RWBY Grand Order:Rise Of Hunters (no scambi)

di fenris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La splendente Beacon ***
Capitolo 3: *** Preparativi ***
Capitolo 4: *** Il porto ***
Capitolo 5: *** Guerrieri dell'oscurità ***
Capitolo 6: *** Tregua ***
Capitolo 7: *** Reclutamento ***
Capitolo 8: *** Allenamenti, scoperte e arrivi. ***
Capitolo 9: *** Arrivi ***
Capitolo 10: *** Quiete ***
Capitolo 11: *** Slayer: parte 1 ***
Capitolo 12: *** Slayer:parte 2 ***
Capitolo 13: *** Slayer: parte 3 ***
Capitolo 14: *** Vecchi amici ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Genitori, sempre imbarazzanti ***
Capitolo 17: *** Vigilia del ballo ***
Capitolo 18: *** Infiltrazione ***
Capitolo 19: *** Cambio di piani ***
Capitolo 20: *** Assalto- parte prima ***
Capitolo 21: *** Assalto- parte seconda ***
Capitolo 22: *** Cinder svelata ***
Capitolo 23: *** Il tempo è un tesoro- parte prima ***
Capitolo 24: *** Il tempo è un tesoro- parte seconda ***
Capitolo 25: *** Il tempo è un tesoro- parte 3 ***
Capitolo 26: *** Primo round ***
Capitolo 27: *** Novità ***
Capitolo 28: *** Coppie ***
Capitolo 29: *** Inizio ***
Capitolo 30: *** Assedio ***
Capitolo 31: *** Guai ai vinti ***
Capitolo 32: *** Lascito ***
Capitolo 33: *** Il primo passo ***
Capitolo 34: *** Città vecchia ***
Capitolo 35: *** Come chiami uno stormo di corvi? A murder ***
Capitolo 36: *** Mistral ***
Capitolo 37: *** Assalto velenoso ***
Capitolo 38: *** verità ***
Capitolo 39: *** Incontri a Mistral ***
Capitolo 40: *** Giocare d'azzardo ***
Capitolo 41: *** La sfida del drago ***
Capitolo 42: *** Battaglia per Anima- parte 1 ***
Capitolo 43: *** Battaglia per Anima - parte 2 ***
Capitolo 44: *** Battaglia per Anima - parte 3 ***
Capitolo 45: *** There is no rest ***
Capitolo 46: *** Omake: l'inizio di tutto ***
Capitolo 47: *** Il messaggio di Salem ***
Capitolo 48: *** La caduta ***
Capitolo 49: *** Ricongiunzione ***
Capitolo 50: *** Ombre su Sanus ***
Capitolo 51: *** Guai nella tundra ***
Capitolo 52: *** Guerra in arrivo ***
Capitolo 53: *** Regina in arrivo ***
Capitolo 54: *** Atlas- prima parte ***
Capitolo 55: *** La trappola ***
Capitolo 56: *** Rivalsa ***
Capitolo 57: *** Scontro per il rifugio- prima parte ***
Capitolo 58: *** Scontro per il rifugio- seconda parte ***
Capitolo 59: *** Conto alla rovescia ***
Capitolo 60: *** Padre contro figlia ***
Capitolo 61: *** Il ritorno del re ***
Capitolo 62: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


                                                                                   RWBY Grand Order: Rise Of Hunters

                                                                                                      Terza persona

Blake Belladonna aveva passato un mese a dir poco schifoso. Prima si era reso conto che il suo partner( e cotta) Adam era diventato un completo psicotico quando aveva provato a far saltare in aria un treno pieno di gente indifesa, poi aveva deciso di affrontare l'esame di Beacon e dopo notti insonni di studio era riuscita a passare, ma in attesa dell'inizio dell'anno scolastico si era sistemata in un piccolo albergo e due giorni prima le avevano lanciato una granata piena di gas soporifero nella stanza. Quando si era risvegliata era su una camera sigillata su una nave, con i suoi bagagli e le avevano messo braccialetti anti aura ai polsi, passandole i pasti da una feritoia. Almeno le davano acqua pulita e buon cibo( sandwich al tonno, per lo più).

“ Signorina Belladonna- urlò una voce da dietro la porta, non senza educazione- siamo quasi arrivati. Le consiglio di cominciare a prepararsi.”. La corvina urlò un 'ok' di risposta, ma stava progettando di trovare la sua katana, Gambol Shroud, e scappare. Quando la porta si aprì, si buttò su chi vi stava dietro e pur impossibilitata ad accedere alla sua riserva di aura, lo scagliò a terra, e fece per andarsene, quando una mano la afferrò per una spalla, facendola girare e sussultare di fronte all'uomo che le stava davanti.

“ E' questa la tua prima reazione tornando a casa, Blake?”, di fronte alla ragazza c'era un uomo dalla quarantina, molto pallido, con barba e capelli biondi tendenti quasi al bianco e due occhi dorati molto profondi che la facevano sentire piccolissima. Sulla sommità della testa si trovavano, in aggiunta a quelle normali, due orecchie da pipistrello piuttosto importanti. Era vestito con abiti neri e dorati da nobile, non era cambiato di una virgola rispetto a quando Blake era piccola, e solo in quel momento si accorse che la nave aveva attraccato al porto di Menagerie, la sua vera patria e quello che era considerato come un paradiso da molti fauni( persone dotate di un unico tratto animale), ma che in realtà era molto lontano dall'esserlo.

“ Ciao, zio Vlad.”, disse imbarazzata. Poco meno di mezz'ora dopo, i due erano nella casa nell'uomo, che aveva preparato del caffè per tutti e due. La tensione era talmente palpabile che si sarebbe potuta tagliare con un coltello.

“ Così Adam è davvero impazzito? Sapevo che prima o poi sarebbe successo, ma mi aspettavo anche che tu gli avresti infilato un po' di sale in zucca.”. Lei saltò quasi in aria.

“ Come potevo sapere che sarebbe finito... in questo modo?”, l'uomo si bevve un sorso di caffè.

“ Da quanto ne so la sua discesa nella follia non è inizata ora, ma anni fa. Avresti dovuto accorgertene da un pezzo.”. La ragazza sospirò, in realtà si era accorta da parecchio dei cambiamenti avvenuti nel suo partner, ma non pensava fossero così gravi.

“ Non importa, troverò un modo per far tornare la White Fang com'era.”. Prima che se ne accorgesse, Vlad le aveva dato un colpo di piatto sulla testa. Le aveva tolto le manette, ma fece male comunque.

“ Proprio come tuo padre, intenzioni buone, ma idealista e dai metodi sbagliati.”.

“ Pensavo che neanche a te piacessero i metodi di Sienna. Il che suona abbastanza ironico per il fondatore del primo esercito di Menagerie.”. Per chi non lo sapesse, la White Fang era un movimento per i diritti dei fauni, in realtà già scritti nella costituzione di tutta Remnant anni prima, ma negli ultimi tempi di rado rispettati. Il padre di Blake, Ghira Belladonna, era il precedente leader, ma aveva dovuto sostituire il capo villaggio di Menagerie quando quest'ultimo morì, così la leadership dell'organizzazione passò a Sienna Khan, una fauna tigre con metodi decisamente più aggressivi. Sebbene all'inizio essi venissero usati solo contro obbiettivi molto mirati( come compagnie che usavano schiavi) in poco tempo diversi membri cominciarono a usare la scusa dell'uguaglianza solo per comportarsi come banditi della peggior specie.

“ Di per sé approverei certi sistemi, semplicemente disprezzo l'incapacità di Sienna di controllare i suoi sottoposti e scegliere i bersagli giusti. Almeno provasse delle trattative!”, per quanto riguarda Vlad Dracul,la sua storia aveva dell'incredibile. Nato in una miniera di Atlas, i genitori erano riusciti a spedirlo a Menagerie con dei contrabbandieri. Era poi cresciuto lì, per poi andare ad Haven, diventando uno dei primi Cacciatori provenienti dall'isola. Tornato lì, aveva cercato di convincere il capo della necessità di costruire un esercito regolare o almeno una scuola di combattimento per difendersi dalle oscure creature che minacciavano qualsiasi forma di vita umanoide sul pianeta, i Grimm. Ma i fauni di Menagerie volevano solo la pace e le sue preghiere caddero su orecchie sorde...fino a quanto una flotta di navi pirata non arrivò sull'isola, con l'intento di razziarla e vendere i sopravvissuti a qualche mercato degli schiavi, ma furono dei poveri illusi. Quando attaccarono il villaggio, Vlad si oppose da solo alla loro barbarie e in una battaglia durata un giorno intero, li uccise dal primo all'ultimo, persino quando dei Grimm arrivarono dal deserto. All'alba del giorno successivo tutti gli abitanti dell'isola uscirono dalle loro case e videro Vlad, ormai a corto d'aura, seduto su una pila di cadaveri mentre dei Grimm ancora si dissolvevano. Il Cacciatore quindi prese la testa del capitano dei pirati e la lanciò ai piedi del capo, chiedendo cosa avrebbero fatto se la prossima volta che sarebbe successo lui non ci fosse stato. In breve, diversi uomini e donne presero parte alla sua iniziativa, creando una forza più che capace di difendere l'isola da banditi e Grimm. Lui non aveva comunque finito con il suo lavoro di Cacciatore, cercando di guadagnare abbastanza da poter costruire una torre per le comunicazione e una vera Accademia.

“ I miei sanno già che sono qui?”, chiese la fauna gatta, sapendo che quella discussione non avrebbe portato da nessuna parte. L'uomo scrollò le spalle in tutta risposta.

“ Ho saputo che hai lasciato da alcune delle mie spie nell'organizzazione, ma non ho voluto farli preoccupare, specie considerando che stai per andare a Beacon.”. La ragazza sospirò sollevata e prese finalmente un sorso dal suo caffè, ma sapeva benissimo che Vlad, benchè un carissimo amico dei suoi genitori, non faceva mai niente per niente.

“ Hai fatto bene, zio, non mi sento ancora pronta per affrontarli. Ma immagino ci sia qualcosa che tu voglia in cambio, vero?”. Sul volto del fauno pipistrello si dipinse un sorriso soddisfatto e senza che Blake se ne accorgesse, il fiocco sulla sua testa svanì, lasciando in belle vista le orecchie da gatta.

“ Chiedo solo che tu vada a Beacon come te stessa e che magari tenga d'occhio Weiss Schnee.”, un altro aneddoto molto famoso di Vlad. La Schnee Dust Company era la principale compagnia nel commercio di Polvere( cristalli semimagici) in tutta Remnant, ma da quando il fondatore aveva lasciato il posto al nuoro, buona parte della forza lavoro era costituita da fauni trattati in maniera disumana. Due dei figli del presidente, Weiss e Whitley per l'appunto, vennero rapiti un giorno da alcuni terroristi, ma Vlad in quel periodo si trovava ad Atlas per una missione e li riportarono alla loro famiglia insieme al maestro di lei, un altro Cacciatore. Facendo buon viso a cattivo gioco, il padre era stato costretto a spedire diverse forniture di Polvere a Menagerie e alcuni fondi per possibili miniere autonome come ringraziamento.

“ Cercherò di entrare nel suo team, ma non garantisco niente.”, borbottò Blake, terrorizzata alla sola idea di dover avere a che fare con una simile bambina viziata.

                                                                                                     *****

“ Guardia più alta, Weiss.”, fu l'ordine secco proveniente da un uomo in armatura alla sua allieva, l'erede della Schnee Dust Company. I due si trovavano nella stanza d'allenamento a Schnee Manor, completamente bianca come qualsiasi altra parte della casa. La ragazza tentava da ore di colpire il suo maestro con colpi di spada veloci, precisi ed eleganti al tempo stesso, ma come in ogni singolo combattimento da quando era stato assunto, Lancelot Du Lac, parava o schivava con la stessa facilità con cui respirava. Era un uomo sui due metri dai corti capelli violetti, indossava un'armatura bianca, con una tuta nera sottostante, una sciarpa e maneggiava una spada dorata. L'albina provò a colpire il suo insegnante con una serie di affondi, ma lui si limitò a confonderla muovendosi in cerchio e ostacolando la sua mira, quindi lei si portò alle sue spalle e creò un glifo. Il simbolo a forma di fiocco di neve divenne rosso e sparò una serie di palle di fuoco contro il Cacciatore, che ancora una volta evitò l'attacco senza il minimo problema e contrattaccò con una serie di velocissimi fendenti, che presero in pieno Weiss e la spedirono contro il muro,senza aura.

“ Sei migliorata parecchio, Weiss.”, disse il guerriero, con una voce apparente atona che nascondeva una lievissima nota d'orgoglio. L'erede si rialzò e si ripulì il vestito, lasciando che la propria aura cominciasse a rigenerarsi, poi fece un'inchino all'insegante, che insieme alla sorella era l'unica persona che Weiss rispettasse sul serio.

“ Grazie, sir Lancelot, è tutto merito vostro.”. Il cavaliere ricambiò cortesemente l'inchino.

“ Il merito è tuo, Weiss. Sia i miei sforzi che il tuo talento sarebbero vani se non fossero accompagnati dal tuo duro lavoro e dalla volontà ferrea con cui sei riuscito persina a convincere Whitley ad allenarsi.”, concluse con una delle sue rarissime risatine. Fino al loro tentativo di rapimento, Whitley Schnee era solo un ragazzino viziato con una scarsissima compressione di Remnant, dopo....beh, era sempre un ragazzino viziato, ma almeno aveva cominciato a capire che i soldi non rendono onnipotenti e aveva cominciato a imparare almeno le basi dell'autodifesa e della manipolazione dell'aura.

“ Dimmi, Weiss, pensi di trovare ciò che cerchi a Beacon?”, chiese Lancelot, notando per un momento uno sguardo vacuo nel volto dell'allieva. L'immensa solitudine di cui soffriva Weiss infatti non era un mistero per nessuno.

“ Devo farlo, voglio affermare mè stessa, Weiss Schnee, come una persona, non solo come l'erede della compagnia più grande e corrotta del pianeta.”. Lancelot sorrise.

“ Questo è un bene, ma ricorda che non potrai farlo da sola. Cerca dei compagni e fatteli stretti.”. La ragazza annuì e gli strinse la mano, quindi i due uscirono dalla palestra. I due sorrisero, sapendo di potersi fidare l'uno dell'altro al punto da essersi rivelati i rispettivi segreti.

                                                                                                            *****

In un'altra zona di Atlas, in un laboratorio, una scienziata dormiva sulla sua scrivania dopo una lunga giornata di lavoro. Era una donna molto bella, piuttosto alta, prosperosa, con i capelli azzurri e le orecchie a punta. Alcuni credevano fosse una fauna, ma era un semplice difetto genetico. A un certo punto sentì una mano picchiarle la spalla e si stiracchiò . Voltandosi vide un ragazzo dai capelli castani sul metro e settanta vestito come un soldato e con delle strane zanne sotto la bocca.

“ Souichirou, tutto bene?”, chiese la donna sbadigliando. Il ragazzo girò gli occhi, era stato adottato da ormai 13 anni da Medea Seaspell, una delle scienziate più famose di Atlas nel campo di Aura, Polvere e tecnologie ad esse legate.

“ Benissimo, mamma, ma te l'ho detto di smettere di lavorare fino a tardi.”.

“ E' anche per te che lavoro. E quello di oggi sarà l'ultimo esperimento per parecchio, poi sarò con te fino all'inizio della scuola.”, disse la scienziata dandogli un bacio sulla fronte. Il suddetto Soushirou sbuffò e in quel momento un signore anziano entrò nel laboratorio, aveva pelle scura, pochi capelli bianchi ed era seduto su una sorta di sedia robotica con quattro zampe. Si trattatava di Pietro Polendina, un altro scienziato di una certa fama, impegnato con Medea in un progetto molto importante e segreto.

“ Medea? Abbiamo quasi finito i preparativi, ora è il momento.”. La donna annuì.

“ Allora andiamo, Pietro, è fin troppo che aspettiamo per questo momento. Ed è giusto che Penny possa toccare finalmente Souchiro.”.

“ Non vedo l'ora, mamma.”, disse il fauno serpente con un sorrisetto. Il trio scese in una sezione nascosta dell'edificio, dove si trovavano diversi macchinari, di cui i più importanti sembravano un grosso computer e una sorta di capsula, contenente quella che sembrava una ragazza. Medea andò verso il computer, parlando in un microfono.

“ Penny, l'operazione sta per iniziare, ti senti pronta?”, ricevette risposta da una voce femminile dal suono metallico proveniente proprio dal computer.

“ Pronta al combattimento, professoressa Seaspell.”.

“ Bene, Dottor Polendina, sa cosa fare.”. Lo scienziato annuì e attivò uno dei macchinari, collegato con dei fili alla capsula. I suddetti fili si illuminarono di verde e vennero attraversati da potenti scariche elettriche dello stesso colore, dirette al corpo della ragazza.

“ Energia al 100%.”, disse secca la scienziata.

“ Aumenta al 130%.”, rispose il collega, sperando di non sprecare anni e anni di lavoro, oltre che quasi un miliardo di lien. Fortunatamente quando l'energia che permeava l'intera stanza si disperse, la capsula si aprì e la ragazza all'interno fuoriuscì stiracchiandosi. Aveva la carnagione rosa con delle lentiggini sulle guance, i capelli color carota e gli occhi verde brillante. Indossava quello che sembrava un costume da bagno nero con un simbolo d'accensione verde. Medea e Pietro si diressero subito verso di lei, controllando i segnali vitali presenti sulla capsula e lei stessa.

“ Penny, come ti senti? Hai perdite di memoria, accusi debolezza o altro?”, chiese Medea, ricevendo in risposta un sorriso.

“ Mi sento benissimo, non vedo l'ora di combattere.”, disse provando ad alzarsi, ma inciampò sul pavimento.

“ Sta attenta, bambina mia, devi ancora abituarti ad avere un corpo.”.

                                                                                                                   **********

In un'altra parte del mondo, nei deserti di Vacuo, un plotone di soldati si stava godendo una serata di festeggiamenti dopo una lunghissima giornata a combattere i Grimm. Oltre a loro erano presenti anche scienziati e gente del posto, tutti diversi tra loro, ma tutti al servizio dello stesso comandante, che in quel momento era nella sua tenda a fare il punto dell'ultima campagna, prima di unirsi ai suoi uomini. Si trattava di un uomo alto più di due metri, molto massiccio, dalla pelle abbronzata e con i capelli rossi tirati all'indietro. In quel momento era a petto nudo con dei pantaloni militari.

“ Comandante, abbiamo avvistato un branco di Grimm e alcuni uomini sono troppo stanchi o feriti per combattere, cosa facciamo?!”, urlò un soldato entrato nella tenda ansimando. Era uno delle ultime aggiunte alla compagnia e quindi non sapeva ancora esattamente come lavoravano, se non attraverso storie. L'uomo sghignazzò e si diresse verso l'uscita della tenda dopo aver preso un'armatura.

“ Dì ai medici di sbrigarsi a ricucire i nostri uomini e cerca chi è ancora in grado di combattere.Io prenderò tempo, evidentemente la stronza spera di chiudere i conti con me così, ma le dimostrerò che si sbaglia.”.

“ Ma, mio signore...è sicuro?!”,chiese il soldato sgomento. Il suo generale, il grande Iskandar Scarlatina, era noto come uno dei Cacciatori più pericolosi della storia sia per la sua forza individuale, sia per il suo operato: aveva radunato una compagnia di mercenari, scienziati e altro ancora per liberare quanti più territori possibili dai Grimm, riportarli a nuova vita e restituirli a umani e fauni. Gli abitanti dei territori conquistati lo consideravano al pari di un re, tenendolo ancora più in considerazione dei concili e lo chiamavano ' il Conquistatore'. Il suddetto guerriero dopo aver indossato l'armatura, ricevette una chiamata sul suo scroll e rispose, trovandosi sullo schermo l'immagine di una ragazza dai lunghi capelli castani, con occhi dello stesso colore e due orecchie da coniglio sulla testa.

“ Ciao, papà, tutto bene?”.

“ Velvet, principessina mia, come stai?!”.

“ Benissimo, papà, io e il mio team siamo appena tornati a casa dalla nostra prima missione in solitaria e stiamo festeggiando insiema a mamma. Le manchi molto, quando pensi di tornare a casa?”. Il generale si mise a ridere.

“ Tranquilla, un'altra settimana per risanare il suolo e distruggere gli ultimi Grimm, dopodichè saremo sulla via del ritorno. Sarò a casa prima che possiate dire 'Okeanos'. Ora scusa, ma devo lasciarti, un branco di mostri sta per attaccarci. Dà un bacio a tua madre da parte mia.”.

“ Glielo darò. Ti voglio bene, papà, non farti male.”. L'uomo salutò a sua volta la figlia e si diresse verso un carro attaccato a due enormi tori corazzati. Prese oltre una spada, un paio di bazooka e varie casse piene di Polvere, quindi fece partire il veicolo, dirigendosi verso il branco di Grimm che stavano per attaccare l'accampamento. Le bestie nere sembravano già assetate del sangue dei suoi uomini, ma fino a quando lui sarebbe rimasto in vita non avrebbero toccato nessuno.

                                      “ AVANTI, VENITE A PRENDERMI! ISKANDAR, IL RE DEI CONQUISTATORI, E' QUI PER VOI!”.

                                                                                                              ********

Non molto lontano dallo scontro tra Iskandar e i mostri, che aveva già scatenato un'autentica tempesta di sabbia, un guerriero osservava seduto su una roccia. Era ricoperto per intero da un'armatura nera come la notte, con la maschera di un teschio con le corna, insieme ad altre decorazioni dello stesso tipo su gomiti, ginocchia e torace. Aveva quasi la stessa stazza del Conquistatore ed emanava un'aura eguale di potere ed autorità. L'unica cosa che si poteva intravedere del viso erano gli occhi azzurri, che sembravano emanare luce propria, mentre sulla schiena portava uno spadone grande quasi quanto lui.

“ Ehi, boss, andiamo a dargli una mano?”, chiese una voce da dietro di lui. A chiedere era stato un ragazzo di circa diciassette anni vestito con un kimono viola, un mantello argentato, dei guanti senza dita, sandali e un berretto da cui spuntavano due orecchie da lupo nere. Aveva i capelli dello stesso colore corti, occhi castani e una corporatura piuttosto pesante, ma non obesa. Dietro la schiena aveva due tonfa viola, bianchi e neri.

“ Penso che non abbia molto bisogno di aiuto, ma concordo con Emil.”, concordò un altro ragazzo li presente. Aveva la stessa età del primo, ma presentava un colorito molto più scuro, occhi azzurri, capelli biondi sparati in aria, una coda da scimmia ed era vestito con una camicia bianca sbottonata, jeans, scarpe da ginnastica e teneva un bastone rosso e oro dietro la schiena.

“ Sun, Emil, pensavo di avervi insegnato la virtù della pazienza. Vi ho chiamato qui solo per darvi le istruzioni per i prossimi mesi, che Iskandar sia qui è solo un caso. Avete compreso tutto?”.

“ Sì- si lamentò il fauno lupo, Emil- io devo andare ad Atlas e infilarmi nel team di Shouciro Seaspell. Spero solo non sia un bambino viziato.”.

“ E io devo andare ad Haven per controllare il preside.”, concluse Sun. Nonostante il tono annoiato, entrambi erano decisi a non deludere il loro capo e maestro, il grande King Hassan, il più famoso assassino di tutta Remnant, soprattutto per la l'inafferrabile logica con cui decideva i propri bersagli e per la sua arma, decisamente inusuale per un' assassinio .

“ Benissimo, vedete di non deludermi...”, i due fauni annuirono e sparirono tra le sabbie. Il guerriero più anziano tornò ad osservare lo scontro lontano, apparentemente ignaro che tre Grimm simili a lupi, beouwolf, si stavano avvicinando di soppiatto. Ma quando quegli abomini provarono a colpirlo da dietro, colpirono soltanto delle fiammelle azzurre sospese in aria, mentre Hassan comparve dietro di loro con la spada sguainata. Appena la rinfoderò, i lupi si ridussero in particelle di polvere nera.

                                                                                          “...o deluderete tutto questo mondo.”.

                                                                                                            ********

“ Sorellona, per favore, non andartene!”, urlò un bambino di sei anni con delle antenne da mantide a una ragazza più grande, dai capelli rossi, gli occhi verdi e vestita con un outfit rosso e oro, intenta a spingere un bagaglio. La suddetta prese il piccolo tra le braccia e lo strinse forte.

“ Mi dispiace, Buzz, ma quando tornerò avrò imparato a difendere tutti e ti insegnerò lo stesso.”, la ragazza in questione era Pyrrha Nikos, vincintrice per quattro volte di fila del torneo regionale Junior di Mistral, migliore studentessa di Sanctum e futura apprendista Cacciatrice di Beacon. Era anche una dei vari orfani del ' Nikos Orphanage', gestito da Atlanta Nikos, cugina del preside di Haven. Era proprio per via dei problemi economici dell'istituto che Pyrrha aveva partecipato così tante volte al torneo, ottenendo sponsorship molto vantaggiose e abbastanza soldi da mantenere la casa dei suoi fratellini e sorelline, ma era stato l'unico vantaggio. Gli altri partecipanti del torneo erano per lo più apprendisti di terz'ordine in cerca di gloria, che non le avevano permesso di affinare più di tanto le proprie abilità, mentre la sua vita sociale oscillava tra il disastroso e il tragico, considerando quanto certe persone o la detestassero apertamente o tentavano solo di entrare nelle sue grazie.

“ Pyrrha, dai, la navetta parte tra poco.”, urlò una voce all'esterno dell'orfanotrofio.

“ Arrivo, mamma.”, rispose la giovane amazzone, andando a incontrare la propria madre adottiva e maestra, Atlanta Nikos, Cacciatrice e fondatrice dell'orfanotrofio. Era un'alta fauna leonessa con capelli biondi con sfumature verdi, un vestito dello stesso colore con delle protezioni nere e occhi anch'essi neri.

“ Stai bene, Pyrrha?”.

“ Insomma, mi dispiace lasciare tutti così, ma sono certo che troverò un sacco di nuove conoscenze a Beacon.”. Atlanta non potè fare a meno di notare lo stesso sorriso fintamente rassicurante che la figlia adottiva aveva cominciato a usare negli ultimi tempi, ogni volta cercando di nascondere la solitudine che l'attanagliava.

“ Pyrrha...”, cominciò sperando di tirarle fuori qualche emozione una buona volta. La rossa sbuffò, stando bene attenta che nessuno potesse sentirla, ma per fortuna le strade di Mistral erano affollate e rumorose come sempre.

“ Oh, e va bene, ho paura che anche in quella scuola mi ritrovi sola come un cane. Un cagnolino da competizione che serve solo a sembrare carina e far tutti contenti. Sono così stufa.”, sbottò, mentre delle lacrime le uscivano dagli occhi. Atlanta sospirò.

“ Te l'avevo detto di smettere al secondo anno, prima che fosse troppo tardi. Ci avrei pensato io ai soldi.”.

“ E chi avrebbe pensato a noi?- urlò Pyrrha, alzando le braccia- avevamo tutti bisogno di te, e io ero l'unica abbastanza grande da poter guadagnare facendo qualcosa in più che dei semplici lavoretti...e senza ridursi a 'quello'.”, concluse indicando delle donne vicine a un vicolo, con dei vestiti che lasciavano poco all'immaginazione.

“ Mi sarei strappata le orecchie piuttosto che far fare cose del genere anche a uno solo di voi, e lo sai- controbattè Atlanta- ma il danno ormai è fatto. In ogni caso sono certo che potrai rimediare presto, sei una bellissima ragazza, hai una dolcezza che attrerrebbe chiunque e soprattutto sei mia figlia. Non hai niente da temere.”. La leonessa abbracciò la sua cucciola, non preoccupandosi di chi potesse vedere. Pyrrha strinse con più forza che potè e infilò il volto nella spalla di Atlanta.

“ Grazie di tutto, mamma, ti voglio bene.”.

                                                                                                          ******

“ Avanti, Jaune, sii più rapido!”.

“ E tu vacci più piano, papà!”.A urlare in questo modo in un campo d'addestramento nei pressi di casa Arc erano due spadaccini. Il più vecchio aveva una coda da coccodrillo, capelli bianchi lunghi fino alle spalle, una carnagione scura e un'armatura nera con protezioni argentate, teneva una spada nera in mano e ne aveva altre due ai fianchi. L'altro era più giovane e aveva dei tratti simile all'avversario, sebbene avesse un colorito di pelle molto più chiaro, capelli biondi e occhi azzurri. Indossava dei jeans con protezioni sulle ginocchia, spallacci, guanti in acciaio e una corazza piuttosto coprente a difendere il torace, il tutto color bianco con bordi in oro, con una giacca blu a coprirlo. Le sue armi erano una spada lunga attaccata a una sorta di contenitore azzurro con parti bianche e uno scudo bianco con i bordi dorati e al centro il simbolo di due mezzelune dorate e che conteneva anche un'altra spada. I due continuarono a scontrarsi l'un altro per diversi minuti, scambiandosi affondi e parate, con ogni contatto che generava potenti onde d'urto. La battaglia ebbe fine quando arrivò una donna a interromperla. Era piuttosto prosperosa, vestita con un vestito nero da capo a piedi, con protezioni d'acciaio allo stomaco e con decorazioni simili sulle scarpe, con un diadema a coronare la chioma bionda e scompigliata, che scendeva fino al collo e portava un cestino con sé.

“ I mei due Cacciatori preferiti vogliono rifocillarsi un po' prima della partenza? A Beacon non ci vai se la fame nel pancino hai”. I due fermarono le spade a mezz'aria, prima di rinfoderarle e andare verso la donna, nientepopodimeno che Jeanne Arc, matrona della numerosa famiglia Arc, in quel momento vestita con la sua armatura incompleta( si teneva sempre pronta per un attacco, ma portare l'intera attrezzatura tutto il giorno era una rottura) che aveva portato limonata e dolci per gli unici due maschi della sua vita.

“ Amore, tu ci vizi.”, disse l'uomo, che era suo marito Siegfried Asgard. Il ragazzo annuì.

“ Infatti, mamma, non sono più un bambino.”, un mano chiusa a taglio lo colpì dritto in testa.

“ Lo resterai fino a quando lo dico io, Jaune.”, disse secca la Cacciatrice, che non accettava nessuna critica nel suo modo di allevare la propria prole. Aveva acconsentito all'addestramento da Cacciatore di Jaune e gli aveva permesso di arruolarsi nella guardia cittadina( capitanata da Siegfried), perchè in Remnant o sei una preda o un predatore, ma non si sarebbe tolta l'abitudine di viziarlo e coccolarlo neanche se da questo fosse dipeso il destino del mondo.

“ Vedremo se la penserai così anche quando sarò finalmente a Beacon. Il mio team sarà il migliore nella storia dell'accademia.”.

“ Sul serio, pensi di diventare il leader?”, chiese il padre scherzando e facendo impallidire Jaune.

“ Oh, no, no, no, quella è una responsabilità che non voglio per niente. Mi basta obbedire agli ordini e distruggere qualsiasi cosa con la mia Moon Blanc.”, disse riferendosi al suo ibrido spada/fucile a pompa, che aveva costruito qualche anno prima.

“ E portati anche Crocea, non si sa mai.”, aggiunse Jeanne con un tono da mamma chioccia. Jaune sbuffò seccato.

“ Ma andiamo, è un pezzo da museo. Mi ha aiutato per l'allenamento e va bene per difendersi, ma quasi tutti i miei compagni avranno roba molto più avanzata.”. La madre gli diede un'occhiataccia.

“ Credimi, Jaune, in quella spada c'è molto di più di quanto tu possa credere, aspetta solo che tu scopra i suoi segreti.”. Jaune annuì, anche se non era molto convinto.

“ Dai retta a tua madre. Ora andiamo, la navetta parte tra poco.”. I tre presero la macchina e si diressero all'aeroporto, dove salutarono tra le lacrime il loro unico figlio maschio, non meno commosso. Dopo che la navetta bullhead sparì dalla vista, Sieg guardò la moglie dritto negli occhi.

“ Se la caverà, non preoccuparti.”, Jeanne si soffiò il naso con un fazzoletto.

“ Lo so benissimo. Sieg...?”.

“ Sì.”.

“ Ti amo.”.

“ Ti amo anch'io.”, i due si baciarono, non preoccupandosi della folla, divisa tra chi guardava con uno sguardo di disapprovazione e chi applaudiva.

                                                                                                               ********

Mentre Cacciatori e Cacciatrici preparavano i loro studenti e/o figli alla futura lotta, in un continente quasi mai toccato dall'uomo, una creatura antica e maligna faceva del suo meglio per estendere ulteriormente la sua presenza.

                                “ Fate del vosto meglio, Servant di quarta categoria, distruggerò tutto ciò che avete costruito.”.

Ahem, salve a tutti, questa è la mia prima storia ufficiale nel fandom di RWBY come 'stand alone', sebbene stia già lavorando a due crossover collaborativi con altri autori sotto l'account di evil65. Se qualcuno di voi è familiare con Fate/Stay Night e/o con le migliaia di storie a tema reincarnazione che girano su Fanfiction.net avrete capito la premessa di questa fic, otto servant dalle varie serie di Fate reincarnati ai tempi del team STRQ per aiutare Ruby e gli altri a rendere la situazione un pò più sopportabile. E avete potuto vedere a grandi linee come i suddetti servant stanno vivendo le loro vite prima della guerra vera e propria. Ora una piccola spiegazione dei loro poteri in questa forma(tanto per non rompermi i cosiddetti tra qualche decina di capitoli a spiegarli) e le ragioni di alcune mie scelte.

Dunque, i Servant rinati in questa fic sono pressapoco identici agli umani/Fauni di Remnant, con Aura, capacità di usare la Polvere e fissa per le armi multifunzione. Però posseggono anche dei circuiti magici che possono essere riempiti di Mana, creato convertendo l'Aura(possono anche essere fusi) per l'uso dei Noble Phantasm, ma questo processo può essere fatto solo fuori da un combattimento(è un processo molto lento,quindi lo fanno per lo più quando dormono,per poi riempire i circuiti). Questi sono stati 'adattati' a Remnant in tre possibili modi;1) Ovviamente come una semblance, che però si presenta come una versione più facile da controllare e/o più forte;2) Il potere del Noble Phantasm 'classico' è sigillato nel loro equipaggiamento. Per esempio, Sigfrido può sparare come qualsiasi altro Cacciatore onde d'aura con le sue spade, ma usando il Mana, può sprigionare la piena potenza di Balmung;3) I Reality Marble, che sono identici al canon, non aspettatevi di vederli presto. E ora possono esserci dei grossi spoiler per chiunque non abbia visto questo volume.

Riguardo le mie scelte in fatto di trama, parlo prima del volume 5. Dunque, non sono uno di quegli idioti che dice 'RWBY è diventato una merda sia per combattimenti che per trama', perchè nonostante certi difetti evitabili ho apprezzato sia il precedente che questo, specie considerando che RT ha dimostrato di imparare dalle critiche e rimediare, anche se poco a poco.Però, escludendo anche un pò troppi episodi passati senza combattimenti. ci sono tre cose che proprio mi fanno incazzare;1) La mancanza di soldati della White Fang ad Haven e il degrado di Adam. Anche considerando che era giustamente molto sicuro di sè, gli avrei fatto portare almeno una cinquantina di uomini e lo scontro con Blake e Sun sarebbe dovuto essere molto più lungo;2) Dopo 5 volumi ancora non sappiamo una mazza delle famiglie di Pyhrra e Jaune, soprattutto poi di come questo pirla(intendiamoci, Jaune mi piace come personaggio, ma se fossi stato uno studente di Beacon l'avrei ucciso) sia riuscito ad entrare a Beacon senza neanche sapere cosa fosse l'Aura, che non è certo come l'Haki in One Piece, dovrebbe essere un concetto molto più diffuso e conosciuto;3) Ruby è la cazzo di protagonista, eppure in questo volume tutti i suoi scontri sono stati tagliati fin troppo e sarebbe generoso definirla una spalla. ED E' LA MIA FOTTUTA WAIFU(yep, Emil è me, l' si-oc dell'introduzione, se non lo sapeste si sta per Self-insert)!

E credo possiate immaginare dove andrà a parare la Qrow/Summer, perchè siamo onesti anche in quell'ambito. Gli sceneggiatori sono un pò ipocriti, continuano a dire che Qrow non è il padre di Ruby, eppure gli ultimi tre volumi hanno degli indizi che non possiamo esattamente ignorare.

Comunque, farò del mio meglio con questa fic, e spero che gli autori che leggo, mi recensiscano a loro volta. A presto :)

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Capitolo 2
*** La splendente Beacon ***


La splendente Beacon

“ Oh, sono così fiera di te!”.

“ Yang, per favore, lasciami.”. Sull'aeronave che portava a Beacon, gli studenti stavano assistendo a uno spettacolo piuttosto strano. Una ragazza bionda MOOOLTO dotata, stava abbracciando e tenendo in aria un'altra ragazza dai capelli rossi e neri, che sembrava un po' più piccola di lei. Si trattava di Yang Xiao Long e Ruby Rose, due sorellastre, entrambe Cacciatrici in allenamento. La seconda era stata ammessa a Beacon con due anni di anticipo, dopo aver fermato una rapina di Polvere da parte di un certo Roman Torchwick.

“ Forza, tutti penseranno che tu sia incredibile.”, disse Yang, sicura della sua affermazione.

“ Non voglio essere incredibile, voglio solo essere una normale ragazza in una 'normale' scuola.”, rispose la rossa, che non era mai stata il tipo da interessarsi a queste cose. In generale, non aveva mai avuto troppi amici intimi e poteva essere un po' asociale, a differenza della sorella.

“ Ma tu sei incredibile, sei la mia sorellina.”, la strinse Yang, orgogliosa di lei come sempre. Ruby sbuffò e andò a sentire le notizie su uno schermo vicino ai finestrini dell'aeronave su cui si trovavano. Parlavano della fuga di Roman, il criminale con cui si era scontrata, e di una manifestazione per i diritti dei fauni rovinata dalla White Fang.

“ Ma non imparano mai?”, sbuffò la rossa.

“ Bella domanda.”, disse una voce alla sua destra e si trovò davanti Jaune, che guardava le notizie con la stesso sguardo di biasimo.

“ Problemi anche tu con la White Fang? Io ne ho dovuto ammazzare un paio tempo fa.”, commentò la rossa, che come buona parte degli apprendisti Cacciatori, non aveva le mani esattamente pulite.

“ Tempo fa hanno provato un attacco al mio villaggio. E mio padre è proprio un fauno, ma scusa...ora devo andare IN BAGNO!”, divenne improvvisamente verde e scappò verso la toilette, mentre Yang si avvicinò guardando sorniona.

“ Immagino la vista non sia per tutti.”., Jaune uscì quindi dal bagno con un'espressione mortificata.

“ Scusate lo spettacolo, ho sempre avuto mal d'aria.”, disse imbarazzato.

“ Sì, è un problema più comune di quanto si pensi...ragazzo vomito.”, scherzò Ruby.

“ Ehi!”, sbottò Jaune, quando l'aeronave finalmente atterrò.

“ Voi due continuate pure a flirtare- disse Yang scherzosa- io aspetto i nostri amici da Signal.”. I due uscirono dall'aero, osservando la bellezza di Beacon, la più importante accademia di Cacciatori del mondo.

“ Non stiamo veramente flirtando, vero?”, chiese Ruby, incerta su relazioni di 'quel' tipo.

“ Nah, poi le mie sorelle mi hanno fatto giurare di non provarci con nessuno nel primo semestre.”.

“ Tanto meglio, non sei il mio tipo, poi mio padre e mio zio ti ucciderebbero. A proposito, che arma usi? Io ho lei.”. Disse la rossa, prendendo un fucile compatto dalla sua schiena ed estendendola in una falce rossa enorme.

“ PORCACCIA LA MISERIA LADRA!”, urlò il giovane cavaliere.

“ Lo prendiamo entrambe per un complimento. E' la mia Crescent Rose, falce meravigliosa mista con un fucile da cecchino ad alto impatto.”.

“ Cosa?”.

“ E' anche una pistola.”, concluse Ruby mettendo via l'arma.

“ Ah, scusa, a parte le basi per il mio equipaggiamento non mi interesso molto di armi. Io ho creato questa- prese Moonblanc, tirando fuori la lama-, un fucile a pompa unito a una spada lunga. E ho anche uno scudo.”, concluse tirando fuori Crocea Mors, che aveva la spada infilata nello scudo, già aperto.

“ Questo è decisamente più vecchio del fucile a pompa, ma allo stesso tempo- Ruby lo toccò-sembra quasi fatto ieri. A che epoca risale?”.

“ Prima della guerra, eredità della famiglia Arc, i miei....”, venne interrotto da un esplosione proveniente da dietro di loro.

“ Che cazzo?!”, urlò Ruby, cercando l'origine dell'esplosione, vedendo del fumo diradarsi e lasciando spazio a Yang e una ragazza vestita di bianco, Weiss.

“ Ma ti sembra il modo di maneggiare della Polvere?!”, urlò quest'ultima.

“ Ehi, principessa- rispose a tono Yang- forse se tu non l'avessi agitata come un sonaglio non sarebbe esplosa”.

“ Erede, attualmente.”, precisò un'altra ragazza appena arrivata. Una fauna con orecchie da gatto vestita in bianco e nero(Blake, ovviamente), che aveva uno sguardo piuttosto critico verso la Schnee.

“ Mi conosci?”.

“ Sì, erede della Schnee Dust Company...compagnia conosciuta per i discutibili soci in affari e l'uso della forza lavoro.”.

“ Purtroppo non ho alcun ruolo nella compagnia, ma ho intenzione di cambiare certe cose il prima possibile.”.

“ Spero per te sia così.”, concluse Blake. Weiss, quindi, decise di andarsene, mentre Ruby si risolse a Yang. Era la sorella minore, ma a volte sembrava molto più matura della bionda.

“ Che è successo?”, Yang sbuffò e a Jaune vennero in mente le sue sorelle...specie in quel periodo del mese.

“ Uno dei nostri 'amici' da Signal si è scontrato con quella ragazza insieme a me...ma è scappato prima che lei potesse vederlo. Ha dato la colpa a me dello schianto e agitanto un po' di Polvere, questa è esplosa-i due guardarono stupiti la ragazza- ehi, non è colpa mia se quella ragazza ha dei problemi di socializzazione.”.

“ Oh, ci sono quattro anni di tempo per risolvere.”, osservò Jaune.

                                                                                                                            ******

“ Ah, è come un'enorme pigiama party.”, commentò Yang gettandosi sul sacco a pelo e osservando tutti i ragazzi dall'altra parte della stanza a petto nudo, facendo le fusa. Ruby si sbattè le mani in faccia, la bisessualità di Yang era cosa nota dalle loro parti, insieme alla sua capacità di mettersi nei guai.

“ Non so se papà apprezzerebbe tutti questi ragazzi.”.

“ Io di sicuro.”, concluse Yang facendo altre fusa...prima di vedere Jaune con un pigiama a coniglietti. Insomma, era sexy in un certo senso, si notava che si allenava abitualmente, ma...coniglietti, sul serio?

“ Ah, io torno alla mia lettera.”, sbuffò la mietitrice.

“ Scrivi ai ragazzi di Signal?”, chiese Yang, curiosa.

“ Gliel'avevo promesso, e fa schifo non conoscere nessuno a parte te.”.

“ E dai, hai conosciuto Jaune.”.

“ E tu ti sei lanciata contro quella Weiss.”.

“ Touchè. Ma qui è pieno di amici, dobbiamo solo conoscerli. Ehi, quella non è la ragazza di prima.”, chiese indicando Blake, che si stava leggendo un libro in santa pace accanto al candelabro.

“ Sì, ma per favore, non....”, troppo tardi, la bionda si fiondò subito da Blake, trascinandosi dietro Ruby, che invano tentò di resistere.

“ Ehi, grazie per prima.”, incominciò Yang.

“ Oh, prego, è stato un piacere.”, cominciò Blake, chiaramente non interessata alla conversazione.

“ Perciòòò, come ti chiami? Io sono Yang Xiao Long e lei è mia sorellina, Ruby Rose”.

“ Blake Belladonna.”.

“ Bel nome, sta benissimo col tuo fiocco...e il tuo pigiama.”, rispose imbarazzata Yang.

“ Yang, senti, domani sarà una giornata faticosa e vorrei finire il mio libro.”.

“ Di che parla?”, chiese Ruby.

“ Eh?”.

“ Di che parla il libro?”.

“ Oh, riguarda un uomo che si ritrova con due anime a convivere nel proprio corpo, entambe cercando di ottenere il controllo.”.

“ Sai, da piccola ero fissata con queste favole. Volevo diventare proprio come gli eroi di cui raccontano e aiutare le persone.”. La fauna sorrise timidamente.

“ Molto profondo, ma il mondo reale non funziona così”.

“ E' per questo che siamo qui- affermò la rossa convinta- per renderlo migliore.”.

“ Oh, sei così carina.”, cinguettò Yang, stringendo la sorella con forza tremenda, prima che qualcuno le interruppe.

“ Si può sapere chi fa questo... oh, ancora voi due.”, esclamò Weiss vedendo la lottatrice e la fauna.

“ Qualche problema?", chiese Yang incazzata.

“ Sì, siete un azzardo alla mia salute.”.

“ Per favore, qui c'è gente che cerca di dormire.”, s'intromise Ruby, sperando di sistemare subito.

“ Oh, felice di vedere che qualcuno qui ha un minimo di buon senso.”, rispose la Schnee. Blake, sospirando, spense il candelaio.

                                                                                                                                       *******

“ Svegliati, pigrone.”, fu la prima voce che sentì un altro dei nuovi studenti dell'accademia, Lie Ren, prima di aprire gli occhi. La prima cosa che vide, come ogni mattina, fu la sua migliore amica e compagna d'armi, Nora Valkirye. La suddetta era un'iperattiva Cacciatrice dai capelli corti color arancio, occhi verdi e un po' più muscolosa delle altre ragazze( anche considerando il loro allenamento), ed era vestita con un outfit bianco e rosa, con una gonna. Ren invece aveva i capelli neri, con una striscia rosa, occhi dello stesso colore e una camicia verde con pantaloni bianchi.

“ Sai, non riesco a credere che siamo a Beacon da 24 ore. Non che pensavo ci avrebbero cacciati, ma voglio dire, tu sei lo studente perfetto e io sono io.”, continuò la ragazza mentre i due si lavavano i denti.

“ Ma è da pazzi, lo sai. Siamo amici da così taaanto tempo. Quanto probabilità ci sono che staremmo ancora insieme? Beh, non insieme insieme. Non che io dica che tu non sia meraviglioso! Tu sei meraviglioso, ma sarebbe un po' strano...giusto?”, proseguì senza freno mentre sistemavano i sacchi a pelo. Ren intanto sembrava impassibile.

“ Giusto, cosa stavo pensando?- continuò imperterrita, mentre ingoiava un pankake dopo l'altro a colazione-comunque spero che finiremo in squadra assiame. Uhh, dovremmo fare un piano. Per assicurarci di finire nella stessa squadra. Che ne dici di corrompere il preside? Nah, non funzionerebbe, quello ha già una scuola.”.

“ Ehi, che ne dici di un segnale segreto? Sai imitare un bradipo?”, concluse finalmente nello spogliatoio dove avevano messo le loro armi.

“ Nora?”.

“ Sì, Ren.”.

“ Non penso che i bradipi facciano molto rumore.”, disse Ren mettendo una coppia di pistole verdi con delle estremità simili a pugnali, Stormflowers nelle maniche. Nora invece usava un martello/lanciagranate chiamato Maghnild.

“ Ecco perchè è perfetto! Nessuno sospetterà che lavoriamo insieme!”, esclamò entusiasta la ragazza, mentre poco lontano Yang e Ruby prendevano le proprie armi.

“ Allora, Ruby, eccitata?”, disse la bionda prendendo i suoi guanti, Ember Celica.

“ Ovvio che lo sono. Niente discussioni imbarazzanti o altro, oggi l'unica con cui parlerò sarà la mia adorata Crescent Rose.”, commentò la giovane mietitrice prendendo la sua adorata falce.

“ Sai che dovrai comunque parlare con i tuoi compagni di squadra, vero? Che farai in quel caso?”.

“ Beh, immagino che sarò nel tuo stesso team.”, Yang sospirò.

“ Perchè non provi a diventare partner con qualcun altro?”, lì Ruby le puntò il dito.

“ Cara sorellona, stai dicendo che non vuoi essere nel mio team?”.

“ No, cioè sì, ma hai bisogno di altre persone per crescere.”.

“ Hmm, non è un problema, io bevo latte.”, concluse Ruby incrociando le braccia, fintamente offesa. Poco distante, Pyrrha e Weiss discutevano sui nuovi team. Le due si erano incontrate qualche anno prima a Mistral, poco prima della seconda vittoria dell'amazzone ed era nato un certo rispetto reciproco, non proprio un'amicizia, ma comunque simile.

“ Quindi, Pyrrha, ti andrebbe di entrare in squadra insieme? Sono certa che faremmo faville.”, propose l'albina, che sperava di rendere orgogliosi Lancelot e Winter, e allo stesso tempo far diventare verde di bile il padre.

“ Grazie dell'offerta, Weiss, ma senza offesa, ho bisogno di stare lontana per un po' di tempo dai riflettori. Penso che punterò su qualcuno dal profilo più basso.”. Weiss annuì, un po' contrita. Per quanto snob, comprendeva e rispettava il desiderio della compagna di scuola, comunque non si era arresa a trovare qualcuno il più forte possibile come partner. Decise di dare una chance a Ruby, che a quanto aveva sentito aveva saltato due anni di scuola, e anche se non un evento unico, era comunque una dimostrazione delle sue abilità.

“ Emh, scusate, devo prendere le mie armi.”, disse Jaune, appena arrivato. Ci aveva messo quasi dieci minuti a ritrovare l'armadietto in cui aveva messo Crocea Mors e Moon Blanc, ma si vergognava a dirlo davanti a tutti.

“ Prego- disse Pyrrha, spostandosi- per caso ci conosciamo? Tu mi ricordi qualcuno.”. Il cavaliere la guardò con più attenzione, per cercare di ricordare qualcosa.

“ Aspetta, tu non sei la figlia di zia Atlanta?”. Gli occhi della ragazza si allargarono, riconoscendolo.

“ Ah, ora mi ricordo di te, tu sei il figlio di Sieg e Jeanne. Mi hanno mostrato una tua foto tutte le volte che venivano da noi.”.

“ Quindi vi conoscete?”, chiese Weiss.

“ Solo tramite i nostri genitori. Anche Atlanta mi ha parlato molto di te.”.

“ Aspetta- interruppe Weiss- tu conosci già la quattro volte vincitrice del torneo junior di Mistral?”. Jaune guardò entrambe sorpreso, non conoscendo quel fatto.

“ Sul serio? Onestamente non mi interesso a quella roba. I miei dicono che a parte il Vytal Festival, tutte le competizioni di quel genere sono diseducative per qualunque Cacciatore, specialmente gli apprendisti.”.

“ Concordo- confermò Pyrrha-, ho partecipato solo per i soldi, ma è stato tempo perso che avrei potuto usare per allenarmi o eliminare Grimm.”.

“ Abbiamo quattro anni per recuperare, Pyrrha. Ora andiamo.”, concluse Weiss. Pochi minuti dopo tutti i neo studenti erano su un dirupo che dava vicino alla Foresta di smeraldo, col preside Ozpin e la sua assistente, Glynda Goodwitch, che davano le ultime istruzioni. Il primo era un albino piuttosto alto con gli occhi giallo-verdi, occhiali e vestito di verde, armato con un bastone e con in mano una tazza di caffè. La donna invece era bionda, con occhi verdi, vestita di bianco e nero, con una mantella viola e armata con una bacchetta/frustino imbottita di Polvere, anche lei portava gli occhiali.

“ Per anni vi siete allenati per diventare guerrieri- cominciò il preside, mentre gli studenti ripensavano al suo discorso non troppo incoraggiante del giorno precedente- e oggi le vostre abilità verranno messe alla prova nella foresta.”, osservò attentamente tutti gli studenti, sistemati su delle pedane.

“ Durante questa prova incontrerete le persone con cui farete squadra per i prossimi quattro anni- Ruby sospirò-, dovrete dirigervi verso il tempio della foresta e prendere una reliquia. Detto questo la prima persona con cui farete contatto visivo saranno i vostri partner.”.

La maggior parte degli studenti urlò un 'cosa?!', ma lui non ci fece troppo caso.

“ Ora in posizione.”, tutti i ragazzi assunsero una posizione da combattimento e l'uno dopo l'altro vennero scagliati in aria, ognuno costretto a usare una propria strategia d'atterraggio per non spiaccicarsi al suolo.

“ L'uccellino no!”, urlò Ruby, dopo aver preso un corvo in pieno. Per rallentare la caduta, caricò Aura nel fucile e sparò dei proiettili di Polvere il più forte possibile, toccando dolcemente il suolo. Blake utilizzò i suoi cloni riprendere l'equilibrio e poi si attaccò a un albero col rampino della sua katana. Weiss utilizzò i suoi glifi come piattarforme e Yang si limitò a volare usando i suoi spari come propulsore, fino a quando non saltò su un albero.

“ MA CAZZO....!”, fu l'urlo di Jaune perso nel vento. Purtroppo, essendo essenzialmente un tank non si era mai concentrato troppo su cose del genere, e i suoi genitori si erano scordati di dirgli che Ozpin era un pazzo( pur avvisandolo di guardarsi da lui, per certe cose). Il meglio che potè fare fu prendere lo scudo e canalizzarvi un bel po' di Aura, che rilasciò al momento dell'impatto, ammorbidendolo. Ren utilizzò le sue pistole per aggrapparsi a un albero, Nora si mantenne in volo sparando granate col suo martello, mentre Pyrrha si lanciò contro una fitta macchia d'alberi, riparandosi con lo scudo. Tutti gli studenti quindi cominciarono a cercare un partner.

“ Devo trovare Yang! Devo trovare Yang! Devo trovare Yang!”, pensò velocemente correndo tra gli alberi, pensando anche a possibili alternative. Jaune era bravo e simpatico, Weiss era un po' troppo altezzosa, ma molto forte, poi c'era...

“ Blake?!”, per poco non finì addosso alla fauna, che comunque si fece da parte in tempo.

“ Ruby? Già trovato qualcuno?”.

“ Attualmente no. Immagino siamo partner.”, in quel momento si sentirono dei ringhi da tutto attorno e dalle frasche uscirono diversi Beouwolf, Grimm a forma di lupo. Entrambe le apprendiste non persero un istante a prendere in mano le proprie armi.

“ Andiamo.”, disse secca Ruby, prima di lanciarsi all'attacco. Colpì un mostro alla gamba, tranciandogliela di netto, quindi schivò un'artigliata da dietro e rispose con un colpo di fucile, per poi usare la sua semblance. Grazie ad essa poteva raggiungere una velocità molto superiore a quella data dalla semplice manipolazione dell'Aura, rilasciando contemporaneamente petali di rosa, utili per confondere i nemici. Si portò a una certa distanza dai nemici e sparò proiettili di Polvere elettrica, creando fori grossi come palloni da calcio nei corpi dei lupi. Blake non aveva problemi, si liberò della maggior parte dei nemici con uno slash d'Aura e poi colpì il Grimm più grosso con un calcio al mento, per poi schivare una codata, lasciando al proprio posto un clone, e infine decapitandolo. In breve, dei Beouwolf non rimasero che corpi in procinto di decomposizione ultrarapida e le ragazze ripresero il loro cammino verso il tempio della foresta. A circa mezzo chilometro di distanza, invece, Yang stava cercando Ruby.

“ C'è qualcuno?!”, urlava ad alta voce cercando la sorella. Si avvicinò a due cespugli sperando di trovarla, ma invece mancò di poco le zampate di due Ursa, Grimm a forma di orsi.

“ Nope. Ehi, avete visto per caso una ragazza vestita di rosso, con gli occhi d'argento e una falce più grossa di lei?”. I mostri per tutta risposta le balzarono addosso, ma la bionda schivò con capriole molto precise, per poi balzare sulla testa dell'orsa più piccolo e colpire con un pugno potenziato da uno sparo, mettendolo al terreno. Quindi bloccò una zampata dall'altro e gli sparò un proiettile di Polvere di fuoco dritta in bocca, ma non fu abbastanza per ucciderlo, perse solo fumo dalla bocca.

“ Tutto qui, voi ragazzi siete proprio lenti...”, in quel momento una ciocca di capelli color oro le cadde davanti agli occhi e i suoi occhi divennero color fiamma. E in tutta Remnant c'era una regola non scritta...mai, MAI, toccare i capelli di Yang Xiao Long!

“ MOSTRI!”, l'Aura della Cacciatrice si trasformò in fiamme dorate e sparò un altro pugno al Grimm, con una forza centuplicata. Il mostro si ritrovò un pezzo di torace in meno e Yang si rivolse verso l'altro, prima che un altro gruppetto di Ursa arrivò dall'altra parte, ma fortunatamente, in quel momento dei laser bianco azzurri li colpirono, facendoli retrocedere e Weiss entrò in scena con un balzo, impugnando Myrtenaster.

“ Oh, tu no!”, sospirò Yang.

“ Non hai molta scelta, sai?”, commentò l'albina, selezionando della Polvere di ghiaccio e creando degli spuntoni, usando i suoi glifi per rendere il colpo ancora più preciso, e impalando la maggior parte dei Grimm sul colpo.

“ Ah, spero Ruby abbia più fortuna di me.”, borbottò Yang, caricando le armi. Poco distante, Lie Ren stava affrontando un King Taijitu, un grimm serpente a due teste, una bianca e una nera. Il rettile l'aveva privato delle sue pistole, costringendolo a ridurre al corpo a corpo, fortunatamente il suo controllo sull'Aura non era roba da poco. Mise più energia nelle mani per bloccare le zanne prima di un morso e si preparò a strapparle, quando uno sparo si infilò nell'occhio del serpente, facendolo esplodere dall'interno. In quel momento Jaune saltò fuori dagli alberi, Moonblanc in una mano e lo scudo nell'altra.

“ Sparisci, verme troppo cresciuto!”, la testa rimanente fece per attaccare il giovane cavaliere, ma Ren fu più veloce, recuperò le proprie armi e vi saltò sopra, infilandovi le lame e incanalando una buona porzione della sua Aura, facendola esplodere. Quindi si diresse verso il nuovo partner.

“ Grazie dell'aiuto, come ti chiami?”.

“ Jaune Arc. Dolce, breve, un giro di lingue. Le ragazze lo adorano.”.

“ Sul serio?” chiese il pistolero scettico. Il biondo abbassò la testa.

“ No, non funzionava neanche al mio villaggio.”. Ren sospirò, gli era capitato il tipo 'forte, ma cretino'.

“ Andiamo, dobbiamo ancora prendere una reliquia.”. I due quindi si rincamminarono, con il moro intenzionato a trovare Nora. La pel di carota nel frattempo aveva incontrato un gruppo piuttosto folto di Boarbataskus, Grimm cinghiali, distruggendoli l'uno dopo l'altro col suo inimitabile stile. Uno di quei mostri le saltò addosso, ma lei schivò con una giravolta e lo schiacciò col martello, per poi trasformarlo in un lanciagranate e sparare una raffica di colpi in tutte le direzioni. Un esemplare un po' più grosso degli altri provò a prenderla, ma uno scudo gli si spiaccicò in faccia, prima di venire riafferrato da Pyrrha. L'amazzone quindi prese la sua spada, Milo.

“ Benvenuta nella mischia!”, la salutò Nora, calciando un altro Grimm e in breve le due Cacciatrici fecero piazza pulita dell'intero branco. Quindi Pyrrha andò a salutare la nuova partner.

“ Piacere di conoscerti, io sono Pyrtha Nikos, e...”, prima di accorgersene, venne avvolta in un abbraccio stritolatore da Nora.

“ NORA VALKYRIE, LA TUA NUOVA SUPER MIGLIORE AMICA! Ora andiamo a cercare Ren, ha promesso di farmi un sacco di pankake dopo la prova!”, disse tutto in un fiato e trascinò via la campionessa, verso il centro della foresta, intenta a chiedersi in cosa si fosse cacciata.

                                                                                                                                      *******

Mentre anche le ultime coppie si erano formate, Blake e Ruby erano arrivate al tempio...più che altro un ammasso di colonne rovinate con degli scacchi su dei basamenti.

“ Prendiamo un cavallo?”, chiese Ruby, porgendo il suddetto pezzo alla fauna.

“ Perfetto, ora sbrighiamoci, prima che.:.”, in quel momento un Ursa uscì dalla macchia urlando dal dolore con esplosioni rosa dietro di lui. Cadendo a terra, Ruby e Blake videro Nora che si agitava come una bambina e Pyhrra aggrappata a una delle placche ossee del mostro.

“ Nora, per favore, non provarci più”, chiese la campionessa, ansimando sul mostro distrutto, mentre la sua partner corse verso una torre e se la mise in testa, canticchiando ' I'm queen of the castle, i'm queen of the castle, i'm queen of the castle'.

“ Sbaglio, o ha cavalcato un'Ursa?”, chiese Blake a Ruby.

“ Emh...”, borbottò la rossa, prima che un rumore la interruppe.

“ Scansatevi!” e Yang cadde accanto a loro dal nulla.

“ Sbaglio o tua sorella è appena caduta dal cielo?”, chiese nuovamente Blake.

“ Emh...”, in quel momento anche Jaune cadde da chissà dove urlando, mentre Ren uscì dagli alberi inseguito da uno scorpione gigante, un Deathstalker.

“ Sbaglio o quel tipo è inseguito da un Deathstalker?”, chise ancora Blake e Yang esplose letteralmente.

“ MA POSSONO PASSARE DUE SECONDI SENZA CHE SUCCEDA QUALCOSA DI PAZZESCO?!”, letteralmente due secondi dopo( scanditi pure da un timer nascosto chissà dove), si sentì la voce di Weiss dal cielo.

“ COME HAI POTUTO LASCIARMI QUI?!”, urlò l'erede della SDC aggrappata alla zampa di un uccello enorme, un Nevermore.

“ TI AVEVO DETTO DI CADERE!”, urlò la lottatrice. Weiss sospirò e fece quanto detto, per poi atterrare su un glifo a mezz'aria e guardare la partner con uno sguardo perforante, rilasciando anche un po' di istinto omicida.

“ Sul serio, tua sorella è di due anni più piccola ed è molto più matura. Prendi esempio da lei.”. Per tutta risposta Yang le diede il sovrano di tutti i diti medi, mentre Pyrrha aiutava Jaune a rialzarsi e Nora sparava granate contro il Death Stalker, per tenerlo occupato.

“ Ok- disse Jaune, ringraziando la sua riserva d'Aura di averlo già fatto riprendere-, il nostro obbiettivo è solo portare le reliquie alla scuola, non dobbiamo combattere questi cosi, corriamo via.”.

“ Accordato. Tutti di corsa!”, confermò Ruby e il gruppetto di Cacciatori e Cacciatrici corse nella direzione opposta ai due Grimm, continuando a spararvi contro per rallentarli. Nel frattempo Weiss prese il ciondolo a forma di mela che portava e premette un piccolo pulsante.

“ Tempo di fare sul serio.”, disse decisa prima di formare un glifo e saltare il più in alto possibile, sparando delle schegge di ghiaccio ai due Grimm. Non ebbe molto effetto, ma non si perse d'animo e cambiò la Polvere nel contenitore con della Polvere neutrale(pura forza bruta, intendiamoci) e lanciò laser a una velocità incredibile.

“ Ma come fa?”, chiese Ruby.

“ Lo scopriremo dopo, ora ci serve un piano.”, urlò Jaune, che osservò con attenzione il luogo dove si trovavano. Erano arrivati vicino al precipizio da cui erano partiti, c'erano varie rovine e probabilmente non avrebbero mai potuto tornare al punto di partenza senza uccidere quei mostri. Blake saltò nel burrone e si aggrappò col rampino a una colonna, attirando con degli spari l'attenzione del Nevermore, che lanciò alcune delle sue penne. Ruby attivò la sua semblance e saltò fino alla colonna dove con dei colpi di falce ben mirati deflettè le piume. Yang e Weiss intanto continuavano a sparare contro l'uccello, mentre Jaune, Pyrrha, Nora e Ren si occupavano del Deathstalker.

“ Beccati questo, formicone troppo cresciuto!”, urlò la martellatrice, sparando granate di Polvere cariche della sua Aura. Il mostro non era visibilmente ferito, ma non gradiva particolarmente e avanzò verso di lei per colpirla, ma Ren si mise in mezzo. Normalmente l'artista marziale non aveva così tanta forza da bloccare un Grimm di quelle dimensioni a piena potenza, ma in quel momento un'energia bianca lo avvolse e con una palmata infusa di Aura dritta su una delle chele riuscì a rispedirlo indietro di vari metri. Stupito, si girò verso Jaune, che brillava di Aura.

“ E' la mia semblance, posso amplificare l'Aura altrui. Ora, Pyrrha, colpiscilo al pungiglione!”, l'amazzone guardò l'obbiettivo scelto da Jaune e vide che in effetti era già danneggiato, probabilmente colpa degli spari di prima. Per tutta risposta lanciò lo scudo con tutta la forza che aveva e usò la sua semblance, Polarità, per manipolarlo. Il pungiglione dorato cadde sulla corazza del suo proprietario, ma senza fare un danno serio.

“ NORA!”, urlò alla partner, che capendo, balzò sul suo scudo, usandolo come trampolino per saltare più in alto possibile e quindi si diede una spinta col lanciagranate, infilando il pungiglione dritto dritto negli organi vitali(o qualsiasi altra cosa il Grimm avesse) e mettendo fine alla sua vita.

“ SPERO- CHE- TU-ABBIA-FAME!”, urlò Yang al Nevermore. Mentre l'altro gruppo aveva finito, le quattro Cacciatrici erano ancora occupate col loro avversario, Yang era saltata dritta nella bocca dell'uccellaccio, serrandola col pugno e sparandovi dentro con l'altro. Sì, era così pazza.

“ Ruby, qualche idea?!”, chiese Blake disperata, e la rossa formulò un mezzo piano, ma avrebbe avuto bisogno della collaborazione di tutti. Condivise la sua idea con Weiss, che annuì e colpì con un fulmine il Nevermore, che lasciò andare Yang, presa poi da un glifo.

“ Tu sei completamente fuori di testa.”, commentò la schermidore, appena la partner tornò da lei.

“ Sì, sì, intanto che si è inventata mia sorella?”, Weiss la informò e la bionda sorrise sadica. Ruby attirò il Nevermore proprio davanti alla parete del dirupo, dove Blake rilasciò un clone infuso di Polvere di ghiaccio, che bloccò il mostro. Quindi le due andarono su due colonne l'una sopra l'altra, dove sistemarono il nastro di Blake a mò di fionda, Ruby si agganciò con una falce e Weiss la bloccò con un glifo gravitazionale, creandone anche altri sulla parete dietro l'avversario.

“ Pronta?”, chiese Weiss.

“ Prontissima.”, rispose la rossa, che venne lanciata a piena velocità contro l'enorme uccello, afferrandogli il collo con la falce e quindi usando i glifi come propulsore insieme alla sua semblance e agli spari di Crescent Rose, trascinandosi dietro il mostro, fino a quando arrivata al punto di partenza di quella mattina, venne decapitato, sparendo in un vortice di fumo e petali di rosa. Ruby, sfinita, crollò sull'erba.

“ E anche questa è fatta...”.

                                                                                                                                    ********

Dopo aver ricevuto le adeguate cure, tutti i nuovi studenti si erano radunati nella sala grande, dove il preside stava annunciando i nuovi team.

“ Jaune Arc, Pyrrha Nikos, Nora Valkyrie e Lie Ren, voi avete raccolto la torre bianca e per i prossimi quattro anni lavorerete insieme come team JNPR...guidato da Jaune Arc.”, il biondo strabuzzò gli occhi, non credendo alla notizia, ma gli altri si congratularono con lui.

“ Ruby Rose, Weiss Schnee, Blake Belladonna e Yang Xiao Long, voi avete raccolto il cavallo bianco, e sarete conosciute come team RWBY...guidato da Ruby Rose.”. Yang abbracciò la mietitrice sorpresissima, sotto gli sguardi d'approvazione di Blake e Weiss.

“ Sembra he questo sarà un anno interessante.”, osservò il preside.

                                                                                                                             ********

Ad Atlas la scena non era molto diversa, il generale Ironwood, preside della scuola, stava annunciando l'ultimo dei nuovi team. Era un uomo sulla tarda trentina vestito di bianco con i capelli neri e qualche strisca grigia, e occhi azzurri. Emanava una certa presenza di potere e autorità in linea col suo ruolo, era conosciuto d'altronde per essere un uomo piuttosto stretto e severo, a parte eccezioni piuttosto rare.

“ Shouchiro Seaspell, Emil Rj Fenris, Penny Polendina e Ciel Soleil. D'ora in poi sarete noti come il team SESP( pronunciato seaspell)...guidato da Shouchiro Seaspell.”.

“ Complimenti, fratello.”, sussurrò Emil al partner.

“ Congratulazioni, Shouchiro”. Lo imitò Penny. Ciel non disse niente. Era una ragazza di colore vestita di bianco, con una gonna azzurra e un berretto dello stesso colore, non sembrava molto contenta di essere in squadra con due fauni, uno dei quali era il leader.

                                                                                                                            ***********

Lo stesso scenario si ripeteva ad Haven. Il preside Lionheart, un fauno leone con capelli e barba bianchi e pelle scura, chiamò gli ultimi due team.

“ Sun Wukong, Neptune Vasillas, Scarlet David e Sage Ayana, lavorerete insieme come team SSSN... guidato da Sun Wukong.”. Il fauno scimmia sorrise, battendo il cinque ai compagni. Neptune aveva i capelli azzurri e la pelle scura, vestito di Rosso, Scarlet era il più chiaro del gruppo, vestito come un pirata e Sage aveva i capelli verdi e un cappotto bianco, oltre che pelle color cioccolato fondente.

“ Cinder Fall, Neo Politan, Mercury Black ed Emerald Sutrai, voi sarete il team CEMP(camp)...guidato da Cinder Fall.”. Cinder era una ragazza con un vestito da archeologa con i capelli castani e gli occhi color ambra, Neo aveva i capelli neri, occhi verdi ed era la più bassa, Mercury aveva capelli argentati con vestiti dello stesso colore, mentre Emerald aveva capelli color menta, pelle scura e occhi rossi. La leader sorrise sadica, mentre il preside ringhiò tra i denti.

                                                                                                                     ********

In un magazzino nei pressi di Vale, uno dei criminali più sconosciuti del regno, stava facendo gli ultimi piani. Era Roman Torchiwick, lo stesso ladro che aveva causato involontariamente l'ammissione anticipata di Ruby. Era un uomo sulla trentina, coi capelli arancioni e vestito di bianco. Stava osservando una mappa di Vale, con diverse zone segnate in rosso Poco lontano da lui, una figura molto bassa in ombra si stava esercitando con una pistola, mirando in fretta a vari bersagli sparsi per il magazzino e sparando a mezz'aria con mosse acrobatiche.

“ Ci serviranno più uomini.”.


Salve a tutti, scusate per l'attesa, ma ho avuto non pochi impegni. Questo è il capitolo più lungo che scrivo da non so più quanto tempo e spero che i cambiamenti apportati vi siano piaciuti, in particolare quelli per Weiss, perchè metto in chiaro una cosa...io detesto quelle fic dove il suo ruolo nei primi episodi è preso paro paro dal canon, soprattutto se per un motivo o per un altro c'è qualcosa che dovrebbe farla comportare in maniera più educata con Ruby e le altre. E alla fine il litigio dopo la lezione di Port o finisce uguale al canon, o è solo un modo per mostrare quanto figo, intelligente e bello è l'oc di turno...che palle! A questo punto preferisco farle andare d'accordo fin da subito. Intendiamoci, quella parte mi va più che bene in canon, ma rileggerla ancora e ancora nel fandom mi fa diventare matto. Poi qui non avevo molti modi per far iniziare una storia tra Yang e Weiss, quindi le ho fatte diventare subito partner. Ora non sono sicuro di quando tornerò su questa storia, a presto.

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Capitolo 3
*** Preparativi ***


                                                                                                              Capitolo 3: Preparativi

Era passato qualche giorno dall'iniziazione e i vari team si erano aggiustati abbastanza bene e avevano cominciato a scambiarsi consigli e metodi d'allenamento.

“ Weiss, ma come fai a sopportare ogni giorno questa roba?”, chiese Ruby, sfiancata, all'albina dopo una serie di giri lungo il campus.

“ Quasi sei anni di pratica.”, rispose la suddetta, stiracchiando il collo sudaticcio.

“ Mica male, regina dei ghiacci.”, scherzò Yang impressionata. Il gruppo aveva notato come Weiss era diventata molto più veloce durante l'iniziazione e lei aveva svelato il suo segreto.Lancillotto si era accorto che l'allieva mancava di stamina e forza fisica naturali, così aveva cominciato a farle indossare dei pesi, e col proseguire dell'addestramento aveva anche installato nel suo ciondolo un dispositivo con Polvere gravitazionale.

“ Ah, le spalle.”, si lamentò Blake. Si aspettava di trovare una ragazzina viziata, ma Weiss Schnee era decisamente una serie apprendista Cacciatrice, che non trascurava il proprio allenamento. Non sapeva se fosse una buona o una cattiva notizia. Contemporaneamente, anche il team JNPR si stava allenando. Pyhrra aveva notato che Jaune era il meno ferrato in scontro corpo a corpo, quindi avevano deciso di rimediare.

“ Jaune, serra meglio le braccia.”, disse l'amazzone al proprio leader, che parò appena un calcio. Jaune provò quindi a contrattaccare con un pugno, ma Pyrrha bloccò facilmente e lo colpì nello stomaco, fortunatamente stavano usando l'Aura solo come scudo.

“ Cazzo.”, si lamentò dolorante. Nora lo guardò ridendo, mentre Ren sospirò.

“ Oh, adoro il nostro leader senza paura.”, disse felice la rossa, facendo imprecare Jaune.

“ Sono morto.”. Poco dopo i due team erano allo stesso tavolo a mensa, parlando dei rispettivi allenamenti.

“ Su, Jaune, non sono andata così pesante. Dovresti vedere che allenamento facevano mia madre e mio zio.", disse Pyrrha al cavaliere biondo, che aveva messo la testa sul tavolo, commentando quanto la rossa fosse un totale mostro.

“ Non hai ancora visto me, ragazzo vomito.”, ridacchiò Yang, prendendo una pera.

“ E basta,Yang.”, le disse Ruby.

“ Tu intanto non sai ancora dare un pugno decente.”.

“ Non è colpa mia se non ho preso niente da papà.”.

“ Ma devi comunque imparare qualcosa.”, provò a convincerla Yang, prima di essere interrotta da un urlo.

“ METTIMI GIU' LE MANI DI DOSSO!”, il gruppo si voltò notando Velvet, le cui orecchie venivano tirate da uno dei membri del team CRDL.

“ Ve l'ho detto che sono vere.”, rise tronfio il tipo col mohawak che la tratteneva.

“ Ce la sono cercata.”, disse Jaune, cominciando a fare un conto alla rovescia con le dita.

“ Che intendi?”, chiese Pyrrha, sorpresa che il suo leader non muovesse un muscolo per aiutare, visto il suo stesso padre e alcune delle sue sorelle erano fauni..

“ Ora vedrai cosa succede a seccare la persona più vicina su tutta Remnant a una principessa.”.

“ Aspetta- lo interrubbe Blake- vuoi dire che...?”, il suddetto tipo col mohawak finì sul tavolo, sbattendo un enorme tonfo. Fortunamente gli anni di lotta ai Grimm dei ragazzi avevano allenato i riflessi dei ragazzi abbastanza dal salvare loro i piatti da un'ingloriosa fine, mentre il resto del team CRDL soffriva orribilmente.

“ BASTA, PER FAVORE!”, implorò Cardin, mentre Velvet lo teneva per il collo.

“ Come volevasi dimostrare.”, commentò il biondo.

“ Se lo merita, detesto quelli come lui.”, disse Pyrrha infuriata, pensando a certi idioti che avevano provato a toccare i suoi fratelli minori. Tutti gli altri annuirono: Ruby e Yang erano state cresciute da persone rispettose dei diritti dei Fauni, Nora e Ren avevano ricevuto aiuto da diversi durante la loro infanzia e anche Weiss, sebbene( con un paio di eccezioni) non fosse così vicini ad essi, riteneva un simile comportamento inqualificabile per uno studente di Beacon.

“ Ma che intendevi con 'persona più simile a una principessa'?”, chiese Yang. Tutti gli altri guardarono Yang e Ruby con uno sguardo di stupore, Nora fece addirittura un risolino, prima di essere interrotta da Ren, che spiegò.

“ E' la figlia di Iskandar Scarlatina, il Conquistatore. ”. Blake sputò la sua acqua addosso a Pyrrha, per poi rischiare di soffocare fino a quando Yang non le diede una pacca sulla spalla.

“ E' QUI A BEACON?!”, urlò stupefatta.

“ Yep- rispose Jaune, come fosse una cosa normalissima- per me è come una cugina.”.

“ Non invidio quei cretini- commentò Weiss, guardando il team CRDL che scappava urlando a Velvet che gliel'avrebbero fatta pagare- se metà delle voci che ho sentito sul team CVFY sono vere, sono morti.”. Tutti annuirono, non volendosi immaginare il futuro calvario del team CRDL.

                                                                                                                                          ******

Nel frattempo a Schnee Manor, Lancelot stava bevendo una birra col maggiordomo, Klein. Era un uomo sulla cinquantina con un po' di pancia, quasi calvo con radissimi capelli castani, lentiggini e occhi che sembravano cambiare spesso per motivi misteriosi. Lavorava lì da quando la signora Schnee era un adolescente e aveva praticamente cresciuto i tre bambini al posto dei genitori. Sebbene Lancelot andasse d'accordo pressapoco con tutti i dipendenti, Klein era l'unico vero amico che aveva sul posto di lavoro.

“ Quindi Fiocco di neve sta bene?”, chiese l'uomo.

“ A quanto pare è finita in un team di matti, con la figlia di Ghira, quella di Summer e quella di Tai.”, rispose il cavaliere divertito. Quando aveva ricevuto la notizia aveva riso per quell'incredibile serie di coincidenze. Aveva dovuto sopportare le lamentele di Jaques, ma ne era valsa la pena.

“ Oh, grande Oum, non ci credo.”.

“ Neanch'io, tremo al pensiero di quando verranno a farci visita.”.

“ Ah, mi ricordo quando lei era ancora solo una bambina così sola.”.

“ E' cresciuta e diventata più forte, amico mio, ma non per questo smetteremo di proteggerla.”.

“ Giusto, un brindisi. A Weiss Schnee!”.

“ A Weiss!.",concordò Lancillotto, alzando il bicchiere, prima che il suo scroll squillasse, “ Scusa un momento- disse il cavaliere all'amico, e dopo una breve conversazione sbuffò- era Jaques. Un gruppo piuttosto folto di Grimm si sta dirigendo qui. Vado, distruggo e torno. Non aspettarmi per cena.”.

“ Buon lavoro.”, disse il maggiordomo all'amico, che con un balzo uscì da una finestra aperta. Pochi minuti dopo, era nella distesa ghiacciata fuori dal palazzo, di fronte a una vera orda di mostri, per lo più Ursa e Creep, strani rettili bipedi.

“ Mhh, Salem si sta dando da fare in questo periodo.”, commentò Lancillotto, prima di attivare la sua semblance. Il suo corpo venne ricoperto da un'armatura di pura Aura, simile a quella che portava normalmente, ma con in più un elmo con una visiera a foma di T.

“ Fatevi sotto.”, disse, per poi lanciarsi con uno scatto in mezzo a loro e calare Arondlight. Un singolo fendente scaraventò in aria decine di Grimm, e con un balzo vennero tagliati in due dallo spadaccino, che poi infuse la propria corazza di Polvere di tuono e si fiondò a terra, scatenando un'autentica tempesta. Un Beringel, una sorta di enorme gorilla, ruggì e si lanciò contro Lancillotto, colpendolo con un potente pugno, parato con difficoltà con una mano. Il cavaliere grugnì, stupendosi che la regina dei Grimm avesse spedito un Grimm così anziano contro di lui, e spaventato che ne avesse già risvegliati, la situazione era peggio del previsto.

“ La tua regina ti ha detto di sbarazzarti di me,vero? Beh, hai trovato pane per i tuoi denti.”, commentò il Cacciatore, infondendo più Aura nel piede destro e calciando il gorilla, causando un'esplosione fiammeggiante. Il mostro finì su un gruppetto di Beouwolf, schiacciandoli.

“ ROAAAARGH!”. Il mostro si lanciò di nuovo su Lancillotto, che non era impreparato. Puntò in avanti la spada e sparò dei proiettili di ghiaccio, bloccando le gambe del Grimm, che provò comunque a proseguire. C'era da dire sui Grimm che non mancavano in tenacia. In ogni caso, lo spadaccino non provò nessuna pietà e partì con un affondo infuso di tutta la sua Aura, distruggendo il primate e decine di altri Grimm con lui. Rimase solo un Beouwolf, che provò a scappare, ma Lancillotto, senza pietà, premette un pulsante sull'elsa della spada, che si divise in due e fece partire un raggio laser, aprendogli un buco nello stomaco.

“ Ah- si sedette sulla neve, sospirando, mentre la sua sciarpa volò via, rivelando branchie sul collo- che cazzo sta succedendo?”.

                                                                                                                                              *****

Nel frattempo, a Mistral, i soldati della White Fang stavano facendo uno strano esercizio.

“ Addestrare Grimm, sul serio?”, chiese un ragazzo dai capelli rossi e corna di toro. “ Vi serviranno, se volete sfondare le difese di Beacon. E c'è bisogno che vi abituiate.”. Rispose una bellissima ragazza dai capelli neri, gli occhi color ambra e vestita con un vestito rosso a ricami color oro. “ Non hai tutti i torti.”, commentò il fauno, infastidito. Il suo nome era Adam Taurus, leader della sezione di Vale della White Fang ed ex partner di Blake, considerato da alcuni dei suoi uomini alla stregua di un eroe, ma in realtà un totale psicopatico. Ma persino come lui provare ad addestrare quei mostri era a dir poco strano, eppure i suoi soldati cercavano di tenerli a bada con corde e catene, qualcuno cercava pure di dare degli ordini semplici. E qualcuno obbediva pure.

“ Come procede la fase 1?”, chiese la ragazza.

“ Bene, nonostante le lamentele di Torchwick sul lavorare con noi.”.

“ Smetteranno, se non vuole vedersela con me.”.

“ Bene, notizie di Blake, invece?”.

“ E' a Beacon, in team con l'erede degli Schnee.”, il fauno si illuminò di rosso.

“ COSA?!”, urlò, sentendosi a dir poco tradito e illuminandosi di rosso. Odiava gli umani più di qualsiasi altra cosa, e gli Schnee erano al primo posto. Collaborava con la donna solo perchè quest'ultima e i suoi due scagnozzi aveva usato metodi mooooolto persuasivi.

“ Calmati, ci occuperemo di lei. Ora però devo andare, io e gli altri abbiamo lezione domani.”. “ E' proprio necessaria quella copertura? Tanto distruggerete tutte le scuole.”.

“ Può essere utile per imparare di più su di loro, tu pensa a quegli idioti.”, indicò un gruppetto di fauni che stavano scappando da dei Grimm usciti fuori controllo. La donna sparò delle palle di fuoco, disintegrando i mostri.

“ Colpa mia se questa cosa va contro tutto quello che pensiamo di conoscere?”, obbiettò Adam.

“ Non hai tutti i torti- iniziò Cinder-, ma dovrete imparare a usarli per l'inizio del Vytal Festival o deciderò che non mi sarete di nessun aiuto.”, concluse puntando il dito sul petto dell'altro, mentre uno dei suoi occhi si illuminò di una strana luce. Adam indietreggiò cauto, riconoscendo quello strano segno dal giorno in cui lei aveva quasi massacrato la sua truppa, senza uccidere un solo uomo e per poi offrirgli un'alleanza, proposta già fatta giorni prima, ma rifiutata.

“ Non sottavalutare i fauni, Ms. Fall, potresti pentirtene.”. Lei ridacchiò.

“ Posso dire lo stesso di te.”, rispose prima di andarsene, sculettando un po'. Adam sospirò e si mise una mano in fronte.

“ Perchè le più gnocche sono sempre o delle frigide o delle psicotiche?”, commentò, ripensando a Blake. Erano parte durante il periodo della White Fang, ma lei si era stufata di continuare a uccidere e se n'era andata durante un attacco al treno. Si era ripromesso di fargliela pagare.

“ Aspetta, piccola mia.”.

Scusate per il pessimo capitolo dopo un simile ritardo, ho avuto un periodo piuttosto duro tra esami e pigrizia generale, e onestamente non sapevo che fare di particolare in questo capitolo. Cercherò di rimediare nel prossimo, con molti più scontri. Ringrazio tra l'altro Evil Ulquiorra, che mi ha dato un'ideuzza per rendere la battaglia al porto un pò più difficile, e tra l'altro riprenderà il suo crossover con Godzilla a breve sull'account evil65...ed è anche il suo compleanno, fategli gli auguri. Ringrazio tutti i recensori e spero di vedervi su altro crossover con Kamen Rider e una light novel italiana stile Mahou Shoujo,Moon Infinity, che sarà scritta in collaborazione Xephil(bravissimo), a presto!

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Capitolo 4
*** Il porto ***


Era un mattino tranquillo al porto di Vale, il sole splendeva e i lavoratori sbrigavano i loro doveri, mentre quattro ragazze di nostra conoscenza camminavano verso i moli, una delle quali non propriamente sveglia.

“ Ricordami che ci facciamo qui,Weiss, io ho ancora sonno.”, chiese Yang sbadigliando.

“ Io e Ruby abbiamo concordato che dobbiamo scoprire di più sui nostri futuri avversari, e poi è il Vytal festival, c'è di tutto, vuoi perdertelo?”, commentò l'albina, indicando tutto attorno con le braccia.

“ Non che ci siano molte bancarelle, ora.”, notò Blake, guardando il porto, ancora in preda ai preparativi. La maggior parte dei negozianti stava mettendo striscioni di ogni forma e colore, decorazioni di vario genere e anche degli striscioni pubblicitari.

“ Ehi, io voglio vincere, cercate d'essere d'aiuto.”, rispose Ruby alle compagne. Arrivando al porto, notarono diversi poliziotti davanti allo stesso negozio che la rossa aveva salvato da Torchwick pochi mesi prima.

“ Qualche problema?”, domandò Ruby avvicinandosi.

“ Furto di Polvere, il terzo questa settimana.”, rispose il poliziotto.

“ Sospetti?”, chiese Weiss, irritando leggermente il poliziotto, fino a quando non vide le armi. Alcuni poliziotti non erano esattamente molto vicini ai Cacciatori, più che altro perchè questi ultimi svolgevano il lavoro di vigilanza meglio di loro, ma sapeva che farli incavolare era una pessima idea.

“ La White Fang e Torchwick, soprattutto, anche se potrebbero esserci nuove bande.”.

“ Come se i Grimm non fossero già un problema.”, borbottò Yang.

“ O la stessa White Fang.”, commento Ruby, guadagnandosi un'occhiata da Blake.

“ Potresti evitare di parlarne, per favore?”.

“ Scusa,Blake, non sono esattamente molto vicina con quegli assassini.”.

“ Neanch'io- si aggiunse Weiss- il mio maestro di spada è addirittura un fauno e li considera nientemeno che ipocriti.”,la mora stava per dire qualcosa, quando sentirono un brontolio dietro di loro, trovando il team JNPR che guardava il negozio con aria delusa.

“ Anche questo? Ok, a questo punto è una congiura!”, si lamentò Pyhrra.

“ Mancanza di munizioni?”, chiese Yang, guardando il gruppetto di amici.

“ No, io e Nora volevamo fare un esperimento con i nostri vestiti.”, sospirò Ren.

“ Polvere?”, chiese curiosa Ruby.Il gruppo si spaventò leggermente pensando a cosa avrebbero potuto fare Nora se avesse avuto in continuazione accesso a una fonte di elettricità per alimentare la sua semblance, o Ren per potenziare le sue tecniche marziali.

“ Sì, esatto.”, rispose Jaune, seccato anche lui.

“ Ve ne presterei volentieri, ma ormai ne ho anch'io a malapena.”, confessò Weiss.

“ Non possiamo continuare così, serve una soluzione.”, osservò Yang.

“ Penso di poter provvedere io.”, disse una voce dietro di loro. Si voltarono, trovandosi dietro un fauno dalla coda di scimmia con la pelle scura e i capelli biondi... Sun Wukong era arrivato a Vale.

                                                                                                                                  *****

“ Quindi, Sun, di che parlavi prima?”, chiese Blake al misterioso fauno. I due team erano andati in un bar assieme al loro misterioso nuovo amico, cercando di capire se potevano fidarsi di quest'ultimo.

“ Ho un gruppetto di amici di Atlas che mi hanno informato di un furto a spedizioni della SDC.”.

“ E da dove vengono le tue informazioni?”, chiese Weiss sospettosa.

“ Vengo ora ora da Mistral, ti lascio immaginare.”.

“ Mhh, mi accontento per ora.”.

“ Comunque, il furto sarà domani alle 6, aspetto anche un altro amico.”.

“ Anche lui è uno studente?”, s'informò Ruby.

“ Sì, di Atlas.”, rispose Sun, guadagnandosi una strana occhiata da tutti, Weiss in primis.

“ Per caso si tratta di Souchirou Seaspell?”, chiese Weiss. Aveva incontrato il fauno serpente in un paio di 'vacanze d'allenamento'(sostanzialmente Lancelot e/o Winter la portavano il più lontano possibile da Schnee Manor) e poteva considerarsi in buoni rapporti con lui e la madre, avendo anche incontrato anche alcuni dei suoi 'informatori'.

“ E' nel suo team.”.

“ Complimenti per le connessioni.”, disse Blake sinceramente ammirata.

“ Oh, ho solo avuto la fortuna di essere addestrato col suo parner.”.

“ Da chi?”, lo interrogò Nora mettendo la sua faccia a pochi centimetri da quella di Sun( causando un ringhio da parte di Ren) e misteriosamente si era procurata un cappello alla Sherlock Holmes.

“ King Hassan in persona.”, tutti lo guardarono per quasi un minuto intero di silenzio...per poi scoppiare a ridere.

“ Molto divertente, Sun. Comunque non importa.”, disse Ruby con un po' di lacrime agli occhi. Nessuno di loro era intenzionato a ferire il loro nuovo conoscente, ma l'idea che l'assassino più famoso della storia di Remnant prendesse un apprendista, per poi lasciarlo andare così, era quasi ridicola.

“ Sì, infatti, scusate lo scherzo idiota.”, ridacchiò a sua volta Sun, sebbene fosse tutto vero. In quel momento qualcosa gli cadde dritto sulle spalle, facendolo sobbalzare, ma senza farlo cadere, né rompere la sedia.

“ Ehi, Sun, non mi dire che stai flirtando con tutte queste ragazze in comteporanea. Mi deludi, fratello.”, scherzò il nuovo arrivato. I team RWBY e JNPR guardarono stupefatti come un fauno lupo un po' sovrappeso e armato con due tonfa in metallo dall'aria molto pesante stava tranquillamente seduto sulle spalle di Sun, in una maniera goffa, ma allo stesso tempo quasi aggraziata.

“ Ccccccciao, Emil.”, digrinò il fauno scimmia tra i denti, mentre gli altri li guardavano muti. Poi improvvisamente Sun afferrò Emil e lo lanciò sulla strada, per poi raggiungerlo e colpirlo con un poderoso calcio, parato con una mano.

“ E calmati.”, disse allegro il ragazzo in kimono, dandogli un colpetto in testa.

“ Dovremmo fermarli?”, chiese Ruby.

“ Nah, anche io e gli altri membri della guardia cittadina facevamo così a volte.”, le rispose Jaune.

“ Ehi, Emil, non causare problemi.”, arrivò la voce di Shouchiro dall'altro lato della strada, accompagnato da Penny e Ciel, che guardava dall'altra parte. Il resto del gruppo quidi saltò sulla strada.

“ Piacere, Jaune Arc, siete i compagni di squadra di questo tipo?”.

“ Esatto, siamo gli amici di Emil.”, rispose Penny.

“ Compagni di squadra.”, precisò Ciel.

“ Souschirou? Non ci si vede da quasi un anno!”, esclamò Weiss riconoscendo il fauno.

“ Scusa, mi sono dovuto mettere anima e corpo sia nell'aiutare mia madre coi suoi esperimenti, sia nel mio allenamento.”, si difese lui, senza però riuscire a calmare molto l'albina, che aveva un'espressione un po' furente. D'altronde era una delle persone più vicina ad un'amico che avesse in tutta Atlas oltre alla sorella Winter, Klein e Lancelot, sentirsi solo per telefono era un'autentica tortura.

“ E dai, regina dei ghiacci, calmati un po'.”, s'intromise Yang tirandogli le guance. Weiss in tutta risposta arrossì, mentre gli altri presenti ridacchiarono alla scenetta, nel caso degli studenti di Beacon diventate abbastanza comuni.

“ Comunque, che ci facevate con... quel tipo?”, chiese Ciel, riferendosi a Sun.

“ Indaghiamo sui furti di Polvere- rispose Ruby- Sun ci ha detto che avevate delle informazioni.”.

“ Infatti, sappiamo di un cargo della SDC che dovrebbe arrivare entro domani. Non sappiamo esattamente chi, ma tenteranno di rubarlo dopo aver corrotto le guardie del porto.”, confermò il leader degli Atlesiani.

“ E' un crimine troppo grave, dobbiamo fermarli.”, s'intromise Penny con il tono di una bambina che pensava il mondo fosse tutto giustizia e favole.

“ E scoprire cosa vogliono farci possibilmente.”, aggiunse Blake. Non lo disse ad alta voce, ma temeva ci fosse la White Fang dietro.

“ Lieto che siate con noi, il carico dovrebbe arrivare alle quattro del pomeriggio, ci si vede per quell'ora.”, concluse Emil. Tutti però erano ignari che altre due persone stessero guardando, due ragazze piuttosto strane. Una era sui sedici anni, vestita di nero, con capelli biondi raccolti in due codine e occhi azzurri, mentre l'altra aveva undici anni all'incirca, capellli bianchi e occhi gialli, vestita con una mantellina simile a quella di Ruby.

“ Sorellona, dobbiamo andare ad avvertire papà?”, chiese quest'ultima, mentre l'altra annuì con uno strano sorriso inquietante, gli occhi che cambiavano colore, uno rosa e uno castano.

                                                                                                                                    *****

Il giorno dopo, i dieci ragazzi erano appostati nel porto di Vale, divisi sopra i tetti dei vari edifici. Ognuno aveva le proprie ansie, perchè non si sentiva ancora qualificato a un lavoro simile o aveva paura di cosa poteva scoprire. Era il caso di Blake, il cui andare avanti e indietro stava innervosendo sia le sue compagne che Sun, nascosto accanto a loro.

“ Blake, c'è qualche problema?”, chiese Ruby.

“ Non è niente.”.

“ Balle, che hai?”.

“ C'entra la White Fang, vero?”.

“ No, per.... Argh, e va bene, sì- confessò infine la fauna- ero una di loro.”.

“ Ma no?”, disse la voce di Emil, proveniente dallo scroll di Ruby, collegato a quelli di Jaune, Sun e Shouchiro.

“ Oh, andiamo era ovvio.”, aggiunse Nora, seguita da un sospiro, sicuramente di Ren.

“ Impossibile.”.

“ Fauna antisociale vestita di nero sempre di cattivo umore? E' davvero ovvio.”, commentò Yang.

“ Era davvero necessario metterla in quel modo?”.

“ Blake, ti abbiamo detto cosa pensiamo della White Fang, quindi conosci il nosto punto di vista.”, continuò Ruby.

“ Volevo solo aiutare la mia specie.”.

“ E non è stato come ti immaginavi?”, chiese Pyrrha dall'altro lato, ben conscio del riferimento riservato ai fauni in certi luoghi. Un sacco di gente aveva fatto minacce all'orfanotrofio per sgombrarlo e speculare sull'edificio, ma Leonardo e Atlanta gli avevano sempre fatto cambiare idea. Blake però cominciava a essere stufa di quella specie di conferenza.

“ Per niente e... arriva qualcuno.”, si interruppe, guardando i nuovi arrivati. Si trattava di un gruppo di uomini vestiti con una divisa bianca, con cappuccio nero e maschere simili a quelle dei Grimm. Erano armati con semplici spade e pistole, mentre sulla schiena si trovava il simbolo rosso della testa di una belva contorniata da segni simili a graffi.

“ Sono loro.- commentò Sun, la voce apperentemente priva di emozioni- Mi dispiace, Blake.”.

“ Tanto in fondo sapevo che erano loro, qualcuno mi aveva già detto di diffidare di loro.”.

“ Aspetta, c'è un altro volto un po' troppo familiare.”, s'intromise Ruby, vedendo l'uomo che le aveva permesso, in un certo senso, di entrare a Beacon.

“ Potete sbrigarvi, sacchi di pulci?”, disse Roman Torchiwick ai propri sottoposti. Era un uomo sulla trentina, vestito di bianco, con una bombetta nera, guanti dello stesso colore, capelli arancioni che ricoprivano un occhio e teneva un sigaro in bocca, mentre la sua arma era un bastone da passeggio. Era decisamente un tipo dandy.

“ Che ci fa lui qui?”, chiese Yang, confusa.

“ Ok, io e Pyhrra lo terremo occupati, mentre voi... Cazzo, Blake!”, imprecò Jaune, quando la fauna, invece di aspettare, si gettò contro Roman, mettendogli la katana sul collo.

“ Ruby, senza offesa, ma devi controllare meglio i tuoi sottoposti.”, commentò Souchirou. Nel frattempo Roman si era liberato dalla presa di Blake e l'aveva scagliata via con un razzo sparato dal suo bastone, mentre i suoi scagnozzi avevano preso le armi, ma il team JNPR scese a fermarli.

“ Ciel, prendili dall'altro lato, Penny, circonda la zona con una barriera. Io ed Emil prenderemo Torchiwick.”, ordinò il fauno serpente secco. Ciel annuì, pur non apprezzondolo, non era così stupida da disobbedire ad un ordine. Prese un paio di pistole ed eseguì, supportando gli altri quattro Cacciatori.

“ Weiss, Yang, andiamo!”, urlò Ruby tirando fuori Crescent Rose e sparando un proiettile di ghiaccio al criminale, che però venne fermato da una figura appena arrivata, una ragazza dai capelli a metà, castani e rosa, con occhi identici, più bassa di Ruby e con uno smoking rosa pallido.

“ Grazie, Neo!”, disse Roman, mentre parava i fendenti di Blake, per poi saltare per schivare una raffica di proiettili di Sun, appena entrato in scena. Poi però i suoi movimenti cominciarono a farsi molto più lenti, e non riusciva ad andare come voleva, venendo colpito a più riprese dalla coppia. In quel momento si beccò un attacco potentissimo al fianco proveniente dalla sua destra, rivelando Emil messo nella posizione di chi aveva appena dato un calcio, mentre Shouchiro emanava un'aura verdognola.

“ Mr. Torchwick, la dichiaro in arresto.”, disse secco il fauno serpente, sparando quella che sembrava una sfera di gas contro il criminale, che pur bloccato, riuscì a sparare un razzo di Polvere di vento e disperdendo l'attacco, mentre Emil gli si gettò contro, attaccandolo con una rapida serie di ganci, per poi colpirlo con un montate dritto allo stomaco e spedirlo contro un container.

“ Hai sentito il mio leader o devo continuare?”, chiese sardonico il fauno lupo. Prima di schivare un proiettile e a pochi centimetri dal suo orecchio. Voltandosi, vide un altro gruppo di soldati della White Fang, leggermente più corazzati del primo gruppo... e accompagnati da Grimm!

“ Li hanno già addomesticati?!”, urlò Sun, stupefatto come qualsiasi altro. Fortunatamente nessuno aveva sentito il già.

“ C-cosa?! Hanno dei Grimm?”, lo accompagnò Jaune. A memoria d'uomo, nonostante le migliaia di anni in cui i mostri bianchi e neri avevano tormentato le genti di Remnant, nessuno era mai riuscito a domarli, non erano neanche mai apparse semblance capaci di farlo.

“ Arrendetevi e garantiamo una morte rapida, persino ai due traditori.”, disse calmo uno dei fauni.

“ Mai!”, gli rispose Ruby, sparandogli una raffica di proiettili gravitazionali, ma uno dei Grimm presenti, un Deathstalker delle dimensioni di un puma, riuscì a bloccarli e quindi i nuovi arrivati si gettarono nella mischia, rendendo la battaglia ancora più caotica di quanto non fosse già. Ren si lanciò in uno scontro corpo a corpo con due membri della White Fang affiancati da dei Beouwolf, saltando sulla testa di uno e sparando agli altri. Nel frattempo Pyhrra infilzò un Ursa con la lancia.

“ Come avete fatto a domarli?!”.

“ Ti piacerebbe saperlo, stronza.”, rispose il caposquadra lanciandole una granata, che le esplose proprio sotto i piedi, scagliandola contro Jaune, che per fortuna riuscì ad afferrarla al volo.

“ Tutto bene?”.

“ Insomma.”.

“ Dopo questa sorpresa mooolto sgradita, credo sia ora di un piccolo boost., disse il giovane paladino espandendo la propria Aura sulla sua amazzone e gli altri compagni. Nora. Intrappolata da un gruppetto di creeper molto grossi, riuscì finalmente a liberarsi e andare ad aiutare Ren.

“ Ma quanti ce ne sono?”, chiese Ciel, distruggendo la testa di un Ursa. Nel frattempo una figura sopra un tetto stava guardando la battaglia, in particolare osservava Penny, che disattivò la sua barriera e si unì alla mischia.

“ Nessuno può far del male a papà.”.

Salve a tutti, scusatemi l'immenso ritardo, ma ho dovuto pensare alla mia nuova storia in collaborazione con Xephil, ' Super Hero Taisen', poi ci sono stati gli esami e tanto altro ancora. Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo entro fine Ottobre, poi penserò a tradurlo in inglese e magari alla mia light novel. Buon lavoro e a presto a tutti i recensori, fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 5
*** Guerrieri dell'oscurità ***


“ E questo era l'ultimo.”, mormorò Jaune dopo infilzato l'ultimo Creep( un Grimm con l'aspetto di un sauro a due zampe), finalmente la battaglia era finita.

“ Ragazzina, arrenditi!”, disse Sun alla ragazza con l'ombrello, che si fece mettere delle manette, con uno strano sorrisetto. Il ragazzo la guardò sospettoso, aveva ancora parecchia Aura e aveva dimostrato di essere forte almeno quanto Torchwick. ' Qui gatta ci cova', pensò, tenendosi pronto per qualsiasi evenienza.

“ Spezziamole le gambe.”, propose Nora, mentre Weiss metteva in una gabbia di ghiaccio i membri della White Fang e Roman, che Blake guardava con uno sguardo di pura delusione.

“ Come avete potuto mettervi in affari con quell'essere?”, il leader del gruppetto ridacchiò.

“ Proprio come diceva Adam, un'ipocrita e un'idealista. Tu non ti sei alleata con quei Cacciatori?”.

“ Io almeno sto provando a fare qualcosa di migliore.”.

“ E speri di pulire così ciò che hai fatto con noi?”, Blake fu sul punto di rispondere, ma Ruby la fermò.

“ Blake, non ne vale la pena.”, disse la mietitrice e lei decise di lasciare il resto a polizia e Cacciatori, anche se probabilmente pure lei avrebbe dovuto spiegare parecchio. Raggiunsero Penny, Nora ed Emil stavano discutendo su cosa fare dopo.

“ Andiamo ad allenarci? Se la White Fang ha davvero i Grimm dalla sua parte, dobbiamo diventare molto più forti.”, propose l'artista marziale.

“ E' vero, ma bisogna anche festeggiare. Io dico di rilassarci stasera, conosco un localino.”, commentò la rossa. Penny quindi l'abbraccio commossa.

“ Oh, non vedo l'ora di andarci con la mia amica Ruby. Sei mia amica ora, vero?”. La ragazza guardò Souchiro ed Emil incerta, mentre Ciel sospirò seccata da quella scena. I due maschi per tutta risposta fecero un sì con la testa, mentre Blake, Weiss e Yang ebbero la reazione opposta.

“ Sì, certo.”, disse la giovane Cacciatrice, pattando la ragazza sulla testa. In quel momento Ren notò una strana presenza, inizialmente fievole, poi via via più potente, decisamente alla pari con un Cacciatore veterano, ed era proprio dietro le ragazze! Voltandosi, vide qualcosa di nero buttarsi su di loro, gli occhi sgomenti.

“ ATTENTE!”, Penny notò quella cosa in tempo e gli sparò contro un laser, che venne prontamente schivato. L'essere quindi si tolse un mantendo, mostrando una bambina dagli occhi gialli, capelli bianchi e pelle dello stesso colore con inquietanti linee color notte.

“ S- sembra un Grimm.”, mormorò Weiss spaventata.

“ Andiamo, è solo una bambina, non può essere così pericolosa.”, cercò di calmarla Jaune, ma teneva la presa stretta su Moonblanc. C'era qualcosa di tremendo in quella bambina che andava ben oltre l'aspetto fisico.

“ Liberate papà, subito.”, disse lei con una voce infantile, ma minacciosa, tenendo il suo coltello.

“ Calma, piccola- provò a ragionare Souchiro- come ti chiami?”.

“ Jack.”, rispose la bambina... o qualsiasi cosa fosse.

“ Bene, perchè non abbassi quei coltelli e parliamo?”, provò a farla ragionare Penny, mentre tutti gli altri cominciarono a muoversi in attesa di una sola mossa da parte di Jack.

“ Prima liberate Neo.”, disse lei con lo stesso tono di prima, mentre la sua aura sembrava ribollire. Ruby fece un cenno a Sun e Blake, che lasciarono andare la ragazza, tutta contenta di andare dalla bambina. La situazione andava sempre peggio.

“ Quindi, Jack, ora cosa vuoi?”.

“ Uccidervi tutti.”, rispose sparendo nel nulla e riapparendo dietro Jaune. Fortunatamente il paladino fu abbastanza veloce da parare il fendente successivo con lo scudo di Crocea Mors, sempre attaccato alla sua spalla.

“ Nora, Pyrrha, attaccatela di lato!”, ordinò lasciando spazio alle compagne, che eseguirono l'ordine mentre Ruby caricava di nuovo il fucile.

“ Piani?”, chiese Emil.

“ Circondiamola e stiamo sicuri non scappi!”, ordinò Souchiro,formando sfere di veleno nelle mani e aspettando che gli altri si mettessero in posizione. Jack e Neo gli osservarono tenendo le armi bene alzate e pronte per un qualsiasi attacco. Nora fu la prima ad attaccare, sparando una raffica di granate, ma le due ragazze si infransero al contatto come uno specchio.

“ Cosa?!”, esclamò la valchiria, prima di schivare di pochissimo un fendente di Neo, riapparsa, con una spada che teneva nascosta nell'ombrello. La criminale continuò la sua combinazione di attacchi contro la studentessa di Beacon, dimostrando un'abilità alla pari con Weiss, che attivò una delle cariche di Mystenarter.

“ Weiss- le ordinò Ruby- tu pensa all'altra ragazzina. Yang, Blake, assicuratevi non tocchino i prigionieri.”.

“ Ren, sta con loro!”, aggiunse Jaune. I tre annuirono e la rossa si gettò all'attacco contro l'avversaria, che in quel momento stava parando gli spari di Ciel, Jaune, e Penny. In particolare i laser di quest'ultima le davano non pochi problemi, ma ciònonostante continuava ad attaccare con un misto di tecniche di scherma e arti marziali incredibilmente cordinate e soprattutto efficaci.

“ Eddai, cadi!”, disse tra i denti la pel di carota, mentre l'ennesimo colpo venne schivato con un colpo elegante, simile a un passo di danza. Una simile destrezza veniva sviluppata solo con anni di allenamento, come dimostrava Neo schivando in contemporanea i fendenti potenziati dalla polvere elettrificata della Schnee. Nel frattempo Jack non si dimostrava inferiore, tenendo testa contemporaneamente a Souchiro, Sun, Emil, Pyrrha e Nora.

“ Come fa qualcosa di così piccolo a essere così forte?!”, commentò la campionessa di Mistral bloccando appena un fendente a x, seguito da uno sgambetto praticamente istantaneo. La bambina quindi lanciò un altro coltello contro Emil, che aveva infuso i suoi tonfa di Polvere rocciosa. Il fauno lupo riuscì a schivare di pochi centimetri, lasciando che l'arma tagliasse gli spuntoni presenti sui tonfa. Quindi attivò la sua semblance su di lei, la manipolazione della gravità, e per Jack divenne molto più difficile muoversi, cominciando a venire circondata.

“ Dai, scricciolo, lasciaci andare... oh, fanculo!”, imprecò vedendo arrivare due aeronavi, armate fino ai denti. I nuovi arrivati cominciarono a sparare proiettili pesanti e anche un paio di missili, mirando soprattutto ai prigionieri, volendo ovviamente sbarazzarsi dei testimoni scomodi.

“ MERDA!”, urlò Sun, attivando la sua semblance, dando vita a diversi cloni fatti di luce dorata, che presero i colpi delle aeronavi al posto dei compagni e dei prigionieri, che venne afferrata da Yang a fatica e spostata via.

“ Voi dovete spiegare molte cose!”.

“ Te lo scordi, tro... urgh!”, commentò uno dei membri della White Fang, prima di ricevere un pugno da Blake. Intanto, Pyrrha provò a far precipitare gli arei, ma erano troppo grossi per una ragazza abituata a muovere di poco solo armi e armature.

“ Avanti, cadete!”, disse lei stringendo i denti e allargò ulteriormente le braccia sperando servisse davvero a tirare i veicoli a terra, ma riuscì giusto a deflettere una manciata di proiettili, fino a quando non sentì nuova forza rinvigorirla, come se avesse avuto più Aura che mai. Voltandosi vide Jaune, illuminanto da un chiarore bianco, che accortosi di lei stava usando la sua semblance.

“ Vai, Pyrrha!”, urlò focalizzando la sua Aura su di lei, mentre Neo e Jack si accorgevano di tutto. La prima afferrò un cristallo di Polvere congelante e lo lanciò contro Ciel, bloccandola e distraendo gli altri, mentre la più piccola si liberò dalla presa di Emil con un'esplosione d'Aura, per poi prendere un'altra pistola da sotto il mantello e lanciarsi contro i due. Gli altri erano ancora a terra, sorpresi da una simile potenza, ma Emil non aveva intenzione di lasciarla andare e con uno scatto potenziato da un misto di manipolazione dell'Aura e semblance, le si parò davanti.

“ Non ci provare, nana!”.

“ Vattene, devo salvare papà.”, disse lei ringhiando e caricando il pugnale di un'Aura nera, che lanciò sotto forma di un fendente contro il fauno, che si trovò costretto a parare nuovamente con i tonfa e venne scagliato via proprio ai piedi di Jaune e Pyrrha.

“ Tutto a posto?”, chiese Jaune prendendo Moonblanc e prendendo la mira.

“ Sì, ma dobbiamo bloccarle.”, rispose Emil, rialzandosi. Il trio era pronto a fermare le due criminali, ma non si aspettarono l'ennesimo trucco di Jack. Dal suo corpo si originò una nebbia grigiasta, che a contatto con un cristallo di Polvere preso da una tasca divenne gialla e investì i tre apprendisti Cacciatori, rilasciando scariche elettriche che li paralizzarono, quindi l'albina caricò d'Aura anche la pistola, evitando gli attacchi dalla lunga distanza degli altri studenti e sparò contro la gabbia, rompendola con una potente esplosione.

“ Neo, prendi papà!”, ordinò Jack, prima che il criminale svenuto venne preso in spalla da Neo. La ragazza quindi si preparò ad eliminare i testimoni scomodi, anche loro tramorditi dall'esplosione, ma venne colpita da un proiettile di Ruby, che la spinse all'indietro, pur senza danni evidenti.

“ Quelli sono nostri, non osate toccarli!”, gridò la mietitrice, caricando tutta l'Aura rimastale nel proiettile che aveva in canna.

“ Prendeteveli pure, abbiamo ciò che volevamo.”, sibilò Jack, ricreando la nebbia e sparendovi insieme a Neo. La mietitrice quindi cadde a terra, prima di essere presa da Yang. Dovevano chiamare la polizia al più presto.

                                                                                                                                *****

Nel frattempo, nel suo ufficio a Beacon, Ozpin stava guardando sul suo scroll il video dello scontro dei tredici Cacciatori contro i criminali. Per ovvi motivi, il loro lavoro di squadra era ancora piuttosto acerbo, ma nel caso dei team RWBY e JNPR si erano riusciti a cordinare piuttosto bene per essersi formate così di recente, e Blake Belladonna si era anche liberata del proprio peso con i propri compagni. Però... non poteva ignorare quell'ultimo nemico, la ragazza chiamata Jack, sapeva cosa quelle caratteristiche significavano. In quel momento la porta si aprì, lasciando entrare nientepocodimeno che Medea.

“ Salve, Oz, a posto?”. La donnna era vestita con un camice da laboratorio nero con cappuccio, guanti dello stesso colore, una minigonna dorata e un mantello blu notte, al suo fianco una pesante valigia interamente di metallo.

“ Oh, benissimo, Medea, tu?”.

“ Sicuramente meglio di te. Non sparare puttanate, so che la situazione sta peggiorando, ho appena ricevuto una chiamata da mio figlio. Mi ha detto ogni cosa.”. Il preside scosse la testa.

“ Ah, avrebbe dovuto tenere almeno quella bambina un segreto.”.

“ Come si conviene da protocollo, ha rivelato dei dati di vitale importanza a un suo superiore, affinchè possiamo prendere provvedimenti adeguati e rivelarlo a nostra volta quando sarà il momento. Ai poliziotti ha detto solo che oltre a Roman e ai membri della White Fang c'erano due ragazze molto pericolose. Lui e gli altri si sono decisi di non divulgare il fatto che stiano domando i Grimm...per adesso.”.

“ Lieto di questo. Non possiamo creare panico inutile tra la popolazione.”. La scienziata annuì concorde, prima di parlare nuovamente.

“ Però ho incontrato Qrow non molto tempo fa. Mi ha detto quanto è successo ad Amber... e ti prego, dimmi che non l'hai davvero messa nel PRIMO POSTO DOVE LEI LA CERCHERA' SENZA NEANCHE AUMENTARE LE DIFESE!”. Mentre la donna pronunciava ad altissima voce queste parole, la sua Aura azzurra esplose, rilasciando crepe in tutto il pavimento e facendo addirittura sudare un po' Ozpin.

“ Era la locazione più logica e meglio protetta.”.

“ Balle, le uniche difese che hai sono una manciata di ragazzi che:1) Non sanno niente di Amber, o di qualsiasi altra cosa che invece avrebbero tutto il diritto di conoscere;2) Com'è giusto che sia, potrebbero anche decidere di fuggire, possibilmente portando con loro i propri compagni;3) Non hai la minima idee di quali forze potrebbero usare per attaccare. Se saranno davvero troppo grandi, ho pochi dubbi che il secondo punto accadrà.”, concluse avvicinandosi e prendendo un pugnale da una guaina.

“ Ho la piena fiducia nella loro abilità e fedeltà a Beacon. Poi Qrow avrebbe dovuto mantenere quelle informazione riservate, anche se tu eri una candidata. Ed è solo per sgridarmi che sei venuta?”, domandò per niente spaventato dalla minaccia del pugnale.

“ Sono qui per assicurarmi che i ragazzi sotto la tua giuristizione vivano abbastanza da diplomarsi, e che Amber torni in salute. A proposito, che difese ci sono nel caveu?”, chiese lei dirigendosi verso l'ascensore.

“ Medea, ti ringrazio dell'aiuto, ma posso assicurarti che possiamo occuparcene...”.

“ Che- difese- ci- sono?-ripetè Medea con un tono che richiedeva una risposta,ma il preside rimase in silenzio- non ce ne sono, vero?- chiese lei, scuotendo la testa- Ozpin, devi smetterla con questa tua pigrizia mista ad arroganza. E' proprio per questo che abbiamo perso Summer e sua figlia non sa neanche di cosa è realmente capace di fare.”.

“ Almeno non dipende da delle macchine.”, commentò lui acido e stufo di quella conversazione.

“ Io non dipendo dalle macchine, io uso ciò che la nostra scienza ha da offrire per raffinare il potenziale di qualsiasi Cacciatore. I miei compagni di squadra, i miei amici, e persino Qrow sono d'accordo. Se ci avessi pensato tu, invece di concentrarti solo su quattro ragazze generazione dopo generazione, a quest'ora vivremmo davvero in pace.”, concluse lei stizzita. Tornò sull'ascensore, desiderando solo di togliersi il preside dalla vista. Lui si buttò sulla sedia mettendosi la testa tra le mani. Proprio in quel momento il telefono squillò di nuovo, lui lo aprì e ricevette un messaggio da una delle persone citate proprio prima da Medea, Qrow.

                                                                                                           “ La Regina ha dei pedoni.”.

                                                                                                                          *****

Nel frattempo, in una palude di Mistral, Qrow stesso scappava per salvarsi dopo aver inviato il suddetto messaggio. Il Cacciatore era un uomo sulla quarantina con capelli neri scompigliati simili a piume con una riga bianca, una barbetta, occhi rossi, vestito un mantello rosso molto simile a una camicia di, una giacca bianca e grigia, con jeans e stivali neri. La sua arma ero uno spadone ricurvo con due canne da fuoco attaccate all'elsa, all'occorrenza capace di diventare una falce.

“ Oz, se ne esco vivo, ti ammazzo.”, mormorò l'uomo saltando su un albero, sperando di aver finalmente depistato il proprio inseguitore... ovviamente si sbagliava. Guardando in basso, vice una freccia colpire la base dell'albero ed quindi esplodere, scagliandolo in aria, dove si trasformò in un corvo, riatterrando poi nel fango verdastro e guardando il suo avversario.

“ Decisamente rendi onore alla tua fama, Qrow Branwen, ma non ti basterà per sopravvivere.”, s'introdusse quest'ultimo. Era un uomo leggermente meno alto e muscoloso del suo avversario, vestito con un cappotto totalmente nero, con l'esclusione di qualche linea bianca, aveva i capelli dello stesso colore, occhi ambrati e la pelle totalmente bianca ricoperta da linee nere, prorio come Jack. La sua arma era un arco nero grande quasi quanto lui, ma aveva dimostrato di poterne far apparire molte di più nei due giorni in cui aveva inseguito il Cacciatore.

“ Eh, mi dispiace deluderti, ma ho cose da fare a casa. Puoi scommetterci le chiappe che sopravviverò.”, rispose l'uomo ritrasformandosi in un corvo e volando a velocità incredibile dietro l'avversario, per poi incendiarsi all'improvvisamente e causando un'improvvisa esplosione di diversi metri, bruciando diversi alberi, per poi tornare umano e impugnare la spada anticipando un colpo del suo bersaglio, ora armato con due spade corte, una nera e una bianca.

“ Mhh, combinare la Polvere infusa nel mantello e la tua abilità metamorfica, un bel trucco.”, commentò tranquillo mentre continuava con una raffica di fendenti bloccati prontamente dal moro e concluse con un calcio alto, che lanciò Qrow di qualche metro. Tornato a terra cominciò a sparare diversi proiettili congelanti, trasformando le pozze della palude in blocchi di ghiaccio scivolosi.

“ Grazie, è un trucco che ho imparato da un amico. Però se non ti dispiace, posso sapere il tuo nome? Così quando avremmo finito potrò dire a Oz chi cercare.”, in realtà stava bluffando. Aveva giusto metà della sua Aura e con l'arsenale di quel tizio non sapeva neanche se avrebbe potuto scappare. Se erano il prodotto una semblance, era indubbiamente una delle più terribili che avesse mai visto.

“ Puoi chiamarmi Archer.”, rispose semplicemente il diretto interessato, creando una lancia rossa tra lampi di luce azzurra.

“ Non puoi restare sulla stessa arma per cinque minuti?”, chiese il Cacciatore seriamente stanco e cercando una via per uscire. In tutta risposta Archer mosse semplicemente il braccio pronto a scagliare la lancia.

“ Gae Bolg.”.

                                                                                                                                  *****

Tornando nel regno di Vale Roman era arrivato in uno dei suoi rifugi, un magazzino abbandonato nella zona più malfamata di Vale, con Neo e Jack, dove gli bendarono le ferite non ancora guarite dall'Aura.

“ Ah, Jack, piccola mia, sei l'unica cosa buona uscita dal contratto con quella strega.”, commentò ironico il criminale, accarezzando i capelli della bambina.

“ Lieto di sentirtelo dire, Roman, anche se avrei preferito portassi un po' più risultati.”, disse un'improvvisa voce femminile.

“ Oh, ciao, Cinder.”, sbuffò Roman vedendo la donna vestita nel suo solito vestito rosso con simboli dorati, e accompagnata da due scagnozzi. Uno era un ragazzo con capelli disortinati e occhi grigi, vestito con un felpa grigia e nera, guanti senza dita e pantaloni nera. L'altra era una ragazza più bassa dalla pelle scura, occhi rossi e capelli verdi raccolti in un cascetto con due code, mentre indossava un corpetto bianco e teneva dietro la schiena due pistole.

“ Stento a credere che il signore di tutti i criminali di Vale si sia fatto beccare così facilmente.”, commentò velenosa Cinder notando le sue ferite e ignorando volutamente gli sguardi infuriati di Neo e Jack, che prese la pistola, regalo proprio di Roman.

“ Strega, non sparlare in quel modo di papà.”, sibiliò la piccola pronta a stritolare Cinder con la sua nebbia semisolida.

“ Calma, Jack, non intendo fare del male al nessuno... per ora.”, rispose la donna prendendo il suo scroll mentre Roman si mise in piedi tenendosi al bastone.

“ Cinder, mi dispiace veramente- disse con tono mooolto ironico-, ma nessuno mi aveva detto che sarei stato attaccato da dei Cacciatori in pannolino.”.

“ Pensavo fossi preparato contro gli imprevisti.”.

“ E io pensavo la White Fang avrebbe fatto un lavoro migliore, specie con i Grimm al fianco. A parte Jack sono stati del tutto inutili.”.

“ Non potevamo prevedere che qualcuno avrebbe scoperto il carico e avvertito altri studenti.”, contrabattè Cinder, prima che un altro individuo entrò nel magazzino... Leonardo Lionheart.

“ In quel caso avresti dovuto prevedere un piano di contingenza, ms. Fall.”, disse il preside, rispetto alle sue apparizioni pubbliche armato con una cotta di maglia raffigurande un leone con le fauci aperte, una sorta di croce sul polso sinistro e guanti artigliati.

“ Leo...”.

“ Mr. Lionheart, Cinder.”, precisò il fauno, deciso a chiarire la propria posizione.

“ Va bene, comunque quegli studenti hanno saputo di Jack e lo diranno a chi di dovere. Fortunatamente Ozpin ha troppa paura di scatenare il panico per dirlo al pubblico, che creerebbe problemi anche a noi.”.

“ Già, gli ho detto cento volte di smetterla con la segretezza, ma ancora non vuole saperne di capire che siamo nell'era moderna.”, commentò il fauno con un lieve tono di disprezzo, prima Roman sbuffasse.

“ Avete finito di sparlare di Ozpin, o possiamo decidere il dafarsi?”.

“ Continuiamo col piano, tra meno di un mese ci sarà anche la riunione della White Fang.”, rispose Cinder.

“ E per il Vytal Festival dovrà essere tutto pronto, anche loro si dovranno preparare...comunque, i Cacciatori che hai incontrato stasera devono essere evitati a ogni costo.”.

“ Ovviamente, non ho la minima intenzione di vederli ancora. Ora se volete scusarmi, ho bisogno di riposare.”, concluse Roman, mentre il quartetto usciva dal suo nascondiglio, ignorando volutamente le linguacce di Jack e Neo. Fuori Cinder si rivolse al preside di Haven.

“ Come vedi, ' Mr. Lionheart', sto tenendo fede alla mia parte del patto. La tua nipotitina e i suoi amichetti non verranno toccati.”.

“ Non mi aspettavo altro, Salem ti usa come le pare, ma almeno non mente tanto quanto Oz.”, commentò il preside con tono ironico.

“ Sì, sì- disse invece il ragazzo dai capelli grigi-intanto non dovresti andare a Beacon a vedere dove sono Amber e la Reliquia?”.

“Non è prevista la mia presenza a Vale per questo Vytal Festival, ma ritengo sia stanza preparata una stanza apposita, confido non ci vorrà molto per trovarla. Voi intanto avete già pensato a una strategia per fronteggiare gli studenti? Dubito si faranno ammazzare come niente, anche se volessero solo scappare, e sapete di non poter assolutamente toccare i miei allievi, se non provocati.”, rispose lui enfatizzando bene l'ultima parte.

“ Mhh, la White Fang, i Grimm e i robot di Ironwood, una volta hackerati, potranno occuparsene tranquillamente. E anche se non fosse il caso, una volta che avrò preso i poteri di Amber, potranno solo inchinarsi o morire.”, disse Cinder, totalmente sicura delle proprie capacità. Ma Leo non era d'accordo.

“ Non pensare che solo avere le abilità di una Dama ti renda capace di sottometterli. Le cose che Amber sapeva fare potrebbero farle anche loro con un po' di cristalli di Polvere e abbastanza controllo.”.

“ Sciocchezze, niente e nessuno può competere con le Dame, sono l'essenza stessa della potenza.”.

“ La Dama dell'inverno diceva la stessa cosa, e in un'occasione ha definito mia cugina 'gelosa' dei suoi poteri. Pochi minuti dopo abbiamo dovuto portarla in ospedale per farle ricucire il braccio.”. Cinder digrignò i denti, trattenendosi dal non strozzare l'uomo, ma la ragazza dai capelli verdi la fermò.

“ Non ne vale la pena, Cinder. Andiamo.”.

“ Ok, Emerald. Ma tu non dimenticare il tuo posto.”. I quattro quindi si separarono e mentre Leonardo andava all'alberghetto dove aveva preso una camera in attesa di tornare a Mistral, prese una foto dalla tasca. Ritraeva l'orfanotrofio gestito da Atlanta insieme a tutti i bambini, inclusa Pyrrha, infatti era stata scattata dopo la sua prima vittoria al torneo.

“ Nessuno vi farà del male. Oz ha già fatto troppi danni.”.

Salve a tutti, non so se sono in ritardo rispetto ai vostri standard, nel caso mi scuso, specie perchè per un pò sarò impegnato con la traduzione in inglese. Spero che lo scontro non sia risultato troppo confusionario e vi sia piaciuto, stessa cosa per i piccoli cambiamente che sto apportando alla trama. Anche perchè un'altra cosa che non ho apprezzato per niente del quinto volume è stato Leonardo, sostanzialmente è stata più che altro una versione di Peter Minus con un pò più abilità di combattimento, avrebbe avuto più senso se fosse stato controllato mentalmente, fosse infuriato con Ozpin per aver lasciato morire troppe persone a lui care e che altro, comunque qualcosa di più che voler salvare unicamente la propria pellaccia. Ringrazio tutti i recensori e vi chiedo di aver pazienza, a presto.

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Capitolo 6
*** Tregua ***


Il giorno dopo la battaglia al porto, Sun era dietro una colonna, ad armeggiare col suo scroll. Lui ed Emil dovevano contattare il maestro almeno una volta ogni due settimane, salvo imprevisti. Al momento il fauno lupo era ad allenarsi, quindi Sun avrebbe riferito anche la sua parte di notizie.

“ Boss, ci sei?”.

“ Eccomi, Sun, novità?”, domandò la voce di King Hassan dall'altra parte.

“ Lionheart si è comportato in modo normale negli ultimi mesi. Ma ho anche altre notizie, non buone. La White Fang ha davvero cominciato a legarsi ai Grimm, gli ho combattuti proprio ieri, e nello stesso scontro c'era una ragazzina...sembrava uno di quei mostri. Crede Lei abbia fatto degli esperimenti?”, sentì un'imprecazione in una lingua che non conosceva.

“ Chi altri l'ha vista?”.

“ Il team di Emil, quello del figlio di Siegfried e Jeanne e quello con la figlia di Ghira Belladonna . Souchiro l'ha riferito a sua madre, che a sua volta dovrebbe averlo riferito allo staff di Beacon. Con quest'eccezione e il mio team, abbiamo deciso di non dire niente a nessuno.”.

“ Avete fatto bene. Novità sui vostri team?”.

“ Emil sembra essersi accasato abbastanza bene col team SESP, e anche il mio funziona. Arriveranno tra qualche giorno, nel frattempo sto stilando un programma d'allenamento. Voi che state facendo, maestro?”.

“ Ho salvato pochi giorni fa Qrow Branwen da... possiamo definirlo un collega della bambina che hai trovato. Ora sono sulle tracce della sua tribù.”. Lo studente di Haven fece una smorfia disgustato. Aveva avuto un paio di spiacevoli incontri con la tribú dei Branwen e li odiava dal primo all'ultimo, persino gli antichi predoni di Vacuo avevano smesso di attaccare accampamenti a caso e si erano resi conto che i Grimm erano l'unico vero nemico, offrendo quindi protezione in cambio di beni di prima necessità. Quei banditi erano una dei pochi gruppi di razziatori rimasti che distruggevano totalmente un villaggio non preoccupandosi delle conseguenze o nemmeno di inserirsi nell'attuale società.

King Hassan dava la caccia al loro capo da anni, diversi dei suoi sottoposti difendevano i villaggi con buoni risultati e avevano decimato le loro file(o ammazzando personalmente o perchè i suddetti banditi lasciavano la tribù, non volendo essere i prossimi a morire in un assalto), oltre a combattere lui stesso, ma sembravano più resistenti degli scarafaggi.

“ Quindi la Stronza della primavera si ostina ancora nei suoi attacchi senza senso?”.

“ Sì, la stupidità di umani e fauni è infinita, ma ormai le rimangono una ventina di uomini a essere generosi. Dubito resisterà a lungo.”.

“ Buon lavoro allora, capo. Altri ordini?”.

“ Allenati, proteggi il tuo team e tieni d'occhio la situazione a Vale. Inoltre Vlad e Iskandar dovrebbero arrivare tra poco, se tu ed Emil notate qualcosa di strano riferite a loro il prima possibile.”.

“ Afferrato.”, concluse il fauno prima di riattaccare.

                                                                                                                *****

Nel frattempo Ruby e Yang stavano andando nell'ufficio di Ozpin, che le aveva chiamate proprio durante una sessione d'allenamento per l'intero team RWBY.

“ Secondo te cosa vuole?”, domandò Ruby alla bionda, che fece un'espressione sospettosa.

“ Non lo so, ma se chiede della bomba di colla esplosa in bagno, noi non ne sappiamo niente.”.

“ Ok, Yang.”, rispose la giovane leader, quando entrambi si trovarono davanti il preside, apparentemente calmo, ma con un'ombra di preoccupazione che si poteva intravedere sotto gli occhiali.

“ Miss Rose, miss Xiao Long, scusate il poco preavviso, ma ho ricevuto una notizia che vi riguarda da vicino.”.

“ Che è successo?”, chiese la mietitrice.

“ Vostro zio Qrow è stato ferito durante una missione. Dovrà passare un paio di settimane nell'ospedale di Mistral dov'è ora ricoverato.”, rispose quindi il preside, causando una reazione prevedibile nelle due ragazze.

“ COSA?!”, urlò ancora Ruby, terrorizzata dall'idea che il proprio maestro, praticamente un padre al pari(se non un pò più) di Tai, fosse in pericolo di vita.

“ Chi è stato?!”, pretese invece di sapere Yang, la sua Aura che si materializzava sotto forma di fiamme e gli occhi che diventavano color sangue.

“ Era alla ricerca di un pericoloso criminale, ma è stato lui a trovare Qrow... dopo che quest'ultimo aveva dovuto affrontare un branco piuttosto numeroso di Grimm. Per fortuna, un altro Cacciatore di sua conoscenza era nella stessa zona ed ha assistito allo scontro, per poi aiutarlo e trasportarlo all'ospedale più vicino.” chiarì Ozpin con tono calmo, ma rassicurante. Le due ragazze emisero un sospiro di sollievo.

“ Grazie di averci informate, professor Ozpin. E' possibile andarlo a trovare durante le vacanze?”, chiese ancora una volta Ruby, sollevata che il Cacciatore stesse tutto sommato bene.

“ E' un vostro diritto. Questo è l'indirizzo dell'ospedale, ho informato Tai poco prima che arrivaste.”.

                                                                                                                       *****

Nel frattempo, gli altri due membri del team RWBY si stavano allenando nell'aula di combattimento, prenotabile in accordo con la professoressa Goodwitch. Le due ragazze si esibivano in una lunga serie di fendenti, Weiss leggermente in vantaggio sulla fauna, che schivò un colpo creando una copia e poi saltando all'indietro le sparò una raffica di proiettili.

“ Devi usare qualcosa di più forte per battermi, Blake.”, la fauna sogghignò, avendo ciò che faceva al caso proprio. Trasformò Gambol Shroud nella sua forma di Kusarigama tenendo il fodero nell'altra mano e cominciò a girarlo il più rapidamente possibile contro l'erede della SDC, avvolta ora da dei glifi di protezione. L'arma sbattè diverse volte contro di essi, ma non smise mai di roteare, fino a quando l'albina non pensò di aver trovato il momento giusto per attaccare e partì a tutta velocità contro la compagna di squadra, che saltò all'ultimo secondo e lanciò sul terreno un potente slash d'Aura col fodero.

“ Quello è abbastanza forte?!”, chiese lei ironica, prima che Weiss schivasse con una capriola e le sparasse diversi laser che la scagliarono contro il soffitto. Sbattuta ripetutamente, cadde a terra su un altro glifo, sfinita. “ Vedo non sono l'unica a faticare come un'ossessa oggi.”, disse all'improvviso una voce femminile, anticipando l'entrata di Pyrrha nella palestra.

“ Oh, ciao, Pyrrha, che intendi?”, la salutò Weiss.

“ Chiedilo a Ren. Si è messo in testa di farci fare un numero sincronizzato per il ballo. E io che pensavo mia madre e mio zio fossero degli schiavisti.”, scherzò l'amazzone grattandosi la testa.

“ Ren? Mister ' Sono sempre calmo come un lago'?”, commentò dubbiosa Blake. Ren era senza dubbio un ottimo studente e aspirante Cacciatore, ma era sempre e comunque incredibilmente calmo, a volte quasi pigro, limitandosi a seguire le direttive di Jaune in combattimento.

“ Già, persino Nora non riesce quasi a stargli dietro quando si tratta di danza.”, ridacchiò Pyrrha, scappata solo grazie a un attimo di distrazione datole dal proprio leader. Weiss e Blake, nonostante le loro tendenze per lo più strette e seriose , ebbero problemi a trattenere le risate.

“ Spero davvero che non tutti gli studenti di Haven siano così.”, commentò l'albina, quasi rossa in volto.

“ A proposito, pensate Sun dicesse la verità?”, chiese invece Blake.

“ Sull'essere stato allenato da King Hassan? Figuriamoci, quello appare solo quando è lui stesso a volerlo.”, rispose nuovamente Weiss ricordando come l'assassino era diventato famoso in tutta Remnant, nonostante non si fosse un singolo indizio sulla sua identità. Uccise il direttore delle Merlot Industries in pubblico dopo aver divulgato tutte la verità sui suoi esperimenti sui Grimm e i piani che avrebbero potuto portare alla rovina di Mountain Glenn. Grazie a lui la città era resistita il tempo sufficiente per costruire fortificazioni atte difendersi dagli attacchi dei Grimm e a fare una mappatura migliore del sottosuolo, per evitare possibili branchi sotterranei.

“ Già, però non si può negare se la cavi.”, commentò Blake.

“ Concordo, ora ci alleniamo un po'?”, concluse Pyrrha.

                                                                                                                                      *****

Mentre gli studenti di Beacon si preparavano per le loro prossime avventure, Mercury ed Emerald facevano un'apparente passeggiata nel centro di Vale, fino a quando non arrivarono davanti a una libreria con scritta ' Da Tukson- casa di tutti i libri usciti sotto il sole'.

“ E' questo il posto?”, chiese l'albino.

“ Sì, entriamo e facciamo in fretta.”, concluse la ragazza, prima di aprire la porta. All'interno c'era un gran macello, con libri sparsi ovunque e diverse casse ancora aperte. Dal retro poi uscì un uomo piuttosto alto e muscoloso con i capelli neri terminanti in due basette e occhi color ambra, che portava una pila di libri e salutò calorosamente i due.

“ Salve, scusate il disordine, a giorni c'è una disinfestazione e devo sistemare tutto in fretta. Come posso aiutarvi?”, chiese cordialmente al duo. Mercury per tutta risposta chiese dove trovare dei fumetti, mentre Emerald si appoggiò al bancone.

“ Avete ' Il ladro e il macellaio'?”.

“ Sia con la copertina morbida che con quella rigida.”.

“ Uh, scelta difficile- fece la ragazza di colore con un fintissimo tono di meraviglia- avete anche ' Il giardino di Violet'?”.

“ Tutte le copie che vuoi.”.

“ E... oh, c'è anche 'La terza crociata'?”, chiese questa volta con un tono un po' meno innocente. Mercury, capendo il segnale, chiuse le serrande, mentre Tukson prese qualcosa da uno scaffale dietro di lui, sembrando spaventato.

“ Emh, no, devo ordinarlo.”.

“ Come si chiamava questo posto?”.

“ 'Da Tukson- casa di tutti i libri usciti sotto il sole'”.

“ Tranne 'La terza crociata'.”.

“ E' solo uno slogan.”.

“ E' falsa pubblicità. Non dovresti fare promesse che non puoi mantenere, come con la White Fang.”, commentò acidò Mercury, spegnendo le lucy.

“ Quindi sai chi siamo?”, domandò Emerald con un tono di voce che malcelava un leggero tono di sadismo.

“ Sì.”.

“ Sai perchè siamo qui?”.

“ Sì.”.

“ Hai intenzione di combattere?”.

“ Sì!”, urlò l'uomo sfoderando artigli retrattili da tutte le dita e sparando un potente slash d'Aura contro i due assassini. Emerald si abbassò per schivarlo, mentre Mercury riuscì a deviarlo contro il soffitto con un calcio, pur procurandosi un taglio sui pantaloni, che guardò con stupore.

“ Ehi, non eri solamente un soldato semplice?”, domandò, incredulo sul come un attacco di quello che credeva un pesce piccolo avesse potuto penetrare la sua Aura.

“ Oh, ero e sono un soldato, ma non della White Fang. ILIA!”, urlò prima che una ragazza uscì da una un cumulo con una frusta metallica in mano, colpendo di striscio l'albino. La nuova arrivata sembrava un po' più giovane dei due criminali, più bassa e aveva una strana capigliatura castana somigliante alla coda di un camaleone, mentre indossava una divisa bianca con alcune protezioni dorate nelle parti più delicate, sul petto un simbolo che ricordava una certa isola. Mercury sobbalzò vedendola.

“ L'uniforme dell'esercito di Menagerie?! Allora tu...”, sibilò rivolto a Tukson.

“ Esatto, per tutto il mio tempo nella White Fang sono stato una spia al servizio del generale Vlad. E sarà a lui che vi consegnerò appena avremmo finito.”, disse il fauno mettendosi sulle dite degli anelli con incastonati cristalli di Polvere, incendiando le sue armi naturali.

“ Se vi arrendete possiamo evitare uno spargimento di sangue che non farebbe bene a nessuno. E prima che diciate che la situazione è a vostro vantaggio, buona parte dei lavoratori di questo quartiere sono nostri compagni. Hanno evacuto i civili con l'aiuto della polizia e preso il loro posto.”, s'intromise la ragazza, tenendo la sua frusta alzata, rivelando un contenitore di Polvere e anticipando cosa avrebbero voluto fare... uscire dal negozio dicendo di essere attaccati da due fauni screditando ulteriormente la loro specie. Emerald quindi vide un'ultima occasione, prese un cristallo dalla cintura e lo ruppe davanti a lei e Mercury, sparendo in un lampo di luce e abbagliando i due avversari.

“ C- cos'è successo?”, chiese la ragazza quando tornò a vederci.

“ Non ne ho idea.”.

                                                                                                                                   *****

“ VI SIETE FATTI SCOPRIRE?!”, urlò Cinder incazzata nera contro i suoi due sottoposti. Questi ultimi due si erano teletrapsortati nello stesso magazzino dove Roman era tornato dopo lo scontro al porto, ora pieno fino all'orlo di vari container.

“ Cinder, ci dispiace, ma se qualcuno avesse fatto il suo lavoro in tempo...”, provò a protestare Emerald.

“ Scusate se ero impegnato con altri ordini più pressanti.”, commentò Roman, visibilmente seccato dalla critica e indicando in maniera abbastanza teatrale tutti i contenitori di Polvere.

“ Mphh, ora capisco perchè la stronza ci ha chiamati.”, commentò una figura che stava mettendo alcuni foglietti con dei sigilli incisi sulle casse. Era un ragazzo piuttosto effemminato più o meno dell'età di Emerald e Mercury. Aveva addosso una corazza nera con una specie di gonnellino, i capelli erano disortinati e si concludevano in una treccia,il volto era tondo e sorridente, mentre sulla cintura si trovava una lancia da torneo abbastanza piccola. E aveva gli stessi tratti da Grimm di Jack e Archer.

“ Bah, pensare che ha chiamato Me solo perchè i suoi seguaci non sono capaci di fare il lavoro da soli.”, commentò un'altra voce, rivelandosi alla luce delle lampade. Era un ragazzo sui venticinque, più o meno, con i capelli drizzati verso l'altro, un'armatura che lo ricopriva interamente decorata con due pesanti spallacci e uno sguardo arrogante. Anche lui sembrava un Grimm.

“ Oh, sta zitto, Gilgamesh, e sbrigati a teletrasportare quelle casse nel Bounded Field.”, gli gridò contro Cinder, incazzata che i due colleghi avessero perso la loro copertura. Per tutta risposta attorno al ragazzo apparirono diversi portali color rosso sangue.

“ Osi ordinarMi cosa fare, sottospecie di strega a metà?!”, disse freddo il guerriero, mentre un'alone di oscurità lo avolse, facendo percepire a tutti la sua potenza.

“ C- ci scusi, Vostra maestà.”, disse Mercury terrorizzato. Era un tipo arrogante, ma sapeva quando si trovava di fronte a un potere troppo superiore e Gilgamesh sarebbe stato capace di ridurre un mostro come Cinder in briciole, lei stessa si stava pentendo di aver insultato il guerriero per un semplice scatto d'ira. Il Grimm umanoide per tutta risposta fece sparire i portali.

“ Per questa volta avete il Mio perdono, ma spero non si ripeta più.”, disse semplicemente con un tono di velata minaccia.

“ Su, Vostra maestà, mostrate un minimo di compassione.”, disse il ragazzo avvicinandosi e facendo una strana forma di occhioni dolci. Emerald lo guardò confusa, come faceva a essere un maschio andava ancora oltre la sua comprensione, in ogni caso gli mandò uno sguardo di muto ringraziamento.

“ Comunque- continuò Cinder, ripresasi dallo spavento- ora io e Neo abbiamo bisogno di altri due compagni di squadra. Astolfo può essere uno di loro, ma Jack è troppo piccola. Gilgamesh?”. L'espressione del guerriero fece capire da sola che non si sarebbe mai prestato a quella recita.

“ Quindi dovrete farvi mandare un altro di questi semi Grimm? Mph, spero che questo sia carina e servizievole come Jack, tra voi è l'unica decente.”, s'intromise Roman, facendo sbuffare Cinder.

“ Odio dirlo, ma hai ragione. Contatterò Salem per farci mandare un altro Servant. Tu intanto preparati alla fase 2.”, il ladro annuì, mentre Astolfo e Gilgamesh si allontanavano parlottando tra loro.

“ Sei davvero disposto ad aiutare quella strega, Astolfo?”, chiese Gilgamesh ancora visibilmente irato, ma con un tono di voce incredibilmente calmo.

“ Abbiamo scelta? Qualunque cosa ci abbia fatto quella stronza è persino peggio degli incantesimi di comando.”, si lamentò l'altro allargando le braccia come a indicare il proprio aspetto, ormai totalmente corrotto. Se avesse potuto, sarebbe andato a Beacon per consegnare i piani dei suoi padroni, ma aveva ricevuto ordini fissati nella sua stessa anima.L'altro ringhiò nuovamente.

“ Beh, quella troia scoprirà presto cosa succede a chiunque osa metterMi sotto il proprio comando senza che Io lo permetta per primo!”, concluse andando nella sua stanza( ovviamente la più lussuosa dell'edificio) meditando vendetta contro la donna che l'aveva costretto alla schiavitù.



Salve a tutti, spero di non essere troppo in ritardo. Chi segue le mie altre storie e/o magari è su Fanfiction.net sa che impegni ho avuto. Spero i cambiamenti che ho apportato e soprattutto di questi due nuovi Servant siano piaciuti, in particolare spero di aver scritto come si deve del grande re, lungi da me snaturare Sua maestà, Gilgamesh. Ringrazio tutti i recensori, cercherò di tornare il prima possibile.

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Capitolo 7
*** Reclutamento ***


Era sera in un semplice villaggio di Mistral, lo stesso nel cui ospedale era ricoverato il grande Qrow Branwen, uno dei migliori Cacciatori della sua generazione... che aveva appena ricevuto la batosta della sua vita. Ora era costretto a letto, con un braccio rotto, diversi tagli e soprattutto non poteva toccare un goccio d'alcool. Avrebbe voluto addormentarsi, ma aveva già dormito tutto il giorno e poi aspettava una visita. Finalmente la porta si aprì lasciando entrare una faccia conosciuta.

“ Ehi, Qrow, meglio?”, chiese il visitatore.

“ Ciao, Tai. Umh, insomma, andrebbe meglio con un po' di brandy.”, rispose il Cacciatore salutando suo cognato. Questi era un uomo dalla pelle scura, una leggera barbetta, occhi azzurri e una zazzera bionda dal colore leggermente più spento di Yang, con un tatuaggio sul braccio destro. Per tutta risposta prese una lattina di birra e gliela passò.

“ Spero vada bene,”, scherzò l'insegnante di Signal.

“ Tai, ricordami di proporti come santo.”, commentò il Branwen scolandosi la birra in un solo sorso.

“ Già, già, me lo merito per sopportarti così tanto... e merito anche di sapere chi ti ha salvato veramente e contro cosa stavi combattendo.”, rispose Tai con un tono leggermente autoritario. Anche se non era mai stato leader del team STRQ, anni a crescere due ragazze iperattive insieme a Qrow( che a volte doveva essere a sua volta cresciuto) lasciavano il loro segno.

“ Vuoi proprio saperlo?”, domandò l'altro, un po' preoccupato.

“ Non lascerò questa stanza a meno che tu non mi dica la verità.”.

“ Sei sempre il solito, Tai. Ok, stavo combattendo contro... una sorta di Grimm umanoide che mi aveva inseguito per giorni, continuava a evocare ogni genere di arma contro di me, sono sopravvissuto per miracolo. E a salvarmi è stato King Hassan, ma quel tipo, Archer, è scappato.”.

“ E' ancora fissato col fare su di te il suo successore, braccio destro o quello che è?”, chiese Tai, cercando di nascondere lo sconcerto nella voce. Con un'unica eccezione non aveva mai sentito parlare di Grimm umanoidi, e se uno di loro era davvero capace di ridurre Qrow in quelle condizioni, erano in guai seri.

“ Sì, gli ho chiesto perchè non prende solo qualcuno dei suoi discepoli, ma ha fatto un discorso confuso quasi quanto quelli di Oz. Ha detto che i due più promettenti meritano il titolo, ma non ne hanno bisogno.”. Tai si mise una mano in faccia, perchè la sua famiglia attirava sempre le persone più pericolose?

“ Non puoi accettare. Ci avrà anche detto quella... cosa, su Raven, ma non mi fido di lui.”, gli disse con la voce di chi non accetta discussioni. Aveva già perso troppe persone in quella guerra, e non avrebbe lasciato che anche Yang e Ruby lo lasciassero.

“ Lo so, Tai, neanch'io mi fido, ma ultimamente sta ottenendo molti più risultati di Oz.”, notò il Branwen. Lavorava da anni in incognito per il preside di Beacon nel conflitto che stavano combattendo in segreto, ma non poteva fare a meno di notare come la loro fazione ormai stesse cercando più che altro di mantenere una situazione di stallo, specie dalla morte di Summer.

“ Qrow, ricordati cosa abbiamo promesso...”, disse Tai, iniziando un discorso che avevano già fatto diverse volte.

“ Già una delle nostre promesse è stata infranta, Tai. Che Ruby e Yang lo vogliano o no sono già state trascinate in questa lotta, già da quando hanno deciso di diventare Cacciatrici.”, contrabattè Qrow, triste, ma purtroppo corretto.

“ Pensi sia il caso di rompere anche l'altra?”.

“ No, non ce la farei mai, come mi guarderebbe Ruby sapendo sono in parte responsabile per quanto successo.”, rispose nuovamente il moro, con sguardo mesto, l'animo colmo di rimpianto.

“ Qrow, la merda succede anche senza che la tua semblance faccia casini. E grazie a quel regalino di Medea non è più un problema così grande. Ci sei potuto rimanere accanto senza incidenti che capitino ogni settimana come ai tempi di Beacon.”.

“ Io... ah, dopo il Vytal festival.”, concluse Qrow, rassegnato.

“ Bene, ci vediamo domani.”, lo salutò Tai tornando dalle ragazze e lasciando il moro solo.

                                                                                                                                                  *****

Sarebbe stata una serata tranquilla nei dormitori di Beacon per gli studenti stranieri, se non fosse stato per un litigio nell'appartamento del team SESP dovuto all'attitudine di uno dei membri. La stanza, arredata in maniera semplice con giusto qualche foto qua e là e un altarino per Emil( che come diversi fauni praticava un culto privato dei propri antenati), era stata disturbata dalla lunga conversazione iniziata quasi un'ora prima.

“ Ciel, ti darò il posto di seconda in comando quando imparerai a rispettare gli ordini.”, disse il leader del gruppo, quasi sull'orlo di perdere la pazienza. Fortunatamente anni di convivenza con Medea e altri scienzieti piuttosto 'eccentrici' lo avevano reso capace di sopportare parecchio.

“ Lo sto già facendo!”, gridò la mora, che non potendo essere la leader voleva a tutti i costi il ruolo di vice. Nella maggior parte dei casi quel ruolo(che in ogni caso era una cosa totalmente non ufficiale) spettava al partner del capogruppo, ma c'erano diverse eccezioni.

“ Balle, durante la nostra ultima caccia prima di partire Soichiro ti aveva ordinato di salvare Penny da quegli Ursa, ma invece hai provato a uccidere il Bk di cui ci stavamo occupando.”, le rispose Emil, intento a praticare una delle sue pose. Le braccia erano tenute accanto ai fanchi, pronte a scattare contro qualsiasi cosa si mettesse davanti a lui, le gambe divaricate e atte a difendere il bacino.

“ Se la sarebbe cavata senza problemi, voi dovevate arrivare alla testa. Considerando poi che Soichiro non usa quasi mai le sue armi.”, ribattè ancora la ragazza. Soichiro si morse le labbra fino a sanguinare( fortunatamente era immune al proprio veleno).

“ Solo perchè non le uso troppo spesso quando ci sono molte persone intorno, non vuol dire che non le sappia usare.”, disse mentre Ciel si gonfiò e guardò Emil.

“ Ed è una coincidenza che tu voglia dare il ruolo ad un altro fauno ?”.

“ Non è colpa mia se ho fatto coppia con lui.”, commentò l'artista marziale. Penny guardava i compagni con uno sguardo triste, non gliene fregava niente di essere il secondo in comando, ma non voleva loro litigassero così.

“ Non potete parlarne dopo il torneo?”, chiese leggermente spaventata da quella situazione. Soichiro si girò verso di lei, sospirando.

“ No, meglio risolvere subito, con un duello. Tu ci stai, Emil?”.

“ Se è per mettere un po' di umiltà in testa a Ciel, mi va benissimo.”, rispose lui contento di fare un po' di vera pratica. Ciel annuì leggermente irritata e andarono verso gli armadietti delle armi, dove trovarono a sorpresa Medea, che stava controllando un contatore, prima di notarli.

“ Oh, ciao, ragazzi. Allenamento?”, chiese la scienziata, felice di vedere il figlio.

“ Un piccolo duello tra Emil e Ciel, mamma, tu che stai facendo?”.

“ Il governo di Vale mi ha chiesto di aumentare le difese di Beacon prima del torneo. Anche se dalla sua fondazione non ci sono mai stati attacchi, preferiscono aumentare la sicurezza. Controllavo il sistema elettrico per assicurarmi di non creare problemi. Domani ci sarà l'annuncio di inizio lavori.”, rispose la donna dai capelli color lilla. In realtà stava dicendo una mezza verità, era stata lei stessa a convincere il consiglio della necessità di nuove fortificazioni e armamenti, giustificandosi con le azioni sempre più ardite della White Fang e con l'aumento di alcuni branchi di Grimm. C'era anche altro dietro, ma le argomentazioni ufficiali della scienziata erano state più che sufficienti e le avevano dato un piccolo budget per i materiali e per lo stipendio degli operai.

“ Capito, signora, vuole assistere?”, chiese Emil, che rispettava la donna per le sue scoperte(più volte tornate utili a lui stesso) e la sua forza.

" Ovvio!", rispose lei, ansiosa di vedere cos'era capace uno degli allievi del Vecchio della montagna.

                                                                                                                                   *****

Il Trono degli eroi, così si chiamava il luogo di eterno riposo di quelle anime che, nel bene o nel male avevano reso grandi i propri nomi. Un luogo che trascendeva la comprensione umana, una mistica realtà esistente in una dimensione a se stante, una dimensione di infinita belllezza dove tutto rifulgeva di gloria e grandezza. Diarmuid Ua Duibhne , ex miglior combattente dei cavalieri di Fianna, era uno dei tanti residenti di questa dimensione mistica, di cui a volte veniva evocata una frazione nel mondo materiale, detta Servant. Una pratica comune soprattutto alle cosiddette guerre del Santo Graal, il cui scopo dovrebbe essere concedere ogni desiderio, ma in sostanza era una grandissima truffa. Diversi suoi frammenti avevano già partecipato a quella battaglia, in genere agli ordini di un master un po' troppo... acido.

Anche se poteva ritenersi fortunato, diversi suoi colleghi si erano ritrovati padroni a dir poco sadici e incompetenti(* cough* Shiji Matou*cough*). Comunque era diverso tempo che se ne stava tranquillo nella rappresentazione della sua leggenda... fino a quel momento. Sentì una sorta di presa e come al solito una piccola parte di lui venne strappata al suo intero essere ed evocata nel mondo dei vivi. In pochi minuti, la sua essenza prese finalmente la sua forma, quella di un cavaliere dal volto bellissimo e i capelli neri, un'armatura dello stesso colore che lasciava scoperte spalle e bicipiti, con una lancia per mano, una rossa e l'altra dorata, con una decorazione blu alla sommità di entrambe. Per il momento era ancora avvolto dal fumo e non vedeva niente, se non una figura indistinta a cui si rivolse.

“ Io ti chiedo, sei tu il mio master?”.

“ Senza alcun dubbio, nobile guerriero. Posso conoscere il vosto nome?”, pronunciò una voce femminile rivelandosi al cavaliere, che ebbe un vago sussulto. Il suo nuovo master era una donna sulla trentina vestita con una vestaglia color notte, da un viso bellissimo e un corpo invidiabile, ma le sue fattezze erano a dir poco inquietanti. La sclera degli occhi era nera, con iridi rosse, la pelle e i capelli raccolti in maniera simile a un ragno erano totalmente bianchi, così come la pelle, a sua volta ricoperta da diverse linee rosse e nere. Il potere che emanava era immenso, ricordò al cavaliere di alcuni dei Servant malvagi più potenti che conosceva, uno in particolare. In ogni caso se possedeva gli incantesimi di comando, Diarmuid era tenuto ad ubbidirgli, pensò che forse l'aura che emanava non era veramente malvagia, solo legata alle tenebre. Probabilmente era un homunculus, un umano artificiale. In ogni caso, da galantuomo qual'era s'inchinò posando le armi a terra.

“ Sono Diarmuid Ua Duibhne, antico membro dei cavalieri di Fianna, mia signora. Posso sapere chi è a darmi gli ordini, invece?”, chiese con grande educazione.

“ Il mio nome è Salem, regina dei Grimm. Ora seguimi, ti mostrerò cosa dovrai fare.”, in quel momento il fumo si diradò, mostrando al Servant una stanza dalle pareti rosse e drappi viola alle finestre. Una sensazione inquietante si fece strada nell'animo di Diarmuid, aiutata ulteriormente dal fatto che non aveva ancora ricevuto le informazioni relative a quell'epoca, altra caratteristica dell'evocazione. Uscendo dal palazzo in stile gotico della donna, il Lancer credette di essere finito in un autentico incubo. La terra e il cielo erano dello stesso colore dell'edificio in cui era stato evocato con cristalli neri attorno, metà della luna era ridotta in frantumi e bestie orribili si aggiravano ovunque. Per lo più ricordavano animali normali, ma erano totalmente nere, con occhi giallie placche osse a ricoprirli, oltre ad emanare un potere molto simile a quello di Salem.

“ Mia signora, cosa sono quelle creture? Mi avete forse chiamato per combatterle?”, chiese, tenendo le sue armi in posizione. La master per tutta risposta gli rivolse un sorriso divertito.

“ Al contrario, Diarmuid, ti ho chiamato per comandarli. Ma per farlo devi diventare come loro.”, disse indicando poi una pozza nera da cui stava emergendo un enorme orso. Diarmuid per tutta risposta si mise in posizione di guardia, avendo perso ogni fiducia in quella donna.

“ Per quale motivo?”.

“ L'umanità è un cancro, Diarmuid, che sta affliggendo il mondo da troppo tempo. Io mi sto cercando di ripulire il mondo da questa piaga. Ma per farlo ho bisogno del vostro aiuto”, rispose girando intorno alla pozza e accarezzando la nuova creatura. Nonostante l'aspetto e le intenzioni, c'era una certa grazia nei suoi movimenti, e una nota dolce nella sua voce. Quell'essere, umana o altro che fosse, aveva sicuramente perfezionato per anni la capacità di portare persone dalla sua parte... ma Diarmuid Ua Duibhne era un altro discorso.

“ Allora non c'è nessun incantesimo di comando che possa costringermi a fare ciò che vuoi. Difenditi!”, si mosse all'attacco contro di lei colpendola con la sua lancia dorata,Gáe Buidhe , che causava ferite impossibili da guarire. L'onda d'urto fu talmente potente da scagliare alcuni dei Grimm che non avevano fatto in tempo ad allontanarsi e scatenare un terribile polverone, che una volta dissolto spiazzò il povero Servant. La sua Master aveva parato il fendente semplicemente alzando un braccio, senza danno apparente.

Diarmuid comunque non demorse e muovendosi a una velocità impressionante persino per un Cacciatore colpì continuamente la strega con entrambe la sue armi, ma ogni colpo venne parato con la stessa facilità, usando o le sue mani con incredibile destrezza o con ombre che sembravano provenire da sotto il suo vestito. Infine riuscì ad afferrarlo per il collo e a portarlo davanti al suo viso.

“ Tutto qui? Dal più grande dei cavalieri di Fianna mi aspettavo di più.”, commentò lei atona prima di mettere un palmo sul suo stomaco e canalizzare un flusso d'energia che scaraventò il povero guerriero contro una parete del palazzo. Prima che potesse riprendersi, una morsa telecinetica lo prese e lo riportò davanti a Salem.

“ Non seguirò... i tuoi ordini...”, disse debolmente, prima che la donna lo alzasse sopra la pozza di liquido nero.

“ Infatti non seguirai i miei.”, commentò prima di lasciarlo cadere e fargli provare la più grande sofferenza che avesse mai sentito. Il liquido entrò in ogni orifizio del suo corpo, bruciando come catrame bollente, ma non solo, sembrava stesse stesse raschiando e scottando contemporaneamente la sua pelle e gli organi interni, le sue stesse ossa stavano cambiando(e in quel momento non aveva neanche un vero corpo!). Ma il vero dolore veniva da qualcos'altro, come se forzatamente qualcuno gli stesse strappando un pezzo d'anima. Dopo minuti che sembravano interminabili Diarmuid riuscì finalmente a riaggrapparsi alla riva della pozza e uscire, ma lì ebbe lo shock più grande da quando era stato evocato. La sua pelle era diventata bianca proprio come quella di Salem e strappandosi una ciocca di capelli vide che anche anch'essa aveva subito lo stesso trattamento.

“ C- che cosa mi hai fatto, maledetta?”, le chiese il Fianna, ormai ridotto a una parodia dell'uomo che era fino a pochi minuti prima e rievocando le sue lance.

“ Ti ho trasformato in un nuovo generale delle armate dei Grimm. E ti assicuro che la cosa ha i suoi benefici, ora hai un corpo in carne e ossa superiore al semplice costrutto di mana di prima e possiedi anche l'Aura, il potere degli abitanti di questo mondo. Con esso non dovrai dipendere da me per usare i tuoi poteri o restare nel mondo materiale.”.

“ Insomma, mi hai dato i mezzi per restare qui quanto voglio, ma sono sempre costretto ad obbedire a te?!”, urlò Diarmuid, inferocito per l'abominazione a cui era stato ridotto. Però un fulmine nero che lo ridusse in ginocchio fu abbastanza a zittirlo. Era stata forse anche più rapido delle parate di prima, e fece comprendere allo spirito eroico cos'aveva davanti. Grazie al suo alto livello di resistenza magica, solo incantesimi d'alto livello potevano ferirlo, e quell'attacco era forse alla pari con certe magie dell'Età degli dei.

“ Come ho detto non obbedirai a me, ma a qualcuno molto più in alto. Tra poco uno dei miei sottoposti ti porterà in una certa città dove già ci sono altri Servant sotto il mio comando. Ti spiegheranno tutto.”, concluse la strega andandosene via con passo elegante, mentre il suo nuovo burattino spaccava il terreno maledicendo il destino avverso.

                                                                                                                                 *****

“ ZIO QROOOOOOW!”, gridò Ruby entrando nella stanza d'ospedale e correndo ad abbracciare il Cacciatore, che emise un urletto di dolore.

“ Calma, calma, soldo di cacio. Sono ancora un po' rattoppato”, disse lui ridacchiando e allontanandola un po'.

“ E capiscila, quando Ozpin ci ha detto cos'era successo ci siamo preoccupate a morte.”, commentò Yang, che aveva filmato tutto.

“ Ciao, Qrow.”, salutò a sua volta Tai, fingendo che la discussione della sera prima non fosse avvenuta, ovviamente il Branwen era d'accordo.

“ Bella, Tai. Allora, come va a scuola?”, chiese alle due nipoti.

“ Va benissimo. Le nostre due compagne, Blake e Weiss sono fantastiche e ci siamo fatte tanti altri amici.”, gli rispose Ruby mostrandole una foto del gruppo.

“ L'erede degli Schnee, sul serio?”, chiese Qrow un pò dubbioso notando l'albina sorridente.

“ Oh, non è male come sembra. E' la mia partner e mi sta aiutando parecchio, specie con lo studio.”, commentò Yang, consapevole della minifaida tra lo zio e la figlia maggiore di casa Schnee... beh, a dire il vero, tra Qrow e quasi tutta l'alta società di Atlas, esercito incluso.

“ Anche Blake è simpatica, solo un po' solitaria.”.

“ E Oz mi ha detto hce avete fatto un bel macello al porto.”.

“ Eh, sì, avevamo ottenuto una pista su Torchwick, quel ladro che ho incontrato prima di entrare a Beacon.”, rispose Ruby, omettendo ovviamente la presenza di Jack.

“ Dovete imparare a essere più pazienti, ora quel tipo ora sarà molto più attento.”.

“ Riusciremo a prenderlo.”, disse certa Yang.

“ Ah, dovete imparare a pensare come vere Cacciatrici- suggerì Tai, mettendo una mano sulla spalla della figlia- dev'essersi rintanato nel suo miglior rifugio, con i suoi alleati a difenderlo e un intero arsenale.”.

“ Ma- s'intromise Qrow- a un certo punto dovrà venire fuori, specie se sta collaborando con la White Fang. Aspettate quel momento per colpire.”, disse indicandole, prima che la porta si aprisse, lasciando entrare un dottore. Era piuttosto anziano, ma aveva ancora una bella chioma albina, baffetti importanti, pelle abbronzata, occhiali da sole e un'aria giovanile.

“ Scusate, signorine, ma l'orario di visita è conclusa. Il signor Branwen deve riposare.”.

“ E non mi chiami signor Branwen. Mi fai sentire più vecchio di te e Oz messi assieme.”, commentò il mietitore ridendo insieme agli altri. Il primario era un Cacciatore ritirato che aveva già avuto più volte a che fare con i membri del team STRQ.

“ Va bene, Stan, ora andiamo. Ragazze, salutate vostro zio.”, disse Tai prima di dare una stretta di mano al cognato. Yang gli diede una pacca, mentre Ruby gli diede un bacetto sulla guancia, prima di fargli un'ultima domanda.

“ Ah, scusa, zio Qrow, ma chi è stato a salvarti? Gli dobbiamo tutti un favore enorme.”. Lo sguardo dell'uomo si rabbuiò leggermente. Non voleva che Ruby incontrasse quell'uomo...non ancora almeno.

“ Eh, lui preferisce stare in disparte. Ma sono certo a breve lo incontrerai, ha la tendenza a riapparire nei momenti più interessanti.”.

“ Va bene, riposati e stammi bene.”, concluse la rossa uscendo, lasciando Qrow ancora una volta a riposare.

“ Stammi bene anche tu... petalo.”.

Salve a tutti, spero di non essere troppo in ritardo, ma una piccola mancanza d'ispirazione e impegni vari mi hanno bloccato dallo scrivere, tra cui la tristezza per la morte del grande Stan Lee. L'uomo che ha fatto una buona parte dell'infanzia di noi tutti è asceso a un'esistenza superiore, spero che il mio omaggio sia stato apprezzato. Mi auguro anche che i momenti con Qrow abbiano avuto il giusto equilibrio di angst e fluff, mentre la parte con Diarmuid e Salem sia stata sufficientemente inquietante, anche perchè ora sapete come sono arrivati i Servant ridotti in quel modo. Cercherò di tornare con un nuovo capitolo prima dell'anno nuovo, a presto, se avete il tempo recensite anche Super Hero Taisen. Ah, e ringrazio anche Rose Du Rembrandt/Elara Vlad Tepes, due account per la stessa persona, che mi ha consigliato di usare il bel Lancer e che ha scritto l'introduzione al trono degli eroi, se avete tempo passate sulle sue fic con una bella recensione, se le merita. P.s. Per quelli che stanno vedendo il volume 6(no spoiler nelle recensioni, per favore), personalmente lo sto adorando, ma ho già deciso prima di cominciare a scrivere come questa storia sarebbe proseguita, inclusa la lore che c'è dietro. Ergo, da quel punto di vista il passato di Remnant della mia fic sarà un Au totale rispetto al canon.

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Capitolo 8
*** Allenamenti, scoperte e arrivi. ***


Capitolo 8

La calma della Foresta di Smeraldo era, come accadeva spesso durante l'anno scolastico, disturbata da studenti della scuola intenti a mettersi alla prova contro i Grimm. In quel caso si trattava del team JNPR, accompagnato da Velvet e la leader di lei, Coco Adel. Quest'ultima era una ragazza poco più bassa di Pyrrha, vestita molto alla moda, con i capelli castani che si concludevano con un ciuffo cadente color caramello, aveva occhiali da sole e una borsa messa in vita. Famosa in tutta Beacon per il senso della moda, la grande nonchalanche sociale e la tendenza a dare calci nelle parti basse.

“ Ehi, Coco, grazie davvero per l'aiuto, senza di te ci avremmo messo mesi.”, la ringraziò Jaune con una pacca sulla spalla.

“ E' stato un piacere, Arc. E' un po' che cerco una scusa per far tornare i vestiti infusi di moda.”, commentò l'apprendista Cacciatrice mentre Ren e Nora guardavano i loro abiti. Apparentemente erano identici a prima, ma in realtà erano stati potenziati con una leggera quantità di Polvere, per cominciare. La pratica era sempre stata abbastanza rara visto il grande livello di manipolazione richiesto e il bisogno di rimpiazzare spesso la Polvere, ma c'erano ancora alcuni Cacciatori che ne apprezzavano la versatilità e potenza.

“ Quindi, leader senza paura, su cosa posso provare questa figata?”, chiese Nora, un piccolo guizzo d'elettricità rosa sulla spalla. Il biondo cavaliere si guardò intorno e poi indicò un Ursa girovago, che si accorse in quel momento di loro. La valchiria annuì con un ghigno e attivò la Polvere nei propri indumenti, circondandosi di scariche elettriche che avrebbero ucciso un uomo normale, con Aura o meno. Ma per lei erano un dolce nutrimento, e finita di caricarsi si gettò contro il bersaglio a mani nude, prima di scagliarlo via con un singolo pugno dritto sulla sua maschera. Il Grimm volò per diverse decine di metri, prima di sbattere contro un albero e scatenare un'onda d'urto che fece tremare gli le foglie per almeno trenta metri, persino gli altri poterono sentirla lì dov'erano, dovendo fissare i piedi al terreno per non indietreggiare.

“ Allora?”, chiese la Valkyrie, più che soddisfatta del risultato, mentre fletteva i muscoli. I suoi compagni, incluso Ren, più Velvet e Coco erano molto stupiti, non si aspettavano di già una forza così grande. Considerando poi che nonostante le apparenze da 'Prima spacco tutto, poi faccio domande' Nora era più che capace di creare buone tattiche in combattimento( anche Jaune, che aveva dimostrato ottime abilità strategiche negli ultimi mesi, si trovava in difficoltà con lei, quando beccava i punti deboli del suo piano del momento), avrebbe potuto benissimo diventare il loro asso nella manica durante il Vytal Festival.

“ Emh, impressionante. Ren, provi tu?”, chiese il biondo cavaliere al partner, ancora un po' shockato da quella dimostrazione di forza.

“ Sarà un piacere.”, disse il moro, concentrando Aura nella mano destra, che venne avvolto da un rivolo d'acqua. Quindi, come se avesse ripetuto quel movimento migliaia di volte piantò il palmo nel terreno e vi infuse la propria energia interna. In un'istante, davanti al giovane Cacciatore si scatenò un potente geyser di diversi metri. L'acqua ricadde attorno a lui colpita dalla luce solare, creando un piccolo arcobaleno. ' Così figo!', pensò Jaune. Anche i suoi genitori erano piuttosto abili nella manipolazione della Polvere, ma di rado riuscivano ad essere così eleganti. Nel suo caso, però, l'eccessiva quantità d'Aura aveva reso troppo pericoloso esperimenti con la sostanza elementare al di là di normali proiettili. Nora invece guardava l'amico d'infanzia come se avesse davanti un dio in terra. Velvet e Coco furono praticamente certe che le sarebbe saltato addosso.

“ Questo tornerà molto utile.”, commentò l'artista marziale, contemplando la nuova arma.

“ Prima devi imparare a usarlo in un vero combattimento.”, commentò Pyrrha, guadagnando uno sguardo d'approvazione da tutti. Non era affatto raro che Cacciatori in allenamento provassero nuove mosse senza prima averle praticate abbastanza. Nella migliori delle ipotesi si limitavano ad aprire troppo la guardia, ma uno dei loro compagni rimediava al problema, nel peggiore... Jaune scosse la testa, già una delle sue sorelle ci era quasi rimasta per troppo orgoglio.

“ E' per questo che siamo, qui, proviamo su qualche altro Grimm? Oppure, Pyrrha, hai dei consigli?”, propose.

“ Non molti, mia madre usa spesso Polvere nelle sue frecce, ma non faccio pratica con essa da parecchio.”, spiegò l'amazzone, con una leggera punta d'imbarazzo. Al torneo di Mistral gli stili di combattimento più 'magici' erano ammessi, ma piuttosto scoraggiati dal pubblico, che preferiva guardare vortici di lame a esplosioni elementari, e lei doveva guadagnare in fretta.

“ Allora non resta che provare da soli.”, concluse Jaune prendendo Moonblanc in modalità fucile.

                                                                                                                               *****

Ciel ed Emil si stavano osservando a vicenda, aspettando l'uno la mossa dell'altro. Erano a conoscenza dei rispettivi stili di combattimento, ma una mossa falsa avrebbe potuto cambiare tutto. Finalmente la mora provò a lanciarsi sparando col chiaro intento di finirla subito, ma il fauno schivò senza problemi, prima di afferrarla per una gamba e lanciarla in aria con un movimento potente, ma fluido. La soldatessa si mise in guardia, aspettandosi un attacco che però non arrivò mai. Una volta atterrata vide con stupore che l'avversario non si era neanche mosso, mantenendo una faccia da poker che onestamente la mandava in bestia.

' Che ha in mente?', si chiese primai di sparare un proiettile fiammeggiante facilmente schivato da Emil, che sorrise sadico e attivò la sua semblance, la manipolazione della gravità. Improvvisamente Ciel si sentì molto, molto pesante. Annaspò sul terreno cercando di muoversi.

“ Sul serio, ti atteggi da nostra signora e padrone, e mi hai sfidato senza neanche avere una contromisura per la mia semblance?”. Per tutta la risposta la soldatessa fece scorrere l'Aura in tutto il corpo e si rialzò con enorme fatica. I muscoli sembravano urlare dal dolore e solo l'energia impegata per sostenerli permetteva qualsiasi sforzo. Dal canto suo Emil e i suoi compagni, più Medea, potevano apprezzare quel tentativo.

“ N-non credere di avermi sconfitto, lupastro. La stirpe dei Soleil non si è mai piegata.”, disse riputando l'arma contro di lui. La mora discendeva da una famiglia già antica ai tempi di Mantle, non si sarebbe mai fatta sottomettere così da un fauno.

“ Oh, la grande Ciel Soleil che dopo mesi d'ignoranza mi insulta, che grande onore.”, scherzò il fauno lupo, prima di spararle un missile. L'altra scivolò evitandolo e poi unì le pistole in un unico fucile, da cui sparò un potente raggio di Aura, invenzione basata sulle teorie della scienziata che stava guardando proprio in quel momento. Emil per tutta risposta saltò proprio dietro di lei con un'agilità che tradiva la sua stazza e le diede un calcio dritto nella schiena, sbattendola dall'altro lato dell'arena, dove si rialzò nuovamente.

“ Tu... non puoi battermi.”, insistette la ragazza, seppur la forza terrificante del fauno l'avesse quasi messa ko, e reimbracciando il fucile caricò più energia che potè, prima che un raggio congelante bloccasse l'avversario in un blocco di ghiaccio. Un'espressione vittoriosa si dipinse sul volto di Ciel, fino a quando il ghiaccio non si ricoprì di crepe fino a spaccarsi, liberando l'artista marziale.

“ Non concordo affatto.”, commentò con un lieve ghigno sul viso, attivando il contenitore di Polvere di uno dei suoi tonfa, ricoprendone uno di fiamme e l'altre di vento. Le sue intenzioni erano decisamente chiare, e un sentimento di paura nacque nel cuore di Ciel.

“ P- per favore...”, pregò. La maggior parte di quell'atteggiamento era una recita per contrattaccare, ma era davvero spaventata. Quello di fronte a lei non era un semplice apprendista Cacciatore, era un vero mostro, intento a distruggere( e se i Grimm si fossero potuti mangiare, era certa li avrebbe divorati) qualsiasi cosa sul suo cammino. Cominciava veramente a pentirsi di averlo sfidato, ma ciònonostante riprese il fucile, attivando una baionetta nascosta e gettandosi contro Emil ad alta velocità, colpendolo da diverse angolazioni e allontanandosi quando necessario per sparare.

“ Oh, quindi sei capace di combattere come una Cacciatrice, invece che come una marionetta che fa sempre come gli si dice.”, commentò lui, schivando senza problemi, manovrando Ciel nuovamente con la sua Semblance. A differenza di Sun, che assumeva volutamente un comportamento poco serio per farsi sottovalutare, Emil assumeva un aprroccio diretto. Anche perchè aveva imparato come comportarsi con gli Atlesiani d'alto borgo: o gli leccavi i piedi, facendo loro credere di essere al comando, o li terrorizzavi fino a quando non facevano quello che volevi. Medea lo percepì dal modo in cui combatteva e non poteva essere più d'accordo.

“ Non sono... una marionetta!”, urlò lei, prima di beccarsi un potente calcio volante seguito da un destro col tonfa fiammeggiante.

“ Bene, perchè un guerriero, anzi, persino un'arma deve avere dei sentimenti.”, disse Emil, felice di vedere qualche risultato, mentre Souchiro si sbattè una mano in faccia.

“ Oh, grande Oum, per tutto questo tempo...”.

“ Già, voleva spingerla ad affidarsi al proprio istinto.”, gli rispose Medea, divertita da quel ragazzo. Quell'istinto non era qualcosa posseduta da tutti, poteva capire perchè piaceva tanto a King Hassan. Quel controllo sulla propria brutalità non era cosa comune, specie quando si dovevano fare cose delicate come questa... inculcare un po' di umiltà in un compagno di squadra. Aveva visto lei stessa certe cose accadere a una sua compagna di squadra, che aveva ricevuto una bella lezione da Vlad. ' Ah, Sienna, se solo tu fossi qui ora.'.

                                                                                                                           *****

Nel frattempo, al porto di Vale, c'era una folla piuttosto grande formata da tre gruppi: un gruppetto di manifestanti dall'aria piuttosto arrabiata, con striscioni del tipo ' tornate a Menagerie', poliziotti che provavano a tenerli indietro e diversi giornalisti, armati di taccuini, microfoni e macchine fotografiche. Si poteva avvertire un certo nervosismo nell'aria, ma non solo anche molta eccitazione, che salì all'apice quando una nave attraccò al porto. Una volta che calò la passerella, scesero nientepocodimeno che Vlad e una decina di soldati, tutti ben armati, vestiti nelle loro uniformi e con un passo fiero che rivaleggiava senza problemi con gli ufficiali di Atlas.

“ VATTENE VIA, BUFFONE!”, urlò un manifestante, lanciando una mela marcia contro uno dei soldati, ma il generale l'afferrò con un movimento secco, prima di romperla, mentre un ufficiale fece indietreggiare l'uomo e intimò gli altri al silenzio. Una giornalista dai capelli azzurri che aveva ottenuto in anticipo il permesso per un'intervista si avvicinò al gruppetto proveniente da Menagerie per qualche domanda. Questi continuò a camminare insieme ai suoi uomini come niente fosse, ma fece un gesto alla donna di cominciare.

“ Scusi, mr. Drakul, quale motivo la porta qui, il Vytal Festival forse?”, chiese lei con una voce allegra, ma al tempo stesso professionale.

“ Esattamente, signorina. Come forse sa sto attualmente cercando di fondare una nuova Accademia e spero di trovare tra gli attuali studenti personale adatto.”, rispose brevemente il fauno.

“ Un obbiettivo lodevole. Ha intenzione di reclutare quindi i fauni che entro pochi anni diventeranno Cacciatori.”.

“ Non solo. Così come le altre Accademie, anche questa dovrà nascere da una collaborazione tra umani e fauni, altrimenti non ci sarebbe progresso. Non trova?”, domandò a sua volta Vlad, aggiungendo stavolta un lieve tocco d'ironia.

“ Capisco, però diversi civili, e anche qualche Cacciatore, sembrano convinti che lei abbia contatti con la White Fang, oltre che obbiettivi in comune. Cosa...”, il fauno pipistrello la interruppe con un gesto rapido, ma non privo di cortesia.

“ Quello che è successo alla White Fang è il chiaro esempio di come una leadership troppo 'libera', se capisce cosa intendo, possa portare a una chiara scissione d'interessi, oltre che dei metodi in uso. La fazione terrorista non ha più niente a che fare né con quello che la White Fang era una volta, né con la nostra isola. Casomai, è mio obbiettivo, durante questo breve soggiorno, limitarne gli atti disruttivi nei confronti nella popolazione.”.

“ Benissimo, mi auguro che i nostri lettori e ascoltatori le diano retta. Come concordato finiremo domani sera con l'intervista?”, domandò la giornalista prima di andarsene e Vlad annuì, quindi si rivolse al commissario, che faceva del proprio meglio per calmare la folla, ancora in tumulto.

“ Che razza di macello. Se solo sapessero cos'avete fatto l'altro giorno...”, s'introdusse l'uomo prima di porgere a Vlad una stretta di mano, ricambiata rispettosamente.

“ Temo non cambierebbe niente, commissario, piuttosto, novità dai due fuggitivi?”.

“ Niente di niente, se hanno usato una semblance è una che non lascia traccie. Comunque i suoi sottoposti l'aspettano in commissariato.”.

“ Si sono legati bene con i suoi uomini?”, chiese Vlad leggermente curioso, e celando con cura la preoccupazione che provava da quando era stato contattato da Tukson e Ilia.

“ Non dico vadano d'amore e d'accordo, ma almeno riescono a fare qualche partita a carte senza scannarsi. Aggiungendoli agli uomini che lei ha qui ora fanno una ventina di soldati, giusto?”.

“ Sì, tutto il resto è rimasto a casa. Non amo portarmi dietro mezzo esercito come Ironwood.”, commentò il biondo notando contemporaneamente una navetta di cui conosceva bene la provenienza. In quel momento un altro manifestante provò a scavalcare la barriera posta in precedenza e ad attaccare Vlad con un cartello, ma con un singolo gesto si ritrovò circondato da spuntoni di legno che gli resero impossibile proseguire e impaurito cadde a terra.

“ Complimenti.”, commentò il commisario, capendo si trattasse della semblance del generale, creare spuntoni di ogni forma e dimensione volesse, da qualsiasi materiale, inclusa l'energia della Polvere o in maniera limitata la sua Aura.

“ Grazie, ci sono abituato, ma conoscendo questi idioti sarà solo un'altra scusa per darci addosso. E immagino i fauni di Vale non siano venuti proprio per evitare simili scenate.”, rispose Vlad, notando la grande mancanza dei propri simili, a cui anche i propri uomini reagirono con un lieve ringhio. L'altro uomo sospirò.

“ Immagina bene, questo paese è abitato da un branco di ipocriti. Ora venga, io e i miei uomini la scorteremo fino all'aeronave per Beacon.”, concluse questi mentre gli altri poliziotti facevano strada tra la folla. Nel frattempo Vlad ripensava a delle lettere che aveva ricevuto giorni fa da Medea e Lancelot, decisamente ci sarebbe stato bisogno di loro.

Salve a tutti, scusatemi sia per il ritardo, che per il capitolo relativamente breve, sono stato purtroppo sorpreso da una mancanza d'ispirazione e alcuni altri impegni. Spero comunque che vi abbia soddisfatto, in particolare mi auguro che Emil non sembri un fottuto Gary Stue: volevo che fosse sì brutale e duro, ma voglio dargli comunque dei difetti, come una certa arroganza, e un aspetto fisico tutt'altro che perfetto. Ora non so quando potrò tornare, perchè la sessione è imminente e peggiore dei casi dovrò limitarmi a tradurre fino a metà Febbraio. Nel frattempo recensite numerosi e datemi critiche per migliorare, vi consiglio anche il mio crossover con Kamen Rider 'Super Hero Taisen', scritto a quattro mani con Xephil e soprattutto buon Natale e buon anno.

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Capitolo 9
*** Arrivi ***


Le genti di Mountain Glenn vivevano relativamente in pace dalla morte di Merlot, la città aveva nuove difese, vari Cacciatori( si diceva che alcuni di essi fossero seguaci di King Hassan, ma nessuno poteva confermare, di certo loro non parlavano), e soprattutto i radar per Grimm. Grazie ad essi potevano mappare il sottosuolo in tutta sicurezza e sapere quando lasciare un sito, riconquistandolo poi se possibile. Insomma, sembrava che dopo i primi tempi bui, per la cittadina fosse finalmente giunta la pace... peccato che ci fosse qualcuno che approfittava di quella pace. In un condotto secondario abbandonato qualche mese prima, infatti, i vecchi nemici del team RWBY lavoravano.

“ Mettete qui quelle dannate casse!”, gridò Roman a un gruppo di soldati della White Fang, aiutati da Astolfo e Jack, mentre Gilgamesh guardava indifferente, giocando invece con varie armi che faceva uscire dai suoi portali.

“ Giullare, quanto ci vorrà ancora per l'attacco?”, chiese al ladro, che rabbrividì. Un Gilgamesh annoiato era un pessimo Gilgamesh con cui avere a che fare. L'ultima volta avevano fatto uno sparring e sarebbe probabilmente morto se Neo non fosse intervenuta.

