Fuga dalla vita universitaria

di vale ronron
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** I nuovi coinquilini ***
Capitolo 3: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


PUNTO DI VISTA DI THOMAS
Manca una settimana al primo giorno di università. Città diversa, casa in affitto, pochi soldi mensili per sopravvivere, addio amici del liceo, addio pranzi e cene fatti da mamma. Tra una settimana la pacchia sarà finita. Dovrò cucinare e lavare piatti e vestiti da solo.
Spero che la casa in cui andrò a vivere non caschi a pezzi.           
Sono appena atterrato a Roma, la mia nuova città, ho deciso di trasferirmi prima dell’inizio delle lezioni per sistemarmi con calma.
E quindi eccomi qui, in questo gigantesco aeroporto.
Chissà da che parte è la stazione degli autobus, forse dovrei chiedere informazioni a qualcuno ma vanno tutti di fretta qui dentro.
 Ok Thomas, su, ferma uno di questi Speedy Gonzales e chiedi informazioni.
 Stavo giusto per fermare un uomo in giacca e cravatta quando qualcuno inciampò sulla mia valigia cadendo per terra come un sacco di patate.
Mi chinai per aiutare il mal capitato.
Mi correggo la mal capitata, era una ragazza e aveva la custodia di una chitarra appesa sulle spalle.
 “Ehi, stai bene?” le chiesi aiutandola ad alzarsi
“stavo molto meglio prima” mi rispose contrariata
Mi guardai intorno e notai la sua borsa e la sua valigia per terra. Mi abbassai per prenderle.
“credo che queste siano tue” le dissi porgendo le sue cose
“sei proprio un genio tu!!” rispose scontrosa
Mi accigliai, questa ragazza aveva proprio un pessimo carattere.
Stavo per risponderle a tono ma lei non me ne diede il tempo.
“accidenti, se perderò l’autobus sarà solo colpa tua!!”
“colpa mia” le chiesi sconcertato
“hai lasciato le tue maledette valigie in giro per l’aeroporto!!” sbraitò mentre mettendosi la borsa a tracollo e tirando la valigia iniziava a camminare, a passo svelto, verso una delle uscite.
Ma guarda questa!!
“guarda che non è colpa mia se non guardi dove metti i piedi!!” le dissi sulla difensiva andandogli dietro
“cosa fai, mi segui?! Non sarai un maniaco!?” mi accusa, non smettendo di camminare verso l’uscita
“tu sei tutta pazza!! Io voglio solo raggiungere la stazione degli autobus”
“Grandioso!! Spero di non prendere il tuo stesso autobus!!”
“lo spero anch’io” le dissi lanciandole un’occhiataccia.

Questa ragazza era fuori di testa.
 Arrivammo alla biglietteria della stazione degli autobus.
Disgraziatamente prendemmo lo stesso veicolo, ed essendo gli ultimi a salire, con grande dispiacere di entrambi ci capitarono due sedili adiacenti.
“oggi è proprio una pessima giornata!!” la senti borbottare mentre con riluttanza prendeva posto accanto a me.
Alzai gli occhi al cielo e presi un profondo respiro per trattenermi dall’uccidere quella ragazza. Su Thomas, calmati, dovrai sopportarla solo per un’oretta, una volta sceso dall’autobus non la rivedrai mai più.
Non ho avevo mai incontrato una ragazza cosi antipatica. A scuola ero il secchione dell’intero istituto, però avevo un bell’aspetto, di conseguenza avevo parecchie ragazze che mi andavano dietro, ma erano quasi tutte oche. Con loro non si poteva fare un discorso serio o intelligente e questo mi irritava molto.
Cercai di rilassarmi.
Presi il telefono e controllai la cartina della città sul cellulare, la mia futura casa si trovava a circa mezzora di strada dalla mia facoltà, ma con la metropolitana l’avrei raggiunta in fretta. Non era molto distante dal centro città. Come posizione era perfetta.
Mi sporsi a guardare dal finestrino, eravamo appena entrati in città, era ora di punta quindi restammo intasati nel traffico per circa mezz’ora.
Ero indeciso se scegliere di scendere alla fermata più vicina al centro o a quella più vicina alla mia futura dimora.
Il mio stomaco mi suggeriva di seguire la prima opzione, infatti stavo morendo dalla fame, tuttavia non mi andava di andare in giro con la valigia e il borsone così decisi di fare aspettare il mio stomaco e di andare direttamente a casa. Sbirciai la mappa disegnata sul tetto dell’autobus, c’erano indicate le fermate e le vie dove il bus si fermava.
Notai che tra tre fermate sarei dovuto scendere.
Ero quasi arrivato.
Sbirciai la ragazza seduta accanto a me, stava consultando una cartina cartacea.
A quanto pare Miss simpatia, non era ancora scesa dall’autobus, per un attimo temetti davvero che sarebbe scesa alla mia stessa fermata. Ma poi mi diedi dello stupido, quante possibilità c’erano che succedesse davvero?!.
Ok ci siamo, un’ultima fermata e poi sarei dovuto scendere.
Non mi andava proprio di rivolgere la parola a questa simpaticona ma se volevo uscire non avevo altra scelta, lei stava sul sedile che sporgeva sul corridoio, io invece era seduto nel sedile vicino al finestrino, quindi si sarebbe dovuta alzare per farmi passare.
 “la prossima è la mia fermata” le dissi distaccato.
Si voltò di scatto e mi fulmino con lo sguardo “vuoi proprio rovinarmi la giornata!!”
Mi arrabbiai, stavolta non mi sarei trattenuto, stavo per risponderle per le rime quando l’autobus si fermò.
La vidi alzarsi e prendere le sue robe.
La guardai con odio mentre si dirigeva verso la porta. 
Che Caspio sto facendo ancora qui, devo scendere anch’io!!
 Mi alzai e velocemente presi i miei bagagli, scesi le scalette dell’autobus, presi la valigia dalla stiva e mi guardai intorno.
Il quartiere non sembrava male, anche se le case erano un po’ vecchiotte.
Per un momento mi chiesi da che parte fosse andata quella svitata, sperai di non incrociarla mai più.
Presi il cellulare e ripresi google maps. La casa era tre parallele più avanti rispetto a dov’ero io.
Incominciai a camminare.
Ok, ci siamo.
Questa dovrebbe essere la via giusta, il numero della casa è 35, cominciai a leggere i numeri civici mentre distrattamente continuavo a camminare lungo il marciapiede della strada.
“Numero 29…31…33…Eccola q...ahiii” che botta, ero andato a sbattere contro qualcosa, o per meglio dire qualcuno.
“non ci credo, ancora tu!!...È diventata una persecuzione!!”
“Oh…mio…dio” imprecai sconvolto, ancora lei…
Maledizione, oggi il destino mi stava giocando un brutto scherzo.
“che ci fai qui?” le chiesi malamente
“cerco di farmi ammazzare da te!!, non hai visto che ero ferma sul marciapiede, cos’è sei ceco!?”
Adesso basta, non ne potevo più.
“Senti ragazzina, non so quale sia il tuo problema, ma sappi che mi stai facendo perdere la pazienza!!”
“come ti permetti di chiamarmi ragazzina!!” mi rispose furiosa
“ehm ehm, scusate se vi disturbo, ma mi state impedendo di entrare a casa mia!!”
Mi girai, davanti a me e a miss simpatia c’era un ragazzo alto, snello, con capelli biondi, ricci e gli occhi blu, sembrava divertito ma allo stesso tempo imbarazzato dalla scena che gli si era parata davanti.
“scusaci tu” gli dissi, mentre mi spostai per lasciargli libero accesso al cancelletto della casa.
“tranquillo” mi rispose il ragazzo “mi chiamo Peeta, piacere di conoscerti!!” aggiunse porgendomi gentilmente la mano
“Thomas, piacere mio” gli risposi cordiale, stringendogli la mano.
 Almeno lui era simpatico, Miss simpatia avrebbe dovuto prendere lezioni di bon ton da questo ragazzo!!, lui sì che conosceva le buone maniere.
“ciao anche a te” disse Peeta con un sorriso, rivolgendosi a miss simpatia e porgendole la mano.
“ciao” rispose lei stringendogli la mano “mi chiamo Katniss”
La guardai male… ma guardatela…a lui lo ha salutato educatamente, si è pure presentata, a quanto pare gli insulti e le occhiatacce sono riservate solo a me.
“piacere Katniss” le rispose gentilmente Peeta, “posso esservi d’aiuto?” aggiunse, rivolgendosi ad entrambi.
“emh no, cioè si grazie, tu abiti qui?” chiesi indicando il cancello del numero 35, Il fuori della casa non è un granchè, ma magari l’interno sarebbe stato meglio, o almeno lo speravo.
“si esatto, mi sono trasferito qui ieri mattina, mio fratello Newt invece ci sta già da un anno” rispose cordialmente, “eccolo lì!!” ci indicò qualcuno alle mie spalle.
Mi girai e dal portone della casa numero 35 uscì un ragazzo che sorridendo allegramente ci venne incontro. Lo vidi aprire il cancelletto e posizionarsi davanti a noi
“bentornato fratellino” disse rivolto a Peeta
“ciao Newt, ti presento Thomas e Katniss, credo siano interessati alla casa”
“ciao ragazzi, benvenuti!!” disse rivolgendosi a me e a miss simpatia
“ciao” rispondemmo entrambi
“ci sono altri due ragazzi che stanno per arrivare, se non vi dispiace aspetterei che arrivino in modo da non dover fare più volte il tour della casa”
“si certo, nessun problema” dissi ricambiando il suo sorriso, quei due ragazzi mi piacevano, erano simpatici.
“ci sono due ragazzi che stanno per attraversare la strada, forse sono loro” aggiunse Newt indicandoli
Mi girai verso la strada e rimasi incantato.
Una ragazza alta, magra, dai setosi capelli neri, lunghi e ondulati e con degli occhi azzurri stupendi si trascinava dietro una miriade di valigie, istintivamente senti il bisogno di chiederle se le servisse una mano, ma fui interrotto da miss simpatia che con disgusto disse:
“ti sta colando la bava!!”
Newt e Peeta cercarono di non ridere, per non farmi un torto, pensai. Ma una cosa era certa, Katniss non mi sopportava e il sentimento era reciproco.
 Mi girai per guadarla male e le dissi: “sei sicura di non voler andare a vivere in un'altra casa, miss simpatia!!”
Stava per rispondermi ma i due nuovi ragazzi ci raggiunsero sul marciapiede.
 “ciao a tutti, io sono Teresa, è un piacere conoscervi” si presenta la nuova arrivata sorridendo a tutti.
Ricambio il suo saluto e tiro un sospiro di sollievo, per un attimo avevo temuto che fosse antipatica e con il musone come Katniss.
“io invece sono Mhino, piacere di conoscervi ragazzi”
“Ciao Mhino” rispondo.
Mhino era un ragazzo dai lineamenti asiatici, era molto più alto di me e aveva gli occhi e i capelli neri.
 “benvenuti ragazzi, io sono Newt, e lui è mio fratello, Peeta” li accolse dando inizio alle presentazioni “mentre questi due sono Katniss e Thomas e anche loro sono arrivati adesso, mentre mio fratello è arrivato ieri”
“allora il padrone di casa ha avuto un imprevisto e non è potuto venire, mi ha affidato il compito di assegnarvi le stanze e di compilare i contratti con i vostri nominativi e i vostri numeri di telefono, una volta sistemato le scartoffie, firmerete i rispettivi contratti e il gioco è fatto, le stanze doppie vengono 150 euro ciascuno mentre le singole sono 200 euro. Seguitemi dentro cosi vi faccio vedere la casa”
Entrammo tutti e lasciammo le valigie nell’atrio. Varcata la porta c’era un largo e lungo corridoio, poco dopo l’ingresso c’erano due porte una sinistra e una a destra, erano l’una di fronte all’altra, in una c’era la cucina abitabile e nell’altra c’era un salone con la tv, due divani, una poltrona e un tavolino basso posizionato al centro della stanza.
 A metà corridoio c’erano altre due porte sempre l’una di fronte l’altra, in quella di destra c’era una grande camera doppia mentre in quella di sinistra c’era uno spazioso bagno con un’ampia finestra.  Quasi alla fine del corridoio c’era una scala a chiocciola in acciaio che portava fino al piano superiore. Alla fine del corridoio c’era una grande vetrata, con le inferriate, che illuminava la scala e il resto dell’ambiente.
“come potete vedere la casa è arredata con mobili semplici e c’è solo il minimo indispensabile, la cucina è luminosa e in sei ci si sta bene, la stanza di fronte è una sala ritrovo, infatti l’abbiamo sempre utilizzata a scopo ricreativo o per schiacciare riposini davanti alla tv, la stanza doppia in fondo al corridoio è una delle più grandi inoltre ha una porta finestra che da su un piccolo giardinetto recintato e coperto dagli sguardi indiscreti con delle siepi alte.” Ci spiegò Newt
“la casa in tutto ha quattro camere da letto, due doppie e due singole. Le altre tre stanze si trovano al piano di sopra, insieme ad altri due bagni ”
“aspetta io pensavo che i due appartamenti fossero separati e che ad un piano stessero i ragazzi e nell’altro le ragazze, non avevo capito che l’intera casa fosse in comune” disse Katniss seccata e parecchio turbata
“be non so cosa ti abbia detto il padrone di casa ma anche l’anno scorso eravamo sistemati cosi, la casa ospita sia ragazzi che ragazze, non ce una porta che separa il piano di sopra da quello di sotto, l’intera casa è accessibile a chiunque ci abiti, ovviamente ogni porta è dotata di una chiave e le camere da letto doppie hanno due chiavi invece che una” le rispose Newt un po’ in difficoltà
“fantastico” borbotta contrariata Katniss
Per un attimo sperai che ci ripensasse e che prendesse la decisione di non abitare qui.
“be volendo noi ragazze potremmo prendere la stanza al piano terra, cosi i ragazzi si potrebbero sistemare tutti al piano di sopra” propose Teresa
Era buona come idea, se non fosse che mi dispiaceva per Teresa, non avrei mai voluto essere al suo posto. Forse era stato un po’ azzardato da parte sua offrirsi volontaria per condividere la stanza con un’estranea, senza nemmeno averci scambiato due chiacchere prima. Sono sicuro che se Teresa avesse visto com’era veramente Katniss non avrebbe mai fatto quella proposta frettolosa.
“io suono spesso la chitarra per questo avevo pensato ad una stanza singola, non vorrei ti dia fastidio” rispose Katniss incerta e pensierosa
Mi accigliai, ma che diavolo, questa è antipatica solo con me?!...ma che le ho fatto!?
“non preoccuparti a me piace molto la musica, la ascolterei 24 ore al giorno se fosse possibile, e poi l’idea di avere un giardinetto mi ispira molto” rispose entusiasta Teresa
“be, se la metti in questo modo, facciamo come hai detto tu” acconsenti Katniss
Ero sempre più perplesso, quella ragazza per me restava un grande taboo
“bene così, pivelli seguitemi al piano di sopra, voi fanciulle se volete potete iniziare a sistemarvi nella vostra reggia, ci vediamo fra dieci minuti in cucina”
“d’accordo” risposero le ragazze andando a prendere le proprie valigie nell’atrio
Salimmo le scale fino al piano di sopra.
“l’altra doppia è occupata da me e da Peeta quindi rimangono le altre due stanze singole, anche se il mio caro fratellino non è contento di condividerla con me” disse Newt
“dai Newt lo sai che non mi dispiace condividere la stanza con te solo che è da una vita che stiamo in stanza insieme e avrei voluto provare l’emozione di avere una stanza singola per una volta nella mia vita”
50 euro in meno al mese sarebbero un bene per me, mamma mi aveva promesso di mandarmi 300 euro al mese, quindi prendendo la doppia me ne sarebbero rimasti 150 per bollette, spesa, libri e dispense, per fortuna le tasse universitarie non erano un problema perché avevo vinto la borsa di studio per merito e quindi quelle non le avrei dovute pagare.
Così decisi di seguire le orme di Teresa e lanciai la mia offerta.
“be, se sta bene ad entrambi, Newt potrebbe prendere la doppia con me, non mi dispiacerebbe risparmiare un po’ sull’affitto, se non è un problema ovviamente”
“sarebbe perfetto per me” rispose Peeta con entusiasmo, rivolse lo sguardo al fratello, per avere il suo parere
“bene così, a me non dispiace affatto conoscere gente nuova, anzi il contrario” rispose Netw
“perfetto” dissi soddisfatto, poi mi colpì un pensiero e aggiunsi “le bollette sono care?”
“be le spese di luce e acqua sono divise per sei quindi il prezzo viene ammortizzato molto, le bollette più care sono nel periodo invernale ovvero quando accenderemo le stufe o a giugno con i condizionatori ma rimangono sempre ad un prezzo abbordabile, per il gas invece abbiamo una bombola, mediamente dura circa due mesi”
Bene cosi, ce la dovrei fare con il mio budjet, e poi non mi dispiaceva condividere la stanza con qualcuno, avrei fatto amicizia più in fretta e poi Newt sembrava un tipo apposto.
Arrivati in cima alle scale c’era un altro lungo corridoio che andava in senso opposto al corridoio sottostante, anche qui c’erano quattro porte.
Proprio sopra la camera delle ragazze c’era la stanza doppia mia e di Newt, entrai e vidi che era spaziosa e molto luminosa, aveva sia una finestra che una porta finestra che dava su un balconcino, da lì sopra si vedeva il giardinetto della stanza di Katniss e Teresa.
All’interno della stanza c’erano due letti singoli posizionati nella parete di fronte a quella della porta finestra, le due scrivanie erano appoggiate in un'altra parete, e nel muro opposto vicino alla porta c’era un grande armadio a muro.
La stanza mi piaceva molto.
Di fronte alla nostra stanza c’era un bagno abbastanza grande con una grande finestra.
Andando più avanti nel corridoio proprio sopra alla cucina e alla sala ricreativa c’erano le due stanze singole e in fondo al corridoio c’era un altro bagno un po’ più piccolo degli altri due ma era anch’esso dotato di doccia e di tutto il necessario.
Peeta e Minho si presero le singole dotate entrambe di ampie finestre.
 
Una volta scesi in cucina firmammo i contratti e tornammo ognuno nella propria stanza per sistemare i bagagli.
Accidenti sto morendo dalla fame.
“Newt mi suggerisci un posto per andare a fare la spesa, sto morendo dalla fame” dico mentre ero in cucina con tutti gli altri
“facciamo cosi, adesso ci facciamo una bella spaghettata, e poi tutti insieme usciamo, così vi farò vedere come muovervi in città” dice Newt
Quel ragazzo mi stava sempre più simpatico.
 
“Newt questi spaghetti sono deliziosi” dice Teresa
“confermo” annuisce Minho
Avevano ragione, il piatto che aveva preparato Newt era ottimo
“siete troppo buoni ragazzi” risponde Newt
“Peeta, anche tu sai cucinare così bene?”
“io me la cavo meglio con i dolci, il pane e le pizze, tutto il resto lo lascio cucinare a Newt” risponde Peeta
“da chi avete preso questo talento?” chiede curiosaTeresa
“be nostra madre ha un ristorante, mentre nostro padre gestisce un panificio e una pasticceria” risponde Peeta
“come caspio fate a essere cosi magri, io al vostro posto mi sarei ingozzato per bene” dice Minho
“abbiamo un metabolismo veloce” risponde Newt, facendoci ridere
“come mai non avete continuato i mestieri dei vostri genitori?” chiede Katniss, che fino ad ora era rimasta in silenzio
“in realtà è proprio quello che vogliamo fare” risponde Newt “io ad esempio sono iscritto ad una delle più prestigiose università di cucina d’Italia, punto di riferimento per tutto il settore food”
“io invece sono venuto qui per seguire un corso di panificatore e prima di ritornare a casa seguirò anche un corso di Pasticceria Italiana all’ Italian Culinary Institute”
“wow, deve essere bello avere le idee chiare su ciò che si vuole fare nella vita” dice Minho
“Perché tu che piani hai?” chiese curioso Newt
“be non avendo nessuna capacità o propensione mi sono iscritto in scienze motorie e dello sport” rispose Minho “avrei potuto seguire il corso nei dintorni di casa ma Tess voleva compagnia, così per accontentarla l’ho seguita fino a qui”
“non fingere di non esserne contento, tu non vedevi l’ora di allontanarti dal nucleo famigliare, inoltre hai sempre detto che la nostra città ti stava stretta e che volevi partire per fare nuove esperienze, quindi sono io che ti ho accontentato e non il contrario” gli risponde Teresa facendogli la linguaccia
“vi conoscete da molto?” chiedo curioso
“è una vita che la sopporto” rispose Minho con finto tono esasperato
Teresa gli diede una manata sul braccio e disse: “sei uno stupido!!”
La scenetta fece ridere tutto il tavolo
“ci siamo conosciuti all’asilo e da allora non ci siamo più separati, siamo come fratello e sorella” ci spiega Teresa
Non ne capivo il motivo, ma venire a sapere che per Teresa Minho era come un fratello mi aveva dato un gran sollievo.
“state attenti ragazzi, vi avverto, Teresa è peggio di un zecca, se vi si appiccica addosso non si stacca più!!” dice Minho
“smettila Minho, sei il solito esagerato!!” lo riprese Teresa alzando gli occhi al cielo e provocando le risate del gruppo
Erano troppo divertenti quei due.
“Thomas tu invece cosa studi?” chiede Teresa
“mi sono iscritto a medicina” rispondo
“Davvero?!, allora saremo colleghi!!, sono contenta di avere qualcuno con cui potermi confrontare” risponde Teresa entusiasta
Finalmente la fortuna stava girando a mio favore, anche Teresa era iscritta a medicina, mi piaceva molto l’idea di averla come compagnia di studi.
“ecco, Teresa ha già trovato una nuova vittima, Thomas scappa ora finché sei in tempo, domani potrà essere già troppo tardi!!” il commento di Minho mi fece sorridere.
“avrei dovuto lasciarti a casa!!” rispose Teresa scocciata tirando una gomitata a Minho
“nah bambola, ti saresti annoiata a morte senza di me!!” le rispose Minho, con un occhiolino e baciandole una guancia
“tu Katniss invece cosa studi?” le chiede curioso Peeta
“mi sono iscritta a giurisprudenza” risponde lei a disagio, sembra quasi imbarazzata.
“quindi abbiamo un cuoco che sarei io, un pasticcere, due dottori, un avvocato, e un palestrato iscritto a scienze motorie, ci sarà da divertirsi” commenta Newt sogghignando
“ehi biondino, che hai contro i palestrati?” risponde Minho
“non ho niente contro i palestrati, pivello” risponde Newt ridendo
“bene cosi!!” rispose Minho prestandosi al gioco
“alzatevi pivelli, vi porto fuori in città” disse Newt
Andammo tutto il pomeriggio in giro per la città, Newt ci mostrò la cittadella universitaria, i luoghi dove poter fare colazione o comprare il pranzo, senza lasciarci un patrimonio.
 Andammo tutti insieme a fare la spesa e tornammo a casa pieni di borse, decidemmo che da quel momento in poi avremmo fatto sempre la spesa insieme dividendo il conto in modo da ammortizzare le spese.

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Capitolo 2
*** I nuovi coinquilini ***


Tornati a casa, dopo aver sistemato la spesa, ci riunimmo attorno al tavolino della sala comune e decidemmo i turni settimanali per pulire e rassettare la cucina, i bagni e la sala comune.

“fratellino perché non fai le pizze?” chiede Newt a Peeta

“buona idea” risponde Peeta

“Katniss ti va di darmi una mano?” chiede Peeta

“emh, io non sono per niente brava in cucina” risponde impacciata e in imbarazzo

“sono sicuro che te la caverai, mi sembri una in gamba” gli risponde sorridendole

Non è sono sicuro ma credo di aver visto un sorriso imbarazzato sulla faccia di Katniss, tuttavia durò solo una frazione di secondo perché fu subito sostituto dalla solita maschera d’impassività.

 La vidi seguire Peeta in cucina, quel ragazzo ci sapeva fare con le donne.

“non ho ancora capito se tu e Katniss vi conoscevate già da prima o meno, stamattina dalla finestra ho visto che litigavate come se vi conosceste da anni” mi chiede Newt, mentre si siede sul divano tra me e Minho, mentre Teresa prendeva posto sulla poltrona.

“ci siamo incontrati in aeroporto, ed è stato odio a prima vista, almeno per lei, io ho solo agito di conseguenza” rispondo rassegnato.

“ha carattere la ragazza” risponde Newt con un ghigno.

“ne ha anche troppo” rispondo

“chissà, magari finirete per diventare migliori amici” scherza Minho

“certo, come no” rispondo ironico

“ragazzi venite a preparare la tavola?” domanda Peeta dalla cucina

“arrivo, su pivello palestrato vieni anche tu, vediamo chi mette più piatti a tavola in meno tempo” dice Newt

“mi stai sfidando, biondino?!” chiede Minho con un ghigno

“hai paura di perdere?” lo sfida Newt

“io non so nemmeno cosa significhi la parola perdere” risponde Minho andando verso la cucina seguito da Newt che se la rideva

“mi sa che Minho ha finalmente trovato pane per i suoi denti” disse Teresa divertita

“deve essere bello avere un amico da così tanto tempo” le dico, pensando all’amicizia che lega lei e Minho

“Minho per me è sempre stato un punto di riferimento, ce sempre stato, lui è il fratello che non ho mai avuto, eh sì hai ragione, è una cosa molto bella” mi risponde sorridendomi.

La guardo incantato, quella ragazza ha qualcosa che mi attrae, ma non capisco cosa.

“e tu, non hai un amico o un’amica così?” mi chiede gentilmente

“be diciamo che ho molti amici, ma allo stesso tempo e come se non ne avessi nemmeno uno, non ho mai istaurato con loro un legame così forte e duraturo come quello tuo e di Minho” rispondo sincero

“puoi sempre rimediare” mi dice dolcemente

“hai ragione” le rispondo ricambiandole il sorriso e aggiungendo “in realtà però c’è una persona con cui ho un legame speciale e bello come quello tuo e di Minho, non è un mio amico, però è la persona a cui tengo di più al mondo” le spiego.

Non sono mai stato uno che si apre subito, ma con Teresa era diverso, sentivo di potermi fidare, era come se la conoscessi da molto tempo, parlare con lei mi veniva naturale e spontaneo come camminare, non sapevo spiegare il motivo, ma dentro di me cresceva sempre più il desideravo di conoscere quella ragazza, volevo sapere tutto di lei, inoltre sentivo il bisogno di dirle chi ero e di raccontarle di me.

“davvero? E chi è?” mi chiede curiosa

Stavo per risponderle ma lo squillo del mio cellulare mi interruppe.

Chuck mi sta videochiamando.

“parli del diavolo e spuntano le corna” affermo ridendo

“vuoi che vada via?” chiede Teresa.

 Lei non voleva essere di troppo.

Ma io non volevo che lei se ne andasse, così le risposi: “no resta, così avrai l’onore di conoscere la persona di cui ti stavo parlando” spiegai rispondendo alla videochiamata.

“ma guarda chi ce qui, il mio puzzone preferito” dico fissando lo schermo

“ehi, prima di partire mi avevi promesso che non mi avresti più chiamato così” risponde Chuck

"stai mentendo puzzone, non ti prometterei mai una cosa del genere” affermo ridendo

“ci ho provato” dice Chuck esasperato, alzando gli occhi al cielo.

Risi divertito, il mio fratellino.

L’avevo lasciato solo da poche ore e già mi mancava tantissimo.

“allora, che mi racconti?... sei arrivato?...com’è la città? E la casa ti piace? la tua stanza è grande o piccola? Chi vive con te e …”

“ehi ehi” lo interrompo ridendo “se non ti calmi esploderai” aggiungo, prendendolo in giro.

“dai rispondimi, sono curioso” mi risponde agitato

“be si, questo l’avevo capito da solo, però mi devi dare il tempo rispondere” dico divertito

“va bene, mi sto zitto, però tu rispondi” mi propone

“allora, la città è bella ed è molto movimentata, la casa è molto grande, ci sono molte stanze e ad abitarci siamo in sei, 4 ragazzi e 2 ragazze…”

“ci sono delle ragazze?!” mi interrompe sorpreso

“si, ci sono delle ragazze!!” risposi ridendo della sua buffa espressione “se vuoi te ne presento una, è qui accanto a me” aggiungo riferendomi a Teresa

“Stai mentendo, non ti credo” risponde Chuck sospettoso

Risi e mi girai verso Teresa, che fino a quel momento era rimasta seduta sulla poltrona, con la mano le feci cenno di avvicinarsi, e lei divertita si mise sul divano accanto a me

“Chuck ti presento Teresa, Teresa lui è Chuck, il mio fratellino puzzone”

“wow, tu non sei una ragazza…sei un angelo” risponde incantato

Scoppiai a ridere, Chuck era un personaggio, non aveva peli sulla lingua, se pensava una cosa la diceva senza pensare alle conseguenze, ed era anche per questo che mi piaceva

“Chuck, contieniti, ti prego!!” risposi divertito ma anche un po’ imbarazzato

“Ciao Chuck, piacere di conoscerti, ti ringrazio per il complimento, sei molto gentile” risponde Teresa dolcemente

“sei sicura di essere un’amica di Thomas? Tu sei gentile, simpatica e dolce mentre di solito le sue amiche sono antipatiche e molto stronze…”

“Chuck!!” mi affretto a interromperlo

“ahahahahahahh”
Mi giro, Teresa stava ridendo senza alcun freno

“adoro tuo fratello” afferma tra una risata e l’altra

“Chuck” dissi scuotendo la testa rassegnato “mi fai sempre fare pessime figure”

“Cosi impari a chiamarmi puzzone, a proposito Teresa non credergli io non puzzo, anzi profumo più di lui”

“tranquillo Chuck, non gli ho creduto nemmeno per un istante” lo tranquillizza sorridendogli divertita

“questa ragazza mi piace sempre di più, dovresti lasciare Brenda e metterti con lei”

“dio mio Chuck” imprecai imbarazzato ed esasperato mi passai una mano sul viso

“Brenda è la sua ragazza?”

Mi girai, Teresa aveva lo sguardo puntato dritto verso lo schermo, sorpreso, notai che adesso non rideva più, aspettava la risposta di Chuck in silenzio

“diciamo di si, ma secondo me Thomas non la ama davvero, e poi lei non è la ragazza giusta per lui”

Mi girai verso lo schermo, guardai Chuck sconvolto, ero senza parole

Senti in lontananza la voce di mia madre chiamare Chuck
.
“ah dimenticavo, mamma e papà mi hanno detto che aspettano una tua chiamata dopo cena, adesso vado, lo sai che mamma si agita se quando è pronto non andiamo subito a sederci al tavolo” dice Chuck frettolosamente

“ciao Teresa, mi ha fatto piacere parlare con te, spero di rivederti presto” dice a Teresa sorridendole “ A dopo fratellone, ti voglio bene” aggiunge staccando la chiamata subito dopo
Rimasi a fissare lo schermo come un cretino…non riesco a credere che l’abbia detto davvero…

“avere dei legami cosi profondi con una persona ha i suoi pro e i suoi contro” Teresa interruppe il silenzio

Mi girai a guardarla

“anche Minho a volte sembra conoscere me meglio di quanto io conosca me stessa” aggiunse pensierosa “non lo ammetterò mai di fronte a Minho, ma quando dice qualcosa su di me, la maggior parte delle volte, ci azzecca sempre!!” mi rispondere rassegnata-

“questa cosa mi sconvolge e devo ammettere che a volte mi fa paura” confesso

“non devi avere paura, è molto raro trovare delle persone che ti capiscano e che ti leggano dentro, e quando le trovi non devi fartele scappare, perché su di loro potrai sempre contare, perché non ti lasceranno mai e troveranno sempre un modo per aiutarti o incoraggiarti nei momenti di difficoltà e tu potrai fare lo stesso con loro” mi dissi gentilmente, il suo sorriso dolce era tornato sulle sue labbra e io ero contento di rivederlo.

Ricambio il suo sorriso e imbarazzato le dico:
"sapevo che farti conoscere puzzone poteva essere rischioso, ma non pensavo che la faccenda prendesse questa piega”

“tuo fratello mi piace, è adorabile, ed è simpaticissimo, ti assomiglia molto sai?!, sembra un mini te” mi risponde con spontaneità

“mi fa piacere che ti piaccia” le dissi sincero, a Chuck non piacevano mai le ragazze che gli presentavo, ma a quanto pare Teresa è stata un’eccezione.

“ehi voi due, scansafatiche che non siete altro, alzate quelle caspio di chiappe dal divano e venite in cucina, la cena è pronta” Minho sbuca dall’uscio della porta

“arriviamo” rispose Teresa, per entramb,i alzando gli occhi al cielo.

