La mia Isola che non c'è!

di ___Vale___
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 4 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


CAPITOLO 1
 
CONFINE DELLA CITTA’
Vale, una ragazza dai lunghi capelli castani, era appena saltata fuori da un portale.
Dopo essersi guardata intorno confusa, i suoi occhi si posarono sull’unico cartello presente sul bordo della strada isolata, lesse
-Storybrooke- sussurrando la ragazza e ancora incredula si diresse verso la cittadina.
Da lontano scorse la famosa torre dell’orologio e man mano che si avvicinava si stupiva del frenetico via vai della magica città.
-Ci sono proprio tutti- pensò la ragazza
-i sette nani, la bella addormentata, cenerentola-, i suoi pensieri si interruppero quando una donna dai lunghi capelli biondi uscì da un curioso maggiolino giallo.
-Emma Swan- sussurrò tra sé e sé.
Emma entrò da Granny’s mentre la ragazza continuava a fissarla sempre più confusa.
-Non può essere! Deve essere un sogno! Sì, è certamente un sogno!- la ragazza si voltò di scatto e sbadatamente andò a sbattere contro un ragazzo,
-Scusami tanto davvero, non volevo- si scusò Vale,
-Figurati, è stato bello- rispose il ragazzo. Vale alzò gli occhi sul ragazzo
-Will Scarlet- disse rimanendo a bocca aperta,
-si, sono io…e tu come mi conosci? Non sarai mica una parente dello sceriffo Swan! Senza offesa ma non mi va di conoscerne altri- rispose Will.
Vale sorrise replicando
-e perché dovrei essere imparentata con lei?
-beh…le assomigli. Gli zigomi, il sorriso…-
-tranquillo, io non sono di qui- disse la ragazza scoppiando a ridere
-e a quanto pare questo non è un sogno- continuò ritornando seria,
-e perché mai dovrebbe esserlo?- chiese l’uomo,
-è complicato da spiegare ma ho bisogno di un favore e so per certo che non ti piacerà- riprese Vale incrociando le braccia sorridendo
-mi devi portare da Emma Swan-
-hai ragione, non mi piace! Per mille diavoli avevi detto di non conoscerla- esclamò Will,
-te l’ho detto è complicato! Allora? Mi accompagni? Per favore- lo pregò Vale,
-andiamo, seguimi- disse Will incamminandosi verso Granny’s, Vale lo seguì fin dentro il locale dove Emma era seduta a un tavolo insieme a Killian.
-Vostra altezza, Capitano- salutò sarcasticamente Will,
-Will…che hai combinato stavolta?- rispose Emma chiudendo il menù,
-io niente e fosse stato per me avrei volentieri evitato di avvicinarmi ma questa ragazza voleva parlarti- disse il ragazzo indicando Vale. La ragazza si avvicinò guardando la coppia seduta con aria sognante.
-e tu chi sei?- chiese Emma
-già, non mi hai detto come ti chiami- intervenne Will voltandosi verso la ragazza,
-Io sono Valentina e non sono di Storybrooke- spiegò Vale
-è complicato da spiegare ma vi devo parlare- continuò la mora,
-ok, va bene. Andiamo, Killian avverti gli altri, ci vediamo nell’ufficio di Regina- rispose Emma,
-posso venire anche io?- chiese Will,
-se proprio ci tieni- disse Emma.
I quattro si incamminarono verso l’ufficio del sindaco.
 
