta disputando, quella tra Tenebre e Luce. Eppure, a tutt'oggi Andrew non è alcorrente delle identità dei suoi due mortali nemici, Bloody Moon e Dark Beauty. Anche se non tarderà a scoprirle, pensa il giovane guardandosi intorno: la sua attenzione è attirata dai vetri dello specchio, a terra. Deve essere accaduto prima, quando quell'incubo lo ha fatto agitare al punto di liberare involontariamente il suo potere. Porta una mano alla fronte su cui sente ancora il sudore dato dal precedente incubo, per poi sospirare pesantemente: si sente strano, si sente solo come mai prima d'ora. E' come se sentisse un vuoto enorme all'altezza del petto e non riuscisse a colmarlo con nulla. Innervosito afferra un vaso che si trova sul comodino, lanciandolo contro il muro. In seguito decide di alzarsi e va davanti allo specchio: guarda il suo riflesso, deformato a causa delle crepe su esso. " Da quando ho un viso così brutto? ". Si chiede solamente per poi scuotere il capo ed uscendo dalla stanza: non riuscirebbe a restare li dentro un secondo di più, nemmeno se lo volesse. Scende le scale lentamente, giungendo in salone. E lo vede: è accanto alla finestra e sta guardando la fitta nebbia al di là di essa, che avvolge il loro castello e lo nasconde alla vista degli abitanti del regno. Tiene in mano un bicchiere del quale lui non sta nemmeno a chiedersi il contenuto. Decide di prendere parola dopo un pò, dopo essersi perso qualche istante a fisare il giovane dai capelli castani, quasi tendenti al ramato. " Bloody Moon ". Lo chiama solamente, e l'altro giovane che si rivela essere il secondo principe delle Tenebre, Bloody Moon, si volta verso chi lo ha chiamato.

" Dark Beauty, che ci fai qui a quest'ora? Credevo fossi andato a dormire ". Risponde solamente, notando tuttavia lo sguardo strano di colui che, a conti fatti, è comunque il suo " capo ", in un certo qual modo.

" Non ci riesco. E' da un pò di tempo che ho una maledetta insonnia... ". Taglia corto l'altro, puntando il suo sguardo sul suo " sottoposto ", che annuisce.

" Capisco ". Fa per voltarsi di nuovo, ma per la prima volta avverte uno strano disagio nel sentirsi addosso lo sguardo del primo principe delle Tenebre. " Nemmeno io riesco a dormire. A volte la solitudine è un peso insopportabile, non trovi? ". Chiede solamente. Kai non gli risponde ma si limita a fissarlo nuovamente: cos'è? Cos'è quella sensazione che prova da un pò e che non riesce in alcun modo a cacciare via? Lui è abituato a stare solo, ormai non dovrebbe nemmeno più fargli così male e sconvolgerlo, no?

" E tu? Non ti senti solo, Ace? ". Chiede di li a poco: è la prima cosa che gli è venuta in mente di dire e, come se il suo corpo agisse da solo si avvicina di qualche passo all'altro Principe oscuro, togliendogli il bicchiere dalla mano e posandolo sul tavolino li vicino. " Non senti un vuoto che non riesci a colmare in alcun modo? Non senti questa strana insonnia che non ti permette di dormire anche se hai una sonno terribile? ". Silenzio. Ace rimane in silenzio qualche istante, per poi sospirare.

" Non sono più solo, no? Siamo qui, insieme e con un obiettivo comune. I momenti di malinconia sono davvero pochi ". Mente? E' sincero? Kai non lo sa: su di lui i suoi poteri sono nulli, e non può leggere i suoi sentimenti. Per istinto e come se volesse comunque sapere cosa prova il più giovane gli posa una mano all'altezza del cuore.

" Batte così lentamente... ". Mormora, ed Ace non capisce: ma che cosa prende stasera al suo capo? Cos'è ad averlo agitato in quel modo?

" E' normale, lo sai bene... ". Commenta, mentre lo sguardo di Kai lo costringe a stare in silenzio: ma da quando lo mette così in soggezione? Da quando si lascia intimidire così dal suo sguardo?

