Smettila di farmi innamorare di te

di Cipollina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 03/11 ***
Capitolo 2: *** 04/11 ***
Capitolo 3: *** 05/11 ***
Capitolo 4: *** 06/11 ***
Capitolo 5: *** 07/11 ***
Capitolo 6: *** 08/11 ***
Capitolo 7: *** 09/11 ***
Capitolo 8: *** 10/11 ***
Capitolo 9: *** 11/11 ***
Capitolo 10: *** 12/11 ***
Capitolo 11: *** 13/11 ***
Capitolo 12: *** 14/11 ***
Capitolo 13: *** 15/11 ***
Capitolo 14: *** 16/11 ***
Capitolo 15: *** 19/11 ***
Capitolo 16: *** 20/11 ***
Capitolo 17: *** 21/11 ***
Capitolo 18: *** 23/11 ***
Capitolo 19: *** 24/11 ***
Capitolo 20: *** 25/11 ***
Capitolo 21: *** 26/11 ***
Capitolo 22: *** 27/11 ***
Capitolo 23: *** 28/11 ***
Capitolo 24: *** 29/11 ***
Capitolo 25: *** 30/11 ***
Capitolo 26: *** 01/12 ***



Capitolo 1
*** 03/11 ***


Ho fatto cadere a terra la tua crema per le mani stamattina, ero in ritardo e non ci ho fatto quasi caso, l’ho rimessa a posto e sono uscito. Quando sono arrivato in ufficio e mi sono tolto i guanti ne ho sentito il profumo sulle dita. Non sono riuscito a respirare altro per tutta la giornata.

 

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Capitolo 2
*** 04/11 ***


Ieri sera ho nascosto tutte le tue scarpe nell’armadio in soffitta, ero stufo di sentire la tua mancanza tutte le volte che uscivo di casa, stamattina quando sono uscito mi è mancato non vederle accanto alle mie, mi è toccato rimetterle al loro posto, sono arrivato in ritardo e mi sono preso una sgridata epocale, a quanto pare dalla mia puntualità dipende il destino dell’intera razza umana.

 

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Capitolo 3
*** 05/11 ***


Quello che passeggia il cane tutti i venerdì è passato davanti alla casa, aveva i sandali con un paio di calze di lana verde Serpeverde, mi sono voltato verso di te per fartelo notare, prima di ricordarmi che non c’eri. So che non l’hai visto e che quindi negherai che sia mai accaduto, ma ti assicuro che il verde Serpeverde non è un colore che sta bene a tutti. Non mi è piaciuto non trovarti seduto accanto a me. Non mi è piaciuto rendermi conto che ero solo.

 

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Capitolo 4
*** 06/11 ***


Sono andato alla festa degli Subban, puoi immaginare quanto ne avessi voglia, ma mi hanno praticamente obbligato. Il marito della Subban aveva un vestito nero e bianco tanto aderente da sentire il bisogno di respirare per lui, ho provato a guardarlo per bene per potertelo descrivere perché so quanto ti piace parlare male del modo in cui si veste, ma lo sai che non sono bravo con i vestiti e avevo paura che pensasse che gli stavo guardando il sedere… o il pacco, non riesco davvero a capire come riuscisse a non parlare in falsetto, ogni volta che faceva un movimento brusco c’era una morbosa curiosità generale mentre ci chiedevamo se le cuciture avrebbero o meno retto… comunque alla fine ho tenuto da parte una foto che era sul giornale. Mi sono portato il tuo invito in tasca per tutta la sera, non so perché, ma ero contento di averlo lì.

 

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Capitolo 5
*** 07/11 ***


Andromeda è venuta in ufficio a portarmi Ted, dovevo ancora finire un documento, quindi ho lasciato che giocasse per la stanza mentre finivo, ha visto la tua foto e dopo averci sbavato sopra a profusione ha tenuto il tuo colore di capelli per tutto il pomeriggio. Speravo di farmi distrarre un po’ da lui, ma oggi non ha funzionato, a quanto pare siamo in due a sentire la tua mancanza, quando siamo arrivati a casa continuava a cercarti. Il suo nuovo passatempo è quello di mordermi, il secondo dente ha tagliato la gengiva: ha passato il pomeriggio a bagnare la mia maglietta di saliva e ho tutto l’avambraccio costellato da segni rossi, ne ha solo due, ma sono dannatamente appuntiti… sì, lo so, sono un mollaccione e non avrei dovuto lasciare che mi rosicchiasse... Sto’ pensando di regalare ad Andromeda un cartello da mettere sul suo lettino per avvertire gli ospiti di non farsi intenerire dagli occhioni, il marmocchio morde!