“wow, queste sono le pizze più buone che abbia mai mangiato in vita mia” dico estasiato

“è vero, complimenti Peeta, sono buonissime” aggiunge Teresa

“grazie ragazzi ma è anche merito di Katniss” afferma Peeta

“io le ho solo condite con i tuoi suggerimenti, l’impasto l’hai fatto tutto da solo, io non riuscirei mai a farle da sola” risponde Katniss mentre faceva fuori l’ennesimo pezzo di pizza.

“sembra difficile ma in realtà non lo è, ci vuole solo un po’ di pratica” le spiega sorridendo.

“e a te Minho ti sono piaciute?” chiede Newt che si era già riempito il terzo piatto.

Ci voltammo tutti a guardare Minho, era seduto a capo tavola e alternava lo sguardo tra i tre piatti di portata, in ogni piatto c’erano tranci di pizza conditi in modo diverso.
Aveva un’espressione corrucciata ed era molto combattuto

“che caspio!!, mi ero promesso che avrei mangiato solo 4 tranci, ho già preso un trancio da ogni piatto per assaggiarle tutte, ma adesso mi manca il quarto trancio, non riesco proprio a decidermi, tutte e tre le pizze sono squisite!!” ci disse alzando gli occhi dal piatto con un’espressione da pazzo.

Scoppiamo tutti a ridere

“che caspio ridete, io ho un fisico da mantenere, maledizione, in questa casa si mangia troppo bene!!”

Sto morendo dalle risate, persino Katniss ride senza alcun freno.

“vaffancaspio a tutti” urla spazientito prendendo un trancio da ogni piatto e ficcandosene uno in bocca.

“devo assolutamente immortalare questo momento!!” dice Teresa ridendo con il cellulare in mano e la fotocamera accesa

“tu…nodhd ti azzrvtere a pubbdcarlo, cancghlla quegg robba” dice Minho minacciando Teresa con un dito e sputacchiando cibo da per tutto

“che schifo pivello, nessuno ti ha insegnato che con la bocca piena non si parla!!” lo riprende Newt mentre si sbellicava dalle risate.

“tu, cancella quel video, adesso” minaccia Minho inghiottendo il cibo che aveva in bocca e dando un morso al quinto trancio.

“non ci siamo proprio pivello, hai sgarrato, quello è il quinto trancio di pizza, avevi detto che ne avresti mangiati solo quattro!!” lo incalza Newt

“sta zitto biondino, è tutta colpa tua e di Peeta” dice indicandoli entrambi, mentre si affrettava a finire di mangiare il quinto trancio per iniziare con il sesto.

“guarda che non te lo ruba nessuno il sesto trancio di pizza” afferma Peeta ridendo

“vi odio!!” dice Minho trangugiando il sesto

“conserverò questo video anche a costo della mia vita!!” afferma Teresa che ormai si teneva lo sterno dolorante con la mano libera

“prova a pubblicarlo e te la faccio pagare!!” la minaccia Minho

“mi limiterò a guardarlo nei momenti di malinconia” gli risponde Teresa sorridendo

“lo spero bene!!” afferma Minho in tono minaccioso.

Teresa e io e tutti gli altri non smettevano di ridere.

Ero felice, non pensavo che lontano da casa mi sarei trovato così bene, i ragazzi erano molto simpatici, certo Katniss era un’eccezione ma non si può avere tutto dalla vita.

Dopo aver aiutato i ragazzi a sparecchiare e a lavare i piatti la stanchezza mi colpì all’improvviso.

“Ragazzi, grazie di tutto, ma se non vi dispiace io andrei in camera, sono distrutto” dico

“vado anch’io, sono stanchissimo” afferma Mhino

“a domani ragazzi” aggiungo salendo le scale

Mi preparai per la notte e chiamai i miei genitori, li tranquillizzai dicendogli che andava tutto bene e gli chiesi di passarmi Chuck, ma era già andato a dormire cosi gli diedi la buonanotte e staccai la chiamata.

Avevo un sacco di messaggi da leggere da parte di Brenda ma ero troppo stanco, cosi le scrissi che il viaggio era andato tutto bene e le augurai direttamente la buonanotte.

 L’avrei richiamata l’indomani mattina.

Sentì bussare alla porta.

“Thommy, posso entrare?”

“certo che puoi entrare, questa è la tua stanza”

“come va? Tutto ok?” mi domanda entrando

“si, tutto a posto grazie!!”

“vado a farmi una doccia” mi dice mentre prendeva le sue cose e il pigiama

“d’accordo”

 
Appoggiai la testa sul cuscino e mi addormentai di sasso.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 4 ***


Ma ovviamente i momenti come questi erano destinati a finire, infatti mi squillò il cellulare.

Non appena vidi chi fosse, mi venne un mezzo infarto, rimasi pietrificato.

“è Brenda?” chiese Teresa in tono piatto.

Annui. Ero entrato in confusione, che diamine mi sarei inventato adesso?

La guardai in difficoltà e lei mi guardo intensamente, aveva una strana espressione in viso, non riuscivo a decifrarla, sembrava infastidita ma allo stesso tempo dispiaciuta, alla fine mi parlo così velocemente che feci fatica a comprendere tutto ciò che mi disse:

“io vado a pagare, tu esci fuori in strada e dille che Minho stava male e che sei uscito per comprargli una tachipirina, quando mi vedi uscire vienimi dietro”

La vidi alzarsi e andare alla cassa.

Il suono insistente del cellulare mi ricordo che dovevo darmi una mossa.

Feci quello che mi aveva consigliato Teresa.

Uscì dalla gelateria, percorsi qualche metro e dando la schiena ad un muro risposi alla videochiamata.

“ciao Brenda” la salutai

“tutto a posto passerotto?” mi chiede “mi sembri un po’teso?”

“si si, tutto a posto, sono solo un po’ stanco” le dico, mi imposi di calmarmi, alla fine non stavo facendo niente di male.

O almeno credo…

“ma non sei a casa?” mi chiede sospettosa

“no, non sono a casa, sono dovuto uscire per fare una commissione” le dico

“che commissione?” mi chiede curiosa

“Mhino, uno dei miei coinquilini si è sentito male e mi ha chiesto il favore di andare a prendergli una medicina in farmacia”

“ah ho capito, mi dispiace per il tuo amico”

“dispiace anche a me” dico mentre con nonchalance alzavo lo sguardo dal cellulare per vedere che fine avesse fatto Teresa.

La vidi uscire dalla gelateria, come se si sentisse guardata, si giro verso di me, mi fece un cenno con la mano, venne dalla mia parte e passandomi davanti inizio camminare verso casa, io lentamente mi staccai dal muro e la segui.

Questa situazione non mi piaceva.

Teresa e Chuck avevano ragione, non avrei dovuto mentire a Brenda, non era giusto nei suoi confronti e poi non sarei riuscito a reggere questa situazione ancora a lungo.

Brenda mi raccontò della sua giornata di shopping con le amiche ed io, omettendo la presenza di Teresa le raccontai della mia mattinata.

Guardandomi intorno notai che eravamo quasi arrivati a casa, Teresa era a pochi metri davanti a me e camminava con passo lento.

“Brenda, io sono quasi arrivato a casa, ti va se ci sentiamo più tardi?” le chiedo sperando in un suo si.

“devi fare qualcosa in particolare?” mi chiede curiosa come sempre

“voglio portare la medicina a Minho e fare due chiacchere con Newt, lui è il mio compagno di stanza, mi piacerebbe conoscerlo meglio”

“capito, a più tardi allora, ti mando un grosso bacio passerotto mio”

“a dopo cucciola” dico mandandole un bacio con la mano e facendole un occhiolino

Stacco la chiamata e con una breve corsetta raggiungo Teresa.

“ehi” le dico per attirare la sua attenzione

“ehi” mi risponde, senza smettere di camminare e alzando gli occhi dallo schermo del cellulare

“grazie per avermi aiutato”

“figurati” risponde con un debole sorriso “è andato tutto bene?”

“si si” rispondo “mi dispiace averti fatto fare la strada di ritorno da sola”

“non fa niente, non preoccuparti” risponde sincera

“quanto ti devo per il gelato?” le domando, ricordandomi di non aver pagato il mio

“dipende” risponde

“da cosa?” chiedo confuso

“se non consideriamo gli interessi mi devi un gelato, se invece consideriamo gli interessi mi devi una pizza”

“vada per la pizza allora” rispondo divertito

“tu si che sei un uomo d’affari” commenta divertita

“come hai fatto a capire che a chiamarmi era stata Brenda?” chiedo curioso

“ho intuito che fosse lei perché non appena hai guardato lo schermo del cellulare sei sbiancato e ti sei trasformato in una statua di marmo” mi spiega come se mi conoscesse da una vita.

“ah, sei un ottima osservatrice” commento sorpreso dal fatto che riuscisse a leggermi così facilmente

“lo so” rispose rivolgendomi un occhiolino

“temo che una volta arrivati a casa ci beccheremo una bella paternale!!” aggiunge cambiando discorso

“perchè?” chiedo curioso

“guarda qui” risponde, porgendomi il suo cellulare

 

Whatsapp

GRUPPO: Pivelli e fanciulle

Ore 12:00 Newt: ragazzi chi c’è oggi a pranzo?

Ore 12:05 Peeta: io

Ore 12:10 Katniss: io

Ore 12:30 Minho: mi sono già lamentato del fatto che in questo gruppo si parla sempre e solo di cibo?!

Ore 12:32 Newt: si @Minho!!

Ore 12:33 Minho: non importa, non mi stancherò mai di farvelo notare!!

Ore 12.34 Peeta: @Newt se a pranzo ce Minho metti due porzioni di pasta in più, altrimenti qualcuno rischierà di rimanere a stomaco vuoto!!

Ore 12:34 Newt: ahahah, hai ragione farò così!!

Ore 12:35 Minho: ehi, ma per chi mi avete preso!! I mangioni qui siete voi!! Io posso fare anche a meno di mangiare!!

Ore 12:36 Newt: va bene, allora non ti conto!

Ore 12:36 Minho: ehi, chi ti ha detto di non contarmi!!

Ore 12: 37 Newt: hai detto di poter fare a meno di mangiare!!

Ore 12:38 Minho: non intendevo oggi!!...Invece, qualcuno ha idea di che fine abbiano fatto Pulce e Dormiglione? @Teresa e @Thomas

Ore 12:39 Peeta: solo io ho la sensazione che @Minho stia cercando di cambiare discorso?!

Ore 12:40 Katniss: è proprio quello che sta facendo!!

Ore 12:40 Newt: povero Minho, mi fa quasi tenerezza!! ahahahah

Ore 12:41 Minho: @Thomas, questo sarebbe un bel momento per apparire in scena!!

Ore 12:41 Newt: ahahahah la disperazione fatta persona!!

Ore 12:42 Peeta: @Minho mi sa che stavolta dovrai fare a meno dell’aiuto di Thomas!!

Ore 12:43 Newt: ho mandato un messaggio privato sia a Thomas che a Teresa ma non hanno visualizzato. Non ne sono sicuro ma credo siano insieme. @Katniss tu sai qualcosa?

Ore 12:43 Katniss: so solo che Teresa voleva andare a visitare la facoltà di medicina.

Ore 12:44 Peeta: ora che ci penso, stamattina ho visto Teresa preparare dei panini. A questo punto penso che non tornino a casa.

Ore 12:45 Mihno: avrebbero potuto avvisare!!

Ore 12:45 Newt: ATTENZIONE @Minho in versione mamma chioccia!!

Ore 12:46 Peeta: ahahaha

Ore 12: 46 Newt: all’13:15 tutti a tavola!!

Ore 12:47 Peeta: oook

ORE 15:00 Minho: dove caspio siete?! @Thomas e @Teresa

Ore 15:05 Newt: lasciali in pace!!  Si staranno godendo questa bellissima giornata di sole!!

Ore15:06 Minho: potrebbero almeno rispondere al telefono!!

Ore 15:06 Peeta: saranno impegnati!!

Ore15:07 Newt: vi va di fare qualcosa tutti insieme stasera?

Ore 15:07 Peeta: cosa proponi?

Ore 15:08 Newt: Serata karaoke all’Eden, è un pub vicino casa nostra. Potremmo prenderci una birra!!

Ore 15:09 Minho: finalmente in questo gruppo si sta iniziando a parlare di qualcosa che non sia cibo

Ore 15:09 Peeta: bella idea fratello!! Io ci sono!!

Ore 15:09 Minho: ci sono anch’io!!

Ore 15:10 Peeta: @Katniss ti va di venire?

Ore 15:11 Katniss: vi faccio sapere!! 

Ore 15:12 Minho: Pulce e Dormiglione voi due non siete invitati!! Così imparate a non rispondere ai messaggi!! @Teresa @Thomas

Ore 15:13 Newt: suvvia pivello, smettila di fare la mamma chioccia e lascia in pace i ragazzi!!

Ore 16:30 Teresa: io e Thomas stiamo tornando a casa!!

Ore 16:31 Newt: ottimo!! Io sono fuori con un amico, tornerò in tempo per preparare la cena!!


Ore 16:31 Minho: ma guarda chi è ricomparsa!? Dove sei stata?! Hai visto che ore sono?! Perchè non hai risposto ai messaggi?!

Ore 16:32 Teresa: a dopo @Newt, buona passeggiata!!

Ore 16:32 Teresa: Ero in giro con Thomas, prima siamo andati in facoltà e poi in gelateria!! 
Ps: @Minho smettila di farmi il terzo grado!!


Ops, effettivamente non abbiamo pensato ad avvertire i ragazzi, avremmo dovuto dirgli che non avremmo pranzato a casa.

“non ho minimamente pensato ad avvisarli” affermo sincero

“non ci ho pensato neanch’io” confessa

“Minho sembra molto protettivo nei tuoi confronti!” aggiungo

“lo è anche troppo” risponde esasperata.

Percorremmo gli ultimi metri ed entrammo a casa.
 

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ***



Mi svegliai in tarda mattinata.

Mi sedetti sul letto e presi il cellulare.

Dieci chiamate perse da Brenda e una miriade di messaggi non letti su whatsapp, povero me!! avevo fatto bene a lasciare la vibrazione!!

Decisi di aprire whatsapp e di rimandare la chiamata con Brenda, sapevo che mi avrebbe urlato all’orecchio e per qualcuno che si era appena svegliato non era il massino.

Come immaginavo la maggior parte dei messaggi erano da parte della mia ragazza, tuttavia ero stato aggiunto ad un nuovo gruppo, appena lessi il nome mi misi a ridere.

Nome del gruppo: Pivelli e fanciulle

Pensai subito a Newt, solo lui ci chiamava così.

Il suo letto era vuoto e ieri sera non l’avevo sentito rientrare nella stanza, ero crollato dal sonno.

Aprii la chat del gruppo, tutti i coinquilini erano stati aggiunti.

Ore 08:00 NEWT: buongiorno pivelli, e buon dì anche a voi fanciulle. Spero che non vi dispiaccia, ma mi sono preso la briga di prendere i vostri numeri di telefono, dai vostri contratti, per poter creare questo gruppo. In questo modo potremmo comunicare e scherzare insieme anche a distanza.

ORE 08:20 PEETA: Bella idea fratello. Buongiorno!!
Ps: in cucina ci sono the, latte caldo e cornetti per tutti!!

ORE 08:45 MINHO: E possibile mai che in questa casa si pensa sempre e solo a mangiare!!.
 Ps: Buongiorno gente in sovrappeso!!

ORE 08:50 TERESA: ciao a tutti ragazzi. @Minho ti ricordo che sei stato il primo a sederti al tavolo stamattina, ti sei fiondato sui cornetti come se non ne avessi mai visto uno!!

Ore 08:55 PEETA: ahahahahah colpito e affondato!!

ORE 08:57 NEWT: ahahah Teresa 1- Minho 0 palla al centro!!

ORE 09:00 MINHO: è colpa di @Peeta quei cornetti erano ancora più buoni delle pizze di ieri sera.

ORE 09:05 KATNISS: non dare la colpa a Peeta, la verità è che sei un mangione!! @Minho

ORE 09:15 PEETA: ahahah grande Katniss, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno!!

Ore 09:19 NEWT: Katniss 1 - Minho 0. Sbaglio o il palestrato è fortemente bullizzato dalle fanciulle!!

Ore 09:21 PEETA: ahahaha non sbagli fratello!!

ORE 09:28 MINHO: siete solo delle pippe invidiose del mio fisico!! E voi ragazze siete solo invidiose dei miei pettorali da sballo @Katniss @Teresa

ORE 09:30 MINHO Donwload foto: (selfie di Minho al parco che corre)

ORE 09:37 NEWT: mio dio pivello, dovresti farti una doccia, sei sudatissimo, puzzerai da morire…

ORE 09:40 TERESA: ahahah :’) :’) Newt 1- Minho 0.

ORE 09:42 Newt: loser!! @Minho

ORE 10:00 Minho: siete delle pappemolli!!!

 Sto morendo dalle risate, povero Mhino l’hanno preso di mira.

ORE 10:20 io: Buongiorno ragazzi!! È rimasto qualche cornetto per me?
Ps: non ti scoraggiare @Mhino puoi ancora vincere la partita!!

ORE 10:21 NEWT: guardate chi ce?! il bello addormentato!! Ben svegliato pivello!!

ORE 10: 22 PEETA: abbiamo scoperto chi è il dormiglione di casa!!

ORE 10:22 NEWT: dovevate vederlo, dormiva con un angioletto!!

ORE 10: 25 Minho: caspio, finalmente qualcuno che mi sostiene!! @Thomas ti saresti dovuto svegliare prima!!

ORE 10:27 NEWT: sei un sostenitore di una causa persa, passa al lato oscuro Tommy, o finirai anche tu per diventare un loser!!

 
Stavo per rispondere a Newt quando mi squilla il cellulare.

Cavolo è una videochiamata di Brenda!! mi sistemai i capelli con la mano e risposi rapidamente.

“Ciao Brenda”

“ciao Brenda” ripete furiosa imitando la mia voce “mi dici solo questo?!” adesso sta urlando, sapevo che sarebbe andata a finire così.

“mi dispiace, ieri sera ero troppo stanco per messaggiare” mi giustificai “però ti ho mandato la buonanotte prima di andare a dormire” aggiunsi innocentemente

“e certo, il ragazzo mi ha mandato la buonanotte prima di andare a dormire, che grande sforzo, vuoi un applauso?!” mi beffeggiò, non la sopportavo quando si comportava così.

“Brenda ero stanco, avevo bisogno di riposare” le disse seccato.

“e di pomeriggio che diamine hai fatto?!, non ti sei nemmeno preso il disturbo di scrivermi un cavolo di messaggio per dirmi che eri arrivato, ma la cosa che più mi fa incazzare è che hai completamente ignorato tutti i messaggi che ti ho scritto da ieri mattina fino a poco fa!!”in questo momento urlava in un modo cosi stridulo che l’avrebbero potuta capire persino i pipistrelli.

“mi dispiace, ti chiedo scusa, ieri è stata una giornata molto movimentata, il viaggio, la nuova città, la casa, i coinquilini è accaduto tutto molto velocemente, non ho avuto il tempo di messaggiare!!”

“però ieri sera prima di cena ti ho visto on line” mi accusò

“ero in videochiamata con Chuck” risposi esasperato

“certo, il tempo di parlare con tuo fratello ce l’hai, la tua ragazza invece deve aspettare!!”

“Brenda adesso basta, ti ho chiesto scusa e ti ho detto più volte che mi dispiace, possiamo parlare di altro adesso?! o dobbiamo continuare così ancora per molto?!”

“voglio sapere tutto quello che hai fatto da quando sei atterrato fino ad ora” mi disse ancora palesemente arrabbiata

Alzai gli occhi al cielo esasperato e gli raccontai tutto quanto, o quasi tutto.

L’unica cosa che omisi furono Katniss e Teresa.

Brenda era già pesante di suo, se le avessi raccontato che condividevo la casa con due ragazze avrebbe dato di matto e mi avrebbe fatto impazzire.

Non mi piaceva mentirle ma non avevo altra scelta.

Le raccontai dell’uscita pomeridiana in città, di quanto erano bravi Peeta e Newt in cucina, e di quanto era buffo Minho.

Le dissi che erano tutti molto simpatici e che ero fortunato ad averli come coinquilini.

“tu invece, cos’hai fatto ieri?” le chiesi

“solite cose, di mattina sono stata a scuola, di pomeriggio è venuta Sonya per fare i compiti e non appena abbiamo finito siamo andate in centro a fare un aperitivo” mi racconta annoiata

“che programma hai per oggi?” le chiesi

“be oggi a scuola c’era assemblea d’istituto, quindi ho deciso di non andare e di prendermi un giorno di vacanza, sto aspettando che vengano le mie amiche per andare a fare shopping in centro” mi rispose

“capito, salutamele” le risposi.

Si senti un campanello suonare

“devono essere loro, stacco cucciolo, ci sentiamo dopo, e mi raccomando rispondi ai miei messaggi e alle mie chiamate o mi arrabbio sul serio!!” mi minacciò

“si tranquilla, divertiti cucciola” le dissi mandandole un bacio con la mano

“ciaoo, a dopo” disse ricambiando il bacio e chiudendo la videochiamata

Ero sopravvissuto, era andata meglio di quanto mi aspettassi. Per fortuna si era tranquillizzata velocemente.

Notai di avere un messaggio da una chat di whatsapp

Il numero non era salvato, ma riconobbi subito la persona della foto, mi si formò un sorriso spontaneo prima ancora di aprire la chat.

ORE 10:30 Teresa: Ciao Thomas sono Teresa. Volevo chiederti se ti andava di andare a vedere la sede di medicina? Aspetto una tua risposta.

Accidenti sono le 11:00 forse era già andata via.
Mi rattristai…

ORE 11:01 Io: Ciao Teresa, scusami, ho letto adesso, sei già andata via? 

ORE 11:02 Teresa: sono ancora a casa, ho pulito la stanza e ho sistemato tutti i miei vestiti nell’armadio.
 Ps: stavo perdendo la speranza!! 😊

ORE 11:02 io: 😊 mai perdere la speranza!! Prima di uscire però avrei bisogno di fare una doccia, mi aspetti?

Ore 11:03 Teresa: va bene, ma non metterci troppo è già tardino.

Ore 11:03 io: che ne dici se ci prepariamo due panini per pranzo? Se mangiamo fuori casa avremmo più tempo per visitare la sede di medicina

Ore 11.04 Teresa: fantastica idea, vado a preparare i panini, hai preferenze?

Ore 11:05 Io: mi fido dei tuoi gusti

Ore 11: 06 Teresa: d’accordo, ti aspetto sotto 😊


Mi fiondai in bagno per una doccia veloce. Mi sistemai e scesi in cucina.

“eccomi” dissi

“sei stato veloce” mi accolse Teresa con un sorriso “i panini sono pronti” aggiunse indicando uno zainetto poggiato su una sedia

“grazie” le dissi sorridendole

“sul tavolo c’è il tuo cornetto, non so se preferivi il the o il latte così nel dubbio ti ho riscaldato entrambi”

“sei molto gentile” le dissi sorpreso

“avevi dubbi?” mi rispose divertita

“su di te nessuno, ho capito fin dal primo momento che eri simpatica” le confessai innocentemente

“anche tu mi sei sembrato un tipo simpatico, e stamattina ho scoperto che sei anche un dormiglione!!” mi disse scherzosamente

“ero distrutto, ieri sera sono crollato” le confessai

“lo so, stamattina ho chiesto a Newt se eri sveglio e lui mi ha raccontato che ieri sera ti sei addormentato con la lampada del comodino accesa e il cellulare in mano, e poi ha aggiunto che stavi dormendo come un ghiro e che come minimo ti saresti svegliato a metà mattinata”

“che figuraccia!!” dissi imbarazzato

Eppure quando mi sono svegliato la lampada era spenta e il cellulare era appoggiato sul comodino, sicuramente era stato Newt a sistemare il cellulare e a spegnere la luce.
Devo ricordarmi di ringraziarlo.

“suvvia non hai ucciso nessuno, può capitare” mi consolò Teresa

“com’è andata la prima notte con Katniss?” le chiesi

“bene, non è male, e un po’ silenziosa ed introversa ma credo che diventeremo amiche molto presto”

“sei un ottimista tu” le dissi

“mi piace vedere il bicchiere mezzo pieno” mi spiegò

Finì di fare colazione.

“vado a lavare i denti e scendo subito” dissi a Teresa.

La vidi scuotere la testa divertita.

“rieccomi” dissi sorridendole

“rieccoti” mi rispose ricambiando il sorriso “adesso andiamo, prima che ti venga in mente di fare qualcos’altro!!” mi disse scherzosamente

Camminammo verso la facoltà di medicina, mi raccontò di essere figlia unica, di aver frequentato il liceo scientifico e mi confidò di non aver avuto molte amiche.
Questo mi stupì parecchio, una ragazza simpatica come lei di amiche ne avrebbe dovuto avere tante.

“come mai non hai avuto molte amiche?”

“diciamo che ce le ho avute, ma non sono mai riuscita a tenermi un’amica stabile negli anni, perché per un motivo o per un altro finivo sempre per litigarmici, la maggior parte delle volte era per colpa dei ragazzi, non so perché ma tutti i ragazzi che piacevano alle mie amiche ci provavano con me, loro ovviamente non la prendevano bene, solo che invece di prendersela con i ragazzi se la prendevano con me, di conseguenze o mi allontanavano o non mi rivolgevano più la parola”

“mi dispiace” le dissi sinceramente dispiaciuto, anche se non mi risultava difficile capire il motivo per cui tutti i ragazzi ci provavano con lei, insomma era simpatica, gentile e soprattutto era stupenda, solo uno stupido non ci avrebbe provato. All’improvviso mi venne un pensiero, come mai una ragazza così non era fidanzata?!

“ti è mai capitato poi di metterti con uno di quei ragazzi?”

“purtroppo si” mi disse “durante gli anni del liceo, per un paio d’anni Minho si trasferì in un'altra città, e io mi sentivo molto sola e triste, le mie amiche si erano messe tutte contro di me, cosi iniziai a interessarmi ad un ex ragazzo di una delle mie ex amiche, ma cosi fini solo per peggiorare la mia situazione. Infatti le mie care amichette mi resero la vita impossibile e alla fine dovetti lasciarlo. Qualche mese dopo mi affezionai ad un altro ragazzo, all’inizio io lo vedevo solo come un amico ma lui voleva essere qualcosa di più, così alla fine cedetti e mi fidanzai con lui, ma la nostra relazione non durò, lui era molto preso da me ma io non ricambiavo appieno i suoi sentimenti, e non volevo illuderlo o prenderlo in giro così lo lasciai. Quando finalmente tornò Minho, io ritrovai la mia pace interiore”

“quindi dopo che è tornato Minho non ti sei più fidanzata?”

“l’anno scorso ho avuto una relazione estiva con un ragazzo, si chiamava Gally, Mhino non l’ha mai sopportato, anzi lo odiava. All’inizio la nostra relazione andava tutto bene poi però Gally incominciò ad essere troppo possessivo. Inizio ad essere geloso del mio rapporto con Minho, e alla fine fece lo sbaglio di chiedermi di scegliere tra lui e Minho”

“e tu hai scelto Mhino” dissi sicuro della mia affermazione

“esatto, Mhino è una delle poche persone a cui tengo di più al mondo, non avrebbe mai dovuto farmi quella domanda” mi disse risoluta

“quindi hai avuto solo tre ragazzi” chiesi pensieroso

“si esatto, ti sembrano pochi?” mi chiese divertita

“si, cioè no” le rispondo frettolosamente, preso in contro piede.

Lei scoppiò a ridere

“sei buffo Thomas” afferma sorridendo

“lo prendo come un complimento” rispondo

“tu invece quante ragazze hai avuto?” mi chiese curiosa

“be…in realtà non ho tenuto il conto” le confessai imbarazzato

“sono cosi tante?!” mi rispose lei sorpresa

“si, ma sono state brevi relazioni, durate un paio di settimane o al massimo un mese” le spiegai

“e Brenda?!” mi chiese seria. Mi sorpresi per il fatto che si ricordasse il nome, Chuck l’aveva nominata solo una volta

“ci siamo messi insieme tre mesi fa, lei è la mia relazione più lunga” le dissi pensieroso

“e lei com’è?” mi chiese curiosa

“be in realtà Brenda non è molto diversa dalle ragazze con cui sono stato prima di lei, ma lei a differenza delle altre è riuscita a farmi stare bene, non abbiamo molto in comune, ma fino ad ora, tra un litigio e l’altro, siamo riusciti a portare avanti questa relazione” le spiegai in poche parole il rapporto tra me e Brenda

“capisco” mi risponde pensierosa

“a cosa stai pensando?” le chiedo sospettoso

“penso che Chuck possa avere ragione” afferma guardandomi dritto negli occhi

“in che senso’” le chiedo confuso

“siamo arrivati” risponde evasiva, evitando la mia domanda

La sede di medicina era enorme, sembrava un labirinto, penso che mi sarei potuto persino perdere là dentro. Visitammo tutta la struttura e andammo in segreteria, li confermammo le nostre iscrizioni e ci diedero l’orario delle lezioni e il calendario degli esami, al solo pensiero degli esami fui assalito dall’ansia.

“respira Thomas, mancano mesi al periodo degli esami, è ancora presto per entrare in iperventilazione” mi tranquillizza Teresa 

“hai ragione, mi sono fatto trascinare dagli eventi”

“è ora di pranzo, che ne dici di sfruttare il giardino della facoltà per mangiare i panini?” propone Teresa

“mi sembra un’ottima idea” rispondo con entusiasmo

Ci posizionammo in uno dei tavolini localizzati in giardino.

“Teresa, cosa intendevi prima quando hai detto che credi che Chuck possa avere ragione?”

“intendevo dire che tuo fratello è molto sveglio e perspicace” risponde lei prendendo i panini dal suo zaino.

“non è questa la vera risposta!!” risposi sospettoso, era decisamente evasiva, era evidente che volesse aggirare la domanda.

“io penso veramente che Chuck sia sveglio e perspicace, lui riesce a vedere oltre le apparenze, adoro le persone capaci di farlo” mi dice con disinvoltura

La guardai sospettoso.

Lei si accorse del mio sguardo e lo ricambiò sfidandomi.

“Tom?” mi chiama con voce persuasiva

“si” rispondo, non interrompendo il contatto visivo con i suoi occhi

“posso chiamarti Tom, vero?”

Annuisco, cercando di capire cosa le frullasse in testa

“Tom, mangia il tuo panino!!” mi dice sorridendomi e porgendomi il pane

La guardai scioccato, questa ragazza si prendeva gioco di me con troppa facilità.

“dai su, io te l‘ho preparato con tanto amore, e tu che fai? non lo mangi ?!” dice facendomi gli occhi dolci

Presi il panino continuando a guardarla

“perché non vuoi rispondermi?” era veramente frustante.

Teresa aveva il coltello dalla parte del manico e io invece ero disarmato.

“perché voglio che tu lo capisca da solo” mi risponde dolcemente sorridendomi in un modo cosi tenero da farmi smettere di guardarla male.

“sei incredibile tu!!” le dico esasperato

“lo so!!” mi risponde lei ridendo divertita “adesso però mangia il panino, se non lo fai ci resterò male!!” aggiunse prima di dare un morso al suo pranzo.

“salame e formaggio, il mio panino preferito” dico sorpreso

“davvero? Io lo mangio sempre così” mi spiega contenta

“allora ho fatto bene a fidarmi dei tuoi gusti” affermo

“già, hai fatto benissimo!!” acconsente in maniera solenne

Lo squillo del cellulare interruppe il nostro dialogo

“è Chuck” dissi rispondendo alla videochiamata

“ciao Chucky, come stai?” lo salutai

“ciao fratellone, sto bene tu?!” mi chiese 

“tutto bene, sei andato a scuola?” gli chiesi

“si, sono appena tornato, sto aspettando che mamma finisca di preparare il pranzo. Tu hai già pranzato?”

“sto finendo di divorare il mio panino, me l’ha preparato Teresa, a proposito la vuoi salutare?”

“siii” disse preso dalla frenesia “speravo che me la passassi” aggiunge contento ed eccitato.

“ciao Chuck, com’è andata a scuola?” gli chiese Teresa sorridendogli dolcemente

“ciao Teresa, una noia mortale, come al solito, cosa state facendo di bello tu e Thomas?”

Mi avvicinai a Teresa in modo che entrambi potessimo essere inquadrati dalla telecamera.

“stamattina, dopo che il dormiglione di tuo fratello si è svegliato, siamo andati a vedere la facoltà di medicina, e adesso siamo seduti nell’area a verde dell’università”

“ehi, io non sono un dormiglione” mi difendo, alzando gli occhi al cielo

“si che lo sei!!” risposero all’unisono Chuck e Teresa

“che fate, parlate contemporaneamente adesso?!” gli chiedo guardandoli sbalordito

“Thommy fa una faccia molto buffa quando si sente smascherato” spiega Chuck ridendo

“si lo so, l’ho notato stamattina” afferma Teresa divertita

“avete finito di parlare di me come se non ci fossi?!”