 
 
UFFICIO DEL SINDACO
 
Erano tutti riuniti dell’ufficio di Regina. Vale stava spiegando loro come fosse arrivata a Storybrooke.
-Quindi fammi capire, tu sei arrivata tramite un portale e sei capitata proprio dentro il confine della città- ricapitolò Regina
-Sì- rispose Vale,
-Ma se non sei del nostro mondo, come fai a conoscerci?- chiese Biancaneve,
-ecco, allora questa è la parte più complicata da spiegare…- continuò Vale,
-io vengo dall’Italia ma nel mio mondo voi non siete reali, siete personaggi di una serie tv. Io conosco un sacco di cose di voi perché non me ne perdo una puntata- concluse la ragazza.
-Aspetta, tu vieni da un altro mondo?-  chiese Emma incredula
-esatto! So che è difficile da credere ma è così. Era in camera mia quando all’improvviso la stanza ha cominciato a tremare, ho pensato subito al terremoto e i sono nascosta sotto la scrivania chiudendo gli occhi. Quando li ho riaperti ero qui-
-Figurati! Non mi stupisco più di ciò che accade. Io ti credo- disse Zelena, rimasta in silenzio fino a quel momento,
-Grazie- rispose Vale sorridendole.  
-Noi siamo una serie cosa?- intervenne all’improvviso Killian con un’espressione tra il sorpreso e il disgustato,
-una serie tv! E’ come un film ma a puntate…delle immagini che si muovono e puoi vedere in tv! Ma quanti anni hai? Sul serio è il momento di aggiornarti Capitano Uncino- gli rispose Regina gesticolando, il pirata gettò un’occhiataccia alla donna e controbattè
-ha sempre una buona parola per tutti, non è vero Vostra maestà-
-bene- disse Emma smorzando la discussione sul nascere
-allora, finchè non troviamo un modo per rimandarti da dove vieni, puoi rimanere a casa mia e di Killian-.
Gli occhi di Vale si illuminarono e sul suo volto di aprì un grosso sorriso, mentre gli altri la guardavano con aria interrogativa,
-Tutto bene Novellina?- chiese Will
-cosa? Dici a me?- rispose Vale riprendendosi dai suoi pensieri,
-perché sorridi?- continuò il ragazzo
-sono solo felice di essere qui! Non potete capire cosa significa per me!- disse la ragazza.
-noi dobbiamo tornare al lavoro- affermò Emma
-Will fai fare un giro della città a Vale e mi raccomando nessun colpo di testa. Comportati bene. Ci vediamo più tardi da Granny’s- continuò rivolta verso il ragazzo,
-comandi- rispose Will ironico, poi si rivolse verso la ragazza e le porse il braccio come un vero principe
-Signorina se vuole seguirmi, il tour di Storybrooke avrà inizio tra pochi minuti-, la ragazza afferrò il braccio ridendo e i due uscirono dall’ufficio seguiti dagli altri che tornarono alle loro occupazioni.
 
PER LE STRADE DI STORYBROOKE
 
-E così vieni dall’Italia. Ne ho sentito parlare, dicono che sia molto bella e che si mangi molto bene- disse Will. 
-Si è fantastica  ma forse non dovrei dirlo io, non sono oggettiva- rispose la ragazza ridendo.
I due stavano passeggiando per la via principale della città e, man mano che andavano avanti, Vale non riusciva a credere a tutto quello che i suoi occhi vedevano.
-raccontami qualcosa di te Novellina- continuò Will,
-allora, ho 23 anni, mi manca un esame alla laurea, studio per diventare sceneggiatrice e sono una ragazza con troppa fantasia  e che crede ancora nel vero amore, quello delle fiabe- raccontò Vale sorridendo
-wow- rispose il ragazzo fermandosi e guardandola negli occhi,
-prima hai detto che sai tutto di noi. Quindi anche di me?- chiese poi in modo molto diretto,
-si- rispose Vale abbassando lo sguardo imbarazzata
-so tutto di te, del fatto che ti sei strappato il cuore per non soffrire per amore e ovviamente di Anastasia, il tuo grande amore. Mi dispiace per tutto per tutto quello che hai dovuto passare- continuò poi,
-già, bè ormai è passato- controbattè Will.
Intanto erano arrivati al porto e Vale venne attratta dallo stupendo veliero attraccato.
-la Jolly Roger… ma è bellissima!- Esclamò esaltata,
-vedo che te ne intendi- disse Killian con uno dei suoi soliti sorrisetti  da pirata,
-mi piace molto! Posso salire a bordo?- chiese la ragazza emozionata, il pirata la guardò nei occhi e vide il luccichio che aveva visto nei occhi di molti pirati, il luccichio dell’avventura.
-Adesso dobbiamo andare, gli altri ci aspettano ma ti prometto che ti ci farò salire- rispose Killian,
-va bene- concluse Vale un po’ delusa,
-allora andiamo- intervenne Will,
-perché? Ci sei anche tu?- esclamò il pirata,
-ovvio che si! Non me la lascio scappare così facilmente questa ragazza!- rispose mettendo un braccio intorno alle spalle di Vale,
-si, certo! Tanto per cominciare cerca di mantenere la distanza- controbatté Killian togliendo il braccio del ragazzo dalle spalle della mora,
-andiamo che ci aspettano- disse poi incamminandosi,
-allora Vale, ti piace Storybrooke?-,
-la adoro! E’…magica!- rispose la ragazza sorridendo. 
 
