Poetry – o come incasinarsi la vita.

di honeyblossom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i. first chapter — sconveniente. ***
Capitolo 2: *** ii. second chapter — solitudine. ***



Capitolo 1
*** i. first chapter — sconveniente. ***



                                                                sconveniente.
                                                                      di tentacolari abbracci & sentimenti inespressi. 






Sistole, diastole.
Il cuore di Ochako batteva lento nel petto. Era un rintoccare regolare che scandiva preciso e quieto il respiro dei due ragazzi stesi accanto a lei. Izuku se ne stava rannicchiato stretto a lei, il viso infossato contro al suo collo ed un braccio a tenerla salda per la vita, mentre Shouto, composto come suo solito, le rimaneva accanto con la fronte appoggiata semplicemente contro alla sua spalla.
Due bambini. Questo si trovò a pensare Ochako mentre, delicata, spostava una ciocca di capelli rossi dal viso or ora assopito di Todoroki.
Uraraka con loro stava bene. Accoccolata in quel giaciglio fatto di sospiri leggeri si trovava tremendamente a suo agio. Shouto e Izuku la stringevano facendola sentire al sicuro mentre Uraraka si premurava dolce di somministrare la dose di affetto che credeva necessaria per risanare ferite antiche, ferite che ancora facevano male, anche in quell’istante di estrema tranquillità quando i cuori si ritrovavano e il silenzio della notte calava come un sipario.
Ochako Uraraka si sentiva invincibile quando al suo fianco c’erano Izuku e Shouto, proprio per questo il giorno prima li aveva  ufficialmente presentati ai propri genitori.
Sapeva bene che non tutti i loro compagni lo avevano accettato, in particolar modo Katsuki e Momo. Se il biondo per la prima volta si era trovato a tacere contrariato, Momo aveva preso da parte Shouto, riversandogli addosso tutto il rancore per la sua scelta, Izuku l’aveva definita una scenata in piena regola, l’avevano vista divorata dalla gelosia mentre li indicava infondo al corridoio, eppure Shouto era stato categorico, freddo come il ghiaccio e dopo aver sedato gli animi si era congedato baciandole la fronte.
Sconveniente.
Era stata quella parola a colpirla maggiormente, e non sapeva nemmeno lei spiegarsene il motivo. Non aveva mai pensato a quel loro rapporto come sconveniente, era successo e basta. Todoroki e Izuku avevano bisogno di lei, e di rimando lei di loro due. Non poteva farci nulla. Uraraka si sentiva come parte di un puzzle, come se riuscisse ad incastrarsi solamente con i loro caratteri, e con quelli di nessun altro.
Ora che erano diventati una cosa unica per lei era difficile dover accettare il fatto di doversene separare, in particolar modo se il loro rapporto era considerato sconveniente  da qualcuno che non riusciva nemmeno a capirlo. Probabilmente fu la prima volta che lo ammise a sé stessa, ma sentirsi considerata in quella maniera l’aveva fatta ribollire di rabbia.
Quel pensiero le tolse il respiro, il letto sembrò inghiottirla.

Si spostò piano sgusciando via da quel giaciglio caldo che possedeva la fiamma forte e inestinguibile dell’affetto.
Ochako prese un grosso respiro una volta uscita dalla stanza, forse aveva davvero bisogno di prendere un po’ d’aria, di meditare sui pensieri che malvagi si erano andati via, via formandosi nella mente.
Si sporse appena dalla balconata, Uraraka. La propria Unicità avrebbe potuto tranquillamente salvarla se solo fosse stata in grado di controllarla, invece era ancora timida e inesperta. Come sostenere tante cose in una volta sola?
La casa delle vacanze della famiglia Todoroki, dove avevano deciso di passare quella settimana di riposo dalla scuola, era grande e si affacciava sul mare.
C’era solamente lei ora. Lei che naufragava nei suoi pensieri e che si perdeva ancora una volta.
La prima era stata, quando tra calde lacrime, aveva avuto il primo vero e proprio confronto con Todoroki. Bello e calmo, freddo come il ghiaccio che la sua Unicità gli rendeva possibile utilizzare a proprio piacimento, Shouto si era avvicinato porgendole una lattina di té verde, e seppur in imbarazzo, le aveva detto che era stata fantastica  contro Bakugou e che non tutti lo avrebbero affrontato con la medesima convinzione con lui l’aveva fatto lei. Era stato lì che Uraraka aveva compreso. Che aveva afferrato il concetto per la prima volta veramente nella propria esistenza. Shouto si era avvicinato perché si sentiva solo come lei, lui che pareva invincibile in realtà era ferito e malconcio dopo lo scontro devastante avuto con Katsuki, quando l’indecisione lo aveva mangiato come un tarlo divora il legno.
Le fiamme si erano estinte, e per un tumulto come Katsuki era stato semplice atterrarlo.
Fu proprio Shouto a coglierla ancora alla sprovvista anche quella volta. Le braccia forti e fasciate le circondarono la vita, stringendola in un abbraccio goffo, impastato ancora dal sonno da cui si era destato.