“va bene, se ti da così tanto fastidio parleremo di altro” dice Chuck “ti sei sentito con la gatta morta?!” aggiunge curioso

“Chuck!! ti ho detto un sacco di volte di non chiamarla così!!!” lo rimprovero spazientito

“fatemi indovinare, la gatta morta è Brenda?” domanda Teresa ridendo

“si, cioè è Chucky che la chiama così, gli ho detto più volte di non farlo!!” le spiego esasperato

“non è colpa mia se quando ti gira attorno sembra un gatto che fa le fusa” si giustifica Chucky

“ahahahahah, oh Chuck mi fai morire!!” dice Teresa ridendo

“non dovresti incoraggiarlo!!” la riprendo fingendomi offeso, ma vederla ridere così mi faceva stare bene, infatti la mia frase suonò inoffensiva e priva di risentimento

“come ha preso la notizia che abiti con due ragazze?” chiede Chuck

“emh…bene…” rispondo titubante

“non ci credo nemmeno se lo vedo con i miei occhi” risponde Chuck sospettoso

“va bene, mi hai beccato, la verità è che non glielo detto” confesso disarmato

“che vuol dire che non glie l’hai detto?” mi chiedono contemporaneamente Teresa e Chuck

“vuoi due mi fate impressione!!” affermo, sbigottito dalla loro alchimia 

“non divagare!!” mi dissero all’unisono

“ok, smettetela, siete veramente inquietanti!!” rispondo scioccato

“Thommy non si dicono le bugie, non portano mai niente di buono; inoltre ricordi quello che ci dice sempre mamma?! Le bugie hanno le gambe corte!!” mi rimprovera Chuck

“Chuck ha ragione, avresti dovuto dirglielo!” aggiunge Teresa

“se gliel’avessi detto si sarebbe infuriata” mi giustifico

“Chuck, tu lo sai com’è fatta Brenda, se le avessi raccontato la verità si sarebbe messa ad urlare istericamente, non mi avrebbe fatto più parlare, inoltre si sarebbe insospettita e avrebbe cominciato a tartassarmi di chiamate e messaggi, a tutte le ore del giorno e della notte!! Mi avrebbe fatto esasperare, come minimo mi sarebbe venuto un esaurimento nervoso” dissi guardando alternativamente Teresa e Chuck

Chuck scuoteva la testa e mi guardava con sguardo corrucciato, Teresa mi fissava pensierosa.

“allora?!, non dite più niente!!” non so perché ma questo silenzio mi faceva stare male, non volevo che Teresa si facesse una brutta impressione di me, inoltre temevo il giudizio di Chuck, e mi sorpresi quando constatai che il giudizio e il parere di Teresa mi importava almeno quanto quello di Chuck.

“io di solito non mento, Chuck te lo può confermare!!” mi giustificai con Teresa, indicandogli mio fratello

“è proprio questo che mi preoccupa Thomas, tu non menti mai, perché dovresti iniziare adesso? insomma se non sei sincero e spensierato con la tua ragazza che senso ha stare con lei? Io non ho mai avuto una fidanzata ma penso che quando sarà il momento sceglierò una ragazza con cui poter scherzare, giocare e parlare come faccio con te di solito. In questo modo saprò di aver fatto la scelta giusta” dice pensieroso

Rimasi sbalordito dal discorso di mio fratello, era sei anni più piccolo di me, ma mi aveva fatto un discorso degno di mamma e papà!! La verità è che Chuck era cresciuto e io non me ne ero reso conto prima di adesso. Un ragazzo di appena 14 anni mi aveva appena fatto un discorso serio e saggio e ciò mi aveva letteralmente sconvolto.

Mi girai verso Teresa per osservare la sua reazione.

La trovai a fissare ammirata Chuck, a quanto pare anche lei era rimasta impressionata dal suo discorso.

“Chuck, ma tu quanti anni hai?” chiede affasscinata

“quasi 14, lì compio fra tre mesi” risponde Chuck confuso dall’inaspettata domanda di Teresa

“sono impressionata!!” afferma guardandolo ammaliata

“Teresa, tu credi nel vero amore, quello dell’anima gemella?” le chiede Chuck eccitato

“be…se devo essere sincera, no Chuck, non credo nell’amore” risponde dispiaciuta

La guardai ancora più sconvolto di prima.

CHUCK È PRONTO VIENI A TAVOLA senti la voce di mia madre

“Ciao Thommy, come va?, stai bene?” mi chiede mia madre apparendo all’improvviso nello schermo del cellulare

“ciao mamma, si sto bene” dissi preso incontro piede, poi mi ricordai di Teresa, quindi aggiunsi “ti presento Teresa, è una delle mie coinquiline”

“salve signora è un piacere conoscerla” disse Teresa leggermente imbarazzata sorridendole timidamente

“ciao Teresa, piacere mio, Posso chiederti un favore?” le chiese mia madre.

Fui immediatamente assalito dall’ansia

“certo signora, mi dica” risponde gentilmente Teresa, leggermente tesa

“potresti accertarti che il mio Thommy mangi?, è molto pigro, pur di dormire qualche ora in più salterebbe pure i pasti” dice preoccupata mia madre.

La guardai sbigottito, non ci credo che abbia appena chiesto ad una sconosciuta di fare una cosa del genere per me.

Teresa le sorrise e rispose “lo farò signora, non si preoccupi, e poi a casa è impossibile non mangiare!! abbiamo uno chef e un pasticcere come coinquilini” la tranquillizza Teresa

“meglio cosi, studiare è faticoso e impegnativo, dovete nutrirvi bene, per avere sempre una marcia in più!!”

“sono d’accordo” annui Teresa cordialmente

“bene Thommy, vedo che sei in buone mani, vado a far mangiare Chuck e papà, ci sentiamo dopo, a presto Teresa” aggiunse sorridendole dolcemente e passando la chiamata a Chuck

“ciao fratellone, ciao Teresa, ci sentiamo più tardi”

“ciao Chuck” lo salutammo entrambi prima di staccare la videochiamata

“hai conquistato tutta la mia famiglia” dico con tono solenne

“in realtà manca tuo papà, e poi, sono molto simpatici, tua madre mi sembra molto dolce e comprensiva”

“mio padre è il più facile da conquistare, quelli difficili di solito sono mamma e Chuck”

“buono a sapersi” afferma Teresa sorridendo soddisfatta

Finimmo di mangiare i panini in silenzio.

Quella chiamata mi aveva turbato parecchio. Ripensai a Chuck che mi rimproverava per aver mentito a Brenda e che mi spiegava cosa significava per lui avere una fidanzata.

Incredibile.

All’improvviso mi venne in mente l’ultima frase detta da Chuck e le risposta spiazzante di Teresa.

“è vero che non credi nell’amore?” le chiedo turbato, chissà per quale motivo.

“Temevo il momento in cui mi avresti fatto questa domanda” confessa guardandomi intensamente

“tu Tom ci credi nell’amore?” mi chiede sorridendomi tristemente

“io in verità non mi sono mai posto la domanda, però da grande mi sono sempre immaginato sposato con figli” le rispondo innocentemente

“la tua famiglia sembra unita e felice” mi dice con gli occhi lucidi

“la tua non lo è?” le chiedo più delicatamente possibile

“lo era, poi però mia madre si è ammalata, e quando è morta un pezzo di mio padre è morto con lei” mi disse abbassando lo sguardo e sospirando tristemente

“ehi” le dissi sorridendole timidamente e prendendole una mano impacciato ma allo stesso tempo deciso.
Non mi piaceva vedere Teresa in quello stato.

Non pensavo che alle spalle avesse una storia così triste.

Teresa era sempre con il sorriso sulle labbra e la battuta pronta.

“l’amore è un’arma a doppio taglio, può farti toccare il cielo con le dita ma può anche distruggerti !!"  afferma guardandomi con gli occhi velati dalle lacrime 

Istintivamente le strinsi la mano e con la mano libera le aggiustai una ciocca di capelli dietro le orecchie

“non devi avere paura dell’amore, è un bellissimo sentimento, vale la pena provarlo” le dissi, e mi stupì io stesso delle mie parole

“la saggezza è un dono di famiglia” mi disse sorridendomi complice, fui felice di averla fatta sorridere

“mi piacerebbe credere all’amore o comunque non avere paura di amare. Ma poi guardo mio padre, ridotto ad un’immagine sfocata di quello che era un tempo, e penso che forse è meglio non amare. Penso che è meglio dare le spalle all’amore e non cedere a questo sentimento così forte e travolgente che può farti volare oltre le nuvole ma anche precipitare nell’abisso più profondo e tenebroso” mi disse tristemente

“io penso che provare un sentimento forte e intenso per qualcuno sia bello, cioè io non ho mai provato un sentimento del genere, ma vedo l’amore nei miei genitori, e l’idea di incontrare la mia anima gemella e di passare tutta la mia vita con lei mi piace molto” dissi concentrato nel seguire la linea dei miei pensieri

“Tu e Chuck siete più simili di quello che credevo” mi disse dolcemente, ancora con gli occhi velati di tristezza.

Riconobbi il modo in cui mi stava guardando, era lo stesso sguardo di ammirazione che poco prima aveva rivolto a Chuck.

“io penso che non potrai per sempre obbligare te stessa a non amare, perché arriverà il momento in cui incontrerai il ragazzo fatto apposta per te, e se non coglierai la palla al balzo potresti finire per perderlo. E di conseguenza impedirai a te stessa di essere felice” le dissi concitato

Lei era lì che mi guardava, molte emozioni le scorrevano sul viso, ma quei grandi occhi azzurri velati di lacrime mi stringevano il cuore, così senza aspettare la sua risposta o una sua reazione, mi alzai di scatto, e la invitai ad alzarsi tirandola con la mano, che non si era mai staccata dalla mia.

“basta essere tristi, adesso andremo a cercare una gelateria e ci compreremo il gelato più grande che ci sia” le dico facendole l’occhiolino

“buona idea” mi dice sorridendomi timidamente

“su su, andiamo” la incito mentre la spingo scherzosamente verso l’uscita dell’università

Passeggiammo mano nella mano fino alla gelateria, prendemmo due grossi coni con gusti differenti.

Io lo presi cioccolato e vaniglia mentre Teresa prese fragola e limone

“vuoi assaggiare” le chiesi

“si dai”

Le avvicinai il gelato al viso e lei ne prese un po’

“è buono anche il tuo” disse “adesso assaggia il mio” aggiunse porgendomi il suo gelato, mi avvicinai per prenderne un po’ ma essendo goffo per nascita calcolai male le distanze e un po’ di gelato mi finii sul naso e sulla guancia.

Imprecai e Teresa scoppio a ridere.

“sei un pasticcione” mi rimproverò teneramente “vieni qua che ti pulisco” aggiunse, prese un fazzoletto dallo zaino, mi si avvicinò ed io mi abbassai un po’ per facilitarle il compito.

Teresa era a pochi centimetri di distanza, riuscivo a sentire il dolce profumo fruttato dei suoi capelli, e il suo respiro che si infrangeva contro il mio viso mi procurava brividi lungo tutta la colonna vertebrale, trattenni il fiato e cercai di calmare i miei bollenti spiriti.

Con un tocco delicato Teresa tolse i resti del gelato dal mio viso e si allontanò da me.

“grazie” la ringraziai imbarazzato

“prego pasticcione” dice dolcemente toccandomi in naso con un dito.
Fu un gesto molto intimo.
Le sorrisi timidamente e la guardai intensamente.

Teresa era una ragazza stupenda, sia esteticamente che caratterialmente, certo la conoscevo soltanto da due giorni, ma già mi ero fatto un’idea sul suo carattere.

Era una ragazza forte, che aveva avuto un passato difficile e a volte turbolento ma nonostante tutto, non aveva mai perso il sorriso o l’ironia, forse era proprio questo suo essere socievole e divertente che le dava la forza di andare avanti e di non abbattersi.

Eravamo lì seduti sul tavolino del bar, ci fissavamo e ci sorridevamo a vicenda, senza parlare, ma non era un silenzio pesante o imbarazzante era pura armonia, non c’era nessunissima tensione fra noi, solo tanta tranquillità e pace.

Ma ovviamente i momenti come questi erano destinati a finire, infatti mi squillò il cellulare.

 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


“Che caspio, ma quante cose abbiamo comprato!!” dice Minho seccato “abbiamo fatto la spesa per un reggimento militare!! C’era proprio bisogno di comprare tutte queste cose!?” aggiunge spazientito

“dai su Pivello, cammina e non lamentarti!!” risponde Newt alzando gli occhi al cielo

“mi sento un asino da soma!!” si lamenta Minho

“dovresti esserne contento Minho, e come se stessi facendo i pesi in palestra!!” lo prende in giro Newt

Mi giro a guardarli.

Newt e Minho camminavano dietro di me trascinandosi due sacchetti enormi ciascuno, e considerando il loro andamento a zigzag i loro sacchi della spesa erano pesanti almeno quanto i miei.

“su ragazzi, stiamo arrivando” li incoraggio

“Thomas, l’hai detto anche dieci minuti fa!!” risponde Minho lanciandomi un’occhiataccia

“stavolta è vero!!” dico con un sorriso incoraggiante

“se la macchina di Teresa non si fosse rotta ci saremmo evitati questo supplizio!!” aggiunse Minho

“già, purtroppo però si è rotta, e non potevamo certo aspettare che il meccanico la aggiustasse, visto che il frigo e le dispense ormai erano completamente vuote!!” spiega Newt

 “il frigo e le dispense sono vuote perché voi altri non fate altro che mangiare!!” risponde Minho

“da che pulpito viene la predica!!” risponde Newt

“e con questo che cosa vorresti insinuare?!” chiede Minho fermandosi per squadrare Newt

“voglio dire che…”

“siamo arrivati!!” mi affretto a dire per interrompere il battibecco, quei due quando iniziano a stuzzicarsi non la smettono più.

Mi trascinai con le braccia doloranti fino al portone, poggiai uno dei sacchetti per terra, e presi le chiavi dentro il pantalone.

Apro la porta e con la mano libera la spingo.

“perché l’ingresso è così buio?!” chiede Minho

“non è ho idea” rispondo, mentre prendo il sacchetto da terra.

Di solito il corridoio era sempre ben illuminato, soprattutto di mattina, adesso invece era poco illuminato e la luce era soffusa.
Entrai e mi diressi direttamente in cucina per posare le borse sul tavolo.

 Newt e Minho fecero lo stesso.

“ehi, dove vai?”  chiede Newt a Minho

“non ti aspetterai mica che sia io a sistemare tutte quelle robe?! Ho già fatto il mio dovere andando a fare la spesa!! Che facciano qualcosa anche le ragazze!!” risponde spazientito

“va bene, ma stai calmo pivello, se continui così ti verrà un infarto!!”

“comunque per rispondere alla tua domanda, sto andando a capire perché quel caspio di corridoio non è illuminato come al solito!!”

Lo seguimmo in corridoio

“ma che caspio è quella roba che pende giù dal tetto!!” esclamò Minho

“credo sia una tenda, pivello!!!

Una tenda lunga e di colore verde era attaccata tra la ringhiera della scala e la parete del corridoio che portava alla stanza delle ragazze.

“ecco spiegato il motivo per cui ce meno luce all’ ingresso!!” dico, la tenda copriva gran parte della luce che entrava dalla finestra a vetrata infondo al corridoio.

“questa roba è un obbrobrio” dice Minho osservando la tenda interdetto “e poi oscura anche la scala, adesso la tolgo” aggiunge camminando deciso lungo il corridoio

“aspetta Minho!!” il mio avvertimento arrivò troppo tardi.
Nell’esatto momento in cui Minho, con irruenza, staccò la tenda un urlo acuto si liberò nell’aria.

 “aaaaaaaaaaaaa MINHO!!”

Guardai scioccato la scena.

Davanti a me e a Newt, poco più avanti, c’erano un Minho divertito con in mano una tenda e una Teresa furente in tenuta da bagno!!
“ridammi quella tenda!!” urla Teresa infuriata, strappando di mano la tenda a Minho.

Quest’ultimo era piegato in due dalle risate, che aumentarono inevitabilmente nel momento in cui Teresa usò la tenda per coprirsi meglio.

Effettivamente lo striminzito asciugamano rosa con cui si era coperta Teresa uscendo dal bagno, lasciava poco spazio all’immaginazione.

La guardai incantato, aveva i capelli bagnati appoggiati su una spalla, le gocce d’acqua le percorrevano la pelle fino alla scollatura, l’asciugamano le arrivava fino alla coscia, quindi le sue chiare, lunghe e snelle gambe erano messe perfettamente in mostra. Mi imbarazzai per i pensieri che stavo facendo. Ma era più forte di me, normalmente mi riusciva difficile non pensare a quanto fosse bella Teresa, e adesso il vederla mezza nuda non aveva fatto altro che incentivare la parte depravata di me stesso.

“ahahahhahha” Minho rideva senza ritegno

“sei uno stupido!! come ti è saltato in mente di staccare la tenda in questo modo!!” lo rimprovera furiosa

“su, quante storie!! Come se non ti avessi mai vista in bikini!!” risponde il cinesino ridendo

“sotto l’asciugamano sono nuda, e poi non sei solo!!” urla arrabbiata, indicando minacciosa me e Newt

Io se è possibile mi imbarazzai ancora di più, sperai di non essere troppo arrossato in viso, ma sapevo già che la mia era una speranza vana.

Cosi decisi di girarmi verso il portone d’ingresso e mi rimproverai mentalmente per non averlo fatto prima.

Con la coda dell’occhio vidi Newt fare lo stesso, era rosso quanto me. La sua carnagione chiara non lo aiutava in queste situazioni.
Sento una porta sbattere e la risata di Minho esplodere nel corridoio.

“avete visto la sua faccia?! Aveva lo stesso colorito dell’asciugamano!!” dice Minho divertito

“Pivello sei un idiota!! Poverina l’hai messa in imbarazzo!!” lo rimprovera Newt

“su biondino fattela una risata!!” gli risponde

“Minho devi riaggiustare la tenda!!” dico risoluto

“cosa?!” chiede interdetto smettendo di ridere

“è giusto che le ragazze abbiamo un po’ di privacy, e con il bagno e la stanza che affacciano sul corridoio dell’ingresso non è hanno per niente!!”

“Thommy ha ragione!! aggiusta la tenda alle ragazze e chiedi scusa a Teresa a nome di tutti e tre!!”

“state scherzando?!” chiede Minho

“no pivello” rispondemmo entrambi.

“vado a sistemare la spesa, non mi sembra il caso di farlo fare a Teresa dopo il casino di poco fa” dico

“ti aiuto” si propone Newt

“aspettate, ma non mi aiutate ad aggiustarla?” chiede ingenuamente

“no Minho” rispondemmo entrambi

“piuttosto vieni in cucina ad aiutarci a sistemare la spesa, tanto devi aspettare che Teresa ti riporti la tenda!!” aggiunge Newt

“siete esasperanti!!” ci rimprovera alterato Mimho

 
“muoviti pivello” lo incita Newt.
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Whatsapp

Minho ore 11:35: “mi dispiace essere io a dare questa terribile e devastante notizia ma oggi, con mio grande dispiacere, è venuta a mancare la lavatrice del piano di sopra!!”

Peeta ore 11:41: “no, non me lo dire!!!”

Minho ore 11: 42: download foto (pavimento del bagno allagato)

Newt ore 11:42: che hai combinato pivello?!

Minho ore 11:43: io non c’entro, è la lavatrice che ha deciso di andarsene in vacanza, quella poveretta si sarà stufata di girare in continuazione!!”

Peeta ore 11:43: e i vestiti che c’erano dentro?!

Minho ore 11:44: sono fradici di acqua e sapone, alcuni li ho messi dentro la bacinella mentre quelli che non ci entravano li ho appoggiati sul lavello del bagno!!

Thomas 11:44: @Minho Sto per tornare a casa, aspettami, appena arrivo li sciacquiamo e li stendiamo insieme!!.

Minho ore 11:44: @Thomas per fortuna ci sei tu che mi vieni sempre in soccorso!!, non come quel mal fidato di Newt che crede che ogni cosa che succede sia sempre e solo colpa mia!!”

Newt ore 11:45: ma guardate come fa la vittima…!!

Teresa ore 11:45: io e Kat stiamo tornando con la spesa!!

Peeta ore 11:45: ma con la lavatrice come facciamo? Chiamiamo un tecnico?! O avvisiamo il proprietario!!

Newt ore 11:46: prima avvisiamo il proprietario e poi agiremo di conseguenza!!


Tornato a casa Thomas raggiunse Minho al piano di sopra e insieme si misero all’opera.

“Guarda che fine abbiamo fatto, siamo in questo disastro di bagno a lavorare come schiavi!!” borbotto seccato Minho.

I ragazzi avevano finalmente finito di sciacquare i vestiti, ma questi erano grondi d’acqua quindi cercarono di strizzarli come meglio potevano.

Finito ciò si recarono in balcone con le bacinelle e iniziarono a stendere i panni.

“bene cosi, adesso vado in bagno e cerco di andare ad asciugare il lago che si è creato sul pavimento, tu occupati di svuotare le bacinelle” disse Thomas a Minho non appena finì di stendere i capi.

Il ragazzo bruno uscì dalla sua stanza e recandosi nello scabuzzino, recuperò più stracci possibili, dopodiché si recò al bagno, convinto di trovare Minho intento a svuotare le bacinelle nel lavandino, ma  Thomas trovò il bagno  vuoto,  così iniziò a domandarsi dove caspio fosse finito quello scansafatiche, fin quando un urlo acuto e stridulo lo fece sobbalzare.

Thomas, agitato, mollò gli stracci a terra e rapidamente corse verso la sua stanza con un dubbio e una consapevolezza che si faceva sempre più grande dentro di sè….

 …Minho ne aveva sicuramente combinata una delle sue…

Infatti, ad accogliere Thomas, sull’uscio della porta di camera sua, ci furono le risate senza freno di Minho che chinato verso la balaustra del balcone rideva sguaiatamente indicando qualcuno con un dito.

“Io ti ammazzo!!” l’urlo minaccioso di Katniss si sentì forte e chiaro in tutta la casa.

“Minho ma sei scemo!!” gridò Teresa con tono severo

Thomas sentendo le urla delle ragazze si affrettò a raggiungere Minho nel balcone e sporgendosi dalla ringhiera vide una scena sconvolgente….

… infatti, scorse Katniss che con i capelli bagnati e con i vestiti fradici d’ acqua, teneva una pianta tra le mani…

La ragazza aveva il viso paonazzo dalla rabbia e aveva lo sguardo rivolto verso Minho, che divertito continuava ad additarla.

“sei un uomo morto!!” urlò furiosa al cinesino, lanciandogli uno sguardo omicida con quei suoi intensi e penetranti occhi grigi.

“ma che caspio hai fatto?!” chiese Thomas a metà tra lo sconvolto e il divertito

“non sapevo ci fosse qualcuno sotto il balcone” si giustificò il ragazzo tra una risata e l’altra.

“infatti avresti dovuto controllare prima di lanciare bacinelle d’acqua dal balcone!!” lo rimproverò Teresa

Guardando meglio, Thomas, si accorse che a pochi centimetri di distanza da Katniss c’era Teresa. 

Anche lei aveva un vaso con una pianta in mano, e proprio come Katniss era rimasta vittima dell’agguato di Minho. 

Infatti, la ragazza aveva i capelli e la felpa bagnati, e le sue scarpe, come quelle di Katniss erano immerse in una pozzanghera d’acqua.

Sconcertato Thomas rivolse uno sguardo a Minho che immune agli insulti e ai rimproveri delle ragazze continuava a ridere senza alcun ritegno.

“sei un folle!!” disse il ragazzo bruno all’asiatico, cercando di mantenere un tono serio e un atteggiamento dignitoso ma  per quanto si stesse sforzando gli veniva al quanto difficile trattenersi dallo scoppiare a ridere, sia perché la risata del cinesino era travolgente, ma soprattutto perché una parte di Thomas stava godendo del fatto che Katniss si fosse beccata una cascata d’acqua gelida addosso, il ragazzo infatti, pensò che se nell'attentato di Minho non fosse stata coinvolta anche Teresa non si sarebbe trattenuto dallo scoppiare a ridere davanti ad una Katniss grondante d'acqua, dalla testa fino ai piedi, a causa di una bacinella di acqua tirata da Minho.

“su fratello, fattela un risata!!” lo esortò Minho con un ghigno, tirando una gomitata giocosa sul fianco dell’amico.

“adesso vengo lì e ti ammazzo!!” inveì Katniss contro l'asiatico.

Thomas prima, vide la ragazza posare la pianta sul pavimento della veranda e poi in fretta e furia la scorse mentre varcava l’uscio della sua camera

“ti consiglio di scappare Minho, perché se ti prende ti mena per bene!!” affermo Thomas ridendo divertito 

“non mi prenderà mai, è troppo lenta!!” sentenzio I'asiatico correndo rapido verso la sua stanza, sicuramente con l’intento di chiudersi dentro.

Thomas, per l’integrità fisica dell’amico, sperò che Minho avesse ragione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


Whatsapp

Ore: 16:30 Peeta: Non pensavo che avrei mai potuto chiedere una cosa del genere ma, qualcuno sa dirmi, perché dentro il water del bagno di sopra ce un pesce rosso che galleggia?!

Ore 16.32 Teresa: il mio pesce rosso??

Ore 16:32 Peeta: non ho ancora controllato, ma temo di sì!!

0re 16:32 Teresa: Minho??? Che cos’hai fatto al mio pesce rosso!?!? @Minho

Ore 16:33 Minho: chi ti dice che sia stato io?

Ore 16:33 Katniss: be, dietro ad ogni situazione strana o bizzarra che si è verificata in questo appartamento ce sempre stato il tuo zampino!!

Ore 16:33 Minho: @Katniss tu sei ancora arrabbiata con me per la bacinella d’ acqua che ti ho tirato, per questo mi stai accusando!! Tuttavia, non hai nessuna prova che sia stato io!!

Ore 16:34 Newt: ma che caspio…non ci posso credere…@Minho hai davvero ucciso il pesciolino di Teresa?

Ore 16:34 Peeta: Dowload video - pesce che nuota dentro il water.
Direi che il termine “ucciso” sia errato!!


Ore 16:35 Minho: ma come caspio è possibile?! Stamattina era morto!!

Ore 16.35 Teresa: era morto?!...che caspio significa che era morto?!, si può sapere che cos’ hai combinato con il mio pesce!? Perché diamine hai gettato Nemo nel water!?


Qualche ora prima

Il giovedì Minho era l’unico a non avere lezione all’università, ed essendosi stufato di restare chiuso in casa da solo, aveva contattato un suo amico per uscire a fare un giro.

Il ragazzo era pronto, ma era ancora in casa perché aveva sprecato l’ultimo quarto d’ora della sua vita a rovistare, in giro fra le stanze, alla ricerca del suo portafoglio.

Lo aveva cercato in camera sua, in bagno, e anche in cucina ma non lo aveva trovato, così decise di provare a cercarlo in salotto.

Era stufo di cercare in giro, inoltre dentro di lui stava incominciando ad emergere il dubbio che l’avesse perso da qualche parte fuori casa.

Quando lo vide sopra il tavolino del salone, quasi non ci credette, infatti preso dall’entusiasmo e dal sollievo per averlo ritrovato si fiondò verso il tavolino e con foga sporse una mano per afferrarlo.

Accadde tutto a rallenty, infatti nell’istante in cui Minho afferrò il portafoglio la sua mano urtò accidentalmente la boccia del pesce rosso di Teresa, che si ribaltò sul tavolino. 

L’acqua sgorgò fuori dalla boccia e iniziò ad invadere la superficie del tavolino, il piccolo pesce rosso scivolò via dal contenitore e spinto dalla disperata ricerca d’acqua iniziò a saltellare qui e là.

L’asiatico inizialmente rimasto immobile ad assistere alla scena, presa consapevolezza del guaio che aveva fatto, gettò in aria il portafoglio e si fiondò verso il pesce, che tra un salto e l’altro si stava avvicinando sempre più al bordo del tavolo.

Minho, volendo evitare il suicidio di Nemo, cercò di prenderlo prima che questo si buttasse giù dal tavolino, ma ogni volta che lo afferrava il pesciolino gli volava via dalle mani.

Quando penso di averlo finalmente preso tirò un sospiro di sollievo e tenendo il pesce tra le mani si diresse verso la cucina borbottando:

“E che caspio, finalmente ti ho preso!!”

Ma nell’istante in cui finì la frase il pesce gli scivolò via dalle mani, per l’ennesima volta.

Mentre Nemo precipitava in caduta libera verso il pavimento Minho cercò più volte di afferrarlo, ma i suoi pugni riuscirono ad intrappolare solo l’aria infatti, il povero malcapitato pesce si schiantò a terra.

Minho si sedette rapidamente sul pavimento e con orrore vide che Nemo non si muoveva più, preso coscienza di ciò il ragazzo iniziò ad andare nel panico.

“suvvia, piccolo Nemo, non mi fare questo, cerca di riprenderti!!” disse tastando il pesce con un dito.

Ma il povero pesciolino restò immobile sul pavimento senza dare nessun segno di vita.

“Miseriaccia, Teresa mi ucciderà!!”

“forse ti serve un po’ d’acqua” borbotto infine Minho disperato.

Così l’asiatico spinto dalla convinzione che con l’acqua il pesce si sarebbe ripreso, si alzò dal pavimento e auto insultandosi per il gran guaio che aveva combinato, prese la boccia, ormai vuota, e si diresse velocemente in cucina per riempirla d’acqua, tornato in salotto  appoggio la boccia accanto al pesciolino.

Spaventandosi di far fare l’ennesimo volo a Nemo decise di prenderlo  con l’aiuto di un bicchiere.

Cosi pian piano con un dito spinse Nemo dentro il bicchiere E dopo aver fatto ciò travasò la piccola creaturina nella boccia piena d’acqua.

“dai, piccolo Nemo, nuota!!” disse Minho con tono incoraggiante

“su, fallo per lo zio Minho!!”

Il ragazzo era ormai steso sul pavimento e aveva la faccia spiaccicata sulla boccia.

“ti prego Nemo, muovi quelle pinne!! Se non lo farai la tua padrona mi ucciderà!!  Quindi abbi pietà di me e inizia a nuotare !!”

Le preghiere di Minho rivolte a Nemo risultarono vane.

Il pesciolino continuava a non dare nessun segno di vita.

“e adesso che caspio faccio!!” impreco ad alta voce, maledicendosi da solo.

“porco caspio, sono un uomo morto!!”

All’improvviso all’asiatico vennero in mente le parole di suo zio jack infatti, da piccolo quando combinava dei guai in casa, suo zio gli consigliava sempre di nascondere le prove, quest’ultimo infatti gli diceva sempre che senza prove non si poteva essere accusati di niente.

Così seguendo il consiglio del vecchio e furbo zio jack, Minho decise di cancellare tutte le prove del misfatto.

A gran passo si recò in cucina, prese degli stracci e tornato in salotto si accinse ad asciugare il tavolo, dopodiché afferrò la boccia con il pesce e andò nel bagno a rovesciare il suo contenuto nel water.
Non ebbe cuore di assistere alla scena cosi girandosi dall’altra parte schiaccio il pulsante dello sciacquone borbottando un:

“ mi dispiace Nemo, riposa in pace!!”  

Fatto ciò, tornato in salotto, raccolse dal pavimento il portafoglio, e munitosi di chiavi di casa uscì fuori in strada alla ricerca di un cassonetto dove poter gettare la boccia.


Ore 16.36 Katniss: e poi si può sapere dove diavolo hai messo la boccia del pesce?!, la sto cercando da per tutto, ma non la sto trovando!!

Ore 16.36 Minho: l’ho gettata fuori in un cassonetto!!

Ore 16.36 Peeta: e adesso dove lo mettiamo il pesciolino!!?insomma non possiamo mica tenerlo qui nel water!!

Ore 16:36 Teresa: Minho, quando ti incontrerò ti ucciderò!! @Minho

Ore 16:37 Newt: …scusa ma cosa caspio cercavi di ottenere buttando il pesce nel water e la boccia nell’immondizia, cioè pensavi davvero che non ci saremmo accorti della scomparsa di Nemo!?

Ore 16.37 Minho: sono andato nel panico, non sapevo che cosa fare, così ho pensato di cancellare tutte le prove e sarebbe andato tutto bene se quel pesce non fosse resuscitato e riemerso nel water!!...E poi ci ho pensato  solo dopo che avrei semplicemente potuto comprare un pesce nuovo, tanto nessuno avrebbe mai potuto notato la differenza, perché i pesci rossi sono tutti uguali!!

Ore 16:37 Newt: …più tempo passa e più penso che tu sia fuori di testa!!...

Ore 16:37 Thomas: ma cosa caspio sto leggendo!!...

Ore 16:38 Peeta: a mali estremi, estremi rimedi
Download foto – pesce che nuota dentro una pentola


Ore 16:38 Newt: ma quella è la pentola in cui faccio la pasta!!! Ma che caspio!! vi siete ammattiti tutti!!