“ Ancora tre mesi, vostra maestà, purtroppo non sono io a decidere i tempi.”, rispose rapidamente il ladro, sperando fosse sufficiente al Grimm umanoide, che grugnì.

“ Mhh, quando avremo finito di radere al suolo Vale dovrò ricordare a Salem che odio aspettare.”, commentò altezzoso come sempre, mentre dall'altro lato della caverna apparve un portale.

“ Allora, Torchwick, come procede il tutto?”, chiese Cinder Fall apparendo con Mercury ed Emerald accanto. Il ladro per tutta risposta indicò tutti i contenitori di Polvere ancora in attesa di essere caricati in maniera piuttosto teatrale.

“ Abbiamo così tanta Polvere che anche provando a uccidere tutti i Grimm del mondo, ce ne resterebbe.”.

“ Un esempio per tutti i ladruncoli con una maschera da due soldi.”, commentò ironico Mercury, che di rado resisteva a prendere per il culo il ladro dai capelli arancioni.

“ Il mio compito è stato terrorizzare questa città ed è stato quello che ho fatto.”, commentò semplicemente Roman, mentre Neo e Jack si voltavano a osservare i nuovi arrivati, pronti a muoversi per difendere l'uomo in caso d'attacco.

“ Comunque, siamo venuti qui per portare il nuovo compagno di Neo e Astolfo.”, commentò la ragazza mentre dal portale emergeva un altro Grimm. Diarmuid si fece strada dal varco e si avvicinò a Roman, prima di dargli un leggero inchino.

“ Diarmuid, ex membro dei cavalieri di Fianna, al vostro servizio.”, disse il Lancer con reverenza, mentre una risata si propagava nell'aria. Inaspettamente era Gilgamesh il colpevole.

“ Non ci credo, tra tutti quelli che potevano finire qui, proprio tu!”, il povero guerriero sospirò.

“ Felice di vedervi, Lord Gilgamesh.”, commentò semplicemente sotto lo sguardo sorpreso di tutti.

“ Vi conoscete... vostra maestà?”, chiese Cinder, pur conoscendo la natura degli spiriti eroici, non sapeva tutti si conoscessero.

“ Abbiamo partecipato alla stessa guerra del santo graal.”, rispose il re di Uruk, prima di lanciargli una spada per gioco. Il moro la parò facilmente scagliandola via con una delle sue lance, modificate per potersi unire in un'unica arma e con due bocche da fuoco integrate nell'impugnatura.

“ Pensavo fossimo alleati questa volta, Archer, sebbene contro la nostra volontà.”.

“ Sì, ma un re deve sempre assicurarsi i suoi compagni di battaglia siano pronti al combattimento, sebbene inferiori a lui.”.

                                                                                                                                                   *****

Mentre il gruppo di Cinder sbrigava i preparativi, altre personalità arrivavano a Beacon. Una di queste stava per essere accolta dal team CVFY, di cui uno dei membri era particolarmente eccitata.

“ Ehi, calmati un po', Bun- Bun.”, fece Coco, tenendo una spalla su Velvet.

“ Non posso contenermi, Coco, non lo vedo da quasi otto mesi. E per di più arriva lo stesso giorno di Vlad Drakul e James Ironwood.”, disse rapida la giovane fauna, aspettando per la navetta privata del padre, che apparve un paio di minuti dopo nel cielo di Vale, prima di attirare sulla pista d'atterraggio della scuola, accanto a quella del generale di Atlas e quella pubblica con cui era arrivato Vlad.

“ Ah, Beacon, mi sembrano passati secoli da quel Vytal Festival.”, commentò il Conquistatore scendendo dal veicolo e assaporando l'aria, prima di vedere quattro facce conosciute avvicinarsi.

“ PAPA'!”, urlò la piccola fauna saltando al collo del guerriero, che le grattò le orecchie.

“ Velvet, piccola mia!”, gridò gioviale Iskandar, prima di rimetterla a terra e guardare i suoi compagni. Oltre a Coco c'erano Fox, un ragazzo moro con i capelli arangioni, la pelle molto scura ricoperta di cicatrici e gli occhi bianchi. Era vestito con una felpa arancione priva di manica e sui polsi portava due tirapugni dotati di lame. L'ultimo membro si chiamava Yatsuhashi ed era il gigante del gruppo. Teneva i capelli neri molto corti ed era vestito con una casacca verde con un paio di protezioni, mentre la sua arma era un gigantesco spadone.

“ E' un piacere rivederla, mister Scarlatina.”, salutò educatamente quest'ultimo, prima di ricevere una fortissima pacca sulla spalla.

“ E sciogliti un po', Yatsuhashi, questo è un periodo di festa.”, rise gioviale l'uomo dai capelli rossi, prima di salutare con una poderosa stretta di mano anche Coco e Fox.

“ Quanto pensa di fermarsi, comandante?”, chiese la stilista, che utilizzava quel titolo solo come soprannome ironico, sapeva quanto Iskandar detestasse i titoli ufficiali.

“ Beh, almeno fino alla fine del Vytal Festival. Tutti i miei soldati per ora sono tornati a casa, dispersi tra i vari regni, sebbene ci teniamo tutti in contatto per riunirci, ma ci vorranno comunque un paio di mesi. Fino ad allora credo di potermi definire un normale Cacciatore.”, rispose allegro mentre si dirigeva all'entrata dell'Accademia, dove Ozpin, Vlad e Ironwood lo attendevano. Nel suddetto ufficio i tre uomini stavano avendo un'educata, ma animata discussione.

“ Quindi abbiamo già le identità di due possibili inviati di Salem qui a Vale, Oz, non dovremmo intensificare le ricerche?”, chiese Ironwood agli altri due uomini, desiderando mettere fine a quel caso con meno perdite civili possibili.

“ Personalmente concordo con te, James, ma le acque si sono calmate fin troppo qui a Vale. Temo si siano spostati.”, osservò Vlad ricordando i rapporti fornitigli dalla polizia.

“ Resta da capire il dove quindi. Oz?”, chiese il generale al preside che guardava la finestra.

“ Vlad, sei certo che chi ha attaccato i tuoi uomini sia chi pensi?”.

“ So che può sembrare un po' frettoloso, ma ho letto il rapporto sulla sera in cui hai reclutato la figlia di Summer. Una pirocineta capace di competere con Glynda e in combutta con Torchwick, che per altro si è messo in affari con la White Fang allo stesso tempo e anche con mezzi Grimm?! E' necessario scoprire il più possibile su quei due e su chiunque collabori con loro.”. Notò il fauno ricevendo un cenno d'assenso da Ironwood, proprio mentre Iskandar arrivava dall'ascensore insieme a Medea, in abito da lavoro e sporca di olio e grasso da motore.

“ Scusate il ritardo, qualche turbolenza sorvolando il mare. Comunque è un piacere rivedervi.”, salutò il Cacciatore prima di stringere la mano ai tre uomini.

Diversi pensavano ci fosse una brutta rivalità tra Ironwood e gli altri due Cacciatori, dovuta al fatto che Vlad fosse un fauno e che Iskandar non obbedisse ufficialmente a nessun Regno. Niente di più falso, l'Atlesiano rispettava entrambi e li considerava amici, era solo un pò invidiosetto del fatto che i soldati di Menagerie e dell'esercito liberatore fossero decisamente più forti dei suoi(sebbene raramente al livello di Cacciatori e specialisti) e temeva cosa sarebbe potuto succedere se i soldati di quest'ultimo si fossero ribellati. Cosa successa in piccole dosi, ma la punizione data da Iskandar ai disertori aveva convinto chiunque altro a desistere.


La donna imitò il guerriero dai capelli rossi e poi si diresse direttamente da Ozpin, passandogli un tablet.

“ Allora, ho sistemato torrette, fortificazioni e radar per tutto il campus. Sono collegati un nuovo network indipendente dalle CCT, per cui ho installato un sistema di riconoscimento alle entrate ufficiali, con un archivio basato su quello dei Regni. Chiunque non vi passi o venga riconosciuto verrà accerchiato all'istante in attesa di un ordine d'attacco, stessa cosa per i Grimm. Poi puoi modificarle come ti pare.”.

“ Grazie enormemente per l'aiuto, Medea, ora...”.

“ Alt, non ho finito. Ora Beacon ha finalmente delle difese decenti dopo quasi tre settimane di lavoro. Mi sono lasciata il lavoro facile per ultimo, cioè la camera di Amber.”.

“No, solo noi dobbiamo sapere dell'esistenza di quella camera.”.

“ Infatti me ne occuperò da sola. Per il Vytal Festival quel posto diventerà un mattatoio per chiunque provi a entrare senza autorizzazione-disse sicura la scienziata, che era disposta a tutto pur di garantire la sicurezza di Shouchiro e compagni. Al diavolo l'arroganza di Ozpin- a proposito, James, come va il mio regalino? Problemi di sorta da quando te l'ho dato?”. Il comandante delle forze di Atlas si limitò a fare una mezza risata prima di mostrare il braccio destro.

“ No, Medea, grazie della preoccupazione. Non lo uso molto spesso, ma fa sempre il suo lavoro.”, rispose alla scienziata, prima che la precedente conversazione su come stanare i misteriosi collaboratori di Torchwick riprendesse.

                                                                                                                          *****

Nel frattempo uno dei membri del team RWBY aveva deciso di farsi una doccia in beata solitudine dopo un duro scontro tutti contro tutti, e possibilmente anche per fare un po' di chiarezza tra i suoi pensieri. Yang Xiao Long era stata una delle migliori studentesse di Signal( non la migliore ovviamente), sconfiggendo parecchi compagni grazie al suo misto di forza bruta, velocità e tecnica. Le poche sconffitte subite l'avevano spinta poi ad allenarsi sempre di più, eppure... cominciava a pensare non fosse abbastanza per Beacon e poi per la carriera da Cacciatrice professionista.

La classifica non ufficiale della scuola la vedeva comunque come una combattente di prim'ordine, e i suoi voti non erano da buttare. Però sentiva che il divario presente tra lei e Ruby fino a pochi mesi prima si faceva sempre più piccole, mentre Blake, Weiss e i membri del team JNPR la superavano in tecnica e controllo dell'Aura, che in effetti era sempre stato il suo punto debole. La maggior parte del tempo si limitava a mettere nei propri colpi quanta più energia possibile e poi incassare per sfruttare l'energia della sua semblance. Spense l'acqua e sospirò. Aveva sempre fatto un addestramento fisico, ma forse era quella la soluzione, o una parte della soluzione: migliorare il proprio controllo dell'Aura per ottimizzare il danno in entrambe le direzioni. Questo però avrebbe potuto influenzare chissà come tutto il suo stile di combattimento nell'immediato futuro, che si era sempre concentrato sul colpire più in fretta possible. E avrebbe avuto ovviamente delle conseguenze sul resto del team.

“ Ehi, Yang, tutto bene?”, chiese all'improvviso la voce di Weiss, bussando alla porta del bagno. La bionda pugile si riscosse dai suoi pensieri e prese subito il pigiama.

“ Un secondo, Weiss, mi sto vestendo.”, gridò prima di sistemarsi e aprire, vedendo per una volta l'albina con i capelli sciolti, ma non Ruby e Blake.

“ Dove sono le altre?”, chiese curiosa.

“ Il team SSSN ha chiesto a Ren e Jaune di far loro da guida a Vale, e così Ruby e Blake hanno deciso di passare una serata di trucchi con Nora e Pyrrha, non chiedermi come hanno convinto Blake. Però io casco dal sonno.”, spiegò lei con un profondo sbadiglio, entrando in bagno.

“ Ok, Weiss, però una cosetta. Puoi parlarmi un po' del tuo addestramento?”, domandò nuovamente la bionda lottatrice sedendosi sul suo letto.

“ Mhh, perchè?”.

“ Ecco, sto prendendo in considerazione l'idea di variare un po' il mio stile di combattimento. O almeno di migliorare armi e controllo dell'Aura.”.

“ Capito. Beh, quando ho iniziato ad allenarmi, mio padre ha assunto svariati insegnanti, compententi senza dubbio, ma terribilmente arroganti e indisponenti. Per fortuna a volte veniva Winter per darmi delle lezioni. Quando ho avuto dieci anni è arrivato Lancelot...”, raccontò Weiss mettendosi il pigiama, ripensando a quelle lezioni in cui aveva preso ben più sgridate di quanto avrebbe voluto ricordare, prima di incontrare l'uomo a cui sentiva di dovere così tanto.

“ Parli parecchio di lui. Non è che hai una mezza cotta?”, la prese un po' in giro Yang, facendola diventare rossa( sebbene per motivi diversi da quelli che pensava).

“ Che? No, assolutamente, come lui stesso può testimoniarti. Lo rispetto semplicemente molto, Winter pensa che lo idolatri un po' troppo e ammetto che forse è un po' vero. Comunque mi ha insegnato a cercare un equilibrio tra le mie abilità fisiche senza generalizzare troppo e poi adattare il tutto alle mie abilità.”, rispose lei rapidamente, ma in modo conciso.

“ Inclusa la manipolazione dell'Aura?”, chiese ancora Yang alzandosi e avvicinandosi alla compagna di squadra, che si sentì un po' in soggezione vista la differenza di altezza.

“ Sì, certo, specie come applicarla al mio uso della Polvere e ai glifi. Perchè?”.

“ Perchè mi serve un aiuto enorme con essa. Devo migliorarla almeno del doppio, almeno prima del torneo.”, chiarì Yang agitando le braccia. Era la sua ultima spiaggia o non sapeva quanto avrebbe potuto fare contro la White Fang.

“ Eh, mi dispiace, Yang, ma per aumentare così tanto la tua abilità con l'Aura, servono vari esercizi di base che si devono ripetere giornalmente per anni. Svariati Cacciatori li fanno anche molto tempo dopo il diploma.”, la deluse l'altra, sperando di non essere sembrata troppo dura. Purtroppo, come le era stato spiegato più volte, non era così facile battere certi muri. Quando se ne incontrava uno, la cosa migliore da fare era tornata alle basi. Yang si risedette quindi sul letto spremendosi le meningi.

“ Capito, i metodi normali non servono, in questo caso terapia d'urto. Che ne dici di una nuova arma? Una che sfrutti molto l'energia della Polvere costringendomi a controllarla il più possibile senza rinunciare al mio classico stile.”, concluse infine come illuminandosi di luce propria e vedendo una via d'uscita.

“ E' molto pericoloso, ma... potrebbe funzionare alla lunga. Ti aiuterò, avrai bisogno di molto aiuto.”, le rispose Weiss, come contagiata dal rinato entusiasmo di Yang.

“ Grazie, Weiss!”, gridò lei, stringendo la povera ragazza in un fortissimo abbraccio, i loro petti che si toccavano. Weiss provò a divincolarsi per un attimo, ma poi si lasciò andare. Era una sensazione troppo piacevole per rinunciarvi. Sarebbe anche rimasta così se...

“ Ragazze, siamo tornate, scusate se vi abbiamo svegliate... oh, scusate, non volevamo interrompere niente!”, gridò Ruby, rientrando nella camera insieme a Blake. Le due avevano passato una tranquillissima serata tra ragazze con le loro amiche dell'altro top team di Beacon, ma non si aspettavano una scena così al ritorno. Il resto della serata passò così tra spiegazioni imbarazzanti e scherzi.

Salve a tutti, scusate se aggiorno dopo mesi con una cosa così. Purtroppo è stato un periodo molto impegnato tra studio( che ha ripagato comunque, due esami superati), visite ai parenti e impegni vari, oltre a generale pigrizia. Volevo solo gettare le basi per il prossimo volume con un piccolo twist riguardante Yang, ispiratomi da quel piccolo capolavoro di Megalo Box. Spero vi piaccia nonostante tutto, cercherò di farmi sentire il prima possibile, se notate qualche sbavatura ditemelo e corregerò. Buon anno intanto.

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Capitolo 10
*** Quiete ***


                                                                                                                          Capitolo 10:Quiete

Da due settimane Beacon, che già era stata in fermento per i lavori sulle nuove difese, stava ricevendo un flusso quasi incessante di studenti dalle altre Accademie, nuovi arrivi ogni giorno. I team non venivano infatti tutti in una volta, un po' perchè serviva tempo per preparare tutti i dormitori, un po' perchè i vari presidi stavano ancora scegliendo gli studenti più adatti da tutti gli anni. Tra questi vi era però un team totalmente falso da Haven,: Cinder, Neo e poiché ufficialmente Diarmuid e Astolfo. Il primo con l'aspetto che aveva prima di finire nelle pozze di Salem, il secondo identico a una persona normale, con occhi azzurri e capelli rosa. I due indossavano degli amuleti di Polvere contenente l'Aura di Neo( e anche qualcos'altro) che permetteva loro di nascondere le loro fattezze corrotte.

Ufficialmente Mercury ed Emerald, i soliti compagni delle due ragazze avevano ricevuto un incidente durante un'escursione in una foresta a causa di un branco di Grimm. Quelli( totalmente inesistenti, ovviamente) dei due Servant avevano avuto un simile incidente e Lionheart, interessato a quello che avrebbero potuto fare insieme, ne aveva fatto un team temporaneo per il torneo, facendo il tutto in maniera molto rapida e anonima. Ma siccome tutti gli altri studenti erano occupati tra studi, missioni, e i propri preparativi, nessuno ci fece molto caso, anche perchè Haven era enorme, nessuno , anche i professori riuscivano a ricordare tutti gli allievi.

“ Bene, signori, ora come ora ci troveremo davanti i teenager più forti e letali dei quattro regni- disse Cinder mentre giravano nel cortile dell'accademia- state ben attenti a ciò che fate o dite.”, concluse dopo che il suo gruppo aveva attraversato i cancelli identificativi precedentemente installati da Medea. Fortunatamente non avevano dato problemi, quindi la protezione dei due Servant nascondeva la loro natura in tutto e per tutto.

“ Ok, Cinder. Eravamo cavalieri, mica cavernicoli.”, le rispose Astolfo, seccato da quella paranoia. I quattro si erano distaccati dal gruppo di quella giornata per farsi una mezz'idea di com'era strutturata Beacon e avere il prima possibile informazioni sul dove potesse essere il loro obbiettivo. Lì, in mezzo agli studenti della più famosa scuola di combattimento al mondo, qualcosa ribolliva nel sangue di Cinder. Una strana eccitazione di essere circondata da persone così forti e letali, forse capaci di darle una piccola sfida prima che diventasse davvero inarrestabile. I ragazzi di Haven erano senz'alcun dubbio forti, ma alcuni veramente troppo frivoli. Decisamente si sarebbe divertita al Vytal Festival. Mentre annotava mentalmente i segni di riferimento della scuola, qualcosa le finì addosso.

“ Ehi, guarda dove vai!”, urlò al tipo, che le fece un inchino di scusa.

“ Scusa , ma era iniziata una battaglia col cibo. Sono impazziti tutti!”, si scusò lui in fretta e furia.

“ E per un gioco da bambini c'è questa ressa?”, gridò lei, incavolata per un motivo così stupido. Da che mondo è mondo, Cinder Fall non aveva mai lasciato perdere un'offesa o un torto di qualunque tipo, chiunque fosse responsabile aveva pagato per mano sua.

“ Hai mai visto una battaglia di cibo a Beacon?”, esclamò il povero studente prima di andarsene, lasciando i quattro a chiedersi ' WTF?!'. Incuriositi andarono nella direzione da cui scappavano tutti e sentirono in effetti ogni genere di rumore proveniente dalla mensa, sembrava che un intero branco di Goliath si fosse rifugiato lì, fino a quando uno schianto enorme non concluse il tutto. Pochi secondi dopo, videro entrare la professoressa Goodwitch, gonfia di rabbia.

“ Qualche idea su cosa sia successo?”, domandò Astolfo avvicinandosi con cautela e davanti la porta riuscì a vedere i responsabili di tutto. I team RWBY, JNPR e SESP erano lì a terra, ricoperti di zuccero, salsa e diversi altri tipi di generi alimentari, mentre tutti i tavoli e le posate volavano in giro grazie alla semblance di Glynda prima di rimettersi al loro posto.

“ Emh, scusi, cos'è successo?”, chiese Diarmuid alla donna, che notò la divisa di Haven, tentata di piangere per l'imbarazzo.

“ Uno degli studenti in visita, suppongo. Scusate per lo spettacolo vergognoso, vi assicuro che questi sono eventi molto rari in questa scuola. Io sono la vicepreside, Glynda Goodwitch.”, disse la donna, facendo un piccolo inchino di scuse.

“ Non si preoccupi, scene del genere non sono poi così rare da noi.”, commentò Cinder, notando in quel momento due suoi compagni di scuola, Sun e Neptune, presenti in mensa. Il secondo dei due per di più era ricoperta da una strana bibita viola e guardava storto il suo leader, intento a fare ad Emil la manovra di Heimlich, facendogli sputare un osso di dimensioni non indifferenti.

“ Grazie, fratello.”, disse semplicemente il fauno sotto gli occhi di Cinder, che si sbattè una mano in fronte. In fin dei conti quegli studenti, per quanto pericolosi, erano pur sempre teenager.

                                                                                                                                              *****

“ Che dici, Blake, ce lo siamo meritato?”, domandò Ruby alla partner prendendo un sacco pieno di posate rotte.

“ Onestamente? Credo di sì.”, ammise la fauna, impegnata con due sacchi non dissimili. Dopo la battaglia in sala mensa la professoressa Goodwitch, ancora più in preda alla vergogna grazie alla presenza di studenti di Haven aveva messo i tre team( Ironwood, sentito quanto successo, le aveva dato l'autorizzazione e il dovere di far lavorare anche il team SESP, con grande esasperazione di Ciel) a sistemare tutto il casino da loro causato prima di poter anche solo poter sperare in una doccia. Yang e Weiss erano incaricate di buttare i rifiuti organici ancora presenti, che non erano pochi, ma ne avrebbero approfittato di sicuro per parlare anche della nuova arma della biondina. Il team di Atlas era invece impegnato a lavare la caterva di piatti al posto del solito staff, cui era stata concessa una meritata sera di riposo e il team JNPR si stava occupando della sala mensa, ancora lorda all'inverosimile.

La coppia rossonera avrebbe potuto risolvere relativamente in fretta grazie alla semblance di Ruby, ma Glynda aveva proibito l'uso dell'Aura(lasciando intendere che se non avesse trovato il lavoro soddisfacente, si sarebbero dovuti occupare anche dei bagni. Una prospettiva che ovviamente non intrigava nessuno) e quindi ne approfittavano per fare una necessaria conversazione. Pur lavorando bene come partner e intendendosi nella maggior parte delle questioni, a differenza delle due compagne di squadra non parlavano poi così spesso, sebbene qualcuno non fosse d'accordo.

“ Cavolo, io volevo passare la giornata migliore di sempre e vi ho trascinato in questo.”, sospirò Ruby. Lo scontro di cibo era iniziato indirettamente a causa sua, quando aveva creato la lista di attività per la giornata migliore di sempre. Mentre discuteva col suo gruppetto di amici però, Nora aveva lanciato una mela a Weiss(diretta a Yang in realtà), che con un glifo l'aveva riflessa verso Ciel. Emil e Penny si erano messi a ridere insieme a Nora e Yang, scatenando in breve una reazione a catena che lasciò come unici combattenti i tre team. Un macello di proporzioni titaniche.

“ Beh, di certo non hai fatto peggio di me. Vi ho quasi trascinato nei miei stessi guai.”, ammise la fauna ripensando a quanto successo neanche un mese prima.

“ Dai, nessuno ti incolpa per quello. Avevamo tutti motivi per andare. Siamo future Cacciatrici, impariamo a convivere col rischio fin dall'inizio dell'addestramento. Poi da questo punto di vista siamo simili, siamo venute qui per fare una differenza e migliorare qualcosa.”.

“Io sono diversa, Ruby, sto solo cercando di rimediare ai miei peccati.E ho permesso a problemi personali di danneggiarvi.”, disse Blake ripensando a quanto successo al porto, piantando le unghie nel palmo della mano per come aveva ignorato completamente gli ordini per andare da sola contro Roman.

“ Beh, forse se fossi stata una leader più esperta non sarebbe successo.”, commentò Ruby un po' triste mentre alzava un tavolo. Nonostante l'approvazione di tutte le sue compagne alla nomina, non aveva poi molta esperienza, temeva di fare troppi errori prima o poi.

“ Ruby, ammetto che forse Ozpin ha fatto un po' troppo favoritismo nell'ammetterti prima e farti leader al tempo stesso, ma finora sei stata all'altezza del compito.”, la consolò Blake mettendole una mano sulla spalla.

“ Grazie, Blake. Solo promettimi di non correre più come hai fatto quella volte.”, rispose Ruby, guardandola con uno sguardo di pura gratitudine e affetto.

“ Lieto di vedere la mia nipotina fare il suo ruolo di partner.”, disse improvvisamente una voce proveniente da pochi metri di distanza, rivelando Vlad, che teneva la schiena contro un palo della luce con atteggiamento incredibilmente elegante e virile(1).

“ Zio Vlad!”, esclamò Blake correndogli addosso e attaccandosi al suo collo sotto lo sguardo sorpreso di Ruby.

“ Zio...? Oh, grande Oum, Vlad Tepes?!”, disse stupefatta Ruby guardando il fauno pipistrello con gli occhi luminosi come due stelle. Stava parlando con quello che poteva benissimo essere il più temuto lanciere di tutta Remnant, nonché il fondatore del terzo più grande esercito al mondo.

“ Ruby Rose, giusto? Ho incontrato i tuoi genitori e i loro compagni parecchie volte.”, cominciò Vlad cordiale porgendole la mano, che Ruby però non prese dall'eccitazione.

“ Davvero? In effetti zio Qrow aveva inteso di conoscerla.”.

“ Già, ci siamo salvati più volte la vita a vicenda in circostanze piuttosto estreme. Se non sbaglio è stato lui ad addestrati, vero?”, domandò il fauno pipistrello, ricordando alcune delle battaglie che aveva affrontato insieme al mietitore.

“ Già, grazie a lui ora posso usare la mia fantastica Crescent Rose come un'estensione del mio corpo. A proposito, ha con lei le sue armi?”, chiese innocentemente la rossa guardando l'uomo con uno sguardo quasi supplicante, al cui Blake si mise una mano in faccia, la sua leader poteva essere veramente troppo sfacciata in certi momenti. Comunque Vlad non inarcò un sopracciglio e prese da dietro la schiena due lame lievemente ricurve tenute insieme da un cerchio di metallo. Alla pressione di un pulsante le aste si allungarono e la passò a Ruby.

' Proprio come Summer', pensò nostalgico il Cacciatore notando l'espressione quasi estatica della giovane dagli occhi d'argendo, che prese a girare la doppia lancia con una certa destrezza e osservando il cerchio che collegava le due estremità prima di dare qualche colpo all'aria.

“ Mhh, un collettore di Polvere diviso in due sezioni. Uno usa le classiche fiale e un'altro cartuccie energetiche simile a quello di certe armi laser. Un mix bizzarro, ma indubbiamente letale se usato bene. Quanti anni ci ha messo a costruirla?”, chiese ridando l'arma al legittimo proprietario, che fu più che lieto di spiegare.

“ Un lavoro di una vita, possiamo dire. Realizzai il primo prototipo arrivato a Menagerie, ma non mi permetteva di combinare come si deve combattimento dalla lunga e dalla breve distanza, né di usare la mia semblance al suo massimo potenziale. Questa versione ha ancora alcuni dei pezzi dell'originale, ma risale a circa due anni fa.”. Le due apprendiste Cacciatrici sarebbero rimaste a parlare con Vlad ancora un po', ma caso volle che il dovere venne a chiamarlo in quel momento sotto forma di una giovane fauna camaleonte.

“ Generale, mr. Scarlatina e Ironwood richiedono la sua presenza.”, annunciò Ilia, accompagnata da un'altra ragazza, sempre nell'uniforme dell'esercito di Menagerie. Aveva capelli grigio scuro e occhi cerulei, poco più bassa di Ruby, ma non sembrava avere tratti animali.

“ Arriverò subito- disse il loro generale- ma prima permettetevi di presentarvi qualcuno. Ilia, Tarifa, vi presento Blake Belladonna, la figlia del nostro capovillaggio, e Ruby Rose, sua leader. Trattatele come fareste per me. Blake, Ruby, vi presento due delle mie migliori specialiste in stealth, Ilia Amitola e Tarifa Widow.”.

“ E' un piacere conoscervi. E lasciate perdere le formalità, qui sono solo un'apprendista Cacciatrice.”, rispose Blake, lievemente imbarazzata dall'introduzione di Vlad. Non aveva intenzione di esercitare alcuna autorità sull'esercito di Menagerie, specie considerando cos'aveva fatto nella White Fang.

“ Onorata di conoscervi.”, disse invece Ruby offrendo la mano in segno di saluto.

“ Stesso per noi. Le informazione forniteci dai membri della White Fang che avete catturato al porto ci sono state molto utili. Faremo in modo di scoprire che cos'hanno in mente.”, riferì Ilia ricambiando il gesto con fare cordiale.

“ Voglio aiutarvi, quanti di voi ci sono a Vale?”, chiese Blake ansiosa.

“ Attualmente circa una ventina, stiamo collaborando col corpo di polizia del Regno. Comunque...giuri di non aver più niente a che fare con Adam Taurus?”, chiese invece l'altra ragazza, visibilmente sospettosa, facendo indietraggiare Blake, che involontariamente portò la mano dove in genere teneva Gambol Shroud.

“ Lo sapete?”.

“ Lord Vlad non è il tipo da nascondere segreti ai suoi sottoposti, se non necessario- rispose Ilia, ora un po' più fredda- Sai, ci siamo già incontrate in un'occasione, Blake, anche se non te lo ricordi. Durante uno degli ultimi scambi amichevoli tra le nostre organizzazioni eri accanto a lui. Mesi dopo l'ho combattuto insieme a un intero gruppo per consegnarlo alle autorità competenti. L'unico motivo per cui non ci ha ucciso è che almeno all'epoca Sienna lo teneva ancora al guinzaglio.”, concluse digrignando i denti al ricordi di quel combattimento.

“ Non ero responsabile dei suoi metodi, né tantomeno complice.”, controbattè Blake, sentendosi quasi sotto accusa. Anche lo sguardo di Ruby divenne più duro verso le due faune. La corvina sapeva di non aver il diritto di rigettare le critiche da una propria simile, ma non aveva intenzione di essere offesa per cosa di cui non era responsabile... non del tutto, almeno. Oh, chi prendeva in giro, era parecchio responsabile.

“ Scusa Ilia, Blake. Questo conflitto interno la sconvolge, e non è certo l'unica tra i nostri ranghi. E perdona anche me per aver citato l'argomento.”, disse Tarifa sinceramente dispiaciuta.

“ Tranquilla, in fin dei conti mi trovo nella sua stessa situazione e non posso dire di essere veramente innocente.”, rispose Blake sollevata.

“ In ogni caso l'offerta di aiuto reciproco resta valida, per voi e i nostri compagni. Vi contatteremo se scopriremo qualcosa di importante, anche riguardo Sienna. Arrivederci”, si congedò Vlad andandosene con le due sottoposte.

“ Sai, Ruby... in fin dei conti era vero, non siamo così diverse.”.

                                                                                                                                     *****

Intanto, nella bella cittadina di Arcadia, i due fieri genitori di otto figli stavano trasportando le valigie, con l'intenzione fare un bel viaggietto che si sarebbe concluso a Vale.

“ Hai preso tutto, Amore?”, chiese Jeanne uscendo dalla casa con una grossa valigia, indossando la sua armatura completa. Se già il suo completo casalingo era piuttosto corazzato(ehi, se devi crescere otto bambini con un po' troppa Aura per la loro età e in qualche caso anche artigli o code, meglio prendere contromisure), questa la faceva sembrare un autentico carrarmato: Spalle e gambe erano completamente ricoperte di metallo, così come il collo, ogni singola parte progettata per offrire meno pelle possibile ai Grimm e non intralciare i movimenti; spallacci piccoli, ma abbastanza appuntiti da poter essere usati come armi e un pettorale ricopriva interamente la parte superiore, più che capace di bloccare i proiettili, attacchi elementali e zanne.

L'elmo ricopriva per intero la testa e aveva due piccole ali da drago come decorazione sopra le orecchie. Teneva anche una maschera simili a quelli delle vergini di ferro come maschera antigas sulla cintura, ma la indossava di rado,. Il suo armamentario consisteva di un'asta con una lunga bandiera infusa di Polvere, che fungeva come scudo e arrotolandosi su sé stessa anche come potente lancia e uno spadino tenuto dietro la schiena, capace di trasformarsi in pistola.

“ Fatto. E chiamato Sapphron, lei e Terra arriveranno domani.”, rispose Siegfried prendendo a sua volta una buona mangiata di bagali, prima di uscire in giardino. Le loro figlie erano tutte attorno dando bacetti di saluto, richieste di salutare Jaune e così via.

“ Papà, ricordati di portare un regalino da Vale.”, gli chiese Rossweiss, la più piccola, di appena otto anni. Non fosse stato per i capelli albini e la pelle ricoperta di squame sarebbe stata una perfetta versione in miniatura della madre, che le accarezzo i capelli. “ E dite a Jaune di chiamare più spesso.”, richiese Brunilde, di 16 anni.Anche lei quasi identica alla madre e nel suo caso umana, figura longilinea con un mazzafrusto tenuto alla vita. Sapphron era la figlia maggiore dei due Cacciatori, trasferitasi da qualche anno ad Argus( una cittadina sulle coste di Mistral) con la moglie e il figlio di due anni. Pur non essendo una guerriera fatta e finita come i parenti che avevano intrapreso quella guerriera, aveva comunque aiutato più volta il padre nella guardia cittadina e a suo dire avrebbe potuto dare filo da torcere a non pochi Cacciatori appena usciti dall'Accademia.

“ Tranquille, tranquille, faremo tutto! Voi intanto assicuratevi di non far impazzire vostra sorella. Ricordatevi che deve anche pensare a un bambino ora.”, le rassicurò il padre, che aveva portato tutte le valigie in giardino insieme a Jeanne. Lì il cavaliere venne avvolto da una potente energia blu argentea, talmente densa che il terreno sembrò tremare e pochi secondi dopo si trasformò in filamenti che si addensarono davanti a lui in un nucleo dello stesso colore che continuò a crescere e cambiò quindi forma. In una manciata di secondi crebbero una coda, ali da pipistrello, una testa dotata di corna e possenti fauci. Per farla breve, nel giardino di casa Arc c'era un drago delle dimensioni di un camion, traslucido come fosse fatto di vetro e molto luminoso.

Si trattava della semblance di Sigfried, come l'aveva chiamata lui 'Fafnir'. Un drago di pura Aura che combatteva al suo fianco( o avvolgendolo come un'avatar da combattimento) e poteva essere anche potenziato dalla Polvere, utilisimo sia in combattimento che come mezzo di trasporto. Le ragazze l'avevano visto infinite volte, ma quella creatura magnifica era sempre uno spettacolo per gli occhi.

“ Bene, ragazze, allora...”, cominciò Jeanne salendo sulla creatura, prima che le figlie la interruppero.

“ NON DOBBIAMO FAR IMPAZZIRE SAPPRON!”, ripetero all'unisono, avendo sentito quell'avvertimento decine di volte nei giorni scorsi. I loro genitori avevano deciso di fare una seconda luna di miele, consistente in una serie di missioni nei pressi di Vale anche per poter stare vicini al loro terzogenito e assistere al Vytal festiva, e buona parte di loro era stata a dir poco incazzata di non poter andare a vedere di persona il loro fratellone combattere. Ma erano sicure che si sarebbero divertite comunque, sarebbero state pur sempre otto ragazze, più un bambino piccolo, con tanta immaginazione. A ripensarci sul momento, Sigfried si rese conto che forse quel piano non era così geniale, ma di certo non sarebbe stato peggio di quando una volta aveva trovato metà casa distrutta. Il duo partì comunque in groppa al drago, che teneva i bagagli nella bocca, lasciando che i due occupanti potessero godersi il vento tra i capelli e la splendida visione del terreno, i cui dettagli erano ormai ridotti a puntini confusi.

“ Quindi, andiamo a prendere Lancelot e Atlanta?”, domandò Jeanne, tenendo le braccia ben strette agli addominali del pilota, che si sentivano persino da sotto l'armatura.

“ Sì, un bel volo ad Atlas e Mistral. Per fortuna mi sono fatto di caffeina e ci sono un bel po' di isole dove far sosta per ricaricarci.”.

“ In questo caso mi farò un bel sonnellino. Svegliami se ci attaccano.”, disse la paladina poggiando la testa sulla schiena del marito, che sospirò.

“ E io che speravo di passare il viaggio in compagnia.”, brontolò Siegfried guardando l'orizzonte. Almeno la bellezza di mare e cielo leniva un po' l'amarezza dovuta al vero motivo di quel viaggio.


                                                                                                                                             *****

1) Virile alla Jojo, per intenderci.

Salve a tutti, scusatemi sia per il ritardo che per il capitolo terribilmente breve, ma mi sono trovato incastrato in una marea di progetti in comune, oltre che alla traduzione. Questo capitolo è essenzialmente introspettivo e si focalizza in parte sul rapporto tra Blake e Ruby, perchè come una lettrice su Fanfiction.net mi ha fatto notare, quelle due non hanno avuto così tante occasioni per consolidare il loro rapporto, quindi ho deciso di rimediare. Spero il lavoro vi sia piaciuto a grandi linee e che Vlad dimostri il suo carisma. Poi Tarifa, se non ve lo ricordaste, è la fauna ragno che aveva intrappolato Blake a Menagerie. Ilia invece si è unita all'esercito dopo aver mollato la scuola e aver incontrato per caso Vlad.Non quando potrò tornare, vista l'imminente ritorno della sessione. Cercherò per allora di mettere un bel capitolo pieno d'azione e con molti più dettagli di questo mezzo scheletro, fisici e psicologici. A presto.

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Capitolo 11
*** Slayer: parte 1 ***


Peter Port era uno degli insegnanti più anziani di Beacon e tra i più rispettati. Forse il primo e unico Cacciatore ancora attivo dopo aver superato i sessant'anni. Approfittava di ogni estate per fare spedizioni più o meno lunghe nelle terre ancora non toccate da mano umana, ritornando sempre in gran forma. Aveva perciò una grande conoscenza sui Grimm che non esitava a condividere con gli allievi, oltre a consigli di altra natura. Nessuna sorpresa quindi che diversi colleghi e studenti, inclusi i team RWBY e JNPR, lo rispettassero non poco. C'era solo un piccolo problema...

 

E così, sotto il mio comando, il gigantesco Deathstalker venne circondato e io diedi il colpo di grazia con la mia ascia, che penetrò il suo carapace come burro.”, disse il corpulento guerriero vestito di rosso, coi capelli e fluenti baffi ormai ingrigiti dal tempo a una folla di studenti semi addormentati.Il Cacciatore dallo splendente paio di baffi sapeva essere terribilmente vanesio, e infoltiva le sue storie di dettagli un po' esagerati. Il problema poi è che neanche si accorgeva di quanto le sue storie risultassero gonfiate e/o noiose.

 

Weiss, per favore, uccidimi.”, pregò Jaune all'albina seduta accanto a lui. L'erede degli Schnee però, approfittava della lezione di Port per dare i dettagli al progetto sulla nuova arma di Yang. La progettazione del nuovo equipaggiamento si era in breve trasformato in un progetto di gruppo delle quattro ragazze, che avevano riempito vari fogli e file con le loro idee.

 

Scusa, Jaune, se devo sopportare io questo tocca anche a te.”, disse la giovane ereditiera mentre cancellava un condotto di Polvere per poi ricrearlo con qualche aggiustamento. Aveva bisogno di dare a Yang più modi per attaccare e tanta potenza di fuoco, ma non così tanta, almeno fino a quando non avesse affinato il suo controllo dell'Aura. Anche perchè si era deciso che invece di un'arma completamente nuova, sarebbe stata per lo più un upgrade a Ember Celica, potenziandone in maniera micidiale le prestazioni.

 

Nel frattempo Blake era impegnata in una serie di partite a Tris con Ruby, con risultati alterne da entrambe le parti. La mora era però in attesa di un messaggio da parte di Vlad, sembrava avessero scoperto di un altro furto da parte di Torchwick, forse anche più gravi dei precedenti. E siccome avevano chiesto assistenza al team RWBY...

 

' BIIIIP'.

 

' Finalmente', pensò Blake, controllando sul suo scroll quanto avevano da dirle. Ma era solo una promozione del suo ristorante di pesce preferito.

 

' Sarà per un'altra volta', pensò triste al pensiero di pranzetti a prezzo stracciato irraggiungibili per il momento, prima di sentire un altro messaggio. Fece per cancellarlo, quando si accorse che stavolta proveniva dalla giusta fonte.

 

' Abbiamo trovato qualcosa, fatevi trovare alla stazione di polizia della zona est dopo le lezioni.', diceva semplicemente il messaggio, che mostrò immediatamente a Ruby, che guardò il testo con attenzione portandosi una nocca al labbro pensosa.

 

Che avranno scoperto?”, chiese alla partner, fortunatamente non dovettero aspettare troppo per le risposte. Dopo le lezioni e un po' di preparazione(outfit che avrebbero dato meno nell'occhio in ambiente urbano) il team di giovani Cacciatrici andò al suddetto commissariato, trovandovi non solo i legittimi occupanti del posto, ma anche diversi soldati Atlesiani con alcuni specialisti da Menagerie, lo stesso team SESP e addirittura il team SSSN. Tutti in una larga sala conferenze con decine di posti e un grande schermo davanti al quale stavano il capo della polizia, Joseph Dough(lo stesso poliziotto che aveva accolto la delegazione da Menagerie), e Vlad stesso.

 

 

Benvenute.”, le salutò il primo dei due venendo loro incontro e accompagnandole ai loro posti, valutando subito la loro Aura. Tra le altre cose, infatti, Joseph era un Cacciatore ritirato specializzatosi nel combattimento al crimine ed era più che felice di avere qualche studentessa dalla sua parte, specie se di tale livello, checchè ne dicessero i colleghi.

 

Grazie ,commissario. Ma scusi, posso sapere cosa ci fanno qui anche i soldati di Atlas e Menagerie?”, chiese la leader delle quattro curiosa, ma cercando di mantenersi educata di fronte agli altri Cacciatori e soldati presenti.

 

E' riservato, ma i generali Ironwood e Dracul hanno garantito per studenti scelti da loro stessi, incluse voi. Abbiamo timore che la White Fang o chiunque sia dietro di loro abbia rubato alcune dei loro prototipi più recenti. Hanno scoperto del furto ieri sera durante un controllo dell'inventario.”, spiegò l'uomo, lasciando le quattro ragazze a dir poco sconvolte. Joseph si diresse quindi da Vlad, che accese lo schermo per mostrare le immagini di vari mecha.

 

Bene, signori, come alcuni di voi forse già sanno, poche notti fa diversi mezzi dell'esercito atlesiano sono stati rubati. Siccome è nell'interesse di tutti i presenti recuperarli, collaboreremo a tale proposito.”, cominciò il fauno pipistrello.

 

Abbiamo scelto varie zone della città che setaccierete a dovere, più alcuni luoghi che verranno visitate dal personale scelto. Se troverete qualcuno armato, specie col suddetto arsenale, chiamate immediatamente aiuto. I principali sospetti sono Roman Torchwick e i membri della White Fang, anche se credete di poterli battere da soli, mandate prima la vostra posizione.”, continuò il commissario mentre ognuno dei presenti si ritrovava un messaggio sul proprio scroll indicando le zone da ispezionare. Blake guardò il punto in questione ed alzò la mano per parlare.

 

 

Generale, credo di sapere dov'è possibile trovare alcuni dei colpevoli.”.

 

Parli pure, miss Belladonna.”, chiese Vlad alla nipote.

 

Ci sono vari incontri ogni settimana, mettono dei segni apposta per far arrivare i fauni interessati.”, confermò la fauna, guadagnandosi uno sguardo strano da vari poliziotti e soldati atlesiani, che si chiedevano ovviamente come potesse saperlo.

 

In questo caso prenda una delle squadre composta dai miei uomini e cerchi una riunione. Ci sono varie possibilità di scoprire cosa sia successo alle attrezzature rubate. Mr. Wukong, mr. Fenris, vi dispiace andare anche voi alla suddetta riunione?”.

 

No, signore.”, affermarono i due fauni mettendosi sull'attenti, prima che Joseph congedasse tutti. Souchiro, accanto al partner, era un po' in conflitto. Avrebbe preferito mantenere il team unito mentre cercavano nelle zone più malfamate di Vale, ma sapeva quanto quei prototipi fossero pericolosi, Blake e i soldati di Menagerie avrebbero avuto bisogno di tutto l'aiuto possibile per uscirne vivi.

 

State attenti.”, si raccomandò il castano ai due amici.

 

Non ti preoccupare, siamo stati addestrati per missioni di questo genere.”, lo tranquillizzò Sun, sicuro di sé.

 

E so quanto quei prototipi siano forti, ma fidati se ti dico abbiamo affrontato di peggio.”, concordò Emil indicando i Vulcan Tyrant, quelle due mostruosità di Tonfa avevano sventato molte minacci a villaggi sparsi per i vari continenti. Souchiro, decidendo di essere fiducioso, alzò un pollice mentre il team RWBY faceva le stesse raccomandazioni a Blake.

" Ragazze, ve l'ho detto e ve lo ripeto, se anche dovessi vedere Torchwick, non lo attaccherò a testa bassa.", disse la moretta, lievemente infastidita, per quanto onorata, dalle preoccupazioni del gruppo.

" Bene, perchè io sarò vicinissima- disse Yang- sempre al tuo servizio, gattina.", concluse dandogli un pugnetto sulla spalla e andando via insieme a Weiss e Ruby, che guardò la sua seconda in comando.

" Weiss, sicura alla CCCT ti diranno quello che ci serve?", chiese la rossa, che invece avrebbe dovuto custodire un altro carico di attrezzature insieme a Penny e alcuni soldati.

" Sì, ho un contatto tra gli alti ranghi della SDC che è stato più volte utile in passato. Ci vediamo dopo ai magazzini.", rispose lei, andando quindi via insieme a una piccola scorta. Vlad intanto guardava tutti i presenti allontanarsi, forse dispiegare tutte quelle truppe non era una buona idea, specie se quei Grimm umanoidi erano ancora in giro e pensava chi fossero, ma non potevano restare a guardare. La White Fang doveva essere fermata a tutti i costi.

*****

 

Nel frattempo, nelle foreste di Mistral, il sole splendeva leggiadro sulla natura lussureggiante, i cui abitanti, fossero prede o predatori, svolgevano la loro routine quotidiana. E chi poteva essere il più pericoloso tra i predatori se non la regina leonessa di Mistral, Atlanta stessa?

 

 

Bellissima e letale mentre si muoveva tra gli alberi con un'agilità che avrebbe fatto rodore d'invidia quasi ogni altro Cacciatore, stava tornando da una missione svolta il giorno precedente, dopo aver lasciato gli altri bambini in carica dei loro fratelli e sorelle più grandi( di cui buona parte era fortunatamente allenata come Pyrrha).

 

Al momento era armata con guanti artigliati, una spada trasformabile in lancia simile a quella della figlia maggiore, un arco rinforzato con varie leghe metalliche per bloccare vari attacchi e ovviamente frecce. Queste ultime totalmente normali, sebbene nei suoi anni all'Accademia si fosse specializzate con quelle potenziate dalla Polvere. Ma visti i prezzi negli ultimi anni si era trovata costretta ad affinare al massimo il proprio controllo dell'Aura, con risultati più che soddisfacenti. I proiettili penetravano con tanta velocità e precisione da non causare dolore.

 

Cosa estremamente utile visti i suoi metodi di risparmiare sul cibo. Infatti quando poteva andava a cacciare nelle foreste vicine prendendo grosse prede per l'orfanotrofio, scuoiandole lei stessa, mentre i ragazzi avevano un piccolo orto e frutteto nel cortile, disponendo di una buona dose di frutta e verdura, se tutto andava come si deve.

 

Avanti, dove siete?”, sussurrò a sé stessa saltando su un albero e attivando la sua semblance, una visione estendibile per vari chilometri con varie 'modalità', che aveva sviluppato nel corso del tempo. Dopo pochi secondi di ricerca vide finalmente qualcosa che avrebbe potuto sfamare i suoi figli per almeno un paio di settimane, se dosata come si deve: una grossa femmina di alce con delle corna che le sarebbero valse qualche soldo in più al mercato nero. Senza perdere tempo incoccò una freccia e la lanciò contro l'ignaro animale, che cadde a terra senza emettere un suono.

 

 

 

' Bene, ora spero non ci siano sorprese.', sussurrò la fauna prendendo la preda e controllando i dintorni per la presenza di Grimm, fino a quando non vide qualcosa in alto nel cielo. Si trattava di un'enorme manticora nera, avvolta agli occhi di Atlanta con un potente alone nero corazzata con le placche ossee tipiche dei Grimm, per di più una sfera d'energia(1) si stava formando poco a poco nella bocca. Era un Manticor Major, un tipo di mostro molto potente e raro con almeno un paio di secoli sulle spalle.

 

' Pensavo fossero quasi spariti da questa zona di Mistral. Deve aver sentito le mie ansie.', pensò lasciando andare la preda per incoccare una freccia e mirare dritto a una delle ali dell'essere. Per quanto si ricordava, quella razza di Grimm era una delle più forti in tutta Anima, e l'esemplare che la puntava in particolare sembrava avere un potere di gran lunga superiore alla norma anche tra i propri simili. Ma tutti avevano i loro punti deboli.

 

 

Scoccò la freccia nello stesso momento in cui il nemico stava per sputare il proettile fiammeggiante e il suo volo divenne più instabile. Fortunatamente Atlanta era corsa via per tempo dopo aver ripreso l'alce, evitando sia l'attacco che l'impatto del Grimm senza danni.

 

ROAAAARGH!”, ruggì questi, ormai impossibilitata a volare e correndo verso la fauna, che saltò su un albero nonostante il peso che aveva sulle spalle e continuò a dirigersi nella direzione di Mistral, saltando su un albero dopo l'altro. E intanto malediceva il Concilio che aveva tagliato i costi sulla protezione delle mura, fino a qualche anno fa quell'affare non si sarebbe fatto vedere neanche a una distanza molto superiore dal regno.

 

Perchè sempre a me?”, si chiese Atlanta evitando un'altra sfera che incenerì una macchia d'alberi all'istante e quindi saltò all'indietro sulla schiena del nemico( abbandonando nello stesso tempo la carcassa dell'alce) prendendo la lancia. Rendendosi conto del pericolo il Grimm saltò all'istante lanciando in aria l'avversaria, che atterrò su un albero e lanciò l'arma verso il cuore del Grimm, che nel tentativo di bloccarla la prese dritta nella coda. Ma l'attacco era solo un diversivo, venendo seguito da diverse onde d'urto lanciate usando gli artigli come tramite.

 

In breve il mostro si ritrovò tempestato da un'autentica tempesta di fendenti energetici da parte della leonessa, che però si stava trattenendo nella raffica, usandola solo come diversivo e per indebolire poco a poco la manticora mentre cercava dei punti deboli con la sua semblance. Ogni colpo lasciava comunque ferite profonde nel corpo di essa, che cercava di schivare al meglio delle sue abilità, ma ormai il suo destino era segnato.
 

Ora sei finito, stronzo.”, disse Atlanta prima di saltare nuovamente sulla coda e riprendersi la lancia, con cui tagliò definitivamente l'arto e che poi inserì a mò di freccia nell'arco, mirando dritto alla testa. Il Grimm girò il capo per caricare un altra sfera energetica, ma sapeva comunque che non avrebbe fatto in tempo.

 

' E che cazzo.', pensò la povera manticora, presunta priva di mente e anima, prima che il proiettile improvvisato gli trapassasse il cranio con un colpo secco e tagliasse poi di netto diversi alberi. Atlanta guardò con uno sguardo apparentemente privo d'emozioni la creatura che cominciava a disintegrarsi, prendendo dallo zaino una strana sfera trasparente.

 

 

Medea mi aveva chiesto di mettere qui dentro il Grimm più grosso e potente che avessi mai trovato. Credo tu vinca il premio.”, disse con una sottile vena d'ironia al Grimm, i cui frammenti vennero assorbiti dalla sfera con un piccolo lampo di luce. Atlanta attaccò lo strano attrezzo alla cintura, si rimise in spalla l'alce preso poco prima e quindi riprese il cammino verso casa, sperando che il suo rapporto sulla battaglia avesse spinto almeno qualcuno nel concilio a svegliarsi.

 

Dopo le ultime elezioni, i nuovi membri avevano tolto da Haven e dalle difese quasi la metà del budget, con la scusa di favorire attività civili non meglio specificate, ma che non pochi sapevano far parte dei piccoli imperi economici dei nuovi governanti. Il risultato era stato poco sentito al momento dai più, Atlanta non dubitava che a breve ci sarebbero stati grossi problemi. Già all'inizio, suo cugino Leo, era solito venire spesso all'orfanotrofio per giocare coi bambini e fare qualche regalo, aiutando insomma come poteva, dovette farsi in quattro per sistemare i loro casini. Ora veniva una volta al mese se andava bene.

 

Lui e i professori infatti, per assicurarsi che la scuola continuasse a funzionare come di consueto, dovettero rinunciare a una buona parte della loro paga e tempo libero, se anche ce n'era per fare missioni. E ora stava succedendo quel massacro... Remnant stava entrando in un'altro sanguinoso capitolo della tremenda guerra che l'affliggeva.

Salve a tutti, scusate se il capitolo è così breve, la vita è stata abbastanza complicata nell'ultimo periodo tra feste, genitori, esami e pigrizia o mancanza d'ispirazione in generale. Mi auguro comunque che questo lavoro vi sia piaciuto, ho cercato di mettere bene le basi per questa saga e le prossime mancando come al solito una parte degli avvenimenti, cercherò di mettere più dettagli nei combattimenti, nei dialoghi e nell'introspezioni. A presto.

1) So che quei cosi sparavano tecnicamente palle di fuoco, ma dubitavo di poter gestire la cosa assieme a un' incendio

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Capitolo 12
*** Slayer:parte 2 ***


 

Capitolo 12: Slayer, parte 2

 

Vale era probabilmente la più grande metropoli su Remnant, e la seconda più tecnologicamente avanzata dopo Atlas. Livelli di criminalità piuttosto bassi rispetto a Vacuo e Mistral e buone difese naturali e non, fattori dovuti anche alla vicina presenza di Beacon, lo rendevano una delle mete preferite da profughi di villaggi distrutti, Cacciatori in cerca di pace e... criminali intenti a costruirsi un impero. Purtroppo anche i palazzi più lussuosi hanno sempre qualche ratto nascosto dentro i muri. Il re dei roditori di Vale aveva dovuto assentarsi per quasi due mesi, ma ora era tornato in grande stile e in compagnia.

 

 

In una via secondaria Roman respirò soddisfatto l'aria di Vale. Quanto gli era mancata la città, percepiva l'odore della Polvere e dei soldi facili con tutti i pori, mentre girava Melodic Gudgel accompagnato dalla luce rossastra del crepuscolo come un bambino felice.

 

Finito di pavoneggiarti, giullare?”, chiese improvvisamente Gilgamesh, che accompagnava il ladro. Così come i due colleghi a Beacon anche lui mostrava un aspetto umano. Biondo e dalla carnagione pallida, mentre gli occhi erano rimasti sempre di color scarlatto. Indossava una giacca da motociclisca con un'elegante camicia bianca. E come sempre non mancava di pronunciare il suo estremo disgusto per chi l'aveva schiavizzato.

 

Che vuole, lord Gilgamesh, Vale merita di sapere che il suo vero sovrano è tornato- ripensando a quanto aveva appena detto, decise di aggiungere qualcosa per il bene della propria salute- e mi permetta di dare il benvenuto a un altro emintente re.”,esclamò l'uomo allargando le braccia, ma il guerriero non sembrò per niente impressionato, solo infastidito.

 

 

Mhh, allora, dov'è l'incontro con quei fauni?”, domandò desiderando poter tornare presto alla pace della caverna. Nonostante il suo apparente fastidio, Gilgamesh comunque doveva ammettere che i progressi visti poco prima nella metropoli di Vale erano un testamento a quanto aveva fatto l'umanità di quest'era, e in si e no ottant'anni dopo un'altra età pseudo-medioevale. Veicoli d'ogni genere, tecnologia informatica e molto altro ancora.

 

 

 

E anche i loro guerrieri, i Cacciatori, pur essendo molto lontani dagli antichi combattenti che conosceva, avevano trovato un modo di compensare la debolezza con le loro abilità, che quasi lo affascinava. Per orgoglioso che fosse, doveva dare un minimo di credito a chi aveva creato qualcosa del genere in un mondo costantemente sotto la piaga dei Grimm. Roman, dal canto suo... lo divertiva, semplicemente. Aveva un certo senso dell'humor e sapeva offrire una certa sfida a volte. Poi non era da tutti legarsi così a un servant come Jack lo squartatore.

 

Non molto lontano da dove abbiamo preso l'ultimo carico. Conosce il detto ' Se vuoi nascondere qualcosa, mettila in bella mostra'?”, chiese Roman con tono sarcastico accendendosi un sigaro. Ne offrì uno anche al compagno, ma questi rifiutò con un cenno della mano prima di rispondere.

 

 

Lo conosco e l'ho applicato più volte.”, disse con calma quasi glaciale, paragonata al tono di prima.

 

Bene. Ma si rilassi per un po', sua maestà. E' anche grazie a lei se abbiamo potuto portare via le merci, se lo merita.”.

 

Lo farò, giullare. Tu però a breve dovrai dimostrare ancora una volta la tua utilità. Mostra che essa non ha avuto fine per te.”, osservò ancora Gilgamesh, che mai perdeva occasione per far valere la propria autorità sul ladro( o su qualunque altro membro del piano, a dire il vero, Cinder in primis).

 

Seriamente?”, osservò questi con tono sardonico prendendo una boccata di fumo, mentre Gilgamesh assunsse un'espressione il più regale e stoica possibile.

 

Sai, una volta avevo dieci schiavi. Ho detto loro che chiunque non Mi sarebbe stato utile, sarebbe morto all'istante.”, raccontò con estrema serietà ricordando quell'occasione osservano le strade in caso qualcuno li stesse seguendo con intenzioni bellicose.

 

 

E...?”, domandò Roman, effettivamente incuriosito dalla decisione fatta dal misterioso sovrano, che trovava sempre modi per sorprenderlo, in azioni o parole.

 

Sono tutti sopravvissuti.”, rispose Gilgamesh facendo quasi sobbalzare Roman, che si aspettava qualsiasi risposta tranne quella. Per un istante ci fu silenzio totale, rotto solamente dal rumore del suo accendino che cadeva. Si divertiva a stuzzicare il guerriero perchè gli era stato ordinato di non ucciderlo, ma la storiella appena sentita gli fece temere che avrebbe potuto disobbedire. Decisamente una possibilità che non l'attirava minimamente.

 

Va bene, sua maestà, mi assicurerò di rimanerle utile.”, commentò rapidamente sperando di non diventare il prossimo bersaglio del suo arsenale apparentemente infinito.

 

Lo spero per te.”, rispose Gilgamesh ponendo fine al discorso.

 

 

*****

 

Nel frattempo, Ruby e Penny erano a uno dei container insieme ad altri soldati, Neptune e Ciel, in attesa che venissero riportati ad Atlas per prevenire ulteriori furti. Erano molto lontani da Beacon, siccome Ozpin aveva chiarito di non voler tutti quei materiali pericolosi accanto alla scuola. Ironwood si era arrangiato in una zona di periferia non dissimile dal porto, piena di spazio e dove non passava quasi nessuno.

 

Quindi, dov'è andata Yang?”, domandò la ragazza vestita di verde all'amica, che osservava le varie pattuglie di soldati, sempre all'allerta nel caso arrivasse qualcuno.

 

Da un certo Junior, un tizio che vende informazioni sia alla criminalità che a certi Cacciatori. L'ha già incontrato una volta o due, meglio tu non chieda in che circostanze”.

 

Oh, non ti preoccupare, Ruby. Già l'intero esercito sarà occupato a liberarsi della vergogna di come ci siamo fatti rubare non so quanti robot e armi. Avresti dovuto sentire gridare il generale, voleva organizzare una dimostrazione delle nuove attrezzature, ma ora sta facendo ordini su ordini per riportare tutto ad Atlas.”. Ciel, accanto a lei, si infuriò.

 

Se solo Ozpin avesse fornito miglior sorveglianza.”.

 

Ciel, ne avevamo già parlato. Ironwood ha portato un mezzo esercito. Pur avendo il permesso, a differenza di quanto fatto da mr. Drakul non ha fornito informazioni sulla quantità di truppe e attrezzature, quindi non si poteva sapere come organizzare efficacemente le difese, di conseguenza la maggior parte dei soldati era sulle navi o nel resto di Vale. La responsabilità di difendere tutto dipendeva da lui e ha ammesso di aver fatto un errore.”.

 

“ … Ah, ok.”, disse semplicemente la mulatta. Doveva ricordare più spesso quanto Emil le aveva fatto e che Atlas non era perfetta, ma per il momento se ne andò stizzita.

 

 

E' una brava ragazza, è solo molto rigida. E un po' altezzosa.”, disse Penny sospirando.

 

Sì, immagino, Weiss si comporta in maniera più umile, ma anche lei ha i suoi momenti.”. Nel frattempo le due incrociarono un paio di soldati di Menagerie che parlavano fitto.

 

Non riesco a credere che tra tutti proprio gli Albain si siano fatti fregare.”.

 

Già, sono cresciuto insieme a loro. Sono sempre sembrati così pacifici.”.

 

Scusate, di chi state parlando?”, chiese Ruby sentendo il discorso dei due fauni, che si voltarono cercando di ricordarne il volto.

 

La leader del team di miss Belladonna, giusto?”, chiese uno dei due ricevendo conferma.

 

Allora sei autorizzata a sapere. Il vero motivo siamo venuti qui in gruppo è perchè abbiamo scoperto a casa una congiura contro il nostro capo villaggio e lord Vlad a opera di alcuni membri locali della White Fang, i cui membri avevano contatti con la sezione di Vale. Adam Taurus in particolare.”.

 

Sono arrivati così lontano?!”, esclamò spaventata Ruby. Certo, era prevedibile che la White Fang avesse una certa influenza sull'unica isola al mondo popolata unicamente da fauni, ma arrivare al punto da tentare di assassinarne i leader politici e militari perchè non erano d'accordo con loro? Sebbene Blake stessa avesse ammesso quanto l'organizzazione fosse caduta in basso, questo scenario era peggiore di quanto la giovane mietitrice immaginasse.

 

Dove sono ora i cospiratori?”, domandò Penny curiosa.

 

Molti di noi, incluso il generale, sono stati tentati di condannarli a morte. Ma il capovillaggio ha avuto un'idea migliore: siccome erano in contatto con Adam Taurus stesso, avrebbero dovuto continuare a contattarlo come se niente fosse successo, in modo che non sospettasse niente.”.

 

Geniale.”, commentò Penny, prima di vedere qualcosa dietro i due soldati. Una fitta nebbia dallo strano colore azzurrino.

 

Pensavo ci fosse bel tempo stasera.”, sussurrò Ruby, prima di realizzare quanto fosse arrivata in fretta quella nebbia, e come. Poco a poco si stava infilando dappertutto. C'era una sola spiegazione possibile.

 

AIUTO!”, gridò improvvisamente uno dei soldati e la mietitrice, voltandosi, vide quanto temeva. Il poveretto era supino a terra tenendosi una ferita sullo stomaco, mentre Jack lo guardava con un'espressione priva di pietà. Alcuni soldati provarono a spararle, ma la bambina schivò i colpi senza problemi e si portò in un istante dietro uno degli aggressori, col chiaro intento di sgozzarlo, ma Ruby fu abbastanza rapida da colpirla con un proiettile di fuoco dritto nell'occhio.

 

Qualcuno medichi subito quel soldato! E state lontani dalla bambina!”, ordinò rapida Ruby raggiungendo l'intrusa con un salto, notando con orrore un buco dove ci sarebbe dovuto essere uno degli occhi, ma che si rigenerò all'istante. Seriamente, più scopriva qualcosa su quella bambina, più si terrorizzava.

 

Mi hai fatto male.”, disse semplicemente Jack prima di riprendere uno dei suoi coltelli e lanciarsi contro Ruby, che si difendette al meglio delle proprie possibilità con Crescent Rose in forma di fucile. Gli attacchi di Jack erano rapidi e aggressivi, mirando spesso alle gambe e dietro la schiena, ma l'addestramento di Qrow per affrontare utilizzatori d'armi leggere, unito al potenziamento fisico svolto da Ruby nei giorni precedenti le permetteva di resistere.

 

 

La Grimm( o qualunque cosa fosse) restava comunque più rapida e forte di lei, e c'era un ferito di cui occuparsi. Non vedendo altra soluzione, canalizzò rapidamente Aura in braccia e gambe per un piccolo boost di forza, quindi sbattè il fucile sull'avversaria, sbalzandola via dal container e poi raggiungere con uno scatto della sua semblance il soldato ferito, assistito da Ciel che teneva in mano delle bende.

 

Come sta?”, chiese mentre Penny prendeva il suo posto contro l'assassina, bersagliandola con raffiche di laser ben mirante e fendenti di due o tre spade per volta, chiudendola poco a poco in un cerchio.

 

Penso ce la farà, ma dobbiamo portarlo in un posto sicuro il prima possibile.”, rispose la giovane Cacciatrice di Atlas, ricordando come la loro nemica avesse fatto la stessa cosa al porto. Si erano limitata a ferire in maniera grave i prigionieri perchè loro perdessero tempo nel salvarli: se avesse fatto lo stesso ad altri con la stessa facilità, sarebbe stato anche peggio che al porto.

 

CE NE SONO ALTRI!”, l'allertò un fauno indicando altre due figure apparse sui container. Entrambe indossavano maschere da Grimm simili a mantidi e un lungo mantello. Verde per una e grigia per l'altra. Senza indugiare, cominciarono a sparare contro di loro una raffica di proiettili, il tipo in verde con dei grossi revolver dello stesso colore e l'altro con pistole installate nelle scarpe, liberando Jack dall'accerchiamento. Gli uomini posti a custodire il carico non persero tempo a rispondere con una raffica di proiettili, mentre Ruby prese l'uomo a terra assieme a Ciel, portandolo in un posto sicuro, prima di prendere lo scroll.

 

Ci servono rinforzi.”.

*****

 

A non molti isolati di distanza, un altro gruppetto di otto fauni in borghese si stava infilando in un vicolo riunione della White Fang. Le tracce erano state occultate in maniera molto accorta in modo che nessun umano potesse trovarle o tantomeno riconoscerle, ma la ricerca della squadra istituita da Vlad aveva dato i suoi frutti.

 

Blake, ragazzi, tutto bene?”, chiese il fauno pipistrello, attualmente in una sala monitor accanto a Joseph, da cui sentivano e vedevano tutto attraverso microfoni e microcamere installate rispettivamente nelle orecchie dei sottoposti e sui loro vestiti.
 

 

Tutto bene al momento. Chiuderemo le comunicazione da questa parte, generale, come stabilito interverremo se necessario.”, rispose Blake guidando i compagni fino all'entrata del magazzino dove si teneva l'incontro. A pensarci bene, non erano neanche da dove erano avvenuti i furti. Fin dove arrivava l'arroganza di Roman Torchwick e dei suoi complici?

 

Maschere da Grimm?”, domandò sottovoce Sun quando l'uomo all'entrata diede a tutti delle maschere bianche con segni rossi dalle fattezze inequivocabili. Emil, non visto, fece una mezza linguaggia. Non che i due non fossero abituati a utilizzare maschere e uccidere con esse addosso, ma lo facevano nel buio nella notte e i loro obbiettivi erano uomini o donne pericolose, non sterminavano civili( addirittura bambini in certi casi) alla luce del giorno atteggiandosi ad emissari della propria specie.

 

Già, Adam ha iniziato la moda e l'ha diffusa in maniera più o meno intimidatoria.”, affermò Blake malinconica guidando il gruppo in mezzo all'immensa folla radunata davanti a un palco accanto e sopra il quale si trovavano diverse casse il cui contenuto era intuibile. C'erano molti mormorii, il cui tema principale era ovviamente come avrebbero influenzato la lotta agli umani.

 

Fratelli e sorelle- cominciò dopo pochi minuti un fauno molto massiccio salito sul palco, totalmente ricoperto dalla divisa della White Fang a parte le possenti braccia-, tutta la White Fang vi ringrazia per esservi uniti a noi oggi.”.

 

Mhh, quando iniziano educati è un brutto segno.”, sussurrò uno dei soldati accanto a Blake, con due orecchie da procione, ricevendo un assenso da Blake. Sebbe la ragazza all'epoca prendesse quelle battute iniziali come buoni auspici. E i presentimenti di tutti non migliorarono affatto alla successiva parte del discorso.

 

Permettemi di presentarvi un nostro nuovo collega. Mr Roman Torchwick.”, disse il fauno allargando un braccio e lasciando spazio allo stesso uomo affrontato da tre membri del gruppo d'investigazione quasi due mesi prima. Roman dal canto suò entrò con aria tronfia come un generale, muovendosi elegamentemente e guardando tutti con aria di superiorità, e allo stesso tempo incredibile calma di fronte ai fischi e insulti della folla.

 

Che diavolo ci fa lui qui?!”, sibilò Emil con gli occhi sbarrati. Avrebbe voluto saltare volentieri sul palco per estrargli la verità a suon di lupi, ma come un vero lupo si trattenne sul posto attendendo il momento giusto per colpire.

 

 

Non ne ho idea, ma dobbiamo stare più attenti che mai. Giurerei di aver visto Neo per un secondo sulle casse- rispose Sun, prima di rivolgersi ai suoi accompagnatori più anziani- Signori...”. I cinque si misero in posizione di guardia pronti a qualsiasi evenienza, mentre Roman faceva il suo discorso, registrato anche alla stazione di polizia.

 

Signore e signori, sappiate che noi abbiamo tutti dei nemici in comune- spiegò col suo charme che penetrava nella voce, incredibilmente suadente all'udito e muovendosi in modo calcolato al millesimo, ogni mossa aveva lo scopo di impressionare- i governanti, i presidi, chiunque abbia un qualche ruolo nell'amministrazione del regno. Sono parassiti che devono essere sterminati, e fortunatamente per voi non solo io sono il migliore in circolazione... ma mi sono anche procurato gli attrezzi più adatti alla situazione. Considerateli un gentile dono dell'esercito di Atlas.”. Fece quindi un battito di mani e il telo col simbolo della White Fang dietro il palco cadde, rivelando un Paladino atlesiano in tutto il suo splendore.

 

Era un robot bipede alto quasi una decina di metri, dalla forma umanoide appena abbozzata, grigio metallico e braccia quasi totalmente composte di bocche da fuoco. Le spalle erano molto larghe, mentre la testa era rettangolare e apparentemente posta a cabina di comando. Dai progetti visti giusto poche ore prima, gli otto fauni sapevano che era giusto un prototipo tra i più deboli, ma sembrava già un'autentica macchina da guerra, capace di emanare una vera aura di terrore.

 

Oh, grande Oum, aiutaci,”, esclamò Sun guardando con occhi sbarrati quel bestione, mentre da tutte le parti partivano applausi diretti a Roman, che sembrava la personificazione della vittoria mentre girava sul palco con un'espressione orgogliosa.

 

Ci sono domande ora?”, domandò ancora una volta il ladro, convinto di aver completamente conquistato la folla.

 

Sì!- esclamò una delle soldatesse venuta con i tre Cacciatori, con pinne sulle braccia- SIETE COMPLETAMENTE MATTI?!”. Tutta la folla si girò verso la donna che aveva parlato, stupiti da un simile scoppio di rabbia. Blake la osservò aspettando le sue prossime parole e la successiva reazione della folla. Vlad aveva in effetti ordinato loro di parlare se avessero sentito qualcosa che non gli sarebbe piaciuto affatto, ma era impossibile prevedere la reazione di un'intera folla.

 

Sorella, puoi esprimere a tutti noi il tuo pensiero?”, chiese il luogotenente tornando sul palco, usando voce gentile, ma molto ferma. Un tono giusto più alto del normale aveva mandato tutti i fauni pronti alla guerra di nuovo nella confusione.

 

Il mio pensiero è molto semplice, rubando al fottuto esercito di Atlas avete messo un bersaglio sulla schiena di ogni fauno del mondo e di Menagerie stessa!”, spiegò la fauna pesce avanzando come una furia, incredibilmente insultata da così tanta stupidità.

 

Sono già nostri nemici tanto, non abbiamo peggiorato niente.”, rispose con nonchalanche Roman.

 

Due palle- gridò un altro soldato accanto alla donna che aveva cominciato, quest'ultimo con zanne di cinghiale- come se gli atti di terrorismo non fossero abbastanza, ora hanno ancora più motivi legali per indagare su di voi e mettervi tutti in galera se vi trovano. Che diavolo penserebbe Ghira Belladonna di questo?”. Ormai, come Roman aveva fatto poco prima, un fuoco era stato acceso nei cuori di tutti i presenti, che cominciavano a rendersi conto delle effettive conseguenze delle proprie azioni.

 

Nel frattempo Neo, resasi invisibile grazie alla sua semblance, osservava dall'altro pronta a entrare in azione per difendere Roman per necessario. Poteva capirlo, e sicuramente il suo capo aveva fatto lo stesso, quelli che avevano appena parlato non erano civili venuti per spirito patriottico, ma veri guerrieri.

 

Ragazzi, ragazzi, spesso le cose devono peggiorare prima della soluzione definitiva.”, insistette Roman.

 

Fratelli, sorelle, non capite che Adam sta vendendo tutta la nostra specie a criminali che non sono certo meglio della SDC o di chiunque ci abbia oppresso? Alla prima occasione, ci abbandoneranno. Dal canto mio io ho intenzione di seguire dei veri fauni!”, esclamò Emil, incoraggiato dagli altri membri del gruppo e poi da altri civili.

 

Ah, chi, per esempio, quei codardi di Vlad Drakul, Siegfried Arc o Ghira Belladonna?”, scherzò Roman provando a usare l'ironia per calmare gli animi. Pessima mossa, perchè l'Aura dei cinque soldati cominciò a espandersi per tutto l'edificio come una coltre di pura rabbia, facendo allontanare chiunque non fosse allenato nel suo uso dalla paura. I cinque soldati avevano attraversato un rigido allenamento fisico e mentale, che permetteva loro di mantenere la calma nelle situazioni più stressanti quasi Vlad. L'unica cosa capace di farli infuriare era proprio un insulto al loro amato comandante.

 

Blake, per favore, calmali- chiese questi dall'altra parte dell'auricolare alla nipote, che annuì- fa esattamente quello che ti dico.”.

 

I cinque sarebbero volentieri saliti sul palco per fare Roman a pezzi, se Blake non si fosse fatta avanti, facendo un cenno di stare calmi.

 

Ragazzi, tranquilli posso silenziarlo con una sola parola... anzi, no, cinque.”, sussurrò loro. Il gruppetto, sebbene controvoglia, decise di lasciarla fare e indietreggiarono tutti, mentre la folla terrorizzata cominciava a sfoltirsi e i pochi rimasti riprendevano fiato. La mora si diresse quindi verso il palco con un'andata solenne, Sun intento ad ammirare il modo quasi regale in cui si muoveva, fino a quando non parlò.

 

Sienna Khan sa di questo?”, chiese Blake con un sorriso estremamente sadico. L'influenza di Yang e Weiss l'aveva finalmente toccata dopo mesi di convivenza. Il luogotente ovviamente non fu per niente contento di sentire quel nome, così come Roman.

 

Ecco, il nostro leader...”, cominciò il fauno quasi balbettando.

 

Non ha bisogno di sapere.”, finì Roman per lui.

 

Oh, e perchè, forse questo vostro progetto non è esattamente per il bene di tutti i fauni?”.

 

L- lo è...”.

 

Davvero? Allora diteci come Adam vi ha contattati.”, chiese ancora una volta Blake spinta da Vlad, accanto al quale Joseph e alcuni dei suoi sottoposti si stavano spanciando dalle risate.

 

Brava, Blake.”, disse Vlad alla trasmittente, fiero della ragazza.

 

Importa forse?”, chiese ancora Roman.

 

Certo che conta, la gerarchia esiste per una ragione. Noi dobbiamo seguire coloro che stanno al vertice, ma anche loro hanno degli obblighi verso di noi.”, contrattaccò Blake.

 

Beh, ecco, non è stato Adam a contattare noi, ma il contrario.”, rispose Roman, ritrovatosi ormai fregato.

 

Per cosa, per bontà del vostro cuore? O più probabilmente per affari.”, scherzò Emil, mentre i civili guardavano in preda al terrore e all'incertezza. Sun però continuava a sondare le Auree presenti, ormai era sicuro che Neo fosse da qualche parte, invisibile, e pronta ad attaccare.

 

 

Blake, questo discorso potrebbe continuare all'infinito e non possiamo combattere con tutta questa gente. Sai cosa fare.”, avvertì Vlad attraverso l'auricolare. La ragazza annuì.

 

Questo prova ulteriormente il mio punto sulla nostra capacità di fidarci di noi. E siccome quello che avete compiuto è nientemeno che un crimine, stanno già venendo per voi. Vlad Drakul sta venendo qui insieme a diversi dei suoi uomini, soldati atlesiani e Swat di Vale. Vorrete ancora essere qui?”. Tre secondi dopo il posto era praticamente deserto, tutti se ne'erano andati per paura dell'arresto, quindi si rivolse verso il luogotenente e Roman, che nonostante tutto era quasi ammirato.

 

Mhh, bella mossa. Non sapessi quanto sono addormentati i poliziotti di questa città sarei andato con loro.”.

 

Non sono più così addormentati, Vlad ha dato loro una bella svegliata.”, rispose Blake, raggiunta in fretta dai propri amici, mentre anche Neo faceva lo stesso, rivolgendo agli otto avversari uno sguardo più tagliente d'un pugnale.

 

Ah- sospirò Roman, prendendo il suo scroll- e va bene, mi avete costretto voi.”, disse quasi annoiato digitando un messaggio. Per niente preoccupata, Blake imbracciò entrambe le metà di Gambol Shroud e fece per caricare un enorme slash d'Aura, quando una specie di fischio fu captato dalle orecchie di tutti i fauni presenti. Fu l'istinto a salvarli da una fine certa, perchè riuscirono appena in tempo a saltare di lato per evitare una serie di lance che si conficcarono nel muro dietro di loro.

 

Ma cosa?!”, esclamò Sun cercando chiunque o qualunque cosa avesse lanciato quelle armi, vedendo infine il responsabile. Gilgamesh teneva la schiena contro la porta del magazzino, circondato da una serie di portali rosso e neri, il volto una maschera arrogante.

 

Feccia, avevi detto di avere tutto sotto controllo, no?”, disse rivolgendosi a Roman.

 

Eh, sa com'è, gli imprevisti ci sono sempre- si scusò il criminale, prima di fare un cenno alla compagna di malefatte e poi sorridere a Blake e co.- au revoir, signori. Certo, se riuscirete a sopravvivere.”, disse sardonico prima che Neo facesse sparire tutti con la sua semblance. Emil sapeva che erano ancora lì, sentiva il loro odore. La ragazza dai capelli di colore poteva solo creare illusioni visive a quanto aveva capito, ma appena si mosse verso di loro dovette schivare un'ascia che quasi gli tagliò le orecchie, prima di conficcarsi nel Paladino.

 

Feccia, dovrete vedervela con Me ora- gli disse Gilgamesh pigro- Gate of Babylon.", sussurrò facendo apparire ancora più portali.

 

Bene, stronzo, tra cinque minuti ci porterai dal tuo amichetto.”, disse determinato il fauno lupo scrocchiando il collo, subito seguito dai compagni. Oh, quanto si sbagliava.

 

 

 

*****

 

Nel frattempo, Weiss e la sua piccola scorta, inclusi Souchiro e Scarlet si erano appena rincontrati col gruppo di Yang, accompagnata da Sage.

 

Trovato niente?”, domandò l'albina alla compagna di squadra, che sbuffò.

 

Solo che Roman non si è fatto vedere per un bel pezzo, si è limitato a mandare ordini di tanto in tanto per i suoi uomini. C'erano loro dietro alcune rapine, ma non tutte. Inoltre è comparsa una ragazza molto simile a Jack.”.

 

Jack? Intendete quella tizia che avete combattuto al porto?”, domandò Sage ricordando il rapporto del suo leader. Lui,Scarlet e Neptune inizialmente avevano pensato che Sun stesse facendo loro uno scherzo, ma la serietà che aveva ogni volta che nominava quel mostriciattolo... Era inquietante quasi quanto Jack stesso.

 

Sì. Mi ha parlato di una bambina molto piccola coi capelli bianchi armata di coltelli, ma per il resto sembra completamente umana! Ha compiuto vari piccoli furti e assassini di criminali minori qua e là, con una precisione micidiale.”.

 

 

Ero di guardia la sera del furto. Qualcuno mi ha colpito da dietro e messo ko, ma prima di svenire sono sicuro di aver visto qualcuno con quella descrizione.”, raccontò uno dei soldati che aveva accompagnato Weiss, massaggiandosi istintivamente la nuca.

 

Oh, così quel demonio formato nano può anche travestirsi da umana? Fantastico, può muoversi in pieno giorno senza neanche farsi notare.”, osservò esasperata Weiss.

 

Dai, Weiss, significa solo che dobbiamo stare ancora più attenti. Tu che hai scoperto?”, provò a rincuorarla Yang mettendole una mano sulla spalla e dandole lo stesso guardo che riservava a Ruby nelle sue giornate storte.

 

Allora, la SDC ha subito furti in diverse delle proprie filiali in un po' tutta Remnant, con la White Fang come maggiore sospettata. Ma il fulcro di tutto è proprio Vale, è qui che devono trovarsi i mandanti. E alcune delle attrezzature atlesiane mancanti sono state prese proprio durante il trasporto.”, spiegò la Schnee ricordando quanto aveva sentito alla CCT. Aveva parlato col responsabile delle spedizioni in quasi tutta Remnant, tale Forest Verskeckt: si trattava( o almeno sembrava) del tipico atlesiano vanitoso, razzista e con manie di grandezza, ma per qualche motivo andava parecchio d'accordo con Lancelot e più di una volta le era stato utile.

 

Questo mi fa sospettare una cosa. Che Roman sia solo una pedina in un piano molto più grande.”, disse Souchiro incrociando le braccia, ricevendo diversi assensi. D'a-ltronde, sebbene Roman fosse probabilmente il leader de facto della criminalità di Vale e un nemico pericoloso anche per certi Cacciatori veterani, restava per lo più una scocciatura a livello nazionale al massimo, difficilmente avrebbe potuto convincere la White Fang solo con qualche intimidazione o offerta, figurarsi organizzare furti su questo livello. Per non parlare poi del comandare i Grimm.

 

C'era decisamente qualcun'altro dietro di lui, su questo erano daccordo. Restava da vedere se fosse un altro criminali con più mezzi, qualcuno che avesse ripreso gli esperimenti del dottor Merlot, o qualcosa di ancora peggio. Mentre discutevano sulla prossima mossa, il telefono di Yang squillò e si sbrigò a rispondere, trovando il numero di Ruby.

 

Sì, Ruby?”.

 

CI SERVE AIUTO!”.

 

*****

 

Da quando era diventato un allievo di King Hassan, Sun aveva sopportato dolori d'ogni genere. Tagli, botte capace di ridurre rocce in briciole, ossa dislocate o direttamente rotte, per non parlare di tutti gli attacchi elementali. Ma temeva che quella notte avrebbe sperimentato un nuovo tipo di dolore, unito all'umiliazione di non vedere il suo avversario muoversi di un centimetro.

 

ATTENTO!”, gli gridò Blake abbassandosi all'ultimo per schivare una raffica di lance e armi varie dirette contro di lui ed Emil. Il fauno lupo, sebbene già molto provato dagli attacchi precedenti di Gilgamesh, riuscì a saltare all'indietro con la sua semblance e sparare una raffica di missili all'uomo, che si limitò ad assorbirli con un portale rosso sangue. Fin dall'inizio dello scontro era sempre rimasto davanti alla porta, limitandosi a lanciare armi ogni genere da quei inquetanti varchi, assicurandosi di mancare tutte le merci per non scatenare un'esplosione che avrebbe fatto saltare in aria anche lui. Eppure tutti i soldati erano già sfiniti al pavimento e i tre Cacciatori stavano facendo del loro meglio per proteggerli e restare vivi.

 

Devo ammettere che le genti di questo mondo continuano ad impressionarMi, molti servant sarebbero stati già ridotti in briciole. Ma devo avvertirvi, arrendetevi a Me o morite.”, disse il Grimm umanoide allargando le braccia ed evocando diversi altri portali.

 

Tu... sei completamente pazzo.”, commentò Blake, ansimante. Quasi mezz'ora spesa nei tentativi di attaccare Gilgamesh si era trasformata in un continuo schivare i suoi attacchi. Decine e decine di armi più veloci di proiettili, e molto più potenti. La fauna era sicura che l'intero edificio sarebbe già crollato se Gilgamesh non si fosse trattenuto.

 

Pazzo? Questa è una questione di punti di vista, miss Belladonna. Di certo non sono al livello del suo ex partner.”, disse puntando un vortice su uno dei soldati a terra, già quasi svenuto.

 

Ehi, stronzo, veditela con qualcuno che ancora si può muovere.”, disse Sun mandando uno dei suoi cloni a intercettare il colpo, facendo esplodere l'arma sul colpo con chiara irritazione di Gilgamesh.

 

Rendi gloria al tuo nome, Sun Wukong, ma credi che basti?”, commentò il re prima che un missile lo colpì dritto al petto. A qualche metro di distanza Emil ansimava con i suoi Vulcan Tyrant ancora fumanti.

 

Ragazzi, andatevene.”, disse il fauno lupo facendo un cenno ai soldati, che non esitarono a obbedire.


“ Sei un plebeo coraggioso, giovane lupo, ma ti consiglio di andare finchè sei in tempo o assaggerai la furia del re di Uruk.”, commentò freddo Gilgamesh, mentre Blake si fermava pensando a quel nome. Uruk? Che diavolo di posto era? Nel frattempo Sun le si avvicinò.

 

Blake, credo che Emil possa fargli un danno non da poco se riuscisse a toccarlo, ma dobbiamo dare a quello stronzo molti altri bersagli. Quanti cloni puoi creare?”. La mora ci pensò su: i suoi cloni avevano appena forza per dare un colpo e poi sparire, quindi il suo stile di combattimento si basava soprattutto sull'usarne uno solo per schivare e contrattaccare in maniera istantanea.

 

Ma durante gli allenamenti col proprio team aveva portato la sua Aura oltre ogni limite, insieme alla portata della sua semblance a a volte era riuscita a crearne fino a un massimo di tre, oltre a farli durare di più. Sperava bastasse per far arrivare i rinforzi promessi da Vlad.

 

Non molti, spero bastino.”, rispose all'amico, che si mise nuovamente in posizione per mandare un'armata di copie contro l'avversario. In una manciata di secondi una decina di copie luminose circondò il fauno scimmia, accompagnati da alcune copie di Blake. Il piccolo esercito, nascose Emil e cominciò a muoversi sotto lo sguardo di Gilgamesh, prima di disperdersi.

 

La mira di Gilgamesh era tecnicamente perfetta, non avrebbe dovuto avere problemi... se Blake non avesse avuto con se qualche cristallo di Polvere a base di luce, trasformando le sue copie in un'intesa esplosione accecante.

 

Arghh, piccola....”, urlò l'uomo ricoprendosi gli occhi in preda al dolore, ma così facendo non vide arrivare Emil, che concentrò quasi metà dell'Aura rimastagli nella punta dei suoi tonfa, ricoperti di roccia, e potenziandosi ulteriormente con una spinta gravitazionale. Girò il busto usando le gambe come punto d'appoggio per colpire con una forza devastante Gilgamesh nello stomaco e sul petto, spedendolo oltrela porta per diverse decine di metri lungo, l'onda d'urto fu sufficiente a rompere le vetrate dell'edificio e a far indietreggiare anche i suoi compagni.

 

 

Le è piaciuto, sua maestà?”, scherzò il fauno, prima di vedere l'orrore incarnato. Senza volerlo, aveva distrutto il ciondolo che permetteva a Gilgamesh di mantenere un aspetto umano. Il potentissimo re aveva ripreso il proprio aspetto di Grimm. Come uscito da un'incubo, venne ricoperto da un liquido color notte che si trasformò nella sua armatura, e fece ribollire la sua Aura come un vulcano, rivolgendo poi gli occhi neri e scarlatti contro chi aveva osato attaccarlo in quel modo umiliante.

 

Ora, piccoli bastardi, vi insegnerò il significato della parola dolore.”, disse semplicemente formando decine di portali da qui uscirono altrettante armi, che sparò impietoso contro i tre fauni. Questi credettero fosse giunta la fine, ma improvvisamente un muro di fiamme bianche si frappose tra loro e i proiettili, distruggendoli.

 

Cosa?”, dissero stupefatti, vedendo una sorpresa improvvisa. Davanti a loro si trovava un uomo dai capelli rossi, decorato con un mantello dello stesso colore, che lasciava intravedere diverse pistole e armi da taglio, come la spada che teneva in mano, ancora ricoperta di fuoco. Il potere che emanava era per certi versi incredibile quanto quello di Gilgamesh, ma molto meno oppressivo.

 

Vlad mi ha chiesto di venire. Scusate il ritardo, ragazzi.”, disse Iskandar, girandosi verso i tre con espressione sorridente.

 

Salve, ragazzi, spero che il capitolo vi piaccia, se non è il caso vi capisco benissimo. Certe parti sono atroci, ma è stato un periodo in cui pur cercando di migliorarmi non riuscivo a concentrarmi su niente anche per via di alcune faccende professionali, vi prometto che il prossimo sarà molto meglio, un bel capitolo di botte da orbi che spero di consegnarvi entro fine mese. Nel frattempo datemi le vostre impressioni, farò di tutto per rimediare. A proposito, mi sono ricordato che una delle abilità di Jack è quella di far scordare a chiunque la incontri qualsiasi dettaglio su di lei: nel senso, Ruby e gli altri si sarebbero comunque ricordati di averla incontrata e probabilmente anche che sembrava un Grimm, ma niente sul suo aspetto con più precisione o le sue abilità.Ma me ne sono completamente dimenticato a mia volta, quindi diciamo che o l'Aura protegge chi la possiede da effetti mentali 'minori' o la fusione di Aura, Mana e qualsiasi cosa posseggano i Grimm(perchè almeno in questa fan fiction ce l'hanno, se non si fosse capito) non è ancora totalmente perfetto e involontariamente Salem ha disattivato quell'abilità. Buon lavoro e a presto, raga.

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Capitolo 13
*** Slayer: parte 3 ***


 

Capitolo 13: Slayer- parte 3

 

La zona in periferia si era trasformata in un autentico campo di battaglia. Una volta che i Cacciatori presenti e i soldati erano riusciti a organizzarsi per prevalere con la forza dei numeri, Jack aveva infittito la nebbia ed evocato come aveva fatto al porto un branco di Grimm di vario tipo per pareggiare le forze in campo. Niente di pericoloso come Grimm anziani, ma comunque sufficiente a dare problemi a soldati di basso rango come quelli di Atlas. Quelli provenienti da Menagerie, essendo già più abituati a un durissimo allenamento giornaliero, se la cavavano meglio, aprendo fori nelle teste degli avversari o tagliandogli gli arti.

 

 

L'unica cosa che comunque aveva impedito alla battaglia al magazzino principale di trasformarsi in un totale massacro era il fatto che tutti erano consapevoli di quanto esplosive fossero le merci che cercavano di custodire o rubare, impedendo a entrambe le fazioni di sfruttare la loro piena potenza. E questa andava a vantaggio di Jack e dei suoi compari, che si muovevano veloci e colpivano con forza, mentre la maggior parte dei difensori si sentivano sempre più deboli e per qualche strano motivo infreddoliti.

 

Neptune era intenzionato a tagliare alcuni Creep con la sua arma, un tridente/naginata infuso di Polvere elettrica dal colore blu. Girò la sua arma con eleganza tagliando uno dei rettili in due, prima di chinarsi per schivare l'attacco di altri tre e quindi trasformò l'arma in un fucile, inserendovi un cristallo di ghiaccio.

 

Nel frattempo Ruby era impegnata a combattere con il guerriero in tunica grigia, almeno per ora il più pericoloso dopo Jack. Colpì la mietitrice con una tempesta di calci che si infilavano sotto la guardia di lei e che riusciva a schivare solo usando la sua Semblance, per poi contrattaccare con una raffica di proiettili caricati d'energia appena poteva.Ma era sotto attacco anche dai Grimm presenti o da Jack quando riusciva a liberarsi di Penny e Ciel, sprecando in fretta le sue energie. Fortunatamente aveva sviluppato un piano per concludere lo scontro con un'ultimo attacco, ma aveva bisogno d'aiuto.

 

 

Neptune, coprimi!” ordinò allo studente di Haven poco lontano. Questi si girò verso di lei e senza indugiare diresse una raffica di laser congelanti contro l'individuo in grigio, costringendolo a indietreggiare su uno spazio privo di materiale esplosivo, oltre che bloccandolo colpo dopo colpo. Decisamente l'addestramento datogli da Sun nella manipolazione dell Polvere stava dando i suoi frutti.

 

E la mietitrice dai capelli rossi non era tipo da farsi sfuggire un'occasione. Ringraziò il ragazzo dai capelli azzurri, intento a bloccare anche i Grimm attorno a lei, e altò sopra l'obbiettivo, manipolando parte dell'energia rimastale per lanciare. un potente slash energetico contro il nemico. Zio Qrow aveva cominciato a spiegargli le basi di quella tecnica durante l'estate precedente, ma non aveva avuto il tempo per finire, quindi aveva cominciato ad esercitarsi in essa con Blake. Sperava che fosse bastato a mettere ko quel tipo(se non direttamente ucciderlo, sebbene lo avrebbe preferito come testimone).

 

E infatti sarebbe potuta essere un'uccisione sicura, se all'improvviso un Ursa non si fosse sovrapposto sull'incappucciato assorbendo il colpo per lui. Gli occhi argentati di Ruby osservarono stupefatti il vortice di scintille generato dall'incontro tra il proprio colpo e il carapace osseo del mostro. Dopo pochi secondi, la corazza si spezzò sotto la pressione del potere della Cacciatrice tagliando in due il Grimm. Il misterioso individuo si scrollò quindi via il ghiaccio e i resti in disintegrazione della carcassa per poi guardare Ruby, investendola d'istinto omicida.

 

Trucchetto carino, signorina. Ora tocca a me.”, disse con una voce maschile cominciando una nuova serie di calci contro di lei a velocità sorprendente, nuovamente appena parati dalla lama della falce, tenuta da mani indrizzite. Stavolta per di più era da sola, tutti avevano concentrato le forze sui pochi Grimm rimasti o sull'assassina che li aveva evocati.

 

Perchè collabori con Jack? Non sei un Grimm!”, gli chiese Ruby piegandosi e colpendolo ripetutamente con la lama, scontrandosi più volte con le sue gambe per riempire l'aria di scintille. L'aveva avvertito dalla sua Aura, quel tipo era umano( o fauno) al cento per cento, non aveva niente di simile a Jack. Quindi doveva almeno cercare di capire perchè o come Roman e i suoi avessero ottenuto quella strana alleata?

 

Che te ne frega?”, domandò sardonico l'avversario, sorprendendola con un pugno dritta il viso che la spedì contro un container... cui fortunatamente erano vicini alcuni degli uomini di Vlad, che presero a sparargli contro, stavolta rinchiudendolo in un rateo di fuoco.

 

Sto solo cercando di capire che sta succedendo! Chi è Jack?! Ce ne sono altri come lei?”. Ruby si unì alla raffica di proiettli , ma si sentiva via via più debole, e lenta. C'entrava qualcosa con la nebbia, forse? Fortunatamente qualcosa arrivò in suo aiuto. Un'unione di laser azzurri e proiettili infuocati infatti cadde sul suo avversario avvolgendolo in una nuvola di fumo e anticipando come angeli salvatori Yang e Weiss insieme alle rispettive squadre d'investigazione.

 

Ruby, stai bene?”, chiese Yang correndo verso la sorella mentre Souchiro e gli altri si prendevano cura dei Grimm rimasti. Quest'ultimo però venne però in breve preso di mira dall'artista marziale, che rispose sfoderando le sue daghe e con le tecniche di calcio insegnateli da Emil senza troppi problemi.

 

Sto benissimo, ma abbiamo un sacco di feriti. E questa nebbia... ha qualcosa di strano.”, rispose la giovane mietitrice. Weiss tagliò un Beowulf prima di annusare l'aria e realizzare il mistero che stava assillando da diversi minuti la propria leader.

 

Ok, uso troppo questa roba per non riconoscerla. La nebbia contiene Polvere di ghiaccio. Non abbastanza da congelarci sul momento, ma a sufficienza per rallentarci e indebolirci poco a poco- spiegò alle compagne rapidamente prima di tornare nella mischia- e prima che lo chiediate, la Polvere di fuoco farebbe più danni che altro qui.”.

 

Bene, ora che sappiamo qual è il problema, come lo risolviamo?”, chiese Yang, prima di rivolgersi contro un Ursa che le stava venendo addosso.

 

A questo posso pensarci io.”, disse improvvisamente una voce a cui seguì un laser che perforò il Grimm. Apparendo dietro il gruppo di soldati e poliziotti venuti con gli ultimi due membri del team RWBY, apparve Medea, vestita col suo abito combattimento sfolgorante di energia e l'espressione piuttosto arrabbiata. Espanse la sua Aura al massimo e la nebbia azzurra cominciò via via a sparire.

 

E' la sua semblance?- chiese Ruby vedendo con occhi stupefatti lo spettacolo dell'aria che tornava gradualmente normale- ne avevo sentito parlare, ma non pensavo fosse così forte.”. La giovane Cacciatrice aveva infatti letto tempo fa una rivista in cui Medea aveva discusso della sua semblance insieme ad alcuni argomenti più scientifici. Poteva creare radiazioni anti Aura che poteva canalizzare sia nel corpo a corpo o negli attacchi a distanza, o anche creare una zona in cui solo chi scelto da lei poteva usare i propri poteri. Insomma, le sorti delle battaglie si erano ribaltate in fretta, eccetto in un caso.

 

Weiss, per quanto si sforzasse, per quanto li colpisse,non riusciva minimamente a ferire i Grimm che stava fronteggiando. Nè con i suoi attacchi di Polvere, né con semplici fendenti.


“ Weiss, che diavolo stai facendo, colpisci l'aria?!”, le gridò Yang, intenta ad aiutare Ruby, Penny e Ciel contro Jack, che schivava i colpi e contrattaccava col suo revolver.

 

Ma se sono circondata!”, rispose l'albina prima di ricevere un proiettile dritto alla testa, fortunatamente parato dalla sua Aura. Lo sparo fu seguito da una serie di fendenti provenienti da tutte le direzioni, che Weiss riuscì a schivare solo grazie all'istinto sviluppato dai suoi continui duelli con Lancelot, prima di creare un Glifo alla sua destra, bloccando l'assalitrice sul posto e facendo sparire allo stesso tempo i Grimm.

 

Con un lampo di realizzazione, la giovane ereditiera capì che erano solo un'illusione, probabilmente la semblance dell'intrusa che l'aveva attaccata. E ci vide nero, essere ingannata e manipolata in qualsiasi modo era qualcosa che aveva sempre detestato.

 

Merda!”, esclamò questa, che si ritrovò istantaneamente sotto i furiosi fendenti fiammeggianti di Weiss, potendo a malapena resistere contro tale forza e velocità. La ragazza mascherata da mantide per tutta risposta canalizzò un fiotto d'Aura nelle sue piccole falci per resistere all'assalto e aggiunse un calcio dritto all'addome che venne comunque bloccato da un glifo.

 

' Ora a nanna, signorina.', pensò l'albina attivando la Polvere gravitazionale dentro Myrtenaster. In una frazione di secondo il glifo contro cui la ragazza teneva il piede divenne nero e la sbalzò via proprio contro Jack.

 

Emerald, che diavolo fai?”, gridò la bambina Grimm, ricevendo un'altro sparo da Ruby, questa volta sufficiente a rompere l'Aura che le rimaneva e a staccarle un braccio. Dopo l'orrore iniziale riguardo il suo occhio, aver visto il modo in cui la Grimm continuava a rigenerarsi e soprattutto feriva soldati senza ucciderli(1), perdendo qualsiasi briciolo di empatia o disgusto per Jack.

 

Tenetele sotto tiro, ormai sono finite.”, ordinò la rossa ai soldati accanto caricando Crescent Rose con una carica di fucili esplosivi pronti se l'albina avesse provato qualsiasi cosa, anche solo farsi ricrescere il braccio. Per tutta risposta Jack e la sua 'amica' alzarono le braccia in segno di resa, dubitando di poterne uscire vive da un simile sbarramento di fuoco.

 

Ormai anche i Grimm erano stati totalmente eliminati e l'ultimo rimasto era l'artista marziale con la tunica grigia, che stava parando colpo su colpo la daga di Souchiro e i suoi colpi di pistola.

 

Ok, mi costringi a fare una cosa che detesto.”, disse espandendo la sua Aura, che prese la forma di due serpenti luminosi. Con una velocità incredibile le due creature afferrarono il ragazzo con le gambe e lo portarono in aria prima di scagliarlo contro le sue due compagne.

 

Bene, ora toglietevi le maschere.”, ordinò Medea avvicinandosi al trio con l'abitò infuso di Polvere e già carico di Aura, se fosse stato necessario attaccare. I due accompagnatori di Jack si ritrovarono costretti a ubbidire, rivelando Emerald e Mercury.

 

Ehi, Tukson, non sono i due che avevano provato ad ammazzarti?”, chiese un soldato di Vlad, ricordando l'identikit fatto dal compagno. Quest'ultimo emerse dalla folla, ancora sudato a causa dello scontro, e guardò in faccia i due, non potendo nascondere un'espressione piuttosto soddisfatta e sardonica.

 

Se non sono loro, devono avere due gemelli da qualche parte.”, confermò il fauno puma con una risata prima che un poliziotto si fece avanti con tre paia di manette.

 

Benissimo, siete in arresto per tentativi di omicidio, furto e associazione a delinquere. Qualsiasi cosa diciate potrà... cosa?”, disse prima che diverse palline cominciarono ad rotolare sotto i piedi di tutti, ricoprendo quasi tutto il terreno. Ruby provò ad afferrarne una, ma quella emise una fitta coltre di fumo insieme a tutte le altre.

 

Coff- tossì insieme a praticamente chiunque altro- qualcuno eliminì questo fumo, per favore.”, pregò la ragazza, prima di essere accontentata da Medea, che disperse la nebbia con una raffica di vento creata dal suo abito, ma quando tornò la visibilità i tre prigionieri erano già spariti.

 

Certateli ovunque!”, ordinò subito la scienziata indicando i dintorni.

 

Mamma, dove possono essere finiti?”, le domandò Soichirou, preoccupato dalla fuga.

 

E come hanno fatto a scappare?”, lo accompagnò Penny.

 

Qualcuno di loro deve avere una semblance che gli permette di non farsi notare e ha deciso saggiamente di restare in disparte.”, rispose la scienziata, che ci aveva azzeccato. Su un tetto poco lontano, nel frattempo, Jack e compagni erano impegnati a leccarsi le ferite di fronte al loro salvatore, attualmente ricoperto da un lungo mantello.

 

Hanno già cominciato a cercarci. Dobbiamo tornare alla base prima che gli venga in mente di controllare anche per aria.”, disse questi rivolgendosi ai tre criminali con voce calma ed autoritaria, ma gentile.

 

Archer, non so come ringraziarti.”, disse Emerald canalizzando Aura nel braccio per riprendersi da tutti i proiettili che aveva preso, non si sentiva così intorpidita da anni..

 

Ma a questo punto non potremmo attaccarli di nuovo?Insomma, non ci siamo potuti portare dietro la White Fang per evitare un massacro, ma tu dovresti essere capace di occuparti di tutti loro.”, osservò Mercury avvicinandosi alla soglia per guardare i soldati intenti a cercarli.

 

Detto da te è un elogio, Mercury, ma con Medea Seaspell in giro le mie abilità verrebbero ridotte di gran lunga e con quello sbarramento di forze sarei ridotto peggio di Jack. Cinder e Roman dovranno accontentarsi di quello che hanno. Inoltre voi avete bisogno di cure immediate.”, spiegò il guerriero prima di prendere una sfera di vedro e gettarla a terra, facendo sparire tutti in una nebulosa viola.

 

*****

 

Gli otto fauni che erano andati a indagare su un semplice furto guardarono stupefatti quell'apparizione quasi divina che era apparsa loro. Il conquistatore, Iskandar Scarlatina, in tutta la sua possanza.

 

Era corazzato da capo a piedi, con diversi scopartimenti ai fianchi e sulle gambe contenenti pistoli o spade corte, un bazooka sulla schiena, tutto caricato a dovere con Polvere di prima categoria.

 

M- mr. Scarlatina, è...”, fece uno dei soldati di Vlad provando un inchino rispettoso, ma cadendo. Aveva esaurito l'Aura pochi minuti prima prendendosi una spada diretta al petto di Blake, così come il resto dei suoi compagni avevano fatto per assicurarsi i tre apprendisti Cacciatori sopravvivessero.

 

Signori, vi conviene portare chiunque sia troppo stanco per continuare fuori da qui. Joseph e Vlad stanno arrivando con un camion dotato di attrezzature mediche.”, ordinò secco l'uomo facendo un cenno ai suoi protetti, mentre Gilgamesh guardava con una certa differenza, sebbene un'osservatore più esperto avrebbe potuto notare un certo interesse nel suo sguardo da incubo.

 

V- va bene, ma lei come...?”, cominciò Blake prendendo il soldato ferito mentre Emil faceva levitare gli altri.

 

Vlad prima della missione mi aveva chiesto di intervenire nel caso servissero un po' di muscoli, ora andate.”. Stavolta obbedirono tutti all'ordine, lasciando unicamente Iskandar e Gilgamesh a confrontarsi. Il biondo, tutt'altro che seccato dall'arrivo dell'altro, ora lo guardava quasi come se fosse un carissimo amico che non vedeva da troppo tempo.

 

Ammetto che non mi aspettavo di rivederTi proprio qui, o Re dei conquistatori.”, disse allargando le braccia e dirigendosi verso il guerriero, che provava un'emozione non dissimile e addirittura si inchinò al Grimm, cosa che probabilmente avrebbe fatto chiedere ai suoi uomini se non fosse diventato pazzo.

 

 

Posso dire lo stesso di te, Gilgamesh. E devo dire che mi ripugna vedere il primo di noi tutti ridotto in tale stato.”, disse con un tono di affetto misto a rammarico, mentre l'espressione di Gilgamesh assumeva una sfumatura di pura rabbia e stringeva i pugni.

 

Forze indegne hanno osato ridurMi a un loro giocattolo. Ma se credono resterò ai loro ordini si sbagliano di grosso.”, affermò orgoglioso il guerriero espandendo la sua Aura pronto allo scontro, la cui aspettativa aveva fatto ribollire il sangue nelle vene dei due fin quasi al punto di esplodere.

 

E io ti aiuterò a liberarti. Distruggendo questo Tuo simulacro corrotto.”, rispose determinato Iskandar prendendo la spada a due mani e dirigendosi con una velocità ancora superiore a quella di Ruby contro l'avversario. Gilgamesh stesso, sebbene tutt'altro che disabituato ad avversari dalla velocità metaumana, fu stupito da quello scatto. Creò un portale d'istinto, contenente una spada che avrebbe dovuto distruggere il cranio del generale dai capelli rossi, ma questi fu ancora più veloce del previsto e portandosi alle spalle di Gilgamesh, lo colpì con tre potentissimi fendenti seguiti da un calcio.

 

Il Grimm non sembrò essere molto affetto da quei colpi, ma i suoi occhi rossi e cremisi dicevano altro, sentiva come un bruciore farsi strada dalla sua armatura fino alla pelle. Senza dire una parola creò un'altra serie di portali, lanciando decine di spade contro l'avversario, che ricoprì la spada con le stesse fiamme bianche di prima per distruggere i proiettili improvvisati.

 

Quel potere, Iskandar... non è veramente tuo, vero? Insomma, è alimentato dalla Tua Aura, ma non sembra né la Tua semblance, né Polvere di qualche tipo. Non solo almeno.”, domandò incuriosito avendo notato qualcosa di strano nell'energia del rosso, che sorrise.

 

Se desideri scoprire di che si tratta , sarò più che felice di spiegartelo. Ma in cambio devi ricoprire queste casse con qualche barriera o portarle via. Un solo errore e mezza città salterebbe in aria.”.

 

Richiesta più che ragionevole.”, commentò semplicemente il sovrano dalla pelle bianca prima di sparare dai suoi amati portali dei fogli con varie iscrizioni sulle casse di merce rubata, ricoprendole con una barriera azzurra simile all'Aura.

 

Grazie.”, disse semplicemente il generale prima di prendere due delle sue pistole e sparare una raffica di proiettili, prontamente parati da uno scudo color platino del guerriero dagli occhi cremisi, che cominciò a muoversi per tutto il magazzino rispondendo al fuoco a sua volta.

 

Gli ultimi allenamenti affrontati con Taurus e Roman avevano dimostrato che nonostante la sua potenza, Aura e Polvere non avevano un effetto molto salutare sul suo corpo, forse per il fatto che la sua energia spirituale era così corrotta. Il tira a molla andò avanti per un paio di minuti, ognuno che cercava di trovare un punto debole nella difesa nell'altro, fino a quando Iskandar non decise che era il momento di contrattaccare.

 

Come sempre, grazie per il tuo aiuto, Lancelot.”, disse illuminandosi di una potente luce e riapparendo con un'armatura addosso, afferrando con grande facilità tutte le armi lanciategli contro da Gilgamesh e rispedendole al mittente. Gilgamesh, per sua fortuna, poteva ricreare il Gate ancora più rapidamente di quanto fosse abituato e riassorbì le sue armi. Ma conosceva benissimo l'armatura usata da Iskandar, era stata addirittura definita come il perfetto contrattacco al suo Gate d'altronde.

 

Quella è l'armatura di Berserker. Come l'hai ottenuta?”, chiese attonito dall'apparizione, mentre Iskandar si stiracchiò le braccia prima di rimettersi in posizione di guardia.

 

Semplice, me l'ha offerta in quanto suo leader all'Accademia. Così come Jeanne mi ha dato accesso alle sue fiamme.”, spiegò con naturalezza, ricordando molto divertito il giorno in cui Siegfried gli aveva rubato un takoyaki e lui aveva risposto con un fortissimo pugno infuocato. Quella semplice affermazione fece scattare come una scintilla nel cervello di Gilgamesh, che comprese.

 

La Tua semblance... Ti permette di prendere in prestito i poteri di chi Ti segue come un capo, vero?”, disse cercando di mantenere un tono neutro, ma in realtà impressionato da quel potere che indicava forse il comandante perfetto.


“ Indovinato, l'ho scoperta poco dopo essere entrato a Beacon.”.

 

Mhh, in altre circostanze Ti definirei un faker, ma essendo rivolto solo ai Tuoi sudditi è decisamente la tassa che esigi da loro.”, rispose nuovamente l'altro, stavolta più arrogante che mai.

 

Preferisco pensare che combattano assieme a me per difendere quanto abbiamo conquistato insieme. Ma ora basta con le chiacchiere.”, concluse il generale lanciandosi nuovamente contro Gilgamesh, che stavolta afferrò una spada dai suoi portali per il combattimento ravvicinato. I due si scontrarono per diversi secondi in un vortice di scintille fulmineo.

 

 

Iskandar colpiva con velocità e forza nei punti più importanti alternandosi più volte con le proprie pistole o i coltelli, che provava a infilare nelle giunture senza successo. Gilgamesh era altrettanto rapido, se non di più, ma la sua tecnica era strana. Non che non fosse abile, ma era come se fosse disabituato a usare le proprie armi e l'avversario ovviamente ne traeva il massimo vantaggio. Anche perchè le fiamme che Iskandar aveva preso in prestito da Jeanne gli procuravano un dolore intenso persino con l'armatura a proteggerlo.

 

Questa tecnica... è al livello della regina. No, l'hai probabilmente superata(2).”, commentò prendendo anche un'ascia e canalizzando Aura per un potente slash. Iskandar fu ancora una volta sufficientemente agile da evitare con una capriola, seppur ricevendo un lieve graffio che aveva superato le sue difese. D'altronde aveva deciso di dirigere la maggior parte delle proprie energie nei suoi attacchi, sacrificando non poco le difese. Un rischio ben calcolato, aveva deciso, considerando chi aveva di fronte.

 

Mhh, un attacco degno di Te, seppur indebolito dalla tua inesperienza con l'Aura. Senza alcun dubbio se i Nostri posti fossero scambiati, sarei già morto.”, commentò prima che tuttò attorno a lui appervero i varchi del Gate of Babylon, costringendolo ad attivare nuovamente Knight of Owner per afferrare tutti i proiettili e lanciarli contro il proprietario, che lesto attivò nuovi Gate per riprenderseli.

 

Già, sto scoprendo ancora su questo nuovo 'tesoro'(3) consegnatomi da quella strega. Utile per quanto disgustoso, purtroppo non ho avuto la fortuna di ricevere la Tua versione.”, disse per poi tornare a lanciare una raffica di proiettili dopo l'altra, cui Iskandar rispose prendendo il suo bazooka e incanalandovi le fiamme di Jeanne. Il risultato fu una vera tempesta di fiamme color nuvola che si scontrò con le armi di Gilgamesh a velocità impressionante, scatenando onde d'urto che trasformarono i muri dell'edificio in una ragnatela di crepe e fecero tremare l'intero quartiere, tutti e due i contendenti intesi stavolta a vincere. Sebbene entrambi sapessero che si stavano trattenendo non poco per non distruggere quella zona di Vale.

 

La Tua tenacia è ammirevole, o Re dei conquistatori, ma senza il supporto dei Tuoi soldati non hai chance contro di Me.”, affermò arrogante il Grimm aumentando il numero di portali mentre Iskandar continuava a schivare e colpire a velocità semplicemente folli. In breve però apparvero armi ricoperte di di fiamme e altre cariche elementali, che superavano senza problemi lo sbarramento del Conquistatore. Questi, non vedendo altra possibilità, espanse la sua Aura in una forma vagamente più solida e contemporaneamente sparò un ultimo colpo nettamente più forte degli altri, che scontrandosi contro l'ultima arma di Gilgamesh, una lunga lancia rosso sangue, scatenò un'esplosione che ridusse il magazzino in un cumulo di macerie, lasciando intatti solo i container.

 

Per un istante ci fu solo il silenzio, fino a quando Gilgamesh non si rialzò spostando le macerie e tossendo, guardando il campo di battaglia desolato. Si sentiva desolato proprio come quell' edificio, a pezzi, nessun senso di vittoria dentro di lui. L'ultima volta che lui e Iskandar si erano incontrati, aveva detto che si sarebbero scontrati nuovamente, ma in una battaglia dove tutti e due avevano dato il massimo per loro volontà, non una stupidaggine così dove entrambi si trattenevano ed era solo il pupazzo di qualcun altro!

 

Problemi, Gilgamesh?”, chiamò all'improvviso una voce e il Grimm fece appena in tempo a voltarsi che dovette bloccare un enorme pugno intento a schiacciarlo. Gurdando con più chiarezza, il volto distorto dalla fatica, vide un drago grande come una casa al cui interno fluttuava Iskandar, riportante un po' di ferite, ma relativamente in salute.

 

La semblance di Siegfried, vero?”, domandò il Grimm con un sospiro, aumentando il flusso di Aura nelle braccia per contrastare la presa che sembrava irremovibile.

 

Sento che Ti trattieni ancora, Re degli eroi, e non mi riferisco solo alla pura potenza. Che altro ti ha donato la sovrana dei Grimm?”, domandò Iskandar, avendo capito che il suo nemico aveva ancora un asso nella manica.

 

Non è la loro vera sovrana. Ed è qualcosa che mi ripugna usare, ma se proprio ci tieni...”, sotto gli occhi inorriditi del Conquistatore, le braccia di Gilgamesh aumentarono improvvisamente di dimensioni, rompendo l'armatura e spingendo la zampa del drago mentre i suoi lineamenti sembravano quasi diventare più ferali. Finalmente libero il combattente si gettò contro l'avatar da combattamento di Iskandar, frantumandolo dopo un minuto passato a spingervi contro e quindi afferò il guerriero schiantandosi insieme a lui contro un edificio accanto a loro, quasi demolendo il muro.

 

Argh, lo sapevo che Ti stavi ancora trattenendo. Mi dichiaro umilmente sconfitto. Fà ciò che devi.”, disse il Conquistatore col suo solito tono gioviale, nessuna nota di odio o rammarico. Gilgamesh a sua volta gli diede lo sguardo più rispettoso che poteva, alzando una mano artigliata per il colpo di grazia.

 

Sappi che Mi dispiace veramente, Iskandar. Avrei voluto uno scontro al massimo delle Nostre forze, non questa... baruffa da bambini. Confido avremo modo di rimediare in una delle prossime guerre del Graal.”, disse malinconico, prima di essere interrotto da un'altra voce.

 

Perdonatemi, Vostra maestà, ma se Vi lascio concludere non ci saranno più guerre del santo Graal.”, Gilgamesh e Iskandar guardarono in quella direzione, trovando Vlad in assetto da combattimento, armato con la sua amata lancia e una corazza che lo ricopriva per intero, placcata in acciaio temperato potenziato da Polvere di terra e con diversi spuntoni.

 

Oh, il re di Valacchia. Ho letto il libro basato su certe malelingue. Confido che la realtà sia superiore.”, disse il re con tono sardonico sperando di inalberare il fauno, che mantenne comunque il sangue freddo.

 

In altre circostanze, Vi avrei attaccato subito, ma gli anni passati su Remnant hanno mitigato il mio temperamento. Ora, se non vi dispiace...”, con un'agilità persino superiore a quella dimostrata da Iskandar pochi minuti prima, Vlad si portò davanti a Gilgamesh, che dovette lasciare andare il suo ostaggio per rispondere a quei fendenti quasi invisibili. Dopo un paio di colpi fece ritornare le sue braccia normali e creò i suoi portali, tentando di trasformare il fauno in un puntaspilli.

 

Questi, dal canto suo, avrebbe potuto semplicemente tentare un attacco elementale per liberarsi dell'assalto, ma con Iskandare ferito non poteva rischiare. Perciò infuse nel terreno una certa quantità d'Aura, creando una sorta di pilastro su cui salì e che piegò a piacimento per schivare gli attacchi di Gilgamesh o contrattaccare. Quando finalmente fu al sicuro sparò una raffica di proiettili diretti apparentemente al Grimm sotto di lui, che tuttavia lo mancarono bellamente per colpire solo il terreno, creando dei microspopici glifi di Polvere.

 

E' veramente questa la tua mira?”, domandò il guerriero oscuro non poco deluso.

 

Sì!”, disse Vlad stringendo il pugno. Prima che Gilgamesh potesse accorgersene, punte di cemento potenziate dalla Polvere lo avvolsero come tentacoli, bloccandolo e bruciandolo al tempo stesso.

 

C-cosa?”.

 

ScusaTe l'inganno, lord Gilgamesh, ma con Voi non potevo prendere mezze misure, specie qui. Ora dovremmo portarvi in qualche posto dove... speriamo di poterVi curare, se voi ce lo permettereTe.”, gli disse Vlad con tono rispettoso mentre aiutava Iskandar a rialzarsi, sperando davvero che bastasse a fermarlo e portarlo a Beacon, dove Medea avrebbe potuto studiarlo.

 

Un'offerta allettante, devo dire. Disgraziatamente c'è un'unico modo per liberarMi da questo aspetto e per di più ho ricevuto ordini di scappare se doveste ricorrervi.”. Sotto gli occhi dei due generali quindi, un altro portale apparve sulla testa di Gilgamesh e lo assorbì fino ai piedi, fino a quando al suo posto non rimase niente.

 

Se n'è andato?!”, gridò Iskandar furioso prima di tossire del sangue.

 

Già. Speravo finalmente di scoprire qualcosa in più su quelli come lui, ma dovremmo trovare un'altra occasione. Ora tieni duro, amico mio. L'ospedale non è lontano.”.

*****

 

Scusate il ritardo, state tutti bene?”, domandò Ironwood entrando rapido nella sala d'ospedale dove si trovavano tutti i combattenti di quella sera. Era stato avvertito da Joseph subito dopo aver concluso tutti gli ordini per far tornare le proprie attrezzature ad Atlas. La visione davanti ai suoi occhi era comunque molto meglio di quanto si aspettasse: la maggior parte dei contendenti aveva ricevuto ferite relativamente , e grazie all'intervento di Medea e Iskandar nelle relative missioni, nessuno era morto. Un risultato più che soddisfacente.

 

Abbiamo visto di peggio, James. Entro domattina saremo tutti pronti a prenderle nuovamente e darne altrettante. Dopo esserci riorganizzati, s'intende.”, gli rispose Iskandar mentre un'infermiera gli disinfettava un foro causato da una freccia con alcool dall'odore molto pesante. In generale l'odore nella stanza era tutt'altro che gradevole, ma i Cacciatori e soldati più esperti ci erano abituati.

 

Già, la prima cosa da fare è rimandare davvero tutto ad Atlas. I preparativi sono conclusi?”, domandò Vlad mentre controllava dei dati sul suo scroll.

 

Oh, sì. Ho dovuto spendere praticamente tutto il credito, ma domattina all'alba le merci torneranno tutte ai laboratori dove le abbiamo costruite.”, gli rispose il collega di Atlas sedendosi accanto al letto di Iskandar.

 

A proposito, quanto avevano preso coi precedenti furti?”, chiese Ruby, messa in un letto poco lontano assieme alle compagne di squadra.

 

Di quanto avevamo portato da Atlas?- rispose il generale rivolgendosi alla giovane studentessa- un terzo credo, forse di più. Grazie a voi tutti abbiamo comunque ripreso una buona parte del maltolto. Contando tutta la Polvere che hanno temo in ogni caso quello che potrebbero fare col resto.”, concluse con tono preoccupato, e contagiando rapidamente colleghi e sottoposti.

 

Quindi la priorità è trovare la loro vera base?”, domando Blake sporgendosi dal proprio letto. James in quel momento inarcò un sopracciglio, essendo già a conoscenza del passato della fauna e dei suoi precedenti con Adam Taurus. Non era completamente sicuro se poteva fidarsi di un'ex terrorista, ma sia Vlad che Ozpin avevano garantito della sua affidabilità... e poi restava la principessa di Menagerie, doveva essere trattata con la giusta riverenza( dubitava sarebbe sopravvissuto a Kali in caso contrario).

 

Sì, miss Belladonna. Per il momento, come ho già riferito, tornerò ad Atlas per riconsegnare la merce salvata stasera, ma conto di tornare in una settimana al massimo. Questo se Vlad, Iskandar e Ozpin mi riterranno ancora degni della loro fiducia.”, affermò rivolgendosi a due dei suddetti, ben consapevole che dopo il modo in cui aveva gestito la security avrebbero benissimo potuto decidere di non farlo entrare a Vale almeno fino alla fine del Festival.
 

Se il piano di Roman e dei suoi superiori è grande anche solo la metà di quanto immaginiamo, amico mio, ci servirà tutto l'aiuto possibile. Specie perchè abbiamo avuto conferma c'è più di un Grimm umanoide in giro.”, lo rassicurò Vlad, che non era per niente disporso a limitare le forze in campo dopo quanto visto quella sera.

 

E... dei quant'era potente.”, disse Blake spaventata.

 

Posso immaginarlo. Un momento, Vlad, hai detto superiori?”, domandò nuovamente l'Atlesiano al collega, che per tutta risposta indicò Souchiro, che grazie alle cure della madre non portava quasi nessun segno della lotta.

 

Generale, abbiamo modo di ritenere che Roman non sia il vertice di quest'organizzazione. I furti sono presenti in tutta Remnant, e questo va già molto al di sopra delle sue capacità. Figurarsi comandare Grimm o prendere il controllo di una buona fetta della White Fang. E quei 'Grimm umanoidi' sono addirittura capaci di prendere un aspetto totalmente umano!”, spiegò ansioso il giovane fauno serpente accompagnando le parole con gesti delle mani a testimoniare il suo sgomento e la paura. E Souchirou Seaspell era letteralmente un tipo a sangue freddo, c'era ben poco capace di innervosirlo.

 

' Ozpin, povero sciocco! Questi bambini hanno fatto il lavoro che spettava a te!', pensò Ironwood mettendosi una mano in faccia, rendendosi conto quanto fosse realmente grande il pericolo che incombeva su tutti loro.

 

Miei soldati, gente di Menagerie, e studenti, da qualsiasi accademia voi proveniate. Ancora una volta vi ringrazio per aver compensato alle mie lacune delle ultime settimane. Sono sicurissimo che nelle prossime l'aiuto di tutti voi sarà nuovamente richiesto per la sicurezza di tutta la popolazione di Vale. Continuate tutti ad allenarvi, e riguardo i più giovani dei presenti, spero resterete a disposizione per situazioni d'emergenza come questa. Se preferirete essere lasciati in pace, di certo non tenterò di dissuadervi.”.

 

Se le mie compagne sono d'accordo resteremo a disposizione, mr. Ironwood.”, lo rassicurò Ruby, ricevendo un'assenso da Yang, Blake e Weiss.

 

Team SSSN al vostro servizio.”, concordò Sun, con tutti i compagni che alzarono il pollice verso i tre generali presenti.

 

E ci siamo anche noi ovviamente.”, si alzò Souchiro insieme al resto dei compagni, che fecero un saluto da veri soldati.

 

Ah, ragazzi miei, se vent'anni fa avessimo avuto metà della vostra forza ora saremmo in pace. Vi auguro buona nottata, riprendetevi”, concluse l'uomo ricevendo un saluto dai propri uomini e uscendo con una postura più composta di quando fosse arrivato, sebbene non potesse pensare a quanto aveva scoperto. E alla sua affermazione di poco fa.

 

James ripensò a tempi un po' più tumultuosi, ma forse più semplici e felici, quando lui aveva qualche anno in meno e così tanti studenti, tra cui Iskandar e Vlad stesso, guardavano con speranza al domani. Speravano di rendere il mondo un posto migliore, di salvare chiunque dalle minaccie di Grimm e criminali e di restare sempre uniti.... erano stati delusi e avevano dovuto affrontare la dura realtà. Sperava Ruby e i suoi compagni non cadessero mai così in basso.

 

 

*****

 

 

 

Essendo attualmente liberi per la serata, i membri della White Fang presenti non facevano altro che controllare e ricontrollare le loro riserve di Polvere presenti nella caverna nascosta in cui si stavano nascondendo, allenandosi quando veniva loro voglia o ripassando i piani mentre i Grimm vagavano senza meta o accanto ai loro padroni. L'unico evento degno di nota fu il ritorno di Roman e Neo, che riferirono il risultato piuttosto negativo della riunione, seguiti poco dopo dal trio andato a rurare attrezzature atlesiani, cui si era aggiunto Archer.

 

 

 

Oh, quant'ero in pensiero!”, gridò Roman gioioso dirigendosi verso questi ultimi e prendendo Jack in braccio, seguito poi da Neo che le diede un bacio sulla guancia.

 

Papà, scusami, non sono riuscita a prendere niente.”, disse la piccola assassina attaccandosi al petto dell'uomo.

 

Tranquilla, piccola, ho avuto anch'io i miei fallimenti alla tua età. Gliela faremo vedere.”, la rassicurò Roman, mentre Emerald e Mercury guardavano visibilmente infastiditi.

 

Così tanto per un po' di affetto paterno- commentò Mercury- allora, com'è andata la riunione?”.

 

Male, un gruppetto di fauni con un po' troppo istinto omicida si è presentato dicendo che Vlad Drakul sta collaborando con la polizia di Vale e ha fatto scappare tutti come conigli. Cosa che potevo capire dai roditori, ma non da chi si vanta d'essere un predatore.”, rispose Roman con una pura espressione di disgusto.

 

E Gilgamesh?”, domandò invece Archer.

 

Si stava occupando degli intrusi, se tutto va bene...- non finì la frase che un Gate apparve nel mezzo della caverna annunciando l'arrivo del guerriero- eccolo qui. Cacchio, come l'hanno conciato?”, domandò Roman osservando in che stato era ridotto il più forte e spavaldo dei Grimm umanoidi con cui aveva collaborato negli ultimi tempi. I fori nell'armatura causati da Vlad erano ancora presenti, le bruciature stavano ancora guarendo e in generale ansimava pesantemente.

 

Sua maestà, che cosa le è successo?”, domandò Emerald avvicinandosi all'uomo, restando a debita distanza. Gilgamesh per tutta risposta fece un cenno a due soldati della White Fang, che più rapidi di Ruby in assetto da combattimento gli portarono una sedia e una bibita fresca.

 

Iskandar Scarlatina e Vlad Drakul sono successi!- rispose il Grimm bevendo la sua birra prima di sputarla e farne apparire un'altra dai suoi portali- il Re dei Conquistatori è diventato ancora più forte di quanto mi aspettassi, mettendomi in seria difficoltà, e quella feccia di pipistrello si è avvantaggiato della mia momentanea debolezza.”.

 

Il carico?”, domandò Emerald preoccupata che anche quella parte del piano fosse andata a farsi benedire.

 

Per quanto la tattica di Drakul fosse meschina, mettermi così in difficoltà non è impresa da uomo comune. Ho lasciato che riprendessero quando avete preso all'esercito di Atlas.”, rispose però Gilgamesh, del tutto indifferente a quanto Roman e i suoi avevano faticosamente rubato.

 

Ah, sua maestà, ma perchè non usa semplicemente uno dei tuoi Noble Phantasm più forti e non distruggi le mura?”, domandò a questo punto il ladro avvicinandosi al 'compagno', cercando di balanciare con cura la sua rabbia e l'educazione necessaria per non farsi impalare da lui.

 

Perchè la nostra 'master'- spiegò Archer non nascondendo il disgusto nella voce- ha stabilito che Vale dev'essere un simbolo. Non deve semplicemente diventare un cumulo di rovine, deve spianare la strada affinchè gli altri Regni diventino tali. Quindi devono assistere alla sua distruzione.”.

 

Mhh, afferrato. Allora meglio avvertire Cinder degli ultimi sviluppi.”, rispose Roman seccato prima di premere qualche pulsante sul suo scroll, materializzando un ologramma a grandezza naturale di Cinder, al momento in pigiama nella sua stanza. A sua volta la giovane donna vedeva il gruppo di colleghi come ologrammi.

 

Deduco dalle vostre facce che le cose non siano andate come dovevano.”, disse con un tono incredibilmente calmo, quasi suadente.

 

Per niente. Avevamo contato sul coma perenne degli sbirri di questo Regno, ma da quando è arrivato Vlad si sono come svegliati. Un po' di rinforzi, per la precisione Iskandar Scarlatina e qualche squadra di Cacciatori col pannolino a noi conosciuti, e tutto a puttane.”. Spiegò Roman accendendosi un cigaro dopo aver messo Jack a terra.

 

Diamine, Roman, ti ho assunto per un motivo! Pensavo che combattere una manciata di Cacciatori e militari fosse facile per te.”.

 

Una manciata, non quasi una decina di gente armata fino ai denti e quasi alla pari con dei veterani, che magari avrebbero avuto come rinforzi un esercito di Swat. Figuriamoci poi il generale di Menagerie!”.

 

Ed erano molto più cordinati di quanto ci aspettassimo. Evidentemente avevano previsto un attacco.”, commentò Mercury, sperando che Cinder e/o Salem non si sarebbero incazzate troppe di fronte a quelle ragioni.

 

E siccome Adam ha insistito per non far intervenire i suoi uomini, eravamo molto inferiori di numero anche con i Grimm. Quel tipo è più codardo della sua ex.”, tornò a parlare Roman, che digeriva il fauno toro ancora meno di Gilgamesh.

 

Vero, ma non aveva tutti i torti. E visto com'è andata la nostra campagna di reclutamento, almeno fino a quando non appariranno nuovi membri dovremmo tenere al sicuro quegli attuali.”, osservò Cinder gelida e pragmatica.

 

Piano, quindi?”, chiese Archer, che voleva andare subito al punto.

 

Per prima cosa, Neo deve tornare domani a Beacon. Abbiamo detto che sei tornata a Mistral per il compleanno di tua madre, ma era un permesso da un giorno. Emerald, Mercury...”, spiegò prima di rivolgere ai suoi due pupilli un sorriso dolce come il miele e falso come una moneta di stagno.

 

Sì?”, chiesero i due, conoscendo bene quell'espressione.-

 

Salem ha detto che se ci fossero stati problemi nella vostra operazione sareste dovuti tornare da lei per un allenamento come si deve. Tornerete con un Griffon.”. I due ragazzi rabbrividirono alla notizia. Salem era una maestra potente ed esperta, Cinder stessa era un attestamento alle sue capacità di forgiare discepoli, ma dire che il suo allenamento fosse massacrante era un eufemismo. Migliore delle ipotesi avrebbero finito con l'attacco a Beacon, e ci volevano ancora mesi!
 

Avete paura della signora gentile?”, chiese Jack apparendo accanto alle gambe di Emerald facendolo saltare dalla paura. D'altronde Jack era quella che aveva avuto contatti meno 'traumatici' con la strega, che dopo averla evocata l'aveva immediatamente coccolata e trattata con immensa dolcezza prima di bagnarsi insieme a lei nelle acque nere che tanto dolore avevano causato a Diarmuid e ai suoi sfortunati predecessori.

 

D'altronde Jack era corrotta praticamente... da sempre, cosa c'era di male nell'andare un po' più in fondo? Comunque Mercury non aveva intenzione di farsi prendere per il culo dalla bambina e drizzò le spalle, dando a Cinder lo sguardo più orgoglioso che poteva.

 

Cinder, riferisci a milady che siamo pronti a tutto.”.

 

Perfetto, siete congedati. Roman...”.

 

Ok, Cinder, lo so, ti ho deluso.”.

 

Deluso non è la parola adatta. Ti ho affidato le redini di queste operazioni mentre io sono bloccata all'Accademia, siccome so dove e come sei arrivato negli ultimi anni, e non fai un cazzo. Le armi che abbiamo bastano a malapena e per di più le fila della White Fang non sono cresciute per niente.”.

 

Dai, non sarà l'unica riunione di questo mese.”.

 

Lo sarà invece, stavolta saranno più preparati. E se uno dei servant venisse ucciso, sai ci vuole almeno un mese per sostituirlo... se l'evocazione va bene. Pensi Salem sarebbe soddisfatta se le facessi perdere tutto questo tempo?”.

 

Ah, sento solo quello che ho fatto io, quello che hanno fatto Emerald e Mercury, non quello che hai fatto tu.”.

 

Mantenere la nostra copertura, allenarmi, scoprire quanto più possibile su questi marmocchi e riempire il tuo conto in banca. Prega che continui così. Ora chiamerò Adam per conferirgli gli ultimi sviluppi, ci sentiremo nei prossimi giorni.”.

 

La riunione terminò così, senza ulteriori commenti. Sul posto rimasero solo Jack, Neo e Roman, che si rivolse alle due ragazze da lui ritenute ormai come delle figlie.

 

Papà, tutto bene?”, gli domandò Jack prendendogli una gamba.

 

Per niente, tesoro- rispose l'uomo girando il suo bastone e prendendo una valigia lì vicino svuotandola di tutti i cristalli di Polvere contenuti- cominciate a fare dei bagagli. Nè troppo pesanti, né troppo leggeri.”.

 

Perchè?”, alla domanda della piccola Grimm, Roman assunse lo sguardo più serio che avesse mai avuto in vita sua.

 

"Perchè dobbiamo essere al tempo stesso molto veloci e attrezzati a dovere. Non so se, come, dove e quando, ma scapperemo da Vale prima che la mezza strega possa mettere in atto il suo piano.”.

1) Se fosse poco chiaro, Jack infligge ferite non letali non per bontà d'animo, rispetto della vita o altro, ma perchè Roman le ha spiegato che su un campo di battaglia i feriti sono(almeno a mio avviso) molto più d'intralcio dei morti. Sia alleati, sia come per il porto, testimoni necessari.

2) Si riferisce ad Arturia. E se alcuni Arturia fag stanno leggendo, non fatemi storie. I Cacciatori sono dei mostri in termini di pura abilità, questa versione di Iskandar, con tutte le sue memorie come spirito eroico, si è allenato fin da bambino per diventare uno di loro insieme a gente del calibro di Lancelot. Ritengo abbastanza probabile e logico che abbia superato canon Arturia come spadaccino.

3) Abbastanza probabile che Gilgamesh considererebbe la sua Aura e la sua semblance come uno dei suoi tanti tesori.

Signore e signori, incredibile, sono riuscito  ad aggiornare in tempo e spero con un capitolo decente. Non è stato facile, credetemi, quindi spero vi sia piaciuto ma mi scuso anche se certe parti vi sembrino fatte con pigrizia o manchino di pathos, dettagli o qualsiasi altra cosa. Cercherò di sistemare quando possibile e soprattutto rifarmi nei prossimi capitoli. Spero di farmi sentire ancora a giugno nonostante gli esami, nel frattempo accetto qualsiasi consiglio e critica.  Anche quelli che riguardano le coppie che non sono indicate nella presentazione, se ne volete qualcuna extra a cui potrei non aver pensato, siete più che liberi di chiedere. A presto.

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Capitolo 14
*** Vecchi amici ***


Capitolo 14

 

Era passata una settimana dall'investigazione del team RWBY, e il ballo si avvicinava sempre di più, mandando fuori di testa chiunque non avesse già un appuntamento. Il team di ragazze però non se ne preoccupava al momento, più interessate al loro ultimo progetto in comune.

 

Pronta, Yang?”, chiese Ruby dalla camera di controllo.

 

Super pronta.”, confermò la bionda sbattando i pugni, ora ricoperti da una versione gigante di Ember Celica, accompagnati anche da spallacci posti a difendere le spalle e uno zainetto contenente la maggior parte dei meccanismi a base di Polvere, oltre che volto ad ospitare il resto dell'arma quando non in uso.

 

Un lavoro ammirevole, miss Schnee.”, commentò la professoressa Goodwitch accanto al gruppo.

 

Senza Blake e Ruby non ce l'avremmo mai fatta, professoressa.”, rispose l'albina, mentre la loro leader si avvicinò al microfono.

 

Yang, comincieremo con dei Beowulf. Usa dei semplici pugni per ora.”, ordinò Ruby alla sorella. Premette un pulsante sulla console e cinque solidogrammi dei suddetti Grimm a grandezza naturale apparvero di fronte alla bionda, ora in posizione di guardia.

 

Il primo dei cinque lupi virtuali saltà su di lei, beccandosi un colpo dritto nella mascella e sparendo subito in una pioggia di pixel, soprendendo le donne che osservavano. Quindi, seguendo le istruzioni impostate da Ruby, gli altri membri del branco si divisero in due gruppi per attaccare la Cacciatrice. Questa cominciò a saltellare sul posto nonostante il peso del nuovo equipaggiamento per poi schivare un affondo di artigli e colpire il responsabile al petto, facendogli fare la stessa fine del primo Grimm digitale.

 

I restanti tre si sistemarono con incredibile velocità a triangolo dietro Yang e saltarono allo stesso tempo per prenderla al collo. La bionda, non volendo schivare, caricò Aura nel pugno destro per attivare alcuni dei meccanismi a base di Polvere, e in breve una scarica di fulmini percorse l'intera sala d'allenamento e distrusse i tre nemici.

 

 

Incredibile.”, osservò Blake guardando lo spettacolo di luci sotto di lei. A sua volta, anche gli occhi verdi di Glynda osservavano la giovane pugile con estrema attenzione, giudicando il suo uso di Polvere e Aura.

 

Miss Rose, ha impostato quei nemici per essere forti il triplo di comuni Beowulf, giusto?”, chiese alla ragazza accanto a lei, che annuì.

 

All'incirca. Vuole che diminuisca?”.

 

No anzi, aumenti la forza dei vari Grimm e la varietà di nemici.”, ordinò la professoressa mentre Weiss prendeva il microfono.

 

Yang, stai sprecando troppa energia. Devi concentrare ogni singola particella d'Aura il più possibile. Durerai più tempo e sarai molto più potente.”.

 

Va bene, regina dei ghiacci.”, rispose scherzosa Yang prima di venire circondata da quasi una ventina di Grimm azzurri e trasparenti, stavolta appartenenti a vare specie, con Ursa come predominanti. Lo sguardo famelico di quelle creature era quasi identico a quello delle loro controparti in carne e ossa(o di qualsiasi cosa fossero fatti i Grimm), ma Yang non sembrava spaventata. Si diresse contro un Creep schiacciandogli il cranio con un calcio prima di parare con la sua nuova arma le zanne di un Beowulf.

 

Il povero ammasso di pixel si ritrovò trasformato in una nuvola di suddett quando i condotti di Polvere dell'arma si attivarono nuovamente scatenando un'esplosione di fiamme, per poi rivolgersi all'Ursa più vicino, colpendolo a una zampa prima che questi potesse muoversi e perse l'arto. Tentò di mordere l'assalitrice sotto ordine di Ruby, ma Yang alzò il pugno generando un glifo(1).

 

C- COSA?!”, esclamò Ruby guardando quella tecnica.

 

E' già riuscita a creare un glifo di Polvere?”, sussurrò Glynda quasi sconvolta. Quella pratica richiedeva in genere mesi e mesi di pratica solo per creare un simbolo, figurarsi usarlo in combattimento!

 

 

Sapevo che stava lavorando con gli esercizi di manipolazione dell'Aura che le avevo dato, ma non pensavo fosse arrivata fino a questo punto.”, mormorò Weiss stupefatta dai progressi della partner. Comunque ebbene ciò che aveva fatto Yang fosse niente meno che eccezionale, era comunque una cosa sviluppata da pochi giorni e i denti dell'Ursa in breve ruppero quel fragile costrutto d'energia e caddero sulla pugile, che si ritrovò circondata quasi all'istante.

 

 

Non correva ovviametne pericoli di vita, essendo null'altro che una simulazione, ma i membri del team RWBY e Glynda non poterono nascondere la preoccupazione per Yang. In tutta risposta, lei si liberò con un potente pugno ricoperto di fiamme dorate. L'onda d'urto che ne seguì fece tremare l'intera sala e polverizzò diversi Grimm.

 

Diamine, sembra di vedere suo padre il giorno del diploma.”, disse sottovoce la professoressa. Beh, a essere onesti vedeva anche qualcun'altro, ma aveva promesso a Tai di non dire niente a Yang o Ruby almeno fino a quando non l'avrebbe fatto lui stesso.

 

Yang, come ti senti?”, chiese Weiss al microfono, notando che i livelli d'Aura dell'amica erano già arrivati sotto il cinquanta per cento con l'ultimo colpo.

 

N- non male, sono solo un po' stanca.”, rispose la bionda respirando pesantemente.

 

Ok, Yang, allora un ultimo Grimm e poi finiamo il collaudo. Ma ti avviso che ci vado pesante.”, l'avvertì Ruby premendo un paio di pulsanti.

 

Vacci dentro, sorellina. Posso resistere a tutto quello che mi mandi contro.”, commentò confidente Yang prima che di fronte a lei apparve l'immagine di un Goliath, un immenso Grimm elefante che più volte nel corso della storia aveva distrutto le barriere di svariati regni. Fortunatamente questa copia non aveva che una frazione della forza degli originali.

 

Non starai esagerando, Ruby?”.

 

Diciamo che è una piccola vendetta.”, commentò la rossa ordinando alla simulazione di attaccare. Yang si ritrovò così a schivare diversi colpi di quell'enorme proboscide rispondendo al fuoco con vari attacchi elementali che facevano perdere frammenti di pixel all'elefante, seppur i suoi movimenti diventassero sempre più lenti. L'AI della stanza ne approfittò per avanzare e provare a schiacciarla.

 

Un altro glifo di Polvere, per quanto instabile, riuscì a fermarlo, pur lasciando Yang in ginocchio.

 

Forza, Yang, ricorda cosa sono davvero quei simboli.”, pregò Weiss guardando l'immagine dell'amica che continuava a resistere caricando energia per il momento adatto, prima di incanalare l'energia che le rimaneva insieme al potere della sua semblance in una pura esplosione di fiamme e calore capace di disintegrare il suo avversario, che rilasciò un finto barrito d'agonia.

 

Yang, sali sopra, abbiamo finito, e dobbiamo anche parlare di una cosa.”, ordinò quindi Ruby. Pochi minuti dopo Yang era nella sala di controllo con un asciugamano sulle spalle sudate e diverse bottiglie d'acqua già svuotate, mentre le sue nuove armi erano in un una vasca piena di ghiaccio istantaneo, generando contemporaneamente una nuvola di vapore.

 

Quindi, Ruby, di cosa volevi parlare?”.

 

Per farla breve, per essere un prototipo queste armi sono davvero incredibili. Così tanta potenza a un costo relativamente basso. Ed è il motivo per cui non potremmo usarle nè durante il festival, né durante missioni in cui dobbiamo prendere l'obbiettivo senza ucciderlo.”, spiegò in breve la rossa, guadagnandosi un'occhiata sorpresa dalle tre compagne e da Glynda.

 

 

Cosa?! Per quale motivo?”, le domandò Weiss, ritenendo quasi offensivo il modo in cui il lavoro di mesi veniva trattato.

 

L'hai visto, quella cosa è troppo potente. Sarà sicuramente utile per distruggere orde di Grimm in campo aperto. Ma se dovessimo combattere in un villaggio i cui abitanti devono ancora essere evacuati? Se dovessimo catturare qualcuno con informazioni troppo importanti e la mano ti scappasse? Sicuramente non possiamo utilizzarla in una competizione amichevole come questa. E anche se non stai soffrendo di esaurimento dell'Aura, dubito potresti reggere un'altra sessione d'allenamento almeno prima di domani.”, affermò nuovamente Ruby con il tono più calmo che potè, ricevendo l'approvazione della professoressa.

 

Eccellente spiegazione, miss Rose.”.

 

Sei sicura?”, le chiese Yang, un po' dispiaciuta di lasciare quella figata in naftalina.

 

Sì, ma continueremo a lavorarci, ci sono ancora tante cose da sistemare.”.

 

Vi auguro che riesca bene.”, disse una voce improvvisa, rivelando l'arrivo del generale Ironwood, che salutò le ragazze con piccolo inchino prima di stringere la mano a Glynda.

 

Mr. Ironwood, andato tutto bene con la merce salvata?”, domandò Weiss cortesemente all'uomo che sbuffò.

 

Sì, è tutto sistemato in posti dove nessuno potrà prenderli, miss Schnee. Quindi, per evitare altri furti ho chiesto a suo padre di non mandare altre spedizioni di Polvere senza prima aumentare la security, ma non ha voluto ascoltarmi.”.

 

Se tratta la sicurezza come al solito, le riserve di Polvere di Torchwick e compagnia si duplicheranno come minimo entro l'inizio del torneo.”, commentò Blake.

 

Ecco un altro motivo per cui dobbiamo prenderlo il prima possibile. Nessuna novità sul suo nascondiglio?”, chiese Ruby ottenendo però solo una scrollata di testa da parte del generale.

 

Al momento? Dopo giorni a setacciare tutta Vale, Vlad e Joseph sono assolutamente certi che non sia più in città. E' altamente probabile che sia riuscito a trovare un posto sicuro nelle zone senza legge di Saunus. Iskandar sta radunando una buona fetta del suo esercito per setacciarle. L'unica cosa di cui siamo certi è che dev'essere un posto da cui è facile guidare un attacco.”.

 

Un... attacco?- ripetè Ruby, pregando di aver sentito male- sapevamo che le cose andavano male, ma stanno davvero progettando un attacco a Vale?”.

 

Temo che tutti gli indizi ci portino in questa direzione, miss Rose.”.

 

Jam... ahem, generale!”, lo intimò Glynda con sorpresa delle quattro ragazze.

 

Glynda, devono saperlo. Facevano pur sempre parte della squadra d'investigazione.”.

 

E' vero, professoressa.”, osservò Ruby, facendo sospirare l'incantatrice.

 

Lo so, e sono fiera per come vi siete comportate, ma ho bisogno di parlare sola con J... ahem, mr. Ironwood ora.”. Le ragazze capirono e se ne andarono salutando entrambi.

 

Glynda, probabilmente sono un ipocrita, ma... sai di non poterle difendere per sempre, vero?”.

 

Ne sono ben a conoscenza, James, l'ho imparato nel modo peggiore anni fa.”.

 

Summer.”, affermò Ironwood.

 

Sì. Dei, quand'è partita sono stata quasi tentata di sperare che tutto andasse bene.”, commentò l'incantatrice ricordando quella donna meravigliosa che tanto aveva fatto per tutta Remnant. Lasciando due ragazze insieme a un team distrutto.

 

Purtroppo non possiamo cambiare il passato, Glynda. Solo guardare al futuro, facendo del nostro meglio in ogni situazione e guidare i giovani.”, le disse Ironwood provando a consolarla, ma facendola invece ridere. Un suono che non si sentiva su Remnant da tempo ormai immemorabile.

 

Guidarli? Fecendo fare loro investigazioni che dovrebbero essere fatte da adulti?!”.

 

Perchè, cosa facevamo noi ai loro tempi? Sono apprendiste Cacciatrici, Glynda, ricordatelo. E c'erano uomini validi a difenderle, non le abbiamo certo mandate allo sbaraglio”.

 

Punto a vostro favore- ammise Glynda sedendosi accanto a lui con le gambe incrociate- che avete in mente di fare quando avrete trovato il rifugio di quei criminali?”.

 

Sperando che non abbiano ostaggi o che quantomeno non siano vicini a una zona civile, possiamo organizzare un attacco di sorpresa... DOPO aver preso le giuste contromisure per Gilgamesh, Jack e quelli come loro.”, spiegò il generale non potendo trattenere un brivido lungo la spina dorsale mentre riportava alla mente il racconto dell'amico. Un Grimm capace di mettere in ginocchio uno dei Cacciatori più potenti del mondo nel pieno delle sue forze e armato fino ai denti non era assolutamente qualcosa da prendere sotto gamba.

 

La cosa più incredibile era che Iskandar continuava a parlare del suo mancato killer con una certa oncia di rispetto... se non addirittura affetto. Il Conquistatore era abbastanza generoso nel dare il proprio apprezzamento alle persone, combattenti e non, quando questo lo meritavano, ma il fatto che lo facesse anche nei confronti di un Grimm era un indice della sua effettiva potenza.

 

Ma... se smontare la base non fosse sufficiente per impedire l'attacco a Vale?- pensò Glynda, che in queste occasioni pensava sempre alla peggiore delle ipotesi- ci sono ancora membri della White Fang e Grimm per tutto il continente in fondo.”, James non potè quindi che sospirare.

 

In questo caso potremmo solo prendere le contromisure per difendere Vale al meglio delle nostre possibilità e sperare che nessuno arrivi ad Amber. Ce ne stiamo già occupando, non c'è altra scelta.”, disse cupo. Per quasi un minuto nessuno parlò più, fino a quando Glynda non si alzò per stiracchiare gli arti e cliccare due pulsanti sulla console.

 

Ora basta pensieri cupi, James. Ti va uno sparring come ai vecchi tempi?”, chiese con tono meno cupo, facendo inarcare un sopracciglio all'uomo.

 

La posta in palio è la solita?”, chiese guadagnandosi un'occhiata che nessuno avrebbe mai pensato di vedere sul volto di Glynda Goodwitch. Un'espressione da gatta morta rivolta al generale, come una fidanzata che preparava una sorpresa alla propria dolce metà.

 

Già, andiamo. Spero tu non ti sia arruginito.”, disse scendendo insieme nel ring insieme all'ex compagno di squadra. Almeno per quel momento, i pensieri di guerra potevano andare a farsi friggere.

Salve, ragazzi, mi scuso per il capitolo veramente striminzito e fatto con i piedi, ma:1) Non ho avuto molte idee per  questo capitolo;2) Sono stato impegnato con un altro esame:3) Come alcuni di voi sanno, altre storie a cui pensare. Conto di fare anche il prossimo capitolo abbastanza breve, ma vi anticipo che sarà incentrato sulla nostra cara regina dei Grimm e quindi mi auguro lo troverete più interessante. A presto.

1)Come mostrato da Glynda nel primo episodio e da Lionheart, è possibile creare glifi con la Polvere,infatti diversi personaggi qui li useranno,incluso Lancelot. Non sono esattamente versatili come Myrtenaster e armi simili, ma danno più potere offensivo puro.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

 

 

Le terre dei Grimm, mai dimora di civilizzazione umana, era un autentico inferno per chiunque vi capitasse, persino chi praticamente ci abitava. Questo non era dovuto solo all'aria asfissiante, al panorama desolante o alle creature che appestavano l'umanità da tempi immemori, essendo gli inquilini ' normali' al servizio della loro stessa regina. Regina che al momento stava guardando i suoi ultimi discepoli.

 

Regale come sempre, vestita nel suo abito nero e senza neanche un goccio di sudore sulla pelle pallida o i capelli bianchi. Gli occhi rossi mandavano lampi di potere a metà tra il sinistro e l'affascinante mentre in mano teneva una spada dello stesso colore, ma dalla forma molto strana: l'elsa era dorata, con la guardia formate da decorazioni a onda anch'esse dorate o blu, mentre la lama non assomigliava a nessun'altra arma conosciuta all'uomo.

 

Era più che altro un enorme cilindro nero ricoperto da glifi rossi luminosi che si univano in un intreccio molto intricato e dall'aspetto sinistro, mentre la punta era nuovamente composta in oro e divisa in tre punti rotanti.Salem restava agli occhi di Emerald e Mercury la creatura più spaventosa e forte che avevano mai conosciuto, ma anche solo quell'arma... ogni secondo speso a guardarla era come perdersi in una supernova di puro orrore.

 

 

“ Allora?”, chiese senza pietà la regina ai suoi allievi, distesi sul terreno ansimanti e totalmente a pezzi.

 

“ Basta, la prego.”, sussurrò Emerald sfinita, il suo partner nelle stesse condizioni.

 

“ Dei, pensavo di aver finito con le torture quando ho ucciso mio padre.”, mormorò l'albino riuscendo a malapena a rialzarsi. Dieci ore di sparring, combattimento con Grimm e lezioni varie(con un po' di teoria e meditazioni nel mezzo) ogni giorno erano più di quanto chiunque potesse sopportare, nessuna sorpresa su come diventassero alcuni altri servitori della strega.

 

“ Torture? Bambini, mi ritengo lusingata, ma anche delusa. Le vere torture inizieranno la settimana prossima.”, disse quest'ultima con tono quasi civettuolo eppur matuerno mentre faceva sparire la sua strana arma in un vortice di luce e si avvicinava ai due per aiutarli a rialzarsi. Nostante le botte che si erano appena presi, i due giovani combattenti non si fecero problemi a prendere le sue mani per rimettersi in piedi.


“ Aiuto.”, disse Mercury resistendo dal vomitare, prima che lo scroll di Salem squillasse.

 

“ Oh, siete fortunati, è ora di pranzo.”, riferì semplicemente causando un enorme sospiro di sollievo da parte dei due. L'unica cosa che infatti rendeva sopportabile quell'incubo era la cucina della donna. Incredibile da credere per la regina dei Grimm, Salem era una cuoca eccezionale, se avesse aperto un ristorante avrebbe potuto ottenere tutte le stelle che voleva in pochi mesi.

 

Così l'albina trascinò i due subordinati fino alla sala da pranzo prima di scendere in cucina, dove si mise un grembiule rosa confetto in contrasto col suo classico outifit. Proprio in quel momento il suo scroll squillò nuovamente.

 

“ Mhh, il messaggio di Watts.”, notò la donna, notando i file di alcuni Cacciatori che aveva richiesto al suo scienziato di fiducia. Decise di dare un'occhiata giusto alle informazioni di base mentre cucinava. Accese il forno e aprì il primo file.

 

 

Team IASL

 

 

Partì una serie di video su Siegfried, occupato a guidare gli uomini di Arcadia, accanto a Iskandar o a dorso del suo drago mentre combatteva vari Grimm prima di mostrare la sua scheda.

 

 

Siegfried Arc( nome da sposato, da celibe è sconosciuto)

 

Razza: Fauno coccodrillo

 

Background: Orfano, nacque e crebbe ad Arcadia, dove conobbe la moglie. Andarono insieme a Beacon, facendo squadra con Iskandar Scarlatina e Lancelot Lake. Una volta diplomatisi, seguirono il leder per alcuni mesi fino a quando Jeanne non rimase incinta. Da allora, escludendo missioni e qualche spedizione con l'armata del Conquistatore, rimasero lì come guida della guardia cittadina.

 

Armi: Gram, spada capace di diventare uno scudo; Nothung, altra spada con una forma da fucile; Balmung, sua arma prediletta, spadone con un contenitore di Polvere.

 

Semblance: Avatar draconico. Siegfried è capace di creare un drago di pura energia a dimensioni variabili e che può utilizzare come cavalcatura o armatura. Ha dimostrato di poter condurre la Polvere per dimostrazioni di grande forza distruttiva.

 

Stile di combattimento: Una fusione micidiale di forza e velocità, Siegfried è il primo a gettarsi nella mischia per sfoltire le linee nemiche con potenti fendenti di Aura o Polvere, utilizzando il proprio drago per sconfiggere il più in fretta possibile i nemici più forti( non che ne abbia bisogno).

 

Punti deboli: Pur essendo un ottimo combattente, le sue tecniche sono relativamente prevedibili e un avversario più intelligente può avvantaggiarsene. Sebbene capace inoltre di resistere a un'assalto continuo di attacchi(alcuni Cacciatori giurerebbero che sia stato pestato una volta da un Goliath senza riportare troppi danni quand'era ancora uno studente), la sua tecnica difensiva è piuttosto carente, in particolare si lascia scoperto quando deve cambiare arma o mescolarle.

 

 

' Mhh, dovrò mandargli contro parecchio', pensò Salem cominciando a tagliare delle carote, prima di passare al prossimo video, riguardante Jeanne che distruggeva orde di Grimm avvolta da un inferno di fiamme bianche.

 

Jeanne Arc

 

Razza: Umana

 

Background: Primogenita della precedente generazione della famiglia Arc, noto clan di soldati e Cacciatori, Jeanne si distinse quasi da subito come il genio del duro lavoro della sua famiglia. Unendo talento e duro lavoro, si addestrò giorno e notte insieme al ragazzo che sarebbe diventato suo marito, prima che entrambi andassero a Beacon. Dopo il diploma, seguirono l'esercito di Iskandar per qualche mese prima che la donna scoprì di essere in dolce attesa della sua primogenita( Sapphron Arc, attualmente vive ad Argus con la moglie) e aiuta Siegfried come suo vice nella guardia cittadina di Arcadia e vero capo del clan Arc.

 

Semblance: Fiamme biance. Jeanne è capace di creare fuoco bianco in grandi quantità, utilizzando sia in attacco che in difesa con risultati incredibili persino per una Cacciatrice del suo calibro. Unendo questo potere con Polvere ben lavorata, anche i Grimm più anziani hanno di che temere.

 

Armi: Una lancia dotata di stendardo infuso di Polvere, una spada capace di trasformarsi in pistola. Prima di passarla al figlio Jaune, attualmente a Beacon come leader, utilizzava anche l'arma distintiva degli Arc, Crocea Mors. Probabile quindi che porti con sé anche uno scudo, e in più missioni ha dimostrato gli equipaggiamenti più vari.

 

Stile di combattimento: Jeanne basa il suo stile di combattimento sul colpire più duramente che può bloccando qualsiasi attacco avversario diretto a sé stessa o agli alleati. Lavoro reso ulteriormente più facile dalla sua incredibile quantità d'Aura, di cui ha raffinato l'uso per far materializzare le fiamme con grande precisione. Secondo alcuni, possiede le abilità difensive più potenti del mondo.

 

Punti deboli: Sono soliti dire che nessuno può far muovere Jeanne Arc se non è lei a volerlo, ma anche in questo caso, non le risulta molto facile. Infatti per una Cacciatrice del suo livello, è piuttosto lenta, permettendo spesso a un gruppo di avversari numerosi e più rapidi di lei di circondarla. Per lo più, la sua manipolazione dell'Aura è limitata per lo più alla sua semblance o all'uso della Polvere. Se disarmata, sprecherà fin troppe energie nel potenziarsi in un corpo a corpo o nell'uso della propria semblance. Contando le sue riserve, è comunque consigliata prudenza.

 

 

Jeanne per certi verti era ancora peggio del marito, ma tutt'altro che perfetta. Gilgamesh avrebbe potuto batterla alla lunga. I video successivi mostrarono una figura in armatura nera correre da un lato all'altro di una foresta tagliando nemici a ripetizione.

 

 

Lancelot Lake

 

Razza: Umano(sebbene ci siano certe voci su cosa si sia sotto la sua sciarpa)

 

Background: Nato in un villaggio di pescatori, Lancelot si fece fin da subito addestrare dall'unico Cacciatore del villaggio, dimostrando abilità incredibili con una spada. A Beacon divenne il partner del Conquistatore in persona e per diverso tempo venne considerato il suo braccio destro. Alcuni anni dopo la formazione dell'esercito si fece assumere da Jaques Schnee sia per proteggere la residenza Schnee dai Grimm che per addestrare la secondogenita, attualmente a Beacon come seconda in comando del team RWBY ed erede delle industrie di famiglia.

 

Semblance: Da lui chiamata Knight of owner. Può ricoprirsi con un'armatura di pura Aura di cui può controllare la forma a piacimento e che potenzia le sue abilità o quelle delle sue armi anche oltre una normale manipolazione dell'Aura. Stranamente sembra avere un effetto deleterio sulla psiche di Lancelot, sebbene non permanente. Infatti quando la lascia attiva per più di qualche minuto, il suo stile di combattimento si fa sempre più feroce fino a combattere come una bestia.

 

Armi: Una spada/pistola incisa con diverse rune infuse di Polvere e un'armatura potenziata allo stesso modo.

 

Stile di combattimento: In molti lo considerano il miglior spadaccino del pianeta, con una tecnica che combina attacco e difesa allo stesso tempo con minimi sprechi d'energia, sia fisica che spirituale. I suoi attacchi vengono ulteriormente potenziati dai suoi glifi di Polvere e da Knight of owner, inoltre ha più volte preso nuove armi sul momento utilizzandole con incredibile efficacia.

 

Punti deboli: Il suo stile è progettato per sprecare meno energia possibile proprio perchè le sue riserve sono relativamente basse per un Cacciatore del suo calibro. Come detto la sua semblance mina la sua sanità mentale, ma ha sempre dimostrato di poter distinguere amici e nemici.

 

 

In altre circostanze, Salem avrebbe voluto davvero reclutare Lancelot, ma ormai era incorruttibile. E il suo leader non era meno fastidioso, aveva costruito uno degli eserciti più forti che avesse mai visto in relativamente poco tempo.

 

 

Iskandar Scarlatina

 

Razza:umano

 

Background: Figlio di contadini, Iskandar mostrò fin da subito interesse per svariati campi, dalla storia all'economia al combattimento. Riuscito a qualificarsi per Beacon, formò uno dei migliori team lì presenti e già allora cominciò a reclutare mercenari e altri scienziati per alcune missioni, prima di creare un proprio esercito personale una volta graduato. Da allora ha ripulito diverse zone da Grimm e banditi con precisione millimetrica e rendendole nuovamente adatte alla presenza umana. Si è anche fatto una famiglia e sebbene non si possa definire propriamente ricco, guadagna ogni mese una fortuna che usa per pagare i propri uomini e reinveste il resto.

 

Semblance: Forse la più pericolosa al mondo. Iskandar può utilizzare le semblance di chiunque gli abbia giurato obbedienza, e col loro stesso livello di potere. Le condizioni, oltre alla suddetta fedeltà, sono che il possessore originario della semblance rimanga in vita e che Iskandar l'abbia visto usarla.

 

Armi: Varie, cambia il proprio equipaggiamento a seconda della missione.

 

Stile di combattimento: Estremamente variegato, adattandosi a seconda della situazione e delle armi che impugna, possibilmente superiore anche a Siegfried come spadaccino. Da una decina d'anni più o meno la sua capacità di combattimento si è raffinata ulteriormente all'improvviso, cambiando stile in question e di secondi, forse risultato di un'altra semblance.

 

Punti deboli: Fisicamente e in termini di pura abilità, Iskandar non sembra avere punti deboli, avendo allenato con estrema efficacia il proprio corpo e la manipolazione dell'Aura. L'unico difetto della sua semblance è che spreca parecchia Aura, impedendogli quindi di combinare più poteri attivi. Per quelli passivi il problema non si pone però.

 

Uno strato di glassa ricoprì una torta di frutta mentre Salem rifletteva sulle ultime informazioni. In quel momento lo scroll mostrò altri dati e video di Vlad, col fauno pipistrello intento a manipolare il terreno sotto forma di lance, usandoli come scivoli per i suoi soldati.

 

Team DASK

 

 

Nome: Vlad Drakul

 

Razza: Fauno pipistrello

 

Background: Nato ad Atlas e trasferitosi a Menagerie, divenne il primo leader Cacciatore proveniente dall'isola. Tornatovi, riuscì a fondarne l'esercito ufficiale dopo un attacco di pirati e lo dirige fin da allora, accompagnandosi a volta nelle proprie missioni con i migliori soldati. Attualmente a Vale, dove migliora le difese della città con l'aiuto di James Ironwood, Iskandar Scarlatina e il capo della polizia.

 

Semblance: Impalamento. Qualsiasi oggetto che contenga l'Aura di Vlad(oltre che la stessa), inclusa la Polvere, può generare lancie di varie forme e dimensioni a piacimento del Cacciatore, che può anche cambiarla in fase d'attacco.

 

Armi: Valacchia. Lancia a due lame con un contenitore di Polvere e una pistola incorporati. I proiettili sono a loro volta un conduttore molto rapido per la sua semblance.

 

Stile di combattimento: Vlad si basa per lo più sulla rapidità e sul controllo del territorio, limitando i movimenti avversari fino a colpirli con forza . Se in compagnia, ha dimostrato di non intralciare mai i propri compagni, supportandoli anzi con le sue lancie.

 

Punti deboli: Se un oggetto è infuso di Aura altrui, Vlad avrà più problemi a usarlo come conduttore e ha dimostrato difficoltà a combattere senza armi, pur riuscendo più volte a uscire fuori da situazioni disperate con un piano fatto sul momento.

 

Avversario decisamente pericoloso, ma tutt'altro che invincibile. Così come le altre due sue compagne. La prossima sarebbe stato un problema minore, come dimostrava la visione di un Goliath ucciso da una raffica di frecce.

 

 

Nome: Atlanta Nikos

Specie: Fauna leonessa

Background: Rimasta orfana a tre anni, venne prese dagli zii materni e si allenò col cugino, Leonardo Lionheart( ora nostro alleato e informatore). Si diplomò a pieni voti a Mistral e passò i successivi dieci anni a raccogliere soldi per fondare un orfanotrofio. L'istituto Nikos. Madre adottiva della campionessa di Mistral, ha continuato ad allenarsi nel corso degli anni e ancora è considerata una guerriera incredibilmente pericolosa.

 

Semblance: Visione a raggi x

 

Armi: un ibrido lancia/spada, guanti artigliati e soprattutto il suo arco. Durante i suoi anni come studente era solita utilizzare frecce a base di Polvere, ma attualmente è obbilgata a usare munizioni in legno. Non che siano meno pericolose.

 

Stile di combattimento: Migliore arciera del pianeta, è forse la più veloce e agile dei soggetti. Si muove rapidamente per il campo di battaglia sparando con immensa precisione al punto che anche certi Grimm anziani vengono finiti in un unico colpo. Se costretta al corpo a corpo, è più che capace di difendersi.

 

Punti deboli: Tra gli otto ha il più basso livello di Aura ed è per lo più una figura di supporto in un gruppo più pesantemente armato.

 

 

L'amata cugina di Lionheart, che per lei e i suoi mocciosi aveva tradito Ozpin. Forse avrebbe potuto usarla per ricattarlo se mai avesse provato ad andarsene. Medea dal canto suo aveva fatto quasi tanti danni quanti Iskandar, in pochi anni le conoscenze su Aura e Polvere erano raddoppiate grazie ai suoi studi, efficacia ulteriormente dimostrata dal modo in cui distrusse sullo schermo un branco di Nevermore con un singolo glifo di Polvere.

 

Nome: Medea Seaspell

 

Razza: Umana

 

Background: Figlia di scienziati Atlesiani, pur interessandosi molto agli studi sull'Aura condotti in patria, pensava servisse qualcos'altro e andò a Mistral per studiare le loro antiche tradizioni. Attualmente accreditata come potente Cacciatrice e grandissima studiosa, ha anche adottato un figlio, Souchiro Seaspell, al suo primo anno ad Atlas.

 

Semblance: annullare l'Aura stessa, inclusi semblance e Polvere.

 

Armi: abiti infusi con varie tipe di Polvere, un pugnale/spada e diverse attrezzature

 

Stile di combattimento: Una combattente dalla lunga distanza che travolge i nemici con attacchi elementali dalla forza strabiliante, grazie alla sua manipolazione dell'Aura si è anche dimostrata letale nel corpo a corpo.

 

Punti deboli: Poco più veloce di Jeanne, pur essendo molto forte anche nel corpo a corpo, è propabile che in una battaglia contro lunga possa perdere smalto.

 

E infine l'ultimo avversario, il più pericoloso in assoluto, che si era scrollato di dosso attacchi che avrebbero ucciso chiunque altro. Mise in forno l'arrosto prima di focalizzarsi sul video di una battaglia nella piazza di un anonimo villaggio dove decine di bandite venivano massacrati da un'unica figura corazzata e dal viso ricoperto con una maschera da teschio.

 

Nome: Sconosciuto, si fa chiamare dai più King Hassan

 

Razza: Sconosciuta

 

Background: apparso dal nulla facendosi un nome come sicario in maniera spettacolare e allo stesso tempo stesso discreta, a seconda delle situazioni, in particolare la morte di Merlot. Sembra avere molti subordinati, che lo seguono con fedeltà cieca, e guarda ai suoi omicidi come una sorta di esecuzione.

 

Semblance: sconosciuta, ma ha a che fare con fiamme azzurre.

 

Armi: Uno spadone capace di condurre la Polvere, e la sua armatura, contenente vari strumenti extra.

 

Stile di combattimento: Estramente metodico e tecnico nonostante la scelta di armi.

 

Punti deboli: Sconosciuti.

 

 

Dunque erano quelli i suoi nemici. Non che non ne avesse mai sentito parlare ovviamente, le avevano messo più volte i bastoni tra le ruote, erano forse il meglio che l'umanità poteva schierare contro di lei e darle più difficoltà.

 

Prese i vari piatti con la telecinesi e andò nella sala delle riunioni, dove Mercury ed Emerald l'aspettavano con le bocche piene di saliva, insieme ad altri tre uomini.

 

Uno era un fauno scorpione dai capelli neri e gli occhi gialli.

 

Gli altri due erano uomini dalla pelle scura, uno estremamente muscoloso, con i capelli castani, mentre l'altro sembrava più un signore d'alta società con baffetti e capelli scuri.

 

“ Il file vi ha soddisfatto, mia signora?”, chiese quest'ultimo, allontanandosi dal lago di saliva creato da Emerald e Mercury.

 

“ Ho dato solo uno sguardo alla scheda generale, ma sembra molto dettagliato, Watts. Non mi hai deluso.”.

 

“ Sempre lieto di servirla, mia signora.”, disse l'uomo con un piccolo inchino mentre il fauno ridacchiava.

 

“ Perciò abbiamo trovato qualche altro punto debole su quella troia di miss Arc? Sono secoli che voglio la mia rivincita.”, domandò psicotico pensando al suo ultimo incontro con la donna, finito in una batosta per lui.

 

“ Pazienza, Tyrian, pazienza. Non ti sono bastati quegli allievi di King Hassan per sfogarti?”, gli disse Salem, guadagnandosi uno sbuffo in tutta risposta dal misterioso fauno, che cominciò a mangiare in silenzio imitato da Emerald e Mercury.

 

“ I prossimi piani, milady?”, chiese invece il gigante dalla pelle bronzea.

 

“ Ho rinforzato le difese intorno alla nostra base di Vale, ma nulla toglie che non ne individuino la posizione, ecco perchè sto riorganizzando vari branchi di Grimm. Programmo di evocare altri due Servant appena sarà il momento, ma tu e Tyrian dovrete comunque raggiungere Cinder.”.

 

“ Uff, aiutare ancora quella ragazzina che non è neanche riuscita a prendere tutti i poteri di Amber?! Che se la cavi da sola.”, commentò Tyrian sprezzante prima di ricevere un'ondata di istinto omicida da Salem che lo rese pallido come un cencio mentre si ritirava nella sedia.

 

“ Signori, sapete che non permetto simili discussioni tra noi. Ora mangiate. Spero che dopo sarete più disponibili a lavorare insieme.”, ordinò semplicemente la strega prima che tutti ripresero a gustare la delizia da lei preparata, ora arricchita dal condimento della paura.

 

*****

Se un elicottero avesse scelto quella notte per sorvolare una foresta a qualche centinaio di chilometri da Mountain Glenn, avrebbe avuto la bizzarra visione di una jeep che correva a tutta velocità con un gruppetto di soldati ricoperti di metallo da capo a piedi che armeggiava con una mitragliatrice tentando di mirare a un grosso Grimm tartaruga con tre teste che, tradendo la sua natura correva a una certa velocità.

 

 

“ PRENDETELO!”, gridò unò degli uomini ricaricando. Si trattava di Burns, uno dei luogotenenti di Iskandar e capo della spedizione nelle zone più selvagge di Vale. Spedizione che giunta in una certa zona aveva incontrato non pochi problemi.

 

“ E' TROPPO VELOCE!”, rispose il soldato intento a sparare mentre il Tortolla saltava a schivare un'altra raffica di proiettili e poi sputava delle strane bolle di catrame, facendo sbandare pericolosamente il veicolo. A dire il vero i soldati avrebbero anche avuto un modo pre sbarazzarsi di quella cosa, ma prima dovevano essere sicuri che stesse ferma.

 

Fortunatamente qualcuno vigilava su quei giovani soldati. Un lampo luminoso raggiunse una delle teste, tranciandola di netto. L'impatto e lo shock furono sufficienti a far inciampare il Grimm, dando tempo ai sodati di caricare un proiettile speciale, che perforò il bersaglio facendolo svanire in una raffica di colori.

 

La jeep si fermò tra gli urli di gubilio degli occupanti, mentre tre figure in nero apparvero accanto a loro. Armate fino ai denti, con maschere bianche simili eppur differenti da quelle della White Fang e con un'istinto omicida superiore a quello di molti Cacciatori, ogni cosa in loro emanava pericolo puro.

 

“ Grazie per l'aiuto, ragazzi.”, li salutò Sarge avvicinandosi.

 

“ E' stato un onore, ma bando ai convenevoli, che avete scoperto?”, disse l'assassino più vicino ai soldati spiccio, sebbene i due compagni non mancarono di dar loro un cortese inchino.

 

“ Abbiamo stabilito il nostro campo base qui, e avanzando abbiamo trovato una zona dove i Grimm attaccavano in continuazione. Non è che ci vedevano e basta, è come se...”.

 

 

 

”...Come se avvertissero istantaneamente la vostra presenza. Anche nascondendoci vi trovavano con facilità impressionante, vero?”.

 

“ Infatti. Voi da dove avete cominciato a cercare?”, per tutta risposta il capo degli assassini prese il suo scroll, mostrando una mappa olografica con due punti luminosi. Sarge fece lo stesso e le due mappe si unirono per mostrarne una completa con diversi segni e grafici.

 

“ Un'area circolare di circa cento chilometri in cui i Grimm ti individuano all'istante, ma l'abbiamo sorvolata e non c'era niente che saltava all'occhio.”.

 

“ Questa zona è vicino a Mountain Glenn, giusto?”.

 

“ Aspettate, volete dire che...?”.

 

“ Si sono nascosti sottoterra!”.


“ Contando che hanno preso il controllo dei Grimm, ha senso.”.

 

“ Dobbiamo chiamare subito il generale.”, commentò il capo dei soldati digitando il numero di Iskandar e trovando risposta pochi secondi dopo.

 

 

*****

Nel frattempo, il vero leader del gruppo di guerrieri era nella palestra di Beacon addestrandosi col professor Port, che non poteva certo rinunciare a uno sparring con uno dei suoi ex studenti preferiti. E nonostante l'età, ancora una volta l'aveva messo in difficoltà mulinando con destrezza la sua ascia/archibugio contro le spade di Iskandar, che interruppe però lo scontro quando ricevette una chiamata.

 

“ Pronto?”.

 

“ Capo, sono Sarge. Spero di non disturbarla, ma grazie ai nostri amici in nero abbiamo raggiunto una nuova meta nell'indagine.”.

 

“ Nessun disturbo, tanto mi stavo allenando. Che avete scoperto?”.

 

“ Una zona circolare di circa 100 chilometri dove i Grimm avvertono chiunque entri. In superficie ci sono solo alberi, ma si trova non troppo lontano da Mountain Glenn.”.

 

“ Pensate Roman e i suoi si siano nascosti in delle caverne abbandonate?”.

 

“ Probabile, col suo permesso ci allontaneremo e torneremo in forze per cercare un qualche ingresso.”.

 

“ Accordato, io troverò una mappa di quei luoghi. Troveremo il loro rifugio e cosa cercano di ottenere. Se potete contattate anche quanti più possibile dei vostri compagni e riferite loro la parola d'ordine, avremmo bisogno di molta potenza di fuoco.”, concluse il Cacciatore.

 

“ Sì, signore.”, rispose il tenente prima di chiudere.

 

 

“ Allora?”, chiese Port all'ex studente che gli aveva chiesto aiuto per uno sparring.

 

“ Abbiamo trovato il rifugio dei nostri nemici, ma potrebbe essere nella peggior locazione possibile.”, rispose Iskandar con un sospiro.

 

“ Non è la prima volta che mi sorprendi, ragazzo mio, sono certo tu e Vlad riuscirete a vincere anche questa sfida assieme a Ozpin.”.

 

“ Preferirei lui restasse a Vale, serve che qualcuno continui a difendere la città. Ma sarebbe un vero piacere averti al nostro fianco, Grimm di vari generi stanno apparendo in quella zona.”.

 

“ Sei sicuro? In fin dei conti la qualità batte la quantità.”.

 

“ E' appunto il principio su cui io e Vlad abbiamo basato i nostri eserciti. I migliori soldati possibili, bravi quasi quanto altri Cacciatori, per combattere orde su orde di Grimm.”.

 

“ Già, cerchi di unire il meglio dei due mondi.”.

 

“ Mi auguro basti.”, commentò il rosso uscendo dalla sala d'allenamento e gettando un'occhio su un poster per il ballo di Beacon. Sarebbe stato divertente vedere Siegfried e Jeanne andarci di nuovo, un piccolo attimo di gioia prima della guerra totale.

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Capitolo 16
*** Genitori, sempre imbarazzanti ***


 

 

Un altro giorno, un'altra nuova lezione per il team RWBY e i loro compagni. Al momento i vari futuri Cacciatori si trovavano in una pista dei pressi di Beacon, dove avrebbero affrontato la loro lezione di guida settimanale. Il loro professore, vestito da motociclista con tanto di casco che gli ricopriva totalmente il viso, stava attualmente mostrando i vari veicoli messi alla partenza di una pista dotata di diversi ostacoli e vie piuttosto tortuose.

 

“ Ragazzi, il tempo che passo con voi in genere non dovrebbe essere segnato dalla competizione, ma sento che nell'ultimo periodo le cose sono state un po' stagnanti. Ecco perchè stavolta verrete cronometrati. Chi completerà il percorso nel minor tempo possibile riceverà un bonus in Polvere di prima scelta. Ovviamente, a seconda del veicolo scelto userò anche un approccio diverso degli ostacoli.”, spiegò l'uomo cominciando a chiamare i vari team presenti affinchè scegliessero il loro automezzo.

 

Un aspetto piuttosto sottovalutato dei Cacciatori rispetto ad armi o semblance, era il fatto che per un motivo o l'altro, dovevano guidare come comuni mortali. O per raggiungere il prima possibile una certa locazione, o per portare civili al sicuro. E non era certo facile guidare mentre Grimm grossi quanto il veicolo stesso continuavano a sbattervi contro. Da qui la necessità di questa classe, che offriva negli anni successivi corsi per macchine d'ogni genere, anche volanti o marini.

 

Per questo motivo, uno dei corsi più importanti, anche se al momento i pensieri di molti degli studenti erano rivolti o al ballo o a certi progetti ultra distruttivi.

 

“ Quindi ti sei decisa per uno zainetto, Ruby?”, domandò Weiss alla leader mentre guardavano i loro file su Gear Celica, come avevano deciso di chiamare l'upgrade di Yang.

 

“ Al momento è l'ipotesi più comoda. Yang può tranquillamente toglierselo, separarlo e indossare i pezzi, una volta che avremmo concluso la versione 'mini'.”.

 

“ Tranquillamente? L'attaccheranno a ripetizione.”, protestò Blake.

 

“ Infatti mi riferivo solo alla comodità nel smontarlo- spiegò la mietitrice- confido ci saremo noi a difenderla o che almeno Yang possa difendersi abbastanza a lungo da smontarla.”.

 

“ Infatti, ragazze, abbiate un minimo di fiducia in me.”, commentò la bionda mentre il professore chiamava il team RWBY.

 

“ Signorine, scegliete pure un veicolo, voi sarete le prime a partire.”, disse il professore indicando nuovamente la gamma di veicoli presenti alla linea di partenza.

 

Dopo qualche minuto, Ruby si decise per una jeep, al cui volante si mise Blake, mentre il team JNPR prese un'ambulanza, il team SESP prese una macchina più sportiva e i ragazzi del team SSSN andarono su un furgoncino.

 

“ Ehi, ragazzi, scommettiamo chi fa il tempo migliore? I vincitore si fa cucinare dagli altri per una settimana.”, gridò Emil agli altri studenti, i cui leader annuirono.

 

“ Mphh, ci sottovaluti troppo, Emil. Ma ci sto.”, commentò la leader in rosso facendo un cenno a Blake di mettere gas, quando qualcosa apparve nella visuale di tutti, in alto nel cielo.

 

“ Cos'è quello?”, chiese Pyrrha, riconoscendo poco a poco una figura che aveva visto spesso nei suoi libri di favole. Raramente con connotazioni positive.

 

“ Oh, mio dio, è un drago!”, urlò a squarciagola Nora mettendo in allarme tutti gli studenti, che presero le armi.

 

“ Cosa, pensavo si fossero estinti subito dopo la grande guerra!”, fu il commento più comune della folla di Cacciatori, appena calmata dai tentativi del professore di mantenere l'ordine. Fino a quando un certo paladino dai capelli biondi non aguzzò la vista.

 

“ Oh, oh, so cos'è... è peggio di un Grimm drago.”, commentò Jaune, prima che la strana creatura sparisse lasciando posto a quattro puntini minuscoli che caddero sulla pista d'atterraggio.

 

*****

 

Pochi minuti prima

 

Il tempo era sereno quel giorno, adatto per qualsiasi piano di volo. Ecco perchè quattro Cacciatori ne stavano allegramente approfittando, dimenticando i reali motivi del loro viaggio... o la scena cui due di essi avevano assistito il giorno precedente.

 

Lancelot, Jeanne e Siegfried si erano infatti sistemati in una locanda di Mistral intanto che Atlanta sistemava le ultime cose a casa. Il protettore di Casa Schnee era poi andata a prenderla, ma arrivati alla stanza dei due coniugi avevano trovato la locanda svuotata a causa di un concerto di rumori tutt'altro che casti fatto da Jeanne e Siegfried. Nel tentativo di ricordar loro la partenza, Atlanta aveva tirato una freccia dritta nella loro stanza, col risultato di farli uscire armati e infuriati, ma senza vestiti. Fu una cena molto imbarazzante.

 

“ Signori e signori, stiamo per atterrare all' accademia Beacon per Cacciatori e Cacciatrici, vi ringraziamo ancora una volta per aver volato con le Siegfried Airlines.”, scherzò Siegfried, attualmente all'interno del proprio avatar draconico che sorvolava le nuvole, creando bellissimi bagliori dalle varie sfumature di blu quando incontrava la luce solare.

 

“ Ah ah, molto spiritoso.”, ridacchiò ironica Atlanta.

 

“ Ehi, cerco solo di essere un pilota educato.”.

 

“ E' il tuo modo di farti perdonare per come ti abbiamo trovato?”.