I tre chiacchierando raggiunsero il diner ed entrarono, gli altri erano già seduti. C’erano Emma, Biancaneve e David con il loro bimbo Neal, Henry, Regina, Zelena e la piccola Robin.
-Eccola- esclamò Biancaneve,
-sedetevi- continuò David cominciando ad ordinare la cena per sé e per sua moglie.
Mangiarono tra risate e chiacchiere e Vale non riusciva a credere di essere con loro, che uno dei suoi sogni fosse diventato realtà.
Arrivati al dolce, Biancaneve si alzò in piedi e prese in mano il bicchiere. In tutta la sala calò il silenzio e lei iniziò a parlare
-Vorrei fare un brindisi a questo nuovo membro della nostra famiglia, Valentina.
A nome di tutta la famiglia reale e, ovviamente di tutto il reame, ti do il benvenuto a Storybrooke!-
finì la frase ed alzò il bicchiere dal resto delle persone presenti nel locale.
Vale la ringraziò e guardò tutti alzando a sua volta il bicchiere, emozionata da questa nuova avventura che stava per avere inizio.
 
 

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Capitolo 2
*** CAPITOLO 2 ***


CAPITOLO 2
 
Il giorno dopo Vale si svegliò in una grande stanza con le pareti color lilla e una enorme finestra con vista sul mare. 
Si guardò intorno e ci mise qualche secondo prima di ricordare quello che era accaduto il giorno prima, una volta tornata alla realtà si vestì e scese a fare colazione.
Intanto in cucina Emma stava preparando dei pancakes mentre Killian leggeva il giornale di Storybrooke.
- Buongiorno! Non sapevo che Capitan Uncino leggesse il giornale - disse Vale sedendosi al tavolo,
- Mi piace tenermi informato - rispose l'uomo
- Si certo! Sta facendo finta, pensa di essere più sexy - disse Emma ridendo rivolta alla ragazza,
- lo sappiamo tutti che lo sono - rispose Killian con il suo sorriso piratesco mettendo via il giornale per godersi la colazione.
Emma si accomodò vicino a lui e disse rivolta a Vale
- spero che tu abbia dormito bene, oggi purtroppo io e Killian abbiamo un sacco di lavoro da fare -
- si ho dormito benissimo, grazie. Beh, se non è un problema potrei venire con voi - rispose la ragazza
- prometto che non darò problemi -,
- Va bene - acconsentì la bionda.
Il cellulare di Emma squillò e la donna rispose mentre sorseggiava un po' di succo di ananas,
- Ok, ci vediamo lì. Dobbiamo andare da Regina, ha spiegato il tuo problema a Tremotino e vuole vederti - aggiunse chiudendo la chiamata e finendo insieme agli altri quello che rimaneva della colazione.
 