Ore 16:38 Teresa: meno male, il mio piccolo Nemo sta bene!! Povero cucciolo, sarà traumatizzato!!

Ore 16:39 Minho: qui quello traumatizzato sono io, quel coso stamattina era morto!!

Ore 16:40 Teresa: se oggi ci sarà un morto quello sarai tu!! @Minho

Ore 16:40 Katniss: inoltre, scusa se te lo dico, ma sei proprio un pessimo depistatore, perché oltre a far scomparire la boccia e il pesce avresti dovuto nascondere anche il mangime di Nemo, che invece hai lasciato sopra il tavolino!!”

Ore 16:40 Minho: …io volevo solo il portafoglio…porco caspio!!!
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


“Finalmente un pranzo tutti insieme!!” affermò Peeta con entusiasmo.

“i vantaggi del fine settimana, niente lezioni e nessun impegno!!” assentì Katniss.

“be, non è ancora detto che saremo presenti tutti a pranzo oggi!!” disse Minho con tono dubbioso.

“perché dici così?” chiese Teresa sospettosa.

“be, forse non ve ne siete accorti ma Thomas non ce!!”

“certo che non ce, Thomas è più pigro di un ghiro, il sabato e la domenica dorme sempre fino a tardi!!” rispose Katniss alzando gli occhi al cielo.

“appunto, lui se potesse dormirebbe sempre, la povera pulce e Newt, ogni mattina, combattono una guerra senza fine per farlo alzare dal letto!!”

“sì e quindi?” rispose Teresa sempre più confusa dal discorso di Minho.

“quindi, come me lo spiegate il fatto che sono le 10 del mattino di sabato e Thomas non solo non sta poltrendo nel suo letto, ma non è neanche in casa !!!”

“cosa???” esclamarono tutti all’unisono.

“impossibile!!” assentì Katniss a nome di tutti.

“stamattina ho bussato nella stanza sua e di Newt, per chiedergli in prestito il caricabatterie, e l’unico che dormiva nel suo letto era il biondino, ed erano le 9 del mattino, quindi le cose sono due, o  stanotteThomas ha dormito fuori casa, o è successo qualcosa!!”

“Buongiorno ragazzi” disse Newt, con tono stranamente turbato.

Il ragazzo si soffermò sull’uscio della porta della cucina, e con un  espressione, ancora, assonnata teneva  tra le braccia una coperta e un cuscino.

“che ci fai con quelle cose in mano?” chiese Minho

“mi preparo il letto nel salotto!!”

“e per quale caspio di motivo lo fai??

“Brenda è qui!!”

“cosa??” esplosero tutti contemporaneamente.

“le vostre facce sorprese non sono niente in confronto alla faccia che ha fatto ieri Thomas quando ha saputo del suo arrivo!! Per un momento, ho seriamente temuto che svenisse sul pavimento della nostra camera, quel poveretto è rimasto sveglio tutta la notte!!”.

“e adesso dove sono?” chiese Peeta curioso.

“non lo so, so solo che l’aereo atterrava alle 9:30!!”

“accidenti, ecco perché stamattina alle 9 non era nel suo letto, sospettavo fosse accaduto un cataclisma!!” disse Minho lanciando uno sguardo preoccupato verso Teresa.

Anche Newt e gli altri, con discrezione, fecero lo stesso.

Infatti, ormai era chiaro a tutti che fra Teresa e Thomas ci fosse una tale complicità ed affiatamento che preannunciava qualcosa che andava ben oltre l’amicizia.

Teresa aveva la testa china e da dopo l’annuncio della notizia non aveva più fiatato.

Newt era terribilmente dispiaciuto per lei, ma il ragazzo era ben consapevole del fatto che, fino a quando Thomas non si sarebbe deciso a lasciare Brenda, la situazione fra i due ragazzi sarebbe rimasta invariata.

Inoltre, Thomas non aveva ancora capito quanto Teresa fosse presa da lui e d’altro canto Newt sospettava che neanche Teresa avesse compreso fino in fondo cosa provasse per Thomas.

Newt pensò, inevitabilmente, che quei due si trovassero in una vera e propria situazione di stallo.I pensieri del ragazzo furono interrotti dallo squillo del suo cellulare.

“Ehi Thommy, tutto ok?”

“no, per niente!!” rispose disperato

“che succede?!” gli chiese Newt con tono comprensivo, spostandosi in salotto.

“non ho molto tempo, Brenda è andata al bagno, come tu ben sai non le ho mai detto di aver preso casa con delle ragazze, ergo dovrò rimediare adesso, e so già che non la prenderà bene, tuttavia a peggiorare la mia situazione ce anche il fatto che Brenda al momento è di pessimo umore, perché ha avuto dei problemi con il volo, quindi prima di farla infuriare ancora di più, raccontandole tutta la verità, avevo pensato di farla calmare un po’ portandola in giro per la città, quindi penso che rincaseremo a casa dopo cena, nella speranza che nel corso del pomeriggio smaltisca la rabbia per la storia della condivisone della casa con le ragazze!!” rispose il ragazzo frettolosamente.

“sì, forse è meglio fare così!! Ma con la valigia come fate? Ve la portate dietro?” chiese Newt

“per fortuna è solo uno zaino, quindi posso portamelo in spalla!!”

“bene cosi, per quanto tempo resterà?” domandò curioso Newt

“cinque giorni!!” rispose afflitto Thomas

“cosa???”

“già, eccola che torna, avverti gli altri per favore, e scusati con loro da parte mia per il mancato preavviso!!, grazie in anticipo Newt!!” disse Thomas frettolosamente.

“figurati fratello!!” rispose Newt staccando la chiamata.

Il ragazzo posò le coperte e il cuscino sul divano e pensieroso tornòin cucina dagli altri.

“che ti ha detto?” chiese subito Minho.

“Brenda resterà qui per 5 giorni!!”

“cinque giorni???” esclamarono in coro tutti i ragazzi.

“già, ma non fate quella faccia, sono io quello che dormirà sul divano!!” rispose afflitto Newt

“avrebbe almeno potuto avvisarci in anticipo!!” si lamentò Peeta.

“non è stata colpa di Thomas, è stata una sorpresa anche per lui, inoltre Thomas non ha mai rivelato a Brenda che condivide la casa con due ragazze, perché a quanto ho capito lei è molto gelosa, ergo adesso si trova nei guai!!”

“e adesso come pensa di uscire da questo casino!! Insomma, io e Teresa non possiamo mica sparire per cinque giorni!!” intervenne Katniss stizzita.

“mi ha detto che gli racconterà tutto prima di portarla qui!! E che verranno dopo cena!!”.

“certo, sempre se prima Brenda non lo farà fuori, ovviamente!!” affermo Minho poco convinto.

QUALCHE ORA DOPO

Era quasi ora di pranzo e Newt, Teresa e Minho erano in cucina, il primo stava cucinando mentre gli altri due stavano apparecchiando la tavola, Peeta e Katniss invece  erano  seduti sul divano del salotto a guardare la tv.

Il cellulare di Newt era da quasi 10 minuti che continuava a suonare e vibrare, ma il ragazzo preso dai preparativi del pranzo non ci aveva badato più di tanto.

“chi ti manda tutti questi caspio di messaggi!!” chiese curioso Minho

“non lo so, non ho ancora controllato!!” disse Newt dirigendosi finalmente verso il cellulare.

“oh caspio!!” borbotto ad alta voce

“che caspio succede???” chiese Minho che insieme a Teresa si era girato curioso verso Newt.

“è Thomas, dice che lui e Brenda stanno arrivando, e che lei ancora non sa la verità, a quanto pare il suo piano è saltato!!” spiegò ansioso il biondino.

“oh caspio, e fra quanto arrivano?” borbottò Minho dando un’occhiata di sbieco a Teresa.

Newt stava per rispondergli ma non ne ebbe il tempo, perché ad interromperlo fu il rumore della porta dell’ingresso, che si aprì di scatto.

Il biondino fu improvvisamente colpito da un inspiegabile senso di agitazione, si guardò in torno, e capì subito che ad agitarlo era stata l’improvvisa tensione che si era creata nella stanza.

I ragazzi sentirono la porta richiudersi.

“emh, ragazzi ci siete?!” si sentrono borbottare Thomas, chiunque in quel momento avrebbe percepito la sua tensione!!

“siamo in cucina!!” disse Newt, pentendosi subito dopo di aver aperto bocca, il ragazzo infatti, pensò che forse sarebbe stato meglio se Brenda fosse entrata in salotto e non in cucina, visto che in cucina insieme a lui c’era anche Teresa.

Infatti, quando Thomas ,varcando l’uscio della cucina, vide Teresa sbiancò visibilmente e assunse un colorito simile a quello del latte!!

Al seguito di Thomas comparve una ragazza, con una carnagione olivastra, i capelli corti e castani e con grandi occhi neri, non era molto alta ma era magra e abbastanza formosa.

Non appena la vide, Newt pensò che Brenda fosse praticamente l’esatto opposto di Teresa.

“be, Brenda…emh” borbottò Thomas deglutendo in difficoltà “questi sono i miei coinquilini!! Lui è Newt e lui è Minho!!” aggiunse indicando i due ragazzi e ignorando totalmente Teresa lanciò un sguardo di supplica al biondo e all’asiatico.

“io sono Newt, è un piacere conoscerti Brenda, Thomas mi ha parlato molto di te!!” disse accogliendo la silenziosa richiesta d’aiuto dell’amico.

“sì, anche lui ti ha nominato un sacco di volte, sono sempre stata curiosa di conoscerti!!” rispose cordialmente Brenda.

Newt prese la cordialità della ragazza come un buon segno, pensò che si fosse rasserenata dalla sventura del viaggio!!

“tu invece, devi essere Minho, il combina guai, Thomas mi ha parlato anche di te!!” aggiunse Brenda riferendosi all’asiatico.

“ah sì?!...quindi le hai detto che sono un combina guai?!...sbaglio o fra me e te c’era un tacito accordo di difesa reciproca!?” si lamentò Minho guardando storto Thomas.

“oh, ma infatti Thommy non ti ha mai accusato di niente anzi, dice sempre che sono i guai che rincorrono te!!”

“ecco, cosi va meglio!!” rispose Minho con il suo solito ghigno stampato sul viso.

“e lei è?” chiese Brenda riferendosi a Teresa, quest’ultima fino a quel momento era rimasta in silenzio dietro le spalle di Minho.

“be lei è…è” balbettò Thomas iniziando a sbattere le palpebre ad una velocita allucinante, Newt ipotizzò che fosse per l’agitazione, poveretto!!

“emh, io sono Teresa, la ragazza di Minho!! piacere di conoscerti!!” disse all’improvviso Teresa, facendo voltare la testa dei tre ragazzi verso di lei, questi ultimi avevano tutti un’espressione scioccata sul viso.

“Thommy, non mi avevi detto che Minho avesse una ragazza!! Comunque, piacere di conoscerti !!”

“piacere mio!!” borbottò Teresa “Thomas non ti ha detto niente perché fino a qualche giorno fa lui non sapeva nemmeno che io esistessi, perché a quanto pare il mio caro e dolce fidanzato, approfittando del fatto che siamo fidanzati a distanza, per un motivo che ancora non mi è del tutto chiaro, ha tenuto la nostra relazione nascosta ai suoi nuovi amici!!” spiegò Teresa tirando una cozzata al collo di Minho.

“AHY, ma sei pazza?!” le urlo contro Minho, scettico.

“perdonalo Brenda, purtroppo ha un pessimo carattere, ma sai come si dice, all’amore non si comanda!!” disse Teresa rivolgendo a Minho uno sguardo rassegnato.

Newt era scioccato ma allo stesso tempo stupito dal fatto che in cinque minuti Teresa avesse messo su una spiegazione che non faceva una piega.

Il ragazzo gettò curioso un’occhiata in giro e notò che Thomas era passato da un’espressione agitata ad una confusa infatti, guardava Teresa stralunato, mentre Minho continuava a fissarla come se lei fosse pazza.

“ti capisco, anche Thomas ha i suoi difetti, purtroppo gli uomini sono fatti così!! Che ci vuoi fare!!”

A quanto pare, Brenda era cascata in pieno nella trappola geniale di Teresa, ma non era ancora finita, perché Teresa non era l’unica donna che abitava in quella casa, così Newt, ricordandosi della presenza di Katniss, decise di recarsi nel salotto per avvertire gli altri due coinquilini.

“Teresa, Minho, perché non offrite qualcosa da bere a Brenda, io nel frattempo vado a chiamare mio fratello!!” esclamò Newt uscendo dalla cucina.

Il ragazzo fiondandosi in salotto, si mise davanti al televisore.

“Newt, così non vediamo niente!!” si lamentò il fratello.

“vi devo dire un cosa, è urgente!!” affermo il biondino chinandosi davanti ai due ragazzi.

“che è successo?!” chiese Katniss inarcando un sopracciglio.

“in cucina ce Brenda, non sa ancora la verità, Thommy non ha fatto in tempo a dirgliela, Teresa si è finta la ragazza forestiera di Minho che è venuta a trovarlo!”

“che cosa??” dissero scioccati i ragazzi ad alta voce.

“shhh, ragazzi piano!!” li rimproverò Newt

“siete impazziti?! Non ha senso fingere in questo modo!! e poi io, ora, cosa dovrei inventarmi?!” rispose infastidita Katniss.

“non è ho idea??...Peeta sarebbe perfetto se sfornassi una delle tue geniali idee!!” sussurrò Newt guardando speranzoso il fratello.

“potremmo dirle che Katniss è una delle ragazze dell’erasmus universitario e che la ospitiamo solo per un paio di giorni, finché l’università non le troverà un alloggio più consono!!”

“Peeta, ti sei ammattito!!, le studenti erasmus parlano un'altra lingua!!” esclamò Katniss interdetta.

“non è conosci una?” chiese speranzoso Newt.

“non così bene!! E comunque voi siete pazzi!!” assentì la ragazza.

“ti prego Katt, so che Thommy non ti sta molto simpatico, ma se non vuoi farlo per lui fallo per noi, se Brenda scopre la verità darà di matto e di sicuro non passeremo i prossimi 5 giorni in serenità, inoltre si potrebbero creare inutili fraintendimenti!!” 

Katniss stava per rispondere, ma fu interrotta dall’arrivo in salotto di Minho.

“venite in cucina!!” esclamò l’asiatico, lanciando ai tre ragazzi uno sguardo che tradotto voleva dire:… venite prima che venga fuori la verità e che volino in aria i piatti!!…

I tre ragazzi si alzarono e si diressero in cucina al seguito di Minho.

Appena entrato in cucina Newt, con tono convincente, esclamò:

“Brenda, Thomas, devo avvertirvi di una novità, stamattina Peeta ha portato in casa Katniss, una studentessa eramus della sua scuola di pasticceria, sarà nostra ospite per una settimana, dopodiché l’università le darà un alloggio più consono!!”

“Salut, je m’appelle Katniss, je suis heureuse de faire votre connaissance!!” disse Katniss in perfetto francese.

Ah però, menomale che non conosceva bene nessuna lingua straniera, pensò sarcastico Newt.

Tutti gli occhi della stanza, adesso, erano puntati su Katniss.

“p…piacere Katniss, io sono Thomas!!” borbottò sconvolto, ma rimanendo al gioco.

“mi dispiace non conosco il francese!! Comunque io sono Brenda, piacere!!” scandì Brenda nella speranza che la ragazza straniera la capisse.

Katniss dal canto suo le sorrise e le disse, ancora una volta in francese, di non preoccuparsi.

“non siamo mai stati così tanti in questa casa, ma in qualche modo ci sistemeremo!! Visto che Peeta stamattina ha sistemato Katniss insieme a Teresa, nell’unica stanza libera che avevamo, tu Brenda, potresti dormire in camera con Thommy, mentre io potrei trasferirmi momentaneamente sul divano!!” propose innocentemente Newt.

“Teresa, tu non dormi con Minno?” domandò inaspettatamente Brenda.

“ci ho provato la prima sera, ma mi ha fatto fare la notte in bianco, perché occupa tutto il letto, così per poter dormire in santa pace ho deciso di trasferirmi nella stanza libera!!”

“ah ecco, e per quanto rimani?!”

“Riparto la prossima settimana!!” rispose Teresa con nonchalance.

“Credo sia il caso di mangiare, o si scuocerà la pasta!!” disse Peeta attirando immediatamente l’attenzione di Newt che si era totalmente dimenticato della pentola sul fuoco.

I ragazzi si sedettero a pranzare, Katniss parlò poco, e ovviamente gli altri ragazzi cercarono in tutti i modi di sviare l’attenzione da lei, Newt e Peeta infatti, per tutto il pranzo, bombardarono di domande Brenda.

Thomas, ancora confuso dalla bizzarra situazione, parlava solo se interpellato, mentre Teresa, seduta affianco a Minho, continuava con la sua messinscena, l'asiatico suo malgrado, nonostante fosse parecchio scettico, rimase al gioco.

“è la prima volta che vieni a Roma?” chiese Peeta a Brenda.

“si si, ho sempre sognato visitarla!!”.

“Thommy, hai già pensato dove portarla oggi?!” chiese Newt rivolgendo lo sguardo verso l’amico.
 
“pensavo di portarla a vedere il Colosseo e il Vaticano...sicuramente ceneremo fuori da qualche parte!!” rispose il ragazzo sovrappensiero.

“voi invece stasera che fate?” chiese curiosa Brenda ai ragazzi.

“stasera è sabato, sicuramente mangeremo la pizza nella solita pizzeria e poi andremo da qualche parte a ballare o in qualche pub!!” rispose Newt a nome di tutti.

Dopo aver finito di pranzare Minho spinto dalle lamentele di Newt si occupò di sparecchiare e di rassettare la cucina mentre Peeta si mise a lavare le stoviglie.

Katniss, Teresa e Newt, invece, si sedettero in salotto con la scusa di guardare la tv, mentre Brenda e Thomas salirono nella stanza di quest’ultimo per sistemare lo zaino da viaggio della ragazza.

Finito ciò Brenda andò in bagno a rinfrescarsi dopodiché insieme a Thomas si recò al piano di sotto e dopo aver salutato i ragazzi, i due fidanzati uscirono fuori casa allo scoperta di Roma.

Scusate per l'attesa ma ho avuto molto da fare con l'università, tuttavia volevo ringraziare Dreamer_13 per le sue recensioni. Spero che il capitolo vi piaccia.  Buona lettura!!

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Come tutte le mattine, Minho fu il primo a svegliarsi e dopo essersi vestito andò a correre come tutte le domeniche.

Qualche ora dopo, tornò a casa, e dopo aver fatto una visitina al frigorifero, per bere un po’ d’acqua, si recò in camera per prendere tutto l’occorrente per fare la doccia.

Il ragazzo, arrivato nel pianerottolo della sua stanza, aprì la porta e rimase molto sorpreso quando vide le persiane della finestra chiuse.

L’asiatico infatti, si insospettì parecchio, visto che quella mattina, lui stesso, prima di uscire aveva aperto le veneziane della finestra, così indispettito, accese la luce del lampadario, e rimase non poco stupito quando, sdraiato sotto le coperte del suo letto, intravide una sagoma con i capelli biondo cenere.


“Ma che caspio!!” borbottò sorpreso Minho, avvicinandosi verso il letto.

“questa si chiama appropriazione indebita di letto altrui!!” sussurrò divertito l’asiatico chinandosi verso la testa dell’intruso.
“lo sai vero che è un reato punibile penalmente?! Ti dovrei fare arrestare!!”

“va via Minho!! Lasciami dormire!!” disse il biondino scacciando l’aria con la mano destra, mentre con l’altra si tirava su la coperta fino alla testa, per ripararsi dalla luce del lampadario.

“guarda che, qui, l’intruso sei tu!! Questa è la mia stanza!!” ghigno ridendo l’asiatico.


“ho sonno!!” grugni debolmente il ladro di letti.

“qualcosa mi dice che la tua brillante idea di dormire sul divano, per cedere la stanza a Thomas, ti si è rivoltata contro!!” lo beffeggio divertito Minho.

“grrm” grugni parole insensate il povero cuoco.

“spero che i tuoi calzini siamo puliti, altrimenti non appena ti sarai alzato, ti costringerò a lavarmi le lenzuola!!”

“se qui ce qualcuno che ha bisogno di lavarsi quello sei tu!!... puzzi da morire!!” borbotto assonnato Newt.

“ehi!!, non solo mi rubi il letto ma mi offendi pure!!” rispose l’asiatico con finto tono risentito.

“vai a farti una doccia e lasciami dormire!!” farfugliò quasi impercettibilmente il biondino.

“bene così, per questa volta te la do vinta, ma solo perché mi fai tenerezza!!” sogghignò Minho allontanandosi dall’amico per prendere i vestiti di ricambio.

Dalla mancata risposta di Newt, l’asiatico intuì che l’amico si fosse riaddormentato.

Dopo aver preso le sue robe Minho spense la luce del lampadario e uscì dalla stanza avendo cura di chiudere la porta senza fare eccessivo rumore.

Finita la doccia l’asiatico si recò verso il piano di sotto, con l’intenzione di fare una bella colazione abbondante, e rimase non poco sorpreso quando lungo il tragitto incontrò Thomas, quest’ultimo stava scendendo le scale con la velocità di un bradipo e la forza vitale di un cucchiaino.


“già sveglio a quest’ora?!” borbotto Minho con tono a metà tra lo stupito e il sarcastico.

“Brenda mi ha buttato giù dal letto!!” si lamentò il bruno, con tono frustrato.

“e adesso lei dov’è?”

“in cucina” farfugliò Thomas

Minho, seguito da un Thomas con le sembianze di uno zombie drogato, entrò in cucina e non appena vide la scena che gli si parò davanti intuì subito che quella sarebbe stata una delle domeniche più imprevedibili di sempre.

Brenda, Teresa e Katniss erano sedute attorno al tavolo della cucina, quest’ultima farfugliava parole incomprensibili in francese ad un Peeta che, con un’insolita espressione corrucciata, cercava di capire, invano, ciò che la ragazza gli stesse dicendo.

Teresa assisteva alla scena in silenzio, mordendosi il labbro, e nessuno meglio dell’asiatico era a conoscenza del fatto che quando la ragazza si tormentava il labbro, in arrivano, c’erano sempre problemi in vista.


“Buongiorno”, borbottò cauto Minho.

“giorno” brontolò Thomas mezzo addormentato.

Le ragazze e Peeta ricambiarono i loro saluti.


“Thomas, finalmente sei sceso!!” lo riprese Brenda

“potevi almeno portarmi il caffè!! Lo sai che faccio fatica a svegliarmi presto la mattina!!” le rispose scocciato il fidanzato

“ormai è tardi per prendere il caffè!!”

“scherzi? Sono le 11 di domenica!!” ribatté Thomas indispettito.

“appunto” sentenziò Brenda, rivolgendo l’attenzione verso Minho.

“Minho, non dai il buongiorno alla tua ragazza!?” gli chiese sorprendentemente Brenda.

“gliel’ho dato!!” gli ripose prontamente l’asiatico.

La ragazza poco convinta alzò un sopracciglio.


“ci siamo già salutati stamattina, prima che lui andasse a correre!!” intervenne Teresa.

“come mai non sei andata con lui?” chiese curiosa Brenda

“sono troppo pigra per correre!!” ammise con sincerità.

“sì, confermo!!”  sogghignò Minho, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di Teresa.

“qualcuno di voi ha visto Newt? Sono entrato in salotto per cercarlo, ma non l’ho trovato e al cellulare non risponde!!” domandò Peeta sviando la discussione.

“sta dormendo in camera mia!!, si è intrufolato nel mio letto non appena sono uscito fuori da casa!!” spiegò Minho.

“mi sento in colpa, è a causa mia se è finito a dormire sul divano!!” si lasciò sfuggire ingenuamente Thomas, con tono dispiaciuto.

Brenda stava per ribattere, ma Minho intuendo ciò che la ragazza stesse per dire, la anticipò affermando:


“stanotte Teresa dormirà con me, così Newt potrà dormire nella camera doppia con Katniss!!”

La frase sorprese tutti i presenti, soprattutto Thomas e la stessa Teresa, che con discrezione lanciò uno sguardo curioso verso il ragazzo.

“inoltre se per Katniss condividere la camera con Newt è un problema, pensavo che magari Peeta potrebbe cederle la sua stanza, in questo modo condividerebbe lui la camera doppia con Newt, almeno cosi nessuno sarà costretto a dormire in quel caspio di divano scomodissimo!!” spiegò l’asiatco.

“si potrebbe fare!!” assentì Peeta, iniziando a sudare freddo, il ragazzo infatti per continuare la messinscena, adesso, avrebbe dovuto spiegare la situazione in francese a Katniss, che ovviamente aveva già capito tutto, infatti la sua espressione scocciata era palese a tutti a parte a Brenda che scambio l’espressione infastidita di Katniss per confusione procurata dalla differenza di lingua.

Ma, per fortuna, a salvare il pasticcere fu l’arrivo in cucina di Newt.


“buongiorno!!” salutò con tono ancora insonnolito.

“Attento Thomas, Newt vuole rubarti la nomina di dormiglione!!” affermo ironico Minho

“impossibile, non ci riuscirei neanche mettendomi d’impegno!!” farfuglio Newt passandosi la mano tra i suoi ribelli capelli.

“rubare i letti degli altri però ti riesce molto bene!!” lo stuzzicò divertito l’asiatico.

“sei stato tu, a svegliarmi stamattina, mi hai fatto sobbalzare sbattendo la porta dell’ingresso!!”

“questo, secondo te, dovrebbe giustificare il furto del mio letto?” sghignazzo divertito Minho.

“non è stato un furto, l’ho solo preso momentaneamente in prestito!!”

“be, visto che ti piace prendere in prestito i letti degli altri, immagino che sarai ben felice di venire a sapere che stanotte dormirai nella camera doppia, del piano di sotto, insieme a tuo fratello!!”

“cosa?! e Katniss e Teresa dove dormiranno?” chiese confuso il biondino, prendendo posto al tavolo insieme agli altri ragazzi.

“Minho ha dedotto, che tu abbia dormito scomodo nel divano stanotte, quindi ha proposto a Katniss di trasferirsi nella camera di Peeta, in modo che tu e tuo fratello possiate dormire nella camera doppia!!” spiegò Teresa.

“ma non c’è bisogno, davvero!!, devo solo prenderci l’abitudine!!” rispose il biondino aggiungendo subito dopo “e invece tu dove dormirai?!” chiese con tono confuso a Teresa.

“dormirà con me!! È la mia ragazza, ricordi?!” gli rispose Minho, rivolgendogli un occhiolino  mentre in contemporanea, divertito,  ammiccava verso Teresa.

“ah sì, giusto!!” rispose Newt, il tono che il ragazzo aveva utilizzato era piuttosto convincente ma, il suo sguardo era palesemente confuso e forse c’era anche qualche altro sentimento, ma nessuno dei ragazzi fu in grado di decifrarlo, men che meno Brenda.

“almeno in questo modo nessuno dormirà sul divano!!” affermo Peeta, che per cambiare discorso domandò: “oggi che programmi avete?”

“be, io e Thomas volevamo proporvi di fare un picnic tutti insieme al parco!!” affermo Brenda con tono allegro.

“veramente io non è sapevo niente!!” la corresse Thomas, agitato alla solo idea di fare davvero una cosa del genere.

Il ragazzo infatti, pur di non mettere ulteriormente in difficoltà i suoi coinquilini si era prefissato di tenere Brenda il più lontano possibile dai suoi amici, per tutto il tempo della sua permanenza, anche perché non voleva costringerli ad inventare balle per tutti i rimanti 4 giorni.


“dai Thomas, voglio conoscere di più i tuoi amici!!

“ma io mi ero già organizzato tutta la giornata!!”


“suvvia è solo un picnic, ci toglierà poco tempo, e poi abbiamo altri 4 giorni per fare tutto quello che vuoi tu!!” insistette Brenda.

I ragazzi, per quella che sembrò un’eternità, restarono in silenzio a fissare i due fidanzati discutere in maniera accesa, ma vedendo come stavano andando le cose, era evidente a tutti che Thomas non sarebbe riuscito a far cambiare idea alla sua ragazza, infatti il pensiero che Brenda fosse più testarda di un mulo sfiorò la mente di tutti.

Come predetto infatti, circa mezzora dopo, Brenda, irremovibile, spinse il suo ragazzo verso il portone dell’ingresso, quest’ultimo attraversò l’uscio della porta tra un’imprecazione e l’altra.


“vi offrirò panini e birre, per ringraziarvi dell’ospitalità, a dopo!!” esclamò Brenda prima di chiudersi il portone dell’ingresso alle spalle.

“quella ragazza è un ciclone!!” affermo Peeta perplesso.

“porca paletta, dovrò davvero parlare in francese per tutto il tempo?!” si lamento seccata Katniss

“be, noi due potremmo sempre inventarci un scusa!!” dissenti Peeta

“tipo?” chiese Katniss cono tono speranzoso.

“potremmo dirle che dobbiamo raggiungere, in centro città, gli altri ragazzi dell’Erasmus!!”

“splendida idea, le diremo così!!”

“ehi, perché voi potete foldare e noi altri no!”
si lamentò Minho parlando anche a nome di Teresa e Newt, questi ultimi due, erano rimasti in silenzio per tutto il tempo del litigio di Brenda e Thomas, entrambi avevano un’espressione pensierosa e a tratti preoccupata.

“qualcuno deve pur andare con loro!! E poi voi altri non vi dovete sforzare a parlare un'altra lingua!!” rispose Katniss

“no, hai ragione, io alla fine devo solo fingere di essere pazzamente innamorato di Teresa, un gioco da ragazzi!!” rispose ironico Minho.

Dopo la frase sarcastica di Minho, sia Teresa che Newt si incupirono maggiormente.

Mimho, capiva perfettamente l’atteggiamento dell’amica visto l’affinità e lo strano rapporto/legame che lei aveva con Thomas, ma non comprendeva affatto l’insolito comportamento di Newt.

E fu così che, inevitalbilmente, anche Minho assunse un' atteggiamento pensieroso.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Poco più di mezzora dopo Thomas e Brenda tornarono con panini e birre per tutti. Non appena ne ebbe l’occasione Peeta si scusò, anche a nome di Katniss, e spiegò a Thomas e Brenda il motivo per cui loro non sarebbero potuti andati a fare il picnic.

Newt, si prese il compito di sistemare il cibo e le bevande in un cestino, mentre Teresa nel frattempo rimediò una coperta da poter stendere sul prato.
 
E fu così che i 5 ragazzi, dopo aver salutato Katniss e Peeta, si recarono al parco vicino casa.

Sebbene fosse la fine di ottobre, era una domenica soleggiata, e malgrado l’aria fosse un po’ frizzantina era comunque piacevole stare fuori all’aria aperta.

I ragazzi, giunti al parco, notarono che era piuttosto affollato, così dopo essersi guardarti intorno scelsero di sistemare la coperta sotto un grande e rigoglioso albero.

Iniziarono a mangiare e a chiacchierare allegramente del più e del meno, ed era tutto sorprendentemente piacevole, o almeno lo fu, fino a quando Brenda non iniziò a bombardare di domande Minho e Teresa.

“da quanto tempo state insieme?” chiese la ragazza curiosa.

“da una vita!!” rispose di getto Minho, guadagnandosi un’occhiata fulminea da Teresa.

“5 anni, ma come dice Minho, sembra passata una vita!” rispose la ragazza alzando gli occhi al cielo.

“5 anni sono tanti, complimenti!!, e come vi siete conosciuti?!”

“ci siamo conosciuti all’asil…” l’asiatico fu prontamente interrotto da una gomitata bene assestata di Teresa.

“al pub, ci siano conosciuti in un pub!!” lo riprese rapidamente la ragazza.

“il pub si trovava davanti ad un asilo!!” si corresse prontamente l’asiatico,
mentre guardando storto l’amica si massaggiava il fianco dolorante.

“non ci eravamo mai incontrati prima di quella sera, infatti eravamo andati lì con i nostri rispettivi amici, tuttavia ci sono capitati due tavoli vicini, e tra una chiacchierata e l’altra abbiamo fatto amicizia fra noi, dopodiché Minho mi si è avvicinato e mi ha chiesto se mi andasse di prendere una birra al bancone, io ho accettato, ed è così che ebbe inizio tutto!!”

“capisco, quindi è stato un incontro casuale!?”

“si, esatto!” assentì Teresa con convinzione.

“Dolcezza è stata fortunata ad incontrarmi!!” affermo con un ghigno l’asiatico.

“fortunatissima!!...ringrazio sempre il giorno in cui l’ho incontrato!!” rispose con tono ironico Teresa.

“tu e Thomas, invece?” chiese Newt, nel tentativo di sviare il discorso.

“be, io e Thomas ci siamo parlati per la prima volta ad una gita scolastica, io lo conoscevo già, ma per lui ero semplicemente una delle tante ragazze del liceo che gli correvano dietro!!” raccontò la ragazza mettendo a disagio il bruno.