" Tu faresti qualsiasi cosa per me, vero? Qualunque cosa ti ordinassi, tu la faresti. E' così? ". Chiede ad un certo punto Dark Beauty, mentre Bloody Moon lo guarda decisamente perplesso. Esita un attimo per poi sospirare pesantemente, annuendo in fine.

" Sei il capo, il mio comandante anche se sono il secondo principe delle Tenebre. Obbedirti è mio dovere, anche se spesso non andiamo d'accordo ". Risponde il principe delle Tenebre. Kai punta nuovamente e per l'ennesima volta quel suo bellissimo sguardo color dello smeraldo sul giovane di fronte a lui e facendo altri due passi, costringendo l'altro ad appoggiarsi al davanzale della finestra chiusa. " Kai? Tutto bene? ". Chiede solamente Ace, capendo che qualcosa non va.

" Sta zitto... ". Commenta solamente Kai per poi costringerlo a voltarsi verso di lui, prendendogli il viso tra le mani. " Non li avevo mai visti così da vicino... i tuoi occhi ". Sussurra solamente, riuscendo a mettere a disagio l'altro principe, che comunque non cerca di allontanarsi sapendo che sarebbe perfettamente inutile.

" Adesso è tardi, dovremmo andare a dormire... ". Tenta solamente di dire, ma il suo capo non pare dello stesso avviso, costringendolo a rimanere li con lui ed appoggiando le mani sul davanzale per impedirgli una qualsiasi fuga.

" Quindi, tu faresti tutto quello che io ti ordino? Senza replicare? ". Chiede, ed Ace annuisce pur essendo ancora dubbioso: insomma, da quando Dark Beauty ha bisogno di sentirsi dire che gli obbedirà? E' una cosa scontata, che lui dovrebbe fare a prescindere: fu Kai a farlo diventare ciò che ora è, fu lui a dargli i poteri che gli spettavano sin dalla nascita. E questo implica un'obbedienza totale ed assoluta. " Certo che lo farai, che stupido che sono ". Sussurra solamente il più grande, rompedo il silenzio e portando nuovamente una mano gelida sul viso dell'altro.

" Sai che ti devo obbedienza assoluta, che io lo voglia o no. Se mi ordinassi anche la più atroce delle cose, io... ". Ma non finisce la frase a causa di una presa fortissima sui suoi polsi, una presa gelida ma dolorosa. " Kai? ". Lo chiama solamente, ma che gli prende questa sera? Perchè adesso gli avrà bloccato i polsi in quella presa? Kai si limita a guardarlo dritto in quegli occhi così limpidi, pur appartenendo ad una creatura oscura. " Insomma, ma cos'hai stasera? Mi stai facendo male ". Protesta di li a poco il secondo principe, sentendo la presa farsi più forte e notando solo ora il ghigno assunto da Dark Beauty.

" Stai zitto ed obbedisci ". Lo zittisce, portandogli la mani libera dietro la schiena e tirandolo a sè così in fretta da non dare il tempo al secondo principe Oscuro di capire cosa stia accadendo. " Baciami, dannazione ". Conclude, ma prima che Ace possa replicare in qualsiasi modo si ritrova paralizzato dallo shock: non che sia il suo primo bacio, ma è il primo che riceve da un uomo! Da Kai Kuran, tra l'altro! Ci impiega qualche momento a realizzare cosa stia succedendo, ma quando fa per staccarsi bruscamente sente la mano di lui passare velocemente da dietro la sua schiena alla testa, che si trova praticamente immobilizzata, le labbra incollate a quelle del suo capo e lui letteralmente immobilizzato tra la finestra e quell'essere bello e dannato. Passato lo shock iniziale riesce a trovare la forza di spingere Kai lontano da lui, guardandolo shoccato.

" Cosa... che... ". Balbetta solamente, portandosi una mano al labbro. Kai lo guarda con una punta di disapprovazione, per poi non dare il tempo all'altro di spostarsi ed avvicinandosi nuovamente, nella stessa posizione di poco prima.