‹‹ Cosa combini fuori a quest’ora, da sola Ochako ...  ›› farfugliò passandosi una mano sul volto pallido.
‹‹ Mh? Nulla, avevo bisogno di prendere un po’ d’aria e poi … Deku mi stava stritolando.  ››, abbozzò un risolino nervoso Uraraka, come intimorita dal confessare le proprie paure al bel Todoroki che or ora la stringeva forte tra le bracci allenate. Cosa avrebbe dovuto fare?
‹‹ Dai torniamo a letto, altrimenti Deku comincerà a strillare come un matto se non ci trova.  ››, constatò Shouto immaginando la faccia di Izuku contrarsi come quella di un bambino capriccioso alla disperata ricarca di chissà quale attenzione, gli venne quasi da ridere al pensiero del ragazzo agitarsi per la stanza con gli occhi smeraldini colmi di lacrime.
La prese per mano Shouto, la strinse nella sua con una delicatezza che riuscì completamente a dissipare i mille dubbi della giovane Ochako.
Forse per gli altri apparivano alla società come sconvenienti  ma a lei proprio non riusciva ad interessare.
Shouto e Izuku erano la sua famiglia, non li avrebbe scambiati per nulla al mondo.


 
   note dell’autrice.
Buonasera ( !! ) finalmente sopo un lunghissimo perdiodo di indecisione ( ed un floop pazzesco al primo tentativo ) ho deciso di riprovare a pubblicare nuovamente questa raccolta che vede come protagonisti Izuko&Uraraka&Shouto, tutto sotto folle suggerimento della mia bf che mi ha detto di considerarli la sua OT3, ed è proprio a lei che la dedico ( !! ) in sostanza vedremo attimi della quotidianità diq uesti tre fessacchiotti ( presi a coppie or tutti e tre ) e li narrerò in questa piccola raccola. Se vi è piaciuta vi invito a lasciarmi un parere, anche tre righette, giusto per farmi sapere che ne pensate ( !! ) vi ringrazio tantissimo in anticipo. 
@ northern lights

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Capitolo 2
*** ii. second chapter — solitudine. ***



                                                                solitudine.
                                                                               o come colmare la mancanza. 