 
“Thomas, il colorito rosso sul viso ti dona molto!!” lo prese in giro Minho facendo arrossire ulteriormente il ragazzo.

“c’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ce l’ho fatta a conquistarlo!!” esultò Brenda stampando un bacio sulle labbra a Thomas.

“ehm, che ne dite di andare a prendere un gelato?” propose Newt, notando lo sguardo malinconico di Teresa, e spezzando l’imbarazzo generale che si era creato.

“io ho un idea più sana e meno calorica!!” affermo con entusiasmo Minho

“ovvero??”

“dall’altra parte della strada ce un chiosco che vende giornali e anche palloni, che ne dite di comprarne uno per farci una salutare giocata a calcio?!”

“è possibile mai che pensi solo allo sport tu!!” affermo Newt, alzando gli occhi al cielo.

“e tu pensi solo al cibo!!” ribadì prontamente l’asiatico.

“io sono un cuoco, la mia è deformazione professionale!!”

“e io sono uno sportivo!!”

“e quindi?” chiese Newt interdetto.

“e quindi lo sport fa bene e poi lo faccio per voi, per tenervi in forma!!”

“io sono già in forma!!” assentì Newt con tono risentito.

“no, non lo sei!” ribatté imperterrito Minho.

“ma se sono più magro di te!!” affermo irritato il biondino

“solo perché non hai i muscoli!!”

“io ce li ho i muscoli!!”

“no, non ce li hai, perché mangi troppi gelati!!” lo beffeggio Minho con un ghigno divertito.

 “guarda che quello che esagera nel mangiare sei tu!!”

“ma questi due fanno sempre così?!” sussurrò Brenda, la ragazza era palesamente divertita dal battibecco dei due ragazzi.

“anzi, oggi sono fin troppo tranquilli!!” borbottò Thomas, scuotendo la testa esasperato.

“vuoi dirmi che fanno anche di peggio!?”

“oh, sì, quando iniziano a bisticciare fra loro possono andare avanti anche per ore o addirittura giorni!! Difatti, qualche settimana fa, non si sono parlati per due giorni interi!!”

“e quale era il motivo del litigio?”

“i turni delle pulizie, Minho non li aveva rispettati per due volte di seguito e Newt si era infuriato!!”

“ragazzi, vi prego, sotterrate l’ascia da guerra, possiamo benissimo fare entrambe le cose!!” intervenne con urgenza Teresa, visto che i due ragazzi stavano alzando il tono della lite, infatti i due erano così presi dalla loro discussione che non avevano neanche fatto caso ai commenti detti da Thomas e Brenda.

“si infatti, facciamo così, io e Brenda andiamo al chiosco a prendere il pallone, così giochiamo un po’ e poi andiamo tutti insieme a prendere un gelato!!” disse Thomas venendo in soccorso a Teresa.

“sarebbe più sensato se  prima mangiassimo il gelato e solo dopo facessimo  attività fisica!!”

Newt, stava per rispondergli per le rime, ma Teresa intervenne in tempo dicendo:
“a prendere il gelato ci andiamo dopo, anche perché la gelateria si trova nei pressi di casa nostra!!”

“casa nostra?! ripeté Brenda accigliata.

“di casa vostra!!”” si corresse Teresa, arrossendo imbarazzata per la gaffe.

Thomas si affrettò a far alzare Brenda e di fretta in furia la trascinò a verso il chiosco.

“Per la miseria, datevi una calmata voi due, la situazione è già di per sé complicata, non mi sembra il caso di peggiorarla!!” inveì spazientita la ragazza.

“ha iniziato lui!!” affermò spazientito Newt.

“io non ho fatto niente!!” si difese Minho.

“certo, tu non fai, mai, niente!! Inoltre, non sai nemmeno bleffare, come ti è saltato in mente di dire che vi siete conosciuti all’asilo!!” lo rimproverò il biondino.

“mi è sfuggito!! Io non sono abituato a mentire!!” si giustificò l’asiatico.

“qui, non si tratta di mentire, ma di saper improvvisare!!”

“se credi di essere più bravo di me perché non ti fingi tu il ragazzo di Teresa!!”

“ormai è troppo tardi, ma si, avrei sicuramente finto meglio di te!!”

“mi stai sfidando, Newt??” gli domandò con arroganza.

“ragazzi piantatela!! questo non è un gioco, lo stiamo facendo per aiutare Thomas!!”

“avrebbe dovuto dirle la verità, se lo avesse fatto non saremmo in questo casino!!”

“sei tu, che lo stai trasformando in un casino, perché sei un pessimo attore e non sai fingere per niente!!”

“quando Brenda e Thomas tornano, te lo faccio vedere io se so fingere o meno!!” affermò furioso Minho

“aspetta, che vuoi fare??!” chiese Teresa preoccupata

“lo vedrai, dolcezza!!” sogghigno Minho sicuro di sé, aumentando i timori dell’amica.

“non capisco perché siete così nervosi, oggi!!” ammise la ragazza con tono turbato.

“è lui quello nervoso!!” affermò Minho puntando un dito contro Newt.

“Io, sono tranquillissimo!!” dichiarò il biondino, incrociando le braccia e girando la testa dall’altro lato.

“se lo dici tu!!” assenti sarcastico Minho.

Dopo 5 minuti di silenzio opprimente, Minho noto che i due fidanzati erano finalmente di ritorno.

L’asiatico, dopo essersi accertato che, Thomas e Brenda, fossero a pochi centimetri di distanza e che avessero lo sguardo rivolto verso di lui, si fiondò verso Teresa e senza alcuna esitazione, la bacio sulle labbra appassionatamente.

Sconvolgendo tutti i presenti.

A Thomas, a causa dello shock, cadde il pallone dalle mani, per sua fortuna  Brenda era troppo concentrata, a guardare i due ragazzi baciarsi, per fare caso alla scena, la ragazza infatti, era sospettosamente euforica, difatti sfoggiava un sorriso a 32 denti.

Newt invece, era rimasto così tanto spiazzato che aveva la bocca spalancata e un’espressione a metà tra lo sconcertato e lo sdegnato padroneggiava sul suo viso.

La povera Teresa, cercò di camuffare la sua espressione scioccata, e in cuor suo, nonostante tutto, sperò che Brenda scambiasse il suo attuale colorito rosso, decisamente dovuto al disagio e allo shock, per comune imbarazzo.

“adesso, possiamo finalmente giocare a calcio!!” affermò Minho con nonchalance.

Infatti, l’asiatico si alzò e come se non avesse appena baciato la sua migliore amica davanti a tutti, raccolse il pallone da terra e spostandosi di pochi centimetri iniziò a palleggiare spensierato.

Teresa ammutolita e ancora rossa come un pomodoro si alzò da terra e prestando attenzione a non incrociare lo sguardo con nessuno dei presenti, si recò lentamente verso l’asiatico.

Brenda, si unì subito ai due ragazzi.

Mentre Thomas, rimasto immobile sul posto, con un’espressione da pesce lesso, rivolse uno sguardo interrogativo a Newt. 

“che caspio sta succedendo??” chiese con tono turbato il bruno al biondo

“succede che Minho è un idiota!!” affermò Newt utilizzando un tono atono, anche se la sua faccia in quell’istante era tutt’altro che inespressiva.

Il ragazzo infatti, era chiaramente turbato.

“dai Thomas, Newt, venite a giocare!!” lì richiamo Brenda in lontananza.

“Suggerisco di mettere Minho in porta!!” urlò Newt ,per farsi sentire dai tre ragazzi che si passavano il pallone in lontananza.

“così potremmo prenderlo a pallonate in faccia!!” borbottò irritato il biondino, facendosi ascoltare solo da Thomas.

Qualche ora dopo i ragazzi smisero di giocare e stanchi ed assetati si diressero in gelateria.

Nonostante le apparenze, solo Brenda era veramente contenta della giornata, infatti lei era l’unica che sorrideva e parlottava serenamente.

Il resto del gruppo invece, da dopo la scena del bacio, aveva parlato poco e niente.

Tuttavia la ragazza di Thomas, fortunatamente, era logorroica ergo, lei da sola riuscì a sostenere un intera conversazione, ai ragazzi difatti bastò solo annuire o intervenire ogni tanto!!.

Una volta tornati a casa, tutti i ragazzi si recarono rapidamente dentro la propria stanza, tranne Newt che, non avendo momentaneamente una stanza, si rifugiò in quella di suo fratello Peeta.

Quest’ultimo e Katniss infatti, non erano ancora tornati a casa.

Qualche ora dopo Katniss e Peeta tornarono a casa, e trovarono i cinque ragazzi seduti intorno al tavolo.

“buonasera a tutti!!” salutò Peeta entrando in cucina, seguito subito dopo da una Kattnis insolitamente sorridente.

I ragazzi seppur svogliatamente ricambiarono i saluti.

“è successo qualcosa?!” chiese Peeta, insospettito dall’insolito silenzio che  lo aveva accolto entrando in cucina.

“no, siamo solo stanchi!!” rispose Teresa cercando di essere convincente.

“avete mangiato?” chiese all'imprrovviso Newt al fratello, con tono inespressivo.

“si si”

“bene così!!” sussurrò il cuoco, incominciando a rassettare il tavolo.

Ovviamente, sia Peeta che Katniss intuirono che fosse successo qualcosa, ma d’altronde era più che prevedibile.

 Katniss infatti, aveva sempre pensato che prima o poi tutta la verità sarebbe, inevitabilmente, saltata fuori in un modo o nell’altro.

La ragazza difatti, era più che sicura che non sarebbero riusciti a tenere su la sceneggiata, per l'intera permanenza di Brenda a Roma.

I pensieri di Katniss furono interrotti dalla frase di Minho:
“Domani mattina ho lezione alle 8!!, dai Teresa, andiamo!!”

“andiamo dove?” chiese distrattamente la ragazza, che fino a qualche secondo fa era persa tra i suoi pensieri.

“A dormire, dove altro vorresti andare?” rispose accigliato il ragazzo

“ah si, giusto!!” rispose la ragazza tentennate, ricordandosi, solo in quel momento, che quella notte avrebbe dovuto dormire con Minho, per lasciare a Newt un letto su cui dormire.

Lo scambio di battute tra i due ragazzi raggelò ulteriormente l’aria di tensione che si percepiva nella stanza.

Thomas infatti, si rabbuiò ulteriormente, mentre Newt iniziò a lavare i piatti con una foga non necessaria.

“tu vai pure Minho, io prendo il pigiama nell’altra camera e ti raggiungo subito!!” affermo Teresa.

Peeta udendo ciò, prese la palla al balzò, in modo da poter aiutare Katniss con la sua montatura:
“Teresa, porta con te anche Katniss, in modo che anche lei possa prendere tutto l’occorrente per trasferirsi in camera mia, per la notte!!”

“d’accordo!!” concordò Teresa.

Fu così che le due ragazze si recarono a prendere le loro cose, mentre Minho, seguito da Peeta, salì al piano di sopra.

“ma è successo qualcosa oggi al picnic?!” domandò curioso il pasticcere all’asiatico.

“niente di particolare, semplicemente la situazione sta solo diventando un po’ difficile da gestire!!”

“immaginavo!!”  rispose Peeta, dando la buonanotte a Minho.

L’asiatico era stato parecchio vago, così Peeta prese nota di richiede a suo fratello, dato che di occasioni ne avrebbe avute molte, visto che stanotte avrebbe dormito con lui, nella stanza doppia del pian terreno.

Dopo aver rimediato tutto l’occorrente, per passare la notte, Peeta tornò al piano di sotto e lungo il tragitto incontro le due ragazze sulle scale, diede loro la buonanotte e fatto ciò si diresse in cucina dagli altri ragazzi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


La presenza di Brenda nell’appartamento aveva portato non poco scompiglio ma, con l’inizio della settimana, i ragazzi, grazie alle lezioni universitarie, riuscirono ad evitare di incontrare la ragazza.

Thomas infatti, pur di non far incrociare Brenda con i suoi coinquilini, trascinava la sua ragazza in giro per Roma, per l’intera giornata, per poi farla rincasare in tarda serata.

Inoltre, il ragazzo bruno, ogni mattina, prima di far scendere la sua ragazza in cucina si accertava accuratamente che tutti gli altri  ragazzi fossero usciti da casa.

Mancava un giorno alla partenza di Brenda e la verità non era ancora venuta a galla, Thomas infatti, era ormai convinto di averla fatta franca.

E fu così, fino a quando un inaspettato, lieve, malessere di Brenda, costrinse i due ragazzi a dover sospendere la loro passeggiata in centro città.

I due fidanzati infatti, nel bel mezzo del pomeriggio, rincasarono nell’appartamento.

Thomas cercò, per mezzo di Whatsapp, di avvertire e di mettere in guardia i suoi coinquilini, ma purtroppo non tutti lessero il messaggio, in tempo.

“stai molto male?” chiese Thomas con tono preoccupato, mentre si accingeva ad aprire la porta dell’ingresso dell’abitazione.

“i crampi allo stomaco continuano ad aumentare!!” rispose la ragazza con una smorfia di dolore sul viso.

Dopo aver aperto il portone, i due fidanzati si diressero verso le scale, in modo da poter raggiungere la camera di Thomas.

E sarebbe andato tutto liscio, se Katniss non avesse deciso, proprio in quel momento, di uscire dalla sua stanza.

La ragazza infatti, fuoriuscì dall’uscio della sua stanza e ignara della presenza dei due fidanzati, percorse il corridoio, parlando spensieratamente al cellulare.

“dai Prim, non essere triste, ormai manca poco alle vacanze di Natale, un mesetto e tornerò da te!!...staremo due intere settimane insieme!! Vedrai, ci divertiremo un mondo!!...Ti porterò anche un regalino, sono certa che ti piacerà un sacco!!” esclamò Katniss, sparendo dalla visuale dei due ragazzi, attraversando l’uscio della porta della cucina.

“ma sta parlando in italiano!!” affermò interdetta Brenda, mentre sconcertata continuava a fissare il punto in cui fino a poco fa c’era la ragazza.

“ed è un italiano perfetto, com’è possibile?!”  aggiunse la ragazza, sempre più allibita.

“Thomas, che storia è questa??!!” inveì, contro il ragazzo.

Quest’ultimo, entrato nel pallone, aveva assunto un colorito cadaverico, ed il suo corpo era totalmente pietrificato, tanto che, la sua ragazza, vedendo l'apparentemente indifferenza di Thomas, iniziò ad urlargli contro.

Il povero ragazzo deglutì terrorizzato, e preso dal panico iniziò disperatamente a pensare ad una possibile soluzione per uscire da quella disastrosa situazione.

Ma lo stesso Thomas era a conoscenza del fatto che non esisteva alcuna via di fuga, perché l’unica cosa che in quel frangente avrebbe potuto salvarlo non sarebbe mai accaduta.

Infatti, era altamente improbabile che un misterioso vortice apparisse magicamente al posto del pavimento, su cui stava appoggiando i piedi, per trascinarlo miracolosamente via da quella maledetta scala 

Katniss, attirata dalle urla dei due ragazzi, terminò velocemente la chiamata con sua sorella e rapidamente si affacciò dall’uscio della cucina.

La ragazza non appena vide l’espressione furiosa di Brenda e il vano tentativo di Thomas di pronunciare parole comprensibili, intuì immediatamente l’accaduto, e suo malgrado, si sentì profondamente dispiaciuta.

 Whatsapp

Gruppo: Pivelli e fanciulle


Ore 16:45 Katniss: ragazzi...temo di aver combinato un casino!!…

Ore 16:45 Newt: …ti prego…fa che non sia quello che penso!!

Ore 16:46 Katniss: non ho fatto a tempo a leggere l’avvertimento di Thomas, perché stavo parlando al cellulare con mia sorella, quindi non avendo la men che minima idea che loro fossero dentro casa sono uscita dalla stanza e, inconsapevolmente, ho percorso il corridoio fino alla cucina, continuando a colloquiare al telefono…solo dopo aver sentito le urla di Brenda ho realizzato che loro stessero salendo le scale.

Ore 16:47 Teresa: oh no…accidenti!!

Ore 16:47 Minho: …è stato bello conoscere Thomas…finché è durata… spero riposi in pace!!

Ore 16:48 Katniss: Stanno litigando e lei sta strillando furiosamente ...credo a questo punto abbia intuito la verità…

Ore 16:48 Newt: Porco caspio, avresti potuto prestare più attenzione!!

Ore 16:49 Peeta: Newt, non prendertela con Katniss!! Non è colpa sua, è stata una stupida coincidenza, non l’ha fatto apposta!!

Ore 16:49 Newt: coincidenza o meno, è chiaro a tutti che Katniss detesta Thomas, scommetto che una parte di lei è contenta di averlo messo nei guai!!

Ore 16:50 Peeta: Newt, stai farneticando!! Cerca di calmarti!!

Ore 16:49 Katniss: per quanto Thomas non mi stia più di tanto simpatico non gli avrei, MAI, tirato volontariamente un colpo così basso!!...io non sapevo neanche che fossero a casa!! solitamente tornano dopo cena, è stato un incidente involontario!!

Ore 16:50 Peeta: tranquilla Katniss, nessuno ti dà la colpa per questo!!... Newt, cerca di calmarti!! comprendo la tua frustrazione, siamo tutti affezionati a Thomas e non sei l’unico ad essere dispiaciuto per la situazione in cui si trova in questo istante, a nessuno di noi fa piacere, nemmeno a Katniss, quindi smettila di arrabbiarti con lei, non l’ha fatto apposta!!.

Ore 16:51 Teresa: è più che chiaro che sia stata una terribile gaff, non voluta…sarebbe potuto succedere anche a me o a Minho, Peeta ha ragione non è giusto prendersela con Katniss, e poi litigando fra noi di certo non aiutiamo Thomas…

Ore 16:51 Newt…scusa Katniss…solo che è terribilmente frustante… insomma, eravamo riusciti a farla franca, ormai era quasi fatta, dovevamo resistere solo fino a domani mattina…

Ore 16:52 Minho: “dovevamo resistere?!” …tu non hai fatto niente @Newt!!, semmai io, Teresa e Katniss dovevamo farlo!! Siamo noi che abbiamo dovuto fingere e recitare per tutto il tempo!!

Ore 16:52 Newt: non fare la vittima @Minho!!, anche perché non mi sembra ti sia dispiaciuto più di tanto interpretare il ragazzo di Teresa!!

Ore 16:53 Teresa: ehi, adesso non iniziate a litigare voi due!!, non è proprio il momento!!!...inoltre, questi 4 giorni non sono stati facili per nessuno, tutti noi, chi in un modo chi in un altro, abbiamo aiutato Thomas, abbiamo fatto di tutto e di più per non fare scoprire la verità a Brenda, ma si vede che doveva andare così!!... Adesso l’unica cosa che possiamo fare è sperare che Thomas riesca a calmarla in modo da potersi chiarire con lei!!”

Ore 16:54 Minho: conoscendo Thomas sarà sicuramente andato in panico!! Speriamo riesca a borbottare qualche parola in sua difesa!!

Ore 16:54 Teresa: dovremmo anche capire se Thomas le abbia, oramai,  rivelato la verità su me e Minho o meno!!

Ore 16:55 Peeta: a questo punto penso che dire tutta la verità sia l’unica cosa che Thomas possa fare!!

Ore 16.55 Minho: …questa sera a cena faremo tutti indigestione !!...me lo sento…


Qualche ora dopo…

Ovviamente, la previsione di Minho fu corretta, la cena fu silenziosa e piena di tensione, nonostante Thomas e Brenda non si fossero fatti vedere.

Tuttavia, i ragazzi seppur rattristati e preoccupati per l’amico, erano sollevati che Brenda non fosse scesa al piano di sotto.

Ma quella giornata, evidentemente, era destinata a chiudersi nel peggiore dei modi, perché quado ormai erano quasi tutti andati a dormire, Brenda si prese la briga di scendere al piano di sotto e fu proprio in quell’ istante che, malauguratamente, Teresa uscì dal bagno in pigiama.

“ehi, spero che tu e quell’altra oca non vi siate fatte strani pensieri su Thomas, perché lui è mio!!  è chiaro!! Nessuna delle due me lo porterà via, non potete competere con me, soprattutto tu, sei un palo della luce, completamente privo di sex a peel, e voglio che tu sappia molto chiaramente che a Thomas non interessi per niente, non sei il suo tipo!! E non lo sarai mai!! sei carne ed ossa!! Un vero e proprio scheletro!! Stai lontana da lui, e lo stesso vale per quella sgualdrina della tua compagnia di stanza!!...Sono stata chiara?!”

Teresa rimase paralizzata a fissare la ragazza, una parte di lei, quella più razionale, pensò che per quanto Brenda fosse stata offensiva, maleducata  e inadeguata, avrebbe dovuto far finta di  niente e lasciare correre l’accaduto, ma  l’altra parte di lei, quella più irrazionale, aveva un unico e solo deisderio, prendere Brenda per i capelli e spingerla giù per le scale, ma da donna matura e razionale quale era, mise la rabbia e la frustrazione da parte e prese la saggia decisone  di non rispondere per le rime a Brenda, e di non fare nessun’altra azione drastica. 

Così,fingendo che ciò che Brenda le avesse appena urlato contro le fosse scivolato addosso, si limitò a dirle solo:

“sei stata chiarissima!!, adesso scusa, ma non ho né il tempo e né la voglia di starti a sentire, ti auguro una buonanotte Brenda!!”

L’ultima cosa che Teresa vide prima di chiudersi la porta della sua camera alle spalle fu Brenda, che con un perfido ghigno in viso, saliva le scale come una furia.

L’indomani mattina quando Thomas e la sua ragazza entrarono in cucina trovarono tutti i ragazzi, intorno al tavolo, intenti a fare colazione.

Brenda si sedette di fronte a Teresa e la fisso per tutto il tempo, quest’ ultima cercò di non badarci, perché sapeva che non valeva la pena scendere ai suoi livelli!!

La colazione, come era prevedibile, fu imbarazzante per tutti infatti, nessuno spiccicò parola anzi, tutti sembravano voler finire di mangiare in prima possibile.

Per fortuna la tortura non durò a lungo difatti, alla velocità della luce tutti i ragazzi ad eccezione di Thomas e Brenda,  si alzarono dal tavolo e rivolgendo un saluto e qualche imbarazzate convenevole a Brenda si volatilizzorono via dalla cucina.

Quando Minho vide i due fidanzati uscire dal portone di casa, con tanto di valigue, corse nella stanza di Teresa, e senza bussare, entrò nella stanza.



“bando alle ciance!!…stamattina durante la colazione ti ho osservata pulce, e ho dedotto che, se il tuo sguardo avesse avuto la capacità di uccidere, adesso Brenda sarebbe solo un lontano ricordo!!”

“non so di cosa tu stia parlando!!” rispose la ragazza con non-chalance

"ehi pulce, smettila di fare la falsa con me!!, ti conosco meglio di quanto tu conosca te stessa, ergo sputa il rospo!!"

“non ce niente da dire a parte il fatto che la detesto!!” ammise la ragazza con tono  rassegnato

“lo sapevo!!” sogghigno Minho soddisfatto

Toc toc

“avanti!!” rispose Minho al posto di Teresa, quest’ultima gli tiro un cuscino come segno di ribellione

“sono andati via?” chiese Newt entrando in stanza

“yes!!” ripose Minho

“non vi nascondo che sono molto sollevato!!” confessò il biondo

“lo siamo tutti pivello!!” lo beffeggiò Minho

Ciao a tutti, mi scuso per l’imperdonabile ritardo, ma ammetto di aver faticato molto a scrivere questo capitolo, purtroppo non avevo nessuna ispirazione, tuttavia la cosa che mi consola e che i capitoli successivi li avevo già scritti mesi fa, quindi per farmi perdonare li pubblicherò nei prossimi giorni, spero che continuerete a seguirmi, a tal proposito ringrazio tutti quelli che fino ad ora hanno letto la storia, in particolare  ringrazio kiba1982 e Dreamer_13 che con le loro recensioni mi incentivano a continuare il racconto!!  Grazie ancora e a presto!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


L’armonia e l’allegria che da sempre avevano fatto da padrone nell’appartamento erano ormai un lontano ricordo.

Infatti, nelle settimane successive alla partenza di Brenda le interazioni e i rapporto tra gli abitanti dell’appartamento si erano affievolite.

Thomas, a causa delle asfissianti e continue telefonante di Brenda, non era affatto sereno, la ragazza infatti, non avendo dimenticato la messinscena che il suo ragazzo e i suoi coinquilini avevano messo in opera, era diventata ancora più sospettosa, apprensiva ed ossessionata del solito, difatti la ragazza  aveva preso la malsana abitudine di tartassare con numerose e lunghe telefonate giornaliere il ragazzo bruno, che ormai era stufo e stanco di quella situzione. 

Tuttavia, Thomas era conapevole del fatto che in fondo era colpa sua se Brenda ormai non si fidava di lui, come un tempo.

Nell’ultimo mese anche il rapporto tra Minho e Newt era drasticamente mutato, infatti i litigi e i battibecchi giocosi e divertenti tra i due ragazzi erano cessati tra un giorno e l’altro.

Adesso ad alternare gli insoliti ed anomali deprimenti silenzi, che arieggiavano nell’appartamento, c’erano solo le urla che si lanciavano contro Teresa e Minho, oramai infatti, quei due non facevano altro che litigare, difatti era ormai evidente a tutti che anche il rapporto tra l’asiatico e Teresa si fosse inclinato.

L’unica novità apparentemente positiva era stato il fidanzamento di Minho.

Questo infatti, a suo dire, aveva ceduto all’ estenuanti ed imperterrite avance di una collega di nome Laura. Questa infatti, era da mesi che flirtava con lui ma l’asiatico non aveva mai manifestato nessun interesse per lei o almeno era stato così fino ad un mese fa, quando di punto in bianco, un pomeriggio il ragazzo asiatico piombò in cucina e presentò a tutti la ragazza come la sua fidanzata.

La notizia, ovviamente, spiazzò tutti i presenti, ma non tutti reagirono in modo positivo.

Thomas fu sinceramente contento per Minho, ma Teresa non fu dello stesso parare, infatti il suo disappunto fu subito chiaro a tutti, Newt invece resto indifferente alla notizia, difatti fu l’unico a non spiccicare neanche una parola, al contrario di Peeta e Katniss che si congratularono con Minho e la sua nuova ragazza.

Col passare del tempo però Minho si fece vedere sempre meno. 

Rare volte si era unito al gruppo, insieme alla fidanzata, e in quelle poche occasioni Laura aveva manifestato il suo pessimo carattere.

La fidanzata di Minho infatti, si rivelò essere una ragazza molto vanitosa, saccente e piena di sé, spesso tendeva a sminuire gli altri e quando parlava sembrava che offendere e criticare la gente fosse il suo passa tempo preferito.

Laura, in poco tempo, si era creata intorno così tanta inimicizia da parte del gruppo che i ragazzi decisero, di comune accordo, di soprannominarla “Strega”.

Gli unici membri dell’abitazione che sembravano non avere problemi erano Peeta e Katniss, questi infatti erano sempre più vicini l’un l’altro e si aiutavano e sostenevano per qualsiasi situazione. 

Thomas sospettava che fra quei due ci fosse qualcosa, ma tutte le volte che, curiosamente, aveva provato a chiedere informazioni a Teresa, lei gli aveva risposto che a detta di Katniss lei e Peeta erano solo buoni amici.

A soffrire maggiormente  il freddo clima che si respirava a casa era Thomas, il ragazzo infatti, era molto dispiaciuto per la situazione attuale e desiderava con tutto se stesso riportare l’armonia e l’allegria in casa.

Ma il ragazzo bruno, in particolare, era terribilmente preoccupato per il suo compagno di stanza.

Newt, infatti, pochi giorni dopo la partenza di Brenda aveva mutato, improvvisamente, il suo umore e i suoi modi di fare.

Il ragazzo bruno, non si spiegava cosa avesse portato l’improvvisa mutazione del suo compagno di stanza, tuttavia era evidente che Newt avesse qualcosa, infatti quest’ultimo aveva il morale a terra, parlava poco, ed era sempre pensieroso.

Thomas non avrebbe mai immaginato di poterlo dire ma i battibecchi tra Newt e Minho gli mancavano tantissimo.

Oramai Newt, tutte le sere, subito dopo cena, saliva nella camera che condivideva con Thomas e  si sdraiava sul suo letto, teneva la lampada accesa e si isolava ascoltando la musica con le cuffie.

I due compagni di stanza non parlavamo più fino a tarda notte, come avevamo sempre fatto, perchè oramai il biondino era sempre taciturno e pensiero. 

Questo suo insolito e anomalo comportamento rattristava molto Thomas, che dal canto suo non sapeva come aiutare l’amico.

Newt, infatti, di solito era il più vivace, metteva allegria e armonia in casa, quando c’era lui nei dintorni ci si divertiva sempre.

Thomas, disteso nel suo letto, lanciò un’occhiata verso Newt, è l’unica cosa che riuscì a pensare è che il ragazzo biondo, che era seduto sul letto affianco al suo, non era lo stesso Newt che aveva conosciuto negli scorsi mesi.

A Thomas sembrò che Newt, quella sera, fosse più pensieroso e più triste del solito.

Nell’ultimo periodo sia Thomas che Peeta avevano tentato di palargli, ma Newt non solo si teneva tutto dentro ma rispondeva sempre in maniera evasiva.

 A Thomas dispiaceva vederlo così, avrebbe voluto aiutarlo ma lui non gliene dava la possibilità.

Tuttavia, per non lasciarlo per troppo tempo da solo, nelle ultime settimane Thomas aveva preso l’abitudine di salire subito in camera dopo cena, con la scusa di voler leggere un libro prima di andare a dormire, nella speranza che Newt si decidesse a parlargli di sua spontanea volontà.

A volte Teresa li raggiungeva nella loro camera e quando succedeva finivamo sempre per mettersi tutti e tre seduti in uno dei due letti per poter vedere un film al pc.

La maggior parte delle volte sceglievamo sempre dei film divertenti in modo da rallegrare Newt. 

Quelle erano le uniche volte in cui il biondino sembrava stare meglio.

Thomas, non è aveva la certezza, ma a volte aveva il sospetto che Teresa sapesse qual’ era il problema di Newt.

Thomas inoltre, aveva notato che i veri cambiamenti erano avvenuti da quando Laura frequentava Minho, da quel giorno in avanti molte cose erano cambiate, Minho e Newt avevano smesso d parlare e anche il rapporto tra Teresa e Minho si era improvvisamente inclinato e Teresa soffriva molto per questo. 

Thomas a questo punto non poteva fare altro che pensare che forse sia il cambiamento di umore di Newt che l'insolito rapporto litigioso tra Minho e Teresa fossero  in qualche modo collegati.

I tormentati pensieri di Thomas furono interrotti dalle parole di Newt:

“Thommy?”

“sì, Newt”

“ti disturbo?”

“no, dimmi pure” rispose Thomas posando sul comodino il libro che stava leggendo.

“posso farti una domanda?”

“tutte quelle che vuoi!!” gli rispose con entusiasmo, per incoraggiarlo. 

“come si fa a capire se provi qualcosa per una persona?”

La domanda lasciò Thomas un po’perplesso “be ecco, dipende tutto dalle emozioni e dalle sensazioni che provi quando stai con la persona che credi ti piaccia!!” gli rispose cercando di essere più chiaro possibile.

Thomas alzò lo sguardo verso il compagno di stanza, ma Newt si era sdraiato sul letto e con le mani dietro la testa fissava il tetto con un’espressione pensierosa.

Il ragazzo bruno, pensò che l’amico stesse riflettendo sulle sue parole così decise di continuare a parlare.

“per esempio quando sei con la persona che ti piace dovresti sentirti spensierato, a tuo agio e in pace con te stesso. Inoltre, quando la persona per cui provi qualcosa è con te, ti viene il buonumore, e il cuore comincia a battere più forte ogni volta che ti sfiora, ti sorride, ti guarda o ti si avvicina. Senti che con lei puoi essere te stesso, perché con lei ti senti amato, al sicuro, ti senti speciale” disse il ragazzo che con trasporto, preso dallo scorrere dei suoi pensieri non si era nemmeno accorto che nel frattempo Newt si era seduto sul letto per guardarlo in viso.

“Thommy…credo che tu sia innamorato!!” disse all’improvviso

“cosa?! Io?”

“si, tu pivello!!” disse con tono solenne

“io non sono innamorato di Brenda” disse risoluto

“infatti io non mi riferivo a Brenda!!”

Thomas lo guardò guardingo, sapeva benissimo a chi Newt si stesse riferendo.

“Newt, tra me e Teresa non ci potrà mai essere niente. Io non le interesso...lei mi vede solo come un amico...e poi io sto ancora con Brenda!!” rispose sconsolato

“perché stai con lei se sai di non amarla?” gli chiese confuso

“perché le voglio bene, le sono affezionato e non voglio che soffra per colpa mia!!” rispose pensieroso

“io penso che tu e Teresa stareste benissimo insieme, inoltre non credo che tu non le interessi. Secondo me anche lei prova qualcosa per te. Insieme siete perfetti, siete nati per stare assieme!!.”