" Ti ho detto che devi obbedire, Bloody Moon. Se ti dico di fare una cosa, anche la più aberrante, tu la fai. No? ". E sogghigna compiaciuto, ripetendo le parole di poco prima pronunciate proprio da Ace, che lo guarda sconvolto. " Ah, non guardarmi così ". Gli sussurra solamente: ma quando è stato che gli si è avvicinato nuovamente in questo modo? Sono nuovamente viso a viso, e prima che Bloody Moon abbia il tempo di realizzare nuovamente la situazione viene zittito da un secondo bacio così carico di passione da spaventarlo quasi: cos'è? Cos'è quel sentimento che sta leggendo in quel bacio? E come mai i suoi poteri stanno funzionando su Dark Beauty e riesce a leggere la sua mente? Che sia stato proprio lui a permetterlo? Non c'è altra spiegazione. Ace riflette, sconcertato: anche le sue difese si sono abbassate senza che lui se ne renda conto, ed altrettanto rapidamente si ritrova spalle al muro, senza opporre la minima resistenza a quel bacio e percependo una forte presa sulle sue spalle, come a volergli impedire di fuggire. Non sa bene nemmeno lui quanto dura quel momento così assurdo, quel momento a cui non è riuscito ad opporsi in alcun modo: mentre la testa gli gridava di fuggire il corpo rimaneva li, immobile a ricambiare addirittura quel bacio. Solo quando torna in sè ha la forza per interromperlo, riprendendo fiato.

" Cos'hai fatto... perchè? ". Mormora solamente, lanciando uno sguardo shoccato a Kai che invece mantiene il suo ghigno compiaciuto, leccandosi il labbro.

" Perchè hai un buon sapore ". Ghigna riuscendo a mettere in imbarazzo Ace, che si sente avvampare di colpo.

" Non è divertente! Ti ha dato di volta il cervello? ". Chiede, mentre Kai non fa caso alla sua ultima affermazione e lo tira a sè, abbracciandolo. Un abbraccio? Da Kai? Sta sognando, si chiede il gemello di Tea?

" Più ti agiti più mi invogli a continuare il gioco, Bloody ". Ridacchia semplicemente il gemello di Andrew. " E comunque hai ricambiato il bacio. Ti è piaciuto, ammettilo ". Lo guarda, mentre Ace scuote il capo.

" Smettila di mettermi in imbarazzo! Non voglio più che si ripeta, e... ". Ma il tocco gelido di Kai sul suo viso lo fa ammutolire di colpo.

" Il gioco è appena iniziato, Bloody. Adesso che ti ho assaggiato, ne vorrò sempre di più, sai? ". Lo provoca deliberatamente. " E sono sicuro che non ti tirerai indietro. Oh no, perchè so che è piaciuto anche a te. L'ho percepito anche io, come tu hai percepito i miei sentimenti io ho percepito i tuoi ". Gli sussurra accanto all'orecchio. " Sai che significa? ". Chiede, mentre per istinto Ace sbarra gli occhi: eccome se sa cosa significa.

" Questo accade solo quando due creature oscure creano un legame potente, un legame inscindibile. Che dannazione mi hai fatto? ". Chiede semplicemente il capitano delle guardie, mentre la sua voce trema. Kai sogghigna compiaciuto ancora una volta, accarezzandogli la schiena.

" Non ti ho fatto niente. E' solo il tuo corpo che reagisce a sentimenti che ti ostini a negare anche a te stesso. Io invece li ho accettati da un bel pò ". Ridacchia, mentre Ace, stanco di tutto ciò, lo spinge lontano da sè ed appoggia le mani al tavolo li vicino.

" Adesso basta! Questo scherzo è durato sin troppo, finiscila ". Lo guarda storto, mentre Kai sospira pesantemente.