E’ tanto patetico se mi mancano i tuoi stupidi capelli perfetti?

 

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Capitolo 6
*** 08/11 ***


Non credo di aver pensato a te per quasi tutta la giornata, me ne sono accorto solo lavandomi i denti un minuto fa. È stata una giornata orripilante al lavoro, Herm dice che se qualcuno mi avesse fatto una fattura gli allarmi sarebbero scattati, dice anche che dopo tutto quello che mi è successo non dovrei ancora riuscire a stupirmi di quanto possa essere sfigato… grazie tante.

Ora che mi sono reso conto che non ho pensato a te per tutta la giornata però mi sento ancora peggio del solito, è come se non avendo nemmeno il tempo di mancarmi fossi restato veramente solo. Sono un disastro, non me ne va mai bene una.

 

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Capitolo 7
*** 09/11 ***


Ieri sera sono andato a cena da Ron e Herm, Herm mi ha visto triste e mi ha fatto una lavata di capo. Non posso farci nulla, quando sono io a dovermene andare è più facile, quando sono in missione e penso a te è sempre bello, un po’ triste ma bello, mi piace provare ad immaginare quello che sai facendo, forse il punto è che sapendoti a casa più o meno lo so se sei al lavoro, se sei sul divano, se stai mangiando cena o sei in quello stupido locale per snobboni dove se chiedi le patatine traumatizzi il cameriere. E sì, ancora penso che valesse la pena chiederglielo anche solo per vedere la sua faccia di scioccato panico, checché ne dica il tuo culetto aristocratico! Se mi presentassi lì senza di te mi lascerebbero entrare? Sono pur sempre Harry-Fantasticissimo-Potter! ma in quanto a pedigree devo ammettere piena sconfitta. Dici che mi butterebbero fuori? Potrei presentarmi in pantaloni corti, sandali e calze Serpeverde!

Non so cosa mi succede, forse mi stanno avvelenando con ormoni di adolescente con il mal d’amore. Devo chiedere a Hermione se è possibile, potrebbe essere una forma di tortura rivoluzionaria.

 

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Capitolo 8
*** 10/11 ***


Sono abbastanza sicuro che mi pentirò di quello che sto scrivendo e che sfrutterai questa cosa per prendermi in giro a vita, ma te lo dico comunque. Tanto lo dici sempre che non ho nessuna dignità. Mi sono toccato pensando a te. Non pensavo avrebbe funzionato così bene. So che stai ridendo, ma davvero non me lo aspettavo. Non ho nemmeno usato una foto o simili, sono andato a braccio… beh, a mano. Sì, lo so, era una battuta stupida.

Merlino, avrei dovuto usare la tua vecchia cravatta Serpeverde. Ce l’hai ancora? Verrei ancora prima di avere il tempo di sfilarmi le mutande. Sarebbe tanto strano se chiedessi a Neville di spedirmene una? Secondo me mi becca all’istante. Dici che andrebbe nei casini e si scoprisse che spedisce in giro cravatte dei suoi studenti a scopo… ricreativo?

Sì, ho ufficialmente toccato il fondo. Comincio a farmi paura da solo.

 

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Capitolo 9
*** 11/11 ***


Ok, ritiro quello che ho scritto ieri, perché è oggi che ho davvero toccato il fondo, mi sono fatto prendere un po’ la mano da quello che è successo ieri, letteralmente. Stamattina ho messo le tue mutande. Sì, prenditi pure tutto il tempo che vuoi per assimilare la notizia e iniziare a formulare battutacce con quella tua linguaccia impertinente. Sì, ho messo le tue mutande. Mi sentivo come se tutto il mondo dovesse notarlo. Non c’è un cane che avrebbe mai potuto accorgersi della differenza, eppure mi sentivo gli occhi di tutti addosso. Ho passato la giornata con una mezza erezione nelle mutande, nelle tue mutande! Devo preoccuparmi della mia sanità mentale? Probabilmente è già troppo tardi.