 

“ Oh, Atlanta, come se tu e Medea non vi foste fatte mezza scuola ai tempi. Vlad racconta, sai?”, rimbeccò Jeanne puntandole la guancia con un dito corazzata.

 

“ Pff, impiccione.”, commentò la fauna.

 

“ Lascia stare, Atlanta, questi due ipocriti non sanno prendere una critica.”, commentò Lancelot, che si ritrovò per un momento a galleggiare nel vuoto prima di essere afferrato dalla coda di Siegfried.

 

“ Così provi solo il suo punto, Sieg.”, osservò Jeanne, che però non potè non essere divertita alla scena del prode cavaliere che penzolava nel vuoto.

 

“ Sti cazzi.”, contrabattè il guerriero draconico, cominciando a scendere, mostrando finalmente ai compagni la visione di Beacon. Patria di tante glorie e tanti dolori. Jeanne prese quindi lo scroll, facendo apparire l'immagine di Oz.

 

“ Oh, Jeanne. Medea mi ha detto che stavate arrivando, ma non mi aspettavo così presto.”.

 

“ Che vuoi che ti dica? Iskandar e Vlad non sanno fare una mazza senza di noi. Permesso di atterrare?”.

 

“ Concesso, volete che chiami Jaune?”.

 

“ Nah, ci avrà già visto. Appena finiscono le lezioni gli diremo dove siamo.”.

 

“ A proposito- s'intromise Atlanta, mettendo la faccia proprio accanto a quella dell'amica- è vero che l'hai messo in squadra insieme a Pyrrha... e un altro ragazzo?!”, concluse la fauna leonessa con uno strano bagliore ambra negli occhi che fece deglutire il preside.

 

“ Emh, sì, ma non preoccuparti, mr. Arc e mr. Ren sono estremante rispettosi delle loro compagne e del genere femminile in generale. Posso assicurarti, Atlanta, che Pyrrha ha gioviato non poco della loro compagnia.”.

 

“ Atlanta, stai insinuando in qualsiasi maniera o forma che io e Siegfried non abbiamo insegnato a nostro figlio a comportarsi come un gentiluomo? Specie nei confronti di una ragazza deliziosa come Pyrrha?”, disse Jeanne con sguardo lievemente velenoso all'amica, facendo deglutire i loro due compagni di viaggio e Ozpin, che molto saggiamente chiuse la chiamata.

 

“ Sono sicura che abbiate fatto del vostro meglio, ma sai com'è... i maschi sono tutti dei gran porci.”.

 

“ Non Jaune, è il mio piccolo draghetto.”.

 

“ Ah, giusto. Ecco perchè porta piccole innocenti fanciulle nella sua tana.”.

 

“ Signore, per favore, sto cercando d'atterrare.”, tentò d'intervenire Siegfried.

 

“ Amore, stiamo cercando di avere una discussione civile.”, contrabattè la bionda paladina posando una mano sul dorso del drago e ricoprendola delle fiamme bianche che l'avevano resa famosa. Purtroppo per il povero Siegfried, quel drago era ancora un'estensione della sua Aura, quindi sentì il dolore come fosse messo direttamente sulla sua pelle.
 

“ Emh, ricordate che io sono ancora qui in bilico.”, provò a fermarle a sua volta Lancelot, ma un'occhiataccia di Atlanta fu abbastanza da fermarlo.


“ Lancelot, sta zitto!”, gli ordinò Atlanta, lanciandogli un piccolo slash Aura, prontamente parato dalla semblance del cavaliere, ma sufficiente a fargli capire di non intromettersi.

 

L'Aura delle due Cacciatrici si stava espandendo pericolosamente facendo apparire anche delle crepe sull'avatar di Siegfried.

 

“ Signore, per favore...”, le pregò il povero albino, sentendo la pelle ricoprirsi di sudore, ma un colpo diretto al dorso del drago si fece sentire fin nella sua spina dorsale.

 

“ Sieg, ti ho detto di non intrometterti.”, disse Jeanne alzandosi in piedi, in equilibrio perfetto, e prendendo la sua fidata spada e ricoprendola di fiamme, mentre Atlanta faceva lo stesso, i suoi occhi sembravano davvero quelli di una leonessa pronta a tutto pur di difendere il proprio cucciolo.

 

“ Siegfried, per l'amore del cielo, non lasciarmi attaccato alla tua coda!”, gridò il povero Lancelot terrorizzato, prima di venire risucchiato dalla suddetta appendice e venire infilato nella creatura energetica accanto al suo padrone. L'aria era carica d'elettricità mentre le due si studiavano, fino a quando non decisero entrambe di colpire.

 

Al primo contatto l'aria si caricò d'ozono e scintille che avrebbero potuto trasformare una nuvola in un mare di fuoco. Pur essendo più debole di lei fisicamente, Atlanta colpiva la rivale come una furia, cercando brecce nella sua guardia, con Jeanne che restava sulla difensiva per il momento. La sua Aura era talmente densa e potente che sembrava formare piccole barriere bianche a ogni attacco.

 

Dal canto suo la fauna leonessa sapeva che pochi attacchi avrebbero potuto distruggere le sue difese, era un cannone di vetro paragonato alla bionda.

 

Purtroppo quelle due non avevano calcolato quanta forza stavano effettivamente mettendo nei loro attacchi e che il drago di Siegfried, per quanto resistente, era limitato. Quando le due Cacciatrici scontrarono le armi per l'ultima volta, fu troppo per il povero costrutto d'energia, che si ridusse in frantumi con un ultimo ruggito straziante.

 

*****

 

“ Ti ricordi cosa fare in queste occasioni?”, chiese Medea a Iskandar accanto a lui guardando i 4 Cacciatori in caduta libera. I due si stavano allenando nella foresta e avevano avvistato subito i loro amici, andando subito alla pista d'atterraggio per prenderli. Fortunatamente non erano nuovi a simili situazioni.

 

“ Per chi mi hai preso, Nerone(1)?”, disse confidente il Conquistatore alzando le mani. Medea attivò della Polvere d'aria per manipolare le correnti asciensionali. Una figura in particolare finì tra le braccia di Iskandar, ricoperta da un'armatura nera, che sparì per rivelare i capelli viola di Lancelot.

 

“ Urgh, è l'ultima volta che viaggio con Atlanta e Jeanne.”, si lamentò il cavaliere, mentre la suddetta fauna veniva trasportata più dolcemente a terra da un vortice di Medea.

 

“ Non- osare- dire niente.”.

 

“ Quello è compito di Vlad infatti. Sono certo che quando tornerà dal dipartimento di polizia avrà di che sganasciarsi”, disse la strega ritrovandosi un dito medio in faccia.

 

“ Vi odio tutti.”, commentò la castana solo per avere il naso preso da Medea.

 

“ Lo so. Comunque la tua nuova attrezzatura ti sta aspettando. Ti sarà molto utile.”, disse nuovamente la strega portando l'amica ancora dentro il suo piccolo vortice dentro la scuola, mentre alla pista della scuola il team JNPR aveva trovato il suo primo passeggero, caduto dritto nel lettino dell'ambulanza.

 

“ P- papà?!”, esclamò Jaune quando vide Siegfried e il buco nel tetto praticamente identico al cavaliere.

 

“ Ehi, figliolo, c- come va?”.

 

“ Come va?! Dovrei essertelo io a chiedertelo, che diavolo è successo?!”.

 

“ Eh, io e tua madre volevamo venire a trovarti insieme a zia Atlanta e zio Lancelot, ma un piccolo tornado ci ha dato dei problemi.”. Disse il cavaliere alzandosi e massaggiandosi la testa sotto gli occhi stupefatti del figlio e dei suoi compagni. Ma Jaune poteva immaginare fosse una stronzata, non c'era un refolo di vento e comunque aveva visto suo padre volare senza problemi in condizioni molto peggiori di un tornado Per di più i bagagli, fortunatamente iper- rinforzati e imbottiti, erano sparsi tutti intorno in vari mini crateri.

 

“ Mia madre è qui?”, chiese Pyrrha aiutando l'uomo a scendere dall'ambulanza sotto lo sguardo stupefatto di tutti..

 

“ Sì, abbiamo deciso di farci un viaggio tutti insieme.”.

 

“ E mamma?”. La risposta giunse sotto forma di esplosione, mentre gli altri studenti videro la paladina alzarsi da un cratere in mezzo alla pista, dondolando.

 

“ Devo smetterla di litigare in volo.”, borbottò prima di essere presa dal professore.

 

“ Miss Arc, per quanto mi faccia piacere rivederla, temo di doverla portare dal preside.”.

 

“ Oh, nessun problema, Oz mi stava aspettendo.”.

 

“ Ragazzi, la lezione è terminata, avete le prossime due ore libere.”, sospirò il motociclista. Tutti gli studenti scesero quindi dai rispettivi mezzi per guardare molto confusi una delle Cacciatrici più forti al mondo barcollare come un'ubriaca. Decisamente qualcosa di cui scrivere a casa.

 

“ Andiamo ad allenarci un po' prima di cena? Avevamo prenotato un'ora prima di cena, ma penso la professoressa Goodwitch non si lamenterà se ci prendiamo un po' di tempo in più per una volta.”, propose Ruby a tutti i suoi amici, che annuirono concordi. Cosa c'era di meglio che del semplice allenamento per liberarsi di quel senso di stranezza?

 

*****

 

Pochi minuti dopo tutti i nuovi arrivati erano al cospetto di Ozpin, Glynda e Vlad, che avevano uno sguardo non poco severo.

 

“ Signore, credevo aveste ormai risolto le vostre divergenze.”, commentò il Cacciatore dai capelli bianchi guardando le due signore, visibilmente piene di vergogna.

 

“ Emh, scusa, Oz, ci siamo fatti un po' prendere dall' orgoglio genitoriale.”, si scusò Jeanne passandosi imbarazzata una mano tra i capelli corti, mentre Lancelot lanciava loro un'occhiataccia e Iskandar si sganasciava dalle risate. Siegfried non voleva passare uno sciopero del sesso durante la sua permanenza a Beacon, quindi si limitò a stare zitto, sebbene agitasse nervoso la coda.

 

“ Quindi....?”, cominciò Atlanta, sul punto di chiedere ad Ozpin cos'avrebbe fatto, ma l'uomo la interruppe con un cenno.

 

“ Come sa, miss Nikos, tengo in grande importanza le tradizioni. Saranno i vostri ex leader a decidere la punizione per voi due.”, disse con un certo piacere che venne riflesso dal suo sorriso inquietante, sortendo decisamente l'effetto desiderato. E proprio in quel momento, come evocati, Vlad e Ironwood entrarono nell'ufficio con espressione piuttosto grave.

 

“ Ragazzi, è un piacere avervi qui. Avevamo decisamente bisogno di aiuto per la nostra prossima operazione.”, cominciò l'Atlesiano premendo un pulsante sul suo scroll e facendo apparire una mappa della zona esplorata dai soldati di Iskandar, che vi si avvicinò dopo essersi ricomposto un po'.

 

“ I miei uomini hanno scoperto un perimetro di circa 100 chilometri nelle vicinanze di Mountain Glenn, dove i Grimm sembrano avvertire la presenza di chiunque.”, spiegò rapidamente e con chiarezza guadagnandosi l'attenzione di tutti. Non aveva potuto ovviamente citare la presenza degli Assassini vista la presenza di Ironwood e Ozpin, ma la loro presenza era quasi palese per i suoi compagni più fidati.

 

“ Pensì che stiano facendo la guardia a qualcosa?”, domandò Jeanne avvicinandosi alla mappa.

 

“ Abbiamo controllato la zona anche dall'alto, con navette pesantemente armate. Almeno a prima vista non c'è niente di importante. Se non un paio di grotte che sembrano la trama di Grimm piuttosto anziani. E questo ci porta alla parte veramente interessante... la locazione.”, disse solenne interrompendosi apposta per la suspence. Aveva imparato da lungo tempo che piccole interruzioni nei briefing aiutano le truppe a prendere la cosa con più serietà... aumentando le chance che tornassero vivi a casa. Vlad comunque riprese da dove il compagno dai capelli rossi aveva interrotto.

 

“ Quelle grotte portano ad alcune gallerie e cave secondarie della rete di Mountain Glenn, invase all'improvviso dai Grimm un paio di anni fa, non senza perdite tra i lavoratori e i villaggi cui portavano- un piccolo minuto di silenzio dimorò nell'ufficio per le molte vite perse in quei giorni-, essendo come ho detto gallerie secondarie piene fino all'orlo di Grimm, le alte sfere di Mountain Glenn e Vale preferirono non rischiare la perdita di troppe Cacciatori in un tentativo di riconquista e si limitarono a chiudere il tutto con le loro migliori barriere.”.

 

Sebbene non quanto Iskandar, anche Vlad aveva un certo senso del teatro cui non riusciva proprio a rinunciare, e lasciò i colleghi a rimuginare su quanto detto.

 

“ Quindi la White Fang e Roman Torchwick si sarebbero infilati in una delle tombe più grandi al mondo con tonnellate di armi e migliaia di Grimm? Ma per cosa?!”, esclamò Siegfried alzando le mani esasperato, ricevendo risposta da Ironwood.

 

“ Mr. Arc, non è sorpreso dal fatto che possono controllare i Grimm?”, gli domandò Glynda piuttosto perplessa.

 

“ Iskandar mi aveva già informato della cosa, e anche di quegli ibridi. Come sai, Glynda, preferiamo non tenere segreti che dovremmo conoscere tra di noi... senza offesa.”, rispose il cavaliere. L'espressione di Glynda si fece lievemente più cupa: Ozpin aveva la tendenza a tenere diversi segreti ai Cacciatori e studenti meno stretti, mentre Iskandar e Vlad non si erano fatti il minimo problema a rivelarli ai loro collaboratori su una scala più vasta, inclusa l'esistenza di Salem. Non poteva dire di approvare molto, ma neanche che non che capisse i motivi. Comunque Ironwood rispose a Siegfried senza indugi.

 

“ Per un attacco a Vale. Alcune di quelle armi da te sottratte le hanno prese a me e purtroppo sappiamo per certo che i binari di quelle gallerie, anche se inutilizzate da anni, sono ancora funzionanti- il generale si rivolse quindi ad Atlanta- se conoscessimo in anticipo le loro difese e la posizione, potremmo sventare i loro piani ben prima che avvengano. Atlanta, pensi che la tua semblance potrebbe servire allo scopo?”.

 

“ Penso di sì, James, se non hanno delle rune di Polvere a bloccare la visione. Appena possibile andrò a visionare questo luogo. Ma se non ti dispiace prima vorrei vedere Pyrra... mesi solo a scambiarci lettere, sai ”.

 

“ E anche noi vorremmo abbracciare come si deve Jaune.”, intervenne Jeanne avvicinandosi al marito. Ozpin annuì concordo e battè il bastone a terra.

 

“ Giusto, anche perchè è abbastanza tardi. Andate a vedere pure i vostri ragazzi, domani continueremo con la pianificazione.”.

1) Non ho un gran rispetto per il Nerone di Fate, non aspettatevi di vederla.

Ennesimo capitolo un pò cringe dove cerco di mescolare umorismo e un pò di azione, mi auguro vi abbia soddisfatto. Nel prossimo comincierò a delineare un pò di più le ship vista la vicinanza del ballo. Se avete consigli sarei più che lieto di sentirli.A presto.

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Capitolo 17
*** Vigilia del ballo ***


L'ora di cena si avvicinava sempre più, eppure quattro team avevano deciso di sfruttare quel poco tempo il più possibile. RWBY, JNPR, SSSN e SESP si erano buttati in un tutti contro tutti senza trattenersi, seppur non mancando di fare qualche conversazione tra uno sparo e l'altro.

 

“ Quindi, che avete deciso per domani? Visto che Sun andrà con Blake.”, chiese Weiss ricoprendo Myrtenaster con una lama di ghiaccio per poi incrociarla contro lo spadone di Sage, trovandosi di fronte una forza ancora superiore di quanto si aspettasse.

 

“ Oh, decideremo sul momento.”, sorrise Sage respingendo la spada e fortificando la propria Aura per difendersi dal gelo che emanava.

 

Il gigante nero sorrise, soddisfatto che le lezioni di Sun avessero ripagato, e caricò un potente pugno infuso d' energia. L'albina provò a bloccarlo con un glifo, ma si dimostrò incredibilmente troppo lenta, dovendo indietreggiare e venendo presa in aria dal fiocco di Blake, che la tirò accanto a sé con uno strattone.

 

“ Diamine, sono più tosti di quanto pensassi.”, osservò la fauna, dovendo poi parare la baionetta di Ciel con la sua seconda spada e lanciandole contro alcuni dei suoi cloni pronti ad attaccare. Mentre la maggior parte dei compagni di Sun sembrassero un po' più i buffoni della situazione la maggior parte del tempo, era chiaro che si erano addestrati a dovere.

 

Anche Scarlet, a prima vista il più debole del quartetto di Haven, stava duellando senza troppi problemi con Souchiro. Le daghe del fauno serpente e quelle del pirata si scontravano in un vortice di scintille, prima che Souchiro riuscisse a creare uno dei suoi serpenti, per afferrare l'avversario e costringerlo ad attaccarsi al soffito col rampino presente nella sua pistola.

 

 

Non molto distante Penny bersagliava Jaune costantemente, circondandolo con le sue spade. I suoi laser avevano una forza staordinaria ed erano infusi con vari tipi di Polvere che riempivano , ma avevano qualche problema a danneggiare l'Aura potenziata del giovane cavaliere, che rispondeva a suon di proiettili o slash d'Aura di grande potenza. I loro compagni non erano da meno.

 

Altrove Ren e Neptune stavano mettendo a confronto le loro abilità nella manipolazione della Polvere, con esplosioni elementali che apparivano ovunque mentre il giovane artista marziale provava ad attaccare lo studente di Haven, intento a muoversi in continuazione e a dissolvere gli attacchi di vento e acqua dell'avversario con la sua naginata, a sua volta potenziata da elettricità ad alto voltaggio..

 

“ Ren, tu vai al ballo con la ragazza in rosa, giusto?”, chiese l'azzurro prima che Ren infondesse le gambe di Aura e riuscisse finalmente a raggiungerlo, colpendolo dritto in faccia con una raffica di proiettili da Stormflower, ulteriormente potenziati dall'energia del vento presente nell'abito del moro, e concludendo con un colpo di palmo dritto nello stomaco Pur avendo migliorato di molto le sue difese negli ultimi mesi, anche Neptune non riuscì a resistere a quella potenza improvvisa e la sua Aura già provata raggiunse lo zero..

 

“ Sì, ed è off limits.”, commentò il moro portando poi Neptune ai lati del campo. Decisamente un galantuomo, ma non che Nora ne avesse esattamente bisogno. La pel di carota stava attualmente gareggiando con Emil in una gara a chi colpiva più forte. I tonfa del fauno, al momento ricoperti di ghiaccio, si destreggiavano abilmente contro il martello elettrificato di Nora in uno show di fulmini e fiocchi di neve.

 

“Davvero niente male, Nora. Quasi come alcuni dei miei fratelli più anziani.”, disse manipolando la gravità per deviare un colpo della ragazza, che non perdendo tempo ruotò su sé stessa per sferrargli un colpo dritto nello stomaco mentre teneva i tonfa alzati. Digrignando i denti si girò per sferrare un calcio quasi impercettibile, mirato al collo della valchiria, che si piegò a terra sotto il peso della gravità da lui creata.

 

“ No, mio caro, sono meglio.”, disse caricando d'energia la Polvere nel proprio vestito e sparando un fulmine rosa sul ragazzo, che venne scagliato contro un muro, proprio accanto a Ruby.

 

“ Ehi, tutto bene?”, domandò la mietitrice, prima di parare uno sparo proveniente proprio da Yang e rispondere congelandole le gambe.

 

“ Insomma, Ruby, c'è tutta questa gente che tenta di spararmi.”, sbottò Emil trovandosi davanti Pyrrha, che gli lanciò contro il suo scudo avvolto da un alone nero, con tanta rapidità che il moro non potè attivare i suoi poteri, ritrovandosi subito bloccato in un corpo a corpo con l'amazzone dagli occhi verdi. Emil era più forte e più abile, ma Pyrrha era molto più veloce e riuscì ad afferrargli il braccio prima di fare peso sul suo stomaco e rovesciarlo a terra, ritrovandosi però bloccata dalla sua semblance e venendo scagliata via da un missile.

 

 

 

“ La prossima volta ci dividiamo in squadre, ok?”, disse Ruby bloccando un'altra scarica di proiettili col manico di Crescent Rose e rispondendo con un potente slash, ancora più potente e grande di quello usato contro Mercury. Ne avrebbe lanciato un altro, ma proprio in quel momento suonò la campanella che segnalava la fine delle prenotazioni.

 

“ A... anf... proposito, avete deciso cosa fare per il ballo? E' domani sera, no?”, domandò Sun aiutando Blake a rialzarsi nonostante il fiatone. I due si erano chiesti un appuntamente a vicenda in mezzo alla battaglia, con immenso fastidio dei compagni dei ragazzo, mentre il team RWY aveva emesso un immenso 'AWWWW'.

 

“ Noi tre pensavamo di andare come un unico team. Insomma, solo come amici.”, gli rispose Weiss mentre si riuniva alla propria partner e con Ruby.

 

“ Già. Insomma, un ballo non dev'essere per forza una cosa romantica.”, osservò Yang avvicinandosi alla sorella minore.

 

“ Anche se... non credo rifiuterei un invito, per quanto in ritardo.”, ammise la mietitrice rivolgendo uno sguardo ai ragazzi, che furono a loro volta molto sorpresi. Le sue compagne però capirono subito, era pur sempre una quindicenne in via di sviluppo. Le piaceva essere ammirata.

 

“ Ruby, ti accompagno io, se mi permetti di parlarti di una cosa.”, si offrì Emil tra lo stupore generale. Pur essendo sempre stato molto gentile con la giovane, non si era mai avvicinato a lei così tanto.

 

' Forse si stufa semplicemente ad andare solo.', concluse Souchiro non volendo indagare troppo. Penny dal canto suo guardava tutto con un sorriso molto divertito, era decisamente felice per l'amica.

 

“ Va bene, Emil, di cosa vuoi parlarmi?”.

 

“ Pensi di esserti avvicinata al livello di Neo, Roman e Jack?”, chiese Emil.

 

“ Penso che il divario tra me e loro si stia affievolendo poco a poco. Non ho certo passato gli ultimi mesi a oziare, come Weiss può testimoniare.”, affermò la mietitrice flettendo i muscoli, rafforzatisi all'estremo dopo tutti i suoi esercizi, così come la sua Aura.

 

 

“ Già, ma Neo ha ancora due armi che pure tu possiedi, eppure che ti rifiuti di usare.”, commentò il fauno lupo, dandole uno sguardo più critico.

 

“ Quali armi?”, chiese Ruby, confusa dal discorso del fauno. La ladra utilizzava un ombrello e una spada. Anche se lei era stata addestrata nell'usare una spada, non ne prendeva una in mano da tempo.

 

“ Le tue gambe. Potrebbero essere letali quanto Crescent Rose, se solo le usassi per qualcosa che non sia correre, specie se unite al tuo controllo sull'Aura.”.

 

Ruby guardò il massiccio fauno lupo di fronte a lei. Da piccola sognava un principe azzurro dolce e affascinante.

 

Emil era tutt'altro che affascinante, era un misto di muscoli e grasso costruito per uccidere.

 

Non era esattamente educato, se non con chi otteneva il suo rispetto.

 

Non usava una spada lucente, ma due tonfa rozzi e pesanti.

 

Aveva un proprio senso dell'onore, ma non esitava a fare di tutto per vincere.

 

Erano così diversi? Forse no.

 

“ Seguirò il tuo consiglio, Emil. Ma mi aspetto una serata come si deve.”, disse allegra la mietitrice prima di accompagnare il proprio team a cena, ignara dello sguardo che Weiss stava riservando a Yang.

 

 

 

 

*****

Nel frattempo, nelle lavanderie di Beacon, Atlanta stava facendo il bucato a tutti gli uomini di Vlad presenti a Vale, approfittandone per osservare il gruppetto di Cacciatori in allenamento. E la sua cucciola che si era appena guadagnata il primo appuntamento di sempre.

 

“ Ragazzi, meglio che stiate attenti.”, mugugnò strofinando la spugna su una casacca particolarmente sudata. Bloccata a fare quel lavoro infame quando Medea le aveva fatto un bel po' di giocattoli nuovi, decisamente l'ex sovrano della Valacchia sapeva farle le sue punizioni. Mentre rimuginava su cosa fare con la figlia, qualcun altro entrò nella sala con un cesto di panni sporchi.

 

“ Oh, vedo che certe abitudini non muoiono mai.”, osservò Obbleck, professore di storia dell'Accademia. Allampanato come sempre. Ma non di rado aveva avuto dei consigli utili per la fauna.

 

“ Già, ma me la sono cercata.”, ammise la fauna, passando a una camicia, mentre gli occhiali del professore luccicarono.

 

“ La storia, mia cara, un cerchio eterno che cambia e si ripete identico allo stesso tempo.”, osservò ironico l'uomo dai capelli verdi.

 

“ Puoi dirlo forte. Speriamo che la nuova generazione possa porvi fine- disse nuovamente la fauna- a proposito, Jeanne come se la sta cavando?”.

 

“ Si è addormentata su un fucile quando l'ho vista l'ultima volta.”.

 

Beh, mal comune mezzo gaudio.

 

*****

 

Mentre le signore Nikos e Arc stavano scontando le rispettive punizioni, coloro che le avevano assegnate si trovavano in un piccolo laboratorio di Vale, assieme a Medea. La scienziata, circondata da vari strumenti e monitor che mostravano diversi dati comprensibili solo a lei, stava guardando attenta la sfera portatele da Atlanta. I frammenti neri della manticora uccisa da quest'ultima vorticavano in maniera quasi ipnotica all'interno del vetro.

 

“ Allora?”, chiese Vlad, osservando con sguardo critico il lavoro della sua vecchia compagna di squadra.

 

“ Posso farlo, ma non qui.”, rispose la scienziata sospirando. Chiaramente né Vlad né Iskandar gradirono particolarmente la risposta.

 

“ Perchè? Se si tratta di attrezzature possiamo procurartele in questione di giorni.”, si offrì il generale dai capelli rossi, che sperava di concludere il tutto con meno vittime possibili.

 

“ E' una questione soprattutto di sicurezza. Se qualcosa andasse male qui a Vale... faremo solo il gioco di Salem.”, affermò nuovamente la donna dai capelli lilla, facendo capire all'amico che non ci sarebbe stato spazio per altre discussioni.

 

“ Giusta osservazione. ”, concordò Vlad mettendosi a leggere i risultati su di un monitor. Ma i suoi pensieri erano più focalizzati sulle preparazioni dell'attacco, in particolare evacuare tutti i civili il prima possibile.

 

“ Non mi piace molto l'idea di rimandare quella che potrebbe essere la soluzione definitiva alla guerra, ma temo abbiate ragione. Per di più dovremmo anche trovare un modo per diffondere la cosa e farla... accettare. A proposito- s'interruppe rivolgendosi nuovamente al fauno- riuscita a contattare Sienna?”.

 

“ No, Adam è diventato più paranoico che mai. Lui e i suoi collaboratori stanno controllando tutte i messaggi che arrivano a Sienna. Dovrò chiedere a uno degli Assassini di svolgere il lavoro.”.


 

“ Se c'è qualcuno che può raggiungerla nel cuore di Mistral, è uno di loro. Per il momento rilassiamoci al ballo... e dopo penseremo a stanare Torchwick e compagni nella sua tana.”, commentò nuovamente la strega.

 

 

“ A che punto è il mio equipaggiamento, a proposito?”, le domandò invece Iskandar, che aveva pensato a qualche upgrade per quando avrebbe dovuto riaffrontare il re degli Eroi e possibilmente vincere. Gilgamesh era almomento il più grande ostacolo dopo Salem stessa,

 

“ Dovrebbe procedere senza problemi con l'aiuto di Jeanne, ma ci vorrà ancora un po' prima che tu possa occuparti da solo di Gilgamesh.”.

 

“ Giusto. E dubito comunque di poterlo affrontare senza aiuto.”, ammise il guerriero.

 

“ Intanto hanno autorizzato l'uso dei lacrimogeni. Se i membri della White Fang non si arrendono possiamo metterli ko all'istante.”, informò Vlad, guadagnando un cenno di sostegno da parte dei due. L'utilizzo dei gas era stato a lungo contestato dalla polizia per paura di una nuova guerra biologica, ma Vlad aveva convinto il concilio che ne avrebbe usato di estremamente deboli. Avrebbero praticamente avuto effetto solo sui fauni della fazione opposta per colpa dei loro sensi ipersviluppati.

 

“ Perfetto. Allora ci sentiamo domani alla stazione di polizia per gli ultimi dettagli sull'evacuazione e l'attacco. Io intanto mi assicurerò che Velvet abbia un compagno decente”, concluse quindi Iskandar dirigendosi fuori dalla porta insieme al collega dalle orecchie di pipistrello e salutando Medea. Quest'ultima però era troppo impegnata a osservare l'ultimo oggetto della sua ricerca, e lo prese tra le mani.

 

“ Diamine. La fine dei Grimm... e il ritorno dei nostri poteri. Tutto dipende da te, piccolina.”, disse la scienziata osservando la sfera come se fosse il gioiello più prezioso del mondo. Ma il valore della suddetta gemma sarebbe impallidito di fronte al vero valore di quei resti di Grimm: lì c'era il rimedio per far finire tutto.

                                                                                                          *****

Credo che questa sia una delle cose più cringe che scrivo da parecchio tempo, scusatemi enormemente per la scarsa qualità del capitolo, ma tra il rinvio di un esame, i miei tentativi di rimettermi in forma e pigrizia generale ho fatto un macello peggiore del solito. Ora dovrò partire per qualche giorno, ma cercherò di tornare prima di fine Agosto. Datemi tutte le critiche che potete, vedrò di rimediare il più possibile nella versione inglese e ovviamente anche nel prossimo capitolo.

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Capitolo 18
*** Infiltrazione ***


Si sa, i teenager sono strani e molto sensibili alle proprie emozioni, con ormoni che impazziscono e dubbi all'ultimo momento.

 

“ Il vestito andrà bene?”, cominciavano i più.

 

“ Avrò chiesto alla ragazza giusta?”, facevano i più dubbiosi.

 

“ Spero mettano musica decente.”.

 

“ E se dopo vuole...?”.

 

“ E grande Oum, facciamola finita.”, si dicevano quasi tutti alla fine sperando che sarebbe stata davvero la serata migliore della loro carriera scolastica, e non una terribile umiliazione.

 

Era la mattina del ballo di Beacon, tutti erano impegnati negli ultimi preparativi per risultare perfetti., sia studenti che insegnanti. Il team RWBY non se la cavava molto bene, come poteva testimoniare chiunque passasse dal corridoio. Alcuni temettero persino che dei Grimm si fossero infiltrati nella scuola.

 

“ Eddai, Ruby, non puoi andare con le scarpe da ginnastica!”.

 

“ IO QUELLE COSE NON LE INDOSSERO' NEANCHE TRA UN MILIONE DI ANNI!”, gridò la mietitrice indignata saltando sull'armadio, mentre Yang agitava sotto i suoi occhi un paio di scarpe col tacco completamente rosse.

 

“ Yang, se non le vuole indossare, lascia perdere.”, provò Blake a convincere l'amica dal desistere. In quel momento la fauna esibiva una lunga linea di mascara dall'occhio fino al mento, causata da un'onda durto a sua volta opera di Ruby, che aveva scatenato la sua Aura per sfuggire da quelle torture infernali proprio mentre la partner si stava truccando, facendo tremare tutto il loro appartamento.

 

“ Ma Blake, è una delle feste più importanti di tutta Remnant... che io e Weiss abbiamo preparato per di più- protestò Yang agitando le scarpe- deve vestirsi come si deve. Non che ad Emil fregherà molto comunque, quello si fionderà sul buffet appena gli capita a tiro.”.

 

“ Io- non- LE METTO!”, gridò nuovamente Ruby illuminandosi di un potente alone rosso e rilasciando il suo istinto omicida per tutta la stanza, ricordando Blake e Yang del perchè la loro leader aveva saltato due anni. Alle due ragazze corse il dubbio che fosse quel periodo del mese e in quel caso la lotta si faceva disperata.

 

 

Blake si ritrovò davvero a invidiare Weiss. L'ereditiera, aiutata dai team SESP, CVFY e SSSN stava intanto dando gli ultimi ritocchi al luogo dove si sarebbe tenuto il ballo.

 

Era la stessa sala dove avevano dormito all'arrivo a Beacon, ma il lavoro dei vari ragazzi l'aveva trasformata, ora sembrava davvero adatta a ospitere un party elegante, ma senza risultare noioso, grazie ad alcuni dettagli aggiunti da Yang, come luci multicolori, una palla da discoteca e delle macchine per il fumo su cui il duo bianco e oro aveva passato non poco tempo a discutere.

 

 

“ Non male, Weiss, mai pensato di darti all'arredamento?”, si complimentò Sun, sistemando alcune delle suddette luci colorate a testa in giù. Coco gli annuì concorde.

 

“ Già, non mi dispiacerebbe assoldarti a una delle mie prossime sfilate. Vero, Fox?”, domandò sordona al suo compagno di squadra, dandogli qualche colpetto sulle natiche. Fortunatamente per Fox, era già scuro di pelle, altrimenti tutti i presenti l'avrebbero preso in giro a vita per quanto fosse diventato rosso. Weiss, per quanto lusingata dai loro complimenti, si limitò a scrollare le spalle e sistemare l'impianto elettrico.

 

“ Forse in un'altra vita l'avrei fatto, ma per ora mi devo concentrare sul salvare vite e trasformare il commercio di Polvere in qualcosa di legale... e che possibilmente sia appannaggio di tutti.”, rispose con tono estremamente serio, prima che qualcuno di familiare entrasse, offrendo un bel fischio d'ammirazione allo spettacolo che gli si parò davanti.

 

“ Decisamente un ottimo lavoro, fiocco di neve. Lieto di vedere che tu non abbia imparato solo a combattere. ”, concordò Lancelot, guardando affascinato l'operato. Weiss purtroppo era molto più pallida di Fox, e tutti riuscirono a vedere quanto arrossì, non risparmiando le risate( a parte Ciel, Velvet e Souchrio, gli ultimi dei quali niente affatto nuovi a certe prese per il culo da parte di suo padre e compagni).

 

Anni di disciplina aiutarono comunque la vice leader del team RWBY a ignorare quegli idioti dei suoi amici e dare un colpetto sulla spalla del cavaliere, che lo prese senza il benchè minimo sussulto.

 

“ Ciao, Lancelot- disse con un timbro di voce fintamente freddo, prima di sorridere e parargli con più cordialità- ma che ci fai qui? Pensavo fossi partito con Siegfried.”, salutò la ragazza, ricordando che Jaune e Pyrrha avevano menzionato la nuova partenza dei loro genitori assieme a Medea. Apparentemente stavano andando nella zona di Mountain Glenn, ma non avevano altri dettagli.

 

“ No, lui è partito solo come mezzo di trasporto per Atlanta e Medea, Iskandar mi vuole con sé in una riunione alla centrale di polizia, dobbiamo pianificare la fuga dei civili nel peggiore dei casi. Ci vorrà tutta la notte probabilmente, grazie al cielo ci siamo procurati una scorta immane di caffè.”, scherzò il cavaliere, facendo ridere la propria allieva. Cosa che lo rendeva sempre felice, per quanto fossero vicini gli era capitato di rado di poter fare ciò che a Klein veniva così facile( almeno agli occhi dello spadaccino, d'altronde lui era un uomo d'armi).

 

“ Grazie davvero, Lancelot, temo avremmo bisogno di quel piano, ma spero potrai venire almeno per il finale.”, lo invitò Weiss offrendogli una mano.

 

“ Vedrò che posso fare, ma dimmi... va tutto bene?”, chiese notando una sorta di ombra negli occhi dell'allieva , che sembrava avere un'espressione molto più sincera dei classici sorrisi da grande occasione che aveva imparato a tenere nel corso degli anni. Eppure... c'era ancora qualcosa che non lo convinceva del tutto.

 

“ Sì, tutto bene.”, mentì l'albina, ma il suo maestro non ci mise molto a capirlo.

 

“ Non mentirmi. Ha qualcosa a che fare con Yang, vero?”, disse sorprendendo la ragazza, che indietreggiò istintivamente con espressione esterrefatta.

 

“ Come l'hai capito?”.


“ Te l'ho spiegato più volte, leggere l'avversario è una delle basi del combattimento.”, le sorrise l'uomo.

 

“ Ah, e va bene. Yang mi piace, parecchio. E' diversa da chiunque abbia mai incontrato, persino Shouchiro e Medea.”, confessò la ragazza.

 

“ Le hai già confessato i tuoi sentimenti?”.

 

“ Ci ho pensato, ma tra allenamenti e studio ho sempre lasciato perdere. Poi ho paura di quello che potrebbe fare mio padre se lo scoprisse. Quanti uomini sono morti per molto meno?”, chiese ansiosa Weiss, sussurrando l'ultima parte. Non era certo una stupida, era consapevole a che punto potesse spingersi Jaques per guadagnare anche solo un Lien in più. E sapeva da anni che aveva sposato sua madre solo per avere il nome degli Schnee... non ci voleva certo un genio a capire che almeno più di qualche altro pretendente alla mano di Willow doveva essere stato 'dissuaso' da un suo ordine.

 

Il cavaliere dai capelli viola sbuffo. Era stato al servizio di grandi uomini, dotati di un carisma che poteva smuovere le montagne e una forza che avrebbe fatto tremare il mondo. Gli avrebbe seguiti fino all'inferno, ma la sua lealtà a Jaques si fermava con la sua busta paga e il fatto di poter rimanere vicino a Weiss e Whitley.

 

“ Weiss, è perfettamente normale, un Cacciatore prova sempre paura. E' da essa che prendiamo la forza per far bruciare la nostra Aura e far ciò che dobbiamo. Ma non preoccuparti di quel senza palle di tuo padre, lui è un problema mio e di Willow.”.

 

“ Quindi...?.”.

 

“ Dille quello che devi quando te lo senti, Weiss, non voglio che tu faccia i miei sbagli con l'amore.”. Effettivamente Lancelot aveva parlato all'allieva a qualche storia, ma niente di serio. C'era solo un'occasione in cui sembrava essersi innamorato davvero e ogni volta aveva un'espressione incredibilmente buia, come di rimpianto.

 

“ Va bene, Lancelot, le parlerò stasera.”, disse Weiss dopo un enorme sospiro. Ora si sentiva molto più sicura, avrebbe parlato a Yang e poi... poteva solo sperare in bene. Di sicuro Ruby e Blake sarebbero state di supporto.

 

“ Brava, piccola. Sono orgoglioso di te.”, le disse il cavaliere dandole un buffetto sulla guancia. Era certo che Weiss non avrebbe ripetuto gli errori che lui aveva compiuto con Ginevra.

*****

 

Dopo un pomeriggio denso di preparativi e ultimi dubbi arrivò finalmente la sera, e gli studenti cominciarono ad affluire nella sala. Ruby si guardava intorno nervosa, vestita nel suo abito rosso con una larga gonna dai bordi neri, una piccola rosa tra i capelli( unico accessorio che aveva autorizzato) e i piedi che pativano le pene dell'inferno. Alla fine Yang era riuscita ad attirarla con i biscotti extra special di Summer e le aveva infilato a forza quelle torture che faceva passare per scarpe.

 

Blake, vestita al momento con un lungo abito blu con maniche in maglia nera, pur avendosi voluto mantenere neutrale in quella 'guerra', dovette ammettere che la mietitrice era incredibilmente carina. Weiss per una volta aveva riso alla visione della ragazza stretta in quel vestitino.

 

E ora lei, uno dei piccoli talenti di Beacon, era lì ad attendere il suo appuntamento della serata come una civile qualunque. Si chiese cosa aveva fatto sua madre anni fa, Tai e Qrow non erano mai andati molto nei dettagli su quelle serate tranne qualche incidente esilarante. E se avessero dovuto ballare? Nessuno le aveva mai insegnato a ballare!

 

“ Ruby, tutto bene?”, le chiese improvvisamente una voce e voltandosi trovò proprio Emil, vestito per l'occasione con un kimono viola da cerimonia, più elegante rispetto al solito, ma sempre con un certo senso di brutalità, coi suoi muscoli ancora visibili sotto l'abito e un paio di protezioni sulle spalle.

 

“ Sì, è solo la prima occasione ' chic' a cui partecipo. Non sono andata neanche alla festa dei diplomati di Signal.”, confessò la ragazza, osservando le coppiette che sembravano cavarsela così bene. Che diavolo aveva certa gente?! Era una cazzo di scuola dove si imparava ad ammazzare mostri!

 

Emil comunque dovette ammettere che anche con quel cipiglio piuttosto seccato, Ruby era deliziosa. Le serviva giusto una spinta nella giusta direzione.

 

“ Lasciati andare, tutto verrà naturale a un certo punto.”, la incoraggiò il fauno, ripensando al luogo dov'era King Hassan lasciava i propri allievi più giovani quando andava in missioni troppo pericolose o li voleva semplicemente far riposare. Era un bordello gestito da una delle sue sorelle maggiori, nonché candidata al titolo di prossima Hassan, che aveva addestrato le ragazze a essere sia combattente letali che abili raccoglitrici di informazioni.

 

Adoravano coccolare(1) i bambini che andavano lì a riposare tra un allenamento massacrante e l'altro, o torturarli un po( più di una volta il povero fauno lupo si era ritrovato truccato da capo a piedi o addirittura con vestiti da ragazza). Come insegnandoli a ballare o con ore di buone maniere per inserirsi nell'alta società quando necessario. Una rottura, ma necessaria... e ora il giovane fauno doveva fare in modo che Ruby si sentisse il più possibile a proprio agio.

 

Poco lontano Shouchiro era entrato insieme a Penny, che sembrava la felicità incarnata, finalmente poteva comportarsi come una persona normale e ballare senza problemi. Una visione che rallegrò entrambi gli apprendisti Cacciatori.

 

“ Ehi, Emil!”, chiamò all'improvviso una voce, rivelandosi provenire da una ragazza dai capelli color fragola con alcune frange multicolore e una lunga coda da gatto che si diresse verso il duo. Rispetto ad altre studentesse vestita in maniera molto più elegante, la fauna indossava un giubbotto azzurrino che mostrava lo spacco del petto senza risultare eccessivamente volgare e due pantaloni molto aderenti.

 

“ Oh, Ruby, ti presento Neon Katt, membro del team FNKY!”, cominciò il fauno lupo presentando la compagna di Atlas alla sua compagna per la serata. Ruby strinse volentieri la mano di Neon, fino a quando non sbarrò gli occhi riconoscendola.

 

“ Katt? Ho visto alcuni dei tuoi video musicali, sei fantastica.”.

 

“ Oh, grazie, e tu sei un lampo con quella falce. Ti va di fare un po' di sparring dopo le missioni? Ho un paio di mosse d'arti marziali che vorrei provare.”.

 

“ Sto cercando di implementarle anch'io nel mio stile, ma... non te le avrà mica insegnate Emil?”, domandò la mietitric dirigendo giusto un po' d'istinto omicida verso il suo accompagnatore, che indietreggiò per sicurezza.

 

“ Un po'.”, confessò la fauna, indurendo lo sguardo di Ruby verso il suo accompagnatore.

 

“ Ma tu sei davvero uno stronzo!”, disse scherzosa trascinandolo in pista.

 

Mentre Ruby ed Emil cominciarono il loro scherzoso battibecco, una certa schermidore dai capelli bianchi, vestita da un bel vestito azzurro e avvolta in uno scialle color lilla, si era avvicinata a Yang, che con addosso il suo vestito bianco stava dando il benvenuto agli ospiti. Quando finalmente furono arrivati tutti, vide dietro di sé Weiss, con le mani incrociate con aria nervosa.

 

“ Yang, hai un momento?”, chiese timida Weiss, incuriosendo la partner. Aveva già visto un paio di volte quell'atteggiamento più remissivo, ma per quanto sapeva Weiss sguazzava in occasioni come quella, che era successo.

 

“ Sì, tanto sono arrivati tutti. Posso fare qualcosa per te?”.

 

“ T- ti va di ballare?”, chiese finalmente Weiss porgendole la mano. Quel sul balbettare fu veramente troppo dolce per Yang, che sentì qualcosa dentro di lei andare a mille. Balzò in aria, smuovendo non poco il petto, e prese la mano della compagna.

 

“ Ma certo!”, squittì la bionda trascinando la partner in pista, facendola volteggiare con un misto di leggiadria e goffaggine.

 

“ Y- YANG, PIU' LENTA!”.

 

“ E dai, regina dei ghiacci, è ora che ci godiamo a pieno il nostro lavoro.”, scherzò la lottatrice abbracciando Weiss al petto. Ma l'albina riuscì a farla inciapare con un piccolo glifo messo al momento giusto, prima di afferrarla.

 

“ Senti, Yang, dobbiamo parlare.”, la interruppe finalmente Weiss, sorprendendo ancora una volta Yang con quella mossa brusca.

 

“ Ok, regina dei ghiacci che vuoi.”.

 

“ Parliamone fuori, per favore.”.

 

 

 

Mentre le due apprendiste Cacciatrici si dirigevano fuori per parlare, un'altra coppia faceva lo stesso in un luogo ben più appartato. Seduti su un'architrave, arrampicatisi lì senza nessuno che se ne accorgesse, Sun e Blake si stavano fumando una sigaretta.

 

“ Cavolo, non riesco a credere che siano passati mesi da quando ho lasciato la White Fang. La mia ultima missione con Adam sembra risalire a ieri.”, commentò la fauna guardando la folla sottostante e prendendosi una boccata di fumo. Un terzetto di studenti uscì dalla porta sotto la sua vista, ma lei non ci fece troppo caso. A differenza del suo compagno, che si era interessato ai tre da quand'erano arrivati, ma restò con la ragazza.

 

“ Stentavo a credere inizialmente fossi la sua partner, ma considerando la sua arma... forse dovevo aspettarmelo.”, scherzò Sun sperando di alleggerire la tensione, ma invece si beccò un mozzicone di sigaretta sulla tempia.

 

“ Ehi, non parlare come se avessi goduto di quel periodo. Non mi ha mai portato ai suoi massacri,

. Me ne ha solo parlato dicendo che ha fatto pagare persone responsabili di soprusi contro la nostra specie. Sarei dovuta andarmene prima, e anche in qualche caso avrei ucciso diverse persone.”.

 

“ Blake, uccidere... non è sempre qualcosa da cui possiamo scappare. Siamo Cacciatori e Cacciatrici, se qualcuno mettesse veramente in pericolo una città o un regno, è nostro compito agire. E a volte sono necessarie misure estreme.”, provò a ragionare Sun, facendosi forza della sua esperienza come assassino e degli insegnamenti di King Hassan. Sperava che almeno questo aiutasse Blake ad andare avanti.

 

“ Lo so, ma... sono così stanca. Perchè le cose non si possono rivolgere semplicemente parlando?”.

 

“ Concordo, ma vedila anche così. C'è un equilibrio nel mondo, e dobbiamo proteggerlo.”.

 

“ Spero che tu abbia ragione, Sun. Parlando di argomenti più allegri, Weiss è stata una buona direttrice dei lavori?”.

 

“ Oh, sì, non ci ha mai sgridato, tranne quando sono scappato da Neptune per non farmi mettere la cravatta.”, rise il fauno scimmia, ricevendo uno sguardo stupito dalla compagna.

 

“ Sicuro di non essere imparentato con Ruby?”.

 

Glynda e James Ironwood, poco più sotto, stavano ironicamente avendo una conversazione più piacevole nonostante la loro posizione più grave. La strega dagli occhi verdi volteggiava senza problemi tra le braccia del generale, che si muoveva con certa eleganza.

 

“ Ah, anni seduto dietro una scrivania non hanno rovinato il tuo tocco, James.”, sospirò la strega.

 

“ E tu non hai permesso ad anni di lotte di rovinare il tuo bel viso.”, scherzò il generale, cosa che probabilmente avrebbe fatto venire un attacco di cuore a tutti i suoi studenti. Beh, i membri del team SESP sentirono decisamente una sorta di brivido.

 

“ Ah, mi sembra di essere tornata ai vecchi tempi, quand'era tutto così semplice e tu eri solo un soldatino di latta arrogante.”.

 

“ Ho avuto modo per crescere. Una piccola umiliazione mi ha aiutato non poco.”. Disse ripensando al suo primo Vytal Festival. Si era allenato per anni e aveva ulteriormente affinato le proprie abilità assieme al suo team, sterminando centinaia di Grimm senza problemi.

 

Tutti gli dicevano che aveva un futuro assicurato tra le fila dell'esercito atlesiano come ufficiale e lui ci credeva continuamente. I primi round, in squadra e in coppia, erano andati benissimo, poi dovette affrontare Vlad nei quarti di finale.

 

Era sicuro di vincere, di poter battere facilmente un fauno con appena un anno in più di lui praticamente autodidatta. All'epoca detestava particolarmente il fatto che Medea, una dei prodigi di Atlas in fatto di Aura e Polvere, prendesse ordini come niente da quel tipo. Pensava di dargli una lezione.

 

Oh, quanto si sbagliava.

 

Vlad non ci mise neanche dieci minuti a batterlo. Come sempre aveva trasformato l'intero campo di battaglia a suo piacimento, creando una trappola dopo l'altra per James, fino a quando questi non potè più muoversi senza venire bruciato o folgorato. Un paio di esplosioni e slash d'Aura fecero il resto.

 

Il successivo duello tra Vlad e Lancelot, gli fece capire quanto fosse veramente piccolo su Remnant e passò gli anni successivi ad allenarsi più che mai, e una conversazione con Medea l'aveva spinto a focalizzarsi di più sui legami tra le persone.

 

Il team JNPR stava trafficando con la console della musica, intanto.

 

“ Sicuro che Yang non ci massacrerà?”, domandò Jaune, lievemente impaurito dalla reazione che avrebbe potuto avere l'amica.

 

“ Mi ha dato lei la chiavetta stamattina-rassicurò Nora- e mi ha detto di metterla ORA!”, concluse con un tono quasi sadico cambiando la chiavetta di musica classica e partendo con rock pop a tutto volume.

 

[Shine]

 

I quattro ragazzi quindi non si fecero problemi a scendere in pista e mostrare una serie incredibilmente cordinata di mosse sotto gli occhi sorpresi dei compagni.

 

“ Non ci credo, lo stiamo facendo.”.

 

“ Avevi dubbi, Jaune?”, chiese Ren lievemente indispettito dalla cosa.

 

“ Oh, no, assolutamente.”.

 

“ Su, Jaune, pensa ai nostri letti... e alla crostata che mamma ci ha promesso.”, commentò Pyrrha, facendo quasi salivare il giovane paladino, che continuò comunque a muoversi.

 

“ Magari potremmo mangiarla sulla spiaggia tutti insieme.”, propose Nora facendo una giravolta.

 

“ Accordato.”.

 

 

 

Sembrava che tutto andasse bene, nessun problema se paragonato alla solita vita da Cacciatore, Ozpin stesso era veramente soddisfatto di come i suoi studenti e quegli delle altre scuole avessero legato, ma purtroppo qualche entità superiore non volle che durasse. Improvvisamente tutte le luci della sala diventarono color rosso sangue e brillarono a intermittanza, accompagnate da un allarme che scioccò tutti.

 

“ ATTENZIONE, INTRUSI NEL PERIMETRO! NON USCITE DALL'EDIFICIO FINO ALLA FINE DELL'EMERGENZA!”, recitò una voce dagli altoparlanti mentre tutte le finestre e porte vennero sbarrate, chiudendo fuori anche i pochi studenti che erano usciti, mandando ognuno in panico.


“ Che diavolo sta succedendo?!”, esclamò Ruby.

*****

 

Torniamo a qualche minuto prima, quando tre particolari studenti da Haven erano usciti con la scusa di prendere una boccata d'aria, lasciando solo il loro compagno più effemminato a gestire la folla... in particolare le ragazze che erano state attirate dal bel visino di Diarmuid e ora cercavano disperate il loro 'vero amore', come qualcuno l'aveva chiamato.

 

“ Stupida skill da casanova.- borbottò sotto voce, prima di mettersi una mano sull'orecchio- Tutto bene, Cinder?”, chiese Astolfo al suo auricolare, mentre afferrava uno stuzzichino. Dall'altra parte dell'auricolare, Cinder, Diarmuid e Neo stavano indossando abiti neri molto aderenti e maschere infuse con l'Aura della ladra per mascherare le loro identità, con un ulteriore cappuccio nel caso di Diarmuid. E avrebbero fatto a meno delle armi, a parte una comune lancia infusa di Polvere per il Servant preferivano non compromettere le loro identità più del necessario.

 

“ Sì, avvertitici se qualcuno, in particolare qualcuno dei veterani esce.”, disse la bruna cominciando a muoversi verso l'obbiettivo assieme ai due colleghi. Personalmente avrebbe preferito attaccare da sola, ma Vlad e Iskandar avevano aggiunto i propri soldati alle guardie stanziate da Ironwood. Se quest'ultime erano nientemeno che un fastidio per lei, i nuovi arrivi avrebbero anche potuto essere capaci di catturarla facendo squadra. Decisamente un'opzione da evitare.

 

Capì di aver fatto bene quando vide almeno sei fauni all'entrata, molto vigili e ben armati. A un certo punto uno dei soldati di Vlad, dalle orecchie di giaguaro, si girò alzando il fucile. Temendo di essere state viste, Cinder e Neo si nascosero sul tetto, aspettando un movimento delle altre guardie, raggiunti da altri compagni e soldati di Atlas o Iskandar, che si infittirono davanti alla porta per proteggere la torre da qualunque intruso potesse essere nelle vicinanze.

 

Le ultime aggiunte alla sicurezza indossavano armature rosse e nere con decorazioni in oro, a metà strada tra il modello greco, usato da Pyrrha e dal Conquistatore, e uno stile più tecnologico come le loro controparti Atlesiane, con qualche piccola aggiunta personale in certi casi.

 

Per superare la barriera, Neo creò una decina loro copie illusorie, che andarono direttamente davanti alle guardie. I soldati semplici si intrizzirono alla vista di così tanti avversari, ma i fauni e i subordinati di Iskandar rimasero fermi come rocce.

 

“ Altolà, identificatevi all'istante.”, intimò il soldato con le orecchie da leopardo prima che le dieci copie si diressero verso di loro. Senza farsi troppe domande, i soldati spararono una raffica di proiettili di Polvere su quelle cose, ritrovandosi in una tempesta di frammenti di vetro.

 

“ Sono dei falsi!”, gridò Trifa, il viso illuminato dai continui spari del suo fucile, mentre le vere Neo e Cinder passavano accanto e Diarmuid li superò con un salto, nessuno fece caso a loro... o così pensavano. Una granata lanciata al momento giusto lanciò infatti per aria i tre ladri con diversi danni all'entrata, mentre anche le guardie all'interno si prepararono... prime tra tutte Jeanne Arc, con addosso il suo solito arsenale incrementato da un pesante scudo simile a Crocea Mors, e illuminato da sinistre scintille bianche che danzavano attorno alla sua figura.

 

 

Il capo del clan Arc stava girando la sua lancia mentre osservava con sguardo analitico gli intrusi, intenti a rialzarsi e riprendere la posizione di combattimento.

 

“ Chiunque voi siate, vi consiglio di arrendervi subito e confessare il vostro piano. Potrei intercedere con Ozpin e Ironwood per una punizione lieve.”, affermò la bionda paladina incredibilmente calma, con un tono quasi comprensivo contraddetto dalla vibrazione della sua Aura, ma Cinder non si fece problemi a spararle contro una palla di fuoco, facilmente parata con un movimento della spada.

 

Jeanne quindi ricoprì l'arma di energia bianca e si diresse verso verso la bruna. Questi schivò per poi creare una lama di ossidiana dalla Polvere infusa nel suo vestito e lanciarla contro Jeanne, che parò con uno dei suoi spallacci prima di rispondere con una raffica di proiettili esplosivi che la costrinsero a una serie di capriole, seguita da una palla di fuoco. Nel frattempo Diarmuid si stava occupando delle guardie insieme a Neo.

 

' Diamine, sono forti.', pensò il Lancer spingendo via un gruppo di soldati Atlesiani con la sua lancia, rompendo la loro Aura senza problemi. Ma gli uomini di Iskandar, ben più resistenti e abituati a lavorare insieme, schivarono i suoi vari colpi e lo circondarono in tutte le direzione per poi bersagliarlo al collo con pallottole d'ogni tipo, facendogli sentire un bruciore incredibile nonostante la protezione offerta dall'Aura Non si era ancora abituato all'effetto che l'energia spirituale altrui e la Polvere avevano su di lui.

 

Neo intanto shivava rendendosi invisibile con la propria semblance e creando altre illusioni, colpendo quando possibile con le sue migliori tecniche d'arti marziali, che avevano però poco effetto con uomini abili quasi quanto lei e ancora più resistenti. Quando si beccò una mazza dritta nello stomaco, rese un cristallo di Polvere, caricandolo di fulmini e sparando una raffica di saette, bloccata da uno degli uomini con la sua ascia, che in seguito si fondò su di lei spingendola fino alla porta, dove lei si liberò dall'assalto con una presa che scagliò l'uomo a terra, ma non le impedì di essere bersagliata nuovamente dalle altre guardie. Questo fece capire una cosa a Jeanne, apparentemente bloccata in un duello a spada tratta con Cinder, ma in realtà intenta a osservare qualsiasi dettaglio potesse essere utile.

 

“ Mhh, siete senz'alcun dubbio abili e potenti, ma non sembrate molto abituati a lavorare insieme.”, notò Jeanne osservando la scarsa capacità di cordinamento dei tre intrusi e bloccando un altro affondo dall'avversaria. Un normale team di Cacciatori avrebbe già trovato un metodo per riunirsi se circondati, eppur loro continuavano ad agire singolarmente. Poteva portare la cosa a suo vantaggio ed evitare qualsiasi tentativo di gioco di squadra.

 

Creò una mano di fiamme bianche, ulteriormente potenziata dalla Polvere nella sua bandiera, e la usò per afferrare Cinder, che si ritrovò quindi lanciata in aria contro una delle finestre e atterrò poco lontana dritto nel campus, dove Jeanne la raggiunse con un salto prima di ricoprire la propria lancia d'energia congelante.

 

“ Bene, ragazzina, so già per chi lavori, quindi posso risparmiarmi quella parte. Dimmi solo perchè sei qui?”, disse minacciosa concentrando il proprio istinto omicida su Cinder, che si rialzò e creò tra bagliori di fiamme due sciabole talmente calde da poter sciogliere il ferro. Le due donne quindi si scontrarono l'una contro l'altra in un vortice di scintille, schegge di ghiaccio sciolte nell'istante in cui si formavano e frammenti di Polvere costantemente riassemblati dalla bruna in svariate armi per superare la guardia di Jeanne.

 

La Cacciatrice però muoveva le armi con un'eleganza sviluppata nel corso di anni, rompendo facilmente spade, scudi, lance e qualsiasi altra cosa uscisse fuori dall'immaginazione di Cinder, che sfruttava la sua abilità nella Polvere e nelle arti marziali, decisamente superiore a quella di Jeanne. Per un momento riuscì infatti a superare la guardia della donna e piazzarle una mano sul petto per poi incanalare un potentissimo fiotto d'energia spirituale. Il capo del clan Arc si ritrovò a volare via per diversi metri a velocità pazzesca, ma riuscì a piantare la spada nel terreno e frenare il suo volo, senza apparenti danni.

 

' Ma di che diavolo è fatta questa donna?', pensò Cinder, prima di attivare i suoi poteri magici e lanciare delle lingue di fuoco contro l'avversaria, che bloccò con una barriera d'Aura formata dalla mano, manifestatasi come quadrati di energia bianchi nell'aria. L'energia presente in quell'attacco era però diversa dalle solite tecniche d'Aura e Polvere con cui Jeanne aveva a che fare, non ci mise molto a riconnettere il puzzle e spazzò via le fiamme con un movimento della mano.

 

“ Come mi aspettavo, sei quella che ha messo Amber in coma. Le ho sempre detto di affidarsi al suo allenamento, non a quella cosiddetta 'magia'.”, disse la bionda riprendendo la spada e lanciando un'onda d'urto contro Cinder, che si ricoprì con una barriera fiammeggiante e ricompose poi le sue sciabole in un arco. Saltò con una fortificazione apparsa sul terreno quando era saltato l'allarme sparando una raffica di sfere infuocate.

 

La matriarca degli Arc a sua volta non si fece intimorire e sventolò la sua bandiera, deflettendo tranquillamente i proiettili e i frammenti delle esplosioni conseguitesi, prima di formare una palla di fuoco e scagliarla contro Cinder, distruggendo il lampione. La strega era però riuscita a saltare via per tempo.

 

' Il file aveva ragione. E' trementamente forte e resistente, ma anche molto lenta. Posso farcela.', pensò la bruna ricoprendosi interamente di fuoco e canalizzando quanta più Aura possibile nelle gambe, per saltare nuovamente sopra Jeanne e ricoprirla con un inferno di fiamme, contrastato dalla semblance della paladina, che ora si trovò più in difficoltà.

 

Sapendo che giocando sulla difensiva non l'avrebbe mai spuntata, riprese la spada e con uno scatto potenziato dall'Aura si liberò dalle fiamme, ma non vide la sua nemica da nessuna parte. Cinder era infatti saltata su un lampione, da cui caricò con più energia possibile l'ennesima freccia, fin quasi al punto di sentire le particelle di Polvere che si sfaldavano sotto la pressione della forza accumulata al suo interno e le dita che cedevano.

 

' Ti prego, funziona!', pregò prima di rilasciare il proiettile. Sentendo il sibilo della freccia che attraversava l'aria, Jeanne si girò agitando la bandiera a protezione, ma all'improvviso essa si divise in tre ulteriori proiettili che le girarono attorno e le esplosero dritte in faccia, scagliandola contro un'edifico lontano.

 

“ Coff, coff, uno dei trucchi di Medea, eh? Bene, ho smesso di giocare ragazzina.”, disse minacciosa voltandosi verso la ragazza, che aveva riprovato a dirigersi verso la CCCT, fonte ancora di rumori di battaglia a dir poco immani. La paladina concentrò quindi le proprie energie sulla punta della lancia, ricoprendola di energia elettrica, e la scagliò a tutta potenza contro Cinder, che creò una sua barriera d'Aura per parare. Grosso errore, l'arma di Jeanne era ancora più potente di quando si aspettasse e si ritrovò contro la porta della torre mentre anche Diarmuid e Neo vennero spinti via dalle guardie, a loro volta in condizioni non proprio ottimali.

 

“ D- dannazione.”, mormorò Cinder provando a rialzarsi e guardando i due compagni. Visibilmente sfiniti dal continuo combattimento. I subordinati di Jeanne, dal canto loro, erano praticamente illesi a parte qualche graffio, e avevano ancora dalla loro la forza del numero e una maggior potenza di fuoco.

 

 

“ Pronta ad arrenderti e raccontare tutto?”, le intimò Jeanne puntandole la spada alla gola, ma la donna prese una di quelle sferette usate anche dai propri compagni nel momento del pericolo e sparì in un vortice di luce assieme a Diarmuid e Neo, che avevano fatto lo stesso..

 

“ Cos...? Un'altra volta?!”, esclamò Jeanne guardando i loro corpi dissolversi nell'aurora rosa che settimane prima aveva inglobato Emerald e Mercury per scappare da Tukson. Si era praticamente dimenticata del rapporto consegnatole e maledisse la propria stupidità, avrebbe dovuto intrappolarli subito. Fortunatamente almeno questa volta ci fu una buona notizia. Uno dei mercenari presenti si inchinò davanti a lei e le porse una chiavetta usb.

 

“ Lady Arc, uno di loro prima aveva perso questa.”, disse uno degli uomini di Iskandar a Jeanne, che prese l'oggetto e diede un cenno di ringraziamento all'uomo.

 

“ Grazie, la darò ad Ironwood. Nella migliore delle ipotesi troveremo qualche indizio sui loro piani.”.

 

*****

 

Fin dall'istante in cui la sala da ballo era stata blindata, tutti si erano messi a mormorare, chiedendosi chi potesse essere così stupido o forte da attaccare l'accademia più famosa del mondo, per di più mesi dopo che le sue difese erano state aggiornate ai livelli di Atlas. Ci volle poco perchè l'allarme cessasse e le uscite si sbloccarono, ma il senso d'ansia ci mise comunque non poco a svanire, e le domande sull'accaduto continuarono.

 

Astolfo in particolare non era tranquillo, perchè conosceva benissimo il responsabile dell'attacco ed era un suo involontario complice. Avevano poi riferito che la situazione era tornata normale dopo che Jeanne Arc aveva neutralizzato l'aggressore.

 

Ora, il ragazzo che fu un tempo uno dei più famosi paladini di Carlo Magno detestava davvero Salem e non voleva che il suo piano venisse completato, ma un po' gli dispiaceva per Cinder, Neo e soprattutto Diarmuid. Sapeva che le due ragazze non avevano avuto esattamente una vita facile prima di incontrare i rispettivi benefattori e il Lancer era pur sempre uno spirito eroico e un amico.

 

“ Tutto a posto?”, gli chiese improvvisamente Sun, facendolo saltare in aria.

 

“ Emh, sì, tutto bene, ero solo preoccupato per i miei compagni di squadra, erano usciti a prendere una boccata d'aria.”, disse imbarazzato il rosato pulendosi il sudore con un fazzoletto. Ma poteva dire di non aver convinto Sun, e quasi ci sperava.

 

“ Astolfo, eccoci!”, esclamò all'improvviso Cinder, raggiungendo il compagno di squadra insieme a Neo e Diarmuid.

 

“ Scusa se ti abbiamo fatto preoccupare, amico, fortunatamente c'era miss Arc.”, si scusò Diarmuid ponendo particolare enfasi sul 'fortunatamente'.

 

“ Oh, non vi preoccupate, ma credo che ora sarà meglio tornare al dormitorio, Neo sembra un po' scossa.”.

 

“ Li teniamo d'occhio, Sun?”, gli chiese Emil, avvicinantosi all'amico non appena Ruby si era calmata. Rivedere Yang e Weiss aveva decisamente giovato non poco alla mietitrice, che era stata più che felice di riabbracciare tutto il suo team.

 

“ Puoi contarci, fratello.”.

 

“ Emil, torna qui, non abbiamo ancora finito.”, li interruppe Ruby, accompagnata da Blake, che non esitò a prendere Sun per il braccio. I due giovani assassini non mancarono comunque di rivolgersi al team di Cinder.

 

“ Beh, la festa può pure continuare.”, annunciò Ozpin. D'altronde l'emergenza era durata pochissimo e nessuno aveva la benchè minima intezione di rovinarsi la serata.

 

*****

 

Buona parte della polizia di Vale e Mountain Glenn, accompagnati dai soldati di James e Iskandar, avevano messo in totale quarantena la misteriosa zona dove i Grimm attaccavano in maniera ancora più istintiva del solito. Quella sera, altri tre si erano uniti allo schieramento, sebbene con obbiettivi un po' più complessi della semplice sorveglianza.

 

“ Sicura che funzionino?”, chiese Atlanta mentre teneva in mano un paio di occhiali dall'aspetto piuttosto tecnologico. Rispetto alla sua solita casacca aveva anche lei un abbigliamento più complesso: una corazza simile a quella dei soldati atlesiani con i colori della fauna, guanti artigliati contenenti varie fiale di Polvere iperconcentrata e stivali con cuscinetti antigravitazionali.

 

“ Fidati. Non so ancora come abbiano creato un bounded field, ma con questi la tua semblance sarà abbastanza forte da superarlo e dirci tutto quello che dobbiamo sapere.”, spiegò Medea, mentre sistemava un computer. Non molto lontano Siegfried stava parlando con uno dei tenenti degli SWAT, discutendo sull'equipaggiamento da usare per un possibile attacco.

 

“ Sicura che non mi esploderà in faccia?”, protestò Atlanta, guardando dubbiosa quell'affare. Per tutta risposta Medea roteò gli occhi. Anni di lavoro certificato e riverito da tutti i Regni, e ancora certa gente dubitava.

 

“ Quando mai le mie invenzioni sono esplose in faccia a qualcuno?”.

 

“ Aspetta, mi viene in mente quel gaydar... non ci aveva quasi disintegrato appena l'hai puntato su Iskandar?”, commentò la fauna prima di ridere a squarciagola.

 

“... Atlanta, trova quella cazzo di base. Poi troverò il modo di farti pagare quest'affronto, possibilmente a letto.”. La fauna leonessa indossò quindi gli occhiali e mise la mano su una sorta di scanner, a sua volta attaccato a un monitor. Chiuse quindi gli occhi e attinse alla propria fonte di Aura più che mai, spingendo la propria visione ben oltre la barriera, penetrando via via ogni singolo centimetro di terra e roccia fino a quando non trovò finalmente qualcosa.

 

“ Eccola.”. Disse quasi sottovoce osservando l'enorme zona cava circondata di gallerie in cui la White Fang aveva stipato le merci di Atlas non ancora recuperate... e non solo. C'erano diverse gabbie piene di Grimm, mentre quelli già domati vagavano accanto ai loro padroni. E... Gilgamesh che schiaffeggiava Adam Taurus.

 

Conoscendo la storia personale del Re degli eroi con i tori non era molto sorprendente. Ancor meno se si considerava la scarsa disponibilità di Adam a collaborare con gli umani.

 

“ Allora?”, domandò Medea.

 

“ Sono pieni fino all'orlo di armi e Polvere d'ogni genere, persino i Paladini atlesiani- si fermò quando Medea si lasciò scappare un'imprecazione- c'è circa un migliaio di uomini, inclusi Jack e Gilgamesh. Vedo diverse gallerie.”. Mentre osservava e parlava, sul computer si delineava una mappa in 3d, con sempre più dettagli, incluse persone e Grimm.

 

“ Prova a vedere dove sbucano.”. Atlanta obbedì e provò ad allungare la sua vista in uno dei suddetti tunnell, sopportando la fatica agli occhi e alla mente fino a quando non arrivò in superficie.

 

“ Uno non è molto lontano dallo sbarramento, possiamo usarlo.”.

 

“ Vlad pensa di utilizzare dei lacrimogeni per occuparsi dei membri della White Fang che non si arrenderanno, bisogna prima trovare un modo per irrorarli.”.

 

“ Già pensato, c'è una cisterna già pronta con una turbina per diffonderlo con grande rapidità.”.

 

“ Bene, allora siamo pronti.”, disse la donna togliendosi lo strano aggeggo e mettendosi del collirio negli occhi. La sua semblance era ottima per stealth e tracking, ma a volte era troppo stancante.

 

“ Chiamate subito i vostri superiori, dobbiamo organizzare un'attacco come minimo entro una settimana- disse Medea rivolta a tutti gli ufficiali presenti, prima di rivolgersi al suo tassista per quella sera- Siegfried, di volata a Beacon.”.

 

“ Sì, miss Seaspell.”, rispose uno dei luogotenenti di Iskandar, guardando poi il trio salire su un avatar draconico di energia pura e partire a razzo verso est. Poco sapeva quanta importanza avrebbe avuto il messaggio che avrebbe recapitato tra poco.

                                                                                                                               *****

(1) Coccolare come dei fratellini, minori, non pensate male. 

                                                                                                                                *****

Buonsalve a tutti, spero di non essere in ritardo e che il capitolo sia di vostro gradimento. Ho cercato di bilanciare umorismo e romanticismo nella prima parte, ma temo di aver messo un pò troppi pochi dettagli come mi capita spesso. Conto di aver rimediato con lo scontro tra Jeanne e Cinder, rendendo bene la forza effettiva della prima. Ora fortunatamente sono in pari coi capitoli e posso lavorare ai prossimi con più respiro, avendo più tempo e soprattutto voglia( anche con lo studio in mezzo). Vi invito comunque a leggere la versione inglese quando avrete tempo, siccome come dico spesso sarà una forma più elaborata della storia, buon lavoro e a presto a tutti i membri del fandom italiano. Ah, piccola curiosità, l'introduzione di Neon, per quanto breve, mi è venuta in mente leggendo 'Combat Ready', una rivisitazione del volume 5 che vi consiglio veramente.

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Capitolo 19
*** Cambio di piani ***


Finalmente il ballo era finito, e stanchi morti tornavano tutti nelle proprie stanze, alcuni con qualche altro progettino. La coppia principale del team RWBY in particolare era stanca morta. Era stata peggio di una seduta d'allenamento, avevano ballato per ore dopo la fine dell'allarme.

 

“ Diamine, che serata.”, esclamò Ruby stiracchiandosi, dopo l'emergenza lei e Emil avevano ballato ancora... se la cosa che facevano poteva definirsi ballare. Più che altro lei pestava i piedi al compagno e più di una volta erano inciampati in qualcun'altro. Forse tra due anni sarebbe andata meglio.

 

“ Sono quasi sorpreso che Sun non abbia invitato Yang a uscire, sono così simili.”, disse invece Blake ripulendosi il sudore con un fazzoletto.

 

“ Oh, andiamo, persino io capisco che gli piaci e in faccende amorose sono una schiappa.”, scherzò Ruby dandole un pugnetto scherzoso sulla spalla, causando uno scintillio della sua Aura.

 

“ Forse. Ma personalmente credo che abbia qualche motivo in più oltre all'attrazione. Si è dimostrato molto interessato ad Adam. E anche Emil sembra avere delle strane mire... oltre a te s'intende.”.

 

“ Il tuo vecchio partner?”, domandò Ruby, ignorando volutamente il commento sul suo partner per la serata.

 

“ Sì, onestamente tremo a pensare al nostro prossimo incontro.”, ammise la mora. Il suo vecchio partner era un mostro. Veloce, forte e incredibilmente abile, più volte aveva sconfitto intere squadre, come ammesso da Ilia.

 

Non era sicura il suo team ora come ora avrebbe potuto batterlo.

 

“ Saremo insieme, Blake, ce la faremo.”, la convinse Ruby, lo sguardo pieno di giusta rabbia.

 

“ Lo spero. Adam è incredibilmente forte, dovremmo essere insieme per batterlo.”.

 

“ E' per questo che siamo un team. Per sconfiggere chi non potremmo mai battere da soli.”, disse Ruby, rassicurando un po' Blake. Era veramente grata di essere diventata parte di quel team.

 

“ Senti anche tu questo rumore?”, domandò la fauna. In effetti provenivano strani rumori dalla loro porta. Entrando vennero traumatizzate a vita, infatti trovarono Weiss e Yang che pomiciavano.


“ OH, GRAND OUM, YANG!”, gridò la mietitrice del team osservando lo spettacolo delle due ragazze attaccate.


“ TE L'AVEVO DETTO DI ANDARE NELLA STANZA DEL TEAM JNPR!”, gridò a squarciagola Weiss contro la compagna. Blake era rimasta completamente congelata. E pensare che aveva proprio scritto una scena a riguardo l'altra sera( grazie al cielo il suo computer aveva un sistema di sicurezza progettato da Weiss stessa).

 

“ … vi odio, tutte.”, concluse Ruby prima di gettarsi sul letto sfinita. Quella serata era stata troppo anche per lei, l'indomani avrebbe pensato a tutto.

*****

La stanza del team JNPR, nonostante le grida di Ruby e delle altre, era molto più calma.

 

“ Ehi, Jaune?”, domandò Ren al suo leader. Nora e Pyrrha si erano appena addormentate, con dei tappi nelle orecchie..


“ Sì, Ren?”, domandò il paladino, ancora un po' assonnato.

 

“ Ieri sera ti è piaciuto?”, domandò il ninja, riferendosi al ballo.

 

“ Beh, certo. A te no?”.

 

“ E' che stavo pensando. A Nora e Pyrrha. Forse meritano meglio di noi.”.

 

“ Ma di che stai parlando?”.

 

“ Jaune, mi segui?”.

 

“ Oh, non lo so, forse ho bevuto troppo punch. Ma sono stato il coccolone di famiglia per anni.”.

 

“ Capisco che vuoi dire. Vuoi diventare indipendente, tracciare il tuo destino.”.

 

“ Già. Tu e Nora avete detto di essere orfani, giusto?”.

 

“ Già, persi i miei genitori proprio il giorno in cui la incontrai. Per colpa di un Nuckleckave.”.

 

“ Uh, brutti cosi quelli. Una volta uno mi ha quasi staccato un braccio.”, commentò il paladino ripensando a quella volta. Se suo padre non avesse evocato il proprio avatar da combattimento in tempo, sarebbe morto.

 

“ Quindi cosa suggerisci?”.

 

“ Che potremmo non avere neanche il tempo di diplomarci. Meglio prendere subito certe occasioni.”.

 

“ Non hai tutti i torti. Già un piano?”, chiese ancora il ninja in verde.

 

“ Per ora... niente- ammise Jaune- forse domani ci verrà in mente qualcosa.”.

 

In breve, i due partner raggiunsero Nora e Pyrrha nel mondo dei sogni, sognando di dolci speranze.

*****

 

Mentre gli studenti di Beacon pensavano alle loro faccende amorose, professori, presidi e Cacciatori assortiti si occupavano di faccende ben più inquietanti. Già la mattina successiva al ballo Ozpin si trovava alla sua scrivania assieme a tutti i Cacciatori venuti negli ultimi giorni e la professoressa Goodwitch, strafatti fino all'orlo di caffè per restare in piedi dopo una nottataccia. L'aria nella stanza era decisamente pesante, d'altronde era la prima volta in ottant'anni che qualcuno era riuscito a infiltrarsi in un'accademia.

 

“ Cos'hanno scoperto i tuoi scienziati, James?”, domandò il preside tenendo le braccia conserte e guardando gli ingranaggi sotto il pavimento in vetro come fossero la cosa più interessante del mondo. Di rado l'avevano visto così nervoso, per una volta sembrava mostrare il vero peso dei suoi anni.

 

A sua volta il generale Atlesiano, seppur si mantenesse impeccabile come sempre, non era meno preoccupato e teneva il rapporto ricevuto neanche mezz'ora fa con una certa ansia.

 

“ Vuoi che sia onesto?”.

 

“ Sì.”, ordinò Ozpin, accompagnato da un cenno d'assenso di tutti i presenti.

 

“ Allora, il contenuto di questa chiavetta è- il Cacciatore si interruppe un momento, forse indeciso su cosa dire, fino a quando non si rassegnò- credo 'fottuto capolavoro', siano le parole più adatte.”.

 

Cadde il silenzio. Per diversi secondi l'unico rumore nell'ufficio fu il tossire di Atlanta, il cui caffè le era andato di traverso, ma una pacca da parte di Vlad risolse il problema. Ognuno aveva comunque espressioni a dir poco stupefatte, neanche interi massacri da parte dei Grimm li avevano turbati così.

 

“ Non ci credo.”, sussurrò Lancelot con gli occhi sbarrati.

 

“ Devo smetterla di prendere canne.”, fece invece un allibito Iskandar, non venendo fortunatamente sentito da nessuno.

 

“ Ha- ha davvero...?”, sussurrò Jeanne col labbro tremulo.

 

“ Signori, qual è il problema?”, domandò il generale, lievemente confuso e irritato da quella attenzione che definitivamente non si concentrava sul problema attuale.

 

“ Beh, è la prima volta che ti sentiamo imprecare.”, spiegò Atlanta.

 

“ Sembravi quasi umano.”, aggiungette Medea con espressione sorniona. Solo in quel momento il generale sembrò rendersi conto di quanto aveva detto e si mise la mano in faccia.

 

“ Oh, cavolo, sto diventando come Qrow!”, gridò ad alta voce facendo ridere tutti per le sue disgrazie, persino Glynda.

 

“ Ahem, per quando trovi esilarante le nuove tendenze linguistiche di James, credo dovrebbe tornare al suo discorso.”, li interruppe però Ozpin sbattendo il bastone a terra. James quindi si schiarì la voce e tornò a spiegare.

 

“ Dunque, come stavo dicendo, il contenuto di questa chiavetta è un vero capolavoro. Se fosse stata inserita nella CCT, si sarebbe collegato a un altro terminale dalla quale si sarebbe potuto controllare l'intera rete. Persino spegnerla.”, disse rapidamente, usando lo stesso tono calmo che usava durante le proprie missioni( era un professionista in fondo), ma facendo ben notare quanto una simile situazione lo preoccupava.

 

Tutti i presenti si irrigidirono. Con i Grimm sparsi in tutto il mondo, avere un sistema di comunicazione decente era stata una sfida per anni. Treni distrutti, messaggeri massacrati nel tentativo di portare una sola lettera e così via.

 

Poi, dopo la Grande guerra Atlas aveva cercato un modo per farsi perdonare di tutte le vite perse nel loro tentativo di bloccare il libero pensiero, e inventarono il Control Tower Transmission System: quattro torri, localizzate vicino alle Accademie per la migliore protezione. Offrivano una comunicazione wirelless in tutto il mondo con grandissima precisione e rapidità, ma avevano un piccolo difetto. Se una sola delle torri fossero stata distrutta o spenta, così sarebbe successo alle altre.

 

“ Cosa? Credevo che i sistemi venissero aggiornati regolarmente anche per evitare simili intrusioni.”, si lamentò Siegfried alzandosi, ma un cenno da Iskandar lo convinse a rallentare i bollenti spiriti. Ironwood comunque non perse tempo a spiegare.

 

“ Appunto, chiunque abbia creato questo programma ha fatto in modo che venisse percepito come un aggiornamento dal sistema. Esso avrebbe quindi assorbito i nuovi dati senza opporre la minima resistenza e senza nessuno che se ne accorgesse. C'è una sola persona che mi viene in mente capace di produrre qualcosa simile. Medea probabilmente sa a chi mi riferisco.”, concluse James cupo rivolgendosi alla scienziata dai capelli lilla. Questi passò una manciata di secondi cercando di capire a chi si riferisse, prima di diventare pallidissima e sussurrare un nome che sperava di non dover più sentire. Un nome che aveva portato vergogna a qualunque scienziato Atlesiano di buona volontà.

 

“ Arthur Watts... ma dovrebbe essere morto da almeno tre anni.”, osservò la scienziata. L'uomo da lei citato era stato uno dei peggiori membri della società Atlesiana, non si faceva il minimo problemi a usare esperimenti su umani o fauni che avrebbero fatto vomitare persino uno schiavista veterano. L'aria era improvvisamente diventata ancora più pesante.

 

“ Aspettate un momento- interruppe Vlad- se ricordo bene questo nome, chi lo portava era stato intrappolato nella sua stessa base da alcuni assassini , e si è fatto esplodere nel tentativo di portarlo con lui.”.

 

“ Stiamo parlando di un genio al livello di Merlot e Medea, che ha avuto molto più tempo per prepararsi rispetto al primo. Inscenare la propria morte con qualche registrazione non sarebbe stato così difficile per lui.”, gli rispose Ironwood.


“ Per quanto avessi una bassa opinione di quell'uomo anche prima che diventasse un criminale, devo concordare. Ma Ozpin, una degli intrusi era senza alcun dubbio la ragazza che ha rubato i poteri di Amber. Salem si sta muovendo, sono tutti suoi pedine!”, gridò Iskandar, ma l'espressione del preside restò imperturbata.

 

“ Fortunatamente, grazie ad Atlanta sappiamo dove si trova la loro base. Giusto qualche cento chilometri a sud est di Mountain Glenn, raggiungibile attraverso le gallerie. Quanto pensate ci vorrà per coordinare un attacco?”, domandò con un tono di voce incredibilmente calmo, sebbene avesse la chiara intenzione di fermare i piani di Salem ben prima che avvenissero.. Fortunatamente per lui, collaborava con le persone adatte per il lavoro.

 

“ Una settimana, forse meno, se ci sbrighiamo. C'è da tenere conto comunque che la zona soprastante è piena fino all'orlo di Grimm.”, rispose Vlad. Fortuna che avevano già cominciato a mobilitare alcuni dei loro soldati in anticipo. Ozpin riprese quindi la parola, e fece apparire alcuni schemi sullo schermo olografico.

 

“ In questo caso ecco quello che faremo, servirà la collaborazione di tutti. Veterani e studenti.”.

 

 

*****

 

Contemporaneamente alla riunione dei Cacciatori veterani di Beacon, uno dei team stranieri si era finalmente svegliato e aveva cominciato a prepararsi, nonostante piccole difficoltà. La routine mattiniera del team SSSN era sempre molto... mascolina. Il loro leader non ammetteva pigroni o cercatori di gloria nel gruppo, e pretendeva ogni mattina un riscaldamento di quasi mezz'ora.

 

D'altronde l'Aura è inutile se i muscoli non possono sopportarla. Qualcuno dei presenti però aveva già finito e stava approfittando del bagno.

 

“ Sun, hai visto il mio gel?”, domandò Neptune, le occhiaie ancora viola dalla serata di ieri. Troooooppo punch.

 

“ E' davanti a te, coglione.”, gli gridò il fauno scimmia, attualmente intento a farsi una serie di piegamenti con la coda arottolata alla trave del soffitto. Scarlet e Sage a loro volta facevano i loro rispettivi esercizi.

 

“ Sbrighiamoci, tra poco c'è la riunione.”, domandò Sage stirandosi le braccia, mentre Scarlet era ancora impegnato col suo stretching.

 

“ No, solo un istante e... ungh, finito.”, concluse il fauno scimmia saltando sul pavimento.

 

Il team SSSN quindi uscì dalla propria stanza, trovandosi subito di fronte il team SESP e il team RWBY, che salutarono prontamente i nuovi arrivi. Souchiro e Blake sembravano avere degli strani graffi sul naso e un'espressione estremamente incavolata rivolta a Ruby, che però era l'incarnazione della felicità.

 

“ Ehi, Sun, riposatosi da ieri sera?”,domandò Emil battendo la spalla dell'amico mentre tutti si dirigevano verso l'atrio.

 

“ Potrei farti la stessa domanda. Sento ancora l'ordore della sigaretta che mi sono fatto con Blake.”, scherzò il biondino guadagnandosi un'occhiataccia dalla fauna gatta, mentre Shouchiro controllava le missioni sul suo scroll, i segni di prima già guariti. Uno dei vantaggi di aver aiutato così tanto nell'investigazione era stato l'accesso ad alcuni archivi, incluso quello delle varie missioni disponibili a breve.

 

“ Allora, ragazzi, c'è una missione nel sud est che potrebbe portarci vicino a Roman e compagni. Se siamo fortunati risolveremo questa storia prima di lunedì.”.

 

“ Dubito sarà così semplice. Soprattutto con Gilgamesh e chissà chi altro intorno.”, gli rispose Sun, ricordando con un brivido il suo ultimo incontro col Grimm ibrido in armatura.

 

“ Tanto per cambiare argomento, sapete che Yang e Ruby hanno un cane carinissimo?”, domandò Penny.

 

“ Ce l'ha mandato oggi papà, dovrà mancare per qualche giorno e dovremmo prendercene cura.”, spiegò Ruby, trascinanandosi sulla schiena uno zaino dall'aria stranamente gonfia.

 

“ Già, proprio un tesoro. Mi ha letteralmente morso il naso!”, esclamò acido Souchiro, causando una risata nei compagni( persino una leggera da Ciel), ricevendo come risposta un segno di nonchalance da Yang.

 

“ Ehi, non è colpa sua se adora saltare in faccia alle persone.”, si scusò ancora Yang.

 

“ Già, Zwei è sempre stato molto affettuoso.”, concordò Ruby, che da sempre adorava praticamente qualsiasi cosa il cagnolino di casa Xiao Long/ Branwen/ Rose facesse.

 

“ Peccato non poterlo portare in missione.”, disse Blake con un'aria stranamente allegra. Fedelmente alla propria eredità detestava i cani, e per quanto il piccolo corgi fosse carino, l'aveva tenuto a debita distanza. Ruby si girò poi verso Emil, guardandolo con i suoi grandi occhi argentati.

 

“ A proposito, Emil, ho ripensato alla tua proposta. Ti va di cominciare le lezioni durante le vacanze? Puoi anche venire a Patch se non hai altri programmi.”, propose sorprendendo l'artista marziale, che non si aspettava fossero già così in confidenza.

 

“ Se a tuo padre non da fastidio.”, rise il fauno appena nervosamente. Non che non fosse felice dell'invito, lui e Ruby avevano mostrato di andare abbastanza d'accordo e si erano concordati sull'addestramento. Ma incontrare Qrow? Il Branwen sapeva della sua identità come assassino, avendolo incontrato un paio di volte, non sapeva se sarebbe rimasto zitto.

 

“ Figurati, un altro esperto di arti marziali con cui fare sparring oltre a Yang? Sarà felicissimo. Preoccupati di mio zio Qrow, piuttosto. L'hanno dismesso pochi giorni fa dall'ospedale e ora sta facendo riabilitazione a Patch.”, disse la mietitrice curvando un poco gli occhi.

 

“ Sarebbe un piacere venire a casa tua, se non sono di disturbo, ma che cos'è quest'odore di cane?”, domandò ancora Emil annusando l'aria.

 

“ Ruuuuby?”, domandò Blake espandendo la sua Aura.

 

“ Emh, siamo in ritardo, meglio andare.”, fece nervosa la mietitrice aumentando il passo mentre dal suo zaino emergeva una testolina nera e bianca.

*****

 

Purtroppo il team RWBY e i loro compagni non ebbero una chance per andare a cercare direttamente Roman. Quando arrivarono nell'atrio il preside, circondato da tutti i Cacciatori arrivati negli ultimi giorni, aveva appena cominciato il suo discorso: parlò di come tutto era cominciato con la Grande guerra, il più terribile conflitto della storia di Remnant e dell'ordine che aveva cercato di imporsi sul libero pensiero.

 

Coloro che si opposero a quell'ordine tirannico, avevano deciso di dare ai loro figli il nome dei colori. E quando vennero fondate le Accademie, molti di quei figli andarono a frequentarle per diventare i nuovi difensori del mondo.

 

Era un discorso molto toccante, in buona parte toccava i motivi per cui Ruby stessa e tanti altri erano diventati Cacciatori. Si aspettavano quindi l'annuncio delle missioni per tutti loro, e invece vennero sorpresi dalle prossime parole del preside di Beacon.

 

“ Studenti di tutti i regni, immagino che ora vi aspettaste di scegliere tra una vasta gamma di missioni, ma invece ci sarà un'unica grande missione per tutti voi.”, proclamò solennemente l'uomo, causando la nascita di un'enorme serie di bisbigli. In molti speravano di poter finalmente guadagnare un po' di soldi per ripagare i sacrifici che i loro genitori avevano fatto per spedirli lì.

 

“ Cosa?”, bisbigliò Ruby, interrotta però da uno strano movimento proveniente dal suo zaino, qualcuno immaginò di vedere una testolina nera e bianca( Emil in particolare), ma lasciarono perdere.


“ Lascerò che il generale Iskandar Scarlatina spieghi tutto.”, continuò Ozpin, lasciando che il suo posto sul palco venisse preso dal condottiero dai capelli rossi, che salutò tutti i presenti con un umile inchino.

 

“ Come alcuni di voi forse sanno, abbiamo notizie che la White Fang, in accordo con altri criminali, stia organizzando un attacco terroristico atto a colpire la città di Vale.”, cominciò brevemente il generale, che non era certo tipo da sprecare parole per niente. Un'altra serie di bisbigli, più o meno spaventati, si diffuse nuovamente nella sala.

 

“ Lo stanno davvero rivelando a tutti?”, si chiese Blake, scioccata da quello che stavano facendo.

 

“ Forse non fanno male- osservò Yang- siamo pur sempre tutti Cacciatori in fondo. Se noi abbiamo dato una mano nell'investigazione, tutti possono farlo.”.

 

“ I responsabili del piano sono nascosti a qualche centinaio di chilometri a ovest da Mountain Glenn, il nostro obbiettivo è irrompere nella loro base e neutralizzarli dal primo all'ultimo.”, continuò Iskandar, shockando quasi tutti i presenti... con un'unica eccezione.

 

“ YEAHH, BATTAGLIA STRATOSFERICA!”, urlò un ragazzo dall'altra parte dell'atrio. Nessuno sapeva chi fosse, ma i team JNPR e RWBY lo riconobbero come lo stesso che interrompeva a volte le lezioni con urla altrettanto entusiaste... ed idiote, onestamente. Infatti i tre generali presenti alla conferenza non mancarono di sbattersi una mano in faccia. Ironwood si avvicinò quindi per prendere il microfono da Iskandar, che glielo concese senza problemi.

 

“ Ahem, no. Questo è un lavoro che deve essere svolto da adulti, allenati e pronti a morire. Le vostre vite sono troppo preziose per essere rischiate contro simili nemici. Ma... è possibile che essi si stiano già preparando ad attaccare Vale dal sottosuolo, nella peggiore delle ipotesi anticiperebbero i loro piani proprio a causa della nostra controoffensiva. Ecco perchè ognuno di voi sarà stazionato per le strade a difendere le città in caso di bisogno.”.

 

“ Per nascondere la cosa ai civili, abbiamo convinto il concilio a indirre una settimana speciale di saldi. In questo modo dubito che la vostra presenza desterà il minimo sospetto.”, concluse Vlad non appena gli fu concessa la parola.

 

“ Ci sono domande?”, domandò nuovamente Ozpin a tutti gli studenti. Una mano si alzò prima di tutte, era quella di Cinder.

 

“ Per quando sarà programmato l'attacco?”, domandò la ragazza, nascondendo la sua preoccupazione.

 

“ Cinque giorni, miss- il preside s'interruppe un momento per cercare il volto della ragazza sul suo tablet- Fall. Usi questo tempo per preparare sé stessa e i suoi compagni, ne avrete bisogno.”.

 

“ Sì, professore.”, rispose la finta studentessa nascondendo il ringhio nella voce. Doveva avvertire Roman, e subito.

 

*****

 

Mentre i Cacciatori di Vale si preparavano a impedire quello che sarebbe potuto essere il più grande attacco terroristico della storia di Remnant, le foreste di Anima venivano turbate sia dalla pioggia che da un litigio in un certo campo di banditi. Le due fazioni in campo erano tre dei suddetti contro il capo tribù e il suo vice leader, lividi di rabbia.

 

“ COSA VOLETE FARE?!”, gridò la donna che tecnicamente doveva guidare quel branco di tagliagole. Raven Branwen, Cacciatrice rinnegata, era una donna prossima alla quarantina coi lunghi capelli neri disordinati come le piume di un corvo, occhi scarlatti come la corazza che ricopriva la maggior parte della sua pelle pallida. Al suo fianco una katana immersa in un conduttore di Polvere multiuso.

 

In genere era la calma personificata, comandando i propri sottoposti col pugno di ferro e uccidendo innocenti senza il benchè minimo segno di rimoso. Ma negli ultimi anni la sua proverbiale flemma era stata messa a dura prova dagli ostacoli sempre maggiori che la tribù dei Branwen fronteggiava.

 

“ Ce ne andiamo, Raven, siamo stufi marci.”, disse l'ambasciatore del piccolo gruppetto che se ne stava andando, l'ultimo di una lunga serie cominciata quando King Hassan e il Conquistatore avevano posto i propri uomini a protezione dei villaggi di Anima. Normalmente i tre sarebbero stati in ginocchio davanti al terribile potere di Raven, eppure ora erano alzati, e le loro facce chiarivano che non avrebbero accettato un no come risposta.

 

“ Non potete, siamo sempre il clan Branwen.”, esclamò Raven, alzando il livello della sua Aura e attirando lo sguardo degli altri pochi membri rimasti. Avrebbero potuto intervenire per attirare un lato o l'altro, ma ormai era una visione praticamente mensile. Alcuni avevano addirittura deciso quando se ne sarebbero andati.

 

“ Appunto, e questo a cosa ci ha portato? Oh, sì, a essere cacciati come animali!”.

 

“ King Hassan e i suoi accoliti sono solo un problema temporaneo.”, insistette ancora Raven stringendo i pugni.

 

“ Hai detto la stessa cosa anni fa, e anni prima ancora, cos'è successo?! Oh, sì, siamo appena un decimo del nostro vecchio numero, i tuoi poteri hanno fatto poco e niente per aiutare.”, ribattè l'uomo puntandole contro il dito, seguito da urla d'incoraggiamento dei suoi due compagni.

 

“ Quindi... ve ne andrete, come vigliacchi.”, sibilò Raven, trattenendosi dal prendere la sua spada e decaptiarli all'istante.

 

“ Vigliacchi vivi, prego. Non so se si potrà dire lo stesso di te nel momento in cui questa foresta smetterà di essere un deterrente adeguato.”, concluse il bandito prendendo i suoi compagni e uscendo finalmente dall'accampamento sotto gli occhi furenti di rabbia di Raven, la cui Aura stava facendo tremare tutto l'accampamento, sia abitazioni che persone.

 

Non le ci sarebbe voluto niente ad corrergli dietro e trasformarli in uno spezzatino, ma a cosa sarebbe servito? Semplicemente anche i pochi rimasti se ne sarebbero andati una volta per tutte.

 

“ Non li fermi?! Ormai siamo in dieci.”, domandò la ragazza che per tutto il tempo era rimasta al fianco di carne. Mulatta, coi capelli castani, una corporatura muscolosa eppur snella, e gli occhi violetti e un tatuaggio sul braccio scoperto.

 

Era Vernal, la vice leader dei Branwen, e almeno per quanto ne sapevano loro custode di un certo potere che avrebbe dovuto aiutarli a diventare ancora più forti, ma che non aveva fermato soldati e Assassini dallo sfoltire sempre di più i ranghi del clan di banditi.

 

Ovviamente sempre di più avevano deciso di andarsene. I primi erano stati quelli che tenevano famiglia, andandosene di notte o sparendo durante gli incarichi assegnati da Raven. Ora come ora però se ne andavano praticamente tutti senza fare troppi problemi.

 

Anche il piccolo spettacolino offerto dai tre uomini era stato più che altro una formalità. Tanto, uomo in più, uomo in meno.

 

“ No, tanto se non lo farò io lo faranno i Grimm. E anche costituendosi dovrebbero affrontare anni di prigione. Novità da Vale?”, domandò autoritaria alla sua vice. Vernal per tutta risposta prese il suo scroll, controllando gli ultimi messaggi da Junior e altri informatori della zona.

 

“ Sì, per qualche strano motivo gli studenti non andranno in missione quest'anno. Ozpin li tiene tutti a Beacon. E per di più tutti i negozi hanno indetto dei saldi anticipati.”, spiegò la bruna facendo una linguaccia di disgusto alle ultime parole. Detestava i civili, troppo fragili per i suoi gusti e immersi spesso in attività così frivole.

 

Ecco almeno un motivo per cui rispettava assassini, soldati e Cacciatori. Così come i membri del clan, essi vivevano per la battaglia e ricercavano la forza... costantemente. Ma Raven la distolse dal suo piccolo monologo interiore.

 

“ Che cosa?! Che diavolo ha in mente quel vecchio fossile?”, esclamò allargando le braccia.

 

“ E' quello che mi chiedo anch'io. Ma in fin dei conti, la maggior parte dei villaggi sono ormai protetti dai soldati del Conquistatore, e per gli altri non sarebbe poi difficile guadagnarsi qualche Cacciatore errante. Spedire studenti in giro per il continente è solo un allenamento.”, considerò ancora Vernal, ma capì di non aver convinto la propria capo tribù, che si girò per prendere un elmo.

 

Anzi, più che un'elmo, era una maschera formata da vari pezzi di ceramica bianchi con strisce rosse fatti per ricordare a grandi linee i Grimm. L'ex Cacciatrice era già una figura imponente di suo, ma con quell'ornamento diventava persino più temibile agli occhi degli avversari.

 

“ Ah, credo che andrò a Vale, forse scoprirò qualcosa.”, affermò semplicemente, guadagnando un'altra occhiata da Vernal.

 

“ Solo per questo o per altro?”, chiese sospettosa la castana, incrociando le braccia dopo aver notato lo sguardo della mora. Sapeva tanto a cosa stava pensando.

 

“ Vernal, fatti i cazzi tuoi. Tanto non ci vado per ciò che pensi.”, la intimò Raven facendo ribollire la sua Aura.

 

“ Va bene... capo.”, disse gelida Vernal.

 

D'altronde era a conoscenza del perchè Raven ogni tanto andasse a Patch. Rivedere il marito e la figlia che aveva abbandonato. Mentre Raven se ne andava, una figura nascosta tra gli alberi prendeva il proprio scroll. Era vestita di nero da capo a piedi, bende atte a nasconderlo e difenderlo dalla furia degli elementi, mentre una maschera bianca gli ricopriva il volto.

 

Era relativamente semplice rispetto alla maschera di Raven, un semplice teschio bianco, per quanto realistico. E proprio per questo molto più inquietante rispetto alla bandita, non era un piccolo accessorio per impressionare, era un simbolo che chi la portava era un messaggero della morte a difesa della vita.


“ Capo, Raven è appena partita per Vale. Istruzioni?”, domandò l'individuo non appena la persona dall'altro lato fu in ascolto.

 

“ Grazie del'informazione, continua a sorvegliare i suoi accoliti. Io la seguirò.”, rispose la voce di King Hassan, ansiosa di finire certi conti.

                                                                                                                        *****

Ciao, ragazzi, non sono totalmente soddisfatto di questo capitolo, penso avrei potuto fare di più(in particolare nella parte sul team JNPR,ma sarò onesto: detesto Jaune ultimamente, ritrarlo sta diventando una tortura. Non fosse che Pyrrha merita il suo principe azzurro l'avrei già levato fuori dai giochi. Ren e Nora, grazie di esserci)ma d'altronde era solo una cosetta per introdurre gli eventi dei prossimi due- tre capitoli e qualcosina prima del Vytal Festiva, prometto che questi saranno molto più dettagliati ed emozionanti. Ringrazio tutti i lettori per essere arrivati fin qui, ditemi cosa vi è piaciuto, cosa vorreste vedere cambiato e così via. Buona giornata.

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Capitolo 20
*** Assalto- parte prima ***


Tra le altre cose, c'erano tre motivi principali per cui Gilgamesh detestava Adam Taurus( oltre ad altre ragioni lievemente meno fastidiose) con tutta la sua corrotta anima:

 

  1. Le sue corna gli ricordavano la bestia che aveva causato la fine del suo migliore e unico amico, Enkidu;

 

  1. Rifiutava sempre e comunque di sottostare alla sua regale autorità, cominciando praticamente ogni volta che si incontravano futili dispute per l'autorità sui fauni dalla loro parte;

 

  1. A differenza di Roman, che poteva almeno farlo ridere e stava al suo posto, Adam era, in mancanza di termini migliori e per farla breve, una totale testa di cazzo.

 

Queste ed altre erano le ragioni per cui negli ultimi mesi l'antico re di Uruk era stato sfidato più volte da quella sottospecie di samurai quando questi visitava il covo, prendendolo ogni volta a sberle sotto l'occhio dei suoi sottoposti. La sfida di quel giorno non sarebbe andata diversamente . L'intera caverna tremava per i colpi ricevuti dallo spadaccino folle, che parava con non poca difficoltà.

 

Persino Archer si stava godendo il pest... ahem, lo sparring con un pacco di pop corn tra le mani, seduto su un edificio abbandonato lì vicino. Conosceva Gilgamesh da ben prima di diventare uno spirito eroico, ma questa era la prima volta che si divertiva così tanto a vederlo prendere qualcuno a calci in culo... letteralmente in certi momenti.

 

A differenza dei suoi soliti avversari, inoltre, Gilgamesh stava affrontando Adam con le armi prese dal Gate Of Babylon in un semplice corpo a corpo, sentendo per una volta dopo millenni il bisogno di migliorare. L'ultimo scontro con Iskandar gli aveva ricordato quanto alcuni dei suoi nemici potessero essere letali una volta avvicinatisi troppo( non che necessitassero sempre di avvicinarsi per esserlo) e quanto la cosa fosse diventata ancora più vera in quel di Remnant.

 

Nei primi duelli il fauno aveva dimostrato un certo vantaggio grazie a tecnica, controllo dell'Aura più raffinato e ovviamente la sua semblance. Aveva perso lo stesso, ma comunque metteva su un certo spettacolo. Ora la forza e la velocità del re di Uruk, incrementate dalla sua nuova conoscenza dell'Aura, gli davano la vittoria sempre più facilmente. Con grande frustazione di Adam, che finì a terra per l'ennesima volta dopo un affondo piuttosto audace dell'avversario, applaudito dagli uomini nella caverna.

 

“ Che diavolo fate, idioti? Venite ad aiutarmi!”, esclamò il samurai irato e dolorante, ma i vari scagnozzi si limitarono ad andarsene o lanciare insulti sottovoce al loro cosiddetto leader. D'altronde era stato Adam a cominciare, non Gilgamesh, e quest'ultimo li trattava con molto più rispetto... almeno il tipo di rispetto che dava Gilgamesh Il braccio destro di Adam, un possente fauno con la faccia totalmente ricoperta dalla maschera, sospirò. Gli dispiaceva un po' per il suo capo, ma aveva capito nelle ultime settimane quanto fosse inadatto a guidarli.

 

Non soddisfatto della sua evidente vittoria, il re di Uruk afferrò Adam per la camicia, notando quanto fosse veramente arrabbiato. Si lasciava guidare troppo dalle emozioni.

 

“ E' inutile, Adam Taurus. Puoi convincere i tuoi uomini a dare battaglia grazie all'odio che dimora nei loro cuori e forse seguirli in battaglia, ma al di là di questo non sei un leader.”, lo sbeffeggiò una volta ritirata la spada. La bocca del fauno era distorta in un ringhio di pura rabbia. Se avesse avuto gli occhi scoperti, Gilgamesh avrebbe potuto vedere i ricordi di un passato molto simile a un campo di battaglia.

 

“ Grr, e allora chi dovrebbe guidarli? Te, Roman, Cinder? O quella Salem che ancora non si è fatta vedere?!”, si lamentò irato prima d'essere scagliato via con un calcio. Riatterrato, prese il suo fodero e sparò alcuni proiettili di Polvere contro l'avversario facilmente schivati o afferrati con una sola mano.

 

“ Beh, ho incontrato poche settimane fa Vlad Drakul, come sai. Credo che lui sarebbe molto più adatto di te, lui sì che è un capo. E decisamente il resto della vostra specie lo rispetta di più.”, commentò il Grimm mostrando un enorme ghigno. Sapeva quanto Adam disprezzasse Vlad: era considerato un eroe dalla loro specie sebbene rimanesse la maggior parte del tempo a Menagerie, facendo del suo meglio per fortificarla. Lui, almeno nella sua mente, aveva lottato in prima linea per la loro libertà e la vendetta.

 

“ Lui... è solo una marionetta nelle mani di Ghira Belladonna.”, ringhiò Adam lanciando via il fodero dell'arma e rilanciandosi contro l'altro a mani nude, più rabbioso che mai, venendo però nuovamente afferrato. Ora alcuni dei membri della White Fang tornarono ai loro compiti, sempre più dubbiosi sulle capacità di Adam come leader.

 

“ Allora conoscendo l'Impalatore, suppongo si tratti di una persona di fiducia. Non fossi costretto in questa forma disgustosa, potrei anche proporre loro di diventare miei vassalli.”, commentò calmo Gilgamesh, ritornando sul suo trono e prendendo un sorso della sua bevanda preferita da una caraffa dorata presa da un varco mentre il suo sacco d'allenamento con le corna riprendeva fiato. In quel momento arrivò Roman, la sua solita aria da spaccone dandy molto più seria del solito.

 

“ Ahem, signori, ho brutte notizie da parte di Cinder.”, pronunciò a tutti i presenti. Tutti i fauni e Gilgamesh si voltarono a guardarlo.

 

“ Parla pure, giullare. Che ha da dire la mezza strega?”, ordinò Gilgamesh con un cenno della mano. Roman non perse tempo a parlare.

 

“ I Grimm là sopra non sono stati abbastanza, Iskandar Scarlatina ha scoperto dove ci troviamo e ora sta organizzando una spedizione su larga scala contro di noi. Ci saranno Swat, soldati Menageriani e di Atlas, i suoi mercenari, altri Cacciatori e chissà cos'altro- spiegò tutto d'un fiato l'uomo, interrompendosi giusto una manciata di secondi affinchè le sue parole fossero assorbite- personalmente smammerei subito o darei inizio al piano. Ma a detta della stronza non abbiamo né le risorse sufficienti per mettere in atto tutto, né possiamo abbandonare il poco che abbiamo. Dovremmo rimanere qui e combattere.”.

 

Per un secondo regnò solo il silenzio, fino a quando le novità portate da Roman non si insinuarono totalmente nella mente di chi aveva ascoltato.

 

“ COSA?!”, gridarono tutti( Adam e servant esclusi ovviamente) in preda al terrore. I Grimm che gironzolavano nella caverna, sentendo quel dolce panico, si sarebbero fiondati dai loro temporanei padroni nonostante il legame che avevano stabilito con loro, ma la presenza di Archer e Gilgamesh fu abbastanza per tenerli a bada.

 

“ DOBBIAMO FUGGIRE SUBITO!”, gridò uno degli uomini in preda al panico, altri dietro di lui che annuirono concordi. Adam provò inutilmente a mantenere l'ordine.


“ NO, FAREMMO PARTIRE IL PIANO ORA! AL DIAVOLO L'UMANA!”, propose un altro, Roman però scosse la testa in diniego.

 

“ Impossibile, una volta scoperto il nostro rifugio, la polizia di Mountain Glenn ha fatto saltare tutte le rotaie che portano a Vale. Gli unici a crepare saremmo noi.”, spiegò seccato il ladro.

 

“ Possiamo portare le attrezzature altrove?”, propose speranzoso un fauno. I suoi colleghi guardarono Roman con sguardi di pura ansia.

 

“ Tutto questo? In tre giorni? Impossibile.”, rispose un altro soldato, tra i più realisti, indicando tutti i materiali e prototipi rubati da Atlas.

 

“ Ecco qualcuno che ragiona, signori.”, scherzò Roman indicando l'uomo col suo bastone.

 

“ Quindi il piano è restare a combattere.”, disse Archer cupo, dando voce ai pensieri di tutti.

 

Era un suicidio, eppure Adam si limitò a ridere come un folle.

 

“ Perfetto. Gilgamesh, scoprirai che non ho niente da invidiare a Vlad.”, rinfacciò sprezzante a Gilgamesh. I suoi sottoposti rabbrividirono alla facilità con cui il loro cosiddetto leader trattava un attacco guidato dai più forti poteri di Remnant. Uno di loro che era stato alla riunione al porto, ripensò a quanto aveva detto Blake: neanche Sienna era a conoscenza di quanto stava succedendo, anche lei sarebbe rimasta?

 

Mentre tuti si disperdevano parlando della difesa, Roman si approcciò a Gilgamesh con sguardo preoccupato.

 

“ Vostra maestà, posso parlarvi?”, chiese il ladro al potente servant quandi tutti sparirono in preda alla disperazione.

 

“ E' per Jack e Neo, vero?”, intuì il guerriero, sapendo quanto Roman tenesse alle due. Per certi versi gli ricordava certi master che aveva incontrato nel corso degli anni. Incredibilmente calcolatori, ma che si sarebbero presi una delle sue spade in petto per le persone che amavano.

 

“ Sì, temo cosa potrebbe succedere loro se venissero catturate, c'è solo un poliziotto di cui mi fidi e non so quanto potrebbe fare contro i soldati. Posso mandarle a Vale?”.

 

“ Permesso accordato. Persino io so che un simile inferno non sarà il posto adatto per due ragazzine- concesse il misericordioso- ma ti servirà una scusa.Certi bambini, specie quelli cresciuti nel mondo criminali, sono terribilmente testardi.”.

 

“ La ringrazio, ha la mia umile riconoscenza. E ci stavo pensando, Neo sa già purtroppo.”, disse Roman con un umile inchino, sinceramente grato a Gilgamesh, che si sedette su un suo trono, fatto di contenitori di Polvere.

 

“ Accetterà per salvare Jack, ormai la conosco. Tieni davvero tanto a loro, vero? Avrei dovuto dare forse altrettanta importanza ai bambini durante il mio regno.”, pensò l'Archer rimembrando i bei tempi che furono. Roman gli si sedette davanti, per una volta privo del suo solito sguardo sornione e ripensando a sua volta al proprio passato.

 

“ Mio signore, diciamo solo che da piccolo il mio sguardo era molto simile a quello di Neo e Jack. Le mie specialità sono mentire, imbrogliare e sopravvere... usare chiunque o uccidere non mi disturbono più ormai, ma uno sguardo come quello che avevo io... mi disturba sempre.”.

 

Entrambi restarono in silenzio per svariati minuti, fino a quando un altro portale non si aprì. Ad uscirne furono Mercury ed Emerald, accompagnati dal servant più strano che Roman avesse visto fin'ora, ed era tutto dire.

 

Indossava uno strano misto tra un abito cerimoniale e un'armatura, con una maschera a ricoprirgli interamente il viso con l'eccezione di una chioma bianca, avanzando con stile quasi regale.

 

 

Buttò un'occhio anche ai suoi accompagnatori. Mercury ed Emerald dal canto loro sembravano molto più forti, la loro Aura era incredibile e lo sguardo sembrava quello di un veterano.

 

“ Lord Gilgamesh, è un piacere rivederla.”, si inchinò umilmente il nuovo arrivato davanti a quello che era de facto il leader dell'operazione. Quest'ultimo ci pensò un po' prima di riconoscerlo.

 

“ Avicebron, che ci fai qui?”, domandò curioso il guerriero dorato avvicinandosi al nuovo arrivato.

 

“ Oh, altri due tipi che si conoscono.”.

 

“ Un'altro delle sfortunate vittime di quella donna- rispose il caster con tono irritato- tutto perchè ha bisogno dei miei adorati capolavori.”.

 

“ Potete presentarci, vostra maestà?”, chiese Roman.

 

“ Roman, ti presento uno dei migliori artigiani di golem della storia.”, affermò Gilgamesh rivolgendo un gesto verso Avicebron.


“ Golem, quei mostri di roccia da film e fumetti?”, domandò Roman lievemente confuso.

 

“ MOSTRI?!”, gridò furioso l'artigiano, generando un'ondata d'Aura che fece tremare il terreno. Per un momento gli sembrò di sentire strane voci simili a frane.


“ Calmati, Avicebron. Roman è tante cose, ma non uno stupido. Non intendeva offenderti.”, intervenne per fortuna Archer. Saltato dal suo piccolo nascondiglio, l'uomo atterrò in mezzo al gruppo ed espanse la sua Aura, annullando effettivamente quella di Avicenbron che indietreggiò di alcuni passi.

 

“ Oh, Archer., grazie d'esserti unito a noi.”, salutò Roman, veramente grato che uno dei pochi membri normali di quella gabbia di matti fosse arrivato. L'altro servant si riscosse rapidamente e si ripulì.

 

“ Grazie per avermi fermato. Comunque, mr. Torchwick, i golem non sono mostri, ma l'espressione di un'antica arte e un tentativo di avvicinarsi al miracolo che fu la creazione dell'umanità. Ora invece le mie creazioni saranno davvero mostri.”, spiegò mesto l'uomo sedendosi a terra.

 

Come a dimostrare la cosa, lanciò un piccolo sasso infuso di Polvere, giudicando dai bagliori, a terra che crebbe fino a diventare una creatura rocciosa delle dimensione di un Grimm gorilla, colorato come uno di loro e altrettanto possente. Incastonata nella sua pelle si trovavano però vari cristalli di Polvere, probabilmente per dargli qualche possibilità di stoccaggio in più.

 

“ Non male, ci saranno utili un po' di muscoli in più per difendere questo posto.”, commentò Roman dando un piccolo colpetto alla cosa col suo bastone, prima di sparargli contro un razzo per giudicarne la consistenza. Quando il fumo dell'esplosione si diradò, soltanto una piccola crepa si trovava sulla spalla. Decisamente buono, decise. Il creatore di quella cosa non era d'accordo però.

 

 

“ Disgustoso, semplicemente disgustoso. Non fosse per i miei ordini non li creerei neanche.”, osservò ironicamente con un tono di rammarico. Persino sotto la maschera si notava quanto fosse orripilato. D'altronde lui era un ricercatore del sapere, per quanto disprezzasse l'umanità non era un assassino. E ora la sua più grande creazione sarebbe diventata una semplice arma di distruzione di massa.

 

“ Sì, sì, finchè funziona.”, disse piatto Mercury. In fin dei conti l'unica cosa che gli interessava era vincere e restare vivo per raccontarlo. Che gliene fregava se qualche anticaglia era deluso dal suo lavoro?

 

“ Saranno decisamente necessari per difendere questa base.”, disse Archer, serio come mai Roman l'aveva sentito prima di allora e annuì concorde.

 

“ Farò del mio meglio.”, affermò Avricibon, per quanto visibilmente seccato, cominciando a creare altri golem mettendo cristalli di Polvere nel terreno. E il più grosso era già in attesa, per il momento in cui avrebbe distrutto Vale.

 

*****

 

Se in quel momento una navetta avesse volato sul territorio che separava Vale dalle foreste della zona più centrale di Saunus, i passeggeri avrebbero visto un'enormità di camion percorrere il loro stesso tragitto. Cacciatori, soldati e poliziotti si erano rapidamente organizzati per la loro più grande operazione anti crimine finora. Joseph quasi non ci credette quando sentì il piano.

 

 

“ State attenti con quelle armi, non ho voglia di saltare in aria prima della battaglia!”, gridò Ironwood a dei soldati, intenti ad esercitarsi con le varie armi nel camion da lui guidato. Dopo aver unito il loro piccolo esercito, si era formata un'autentica carovana, pronta a partire per Mountain Glenn. Ma nonostante l'obbiettivo della missione, sembravano tutti intenti a chiacchierare come niente, il che era snervante per un soldato d'acciaio come lui .

 

“ Su, Ironwood, rilassati. Anche Jeanne, Siegfried e Lancelot sta scherzando con Port e Obbleck.”, disse Iskandar all'Atlesiano. Infatti nell'autobus guidato dal generale, i tre Cacciatori si stavano raccontando le loro varie prodezze sperando di riuscire a superare Port in spacconaggine.

 

“ L'ultimo degli Armadillon viveva proprio in questa zona, non è stato facile abbatterlo.”, raccontò Obbleck allegro.

 

“ Erano forti come si diceva?”, domandò Vlad dall'interfono comune a tutti i mezzi( pensavano sarebbe servito per cordinarsi meglio e risanare gli animi, se necessario) sinceramente curioso dal racconto del'amico.

 

“ Anche di più, quello che avevo affrontato aveva già distrutto alcuni villaggi ben difesi.”.

 

“ Confermo- continuò Port- ai miei tempi erano ancora comuni, l'incubo del continente.”.

 

“ La battaglia durò un'intero pomeriggio, fino a quando non riuscì a sparargli una palla di fuoco in bocca e tagliarli il fianco.”, concluse il professore di storia, ma Jeanne si limitò a ghignare.

 

“ Quello non è niente, una volta ho fermato una carica di Rinhos infuriati solo col mio scudo e un'impulso d'aura.”.

 

“ E' che sono nervoso.”, ammise James grattandosi la testa. Non l'avrebbe mai ammesso, ma avrebbe voluto che ci fosse Glynda. Lei riusciva sempre a calmarlo.
Ma era dovuta restare a Beacon insieme a Joseph per cordinare gli studenti nel caso loro avessero fallito.

 

“ Ti capisco, una cosa del genere praticamente sotto i nostri occhi?”.

 

“ Ozpin ha giocato talmente tanto in difensiva che non si è accorto di queste brecce.”.

 

“ E' per questo che io e gli altri non facciamo veramente parte del suo gruppo.”.

 

“ All'epoca non capì subito perchè non vi uniste a lui. Ora..... diamine, ma che gli è saltato in mente di mettere Amber a Beacon?”, domandò Ironwood esasperato mettendosi una mano in faccia.

 

Già, Amber, una delle quattro Dame, le ultime utilizzatrici di magia al mondo. Il che era un termine per 'utilizzare gli elementi senza Polvere, I loro poteri passavano a una nuova ospite appena morivano. Il gruppo capitanato da Ozpin si occupava di proteggerle, insieme a tanti altri segreti.

Ma Iskandar, Vlad e i rispettivi team non erano interessati a unirsi, le consideravano sopravvalutate.

 

“ James, Ozpin ha vissuto per molto tempo, e in tutto questo tempo la sua paura è cresciuta. Ha cominciato a concentrarsi allo stesso tempo troppo e troppo poco sulla sconfitta di Salem. Non ha pensato a quanto lei stessa si sia evoluta. E' tempo di prendere misure serie.”, disse il muscoloso mercenario all'amico, che annuì vagamente.

 

“ Concordo, dopo il Vytal Festival dobbiamo distribuire al meglio le nostre risorse e formare un piano vero.”.

 

Meno di due ore dopo, arrivarono finalmente al punto di sbarco, proprio all'inizio della zona di quarantena, dove le varie truppe si organizzarono in questione di una decina di minuti. Diversi elicotteri e navette sorvolavano il tutto, trasportando uno degli elementi essenziali del piano.

 

“ I mezzi con gli esplosivi sono in posizione?”, domandò Vlad in un auricolare ricevendo conferma dai piloti, mentre da un'altra serie di camion arrivati in quell'istante scesero gli SWAT di Mountain Glenn.

 

“ Comandate Ironwood, comandante Iskandar. Sono il capitano Azure, date pure gli ordini.”, si presentò il poliziotto più vicino.

 

“ Sarà un piacere lavorare con voi.”, rispose James stringendo la mano all'uomo, imitato subito da Iskandar.

 

“ Ci sono anch'io.”, richiamò Vlad.

 

“ Signori, siete sicuri?”.

 

“ Ha la nostra più completa sicura.”, chiarì Iskandar. In breve una conferenza olografica si tenette sugli schermi di tutti, pronti ad ascoltare gli ordini.

 

“I nostri fumogeni sono contenuti in bombe abbastanza potenti da perforare lo strato roccioso e diffondere i lacrimogeni, ma per prima cosa daremo un ultimatum. Se non accetteranno, sarà guerra.”, spiegò Iskandar rapido.

 

“ Bisogna attaccare con forza e velocità, ci saranno molti Grimm e chissà cos'altro lì sotto.”, concluse Ironwood.

 

“ Ci sono domande?”. Un soldato atlesiano alzò la mano.

 

“ Si può andare in bagno prima di cominciare?”, domandò innocente. Tutti si sbatterono una mano in faccia.

 

“ Vai pure.”, disse semplicemente Iskandar. Pochi minuti dopo il tipo tornò.

 

“ Possiamo procedere.”. Pochi minuti dopo vari contenitori di fumogeni stavano venendo calati nelle buche, pronti a essere aperti.

 

Nel sottosuolo Roman si trovava dinnanzi un'armata di golem, Grimm e robot, quando il suo scroll squillò. Aprendolo, apparve a mezz'aria un'immagine olografica di Vlad, elegante e stentoreo come suo solito. Diversi soldati della White Fang tremarono alla visione, Adam si limità a ringhiare mentre Servant e Grimm restarono in attesa.

 

“ E' bello rivedervi, fratelli miei. Peccato che sia in circostanze così disastrose”, cominciò il soldato col tono più diplomatico che potesse usare.

 

“ DRAKUL!”, esclamò Adam, mostrando ai suoi uomini quanto self control avesse. Un martello apparso all'improvviso lo spedì via. Girandosi Roman potè vedere che Gilgamesh aveva rivolto la mano contro il fauno e gli diede un non molto velato cenno di ringraziamento.

 

“ Grazie, Lord Gilgamesh.”, ringraziò il fauno pipistrello.

 

“ Continua pure.”, rispose il servant con un cenno misericordioso della mano.

 

“ Per farla breve, I regni sono stanchi della vostra barbarie, e anche i mi compatrioti, pertanto ci hanno invitato qui. Stiamo per attaccare, abbiamo dei gas che metteranno ko la maggior parte dei fauni e dei Grimm. Arrendetevi o useremo la forza letale.”.

 

“ Nessuna resa con te.”, ribattè ancora il re di Uruk, mantenendo la sua posa fiera. Ma alcuni fauni non erano d'accordo.

 

“ CI ARRENDIAMO!”, gridarono alcuni dei suoi sottoposti.


“ LURIDI CODARDI, IO VI...”, urlò Adam alzando la katana prima che una mazza cadesse sulla sua testa.

 

“ Qui comando io. Chi vuole arrendersi corra subito fuori.”, disse semplicemente Gilgamesh. Non facendoselo ripetere due volte, tutti gli uomini e le donne che si erano arresi corsero via per i tunnel, ignorando bellamente gli insulti dei loro compagni. Erano dei vigliacchi forse, ma sarebbero stati dei vigliacchi vivi.

 

“ Molto bene. Chiunque altro voglia arrendersi, ha cinque minuti per decidere, poi entreremo- proclamò nuovamente Vlad, prima di assumere un'espressione più grave- per quanto valga, non avrei mai voluto che il destino della nostra specie si riducesse a questo.”, concluse prima di svanire.

 

In superficie, gli arresi vennero presi in custodia una volta usciti e condotti in un perimetro custodito a vista dagli uomini scelti di Iskandar.

 

“ Fate esplodere le bombe.”, ordinò Medea una volta scaduto il tempo, e in breve la zona fu ricoperta di fiamme, col gas che penetrò fin nella caverna, soffocando i fauni fino a farli svenire.

 

“ Uff, furbi questi tipi.”, commentò Roman coprendosi la bocca con un fazzoletto. Fortunatamente Archer non perse tempo a creare un'ascia da cui si creò un piccolo vortice che disperse completamente le nubi.

 

“ Voi, portate via chi è svenuto.”, ordinò Gilgamesh ai Grimm, che si sbrigarono a trascinare al sicuro i loro padroni mentre soldati e SWAT si calavano nella grotta con dei rampini spianando le armi.

 

“ Vi diamo un'ultima possibilità di arrendervi- ordinò Ironwood preparando la pistola- non ce ne saranno altre.”. Adam si limitò a ghignare sadico mentre tutti i suoi uomini, i Grimm e i Golem partivano allattacco. Il gruppo di Cacciatori, soldati e poliziotti non fu da meno e in breve la zona si riempì di esplosioni, onde d'urto e proiettili d'ogni tipo.

 

“ Non  abbiamo comunque bisogno della tua pietà, generale.”, dichiarò Adam sardonico lanciandosi contro James, che afferrò la spada proiettando lo spadaccino in aria, venendo però esposto così all'attacco di diversi Golem e addirittura un Paladino atlesiano. Una raffica di proiettili distrusse facilmente i primi, ma James dovette poi schivare un missile mentre Adam tornava all'attacco.

 

“ Mhh, si sono preparati in fretta... troppo in fretta.”, commentò l'uomo bloccando un fendente col braccio destro e sparando poi a un Ursa avvicinatosi troppo, mentre uno slash d'Aura da parte d'Iskandar distruggeva il robot che l'aveva attaccato prima.

 

“ Non sarà così facile, temo.”, commentò il condottiero dai capelli rossi facendosi passare un bazooka poi da uno dei suoi uomini.

 

Decisamente non sarebbe stata una battaglia così facile.

*****

A Vale la situazione non era molto più tranquilla. In certi casi era anche peggiore.

 

Coco Adel e la leader del team NDGO, Nebula Violette, si stavano guardando in un modo che avrebbe fatto pisciare dalla paura un Grimm antico, l'aria stessa ribolliva di potere.

 

“ E' mio, vattene.”, intimò la stilista, con un tono dalla ferocia mai usata prima.

 

“ Te lo scordi, Adel.”, ringhiò la ragazza dai capelli viola.

 

“ Ragazze, per favore, siamo qui per difendere Vale, non per litigare su dei vestiti!”, provò a calmarle Velvet, non volendo fare una figuraccia davanti alle persone che dovevano proteggere.

 

“ Sbagliato, bun bun. Siamo qui per difendere Vale.... E APPROFITTARE DEI SALDI!”, gridò la stilista buttandosi contro la rivale e scatenando un putiferio tale che l'intero negozio sembrò tremare, tutto a causa di qualche camicetta a metà prezzo! La povera fauna si scusò con la commessa prima di provare a fermare Coco.

 

Fortunatamente gli altri team stavano avendo decisamente meno problemi a godersi la giornata senza perdere d'occhio il verio obbiettivo di quella 'vacanza forzata'. Il team JNPR si trovava a un bar chiacchierando del più e del meno mentre tenevano d'occhio la situazione delle strade, Nora era addirittura riuscita a trascinare Ren in un arcade dove si stalvano sfidando in un rythmim game.

 

Sun stava tirando l'orecchio del povero Neptune, che aveva provato la sua fortuna con alcune civili sotto le risate di Sage e Scarlet. Purtroppo per il compagno dai capelli blu, quel giorno voleva e doveva essere serio.

 

Penny ed Emil avevano trovato una pasticceria che stava facendo provare loro l'ottima industria dolciaria di Vale, con Shouchiro poco lontano che acquistava Polvere per qualche esperimento. Non che avessero abbassato la guardia ovviamente. Mica erano scemi.

 

Invece altre due ragazze, non appartenenti alla nuova generazione di Cacciatrici, stavano fumando di rabbia in riva al mare.

 

“ Non posso credere che papà ci abbia mandate via così. Missione due palle.”, si lamentò Jack lanciando un sasso in acqua e facendolo rimbalzare per diverse volte. Non voleva lasciare Roman così, era una delle poche persone che l'avessero trattata come un essere umano. Aveva seri dubbi che Adam e gli altri membri della White Fang avessero mosso un dito per aiutarlo.

 

“ L'ha fatto per noi... ma ti capisco. Appena lo vedo gli darò un ceffone che non se lo dimentica.”, le rispose Neo, attualmente travestita come a Beacon, con la lingua dei segni. Solo perchè stava da più tempo con l'autoproclamato signore di Vale e comprendesse i suoi motivi, non significava fosse meno arrabbiata e l'avrebbe fatta pagare al suo mentore.

 

“ Dobbiamo trovare un modo per aiutarlo. Se lo prendono è morto.”, disse nuovamente la bambina. In qualunque modo la vedesse, Roman sarebbe stato catturato e piazzato in qualche posto da dove non sarebbe mai uscito. L'unica nota positiva era che quello stronzo di Adam avrebbe potuto fare la stessa fine... e magari anche Cinder, ma era abbastanza furba da non essere catturata.

 

“ Se solo avessimo un mezzo di scambio. Qualcosa che poliziotti e Cacciatori vorrebbero a qualsiasi costo, incluso la liberazione di Roman.”, gesticolò Neo... venendo espressa praticamente all'istante.

 

Quattro voci familiari parlottare ad alta voce dietro di loro e voltandosi videro il team RWBY che portava diversi pacchi, accompagnati da un piccolo corgi.

 

“ E con questo ultimo cargo, Yang, saremmo a posto per tutti i prossimi prototipi.”, disse Weiss avvicinandosi alla bionda, che le carezzò i capelli sotto lo sguardo fintamente disgustato di Ruby e Blake.

 

“ Per favore, andate in un love hotel!”, gridò esasperata la fauna mentre Yang tornava a ridere come una pazza. Era una visione tenerissima, ma qualcuno non la trovò così tenera, solo molto seccante.

 

 

“ LORO?!”, gridò Jack evocando le sue armi Si sarebbe volentieri buttata sulle quattro studentesse se Neo non si fosse buttata a sua volta su di lei, bloccandola. Anche così però, dovette usare una bella fetta d'Aura per tenerla a terra. Fu un miracolo se Ruby e compagne non si erano accorte di niente.

 

“ Sta zitta, vuoi farci scoprire?”, le gesticolò subito non appena si fu calmata(1). Fortunatamente l'illusione che le faceva apparire come normali ragazze non era sparita e il team RWBY non si era accorto di niente.

 

“ Sono nostre nemiche, potrebbe essere anche colpa loro se ci hanno scoperto.”, sibilò la bambina.

 

“ E la chance migliore per far uscire papà se qualcosa va storto. Sono uno dei top team di Beacon, ed include l'erede degli Schnee, pagherebbero qualsiasi prezzo pur di riaverle vive.”, disse Neo posando la sorella adottiva a terra.

 

“ Giuuusto. Hai già un piano?”. Neo sorrise sadica e cominciò a scrivere il suo piano sul telefono.

 

Il team RWBY non sapeva cosa gli aspettava. Dopo aver messo i frutti del loro shopping nei loro armadietti razzo( usati in genere per metterci le armi), subito tornati a Beacon, erano andate al loro bar preferito a prendere una granita, passato ancora tra battutine e discussioni sui prossimi avvenimenti.


“ Dovevate proprio farlo nella nostra stanza?”, domandò Ruby seccata, ripensando all'incubo vivente di poche notti fa. Ovviamente non era davvero arrabbiata e per quanto innocente Yang pensava che fosse, sapeva che prima o poi in quattro anni a Beacon avrebbe dovuto occuparsi di situazioni del genere.

 

Quattro anni di allenamenti continui e possibilmente mortali in mezzo a centinaia di ragazzi e ragazze? Era solo una questione di tempo, ma sperava di evitarla per un altro anno.

 

“ Che vuoi, gli ormoni sono una cagna.”, scherzò Yang lanciando alla sorellina un pizzico di gelato.

 

“ Grazie per l'immagine.”, fece Ruby roteando gli occhi. Amava sua sorella, ma a volte...

 

“ E ora siamo zuccherose.”, disse Weiss carezzando Zwei sul suo grembo.

 

“ Fanculo.”, disse semplicemente la mietitrice. Avrebbe voluto aggiungere qualcos'altro, ma un grido improvviso la interruppe

 

“ AIUTO!”, . Voltandosi il team RWBY vide una figura familiare su un tetto. Una figura dai capelli con due colori, con una bambina stretta in braccio e un pugnale accanto al suo collo.

 

 

“ NEO!”, esclamò Weiss, afferrando subito Myrtenaster e puntandola all'avversaria, pur senza fare niente, non poteva ferire l'ostaggio.

 

“ Qualcuno faccia qualcosa!”, gridò una donna, imitata da altri civili.

 

“ Yang, porta i civili al sicuro. Noi ci occuperemo di lei.”, ordinò Ruby lanciandosi con la sua semblance, ma la ragazza si trasformò in una pioggia di vetro. Sentendo un altro grido, la mietitrice si guardò attorno, vedendo tante copie di Neo e dell'ostaggio.

 

“ Quante ce ne sono?”, chiese Blake, quasi terrorizzata dal numero di illusioni.

 

“ Blake, non perdere il controllo, tu sei l'unica che può trovarla.”, le gridò Weiss mentre Yang portava via chiunque non avesse almeno tre anni di esperienza in combattimento.


“ Sì, scusate.”, disse la fauna prima di affinare i suoi sensi con l'Aura. Trovata la vera Neo, le puntò contro l'arma senza sparare. Capendo che fosse quella vera, Ruby e Weiss si mossero all'unisono. La leader in rosso saltò in aria spinta da una nube di petali di rosa e sapendo che un attacco vero e proprio avrebbe ferito l'ostaggio molto più di Neo, l'ereditiera degli Schnee attivò un glifo gravitazionale sotto i piedi della ladra, sperando di destabilizzarla.

 

E così in effetti accadde. Neo e la bambina si ritrovarono a galleggiare in aria, e Ruby non perse un secondo ad afferrare la bambina.

 

“ Stai bene?”, chiese la ragazza prima di sentire qualcosa premere contro il suo stomaco, venendo subito sostituito da un fortissimo proiettile.

 

Mentre Ruby era impegnata,Weiss e Blake erano impegnate contro Neo,libere dalla presenza di altre persone. La ladra era rapida e utilizzava al meglio la sua semblance, ma era strana rispetto alle altre volte.

 

“ E attacca un po'.”, la incitò Blake, bloccandola con entrambe le sue spade, ma ancora una volta si dissolse in una nuvola di vetro, rivelando la vera Neo a pochi metri di distanza, come aveva fatto fin dall'inizio.

 

“ Blake, credo che stia solo prendendo tempo.”, osservò Weiss, pronta se necessario a usare altri glifi. La faccia di Neo le disse di averci azzeccato.

 

“ Concordo.”, disse la fauna dai capelli neri unendo le proprie spade preparandosi a sparare uno slash d'Aura. In quel momento sentirono lo sparo. Girandosi nella direzione del suono videro Ruby tenersi lo stomaco dolorante mentre la bambina presa da Neo si trasformava in Jack. Nessuna sorpresa onestamente. La giovane killer si buttò nuovamente contro Ruby, che stavolta era preparata e bloccò espandendo la sua Aura.

 

“ Ora hai superato il limite, nana.”, ringhiò la rossa sfoderando Crescent Rose e ricoprendola con un potente alone rosso.

 

“ Non hai visto niente, troietta.”, la intimò Jack prendendo uno dei suoi coltelli accoppiandola alla pistola. In un istante, le due si erano trasformate in un vortice di furia assoluta, lame contro lame in una sfida di pura velocità.

 

Jack continuava a sparare a Ruby quando poteva, sfruttando ogni suo vantaggio. E ne aveva molti: dimensioni più minute, forza fisica maggiore e armi decisamente più adatte a un corpo a corpo rispetto a una falce/ fucile realizzata per distruggere Grimm in gran numero. Superò la guardia di Ruby nonostante le sue precauzioni per il loro prossimo scontro e avvicinando più volte il pugnale al suo collo. Fortunatamente Ruby non aveva passato anni allenando i suoi riflessi per niente e schivava all'ultimo, ma era praticamente giocare al gatto e al topo con dimensioni invertite.

 

La mietitrice provò lo stesso trucco dell'altra volta, un piccolo boost di Aura dopo aver trasformato Crescent Rose nella sua forma di fucile per un colpo contunente, ma Jack si era preparata a sua insaputa con l'aiuto di Roman. Si allontanò per tempo caricando a sua volta le piccole gambe d'energia e sparò in faccia all'avversaria un flusso di nebbia.

 

Per fortuna di Ruby, qualcos'altro giunse in suo soccorso, sotto forma di un piccolo cane nero che morse Jack prima che potesse fare qualsiasi mossa.

 

“ Ah, levati, cagnaccio!”, gridò Jack gettando via il suo assalitore. Quando Zwei atterrò, si mise su quattro zampe ringhiandole forte ed espandendo la sua Aura in un modo che stupì persino Ruby. Quello non era il cagnolino tenero che carezzava sempre: quello era il compagno di un Cacciatore addestrato a massacrare persino i Grimm anziani.

 

Non era l'ultima brutta notizia per Jack e Neo, che dovette schivare un'altra pioggia di frammenti di ghiaccio da parte di Weiss, mentre una certa biondina tornava sulla scena.


“ Sta lontana da mia sorella!”, esclamò Yang tempestando l'assassina dai capelli bianchi di proiettili. Jack si trovò costretta a sparire in una coltre di nebbia, imitata da Neo.

 

“ Merda, di nuovo- ringhiò Blake tra i denti- non possiamo permettere che ci scappino un'altra volta. Troviamole il prima possibile.”.

 

“ Anche se riuscissimo a trovarle, dovremmo combattere in mezzo alle strade, qualcuno si farà male.”, ragionò Weiss.

 

“ No, ho incontrato Glynda, le ho detto cosa stava succedendo. Stanno già isolando le strade.”, rassicurò Yang.

 

“ Ben fatto, Yang. Ora possiamo combatterle senza problemi, non possiamo permettere che finisca come le altre volte.”, ordinò nuovamente Ruby e subito il team si gettò nelle strade ed espandendo la loro Aura per trovare quelle due. L'inseguimento fu lungo e intricato, più di una volta rischiarono di perdersi e le loro avversarie erano brave a nascondere la loro presenza.

 

Ma ancora una volta i sensi acuti di Blake fecero il miracolo e le raggiunsero in un vicolo, già armate e pronte al combattimento.

 

“ Venite con noi e non vi faremo del male.”, propose Weiss sfoderando Myrtenaster e puntandola contro Neo, che a sua volta sfoderò il suo spadino dall'ombrello.

 

“ Buffo, stavamo per proporvi la stessa cosa. Ma a essere onesta avete esaurito la nostra pazienza.”, sibilò Jack infilando una mano nel suo logoro mantello. Sotto lo sguardo irato del team RWBY, la bambina prese una vecchia lanterna.

 

“ Weiss, circondala di glifi, dev'essere un'esplosivo.”, disse Ruby vedendo quell'affare. Non perdendo tempo, la compagna obbedì e creò una barriera attorno Jack. Avrebbe dovuto fermare anche un'esplosione progettata per distruggere edifici, ma purtroppo non era quello lo scopo delle due allieve di Roman.

 

" Darkened Misty Metropolis." pronunciò la misteriosa Grimm, e dall'oggetto si dipanò una fitta nebbia che l'avvolse assiame a Neo, alle quattro Cacciatrici e al loro cagnolino.

 

" Questa... non è la sua semblance- si rese conto Ruby, analizzando la misteriosa tecnica e rendendosi conto che qualunque cosa emanasse, non era Aura- presto, sparatele prima che abbia finito!". Le altre ragazze non se lo fecero ripetere due volte e scaricarono tutta la loro potenza di fuoco sulle due pupille di Roman. Per svariati secondi l'unico rumore nel vicolo fu il suono di spari e mini esplosioni di Polvere, poi più niente, a regnare in quell'angolino di Vale furono solo la nebbia e un inquietante silenzio.

 

 


 

Pochi secondi dopo, da un'ombra di un edificio vicino emerse la figura alta e slanciata di Raven Branwen, vestita con il suo abbigliamento da battaglia nero e rosso e la sua maschera di Grimm davanti al volto. Da sotto di essa, si sentì uno sbuffo seccato.


 

"Un portale dimensionale...no, una vera e propria dimensione parallela, seppure in miniatura. Tch, ci avrebbe mai detto che un topo di fogna come Torchwick avrebbe trovato delle alleate tanto pericolose- mormorò a metà tra il sorpreso e lo sprezzante- Yang, possibile che ogni volta che credo che stai facendo un passo avanti, devi farne due indietro? Quando imparerai a cavartela da sola? O è il tuo gruppo che t'impedisce di avanzare come dovresti?" Si mosse verso la nebbia che ancora avvolgeva il vicolo come un velo di inquietante mistero, ma nel momento in cui fece per entrarvi, una presenza si palesò alle sue spalle, potente e opprimente come nessun'altra che avesse mai sentito prima.
 

Prima che l'ex Cacciatrice ebbe anche solo il tempo di prendere la sua fidata arma, una mano corazzata la prese dritta per il collo e la sbattè contro il muro più vicino, trattenendola dal liberarsi. E ci provò, diede continui strattoni e diverse ondate d'Aura una più forte dell'altra, ma sebbene tremante, quella presa non perse forza. Il responsabile era una figura in armatura nera, così imponente da torreggiare addirittura su Raven, che si ritrovò a fissare le orbite luminescenti di una maschera da teschio.

 

Decorato anche con un possente spadone tenuto sulla sua schiena ed emanante un'energia più simile a un abisso che alle riserve d'Aura di un qualsiasi Cacciatore, il carceriere della donna sembrava un emissario dell'oltretomba salito sulla terra per reclamare le anime dei malvagi.

 

“ Scusa i modi bruschi, Raven, ma non avevo intenzione di attendere ulteriormente per questo scontro”, proclamò solenne King Hassan, prima di venire avvolto da fiamme azzurre assieme alla sua nuova preda.( qui chiudo il capitolo, lo scontro è tutto nel capitolo 21). Quando Glynda, accompagnata da svariati apprendisti Cacciatori arrivarono sulla scena del crimine, trovarono solo un'orribile e inspiegabile paura.

 

“ C- cos'è successo?”, sussurrò la strega. Dietro di lei Emil mostrò uno sguardo, sperando che King Hassan svolgesse il suo lavoro in fretta e che Ruby, ovunque fosse, stesse bene.

                                                                                                                                   *****

Salve a tutti, spero di non essere in terribile ritardo e che questo capitolo, dedicato al compleanno di Ruby, sia di vostro gradimento. Se doveste notare qualsiasi errore o elemento che per un motivo o per l'altro non vi piaccia, ditemi e farò quello che posso per rimediare. Che dire, qua cominciano le battaglie che vi prometto da un pò, comincierò a lavorarci sin da subito( fortunatamente almeno la parte tra Raven e King Hassan è già finita). Concludo augurandovi di godervi appieno il prossimo volume di RWBY, ho già cominciato il rewatch e ho grandi speranze per questa stagione, tra lo sviluppo dei miei personaggi preferiti e taaaaaanta azione. Tra l'altro, visto che ovviamente più d'uno scapperà dal raid e Lionheart si costituirà a breve, e si saprà, sto considerando di annullare il Vytal Festival. Voi volete ancora vedere la mia versione del torneo, o preferite mi concentri su robe più... politiche? Fatemi sapere e a presto (1) Non so ancora se Neo può parlare o no, per sicurezza la faccio comunicare nel linguaggio dei segni al momento.

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Capitolo 21
*** Assalto- parte seconda ***


Era bastato poco per rendere una situazione relativamente tranquilla piena di tensione ed estremamente pericolosa. Nella fattispecie il rapimento di quattro ragazze un po' troppo famose, di cui non era rimasta traccia.

 

Da un piccolo esercito di difesa preventiva( i cui responsabili si stavano per lo più rilassando), la presenza degli apprendisti Cacciatori a Vale si era rapidamente trasformata in una squadra di ricerca. Praticamente ogni singolo studente di Beacon e anche quegli in visita erano in una piazza a fronteggiare Glynda Goodwitch e Joseph Baker, il loro viso estremamente serio e preoccupato.

 

 

“ Ragazzi, sapete già cos'è successo: dopo aver essere state attaccato da Neo Politan e Jack lo squartatore(1), il team RWBY è sparito neanche mezz'ora fa. Potrebbe essere un piano della White Fang per prendere Weiss Schnee e Blake Belladonna in un colpo solo, tirando in mezzo anche le rispettive partner, o qualcos'altro, non possiamo essere certi. Ciò che conta per il momento è ritrovarle tutte e quattro il prima possibile. Sono stato chiaro? ”, ordinò il commissario alla folla di studenti davanti a lui con autorità impeccabile.

 

“ SI', SIGNORE!”, urlarono tutti i giovani Cacciatori all'unisono, prima di sparire all'istante lasciandosi dietro solo un refolo di vento. I due professionisti restarono quindi a discutere di quel disastro.

 

“ Joseph, dove diavolo pensi che siano finite?”, domandò Glynda al commissario una volta che furono da soli, il suo tono incredibilmente preoccupato, d'altronde non era mai successo che un intero team venisse catturato durante un simile spiegamento di forze.

 

“ Non ne ho idea. Ho già visto scene del crimine che apparentemente non avevano indizi... ma qui non ci sono veramente indizi, neanche dei fottuti residui di Aura. Ed era già successo quando mandarono due assassini a uccidere la spia di Vlad. Sparirono davanti a tutti.”.

 

“ Ah, ovunque sia, Summer vorrà la mia testa.”, si lamentò la strega trattenendo le lacrime. Aveva deluso una delle sue migliori amiche di sempre, una ragazza straordinaria che l'aveva aiutata durante gli anni d'accademia. Ma doveva rimediare subito, avrebbe trovato Ruby, Yang e le loro compagne a forza di scavare per tutta Vale.

 

Mentre i due Cacciatori professionisti riprendevano a loro volta la ricerca, Cinder osservava curiosa appoggiata a un lampione insiema a Diarmuid e Astolfo. Erano interessati più alle ragazze che avevano attaccato il team RWBY piuttosto che alle stesse. Non sapevano ci fossero stati ordini a riguardo.

 

“ Che ne pensate, opera di Jack?”, domandò la bruna. Non sapeva di effettivi ordini per occuparsi del team RWBY, ma aveva senso. La più piccola del gruppo si era già scontrata due volte col team, e la leader era stata ammessa a Beacon proprio per aver affrontato Roman.

 

“ Senza alcun dubbio. E mi stupisco personalmente che quelle ragazze riescano ancora ad affrontarla così facilmente.”, rispose Astolfo, sinceramente ammirato dai membri del team RWBY.

 

“ Jack ha perso l'abilità di far scordare ciò che la riguarda. In questo modo Ruby e le altre hanno potuto formare un piano a lungo andare.”, ricordò Diarmuid. Le ricordavano alcuni dei suoi vecchi compagni.

 

“ Ma perchè andare contro di loro? Anche uccidendole il piano non cambierebbe, né potrebbero aiutare. E soprattutto perchè sono a Vale? Sarebbero dovute rimanere al rifugio per respingere l'assedio.”, osservò Cinder. L'idea migliore che le veniva in mente è che Roman le avesse allontanate apposta. Il signore del crimine di Vale sapeva affezzionarsi piuttosto facilmente a volte.

 

“ Vorrei saperlo. Purtroppo dovrete cercarle da sole. Io devo affrontare l'ultima missione affidatami dalla nostra amata signora.”, disse Diarmuid con tono estremamente sarcastico. Il suo tono faceva capire che erano ordini tutt'altro che graditi. Come praticamente tutti quelli dati da Salem. Che razza di umiliazione.

 

“ Il sogno di cui ci parlavi?”, domandò ancora la ragazza, ricordando quanto gli era stato già detto quella mattina.

 

Diarmuid diceva di aver ricevuto ordini in sogno( cosa abbastanza comune per i servant grimmificati, che la sopportavano molto male) da... qualcosa. Collegato a Salem.Avrebbe dovuto incontrare una certa persona nella foresta di smeraldo. Qualcuno di cui aveva sentito parlare non poco.

 

“ Sì, Raven Branwen, l'attuale Dama della primavera e leader della tribù Branwen, è in zona... e devo andare a parlarle.”, sospirò il cavaliere. Aveva sentito di quella donna ed era una delle ultime persone che avrebbe voluto conoscere. In un istante sparì dalla strada.

 

 

*****

L'interno del rifugio della White Fang era diventato in breve un autentico inferno, e la maggior parte delle forze combinate di Vale, Atlas e Menagerie non era neanche entrata per evitare un sopraffollamento, per impedire le vie di fuga nei tunnel o per svelare subito tutte le loro carte. Già così volavano proiettili ed esplosioni da tutte le parti mentre i Grimm cercavano di posare le zanne sui loro assalitori.

 

Quegli strani Grimm rocciosi non aiutavano di certo. Erano forti, dotati di poteri elementali e tutt'altro che lenti in contrasto con le loro dimensioni. Fortunatamente Siegfried se ne stava prendendo cura a cavallo del suo drago. La possente bestia d'Aura, rimpicciolita per l'occasione alle dimensioni di un Beowulf, voleva per la caverna afferrando uno di quei cosi dopo l'altro e spedendolo in aria, dove venivano distrutti da un fuoco incrociato del drago e dei soldati sottostanti.

 

Peccato che qualcuno lo tenesse d'occhio. Una freccia gli passò vicino proprio mentre tentava una pericolosa manovra per atterrare su un gruppo di golem, facendolo quasi sbattere contro il soffitto. Riuscì a stabilirsi in tempo per fortuna e a riprendere il volo.

 

“ Che diavolo?!”, gridò il cavaliere prima di essere bersagliato da un'altra raffica di frecce. Avrebbe volentieri bersagliato di palle di fuoco chiunque lo stesse attaccando, ma non lo trovava. Vedendo la situazione in cui si trovava il marito, Jeanne amplificò i suoi sensi e controllò l'intero campo di battaglia, vedendo infine il suddetto arciere sulle spalle di un golem.

 

“ EHI, TU!”, urlò all'uomo, formando una sfera di fiamme bianche tra le mani, che si moltiplicò rapidamente in una raffica di palle fiammeggianti diretta contro l'avversario. Questi saltò su un altro golem evitando i frammenti dell'esplosioni e mirando sulla donna

 

“ Proprio lei doveva capitarmi?.”, sbuffò Archer riconoscendola ed evocando stavolta qualcos'altro: una strana spada dalla forma a spirale molto lunga, che tirò come fosse di gomma per poi incoccarla.

 

“ Oh, non ci provare!”, gridò un'altra voce, accompagnata da un'altra sfilza di palle di fuoco. Obbleck saltò rapido davanti ad Archer sbattendolo a terra con la sua mazza infuocata.

 

“ Voi Cacciatori siete i re delle seccature.”, disse questi materializzando una copia dell'arma di Qrow, colpendo il professore con un potente slash d'Aura, schivato all'istante. Quando riconobbe l'arma dell'avversario, per poco non gli venne un colpo.

 

“ H- harbinger? Come fai ad averla?- chiese stupito lo studioso, prima di realizzare - sei stato tu a attaccare Qrow mesi fa, vero?”, chiese con tono più calmo possibile, ricordando cos'era successo all'amico mesi fa. Leggendo il rapporto si parlava effettivamente di un guerriero capace di materializzare le armi altrui, ma non sospettava fosse un mezzo Grimm.

 

“ Indovinato- rispose il Grimm umanoide mettendosi lo spadone/ falce sulla spalla, pronto ad attaccare nonostante l'aspetto rilassato dell'avversario- avevo sentito che fossi un tipo intelligente e le mie fonti non mentivano.”. I due guerrieri si guardarono per diversi secondi, caricando energia dentro il loro corpo, prima che una voce li interruppe.

 

“ Obbleck, lascialo a me!”, intervenne Medea saltando in mezzo ai due contendenti, ribollendo di potere al punto di spaventarli.

 

“ Sicura?- domandò Obbleck, restio a far combattere un'amica da sola- non che dubiti delle tue capacità, ma stiamo parlando del tipo che ha mandato Qrow in ospedale. Un po' d'aiuto non ti farebbe male.”.

 

“ Non preoccuparti, i miei poteri sono molto più adatti contro di lui.”, assicurò la scienziata, attivando la sua semblance a piena potenza. La falce nelle mani di Archer si ridusse in una nuvola di frammenti appena venne avvolto dall'aura annullante di Medea. Archer guardò stupefatto la sua mano ora vuota.

 

“ Oh,cazzo...”, imprecò, prima di dover schivare una serie di laser da parte della scienziata, seguiti da fulmini. Ogni tentativo di creare altre armi fu vanificato dalla semblance di Medea, che disperdeva l'energia nel momento stesso in cui si aggregava. Disarmato, non potè fare altro che scappare e prendere le armi dei caduti, tentando a volte di lanciare vari proiettili distrutti sul momento da un semplice impulso d'Aura. Poco lontano i colleghi della donna se la cavavano altrettanto bene.

 

Vlad dal canto suo era decisamente grato che ci fossero più Grimm e robot che fauni. Da quando era diventato un Cacciatore, aveva riscoperto un certo gusto nella lotta. Nonostante fosse ritenuto tra i più abili strateghi di Remnant, specie quando si trattava di preparare il campo di battaglia, trovava grande sollievo nel poter semplicemente spegnere il cervello e trasformare in brandelli bestie d'ogni genere, come stava facendo in quel momento mulinando con destrezza Valacchia.

 

Non era nuovo a uccidere membri della sua stessa specie, ma avrebbe voluto evitare in quel momento. Bloccò il pugno di un golem per poi infilzarlo e trasformarlo in un groviglio di pali, che si diressero contro le altre creature e robot, trapassandoli all'istante.

 

“ Generale!”, gridò uno dei suoi uomini, un fauno caprone piuttosto giovane dall'espressione piuttosto preoccupata e armato con una grossa mazza.

 

“ Mata, che succede?”, chiese il suo superiore.

 

“ Altri di quei cosi stanno arrivando.”, disse il ragazzo indicando un nuovo gruppo di golem molto consistente, che si dirigeva proprio su uno schieramento di soldati Menageriani.

 

“ Schema gamma, ora!”, ordinò il fauno pipistrello. In un istante tutti i fauni nelle vicinanze al suo comando si disposero a cerchio, cui le creature di roccia corsero attorno. Il più grosso di quei mastodonti sparò una sfera di ghiaccio dalla bocca, ma uno dei soldati tirò fuori un bazooka, riducendo il proiettili in migliaia di frammenti. Decine di lance si alzarono quindi contro gli esseri di rocca, emanando potenti proiettili energetici che trapassarono un automa dopo l'altro.

 

All'interno del gruppo si trovava inoltre uno spazio vuoto. Vlad l'aveva già infuso di Aura e creò un tentacolo appuntito infuso di Polvere congelante, che infilzò un Nevermore sul colpo, trasformandolo in ghiaccio che divenne a sua volta base per altri pali, tutti diretti sui golem.

 

“ I guerrieri di quest'epoca sono davvero impressionanti.”, commentò una figura nera ai lati del campo, osservando il tutto, impressionato.

 

“ Ti godi lo spettacolo, alchimista?”, domandò una voce accanto, rivelando Gilgamesh con un ghigno beffardo, intento a sua volta a osservare i vari combattimenti.

 

“ Non posso negare che le loro tecniche posseggano un loro fascino. E l'amore che mettono nel creare le loro armi è quasi lo stesso che ho io con le mie creature.”, affermò Avicembron.

 

In quel momento i due servant videro passare Iskandar, il sorriso del re degli eroi si allargò ulteriormente, prese da una spada da un portale e si mise in posizione per partire.

 

“ Io purtroppo devo andare, a dopo.”, disse correndo via con un potente scatto d'Aura.

 

“ A dopo, Vostra maestà, io cercherò di farmi notare.”, disse il caster creando un sasso tra le mani. A detta di Salem aveva avuto bisogno di pochissimo tempo per scoprire la sua semblance, la capacità di manipolare il terreno come preferiva, dandogli opzioni in attacco, difesa e soprattutto nella creazione dei suoi capolavori. Con l'aggiunta della Polvere, era riuscito a farli più forti e numerosi che mai.

 

Alcune delle sue nuove creazioni si alzarono dal terreno prendendo posizione attorno a lui, uno di essi particolarmente luminoso. A sufficienza da attirare le attenzioni di Siegfried, che non esitò a far sparare una sfera di energia al suo drago.

 

“ TU?!”, gridò il cavaliere attivando della Polvere di tuono dentro Balmung. La sua cavalcatura si illuminò di fulmini e ne sputò uno dritto sulla barriera creata da Avicenbron. I quattro golem presenti si fecero avanti per bloccarla, ma furono ridotti in centinaia di frammenti. Un ulteriore assalto del dragò frantumò quella piccola protezione e Siegfried saltò sul caster.

 

“ Sbrigati, o Vale soffrirà un fato molto peggiore di questo piano di terz'ordine.”, disse il Servant.

 

“ Di che parli?”, domandò il cavaliere dai capelli albini.”

 

“ Ti ricordi la mia creazione più grande? Il nuovo Adamo?!”.

 

“ L- lo stavi già ricreando?”.

 

“ Sì, in questo momento è nascosto da qualche parte nel sottosuolo di Vale, nutrendosi di Polvere. Neanch'io so dove sia. Ma se mi uccidi...”.

 

“ Grazie dell'avvertimento, vecchio amico mio. Ti assicuro che sarò rapido.”, concluse Siegfried avvicinando la lama al suo collo.

 

Purtroppo qualcun altro vide quanto stava succedendo. Emerald e Mercury dall'inizio della battaglia avevano messo a frutto tutto l'allenamento di Salem, gettandosi tra le file dei soldati e affrontandone in gran numero senza troppe difficoltà, nonostante il fuoco pesante. Ma non ci voleva molto a capire quanto fossero in svantaggio, era solo questione di tempo prima della sconfitta. Per fortuna Salem l'aveva previsto e aveva pensato a uno schema, serviva solo una scusa per metterlo in atto.

 

Involontariamente, Siegfried aveva dato quella scusa ai due ragazzi nel tentativo di salvare Vale dall'ennesima minaccia. Guardando il cavaliere chino su Avincenbron, Emerald sussultò.

 

 

“ Mercury! ”, gridò la giovane ladra sgozzando un uomo di Iskandar e indicando la scena, avendo capito cosa Avicenbron voleva fare.

 

“ Lo vedo, non possiamo lasciare che si faccia uccidere. Tu preparati a eseguire il piano di fuga, ormai è finita.”, commentò il giovane assassino sparando una raffica di proiettili turbinanti contro Siegfried. La sua Aura assorbì l'impatto tranquillamente, ma venne comunque sbalzato via di qualche metro. Quando si rialzò, la coda si illuminò d'Aura e gli occhi divennero più simili a quelli di un rettile, illuminati dall'energia che scorreva nel suo corpo.

 

“ Ragazzo, stai giocando con forze che non conosci!”, sibilò il fauno coccodrillo guardando l'albino e ringhiando.

 

“ L'unica cosa che conosco è che non posso permettermi di perdere qui.”, disse sardonico il giovane combattente gettandosi contro Siegfried. Prima che questi però potesse levarglielo di dosso, Mercury sparì in una nuvola di fumo.

 

“ Cosa?”, si chiese ammutolito. Ma non potè interrogarsi oltre che venne atterrato da un gruppo di Creep e fu costretto a costruirsi una via a suon di fendenti. I suoi compagni affrontavano problemi simili... tranne una.

 

Atlanta aveva partecipato a innumerevoli battaglie, qualcuna anche più caotica di quella, in genere dalle retrovie per offrire supporto. Alcuni scontri li aveva vinti e altri li aveva persi, ma si era sempre fatta valere. Una cosa le accomunava tutte però, praticamente chiunque della fazione avversaria provava a ucciderla. Qui invece... ogni nemico sembrava attaccare chiunque meno che lei, che si trattasse di Grimm, robot o fauni. Ogni proiettile la evitava e nessuno armato per il corpo a corpo le si avvicinava.

 

Sparò velocemente una freccia a un gruppo di robot, distruggendoli in un'esplosione di Polvere. Gli ricordavano qualcosa, ma non riusciva a capire cosa.

 

“ Atlanta, tutto bene?”, le domandò Medea, avvicinandosi al suo fianco, il camice rovinato da frammenti di carne di fauno e materia nera. Sembrava aver corso parecchio, il tutto mentre combatteva a non finire.

 

“ Non va tutto bene, Meda. Va tutto TROPPO bene. Nessuno ha mirato a me da quando è iniziato lo scontro.”, spiegò rapida la fauna prima di incoccare un'altra freccia e colpire un Paladino Atlesiano. Alcuni Borbataskus cominciarono a rotolare verso le due donne, ma una raffica di ghiaccio creata da Medea li fermò sul posto.

 

“ Stavo inseguendo uno dei generali. E penso mi stesse portando da qualche parte.”, spiegò la strega in preda al fiatone.
 

“ Vengo con te.”, disse la leonessa, tornando a sparare frecce contro qualsiasi cosa si muovesse.

 

 

Nel frattempo Adam continuava il suo assalto su Ironwood, accompagnato da svariati Grimm( tutti legati a lui mediante la tecnica insegnatagli da Cinder) e golem che bersagliavano continuamente l'uomo con palle di fuoco. Il generale doveva fare continuo affidamento sul suo addistramento militare per evitare quegli attacchi, ben più pericolosi del fauno. Che sebbene sarebbe stato un facile avversario in circostanze normali, con così tanto supporto era una vera seccatura.

 

“ Te lo concederò, mr. Taurus, per quanto grandi siano i tuoi peccati sei comunque molto testardo.”, disse il moro per distrarlo sparando un altro colpo al fauno, che venne subito lanciato via dall'impatto sebbene avesse bloccato con la sua katana. L'arma si illuminò di un alone cremisi, indicando che la semblance di Adam era attiva.

 

“ E non hai visto tutto, razza di cane degli Schnee!”, gridò illuminandosi di quella stessa luce rossa e caricando uno slash contro l'uomo, che schivò di pochi centimetri per poi sparare altri proiettili, ma altri Grimm si fiondarono su di lui, prendendo i colpi per Adam e mordendo il braccio destro del Cacciatore. Dovette caricare un fiotto d'Aura per liberarsi, ma stavolta si prese il colpo in pieno. Fortunatamente lo danneggiò appena, era abituato a peggio.

 

“ Tutto qui?”, domandò sarcastico, prima di mordersi la lingua, decisamente Qrow l'aveva contagiato.

 

“ Ho appena cominciato.”, assicurò il fauno toro, ordinando ai Grimm di caricare nuovamente. Ma si sentiva sempre più stanco, ormai riusciva a sopravvivere solo grazie ai suoi Grimm, che sembravano sempre più forti. Cominciava a sospettare che Cinder gli avesse detto ancora meno di quanto pensasse... ed era tutto dire considerando che anche di Salem conosceva solo il nome.

 

Si gettò nuovamente contro l'Atlesiano ancora fermo, mirando la lama al suo petto. Digrignando i denti, James mandò un impulso d'Aura contro il braccio spingendo via il Beowulf che lo stava trattenendo. Ora liberato, puntò la pistola contro Adam prima che potesse riutilizzare la sua semblance e lo bersagliò con tutte le munizioni che teneva in canna.

 

“ Mhh, come supponevo. Sei solo un pesce grosso in un laghetto.”, commentò Ironwood deluso prima di abbassare la sua pistola sul cranio di Adam. Ma in quel momento la figura del fauno svanì. Il generale purtroppo non ebbe tempo di capire cosa fosse successo, che dovette difendersi da un'altro attacco di Grimm.

 

Altrove i pesi massimi si stavano affrontando poco lontano, tra armi lanciate ad altissima velocità sull'altro e bagliori di Polvere o Aura.

 

“ ISKANDAR!”, urlò Gilgamesh avvolto da un alone nero e dorato, scontrandosi col generale spada contro spada mentre il terreno sotto di loro si spaccava. Un fendente dopo l'altro mentre il generale e il re si muovevano con destrezza e letalità, i loro piedi si muovevano in una danza che sembrava quasi concordata da ere. E forse lo era per come si guardavano.

 

“ N- niente male!”, disse il guerriero dai capelli rossi schivando un affondo e tentando un contrattacco, subito nullificato da decine armi provenienti dai portali del re di Uruk. Evitate anche quelle, rispose con un getto di fiamme bianche, parate facilmente da uno scudo evocat all'istante dal Re degli eroi.

 

Da lontano Lancelot, che aveva appena finito un branco di Ursa, vide tutto e si preparò ad agire per proteggere il suo vecchio leader, attivando la propria semblance e buttandosi contro Gilgamesh come un missile atomico. L'impatto scagliò entrambi i guerrieri contro una casa vicina, facendola esplodere in migliaia di frammenti. Prima ancora che il fumo seguente si diradò, i due guerreri si scontrarono con una lunga serie di fendenti e sebbene l'abilità nel corpo a corpo di Gilgamesh fosse migliorata, non era abbastanza per il miglior spadaccino del mondo.

 

“ Ah,vedo che hai ancora la tua armatura. E' diventata la tua semblance, immagino.”, osservò il sovrano vestito d'oro, osservando come l'armatura di Lancelot era cambiata dai loro ultimi incontri. Molto meno oscura rispetto al passato e il potere che emanava era decisamente maggiore, in effetti doveva immaginarlo dallo scontro con Iskandar. Il che significava anche che non poteva permettersi di abbassare la guardia. Lancelot in tutta risposta fece un lieve inchino.

 

“ Avete ragione, vostra maestà. E fortunatamente non ha gli stessi difetti della vecchia versione come avrete modo di vedere.”, sorrise il cavaliere lanciando uno slash, parato dallo stesso scudo di prima, spedendoglielo poi contro. Prese quindi un paio di spade e si lanciò in un corpo a corpo devastante, da cui i Grimm e gli ormai pochi membri rimasti della White Fang si allontanarono per sfuggire alle onde d'urto che si stavano generando.

 

 

“ N- non male, Gilgamesh, ma vediamo come te la cavi così.”, commentò Iskandar, attivando a sua volta il Knight of Owner e gettandosi nella mischia col partner, afferrando una nuova raffica di armi finite a terra con incredibile destrezza prima di rilanciarle a Gilgamesh, costretto a saltare per schivare e contrattaccare.

 

“ Pff, che Mi tocca fare.”, si lamentò il servant aprendo un immenso portale da cui uscì un'ascia immensa. I due guerrieri dovettero separarsi per evitare il devastante impatto che ne conseguì, e rapidi come saette bersagliarono l'avversario con una tempesta di proiettili di svariato tipo. La maggior parte rimbalzò sull'armatura di Gilgamesh, ma alcuni si infilarono nelle poche apertura che essa offriva procurando un bruciore non indifferente, facendolo sibilare dal dolore.

 

“ ORA!”, gridò Iskandar creando l'avatar di Siegfried, su cui Lancelot salì infondendovi la propria Aura. Il drago scarlatto venne avvolto dall'armatura del cavaliere e ruggì, prendendo il sovrano di Uruk a pugni e codate per poi stringerlo tra le proprie fauci. La forza di quel nuovo essere era a dir poco devastante.

 

“ Per l'amor del cielo, Iskandar, se devi liberarMi da questa miseria, usa almeno un metodo più dignitoso!”, si lamentò il guerriero nel tentativo di evocare altri portali, ma un altro morso penetrò la sua armatura. Non fosse stato per la sua solita flemma, Gilgamesh non avrebbe esitato a gridare dal dolore.

 

“ Scusatemi, Vostra maestà, spero la prossima volta saremo dalla stessa parte.”, disse Lancelot saltando con Arondlight sfolgorante d'energia pronta a decapitare l'avversario. Ma Gilgamesh non era il padre di tutti gli spiriti eroici per niente. Concentrando la propria Aura sotto di lui formò l'ennesimo portale, da cui emerse la punta di uno strano veicolo e purtroppo sia Iskandar che Lancelot se ne accorsero troppo tardi.

 

' Sono costretto a fuggire ancora una volta, che razza di umiliazione. Ma giuro che sarà l'ultima.', pensò l'antico sovrano facendo emergere finalmente la sua arma, che si rivelò essere una specie di rudimentale aereo senza calotta e con svariate ali simili a una farfalla. In un istante, il retro si illuminò ad un punto da abbagliare quasi tutti i fauni presenti e partì verso uno dei buchi aperti dell'inizio scontro, scaraventando via sia Iskandar e Lancelot

 

Nel frattempo Medea ed Atlanta avevano raggiunto Archer dentro un treno rotto, rimasuglio dell'attacco di Grimm che aveva ridotto quella zona in terra di nessuno. Atlanta entrò per prima puntando una freccia al buio, ma notò un brillio. Avvicinandosi notarono una specie di bolla rosa scuro fluorescente.

 

“ Cos'è?”, domandò Medea, osservando quello strano oggetto fluorescente. Sembrava quasi un organo vitale. Fu una voce familiare a risponderle.

 

“ Un teletrasporto, per quanto limitato. L'ho scoperto in alcune mie missioni per Alaya e l'ho copiato”, chiarì Archer apparendo dietro il duo, che gli puntò subito le armi contro per qualsiasi evenienza.

 

“ Emya, cosa vuoi veramente?”, domando la scienziata, ricoprendosi di energia elementale e pronta ad amplificare la sua semblance, se necessario.

 

“ Sebbene debba obbedire agli ordini di Salem, ho un limitato grado di autonomia. Quest'affare permetterebbe a chiunque abbia i dispositivi appositi di tornare qui. E' così che ho salvato due dei nostri collaboratori umani al porto.”, spiegò mesto il servant.

 

“ Volevi lo distruggessimo.”, capì Atlanta, non abbassando però la guardia. Dopotutto aveva avuto incontri non esattamente salutari con i simili di Archer.

 

“ E anche mettervi in guardia. Quello che è successo finora è solo uno scherzo. Noi siamo solo degli esperimenti con abilità e Noble Phantasm indeboliti, Salem sta perfezionando le tecniche di evocazione e corruzioni. I servant che arriveranno saranno ancora più forti. E con loro al comando, persino i normali Grimm diventeranno una minaccia ben peggiore.”, disse il Counter guardian mettendosi una mano sul fianco.

 

“ Fortunatamente stiamo lavorando da anni a un piano per entrambi i pericoli. E sta per compiersi.”, lo informò Medea, ripensando ai frammenti di Grimm ricevuti poche settimane fa in attesa nel suo laboratorio. I resti di una creatura fatta di disperazione che avrebbe potuta portare tanta speranza.

 

“ Va benissimo.”, disse Atlanta, caricando una freccia incendiaria e distruggendo quell'impianto rosa con un'esplosione. Prima che potesse però voltarsi verso Archer per fare la stessa cosa, il misterioso spadaccino era già sparito. Fu comunque l'ultimo incontro importante di quel giorno.

 

Ci vollero ancora diverse ore, ma alla fine non restarono più Grimm e tutti si arresero. Gli ufficiali guardarono tristi mentre i morti venivano stesi in mezzo alla foresta, i corpi martoriati coperti da un velo e i colleghi intenti a rendergli onore come potevano.

 

“ Non è stato facile, ma ce l'abbiamo fatta.”, domando il capitano Azure, saricoperto dai resti di diversi golem. I suoi uomini, insieme ai soldati, tenevano sotto tiro gli ultimi membri della White Fang e Roman. Il ladro aveva combattuto bene a modo suo, ma alla fine era stato sopraffatto dai soldati di rango più alto.

 

Poco lontano Vlad, Iskandar e i rispettivi team sedevano ai bordi di una delle buche aperte per entrare.

 

“ Sembra di sì, ma sento avremmo potuto fare di più.”, rispose Iskandar piatto. Non riusciva a sentirsi del tutto soddisfatto, Gilgamesh era riuscito a scappare ed era almeno per ora il più potente dei soldati di Salem. Era certo che dopo un breve periodo di pace sarebbe tornato all'attacco.

 

“ Possiamo andare a riposarci.amico mio, non sottovalutare ciò che abbiamo fatto oggi.”, sospirò Vlad, per una volta ottimista, tenendosi alla sua lancia e la grotta ormai ripulita.

 

“ No, hanno nascosto qualcos'altro in giro.”, intervenne Siegfried, tirando indietro i suoi compagni più stretti.

 

 

“ A che ti riferisci?”, le domandò Lancelot, intento a farsi bendare da Jeanne.

 

“ Una delle creature di Avicembron, quella più grossa per essere precisi.”, spiegò il paladino draconico. Praticamente tutti rabbrividirono, persino Vlad. Si voltarono tutti per assicurarsi che Ironwood o altri non stessero ascoltando e per fortuna non era il caso.

 

“ Fantastico. Dobbiamo sbrigarci a scoprire dove l'hanno messo e distruggerlo.”, sbuffò Iskandar.

 

“Lo diciamo ad Ironwood?”, chiese Atlanta.

 

“ Solo quando saremo tornati a Vale.”, rispose Vlad. Il loro amico era ancora preso dal furore della battaglia e non sapevano come avrebbe reagito sapendo che c'era un'altra minaccia immediata da affrontare. Qualche ora di riposo e avrebbe potuto sapere tutto.

 

“ Dobbiamo trovarlo prima che cominci il Vytal Festival.”, sentenziò Jeanne, spingendo tutti ad annuire. I sette amici si diressero quindi verso i tunnel e uscirono da quel buco puzzolente, c'era ancora tanto lavoro da fare.

 

 

*****

Il team RWBY aveva perso il campo visivo per una manciata di secondi, ma la paura degli orrori che Jack avrebbe potuto scatenare gli avevano fatti sentire come ore. Finalmente però la misteriosa nebbia divenne meno fitta e poterono vedere dov'erano finite.

 

All'apparenza era una normale strada, ma osservando meglio le ragazze poterono vedere segni di usura del tempo, la totale assenza di negozi, finestre mezze rotte e lampioni, che non si usavano in tutta Remnant da decennni. Per di più l'aria che si respirava era a dir poco tossica, sembrava avessero buttato spazzatura dappertutto e invece di portarla via l'avessero nascosta sotto l'asfalto.

 

“ D- dove siamo?”, sussurrò Blake, mettendosi in posizione di guardia per ogni evenienza.

 

“ Ci ha teletrasportati a Mantle?”, ipotizzò Weiss notando lo strano aspetto della strada in cui si trovavano, simile alla vecchia capitale di Solitas. Ma era troppo vecchio anche per essere Mantle, neanche lì usavano ancora i lampioni.

 

 

 

“ Ma se anche fosse la semblance di Jack era manipolare la nebbia, non ho avvertito alcuna Aura in quello che ha fatto. E da quanto ho sentito, certi dispositivi di teletrasporto sono appena dei prototipi.”, affermò Ruby, ricordando la sensazione che aveva avuto scannerizzando quell'attacco.

 

 

“ Beh, le altre volte hanno dimostrato che non si possono sistemare semplicemente con qualche proiettile, quindi saranno ancora in giro.”, disse invece Yang con tono seccato ripensando ai loro vecchi incontri, mentre Zwei emise un ringhio.

 

Il gruppetto formato da quattro apprendiste Cacciatrici e un cane cominciò a muoversi, compatto come non mai e guardando per qualsiasi possibile imboscata. Si aspettavano tutte e quattro di essere viste e non a torto.

 

“ Ho sempre odiato i cani. Mi mordevano in continuazione.”, sussurrò Jack da un tetto osservando i suoi cinque obbiettivi.

 

“ Per non parlare di come sbavano.”, gesticolò Neo accanto con un'espressione disgustata. Ma non erano lì per parlare di cani. Dovevano prendere merce di scambio per liberare Roman nel caso venisse catturato.

 

“ Tornando al piano, bisogna dividerle. Evocherò qualche Grimm.”. Uno dei soliti portali di Jack si aprì,e ne emersero varie creature, tra cui un Beringel( a volte sopramminominato BK), un Grimm gorilla dotato di grande forza e agilità. Il bestione ruggì fragorosamente attirando l'attenzione dei suoi obbiettivi.

 

“ Oh, mamma.”, sussurrò Yang. Ora avrebbe tanto voluto portarsi dietro Gear Celica. Il gorilla saltò direttamente sulle ragazze, costrette a separarsi per evitare l'impatto: Yang, Ruby e Zwei da una parte, Blake e Weiss dall'altra.

 

“ Ce ne sono altri!”, urlò quest'ultima notando l'apparizione di altri Nevermore e Creep rispettivamente a mezz'aria e a terra. Non perdendo tempo, ricoprì Myrtenaster di Polvere tonante e lanciò una serie di saette, che colpirono quelle specie di coccodrilli a due zampe e deflettero le penne dei Nevermore. Neo però le apparve davanti all'improvviso, spedendola via con un fendente.

 

Blake si ritrovò da sola a occuparsi dei Grimm, tagliando Creep dopo Creep mentre usava i suoi cloni per evitare gli attacchi dall'alto fino a quando la via non fu finalmente libera e potè caricare uno slash verso l'alto, che tagliò un Nevermore.

 

' Se devo prenderli tutti così esaurirò l'Aura. Devo aiutare Weiss.', decise la mora correndo verso Neo, riempiendola di proiettili mentre duellava con l'albina. Approfittando del tempo concessole, questa attivo la Polvere nel suo fioretto, formando una lama dritta di ghiaccio attorno a quella normale.

 

“ Provaci ora, stronzetta.”, sibilò avanzando contro Neo. Questa parò col suo ombrello ogni fendente, lanciando onde d'urto per tutta la zona. Era un duello alla pari per abilità e forza.

 

' E' brava. Non per niente è stata allenata da Lancelot.', pensò la ragazza estraendo la propria spada dall'ombrello e tentando un doppio assalto, vanificato però da Blake.

 

“ Lasciateci subito andare.”, intimò la fauna prima di ricevere un calcio negli stinchi. Il successivo fendente venne evitato grazie a un clone e quella danza mortale ricominciò a pieno ritmo.

 

 

 

Dall'altro lato la situazione non era meno frenatica. Zwei si stava occupando della maggior parte dei Grimm sbranandoli fino all'ultimo, mentre Yang era costretta in un corpo a corpo contro il Beringel, evitando un pugno dopo l'altro e mirando al teschio dell'essere appena poteva con proiettili potenziati dai glifi.

 

“ Papà aveva ragione, combattere questi cosi è un incubo.”, disse la ragazza ripensando ai racconti di Taiyang. A detta sua quei primati erano un terribile mix di forza e agilità, e aveva ragione. Fu costretta a schivare un altro pugno, seguito da un morso. Provò a formare un glifo sul pugno per contrattaccare e lanciandosi in salto riuscì in effetti a fratturargli la mascella. Il Beringel però si limitò solo a urlare più forte e a lanciarla contro un muro vicino.

 

Poco lontano una lotta più raffinata, ma non per questo meno letale, continuava tra Jack e Ruby. La piccola Grimm mulinava i suoi coltelli come un vortice di pura malizia, obbligando il suo nemico a muoversi in continuazione per evitare e rispondere a suon di proiettili, che però venivano ammortizzati da una barriera di nebbia. Sembrava essere diventata ancora più forte da quando erano arrivati lì.

 

“ Jack, che diavolo vuoi da noi?”, gridò la mietitrice all'assassina durante un brevissimo momento di pausa, tenendola sotto tiro e cercando di nascondere la stanchezza. Jack però non si fece il minimo problema a nascondere l'odio che provava in quel momento per lei.

 

“ Mi servite per liberare papà.”, ribadì questa prendendo il suo revolver e bersagliandola con pallottole avvolte da una nebbia infuocata. Ruby attivò in risposta la sua iper velocità.

 

“ Pensi davvero ti aiuteremo a liberare quel porco?!”, gridò stizzita raggiungendo un tetto avvolta da un vortice di petali e lanciando uno slash d'Aura evitato all'ultimo da Jack, ma che lasciò un largo cratere nella strada.

 

“ Lo so benissimo, sarete solo merce di scambio.”, chiarì l'albina lanciandole tutti i suoi coltelli. Ruby schivò appena ancora, prima di rispondere con una raffica di proiettili. La mano di Jack, libera dalle sue armi, si trasformò nella bocca di un Beouwolf.

 

' C- cosa?', pensò la giovane leader spostandosi di lato quando quella si allungò, mancando di pochissimi centimetri un morso. Caricando Aura in Crescent Rose, sparò un nuovo potentissimo slash contro l'avversaria. Jack questa volta se lo prese in piena faccia. Approfittando del suo momento di stordimento, Ruby caricò delle pallottole gravitazionali versione extra strong e si lanciò davanti a Jack con uno scatto per poi sparargliele dritti nel petto, nella speranza di ucciderla una volta per tutte

 

Ancora una volta però l'inquietante bambina riuscì a sorprenderla. Formò un altro portale, da cui uscì un enorme Lancer, una vespa gigante corazzata, che sparò il proprio aculeo contro Ruby. Una visione sufficiente a spaventare l'altra combattente lì accanto.

 

“ RUBY!”, gridò Yang distraendosi dal suo scontro e prendendo quasi in pieno un pugno, ammortizzandolo appena con un glifo. Fortunatamente Ruby non era impreparata e riuscì ad evitare quella tempesta di pungiglioni e a portarsi davanti alla creatura, piantandole la lama dritta nel cranio e sparando nuovamente. Tutta la superficie dell'insetto venne trapassata da parte a parte.

 

“ Jack, dove sei?”, gridò atterrata. La risposta dell'assassina non si fece attendere, e un velo di nebbia si strinse al suo collo come una catena, che prese fuoco in breve sulla pelle della povera Cacciatrice. Zwei intanto aveva finito con le proprie prede e vista la propria padroncina in pericolo saltò su Jack, solo per finire in una strana massa apparsa all'improvviso. Erano... bambini?!

 

Erano tanti, identici a un Grimm come Jack e sporchi all'inverosimile, con uno sguardo vacuo. Si diressero verso il corgi, Zwei però non si fece intimorire e si gettò nella mischia, mordendo chiunque gli capitasse a tiro con più furia che mai, fino ad arrivare al centro di quell'incubo. Jack, ovviamente, che sparò dritta al cane. Questi schivò nuovamente e si buttò contro di lei, mordendole lo stomaco con ferocia inaudita. Al punto da bucare lo scudo che la proteggeva e infilare la propria Aura nella sua carne.

 

“ AAAARGH, NON UN'ALTRA VOLTA!”, gridò ancora l'assassina, stavolta in preda a un bruciore devastante. Colpì il cranio di Zwei con i suoi coltelli, ma non riuscì a oltrepassare la difesa della sua Aura e il cagnolino non mollò la presa. I suoi bambini si erano nel frattempo diretti contro Ruby, che restò paralizzata alla loro vista.

 

“ C- che diavolo sono?”, sussurrò terrorizzata guardando quei corpicini emociati che si avvicinavano verso di lei come zombi. Fece per riprendere Crescent Rose e spararli, ma... colpire dei bambini, per quanto mostruosi?

 

“ Aiutaci.”, implorarono quegli esseri con un tono disperato, sembrava davvero quello di qualcuno che non mangiava da mesi, se non anni. Il suono era quello di una lama in gola. Fortunatamente per la mietitrice, un corpo nero e bianco cadde di peso su quell'orda di corpicini malati trasformandoli in una poltiglia dello stesso colore. Dall'altra parte si trovava Yang, gli occhi color rosso sangue e avvolta da un alone di fiamme dorate, oltre che un fiatone pesante come non mai. Ruby riconobbe subito quell'aspetto.

 

Lo stato ultimo della sua semblance, con cui poteva arrivare a distruggere Grimm con un tocco( non contando neanche l'allenamento degli ultimi mesi)... e anche il segnale che ormai era agli sgoccioli, mentre quei cosi tornavano a rigenerarsi, materializzando per di più coltelli e pistole come quelli di Jack. Dovevano finirla subito.