" Ma se ho appena cominciato. Vedrai che sarai tu a venirmi a cercare, vedrai ". Ripete, per poi avvicinarsi di soppiatto e posando le mani su quelle di Bloody Moon, come se lo stesse abbracciando da dietro. " E io sarò li ad aspettarti, mio caro ". Conclude poi, dando un leggero morso sull'orecchio del secondo principe delle Tenebre e spostandosi, andando alle scale. Ace si volta di scatto, portando una mano al punto precedentemente morso dal suo capo, irritandosi.

" Tu... brutto... brutto... ". Non prosegue, la scena di quei due baci torna nuovamente nella sua mente. E purtroppo per lui, la sensazione che prova non è certo il disgusto. E riflette su una cosa: quella maledetta insonnia gli procurerà un bel pò di grattacapi, in futuro.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Segreti ***


DAY 4: SEGRETI
Pg: Severo e Serena ( Redemption - la vera regina ) 

 
E' una notte piovosa e tutti, nella Londra del 2018, sono chiusi nelle proprie abitazioni. Sono circa le due di notte e, come la maggior parte delle persone, anche a villa Kuran tutti stanno dormendo. Tutti ma non lei: una bella ragazza diciassettenne scende dal proprio letto. Apre silenziosamente la porta della propria stanza e, stando bene attenta a non fare rumore, scende le scale sino ad arrivare alla porta principale. Indossa le proprie scarpe e mette un pesante cappotto sopra quella camicia da notte bianca che indossa: non ha il tempo di vestirsi, pensa. E' troppo impaziente, deve sapere. Prende un ombrello ed esce di casa, ma in realtà non va poi così lontana: giunge in giardino per poi guardarsi attorno con i suoi bellissimi occhi azzurro mare. " Dove sei? ". Chiede più a sè stessa, rendendo così palese che sta veramente aspettando qualcuno. " Severo? Sove sei? ": Chiede poi, rivelando la verità: colui che sta aspettando è uno dei sottoposti di Rin, il sovrano dei demoni che vuole appropriarsi del suo potere e rendere così definitiva la propria ascesa. Come mai vorrà vederlo? E perchè non sembra temerlo? Una ventata gelida e non dovuta al clima della serata la fa sussultare mentre nelle tenebre appare una figura misteriosa: indossa un cappuccio, tuttavia la giovane intuisce che è colui che cercava notando le sue bellissime ali nere come la notte più profonda.

" Non credevo saresti venuta, Serena Kuran ". La chiama per nome lui, rivelandone l'identità: la ragazza è Serena Kuran, la figlia di Sarah ed Andrew Kuran. La giovane lo fissa qualche istante: tra le mani lui ha ancora quel ciondolo che la ragazza vide il giorno in cui lui ed i suoi compari la aggredirono per cercare di rapirla e portarla dal loro signore. Trova la forza di parlare di li a poco, indicando l'oggetto in questione mentre con l'altra mano sorregge l'ombrello.

" Perchè ce l'hai tu? Perchè hai tu il ciondolo che mi regalò mio padre, e che ho perso tempo fa dopo la visita di una creatura alata? ". Chiede, ed è così: Serena sa bene che in realtà lei non è figlia di Andrew. Sua madre le ha spiegato che, quando rimase incinta, fuggì da suo padre con lei ancora in fasce per garantirle sicurezza ed un futuro migliore. Le consegnò anche un ciondolo a forma di goccia, dicendole che fu un regalo che suo padre le diede quando scoprirono che sarebbero diventati genitori. Che sarebbe stato tutto perfetto ma, a seguito di gravi eventi che Sarah non rivelò mai alla figlia, ella fu costretta a scappare lontana dal padre della sua creatura. Dopo un pò di tempo si innamorò di Andrew, e lui decise di crescere la piccola come fosse sua figlia. Si sposò con Sarah e le diede un altro figlio: Damian. La voce del suo interlocutore interrompe i pensieri della giovane dai capelli biondi.