UFFICIO DEL SINDACO
- Ciao Regina, Zelena - salutò Emma entrando nell'ufficio insieme a Killian e Vale,
- Ciao ragazzi, Tremotino sta arrivando - rispose Regina mentre Zelena, intenta a cullare Robin, ricambiò con un gesto il saluto.
- Ma quanto è bella! - disse Vale avvicinandosi alla bambina che le sorrise contenta,
- posso prenderla in braccio? - chiese poi a Zelena
- Certo! - rispose lei lasciandogliela,
- ma che amore- continuò la ragazza,
- Grazie, me lo dicono tutti! - s'intromise Will entrando nell'ufficio sorridendo,
- e tu che ci fai qui?- chiese Killian sospettoso
- stavo cercando Vale e ho pensato di chiedere al sindaco ma direi che la mia ricerca è terminata-.
Pochi minuti dopo comparve sulla porta Tremotino nel suo solito completo nero.
- Buongiorno a tutti. Mi è stato riferito che avete richiesto i miei servigi- disse il signore oscuro,
- lei è Valentina, è arrivata tramite un portale da un altro mondo- spiegò Emma
- si, Regina mi ha detto tutto- la interruppe Tremotino
- è un piacere conoscerti, sto lavorando per rimandarti a casa. Ancora non posso dirvi niente ma ci metterò un po'- continuò poi,
-non ti preoccupare, non ho fretta!- gli disse Vale accarezzando la manina di Robin
-non capisco. Non vuoi tornare a casa?- chiese Zelena
-si certo! Dico solo che non mi dispiacerebbe passare un po' di tempo con voi- conclude la ragazza sorridendo,
-ok, Gold appena hai notizie facci sapere- disse Emma
-dobbiamo andare. Vale vieni con noi- continuò la bionda,
Vale stava per rispondere quando Will s'intromise
-nono, sto io con lei. Ci facciamo un giro, mangiamo qualcosa, andiamo in spiaggia- 
-si, ma sappi che ti tengo d'occhio. Fai attenzione a quello che fai!- disse Killian minacciosamente rivolto a Will e lasciando sorpresi tutti i presenti.
-Va bene piccolina. Andiamo- disse Zelena prendendo Robin e dirigendosi verso la porta seguita dagli altri membri del gruppo che tornarono alle loro occupazioni.
 
SPIAGGIA 
Will e Vale erano seduti uno accanto all'altra sulla spiaggia accanto al porto, dove l'immensa grandezza della Jolly Roger sembrava governare su tutto. Vale la guardava incantata aspettando con ansia il momento in cui sarebbe salita a bordo.
- Lo penso solo io o Capitano Uncino ti sta un po' troppo addosso? Neanche fosse tuo padre - disse Will distraendola dai suoi pensieri,
- Bè immagino che dopo tutto questo tempo e quello che ha passato, abbia voglia di fare il padre. Finché si tratta di Henry per lui le cose sono più semplici, ci sa fare con i maschietti! Ma semmai gli arrivasse un femmina andrebbe totalmente nel caos e il modo più semplice per non avere una crisi è prepararsi. Credo che il suo inconscio involontariamente lo abbia portato ad identificarsi come padre nei miei confronti, per questo è così protettivo. - concluse la ragazza guardando Will che era rimasto a bocca aperta,
- Ti sto prendendo in giro! Non ho la minima idea del perché faccia così- aggiunse poi scoppiando a ridere 
-ma dai sembravi talmente sicura di quello che stavi dicendo- gli rispose il ragazzo ridendo a sua volta
- forse semplicemente si sta affezionando a te! E non è l'unico. Sei dolce, gentile, sai ascoltare. Sei fantastica.- proseguì poi facendo arrossire Vale
-grazie- disse imbarazzata tornando a guardare il veliero.
Dopo pochi secondi di silenzio, Will esclamò 
- vieni con me! - e si alzò dirigendosi verso il porto, Vale lo seguì incuriosita ma si bloccò appena vide il ragazzo salire sulla pedana della Jolly Roger,
- cosa fai? Non possiamo salire senza permesso- disse entrando nel panico
-dai, si che possiamo! Se avesse voluto che non ci salisse nessuno, avrebbe tolto la pedana. E poi non lo verrà mai a sapere e anche se fosse non si arrabbierebbe mai con te- concluse allungando la mano verso la mora.
Vale era indecisa sul da farsi, da un lato sapeva che la nave è la cosa più preziosa per un pirata e il pirata in questione era pur sempre Capitano Uncino, ma dall'altro non vedeva l'ora di salire a bordo e osservarla più da vicino. Alla fine vinse la curiosità e Vale afferrò la mano del ragazzo salendo su quella meraviglia.
- È davvero bellissima!- disse la mora guardandosi intorno, si avvicinò ad ogni minima cosa osservando con occhi sognanti, Will intanto la osservava appoggiato al parapetto della nave. Quando Vale si accorse della cosa, gli sì avvicinò e entrambi si girarono per ammirare l'orizzonte,
-vorrei tanto rimanere qui per sempre- disse la ragazza sospirando
-lo vorrei anch'io- rispose lui guardandola negli occhi. In un attimo i loro volti si avvicinarono e le loro bocche si sfiorarono in dolce bacio con solo il mare a testimoniare il nuovo amore.
 