“lo pensi davvero?”

“si Thommy, voi due dovreste stare insieme!!” disse risoluto

“e tu Newt? Ti sei innamorato?” chiese ritornando al nocciolo della questione.

“temo di sì, ma la mia situazione è più complicata della tua!!”

“ovvero?” chiese curioso

“Thommy, io credo di essermi innamorato di Minho!!”

Thomas rimase spiazzato, cercò di contenere il suo stupore, ma sapeva benissimo di non esserci riuscito.

“lo so, è scioccante!!” disse Newt alzandosi di scatto.

“è un mese che cerco di negarlo a me stesso, vedi Thommy, io non riesco ad accettare quello che provo, sto diventando pazzo!!!, insomma io non sono gay, come fa a piacermi un ragazzo?!,non so cosa mi sta succedendo, sono confuso, ho paura dei miei sentimenti, non riesco a comprenderli, non riesco ad accettarli, io non mi sento più io, e come se di colpo mi sentissi un'altra persona, dentro di me è cambiato qualcosa, non so quando sia successo e nemmeno il perché, l’unica cosa che so e che sto male, sto malissimo, non so come gestire questa cosa, io sono disperato…” disse appoggiando la testa contro il muro.

Il bruno lo guardava scioccato, era senza parole.

Ma l’unico pensiero che in realtà scorreva in testa Thomas era come diavolo avesse fatto Newt, per un intero mese, a tenersi tutto questo dentro!?

“mi dispiace Thommy, non volevo coinvolgerti in questa storia, e se vorrai cambiare stanza lo capirò. Al momento io stesso mi ritengo un mostro, e penso che debba essere abbastanza scioccante e imbarazzante venire a sapere che il tuo compagno di stanza è diventato gay. Quindi non ti fare nessun problema e dimmi veramente quello che pensi di me!!”

“penso che tu sia diventato scemo!!” rispose Thomas con tono turbato.

Quindi era per questo che Newt era cambiato, era disorientato e spaventato da ciò che provava verso una persona del suo stesso sesso.

Newt si voltò verso Thomas, aveva gli occhi lucidi e l’espressione sofferente.

“tu non sei un mostro!!, e io non ho nessuna intenzione di cambiare stanza, non mi interessa un' accidente se sei diventato gay, per me rimani sempre Newt, il mio compagno di stanza, il mio migliore amico, non mi importa se ti piacciono gli uomini, l’unica cosa che mi importa e che tu stia bene!!” disse il bruno alterato e preoccupato da ciò che frullava in testa al ragazzo.

Thomas, infatti, guardò dritto negli occhi l’amico e aggiunse:
“staccati da quel muro, datti una calmata e vieni a sederti qui accanto a me!!”

Newt guardo scioccato e incredulo l’amico.

“non ti faccio schifo, non mi trovi disgustoso?”

“smettila di dire queste stupidaggini!!” disse arrabbiato “tu, sei sempre Newt, sei un cuoco fantastico, sei simpatico, divertente, gentile, generoso, premuroso, buono, tu sei sempre tu, non devi vergognarti di quello che sei, ti piacciono i ragazzi, e allora?!, siamo nel ventunesimo secolo ci sono migliaia di ragazzi gay, non sei mica l’unico al mondo, non ce niente di male, ognuno ha i propri gusti, al cuore non si comanda, non puoi rinnegare i tuoi sentimenti e soprattutto non puoi rinnegare te stesso, se sei davvero gay devi imparare ad accettarlo e non devi preoccuparti di quello che pensano gli altri, le persone che tengono a te lo accetteranno e continueranno a volerti bene lo stesso!!.” gli disse con enfasi fissandolo dritto negli occhi.

Newt si staccò dal muro e con imbarazzo si asciugò gli occhi lucidi con la manica della maglietta.

“adesso calmati, o ti verrà una crisi di nervi!!” gli disse il bruno facendogli segno con la mano di sedersi accanto a sé.

“lo dirai agli altri?” chiese il biondo preoccupato e agitato allo stesso tempo.

“io non dirò niente a nessuno, quello sarà compito tuo quando e se sarai pronto a confessarlo!!” gli rispose sicuro con tono rassicurante.

“se avessi saputo che avresti reagito così te l’avrei confidato tempo fa!!” confessa afflitto Newt sedendosi a peso morto accanto a Thomas.

“hai sbagliato a tenerti tutto dentro, ti ha fatto stare solo peggio!!”

“ho combinato un disastro!!, ho persino allontanato Minho...credevo che tenendolo lontano da me e non parlandogli più, non mi sarebbe più piaciuto, pensavo che in questo modo sarei ritornato normale!!” disse disperato, tenendosi la testa tra le mani.

“Newt, tu sei normale, ti sei solo innamorato, tutti ci innamoriamo, non siamo noi a scegliere di chi innamorarci, succede e basta. Io mica ho scelto di innamorarmi di Teresa è successo e basta!!”

“Teresa non è un uomo!!” rispose sconsolato “e poi lei ricambia i tuoi sentimenti!!”

“questo lo dici tu!!” gli risposi frustrato

“è palese, Thommy!!” disse solenne

“be non è detto che tu non abbia chance con Minho!!” dissi sincero.

“ti sei forse dimenticato di Laura?!” mi chiese tristemente.

“Teresa dice che Minho con Laura si sta comportando da stupido!!”

“in che senso?” chiede confuso

“Teresa è convinta che Minho stia con Laura solo per passare tempo e che in realtà lui non ha nessun interesse per lei"

“anche se Teressa avesse ragione, a Minho piacciono le ragazze!!” disse frustrato

“be se per quello anche a te piacevano le ragazze!!” rispose di getto Thomas.

“non voglio illudermi Thommy è già abbastanza difficile così!!”

“Newt, voglio che tu mi prometta una cosa!”

“cosa?” chiese Newt guardando con timore Thomas.

“Devi promettermi che ti accetterai cosi some sei e che tornerai ad essere il Newt con il sorriso sempre sulle labbra e la battuta sempre pronta!!”

“ci proverò Thommy!!” gli rispose sorridendogli lievemente “sei un vero amico!!” aggiunse riconoscente.

“vuoi un abbraccio?” gli chiese Thomas ammiccandogli giocosamente.

“non mi dispiacerebbe!!” confessa onesto Newt.

I due ragazzi si abbracciarono affettuosamente.

“vedrai che si risolverà tutto!!” lo incoraggiò il bruno

“speriamo!!” gli rispose il biondo prendendo un grosso respiro.

“ti senti un po’ meglio?” domandò preoccupato Thomas

“sì, grazie Thommy, penso che se non l’avessi raccontato a qualcuno sarei impazzito!”

“quando avrai voglia di parlare io sarò sempre a disposizione!!” disse dandogli una pacca di incoraggiamento sulla spalla.

“grazie per esistere!!” disse Newt guardando riconoscente l'amico.

“adesso andiamo a dormire, altrimenti domani ci vorrà una gru per alzarmi!!” borbottò Thomas

La risata di Newt sorprese e tranquillizzò Thomas, quest’ultimo erano settimane che non vedeva ridere l’amico così.

Il ragazzo bruno dedusse che Newt non gli avesse mentito quando gli aveva detto che si sentiva meglio.

Thomas, in quel preciso istante, decise che  sarebbe rimasto  accanto a Newt e che lo avrebbe aiutato e sostenuto, a prescindere, da come sarebbe andata a finire la storia.

Inoltre, ipotizzò che magari attraverso Teresa avrebbe potuto cercare di capire cosa frullasse in testa a Minho e se effettivamente Newt avesse o meno qualche possibilità.

Anche perché a Thomas insospettiva parecchio il fatto che Minho avesse iniziato a frequentare Laura dopo che i suoi rapporti con Newt si erano inclinati.

Il ragazzo, si promise che di indagare l'indomani.

Premesso ciò, diede la buonanotte a Newt,  e dopo aver spento la luce si addormentò.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Punto di vista di Thomas
 
“Tom”

“Tom, svegliati!!”

“Teresa?” chiedo tenendo gli occhi chiusi

“ti ho portato il caffè” dice gentilmente

Aprì gli occhi e vidi il viso di Teresa a pochi centimetri dal mio, era bellissima come sempre.

“Chuck ha sempre avuto ragione, tu sei un angelo!” dico mezzo addormentato.

“ahahah, non ci fare l’abitudine, ti ho portato il caffè solo perché oggi non volevi proprio saperne di svegliarti, Newt infatti ci ha rinunciato e ha aggiunto che se non fossi riuscita a farti alzare sarebbe andato a prendere une gru!!”.

Sbadigliai e con la solita lentezza, che mi contraddistingueva al mattino, presi la tazzina dal comodino e ingurgitai il caffè.

“ho messo due cucchiaini di zucchero, come piace a te!!” mi informa Teresa.

Non so proprio come avrei fatto senza Teresa.

Lei era l’unica che riusciva a farmi alzare dal letto la mattina.

“stavolta quanto tempo ho per prepararmi?” chiedo preoccupato per la risposta.

“un quarto d’ora, anche stavolta dovrai mangiare il cornetto per strada!!” mi rispose Teresa sorridendomi divertita “su, adesso alzati o ti riaddormenterai di nuovo!!” aggiunge canzonatoria
“agli ordini capo!!” rispondo alzandomi dal letto.

“ti aspetto sotto, soldato!!!” mi tira il filo uscendo dalla stanza.

Nel corridoio incontrai Minho.

“buongiorno dormiglione!!”

“buongiorno Minho, mattiniero come sempre!!” risposi assonnato, non so come diavolo facesse a svegliarsi ogni mattina, lui era sempre l’ultimo ad andare a dormire e il primo a svegliarsi, invidiavo questa sua capacità!!.

“e tu come al solito sei sempre l’ultimo a svegliarsi!!” risponde divertito.

“eh già, sai per caso se i bagni sono liberi?” chiedo ricordandomi che avevo poco tempo per prepararmi.

“in quello vicino la mia stanza c’è Peeta, l’altro non so se è libero”
Nello stesso istante in cui finì la frase la porta del bagno vicino alla mia camera si aprì mostrando un Newt stranamente riposato e sorridente.

“buongiorno pivelli!!” disse

“buongiorno Newt!!” rispondo contento del suo cambiamento d’umore.

“ciao” disse Minho con un’espressione stranita, a quanto pare anche lui aveva notato il cambiamento e ne era rimasto sorpreso.

Newt e Minho si guardarono impacciati, e nel corridoio cadde un silenzio pieno di tensione.

Era palese che tra i due ci fosse qualcosa che non andava.
Decisi di prendere la palla al balzo.

“che ne dite se, noi ragazzi stasera, andassimo a prendere una birra insieme in onore dei bei vecchi tempi?!” propongo con entusiasmo.

Newt mi guardò con fare guardingo.

Sicuramente si stava chiedendo che cosa mi frullasse in testa.

“in realtà stasera avrei un appuntamento con Laura” risponde Minho dispiaciuto.

“non puoi rimandare? E da tanto tempo che non usciamo noi quattro?” rispondo risoluto.

Osservai Minho, sembrava combattuto, poi per una frazione di secondo lo vidi guardare Newt e fu in quel momento che aggiunsi:

 “io e Newt volevamo andare al melody!!” percepivo lo sguardo canzonatorio di Newt addosso.

Adesso, Minho, sembrava ancora più indeciso di prima, lo vidi rivolgere un'altra veloce occhiata a Newt, e alla fine schiarendosi la voce disse:

“vada per la birra fra uomini!!”

“bene così!!” dico contento “a stasera ragazzi!!” aggiungo scappando in bagno.

“vado anch’io!!” sentì dire frettolosamente a Newt mentre mi chiudevo la porta alle spalle.

“A stasera!!” gli rispose Minho.

Erano stati un po’ freddi, ma almeno si erano rivolti la parola.

E poi Minho aveva rinunciato ad uscire con la “strega” e questo era un gran passo avanti.

Ero soddisfatto di me stesso, avevo avuto una bella idea.

Mi lavai velocemente il viso e i denti e una volta tornato in camera mi vesti velocemente.

Scesi le scale e andai in cucina dove trovai Peeta, Katniss e Teresa seduti al tavolo.

“buongiorno ragazzi!!” dissi col fiatone.

Ricambiarono il mio saluto divertiti.

“finalmente sei sceso, temevo ti fossi rimesso a dormire!!” scherzò Teresa.

“ho solo perso tempo a parlare con Minho e Newt, a tal proposito, Peeta, stasera ti va di venire con noi al Melody? Abbiamo deciso di passare una serata tra noi ragazzi!!”

“mi stai dicendo che Newt si è finalmente deciso ad uscire?!” chiese incredulo il fratello.

“già, allora vieni??” insistetti.

“certo che vengo!! È da tanto che non usciamo tutti e quattro!!”-

“c’e anche Minho?” chiese Teresa accigliata e sorpresa.

“si” le risposi, adesso non avevo alcun dubbio.

Teresa sapeva qualcosa.

La guardai curioso, ma lei non aggiunse nient’altro.

“devo dire però che un po’ mi dispiace lasciare voi ragazze sole in casa” disse Peeta.

“non preoccuparti per noi, troveremo un passa tempo!!” gli rispose Katniss.

“finalmente niente uomini per casa!!” aggiunse Teresa scherzosamente.

“adesso siete contente ma vedrete che stasera sentirete la nostra mancanza!!” le rispose Peeta facendole la linguaccia.

“nah, io e Katniss staremo benissimo!!” affermo Teresa “e se dovessimo sentire la vostra mancanza ci consoleremo con del gelato!!”

“vaniglia e cioccolato sono prenotati” aggiunse Katniss.

“buongustaia!!” la riprese Peeta.

“si è fatto tardi, io e dormiglione dobbiamo andare!!” affermo Teresa alzandosi dalla sedia.

“tieni Thomas, questo è il tuo cornetto, ti ho dato anche un succo di frutta” disse Peeta porgendomi una busta.

“grazie mille Peeta!!” gli dissi sorridendogli riconoscente.

Una volta usciti dal portone iniziai ad indagare.

Ero fortemente intenzionato a capire cosa sapesse Teresa della storia fra Newt e Minho.

“mi raccomando stasera non finite il gelato!!” dissi per introdurre il discorso.

“ci proveremo, ma non ti garantisco niente!!” rispose sorridendo.

“mi sei sembrata sorpresa quando ti ho detto che stasera con noi ci sarebbe stato anche Minho!!”.

“be, mi sembra strano che non esca con la strega, ormai se la porta ovunque!!” afferma quasi infastidita.

“in realtà stasera si sarebbe dovuto vedere con lei, ma gli ho chiesto di rimandare visto che finalmente potevamo organizzare qualcosa tra noi ragazzi, come ai vecchi tempi”.

“sono contenta che Newt si sia deciso ad uscire, gli farà bene!!”.

“già, ieri sera gli ho parlato un po’, e oggi sembra che stia meglio!”

Teresa mi guardò intensamente, forse aveva intuito che anch’io sapessi qualcosa.

“credi che Minho e Newt torneranno a parlarsi?” mi chiese seria e speranzosa.

“be, stamattina in corridoio sono stati freddi, ma sono ottimista, stasera saremo solo noi ragazzi, avranno un milione di occasione per parlarsi!!”

“spero sia così!!” disse Teresa sconsolata.

Ormai era ufficiale, Teresa sapeva più di quanto voleva farmi credere. 

“e i rapporti fra te e Minho come vanno?” chiesi preoccupato per lei

“litighiamo in continuazione” rispose tristemente.

“per colpa di Laura?”

“Laura c’entra relativamente, il vero problema è Minho!!”

La guardai interrogativo.

Lei contraccambio il mio sguardo, sembrava titubante ma alla fine si arrese e mi disse:

“quei due non dovrebbero stare insieme!!”

“perché dici così?” chiesi curioso, ero contento che finalmente Teresa si fosse decisa a parlare.

“perché a Minho piace un'altra persona!!” confessa “sta con Laura solo per dimenticare la persona che gli piace davvero!!”

“perché la vuole dimenticare?” chiesi sempre più curioso.

“perché è convinto che quella persona non ricambi i suoi sentimenti!!”

“ed è così?” domandai

“non lo so, e nemmeno Minho lo sa, in realtà”.

“ma Minho ha provato a parlare con la persona che gli piace?” chiesi sempre più sospettoso.

“non ne ha avuto il tempo!!”

“in che senso?”

“be, quando si è accorto di provare qualcosa per questa persona all’inizio ha cercato di avvicinarglisi sempre più, poi però, la persona in questione, all’improvviso ha cambiato atteggiamento nei suoi confronti, di conseguenza Minho l’ha presa come un segno negativo e ha iniziato a temere un suo rifiuto, col passare del tempo, si è scoraggiato sempre più, fino a quando ha incontrato la strega e ha deciso di voltare pagina!!”

Rimasi in silenzio a metabolizzare quello che mi aveva detto Teresa.

Minho stava con Laura ma in realtà voleva un'altra persona.

Quest’altra persona aveva improvvisamente cambiato atteggiamento scoraggiando i tentativi di approccio di Minho.

E Teresa aveva detto che Minho aveva voltato pagina.

“cosa intendi per voltato pagina?” chiesi pensieroso.

“intendo dire che Minho ha deciso di seppellire i suoi veri sentimenti e di farsi piacere la strega!!” rispose contrariata.

“e tu non sei d’accordo!!” affermai con sicurezza.

“esatto, lui non lo vuole ammettere, ma questa situazione gli sta facendo male, inoltre Minho sta cambiando ed è questo quello che mi preoccupa di più!!”

“Laura è molto diversa dalla persona che gli piace davvero?”

“non puoi nemmeno immaginare quanto lo sia!!” ammise sconsolata.

“credo di saperlo invece!!” dissi sovrappensiero.

 Teresa mi guardò, aveva un’espressione indecifrabile.

“siamo arrivati!!” assentì.

Avremmo dovuto rimandare il discorso a fine lezione.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Punto di vista di Thomas

Le lezioni di anatomia del venerdì mi disintegravano sempre il cervello.

Ero distrutto, avevo assolutamente bisogno di bere un caffè, così  con passo lento, mi diressi alla macchinetta in fondo al corridoio.

Ma a metà percorso, con mio grande disappunto, mi accorsi che alla macchinetta del caffè c’era una processione infinita di gente.

Così per passare il tempo decisi di sbirciare il cellulare.

C’era il buongiorno di Brenda e dei messaggi da parte di Newt.

Risposi a Brenda e aprì la conversazione del mio compagno di stanza.

WHATSAPP

Ore 08:30 Newt: non sono sicuro di voler uscire stasera!! Non mi sento di uscire con Minho!!

Ore 08:31 Newt: stamattina ci siamo parlati a stento!!

Ore 08:31 Newt: Thommy, mi dispiace, ma non penso che sia una buona idea!!

Ore 08:32 Newt: la situazione è troppo complicata, non me la sento!!

Ore 12:00 Io: Newt, ho un sacco di cose da dirti!! Quando torni a casa??

Ore12:00 Newt: torno alle 17:00

Ore 12:01 Newt: ma hai letto i messaggi che ti ho scritto??

Ore 12:01 io: si li ho letti, ma non hanno più importanza!!

Ore 12:02 Newt: che vuoi dire???

Ore 12:02 io: non devi preoccuparti di Laura!! Minho non è innamorato di lei, non gli piace nemmeno!!

Ore 12:03 Newt: te l’ha detto Teresa????

Ore 12:03 io: si, mi ha detto questo e molto altro!! Quando torni ti racconto tutto!!

Ore 12:03 Newt: va bene…ma devo preoccuparmi?!

Ore 12:04 io: l’unica cosa di cui ti devi preoccupare è di farti carino per stasera!!

Ore 12:04 Newt: Thommy…

Ore 12: 04 io: Newt devi fidarti di me!!

Ore 12:05 Newt: va bene, se posso cercherò di tornare prima!!

Ore 12:05 io: mi troverai a casa!!


 
“con chi messaggi?” sussultai per lo spavento.
 
“Teresa !!...vuoi farmi prendere un infarto?!...vuoi un caffè?” le chiesi impacciato ed imbarazzato per essere stato preso alla sprovvista. 

“in realtà, dubito che riusciremo a prendere il caffè prima che inizi la prossima lezione, la fila è ancora lunga!!”

Guardai la coda di persone che avevo davanti, Teresa aveva ragione, avevamo solo 5 minuti prima che iniziasse la lezione successiva, e la fila era ancora lunga, sospirai sconsolato, mi sarei addormentato sul banco, per fortuna oggi avremmo finito alle 14.

“non hai risposto alla mia domanda!!” mi fece notare Teresa

“messaggiavo con Newt!!” confessai con non chalance

“ah si, e che dice?” chiese con tono di chi ne sapeva una più del diavolo.

“è un po’ nervoso!!” le riferì sincero.

“per l’uscita di stasera?” mi chiese in apprensione

“si” ammisi.

“temevo che sarebbe successo!!” confessa, mordendosi pensierosa il labbro.

Era palesemente preoccupata, ma non cedeva, coì decisi di reggerle il gioco, fingendomi indifferente e distaccato.

 “a sì, come mai?” le chiesi con leggerezza

Ormai stavamo giocando a chi confessava per primo.

“tu non me la conti giusta!!” mi disse sospettosa, lanciandomi uno sguardo intenso.

“neanche tu!!” le risposi tenendole testa.

“è finita la pausa, ci conviene tornare in aula, ma ti conviene prepararti perché quando usciremo da qui ti spremerò come un limone!!” mi avvertì con finta aria minacciosa.

“dovrai utilizzare le maniere forti, non cederò tanto facilmente!!” affermai facendomi strada verso l’aula.

 
“ottimo, io adoro utilizzare le maniere forti!!” assentì seguendomi.

Due ore dopo

 
La lezione finalmente era finita, ed io ero esausto, infatti, non vedevo l’ora di tornare a casa per potermi sdraiare a letto.

Purtroppo per me, Teresa, era più attiva che mai, infatti, andò subito all’attacco.

“allora Tom, dimmi tutto!!” mi chiese appena usciti dall’università.

“ho bisogno di un caffè!!” dissi sfinito, trattenendo con fatica uno sbadiglio.

“se mi dici tutto quello che sai, ti offrirò non uno ma ben due caffè!!”

“perché non parli prima tu!!  sei più informata di me!!” le suggerì innocentemente.

“cosa ti fa pensare che io sappia più cose di te?!” chiese accigliandosi pensierosa.

“be, diciamo che io devo ancora capire cosa vuoi sapere esattamente!!” le confessai sincero.

“Tom, tu sai già quanto io tenga a Minho!!” affermo, fissandomi circospetta.

Annuì, e ricambiai il suo sguardo per incentivarla a parlare.

“lui sta passando un brutto periodo e io vorrei tanto aiutarlo, ma ogni cosa che dico o faccio risulta sbagliata, non so più come comportarmi con lui. Minho, sta cambiando, e io non voglio che succeda, perché lui è perfetto così, non ha bisogno di cambiare sé stesso, ho cercato di farglielo capire in tutti i modi possibili ma lui non mi da più retta. Lui è disorientato, confuso ed è molto arrabbiato con sé stesso, inoltre, si è convinto del fatto che deve cambiare i suoi gusti per poter stare meglio!!”

“cosa intendi per cambiare i suoi gusti?” chiesi serio

Teresa mi guardava combattuta, si mordicchiava il labbro nervosa, stava decidendo, una volta per tutte, se raccontarmi tutto o meno.
Quando oramai stavo per perdere le speranze, la vidi prendere un grosso respiro, e con un sussurro veloce affermo:

“Tom, Minho è gay, lo è sempre stato!!”

“davvero?” le chiesi con entusiasmo.

Appresa la notizia un, inevitabile, sorriso euforico mi uscì spontaneo.

Tuttavia, la mia reazione confuse e stupì Teresa così tanto da farle apparire in viso un’espressione buffissima.

Tutto ciò non fece altro che incrementare il mio buon umore.

“perché hai reagito così?!” mi chiese scombussolata e accigliata.

“perché è una bella notizia!!” le risposi, rivolgendole un sorriso a 32 denti.

Teresa mi stava sicuramente prendendo per pazzo.

 “una bella notizia!?” ripete interdetta.

“senti, adesso ti faccio una domanda e se mi risponderai nel modo in cui spero tu faccia, ti racconterò tutto quello che so!!” le proposi pieno di speranza.

Lei, contro ogni mia aspettativa, annuì senza protestare.

“stamattina mi hai detto che Minho si sta frequentando con Laura perché non è riuscito a conquistare la persona che gli piace veramente. Per cui la mia domanda è, la persona con cui Minho vorrebbe stare è Newt?!”

Teresa mi fisso perplessa: “come fai a saperlo?!”

“be, tu mi hai detto che la persona con cui Minho ci ha provato si è allontanata all’improvviso, e che da quel momento in poi il loro rapporto si è inclinato” le spiegai “quindi ho fatto due più due e ho tratto la somma!!”

Adesso Teresa era stupita.

“ok, ammetto che non ci sarei mai arrivato se Newt ieri sera non mi avesse detto che era dispiaciuto per essersi allontanato all’improvviso da Minho!!”

“e ti ha detto anche il motivo per cui l’ha fatto?” mi chiese Teresa con tono pensieroso e triste.

“sì, ma adesso è molto pentito!! Ha agito di impulso, Minho gli manca molto!!”

“che vuol dire che ha agito d’impulso?” chiese rivolgendomi uno sguardo confuso.

“Newt ha allontanato Minho perché era spaventato da ciò che provava per lui!!” le confessai tutto d’un fiato.

“Aspetta!!” disse Teresa, prendendomi per un braccio.

Mi fermai per ascoltare ciò che aveva da dire.

“mi stai dicendo che Newt ricambia i sentimenti di Minho!?” mi disse, con crescente entusiasmo, ma pur sempre dubbiosa.

“be, in realtà Newt non sa che Minho è innamorato di lui, lui crede che sia etero!!”

“ma io credevo che Newt avesse allontanato Minho perché non ricambiava i suoi sentimenti, pensavo che avesse capito che Minho fosse gay!!!”

“no, non lo ha capito, l’unico motivo per cui Newt ha allontanato Minho è perché non riusciva ad accettare di provare dei sentimenti per un uomo, a lui sono sempre piaciute le ragazze, e quello che provava per Minho lo spaventava e disorientava così, è entrato in confusione e, ha deciso di allontanarlo per vedere se riusciva a toglierselo dalla testa, ma facendo in questo modo ha solo peggiorato la situazione, perché la lontananza da Minho lo ha fatto stare male!!”

“ma questo cambia tutto!!”
esclamo entusiasta Teresa, rivolgendomi un sorriso.

“già!!” annui sorridendole.

“se, Minho, venisse a conoscenza del fatto che Newt ricambia i suoi sentimenti, lascerebbe subito la strega, e tutto si sistemerebbe!!” affermò contenta, ricominciando a camminare.

“esatto!! Oggi pomeriggio racconterò tutto a Newt!!” acconsentì euforico.

“credi che Newt sia disposto a confessare i suoi sentimenti a Minho?”

“penso di sì, ha bisogno solo di un po’ d’incoraggiamento, sapere che è corrisposto lo aiuterà a farsi coraggio!!”


“spero che tu abbia ragione!!” mi disse guardandomi speranzosa.

“io ho sempre ragione!!”  ammiccai scherzosamente.

“adesso non esagerare!!” mi disse dandomi una gomitata giocosa.

“vedrai, stasera il rapporto tra Newt e Minho migliorerà e molto presto la strega Laura sarà solo un lontano e brutto ricordo!!” le dissi ottimista.

“sarebbe fantastico!!” ammise quasi sognante.

“abbi fiducia!!” le dissi facendole un occhialino “piuttosto i miei due caffè che fine hanno fatto?”

“ahahah, ormai è tardi, te li offro dopo pranzo!!” ribatté divertita.

“d’accordo!!” acconsentì, prendendo le chiavi di casa dalla tasca dei pantaloni.

“entri pure signorina!!” la invitai, aprendole il portone dell’ingresso.

“ma come siamo galanti, oggi!!” mi punzecchio con un sorriso.

“io sono sempre galante!!” affermai, con finto tono offeso.

“modesto come sempre!!” disse ridendo, mentre attraversavamo l’uscio della porta.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


PUNTO DI VISTA DI TERESA

“bene, miss so tutto io, mi dica dove si trovano i linfonodi inguinali profondi?!” mi chiese Thomas.

“i linfonodi inguinali profondi si trovano...” pronunciai tentennante

“si” annuì Thomas accondiscendente

“si trovano...” continuai sempre più titubante

“dove?” mi chiese divertito, guardandomi con furbizia

“non farmi pressione!!” lo rimproverai, rivolgendogli una delle mie migliori occhiatacce.

“non te ne sto facendo!!” mi rispose divertito, cercava di trattenersi ma era palese che stesse ridendo sotto i baffi.

“sì invece, ti stai pure divertendo!!”  lo ripresi con sguardo truce.

“non è vero!!... anche se confesso che è bello vedere che anche una secchiona-cervellona, come te, può perdere colpi!” ammise ammiccandomi e rivolgendomi uno dei suoi sguardi da finto bambino innocente.

“non sto perdendo colpi!!, sono solo pensierosa e distratta dalla storia di Minho e Newt!!” mi giustificai fingendomi infastidita.

“bella scusa, dolcezza!!” assentì scherzosamente.

“ahia, mi hai fatto male!!” si lamentò, mentendo spudoratamente, ed utilizzando un finto tono offeso.

“esagerato!!, quante storie per una cuscinata!!” affermai atteggiandomi un po’
“adesso me la paghi!!” mi avvertì

“e cosa vorresti fare? Rimandare il cuscino al mittente?!, mossa troppo scontata…ti sei giocato l’effetto sorpresa, mister dormiglione!!”  gli risposi guardandolo vittoriosa.

“sbagliato!!” affermo, un attimo prima di lanciarsi sopra di me per farmi il solletico.

“oddio!!” pronunciai prevenendo anticipatamente gli orrendi urli striduli che avrei lanciato da lì a pochi istanti.

“ti prego, il solletico no!!” tentai di dire tra una risata e l’altra.

Fin da piccola avevo sempre avuto problemi con il solletico, Minho infatti, nel corso degli anni si era più volte approfittato di questo mio punto debole.

“il solletico si!!” mi disse vittorioso, con una gran ghigno stampato in viso.

“no, ti prego, basta, ti supplico, non ce la faccio più!!” dissi sghignazzando e dimenandomi come un’ossessa.

“la smetterò solo se ammeterai che stavolta sono stato io ad avere la meglio su di te!!”

“mai!!” dissi tra una risata e l’altra, non riuscivo quasi più a respirare, ma non potevo dargliela vinta, così cercai di spingerlo via in qualche modo, ma lui capì il mio piano e per impedirne la riuscita si avvicinò ancora di più a me.

Adesso, era praticamente sopra di me, il suo profumo mi investì in pieno, era piacevole sentire il peso del suo corpo sul mio.

Iniziai a sentire dei brividi lungo la colonna vertebrale, ed ero piuttosto certa che non fossero dovuti al solletico.

 Sentivo il respiro di Thomas infrangersi sul mio collo, il suo profumo mi inebriava i sensi e il calore della sua pelle sua mia mi faceva impazzire!!

Non resistetti più!!

Facendomi trascinare dagli eventi ma soprattutto dalle emozioni avvicinai il mio viso a quello di Thomas, incrociai il suo sguardo perdendomi nei suoi  fantastici occhi castani, ricambiai il suo sorriso.

Adoravo il suo sorriso ma soprattutto amavo quella sua espressione, perennemente, contemplativa.

In quel momento, fui perfettamente consapevole di non poter più fare un passo indietro, ero cascata nella trappola!!

I nostri nasi erano così vicini che si sfioravano, il suo sguardo giocoso ma intenso mi toglieva il respiro, sentivo il suo respiro, accelerato, sul mio viso.

Percepivo i battiti del suo cuore, che in quell’istante erano, perfettamente, all’unisono con il mio.

Aveva smesso di farmi il solletico e mi guardava come se fossi la creatura più rara e perfetta del mondo, il suo sguardo mi ipnotizzò.

Ero completamente disconnessa col mondo circostante!!

In questo momento, per me, esistevano solo Thomas e le sue invitanti labbra rosee che sembravo attirarmi come una calamita.

 Il suo solito ciuffo ribelle gli era cascato sugli occhi dandogli l’aria spavalda e sbarazzina che mi piaceva tanto, mi stava sorridendo e come sempre il suo sorriso mi provocò un formicolio allo stomaco, ogni volta che mi sorrideva mi sentivo sciogliere.

Facendomi guidare dall’istinto alzai la mano destra e con estrema lentezza gli portai il ciuffo indietro per ammirare meglio i suoi occhi, poi scesi con la mano sulla sua guancia e lì mi fermai, lo vidi chiudere gli occhi per una frazione di secondo, come se volesse assaporare quella carezza come meglio poteva.