" Questo te l'ha dato tuo padre, vero? Anche se non direttamente, questo è un regalo che ti fece lui. E sempre lui qualche anno fa, ti fece visita. Lui ti rubò questo ciondolo perchè, una volta cresciuta, tu lo cercassi ed andassi a prenderlo ". Le rivela, mentre alla ragazza cade l'ombrello: se ne infischia se si sta bagnando, le parole di quel demone l'hanno shoccata. E' stato dunque lui? E' stato suo padre a portarle via il ciondolo che lui stesso le donò? Era lui quella creatura alata? Un momento: ma se suo padre aveva le ali nere, significa che... una consapevolezza scuote violentemente la bionda, che per reazione porta una mano al petto.

" Che stai dicendo? Fu una creatura alata a portarmi via il ciondolo! ". Grida, infischiandosene se rischia di svegliare qualcuno in casa. I suoi capelli sono fradici a causa della pioggia. Il giovane la fissa con i suoi occhi meravigliosi, così uguali a quelli di Serena che deglutisce un paio di volte, attendendo risposte che forse già conosce.

" Si, ovvio che era alato. Non ti chiedi la ragione? ". Silenzio. Un silenzio cche nasconde mille parole, ma che sprona Severo a parlare nuovamente. " E' così, Serena Kuran: tuo padre è un demone. Nelle tue vene scorre per metà sangue demoniaco, ma al contempo ci scorre anche quello di tua madre. Ecco perchè+ gli oggetti sacri non ti fanno niente ". Le spiega, e per lo shock la ragazza inizia a tremare e sbianca, indietreggiando.

" Stai mentendo! Non può essere! ". Grida, mentre viene derisa da colui che si trova di fronte a lei.

" Non sto mentendo. Lui ti ha sempre osservata nell'ombra, Serena. Non ti ha mai lasciata sola, anche se odia profondamente tua madre e quel damerino che ha sposato, certo. Ma non avrebbe mai abbandonato la sua creatura ". I loro occhi si incontrano, e lei trema: eppure sente che non mente. Ogni singola parola è vera. Si è scordata del medaglione, si è scordata di tutto. Le parole di Severo rimbombano nella sua mente. Lui le da le spalle di li a poco. " Bene, ora che sai la verità me ne posso andare. Non voglio imbattermi in quell'esorcista ". Fa per andarsene, ma lei corre ad afferrarlo per un polso, rabbrividendo.

" Aspetta! ". Urla, mentre lui si ferma senza dire o fare nulla. " Se sai tutto questo, sai anche chi è lui. Dimmelo... dimmi chi è mio padre! ". Chiede, mentre lui sospira pesantemente.

" Domani a mezzanotte, va alla chiesa sconsacrata in cui sei stata attaccata la prima volta. Lui sarà li ". Le dice solamente e, prima che la giovane abbia il tempo di ribattere, si smaterializza lasciando solo una piuma nera a terra, piuma che Serena raccoglie. Guarda il punto in cui è scomparso lui.

" Papà... ". Sussurra solamente mentre una lacrima le scende furtiva dal viso: un suo sospetto ha forse trovato conferma.

La sera successiva Severo Leal esce di nascosto dal castello di Rin, dirigendosi verso il mondo umano. Si smaterializza ancora una volta, comparendo di fronte ad una chiesa sconsacrata. Il suo compare ed amico Dimitri ha deciso di seguirlo, e lui non ha opposto resistenza. Il biondo lo guarda un istante, per poi prendere parola. " Severo ". Lo chiama, e lui si volta a guardarlo un istante. " Ne sei davvero sicuro? ". Chiede, mentre lui porta un cappuccio a coprire i suoi bellissimi capelli color ametista, per poi annuire.

" Non preoccuparti, Dimitri. Tu sorveglia la chiesa. Non mi riconoscerà mai, l'identità di suo padre rimarrà un segreto per lei ". Lo rassicura, mentre il biondo riflette: e se per qualche assurdo motivo tutto andasse storto? E se la prescelta sapesse già chi è suo padre? Scuote violentemente il capo ed allontana tutti quei pensieri, per poi annuire.