 

“ R- Ruby, dimmi che hai un piano.”, disse tremante Yang, sentendo le proprie riserve esaurirsi ogni secondo di più. Ruby avvertì lo stesso e pensò in fretta. Ormai potevano solo colpire duro e sperare che bastasse a concludere lo scontro.

 

“ BURNING ROSE!”, gridò la rossa a squarciagola. La sorella riconobbe subito l'ordine ed afferrò la sorella minore per il mantello, alzandola in aria e lanciandola contro lo stuolo di nemici. In volo Ruby cominciò a roteare su sé stessa attivando la sua semblance a piena potenza e ricoprì d'Aura la lama di Crescent Rose. Quando il Beringel si alzò, l'ultima cosa che vide fu un vortice rosso di petali che lo tagliò in due assieme a quelle sottospecie di zombie. Atterrando, la rossa vide ai suoi piedi Zwei, spedito lì da Jack stessa, che si era in qualche modo ingrandita, irrobustendo le braccia con protezioni ossee appuntite e ali da pipistrello.

 

“ Quelli erano i miei amici. Non avranno mai la pace, solo dolore.”, sibilò minacciosa, prima di venire raggiunta da Neo, apparsa nella sua solita tempesta di vetro. Anche Blake e Weiss apparvero dietro le compagne di squadra, tutte col fiatone.

 

“ Come state?”, domandò la fauna gatta. Lei e l'erede degli Schnee avevano qualche graffio causato da Neo o dai Grimm, ma per il resto stavano abbastanza bene. Era comunque chiaro non sarebbero durate a lungo come le loro compagne.

 

“ Insomma, sono quasi agli sgoccioli, e Ruby non messa è molto meglio.”, informò Yang ansimando, pur cercando di mostrarsi forte di fronte ad amiche e nemiche.

 

“ Neanche Neo è messa così bene, possiamo farcela.”, affermò Weiss decisa. La loro leader annuì, quasi rinvigorita da quegli inaspettati quanto graditi rinforzi.

 

“ CHECKMATE!”, gridò Ruby. Riconoscendo l'ordine per la formazione ideata pochi mesi prima, Weiss creò un glifo d'accelerazione sotto sé stessa e Blake, che si diressero contro le due ragazze a velocità folle in un grande spettacolo di abilità. Sia Neo che Jack fecero del loro meglio per contrastarle in un rapido vortice di fendente, ma stavolta le due avevano un assoluto vantaggio in pura velocità al punto di evitare anche qualsiasi tentativo di attivare le loro semblance e rompere anche l'armatura improvvisata di Jack. Yang si unì subito colpendo Jack con proiettili potenziati dalla sua semblance.

 

“ ICEFLOWER!”, gridò nuovamente la leader in rosso. Weiss creò rapidamente un altro glifo davanti alla bocca da fuoco di Crescent Rose, da cui partirono proiettili avvolto da una sfavillente luce azzurra.Blake si tolse dalla traiettoria del nuovo attacco, che colpì in pieno Jack e Neo, ricoprendole di ghiaccio e bloccandole a terra. Per un momento il team RWBY fu tentato di esultare, ma la minuta assassina non aveva ancora ceduto.

 

Sotto lo sguardo orripilato delle nemiche si avvolse di liquido nero, che assunse lentamente la forma di tentacoli e zanne. Le mani delle ragazze cominciarono a tremare nel goffo tentativo di mantenere la presa sulle loro armi.

 

“ Oh, dei.”, sussurrò Yang mentre quell'abominio si allargava ulteriormente, fino a torreggiare su di loro, lo sguardo della serial killer una maschera di dolore e rabbia.

 

“ Non vi permetterò di prendere... PAPA'!”, urlò a pieni polmoni( o qualsiasi cosa avesse) la creatura, lanciando diversi tentacoli contro le quattro ragazze, stringendoli in una presa quasi liquida eppur devastante che distrusse gli ultimi rimasugli della loro Aura.

 

Il team fece del proprio meglio per liberarsi, ma senza Aura era come nuotare in una vasca di gelatina putrida. Era praticamente disperazione allo stato liquido quella in cui stavano annegando.

 

“ Q- qualcuno faccia qualcosa.”, pregò Blake facendo del proprio meglio per rimanere sveglia, mentre Yang sparava a più non posso, ma i suoi proiettili affondavano in quella roba provocando al massimo un senso di bruciore. Jack aveva ormai perso qualsiasi fattezza umanoide, al di là del busto che sporgeva da quell'orrendo blob, guardando soddisfatta la sua opera.

 

“ E' inutile, non ho più forze.”, sussurrò Weiss annaspando dopo aver provato invano a creare un glifo. Ruby intanto cercava di prendere Crescent Rose a tutti i costi, affondando le dita in quella melma color tenebra, grignando i denti e ignorando l'orribile sensazione di venire morsa e bruciata che sentiva costantemente.

 

“ Dai, piccola, vieni!”, grugnì la mietitrice rivolta alla sua arma, i muscoli tesi al massimo nel tentativo di raggiungerla e poi riemergere nonostante lo sfinimento. Stava per cedere, quando sentì una strana sensazione agli occhi, come un pizzicorio sufficiente a svegliarla.

 

“ Neo, tirale fuori e addormentale.”, ordinò Jack all'aperto, osservando soddisfatta le ragazze che affondavano ulteriormente dentro di lei . La ladra, per quanto ferita, prese una siringa e si avvicinò alla sorella adottiva, che fece spuntare Blake fino a metà torso. Tanto per sicurezza, l'altra avvicinò dei tentacoli puntuti accanto al suo collo con chiare intenzioni nel caso si risvegliasse.

 

“ Lasciala stare.”, disse all'improvviso la voce di Ruby ,uscita e intenta a puntare il suo fucile sulla testa ghignante di Jack, morendo dalla voglia di trapassarla con un proiettile che la congelasse fino all'ultimo centimetro per poi ridurla in frantumi.

 

“ Fai una mossa, puttanella, e la strozzo.”, minacciò l'Assassin stringendo la presa sul collo della fauna e avvicinando ancora quelle punte. Sentendo il sospiro soffocato di Blake, Ruby s'infuriò, illuminando gli occhi con un alone argentato. Alcuni punti della pelle di Jack cominciarono ad annerirsi, ma non ci diede troppo peso.

 

“ Lasciala, ora.”, ripetè la Cacciatrice, più aggressiva e ferma di prima, aggiustando ulteriormente la mira sull'occhio di Jack, intenta a spiaccicarla. Sentiva qualcosa ribollire dentro di lei, non era Aura... o almeno, non solo, era come una bomba pronta ad esplodere dopo essere stata repressa troppo a lungo.

 

“ Molla tu quel fucile, ragazzina.”, ribattè questi minacciosa, facendo ribollire la propria Aura e preparandosi a uccidere la ragazza dagli occhi d'argento e Blake, ma l'alone argentato si fece più forte. Jack cominciò a sentire paura, quegli occhi erano inquietanti, la facevano sentire in fiamme. E in effetti una fiammella apparve su di lei, diventando via via più grande assieme all'Aura argentata e cremisi di Ruby.

 

“ Ho detto... LASCIALA!”, gridò Ruby, la luce argente proveniente dai suoi occhi si intensificò e colpì Jack in pieno. La sua pelle venne ricoperta da fiamme mentre rilasciava un grido atroce. Il loro intero mondo sembrò farsi di bianco fino a sparire.

*****

 

La situazione a Vale non era cambiata intanto, tutti gli studenti avevano cercato per l'intera città ogni possibile traccia del team RWBY. Pyrrha e Nora avevano provato al locale di Junior, sapendo dei suoi trascorsi con Yang, ma era chiaro che non sapeva praticamente niente.

 

“ Idee su dove andare ora, Pyrrha?”, domandò Nora, mentre correva assieme alla partner sui tetti .

 

“ La migliore idea che mi viene in mente è andare alla stazione di polizia, forse Ruby e le altre si sono liberate da sole, ma hanno perso gli scroll.”, disse l'amazzone, cercando di convincere più sé stessa che l'altra. Era capitato a volte che i suoi fratelli sparissero. Atlanta e gli altri Cacciatori del vicinato erano sempre riusciti a trovarli in meno di una settimana senza danni a parte qualche livido, ma l'attesa era praticamente una tortura.

 

Ora erano sparite ben quattro Cacciatrici, talentuose e ben addestrate, proprio mentre tutta Vale era piena di team quasi allo stesso livello. Questo diceva più sull'inadeguatezza di Beacon o sulla forza dei loro nemici.

 

“ Spero che tu abbia ragione.”, sospirò la valchiria atterrando su un camino per riprendere fiato.

 

Improvvisamente videro un bagliore, non molto distante da dove il team RWBY era sparito. Le due non persero tempo a correre sul posto,Nora ricoprì entrambe le braccia di potenti saette nel probabile caso avessero trovato dei nemici. Arrivate, trovarono sei figure familiari(più un cane) stese a terra.

 

“ Ragazze!”, urlò Pyrrha correndo al fianco di Weiss e Ruby.

 

“ Ah, che è successo?- domandò Ruby, rialzandosi e vedendo le compagne accanto a sé- state bene?!”.

 

“ P- penso di sì, ricordo solo quel lampo argentato contro Jack. Lei ha cominciato a bruciare, poi è diventato tutto nero.”, spiegò Yang massaggiandosi la testa.

 

Tutte si girarono verso il corpo tremante della killer. Era coperto di bruciature e attorno a lei si trovavano i brandelli dell'abominio in cui si era trasformata. I suoi occhi cremisi fissavano Ruby con uno sguardo di puro odio.

 

“ V- voi... mostri...”, sputò prima di svenire accanto a Neo. Era una visione a dir poco pietosa.

 

“ Le diamo il colpo di grazia? Ha dimostrato di potersi riprendere da peggio.”, domandò Pyrrha alle sue compagne di scuola.

 

“ Cosa vi ha fatto a proposito?”, domandò Nora preoccupata, notando le loro ferite e tenendo Jack sottotiro. Sarebbe stata più che lieta di accontentare Pyrrha in fondo.

 

“ C- ci ha spedito in una specie di strada, un'altra dimensione o non so che altro. Pyrrha, Jack e gli altri come lei, qualunque cosa siano, non sono semplicemente ibridi tra umani e Grimm. C'è qualcos'altro dietro.”, spiegò Ruby, ancora scossa da qualsiasi cosa avesse fatto. Ebbe un piccolo capogiro e venne presa da Blake, che guardò storta le loro avversarie.

 

“ Un altro motivo per ucciderla una volta per tutte, credo.”, disse puntandole contro la pistola. La sua leader però la fermò con un gesto della mano e si rialzò con le sue sole forze.

 

“ No, un altro motivo per portarla da Medea. E' l'unica che può darci almeno qualche indizio su cosa sta succedendo. Weiss, rinchiudila.”, comandò con quanta fermezza le restava all'amica. Di malavoglia Weiss attivò la Polvere di Myrtenaster con la poca Aura che le rimaneva, intrappolando le due ragazze svenute in un bozzolo di ghiaccio e roccia. Yang la prese assieme alla svenuta Neo e tornarono dal resto degli studenti.

 

Era stata una lunga giornata e avevano tutte bisogno di riposo in fondo. Non sapevano quanto.

 

*****

Accecata dal bagliore del fuoco, Raven riuscì tuttavia a percepire una sensazione di vuoto intorno allo stomaco, che riconobbe subito come la stessa sensazione che provava quando usava la sua Semblance per viaggiare da un luogo ad un altro.

 

'Un teletrasporto?' pensò dimenandosi ancora per liberarsi, ma alla fine fu il suo stesso carceriere a mollarla nello stesso istante in cui le fiamme azzurre svanirono, per la precisione la scagliò via mandandola a sbattere con la schiena contro una superficie solida e ruvida. Rantolando per il dolore, l'ex-Cacciatrice aprì gli occhi e si ritrovò in una piccola radura all'interno di quello che sembrava un enorme bosco rigoglioso, circondata da alberi alti diverse decine di metri. Le bastarono solo pochi secondi per riconoscere quel posto come la Foresta di Smeraldo, uno dei luoghi naturali più ampi e conosciuti non solo di Vale, ma dell'intera Remnant. Rimessasi in piedi, Raven riportò rapidamente il suo sguardo sul suo aggressore e i suoi occhi rubini si piegarono per la rabbia dietro la maschera.

 

"Hassan?! TU?! Che diamine pensi di fare, eh?- ringhiò- Hai idea di cosa hai appena fatto?"

 

Il misterioso guerriero per tutta risposta incrociò le braccia e rivolse la propria Aura su Raven. Non era, come molti altri Cacciatori facevano, una tecnica per focalizzare il proprio istinto omicida al punto da schiacciare i nemici a terra, era più come lo sguardo di un rettile, ipnotico e gelido.

 

“Sono venuto qui per darti due possibilità, Raven. Puoi arrenderti, promettere di costituirti una volta per tutte e andare a salvare tua figlia. Magari potrai passare il resto della tua vita con lei e tuo marito appena la tua pena si sarà conclusa, o...- disse alzando un braccio e attivando con un piccolo impulso di forza spirituale le armi in esso contenute -…puoi lasciarmi proseguire col mio piano iniziale e morire come una Cacciatrice. Suppongo tu lo sappia già, ma ti sto dando questa scelta solo perché altrimenti Summer non mi perdonerebbe mai.” concluse calmo l'assassino, chiudendo con pochi passi la distanza che la separava da Raven e abbassando il capo per guardarla dritto negli occhi.

 

Sembrava quasi un confronto tra le loro stesse maschere, ma era come paragonare un giocattolo a un'arma vera.Nonostante la presenza opprimente dell'uomo, Raven sostenne il suo sguardo senza fare una piega. Anzi, dalle sue labbra nascoste dietro la maschera, provenne uno sbuffo sprezzante.


 

“Tu credi davvero di poter venire qui e minacciarmi con tanta presunzione? Sei molto sicuro di te o molto sciocco per farlo. Nel secondo caso, contrasteresti con l'idea di uomo pericoloso e astuto che mi ero fatta di te- Il suo tono si fece più rabbioso- Osi anche tirare in ballo Summer? Non hai il diritto di nominarla, come non dovresti nemmeno osare sfidarmi direttamente con tanta arroganza. Non hai idea del pericolo a cui vai incontro, King Hassan.”


 

Un lieve sospiro si udì provenire dalla maschera di Hassan, che sfoderò anche la sua arma piantandola nel terreno, prima di parlare ancora con voce molto più solenne: “Ti ho offerto una scelta, Raven, e l'hai appena presa. Una scelta che mi libera da qualsiasi segno di colpa- Non visto dalla bandita, un piccolo cristallo di Polvere venne caricato d'Aura e poi fatto cadere a terra.- Ricordati solo che qualsiasi conseguenza ricadrà sulle tue spalle.”.

 

Una volta finito di parlare, il cristallo si illuminò di luce bluastra ed esplose rilasciando acqua ad alta pressione nel raggio dell'intera radura, ma l'autore dell'attacco era già sparito quando questo si concluse.


 

Travolta inizialmente dall’improvvisa esplosione d’acqua, Raven recuperò rapidamente afferrando il tronco dell’albero più vicino e, puntati i piedi su di esso, distese di scatto le gambe balzando su un altro tronco, poi sul ramo più alto di un terzo e infine su un ramo ancora più alto di un quarto. Tenendo la mano destra sull’impugnatura della spada, Raven si guardò intorno per trovare Hassan, ma l’assassino sembrava sparito nel nulla.


 

“Dove sei, Hassan? Lo so che sei qui in giro- mormorò spostando lo sguardo da una parte all’altra della foresta- Dove sei…?”


 

“Qui.” Mentre quella voce, più gelida del vento di Atlas, soffiava quelle tre lettere nel suo orecchio destro, Raven avvertì distintamente la sensazione di una lama che si posava delicata sul lato sinistro del suo collo e di una mano forte come l’acciaio che si posava sopra la sua che stringeva l’impugnatura della spada, impedendole di estrarla. Un brivido le corse lungo la schiena e gli occhi le si dilatarono dietro la maschera. 'Com’è possibile?! Non me ne sono nemmeno accorta!'


 

“Questo è solo un colpo d’avvertimento, Raven. Serve solo a farti capire quanto sarebbe facile per me toglierti la vita- riprese la voce di Hassan, lieve eppure pesante come un macigno- Ora non mi ci vorrebbe nulla a premere questa lama sulla tua gola, una lieve pressione sufficiente a lacerarla, e la tua esistenza finirebbe in un istante. Un fugace battito di ciglia e la grande leader del clan Branwen sarebbe solo un ricordo, polvere sul terreno di Remnant. Così semplice. Così facile. E nemmeno i tuoi poteri di Dama ti aiuterebbero stavolta. Sarebbero inutili e futili quanto la tua ambizione- Sentendo la mano della donna irrigidirsi sotto la sua in preda al panico, Hassan sghignazzò- Oh sì, Raven. Io so tutto di te e del tuo reale potere, come il fatto che la tua vice, Vernal, non è altro che uno specchietto per le allodole per nascondere la tua reale identità. Un simile trucchetto potrà anche funzionare coi tuoi leccapiedi, ma credevi davvero che potesse ingannare me? Ingenua. Io ho occhi e orecchie ovunque e so tutto quello che c’è da sapere su ogni continente. TUTTO- Contro tutte le aspettative di Raven, la presenza di Hassan scomparì rapida com’era apparsa alle sue spalle e si sentì di nuovo libera. Si guardò intorno solo per constatare che il leader degli assassini era svanito di nuovo- Ma come ho detto, non permetterò che finisca tutto così presto. Sarebbe noioso per me e troppo facile per te- risuonò apparentemente da ogni direzione la voce dell’uomo- Combattimi con tutto ciò che hai, Raven Branwen. Vieni da me con tutta la tua forza, i tuoi poteri, la tua determinazione…e guardami mentre li demolisco uno ad uno. Mentre ti faccio realizzare la differenza abissale che esiste tra noi due. Mentre ti porto via tutto quello per cui hai così egoisticamente sacrificato ciò che c’era di davvero importante per te nella tua vita. Solo quando non ti sarà rimasto più niente e avrai compreso cos’hai davvero perduto prima di questo giorno…solo quando sarai in ginocchio davanti a me con dolore e rimorso nei tuoi occhi…solo allora…avrai il mio permesso di morire.”


 

Rabbia pura e incontrollata come mai ne aveva provata prima pervase il corpo di Raven, la quale afferrò la propria maschera e la scagliò via rivelando il volto deformato dalla rabbia e gli occhi cremisi da cui ora sembravano trasudare fiamme ardenti.


 

“Troppi errori hai commesso oggi, Hassan! Il peggiore è non avermi uccisa quando potevi! Non avrai più altre occasioni!” gridò per poi sollevare una mano e generare da essa un globo di luce azzurra, che lanciò verso il cielo. Superate le cime degli alberi di almeno un centinaio di metri, la sfera esplose in una miriade di schegge di ghiaccio che piovvero sulla foresta sottostante, spezzando rami e fronde e talvolta anche tronchi. Nel mentre, Raven controllò bene i dintorni e, alla fine, udì un rumore d’impatto e si girò in tempo per vedere Hassan saltare su un ramo vicino, parando nel contempo le schegge col suo scudo.


 

Ghignando, l’ex-Cacciatrice estrasse la sua katana dal fodero, ora presentante una lama di Polvere rossa, e si scagliò sull’assassino, il quale non si fece trovare impreparato e bloccò il colpo con il suo spadone. I due balzarono poi sul terreno forestale, dove ingaggiarono un feroce scambio di fendenti, stoccate e affondi; l’arma di Raven era più agile e rapida per le sue dimensioni più piccole, ma Hassan maneggiava la propria con incredibile maestria e sapeva sfruttare perfettamente le sue maggiori dimensioni per parare buona parte degli attacchi dell’avversaria con pochi e precisi movimenti. Muovendosi entrambi così velocemente da risultare invisibili all’occhio nudo, Raven e Hassan continuarono per un po’ il loro duello, finché un fendente improvviso dell’assassino mandò in frantumi la lama della spada della donna, la quale fu costretta a balzare indietro per evitare il colpo successivo che impattò invece a terra alzando un gran polverone.


 

Raven rinfilò l’impugnatura nel fodero, il cui tamburo ruotò per fornirle una nuova lama di Polvere stavolta gialla, ma quando la risfoderò e fece per contrattaccare, si accorse che nel frattempo Hassan era di nuovo sparito.


 

Prima che potesse espandere la propria Aura per rintracciarlo, una raffica di coltelli provenne da una delle poche chiome rimaste intatte dopo la pioggia di ghiaccio, accompagnati da altrettante scie infuocate, che la bandita respinse con pochi colpi della sua arma. Tuttavia, nel momento in cui caddero a terra, i coltelli esplosero in piccoli geyser di fuoco che, pur non causando danni, la costrinsero a chiudere per un istante gli occhi, offesi dalla luce e dal calore. Approfittando nuovamente del piccolo attimo di cecità di Raven, Hassan apparve accanto a lei in uno sbuffo di fiamme azzurre e piantò un pugno dritto nello stomaco di lei, incanalandovi un potente fiotto d'Aura che la scosse da capo a piedi.


 

Quindi l'assassino si spostò con un semplice scatto dall'altro lato della radura, ricoprendo intanto il proprio scudo con un piccolo strato di vento. Sapeva benissimo quanto Raven fosse soggetta alle proprie emozioni, in particolare quando provocata. E lui aveva passato anni a imparare come sfruttare l'orgoglio dei suoi nemici contro sé stessi. Inoltre, il colpo che aveva appena sferrato era un altro punto chiave della sua vittoria ed era andato a segno. Ora non doveva fare altro che pressarla per farle usare continuamente tecniche potenti e avrebbe prevalso senza troppe difficoltà. Con quel pensiero, scomparve di nuovo in una fiammata azzurra.

 

Tuttavia, Raven Branwen non era diventata tanto famosa e temuta solo per voci esagerate messe in giro dai suoi nemici o dal suo stesso clan. Il suo talento e la sua forza erano reali, così come la sua esperienza. E fu proprio l’esperienza a giungere in suo aiuto, fermando il nuovo attacco su larga scala che stava per creare; difatti, seppur furente per le insinuazioni di Hassan, Raven aveva ben compreso che questi era un avversario da non sottovalutare e dunque non poteva permettersi di usare i suoi poteri in modo incontrollato, soprattutto contro un nemico tanto schivo. Doveva usare anche lei l’astuzia.

 

Piegandosi sulle ginocchia, la donna poggiò una mano a terra e chiuse gli occhi, concentrandosi apparentemente nel percepire le vibrazioni del terreno per rilevare un qualche spostamento sopra di esso. Tuttavia, nel momento in cui altri coltelli spuntarono dalle fronde degli alberi diretti verso di lei, la donna si rialzò di scatto e generò con un gesto della mano un piccolo vortice di vento intorno a sé, catturando e rilanciando le armi nella direzione da cui erano venuti.

 

Una nuova esplosione di fuoco distrusse la chioma dell’albero più vicino, ma di Hassan non vi era nemmeno l’ombra. Perlomeno non lì, visto che Raven si avvide di un movimento alla sua destra, dietro un albero non lontano, e si lanciò istintivamente contro di esso menando un fendente che tagliò in due il tronco, rivelando la figura di Hassan che balzava indietro per evitare il colpo.

 

“Eccoti!” esultò Raven con un ghigno prima di assalirlo con una serie rapidissima di fendenti che Hassan parò col suo scudo prima di tentare un affondo col suo spadone. La donna deviò il colpo e rispose con un altro fendente che l’assassino parò di nuovo con lo scudo; la lama di Polvere stavolta non resistette all’impatto con la barriera di vento intorno alla protezione e andò in pezzi, ma Raven rinfoderò l’arma e balzò indietro con una prontezza sorprendente persino per una combattente del suo calibro. Hassan saltò avanti cercando di approfittare dell’apparente apertura, però fu Raven stavolta a sorprenderlo: invece di riestrarre la sua spada, la bandita poggiò il palmo destro a terra e generò un’onda di energia azzurra che congelò il suolo fino ai piedi dell’assassino, avvolgendo anche questi nel ghiaccio e bloccando la sua carica sul nascere. Ghignante, Raven scattò in avanti e ritirò fuori la sua spada, ora dotata di una lama nera, con un fendente diretto al collo di Hassan.

 

A salvare il gargantuesco sicario fu ancora una volta la sua Semblance. Sparendo nuovamente in uno sbuffo di fiammelle cianotiche, Hassan riapparve a una decina di metri dal suolo, Polvere rocciosa già selezionata nel collettore del suo spadone. Con un rapido movimento, un pilastro di roccia si infilò nel terreno accanto a Raven, prima di esplodere a sua volta in altri frammenti.

Cogliendo il pericolo incombente, la mora fu lesta a saltare via per evitare la gabbia di roccia che si formò quasi istantaneamente, ma si ritrovò intrappolata in una sorta di strana sparatoria elementale col suo nemico. I due contendenti correvano infatti intorno al sentiero di lotta, con l’assassino che continuava a lanciare grosse schegge di roccia abbastanza grandi da impalare un Ursa e la spadaccina in rosso che le distruggeva prima che la raggiungessero con raffiche di scariche elettriche, ma senza trovare il ritmo per contrattaccare.

 

“Ti sei adattata in fretta, Raven- finse di complimentarsi Hassan, la cui intenzione però era di provocarla nuovamente o almeno distrarla per qualche altro minuto- Come forse sai, io e i miei allievi abbiamo ben poco rispetto per voi Dame, o per chiunque faccia affidamento su un potere che non è veramente suo... ma la mia carica mi impone di dare rispetto a chi è in grado d’intrappolarmi con un trucco così semplice. Soprattutto se usato tanto rapidamente!”

 

Per tutta risposta, Raven rinfoderò la sua spada e, raccolto un fiotto di elettricità in entrambe le mani, le alzò poi al cielo facendo cascare una decina di fulmini su Hassan, tutti nello stesso istante. Impossibilitato a schivarli, l’assassino dovette usare di nuovo la sua Semblance per teletrasportarsi fuori dal punto d’impatto dell’attacco, tuttavia la donna era rimasta di nuovo in guardia e, nel momento in cui lo vide riapparire dietro un albero a breve distanza, fece un ghigno mentre scagliava con un gesto della mano una serie di stalattiti di ghiaccio che Hassan bloccò con pochi fendenti, salvo poi trovarsi la lama della katana di Raven incrociata con la sua. Un confronto di forza partì tra i due, lama che spingeva contro lama, in cui nessuno voleva cedere.

 

“Ancora una volta parli in modo sprezzante delle Dame. Davvero le ritieni tanto insignificanti?” chiese Raven prima di forzare altra Aura nel suo corpo, le fiamme intorno agli occhi che brillavano più intense che mai, e Hassan si ritrovò sbattuto di schiena contro un albero. Il capo degli assassini rimase comunque in piedi e si rimise subito in guardia, ma non contrattaccò; i due presero invece a girarsi intorno, squadrandosi a vicenda: “Il potere è e rimane sempre potere, non importa da dove provenga. Credevo che uno come te comprendesse un concetto tanto semplice- proseguì la donna-Forse questo potere in origine non era mio, ma dopo che l’ho acquisito, ho imparato a usarlo in modi che molti nemmeno immaginano e così l’ho fatto mio e mio soltanto. E come tale ho pieno diritto di usarlo, soprattutto se può permettermi di proteggere la mia gente- Il suo tono divenne provocatorio- Non la pensi anche tu così? Non sei anche tu dell’idea che ogni propria risorsa andrebbe sfruttata appieno, King Hassan?”

 

Le fiamme che illuminavano le orbite dell'uomo sembrarono assottigliarsi mentre un flusso d'Aura scorreva lungo i suoi muscoli. Il suo spadone, Azrael, si mosse fulmineo contro Raven, la quale venne rapidamente chiusa in una gabbia di fendenti. Quei colpi erano più deboli rispetto ai precedenti scambi, ma erano sferrati con molta più velocità e soprattutto precisione, mirati ai punti deboli del corpo dell'avversaria, che, quasi senza accorgersene, si trovò lo spadone passare a pochi centimetri dal suo collo. Preparò allora una palla di fuoco per liberarsi nuovamente di Hassan, ma questi la sorprese con un calcio al plesso solare e stavolta fu lei a volare via.

“Qualche tempo fa sarei stato d'accordo con te, Raven- cominciò il sicario quando la Dama della Primavera finalmente atterrò- ma anni passati su Remnant a riformare la mia setta e allenare i miei studenti uno dopo l'altro mi hanno ricordato che il potere non è MAI uguale a sé stesso- Particelle di pietra si formarono nella sua mano libera, aggregandosi in un piccolo sasso ricoperto da fiamme azzurre- C'è differenza tra un potere guadagnato ogni giorno col sudore della fronte e una manciata di abilità rubate al loro vecchio proprietario per un tuo capriccio... O dovrei dire per la tua pigrizia?"

 

“Pigrizia?!” Quella parola sembrò suscitare particolarmente i nervi di Raven. La donna aprì la mano sinistra e, in un bagliore azzurro, si materializzò una spada di fulmini che usò in combinazione con la sua katana per tagliare la sfera di roccia fiammeggiante scagliata dall’assassino in quattro parti. Dopodiché Raven si scagliò in avanti e divenne letteralmente un tornado di lame che sferrò una moltitudine di attacchi con entrambe le sue armi contro Hassan, il quale parve per la prima volta seriamente in difficoltà in uno scontro all’arma bianca.

 

L’uomo usò Azrael e il suo scudo in combinazione per parare o deviare ogni attacco della donna, ma il loro numero e la loro ferocia erano tali che non gli permettevano di contrattaccare o teletrasportarsi con la sua Semblance. Quando alcuni fendenti arrivarono a scheggiare la sua armatura in più punti e sentì il suo corpo venire dolorosamente attraversato e intorpidito dalle scariche elettriche dell’arma nemica, Hassan decise di cambiare strategia: nel momento in cui Raven sferrò un colpo con la spada elettrica, lui immise la sua Aura nello scudo per attivare la Polvere in esso contenuta e uno strato di elettricità lo ricoprì formando una sorta di barriera. Lama e scudo elettrici si scontrarono e i due elementi, di pari potenza, si annullarono con un’esplosione tanto forte da sbattere indietro e mandare a rotolare a terra entrambi. I duellanti si rialzarono subito e ripresero a squadrarsi in cagnesco: “Che cosa vorresti insinuare, Hassan?- domandò Raven- Cosa ne sai tu di quello che ho fatto per avere e imparare a usare questo potere?”

 

Hassan si prese un paio di secondi per respirare, quell'ultimo attacco l'aveva fatto sentire... molliccio. Non solo aveva avuto finalmente prova della vera forza di Raven Branwen, ma l'attacco elettrico di quest'ultima l'aveva raggiunto fin nel sistema nervoso. Neanche quando aveva salvato Qrow da Archer si era sentito così dolorante.

 

L'Aura tornò a scorrere nel suo corpo guarendo lentamente il danno, ma fino a quando il processo non sarebbe stato completato doveva tornare a un approccio stealth. Con un lampo istantaneo di fiamme bluastre si ritirò nel fitto della foresta, attivando degli amplificatori preparati in precedenza che diffondessero la sua voce, trasmessa attraverso un microfono nella maschera.

 

“Conosco almeno tre delle cose che hai fatto, Raven. Primo, hai guidato quei parassiti dei tuoi uomini contro villaggi abitati da innocenti soltanto per prenderti quello per cui lavoravano costantemente- Fece apparire un telecomando nella sua mano e, premuto il bottone, catene provenienti da tutte le direzioni si legarono attorno a Raven, che fu costretta a liberarsi con un'esplosione di fiamme- Secondo, hai ucciso una ragazza in fuga da Ozpin come te. E ti ricordo che neanch'io mi fido di lui- Risaltando fuori dal suo nascondiglio, ricreò tre massi fiammeggianti come quello di prima e li sparò a massima velocità contro l'avversaria. Quest’ultima, trovandosi impreparata, poté solo creare uno scudo roccioso attorno a sé, ma l'impatto fu comunque sufficiente a distruggere la barriera e costringerla a saltare in aria per evitarla. L’onda d’urto la investì costringendola a difendersi incrociando le braccia- E per concludere... grazie a te Yang ha dovuto imparare a prendersi cura di sé stessa e di un'altra bambina ben prima e molto più di quanto avrebbe mai dovuto! Tutto perché tu dovevi restare con la tua cosiddetta 'famiglia' mentre le persone che davvero contavano su di te hanno patito le pene dell'Inferno!”

 

Finito il suo discorso, Hassan attivò nuovamente la Polvere nel suo spadone, che venne ricoperto da un potente alone di fiamme rosse e azzurre, e, muovendo la lama dietro di sé e comprimendo il più possibile l'energia, dopo pochi secondi lanciò un potentissimo slash di fiamme contro Raven, ancora bloccata a mezz'aria dall’onda d’urto della precedente esplosione.

 

“Proprio tu mi fai la predica? TU?!” ringhiò la bandita riprendendosi e generando tra le sue mani un’enorme katana di ghiaccio che usò per tagliare facilmente in due il colpo di Hassan. Dopodiché, mantenendosi in volo coi suoi poteri di Dama, scese in picchiata verso di lui e scambiò due violenti colpi che, per la potenza sprigionata dall’arma magica, sbalzarono indietro l’assassino, facendogli sfondare almeno un paio di alberi prima che scomparisse di nuovo in una nuvola di fiamme azzurre: “Proprio tu tra tutti dovresti essere dalla mia parte! O almeno dovresti capirmi!” urlò Raven ruotando su sé stessa e immettendo contemporaneamente ancora più Aura nella katana di ghiaccio, la cui lama si estese a dismisura fino ad arrivare ad almeno 50 metri di lunghezza e falciò via qualunque albero sulla sua strada, spianando un perfetto cerchio di 100 metri di diametro nel manto forestale. Respirando affannosamente, Raven fece svanire l’arma e riafferrò l’impugnatura della sua katana, pronta al nuovo assalto.

Si sentiva dannatamente stanca, più di quanto avrebbe mai pensato di potersi sentire, in effetti. King Hassan era davvero un avversario mostruoso.

Un tonfo la fece voltare e vide il capo degli assassini in piedi su un tronco caduto, a circa una decina di metri da lei; non aveva chiaramente subito l’attacco, ma almeno ora gli sarebbe stato ben più difficile nascondersi e attaccarla di sorpresa.

 

“Tu che parli tanto di eliminare le minacce di Remnant, che più di tutti ti sei macchiato le mani di sangue, che hai addestrato altri ad essere sanguinari e spietati come te! Tutto in nome di un cosiddetto bene superiore o dell’equilibrio del mondo! E osi definire me dalla parte del torto?!- urlò Raven, intenzionata ad usare il dialogo per recuperare un po’ di fiato e pensare ad una nuova strategia d’attacco- Io ho solo fatto tutto ciò che era in mio potere per garantire la sopravvivenza della mia gente, di coloro che mi hanno cresciuta e aiutata fin dalla nascita! Ho liberato la precedente Dama della Primavera da un destino orribile, uno a cui una ragazzina debole ed emotivamente fragile come lei non sarebbe comunque mai sopravvissuta, tantomeno in modo indolore com’è stata invece la mia mano! Ho fatto sì che Yang imparasse cosa significa davvero combattere e rischiare la vita, in modo che avesse più speranze di sopravvivere in un mondo in cui chi crede in idiozie come pace e compassione è destinato a perdere tutto e morire nel peggiore dei modi! Ebbene io non intendo finire così! Sono arrivata dove sono oggi perché sono l’unica che è abbastanza forte per fare ciò che nessun altro farebbe! Esattamente come te e la tua setta! O vorresti forse definirti un santo che protegge la povera gente eliminando i malvagi? In quel caso, saresti uno sciocco ingenuo persino più di Ozpin e di coloro che lo seguono ciecamente!”

 

Era da tempo immemore che Hassan non si sentiva così stanco. Nonostante la protezione offertagli dall'Aura, sentiva davvero il dolore causato da quei colpi devastanti e, se non fosse stato per la sua armatura, forgiata e ritemprata più volte tra le fiamme di Jeanne Arc, Raven l'avrebbe probabilmente già tagliato in due.

 

Ma la bandita non era messa molto meglio: la mossa con cui l’aveva colpita a inizio scontro aveva svolto il suo dovere, togliendole ancora più energia di quanta ne necessitassero le sue tecniche, già dispendiose di loro, e le parole di lui avevano fatto il resto, spingendo la donna sempre più rapidamente in un abisso di pura rabbia. Infatti, per quanto Raven tentasse di mostrarsi coraggiosa ai propri sottoposti, nemici e sé stessa innanzitutto, un osservatore attento avrebbe potuto capire che invece continuava a temere di aver fatto la scelta sbagliata.

 

Il colosso in ossidiana rialzò la spada, con l'apparente intenzione di riutilizzare la tecnica di prima.

 

“Il piacere di farti la predica, come la definisci tu, non spetta a me- disse cupo, muovendo l'arma per sferrare un nuovo attacco. Raven creò una barriera di fulmini per difendersi, ma Hassan era già sparito con la sua Semblance; voltandosi istintivamente, la donna si ritrovò il cranio colpito da entrambi i lati dai pugni dell'assassino- Ma al tuo team, in qualsiasi aldilà potrete riunirvi!”

Impedendo all'avversaria di reagire, l'uomo continuò a teletrasportarsi tutt’intorno a lei, colpendola da direzioni sempre diverse con colpi più rapidi che forti, ma accompagnati da piccole esplosioni di Polvere che le impedivano di contrattaccare.: “E non cerco certo delle giustificazioni per i miei peccati, ma anzi posso dirti questo: io mi aspetto SEMPRE di pagare per ciò che ho fatto!”

 

Concluse il suo discorso concentrando finalmente quanta più Aura possibile in entrambe le mani e sferrando un doppio colpo alle spalle di Raven, due dei punti più delicati cui l'uomo poteva mirare, spaccando il terreno per svariati metri a causa dell’intensità della sua energia.Per sua sorpresa, però, la donna si voltò di scatto, inchiodando i suoi occhi dietro l’elmo con uno sguardo che si poteva definire indemoniato da quanta furia emanava.

 

“Preso!” ruggì allungando verso di lui la mano destra aperta ad artiglio, nel cui palmo si andava concentrando una potentissima aura di pura elettricità. Il pugno di Hassan, avvolto nelle sue fiamme azzurre rafforzate dalla Polvere di fuoco, si scontrò col palmo di fulmini di Raven e l’impatto scatenò un’esplosione a dir poco devastante, che scagliò entrambi in direzioni opposte per diverse decine di metri:“Pensavi davvero che…dopo aver visto i tuoi movimenti così tante volte…non avrei previsto la tua mossa?” disse sprezzante Raven rialzandosi per prima e muovendosi verso il suo avversario, ancora piegato su sé stesso. La donna caracollava un po’ e la sua Aura era ormai agli sgoccioli, ma anche quella dell’uomo era ormai al limite, visto come sfrigolava intorno al suo corpo: “Devo proprio dirtelo: voi assassini siete prevedibili. Per il colpo finale, mirate sempre alle spalle. Scontato, terribilmente scontato- Fermandosi a qualche metro di distanza da Hassan, Raven alzò la mano destra un’ultima volta- Hai detto che sei pronto a pagare in qualunque momento per le tue azioni, giusto? Allora preparati, King Hassan, perché dovrai pagare proprio ORA!”

 

La risata che uscì da dietro l’elmo del capo degli assassini mentre sollevava il capo per rincrociare gli occhi dell’avversaria, però, era tutt’altro che rassegnata o disperata. Era beffarda.

 

“Ti sbagli di grosso. Non te ne sei ancora accorta? Tu hai già perso, Raven.”

 

In quell’istante, l’energia che si stava concentrando del palmo della donna svanì nel nulla e lei si ritrovò in ginocchio, ansimante e sputante sangue, mentre ciò che restava della sua Aura si disperdeva in una nebbia di particelle rosse.

 

“Cosa…? Che cosa…che cosa mi hai fatto?!” domandò con uno strano misto di rabbia, sgomento e disperazione.

 

Azrael riapparve accanto al proprio proprietario, che si appoggiò all'elsa per rialzarsi. Si avvicinò lentamente a Raven, la quale provò a sparare altri incantesimi, ma riuscì solo a creare una manciata di scintille. Non riusciva a rimembrare l'ultima volta in cui si era sentita così terrorizzata: forse dal suo primo incontro con un Grimm. E sebbene Hassan avesse perso gran parte del suo potere, non le sembrava meno pericoloso di quanto lo fosse stato all’inizio del combattimento. Continuava a muoversi con confidenza, la presa sulla sua arma era salda e il suo sguardo sembrava più luminoso che mai, guardandola come un insetto. E quando cominciò a parlare fu ancora peggio.

 

“Hai imparato a conoscerci, Raven, tu stessa hai detto che noi assassini siamo prevedibili. Quindi dovresti sapere anche che di rado affrontiamo un combattimento senza prendere precauzioni- disse con sorprendente flemma, nascondendo il dolore causato dagli ultimi colpi- Quella su cui contavo di più era il pugno impregnato di Aura con cui ti ho colpita all'inizio: una tecnica poco praticata oggi e anche bandita dai tornei, ma infinitamente utile. Causa un’accelerazione non indifferente, ma al contempo quasi impercettibile della velocità del flusso dell’Aura all’interno del corpo della vittima, aumentando così il dispendio energetico di qualsiasi tecnica d’Aura, Semblance...o magia. Ecco un altro motivo per cui trovo i poteri delle Dame molto sopravvalutati- Si fermò torreggiando su di lei come una gigantesca statua di ossidiana- Fin da quando ti avevo colpita in quel momento, tu avevi già perso.”

 

Raven non riusciva a crederci. Quell'uomo era sul punto di ucciderla, i suoi uomini avevano già ridotto la più grande tribù di banditi di Anima a un decimo di quanto già fosse... e ora parlava del modo in cui l'aveva sconfitta come se fossero stati in una normale lezione all’Accademia. Senza rendersene conto cadde sui palmi, stringendo il terreno con le dita.

 

“C-Che cosa ne sarà di Yang? Andrai ad aiutarla?” domandò ormai sconfitta trattenendo le lacrime. Ma Hassan scosse la testa.

 

“No, lei e le sue compagne devono occuparsi da sole dei loro nemici. Se vinceranno, e ho pochi dubbi al riguardo, vivranno abbastanza a lungo da ottenere un potere tale da far impallidire il tuo e forse anche il mio- affermò neutrale prima di alzare il suo spadone con entrambe le mani sopra la testa di Raven- Ora... prego Allah che si ricordi delle tue buone azioni e dimentichi il dolore che hai causato"..

 

Per la prima volta da tempo immemore, Raven sentì l’orribile sensazione della morte incombente premerle addosso, mandando brividi lungo tutta la sua schiena e riempiendo i suoi occhi di terrore. L’ultima volta che si era sentita così era stato quando aveva appreso la verità su Salem e si era resa conto di quanto disperata fosse la crociata in cui l’aveva coinvolta Ozpin, al punto da abbandonare lui e chiunque altro per sfuggire a quel terribile destino. Osservò l’immensa lama di Azrael incombere su di lei e le parve più grande che mai, così come l’enorme assassino che le si stagliava di fronte, simile ad un gigante delle leggende. Un insetto contro un gigante. Ecco come si sentiva… No, non era un semplice gigante. Agli occhi di Raven, ora quella figura nera e opprimente assomigliava paurosamente al Tristo Mietitore. Era la morte in Terra. E anche la sua morte, alla quale stavolta non sarebbe riuscita a sfuggire.

 

'E così…siamo davvero alla fine- pensò, ormai rassegnata- Mai avrei pensato di finire così. Ho combattuto così a lungo, sacrificato così tanto, tutto per sopravvivere e andare avanti. Ho abbandonato Ozpin e la mia famiglia. Ho preso i poteri della Dama della Primavera. Ho affrontato le peggiori creature di questo mondo. Tutto per poter sfuggire a un destino disperato. Eh. In effetti, ho incontrato e sputato in faccia alla Morte così tante volte che mi illudevo di essere in grado di sfuggirle in eterno… Ma forse sotto sotto mi ero già resa conto che era un’impresa impossibile. Che prima o poi mi avrebbe presa e che io non sarei riuscita a scapparle ancora. E mi ero anche resa conto che avrei pagato per le mie scelte e le mie azioni... Forse stavo aspettando lui. Chi meglio di un agente di morte come Hassan può porre fine alla mia vita?- I suoi pensieri corsero poi alla sua famiglia, anzi la sua ex-famiglia come le aveva detto Qrow nel momento in cui avevano tagliato i ponti- Qrow. Sarai contento ora, eh, fratello? Come immaginavi, sto pagando per le mie azioni. Tai. Non mi pento di aver lasciato Ozpin, ma avrei voluto che le cose potessero andare diversamente con te e il team STRQ. E Yang...- Nel ripensare alla figlia, da lei abbandonata eppure mai davvero dimenticata, due lacrime sgorgarono dai suoi occhi scarlatti e le rigarono le guance.- Non ti chiederò il perdono per ciò che ho fatto. Sarebbe impossibile…ma mi dispiace davvero. Soprattutto perché non avrò mai la possibilità di dirtelo di persona, né di provare anche solo una volta ad essere una vera famiglia per te... Almeno ti lascerò qualcosa che ti aiuterà nel tuo cammino. Ti...voglio bene, Yang.'

 

“Quello è lo sguardo che volevo vedere. Ovunque tu finisca, possa trovare la tua pace, Raven Branwen” disse King Hassan con un sussurro appena percettibile, privo di qualsiasi emozione. E fece per calare lo spadone.

Azrael non raggiunse mai il suo obiettivo. Nello stesso momento in cui iniziò la sua discesa verso la testa di Raven, un fulmine scuro arrivò dal nulla e impattò sul fianco del suo possessore, spingendolo via.

 

Hassan atterrò di schiena sul terreno bruciato, ricoprendosi all'istante di fiamme per ricomparire pochi metri più indietro in posizione di guardia, guardando il responsabile dell'attacco con gocce di sudore che gli scivolavano sul viso. Il salvatore di Raven era un giovane sui vent'anni o poco più, un bellissimo viso, per quanto rovinato dalla pelle biancastra, così come i capelli, e gli occhi cremisi. Nelle sue mani si trovavano due lance, una rossa e una gialla, i cui poteri erano ben conosciuti dall'assassino. D’altro canto, si trovava davanti uno dei più grandi guerrieri mai nati nelle ormai scomparse isole britanniche.

 

“Diarmuid, tra tutti i Servant che temevo venissero evocati da quella strega, tu eri l'ultimo della lista”, disse il sicario con tono grave.

 

“Spero sia un complimento, lord Hassan- disse il Lancer, conscio che, per quanto sfinito, il leader degli assassini era tutt'altro che innocuo- Detesto mancarle di rispetto così, ma devo chiederle di allontanarsi. Questa donna è ora sotto la mia protezione” affermò solenne puntando una lancia contro Raven, la quale cominciò a rialzarsi. Era ancora ben lontana dal recuperare la sua intera riserva d'Aura, ma in breve sarebbe potuta tornare a combattere. Una prospettiva tutt'altro che gradevole per Hassan, considerando il nuovo arrivato.

 

‘Che sta succedendo?’ non poté non chiedersi Raven osservando l'individuo che l'aveva appena salvata da morte certa. Non l'aveva mai visto prima, ma l'Aura che lo circondava era a dir poco impressionante, pari o almeno paragonabile a quella di Hassan a piena potenza, e solo questo bastava a renderla guardinga nei suoi confronti, soprattutto vista la sua attuale debolezza.

 

“Si può sapere chi sei tu? E che significa che ora sono sotto la tua protezione?” chiese infine, tenendo però sempre la mano destra stretta intorno all'impugnatura della sua katana, pronta ad estrarla al primo cenno di pericolo.


 

I due combattenti continuarono a squadrarsi per svariati secondi, ognuno dei due che passava mentalmente attraverso vari scenari mentre rigiravano le rispettive armi tra le mani.


 

“Diarmuid, per favore, so che come gli altri anche tu sei controllato da quella strega o chiunque ci sia dietro di lei. Ribellati e aiutaci a porre fine a questo massacro” pregò Hassan.


 

“Ci abbiamo già provato, Hassan-sama, ma tra tutti neanche Gilgamesh è riuscito a sfuggire a questo controllo. Saremo suoi schiavi fino a quando non riuscirete a distruggerci. E al momento il mio ordine è fare una certa proposta a questa donna.”, spiegò il Grimm umanoide rammaricato.


 

Hassan digrignò i denti mentre la sua possente figura veniva nuovamente avvolta dalle fiamme e puntò il dito verso Raven.


 

“Raven Branwen, oggi ti sei battuta bene e voglio pensare che nonostante tutto tu senta un briciolo di rimorso per le tue azioni, quindi ecco un avvertimento. Chiunque muoia per la mia lama, non sente né dolore né rimpianti, è così fin dai tempi antichi, ma se accetterai qualsiasi proposta Salem ti faccia, è probabile che sarà qualcun altro a darti il colpo di grazia e questi non sarà così misericordioso” disse grave l'assassino svanendo nel nulla. Sparita la minaccia più grande, Diarmuid offrì quindi un lieve inchino a Raven.


 

“Lady Branwen, immagino sappia già perché sono qui.”


“Non hai ancora risposto alla mia domanda- chiese Raven senza mezzi termini e sempre tenendo la spada ben stretta tra le dita, pronta ad attaccare se provocata- Ti manda Salem, vero?”

 

Un piccolo ringhio di rabbia si dipinse sulle labbra del Fianna nel sentire il nome della strega, ma inspirò ed espirò profondamente per riuscire a calmarsi prima di rispondere.

 

“Purtroppo sì, sono stato asservito ai suoi voleri di malavoglia. Stamattina mi ha mandato un messaggio mentale secondo cui eravate in zona e mi ha ordinato di offrirvi la nostra alleanza. Sembra che il vostro potere le sia necessario per uno dei suoi obbiettivi e voi sembrate avere davvero bisogno di protezione, considerando chi vi sta dando la caccia.”

 

“Un altro schiavo, eh? E stavolta contro la sua volontà... Vedo che le tendenze di Salem stanno cambiando. Una volta non avrebbe mai avuto bisogno di costringere i suoi scagnozzi a lavorare per lei- commentò sprezzante Raven- E sentiamo: cosa le fa pensare che abbia bisogno della sua protezione? O che anche solo possa volerla?”

 

“La parola costringere non è adatta, Raven- disse Diarmuid, ora ben più tagliente- Qualsiasi cosa abbia fatto a me e ai miei colleghi è stata ben più profonda e umiliante di qualsiasi forma di schiavitù. Riguardo al motivo per cui voi e la vostra tribù avreste bisogno di protezione, se già il modo in cui King Hassan vi abbia sconfitta non fosse abbastanza indicativo, ho sentito di quanto le vostre fila si siano ridotte negli ultimi anni. Il che non mi sorprende, era ovvio che prima o poi le genti di Anima si sarebbero stancati di voi e avrebbero iniziato a respingervi con l'aiuto delle armate di Iskandar e le ultime tecnologie Atlesiane.”

“Davvero un'ottima capacità persuasiva. Mai considerata la politica?” ringhiò la donna. Normalmente avrebbe avuto un miglior autocontrollo sulla situazione e sulle sue emozioni, ma in quel momento la bruciante sconfitta appena subita e la verità che sapeva esserci dietro le parole di quell'inviato di Salem le impedivano di pensare a mente lucida e fredda e così era più irritabile del normale: “Dovresti sapere che non sono una guerriera da poco. So imparare dalle mie sconfitte. Hassan è forte, certo, ma non conoscevo appieno le sue abilità prima di oggi. La prossima volta che lo affronterò andrà molto diversamente.”

 

Diarmuid cominciava a essere dispiaciuto che una delle sue vecchie skill durante la sua evocazione su Remnant, ovvero la capacità di ammaliare qualsiasi donna lo guardasse, funzionasse ben poco con le utilizzatrici di Aura, specie quelle forti come Raven se non erano già attratte da lui. O forse ne era molto grato, dopotutto era ben conscio di cosa Salem stesse cercando e cosa sarebbe successo se Raven gliel'avesse portato.

 

“Pensi di essere l'unica ad aver imparato da oggi?” la incalzò ancora il Lancer, stavolta abbandonando l'uso del 'voi'. Conosceva il tipo di persona che Raven era e sapeva che era destinata a cadere prima o poi, se non avesse cambiato fazione. Lui aveva solo ritardato l'inevitabile:”In tempi ormai remoti ho combattuto al fianco di King Hassan. L'ho visto distruggere entità capaci di far tremare il mondo intero. Per ragioni note solo a lui, quest'oggi ha voluto ricorrere a un duello, ma la prossima volta non sarà così gentile.” Cominciò a camminare intorno all'ex-Cacciatrice, giocando in maniera quasi innocente con la lancia apposta per innervosirla. Pur avendo capito che non aveva intenzione di attaccare, Raven mantenne stretta la presa sulla katana e fece circolare di più la sua Aura, per qualsiasi evenienza: " E se non sarà lui a sfidarti, allora potrebbe essere il Conquistatore a farlo, o i membri del tuo vecchio team. O addirittura Yang...” Entrambi si fermarono quando quel nome saltò fuori, Raven sentì il fiato mancare dalla paura... e dalla vergogna. Diarmuid allora incalzò ancora: “L'ho vista a Beacon, sai? Ti assomiglia in molti aspetti, e non dubito che ti supererà a breve.”


Il volto di Raven, che si era fatto più disteso nel sentir nominare la figlia, tornò a contrarsi dalla rabbia.

 

“Yang è destinata a diventare molto forte in futuro. Non ho dubbi a riguardo. Tuttavia, ha ancora molta strada da fare, soprattutto deve ancora imparare molto su come gira davvero questo mondo, perciò ti consiglio di non parlare di cose che non ti riguardano, in particolare su di lei!- La sua posizione si fece più minacciosa.- Indebolita o no, non ti consiglio di sottovalutarmi. Sono tutto fuorché indifesa.”


 

Dopo quella risposta, Diarmuid avrebbe davvero voluto andarsene e l'avrebbe fatto, se non avesse avvertito una brutta fitta al petto. Lo prese come un avvertimento dai suoi odiati padroni che Raven sarebbe morta in quella radura o si sarebbe unita alla loro causa: non c'erano vie di mezzo. Infuse quindi le sue gambe di Mana e Aura e, con un semplice calcio basso seguito da un colpo dato con l'asta della sua lancia cremisi, schiantò Raven a terra, la punta dell'altra lancia vicino al collo di lei. Lo sguardo duro del cavaliere incontrò quello ora spaventato della bandita.


 

“Raven, ascoltami bene. Non solo tu mi disgusti, ma farei tutto il possibile affinché il tuo potere non cada nelle mani di Salem. L'unico motivo per cui non ti ho ancora uccisa è perché so bene che sarebbe solo questione di tempo prima che la nuova Dama della Primavera venga ritrovata- Strinse nuovamente i denti e fece sparire le proprie armi per poi aiutare la mora a rialzarsi- Il mondo è cambiato negli ultimi anni, i tuoi vecchi subordinati che hanno deciso di unirsi alla civiltà l'hanno già capito, mentre tu e i pochi altri che ancora ti seguono non avete più modo di adattarvi. Quella che Salem ti sta offrendo potrebbe essere la tua sola chance di sopravvivere. Tanto siamo onesti... quello che hai fatto negli ultimi diciotto anni avrebbe favorito soprattutto lei, se Hassan e Iskandar non si fossero messi in mezzo."


 

Raven rifiutò l'aiuto e si rialzò da sola.


 

“Ho fatto solo quello che era necessario per garantire a me e alla mia tribù la sopravvivenza- replicò-Non mi state offrendo molta possibilità di scelta, eh?” Compreso di trovarsi di fronte un avversario che non poteva affatto sconfiggere nelle sue attuali condizioni, l’ex-Cacciatrice ingoiò con fatica il suo orgoglio e assunse una posizione più rilassata con le braccia incrociate: “Cosa posso guadagnarci da questa alleanza per me e i miei uomini?”


 

Ancora una volta Diarmuid rivolse a Raven con un'espressione di autentico disgusto. Quello che la donna proprio non capiva, era quanto dannosa fosse la sua tribù per migliaia di persone in un mondo abitato da bestie attratte dalle emozioni negative. Quel branco di tagliagole non aveva il minimo problema a rubare, stuprare e uccidere interi villaggi solo per una manciata di provviste che sarebbero durate qualche settimana e per di più non prendevano responsabilità per le vittime indirette sbranate dai Grimm. Ciononostante, egli era e restava un cavaliere, aveva giurato di dire la verità in ogni situazione e l'unico motivo per cui aveva mentito sulla propria identità negli ultimi mesi era stato proprio a causa della sua involontaria schiavitù. Quindi doveva dire la verità persino a qualcuno come Raven.

 

“Non ne ho la minima idea” confessò incrociando le braccia.


 

Raven ricambiò il suo sguardo con uno altrettanto sprezzante.


 

“Non credere che non sappia cosa ti passa in quella tua testa albina. Tu pensi che non capisca il danno che arreco al prossimo con la mia tribù, né capisci perché mi ostini a difenderla. Sono nata al suo interno e ne sono diventata il capo, perciò è mio dovere fare qualsiasi cosa le permetta di sopravvivere. Per quanto riguarda i villaggi che abbiamo assalito, non incolpino me per la loro debolezza. In un mondo come questo, i deboli muoiono e i forti sopravvivono e questo è quanto. I Grimm stessi ne sono la prova, visto che esistevano già da prima di Salem. Che ne sia diventata la padrona o meno, non cambia il fatto che sono stati creati per mettere alla prova l'umanità. Se quei villaggi non potevano resistere a noi, allora non potevano resistere nemmeno a loro. Morale: non erano destinati comunque a durare.”


 

Diarmuid vide di nuovo la sua educazione da gentiluomo messa a dura prova. Raven semplicemente si rifiutava di accettare quanto i popoli di Remnant si fossero adattati: nuove tecnologie difensive più economiche e resistenti, addestramento offerto da Iskandar Scarlatina per civili e soldati e persino nuove terre risanate. Si limitò a mettersi una mano in faccia e trattenere gli insulti, prima di iniziare l'ultima arringa del proprio discorso.


 

“Potremmo continuare questa discussione per tutto il giorno, lady Branwen, e forse è proprio quello che vuoi per recuperare la pienezza della tua Aura, per questo la farò breve: Salem ha bisogno dei tuoi poteri per trovare un certo oggetto. La maggior parte di coloro che sanno della sua esistenza, tu inclusa, la chiamate la Reliquia della Conoscenza... io e i miei involontari alleati la conosciamo come il Santo Graal.”


                                                                                                                         *****


 

(1) Certe cose non cambiano, non importa cosa

                                                                                                                        *****

Comincierò dicendo che sebbene apprezzi enormemente le battaglie campali, a scriverle sono una grandissima schiappa. Finisco per descrivere tutto in maniera abbastanza approssimativa, soprattutto le cose che vorrei descrivere meglio. e non suddivido bene gli eventi( non aiuta il fatto che domani esce la terza stagione de Il principe dei draghi e ho avuto l'Hype a mille per settimane), quindi mi scuso enormemente se la parte centrale sarà abbastanza confusionaria, consigliatemi come potete e vedrò di sistemare per la battaglia di Vale e per altri eventi ancora più grandi. Tanto per cominciare però ormai dividerò le battaglie in più capitoli.

Confido che il duello tra Hassan e Raven abbia rimediato. L'ho scritto grazie al mio amico Xephil, che è anche il mio socio in Super Hero Taisen. E' molto più cordinato di me quando si tratta di scontri e spero siamo entrambi riusciti a mescolare bene i nostri differenti stili. Tra l'altro, escludendo la suddetta fanfiction, credo questa sia il capitolo più lungo che abbia mai scritto.

Detto questo, mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto, ho pensato a lungo a come anticipare il risveglio parziale degli occhi d'argento senza farlo sembrare oltre cazzone e spero vi sia piaciuto. Come ho anticipato ad alcuni dopo questo capitolo ci sarà un capitolo relativamente tranquillo cui seguirà la fase pre Vytal Festival. Spero vi stiate godendo il volume 7 quanto me intanto, buon lavoro e a presto a tutti.

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Capitolo 22
*** Cinder svelata ***


Qualche ora dopo l'attacco, aeronave di James Ironwood

 

Medea aveva diversi magazzini e laboratori sparsi per tutti i regni, acquistati e costruiti nel corso degli anni. Ma pochi eguagliavano quello riservatole sull'aeronave di Ironwood, l'unica rimasta a Vale della flotta arrivata quasi due mesi prima. Innumerevoli strumenti ipertecnologici dalla funzione più o meno sconosciuta galleggiavano su trasporti a mezz'aria in attesa d'essere presi dalla loro proprietaria.

 

Quest'ultima, una volta tornata dalla spedizione e fattosi una doccia come si deve, aveva appena ricevuto una bellissima sorpresa, sottoforma di una mezza Grimm congelata portata dal team RWBY, a sua volta rigenerato dopo la loro dura lotta contro la stessa.

 

Non aveva ovviamente perso tempo a sistemarla in una camera di contenimento formata da una sfera di diamante apribile da ogni lato, quasi indistruttibile e con decine di sistemi di sicurezza pronti a scattare se si fosse risvegliata. La signora di quel piccolo antro tecnologico guardò Jack con uno sguardo quasi di cupidigia prima di rivolgersi a coloro che l'avevano catturata.

 

“ Ragazze, siete state bravissime. Non ho dubbi che Summer sarebbe orgogliosa di voi. Io di certo lo sono.”, disse Medea allegra alle quattro ragazze. La loro leader in particolare arrossì, onorata dal paragone e le altre se ne accorsero. Normale considerando quanto idolatrasse Summer.

 

 

“ E' sempre un onore aiutarla, miss Seaspell. Spero tragga il meglio da questo regalo.”, disse lieta Ruby con un lieve inchino, che venne dismesso dalla donna.


“ Oh, dimentica le moine, Ruby, sappiamo entrambe che non sei capace . Summer in questo era appena più aggraziata di te.”, commentò la scienziata con un piccolo risolio. Ruby imitò quella risata con una nota appena più imbarazzata mentre le altre riprendevano la conversazione.

 

“ Quindi... pensa davvero di scoprire cosa sono Jack e quelli come lei?”, domandò invece Blake

 

“ Personalmente credo di avere già un'idea. Avete detto che... vi aveva teletrasportato in un altro luogo?”, domandò cauta la strega.

 

“ Non era Vale, poco ma sicuro. Per quanto ci muovessimo, eravamo sempre in quel quartiere invaso dalla nebbia. Era completamente disabitato a parte quegli orrendi ragazzini e anche troppo antiquato per essere qualsiasi luogo che conoscessimo.”, spiegò nuovamente Ruby.

 

' Ah, questo è la conferma!', pensò stizzita Medea, capendo cos'era successo. Doveva mandare via le giovani Cacciatrici davanti a lei il prima possibile per cominciare le analisi su Jack. Migliore delle ipotesi avrebbe scoperto la conferma alle sue ricerche.

 

“ Sarete tra le prime a essere informate se scoprissi qualcosa. Intanto sentitevi libere di tornare quando volete, farò degli upgrade da capo giro alle vostre armi.”.

 

“ Grazie, signora.”, disse infine Blake facendo un inchino decisamente più aggraziato della sua partner, imitata da Weiss e da Yang. Le quattro uscirono dal laboratorio e andando verso l'uscita dell'aeronave s'imbatterono nel team SESP, di cui tre membri avevano un ghigno strafottente eppur quasi caldo.

 

“ Abbiamo sentito tutto. Congratulazioni per esservi finalmente sbarazzate di Jack.”, cominciò Souchirou.

 

“ Cazzo, speravo di essere io a fare il culo alla marmocchia.”, scherzò Emil dando un pugnetto sulla fronte di Ruby, che fece il segno di sparargli con le dita. Era molto adorabile.

 

“ Concordo, anch'io voglio esserci la prossima volta che arresterete due criminali legate a chissà quale trama o esperimento strano.”, protestò Penny.

 

“ Mhh, non sareste resistiti un secondo. Neanche noi sappiamo come abbiamo fatto a sopravvivere!”, disse Yang.

 

“ Che volete dire?.”, domandò Ciel. La leader del team di Beacon sospirò, cercando di ricordare cos'era successo.

 

“ La cosa che ho usato per sconfiggere Jack... è qualcosa che non ho mai usato prima. Era una specie di lampo argentato che ha cominciato a bruciarla. N-non ho mai usato qualcosa di così potente.”, spiegò Ruby, insicura su quello che era successo.

 

“ Mia madre lavora da anni a nuovi modi di usare l'Aura, forse ne hai usato uno inconsciamente.”, ipotizzò il fauno serpente ricordando le ultime ricerche di Medea.

 

“ No, ero praticamente agli sgoccioli.”, insistette la mietitrice ripensando a quel momento. Non si era mai sentita così debole, neanche quando durante i suoi primi mesi d'allenamento affrontava gruppi troppo numerosi di Grimm.

 

“ Forse papà o zio Qrow potrebbero sapere qualcosa?”, suggerì Yang. Aveva senso considerati tutti i segreti che avevano tenuto nel corso degli anni.

 

“ Giusta osservazione, gliene parleremo durante le vacanze, a proposito, TU- disse indicando in maniera molto teatrale Emil- sei ancora invitato.”.

 

“ Sarà un piacere.”, sghignazzò il fauno lupo. In realtà lui sapeva cos'era successo, ma si guardò bene dal rivelarlo, quello era compito di Qrow. Comunque si sarebbe decisamente goduto quella vacanza. Quando i ragazzi se ne furono andati, Medea si avvicinò al bozzolo di ghiaccio e roccia in cui Jack era ancora intrappolata.

 

“ Bene, Jack, ora mi dirai tutto.”, disse la strega cominciando ad armeggiare coi suoi strumenti sulla bambina.

 

*****

 

La situazione alla stazione di polizia di Vale era confusionaria come non accadeva da anni. Poliziotti e soldati giravano in giro con prigionieri da interrogare, verbali da redarre e armi da riparare. Alcuni infermieri si prendevano cura dei feriti che risentivano ancora di qualche ferita.

 

I capi della spedizione( a parte Jaune e Siegfried, che erano sfiniti) erano seduti in una zona più riservata, dove uno dei loro prigionieri più importanti attendeva. Gli altri non avevano detto molto a parte il modo in cui avevano domato i Grimm( che non era comunque poco) e qualche dettaglio sull'attacco a Beacon.

 

Non erano informazioni da poco conto di per sé, ma niente di paragonabile a ciò che serviva se volevano fermare davvero tutto. Dovevano sperare in lui... Roman Torchwick.

 

“ Dici che ci dirà quello che serve? Per quello che ne so non ha mai parlato fin'ora.”, disse Ironwood severo guardando Roman, seduto nella stanza d'interrogatorio dietro un vetro a specchio. Il generale Atlesiano era piuttosto nervoso nonostante la vittoria. Diamine, era appena tornato da una delle battaglie più frenetiche della sua carriera come Cacciatore e ora scopriva che c'era ancora qualcos'altro nascosto sotto il territorio di Vale stando a quanto riferiva Siegfried.

 

Nella fattispecie un mostro di roccia alto minimo trenta metri e potenziato all'inverosimile dalla Polvere. Dovevano distruggerlo prima che potesse risvegliarsi e causare il massacro.

 

“ Se c'è qualcuno che può farlo cantare, sono io- ribadì Joseph, che aveva con se un sacchetto azzurro dall'odore dolciastro- secondo voi chi gli ha regalato quel cappello?”. Gli altri guardarono stupefatti il commissario, persino Vlad che lavorava con lui da mesi non era a conoscenza della sua familiarità con Roman.

 

“ Sei serio?”, domandò Atlanta pensando fosse una battuta. Ma aveva molto senso, Roman aveva iniziato come informatore a quanto dicevano le voci prima di diventare praticamente il boss della città.


“ Sì, lo conosco da quand'ero bambino. Era solo un orfano nei quartieri di Vale che faceva lavoretti per i gruppi criminali, consegnando messaggi, pacchetti di droga e quant'altro. Mi offriva informazioni in cambio del gelato. Già allora però pensava in grande, voleva preparare la sua ascesa sbarazzandosi dei pezzi grossi attraverso il mio lavoro.”, ammise il commissario ripensando ai loro primi incontri.

 

“ Allora vai.”, disse Vlad indicando la porta. Il commissario passò diversi secondi davanti alla porta cercando di assumere l'espressione giusta: Roman non avrebbe mai preso sul serio un viso troppo serio e uno gentile l'avrebbe fatto pensare di manipolare la conversazione a suo vantaggio. Mise finalmente su un viso neutro, si toccò inconsciamente la gamba rotta ed entrò.

 

 

“ Ehila, mr. Baker, come butta? Spero la sua vecchia ferita sia migliorata.”, salutò sardonico Roman come fosse al bar e fosse appena entrato un suo amico. L'altro si sedette mettendo il suo misterioso pacco sul tavolo.

 

 

“ Credo andrebbe meglio tu non aiutassi la White Fang a distruggere uno degli ultimi quattro rifugi sicuri per l'umanità. Certo, sei sempre stato ambizioso, ma sapevi quanto i Regni fossero preziosi per i pochi di noi che rimangono. Non sei davvero così stupido da aiutare chi proverebbe a distruggerli... non senza una minaccia e/o una promessa che ti salverai dal chaos che conseguirà.”, disse l'uomo con un tono estremamente sarcastico.( Non posso ovviamente sapere quant'è vasta la popolazione di Remnant. Considerando quel poco che sappiamo della storia di RWBY e se i continenti sono all'incirca grandi quanto i nostri, direi la popolazione si aggiri sul miliardo o poco più tra umani e fauni).

 

“ Che vuoi, si fa quel che si può per sopravvivere. E poi sono stati loro ad aiutare me, era un mio piano.”, ridacchiò il ladro, non ingannando l'altro nemmeno per un istante però.

 

“ L'hai già detto sul viaggio di ritorno verso Vale, ma non sparare cazzate, so bene che tu non agisci così. Diamine, aiuti persino a tenere lontana la droga dal tuo territorio ed evitavi che le persone si ferissero durante gli scontri tra gang, che non è poca cosa per noi. Sicuramente è stato più di quanto facessero i miei uomini prima che Vlad venisse a svegliarci-o contraddisse il commissario indicandolo col dito con finta teatralità. Era proprio come ai vecchi tempi, ma rovesciato. All'epoca Roman era il chiacchierone e Joseph stava in silenzio proponendo di tanto in tanto il prezzo per le soffiate- ti ricordi quand'ero piccolo? Quando eri ancora un piccolo orfano decisamente troppo furbo per la sua età e cui proponevo continuamente di diventare detective e Cacciatore?”, domando l'uomo, ripensando a quando era ancora un detective.

 

“ Sì, giravo tra i vari quartieri fregandomene di tutto e tutti, prendendo portafogli e informazioni. Queste ultime le davo a te in cambio del gelato.”, scherzò Roman, rimembrando a sua volta.

 

“ Bei tempi. E in onore di essi voglio pensare tu non sia responsabile. Chi c'è dietro?”, chiese semplicemente, picchiettando sul pacco che aveva portato con sé. Era un chiaro segno che voleva il ladro l'aprisse, ma Roman era cresciuto imparando trucchetti da Joseph. Sarebbe stato lui a comandare la conversazione. Il fatto stesso che il commissario non aveva utilizzato la sua semblance, la capacità di far confessare chiunque mentre soffriva di dolori tremendi, era una prova che desiderava fare le prove civilmente. Almeno in rispetto delle loro passate collaborazioni.

 

“ Te l'ho detto. Io.”, insistette indicandosi con entrambe le mani prima di rimetterle sul tavolo. Joseph rilasciò un sbuffo esasperato e posò a sua volta la mano sul tavolo rilasciando un flusso d'Aura che giunse fino a Roman spedendolo via di qualche metro. Per qualche secondo la sedia strisciò indietro con un fastidioso rumore prima che Roman si rimettesse al proprio posto, lo sguardo visibilmente offeso.

 

“ Ti ho detto di non mentire, e ringrazia che non abbia usato la mia semblance. Se anche fossi il vero responsabile dell'attacco pianificato, ora avresti già cantato o avresti chiesto un avvocato. Secondo me hai già intenzione di confessare, ma vuoi qualcosa in cambio. E con ciò che è a risco, siamo disposti a pagare quasi tutto. Dimmi pure.”, domandò l'uomo, modificando la frequenza della sua Aura affinchè apparisse il più rilassata possibile al giovane boss del crimine.

 

 

“ Lo sai. Lasciami mandare un messaggio a Neo.”, domandò il ladro, lasciando volutamente fuori dalla questione Jack. Se avessero avuto occasione di prendere un servant, avrebbero fatto tutto il possibile per ottenere del materiale di studio che poteva dar loro così tanto vantaggio.

 

Joseph in utta risposta gli offrì un sorriso. Non beffardo, sembrava quello di un padre gentile. E aprì finalmente il sacchetto, rivelando guardacaso una confezione di gelato neopolitan: cioccolato, fragola e nocciola. Lo stesso gelato che era solito prendere da piccolo e da cui aveva preso il nome per Neo quando l'aveva raccattata per strada quasi undici anni prima.


“ Purtroppo... questa è l'unica richiesta che non posso soddisfare.”.

 

“ Cosa, è perchè?!”, protestò Roman.

 

“ Poche ore fa Neo e la tua nuova protetta hanno provato a catturare il team RWBY. Non è finita bene per loro e ora sono qui. Posso farti parlare direttamente con Neo, anche se l'altra ragazza è attualmente nella custodia di Medea Seaspell.”. Lo sguardo di Roman si incupì, prima di sbottare.

 

“ Cosa... brutte stupide, ma che gli è saltato in testa?”.

 

“ Volevano aiutarti, penso. Quattro delle più talentuose studentesse di Beacon, una delle quali l'erede della SDC e l'altra principessa di Menagerie, sarebbero stati la perfetta merce di scambio per te.”.

 

Roman sospirò pesantemente, si mise la faccia tra le mani prima di colpire nuovamente il tavolo.


“ Ah, gliel'ho detto a Neo... MAI giocare d'anticipo, aspetta sempre e comunque la mossa del tuo avversario.”.

 

“ Che vuoi, è giovane, tutti fanno degli errori a quell'età.”, ammise il commissario.

 

“ Già, il mio è stato non fidarmi di te. O fidarmi... non ho mai capito bene cos'è successo.”.

 

“ Hai un nome quindi?”, domandò nuovamente Joseph, consapevole che finalmente avevano trovato il suo punto d'incontro. In fin dei conti Roman si era arreso fin da quando era stato preso, voleva solo mantenere un po' le apparenze.

 

“ E tu prometti che avremmo una protezione adeguata? E non parlo di una protezione da quattro Swat o simili, voglio roba al livello di Glynda Goodwtich o degli allegroni che ci stanno guardando... minimo.”, chiese ancora il ladro, che necessitava di quell'ultima rassicurazione. E sapeva che Joseph non gli avrebbe mentito.

 

Pur essendo un poliziotto, era praticamente cresciuto assieme agli uomini che avevano costituito la precedente generazione di criminali a Vale prima che lui stesso li fece cadere dal loro trono, spianando involontariamente la strada a Roman. Sapeva come operavano e aveva adottato la loro politica riguardo i debiti, onorandoli sempre.

 

“ Una delle suddette allegrone ha un posto a disposizione dove sarai al sicuro da praticamente tutto. Tu, Neo e Jack potrete trasferirvi lì entro una manciata di giorni. Anche se dovrai fornire qualche servizio.”, affermò l'ex Cacciatore ripensando all'orfanotrofio di Atlanta. La leonessa, venuti un paio di giorni prima per fare il punto della situazione dell'attacco, aveva parlato delle difficoltà all'orfanotrofio durante una pausa caffè.

 

Era l'ultimo posto dove la White Fang e chiunque li stesse supportando avrebbe cercato. E avrebbe potuto aiutare nel gestire una banda di marmocchi addestrati da una delle più grandi Cacciatrici del pianeta. Era anche una delle punizioni migliori che potevano dargli per la sua chilometrica fedina penale. Ovviamente omise quella parte, l'avrebbe scoperta all'arrivo( anche perchè così non avrebbe avuto il tempo di mettersi in contatto con la malavita di Mistral, che avrebbe provato a reclutarlo almeno come consigliere).


“ Preferisco non chiedere i dettagli- affermò Roman prendendosi finalmente un cono e gustandolo soddisfatto- comunque, purtroppo non posso dire così tanto perchè anch'io conosco a malapena l'un per cento dell'un per cento del progetto. Ma in questa frazione c'è il nome di chi dovete cercare...”.

 

Il gruppo di Cacciatori fuori dalla stanza osservò così come Roman finalmente diede loro il nome del capo di quella piccola congiura contro l'ordine di tutta Saunus. Il viso di Joseph s'illuminò e andò ad avvisarli.

 

“ Ho un nome... Cinder Fall!”, annunciò il commissario uscendo come una tempesta.

 

Sentendo l'ultima James prese il suo tablet, facendo partire una ricerca. Uno dei suoi vantaggi rispetto alla semplice polizia era poter consultare anche gli archivi militari, inclusi quelli delle varie Accademie.

 

“ E' una degli studenti di Leo, attualmente è a Beacon con due compagni temporanei perchè quelli ufficiali sono rimasti finiti in coma durante una missione.”.

 

“ Cosa?!”, esclamarono tutti i presenti, shockati dalla prospettiva.

 

“ E non solo, guardate chi sarebbero i cosiddetti infortunati.”, aggiunse mostrando le immagini di Emerald e Mercury.

 

“ I misteriosi complici di Roman che hanno provato a uccidere Tukson e che erano anche alla battaglia oggi.”, disse Vlad. I suoi compagni si irrigidirono. Studenti infiltrati così facilmente in una rispettabile Accademia, erano caduti così in basso da non fare neanche controlli? O Salem era diventata tanto abile nel far infiltrare i suoi scagnozzi?

 

“ Ma cosa può significare?” , si domandò Joseph, non volendo pensare alla peggiore ipotesi. Che ci fosse un infiltrato ad Haven anche ai piani superiori.

 

 

“ Atlanta, cercali subito.”, ordinò Vlad alla compagna di team, che non perse tempo ad eseguire.

 

“ Li ho trovati intanto... sono tutti con Adam e Gilgamesh... e anche i compagni temporanei di quella ragazza.”, riferì la fauna.

*****

 

“ Tutto secondo i piani.”, disse Cinder soddisfatta, osservando la città di Vale da lontano. Così sicura, ignara del pericolo che avevano appena corso, una dolce preda per lei e chi ancora rimaneva a tramare. Ma quasi tutti i suoi sottoposti, ad appena qualche metro di distanza nella radura in cui si trovavano, non erano affatto contenti e non si fecero problemi a farlo sapere.

 

“ Oh, farsi fare il culo era secondo i piani?!”, disse stizzito Adam, ripensando alla facilità con cui era stato battuto da Ironwood. L'uomo nella sua lista 'uccidere a vista' veniva subito dopo gli Schnee e Blake... e lui si era fatto fregare come un vitello.

 

Quel poco di Aura che aveva rigenerato ribolliva attorno a lui come un lieve alone rosse mentre guardava infuriato gli altri.

 

“ Il piano di Salem è far sentire il i nostri nemici al sicuro, ed è quanto è successo. Io e Mercury siamo stati incaricati di salvare i combattenti più... importanti quando sarebbe stato chiaro che le cose non sarebbero andate a nostro favore.”, spiegò rapidamente Emerald. Mercury annuì con sguardo contrito. Aveva accettato di essere solo uno strumento, ma sapere d'essere così sacrificabile... beh, sempre meglio che essere alla mercè di Marcus.

 

“ Mphh, non ho neanche la libertà di decidere quando morire. Questa si sta rivelando davvero la più insopportabile delle mie evocazioni.”, disse seccato Avicenbron sedendosi su una roccia appena creata con la sua semblance. Chiaramente non era felice, ma non importava molto a Cinder.

 

“ Prima ci aiuti, prima puoi andartene. Tanto se tutto va bene non ci vorranno meno di due anni affinchè tutte le reliquie siano nelle nostre mani.”, gli rispose Cinder sprezzante. Qualcuno non apprezzò minimamente la risposta, specialmente la parte sui due anni.

 

“ In questo caso... quale sarà il Mio sfolgorante compito per riprendermi dall'umiliazione di oggi almeno fino a quando non avrò le teste di Iskandar Skarlatina e Lancelot?”, ringhiò Gilgamesh, ben più arrabbiato di Adam. L'antico sovrano di Uruk stava lontano da tutti gli altri. O meglio, gli altri si erano allontanati di proposito, l'Aura che emanava era semplicemente troppo opprimente per essere sopportata, sembrava quasi Salem. Quell'unica volta in cui Salem l'aveva vista fuori dal suo reame, almeno.

 

“ Tu... voglio dire, sua maestà, lei dovrà andare a sorvegliare Adamo. Se lo trovassero non perderebbero un solo minuto a distruggerlo prima che possa risvegliarsi.”, spiegò la bruna.

 

“ Mhh, gran bel modo per redimerMi.”, protestò il servant, visibilmente erato. Per tutta risposta evocò dal un portale lo stesso veicolo con cui era fuggito dalla battaglia e dopo aver preso per il collo Avicenbron, partì ad altissima velocità verso le zone selvaggie di Vale.


“ Oh, quanto si lamenta quello. Che dovrei dire io?! James Ironwood mi ha fatto il culo!”, si lamentò Adam. Cinder grugnì dandosi uno schiaffo in faccia e provando a spiegargli cos'era successo per la millesima volta.

 

“ Primo, ti ho avvertito mesi fa cosa sarebbe successo legandosi con troppi Grimm, ti avrebbero succhiato via buona parte dell'Aura per tutta la durata di uno scontro. E secondo, sappiamo entrambi che ti avrebbe comunque sconfitto e arrestato senza troppi problemi . E' preside per un motivo, che diamine. Più che altro ringrazia Emerald e Mercury.”.

 

Il fauno toro si voltò verso i due umani menzionati. Emerald sembrava un cucciolo smarrito, mentre Mercury gli fece ciao ciao con la mano. In tutta risposta grugnì e si sedette nuovamente su una roccia vicina, borbottando di patti andati a male e umani inutili.

 

“ Per Neo, Roman e Jack come facciamo?”, domandò Astolfo. La notizia che le due fossero state catturate non aveva fatto piacere al paladino, che si era un po' appassionata alla ladra. Cinder scrollò le spalle.

 

“ Personalmente? Vorrei trovarle tutte e ucciderli, con l'eccezione di Jack. Sanno troppo e non esiterebbero a rivelarlo in cambio di essere liberati. Ce ne occuperemo mentre buona parte degli studenti sarà in vacanza.”, spiegò fredda e logica come sempre. L'occhio di Astolfo sbattè irritato mentre il guerriero fu sul punto di apostrofarla, ma fu fortunatamente interrotto.

 

“ Buone notizie in compenso- intervenne Diarmuid mettendosi davanti all'amico Rider- Raven ha accettato di unirsi alla nostra causa. E' ferita a causa di uno scontro con King Hassan, ma appena si sarà leccata le ferite, andrà ad Haven per prendere la reliquia.”.

 

Cinder, soddisfatta che le cose andassero più o meno come speravano, stava per rispondergli quando sentì un sibilo familiare. Quello di una freccia carica di Aura. Il proiettile centrò Mercury in pieno esplodendo sul colpo e scaraventandolo via tra gli alberi in un'esplosioni di fulmini e ghiaccio.

 

“ ECCOLI!”, gridò la voce di Atlanta seguita da altre frecce, che esplosero attorno al piccolo gruppo. Astolfo e Diarmuid si misero davanti ai loro compagni deflettendo le frecce con un rapido fluire di fendenti prima di caricare ben tre slash D' Aura che diressero contro la loro assalitrice. Ma questi saltò facilmente in alto per poi attirare accanto a Cinder e cominciare un rapidissimo corpo a corpo.

 

“ Arrendetevi subito e non ci sarà bisogno di usare la forza.”, ordinò Lancelot saltando a sua volta sulla scena, già avvolto nella sua armatura rilucente di Polvere.

 

Adam si lanciò subito contro il cavaliere ignorandone l'avvertimento, ma ogni suo fendente fu preso direttamente dall'armatura e ricevette poi risposta con un potente pugno la cui onda d'urto fu sufficiente a spaccare il terreno per diversi metri, mentre l'Aura di Adam, non ancora ripresasi del tutto, si spaccò e venne avvolto da una gabbia di pali di roccia.

 

Infatti Vlad si svelò subito dopo l'attacco, emergendo da sottoterra mirando a Cinder con una raffica di proiettili congelanti.

 

“ Ve l'hanno già detto i miei colleghi, ma vi consiglio d'arrendervi.”, intimò il generale Menageriano gettandosi contro i due Servant ancora presenti. Emerald provò ad attaccarlo con una raffica di proiettili, ma si ritrovò intrappolata da un groviglio di pali infusi di Polvere congelanti.

 

“ Adam, levati dalle palle, sei solo un peso morto.”, ordinò Mercury, appena ripresosi dal colpo di prima.

 

“ PESO MORTO?!”, gridò il fauno, sentendosi più insultato che mai. Per tutta risposta provò a lanciarsi contro Vlad con Wilt in mano. Cinder provò a urlargli di fermarsi, ma fu la propria avversaria a interromperlo dopo averle premuto la mano sullo stomaco per una scarica d'Aura incredibilmente dolorosa.

 

“ No, mio caro, le parole peso morto sono un eufemismo per te.”, scherzò Atlanta apparendogli alle spalle con un rapidissimo scatto e dandogli un fortissimo pugno che lo spedì dall'altra parte della radura.

 

“ Lurida traditrice.”, si lamentò Adam tentando di riattivare la sua Aura mentre i suoi complici si occupavano dei tre Cacciatori, ma Vlad lo bloccò in una gabbia di pali. Cinder, ripresasi dal colpo di Atlanta, aveva cominciato a fare grosso uso della propria magia ricoprendo gli avversari con potenti vampate di fuoco.

 

“Perchè non vi arrendete e basta? Potrete avere un normale processo, non sono così male.”, provò a parlare Atlanta prima di deviare una palla di fuoco.

 

“ VAFFANCULO!”, gridò Cinder focalizzando l'Aura nel proprio vestito per formare due sciabole di ossidiana che lanciò contro la fauna leonessa. Questa fu sul punto di tirarle una freccia dritta tra gli occhi ambrati, ma colpì solo l'aria.

 

La vera Cinder era a pochi centimetri di distanza da lei e la avvolse con un'esplosione. Atlanta gridò dal dolore, ma le sue riserve d'Aura resistettero e fu rapida a contrattaccare con uno slash multipo dei suoi artigli, che la strega dovette prendersi in pieno. Astolfo quindi partì all'attacco, iniziando un duello tra le loro lancie incredibilmente rapido ed elegante.

 

Emerald era ai lati della radura, riuscita a liberarsi pochi secondi prima dalla gabbia. Lancelot però si accorse della sua presenza e le sparò un laser contro. Mercury, accortosi dell'attacco, ci si mise davanti parandolo a malapena con le gambe. Dopo però gli rimase appena un briciolo d'Aura.

 

“ Non distrarti, cretina. Siamo ancora vivi solo perchè si stanno trattenendo.”, le spiegò l'albino sparando una raffica di proiettili contro il cavaliere, che se li scrollò di dosso senza il minimo problema.

 

“ Dici bene, figliolo, ci stiamo trattenendo perchè tre di voi sono poco più che bambini. Non forzateci la mano e arrendetevi.”, intimò Lancelot creando un glifo rosso sulla sua arma a enfatizzare. Mercury non sapeva che fare, un solo colpo di Arondlight e sarebbero finiti all'ospedale... della prigione ovviamente. Purtroppo si era scordato dei due servant presenti, finalmente riusciti a liberarsi dalle trappole di Vlad con un impulso d'Aura che però aveva levato loro parecchie energie.

 

“ Tocca a me, Lancelot.”, disse Diarmuid, caricando entrambe le sue lance di energia per contrastare il fendente infuocato di Lancelot che distrusse l'intera area con un'onda d'urto mista a possenti aloni d'energia.

 

“ C- che razza di potenza.”, disse Mercury impressionato. Ma come faceva Cinder a essersi concentrata solo su Amber e le altre Dame quando c'erano simili mostri in giro? Lancelot da solo si era dimostrato molto peggio del loro primo obbiettivo. E dubitava i suoi compagni fossero molto inferiori.

 

“ Ve l'abbiamo detto, arrendetevi e avrete un processo clemente.”, ripetè il guerriero dall'armatura nera mentre Vlad saltò al suo fianco, entrambi sperando che ascoltassero. Astolfo e Diarmuid non avevano altra scelta, sarebbero stati più che felici di essere liberati dalla loro miseria, mentre i tre ragazzi probabilmente erano stati presi da Salem mentre erano nella merda. Migliore delle ipotesi avrebbero potuto convincerli a cambiare lato e dopo un paio d'anni in prigione sarebbero potuti unirsi a un'Accademia

 

Per Adam non c'era niente da fare, su di lui ormai pendevano chissà quanti ergastoli. Se non l'avessero ucciso durante la prigionia. Non vedendo alcuna occasione di vincere quello scontro, Cinder capì che l'unica cosa da fare era ritirarsi.

 

“ Dobbiamo scappare, subito. Astolfo!”, ordinò lesta e il Rider dai capelli rosa capì. Fece un fischio e davanti alla luna spezzata di Remnant si potè vedere una figura nera che scese in picchiata a velocità folle sui tre Cacciatori.

 

“ Oh, mamma.”, esclamò Atlanta quando capì di cosa si trattasse. Sembrava un Griffon particolarmente grande e potente, ma la testa era più simile a quella di una comune acquila e le zampe posteriori erano quelle di un cavallo. Era decisamente più grande e potente persino del Grimm che aveva affrontato poco più di un mese fa. La creatura si lanciò a velocità incredibile sul trio, intrappolando Lancelot sotto la zampa. Lo spadaccino riuscì però a liberarsi elettrificando la sua armatura e poi infilandogli Arondlight nel collo prima di saltare via.

 

Atlanta non fu da meno e cominciò a sparargli contro una raffica di frecce elementali, scatenando piccoli esplosioni che ne nascosero la figura per qualche secondo. Questi però corse verso di lei praticamente illeso e col becco aperto. I pali di Vlad non riuscirono a fermarlo nonostante si fossero infilati direttamente nelle sue zampe.

 

“ Dobbiamo approfittarne.”, ordinò Cinder radunando le energie nelle mani e creando una nebbia simile a quella di Jack mentre i tre avversari venivano tenuti a bada dal Grimm, Diarmuid e Astolfo. In breve salirono tutti sulla creatura e volarono via nella notte. Quando infine la nebbia si diradò Vlad, Lancelot e Atlanta guardarono impotenti la bestia allontanarsi a velocità straordinaria col suo prezioso carico.

 

“ MERDA!”, esclamò la fauna prendendo il suo scroll.

 

“ Che succede, li avete presi?”, chiese la voce di Joseph.


“ Ci sono scappati a bordo di un Grimm. Avverti subito Iskandar e James.”.

 

“ Cazzo, faccio subito. A proposito, mi avevano detto di avvertire che Vlad deve andare subito alla CCTT.”.

 

“ Capito- rispose Atlanta chiudendo e rivolgendosi ai suoi compagni- saremmo dovuti venire tutti e avremmo finito.”.

 

“ In quel caso Diarmuid e Astolfo avrebbero fatto ricorso alla loro piena potenza e non so se ne saremmo usciti vivi.”, spiegò Vlad sperando che consolasse un po' la leonessa. Tentativo mancato, ma apprezzato. La Nikos sapeva che ancora non potevano combattere servant con pieno accesso ai loro Noble Phantasm.

 

“ Torniamo a Vale, ci riorganizzeremo.”, concluse Lancelot sforzandosi di sembrare ottimista.

 

*****

 

Era mezzanotte passata e nonostante tecnicamente Vale avesse avuto un'incredibile vittoria all'insaputa delle masse, la situazione nell'ufficio di Ozpin non era affatto gioiosa, neanche poteva considerarsi tranquilla. L'uomo, affiancato da Glynda, James, Vlad e Iskandar stava facendo rapporto ai membri del consiglio via webcam, supportato anche dai file datogli dai presenti, più Medea e Joseph.

 

I governanti non erano molto soddisfatti a causa della mancata cattura di Cinder e Adam.

 

“ Ozpin, lei capirà in che situazione siamo.”, disse uno dei governanti, una donna, con un tono estremamente severo( e seccante) per il preside.

 

“ Una finta studentessa responsabile di un possibile attacco?! Ma che razza di controlli fate a Beacon.”.

 

“ Ne sono ben consapevole, ma vorrei sentire anche l'opinione di Leonardo.”, spiegò calmo Ozpin. Dietro di lui i tre generali restarono immobili.

 

“ Abbiamo contattato i nostri colleghi di Mistral. Sebbene non ancora ufficialmente colpevole, Mr. Lionheart è al momento prigioniero nella sua stessa accademia, ma ha affermato di sapere di un furto che si presenterà a breve.”.

 

“ Un furto?”, chiese dubbioso l'albino, non capendo a cosa il suo collega abbia potuto riferirsi. Un tentativo disperato di ripulire la sua reputazione dopo l'infiltrazione di Cinder o che altro?

 

“ Sì, dice che ci saranno bisogno di tutti i professori per impedirlo.”, fu la risposta successiva.

 

Ozpin non sapeva che pensare. Leo aveva avuto la sua buona dose di problemi, non solo economici, negli ultimi anni e non averlo aiutato era stato un suo grande rammarico. Ma qual era il suo piano adesso? Era forse responsabile, seppur contro la sua volontà, dei piani di Cinder?

 

“ Insomma, in base ai seguenti fattori, credo che dobbiamo affidare la sicurezza del Vytal Festival a qualcun altro.”.

 

“ Chi?”, domandò nuovamente il preside di Beacon, cercando di mantenersi calmo nonostante il furente desiderio di rompere tutto.

 

“ Beh, dietro di lei ci sono già tre ottimi candidati. Generale Ironwood, accetta l'incarico?”.

 

“ Vi ringrazio per la fiducia... ma temo di non essere adatto al momento. Anche a causa della mia negligenza i mebri della White Fang e i loro complici si sono appropriati di armi con cui avrebbero causato una strage inaudita. Non ho fatto altro che evitare il peggio nelle ultime settimane. Prima di aspirare a tale incarico ho bisogno di rivedere le mie priorità.”, spiegò James col tono più umile che avesse usato in vita sua.

 

“ Capisco. Mr Scarlatina?”, domandarono i membri del concilio, appena un po' seccati, a Isdandar, che si schiarì la voce.


“ Sono anch'io molto onorato della nomina, ma le mie specialità sono le battaglie in campo aperto e l'esplorazione. Sebbene non manchi di competenza in attività civili, organizzare la sicurezza di un evento così grande non è tra queste.”, rispose educatamente. I tre governanti sbuffarono.

 

“ In questo caso... generale Drakul?”, chiesero al fauno, che si inchinò umilmente ai tre governatori.

 

“ Accetto molto volentieri l'incarico. In cambio però chiedo i finanziamente per costruire finalmente un'accademia a Menagerie. Inoltre chiedo carta bianca per come organizzare le difese e disporre i soldati.”, disse semplicemente.

 

I membri del concilio si accigliarono. Quando Menagerie venne promessa ai fauni dopo la guerra, era praticamente un mezzo scherzo. Anche dopo la rivoluzione per i loro diritti, Kuo Kuana non era molto più che un grosso villaggio. Poi era arrivato l'uomo che ora si trovava davanti a loro.

 

In pochi anni aveva trasformato quella minuscola isola in una città che poco aveva da invidiare ai Regni. Non sapevano quanto fidarsi di lui, ma i due candidati più promettenti gli avevano già dato le redini.

 

Cosa avrebbero potuto fare lui e Ghira Belladonna una volta che Menagerie avrebbe avuto tutte le carte in regola per definirsi un Regno?

 

“ … accordato, mr. Drakul, purchè rimaniate nei confini delle nostre leggi. Ozpin, generale Ironwood e generale Scarlatina, ci aspettiamo che collaboriate totalmente”. Concluse l'ultimo mebro del consiglio, chiudendo la trasmissione una volta che tutti e tre ebbero acconsentito. Il fauno pipistrello si rivolse ad Ironwood non appena i governatori furono fuori portata d'orecchio.

 

“ James, chiama gli Ace Ops. Se c'è qualcuno che possono trovare la nuova arma di Salem, sono loro.”, ordinò all'amico.

 

“ Sarai accontentato, amico mio.”, rispose l'uomo prendendo il telefono. Sperò che fossero disponibili.

*****

 

Erano passati alcuni giorni dal piccolo casino a Vale. La vita degli abitanti era trascorsa normalmente, d'altronde in pochissimi sapevano cos'era successo, ma le vidende non furono meno animate nel loro piccolo, ma meno preoccupanti.

 

Port si era divertito a raccontare a tutti la battaglia agli studenti, enfatizzando per una volta anche il lavoro altrui. Per una volta tutti erano arrivati a sentire la fine.

 

“ Avete tutto pronto, lumache?”, domandò a Yang ed Emil,proprio dietro di lei, ognuno con le proprie valigie.

 

“ Prontissimo, non vedo l'ora di arrivare a casa.”, esclamò felice la bionda, sebbene le dispiacesse separarsi dalla sua nuova fidanzata, cui diede un piccolo bacio.

 

“ E io di allenarmi con Qrow e Tayang.”, disse contento il fauno lupo. Purtroppo Blake e Weiss non ebbero la stessa fortuna. Proprio il giorno prima Vlad, ora nominato direttore della sicurezza durante il Vytal festival aveva informato la nipote che i suoi genitori sarebbero venuti a giorni insieme a Sienna Khan( sebbene la presenza di lei sarebbe stata un segreto per i più). Avrebbero dovuto discutere degli ultimi eventì coi governanti di Vale, inclusi i preparativi per rendere Menagerie il quinto Regno ufficiale, ma tenevano l'incontro con la figlia quasi più a cuore.

 

Weiss dal canto suo era stata invitata dal padre a tornare a casa per un paio di giorni, ma ci andava solo per assicurarsi che Whitley non stesse diventando una copia di quell'uomo senza cuore e che sua madre non bevesse troppo... più del solito almeno. Lancelot sarebbe rimasto per aiutare il suo vecchio leader a cordinare le truppe e senza di lui ad allenarla l'unica compagnia davvero piacevole era quella di Klein. Conclusa quella piccola parentesi avrebbe raggiunto Ruby e Yang a Patch e si sarebbe goduta una VERA vacanza.

 

Che si sarebbe conclusa con una festa per praticamente tutti gli amici e conoscenti di casa Rose Branwen Xiao- Long. Sarebbe stata una cosa epica, ne erano sicuri e ne avevano bisogno.

 

“ Buone vacanze, ragazzi. Non so cosa darei per venire con noi.”, sospirò la fauna gatta, seccata per le ultime nuove. Non sapeva proprio come reagire al nuovo incontro con Ghira e Kali.

 

“ Tranquilla, tanto ci vedremo tutti a Patch per festeggiare l'inizio del torneo.”, disse Jaune, appena uscito col team JNPR e il CVFY. Loro sarebbero rimasti a Vale, ma non vedevano l'ora arrivasse la festa e con essa il torneo.

 

“ Oh, io sarò qui a consolarla.”, scherzò Sun prima che la suddetta fauna gli diede una scoppola potenziata dall'Aura in testa.

 

“ Non metterti strane idee in testa.”, disse con un tono fintamente serio.

 

“ Oh, prendetevi una camera per pomiciare- rise Ruby- non voglio una Freezeburn 2.0.”, concluse usando il nomignolo che avevano dato a Yang e Weiss.

 

“ Fottiti, Ruby.”, disse quest'ultima alzandole un dignitosissimo medio, che scatenò un'ilarità generale.
 

“ Ragazzi, vi voglio bene, non azzardatevi a cambiare durante queste vacanze!”, disse Coco con una finta autorità.

 

“ E smettere di far impazzire i nostri amati insegnanti e genitori? Te lo scordi.”, fece Nora dandole una pacca sulla spalla che si trasformò in breve in una piccola rissa cui nessuno a parte Ren diede conto.

 

“ Auguriamoci che Cinder non provi niente in queste vacanze. Altrimenti se la dovrà vedere con me.”, commentò Yang, i suoi occhi rossi per la rabbia al pensiero che una persona che stesse giusto qualche porta di distanza da loro avesse potuto ordire un piano simile.

 

“ Almeno per il momento non potrà fare niente. Poi ho sentito che il generale Ironwood ha chiamato gli Ace Ops per cercarla con l'ordine di chiamare rinforzi non appena succederà. Dubito che resisterà a lungo.”, spiegò Souchiro.

 

Gli Ace Ops erano, come suggeriva il nome, la migliore squadra di specialisti dell'esercito Atlesiano, più che al pari di diversi Cacciatori con molta più esperienza sulle spalle e dotati della migliore tecnologia che Atlas poteva fornire loro. Nel relativo breve periodo in cui erano stati insieme avevano distrutto diversi Grimm anziani e posto fine all'attività di interi cartelli criminali, inclusi Cacciatori rinnegati.

 

 

 

 

“ Con quelli alle calcagna, dubito avrà tempo per fare molto.”, commentò Weiss, ben conscia delle loro capacità. Specie con Vlad E Ironwood a guidarli.

 

“Beh, purtroppo non abbiamo più molto tempo Ci vediamo!”, salutò Ruby dirigendosi alla navetta con la sorella, che diede un ultimo bacio a Weiss, ed Emil. I restanti studenti si salutarono a loro volta prima di andare alla propria navetta o ad allenarsi.

 

“ Ah, ora prepariamoci a questa visita.”, sospirò Blake, augurandosi che i suoi genitori non ce l'avessero così morte con lei. Ma questo forse avrebbe peggiorato il tutto, in quel caso non sapeva proprio come parlare loro.


“ Ce la farai.”, la consolò ancora Sun allegro tenendosi le braccia dietro la schiena.

 

“ Grazie, Sun, e non volevo colpirti prima. Era solo uno scherzo.”, disse la mora passandogli una mano dove prima l'aveva colpito.

 

“ Lo so, figurati. Ci vediamo dopo.”, disse allegro Sun dirigendosi verso la palestra dove aveva appuntamento con altri team di Haven per un bell'allenamento di gruppo, quando incrociò Vlad Drakul steso contro un albero. Quando il giovane assassino la salutò, però lo prese in disparte.

 

“ Devo avvertirti di una cosa, mr. Wukong.”, disse con tono cauto e... spaventato? No, sembrava spaventato a prima vista, Sun conosceva quel tono abbastanza da sapere che sarebbe stata uno scherzo travestito da minaccia... almeno, sperava sarebbe stato uno scherzo.

 

“ Dica.”, rispose Sun non capendo dove volesse arrivare. Qualche messaggio per Hassan forse?

 

“ No, è per te. Vedi, da quando Ghira e Kali sono tortnati a Menagerie, li ho sempre tenuti in forma perfetta nel caso di un altro attacco all'isola.”, spiegò Vlad con uno sorriso che ben pochi gli avevano visto in volto, molto lontano da quello serio che usava con amici e sottoposti. Era qualcosa di spaventoso, abbastanza dallo spingere il giovane assassino a deglutire.

 

“ … quanto devo preoccuparmi?”, domandò preoccupato il fauno scimmia, improvvisamente molto spaventato. Il ghigno del fauno pipistrello decisamente non aiutava.

 

“ Beh, non sono come i tuoi fratelli maggiori, ma se Ghira dovesse mettersi strane idee in testa, o peggio Kali, non vorrei essere nei tuoi panni.”, scherzò Vlad dandogli una pacca sulla spalla. In breve Sun crollò a terra tremante. Quanto avrebbe voluto fare scambio di posto con Emil.

 

                                                                                                              *****

Comincio dicendo che questo capitolo non è ancora pronto, aspetto una parte betata nel dialogo tra Joseph e Roman, quindi aspettate che arrivi prima di recensire. E' che avevo una voglia maledetta di recensire oggi.

Comunque, come sempre mi auguro che questo capitolo che continua la tradizione del ' fuck canon' vi abbia soddisfatto. Ho cercato di ritrarre bene Roman e Joseph facendo sembrare la loro quasi come una relazione padre/figlio senza però diventarla davvero prima della sua confessione riguardo Cinder. Lo scontro tra lei e sottoposti contro il trio di Cacciatori penso sia il punto debole del capitolo, anche perchè ho deciso di inserire Vlad solo all'ultimo( se vi chiedete perchè sono solo in tre, Iskandar doveva risistemare le proprie truppe mentre Sieg e Jeanne erano mezzi morti e gli altri si stavano facendo ancora rattoppare... purtroppo è uno di quei buchi di trama che proprio non posso evitare).

Da qui seguiranno tre capitoli relativamente più calmi, necessari a mostrare gli sviluppi più sociali entro le varie accademie e nelle case dei protagonisti, tra cui anche l'anticipata riunione dei Belladonna.Non so quando potrò aggiornare causa esami, per ora mi auguro i miei progetti saranno apprezzati, buon natale e buon anno.

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Capitolo 23
*** Il tempo è un tesoro- parte prima ***


Emil e Ruby si stavano squadrando attentamente da ormai un minuto intero, attorno a loro regnavano solamente il silenzio, la presenza confortante della casa in legno nei boschi di Patch e gli sguardi attenti di Yang, Qrow e Zwei.

 

Quando finalmente il cagnolino si fece scappare un guaito, i due partirono all'attacco a velocità che sarebbero state impercettibili per diversi altri studenti dello stesso anno, e senza l'aiuto della loro semblance.

 

La mietitrice, vestita in canottiera e leggins, fece partire la mano a taglio contro il collo di Emil, che l'avvolse col proprio braccio e rispose facilmente con un pugno infuso d'Aura dritto nel viso.

 

“ Ancora stento a credere che Emil sia così veloce con quella stazza.”, commentò Yang impressionata. Ruby, per quanto provata dal colpo, provò a contrattaccare con un calcio dritto al mento. Questa volta riuscì a spedire indietro il fauno di qualche metro e partì alle spalle tentando un calcio a uncino dritto al collo. Il controllo della gravità di Emil riuscì però a defletterla, per poi spedirla a terra con una piccola spinta al volto..

 

 

Era proprio per via della sua semblance che nei suoi sparring era vietato l'uso dei pesi potenziati dalla Polvere che i presenti usavano negli altri incontri. Un errore da parte sua e si poteva perdere un arto.

 

Ruby riuscì comunque a rialzarsi con una capriola e attivò la sua semblance per spostarsi da una parte all'altra del campo d'allenamento, colpendo Emil al viso con una raffica di pugni infusi d'energia cremisi.

 

“ Mhh, è ancora un po' approssimativa, ma comincia a migliorare il suo approccio.”, osservò Qrow guardando gli attacchi della sua studentessa. Nei suoi primi tentativi Ruby si era limitata a caricare contro l'avversario di turno usando lo stesso stile di Yang e Tai. Era stato ben chiaro però che uno stile basato quasi esclusivamente su forza e resistenza non le confaceva.

 

Pertanto, insieme a Yang ed Emil( Tai sarebbe tornato dalla sua ultima missione entro altri due/ tre giorni), aveva aiutato la ragazza a sviluppare le sue nuove forme da combattimento basandosi sulla propria velocità e flessibilità, in modo che potesse utilizzarlo anche e soprattutto in congiunzione con Crescent Rose. Era ancora un lavoro in corso, ma le Accademie per Cacciatori duravano quattro anni per un buon motivo e aveva avuto l'occasione di vedere all'opera Neo, che usava un simile approccio.

 

Nel frattempo la rossa Cacciatrice ritrovò il proprio pugno incastrato dalla mano del fauno, che attivando nuovamente la propria semblance la fece affondare nel terreno di svariati centimetri.

 

“ Urghh, con te le mezze misure e le buone maniere sono un optional, vero?”, ringhiò Ruby avvertendo i piedi sprofondare sempre di più sotto la nuda terra mentre la mano era intrappolata in quella presa d'acciaio.

 

“ Hanno smesso di usarle con me quando avevo 13 anni, non aspettarti troppa gentilezza... scricciolo.”, scherzò il fauno preparando un altro pugno che avrebbe dovuto porre fine allo sparring.

 

“ Oh, ora se la vedrà male.”, rise Yang, certa che ora se la sarebbe vista brutta. Quando infatti il pugno fu sul punto di raggiungere il proprio obbettivo, Ruby riuscì a saltare via con uno scatto della sua semblance trascinando Emil con sè, entrambi ricoperti da una nuvola di petali, e riatterrata provò ad afferrarne l'intero braccio per sbatterlo a terra.

 

Purtroppo, nonostante la sua forza fisica e il suo controllo dell'Aura fossero cresciuti di gran lunga negli scorsi mesi, Ruby aveva scordato alcuni dei vantaggi di Emil provenienti dai suoi poteri. Quando il giovane Cacciatore si ritrovò in aria, anche lei si ritrovò a galleggiare in aria e prima che se ne potesse accorgere, era con la schiena a terra e un piede pesantissimo sullo stomaco.

 

“ Ah, mi arrendo.”, sbuffò guardando il ghigno del fauno lupo, che le offrì una mano per rialzarsi.

 

“ Non abbatterti, sei durata quasi dieci minuti stavolta. Stai migliorando molto in fretta.”, le concesse Emil.

 

“ Anche se tu ti stai trattenendo. Non provare a negare che ti saresti liberato dalla mia presa anche senza usare la tua semblance.”, commentò Ruby indispettita.

 

“ Devo concordare- s'intromise Qrow avvicinandosi al duo- quello che stiamo facendo questa settimana è potenziare per quanto possibile il vostro fisico e ovviare alle vostre debolezze, visto che non possiamo ideare il nuovo stile di Ruby in così poco tempo. Ma ciò non toglie che tu devi darle tutto il materiale possibile su cui lavorare. Mi sono spiegato?”.

 

“ Sì, Qrow. Mi assicurerò di sbatterla a terra più spesso allora.”, rise Emil, ricevendo una botta in testa sia da Ruby e da Yang.

 

“ Facciamo così, ogni ko una porzione di pasta in meno!”.

 

“ Fottetevi tutte e due, voglio diventare un Cacciatore per mangiare tutti i giorni quanto mi pare!”, in tutta risposta Qrow gli diede un altro pugno, sebbene molto più gentile, nel suo ventre piuttosto prominente.

 

“ Non mi sembra che tu ne abbia granchè bisogno. Ma dato che sei un ospite, sarai trattato come tale. Yang, Ruby, andate a cucinare, io voglio assicurarmi di dare pugni come fa Tai.”.

 

“ Subito. Ma sappi che neanche il generale Ironwood è così tirannico coi suoi uomini.”, scherzò Ruby prima di correre verso casa assieme a Yang ridendo come quando erano bambini.

 

“ Ora, ragazzino, penso io e te dobbiamo farci una bella chiacchierata... come sta King Hassan e che novità ti ha ordinato di portarmi? L'ultima volta che l'ho visto mi ha scaricato davanti all'ospedale in cui lavora il mio amico Stan.”.

 

“ A grandi linee bene. Però dubito le novità saranno gradite. Ha combattuto contro Raven il giorno che il generale Iskandar e compagnia hanno attaccato il rifugio della White Fang.”.

 

“ Cosa?! E com'è finita?”, domandò Qrow improvvisamente molto ansioso. Non seppe dire se fosse perchè era preoccupato per Raven o perchè sperava fosse sparita una volta per tutte dalla faccia della terra.

 

“ Il boss ha vinto, anche se tua sorella non gli ha dato vita facile. Alla fine stava per decapitarla una volta per tutte... quando uno di qui Grimm umanoidi è apparso obbligandolo a fuggire.”.

 

“ C'è solo un motivo per cui uno dei servi di Salem possa salvare Raven. Lei ha sentito dei suoi poteri e intende offirle un'alleanza, anche solo per potersi prendere la reliquia della conoscenza.”.

 

“ Il che sarebbe a dir poco catastrofico.”, concluse Emil. Qrow non potè che annuire, temendo quella possibilità. Uno degli artefatti più potenti di Remnant in mano a Salem? Mai! Era contro tutto quello per cui Summer aveva combattuto.

 

“ Ma anche con la Dama della primavera al suo fianco, non sarebbe così facile prendere la reliquia. Questo che sta succedendo a Beacon ne è la prova, se davvero stanno preparando un attacco è innanzitutto una copertura per prendere la reliquia della scelta in relativa tranquillità. Haven sarà anche meno protetta, ma servirebbe comunque un'assalto paragonabile a quello che la White Fang sta progettando per attraversare professori e studenti.”.

 

“ Potremmo dirti fin da subito cosa sappiamo... se ti unissi a noi.”, offrì Emil.

 

“ No, no e NO! Io ho ucciso spesso, Fenris, e non è mai stato per piacere, ho cercato per quanto possibile di evitarlo. Certo, voi assassini non lo fate per piacere, ma avete troppe volte superato dei limiti che dubito di poter raggiungere. Dovervi guidare... non è qualcosa che posso fare.”.

 

“ Perchè continuare a fare da galoppino a Ozpin è molto meglio, certo.”, commentò sarcastico il ragazzo. Qrow fu tentato di zittirlo, ma sapeva che non aveva tutti i torti.

 

“ Tanto... se anche accettassi di diventare il vostro vice leader o quello che è, prima di tutto dovrei affrontare gli altri pretendenti al titolo. Sono forti come ricordavo?”.

 

“ Sono nientemeno che fottuti mostri. Uno di loro potrebbe inoltrarsi per settimane nelle terre selvaggie che Iskandar non ha ancora liberato e tornare al mondo civile lasciando dietro di sé nient'altro che assoluta carneficina.”.

 

“ Immaginavo. Ma non è solo per portarmi notizie che sei venuto, vero? Sei qui anche per investigare. Specie considerando a neanche duecento metri da noi vive l'ultima guerriera dagli occhi d'argento.”.

 

“ Non è l'ultima, non so quanti altri ce ne siano, ma non è l'ultima.”, affermò il fauno lupo.

 

“ Sospettavo avreste provato a cercarli e reclutarli. Qualcuno è già nei vostri ranghi?”, domandò Qrow ricordando le sue vecchie conversazioni con Hassan.

 

“ Magari. L'ordine ha svolto ricerche su qualunque cosa sia successa agli antenati di Ruby ben prima che io nascessi. Ma il nostro miglior risultato è stato trovare un'unica altra guerriera, o meglio, ex guerriera. Ormai troppo anziana sia per combattere che per avere figli, privata dei propri occhi durante un'imboscata... in cui comunque uccise tutti i suoi assalitori. Ci ha rassicurato che avrebbe provato ad allenare altri guerrieri se li avessimo trovati.”, concluse non potendo nascondere una certa ammirazione nel suo tono.

 

“ Niente sulla loro storia? Noi del team STRQ abbiamo fatto la nostra buone dose di ricerche, ma... ciò che abbiamo trovato non è stato molto incoraggiante. Neanche Ozpin sembra sapere molto più delle basi. Almeno a quanto ci ha detto.”.

 

“ Tutto quello di cui siamo certi è che il clan degli occhi d'argento, fino a un millennio fa o ancora di più, era una potente organizzazione che teneva a bada i Grimm in tutta Remnant e persino ad allenare chi desiderava combatterli a sua volta. Alcuni dei loro insegnamenti si ritrovano tutt'ora nelle Accademie. Erano un gruppo per lo più matriarcale, ma a un certo punto il loro capo clan sparì in missione e subito dopo ci fu un immenso attacco di Grimm che li disperse ai quattro venti. Da lì le cose andarono sempre peggio per loro.”.

 

“ Mhh, sì, quadra perfettamente col quadro che ci eravamo fatti noi ai tempi- affermò il mietitore prendendo il mento tra le mani- grazie della conversazione, figliolo, penso d'essermi chiarito almeno un paio di idee. Andiamo a mangiare?”.


“ Certo.”, rispose contento Emil, seguendo il Cacciatore pregustando il pranzo in arrivo.

 

*****

 

 

Weiss mise l'ultimo dei propri bagagli assieme al mucchio che sarebbe stato portato all'aeronave privata che l'avrebbe portata dritta a casa di Yang e Ruby. Come aveva predetto la sua vacanza era stata la perfetta definizione di gelo. Aveva visto un paio di volte sua madre senza che tenesse una bottiglia in mano, suo padre aveva mantenuto la sua solita aria di finta cortesia a tavola mentre discutevano dei suoi studi( che aveva cercato ancora una volta di dirigere su aree 'più adatte all'alta società e al futuro della SDC' come diceva lui) e tre quarti dei servi erano troppo spaventati o timidi per parlare con lei.

 

Gli unici momenti che aveva apprezzato davvero erano state le chiacchiere con Klein, mescolate a qualche scherzo qua e là, e i brevi sparring con Whitley. Sebbene suo fratello non sarebbe mai stato un apprendista Cacciatore, quantomeno aveva cominciato a rispettare il lavoro che facevano e aveva cominciato ad avere una visione più chiara del casino familiare. Meglio che niente, voleva dire che per la loro famiglia c'era ancora speranza una volta finita con gli adulti.

 

Ora aveva intenzione di passare l'ultima ora che la separava dal viaggio verso la sua amata andando in uno dei suou negozi di vestiti preferite e prenderle qualche bel vestito che si intonesse col colore dei suoi occhi e con la sua bellissima chioma dorata. Quando però si voltò per andare verso l'uscita, vide l'ultima persona che si aspettava sarebbe venuta a salutarla.

 

Willow Schnee, bellissima come sempre nel suo abito bianco e azzurro, i capelli albini per una volta tenuti sciolti sulla schiena e lo sguardo tanto serio quanto malinconico. Non era una visione molto piacevole considerati i loro trascorsi, sebbene potè vedere che era sobria. Il che rendeva il tutto ancora più strano.


“ M- mamma? Sei venuta a salutarmi?”, domandò Weiss alquanto dubbiosa nel vedere la madre proprio lì. I loro rapporti negli ultimi anni erano stati molto... vaghi, per usare un termine gentile. E il suo tono fece infatti capire alla donna quanto dubitasse di un simile avvenimento.

 

“ Sì, ma non solo. Weiss, credo che sia ora di parlare, non lo facciamo da... neanche me lo ricordo, cazzo.”, ammise con una triste risata. Era la cosa più simile a un'emozione che Weiss le vedeva addosso da parecchio. Non sapeva cosa pensare, e involontariamente fu piuttosto rude.

 

“ Parlare... di cosa? Ti prego, dimmi che non vuoi levarmi da Beacon come vuol fare Jacques- non le importava neanche di chiamare quell'essere papà, aveva perso qualsiasi desiderio di farlo quand'era arrivata a Beacon- o avrai superato anche i già bassi standard che avevo di te.”.

 

“ Mi credi davvero così scontata? No, voglio tarparti le ali, comunque.”, domandò Willow alquanto offesa dall'insinuazione. Per quanto fosse caduta in basso, non voleva farsi paragonare al marito.

 

“ Ti credo molto scontata.”, ammise l'albina, non vedendo ragione di mentire. D'altronde non aveva mai ricevuto un vero aiuto da quella donna. C'erano state persone che l'avevano supportate nel corso degli anni oltre a Lancelot, come Klein, Winter e Medea per nominarne alcuni, ma Willow non era mai entrata in quella lista.


“ Beh, non hai tutti i torti, devo ammetterlo. Comunque, è davvero importante, anche tuo fratello e Klein stanno venendo.”, confermò la donna con un sospiro. Questo stupì non poco l'ereditiera. Klein era una delle poche persone che persino Willow trattava con rispetto, forse poteva darle fiducia.

 

“ E va bene, voglio fidarmi. Ma sta attenta a ciò che fai... mamma.”, le concesse Weiss seguendola fino ad arrivare in una parte della tenuta che frequentava ben di rado, tenendo sempre la mano su Myrtenaster fino ad arrivare a una grossa porta, davanti al quale stava Klein

 

“ Signore, entrate pure.”, disse rapido il maggiordomo. Weiss non l'aveva mai visto così serio in tutta la sua vita, era la prova di cui aveva bisogno per decidere che anche sua madre era seria( e sobria). La stanza però era completamente buia, anche illuminando la sua Aura come un bagliore bianco non vide niente.

 

“ Weiss, sei tu?”, domandò dal buio la voce di Whitley, piuttosto inquieta. E a ragione.

 

“ Sì, sono io... e pretendo di sapere che diavolo sta succedendo!”, esigettè autoritaria. Improvvisamente le luci si accesero. Suo fratello era effettivamente nella stanza, ma insieme a lui c'erano altre tre figure, vestite di nero e con una maschera bianca, dall'aspetto ben più lugubre.

 

“ Ah, signorina, ben arrivata.”, disse una delle suddette.

 

“ C- che cosa?!”, gridò l'albina prendendo Myrtenaster temendo fossero membri della White Fang, ma le venne strappato dalle mani con un movimento che neanche lei potè vedere.

 

“ I suoi riflessi sono decisamente ottimi, milady, ma qui è tra amici, non servono armi.”, le disse una voce più rassicurante, quasi familiare.

 

“ Come no, e chi me l'assicura?”, disse ironica la schermidore, ricevendo risposta da uno degli assassini.

 

“ Io, lady Schnee. D'altronde la sto aiutando da diversi anni, dia almeno un po' di confidenza alle mie parole”, disse l'ultima voce, che Weiss riconobbe subito. Forest, il suo principale informatore. Quel ruffiano lì vestito da assassino? Era troppo incredibile per essere vero, anche secondo i suoi standard dopo Beacon.

 

“ Forest? Che ci fai tu qui?!”, gridò la giovane Cacciatrice facendo ribollire la sua Aura, circondandosi di un potente alone bianco.

 

“ Svolgo ordini da parte dell'unico uomo che davvero seguo.”, rispose l'uomo.

 

“ Mio padre?”, domandò cauta Weiss, pronta a formare un glifo se necessario.

 

“ Phh, quella sanguisuga non ha il diritto di definirsi il mio capo, mi riferisco a King Hassan.”, disse ancora l'uomo e i suoi due compagni si svelarono il viso. La donna era Asmanda Cart, la responsabile delle consegne a Vacuo, mentre l'altro si chiamava Iceberg Delawer, direttore degli impaccettamenti. Erano tre delle persone più vicine a suo padre, che diavolo ci facevano in quella specie di ritrovo da film di serie z?!

 

Weiss non si fece certo problemi a mostrare la sua incredulità.

 

“ Sì, come no, ora dovrei credere che tu sei un assassino.”.

 

“ Siamo degli assassini. Cresciuti ed addestrati da King Hassan, e su suo ordine ci siamo infiltrati nella SDC.”, chiarì Iceberg.

 

“ Per quale motivo, distruggerla?”, esclamò Weiss ancora più incredula, riconoscendo altri due importanti sottoposti di Jacques.

 

“ Siamo qui per aiutarla, lo giuriamo sul codice.”, parlò Asmanda.

 

“ Il nostro unico scopo, al momento, è assicurarci che Jacques Gele abbandoni il trono della SDC.”, continuò Iceberg, sebbene Weiss non fosse per niente convinta, come la sua posizione di guardia poteva testimoniare.

 

“ Stiamo raccogliendo prove da anni affinchè possano finalmente arrestarlo. E' per questo che ci siamo fatti assumere e abbiamo fatto del nostro meglio per arrivare ai vertici della struttura.”.

 

“ Immagino le vostre credenziali fossero false.”, osservò la schermidore pungente.

 

“ Fino all'ultima sillaba.”, ammisero all'unisono senza la minima vergogna.

 

“ Perchè volete solo destituire mio padre? Non basterebbe ucciderlo?”, domandò curioso Whitley.

 

“ Diccelo tu, Whitley. Sai quante persone detestano Jaques. Chi sarebbero i primi a essere accusati?”, domandò Forest.

 

“ La White Fang... tutti gli attivisti anti fauni di Atlas ne approfitterebbero per limitare ulteriormente i loro diritti. Dipingerebbero Jaques come il loro martire, colpevolizzando praticamente tutta la popolazione non umana.”.

 

“ Il che sarebbe tutt'altro che favorevole, specie considerando che l'armata di liberazione ha in Atlas una percentuale superiore a ogni altro Regno.”, concluse Whitley.

 

Già, alcuni nelle alte sfere di Atlas l'avrebbero chiamata ironia, ma Iskandar aveva reclutato un numero spaventoso di fauni nel continente ghiacciato La maggior si unirono all'esercito mercenario perchè l'alternativa era lavorare nelle miniere, alcuni volevano diventare Cacciatori, ma non avevano i soldi per andare ad Atlas e altri speravano di farsi notare per migliorare la condizione sociale della propria specie.

 

“ E' tutto ciò contro cui noi e la nostra setta lottiamo, tra cui l'unione dei popoli di Remnant. Ma ci sono dei mezzi per sbarazzarsi di lui, raccolti durante i nostri anni di servizio.”, spiegò fiero Forest.

 

“ Le prove di cui stavano parlando, Weiss- chiarì Klein alla pupilla- hanno usato le loro posizione per ottenerle, come hai potuto immaginare, e testimoni, per lo più lavoratori delle minieri fatti scappare a Menagerie. Ce n'è abbastanza per far crollare la SDC.”.

 

 

“ Non solo... il Vytal Festival è l'occasione per mostrare che la sua politica di lavoro non sarà più accettata.”, proseguì Forest, riscatenando l'interesse di Weiss.

 

“ Il Cacciatore che vince il torneo ottiene una fama senza pari. Annunci una collaborazione più stretta con Menagerie e una migliore condizione dei fauni, Jacques non potrà far altro che mostrarlo al popolo di Remnant. Specie considerando che ha intenzione di farsi eleggere.”, spiegò Asmanda.

 

“ Mio padre vuole farsi eleggere nel consiglio?! MAI!”, esclamò la ragazza, orripilata all'idea. Già quasi trent'anni prima si era visto cosa Jaques aveva fatto con un briciolo di potere, che sarebbe successo ora se avesse vinto?

 

“ Sì, sembra si sia stancato di rendere semplicemente impossibile l'esistenza di mezzo mondo. Ora vuole renderla impossibile a tutto il mondo.”.

 

“ E pensate che semplicemente annunciare al mondo una migliore collaborazione dopo aver vinto il Vytal Festival funzionerà?”.

 

“ No, perchè è solo una parte del piano. Come abbiamo detto, ci sono prove e testimone radunati da anni.”, insistette la donna calma.

 

“ Abbastanza per sbattere Jaques in galera fino alla fine dei suoi giorni e dare un minimo di respiro ad Atlas. Ne avremmo bisogno visto che la vera crisi è in arrivo.”, rispose l'assassino in tono estremamente serio.

 

“ Allettante, c'è ben poco che gradirei più che vedere mio padre finito. Ma ancora non ho motivo per fidarmi di voi.”, affermò ancora Weiss, che era intenta nel non far condurre a qulle persone

 

“ Lancelot è dei nostri fin da quando abbiamo cominciato, gli chieda conferma appena tornerà a Vale. ”, disse Delawer sperando che questo convincesse la spadaccina a fidarsi un po' di più. Ne avevano bisogno per quella parte del piano.

 

“ E' vero, Weiss, fu lui a informarmi di tutto. E sono disposto a tutto affinchè l'eredità di Nicholas arrivi il prima possibile nelle giuste mani.”, intervenne Klein, sperando di essere ascoltato. Non piacevano neanche a lui tutti i dettagli di quel piano, ma era una cosa che andava fatta, e al più presto.

 

“ Vi prego, ditemi non siete amanti.”, disse la Cacciatrice alla madre non sapendo che altro dire.

 

“ No, sta tranquilla. Lui ha già sofferto troppo in amore per pensare a una stupida come me.”.

 

“ E va bene- si arrese la Schnee- ma continuo a non fidarmi, se scopro che voi e il vostro boss ci state usando per chissà cosa, o che pianificate di far del male alle persone che amo, non mi farò problemi a farvi passare l'inferno in terra.”.


“ Signorina, noi la stiamo usando, non abbiamo problemi ad ammetterlo. Il punto è che la useremo in un modo consono ai suoi stessi scopi.”, rispose ancora Delawer in tono accondiscendente.

 

“ Come segno di fiducia le sveleremo le nostre semblance- disse Asmanda- io posso creare un buio impenetrabile come quello di prima, Forest può disturbare comunicazioni e altri dispositivi di sorveglianza mentre Iceberg può modificare la memoria altrui.”.

 

“ E va bene. Mi auguro di non dovermene pentire, considerando chi è a capo del progetto.”, disse l'albina guardando Willow con espressione torva.

 

“ Weiss, so che ho fatto un pessimo lavoro con te, Winter e Withley. Mi sono illusa per anni che Jaques mi amasse e quando ho avuto la conferma che era una menzogna non ho saputo gestire la verità.”. Tutti ripensarono all'evento cui si riferiva. Il decimo compleanno di Weiss. Jaques stesso aveva urlato in faccia a Willow di non aver provato niente per lei. La famiglia Schnee aveva già i suoi problemi prima dell'accadimento, ma fu con esso che divennero così evidenti anche per i tre ragazzi.

 

“ Mamma...”, sussurrò Whitley stupito da quella dimostrazione di emozioni.

 

“ Non c'è nessuna scusa per come mi sono lasciata andare, o in primo luogo come abbia permesso che l'eredità di mio padre si trasformasse in qualcosa di simile. Voi inclusi, se Lancelot non fosse arrivato- ammise la donna- non vi chiedo di perdonarmi, ma datemi un'ultima chance.”.

 

“ Ah, ok, mamma. Sono dentro questo piano, ma ne parleremo con Winter e le mie compagne, merita di sapere. E sappiate che nel caso avrò anche solo l'impressione vogliate usare il piano a vostro vantaggio, ci saranno serie conseguenze ”, concluse Weiss con giusto una manciata di istinto omicida rivolto ai misteriosi autori del progetto.

 

“ Ovviamente. Era comunque stabilito che sapesse di noi appena le cose fossero maturate.”, rispose Willow, leggermente più rincuorata. I tre assassini presenti si sorrisero tra loro, il piano per liberare Atlas sarebbe potuto procedere come pianificato. Atlas sarebbe stata pronta per la guerra all'orizzonte.

 

 

*****

 

Mistral illuminata dalla luce lunare era una magnifica visione. Ogni quartiere era ricoperto dal bagliore del satellite frammentato mentre gli abitanti continuavano le loro faccende serali. Sebbene non fosse imponente quanto le altre scuole per Cacciatori, Haven restava comunque un'aggiunta incredibilmente elegante a quel paesaggio.

 

Leonardo Lionheart si trovava davanti alla propria Accademia, solo la luce delle stelle a fargli compagnia mentre controllava l'ora sul tuo scroll. Dopo una lunga attesa finalmente un portale rosso e nero si aprì davanti a lui. Da esso uscì con eleganza Raven.

 

“ Vedo che dopo tutto questo tempo la tua puntualità non è affatto migliorata.”, scherzò il fauno in tono gioviale, prendendo la mano della Cacciatrice per un piccolo baciamano. Normalmente Raven non avrebbe dato peso a simili moine, ma una volta tanto era carino farsi trattare come una principessa.

 

“ Ehi, Leo, saranno almeno due anni che non ci si vede. Comunque, scusa, avevo da fare.”, domandò la donna, stranamente allegra. Forse pensava solo di aver fatto un buon affare. Leo sapeva quanto si sbagliasse.

 

“ Ormai? Più di tre dall'ultima volta che ho provato a catturarti, ho fatto del mio meglio, ma ancora una volta ti sei mostrata la migliore.”, disse ammirato il preside.

 

“ Ah ah, sì, non lusingarmi.Fammi prendere questa dannata reliquia, così posso tornare al campo.”, ammise la mora seccata.

 

“ Davvero , quanto siete rimasti dopo la tua alleanze?”, domandò incuriosito il preside. Raven in tutta risposta fece una faccia contrita. Non voleva dirglielo, ma a questo punto.

 

“... solo io e Vernal. Dopo che sono tornata da Vale tutti gli altri avevano già fatto fagotto.”, ammise la mora trattenendosi dallo strozzare il suo involontario alleato.

 

“ Umh, non la facevo così forte, mentalmente parlando, rispetto all'ultima volta che l'ho incontrata. Quella volta è bastata un'onda di istinto omicida per farla scappare e non mi ha impressionato molto. Dev'esserti molto fedele se è rimasta.”, commentò nuovamente il Cacciatore. Sembravano due vecchi amici che parlavano dei risultati dell'ultimo campionato di calcio.

 

“ Ci hai sottovalutati troppo, Leo. Ecco perchè non ci avete mai trovati.”, disse la bandita, pur sapendo che stava esagerando, mentre Leo l'accompagnò dentro fino alla statua che decorava l'atrio, in cui inserì una specie di medaglione, rivelando un ascensore.

 

“ Non vi abbiamo mai trovati perchè le foreste di Anima sono un labirinto- le ricordò Leo, giusto vagamente insospettito- in uno scontro vero l'unione del mio staff e dell'esercito di Iskandar vi avrebbe. O almeno avremmo pareggiato i conti, volendo dare un minimo di credito alla tua magia.”.

 

“ Vero anche quello.”, dovette ammettere seccata l'ex Cacciatrice, mentre l'appena rivelatosi passaggio segreto li portò fino a un'enorme caverna ove si trovava soltanto un percorso di pietra, la cui fine a sua volta ospitava una porta color oro.

 

Raven sapeva che si trattava del sigillo posto a difesa della Reliquia della conoscenza, uno dei più preziosi e potenti artefatti di tutta Remnant. E lei era l'unica persona a poterla aprire, in quanto attuale Dama della primavera. Doveva ammettere che quel posto era quasi accogliente, pieno di un'energia molto familiare. La stessa che aveva assorbito anni prima uccidendo la precedente Dama.

 

“ Ora.”, sussurrò improvvisamente Leo in una cimice e l'intera caverna fu illuminata a giorno, rivelando decine di studenti di Haven, professori e soldati con le armi spianate verso quella che sapevano essere un'intrusa pericolosa come pochi altri.

 

“ FUOCO!”, ordinò uno dei professori prima che Raven potesse fare alcunchè. In breve si ritrovò a dover schivare e deflettere centinaia e centinaia di proiettili o scariche d'energia senza appena il tempo di respirare. Mosse la spada più rapidamente che potè mentre persino Leo, fino a pochi minuti prima così gentile, le sparò una raffica di frecce di ghiaccio.

 

“ Che diavolo significa, Leo?!”, gridò la Branwen creando attorno a sé uno scudo di ghiaccio e fulmini quando quello sbarramento si fece troppo.

 

“ Significa, Raven, che proprio come te ho delle persone cui tengo e sono disposto a fare tutto per difenderle. Incluso annullare uno scellerato patto che ho fatto nel momento in cui mi sono sentito più debole che mai.”, rispose il fauno leone attivando la sua semblance. Dalla sua bocca partì un ruggito di inaudito potere che sbattè Raven dritta contro la porta che presiedeva la Reliquia.

 

“ Immobilizzatela subito, non possiamo farcela scappare!”, ordinò uno dei soldati presenti mentre i colleghi caricarono le loro armi con un particolare tipo di Polvere. Approfittarono di un singolo istante in cui Raven dovette abbassare lo scudo per contrattaccare e la bersagliarono con pallottole che si trasformarono in pesantissime catene.

 

“ Grr.... ora vedrete cosa succede a ingannarmi!”, gridò provando a liberarsi da quelle catene ricoprendole di fiamme e sciogliendole. Prima che potesse cominciare un nuovo assalto, attivò la Polvere elettrica nella sua katana mescolandola alla propria magia. La maggior parte dei presenti si ritrovarono bersagliati da scariche elettriche di potenza paragonabile ai fulmini che avevano messo a dura prova King Hassan pochi giorni prima, sebbene i professori e i soldati di rango più alto si assicurarono di prendere i colpi diretti agli studenti.

 

“ Raven, non hai altra scelta, arrenditi!”, ordinò un professore mirandole contro una balestra, il cui dardo aveva le stesse funzioni dei proiettili di prima, ma amplificato. Stavolta Raven riuscì a distruggerlo con una palla di fuoco, sebbene la cosa ridusse le sue già esili riserve di magia. Sapendo che non sarebbe durata a lungo, creò un portale diretto a Vernal e ci saltò dentro per scappare da quell'inferno.

 

“ Leo, grazie per averci informato di questo furto, ma credo che ora dovrai darci parecchie informazioni.”, disse Ray, il luogotenente di Iskandar nella zona accanto a Mistral. Muscoloso, ma più basso rispetto al preside, era benvoluto da tutta la gente di Anima insieme ai colleghi per il modo impeccabile in cui svolgeva il suo lavoro.

 

“ Lo farò, sapevo benissimo a cosa andavo incontro.”, rispose il preside facendosi mettere in manette e incamminandosi verso l'uscita, orgoglioso come lo era stato durante gli anni di servizio. Poteva solo pregare che Atlanta l'avrebbe perdonato. Dubitava però che sarebbe successo, solo il tempo avrebbe potuto decidere altrimenti.

 

*****

 

Ghira Belladonna, al di là del suo aspetto minaccioso, era probabilmente uno degli uomini più calmi di Remnant. Ben poco poteva scalfire la sua scorza di ferro che aveva mantenuto per quasi tutto il tuo tempo nella White Fang e a capo di Menagerie. Qui aveva ulteriormente perfezionato fisico e carattere assieme alla moglie grazie all'addestramento estensivo di Vlad.

 

La sua famiglia faceva parte di quel poco capace di metterlo in crisi. Lui e Kalì non si erano lasciati in termini molto pacifici con Blake e non se l'era mai perdonato.

 

In fin dei conti era il classico gigante gentile con la sua famiglia e i suoi sottoposti. Il suo spirito non era fatto per la guerra. E si poteva vedere mentre camminava lungo il cortile di Beacon assieme alla moglie e diversi dei suoi soldati.

 

“ Stai bene, caro?”, gli domandò Kali, tenendogli il braccio e guardandolo rassicurante. Nonostante tenesse un'armatura invece dei suoi soliti abiti più femminili, la regina di Menagerie era decisamente una bellissima visione.

 

“ Sì, amore, solo... ah, non vediamo Blake da anni e appena ci riuniamo lei ha dovuto sopportare il peso dei nostri errori.”.

 

Vlad, Sun e Blake si trovavano davanti all'entrata dell'Accademia, in attesa della coppia regale di Menagerie e della loro scorta.

 

“ Non ce la faccio.”, sussurrò la fauna gatta. Si era già mangiata le unghie e aveva finito con quelle di Sun, non sapeva che altro fare per affrontare lo stress. Almeno avesse avuto un panino al tonno.

 

“ Sì che ce la fai.”, gli rispose Sun, spingendola via leggermente con la coda. Finalmente il gruppo arrivò. Ghira e Kalì Belladonna, vestiti con l'uniforme di Menagerie insieme ai loro stessi soldati.

 

“ Buongiorno, ragazzi. Andate dal professor Ozpin, lui ha le vostre posizioni.”, istruì loro Vlad. La piccola truppa salutò il loro comandante e quindi lo lasciò assieme agli altri quattro disagiati fauni. Per diversi secondi nessuno parlò, fino a quando Blake non ebbe il coraggio di rompere il silenzio.

 

“ P-papà, mamma, è un piacere rivedervi.”, disse imbarazzatissima.

 

 

“ Oh, tesoro...”, disse emozionata Kali abbracciando la sua bambina, fino al punto di soffocarla.

 

“ Ci dispiace... per tutto.”, disse Ghira, con tono secco.

 

“ Dovrei essere io a dire che mi dispiace.”.

 

“ No, era il nostro compito insegnarti cos'era giusto e cos'era sbagliato. Volevamo tenerti lontano dalla White Fang per come temevamo fosse diventata e il fatto che non ci siamo riusciti è una prova che abbiamo fallito in quel caso.”.

 

“ Papà, non puoi essere serio...”, cominciò Blake prima d'essere interrotta.

 

“ Lo sono.... e soprattutto sono fiero di quello che hai fatto. Ti sei fatta degli amici e insieme avete impedito ai miei errori di causare più danni che mai”, continuò il fauno.

 

“ A proposito, chi è il tuo amico?”, domandò Kali notando in quel momento Sun.

 

“ Molto piacere, Sun Wukong, leader del team SSSN e collega di vostra figlia nelle ultime investigazioni.”, rispose allegro il biondino sorridendo alla coppia. Ghira lo guardò sospettoso.

 

“ Vlad mi ha parlato vagamente di lei, mr. Wukong. Viene da Vacuo, giusto?”.

 

“ E... esatto.”, ammise, sentendo l'Aura di Ghira sempre più pressante.

 

“ E so che ha accompagnato mia figlia sia al ballo che alla riunione della White Fang in cui avete incontrato anche quel Gilgamesh.”.

 

“ Già, ne siamo usciti vivi per miracolo. Il generale Drakul la ha anche informata che cos'è veramente?”, domandò riferendosi a Gilgamesh e agli altri Grimm come lui.

 

“ Sì, e devo dire che l'idea è tutt'altro che allettante- commentò il re di Menagerie, che aveva rabbrivido solo ascoltando il racconto al telefono- Ma tornando al rapporto con mia figlia...”.

 

“ Su, caro. Abbiamo cose più importanti di cui discutere, e dovrebbe aver dimostrato di meritare un po' della tua fiducia.”,provò a insistere Kali trascinando il marito via da Sun, ma lui era più irremovibile di una quercia centenaria. Sun fece per ringraziarla, ma il fato era maligno.

 

“ Non credere che Kali ti stia aiutando, giovane Wukong. Vuole solo tenere il meglio per ultimo. Dalle un po' di tempo e sarà molto peggio di Ghira, ti starà incollata come una cozza.”, gli sussurrò Vlad maligno nell'orecchio. L'altro fauno gli diede una manata infusa di Aura schivata facilmente.

 

“ Conte Dracula... primo, vada a fanculo... secondo, questa gliela faccio pagare.”, rispose Sun, guadagnandosi una puntura dritta nel sedere da un palo creato sul momento. Doveva sapere che usare quel nomignolo non era una buona mossa, Hassan l'aveva avvertito più volte, ma ne era valsa decisamente la pena.

 

“ Zitto e lasciami godere questo spettacolo finchè posso. Tra poco avrò più lavoro che mai. Stessa cosa dicasi per te.”, disse calmo il fauno pipistrello osservando i Belladonna che continuavano a battibeccare.

 

*****

Mentre Sun affrontava il suo ultimo calvario, Lancelot era andato a prendere Jack sull'aeronave. Si avvicinava l'ora del viaggio a Mistral per lei, Roman e Neo, e Joseph aveva richiesto una scorta di prim'ordine per la serial killer, non sapendo chi l'avrebbe cercata o se avesse tentato nuovamente di scappare insieme ai due complici.

 

“ Ciao, Medea, spero di non disturbare. Come va ultimamente?”, domandò lo spadaccino entrando nel laboratorio di Medea, disordinato come al solito. La suddetta sbucò fuori da un ammasso di documenti e marchingegni vari, probabilmente strafatta di caffè come al solito.

 

“ Oberata di lavoro come sempre e quando non lo sono addestro mio figlio, ringrazia le mie nuove teorie. Qui per prendere Jack?”, chiese cordiale la scienziata, ignorando lo stato pietoso in cui erano ridotti i suoi capelli, trasformati in un rovo di doppie punte mentre i vestiti erano raffazzonati all'ennesima potenza.

 

“ Esatto.”, rispose lui, vedendo il suo obbiettivo libero e seduto sul pavimento giocando coi suoi coltelli neri, lo sguardo piuttosto cupo. Appena vide Lancelot, non mancò di fargli un dito medio cui rispose con un cortese saluto. Era pur sempre un cavaliere, doveva mostrarsi degno anche di fronte a simili volgarità, specie se da parte di bambine. Medea invece la prese per la collottola portandola dalla sua scorta.

 

 

“ Su, piccola, stai per reincontrare il tuo papà e andrete in un bel posto. Con tanti bambini che non avranno paura di te e che giocheranno più che volentieri.”, tentò di rassicurarla senza grande successo.

 

“ Sì, certo, la prigione.”, commentò velenosa la bambina con una linguaccia. Medea le carezzò affettuosamente i capelli. Aveva tentato più volte di convincere Jack che sarebbe stata mandata in un semplice orfanotrofio insieme alla sua disfunzionale quanto affettuosa famiglia, ma continuava a pensare il peggio. E non poteva incolparla personalmente, anche volte a lei non poteva che guardarsi indietro le spalle.

 

L'esperienza è la miglior maestra, e le sue lezioni rimangono sempre impresse.

 

“ Non è la prigione, sarete liberi. E digli quanto mi sei stata utile, eh.”, si raccomandò la strega, come se fosse semplicemente la figlia di una sua amica.

 

“ Ti prego, dimmi che non l'hai dissezionata.”, sospirò Lancelot. Pur essendo più che abituato ai campi di battaglia, le stanze d'ospedale e altri laboratori gli facevano sempre un certo senso.

 

“ Pff, ho avuto a che fare con troppi master privi di ritegno per superare certi limiti. Mi sono limitata ad analisi e prelievi. Queste tra l'altro hanno confermato che il nostro progetto potrebbe dare i risultati sperati. A proposito, Lancillotto, sei sicuro di volerlo fare?”, domandò Medea, facendo sospirare il cavaliere.

 

“ Non sono sicuro, sono l'unico che può farlo: Iskandar e Vlad hanno i rispettivi eserciti a cui pensare; Atlanta il suo orfanotrofio; Sieg e Jeanne una famiglia enorme, mentre il tuo lavoro è troppo importante per diventare una cavia dei tuoi stessi esperimenti. Io sono solo il miglior spadaccino del mondo, se muoio il titolo può semplicemente passare a qualcun altro.”.

 

“ Ti rendi conto di che si tratta? Sto facendo del mio meglio per purificarla e raffinarla il più possibile, ma è pur sempre materia di Grimm. Non sappiamo che può farti. E se diventassi come Salem?”.

 

“ Sono comunque il migliore per provare, ero abituato a gestire il Mad Enchantement.”, osservò Lancelot determinato. Jack capì che era una conversazione ripetuta già molte volte, ma che nessuno era davvero disposto a lasciar perdere per un motivo o per un'altro. E aveva a che fare con quanto Medea aveva scoperto dal suo sangue. Forse ne avebbe parlato con Roman.

 

“ Sia ben chiaro, io non mi prendo la colpa con Weiss. Ho praticamente visto crescere quella ragazza assieme al mio Souchiro e dubito di poter sopravvivere alla sua rabbia.”, affermò la scienziata.

 

“ No, nessuno di noi l'ha mai vista davvero arrabbiata. Figuriamoci ora che si è messa con Yang. O che ha scoperto quanto le sto tenendo nascosto.”, scherzò ancora Lancelot. Era l'unico adulto finora cui l'erede della SDC avesse confessato la sua relazione, ma Medea era autorizzata a sapere.

 

“ Sì, sì, fai tanto il presuntuoso, sir Du Lac. Voglio vedere cosa succederà quando ti infilerò materia di Grimm nelle vene e ti contorcerai dal dolore- disse in tono canzonatorio, prima di riprendere un atteggiamento più serio- Ma ti rendi conto che neanche Gilgamesh è sopravvissuto? E' diventato uno schiavo dei Grimm. Il cazzo di Re Dio di tutto il mondo!”.

 

Lancelot rimase impassibile per diversi secondi, fino a quando un sorrisetto non si fermò sul suo bel viso.

 

“ Hai queste preoccupazioni anche per il povero Grimm che si prenderà l'altro prodotto, strega del tradimento? Anche lui soffrirà parecchio, potrebbe trasformarsi in qualcosa peggiore di me se fallissi. Sei molto insensibile nel non pensare al dolore che gli causerai.”, scherzò il cavaliere dalla chioma blu. Medea gli lanciò contro un'occhiataccia intrisa di istinto omicida, dovendosi trattenere davvero dallo strozzarlo malamente.

 

“ Complimenti, Lancelot, decisamente questa dialettica ti sarebbe servita quando Artù ti esiliò.”.

 

“ Probabile, ma non sono venuto per discutere dei vecchi tempi. Vieni, Jack, Roman muore dalla voglia di rivederti.”, disse alla killer albina, che andò finalmente al suo fianco.

 

“ Ah, maschi.”, sospirò mettendosi una mano in faccia disperata. Di intelligenti ce n'erano Vlad, Pietro e pochi altri. Il resto... idioti che adoravano fare i fighi.

 

“ Ah, adulti.”, fece invece Jack uscendo decidendosi a salutare Medea con un piccolo cenno della mano. In fin dei conti era stata gentile con lei e glielo doveva.uu

 

“ State entrambi attenti.”, si raccomendò un'ultima volta la strega prima di tornare ai suoi esperimenti, il più importante dei quali si presentava come due sfere piene di granelli neri e argentati, sperando tutto andasse come pianificato.

 

Con Salem all'opera però sarebbe stato come chiedere per un miracolo.

                                                                                                                         ******

Salve, spero che vi piaccia e mi scuso per eventuali raffazzoni, domani ho un esame e volevo aggiornare a tutti i costi.

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Capitolo 24
*** Il tempo è un tesoro- parte seconda ***


“ Mi scusi se lo chiedo per l'ennesima volta, ma ho ancora problemi a crederlo. Tutta la Polvere è davvero sparita in una sola notte?”.

 

Questa era la domanda principale che Marrow, membro della migliore squadra di specialisti Atlas avesse mai visto e al momento impiegata per la sicurezza di Vale, aveva fatto al capo miniera di un piccolo villaggio.

 

“ Esatto. La sera prima abbiamo messo via gli attrezzi e spento i macchinari come al solito, avevo anche dato un'occhiata ai rivelatori d'energia. I valori erano ai picchi come al solito, la miniera era piena di Polvere come lo è stata da quando ci siamo stabiliti qui ormai vent'anni fa. Quando ci siamo messi a lavorare, neanche una decina di ore dopo, gli strumenti non segnalavano niente. Carrelli ancora pieni di cristalli erano totalmente vuoti così come qualsiasi altro contenitore. Incapaci di accettarlo, ci siamo spaccati le mani e gli attrezzi per un'altra settimana, ma l'intera vena sembra come volatilizzata.”, spiegò l'uomo. Era calvo, dalla figura estremamente robusta grazie al lavoro nelle miniere, e pallido per lo stesso motivo.

 

Marrow dal canto suo era molto più scuro di pelle, aveva capelli neri piuttosto disordinati, una coda da cane che spuntava dai pantaloni della sua divisa e sebbene il suo fisico, nascosto da un robusto giubotto in kevlar rinforzato dalla Polvere, fosse meno intimidatorio rispetto all'interlocutore, era chiaro che si fosse comunque allenato per molti anni.

 

 

“ Capisco, scusi se le ho fatto perdere così tanto tempo. Torni pure dai suoi colleghi e faccia loro sapere che contatteremo prima di subito le autorità. Manderanno aiuti alla città.”, rassicurò lo specialista, ma l'altro uomo fece un'espressione piuttosto irritata. Sebbene il sentimento non fosse rivolto al fauno, qunto piuttosto ai cosiddetti governatori di Saunus.

 

“ Pff, come se al concilio fregasse qualcosa di noi. L'unico che ci ha aiutato da quando ci siamo sistemati qui è stato il Conquistatore, assieme ai suoi soldati. Senza di loro saremmo finiti nelle grinfie di Jaques Schnee.”, sputò il minatore in segno di puro disprezzo verso coloro che si curavano solo di sé stessi.

 

Marrow fu sul punto di dire qualcosa almeno per difendere il generale Ironwood, ma decise che il silenzio era l'opzione migliore. Salutò il capo minatore e uscì dalla sua casa per dirigersi alla fontana dove si sarebbe incontrato col resto dei suoi compagni, gli Ace Ops: la più forte e abile squadra di specialisti al servizio di Atlas. Ironwood stesso li aveva addestrati al punto da poter sconfiggere una Dama se necessario( non che sapessero della loro esistenza) e Medea li aveva armati se l'occasione si presentasse.

 

Il suo leader, Clover, era già al punto d'incontro. Era un uomo alto dai corti capelli castani, vestito nella sua corazza da specialista e dall'espressione molto cordiale. Al fianco c'era uno strano oggetto simile all'impugnatura di una canna da pesca decorata da alcuni contenitori per la Polvere e due blaster da polso per i combattimenti a lungo raggio.

 

“ Allora, Marrow?”, domandò il soldato dirigendosi assieme al fauno verso la loro jeep.

 

“ Ne sanno meno di noi. Non capisco, persino la più piccola miniera di Polvere mai localizzata ha dovuto essere sfruttata intensamente per due anni prima di esaurirsi. Questa era stata garantita per durarne altri dieci. Pensi sia collegato a tu sai cosa?”, domandò Marrow dopo la sua piccola lamentela riferendosi a quanto gli era stato riferito riguardo gli avvenimenti di Mountain Glenn e il loro obbiettivo.

 

La prima destinazione della squadra di cinque specialisti una volta ricevuto il proprio briefing a Vale era stata ovviamente la vecchia tana di Roman e della White Fang, doveva avevano ottenuto svariate segnalature di Aura. e... qualsiasi cosa emettessero gli ibridi. Per di più i resti delle strane creature di roccia affrontate dall'esercito erano ancora lì, ancora infusi di Polvere, dando loro ulteriori piste energetiche da seguire.

 

Tutte le traccie erano molto potenti e molto fresche, permettendo al gruppetto di seguirle fino ai loro veri possessori ovunque si fossero nascosti all'interno di Saunus, per lunga che fosse la strada. Poi avevano scoperto che l'arma apocalittica che cercavano non era l'unica cosa strana nascosta nei dintorni. Molte delle miniere di Polvere sparse lungo il territorio si erano misteriosamente esaurite... nel giro di una sola notte. Peggiorando ulteriormente la crisi energetica, non sapevano ci sarebbe stato abbastanza materiale per un vero attacco.

 

“ Allora, come va?”, domandò un lampo arrivato all'improvviso, tirando affettuosamente la coda di Marrow.

 

“ HARRIET, E BASTA!”, gridò il fauno tentando di dare una manata al lampo, che schivò subito per poi riapparire al fianco di Clover. Era una ragazza dalla pelle scura come il collega vestita con l'uniforme e corazza da specialista, i capelli biondi raccolti in una strana v e le braccia ricoperte da un esoscheletro molto avanzato.

 

“ Oh, ma cerca di stare agli scherzi per una volta.”.

 

Gli altri due membri del gruppo arrivarono subito, con reazione diverse ai soliti litigi di Marrow e Harriet.

 

Vine era un uomo piuttosto pallido, totalmente calvo e con una specie di terzo occhio. Teneva una sciarpa rossa sulla sua divisa, mentre sulla schiena teneva un'esoscheletro compattato simile a quello di Harriet.

 

Elm invece era una poderosa ragazza sui venticinque- trent'anni, armata con un'enorme martello/ bazooka. Sorrise guardando la compagna velocista che infastidiva come al solito il fauno.

 

“ Lascialo, stare.”, disse Vine, ma Harriet gli diede un dito medio assieme a un ghigno incredibilmente stronzo.

 

Sembravano più bambini dispettosi che i migliori membri delle difese atlesiane. Clover era l'unico che riusciva a farli stare in ordine.

 

“ Ah, che pallosi che siete.”, disse prima di correre via ad alta velocità grazie alla sua semblance.

 

“ Forza, non vedo l'ora di prendere a calci in culo Gilgamesh.”, ruggì entusiasta Elm. La ricerca era ancora lunga, ma gli Ace Ops non avevano paura delle difficoltà o di morire, solo della codardia.

 

*****

 

Era una giornata molto turbolenta nel centro di Vale, e diversi locali stavano registrando il pieno, incluso un piccolo bar all'interno del quale James Ironwood sedeva in attesa dei suoi contatti con l'aria piuttosto corrucciata. In breve arrivarono i primi tre: Vlad, Ghira e Kali, che salutarono cordialmente il generale atlesiano.

 

“ Ciao, James, hai atteso molto?”, s'introdusse il capo di Menagerie sedendosi allo stesso tavolo del soldato insieme alla moglie e al proprio braccio destro.

 

“ Grazie per essere venuti, comunque sono appena arrivato. Dov'è Iskandar?”, domandò a sua volta James, non notando da nessuna parte l'amico dai capelli rossi.

 

“ Sta partecipando a un allenamento di gruppo. Ha detto che sarebbe venuto comunque prima che cominciassimo.”, rispose Kali allegra. Aveva passato gli ultimi due giorni risanando il legame con Blake assieme a Ghira. Era andata decisamente meglio di quanto pensasse dopo le prime difficoltà, era anche stato divertente chiacchierare con quel Sun Wukong. Peccato che fosse partita per Patch quel giorno, ma entrambi i sovrani di Menagerie sapevano quanto fossero importanti i legami in un team.

 

In quel momento si materializzò una forte luce rossa sull'unica sedia libera, che si trasformò in un allegro Iskandar seduto come se fosse la cosa più normale del mondo.

 

“ Scusate il ritardo, la stiamo prendendo per le lunghe e ho dovuto mandare questa proiezione astrale per venire. È la semblance di uno dei miei messaggeri, e grazie a un'altra, la divisione mentale, posso fare entrambe le cose contemporaneamente. Si stanno divertendo un mondo e mi hanno chiesto di salutarvi.”, disse il generale dai capelli rossi come niente fosse successo. Dall'altra parte della citta li team JNPR e Velvet stava passando il peggio, costantemente presa d'assalto dagli attacchi del Conquistatore, qualcuno dei suoi soldati e dai loro stessi genitori.

 

Sì, si stavano decisamente divertendo un mondo. Comunque nonostante l'improvvisa apparizione di Iskandar erano tutti troppo occupati a farsi gli affari loro per dar retta ai cinque avventori. Motivo principale per cui James aveva scelto quel posto, c'era sempre una marea di gente.

 

“ Ricambia il saluto. Comunque, sono venuto qui per parlare tre argomenti che ci riguardano tutti, chi più chi meno. Comincierò dall'investigazione degli Ace Ops. Iskandar in parte è già a conoscenza delle loro scoperte negli ultimi giorni..”.

 

“ Che hanno trovato di così preoccupante?”, domandò Ghira, accortosi subito del suo tono preoccupato. Conosceva di fama i cinque specialisti, di sicuro qualsiasi informazione provvedessero non era da prendere alla leggera.

 

“ Non buone. Continuano a seguire la traccia che hanno tracciato all'inizio, ma durante il percorso hanno scoperto che buona parte delle miniere di Vale sembrano essersi esaurite di botto.”, rivelò il moro.

 

“ Dal modo in cui lo dici sembra che non si siano semplicemente esaurite dopo anni di sfruttamento.”, notò Kali sospettosa, non a torto.

 

“ Esatto, Kali. Tutti i minatori dei rispettivi villaggi insistono che la sera prima della... carestia, le rispettive miniere erano piene fino all'orlo. E in genere, anche per una cava ormai vuota, ci sono radiazioni rimanenti di Polvere da percepire. Qui non c'è proprio niente. Per di più ci sono stati dei rapporti su tutte quelle miniere che confermano quanto sarebbero dovute durare ancora e l'autenticità è stata confermata.”, disse ancora James passando loro i grafici d'attività delle suddette miniere.

 

“ Già, i miei uomini e gli scienziati che lavorano per me si stanno già organizzando per inviare gli aiuti e possibilmente scoprire cosa sta succedendo. Temo che non avranno molto successo però.”, affermò Iskandar ricordando a sua volta il proprio sgomento nell'aver sentito quelle notizie.

 

“ E pensate sia collegato agli ultimi sviluppi di questa guerra, immagino. Una nuova azione dei nostri avversari?”, osservò Ghira, non avendo difficoltà a notare il collegamento.


“ Sì, Siegfried sembra aver scoperto durante l'ultima battaglia che in qualche parte di Vale stanno creando una versione gigante delle creature rocciose che abbiamo combattuto nel rifugio di Torchwick. Erano potenziate dalla Polvere, quindi è possibile che una loro versione colossale possa assorbirne per tutto il territorio.”, spiegò il generale, visibilmente preoccupato. E non a torto, se questa scarsità di Polvere era davvero collegata al loro nuovo nemico, significava che non solo sarebbe stato potente quanto e più dei Grimm anzianti, ma che avrebbero avuto anche meno risorse per combatterlo.

 

“ Ok, non è decisamente una situazione a vostro favore, che avete intenzione di fare contro questi nuovi avversari?”, domandò Ghira cercando di mantenersi calmo.

 

“ Siamo quasi certi che ci sarà qualcuno a fargli la guardia affinchè nessuno possa distruggerlo prima che si risvegli, probabilmente Gilgamesh e i compagni di Cinder. Se le guardie sono chi pensiamo, spedire un esercito sarebbe un'errore, potrebbero spazzare via decine di uomini senza problemi. Perciò manderemo solo un gruppo relativamente piccolo di combattenti elitè. Venti, trenta unità, diciamo.”, spiegò Vlad molto serio.

 

“ Mi sembra una buona idea. Pensate di mandare anche una di quelle cosiddette... Dame?”, chiese ancora Kalì. James non si stupì troppo che la regina dei fauni sapesse dell'esistenza delle Dame, Vlad e Iskandar gli avevano confermato di aver rivelato la cosa ad alcuni dei loro collaboratori più stretti. Non era una strategia con cui concordava molto vista l'importanza delle Reliquie, ma essendo tecnicamente slegati dal gruppo di Ozpin e vista la loro autorità, potevano fare ciò che volevano con l'informazione senza che lui potesse farci niente.

 

“ Non possiamo. La Dama della primavera è una fuggitiva da quasi dieci anni, la Dama dell'autunno è ancora in coma e quella dell'inverno è troppo anziana per combattere contro avversari di tale calibro. In questa situazione potrebbero aspettarsi che manderemo la Dama dell'estate e si attrezzerebbero per catturarla e farle quello che hanno fatto ad Amber. Non voglio rischiare.”, spiegò ancora una volta James enumerando i motivi per cui chiamare le quattro incantatrici sarebbe stato impossibile.

 

Tutti annuirono, d'accordo col ragionamento dell'atlesiano. Almeno fino a quando Cinder Fall non fosse stata trovata, non si poteva mettere in pericolo la vita di un'altra Dama. Specie quando c'erano uomini e donne altrettanto valide a disposizione.

 

“ Qual è il secondo argomento?”, domandò Vlad, estremamente incuriosito su cos'altro preoccupasse il collega, che sembrò incupirsi ancora di più. Prese una foto mostrandola ai quattro. Si trattava di una donna mulatta piuttosto longinea dai capelli biondo chiaro, vestita con la divisa dei soldati di Iskandar.

 

“ Forse qualcosa di ancora peggiore. Immagino conoscerete tutti Robyn Hill.”.

 

“ Certamente, è stata la mia migliore, nonché unica luogotenente in Atlas. Peccato si sia dimessa mesi fa. Diceva di voler candidarsi alle prossime elezioni. Personalmente credo abbia solo trovato un ragazzo con cui sistemarsi.”, scherzò il suo ex boss.

 

“ Posso assicurarti, amico mio, che è vero. Ha tutte le intenzioni di prendersi un posto nel concilio per il bene di Mantle- spiegò James al generale dai capelli rossi- siamo colpevoli di aver ignorato fin troppo la città in cui i nostri antenati sono nati e lei è venuto a ricordarcelo.”, concluse ripensandolo ai dibattiti che aveva già ascoltato.

 

“ Non vedo un problema, la ricordo come una ragazza molto assennata e intelligente, sebbene parecchio testarda .”, affermò Kalì.

 

“ Un po' troppo appassionata quando si tratta dei problemi di Mantle, forse.”, aggiunse l'ex capo della Cacciatrice.

 

“ Il problema è il suo rivale. Un uomo che quando ha ricevuto un minimo di potere, ha creato un sistema economico fondato quasi esclusivamente su sé stesso, e di cui non possiamo minimamente fidarci. Jacques Schnee.”, rivelò finalmente James.

 

Gli occhi di tutti i presenti si trasformarono in due fessure.

 

“ Mai!”, stabilì Ghira infuriato .

 

“ Sarò morto prima che quel bastardo abbia un minimo di potere politico.”.

 

“ Non avrei parole se ciò accadesse.”, disse Kali terrorizzata dalla prospettiva.

 

“ Io sì... assalto a Menagerie in meno di sei mesi e terza Grande guerra in meno di due anni. Assunto che Salem non ci distrugga prima.”, rispose Iskandar.

 

“ Lieto di vedere che concordiamo. Non possiamo lasciare che vinca e supporteremo Robyn per quanto possibile.”, assicurò Kali determinata.

 

“ L'avremmo supportata anche se Jaques non fosse stato il suo avversario.”, rispose Ghira, fiducioso che la Cacciatrice avrebbe fatto del suo meglio. Aveva intenzione di fare lo stesso per Menagerie.

 

“ E il terzo argomento di cui volevi parlarci oggi?”, domandò il braccio destro del sovrano di Menagerie. Ironwwod per tutta risposta si fece più serio che mai mentre prendeva due foto mettendole sul tavolo.

 

“ Ho un appuntamento con Glynda- rivelò lievemente imbarazzato, facendo sbattere gli occhi a tutti più volte. Guardando le foto, videro che erano immagini di diversi outfit- e mi serve un consiglio su cosa mettermi.”.

 

“ Congratulazioni, era ora qualcuno di voi facesse la mossa.”, disse felice Kali, lieta che quei due finalmente provassero un po' più duramente. Sembrava illuminarsi di luce propria.

 

“ Quindi devo chiedervi... metto questo o quest'altro?”, chiese il moro mostrando le foto di due outfit. Uno era molto più casual rispetto al modo in cui vestiva di solito, mentre l'altro era più in linea col suo ruolo.

 

“ Decisamente quello casual.”, azzardò Vlad guardando la prima delle due foto. Persino lui doveva dire che vestirsi sempre pomposo era stancante alla lunga.

 

“ No, no, questo, amico, il nero attira sempre.”, controbattè Iskandar prendendo l'altra foto.

 

“ Siete un branco di bambini. Vieni, James, farò in modo che nell'istante in cui ti vedrà non vorrà fare altro che saltare nei tuoi pantaloni.”, affermò Kali prendendo l'amico per la collottola e trascinandolo via prima che il suo scroll squillasse.

 

“ Oh, scusa, rispondo subito e possiamo andare. E' proprio Glynda per di più.”, disse il generale rispondendo e assumendo dopo pochi secondi un'espressione di puro terrore.

 

“ Che succede?”, domandò la fauna stufita dal cambiamento. James non potè fare altro che balbettare, una visione più unica che rara.

 

“ O- Ozpin...”, cominciò a dire mentre il volto dei suoi compagni si faceva altrettanto cupo.

 

 

 

 

*****

Chiunque fosse passato per le foreste di Patch quel giorno avrebbe immediatamente cambiato squadra, terrorizzato dall'aria che sembrava ribollire di potere puro e dal continuo rumore di colpi ed esplosioni di ogni tipo, oltre che urla d'ogni tipo.

 

Com'erano soliti fare infatti, Qrow e Tai avevano deciso di portare le loro ragazze nella foreste per una lunga sessione d'allenamento prima di pranzo, aggiungendoci stavolta anche Emil, Weiss e Zwei, dando vita a una piccola battaglia che aveva fatto emigrare persino i Grimm.

 

Il capofamiglia era impegnato con un durissimo corpo a corpo con la figlia, equipaggiata con la sua nuova arma più che pronta a un vero scontro dopo una nottata in cui il team RWY ci aveva lavorato sopra. I pugnoni color oro di Yang colpivano con precisione e forza il padre ogni volta che egli offriva( volontariamente o meno un'apertura).

 

A differenza di Yang, le sue armi erano in riparazione, quindi combatteva totalmente disarmato deflettendo senza eccessiva difficoltà i pugni di Yang e avvantaggiandosi del peso che teneva sulla schiena, irrobustendo la propria Aura per possibili contrattacchi.

 

Contrattacchi che avvennero non appena Weiss riuscì a liberarsi monentaneamente di Zwei, avvolgendo la fidanzata con un glifo d'accelerazione.

 

“ Oh, così si ragiona, piccola.”, rise la bionda ricoprendo i pugni con frammenti di roccia e rispondendo ai pugni di Tai con enorme forza e velocità cui il Cacciatore non potè rispondere, venendo scaraventato contro un masso. Weiss non perse l'occasione per caricare un nuovo attacco, la lama di Myrtenaster ricoperta da un tagliente strato di ghiaccio con cui lo attaccò più volte in un elegante quanto distruttivo scontro di fententi e pugni.

 

“ Forza, Weiss, più forza in quei colpi. So quanto Lancelot prediliga la tecnica, ma non vincerai mai senza la giusta potenza .”, istruì Tai parando ancora e ancora gli attacchi della Schnee, che avevano già disintegrato svariati alberi. Molti altri invece erano stati ridotti in cenere da Yang. Poco lontano Ruby ed Emil si allenavano con Qrow in una tempesta di fendenti e colpi incendiati dalla Polvere.

 

“ Stai invecchiando, zio Qrow.”, scherzò Ruby sparandogli contro una raffica di proiettili.

 

“ Dillo a tua sorella, Ruby.”, rispose lui parando senza difficoltà prima di rispondere a sua volta. Purtroppo Yang, sebbene impegnata a bloccare l'ultima serie di pugni da Tai con Gear Celica, sentì perfettamente.

 

“ TI HO SENTITO, SAI?!”, gridò la biondina dando un ceffone a un'albero e lanciandolo contro lo zio, che lo tagliò con un singolo fendente, mostrando però un'apertura ai propri avversari.

 

“ Ah, non mi diverto così dall'ultimo scontro con Jack.”, sghignazzò Emil ricoprendo i Vulcan Tyrant di energia congelante per lanciare una potente onda d'energia contro Qrow, che stavolta riuscì a parare solo incanalando dentro Harbinger una quantità d'Aura non indifferente, che poi riutilizzò per sparare uno slash contro il giovane fauno.

 

Questi non potè fare altro che saltare, trovandosi però bersagliato di proiettili, che gli tolse una buona quantità d'Aura. Ruby andò immediatamente al soccorso attaccando Qrow con una raffica di fendenti ad altissima velocità, ulteriormente rafforzati dalle sue giravolte, mettendolo all'angolo.

 

“ Qrow!”, gridò Tai correndo verso di lui, venendo però bloccato da un braccio corazzato. Yang aveva attivato la sua semblance cominciando a spingere contro il padre, avvolta da potenti fiamme dorate alimentate dalla Polvere. Qrow attivò a sua volta la Polvere nel suo mantello, correndo avvolto da scariche elettriche verso Emil, che infilò i piedi nel terreno per prepararsi all'impatto.

 

Quest'ultimo fece tremare l'intera foresta e scagliò entrambi i dipendenti in direzioni opposte sotto lo sguardo stupefatto di Ruby..

 

“ Niente male, cagnolino.”, sghignazzò il mietitore rialzandosi dopo il suo atterraggio e pulendo un po' di sangue dal labbro. L'ultimo ad aver penetrato la sua Aura senza romperla totalmente era un sicario al servizio di Salem, gli allievi di Hassan decisamente tenevano alta la sua reputazione.

 

“ Nessuno mi chiama cagnolino, vecchio uccellaccio.”, rispose in tono quasi estatico il fauno, che ricaricò i suoi Vulcan Tyrant con Polvere gravitazionale, che unita alla sua semblance cominciò a creare piccole onde d'urto che persino i membri presenti del team RWBY poterono sentire pur essendo a molti metri di distanza. Weiss creò una barriera di glifi attorno a sé stessa e le compagne certa che lo scontro successivo non avrebbe lasciato nulla in piedi. Per fortuna l'unico essere giusto vagamente responsabile che al momento si trovava con loro controllò l'orologio e interruppe lo scontro.

 

“ Pronti per andare al Thrill Grill?!”, domandò Tai ai suoi compagni d'allenamento, che si fermarono proprio nel bel mezzo dei loro attacchi come fosse una fotografia.

 

Il Thrill Grill era una trattoria abbastanza popolare a Patch. La famiglia di Cacciatori non mancava di andarci almeno una o due volte al mese, più qualche altra volta quando non volevano spentolare troppo per compleanni e altre feste. Visto che finalmente quel giorno il team RWBY si sarebbe riunito per la prima volta su Patch, era decisamente il posto adatto adatto per festeggiare la cosa.

 

Inutile dire che Weiss e Yang speravano anche di introdursi una volta per tutte come coppia a Tai. L'albina non era del tutto sicura, ma era stata convinta dalla lottatrice.

 

“ Non appena prendiamo Blake al porto. Ha detto che sarebbe arrivata prima di pranzo, giusto?”, ricordò Weiss, che era piuttosto ansiosa di parlare anche alla mora delle scoperte fatte ad Atlas.

 

“ Vi seguo volentieri, ma prima devo parlare con Ruby delle sue tecniche se a lei va bene.”, rispose Qrow. Ruby fece un finto ringhio, avvicinandosi.

.
“ Spero per te siano degli elogi. E' la prima volta che ti metto all'angolo, anche contando l'aiuto di Emil.”, affermò la giovane Cacciatrice in un piccolo moto d'orgoglio.

 

“ Appunto, con l'aiuto di Emil. Hai ancora bisogno di migliorare molto in singolo. Ma tranquilla, non sottovaluterò i tuoi progressi.”, puntualizzò il Branwen spingendo un dito contro la guancia della ragazza, che lo spinse fintamente infastidita.

 

“ Fanno così tutto il tempo?”, domandò Weiss a Yang, che diresse un sorrisetto alla fidanzata.

 

“ No, in genere fanno di peggio.”, scherzò mettendosi a ridere.

 

“ Beh, noi li anticipiamo mentre parlano, spero abbiate un paio di storie imbarazzanti su Obbleck e gli altri per il tragitto.”, disse Tai prendendo le due ragazze, il loro ospite e Zwei, non prima però di mandare un ultimo sguardo d'avvertimento al cognato, che non mancò di coglierlo.

 

“ Quindi, che problemi ci sono con la mia tecnica? Troppo peso da un lato?”, domandò allegra la rossa rimettendosi Crescent Rose alla cintura.

 

“ Con la sua tecnica non c'è niente di sbagliato, Ruby. Ma è ora di fare finalmente una discussione sui tuoi occhi.”, disse Qrow serissimo, come lo era ben di rado.

 

“ Ah, finalmente, te ne avevo parlato appena sono tornata e dicevi di dover raccogliere il coraggio. Raccolto a sufficienza?”, sospirò seccata la mietitrice. Temeva quasi fosse stata l'ennesima discussione che avrebbero rimandato per anni, visto com'era stato sbrigativo dopo il racconto della battaglia contro Jack e Neo.

 

“ Scusami, Ruby, ma parlare dei poteri di chi possiede gli occhi d'argento è ancora un argomento molto delicato per me e Tai. Non ci siamo ancora ripresi del tutto dalla morte di Summer. Per farmi perdonare il ritardo, ti rivelerò qualche altro segreto. D'altronde anche quel cretino biondo ha deciso di parlare a Yang di Raven, ed era ora detto tra noi.”, disse malinconico il Cacciatore.

 

“ Ok, vai, voglio sapere quanto possibile prima di tornare a Beacon.”, lo spinse Ruby, sedendosi su un tronco tagliato durante l'allenamento.

 

“ Dunque, occhi come i tuoi sono accompagnati con un enorme potere, che permette di paralizzare i Grimm con uno sguardo o persino disintegrarli una volta che li avrai sviluppati abbastanza. E anche senza quest'abilità i tuoi antenati erano considerati tra i migliori combattenti del loro tempo. Ti abbiamo già raccontato che durante la nostra estate prima dell'ultimo anno ci unimmo alla prima spedizione di Iskandar per ripulire la zona est di Saunus. La principale ragione fu appunto che volevamo cercare tracce dei precedenti guerrieri. Tua madre sperava davvero di trovare finalmente qualche traccia decente.”.

 

“ Che avete trovato quindi?”, domandò Ruby, il tono appena inquieto resasi conto di quanto Qrow fosse diventato serio. Cosa che non capitava praticamente mai. L'ultima volta che era successo, fu durante un periodo di grandi conflitti a Vacuo in cui sia Qrow che Tai vennero chiamati più volte sul campo per sedare gli scontri tra le varie gang.

 

“ Un assoluto incubo. Intere valli bruciate dagli ultimi scontri dei tuoi antenati ed eserciti di Grimm, villaggi distrutti per un solo bambino dagli occhi grigi e cimiteri riempiti da decine di guerrieri che hanno fatto del loro meglio per difendere Remnant.Finito quel viaggio Summer decise di non toccare più l'argomento del suo clan e decidemmo di accontentarla.”.

 

“ Ma chi può voler distruggere così tante persone dotate di un potere fatto apposta per combattere i Grimm?- protestò Ruby, incapace di capire quel dettaglio- Persino Roman e la White Fang preferirebbero avere qualcuno così dalla loro parte. A meno che...”, realizzò con un sussurro.

 

“ Ci sei arrivata, i Grimm umanoidi. Il tipo che mi ha mandato in ospedale era uno di loro.”, confessò infine Qrow. Ruby sospirò sopresa per poi accigliarsi.

 

“ E quando pensavi di dirmelo?”.

 

“ Ruby, io e tuo padre abbiamo deciso di tenere tanti segreti per la tua sicurezza e quella di Yang. Speravamo che l'ignoranza vi proteggesse, e fino a pochi mesi fa è stato così. Ora tutti questi segreti stanno venendo alla luce non solo per la nostra famiglia, ma per tutto il mondo.”.

 

“ Chi era comunque? Gilgamesh, i due compagni di Cinder o qualcun'altro che non conosciamo?”.

 

“ Un certo Archer. Riusciva a evocare tutte le armi che desiderava, alcuni anche con poteri abbastanza strani. L'ultima era una lancia che ho schivato solo grazie alla mia semblance.”.

 

“ Ecco un'altra cosa di cui non ci hai mai parlato. Che cos'è davvero la tua semblance?”, domandò incuriosita Ruby. Qrow si morse la lingua, desiderando di potersi rimangiare quanto aveva detto prima sui segreti che aveva svelato, ma non poteva fermarsi ora.

 

“ Porto sfortuna- rivelò seccato e facendo inarcare un sopracciglio alla nipote- Senza il minimo controllo. Hai presente il mio crocifisso?”.

 

“ Sì, che c'entra?”, domandò la ragazza, impietosita per quella triste informazione.

 

“ E' un regalo di Medea, basato sulle normali restrizioni anti Aura con la differenza che blocca soltanto la mia semblance. E' così che sono potuto starvi accanto e aiutare Tai senza doverm... doverlo preoccupare ancora più di quanto dovrebbe fare un normale genitore.”.

 

Ruby non aveva parole. Le semblance sarebbero dovute essere la migliore arma dell'umanità, non uno strumento per dannarsi l'esistenza. Si rese conto come suo zio fosse ancora più forte di quanto pensasse.

 

“ Da dove sono nati tutti questi segreti?”, domandò sconvolta.

 

“ Che domande, Ozpin. Lui sta combattendo da molto tempo una lunga guerra contro la creatrice degli esseri che hai affrontato. E ha reclutato molti dei migliori combattenti al mondo per combatterla. Anche se alcuni non ne hanno voluto sapere niente. Iskandar, Vlad e compagnia preferiscono i loro metodi e personalmente non li biasimo.”.

 

La mente di Ruby corse più veloce della sua semblance mentre metabolizzava quanto appreso.

 

“Hai... incontrato anche lei?”.

 

“ No, dubito che saprei sopravvissuto stavolta. Ma ho il grosso timore che tua madre sia andata a cercarla. Neanche Ozpin sapeva qualcosa della sua ultima missione, è l'unica opzione logica.”.

 

“ Capisco, è proprio una cosa che mamma avrebbe fatto. Immagino che siccome a mandarti all'ospedale è stato uno di quei cosi, a salvarti non sia stato un normale Cacciatore.”.

 

“ Bingo, piccola. Ma era un vecchio amico, in un certo senso. Niente poco di meno che King Hassan.”.

 

“ CONOSCI ANCHE LUI?!”, esclamò Ruby terrorizzata dalla prospettiva di avere un assassino del genere vicino alla sua famiglia.

 

“ Da anni. Ha salvato le chiappe più volte al team STRQ. E... vuole che io diventi il nuovo leader degli assassini.”.

 

“ Sei serio?”.

 

“ Sì, gli ho detto ogni volta di no, ma non ho capito perchè continua a volere me quando diversi dei suoi sottoposti sono molto più forti di me.”.

 

 

A quel punto la giovane mietitrici deglutì. Davvero quello che veniva considerato da alcuni l'uomo più pericoloso del mondo era interessata al suo mentore. Sebbene il suddetto mentore fosse superato per forza anche dai discepoli di Hassan.

 

“ Perchè mi stai dicendo tutto ora?”, domandò sospettosa la mietitrice. Qrow la guardò, ricordando la persona cui somigliava così tanto e che aveva perso. Dopo un enorme sospiro ricominciò.

 

“ Perchè a Beacon sei cresciuta molto più di quanto io e Tai ci aspettassimo. Il tuo team è molto migliore di quanto lo fossimo noi al secondo anno. L'avete dimostrato negli ultimi eventi. Non che questa sia una scusa per impigrirsi.”, scherzò il mietitore.

 

“ Per chi mi hai preso? Non smetterò mai di allenarmi e migliorare.”, affermò fintamente seccata la Rose, per quanto onorata dai complimenti del moro.

 

“ Per una piccola marmocchia iperattiva e fissata coi biscotti- disse lui strofinandole i capelli rosso neri- ma con tanto potenziale. Ora andiamo, se non sbaglio avremmo un campionato a chi mangierà nella maniera peggiore.”.

 

La piccola coppia di Cacciatori si diresse verso l'uscita della foresta, scherzando ancora allegramente com'erano soliti fare fino a quando lo scroll del Cacciatore non squillò.

 

“ Chi è?”, domandò curiosa Ruby.

 

“ Glynda. Strano, in genere mi manda messaggi solo nelle chat in incognito del nostro gruppo.”.

 

“ Starà chiamando per le bevande da portare alla festa. Oppure gli Ace Ops hanno finalmente scoperto qualcosa su Cinder. Spero di avere un'occasione per spararle personalmente.”, disse speranzosa Ruby, ansiosa di vedere la stronza in galera. In risposta Qrow ascoltò quanto doveva riferirgli la collega, e a ogni secondo la sua espressione si fece sempre più sconvolta.

 

“ N- non può essere.”, disse con un tono a dir poco sconvolto. Neanche la tristezza con cui aveva parlato all'allieva degli eventi passati poteva paragonarsi al tono che aveva ora.

 

“ Che succede, zio Qrow?”, domandò la mietitrice, preoccupata dall'espressione. Non ricordava di averlo mai visto così ansioso.

 

“ Ozpin... verrà messo a giudizio da tutti i concili.”, disse infine cadendo a terra con un'espressione di puro terrore.

 

*****

Qualcun'altro era terrorizzato quanto Qrow, sebbene per motivi diversi. L'allenamento dei vari team era proseguito molto bene, l'unica critica di Iskandar era stata verso il fatto che ognuno aveva cooperato solo col proprio gruppo.

 

Poi però Atlanta aveva ricevuto una chiamata ed era corsa via. Pyrrha aveva deciso di seguirla per capire cosa stava succedendo. La fauna leonessa non perdeva mai la calma, se non per cose inerenti alla sua famiglia.

 

Le due donne erano corse via per tutto il campus, Pyrrha aveva dovuto cercare più volte, fin quando non riuscì finalmente a ritrovare sua madre.

 

“ Tutto bene, mamma?”, chiese l'amazzone ad Atlanta, che tremette in maniera incontrollabile.

 

 

“ Non può, non può averlo fatto...”, balbettò stringendosi nelle spalle.

 

“ Chi è stato? Che vi hanno detto al telefono?”, domandò ancora Pyrrha, sentendosi sempre più spaventata.

 

“ TUO ZIO HA TRADITO!”, gridò la fauna sconvolta.

 

“ Cosa?”, domandò allibbita l'amazzone, non riusciendo a credere a quanto aveva possibile. Atlanta cominciò a singhiozzare incontrollata.

 

“ Sì è alleato con... persone molto poco raccomandibili nel tentativo di salvare Haven.”.

 

“ Oh, non starai parlando dei superiori di Cinder, chiunque siano?”, domandò Pyrrha sempre più incredula.

 

Leo aveva praticamente cresciuto Atlanta. Lei era orfana e venne affidata agli zii materni, che passavano quasi tutto il tempo a lavorare nei campi. Lui, un ragazzino di appena otto anni, si ritrovò a badare alla cuginetta di tre, e in breve cominciarono ad allenarsi insieme per diventare Cacciatori. Erano fratelli a tutti gli effetti, la leonessa aveva anche un certo controllo sul cugino e si era assicurata che non si arruginisse con gli anni, pur non approvando sempre le sue scelte.

 

“ Sì, gli hanno detto che in cambio di supporto nell'infiltrarsi nelle altre Accademie e nel prendere alcune cose custodite ad Haven tutta Mistral sarebbe stata risparmiata, soprattutto noi. Almeno ha avuto abbastanza cervello da capire che erano stronzate. Ha organizzato professori, studenti e altri Cacciatori per fermare l'inviata che avrebbe dovuto prendere un certo artefatto nascosto nella scuola. Quindi si è consegnato.”.