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Capitolo 10
*** 12/11 ***


Ho finito il mio the e in dispensa non ce n’era altro. Ammetto ufficialmente di aver usato il tuo preziosissimo e santissimo the. Potrai disporre del mio cadavere come vorrai dopo avermi ucciso per un tale affronto.

Finalmente potrai mettere in atto il tuo famoso piano per liberare il mondo dalla mia presenza. Così potremo infine vedere se tutti gli anni che hai passato ad architettarlo lo hanno davvero reso perfetto quanto sostieni che sia.

Beh, immagino che io non sarò esattamente lì per vederlo e non ti consiglio di raccontarmelo tutto prima di uccidermi, nei film babbani il monologo del cattivo finisce sempre per fregarlo!

 

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Capitolo 11
*** 13/11 ***


Oggi è stata una bella giornata, ho passato tutto il pomeriggio con Ted, quando sono tornato a casa mi sei mancato ma senza che fosse brutto. Mi sei mancato e basta, in senso buono. Mi sono ricordato di comprarmi il the e ho preso anche una confezione di quei disgustosi biscotti che ti piacciono tanto, quindi se non mi hai ancora ucciso dopo aver letto quello che ho fatto ieri mattina, prendi la cosa come un’umile richiesta di perdono.

 

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Capitolo 12
*** 14/11 ***


Sono andato a cena con Blaise e Neville, quei due sono tanto teneri da essere inguardabili, anche noi facevamo così i primi tempi? È strano ma ti fanno venire voglia di abbracciarli e prenderli a schiaffi, indistintamente. Abbiamo parlato un sacco di te, ti abbiamo preso così tanto in giro che mi sono sentito un po’ meglio, a volte pensare a quello che ho scritto in queste pagine mi fa un po’ impressione. Forse non dovrei fartele leggere.

 

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Capitolo 13
*** 15/11 ***


Ho fatto uno dei miei incubi stamattina, ho inzuppato tutte le lenzuola di sudore e le ho dovute cambiare da solo. Ero un po’ giù di morale, poi mi sono ricordato di quando le abbiamo cambiate assieme per la prima volta, c’è voluta un’eternità e quando abbiamo finito eri così dispiaciuto dall’idea di metterle in disordine dormendoci dentro che abbiamo messo due cuscini sul tappeto e abbiamo dormito lì, beh, dormito, se ricordo bene non riuscivo a togliermi le tue mani dalle mutande, tutte le volte che le sfilavo le ritrovavo lì. E’ il mio trucchetto di magia preferito in assoluto. Chi avrebbe mai pensato che cambiare le lenzuola potesse essere così divertente.

 

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Capitolo 14
*** 16/11 ***


Oggi ho incrociato tua madre, mi ha guardato stringendo gli occhi. Forse perché la guardavo come un alcolizzato guarda una bottiglia. Ha fatto quella cosa con le spalle, la scrollatina asimmetrica che quando fai tu mi fa incazzare da morire, Merlino, per poco non gli saltavo al collo chiamandola mammina. O  forse si è accorta che portavo le tue mutande, è l’unica che sarei disposto a credere riconosca la differenza. Sì, anche oggi portavo le tue mutande, stamattina mi sentivo un po’ giù e pensavo avrebbe potuto aiutare, ma le reazioni si vanno… ammosciando.

 

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Capitolo 15
*** 19/11 ***


Sono due giorni che non scrivo nulla. Ho detto a Hermione che avevo cominciato a scrivere tutte le sere come mi eri mancato durante la giornata e lei mi ha detto che forse era meglio che la smettessi, rischiavo di farmi venire la malinconia solo perché passavo la giornata a pensare a quello che avrei potuto scriverti la sera. Così ho smesso per qualche giorno. Non ho smesso di pensarti e ho cominciato a sentirmi ancora peggio, Hermione si è messa in posizione (mani sui fianchi scuotendo sconsolata la testa) e mi ha autorizzato a tornare a scriverti. Ho provato di nuovo a toccarmi pensando a te, ma questa volta non ha funzionato, a metà mi sono sentito ridicolo e ho smesso.