Quando Thomas riaprì gli occhi vidi la certezza e la sicurezza nel suo sguardo.
Io invece ero in balìa degli eventi, anzi ero in balìa di Thomas...

...lo vidi avvicinarsi lentamente, rimasi in attesa, il cuore sembrava volermi uscire dalla cassa toracica, ormai era vicino, sentivo il suo caldo respiro sulle mie labbra
sentì le sue labbra sfiorare le mie delicatamente, chiusi gli occhi e aspettai che succedesse l’inevitabile.

Un rumore improvviso ci fece sobbalzare, sbattemmo le teste null’altra e con uno scatto repentino ci separammo.

Il momento magico era stato interrotto, la magia era scomparsa, adesso restava, solo, un profondo imbarazzo, almeno da parte mia.

“caspio!!” lo senti borbottare frustrato.

Incerta e terribilmente in imbarazzo lo guardai, stava cercando qualcosa per terra, intuì che stesse cercando il suo cellulare, a quanto pare era stata la suoneria a farci sobbalzare, lo vidi raccogliere il dispositivo.

Thomas era seduto per terra e mi dava le spalle, ma nonostante ciò vidi con chiarezza il nome che apparì sul display.

Chiamata in arrivo da: PASSEROTTO… BRENDA!!    

Cercai di rimandare giù il groppo che avevo in gola, ma sapevo che era impossibile.

Avevo pochi secondi a disposizione, prima che le mie emozioni mi travolgessero come un fiume in piena, e di certo non volevo che Thomas assistesse alla scena.
Mi girai di scatto, mi avviai alla porta, la spalancai e alla velocità della luce scesi le scale e mi rinchiusi a chiave nella mia stanza.

Mi appoggiai alla porta e devastata da tutte le emozioni contrastanti che stavo provando scivolai lungo la superficie, fino a sedermi sul pavimento.

“Teresa!!”  lo sentì chiamarmi in lontananza.

Accidenti, sarei dovuta uscire fuori casa, pensai presa dal panico!!

“Teresa!!” la voce si faceva sempre più vicina.

 Era quasi arrivato alla porta.

 Passarono pochi secondi prima che lo sentissi bussare.

“Teresa!! Sei qui??” chiese in apprensione, il suo tono era agitato ma allo stesso tempo mortificato, e questo non fece altro che farmi stare più male.

Notai che stava cercando di aprire la porta, invano.

“va via Thomas!!” gli sussurrai debolmente.

“Teresa, fammi entrare, ho bisogno di parlarti!!” mi supplicò

“non abbiamo niente di cui parlare!!” dissi cercando di nascondere la mia sofferenza, chiusi gli occhi pe farmi forza.

“apri questa porta, ti supplico!!” mi pregò angosciosamente..

“va via!!” dissi con un nodo alla gola, mentre percepivo le lacrime scorrermi lungo le guance.

“ti prego, apri questa porta!!” disse disperatamente, sbattendo i pugni contro il legno, per la frustrazione.

“mi dispiace Thomas, dimentica quello che è successo, è stato solo un momento di debolezza!!” sussurrai tutto d’un fiato, cercando di non far trasparire il dolore che mi procuravano queste parole.

“n…non…non è vero!!” balbettò sofferente

“apri questa, dannata, porta e parlami guardandomi negli occhi!!” aggiunse sconsolatamente.

“è stato uno sbaglio Thomas, dimentica tutto e non pensarci più!!” assentì concitata, trattenendo un singhiozzo.

“che cosa!!??” annaspò incredulo.

“mi dispiace, ma non provo nulla per te, all’infuori dell’amicizia!!” sussurrai con parole tremanti.

In cuor mio, sperai che lui non mi avesse sentita, perché quello che avevo appena detto non era altro che una grossa e colossale bugia, che lo avrebbe ferito terribilmente.

Dall’altra parte della porta non si sentì più alcun suono.

Ebbi la definitiva conferma del mio timore.

La freccia che avevo scoccato al cuore di Thomas aveva fatto centro.

Il danno era fatto!!

Corsi verso lo stereo e dopo averlo accesso misi il volume al massimo, dopodiché mi gettai sul letto e coprendomi la testa col cuscino iniziai a singhiozzare e a piangere disperatamente.

Era tutto sbagliato…

Non sarebbe dovuto accadere…

Non mi sarei dovuta innamorare…io non volevo innamorarmi!!

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Punto di vista di Newt

Non avevo pensato a nient’altro se non a quello  che Thomas mi aveva scritto nei messaggi, chissà che cosa aveva scoperto di così importante, avevo cercato in tutti i modi di tornare prima a casa ma non ci ero riuscito, così quando varcai il portone di casa era il solito orario.

Non appena aprì il portone d’ingresso una musica assordante mi investi in pieno, ma ciò che mi sconvolse di più fu vedere una figura rannicchiata per terra con la schiena appoggiata contro la porta delle ragazze, il corridoio era in penombra e faticai un po’ ad abituarmi, ma quando riconobbi Thomas restai spaesato.

“Thommy, che succede?” chiesi preoccupato, ma non ero poi così tanto sicuro che mi avesse sentito, inoltre aveva la testa china verso il pavimento e sembrava molto pensieroso.

Mi avvicinai con cautela e provai ad attirare la sua attenzione mantenendo un tono basso.

“Thommy, tutto bene?” chiesi, ormai a pochi metri da lui.

“Newt” borbottò atono, alzando lo sguardo su di me.

“va tutto bene, pivello??” dissi avvicinandomi e chinandomi davanti a lui.

Lo vidi scuotere la testa, istintivamente alzai lo sguardo per osservare la porta alle sue spalle, era da lì che proveniva tutto quel trambusto.

“è successo qualcosa con Teresa?” chiesi incerto.

“già” rispose sofferente abbassando la testa verso il pavimento.

“su pivello, alzati!!” dissi poggiandogli la mano destra sulla spalla e porgendogli la sinistra per farlo alzare.

Lo vidi afferrare la mia mano e issarsi su, continuando a tenere la testa bassa.

“adesso prendiamo due birre e un pacco di patatine e andiamo in camera nostra a fare due chiacchere!!” gli proposi spingendolo verso la cucina.

“va bene” sussurrò abbattuto.

Non lo avevo mai visto così!!

Eppure fino all’ora di pranzo, via messaggi, mi era sembrato tranquillo, chissà cos’era successo con Teresa. 

Decisi che lo avrei fatto confidare come lui aveva fatto ieri con me, perché nessuno più di me poteva sapere cosa si provava a tenersi tutto dentro, ed adesso era arrivato il momento di ricambiare il favore a Thomas, magari una volta sfocatosi si sarebbe sentito meglio anche lui, proprio com’era successo a me ieri sera.

Salimmo in stanza,  e non appena entrammo mi accorsi subito che le lenzuola del suo letto erano tutte scombinate, e che sparsi sul pavimento c’erano il cuscino, il suo cellulare e un libro di anatomia.

“deve essere sicuramente entrato un uragano nella nostra stanza, durante la mia assenza!!” dissi con sarcasmo, per spezzare la tensione.

“un uragano sarebbe stato meno distruttivo!!” rispose atono.

Un suono squillante anticipò le mie parole, mi chinai per prendere il cellulare di Thomas dal pavimento.

“butta via quel maledettissimo aggeggio!!” scattò Thomas afferrando il cellulare dalle mie mani e lanciandolo per aria.

Seguì preoccupato e non poco sconvolto la traiettoria del cellulare, per fortuna, quest'ultimo fece un atterraggio di emergenza sul cuscino del mio letto.

“Thommy avresti potuto romperlo!!” lo rimproverai cauto.

“meglio, almeno smetterebbe di suonare!!” disse arrabbiato tirando un calcio al suo cuscino.

Mi sedetti e senza smettere di guardarlo lo invitai a sedersi accanto a me, non appena lo fece gli porsi la birra fresca.

“bevi, magari ti farà sentire meglio!!” dissi

“per dimenticare quello che è successo mi servirebbe un’intera botte di birra altro che un’ unica bottiglia!!”

“sputa il rospo dai!!” lo invitai bevendo un sorso anch’io.

“Brenda ha rovinato tutto!!” assentì disperato.

Aprì il pacco delle patatine aspettando pazientemente che si spiegasse meglio.

“io e Teresa stavamo scherzando giocosamente come al solito, solo che ad un certo punto si è creata un’atmosfera quasi magica, era tutto perfetto, lei era lì a pochi centimetri di distanza da me e mi guardava con un’ espressione estasiata, quasi sognante, ed io più  la guardavo e più  pensavo che non ci fosse niente di più bello al mondo, cosi spinto dalla foga del momento mi sono avvicinato a lei sempre di più, finchè non ho sfiorato le sue labbra con le mie, e stavamo approfondendo il bacio quando quel maledettissimo cellulare ha squillato!!” disse esasperato e con profonda tristezza.

Adesso capivo la sua rabbia, sospirai dispiaciuto, certo che Brenda come al solito agiva con un tempismo perfetto, neanche avesse le telecamere piazzate a casa nostra.

“è sempre stata una specialità di Brenda quella di chiamare nei momenti meno opportuni, neanche avesse un radar che l’avvisasse del pericolo!!” ammisi pensieroso.

“se solo avesse chiamato più tardi, magari adesso la situazione sarebbe stata diversa!!”

“ovvero?” chiesi confuso

“lo squillo del cellulare ci ha fatto sobbalzare, e istintivamente ci siamo allontanati di scatto l’uno dall’altra, io agitato e preso alla sprovvista mi sono fiondato per terra, in cerca di quel maledetto cellulare, Teresa ,invece, era in piedi dietro la mia schiena, ho giusto avuto il tempo di guardare il display del cellulare per poi vederla scomparire dall’uscio della porta come un fulmine!!”

“deve aver letto anche lei lo schermo!!” dissi pensieroso.

“già, lo penso anch’io, comunque, vedendola scappare via ho mollato il cellulare a terra e ho cercato di seguirla ma nella foga sono inciampato sul cuscino e quando ho raggiunto la sua camera, si era già chiusa dentro, l’ho pregata di aprirmi, ma lei non ha aperto quella maledettissima porta neanche quando l’ho supplicata disperatamente!!” disse tristemente

“avrà agito d’impulso, insomma non per giustificarla ma non deve essere stato bello per lei baciarti per poi essere interrotta dalla chiamata della tua ragazza!!”

“lo so, ed è per questo che volevo parlarle, volevo confessarle quello che provo per lei, rassicurarla e dirle che ero disposto a lasciare Brenda anche subito per stare con lei!!”

“e invece?” chiesi preoccupato dalla risposta.

“e invece quella testona non solo non mi ha voluto aprire la porta ma mi ha detto molto chiaramente che lei non prova niente per me all’infuori dell’amicizia, dice che quello che è successo è stato tutto uno sbaglio, un momento di debolezza è proprio cosi che ha detto!!, dice che non devo pensarci più e che devo dimenticarmi tutto!!” disse e il dolore era palpabile nella voce.

“e tu?” sempre più preoccupato.

“Non ho potuto fare e dire niente, perché ha continuato a tenere la porta chiusa a chiave e per non ascoltare la mia voce ha accesso lo stereo al massimo volume!!” sussurra sofferente.

Lo guardai dispiaciuto, non mi piaceva vederlo in quello stato, di solito era sempre un ciclone di energia, non stava mai fermo ed era sempre di buon umore, adesso sembrava che su di lui ci fosse passato sopra un camion.

 “Thomas, io penso che quando Teresa ti ha detto quelle cose non fosse molto lucida, io credo che dovresti darle un po’ di tempo per pensare lucidamente e per riflettere, vedrai che appena si sarà calmata riuscirete a parlare di quello che è successo oggi!!” dissi cauto

“e se le pensasse davvero le cose che mi ha detto?” mi chiese sconfortato, guardandomi scoraggiato.

“non bagnarti prima che piova, insomma è avvenuto tutto velocemente, e poi parliamo di Teresa, lei è sempre riflessiva e precisa nelle sue cose, ha sempre la situazione sotto controllo stavolta, invece, è stata travolta dagli eventi e non ha potuto ragionare lucidamente, inoltre penso che si sarà sentita in colpa per aver acconsentito al bacio, in fondo tu sei fidanzato con un'altra ragazza!!” gli spiegai cauto ciò che pensavo.

“potrebbe darsi!!” disse abbattuto

“dalle del tempo Thommy e non ti scoraggiare, capito??” insistettì.

“ma cosa faccio quando la incontrerò? Se non mi vorrà parlare non potrò mica costringerla!!”

“aspettala, falla calmare, prima o poi dovrà pur avvicinarsi, lei tiene tanto a te e ti vuole bene, non saprà starti  lontana per molto tempo!!” assentì con convinzione.

“vorrei tanto che fosse come dici tu!!” ammise tormantato.

“io ho sempre pensato a voi due come due calamite, potete fare di tutto per stare lontani ma in qualche modo vi attirate ed avvicinate sempre, voi due siete fatti per stare insieme, e ciò che è accaduto oggi ne è la conferma, fa come ti ho suggerito!!”

“ma io non riuscirò ad ignorarla, io vorrei solo chiarire con lei” assentì tristemente.

“lo so Thommy, ma assillandola e costringendola ad ascoltarti non risolverai niente, sono sicuro che Teresa abbia reagito così per paura o per qualcosa di simile, e poi penso che prima di parlare con lei sia il caso che tu faccia chiarezza con te stesso e soprattutto con Brenda!! Per quanto riguarda Teresa non devi ignorarla ma assecondarla!!”.

“forse hai ragione tu, seguirò i tuoi consigli perché se faccio di testa mia temo che creerei  solo un gran casino!!”

“forza e coraggio pivello, andrà bene!!” gli dissi incoraggiante.

Restammo in silenzio a finire le nostre birre e a sgranocchiare le patatine

“che sbadato, con tutta questa storia di Teresa mi sono dimenticato di aggiornarti su Minho!!” disse con improvviso vigore.

Al solo sentire il nome, Minho, mi andò di traverso la birra, ma ne fui contento, perché notai, con piacere, che la buffa scena di me che sputacchiavo birra nel pavimento rallegro  e fece sorridere Thomas.

“ho fantastiche notizie per te!!” disse con tono più sereno.

“ovvero?” chiesi agitato.

“Minho è gay!!” ammise con nonchalance.

“cosa??” dissi sotto shock, forse la birra mi stava giocando un brutto scherzo, o forse avevo capito male io, non c’era nessun’altra spiegazione…

“me lo ha detto Teresa, a Minho non sono mai piaciute le ragazze!!”

 
“non ci credo, non può essere vero!!” dissi con il cuore che mi martellava impazzito.
 
“Inoltre, Teresa mi ha anche detto che Minho non è innamorato di Laura, anzi sta con lei solo per dimenticare la persona che gli piace realmente!!”

“e chi sarebbe”? chiesi titubante e spaventato a morte dalla risposta.

“tu!!” assentì, osservando divertito la mia espressione spiazzata.

“non ci credo!!” dissi incredulo.

“lui aveva una gran cotta per te e ha cercato di avvicinarsi sempre di più, ma poi tu hai cambiato atteggiamento nei suoi confronti e ti sei allontanato da lui, così Minho ha interpretato il tuo comportamento come un rifiuto!!”

“no ti prego, non dirmelo!!”

“è stato molto male, e ha incominciato a pensare che il problema fosse lui e la sua omosessualità, così ha deciso di farsi piacere una ragazza, per questo esce con Laura, dal' altronde lei gli faceva il filo già da un bel po’di tempo!!”

“credo di aver bisogno di un'altra birra!!” ammisi sconvolto e sconcertato.

“Teresa è ottimista, dice che non appena Minho saprà che tu ricambi i suoi sentimenti lascerà la strega e si metterà con te!!”

Lo guardai sconvolto, non potevo credere che tutta questa storia fosse vera.

“tu sei sicuro di quello che mi hai appena detto?!” chiesi esterrefatto

“sicurissimo, Teresa è molto preoccupata per Minho, dice che da quando si è imposto di farsi piacere una ragazza è molto cambiato, ed è per questo che lei e Minho litigano in continuazione, lei ha cercato di convincerlo che cambiare se stesso e i suoi gusti non era la giusta soluzione e che in questo modo avrebbe peggiorato tutto, ma lui non le ha dato retta, anzi, le ha detto di farsi gli affari suoi, adesso si parlano poco e niente e lei ci sta molto male!!”

Ascoltai attentamente le sue parole, e cercai di convincermi che tutto quello che avevo sentito fosse vero.

“accidenti ho combinato un disastro!!” assentì arrabbiato con me stesso.

Era tutta colpa mia, se non lo avessi allontanato, se solo avessi parlato con lui tutto questa situazione non si sarebbe creata!!

“se ti consola non sei l’unico ad aver combinato disastri!! Tuttavia, stasera avrai mille occasioni per parlare con lui!!”

A quella frase andai in panico…che cosa avrei dovuto dirgli…

“Thommy, io non so come comportarmi con lui!!” iniziai a balbettare.

“ti devi comportare esattamente come facevi un tempo, scherza con lui, insultalo come ai vecchi tempi, vedrai che lui in qualche modo reagirà, dopo di che vedremo come si evolverà la situazione, l’importante è che torniate a parlarvi, perché senza le vostre chiacchere e scenette divertenti questa casa è diventata terribilmente triste e cupa!!” confessa con amarezza.

“tu mi resterai accanto, vero?”  chiesi spaventato da ciò che sarebbe potuto accadere stasera.

“certo, almeno avrò una giusta causa per non pensare ai miei problemi!!”

“mi sento in colpa, le mie azioni non solo hanno ferito e spinto Minho a cambiare ma hanno inclinato pure i rapporti tra lui e Teresa!!”

“non ti preoccupare, si risolverà tutto!! l’importante è che la strega esca di scena  prima possibile!!”

“già” concordai.

“piuttosto si sono fatte le sette, direi di incominciare a prepararci, se non ti dispiace inizio io, ho proprio bisogno di una doccia rilassante!!”

“certo, vai pure!!” gli risposi non avendo niente incontrario

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


CAPITOLO 17 

PUNTO DI VISTA DI NEWT

Thomas era uscito dalla stanza da pochi minuti ed io ero così tanto concentrato a rovistare nel mio armadio, che inizialmente non feci caso al fatto che qualcuno stesse bussando alla porta della mia stanza.

“Newt, sei in stanza?”

Sussultai sorpreso e con tono incerto chiesi : “Teresa?”

“Sì, posso entrare?” borbottò tentennante da dietro la porta.

“Certo!!” dissi correndo ad aprirgli la porta “scusami tanto, ma sono così agitato che non ti ho sentita!!”.

“Tranquillo!!” affermò la ragazza entrando velocemente in stanza rihiudendosi rapidamente la porta alle spalle.

La guardai e notai subito che non era la Teresa serena e vivace di sempre, aveva gli occhi gonfi e rossi, e sul viso padroneggiava un’espressione malinconica e triste.

“Stai bene?” le chiesi istintivamente.

“Sì, sto bene!!” mi tranquillizzò cercando di sorridere ma in realtà le venne fuori una brutta smorfia.

“Siediti pure!!” le dissi indicandogli la sedia della scrivania.

“In realtà n...non vorrei disturbare!!” ammise fissando la porta come se temesse che all’improvviso da lì entrasse un fantasma.

Intuì quale fosse il problema cosi cercai di tranquillizzarla senza essere troppo invadente.

“Altro che disturbo, sei una manna dal cielo, non riesco a decidere cosa mettere per stasera, ti sarei molto grado se mi dessi un consiglio, anche perché se aspetto Thomas invecchierò, è appena entrato in doccia, e lui è più lento di una lumaca a lavarsi!!” le dissi sorridendole.

Il sollievo che le vidi apparire in volto era palese, presi la sedia dall’altra scrivania e la misi di fronte  a quella in cui Teresa si era appena seduta.

“Avevi bisogno di qualcosa?” le chiesi cauto, sorridendole.

“Volevo solo sapere se Thomas ti avesse aggiornato su Minho” spiega imbarazzata.

“Sì, mi ha raccontato tutto!!” le dissi sorpreso, ma alla fine non dovrei essere cosi sorpreso, Teresa considerava Minho un fratello, ed era molto preoccupata per lui a causa del casino che avevo creato io, quindi è normale che volesse sapere che piega stesse prendendo la storia.

La vidi annuire era un po’ a disagio cosi decisi di aggiornarla senza farla stare sulle spine.

“Thommy mi ha riferito tutto quello che tu gli hai raccontato su Minho, io non avevo capito che lui fosse g..ga..gay!!” dissi imbarazzato “Sinceramente non avevo nemmeno capito che lui fosse interessato a me, perché non so se Thomas te la spiegato ma io ho reagito così perché ero molto spaventato dai sentimenti che provavo per Minho,  di solito mi erano sempre piaciute le ragazze quindi io non mi riconoscevo più, e ti giuro Teresa che se avessi saputo prima tutta questa storia io mi sarei comportato diversamente, perché non era mia intenzione quella di far soffrire Minho, non avevo idea che lui provasse qualcosa per me , altrimenti sarei stato più delicato e cauto, magari gli avrei chiesto un periodo per pensare ma non mi sarei mai allontanato cosi bruscamente, infatti era mia intenzione scusarmi anche con te, perché Thommy mi ha detto che i rapporti tra te e  Minho a causa di tutta questa storia si sono un po’ inclinati e spero tanto che tu non abbia rancore nei miei confronti perché io non volevo far del male a nessuno soprattutto a Minho”.  

“Non ti devi scusare con me Newt, non è colpa tua se io e Minho abbiamo litigato, e poi voglio che tu sappia che nessuno ti da la colpa di nulla, l’amore è strano e imprevedibile e purtroppo ti colpisce quando meno te l’aspetti, e poi io sono l’ultima persona al mondo che può permettersi di giudicare nel campo dei sentimenti, soprattutto dopo oggi!!” disse tristemente girandosi di nuovo a guardare la porta.

Il comportamento, l’umore e le parole di Teresa non fecero che confermarmi le mie ipotesi, Teresa era spaventata da ciò che provava, rifiutava i suoi sentimenti, inoltre sapeva di aver ferito il ragazzo di cui era innamorata e aveva il terrore di rincontrarlo, ogni singola particella di Teresa in questo momento stava soffrendo.

All’improvviso ebbi paura che lei commettesse il mio stesso errore, non si può scappare dai sentimenti perché stai male tu ma soprattutto la persona che ami, cosi le dissi due semplici parole:

“Non allontanarlo!!” le dissi serio guardandola negli occhi.

Lei mi osservo spiazzata.

“Lui è disposto ad aspettarti, e sceglierebbe te, sempre!!” dissi convinto, sorridendole dolcemente.

“Io ho paura!!” disse con le lacrime agli occhi.

“Ce l’ho anche io ma credimi allontanando Minho ho solo peggiorato la situazione, in questi mesi sono stato malissimo, ho rinnegato me stesso e i miei sentimenti ma ciò che ho ottenuto è stata solo una profonda infelicità, mi sentivo come se stessi precipitando in un  baratro infinito e intorno a me c’era solo il vuoto e l’oscurità, non riuscivo più a  provare emozioni, non respiravo più, ormai non vivevo più e se non mi fossi confidato con Thommy starei ancora nelle stesse condizioni in cui sono stato nelle ultime settimane, e sinceramente sapendo quanto male si stia non ho nessuna intenzione di assistere a te che fai la stessa cosa, tutti ci meritiamo di essere felici e sereni e soprattutto meritiamo l’amore di persone speciali, e tu lo sai che Thommy è un ragazzo d’oro e non merita di stare male, lo stesso vale per Minho, quindi dobbiamo farci coraggio, e oltre a pensare a noi stessi dobbiamo pensare a loro perché sono loro a pagare le conseguenze dei nostri gesti ed azioni!!”.

La vidi annuire, e imbarazzata la vidi asciugarsi le lacrime  con la manica della maglietta, cosi le chiesi la stessa cosa che mi propose Thommy quando quello che piangeva ero io:

“Vuoi un abbraccio?”  le proposi dolcemente, rivolgendole un sorriso incoraggiante.

“Sì!!” singhiozzo avvicinandosi timidamente.

La abbracciai dolcemente e le diedi un bacio in testa come facevo con Peeta quando da piccolo veniva nel mio letto spaventato dai fulmini e dai tuoni o dopo che si faceva una bua dopo una caduta.

“Adesso stai meglio?” le domandai sinceramente preoccupato per lei.

La vidi annuire e dopo un po’ la senti sussurrare:

“Credo sia arrivata l’ora!!”

“Di fare cosa?!” chiesi ingenuamente.

“Di scegliere l’outfit, perché qualcuno stasera deve fare colpo no?!” chiese con un timido sorriso.

La guardai e mi tranquillizzai perchè sembrava palesemenre più serena adesso.

“Hai ragione!!” sorrisi “ma sono molto agitato, Thommy dice che devo essere me stesso e che devo tornare a scherzare e a stuzzicare Minho come facevo un tempo!!”.

“Mi sembra un ottimo suggerimento, mi sa che lo seguirò anch’io!!” disse guardandomi e rivolgendomi un sguardo complice. 

“Brava!!” le dissi con entusismo contento che avesse scelto di non ignorare Thommy.

“Allora, come puoi vedere ho svuotato l’armadio, aiutami ti prego, sono disperato” le disse indicandole i miei vestiti che erano sparsi sul letto, sulla scrivania e alcuni erano persino caduti per terra.

Rovistammo per mezz’ora e alla fine avevamo scelto due completi, il problema però era scegliere uno dei due.

“Questo o questo?!” dissi indicando i due completi che avevamo appoggiato ordinatamente sul letto di Thommy, che fino ad un momento prima era l’unica superfice non occupata dai miei vestiti.

“Vedo che il tornado è ritornato!!”

Sia io che Teresa sussultammo e ci voltammo verso la porta della camera, con la coda dell’occhio vidi Teresa assumere una posa rigida e alternare un colorito rosso pomodoro a quello bianco latte, pensai che di questo passo sarebbe svenuta, immaginai che rivedere Thommy doveva essere stato un trauma e il fatto che  il ragazzo al momento indossasse solo un paio di boxer neri forse non la aiutava affatto, dal mio conto ormai ero abituato a vedere Thommy mezzo nudo, ergo non mi faceva nessun effetto, praticamente era come se guardassi mio fratello Peeta in mutande.

“Thommy sei il solito scostumato!!” lo rimproverai scherzosamente per cercare di allentare la tensione.

“Non credevo di trovare ospiti nella stanza, e poi io non sono uno scostumato, le mutande le sto indossando!!” rispose cercando di scherzare ma era palese che fosse turbato, giustamente non si aspettava di trovare Teresa nella nostra stanza e immaginai che neanche lui avesse la minima idea di come comportarsi con lei, così ancora una volta seguì il mio istinto.

“Vestiti e dacci una mano, non riusciamo a deciderci!!” gli dissi prendendo il suo pigiama dale letto e tirandoglielo addosso.

“Oh che gentile, vedo che hai sempre dei modi delicati!!” disse ironico infilandosi i pantaloncini del pigiama.

“Allora qual è il problema che vi affligge?” chiese imbarazzato.

Notai immediatamente come si irrigidì ulteriormente, quando constato che, incosciamente, si era posizionato tra me e Teresa.

“Non riusciamo a scegliere tra questi due completi!!” dissi indicandogli il suo letto.

Lo vidi fissare i completi attentamente.

“Li hai provati?” mi chiese pensieroso.

“No, perché qualcuno è rimasto chiuso in bagno per ore!!” dissi tirandogli una gomitata scherzosa.

“Provali allora, così vediamo come ti stanno e daremo un verdetto!!” suggerì il bruno.

“Ok!!” concordai “Allora vado in bagno!!” poi mi ricordai di Teresa e quando rivolsi lo sguardo su di lei vidi che aveva il terrore in viso “Oppure resto qui e voi vi girate fino a quando non vi dico di guardarmi!! Che dite?!”

“Bene così!!, ci giriamo noi, cosi faremo più in fretta!!” disse Thomas, da questa frase intuì che in fondo anche lui avesse timore di restare solo con Teresa.

Vidi Teresa fare un respiro di sollievo, dopo di che li vidi girarsi e io lo presi come un segno di avvio.

Misi il primo completo e gli dissi di voltarsi.

Girandosi, impacciati e goffi com’erano, si scontrarono diventando inevitabilmente rossi come pomodori.

Li guardai scuotendo la testa divertito.

“Magari evitate di uccidervi, mi servite vivi e illesi!!” dissi scherzosamente “allora come sto!?” aggiunsi impaziente di sapere il responso.

“Sei uno sfruttatore privo di sentimenti!!” rispose Thommy impacciato.

“Be questo ti sta molto bene!!” rispose Teresa impacciata e rossa in viso.

“Vediamo l’altro!!” rispose Thommy, notai che era teso come una corda di violino.

Si voltarono di nuovo e mi cambiai alla velocità della luce.

“E di questo che ne pensate?!” dissi per farli voltare verso di me.

Stavolta fecero molta attenzione a non scontrarsi.

“Questo è perfetto!!” dissero entrambi all’unisono.

Sorrisi sorpreso e divertito, erano davvero buffi quei due.

“Bene così, metterò questo!!”.

Mi girai verso lo specchio e mi guardai.

La scelta era ricaduta su un completo casual, il jeans e la giacca blu stavano bene col mio colorito chiaro, e la maglietta bianca spezzava il tutto,  pensai di abbinare le snikers bianche, era un  completo  elegante ma allo stesso tempo sportivo, l’ideale per i gusti di Minho.

“Mi piace!!” dissi soddisfatto.

“Stai molto bene!!” affermò Teresa con un sorriso.

“Concordo, adesso però penso sia l’ora di andarti a preparare!!” asserì Thomas dandomi una pacca d'incoraggiemnto sulla spalla.

“Già hai ragione, vado a farmi la doccia, grazie mille a tutti e due!!” li ringraziai grato, iniziando a prendere la biancheria pulita dai cassetti.

“Se non hai più bisogno di me io andrei!!” affermò Teresa agitata dirigendosi verso la porta.

“Aspetta!!” la richiamò Thomas con voce atona “in mezzo a tutto questo disastro ci deve essere il tuo libro di anatomia!!” disse iniziando a cercarlo.

“No...n…non fa niente, tienilo tu…t…tanto domani s…studiamo insieme n…no?” balbettò agitata.

“Emh…sì…se tu vuoi, sì!!” rispose Thommy sorpreso e impacciato.

“Ok…allora a domani!!” gli disse frettolosamente, poi girandosi verso di me aggiunse “mi raccomando stai tranquillo Newt, vedrai che si sistemerà tutto, divertitevi e non fate troppo tardi mi raccomando!!” detto ciò sorridendo impacciata e imbarazzata uscì dalla porta.

“Sono confuso!!...” ammise Thommy non appena la porta si richiuse.

“Credo sia stato un modo per dirti che non vuole che le cose tra voi cambino!!” 

“Quindi mi vede davvero solo come un amico?!” affermò sconsolato.

“Credimi non ti vede affatto come un amico, ha solo paura!!” gli spiegai concitato.

“Te l’ha detto lei??”  mi chiese sorpreso.

“Si, mi ha detto che lei non è per niente brava con gli affari sentimentali, e che ha una gran paura di lasciarsi andare!!”  gli riferii a malincuore.

“E tu che gli hai detto?” mi domandò con tono turbato.

“Le ho consigliato di non fare i miei stessi errori infatti le ho suggerito di non allontanarti e poi le ho detto che tu sei disposto ad aspettarla e che se dovessi prendere una decisione tu sceglieresti sempre lei!!” 

“E lei cosa ti ha risposto?” mi chiese con un'espressione preoccupata.

“Mi ha detto che avrebbe provato a superare le sue paure e che avrebbe cercato di seguire i consigli che tu mi hai dato per riappacificarmi con Minho!!”

“Allora è per questo che mi ha chiesto di studiare insieme domani!!” dedusse Thomas con tono atono.

“Già, vuole che manteniate le vostre abitudini!!” affermai utilizzando un tono rassicurante.

“Quindi la devo prendere come una cosa positiva?” mi chiese titubante assumendo un'espressione corrucciata.

“Certo testone, vedrai che superato l’imbarazzo riuscirete anche a parlare di quello che è successo oggi!” dissi sorridendogli incoraggiante.

“Bene così!!, perché non ho nessuna intenzione di far cadere l’accaduto nel dimenticatoio!!”

“A tal proposito Thommy ti consiglio di chiamare Brenda, altrimenti rischierai di ritrovartela sotto il portone di casa!!”

“Brenda è così pazza che lo farebbe davvero!!” disse scocciato dirigendosi esasperato verso il cellulare

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


PUNTO DI  VISTA DI THOMAS
 
Era l’una del mattino quando io, Peeta, Newt e Minho tornammo a casa dalla serata al pub, le luci della cucina e della sala comune erano spente, evidentemente le ragazze erano già andate a dormire.

I ragazzi mi diedero la buonanotte e andarono a dormire io, invece, nonostante la tarda ora non avevo sonno così non appena Newt si addormentò mi intrufolai in cucina, e tanto per fare qualcosa aprì il frigo, non so neanch’io cosa sperassi di trovare, ma con mio grande stupore trovai ancora del gelato, a quanto pare le ragazze non lo avevano finito.