 

 

“ Ma perchè denunciare Ozpin allora, e su che basi per di più? Non può semplicemente dire a lui e agli altri presidi tutto quello che sa?”.

 

“ Pyrrha, persone come Ozpin hanno nell'armadio diversi scheletri. Alcuni di essi riguardano molte persone, nel bene o nel male, e sostengono di mantenerli nascosti per la prima delle suddette ragioni. Ma questo impedisce anche loro di agire in maniera più invasiva proprio quando è necessaria. Mentre alcuni non riescono a sopportare lo stress di sapere certi segreti?”.

 

“ E zio Leo non ci riusciva secondo te? Ma cosa sarebbe tanto spaventoso da spingere a tanto uno degli uomini più potenti di Remnant? Anche se fosse un'organizzazione criminale superpotente o Grimm di enorme potere ci sono armate di soldati e Cacciatori capaci di sconfiggere qualsiasi nemico.”.

 

Atlanta le sorrise malinconica.

 

“ Pyrrha, bambina mia, manchi ancora di vera esperienza su queste cose. O sei solo molto speranzosa, in quel caso tieni ben stretta quella speranza. Quello che Leo, gli altri presidi e i rispettivi collaboratori stanno combattendo è un male incredibilmente antico e potente. Le misure che Ozpin stava usando per combattere questo male erano troppo rilassate per alcuni e non sopportandolo più, Leo ha deciso di scalzarlo dal suo trono affinchè un generale più capace e attivo possa prenderne il suo posto.”.

 

“ Ah, prima scopro che Roman e Jack dovranno stare nell'orfanotrofio, ora questo. E tu sei d'accordo con entrambe queste cazzate?”, si lamentò la rossa. Non era stata per niente felice di sapere dove il ladro era stato collocato per il suo programma testimoni insieme a Jack e Neo, ma almeno sapeva che non avrebbe avuto vita facile coi suoi fratellini.

 

“ Io... ecco. Ah, Pyrrha, non esiste che io usi o acconsenta a simili metodi, si tratta di rompere le regole per poi usarle a proprio vantaggio. Ma posso capire perchè l'ha fatto, le azioni di Cinder sono la prova che qualcosa di ben più grosso sta cominciando a muoversi, cominciando dagli ibridi Grimm che abbiamo affrontato.”, spiegò Atlanta, inquietando ancora di più la figlia.

 

“ Che cosa facciamo ora? Se il tutto sarà reso pubblico i bambini potrebbero subire delle vessazioni.”, osservò la campionessa, temendo cosa sarebbe successo ai suoi fratelli. Già c'era molta gente presso cui Leo non aveva una grande reputazione, figurarsi se si fosse scoperto aveva collaborato con la White Fang.

 

“ Se succederà i membri della città vecchia e i miei amici li proteggeranno a tutti i costi. Ma non sarà necessario, mentre si sa del furto, tutti coloro che hanno lavorato per impedirlo hanno giurato il silenzio. Secondo la versione ufficiale Leo è partito per una missione a lungo termine a Vacuo.”.

 

“ Ok, stessa domanda di sopra, che facciamo?”, domando ancora Pyrrha esasperata dalla situazione.

 

“ Niente. O meglio, facciamo quello che abbiamo fatto negli ultimi mesi, difendiamo Vale da qualsiasi cosa mandino per distruggerla.”.

 

“ Avete recuperato un intero cargo di Polvere e altre armi, inclusi robot atlesiani, che avrebbero dovuto spuntare sottoterra. Per di più qualsiasi loro tentativo di controllare le torri di controllo è andato a farsi benedire. Se questo non ha funzionato, che altro potrebbero inventarsi per attaccare il regno?”, domandò incerta e sempre più terrorizzata.

 

“ Non lo so, tesoro mio. Vlad ha lanciato un'investigazione per tutta Sanus, spero ci porteranno dei risultati prima del Vytal Festival. Anche se a essere onesti la risposta mi terrorizza. Ora torniamo dai ragazzi, abbiamo ancora molto da fare.”.

 

In quel momento arrivò Jaune, preoccupato da quanto tempo la sua compagna di squadra si stava prendendo.

 

“ Ehi, tutto bene?”, chiese il cavaliere. Si notava quanto aveva corso.

 

“ Oh, sì, grazie, Jaune, non intendevamo preoccuparvi.”.

 

“ Iskandar ci ha detto del giudizio di Ozpin, ma come cavolo è possibile?”, domandò ansioso il paladino-. Come risposta Atlanta scosse la testa.

 

“ Non lo so, ma conoscendolo si tirerà fuori anche da questo.”.

 

 

“ Lo spero. Intanto abbiamo deciso per un'uscita di gruppo, ci incontriamo coi miei e Lancelot. Hanno detto che offrono loro.”.

 

I tre si diressero così verso l'aeroporto di Beacon sperando che il loro tentativo di liberarsi dai cattivi pensieri funzionasse.

                                                                                                                                     *****

Salve a tutti, scusatemi per l'immenso ritardo, ma questa sessione si è rivelata più micidiale e seccante che mai, fortunatamente sono riuscito a spuntarla con almeno un esame tra i più pesanti. Spero che il capitolo vi sia piaciuto nonostante le solite parti un pò raffazzonate( quando si tratta di ultimare i dettagli, divento d'un pigro...), qualsiasi consiglio e/o correzione è sempre ben accetto. Cercherò di tornare una volta o due fino ad Aprile, sino ad allora buon lavoro a tutti i lettori di cui seguo le storie, mi auguro anche che non abbiate avuto problemi col coronavirus. Inoltre vi avviso che insieme all'amica Elara Vlad Tepes ho cominciato una nuova storia, 'Sangue di re', se siete appassionati di fantasy molto violento condito da strategia e sesso, venite a trovarci. Ah, quasi dimenticavo, il Thrill Grill da me menzionato è stato inventato da un'altra mia amica su Archive Of Our Own, Lazycatstuard, che ha scritto una delle migliori fic Whiterose io abbia mai letto.

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Capitolo 25
*** Il tempo è un tesoro- parte 3 ***


Praticamente al confine tra Vacuo e Vale, si trovava un'altra caverna sotterranea, non dissimile da quelle nella zona di Mountain Glenn. Se non che era stata allargata attraverso l'incessante lavoro di decine di Grimm per poter ospitare uno dei più grandi mostri mai visti nella storia di Remnant.

 

Una creatura nera di quaranta metri formata da innumerevoli cristalli di Polvere e roccia infusa con la stessa materia che sembrava comporre i Grimm, solo in attesa degli ultimi perfezionamenti da parte del suo creatore, per disgustato che fosse dal modo in cui il suo lavoro veniva pervertito.

 

Non che Avicenbron avesse mai avuto una grande simpatia per il resto dell'umanità, ma da lì a desiderare la sua distruzione...

 

“ Ma che sto facendo?”, si chiese mentre sistemava un dito cui aveva lavorato per tutto il giorno. No, per cui aveva lavorato per tutta la vita.

 

“ Il creatore che odia la sua creazione, eh?”, affermò Gilgamesh, venuto a osservare insieme a Cinder. Nonostante il tono, aveva un po' di pietà per il collega.

 

I servant messi da Salem a guardia della creazione di Avincenbron( più Adam, Cinder e gli scagnozzi di lei) erano riusciti a convivere più o meno con equilibrio nonostante le loro svariate differenze. Gilgamesh era come il suo ruolo prevedeva il gran caporione.

 

“ Fa quello che deve fare tanto.”, osservò Cinder acida, eppur soddisfatta dalla qualità del lavoro.


“ E' questo che odio di voi, ci trattate come schiavi e disprezzate tutto ciò in cui crediamo. Vorrei davvero non aver sacrificato il mio ultimo master.”, si lamentò il povero Caster ripensando a una vecchia guerra del santo Graal dove avea sacrificato il proprio evocatore per dare energia al suo più potente Noble Phantasm, Adam.

 

Lo stesso che ora cresceva lentamente in quella caverna dopo aver assorbito la Polvere di buona parte del continente, riducendo ancora le loro possibilità di difendersi.

 

Lo stesso inoltre che era stato ridotto a nient'altro che una corrotta ombra del vero sé. Avicenbron aveva progettato quel golem per ricreare il miracolo che diede vita all'umanità, non per essere un abominio in mezzo a migliaia di altri, solo più grossi.

 

“ Ci scusiamo per il trattamento, ma sono procedimenti necessari per il nostro piano. Vedrò di scusarmi.”, spiegò Cinder, ma era ben chiaro che razza di bugia fosse. Non gliene fregava niente di loro. Le interessava solo del potere, in questo caso prendere il resto della magia di Amber e la reliquia sotto Beacon. Per quale motivo lo volesse, se per semplice avidità o per qualche mancanza nella sua infanzia, ai Servant non interessava minimamente.

 

Adam Taurus non era diverso, li considerava unicamente strumenti per la sua causa che non stavano al loro posto, al momento li cercava solo per allenarsi, venendo spesso sconfitto dalle superiori abilità fisiche dei servant, o per mandare messaggi ai propri sottoposti. Alquanto ipocrita da parte sua visto che la sua cosiddetta crociata era cominciata per liberare la sua specie e garantire il loro futuro. Non di meno venne a tavola e cominciò a mangiare di malavoglia il suo ramen.

 

Almeno Mercury ed Emerald li trattavano con rispetto, a volte giocavano anche insieme a carte e si divertivano ad allenarsi con loro. Accettando i loro consigli e spesso ascoltavano con piacere le loro storie di gioventù.

 

Pensavano a loro come fossero ancora umani, s'interessavano a loro e li trattavano come eguali.

 

“ E' ora di cena!”, gridò la suddetta ladra, facendo correre praticamente chiunque a tavola.Una delle poche cose su cui tutti i presenti concordavano era che la cucina di Emerald e Cinder era ottima.

 

Persino Adam si trascinò lì dopo il suo allenamento quotidiano contro Diarmuid. Sebbene il cavaliere maledetto non fosse potente quanto Gilgamesh, le sue due lance unite a una velocità staordinaria si erano rivelate troppo per il fauno toro, che più di una volta si era visto disarmato( o morto, se non fosse stato uno sparring).

 

Se c'era un'unica cosa che rispettava almeno, era il loro potere e in battaglia, e cercava di imparare il più possibile nonostante le sue pretese potessero essere molto fastidiose nel quanto dovevano insegnarli.

 

“ Peccato voi siate costretti a servire Salem, in altre vicende vi avrei volentieri preso come Miei cuochi.”, sospirò l'antico re di Uruk osservando la deliziosa bistecca di fronte ai suoi occhi cremisi, condita con olio di prima qualità e varie spezie. Cominciò a tagliarla con cura e assaporarla lentamente mentre la conversazione attorno a lui prendeva vita. Sperò che non andasse male come le sere precedenti, erano d'un fastidio incredibile per l'antico sovrano.

 

“ Secondo voi quanti sopravvivranno?”, domandò triste Astolfo, ripensando a tutte le persone che aveva incontrato nei suoi giorni a Beacon. La signora della mensa era sempre stata così gentile con lui, gli dava porzioni extra perchè diventasse un grande Cacciatore.

 

I professori e gli studenti erano indubbiamente dei grandi guerrieri al pari di quelli che aveva conosciuto in passato, se non ancora più abili. Avrebbero meritato una morte degna delle migliori ballate affinchè venissero cantate per generazioni. Sarebbero potuti anche diventare dei potenti spiriti eroici prima o poi.

 

“ Considerando come sono organizzate le forze dei nostri avversari... credo la situazione non sarà così grave come Salem vorrebbe, ma ben lontana dall'essere ideale per loro.”, affermò Archer, non certo a digiuno d'esperienza d'assedi cui partecipavano anche potenti mostri.


“ Resta da vedere il come si riprenderanno e le loro prossime mosse, non ho dubbi che risponderanno in maniera spettacolare.”, affermò Diarmuid.

 

“ Pff, l'umanità non si riprenderà mai dalla caduta di Vale- affermò fiero Adam- e sarà per opera di un'arma col mio nome.”.

 

A quel punto Avicenbron non ce la fece più.

 

“ OH, ADESSO BASTA!- gridò l'alchimista sbattendo i gomiti sul tavolo e sorprendendo persino i suoi compagni- ho sopportato diverse cose da quando sono arrivato su Remant: corrotto in ogni fibbra del mio essere, costretto a servire quella pazza di Salem, la leadership di Cinder- la mora al commento ricoprì la propria mano con un velo di fuoco, ma al di là di questo non fece niente- e mi sono state negate molte occasioni di migliorare davvero la mia arte, ma non permetterò che la mia più grande opera sia collegata a un bastardo sociopatico del tuo calibro.”.

 

“ Sociopatico, è così che mi vedi?! Io sono un rivoluzionario, un eroe per la mia gente!”.

 

“ Oh, ma fammi il piacere, l'altra sera ti ho sentito lamentarti per tutto il tempo della fama di Vlad Drakul!”, disse Astolfo, più che disposto a sostenere il collega. E stanco della boria del fauno.

 

“ Mphh, quell'uomo è un vigliacco, aiuta gli umani che ci hanno oppresso e spadroneggia su Menagerie usando la scusa di averla salvata da un attacco di pirati. Un giorno diventerò molto più forte di lui e gliela farò pagare.”, sostenne questi tronfio come al solito.

 

“ Su questo siamo d'accordo, diventerai davvero più forte di lui, come spadaccino sei già migliore di quanto io sia mai stato- affermò Diarmuid sorprendendo tutti-, questo se smetti di fare ogni volta la vittima degli umani e pensi a difendere gli innocenti.”.

 

Una venuzza cominciò a gonfiarsi sulla fronte di Mercury. Odiava le situazioni del genere. Gli ricordavano le serate in cui amici e colleghi di suo padre andavano a trovarlo. Non finiva mai bene per lui. Si divertivano a spegnere sigarette sulla sua pelle, picchiarlo con la scusa di allenamenti extra e altro ancora.

 

“ Piantala, Adam.”, ordinò Cinder alzandosi e illuminandosi con la propria Aura. L'Aura color argento del giovane artista marziale cominciò a risplendere a sua volta, ma nessuno se ne accorse a parte Gilgamesh.


“ PIANTATELA TUTTI!”, gridò Mercury rilasciando un'ondata d'istinto omicida dalla potenza inaudita che scagliò via i piatti, fortunatamente intercettati dai Gate di Gilgamesh.

 

“ C- cosa?!”, esclamò Cinder, stupida da quel rilascio di potere.

 

“ MI SONO ROTTO LE PALLE!”, gridò esasperato l'assassino.

 

“ No, io mi sono rotta le palle, sono io il capo qui!”, gridò la mezza Dama.

 

“ Già, sei il capo. Ho deciso di seguirti e unirmi alla causa di Salem perchè pensavo di uscirne vivo, pensavo ci fossero abbastanza professionisti per abbattere le difese dei regni, voi inclusi. Non rendetemelo più difficile.”.

 

“ Mercury, per favore, calmati. Possiamo...”, tentò di tranquillizzarlo Emerald, ma un' altra ondata di Aura dall'albino, sebbene meno intensa, la interruppe.

 

“ Scusami, Emerald, ma me ne vado almeno fino a quando questi non si comporteranno da persone civili.”, disse l'assassino andandosene sotto gli occhi degli altri, che tornarono a mangiare in silenzio. Almeno, Cinder e Adam lo fecero, i vari servant continuarono a parlare.

 

“ Non credevo che il ragazzino avesse una simile forza in sé, sono piacevolmente sorpreso- commentò Diarmuid- ma tornando all'argomento di prima, credete che Vale si riprenderà?”.

 

“ Certamente, però dipende anche da quanti sopravviveranno. Se riescono a fermare”, osservò Astolfo.

 

“ Ma non servirà a molto una volta che Lui si sveglierà.”, affermò cupo Gilgamesh prendendosi la sua porzione di spaghetti.

 

Tutti sapevano a chi il re di Uruk si riferiva. Il vero signore dei Grimm, che aveva fatto di Salem il proprio pupazzo.

 

“ Speriamo che riescano a prepararsi per tempo.”, disse infine Diarmuid sedendosi a tavola con gli altri e prendendo un boccone di hamburger mentre Gilgamesh prendeva la sua buona dose di spaghetti.

 

Nel frattempo Emerald aveva preso un'insalata e aveva seguito il compagno, seduto su un masso, i pugni stretti quasi fino a sanguinare.

 

“ Mercury, cos...?”, cominciò a chiedere trovandolo così, ma venne interrotta da un ringhio.

 

“ Cos'è successo perchè sbottassi così?!”.

 

“ Esatto. E' la prima volta che ti vedo davvero arrabbiato.”, affermò la giovane pistolera sedendosi accanto a lui e dandole il piatto, da cui lui cominciò a mangiare lentamente.

 

“ Mi ricordavano quando mamma era ancora viva. Lei e mio padre litigavano continuamente anche mentre mangiavamo, anche se non l'ha mai picchiata. Dopo che se n'è andata ha cominciato a chiamare dei suoi amici a cena, e andavano sempre d'accordo. Spesso lo aiutavano pure ad... addestrami.”, disse singhiozzando al ricordo di quanto erano sadiche le botte e le sessioni d'addestramento cui era continuamente sottoposto.

 

Salem era ancora più dura, senza alcun dubbio, ma la sua era e restava brutale efficienza, non provava alcuna soddisfazione nel causargli dolore e pertanto si fermava raggiunto il limite.

 

“ Io... non so cosa dire, Mercury. Appena ricordo il nome di mia madre, il mio primo ricordo è un furto.”.

 

“ Immagino che sia lo stesso per Roman. Per te dov'è finito?”, domandò ancora Mercury posando il piatto.

 

“ Un posto molto ben nascosto, molto ben protetto, o entrambi. Spero Neo e Jack stiano bene.”, osservò Emerald, che si era affezzionata alle due ragazze.

 

“ Pensi di andartene come hanno fatto loro?”.

 

“ Probabile. Sto ancora qui solo perchè devo a Cinder l'occasione che mi ha dato. E per i ragazzi, che finora sono stati gentilissimi con noi.”.

 

“ Beh, su questo siamo d'accordo, se Gilgamesh potesse andarsene e lo farebbe, non perderei un secondo a seguirlo.”.

 

“ Su questo siamo d'accordo.”, disse Emerald alzandosi sulla roccia e avvolgendo l'amico con una spalla.

 

“ Emerald?”.

 

“ Sì?”.

 

“ Non lasciarmi, per favore.”.

 

*****

 

Il processo era stato tremendo per Ozpin. Non che fosse la prima volta che venisse umiliato in pubblico per aver nascosto tanti segreti, ma era la prima volta che era a causa di un collega che l'aveva rivelato alle autorità subito dopo aver fermato il furto di una Reliquia.

 

Ok, umiliato non era la parola giusta. I membri del concilio erano stati abbastanza rispettosi al di là di quelli di Mistral, James aveva anche fatto del suo meglio per ricordare i meriti di Oz. Così come altri testimoni.

 

Ma c'erano state troppo prove, lui aveva nascosto segreti importantissimi per la sicurezza di Remnant e almeno per il momento era destituito come preside di Beacon. Almeno aveva ottenuto mantenere la sua licenza da Cacciatore, le sue abilità sarebbero state troppo importanti in campo, distruggendo Grimm e salvando persone.

 

Al momento era nella tundra di Atlas, al telefono con Atlanta, dopo essersi occupato di un branco di Beowolf. Non avevano ancora discusso dopo la notizia.

 

“ Quindi com'è andata?”, domandò la fauna leonessa, al momento su una nave diretta a Patchu, al Cacciatore, seduto su una roccia col bastone appena usato che riposava accanto. Aveva saputo la notizia da James e Glynda come tutti, ma voleva avere la versione del condannato.

 

“ Sono ufficialmente deposto dal dirigere Beacon. Glynda terrà il ruolo fino a quando non sarà scelto un candidato definitivo. Questo non è lo stile di Salem.”, disse l'ormai vecchio preside.

 

“ Che intendi dire?”, domandò l'arciera, guardando Pyrrha che chiacchierava allegramente coi suoi compagni di squadra. Una visione che la riempiva di autentica gioia.

 

“ In genere, quando tentava di togliermi da qualsiasi carica di potere fossi riuscito a ottenere, non perdeva tempo a rivelare la cosa al pubblico tramite i suoi accoliti. Ora sta tenendo tutto segreto, forse aspetta il momento giusto per rivelarlo, probabilmente dopo il festival o il prossimo attacco.”.

 

“ Uff, lunedì andrò da Leo, vedrò di fargli sputare qualunque cosa gli sia venuta in mente.”.

 

“ Grazie del supporto, Atlanta, io...”, cominciò prima di essere interrotto dalla Cacciatrice.

 

“ Non mi ringraziare, coglione. Concordo con molte delle accuse che ti sono state rivolte. E Glynda mi ha detto cosa volevi fare a Pyrrha, tentando di darle quanto rimaneva di Amber. Non pensare ti perdoni tanto presto.”.

 

 

“ A detta di Medea c'era una possibilità del novanta per cento che sarebbe sopravvissuta senza danni, e non avevo molto altra scelta dove che Cinder è sparita da Vale. Dove stai andando comunque?”, domandò ancora il preside.

 

“ Medea stessa ti ha detto che non l'avrebbe fatto neanche col cento per cento di possibilità, ma farò finta non sia successo niente, è l'ultimo favore che ti farò. Per ora stiamo andando a Patch per la festa. Poi tornerò a Mistral il tempo di vedere come Roman si è aggiustato e per parlare con Leo, ri faremo sapere cosa scoprirò.”.

 

“ Grazie. Io andrò da Frya. Ironwood ha detto che vuole parlare con me anche se non ha specificato cosa. A presto, Atlanta.”, salutò l'uomo, riattaccando una volta ascoltato il saluto di Atlanta.

 

 

Frya era la Dama dell'inverno, e una delle più potenti che Ozpin ebbe mai conosciuto. Per decenni aveva svolto il proprio ruolo di mantenere Atlas al sicuro e assicurarsi che la Reliquia della creazione non finisse nelle mani sbagliate, ma il tempo passa per tutti. La potente maga era diventata un'adorabile vecchietta il cui ultimo giorno stava per giungere.

 

James aveva già cominciato da tempo a cercare un rimpiazzo che potesse legarsi all'anziana Cacciatrice, che però, proprio il giorno prima del processo aveva chiesto di incontrarlo per motivi che ancora non conosceva. Aveva deciso di andare ad Atlas anche e soprattutto per parlare con lei di qualunque cosa volesse.

 

Sperò davvero che le cose andassero per il meglio, o sarebbe stato l'ennesima voce sulla sua lunga lista di errori.

*****

Sull'isola di Patch si stava preparando ormai da diversi giorni un'immensa festa nel mezzo delle rigogliose foreste dell'isola, e i primi invitati stavano per arrivare, accolti da una deliziosa mietitrice in rosso.

 

 

 

“ Ben arrivati!”, gridò Ruby agli ultimi arrivi della giornata: Ghira, Kali e Vlad. La ragazza aveva una piccola variante del suo abito per il ballo, più comodo e con comuni stivali invece di torture coi tacchi.

 

“ Mamma, papà!”, gridò Blake correndo ad abbracciare i genitori, che ricambiarono volentieri l'abbraccio.

 

“ Ciao, tesoro.”, salutò Kali dandole un bacio sulla guancia. La donna era vestito con un elegante abito viola che le ricadeva sul corpo mostrandolo elegantemente senza risultare volgare e con un bellissimo scialle che le ricopriva i capelli lasciando libere le orecchie da gatto.

 

 

Ghira era vestito col suo solito abito viola, abbinato a pantaloni militari e una camicia nera sosttostante.

 

 

Vlad... indossava il suo solito completo, ne aveva un armadio pieno, come a dire' sono fregno e cazzuto sempre e comunque'. Cosa vera tendenzialmente, sebbene non avrebbe mai usato queste parole.

 

“ E' un piacere vederti, Ruby, siamo certi che sarà una bellissima serata.”, salutò quest'ultimo offrendo la mano alla mietitrice, che poi ricevette anche un abbraccio da Kali.

 

“ Amorevole.”, commentò Qrow mentre sistemava le ultime bevande con l'aiuto di Siegfried e Jeanne.

 

“ E non fare il cinico come al solito, Qrow.”, lo rimproverò quest'ultima con un piccolo colpo di gomito mentre i vari team chiacchieravano poco lontano allegramente riguardo i progressi che avevano fatto di recente.

 

“ Come sono andati i vostri allenamenti?”, domandò Shouchiro, curioso di vedere la nuova forza dei suoi amici sulla propria pelle.

 

“ Non possiamo lamentarci.”, afferrò Ren, soddisfatto dei risultati raggiunti nell'ultima settimana.

 

“ Tutto quello che hai da dire? Io a forza di portarmi Gear Celica addosso potrei affrontarvi tutti in contemporanea.”.

 

“ Pff, ragazzina, io e i miei ragazzi abbiamo visto cose sul campo che ti farebbero rizzare i capelli cui tieni tanto.”, commentò Coco, che non mancava di un certo orgoglio, specie se di fronte ai novellini.

 

“ Tu e i tuoi ragazzi vi siete occupati di un Grimm ibrido?”, domandò indispettita la pugile.

 

“ Oh, Yang, non esagerare.”, disse Pyrrha.

 

“ Già, esagerare è compito mio, che sia a parole o a pugni.”, rise Emil, spaccone come sempre.

 

“ No, è il mio!”, ribattè Nora sghignazzando a propria volta, il loro buonumore condiviso presto da tutti, scatenando una lunga serie di abbracci e piccole botte mentre anche gli ultimi adulti arrivavano, chiacchierando di più e del meno: i loro figli che crescevano, la situazione coi Grimm, le ultime faccenduole politiche.

 

O meglio, il resto delle chiacchiere era più un metodo per evitare quest'ultime, considerando cosa comportava la destituzione di Ozpin e il tradimento di Leo.

 

“ Come sta andando a Beacon?”, domandò Ironwood, con indosso un abituo più casual consigliatogli da Kali giorno prima, a Glynd, che aveva addosso un'abito da sera, sebbene non molto formale.

 

“ Bene... direi. Obbleck e Port mi stanno dando un grosso lavoro con i preparativi dell'ultimo minuto, mentre Vlad pensa alla sicurezza. Io sto solo dando autorizzazioni e preparando i programmi per il prossimo trimestre.”, rispose Glynda.

 

“ Questo contrattempo non ci voleva, ma che è successo a Leo?”.

 

“ La stessa cosa che sarebbe successa a ognuno di noi se fossimo costretti a occuparci di una scuola con problemi di budget mentre siamo anche stati infilati quasi a forza in una guerra segreta contro forze semi demoniache. Il tutto dovendosi anche preoccupare della sua famiglia.”, commentò Tai, che essendo stato in una situazione simile poteva capire come si sentiva il vecchio preside. I due amici si trovarono ad annuire. Appena più allegro era il discorso tra un certo generale di Menagerie e una scienziata sull'ultima scoperta di questa.

 

“ Allora, Medea, hai tutto quello che ti serve per completare il progetto?”, domandò Vlad alla sua compagna di squadra. Non si erano sentiti di recente sugli sviluppi del suo ultimo esperimento causa impegni, ma non mancava molto alla data di scadenza. La scienziata sospirò seccata.

 

“ Tutto eccetto una cosa, necessaria a evitare effetti collaterali.Mi serve del DNA di guerriera dagli occhi d'argento.”, affermò. La materia presa da Atlanta a quella Manticora era ancora troppo instabile, non poteva usarlo per lo scopo programmato senza danni.

 

“ Sembra che qualcuno te lo stia appena regalando in gran quantità.”, commentò il fauno pipistrello indicando Ruby poco lontano. La povera Cacciatrice aveva deciso di unirsi agli amici nel bere un po' col beneplacito di Tai e Qrow, riuscendo a distinguersi non poco prendendo diversi shottini e bicchieri.

 

Purtroppo restava pur sempre la prima volta che beveva davvero e poteva sopportare solo fino a un certo punto. Era una perfetta occasione per ottenere l'ultimo ingrediente di cui necessitavano.

 

“ Vieni, Ruby, ti porto in bagno.”, disse gentile Yang alla sorella, prendendola per le spalle e andando verso casa, ma Medea la interruppe prendendo la mano di Ruby.

 

“ La porto io, Yang, ho più esperienza di te su questi eventi. Tu continua pure a divertirti.”, rassicurò la scienziata, ricevendo un ringraziamento per poi portare la piccola Cacciatrice con sé.

 

“ G- grazie, miss Seaspell.”, disse questi una volta vomitato l'ultimo carico di vomito sul lavandino.

 

“ Chiamami Medea, e non ringraziarmi, limitati a sputare qui.”, rispose la strega dalla chioma color lilla mettendole un fazzoletto sotto la bocca ancora umida. Intontita com'era, Ruby non si fece problemi a obbedire e subido dopo un campione della sua saliva si trovò in un contenitore a tenuta stagna. Con una piccola infusione di Aura, fu quindi pronta per tornare dagli amici.

 

Il suo mentore però non si stava divertendo così tanto. O meglio, si stava divertendo tantissimo, la festa era piena di suoi amici e c'era tanto da fare. Ma come i suddetti amici, vedeva un futuro abbastanza nero se non facevano in fretta qualcosa. Qualcun'altro se ne accorse in fretta.

 

“ Che pensi di fare, Qrow?”, domandò Iskandar all'amico, seduto sulla base di un tronco, mentre tutti gli altri facevano l'ultimo brindisi per augurare un buon Vytal festival.

 

“ Onestamente? Forse è veramente ora di accettare la SUA offerta. E vedere se sono davvero destinato a diventare qualcosa di più.”, affermò il mietitore..

 

“ Il nuovo Hassan, eh? Credo ognuno qui concorderebbe che saresti niente meno che formidabile, forse il migliore di tutti i tempi dopo il tuo predecessore.”, affermò il Conquistatore, immaginandosi l'amico a capo del più temuto ordine di sicari mai esistito.

 

“ Forse è proprio questo che mi preoccupava fino a questo momento. Scoprire che avrei dato del mio meglio stando con gli assassini.”.

 

“ Sono certo che sceglierai la cosa migliore. Hai fatto lo stesso anche per Ruby finora”, disse ancora il rosso guerriero guardando Velvet che si univa al brindisi col resto del suo team.

 

I due Cacciatori brindarono, preparandosi a qualsiasi sfida il futuro avesse offerto loro.

 

                                                                                                                     *****

Finale deludente per questa saga, lo so, ma tra la quarantena, pigrizia e non so che bug col file della storia sono dovuto andare in fretta e furia. Da domani mi porterò molto avanti col prossimo capitoli e anche altri, spero il torneo e l'assalto a Beacon saranno apprezzati, nel frattempo state al sicuro e se avete voglia di qualcosa più decente vi indirizzo ancora a Sangue di Re. A presto.

 

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Capitolo 26
*** Primo round ***


Era finalmente il grande giorno, l'inizio del Vytal Festival. I cieli sopra Vale, ancora ignara di quanto aveva rischiato nei mesi precedenti, erano pieni di fuochi artificiali che volevano vicino all'Amity Coloseum, dentro il quale sfilarono tutti i sessantaquattro team presenti, annunciati dalla roboante voce di Port e Obbleck..

 

Nell'arena erano già presenti quattro file da sedici squadre ciascuno, ognuna formata dai futuri difensori di Remnant, inondati dagli applausi della folla, composta anche da amici e familiari dei Cacciatori, più che ansiosi di vederli all'opera dopo anni di addestramento.

 

 

“ Signore e signori, dopo una lunga attesa vi presentiamo le prime squadre ad entrare in azione, i primi otto ragazzi che si sfideranno per la gloria. I team SESP, da Atlas, e il TOTL, da Vale!”, presentò Port, roboante come sempre e ancora più eccitato dall'occasione come chiunque altro per il desiderio di vedere i ragazzi che aveva addestrato in azione.

 

“ Io stesso posso testimoniare l'abilità più che eccezionale di entrambe le squadre in azione, non ho dubbi che offriranno un magnifico spettacolo a tutti voi, al di là dello spareggio d'esperienza.”, affermò invece Obbleck, ricordando le volte in cui aveva portato in missione il secondo team, che aveva facilmente eliminato ben tre Deathstalker.

 

La maggior parte delle squadre lasciarono il posto, lasciando solo i due team citati. I membri del team SESP tirarono fuori le loro armi, presto imitati dagli avversari. Questi erano per lo più armati con armi pesanti come spadoni e bazooka, erano famosi per una potenza di fuoco non inferiore al team CVFY unito alla capacità di controllare il campo.

 

Cominciò la selezione del terreno, che si fermò su gravità( una zona completamente piatta con alcune piattaforme il cui campo gravitazionale cambiava continuamente) e foresta, fornendo vari alberi dove nascondersi..

 

“ Andiamo, ragazzi.”, disse Souchiro dirigendosi verso gli avversari con le daghe in mano, avvolte da teste di serpente che avvolsero un pistolero.

 

Emil si scontrò subito contro il tank del gruppo, colpendolo rapidamente con pugni infusi di roccia creando potenti onde d'urto prima di saltargli dietro al collo e spedirlo dritto nella foresta accompagnato da fischi d'acclamazione.

 

Ciel attaccò dalla distanza come un vero cecchino, impedendo agli avversari di avvicinarsi più del dovuto ai propri compagni se non erano loro stessi a volerlo, colpendo con grande rapidità e potenza nate dalle loro esplosioni di Polvere, mentre Penny vorteggiava con abilità le sue spade, alternando rapidi fendenti a potenti raggi laser.

 

Sembravano muoversi in singolo e senza alcuna collaborazione, ma quasi tutti i leader presenti poterono dire che era parte di un piano ben studiato, volto a dividere gli avversari prima di riunirsi per prenderli singolarmente.

 

 

 

“ Sono bravissimi.”, osservò Ruby estasiata dalla battaglia, vedendo Penny lanciare laser tutt'attorno a lei o roteando le armi mentre Emil stendeva con un pugno uno degli altri avversari prima di schivare la claymore di un altro.

 

“ Proprio vero, si sono allenati all'inverosimile.”, disse Sun, osservando come Souchiro chiudeva gli avversari in un angolo per colpirlo con un potente incantesimo a base di Polvere, alimentato dai glifi che teneva sotto il vestito, eliminando il leader avversario.

 

 

“ Attenta, sorellina, un paio di turni e tocca a noi.”, disse Yang dando un colpetto alle spalle della mietitrice.

 

“ Poi dobbiamo decidere chi andrà al prossimo round.”, fece invece Blake.

 

“ Abbiamo già deciso, io e Blake.”, rispose Weiss.

 

 

“ Ah, giusto, me n'ero scordata.”.

 

La discussione sull'incontro con gli assassini era stato alquanto scioccante per il team RWB. Blake quasi non ci aveva creduto, avendo sempre pensato a Willow Schnee come una stupida alcolizzata( cosa con cui Weiss aveva comunque concordato). Però se davvero fossero riusciti a vincere il torneo e promuovere la collaborazione tra umani e fauni, tutto da guadagnare.

 

Però era anche preoccupata riguardo Adam, i suoi piani si facevano sempre più pericolosi e stando a quanto le era stato riferito non avrebbe neanche permesso ai suoi uomini di arrendersi.

 

 

In quel momento, nella foresta, Emil venne spinto nella foresta dai membri rimanenti del team TOTL, che cominciarono a colpirlo ripetutamente con proiettili e lame cui rispondeva con le sue migliori mosse, girando su sé stesso per menare potenti pugni o schivando per contrattaccare con rapidi calci. La sua Aura ribollì sempre più, spingendo indietro gli avversari mentre i suoi capelli si rizzavano e i lineamenti sembravano diventare più ferali, la gravità attorno a lui impazzì, fino a schiacciare tutto il team TOTL sul terreno.

 

“ Oh, oh.”, commentò Sun inquieto, mentre persino le telecamere smettevano di funzionare e gli alberi cominciarono a tremare. L'aveva già visto succedere e non era mai una buona notizia per il suo amico.

 

“ Che succede, Sun? Sembri preoccupato.”, gli chiese Blake, notando come l'espressione sempre allegra del fidanzato si fosse incupita. Fino a quel momento l'aveva visto succedere solo contro Jack e Gilgamesh.

 

“ Quando Emil diventa così non è mai un bello spettacolo. Il nostro maestro aveva cercato di insegnarli a controllarsi di più, e in genere funziona. Ma ogni tanto qualcosa nascosto in lui vuole uscire a tutti i costi, e in genere è un massacro. Per fortuna non ha mai ucciso un amico”.

 

“ E' così...?”, chiese Ruby, prima di essere interrotta da una potente onda d'urto che fece saltare in aria svariati alberi insieme a un altissimo polverone.

 

Per diversi secondi non si vide più niente, finchè Emil non uscì dalla nuvola da lui stesso causato, nuovamente normale per quanto affaticato e coi vestiti graffiati. I suoi avversari erano svenuti a terra, quasi indenni a parte la loro Aura distrutta e qualche livido.

 

“ Uff, ho fatto un bel casino. Dovrò allenarmi ancora di più immagino.”, commentò il fauno lupo prima di cadere a terra con l'Aura ormai azzerata sotto lo stupore del pubblico, che gli fece comunque un grande applauso, stupefatta dalla grande potenza e abilità del fauno lupo.

 

“ Dopo dovete spiegarci tutto nei dettagli.”, pretese Ruby, ricevendo un assenso da Sun. Se, come King Hassan e lui stesso pensavano, si sarebbero trovati sempre più spesso a combattere insieme contro Grimm e chissà cos'altro meglio conoscessero questi pericoli.

 

“ Peccato mamma sia dovuta tornare a Mistral.”, sospirò Pyrrha, ancora scossa da quanto accaduto. Sua madre era ripartita subito dopo la festa per parlare col cugino, sperava che avrebbe potuto ricevere delle risposte.

 

“ Potrà comunque vedere il nostro duello con lo scroll. Anche i miei dovranno arrangiarsi d'altronde.”, le ricordò Jaune, i cui genitori erano in giro a organizzare le truppe. Rincuorò un po' la compagna di squadra, che sospirò abbandonandosi sul uso posto.

 

 

“ Vero, spero anche zio Leo ci riesca, nonostante tutto. Era sempre in prima fila a tifare per me insieme al resto dei miei fratellini e mamma.”, disse la campionessa. Accanto a lei Nora, strafogatasi di pancake ultrasciroppati, le passò il suo piatto nel tentativo di consolarla, cosa che lei accettò ben volentieri.

 

 

Tra gli spalti, un'enorme figura osservava lo scontro in atto. Al di là della sua stazza aveva un'aspetto totalmente anonimo, di quello che si confondeva facilmente tra la folla. Era rimasto preoccupato per un po' quando Emil aveva risvegliato la sua Aura un po' più del dovuto, ma al di là di questo era stato uno scontro niente male.

 

“ Molto bravi, ragazzi, sono certo che non mi deluderete.”, affermò King Hassan prendendo i suoi pop corn e gustandosi l'inizio del prossimo scontro, JNPR contro BRNZ.

 

*****

Una certa fauna, dopo essersi assicurata che Roman e compagnia non sgarrassero, era appena arrivata alla principale prigione di Anima, Security Fortress, fatta per i criminali più forti e pericolosi del continente. Quel giorno era ricoperto da una fitta coltre di pioggia, più che adatto alla visita che aveva in mente.

 

Lei stessa aveva aiutato non poco a riempire quel luogo con la peggiore feccia di Anima, spesso aiutata dagli assassini o dall'esercito di Iskandar, e ora ci stava andando per parlare con una delle persone che aveva di più care al mondo, lì prigioniere.

 

Era un edificio estremamente semplice quanto grande e ben custodito, con decine di guardie ben armate disposte sulle mura e sulle torrette. Il direttore, un ex Cacciatore vecchio amico dell'arciera, la ricevette all'entrata assieme al soldato che aveva guidato l'assalto contro Raven e l'accompagnò tra le celle, ignorando le urla dei carcerati o i loro sguardi, ben più inquietanti di qualsiasi minaccia in molti casi.


“ Guarda chi si rivede, la gentile miss Nikos. Come stanno i tuoi marmocchi?!”, chiese un serial killer catturato dalla stessa che stava giocando con un coltello. L'unica risposta che ricevette fu un dito medio.

 

“ Posso entrare da sola? Abbiamo bisogno entrambi di totale privacy.”, domandò Atlanta alla guardia carceraria,aprendo la cella.

 

“ Faccia pure, miss Nikos, ma stia attenta. Sa bene con chi ha a che fare.”, disse l'uomo non senza cortesia andandosene. Atlanta non indugiò ed entrò con passo deciso.

 

La cella era comfortevole quanto semplice, un paio di mobili con un televisore e uno scroll abbandonato in giro, più un piccolo frigo con una manciata di snack di terz'ordine.

 

D'altronde il suo occupante era pur sempre un Cacciatore pluridecorato e l'insegnante di innumerevoli team, molti dei quali erano diventati a loro volta Cacciatori famosi in tutta Remnant. Il prigioniero al momento stava facendo flessioni con la coda attaccata a un tubo dell'acqua, la sua solita divisa da Cacciatore sostituita da una tuta da carcere, ai polsi teneva manette blocca Aura.

 

“ Ciao, Atlanta Scusa per come mi presento.”, disse Leo scendendo dal soffitto con un sorriso.

 

“ Che hai fatto, Leo? Tra tutte le cazzate possibili per salvare Mistral, hai scelto proprio la peggiore...”, domandò l'arciera, cercando di trattenere le lacrime dal vederlo lì, quando aveva giurato di combattere coloro che avrebbero dovuto riempire quel luogo.

 

“ Ho fatto ciò che dovevo per salvare la nostra gente e i nostri familiari, Atlanta. Ozpin era inaffidabile, senza accorgersene era diventato una minaccia del calibro di Salem- cominciò l'uomo con un certo risentimento nella voce- le sue strategie diventavano sempre più un modo per rimandare l'inevitabile, le informazioni di Qrow erano ogni giorno più funeste. Una sera un suo emissario mi ha fatto un'offerta che non ho potuto rifiutare.”.

 

“ Che ti ha offerto lei per portarti dalla sua parte? Immagino fosse qualcosa di grosso per aver trascinato dalla sua parte una delle persone più oneste che abbia mai conosciuto.”, domandò l'arciera mettendo pericolosamente la mano sulla spada.

 

“ Puoi immaginarlo, lasciare Mistral e voi in pace anche alla conclusione del suo piano. Non ci ho metto molto a capire che era solo una bugia per togliermi quante più informazioni possibili e sono corso ai ripari. Il fatto è che... ero semplicemente a pezzi, non ce la facevo più”, ammise sedendosi sul letto tenendosi il volto tra le mani.

 

 

“ Comunque è stato un piano inutile, avevamo già un nostro metodo per risolvere la cosa e si realizzerà entro un anno al massimo salvo imprevisti. Finalmente potremmo mettere fine a quest'inutile guerra e permettere alle nuove generazioni di vivere in pace”., affermò Atlanta con severità. Il cugino lo guardò con un nuovo sguardo, che univa tristezza e speranza... prima che si mettesse a ridacchiare.

 

“ Dirmelo prima che facessi la cazzata e finissi qui no, eh?”, scherzò l'uomo prima di ricevere un pugno infuso da una potente Aura smeraldina che lo spedì contro il muro- ok, me lo sono meritato, so riconoscere i miei errori, specie quando sono così grandi.”.

 

“ Non hai tutti i torti però, siamo stati peranoici come Ozpin. Temevamo fin troppo che Salem ci avrebbe scoperto e avesse modificato ancora i Grimm per impedirci di svolgere il nostro piano.”.

 

“ Ma di che si tratta alla fine dei conti? Qualche super arma per distruggere Salem e i suoi accoliti? Un sigillo per intrappolarli in un'altra dimensione?”, domandò ancora il vecchio preside.

 

 

“ Pff, per quello avrebbe già un piano, una super arma non servirebbe a niente se non a farcela rubare. Posso solo dirti che risolverà molti dei problemi di Remnant, Grimm inclusi, portandoci a un lungo periodo di pace. Il combattimento di Pyrrha sta per cominciare, ce lo vediamo insieme? Lei ci terrebbe molto.”, domandò la leonessa dopo lunghi secondi di silenzio.

 

“ Non vedo l'ora di vedere quant'è diventata forte assieme ai suoi compagni, sono certo che ha superato ogni nostra più rosea aspettativa.”, disse allegro Leo sedendosi sul letto assieme alla cugina, ansioso di vedere le prime gesta della nuova generazione.

 

Era certo che non avrebbero fatto i suoi stessi errori.

 

 

*****

“ Davvero impressionante, adoro i giovani d'oggi.”, sussurrò Salem, intenta a guardare la prima battaglia del torneo nel suo antro, elegantemente seduta nella sua sedia con le gambe color perla posate sul tavolo. Gli occhi neri della strega che osservavano qualsiasi dettaglio delle mosse del team SESP. Erano dei giovani molto talentuosi, dotati di abilità strategiche e forza assolutamente da non sottovalutare. Gli ricordavano qualcosa del suo lontano passato, ma come ogni altra cosa della sua vita prima di diventare un Grimm, non sapeva dire cosa.

 

“ Milady, mi ha chiamato?”, domandò Watts entrando nella stanza con atteggiamento utile, che usava in genere solo con la propria padrona.

 

“ Sì, Watts, volevo essere aggiornata sui tuoi progressi. A che punto è il virus da inserire in Adam? Ormai non ci resta molto tempo.”, domandò la strega. Siccome non era più possibile caricare il virus in via normale, lei e lo scienziato al suo servizio avevano avuto l'idea di aggiornare il suddetto virus e inserirlo nel cervello del Noble Phantasm di Avicenbron, il cui potere l'avrebbe potenziato ancora di più. Una volta avvicinatosi abbastanza a Vale, nessuna protezione avrebbe funzionato.

 

 

“ Praticamente pronto, dobbiamo solo inserirlo Una volta arrivato nei pressi di Vale potrà tranquillamente hackerare la torre.”, rispose lo scienziato con un gesto di riguardo per Salem.

 

“ Molto bene, raggiungerai presto gli altri per sistemarlo, cerca di lavorare come si deve con Avicenbron.”, ordinò ancora Salem prima di voltarsi per tornare al suo passatempo.

 

“ Lui non sarà un problema, siamo entrambi abili scienziati fieri delle nostre creazioni. Spero però che Cinder si comporti come si deve invece che come la solita marmocchia.”, commentò irritato lo scienziato.

 

“ Sapete che dovete piantarla con questa rivalità, vero?”, osservò seccata la strega. Inarcando un sopracciglio.

 

“ Che colpa ne ho io se è così piena di sé?”, domandò lo scienziato con un gesto noncurante delle mani. Purtroppo la sua affermazione non fu molto gradita.

 

Una potente ondata di pura cattiveria si abbattè su di lui con la forza di un Goliath.

 

“ No, che colpa ne ho IO se tu sei una merdina che si crede superiore a tutti per qualche scoperta.”, disse maligna.

 

“ S- scusi, Milady. Cambiando argomento, ha detto più volte che i servant attuali sono più un modo di raccogliere dati, è vero? In questo caso cosa succederà ai prossimi che evocheremo?”, domandò il moro sperando di calmarla.

 

“ Esatto, il nostro incantesimo di evocazione purtroppo non è ancora del tutto perfezionato e sono molto più deboli di quanto potrebbero essere. Se tutto va bene, però, a breve avremo veri spiriti eroici corrotti grazie ai dati che abbiamo raccolto negli ultimi mesi.”, spiegò la strega.

 

“ Sarebbero qualcosa di... straordinario, come minimo.”, ammise Watts, spaventato quanto eccitato alla prospettiva di vedere in azione quei mostri.

 

“ Di più... sarebbe la fine dell'umanità, una volta per tutte. La nostra battaglia si concluderà finalmente.”, sorrise sadica Salem, gioendo alla chance di soddisfare finalmente il suo signore dopo tanti secoli di piani e vedere l'inferno che si preparava a realizzare.


                                                                                                               *****

Capitolo come sempre alquanto abbozzato, prometto che i prossimi( già in lavorazione) avranno più spazio e che questo sarà aggiustato nella versione inglese. Purtroppo con i miei in giro il tempo alla scrittura è abbastanza limitato e per di più come al solito sono un gigantesco pigro, vedrò di migliorare, soprattutto quando tornerò a Palermo. In compenso ho fatto il mio primo esame online. A presto, spero stiate tutti bene.

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Capitolo 27
*** Novità ***


Era l'ennesima giornata di duro lavoro nel laboratorio di Medea sulla principale aeronave della flotta Atlesiana. Nuovi composti e congegni di Polvere nascevano per venire poi perfezionati al meglio mentre un piccolo schermo mostrava gli scontri del Vytal Festival, tra cui una nuova armatura per Iskandar che gli avrebbe dovuto permettere di usare la propria semblance al massimo potenziale.

 

Il Conquistatore non avrebbe certo combattuto nuovamente contro quello che attualmente era il più potente servo di Salem da solo, ma avere altri assi nella manica in più sarebbe stato necessario anche solo per sopravvivere.

 

Visti i vari impegni, la scienziata era andata a vedere dal vivo solo quello di Souchiro e amici prima di tornare nel suo antro a lavorare sui suoi progetti, uno in particolare, la cui precedenza era addirittura sopra la corazza sovra citata..

 

Il macchinario su cui si stava concentrando di più al momento conteneva la sfera contenente il Grimm assorbito da Atlanta mesi prima. Lei aveva ora aggiunto la saliva di Ruby, che aveva causato un lungo bagliore argenteo e cianotico arricchito da particelle nere, a volte interrotte da raggi multicolore che illuminavano l'intero laboratorio finchè un'intera esplosione luminosa non avvolse l'intera stanza oltrepassando anche oltre le barriere isolanti che la separavano dal resto del velivolo.

 

Il contenuto della sfera si divise in due, con entrambi i liquidi che entrarono in due marchingegni più grandi apparentemente identici al di là del contenuto. Uno era incredibilmente luminoso, argentato come gli occhi di Ruby. Solo avvicinarsi ad esso faceva sentire la strega in pace con sé stessa. Nessuna sorpresa che fosse venuto da una delle più dolci Cacciatrici che Vale avesse mai visto.

 

L'altro aveva un aspetto ceruleo, con un alone più spettrale, ancora carico delle particelle nere nate dai Grimm che si confondevano in maniera molto lenta. Niente di angelico, era solo potere puro ancora da raffinare per chi lo volesse usare. E ci sarebbe voluto ancora molto prima che potesse essere usato per lo scopo previsto.

 

Era proprio la reazione che la scienziata voleva ottenere, la possibile fine della battaglia contro i Grimm e la chiave per la prossima evoluzione dell'umanità.

 

“ Sì, funziona. Dopo tanti anni il frutto delle mie fatiche sta per arrivare.”, disse felice Medea osservando felici i contenitori. Senza perdere tempo fece subito una chiamata a una cara amica lasciata ad Atlas:” Ci sei?- domandò eccitata- ha funzionato!”.

 

“ Medea, hai creato il tuo beverone e i circuiti artificiali di cui parlavi?”, domandò la voce femminile dall'altra parte del telefono:” Beh, le mie più sincere congratulazioni, aspettavo questo giorno da quando mi hai rivelato tutto.”.


“Sì Robyn, un paio di mesi di lavorazione per controllare ogni passaggio e potremmo provarla.”, assicurò lei, eccitata dalle infinite nuove prospettive che quanto aveva appena creato, una volta giunto a termine, avrebbe potuto dare alle genti di Remnant.

 

“ Lancelot si è offerto volontario, no? Lo conosco, è cazzuto a sufficienza per sopravvivere e mantenere la sua sanità mentale. A proposito, dov'è?”, domandò la voce dall'altra parte, appartenente a nientemeno che Robyn Hill. Ex luogotenente di Iskandar, ora candidata come membro del consiglio e sempre e comunque difensora di Mantle, quasi tutti i soldati del Conquistatore a Solitas continuavano a rispettarla ed era stata, insieme al proprio team, un'alleata e amica preziosa per Medea.

 

“ Qualcuno si è introdotto nella casa dell'architetto di Beacon, Holy Picture, probabilmente cercavano informazioni sulla stanza dove tiene Amber. Per fortuna è viva, ma Lancelot sta comunque aiutando la polizia a indagare. I prossimi mesi saranno necessari per assicurarsi che vada tutto bene.”.

 

“ Noi e le ragazze ti proteggeremo a ogni costo. Intanto salutaci Souchirou e controlla la situazione a Vale anche da parte nostra.”, si raccomandò l'ex luogotenente dell'esercito di liberazione prima di staccare.

 

*****

La città volante di Atlas era una vista impressionante, che faceva perdere molta attenzione all'ormai vecchia Mantle. Nonostante la situazione della città bassa fosse migliorata non poco grazie agli sforzi congiunti di Iskandar e Robyn Hill, c'era ancora molta strada da fare per arrivare al livello della capitale, ma almeno tubature e riscaldamento non si rompevano ogni due settimane e le difese funzionavano.

 

La casa di Freya Asgard si trovava nei pressi dell'Accademia di Atlas, per aiutare o essere aiutata quando necessario. Ozpin premette il campanello in attesa d'essere aperto. Era chiaramente stanco dopo aver passato lunghe giornate a combattere Grimm e dormendo a malapena, i suoi vestiti si erano rovinati non poco e aveva occhiaie molto pesanti.

 

Era anche di malumore per non aver potuto vedere l'inizio del Vytal Festival come per i trentanove che l'avevano preceduto. Probabilmente lo scotto che aveva dovuto pagare per tutti i segreti mantenuti era finalmente arrivato.

 

“ Ciao, Oz, scusa se ti ho chiamato con così poco preavviso, ma sai meglio di me che non c'è molto tempo.”, disse Freya aprendo la porta e facendo entrare il vecchio preside . Era una donna piuttosto anziana coi capelli bianchi e un viso grazioso al di là delle rughe, vestita in maniera alquanto semplice, con un semplice grembiule per cucinare e una vestaglia. Pochi minuti dopo erano nel suo salotto a bere una cioccolata calda come si deve.

 

“ Freya, perchè volevi vedermi proprio ora? Hai avuto un certo... tempismo visti gli ultimi eventi, soprattutto la mia sospensione e i tentati attacchi a Vale.”, domandò l'uomo bevendo lentamente la sua cioccolata calda che diede un lieve sollievo alle sue stanche membra. Ci voleva proprio.

 

“ Oh, tanti motivi, tra cui chiederti di questo quadro. E' il mio ultimo lavoro e ritrae un soggetto a me molto caro, ci tenevo tanto a un'opinione di chi ha visto generazioni di artisti.”, scherzò l'anziana incantatrice con un sorriso, prendendo qualcosa da dietro il divano. Era dipinto di una bambina che giocava tra la neve, estremamente ben curato nel mostrare il sorriso della piccola, avvolta nel suo cappotto che la proteggeva dal freddo, e i riflessi di luce sulla neve e sul suo capo castano.

 

Ozpin però sbuffò, il suo umore era peggiorato non poco negli ultimi giorni e non sarebbe bastato un bel disegno a migliorare il suo stato d'animo. Certo, lui e Freya si conoscevano da tantissimi anni e lei era anche a conoscenza di un paio di segreti su di lui come gli altri membri del gruppo, oltre a essersi meritata la sua fiducia come grande guerriera e anche tra le migliori Dame dell'inverno mai viste. Ma quest'aria enigmatica gli ricordava fin troppo sé stesso e la cosa lo mandava in bestia non di rado.

 

“ Freya, per favore, siamo a corto di tempo. Se Salem vuole colpire ora, il momento migliore sarà nelle ultime fasi del Festival, quando tutti potranno ammirare gli orrori che scatenerà, e anche se ci sono tanti guerrieri validi a proteggere Vale, non posso permettermi di essere da meno.”.

 

“ I miei poteri devono tornare al suo legittimo proprietario, o non sarai capace di guidare i prossimi Cacciatori contro le sfide che stanno arrivando. Specie ora che Lui è prossimo a risvegliarsi e ha corrotto i più grandi eroi della storia.”, affermò decisa la donna alzandosi e porgendo la mano a Ozpin, che le rivolse però uno sguardo severo, quasi oltraggiato.

 

E terrorizzato da tutte le informazioni che Freya aveva ottenuto in modo a lui sconosciuto e confuso.

 

“ Non posso, se lo sapesse Salem mi cercherebbe subito per avere la Reliquia della creazione, che è l'ultima in assoluto a poter cadere nelle sue mani assieme a quella della conoscenza. Se le prendesse Remnant sarebbe finita.”, protestò il preside.

 

“ Ma tu devi prendere anche il potere delle altre Dame, stupidone. Già all'inizio essuno sarebbe capace di toccarti, poi la tua forza continuerà a crescere, e sappiamo bene cos'ha fatto Raven con la sua parte di magia. Non merita il manto della Dama della primavera.”.

 

“ Non sarebbe comunque abbastanza per sconfiggere Salem.”, ribattè Ozpin, più che consapevole di quanto fosse terribile il potere della strega. Era appena riuscito a limitare il suo potere quando usciva dai propri domini, e anche in quel caso restava superiore a una Dama.

 

“ Sì, invece. Ho visto tante cose di recente. Come il modo in cui hai perso non solo la tua forza, ma anche la tua saggezza, re degli Aesir.”, disse quasi maligna Freya. Il volto di Ozpin si fece più pallido che mai, ricordando molto bene quel titolo che possedeva tempo fa e che aveva perso per colpa dei suoi soliti errori.


“ C- come lo sai?”, domandò stupefatto il Cacciatore. La pittrice sorrise furbetta.

 

“ Non ne ho idea, ma anch'io, negli ultimi tempi sto vedendo tante cose, nei miei sogni o nei miei quadri. Comunque, Odino, è ora che tu riabbia il tuo vero potere. Comincia prendendo i poteri di noi Dame, il resto verrà presto da sé.”.

 

“ Come? Il potere di voi quattro unito non è comunque neanche lontanamente paragonabile a quello che avevo in origine.”, contrabattè ancora Ozpin girandosi agitato per la stanza. Freya prese un grosso sospiro, cercando di calmarlo.

 

“ Ti sei unito a tante anime nel corso dei secoli, un lungo ciclo di morte e rinascita che ti ha cambiato mantenendoti uguale a te stesso. Pensi che abbiano solo confuso la tua identità, ma saranno loro a darti la forza, devi solo ricordarti chi sei stato e fare lo stesso con loro. ”.

 

“ Va bene, Freya, farò ciò che posso. Ora dammi la mano, sarà una cosa breve.”, concluse il preside, illuminando la propria Aura oltre ogni limiti mentre la Dama faceva lo stesso, creando un turbinio di colori nella stanza, prevalentemente un bianco e blu vorticosi, che avvolse entrambi, l'energia creatasi fece tremare tutta la casa.

 

Nonostante un lieve contraccolpo dentro di sé, Ozpin si sentì pieno di energia, la sua Aura e la forza magica dentro il suo corpo salirono come non avvertiva da tempo immemorabile.

 

“ Grazie di avermi finalmente liberato da questo peso, Ozpin. Ora potrò passare gli anni che mi restano in pace a osservare il lavoro delle nuove generazioni. Buona fortuna per questa guerra e per quelle che verranno.”, disse felice avvolta dal potere che le aveva dato più guai che altro.

 

“ Grazie a te, Freya, per avermi offerto l'occasione di tornare davvero a combattere. Ora tornerò a Beacon, forse potrò prendere i poteri di Cinder e ridarli ad Amber per salvarla in tempo. Sarà lei poi a decidere cosa fare.”, concluse l'albino prendendo la propria arma e uscendo, dando all'ormai ex Dama un'ultimo sguardo di ringraziamento.

 

Quando se ne fu andato. Freya sbuffò e tirò fuori da una cassaforteun'altro quadro, molto più inquetante di quello mostrato ad Ozpin. Neanche lei ricordava di averlo dipinto, nella sua mente c'erano solo frammenti di terribili incubi.

 

Raffigurava Salem vittoriosa, la sua figura bianca in armatura nera con la spada alzata sopra il viso trionfante che sovrastava le ceneri di Beacon, decine di persone ferite ai suoi piedi, Grimm ovunque che strisciavano sui caduti o volavano in un cielo cremisi.

 

“ Ti prego, per l'amore di tutti i bambini di questo mondo, non realizzarti.”, pregò la donna in preda alla paura stringendosi la tela al petto e piangendo.
                                                                                                                      *****

Uff, questo è uno di quei capitoli che è un'autentica cagna da scrivere, ma tra isolamento, telefono semi scassato e connessione di merda non ho così tante valvole di sfogo al momento( e credo comunque di essere messo meglio di tanti altri). Spero che vi piaccia nonostante i suoi vari problemi, il prossimo per fortuna è solo un breve scontro e dovrebbe arrivare presto. Avviso inoltre che io ed Elara riprenderemo a breve Sangue di re, mi auguro che seguirete. Buon lavoro a tutti.

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Capitolo 28
*** Coppie ***


Era il primo giorno del secondo girone del Vytal Festival Tournaument, dedicato agli scontri due contro due. Il team SESP aveva sconfitto i CRDL senza la minima difficoltà. I membri del primo team erano ora seduti sugli spalti a guardare il prossimo incontro coi loro amici. Alcuni dei quali erano intenti a togliersi una certa curiosità che li aveva inquietati prima.

 

“ Quindi... cos'era la roba dell'altro giorno? Non volevamo infastidirti, ma una risposta sarebbe gradita se dovessimo ancora lavorare insieme.”, domandò Yang, riferendosi all'esplosione causata da Emil.

 

“ Qualcosa nascosto dentro di me da molto tempo, forse da quando sono nato in un ring d'incontri clandestini ad Atlas. Anche se il mio maestro l'aveva sigillata dopo avermene tirato fuori.”, spiegò brevemente il fauno cercando di non entrare troppo nel dettaglio.

 

“ Sei nato in un ring d'incontri clandestini?! Ma...”, domandò Ruby stupita, pentendosi poi di quello che aveva detto e del tono che aveva usato. Emil comunque non sembrò offeso e continuò a spiegare ignorando la cosa.

 

“ Sì. Per quel poco che dicevano i documenti su di me, ero il figlio di una delle combattenti, mai saputo chi fosse mio padre e mai interessato. Hanno sbloccato la mia Aura praticamente quando sono nato e ho cominciato a combattere molto presto. E poco a poco, scontro dopo scontro, questa furia si è sviluppata sempre di più, prendendo il sopravvento quando prendevo un pugno più forti degli altri o dovevo attaccare con ancora più forza di quanta ne possedessi. ”.

 

“ Aspetta, per caso era il Nordic Blood Tournaument?”, chiese Ren, che aveva letto di quello scandalo un paio d'anni fa.

 

Il Nordic Blood Tornaument era, a discapito del nome, nient'altro che un fight club della peggior specie da cui anche alcuni Cacciatori rinnegati si tenevano alla larga. Catturavano persino animali cui sbloccavano Aura e davano feromoni e steroidi per renderli il più sanguinari possibili, facendoli combattere con chiunque fosse così folle o disperato da tentare.

 

Purtroppo Ironwood e Robyn Hill non avevano mai trovato prove sufficienti a farlo chiudere, anche perché continuavano a spostarsi di villaggio in villaggio. Fortunatamente qualcuno finì il lavoro per conto loro.

 

“ Esatto, quando compì cinque anni quel posto venne dato alle fiamme e scappai, venendo trovato dal mio insegnante. Ero in preda a uno dei miei attacchi, mia madre ero già morta l'anno prima e io non sapevo fare altro per non combattere. Lui mi prese, mi insegnò a leggere, scrivere e usare la mia furia per una causa migliore. Sigillò anche ciò che vive dentro di me, ma non fu un processo perfetto.”.

 

In realtà non era proprio così, erano stati gli assassini a tirarlo fuori. Erano un giovane gruppo che doveva fare il suo esame per entrare ufficialmente nell'ordine. Lo trovarono sotto il cadavere di un orso e lo portarono fuori al cospetto di Hassan.

 

“ E cosa l'ha risvegliata, quel mezzo pestaggio nel primo round?”, domandò Nora curiosa mettendogli una torcia nell'occhio. Ancora una volta non ci fu nessuna reazione, d'altronde era un assassino.

 

“ Questo stato... Si attiva spesso nelle situazioni in cui mi sento minacciato, e non mi pestavano così da parecchio. Può non attivarsi anche per anni e poi torna più violenta di prima, spesso in situazioni come quella che avete visto.”, spiegò mogio il ragazzo, che imprecò mentalmente.

 

' Tra tutte le eredità del mondo antico dovevo proprio ricevere quella che non posso controllare. Gli occhi pietifrica Grimm di Ruby partono ancora a caso, ma almeno non la rendono una bestia assetata di sangue.', pensò prima di mettersi il cuore in pace e pensare allo scontro della giornata. Blake e Weiss contro Neon e il suo partner Flynt del team FNKI.

 

La rosata indossava una tutina aderente e un gonnellino, lasciando i codini sventolare al vento così come i suoi nunchaku infusi di Polvere. Piccole particelle multicolore sembravano avvolgerla come un arcobaleno, accordandosi bene al suo sorrisetto tronfio.

 

Il suo compagno di squadra, un ragazzo scuro di pelle quasi calvo sotto la fedora, aveva un aspetto un po' più serio, ma non meno particolare. Ricordava un musicista jazz dei bei tempi andati con tanto di giacca e cravatta, tra le mani una trombetta argentata. Anche lui aveva un'espressione molto confidente, ma ben più analitica rispetto a Neon.

 

“ Cosa pensi dovremmo aspettarci dal team FNKI? Non sembravano troppo forti.”, commentò Blake osservando l'aspetto... eccentrico del duo rivale.

 

“ Sono strani, ma vengono pur sempre da Atlas e si sono allenati col team SESP. Non farò l'errore di sottovalutarli solo per... outfit poco professionali.”, disse l'albina squadrando attentamente Neon e il suo compagno.

 

Le due coppie si misero l'uno di fronte all'altro, squadrandosi con attenzione e tenendo le armi bene in vista nell'attesa che venisse scelto il campo di battaglia.

 

“ Una Schnee, eh? Non ho molto rispetto per la tua famiglia dopo che avete fregato il negozio di mio padre, ma tutti gli amici di Emil sono amici miei. Vedrò di non andarci troppo pesante.”, disse il trombettista con tono piuttosto allegro.

 

“ Non posso giustificare le azioni di mio padre o scusarmi per esse, ma prometto che a breve giustizia sarà fatta.”, affermò seria Weiss con un piccolo inchino.

 

“ Pronta all'azione, Weiss?”, domandò la giovane ninja sfoderando Gambol Shroud e mettendosi in guardia mentre la compagna si alzava.

 

“ Prontissima.”, rispose l'ereditiera, attivando la Polvere dentro Myrtenaster con un impulso d'Aura, imitata dai due avversari, mettendosi in posizione per un potente attacco.

 

“ VIA ALLO SCONTRO!”, annunciò Port, facendo cominciare all'istante il duello dei quattro Cacciatori.

 

Blake si diresse subito contro Flynt, schivando abilmente i colpi sonori della sua tromba caricata a Polvere anche grazie ai suoi amati cloni mentre Neon e Weiss erano impegnati in uno scontro di pura velocità e tecnica, nunchacku contro fioretto in un confronto quasi invisibile mentre saltavano da una parte all'altra della sezione città.

 

Weiss era molto più agile dell'avversaria anche grazie ai propri glifi, ma la velocità e il controllo dell'Aura di Neon divennero rapidamente un problema, mettendola più volte all'angolo per colpirla con rapide mosse di arti marziali prima di essere respinta dai glifi dell'albina.

 

“ Sei meglio di quanto pensassi.”, affermò la fauna attivando la Polvere di tuono dei suoi nunchaku per lanciare una serie di onde d'urto elettrificate, che Weiss dovvette parare con un glifo.

 

“ Anche tu, i miei complimenti!”, ammise Weiss indietreggiando e sparando alcuni proiettili laser prima di evocare il braccio della sua evocazione preferita, che afferrò Neon per sbatterla sul terreno fino a quando non si liberò con un'ondata d'Aura, prima di ripartire a tutta velocità lungo il territorio urbano prima di prendere una granata.

 

 

“ Questo duello finisce qui, Flynt!”, gridò Blake, saltando all'indietro e creando un'ondata di cloni infusi con vari tipi Polvere che, colpiti dall'attacco sonoro di Flynt, rilasciarono potenti esplosioni tutto attorno alla gatta. Il musicista si ritrovò confuso dall'enorme gioco di suoni e luci. La ninja si lanciò su di lui per l'attacco finale, ma un pugno infuso di Aura la sorprese spingedola via mentre altre tre copie perfette del trombettista apparvero accanto a lui, aiutandolo in quel rapido corpo a corpo che proseguiva con mosse di Capoeira e Boxe.

 

Blake si stupì di quell'assalto, non si aspettava una simile forza. Un gancio dopo l'altro la colpì mentre creava un clone dopo l'altro per schivare.

 

 

Anche Neon non aveva smesso di dare problemi a Weiss, colpendola ovunque potesse ad altissima velocità prima che potesse formare i suoi glifi usando abili mosse d'arti marziali. L'ereditiera si circondò di barriere per proteggersi dagli attacchi di Neon e dando fondo alla sua Aura cominciò un'evocazione.

 

Un gigantesco cavaliere si lanciò contro Neon, constringendo la fauna a indietreggiare mentre caricava Polvere rocciosa nei suoi nunchaku sbattendoli quando possibili a terra per creare alti pilastri di roccia che avrebbero dovuto ostacolare l'essere, che inciampò pur riuscendo ad afferrare la pattinatrice.

 

“ Grr, lasciami, bestione!”, gridò la ragazza creando un potente impulso d'Aura che polverizzò la mano dell'essere. Weiss tentò di prenderla dall'altro ricevendo però un potente palmo infuso di Aura nel petto e venendo sbalzata via, costretta a guardare Neon che corse di nuovo verso di lei a tutta velocità.

 

“ Diamine, non mi stupisce si siano allenati con Souchirou e gli altri per tutto l'anno. I risultati si vedono.”, commentò l'albina rialzandosi e circondandosi con un glifo d'accelerazione triplo, sentendo l'enorme pressione posta sui suoi muscoli. Neon rispose infondendo altra Aura nei suoi, caricando i nunchaku mentre l'indicatore sul maxischermo mostrava quanto le sue forze si stessero riducendo.

 

Partendo a massima velocità col suo arcobaleno che sembrava distruggere l'asfalto sottostante, roteò ancora la sua arma preparandosi a colpire Weiss a piena potenza. Quest'ultima aspettò fino all'ultimo istante creando un glifo sotto i propri piedi. Quando la rosata abbassò i suoi nunchaku creando una potente onda di energia fiammeggiante e Aura, Weiss usò la sua creazione per indietreggiare e sparare una lunga raffica di laser che come una pioggia di chiodi stesero finalmente Neon.

 

“ Oh, dai!', si lamentò questi con un paio di lacrime agli occhi cadendo mentre l'ultimo laser la spediva contro un edificio per il giubilio del pubblico.

 

Nel frattempo Flynt aveva recuperato la sua tromba e stava sparando potenti onde sonore contro Blake, che tentava di nascondersi dietro i geyser in eruzione per confondergli la mira. Vedendola in difficoltà, Weiss la circondò con un altro glifo d'accelerazione che però esaurì totalmente le sue riserve, ma fu abbastanza per Blake. Avvolta da un'Aura dorata, la giovane fauna prese entrambe le lame di Gambol Shroud e prima che Flynt potesse accorgersene, se le ritrovo entrambe alla gola.

 

“ Mi... arrendo!”, disse con un ringhio sapendo che se anche non fosse stato colpito con quella mossa, le prossime due avrebbero distrutto la sua già bassa Aura.

 

 

“ E le vincitrici sono per un pelo... Blake Belladonna e Weiss Schnee!”, annun ciò orgoglioso Port, mentre la folla cominciò ad esultare vincitrici e sconfitti senza distinzioni, venendo ricambiata dalle prime

 

“ Uff, voi ragazze siete belle toste. Ma non dovrei stupirmi se le voci se ho sentito su Jack sono vere.”, disse Neon pulendosi il vestito e avvicinandosi alla coppia monocromatica per salutare a sua volta la folla.

 

“ Che pensi dirà tuo padre? Vincere in coppia con una fauna.”, domandò la ninja alla compagna, immaginandosi le urla del presidente della SDC.

 

“ Chi se ne fotte? Tanto tra un paio di mesi se va bene, si troverà in galera e qualcuno lo ammazzerà, considerando quanta gente ci ha fatto finire.”, disse allegra l'albina, confidente nel karma, mandando nel frattempo un bacio a Yang, che lo accettò volentieri urlando poi il nome del proprio team, con i ragazzi di Atlas accanto che lanciavano acclami consolatori a Neon e Flynt.

 

Praticamente tutte le tribune erano in festa, ma gli occupanti di una certa sezione, per quanto orgogliosi per i traguardi ottenuti dalle generazioni future, non erano molto in vena d'applaudire.

 

“ Allora, che ti hanno detto?”, domandò un ansioso Vlad riferendosi agli avvenimenti di pochi giorni prima. Poco sopra di lui Kali e Ghira stavano esultando per la vittoria di Blake, ignari di cos'altro si nascondesse dietro la White Fang e i Grimm ibridi... o meglio, ibridi Grimm/ servant. Non aveva mai detto loro di Salem, a differenza di alcuni suoi collaboratori. Non erano fatti per la guerra, per quanto abili sovrani e combattenti.

 

Se il dio che pregava nella sua vecchia vita lo ascoltava ancora, gli rivolse una richiesta di proteggerli il più possibile. Non meritavano di pagare per gli errori suoi o di Ozpin.

 

“ La ragazza sta bene, ricorda di aver solo visto Diarmuid a casa sua e di aver conversato di lui per un pò. Lui ovviamente era travestito da umano, e ha fatto domande sulla scuola. Diceva di essersi sentita davvero attratta da lui tutto il tempo.”, spiegò lo spadaccino dai capelli violetti ripensando all'incontro con l'architetta. Molto confusa e dispiaciuta di aver spifferato certi segreti, ma sana e salva.

 

“ Di certo vogliono Amber, ne eravamo già a conoscenza da quando Ozpin l'ha portata a Beacon. Come gli sia venuta in mente un'idea così demente .. Un bunker nel mezzo del nulla sarebbe stato molto più sicuro.”, commentò Iskandar prendendo i suoi popcorn e lanciando un'imprecazione sottovoce. Poco sotto Velvet esultava assieme ai suoi compagni.

 

“ E possibilmente radere la scuola al suolo con tutta Vale. Vuole lanciare un messaggio a Remnant, lanciarci nella disperazione per facilitarsi il lavoro.”, aggiunse Lancillotto, tremando alla possibilità.

 

“ I preparativi a che punto sono intanto?”, domandò di nuovo il generale dai capelli rossi mentre i due team lasciavano spazio ai partecipanti del prossimo round. D'altronde non potevano esserci solo Cacciatori e soldati a difendere la città. E se Salem avesse trovato un modo per aggirare le nuove difese della torre? Non impossibile, considerando cosa stava crescendo in qualche parte di Vale.

 

“ Hai presente la macchina di Medea per trasferire l'Aura? Ha preso un po' della mia e l'ha inserita in alcune granate che sono disposte attorno alle mura di Vale, programmate per attivarsi dovessero arrivare dei Grimm. Fidati, non sarà piacevole per loro.”, rise il fauno.

 

“ Se non ricordo male era questo il motivo principale per cui l'aveva creata all'inizio. Diversificare l'uso di semblance e Polvere tra tutti i Cacciatori.”, agginuse Iskandar ricordando le conversazioni con la strega, che aveva poi usato gli stessi progetti della macchina anche per lavorare sulla sua armatura.

 

“ Già, con questa il numero di Grimm che dovrebbe assaltare Vale si ridurrà agli inizi, rendendo il lavoro più facile ai soldati.”, affermò Vlad ottimista, pensando alla prima sorpresa che avrebbero avuto gli assalitori. Un piccolo omaggio alla sua vita come Impalatore.

 

“ Il problema non sono i semplici Grimm, ma Gilgamesh e compagni, oltre che la creatura di Avicembron. Ognuno può causare una strage con un gesto se non vengono affrontati da noi. Potrei avere una contromisura per lui, assumendo che gli studenti collaborino.”, affermò Iskandar.

 

“ Stiamo parlando di te, il grande Conquistatore. Almeno un quarto di loro hanno potuto pagarsi l'Accademia grazie a te o hanno una famiglia integra sempre grazie ai tuoi uomini. Collaboreranno dandoti la forza necessaria per donare la pace al re di Uruk.”, commentò ancora Lancelot creando un braccio extra con la sua semblance per rubare un po' di pop corn all'amico, cosa che degenerò presto in un devastante scontro tra i due, che fece scoppiare a ridere l'intera tribuna.

 

“ Sono circondato da un branco di marmocchi troppo cresciuti, e il destino del mondo per di più è nelle loro mani! Ma che ho fatto di male?”, esclamò il generale di Menagerie abbandonando il viso tra le mani.

 

“ Posso consolarti un po', mio vecchio amico? Come ai vecchi tempi?”, disse Sienna, sedendosi accanto al fauno pipistrello in una posa molto elegante.

 

“ Oh, decisamente ne ho bisogno. Grazie, Sienna.”, disse il Cacciatore a cuore più sereno avvolgendo una mano sulla spalla della mora, lasciando che i cattivi pensieri sparissero solo per una manciata di minuti mentre fingeva di essere ancora più giovane.

 

Poi sarebbero riemersi nell'istante in cui li avrebbe usati come un'arma da usare contro Salem.

                                                                                                                          *****

Salve a tutti, come avevo detto questo capitolo sarebbe stato breve tanto per mostrare un pò di beata ignoranza. Cosa che ci sarà anche nel prossimo capitolo prima di mostrare l'inizio dei giochi( che altrimenti rischio di tirare le cose troppo per le lunghe anche per i miei standard). Spero che questo capitolo abbia reso bene che anche Flynt e Neon sono migliorati ben oltre il canon, così come le loro avversarie, fatemi sapere e state all'erta per i prossimi aggiornamenti.

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Capitolo 29
*** Inizio ***


Le ricerche degli Ace Ops erano proseguite a lungo per tutta Vale e persino parte di Vacuo, finchè non avevano trovato un enorme crepaccio proprio al confine tra i due regni nel mezzo del nulla.

 

Chiunque fossero davvero Cinder e i suoi complici, si erano dimostrati molto abili nel nascondere le proprie tracce, energetiche e non, forse anche con l'aiuto di quello strano scienziato( o qualunque cosa fosse) che sembrava essere sul punto di creare un Grimm dalla forza devastante.

 

La jeep ultracorazzata e armata dei cinque Cacciatori si fermò a mezzanotte a una manciata di metri dal bordo del crepaccio, e scesero guardandosi attorno per ogni possibile trappola, i contenitori di Polvere su armi o vestiti che brillarono con un pericoloso luccichio.

 

“ Ok, la pista sembra fermarsi qui. Alcuni nomadi hanno anche sentito rumori di lotta e visto strani bagliori da lontano. Chiamiamo subito il generale per farci mandare i rinforzi e distruggiamo tutto?”, domandò Marrow prendendo il suo boomerang e dividendolo in due spade, ma Clover non era d'accordo e fece un cenno ai compagni di fermarsi prima di voltarsi verso di loro con un'espressione estremamente seria.

 

Solo perchè era stato graziato con una semblance che dava la buona fortuna, non significava certo che gli piacesse prendere rischi apposta.

 

“ Non voglio sorprese. Prima di ogni cosa... i radar calorifici, d'Aura e sonici, che cosa dicono?”, ordinò secco. Vine controllò subito gli schermi sulla jeep, inarcando un sopracciglio nel vedere i risultati sullo schermo.

 

“ … niente. Quel posto sembra vuoto a parte forse una manciata di Grimm sotterranei.”, disse piuttosto perplesso al suo comandante, che guardò il crepaccio con un viso ancora più cupo.


“ Potrebbero avere una semblance o dei dispositivi per nascondere quei segnali. E' così che ci hanno depistato finora.”, osservò Elm, che non mancava certo di acume nonostante l'aria da pseudo berserker( cosa che comunque era a tutti gli effetti).

 

“ Giusta osservazione, e se li hanno significa che saranno anche preparati a un attacco della scala prevista dai generali. Farò una chiamata, se sono già partiti per Vale meglio che comincino a prepararsi.”, rispose Clover digitando subito il numero di Ironwood sul proprio scroll, ricevendo risposta quasi immediatamente.

 

“ Clover, che succede? Li avete trovati.”, domandò James, lieto di avere finalmente notizie da uno dei suoi uomini più abili e fidati dopo settimane di ricerche in una missione tanto importante.

 

“ Siamo arrivati in quella che crediamo essere la nuova base di Cinder Fall, ma... nessuno dei nostri radar segnala niente. Nè presenze di calore, nè Aura, figurarsi qualcosa di grosso come la nuova arma di cui ci avete parlato. Come procediamo? Chiedere rinforzi solo per controllare ci farebbe perdere tempo prezioso.”.

 

James ci riflettè attentamente. Avevano pianificato di mandare una task force di una quarantina di membri elitè al massimo per distruggere qualsiasi cosa si fosse trovata lì. Se era vero che se n'erano andati, tutti quei Cacciatori sarebbero stati molto più utili a Beacon, ma non vedeva proprio come un Grimm colossale se ne fosse andato a zonzo senza che nessuno mandasse un avviso a Beacon.

 

“ Personalmente non vedo come avrebbero potuto spostare un Grimm grande come quello descrittomi da Siegfried all'improvviso. Saranno di sicuro ancora lì, ma mobilitarci per niente lascerebbe Vale troppo sguarnita ad eventuali attacchi per i miei gusti. Harriet, scendi più veloce che puoi senza farti notare insieme a uno dei tuoi compagni per ogni evenienza. Se trovate qualcuno o non tornate arriveremo entro poche ore al massimo, altrimenti dirigetevi a Vale il prima possibile. Se se ne sono andati, non sarà semplicemente per cambiare nascondiglio. Vorranno colpire non appena arrivati a Vale.”.

 

“ Se non sbaglio si sono appena svolti i quarti di finale, giusto?”.

 

“ Esatto, e quindi tra circa una ventina di ore ci saranno le semifinali, i cui vincitori si affronteranno subito. Il momento migliore per colpire, se ho capito bene lo stile di questo gruppo. Vogliono fare dei loro obbiettivi un simbolo di puro terrore.”.

 

Harriet ed Elm si avvicinarono al comunicatore, guardando l'ologramma del generale con espressione decisa.

 

“ Generale, vado e torno prima che lei possa accorgersene.”, disse la velocista prendendo la compagna di squadra dietro la schiena e fiondandosi con lei nell'abisso, le due figure sfavillanti di scariche dorate. Per lunghi secondi i tre compagni rimasti guardarono il buco tenendo in mano le loro armi, finchè non tornarono col fiatone e un'espressione visibilmente scossa.

 

“ Allora, ci sono? Trovato altro?”, domandò Marrow ansioso, pur conoscendo già la risposta.

 

“ N- non c'è niente lì sotto. O ci hanno ingannato ancora o se ne sono andati.”, disse Elm terrorizzata, dando origine a una lunga serie di imprecazioni.

 

“ Come hanno potuto spostarsi così con quel mostro?!”, chiese Vine, privato della sua tipica calma.

 

“ Boh, per avere la risposta mi venderei un rene.”, commentò Harriet, sedendosi al proprio posto, rimettendo le sue armi a posto. James si mise una mano in faccia prima di dare i prossimi ordini.

 

“ Signori, non ho dubbi che abbiate fatto del vostro meglio in questi giorni e devo chiedervi di fare ancora lo stesso. Tornate il prima possibile a Vale per offrire supporto. Io avvertirò i miei colleghi e faremo del nostro meglio per attivare qualsiasi difesa si dimostri necessaria prima che l'attacco cominci.”.

 

Clover annuì concorde col proprio superiore

 

“ Grazie della comprensione, signore, non la deluderemo. Forza, ragazzi, si torna a Vale.”, disse autoritario ai quattro compagni.

 

I cinque saltarono di nuovo sul loro amato veivolo e corsero via sperando di fare in tempo per quella che sarebbe potuta essere benissimo la più grande battaglia che Remnant avesse mai visto. Solo la luna sapeva quanti e chi si sarebbero salvati, e se chi pianificava quel massacro avrebbe ottenuto quanto voleva.

 

 

*****

Il giorno dopo, Amity Coloseum

 

I quarti di finale sembravano essere praticamente volate, tra uno scontro spettacolare e l'altro. Weiss aveva sconfitto con relativa facilità un altro ragazzo di Mistral. Penny si era occupata di Nora nonostante le varie difficoltà dovuta alla forza e al controllo del fulmine avversario mentre Sun aveva spinto via il suo rivale senza grandi problemi.

 

Per ovvi motivi, viste le ultime novita comunicate dagli Ace Ops, tutti i civili erano stati confinati a casa mentre gli studenti erano a Beacon con l'eccezione dei semifinalisti, Sienna e Vlad. Per ingannare i possibili assalitori erano stati attivati dei proiettori olografici per creare una finta folla che esultava in base a registrazioni dei precedenti giorni..

 

“ Dei, sto salivando. Forza, Weiss!”, disse Ruby dall'atrio dell'accademia stringendo con forza il contenitore dei suoi popcorn mentre vedeva gli ultimi quattro contendenti entrare, accanto a lei Blake e Yang stringevano i denti.

 

Oltre ai tre sovraccitati c'era un ragazzo di Vacuo vestito in maniera molto elegante, simile al principe di una tribù nomade( cosa che effettivamente era) armato con un paio di sciabole e una balestra di nome Aladinn, che aveva mostrato una certa arguzia nelle precedenti battaglie.

 

“ Salve a tutti, lieti che siate qui per le semifinali, che si svolgeranno in contemporanea.”, cominciò Port, facendo la sua parte nel far credere che le semifinali si sarebbero svolte come da programmi.

 

“ Tutto si terrà questa sera, di fronte ai vostri occhi. Dopo le semifinali ai partecipanti sarà concesso un breve riposo dopo il quale vi offriranno il loro ultimo spettacolare duello. Preparatevi per un' incredibile dimostrazione di abilità.”, concluse Obbleck, augurandosi che non fosse quella la sera in cui Cinder avrebbe attaccato.

 

 

“ VIA!”, annunciò stentoreo Port, ansioso di vedere il vincitore e di unirsi a lui per la battaglia incombente.

 

Weiss si diresse subito contro Penny, avvolgendo Myrtenaster in un fodero di ghiaccio per colpire con più forza possibile la ragazza in verde, che rispose con un vortice di lame prima di attivarne i laser che distrussero facilmente i glifi di Weiss.

 

Sun e l'altro ragazzo sembravano essere in perfetta parità per il momento, duellando con flessibilità e potenza, fin quando l'avversario del biondino non si trasformò in sabbia e gli passò alle spalle riformandosi per sparare una lunga raffica di frecce schivate con capriole ben mirate.

 

Mentre Vlad osservava i due duelli con le mani incrociate, cercando di convincersi che le difese costituite sarebbero state abbastanza, ricevette una chiamata al proprio scroll cui rispose subito.

 

“ Pronto?... COSA?!”, gridò sconvolto alzandosi di scatto, chiaramente sconvolto da qualsiasi cosa gli avessero riferito.

 

“ Che succede, Vlad?”, domandò Sienna preoccupata nel vedere così agitato un uomo che faceva del mantenere il proprio charme una forma d'arte.

 

“ Il golem di Avicenbron... è davanti alle mura!- ansimò lui portando un dito all'auricolare, contattando gli altri presenti- annullate subito lo scontro. Codice rosso, sono arrivati!”.

 

“ Subito!”, fu la risposta contemporanea.

 

Prima che però i finalisti e i due commentatori potessero dirigersi alle aeronavi, l'intera arena venne colpita da un potentissimo urto di lato e cominciò a cadere, riempiendo il lato colpito di fiamme.

 

“ Sbrigatevi, dobbiamo fuggire da questo posto!”, gridò Penny attaccandosi al terreno sbilenco con le proprie spade. Weiss creò svariati glifi per prendere i compagni mentre un pilota arrivava fino all'arena, prima di venire fiondato a terra da un Griffon enorme.

 

“ Oh, grandioso!”, si lamentò l'ultimo finalista vedendo sparire la loro speranza di salvarsi.

 

“ Non ti preoccupare, figliolo- lo riprese Vlad- ci sarà un modo per tornare indenni a terra, dobbiamo solo...”.

 

Prima che il fauno pipistrello potesse concludere l'intera arena sparì in una nube di fiamme azzurre mentre tutti gli occupanti si ritrovarono a terra, in una piazza non molto lontana dalle mura mentre si sentivano le urla di soldati e civili intenti a fuggire.

 

“ Cosa?”, disse Weiss stupita da quella sorpresa.

 

“ Chi chi ha salvato? Quella doveva essere per forza una semblance. Ma non ne ho mai visto una agire su un raggio così vasto.”, disse Penny non meno impressionata da quello sfoggio di potere.

 

“ Ci penseremo dopo, adesso andate. Vale ha bisogno di voi!”, ordinò Vlad sfoderando la propria lancia e correndo in direzione delle esplosioni che si vedevano in lontananza. Sienna lo seguì subito e ovviamente anche gli altri non persero tempo, decisi a scrivere il loro nome nella storia.

 

 

 

 

*****

I soldati e i poliziotti posti di stanza ai cancelli di Vale, da qualunque corpo provenissero, erano passati dal godersi in tutta tranquillità i due scontri di quella sera al tremare nel vedere una montagna in miniatura formarsi davanti ai loro occhi proprio in mezzo alla foresta che circondava il regno cambiando continuamente forma come una mostruosa frana.

 

“ Ha mai visto qualcosa del genere, miss Nikos?”, domandò uno dei soldati più giovani ad Atlanta quardando quell'orrore, su cui presto apparvero dei cristalli di Polvere. Vista la stragrande presenza di combattenti esperti e degli studenti di Beacon a Vale, Iskandar aveva deciso di dividere i propri luogotenenti tra Mountain Glenn, dove si sarebbero diretti i profughi in caso di necessità, e altri villaggi che avevano meno difese.

 

“ Pensavo di aver visto il limite con un Goliath di quasi trecento anni capace di scatenare terremoti, ma questo sorpassa ogni immaginazione.”, disse terrorizzata la leonessa, caricando le sue frecce mentre la montagna assumeva una distorta forma umanoide. Grossi cristalli di Polvere, assorbiti da tutte le miniere del continente, gli spuntarono su bracce simili a quelle di uno scaricatore di porto.

 

Sulla schiena si trovava una sorta di enorme aureola spinata simile alle creste osee di certi Grimm, gli occhi erano braci ardenti di rabbia e di pura energia.

 

Il volto sembrava una contorta maschera di disperazione e tristezza a cui il suo creatore non potè che sospirare, deluso dal disgustoso modo in cui le sue creazioni venivano usate.

 

“ Non riesco quasi a crederci...”, disse Jeanne, sempre intenta a scortare i civili, interrompendosi solo per guardare quel bestione con un binocolo. Gridò agli altri soldati di sbrigarsi con l'evacuazione, che sarebbe proseguita per i tunnel sotterranei, e poi corse sul campo di battaglia.

 

“ Uff, che modo indegno di viaggiare per Me. Non potevo andare sull'ippogrifo di Astolfo? Almeno sarei stato comodo.”. Si lamentò Gilgamesh infuriato, seduto sulla testa della mostruosa creatura col suo solito cipiglio. Cinder e il resto della banda sedevano in altre piccole stanze riempite d'aria posta in vari punti strategici della creatura.

 

“ Scusi, sua maestà. Dopo la battaglia parleremo con Salem per assicurarle un migliore mezzo di trasporto nelle prossime missioni.”, disse Emerald saltando a terra, mentre il potente servant sumero preparava un enorme portale, da cui uscì una spada altrettanto grande, dalla rozza lama.

 

“ Oh, no, sta mirando all'arena.”, disse spaventato un luogotente di Iskandar, facendo cenno a un carrarmato di avanzare e mirare al golem, che però lanciò un fortissimo urlo, talmente potente da far tremare l'aria. Le luci di tutta la città si spensero per diversi secondi e anche i macchinari smisero di funzionare.

 

La spada evocata da Gilgamesh si diresse come un missile ballistico sull'Amity Coloseum, infilandosi nel suo reattore principale a base di Polvere gravitazionale e facendolo esplodere in una potente deflagrazione multicolore mentre cominciò a cadere.

 

“ Oh, glorioso.”, rise Cinder soddisfatta, mentre i macchinari dell'esercito riprendevano a funzionare, attaccando il golem con tutto quello che avevano a disposizione, intenti a vendicare quello che era un simbolo di unità per tutta Remnant.

 

“ NON LASCIATELE SCAMPO!”, esclamò Iskandar, lanciando alla carica il proprio carro, i suoi amati tori avvolti da potenti scariche elettriche mentre altri Grimm cominciarono a uscire dalla foresta, una massa continua nera e bianca di mostri di ogni dimensione che aveva intenzioni ben chiare riguardo i loro obbiettivi.

 

“ COMINCIATE A EVACUARE! LASCIATE SPAZIO PER FARCI COMBATTERE!”, ordinò Lancelot ansioso. I poliziotti che guidavano i primi camion pieni di civili, cominciarono subito a guidare verso le uscite di sicurezza.

 

“ Cosa può aver fatto quella cosa?”, disse spaventato uno dei luogotenenti di Iskandar sparando a un grosso Beringel prima di rotolarsi per evitare un'immensa carica diretta contro di lui, venendo ascoltato da altri tramite gli auricolari.

 

“ Il virus!”, esclamò Medea in risposta, materializzando una barriera di fuoco per bruciare dei Beowolf che avevano tentato di assalirla.

 

“ Cos...?”, domandò confusa Atlanta prima di saltare su un Creep per decapitarlo, passando poi agli altri.

 

“ Watts ha caricato il virus da lui creato nel golem. L'antivirus ci metterà un po' a ridarci le nostre difese, ma il campus reggerà- spiegò mentre alcuni elicotteri e Grimm volavano sopra il golem- devo trovare James, dobbiamo mettere al sicuro la sua aeronave, se il laboratorio cade... tutto il piano è fottuto.”.

 

“ Allora sbrigati, quella è l'ultima cosa che possiamo perdere oggi!”, le disse Iskandar.

 

“ James, mi senti?”, disse la violetta nel proprio microfono.

 

“ Sì, mi sto occupando dei primi camion in partenza per Mountain Glenn. Vi raggiungo appena posso.”, rispose il soldato facendo salire l'ennesima famiglia.

 

“ FORZA, PER I NOSTRI FIGLI E PER I FIGLI DEI NOSTRI FIGLI!”, ruggì Iskandar al centro di Vale, ricevendoun poderoso eco dai suoi soldati che cominciarono a sparare contro l'orda in arrivo mentre il generale, canalizzando Aura nella sua spada sparò un potentissimo slash che tagliò un Goliath in due prima di procedere col resto del branco.

 

Gilgamesh, dalla spalla del mostruoso Golem intento a tentare una sortita per la città, guardò le mosse del rivale con immensa ammirazione. Avrebbe voluto scendere in quel momento per fronteggiarlo da sovrano a sovrano, ma avrebbe aspettato che l'uomo pensasse prima di tutto al grosso dei Grimm presenti e al salvare i cittadini di Vale, così che poi nulla avrebbe potuto distrarlo dalla loro battaglia.

 

Nel frattempo una possente figura guardava i resti in fiamme dell'Amity Coloseum, le fiamme di vari colori che lanciavano riflessi di luce sulla susa maschera da teschio. In breve a lui si unirono molte altre presenze, tutte coperte da pesanti mantelli neri e maschere da teschio di varie forme e dimensioni che li fecereo quasi sembrare dei Grimm.

 

“ Mio signore, siamo pronti.”, disse una di questi. Era un guerriero di stazza media, longineo ma con braccia muscolose, una delle quali teneva una lunga katana. Dietro di lui, soldati vestiti in maniera simile, con protezioni di vario tipo e armi realizzate per colpire rapidamente e in maniera letale, completavano gli ultimi preparativi per la battaglia.

 

“ Vale vedrà l'alba di domani e moltre altre ancora.”, disse fiero un altro, sfoderando due daghe affilate.

 

Di giorno erano impiegati, netturbini, a volte Cacciatori. Persone normalissime che vivevano una vita quasi noiosa a detta di alcuni.

 

Quella notte avrebbero mostrato il loro vero volto: sicari, difensori... assassini. Per difendere le loro famiglie e i loro amici.

 

Per questo si erano addestrati tutti quegli anni e si erano sporcati le mani quando nessun'altro non avrebbe avuto il coraggio di farlo.

 

 

 

“ Questa è la nostra sfida più grande di tutti i tempi.”.

 

“ Cosa facciamo?”.

 

“ Saremo all'altezza?”, domandò dobbioso un cecchino, guardando l'orda avvicinarsi sempre più alle mura mentre partivano le prime urla. King Hassan in tutta risposta chinò il campo e ancora illuminato dalla luce dell'arena in fiamme si rivolse ai suoi discepoli.

 

“ Vi ho preparato a questo momento per anni. Vi ho negato a volte una vita felice, e di questo me ne scuso. Ma ero disperato, avevo bisogno di una via facile per uscire dalla guerra che sta plagiando Remnant da anni e ho capito di aver bisogno ancora una volta di discepoli. Non ho parole per ringraziarvi.ANDATE, MIEI ASSASSINI! PORTATE LA MORTE A QUELLE INFIDE CREATURE PER DIFENDERE LA VITA DEI VOSTRI CARI!”, annunciò il possente assassino creando una nuove nube di fiamme azzurre che lo avvolse insieme a tutti i presenti, riapparendo in città dove sfoderò la sua arma per fendere il primo Grimm entrato in città.

                                                                                                             *****

 

 

                                                                                                       Omake

Una battaglia terribile stava prendendo vita di fronte alle mura di Vale sotto gli occhi di Gilgamesh, tra esplosioni di Polvere e continui attacchi da parte dei Grimm, che venivano appena tenuti a bada dai vari soldati e Cacciatori presenti.

 

“ Che diavolo ha evocato quella pazza di Salem?”, domandò infuriato il sovrano dorato, vedendo l'insensata distruzione che prendeva vita di fronte alle mure.

 

“ Attila.”, rispose Astolfo cupo, stringendosi nel proprio mantello.

 

“ Conosco quella specie di principessina aliena, non potrebbe mai fare qualcosa del genere se ha riscosso il nostro stesso trattamento.”.

 

“ Il vero Attila.”, chiarì Diarmuid, non meno spaventato del'amico. Gilgamesh sbattè più volte gli occhi inorridito.

 

“ Cosa?! Salem è ancora più stupida di quanto credessi, non c'è modo di controllare quel coso.”.

 

Un carro sfrecciava sul campo travolgendo qualsiasi cosa gli passasse davanti, rendendo i suoi tratti indistinguibili, come fosse avvolto da scie di fuoco e oscurità che risaltavano ancora di più sotto la luce della luna frammentata di Remnant. Granate e missili lo rallentavano appena.

 

 

L'uomo a capo del carro era a dir poco enorme, con folti capelli ricci color neve, un gran paio di baffi e un'armatura alquanto raffazzonata, probabilmente aggiornata al meglio da Watts, così come il grosso maglio che teneva tra le mani. A guidare il carro erano altri Grimm umanoidi, più piccoli del loro apparente capo e con un'aria altrettanto ridicola.

 

“ Altolà, chi siete?!”, domandò il Conquistatore dopo un lungo scontro, facendo finalmente fermare quella scheggia impazzita.

 

“ BARBARI!”, rispose il gruppetto di Grimm ibridi con un coretto alquanto ridicolo.

 

“ CHI?!”, domandò ancora Iskandar, il cui orecchio destro era stato assordato poco prima da una granata.

 

“ BARBARI!”, ripetero quelli un po' più irritati, facendo venire un moccolone ad alcuni dei loro avversari.

 

“ E che volete?!”, chiese Vlad.

 

“ DISTRUGGERE VALE!”, risposero ancora in coro gli assedianti.

 

“ Dove passo io... non cresce più l'erba.”, aggiunse il loro corpulento capo.

 

“ Come ti chiami tu?”, domandò Vlad.

 

“ Attila!”, rispose ancora il mostruoso guerriero.

 

“ Come?!”.

 

“ ATTILA!”, gridò ancora il servant con la sua voce roboante.

 

“ Come?!”, domandò ancora Iskandar a voce più alta. Una granata gli era arrivata molto vicina all'orecchio, mentre Vlad era stato assordato da tutti gli spari. A quel punto il re barbaro si spazientì e scese dal suo carro gesticolando irritato.

 

“ Oh, ma sei sordo te? Vieni dalla tribù degli handicappati?- disse sardonico al Cacciatore- A come atrocità, doppia T come terrore e tragedia, I come ira di dio, L come lago di sangue, A come adesso vengo a farti il culo!”.

                                                                                                                      *****

Se ci fosse tra i lettori qualche fan dell'Attila di Fate, non aspettatevi le minime scuse. Detesto il suo design, il background e se mai apparisse in una mia fic sarebbe fatta a pezzi prima di poter dire Graal. Detto questo, confido che abbiate apprezzato a grandi linee il capitolo nonostante qualche piccola sbavatura, il prossimo tratterrà la guerra urbana vera e propria con le azioni per salvare il salvabile assieme al discorso di Cinder( avrei dovuto metterlo qui probabilmente, ma non ne avevo proprio voglia). Buon lavoro e a presto, spero che la riapertura vada bene per voi. Tra l'altro, già da un pò questa è ormai la mia storia più lunga, che soddisfazione.

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Capitolo 30
*** Assedio ***


La situazione a Vale non ci aveva messo molto a diventare un inferno in terra. I camion che stavano evacuando i civili si facevano strada con difficoltà tra Grimm e macerie fino ai tunnel per Mountain Glenn o altri villaggi mentre Cacciatori, poliziotti e soldati facevano del meglio per eliminare gli inseguitori e il discorso di Cinder partiva a ripetizione, facendo impazzire chiunque lo ascoltasse.

 

“ Tutto questo... era evitabile- diceva atona la voce di Cinder, nascondendo appena una certa soddisfazione, da ogni altoparlante presente in città, hackerato dal virus- Ozpin e i membri del suo piccolo gruppetto di cospiratori sapevano cosa sarebbe successo e pensavano di averlo evitato. Questo è ciò che succede quando date tutta la vostra fiducia a uomini che credete eroi, ma sono soltato uomini.”.

 

Il messaggio continuava con altri commenti sulla corruzione dei regni per poi ripartire all'infinito, mettendo il dubbio tra i civili in fuga e i soldati e Cacciatori meno esperti, alcuni dei quali si chiesero se non fossero dalla parte sbagliata. Dubito subito sparito ricordando chi stava assalendo un intero regno.

 

“ E sta zitta, puttana!”, gridò un soldato menageriano sparando a tutti gli altoparlanti in una piazza prima di lanciare una granata a un Griffon avvicinatosi troppo, ricoprendolo di ghiaccio.

 

“ Sbrigatevi a portarli ai tunnel, qui non resisteremo a lungo!”, ordinò Joseph, appostato sul tetto della stazione di polizia costretto a sparare a qualunque creatura oltrepassasse la barriera posta dai suoi uomini, per lo più piccoli Grimm che avevano avvertito l'Aura dei poliziotti, bloccandoli lì a non poter far altro che sopravvivere.

 

“ Cercheremo di sbrigarci per tempo, tenete duro fino ad allora.”, rispose uno dei luogotenenti di Iskandar, mentre tagliava un Beringel in due con uno slash d'energia lanciato dalla sua alabarda, diminuendo un po' le dimensioni dell'orda che portava alla centrale.

 

“ Aspettate, si stanno ritirando, forse... Oh, no! Fregatevene di noi, pensate alla battaglia e ai civili rimasti!”, esclamò Joseph vedendo una saetta nera decimare i suoi ultimi uomini, prendendo una delle ultime granate rimaste e lanciandola sulla cosa che stava per entrare nella base, ma comunque pochi secondi dopo si trovò davanti un Grimm ibrido armato di due lance.

 

“ Mi perdoni, commissario. In un'altra occasione sarebbe stato un onore combattere al suo fianco.”, disse triste Diarmuid infilando la lancia nel petto del coraggioso commissario, che prima di cadere con la bocca sanguinante tentò di sparare un'altra volta al cavaliere senza particolari risultati, che lo guardò con sguardo affranto, ricambiato solo da un'espressione di rabbia.

 

Il Lancer diede loro un sentito addio prima di andarsene lasciandosi dietro i corpi dei vari poliziotti, non pensando ai bambini che non avrebbero più visto i loro genitori. Fece per tornare alla battaglia, quando sentì una strana corrente d'aria dietro di lui.

 

“ Diarmuid... più che degno della tua fama.”, commentò Ozpin, il suo bastone avvolto da una potente energia magica.

 

“ Grazie, professore- disse il lancer, riconoscendo il nuovo potere posseduto dal preside- vedo che avete fatto un bel carico.”.

 

“ Ho ripreso un dono fatto secoli fa alla razza umana. L'attuale proprietaria pensava avesse fatto più bene nelle mie mani.”, spiegò l'uomo tentando di attaccarlo con una potente saetta, facilmente divisa in due dalla lancia dorata del possente Fianna.

 

“ Allora vi aiuterò a riprendervi la mano.”, disse questi lanciandosi contro Ozpin, ansioso di porre fine alla parodia di vita che aveva ricevuto su Remnant.

 

*****

 

 

Nel frattempo il golem aveva oltrepassato le mura. Era più minaccioso che mai, coi cristalli di Polvere che spuntavano dalla sua carne rocciosa, lanciando a volte raggi elementali assieme ad urli che scuotevano la terra da cui prendeva potere e con cui si era fuso per passare dal proprio nascondiglio fino a Vale in meno di una giornata.

 

I soldati e i Cacciatori presenti gli stavano lanciando contro tutto ciò che avevano, da missili a sfere di energia e qualsiasi vantaggio le loro semblance permettessero loro.

 

“ FORZA CON QUEL CANNONE!”, esclamò un soldato facendo portare un'enorme bocca da fuoco da diversi suoi colleghi. Questi presero dei fili provenienti dall'arma e l'attaccarono ai loro fucili, canalizzandovi la loro Aura, fino a quando un potente raggio non si abbattè sul petto della creatura di roccia, spingendola indietro di vari metri, facendo cadere al tempo stesso alcuni macigni sul terreno.

 

“ D- diamine.”, esclamò Emerald, che si era tenuta stretta nel suo piccolo cantuccio pieno d'ossigeno, pur sentendosi intorpidita dall'onda d'urto. Se quello fosse stato solo un enorme costrutto di roccia sarebbe sicuramente morta schiacciata.

 

' E' questo il potere degli spiriti eroici?', si chiese ammirata.

 

Qualcuno però non era altrettanto ammirato. Per la precisione il suo stesso creatore, caduto nella più profonda depressione.

 

“ Cos' ho fatto di male in tutta la mia vita?”, si domandò Avicenbron, bevendo litri di alcool su un tetto poco lontano, guardando disperato la distruzione portata dalla sua più ambita creazione, diventata una parodia di ciò che sarebbe dovuta essere. Il suo malumore non era comunque condiviso dalla sua odiata padrona, entusiastata di avere a disposizione la pura potenza che tanto bramava da anni.

 

“ Impressionante. E divertente.”, disse Cinder, beandosi della sensazione di potere che stava provando, sparando alcune palle di fuoco dalla sua postazione contro i difensori del Regno, distruggendo il cannone ad Aura prima che potesse sparare nuovamente.

 

“ Spaventoso, direi.”, disse Mercury, a metà strada ta l'entusiasta e il disgustato. Non voleva tutto questo, le urla delle persone non erano così piacevoli ora che ci pensava. Gli ricordavano troppo le proprie quando Marcus beveva.

 

“ Un tempo sarei stato fiero di conquistare così una città, ora...”, disse Gilgamesh sparando raffiche dopo raffiche di armi contro i soldati, la maggior parte dei quali morirono sul colpo. Invidiò non poco Diarmuid e Astolfo che se ne erano andati prima. Il secondo aveva detto di poter risolvere forse qualcosa.

 

Il compito di quel mastodonte era raggiungere la torre di comunicazione per infettarla con il virus che Watts gli aveva messo dentro, distruggendo poi l'intera rete. Senza comunicazione sarebbe potuta essere la fine per i regni.

 

Improvvisamente però due possenti zampe artigliate si posarono sulle spalle della creatura di roccia. Lentamente e urlante, l'essere si sollevò da terra, perdendo già una buona parte del suo potere, e i guerrieri ancora a terra non persero tempo ad attaccarlo, riempiendo l'aria di schegge di pietra.

 

“ COSA?!”, esclamò furiosa Cinder cadendo a terra, salvandosi grazie a un'onda d'urto di Aura a pochi metri dal terreno.

 

Il responsabile era un enorme drago formato di striature rosse e azzurre. Pesantemente corazzato in ogni squama e con due palchi di corna che sembravano capaci di distruggere un edificio con un colpo. Al suo interno si trovavano ben tre guerrieri splendenti di Aura, lavorando per armonizzarla il più possibile.

 

“ Miei sudditi, spero ci potremmo vedere dopo. State attenti, questi sono avversari potenti anche per voi.”, disse Gilgamesh, rivolto a Emerald e Mercury, correndo via nella direzione del drago.

 

“ Diamine, quanto pesa quest'affare!”, digrignò Lancelot sentendo il dolore dell'avatar propragarsi ai suoi stessi muscoli, dovendo rafforzare l'energia che vi mandava.

 

“ Dobbiamo solo resistere finchè non troviamo Avicenbron, o finchè questo bestione non si scarica!”, gridò Siegfried. Jeanne e Atlanta erano già in cerca dell'alchimista per riconsegnarlo al riposo del trono degli eroi, ma aveva bisogno di altro tempo.

 

La bestia di roccia cercava di dimenarsi tra le zampe dell'avatar, sentendo l'energia che assorbiva dalla terra farsi sempre più flebile. Sarebbe sicuramente caduto in pezzi se un involontario alleato non avessse distratto il trio di guerrieri che lo teneva.

 

“ OH, NO! Non un altro.”, esclamò Siegfried guardando una figura nera talmente grande da oscurare le stelle provenire dalla direzione di Mountain Glenn.

 

Era un enorme drago, o una viverna dalla testa ricoperta da un teschio i cui occhi sembravano essere pozzi di puro odio, che si dirigeva sulla sua controparte d'energia per liberare il golem.

 

L'avatar dei tre Cacciatori tentò di sparare una sfera di energia che però fu facilmente deviata e seguita da un potente getto di fiamme che distrusse il braccio del golem, permettendogli di precipitare su un edificio abbandonato. L'impatto gli fece però perdere le gambe, obbligandolo a strisciare fino alla torre.

 

Iskandar guardò inorridito i due mostri mandati a distruggere la città. Non gli piaceva, ma c'era solo una cosa che poteva fare con la moltitudine di Grimm già presenti.

 

“ Sieg, dobbiamo dividerci! Occupati di quell'affare!”, ordinò il generale mentre il drago si divise in due bestie più piccole: una rossa e corazzata diretta contro quanto restava del golem, l'altra più normale diretta contro il nuovo contendente, che ruggì in segno di sfida.

 

“ In bocca al lupo, ragazzi!”, gridò Siegfried, snudando le zanne del suo avatar per prepararsi alla sua nuova battaglia.

 

Con Gilgamesh isolato dal resto del gruppo e Astolfo volato via, Cinder e i suoi si ritrovarono circondati da uno stuolo di fucili di alto calibro. Sul volto dei proprietari c'era un'espressione di furore e odio assoluti.

 

“ Che facciamo?”, domandò Mercury mettendosi in posizione di guardia, pur sapendo che non si poteva uscire facilmente da quell'accerchiamento.

 

“ Conoscete la tiritera. Arrendetevi e vi garantiremo un processo equo. Penso vi serva visto che tutti gli abitanti di Vale, presenti inclusi, e non solo vorranno linciarvi vivi non appena vi vedranno.”, disse uno dei soldati, caricando un po' d'Aura nel suo lanciagranate nel caso la mezza Dama avesse deciso di fare scherzi.

 

“ Come ha detto lui... conoscete la tiritera.”, disse Cinder formando globi infuocati nelle mani mentre torme di Grimm arrivavano per proseguire la battaglia coi soldati, che ripresero il loro incesso sparare.

 

Nel frattempo il drago formato dal generale dell'armata di liberazione e dal suo vice atterrò poco distante da Gilgamesh, disperdendosi in particelle di luce per rivelare i due Cacciatori con un'espressione determinata sui rispettivi volti.

 

“ Vi aspettavo... finalmente sarete capaci di porre fine a questa abnorme maledizione?”, domandò il re di Uruk facendo apparire un enorme portale rosso e nero che faceva sembrare la sua armatura e l'Aura dello stesso colore ancora più imponenti.

 

I due partner si limitarono a guardarsi dritti negli occhi per svariati secondi, scambiandosi piccoli messaggi mentali nati da anni di collaborazione.

 

 

“ Pronto?”, disse infine Iskandar espandendo la sua Aura ed evocando la propria spada insieme a un bazooka puntato sulla testa di Gilgamesh.

 

Lancelot sfoderò la sua fidata Arondlight, attivando uno dopo l'altro i glifi incisi sulla lama.

 

“ Da sempre.”, affermò deciso portando la spada vicino al volto, Knight of owner che si formava attorno a lui, sfavillante come non mai.

 

“ Glorioso, prendeteMi con tutto ciò che avete!”, gridò il folle sovrano a loro opposto ridendo mentre l' enorme portale avvolgeva tutti e tre trasportandoli dove non avrebbero fatto altri danni alla città.

 

 

 

*****

 

La situazione a Beacon non era molto migliore, era solo in attesa di esplodere oltre ogni limite i suoi occupanti potessero immaginare.

 

Il team RWBY e compagni avevano sperato che dopo l'ultima retata e la 'redenzione' di Sienna, le risorse della White Fang si fossero ridotte ormai all'osso, ma i loro misteriosi complici avevano ancora una volta mostrato più risorse di quanto fosse possibile.

 

Adam Tauros era giunto con una buona decina o anche più di navette scortate da un folto stormo di Grimm volanti: Griffon, Manticore e Nevermore in attesa di bersagliare gli apprendisti Cacciatori con tutto quello che avevano a disposizione a inizio battaglia.

 

Quando le porte si aprirono, vi sciamarono fuori dozzine di membri della White Fang semplici e Grimm che si dovevano essere legati a loro ricoperti da una nube nera, ma a preoccupare Glynda, Tai e Qrow, a capo della piccola armata di difensori, ancora più di Adam Taurus, furono alcuni volti familiari che scioccarono i tre Cacciatori veterani fino alle ossa.

 

 

“ Non ci credo. Ex Cacciatori?”, si domandò stupita la strega guardando alcuni vecchi compagni di classe e persino studenti che aveva addestrato negli ultimi dieci anni avanzare in prima linea tra membri di basso rango della White Fang e Grimm, con in pugno le armi usate per salvare decine di persone.


“ Adam...”, disse Blake a denti stretti vedendo l'uomo che capeggiava quella masnada, ripensando ai loro primi incontri, quando lo vedeva solo come una persona rotta sotto il troppo peso della vita.

 

“ Tesoro, che piacere rivederti qui. Con questi perdenti e traditori CHE FAREBBERO BENE AD ARRENDERSI!”, commentò sarcastico( e anche un po' psicotico) il rosso samurai prima che un puntino laser gli apparve sulla fronte, proveniente da Crescent Rose.

 

“ Chiamala un'altra volta tesoro e spappolerò il tuo cranio.”, sibilò Ruby irata, tentata di sparare subito e porre fine a quel supplizio. Aveva pensato più volte durante il suo addestramento alla prima volta in cui sarebbe stata obbligata a uccidere e aveva sempre pensato alla paura che avrebbe sentito in quel momento e al disgusto per sé stessa.

 

Nessuno dei due sentimenti era presente pensando ad Adam. Aveva sentito le storie di Blake su quel ragazzo quando la fauna aveva cominciato ad aprirsi di più. Non c'erano scuse per cosa gli avevano fatto, ma aveva finito per diventare peggiore di chi l'aveva ridotto così, uccidendo decine o anche centinaia di vite innocenti insieme a un messaggio di pace per la sua inutile vendetta personale.

 

Aggiungendo poi tutti gli abusi fisici e mentali che Blake e chissà quanti altri dovevano aver sofferto... beh, si è già capito. Adam per tutta risposta deglutì avvertendo l'improvviso senso omicida della cecchina e strinse la mano all'elsa della sua katana, ma si mosse con cautela per evitare mosse azzardate della mietitrice.

 

“ Ascoltatemi bene, non so cosa vogliate ottenere con quest'attacco, ma credetemi, non la riceverete. So chi c'è dietro e si sbarazzerà di voi al momento giusto. E anche se restasse ai patti, quest'attacco è sufficiente per dare una scusa a chi la vuole per attaccare e distruggere Menagerie. Al momento siete anche sorpassati anche per quantità e qualità, quindi vi consiglio di arrendervi.”, aggiunse Qrow, mettendosi in posizione di guardia per il primo attacco, da qualsiasi direzione provenisse..

 

“ Bel tentativo, mister Branwen, ma inutile- rise il samurai, girando attorno alla truppa di studenti inferociti- Beacon sarà il primo di tanti segni per l'umanità. E per la qualità... dietro di me c'è il meglio che la White Fang abbia da offrire, inclusi diversi Cacciatori professionisti che hanno deciso di offrire supporto alla nostra causa.”, concluse puntando la spada a un gruppo di guerrieri ben più armati degli altri, dotati di un'Aura impressionante.

 

“ Non otterrai niente da questo, lo capisci? Anche se i responsabili dell'attacco non ti uccidessero, ci sarà subito un'altra guerra. Chi ci perderà di più secondo te? LA NOSTRA INTERA SPECIE E MENAGERIE, RAZZA DI CRETINO!”, gridò ancora Blake in un tentativo di far ragionare il suo vecchio amico.

 

“ NON MI INTERESSA PIU'!- gridò Adam, facendo esplodere la propria Aura color sangue- l'unica cosa che succederà stasera è che BEACON FINIRA' IN MACERIE!”.

 

“ Qualcuno mi spiega perchè dobbiamo farci guidare da questo samurai col pannolino? Avrei preferito Sienna.”, domandò uno dei suddetti Cacciatori rinnegati.

 

“ Non lo so, ma la sua storiella con la figlia dei Belladonna è interessante.”, disse un altro. Dal canto loro i compagni di classe di Blake non erano così entusiasti del suo possibile passato con un terrorista.

 

“ Sei caduto così in basso? Non riesco neanche a riconoscerti. Anzi, dubito di averlo mai fatto!”, gridò furiosa la fauna, espandendo la sua Aura violacea contro gli invasori, coi soldati semplici e alcuni Grimm che indietreggiarono, i primi tenendosi più strette le proprie armi. Persinio Adam, nella sua cieca rabbia, doveva ammettere che il potere di Blake doveva essere aumentato non di poco dal loro ultimo incontro.

 

 

“ Non c'è altro da dire allora, attaccate e non lasciate superstiti!”, ordinò il fauno toro alzando la sua katana color sangue, scatenando una tempesta di urla da entrambe le parti, che si lanciarono l'una contro l'altra in uno scontro tra lame, artigli, proiettili e quant'altro.

 

“ Studenti, gli ordini sono di uccidere a vista, a meno che non si arrendano. Non trattenetevi!”, esclamò Tai incendiando i suoi pugni con un'Aura sfolgorante colpendo un enorme Grimm coccodrillo spedendo denti in ogni direzione, mentre Glynda lanciava raggi laser dalle retrovie, formando ogni tanto barriere attorno agli studenti meno veloci.

 

 

La battaglia fin da subitò procedette senza esclusione di colpi da entrambe le parti. Adam si diresse ovviamente verso il team RBY, mirando in particolare a Blake col suo fucile, ma venendo fermato da Ruby con un potente slash energetico cui seguì un pugno della sorella avvolto da ardenti fiamme che Adam schivò per pura fortuna abbassandosi, venendo costretto a chiamare con un piccolo impulso d'Aura uno dei Grimm cui si era legato.

 

“ Levatevi!”, commentò lo spadaccino voltandosi riusciando a sferrare due colpi su Yang, poi assalita dal suddetto Grimm. Che non riuscì a parare per tempo, prima di ricevere uno sparo alla nuca da Blake, che gli provocò anche una piccola scarica elettrica per tutto il cervello.

 

“ Il tuo combattimento è con tutte noi, non solo con me!”, gli ricordò la fauna sfoderando entrambe le lame per cominciare un lungo duello mentre tutte attorno a loro la battaglia esplodeva tra spari ed esplosioni, con Grimm che si muovevano in maniera disordinata, chiaramente eccitati e a loro agio nella carneficina di umani.

 

Ruby roteava con grande maestria Crescent Rose, tagliando una creatura dopo l'altro cercando di offrire spazio a Blake nella sua letale danza contro Adam, in cui entrambi i contendenti, a conoscenza delle rispettive abilità, volteggiavano attorno all'altro cercando di uccidersi.

 

“ Tutto qui, amore mio?”, la prese in giro quest'ultimo dando una serie di selvaggi fendenti parati con difficoltà dall'altra, che riuscì tuttavia a serrare a tenaglia la spada di lui con le proprie e dargli un calcio dritto allo stomaco.

 

“ Non chiamarmi amore... non hai la minima idea di cosa significhi quella parola.”, risposa fredda creando un clone che avrebbe dovuto congelare l'avversario se un Creep non si fosse messo in mezzo per prendere il colpo al posto del proprio padrone.

 

Adam aveva imparato la lezione rispetto alla disfatta precedente: invece di crearsi un'intera orda di Grimm, che avrebbero solo limitato le sue energie alla lunga, si era creato un gruppetto scelto che rispondeva senza problemi ai suoi ordini.

 


“ Bel trucchetto, ma scontato.”, disse sardonico pur sapendo di essersi salvato per colpo di culo dal diventare un sorbetto.

 

“ Anche questo è scontato?”, domandò la voce di Yang sparandogli contro un getto di fulmini provenienti da un poderoso glifo. Facendo perno sui suoi riflessi impressionanti, il samurai sfoderò nuovamente la lama di Wilt, che sembrò assorbire il colpo senza relativi danni, sebbene fu spinto via con evidente fatica.

 

“ Grr, vedo che Jack e compagnia vi hanno allenato per bene. Ma non sarà sufficiente, io le ho prese per giorni dal più forte di tutti loro!”, gridò sfoderando con un movimento quasi impercettibile la lama per lanciare contro il trio il più grande slash d'Aura che Ruby avesse mai visto.

 

“ Oh, mamma...”, disse Ruby, spaventata da quel terribile misto di Aura e istinto omicida. Certo, lei e le altre avrebbero potuto evitarlo con grande facilità, ma dietro di loro c'erano tutti i loro compagni, che rischiavano di essere feriti o peggio.

 

( Inoltre restanti possibili sensi di colpa sull'aver voluto uccidere Adam sparirono pensando che avrebbe sacrificato così i propri uomini)

 

L'unico modo per evitare un colpo troppo grosso a entrambi le parti era parare il colpo. Con un singolo cenno della leader, le tre ragazze cominciarono a caricare la loro Aura per dflettere il colpo, ma qualcuno o qualcosa le precedette.

 

Un altro gruppetto di figure luminose che si misero davanti al possente attacco di energia spirituale, esplodendo insieme a esso in un enorme fuoco artificiale che quasi abbagliò le ragazze.

 

“ Cosa...?”, domandò Blake guardando un'altra figura apparire davanti a loro, avvolta da un mantello nero. Portava alcune protezioni nelle parti non coperte dall'indumento e voltandosi verso di loro mostrò una maschera bianca simile al teschio di una scimmia.

 

 

 

 

“ Da qui continuo io. Andate a fare il vostro lavoro, signorine.”, disse l'assassino assumendo una posizione di guardia contro Adam, che scrocchiò il collo caricando altra Aura nella propria katana.

 

“ Vattene, assassino, non sono cose che ti riguardano.”, sibilò espandendo le proprie energie contro il nuovo arrivato, che non fece però una piega e anzì creò in maniera istantanea un'onda di Aura dorata che tagliò un Grimm dietro Adam.

 

“ Non mi ringrazi? Quello era sparito da un pezzo al tuo controllo.”, disse sardonico il nuovo arrivato.

 

“ Vai a fanculo!”, lo insultò il samurai rialzandosi, ignorando la parte sul controllo.

 

“ Bene, si comincia.”, sogghignò Sun sotto la maschera, incrociando le loro armi in un potente scontro, che fece quasi tremare le tre ragazze del team RWBY, già corse prima ad aiutare i loro compagni.

 

 

“ Gentile l'amico.”, commentò Ruby tornendo nella piazza della scuola e sparando ai primi Grimm che le capitarono a vista, rapidamente imitata dalle amiche attorno a lei. Blake raggiunse il team JNPR per fornire loro ulteriore velocità nel gestire i Grimm più piccoli e seccanti, mentre Yang utilizzò la ritrovata potenza di Gear Celica contro i Cacciatori rinnegati.

 

 

“ Bene, la situazione è ora sotto controllo. Studenti, chi è ancora capace di combattere prenda le navette per il muro ovest, hanno aperto una breccia.”, ordinò Glynda alla fine di quella battaglia, conclusa fortunatamente in breve grazie alle difese aggiunte mesi prima da Medea.

 

“ Io vi precedo.”, disse sottovoce Qrow, sparendo nella folla di studenti stanchi e terroristi ormai arresi o morti prima di trasformarsi in un corvo e volare ad altissima velocità sui quartieri in lotta.

 

“ SI', SIGNORA!”, gridarono tutti i presenti, salendo sui mezzi messi a disposizione dall'esercito atlesiano.

 

“ Preoccupate per Weiss?”, domandò Penny a Ruby appena i rispettivi team si sedettero insieme.

 

“ Parecchio. Ma non ho dubbi che la troveremo ancora in forza a spaccare culi.”, sbuffò la ragazza stringendo Crescent Rose tra le braccia, quasi temendo di trovare il proprio mentore morto sotto i Grimm su cui l'avrebbe usata nuovamente.

 

“ A proposito- domandò Emil, il cui kimono era sporco del sangue di alcuni membri della White Fang da lui uccisi, rivolto a Ruby- arrivati alle mura pensi di poter...?”.

 

“ Se ti riferisci alla cosa che ho fatto a Jack, auguriamoci sia il caso.”, sospirò la mietitrice mentre la navicella atterrava in una zona sicura custodita da soldati e Cacciatori, ancora intenti a repellere le ondate di Grimm, ma chiaramente in difficoltà.

 

“ Oh, merda, quanti sono.”, disse Nora, perdendo per una volta il suo atteggiamento entusiasta guardando cosa stava venendo da Mountain Glenn. Era enorme, a dir poco.

 

“ DIVIDIAMOCI!”, gridò Ruby cominciando a mulinare la sua arma contro i nemici incombenti.

*****

 

Circa un'ora dopo Medea si eincontrò con Glynda in una via secondaria e si erano diretti all'aeroporto per cercare una navetta con cui avrebbero raggiunto l'aeronave di James, che cercava di manovrarla contro l'orda di Grimm volanti.

 

“ Dobbiamo salvare il mio laboratorio a tutti i costi.”, disse Medea correndo a perdifiato, osservando i cannoni dell'aeronave Atlesiana sparando contro le flotte di Grimm volanti. James aveva finito poco prima con l'evacuazione ed era già salito con una mini navetta, dirigendo quasi da solo il bombardamento e la risposta aerea.

 

“ I civili dovrebbero essere la priorità.”, osservò Glynda critica. La scienziata sospirò.

 

“ Glynda, lo so che può sembrare egoista, ma ti assicuro che nel mio laboratorio c'è qualcosa di vitale importanza per la fine della guerra. E comunque l'aeronave è essenziale per occuparci dei vari stormi.”, spiegò, riuscendo a convincere l'amica.

 

“ Allora dobbiamo trovare un modo per arrivarci, la mia telecinesi non funziona così.”, sbuffò lei. Cercando un modo per raggiungere la nave senza dover far atterrare James, qualcosa si piombò su di loro. Forti zampe nere si chiusero attorno ai loro corpi alzandole in aria. Muovendo lo sguardo verso il loro rapitore, videro quello che sembrava un Griffon con zampe posteriori da cavallo che le trasportò in cielo tra uno stormo e l'altro di mostri volanti in cerca di nuove prede.

 

 

 

“ Ah, dove... ?”, si domandò la strega quando fu finalmente rilasciata prima di notare di essere sull'aeronave che doveva raggiungere, vedendo Astolfo scendere dalla creatura che aveva preso lei e Glynda, avvicinandosi lentamente alle due Cacciatrici con l'arma in mano.

 

“ Scusate le maniere brusche, signore. Ma non avevo un altro modo per portarvi qui che non andasse contro gli ordini imposti.”, si scusò il cavaliere scendendo dalla sua cavalcatura alata, che fece un piccolo inchino alle due incantatrici, la sua arma però scintillava di bagliori rossi e neri.

 

“ Sapevi che dovevamo venire qui?”, domandò Glynda stupita alzando il proprio frustino, avvolgendo con una potente Aura violacea al primo cenno di pericolo. Vide anche James che usciva dalla cabina di comando, puntando la pistola alla testa del Rider all'inizio dello scontro.

 

“ Immaginavo che ci fosse qualcosa qui sopra da mettere al sicuro il prima possibile. E... volevo aiutarvi a metterlo al sicuro. Ancora, scusate i modi bruschi- disse Astolfo impugnando la sua arma- purtroppo diventeranno ancora più bruschi. Ho l'ordine di fermarvi dall'usare questo veicolo.”.

 

“ Cominciamo dunque, non abbiamo tempo da perdere.”, disse semplicemente Glynda avvolgendosi con la sua Aura lilla creando poi varie scheggie di ghiaccio contro il piccolo cavaliere.

 

Ironwood tentò di attaccare non visto il Rider, che schivò di netto i suoi proiettili prima che l'uomo inserisse l'arma nel suo braccio meccanico. L'arto si trasformò in un complesso cannone da cui partì un raggio laser blu, che gli bruciò i vestiti e la pelle spingendolo indietro finchè non riuscì a bloccarlo con la lancia, avanzando a fatica contro la forza del Cacciatore, finchè non lo annullò completamente.

 

“ Scusi, generale, avrei voluto usare metodi meno violenti.”, disse il servant caricando un largo fiotto di Aura nella propria Aura, lanciandosi infine in un affondo contro l'uomo. Questi attivò un dispositivò sul gomito che formò un grosso scudo dello stesso colore del corpo energetico precedente, salvandolo dal venire impalato solo per cadere dall'aeronave.

 

 

“ JAMES!”, gridò Glynda sparando una raffica di saette energetiche contro il Rider, che schivò con molta difficoltà prima di ritrovarsi il pugnale di Medea nella schiena.

 

“ Cadi, cadi, CADI UNA BUONA VOLTA!”, gridò caricando un lungo fiotto di Polvere nell'arma, che bruciò gli organi di Astolfo per poi congelargli i muscoli, il suo viso si deformò in una smorfia di dolore mentre bruciava le proprie energie in un vortice di Aura nero.

 

“ Non basta a distruggermi. Di più, Medea, so che puoi fare di meglio... DI PIU'!”, gridò ancora il rosato espandendo la sua Aura in una potente esplosione, che rischiò di lanciare Medea oltre il bordo della nave, venendo fortunatamente afferrata da Glynda.

 

“ Stai bene?”, domandò la professoressa all'amica, che si rialzò a fatica, prima di scrocchiare il collo.

 

“ Sì. E' ora di tentare un altro approccio.”, disse la donna mettendosi in una posizione di guardia più marziale, una potente Aura cianotica che avvolgeva le sue braccia. Astolfo tornò all'assalto, vedendo la sua lancia deviata da un rapido colpo di braccio della strega, ricevendo in risposta un potente pugno avvolto da fulmini crepitanti, che gli ruppero le ossa facciali lanciando saette in ogni direzione, che furono poi inseguite da una serie di stalattiti congelanti, una delle quali si infilò nel suo ventre.

 

“ Ah, quanto odio la Polvere.”, si lamentò l'antico paladino di Carlo Magno sentendo il tipico dolore provocato dall'energia della Polvere penetrargli in corvo, Ma la sua resistenza magica ebbe la meglio permettendogli di ignorare per un po' l'attacco, lanciando una contro offensiva più veloce che mai contro Medea, che fece affidamento sul proprio addestramento e sul supporto da lunga distanza di Glynda per schivare con varie mosse acrobatiche, finchè non riprese la propria daga, avvolgendola con un alone infuocato per poi infilarlo con una rischiosa mossa nel collo del paladino.

 

“ Incredibile...”, disse stupita Glynda osservando quello sfogo di potere, che venne seguito da nuovo fendente che staccò gli arti dell'avversario. La cavalcatura del paladino di Carlo Magno non aveva però finito di dire la sua e ne approfittò per intervenire saltando sulla scienziata ad artigli spiegati.

 

“ Oh, mi ero scordato di lui!”, si lamentò Medea formando una lancia di ghiaccio da scagliare all'occhio dell'ippogrifo, che la distrusse con una beccata creando poi una sfera d'Aura nella bocca da lanciare contro la donna. Glynda canalizzò un forte fiotto d'Aura nella propria arma e si concentrò sul becco deviandolo verso una coltre di nubi.

 

“ Per favore, calmati!”, disse Astolfo alla fidata cavalcatura sperando che si calmasse, ma la materia di cui sono composti i Grimm aveva completamente offuscato la sua mente. L'ippogrifo si inbizzarrì in preda a una rabbia che non sapeva comprendere e lanciò penne affilate come rasoi sulla prua della nave..

 

“ Ma che diavolo è quella cosa- esclamò Glynda, riparatasi dietro un glifo protettivo- non ho mai visto un Grimm uccello del genere!”.

 

“ Vedrò che posso scoprire quando saremmo sopravvissute, Glynda, intanto dammi la mano!”, le rispose Medea cercandone le dita.

 

La professoressa di Beacon capì subito cosa l'altra Cacciatrice voleva tentare. Una sintonizzazione di Aura: una tecnica che permetteva di unire l'Aura di due Cacciatori per un attacco devastante, ma c'erano un milione di cose che potevano andare storte. Un vecchi ocompagno di classe di Glynda era rimasto a letto più di un mese per non aver calibrato bene l'energia nel tentativo di armonizzarsi col proprio partner.

 

“ OH, al diavolo!”, esclamò prendendo la mano di Medea, avvolgendosi insieme a lei in un alone violetto e azzurro, la Polvere nel vestito dell'Atlesiana che diede forma a globi di varie elementi, e appena la barriera si abbassò, ognuno di loro fu calato su Astolfo e la sua mostruosa cavalcatura.

 

L'onda d'urto fu talmente potente da far quasi ribaltare la nave, mentre l'esplosione sorprese molti dei combattenti a terra. Quando il fumo si diradò, Medea e Glynda poterono vedere il torso di Astolfo chiuso in una bara di ghiaccio, solo il volto libero a guardarle.

 

“ G- grazie...”, disse semplicemente prima di svanire in una nuvola di polvere nera per tornare al suo posto nel trono degli eroi. Medea e Glynda furono sul punto di tirare un sospiro di sollievo e poi prendere il controllo della nave, ma la loro vittoria fu inquinata da una mastodontica visione che si dirigeva sul veicolo appena conquistato.

 

“ Oh, no!”, dissero le due donne all'unisono vedendo unl'immenso drago avvicinarsi ad ali spiegate per masticare la nave pezzo dopo pezzo.

 

Il possente Grimm drago venne pero travolto da un'altra figura simile, color azzurro e acciaio. I due rettili si scontrarono in aria mordendoli a vicenda, prima che il nuovo arrivato crescesse di dimensioni e portasse l'avversario in aria.

 

“ Buona fortuna, tesoro.”, disse Jeanne sottovoce. La paladina era a terra, circondata assieme ad Atlanta da innumerevoli cadaveri di Grimm. I soldati elogiarono il loro capitano, che sparò una potente fiammata azzurra sul Grimm, che rispose con un raggio di energia nero, che fece tremare tutta l'aria attorno mentre anche i compagni della bestia ululavano come a tifare per lui.

 

“ Andiamo, Jeanne, quella bestia dev'essere messa a nanna il prima possibile.”, le ricordò Atlanta. Sentiva ancora gli orribili versi del Golem che si trascinava privo di gambe, appena rallentato dagli sforzi delle truppe di difesa.

 

La fauna aveva già speso molta della sua riserva di Polvere e sentiva la sua Aura diminuire ogni secondo che passava, ma non poteva fermarsi senza prima sapere che tutti i bambini della città erano al sicuro. Jeanne annuì e le due donne furono quindi nuovamente di corsa per le strade e i tetti.

 

*****

 

Altrove un guerriero solitario continuava la sua crociata contro le creature che aveva giurato di distruggere.

 

Peter Port stava ridendo, squartando un Grimm dopo l'altro, con la sua fidata ascia/ archibugio che risplendeva di un'Aura rossastra dalla potenza incredibile, in modo che l'ennesima orda di quell'orribile notte non potesse raggiungere la stazione dove treni carichi di civili stavano ancora partendo.

 

Un enorme Ursa dal dorso coperto di spine provò ad attaccarlo, ritrovandosi un enorme buco che arrivò dalla testa fino al fondoschiena, esplodendo poi addosso ai suoi compagni, che indietreggiarono spaventati di fronte al potente professore.

 

Questi fece loro un segno sardonico di avanzare. Il primo a rispondere fu un Beowolf Alpha, che gli ringhiò contrò avanzando tra i propri sottoposti. Prima che potesse attaccare però qualcosa gli cadde addosso distruggendolo all'istante.

 

Si trattava di Qrow, ansimante, che teneva sulla spalla un James che riprese i sensi in quel momento, guardandosi intorno preoccupato.

 

“ Oh, che diavolo...?”, disse l'uomo, che Qrow posò a terra prima di mandare un'ondata d'istinto omicida contro i Grimm, che scapparono via una volta per tutte.

 

“ Oh, Qrow, James. Che piacere rivedervi. Siete feriti gravemente?”, salutò Port allegro avvicinandosi ai due colleghi, che ricambiarono con un sorriso un po' forzato avvicinandosi a lui.

 

“ Io mi sento abbastanza bene, giusto un po' intontito dalla caduta. Mi hai salvato tu, Qrow?”, disse il generale Atlesiano massaggiandosi la fronte e guardandosi in torno in cerca di possibili nemici, trovando gli ultimi rimasugli del branco di Grimm.

 

“ Sì, stavo sorvolando Vale cercando chi avesse bisogno di aiuto. La White Fang ha messo in piedi uno spettacolo più grosso di quanto pensavamo- rispose il mietitore- come sei finito in quella situazione?”.

 

James si portò una mano alla fronte, cercando di riepilogare gli ultimi momenti prima che perdesse i sensi, ricordando poi il potente attacco di Astolfo che l'aveva scaraventato via dalla sua stessa nave.

 

“ Ero con Medea e Glynda, stavamo cercando di riprendere la mia nave per occuparci degli stormi di Grimm in cielo. E guardacaso è stato uno di essi a portarci lì sopra, ammaestrato da uno degli ibridi. Abbiamo cominciato a combattere e mi ha lanciato fuori dal veicolo.”, raccontò, con un chiaro tono di preoccupazione per le due amiche. Ma la parte sul loro trasporto confuse non poco Qrow.

 

“ Vi ha portato proprio nel posto dove dovevate andare?! Ma cos...”.

 

“ Boh, non so spiegarlo. Ha detto di voler dare una mano a modo suo, è stato estremamente cortese prima di cominciare a combattere. Iskandar ha parlato con rispetto di quel Gilgamesh, Medea ha trattato Jack come fosse una bambina normale e così via. Forse sono stati schiavizzati da... dalla White Fang.”, disse il generale di Atlas, che per poco non si era fatto sfuggire il nome di Salem davanti a Port.

 

“ O forse posseggono un loro codice d'onore che continuano a rispettare nonostante il loro controllo. Ammirevole sotto molti aspetti, se posso permettermi.”, osservò Port, guardandosi poi intorno dopo aver sentito uno strano rumore.

 

Un rumore che si ripetè pochi secondo dopo, sottoforma di freccia che si infilò ai piedi di Qrow. Non ci mise molto a riconoscere il proiettile.


“ Oh, no. VIA!”, esclamò spingendo via con le braccia i propri compagni prima che la freccia esplodesse in una conflagrazione porpora che mancò per poco i tre Cacciatori. Quando questi si rialzarono guardarono oltre il fugo generatosi e videro una figura avvolta da un pesante cappotto avanzare, rivelando col diradarsi della coltre lineamenti biancastri percorsi da linee nere con occhi color sangue,

 

“ Guarda chi si rivede. Mr. Branwen. Speravo di rivederti in azione.”, disse Archer al vecchio rivale, che si alzò scrocchiando il collo e prendendo la sua arma imitato dai colleghi.

 

“ Vuoi finire quel round, Archer? E' da tanto che ne aspetto la vera conclusione.”, domandò Qrow fortificando la presa su Harbinger mentre James inseriva la pistola nel suo braccio, che si illuminò nuovamente con la sua Aura argentea trasformandosi nel cannone multiuso. La sua Aura era stata molto provata dagli ultimi scontri, ma non aveva la minima intenzione di essere da meno in quella battaglia, così come Port, che prese la propria ascia a due mani infondendovi quanta energia gli rimaneva dopo la battaglia.

 

“ Con immenso piacere, Branwen. Venite pure, Cacciatori! E mostratemi il potere di questa generazione!”, esclamò eccitato il servant ricreando le proprie spade preferite, amplificando la propria Aura per avvolgerle con un potente alone nero e mettendosi in posizione per quello che sarebbe stata una battaglia mortale in piena regola.

                                                                                                               *****

Uff, che lavoraccio. Come al solito ho l'impressione di aver lavorato un sacco solo per aver ottenuto un prodotto di merda. Spero non sia il caso. Questo capitolo comunque serviva a fare da prologo per la maggior parte del prossimo, con le rispettive rivalità presentate per voi. Mi auguro basti a fare abbastanza hype... specie perchè dovrete aspettare un bel pò. Dal punto di vista creativo questo è stato un periodo faticoso, e avendo quattro esami da fare prima di Dicembre, temo di dovermi prendere una pausa. Non aspettavi nuovi aggiornamenti fino al 2021 che non siano per Super Hero Taisen, assumendo Xephil riesca a liberarsi per tempo.

Vi rimando però alle storie del mio amico Anone su Webnovel o Tapas: in particolare su quest'ultimo, con John: King of beasts, ha bisogno di molti followers per avere una fonte di guadagno più stabile, ha avuto molti problemi negli ultimi anni e probabilmente si moltiplicheranno a breve. Vi chiedo se possibile di dare una mano a questo ragazzo nel vostro piccolo iscrivendovi alle sue storie.

Buon lavoro e a presto, vi auguro di godervi le ultime settimane estive.

 

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Capitolo 31
*** Guai ai vinti ***


Ozpin era decisamente fuori allenamento, dopo i vari anni trascorsi ad amministrare Beacon.

 

Se n'era già accorto durante il suo viaggio ad Atlas, quando i Grimm più deboli avevano lasciato il posto a potenti anziani più che ansiosi di schiacciarlo. Durante la Grande guerra non avrebbe avuto problemi a occuparsi di un Goliath di appena duecento anni, mentre neanche una settimana prima un branco di loro l'aveva quasi ucciso... questo DOPO aver recuperato i poteri di Freya, che stava reimparando a maneggiare,

 

Ora doveva arrivare da Amber per prendere i suoi( sperando di non ucciderla nel processo) prima che Cinder Fall tentasse lo stesso. Ma le possibilità di sconfiggere Diarmuid sembravano diminuire di secondo in secondo. Il Lancer era una forza della natura dalla grazia e velocità quasi impareggiabili.

 

Si muoveva come una tempesta e colpiva altrettanto forte, le sue lance mistiche potenziate dalla Polvere che si scontravano col bastone di Oz, avvolto da aloni magici in un crescendo di forza distruttiva cui a volte si aggiungevano tentacoli ed altri arti extra ricchi di armi naturali come artigli o mazze spinose.

 

“ Sei abile, preside, ma lento. Anni di tranquillità hanno reso le tue abilità mollicie.”, commentò il Grimm guerriero durante un momento di pausa, roteando la sua lancia scarlatta mentre Ozpin tentava attentamente alla prossima mossa.

 

La lancia cremisi poteva facilmente tagliare via le sue difese e i suoi incantesimi, e quella dorata lasciargli ferite durature se la sua Aura si fosse rotta. Le appendici extra del guerriero limitavano poi di molto il suo spazio di movimento o riuscivano addirittura a bloccare i suoi incantesimi.

 

“ Oh, al diavolo. Se continuo a pensare così non concluderò niente.”, disse infine gettandosi all'attacco con un'elegante tecnica di scherma seguita da mosse d'arti marziali, che diventarono in breve talmente veloci da lasciare immagini residui finchè avvolgendo il suo bastone con un misto di fuoco e fulmine, Ozpin riuscì a piantare la punta nel suo stomaco, causando una contenuta, ma potente esplosione che scagliò indietro il Lancer.

 

Quest'ultimo, dopo essere atterrato, si ritrovò con un buco nell'addome, straziato a metà mentre gocce di sangue scuro colavano a terra finchè la carne non tornò insieme da sola. Diarmuid si alzò con un'espressione dolorante, ma dalla schiena riuscì a creare altri tentacoli appuntiti e avvolti di energia nera.

 

“ Cos'è tutta questa rabbia, professore? C'è molto più che vedere la tua città distrutta.”, disse con tono fermo prima di riprendere il duello. Ozpin si mosse stavolta con più confidenza, restando fermo mentre la sua arma si muoveva a incredibile velocità rilasciando aloni di energia elementale attorno col risultato di danneggiare ulteriormente gli edifici vicini.

 

Fu molto vicino a concludere lo scontro mirando una lancia di ghiaccio all'occhio di Diarmuid, che però riuscì a coprirsi l'intera faccia con una maschera d'osso, venendo sperito indietro di qualche metro.

 

L'attacco successivo fu un fendente avvolto da un alone cremisi. A salvare Oz furono alcuni rampicanti di roccia ardente che si avvolsero intorno a Diarmuid. Poco distante apparvero Vlad e Sienna in assetto da combattimento. La donna teneva avvolta al braccio una lunga catena che terminava con quella che sembrava la punta di una freccia infusa di Polvere.

 

“ Scusa se ci abbiamo messo tanto, Oz, rimedieremo subito.”, domandò il fauno prendendo la sua lancia a due mani mentre Sienna fece illuminare la punta della sua arma con una potente luce sulfurea prima di lanciarla contro Diarmuid, che schivò facilmente, evitando un'esplosione che l'avrebbe danneggiato non poco.

 

L'arma dorata del Lancer fu quindi ricoperta da una potente Aura che tagliò i pilastri che gli furono subito mandati contro dal generale di Menagerie, saltando poi da una direzione all'altra solo per essere preso da un fulmine creato da Ozpin, che gli penetrò fin nella pelle bruciando anche alcuni capelli.

 

Sienna non si fece scappare l'occasione per avvolgergli una gamba con la catena, ma la mossa le si rivolse contro quando Diarmuid le lanciò contro l'altra lancia, obbligandola a una capovolta per schivare.

 

Ozpin e Vlad quindi si avventarono sul Fianna, che si ritrovò in uno strettissimo corpo a corpo che gli rese difficile usare persino i suoi arti extra per parare. Forse avrebbe potuto subire la sua tanto agognata sconfitta.

 

Alla fine però il Lancer trovò con sua grande disdetta una via per vincere, attraverso un buco nella guardia di Ozpin. La sua lancia dorata fu avvolta da un fitto alone di pura tenebra e si infilò in quel piccolo spazio, proprio sotto il bastone del preside.

 

 

Ozpin fu certo che sarebbe finita, quando vide qualcosa dietro Diarmuid: una potente luce argentea che si faceva sempre più grande e potente, fino ad avvolgerli tutti. Quando finalmente il trio tornò a vedere, Diarmuid era ridotto in una statua dall'espressione dolorante.

 

 

“ Ruby... ce l'ha fatta.”, mormorò Vlad, capendo cos'era successo. Era quasi spaventato da quel potere, così come lo stesso Ozpin, che l'aveva reclutata per il potere che avrebbe dovuto manifestare. Non si aspettava che la mietitrice incontrata meno di un anno prima. sarebbe potuta crescere così in fretta.

 

*****

“ Penoso.”, disse Sun disgustato parando l'ennesimo fendente di Adam, che si ritrovò poi il bastone dell'assassino sulla gola, spedendolo contro un muro prima di creare altre copie per concludere in fretta e raggiungere i compagni.

 

“ Non... è ancora finita.”, disse Adam rialzandosi e riprendendo la sua katana rosso sangue a due mani.

 

“ Oh, ma svegliati, cazzone di un samurai- gli gridò l'assassino- è finita per te. Non ho intenzione di lasciarti uscire vivo da qui, e Blake si assicurerà che tutti i danni che hai fatto per la causa della nostra specie vengano riparati.”.

 

“ E cosa cambierà? L'unico modo per garantire un futuro ai fauni è distruggere tutti gli umani. Prima loro e poi i Grimm. Se possiamo controllarli, ucciderli tutti non sarà impossibile.”, disse lo spadacccino con tono maniacale. Sotto la maschera Sun inarcò un sopracciglio, stufo di tanta stupidità.

 

“ Non ho mai provato piacere, personalmente, nell'uccidere qualcuno. Credo che questa sarà la prima volta in cui sarò veramente soddisfatto di eliminare una piattola dalla faccia del pianeta. Sì felice che prima o poi toccherà anche a Salem.”, disse Sun caricando un tagliente fiotto d'Aura lungo il suo bastone. Adam rispose facendo nuovamente esplodere la sua, o almeno quanto ne rimaneva, in un forte alone rosso che concentrò sulla sua katana. Difficilmente sarebbe resistita alla lama di energia concentrata creata dall'avversario, ma avrebbe comunque fatto in modo di portarlo con lui.

 

“ Posso darti una mano?”, disse una voce amichevole proprio mentre stava per sferrare il colpo, sussurrando nella sua testa e sembrando accarezzare quanto rimaneva della sua Aura.

 

“ Chi sei? E di che genere di mano parli?”, domandò il fauno, sospettoso della strana voce mentre si rialzava guardando con rabbia i movimenti di Sun, i suoi nunchaku avvolti da un potente alone dorato che l'avrebbe tagliato in due.

 

“ Ti dirò il mio nome se sopravvivi, ragazzo. Col potere che sto per darti. Che ne dici, vuoi la tua vendetta su Blake e gli umani?”, chiese tentatrice quella misteriosa voce, riempiendo la mente di Adam con immagini di vendetta e gloria.

 

“ SI! Dammi pure questo potere!”, esclamò il fauno venendo avvolto da un nuovo alone rosso che crebbe all'inverosimile sotto gli occhi sconvolti dell'assassino, che cercò di rilasciare il suo attacco prima che fosse troppo tardi.

 

Invece si ritrovò respinto all'indietro dall'improvvisa onda d'urto. Rialzandosi e sputando una boccata di sangue vide il suo avversario avvolto da potenti aloni rossi, le sue corne sembravano più appuntite e la katana ancora più lunga.

 

“ Merda.”, disse semplicemente Sun rafforzando la presa sul suo bastone e saltando di lato per evitare alcune pallottole che sembrarono esplodere sul pavimento.

 

“ Ora non fai più tanto il duro, piccola scimmietta.”, sghignazzò il fauno toro con un tono più inquietante che mai.

 

La situazione si era ribaltata troppo in fretta, come dimostrò il successivo attacco di Adam. Con un solo fendente di Aura cremisi, l'intero campus sembrò venire dilaniato.

 

Lo scontro riprese con una violenza senza pari. Qualsiasi tecnica da parte di Adam era stata abbandonata in favore della pura brutalità. Non c'era modo di prevederla, l'unico vantaggio del fauno scimmia era la scarsissima attenzione alla difesa.

 

“ Eh, eh... non so cosa ti sia successo, ma fai sempre gli stessi errori.”, ridacchiò l'assassino temendo che sarebbe stata la sua ultima risata, schivando con non poca difficoltà un nuovo fendente di energia cremisi prima di rispondere con un calcio diretto alla sua tempia. Con la quantità di Aura che circolava nel piede di Sun, quasi chiunque sarebbe dovuto almeno barcollare, ma Adam restò immobile.

 

“ Patetico.”, ghighò lo spadaccino preparandosi a un nuovo attacco.

 

Sun ringhiò i denti e sfoderò i suoi nunchaku avvolgendoli di energia mentre li roteava abilmente, creando un'ondata dopo l'altra che diresse contro il suo nemico posseduto. Posseduto, sì, non c'era altra soluzione per quel potere improvviso.

 

Fendenti di energia dorata mancarono di pochi centimetri Adam, che avanzava muovendosi di pochissimo, i suoi sensi affinati in un modo che non credeva possibile. Fin troppo coscienzioso di testare il suo potere, ne prese uno con la fronte senza ricevere alcun danno.

 

Si mise a ridere a squarciagola, nuovamente avvolto da vortici cremisi dalla forza devastante.

 

Digrignando i denti, Sun non potè pensare ad altro che tentare nuovamente un corpo a corpo. Mosse con estrema finezza le proprie armi sull'avversario. Adam rispose con brutalità mescolando fendenti e pugni con spari che sembravano esplodere come granate, finchè Sun non riuscì ad avvicinarsi e avvolgere la lama tra i suoi nunchaku, bloccandolo per poi menargli un fortissimo calcio alla nuca.

 

“ Come ho detto , fai sempre gli stessi errori. Troppo confidente e violento.”, disse caricando nuovamente Aura nel suo bastone per un fendente che fu facilmente bloccato, prima di ricevere un calcio nello stomaco. L'impatto fu sufficiente a spaccare il suolo.

 

“ Sta zitto, traditore.”, disse Adam alzando la spada e ricominciando un rapidissimo duello non appena Sun si fu rialzato con difficoltà, katana contro bastone che proseguì in un crescendo di destrezza mentre scintille volavano tutte attorno. Sun continuò a muoversi sebbene la sua Aura fosse ormai agli sgoccioli, le uniche cose che vedeva erano le proprie armi e quelle di Adam.

 

Alla fine, il misterioso potere del fauno toro ebbe la meglio. Un pugno alimentato dalla sua semblance, mirato al petto, distrusse l'Aura di Sun scagliandolo contro l'atrio, da cui non riuscì più a muoversi per quando era stato l'urto. Sentiva anche un paio di costole rotte. Ma peggio del dolore fisico, fu il dover osservare la faccia tronfia di Adam mentre si avvicinava, alzando la spada per finire il lavoro.

 

“ Scusami, Blake. Avrei voluto durasse di più. Mi è piaciuto stare accanto a te, anche se per poco.”, disse il fauno scimmia preparandosi a ricevere il colpo fatale che avrebbe concluso la sua breve vita di assassino.

 

 

Pensò che fosse davvero arrivata la sua fine. Rivolse un ultimo pensiero ai suoi compagni Assassini ea Blake, stringendo i denti in attesa del colpo fatale quando una un lampo abbagliante color argento.

 

“ NOOOOOO!”, gridò Adam mentre la sua pelle sembrò bruciare e pietrificarsi. Sun guardò con una certa soddisfazione l' abbagliante spettacolo prima di perdere conoscenza. Pochi minuti dopo, due mani ammantate di nero presero il ragazzo svenuto per portarlo in un luogo sicuro.

 

*****

 

I cieli di Beacon erano diventati teatro di uno degli scontri più spettacolari e distruttivi di quella battaglia. Ben due draghi, uno nero come la notte e l'altro azzurro scintillante come il più grande degli zaffiri, avevano combattuto per quasi un'ora tra morsi e artigliate.

 

L'avatar di Siegfried aveva dalla sua il vantaggio di quattro arti e fiamme potenziate dalla Polvere per una maggiore versalità, ma la viverna era estremamente agile e le sue potenti fiamme nere non erano meno potenti, risultando in contrasti che illuminavano Beacon a giorno.

 

Per l'ennesima volta le stelle furono oscurate da un'intensa esplosione causata dai soffi di entrambi i contendenti, che ritornarono a un confronto fisico tra morsi e artigliate dirette ai propri punti vitali finchè non si allontanarono l'uno dall'altro per studiarsi.

 

Siegfried avrebbe vinto, lo sapeva. Ma andando a quel ritmo il duello avrebbe causato danni collaterali enormi.

 

 

Gli restava una sola chance per finire in tempo. Non era un'opzione così terribile per lui, ma il dopo sarebbe stato comunque piuttosto sgradevole.

 

L'avatar draconico cominciò a restringersi attorno a Siegfried, il muso divenendo più simile a una maschera e gli arti più umanoidi finchè non avvolsero il Cacciatore come una seconda pelle, sebbene le ali fossero ancora presenti e scintillanti come piccoli fari.

 

La viverna guardò con immenso odio la fastidiosa luce azzurra del suo nemico e prese un largo respiro prima di soffiargli contro un immenso vortice di fiamme nere. Siegfried, intento a controllare a dovere la nuova forma che aveva assunto, lasciò che il fuoco lo avvolgesse prima di prendere tutte e tre le spade con le mani e la coda, assumendo una posizione simile a una croce ignorando il dolore che traspirava sotto l'Aura.

 

“ PER BEACON!”, ruggì muovendosi a velocità inarrestabile contro la viverna, ogni lama che lasciava una scia cianotica visibile da chiunque mentre il mostro dovette interrompere il proprio attacco in preda al dolore, svenendo a mezz'aria mentre il suo assassino atterrava a fatica sul tetto di un edificio.

 

 

L'ultima cosa che Siegfried vide prima di svenire dallo sforzo fu un'abbagliante luce d'argento.

*****

 

 

 

Jeanne e Atlanta avevano finalmente trovato il loro obbiettivo, un piccolo negozio difeso da golem di cui si erano facilmente disfatte mentre la battaglia attorno a loro diventava sempre più incandescente.

 

Le due donne entrarono dalla porta calpestando quanto rimaneva delle guardie. Gli occhi di Atlanta scrutarono nell'oscurità, attivando la loro visione a raggi x fino ad arrivare nel magazzino. Lì vide tre figure, di cui un paio simili alle creature da loro appena distrutte sebbene molto più potenti. Meno di un istante dopo, il pugno guantato della leonessa sfondò la porta per rivelare Avicenbron scortato da altri due golem, i cui cristalli di Polvere scintillavano in maniera inquietante.

 

“ Ciao, Avicenbron. Spiacente di rivederci in queste circostanze.”, disse la paladina vedendo il loro obbiettivo sedere e bere a profusione, sebbene l'alcool non avesse ormai più effetti su di lui. Era difficile credere fosse il più grande artefice della sua era. Uno dei suoi costrutti fece per muoversi contro le Caccatrici appena arrivate, ma un gesto lo fermò.

 

“ Per favore, rendici il lavoro facile e lascia che Vale sia libera dall'abominio che tu hai creato.”, disse Atlanta, ferma ma gentile. L'uomo sospirò, prima di scoppiare in una strana malinconica risata rivolgendosi alla fauna, lieta di non dover vedere il suo viso.

 

“ Se non ricordo male l'ultima volta non eravamo esattamente amici, ma non di meno sono grato che siate venute. In questa triste occasione Forza, fate il vostro dovere e LIBERATEMI DA QUESTO SUPPLIZIO UNA VOLTA PER TUTTE!”, richiese disperato l'alchimista stringendo le unghie nelle mani pallide come ossa.

 

“ Con piacere.”, affermò Jeanne chiudendo le dita sulla propria lancia. Le guardie del corpo di Avicenbron si mossero per difendere il loro creatore, gettando pugni elementali sulla donna, che formò una barriera d'Aura attorno a sé prima che Atlanta lanciasse due frecce esplosive nelle loro teste. Approfittando delle piccole conflagrazioni che li ridussero in frantumi, Jeanne fece un ultimo scatto verso il Caster, avvolgendo la propria arma tra le fiamme per tagliarlo in due con un rapidissimo affondo.

 

“ Grazie.”, disse semplicemente il Caster, mentre fiamme bianche lo ricoprivano.

 

Entrambe le parti di Avicenbron andarono a fuoco sotto gli occhi di Jeanne e Atlanta, che ricevettero una chiamata.

 

Linee color nuvola incrinarono la sua pelle rocciosa, che cominciò a sgretolarsi sotto il sollievo dei soldati. Gli altri golem in giro per il regno fecero la stessa fine e quando Jeanne e Atlanta uscirono dal negozio, furono avvolte da un'immensa luce bianca.

 

 

*****

 

 

“ Ah, questa è davvero la battaglia della mia vita.”, disse estasiato Port schivando un'altra raffica di frecce che esploserono dietro di lui mentre rispondeva al fuoco del Grimm che stava fronteggiando assieme a James e Qrow.

 

Lo scontro con Archer era già cominciato da diversi minuti, durante i quali questi aveva dimostrato la sua superiorità in abilità fisiche e in forza distruttiva contro i tre Cacciatori.

 

L'unico modo che avevano per ribattere era un gioco di squadra cui neanche Archer era abituato, muovendosi per circondarlo senza via di fuga e colpendo in fretta col massimo della forza.

 

James sparava raggi laser a raffica dal suo braccio bionico, Qrow circondava il campo di battaglia nella sua forma di corvo come una cometa fiammeggiante potenziata dalla Polvere e Port continuava a lanciare potenti slash di Aura con la sua fidata ascia.

 

 

“ A dir poco impressionante, signori.”, commentò ammirato il guerriero oscuro creando un nuovo arco, dopo che il precedente venne distrutto dallo stesso Port, con cui ricomincio a lanciare frecce a raffica verso il Cacciatore più anziano, venendo fortunatamente salvato da James con una barriera d'energia posta sul gomito, cui seguì l'ennesima mitragliata di laser, ricoprendo Archer con svariate bruciature su tutto il corpo, sebbene non mortali.

 

 

“ James, pensi che il tuo laser a piena potenza possa finirlo una volta per tutte?”, domandò Port tanto stupito quando sollevato dalla scoperta. Il suddetto osservò il proprio braccio e il cannone posto alla sua fine.

 

“ Se non funzionasse, non so cosa lo farà.”, rispose ripensando alla volta in cui ne aveva testato la potenza contro gli incantesimi di Freya. Sebbene non avesse vinto, era stato comunque il più vicino a contrastarli completamente dopo Medea. Forse sarebbe bastato a sopraffare anche le abilità prive di logica del loro avversario.

 

“ Intanto ti daremo un'occasione. Tu approfittane appena comparirà.”, affermò Qrow trasformando Harbinger nella sua forma di falce. Corse verso Archer supportato dai colpi a distanza dei due compagni, cominciando un rapido corpo a corpo in cui alternava fendenti e pugni da entrambe le direzioni nel tentativo di bloccare Archer in un unico punto.

 

L'altro guerriero rispose con infinita destrezza usando la sua coppia preferita di spade, cozzando più volte contro Harbinger fin quando l'intervento di Port, che usava pesanti colpi più che adatti al suo peso, lo costrinsero a sostituirle col lanciafiamme di Obbleck. Un vortice di fiamme rapidamente si formò per allontanare i due Cacciatori, che però non demorsero. Qrow attivò la Polvere congelante del suo mantello e trasformandosi nuovamente in corvo volò dritto oltre la guardia di Archer scatenando un'altro scoppio di gelida energia .

 

Archer gridò dal dolore nel sentire il freddo entrare nelle ossa, ma ciònonostante non venne congelato e mantenne il proprio posto prima di afferrare Qrow per lanciarlo via. Il tempo che il mietitore prese fu comunque sufficiente ad Ironwood per prendere la mira. Puntando l'obbiettivo dritto sul cuore di Archer, caricò un largo fiotto di energia nel braccio, rilasciandolo come un potentissimo laser che distrusse anche il terreno dirigendosi sull'obbiettivo. Che però non sembrò particolarmente preoccupato.

 

“ Ro Aias!”, esclamò il guerriero e davanti a lui si formò una barriera formata da sette petali neri. Il raggio vi impattò contro, facendo tremare l'aria mentre l'energia azzurra si scaricava sui sette petali creando varie crepe, ma svanì riuscendo unicamente a causare qualche crepa a quella strana protezione.

 

“ Cosa?”, disse sconvolto James vedendo il Grimm praticamente indenne prima di far sparire lo scudo per riprendere il suo arco, preparando una lunga freccia.

 

“ Impressionante, se posso permettermi. Anche se Ro Aias era indebolito e particolarmente sensibile alla Polvere, danneggiarlo così non è roba da poco.”, disse impressionato Archer scagliando il proiettile contro James, che fu fortunatamente spinto di lato da Qrow, salvandolo da una poderosa esplosione. Port tentò di approfittare dell'occasione prendendolo alle spalle. L'ascia si schiantò contro l'Aura di Archer senza però distruggerla, scaraventandolo via e obbligandolo a sparare il proiettile contro Port, che riuscì però a schivare all'ultimo prima di sparare varie palle di fuoco per non lasciargli respiro.

 

Archer creò dunque una bomba e gliela lanciò contro in una nuova deflagrazione che lo spedì contro la vetrata di un negozio, prima di materializzare una copia di Harbringer, che si ritrovò però bloccata dall'originale in uno scontro di scintille.

 

“ Vattene... abbiamo già abbastanza a cui pensare.”, ringhiò Qrow unendo le loro armi apparentemente identiche in un vortice di fendenti sempre più violento da cui guadagnò un taglio al fianco, non senza però disarmare l'avversario e dargli un potente pugno, senza però un vero effetto.

 

“ Non sai quanto vorrei farlo, ma non nessuna scelta in questo momento. O voi riuscite a uccidermi o io dovrò uccidere voi.”, disse empio il servant, stringendo i denti all'essere ancora una volta impotente e alla mercè di un dio senza nessuna cura dell'umanità. Port prese quelle parole alla lettera e avvolse la sua ascia con un potente alone rosso, ultimo rimasuglio dell'energia che gli rimaneva.

 

Con uno scatto incredibile si portò a poca distanza da Archer, che riuscì appena a vederlo per una volta prima di schivare con una capriola e creare una lancia rossa con cui iniziò un duello a velocità supersonica. Port sembrava essere tornato nel pieno della gioventù mentre schivava e contrattaccava i colpi di quell'antica arma. Sotto gli occhi di Qrow e James, il duello andò avanti per quelle che sembravano ore in un crescente di destrezza e forza fino all'ultimo atto.

 

Quando Archer provò un rapido affondo con la sua lancia, Port scartò di lato e lanciò un urlo disumano, accompagnandolo con un affondo che beneficiò non poco dalla rotazione. La lama, sempre avvolta da un'incredibile luce scarlatta, tranciò il braccio di Archer e affondò come burro nel suo fianco, facendo sgorgare larghi fiotti di sangue nero, col risultato che persino quel potentissimo Grimm dovette urlare facendo anche cadere la sua lancia.

 

 

“ Anf, anf...”, ansimò il vecchio Cacciatore, fortificando la sua presa sul manico dell'ascia affinchè il nemico non potesse liberarsi. Questi si dimenò per qualche secondo prima di far scattare gli occhi verso Port, ansimando a propria volta.

 

“ Dovevi mirare alla testa.”, disse il servant, materializzando una spada nella mano libera, che trapassò con grande rapidità il torace del Cacciatore. La lama era dorata con decorazioni color del cielo ed emanava un alone di benevolenza che contrastava con l'Aura nera del suo creatore.

 

Era Caliburn, la spada che re Artù estrasse dalla roccia per ottenere il proprio titolo. Colui che aveva ferito così un Counter Guardian non meritava di cadere per niente di meno. Ma anche mentre Port sentiva la morte cominciare ad avvicinarsi e il sangue colare, sorrise.

 

“ No, quello è il loro lavoro.”, disse sardonico, cadendo in ginocchio con Caliburn ancora nello stomaco.

 

“ Cosa?”, domandò il guerriero prima di sentire pesanti passi avvicinarsi pesantemente. Voltandosi vide Ironwood correre verso di lui, il suo braccio robotico illuminato da un misto di Aura e Polvere. Sapendo di non poterlo schivare, evocò nuovamente Ro Aias, su cui il pugno di James si abbatté con una forza micidiale .

 

“ Dai, cadi una buona volta.”, pronunciò il generale dando spinte sempre più forti di Aura attraverso il proprio pugno meccanico, spinto da un piccolo reattore nel gomito.


“ Tutto qui? Non può rompere il mio scudo, anche se apprezzo la tua tenacia.”, disse confidente il servant mettendo più energia nella propria protezione prima di preparare il suo contrattacco.


“ Non deve romperlo, deve solo spingerti via!”, contrabbattè James bruciando la propria Aura al massimo per poi rilasciarla tutta in un unico impulso.

 

Il braccio dell'uomo fu espulso da una potente pressione, sollevando finalmente i piedi da Archer dal terreno ed esplodendo poi con un onda d'urto che lo spinse ulteriormente indietro, dove Qrow lo aspettava con Harbinger sguainata nella sua forma di falce.

 

Ci fu un fendente, poi un'altro e poi altri dieci, cinquanta e ancora prima che Archer potesse capire cosa stesse succedendo venne ridotto in una manciata di frammenti che svanirono.

 

Qrow aveva voluto assicurarsi di una cosa: che il suo avversario morisse e stesse morto e fu con gioia che vide braccia e gambe dell'ormai caduto avversario sparire per sempre. Quindi si diresse verso James.


“ Stai bene, Jimmy?”, disse il mietitore porgendo una mano all'amico.

 

“ Non mi sento così male da quando ho perso braccio e gamba, ma non sono la priorità qui.”, disse questi rialzandosi a fatica. L'altro in quel momento si ricordò di cos'era successo pochi secondi fa, sfuggitogli per l'adrenalina del momento.

 

“ Cazzo, Port!”, esclamò Qrow ricordandosi di chi aveva donato loro la vittoria e corse da lui a rotta di collo insieme a James, rischiando pure di inciampare.

 

“ C- ce l'avete fatta. Siete... stati grandi.”, disse il vecchio Cacciatore tentando di alzarsi prima di tossire sangue.


“ Forza, Port, non osare morire ora che è finita. Dovranno darti fior di medaglie per quanto hai fatto oggi.”, gli disse Qrow prendendolo per le spalle. Notò lo sguardo dell'uomo: era fiero, dannatamente fiero.

 

“ E tu non osare lasciare che qualche medicastro mi tolga l'opportunità di morire così. Come un vero Cacciatore che ha appena sgominato un nemico del proprio regno.”, ribattè Port tossendo un'altra boccata di sangue.

 

“ Stai scherzando? Devi annoiare almeno altre venti generazioni di nuovi Cacciatori prima di poter pensare al ritiro.”, insistette Qrow strappando un pezzo della propria felpa per fermare il sangue.

 

“ E io- ansimò l'uomo, sempre più pallido- se non mi lasci morire qui, troverò qualsiasi mezzo per annullare la tua licenza di Cacciatore... Dovrai far parte di ognuna di quelle venti generazioni.”.

 

Nel frattempo James aveva messo mano al suo scroll, sperando di chiamare dei rinforzi.

 

“ Pronto? Portate un'ambulanza alla mia posizione... PRONTO?!”, continuò a chiedere, ma tutti i mezzi di soccorso erano già impegnati nelle altre zone della città a soccorrere i soldati feriti e gli altri Cacciatori che avevano portato a termine i rispettivi combattimenti.

 

“ James, Qrow... io appartengo al passato. Nella prima linea di questa nuova guerra non ci sarà posto per me. Posso solo confidare nella nuova generazione e in voi. Lasciatemi riposare... una... buona... volta”, insistette il professore prima di cadere a terra. Qrow corse a prendergli il polso, sentendo il battito farsi sempre più debole. Provò a passarsi un po' della sua Aura, in un grande bagliore di energia scarlatta, ma fu inutile.

 

Port fece appena a guardarlo negli occhi, ripetendo silenziosamente la richiesta di prima. Sotto lo sguardo disperato di James, Qrow non potè fare a meno che lasciare andare il suo insegnante e guardarlo silenziosamente spegnersi.

 

I due uomini alzarono uno sguardo il cielo, restando in silenzio per commemorare la gloriosa caduta del vecchio insegnante. Sarebbero potuti restare lì a custodire il corpo del compagno fino alla fine della battaglia, se non fossero stati interrotti da un'immane esplosione argentea che sembrò avvolgere l'intera città.

 

“ Cosa.... Qrow, quello era...?”, domandò James tremante. Il mietitore strinse i pugni, fiero dai risultati dell'apprendista quanto terrorizzato da cosa le sarebbe potuto succedere.

 

“ Sì, il potere di Ruby. Diamine... neanche Summer è mai riuscito a fare qualcosa del genere. Fin dove si è spinta?”, disse prima di correre nella direzione da cui era cominciata quella manifestazione di potere.

 

*****

 

Quando Iskandar e Lancelot riottennero la capacità di vedere, si trovarono in uno sterminato deserto, solo la luna a illuminarli. Per un istante Iskandar pensò che Gilgamesh li avesse teletrasportati in qualche modo a Vacuo, prima di riconoscere l'aria di quel luogo tanto familiare.

 

“ Ah, casa, dolce casa, mi è mancata. Non so come ci avete portato qui, ma lo considero il più grande degli onori.”, disse l'uomo con un profondo inchino davanti al trono che stava davanti a loro, un ammasso di reliquie sopra il quale si trovava Gilgamesh, seduto come negli antichi tempi in cui dispersava legge.

 

“ Il Mio Gate non contiene più molti dei Miei più cari tesori al momento, ma qualcosa di utile è ancora a Mia disposizione e ho voluto avvantaggiarvi con uno scenario familiare. Pronti alla battaglia, difensori di Remnant?”, domandò Gilgamesh circondandosi con vari portali mentre Lancelot e Iskandar evocavano le rispettive armature, lanciandosi in un istante all'attacco, cominciando un rapidissimo corpo a corpo dove il sovrano di Uruk dovette piegarsi per evitare e contrattaccare allo stesso tempo.

 

I due schivarono ripetutamente una coppia di asce raccolte in tempi antichissimi prima che un portale si aprisse dietro la sua testa di Iskandar. La flamberga che ne uscì fu però afferrata da Lancelot, che la volteggiò un paio di volte rilasciando aloni di gelo nell'aria prima di fiondarsi nuovamente sul Grimm ibrido con la sua stessa arma.

 

Per fortuna Iskandar aveva ottenuto la semblance di Jaune prima di cominciare la battaglia. Sebbene non avrebbe mai potuto funzionare all'infinito( anche con l'armatura che stabilizzava i suoi poteri, creata di recente da Medea per permettergli di usare più semblance allo stesso tempo), avrebbe almeno potuto diminuire lo scarto di potenza col sovrano di Uruk e combattere più a lungo.

 

Gilgamesh creò portali tutto attorno a sé, cominciando a sparare a raffica quanto aveva nel proprio Gate mentre i due guerrieri schivavano come potevano o afferravano quei letali proiettili per rimandarli indietro cercando l'occasione per un vero contrattacco.

 

Finalmente Iskandar riuscì a fare un lungo banzo calando sull'avversario per colpirlo con un'alabarda infusa di Polvere di tuono che scagliò saette in ogni direzione mentre Gilgamesh, con un'espressione estasiata, schivò di poco prima di tentare un calcio avvolto di energia nera che distrusse alcune dune. Lancelot si lanciò verso il compagno, muovendosi nuovamente insieme a lui con estrema agilità mentre Gilgamesh dovette formare i suoi Gate con più accortezza che mai sparando colpi ben mirati.

 

Mentre Iskandar guadagnava tempo, Lancelot corse alle spalle di Gilgamesh, caricando un fiotto di energia lungo la propria arma che divenne un potentissimo laser. Il raggio d'energia attraversò la sabbia venendo circondato da due alte file della sostanza fino a impattare sulla schiena del loro potentissimo avversario, creando vari altri raggi di luce che si rifletterono per buona parte della zona mentre la spada di Iskandar calò sullo stesso obbiettivo creando un'esplosione di fiamme e Polvere che abbagliò entrambi i Cacciatori.

 

“ Troppo facile...”, commentò Iskandar, conscio che il Re degli eroi non sarebbe mai stato sconfitto tanto facilmente. Evocò un mitragliatore nella mano libera, acuendo i suoi sensi per trovare il loro avversario. Lancelot si liberò intanto della sua semblance per fare lo stesso, intento a non farsi prendere di sorpresa.

 

Il primo attacco venne dall'alto sotto forma di una lancia che abbattendosi sulla sabbia,creò un largo cratere mentre il cavaliere saltò via appena un istante prima del terribile impatto.

 

 

 

“ Sapevo non sarebbe bastato.”, disse malinconico Lancillotto riattivando la loro semblance mentre anche l'Aura amplificatrice di Iskandar lo avvolse, permettendogli di creare potente spallacci con spuntoni avvolti da scariche elettriche incredibilmente potenti per poi scagliarsi all'attacco.

 

Lo scontro tra i due guerrieri fu quasi impercettibile persino agli occhi di Iskandar, la cui concentrazione fu quasi totalmente usata nell'alimentare la forza del partner, che combinava i fendenti di Arondlight potenziati dai suoi glifi di Polvere con forti calci che sembravano mettere a dura prova anche Gilgamesh, che fu costretto di malavoglia a sostituire i suoi guanti con lunghi artigli forgiati dalla propria carne che bloccarono le gambe dell'uomo prima che un fulmine lo spinse indietro provocando anche non poche bruciature.

 

“ Urghh, il tuo potere continua a crescere, Berserk. Mi chiedo fin dove puoi spingerti.”, commentò impressionato il servant scrocchiando il collo mentre dalla sua schiena apparvero enormi ali da coleottero. Queste si agitarono con estrema velocità. Iskandar non perse tempo ad aiutare il proprio partner, partendo a velocità estrema potenziata da più di una delle semblance che aveva.

 

Avvolto da aloni multicolori e neri, i tre guerrieri si scontrarono in un enorme esplosione di potere che creò una tempesta di sabbia mentre Lancelot e Iskandar, facendo nuovamente perno sulla loro coordinazione, bersagliavano Gilgamesh con un misto infinito di proiettili e fendenti cui il servant rispondeva creando portali dopo l'altro da cui prendeva qualsiasi arma immaginabile. Alla fine anche il prode Lancillotto dovesse arrendersi al suo stesso potere per vincere. Doveva farlo per dare una speranza a Weiss.

 

Il suo elmo si trasformò, mostrando possenti fauci da squalo al posto del suo volto, mentre Arondlight fu avvolta da potenti spire d'energia bluastra in continua crescita. Il fendente che ne conseguì fu devastante, persino contro l'armatura di Gilgamesh, che ri ritrovò a indietreggiare mentre onde d'urto sembravano sconvolgere l'intera zona fino a creare abissi tra la sabbia che furono riempiti da un'incredibile energia oscura.

 

 

 

Iskandar, facendo ricorso ad alcune semblance di velocità, corse verso il luogo dello scontro, guardando due figure nere con striature d'altri colori affrontarsi ad altissima velocità facendo libera mostra delle proprie armi in un crescendo di distruzione.

 

 

“ Grrr...”, ringhiò il cavaliere, avvolto da un alone blu scuro sempre più fitto e potente che contrastò quello dorato e nero di Gilgamesh, i cui fendenti si scontrarono più volte con quelli dell'avversario.

 

“ Lancillotto... ti prego, non perderti nella tua stessa forza. Abbiamo ancora bisogno di te.”, sussurrò Iskandar ancora intento a ricaricare la propria Aura scarlatta mentre Lancelot morse il braccio del nemico, affondando i denti fino a staccarglielo per poi sputarlo via come un qualsiasi pezzo di carne.

 

Gilgamesh urlò di dolore e costretto a fare affidamento alle proprie abilità da Grimm, sostituì il braccio perduto con un mostruoso tentacolo spinoso con cui tentò di attaccare nuovamente Lancillotto, che riuscì ad afferrarlo cominciando una prova di forza.

 

“ Cos'è, servo di Arturia, hai finalmente deciso di lasciarti andare? MostraMi che sai fare allora.”, domandò sardonico il servant spingendo, la sua Aura nera che diventava sempre più forte.

 

“ Non... pronunciare il suo nome!”, esclamò il cavaliere dandogli un potentissimo pugno, che ruppe finalmente la sua corazza nera. Con un ruggito Gilgamesh tornò all'attacco allo stesso tempo di Iskandar, che canalizzò l'Aura in una mazza per creare una potente onda d'urto che destabilizzò il sovrano abbastanza perchè Lancillotto si potesse nuovamente scagliare contro di lui, prendendogli un altro pezzo di armatura riatterrando col suddetto tra le mandibole.

 

A quel punto un pugno di Iskandar lo prese dritto in volto. Sebbene il colpo non fosse stato così forte, Lancillotto si ritrovò comunque a ruzzolare per qualche metro mentre l'armatura spariva.

 

“ Ti sei ripreso?”, domandò il generale.

 

“ Oh, diamine, mi sono fatto fregare di nuovo?”, sbuffò Lancillotto massaggiandosi la parte colpita.

 

“ Sì, ma ti sei comportato molto meglio delle ultime volte.”, rispose Iskandar, ripensando alla prima volta che Lancillotto andò fuori controllo durante la campagna militare. Era anche per quello che lasciò il suo esercito, per non mettere in pericolo altri pur continuando a fare il suo dovere nel piano per salvare Remnant.

 

“ Allora permettimi di darti un'ultima mano se ti fidi ancora di me.”, disse lo spadaccino, prendendo Arondlight e riattivando Knight of Owner, mentre Iskandar faceva lo stesso.

 

“ Sempre.”, disse mentre vortici di Aura si emanavano dalla sua figura corazzata, armonizzandosi con quelli del partner per formare lo stesso drago corazzato che aveva volato sopra i cieli di Beacon, sebbene in foma ridotta. Gilgamesh guardò la creatura con uno sguardo soddisfatto ed aprì un ultimo portale, da cui uscì una spada dall'elsa dorata. Era abbastanza semplice se paragonata a molte delle armi che aveva fatto uscire in precedenza, ma il potere che emanava era semplicemente mostruoso.

 

L'arma emanò una potente luce che si allargò fino a formare uno spadone di Aura solida, mentre Iskandar e Lancillotto canalizzarono quanto potere rimaneva loro nella bocca dell'avatar. Dopo lunghi secondi di attesa, l'adrenalina che pompava da entrambi i lati, questi spararono i rispettivi attacchi con un lungo urlo cui seguì un'esplosione senza pari.

 

Ci vollero diversi minuti prima che fosse possibile vedere il vincitore. Quando la coltre di sabbia creatasi si diradò, Iskandar e Lancillotto erano affondati nel terreno, visibilmente feriti e sanguinanti. Ma quando alzarono lo sguardo, di Gilgamesh era rimasto solo il busto ormai nudo e la testa, in procinto di disintegrarsi.

 

“ I... i Miei più vivi complimenti, vi siete dimostrati all'altezza delle Mie più rosee speranze. Remnant è in buone mani. State attenti però quando quel bastardo tornerà.”, disse l'antico sovrano, grato che quell'odiato servizio fosse finalmente finito.

 

“ G... grazie.”, disse Lancillotto grato e sfinito, cadendo sulla sabbia mentre Iskandar evocava la poca Aura rimastagli per curare le ferite di entrambi.

 

“ Vedremo... di stare al passo con le Vostre aspettative, mio signore.”, disse il generale aiutando infine il compagno a rialzarsi, entrambi con un respiro affannoso. Gliglamesh tossì un'ultima volta e alzò la mano per un'altra richiesta.

 

“ Un ultimo favore, se potete. Aiutate Emerald e Mercury, i ragazzi reclutati da Fall. Non meritano di essere dalla parte sbagliata in quanto sta per avvenire.”, disse il servant prima di sparire in una nuvola di cenere, che circolò attorno ai due Cacciatori trasformandosi nello stesso vortice che li aveva portati lì.

 

La battaglia infuriava ancora, ma sembrava essersi calmata almeno un po'. Iskandar fu sul punto di chiamare i propri luogotenenti per avere notizie, ma furono interrotti da un'intensa luce bianca che sembrò avvolgere l'intera città.

 

“ Ruby...”, dissero i due Cacciatori all'unisono correndo verso l'epicentro dell'esplosione.

 

 

*****

 

 

Il team RWBY aveva mostrato di resistere a quasi tutto negli ultimi mesi, includendo criminali, strani ibridi tra umani e mostri e molto altro. Il quasi in quella situazione si poteva togliere grazie al supporto dei vari soldati e Cacciatori, professionisti o meno, presenti e collegati dalla semblance di Fox o altri telepati per garantire un'ottima intesa, mentre la semblance di Jaune potenziava le loro abilità e permetteva loro di resistere più a lungo mostrando le loro Auree in fortissimi aloni multicolore che si scontravano con l'infinito nero dei Grimm.

 

Non di meno, quell'assalto era sempre più sfiancante, tra orde e orde di mostri neri che sembravano non finire mai mentre pallottole e lame ne sfoltivano appena le linee.