 

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Capitolo 3
*** CAPITOLO 3 ***


CAPITOLO 3 

Era ormai ora di cena, Vale aveva passato insieme a Will tutta la giornata e gli altri non avevano idea di dove fosse.
Dopo essersi baciati, i due erano rimasti in silenzio ad osservare l'orizzonte per poi incamminarsi verso Granny's. 
-Eccoci qua- disse il ragazzo fermandosi davanti alla staccionata,
-Già- rispose lei
-ora che facciamo?- continuò  poi guardandolo negli occhi
-io non sono ben accetto da loro ma non voglio rinunciare a te- disse Will,
-allora l'unica soluzione è che per il momento rimanga segreto- concluse Vale distogliendo lo sguardo.
La mora si avviò verso l'entrata del locale ma Will le prese la mano e la fece girare verso di lui posando le labbra sulle sue, 
-eddai non fare cosi! Potrebbe essere divertente- le disse poi con un sorriso
-va bene- rispose alla fine lei rispondendo al sorriso poi, voltandosi per lanciargli un ultimo bacio, entrò nel diner e sparì.
Will la guardò entrare e poi con un sospiro innamorato se ne andò.

Vale entrò da Granny's e si avvicinò al tavolo dove erano seduti Emma, Killian, Biancaneve e David con Neal, Regina, Zelena e la piccola Robin e Henry.
-Eccola- disse Zelena vedendola
-Eravamo preoccupati, tutto bene?- disse Killian preoccupato
-Sisi, tutto bene grazie! Scusate il ritardo ma abbiamo fatto un bel giro e non ci siamo accorti dell'orario- rispose Vale,
-Non volevo farvi preoccupare- aggiunse poi mortificata
-Non ti preoccupare, è tutto ok. Siediti che ordiniamo- le disse Emma rassicurandola.
Quando iniziarono a mangiare, Killian si rivolse a Vale con tono indagatore 
-Allora, che avete fatto oggi?- 
-niente di che, abbiamo fatto un giro per negozi, abbiamo mangiato un sandwich e poi siamo andati in spiaggia. A proposito devo comprarmi qualche vestito e ho visto molte cose interessanti- rispose Vale illuminandosi,
-ah ecco mi sembrava strano che ancora non fosse uscita la vena dello shopping che avete voi donne- s'intromise David
-Vena dello shopping? E questa da dove ti è uscita?- chiese Regina scoppiando a ridere
-perché non è vero?- disse guardandola male,
-se lo dici tu- le rispose la donna dandogli una pacca sulla spalla e facendo sorridere tutti.
La cena trascorse tra le risate, quando ebbero finito si salutarono e ognuno tornò a casa propria.
Nel letto Vale pensò a tutto quello che era accaduto nella giornata e si addormentò con il sorriso sulle labbra.