 

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Capitolo 16
*** 20/11 ***


Hai mangiato tutte le caramelle mou che mi aveva dato Hagrid! E hai pure il coraggio di dire che non ti piacciono! Nemmeno una me ne hai lasciata! Sono le tre del mattino e la cioccolata l’ho finita ieri sera, adesso che cosa dovrei mangiare?!

 

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Capitolo 17
*** 21/11 ***


Al lavoro ho litigato con un collega, ieri avevo litigato con altri due, alla fine Ron mi ha messo in un angolo e mi ha detto di darmi una calmata. Forse ha ragione, da quando ho fatto quell’incubo non riesco più a dormire bene. Di solito quando mi sveglio ci sei tu, oggi non riuscivo a togliermi dalla testa tutte le volte che mi hai coccolato dopo che mi ero svegliato urlando invece di scappare a gambe levate.

 

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Capitolo 18
*** 23/11 ***


Ieri sera sono andato a dormire da Ron e Hermione, mi hanno messo nel letto con Rose e ho dormito come un bambino. Oggi mi sembra di vedere tutto un po’ meno nero. Ron mi ha fatto il caffè, schifoso come al solito, e non sono riuscito a fare a meno di pensare a quella volta che ti è toccato berlo, ricordo di aver riso tanto da aver male alla pancia, alla faccia di tutti gli addominali che mi obbligano a fare in addestramento!

 

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Capitolo 19
*** 24/11 ***


Lo sapevo! Traditore! Ho trovato il tuo nascondiglio segreto: cioccorane, noccioline tostate e dolcetti! Se pensi che al tuo ritorno ci troverai ancora qualcosa di commestibile sei un illuso, così impari a mangiare le mie caramelle mou!

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Capitolo 20
*** 25/11 ***


Fra una settimana ritorni, stamattina quando ho visto la data non sono più riuscito a mangiare dal nervoso… considerando tutti gli zuccheri che ho ingerito ieri sera, non credo che saltare la colazione mi abbia fatto del male.

 

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Capitolo 21
*** 26/11 ***


La mia vendetta è fallita, sono patetico. Sono appena passato nel negozio di dolci e ho riempito di nuovo il tuo nascondiglio, adesso devo solo trattenermi per sei giorni ed è fatta.

Micio-gatto comincia a fidarsi di me, ma mi guarda sempre un po’ storto, credo che tu gli piaccia di più. E sì, lo so che gli dai da mangiare di nascosto, potresti piantarla e ammettere che ti sei affezionato a quello stupido gatto. Forse mi guarda storto solo per via dell’occhio, forse con un occhio solo non è facile non guardare storto.

Dovremmo dargli un nome. No, Salazar non è un’opzione, mi basta un Serpeverde per casa. Grazie tante.

 

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Capitolo 22
*** 27/11 ***


Quattro giorni. Stasera ti ho sognato, purtroppo non era uno di quei sogni che potrebbero darmi una mano con la situazione (comincio a prenderci gusto con questa battuta scema), ma non era nemmeno un brutto sogno. Eri lì, tanto basta.

 

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Capitolo 23
*** 28/11 ***


Tre giorni. Quando ci penso mi vengono le palpitazioni, come quando uscivamo le prime volte (e per prime volte intendo i primi due o tre anni), a volte avevo il cuore che mi batteva tanto veloce che mi vergognavo e cercavo di tenerti lontano. Merlino quanto ero scemo! Ti ricordi quando abbiamo litigato per la pianta che Neville aveva lasciato quando era andato in vacanza? Ero emozionato da morire perché avevi quel nuovo cappotto che mi mandava tutte le volte fuori di testa. Era la prima volta che te lo vedevo addosso e la mia reazione è stata tanto forte da confondermi. Una persona normale non dovrebbe mettersi a sbavare con il cuore a mille solo per un nuovo cappotto, o almeno così pensavo. Non ero arrabbiato con te, ho iniziato a litigare solo perché ero spaventato. E pensare che avrei solo dovuto sbatterti sul pavimento e abusare di quel maledetto cappotto.