" Sii prudente ". Gli raccomanda, mentre lui lo guarda un istante per poi entrare in quella chiesa abbandonata da Dio.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Futuro ***


DAY 5: FUTURO
Pg: Kannon & Faye Baskerville ( Soledad 3 - le porte dell'abisso )

Sabrie, anno 2035.

Questa è la storia di un futuro alternativo, un futuro in cui non c’e più luce da moltissimo tempo ormai. La storia di un ragazzo solo, un giovane che da dolce e gentile si è trasformato in un essere perfido e crudele. Ed il suo nome è Kannon Baskerville, ed è il primogenito di Kazuma Baskerville, il terzo re di Sabrie, e di Candela.

Faye sta camminando da sola per i grandi corridoi del palazzo, e riflette: suo fratello Kannon si è rivelato un traditore. Non ha esitato ad allearsi con Abyss. Da ragazzo dolce e gentile si è trasformato in un folle, un essere pieno di rabbia e rancore. La ragazza dai lunghi capelli castani riflette: dopo tutto la colpa non è tutta di suo fratello. Sa bene che la colpa è anche dei loro genitori: sembra quasi che preferiscano lei a lui. Che il suo unico scopo nel vita sia di doversi allenare per diventare l’erede perfetto di Kazuma Baskerville. Suo padre è freddo e distaccato con lui. Non lo picchia spesso però non l’ha mai sentito una volta incoraggiare il figlio, dirgli che è fiero di lui. Sua madre Candela invece subisce passivamente, si limita a copiare il comportamento di suo marito e non sembra nemmeno avere una personalità propria. Faye da parte sua, aveva cercato di stare vicina al fratello, e sembrava che per lui le cose andassero meglio. Si sono innamorati dopo poco tempo, e lei gli ha donato la sua purezza, fidandosi incondizionatamente. Poi il dramma: Abyss riuscì a corrompere Kannon, a convincerlo a cercare vendetta contro la sua stessa famiglia. Lei decise di abbandonarlo, non poteva concepire il fatto che avesse tradito la famiglia, nonostante gli errori commessi dai loro genitori. Ed ora al castello l’aria è irrespirabile . Ma lei è la principessa, non se ne può andare. Ha il dovere di restare a Sabrie accanto ai suoi genitori e suo fratello, anche se ciò significa soffrire costantemente. Un improvviso rumore la fa sussultare, seguito da una voce. “ come ti sei permesso di aggredirmi? Adesso me la pagherai! “. Ma quella è la voce di suo padre! Lo riconoscerebbe tra mille. La ragazza solleva leggermente il vestito per evitare di cadere e si precipita alle scale, da cui vede letteralmente ruzzolare il fratello.

“ Kannon!!! “. Grida la giovane, cercando di soccorrere il maggiore, che sputa sangue. “ Kannon che ti succede!? “. Chiede allarmata. Suo padre scende a sua volta le scale, tenendosi il braccio: è ferito. “ padre? Ma cosa... “. Sussurra la principessa. Kazuma non risponde alla figlia, e nonostante la ferita afferra la sua lancia e la punta al figlio maggiore.

“ si è permesso di aggredirmi per primo, ma adesso gli insegno io l’educazione “. Risponde su tutte le furie Kazuma . Faye resta davanti al fratello come a volerlo proteggere.

“ no! Se volete fargli del male dovrete prima fare i conti con me!! “. Protesta la minore, nonostante il suo corpo tremi per la paura. È la prima volta che osa sfidare apertamente suo padre.

“ levati di mezzo, Faye! “. Le risponde Kazuma. La ragazza non cede, ma appena suo padre si accorge che Kannon si è alzato per fuggire spinge violentemente la figlia facendola cadere a terra. La ragazza cerca di alzarsi, ma lui è già andato al giardino. Kannon è più svelto di lui, e lo butta contro un albero. Kazuma era già ferito al braccio, ed ora inizia a risentirne: non riesce a prendere la lancia per difendersi, suo figlio gliela fa cadere a terra. Poi la afferra, quasi con crudeltà. La stessa che suo padre gli ha dimostrato in tutti questi anni dopo tutto. Kazuma fa per reagire, ma suo figlio è più rapido: con la lancia lo colpisce alla spalla inchiodandolo letteralmente all’albero.