Il giorno dopo, quando scese per la colazione, invece di Emma e Killian trovò un pacco e un bigliettino che diceva:

Siamo dovuti andare via di corsa, scusaci.
Ci vediamo a pranzo.
P.S. Speriamo che ti piaccia.

Vale aprì il pacco e dentro vi trovò una giacca di pelle colore cipria, contenta la provò subito.
Dopo aver bevuto un bicchiere di succo, andò a prepararsi e uscì di casa dove trovò Will ad aspettarla con un sacchetto bianco in mano,
-Buongiorno, spero che tu abbia fame. Ti ho portato le brioches.- disse il ragazzo baciandola, Vale ricambiò in modo molto appassionato
-wow, se questo è il ringraziamento quasi quasi vengo tutte le mattine- disse il ragazzo sorridendole
-guarda che potrei abituarmici- rispose la ragazza ricambiando il sorriso.
I due s'incamminarono verso la città mangiando le brioches,
-Bello quello, è nuovo?- disse indicando il giubbotto
-si, è un regalo- ripose Vale,
-Allora...che facciamo oggi?- chiese poi la ragazza
-Oggi purtroppo non ci sono, ho delle cose da fare- rispose il ragazzo
-ma stasera ti prometto che stiamo insieme- continuò poi prendendole la mano,
-va bene- acconsentì Vale baciandolo.
-allora andrò a farmi un giro al negozio di Tremotino, sono curiosa di sapere cosa contiene- aggiunse poi continuando a camminare.
Arrivati al negozio i due si salutarono con un altro bacio e si separarono, Vale entrò e cominciò a esplorare. All'improvviso dal retrobottega uscì Tremotino che la guardò con sospetto 
-E lei cosa ci fa qui signorina?- chiese poi
-Ero solo curiosa, volevo vedere il suo negozio. Lo adoro!- rispose la ragazza continuando  a guardarsi intorno
-ti ringrazio- rispose il signore oscuro e appena ebbe finito di parlare accadde qualcosa di straordinario che attirò la sua attenzione. Le mani di Vale si illuminarono di una luce lilla e alcuni oggetti nella stanza cominciarono a ruotare intorno a lei,
-che succede?- chiese la ragazza spaventandosi leggermente ma quando vide la luce lilla nelle sue mani si tranquillizzò e sorrise felice
-credo proprio che tu possegga la magia signorina. E la tua magia deriva dal fatto che credi!- spiegò l'uomo accennando un sorriso,
-ti consiglio di andare subito da Emma e Regina, devi imparare a controllarla il prima possibile- continuò poi
-va bene. Grazie- rispose Vale su di giri per la felicità. 
Uscita dal negozio si diresse alla centrale dello sceriffo dove trovò Emma, Killian, Regina e Zelena.
-Che ci fai qui tesoro?- le chiese Killian quando entrò
-oh, vedo che il regalo ti è piaciuto- aggiunse poi indicando la giacca,
-Si, è stupenda. Grazie! Ma sono qui per un altro motivo. Ero al negozio di Tremotino a farmi un giro quando è accaduto questo- disse mostrando le mani
- e poi alcuni oggetto hanno cominciato a volare per la stanza, Tremotino mi ha consigliato di venire subito da voi, dice che devo imparare a controllarla il prima possibile- concluse poi guardando Emma, Regina e Zelena.
-Wow, tutto questo é molto interessante- disse Regina guardandole le mani
-si, credo che inizieremo subito con delle lezioni- continuò poi
-potremmo farle a casa mia, li abbiamo spazio in abbondanza- s' intromise Zelena,
-ottimo, spero che tu non abbia nessun impegno per il pomeriggio perché inizieremo oggi stesso- continuò Emma sorridendo rivolta a Vale
-Per niente. Non vedo l'ora di iniziare!- le rispose la ragazza emozionata.
Mentre le quattro donne organizzavano, Killian le guardava e ad certo punto esclamò
-Voi mi fate paura! Sul serio, dov' è David quando mi serve?!- , Emma scoppiò a ridere, si avvicinò al pirata e gli diede un bacio mentre l'uomo disperato stava già componendo il numero per chiamare il suo amico principe.