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Capitolo 24
*** 29/11 ***


Due giorni. Ho passato tutto il giorno a cercare il cappotto e non sono riuscito a trovarlo, non ho trovato nemmeno la cravatta Serpeverde (non che l’abbia cercata per qualche fine particolare!). Non so dove lo hai messo, ma dovesse anche resuscitare Voldemort, io, te e quel dannato cappotto faremo sesso sfrenato. Se ci sei anche tu non è tradimento, giusto?

 

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Capitolo 25
*** 30/11 ***


Un giorno. Dovrei essere contento, giusto? E’ più di un mese che non aspetto altro per cui sì, dovrei essere contento e invece non so che cosa aspettarmi. Mi sembra che i cieli debbano aprirsi e un coro di angeli intonare un inno sacro. Ma la realtà è che arriverai e andremo a casa assieme. Niente di speciale. Sarai forse un po’ stanco e nel giro di un paio di giorni ecco che avremo ricominciato la nostra solita routine. Niente di speciale. Non dovrei tremare alla sola idea, è ridicolo. Eppure non riesco a smettere.

Oggi mi sei mancato tu, tutto il pacchetto, mi sei mancato sempre, tutto il dannatissimo giorno. Sono patetico.  E non riesco a smettere.

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Capitolo 26
*** 01/12 ***


Ho lo stomaco chiuso, mi sono appena svegliato, ma avrei voglia di prendere a schiaffi il mondo intero. Non mi sembra di aver chiuso occhio in tutta la notte. Stasera arrivi e non posso fare a meno di sentirmi un po’ disgustoso e triste. Ieri ho pulito tutta la casa e ho cambiato le lenzuola, adesso mi sembra una cosa stupida. Sono patetico. Sono stato via per ben più dei  34 giorni in cui sei stato via tu, eppure tu non ti sei mai lamentato, non hai mai piagnucolato, quando tornavo a casa eri sempre, non lo so, perfetto. Dovrei essere felice per l’opportunità che hai avuto e se dovesse ripetersi non voglio che tu ti senta in colpa a lasciarmi da solo. Non credo che ti darò queste pagine.

 

Draco prese un respiro profondo prima di entrare a casa. Harry gli aveva mandato un messaggio scusandosi perché non sarebbe riuscito a venirlo a prendere in stazione, c’era stata un’emergenza sul lavoro. Sorrise, sentendosi emozionato ed elettrizzato alla sola idea di poterlo vedere di nuovo. Chissà come era stato per lui trovarsi da solo a casa. Era sempre il contrario, era sempre lui quello che aspettava il ritorno di Harry. Ricordava quanto era stato difficile le prime volte, beh, in realtà non era mai stato nient’altro che spiacevole. Ma era sicuro che per Harry era stato diverso, lui aveva i suoi amici, il suo lavoro, era sempre così tanto impegnato che probabilmente si era appena reso conto della sua assenza.

Sorrise, abbandonando le valigie nell’ingresso per godersi la sensazione di essere di nuovo a casa. Gli era mancata, si guardò attorno e quasi scoppiò a ridere, era felice di essere lì… ma senza Harry non era davvero completa, non era magico come riusciva ad essere. Si sfregò la nuca, imbarazzato dai propri pensieri, poi portò le valigie in camera. Si allungò per tirare il piccolo angolo di coperta che era restato incastrato nello scomparto sotto al letto, ma non appena sentì il leggero tonfo del cassetto che si chiudeva si fermò. Perché Harry avrebbe dovuto aprirlo? Ci tenevano solo i vestiti estivi, allora perché era aperto?

Con un sorriso malizioso tornò ad aprire il cassetto, possibile che Harry ci tenesse qualche rivista zozza? Fu innocentemente che cominciò a leggere, sicuro che il compagno non gli avrebbe nascosto nulla… e quando cominciò non riuscì più a fermarsi.

 

***

Harry entrò lentamente in casa, ancora timoroso di incontrarlo, stupidamente spaventato dall’averlo finalmente di nuovo con sé, forse aveva ragione Hermione ed era stata la sua autoindulgenza a farlo tanto soffrire, forse nel vederlo si sarebbe reso conto che sì, era felice di vederlo, ma che il peso che aveva sul petto non era dovuto alla sua assenza e non sarebbe magicamente sparito, forse era solo bisogno di dormire.