“ allora, padre? Che sensazione da la crudeltà e la cattiveria di un Baskerville? Che effetto fa provare sulla vostra pelle la crudeltà con cui trattate vostro figlio? “. Chiede il ragazzo, senza togliere la lancia. Kazuma sente dolore alla spalla, tuttavia invece di gridare di dolore fa un ghigno crudele.

“ ti devi impegnare di più mio caro figlio. Non mi fai il minimo male “. Mente, ed è evidente. La sua stessa lancia è completamente sporca del suo stesso sangue. La sua affermazione però fa infuriare di più il figlio, che estrae la lancia in modo violento. Kazuma si limita a fare una smorfia, ma un nuovo dolore e ben più lancinante lo fa stavolta gridare. Kannon l’ha colpito alla gamba ed ora sfoggia un ghigno sadico.

“ ed ora? “. Gli si avvicina, affondando di più la lancia. “ ora vi fa male, padre? “. Chiede. Suo padre non dice una parola, ben consapevole che suo figlio sta superando la sua crudeltà e lo potrebbe uccidere. Ed è pronto a questa eventualità . Ghigna in modo malefico, nonostante il grande dolore che sente. “ rispondete!! “. Urla Kannon, furioso per il fatto che Kazuma si stia limitando a sorridere sadicamente e senza rispondere. Senza dargli la soddisfazione di dirgli che è vero, che l’ha superato. Che gli sta facendo provare dolore! Affonda maggiormente la lancia, con odio.

“ non sento ancora nulla, sai? “. Lo deride Kazuma. “ ne devi fare di strada prima di superarmi “. Sputa sangue, quello stesso sangue che finisce sul viso del figlio, “ guarda! Guarda l’essere che sei diventato! Stai cercando di assassinare tuo padre “. Kannon sente il sangue finire sul suo viso. È un affronto bello e buono! Una sorta di sfida. Estrae ancora la lancia, e Kazuma respira un po' a fatica a causa della perdita di sangue e della ferita. Il figlio gli punta la lancia proprio alla gola.

“ addio padre, spero che almeno negli inferi capirete che io vi sono sempre stato superiore “. Sta per colpirlo ma qualcuno grida, distraendolo.

“ Kannon no!!! “. Una ragazza si frappone tra lui e Kazuma. Prende in pieno il colpo di lancia destinato al padre, e sanguina.

“ Fi, levati dai piedi e lasciami chiudere questa faccenda! Solo se lo uccido dimostrerò finalmente di essere più forte di lui! “. Le grida il fratello, ma la ragazza non si sposta.

“ no, non lo devi uccidere. Non devi macchiarti di un crimine così orrendo. Ragiona ti supplico. Tu non sei come lui “. Suo padre la guarda, per poi sorreggerla prima che cada. Di nuovo. Si preoccupa di più per Faye che per Kannon, e sarà sempre così . Il ragazzo si infuria per l’intervento della sorella, e lancia l’arma a terra. I suoi occhi bruciano di collera. Non è di certo finita qui.

Faye si sveglia di colpo, sudata ed ansimante. Sua madre la guarda, preoccupata. Infatti è rimasta accanto alla figlia, vedendola agitata. Si è sfogata con lei e Kazuma la sera precedente, raccontando del futuro in cui viveva prima di raggiungere il 2015 per fermare Kannon ed impedire che diventi ciò che è nel 2035. Candela la guarda, per poi accarezzarle i capelli. “ tesoro mio, stai bene? “. Le chiede, e lei annuisce.

“ si madre, sto bene. Sono solo scossa. Ho sognato il mio futuro, e... “. Scoppia in lacrime, e Candela capisce che la sua Faye ha bisogno di lei. La abbraccia forte e la stringe a sè. Solo Dio sa cosa deve aver passato quella povera ragazza nel suo futuro...
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3797375