 



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Capitolo 4
*** CAPITOLO 4 ***


CAPITOLO 4
 
Killian era scappato da David con la scusa di aiutarlo con il giro di perlustrazione della città, così Emma, Regina e Zelena erano rimaste sole con Vale che, nonostante le difficoltà iniziali, aveva memorizzato la maggior parte delle lezioni base e sembrava essere perfettamente a suo agio con la magia.
Era quasi ora di cena e la stanchezza dell'intero pomeriggio cominciava a farsi sentire. 
Vale concentrata stava provando, senza successo, a far apparire una palla di luce nella propria mano, quando all'improvviso esclamò
- Mi dispiace! Non ci riesco- la ragazza smise di concentrare la sua attenzione verso la mano e alzò gli occhi sulle tre donne accanto a lei.
- Va bene. Direi che per oggi hai fatto abbastanza. Sembri stanca. Riprendiamo domani- rispose Regina,
- Sei stata grande! Sembri possedere la magia da sempre- intervenne Zelena 
- appena Tremotino lo verrà a sapere, si pentirà di non averti dato abbastanza considerazione ed esigerà di essere lui il tuo maestro- disse poi  prendendo il braccio la piccola Robin.
- Già, sempre per un suo tornaconto personale ovviamente- aggiunse poi Regina.
Vale alzò lo sguardo verso l'orologio appeso alla parete pensando a Will. Non aveva visto il ragazzo per tutto il giorno e non aveva modo di rintracciarlo, visto che non aveva un cellulare. Emma guardò la ragazza e disse
- Che dite se ordiniamo qualcosa e mangiamo da me. Chiamo anche Biancaneve e David. Regina avverti Henry?- 
- Si, ok.- rispose Regina,
- Va bene- aggiunse Vale, Emma si voltò verso Zelena che stava cullando la bambina
- Zelena?- chiese poi,
- Perchè no. Ok.- rispose la strega.
- Perfetto. Andiamo, intanto avverto Killian- Emma tirò fuori il cellulare e compose il numero mentre si incamminava verso la macchina insieme alle altre donne.
 