Quando vide la luce accesa in cucina sentì il cuore picchiettare furiosamente nelle sue tempie stanche.

“Draco?”

Entrò con un sorriso ancora un po’ cauto, ma quando lo trovò davvero davanti a lui, i suoi occhi limpidi fissi nei propri, i suoi capelli così perfettamente biondi impeccabilmente pettinati e la sua posa irreprensibile, malgrado fosse semplicemente a casa… quando lo vide il suo sorriso si allargò in quella che poteva solo essere una risata e i suoi occhi sprizzarono pura gioia.

“Sei tornato”

Draco dimenticò tutti i pensieri che gli vorticavano nel cervello e si mise a ridacchiare, imbarazzato e altrettanto felice.

“Sono a casa”

Harry arrossì furiosamente, poi scoppiò a ridere e attraversò la stanza trovando le braccia del compagno pronte a riceverlo. Un attimo dopo lo stava baciando e il suo cuore minacciò sul serio di evadere dalla cassa toracica. Dovette allontanare Draco da sé per prendere un respiro profondo. E poterlo guardare di nuovo, gli occhi spalancati dalla meraviglia: Draco era tornato, Draco lo amava, Draco era finalmente fra le sue braccia. Come poteva essere davvero tanto fortunato?

“Credo… credo di essere un pochino emozionato… non hai idea di quanto… io… Merlino, sono felice che tu sia qui, dannatamente felice!”

Draco gli accarezzò il viso, scrutando i suoi occhi con attenzione improvvisamente seria mentre i pensieri tornavano a ronzargli fra le orecchie.

“Credo di saperlo…devo… ma non so se ti arrabbierai…”

“Non credo di essere in grado di arrabbiarmi, sono troppo felice di averti qui”

Draco gli baciò il viso, una volta, poi un’altra, infine una terza e Harry sorrise, sapeva che era un modo per prendere tempo, ma gli piaceva da matti:

“Hai lasciato il cassetto socchiuso e ho trovato la lista”

Harry ammutolì mentre il sorriso gli moriva sulle labbra. Fece un passo indietro, gli occhi che saettavano fra i suoi. Un paio di secondi in cui Draco trattenne il fiato, poi arrossì furiosamente e abbassò gli occhi:

“Beh… in realtà all’inizio pensavo di fartela leggere… io… credo di essermi fatto prendere la mano… è stato un periodo un po’ strano… ero un pochino giù di morale”

Alzò gli occhi su di lui, le guance ancora in fiamme, ma un’aria interrogativa sostava nei suoi occhi.

Draco sorrise, dolce, emozionato:

“E così hai bevuto il mio the…”

Per un attimo Harry non poté fare altro che spalancare gli occhi dalla sorpresa, poi un guizzo di sollievo illuminò il suo sguardo.

“… solo una volta…”

“E hai mangiato i miei dolcetti…”

“Però poi ho riempito di nuovo il nascondiglio… e tu hai mangiato tutte le caramelle mou!”

Si misero a ridere entrambi, mordendosi le labbra per trattenere la felicità scoppiettante, confusi e scossi da quella reazione esagerata.

“Anche tu mi sei mancato, non ho nessuna lista per provartelo, ma mi sei mancato…”

Harry tornò ad arrossire, spostando imbarazzato il peso da un piede all’altro e Draco prese un respiro profondo:

“Senti Potty, devi smetterla di farmi innamorare di te, c’è un limite oltre il quale il mio cuore non riuscirà più a farcela”

Harry arrossì ancora di più, ma un sorrisone felice gli piegò le labbra e tornò ad abbracciarlo, godendosi il suo calore, il suo profumo, la familiarità del suo corpo contro il proprio, c’erano così tante cose che gli erano mancate, così tante cose la cui esistenza doveva ringraziare:

“Mai”

Draco chiuse gli occhi e gli occhi gli si inumidirono dal sollievo di averlo accanto: sì, era tornato a casa.

“A proposito di farsi prendere la mano… dobbiamo lavorarci un po’ su, è un campo che abbiamo decisamente trascurato e in cui ti scopro tragicamente mancante… stai indossando le mie mutande?”

Harry si morse le labbra per trattenere il sorrisone, ma le sue guance avevano raggiunto un bel colore rosato:

“… forse?”

 

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