 

 

“ Avanti, non possono esserne rimasti in molti.”, insistette Ruby sparando all'ennesimo Griffon, facendone esplodere la testa in una massa di materia nera e rossa mentre attorno i loro compagni la imitavano o procedevano al corpo a corpo per distruggere qualsiasi mostro che continuasse a uscire dal varco nelle mura.

 

“ L'hai detto dieci minuti fa!”, rispose Weiss creando una barriera di glifi per bloccare altrettanti nemici su cui poi Nora scagliò potenti saette che, alimentate dalla semblance del leader di lei, andarono ben oltre gli obbiettivi iniziali fulminando vari Grimm. Poco lontano Yang, supportata da alcuni soldati, dava pugni potenziati da elementi d'ogni tipo ai vari invasori, la sua figura avvolta da un'alone dorato simile a un piccolo sole mentre continuava la sua carneficina di mostri.

 

 

 

 

“ Zitta e combatti!”, gridò Blake tagliando in due un Creep, prima di notare una strana luce arancione che si muoveva dall'altro lato del campo di battaglia. Facendosi ulteriormente largo a suon di fendenti e spari vide una figura umana vestita con una veste rossa e armata con due sciabole. Era Cinder!

 

Passò immediatamente, tramite la telepatia di Fox, l'informazione al team JNPR e al team CVFY, che non persero tempo ad agire per fermare la responsabile di quell'incubo.

 

“ Prendetela prima che scappi!”, gridò Coco indicando col proprio mitragliatore la Dama folle, che imprecò e schivò una raffica di proiettili potenziati dalla semblance della stilista prima che Yatsuhashi e Velvet si dirigessero su di lei alla massima velocità.

 

Cinder si era divisa da Emerald e Mercury per scappare meglio dalle truppe dei difensori, ma non aveva pensato agli studenti coi sensi più sviluppata e si ritrovò costretta a scappare e contrattaccare. Sparò diverse palle di fuoco, riducendo l'Aura dei suoi avversari, ma non fino al punto di fermarli.

 

Velvet creò una copia dei bracciali di Fox e con un ultimo scatto bloccò la via di Cinder, tempestandola di pugni. Cinder non era però a digiuno di corpo a corpo e bloccò senza troppe difficoltà, avvolgendosi con fiamme ardenti, con l'intento di fare quanto più male possibile alla piccola principessina di Iskandar, che d'altro canto formava un'arma dopo l'altra, da Crescent Rose alle Stormflowers per confonderla in un vortice di mosse, finchè anche Yatsuhashi e Fox non trovarono lo spazio per intervenire.

 

“ Velvet, spostati!”, gridò il possente spadaccino buttandosi su Cinder con l'intento di tagliarla in due. E sebbene lei riuscì a schivarsi, l'onda d'urto fu comunque sufficiente a scaraventarla via nella vera battaglia.

 

' Diamine, contro che razza di mostri mi sono messa?', pensò visibilmente seccata creando le proprie sciabole per poi trasformarle in una lancia con cui fronteggiare il team JNPR, che si mise in cerchio attorno a lei per bloccarla e possibilmente catturarla.

 

Pyrrha, avvolta dall'energia amplificatrice di Jaune, fu la prima ad agire. Lo scontro tra lei e Cinder fu più frenetico di qualsiasi cosa il paladino avesse mai visto, al punto quasi da rilasciare la propria presa sugli altri che aveva avvolto col proprio potere. Le due ragazze si muovevano con incredibile velocità e destrezza cercando di prendere i punti deboli dell'altra.

 

“ Arrenditi e fatti arrestare. Questo non porterà a niente.”, disse la giovane campionessa muovendo la lancia contro le sciabole d'ossidiana manovrate da Cinder, che si muoveva come una scheggia lasciando dietro di sé numerose scintille prima di creare diverse frecce esplosive.

 

“ Mai. Vincerò a ogni costo e prenderò quanto mi spetta.”, ringhiò lei lanciando i proiettili. Ren fortunatamente spinse via Pyrrha Pyrrha per creare poi un vortice non meno potente di acqua e vento con cui spingere via la donna, mentre Nora cercava di prenderla alle spalle. Avvolto dalle scariche elettriche della guerriera, Maghnild sarebbe stato probabilmente abbastanza per uccidere Cinder o almeno ko, ma prima che la punta del maglio potesse abbattersi sulla testa di lei, un Griffon piovve in picchiata su di loro, spingendo i contendenti via per prendere però Cinder tra le sue grinfie, volando nel cielo.

 

“ Scappa pure, vigliacca!”, gridò Nora furiosa dopo aver tentato di sparare qualche colpo, ma la figura del Grimm si confondeva con quella del cielo.

 

“ Abbiamo altro di cui preoccuparci. Cinder è scappata, ma la merda che ci ha lasciato rimane!”, le esclamò Weiss guardando l'orda di Grimm sempre più fitta che stava scendendo dalle mura, una massa di puro nero e bianco che aveva un'unica intenzione. Sterminare chiunque si trovasse in quella città.

 

Alla vista dei primi soldati che caddero sotto i colpi dell'ennesima ondata, Jaune tentò di dare un'ultimo sforzo con la propria semblance per curare gli amici, ma aveva già fatto fin troppo quella notte, e cadde a terra sfinito, venendo preso da Ren prima di toccare terra.

 

“ Jaune, per la miseria, svegliati!”, esclamò il ragazzo cercando di svegliare l'amico, ma anche gli schiaffi che Pyrrha gli diede non bastarono. E senza la sua semblance ad amplificare le loro abilità, quello sarebbe stato l'ultimo assalto, realizzò Ruby.

“ Radunatevi tutti assieme, almeno potremmo dare a quei mostri una degna lotta!', ordinò deciso Souchiro, aggregandosi al suo team. Gli altri team e i soldati a loro più vicini, pur non smettendo di sparare, seguirono l'esempio formando un fronte unito, cercando di mantenere il sangue freddo anche mentre le mura della città crollavano sotto i loro occhi.

 

Vedendo il cemento spaccarsi e cadere, circondata da tutti gli amici e compagni terrorizzati seppur decisi a resistere, Ruby seppe che c'era solo una cosa da fare e abbassò il capo, pensando suo ultimo scontro con Jack.

 

“ Mamma, ovunque tu sia... dammi la forza per difendere i miei amici un'ultima volta, per favore.”, pregò abbracciando il proprio team e pensando intensamente a loro e a tutte le altre persone a Vale che stavano combattendo. Per un istante si sentì in contatto con le loro stesse Auree, immaginando di aggiungerle alla propria prima di rilasciarla in un singolo attacco. Dalle sue palpebre chiuse provenne una forte luce che andò intensificandosi, prima di esplodere con una potenza indescrivibile che continuò a diffondersi senza controllo.

 

Ogni singolo Grimm in città venne avvolto da quella luce, svanendo o venendo pietrificato, mentre gli edifici più danneggiati e vicini crollarono addosso ai combattenti rimasti in zona. La zona da cui si era originato quell'immenso mare bianco, ricoperta dai detriti, restò silenziosa per un tempo indefinito, finchè finalmente un'altra conflagrazione non distrusse il primo strato di rovine, liberando il team RWBY e compagni.

 

“ State bene? Dov'è Ruby”, domandò preoccupata Yang, autrice del colpo, il suo equipaggiamento che mostrava vari circuiti mentre cominciava a cercare tra le macerie. Lentamente gli altri si rialzarono guardando la distruzione a cui avevano appena assistito.

 

“ E' stata?”, domandò spaventata Blake a sua volta. Poco lontano Emil, ricoperto di sangue e graffi, cominciò ad annusare i dintorni, soffermandosi poco dopo su un punto in particolare. Tolse un detrito dopo l'altro, cominciando poi a scavare finchè un braccio, liberato dagli ostacoli, non si fece strada tra la roccia rimanente, precedendo il riemergere di Penny. Era messa ancora peggio del compagno di squadra, soprattutta vista la mancanza del braccio destro. E un particolare riguardo della ferita scioccò tutti ancor più che vederla così.

 

“ Penny, ma cosa ti è successo? Il tuo braccio...”, domandò stupefatta Weiss vedendo sia la mancanza del braccio che il metallo che si vedeva dalla ferita al posto di carne e sangue. La ragazza deglutì. Aveva temuto per quasi un anno quel momento e era avvenuto proprio in concomitanza col più grande attacco di Grimm di tutti i tempi.

 

“ V- vi spiegherò tutto dopo... ma prima dobbiamo portare Ruby in salvo.”, rispose l'ormai rivelata androide tirando fuori la suddetta mietitrice dallo stesso buco da cui lei era uscita pochi secondi prima. Prima che chiunque potesse dire altro, un lungo strillo scosse tutti i presenti, rivelando un Nevermore intento a scendere su di loro in picchiata.

 

Era enorme, rapido e visibilmente infuriato, ma loro avrebbero passato almeno una buona decina di minuti a recuperare l'Aura necessaria anche solo ad attivare un cristallo di Polvere considerando le loro ferite. Yang cercò di attivare nuovamente Gear Celica saprendo che probabilmente sarebbe saltata in aria al primo sparo proprio mentre il loro nuovo avversario si preparava a ricoprirli di piume taglienti come lame. Si sarebbero potuti distruggere a vicenda se un lampo improvviso composto da un'indistinto miscuglio di bianco, blu e e scariche elettriche non si fosse fiondata sul volatile schiantandosi con lui contro un'edificio.

 

“ STATE BENE?!”, gridò Harriet dopo aver distrutto il Grimm, scendendo dall'edificio e raggiungendo i ragazzi mentre la jeep con i propri compagni arrivava, con ogni Ace Ops che scendeva per prestare i primi soccorsi ai coraggiosi apprendisti.

 

I cinque Specialisti erano visibilmente spossati. Avevano guidato dandosi il cambio per tutto il giorno, non escludendo poi i Grimm che avevano incontrato anche prima di arrivare a Beacon. Ognuno di loro si sarebbe venduto l'anima per un sonnellino decente, ma probabilmente avrebbero dovuto rimandare fino all'alba successiva come minimo.

 

“ Voi siete... gli Ace Ops.”, disse Souchiro riconoscendo il gruppo di specialisti. Clover osservò l'indicibile montagna di macerie e le ferite dei giovani Cacciatori, desiderando darsi un pugno per essersi fatto fregare tanto facilmente.

 

“ Già, scusateci per il ritardo. Se non ci fossimo fatti fregare come allocchi per due settimane questo non sarebbe mai successo.”, si scusò Vine, intento a osservare la devastazione tutto attornò.

 

“ Scusarvi? E' grazie a voi se abbiamo potuto evacuare i civili per tempo. Tutta Vale vi deve molto.”, li rassicurò Blake, mentre come il suo partner, Elm restò stupita dall'ormai totale assenza di invasori. Qualsiasi cosa fosse successa con quel lampo, quasi tutti i Grimm sembravano spariti.

 

“ Ora tocca a voi andarvene però. Dobbiamo sbarazzarci dei Grimm rimanenti e poi riportare in superficie chiunque sia rimasto sotto le macerie, e alcuni di voi hanno bisogno di cure. Usate la nostra jeep per portare via la ragazzi svenuta, Penny e chiunque altro ne abbia bisogno.”, ordinò Clover, con cortesia, ma con un'autorità che non ammetteva repliche.

 

“ Noi vorremmo rimanere per recuperare i sopravvissuti, se ce lo permettete.”, affermò Coco, avvicinandosi agli specialisti assieme ai compagni. Il leader del gruppo li guardò. Erano decisamente stanchi e feriti, ma neanche loro potevano trovare tutti i feriti da soli e prestare il dovuto soccorso.

 

“ Siete ragazzi molto coraggiosi. Grazie davvero per aver dato tutto il vostro supporto in questo incubo. Ma ora è tempo che riposiate.”, disse Clover, sinceramente onorato di aver incontrato un esempio così sfolgorante della nuova generazione di Cacciatori.

 

“ Torneremo il prima possibile per prendere anche voi. Resistete fino ad allora.”, disse intanto Yang ai compagni dopo aver messo Ruby sulla jeep.

 

“ Fregatevene e fate del vostro meglio per portarla al sicuro. Ruby potrebbe averci appena salvati tutti.”, rispose loro Nora, dandole una pacca sulla spalla prima di girarsi per guardare i nuovi Grimm in arrivo, imitata dai compagni e dagli Ace Ops che non erano occupati a disotterrare i soldati.

 

Marrow prese il suo amato boomerang e lo divise in due. Dalle estremità delle due nuove lame apparvero dei manici che afferò con non poca destrezza, dando piccoli fendenti di prova a ricordare le lezioni di Lancelot ricevute anni prima.

 

“ Andiamo.”, disse gettandosi contro la nuova orda di Grimm avvolto da un potente alone d'energia che sfiancò l'ultima ondata di quella fatidica notte.

                                                                                                                     *****

* Si alza dalla tomba con un lunghissimo sospiro*

Ah, diamine, sembra passata una vita dallo scorso Agosto. Come potete immaginare, Covid o meno, la vita è abbastanza stringente e questa sessione in particolare è stata un'autentica rottura di marroni. Poi, quando scrivo capitoli così lunghi mettendoci anche un sacco di tempo, mi viene sempre il dubbio sulla qualità, temendo di aver fatto un lavoro raffazzonato in più di un punto. Lascerò a voi il giudizio, fatemi sapere. Il prossimo capitolo si occuperà ovviamente del post battaglia, includendo il funerale dei soldati e Cacciatori caduti, la ripresa dei protagonisti e cosa decidono di fare durante il periodo del timeskip, e ovviamente la reazione di Salem. Assicuro che sarà un lavoro ben più dettagliato di questo.


Inoltre vi consiglio una fic che io , sto scrivendo insieme all'autrice Rose du Vermbrandt sull'account evil65, 'Sangue di Re', adatta ai fan di Berserker e dello splatter in generale. E vi chiederei anche di passare su un'autore di Webnovel, Anone, che scrive benissimo e ha bisogno di un pò più valuta dal sito( tutto legale e gratuito, tranquilli. Webnovel fornisce gratis ciò che gli serve).

A presto e buon 2021

 

 

 

 

 

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Capitolo 32
*** Lascito ***


Sun aprì gli occhi, trovando sopra di sé uno splendido cielo terso decorato da nuvole d'un bianco splendente. Non sentiva dolore stranamente, sebbene ricordasse ancora benissimo la sensazione degli attacchi di Adam. Incerto sul dove fosse si alzò, accorgendosi di indossare una tunica da monaco, più comoda di qualsiasi cosa avesse mai avuto addosso.

 

Era in un bellissimo giardino, ricoperto di erba il cui colore rassomigliava centinaia o più di piccoli smeraldi, con qualche fiore qua e là a variare il tutto. Al centro si trovava uno splendido albero ricco di pere, robusto e folto, alle cui basi un uomo vestito con una sorta di chitone stava meditanto, sebbene il fauno scimmia non riuscì a riconoscerne i lineamenti.

 

“ Ciao, Sun. Sai già chi sono?”, domandò lo sconosciuto. La sua voce era simile a un dolce campanello, ma con una certa austerità che spinse Sun a inchinarsi riverente mentre cercava di guardare meglio il viso dell'uomo e analizzare la sua Aura. Dopo una lunga riflessione quasi sbiancò.

 

“ C- credo di sì, mio signore. E' un onore essere al vostro cospetto.”, disse infine unendo le mani in segno di preghiera, sebbene un altro gesto del dio, se tale era, lo spinse a rimettersi in piedi.

 

“ Riserva le tue preghiere per chi ha appena sacrificato valorosamente la sua vita, figliolo. Abbiamo molto di cui discutere e non molto tempo. Ne ho preso un po' in prestito e non credo avremmo altre occasioni per discutere.”, spiegò nuovamente la figura col suo tono quasi regale. Sun assunse un'espressione più cupa pensando allo scontro che aveva appena avuto.

 

“ Vi riferite ad Adam? Quando ha svelato quel potere ho pensato fosse qualcosa di simile ad Emil, ma ora penso di capire. C'è Lui dietro, vero?”.

 

“ Esatto. Nel corso degli anni Lui ha preso un po' d'Aura da ogni vittima dei Grimm, dividendo il totale tra sé stesso e la sua luogotenente, colei che chiamate Salem. Ormai non manca molto al suo risveglio. Due anni, forse anche meno.”, disse grave l'uomo abbassando il capo. Sun impallidì e si alzò infuriato.

 

“ D- due anni?! Non è abbastanza tempo, nessuno di noi è ancora pronto.”, disse nervoso il fauno, dubbioso che avrebbero avuto comunque avuto quel tempo per prepararsi all'ultima battaglia per il destino del loro mondo.

 

“ Calmati- rispose il suo misterioso interlocutore, con un tono incredibilmente gentile, ma il peso in quella simile parola non aveva nulla da invidiare all'autorità di Hassan- sebbene io non sia certo così sciocco da sottovalutare il pericolo che il capo dei vostri nemici rappresenta, egli è comunque meno minaccioso di quanto voglia farvi credere. Può essere distrutto, anche senza il sacrifico che fu necessario la volta precedente se crescerete abbastanza forti. E il suo piano- a questo punto fece una piccola risata- si è basato sul poter controllare le bestie magiche, ma loro rispondono ad un unico re, che non lascerà facilmente il proprio trono.”.

 

“ Vi riferite... al Grand Beast?”, non potè che chiedere Sun con un timore reverenziale nella voce, avvertendo nella sua mente una sorta di ruggito, talmente fragoroso da non poter che appartenere alla creatura appena nominata.

 

“ Già, ma non parlarne con paura. Egli è il distruttore per eccellenza, non vi è ombra di dubbio. Ma è anche un guardiano, come lo siete voi Cacciatori. Se dovesse risvegliarvi per combattere il vostro nemico, grande sarà il prezzo per il vostro mondo, ma al tempo stesso le vostre future generazioni potranno vivere in pace.”, concluse l'uomo, alzandosi e dirigendosi dal giovane fauno, che ancora una volta non potè che sentirsi microscopico di fronte al suo potere.

 

Ciònonostante rispose al meglio che potè. Il che non era molto, nel proprio pensiero.

 

“ Non dovrà intervenire. Questo è il nostro mondo, fatto da noi per noi, qualsiasi cosa possa dire Salem. Saremo noi a proteggerlo e a vincere questa guerra.”, disse deciso, alzando il volto e sbattendo un pugno al terreno per enfatizzare. Il suo misterioso interlocutore dunque sorrise e uscì dall'ombra, avvicinandosi al giovane fauno.

 

“ E' quello che volevo sentirti dire, Sun Wukong. Ora torna nel mondo della veglia, altri hanno bisogno di sentire il tuo resoconto.”, disse soddisfatto Buddha, posando un dito sulla fronte del ragazzo. Dal suo punto di vista non ci fu neanche una vera transizione dal sogno alla realtà, semplicimente un'istante prima era nel giardino, quello dopo si trovava in un campo medico, con un infermiere a guardarlo.

 

“ Ben svegliato, Sun. Il riposo del guerriero ti ha giovato?”, domandò l'uomo, che Sun riconobbe all'istante. Era Rhezan, il miglior spadaccino degli assassini e uno dei principali candidati al titolo di prossimo Hassan. A volte troppo serio per i gusti del biondo fauno, ma sempre e comunque leale ai principi dell'ordine.

 

“ Credo di... sì, anche se mi sento ancora la testa a pezzi. Siete stati voi a prendermi? “.

 

“ Sì, ci eravamo mescolati ai soccorsi. Ma non abbiamo trovato traccia di Taurus. Forse a lui hanno pensato i Grimm sopravvissuti. In un modo o nell'altro. Anche Cinder Fall è sparita prima che la battaglia finisse, afferrata da un Griffon.”, osservò l'Assassino, preoccupando non poco Sun, che assunse un'espressione di rabbia. Cominciò a spiegare quant'era successo, sogno incluso e i suoi sentimenti furono rapidamente ricambiati dal superiore.

 

“ Non sembra ciò che succede ad Emil.”, commentò infine Rhezan, che una volta aveva dovuto calmare il giovane artista marziale, guadagnando anche una piccola cicatrice nell'impresa. L'idea poi che il vero signore dei Grimm sarebbe potuto tornare prima che fossero pronti a fronteggiarlo era decisamente la peggiore delle notizie.

 

“ Non lo era, c'era qualcosa di molto più oscuro dietro. E proveniente da una causa esterna.”.

 

“ Credi davvero che fosse cosa l'uomo dorato diceva? Francamente ho i miei dubbi.”.

 

“ Lui... la vera ragione di tutti i nostri guai.”, disse Sun dopo una lunga pausa e stavolta fu lo spadaccino a impallidire preoccupato. Nella sua mente stavano passando tutte le informazioni che aveva ricevuto dal proprio maestro riguardo la verità su Remnant e i loro nemici, creando poi possibili scenari basati su quanto Sun aveva appena detto.

 

“ Sun, dimmi che stai scherzando. Non manca molto prima del suo risveglio, ma non può aver già cominciato a muoversi.”.

 

“ Prova a dirmi che non ha senso. Adam è un formidabile guerriero nonostante le sue ultime sconfitte, e ha vissuto nell'odio per tutta la vita. Potrebbe essere una sorta di tramite per lui.”.

 

Rhezhan sospirò. Non era la persona giusta a comprendere tutti quei problemi metafisici.

 

“ No, ne ha fin troppo. Adesso devo andare per discutere col boss, ma intanto ho una buona notizia. Qrow Branwen ha deciso di unirsi a noi.”.

 

*****

 

Nel frattempo James stava dettando un messaggio a Clover e Marrow da portare al concilio di Atlas.

 

“ … per concludere discuterò coi generali Drakul e Scarlatina il miglior corso da prendere in caso di successivi attacchi. Riferite alle truppe rimaste in patria che mi aspetto la loro piena collaborazione più che mai con altri Cacciatori e con le truppe dei sovrammenzionati ufficiali. Io partirò insieme alla vicepreside Glynda Goodwitch per trovare altre tracce dei responsabili. I professori dirigeranno l'accademia in mia assenza. Cordialmente vostro, James Ironwood.”, concluse finalmente l'uomo mollando il capo sul suo cuscino. Non aveva ancora rimpiazzato la protesi distrutta nel suo ultimo scontro, quindi era ancora privo di un braccio e portava diversi nuovi graffi sul petto, sebbene le ferite più gravi fossero ormai in procinto di guarire. Lo sguardo sul suo volto era stanco, ma ottimista nonostante tutto.

 

“ Generale, pensa ci sarà una guerra?”, domandò Marrow una volta che Clover ebbe finito di leggere ad alta voce l'intero messaggio. Il leader degli Ace Ops pensò che quella fosse una domanda troppo diretta, ma onestamente era altrettanto tentato di chiederla, per quanto temesse la risposta.

 

“ Non come l'abbiamo intesa finora- disse il Cacciatore con un sospiro- il nemico che ha attaccato Vale non vuole territori o soldi, qualcosa che non riesco neanch'io a quantificare.”.

 

“ Temo non abbia tutti i torti, questo non può essere un caso isolato. Spero solo avremmo abbastanza tempo per prepararci. Quale sarà il nostro ruolo nel frattempo?”, domandò Clover.

 

“ Rimanere ad Atlas. Se qualche altro Grimm umanoide apparisse lì, voi Ace Ops siete la miglior opzione per catturarlo o ucciderlo col minor numero possibile di vittime. Inoltre, insieme a Winter Schnee, dovrete anche aiutare a dirigere le nostre forze. Mi aspetto la massima collaborazione con l'esercito di Iskandar. Abbiamo bisogno di loro più che mai.”.

 

“ Ma sono davvero così forti queste creature? - non potè che domandare Marrow- ancora una volta devono pur avere dei limiti.”.

 

“ Marrow, non so cosa queste creature siano davvero. E non essendo Medea, dubito di poterlo scoprire da solo. Ma una cosa è certa, sono più di semplici umani in cui è stata infusa l'essenza dei Grimm. Ci siamo voluti io, Qrow Branwen e Peter Port per ucciderne uno. E' un miracolo che lui sia stato l'unico a doversi sacrificare.”, affermò nuovamente James stringendo la mano rimastagli fino a sentire quasi le unghie bucare l'Aura che gli stava ancora rigenerando le ferite. Ringraziò che gli fosse anche stato dato un altro annullatore per la sua semblance, o dubitava sarebbe stato capace di ragionare in maniera del tutto razionale dopo aver visto il coraggioso professore sacrificarsi per dare una chance a lui e Qrow.

 

“ … mi dispiace, signore, non era mia intenzione dubitare di lei o mancare di rispetto al professor Port. Poi, e credo di parlare anche a nome del nostro team, siamo estremamente dispiaciuti di non essere riuscito a trovare il nascondiglio di Fall in tempo per evitare l'attacco.”, disse sinceramente dispiaciuto il fauno cane. James sospirò.

 

“ Tranquillo, Marrow. Quello che stiamo affrontando è un nemico ignoto fino ad oggi, avere domande di questo genere, così come un certo timore, è più che normale. E non avete certo passato la ricerca stando con le mani in mani, in molti vi sono debitori ora. Spero di avere risposte soddisfacenti quando tornerò a casa, ma nel frattempo lasciatemi riposare, grazie di tutto. Ah, se non ricordo male Jaques è venuto a prendere Weiss, giusto?”, domandò abbandonando il sorriso quasi paterno per un'espressione più cupa.

 

“ Sì, purtroppo.”, rispose Clover non nascondendo un certo astio nella voce nel parlare dell'affarista.

 

“ Purtroppo non posso fare niente per impedirmelo, ma confido Weiss e Lancillotto non gli daranno battaglia facile. Dovesse chiedere di me ditegli che sto dormendo, o meglio ancora che sono in coma. Non avrei la pazienza per parlare con lui neanche a chiedere un miracolo.”, ribattè quindi il generale mettendosi sotto le coperte mentre i due sottoposti lo lasciavano al suo meritato riposo.

 

“ Uff, che diavolo vorrà Schnee in un momento come questo? Dubito sia interessato alla salute di sua figlia considerando quanto dice Winter. Figurarsi a quanti sono quasi morti per proteggere Vale.”, affermò Marrow una volta uscito dalla stanza, non meno irritato del generale.

 

“ Semplicemente mostrare che può fare tutto quello che desidera, come sempre.”, disse disgustato il suo leader. Sebbene egli non fosse stato toccato molto dalle politiche della SDC, anni a collaborare con Robyn Hill e a vedere la situazione nel resto del continente non lo rendevano certo un simpatizzante dell'azienda.

 

“ Già... guardatemi, sono Jaques Schnee. Mi sono infilato come niente nell'alta società dopo aver abbindolato Nicholas Schnee, che valeva un miliardo di volte me. Ora vado a rompere le scatole a mia figlia minore, che ha appena combattuto per una città di cui non mi frega niente.”.

 

Il suo leader si fece una grassa risata nel sentire quell'imitazione e poi si schiarì la gola.

 

“ Come osa un fauno parlare così di me. Io sono la miglior cosa mai successa ad Atlas e un giorno la governerò per fare il cavolo che mi pare.”, disse Clover con un tono appena più somigliante all'odiato affarista. Il gioco proseguì per qualche minuto, i due soldati intenti a farsi le boccacce e le scenate più assurde possibili per dimenticare le cose viste negli ultimi giorni. Finchè l'oggetto del loro scherno non corse a rotta di collo per il corridoio.

 

“ Era lui quello?”, domandò Maroow stupito guardando la figura bianca di Jaques svanire, mentre dietro di loro apparivano Weiss e Lancelot, armati.

 

“ Avete visto passare mio padre?”, domandò ansimante la schermidore. Clover le indicò la via in cui l'uomo era scappato.

 

“ Buona fortuna per prenderlo, maestro.”, disse ancora il fauno cane a Lancillotto, di cui notò in quel momento che non portava più la sua sciarpa, rivelando una coppia di branchie sul collo. Un breve sorriso corso sul viso dei due uomini.

 

“ Grazie.”, disse la ragazza creando una serie di glifi per lanciarsi all'inseguimento dell'odiato affarista insieme all'insegnante.

 

“ Li seguiamo?”, domandò nuovamente Marrow e Clover in tutta risposta si scrocchiò il collo.

 

“ Non ho intenzione di perdermelo per nulla al mondo.”, disse prima di partire verso maestro e allieva.

 

*****

 

I corpi che erano stati trovati fino a quel momento erano almeno trecento, ma si supponeva ce ne fossero quasi il triplo nascosti tra gli edifici in rovina o nei crateri causati dalla battaglia in attesa di essere trovati. Tra essi figli, amici, fratelli, genitori e molto altro. Tutti erano caduti con fierezza per proteggere la loro patria o quella di chi consideravano un compagno.

 

Nessuno provò a trattenere le proprie lacrime. Anche i professori di Beacon, veterani che avevano visto la morte di un altro Cacciatori più volte di quanto potessero contare sfogarono la tristezza al capezzale di quegli eroi senza nome per poi radunarli nell'altrio di Beacon sotto un cupo cielo pomeridiano.

 

“ Sono molti anni dall'ultima volta in cui noi abitanti di Remnant dovettimo affrontare eventi così cupi. Chiunque abbia cercato di orchestrarlo ha cercato, per ragioni che io stesso fatico a comprendere, di colpirci con ben altro che spade e Polvere. Ha usato un'arma ben più potente, che voi conoscete come dubbio. Ha cercato di insinuarlo nei cuori di noi tutti, così come delle persone che proteggiamo. Ricordate chi cadde oggi. Se non il loro nome, almeno il loro valore. Poichè è grazie a loro se ancora una volta saremo capaci di rialzarsi e riprendere la nostra lotta contro i pericoli che da tempo immemore affliggono la nostra vita.”, disse con tono solenne il preside.

 

 

A un cenno, Glynda e Medea crearono una grande raffica di proiettili infuocati che si diressero su altrettante tombe, processo più volte ripetuto finchè ogni pira ardeva, dando origine a un'infinita fila di fiaccole che fecero risplendere la scuola come una piccola stella.

 

Il team RWBY, seppur bendato e ancor pieno di lividi, era in prima fila, osservando con tre paia di occhi lucidi quel che rimaneva dei loro compagni di scuola, insegnanti e altri valorosi guerrieri disperdersi nel vento. Ruby portava infatti diverse bende sugli occhi. Qualsiasi fosse il potere contenuto in lei, usarlo con una tale intensità era stato fin troppo dopo l'immenso sforzo del combattere tanto a lungo. A detta dei medici avrebbe perso la vista se non avesse avuto alcune tracce della semblance di Jaune a potenziare la sua Aura. Ci avrebbe messo qualche settimana a riprendersi per fortuna.

 

Comunque era una tortura non poter assistere in prima persona all'ultimo saluto rivolto alle persone che avevano salvato il Regno, e una lacrima scivolò fino al suo collo mentre il calore raggiungeva il suo viso.

 

“ Se penso che potevamo essere tra loro...”, mormorò Yang. Weiss le strinse le dita per alleggerire i suoi pensieri.

 

“ Non pensarci. Ora siamo tutte qui, al sicuro.”, disse affettuosa l'albina posando il viso sulla spalla dell'altra, che ricambiò con una carezza mentre Ozpin riprendeva a parlare.

 

“ Ognuno di loro, e ognuno di coloro che ha combattuto due giorni fa, sarà ricompensato con una medaglia al valore. Gli studenti caduti sono da considerarsi Cacciatori a tutti gli effetti, mentre i sopravvissuti hanno ufficialmente passato l'anno. Le mie congratulazioni.”.

 

 

 

Un breve applauso rispose a quel discorso, grati per la ricompensa data loro e per quell'elogio, piccolo conforto per il tumulto attraversato.

 

“ Non posso negare le mie colpe in quest'orribile frangente, la mia pigrizia in parte ha causato tutto questo ed altri hanno rimediato per quanto fosse possibile. Ed è con grande senso di rimorso che vi chiedo, quando verrà il tempo, di ottemperare ancora una volta ai vostri giuramenti, combattendo per Remnant e coloro che amate. Non ho dubbi che dimostrerete tenacia e abilità non inferiori a quanto ho visto l'altra notte..”.

 

La cerimonia durò altre due ore buone, al termine dei quali i vari team cominciarono a discutere di cosa fare di quei mesi di vacanza in più che li separavano dal prossimo anno scolastico. Alcuni speravano di fare qualche missione insieme, per tranquillizzare ulteriormente la situazione attorno a Vale. Altri volevano passare tutto il tempo ad allenarsi. Altri ancora stavano pensando di lasciare la carriera da Cacciatore o unirsi direttamente all'esercito di liberazione.

 

Ruby e le compagne ovviamente non avevano alcuna intenzione di mollare ovviamente, ma stavano trovando alcuni problemi a organizzarsi.

 

“ Ragazze, papà e zio Qrow passeranno i prossimi mesi in missione, le forze di Vale avranno bisogno di tutti i migliori Cacciatori disponibili. Hanno chiesto a Jeanne e Siegfried di far stare me e Yang a casa loro. Volete venire con noi e allenarci insieme per il resto delle vacanze?”, domandò Ruby a Blake e Weiss, che si strinsero imbarazzate nelle spalle.

 

 

“ Putroppo, è saltata fuori la mia connessione con Adam e la White Fang. Alcuni membri dei concili mi vorrebbero in prigione, ma quelli più moderati hanno raggiunto un accordo con Vlad e i miei genitori. Passerò l'estate a Menagerie, così come Sienna, e saranno loro a giudicare se sono psicologicamente adatta per riprendere la carriera di Cacciatrice.”, spiegò Blake grattandosi le orecchie da gatta.

 

“ Beh, sembra più una vacanza.”, scherzò Yang, per quanto fosse dispiaciuta di non avere la compagna accanto a sé per l'estate. Weiss sospirò a sua volta..

 

“ Purtroppo anch'io non ci sarò per le vacanze. Abbiamo raccolto ormai abbastanza prove per mettere mio padre in carcere, se non trova qualche soluzione dell'ultimo minuto. Ma mia madre dovrà riprendersi la SDC e anche con mio padre sotto processo le starò accanto, Atlas diventerà un nido di vipere a breve e le serve protezione.”.

 

Le due sorelle guardarono con aria triste le compagne. Avrebbero veramente sperato di passare assieme a loro questo momento difficile per prepararsi insieme a qualsiasi cosa sarebbe venuta dopo. Ma non era un addio. Avrebbero usato quel tempo per crescere ulteriormente come persone e combattenti.

 

“ Fate bene. Il team RWBY non è sciolto, solo in pausa. Torneremo più forti di prima e faremo vedere ai nostri nemici di che pasta siamo fatte.”, disse confidente la loro leader, facendo scorrere le lacrime sotto le bende al suo viso, prima di un grande abbraccio di gruppo.

 

Iskandar guardò da lontano le quattro ragazze. Si era appena congedato dal team CVFY, cui aveva fatto i suoi più sinceri complimenti per come avevano gestito la situazione. Era in particolare orgoglioso di Velvet, per il come aveva retto lo stress di quella battaglia e protetto ogni uomo al suo fianco. Aveva persino tentato di combattere una Dama, seppur incompleta.

 

Ma non potevano continuare così. Stando a King Hassan restava pochissimo tempo per concludere quella guerra e se non ce l'avessero fatta, Velvet sarebbe morta e insieme a lei milioni. Si doveva creare subito l'arma della loro vittoria.

 

“ Medea...”, disse il guerriero dai capelli rossi con un'espressione seria come nessuno l'aveva mai visto fino a quel momento, neanche durante le peggiori campagne.

 

“ Lo so, è tempo di agire.”, disse la scienziata seduta accanto a lui, facendo una chiamata a Robyn. Sarebbe tornata a casa e concluso il piano in corso da un'intera vita. Salem non avrebbe vinto e di certo non avrebbe fatto del male a suo figlio.

 

*****

 

Cinder grugnì prima di risvegliarsi. Non sapeva dire neanche lei quanto avesse dormito in un sonno privo di sogni, ma quando riaprì gli occhi si sentiva allo stesso tempo libera ed estremamente dolorante.

 

 

“ Ben svegliata, Cinder. Come ti senti?”, domandò la voce di Salem. Cinder era certa di aver osservato l'intera stanza, ma solo in quel momento si accorse della presenza della propria mentore e padrona. Nonostante il fallimento del'attacco a Vale, la strega sorrideva in maniera soddisfatta alla sua sottoposta, ricoperta di bende quasi dappertutto a coprire bruciature e tagli.

 

Cinder non seppe se esserne ancora più preoccupata, considerate le punizioni che riceveva di solito.

 

“ Mia signora, io..... per favore, perdonate il mio fallimento, per indegna che sia della vostra misericordia.”, disse chinando il capo, facendo inarcare il sorriso di Salem.

 

“ Devo chiederlo di nuovo. Come ti senti?”, domandò nuovamente l'albina, stavolta con appena un po' più di autorità. Cinder deglutì e rispose.

 

“ Ecco... credo mi abbiano tolto il parassita che usai per assorbire i poteri di Amber. Ciònonostante mi sento incredibilmente bene, ferite a parte.”.

 

“ Perfetto, proprio ciò che volevo.”, disse felice Salem con le ultime parole che Cinder si sarebbe aspettata di sentire.

 

“ Scusi, come?”, dovette chiedere Cinder, certa di aver sentito male e che fosse solo una recita in attesa che le fosse data la sua certa punizione.

 

“ Cinder, mia cara. Avevo bisogno del potere delle Dame per ottere le Reliquie sigillate dal loro potere, ma caso voglia abbia evocato di recente un servant che può rompere le porte che le racchiudono. Inoltre il potere della Dama dell'autunno ti ha preparato in attesa di un potere ben più grande che riceverai a breve, se tutto va bene.”

 

“ Che genere di potere?”, non potè che chiedere la mora, la delusione di non poter avere il potere delle Dame presto rimpiazzata dall'idea di qualcosa che lo superasse.

 

“ Un potere in costante evoluzione. Non pari a quello che io possiedo, ma simile per uso, e di gran lunga superiore a quello usato dalle Dame. Sai qual è la parte migliore? Che saranno i nostri stessi nemici a usarlo.”, spiegò Salem, visibilmente ecciatata.

 

“ Ma... allora perchè il perchè di questo attacco?”, non potè che chiedere la ragazza, chiedendosi se quanto avesse fatto fosse stato inutile.

 

“ Per far credere loro di essere forti per quanto in pericolo. Crederanno di avere un'idea di cosa sono capace di fare a questo punto, e che il loro piccolo 'aggiornamento' basterà per batterci. Ma non hanno la minima idea di cosa manderò loro non appena avrò finito. Credimi, Cinder, tutti questi secoli in cui ho dato guerra alla tua specie e ai fauni non sono che un antipasto in confronto a cosa sta per arrivare.”, disse infine la strega, con una determinazione e un gusto che nessuno aveva mai sentito prima in lei. Cinder la guardò quasi con meraviglia, ignorando quella parte razionale di lei che le diceva di fuggire.

 

Emerald, che stava ascoltando dietro la serratura, era però più che intenzionata a dare ascolto a quella parte di lei, come testimoniava l'espressione terrorizzata.

 

“ Che hanno detto, Emerald?”, domandò Mercury, che teneva la schiena posata contro il muro cercando di sembrare il più calmo possibile. Ma dopo averlo consolato non molto tempo prima, Emerald capì che era quasi più spaventato di lei.

 

“ Che dobbiamo seguire al più presto l'esempio di Roman, se vogliamo una chance di sopravvivere.”, rispose rapidamente la ragazza.

 

*****

 

“ Quindi sei deciso, Qrow?”, domandò la voce di Hassan, immerso in una grande vasca termale. Il Vecchio della montagna era in una delle tante zone selvagge di Sanus, ricca di sorgenti naturali in cui era solito cercare sollievo. La sua pelle color alabastro scendeva sotto la luce della luna rotta di Remnant mentre Qrow si immergeva a sua volta.

 

“ Sì, Ozpin avrà capito i suoi errori una buona volta, ma non posso più seguirlo.”, rispose Qrow, rimembrando quanto visto negli ultimi giorni. Neanche l'acqua poteva lavare via certi brutti pensieri. Osservò Hassan, chiedendosi per l'ennesima volta se non stesse facendo un grosso errore a fidarsi di lui come tempo prima aveva fatto per Ozpin. Ma in fin dei conti Oz era riuscito in parte a rimediare ai propri errori, anche se era stato più dovuto alle azioni di altri.

 

Forse avrebbe potuto davvero fare di meglio come Assassino. Muoversi nelle ombre e decidere ciò che voleva lui, ma sempre nei limiti imposti dal loro codice. Intanto si avvicinò ad Hassan, lasciando che l'acqua lo liberasse da certi brutti pensieri.

 

 

“ La prendo come una conferma. Quindi vuoi seguire le mie orme?”, domandò nuovamente Hassan prendendosi una bibita analcolica. Qrow strinse i pugni, avvolgendoli con la sua Aura rossa , provocando piccole onde nell'acqua mentre ancora una volta la sua mente correva alla propria famiglia e agli amici che l'avevano sorretto fin lì.

 

“ Voglio proteggere Ruby e Yang al meglio delle mie forze. Voglio creare un mondo dove siano al sicuro, dove non dovranno temere di lasciare i loro figli senza una madre. E sarà un mondo dove quelli come noi non saranno più necessari. Ma per farlo ho bisogno di nuova forza e soprattutto di risposte.”, disse determinato e con uno sguardo che non ammetteva repliche. Non avrebbe accettato di venire usato ancora una volta. Hassan emise una breve risata di soddisfazione e gli passò un'altra lattina, alzando la propria per un piccolo brindisi.

 

“ Molto bene, Qrow, era proprio quello che volevo sentirti dire. La maggior parte dei miei discepoli vogliono tramandare come possono l'eredità degli assassini, e io li rispetto per questo. Ma se vogliamo vincere, a guidarci dev'essere qualcuno il cui desiderio è non renderci indispensabili. Adesso rilassati, amico mio, mentre di do le risposte che cerchi. Quando avrò finito, avrai molto lavoro da fare.”.

                                                                                                                        *****

Quando mi trascino un capitolo dietro per un mese o più, ho sempre dei dubbi sulla sua qualità. Penso sempre che avrei potuto mettere più dettagli o curare meglio questa parte o l'altra. A voi comunque il giudizio. Comunque, qui si segna la fine della prima metà( per modo di dire, non so ancora quanti capitoli mancano al finale, se venti, trenta o anche di più)  di questa storia. Nel prossimo capitolo, dopo tanto tempo si avranno finalmente indizi seri su cosa leghi Remnant al mondo di Fate, e le spiegazioni vere e proprie non tarderanno. A presto.

 

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Capitolo 33
*** Il primo passo ***


Erano passate circa due settimane dall'assalto a Vale. Il resto di Remnant aveva avuto ovviamente il suo periodo di lutto per i caduti, e molte persone avevano fatto domanda per entrare nelle forze armate o aveva cominciato un addestramento da Cacciatore. In particolare, dopo la morte di Joseph Baker, il concilio di Vale si era ritrovato con più reclute per la polizia di quanto potessero gestirne.

 

Insomma, il discorso di Ozpin fatto alla cerimonia funebre dei morti di Beacon aveva fatto il suo effetto e in molti si stavano preparando per fronteggiare la minaccia che già aveva mostrato il suo potere nell'ultimo attacco.

 

In particolare, all'interno di uno sperduto laboratorio nella tundra di Atlas, il generale Iskandar Scarlatina era sul punto di assistere alla creazione delle due armi che avrebbero dovuto garantire loro la vittoria. Il problema è che il prezzo sarebbe potuta essere la vita, o la sanità mentale, del suo guerriero più fidato.

 

“ Sei pronto, Lancillotto?”, domandò Medea, armeggiando con una console mentre osservava preoccupata l'amico.

 

“ No, quindi sbrigati prima che cambi idea.”, rispose il cavaliere, osservando l'ultimo dei tubi che si era infilato nella sua pelle. Medea uscì dalla stanza e si mise davanti a una console.

 

 

“ Allora comincio. Confidiamo in te.”, disse premendo un pulsante. Un liquido azzurro percorse i tubi infilati nelle vene di Lancillotto, che strinse i denti mentre le sue vene si illuminavano. Cercò di trattenersi dall'urlare mentre il suo intero corpo andava a fuoco, ma alla fine persino il coraggioso cavaliere dovette gridare a squarciagola mentre il suo corpo veniva avvolto dal Knight of Owner, più luminoso che mai.

 

“ Quanto durerà?”, domandò Iskandar, seduto nell'altro lato della stanza, cercando di restare impassibile alla vista del suo partner in agonia, continuando a dirsi che ce l'avrebbe fatta e che era tutto per i loro figli.

 

“ Forse pochi minuti, forse giorni. Non posso saperlo neanch'io, questa è più che semplice medicina.”, affermò la strega con un respiro, cercando a sua volta di ignorare le urla dello spadaccino mentre si dirigeva assieme al condottiero in un'altra stanza. Lì Atlanta stava davanti a quello che era chiaramente un Beowolf molto grosso, avvolto da varie catene.

 

“ Dunque anche l'altro bibitone è pronto?”, domandò dunque il generale osservando la bestia dimenarsi tra il metallo, ringhiando ai suoi carcerieri.

 

“ Sì, tenetevi entrambi pronti se dovesse andar male. Non sono sicura neanch'io in cosa si trasformerà.”, rispose Medea prendendo una grossa siringa piena di un liquido ceruleo e iniettandola nel collo del Grimm. Gli occhi della creatura si dilatarono mentre cominciava a dimenarsi sotto gli occhi dei tre Cacciatori, che quindi uscirono chiudendo la porta a tenuta stagna.

 

In quel momento partì un allarme, segnalato dai vari radar che Medea aveva sistemato nei trenta chilometri che circondavano l'edificio. I tre Cacciatori controllarono i monitor collegati a telecamere sparse nella tundra, scoprendo che un gran numero di Grimm stava correndo verso il laboratorio.

 

 

“ Ci mancava solo questa. Meglio sbrigarci a spedirli via da Solitas.”, ringhiò Atlanta osservando quello stuolo di nemici. Una grande figura che non riconobbe sembrava guidarli. Di certo un potente Grimm anziano o un altro servant corrotto.

 

“ Preparatevi, dobbiamo dare tempo a Lancillotto.”, esclamò Iskandar tirando fuori una spada e un bazooka mentre le porte del laboratorio si aprivano. Poco dopo i loro avversari arrivarono. Dovevano essere almeno un migliaio o più e davanti a loro si trovava una stranissima creatura che i tre quasi scambiarono per un Nucklelleve, una sorta di Grimm centauro.

 

Ma il potere che questo esemplare emanava era semplicemente fuori scala anche per i Grimm più anziani. Per certi versi sembrava superare addirittura gli ibridi che avevano combattuto a Beacon.

 

“ Con chi abbiamo l'onore?”, chiese Atlanta prendendo una delle sue frecce.

 

 

“ Berserker Xiang Yu, vincitore della dinastia Quin . E attualmente al servizio di un indegno padrone. Lasciatemi prendere tutto e non vi succederà niente, non ho ordini di uccidervi per il momento.”, disse il bizzarro centauro, contrito del compito assegnatoli, ma ancora saldo nella sua volontà. I tre Cacciatori ovviamente non tentennarono.

 

“ Parole di Salem, non tue. Come tutti gli altri venuti prima di te, vuoi che ti ammazziamo per liberarti dalla sua presa.”, disse Atlanta puntandogli una freccia in fronte e ricevendo un ringhio dai Grimm.

 

“ Vero. In questo caso... vediamo se riuscite a salvare anche me.”, disse il servant lanciandosi all'attacco, ritrovandosi proprio Medea di fronte che gli sparò una raffica di palle di fuoco in faccia, muovendosi con agilità per schivare fendenti che l'avrebbero probabilmente tagliata in due se non fosse stata attenta, finchè non riuscì a trovare un'apertura per creare potenti raffiche di saette che lasciarono alcune bruciature sulla corazza ossea di Xiang Yu.

 

Atlanta stava lanciando frecce a tutto spiano, creando potenti esplosioni elementali e alternandosi a volte con la sua spada o col pancrazio, tagliando un Creep dopo l'altro.

 

Iskandar invece era avvolto dal suo avatar draconico, pestando più Grimm che potesse. Dovevano privare Xiang Yu di qualsiasi rinforzo per avere una speranza di vincere.

 

Pur essendo un Berserker però, il loro avversario era tutto meno che stupido. Riuscendo ad afferrare quella figura quasi invisibile che era quasi Medea, la scagliò dentro il suo laboratorio e tentò di corrervi dentro a sua volta, solo perchè un gran numero di mine gli esplodessero, causandogli molte ferite e soprattutto scagliandolo in aria dove fu facile preda di Atlanta.

 

Una raffica di frecce multicolori lo racchiuse in una devastante gabbia di esplosioni elementali, ma l'occhio della leonessa, potenziato dalla propria semblance, le confermò che il servant aveva ricevuto ben pochi danni e atterrò con un forte impatto, scrollando la sua criniera e tornando all'attacco solo per venire intercettato da Iskandar, circondato dal suo avatar draconico e da un'Aura rossastra nata dalla semblance di Jaune.

 

Lo scontro tra i due fu a dir poco titanico, la terra stessa tremò per quasi un minuto, finchè Xiang Yu non riuscì a chiudere le braccia attorno al collo dell'avversario per scagliarlo via con una presa. Medea e Atlanta si misero davanti a lui preparandosi al successivo assalto avvolti dai glifi di Polvere della strega, ma in quel momento un aiuto insperato arrivò loro.

 

Una lancia proveniente apparentemente dal nulla si infilò nel collo di Xiang Yu, bloccandolo temporaneamente mentre Robyn Hill diventava visibile sulla sua spalla, le mani serrate sull'arma mentre vi incanalava quanta più Aura possibile nel tentativo di decapitarlo. La guerriera in verde digrignò più volte cercando di restare attaccata al Grimm finchè una sua forte scrollata non la scagliò via di vari metri.

 

“ Serve una mano? E' un po' che non rompo qualche culo e oggi sono particolarmente in vena.”, domandò la bionda Cacciatrice rialzandosi e osservando il loro nemico agitarsi mentre anche le sue compagne apparivano, colpendo con grazia e letalità gli ultimi mostri rimasti.

 

“ Parecchie mani se possibile.”, disse Medea ansimante seppur felice di vedere l'amica, osservando Xiang Yu che sbattè più volte gli zoccoli, facendo apparire portali da cui apparvero altri Grimm. Non sarebbe stata una battaglia facile, ma dovevano resistere solo un altro po' e sperare in Lancillotto.

 

*****

 

Mentre i rumori della battaglia scuotevano tutta la tundra di Solitas, una figura solitaria si introdusse nel laboratorio di Medea. Tyrian si aggirò tra le varie stanze dell'edificio, osservando distrattamente provette e computer. Tutte si sarebbero potuti vendere per milioni di Lien, ma quello che il fauno era venuto a rubare, su ordine della propria padrona, non aveva prezzo.

 

Dopo un lungo cercare si ritrovò davanti a una grossa cassa a tenuta stagna, circondata da svariate mine e altri laser che probabilmente avrebbero tagliato un B- Kong in due. Tyrian si scrocchiò le dita e con una destrezza che aveva dell'inquietante evitò i laser, usando la coda per darsi un altro balzo evitando le mine e atterrò in punta di piedi sul misterioso forziere.

 

“ Dunque, dove l'avevo messo... oh, eccolo.”, disse soddisfatto, prendendo da una tasca una sorta di grimaldello infuso di Polvere. Con quanta delicatezza potesse usare, infilò la punta nell'unica serratura che riuscì a trovare e cominciò a girare, inserendo accuratamente la propria Aura nello strumento finchè non sentì un click.

 

' Arthur, se quest'affare mi esplode in faccia stai pur certo che ti perseguiterò fino alla fine dei tuoi giorni e renderò anche la tua permanenza nell'aldilà il più spiacevole possibile.', pensò Tyrian, sapendo che era il momento decisivo. Un solo movimento sbagliato e il contenuto gli sarebbe potuto esplodere addosso.

 

Per fortuna di Watts e del suo amico scorpione, il successivo giro dell'attrezzo fu corretto e la cassa si aprì, rivelando altre ampolle, metà delle quali circa erano piene di un liquido blu luminoso, mentre le rimanenti contenevano un liquido argenteo ancora più sfavillante. Tyrian si rifece gli occhi nel guardare quel piccolo tesoro e mise una manciata delle ampolle blu in una borsa, non esagerando per non insospettare più del dovuto i padroni di casa, per poi andarsene.

 

Per caso passò davanti alla stanza sigillata dove Lancillotto era stato rinchiuso per la durata della sua trasformazione. Avvertendo l'Aura fremente del cavaliere, si avvicinò alla porta per ascoltare i suoi strani ringhi e grida di dolore. Appoggiando l'orecchio al freddo metallo smisero per qualche secondo, e Tyrian pensò deluso che il leggendario spadaccino fosse morto.

 

Poi un unorme urto, accompagnato da un rigonfiamento nel metallo, fece sobbalzare il fauno, che indietreggiò spaventato nell'osservare tanti altri colpi con simile forza che si abbattevano sulla porta. Sul volto dell'uomo si dipinse un'espressione tanto spaventata tanto eccitata di fronte a quello che doveva essere dentro quella stanza.

 

“ Sarà un piacere affrontarti quando avrai imparato a usare questo potere, Lancillotto... ma per adesso me la svigno.”, disse dunque il sicario correndo via mentre la porta veniva demolita a suon di pugni accompagnati da altre grida infuriate.

 

*****

 

La spada di Iskandar, sanguinante e stanco, si scontrò con le braccia affilate di Xiang Yu in uno scontro devastante che spazzò la neve per quasi un chilometro. Ormai tutti i Grimm venuti ad assalire il laboratorio erano stati uccisi, lasciando solo Xiang Yu a combattere i Cacciatori, di cui Iskandar aveva preso il comando.

 

L'arrivo delle Allegre Cacciatrici era stato un aiuto preziosissimo nell'indebolire ulteriormente il Berserker e uccidere qualsiasi Grimm evocasse una volta uscito dai portali, ma la sua forza sembrava comunque soverchiante e la sua pelle di metallo sembrava resistere a ogni attacco e i suoi colpi colpivano con la forza di armi nucleari. Sembrava che lo stesso paesaggio stesse cambiando colpo dopo colpo.

 

“ Forza, Iskadar, mostra che sei tu l'unico Conquistatore di Remnant.”, gridarono le Allegre Cacciatrici mentre il rosso guerriero si ricopriva con le fiamme di Jeanne e l'armatura di Lancelot, guadagnando un po' di terreno contro il Berserker. Ma la forza del guerriero cinese era molto più grande di quanto si aspettasse e illuminandosi con un potente alone nero, respinse l'assalto di Iskandar distruggendo la sua Aura.

 

“ Siete stati avversari fenomenali, mi sarebbe davvero piaciuto combattere al vostro fianco. Ma il destino ha altro in mente.”, disse Xiang Yu affilando le braccia e galoppando a tutta velocità verso i suoi avversari, che si misero davanti a Iskandar per quello che sarebbe potuto essere la loro ultima resistenza davanti a quel terribile avversario, ennesima vittima delle manipolazioni di Salem.

 

Fortunatamente avrebbero avuto molte altre ultime resistenze nel corso degli ultimi anni.

 

Accompagnato da diversi ringhi, una figura umanoide saltò da dietro il gruppo di combattenti, saltando dritto al petto di Xiang Yu e dandogli un poderoso pugno che riuscì finalmente a scalfire gravemente la sua corazza.

 

“ Ma è...?”, domandò stupita Atlanta, attivando nuovamente la sua semblance solo per osservare quella che sembrava una vera tempesta di Aura. Il fulcro era una figura corazzata molto familiare, che si rivelò essere ovviamente Lancelot.

 

Teneva le spalle basse, muovendo la testa come un animale infuriato. La sua armatura era più robusta che mai, dello stesso colore del cielo notturno con spuntoni e artigli affilati, l'elmo simile a uno squalo.

 

Come chiamato da un altro ringhio di Lancelot, Arondlight volò dal laboratorio direttamente nella sua mano, venendo avvolta dalla stessa Aura che avvolgeva il suo proprietario. In uno scatto che non fu neanche percepito, fu nuovamente davanti a Xiang Yu, decapitandogli un braccio prima di intensificare l'Aura attorno alla propria arma mentre il Berserker faceva lo stesso.

 

' Finalmente la libertà.. Se solo potessi avvertirli dell'inganno però', pensò l'antico guerriero cinese trasformando il braccio rimasto in un'enorme spada ricoperta di ideogrammi che calò su Lancillotto. Apparentemente insensibile alla paura, però, il trasformato cavaliere usò il terreno per darsi slancio e saltò dritto al cuore di Xiang Yu, fondendo Arondlight alla propria armatura e attivando tutta la Polvere presente in essa. Medea vide formarsi ai loro piedi quelle che sembravano le linee luminose di un glifo di Polvere, formato da tanti colori diversi e crescente sempre più in intensità.

 

“ Già così potente? Spostatevi, prima che sia tardi!”, esclamò la scienziata avvolgendosi assieme ai propri compagni con piccoli vortici di vento che li portarono via dal raggio del glifo. Appena in tempo riuscirono a sfuggire a un'immensa conflagrazione multicolore che fu visibile da molti chilometri di distanza, la temperatura tale da sciogliere la neve per una distanza altrettanto grande e l'onda d'urto spaccò tutte i vetri del laboratorio. Gli otto Cacciatori dovettero chiudere gli occhi per non restare abbagliati mentre cadevano a terra.

 

Quando finalmente poterono tornare a vedere, Lancillotto era in piedi ancora ricoperto dalla sua nuova spaventosa armatura, la spunta della sua spada infilzava quello che sembrava un cuore nero ancora pulsante che si ridusse rapidamente in cenere e gocce di sangue nero.

 

 

“ UAAAAAAAAARGH!”, gridò il guerriero mentre il liquido cadeva a terra, il suo potere che risuonava con un'intensità che fu sentita ovunque su Remnant.

 

*****

 

Gli Ace Ops erano al momento nella mensa dell'accademia di Atlas, a riposarsi dopo una missione di diverse settimane. Elm era intenta a raccontare qualche barzelletta sporca a dei divertiti Clover e Marrow , mentre Vine stava cercando di ignorare qualsiasi possibile riferimento alle docce dell'accademia. Harriet invece aveva appena ricevuto la sua porzione e si stava dirigendo dai propri compagni.

 

A circa metà tragitto sentì come una forte scarica attraversarla da capo a piedi, talmente forte che fece saltare il proprio vassoio per aria. A salvare la specialista da una pubblica umiliazione fu Marrow, che utilizzò la propria semblance sul cibo bloccandolo a mezz'aria dando il tempo all'amica per riprendersi dallo shock e afferrare il tutto ansimante.

 

“ L'avete sentito anche voi? ”, domandò Harriet. Guardandosi intorno vide che gli altri soldati e studenti presenti avevano un'espressione sconvolta come la sua, persino Elm e Vine sembravano alquanto scossi.

 

“ Credo non ci sia qualcuno su Remnant che non l'abbia sentito. La domanda era cosa fosse”, disse Clover, serio come di rado i suoi compagni l'avevano visto. Marrow, pur essendo stato il primo a reagire, sembrava ancora parecchio scosso dal potere che aveva avvertito.

 

“ Non ho dubbi, quella era l'Aura di Lancillotto. Che cosa gli è successo?”, si domandò preoccupato per le sorti dell'insegnante.

 

*****

 

Weiss era intanto occupata ad allenarsi con Winter in un acceso duello di scherma. Lo stocco della ragazza si mostrava con una destrezza e velocità più grandi che mai mentre le sciabole di Winter vorticavano in continui colpi.

 

' Ma quanto è diventata forte?', pensò la maggiore dei ragazzi Schnee, riuscendo con un po' di fortuna a chiudere Weiss tra le propri armi solo perchè uin glifo apparisse sotto i suoi piedi congelandoli. L'albina quindi evocò il suo cavaliere, intendendo usarlo per dare il colpo di grazia.

 

Poco prima che però la spada del Grimm evocato calasse su Winter, Weiss sentì una sorta di richiamo interrompere la sua concentrazione, lasciando sparire il gigantesco spadaccino.

 

“ Weiss, cos'è successo?”, domandò Winter, che sapeva la sorella minore non era tipo da interrompere così un attacco col vantaggio guadagnato. E non l'aveva mai vista così spaventata, neanche da piccola quando i loro genitori litigavano.

 

“ Lancillotto.”, fu la semplice risposta della ragazza, ancora tremante.

 

*****

 

Qrow si prese l'ennesimo pugno, venendo spinto indietro prima di parare il colpo successivo dell'avversario mentre attorno ai due una folla urlante sparava insulti e incoraggiamenti in egual misura ai due contendenti.

 

Qrow era diventato ufficialmente un Assassino, e tutti sapevano che Hassan lo voleva come proprio successore. Se desiderava la carica però, avrebbe dovuto combattere e vincere tutti gli altri aspiranti al titolo. Era già riuscito a sconfiggere due dei suoi rivali e aveva rintracciato il terzo in una bisca di incontri clandestini, un combattente mascherato che gestiva il gruppo locale di assassini ed era un maestro del corpo a corpo.

 

Quel tipo era a dir poco brutale e non meno abile, ogni colpo sembrava di ricevere in faccia una valanga. Fortunatamente Qrow si era addestrato per più di vent'anni con Tai e non era a digiuno di arti marziali. Pur privo di armi il Cacciatore parava e rispondeva con grande abilità, cercando di approfittare di ogni finta e attacco dell'avversario per rivolgergliela contro.

 

“ Picchi quasi più duro di mio cognato, ma non sarà abbastanza.”, disse il Branwen pulendosi un rivolo di sangue alla bocca prima di rispondere con un potente calcio cui seguì una presa che gli permise di fare un po' di dirty boxing.

 

“ Lo prendo per un grande complimento.”, rise l'Assassino mascherato, liberandosi prima di liberarsi torcendo il braccio di Qrow e spingerlo via. Lo sfidante, sebbene umiliato, si rialzò scrocchiando il collo e preparò un nuovo pugno. A metà strada però si bloccò, sentendo come una scarica di energia attraversarlo da capo a piedi.

 

“ Cos'è stato?”, domandò con gli occhi spalancati. Persino i loro spettatori si erano paralizzati nel loro stesso istante, così come il suo rivale.

 

“ Il piano di Lady Seaspell... ha funzionato.”, disse l'Assassino con tono trionfale.

*****

 

Yang, Ruby e il team JNPR dedicavano sei giorni della settimana a un continuo allenamento, approfittando il più possibile dell'esperienza di Siegfried e Jeanne quando non erano in giro per il continente ad aiutare con l'aumento dei Grimm. Perciò ogni giorno il largo cortile della magione Arc era teatro di disciplinate esercitazioni, discussioni strategiche con la partecipazione via chat di Weiss e Blake, e ovviamente duelli spettacolari.

 

Quel giorno era il turno di Ruby e Nora, entrambe avvolte da potenti espressioni delle rispettive semblance. Attorno a loro si era creato infatti una larga tempesta di petali di rosa e fulmini che sembra intensificarsi di secondo in secondo sotto gli occhi dei loro compagni di squadra mentre la lotta continuava sempre più frenetica tra attacchi e risposte.

 

Ruby era consapevole che in uno scontro diretto sarebbe stata schiacciata da una Nora che aveva pieno accesso a una fonte di elettricità, in questo caso i suoi vestiti. Quindi stava sfruttando il più possibile i propri rudementi di corpo a corpo e la propria velocità, che poche settimane prima era arrivata al punto da farla letteralmente volare.

 

L'intera casa Arc sembrava tremare per la forza espressa da quel semplice allenamento e i loro compagni, seduti assieme alle sorelle di Jaune, erano sempre più attratti da quella dimostrazione di abilità e brutalità.

 

Ruby però aveva trovato un buco nella guardia di Nora, e intendeva approfittarne. Creò l'ennesima nuvola di petali proprio di fronte al viso dell'elettrocineta, per poi correre attorno a lei creando un tornado. Avvolta da quel potente vorticare, Nora cercò di agitare il suo martello, avvolto da potenti scariche per colpire l'avversaria e liberarsi, ma Ruby si confondeva tranquillamente in quel tornado rosso e quando l'amica perse anche il senso dell'orientamento, si tuffò in lei con Crescent Rose avvolta da un'alone cremisi per finire lo scontro.

 

 

Prima che però la sua falce toccasse il petto di Nora per distruggerne l'Aura, entrambe le Cacciatrici furono percorse da uno vero e proprio shock a livello spirituale. Ruby perse l'equilibrio, dando involontariamente una testata invece del programmato fendente e le due ragazze finirono per cadere verso terra, venendo salvate dall'impatto dalla semblance di Pyrrha, che le posò poi dolcemente.

 

“ L'avete avvertito anche voi?”, domandò la ragazza, ignorando il dolore alle ossa, che sembrava poca cosa paragonata alla scossa che le aveva attraversato il cervello. I suoi cinque compagni e le ragazze, che pensavano di essere stati gli unici ad avvertire quella sensazione, la guardarono sorpresa.

 

“ Sì. Mai avvertito un potere del genere. L'ho sentito fin dentro... la mia stessa Aura.”, disse Ren, guardando il cielo, facendosi la stessa domanda dei suoi compagni. Che stava succedendo su Remnant? Avevano trovato un altro alleato o un altro nemico?

 

 

*****

Lionheart a Mistral, James e Glynda nelle foreste di Saunus, Ozpin a Vacuo, Hassan in uno dei suoi covi, Salem e infiniti altri sentirono quel terribile ruggito scuotere la loro stessa anima con una forza che non era apparsa sulla terra sin dall'età degli dei. Nel frattempo Medea e Iskandar si stavano avvicinando lentamente alla fonte di quell'incredibile botto spirituale.

 

Erano stati impressionati e spaventati come chiunque altro. La domanda era... il loro compagno era ancora lì sotto la sua armatura e quel terrificante potere?

 

“ Lancillotto?, domandò Iskandar avvicinandosi lentamente al partner. Quando questi si girò di scatto, per un secondo fu convinto che la sua fine stesse per arrivare. Ma poi Lancillotto tossì e la sua armatura si disgregò in tanti piccoli pezzi prima che potesse cadere in ginocchio, sudato e rosso dalla fatica.

 

 

“ Prima respirare... e poi parlare.”, ansimò il guerriero, massaggiandosi le tempie prima di cadere sulla neve, che si sciolse al solo contatto col suo corpo.

 

“ Sei ancora tu quindi?”, domandò Medea, con un tono visibilmente felice.

 

“ Sì... anf... anf. Devo ancora abituarmi a gestire il Mad Enchantement in questo caso, ma questo nucleo magico artificiale è una vera figata.”, rispose ancora Lancillotto, facendosi prendere per una spalla da Iskandar e avvicinandosi al gruppo mentre l'Aura, potenziata da qualsiasi procedimento avesse sconvolto il suo corpo, dava nuovamente colore al suo viso. Robyn e compagne si congratularono con lo spadaccino per aver aiutato in quella nuova meta della salvezza di Remnant e per averle salvate ovviamente.

 

“ Se la trasformazione di Lancelot si è conclusa... dici che anche il processo del Beowolf ha avuto termine?”, domandò Atlanta, ricordandosi della preda catturata giusta quella mattina.

 

“ Non resta che scoprirlo.”, disse preoccupata Medea, mordendosi un'unghia. Gli otto Cacciatori dunque rientrarono nel laboratorio dirigendosi alla stanza dov'era stato rinchiuso il Grimm. La padrona di casa gesticolò preoccupata mentre avvicinava le dita alla serratura della porta a tenuta stagna, stringendo i denti.

 

“ Tenetevi pronti. Qualsiasi cosa si trovi qui dietro è diverso da tutto ciò che abbiamo ucciso finora”, disse cominciando ad aprire mentre i suoi compagni si preparavano a un nuovo possibile scontro e un vapore dall'odore di cane bagnato riempiva la stanza. Per un numero quasi interminabili di secondi nulla si mosse, la visibilità ancora bloccata dal suddetto vapore. Infine, col cuore in gola, Medea accese le luci del bunker per guardare la sua ultima creazione.... e ognuno dei presenti fece cadere le armi con un rumoroso tintinnio.

 

“ N- non ci credo...”, commentò Robyn indietreggiando mentre un'immensa zampa superava l'orlo della porta, accompagnata da un potente alone di Aura.

 

“ Mai visto niente del genere.”, disse Lancillotto, stupito nonostante il processo che lui stesso aveva subito, mentre il resto della figura veniva alla luce. La cavia di Medea era stata un Alpha Beowolf relativamente debole, più piccolo rispetto alla media dei suoi simili e preda relativamente facile anche per apprendisti Cacciatori.

 

La creatura ora uscita era il più grande Beowolf che i presenti avessero mai visto, fino all'ultimo centimetro ricoperto da una bellissima pelliccia azzurra e diverse placche osse bianche che offrivano protezione in ogni parte del corpo, il suo passo dotato dell'eleganza di un vero predatore e lo sguardo diverso da quello dei soliti Grimm, capaci di esprimere solo rabbia e odio. I suoi occhi ora neri erano quelli di un cucciolo appena nato che si affacciava al mondo per la prima volta, non troppo diverso dai suoi meravigliati spettatori.

 

”C- conosco già la risposta, ma devo chiederlo... Cos'è?”, non potè che dire un Iskandar dalla bocca allargata oltre ogni limite. Medea si avvicinò con cautela e allungò appena la mano, calmando la propria Aura per far capire al lupo che non aveva intenzione di fargli alcun male. Dopo i primi momenti di esitazione, l'animale annuì e chinò il muso per lasciarsi accarezzare.

 

" E' la nostra prima speranza, amico mio- disse soddisfatta la scienziata carezzando quella folta pelliccia color del cielo- Hope. Ti piace come nome?"

                                                                                                                       *****

Saaaaaalve a tutti. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, io personalmente sono estremamente felice di avervi finalmente presentato due dei principali plot twist che avevo in mente per quest' AU. Il mio principale dubbio qui era l'uso di Xiang Yu. Prendetemi per schizzinoso, ma ogni volta che cerco un servant per una certa situazione, quelli che trovo o non mi piacciono o li ho usati o sono destinati a un evento futuro. Alla fine ho scelto un Berserker che conoscevo a malapena. 

Comunque le trasformazioni di Lancillotto e del Beowolf saranno il principale motore della rivincita contro Salem e ovviamente dell'enorme aumento di potenza che avverrà da qui alla fine. Spero di fornire le spiegazioni in tempo relativamente breve, ma l'università ha cambiato alcune procedure per gli esami e quindi non posso essere sicuro. A presto, grazie a tutti i recensori per essere arrivati fin qui.

                              

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Capitolo 34
*** Città vecchia ***


La città vecchia di Mistral... quando venne eretta più di cento anni fa venne considerata il fiore all'occhiello dell'architettura di tutta Remnant: edifici incredibilmente eleganti, dalle case dei contadini fino ai palazzi degli alti funzionari. Poi ci fu la Grande guerra, una ristrutturazione dopo l'altra, nuovi quartieri e soprattutto lo sviluppo della malavita di Anima. Tutto quello che restava al momento di quelle splendide residenze erano tuguri puzzolenti e dall'aria cadente di cui il concilio si preoccupava a malapena, se non quando li visitavano per affari o per approfittare di certi servizi.

 

Ognuna di quelle case ospitava gironi di giochi d'azzardo, combattimenti clandestini e soprattutto incontri per sesso a basso costo di cui erano responsabili le vere padrone di quel quartiere. Circa quindici anni fa infatti, le prostitute che vivevano lì avevano scacciato i papponi che tanto odiavano e avevano preso il controllo con quello che poteva tranquillamente definirsi un colpo di stato.

 

Ogni tentativo da parte di Cacciatori e poliziotti di restituire quel luogo alla legge fu respinto da attacchi inauditi. Ognuna delle ragazze aveva l'allenamento degno di un apprendista Cacciatore ed era armata fino ai denti. Nessuno sapeva come avessero ottenuto un simile potere, ma Leonardo Lionheart decise saggiamente di parlamentare con le loro leader. Da allora le prostitute si tennero il loro quartiere, garantendo entrata e sicurezza a chiunque le loro regole. In cambio nessun tutore dell'ordine, al di là di quelli che già vivevano lì, avrebbe dato loro fastidio. E Qrow si era appena infilato in quello che poteva trasformarsi in un campo di battaglia in ogni momento, il secondo in cui una regola veniva rotta.

 

Il mietitiore, che si stava stringendo nel proprio mantello per non morire di freddo, si era diretto lì per la penultima sfida della sua iniziazione alla setta degli assassini: i suoi primi sfidanti erano già stati a loro modo straordinari, l'avevano spinto al suo limite come pochissimi altri avevano fatto. Eppure quando finalmente aveva vinto, si erano inchinati accettandolo educatamente come loro leader. Si chiese se anche il suo... o meglio, la sua nuova sfidante, avrebbe fatto lo stesso. Si trattava in fin dei conti di una donna che aveva distrutto un intero ecosistema criminale solo per ricrearlo secondo i propri bisogni.

 

“ Pervertiti, puttane e quant'altro. Si convincono di essere liberi ignorando le catene che li avvolgono.”, disse sottovoce ripensando a una poesia che aveva letto molti anni prima, per una relazione fatta assieme a Summer. Si chiese cosa avrebbe pensato o detto l'amata compagna di squadra se l'avesse visto lì.


 

Il Club Rose Rosse, come la maggior parte dei locali a luci rosse di quella via, si affacciava sulla strada. La luce al neon dell'insegna violetta si rifletteva nella pozzanghera l'indice il catrame dell'asfalto era saltato e le sudice tende incrostate di sporco sbattevano contro i vetri, smosse dal vento della sera. Poggiate ai pilastri stavano una mezza dozzina di puttane, ognuna con calze a rete sgualcite, tacchi a spillo e rossetto pesante. Il seno destro era in vista, gli occhi contornati di un forte violetto, le mani sulla vita esile e i fianchi ampi, le cosce generose e le natiche lasciate ignude dall'intimo. Roxxy si strusciava la fica su di uno dei pali nel tentativo di attirare qualche cliente, ma ce n'erano pochi di arrapati in giro quella sera ai quali succhiare il cazzo e lei aveva bisogno di soldi per la plastica al naso dopo una sparatoria tra gang.


 

“ Puoi sempre fare un piccolo favore al chirurgo plastico “ gli avevano detto le sue compagne durante una doccia in comune, ma lei non voleva. Voleva pagare per un naso perfetto in modo da attirare ancora più uomini di prima e i soldi garantivano maggior qualità che un servizietto da niente. E quindi eccola li, a stringersi nelle braccia per scaldarsi e ondeggiare un po' il bel fisico alle sue colleghe...fino a quando non vide quell'uomo camminare al centro della strada. Capelli sul corvino, alto, fiero e bello. Prima che le altre sgualdrine se ne accorgessero scattò in avanti e si strinse al suo braccio sinistro strusciandogli contro il seno nudo


 

“Vuoi un po' di compagnia amore? Costo poco e sono sana...”, domandò con tono seducente.


 

Qrow osservò attentamente la ragazza: naso schiacciato, mora, e petto coperto solo da una striminzita fascia . Era lei il contatto nominato da Hassan, anche se sembrava non averlo riconosciuto.


 

“ Grazie, ma oggi non sono in forma, preferisco rilassarmi guardando uno striptease”, rispose come ordinatogli dal suo maestro.


 

“ Oh. ”, Roxxy si allontanò di un passo, delusa. Quella frase voleva dire solo una cosa e lei sapeva, Padron Hassan gli aveva detto che sarebbe successo ma la sua situazione in quel momento l'aveva spinta a dimenticare quel codice e a sperare di aver... "Svoltato" la giornata, per così dire. Ma la realtà era sempre più REALE dei sogni, e lei spesso se ne dimenticava, rimproverandosi mentalmente per non aver riconosciuto subito Qrow. Ciò non di meno, si sforzò di ricomporsi e gli prese la mano.


 

“ Ma certo tesoro, avrai lo spogliarello migliore della tua vita.” sussurrò sensuale e avanzando sculettand, mostrando al Cacciatore la via.


 

Qrow seguì a pochi passi di distanza la mora, guardando nel frattempo i dintorni, pieni di uomini o donne che discutevano tra di loro, scambiandosi mazzette, Cristalli di Polvere decisamente di livello troppo alto per quel posto, o entrando in qualche edicificio insieme a quelle che erano probabilmente colleghe di Roxy.


 

Ogni tanto vide qualche faccia conosciuta in passato come amico o nemico e persino dei bambini che giocavano come fosse la cosa più normale del mondo nel quartiere più cupo nel loro mondo.


 

' Summer era appena sparita quando queste donne presero il potere- pensò cupo il Cacciatore, ripensando ai giorni in cui lui e Tai avevano cercato la compagna ovunque fino a quando non poterono che arrendersi all'evidenza- ringrazio ancora che non sia qui per assistere alla mia scelta.'


 

" Vi siete sistemate abbastanza bene considerata la situazione, devo dire", commentò tanto per alleggerire l'atmosfera.


 

“ Non dirlo “, disse Roxxy conducendolo dentro un bordello. I clienti che avevano pochi soldi si facevano fare qualche servizietto veloce ai tavoli, altri, senza una mano o senza cazzo tagliato loro per qualche... Errorino di troppo con le varie ragazze si accontentavano di vedere quei bei culi che strusciavano gli uni sugli altri assieme a qualche tetta sporca di vino.


 

Sul palchetto ricoperto e incrostato di vari liquidi ballavano un'altra cinquina di ragazze, nude che si baciavano e toccavano mentre gli avventori sbavanti allungavano cospicue mazzette.


 

“Ehi tu, vuoi una sveltina?”, chiese un travestito gettandosi quasi su Qrow ma Roxxy lo spinse via.


 

“ Vuole solo uno Striptease, Charlie “, gli disse fredda la ragazza.


 

“ Oh - fece quello coi capelli rossi vaporosi e vestito da gentildama portandosi una mano alla bocca, improvvisamente più pallido - Chiedi scusa, è un periodo di grama “


 

“ Lo è per tutti - rispose Roxxy abbozzando un sorriso e trascinando Qrow nel "retrobottega" - Conosci già le regole, vero? “.


 


 

Qrow era già stato in alcuni striptease veri e propri durante il corso degli anni. Un paio di volte quand'era ancora studente a Beacon, poi per gli addii al celibato dei suoi amici e dopo ancora quando cercava di dimenticare tutta la merda della sua vita tra una missione e l'altra. Quello in cui si trovava ora allo stesso tempo il più sporco, il più caotico e il meglio organizzato.


 

Sapeva che d'altronde quel luogo non era altro che una base per ottenere tutte le informazioni necessarie alle loro lotte e assicurarsi che Anima non finisse nelle mani di feccia ancora peggiore rispetto a quella che stava guardando in quel momento.


 

'' Stai parlando delle regole che seguono tutti i clienti, o di quelle extra per i clienti 'speciali'?", domandò con nonchalance alla sua accompagnatrice, che roteò gli occhi.


 

“ Lo sai benissimo - sbottò la prostituta ritraendo la mano e abbassando un fallo fittizio appeso alla parete sulle quali le ragazze si impalano per compiacere i clienti e questo fece un piccolo scatto rivelando una scalinata foderata di feltro lercio che si arrampicava a chiocciola attorno ad una colonna.


 

“Vieni “, ordinò repertoria iniziando a salire e sbattendo i tacchi sugli scalini. Lo condusse per un mezzo centinaio di scalini fermandosi poi davanti ad una porta alla quale bussò tre volte.


 

“ Chi è? “, domandò una voce guardinga.


 

“ Striptease .“ rispose lei meccanicamente, e pochi istanti e risuonare di passi dopo, il battente si aprì verso l'interno rivelando una larga stanza al cui centro si trovava un tavolo , davanti al quale stava seduta una donna vestita con un pesante vestito nero ricoperto da protezioni d'ossidiana e una maschera da teschio a coprirle il viso, sul suo grembo riposava una coppia di scimitarre.


 

Attorno a lei una decina di ragazze avvolte da una divisa meno appariscente, ma non meno capace di incutere timore, e armate di armi bianche e da fuoco si muovevano su tacchi a spillo in acciaio, indicando diverse mappe del continente e discutendo sui movimenti dei Grimm o altre gang, finchè non videro arrivare il mietitore, paralizzandosi in attesa che parlasse. Nel frattempo notò che anche dietro di lui c'erano varie assassine ancora più armate.


 

L'uomo, dopo aver dato un'occhiata analitica alle assassine, si rivolse a Roxxy.


 

" Grazie dell'aiuto, signorina. Se sopravviveremo alle prossime battaglie, spero di rivederti- disse mettendole in mano una grossa manciata di Lien prima di avvicinarsi alla donna sulla scrivania, cercando di non allertare le donne ai lati più del dovuto- miss B, giusto? E' qualche ora che sto guardando il risultato del tuo colpo di quindici anni fa, e posso dire di essere molto impressionato. Hai intenzione di cominciare ora con la sfida, o preferisci concludere questa riunione strategica?", domandò con una piccola risata indicando le ragazze intorno a lui.


 

L'Aura che avvertiva da loro non era questo granchè a prima vista, a malapena paragonabile a quella di un Cacciatore appena diplomato, ma sapeva che la stavano solo trattenendo per far scena. C'era un motivo per cui persino il Clan del ragno e i professori di Haven si tenevano lontani dal loro territorio.


 

Miss B osservò l'uomo davanti a lei e si passò una mano sul petto coperto dalla tenuta nera.


 

“ Ragazzo, se sai davvero come funziona saprai bene che non bisogna mai mostrare le sue carte, che inganno e teatralità sono armi potenti e che la sfida inizia appena si entra nel raggio d'azione dello sfidante .”


 

E a quelle parole una delle ragazze dietro di lui sfoderò una spada lunga da un espositore a parete alle sue spalle e ne fece puntare la lama contro Qrow. Premendo un grilletto nascosto, l'arma si aprì con ferrei scatti meccanici, rivelando la canna lunga di un fucile caricato a pallottole incendiarie.


 


 


 

Qrow fu abbastanza rapido da schivare la prima salva di proiettili gettandosi a terra e con un singolo movimento prese la propria falce parando i successivi colpi.


 

" Ehi!- gridò infuriato a Miss B, intenta ora a godersi lo spettacolino con la compagnia delle proprie sottoposte , che sorridettero tronfie- le regole dicevano che i vostri lacchè possono intervenire nella battaglia solo se ostacolano entrambe le parti!".


 

Non perdendo comunque tempo a blaterare, canalizzò la propria energia nelle gambe e saltò su un muro, usandone la superficie come trampolino per lanciarsi contro la ragazza con un impatto sufficiente a incrinarsi il materiale rinforzato di cui era composta la stanza. E quando sentì la forza dietro l'arma rivoltagli contro, unita ai veri livelli d'Aura dell'avversario, capì che razza di piano aveva ideato quella divisione della setta.


 

Ghignando la ragazza lasciò andare l'arma scivolando di lato con un movimento serpentino e sensuale e la spada esplose in faccia a Qrow mentre la sua proprietaria afferrava una mazza ferrata dalla parete incanalandoci un'Ondata di Aura incendiaria e calando un colpo dall'alto contro l'avversario con l'intenzione di spaccargli il cranio.


 

“ Ho mai detto di essere io il capo? Ti presento lady Mio, la vera signora di questo quartiere. ”, commentò sorniona B. E come conferma di questo, l'assassina si interruppe al volo e fece scattare il piede da terra, dirigendolo al mento dell'uomo aumentandone la velocità con una piccola deflagrazione che lasciò una bruciatura sul pavimento.


 


 

' Beh, se volevate farmi una sorpresa ci siete riuscite- sputò Qrow, avendo perso una buona parte di Aura con quell'assalto. Non sapeva se poteva fronteggiarla sul campo della velocità, ma per il momento mise Harbinger nella sua forma di spada e impegnò l'altra mano con un coltello infuso di Polvere congelante- ma sono sopravvissuto a peggio!".


 

Il mietitore aumentò la quantità d'energia volta a difendere il suo corpo e si buttò contro l'avversaria, rinchiudendola in una gabbia di fendenti elementali parati dalla mazza presa pochi secondi prima o dalla sua stessa Aura, riducendone lentamente le difese, fino a quando non riusci però a bloccare la lama di Harbinger col braccio. Con un movimento che Qrow potè appena registrare, la mano dell'assassina scese sulla sua torcendola e facendogli perdere la sua fidata arma.


 

 

“ Vuoi ritirarti, Branwen?”, domandò lady B, osservando divertita lo scontro sempre più frenetico.

 

“ Mai! C'è troppo in gioco.”, affermò il Cacciatore incanalando nuovamente Aura nel proprio mentallo, creando quelle che sembravano grosse ali tonanti. Tenendo il coltello a maniera di spadino, ricominciò una lunga serie di fendenti volti a insinuarsi nella guarda avversaria, riuscendo però solo a toglierle la maschera per rivelare un bellissimo viso orientale contorniato da lunghi capelli neri.

 

Mio dal canto suo sembrava sempre più rapida e approfittò dell'eccessivo slancio del rivale per afferrargli un braccio e capovolgerlo a terra, avvolgendosi poi con un forte alone di micidiale calore , che continuò ad aumentare con l'intento di concludere in un colpo solo. Qrow fece appena in tempo a guardarla, osservando quella luce arancione che si faceva sempre più potente. Era probabilmente abbastanza per ucciderlo.

 

Ansimava, si rese conto, come solo Archer gli aveva fatto fare negli ultimi anni. E questo gli rese conto che l'ossigeno stava venendo assorbito tutto dall'assassina per alimentare la propria semblance. Forse...

 

Il guerriero si ritrasformò in corvo, attivando a piena potenza la Polvere del suo mantello. Con tutta la velocità di cui era capace, volò attorno a Mio, sfruttando la sua stessa semblance termica per creare un enorme tornado infuocato.

 

Il mietitore si sentì egli stesso bruciare al contatto con le fiamme che aveva continuato a creare, ma continuò a volare, sempre più veloce mentre l'ossigeno nell'occhio del ciclone cominciava a calare. Mio tentò di trattenere il respiro, ma si ritrovò a soffocare e infine dovette inginocchiarsi, battendo la mano a terra per arrendersi. Solo a quel punto Qrow tornò normale, cadendo a terra per l'impatto accumulato, e obbligando a prendere un profondo respiro.

 

“ E abbiamo un vincitore.”, disse dunque lady B, inchinandosi assieme alle proprie compagne davanti a Qrow , che si rialzò appena in tempo per vedere anche l'avversaria concedergli un rispettoso inchino.

 

“ Diamine, che razza di mostro. I miei più sinceri complimenti, miss Mio. Sarà un piacere averti al mio fianco se sarò accettato nella vostra setta.”, disse Qrow ansimante, piegandosi sulle ginocchia mentre una delle ragazze gli porgeva Harbinger.

 

“ Così come per noi sarà servire te. Sei stato molto bravo, Branwen. La fede che lord Hassan riponeva in te era più che meritata.”, disse B, traducendo i gesti della sua diretta superiore, la cui Aura cominciava a guarire le ferite.

 

“ Già, mi resta un ultimo round, ma sono quasi certo sarà il peggiore.”, commentò il Cacciatore prendendo un sorso di whisky e cadendo sul pavimento, prendendosi un attimo di riposo da quell'incessante combattere.

 

“ Rhezan... è il nostro miglior spadaccino per una buona ragione. Non ti sarà facile sconfiggerlo. Per fortuna sa che non può ucciderti.”, disse ancora Mio attraverso la sua sottoposta. Più volte aveva affrontato il suo compagno di allenamenti e con un paio di eccezioni ne era uscita sconfitta.

 

“ Non è comunque lui a spaventarmi, ma a cosa succederà se vincerò. Diventare il vostro vice leader... ”, disse malinconico Qrow, stringendo i pugni ripensando a cosa stava per fare. Essere Hassan era qualcosa di più che guidare gli assassini, significava essere sostanzialmente un giudice dei vivi e dei morti. Non sapeva se poteva gestire quella responsabilità.

 

“ Saresti un ottimo Hassan a mio avviso.”, disse semplicemente B. L'uomo emise un piccolo sbuffo e con un cenno di ringraziamento uscì, ansioso di scoprire cosa il destino avesse in servo per lui.

 

*****

 

L'autunno sembrava non voler ancora colpire Menagerie, su cui il sole splendeva più che mai. I fauni meno resistenti al caldo si erano fiondati in acqua per cercare ristoro, mentre altri si accontentavano di un po' d'ombra sotto i portici o le tende dei loro negozi. Blake era davanti alla porta di casa, aspettando impaziente Ruby. Sarebbe voluta andare a prenderla al porto, ma la giovane mietitrice aveva insistito perchè l'aspettasse davanti a casa propria.

 

La fauna aveva cambiato il suo vecchio abito che indossava nella White Fang con un lungo cappotto nero e stivali alti fino al ginocchio, con una corazza simile a quella dei soldati dell'isola a proteggerle il petto, oltre ad orecchini sulle orecchie. Alla cintura si trovava una serie di eleganti coltelli da lancio fatti di un bizzarro materiale.

 

Si era allenata tutta l'estate con la milizia di Menagerie, facendo esercizi di stealth e guerra nelle trincee mentre implementava anche i consigli della propria leader e del team JNPR, dando in cambio quanto aveva imparato.

 

Strinse un pugno, avvolgendolo con la sua aurea violacea.

 

' Adam, non so quando sarà il nostro prossimo incontro. Ma posso prometterti stavolta che non ne camminerai fuori libero.', pensò, decisa a fermare finalmente il male che aveva aiutato a creare. Purtroppo non si avevano avuto notizie di Adam dopo l'assalto, e neanche dell'assassino che l'aveva fronteggiato, ma qualcosa le diceva che entrambi erano ancora vivi. E sul suo vecchio partner era stato dato l'ordine di uccidere a vista.

 

Persa nei suoi pensieri, si accorse appena di una bizzarra striscia rossa in cielo, apparentemente frammentata, che stava rapidamente percorrendo la distanza che separava il porto dalla sua casa. Arrivata sopra il portico, quelli che capì essere petali di rosa si riunirono in un'allegra ragazza dai capelli rossoneri e vestita con una tenuta in cuoio tenuta insieme da corde, lunghissime calze, guanti rossi e una mantella dello stesso colore.

 

“ BLAAAAAAAAKE!”, esclamò Ruby cadendo sulll'amica, che si ritrovò schiacciata a terra dal peso della partner.

 

“ Calmati, Ruby!”, disse in preda alle risate, alzandosi e portando una mano ai capelli arruffati della mietitrice che l'abbracciò ancora.

 

“ Scusa, scusa, ma è troppo che non ci vediamo. Le chat non contano ovviamente.”, disse tutta d'un fiato prima di rialzarsi. Negli ultimi mesi si era decisamente irrobustita, crescendo di qualche centimetro e guadagnando anche un po' di carne sul petto. Alla vita teneva inoltre una spada fatta con lo stesso materiale dei coltelli di Blake.

 

“ Capisco benissimo, anche per me è bellissimo vederti. E apprezzo anche il nuovo trucco. Come ci sei riuscita?”, domandò quest'ultima riferendosi ovviamente al volo di prima. La rossa sorrise quasi imbarazzata.

 

“ Beh, ho continuato a spingere il più possibile i limiti della mia semblance. Tra una caccia e l'altra ai Grimm ho scoperto non solo di potermi dividere, ma anche di poter volare per tratti relativamente lunghi. Sembra che i miei occhi non siano l'unica cosa particolare in me.”.

 

“ Anche a Vale sono apparsi i nuovi Grimm, a proposito?”, domandò incuriosita la fauna.

 

Negli ultimi mesi i vari Grimm, grazie forse alla costante preoccupazione dopo l'attacco a Vale, erano diventati ancora più potenti. Anche i semplici Beowolf erano diventati più grossi e intelligenti, con alcuni esemplari anziani che avevano richiesto l'intervento di gruppi di Cacciatori d'alto rango per finirli.

 

Ma allo stesso tempo alcuni Grimm, oltre all'aumento di potenza, avevano ricevuto anche un ricco cambiamento cromatico, una diminuizione nell'aggressività e soprattutto invece di sparire una volta uccisi, restavano integri come animali normali. Gli studiosi che avevano analizzato le carcasse fecero ogni tipo di esperimento e venne infine comunicato che questi nuovi Grimm sarebbero potuti essere usati senza problemi sia come cibo che come materiali per costruire armi e non solo.

 

Qualsiasi Cacciatore che gli incontrava quindi faceva del suo meglio per approfittarne, trasformando degli Ursa in carne che avrebbe potuto sfamare un intero villaggio, o usando le ossa di un Nevermore per migliorare le proprie armi.

 

“ Oh, sì. Mi sono fatta questa con le ossa di uno di loro.”, disse fiera la mietitrice mostrando la spada che dondolava dalla sua cintura. Vagamente ricurva a ricordare l'Harbinger di Qrow, ma molto più piccola, era intarsiata con l'immagine di una rosa in cui erano stati inseriti alcuni cristalli di Polvere.

 

“ Non male, io mi sono fatta invece alcuni coltelli da lancio- disse Blake prendendo un paio delle suddette armi- anche se sono davvero curiosa di scoprire cos'è successo. Insomma, una tale novità dopo quello che abbiamo passato a Beacon? Sembra troppo bello per essere vero.”.

 

“ Dai, non dire così- ribattè Ruby, che come al solito voleva mantenersi ottimistica- pensala come a una ricompensa per il nostro continuo lavoro. Comunque l'ultima volta che ho sentito Weiss, ha detto che Medea si era fatta sfuggire qualcosa a riguardo. Forse a Beacon scopriremo di più. Intanto meglio andare dei tuoi, Kali vorrà lamentarsi della nostra magrezza prima di lasciarci andare.”.

 

Le due ragazze cominciarono dunque a ridere, lasciando che i bei pensieri riempissero il loro animo come un'armatura contro le future avversità.

                                                                                                        *****

Salve a tutti, pubblico questo periodo dopo una settimana abbastanza rompicoglioni per motivi che non sto a spiegarvi. E' più che altro una scusa per mostrare un altro scontro di Qrow e qualche altro cambiamento su Remnant che mostrerò meglio nei prossimi capitoli( come potete vedere poi, Ruby usa l'outfit del volume 7, che preferisco a quello della saga di Mistral), spero di risentirci presto, intanto se avete il tempo passate sulla storia 'Sangue di Re', sull'account evil65 e che scrivo assieme alla mia amica Scarlet Queen, che mi ha anche aiutato a scrivere la prima metà del  capitolo( ispirata un pò a ' L'uomo dai pugni d'acciaio' e 'Sin City'). A presto.

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Capitolo 35
*** Come chiami uno stormo di corvi? A murder ***


 

L'inizio del nuovo anno a Beacon era più vivo che mai. Quasi una cinquantina di nuovi studenti erano arrivati assieme ai vecchi, osservando l'accademia che stava ancora attraversando l'ultima fase di ricostruzione. Vecchi amici si stavano riabbracciando e altre amicizie nascevano su quello che mesi fa era stato un campo di battaglia, ora sormontato dalla statua di Peter Port, il cui sguardo orgoglioso sembrava toccare e ispirare ogni aspirante Cacciatore.

 

“ MI SIETE MANCATE COSI' TANTO!”, esclamò a squarciagola Yang abbracciando Weiss e Blake con una forza stritolante che strappò qualche risata a Ruby prima che si unisse all'abbraccio generale, sentendo la sua Aura legarsi brevemente a quella delle tre compagne.

 

La sorella della mietitrice era diventata ancora più muscolosa durante la loro estate d'allenamento, teneva i capelli in una fluente coda ed era vestita con un cappotto da pilota, con un pettorale in osso di Grimm e altre protezioni su gomiti e ginocchia. Inoltre, anche se non indossava Gear Celica al momento, aveva utilizzato molti dei materiali raccolti e l'aiuto degli amici per completarlo in maniera definitiva.

 

Weiss invece teneva un completo a metà strada tra quello dell'anno precedente e quello usato da sua sorella, ma decorata con vari pezzi di armatura relativamente leggeri.

 

“ Yang, per favore... ho bisogno d'ossigeno.”, disse soffocata l'albina, venendo dunque rilasciata dalla propria fidanzata, che le diede quindi un affettuoso bacino sulla fronte.

 

“ Lieto di vedere che qualcosa non cambia mai.”, disse divertito Ren, intento a guardare assieme ai propri compagni di squadra la riunione delle quattro amiche. Lui e i suoi compagni avevano a sua volta migliorato un po' il proprio equipaggiamento e aggiunto una manciata di protezioni.

 

L'artista marziale aveva scelto uno stile più corazzato rispetto a prima, con protezioni su tutto il corpo a completare il suo completo infuso di Polvere. Sul volto teneva un paio di occhiali da sole. La sua semblance aveva cominciato a evolversi, permettendogli di vedere le emozioni delle persone. Non volendo ficcanasare nei fatti degli altri, aveva acquistato un sigillo per i propri poteri come quelli usati da Qrow e Ironwood.

 

Nora aveva un completo più coprente e ancora più rosa che copriva entrambe le braccia. Oltre al suo fidato e migliorato Maghnild, teneva due bellissime asce a doppia lama, realizzate per canalizzare la sua elettricità.

 

Pyrrha aveva completamente rinnovato la sua corazza, aggiungendo pezzi d'armatura praticamente ovunque pur senza danneggiare la sua tipica agilità e aveva aggiunto al suo scudo un conduttore di Polvere.

 

Anche Jaune aveva reso un po' più uniforme le proprie difese e Crocea Mors ora aveva un nuovo sistema per unire spada e scudo, mentre Moonblanc era ora un fucile laser con una potenza e una gittata di molto maggiori.

 

Quando anche loro ebbero dato gli opportuni saluti a Blake e Weiss, si diressero insieme alla piazza dell'accademia, dove attendevano con ansia il discorso d'apertura dell'anno scolastico. Ozpin era a sua volta non molto diverso, a parte una misteriosa benda sull'occhio destro su cui alcuni studenti si fecero delle domande. A parte quella comunque l'uomo sembrava più vivo che mai.

 

“ Sono lieto di vedervi così numerosi all'inizio di questo nuovo anno- disse il preside con tono decisamente ottimista, accompagnandosi con movimenti precisi del suo bastone e gesti energici della mano- l'evento che concluse il precedente semestre è stato quanto di più grave successo dalla fondazione di questa scuola, e ancora ci stiamo riprendendo dalle nostre perdite. Ma mi rasserena vedere che ancora tanti ragazzi hanno deciso di imbracciare le armi e diventare Cacciatori per garantire la sicurezza dei loro cari. Le porte di Beacon sono aperte per chiunque di voi che desideri imparare.”, disse prima di interrompersi per qualche secondo, lasciando che le sue parole fossero assorbite dai presenti. Passò dunque alla principale novità che quell'anno avrebbe portato e che aveva lasciato anche lui di stucco.

 

 

“ Inoltre, lady Seaspell ha alcune spiegazioni non solo per voi, ma per tutti i Cacciatori di Remnant. La lascio al suo discorso.”, concluse attivando un proiettore olografico, che generò l'immagine di Medea, che aveva sul volto il più allegro e gentile dei sorrisi.

 

“ Salve, sono davvero onorata di rivedervi qui sani, salvi, e decisi a continuare la vostra istruzione, cui sto per aggiungere un nuovo tassello riguardante le razze di Grimm apparsi negli ultimi mesi. Io ne sono responsabile. Per anni abbiamo creduto che i Grimm fossero mostri senz'anima e Aura la cui origine ci eludeva. Anni di studi storici e scientifici mi hanno però portato a credere in un'altra teoria, secondo cui essi fossero creature animali un tempo. A quel punto mi sono chiesta ' come posso farli tornare ciò che erano un tempo?'. Dopo altri anni di esperimenti, ho finalmente ottenuto un antidoto a qualsiasi cosa li abbia trasformati.”, rivelò la scienziata, visibilmente euforica. Il suo stato d'animo venne rapidamente condiviso da tutti i Cacciatori sparsi per Remnant a cui stava dando questa notizia, che esultarono felici, abbracciandosi e chiamando ad alta voce il nome della scienziata.

 

“ E' incredibile. Ere di lotta e finalmente abbiamo qualcosa di simile alla pace.”, mormorò una gioiosa Ruby, imitata da molti altri nella folla. L'invenzione di Medea avrebbe significato che seppur la loro guerra contro i Grimm non sarebbe finita davvero, almeno avrebbero potuto raggiungere un certo livello di convivenza con quelle nuove creature e risolvere la loro mancanza di risorse.

 

“ Ho già trovato un metodo per mettere la cura dentro alcuni cristalli di Polvere che potranno essere utilizzati a loro volta per proiettili e catalizzatori. Inoltre ogni nuovo Grimm che ferisce quelli 'malati', passerà la cura. Detto questo, auguro a tutti voi un anno scolastico che vi permetta di affinare al meglio tutte le vostre abilità e legare quanto possibile coi vostri compagni. Fate tesoro di queste esperienze, perchè saranno essi a darvi la forza per continuare a combattere nel cuore della battaglia.”, concluse dunque Medea, il cui ologramma sparì salutato da un'ultimo enorme applauso in tutte le accademie.

 

Mezz'ora dopo aver ricevuto quella magnifica notizia, il team RWBY era intento a sistemare la propria camera.

 

“ Ah, quanto vorrei che mamma fosse qui per vedere questo.”, affermò Yang reincollando i suoi poster sopra le casse di munizioni. Le altre capirono che si stava riferendo all'apparizione di quei Grimm più 'normali'. Ruby non poteva darle torto. Ruby sarebbe stata quasi disposta a vendere Crescent Rose se le fosse stata data l'occasione di dare la caccia a quelle magnifiche creature assieme a Summer anche una sola volta.

 

“ Già. Per me cacciare assieme ai miei è stato anche un buon modo per riconnettermi coi miei genitori.”, ammise Blake, che aveva preso non pochi trofei assieme a Kalì. Incluso un pesce enorme della baia di Menagerie che, una volta tagliato, aveva rivelato un anello perso anni prima.

 

“ Poi... l'esperimento dovrebbe essere partito da alcuni mesi, giusto?- notò Ruby dal suo letto, che stava prendendo i libri di scuola seduta sulle proprie ginocchia- non è lo stesso periodo in cui abbiamo sentita quella specie di esplosione?”.

 

“ A proposito, quello shock spirituale ... veniva da Lancillotto, ne sono sicura.”, confessò infine Weiss.

 

“ In che senso?”.

 

“ L' Aura che sembrava aver scosso noi e qualsiasi altro abitante di Remnant era la stessa di Lancillotto. Dovrei saperlo, mi sono allenata ogni giorno con lui per anni.”.

 

“ Pensate che Medea stia nascondendo qualche altra scoperta?”, domandò incuriosita Blake. Tutte e quattro le ragazze si guardarono sospettose, finchè Ruby non alzò le braccia a calmare quell'atmosfera.

 

“ Non direi... nascondere. Ma vuole testarla a dovere prima di rivelarla, proprio come ha fatto con questi Grimm. Nel caso, meglio non metterci in mezzo.”.

 

*****

 

Il confine tra i territori di Vale e Vacuo, dove Cinder Fall si era nascosta prima dell'attacco, stava per essere teatro di un altro leggendario scontro. L'ultimo duello per decidere chi avrebbe comandato gli assassini assieme ad Hassan.

 

Qrow aveva passato i due mesi successivi alla sconfitta di Mio allenandosi come se non ci fosse un domani. Meditava sotto le cascate, spaccava legna senza Aura e perfezionava oltre i limiti a lui conosciuti ogni tecnica e acrobazia, dividendo i suoi pensieri tra ciò che aveva imparato da ogni rivale e la sua famiglia.

 

Rhezan, l'assassino che avrebbe affrontato, non aveva dato meno importanza al suo allenamento e si era allenato uccidendo i più potenti Grimm che era riuscito a trovare o combattento i suoi migliori sostenitori.

 

Ora, due dei più grandi guerrieri che il mondo conoscesse erano di fronte l'uno all'altro, pronti a incrociare le lame di fronte al luogo dov'era nato il mostro che era arrivato vicino a distruggere la comunicazione dei regni.

 

Qrow era vestito con un abito più scuro rispetto al suo solito completo grigio, il suo mantello infuso di Polvere sventolava grazie al vento notturno e aveva nascosto altre armi nella sabbia circostante in caso di bisogno.

 

Il suo rivale, avvolto nell'abito nero tipico dei loro colleghi con una maschera nera simile a un drago teneva semplicemente una spada lunga, forgiato con le ossa dei Grimm, e qualche coltello da lancio.

 

“ Mi sono preparato a questo scontro sin da quando Hassan mi prese dai bassifondi di Vacuo. Ho seguito al mio meglio il suo addestramento e poi ho servito i suoi voleri per tenere Remnant al sicuro. Non ho la minima intenzione di perdere.”, disse determinato l'assassino, inchinandosi a spada tratta in segno di rispetto verso Qrow, che fu lieto di ricambiare il gesto.

 

“ Neanch'io. Per te è l'orgoglio a spingerti. Per me il desiderio di potere, il potere che mi serve per proteggere chi amo.”, disse il mietitore, stringendo tra le mani la sua croce argentata prima di lanciare uno sguardo alla luna frammentata di Remnant e alzarsi.

 

“ Allora, amico mio, che siano le nostre spade a parlare.”, disse infine Rhezan canalizzando una grossa quantità d'Aura nella spada e lanciando un'ondata d'energia che Qrow parò abilmente prima di sparare un'intero caricatore, obbligando il rivale a parare finchè non chiuse le distanze.

 

Lo scontro che ne seguì scatenò un'urto smile a un tuono, che si ripetè più volte ogni volta che incontravano le spade. I due contendenti non provarono neanche a trattenersi, ogni attacco era diretto ai punti deboli dell'avversario e dato con la massima forza per ridurre il prima possibile a zero l'Aura avversaria. L'ennesimo impattò scatenò una tempesta di scintille sulla sabbia e permise ai due di guardarsi dritti negli occhi prima di indietreggiare con un balzo indietro.

 

“ Vuoi essere davvero tu a uccidere Salem?”, domandò Qrow, approfitando di quell'istante per riprendere fiato.

 

 

“ Salem è pazza... e non c'è onore nell'uccidere i pazzi. Quindi è una fortuna che io non ne abbia già più di onore, a differenza tua.”, disse Rhezan, sostituendo la spada con una coppia di coltelli.

 

“ Qui ti sbagli. Persi il mio onore nel giorno in cui Summer sparì senza che potessi fare niente per salvarla.”, ribattè il moro ritornando all'attacco, spingendo indietro il rivale per farlo finire in un punto dove aveva nascosto degli esplosivi. Una conflagrazione multicolore squarciò le tenebre e Qrow caricò a sua volta una larga quantità d'Aura in Harbinger per quello che sperava sarebbe stato l'ultimo colpo, se qualcosa non l'avesse preso alla tempia, seguito in fretta da molti altri colpi. Rhezan aveva attivato la sua semblance, che gli permetteva di fondersi con qualsiasi ombra per muoversi ad altissima velocità.

 

Qrow si trasformò in corvo, volando il più in alto possibile per sfuggire agli assalti del rivale in attesa di trovare un momento per contrattaccare, finendo però per essere afferrato da un tentacolo d'ombra da cui si liberò con un'esplosione causata dalla Polvere nel suo mantello.

 

“ Bene, volare non è un'opzione.”, si disse ritornato a terra e prendendo dalla sabbia un pesantissimo fucile, dotato di un mirino olografico. Cercando le varie ombre che si muovevano sulle dune aiutato da un cono di luce, sparò finalmente a una massa nera molto vicina, spingendo indietro Rhezan, che si rimise in piedi con una capriola prima di lanciare un coltello dritto nella canna da fuoco dell'arma.

 

Lasciando andare il fucile, Qrow si gettò dunque all'assalto con la sua falce, sfruttando tutta la gittata che aveva a disposizione negli affondi che si scambiava con Rehzan, la cui spada era ora circondata da un potente alone di tenebra che si scontrò contro Harbinger, avvolta da fuoco e fulmini.

 

La sabbia si sollevò per centinaia di metri mentre il potere dei due guerrieri ribolliva oltre i loro stessi limiti. Gli elementi danzavano al ritmo delle armi, cui Qrow aggiungeva a volte altri pistoli o lame infuse d'energia elementale che venivano bloccate dalle ombre di Rehzan.

 

' Summer, dammi la forza.', pensò il mietitore facendo ricorso alla forza che gli rimaneva, spingendo via via fino a soverchiare lentamente il potere del rivale. L'assassino però non aveva ancora dato il tutto per tutto e le ombre che l'avvolgevano si unirono a formare una figura simile a un'immenso pipistrello che respinse nuovamente Qrow.

 

Atterrando sulla sabbia, l'ansimante Cacciatore non potè che concentrare ancora una volta l'Aura rimastagli per un ultimo singolo fendente. Rhezan si mise la spada accanto al fianco in preparazione del suo colpo di grazia, avvolto da un'alone nero che sembrava eclissare le stelle. Dopo un singolo istante di preparazione, i due combattenti scattarono quindi più veloce del fulmine l'uno verso l'altro, gridando il nome dell'altro prima di incontrarsi a metà percorso con l'ennesimo incredibile impatto che li fece ruzzolare via.

 

Rhezan si ritrovò affossato nella sabbia, incapace di rialzarsi. Qrow volò per diversi secondi, la sua mente quasi vuota mentre il terreno si avvicinava lentamente. Fu solo quando un'immagine di Ruby gli attraversò la mente che riuscì a raddrizzarsi e atterrare in piedi.

 

“ Ho vinto.”, disse con un filo di voce, poggiando le mani stremate sulle ginocchia, voltandosi verso l'avversario caduto.

 

Entrambi vennero dunque avvolti da un fitto velo di fiamme azzurre, che bloccarono la visione di Qrow. Quando potè vedere di nuovo il canyon era sparito e si trovava in un altro deserto, con un bellissimo trono nero davanti a lui. Decine, se non centinaia di assassini, lo circondavano, avvolti nei loro mantelli neri come spiriti dell'oltretomba venuti a dargli il benvenuto.

 

“ Qrow, hai raggiunto e superato ogni mia aspettativa. Sono orgoglioso- disse la cavernosa voce di King Hassan, che posò una mano sulle spalle del mietitore- così come sono orgoglioso di voi, miei allievi. Confido abbiate imparato ben più di lui da questa sfida.”, disse rivolto a coloro che avevano sfidato Qrow negli ultimi mesi. Questi stavano accanto a un grande trono nero e quando Qrow si avvicinò, si inginocchiarono di fronte a lui, rapidamente imitati dagli altri assassini di rango inferiore.

 

“ Mio signore, siediti pure. Quel trono è tuo per diritto di conquista.”, gli disse Rhezan con grande riverenza, inchinandosi a propria volta. Quello era l'ultimo segnale che completava quell'atmosfera quasi regale e la sua ascesa a loro nuovo leader.

 

“ Diritto di conquista. Bene, sarà la prima vittoria di molte altre ,se il fato mi arriderà per una volta.”, rise dunque il moro, prima di essere avvolto da un altro velo di fiamme.

 

Un velo di fiamme azzurre avvolse il mietitore, lasciandogli indossare una splendida armatura nera con intarsiate un misto di rune e lettere arabe. Un cinturone d'acciaio gli avvolgeva il petto e sulle spalle teneva un mantello di lucenti piume di corvo.

 

Due assassini gli misero addosso una nuova maschera, simile al becco di un Nevermore. Hassan si fece quindi avanti, tenendo una siringa contenente un liquido blu fluorescente tra le mani. Il suo allievo e nuovo leader degli assassini si allargò una manica.

 

“ Tu sarai la nostra guida in guerra. Tu sarai il nostro volto di fronte al mondo. Tu sarai Hassan dalle ali nere e sotto il tuo sguardo nessun nemico potrà nascondersi.”, disse il Vecchio della montagna, inniettando il contenuto in un braccio di Qrow e cambiando una volta per tutte la sua vita e il destino di Remnant.

                                                                                                            *****

Salve a tutti, buon primo maggio. Ho una manciata di dubbi sulla prima parte di questo capitolo, volta per lo più a introdurre ufficialmente la novità su Remnant e qualche cambiamento dei protagonisti, ma spero che vi sia piaciuta... e anche di più riguardo il combattimento tra Qrow e Rhezan, che segna ufficialmente il suo nuovo ruolo come generale degli assassini( King Hassan è ancora il gran capo per intenderci, Qrow è più la loro guida in combattimento). Nel prossimo capitolo ci sarà qualche richiamo al volume 8 e si comincierà a muoversi verso Mistral, magari con qualche parte dei villain, vecchi o nuovi. Tra l'altro sono molto accettati dei consigli su come introdurre anche il potenziamento che hanno dato a Lancillotto e poi ad altri Cacciatori. La mia migliore opzione per ora è metterla assieme allo spiegone sulla lore della fic. A presto.

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Capitolo 36
*** Mistral ***


Era l'ennesimo giorno di routine per i prigionieri del carcere di Mistral. I reclusi si svegliavano per procedere con i pasti, i lavori forzati e la fin troppo breve ora d'aria. Ogni tanto scoppiava qualche rissa, niente che le guardie comunque non potessero contenere. Per Leonardo Lionheart, unico prigioniero tenuto quasi costantemente in isolamento per proteggerlo dagli altri detenuti, questo era il giorno della nuova visita della sua amata cugina, che portava notizie dall'orfanotrofio e di tanto in tanto qualche dolce.

 

“ Ciao, Atlanta, grazie come sempre di continuare a visitare questo stupido rinnegato Oltre alle risse sei l'unico svago in questo posto del cavolo.”, disse il fauno, circondato quel giorno da svariati e ingombranti volumi, perlopiù raccolte di giornali che incuriosirono non poco la visitatrice.

 

“ Figurati, è il minimo che possa fare per il mio cuginetto idiota. Ma l'ultima volta che hai telefonato hai detto di avere anche qualcosa da dirmi. Scoperto qualcosa di interessante?”, chiese Atlanta, sospettando la cosa avesse a che fare coi suddetti giornali.

 

“ Sì, su Cinder Fall. Per ammazzare un altro po' il tempo mi sono fatto dare gli archivi e i giornali riguardo alcuni vecchi casi della città. Ti ricordi per caso di Lady Tremaine?”.

 

“ Mi ricordo la festa che diedi quand'è morta.”, disse Atlanta con un ringhio. Tremaine era stata una delle persone più schifose, a suo dire, che avesse mai calcato il suolo di Anima. Era stata la proprietaria di un albergo di lusso i cui dipendenti, oltre a essere assunti in modi molto discutibili, ricevevano un salario da fame e che non si faceva problemi a screditare i fauni in qualsiasi modo. Come quando Leonardo era diventato il preside di Haven o Atlanta aveva costruito il suo orfanotrofio, era stata tra i loro principali detrattori finchè non era stata trovata morta nello sgabuzzino del suo hotel.

 

“ E ricordi anche Rhodes?”, domandò ancora l'ex preside. Atlanta ci mise qualche secondo a capire di chi stesse parlando, poi le tornò in mente un vecchio compagno di scuola che aveva una grande ammirazione per Vlad e che era solito chiedere loro consigli per migliorare la sua tecnica o il controllo dell'Aura.

 

“ Il presidente del nostro fan club? Oh, sì. Sono stata molto dispiaciuta quando ne ho scoperto la scomparsa. Avessi avuto più tempo all'epoca avrei cercato di fare chiarezza. Ma che c'entra lui con quella stronza?”, domandò sospettosa.

 

“ Beh, quando tornava in città, Rhodes sostava spesso all'albergo di Tremaine. Questa aveva adottato anni prima una ragazza, cui dava un tozzo di pane per fare quasi tutti i lavori dello stabile.”, cominciò a spiegare Leo, aiutandosi con alcuni gesti delle mani o allungandole alcuni articoli. Questo disgustò ancora di più la cugina, che detestava chi abusava dei bambini per il proprio tornaconto.

 

“ E tu come lo sai?”, chiese nuovamente Atlanta, incrociando le braccia sospettosa.

 

“ Primo, perchè ho trovato a furia di cercare i documenti dell'adozione. Secondo, lo stesso Rhodes me ne aveva parlato durante una missione in gruppo per chiedermi a suo conto una borsa di studio. Quella ragazza era proprio Cinder. Aveva rubato una volta le spade di lui con l'intento di uccidere la sua tutrice, ma lui l'aveva convinta ad allenarsi per diventare una Cacciatrice. Rhodes l'addestrò a dovere ogni volta che passava di lì. Ma un giorno lei non riuscì più a sopportare quegli abusi e proseguì col suo piano originale. Siccome Rhodes il giorno dell'omicidio venne visto all'hotel, suppongo che nel tentare di farla ragionare divenne la sua quarta vittima.”, sospirò dunque l'ormai l'ex preside, alzando un attimo lo sguardo al soffitto in un rispettoso silenzio per l'amico caduto.

 

“ Ma Rhodes aveva un grandissimo senso di giustizia, non avrebbe mai lasciato Cinder con quella stronza, quindi perchè non.... Oh, dimenticavo, questa è Mistral.”, commentò Atlanta con un'espressione disgustata.

 

“ Già, e Tremaine aveva amicizie molto in alto. Se Rhodes si fosse limitato a farla scappare, non ci sarebbe voluto molto a prenderli entrambi e dopo una storia strappalacrime per farlo sembrare un semplice rapitore, la vita di Cinder sarebbe peggiorata ancora. Io avevo mandato un paio di professori a cercarla, ma tornarono a mani vuote.”, annuì Leonardo, spiegando i motivi che avevano costretto l'amico ad agire con prudenza.

 

“ Dunque dopo aver seppellito il suo insegnante dove nessuno l'avrebbe trovato, immagino sia stata avvicinata da Salem o chi per lei, che ovviamente non ha avuto difficoltà a forgiarla nella terrorista che ha quasi distrutto Beacon. Cazzo, che putiferio.”, concluse una seccata Atlanta, furiosa per essere stata preceduta da Salem, che non si era fatta problemi a manipolare a suo piacimento una bambina traumatizzata.

 

“ Meglio non ti parli di Mercury allora. E' un miracolo non sia diventato peggio di quanto appaia.”, borbottò dunque Leonardo, che aveva sentito di striscio alcuni commenti dell'albino sul padre e aveva provato una grande pietà per lui. Sua cugina sospirò ancora, portandosi le mani in faccia. In passato aveva desiderato un mondo dove ogni bambino fosse amato, ma sembrava essere ancora un'utopia.

 

Per adesso però doveva pensare a difendere i suoi figli, e se ciò significava ferire Cinder ancora di più, che così fosse.

 

“ Resta da decidere quindi come usare queste informazioni a nostro vantaggio.”, disse semplicemente prima che la guardia la chiamasse alla conclusione dell'orario di visita.

 

*****

 

Era finalmente arrivato per il team JNPR il momento della loro prima missione fuori da Saunus. Erano in una foresta di Mistral, alla ricerca di un Nuckleklave, un potente e orribile Grimm centauro. Ren e Nora avevano un conto in sospeso col preciso esemplare le cui tracce stavano seguendo. Nei giorni precedenti erano stati seri come i rispettivi partner non li avevano mai visti, combattento con efficiente brutalità e incredibile precisione.

 

Incontrarono molti Grimm sul loro percorso tra villaggi e foreste, sia quelli normali che quelli creati da Medea. E notarono come anche quelli cui erano abituati si fossero fatti più forti, pur venendo tenuti a bada dalle armate di Iskandar e altri Cacciatori. Come nota positiva la fama di Pyrrha, come fu felice di vedere, era quasi svanita ormai, o per meglio dire quella del suo team l'aveva ormai raggiunta lasciandola quasi in secondo piano.

 

I quattro si erano dunque fatti strada per Anima, villaggio dopo villaggio. L'estate di allenamento aveva dato i suoi frutti e avevano infine trovato le tracce della loro preda proprio nei pressi di Kuroyuri, l'ormai distrutta casa di Ren.

 

“ Quella dovrebbe essere la sua tana. Se è lì dentro e non ci sono vie di fuga, possiamo prenderlo in trappola e liberare Anima dalla sua immonda presenza una volta per tutte.”, disse il giovane ninja con una trepidazione insolita per lui, indicando una grotta poco sopra il suo vecchio villaggio. Lui e i compagni avevano preso qualsiasi precauzione per affrontare lo scontro, con varie granate e le loro armi pienamente cariche. Con la semblance di Jaune, credeva sarebbe stata una vittoria difficile, ma sicura.

 

“ Ren, sappiamo tutti quanto questo scontro significhi per te e Nora. E siamo fieri di accompagnarti in questa battaglia. Ma prometti che non ti farai prendere proprio ora dalla rabbia.”, si raccomandò il suo leader, posandogli una mano sulla spalla. Ren si girò verso di lui, notando le espressioni comprensive di Nora e Pyrrha. La prima in particolare, che era stata assieme a lui sin dal fatidico giorno in cui la loro preda distrusse il suo villaggio.

 

Sapeva che tutti gli stavano dando la loro massima fiducia, e non aveva intenzione di deludere le loro aspettative solo per fare l'eroe.

 

“ Mai. Sono appena all'inizio del mio viaggio come Cacciatore e non ho intenzione di rovinare tutto. Voi, soprattutto, venite prima di qualsiasi vendetta e farò del mio meglio per proteggervi, come so che voi farete per me.”, rassicurò il giovane Cacciatore prima di cominciare un abbraccio di gruppo. Datosi quell'ultimo gesto di affetto fraterno, il quartetto salì rapidamente la distanza che li separava dal covo del Nucklelave. Quando però entrarono, non trovarono niente al di là di punte di freccia e altre armi rotte, appartenenti probabilmente a quei pochi che avevano snidato la bestia senza avere la giusta preparazione.

 

Il team JNPR si strinse per proteggersi e puntò le armi ovunque, in attesa che la belva apparisse per la sua trappola.

 

Non dovettero attendere molto.

 

Dopo pochi secondi la parete di fronte a loro cominciò a crepare, finchè non venne completamente sfondata da una testa di cavallo nera ricoperta da larghe creste ossee. Il busto era orribile, simile allo scheletro di un demone con grandi artigli e occhi spiritati, lunghe corna che si ritorcevano all'indietro mentre una testa di cavallo sul busto li guardava furente. A concludere quella visione una fitta Aura nera che avvolgeva tutta la parte umanoide del mostro.

 

Era ancora più grosso, corazzato e orribile di quanto Ren e Nora si ricordassero, ora nuove placche osse difendevano i suoi punti vitali, più le spalle e le ginocchia equine. Prima che Jaune potesse ordinare l'attacco, da entrambe le bocce si generarono due sfere di energia violacea da cui partirono quindi due devastanti laser dello stesso colore. Il team di Beacon saltò in quattro direzioni diverse per schivare il terribile attacco, che raggiunse le rovine di Kuroyuri mettendo a fuoco i pochi edifici rimasti.

 

“ Pensavo che non avessero poteri del genere.”, disse Pyrrha., indietreggiando con lo scudo davanti a sé con espressione spaventata, sentendo l'orribile sguardo del cavallo su di lei.

 

“ E infatti non li hanno!”, rispose Ren guardando orripilato il terrore della sua infanzia avvicinarsi a loro con gli artigli in piena vista, chiaramente avido del loro sangue mentre si leccava la lingua.

 

L'orribile creatura caricò un'altro raggio contro i quatro, che si dividero per evitarlo prima di contrattaccare in una formazione già provata durante i loro allenamenti estivi. Nora fu la prima a tentare un assalto, con in mano Maghnild e una delle sue asce. Avvolgendoli con forti scariche elettrichè saltò contro l'orribile centauro schivando appena una menata per poi colpirlo dritto sul volto.

 

Il Nuckleklave si ritrovò spinto indietro di alcuni metri ed emise un ringhio mentre forti scariche rosa scorrevano lungo la sua pelle rugosa. Nora sorrise e tornò all'attacco col supporto di Jaune, che avvolse entrambi con la propria semblance.

 

Il mostro però allungò letteralmente le sue mostruose mani sui due, riuscendo con sorpesa di Pyrrha a trattenerli nonostante i suoi gemiti di dolore.

 

“ Come può...?”, domandò Ren stupefatto, guardando i due amici dimenarsi tra le dita dell'essere avvolti di luce e fulmini. Non aveva mai visto nessuno resistere a Nora in quel modo, specie considerando l'elettricità che stava assorbendo e la semblance di Jaune a potenziarla ulteriormente. Forse capendo che fonte di potere era il giovane cavaliere, la creatura lo scagliò via assieme alla compagna con un unico gesto, con talmente forza da bucare la propria caverna.

 

Rivolse dunque il suo orribile doppio sguardo a Pyrrha e Nora, che si ritrovarono a evitare una fitta rete di laser con capriole e balzi un po' ovunque. La giovane amazzone, dopo aver mancato di poco un raggio che le avrebbe potuto mozzare il capo, ricoprì il suo scudo con un fitto alone di fiamme lanciandolo a una delle gambe del Nucklelave.

 

Questi però saltò con un'agilità incredibile per quella stazza e una volta atterrato aprì le mostruose fauci per lanciare un orribile grido, simile a una cacofonica melodia che raggiunse il cervello dei due ragazzi.

 

Pyrrha e Ren si tapparono le orecchie con espressioni doloranti nel sentire quell'orribile suono e si dimenarono impossibilitati a formare un solo pensiero coerente, figurarsi a difendersi. Il mostro fu sul punto di schiacciarli sotto i suoi zoccoli. A fermarlo fu una granata carica di elettricità che si schiantò sul viso del cavaliere.

 

L'onda d'urto e l'arco di elettricità che ne avvolse il mostruoso volto furono sufficiente ai due Cacciatori per riprendersi e correre nella direzione da cui proveniva il proiettile, ritrovando Jaune e Nora.

 

“ State bene?”, domandò la ragazza, avvolta dalle stesse scariche elettriche che avevano disturbato l'attacco del Knucklelave.

 

“ Sì, ma è molto più resistente di quanto ci aspettassimo. Dobbiamo attaccare insieme.”, affermò Pyrrha, ancora scossa dal quell'urlo blasfemo. Ma Jaune scosse la testa.

 

“ No, dobbiamo attaccare con intelligenza. Ren, non appena tenta di spararci addosso, crea un tornado che avvolga il raggio. Pyrrha, tu prepara un diversivo. Nora, sarai il perno dell'attacco.”.

 

Ren annuì e concentrò Aura nelle sue braccia per attivare la Polvere nei suoi abiti, venendo avvolto da un refolo di vento. Quando il Nucklelave preparò un nuovo raggio, ben più potente dei precedenti, il giovane ninja concentrò tutta la forza accumulata in un vortice che si avvolse attorno al raggio arrivando fino alla testa equina della creatura, ora spinta indietro dal fortissimo spostamento d'aria.

 

Jaune approfittò della pausa offertagli dall'amico per attivare la propria semblance su tutti e quattro, sparando dunque a sua volta una salva di laser sulla seconda testa dell'obbiettivo, riuscendo a fargli saltare un corno mentre Pyrrha partiva all'attacco facendo levitare le sue armi in un letale ed elegante vortice che abbattè sulle zampe corazzate della creatura.

 

Questa gridò nuovamente di dolore e provò ad afferare Pyrrha, obbligandole a muoversi in aria mentre Jaune e Ren attaccavano dai lati avvolti dalla semblance del primo, colpendo con rapidità i fianchi del cavallo e duellando coi suoi feroci artigli finchè il paladino non riuscì a tagliargli una mano.

 

Ne conseguì un urlo ancora più terribile del precedente. Seppur dotato di una difesa molto maggiore, Ren fu certo che avrebbe ceduto stavolta.Le grinfie dell'essere furono sul punto di chiudersi su di lui per un istante. Il ragazzo ringhiò avvertendo l'Aura nera dell'essere come attaccarsi alla sua, invadendo i suoi pensieri con immaggini di morte e distruzione.

 

Nora non poteva che guardare la cattura del suo amato mentre accumulava l'energia necessaria a finire quel terribile nemico. Tutto lo scontro sarebbe dipeso dall'elettricità che stava canalizzando nelle sue asce e doveva restare immobile per poter concludere in un colpo solo.

 

Il Nucklelave era però di una diversa opinione e girò la testa cornuta per caricare un altro laser contro di lei. Fortunatamente Pyrrha era ancora in gioco e trasformando il suo scudo in un'affilata di ghiaccio, la scagliò contro il braccio che tratteneva Ren, tagliandolo e guadagnando gli ultimi secondi che servivano all'amica.

 

Questa sorrise in maniera quasi sadica e saltò sul mostruoso centauro vorticando le sue asce in una trottola di fulmini rosa. Il suo nemico riuscì comunque a finire di caricare il raggio e spararglielo contro in un devastante scontro d'energia che fece tremare l'intera montagna.

 

La battaglia sembrava alla pari, Nora avanzava lentamente superando il potere del raggio, ma la sua Aura diminuiva allo stesso ritmo ed era già calata durante il combattimento. Ren guardò

 

“ Per il mio villaggio, per la mia famiglia... e per me stesso!”, gridò Ren, convertendo l'Aura rosa che lo avvolgeva in un potentissimo pugno di acqua la cui pressione fu sufficiente a distrarre il mostro, permettendo dunque a Nora di colpirlo. L'esplosione che ne conseguì distrusse la metà umanoide della bestia, con un'impatto tale l'intera caverna venne distrutta e gocce d'acqua attraversarono interi edifici con la forza di tante pallottole insieme a saette esplosive..

 

 

 

Una nuvola di fumo avvolse per diversi minuti la zona e una volta sparita, i quattro ragazzi si ritrovarono in quanto restava della grotta, sfiniti seppur felici. Con immensa fatica, sostenuta appena dalle loro Auree in procinto di rigenerarsi, riuscirono ad alzarsi per darsi un forte abbraccio a vicenda.

 

“ Ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta.”, disse Nora in lacrime, il tono eccitato come mai prima di allora mentre Ron ansimante rivolgeva lo sguardo al cielo, immaginandosi i suoi genitori finalmente capaci di riposare in pace.

 

Quando però fecero per tornare sui loro passi, abbassarono lo sguardo sulla distrutta Kuroyuri e videro un lungo gruppo di Grimm superare di lato il villaggio, apparentemente ignari dei giovani Cacciatori. Dovevano essere decine, forse più di cento, e tutti enormi, con mascelle che sbattevano tra loro in attesa del prossimo passo. Andavano in direzione di Mistral.

 

 

“ Darò subito l'allarme... e chiederò supporto. Dubito siano gli unici.”, disse semplicemente Jaune, facendo il numero di Ozpin e sperando d'essere in tempo.

 

*****

 

Così come le foreste di Mistral, anche la quiete delle terre dei Grimm stava venendo disturbata non poco. Salem aveva creato enormi branchi negli ultimi giorni, utilizzando quanto Tyrian aveva rubato dal laboratorio di Medea per sfornare truppe dopo truppe in numeri che aveva solo osato sognare fino a quel momento, e la cui forza era anche ben superiore a quelli che era solita impiegare.

 

Eppure la maggior parte di essi non erano stati usati per organizzare un nuovo assalto ai regni, ma per allenare i suoi sottoposti, che avevano ricevuto l'altro composto creato dalla scienziata atlesiana. In un battito di ciglia Tyrian aveva dunque ridotto a fette orde di Beowolf, Hazel aveva spappolato Grimm grandi sei volte lui e Watts aveva usato esplosioni sufficienti a distruggere una città partendo da cristalli di Polvere quasi scarichi.

 

“ Avevate ragione, mia signora. Questo potere è davvero molto meglio di quello delle Dame. Mi sento capace di affrontare un regno con le mie sole forze.”, disse Cinder soddisfatta, osservando quanto rimaneva dei Grimm che le erano stati messi contro. L'ormai ex mezza Dama era stata la più eccitata nel prendere il misterioso ritrovato, per poi dare libero sfogo ai poteri che temeva di aver perduto per sempre.

 

“ Già, questi nuclei magici artificiali sono ancora meglio di quanto mi aspettassi. Ma sta attenta finchè il tuo corpo non vi ci sarà abituato del tutto.”, si raccomandò la signora dei Grimm, avvicinandosi alla sua allieva prediletta per darle una carezza di incoraggiamento, cui la mora rispondette con un fremito di soddisfazione.

 

“ Lo so, milady. Farò in modo che la missione a Mistral scorra liscia come l'olio. Vi porterò la Reliquia o morirò provandoci.”, rassicurò l'ormai ex Dama chinando rispettosamente il capo. Poco lontano Mercury osservava incerto. Anche lui aveva ricevuto il potenziamento dei suoi superiori, e ne era rimasto altrettanto affascinato. Ma quel potere aggiungeva comunque infinite variabili al suo piano di fuga dove già qualsiasi cosa sarebbe potuta andare storta.

 

“ Ti senti bene, ragazzo?”, domandò Hazel, ancora sporco di materia nera, al giovane assassino, che deglutì. Aveva sempre preso in considerazione l'idea che Salem potesse scoprire lui e la compagna. Assumendo che non lo sapesse già, e la sua reazione sarebbe stata prevedibile.

 

Ma Hazel, Tyrian e Watts? Solo gli dei sapeva cosa avrebbero potuto fare loro. Nel migliore dei casi li avrebbero ricattati, altrimenti...

 

“ Sì, sto bene, mi sto solo ancora abituando a questi.”, disse flettendo i muscoli, avvolti dalla sua Aura argentata. Hazel annuì.

 

“ Per qualsiasi cosa chiedimi, figliolo. Qualche consgilio credo di poterlo ancora dare.”, disse dando una pacca sulle spalle all'albino, che andò dunque in cerca di Emerald.

 

“ Allora, Emerald? Quand'è il momento ora che avremo ancora di più sul collo il fiato di Cinder e degli altri servant?”, domandò Mercury rivolto all'amica ladra, sdraiata su una roccia. Si era esercitata assieme a Cinder per ore, finchè la stanchezza non l'aveva presa. Il corpo scuro della ragazza era steso molle, gli occhi rossi persi in quel cielo dello stesso colore che aveva fatto loro da soffitto per ogni giorno di permanenza in quelle orribili lande.

 

C'era qualcosa per loro al di là di esse? Non sapeva dirlo ormai.

 

“ Presto, molto presto. Dobbiamo trovare il momento adatto per contattare i nostri nemici... e sperare ci ascoltino.”, disse saltando a terra e dirigendosi dal resto dell'organizzazione.

                                                                                                                      *****

Uff, pubblico questo capitolo con un mezzo mal di testa, quindi perdonatemi gli errori grammaticali. Sono lieto di dire che sono tornato a Palermo, potendo quindi lavorare con più pace, esami permettendo. D'altro canto odio dire che Kentaro Miura ci ha recentemente lasciati, ed è a lui che dedico questo capitolo( sperando di aver reso il Nucklelave spaventoso almeno la metà di certi apostoli) e 'Sangue di Re' una storia sull'account evil65 che scrivo assieme a un'altra grande fan di Berserk. Non vedo l'ora di aggiornarla insieme alle mie altre fic, a presto.

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Capitolo 37
*** Assalto velenoso ***


 

Il team RWBY non aveva perso tempo a rispondere alla chiamata di Jaune, una volta che essa era stata estesa anche a Beacon. Ruby era particolarmente smaniosa di risvegliare nuovamente il potere dei suoi occhi e sperava che fronteggiare nuove orde di Grimm, come quelle che stavano percorrendo Anima, l'avrebbe aiutata a farlo. La sua squadra ovviamente non sarebbe stata la sola a partire.

 

 

Siccome la maggior parte dei soldati e Cacciatori del continente orientale sarebbe stata impegnata a proteggere la capitale e altri villaggi, i professori di Haven avevano chiesto aiuto a tutte le altre Accademie per osservare i movimenti dei misteriosi branchi apparsi nel continente. I presidi, timorosi di un attacco come quello di Beacon, non mancarono di rispondere mandando team dalla provata abilità e tempra, ovviamente accompagnati da Cacciatori professionisti.

 

A venire con loro era stato dunque il prof... ahem, dottor Obbleck. La tragedia cui aveva assistito durante il torneo l'aveva spronato a diventare ancora più forte e ad addestrare i migliori Cacciatori possibili, oltre che ovviamente proteggere i suoi amati studenti. Il viaggio da Vale ad Haven, non ancora concluso, era stato dunque focalizzato sulle sue vecchie esperienze e su qualsiasi consiglio avesse potuto concedere alle quattro allieve, pronte ad assorbire come spugne la sua conoscenza.

 

Per il momento si erano accampati dopo una lunga giornata di cammino sotto un meraviglioso tramonto in procinto di lasciare spazio al buio. L'uomo aveva acceso il fuoco, mentre Ruby e Blake si erano allontanate per assicurarsi che non ci fossero pericoli intorno.

 

“ Dottore, che pensa di questa migrazione?”, domandò Weiss, allungando uno spiedino vegetariano sul fuoco. L'uomo si aggiustò gli occhiali, decorati dai riflessi delle fiamme, e prese fiato.

 

“ Tutto e niente, miss Schnee. Per certi versi è ancora più strano di quanto è successo a Beacon. Non mi sembra che a Mistral o nei villaggi attorno ci siano grandi concentrazioni di emozioni negative, se le nostre fonti sono corrette. E anche nel precedente caso è servito distruggere l'arena per attirare un esercito così grande. Potrebbe essere un effetto dei gas curatrici che abbiamo cominciato a diffondere, ora i Grimm rispondono a istinti migratori naturali, per così dire. Se questo è il caso, non possiamo che augurarci siano innocui. Forse vogliono solo riprendere a riprodursi normalmente.”, spiegò Obbleck aiutandosi con gesti delle mani illuminate dal fuoco.

 

“ A essere onesta, non so riuscirei a sopportare un'altra Beacon- disse Yang, seduta sullo zainetto contenente Gear Celica, appoggiata a un albero con uno sguardo incerto perso nel vuoto- ma farò del mio meglio affinchè un'assedio del genere non accada mai più.”.

 

“ Lieto di sentirglielo dire, miss Xiao Long. Può stare certa che scriverò un giorno il suo nome nei miei trattati sulla battaglia. Io e gli altri professori, Ozpin innanzitutto, siamo molto fieri di come vi siete comportati in quelle circostanze- dissel l'uomo prima di sentire uno strano rumore poco lontano e alzarsi cauto- miss Rose, miss Belladonna, siete voi?”.

 

Una scarica di proiettili si abbattè sull'uomo, che prese in tempo la sua mazza per bloccarli uno a uno mentre Weiss e Yang scattavano per prepararsi alla lotta con le armi in mano o in spalla.

 

Ad uscire dalla stessa direzione dei proiettili fu un uomo dal fisico asciutto e con una treccia di capelli neri sulla nuca. Occhi gialli decoravano il folle volto, mentre nelle mani teneva due lame simili alle pinze di qualche costraceo o scorpione. Dal modo in cui si muoveva non vi era dubbio sulle sue abilità e intenzioni. Quello era un assassino nato, ed era lì per loro. Obbleck strinse i denti e prese con entrambe le mani la sua arma, infondendovi dentro la propria Aura.

 

 

 

“ Siamo qui in missione ufficiale per conto di tutte le Accademie, e non abbiamo con noi niente di valore, vattene.”, disse con tono cordiale, ma fermo, cui l'assalitore rispose con una linguaccia.

 

“ Perdonate il disturbo del vostro ristoro, viaggiatori. Ma mi è stato ordinato di ridurre la maggior parte di voi in frammenti da spargere nella notte e prendere con me la vostra cara leader. Potete chiamarmi Tyrian.”, disse il nuovo venuto con un tono a dir poco sociopatico seguito da una piccola quanto inquietante risata.

 

“ Lo ripeto un'altra volta. Vattene, non abbiamo intenzione di combattere in scontri inutili. Ma non esiteremo a difenderci.”, ribattè con tono freddo Obbleck, incendiando la punta della sua mazza con una fiamma che arse minacciosa nella notte. Gli occhi gialli del misterioso venuto si illuminarono di un'inquietante luce mentre si chinava per balzare.

 

“ Probabilmente non hai sentito bene, verdolino. Mi è stato ordinato di massacrarvi ed è ciò che farò col massimo piacere.”, disse sardonico lanciandosi in mischia contro i tre viaggiatori. Era incredibilmente veloce, Obbleck e Weiss riuscirono a malapena a vedere i suoi movimenti mentre mulinavano le armi cercando di rispondere al suo misto di fendeni e mosse corpo a corpo. Yang non riuscì neanche a reagire a un terribile uppercut dopo essersi sbilanciata per un rischioso attacco, venendo sbattuta contro lo stesso albero su cui si era seduta prima.

 

“ Chi diavolo è questo tizio?”, domandò ansimante una volta in piedi, vedendo l'uomo mentre attaccava con incredibile brutalità il povero Obbleck, la cui unica difesa era un velo di fiamme creato dalla propria mazza che però non bloccava quei mostruosi fendenti sempre più vicini a rompere la sua Aura. Weiss continuava a tempestare l'assalitore di laser, ma questi continuava a balzare con una destrezza devastante, il viso stranamente e irritabilmente divertito.

 

Quando l'uomo fu vicino a colpire la mazza proprio sulla schiena di Tyrian, questi rivelò con un movimento fulmineo una lunga coda da scorpione che si avvolse attorno all'arma prima di buttarla via. Obbleck sentì tutta la vita passargli davanti mentre quasi al rallentatore, l'appena rivelato fauno girava su sé stesso per colpirlo al collo con abbastanza forza per decapitarlo al solo contatto.

 

Per sua fortuna, un fiocco nero si strinse alla sua vita, trascinandolo al sicuro accanto a Weiss e Yang, anticipando l'arrivo degli altri due membri del team RWBY, ricoperte di sangue e materia nera.

 

“ Scusate il ritardo, siamo state impegnate da vari Grimm qui attorno.”, disse Ruby, puntando la bocca di Crescent Rose su Tyrian, che le rivolse sguardo divertito, muovendo ansioso le sue pinze. La ragazza deglutì, avvertendo la mostruosa Aura che emanava. Neanche Jack l'aveva fatta sentire così.

 

“ Sei un compagno di Cinder?”, domandò Blake, osservando gli inquietanti movimenti del fauno scorpione, che le rivolse il suo solito orribile sorriso accompagnato dal bizzarro gesticolare.

 

“ Compagno è una parola grossa, principessina. Semplicemente lavoriamo entrambi per la Regina. I cui ordini, che sono stanco di ripetere, consistono nell'eliminarvi tutti. A parte la ragazzina in rosso, lei mi serve viva.”, rise il fauno scorpione puntando il dito verso Ruby, tornando quindi a sparare con una raffica di proiettili che venne parata con estrema difficoltà dalle quattro Cacciatrici e Obbleck prima che si trovassero nuovamente in un letale corpo a corpo dove Tyrian sembrò più rapido e letale che mai.

 

Ruby attivò la sua semblance al massimo, circondandosi di petali di rosa mentre cercava di correre attorno al fauno con l'aiuto di Weiss e Obbleck per tempestarlo di fendenti, ma in un modo o nell'altro lo scorpione si dimostrava sempre superiore, evitando facilmente ogni assalto e rispondendo con terribili calci o colpi di coda.

 

Dopo un lungo vorticare di attacchi da entrambi le parti, le due riuscirono a creare un'apertura per Yang, che spinta dal nastro di Blake, si gettò su Tyrian coi pugni avvolti da abbastanza energia da ridurre metà foresta in cenere.

 

 

La pugile fu avvolta da un fortissimo alone dorato, trasformandosi in una meteora che si diresse verso Tyrian, ora tenuto a terra da un glifo nero di Weiss, il cui immenso sforzo era testimoniato dal sudore sulla sua fronte e dai denti più stretti di qualsiasi serratura. Il serial killer non potè far altro che incrociare le braccia, ricevendo in pieno il terribile colpo di Yang mentre le compagne di lei si allontanavano.

 

L'onda d'urto, accompagnata da sprazzi di fiamme ed energia dorata ovunque, fu ancora più terribile del previsto, sufficientemente forte da spazzare via tutti gli alberi vicini e brucare l'erba per quasi cento metri. Ancora una volta Yang si ritrovò scagliata all'indietro, e quando il fumo generato dallo scontro si diradò, lei e compagni videro con orrore che Tyrian era praticamente intatto.

 

Gli unici segni del devastante attacco di Yang erano qualche bruciatura sui vestiti e dei graffi sulle sue armi, oltre al cratere largo una ventina buona di metri in cui il moro si ritrovava.

 

“ Uh, davvero niente male. Fino a qualche tempo fa mi sarei almeno rotto le braccia per pararlo.”, commentò il fauno scorpione stirandosi il braccio quasi con ammirazione, osservando le nocche bruciate prima che la sua Aura le guarisse, quasi incurante delle sue prede finchè non sparì all'improvviso e riapparendo davanti a Weiss.

 

Girò la sua coda, materializzandosi davanti all'albina con chiari intenti. L'albina ebbe appena una frazione di secondo per formare un debole glifo che sapeva non avrebbe comunque fatto molto. Yang tentò di spingersi in avanti per proteggere la fidanzata, ma venne preceduta da Obbleck, che si frappose tra la ragazza e Tyrian col proprio corpo, esalando un gemito di dolore mentre il pungiglione bucava il suo ventre accompagnato da schizzi di sangue.

 

“ DOTTORE!”, gridarono Blake e Ruby all'unisono nel guardare il loro amato professore venire lanciato via dal fauno scorpione come un giocattolo rotto, rantolando a terra. Weiss indietreggiò indietro terrorizzata, riuscendo appena a respirare mentre Obbleck annaspava sul terreno, facendo forza ai suoi ultimi rimasugli d'Aura per rigenerare la ferita.

 

 

“ Come fa a essere così forte? Neanche Jack era a questo livello.”, ansimò Yang, rialzandosi a fatica mentre persino le fiamme della sua semblance si spegnevano sotto la sua disperazione, incapaci di fare nulla contro quel mostro che aveva ridotto il loro professore in fin di vita.

 

“ Eh eh, la mia signora mi ha dato il permesso di usare qualcosina che ho rubato a voi allocchi tempo fa. Qualcosa che mi ha reso ben più potente di quel vigliacco del vostro preside.”, disse con tono sempre più sconcertante l'assassino, allontanandosi da Weiss e portandosi una mano al petto con gesto teatrale. Il modo in cui sembrava godersi quel tutto quando era chiaro che avrebbe potuto concludere lo scontro in un niente era probabilmente la parte più spaventosa dello scontro.

 

Le quattro ragazzi strinsero furiose i denti di fronte a quell'insulto verso Ozpin. Avrebbero voluto farlo pagare col sangue, ma Obbleck era ferito e avevano dimostrato di non essere all'altezza del loro avversario. Ruby fece quindi l'unica cosa che un leader degno di questo nome avrebbe fatto.

 

“ Possiamo solo scappare. Dividetevi!”, ordinò la mietitrice, prendendo il professore e allontanandosi a massima velocità con la propria semblance, avvolta da un fitto vortice di petali mentre le altre, potenziate dai glifi velocizzanti di Weiss, facevano lo stesso. Stava a malapena guardando la direzione in cui andava, il suo unico pensiero era portare il professore ferito al sicuro e allontanarsi da quell'indistruttibile maniaco.

 

Si guardò indietro, non vedendo nessuno a inseguirla. Quando però riportò gli occhi argentati sulla strada, un micidiale pugno la prese in pieno viso. Venne spedita indietro di vari metri, pur continuando a tenere Obbleck stretto.

 

“ Oh, no, piccola Cacciatrice. Tu vieni con me.”, disse Tyrian leccandosi le labbra mentre Ruby portava entrambe le mani alla sua spada, mettendosi a difesa del suo insegnante. Il sicario ricaricò le sue bocche da fuoco e si avvicinò a lei, deciso a godersi un lieto pestaggio prima di portarla dalla sua padrona.

 

 

 

Quando Ruby fu certa che sarebbe stata la sua fine, un'ombra nera le atterrò davanti, spingendo indietro Tyrian, verso cui rivolse poi un potentissimo grido, simile al verso di un'intero stormo di rapaci.

 

Si trattava infatti di un enorme Nevermore, le cui ali erano ricoperte di speroni ossei e con una potentissima Aura scarlatta ad avvolgerlo. Tyrian rivolse alla creatura uno sguardo diverso da quanto aveva dato al team RWBY, questo era vero odio.

 

“ Un altro di voi orribili traditori. Sarà un piacere mangiarti dopo aver finito con queste sgualdrine e il loro guardiano.”, minacciò il moro scrocchiando il collo e avvolgendosi con un potente alone violaceo.

 

Con sua sorpresa però il Nevermore si divise in un intero stormo, che volarono attorno al fauno scorpione confondendolo coi loro acuti versi e beccandolo a più non posso nonostante i suoi migliori tentativi di difendersi. Ruby guardò stupefatta, ricordando come un solo loro attacco aveva avuto un minimo d'effetto.

 

Infine un colpo di spada arrivò da dietro Tyrian, scagliandolo contro una roccia e interrompendo il vortice di piume, da cui fuoriuscì una figura corazzata, coperto da un lungo mantello in penne di corvo e una maschera bianca da rapace.

 

Non vi era dubbio su chi fosse. Era un assassino, e probabilmente uno di alto rango a giudicare dal potere che emanava.

 

L'uomo si tolse dunque la maschera, rivelando col sommo stupore delle ragazze e di Obbleck il volto di Qrow, i cui occhi rossi si piantarono come pugnali sul suo avversario, che d'altro canto sembrava piuttosto eccitato.

 

“ Un assassino? Che goduria, era troppo non uccidevo uno di voi. E per di più l'ex braccio destro di Ozpin, non potevo chiedere in migliore fortuna.”, disse tra una risata e l'altra mentre Qrow sfoderava Harbinger, mettendola in una posa che Ruby non aveva mai visto. Sebbene fosse troppo impegnata a processare quell'inspiegabile apparizione per far caso a quella novità.

 

“ Zio Qrow?! Ma cosa?”, domandò stupita la ragazza, cui venne lanciata un piccolo cristallo di Polvere, verde con sfumature blu.

 

“ Dallo ad Obbleck dopo averci infuso un po' d'Aura. Dovrebbe stabilizzarlo in attesa di trovare un medico decente. E riguardo te...Non vendere la pelle del coniglio... o del corvo, prima di averlo preso.”, disse solenne l'uomo prima di riprendere lo scontro.

 

Lo scontro tra i due guerrieri fu devastante, ma fu chiaro sin dall'inizio che Qrow era in vantaggio. Altrettanto veloce e ancora più forte, ogni colpo era avvolto da una potente aura nera, oltre a trasformarsi continuamente in stormi di corvi per riapparire al momento più opportuno e colpire nei punti più sensibili dell'avversario, che aveva avvolto la coda attorno alla vita per evitare di farsela tagliare.

 

Non ci volle molto che anche Weiss, Yang e Blake avvertirono la distruzione portata da quel confronto e vi diressero preoccupate per Ruby, trovandosi di fronte al più violento duello di cui fossero mai state testimoni.

 

“ R- riesco appena a vederli.”, commentò Weiss, la cui bocca era spalancata nel vedere quello scontro sempre più dinamico fino a diventare un'invisibile tempesta di fendenti e pugni. Finalmente i due contendenti si fermarono e per una volta Tyrian mostrava delle ferite, con vari pugnali neri infilati nelle sue braccia, mentre dal fianco colava un largo fiotto di sangue, tenendosi a fatica sulle ginocchia.

 

Nonostante le evidenti ferite, non fece altro che ringhiare all'avversario e tornare in una mischia ancora più devastante, obbligando le ragazze a muoversi per non farsi coinvolgere e proteggere il loro insegnante ferito.

 

“ E sono fortissimi.”, aggiunse Blake, i cui sensi stavano quasi esplodendo nell'avvertire una tale concentrazione di Aura in pieno conflitto. Ruby aveva la bocca spalancata. Quelli non erano semplici utilizzatori d'Aura d'altissimo livello, ma qualcosa che andava oltre ogni sua comprensione.

 

Alla fine Tyrian venne spinto indietro con le armi in frantumi e i vestiti sbrindellati, riuscendo appena a rialzarsi. Il misterioso salvatore del team RWBY dal canto suo era ritto e quasi indenne dal confronto, la maschera bianca era l'unica sua parte visibile nel buio della foresta. Alla sua spada si era aggiunta un'altra lama, simile a una piuma di corvo, su cui colava il sangue dell'avversario.

 

“ Anf... anf... sei bravo, nuovo Hassan. Sarò più che lieto di chiederti la rivincita quando sarò diventato ancora più forte, e allora ti ucciderò. Ti auguro di sopravvivere a ciò che la mia padrona ha in mente per Haven.”, disse mesto Tyrian prima di tirare a terra una sferetta che l'avvolse in una nebulosa viola, sparendovi come se non fosse mai stato lì.

 

Il misterioso salvatore del team RWBY si tolse di nuovo la maschera, dirigendosi verso le ragazze che aveva salvato con un sorriso cordiale.

 

“ State bene, mocciosette?”, domandò il Cacciatore col suo solito tono rassicurante, raggiungendo l'inquieto gruppetto.

 

“ S- sì.”, rispose Yang, stupita da quella rivelazione. Persino Weiss, che aveva già incontrato alcuni assassini, non sapeva cosa credere. La storia in cui si trovavano non smetteva di diventare più complicata, e Ruby lo comprendeva meglio di tutte. I suoi occhi argentei erano a metà tra l'ammirazione e la paura di fronte all'aspetto così macabro dell'amato zio.


“ Ehi, calmatevi. Sarò anche vestito in maniera più fica, ma resto il vostro buon vecchio zio cazzone. Sono venuto qui per salvarvi e mi scuso per il ritardo. Hai usato il cristallo di Polvere su Obbleck?”.

 

“ Sì, ha cominciato a riprendersi. Ma zio Qrow... sei davvero un assassino?”, domandò Ruby, avvicinandosi con cautela, apparendo quasi microscopica di fronte alla possanza del Cacciatore ammantato di nero, che dopo uno sbuffo le carezzò i capelli.

 

“ No, piccola. Sono il loro nuovo leader. Con tutti i pro e contro che ne conseguono- sospirò Qrow, divertito dall'espressione stupita delle quattro Cacciatrici- ora sistematevi. Dovete curarvi le ferite e ascoltare tutto ciò che ho da riferire.”.

                                                                                                                        *****

Salve a tutti, spero che stiate bene e che il capitolo sia di vostro gradimento, io mi sono tolto dalle palle l'ultimo esame, non mi resta che prepararmi per la laurea. A presto.

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Capitolo 38
*** verità ***


Il team RWBY non aveva perso molto tempo a risistemare il loro improvvisato accampamento mentre Qrow cercava di ripulire il sangue di Obbleck dal veleno che gli era entrato in circolo. La tensione era palpabile, tutti temevano un secondo attacco.

 

“ Ragazze, è tempo che conosciate la verita su questo mondo sfortunato.”, disse l'assassino una volta che entrambi i lavori furono conclusi, buttando un altro tizzone nel fuoco mentre gli occhi dei cinque Cacciatori erano fissi su di lui.

 

Ruby e le altre, e Obbleck forse ancora più di loro, erano desiderosi di risposte. E Qrow non vedeva l'ora di togliersi parte del peso che Hassan e i suoi complici gli avevano messo sulle spalle.

 

“ Non potremmo prima sapere come sei diventato il nuovo vice leader degli assassini? Insomma... non capita tutti i giorni che tuo zio viene scelto come successore dall'uomo più pericoloso del mondo.”, domandò Yang con non poca ironia. Qrow sorrise, lieto che la nipote avesse mantenuto il suo buonumore, e cominciò a raccontare.

 

“ Nah, la parte migliore viene alla fine. Comunque... in passato Oz mi raccontò di due dei, uno legato alla luce e l'altro all'oscurità. Crearono rispettivamente la natura e i Grimm per poi dar vita insieme alla nostra specie e lasciarci quattro artefatti potentissimi prima di sparire- disse con tono non dissimile da quello di Yang prima di diventare improvvisamente più serio- Ma questa è solo una versione molto bastardata della verità, ho saputo quanto successo veramente per la stessa bocca di Hassan dopo la battaglia di Beacon. Migliaia di anni fa, il mondo era simile a come lo conosciamo ora, seppur privo di Grimm e fauni. Ed esisteva la magia, sebbene nascosta agli occhi dei più.”.

 

“ Magia? Dici sul serio?”, ripetè Weiss scettica. Qrow non la biasimò, anche lui ci aveva creduto poco all'epoca.

 

“ Un tipo per certi versi blando di magia, in certi aspetti inferiori a cosa semblance e Polvere possono fare oggi. Ma comunque magia per effetti e concezione di chi la praticava. Alcuni di questi maghi gareggiavano in sfide detti ' tornei del sacro graal', dove facevano scontrare tra loro gli spiriti di antichi e potenti eroi, detti servant. Il vincitore e il suo partner avrebbero potuto evocare il suddetto graal, un calice magico incredibilmente potente, per esprimere un desiderio. Ed è qui che tutto cominciò ad andare storto. Un servant molto malvagio rimase sulla terra dopo la fine del torneo e decise di sterminare la razza umana. ”, continuò Qrow, il cui volto era illuminato dal loro scarno fuoco, dando a volte vita alle loro ombre per formare contorte immagini, forse relative alla storia che stava raccontando.

 

“ E creò i Grimm per farlo? Ci odiava davvero così tanto?”, domandò Blake, i cui lineamenti felini mandavano a loro volta strani riflessi per la radura. Adorava le storie, così come Ruby. Ma non avrebbe mai pensato ci fosse qualcosa di così straordinario e allo stesso tempo inquietante dietro le origini del loro mondo.

 

“ I Grimm vennero creati in un punto successivo, e purtroppo non so risponderti su cosa lo spinse ad agire. Venne fortunatamente sconfitto la prima volta da un'altra unione di servant e maghi, che lo lasciarono per morto. Purtroppo riuscì in qualche modo a sopravvivere e scivolare in una sottodimensione dove si nascondevano molte creature magiche e spiriti, incluse le antiche divinità di certe religioni. Lì trovò un altro graal e lo usò per corrompere gli abitanti di quel luogo per poi lanciarli di nuovo sul pianeta. La nostra specie venne quasi spazzata via stavolta, ma un dio riuscì a rubargli il graal e a dividerlo in quattro, lasciandolo molto indebolito. Questi frammenti sono le quattro reliquie oggi custodite nelle accademie, ognuna dotata di un grande potere legato a un concetto: distruzione, conoscenza, creazione e scelta.”.

 

“ Che successe poi?”, domandò poi una spaventata Weiss.

 

“ Il nome di quel dio era Odino. Una volta nascoste le reliquie divise una buona parte del suo potere tra gli umani, che avevano perso la magia per sostituirla con l'Aura. Quattro delle ragazze cui concesse i suoi poteri magici diventarono le Dame delle stagioni. Inoltre ogni volta che moriva, il suo spirito passava in un altro corpo. Quello attuale lo conoscete... è Ozpin.”, disse l'assassino con tono sempre più misterioso, al che i suoi ascoltatori reagirono buttandosi con un'espressione di sommo sgomento.

 

“ Stai scherzando, vero?”, domandò Obbleck, prima di tossire. Ruby gli passò una pezza sulla bocca, trovandovi con orrore svariate gocce di liquido violaceo. La prima cosa che avrebbe fatto la mattina successiva sarebbe stata cercare un dottore.

 

“ Ah, vorrei fosse il caso. Ma sì, So già da tempo come Ozpin sia un antico mago che trasmigra da una vita all'altra per sconfiggere il suo antico nemico, senza aver ottenuto molto successo. Anche perchè questo demone, Goetia, riuscì a crearsi una nuova e potente accolità. A un certo punto, ancora non so come, a lui si unì una potente strega, Salem, che da allora guida per lui le armate dei Grimm. La maggior parte dei loro raid più devastanti negli ultimi secoli, incluso l'attacco a Beacon, sono stati pianificati da lei, al punto che quasi tutti credevamo fosse lei la vera nemica.”.

 

“ E... e come sei diventato il nuovo Hassan, quindi?”, gli domandò Obbleck, che aveva bisogno almeno di quella piccola risposta prima di andare a dormire. Qrow sorrise e si mise le braccia dietro le spalle.

 

“ Prendendo a calci in culo gli altri pretendenti al titolo, mi sembra ovvio.”, disse con una grassa risata, al che tutti i presenti, incluso Obbleck, furono tentati di fare il facepalm della loro vita.

 

“ Bene, ultimissima domanda... come facevate tu e Tyrian a essere così forti?”, chiese quindi Ruby.

 

Qrow assunse un'espressoine più seria che mai e prese una siringa vuota, la stessa che era stata infilata nel suo braccio la sera in cui era stato nominato nuovo Hassan.

 

“ I Grimm, per quanto contorti dai poteri di Goetia, sono ancora creature magiche. Mescolando la materia di cui sono composti con un po' di Polvere e il DNA di un guerriero dagli occhi d'argento, Medea è riuscita a creare non solo la cura che ha presentato poche settimane fa, ma anche nuclei magici artificiali che amplificano di molto le nostre abilità. Permettendoci anche di usare incantesimi, nati possibili grazie al mescolarsi della nostra Aura e del Mana, l'energia della natura. Questo mix era conosciuto dai maghi del mondo antico come Prana. ”.

 

“ Il DNA.... vuoi dire il mio DNA?!”, domandò Ruby sconcertata dopo aver fatto due più due.

 

“ Sì. Grazie a esso Medea ha ricavato sia questi nuclei che il siero per curare i Grimm. Ora abbiamo un potere che eguaglia gli antichi spiriti eroici. O almeno, lo farà dopo un po' di tempo.”.

 

“ Mhh, avrei preferito mi chiedesse il permesso per prendermi il sangue, i capelli o....”.

 

“ Il vomito, attualmente. Credo te l'abbia preso alla festa quando ti ha accompagnato in bagno.”, disse Qrow con un piccolo ghigno.

 

La faccia di Ruby passò rapidamente dal verde al rosso al bianco più totale. Le sue compagne non seppero cosa dire, temendo che delle risate sarebbero state offensive. Obbleck finse di tossire di nuovo per spezzare quella strana atmosfera.

 

“ … dicevo. Ma condivido l'uso che ne ha fatto e non vedo l'ora di ricevere questo nucleo magico se possibile.”, sospirò infine la giovane mietitrice, prendendosi il naso. Yang non era però ancora del tutto soddisfatta delle risposte ricevute.

 

“ C'è una cosa che non capisco però. Perchè non avete usato le Reliquie,o Graal, o come volete chiamarlo, per sbarazzarvi di Goetia? Se sono così potenti...”.

 

“ Perchè lui era furbo e aveva previsto un furto del suo bene più prezioso- rispose Qrow indicando la pugile con un dito- Non possiamo utilizzarle per lasciare l'atmosfera, far sparire i Grimm o lui, e fino a qualche tempo fa non potevamo non era possibile evocare servant. Sebbene egli stesso abbia trovato un modo per aggirare quest'ultima regola, come avete potuto vedere voi stesse. Secondo voi chi è stato a guidare le armate dei Grimm nell'ultimo anno.”.

 

“ Jack, Gilgamesh e gli altri erano servant?”, realizzò Weiss, più pallida che mai.

 

“ Già, servant corrotti con la stessa materia che compone i Grimm. E quelli che avete incontrato sono ancora deboli rispetto a come dovrebbero essere, il rituale usato da Salem per evocarli era ancora imperfetto. Se fossero stati al pieno del loro potere, cosa che forse succederà nel prossimo attacco ad Haven, non saremo qui a parlare oggi. Per fortuna abbiamo anche noi dei servant dalla nostra parte, e li conoscete già. Iskandar, Lancelot.... lo stesso Hassan. Erano spiriti eroici che rinacquero sul nostro pianeta molti anni fa per guidare la lotta contro Salem, siccome Odino non stava andando da nessuna parte.”.

 

Un vasto silenzio avvolse la radura, mentre per l'ennesima volta le ragazze e Obbleck cercavano di processare le spiegazioni di Qrow. Quattro di loro erano cresciute idolatrando quelle figure che tanto avevano fatto per Remnant, e il loro professore era andato a scuola con alcuni di loro. Era così strano... eppur così sensato. Avevano praticamente cambiato la concezione con cui milioni di persone vedevano il mondo.

 

“ I più grandi Cacciatori di quest'epoca... sono dei servant rinati?”, boccheggiò Ruby.

 

“ Già, e hanno pianificato ogni cosa per poter concludere questa tragedia di guerra una volta per tutte col minor numero possibile di vittime. Dobbiamo loro molto.”.

 

“ Quindi... che facciamo ora? Insomma, è ovvio che Haven è il prossimo obbiettivo di Salem.”, continuò la mietitrice, gesticolando nervosamente.

 

“ Infatti andremo lì, aiutando a preparare le difese. E dando anche a voi un nucleo magico. Salem avrà già evocato altri servant, e questi saranno nel pieno delle forze a differenza dell'ultima volta.”, le rispose Qrow, alzandosi e prendendo un cristallo di Polvere da cui partì un getto d'acqua che spense il fuoco. Le ragazze si chiusero nei loro sacchi a pelo, ripensando con un misto di paura e trepidazione alla storia appena ascoltata.

 

Ruby infine si voltò verso Qrow, che avrebbe fatto il primo turno di guardia, e gli sorrise.

 

“ Buonanotte, zio Qrow, grazie per averci salvato e per averci riferito tutto. Non ti deluderemo.”, disse serena la rossa prima di addormentarsi. L'assassino sospirò e prese la sua fiaschetta( Hassan gli aveva fatto promettere di prendere solo un sorso ogni due giorni, festivi non inclusi), avrebbe avuto bisogno di molto alcool per rivelarle la notizia più importante il giorno successivo.

 

*****

 

Giunta l'alba, il gruppo decise di separarsi. Yang, Weiss e Blake si sarebbero incontrati con gli altri gruppi di Cacciatori inviati a indagare per riferire loro le novità( o almeno una parte di esse), almeno una parte di esse. Ruby, Qrow e Obbleck invece stavano viaggiando verso Mistral in volo per dare le necessarie cure al dottore.

 

Il vento scorreva tra i capelli rossoneri di Ruby, che osservava la terra sotto di lei. Anche quando aveva imparato a utilizzare la sua semblance per librarsi ad alta velocità, non era mai andata così in alto.

 

Qrow era seduto accanto a lei, dopo aver creato un uccello non dissimile da quello in cui si era trasformato la sera precedente che teneva Obbleck nel becco. Era vestito col suo solito outfit da Cacciatore, ma sembrava ben più nervoso di quanto Ruby fosse abituata a vederlo. Prima che potesse chiedere cosa non andasse, Qrow parlò.

 

“ Ruby, c'è un'altra cosa che non ti ho detto ieri sera, volevo aspettare che fossimo da soli.”, disse a un certo punto il nuovo Vecchio della montagna.

 

“ Di che si tratta, zio Qrow? Qualcos'altro sui miei occhi.”, domandò l'apprendista Cacciatrice volgendo gli occhi verso Qrow, che strinse nervosamente le dita.

 

“ In un certo senso. A essere onesti volevo dirtelo giù prima del Vytal Festival, ma ero troppo incerto. Riguarda me... e tua madre.”, disse dopo una lunga pausa. Ruby sbarrò gli occhi argentati, il pensiero di Summer l'aveva tormentata per anni, e ogni informazione, per piccola che fosse, era ottenuta con sudore e gioia.

 

“ Parli della sua ultima missione? Eri con lei?”, chiese, ansiosa come sempre di risposte. Il Cacciatore scosse la testa.

 

“ No, e ogni giorno mi chiedo però cosa sarebbe cambiato se fossi tornato insieme a lei. Mi riferisco a qualcosa di più recente, dai nostri primi giorni a Beacon. All'epoca ero un reietto anche nella tribù di banditi che avevano preso me e Raven a causa della mia semblance e delle mie idee meno... estremiste sulla vita. Summer e Tai furono tra i primi a tendermi la mano e mostrarmi che potevo fare qualcosa di più che rubare e uccidere. Diamine, a dirlo mentre sono vestito così mi sento un'idiota.”, ridacchiò nervoso indicando la propria tunica nera.

 

“ Credo sia un buon segno, zio, sai ancora quali sono i tuoi limiti- lo consolò Ruby con una piccola carezza- Ma continua, per favore.”.

 

L'Hassan dalle ali nere prese un profondo respiro e riprese il suo racconto, la voce sempre più triste e cupa nel rimembrare gli eventi che l'avevano ossessionato per anni.

 

“ Il team STRQ aveva tanti problemi, a essere onesti, e non siamo mai riusciti a risolverli tutti, a differenza di quanto sta facendo la tua squadra. Ma comunque restavamo un gruppo unito e lo diventammo sempre più. Tai e Raven s'innamorarono, almeno nel senso in cui Raven concepisce l'amore, e io passai sempre più tempo con Summer a prenderli per il culo. Ma non ci volle molto prima che... un giorno, non so che dirti, eravamo insieme sotto un albero e l'ho baciata.”.

 

“ Immagino sia stato duro quando ha sposato papà.”, ridacchiò nervosamente la mietitrice, che pensò fosse semplicemente un bacio di esperimento con due ragazzi. Qrow scosse la testa, ripensando a quel bellissimo momento in cui il viso di Summer si era avvicinato al suo, un'attesa interminabile a precedere il contatto delle loro labbra.

 

“ Summer non ha mai sposato nessuno. Rimase per aiutare Tai quando Raven se ne andò, ma il loro rapporto restò quello di due fratelli. Per di più... all'epoca era già incinta di te.”.

 

 

“ Vuoi dire che papà ha tradito Raven con mamma?”, domandò sconvolta e un po' schifata Ruby.

 

“ Voglio dire che stava già con qualcun altro.... ci eravamo messi insieme al terzo anno e siamo stati uniti fino a quando non venne dichiarata uccisa in azione.”.

 

Ruby fu sul punto di aprire la bocca, ma nessun suono ne uscì fuori. Poteva solo cercare di processare quelle parole, formando confuse immagini nel suo cervellino finchè non arrivo alla logica conclusione. Se Qrow e Summer stavano insieme, e lei non l'aveva mai lasciato per Tai...

 

“ Sono... tua figlia?”, domandò con un filo di voce. Qrow si piantò una mano in faccia, per poi sospirare con gli occhi rossi rivolti al cielo azzurro.

 

“ Sì, Ruby. Non avrei dovuto tenertelo nascosto, mi dispiace. Ma dopo la morte di Summer ero sconvolto... e terrorizzato. Raven era sparita, Salem ancora a pianificare, la mia semblance ancora incontrollabile. Io e Tai ne parlammo per giorni, non era sicuro tenerti vicino a mee e sapevo che qualcuno sarebbe venuto a cercarmi prima o poi. Qualcuno che non si sarebbe fatto problemi a usare una bambina contro di me.”, confessò in preda alla più grande delle vergogne, ripensando a quei giorni di confusione e paura.

 

“ NON OSARE DIRE MI DISPIACE!- gridò Ruby di rimando con una rabbia che neanche lei era conscia di avere, saltando in piedi sul Nevermore per guardare dall'alto in basso Qrow, in preda a una gamma di emozioni che neanche pensava di poter concepire- per tutti questi anni sei stato accanto a me, insegnandomi e dandomi informazioni col contagocce. Perchè non hai potuto mettervi anche questa, che sarebbe cambiato? Sarei stata comunque in pericolo, ma almeno non mi avresti mentito.”.

 

Qrow si mise una mano tra i capelli, lo sguardo più cupo che mai. Sapeva di meritarsi quell'ira in ogni istante, avendo preferito mentire che affrontare i suoi demoni interiori.

 

“ Mi vergognavo. Pensavo che la mia semblance fosse responsabile della sparizione di Summer.”, disse l'assassino, stringendo nervoso le dita in una debolissima risposta. Ruby tremò, la sua Aura che si allargò in pericolosi aloni rossi e gli occhi che scintillarono pericolosamente prima di rilasciare un forte sospiro.

 

Aveva rischiato di perdere tutto, inclusa la propria vita, in meno di un anno. E il rischio era ancora più che presente. Non sapeva se lei e il suo team sarebbero sopravvissute a qualsiasi cosa avrebbe potuto colpire Mistral. Ma se così non fosse stato, non intendeva certo passare il tempo che le rimaneva a odiare.

 

“ Non osare più mentirmi, chiaro? O Hassan ti sembrerà un coniglietto spaurito.”, si raccomandò la giovane Cacciatrice sedendosi accanto all'appena rivelato genitore, che le carezzò i capelli.

 

“ Non lo farò, petalo. Puoi stare tranquilla.”.

 

“ E abbracciami una volta per tutte.”, ordinò lei, stringendosi al padre mentre le nuvole si diradavano, lasciando finalmente intravedere la città di Mistral. Lì nuove sfide attendevano il team RWBY, ma per dure che fossero le quattro ragazze e i loro amici le avrebbero affrontate insieme.

                                                                                                                             *****

Beeeeene. Dopo quasi quattro/ anni, finalmente conoscete la folle lore che mi è venuta in mente quando ho immaginato questa storia. Sarò onesto, detesto la trama di Grand Order in più di una maniera, ma Goetia era un'idea troppo figa per sprecarla e così mi sono inventato quando avete appena letto. Aspettatvi anche un flashback prima o poi sull'incontro tra gli otto Servant protagonisti e Zelretch. Spero l'abbiate apprezzata, così come l'originalissima rivelazione su Qrow e Ruby( amo troppo la Qrow x Summer), spero di mandarvi presto i prossimi capitoli. Un abbraccio a tutti quelli che sono arrivati fin qui.

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Capitolo 39
*** Incontri a Mistral ***


Una volta riunitisi e rimesso in sesto il povero Obbleck, le sue studentesse e Qrow si stabilirono nell'orfanotrofio di Atlanta, dopo un incontro alquanto imbarazzante con Roman, Neo e Jack.

 

Ruby e la piccola Assassin si erano guardate in cagnesco per due minuti buoni mentre le parole di Roman suonavano quasi inesistenti alle loro orecchie, faticando per non prendere le armi finchè Atlanta non aveva preso entrambi per il collo e le aveva spedite in cucina a preparare la cena per una trentina buona di bambini. Alla fine, mangiando assieme a tutte quelle pesti che facevano domande su Pyrrha e Beacon, le due guerriere strinsero una temporanea tregua.

 

Quando arrivarono i nuclei magici da inoculare nelle quattro Cacciatrici, si fecero chiudere da Atlanta in cantina, legate a dei lettini mentre sopportavano il procedimento tra urla e sudore. La leonessa si era quindi messa di guardia, accompagnata a volte da qualcuno dei suoi figli più preoccupati. Sebbene nessuno di coloro che avesse ricevuto il nucleo riportasse effetti collaterali permanenti, crisi berserk come quella mostrata da Lancelot all'inizio non erano rare.

 

 

“ Come sta andando il procedimento?”, domandò Qrow, apparendo all'improvviso dietro l'amica con una caraffa di caffè e una tazza, bevendo da essa in contemporanea all'ennesimo grido di Ruby, accompagnato da un improvviso aumento nella sua Aura. Le porte d'acciaio dietro le quali avveniva il procedimento, sbatterono un paio di volte prima di fermarsi.

 

“ Doloroso, come prevedevamo d'altronde. Ma stanno reggendo bene, considerando che la loro Aura non è ancora al livello di un professionista. Alla loro età credo sarei svenuta.”, rispose la fauna leonessa, tagliandosi alcune unghie.

 

“ Pensi che siano pronti per questo genere di potere?”, domandò dubbioso l'Hassan, avvertendo il turbinio di energia che le anime del team RWBY creavano. Atlanta sorrise sardonica, posando il tagliaunghie.

 

“ Avrei potuto farti la stessa domanda per noi.”, rise la bella leonessa dandogli un pugnetto sul volto e causando un lieve sospiro.

 

Finalmente le porte si aprirono, e Ruby uscì ansimante dalla cantina coi capelli incollati alla fronte e i palmi sanguinanti a furia di pizzicarli. Il suo pigiama decorato con Beowolf era completamente fatto di pieghe informi.

 

“ Arghhh... ditemi che è la prima e ultima volta, per favore.”, disse la ragazza, sedendosi e bevendo da sola quanto rimaneva nella caraffa di caffè preparata in precedenza.

 

“ Come ti senti, Ruby?, domandò Qrow, osservando preoccupato la figlia, che finito il bibitone prese un grande respiro e si buttò sul divano, guardando l'uomo con confusi occhi argentati in cui era presente uno strano scintillio.

 

“ Allo stesso tempo incredibilmente forte e incredibilmente stanca. E come se avessero ricreato il mio corpo cellula per cellula- spiegò allargando le mani, avvolte da scintille cremisi simili a minuscoli fuochi artificiali- E penso di aver sopportato comunque meglio delle altre. Yang stava letteralmente andando a fuoco.”, concluse con tono affannato, portandosi una mano alla fronte ancora rovente.

 

“ Ha senso, la formula è stata fatta col tuo DNA, quindi sopporti un po' meglio.”, osservò Atlanta,dandole una borsa del ghiaccio avvolta da un panno che la mietitrice non perse tempo a usare, sentendo i neuroni stracarichi di prana calmarsi lentamente.

 

 

Poco dopo uscì anche Weiss, con la pelle più pallida del solito, i capelli in disordine e due profonde borse sotto gli occhi. Senza dire una parola si buttò accanto alla sua leader e cominciò a russare profondamente. La terza a uscire fu Blake,che sotto il suo aderente pigiama nero sudava come non mai, mentre le sue orecchie tremavano in continuazione. Atlanta, che ci era già passata, intuì fosse a causa dell'improvviso aumento dei suoi sensi.

 

 

“ Penso bisogno di prendere una boccata d'aria. Non aspettatemi prima di cena.”, si lamentò la gatta con tono strascicato, stirandosi la schiena e uscendo fuori in terrazza, venendo subito investita da un'ondata di odori e suoni provenienti da buona parte della città, che la mandarono in confusione . La fauna si divincolò, tappandosi le orecchie nel tentativo di ignorare il mondo circostante, cadendo infine su una sedia mentre il suo organismo si abituava lentamente alla nuova intensità con la quale sentiva rumori e odori.

 

“ Dura, eh?”, disse una voce improvvisa, che a differenza degli altri rumori percepiti da Blake sembrava perfettamente normale. Anche per questo non le ci volle molto a riconoscerne il proprietario.

 

“ Sun, sei tu?”, domandò la mora, riaprendo gli occhi e trovandosi di fronte il suo vecchio amico vestito con un enorme mantello nero, che tanto ricordava quello degli Assassini.

 

“ In persona. Spero il mio ritorno sia gradito, mia principessa.”, disse baldanzoso il biondino saltando davanti a lei e dandole un pugno amichevole sul volto, commutato poi in una carezza sulla sua spalla.

 

“ Mi aspettavo che ti avrei trovato qui, tendi a essere nei dintorni quando si prepara un bel casino. E' bello rivederti dopo tanti mesi.”, disse felice la Cacciatrice, avvicinandosi a lui fin quasi a far toccare i loro corpi. Il respiro del fauno scimmia fu il primo tocco davvero positivo che Blake ebbe dopo aver ricevuto il suo nucleo magico.

 

“ Anche per me, malinconica gatta. Posso offrirti...?”, chiese Sun un po' imbarazzato prima di essere interrotto.

 

Blake lo strinse ancora di più a sé e lo baciò, avvertendo il sapore di banana delle labbra di lui assieme alla sua Aura, che si unì lievemente alla sua.

 

“ Anche tu hai ricevuto un nucleo magico. Sembri diventato fortissimo.”, notò la principessa di Menagerie, notando l'incredibile energia sprigionata dal biondino, che sorrise tronfio.

 

“ Già, così il mio maestro e molti dei suoi collaboratori più vicini. Ora abbiamo una chance di combattere alla pari coi servitori di Salem, ma lei non si è cullata sugli allori ed è riuscita in qualche modo a procurarsi alcuni nuclei magici.”.

 

 

“ Ho avuto modo di vedere l'altra sera. Io e le mie compagne siamo state attaccate da un suo sicario, non fosse stato per Qrow saremo morte. Ammetto che è divertente scoprire che tu ed Emil siete davvero i discepoli di King Hassan.”, rispose la ragazza con un cenno di sarcasmo alla fine. Sun rise a sua volta e i due ragazzi si sedettero, discutendo per un po' fino ad arrivare ad un argomento che Blake aveva cercato di evitare per un po' anche con le sue compagne.

 

“ Sai già dell'ordine riguardante Adam?”, domandò l'assassino con tono più malinconico. Blake annuì grave, ricordando il momento in cui aveva ricevuto la notizia.

 

“ L'uccidere a vista? Sì, me l'hanno rivelato i miei genitori. Non ho intenzione di oppormi, ma spero almeno di poterlo incontrarlo e prima di pensarci io stessa... assicurarmi che muoia senza odiare il mondo intero. E' il minimo che posso fare per non aver impedito la sua caduta.”, disse la giovane spadaccina massaggiandosi gli occhi, sentendo nuovamente il peso della sua trasformazione.

 

“ Per lui? Blake, non posso dire che tu sia innocente senza risultare ipocrita, ma Adam ha seguito questo patto in base alle sue scelte.”, domandò Sun, posandole una mano sulle spalle. Blake la strinse, permettendosi appena un attimo per rilassare i propri pensieri.

 

“ Per lui e per me. Fossi stata più ferma quando lavoravamo insieme nella White Fang forse non ci troveremo in questa situazione. Al ballo mi avevi detto che la vita e la morte hanno un equilibrio delicato, per cui ha volte è necessario uccidere. Bene, è ora faccia la mia parte.”, disse più decisa, rialzandosi e alzando senza paura lo sguardo verso il sole, guardando quell'incandescente sfera di plasma con un'espressione di pura sfida.

 

*****

 

Cinder, Emeral e Mercury si erano fermati in una locanda nei bassifondi di Mistral in attesa che le forze di Salem fossero pronte. L'ultimo membro del trio era andato a parlare con Raven e Verna, lasciando le due ragazze a redarre i dettagli dell'assedio ad Haven. Il ragazzo tornò ormai quando si era fatto buio, estremamente stanco. Fu con uno sbuffo ansimante che aprì la porta della sua stanza, trovandosi davanti le due compagne sedute sul letto a fare schemi su una mappa della città.

 

“ Notizie da Raven?”, domandò secca il capo del trio.

 

“ Ha detto che vuole restarne fuori almeno per il momento. Scommetto le mie protesi che c'entra sua figlia.”, sbuffò Mercury, che aveva ben poca simpatia per l'ormai ex capo tribù dei Branwen, i cui metodi gli ricordavano in maniera specularmente simile quelli di suo padre Marcus.

 

“ Non importa, abbiamo comunque una nostra chiave per arrivare alla Reliquia e le Dame sono ormai di poca utilità per noi. Domani arriveranno i nuovi servant, intanto esco a prendere la cena, complottare per distruggere un Regno mette fame. Voi che volete?”, domandò Cinder aprendo la porta e uscendo una volta annotate le richieste dei compagni. Questi ultimi, una volta sola, si alzarono di scatto per riprendere il loro piano personale.

 

“ Emerald, dobbiamo agire in fretta, o non avremo più occasione di offrire i nostri servizi ai Cacciatori. Hai già contattato Torchwick?”, domandò l'albino. Emerald, che sembrava ora non meno stanca del collega, annuì.

 

“ Ho incontrato Neo al mercato e le ho messo un biglietto nella borsa col mio numero. Mi aspetta domattina in un postribolo qui vicino. Spero ci dia retta e che poi si fidino di lui. Insomma... ha vissuto per mesi all'orfanotrofio Nikos senza fare troppi danni. Un minimo di fiducia l'avrà ottenuta.”, disse la ladra, temendo il peggio se non fosse stato il caso.

 

“ Spera che diano retta a noi invece.”, sbuffò l'artista marziale, buttandosi sul letto e sperando che sarebbero arrivati vivi alla conclusione del piano.

                                                                                            *****

Salve a tutti i miei amati lettori e a chiunque capiti per caso su questo schifo, sono lieto di tornare dopo questo periodo di pausa dovuto alla laurea. Lunedì prossimo dovrei avere l'esame, se l'università non se ne inventa un altro. Spero che questo preludio ai prossimi avvenimenti sia stato di vostro gusto, i prossimi due capitoli saranno sempre dedicati alla preparazione delle difese, spero poi di offrirvi una bella lotta come si deve. A presto.

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Capitolo 40
*** Giocare d'azzardo ***


La luna frammentata di Remnant abbracciava un'isolata piazza della città di Mistral con la sua pallida luce, che toccò i capelli rosso neri di Ruby con una delicatezza quasi materna. La mietitrice era uscita poco dopo cena, e si guardava intorno circospetta. Finalmente vide arrivare una figura incappucciata accanto a una fontana e le si avvicinò.

 

“ Ti va una partita a Remnant: La conquista?”, domandò l'apprendista Cacciatrice, osservando qualsiasi movimento dell'altra.

 

“ Terza o quarta edizione?”, ricambiò la misteriosa figura con un tono sospettoso.


“ La quinta. Allora, dimmi che vuoi.”, tagliò corto Ruby. L'altra ragazza si tolse il cappuccio, rivelando il viso di Emerald, e Mercury uscì da un vicolo poco distante, mettendosi in guardia per ogni evenienza.

 

“ Sei sola, giusto per sapere?”, domandò il ragazzo.

 

“ Sì.”, rispose Ruby, lasciando cadere a terra Crescent Rose come segno di fiducia, ma Emerald non se la bevette.