CASA DI EMMA E KILLIAN
Vale era seduta a tavola con Henry, Emma, Killian, Regina, Biancaneve, David e Zelena mentre Neal e Robin stavano giocando in un box per bambini sistemato li accanto.
- Ok, non voglio assolutamente lamentarmi- disse Vale dopo aver mandato giù una forchettata di lasagna
- ma per quanto sia buono il cibo preparato da Granny, devo assolutamente prepararvi un pranzo o una cena italiana uno di questi giorni- concluse poi continuando a mangiare.
- Sai cucinare?- chiese Henry, Vale annuì
- e sono anche piuttosto brava, segreti della nonna- continuò la ragazza sorridendo,
- Mi piacerebbe assaggiare qualcosa di veramente italiano- disse Biancaneve entusiasta
- Da quale parte dell'Italia vieni esattamente?- chiese Emma curiosa
- Io sono di Torino ma ho anche delle origini siciliane, dalla parte dei nonni materni- spiegò Vale
- Oh, quindi a Natale vi ritrovate in tanti - intervenne Regina ridendo,
- Devo dire che anche voi non scherzate, o sbaglio?- controbbattè la ragazza ridendo a sua volta.
- Touchè - rispose Regina mentre si alzò per andare in cucina,
- A prima che mi dimentico - disse poi Vale,
- mi serve un lavoro. Ho bisogno di troppe cose, come un cellulare, scarpe, vestiti, vestiti, vestiti- 
- Ehm fammi indovinare, vestiti?- intervenne Henry facendo ridere tutti,
- Esatto - rispose la ragazza annuendo.
- A che ti serve un cellulare? - chiese Killian con tono indagatore,
- Ecco, voi lavorate tutto il giorno e nel caso avessi bisogno di qualcosa saprei come contattarvi- inventò Vale pregando che la bevessero. In fin dei conti era anche per quello ma perlopiù per tenersi in contatto con Will.
Regina tornò dalla cucina con il dolce salvando Vale da quella situazione imbarazzante.
- Ecco qui, di che parlate?- chiese sedendosi
- Valentina vuole un cellulare - disse Killian ancora sospettoso,
- Wow, è una dichiarazione pericolosa da fare a cena, Vale- rispose Regina sarcastica voltandosi verso Valentina,
- Ha 23 anni, è più che maggiorenne, credo che sia in grado di usare un cellulare, non credi Capitano? - continuò poi verso Killian.
- Si, in realtà mi servirebbe anche un lavoro - intervenne Vale mentre Biancaneve distribuiva il dolce,
- Beh, la biblioteca comunale è rimasta incustodita da quando Belle è andata a lavorare con suo marito, se vuoi il posto è tuo- rispose Regina
- Davvero? Grazie mille! Mi sono sempre piaciute le biblioteche.- disse Vale felicissima
- Allora puoi iniziare domani, passa nel mio ufficio per le chiavi -concluse Regina affondando il cucchiaino nella sua porzione di dolce.
 
Finita la cena, ognuno andò a casa propria. I bambini erano crollati dal sonno e gli adulti l'indomani avrebbero dovuto alzarsi presto.
Vale era pronta per andare a letto quando sentì qualcosa sbattere contro la finestra della stanza. La ragazza si avvicinò, spostò la tenda per guardare e nel cortile vide Will che lanciava sassolini. Vale aprì la finestra e si affacciò ma Will le fece segno di fare silenzio e di scendere.
La ragazza si mise le scarpe e scese lentamente le scale per non fare rumore, aprì la porta e si ritrovò davanti il ragazzo che la attirò a sè. 
La ragazza chiuse la porta e si lascio trasportare dal ragazzo in un bacio appassionato. 
Quando si staccarono il ragazzo disse
- Mi sei mancata-
- Dove sei stato tutto il giorno? Cominciavo a preoccuparmi -chiese Vale,
- Un po' qui, un po' li- rispose Will vago e ricominciò a baciarla.
Stettero insieme per un po', Vale gli raccontò di come aveva scoperto di possedere la magia, delle prime lezioni e di quanto fosse emozionata per il primo giorno di lavoro alla biblioteca. Ogni tanto si lasciavano andare ad interminabili baci finché Vale non decise che era ora di andare a dormire.
- Devo andare sennò domani chi si alza - comunicò la ragazza a Will tra un bacio e l'altro, 
- ancora 5 minuti - insistette il ragazzo continuando a baciarla
- Will...- Will interruppe Vale attirandola a sè e baciandola con passione crescente ma la ragazza con fatica e riluttanza fu costretta ad allontanarsi.
- Non fare così, ci vediamo domani- disse Vale vedendo l'espressione delusa del ragazzo
- Va bene, faccio un salto in biblioteca- rispose lui
- ok - affermò lei dandogli un ultimo bacio sulle labbra e allontanandosi
- buonanotte-
- buonanotte, vado a farmi una doccia fredda- la salutò lui facendola ridere e quando la ragazza rientro in casa si allontanò sorridendo felice.
 
 
 

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