Sospirò pesantemente Shouto. Ancora una volta la pioggia cadeva fitta da un cielo scuro e grigio che rendeva tortuoso il mare.
Lui ed Uraraka erano rimasti  soli  mentre Izuku era stato richiamato per l’ennesima volta a presiedere accanto ad All Might. Ora che l’eroe aveva riconosciuto il giovane studente della U.A High School come suo successore l’intera attenzione era stata catalizzata su di lui. Lui che l’attenzione fino a quel momento l’aveva rinnegata, ma che in quel momento, proprio come il mare in tempesta che travolge gli scogli, lo aveva colpito.
Non che i due avessero accettato completamente le sue continue dipartite, semplicemente avevano imparato a fare della sua assenza una motivazione in più per desiderarlo in quegli attimi di lontananza e stringerlo più forte al suo ritorno.
Uraraka e Shouto quella mattina avevano accolto la notizia con una certa riluttanza, mostrandosi dispiaciuti all’idea che ancora una volta sarebbero rimasti solamente loro due in quella casa enorme che avrebbe dovuto ospitare per intero la famiglia Todoroki durante il periodo delle vacanze.
Sebbene Ochako si impegnasse a tener vivo il buon umore, da quando Midoriya era andato via qualcosa era cambiato in maniera esponenziale e loro due avevano passato la maggior parte della giornata chiusi in casa a crogiolarsi dapprima nella vasca, poi davanti alla stufetta che il giovane Todoroki aveva acceso non appena Uraraka aveva annunciato strigendosi nelle spalle: ‹‹ Ma possibile che faccia così freddo? Insomma, è appena iniziato l’autunno e sembra di stare a Dicembre!  ››
Era stato proprio quell’improvviso accoccolarsi contro di lui che aveva tirato le sorti del  pomeriggio. Ochako era dolce nei modi di fare, gli accarezzava i capelli, sfiorava la cute ustionata e baciava la pelle or ora d’un rosa più scuro e Todoroki … bhé, Todoroki adorava quei momenti.
A Shouto piacevano le leggere sporgenze dei suoi polpastrelli, il fatto che fossero appena appena più ruvidi contro le labbra.
‹‹ Deku - kun mi manca davvero tanto, ma ammetto che stare un po’ soli non mi dispiace, possiamo fare qualcosa di divertente!  ››, affermò ridendo prima di cacciare una ciocca di bruni capelli dietro all’orecchio, non era proprio la verità, sapevano entrambi quanto le mancassero le piccole attenzioni di Midoriya, quanto mancassero ad entrambi in realtà.
Shouto, abbozzando un sorriso contenuto, poggiò le mani contro le di lei gote. Fu uno schiocco appena, era un gioco stupido, che facevano loro tre. Si tastavano quasi non ci vedessero e fu in quell’istante che Todoroki ripeté l’azione pizzicandole la guancia.
‹‹ Vuoi farmi male, per caso?!  ››,strillò Uraraka cacciandogli le braccia attorno al collo con un sorriso divertito: ‹‹ Mi farai piangere, cattivo.  ››
‹‹ Addirittura? Potrei fare di peggio.  ››
‹‹ Del tipo?  ››
‹‹ Del tipo congelarti la punta del naso.  ››
Uraraka prese sul serio quella sua piccola minaccia e con un movimento repentino, nascose come una bambina, il viso contro al suo petto. Ochako respirò il suo profumo, ne fece ossigeno fresco per i polmoni e nel frattempo tastava la schiena del ragazzo ripetendo i suoi precedenti movimenti, forse con appena poco più di enfasi.
Era stato prima che Uraraka potesse parlare che Shouto aveva posato le labbra sulle sue, era stato davanti al calore della stufetta che la giovane aveva permesso alle dita di intrufolarsi sotto la di lui maglia, sfregando le dita sottili contro la pelle candida come a scaldarlo.
Inutile dire quello che successe dopo, il fatto che si incontrarono i corpi in quel calore leggiadro, che fossero rimasti stesi sul pavimento non curanti del fatto che si stesse tremendamente scomodi trovandosi a turno con la schiena appiattita contro il pavimento in legno.
Le braccia cercavano braccia, il cuore palpitava al medesimo ritmo e Shouto e Uraraka semplicemente si lasciavano andare, cullati dal momento.
Quell’atto colmava la solitudine, li rendeva più vicini e Shouto infondo non aveva desiderato nient’altro se non quel momento.
Se suo padre li avesse visti tutti e tre assieme probabilmente avrebbe sottoposto il figlio ad un imbarazzante interrogatorio e lui non voleva assolutamente. Sarebbe stato davvero imbarazzante.
A lui bastava stare con Midoriya e Ochako per sentirsi al sicuro, era felice.
Ed era felice anche in quel momento, quanto stanco si era lasciato andare sulla ragazza stringendola tra le braccia.
Il viso affondò nel suo petto, le labbra si posarono delicatamente contro al seno della ragazza, baciandola con una delicatezza che non credeva di possedere nemmeno lui.
Ochako sospirò e si strinse nelle spalle prima di lasciar scivolare una mano sulla sulla sua schiena, tastando la pelle ancora una volta come ad emulare il gioco di qualche tempo prima.
‹‹ Quando torna Deku - kun ci facciamo una mangiata di tutte quelle cose che vi piacciono, cucino tutto quello che volete.  ››, Shouto annuì affondando nuovamente il viso contro la pelle morbida del suo petto e sospirò sbadigliando. Uraraka sfiorò appena la coperta e la spostò grazie alla propria Unicità, sistemandola sulle spalle del ragazzo.
Infondo, nonostante il pavimento fosse scomodo avesse i capelli completamente scompigliati, a lei il respiro caldo di Shouto sulla spalla ed il peso del suo corpo bastavano.


 
 → note dell’autrice.
Buonasera ( !! ) finalmente sono riuscita ad aggiornare, avevo una gran voglia di scrivede solamente di Shouto e Uraraka, quindi ho approfittato direttamente del secondo capitolo per poter parlare di loro. Rispetto alla relazione futura che avrà con Midoriya, quell con Todoroki è un po' pià carnale e diciamo che sarà proprio questo a rendere sempre più interessante la loro relazione futura. 
@ northern lights

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