 

“ Menti.”, disse con la lingua tra i denti. La rossa sbuffò.

 

“ Scoperta. Blake e Ren sono intorno nel caso proviate scherzi stupidi- ammise, evitando però di confessare che anche Nora non aspettava che un segnale per intervenire- dunque, qual è la vostra offerta?”.

 

“ Ti daremo delle informazioni sull'attacco. In cambio chiediamo un salvacondotto e una licenza da Cacciatori.”, pretese Emerald con tono fermo.

 

“ Non posso dare garanzie finchè non avrò parlato con gli adulti- insistette Ruby, che non voleva fare promesse a vuoto – per sapere, voi e Cinder avete già un nucleo magico?”, domandò, ripensando all'imboscata subita giorni prima.

 

“ Sì- chiarì Mercury- Tyrian, l'assassino preferito di Salem, ne rubò qualcuno dal laboratorio di Medea al primo collaudo, usando un attacco di Grimm come diversivo. Lei ha già scoperto come riprodurli e li ha dati ai nostri servant.”.

 

“ Il fauno scorpione psicopatico per caso? - sbuffò Ruby, prima di indurire la voce- Sentite, parlerò il prima possibile con mio padre, Ozpin, il generale Iskandar e chicchesia. Ma se Mistral verrà distrutta non gioverà molto alla vostra reputazione. Ogni patto sarà vuoto per noi e il meglio in cui potete sperare sarà un processo.”.

 

Emerald si mise la mano in faccia. Probabilmente avrebbe dovuto mandare il messaggio direttamente a Iskandar o qualcuno dei suoi, ma Cinder teneva già d'occhio tutti gli ufficiali presenti in città.

 

“ Ascoltami bene. L'attacco ha tre principali obbiettivi: prendere la Reliquia, distruggere l'Accademia e con essa la torre per impedire le comunicazioni. Eseguiremo il tutto tra nove giorni, quando anche Adam Taurus avrà preparato i pochi accoliti che li rimangono. Loro dovrebbero attaccare esplosivi in tutta la scuola, mentre i Grimm circonderanno le mura e i servant agiranno dall'interno della città. Esploderanno una volta presa la reliquia e dopo aver fatto un altro po' di chaos ci dilegueremo.”,spiegò, sperando fosse sufficiente per cominciare.

 

“ Verrà Raven ad aprire la porta?”, domandò Ruby. Non sapeva personalmente cosa pensare di sua zia, di certo quanto successo dalla nascita di Yang a quella parte non deponeva a suo favore. Ma avrebbe preferito evitare di combattere il sangue del suo sangue.

 

 

“ No, ha deciso di starne fuori. Cinder e Salem comunque hanno evocato vari Servant per l'attacco. Uno di essi può aprire la porta verso la Reliquia a detta della seconda. E non è un tipo facile da buttar giù.”, rispose Mercury.

 

“ Cosa sapete di lui?”.

 

“ E' un Assassin, un esperto di tecniche stealth. Si chiama Kiro... Kiritan... - Emerald sputò un'altra volta prima di ricordarsi finalmente il nome preciso- Kiritsugu, ecco. Ha alcune abilità spazio temporali e combatte con varie armi da fuoco. Salem gliene ha costruita una apposta con parti di Grimm ancora corrotti, l'ultimo dei suoi esperimenti.”.


“ Schifus- commentò la mietitrice con una smorfia- ma farò in modo che sia il nostro primo obbiettivo... riguardo gli altri servant?”.

 

“ Troverai tutte le informazioni su di loro in questa chiavetta. Sono molto forti e ci raggiungeranno a giorni- rispose la ladra, restando qualche secondo in silenzio prima di aggiungere altro- state attenti.”.

 

Ruby ringraziò con un piccolo cenno del capo e poi ripercorse i suoi passi, venendo raggiunta dai propri compagni, che saltarono dai tetti della città.

 

“ Ti fidi di loro, Ruby?”, le domandò incerta Blake, guardando sconcertata la mietitrice.

 

“ No, ma se vogliamo vincere anch'io dovrò fare qualche pazzia come hanno fatto Iskandar e Medea.”, rispose non meno incerta la leader, allontanandosi col mantello rosso che svolazzava.

 

 

*****

Nel frattempo all'orfanotrofio Nikos si stavano preparando altri dettagli per il piano di difesa, ben consci del poco tempo che rimaneva. L'atmosfera rispetto all'ultimo assedio era a dir poco elettrica.

 

“ Vuoi andare da Raven?”, domandò stupito Iskandar nell'ufficio di Atlanta, prestatogli dalla stessa per l'occasione. Il Conquistatore era arrivato di recente assieme a Ozpin, Lancelot e un numeroso battaglione per difendere la città, a cui i Grimm erano sempre più vicini. I soldati e i Cacciatori presenti, aiutati dagli assassini presenti in città, avevano cominciato a preparare nuove difese per la città, tra cui una serie di trincee davanti alle mura e svariate trappole.

 

Purtroppo a differenza di Beacon, Mistral non aveva mezzi per spostare in maniera rapida i cittadini con simili orde di Grimm a zonzo per il continente, e gli altri centri abitati erano molto lontani. L'evacuazione stava procedendo pertanto molto a rilento, col più dei civili intento a raggiungere Argus.

 

Inoltre Vlad aveva riferito che non avrebbe potuto mandare truppe. L'importanza di Menagerie continuava ad aumentare, se fosse caduta sarebbe stato un colpo terribile per ogni fauno sul pianeta, il che avrebbe ulteriormente rafforzato i Grimm.

 

“ Sì, le Reliquie vanno distrutte, specie quella della Conoscenza e della Creazione. Intendo riassorbire i suoi poteri come ho fatto con Amber e la Dama dell'estate, così potrò aprire la porta e impedire che la Reliquia cada nelle mani dei nostri nemici.”, spiegò Ozpin, che teneva in mano la sua tipica tazza di cioccolata calda. La forza emanata dal preside, dopo aver preso i poter della Dama dell'estate, era incredibile, appena inferiore a quella dello stesso Iskandar, avvertito da qualsiasi utilizzatore d'Aura come un immenso faro di energia nel quale era possibile avvertire sprazzi dei suoi seguaci.

 

Il suo stesso aspetto era cambiato, aveva perso un occhio, la cui orbita era ora coperto da una benda, e una corta barba argentata gli decorava ora il viso. Era ora possibile avvertire la gloria di colui che eoni addietro era stato il sovrano indiscusso di Asgard, il team RWBY e il team JNPR nel vederlo erano stati addirittura tentati di inchinarsi di fronte a lui.

 

“ Conoscendola non accetterà mai. A meno che non abbiamo qualcosa di prezioso da offrirle, che preferisca all'alleanza con Salem.”, osservò Lancillotto, privo ora della sciarpa che nascondeva le sue branchie, una somma liberazione .

 

“ Abbiamo i nuclei magici, serviranno a qualcosa.”, affermò Qrow, che ben conosceva la fame di potere della sorella. Iskandar annuì

 

“ Allora porta Atlanta con te. Lei conosce le foreste meglio di chiunque altro a parte Raven stessa.”, insistette Lancelot. Yang si avvicinò al gruppetto di Cacciatori, incrociando le braccia con uno sguardo più serio che mai.

 

“ Professore, vorrei venire io invece. Atlanta è più utile qui e credo di dover sistemare questa faccenda prima dell'assedio.”, affermò la pugile. Qrow sospirò, si aspettava che sarebbe successa una cosa simile e si chiese se avesse dovuto chiamare Tai.


“ E' sicura, miss Xiao Long? Dubito che Raven si addolcirà vedendola con me. Tutt'altro.”, ribattè Ozpin. Yang annuì, ben conscia della cosa.

 

“ E' l'ultimo dei miei pensieri, ma... devo parlarle, almeno una volta.”, spiegò allargando le braccia, incapace di spiegare il fuoco che le ardeva dentro, rafforzato da quando aveva ottenuto il suo nucleo magico.

 

“ Se Yang va, andrò anch'io. Non intendo lasciarla fuori.”, aggiunse Weiss, entrando con un passo pesante che poco le si addiceva, stringendo un braccio della fidanzata, scatenando un certo moto di orgoglio in Lancillotto. Ozpin si mise pensoso la mano al mento, riflettendo. Infine si rivolse alle sue studentesse sotto lo sguardo dubbio dei tre colleghi.


“ Va bene, d'altro canto Salem potrebbe aver già predisposto qualcosa se avessi voluto dirigermi al campo dei Branwen e voi potete offrire sia mobilità che potenza di fuoco. Partiremo domattina- stabilì battendo leggermente il suo bastone a terra prima di rivolgersi nuovamente a Iskandar- E riguardo Leo avete deciso?”.

 

“ Sì, lo libereremo- affermò il generale con un piccolo sospiro- Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile.”.

                                                                   ********

Capitolo spero non troppo povero, ma proprio non mi veniva in mente altro da mettere, serviva più che altro a preparare ulteriormente il cambio di fazione per Emerald e Mercury, oltre che ovviamente il prossimo incontro/ scontro tra Yang e Raven. Tra una cosa e l'altra cercherò di offrirvelo a breve, un saluto a tutti e un grazie ai miei recensori.

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Capitolo 41
*** La sfida del drago ***


 

Qualche giorno dopo l'arrivo del team RWBY ad Haven, di buon mattino giunsero anche i team di rinforzo dalle altre Accademie. Per gli amici e rivali del Vytal festival fu una gioiosa occasione per rincontrarsi e stringersi le mani, scambiando i racconti degli ultimi mesi e anche qualche ricetta a base di Grimm.

 

 

“ Team FNKI, al vostro servizio.”, disse gagliardo Flynt quando lui e compagni si trovarono davanti Ruby e Blake, venute ad accogliere i nuovi arrivati e raccontare la situazione.


“ Felicissime di rivedervi, ragazzi. I SESP non ci sono? Senza offesa, è solo che speravo di rivederli e gli altri team da Atlas non dicono niente.”, domandò Ruby al quartetto musicale. Neon fece uno sguardo strano e tirò fuori il suo scroll.

 

“ Penny mi ha dato questo per te.”, disse facendo partire un video. Sullo schermo apparve l'immagine sorridente di Penny, che portava i capelli più folti, decorati da un fiocchio di circuiti, e un vestito più elaborato rispetto al suo ultimo incontro con Ruby

 

“ Salutazioni, Ruby- cominciò col suo tipico saluto- Mi dispiace ancora per essere sparita dopo l'attacco a Beacon senza averti spiegato molto. Spero che tu stia bene e che abbia ricevuto il tuo nucleo. Io purtroppo sono incompatibile, almeno per il momento, con essi. Miss Seaspell e mio padre stanno cercando una soluzione, nel frattempo io e il mio team siamo rimasti a casa per offrire supporto agli Ace Ops e al resto delle nostre forze, incluse le Allegre Cacciatrici. Ti tutti offriamo i nostri più grandi auguri, siamo certi che a breve combatteremo insieme anche qui.”.

 

Ruby sospirò, ripensando alle battaglie affrontate assieme ai quattro ragazzi di Atlas. Avrebbe voluto tanto averli al suo fianco nella prossima battaglia, ma il dovere li voleva a casa.

 

“ Grazie molte, Neon. Sono certo che vi farete onore.”, disse la mietitrice sinceramente grata, stringendo la mano della fauna gatta.

 

“ Grazie anche a te, Ruby. Intanto credo che chiederò a Weiss e Yang la rivincita quando le incontrerò. E' dal nostro scontro che mi alleno come una pazza.”, disse la fauna, eseguendo una posa da ballerina prima di tornare dai compagni. Si augurò intanto che la cugina e Weiss stessero bene.

 

Con Raven nulla poteva andare come previsto...

 

 

*****

 

Adam entrò con uno sbuffo nel magazzino predisposto da Cinder per l'incontro di quel pomeriggio. Per entrare in città con tutti i controlli presenti, il fauno toro aveva dovuto travestirsi con quanto più trucchi possibile e aveva rubato i documenti di un magistrato della città in vacanza sulle montagne. E anche così era stato a un tanto così dall'essere scoperto.

 

Oltre alla discepola di Salem e i suoi due assistenti, altre tre figure occupavano la stanza, chiaramente indicati come servant umanoidi dai loro loro lineamenti.

 

“ Domando scusa per il ritardo, dovevo assicurarmi non mi scoprissero e ho proseguito con calma. Lieto di vedere che siete tutti già qui comunque. Potete presentarvi per me?”, domandò pretenzioso il fauno. Il primo a farsi avanti fu un guerriero dalla figura longinea con disordinati capelli bianchi, vestito con abiti rossi, un fucili dietro la schiena e uno sguardo triste.

 

“ Piacere, Sono Kiritsugu Emya. Il mio compito sarà quello di infiltrarmi nell'Accademia aprire la porta per la Reliquia.”, disse freddo l'Assassin. Il secondo incredibilmente alto e muscoloso, persino più di Iskandar. Era calvo e la sua pelle era percorsa da vari tatuaggi che si confondevano con le linee nere o bianche tipiche dei Grimm. Emanava una forza simile a quello di un autentico maelstrom, di certo non era un soldato da poco.

 

“ Dario il grande. Antico signore dell'impero persiano. Accompagnerò Kiritsugu fino al portale per proteggerlo.”, disse l'antico condottiero con voce roboante. L'ultimo aveva ancora i capelli tinti con qualche sfumatura di blu e uno sguardo di sfida. Era corazza con una bizzara armatura coperta di rune e che sembrava fatta di ossa, la sua arma una lunga lancia scarlatta dalla punta che sembrava capace di perforare un Paladino atlesiano.

 

“ Cu Chullain, figlio del dio Lugh e difensore dell'Ullster. Non c'è davvero modo per evitare questo supplizio? Me ne stavo così bene al Trono degli eroi e non ho alcuna intenzione di ferire degli innocenti..”, chiese seccato il Lancer, alzandosi con le mani nelle tasche e fissando seccato i suoi collaboratori mortali.

 

“ No. Che vi piaccia o no, lavorate per noi e lady Salem.”, rispose secca Cinder, che sperava Salem trovasse il modo di annullare presto la volontà degli spiriti eroici. Averli troppo indolenti nello scontro poteva essere un pericolo per il piano.

 

“ Uff, non ci sono fauni tra gli spiriti eroici? Avevo avuto delle speranze, con Vlad e Atlanta.”, si lamentò intanto Adam. Una venuzza si alzò sulla fronte di quasi tutti i presenti. Già Emerald e Mercury non erano certi di poterlo sopportare per altri quattro giorni, considerando il loro ultimo tentativo di convivenza nella caverna dove stavano preparando il Golem.

 

“ Dovessimo trovarne uno , sta certo che sarà sotto il tuo diretto controllo, Adam. E sta certo che sarà uno più che degno della tua forza.”, sbuffò la strega, che non potè fare a meno di notare però quanto fosse cambiato lo spadaccino una volta cambiatosi.

 

I suoi capelli si erano allungati fino alla schiena e anche le corna erano ben più prominenti. Liberatosi del travestimento indossava un cappotto più pesante, sotto il quale si trovava una cotta fatta con scaglie di qualche Grimm rettile. La sua katana riluceva con un'inquietante luce rosso scuro, che ai presenti ricordò molto gli occhi di Salem. Più che l'incazzato fauno conosciuto mesi prima, sembrava un minaccioso demone dei tempi antichi, paragone che venne in mente anche ai loro servant.

 

 

Emerald, per quanto spaventata da quella strana visione, si fece scappare un sorrisetto non visto, pensando la malavoglia dei suddetti guerrieri avrebbe comunque giocato a favore dei difensori proprio com'era successo a Beacon.

 

“ Intanto possiamo raffinare il piano e allenarci un po' insieme. In fin dei conti l'ultima volta che ci siamo visti è stata mesi fa, nei prossimi giorni dobbiamo migliorare il nostro gioco di squadra.”, disse Mercury ai tre servant. Cinder però sorrise diabolica, un'espressione che i due compagni avevano imparato a temere.

 

“ Ah, non ve l'avevo detto? Il piano è anticipato. Attaccheremo stasera al calare del sole visto che le difese di Mistral non sono ancora pronte. I Grimm attendono solo un segnale dai loro generali”, disse con una tona malefica la giovane strega, guadagnandosi un'occhiataccia dai tre Servant. Emerald deglutì non vista e disse di dover andare in bagno, dove scrisse un messaggio alla velocità della luce mentre gocce di sudore scivolavano sulla sua pelle scura.

 

 

“ Ruby, brutte notizie. Anticiperemo l'attacco. Assedieremo Mistral al calar del sole. State in guardia.”.

 

******

 

Yang, Weiss e Ozpin, approfittando della loro velocità aumentata a livelli impensabili, avevano raggiunto il campo dei Branwen meno di un'ora dopo aver mangiato, trovandolo occupato solo da due persone. Una ragazza dai corti capelli marroni e la stessa Raven, seduta davanti alla propria tenda mentre la prima metteva a seccare della carne, intenta a meditare per concentrare la propria Aura finchè i visitatori non le si avvicinarono. Aprì gli occhi, rivolgendo un'occhiata penetrante ad Ozpin e ignorando per il momento le sue accompagnatrici.

 

 

“ Mamma, lieta di vederti personalmente dopo tanto tempo.”, furono le parole pronunciate da Yang, infastidita di non aver ricevuto un saluto, dopo un buon minuto di silenzio. I pensieri della pugile erano estremamente confusi in quel momento.

 

Aveva aspettato quel momento per tutta la vita e ora che finalmente il suo desiderio veniva soddisfatto... non sentiva niente, a parte un bizzarro senso di fastidio.

 

“ Ciao, Yang. Io dal canto mio sono estremamente delusa di vederti accanto a Ozpin- rispose sprezzante Raven, alzandosi e facendosi passare da Vernal la propria odachi- dopo essere sopravvissuta a Jack e all'assalto di Beacon, speravo avessi sviluppato un minimo d'istinto di sopravvivenza.”.

 

Weiss strinse la mano della fidanzata, impedendo che cadesse nel trucco. Il vecchio preside non si dimostrò offeso e avanzò con passo lento, rivolgendo alla donna anche un breve inchino.

 

“ Raven, hai senza dubbio molti motivi per odiarmi, ognuno dei quali totalmente valido. Ma qui non si tratta di me o di te. Qui si tratta di tre milioni di persone, civili e soldati, che rischiano la vita se tu non rinunci al ruolo di Dama della primavera.”, cominciò Ozpin, sperando che la diplomazia funzionasse. In cuor suo vedeva ancora a Raven come una dei suoi migliori allievi. Lei però sbuffò e infiammò la propria Aura scarlatta, avvolgendosi con un minaccioso alone. Yang e Weiss non si mossero, ma sapevano che se non avessero ricevuto il loro nucleo magico si sarebbero inginocchiate per la pressione.

 

“ Tre milioni di persone, eh? Che cazzo me ne frega. Al momento devo pensare a ricostruire la tribù, distrutta dai nostri anni di continue battaglie, e forse qualche manciata di sopravvissuti accetterebbe di seguirmi.”, osservò, mordendosi pensosa il dito.

 

Yang si mise una mano in faccia, ridendo a crepapelle sotto il viso stupito di Ozpin e Weiss. Per un istante pensarono che portarla fosse stato troppo.

 

“ Oh, sì, certo, accetteranno senza dubbio di seguire l'ormai ex leader di una tribù che è stata per più di dieci anni lo scherzo assoluto di tutta Anima, perdendo ognuna delle citate battaglie. Non contando che questo continente a breve sarà tra l'altro praticamente in fiamme. La tua unica speranza è che anche Hassan muoia nello scontro, ma disgraziatamente per te ha già un successore.”.

 

“ Chi?”, domandò Raven, mordendosi il labbro, infastidita da quell'umorismo fuori luogo. Le labbra di Yang si allargarono in maniera inquietante.

 

“ Zio Qrow... tra l'altro ci ha detto la verità su lui e zia Summer. Il che mi porta a chiedere sempre più perchè tu non sia tornata quando è morta, visto che almeno potevo aspettarmi non riuscissi a fronteggiare papà riguardo la sua seconda moglie.”, spiegò partendo col tono più accusatorio che potè. Sentì una soddisfazione di cui quasi si vergognò, e apparentemente anche Vernal se ne accorse, visto che puntò una pistola su Yang, solo per posarla quando Raven le fece cenno di calmarsi.

 

Pur sembrando lei stessa abbastanza tranquilla, era però chiaro quanto la notizia l'infuriasse. Già aveva perso qualsiasi sentimento positivo nei confronti di Qrow, il sapere che si era unito agli assassini era il chiodo sulla tomba del loro rapporto.

 

“ Non sono affari tuoi, Yang. Sei vissuta con tuo padre, hai avuto un'infanzia che in molti ti avrebbero inviato. Fossi cresciuta io come te … o tu come me, non staremmo avendo questa discussione.”, sibilò la Branwen. La figlia però allargò sardonica le braccia, guardandola con espressione di sfida.

 

“ E' qui che ti sbagli, sono decisamente affari miei , dal giorno in cui sono nata. Quanto sei rimasta con noi prima di tornare a questo sputo di tribù? Due mesi, sei, un anno forse? Da quel giorno forse ho smesso di essere un tuo problema... ma tu sei diventato un mio. E oggi intendo risolverlo.”, concluse sfregandosi le nocche, ma Ozpin le pose davanti il proprio bastone, rivolgendole un'espressione grave.

 

“ Miss Xiao Long. Col potere che hai ora potresti facilmente sconfiggere Raven. Ma se la uccidessi o se riuscisse a scappare per tempo attraverso un portale, saremmo in guai seri. Non potremmo trovarla. Nè avremmo il tempo per cercare la nuova portatrice dei suoi poteri.”, l'avvertì, ma Yang sorrise, facendo qualche passo avanti.

 

“ Oh, non intendo ucciderla. Ma lo scontro sarà alla pari.”, affermò la bionda, prendendo una siringa e buttandola ai piedi della madre.

 

“ Un nucleo magico?”, disse Raven, afferrando l'oggetto e analizzandolo. Quando uno degli scagnozzi di Cinder si era recato da lei, gli aveva offerto di dargliene uno, ma al momento aveva rifiutato credendo che il poter aprire la porta per la Reliquia le desse ancora qualche possibilità di scambio.

 

“ Prendilo. Il potere della Dama della primavera tornerà al professore e poi potremmo combattere alla pari. Non dirmi che non vuoi darmi una lezione.”, la sfidò ulteriormente Yang, cominciando a saltellare sul posto come per riscaldarsi.

 

 

“ E per quale motivo dovrei farlo? Posso chiedervi quello che voglio finchè ho questo potere, siccome sono certo che Ozpin non ha le palle per prenderlo da solo.”, rispose di rimando la samurai, indicando accusatoria Ozpin, la cui Aura smeraldina si espanse pericolosamente al punto da spingere via anche Weiss. Vernal si strinse il braccio tatuato, vedendo al posto di Oz un enorme guerriero corazzato e armato di lancia, avvolto da simboli di luce il cui significato non seppe riconoscere.

 

“ Non confondere l'educazione con la codardia, Raven. L'unico motivo per cui non ho preso quanto era mio un tempio è perchè farlo senza consenso può portare gravi danni, e Summer non mi perdonerebbe mai se ne fossi responsabile.”.

 

“ Summer.... sempre Summer-sbuffò Raven, emettendo alcune scintille minacciose dalle dita- Una volta lei diceva ' salta' e io rispondevo ' quanto in alto?'. Forse lo farei di nuovo se fosse qui. Anche King Hassan mi disse che mi avrebbe dato un'opportunità di combattere solo in suo onore. Ma, ripeto, voglio qualcosa in cambio.”, disse puntando un dito a terra per enfatizzare il proprio punto. Yang le si avvicinò, indossando i Gear celica e infiammando il proprio Prana.

 

“ Bene. Se mi sconfiggi resterò qui e ti aiuterò a ricostruire questa merda di tribù. Tanto, per quello che sopravviverà sotto il dominio di Salem e Goetia.”, rise dunque, unendo tra loro i pugni corazzati. Raven sorrise, sentendo l'adrenalina sentire lentamente assieme alla sua ritrovata voglia di combattere, svanita da quasi un anno.

 

“ Yang, che cavolo dici?”, protestò Weiss, shockata da quanto la fidanzata aveva detto. Lei però si limitò a farle un occhiolino. Non molto rassicurante, se quello era l'intento.

 

“ Ci sto. Ozpin, stanne fuori.”, disse Raven al preside, che si allontanò dalla piccola arena scelta dalle due contendenti. Weiss e Vernal si scocchiarono un'occhiata, entrambi pensando la stessa cosa mentre Raven si iniettò il contenuto della siringa, lasciando espandere la propria aura come una minacciosa tempesta cremisi.

                                                                                                                                         *****

Saaaaaalve a tutti. Domando scusa per essere così in ritardo, ma è stato un periodo un pò deprimente e mi sono concentrato sulle mie altre fic in corso( Kingdom Hearts: Force Eclipse e Rifts Chronicles), mentre su questa storia scribacchiavo pezzetti di capitoli in attesa di completarli. Spero di lasciarvi con una versione dell'attacco ad Haven più gradevole del canon e ovviamente con un buon duello madre/figlia. Spero di tornare presto, intanto se avete voglia lasciate qualche commento qua, sulle storie sovramenzionate e su 'Sangue di Re', la fic a quattro mani scritta con l'amica Scarlett Queen sull'account evil65. A presto.

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Capitolo 42
*** Battaglia per Anima- parte 1 ***


 

A differenza del team RWBY, la'assimilazione di Raven del suo nucleo magico non era durata che pochi istanti. Con un lieve, ma potente alone rosso formatosi dopo l'iniezione, e un'espressione estremamente soddisfatta, si rialzò mentre il potere della Dama della primavere tornava ad Ozpin sotto forma di una luce verde che sì unì all'Aura dell'antico re di Asgard.

 

“ Bene, Yang. Puoi immaginare bene che non mi tratterrò.”, disse Raven, stirando le braccia con un piccolo schiocco, mentre l'avversaria completava gli esercizi per sciogliersi.

 

“ Ti ho forse chiesto di farlo?”, rispose sfrontata la pugile, accendendo i capelli con piccole scintille dorate. Madre e figlia si studiarono per lunghi attimi, prendendo piccoli passi per misurare tanto il terreno di combattimento quanto l'energia che permeava entrambe. Yang in quegli attimi passò da una guardia all'altra, cercando quella più congeniale al confronto, mentre Raven lasciò immobile la mano sull'elsa della propria Odachi. Finalmente corse verso la pugile, preparando un calcio che lei schivò abbassandosi prima di rispondere con un montante infuocato, deviato dall'uscita della lama, partita con la forza di un fucile a canne mozze.

 

“ Non male per la tua età.”, commentò Yang, saltando indietro e salvandosi dal successivo fendente, parando più volte la lama coi suoi guantoni e cercando di analizzare il gioco di gambe della madre, che alimentata dal suo Prana, diventava sempre più veloce.

 

Le due donne proseguirono il loro scontro in un misto di eleganza e brutalità. Raven continuava a oscillare la sua Odachi con grande esperienza e velocità, cambiando i tipi di Polvere per confondere Yang. La bionda si muoveva intanto con circospezione, colpendo appena possibile o difendendosi coi guantoni, cambiando il tipo di Polvere insieme a Raven per creare glifi opposti ai suoi, utilizzati a volte come difesa, altre per lanciare getti di fuoco ed energia congelante mescolati al clangore del metallo.

 

La Branwen venne infine presa al braccio da un gelido bagliore proveniente da un glifo, ritrovandosi impossibilitata a muovere il braccio e lasciando a Yang un'apertura per spingerla via con un grande boato, mentre i suoi tacchi lasciarono profonde righe nel terreno.

 

“ Non mi aspettavo che ti inventassi simili trucchi.”, commentò Raven, che fu stavolta quella sulla difensiva. L'avversaria era infatti ripartita all'attacco con un'intricata combinazione di pugni avvolti nella Polvere e calci volti a destabilizzarla in un'intricata danza.

 

“ Perchè? Li usano tutti nel mio team.”, ridacchiò Yang, attaccando con intensità sempre più grande, leccandosi le labbra. Si sentiva sempre a suo agio nella lotta, e quel caso non era diverso, riuscendo a schiarire i contrastanti sentimenti che aveva per Raven.

 

La spadaccina bloccò un pugno della bionda col dorso della spada, canalizzando un largo fiotto di energia nella Polvere di cui era composta per farlo esplodere proprio in faccia a Yang, che però scartò di lato per colpire Raven con una gomitata. A sua volta lei si abbassò e lo scontro riprese sotto gli occhi di Vernal, Weiss e Ozpin.

 

“ Fortunatamente Raven non si è ancora abituata al suo nucleo magico, ma potrebbe non essere abbastanza affinchè miss Xiao Long vinca. Che ne pensa, miss Schnee- domandò quest'ultimo, solo per accorgersi che Weiss non era accanto a lui- miss Schnee?”.

 

Yang uscì per un istante dalla sua posizione di guardia e caricò una grossa quantità di energia nel pugno, con l'intento di distruggere una volta per tutte le difese di Raven. La guerriera riuscì però ad aprire un portale proprio dove il colpo avrebbe dovuto arrivare, prima di riaprirlo dietro la schiena della pugile, che venne però spinta via per tempo grazie a un glifo formatosi sotto i suoi piedi da Weiss, che fissò infuriata Raven.

 

“ Che diavolo vuoi, ragazzina? Questo è un uno contro uno, non puoi immischiarti.”, gridò indignata la bandita, accendendo di conseguenza la sua Aura come un enorme faro cremisi. Weiss canalizzò altra energia in Myrtenaster, posandosi al fianco di Yang.


“ Voglio solo aiutare la mia ragazza. E non si è mai parlato di un uno contro uno. Yang ha solo detto al professore di starne fuori.”, spiegò girando la lama, ora avvolta da un feretro di ghiaccio luminoso.

 

“ Vero. Sei così intelligente, amore. Ora facciamole il culo.”, disse giuliva la diretta interessata, dando un piccolo pugno alla compagna di squadra, che arrossì e rispose con un piccolo bacio.

 

“ E va bene, per questa volta lo permetterò. Ma vi conviene vincere duro.”, acconsentì Raven, creando attorno a sé vari portali, uno dei quali la inghiottì. Dopo pochi secondi cominciò ad apparire da una parte all'altra, attaccando da talmente tante direzioni da sembrare essersi moltiplicata, mettendo a dura prova la difesa delle avversarie.

 

Weiss evocò due glifi d'accelerazione per sé stessa e Yang, scagliandosi all'unisono contro la spadaccina. Questa avvolse la propria katana con un fitto strato di Prana mescolato a Polvere elettrica, muovendola a velocità quasi impercettibili per impedire alle due di infilarsi nella sua guardia, riempiendo l'aria di piccoli scoppi e onde d'urto.

 

Raven e la Schnee si scontrarono più volte a mezz'aria, cercando un buco nella guardia avversaria, mentre Yang aspettava un'occasione per dare un'ultimo fortissimo attacco, avvolgendo i pugni con le fiamme dorate tipiche della sua semblance.

 

Raven infine aprì una serie di portali e materializzò alcune spade formate dai vari elementi. Weiss rispose evocando il suo fidato cavaliere, quello che aveva sconfitto per ottenere il permesso di andare a Beacon. La figura spettrale crebbe fino al doppio della sua normale statura, già abbastanza grande, e materializzò ben due spadoni, alzandoli per una nuova devastante tecnica.

 

“ BASTA COSI'!”, urlò all'improvviso Ozpin, sbattendo la punta del suo bastone a terra e scatenando un'onda d'urto che separò le contendenti, interrompendo la concentrazione sulle rispettive mosse.

 

“ Basta? Che diavolo vuoi dire, Ozpin? Abbiamo appena iniziato.”, domandò ansimante Raven e dirigendosi dal Cacciatore, che sostenne col suo unico occhio lo sguardo della donna.

 

“ Ho ricevuto un messaggio da Ruby. L'attacco ad Haven è stato anticipato a stasera. Dobbiamo tornare in città, sperando che non abbiano già cominciato.”, spiegò con tono grave il Cacciatore. Nel sentire la notizia, sia Yang che Weiss emisero un sospiro di shock e preoccupate per i propri amici, si diressero dal loro professore senza riservando uno sguardo al capo dei Branwen.

 

“ Non prima di aver concluso lo scontro. Forza, riprendete le armi e sbrighiamoci.”, insistette Raven, mettendosi davanti a loro, ma venendo superata con somma nonchalanche.

 

“ Scusa, mamma, abbiamo altro da fare.”, rispose Yang, voltandosi e andandosene verso i due accompagnatori. Raven la fissò indignata e le puntò un dito contro.

 

“ Cosa? Se ti ritiri ora, dovrai tornare qui per aiutarmi a ricostruire la tribù. O te ne sei scordata?!”, pretese con un tono di pura collera che stupì anche Vernal. Se c'era una cosa che non aveva mai sopportato era venire sottovalutata o ignorata. Figurarsi poi da sua figlia. 

 

“ Tenevo le dita dietro la schiena, non avevo la minima intenzione di unirmi ai tuoi quando posso prendere calci in culo ogni giorno col mio team.”, confessò Yang con una linguaggia, mentre si allontanava.

 

“ Vigliacca.”, sputò Raven tra i denti. La figlia, sentendola, si girò con un sorriso tronfio e le diede un dito medio.

 

“ Vigliaccha, bugiarda, patetica, chiamami come ti pare- disse tronfia- Ma al momento sono una donna con delle priorità. Nessuna di esse riguarda te. Quindi se non ti dispiace andrò a Mistral, dove le persone che amo e che mi vogliono bene stanno per combattere una battaglia tra la vita e la morte.”.

 

“ Ottimo discorso, miss Xiao Long. Ora sbrighiamoci.”, affermò Ozpin, prima di partire a tutta velocità, attraversando le foreste di Anima assieme alle due studentesse rapidi come saette, lasciando indietro una Raven totalmente senza parole, che crollò in ginocchia cercando ancora una risposta adeguata.


“ A proposito, professore, nessun cambiamento? Ha appena preso il potere di tutte le Dame e senza offesa, pensavo sarebbe successo qualcosa di spettacolare .”, domandò dopo un po' Yang, muovendosi a tutta velocità grazie ai glifi acceleranti di Weiss.

 

L'anziano Cacciatore sospirò ed evocò sul palmo della mano una runa luminosa formata da vari colori.

 

“ Prendere la magia delle Dame è stato solo il primo passo per riottenere il mio antico potere. L'energia che è all'interno del mio corpo per ora è ancora troppo potente per essere liberata del tutto, almeno fino a quando esso non si sarà adattato, cosa che potrebbe richiedere da qualche mese a un anno. Ma riuscirò comunque ad aprire il portale e a combattere al vostro, di questo non dovete preoccuparvi.”.

 

“ Buono a sapersi, allora sbrighiamoci prima che sia tardi.”, stabilì Weiss, accelerando ulteriormente, pregando che arrivassero in tempo per salvare la città.

*****

 

Pochi minuti prima

 

 

Davanti alle mure di Mistral, innumerevoli volontari tra Cacciatori, soldati e civili erano intenti a scavare trincee e altri ostacoli per complicare la vita alla sempre più vicina orda di assedianti, oltre che possibile copertura per loro stessi. Ruby e Blake stavano aiutando a sistemare del filo spinato all'interno del quale sarebbe poi passata corrente elettrica sufficiente a stordire almeno temporaneamente un Grimm anziano.

 

“ Mhh, di questo passo, domani dovremmo pensare in tutta tranquillità all'artiglieria.”, osservò felice Ruby, facendo brillare i suoi occhi argentati. Blake roteò divertita il viso.

 

“ Non vedi l'ora di ammirarla, vero?”, chiese con tono un po' provocatorio, conoscendo la fissazione di Ruby per le armi.

 

“ Mi conosci, Blake, se non posso tagliare qualcosa in due, allora devo farla esplodere nel modo più spettacolare possibile. E attualmente l'esercito di Iskandar ha i giocattoli migliori dopo Atlas.”, rise gioiosa Ruby, il cui intento era far calare un po' la tensione, scopo apparentemente raggiunto.

 

“ E' in questi casi che si nota tu e Yang siete parenti.”, rispose Blake, fissando a terra il filo spinato, abbastanza lungo e grande da farvi inciampare i Grimm più grossi per renderli una facile preda.

 

“ Già già. Tu e Sun poi uscite, giusto?”, domandò la mietitrice, accendendo il generatore, facendo partire delle scosse azzurrine attraverso il filo metallico.

 

“ Sì. Non sai mai cosa può succedere in questi eventi, quindi ci prenderemo una serata tutta per noi, dimenticandoci cosa dovremmo affrontare a giorni E ti consiglio di fare lo stesso con Emil prima o poi, non appena rivedremo il team SESP. Per protettivo che Qrow sia, dubito voglia tu vada all'altro mondo vergine.”, rispose Blake, puntandole un dito con aria accusatoria. Ruby divenne più rossa dei propri capelli e fu sul punto di dare all'amica un dito medio assieme alla propria opinione, quando il suo scroll squillò.

 

“ E' un messaggio di Emerald- disse per poi sbarrare gli occhi in preda al terrore, leggendo le parole- CHE CAZZO SIGNIFICA CHE ATTACCHERANNO STASERA?!”.

 

“ Stasera?!”, ripetè un soldato vicino, che aveva sentito l'imprecazione, venendo seguito da molti altri compagni, che si diressero alla mietitrice.

 

“ Sì, stando alla nostra infiltrata, Cinder intende attuare stasera il suo piano.”, spiegò Ruby, inducendo un senso di terrore puro nei compagni

 

“ Non siamo affatto pronti, dobbiamo ancora finire di sistemare le trappole, per non parlare dell'artiglieria.”, rispose l'ufficiale al comando, un fauno con ali d'ape, mentre attorno a lui i lavori accelerarono ulteriormente nella speranza di completare almeno trincee e barriere prima che l'orda di cui erano in attesa arrivasse.

 

“ Merda, merda... chiamate il generale Iskandar, avrà uno straccio di piano per quest'evenienza.”, disse Ruby, prima che una colonna rossa di pura energia si alzò dal centro di Mistral, creando una spirale nelle nuvole sopra la città e trasformandosi in larghe onde che riempirono i presenti di puro terrore.

 

“ Cos'era quello?”, domandò inquieto un soldato, sentendo le ossa sciogliersi e il suo stesso nucleo magico tremare.


“ Adam, credo... Sun mi aveva detto che durante il loro scontro a Beacon era stato come posseduto da qualcosa. E per quanto distorta, quella è senza dubbio la sua Aura.”, deglutì Blake, riconoscendo fin troppo bene l'istinto omicida del vecchio compagno. Le sue orecchie, come quelle di moltri altri fauni, ricevettero i ringhi e i sibili di centinaia di Grimm, le cui prime linee uscirono dagli alberi, leccandosi le fauci e ululando alla luna appena apparsa nel cielo.

 

La maggior parte dei mostri erano coperti da aloni di energia nera o rossa, che sembrava amplificare tanto la loro ferocia quanto il loro potere, palpabile anche a centinaia di metri di distanza. I combattenti lì radunati, nonostante il terrore che dimorava nei loro cuori, si misero in posizione e tirarono fuori le armi per difendere ancora una volta il regno, una prima fila di lancieri e spadaccini dietro il quale si sistemò un largo gruppo di pistoleri, pronti a ridurre gli invasori in pezzettini di materia nera e ossa.

 

“ Non possiamo aspettare istruzioni. Che tutti gli studenti vadano a proteggere la popolazione, noi terremo a bada i Grimm il più possibile.”, ordinò l'ufficiale in comando, sparando la prima pallottola di quella che sarebbe stata una lunga notte mentre l'orda famelica si lanciò verso le mura pregustando il nuovo banchetto.



                                                              *****

Buonaserata a tutti, ho scritto questo capitolo barcamenandomi tra il riabituarmi all'università e la solita pigrizia che mi impedisce di sistemarlo come si deve. Spero non sia troppo corto per i vostri gusti e che lo scontro Yang/Weiss/Raven( urghh, a dirlo così sembra il pairing di una shot smut per pervertiti). Il prossimo capitolo si concentrerà sull'inizio dei primi scontri, e in quello dopo ancora la loro conclusione, sperando di buttarci qua e là un pò di strategia militare. Ogni consiglio è bene accetto, non dovessi ripresentarmi prima del nuovo anno, buone feste a voi tutti.

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Capitolo 43
*** Battaglia per Anima - parte 2 ***


La battaglia davanti alle mura di Mistral era diventato l'inferno in terra, o quanto più ci si avvicinava. I difensori del regno lottavano con le unghie e coi denti contro le orde sempre più grandi di Grimm in arrivo. L'aria era inquinata dal suono di spari o granate, di urla infuriate e dal rumore di orribili zanne intente a masticare qualsiasi cosa prendessero mentre il terreno assorbiva litri di sangue e i combattenti da mischia rispondevano con la stessa ferocia dei loro avversari, mulinando asce e spade avvolte di potentissimo Prana.

 

A un certo punto la terra cominciò a tremare, anticipando l'arrivo di un immenso essere fatto di roccia e alberi, con una maschera di Grimm al centro di quella che sarebbe dovuta essere la sua testa. Si dimostrò immune alle pallottole e alle semblance offensive a disposizione dei difensori, bloccate da una sorta di Aura, ma dalla foresta provenne un missile dorato che lo colpì alla schiena, sbilanciandolo prima che Yang gli saltasse addosso distruggendolo con un pugno.

 

Il Geist, il Grimm simile a un fantasma che animava quell'ammasso di legno e pietra, si librò in volo per scappare solo per essere bucherellato dal fuoco dei difensori.

 

Ozpin e Weiss seguirono subito dopo, mietendo un mostro dopo l'altro attraverso fendenti e stoccate avvolti di potentissima energia elementale che avvolsero il campo di battaglia in un meraviglioso spettacolo, finchè ai combattenti non fu finalmente dato un pur breve attimo di respiro, prima che altri Grimm uscissero dalla foresta per prendere il posto di quelli distrutti.

 

“ Comandante, la situazione.”, domandò il preside, una volta arrivato di fronte al capo delle forze difensive, che sparò altri colpi  con la sua mitraglia prima di rispondere.

 

“ Le nostre difese reggono, ma non abbiamo idea di cosa succeda al centro della città. L'ultima comunicazione veniva dagli assassini, continuano a combattere. L'evacuazione è un disastro però, abbiamo già perso tanti bravi combattenti.”, spiegò il fauno ape, salendo quindi in volo e riprendendo la lotta. Così come Ozpin, che trasformò il suo bastone in una lunga lancia che tirò contro un Grimm sul punto di attaccare Weiss alle spalle.

 

“ Devo raggiungere la porta della Reliquia il prima possibile. Miss Schnee, può evocare un Grimm volante che ci conduca all'accademia?”, domandò alla schermitrice, che infilzò un'altro Grimm, facendo esplodere dall'interno con un impulso di Prana.

 

“ Assumendo non lo buttino giù appena prende il volo, sì.”, rispose l'albina, venendo sentita da Neptune, occupato nelle vicine linee dei combattenti dalla distanza. Il turchese trasformò il suo tridente nella forma di fucile e canalizzò il Prana rimastogli in un cristallo di Polvere contenuto nell'arma.

 

“ Dammi solo un attimo per ripulire il campo e... Oh, merda.”, commentò il turchese interrompendo la tecnica e sentendo un immenso rumore proveniente dalla foresta. Il suono anticipò un immenso Grimm simile a un troll con alcuni tentacoli sulla schiena.

 

La testa era una rabbiosa maschera di zanne, le braccia simili a quelle di una scimmia, con enormi polpastrelli volti a stritolare chiunque ci finisse dentro.

 

Il gigantesco Grimm, o qualsiasi cosa fosse, ruggì all'esercito, che ignorò i suoi temporanei bersagli per puntare ogni bocca da fuoco o incantesimo sul gigante. Anche stavolta il nemico si rivelò insensibile ai colpi, le cui ferite si rigenerarono seduta stante. Yang tentò di saltargli addosso, preparando un glifo di Polvere sul pugno destro per un devastante impatto, ma venne scagliata via dall'alito dell'essere.

 

“ Sembra che sarò bloccato qui ancora un pò.”, sospirò Oz, creando una sfera elementale sul suo bastone e lanciandosi all'attacco contro l'orribile belva.

 

*****

Adam e Cu Cuhllain si erano lanciati in un devastante attacco nelle strade di Mistral, venendo ostacolati dagli assassini di Mio e dai soldati di Iskandar, che avevano formato postazione improvvisate quasi ovunque per garantirsi almeno un pò di protezione mentre altri compagni portavano civili terrorizzati in salvo. I combattenti li avevano tempestati con quanto avevano: incantesimi, granate, proiettili penetranti e semblance dei tipi più svariati, ma il duo, nonostante la reticenza dell'eroe irlandese nel partecipare a quel massacro, sembrava inarrestabile e si faceva lentamente strada fino alla Torre di comunicazione, la cui difesa era stata affidata a Leo e ai professori di Haven. 

 

Un commando di soldati mercenari ingaggiò il gruppo alle spalle, tempestandoli con una scarica di missili sufficienti a trasformare un branco di Goliath in frammenti di ossa. Adam si spostò però all'ultimo momento mentre Cu, forte della sua armatura, ingaggiò l'esplosione dei missili senza un graffio.

 

Il fauno toro sfoderò la sua katana per un singolo istante, e nonostante i soldati avessero già ricevuto i loro nuclei magici, vennero ridotti in pozze di sangue sul terreno con una serie di onde d'energia scarlatta . Adam rise sadico nel vedere quel macabro spettacolo, tirandosi indietro i capelli con la mano lorda di plasma come l'orribile parodia del combattente della libertà che era stato un tempo.

 

Cu lo guardò schifato. Mentre le sue vittime non erano state inferiori di numero, aveva fatto del proprio meglio per rendere il loro ultimo istante pulito e indolore.

 

“ Blake, sei venuta a uccidermi da sola? Neanche ai tempi in cui lavoravamo insieme ti sopravvalutavi così tanto.”, chiese sardonico lo spadaccino, muovendo in maniera inquietante la sua spada. All'improvvisò sparò un proiettile che prese la Cacciatrice in pieno petto cristallizzandola. Ma era solo una copia, e la vera Blake apparve dietro di lui con le lame di Gambol Shroud in mano.

 

“ Sono venuta a darti un'ultima possibilità. Se non la saprai prendere, farò ciò che devo. E credimi se dico che farà più male a me che a te.”, affermò la gatta, incrociando le sue fidate spade e mettendosi in posa di guardia, le pupille dei suoi occhi ambrati che ricordavano quelle di una pantera.

 

“ E non è sola comunque.”, disse qualcun altro, rivelandosi essere Sun. Attualmente l'assassino, avvolto nel suo manto nero e col volto coperto dalla maschera, era disarmato. Ma la sua posizione da combattimento era praticamente perfetta, e sia gli arti che la coda erano coperti da un'Aura dorata quasi abbagliante.

 

“ Mhh, perchè non vi unite a noi, rendendo nuovamente le vostre abilità utili alla causa della White Fang? Anzi, so che non lo farete- sputò a terra Adam- vi piace tanto schierarvi con gli umani nonostante tutto quello che ci hanno fatto. Siete persino riusciti a portare dalla vostra quel rifiuto di Sienna Khan.”, concluse con disprezzo togliendosi la benda, rivelando un occhio bruciato da un marchio della SDC. La sola vista sconvolse sia Cu che i due ragazzi che li avevano ingaggiati.

 

“ Due contro due. Considerata la situazione, sarà un certo svantaggio per voi.”, osservò Cu, ben conoscio dello scarto di potenza tra le due parti, pur ammirando il coraggio dimostrato da Blake e Sun nell'ingaggiarli.

 

“ Ecco perchè ci siamo noi.”, rispose una voce familiare, anticipando l'arrivo del team JNPR. I quattro apprendisti Cacciatori si chiusero attorno all'eroe dell'Ullster rapidi come la luce, puntandogli contro le rispettive armi.

 

“ Ragazzi, noi ci occupiamo del tipo con la lancia.”, disse Nora, caricandosi di elettricità al punto da far apparire minacciose scintille anche negli occhi.

 

“ Cu Chullain. Cu per gli amici o per i buoni avversari.”, si presentò il Lancer con un piccolo inchino, prima di roteare la sua fidata Gae Bolg e osservare ammirato i nuovi avversari. Sapevano bene quante leghe li separassero in termini di potenza e abilità, eppure erano decisi ad affrontarlo.

 

“ Ci occupiamo di … Cu- disse Jaune a Blake- voi assicuratevi di macellare il vitellino.”, concluse puntando la punta di Crocea Mors contro Adam.

 

“ Questo è razzista.”, commentò questi, inarcando il sopracciglio bruciato.

 

“ Sì, sai che ce ne frega. Ragazzi, fategli il culo da parte nostra.”, ribattè Pyrrha, prima di saltare assieme ai compagni e al Lancer per cominciare il loro scontro aereo, riempiendo l'aria sopra Mistral di onde d'urto. Adam, Sun e Blake li osservarono per qualche secondo prima di tornare alle loro faccende.

 

“ Ve lo dirò un'altra volta. State facendo un grosso errore a mettervi contro di me.”, affermò Adam, rimettendo Wilt nel fodero per caricarvi quanta più energia possibile.

 

“ Stavamo per dire la stessa cosa.”, rispose cupa Blake, lanciandosi a sua volta all'attacco.

 

******

 

Lancelot e Iskandar avevano preso posto nella sala dove si trovava il cancello per la Reliquia. Non certo per codardia, ma perchè potevano così svolgere un doppio ruolo: agire da ultima linea di difesa per quel frammento del Graal e dare istruzioni ai loro sottoposti in città.

 

“ Lionheart ha già ingaggiato i nemici diretti alla Torre di comunicazione. E almeno due Servant si stanno dirigendo qui. Sono stati ancora più rapidi di quanto pensassimo”, affermò il comandante, seduto nella posizione del loto dopo aver ricevuto e inviato informazione per via telepatica attraverso l'intera città. Lancillotto era intanto impegnato a smontare e riequilibrare Arondlight per lo scontro che li attendeva.

 

“ Dario e Kiritsugu. Salem vuole proprio colpire sul personale.”, osservò sardonico il cavaliere.

 

“ Già.”, disse secco Iskandar, grattandosi la barba.

 

“ Preoccupato per Velvet?”, domandò il cavaliere, notando l'umore nero dell'amico, sapendo che non era legato solo alla battaglia in corso.

 

“ Tanto. Non ci sono stato molto per lei negli ultimi tempi. Non so cosa farebbe se stasera dovessi morire.”, sospirò Iskandar, ricordando la prima volta che l'aveva tenuta tra le mani. Il risultato di una semplice notte passata per sfogare lo stress con una ragazza che aveva salvato.

 

Quasi un anno dopo aveva poi visto quella dolcissima bambina con orecchie da coniglio, e aveva sentito sia un enorme amore paterno che il suo enorme potenziale, facendo dunque del suo meglio per nutrirlo e per starle accanto quando gli era stato possibile.

 

“ Rimedierai, amico mio, e di certo Velvet non vede l'ora di passare un po' di tempo con te. Ma- affermò ancora Lancillotto, prima che qualcosa bucasse il soffitto, obbligandolo a prendere Arondlight e mettersi in posizione per lo scontro- ma per ora pensiamo agli intrusi.”.

 

Due intrusi erano arrivati nella caverna custodita dalla coppia di Cacciatori, uno ancora più alto del Conquistatore, e talmente muscoloso da far sembrare il compagno uno scricciolo.

 

“ Iskandar. Quasi non ricordo l'ultima volta che ci siamo incrociati in combattimento.”, disse malinconico Dario, la cui mastodontica figura si avvicinò minacciosa ai due Cacciatori, emanando una presenza di magnificienza e terrore estremi e simultanei.

 

“ Lieto di rivederti, Dario. O almeno lo sarei, se tu fossi in possesso delle tue facoltà.”, disse il generale, rattristato nel vedere uno dei più grandi rivali nella sua prima vita trasformato in un abominio sotto il controllo di Goetia.

 

Lancillotto osservò attentamente Kiritsugu, che era stato perfettamente immobile fin dal suo arrivo. Con un singolo gesto, lo spadaccino sparò alle proprie spalle, colpendo qualcosa che si rivelò essere proprio l'Assassin.

 

“ Come hai fatto a capire che quella era un'illusione?”, domandò dunque Kiritsugu, massaggiandosi la parte colpita mentre l'altro svaniva come uno sbuffo di fumo.

 

“ Sveglia, sono un fauno, i miei sensi sono molto più accurati di quelli umani. E tu non ci hai messo troppo sforzo.”, rispose Lancillotto, mettendo la spada dietro la spalla, preparandosi al duello. Kiritsugu sbuffò seccato.

 

“ Certo, d'altronde vorrei fallire, finchè mi rimane ancora qualche rimasuglio di libero arbitrio.”, disse malinconico l'assassin, materializzando quindi un fucile enorme. Era orrendo, fatto con ossa di Grimm saldate tra loro, e al posto del caricatore un bizzarro e orribile organo da cui alcuni tubicini influivano nelle canne, formando pallottole di sangue nero.

 

“ Amici, speriamo che la prossima volta saremmo dalla stessa parte.”, concluse dunque Iskandar, evocando il proprio avatar draconico e preparandosi alla lotta contro il suo antico rivale per il destino di Mistral.

 

******

 

Cinder osservò con piacere il regno che bruciava, sparando ogni tanto palle di fuoco contro piccole sacche di resistenza, le cui poche coperture non ebbero il minimo effetto. Quello era il luogo in cui aveva sofferto tanto, in cui si erano rinforzate le sue convinzioni e dove si era finalmente liberata, per poi incontrare Salem e scoprire cos'era il vero potere cui tanto ambiva. Ed era il luogo in cui avrebbe cominciato la sua rivalsa contro tutta Remnant.

 

Persa nei suoi pensieri, solo l'istinto la salvò da un proiettile che le sfiorò l'orecchio. Voltandosi ed evocando due sciabole fiammeggianti, Cinder si trovò di fronte Ruby, armata con Crescent Rose e la sua spada.

 

“ Ah, Ruby Rose. L'attacco a Beacon è fallito anche a causa tua, se non ricordo male. Sarà un piacere ucciderti e portare i tuoi occhi a lady Salem.”.

 

“ Sarebbe fallito anche senza di me. Ma conto di avere il piacere di metterti in catene.”, disse Ruby, lanciandosi all'attacco col massimo della sua velocità.

 

Lo scontro tra le due fu devastante. Cinder si muoveva con una controllata rabbia, menando fendenti infuocati e creando tempeste di ossidiana che contrastavano contro i petali manipolati da Ruby, le cui mosse non erano meno studiate e potenti. Dopo un lungo scambio di mosse con le armi e a mani nude, le due ragazze si separavano

 

“ Come fai a essere così forte? Io mi sono allenata da anni con un unico scopo: diventare la migliore, più forte di chiunque.”, si lamentò Cinder, sgomenta che Ruby non fosse caduta ai primi colpi, sebbene fosse chiaro che aveva dovuto metterci tutta la propria forza per tenere il passo.

 

“ Tutto qui, volevi solo essere più forte di chiunque?”, chiese di rimando la mietitrice, mettendo Crescent Rose in forma di fucile e sparando una serie di proiettili di pura energia scarlatta. Cinder li schivò con relativa facilità e ripartì all'attacco con l'intento di impalare Ruby, che però ritrasformò la sua falce usandola per bloccare la spada della rivale e dandole un pugno avvolto di petali.

 

“ Credi di capirmi? Sai cos'ho passato?”, domandò con un ruggito la strega delle fiamme, afferrandole il viso e avvolgendola in una vera e propria pira di fuoco. Ruby urlò dal dolore, facendo perno su tutta l'energia che aveva in corpo prima di evocare un vortice di petali di rosa con cui dissipò le fiamme, quasi distruggendo anche il tetto su cui si trovava, prima di guardare Cinder con un ringhio.

 

“ Solo qualcosa che ho sentito da Atlanta, ma non è il punto. Tutti i ragazzi a un certo punto sognano di diventare il più forte del mondo. La maggior parte, per un motivo o per l'altro, rinuncia. Ma quelli che ancora si aggrappano a quel sogno... sono coloro che si sono iscritti alle Accademie. E tutti coloro che stanno combattendo qui oggi sono intenzionati a sopravvivere per realizzarlo.”, stabilì fiera, battendosi un pugno sul cuore ed espandendo la sua Aura, avvertendo quasi in quel momento i battiti di chiunque stesse lavorando per salvare Mistral.

 

“ Bene.... allora questa sarà una sfida di determinazione.”, affermò Cinder con tono sadico, facendo apparire attorno a sé una serie di armi infuocate.

 

“ Fai del tuo peggio, stronza.”, rispose Ruby, mettendo Crescent Rose dietro la schiena e avvolgendosi con un vortice di minacciosi petali, prima di gettarsi contro l'avversaria in un'esplosione che fece da contorno al resto di quella macabra notte.

                                                                                                                        *******

Buonasera e buone feste a tutti voi, mi auguro che questo capitolo sia stato frenetico e drammatico al punto giusto. Non sono certo sul come dividere esattamente i prossimi capitoli, uno dei quali sarà anche dedicato al team RWBY che aiuta a ricostruire. Farò comunque del mio meglio per offrire duelli appaganti, mentre mi preparo per un esame o l'altro o scrivo altre storie. Intanto godetevi le vacanze e il tempo passato con famiglia e amici.

P.s. Il discorso di Ruby sul sogno di essere il più forte viene da Baki.

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Capitolo 44
*** Battaglia per Anima - parte 3 ***


( Metalite- Nightmare)

La battaglia tra Cu Chullain e il team JNPR aveva portato le due parti molto lontano da Mistral. Il Lancer si muoveva con impeccabile grazia e precisione, anche Pyrrha e Ren riuscivano a schivare a malapena i suoi terribili affondi o lo sfoggio delle sue rune, che rilasciavano piccoli simboli esplosivi visibili dal cielo o altri effetti volti a complicare la vita al team di Cacciatori.

 

Pyrrha, evitando all'ultimo un groviglio di piante venefiche, caricò di Aura la sua fidata lancia per lanciarla contro Cu, sperando potesse finalmente penetrarne la corazza ossea.

 

Jaune e Ren, utilizzando un ben cordinato misto di mosse, riuscirono a trattenere il formidabile Lancer sul posto abbastanza perchè la loro compagne potesse eseguire la sua mossa. La punta di Milo si sbattè contro la corazza ossea di Cu, che venne scagliato indietro con un'incredibile onda d'urto mentre Pyrrha manipolava la punta della lancia per ruotare il più possibile. Un nuvolone di polvere nascose la scena. Quando si diradò, Cu era di nuovo in piedi senza un graffio.

 

“ Mi complimento, signorina, fossi stato evocato nella mia versione Lancer o Caster mi avresti già ucciso. Anche se ora tecnicamente sono tutte allo stesso tempo.”, disse il potente servant, lanciandole di rimando il giavellotto e scrocchiando il collo con inquetanti rumori che promettevano molto dolore.

 

“ Non è possibile...”, disse stupita Pyrrha. L'ultima volta che aveva utilizzato quella tecnica, anche Jaune aveva avuto seri problemi a difendersi, ma il loro avversario non aveva neanche un graffio.

 

“ Se posso permettermi, questa corazza è fin troppo efficace contro tagli e perforazioni. Forse attacchi contundenti potrebbero avere più effetto.”.

 

“ ASSAGGIA ALLORA IL POTERE DELLE COSCE DI TUONO!”, esclamò la giovane valchiria, caricando una potentissima scarica all'interno del fidato Maghnild, prima di dirigerlo con tutta la forza di cui era capace sulla testa di Cu.

 

L'eroe irlandese schivò di poco per poi essere preso alle spalle da Ren. Il giovane ninja utilizzò le lame di Stormflower per formare due affilatissime spade d'acqua con cui spero di decapitare Cu direttamente. Le due spade liquide si scontrarono con una runa formata a mezz'aria.

 

“ Dai, Ren.”, disse Jaune stringendo i Ren, infondendo il potere della sua semblance nell'amico. Le due lame si ingrandirono ancora e si illuminarono con un potente alone bianco e verde.

 

Cu rispose incanalando un largo fiotto di Aura nella sua armatura, che crebbe fino a ricoprirlo completamente, fondendosi allo stesso tempo con la sua lancia, che divenne un corno col suo elmo. Come risultato le spade di Ren si dissolsero e il giovane ninja si prese una terribile gomitata.

 

Fortunatamente, essendo ancora sotto le abilità amplificatrici di Jaune, non ricevette troppo danno.

 

“ Non male, ragazzi miei, anzi, siete proprio straordinari. Se la signorina col martello fosse un vichingo, l'avrei scambiata per una prescelta di Thor.”, disse ammirato il Lancer irlandese, muovendo con grande perizia la fidata Gae Bolg dal successivo assalto di Pyrrha e Nora, che si spostò sulle sue asce, usandole per disegnare nell'aria letali archi voltaici.

 

“ Grazie. Chiunque fosse Thor.”, disse la rossa berserk con un ringhiò, dandogli quindi un potentissimo calcio dritto nelle parti basse quando riuscì ad alzare e bloccare Gae Bolg.

 

L'incredibilmente sleale tecnica non si rivelò così efficace nel fargli male, ma fu sufficiente a offrire una lieve distrazione per Pyrrha, che saltò sulle spalle dell'amica, avvolgendo lo scudo con un potentissimo alone di fiamme. La bella amazzone, con un rapido movimento del polso, lo lanciò roteando contro il viso di Cu, che venne nuovamente lanciato all'indietro, ritrovandosi poi col viso sanguinante e parzialmente bruciato.

 

“ Forza, non può rigenerarsi all'infinito. Dobbiamo infliggergli una sola enorme ferita.”, affermò Jaune, inserendo la spada di Crocea Mors nello scudo, trasformandola in una grossa spada bastarda. Quella forma era ben più che un semplice modo per aumentare la forza dei suoi fendenti, anche non contando la sua semblance, l'effetto di ogni singolo attacco era condotto molto meglio, risultando nel massimo risultato col minimo sforzo.

 

Proteggendosi con una raffica di proiettili da Moonblanc, il giovane paladino si lanciò all'attacco, lanciando poi un potentissimo slash bianco a forma di drago, che si scontrò con Gae Bolg in una pioggia di scintille. Utilizzando l'attacco come distrazione, Ren superò il proprio leader per portarsi al fianco di Cu, dandogli un potentissimo pugno avvolto con un piccolo tornado.

 

Un fiotto di sangue nero colò lungo la bocca del guerriero, che rispose allargando uno dei suoi arti in una gigantesca mano artigliata. Ren si prese in pieno l'attacco che seguì, ricevendo gravi danni alla sua Aura, che per un attimo risplendette col misto di pervinca e un malsano cremisi. Il giovane ninja venne scagliato via, sprofondando nel terreno prima che Cu si lanciasse contro Pyrrha.

 

 

Lei ricoprì ancora una volta lo scudo con un alone di fiamme, preparandosi al terribile impatto. Jaune, facendo perno su quanta forza aveva nelle gambe, si portò davanti a lei e infilò sia Crocea Mors che Moonblanc nel terreno, creando una cupola di energia bianca. Cu Chullain vi sbattè contro, cercando di tagliarla con gli artigli. Jaune strinse i denti, pensando intensamente alla sua famiglia, ai propri compagni e a chiunque stesse combattendo per la propria vita a Mistral.

 

La sua barriera si intensificò, cominciando a bruciare in maniera simile alle fiamme di Jeanne. Quando Pyrrha gli posò una mano sulla spalla, aggiungendo il proprio Prana e la Polvere dello scudo all'energia dell'amico, un'onda d'urto dall'indicibile potenza riuscì a scagliare via Cu.

 

“ Gah- gemette lui quando finalmente fermò il suo volo, sputando nuovamente boccate di sangue mentre frammenti di corazza cadevano a terra- sei davvero il figlio di Sigfrido, ragazzo.”, affermò l'eroe irlandese, riprendendo Gae Bolg e incanalandovi una potente Aura cremisi.

 

 

“ Sta cedendo, solo un ultimo colpo!”, esclamò Jaune, facendo quindi un cenno a Ren e Nora. I due compagni annuirono e la berserk prese Ren per la mano, lanciandolo in aria a tutta forza prima di saltare a sua volta aiutata dal rinculo di Magnhild, la sua espressione dura come non mai.

 

Una volta a mezz'aria, l'artista maziale evocò fiotti di acqua e rivoli di energia rosa, che andarono a formare una figura simile a un fiore. Nora lo raggiunse avvolta da una scarica elettrica che rese persino difficile riconoscere i suoi tratti. Entrando al centro del fiore, la sua Aura si espanse ulteriormente, brillando nella notte di Anima come un immenso faro.

 

“ LOTO TONANTE!”, esclamarono i due compagni di squadra, girando in un miscuglio di energia rosa, acqua ed elettricità che ricordò infatti un loto circondato da fulmini, prima che la ragazza si lanciasse contro il loro temibile avversario come il più devastante dei missili, alimentata dall'energia creata assieme all'amico d'infanzia.

 

Nuovamente l'armatura di Cu si allargò per ricoprire l'intero corpo del Lancer, diventando stavolta ancora più mostruosa, simile a un serpente marino in miniatura con delle enorme fauci e una coda ricoperta di enormi spine. Grazie ad essa e al suo Prana nero resistette al primo assalto, pur scatenando un autentico terremoto che mancò di poco le mura di Mistral.

 

“ Avanti, rimandami al trono degli eroi.”, ringhiò tra i denti il guerriero irlandese, costretto ad aumentare le proprie difese dall'incantesimo che lo possedeva.

 

“ Oh, lo farò. Manda i miei saluti a quel Thor di cui parlavi e al professor Port, se lo vedi!”, esclamò Nora, aumentando ulteriormente la carica voltaica nel suo corpo, aiutata dalla semblance di Jaune finchè fulmini rosa non percorsero il terreno riducendolo in un colabrodo. Alla fine lo stesso Cu venne ricoperto da quelle devastanti scariche mentre la sua corazza cominciava a crepare. Frammenti ossei caddero sulla nuda terra mentre il maglio di Nora scavava nel petto del Lancer, sul cui viso si dipinse un'espressione serena prima di svanire nella conflagrazione finale.

 

“ Eh, sembra che la nuova generazione di eroi prometta bene. Spero di poter combattere un giorno al vostro fianco.”, disse sereno, disintegrandosi in una nuvola di cenere mentre Nora affondava nel terreno, scatenando una nuova conflagrazione rosa, schivata in tempo dai suoi compagni.

 

“ E uno è andato. Ne restano altri due.”, sospirò Pyrrha, rialzandosi e usando la sua fascia per ricoprirsi la fronte sudata quando l'energia nell'aria si diradò.

 

“ Andiamo ad aiutare Ruby e gli altri.”, disse Jaune, una volta finito di ricaricare l'Aura del gruppo.

 

“ Oh, no. Dubito che potrò aiutare qualcuno senza aver prima dormito fino a domattina e preso qualche dose immane di zucchero. Per ora siamo più d'intralcio che d'aiuto.”, protestò Ren.

 

“ Devo concordare.”, disse Pyrrha, sinceramente dispiaciuta di lasciare la madre e i fratelli a combattere da soli.

 

“ Allora non possiamo fare altro che pregare per tutti loro.”, concluse il giovane paladino.

 

*****

Anche i difensori della Torre di comunicazione stavano avendo la loro buona dose di problemi, sebbene in misura appena minore rispetto ai colleghi. Emerald e Mercury guidavano i Grimm diretti alla CCTT, e li trattenevano volontariamente per evitare il peggio. Lionheart, appena liberato dalla sua prigionia per ottemperare ai suoi 'servizi sociali', come definiti dal concilio, guidava le truppe in prima linea.

 

Il suo sguardo era quello di un guerriero stanco e pieno di rimorsi, ma ancora disposto a lottare per cui in ciò credeva, in questo caso la sua famiglia. Dai suoi scudi partivano miriadi di proiettili di Polvere, accompagnati a volti da terribili ruggiti, dietro di lui i suoi studenti e tanti altri soldati che combattevano come se non avessero fatto altro tutta la vita.

 

Mercury ed Emerald danzavano a loro volta nella piazza davanti alla CCT. Muovendosi a velocità impercettibile, attaccavano i soldati con potenti colpi, volti però a mandarli ko, il resto della loro Aura spesa nell'impedire ai Grimm cui erano legati di divorare e travolgere chi non poteva più difendersi e rendendo le creature allo stesso tempo una preda più facile.

 

Se non altro perchè sapevano che in un processo ogni morte sarebbe stata aggiunta alla loro fedina penale.

 

“ Siete migliorati davvero tanto.”, disse ammirato Leo, creando una protezione di roccia dal terreno per difendersi dai proiettili di Mercury, ormai capaci di perforare una montagna alla massima potenza.

 

“ Grazie, preside.”, disse Emerald, caricando Aura nelle sue lame per lanciarsi come un vortice verde brillante contro il fauno, distruggendo la sua protezione mentre questi saltava di lato, caricando Aura a sufficienza nella bocca per un devastante ruggito, che spinse via la ragazza senza però ferirla particolarmente.

 

“ Ma si ricordi che lo scontro deve sembrare vero.”, aggiunse il partner della ladra, gettandosi contro l'anziano preside, tempestandolo con rapidissimi calci.

 

Nel mentre i soldati lanciarono una serie di granate, che trasformarono i Grimm in nuvolette di ossa e sangue e guadagnando il tempo per rimettersi in formazione mentre arrivavano i nuovi. La successiva ondata fu formata quasi del tutto da mostri volanti: Nevermore, Griffith, Manticore e molti altri ancora. Una raffica di piume taglienti e sfere infuocate si abbattè sul campo di battaglia, venendo intercettate nel più dei casi dagli attacchi magici di Leo.

 

Una delle piume fu sul punto di impalarlo, ma venne intercettata da un razzo. Guardandosi indietro, Leo trovò il suo salvatore nella forma di uno spavaldo Roman Torchick, la sua familiare e dandy figura avvolta dalle luci della battaglia.

 

“ Roman, che ci fai qui?”, chiese stupito l'anziano fauno. Il signore del crimine in risposta buttò a terra un suo sigaro e riprese a sparare tutto intorno con i nuovi riflessi che il nucleo magico gli aveva donato.

 

“ Le difese dell'orfanotrofio continuano a reggere. Di conseguenza Atlanta mi ha mandato ad aiutarti e mi spaventava più dei Grimm- affermò l'ex ladro, prima di sparare a Mercury- ragazzi, che piacere rivedervi.”.

 

 

“ Ah, guarda chi si rivede, il traditore.”, recitò il giovane assassino, schivando e lanciandosi all'attacco contro Roman con una rapida serie di assalti. Il ladro mosse abilmente il suo bastone, riuscendo a difendersi dai tempestosi calci di Mercury, seppur con non poca difficoltà.

 

“ Se è Cinder a chiamarmi così, ditele dove le infilerei il mio bastone se ne fosse degna.”, rispose sarcastico Roman, canalizzando una forte energia nel bastone e scaricandola nel terreno come una potentissima onda d'urto, spingendo indietro l'artista marziale, che scrocchiò il collo.

 

 

“ Attenti!”, gridò all'improvviso un altro Cacciatore, indicando una massa nera che volteggiava verso di loro.

 

“ Occhio, è uno grande!”, esclamò un soldato, quando un gigantesco Beringel con pugni corazzati e ali piumate saltò davanti alla torre, battendosi il petto e ruggendo.

 

Emerald sospirava. Fingere di non trattenersi diventava più difficile. Dubitava sarebbero resistiti a lungo senza fuggire. O senza che la torre cadesse.

 

 

 

*****

Gli assassini e le prostitute della città vecchia avevano dato battaglia senza quartiere agli stormi di Grimm volanti e ai membri della White Fang. Ognuno di loro combatteva con una testardaggine quasi senza pari, facendo perno a ogni goccia di Aura o Prana. Qrow a sua volta si dirigeva da una parte all'altra del Regno a velocità impercettibili, mettendo al sicuro civili e colleghi.

 

Quando Sun, Adam e Blake portarono il loro scontro nelle strade in quella zona, però, i figli di Hassan non poterono che contenerle per evitare danni eccessivi.

 

“ Tutto qui, macaco? Mi aspettavo più da un discepolo di Hassan.”, domandò sardonico lo spadaccino, muovendo ferocemente l'arma contro Sun, che bloccava, schivava e contrattaccava in un crescendo di velocità e forza reso ancora più spettacolare da aloni oro e cremisi, in cerca di un'apertura. Ma Adam sembrava incassare ogni colpo senza problemi, non aveva neanche fatto troppa attenzione a un coltello da lancio che Blake gli aveva infilato in una spalla, dritto nell'articolazione.

 

“ Parli come gli umani che odi tanto, te ne rendi conto? E ho appena iniziato.”, osservò l'assassino, dividendo il proprio bastone in nunchaku e mulinandonli per creare ondate di energia, costringendo finalmente Adam a schivare.

 

Blake canalizzò un potentissimo slash nelle sue armi, lanciandosi contro Adam volendo colpirlo il più vicino possibile. All'ultimo momento il samurai riuscì a bloccare con la propria katana, scatenando un potente impatto che devastò la già danneggiata strada. Blake fece del suo meglio per imporsi, ma si trovò spinta all'indietro sempre più.

 

Qualcuno approfittò dello scontro per attaccare Adam da dietro, discendendo dal cielo come un angelo vendicatore. Mio era saltata da un tetto, avvolgendo la sua katana con un'alone di calore talmente intenso da poter tagliare un edificio come fosse budino.

 

' Dietro di te, Adam!', urlò la voce che Adam aveva sentito a Beacon e che gli aveva donato i suoi nuovi poteri. Il fauno toro si girò per tempo, schivando per tempo il micidiale fendente e colpendo Mio con un precisissimo pugno, guidato da riflessi che neanche pensava di avere.

 

“ Mio?”, esclamò Sun, saltando verso la compagna per schermarla da ulteriori attacchi. Ma la discepola di Hassan si rialzò con fretta e riprese la sua spada, unendosi al fratello minore nel duello.

 

“ La conosci?”, chiese Blake, prima di rimproverarsi per la domanda stupida. Ovvio che la conosceva, era un'assassina di alto rango e per di più avevano avuto lo stesso insegnantee.

 

“ Puoi considerarla mia sorella maggiore. Oltre che il capo di questo quartiere.”, spiegò l'assassino, mentre Mio si rimetteva in piedi e prendeva una mazza da accompagnare alla katana, ricoprendo entrambe con un potente alone termico.

 

“ Lady Mio combatterà al vostro fianco. Così come tutte noi.”, dissero le altri assassine, sfoderando nuovamente armi avvolte da Prana e energia elementale contro il loro obbiettivo, che rise noncurante.

 

“ Mhh, un branco vigliacchi contro il prossimo signore dei fauni. Che pensate di potermi fare?”, domandò sardonico Adam, alzando Wilt per avvolgerla con un tremendo alone di energia scarlatta, che sembrò alzarsi fino al cielo fino a comprimersi in una vibrante corona di puro potere.

 

“ Chiuderti quella bocca per cominciare.”, affermò Sun, trasformando il suo bastone in una familiare coppia di nunchaku saltando in aria prima di scendere in picchiata contro il mostruoso samurai, sparendo però in un vortice nero formato dagli altri assassini.

Innumerevoli volte cercarono di attaccare il fauno toro, che guidato dalla strana voce nella sua mente parava la maggior parte dei colpi continuando ad accumulare forza nella katana.

 

Quando la liberò sottoforma di una tempesta di fendenti rossi, diverse assassine vennero tranciate in più pezzi, la stessa Mio perse una gamba senza essere riuscita a infliggere un danno serio. Sun si lanciò quindi contro di lui approfittando della concessione datagli, avvolgendo la maschera con un fitto alone di Aura e dandogli una devastante testata che gli fece sputare una boccata di sangue.

 

“ Bastardo. Che diritto credi di avere per ostacolarmi? E dove trovi la forza per contrastare il mio infinito odio?!”, imprecò Adam, sentendo la frattura ricevuta rimarginarsi rapidamente.

 

' Avanti, finiscilo.', lo incoraggiò la voce nella sua mente, ma Sun non sembrò impressionato e si mise il bastone dietro la schiena in posizione difensiva.

 

“ Lo spirito dei miei antenati vive in me. Ognuno di loro sostiene me e la mia causa. Anche se andassi ad affrontare Salem da solo, non avrò paura.. Perchè tutta la mia famiglia e i miei compagni già caduti in battaglia saranno al mio fianco. Tu puoi vantare un simile privilegio?”.

 

Sun gli fece un cenno di avvicinarsi ancora e diede di nuovo inizio a un letale corpo a corpo, le armi che si incrociavano con eleganti acrobazie e letali archi di luce rossa e dorata.

 

Guidando le assassine rimaste, Blake tentò di prendere il nemico da dietro, solo perchè Adam piantasse la spada a terra crendo una fortissima onda d'urto che la scagliò via assieme al resto degli assalitori.

 

La fauna gatta si risvegliò sentendo le ossa scricchiolare e i polsi tremare nel tentativo di tener strette le armi, tanto il dolore che sentiva, non solo fisico. Non aveva mai avvertito un terrore così ancestrale in lei. Non poteva essere un semplice nucleo magico, avvertiva che qualcosa si era impossessato di Adam. Istintivamente incalanò dei fiotti d'Aura nei propri occhi.

 

Poi lo vide... una sorta di demone rosso e oro che gli aleggiava sopra. Aveva un busto estremamente largo, coperto da una corazza decorati con vari simboli, un viso che non riuscì a guardare senza guadagnarsi un'emicrania. Sembrava manipolare Adam come fosse una marionetta, lanciando fili di energia rossa che si confondevano nella sua Aura mentre muoveva gli arti con grande destrezza.

 

Canalizzò ancora un largo fiotto di energia nelle armi, e stavolta mirò a quell'essere, approfittando degli assassini che lo circondarono per per saltare e dirigere le lame di Gambol Shroud per tagliare quei fili.

 

' Merda. Adam, uccidila subito.', ordinò il demone rosso, generando un altro filo a toccare il cervello del fauno, potenziando al massimo le sue sinapsi.

 

' Con piacere.', ringhiò questi, caricando tutta l'energia accumulata nel fodero della spada, mettendosi in posizione di iai, la sua mente totalmente in rosso, offuscato dal desiderio di uccidere finalmente Blake. La forza accumulata venne rilasciata come un largo cerchio di energia scarlatta simile a sangue, che portò con sé alcuni arti degli assassini. Blake fu sul punto di seguire una simile sorte, venendo fortunatamente spinta via da un clone di Sun. Salvata per tempo, la bella ninja unì le spade e aiutata dalle proprie copie ombra, colpì la misteriosa entità con un devastante attacco, la cui onda d'urto distrusse i pochi edifici ancora in piedi.

 

“ Arghh... cosa mi hai fatto?”, ringhiò dolorante lo spadaccino, dimenandosi a terra mentre sentiva tutta la sua potenza svanire. Si portò una mano al suo occhio bruciato, cercando di rievocare la propria Aura, ma si sentiva come se fosse stata sigillata.

 

“ Ti ho liberato, Adam. Dimmi, ora sei capace di vedere chiaramente cos'hai fatto?”, gli chiese Blake, puntandogli ansimante il fodero di Gambol Shroud.

 

“ Sì.... ed è quello che anche Sienna avrebbe dovuto fare- affermò Adam, prima di storcere la bocca, mettendosi le mani in testa- no, non avrei.... Uccidetemi, prima che torni!”.

 

Blake ascoltò con sommo cordoglio quelle parole, ma decise di dare retta al suo vecchio partnere. Prima che la gatta potesse menare il colpo fatale, una scia di fiamme gli passò davanti portando Adam con sé.

 

“ Lui ora viene con me, non provate a fermarmi.”, disse Cinder, tenendo ben stretto sotto il braccio il corpo di Adam. Era chiaramente stanca e riportava ferite un po' ovunque. La responsabile di esse apparve in una nuvola di petali di rosa, rivelando una Ruby in situazioni non molto diverse dalla sua avversaria.

 

“ Cinder, lascialo andare e non ti bucherò il cranio.”, disse Ruby aggressiva, puntando la canna del fucile proprio sulla fronte della strega. Questa si infuriò ed evocò una sfera di magma incandescente nella mano.


“ Mocciosa, con te mi sono trattenuta finora. Vuoi vedermi al mio peggio?”, domandò Cinder, evocando uno spadone d'ossidiana avvolta dalle fiamme.

 

Prima che Ruby potesse rispondere, un terremoto scosse la strada. Ovunque Grimm e soldati fermarono il loro scontro, inclusa un'Atlanta intenta a combattere davanti alla porta del suo amato orfanotrofio al fianco di Jack.


“ Viene dall'accademia.”, disse la leonessa volgendo lo sguardo verso l'edificio, scoprendolo ricoperto di crepe.

 

****

 

Qualche minuto prima

 

Cinder e Ruby non si erano risparmiate nel loro scontro, ognuna intenzionata a uccidere o almeno mutilare l'altra prima di portarla ai rispettivi capi. Fiamme e vortici di petali si univano in devastanti tornado mentre percorrevano l'intera città in una manciata di secondi.

 

Dopo quello che sembrò un'eternità, le contendenti si fermarono su un tetto per riprendere fiato. Entrambe si erano a malapena accorte di essere stanche, con l'adrenalina che scorreva loro in corpo.

 

“ Cos'è, Rose, cerchi di attivare di nuovi i tuoi occhi?”, chiese sardonica Cinder tenendosi un braccio spaccato da un calcio di Ruby, nella cui mano teneva ancora la sua scimitarra fiammeggiante.

 

“ Cos'è, leggi nel pensiero?”, chiese ansimante Ruby, caricando con altra Polvere la sua spada e sparando un' ondata di energia elettrica contro Cinder, bloccata prontamente da una barriera d'energia.

 

“ Lasciami dire che non funzionerà. Potresti pietrificare i Grimm più deboli, ma gli altri sono stati rafforzati apposta per quest'evenienza, Servant inclusi.”, rivelò Cinder, senza però riuscire a fiaccare lo spirito di Ruby.

 

“ Preferirei testarlo di persona.”, affermò la mietitrice, enfatizzando il Prana nei suoi occhi col risultato di accenderli non poco. Un primo raggio di luce colpì Cinder senza che questa potesse stavolta difendersi, spedendola contro un edificio.

 

“ Urghh, brucia- commentò la strega rialzandosi e schivando appena un altro raggio- ma almeno sembra il tuo limite per ora.”, disse confidente, pronta a riprendere lo scontro.

 

La sua sicurezza venne interrotta da un messaggio mentale da Salem.

 

' Adam è in pericolo. Corri a salvarlo!', ordinò la donna.

 

' Arghhh. Mannaggia al momento in cui sono andato a cercarlo.', imprecò mentalmente la strega. Gettando una cortina di fumo negli occhi di Ruby, si gettò in strada e corse a tutta velocità per salvare il suo complice, trovandolo in effetti inerme e circondato da assassini.

 

 

Dopo che si reincontrarono, la terra tremò. Le due avversarie non ci misero molto a capire che l'epicentro era proprio l'Accademia. L'edificio, cominciò a crollare, esplodendo in una tempesta di frammenti che rivelò l'avatar draconico di Iskandar e Lancelot. Due figure alate volavano attorno all'enorme drago. Erano Dario e Kiritsugu, entrambi muniti di grosse ali demoniache, con cui schivavano le feroci artigliate dell'avatar avversario.

 

“ Kiritsugu, cercherò di attirarlo e permetterti di scendere fino alla stanza della Reliquia.”, disse Dario al compagno, intento a sparare pallottole di materia nera a profusione. Piccoli buchi si aprirono ripetutamente sul drago per essere riparati dalla sua Aura, esaurendola lentamente.

 

“ Va bene. Triple Accel.”, disse, venendo avvolto da un confuso alone bianco, che ne accelerò la caduta mentre Dario impegnava i due avversari in una frenetica lotta, le sue enormi asce contro l'avatar draconico dei Cacciatori.

 

L'immenso guerriero persiano si muoveva come una valanga, affondando con incredibile forza le proprie armi nelle scaglie corazzate della creatura e assorbendo morsi, fiamme e artigli senza particolari danni al di là della pelle fumante e rivoli di sangue nero. Anche la semblance che Iskandar aveva preso da Jaune non permetteva a lui e al partner di oltrepassare le sue difese.

 

Ruby gridò, cercando di partire alla massima velocità per fermare l'Assassin. Cinder si mosse altrettanto velocemente per fermarla, e le due formarono l'ennesimo vortice rosso e arancio mentre si dirigevano verso Kiritsugu.

 

Ruby diede un fortissimo calcio alla faccia di Cinder quando questi le prese la gamba. Un dolore immenso si infilò nella carne della mietitrice quando la perfida strega vi canalizzò un tremendo fiotto di calore, arrivando quasi a sentire le ossa bruciare. Strinse i denti per soffocare la sofferenza e ancora una volta canalizzò un grande fiotto di prana negli occhi, da cui emanò un potentissimo raggio argentato che scagliò via Cinder, partendo nuovamente a tutta velocità verso l'Assassin, sempre più vicino alla porta dorata che proteggeva la Reliquia.

 

La mietitrice fece perno su qualsiasi briciola di Prana le fosse rimasta in corpo, portandola agli occhi nella speranza di disintegrare o almeno pietrificare il pericoloso Assassin. Quando sparò un potentissimo laser di pura luce argentea, Kiritsugu fu certo che sarebbe arrivata la sua fine.

 

Purtroppo per i difensori di Mistral, Dario aveva visto l'attacco e atterrò su una delle zampe di Iskandar, dandosi sufficiente slancio per arrivare fino al compagno. Incrociando tra loro le braccia, bloccò il raggio di Ruby, pur prendendone una parte sul petto, che venne bucato da parte a parte.

 

“ Urghh... sei forte, ragazzina. Ma non a sufficienza per me.”, affermò l'antico condottiero, espandendo la sua Aura nera, che sembrò dividersi in tante anime. Iskandar e Lancillotto impallidirono di fronte all'orribile spettacolo, ben consci di cosa si trattasse.

 

L' Anathon Ten Thousand era il principale Noble Phantasm di Dario, diventato ora la sua semblance. Gli consentiva di connettere le anime a un livello simbiotico, quasi al livello di una mente alveare, ricavandone una potenza spaventosa, specie considerando l'effetto del suo Mad Enchantement.

 

L'orda di spiriti guerrieri ,che avevano seguito il condottiero in vita, prese forma, rivelandosi come inquietanti figure mascherate simile a Geist, armate fino ai denti che furono sul punto di buttarsi contro una Ruby priva di forze.

 

“ NO, RUBY!”, esclamò il Conquistatore. Mosse con tutta la forza di cui era capace le ali del suo avatar, afferrando per tempo la mietitrice per inglobarla nel drago, che con qualche difficoltà resistette all'impatto con gli spiriti. Con un immenso sforzo dunque, Iskandar e Lancelot cominciarono a comprimere l'Avatar, riducendolo alla stessa dimensione di Dario e aumentando al tempo stesso la sua potenza.

 

Così riuscì, seppur con difficoltà, a respingere ancora l'orda di spettri e a lanciarsi contro l'antico imperatore nonostante diventasse sempre più instabile.

 

“ Iskandar, non so quanto riuscirò a resistere.”, si lamentò Lancelot. Lo sforzo mentale di mantenere l'avata diventava sempre più gravoso, e anche il suo Prana era quasi agli sgoccioli.

 

“ Solo un altro minuto, amico mio.”, lo pregò il Conquistatore, caricando tutta la forza a loro rimasta sulla spada e amplificandola il più possibile. Dario a sua volta unì le asce, roteandole per avvolgerle con una schiera di spiriti vorticanti, il cui dolore venne udito da tutti i contendenti nelle vicinanze.

 

“ TAGLIO DEL LAGO SACRO!”, esclamaò la coppia di Cacciatori. La spada di Iskandar venne avvolta da un velo di acqua luminosa e si scontrò con gli spettri evocati da Dario. La lama di liquido benedetto cominciò a tagliare gli spiriti dopo una certa non da poco, mentre le onde propagatesi scagliarono via chiunque non fosse impegnato in quello scontro.

 

Dario digrignò i denti, prendendo forza da ogni spirito contenuto in lui. La sua Aura continuò ad espandersi, prendendo la forma di un mostruoso teschio che fu sul punto di inghiottire Iskandar e Lancelot. Ma il costrutto di energia cominciò poi a risplendere, venendo bucato da decine di raggi luminosi prima di sparire.

 

I due Cacciatori continuarono il loro volo verso un Dario ora privo di difese. La lama liquida penetrò lentamente nel suo petto, tagliando carne e ossa mentre la sua oscura svaniva facendo spazio a una sensazione di pace mentre cadeva nella caverna che avrebbe dovuto invadere.

 

“ Iskandar... il tuo cammino è appena iniziato. Proteggi questo pianeta come io non ho saputo fare.”, disse il re persiano, sorridendo prima di svanire in una pioggia di granelli luminosi.

 

“ Lo farò, Dario.... lo farò.”, affermò Iskandar prima di crollare a terra per la stanchezza assieme al partner. L'ultima cosa che sentirono fu Ruby che chiamava i soccorsi, dando inizio all'ultima fase di quella terribile notte.

 

Molto lontano, osservando le fiamme e i Grimm volanti che ancora affliggeva la città, si trovava il gruppo che aveva orchestrato l'attacco. Cinder era chiaramente furiosa. Aveva visto questo come il momento del trionfo e della vendetta, e ne era stata derubata.

 

“ Grazie del tuo aiuto, Dario, me ne ricorderò.”, disse istintivamente Kiritsugu, guardando uno stanco Ozpin arrivare sulla scena e fiondarsi nella voragine creata al posto dell'Accademia, sicuramente per prendere la Reliquia e distruggerla.

 

“ Uff, siamo rimasti solo io, Cinder e uno svenuto Adam. Mentre Emerald e Mercury sono troppo lontani per aiutare. Temo che non possa fare altro che scappare.”, affermò Kiritsugu, voltandosi per andarsene assieme ad Adam e Cinder, prima che un intenso dolore gli attraversasse la spina dorsale.

 

“ Scusa, scusa, Kiritsugu, cos'hai osato fare?', domandò arrabbiata la voce dello stesso demone che aveva preso il controllo di Adam. Il potere di Goetia si insinuò nel corpo di Kiritsugu, incendiando i suoi muscoli e premendo pericolosamente sul suo cervello.

 

“ N- non potevamo combattere contro tutti.”, si giustificò il Magus killer.

 

“ Bella scusa, so bene che tu e Dario vi siete trattenuti. Vuoi forsi che evochi tua moglie e i tuoi figli? Già Shirou ha avuto la sua dose di avventura a Beacon.”.

 

Un moto di terrore si impossessò di Kiritsugu. Sebbene non fosse veramente il Magus killer che era riuscito a farsi una famiglia, possedeva alcuni dei suoi ricordi, diventati più numerosi dopo che Salem aveva sbloccato la sua Aura.

 

“ M- maledetta. Tienili fuori da questa storia.”, rispose di rimando l'Assassin, trattenendo appena un rivolo di schiuma alla bocca al pensiero di vedere Ilya trasformata in un Grimm com'era già successo al figlio adottato dal suo alter ego.

 

' Bene. Ti concedo per ora il permesso di scappare, ma se la prossima volta osi andartene senza prima consultarmi mi pregherai di uccidere la tua bella bambina.', concluse impietosa la strega, lasciando andare la pressione su Kiritsugu, che fece un cenno ai compagni.

 

Cinder alzò le mani, avvolgendosi assieme ai compagni in un velo di fuoco, che si trasformò in una grossa cometa dentro la quale sarebbero arrivati alla loro aeronave. E da lì fino al territorio di Salem, dove avrebbero atteso la loro eventuale punizione.

 

 

Intanto i primi raggi solari cominciarono a illuminare le rovine della città. Toccando uno a uno i contendenti rimasti, questi si rialzarono a fatica osservando quella nuova alba e guardando la distruzione causata dai Grimm o da loro stessi. In breve, chi aveva ancora un minimo di forza cominciò a smuovere le macerie e a liberare chi vi era rimasto intrappolato.

 

Gli ospedali presero intanto ad accogliere i primi feriti, in quella che sarebbe stata la prima di molte giornate di duro lavoro per tutti i medici del Regno.

 

Ozpin era rimasto per diverse ore davanti alla porta per la Reliquia, chiedendosi se stesse facendo la cosa giusta. Infine l'aprì con un sospiro, rivelando un immenso deserto e una pedana alla cui fine si trovava una bizzarra lampada dorata.

 

“ Jinn.”, disse secco Ozpin dopo averla presa. Un fumo bluastro si diffuse nell'aria e prese lentamente una forma corporea, quella di una bellissima donna dai lunghi capelli blu scuro, orecchie a punta e la pelle verde fiume vestita con alcuni monili, unica copertura per le sue florite curve.

 

“ Ciao, vecchio re, è ' bello rivederti. L'ultima persona che mi ha fatto una domanda non possedeva un briciolo del tuo carisma. Lascia che mi complimenti per come hai ribalatato tutto sommeto la situazione.”, disse la donna con tono musicale, ricevendo in risposta un cenno rispettoso dal re degli Aesir.


“ Anche per me, Jinn, è bello reincontrarti. Ma il merito va tutti a Cacciatori ben più meritevoli di me. Purtroppo sai cosa dovrò fare.”, affermò l'uomo, perdendo una lacrima dal suo unico occhio. Jinn chiuse brevemente i suoi, prima di riaprirli con un'espressione decisa.

 

“ Lo so, e approvo. Fai pure le tue domande e poi distruggimi, era anche ora.”, affermò con tono dolce, ma fermo.

 

Ozpin prese un profondo respiro e poggiò la punta del bastone a terra, tenendo gli occhi chiusi poiché incapace di sostenere lo sguardo di Jinn.

 

 

“ Quando intende manifestarsi Goetia?”, chiese dunque l'Aesir, sapendo che il momento in cui il mostruoso demone avrebbe riottenuto il suo antico potere sarebbe stato il fulcro della loro guerra millenaria, nonché l'occasione per abbatterlo che aveva aspettato tanto. Se non l'avessero presa, il perfido Beast avrebbe avuto campo libero forse per l'eternità.

 

L'ansia che aveva provato millenni prima al pensiero del Ragnarok era poca cosa paragonato al terrore che aveva assaporato nei suoi anni su Remnant.

 

“ Avete due anni al massimo, non posso essere più precisa.”, rivelò infine lo spirito, buttando un altro enorme peso sulle spalle del dio.

 

Ozpin sbuffò. Due anni... abbastanza tempo affinchè il suo nemico facesse altri piani e non abbastanza per prepararsi a contrastarli. Sapeva già che questa nuova e speranzosamente ultima fase della guerra sarebbe stata una corsa contro il tempo, ma non credeva fino a questo punto.

 

“ La nostra generazione... potrebbe fare qualcosa? Non possiamo obbligarli a lasciare questo fardello sui loro figli.”.

 

“ E' quella con la migliore possibilità. Fidati di Ruby e degli altri giovani di Cacciatori, ognuno di loro è la chiave per sconfiggere i nemici di questo mondo.”, disse ancora lo spirito della conoscenza. Ozpin annuì grato e alzò il bastone, trasformandolo in una bellissima lancia.

 

“ Buono a sapersi. Grazie molte, Jinn. Sei stata una delle mie poche amiche in questi anni.”.

 

“ Non perdere la speranza, vecchio re.”, rispose sorridente lo spirito, mentre la lancia di Ozpin affondava nella sua lampada. L'oggetto si spaccò senza la minima opposizione, emettendo vari lampi di luce e sbuffi di fumo. Jinn allargò le braccia, alzando più in alto mentre linee luminose si disegnarono sul suo bel corpo.

Lo spirito si dissolve dunque in un bellissimo spettacolo di scintille azzurre, lasciando Remnant per finire chissà dove.

 

“ Grazie per tutti questi anni, Jinn. Non ti deluderemo.”, disse dunque Ozpin, saltando da una parete all'altra della caverna con lo sguardo rivolto al futuro.

 

Nel frattempo, Iskandar era tornato all'orfanotrofio di Atlanta, dove Leo e Roman si stavano già leccando le ferite. Si era seduto alla sua scrivania. L'arciera non l'usava quasi mai, se non quando aveva bisogno di assoluto riposo, preferendo stare sempre a contatto coi suoi bambini. Tirò dunque fuori il suo scroll, facendo il numero dei suoi contatti nelle truppe sparse ovunque su Remnant. Avrebbero avuto il compito di portare notizie alle famiglie dei caduti.

 

“ Soldato Red Kyle, deceduto con onore. Sergente Maris, deceduto con onore. Caporale Cobalt, deceduto con onore...”, cominciò ad elencare con tono stanco, mettendosi una borsa del ghiaccio sulla fronte e sperando in notizie migliori.

                                                                                                              *****

Un enorme saluto a tutto il fandom italiano di RWBY, spero che quest'anno sia relativamente cordiale con voi tutti e che questo capitolo, penultimo della saga di Mistral, sia stato di vostro gradimento. Il prossimii è già quasi pronto e arriverà forse in settimana, se la pigrizia non mi frega. Intanto ho anche dato i miei primi due esami alla magistrale, quindi ho cominciato decisamente meglio di quanto abbia fatto alla triennale. Consigli ben accetti come sempre, un grazie a chiunque recensisca e anche un buon carnevale. Se potete spero facciate anche un salto sulle storie di evil65(  account condiviso da me e altri autori), Scarlett Queen e gli altri ragazzi che scrivono sul primo dei due account.

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Capitolo 45
*** There is no rest ***


 

I team RWBY e JNPR, oltre ad alcuni amici, restarono circa un mese a Mistral per aiutare a ricostruire la città come potevano, o difendere quanto ne rimaneva dai branchi di Grimm ancora in giro, pensando intanto a come intensificare il loro addestramento ed escogitando ad altre strategie da applicare contro le forze di Salem.

 

Quasi un quarto della popolazione civile era stata uccisa durante l'assedio. Molti dunque si lamentavano che i Cacciatori avevano fatto troppo poco, ma la maggior parte, per quanto rattristata dalla situazione, era lieta di essere ancora viva e ringraziò i loro difensori per aver fatto tutto il possibile. La distruzione di Haven era sicuramente il maggior problema.

 

Le altre Accademie, saputo della cosa, avevano subito offerto agli studenti sopravvissuti un posto tra loro. Molti preferirono restare lì e aiutare i professori finchè l'Accademia non sarebbe stata ricostruita. E come a Beacon, tutti superarono in automatico l'anno come ricompensa.

 

Una sera, ormai prossima al ritorno a casa, Ruby era seduta nella stessa piazza dove aveva incontrato Emerald e Mercury, guardando malinconica la luna. Mentre rifletteva sugli ultimi eventi, sentì qualcosa atterrare dietro di lei. Con un movimento fulminio, afferrò Crescent Rose e si girò, ritrovandosi due assassini, inchinati di fronte a lei.

 

“ Principessa, scusate il disturbo. Ma una persona sotto la nostra custodia desiderava parlare con voi e abbiamo dovuto cercarvi in privato.”, cominciò uno dei due, armato con quella che sembrava una mazza da baseball ricoperta di spine.

 

“ Niente titoli, per favore. Di chi si tratta?”, chiese di rimando Ruby. Dalla schiena di quello rimasto, armato con un lungo fucile simile ai primi modelli creati durante la Grande guerra, in silenzio scese un'anziana signora. Era molto bassa, i capelli bianchi raccolti in una piccola treccia e portava quelli che sembravano essere occhiali dall'aria molto avanzata, in realtà protesi per poter vedere. Si accompagnava con un bastone il cui pomolo ricordava un teschio azzurro.

 

“ Mi chiamo Maria Calavera. Molti anni fa ero conosciuta come la Triste Mietitrice, quella che alcuni credono essere la madre di King Hassan.”, si presentò la donna con una gioviale risata.

 

“ Mio padre mi aveva parlato di te. Eri il suo idolo quando era ragazzo, scelse di usare una falce proprio per assomigliarti. Non mi sarei mai aspettata fossi ancora viva.”, osservò una stupita Ruby, chinandosi per tenderle la mano con sincera ammirazione negli sguardo. L'ex Cacciatrice rise e ricambiò energicamente la stretta.

 

“ Oh, sì, quando ci siamo incontrati non ha resistito dal chiedermi un autografo. E ironicamente ora è il successore dell'uomo che alcuni ritenevano mio figlio. Il fato è strano. Comunque dobbiamo parlare di te e dei tuoi occhi.”, disse severa l'ex Cacciatrice, indicando appunto gli occhi di Ruby, che li strofinò istintivamente. Le due andarono quindi a sedersi su una panchina, guardate a vista dagli accompagnatori di Maria.

 

“ Sarà un onore imparare da voi. Purtroppo stavolta, a differenza di Beacon, non sono riuscita ad attivare i miei poteri. Almeno, non al livello che avrei voluto.”, disse la giovane mietitrice, rammaricata dal fatto di non aver potuto concludere all'inizio la battaglia e risparmiare un sacco di dolore a tutti. Pensava che col suo nuovo nucleo magico sarebbe stato relativamente facile, invece era riuscita giusto a sparare dagli occhi qualche minuscolo laser.

 

“ E credo di sapere per te. Stando a quanto il corvaccio mi ha riferito, stavi duellando con quella Cinder, vero? Mi hanno detto che ve le siete date di brutto per praticamente tutta la città.”, osservò Maria, premendo un bottone sul suo bastone per rivelare la lama di una falce, che prese a lucidare.

 

“ Sì. E nonostante lo scontro, continuavo a cercare di evocare la luce dei miei occhi come feci in passato per distruggere tutti i Grimm, ma senza successo.”, spiegò Ruby, ricordando come fosse riuscita appena a impedire a Cinder di fare ulteriori danni. Maria annuì, cominciando a spiegare con un tono fermo, ma privo di rimprovero.

 

“ Mhh, comprendo. Ragazza mia, il nostro potere, per quanto efficace nel distruggere le creazioni di Goetia, non esiste solo a questo scopo. Esso è alimentato dal desiderio di proteggere la vita, in ogni sua forma. Amicizia, amore, fratellanza... tutti questi sentimenti e molti altri non faranno che enfatizzare questo desiderio, risultando in un'esplosione come quella di cui sei già stata testimone. E che forse potrebbe servire anche a sconfiggere Salem, chiunque sia in realtà.”.

 

“ Capisco. Quindi non ha funzionato perchè mi concentravo troppo sul concludere la battaglia?”, chiese Ruby, ricordando ora come durante la battaglia di Beacon e prima ancora contro Jack era stato soprattutto il desiderio di salvere i suoi amici a scatenare il proprio potere.

 

“ O forse perchè ti concentravi troppo sulla tua rabbia verso Cinder.”, affermò l'anziana guerriera. La mietitrice fu costretta ad annuire.

 

Detestava Cinder. Comprendeva perchè fosse diventata così, ma questo non toglieva il fatto che stesse tendenzialmente cercando di vendere Remnant a Goetia in cambio del potere assoluto. Non poteva perdonare un simile atto, quando così tante persone si erano sacrificate per proteggere il loro amato pianeta nel corso dei secoli. Non contando il fatto che lei e complici stavano corrompendo nella maniera più ignobile gli spiriti degli antichi eroi.

 

“ Comprendo, miss Calavera. Terrò bene a mente questo errore. Lei come ha iniziato, se posso chiedere?”, continuò la giovane leader, sinceramente incuriosita.

 

L'anziana signora si concesse un malinconico sorriso, e alzò gli occhi artificiali alle stelle, cercandovi un significato forse ignoto anche a loro.

 

“ Sono stata addestrata da mio padre. Era un ottimo guerriero e insegnante, ma anch'io ho imparato a usare i miei occhi in maniera abbastanza istintiva, per poi nascondere questa mia abilità dopo aver ottenuto la licenza di Cacciatrice. Combattei Grimm quasi ovunque su Remnant, utilizzando il meno possibile il mio potere per non farmi scoprire da chiunque stesse livellando i rimasugli del nostro clan. Ma mi scoprirono, e venni accecata in un agguato. Tu invece non puoi più nasconderti, tutta Remnant sa di te.”, sospirò l'anziana guerriera, prendendo una mano di Ruby,

 

“ Già, dovrò condividere coi tentativi di Salem di uccidermi. Mi chiedo quale sarà il suo prossimo obbiettivo.”, affermò preoccupata, temendo cosa avrebbe potuto fare a Vacuo o Atlas, assumendo decidesse di non dare il colpo definitivo alla città che aveva appena difeso. Con uno sbuffo dovuto all'età, Maria si alzò e si diresse dai due accompagnatori, dando un ultimo sguardo a Ruby,

 

“ Confido tu e le tue amiche lo scoprirete per tempo. Intanto io tornerò a casa mia, ad Argus. Signori...”.

 

Uno dei due assassini la prese sulle spalle e dopo un ultimo saluto a Ruby, saltarono via nella notte. Durante il volo Maria portò una mano a una tasca nel mantello, dove teneva una siringa contentente un nucleo magico, il liquido azzurro che le illuminava il viso.

 

“ Spero anche di poter combattere al tuo fianco almeno una volta.”, sussurrò mentre continuava a saltare da un tetto all'altro sotto la luce della luna frammentata.

 

*****

 

 

Ritornati a Beacon Ruby, Jaune e compagni raccontarono quanto successo ai loro compagni di scuola e allla popolazione di Vale. Ricevettero altre medaglie al merito, ricevettero tanti abbracci da chi fu lieto di vederli tornare. Dopodichè misero in atto il loro massacrante programma di allenamento, cominciando ad esercitarsi ogni volta che non studiavano e provando ogni strategia venisse loro in mente.

 

Arrivati al marzo successivo, si erano fatti giusto una scarsa manciata di weekend di totale riposo. E per quel fresco sabato di inizio primavera, Jaune e Ruby avevano organizzato una partita di calcio a sette col team CVFY al campetto sportivo di Vale. Dopo una lunga serie di risate e di colpi più o meno corretti, erano giunti a un impasse per una dotta discussione sulle regole del gioco.

 

“ ERA RIGORE, TI DICO!”, esclamò Jaune, sbattendo il piede a terra col risultato di causare diverse crepe.

 

“ MA SE NON L'HO NEANCHE TOCCATA!”, protestò irremovibile Coco, colpevole a detta del biondino di aver spintonato di proposito Nora per prendere il pallone.

 

“ SI', COME NO! Ho visto Goliath più furtivi!”, ribattè il cavalieri, impuntandosi sui piedi mentre i compagni più tranquilli guardavano incapaci di intervenire. Weiss e Yang si erano dirette in bagno, probabilmente per pomiciare un po', mentre Blake era sul punto di addormentarsi sulla spalla della sua leader.

 

“ Blake, vado a bere un po', ho la gola più arida di Vacuo.”, commentò Ruby, dirigendosi verso il suo zaino per dissetarsi e controllare qualche notizia sul suo scroll, mentre Coco tirava fuori qualcosa dalla tasca.

 

“ E allora tiriamo una moneta. Dipendentemente dal risultato, ti darò un rigore o no. Scommetto che il fato mi darà ragione.”.

 

“ RAGAZZI!”, strillò Ruby a squarciagola, interrompendo la loro lite e facendoli correre da lei, incluse le due che si erano ritirate in bagno.

 

“ Ruby, che succede?”, domandò una Yang con la maglietta un po' slabrata, preoccupata dall'urlo della cugina, che si mise a a leggere qualcosa dal suo scroll.

 

“ Questa mattina il generale James Ironwood, dell'esercito Atlesiano, ha rassegnato le proprie dimensioni come capo del suddetto, affidandone le redini al generale Iskandar Scarlatina. Ha anche lasciato intendere di voler abbandonare la direzione dell'Accademia, ma il Conquistatore lo ha dissuaso. Il concilio di Atlas e gli altri ufficiali del suo esercito, nonché quelli dell'armata del generale Scarlatina, non hanno rilasciato dichiarazioni. Ma quasi ovunque la gente comune e i soldati semplici di entrambi gli schieramenti festeggiano, auspicando l'inizio di una nuova era per tutta Remnant, già sconvolta mesi fa dalla 'cura' per i Grimm e l'introduzione dei nuclei magici.”, recitò a perdifiato la rossa. I suoi compagni rimasero in un silenzio scioccante, cercando di processare quanto appena ascoltato.

 

“ Che sta succedendo?”, chiese Weiss shockata.

 

“ E comunque era rigore.”, continuò Jaune sulla via del ritorno. Dietro di lui, Nora fece una linguaccia a Coco, prima che Ren diede un pugno sulla testa di entrambi.

 

“ Ma ti pare il momento!”.

 

*****

 

 

Anche il castello di Salem era stato teatro di vari cambiamenti negli ultimi mesi. Nuovi servant, sempre più potenti, erano stati evocati e addestrati.

 

Soprattutto Emerald e Mercury sembravano aver trovato l'occasione perfetta per fuggire e si stavano ora dirigendo all'entrata del castello, dove si trovava una piccola navetta che avrebbe dovuto portarli sino a Vale, assumendo di non creare sospetti.

 

Erano certi che Cinder non sapesse niente, era come sempre focalizzata sul migliorarsi oltre ogni limite, cercando di trasformare il suo odio e la sua rabbia in forza che avrebbe scagliato sui suoi nemici.

 

Watts aveva forse minimi sospetti, ma aveva sempre pensato a loro come a poco più che animaletti, indegni della sua attenzione. Lavorava ai suoi progetti e si limitava a pochi convenevoli con loro.

 

Tyrian era più che altro divertito nel vederli così nervosi, pensava però fosse semplicemente per paura di qualche punizione.

 

Hazel forse sapeva cos'aveva intenzione di fare, e sembrava averlo lasciato intendere da alcune loro discussioni. Ma non fece nulla per fermarli.

 

Salem però? Erano praticamente certi che sin da quando avessero cominciato a pianificare il loro voltagabbana lei sapesse. E non avevano la minima intenzione di restare più del dovuto, per scoprire perchè non avesse ancora fatto niente al riguardo.

 

“ Emerald, hai preso tutto?”, chiese ansioso l'albino, tenendo lo zaino sulla spalla come fosse pieno di oro e mirra.

 

“ Credo di sì. Tu?”, chiese lei di rimando, guardandosi continuamente intorno come se un'orda di Grimm fosse sul punto di saltare loro addosso da un momento all'altro.

 

Il ragazzo annuì e accelerò il passo. Erano a due passi dal veicolo quando qualcosa li interruppe.

 

“ Oh, bambini miei, dove pensate di andare?”, domandò una voce familiare. I due si voltarono di scatto, trovandosi di fronte Salem. La bella strega era appoggiata sulla scalinata che portava all'entrata del castello, nella mano un gelato che aveva preso chissà dove, le gambe strette elegantemente tra loro e la sua pelle biancastra che creava contrasto tanto col suo abito che col palazzo alle sue spalle.

 

Puro terrore si impadronì dei due ragazzi, che si misero sull'attenti nel tentativo di sembrare meno sospettosi. Non funzionò, ma era comprensibile considerando l'ondata di pensieri che li stava attraversando in un tempo così labile. Emerald pensò per un istante di usare la sua semblance su Salem, ma aveva seri dubbi avrebbe funzionato.

 

“ Ad.... ad allenarci. Visto che Adam è sparito, dovremmo fare anche il suo lavoro.”, affermò la ragazza di colore, sudando pericolosamente. Ma d'altronde lo sapeva sin da quando lei e Mercury avevano cominciato a complottare che Salem li avrebbe scoperti.

 

“ A dire il vero ho un compito in particolare per voi.”, affermò la regina dei Grimm, allargando il suo già inquietante sorriso e dirigendosi verso di loro, prendendoli per le spalle con atteggiamento materno, la stessa espressione che riservava loro prima di un allenamento.

 

“ M- milady, le giuro che non appena ritorneremo faremo tutto ciò che vuole.”, affermò Mercury, tremando da capo a piedi come non faceva da quando era ancora un bambino alla mercè del padre.

 

“ Molto servizievole, giovanotto. Ma ho bisogno ora di voi.”, disse Salem col suo ultimo inquietante sorriso, facendo apparire nel palmo della mano una fiammella nera.

 

“ Aiuto.”, sussurrò Mercury, prima che la sua coscienza sprofondasse nell'abisso più buio, ricco di orrori in attesa della prossima incauta preda.

                                                                                                                         *****

 E come promesso il nuovo capitolo era quasi pronto, eccolo qui per voi a stabilire le basi per la saga di Atlas. Per quella, temo, dovrete aspettare un pò perchè intendo finire prima il secondo volume del mio crossover di Harry Potter e forse lavorare a qualcos'altro. D'altronde, sappiamo bene che gli avvenimenti di questi volumi non sono esattamente facili da ritrarre, specie se li si vuole cambiare in maniera logica. Ogni consiglio è ben accetto, a presto.

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Capitolo 46
*** Omake: l'inizio di tutto ***


Jeanne si stropicciò gli occhi, cercando di mettere a fuoco il luogo in cui si trovava. Era una stanza con pareti di pura nebbia e qualche scarno mobile. La paladina fece qualche passo, cercando di riconoscere il luogo. Per qualche motivo le ricordava la sua vecchia casa, prima che partisse per la guerra.

 

All'improvviso un'altra figura femminile fece capolino nella sala. Era ricoperta quasi interamente da un lungo mantello nero e oro.

 

“ Tu sei... Medea, giusto?”, chiese Jeanne, riconoscendo l'incantatrice greca, che si voltò non poco sorpresa di trovare lì anche la Ruler.

 

“ E tu Giovanna d'Arco. Hai la minima idea di dove ci troviamo?”, domandò a sua volta la rivelata Medea, non senza un tono d'ostilità nella voce.

 

“ No, purtroppo. Mi fa pensare però alla reggia di mio padre.”.

 

Prima che la strega greca potesse cominciare ad analizzare meglio quella bizzarra stanza, altre sei figure la loro apparizione. Tutti servant che vennero riconosciuti all'istante dalla paladina: Hassan, Atlanta, Iskandar, Lancillotto e...

 

“ Dove siamo?”, chiese uno di loro, un ragazzino dai capelli color cenere che Jeanne riconobbe istantaneamente.

 

“ Hassan, Vlad.... Sieg?! ”, chiese esasperata, per quanto felice di rivedere il suo antico amore. Nessuno di loro, Hassan in primis, mancò di notare che sembrava esserci un rappresentante di ogni classe dei Servant.

 

“ Se questa è una chiamata, è la più strana che abbia mai ricevuto.”, commentò sospettoso il Vecchio della montagna.

 

“ Idem, voglio sperare che non sia opera di qualche mago fuori di testa... o peggio.”, aggiunse Iskandar. Vlad dal canto suo rimaneva in silenzio, guardando tutti con gli occhi di un predatore. Anche Atlanta, sebbene nel suo caso schoccasse pessime occhiatacce a Jeanne.

 


“ Che sta succedendo?”, non potè che chiedersi un inquieto Lancelot, che si sentiva come ai tempi in cui lui e Ginevra amoreggiavano di nascosto, temendo continuamente di essere scoperti.

 

“ L'apocalisse se non ci sbrighiamo, piccola mia.”, disse una voce che fece salire un brivido di fastidio lungo la schiena di più. Il proprietario era un anziano, ma muscoloso uomo con barba e capelli grigi. Indossava un pesante cappotto nero e negli occhi c'era una sarcastica scintilla diretta al gruppetto.

 

Kishur Zelretch Schweinorg, il Wizard Marshall, detentore di una delle cinque grandi magie, preside della Clock Tower.... e sommo troll del multiverso.

 

“ Oh, no, Zelretch.”, sbuffò Vlad portandosi una mano alla fronte. Come ogni Servant, sapeva bene cosa il grande stregone era capace di fare. Stava ancora cercando di riprendersi dalla lotta con Goetia, così come molti altri.

 

“ Considererei le tue parole come un insulto, ma non ho molto tempo per lamentarmi. Accomodatevi pure.”, disse il Wizard Marshall, materializzando con un movimento della mano altri mobili, su cui i suoi ospiti si sedettero malvolentieri. Anche perchè alcune sedie, come quella di Hassan, erano davvero troppo piccole.

 

“ Parla, per quale motivo ci hai portato qui.”, disse secco Iskandar, affondando i gomiti nella sua poltrona di fumo. Per una volta il sardonico viso dell'antico incantatore si curvò in un'espressione di enorme paura.

 

“ Beh, devo purtroppo riferirvi che Chaldea non riuscì a sconfiggere definitivamente Goetia. Una parte di lui sopravvisse e raggiunse il lato nascosto del mondo, ove continuò i suoi orribili piani.”.

 

“ Non è possibile! Vuoi dirci che Solomone si è sacrificato per nulla?”, chiese indignata Medea, ricordando la terribile battaglia contro il signore demoniaco, avvenuta dopo gli alltrettando devastanti viaggi nelle varie epoche, conclusa solo grazie all'eroica immolazione del Grand Caster.

 

“ Temo di sì- rispose secco il mago- purtroppo il frammento di lui che sopravvisse trovò il santo Graal, e lo usò per evocare Angra Mayu, di cui assorbì i poteri.”, rivelò col sommo sconcerto di tutti i suoi ascoltatori. In particolare di Sieg e Jeanne, che capirono il Graal trovato da Goetia era lo stesso che loro avevano portato.

 

La spiegazione di Zelretch, null'affatto priva dei dettagli più macabri, continuò sulla caduta della civiltà umana e sulle mosse di Odino per salvare quanto possibile, arrivando infine alla situazione attuale, che consisteva nella continua lotta dei Cacciatori contro le onnipresenti orde di Grimm.

 

“ Ed eccoci qui... Odino ha fatto del suo meglio per guadagnare tempo, ma ora come ora non ha un metodo per sconfiggere Salem in via definitiva, figurarsi Goetia. Entro sessant'anni al massimo, probabilmente la nostra vecchia conoscenza si risveglierà e farà tabula rasa per poi prendersi i frammenti del Graal- sospirò il Wizard Marshall, colo tono più serio che ebbe mai usato- dopodichè procederà con l'invadere anche altri universi, coi risultati che potete immaginare.”.

 

Tutti i Servant impallidirono, ripensando chi ai loro vecchi master(1),chi a coloro che avevano conosciuto in vita o ad altri compagni Servant al cui fianco avevano combattuto. Non potevano permettere che venissero uccisi, ancora e ancora in ogni universo, da quel mostro sfuggito al controllo di Solomone, o peggio. Chissà poi cosa sarebbe successo al Trono degli eroi se avesse vinto.

 

“ Cosa dovremmo fare quindi?”, domandò incerto Vlad, sapendo che senza Masters e Mana non avrebbero potuto fare molto.

 

“ Rinascere. Ne ho discusso con Gaia e Alaya. Vi permetteranno di reincarnarvi ini bambini che nasceranno su Remnant, riottenendo gradualmente i vostri ricordi. Da quel punto sta a voi decidere come combattere Salem. Potete costruirvi un'esercito, prendere il comando di un'Accademia... persino tentare di creare dei nuclei magici, che con la presenza di Aura e Grimm non è un'impresa impossibile.”.

 

“ Perchè hai scelto proprio noi? Escludendo ovviamente Hassan.”, non potè che chiedere Atlanta, vagamente seccata.

 

“ Che domande, credo siate i migliori per questo lavoro.”, disse il mago con una risata, che però non convinse nessuno di quanto detto.

 

' No, è perchè siamo quelli che ti divertirebbero di più, dannato approfittatore.', fu il pensiero collettivo dei Servant evocati, che si misero dunque a discutere tra loro.

 

“ Giovanna, sarò onesta. Lavorare con te non mi entusiasma molto, ma.....”, dovette ammettere Atlanta con tono alquanto seccato.

 

“ Ancora mi tieni il muso per Jack?”, commentò Jeanne, irritata a sua volta dalla mancanza di fiducia. Aveva fatto quel che poteva per garantire alla piccola Assassin uno spiraglio di pace, purificando gli innumerevoli spiriti che la componevano. Per quanto l'eroina greca potesse lamentarsi, lasciarli per com'erano sarebbe stato ben più crudele.

 

“ Un poco, ma ammetto di aver compreso meglio perchè l'hai fatto. E poi ci sono innumerevoli altri bambini adesso che rischiano la vita e l'anima. Non posso deluderli per un vecchio rancore.”, sospirò infine la leonessa, facendo sorridere l'altra.

 

“ Di certo non possiamo lasciare che miliardi di persone continuino a soffrire, e che l'universo paghi per la nostra inazione.”, aggiunse Iskandar, vedendo questa anche come un'occasione per conorare il suo vecchio sogno di conquistare il mondo. Non era certo l'unico, tutti vedevano questa come una seconda occasione: Vlad voleva ripulire il proprio nome dalla pessima fama della sua leggenda, Sieg e Jeanne speravano di rimediare all'errore di aver lasciato il Graal dove Goetia l'aveva trovato e Medea voleva ottenere un'ultima rivincita morale su Giasone.

 

“ E dovremo fare anche il possibile per lavorare insieme. Dovremo trovare un modo per cordinare i nostri piani, specie quando avremo costruito le nostre basi di influenza.”,concordò Hassan, rimasto impressionato di suo dalla capacità dei Cacciatori di lavorare insieme. Avesse ricostruito il suo ordine inglobando certi elementi...
 

 

“ Bene, amici, se non ci sono altre domande è tempo di mandarvi nella vostra nuova casa. Buona fortuna.”, concluse dunque il mago, cominciando una cantilena. La stanza cominciò a tremare, e gli otto Servant vennero avvolti da una lieve luce.

 

“ Un momento, dove fini...?”, domandò Hassan prima di essere forzatamente interrotto da un gesto di Zelretch. Pochi secondi dopo, Remnant, otto bambini emisero il loro primo respiro e anni dopo mossero il loro primo passo nel grande mondo che avrebbero dovuto salvare.

 

E oggi, dopo decenni di lotta e preparazioni, si preparavano finalmente ad attaccare.
                                                                                        *****
1) Eccetto Ritsuka Fujimura, quello è il personaggio più inutile e incompetente della storia di Fate con la possibile esclusione di Shinjii Matou.
                                                                                       *****
Ragazzi del fandom italiano di RWBY, scusatemi per questa lunga assenza, dovuta a una serie di motivi:1) Svariate altre idee che ho cercato di trascrivere il più rapidamente possibile;2) L'ovvia lunga e necessaria preparazione per i volumi 7 e 8, che non sono esattamente facili da trascrivere, specie se voglio cambiare gli eventi senza fare uno scivolone;3) Il ritardo del volume 9, di cui attendo l'arrivo anche nella speranza ci siano nuove informazioni nel team STRQ. 

Questo capitolo sarebbe dovuto arrivare un pò più in la, ma penso che sia meglio usarlo ora come spartiacque tra le due metà( più o meno, non ho la minima intenzione di arrivare a 80/90 capitoli, questa è già la mia storia più lunga). Dopo aver continuato un altro pò gli altri lavori, penso riprenderò e si vedrà come andrà con certi personaggi. A presto, raga, vi voglio bene.

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Capitolo 47
*** Il messaggio di Salem ***


In una manciata di giorni, dopo essersi sentito coi colleghi, Ozpin( da un mese costretto a letto siccome il suo corpo continuava a metabolizzare l'energia magica che conteneva) aveva mandato il team RWBY ad Atlas. Accompagnate dalla professoressa Goodwitch, le quattro ragazze ebbero modo di vedere tra una tappa e l'altra i vari cambiamenti che la nomina di Iskandar come generale di Atlas aveva apportato.

 

I più erano a dir poco entusiasti. Molti di loro vedevano in Iskandar il nuovo re di tutto il pianeta, pronto a guidarli in una nuova era di giustizia e fratellanza. Altri temevano che si fosse fatto troppo ambizioso, e avesse ricattato James per chissà quale scopo con l'intento di prendere tutta Remnant per sè.

 

Il gruppo di ragazze giunse quindi all'aeroporto di Atlas, dove a riceverli ci furono nientemeno che gli Ace Ops e Winter Schnee.

 

Entrambi i gruppi si erano sistemati al meglio per l'occasione. Il team RWBY e Glynda portavano nuove corazze forgiata grazie ai Grimm uccisi, creata per fornire la migliore protezione e non ostacolare il loro acrobatico stile di combattimento. Sul petto scintillavano le medaglie al valore ricevute negli ultimi due, ormai quasi tre, anni.

 

Gli Ace Ops dal canto loro tenevano uniformi e armi mantenute al meglio come sempre, ma sembravano più imponenti che mai. L'addestramento coi nuclei magici aveva dato origine per ciascuno di loro a un'energia che aveva ben pochi rivali, e uniti nessuno a parte probabilmente la stessa Salem avrebbe potuto sconfiggerli.

 

L'unica cosa che sembrava rovinare quell'alone di magnificenza e professionalità era lo sguardo torvo sulla faccia di Harriet. La velocista aveva un broncio quasi irreale, come se si stesse trattenendo dall'andare in bagno.

 

 

“ Ragazze, siamo estremamente felici ed onorati di vedervi. Vi auguriamo una buona permanenza ad Atlas e speriamo di combatter al vostro fianco.”, disse Clover, porgendo la mano a Ruby e Glynda, che ricambiarono energicamente.

 

“ Anche per noi è un piacere, l'ultima volta ci siamo appena salutati. E' un vero onore vedervi qui.”, disse la giovane mietitrice, ricambiando il gesto.

 

“ Idem, assumendo metà del vostro rapporto a riguardo sia vero, senza di voi non oso immaginare come sarebbe finita ad Anima.”, commentò il collega leader, mentre anche Winter si faceva avanti, rivolgendosi al team in generale.

 

“ E' la prima volta che ci incontriamo- disse formale, ma sorridente, la più anziana dei fratelli Schnee- Vi ringrazio enormemente per esservi prese cura di Weiss in questi due anni. Ammetto che nonostante l'aiuto di Lancillotto, avevo paura di come si sarebbe adattata a Beacon.”, disse con un piccolo inchino la giovane specialista, venendo ricambiata dalle tre ragazze, Weiss in particolare, lieta di averla soddisfatta. Harriet sbuffò e facendo un gesto secco con la mano..

 

“ Sì, sì. Vi portiamo subito dal gen... ehm, dal preside Ironwood.”, disse sbrigativa , allontanandosi con le braccia rigide sotto l'occhio di compagni e ospiti.

 

“ E' arrabbiata con noi?”, domandò Weiss, sconcertata dal comportamento della Cacciatrice, rivolgendosi a Winter.

 

“ No... è arrabbiata con sé stessa- rispose la specialista, scuotendo la testa- il tempo di sistemarvi e spiegherò tutto. Purtroppo i tempi che si prospettano sono molto confusi, dipendentemente da cosa il preside Ironwood ha visto.”.

 

*****

James aspettava i nuovi venuti in un ufficio alquanto blando rispetto a quello ufficiale. Siccome Iskandar aveva deciso di dividere almeno per il momento le gerarchie di esercito e Cacciatori, pur assicurandosi che lavorassero insieme, aveva deciso di costruire una propria base altrove, ma intanto utilizzava quello presente all'Accademia.

 

L'ex preside era visibilmente affaticato, presentando anche un paio di occhiaie non indifferenti, ma più che per motivi di stress sembrava avesse passato moltissimo tempo a riflettere.

 

“ James, come stai?”, chiese Glynda, correndo subito incontro al fidanzato, fregandosi dell'etichetta da mantenere di fronte ai sottoposti. Il moro unì per un'attimo le loro fronti e le strinse le mani, almeno lievemente rassenerato.

 

“ Sono felice che tu sia qui, Glynda. Già vederti è un toccasana.”, disse il preside, dandole un lieve bacio, null'affatto rovinato dalla barba che si era fatto crescere su consiglio della donna. Avrebbero continuato a lungo, Winter non avesse tossicchiato, scuotendo i due innamorati dalla loro dolce trance.

" Emh, scusate tutti.".

" Nessun problema, signor Ironwood."; gli rispose Ruby con un piccolo risolino.

“ Hai parlato di Emerald Sutrai e Mercury Blake. Che hanno a che fare col tuo crollo?”, domandò dunque la vice preside di Beacon. James si sedette dietro la scrivania, prendendo i file medici dei due.

 

“ Non so dire esattamente cosa Salem abbia fatto loro. Abbiamo ricevuto una settimana fa un'informazione sulla loro posizione. Ho mandato una piccola squadra a prenderli, trovandoli a dir poco traumatizzati, e il primo soldato che li ha toccati è caduto in catalessi. Quando si è svegliato ha descritto i peggiori incubi che possiate immaginare. Ciònonostante li abbiamo portati nella sezione medica della scuola, in una stanza segreta, stando ben attenti a evitare il contatto fisico con chiunque. Quando hanno cominciato a riprendersi sono andato a far loro qualche domanda, stando bene attendo a non toccarli. Ma più la discussione proseguiva, più i miei sensi si facevano confusi. Senza accorgermene, persi i sensi e mi ritrovai nel peggior incubo della mia vita.”, spiegò l'uomo, con una luce spaventata negli occhi, come fosse ancora un cadetto alle prese con un branco di Grimm.

 

“ Che è successo? Cos'hai visto di tanto orribile da farti lasciare la tua posizione.”, chiese Glynda. Il generale si prese dunque un bicchiere d'acqua, cominciando a parlare.

 

“ Cosa non è successo, vorrai dire. Era un mondo... dove Medea, Iskandar e gli altri non esistevano, e la situazione è andata completamente a puttane. Beacon è stata completamente distrutta, le nostre forze disperse e senza possibilità di comunicare. Io ho ordinato un embargo per Atlas e presi quante più risorse possibili per cercare di costruire una nuova torre di comunicazione. E misi avvisi di taglia sul team RWBY e le Allegre Cacciatrici, quando misero in dubbio i miei metodi.”.

 

“ Oh, dei.”, disse Yang, portandosi le mani alla bocca, non osando immaginare cosa fosse successo agli alter ego di lei e compagne, per non parlare di tutti i civili di Mantle e Atlas.

 

“ E per di più veniva detto che Salem è immortale.”, aggiunse il generale, generando in tutti i presenti una reazione non dissimile da quella della bionda.

 

“ Impossibile. Non c'è nulla che sia davvero immortale.”, commentò Weiss dopo un po', la mano tremante mentre rifiutava di pensare alle implicazioni. Se Salem fosse stata davvero capace di rigenerarsi all'infinito, questo cosa diceva di Goetia, una volta che si fosse risvegliato.

 

“ Infatti ho discusso con Ozpin prima che arrivaste. Lui conferma che aveva chiesto più volte a Jinn se fosse possibile uccidere Salem. E' possibile a detta di lei, ma ovviamente bisogna riuscire a sorpassare la sua terribile resistenza e il suo fattore rigenerante.”, disse James con un tono che voleva essere rincuorante.

 

“ Bene. Ora resta da decidere cosa fare con Emerald e Mercury. Come li avete trattati finora?”, chiedette Ruby, sempre più ansiosa di andare al punto e sperando di scoprire qualcosa sulla loro nemica giurata.

 

“ Hanno tutto quello che possono chiedere, ma nessuno può trattenersi più di cinque minuti per evitare quello che è successo a me.”.

" Allora andrò a trovarli dopo cena- affermò la rossa, scatenando subito alcune proteste che bloccò come un cenno- so che con tutta probabilità sarà una trappola. Ma conoscendo i metodi di Salem, se non ci cadiamo dentro rischiamo qualcosa di peggio.", disse in maniera estremamente convinta, che calmò anche i più preoccupati. Nel frattempo James aveva aperto un cassetto per prendervi una scatolina. Arrossì, avvicinando a Glynda, che capendo si mise una mano sulla bocca.

 

“ Glynda... avrei dovuto chiederlo durante il nostro viaggio prima di tornare ad Atlas l'ultima volta, ma mi è mancato il coraggio. Ma ora.... vuoi sposarmi?”, disse l'ex generale con tono solenne, inchinandosi. La donna quasi pianse e poi con sorpresa di tutti i presenti cominciò a saltellare come una bambina, prima di abbracciare il fidanzato.

 

“ SI', SI'! Voglio sposarti, James!”, esclamò felice l'incantatrice.

 

“ Mi offro come madamigella!”, urlò Winter tutta d'un fiato, battendo sul tempo i membri del team RWBY.

 

******

Dopo cena, Ruby si diresse verso la cella di Emerald e Mercury, chiedendosi cosa avrebbe trovato. E come i due ragazi sarebbero stati accettati dal resto delle loro forze. Lei stessa non era certa di poter ignorare il fatto che erano stati complici dei due più grandi attacchi terroristici della storia. E se avessero sprecato la seconda( o terza, considerando quando erano entrati nelle ' grazie' di Cinder) non avrebbe avuto pietà per loro.

 

I due partner erano intenti a giocare a carte con uno sguardo spento, attorno a loro dei libri, un televisore, un frigorifero e qualsiasi altra cosa servisse loro, come aveva detto Ironwood. Lontanissimi dall'immagine di cui sopra. Lei sbattè lievemente sul loro vetro, ricevendo i loro sguardi terrorizzati che le ricordarono alcuni vecchi compagni delle elementari presi di mira da dei bulletti.

 

“ Ruby, sei tu. Non saresti dovuta venire.”, disse Emerald, con uno sguardo spento che lasciava impossibile decifrare i suoi pensieri. Ruby sospirò.

 

“ Dovevo. Chi sono io per rifiutare un messaggio dalla regina dei Grimm?”, chiese lei sardonica, digitando il codice per aprire la cella, mentre i due si ritirarono verso il muro.

 

“ Non hai idea di cosa vuole farti vedere- insistette Mercury, sul punto di una crisi di nervi- vuole rompere qualsiasi desiderio di combattere tu abbia.”.

 

“ Pensate sia così debole? Che non abbia già visto cosa può fare? Tanto se non combatterò posso considerarmi già morta!”.

 

Emerald tamburellò nervosamente le dita, e fece infine la richiesta che si era tenuta dentro fin da Mistral.

 

“ Ruby, so che hai già fatto tanto per noi, ma vorrei chiederti un ultimo favore se me lo concedi. Dovessi reincontrare Cinder... dalle almeno una chance di passare dalla vostra.”, pregò, volendo almeno tentare di dare un ultimo aiuto a Cinder. Ruby sbuffò, sospettando che avrebbe ricevuto una simile richiesta.

 

“ Mi dispiace, Emerald. Ma se Cinder dovesse incontrare me o una delle mie compagne.... solo una delle due ne uscirà viva. E non credo sarà lei.”, disse gelida, stringendo le mani sulla sua spada.

 

Senza perdere ulteriore tempo, toccò il polso di Mercury, avvertendo all'istante uno shock che le scosse ossa e muscoli contemporaneamente. Tutto si fece nero, neanche si accorse di cadere a terra prima di cominciare a camminare in un buio infinito, dove l'unica cosa chiara alla vista era il suo stesso corpo.

 

“ Salve, Ruby, è da tantissimo tempo che ti aspettavo.”, disse una soave voce femminile, che mandò a mille i recettori di pericolo della mietitrice.

 

Ruby si rialzò veloce come un fulmine, allontanandosi dalla fonte della voce e puntandole addosso il fucile di Crescent Rose, inconsciamente consapevole chi fosse.

 

Una splendida donna, pelle e capelli più bianca di una nuvola, e occhi neri con una sclera rossa. Un lungo abito nero che molti uomini avrebbero ucciso per toccare e un'Aura dalla potenza che la giovane mieititrice avrebbe potuto attribuire solo a un dio, tanto si sentiva schiacciata.

" Sei proprio come ti immaginavo....", disse, sentendo appena delle gocce di sudore freddo scivolarle lungo la fronte. La sua ospite emise una risata sbarazzina, accompagnata da un gesto delle dita a coprirsi le labbra.

" Lieto di sentirtelo dire, piccola mia. Ci sono molte cose di cui devo parlarti.", disse dunque Salem, con un gesto tanto dolce quanto minaccioso.

                                                                                 ********

Primo aggiornamento di questo luglio, mi sembrava dovuto dopo gli ultimi aggiornamenti sulla nostra webseries preferita( non ho ancora visto Queendom, quindi non fatemi spoiler). Il capitolo è come sempre un pò più approssimativo di quanto vorrei, ma spero  di aver comunque costruito delle fondamenta di vostro gusto per la saga di Atlas. Ancora non so dire quanto saranno regolari i prossimi aggiornamenti perchè non voglio fare cazzate. A presto.

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Capitolo 48
*** La caduta ***


Ruby e Salem si fissarono a vicenda per quasi un minuto, cercando ognuna di indovinare la mossa dell'altra e analizzandosi reciprocamente.

“ Cosa vuoi da me?”, disse la giovane Cacciatrice, prendendo la propria spada e avvolgendola con un'aura congelante, pronta ad attaccare se necessario. Anche se non era certa di voler cominciare uno scontro in quelle condizioni contro la più potente donna di Remnant.

 

“ Niente puntaspilli, signorinella.”, ridacchiò Salem, prima di poggiare un dito sulla punta della spada, facendola svanire in uno sbuffo di fumo.

 

“ Non giocare con me.”, chiese Ruby, stringendo i denti mentre indietreggiava impotente di fronte alle abilità della strega. Questa alzò una mano, facendosi apparire una sigaretta.

 

“ Nessun gioco, voglio solo mostrarti che tra noi esiste un certo legame. Ti hanno già raccontato del clan dei guerrieri dagli occhi d'argento?”, disse la donna, con un tono quasi sarcastica mentre prendeva la prima boccata. Ruby non potè fare a meno di chiedersi come qualcosa di così malvagio, corrotto fin nel midollo, potesse essere anche così elegante.

 

“ Mi hanno detto che mille anni fa o più sono stati sparpagliati dopo un attacco dei Grimm. Sei stata tu a guidarlo?”, domandò la ragazza, stringendo i pugni. Salem annuì con espressione indecifrabile.

 

“ Sì, e ora ti spiegherò perchè ho avuto successo. Ti parlerò di una tua antenata, l'ultimo dei loro capi clan.”, disse prima di fare un piccolo gesto, decorato con piccole linee rosse che accesero l'aria prima di svanire.

 

Lo spazio amorfo in cui le due donne si trovavano si trasfigurò, diventando rapidamente un piccolo villaggio piuttosto affollato. Gli abitanti erano tutti ben robusti e si muovevano con una certa costanza, che Ruby riconobbe come segno di un duro allenamento. Molti di loro avevano occhi argentati come i suoi e un simile colore di capelli.

 

Salem accompagnò Ruby fino a dei grossi campi di addestramento, dove una cinquantina di giovani si stava addestrando con vari tipi di armi, ripetendo all'infinito ogni sorta di movimenti sotto l'occhio vigile di un istruttore. Tra i tanti apprendisti risaltava una ragazza che teneva i capelli rosso neri in una lunga treccia e attraverso acrobazie incredibilmente accurate, oltrepassava un percorso a ostacoli.

 

“ E' una tua diretta antenata, la più forte di questa generazione.”, spiegò l'albina mentre la giovane batteva l'uno dopo l'altro tutti i compagni, sorridendo estasiata e alzando l'arma al cielo. Qualcuno esultò il suo nome, ma Ruby non avvertì alcun suono. Le sembrava uno di quei sogni in cui il parlato era troppo confuso.

 

La scena accelerò, mostrando gli scontri della ragazza contro Grimm e compagni, vedendola crescere sempre più, sposarsi in una chiesetta e tenere poi in braccio dei bambini. La donna passò molto tempo con loro, addestrandoli come lei le era stata, e guidandoli in molte cacce lungo tutto il continente contro orde di Grimm sempre più grandi, brulicanti masse che giravano per i continenti.

 

“ All'epoca il creatore dei Grimm li comandava ancora direttamente. Un sovrano inarrestabile e quasi invincibile per la gente di Remnant, che poteva solo mantenere il terreno che avevano e sperare in un miracolo. Ma poi....”.

 

Un terribile duello scosse i cieli. Due micidiali demoni, uno oro e nero, l'altro di lava, si scontrarono nell'atmosfera, lanciandosi infiniti colpi e devastando i continenti fino a separarli finchè non raggiunsero anche la luna. Alla fine il mostro di lava venne distrutto da un'immensa esplosione, ma anche il demone dorato finì scagliato a terra, estremamente indebolito, mentre la forza dell'impatto sembrò devastare i continenti e far alzare intere placche tettoniche.

 

“ Cos'era quello?”, chiese Ruby, che per tutta la durata del duello aveva sentito un potere senza pari. La stessa presenza di Salem impallidiva al confronto.

 

“ Un'altra entità dal potere quasi inarrivabile. Si scontrò col mio signore fino a una situazione di stallo. Alla fine, troppo indebolita, lasciò il pianeta, mentre Goetia andò in coma. La capo clan degli occhi d'argento pensò che fosse l'occasione giusta per ucciderlo in via definitiva. Purtroppo si sopravvalutò.”.

 

La donna prese le sue armi e si diresse da sola nelle terre dei Grimm, in un periglioso viaggio nelle terre ormai sconvolte dall'ultima battaglia. Uccise qualsiasi mostro si mise sulla sua strada, finchè non arrivò davanti all'immane carcassa del demone caduto. Da vicino era ancora più orribile, Ruby poteva avvertire la sua energia malefica inondarle le membra.

 

Alzò la spada, avvolgendola con un largo fiotto di Aura argentata con chiare intenzioni, finire una volta per tutte quella creatura malefica.

 

Due tentacoli la colpirono al ventre e al cuore. L'orribile materia nera dei Grimm la riempirono dentro e fuori, generando un grosso bozzolo. Dopo pochi minuti, dove Ruby aveva assistito tremante alla scena,  un braccio bianco  spaccò l'involucro.

 

“ Goetia infuse in lei quanto rimaneva del suo potere, trasformandola nell'artefice della propria volontà- disse Salem, con un sorriso che stavolta aveva un che di mesto- Il suo primo ordine fu quello di uccidere i suoi stessi figli.”.

 

Un'armata enorme di Grimm d'ogni tipo si abbattè sulla base degli antenati di Ruby. Questi combatterono con le unghie e con i denti, utilizzando ogni trucco sviluppato  nel corso delle generazioni. Per un istante sembrò quasi che riuscissero a contrastare l'orda, finchè una figura in ombra non si infilò tra le loro file, sterminando chiunque si avvicinasse a lei nel giro di un istante.

Alla fine la cittadella dei guerrieri dagli occhi d'argento restò silente e vuota, occupata soltanto dalle due visitatrici dal futuro.

“ Salem, chi sei tu davvero?”, chiese la mietitrice, sudando freddo, avvertendo lo sguardo impietoso della strega su di lei. L'intera scena si inquinò con quelle che sembravano distorsioni, e per un istante Salem si trasformò nella donna che aveva visto pochi minuti prima, per poi ridiventare la regina dei Grimm, stavolta corazzata da capo a piedi con una dettagliata armatura d'ossa di Grimm, ove si trovavano incastonate ogni tipo di gemme.

 

“ Sono la regina dei Grimm e la serva favorita di Goetia. E sono anche l'ultimo capo clan del clan dagli occhi d'argento. La ragazza di cui hai appena visto la storia e da cui discendi.”, rivelò l'albina con un tono tanto naturale quanto inquietante.

 

“ Non è possibile.”, balbettò la rossa indietreggiando, travolta da uno sgomento senza pari.

 

“ Lo è, fin troppo.”, la schernì Salem, prendendole il mento con un tono appena addolcito. Lei indietreggiò con la propria semblance.

 

“ Ti sconfiggerò. Io e i miei amici la faremo finita una volta per tutte con te e il tuo padrone.”, pianse Ruby, incerta di poter tenere fede a quell'affermazione, ma non sapendo che altro fare.

 

“ Lo spero, piccola. Lo spero tanto.”, concluse speranzosa Salem, o almeno la parte di lei che ancora lottava per riprendere il controllo.

 

“ Un'ultima domanda però.... che è successo a mia madre? Dimmelo se lo sai.”. Lo sguardo dell'albina si fece più serio che mai e svanì in uno sbuffo di fumo assieme a tutto il resto.

 

 

“ Ruby, stai bene?”, esclamò Yang, scuotendo ripetutamente la cugina. Accanto a lei si trovavano il resto del team, Glynda e Iskandar in persona, che la guardavano in apprensione.

 

“ Yang, dove....?”, chiese debolmente, sentendo la gola piena di colla.

 

“ Appena sei svenuta Mercury ed Emerald hanno chiamato l'infermeria per ogni evenienza. I dottori non sapevano perchè non ti svegliavi, ormai è quasi l'alba.”.

 

“ Anche qualsiasi cosa affliggeva loro sembra sparita.”, aggiunse Blake.

 

“ Che ti è successo?”, domandò Weiss abbassandosi all'altezza della leader, che spostò lo sguardo.

 

“ Ho incontrato Salem.... mi ha rivelato com'è diventata quello che è. Scusatemi, ho bisogno di qualche momento da sola. Poi vi racconterò tutto.”, promise prima di correre via, nascondendo appena le lacrime. Si chiese se anche lei avesse fallito, se fosse stata solo una delle altre vittime di quella guerra insensata  tra Goetia e la razza umana. Non sapeva neanche chi pregare, per essere certa di mostrarsi all'altezza.

                                                                                       *****
Capitolo forse un pò deludente per la rivelazione finale su Salem, ma ce l'avevo sul computer da mesi in attesa di essere concluso e non ho potuto resistere. Spero abbiate apprezzato, a presto.

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Capitolo 49
*** Ricongiunzione ***


Nuovamente tre membri del team RWBY erano riuniti assieme a Iskandar e alcuni dei loro più stretti collaboratori nel suo ufficio all'Accademia. L'animo generale non era particolarmente allegro, influenzato forse dal trauma di Ruby.

 

“ Così questa è la verità su Salem. Non è davvero immortale, ma magra consolazione.”, affermò il Conquistatore, grattandosi pensoso la barba.

 

“ Come l'ha presa Ruby?”, domandò Glynda, preoccupata per l'allieva. L'aveva vista quasi trasformarsi lentamente nel corso degli ultimi mesi, diventando sempre più vocalizzata sul suo ruolo di leader e sui suoi doveri di Cacciatrice. Ne era rimasta colpita e sopratutto orgogliosa, ma temeva che dopo gli ultimi anni questo l'avrebbe fatta crollare.

 

“ E' nella sua stanza, da sola. Credo voglia riflettere.”, rispose Weiss, non meno ansiosa per lo stato della sua leader.

 

“ Ma Oz non sapeva niente a riguardo?”, domandò Yang indignata.

 

A quella domanda, apparì un ologramma nel bel mezzo della stanza, raffigurante proprio il preside costretto a letto. Nonostante fosse momentaneamente immobile, era chiara a tutti la trasformazione che stava attraversando. Dalle piaghe nella sua pelle era possibile intravedere una sfavillante luce simile a quella del ghiaccio al sole, e piccole rune gli apparivano e sparivano attorno a intervalli.

 

“ Attualmente no. In quel periodo fui impegnatissimo con un rituale e mi disinteressai alle faccende dei mortali per portarlo a termine nel minor tempo possibile. L'essere che Ruby ha visto... si chiama Surtur, ed era uno dei principali nemici del mio Pantheon- disse passandosi una mano sul viso stanco- Sperando che lui e Goetia si distruggessero a vicenda, passai decenni cercando di evocarlo, utilizzando metodi che ignorassero le restrizioni messe da Goetia sull'evocazione dei Servant. Riuscì purtroppo solo a indebolirlo coi risultati che avete visto. Avessi saputo...”.

 

“ Avrai modo di porre rimedio una volta uscito da quel letto, intanto le nostre principali preoccupazioni sono mettere Atlas in sicurezza e rimettere Ruby in sesto.”, ribattè Iskandar, che non apprezzava i piagnistei inutili.


“ Qualcosa dovrebbe scuoterla. Insomma, questo Regno è l'unico a possedere ancora una Reliquia, mi gioco la dignità che mi resta, che sarà il prossimo obbiettivo di Salem- affermò James- a proposito, miss Belladonna, sa qualcosa delle difese che Vlad sta apportando a Menagerie? L'ultima volta che ci siamo sentiti ha detto che su ordine di Ghira si stanno spostando nell'entroterra.”.

 

“ Non so molto più di lei. Stanno costruendo un nuovo villaggio fortificato per ogni evenienza. Grazie ai nuclei magici per fortuna stiamo risolvendo il problema di rendere il terreno più fertile, quindi avremmo tutto il cibo necessario.”, spiegò la giovane ninja, che si era sentita con Vlad e i genitori poco prima di partire per Atlas.

 

“ Comunque dobbiamo andare a parlare con Ruby, non ho intenzione di lasciarla sola.”, affermò Yang convinta.

 

“ Ho portato io chi le serve, non preoccupatevi.”, affermò una voce, che anticipò l'apparizione di Qrow alla porta. Glynda si diresse subito da lui, notando uno strano sorriso sul suo viso. Un sorriso che non aveva visto per anni, non quello falso che portava per far credere che tutto andasse bene.

 

“ Qrow? E' il cielo che ti manda. Vai, tua figlia ha bisogno di me.”, lo pregò la professoressa, dirigendosi da lui con uno sguardo alquanto serio.

 

“ No, ha bisogno di qualcun altro. Per fortuna sono riuscito a chiamarla.”, sorrise sibillino l'Hassan, allargando le mani. Iskandar guardò sorpreso l'amico, per poi rilasciare un sospiro di sorpresa.

 

“ Chiamarla? Vuoi dire che...?”.

 

*****

Ruby si guardò allo specchio, osservando ogni dettaglio del proprio aspetto, paragonandosi continuamente a Salem. Le aveva giurato che l'avrebbe combattuta, che non avrebbe fatto la sua fine. Ma ora vedeva la stessa bambina, diventata prima capo clan e poi burattino di Goetia.

 

“ Sei diventata bellissima.”, commentò qualcun, con un tono femminile e molto dolce. La mietitrice si girò, spalancando gli occhi nel trovarsi davanti quella che sembrava una sua versione con più o meno dieci anni in più sulle spalle e un mantello bianco. Aveva un sorriso dolcissimo e due occhi argentati che dimostravano tanto affetto quanta esperienza. E il suo odore... Ruby a volte lo sognava ancora, quello di biscotti sfornati uniti a un odore che più tardi avrebbe imparato a riconoscere come la puzza di Grimm morti.

 

“ Mamma, sei proprio tu?”, boccheggiò Ruby, avvicinandosi a quell'eterea apparizione, di cui premette il naso, ottenendo come risultato un dolce sorriso dalla donna. Lei le diede un piccolo bacio sulla fronte e si sedette sul letto di lei.

 

“ Eh, potremmo buttarci in una lunga discussione filosofica sulla mia relazione con la Summer che ti ha dato alla luce. Per essere brevi, sono la Summer che risiede nel Trono degli eroi, un suo riflesso che durerà per l'eternità con la maggior parte dei suoi ricordi. E ovviamente sono qui per te, bambina mia.”.


“ Ma, come....?”, non potè che chiedersi la piccola mietitrice. Summer sorrise gioviale.

 

“ Medea, ovviamente. Con la magia che sta tornando, il legame col trono si fa sempre più forte. Ora potete di nuovo evocare dei servant. Me inclusa.”.

 

Ruby toccò ancora la madre, tastandole la spalla e restando la bocca aperta. Pianse di nuovo, stavola dalla gioia prima di buttarsi nel suo petto.

 

“ Devo chiedertelo, mamma... perchè sei sparita? Hai combattuto Salem? Ozpin ha fatto altri errori con te?”, disse con un piccolo singhiozzo.

 

Summer sbuffò, e fece penzolare le gambe, guardando il soffitto, ricambiando l'abbraccio di Ruby.

 

 

“ A dire il vero, non ho la minima idea se la mia controparte originale sia morta o ancora viva e prigioniera dei nostri nemici- fu costretta a dire, con non poco fastidio di entrambe- L'ultima cosa di cui sono consapevole è di aver confrontato Salem in combattimento e di aver perso. Ricordo i suoi occhi dopo aver esaurito l'Aura... e poi il buio più totale, dopodichè mi sono trovata nel Trono degli eroi, i cui ricordi sono però altrettanto confusi. Scusami se non posso essere più precisa.... però posso dirti di aver dato una bella tirata di orecchie sia a Qrow che a Tai per averti nascosto la verità.”.

 

“ Tranquilla, non è colpa tua. Pensi però che perderemo anche noi? Insomma, il nostro clan era potentissimo e non è bastato.”, domandò Ruby, affondando le unghie nel palmo della mano, orrificata da quanto lei stessa aveva detto( segnandosi inoltre di farsi dare un resoconto della tirata d'orecchie). Stavolta la ritornata Summer sorrise e scosse la testa.

 

“ Il futuro è in continuo mutamento, bambina mia, tutto dipende dalle tue scelte e dalla tua voglia di combattere. La possiedi ancora? Vuoi ancora fronteggiare i nemici di Remnant per ciò in cui credi.”.

 

“ Sì. Diamine, che vergogna -si rimproverò la mietitrice, sbattendosi una mano in faccia- ho permesso a Salem di stregarmi con le sue storielle. Mi sento così cretina.”.

 

“ Sei umana, Ruby, è normalissimo.”, le sorrise Summer, dandole un bacio sulla fronte. In quell'istante la porta si aprì, rivelando le tre compagne di squadra di Ruby.

 

“ MAMMA!”.

 

“ Yang, sei cresciuta tantissimo.”, disse Summer commossa, prendendo la pugile per le spalle.

 

“ E tu mi sei mancata. Me ne frego di cosa dica quell'ipocrita di Raven, io ho solo una madre ed è qui davanti a me.”, disse Yang piangendo, mentre la donna fece un cenno a Weiss e Blake di unirsi a loro.

 

Summer strinse tutte e quattro le ragazze nel suo abbraccio, alzando lieta gli occhi argentati al soffitto.

 

Non sapeva quanto tempo le fosse stato concesso, ma intendeva approfittarne il più possible per rimediare al tempo perduto..

 

 

******

 

Una nave scorreva lenta verso le coste di Atlas, accompagnata da diversi Grimm marini, la maggior parte dei quali già pregustavano la prossima carneficina dopo aver avuto un antipasto grazie ad alcuni loro cugini purificati. Hazel era seduto poco sopra la poppa, guardando vuoto il mare.

 

“ Non dovrei essere qui.”, commentò secco il gigante, il suo alito che si addensava nell'aria.

 

“ Come, Hazel?”, domandò Watts, intento a pescare tanto per ammazzare il tempo. Poco distante da lui, legato a una ciminiera con catene per bloccare il mana, Kiritsugu si svegliò da un pisolino fatto per non pensare al suo odiato ruolo. Erano i soli occupanti, il resto dei Servant sarebbero stati evocati sul posto.

 

“ Ozpin è fermo nel suo letto, potremmo ucciderlo o rapirlo facilmente, perchè dobbiamo rubare quella Reliquia?”, chiarì di rimando Hazel, stringendo i pugni e illuminando la sua aura giallo pallido, animata dal rancore verso il nuovo ricettacolo di Odino.

 

 

Parte del malumore dell'uomo era in realtà dovuto anche al trattamento di Emerald e Mercury. Non che approvasse il loro tradimento di per sé, ma se avesse saputo cosa avevano in mente li avrebbe aiutati a scappare e non riteneva giusto che dopo le loro già lunghe disgrazie fossero stati costretti a vivere chissà che incubi solo per passarli a Ruby. E avrebbe fatto lo stesso con Cinder gliel'avesse chiesto, per quanto immersi in quel mondo oscuro, quei ragazzi non meritavano di essere gli strumenti di Salem.

 

 

Watts ovviamente se ne fregava altamente, gli interessava solo vendicarsi dei cosiddetti torti ricevuti da Atlas. E l'avrebbe fatto nel modo più raffinato possibile, per mostrare quanto avevano sbagliato a sottovalutarlo.

 

“ Perchè è comunque guardato a vista da decine di Cacciatori e uccidendolo non sappiamo cosa succederebbe.”, commentò Kiritsugu. Francamente sperava che uccidendo Ozpin, egli sarebbe riuscito a rinascere pienamente come Odino, un simile rituale era abbastanza comune nella magia.

 

Forse, se il preside si fosse recato ad Atlas, nel cuore della battaglia sarebbe riuscito a sfuggire ai suoi limiti e avrebbe potuto trafiggergli il cuore sperando nel miracolo.

 

“ Ti ricordo cosa aspetta la tua famiglia se ci tradisci, Kiritsugu.”, gli ricordò però Watts, intuendo i suoi pensieri, e gli occhi rossi dell'Assassin si fecero più penetranti che mai.

 

“ Almeno, a differenza di qualcuno, io non sono sacrificabile. Quanti Caster ci saranno, a breve, che possono svolgere il tuo compito meglio e in meno tempo?”, disse con un tono sarcastico che anche i suoi cari non l'avevano mai visto usare.

 

Hazel si mise una mano in faccia. Per la prima volta dopo tempo immemore, si ritrovò a invidiare i Cacciatori, in particolare la generazione attuale. Almeno loro avrebbero attraversato l'apocalisse assieme a chi amavano e rispettavano.



                                                                                          ******

Dunque, come scusarmi per questo ritardo? Allora, per cominciare, mesi fa avevo deciso di concentrarmi completamente su Cuccioli di Ulric per finirla entro l'anno, poi ho dovuto riaggiustarmi allo scrivere altro e.... beh, inutile faccia inutili commenti sulla situazione attuale di RWBY, anche con diversi autori che adoro e che sono abbastanza scostanti di recente. Comunque, spero abbiate apprezzato abbastanza la riapparizione di Summer( sperando di avere presto la sua semblance canon, che non so che inventarmi a riguardo, anche se ho già la sua arma per la fic) e che abbiate passato un felice natale, vi auguro quindi un felice 2023.

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Capitolo 50
*** Ombre su Sanus ***


Una rigenerata Ruby, a livello fisico e mentale, era stata lieta di riprendere il comando del suo team , che si preparava ora alle loro nuove mansioni ad Atlas, dove sarebbero rimaste ormai fino alla fine dell'anno scolastico e forse per una buona parte dell'estate. Winter si stava occupando di distribuire i compiti giornalieri, e aveva già mandato via diversi team di studenti volontari, soldati e altri Cacciatori professionisti.

 

“ Concludendo, per oggi il team RWBY sarà di guardia al colosseo, ormai c'è solo da finire il reattore e poi potremo lanciarlo. I team FNKY e JEKP sorveglieranno le strade di Mantle e gli Ace Ops andranno a cercare eventuali nemici nella tundra. Ci sono stati avvistamenti di Grimm abbastanza potenti sia nell'entroterra che nelle vicinanze, quindi fate attenzione. Ci sono domande?”, finì la specialista con un lungo respiro.

 

“ No, signora.”, risposero i leader dei sovramenzionati gruppi all'unisono, prima che i FNKY se ne andassero. Ruby e compagne vennero però approcciati da alcune vecchie conoscenze con cui ancora non avevano avuto il tempo di ricongiungersi.

 

 

“ Guarda, guarda, chi si rivede. Troppo impegnate per venire a salutarci?”, disse una voce familiare, anticipando l'arrivo di Emil, accompagnato dal resto della sua squadra. Ruby gli diede un pugnetto sulla spalla, dando inizio alla lieta riunione

 

Anche il team SESP era cambiato un po'. Souchiro e Ciel erano più alti di svariati centimetri, il primo aveva due guanti fatti in osso di Grimm mentre l'altra aveva un fucile aggiuntivo  e ben più protezioni del sovramenzionato materiale.

 

Emil aveva ora una cicatrice lungo il viso ed era lievemente dimagrito. Aveva inoltre un orecchio da lupo  morsicato e aveva aggiunto degli speroni sulle punte dei Vulcan Tyrant, più qualche protezione in ossa di Grimm sopra il kimono.

 

“ Ciao, ragazze, mi sembrate belle toste oggi.”, commentò il fauno serpente, tenendo le braccia incrociate mentre analizzava l'imponente Aura del team di Vale.

 

“ Mhh, anche voi sembrate in piena forma- ricambiò Yang- Con chi o cosa vi siete allenati?”.

 

“ Immaginati un Goliath ricoperto di tentacoli che sputa raggi congelanti... non ti avvicinerai neanche lontanamente alla verità.”, rise Ciel, cui l'ultimo anno e mezzo aveva giovato al senso dell'umorismo.

 

“ Senza contare che ogni tanto Gramps è venuto a darci qualche lezione.”, affermò Emil, mentre anche l'ultimo membro del gruppo spuntava da dietro le sue spalle.

 

Anche Penny era un po' più alta, e portava capelli ben più lunghi. Sulla testa aveva un fiocco metallico col suo emblema, e la sua Aura risplendeva con una purezza quasi abbagliante.

 

“ Sì, piuttosto massacrante, ma utilissimo. E' bello rivedervi, come sono stati gli ultimi mesi?”, disse con tono grazioso.

" Eh, li abbiamo passati cercando di venire a patti con quanto probabilmente ci aspetta- rispose Weiss, muovendosi elegantemente la coda bianca con un gesto della mano- i vostri?".

 

“ Un po' un casino nei pressi di Mantle o nella tundra, ma niente di paragonabile ad Haven. Siamo abbastanza ottimisti.”, affermò Souchiro, spiegando degli ultimi attacchi di Grimm e di come la squadra di Robyn Hill avesse cominciato a riparare il muro coi resti delle loro prede, fortificando in breve la città quasi alla pari della stessa Atlas, dopodichè Penny si fece avanti, allargando quasi estatica le braccia

 

“ E soprattutto ho il mio corpo definitivo. Toccatemi.”, le invitò la giovane droide. Ruby obbedì e con sua sorpresa il dito affondò in una morbide epidermide invece di toccare, come si aspettava, i muscoli metallici dell'amica in verde.

 

 

 

“ E'.... organico?”, chiese stupefatta, toccando meglio per trovare della vera e propria carne. Penny sorrise più che mai e si mise in posa, flettendo gli arti e facendo ondeggiare la lunga chioma color carota.

 

“ Sì, fatto rimescolando pezzi di Grimm, soprattutto muscoli ed ossa sopra uno scheletro cibernetico. Il mio cervello è però ancora contenuto in un microchip, più qualche altro circuito per far funzionare bene gli organi.”, spiegò stupendo ulteriormente le amiche, ammirate dall'inventiva di Pietro Polendina.

 

 


“ E io devo farvi conoscere il mio nuovo cucciolo, vi piacerà.”, disse invece Emil, mostrando loro una foto dal suo Scroll, raffigurante un Grimm purificato simile per postura e stazza a un Alpha Beowolf, ma la cui pelle, la coda e il muso ricordavano invece quello di un'orca, con tanto di pinne sul dorso e sugli arti.

My first thought after encountering the akhlut, a hybrid creature from  Inuit mythology; this has to be the apex predator on Fenris... (credit  Lauren Richard) : r/ImaginaryWarhammer

“ Uh, dove l'hai trovato?”, domandò Blake impressionata, capendo che doveva trattarsi di un Grimm non da poco.

 

“ Durante una nuotata sulla costa. Era in branco e mentre combattevamo è riuscito a inghiottirmi- rise il fauno lupo- per fortuna avevo  un paio di fiale col siero di Medea, e gliele ho fatto ingoiare. Certo, è stato disgustoso, ma almeno mi sono fatto un nuovo amico. Si chiama Nanuk.”.

 

“ A proposito di innovazioni, sapete quando sarà distribuito il metodo per evocare i nostri servant?”, chiese Yang a un certo punto. Non le dispiaceva l'idea di guadagnare un bodyguard super forte, o anche quattro. Soprattutto per dare a Salem e Cinder un assaggio della loro stessa medicina.

 

“ Quando ci assicureremo di non evocare psicopatici e quando la popolazione sarà pronta a conoscere l'esistenza della magia- dovette deluderla Ciel-  Comunque anche dopo saranno concessi solo ai Cacciatori professionisti, un servant a squadra per di più.”.

 

“ Ha senso. In quel caso dovremo decidere chi compirà il rituale.”, concluse Weiss, chiedendosi quale Servant avesse risposto alla sua chiamata nel caso fosse stata eletta lei come evocatrice. Probabilmente qualche principessa o maga, e sicuramente un'Assassin per Blake. Anche i Servant di Yang erano abbastanza prevedibili, di certo dei Berserk, mentre gli spiriti a cui Ruby avrebbe avuto accesso erano più enigmatici.

 

“ Noi l'abbiamo fatto fare a Clover perchè è il nostro leader, ma siete libere di fare come volete.”, affermò Marrow, alquanto curioso a sua volta di scoprire chi le quattro studentesse di Beacon avrebbero convocato.

 

“ Mhh, non sono certa un Servant evocato da me sarebbe la migliore idea.”, ammise la lottatrice, sapendo che una simile testa calda avrebbe messo in pericolo il gruppo.


“ Chi lo sa. Atlas è probabilmente il prossimo obbiettivo di Salem. Un po' di potenza di fuoco in più in casi come questi non fa mai male.”.

 

 

*****

 

Iskandar, pur essendo un uomo d'azione, si era abituatio abbastanza in fretta alle riunioni del consiglio Atlesiano grazie all'esperienza fatta aiutando ad amministrare le altre attività da egli stesso finanziate. In generale la burocrazia del regno stava godendo non poco del suo approccio più diretto e semplice, voluto soprattutto a poter dare il più tempo possibile alle difese del regno. 

Per il momento lui e James, assieme a Sleet e Camilla, stavano discutendo sulla riorganizzazione dell'esercito a livello globale  per l'eventuale crisi e come proporla agli altri Regni, quando qualcuno bussò alla porta.

 

“ Entri pure.”, rispose secco James. Dalla porta entrò una giovane segretaria dai capelli azzurri, con in mano alcune pratiche.

 

“ Signori del concilio, scusate il disturbo, ma è arrivata un'altra richiesta.”, disse la funzionaria, posando una lettera sul tavolo e generando uno sbuffo generale quando si capì cos'era.

 

“ Di nuovo Jacques che vuole la libertà vigilata?!”, esclamò esasperata l'unica altra donna della stanza, che non si degnò neanche di nascondere il suo fastidio .

 

“ Ma perchè si ostina tanto? In ogni caso, anche se approvassimo, si ritroverebbe senza soldi.”, commentò secco James, che come buona parte di Atlas all'incarcerazione del suo cosiddetto 'amico' aveva tirato un sospiro di sollievo. Quindi lo preferiva, come il resto dei presenti, a marcire in prigione mentre Willow e figli cercavano di sistemare gli innumerevoli danni socioeconomici che aveva causato negli ultimi vent'anni.

 

“ Probabilmente il suo narcisismo è arrivato a un livello tale che crede di poter riprendersi tutto non appena rimetterà piede a Schnee Manor. In ogni caso non corriamo rischi e diciamo di no come tutte le altre volte. Inoltre- affermò Iskandar rivolto all'impiegata- arrivassero altre richieste di questo tipo le cancelli subito.”.

 

“ Sì, generale.”, disse la giovane segretaria, inchinandosi per poi andarsene.

 

Senza che i tre governatori lo sapessero, così come non sapevano che Jaques non aveva mai chiesto la libertà vigilata. Anzi, pensava di essere molto più al sicuro in galera, c'era troppa gente fuori che non aspettava altro che mettergli le mani addosso. Qualcun altro aveva bisogno che uscisse.

 

Nelle banche date di Atlas il loro no venne commutato in un sì.

 

****

 

 

“ A mai più rivederci, Schnee.”, sputò una delle guardie, sbattendo un bagaglio in braccio all'ex magnate pochi giorni dopo quell'incontro. Quest'ultimo, durante il tragitto dalla sua cella all'uscita, si era ritrovato sottoposto a un'infinita sequenza di insulti, sputi e un paio di spintoni dalle guardie che si sentivano più fortunate.

 

Anche il direttore non si degnò neanche di augurargli il meglio come faceva ogni tanto con altri ex detenuti. Si limitò a mandarlo a quel paese, augurandosi di non vederlo più nel proprio carcere.

 

“ Razza di bifolchi. Mi assicurerò che non potrete più portare il pane in tavola.”, mugugnò allontanandosi nella notte, domandandosi chi cazzo avesse fatto una richiesta di libertà vigilata a suo nome. In realtà Jaques, per quanto detestasse la prigione e i suoi compagni di cella, che non mancavano mai di farglielo sapere con parole e azioni, preferiva di gran lunga essere sotto la pur minima protezione delle guardie che allo sbando nelle strade.

Lì c'erano gran parte dei suoi ex dipendenti, che avevano dovuto piegarsi anni  e anni per una paga da fame, e anti altri che a casa sua neanche li avevano ricevuti quei quattro spiccoli con cui comprare qualche briciola. Senza protezione, dubitava sarebbe sopravvissuto una sola notte alla loro mercè.

 

Il giorno successivo si sarebbe probabilmente ripresentato a Schnee Manor sperando almeno di ricevere un tozzo di pane, ma arrivare fino all'aeroporto di notte era rischioso. Quindi si recò in un piccolo ostello non troppo lontano. Avrebbe dovuto cercare di dormire con la compagnia dell'odore di piscio, prostitute di basso borgo e qualche ratto, ma almeno avrebbe avuto un tetto sopra la testa.

 

 

 

“ Mr Schnee, è proprio lei?”, lo chiamò qualcuno all'improvviso. Jaques deglutì e corse via il più rapidamente possibile, non avendo nessuna intenzione di farsi vedere o interagire con chicchesia. Chiunque lo avesse visto era però insistente e lo prese per le spalle, scatenato una lotta dove finalmente l'albino scoprì chi si trovava davanti.

 

 

 

“ Lasciami andare..... WATTS?!”, esclamò terrorizzato Jaques, riconoscendo un suo vecchio amico e complice che l'aveva aiutato a entrare nelle grazie di Nicholas Gele.

 

“ Sorpreso di vedermi, vecchio mio? Pensavi davvero che fossi morto?”, sghignazzò il perfido programmatore, sferrandogli un gancio sulla mascella, spedendolo a terra con un dente in meno. Il fu galeotto si alzò a fatica, strisciando sul muro e guartando Watts terrorizzato.

 

“ Non mi interessa, voglio solo andare a dormire, e possibilmente lasciare Atlas per sempre.”, affermò, alzando una mano davanti a sè come a proteggersi. Watts ripropose il suo ghigno malefico, decorato dai suoi gran baffi. Quella, per lui, era l'inizio della sua rivincita contro Atlas.

 

“ Posso garantire entrambe le richieste. Mephistophele, procedi.”.

 

All'ordine Una lama affondò nel cuore di Jaques, spezzando all'istante la sua patetica vita. L'imprenditore fallito cadde a terra con un verso strozzato, e a un gesto di Watts il cadavere svanì all'istante con uno sbuffo di cenere. Lì dov'era stato pugnalato, il responsabile si trasformò in una sua perfetta copia, ma infinitamente più distinto di quanto il vero Jacques Gelè fosse mai stato, con una scintilla di pericolo che rivaleggiava tranquillamente coi più infidi e antichi Grimm.

 

“ E questa è fatta. Prossima parte- disse soddisfatto il doppleganger della sua vittima- .... prendere la tundra.”.

                                                                                                 ********

Una buona serata a tutti, spero questa parte non sia stata troppo deludente. Queste parti erano nel mio computer da un pezzo in attesa di essere sistemate( e tra l'altro sarebbero dovuti essere in capitoli diversi), e ho trovato solo in questi giorni il coraggio, grazie alla voglia di finire la fic entro l'anno. Non so dire quanto rapidi saranno i prossimi aggiornamenti, perchè sto facendo anche delle trascrizioni per un tirocinio al momento, e poi sono nella sessione invernale, che durerà un pò. Auguro intanto a voi tutti, non lo avessi già fatto, un felice 2023, baci a tutti e grazie per seguirmi. Ah, il nuovo Grimm di Emil è un Aklut, un mostro della mitologia eschimese. Appena l'ho visto, sapevo di doverlo usare.

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Capitolo 51
*** Guai nella tundra ***


 

Quel giorno venne dedicato all'allenamento. Weiss si stava confrontando con Harriet ed Elm( per prepararsi nel caso avesse dovuto affrontare più Servant in contemporanea), preparandosi a cosa sarebbe successo se avesse affrontato uno o due Servant da sola. Le due Ace Ops non si stavano trattenendo e tempestavano l'ereditiera con colpi appena trattenuti, mettendo a dura prova i Glifi dell'albina che  aumentò il numero ed evocò alcuni Grimm per cercare di controllare l'intera stanza, facendo perno su tutto il potere del suo nucleo magico.

Riuscì a creare uno sfavillante spettacolo pirotecnico grazie alla Polvere di Myrtenaster, arrivando quasi a non lasciare scampo alle due avversarie. Non di meno, la velocità di Harriet e la resistenza di Elm, unite alla loro esperienza, permisero loro di non farsi spaventare da quella tempesta elementale e concludere lo scontro con un rapido attacco combinato.

 

“ Siete davvero migliorate, ben più di quanto ci saremmo aspettati.”, si complimentò la velocista, aiutando l'albina a rialzarsi e passandole un caffè preso poco prima.

 

“ Grazie dei complimenti, ragazze, ma, personalmente mi sento ancora come se...”, cominciò la bella ereditiera, lasciando scendere in bocca la bevanda che le permetteva di sopravvivere a una giornata col suo team e l'ennesimo piano di Salem.

 

“ Come se stessi appena grattando la superficie, vero? E' lo stesso per noi.”, concluse Elm, allargando le muscolose braccia

 

Harriet caricò un fiotto di Prana nel blaster sinistro, sparando in contemporanea una serie di sfere di energia che circondò uno dei droidi d'allenamento per poi trapassarlo in contemporanea da più angoli.

 

“ Questo è il massimo che riesco a fare per il momento, potente ma fin troppo basilare. Non posso manipolare il tempo, modificare le mie dimensioni o altre robe strane che i nostri nemici saranno sicuramente capace di fare.”.

 

“ Forse non è una cosa brutta. Combatti i loro piani astrusi con qualcosa di semplice.”, contrabbattè la Schnee.

 

“ Già, in effetti anche il gene.... cioè, James, ci ha consigliato di non allargare troppo il nostro arsenale, perchè rischieremo di non padroneggiare nessuna delle nostre nuove tecniche. A proposito, non ho ancora visto Medea da quando siamo arrivati, e mi sono dimenticato di chiedere di lei a Souchiro. Che fine ha fatto?”.

 

“ Ha passato tutto l'inverno lavorando all'evocazione dei servant, quindi si è presa una meritata vacanza da Marzo. Ma tranquilli, se la situazione dovesse farsi seria arriverà.”.

 

“ Emh, disturbo?”, li interruppe a quel punto Ruby, entrando lentamente nella sala d'allenamento, grattandosi il braccio.


“ Che c'è, Ruby?”, domandò l'albina era cerca di non aver mai visto la sua leader così nervosa in quasi due anni che la conosceva, se si escludeva la sua depressione dopo l'incontro onirico con Salem. Gesticolava nervosamente e ogni tanto girava lo sguardo da una parte all'altra. Infine sputò il rospo.

 

“ Weiss, tu sei probabilmente la mia migliore amica assieme a Blake, non contando ovviamente Yang- cominciò con una vocina quasi stridula- e non sai quanto mi costi dirti questo, ma..... tuo padre è uscito di prigione ieri sera. In qualche modo ha ottenuto la libertà vigilata.”, concluse dopo un enorme respiro, traumatizzando la maggior parte dei presenti.

 

“ Che hai detto?!”, esclamò una Weiss indignata, emanando un potentissimo alone bianco che si espanse fino alle pareti, ricoprendole con una fitta brina.

 

“ Gli hanno concesso la libertà vigilata, neanche il concilio si spiega come, visto che hanno continuato a negargliela. Alcuni dicono che c'è stato un errore nei computer.”, sibilò Ruby tutto d'un fiato.

 

Weiss si paralizzò per un lungo istante, venendo poi percorsa da tremori di paura, per sé stessa, per Whitley e per tutta Atlas. Le memorie della sua infanzia prima di incontrare Lancillotto bruciavano ardemente nel suo cervello.

 

“ Non è possibile- sussurrò, respingendo l'impulso di correre subito a casa- non possono averlo fatto uscire, anche fosse stato per un errore. Che sta facendo ora?”.

 

Ruby si morse il labbro, rimproverandosi per non poter rassicurare l'amica. Si sentì una privilegiata in quel momento. Lei aveva appena riavuto il mito della sua infanzia, mentre la famiglia di Weiss rischiava di sfasciarsi in maniera definitiva.

 

Se solo Lancelot non fosse stato in missione a Vacuo....

 

“ Ha affittato un appartamento vicino a un grande magazzino, la polizia lo tiene d'occhio. E soprattutto stiamo cercando di capire che è successo nel sistema. Perchè nessuno dei consiglieri ha datto l'autorizzazione alla libertà vigilata, di questo sono certi.”.

 

 

“ E allora che lo rimettano subito in prigione!”, pretese l'albina, sbattendo il piede a terra, espandendo la sua Aura nella forma di un enorme cavaliere bianco.

 

“ Weiss, qui c'è qualcosa di strano, non possiamo agire senza sapere di più. Tanto anche gli Assassini lo guardano a vista.”, le disse Ruby, stavolta con un tono più freddo, imponendo appena l'Aura su quella della compagna, calmando la sua più che comprensibile rabbia.

 

“ S- scusate tutti.”, disse la spadaccina.


“ Weiss, quante possibilità ci sono che causi problemi?”, chiese Harriet, che ogni tanto si guardava ancora il video del processo per farsi due risate prima di dormire. Non aveva la minima voglia di vedere ricominciare certi incubi nel suo Regno.

 

“ Nessuna, credo. Mia madre stavolta si è assicurata che tutto il potere della SDC resti nelle sue mani. E a conti fatti, il tempo di sbrigare due scartoffie, saranno ufficialmente divorziati.”, rispose  Weiss mordendosi la lingua, ancora un pò arrabbiata che non fosse successo anni prima come sperava.

 

“ Lo terremo comunque d'occhio. Al primo sospetto, torna in prigione... o verra sgozzato come il maiale che è.”, concluse Ruby, che non avrebbe mai permesso una sola delle sue compagne venisse ferita di nuovo.

                                                                                                       *******
 

Il giorno successivo Yang e Blake erano state messe di guardia a uno dei camion che trasportava materiali per il reattore dell'arena. Le due ragazze, accompagnate da Vine degli Ace Ops, stavano giocando a carte, parlando del più e del meno. Il loro momento di tranquillità venne interrotto da un messaggio alla radio.

 

“ Qui Robyn Hill, richiedo immediato supporto.”, disse la familiare e nervosa voce della protettrice di Mantle.

 

“ Che succede, miss Hill?”, chiese Blake di rimando, avvicinandosi al posto del pilota e prendendo un microfono..

 

“ Dovrete venire per capirlo. Diamine, non pensavo sarebbe successo qualcosa del genere, non così presto almeno.”.

 

“ Mhh, il radar segnala parecchi corpi. Spero non siano Grimm ancora corrotti.”,commentò il guidatore, picchiettando uno schermo su cui apparivano tantissimi punti luminosi, per poi cambiare rotta.

 

Raggiungendo poco dopo la posizione delle Allegre Cacciatrici, il gruppo si trovò davanti una grande quantità di camion, carri e altri veicoli. La maggior parte occupati da civili armati con mezzi improvvisati e piccoli gruppi di soldati, chi con le uniformi ufficiali di Atlas, chi con le divise dell'armata di liberazione.

 

“ Santo Oum, che è successo qui?”, disse Yangcon un sussurro, stupita da un tale esodo. Robyn si fece avanti tra la folla e fece cenno alle due ragazze di seguirla, giungendo davanti al camion più corazzato, dove le aspettava un ufficiale dell'esercito di Iskandar.

 

“ C'è stato un attacco da un Grimm servant- spiegò l'uomo, ancora visibilmente scosso dalla disavventura, di cui portava i visibili segni- Qualcuno talmente potente da distruggere villaggi ben difesi in pochi giorni. Le persone qui radunate vengono da tutta la tundra.”.

 

“ Quante perdite avete avuto?”, chiese una delle Allegre Cacciatrici con tono incerto. L'ufficiale si mise una mano in faccia, ricordando sconvolto lo sconvolgente massacro di cui i suoi compagni erano state vittime. Anche i Cacciatori presenti condivisero la sua ansia, specie considerando che già a molti soldati semplici era stato dato un nucleo magico.

 

“ Quasi tremila soldati e non saprei dire quanti civili. Il responsabile è stato un potentissimo ibrido, combatteva come un demonio e non siamo neanche riusciti a scalfirlo- disse prima di fare un cenno verso la folla- con me ho circa cinquantamila persone, non contando le truppe rimaste. Abbiamo inoltre notizie da altre due carovane che hanno subito la stessa sorte.”.

 

“ Ah... abbiamo lo spazio per tutti?”, chiese nervosa Yang, non osando immaginare quanto sarebbe stato difficile offrire un rifugio a ognuna di quelle persone.

 

“ Ci sono alcuni rifugi sotterranei che possono occupare per il momento, ma in caso di attacco sarebbe la fine.”, osservò Vine con espressione contrita.

 

“ Dovremmo chiedere allora di liberare un po' di spazio ad Atlas- sospirò Yang- Assumendo che...”.

 

“ GRIMM!”, gridò una donna dalla carovana. Dietro le Cacciatrici era infatti comparso un branco di Beowolf, accompagnati da altri simili con le sembianze di minacciose tigri dai denti a sciabola, non chè alcuni mostri volanti d'ogni tipo.

 

“ Ti pareva- sbuffò Yang, imbracciando i Gear Celica- Signorine, noi teniamo a bada quei mostri, voi guidate la carovana al sicuro.”.

 

Robyn mise mano alla sua lancia e nella mano libera formò una palla di fuoco, preparandosi al duro scontro.

 

“ Dei, aiutateci.”, disse affondando la lancia nel collo del primo Beowolf. 

In un piccolo appartamento di Atlas, intento a scrivere un discorso e ancora col volto della sua ultima vittima, un Servant sghignazzò pregustando la prossima carneficina. Nei meandri della tundra, un suo collega continuò a camminare in preda a un'infinita sete di sangue.


                                                                                                          ******

Avrei voluto e forse dovuto fare il capitolo più lungo, ma con la tesi e un tirocinio di mezzo voglio cercare di affrettare un pò di tempi. Spero il tutto sia di vostro gusto, prometto di consegnarvi almeno degli scontri fatti a dovere.

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Capitolo 52
*** Guerra in arrivo ***


Negli ultimi mesi, soprattutto dopo la nomina di Iskandar a generale dell'armata atlesiana, Vacuo era stato il centro di importanti cambiamenti. I villaggi che erano già stati fortificati negli ultimi vent'anni dall'armata di liberazione avevano cominciato a intrecciare di più le loro relazioni commerciale e ad aumentare ulteriormente gli armamenti.

 

In generale, il Regno desertico cominciava ad assomigliare alle altre nazioni molto di più, sebbene ancora sotto la parvenza di un'unione di villaggi e senza perdere l'arida bellezza delle dune. A guidare il tutto erano Theodore, preside di Shade, e Lancillotto in rappresentanza del nuovo esercito unito.

 

Mentre il primo coordinava  le operazioni, il secondo era più una figura per unire i vari fronti, essendo stato per anni al fianco di Iskandar e Vlad, oltre a essere riconosciuto praticamente ovunque come il miglior spadaccino di Remnant e assieme al generale di Menagerie probabilmente il più forte fauno del pianeta.

 

“ Che vuol dire che Jaques è di nuovo libero?!”, esclamò lo spadaccino, trattenuto appena dal far esplodere la sua Aura in un raggio di miglia. Dall'altra parte della linea, Iskandar dovette allontanare il telefono per non rimanere sordo.

 

“ Non ne abbiamo idea, Lancillotto. Quel che è peggio è che intende candidarsi alle elezioni. E purtroppo non possiamo fermarlo da questo finchè non dimostriamo di non aver accettato la sua richiesta di libertà vigilata.”, spiegò il Re dei conquistatori, cercando di mantenersi calmo.

 

“ Ricordami com'è possibile che possa farlo con l'infinita fedina penale che si ritrova?”, disse indignato l'ex cavaliere della tavola rotonda. Sapeva che era tutto un piano di Salem per prendere in qualche modo il controllo di Atlas e accedere alla Reliquia con l'aiuto di Kiritsugu.

 

Cosa lo preoccupava di più però era che nessuno sano di mente, elezione o meno, avrebbe permesso a Jaques sufficiente autorità e tantomeno una chance di accedere all'ultima Reliquia rimasta su Remnant. Salem a sua volta doveva esserne consapevole, quindi di certo la liberazione di Jaques era solo uno specchietto per le alloddole volto a nascondere qualcosa di ben peggiore.

 

“ Lancillotto, ascolta.... so che vorresti correre qui per sostenere Weiss- disse infine Iskandar, parlando cuore a cuore col suo vecchio partner- Farei lo stesso al posto tuo, se Velvet fosse in pericolo, ti chiedo solo un altro paio di settimane intanto che arrivano Jeanne e Siegfried. Theo ha bisogno di aiuto per organizzare tutto a Vacuo.”.

 

Lancillotto  chiuse la chiamata e strinse il suo scroll con enorme forza, la sua semblance un bruciante eco nella sua mente mentre nella sua mente l'immagine  di quanto successo millenni prima  a Camelot si ripeteva nella sua mente. Per pochi istanti la sua figura fu coperta da pezzi di un'inquietante armatura violacea.

 

Si sentiva impotente. Incapace di aiutare Weiss nelle sue future sfide quando nella sua infanzia aveva potuto mitigare appena certe sue angosce.

 

Certo, sapeva quanto fosse cresciuta, ormai aveva già visto più di molti Cacciatori professionisti e se fosse sopravvissuta a qualsiasi cosa stesse per cadere su Atlas, c'era una licenza in attesa per tutto il team RWBY.

 

Pensando a come aiutare, vide in lontananza Sun, intento a trasportare alcune attrezzature. In quella zona gli Assassini  stavano operando come messaggeri, esploratori o soccorritori, quindi non era raro vederli in borghese. L'incontro gli fece venire una piccola idea.

Con un lungo balzo, il cavaliere chiuse la distanza che lo separava dall'Assassino, atterrando con un piccolo boato.

 

“ Sir Lancillotto, come posso aiutarvi?”, domandò sorpreso il fauno scimmia.

 

“ Ehi, Sun.... avrei bisogno io di un favore a dire il vero.”.

 

 

*****

 

Passarono alcune settimane da quell'incontro della tundra, che portò a un rafforzamento della legge marziale e delle difese che non piaceva a nessuno. Diversi civili si lamentarono delle restrizioni, ma almeno gli scambi con gli altri regni continuavano e anche le Allegre Cacciatrici, talvolta accompagnati da studenti o soldati, portavano quante più risorse possibile alla città dopo ogni caccia.

 

' I fratelli Schnee aprono la loro magione e diverse altre proprietà di famiglia ai recenti profughi.', diceva il giornale di quella mattina. Yang e Blake erano riusciti a condurre i camion fino a Mantle, senza eccessive perdite, e nel sentire le novità si era subito cercato di organizzare un rifugio per gli sfollati. Fortunatamente Weiss, d'accordo con la sorella e Whitley, ebbe l'idea di offrire la propria casa, più altri alberghi e locali di loro proprietà a quanti avessero potuto entrarci.

 

Alcuni si chiesero come Jaques avrebbe preso la notizia, ma quando chiesto dai giornalisti lui rispose con un no comment. La sua popolarità nei sondaggi era ancora allo zero assoluto.

 

L'idea aiutò di molto ad attutire l'impatto di quelle terribili notizie, ma non negava il fatto che nelle tundre di Solitas si aggirava un pericoloso e ferocissimo servant, che probabilmente avrebbe raggiunto a breve Mantle per concludere il lavoro.

 

“ Stando alle testimonianze di civili e soldati, si tratta di un Berserk, vestito con una corazza dorata ed esperto di corpo a corpo.”, riferì la stessa Hill, chiamata dal generale Scarlatina nel proprio ufficio per discutere della situazione. Oltre a loro, nella stanza c'erano Qrow, James e gli Ace Ops.

 

“ Armatura dorata? Mi viene in mente Gilgamesh.”, mormorò il più recente degli Hassan.

 

“ Nah. Con lui non ci sarebbero stati sopravvissuti- affermò Iskandar- a pensarci bene è probabile che metà Solitas sarebbe già affondata.”.

 

“ Da come i sopravvissuti l'hanno descritto sembra molto bestiale. Non fosse per l'armatura, direi si trattasse di un vichingo. Magari un qualche tiranno?”.

 

“ In quel campo Salem non avrebbe che l'imbarazzo della scelta. Potrei avere un'idea sull'identità di questo Berserk in effetti. Anche se non sarà il peggiore tra i nostri avversari, è chiaro che la sua padrona lo sta utilizzando al meglio.”.

 

“ Stiamo cercando di velocizzare i lavori per il muro, ma c'è da chiedersi quanto resisteranno a questo punto. Medea quando tornerà al lavoro?”, chiese, sentendosi un po' in colpa per tirare via l'amica dal suo meritato riposo in anticipo sui tempi. Ma lei stessa sapeva quanto la sicurezza dei civili venisse al primo posto.

 

“ Sarebbe comunque tornata tra due giorni. Dice che si annoia a non fare niente.”, lo rassicurò James, che aveva avvertito personalmente la strega giorni prima. Lei si era rimessa subito al lavoro, producendo nuclei magici e vaccini per Grimm.

 

“ Comunque questa è la prova che dobbiamo trovare una soluzione definitiva per proteggere i civili. Anche un soldato semplice ora potrebbe essere capace di distruggere villaggi senza troppi problemi, i danni collaterali tra una squadra di Cacciatori e un solo Servant, o Grimm abbastanza potenti, sarebbero immensi.”, si intromise Clover.

 

I più dei presenti non poterono che annuire. Già appena ottenuto il nucleo magico, Iskandar e compagni si erano sentiti vicini al loro vecchio potere di Servant, con tanto di Noble Phantasm. Ancora un po' e probabilmente sarebbero diventati abbastanza potenti da sconfiggere con facilità i 'normali' spiriti eroici, e anche i loro amici di Remnant avrebbero potuto fare lo stesso.

 

 

“ Già, una mossa sbagliata e un intero continente sprofonderebbe. Anche Theo sta preparando difese senza precedenti ai villaggi di Vacuo. Se non sbaglio gli hai dato il pieno controllo delle tue truppe.”, notò Qrow, rivolta al comandante in capo.

 

“ Sì, c'è bisogno di unità, e questo spero diminuirà lo scetticismo di chi ha criticato la mia 'ascesa'.”.

 

“ Comunque, per ora gli ordini sono di non affrontare direttamente il Servant e chiamare invece aiuto. Con un po' di fortuna e strategia, lo attireremo in una situazione a noi congeniale.”, aggiunse Glynda.

 

“ Sai, Glynda, stavo pensando proprio a come risolvere questo problema... e alla visione che ho avuto- affermò James- Forse lì c'è la soluzione. Assieme ad alcuni Noble Phantasm.”.

 

“ Che intendi?”, chiese la strega.

 

“ Dunque, immagina se usassimo il potere di Ambrosius per creare all'interno di Atlas una serie di dimensioni tascabili, sufficienti a ospitare la popolazione civile di Remnant. Poi usiamo i normali reattori per portare tutti al sicuro dove i Grimm non possono raggiungerci.”.

 

“ Stando a quanto sappiamo dei poteri di Ambrosius, potrebbe essere nelle sue possibilità. Così facendo dovremmo difendere un'unica locazione intanto che raccogliamo le forze per distruggere Goetia una volta per tutte.”, continuò Iskandar, intrigato dal ragionamento nonostante i rischi. Che impensierirono fin troppo Glynda.

 

“ Non so... la Reliquia della creazione è l'unica rimasta. E anche quella che potrebbe permettere di creare un Graal a piena potenza, se sfruttata a dovere. Non mi sento di lasciarla in bella vista, l'abbiamo già usata troppo a lungo.”, affermò, con punti altrettanto validi di quelli del fidanzato.

 

“ Vero, distruggerla appena possibile ci libererebbe di molti guai, tanto ormai non ci serve per alimentare il reattore. Però potrebbe essere l'unico modo per non uccidere le persone che stiamo cercando di proteggere.”, contrabattè Clover.

 

“ In ogni caso, i prossimi mesi decideranno il futuro di tutta Remnant- continuò Iskandar- appena possibile, faremo una votazione per decidere come procedere. Preghiamo di essere ascoltati con giudizio.”.

 

*****

Cinder ammirava l'immensa armata di Grimm di fronte a lei. Ripensò a Mistral, a come aveva fallito. La città dove non aveva conosciuto che dolore e umiliazione era ancora in piedi, ma solo per poco. Una volta pensato ad Atlas sarebbe tornata lì e avrebbe ridotto tutto in cenere.

 

“ Cinder, sei pronta?”, le chiese Salem, avanzando verso la sua accolita.

 

“ Sì, signora.”, disse secca la mora, sentendo la bianca mano di lei sulle spalle.

 

L'ex pretendente a Dama dell'autunno era ricoperta da capo a piedi con una magnifica e terribile corazza d'ossa, che lasciava scoperti i fianchi e le cosce, amplificando comunque l'Aura della portatrice perchè non fosse un problema.Alla cinta portava una cintura di pugnali infusi di Polvere infuocata, con boccette contenute in altre zone dell'armatura, in modo da renderla più letale e versatile che mai.

 

Salem era vestita similmente, le spalle coperte da pesanti teste di Beowulf e il pettorale a forma di viso demoniaco. Gli arti, ricoperti di lisce protezioni, sembravano pronti a scattare come armi letali. Con un pesante mantello a testa, sembravano davvero le paladine delle forze infernali.

 

“ Sei splendida. E sei migliorata tantissimo negli ultimi mesi.”, si complimentò la guerriera, carezzandole il viso e ammirando insieme il loro sterminato esercito mentre rivoli di Aura arancione e nera ricoprirono brevemente entrambe.

 

“ Grazie, mia signora.”, arrossì un po' la mora, avvertendo tutto il potere di Salem su di lei. Per una volta ne era sicura, la sua signora non si stava trattenendo, aveva tutta l'intenzione si sfogare contro Atlas la piena potenza concessale da Goetia.

 

“ Presa la Reliquia della crezione, la guerra potrà considerarsi praticamente vinta, non avranno modo di fermarci.”, affermò dunque la sovrana dei Grimm, allontanandosi e giocando con una ciocca di capelli.

 

“ Ne è sicura? Insomma, so che ci vorrà del tempo per evolvere la Reliquia in un vero Graal, ma...”.


“ L'unica speranza che hanno di batterci è chiamare lui.... L'unico vero re che le bestie magiche riconoscono- ribattè Salem, stavolta con un lieve cenno di paura nella sua epsressione- D'altronde anche il nostro signore riconosce che sta usurpando un trono non suo.”.

 

“ In questo abbiamo qualcosa in comune.”, concluse Cinder, allontanandosi a denti stretti. Avvolgendosi nel suo mantello, seguì Salem, pronta a ridurre Atlas e Mantle in cenere.

                                                                    *******
Capitolo spero non troppo deludente, continuo ad arrangiarmi per un pò, ma tra un paio di capitoli ci saranno le elezioni e allora scattera il vero putiferio, restate in ascolto.

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Capitolo 53
*** Regina in arrivo ***


Jeanne si tagliò il palmo della mano, riversando una breve cascata di sangue sul cerchio appena delineato in una radura isolata, prima che la sua Aura richiudesse la ferita.

' Uff, speriamo non si materializzi proprio Gilles. Sarebbe la cosa più imbarazzante della mia esistenza.', pensò la paladina, allargando le mani per evocare due fiammelle bianche con cui incendiò il sigillo con un boato.

<< All'origine, l'argento e il ferro- cominciò con tono aulico, cominciando a far circolare il suo Prana- il benefattore è l'arciduca del contratto, il patriarca il venerabile maestro Schweinorg- continuò mentre l'intero disegno diventò un complesso reticolo di fuoco d'un bianco purissimo- Una barriera, che blocca il vento, chiude i cancelli delle quattro direzioni.>>

Le fiamme cominciarono ad agitarsi, abbassandosi e alzandosi a ritmo irregolare, accompagnate da una lieve brezza che carezzo i capelli color grano di lady Arc.

<< Proclamo- disse via via più convinta- che il mio potere ricoprirà il tuo spirito e ne risveglierà il potere più profondo.>> Lentamente, richiamata dall'energia di Jeanne, il fuoco andò a condensarsi in una figura vagamente umanoide, dai tratti abbozzati ma in apparenza femminili. Il vento attorno a loro crebbe di intensità tutto in un colpo.

<< Il mio destino è affidato alla tua spada. Segui la mia volontà e rispetta il mio giudizio. Io incarno il bene, ideale e immutabile, e reprimo il male, assoluto ed eterno!>> Le fiamme ancora a terra si condensarono attorno alla creatura apparsa in precedenza per ricoprirla con un'ampio vestito, e Jeanne, avvolta a sua volta da una potentissima ma candida Aura, infuse ancora più potere nell'incantesimo.

<< Sorgi dal ciclo confinante del Trono, guardiano dell'Equilibrio!>>, concluse Jeanne con un'ultima spinta d'Aura, guardando la sua evocazione esplodere in un'altissima colonna che giunse fino alle nuvole, con una forza d'urto sufficiente a spingerla via di alcuni metri. La guerriera mise mano a La Pulcellè, fissando con ansia il fumo scatenato dall'evocazione, chiedendosi se avesse fallito o se avesse richiamato qualcuno troppo forte o ribelle da controllare. Una voce di donna la riscosse però dai dubbi.

<< Io ti chiedo.... sei tu il Master che mi ha evocata?>>, fu infatti la familiare domanda di rito che le giunse, mentre dal fumo si faceva strada un'elegantissima figura femminile. Indossava un elegante, anche se impratico, abito dalla foggia che andava in voga durante la rivoluzione francese, a indicare l'altro rango della Servant appena evocata. Ella possedeva un cesellato e delicato volto dal colorito appena abbronzato, contorniato da bellissimi capelli color oro i cui riflessi si irradiavano per la radura , e un esile ma formoso corpo le cui curve erano più che visibili sotto il vestito. Non sembrava particolarmente forte, ma Jeanne giudicò positivamente la confidenza con cui la nuova alleata si muoveva.

<< Sì, sono io. Chi ho avuto il piacere di...... regina Antonietta, siete proprio voi?>>, domandò incredula, riconoscendo quindi chi si trovava davanti, atto che venne ricambiato con non poca sorpresa dallo Spirito eroico.

<< Voi invece, siete.... Giovanna D'Arco?!- esclamò lei, dirigendosi a passo veloce verso la propria Master, prendendole il volto- non mi aspettavo che ci saremmo trovate di nuovo a combattere insieme, specie con voi come Master. Come avete fatto a convocarmi?>>, concluse guardandosi attorno, pensando di trovare un altro incantatore che avesse aiutato la Ruler a compiere il rituale.

<< E' una lunga storia, mia cara amica. Per farla breve, io e altri Servant, tra cui mio marito Siegfried, siamo rinati come umani di quest'era, dove la magia per come la conoscevamo non esisteva più fino all'anno scorso. Purtroppo siamo di nuovo in guerra, con una posta in gioco ben più alta dell'ultima volta.>> Hai inviato L'antica regina di Francia sospirò, passandosi un fazzoletto sui fini lineamenti del volto.

<< Non posso dire che ritrovarmi di nuovo a combattere sia qualcosa cui aneli particolarmente, ma non posso rifiutare il mio aiuto proprio a te. Inoltre- disse chiudendo la mano sinistra a pugno- mi sento molto più forte di qualsiasi altra volta sia stata evocata. E non solo perchè sono stata evocata sia come Rider che come Caster.>>.

Jeanne inarcò un sopracciglio al commento. I Servant con la skill 'Doppia classe' erano qualcosa di molto raro, ed era ancora più raro che uno Spirito eroico esistente in versioni multiple venisse evocato con essa. Forse era un effetto collaterale di aver sbloccato l'Aura di Marie?

<< Questo ci tornerà molto utile, mia regina, ma temo che siate ancora lungi dall'essere un'effettiva minaccia per i nostri nemici. Arrivati alla città che proteggo, dovrò forgiarvi una nuova arma e soprattutto insegnarvi a combattere come gli abitanti di questo periodo, ma le mie figlie aiuteranno non poco.>>.

<< Oh, sei diventata una madre?>>, chiese deliziata Marie, nuovamente sorpresa ma molto felice per l'amica. Quest'ultima la prese per una spalla e l'accompagnò nella direzione della città, prendendo intanto le foto sul suo scroll.

<< Già, vantaggi di non essere più vincolata dai voti della chiesa. Questa è la mia figlia maggiore, Sapphron, mentre la bambina con le scaglie si chiama Rossweiss....>>. 
 

*****

 

 

 

Atlas era ormai piena sino all'orlo, gli edifici offerti dalla famiglia Schnee erano stracolmi e sempre più Grimm tentavano la fortuna sfidando le mura. Esattamente quello che Salem e i suoi accoliti, chiusi in una stanza nascosta nelle fogne, volevano. E a detta di almeno uno di loro, era ancora un miglioramento rispetto alla situazione precedente alla battaglia di Beacon.

 

' Incredibile, per una volta Mefistofele ha fatto un favore all'umanità.', pensò Kiritsugu, pensando al come l'homunculus avesse ucciso uno degli umani più disgustosi che avesse mai calcato la terra. Se fosse stato ancora il Magus Killer, colui che ricercava la giustizia a tutti i costi, ci avrebbe pensato lui.

 

Attorno a lui Si stava discutendo la prossima fase del piano, volta a irretire la popolazione di Atlas. Con molta difficoltà, la candidatura di Jaques, cioè Mefisto, era stata accettata dal sistema, ma anche coi loro brogli informatici era possibile non sarebbe stato eletto.

 

Occorrevano quindi altri modi per irretire le masse fino ad attirare tutti i Grimm necessari. Da sopra un tubo Mephistophele, che sembrava aver cominciato ad apprezzare troppo il suo travestimento, giocava con un coltello.  Quando il suo orologio trillò, scese con uno sbuffo e si avvicinò all'altro Assassin.

 

“ Ora ho un comizio. Prima di andarmente però... Kiritsugu, è vero che lavori sotto la minaccia che il capo evochi tua moglie e tua figlia?”, domandò sardonico il servant, rivolgendo al Magus killer un'espressione di pura malizia. Non l'avesse mai fatto....

 

L'altro Assassin in tutta risposta sbattè il collega contro il muro, puntandogli una pistola sotto la mascella e fissandolo coi suoi cupi occhi color del sangue.

 

“ Osa ancora nominarle e giuro che ti rimpicciolisco, ti ricopro di miele e poi ti butto in un formicaio.”, minacciò freddo il Counter Guardian, faticando appena dal premere il grilletto.

 

“ Calma, calma... mi dispiace.”, disse l'homunculus, spingendo con calma l'arma. Kiritsugu lo lasciò andare e si allontanò, non prima di avergli sputato contro.

 

“ Cominciano già a combattere tra loro. Credo sia la prima volta.”, commentò cupo Hazel, alquanto seccato dal confronto, sebbene silenziosamente approvasse la reazione di Emya. Dal canto suo Watts continuò a lavorare col suo scroll.

 

“ E' quello che succede quando costringi persone con valori e scopi totalmente diversi a lavorare tra loro.”, scherzò lo scienziato. Hazel lo guardò con la coda nell'occhio, curioso.

 

“ Watts, onestamente, perchè ti sei unito a Salem? Tu avevi tutto. Rispetto, soldi, amici.”, non potè fare a meno di chiedere.

 

“ Ma mi sentivo sottovalutato. Volevo di più. Desideravo far riconoscere a Remnant tutto il mio genio. E tu? Ti senti soddisfatto col far pagare Ozpin, Odino, o comunque voglia farsi chiamare?”, chiese di rimando lo scienziato con un sorriso a metà tra il mesto e il tronfio.

 

Hazel chiuse gli occhi, mostrando per un breve istante la sua potente Aura giallo pallido.

 

“ No.”, ammise infine, suscitanto per una volta nel collega qualcosa di simile alla pietà.

 

“ Qualunque cosa tu cerchi, ti auguro di trovarla.”, disse piatto il programmatore, tornando al suo lavoro.

 

Kiritsugu li fissò per un istante e dopo aver dato un ultimo calcio a Mephistofele tornò nel suo angolo.

 

' Irisviel, se mi guardi da qualche parte, per favore.... dammi un segno.'.

 

 

*****

Poco dopo il bellissimo tramonto che era solito graziare Solitas, una gran folla si diresse verso il magazzino che le Allegre Cacciatrici usavano come base per distribuire quando preso nelle loro spedizioni. Tra i visitatori c'erano apprendisti Cacciatori, soldati, poliziotti, fauni e molti altri, tutti accomunati dal desiderio di vedere il giorno dopo un regno migliore.

 

 

“ Sono dispiaciuta di ammettere che conosco solo alcuni tra voi, e non tutti quanto dovrei. Eppure posso assicurarvi che, sotto la bandiera di Iskandar o come indipendente, assieme alle mie compagne ho fatto il possibile per questa città quasi dimenticata.”, fu l'introduzione di Robyn Hill, in piedi su un piccolo palco mentre le sue compagnela guardavano come illuminate.

 

“ Nessuno può negare quanto ci hai aiutato, Robyn!”, esclamò qualcuno dalla folla, cominciando una serie di inni.

 

“ Che farai una volta sul consiglio?”, chiese una donna. Robyn alzò una mano per calmare la folla e cominciare a spiegare.

 

“ La mia principale speranza è fare nuovamente di Mantle la capitale di Solitas e riportare Atlas sul terreno, chiudendo una volta per tutte le differenze che esistono nelle nostre classi sociali. Per questo dovremmo però anche ricostruire i villaggi nell'entroterra e assicurarci che le comunicazioni globali siano al sicuro. Quindi temo che per un po' dovremmo tutti tirare la cinghia- dovette ammettere, causando stavolta alcuni versi di disappunto- so che una simile prospettiva non piace a nessuno, men che meno a noi. Ma come gli ultimi anni hanno dimostrato, il mondo non ti dà niente per niente.Quindi vi prego di sostenere me, Iskandar e tutta la comunità dei Cacciatori in quest'ultimo arduo tratto.".

Ci furono vari bisbigli tra la folla. Blake, seduta su una cassa in un angolo, ricordò per un attimo la sua vecchia esperienza al magazzino dove aveva incontrato Gilgamesh, ma stavolta si sentì ben più rilassata, e infatti poco dopo molti alzarono i pugni con fierezza.

 

“ Resisteremo, come abbiamo sempre fatto!”, incitò uno dei soldati di Iskandar.

 

 

“ Oh, davvero?”, chiese sardonica una voce alquanto, che i presenti riconobbero con non poca irritazione.

 

Jacques entrò arrogante nella sala, fissando tutti coi suoi maliziosi occhi color ghiaccio. Camminò in maniera incredibilmente lenta, eppure per qualche motivo le persone si divisero per lasciarlo passare.

 

“ Jacques Gele, sai bene di non essere il benvenuto.”, disse velenosa una delle Cacciatrici. I poliziotti e soldati presenti si trattennero appena dal prendere la pistola per bucherellarlo qui sul momento. Cosa che fu imitata anche da Weiss e da una manciata di Assassini nascosti per tutto l'edificio.

 

“ Ciònonostante devo dire la mia ai miei elettori. Sapete quanto i membri del consiglio, inclusa la presente Robyn Hill, vi stanno nascondendo? La verità dietro gli attacchi a Beacon e Mistral!”, domandò il nuovo arrivato, con un tono incredibilmente piatto. Robyn comunque non prese la provocazione e strinse le braccia con una flemma che avrebbe fatto invidia a Winter.

 

 

“ E' vero, io e Iskandar stiamo nascondendo alcune cose- cominciò la donna-  egli stesso mi rivelò quando raggiunsi il grado di luogotenente quanto si nasconde dietro i Grimm e molto altro. Ma anche voi che siete qui avete avuto gocce di quella verità e ne avete tratto i benefici, in primis i nuclei magici e l'antidoto per i Grimm. I segreti di cui il mio avversario parla non resteranno tali a lungo, forse domani sera stessa avrò il permesso di rivelarli.".

Un silenzio assoluto calò nella sala, nessuno si mosse. Infine Jacques se ne andò com'era arrivato, generando un'altra serie di borbotti e insulti sottovoce.

" Sperava davvero di gettare sospetto su Robyn per beccarsi qualche voto in più?", chiese Ruby con uno sbuffò di puro disprezzo. Se era una mossa per screditare Robyn, si era mostrata alquanto inutile.

" No, è qualcos'altro.", disse però Weiss, e dietro di lei Souchiro ed Emil annuirono. Nel frattempo l'oggetto delle loro congetture camminava nelle strade innevate.

 

“ Fatto?”, chiese la voce di Watts all'auricolare.

 

“ Fatto. Non capiranno neanche cosa li ha colpiti.”, sghignazzò il Servant, prima di assumere il suo vero aspetto e saltare via nelle strade di Mantle.

                                                                                                            *******

Ultimo capitolo credo della settimana, dopodichè pausa per occuparmi di alcune cose di scuola, ma spero di aggiornare un altro paio di volte prima di Marzo, spero abbiate apprezzato, dal prossimo capitolo è di nuovo guerra. Ah, quasi dimenticavo, questa versione di Maria Antonietta( così come quella che sarebbe dovuta apparire in Sangue di Re, sull'account evil65) ha l'aspetto e la personalità con cui appare nel manga storico Gideon the 3rd, che sto recuperando dopo infruttuose ricerche di scan online.

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Capitolo 54
*** Atlas- prima parte ***


Tra missioni e inquietudini, era giunta la sera delle elezioni. Tutta la popolazione abile al voto di Atlas era corsa ai cartelli elettorali, dando il voto a Robyn, che assieme alla sua squadra aveva organizzato un piccolo stand di cibo da strada per festeggiare. Tutt'intorno si beveva già, anche le ragazze del team RWBY ballavano e scherzavano coi soldati e gli studenti di Atlas.

 

Qrow e Summer ne avevano approfittato per una piccola cenetta in una tavola calda. Non stavano mangiando niente di particolarmente elaborato, prendendo solo quello che veniva in mente per rifocillarsi dalle ultime fatiche.

 

Sembrava che non fossero passati quasi sedici anni, che fossero invecchiati insieme come avrebbero dovuto.

 

“ Quanto vorrei che Tai e Raven fossero qui.”, commentò Summer, cui mancavano le loro incasinate uscite a quattro. La bella Cacciatrice prese una fragola intinsa di panna, masticandola con gusto, venendo imitata dal marito. Quest'ultimo era ancora un po' infreddolito, dopo giorni passati a cercare il misterioso invasore della tundra.

 

“ Anch'io, ma Raven.... ha fatto la sua scelta. Decidesse di cambiarla, meglio per lei.”, mormorò cupo Qrow, prima di prendere la mano della moglie.

 

“ Dopo che io gliel'avrò fatta pagare cara, ovviamente.”, rise questa. Non aveva certo intenzione di uccidere la cognata, ma così come aveva fatto più volte ai tempi di Beacon, le avrebbe fatto rimpiangere amaramente ogni singolo errore per la semplice ragione che aveva agito senza alcun riguardo nei confronti di Ruby e Yang.

 

Nel frattempo un televisore segnava i risultati delle elezioni e le foto dei candidati.

 

“ E come ci aspettavamo, Robyn ha vinto alla grande.”, disse allegro il più recente dei Vecchi della montagna, prendendo il suo bicchiere di birra( concessogli in via del tutto eccezionale da King Hassan) e facendo un piccolo cin cin con la compagna.

 

“ Diciamo a Ruby di raggiungerci per festeggiare?”, propose la donna, ansiosa di passare un po' più di tempo con la figlia. Averla rivista la colpì più di quanto aveva dato a credere.

 

“ Sì, ovviamente offro...- cominciò il moro, prima di sentire un trillo nell'orecchio-…. uff, una chiamata. Un secondo solo. Che succede?”.

 

“ Lord Hassan, come sospettavamo qualcuno ha tentato di infiltrarsi nella rete per manomettere i voti a favore del candidato Gele.”, disse la voce di una delle migliori hacker degli Assassini.

 

“ L'avete fermato?”, chiese Qrow, null'affatto sorpreso dalla rivelazione.

 

“ Sì, mister Polendina ci ha pensato in un secondo non appena se n'è accorto, l'ha anche tracciato alla fonte. Se posso permettermi c'è qualcosa di strano, anche qualcuno con le abilità appena sufficienti per craccare un sito porno avrebbe fatto di meglio per non farsi scoprire.”.

 

“ La mia stessa opinione. Prendete Jaques e portatelo all'accademia, forse avrà almeno un indizio utile.”, ordinò secco il mietitore, prima di tornare a concentrarsi sui bellissimi occhi della sua compagna. Che però aveva cominciato improvvisamente a tremare, sul viso un'espressione di terrore puro.

 

 

“ Qrow... sta, sta arrivando....”, si limitò a dire, prima di correre fuori dal locale, alzando lo sguardo in alto mentre in lontananza udì rieccheggiare le urla dei Grimm e le nuvole si facevano rosse. Al di là di esse, un cupo sguardo sembrò incrociare a chilometri di distanza quello della Cacciatrice.

 

*****

 

Ruby decapitò il Goliath con un rapido movimento della sua spada, cadendo sulla carcassa e ansimando mentre attorno a lei soldati e compagni Cacciatori  finivano le ultime belve di quella che sapevano essere la prima ondata. Non appena le creature erano state avvistate,  tutti i difensori della città erano usciti intorno alle mura per contrastarle, cosa che avevano fatto con relativa facilità grazie anche agli ulteriori sistemi aggiunti nell'ultimo decennio. 

Nulla di che, se paragonato a quanto apparve a Beacon e Mistral nei primi minuti di lotta, ma ognuno dei presenti poteva intuire che Salem indendesse stancarli lentamente, svelando il grosso delle forze d'invasione solo a notte inoltrata.

 

Souchirou diede un ultimo calcio al teschio di un Nevermore, mentre i pochi Grimm rimasti vivi seppur ko, si contorcevano in preda all'azione del vaccino di cui lame e pallottole erano state infuse. Il fauno serpente Ebbe a malapena il tempo di riprendere fiato, che il suo auricolare squillò.

 

“ Che succede, signore?- chiese prima di mordersi il labbro coi denti affilati e imprecare-  Cazzo, la Reliquia è stata compromessa. Dobbiamo tornare in città.”, annunciò a gran voce, scatenando non poche proteste.

 

“ E lasciare i Grimm ad assediare le mura?”, protestò Blake, sapendo che i soldati e le torrette non sarebbero stati abbastanza alla lunga.

 

“ Non è solo questo, abbiamo avvistato un gigantesco Grimm, una balena volante che fa sembrare la viverna di Beacon un cucciolo. Abbiamo ragione di sospettare che Salem stessa guidi l'assalto.”.

Ruby si sentì a gelare al pensiero, il ricordo del suo incontro onirico ancora troppo vivido. Aveva detto alla strega che l'avrebbe sconfitta, che l'avrebbe tirata fuori dal destino di cui era stata vittima. Ma incontrarla così presto? Sarebbe probabilmente morta prima di adempiere al suo giuramento.

 

Prima che i ragazzi potessero prendere una decisione, una vasta luce nera si espanse in lontananza. Avvertiti da un'orribile sensazione alla nuca, i due gruppi di Cacciatori si girarono, vedendo dirigersi verso di loro un possente guerriero in armatura.

 

Decisamente un Grimm ibrido, aveva un fisico da vero atleta e un viso fiero contornato da disordinati capelli bianchi con ciocche azzurre. A difenderlo un'armatura d'ossa con piastre dorate.

 

A ogni suo passo la terra sembrò tremare, e la sua orribile energia cercò di insinuarsi negli animi degli otto Cacciatori e dei soldati al loro fianco. Alcuni svennero, incapaci di resistere a quella pressione.

" Siete voi i difensori di queste terre?", domandò il Grimm con voce roboante, affondando con gli stivali nella neve, l'aria praticamente inquinata oltre ogni soluzione dalla sua Aura corrotta.

“ Ragazzi, andate, qui ci penso io.”, disse Ruby, afferrando il manico di Crescent Rose e avanzando nonostante l'orribile paura che stava prendendo possesso di lei.

 

“ Penso ci troviamo di fronte il distruttore di villaggi. Non puoi combatterlo da sola.”, ribattè Yang, liberando Gear Celica per usarla al massimo, i suoi compagni dietro che ebbero reazioni simili. I soldati intanto stavano formando un perimetro per controllare la situazione.

 

“ Voi servite a proteggere i civili, io posso finire questa battaglia in fretta.”, insistette la leader, augurandosi di non peccare d'arroganza com'era successo con Cinder. No, doveva finalmente imparare a utilizzare i suoi poteri al massimo e soprattutto a propria discrezione. E il bastardo che aveva rovinato la vita di quasi un milione di persone era il bersaglio perfetto.

 

“ Inchinatevi davanti alla potenza di Roma.”, disse empio il servant con un'ulteriore ondata d'Aura, che sbattè contro le mura come un pugno d'inaudita violenza. Gli amici della ragazza  furono sul punto di protestare debolmente, ma vedendo il suo sguardo determinato decisero di ascoltarla. A parte Emil, che si piazzò al suo fianco.

" Non osare dirmi di andarmene", disse fermo il fauno lupo, tirando fuori i tonfa e infondendoli di Polvere tonante, guadagnandosi un sorrisetto dall'amica, che svanì appena si concentrò di nuovo sul loro rivale.

 

“ Hai idea di chi sia?”, chiese la mietitrice, mettendo mano anche alla spada. Emil prese in risposta un enorme respiro, espandendo enormemente la sua Aura viola nella forma di un enorme lupo.

 

Il suo Mad Enchantement si era pienamente risvegliato dopo aver ottenuto il proprio nucleo magico. Aveva trascorso tutto l'anno per imparare a rilasciarlo e sopprimerlo a piacimento, ma aveva giurato ad Hassan e Qrow di utilizzarlo solo per situazioni estreme come questa.

 

Il Berserker a sua volta guardò con un malato fascino e piantò i piedi al terreno per prepararsi allo scontro, mettendo inoltre mano a un'orribile mannaia di ossa, in cui erano incastonati cristalli di Polvere che scintillarono sinistri.

 

“ Il peggiore di tutti i signori di Roma. L'imperatore Caligola.”.

 

                                                                             *******

A bordo del suo carro trascinato da tori, Iskandar schizzava nel cielo notturno, disintegrando un Grimm dopo l'altro e urlando ordini a squarciagola. Il Conquistatore era uno spettacolo di lampi azzurri e fendenti scarlatti, i piloti che combattevano i Grimm volanti assieme a lui pensarono, tra uno sparo e l'altro, di essere entrati in una leggenda. Cosa per certi versi vera.

Ma quando quella mostruosa balena nera fu in vista, anche il Re dei Conquistatori capì di aver incrociato i propri limiti. L'essere aprì le fauci, sputando un getto composto completamente da mostri contro di lui. Riuscì a difendersi per tempo materializzando il suo avatar draconico, ma il suo carro finì comunque in pezzi e fu solo per fortuna che atterrò davanti all'Accademia.

" Generale, sta bene?!", esclamò Winter, correndogli incontro con le spade insanguinate. L'uomo in risposta si alzò scrocchiando il collo e guardando la battaglia evolvere attorno a lui, con gli Ace Ops che guidavano ciascuno isolati gruppi di soldati per liberare la zona e la città.

' Mi spaventa davvero pensare quanto Salem sia capace di far escalare una battaglia con questa rapidità.', non potè che pensare, mentre con le sue abilità extra sensoriali percepiva anche il duello a tre cominciato fuori dalle mura e gli scontri all'interno di Mantle con quei Grimm che le avevano superate.

 

“  Sto bene, ma vista la situazione, temo ci sia un'unica possibilità, procedere col piano di James- disse avvolgendosi col mantello, prima di sparare a un Beowolf che si era avvicinato troppo- contattate Ozpin, deve venire per parlare con Ambrosius!".


                                                                                         *****
Buonasera a tutti, spero che stiate bene e che il capitolo sia di vostro gradimento. Ho qualche problemino a continuare questa fic ultimamente, ma prima dell'estate vorrei cercare di concluderla. All'inizio Iskandar e co. sarebbero dovuti entrare direttamente nella stanza e sarebbe cominciato un'altro scontro, ma ho preferito riservare il tutto per il prossimo. Ogni consiglio è bene accetto.

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Capitolo 55
*** La trappola ***


Il duello tra Ruby, Emil e Caligola continuò senza esclusione di colpi. L'imperatore pazzo era terribilmente rapido e forte, ma non assorbiva i colpi come aveva fatto Dario a suo tempo. Ruby riuscì a ferirlo più volte con un bilanciato mix di pallottole e fendente, dando il tempo ad Emil di chiuderlo in un campo gravitazionale, ma non restava un avversario da sottovalutare.

 

Il fauno lupo si prese una terribile testata, sufficiente a rompergli il setto nasale, cui seguì un potente uppercut, infuso con abbastanza Aura oscura da scagliare via l'Assassino. Ruby seguì sparandogli alla fronte, girandogli attorno creando un vortice di petali sempre più numerosi, finchè non si lanciò all'attacco con la sua spada avvolta da un velo di fiamme.

 

“ Piccole formiche, pensate di poter combattere un dio?!”, esclamò l'imperatore in preda a un delirio l'onnipotenza, fissando i suoi avversari come null'altro che temporanei fastidi.

 

“ Tu non sei un dio, sei solo un tiranno.”, affermò Ruby, sputando sangue a terra. Caligola le ringhiò contro e fu sul punto di darle un calcio dritto in volto, quando un potente raggio di energia violacea lo scagliò via di alcuni metri. Ad aver lanciato l'attacco era stata una possente creatura che si teneva su due zampe, con un muso da orca e una lunga coda pinnata.

 

 

“ Bravo, Nanuk!”, esclamò Emil, lieto di vedere il suo famiglio nel momento del bisogno. L'orca quadrupede lanciò un forte ruggito contro l'avversario, sputandogli stavolta una sfera d'acqua compressa. Questa però venne bloccata da un semplice punto.

 

“ Siete così patetici. Dovete schiavizzare i vostri stessi nemici solo per una chance di sopravvivere.”, li insultò Caligola, lanciando un potente fendente di energia nera che il Grimm schivò all'ultimo, prima di cominciare a correre per riunirsi al suo proprietario.

 

“ Disse l'imperatore che venne ammazzato dai suoi stessi pretoriani.”, sghignazzò Emil, alzando appena in tempo i Vulcan Tyrant per bloccare un devastante calcio, con un impatto tale che il terreno fino alle mura si riempì di crepe. Solo l'intervento dei soldati e incantatori davanti alle mura impedì loro di crollare, rafforzando la terra con della Polvere.

 

Il fauno affondò nel terreno, stringendo i denti fin quasi a romperli, e Caligola preparò un pugno avvolto da un malefico alone rosso nero, che gli avrebbe probabilmente staccato il cranio, se Ruby non l'avesse scagliato via con un vortice di rose.

 

Era comunque chiaro che servisse molto più potere per vincere quello scontro. Avrebbe dovuto attivare i suoi poteri.

 

“ Emil, puoi darmi qualche minuto?”, domandò al ragazzo, che annuì.

 

“ Non so cosa vuoi fare, ragazzina, ma non funzionerà. L'impero vivrà di nuovo!”, esclamò il folle Grimm, incanalando quanta più energia possibile nella sua mannaia. Emil si fiondò però rapidissimo davanti a lui, sferrando un potente colpo di palmo, rafforzato dalla sua semblance gravitazionale, per deviare l'attacco. Nonostante questo, ben due delle enormi nuvole sopra la zona vennero spazzate via.

 

“ Miei antenati, datemi la forza.”, cominciò a pregare la ragazza, mescolando la sua Aura con una fievole energia argentata.

 

Emil continuò a picchiare duramente il suo avversario, che rispondeva con aggressività sempre maggiore. L'intero continente sembrava tremare mentre l'Aura del fauno cresceva, assumendo un'espressione famelica come a voler ingoiare intero Caligola.

 

Si sentiva come quando non era che un bambino, costretto continuamente a mangiare animali dotati di Aura e combattere contro i partecipanti del Nordic blood tournament. Quando ne era uscito, King Hassan aveva sigillato parte del suo potere, in modo da lasciare spazio alla tecnica. Ma ora aveva rilasciato tutto quanto era stato sepolto, ulteriormente amplificato, per la semplice ragione di difendere il suo continente.

 

Questi, seppur schiacciato dalla forza gravitazionale in continuo aumento, continuava a muoversi con incredibile agilità, approfittando dell'ostacolo per sferrare colpi devastanti.

 

Le loro energie si scontrarono per diversi minuti, infilandosi fin nelle ossa. L'energia di Caligola assunse la forma di un informe ammasso di Grimm, che afferrò il lupo viola emanato da Emil, venendo imitato dai due combattenti, che strinsero le rispettive mani e si diedero ripetute testate.

 

Dopo quello che sembrava il centesimo colpo, il giovane assassino crollò però a terra, il viso una maschera di sangue la testa un vuoto di puro dolore. Nanuk si gettò su Caligola, con l'intento di tagliarlo in due con un morso, ma il Berserk fu più rapidò e con molta più grazie di quanto sembrasse capace, lo scagliò via con un calcio volante, per poi prendere l'avversario per la faccia.

 

“ Hai combattuto bene, piccolo barbaro- disse il Grimm umanoide, facendo scendere le dita fino al collo dell'assassino- i tuoi antenati si congratuleranno con te quando li incontrerai.”.

 

 

Emil sentì la propria trachea piegarsi sotto quelle dita crudeli, l'aria cominciare a mancargli. Espanse la poca Aura che gli era rimasta nelle mani, chiudendole con l'intento di bucare direttamente il petto di Caligola e portarlo con lui all'inferno.

 

Non ce n'è fu il bisogno comunque. Dietro di lui il fauno lupo sentì un caldo tepore, cui seguì un'intensa luce argentata alla cui semplice esposizione Caligola cominciò a bruciare.

 

Il folle imperatore lasciò andare il ragazzo e cominciò a battere le mani qua e là per spegnere le fiamme bianche. Dietro di lui un ferito Nanuk ululò felice.

 

“ Lunga vita alla regina.”, sghignazzò Emil, mentre Ruby si avvicinava avvolta da un'alone sempre più forte di potere argenteo. Caligola provò a saltarla adddosso per finirla, ma un singolo raggio gli polverizzò le braccia, con un conseguente urlo di dolore.

 

Ruby avanzava nella tundra, come una figura spettrale delle antiche leggende, i suoi occhi globi di pura energia argentea. Ogni tre passi una vasta ondata di incredibile potere si generava da lei per distendersi in tutta la zona circostante, aumentando ulteriormente le fiamme sul corpo di Caligola e pietrificando alcuni Grimm poco distanti.

 

“ No.... no!”, esclamò il tiranno, vedendo il suo braccio carbonizzato cadere, per poi ritrovarsi di fronte Ruby, vedendola solo come un immenso fulcro di Aura rossa e argento, che superava infinitamente la sua.

 

Per la prima volta nella sua vita, era davvero spaventato.

 

L'ultima ondata di energia avvolse completamente Caligola, riducendolo in una nuvola di polvere. Ruby cadde in ginocchio sfinita, completamente sudata nonostante il gelo.

 

In una manciata di minuti, i soldati che avevano assistitio al terribile duello avevano chiamato un ambulanza e caricato su delle barelle i due Cacciatori, che si guardavano divertiti con Nanuk che scodinzolava felice.

 

“ I miei complimenti, Ruby. Ormai sei la vera predatrice alpha dei Regni.”, si complimentò il fauno lupo, tossendo un po' di sangue. La mietitrice gli diede una pacca sulla spalla.

 

 

 

“ Non ce l'avrei mai fatta senza di te e Nanuk. Non vedo l'ora di fargli conoscere Zwei.”, disse contenta, seppur sfinita e mentre la stavano mettendo sull'ambulanza guardò in lontananza, avvistanto una grossa masca oscura.

 

Sopra di essa avvertì il male puro. Un oceano di tenebra infinita che non aspettava altro che distruggere Atlas.

 

“ Fosse così semplice. C'è ancora Salem.”, disse prima di svenire.

 

******

 

Iskandar si era ritirato assieme a James e all'appena eletta Robyn Hill nella stanza dove tenevano la Reliquia, in attesa di Ozpin per aprirla e possibilmente mettere l'intera popolazione al sicuro.

 

 

“ L'intera flotta deve concentrarsi su Mantle, gli incantatori dovranno preparare i rituali di teletrasporto. E ogni team abile, di studenti o professionisti, deve evocare un servant!”.

 

“ Avete già attivato i reattori di emergenza?”, chiese Robyn, avanzando affannata, col volto roso dall'ansia.

 

“ Sì, possiamo solo sperare che la Reliquia possa fare quanto pianifichiamo.”, le rispose una frettolosa Medea. Giunti alla porta per la Reliquia della creazione, si aprì un portale verde da cui uscì un malconciato Oz assieme a Glynda.

 

“ Oz, non hai una bella cera.”, non potè che dire Iskandar nel guardare lo stato del preside. La sua pelle era ormai infatti screpolata, barba e capelli erano piuttosto incolti e non fosse stato sorretto dalla vicepreside, avrebbe probabilmente tremato di continuo. Dietro di loro James guardò con apprensione la scena, prima di ricevere una comunicazione via auricolare da Qrow, che lo fece impallidire.

 

“ Il processo è quasi concluso, presto sarò più in forma che mai. Ora pensiamo alla porta.”, disse il preside, allugando una mano verso la porta, prima che uno sparo risuonasse per la stanza.

 

All'improvviso dal petto di Robyn sgorgò un largo fiotto di sangue. Prima che potesse portare una mano alla ferita, molte altre si aprirono su tutto il corpo.

 

Da dietro il gruppo, si fecero strada Glynda e James, che teneva mano a entrambe le sue pistole fumanti. L'espressione dell'uomo era fissata sul corpo di Robyn, negli occhi nient'altro che puro odio

 

“ James, cos'hai fatto?”, chiese Iskandar orripilato da quell'atto a sangue freddo. In risposta l'uomo rinfoderò una delle sue pistole e indicò il corpo di Robyn.

 

 

“ Qrow e Summer hanno rivelato il suo imbroglio e mi hanno avvertito. Salem non vuole mettere Jaques sul consiglio.... vuole controllare entrambe le parti.”, disse con puro disprezzo, mentre del fumo nero e rosso si dipanava dalla vittima.

 

 

La leader delle Allegre Cacciatrici si trasformò, avvolta in un reticolo d'energia viola e nera. I suoi vestiti si trasformarono in quelli di un clown, i capelli biondo cenere diventero viola e si allungarono. Con un piccolo balzo fu di nuovo in piedi e materializzò una coppia di grosse forbici, guardando divertito il resto dei presenti.

 

“ Mefistofele, dovevo aspettarmelo.”, ringhiò Iskandar, che già ai tempi di Caldea aveva avuto poca considerazione per l'Homunculus. Vederlo al fianco di Goetia, come volontario, non era affatto una sorpresa.

" La vera Robyn è ancora viva", domandò empia Medea, tirando fuori la sua fidata daga.

" Non per molto- rise l'appena rivelato Grimm servant- vogliamo solo vedere se possiamo cavare qualcosa da lei.".

“ Kiritsugu, sei lì sopra anche tu, vero?”, domandò Ozpin, avvertendo vicina la presenza del Counter Guardian, che non reputava più necessario nascondersi. Questi scese, già armato col suo macabro fucile e una sciabola, il viso malinconico come al solito.

 

“ Dovevamo avere assolutamente accesso a questa sala. E lady Salem ha creduto che il metodo migliore fosse distogliere la vostra attenzione col finto Jaques.”.

 

“ Beh, siete un Assassin e un Caster contro tutti noi. Mi sembra abbiamo il vantaggio della potenza di fuoco.”, disse Glynda confidente, puntando la bacchetta contro i due intrusi.

 

“ Ed ecco che intervengo io.”, disse la voce di Watts, proveniente dagli altoparlanti. Dietro James e Glynda si aprì un portale dove vennero risucchiati, lasciando Iskandar solo contro i due Servant. Subito dopo si aprì un altro portale da cui uscirono un grosso Grimm simile a una tigre dai denti a sciabola, che ruggì fiero, e uno più simile a un colossale minotauro, armato con clava e spada..

 

“ Prima di domani, non ci sarà più un leader per i vostri nemici.”, disse sadico il Caster, leccando la lama delle sue forbici.


                                                                                         *****

Salve a tutti, spero stiate bene e che il capitolo sia stato di vostro gusto. Spero di finire la saga entro altri cinque capitoli al massimo e poi via di battaglia finale.

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Capitolo 56
*** Rivalsa ***


“ Uff, dove mi hanno mandato?!”, esclamò Ozpin, sentendo subito il fiato mancargli dopo il teletrasporto. Si trovava in una zona di Atlas abbastanza isolata, in lontananza vide stormi di Grimm volanti incrociare la flotta Atlesiana, ma l'accademia era ancora in vista.

 

Preoccupato per i suoi compagni e la Reliquia, cominciò a incamminarsi.

 

Cadde in ginocchio, perdendo quasi la presa sul bastone. Si rialzò a fatica, quando sentì una terribile presenza dietro di lui. Una gelida rabbia, grande quanto un pianeta, che si avvicinava lentamente a lui.

 

Voltandosi di scatto, si ritrovò di fronte Hazel, che avanzava empio, con furiose scintille a decorargli occhi e dita.

 

“ Patetico.”, disse il picchiatore con un ruolo incredibilmente piatto, prendendo dalle tasche dei cristalli di Polvere. La sua Aura si espanse fino a raggiungere il cielo, confondendosi nello stormo di Grimm, mescolandosi con innumerevoli colori diversi.

 

“ Hazel. Dove aspettarmelo saresti venuto qui.”, disse triste Ozpin, alzando il suo bastone e trasformandolo in Gugnir. Le rune della lancia argentea brillarono, creando un debole ma stabile campo di energia che schermò Ozpin dalla forza di Hazel.

 

“ Sì, sono venuto qui per fartela pagare- disse il moro, innaturalmente calmo- per il modo in cui hai usato l'umanità. Ho venduto il mio onore, la mia integrita e qualsiasi altra cosa, solo per questo momento...”.

 

“ Non c'è bisogno di questo. Non so cosa ti aspetti di trovare, mio vecchio amico, ma dubito sia l'infinito inferno di sangue e dolore che Goetia intende a creare.”, cercò di ragionare il re degli Aesir. Milioni di nomi, conosciuti durante i lunghi secoli su Remnant, infestavano i suoi pensieri, navigando in un mare di rimpianti.

 

Quello di Gretchen, la sorella minore di Hazel, era tra i più recenti assieme a quello di Summer, ma non per questo meno doloroso. Una semplice aspirante Cacciatrice, neanche una giocatrice nella lunga partita tra lui e Goetia. E l'aveva mandata al massacro.

 

Chiaramente le parole appena pronunciate non erano quelle adatte a calmare la furia di Hazel, che raccolse tutta l'Aura emanata prima di lanciarsi all'attacco.

 

“ OZPIN!”, esclamò il potentissimo lottatore, continuando a sferrare pugni avvolti di energia elementale contro l'indebolito Aesir, che era certo sarebbe morto al primo colpo non fosse saltato in tempo usando Gugnir come asta, avvertendo i suoi muscoli strapparsi in preda a un dolore lancinante.

 

“ Hazel, credi davvero che Gretchen accetterebbe questo?”, cercò di ragionare Ozpin, creando barriere su barriere in cerca di un buco nella difesa avversaria. In risposta, Hazel gridò come indemoniato.

 

 

Questi si mosse con molta più agilità di quanta la sua stazza suggerisse. In una manciata di secondi chiuse l'avversario in una continua stretta di mosse, ognuna incredibilmente brutale ma altrettanto precisa.

 

Gugnir si mosse come avesse vita propria, parando ora un pugno ora un calcio, diminuendo anche se di poco l'impatto che Ozpin sentì ogni volta propagarsi dalle ossa fino al suo nucleo magico. Dopo una lunga ripetizione di quel gioco, riuscì ad allontanarsi abbastanza e con un gesto evocare una serie di rune attorno ad Hazel.

 

L'uomo si ritrovò bloccato da potenti catene, il suo Prana assorbito in parte da Ozpin per ricaricarsi e per concludere venne avvolto in una colonna di luce verde e bianca sufficientemente forte da raggiungere il cielo, portando con sé non pochi Grimm.

 

Ozpin fu tentato di esalare un sospiro di sollievo, ma si ritrovò in breve un pugno dritto nelle costole. L'aria lasciò i suoi polmoni assieme a un fiotto di sangue prima che bucasse tre edifici, venendo scaraventato via.

 

Quando si rialzò, oltre a sentire dolore indicibile in praticamente ogni parte del corpo, si trovò davanti Hazel, a sua volta coperto di sangue e bruciature. Era privo di pietà, enorme, quasi una forza primordiale.

 

Non molto diverso dai Giganti di ghiaccio e di fuoco. Odino era certo che, ovunque fossero, i suoi vecchi nemici stessero ridendo di lui.

 

“ Speravo di ucciderti nel pieno della forma, di farti ingoiare la tua stessa ipocrisia, ma sono veramente deluso- disse l'uomo sprezzante, avvicinandosi e prendendo un altro cristallo, non a caso a base di Polvere congelante- speravo di ucciderti al tuo meglio, di denunciare al mondo i tuoi crimini.... ma non vedo più il punto.”.

 

 

“ Allora uccidimi, non opporrò più resistenza- tentò di convincerlo Ozpin, usando Gugnir per rimettersi in piedi. Almeno sarebbe morto a testa alta, se quello era il suo destino- ma dopo rinnega Salem e va ad aiutare i difensori di questo Regno.”.

 

“ Io.... ci penserò, ma credo di essere già andato troppo lontano per loro. Addio, Ozpin.”.

 

Il pugno di Hazel si illuminò con una potente luce violacea, e senza ulteriori remore trapassò il petto dell'anziano preside. Il suo sangue lo inondò mentre guardava quasi apatico, sentendo gli organi di lui cedere sotto la propria Aura

 

Quando anche la luce lasciò gli occhi della vittima, Hazel si rialzò e si allontanò da quell'ingloriosa battaglia, incerto egli stesso su cos'avrebbe fatto. Poi sentì il rumore di un battito cardiaco, seguito dal riemergere dell'Aura nel suo obbiettivo.

 

Raggi di luce verde bucarono la pelle di Ozpin, che gridò dal dolore mentre si rialzava sotto lo sguardo sconvolto di Hazel. Corse di nuovo verso l'oggetto della sua rabbia, provando a menare un altro pugno solo per ritrovarsi la pelle incisa di rune verdi. Gridò in preda all'agonia e cadde in ginocchio.

 

Ansimando pesantemente, guardò davanti a sé l'entità in cui Oz si era trasformato. Una figura umanoide di puro Prana verde smeraldo, potentissima ed eterea, i cui lineamenti andavano vagamente a formare l'elmo e il mantello un tempo appartenuti a Odino. Nella sua mano destra, Gugnir sembrava una brillante stella a forma di lancia.

 

“ Spero.... spero i tuoi bambini ce la facciano.”, concluse il lottatore, sputando sangue per la semplice vicinanza con quel miracolo vivente. Pietoso nei confronti del suo vecchio amico, Oz evocò altre rune a coprirne la pelle. Nel giro di un istante, si ridusse in cenere senza il minimo dolore.

 

“ Riposa nel Valhalla, mio vecchio amico.... te lo sei meritato.”, fu l'unico commento della rinata divinità, che creò un nuovo cerchio di teletrasporto per tornare all'Accademia.

 

 

*****

 

Persino per un combattente esperto come Iskandar, in possesso di molteplici semblance, lo scontro in atto era tutt'altro che facile. Sia Mephistopheles che Kiritsugu erano incredibilmente rapidi e le loro doti magiche avevano raggiunto livelli incredibili, mentre i Grimm che li accompagnavano erano dotati di incredibili abilità fisiche, superando in velocità o mera difesa.

 

Anche il Knight of Owner faticava a tenere il passo al momento. Iskandar si ritrovò a difendersi su più fronti, materializzando armi energetiche che controllava grazie a un'instabile divisione mentale.

 

Il Grimm minotauro sbloccò finalmente quello stallo respirando a pieni polmoni e sputando verso il Conquistatore un potentissimo vortice. L'uomo, impegnato in un salto per difendersi dalle pallottole di Kiritsugu, non notò in tempo l'attacco, e si ritrovò schiacciato contro la porta dietro cui si trovava la reliquia.

 

 

“ Grrrrrr.... credete di poter battere così il Re dei Conquistatori?!”, esclamò il rosso, espandendo la sua Aura fino a dare al suo Knight of Owner un look draconico, avvolto di fuoco e vento. Una visione abbastanza potente da terrorizzare anche i suoi nemici.

 

Ma solo per un istante, dopo una breve sorpresa Mephistopheles infatti sorrise soddisfatto. Evocò con un gesto un'altra orda di Grimm minori, spedendoli tutti contro Iskandar. Questi li tagliò in brandelli senza la minima pietà, in cerca di Mephistopheles e Kiritsugu. Non si accorse, in preda alla fretta di vincere, che invece di dissiparsi i Grimm si stavano riconfigurando in quelle che sembravano le corde, chiudendosi in breve attorno a lui.

 

L'uomo flettè i muscoli al massimo per tentare di liberarsi, ma senza risultato, mentre avvertiva la sua stessa energia venire assorbita da essi per rafforzarla. Continuò a dimenarsi, tentando di liberare un braccio solo per sentire la pelle graffiata da quei legacci improvvisati.

 

Con un'espressione malinconica, Kiritsugu scese davanti a lui e puntò il proprio fucile d'ossa alla fronte del conquistatore.

 

“ Mi dispiace, Iskandar. Fossi stato un po' più forte....”, si lamentò il Counter guardian, la sua unica consolazione che avrebbe dato al guerriero una fine rapida invece dell'umiliazione che Mephistopheles gli avrebbe inflitto.

 

“ Lo so, non devi prenderti la colpa.”, sospirò il rosso condottiero, sapendo che il suo vecchio rivale aveva ben poche colpe. Il dito dell'Assassin si avvicinò al grilletto, mentre il sangue nero della canna si condensava in potenti pallottole.

 

Una saetta nera spinse però indietro Kiritsugu, schiacciandolo al terreno e rivelandosi essere un altro cavaliere coperto da una familiare armatura nera. Diede un fortissimo calcio alla testa bianca del Servant prima di dissolvere l'elmo, rivelando un familiare volto sontorniato da capelli violacei a porcospino.

 

“ Perdonate il mio ritardo, vostra maestà.”, disse Lancillotto, sorridendo al suo amato leader, felicissimo di vederlo.

 

Mephistopheles provò subito ad attaccarlo da dietro, generando un fulmineo scambio di colpi tra spada e forbici, ma si ritrovò quasi subito scagliato all'indietro, e una coppia di slash energetici lo privò di entrambi gli arti.

 

“ Lancillotto, che piacere vederti!”, esclamò felice il Conquistatore, venendo liberato da una rapidissima serie di fendenti.

 

“ Non dirlo neanche, è il mio dovere difendere il mio signore.”, rispose Lancillotto, prima di parare un attacco del minotauro e riformare il Knight of Owner per rispondere rapidamente e con brutalità, tagliandogli in breve le corna, saltellando rapido per evitare i suoi colpi di mazza.

 

La tigre saltò a sua volta verso Iskandar, che stavolta la prese con un pugno dritto nella mascella, prima di farle saltare la testa con un colpo di pistola.

 

 

“ Ma che dolce rimpatriata. UCCIDETELO!”, ordinò Mephistopheles dopo aver rigenerato gli arti. Una nuova orda di Grimm si lanciò contri i due Cacciatori, che mulinarono le spade con una combinazione praticamente perfetta, mescolando fendenti elementali d'ogni tipo per tagliare la corrotta carne di quelle bestie.

 

 

Il Minotauro tentò un'ultimo attacco verso Lancillotto, che tuttavia riformò il Knight of Owner appena un istante prima che la mazza gli calasse sul cranio. Il tempo di formare un glifo di polvere, e metà del busto si separò dalla bestia.

 

 

I due Servant presenti avevano assistito a quell'incredibile cordinazione e abilità rispettivamente con speranza e con rabbia. Rabbia nel pensare che un piano così ben costruito sarebbe potuto crollare con qualcosa di semplice come la differenza di potere.

 

Il Caster evocò stavolta un mezzo esercito di cloni, sufficienti a coprire l'intera stanza ovale in cui si trovavano, decine o anche centinaia di occhi malefici che rivolgevano tutto il loro odio ai due eroi.

 

“ Kiritsugu, rallenta il tempo.”, ordinò l'homunculus al poco collaborativo collega, che fu costretto ad attivare uno dei suoi più potenti incantesimi temporali. Sia Iskandar che Lancillotto si ritrovarono all'improvviso immobili, mentre ognuno dei cloni di Mephistopheles evocava un cerchio magico, pensando di avere i suoi avversari in pugno.

 

“ Pensa davvero di averci già sconfitti?”, commentò Lancillotto deluso, espandendo il più possibile la sua Aura, mischiandola a quella del partner.

 

“ Dimostriamogli quanto si sbaglia.”, sorrise Iskandar, aggiungendo alla sua energia una sfumatura bianca prima che cominciasse a vorticare, prendendo la forma di una grande testa di drago.

 

L'intera Accademia tremò per la potenza scatenata da Mephistopheles, che fu tentato di cantare vittoria, solo per essere afferrato da un artiglio di drago.

 

Si ritrovò di fronte la famelica espressione della famelica espressione di un avatar draconico, al cui interno Iskandar e Lancillotto galleggiavano soddisfatti. Con un secco movimento, il Caster si ritrovò sbattuto davanti alla stanza della reliquia, mentre il drago cominciò a caricare un potente getto di energia rivolto a Kiritsugu.

 

Questi in risposta rimase immobili, lieto di poter venire distrutto una volta per tutte, negando a Goetia la Reliquia.

 

' Ilya, Irisviel, Arturia.... sto tornando da voi.', fu il pensiero felice del Counter Guardian, che aprì le braccia, pensando che a breve sarebbe ritornato nel Trono degli eroi. Poco distante però, Mephistopheles si alzò nonostante le ossa in frantumi, avvolto da un cupo alone nero.

 

Senza capire cosa gli stesse succedendo, saltò in aria, diretto verso Kiritsugu.

 

' Mi dispiace, Mephistopheles. Sei stato molto utile, ma non posso permettere che Kiritsugu muoia.', disse una familiare voce femminile all'Homunculus, che ringhiò furente al pensiero di essere usato come scudo umano.

 

“ Che.... CHE TU SIA MALEDETTA, SALEM!”, esclamò il Caster corrotto, gridando con quanto fiato aveva nei polmoni, spingendo avanti Kiritsugu e prendendo il suo posto sotto la zampa dell'avatar draconico.

 

Il Magus killer si ritrovò col fianco a terra, dove guardò senza un'oncia di graditudine il sacrificio del collega. Alzò invece una mano verso i due avversari.

 

“ Iskandar, sbrigami a distruggermi prima che....”, esclamò, ma il Conquistatore non fece in tempo a voltarsi che venne avvolto da una nube di fumo nero,trasportandolo sulla balena volante.

 

I due partner, sfiniti dallo spreco di energie, tornarono normali, e rilasciarono allo stesso tempo un potente sbuffo.

 

 

“ Lancillotto, grazie ancora per l'aiuto. Come hai fatto ad arrivare in tempo?”, domandò Iskandar dopo aver preso un po' di fiato.

 

“ Avevo chiesto ad Hassan un passaggio nel caso ci fossero stati problemi ad Atlas. I suoi accoliti sono in giro per la città a dare una mano.”, spiegò il cavaliere. Dopo un po' riuscì a rimettersi in piedi

 

“ Hai fatto bene. Ora però vai ad aiutare i ragazzi. Dobbiamo ripulire la città prima di attivare quella maledetta Reqliquia.”.

 

*****

 

Il team JNPR e i CVFY si erano teletrasportati ad Atlas assieme a Glynda, assieme a una manciata di squadre da Mistral e Vacuo. Ci furono abbracci, pacche sulle spalle e incoraggiamenti mentre Winter radunava tutti in una sala piena di cerchi magici, dove già i primi Servant stavano apparendo.

 

“ Come state?”, disse Blake, quando vide Ruby ed Emil avanzare verso di loro in carrozzella, ancora malconci per lo scontro con Caligola.

 

“ Un po' malconce, ma vive.”, disse Ruby, avanzando sulla sua sedia a rotelle. Con la coda dell'occhio vide inoltre due volti familiari accanto agli Ace Ops, vestiti con la divisa di Atlas.

 

“ Emerald e Mercury si sono comportati bene?”, domandò Emil per lei, notando come anche i due ex seguaci di Salem portassero i segni della lotta.

" Oh, sì, senza di loro proteggere la zona del mercato sarebbe stato molto più difficile.", li rassicurò Weiss.

 

“ Ragazze, tocca a voi. Dovete evocare un servant.”, disse Harriet, approcciando il gruppo. Ruby in risposta prese dalla tasca delle medagliette col simbolo di lei e delle compagne, che mise in un sacchetto. Lo agitò per un po' e quindi prese una medaglietta a caso, trovandovi dipinto un fiore giallo.

 

 

“ Yang, tocca a te.”, disse alla sorella, che si diresse verso il cerchio di evocazione ed espanse la sua Aura con una certa trepidazione. Non era certa di essere la migliore per evocare il servant di cui il suo team aveva bisogno, soprattutto temeva di evocare qualcuno privo di controllo come Caligola.

 

L'Aura dorata della pugile esplose fin da subito, superando persino alcuni dei Cacciatori professionisti presenti mentre recitava ad alta voce la formula d'evocazione, avvertendo la propria coscienza toccare uno dopo l'altro innumerevoli Spiriti eroici.

A uscire dal cerchio infine fu un cavaliere ammantato in un'armatura bianca con linee rosse, il volto coperto da un pesante elmo con due corna. Nella mano impugnava un'elegante spada dal dorso cremisi.

 

Nonostante il minaccioso aspetto dell'armatura non era molto possente. Anzi, era anche più basso di Weiss.

 

L'elmo sembrò scomporsi, rivelando un volto sbarazzino, lo stereotipo del maschiaccio. Due occhi rossi, che ricordavano tantissimo quelli di Yang con la sua semblance attiva, squadrarono la sua evocatrice.

 

“ Salve.... mi chiamo Mordred- disse posando la punta della sua spada a terra- Sei tu il mio master?”.

 

“ Sì. Mi chiamo Yang Xiao Long. Che classe sei?”.

 

In risposta uno sbuffo di Prana rossastro accanto all'appena evocata Mordred si trasformò in quella che sembrava una tavola da surf, che si posò a pochi centimetri dal terreno.

 

“ Saber e Rider in contemporanea, sembra. Abbastanza insolito per me.”, rispose la ragazza, salendo sul veicolo improvvisato.

 

“ Ma funziona meglio per noi. Molto lieta di conoscerti, non vedo l'ora di combattere al tuo fianco.”, disse Yang, stringendole la mano, gesto ricambiato dopo qualche attimo di esitazione. In quel momento Lancillotto entrò nella stanza, e si diresse subito verso Weiss per assicurarsi che stesse bene. Solo all'ultimo si accorse dell'ultimo componente del team RWBY, che gli rivolse uno sguardo furente.

 

 

“ LANCILLOTTO!”, esclamò irata, con una scintilla negli occhi che prometteva mera distruzione.

 

“ Mordred, sei proprio tu?!”, chiese a sua volta Lancillotto, indietreggiando un pò inquieto. Weiss lo guardò sorpreso, non abituata a queste reazioni del suo primo insegnante.

" Vi conoscete?".

" Sì, è il figlio del re che seguì molti millenni fa. Come potete immaginare, mi detesta.".

                                                                                             *******

Salve a tutti, si avvicina sempre più la fine di questa saga, spero che sia stata di vostro gusto finora, chi si aspettava Mordred come Servant delle protagoniste?

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Capitolo 57
*** Scontro per il rifugio- prima parte ***


Il teletrasporto di Medea l'aveva lasciata completamente priva di sensi, sicuramente Watts o Salem si erano assicurati di persona che non potesse fare niente. Quando si svegliò era quasi priva di Aura e bloccata a una parete di carne tramite viscide catene di cui non voleva sapere l'esatta origine.

 

“ Medea, Medea, mi senti....”, la chiamò una familiare voce femminile, scuotendola dal suo torpore. Voltandosi, Medea vide Robyn, un po' malconcia e similmente imprigionata, ma tutto sommato in salute.

 

“ Urgh, Robyn? Stai bene? Quando ho scoperto cosa ti hanno fatto sono quasi caduta nella disperazione.”, disse la bella scienziata, muovendo come poteva gli arti per liberarsi.

 

“ Sto bene, non mi hanno toccata, per ora. Credo vogliano tenermi come merce di scambio..... o per convincerti a collaborare.”.

 

“ Posso confermarlo.”, disse una suadente voce, avvolta da una crudele nota. Salem entrò nella stanza con passo lentò, tenendo le mani incrociate davanti al ventre affossato.

 

 

“ Salem.... già a vederti capisco come hai fatto a tenere Remnant sotto scacco per quasi due millenni.”, commentò Robyn, flettendo i muscoli nell'ennesimo tentativo di liberarsi.

 


“ Grazie, miss Seaspell. Sarò diretta, con le tue conoscenze credo che tu possa aiutarci ad accedere alla Reliquia anche nel caso Kiritsugu venisse distrutto. O meglio ancora, ad accelerare l'arrivo del mio signore.”.

 

“ Puoi scordartelo. Tra l'altro, stando ai rapporti di Blake.... intendi utilizzare Adam come ospite, vero?”.

 

“ Già. Le circostanze hanno reso Adam un recipiente perfetto, colmo di rabbia e odio come pochi altri. Abbastanza cieco da abboccare a qualsiasi esca lord Goetia gli gettasse. In sua assenza avrei dovuto probabilmente usare Tyrian o Hazel, ma nessuno dei due avrebbe ricevuto il potere altrettanto bene.”.

 

Robyn strinse i denti disgustata nel solo sentire quelle intenzioni. Come qualcuno potesse abusare così della vita umana, era oltre ogni comprensione per lei.

 

“ Non giustifico niente di quello che Taurus abbia fatto, ma ha già sofferto abbastanza, almeno concedigli una morte veloce, se in te è rimasto una briciola della guerriera che eri!”, esclamò indignata, e prima di accorgersene il suo mento era tra le mani di Salem, una daga nera alla sua gola.

 

“ Che ne sai tu della guerriera che ero, Robyn Hill? Che ne sai di essere costretta a uccidere la tua stessa famiglia, la tua volontà ridotta in briciole.”.

 

Prima che Salem potesse afferrare il collo di Robyn e rivolgere una muta minaccia a Medea, un lampo di luce argentea le tagliò di netto il braccio. Un calcio la spedì quindi indietro, e davanti le atterrò una donna vestita con un lungo abito blue, armata con una coppia di corte falci e con una maschera da teschio a coprirle il viso.

 

Ma Salem non mancò comunque di riconoscerla, per quanto sorpresa dall'apparizione.

 

“ Maria Calavera, la Cupa Mietitrice. Così non eri morta.”, disse la regina dei Grimm, abbastanza impressionata dall'apparizione della sua discendente, rigenerando intanto il suo braccio con piccolo schizzo di melma nera. L'intrusa incrociò minacciosa le falci, e con un rapidissimo movimento, Medea e Robyn furono libere, avvolte nella piena potenza delle rispettive Auree.

 

“ Insomma, la tua coccodrillina ha fatto qualcosa di peggio per uccidermi. Ma per fortuna oggi posso rimediare.”, affermò con un sibilo irato mentre le liberate prigioniere si stiravano gli arti, sentendo le energie tornare rapidamente.

 

 

“ Sapete bene che non ho la minima intenzione di lasciarvi andare, vero?”, disse Salem, riprendendo la propria compostezza e allargando le mani, formò due sfere di energia simili a piccoli soli neri. Nessuna delle presentì dubito di poter resistere al solo contatto con essi.

 

“ Fortunatamente ho una contromisura.”, dissi Maria, sbattendo le falci a terra, avvolgendo sé e le compagne in un vortice azzurro e viola che avrebbe dovuto portarle via.

 

Salem tentò di intromettersi con l'incantesimo, infilando nel vortice fili di tenebra, che sembrarono avvolgersi di nuovo alle tre donne, per soffocarle tanto nel corpo che nello spirito.

 

Medea rispose cominciando una formula che pronunciò con voce quasi eterea, unendo le sue energie a quelle di Maria, in modo da stringere il più possibile il vortice, finchè non fu talmente sottile da farle sparire sotto gli sguardi di Salem. Riapparvero poco distanti dai cancelli di Mantle, proprio dove Ruby ed Emil avevano combattuto Caligola.

 

“ Maria, sei stata grande.”, si complimentò la strega, dandò un colpo alla Cupa mietitrice, che sotto la maschera ghignò trionfante.

 

“ Grazie, anche se...- la donna si interruppe, tossendo un po' di sangue- non durerò ancora a lungo. Spero solo di poter incontrare Ruby e Summer prima che scocchi la mia ora.”.

 

 

“ Di cosa parlate?”, chiese Robyn, preoccupata dall'improvviso attacco. Maria si passò una mano tra i capelli, prima di spiegare.

 

“ Grazie ai miei contatti tra gli Assassini, avevo chiesto a Medea di modificare un po' il nucleo magico riservato a me. Mi avrebbe ringiovanito, rigenerato gli occhi e reso incredibilmente forte, ma allo stesso tempo avrei bruciato tutti quei pochi anni che mi restano. Entro una settimana al massimo sarò morta, meno se continuo a usare i miei poteri.”.

 

“ Sei stata coraggiosa, Maria.”, commentò la leader delle Allegre Cacciatrici con uno sguardo di compianto. Aveva conosciuto la guerriera dagli occhi d'argento grazie a Pietro ed era stata sia una buona amica che mentore per lei e compagne. Purtroppo, come anche Peter Port aveva testimoniato a Beacon, per la vecchia generazione era quasi giunta l'ora.

 

“ Avanti, signore, è ancora presto per tirare le cuoia- le richiamò però Medea all'ordine- torniamo a casa... anche perchè è ora che Robyn abbia la sua cerimonia di installazione come membro del Concilio.”:

 

Mentre le tre donne ritornavano dai loro compagni, Tyrian raggiungeva la propria padrona, attirato dai rumori nelle celle, che trovò con suo sgomento vuote.

 

“ State bene, mia signora?”, domandò il fauno scorpione, inchinandosi rispettoso di fronte alla fredda ma visibile furia della strega.

 

“ Nulla di preoccupante, Tyrian, solo un po' seccata. Notizie dai tuoi colleghi?”, chiese dunque Salem, alzando elegantemente una mano e rivolgendo gli occhi neri sul suo luogotenente. Questi abbassò ulteriormente il capo, gesticolando nervoso.

 

“ Hazel è morto, in punto di morte Odino ha risvegliato i suoi poteri. Watts ha cercato di occuparsi di Ironwood e Goodwitch.... che ovviamente l'hanno preso a sberle. Kiritsugu ha appena tentato di suicidarsi, ma l'ho bloccato in tempo. Ordini?”.

 

Rivoli di energia nera avvolsero Salem, che si morde l'unghia mentre rifletteva sulle notizie appena ricevute. La battaglia per la Reliquia non era ancora persa purchè Kiritsugu restasse nei ranghi, ma arrivarci sarebbe stato ben più difficile, e probabilmente avrebbe dovuto ordinare a Cinder di evocare altri Servant.

 

“ Libera i segugi. E' tempo di smetterla con le mezze misure.”.

 

 

 

*****

 

 

Odino era ritornato all'Accademia subito dopo lo scontro con Hazel. Iskandar l'aveva quasi attaccato quando si era trovato di fronte quella bizzarra creatura verde di pura energia, costringendo dunque l'Aesir a riassumere una forma umana, ammantata di pellicce e una corazza in pieno stile vichingo.

 

James e Glynda erano arrivati poco dopo. Watts li aveva fatti apparire nel mezzo del ricostruito colosseo di Amity, circondandosi di Grimm e un paio di Servant, ma con non poca difficoltà i due avevano avuto comunque ragione dello scienziato. L'ex generale Atlesiano si era preso come souvenir un braccio del collega, intendendo sotterrarlo sotto la CCCT come forma di ironia post mortem.

 

Evocarono dunque Ambrosius, lo spirito della Reliquia della creazione. La creatura, similmente a Jinn, aveva l'aspetto di un'alto spirito dalla pelle azzurra, stavolta dalle sembianze maschili. Era molto muscoloso, avvolto da alcune catene dorate, e aveva corti capelli celesti che si concludevano in una lunga coda.

 

L'energetico genio aveva ascoltato con pazienza, ma entusiasmo, mentre i suoi convocatori spiegavano per filo e per segno cosa desideravano nel nuovo rifugio dell'umanità.

 

“ ….. E infine devono esserci abbastanza risorse per tutti gli abitanti.”, concluse Glynda, sentendo il fiato ormai agli sgoccioli. Di fronte a lei, Ambrosius levitava ascoltando con attenzione. Il discorso della strega era durato quasi mezz'ora, per assicurarsi che niente fosse lasciato al caso.

 

Ambrosisu stirò i fianchi e scrocchio il collo. Dopo anni passati ad alimentare il generatore e null'altro, questo era un vero uso delle sue abilità!

 

“ Ok, credo di poterlo fare, ma dovrete continuar a fornirmi energia. E' la prima volta che mi chiedono una creazione capace di adattarsi. Comunque, oltre a essere contento di trovarmi davanti una vera sfida... sono lieto di rivederti in forma, Odino.”.

 

“ Grazie, mio vecchio amico. Sono certo che sarai fiero della tua ultima creazione.”, affermò il dio, alzando la lancia con fierezza.

 

Lo spirito unì le mani, alzando gli occhi al cielo e raccogliendo tutto il suo potere. Nei meandri di Atlas, cominciarono a formarsi innumerevoli spazi vuoti, che diventarono sempre più grandi e si riempirono di ogni genere di dettagli, tra campi montagne e persino animali.

 

“ Odino, temo che per la battaglia dovremmo fare a meno di te- intervenne Iskandar, mentre Ambrosius continuava la sua opera, facendo tremare l'intera struttura- sei l'unico che può trasportare qui tutte le genti di Remnant.”.

 

“ Sarà difficile anche per me, ma dovrei farcela. Vi auguro il meglio.”, rispose Ozpin, porgendo una mano a tutti e tre i colleghi.

 

“ Non so se riuscirò mai per tutte le bugie che ci hai raccontato nel corso degli anni, ma.... ti sono grato per averci condotto fin qui.”, disse James.

 

“ E' stato un onore lavorare per voi, preside Ozpin.”, disse Glynda, con una piccola lacrima.

 

Iskandar lasciò dunque indietro il re di Asgard, dirigendosi verso la sala dove i Servant stavano venendo evocati. Qualsiasi cosa succedesse, doveva parlare con qualcuno.

 

 

******

 

Mordred stava cercando di correre a spada tratta verso Lancillotto, lanciandogli contro le più turpi maledizioni e agitando per aria Clarent, venendo trattenuta con difficoltà da Yang, che la tratteneva per le braccia.

 

“ Yang, mettila ko!”, le gridò Ruby, spingendo le due bionde lontano da Lancillotto.

 

“ Ci sto provando!”, rispose a denti stretti la pugile, cercando di attivare i sigilli di comando appasi sulla sua mano destra.

 

“ Lasciatela fare, qualsiasi cosa voglia farmi me lo merito.”, sospirò Lancillotto, facendo cenno a Yang di lasciare andare la sua Servant. La bionda non avrebbe obbedito, ma un colpo di reni della spadaccina la costrinse a lasciarla andare.

 

Nel giro di un nanosecondo chiuse la distanza che la separava dallo spadaccino, bloccandosi però quando sotto i piedi le apparve un glifo nero, prontamente creato da Weiss per difendere il suo mentore.

 

“ Basta così. Si può sapere che problemi hai con Lancillotto?”, domandò irata l'albina, espandendo la sua energia bianca come un freddo vento che sembrò, gradualmente, calmare Mordred.

 

“ Era il cavaliere più fidato di mio padre- disse dopo un profondo respiro-.... ed ebbe una relazione con sua moglie.”.

 

“ Immagino sia stata dura per tua madre.”, disse Blake, dispiaciuta, ma Mordred strinse i denti.

 

“ Ginevra non era mia madre, la storia della mia nascita è abbastanza contorta. Io ero infuriato perchè mio padre non mi aveva neanche considerato come erede, o come figlio. Scatenai una rivolta.... e ci uccidemmo a vicenda.”.

 

“ Lancillotto, è vero quanto ha appena detto?”, chiese sorpresa Weiss. Per quanto avesse detestato suo padre( al punto che saperlo morto l'aveva resa quasi indifferente), padre e figlio che si uccidevano a vicenda era qualcosa oltre la sua comprensione. Persino Yang era stupefatta, a confronto il suo rapporto con Raven era un luna park.

 

Beh, figlia, ma Mordred sembrava avere un'avversione per i pronomi femminili.

 

Lancillotto annuì e cominciò a spiegare.

 

“ Sì. Camelot era un luogo bellissimo, e sono fiero di aver servito Artù, ma.... lui aveva molti problemi, che non giustifica di certo il mio tradimento. Quando avremo tempo vi spiegherò l'intera faccenda. Nel frattempo, Mordred, fammi pure ciò che vuoi, ma ti prego di prestare il tuo potere a queste quattro coraggiose ragazze.”, concluse il cavaliere, inginocchiandosi umilmente.

 

“ Bah, non ne vale la pena. Queste ragazze hanno più palle di quanto tu avrai mai, quindi le aiuterò volentieri.”.

 

“ Grazie.... cercherò di non deluderti un'altra volta.”, disse Lancillotto con un mesto sorriso. I due vecchi cavalieri si strinsero dunque le mani sotto gli sguardi di sollievo del team RWBY e Winter.

 

Poco distante, anche il team CVFY aveva completato la sua evocazione. Yatshashi, cui era spettato il compito di stringere il contratto, aveva richiamato un possente guerriero con corazze di fatture cinese che si era presentato come Lu Bu.

 

 

“ Velvet, possiamo parlare?”, disse il Conquistatore avvicinandosi ai quattro ragazzi.

 

“ Certo, papà.”, disse la bella fauna dagli occhi color cioccolato.

 

“ Negli ultimi due anni non sono riuscito a starti accanto come avrei dovuto, mettendo il mio dovere davanti a tutto. Lo facevo per il bene di Remnant, sì, ma anche perchè preso dalla stessa smodata ambizione che mi dominò in vita. Ti ho visto crescere, e quando hai risvegliato il tuo potere sono diventato ancora più forte. In breve, sono fiero della donna che sei diventata e anche dei tuoi compagni di squadra per esserti stata accanto”.

 

Il team CVFY si radunò davanti al Conquistatore, ognuno dei membri pieno di orgoglio. Per un attimo Yatsuhashi guardò il leggendario condottiero, ricevendo uno sguardo come di avvertimento che lo spaventò. Per fortuna Velvet riuscì a distrarlo prendendogli le mani. Dunque Iskandar si rivolse a tutti i presenti, alzando la spada.

 

“ Qualunque sia la vostra età, la vostra specie, o il Servant che avete evocato, una cosa vi accomuna tutti. Siete Cacciatori, persone che hanno deciso di mettersi in gioco per fare una pur piccola differenza nella lotta contro il male, un male che già avete visto all'opera a Mistral e a Vale. Oggi finalmente incontreremo in prima persona il fautore di questo male. Non mi illudo che riusciremo a sconfiggerlo, altro sarà il giorno della battaglia finale. Ma oggi dovremmo comunque fare il nostro meglio, almeno per il tempo che le nostre famiglie e i nostri amici giungano nel rifugio che stiamo costruendo in questo stesso momento. Abbiate fede in voi, e in me.... qualsiasi cosa succeda, un giorno ci ritroveremo insieme nel Trono degli eroi!”.



                                                                                     *****
Capitolo forse un tantino breve, ma mi auguro sia stato di vostro gusto. Nel prossimo super battaglia e timeskip. Forse per maggio avrò finito.

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Capitolo 58
*** Scontro per il rifugio- seconda parte ***


 

La balena su cui Salem era giunta ad Atlas guardava famelica la città volante. Pur essendo priva di occhi, dal modo in cui muoveva le fauci erano ben chiari i suoi piani per le numerose file di soldati e Cacciatori che si erano stesi davanti alla città, capeggiati da Iskandar e Lancillotto.

 

Vomitò una gigantesca pozza di catrame, dal cui si generarono migliaia di Grimm. Beowulf, Creep, Ursa e innumerevoli altre razze sguazzarono dalla pozza, snidando le zanne e sputando sbuffi elementali, ruggendo all'unisono.

 

Ruby e compagni sfoderarono a loro volta le armi, accendendo le Auree in un immenso arcobaleno che si fuse alle energie degli altri componenti dell'armata in un'immensa indefinibile sfumatura.

 

“ AVANTI!”, gridò infine Iskandar, lanciando in avanti il suo carro. Le sue truppe avanzarono il più velocemente possibile, facendo già cantare le armi o lanciando potenti incantesimi che si abbatterono sui primi Grimm in una brutale orchestra di movimenti.

 

Quando i due eserciti si scontrarono corpo a corpo, l'impatto fu avvertito fin nell'atmosfera. Ogni forma di disciplina fu dimenticata per la semplice furia. Sia gli apprendisti Cacciatori che i veterani mulinarono le armi come non avevano mai fatto prima, bruciando alla massima intensità il loro prana mentre nelle file dietro i soldati svuotavano un caricatore dopo l'altro.

 

Il team RWBY proseguiva avvolto dai glifi di Weiss, la sua pallida fronte ricoperta di sudore mentre continuava a spostare i simboli attaccati per difendere, attaccare o supportare.

 

Jaune e compagni proseguivano nascosti dalla semblance di Ren, meno rapidi delle colleghe ma non meno devastanti, la semblance del loro leader un faro in quell'oceano nero.

 

SESP, SSSN, CVFY, gli Ace Ops e tutte le altre squadre che erano sopravvissute agli ultimi assalti di Salem( inclusi Emerald e Mercury, che non si stavano risparmiando) stavano mettendo a frutta l'atmosfera maturata negli ultimi anni, sfoderando un trucco dopo l'altro col semplice scopo di guadagnare tempo per l'incantesimo di teletrasporto.

 

L'avanzata sembrò bloccarsi quando la balena vomitò l'ennesimo Grimm, un autentico titano. Aveva l'aspetto di un enorme Bk, coperto di placche osse sul petto e sulle braccia, come fossero guantoni da boxer, la bocca una chiostra di zanne.

 

Improvvisamente, decine di spuntoni avvolte in aloni elementali bloccarono alcuni Grimm o formarono difese attorno ai difensori. Sopra uno di essi apparve una familiare figura in armatura, con lunghi capelli biondo cenere e orecchie da pipistrello, che muoveva la lancia a dirigere le sue creazioni.

 

“ Scusate il ritardo.”, disse l'antico Voivoda, bloccando un Grimm dalle sembianze draconiche con la sua semblance, permettendo ai sottoposti di massacrarlo per lui. Poco distante, Atlanta sparava frecce a raffica, assieme a parole di incitamento verso le truppe di Menagerie.

 

“ Lieto di vederti, Vlad.”, disse allegro il capo dell'esercito, menando un pugno ad un Ursa.

 

“ Mamma!”, esclamò Pyrrha, felicissima di rivedere Atlanta. Allo stesso tempo, numerose figure in nero con maschero bianche apparvero nascoste tra un Grimm e l'altro, sgozzandoli o sforandoli a suon di proiettili. Tra di loro svettavano King Hassan e i suoi luogotenenti, un vortice di pura distruzione in mezzo all'orda di Grimm in netto contrasto con la loro fama di sicari.

“ BOSS!”, esclamarono Emil e Sun all'unisono, lieti di rivedere il loro mentore. Questi apparve davanti a loro in uno sbuffo di fiamme azzurre, chinandosi per prendere i due ragazzi per le spalle.

 

“ Sono molto fiero di voi- disse il colossale Assassin con affetto, abbracciando entrambi- ora fate ciò che sapete fare meglio.... guastare i piani di Salem.”.

 

Una coppia di marito e moglie camminava insieme, lentamente, nei meandri di quell'orda, mulinando con letale grazia le armi. Dietro Jeanne e Siegfried, Marie si muoveva con meno sicurezza, ma non di meno faceva cantare il fioretto costruitole dalla santa, uccidendo un Grimm a ogni colpo.

 

“ Marie, fa vedere loro cosa può fare la regina di Francia.”, le disse Jeanne quando una torma di creature sembrò chiudersi attorno a loro.

 

Maria Antonietta non si fece ripetere l'ordine e alzò la mano, generando un globo azzurrino che crebbe fino alle dimensioni di una palla da volleyball. E proprio come una giocatrice di pallavvolo, Marie fece una possente schiacciata con entrambe le braccia, lasciando che il suo improvvisato proiettile raggiungesse il cielo.... prima di cadere come su una meteora, trapassando un'intera fila di Grimm volanti e rimbalzando sui loro colleghi a terra, generalmente frantumando le ossa al mero impatto.

 

 

 

Cinder e Tyrian uscirono in quel momento dallo sfiatatoio della balena, seguita da una sfilza di spiriti maligni che si materializzarono in una torma di servant corrotti, più o meno contrari alla causa per cui erano stati chiamati. L'ex Dama era chiaramente sfinita dall'aver evocato altri spiriti tutti di fila , ma era comunque decisa a bruciare ogni singolo uomo della parte opposta, se necessario.

 

 

E intendeva cominciare con una ragazzina che da quasi tre anni a quella parte continuava a giocare a fare l'eroina, fermando le sue ambizioni dopo aver avuto tutto quello che a lei non era stato concesso.

 

La stessa che aveva appena decapitato una Viverna con l'aiuto del suo team,prendendone la testa per le corna, in modo che l'intero esercito la vedesse.

 

“ Per i Cacciatori, per gli innocenti.... PER REMNANT!”, gridò Ruby a squarciagola, alzando il suo macabro trofeo mentre lo scontro si accendeva ulteriormente e altre cinque corpulente figure entravano nella rissa.

 

*****

Summer e Qrow si erano fatte strada tra le immense fila di Grimm, tagliando ogni mostro assieme e nascondendosi fino ad arrivare all'interno della balena. Era stato di nuovo come se il tempo non fosse passato.

 

La guerriera dagli occhi d'argento portava fiera dalla sua arma, un grosso crocifisso con letali punte a ogni angolo e una frusta nascosta nell'impugnatura. Nel centro si trovava un contenitore di Polvere per rendere la catena ancora più terribile, ulteriormente aggiornato dopo il suo ritorno tra i vivi.

 

“ Summer, che piacere vederti”, le disse Salem, come se fosse una lunga parente che non vedeva da tempo una componente più giovane della famiglia.

 

Non così fuori discussione, d'altronde.

 

I due coniugi si divisero, circondando con prudenza la strega, che assunse una posa apparentemente innocua, ma priva di qualsiasi apertura nel caso i due avessero decisero di attaccare.

 

“ Voglio saperlo, Salem, cosa mi è successo davvero?”, chiese la Rose, mentre Qrow materializzava una lunga spada a forma di piuma da accoppiare ad Harbinger. Salem si prese un lembo del mantello, analizzando attentamente i movimenti della coppia.

 

 

“ Sei stata.... molto preziosa per me, Summer- cominciò con tono affettato- La più potente delle mie discendenti apparsa per quasi un millennio. Grazie a te io e il mio signore ci siamo spingere in esperimenti che per secoli sono stati infruttuosi. Ma immagino tu voglia sapere cosa sia successo alla 'vera' Summer.”.

 

“ Sì.”, rispose la Rose, lasciando illuminare la gemma al centro della sua croce.

 

“ E' ancora viva.... aspetta te e Ruby proprio davanti alla pozza dove lord Goetia prepara il suo simulacro, facendogli la guardia. Sei curiosa di incontrarla, vero?”.

 

 

La catena di Summer guizzò come una biscia, diretta al collo di Summer, che si mosse altrettanto abilmente per schivare e porre un palmo sul petto della guerriera, spedendola con un potentissimo urto contro la parete.

 

Qrow la attaccò dall'altro con un doppio fendente di Harbinger e della spada piuma, venendo bloccata da un'escrescenza ossa sbucata dal gomito dell'albina.

 

In una frazione di secondo, il moro se la ritrovò davanti e dovette muovere le armi il più rapidamente possibile per non essere tagliato in due, vedendo Salem più come una macchia bianca e nera che altro, finchè non riuscì a schivarla dividendosi in uno stormo di corvi e riprendendo lo scambio di colpi assieme alla moglie.

 

 

 

Summer e Salem saltarono da un muro all'altro, scontrandosi ripetutamente. La punta della croce della Cacciatrice si scontrarono con le creste osse dell'altra, che le ritirava e le faceva spuntare in altre parti del corpo alla velocità del pensiero, mescolando a volte le sue mosse corpo a corpo con potenti incantesimi, al che Qrow tendeva a trasportarsi via con Summer.

 

I due combattenti erano chiaramente surclassati, erano ancora vivi solo perchè Salem sembrava si stesse ancora trattenendo. Ma d'altronde il loro obbiettivo non era sconfiggerla, solo impedire che si unisse alla battaglia.

 

Finalmente Summer riuscì ad avvolgere la sua catena attorno al braccio di Salem, inviandovi una potente corrente elettrica. Milioni di volt penetrarono il corpo della strega, che strinse i denti e rispose trasformando il braccio in un lungo serpente, allungandolo fino a mordere la donna per una spalla.

 

“ Summer!”, esclamò Qrow nel vedere l'amata venire sbattuta da una parte all'altra, pur mantenendo la presa sulla propria arma per continuare l'elettroshock di Salem. L'Hassan imbracciò la sua falce e si buttò di nuova sull'avversaria, con l'intento di decapitarla.

 

Salem si avvantaggiò col suo gioco di gambe, perfezionato anno dopo anno, schivando di poco la lama di Harbinger mentre ricopriva la mano con placche ossee. Il suo pugno impattò sulla maschera di Qrow, che in tempo si trasformò in uno stormo di corvi.

 

Gli uccelli gridarono arrabbiati, buttandosi ripetutamente su Salem, impattando i becchi contro la corazza ossea della strega. Questa afferrò il più grosso, pensando fosse la coscienza di Qrow, solo per ritrovarselo esploso in faccia assieme agli altri in una cupola di nergia nera, mentre l'assassino apparve dietro la strega con Summer tra le braccia.

 

 

“ Stai bene?”, chiese preoccupato il moro, mentre le si alzava rapida e sistemava il mantello, reimbracciando inoltre la propria croce con sicurezza.

 

“ Nulla di che, ma dovremmo concludere in fretta.”.

 

Salem proseguì quindi con una raffica di incantesimi elementali. I due Cacciatori si ritrovarono più volte la morte a un centimetro dal viso sotto forma di palle di fuoco nere o terribili fulmini. Con enorme difficoltà si ritrovarono di nuovo faccia a faccia con la regina dei Grimm, cominciando un furioso corpo a corpo, le loro Auree che risplendevano violentemente per tutti i corridoi della balena.

 

La pelle cadaverica di Salem si ricoprì di molteplici tagli e fori che si rigenerarono all'istante, i responsabili che ricevetterono a loro volta decine o centinaia di colpi che misero la loro Aura a dura prova, finchè non vennero spinti via da un'onda durto.

 

Summer e Qrow ansimarono pesantemente, avvertendo il fiato e le forze venir meno, ammirando le energie di Salem espandersi in un potentissimo alone nero che venne quindi compresso in una piccola, ma potentissima patina.

 

“ Ho smesso di trattenermi.”, disse concentrando ulteriormente il proprio potere sul pugno destro. La coppia si preparò a fuggire nei corridoi laterali, ma non fu necessario.

 

Improvvisamente scariche di energia argentate ricoprirono gli arti di Salem, che cominciò a contorcersi e sbattere gli occhi, cadendo in ginocchio.

 

“ S.... scappate. Lo sto tenendo a bada, ma non mi resta molto.”, disse alzando una mano sui due avversari e incrociando i loro occhi. Argentati, non rossi e neri, animati da terrore e rimpianto invece di odio e arroganza.

 

Summer deglutì, comprendendo cosa stava succedendo.

 

“ Qrow, andiamo. Abbiamo fatto il possibile qui.”, disse girandosi e andando via sotto la sorpresa del partner, che aveva visto una chance di farla, subito finita.

 

“ Non possiamo semplicemente ucciderla?”, chiese Qrow, pensando che sarebbe potuto essere almeno un modo per prendere tempo. Summer scosse la testa, avendo visto grazie ai suoi occhi il vero stato di Salem e del suo nucleo magico. Un instabile buco nero di mana corrotto quasi oltre ogni limite, riempito da Goetia con avidità, odio e mera rassegnazione al proprio destino.

 

Solo una piccola scintilla argentea resisteva, bruciando ostinatamente nel tenebroso mare in cui era prigioniera.

 

“ Se lo facessimo.... credo che tutto il potere da lei accumulato in questi anni esploderebbe, portando l'intero regno con lei.”, disse Summer, scattando verso l'uscita di quel luogo infernale seguita a ruota da Qrow, che abbassò il capo in segno di pietà verso la loro nemica.

 

“ Allora la resa dei conti è rimandata. Spero la prossima volta potremmo finalmente darle il riposo eterno.”.

 

 

 

*****

Iskandar continuava a combattere senza la minima riserva, falciando interi gruppi di Grimm con singoli colpi assieme a Lancillotto e lanciando parole di incitamento alle truppe. Non di meno, sia lui che il cavaliere cominciavano ad affertire la fatica.

 

“ Ozpin, quanto ti manca?”, chiese affannato nell'auricolare, creando in contemporanea una barriera per parare una raffica di sfere infuocate.

 

“ Dieci minuti, non di più, ma basta un minimo disturbo e rischiamo il disastro.”, rispose affannato l'Aesir, la cui coscienza stava cercando di espandersi per l'intero pianeta, a toccare ogni singolo abitante di Remnant e tracciare le loro destinazione nel Reality Marble creato da Ambrosius.

 

Improvvisamente sul campo di battaglia una sezione delle prime linee esplose, facendo saltare soldati in ogni direzione per rivelare cinque corpulenti Grimm che ruggirono feroci.

 

“ BEOWULF!”, urlò uno degli ufficiali, prima di venire divelto da una coppia di possenti fauci, appartenenti a quello che sembrava appunto un mastodontico Beowulf, ancora più largo di un Alpha. Si differenziava inoltre da quella sottospecie per avere una muscolatura molto più sviluppata, quasi deforme, e come unica escrescienza ossea una maschera priva di aperture per gli occhi.

 

 

Gli altri quattro erano ancora più deformi, possedendo arti extra o addirittura ali.

 

“ No, non sono normali Beowulf.”, bisbigliò King Hassan, prima di gettarsi all'assalto contro di loro. Ben tre dei cinque mostri risposero all'assalto del Grand Assassin, che li avvolse in un inferno di fiamme bianche solo per ritrovarseli alle spalle, cominciando un brutale e frenetico duello.

 

Altrove la situazione non era meno grave.

 

“ Vlad!”, esclamò Medea, lanciando una stalattite contro la testa del Segugio. Questi l'afferrò senza problemi, trovando però la lancia di Vlad infilata nel fianco.

 

La bestia gridò mentre dalla ferita spuntarono decine di pali che dilanairono la sua carne e le sue ossa. Un raggio energetico da parte di Medea sembrò distruggerlo definitivamente, lasciando al suo posto un macabro trofeo.... una ragazza vestita di stracci, coperta da enormi vene e cicatrici, con un occhio d'argento.

 

“ G.... grazie.”, fu l'unica cosa che disse la ragazza, alzando appena il capo verso i due Cacciatori, prima di cadere a terra e spegnersi con un fremito.

 

“ Cosa può aver fatto Goetia stavolta?”, chiese Vlad orripilato. Neanche i suoi peggiori massacri quand'era ancora un umano potevano paragonarsi a quanto doveva aver subito quella giovane. Così come probabilmente gli altri Segugi.

 

“ Non lo so. Francamente provo pena per Salem, quando riprenderà coscienza di sé.”, disse Medea, prima di girarsi per tagliare in due un Ursa, conscia che lo scontro era ancora nel vivo.

 

Con rapidi movimenti delle dita di Vlad,nuovi pali spuntarono ovunque, trapassando un Grimm dopo l'altro e crearono zone sicure attorno ai soldati, fornendo loro un pur lieve attimo di respiro da quegli orribili nuovi arrivi. Qualcosa che non piacque all'ultimo arrivato della battaglia.

 

“ Tenaci.... ma inutili.”, commentò Tyrian, espandendo la sua Aura fino a creare un enorme avatar da combattimento a forma di scorpione. Il nuovo mostro si abbattè senza ritegno sugli avversari, devastando il terreno e portandosi via a ogni colpo decine di soldati.

 

Atlanta cominciò a bersagliarlo di frecce senza ritegno, generando piccole esplosioni elementali. L'assassino roteò la coda a non finire, cercando di prenderla solo per colpire l'aria e qualche Cacciatore meno agile.

 

La fauna leonessa però continuò a muoversi, usando i Grimm come piattaforme e sparando alle giunture dell'avatar, mettendo intanto a frutto anche la sua lingua.

 

“ Sai, Tyrian, se tu fossi finito nelle mie cure anni fa, oggi saresti di certo dalla parte giusta.”, cantò sardonica l'arciera, irritando non poco il rivale

 

“ STA ZITTA!”, esclamò il fauno scorpione, formando tra le fauci del suo avatar un potente getto di veleno. Atlanta dal canto suo sorrise e rimase immobile. Appena prima che la sfera di solvente venne sparata, qualcosa atterrò sulla testa dello scorpione energetico. James aveva appena piantato il suo cannone proprio sotto la locazione di Tyrian, infondendovi tutta la sua aura.

 

“ Dovessimo reincontrarci in una guerra del Graal, ti chiederò se ne è valsa la pena.”, scherzò il generale, sparando tutta l'Aura accumulata e facendo esplodere il suo bersaglio  in una tempesta di frammenti che svanirono quasi all'istante assieme al poco che rimase di Tyrian, mentre lui saltò accanto ad Atlanta.

 

“ Ottimo headshot, James.”, si complimentò la fauna.

 

“ Detto da te è il più grande degli elogi.”, rise il generale, ritirando il cannone e calciando via il corpo di Tyrian, che emise un ultimo rantolo rivolto al suo assassino, prima che i suoi occhi gialli si spensero.

 

Restava solamente Cinder del cerchio interno di Salem, ed era intenta a combattere all'unisono contro il team RWBY, Emerald e Mercury.

 

“ Qualsiasi cosa succeda oggi, mi prenderò almeno le teste di voi due!”, esclamò la folle incancatrice, agitando senza ritegno le proprie spade infuocate per parare gli affondi di Ruby ed Emerald. Quest'ultima, vorticando senza sosta le proprie falci, tentò di convincere quella che per del tempo aveva considerato la propria benefattrice.

 

“ Cinder, per favore, accetta quest'ultima opportunità, non devi finire come Tyrian e gli altri...”.

 

“ E infatti non succederà.... piccola traditrice.”, disse Cinder a denti stretti, portando fulminea la mano alla gola della vecchia compagna per sottoporla a un immenso calore. Il corpo di Emerald venne avvolto da fiamme ardenti che penetrarono fin nelle sue ossa, carbonizzandola con un atroce urlo finchè la cenere non cadde tremolante nell'aria.

 

La sua soddisfazione venne interrotte da una coppia di catene che si legò ai suoi fianchi. Dietro di lei si trovava un'illesa Emerald, e si rese conto di essere stata fregata dalla sua semblance.

 

“ Addio, Cinder. Spero che la tua prossima vita sia più misericordiosa.”, disse triste Emerald, preparandosi a tranciare la mora con un movimento delle mani. Solo per essere interrotta da una fortissima scossa che le fece perdere la presa.

 

“ Beh, so per certo che le vostre non lo saranno.”, rise la strega, svanendo in uno sbuffo di fiamme, generato da quel poco di energia che aveva salvato per questo caso, mentre i suoi nemici si giravano per scoprire cos'era successo.

 

La balena si era alzata, lasciando intanto uscire dalle fauci due piccole figure che alcuni identificarono con Qrow e Summer. Il duo atterrò non lontano dal team RWBY, di cui abbracciò felice la leader.

 

Il mostruoso cetaceo intanto cominciò a formare nella bocca una gigantesca sfera di energia nera, la cui sola vista fece tremare tutti i combattenti, umani e no, consci che di loro non sarebbe rimasto niente.

 

Maria strabuzzò gli occhi, rigenerati anch'essi grazie al suo nucleo magico. La cruenta battaglia aveva già dimezzato il tempo che le rimaneva, ma non sarebbe comunque servito a niente se fosse finito tutto lì.

 

“ Iskandar, ordina a tutti di darmi le loro energie.”, esclamò la guerriera dagli occhi d'argento. Il Conquistatore storse la bocca, intuendo cosa Maria avesse in mente, ma non aveva diritto di fermarla... o altri piani per bloccare quell'attacco dal distruggerli tutti.

Al suo ordine, tutti i combattenti cercarono con la mente la Cupa mietitrice per offrirle una piccola porzione dell'Aura che non avevano ancora sprecato. La maschera di Maria si frantumò, rivelando ardenti occhi argentati simili a maestose lune. Cominciò a cantilenare, alzando la sua fidata falce a doppia lama, rivolgendo un ultimo sguardo alle poco distanti Ruby e Summer, che annuirono.

Con un fluido movimento, Maria mosse la propria falce per lanciare una gigantesca mezzaluna di energia, talmente veloce e potente da tagliare di netto sia la balena che il suo attacco, facendoli svanire in sbuffi di energia argenta, minuscoli granelli che caddero sui Grimm rimasti sul campo di battaglia, trasformandoli in comuni bestie magiche. Compiuto il suo dovere, l'anziana Cacciatrice cadde a terra, illuminata dal suo stesso potere mentre la pelle si ricopriva di rughe e i capelli tornavano a incanutirsi.

" Non lasciate che il suo sacrificio sia vano, rientrate ora che abbiamo l'occasione!", ordinò Iskandar a squarciagola,  venendo ascoltato senza discussione. Carrarmati, Grimm purificati e truppe a piedi corsero a rotta di collo verso Atlas, avvertendo dietro di loro l'Aura omicida di Salem, che levitava poco sopra le nuvole, contemplando quello che sapeva essere un fallimento.

Poco dopo Atlas si alzò nei cieli a una velocità quasi folle, portando nel suo ventre illusorio tutti i popoli di Remnant, in attesa della loro meritata rivalsa.

 

*****

Il mattino successivo, davanti all'entrata dell'Accademia ci fu una solenne cerimonia funebre, con innumerevoli pire funerarie sparse per ogni spazio disponibile. Maria, di nuovo anziana ma con un'aria tanto dignitosa quanto pacifica, era in prima fila, Ruby e Summer non aspettavano altro che un segnale da Iskandar per accendere le fiamme.

“ A tutti gli studenti che sono qui radunati- cominciò il Conquistatore, tenendo le mani strette dietro la schiena, circondato dai suoi fidati colleghi- non potrei essere più orgoglioso. Sin dal primo attacco a Vale, voi avete compiuto il vostro dovere contro ostacoli insormontabili, combattendo i Grimm e soprattutto le vostre paure più recondite. Tutto per proteggere gli innocenti da un male più antico di quanto possa esprimere.”, disse solenne, prendendo quindi una breve pausa.

" La nostra battaglia è ancora ben lungi dal finire, ancora un anno ci manca dalla battaglia finale, che sarà probabilmente uno scontro ben peggiore di qualsiasi cosa abbiate mai affrontato.Credete di poter comunque fare una differenza, quando sarà il momento?", domandò l'antico re macedone, quasi stavolta con un tono di sfida verso gli apprendisti, a voler vedere se erano ancora degni della via che avevano scelto. Una sola risposa lo attese.

" Sì, SIGNORE!", rispose ogni singolo Cacciatore, apprendista o veterano, nello stesso istante. James Ironwood sorrise.

 

“ Signori, siamo tutti a favore?”, chiese al resto dei colleghi, e Vlad prese una lunga lista da una tasca.

 

“ Ruby Rose, Jaune Arc, Coco Adel, Flynt Coal- disse il fauno pipistrello, continuando per qualche altro minuto, elencando i vari leader presenti- voi e i vostri rispettivi team avete dimostrato il coraggio, la tenacia e l'abilità necessarie a proteggere Remnant dalla minaccia che stiamo affrontando e da altre che potrebbero venire in futuro. Da questo momento in avanti, siete a pieno titolo Cacciatori.”.

Un coro di applausi avvolse l'intero campo, prima che venisse dato il segnale di accendere i fuochi. Come a Beacon, un'alta colonna di fiamme si stagliò contro le le prime luci dell'aurora, accompagnata da litri e litri di lacrime. Ruby e Summer guardarono il corpo di Maria consumarsi lentamente, e con loro grande sorpresa la sua Aura riprese vita per un attimo, formando una versione spettrale del suo corpo femminile.

“ Maria?”, chiese sorpresa Ruby, allungando una mano verso l'apparizione. Questa le sorrise, e riassunse la sua vera età.

 

“ .... vi lascio Remnant, ragazze.”, disse prima di svanire, assieme alla stanchezza dell'ultimo scontro, lasciandovi la speranza per il futuro.


                                                                                                    *****

E finisce anche questa parto di saga, il prossimo riparterà a una manciata di giorni dal risveglio di Goetia, coi nostri che partiranno dritto per il continente a forma di drago. Restate sintonizzati, amici del fandom. Ah, dimenticavo, l'arma di Summer è ispirata dalla Croce da combattimento di Castlevania:Lords of Shadow, l'ho usata anche in Battleground, il crossover a 12 mani cui collaboro con l'account evil65.

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Capitolo 59
*** Conto alla rovescia ***


 

 

Atlas galleggiava pigramente appena sotto l'atmosfera. La città era al sicuro, all'interno dei Reality Marble installati, la vita scorreva tranquilla con tutti i temporanei residente che pensavano ai loro campi o costruivano le armi per i Cacciatori, in attesa che la vita di prima riprendesse.

 

Quel giorno, una coppia di Grimm riuscì finalmente a oltrepassare le nuvole. Erano un gigantesco Gryphon e una Manticora avvolta di fiamme e fulmini. Le due belve salirono sempre più, aumentando oltre il limite la loro Aura con l'intento di abbattere definitivamente la città volante per lasciarla alla mercè dei loro padroni.

 

Vennero fermati a pochi chilometri di distanza da una raffica di frecce e pietre che li ridussero rapidamente in brandelli di carne nerastra. L'attacco era venuto da una piccola cupola attaccata all'estremità di Atlas, occupata da una coppia di Spiriti eroici.

 

 

 

Essi erano Davide, antico re del popolo ebraico, e Chirone, il leggendario mentore di molteplici eroi greci e figlio del Titano Crono.

 

“ E con questo fanno 25 a 31..”, disse il primo dei due, un longineo ragazzo sulla ventina, con capelli verdi, vestito con una tenuta da pastore azzurra e bianca. Il suo collega invece era un uomo di poco più anziano dal colorito mulatto e lunghi capelli castani. Indossava una cotta di maglia dorata e al posto delle gambe aveva un corpo da cavallo.

 

“ Colpo niente male, Davide. Vedi niente su cosa sta succedendo di sotto?”, domandò l'anziano centauro, spostandosi sul bordo. Davide sospirò e aprì un frigo bar, prendendo una bibita per sé e il compagno.

 

“ No, purtroppo. Forse dovremmo chiedere notizie.”, disse prendendo il suo sorso di birra.

 

“ Ormai manca poco, due settimane se non ricordo male.”, affermò Chiron, sedendosi a zampe incrociate, guardando verso un punto lontano e avvertendo fin troppo la penetrante presenza di Goetia.

 

“ Dici questa volta riusciremo a distruggerlo in via definitiva?”, chiese il sovrano biblico, particolarmente vicino alla situazione siccome era stato il suo stesso figlio a dare forma, seppur inavvertitamente, al mostro che stavano combattendo. Si sentiva estremamente deluso per non essere riuscito a distruggerlo definitivamente quando lavoravano con Chaldea.

In quel momento sentirono un orribile stridio, e abbassando lo sguardo videro arrivare un piccolo stormo di Nevermore.

“ Dobbiamo farlo, o tra qualche mille anni saremo punto e da capo.”, concluse il leggendario mentore di Ercole, riprendendo l'arco e sparando agli invasori.

 

*****

 

 

Mordred adorava il team RWBY. Erano probabilmente le ragazze più forti, folli e divertenti che avesse mai incontrato, al punto che con loro poteva quasi ammettere di essere a sua volta una donna. In quell'anno e mezzo avevano combattuto per l'intero pianeta, affinando le loro tecniche e il gioco di squadra, divertendosi ben più di quanto fosse mai successo ai tempi di Camelot.

 

Certo, vedere Ruby gestire i traumi della guerra non era facile. La mietitrice guidava le truppe col suo migliore sorriso, muovendosi come una scheggia sul campo di battaglia per dare ordini o proteggere quanti più soldati possibili. Era un piccolo faro di speranza per i soldati semplici e gli altri Cacciatori, ma dopo ogni scontro tendeva a crollare non appena aveva un attimo di solitudine( il suo stesso team non contava)

 

Per il momento, comunque, era intenta solo e soltanto a condurre gli uomini alla vittoria con meno perdite possibili.

 

“ Avanti, uomini, restano appena un centinaio di Grimm”, esclamò Ruby, sparando un'ondata di petali in fiamme che sterminò la maggior parte di quel centinaio. A guidare l'orda nemica c'era nientemeno che da Tamano no Ise, la volpe a nove code della mitologia giapponese, coadiuvata da quei Grimm che si erano scoperti essere guerrieri dagli occhi d'argento corrotti.

 

Nella sua forma umanoide la youkai aveva dato una dura lotta ai suoi avversari, scatenando un incantesimo dopo l'altro finchè non aveva assunto la forma di una gigantesca volta con code simili a fruste fatte d'ossa.

 

Avanzò furiosa, la sua mente completamente sconvolta dalla trasformazione cui era stata costretta e incapace di formare un qualsasi pensiero che non riguardasse la completa distruzione dei nemici di Salem, coi Grimm dietro di lei che la seguivano come legittimo Alpha..

 

Mordred saltò sulla sua tavola e partì a razzo, lasciando dietro di sé una scia di fiamme, il suo obbiettivo la testa di Tomoe.

 

La bionda saber schivò abilmente il vortice che erano le sue code bianche, aiutata anche dalle compagne che offrivano un'eccellente distrazione. Volando quindi vicino al suo fianco, incalanò un largo fiotto di Aura in Clarent per manifestare la sua Semblance, la capacità di far esplodere l'ossigeno.

 

In una frazione di secondo, decine di conflagrazioni avvolsero la gigantesca volpe, che urlò dal dolore, dimenandosi e sputando potenti raggi di energia malefica per scrollarsi della fronte dell'attacco.

 

 

Il suo obbiettivo primario era ovviamente Ruby, che approfittava volentieri dell'indesiderata attenzione per distogliere il fuoco dai suoi uomini. Fortunatamente, nell'ultimo anno aveva imparato a usare la propria semblance nei modi più assurdi, dividendosi e ricomponendosi nel giro di un secondo, usando allo stesso tempo i petali come armi improvvisate.

 

Ovviamente non poteva schivare in eterno, bisognava risolvere il problema alla radice.

 

“ Weiss, bloccala!”, ordinò la guerriera dagli occhi d'argento, venendo subito obbedita dalla schermitrice.

 

 

Quattordici glifi si formarono a bloccare il servant corrotto. Quattro sotto le zampe, uno sulle fauci e i restanti nove sulle code. La creatura si dimenò, incapace però di staccare le zampe dal terreno.

 

Yang calò dall'alto sopra la testa della preda, sfruttando l'altitudine e tutto il potere accumulato in Gear Celica per creare un devastante impatto col proprio pugno. La testa di Tomoe, sbattendo sul terreno, causò un tremore che venne avvertito per l'intero continente, e Blake non perse tempo a decapitarla con un rapidissimo fendente dato con entrambe le spade.

 

La testa di volpe della creatura rantolò a terra per qualche secondo, prima di cominciare a disintegrarsi. Al suo posto rimase una bellissima ragazza dal corpo formoso con nove fluenti code e corti capelli rosa in mezzo al quale si trovavano due orecchie da volpe.

 

“ Grazie.....”, disse con un filo di voce, alzando una mano al team RWBY per poi svanire. Circa un'ora dopo, anche il resto dei Grimm era stato ucciso e purificato, i cuochi cominciavano a prepararli per ridare energie al resto dell'esercito. Ruby, sfinita da quel lavoro incessante, sedeva su una roccia mentre il campo base veniva organizzato attorno a lei.

 

“ Perdite?”, chiese la mietitrice a un ufficiale vicino, cercando di stabilizzare il battito cardiaco. Il suo viso era stanco , quasi incavato, e il fisico, per quanto irrobustito, portava su di sé i segni delle ultime battaglie.

 

“ Circa settecento uomini. Per lo più i volontari.”, elencò l'ufficiale con tono triste, avendo egli stesso imparato a conoscere alcuni dei soldati di origine civile. Ruby strinse i pugni, e Weiss la guardò dispiaciuta.

 

Aveva sentito ognuna di quelle vite spegnersi nel corso della battaglia. Si erano affidati a lei, sia i professionisti che quei civili che, dopo un addestramento fin troppo rapido, si erano arruolati per difendere le loro famiglie.

 

“ Al costo di circa tutta la regione.... suppongo sia... accettabile.”, sospirò Weiss, sapendo che ormai la via era spianata.

 

“ Accettabile un cazzo. Resta un mese, Weiss, meno anzi. Non possiamo arrivarci senza un esercito se tutti muoiono perchè non riesco a proteggerli.”, esplose Ruby, alzandosi e piantando Crescent Rose nel terreno, piangendo aspramente. Si sentì per un attimo estremamente egoista, ben conscia che anche Jaune e tutti gli altri leader avevano un carico pari o superiore al suo.

 

“ Non puoi neanche ritenerti responsabile della loro morte.”, le disse severa la schermitrice.

 

“ Lo so, ma non riesco comunque a non pensare che avrei potuto evitare molte vittime. E tra l'altro.... ormai i Servant obbediscono completamente a Salem. La loro volontà è stata annullata, non ci daranno più qualche aiuto per aiutarci a liberarli.”.

 

“ Ehi, musone, è pronta la cena.”, le chiamò Yang, interrompendo la discussione. Weiss posò una mano sulla spalla della propria leader, guardandola coi suoi comprensivi occhi color zaffiro.

 

“ Ruby, questo non è il tipo di discussioni che si devono fare a stomaco vuoto. Andiamo a mangiare qualcosa, poi domattina, quando sarai più riposata, continueremo.”, le disse col tono più calmo che potè, e anche Ruby dovette arrendersi.

“ Hai ragione. Non posso che sperare di fare la scelta giusta.”, affermò alzandosi e dirigendosi verso la mensa, venendo però bloccata.

 

Una mano la prese da dietro, e girandosi si ritrovò davanti Summer. La donna aveva seguito la figlia in molte delle ultime campagne, alternandosi tra lei e Qrow.

 

Non sapendo quanto tempo le rimanesse, intendeva passare quanto più tempo possibile coi propri cari e nessuno poteva dirle di no. Specie considerando l'impatto che aveva in battaglia.

 

“ Ruby, una volta ero nella tua posizione. Mi sentivo responsabile per le persone cadute sotto i miei ordini, specie quando partecipai alle prime campagne di Iskandar.  Unito alle scoperte che feci sulla nostra famiglia.... non fu un periodo facile.”, ammise, facendo anche un silenzioso riferimento alle loro scoperte sui Segugi, che avevano inquietato entrambe.

 

“ Come l'hai superato?”, non potè che chiederle la figlia, prendendole le mani. La donna abbassò il capo.

 

“ Mi sono resa conto che ognuno è responsabile delle sue scelte- concluse Summer con tono solenne- Questi soldati stanno mettendo la loro vita in gioco per l'ideale che i loro figli possano vivere liberi dall'incubo che ha attanagliato noi. Non è nostro diritto dubitare il loro valore e il modo in cui sono morti, possiamo fare solo del loro meglio affinchè quanti più di loro tornino a casa.”.

 

Le due donne dunque camminarono insieme fino alla mensa, da cui proveniva uno sconvolgente odore di stufato. Si riunirono alle compagne, mangiando allegramente finchè non arrivò un messo da Atlas.

 

 

“ Ordini dalla base. Stanno organizzando le navi che partiranno per il continente a forma di drago. Tutto l'esercito è chiamato ad assistere all'operazione.”.

 

*****

 

Il centro di comando di Atlas coordinava le operazioni militari di tutto il pianeta. In ogni momento, istruzioni venivano ricevute e mandate ai fronti su tutto il pianeta, con l'obbiettivo di ripulirlo quanto più possibile dai Grimm e aprire la via per la base di Salem.

 

James e Vlad si trovavano entrambi nella sala, evento abbastanza raro. I due uomini occupavano a pari merito il secondo rango più alto nell'esercito unito di Remnant, col titolo di comandante in carica dato ovviamente a Iskandar. Ozpin, per una lunga serie di motivi, era fuori dalla scala gerarchica. In compenso tra gli altri consiglieri c'erano Ghira e Kali, che avevano fornito un aiuto non da poco nel fungere da collante diplomatico tra i soldati, Fauni o umani, dei vari Regni.

 

Con occhio critico guardavano la stanza e le mappe del pianeta da loro difeso, lanciando a volte ordini e analizzando qualsiasi informazione portata loro. Il lavoro di quella giornata venne interrotto da un vortice di teletrasporto, da cui uscì Iskandar.

 

 

Il guerriero avanzò sotto gli occhi di tutti, ancora coperto di graffi, appena materializzato dall'ultimo campo di battaglia.

 

“ Novità?”, chiese stanco il condottiero, sedendosi su una sedia e facendosi portare una tazza di cioccolata calda, che bevve con sommo sollievo della gola, seccatasi a forza di lanciare ordini e parole di incitamento. Fu Vlad a rispondergli, inchinandosi di fronte all'alto comandante del loro esercito.

 

“ La parte occidentale di Vacuo è di nuovo nostra, grazie agli sforzi di Ruby e del suo plotone.”, riferì il fauno pipistrello. Il suo superiore si mise una mano sulla barba rossa, mettendo rapidamente insieme le informazioni che aveva a disposizione. Infine si alzò, allargando le braccia come ad avvolgere l'intera sala.

 

“ Amici miei, la data che stavamo attendendo è ormai vicina. Abbiamo trascorso l'ultimo anno aprendo la via che porta al continente a forma di drago, ed è ora di percorrerla. Dobbiamo attaccare ora, o rischiamo la disfatta.”.

 

“ Qual è il piano, lord comandante?”, domandò Vlad.

 

“ L'unica cosa che possiamo fare è attaccare rapidamente, con forza, e da più direzioni. Dobbiamo distruggere la pozza da cui nascono i Grimm e in cui Goetia riposa, senza lasciare un singolo pezzo integro! ”, istruì secco l'antico re macedone, scatenando una serie di commenti contrastanti.

 

“ Ci saranno molte vittime.....”, notò Kali, portandosi una mano al petto. Aveva già perso molti amici in quella guerra, si chiedeva quanti sarebbero rimasti.

 

“ L'intero universo diventerà vittima, se non ci muoviamo.”, notò cupo James.

 

Iskandar si alzò in tutta la sua altezza, evocando una nuova armatura e alzando nuovamente il braccio.

 

“ Bene, allora dite a tutte le nostre truppe di radunarsi attorno al continente- ordinò, pregando qualsiasi dio fosse rimasto di stare al loro fianco- Dovremo forzare qualsiasi blocco si trovi ancora lì e sperare in meglio.”.

 

Altrove, a miglia di distanza, un giovane fauno toro immerso in un liquido nero rise con una cupa risata che non apparteneva a lui, ma all'entità che era sul punto di erodere quanto rimaneva di lui.

 

                                                                                      ******

Salve a tutti, spero il lavoro sia stato tutto sommato di vostro gusto, spero di riuscire a concludere gli ultimi tre capitoli( epilogo incluso) prima della fine di Aprile, e poi pensare alle storie che sono state per il momento in Hiatus.

 

 

 

 

 

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Capitolo 60
*** Padre contro figlia ***


Più di dieci enormi navi e numerosi sottomarini si avvicinavano sempre più al continente nativo dei Grimm, i loro occupanti ansiosi per la battaglia che avrebbe deciso il loro destino.

 

Ruby controllò attentamente il caricatore di Crescent Rose, contenente pallottole con ogni tipo di Polvere. Era stata silente per buona parte del viaggio, intenta a preparare il suo equipaggiamento e quello per le compagne. In giro per la nave, molti altri svolgevano gli stessi rituali, chiedendo se quello sarebbe stato il loro ultimo giorno di vita su Remnant.

 

Sistemò il fucile e si rivolse alle compagne.

 

“Sei pronta, Mordred?”, chiese con un largo sorriso alla loro Servant, che lanciò Clarent in aria prima di riprenderla con un gioco di mano.

 

“ Prontissima. Scommettiamo che sarà la mia spada a finire nel cuore di Salem?”, scherzò la bella Saber.Le altre tre ragazze diedero simili risposte, felici di essere lì l'una al fianco dell'altra, e quando venne dato l'ordine agli altoparlanti, uscirono tutte assieme.

 

Il piano era di per sé abbastanza semplice, non avendo il tempo o le risorse per qualcosa di più complesso. Le loro forze si sarebbero divise in due: una, guidata da Iskandar, volta ad attaccare direttamente il pozzo nero dove Goetia stava completando la sua trasformazione, sperando di sconfiggerlo prima che emergesse.

 

L'altra parte dell'esercito, guidata da Ruby, avrebbe portato Salem il più lontano possibile dalla pozza e massacrarla con quanti più attacchi possibile, incluse numerose dosi del vaccino creato da Medea.

 

Nella migliore delle ipotesi, se la presenza di Salem fosse stata necessaria per la resurrezione, avrebbero tirato fuori Adam dall'abisso per poi ucciderlo, privando Goetia del suo involucro.

 

Un sottomarino emerse proprio al centro della flotta. Iskandar salì assieme al suo team, a quello di Vlad e a Ozpin/ Odino, ognuno di loro più imponente che mai, la loro Aura collettiva un immenso oceano di energia che si contrapponeva all'appestante aria che proveniva dal continente dalle coste rosso sangue.

 

 

“ Amici.... compagni.... miei soldati- cominciò il guerriero dai capelli rossi- il momento è finalmente giunto. Oggi poniamo fine alla guerra che ha tormentato il nostro mondo per millenni. Gli antenati di noi tutti, gli spiriti dal Trono degli eroi che ancora non sono stati evocati ci guardano.”.

 

“ Quest'oggi, nessuno resta indietro.... nessuno viene dimenticato... nessuno morirà senza onore. I nostri sforzi saranno per sempre ricordati, poiché per un giorno noi siamo uno!”.

 

“ SIAMO CON VOI, CONQUISTATORE!”, esclamarono tutte le decine di migliaia di voci nell'esercito. Decine di migliaia di mani, fossero esse di umani, spiriti eroici o fauni, si alzarono a esaltare tanto l'uomo che li comandava quanto l'obbiettivo che si erano prefissati.

 

“ Insieme fino all'ultimo?”, disse Ruby, tendendo la mano alle quattro compagne.

 

“ Insieme fino all'ultimo.”, risposero loro insieme

 

 

I soldati posarono piede sulle sabbie nere del continente nascosto, venendo presto seguiti dai mezzi pesanti e dalle unità mecha. La numerosa spedizione cominciò ad avanzare, ogni membro che si guardava attorno o stava ben attento a dove posava i piedi.

 

Fu però solo dopo un lungo cammino che incontrarono finalmente i primi cenni di resistenza.

 

Salem stessa guidava un enorme gruppo di Grimm, ben più numeroso di quello che aveva assalito Atlas. Al suo fianco si trovavano un cavaliere nero, Cinder e Kiritsugu. Le quattro tetre figure cavalcavano alla testa di un'orda di mostruose creature, le cui zanne e gli artigli schioccavano, ansiose di lacerare la carne altrui.

 

 

Nel guardare lo sfortunato Counter Guardian, Iskandar e gli altri spiriti eroici, si resero conto che doveva essersi finalmente rotto. Se fossero stati sconfitti quel giorno, nessuno gli avrebbe impedito di aprire la porta per la Reliquia della creazione. Per fortuna, gli spiriti eroici al loro fianco non erano così pessimisti.

 

“ Mhh, questo sarà il luogo perfetto per una composizione.”, commentò uno dei Servant al servizio dell'alleanza, un uomo dalla pelle scura e dai corti capelli bianchi, vestito un elegante completo. Antonio Salieri, un tempo amico e rivale di Mozart, divenuto un Avenger, aveva guadagnato la fama d'essere uno degli spiriti eroici più letali in assoluto.

 

Blake e molti altri erano estremamente lieti fosse stato Vlad ad evocarlo.

 

 

“ Perfetto, amico mio, ricordati di cantarla mentre scorre il sangue dei nostri nemici.”, gli rispose un guerriero poco lontano, vestito con un'armatura scarlatta, armato di lancia e con un elmo dorato a coprirgli il viso. Leonida, il più famoso di tutti i re di Sparta e Servant del team JNPR, al cui servizio aveva donato la forza dei trecento guerrieri che assieme a lui combattereono alle Termopili.

 

 

 

“ Ah, quanto tempo ho aspettato questo giorno.”, disse gioiosa Salem, materializzando un lungo spadone nero alla cui base si trovava un conduttore di Polvere. Iskandar guardò la donna avvertendo un piccolo brivido lungo la spina dorsale. Per quanto fosse diventato forte, sapeva di esserle ancora di molto inferiore, e gli disgustava la sola idea di lasciare i combattenti più giovani a occuparsi di lei.

 

' Clover, avete già avvistato la pozza di Goetia?', chiese l'uomo telepaticamente, inviando i propri pensieri agli Ace Ops, che stavano sorvolando il continente assieme al resto delle loro forze aeree.

 

“ Sì, comandante. E' la più grande di tutti, ed è circondata da un enorme esercito, in ogni senso della parola. Grimm anziani, golem come quelli che c'erano a Beacon e almeno una squadra di Servant la cui sola Aura mi fa accapponare la pelle.”.

 

 

' Come pensavo, quest'avanguardia è solo un modo per indebolirci.', pensò Iskandar, facendo un cenno ad Hassan e Qrow, che annuirono. Lancillotto intanto guardava il cavaliere nero accanto a Salem, nascondendo sotto l'elmo un'espressione terrorizzata.

 

L'albina gli sorrise e fece un cenno rispettoso, ammirando non poco il coraggio con cui si erano diretti sin lì pur sapendo cosa li aspettasse.

 

“ Iskandar, mi complimento davvero per come hai condotto la guerra finora, tu e i tuoi soldati siete stati splendidi. Sono certo che il mio signore sarebbe più che lieto di farvi entrare al suo servizio, se solo glielo chiedeste.”.

 

“ Salem, se tu fossi in pieno possesso della tua mente, usciresti subito dal suo servizio, e ne sei consapevole. Nessuno di noi ha intenzione di piegare il capo davanti a Goetia, il motivo per cui siamo qui è cancellarlo dalla faccia dell'universo. E se ce lo impedirai, cadrai con lui.”, rispose Iskandar, prendendo mano alla spada e venendo imitato da tutti i suoi sottoposti.

 

“ Allora non mi lasci altra scelta.”, disse Salem con tono empio, evocando una falce d'ossa di Grimm e lanciandosi all'istante contro il Conquistatore. All'ultimo però questo venne avvolto, insieme a molti altri, da fiamme azzurre che lasciarono presto il posto a una Ruby il cui mirino era piantato proprio contro i punti vitali della donna.

 

 

Una raffica di proiettili da Crescent Rose penetrò rapidissimo il petto di Salem, esplodendo all'interno, e la battaglia si accese subito. I componenti di quella parte della spedizione si buttarono subito contro i Grimm, lasciando che zanne e metallo si scontrassero, o bruciando il Prana per evocare gli effetti di incantesimi e semblance.

 

Mordred andò subito a cercare il secondo in comando della strega, avendo sentito, così come Lancillotto uno strano legame con lui. Il guerriero nero era intento a tagliare senza particolari difficoltà qualsiasi Cacciatore cercasse di attaccarlo, sebbene in apparenza non avesse in mano niente.

 

La conferma ai sospetti del cavaliere. Evocò con un pensiero la sua tavola da surf, modificata negli ultimi mesi assieme alle compagne col meglio che la tecnologia di Remnant offriva. A un suo ordine, il veicolo girò attorno al luogotenente nemico, allontanando da lui tutti i membri dell'esercito mentre la spadaccina bionda gli si avvicinava.

                                                              ( Battle Chapel- Knights of Harrenhall)

I due si squadrarono per un singolo istante prima di incrociare con rapidità le rispettive armi. Mordred mosse Clarent in complicati, ma selvaggi cerchi, in cerca della lama invisibile brandita dal rivale, in un continuo scontro che disegnò solchi tutto attorno a loro.

 

Sapeva che, continuando così, non sarebbe durata molto. Attivò quindi la sua semblance, concentrandola attorno al bordo della spada per un ardito fendente che tagliò via metà dell'elmo del cavaliere ibrido. Per un istante Mordred si trovò di fronte solo parte di un viso bruciato, ma in breve la pelle ricrebbe, rigenerando un bellissimo volto contorniato da corti capelli bianchi e con occhi neri dalla sclera rossa, pieni di disperazione.

 

Non esattamente chi si aspettava.... ma abbastanza vicino.

 

“ Salve, padre.”, disse gelida il Cavaliere del tradimento, guardando la figura di Artù con astio. Non era certo di cosa si aspettasse dal reincontrare la figlia.

 

“ Mordred, ammetto che..... è un piacere vederti dalla parte dei difensori di Remnant.”, disse il leggendario re britannico con tono cauto, mentre Mordred batteva Clarent sul proprio spallaccio con uno sbuffo.

 

“ Già.... ovviamente il Trono degli eroi trova sempre modi per prenderci per il culo. Tanto per cominciare siamo di nuovo in fazioni rivali, e tu sei un uomo invece che una donna.”.

 

“ Credimi, vorrei non fosse così.”.

 

Padre e figlia si mossero a velocità tali che solo Harriet , Ruby o Lancelot sarebbe riuscita a seguire lo scontro per intero. La mietitrice era però impegnata, assieme al resto del suo team, ai JNPR e ai SESP, a bloccare Salem affinchè non avesse troppa libertà di movimento. La regina dei Grimm stava infatti dando fondo a tutto il suo potere e alla sua esperienza, parando con incredibile facilità qualsiasi colpo prima di contrattaccare. Le avessero lasciato un solo attimo di respiro, sarebbero morti prima di accorgersene.

Cinder era stata intenta per un pò a sfoltire le linee nemiche, trovandole però ben più coriacee di quanto pensasse. Ma quando vide Ruby che volteggiava mentre muoveva falce e spada contro Salem, alternandosi ai compagni, perse la ragione e si gettò come una meteora su di lei.

 

“ MUORI, ROSE!”, eclamò la folle Dama, bruciando tutto il suo Prana fino a sembrare una piccola nova. Concentrò tutta l'energia nelle mani, con l'intento di ridurre la mietitrice e il suo team in cenere. Così facendo però, si rese completamente vulnerabile a ogni attacco.

 

Un colpo di fucile la prese dritta nel fianco, interrompendo il suo volo e facendola cadere sul posto nel fango, mentre le sue fiamme vennero sparate verso il cielo senza fare ulteriori danni. La donna cadde a terra, nel fango e nel sangue, incapace di muoversi. Provò a cauterizzarsi la ferita, ma aveva sprecato tutto in quell'ultimo inutile attacco, e con impotenza guardò avvicinarsi un soldato in armatura atlesiana.

 

“ Tu per prima.”, disse il ragazzo, con una voce che chiariva la sua età. Appena adatto a essere uno studente di Beacon al primo anno, ma avevano già fatto scelte disperate.

 

“ Chi sei... tu?”, chiese l'incantatrice, sputando sangue incredula. Se anche fosse morta quel giorno, pensava che sarebbe stato per mano di Ruby, Pyrrha o uno qualsiasi dell'ultima generazione di Cacciatori, non certo uno di quegli innumerevoli idioti che si era arruolato in fretta e furia nella milizia, avendo appena il tempo di sviluppare un nucleo magico.

 

“ Oscar Pine. E questo.... è per aver bruciato la mia fattoria.”, disse il giovane soldato, prima di piantarle una pallottola in fronte. Cinder cadde a terra senza un lamento, rivoli di sangue che scesero dalla bocca mentre Oscar tornava a concentrarsi sullo scontro. Più tardi Emerald e Mercury, con non poca fatica, avrebbero ritrovato il suo corpo e le avrebbero dato sepoltura in un luogo segreto e sereno, ma al di là di questo non sarebbe stata che una nota a piè di pagina nella storia che si stava scrivendo quel giorno, e un avvertimento per chiunque cercasse ossessivamente il potere.

 

 

Lo scontro padre e figlia intanto aveva raggiunto il picco della sua violenza. Le armature erano ormai frammenti sul terreno, e il sangue schizzava ovunque mentre il clangore delle spade sembrava occultare ogni altro pensiero. Ormai però il loro Mana era agli sgoccioli.

 

Decisero quindi di concludere lo scontro coi rispettivi colpi finali, caricando quanta più energia possibile nelle rispettive spade. Le alzarono al cielo, creando due altissime torri di luce rossa e nera. Il cuore dei due contendenti batteva all'unisono, così come i loro pensieri. Coi muscoli che tentennavano, abbassarono le rispettive spade, esclamandone i nomi.

 

 

“ CLARENT!”.

 

“ EXCALIBUR!”

 

Gli attacchi dei due spiriti eroici si incrociarono a metà strada, unendosi in una terribile colonna a spirale rossa e nera. Mordred gridò fino a sentire la gola seccarsi mentre prendeva un po' del potere del team RWBY per potenziare l'attacco, ma Artù fece lo stesso coi Grimm al suo comando, in misura ben maggiore.

 

Infine l'attacco di Excalibur soverchiò la forza di Clarent, avvolgendo Mordred, ma impedendo ad Artù di vedere qualcosa volare nella sua direzione. Quando finalmente l'attacco si concluse, non c'erano che particelle di energia nera e un cratere.

 

“ Mi dispiace, avrei voluto....”, disse il Re dei cavalieri, prima di sentire qualcosa trapassargli il cuore. Abbassando gli occhi, trovò la punta di Clarent che trapassava la sua corazza.

 

“ Mi sono spostata all'ultimo istante.”, sussurrò Mordred al suo orecchio, sulla spalla la sua tavola da surf. Tra le altre funzioni aggiunte negli ultimi mesi, aveva anche un silenziatore e un sistema d'invisibilità grazie al quale si era spostata senza che il padre se ne accorgesse per un attacco alle spalle.

 

“ Hai imparato bene.... dalle tue compagne. Una volta non avresti fatto altro che caricare a testa bassa.”, rise Artù con tono fiero, mentre linee di potere rosso attraversavano il suo corpo. L'esplosione che ne conseguì lo divise da parte a parte, sparpagliando gli arti ovunque, la testa rimase l'unico pezzo ancora integro.

 

“ Ce l'ho fatta.... ho vinto.”, disse Mordred, con un tono a metà tra il trionfo e la disperazione.

 

“ Sono fiero di te.”, le rispose quanto rimase di Artù prima di svanire nel vento. Una singola lacrima rigò quindi il viso della Saber, ripensando a tutto il tempo che lei e il padre avevano perso, a quello che sarebbe potuto succedere se Morgana non si fosse messa in mezzo o se lui fosse stato più considerevole di lei. Sapeva quanto fosse inutile piangere per ciè che non sarebbe potuto essere, ma non riusciva a farne a meno.

 

Una pesante mano guantata si posò sulla sua spalla. Voltandosi, la spadaccina si ritrovò a fianco Yang, i cui comprensivi occhi rossi si specchiarono in quelli della spadaccina.

 

“ Non è ancora finita, Mordred.”, le ricordò la pugile, inserendo una coppia di cristalli in Gear Celica, generando un'lone di energia elementale che si mescolò con la sua semblance. Mordred sentì il proprio nucleo magico vibrare fino al punto da andare a fuoco, restaurando una buona parte delle sue energie.

 

Master e Servant si buttarono di nuovo nella mischia. Obbiettivo: Salem.

 

 

 

*****

 

Quando Summer vide il Segugio, capì subito che dentro di lei c'era il suo vero corpo. Non seppe se era per il modo in cui la creatura si muoveva, per come stava di fronte ai Grimm che comandava o per qualche misterioso contatto tra i loro spiriti.

 

Il mostruoso canide non si differenziava infatti da quei primi cinque Segugi apparsi ad Atlas e dagli occasionali che erano apparsi durante l'anno successivo, per lo più spalleggiando potenti servant ibridi. Teneva la bocca chiusa, mostrando appena i denti affilati e muovendosi con cautela sui quattro arti deformi, con scintille nere che ogni tanto uscivano dalle sue fauci.

 

La bella Cacciatrice strinse tra le dita la catena della sua fidata croce fino a sentire le nocche scricchiolare.

 

“ Stai bene, amore?, chiese Qrow alla moglie, alzando la propria maschera per guardarla dritto negli occhi argentati.

 

“ Per niente- disse, rizzando la schiena e dando un rapido fendente all'aria con la propria arma- Voglio solo fare del mio meglio affinchè questa giornata finisca il prima possibile.”.

                                                    ( Powerwolf- Demons are a girl's best friend)

“ UOMINI, ALL'ATTACCO!”, esclamò Iskandar, prima che Lancillotto agitasse le redini dei suoi tori, guidando così l'avanzata dei protettori di Remnant.

 

I Golem furono i primi ad attaccare, lanciando potenti sfere di energia oscura o getti infuocati, i più dei quali vennero bloccati a metà strada da Medea con la sua semblance. Gli Assassini, approfittando del momento di pausa offerto dalla strega, si infiltrarono tra le prime linee, facendo rapido lavoro dei Grimm più deboli, finchè il Segugio non si girò verso di loro.

 

La creatura sembrò assorbire l'aria di tutta la regione, risputandola come un devastante soffio che spazzò via i discepoli di King Hassan. La punta della catena di Summer si infilzò quindi nella sua spalla, unita a una raffica di piume affilate, precedendo l'arrivo della donna e Qrow, che ingaggiarono l'essere in un frenetico duello, solo uno tra mille però in quel frangente.

 

Odino volteggiava Gugnir con assoluta maestria, usando le rune in maniera impercettible ma letale per non impensierire i suoi alleati. Vlad e Salieri si muovevano rapidissimi nell'infinita massa di nero, muovendo in sintonia le loro armi e dando libero sfogo alla loro repressa ferocia mentre poco distante James e Leonardo avanzavano spala a spalla, combinando i rispettivi attacchi di Polvere. Oltre ancora, gli Ace Ops costituivano un impenetrabile muro a difendere i soldati semplic e l'artiglieria pesante.

Kiritsugu, che si era teletrasportato lì per ordine di Salem, tentò di sabotare quel prezioso assetto, ma i cinque Specialisti lo scoprirono per tempo e ingaggiarono uno scontro che lo costrinse a dare pieno sfoggio delle sue doti da mutaforma.

 

La semblance di Taiyang era un'autentica mostruosità e un ottimo assetto in quel frangente, grazie a essa la sua forza aumentava a ogni colpo, e l'aver rimpiazzato l'Aura col prana lo rendeva ancora più terribile. Con un pugno distrusse facilmente un golem e creò un'onda d'urto che spazzò via un branco di Grimm che tentò di sbarrargli la strada. 

Non vide però un drago cadere a capofitto su di lui. La bestia aprì la mascella, concentrando tutta la sua energia nello stomaco in modo da divorare il Cacciatore ed esplodere insieme a lui. Non sarebbe bastato a uccidere Tai, ma col danno che stava facendo, l'avrebbe indebolito non poco e reso una facile preda per altri Grimm. La sua morte avrebbe ridotto la forza d'attacco dell'esercito, anche perchè Iskandar non avrebbe più potuto usare la sua Semblance.

 

A salvare il pugile dal diventare un impiccio per i compagni, fu una serie di fulminei fendenti che riduessero il drago a un ammasso di arti, su cui salì una figura ammantata di rosso.

 

“Raven, che ci fai qui?”, domandò Taiyang, stupefatto nel trovarsi di fronte l'ex moglie. E anche un po' irritato, per il semplice fatto( non contando gli alimenti arretrati per più di quindici anni) che aveva scelto solo l'ultimo momento utile per prendere una posizione!

 

“ E' da quando ho ricevuto il nucleo magico che io e Vernal ci nascondiamo qui- rispose la donna, cercando di ignorare la ben chiara rabbia dell'uomo- Ascolta, la pozza gigante non è quella dove si nasconde Goetia, è in una di quelle più piccole!”.

 

“ Quale?!”, esclamò l'altro, saltando per evitare l'attacco di due Ursa, che distrusse facilmente quando tornò a terra. A sua volta Raven dovette ricoprire la sua odachi con un misto di Polvere, infondendolo di Prana per liberarsi spazio prima di saltare al fianco dell'uomo.


“ Non ne ho idea, non sono mai riuscita ad avvicinarmi abbastanza.”, disse ansante. Purtroppo la risposta non ci mise comunque molto ad arrivare.

Atlanta era salita sul carro di Iskandar, tirando fuori una particolare freccia infusa con l'ultima versione del vaccino di Medea, un concentrato talmente puro e potente che avrebbe potuto distruggere l'abisso in cui Goetia riposava. La fauna leonessa incoccò la freccia, infondendovi ogni goccia del suo prana finchè sulla punte non si formò una piccola, ma incredibilmente intensa luce. 

Una volta lanciata, illuminò l'intero campo di battaglia come una cometa avvolta da un'alone cianotico, per poi buttarsi nel gigantesco lago oscuro. Il cambiamento fu istantaneo, generando un'altissimo pilastro di luce azzurra che giunse rapidamente sino all'atmosfera. Per un singolo istante, mortali e spiriti eroici esultarono, pensando che la vittoria fosse vicina.... ma si resero presto conto che i Grimm erano sempre più aggressivi e forti, soprattutto il Segugio che stava ora affrontando l'intero team STRQ. E in quel marasma, nessuno pose attenzione a una piccola pozza di liquido nero finchè non fu troppo tardi.

 

La pozza espolose in una colonna di sangue bollente misto a m ateria nera, che si allargò in alto nei cieli parallelo a quella creata da Atlanta. Il liquido si condensò dunque in una grande figura umanoide nera e rossa dai riflessi dorati, con un'imponente paio di corne e completamente ricoperto da una corazza ossea.

 

L'essere scese a terra con una grazia quasi innaturale, agitando le corna mentre la battaglia si fermava.

 

“ Iskandar, Hassan. Sono molti secoli che non ci vediamo.”, disse l'orrendo demone, rivolgendo lo sguardo verso i Cacciatori rimasti, rendendo chiaro che a parte i due appena menzionati, gli altri non erano che insetti per lui.

 

“ Avrei preferito non succedesse mai più, ma fortunatamente dopo oggi l'universo non dovrà più sopportare la tua presenza.”, rispose King Hassan, cercando di mantenere il sangue freddo, qualcosa che quel giorno era difficile persino per lui. I Grimm si erano infatti inginocchiati di fronte al loro signore, nonostante l'odio nascosto che ognuno di loro provava verso di lui per averli ridotto a una parodia di sè stessi. I soldati e quei Grimm purificati erano troppo orripilati dalla nuova apparizione per agire.

 

“ Mhh, vediamo se potete confermare quanto dite.”, rise Goetia malefico, scrocchiando le dita e rilasciando un pò della pressione accumulata, gettandosi dunque in volo contro gli ultimi ostacoli sul suo cammino.

 

 

 

“ Preparatevi a morire, vermi.”.

                                                                                                          *********
E comincia l'ultima battaglia per il destino di Remnant e dell'universo, mi auguro abbiate apprezzato quest'inizio perchè avevo in mente l'incontro tra Mordred e Proto Saber da taaaaaaaaaaaanto. In settimana forse concludo definitivamente prima di dovermi dedicare all'ultimo esame, intanto domani è il mio compleanno. Buona pasqua a tutti.

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Capitolo 61
*** Il ritorno del re ***


       ( Sabaton- 7734)

Goetia si era dimostrato essere quello che già sapevano, un abominio senza eguali. Nei soli trenta secondi da cui aveva cominciato a combattere, quasi un quarto delle truppe rimaste era stato massacrato, obbligando i sopravvissuti a un fuoco incrociato contro il terribile demone.



Iskandar e compagni lo attaccarono, circondandolo e utilizzando ogni trucco a loro disposizione per impedirgli di fare altri danni. Fendenti di polvere, affondi avvolte da fiamme bianche o blu, gli incantesimi più distruttivi di Medea e ovviamente i pali di Vlad si abbatterono ripetutamente sul corpo.



Gli otto spiriti eroici si erano preparati a quel momento per tutta la durata della loro vita su Remnant, anni di preparazioni passati a infondere nei loro muscoli e nel loro animo il potere necessario a salvare il mondo da quel perfido mostro. Eppure non sembrava sufficiente.


“ Penoso....”, disse seccato Goetia, estraendosi dalla spalla uno dei pali di Vlad e saltando in aria per parare l'ennesimo affondo di King Hassan. Guardando i suoi avversari come fossero mere formiche, schioccò le dita per evocare dai cieli un pilastro di pura energia demoniaca. Unendo le rispettive forze, Medea e Iskandar evocarono alla massima intensità la loro semblance anti- magia, indebolendo l'attacco fino ad annullarlo del tutto, a costo però di quasi tutte le loro energie.



' Siamo troppo deboli, non possiamo affrontarlo in maniera diretta!', esclamò telepaticamente il Conquistatore, mentre lo scontro riprendeva più frenetico che mai. Attorno alla piccola arena, la maggior parte dell'esercito guardava col cuore in gola i nove contendenti.



' Ci serve più potere, e forse Atlanta ci ha dato la chiave per ottenerlo!', rispose Medea, evitando piegandosi all'indietro una saetta nera che, colpendo un punto in lontananza, creò un altissimo fungo nucleare. La suddetta fauna prese quindi a lanciare una freccia dopo l'altra finchè non sentì il dito che tendeva l'arco intorpidirsi.



' Ti riferisci al lago azzurro? Può davvero servirci?'



' Sì, anche se non ospitava Goetia è comunque un'immensa fonte di mana appena purificato. Attingendo al suo potere, abbiamo una chance.', continuò l'incantatrice greca, venendo stavolta salvata da un poderoso pugno grazie a Vlad, che lo parò all'ultimo istante con la sua lancia.



Goetia, sempre più irritato da ciò che riteneva un'inutile resistenza, alterò la gravità, alzando tutti i suoi nemici con l'intento di schiacciargli uno a uno. Prima che potesse farlo, però, Hassan aveva attivato i suoi poteri, teletrasportandosi assieme ai compagni in molteplici scoppi di fiamme azzurre proprio sopra il lago, in cui caddero.



L'intera terra sembrò tremare mentre un gigantesco glifo si formava su tutta la superficie della pozza di mana. Lentamente apparve la testa di un enorme rettile, di color topazio con poderose corna e larghe fauci. Rapidamente seguì il resto del corpo, quello di un maestoso drago corazzato avvolto da una bellissima aura e con molteplici ali.



Sempre più irato, Goetia amplificò le proprie dimensioni fino a raggiungere quelle del nuovo nemico, contro cui si buttò. Le braccia rosso oro del signore dei Grimm si chiusero attorno all'enorme drago, che rispose con una violenta testata, talmente potente da scatenare un'onda d'urto per l'intero continente, prima di salire in alto nei cieli, bersagliandosi a vicenda con violenti e terribili tecniche.



Nel frattempo il team STRQ stava combattendo contro il Segugio che racchiudeva il corpo originale di Summer. La creatura era quasi più violenta del suo stesso creatore, e altrettanto rapida, non lasciando il minimo spazio di manovra alla squadra di Cacciatori. Per fortuna, grazie al misterioso legame tra loro, Summer riusciva ogni tanto a prevederne le mosse e infine la bloccò dove stava, dando tempo agli altri di agire.



L'Odachi di Raven tagliò la gamba della creatura, e Tai l'afferrò per poi sbatterla a terra e sferrargli un pugno nella mascella. La colpì ancora e ancora, fermandosi però all'ultimo colpo, quando gli sembrò che fosse svenuta.



Il Segugio però rialzò subito la testa per sputargli un potente getto di fiamme nere, lanciandolo via per una lunga distanza. Ruggì di nuovo e puntò le fauci nella direzione di Summer, che ignorando il costante tremore nelle ossa avvolse il fidato flagello con un rivolo di vento argenteo più tagliente di una spada.



Si gettò dunque contro la sua controparte, evitando zanne e artigliate con la sua consona agilità, lasciando sempre più ferite su quel corpo corrotto, per quanto leggere. Con molta difficoltà riuscì a salire sulla schiena dell'essere e a legarle le braccia con la catena, infondendola con tutto il potere derivato dai suoi occhi.



La creatura canina gridò dal dolore e cominciò a sbattere la testa contro il terreno, riuscendo quasi a scavalciare Summer.





Con una scia di fiamme, Raven reclamò anche l'altra zampa del mostro, e approfittando del suo attimo di dolore, Qrow si gettò contro di essa sotto forma di uno stormo di corvi dal becco più affilato di un rasoio.



' Adesso!', pensò Summer, avvantaggiandosi di quel momento di debolezza per stringere di nuovo la presa ed evocare tutto il suo Prana nella forma più luminosa possibile e infonderlo quindi nel Segugio. Un'alone argenteo ricoprì il Grimm ibrido, addensandosi sempre più fino a formare un'incandescente seconda pelle, la cui luce accompagnò atroci grida di dolore.



Il bagliore generato dalla Rose si espanse per l'intero campo di battaglia, al punto da accecare per un istante lo stesso Goetia, permettendo all'avatar draconico di Iskandar di sbatterlo sul terreno e morderlo a sangue.



Affievolendosi, la luce rivelò un'ansante Summer, che teneva tra le braccia quello che sembrava un suo straziato doppione. Aveva praticamente più cicatrici che pelle, e ancora molte bolle nere nelle zone in cui Salem doveva avere iniettato la materia nera. La cosa più inquietante erano gli occhi, grigi con vene rosse che pulsavano debolmente e sparivano a intermittenza.



Il resto del team STRQ si radunò attorno alla... alle loro leader, guardando quella che era appena stata liberata da anni di prigionia.



“ Raven....- sussurrò la Summer appena liberata, rivolgendosi alla vecchia compagna con un rantolo di voce- così sei tornata. Avessi le forze di prenderei a calci in culo per l'intero pianeta.”.



Raven deglutì. Lo sguardò della Summer servant le diceva che sarebbe successo comunque per mano sua, e che non sarebbe stato per niente piacevole.



“ So.... di meritarlo.”.



“ Almeno ammetti le tue colpe. In questo caso, esaudisci il mio ultimo desiderio e parla per bene con Yang. Niente roba da spadaccina di ghiaccio o simili stronzate, merita di vedere la vera te prima di darti la sua frazione di botte. Tai....”, continuò, il respiro che si faceva sempre più pesante.



“ Sono qui.”.



“ Io e Qrow ti abbiamo chiesto più di quanto avessimo il diritto, prenderti cura di due ragazze come Ruby e Yang quasi da solo. Non avrei potuto chiedere un cognato migliore... vorrei poterti ripagare.”, disse la donna, prima di tossire una boccata di sangue sull'armatura della sua controparte, che le battè una mano sulla spalla. Tai pianse e si limitò a chinare il capo.



“ Qrow- continuò, vedendo il marito chinarsi per carezzarla- sei stato un marito fedele e, checchè tu ne dica, un magnifico padre. So che Ruby ha imparato tantissimo da te e che nonostante il tuo dolore hai fatto molto per Remnant. Posso solo scusarmi per essere sparita in questo modo, coi risultati che vedi. Tra poco saremo di nuovo insieme, ma.... non è molto facile dirti addio in questo stato.”.



La coppia si diede un fugace e amaro bacio sotto lo sguardo della Summer servant. Il corpo della guerriera quindi cominciò a dissolversi in scintille di luce argentea, che fulminee raggiunsero il cielo e da lì il Trono degli eroi, sotto le sconvolte espressioni dei compagni di squadra.



Nell'istante in cui il cuore della sfortunata Cacciatrice smise di battere, la Summer che Qrow aveva evocato gridò dal dolore, portandosi le mani alla testa mentre finalmente ricordava e riviveva il momento della propria morte, avvertendo ognuno dei colpi ricevuti dai propri compagni e da sé stessa.







“ Oh, dei, perchè, perchè....”, singhiozzò la Cacciatrice, piangendo mentre veniva avvolta tra le braccia di Qrow.





“ Non disperarti, Summer. Ora sei libera.”, disse l'Hassan dalle ali nere, carezzandole i capelli raccolti in una rosa rossonera. Si rialzò e fece scivolare la fidata arma in tutta la sua lunghezza.



“ Già, hai ragione.”, disse ripulendosi il viso dalle lacrime e correndo verso la battaglia. Goetia e il drago creato da Iskandar erano infatti piombati di nuovo sul terreno, rotolando insieme con le truppe che cercavano di fuggire per non essere coinvolti.



Le due bestie si diedero colpi sempre più potenti, senza la minima pietà.



“ E' inutile- disse Goetia, riuscendo infine a liberarsi dal peso dell'avversario- appena vi avrò ucciso, assorbirò Kiritsugu, e andrò a prendere la Reliquia della Creazione. Non potete fare niente per fermarmi.”, concluse con tono assolutamente folle, prima di raccogliere le proprie energie per formare una sfera di pura materia nera, al cui interno era possibile vedere alcuni Grimm.



Iskandar e compagni non volevano immaginare cosa sarebbe successo loro se fossero stati colpiti da quell'orrore, ma fortunatamente una pioggia di colpi d'ogni tipo si abbattè su Goetia, causando numerevoli piccole esplosioni.





“ Non smettete un solo secondo di colpirlo, siamo vicini alla vittoria!”, esclamò Odino, guidando la raffica di attacchi con una serie quasi infinita di rune, che si incisero nella corazza del demone. Questi cessò l'attacco e fece per abbassarsi, con l'intento di schiacciare una volta per tutte l'odiato nemico.



Fu un grosso errore, perchè Summer ne approfittò per attingere al Prana dei compagni, sparandogli contro un immenso fascio di luce argentea. Goetia gridò dal dolore mentre l'attacco, unito alle rune di Odino, lo riportò alla sua forma normale, ed era quanto i suoi nemici aspettavano.



Uno dopo l'altro, gli otto spirici eroici all'interno del drago uscirono per gettarsi su Goetia, bloccandolo con tutto quello che avevano a disposizione, fosse esso un incantesimo o la mera forza bruta. Iskandar fu l'ultimo e si aggrappò alla schiena del nemico, evocando ogni stilla magica che avesse assorbito dal lago, prima di urlare a pieni polmoni.



“ Ionioi Hetairoi!”.



In maniera istantanea, senza lampi di luce o altri effetti particolari, i due sparirono dal campo di battaglia per trovarsi nel centro di un infinito deserto. Ritrovandosi la terra sotto i piedi, Goetia afferrò un polso del Conquistatore, sbattendolo di mala grazia sulla sabbia.





“ Un Reality Marble, Iskandar? Francamente mi ritengo deluso, anche con tutti i tuoi soldati siete troppo deboli per ferirmi.”, sibillò il signore demoniaco, ben a conoscenza dell'incantesimo appena usato.



Era il più potente Noble Phantasm di Iskandar, una dimensione dove riposava il suo intero esercito, inclusi quei re che gli avevano giurato fedeltà durante la sua campagna di conquista. Ora come ora, era probabile che anche l'esercito unito di Remnant sarebbe potuto apparire lì dentro, ma aveva poca importanza considerando che il guerriero dai capelli rossi era già in condizioni pessime e sarebbe caduto con un colpo solo.



“ Oh, noi di sicuro, ma non ti ho portato qui per attaccarti da me o da loro. Solo per assicurarmi che chi è rimasto nel mondo reale non soffra danni collaterali.”.



Non capendo cosa il Conquistatore intendesse, Goetia fu sul punto di dare a lui e ai suoi compagni il colpo di grazia, quando sentì dietro di sé una presenza. Immensa, maestosa e incredibilmente irata. Pur sapendo a chi appartenesse, si voltò comunque, trovandosi di fronte Gilgamesh.



L'antico signore di Uruk era vestito coi suoi abiti da civile, i capelli abbassati e vari anelli con cristalli di Polvere ad adornargli le dita. Una semplicità a modo suo terrificante.



“ Ti sono mancato, abominio?”, domandò con tono quasi saccente il Re degli eroi, espandendo fino al limite la sua Aura. Quando, mesi prima, era stato evocato da Iskandar e aveva risvegliato per davvero il potere insito nella sua anima, era rimasto egli stesso stupito dal proprio vero potenziale, e aveva passato il periodo successivo allenandosi con tutti i soldati presenti nel Reality Marble, tutto per quel singolo momento.



“ G- gilgame....”, cominciò Goetia, venendo interrotto da una moltitudine di armi che gli infilzarono senza pietà fianchi e busto, usciti da portali dorati apparsi all'istante.



“ Sta zitto, non sei neanche degno di pronunciare il Mio nome, o di respirare la Mia aria. Il fatto stesso che tu sia sopravvissuto è un insulto per tutti gli spiriti eroici, soprattutto quelli che hai asservito con la tua disgustosa melma. E soprattutto i Miei sudditi hanno sofferto a causa tua. Fortunatamente ho esattamente ciò che serve per distruggerti in via definitiva.”.



“ No.... NON FINIRO' COSI'!”, esclamò Goetia, tentando un doppio pugno contro il primo eroe dell'umanità, entrambe le braccia avvolte con sufficiente potere da distruggere una stella. Non fu comunque neanche lontanamente sufficiente a difendersi da un casuale fendente di Gilgamesh, portato con una bizzarra spada la cui lama ricordava una torre nera percorsa da linee rosse.



Ea, la Spada della rottura, l'unico Noble Phantasm proprio di Gilgamesh e una delle più terribile armi divine di tutto il multiverso. Il potente servant la usava solo contro chi se ne mostrava degno, cosa che non era certo il caso per Goetia, ma come detto prima doveva essere certo che stavolta non rimanesse nulla del signore demoniaco. Incluso il fauno il cui corpo aveva abitato.



Con uno sguardo pieno di disprezzo, Gilgamesh alzò l'arma per generare un vortice di spire rosse, che crebbe sempre più al punto da oscurare il cielo, Iskandar guardò soddisfatto mentre il suo vecchio rivale si alzava il cielo, puntando dunque l'attacco sul comune nemico, che non potè fare altro che assistere tremante.



“ Enuma Elish!”, esclamò dunque il Re degli eroi, concentrando tutta la forza accumulata contro Goetia, che gridò a squarciagola mentre i suoi atomi si disgregavano l'uno dopo l'altro,venendo quindi dispersi dalla distruttiva energia che si propagò in tutto il Reality Marble finchè non fu completamente oscurato da un'accecante luce rossa.





***

( Powerwolf- Wolves of War)

Il pugno di Salem colpì uno sfortunato studente che aveva provato ad attaccarla da dietro, distruggendogli la cassa toracica al semplice tocco. I suoi compagni, infuriati, tentarono di attaccarla a loro volta. Non durarono molto più del compagno, ma diedero tempo prezioso agli altri.



Lo scopo generale era iniettare nel corpo della strega quante più dosi possibili di anticipo, e in molti si erano sacrificati perchè nessuna di quelle a loro disposizione andasse sprecata.



“ Blake!”, esclamò Sun, guardando la fidanzata finire a terra dopo aver usato l'ennesima siringa.



“ Sto bene!”, esclamò la fauna, approfittandone per riprendere fiato mentre il team SESP stavolta ingaggiava la strega, cercando di schiacciarla a terra con la semblance gravitazionale di Emil. Souchirou l'aveva inoltre avvolta coi suoi serpenti, sentendoli tirare il più possibile contro l'immane forza della Regina dei Grimm, il cui corpo continuava a ricevere proiettili contenenti massicce dosì di vaccino.



“ Quante dosi di antidoto le abbiamo già dato?”, domandò Sun, impallidendo.



“ Ho smesso di contare, ma saranno state almeno una cinquantina.”, deglutì Blake, unendo Gambol Shroud al suo fodero. Accanto a lei Ruby deglutì, sapendo che non erano ancora abbastanza.



La madre le aveva detto che, a meno che non fosse stata trattata, Salem alla sua morte avrebbe rilasciato una dose immane di energia oscura, sicuramente abbastanza per devastare l'intero continente con loro sopra, se non l'intero pianeta.



Infondendo un po' di Prana nei propri occhi, vide che il potere oscuro della sua antenata, seppur gradualmente affievolito, era ancora più che sufficiente da distruggerli tutti, se liberato tutto in una volta.



In quell'istante, l'albina infilò i pugni nel terreno, generando decine di tentacoli che la liberarono dei suoi assalitori prima di focalizzarsi sul resto della compagnia in un turbine di sangue e grida.



“ Mordred, Weiss, ho bisogno del vostro supporto”, ordinò la mietitrice alle due compagne. Le due annuirono e la seguirono, tranciando un tentacolo dopo l'altro. Ruby passò a Mordred la propria spada, mentre Weiss evocò un trio di cavalieri che si chiuse attorno a Salem, obbligandola a saltare per evitarne le spade.



Si trovò così Mordred di fronte, e dovette proteggersi da un devastante fendente a x. Entrambe furono lanciate come razzi nelle rispettive direzioni, e nel caso di Salem, ad aspettarla al punto di atterraggio, c'era Ruby.



La giovane leader sparò l'uno dopo l'altro tutte le dosi di antidoto che aveva addosso e che aveva preso in prestito dai compagni. Quando Salem riatterrò, il suo corpo sembrava in lotta con sé stesso, mutando continuamente e mandando bagliori argentati.



“ Oh, non è così facile, ragazzina.”, disse però la strega, scrocchiando il collo e attaccando Ruby con due speroni ossei. Le due donne si mosserò a velocità quasi impercettibili, scambiandosi attacchi d'ogni genere ed espandendo al massimo le rispettive Auree.



“ Salem, per la miseria, da quanti secoli sei così. SVEGLIATI!”, la pregò Ruby, infilzandola con Crescent Rose e sparandole in faccia una nuvola di petali infuocati. Salem in risposta rise e, afferrando il manico della falce, la estrasse prima di prendere il volto dell'avversaria per sbatterla ripetutamente sul terreno. La guardò sprezzante, sorreggiandola in tutto il suo macabro splendore.



“ Non posso svegliarmi, non ho le forze di confrontare ciò che ho fatto. E per quanto riguarda te, farai meglio a fuggire.”, disse empia, lanciandola quindi via con un rapidissimo calcio.



Una volta rialzata col naso sanguinante, e sotto lo sconvolto sguardo dei compagni, Ruby seguì il suo consiglio, correndo via avvolta in nuvole di petali.





Alquanto seccata, Salem caricò un potente fulmine nero tra le dita, con l'intenzione di spararlo contro gli studenti rimasti. Weiss e le compagne si strinsero, piangendo in attesa della fine. Qualcuno dei Cacciatori ancora dotato di un po' di forze, alzò l'arma per spararle in un disperato tentativo di sopravvivenza.




' Un vero peccato, non mi ero mai divertita tanto', pensò aumentando la forza del suo incantesimo, prima di avvertire un'improvvisa presenza avvicinarsi, e voltandosi per fronteggiarla ricevette un potentissimo pugno scarlatto.



La sovrana dei Grimm indietreggió a causa di quel colpo inaspettato, subito seguito da un'altra serie. Finché non si accorse che a darglieli era stata proprio rubi. Strizzando ogni particella di Prana ancora nel suo corpo, la Cacciatrice stava correndo più veloce che mai per tutto il pianeta, acquisendo sempre più accelerazione per colpire quindi con una forza devastante con immensa meraviglia dei combattenti a terra.



Salem ricevette altri colpi sempre più potenti, portati con la velocità che stava separando oceani e distruggendo foreste, finché non riuscì a piantare ben saldi i piedi nel terreno e bloccare entrambe le braccia di Ruby, che continuò peró ad accelerare col risultato di provocare scosse sismiche per l'intero continente, forse tutto il pianeta.



“ Guardami, mocciosa”, intimó Salem accendendo i suoi occhi con un potentissimo bagliore argentato, cui Ruby rispose con una luce autentica, accompagnato da un mutamento nella sua pelle, di cui alcuni pezzi si staccavano per diventare petali e poi tornare rapidamente normali. Le due donne cominciarono a recitare una cantinela del loro clan, aumentando l'intensità della luce che le circondava e il tremore da loro causate, al punto che la prima si sarebbe potuto vedere dallo spazio.



Con un doloroso grido, Ruby trasmetté le sue ultime riserve di Prana dentro Salem, creando una sorta di onda che le attraversó entrambe, col risultato di dissolverle in una serie di petali bianchi, rossi e neri. Questi ultimi sembrarono aggrapparsi disperatamente alla vita, brillando di un'offuscato fulgore nero prima di venire inghiottiti dal potentissimo alone bianco che aveva circondato la zona.



Distrutto anche l'ultimo petalo nero, quelli rimasti si ritrasformarono in Ruby e in un'altra donna simile all'avversaria di lei, ma con un aspetto del tutto normale, pelle d'un rosa pallido e lunghi capelli rossi.



“ Ruby”, gridó Yang, correndo verso la cugina mentre questa cadeva a terra, tornando a scomporsi lentamente in migliaia di petali.



“Non riesce a mantenere la forma corporea.”, gridò un'altro studente, mentre Ruby singhiozzava guardando la sua mano cominciare a scomporsi.



“ Ci dev' essere un modo per scambiarla .”., protestó Blake.



“ Sì, c'è - disse una voce, che si rivelò essere quella della donna apparsa accanto a Ruby, dagli occhi argentati come i suoi-prendetevi per mano e formate una fila il più in fretta possibile. È tempo che io rimedi ai miei errori .”.





Salem prese la mano ormai quasi immateriale di Ruby, infondendo in lei la sua già debole Aura. Intonò un complicato incantesimo, enfatizzando sempre più le rughe sul suo volto finchè, con uno scoppio di luce rossa e argento, Ruby tornò alla normalità.





“ STAI BENE!”, esclamò Mordred, saltando addosso alla sua leader assieme alla compagna.



“ ABBIAMO VINTO, ABBIAMO VINTO!”, gridò qualcun altro, dando inizio a un lungo coro di giubilio per la tanto faticata vittoria. Però Ruby non se ne sentiva molto fiera. Era infatti concentrata sulla donna che l'aveva salvata, e si diresse verso di lei, prendendole il viso.



“ Salem, non lasciarci, puoi ancora essere salvata.”.



“ No- disse ormai l'ex regina dei Grimm, tossendo mentre carezzava la sua remota discendente- ho sacrificato quel poco di vita che mi rimaneva per proteggere il futuro del nostro clan. Tu sei l'ultima della nostra famiglia, Ruby, l'ultima Rose che possa tramandare il nostro lascito. Non pensare più a me, ormai non sono che una reliquia che sta per affrontare i suoi errori..... vivi felice, abbi tanti bambini, e proteggi Remnant.”.



Con queste ultime parole, la guerriera cadde a terra con un malinconico sorriso. Ruby l'avvolse col proprio mantello e si alzò in lacrime, mentre attorno a lei l'atmosfera di vittoria veniva sostituito da un attimo di silenzio per Salem, finalmente libera nei suoi ultimi momenti. Alla conclusione di quell'attimo toccante, Sun saltò accanto a Ruby.



“ Ho appena ricevuto notizie dall'altra parte dell'esercito. Goetia è stato distrutto, abbiamo vinto!”.



*****



Le navi dell'esercito si stavano dirigendo verso Solitas. Era già stato dato l'ordine di far atterrare Atlas e disperdere il Reality Marble al suo interno. Intanto, molti medici che si trovavano lì erano stati già teletrasportati sulla flotta per aiutare a curare i molti feriti.



Per l'ennesima volta in quegli anni, si stava tenendo un funerale di massa contorniato da un discorso di incoraggiamento. Non per le battaglie che sarebbero venute, ma sull'adattarsi a quanto sarebbe venuto successivamente e al vivere per coloro che erano caduti in quel fosco periodo.



Marrow ed Elm, ultimi sopravvissuti degli Ace Ops, presero molto a cuore quella parte. I loro compagni si erano impegnati per uccidere Kiritsugu una volta per tutte, liberando il coraggioso Counter Guardian e impedendo che potesse essere usato per rubare la Reliquia. Non avevano alcuna intenzione di deludere i compagni caduti.



Ma c'era una domanda che tormentava alcuni dei membri più particolari della spedizione.



“ Cosa succederà a noi Servant?”, domandò Salieri, facendosi portavoce di tutti i Servant, sia quelli sopravvissuti allo scontro che quelli caduti, come Maria Antonietta.



“ Sì, non abbiamo più intenzione di essere evocati e usati per i capricci di qualche mago o per lo stesso Graal- continuò Leonida- anche con la possibilità di riscrivere la propria vita, è un prezzo troppo grande.



“ Abbiamo riflettuto a lungo- rispose loro Ozpin- e abbiamo deciso che ognuno di voi potrà decidere per sé stesso, quindi se qualcuno di voi vorrà, potrà rimanere. Siamo grati della mano che ci avete dato, e vorremmo tanto il vostro aiuto per ricostruire, ma siamo d'accordo che non possiamo più farvi combattere le nostre battaglie. E per questo motivo, d'ora in poi l'evocazione di uno spirito eroico sarà un atto proibito, e io stesso mi assicurerò che il rituale diventi impossibile da attuare. ”.



“ Beh, io sono certa che rimarrò, ho troppo tempo da recuperare per tornare subito al trono degli eroi.”, commentò Summer, seduta distante dal palco assieme a marito e figlia. Qrow sospirò.



“ Lieto di sentirlo, avrò decisamente bisogno del tuo aiuto per quanto riguarda gli Assassini. Io e i miei luogotenenti non ne abbiamo ancora parlato bene, ma alcuni vogliono continuare a far esistere l'ordine, mentre altri vogliono scioglierlo per avere una vita normale. Almeno, per quanto può esserla su Remnant.”.



“ Non mi dispiacerebbe la normalità per un po'....”, commentò Ruby, rivolgendo l'occhio verso Yang, che poco lontano parlava con Vernal e Raven, l'espressione della bionda calma come non l'aveva mai vista. Non le avrebbe chiesto come sarebbe andata, avrebbe aspettato fosse lei e parlarne.



“ Normale? Francamente non so neanche cosa sia la normalità.”, s'intromise Emil, avvicinandosi ancora abbastanza malconcio dallo scontro, ricoperto di bende e impacchi vari, al punto dal dover cavalcare il suo famiglio, Nanuk. Non che la cosa gli impedisse di mangiarsi un panino ripieno con quanto era possibile radunare in cambusa.



Ruby in risposta gli sorrise maliziosa.



“ Se vuoi la verità.... neanch'io.”.

                                                           *****

Restate sintonizzati, l'epilogo è in arrivo.

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Capitolo 62
*** Epilogo ***


 

Le ferite causate dalla lunga guerra contro Salem e Goetia erano ancora ben lunghe dal rimarginarsi completamente, ma dopo sei anni, gli abitanti di Remnant avevano finalmente cominciato a risanarsi.

 

Usciti dalla bolla dimensionale presente all'interno di Atlas, avevano cominciato a ricostruire città e villaggi, mentre altri ripensavano a come modificare le leggi che governavano il loro mondo a causa della magia. Un compito che era stato rimandato per tutta la durata del conflitto.

 

Il popolo era stato comunque ben chiaro col concilio su chi volevano li comandasse, e aveva anche ricevuto il pieno appoggio di tutti i generali e presidi, persino dagli Assassini. Una buona parte di loro aveva deciso di diventare civili o Cacciatori ufficiali, ma Qrow ne comandava una parte che agiva al momento come black ops ufficiali per il nuovo re di Remnant.

 

Che altri non poteva essere che Iskandar. Nonostante l'irritazione dei membri più conservatori dei concili, nessuno poteva contestargli il titolo, nè l'aver finalmente portato a compimento il suo più grande desiderio. Quel giorno, anniversario della vittoria, il Conquistatore avrebbe dovuto fare un discorso per ricordare i caduti, annunciare un nuovo programma spaziale e ringraziare quei servant che avevano deciso di restare su Remnant. Alcuni di loro si erano infatti affezionati ai rispettivi Cacciatori o ad altre persone, come Gilgamesh, che pur non volendo ammetterlo, aveva deciso di vivere con Mercury ed Emerald almeno finchè non fosse sicuro che potessero cavarsela da soli.

Odino si era assicurato che nessuno potesse più compiere il rituale per evocare Servant, ed era quindi svanito dal pianeta, intrapendendo un viaggio per cercare i propri cari ovunque fossero. 

 

Il monumento ai caduti nella battaglia contro Goetia occupava quasi un quarto della zona dove il crudele demone era caduto anni prima e dove ora sorgeva una città, Rainbow City. Più che un monumento, però, era un lungo agglomerato di tombe, ognuno con una statua a ritrarre alla perfezione l'occupante, inclusi i Servant.

 

Una donna dai capelli rossoneri si aggirava tra i sepolcri, guardando ognuna di esse. Riconobbe alcuni nomi, altri le erano sconosciuti. Nonostante non fosse l'unica visitatrice, la sua unica compagnia era una neonata tenuta in un marsupio.

 

Ruby versò della birra sulla tomba, cadendo sul sedere mentre guardava lo sterminato cimitero di fronte a sé.

 

“ Cinque anni.... cazzo, non sembrano cinque minuti.”, borbottò, tirando intanto fuori la bambina dal marsupio e passandole una mano tra i capelli rossicci.

 

“ Ancora non riesci a smettere di venire qui, eh?”, disse una voce dietro la mietitrice, che si rivelò essere Weiss, che camminò verso la cognata.

 

Rispetto al passato, portava i capelli sciolti e vestiva in maniera più libera, con una semplice capicia bianca sopra una maglietta azzurra che lasciava libero il seno, abbastanza cresciuto sebbene non al livello delle compagne di squadra. Myrtenaster riposava fiera al suo fianco.

 

“ Che vuoi che ti dica, Weiss, abbiamo vinto per miracolo. Ogni istante di quella battaglia continua a ripetersi davanti ai miei occhi. Incluso il momento in qui sono quasi morta.”, confessò la guerriera dagli occhi d'argento, ancora piena di rammarico per tutti gli amici che non era riuscita a salvare. Ogni volta che si recava in quel luogo, sentiva il bisogno di recarsi a ogni singola tomba.

 

“ Ruby, per dirla nei tempi più semplici abbiamo salvato il mondo. E ora ne stiamo godendo i frutti. Puoi smetterla di preoccuparti, ognuno di questi soldati si trovava assieme a noi per sua libera scelta e non è piangendoli che onoreremo il loro sacrificio.”.

 

La nuova CEO della SDC prese la sua leader per le spalle e l'abbracciò teneramente.

 

“ Già, hai ragione, non è certo il messaggio che voglio lasciare ad Ametyst.”, sorrise lei, vagamente rincuorata.

 

Rainbow City, la città dei colori, la nuova capitale di Remnant. Molti di coloro che erano rimasti senza una casa avevano deciso di stabilirsi lì, cominciando a risanare la terra. Al centro della città, in un'enorme piazza, si stava tenendo una solenne cerimonia, e a dare il benvenuto alle due donne fu un muscoloso fauno lupo dai capelli neri.

“ Eccovi finalmente, cominciavamo a credere vi foste perse.”, scherzò Emil mentre prendeva Ametyst in braccio.La bambina era nata pochi mesi prima, da una delle missioni in cui la coppia si era fatta più appartata. Qrow, Yang e Tai avevano quasi tentato di ammazzare l'ex Assassino, che era stato fortunatamente salvato da Summer e Weiss. Tempo dopo, aveva pianto commosso mentre Ruby gli porgeva la figlia per la prima volta.


Assieme, la dolce famigliola si riunì ai propri amici e familiari( nel caso di Weiss e Yang con un bacio quasi ingordo), alcuni dei quali già con dei bambini come Ruby ed Emil, altri in attesa di sentirsi più responsabili, come Blake e Sun. Di fronte alla loro fila di sedie, Iskandar camminava sul palco, magnifico eppur allegro come i suoi uomini lo ricordavano. Gli anni di pace e il lavoro d'ufficio non avevano minimamente intaccato le sue abilità.

“ Pochi anni sono passati da quel giorno, eppure sembra un'eternità. Per molti di voi lo è sicuramente stata, e so che le ferite che noi tutti abbiamo ricevuto nel corso degli anni a causa di Goetia, potrebbero non svanire mai. Ciònonostante, Remnant sta per entrare in una nuova era, grazie a qualcosa che fino a pochi anni fa ritenevamo impossibile.”.

Dietro il palco da cui parlava Iskandar, si aprì una larga botola, da cui si alzò un razzo grande quanto una delle Accademie.

" Finalmente è possibile superare l'atmosfera, e i nostri scienziati hanno messo insieme le loro conoscenze per creare il meglio della tecnologia aeronautica. Questo razzo, capitanato da Souchirou Seaspell, comincerà circumnavigando il nostro sistema solare. Speranzosamente, coi dati che raccoglieremo, sarà possibile creare navi capaci di andare fino ai confini della galassia e oltre, come un tempo speravano i nostri antenati.".

 Partì un immenso applauso per la ciurma dell'astronave. Emil in particolare si permise due lacrime per Souchirou e Penny, che tanto avevano lavorato a quell'incredibile progetto. Il sovrano continuò a parlare per alcuni minuti, citando alcuni vecchi commilitoni e facendo anche scendere l'equipaggio a parlare. Quando sentì che l'ansia del popolo era alle stelle, diede l'ordine per il countdown.

Tutta Remnant era incollata allo schermo, contando assieme agli ingegneri. Infine da sotto il razzo si sollevò un'immensa nube multicolore, accompagnata dal rumore dei motori. Lentamente il razzò si alzò verso il cielo, bucando le nuvole fino a diventare un puntino perso all'orizzonte e poi neanche quello, accompagnato da ogni tipo di schiamazzi, alimentati dalla speranza per il futuro felice che li attendeva, una dolce ricompensa per le loro pene passate.

“ Sarà incredibile.”, sussurrò Sun, stringendo la mano di una raggiante Blake.

 

“ Sarà solo l'inizio.”, disse altrove Yang, stringendo da dietro un'altrettando felice Weiss, mentre gli inni di gioia attorno a loro raggiunsero il loro picco.

 

E lo fu.

                                                                                       *********

E con questo pongo termine a quasi cinque anni di lavoro, cominciati quando ero all'apice della mia fissazione con RWBY e ancora abbastanza immaturo nel mio stile di scrittura. Questa storia mi ha dato molto di sperimentare molto con alcuni temi che adoro, come l'energia spirituale, il gioco di squadra, la voglia di migliorarsi, e in parte la preparazione di una guerra. Ho però lavorato anche ad altro, grazie anche ai lavori in comune con altri scrittori,  e mi sono venute sempre più idee che volevo cominciare al più presto. Quindi ho cercato di concludere la saga da Atlas a qui il più in fretta possibile, eliminando alcuni momenti che volevo mettere o sintetizzandone altri, e spero che il risultato sia stato tutto sommato di vostro gusto, confito che per quanti problemi Rooster Teeth abbia avuto lungo la via, avremo un finale di gran lunga migliore in canon( e nel caso ci sono un sacco di fan writer in giro mooooolto più bravi di me).

In questo periodo sono anche arrivato quasi alla fine dell'università, di cui non ne posso veramente più. Mi auguro di concludere entro Luglio e a quel punto cercarmi qualcosa da fare.

Intanto, una volta continuati un pò Rifts Chronicles e Force Odissey( non mi spiacerebbe concludere anche Super Hero Taisen entro l'anno, ma quello dipende dai tempi di Xephil) vi proporrò il mio prossimo progetto su uno dei miei giochi di ruolo preferiti, Exalted. Per chi non lo sapesse, il gioco è un setting un pò wuxia un pò xianxia( genere di fantasy cinese) che mescola varie culture, asiatiche e non, coi protagonisti( appunto gli Eccelsi, Prescelti o come li volete chiamare) che sono guerrieri, incantatori o scolari d'ogni tipo benedetti dagli dei della Creazione al punto dal poter essere considerati anche qualcosa di più dei semidei propriamente detti.

I protagonisti saranno personaggi di altri anime e manga, iseikati nella Creazione e ognuno trasformato in un diverso tipo di Prescelto. Con un paio di eccezione, vengono tutti da serie abbastanza di nicchia, quindi probabilmente non li riconoscerete subito, farò del mio meglio per ovviare. Tra le altre cose, prima della storia vera e propria, 'Glories of the Most High', ci sarà una storia prologo per presentarli tutti, ' Roll of the glorius divinity'( entrambi i titoli provengono da alcuni manuali del gioco).

Avendovi annoiato abbastanza, vi lascio alle vostre faccende, ma prima un piccolo messaggio presa da un'autrice della sezione fantasy, SiLingYiLanJin
 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit: Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro
 
 
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
 
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
 
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
 
Come sempre sono graditi critiche, commenti e consigli. Grazie mille
 
 
 
Concludo ringraziando tutti i miei recensori che sono arrivati sin qui o che comunque si sono fatti sentiri abbastanza regolarmente: Manu00,Kunoichibestknightress, Tubo Belmont,Blackjack, Shaara 2 e Slenderguy( se leggete, ragazzi, spero davvero riusciate a tornare). Un caldo ringraziamento anche ai ragazzi dell'account evil65.

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