Presi la vaschetta ed un cucchiaino e sedendomi in una delle sedie della cucina iniziai ad affogare le mie pene a via di cucchiaiate.

Pensai che a parte l’arrivo improvviso di Laura la serata tutto sommato era andata bene, Newt e Minho non solo si erano parlati ma avevano anche scherzato, prima dell’arrivo della strega, ovviamente. Tuttavia, ero abbastanza soddisfatto, perché come primo ravvicinamento non era andato affatto male.

Però, nonostante la serata fosse stata un’ottima distrazione non ero riuscito a non pensare a Teresa, al bacio che ci eravamo scambiati poche ore prima e a tutto ciò che era successo dopo.

Per tutta la sera avevo cercato di non pensare a tutta questa storia e a ciò che Teresa mi aveva  detto, ma più ci provavo più sentivo rimbombare e riprodurre nella mia testa le sue parole, la verità è che Teresa mi aveva ferito, è anche vero che anch'io ho le mie colpe, io sto con un'altra, non avrei dovuto baciarla, ma quando ho Teresa nei dintorni  perdo la testa, non capisco più niente, perdo lucidità, e oggi, come si usa dire avevo  fatto la frittata.

Tuttavia Teresa non era stata  il mio unico problema di oggi , infatti, anche Brenda ci aveva messo del suo per rovinarmi la giornata. 

La mia ragazza era furiosa con me perché l’avevo ignorata tutto il giorno, e quando mi sono finalmente deciso a risponderle al telefono ho quasi perso un timpano mentre ascoltavo la sue grida di frustrazione, e non sa nemmeno che cosa ho combinato oggi, tuttavia, io sono perfettamente consapevole del fatto che Brenda non merita tutto quaesto.

La verità è che sono uno stronzo, continuo a dire a Newt e a me stesso che non lascio Brenda perché tengo a lei e non voglio farla soffrire, ma in realtà e proprio quello che sto facendo, non avrei dovuto baciare Teresa, perché ho fatto un tolto a Brenda e ho tradito la sua fiducia, le sto facendo del male e io non l'ho mai voluto ne mai lo vorrò.

Ha ragione Newt devo fare chiarezza con me stesso e con Brenda, ormai è più che chiaro che quello che provo per lei è solo affetto, e niente di più, dovrei parlarle e mettere le cose in chiaro ma non posso farlo a distanza, aspetterò le vacanze di Natale, così una volta tornato a casa avrò modo di parlare con Brenda di persona.

Per quanto riguarda la faccenda Teresa, dopo oggi è più che chiaro che io non sono l’unico a dover fare chiarezza con se stesso, io capisco le sue paure, ma il suo comportamento mi ha ferito più di quanto pensassi, mi ha baciato e poi è scappata, dopodiché si è rifiutata di parlarmi e di ascoltarmi, si è nascosta dietro una porta e mi ha spezzato il cuore, come poteva chiedermi di dimenticare tutto?!, come ha potuto dirmi che era stato un sbaglio!!, una debolezza, non provava davvero niente per me?!, o aveva solo paura di amarmi?!, si era pentita di ciò che mi aveva detto?, mi vuole vicino davvero solo come un amico o sono qualcosa di più per lei?!, avevo un milione di domande ma nessuna risposta, l’unica cosa che sapevo era che mi aveva ferito, e più ore passavano più stavo male, inoltre, dopo la vicenda di oggi pomeriggio non sapevo come comportarmi con lei, che cosa le avrei dovuto dire, avrei dovuto fare io il primo passo?, saremmo riusciti davvero a passare sopra l’argomento, senza nemmeno chiarirci?!.

In camera mia in presenza di Newt mi aveva detto che l’indomani avrebbe voluto studiare con me, come nostra abitudine, ma era davvero possibile?!, saremmo davvero riusciti a riprendere la nostra normale routine, a studiare insieme senza pensare al bacio,  a continuare a scherzare come prima senza chiarirci?!, sarei davvero riuscito a guardarla senza pensare al momento fantastico in cui ci eravamo baciati, sarei riuscito a parlarle senza ripensare alle orrende parole che mi avevano devastato?... la risposta era no.

Non so lei, ma io no, non ci sarei riuscito.

Avevo rovinato tutto, in questo preciso istante ne presi piena consapevolezza, il nostro rapporto si era inclinato, e la colpa essenzialmente era mia.

Non sarei riuscito a comportami con Teresa come al solito, io provavo qualcosa di intenso e forte per lei, e il suo rifiuto, il dolore e la rabbia che ne era seguita mi avevano fatto capire quanto fossi preso da lei.

Non potevo essere suo amico, anzi, io non volevo esserlo.

 
Così con un masso al posto del cuore, e con la consapevolezza che quello che stavo per fare avrebbe fatto più del male a me che a lei, posai il vassoio del gelato, ormai vuoto nel bidone della spazzatura, mi trascinai sulle scale e una volta in camera presi un post-it dalla scrivania, ci scrissi sopra, e dopo di che lo misi tra le pagine del libro di anatomia di Teresa, una volta tornato al piano di sotto posai il libro sul pavimento proprio davanti alla porta che oggi pomeriggio Teresa aveva issato tra noi due.

Arrabbiato, ferito e in collera con me stesso, salì le scale e con il vuoto nello stomaco mi misi a letto.

 
IL MATTINO DOPO 

PUNTO DI VISTA DI TERESA

Mi svegliai al suono della sveglia di Katniss.

“Buongiorno!!”, borbottai assonnata alla mia compagna di stanza.

“Giorno!!” mi rispose di rimando, ancora rannicchiata sotto le coperte.

“Credo di aver fatto indigestione da gelato ieri!!” le dissi divertita.

“Siamo in due, ma credo che dopo ieri pomeriggio avevi proprio bisogno di essere tirata su con un po’ di calorie!!” mi rispose tirandosi su dal letto.

“Ho fatto un disastro Kat!!” affermai restando sdraiata a letto.

“Be non l’hai fatto da sola, eravate in due in quella stanza!!” rispose la ragazza risoluta.

“Ma quella che è scappata comportandosi da stronza sono stata io!!” affermai corrucciata.

“Vero, ma anche lui non è un santo, ricordati che sta con un'altra!!” mi ricordò, saggiamente, mentre rovistava nella sua cassettiera.

“Newt, dice che è pronto a lasciarla per me!!” le risposi, sedendomi sul bordo del mio letto.

“Questo è tutto da vedere!!” affermò con tono sommesso.

“La verità è che non mi sarei dovuta comportare così, avrei dovuto aprire quella maledetta porta e parlargli!!” dissi sospirando pensierosa, raccogliendo i capelli in una coda di cavallo.

“Puoi farlo oggi!! E poi ieri mi hai detto che gli hai proposto di studiare insieme oggi, no? Quindi avrete un’occasione per parlare!!”

“Io non so ancora cosa voglio, cioè so che mi piace Thomas ma non sono pronta per un relazione seria, io gli farei solo del male e non voglio, tengo troppo a lui e non voglio che Tom soffra per colpa mia, ieri sono stata una vera stronza con lui e non voglio che succeda mai più!!” le risposi corrucciata.

“E quindi cosa gli dirai oggi?!” mi chiese Katniss rivolgendomi uno sguardo dubbioso..

“Non lo so, ma sicuramente come prima cosa mi scuserò con lui per la mia reazione spropositata, e poi gli chiederò di perdonarmi!!”

“E riguardo le tue paure e i tuoi sentimenti? cosa gli dirai?” mi chiese mentre tenendo in mano le cose che le servivano per andare a fare la doccia, si recava verso la doccia.

“L’unica cosa che mi sento di fare al momento e dirgli di restare amici!!” sussurrai con mio grande rammarico.

“Certo che sei autodistruttiva tu!! E io che pensavo di essere la più complessata della casa!!” borbottò Katniss aprendo la porta.

“E questo che ci fa qui?” aggiunse interrogativa.

“Cosa!?” chiesi confusa alzandomi dal letto.

“Non è il tuo libro di anatomia questo!? Che ci fa sul pavimento!!” mi chiese porgendomelo.

Nello stesso istante in cui vidi il mio libro fra le mani di Katniss capì di aver perso la mia occasione, con un groppo in gola e un nodo allo stomaco allungai un braccio per prendere il libro e titubante lo aprì e sfogliandolo trovai un post-it giallo.

Mi dispiace, ma non me la sento…

“Che succede?” chiese Katniss preoccupata.

Con mani tremanti e gli occhi lucidi le porsi il post-it.

“Che vuol dire?...non avevi detto che aveva accettato di studiare con te, oggi?!” chiese confusa Katniss.

“Avrà cambiato idea…” mormorai tristemente sedendomi nel letto cercando di trattenere le lacrime.

Mi dispiace, ma non me la sento…

“È colpa mia!!” borbottai “Ma forse è meglio così, se stiamo lontano l’un l’altro eviteremo di farci del male a vicenda!!”

“Secondo me invece dovreste parlarne, in fondo avete sbagliato entrambi!!” sussurrò la mia compagna di stanza pensierosa.

“Il suo unico sbaglio è stato quello di baciarmi…sono stata io, quella che lo ha ferito, lui voleva chiarire e io invece gli ho sbattuto la porta in faccia perché sono un mostro, gli ho detto che era stato un momento di debolezza, uno sbaglio, gli ho detto di dimenticare tutto e che lo vedevo solo come un amico e ho pronunciato tutto  questo da dietro una porta di legno, senza nemmeno guardarlo negli occhi, non merito il suo perdono, fa bene ad evitarmi!!” ammisi con un groppo in gola e gli occhi lucidi.

“No, non fa bene, vi state comportando da idioti tutti e due, se vi volete, se vi amate, perché non ci provate a stare insieme?!, se in questo momento non te la senti, va da lui e chiedigli un po’ di tempo, se ti ama davvero ti aspetterà!!, nel frattempo potrebbe lasciare Brenda e tu potresti abituarti all’dea si eserti innamorata di lui e piano piano troveresti il coraggio di lasciarti andare pur di stare con lui, non ha senso evitarsi, cosa risolvete evitandovi, ci starete solo male entrambi!!” affermò convinta Katniss guardandomi crucciata.

“Non vuole più vedermi!!” borbottai tristemente asciugandomi con le mani le lacrime che mi scorrevano lentamente sul volto.

“Il suo è solo orgoglio, tutti gli uomini sono orgogliosi!!” affermò la ragazza alzando gli occhi al cielo esasperata.

“Lui non è così, è colpa mia se adesso non vuole incontrarmi, la verità è che l’ho ferito Katniss, e ho ferito anche me stessa, perché il solo pensiero di aver rovinato tutto tra noi mi sta distruggendo, e quel maledetto post-it ha disintegrato la mia vana speranza di poter tornare alla nostra quotidianità, non si può tornare indietro, non si può fare finta di niente, ci siamo spinti oltre il limite e adesso non possiamo fare un passo indietro, ci siamo baciati perché in quel momento lo volevamo entrambi, e quel bacio ha cambiato tutto, sono stata una stupida illusa a pensare di poter dimenticare quello che è successo ieri, non si può ignorare il fatto che ho baciato il migliore ragazzo che abbia mai incontrato in tutta la mia vita, non si può cancellare il fatto che dopo aver ricevuto  il bacio più dolce e bello della mia esistenza, ho ferito, umiliato e deluso il ragazzo che è riuscito ad abbattere la corazza che mi ero costruita intorno, ho fatto del male al ragazzo di cui mi sono innamorata perdutamente, e questo era quello che temevo di più!!” mi sfocai camminando, agitata, per la stanza.

 
“Se ne sei così tanto innamorata, fatti coraggio, alzati da questo letto e vai a parlare con lui, hai sempre temuto di innamorarti e di soffrire per amore, e adesso il tuo più grande incubo si è avverato, ti sei innamorata, e stai soffrendo, ma in questo caso la sofferenza te la stai creando tu, le tue paure ti stanno portando via la tua felicità e tu non devi permetterglielo!!, tu devi essere forte!!, amare e donare se stessi a qualcun’altro è difficile, ma se Thomas è quello giusto, se lui può rendenti felice, se lui può aiutarti ad affrontare le paure, se il vostro è amore vero tu devi reagire, devi combattere contro te stessa, devi fare di tutto per stare con lui, anche rivedere le tue priorità, perché se trovi la  persona giusta con cui passare una vita felice e serena non la devi lasciare andare, mai, per nessun motivo, perché se la perdi potrebbe essere il tuo più grande rimpianto, Teresa se non provi con Thomas potresti pentirtene, se non cogli l’attimo potresti perdere l’occasione della tua vita, vuoi davvero rischiare!? Insomma se Thomas fosse davvero quello giusto?! Vuoi davvero rischiare di perderlo?? Sei messa qui a piangere su un letto quando potresti essere con lui a dirgli quello che provi!!” mi disse congitata, guardandomi quasi esasperata.

"Forse hai ragione tu!!" le dissi rimuginando su quello che mi aveva appena detto.

"io ho sempre ragione!!" la schernì l'amica rivolgendole un occhiolino "adesso fammi andare che si è fatto tardi!!" aggiunse facendogli una linguaccia.
 
 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


WHATSAPP
Gruppo: Pivelli e Fanciulle


Ore 09:08 Minho: È ufficiale oggi ci sarà la fine del mondo!!

Ore 09:10 Peeta: Se ti riferisci al fatto che Thomas stamattina sia uscito di casa prima ancora che io mi togliessi il pigiama e preparassi la colazione, direi che hai proprio ragione, oggi è un giorno da segnare nel calendario!! Ahahah.

Ore 09:10 Minho: Stavo correndo lungo il perimetro del parco quando l’ho visto da lontano salire su un autobus, è sabato mattina, dove diavolo sta andando a quest’ora!!

Ore 09:11 Peeta: Non mi ha detto dove andava, però mi ha avvisato del fatto che non sarebbe tornato per pranzo.


WHATSAPP (Chat privata)

Ore 09:45 Newt: Thommy dove sei?...Tutto ok?

Ore 10:05 Newt: Sono preoccupato, fatti sentire fratello!!

Ore 11:15 Thomas: Scusa mi ero appisolato sull’autobus

Foto


Mi mancava l’aria di casa e ho fatto una pazzia!!

Ore11:15 Newt: Non ci credo che te ne sei andato al mare!!

Ore 11:16 Thomas: Mi ci sono volute due ore per raggiungere una spiaggia, certo non è bella come quella di casa mia, ma mi accontenterò!!

Ore 11:16 Newt: Che succede Thommy? Teresa mi ha fatto leggere il post-it…

Ore 11:17 Thomas: Non voglio essere solo un suo amico…non posso fingere di non provare niente per lei…e mi ha fatto infuriare il suo comportamento, avrebbe potuto reagire diversamente…o almeno avrebbe potuto darmi la possibilità di parlarle invece di nascondersi dietro la porta della sua camera!!

Ore 11:17 Newt: Lo so, Teresa ha sbagliato a comportarsi in quel modo ma sono sicuro che si sia pentita e che non l’abbia fatto per ferirti, è andata nel panico ed ha reagito in modo impulsivo, quando torni a casa parla con lei e vedrai che risolverete tutto insieme.

Ore 11:18 Thomas: per ora resterò qui, a godermi il sole ed a immaginarmi di essere sdraiato nella spiaggia di casa mia!!

Ore 11:18 Newt: Va bene, ma stai attento, e per qualunque cosa chiama!!.


PUNTO DI VISTA DI NEWT

“Hai letto la conversazione?” Chiesi poggiando il cellulare sul comodino e rivolgendo l’attenzione a Teresa seduta al mio fianco sul mio letto.

“Sì!” assentì lei debolmente rivolgendomi uno sguardo triste.

“Vuoi chiarirti con lui??” le chiesi rivolgendole un sorriso complice.

“Sì certo, perché?” rispose con premura guardandomi trepidante.

“Raggiungilo!!” pronunciai solenne.

“In spiaggia?!” mi chiese strabuzzando gli occhi.

“Sì in spiaggia pivellina, vuoi farti perdonare, no?”

“Certo, ma non so nemmeno in che spiaggia si trovi, e poi sei sicuro che sia una buona idea, insomma ha fatto chilometri per restare da solo, ed è palesemente per colpa mia che si è rifugiato lì!!” mi spiegò concitata alzandosi dal letto e cominciando ad agitare le mani camminando avanti e indietro per la stanza con fare agitato.

“Conosco Thomas, raggiungilo lì e vedrai che si risolverà tutto, è andato lì perché quel posto gli ricorda casa sua e perché ha bisogno di schiarirsi le idee, ma può mettersi a pensare per ore, mesi o addirittura per anni ma quello che prova per te non cambierà comunque, neanche dopo ieri pomeriggio, è vero adesso ce l’ha con te perché lo hai rifiutato,  si sente ferito, e mi pare di aver capito che anche tu ti sia pentita di quello che hai fatto ieri, no? quindi, prepara dei panini prendi qualcosa da bere e raggiungilo lì, dimostragli quanto tieni a lui, digli quello che ti frulla in testa, sii sincera e vedrai che lui capirà e ti perdonerà!!”.

“Va bene farò così, ma come faccio a sapere in quale spiaggia si trova?” mi chiese Teresa sistemandosi i capelli dietro l’orecchio con un gesto palesemente nervoso mentre riprendeva posto accanto a me.

Stavo per risponderle dicendole che credevo di sapere in quale spiaggia si potesse trovare Thommy quando qualcuno bussò alla porta.

“Ehi, voi due, che fate?? Siete riusciti a scoprire dove è dormiglione!?” chiese Minho con tono serio, spuntando dall’uscio della porta.

“Sì, è andato al mare!!” risposi evitando il suo sguardo.

“Che?? È impazzito?? Va al mare da solo a dicembre!?” chiese perplesso Minho.

“È colpa mia, abbiamo litigato!!” ammise Teresa assumendo un’espressione colpevole.

“Tu e dormiglione che litigate!? Impossibile!! Ma se andate sempre d’amore e d’accordo!!” assentì Minho con un ghigno mentre guardandola accigliato entrava definitivamente nella mia stanza chiudendosi la porta alle spalle.

“Si può sapere che è successo?” domandò curioso posizionando la sedia della scrivania di Thomas davanti a me e Teresa.

“È una storia lunga!!” borbottai senza guardarlo, avevo ancora qualche difficolta di dialogo con Minho d’altronde ieri era stato il primo momento di riavvicinamento dopo da tanto tempo.

“Venite con me, tutti e due!!” assentì Teresa alzandosi con uno scatto dal letto facendo sobbalzare sia me che Minho.

La guardai sconvolto.

“Venire dove??” rispose Minho con un’espressione palesemente disorientata.

“Lo raggiungeremo in spiaggia insieme!!” annunciò risoluta guardandoci con aspettativa.

“Cosa?” domandai accigliato guardandola esterrefatto.

“Me l’hai data tu l’idea!!” annunciò lei guardandomi speranzosa.

“Ma io pensavo ci andassi da sola!!” obbiettai stralunato.

“Non posso andare da sola, non conosco la strada finirei per perdermi e poi per la spiaggia ci sono quasi due ore di viaggio, per favore venite con me, io parlo con lui e voi vi godete il mare!!” rispose con tono implorante.

La guardai sconvolto.

“Ma insomma, volete fare capire qualcosa anche a me, si può sapere che caspio è successo, Teresa cosa diamine hai fatto a Thomas per farlo scappare via così?!” intervenne Minho sbuffando e rivolgendo uno sguardo spazientito ed irritato ad entrambi.

“Ieri pomeriggio io e Thomas ci siamo baciati, solo che subito dopo io sono scappata via per andare a chiudermi in camera, lui mi ha raggiunto immediatamente perché voleva chiarire ma io non gli ho aperto e da dietro la porta gli ho detto che il nostro bacio era stato un errore, e poi ho continuato dicendogli che doveva dimenticare tutto perché io lo vedevo solo come un amico e niente più!!”.

“Ma sei scema?? Ma tu sei cotta persa di Thomas, perché diavolo l’hai fatto???...aspettate un attimo quindi è per questa vicenda che ieri sera Thomas aveva la faccia di uno a cui era passato sopra un tram!!”

“Sì, esatto!!” ammisi dispiaciuto grattandomi la testa impacciato.

“E io che pensavo fosse stata colpa di Brenda!!” assentì Minho rivolgendo uno sguardo di disapprovazione a Teresa che abbassò la testa colpevole.

“Be’ diciamo che anche la telefonata con Brenda di ieri sera non è stata per niente piacevole!! Le sue urla hanno spaccato anche i miei di timpani!!” affermai per spezzare l’atmosfera di tensione che si era creata nella stanza.

 QUALCHE ORA DOPO

Punto di vista di Teresa

“È ufficiale ci siamo persi!!” annuncia disperata, accostando la macchina al lato della strada ed inserendo le quattro frecce.

“Non ci siamo persi, il GPS diceva di prendere da questa parte!!” assentì Minho osservando la mappa presente sullo schermo del cellulare di Teresa.

“Un paio di chilometri fa il cartello diceva di svoltare a destra, se lo avessimo fatto non saremmo finiti in questa strada di campagna!!” si lamentò spazientito Newt seduto dietro il sedile del guidatore.

“Ma il GPS diceva che andando dritto saremmo arrivati prima!!” si giustificò Minho con tono esasperato.

“Certo come no, infatti siamo in mezzo al nulla!!” rispose Newt alzando le braccia in alto con tono alterato.

“RICALCOLO, EFFETTUARE INVERSIONE A U, RICALCOLO”
“Questo caspio di coso si deve essere bloccato!” affermò Minho imbufalito.

“Se è per questo si è bloccato chilometri fa e non te ne sei nemmeno accorto!!” lo ammonì Newt lanciandogli un occhiataccia.

“Ragazzi vi prego smettetela di litigare!!” dissi sfinita prendendo il mio cellulare dalle mani di Minho “È evidente che questa non è la strada giusta!!”.

“È colpa della testardaggine di Minho se siamo finiti in questa strada taglia fuoco!!” affermò Newt sporgendosi in avanti per poter osservare la mappa sul cellulare che Teresa aveva in mano.

“Vuoi smetterla??” assentì furibondo Minho volgendo uno sguardo furioso a Newt.

“Di fare cosa?” gli rispose Newt sostenendo il suo sguardo.

“Di insultarmi!!” urlò Minho esasperato.

Il battibecco estenuante di Newt e Minho fu interrotto dallo squillo del cellulare di quest’ultimo che, per l’ennesima volta in quella mattina, lo prese dalla tasca per riagganciare la chiamata per poi riporlo di nuovo nella tasca dei pantaloni.

“Vuoi staccare quel cellulare?! è tutta la mattina che suona!!” esclamò esasperato Newt alzando gli occhi al cielo.

“Fatti gli affari tuoi Newt!!” lo ribeccò Minho irritato rivolgendo lo sguardo fuori dal parabrezza.

“Perché non rispondi alla tua ragazza? hai problemi in paradiso!!” mormorò Newt sarcastico.

“Se ce qualcuno che crea problemi quello sei tu, Newt!!” urlò Minho esasperato.

Per l’ennesima volta il suono dello squillo di un cellulare risuonò nell’abitacolo della macchina stavolta però il telefono era quello di Newt.

Dallo specchietto retrovisore vidi Newt afferrare il cellulare e mettere il vivavoce.

“Pronto!!” rispose alla chiamata con un tono a metà tra il sollevato, intuii per aver interrotto la discussione con Minho, e sorprendentemente esasperato.

“Newt, ciao sono Brenda!!”

Al suono di quella voce sia io che Minho sobbalzammo sul posto e girammo le teste verso il sedile posteriore per osservare sconcertati Newt.

“Ciao Brenda, dimmi!!” continuò lui sollevando le spalle disarmato.
“Sai dove è Thomas? Oggi non si è ancora fatto sentire!!” assentì con tono preoccupato.

“Credo stia ancora dormendo, io purtroppo non sono in casa” mentì Newt con tono convincente.

“Strano perché ho visto il suo ultimo accesso su Whatsapp!!” spiegò la ragazza sospettosa.

“Sai com’è fatto Thomas, si sarà svegliato avrà risposto a qualche messaggio e poi si sarà riaddormentato!!” assentì Newt alzando gli occhi al cielo esasperato.

“Ma non mi ha mandato nessun messaggio!!” si lamentò Brenda con palese tono irritato.

“Sarà seccato per ieri sera!! Vedrai che appena gli passerà ti cercherà!!”.

“Va bene, se lo vedi però digli che lo sto cercando!!” borbottò la ragazza imbronciata.

“Sì certo, ci sentiamo!!” concluse Newt con tono educato, riagganciando subito dopo la chiamata dopo averla salutata.

“Perché caspio Brenda ha il tuo numero di cellulare?!” chiese stralunato Minho guardando acciagliato Newt.

“È una lunga storia!! Vi basti sapere che Brenda è la regina degli stalker!! Adesso per favore, Teresa, fai questa dannata inversione a U e andiamo a cercare Thommy prima che Brenda mi richiami al telefono!!” esclamai appoggiandomi al sedile chiudendo gli occhi e per cercare di calmarmi.

“Va bene, ma non seguiamo più il GPS, non voglio trovarmi di nuovo in strade sperdute!!” acconsentì Teresa.

“Fai la strada a ritroso e gira dove indicava il cartello!!” le suggerì mentre rivolgevo lo sguardo verso il finestrino.

Dopo una decina di minuti esclamai sollevata: “Ci siamo, si vede il mare e la costa, chissà in che punto sarà Thomas!!”.

“Costeggia il viale e fermati alla prima fermata dell’autobus che trovi!!” assentì Newt osservando il lungomare.

“Ecco, qui ce una fermata, scendo a chiedere informazioni, magari lo hanno visto!!” annunciai qualche minuto dopo arrestando la macchina.

“Scendo anch’io!!” aggiunse Minho con urgenza richiudendosi lo sportello della macchina alle spalle per poi seguire me verso la fermata dell’autobus.

Prima di interpellare una signora di mezza età seduta alla fermata del bus diedi un‘occhiata all’abitacolo della mia macchina e notai che Newt era rimasto seduto nel sedile posteriore a guardare il mare dal finestrino.

“Buongiorno signora, scusi se la disturbo io e i miei amici ci siamo persi, saprebbe dirci per favore dove ci troviamo?!”
“Siete all’inizio del viale della spiaggia principale, se lo percorrete tutto arrivate alla zona delle scogliere!!” rispose gentilmente la signora indicandomi la strada del lungomare con un dito.

“Ci sono altre fermate dell’autobus lungo il viale?”  chiesi timorosa di sapere la risposta.

“Credo ce ne siano altre quattro!!”

“Grazie mille signora, ah dimenticavo, ha per caso visto un ragazzo alto, magro, con gli occhi castani e i capelli lisci e scuri?”

“Mi dispiace cara, non l’ho visto!!”

“Grazie ancora e scusi per il disturbo!!” le risposi scoraggiata.

“Sarà qui da qualche parte!!” affermò Minho non appena ci allontanammo dalla fermata.

“E se fosse già andato via!!” gli risposi preoccupata.

“Non penso, Thomas ha detto a Peeta che non sarebbe tornato a casa per pranzo!!”.

“Allora parcheggiamo la macchina e cerchiamolo!!” affermai con un sospiro rivolgendo lo sguardo verso l’autovettura.

“Teresa perché mi hai fatto venire qui con Newt !?” mi chiese all’improvviso Minho concitato afferrandomi per un braccio, impedendomi così di proseguire verso l’automobile.

“Avevo bisogno di aiuto Minho, e poi voi due non vi potete ignorare per sempre!!” risposi esasperata guardandolo dritto negli occhi.

“Conosci benissimo il motivo per cui sono ai ferri corti con lui!!” mi rispose guardandomi severo.

“Dovete chiarirvi e risolvere il problema una volta per tutte!!” assentì con tono risoluto.

“Il problema non si può risolvere!!” alzò la voce guardandomi male.

“Sì invece, fidati di me!!” gli risposi afferrandolo per le spalle, osservandolo intensamente.

“Teresa non è come dici tu, non vedi che abbiamo litigato tutto il tempo!!”

“Voi avete iniziato a battibeccare fin dal primo momento che vi siete conosciuti, e comunque stamattina anche tu hai fatto del tuo meglio per poter litigare con lui, inoltre potevi evitare di urlargli che è lui quello che crea problemi!!”
“Perché non è così?!...e poi Newt oggi mi ha fatto proprio infuriare, mi ha contraddetto e insultato per tutto il viaggio!!”
“Però ti ha rivolto la parola dopo tanto tempo, non sei contento di essere tornato a parlare con lui?!!” gli chiese accigliata.
“Certo che sono contento se solo parlassimo in maniera più normale!!” mi rispose con tono turbato.

“Ehi, avete finito di chiacchierare voi due!!” ci interruppe Newt scendendo dalla macchina.

“Sì, adesso parcheggiamo e cerchiamo Thomas!!” gli risposi immediatamente guardandolo mentre si chiudeva lo sportello della macchina alle spalle.

“Non ce bisogno di cercarlo, è lì!!” affermò indicandomi la direzione con un dito.

In lontananza oltre il muretto che divideva il viale dalla battigia c’era un ragazzo in tuta che giocava a riporto con un cane.

“Credi sia lui?!” gli chiesi a metà tra lo speranzoso e il timoroso.

“Thommy adora i cani!! Sicuramente è lui!!” assentì certo Newt.

“D’accordo, allora pensate voi alla macchina, io vado da lui!!” affermai risoluta, così prendendo un grosso respiro, mi feci coraggio e mi incamminai verso Thomas lasciandomi alle spalle Minho e Newt.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


PUNTO DI VISTA DI NEWT

“Sali in macchina?”
mi chiese Minho con tono palesemente impacciato.

Sbuffando e in rigoroso silenzio salì sul sedile del passeggero.

Parcheggiamo qualche metro oltre la fermata nella corsia che affiancava il muretto.

“Scendi dalla macchina o hai intenzione di restare qui dentro per tutto il tempo?!” mi domandò Minho tentennante.

Scesi dalla macchina senza aprire bocca, mi avvicinai al muretto e mi sedetti lì, tirai un grosso respiro, mi piaceva l’aria di mare.

Percepì Minho sedersi accanto a me.

“Sei passato dalla modalità insulti e lamentele alla modalità silenziosa, di nuovo!!” esclamò contrariato Minho.

Vidi in lontananza Teresa avvicinarsi a Thomas, sperai che almeno loro riuscissero a chiarirsi.

“Evito di creare problemi!!”.

Lo sentì sospirare “Mi dispiace per prima!! ma mi hai fatto saltare i nervi!!”.

“Avremmo dovuto girare quando lo dicevo io!!” assentì risoluto.

“Va bene, stavolta avevi ragione tu!!” Acconsentì.

“Io ho sempre ragione!!”.

“Adesso non esagerare!!” esclamò ghignando.

Restammo in silenzio per un po’, fino a quando Minho non lo interruppe.

“Pensi che riusciranno a fare pace quei due?”.

“Penso di sì!!” dissi con sicurezza continuando ad osservare le onde infrangersi sulla battigia.

 “Raccontami come caspio ha fatto Brenda ad avere il tuo numero di cellulare?!”.

“Se te lo dico non ci credi!!”.

“Mettimi alla prova!!”.

“Non so come abbia fatto ma credo che attraverso uni dei social network sia riuscita a risalire al nome di mio padre, dopodiché ha chiamato a casa mia e si è fatta dire da mia madre il mio numero di cellulare fingendosi una mia collega, le ha detto che aveva perso il mio numero e che aveva un’estrema urgenza di contattarmi per problemi culinari!!”.

“Non ci credo!!” ammise sconvolto “Quella caspio di ragazza ha seri problemi al cervello!.

“Già è completamente fuori di testa!!” assentì ridendo “Se Thommy la lasciasse come minimo sarei costretto a cambiare la scheda telefonica!!”.

“Quindi ti aveva chiamato già altre volte?”.

“Mi chiama quando Thommy non le risponde per troppo tempo, come oggi!!”.

“È una pazza!!”.

“Già!”.

“Dove vai?” mi chiese Minho.

“Be’ visto che grazie alla fuga di Thommy siamo finiti al mare, non posso fare altro che godermi la spiaggia e questa giornata di sole!!” gli spiegai scendendo dal muretto e iniziando a passeggiare sulla spiaggia.

“Ti piace il mare?” mi chiese seguendomi.

“Sì, ma dove abito io purtroppo non ce, per godermi il mare devo cambiare regione e aspettare l’estate!!...a te piace?”.

“Sì, la spiaggia è il luogo perfetto per correre!!”.

“Certo, perché se in estate non ti metti a correre sulla battigia ti ritrovi due bistecche arrostite al posto dei piedi!!”.

“Ahaha non intendevo per quello!!” mi rispose divertito.

“E per cosa??”.

“Togliti le scarpe!!” mi intimò con un ghigno sul viso.

“Perché??” gli chiesi perplesso.

“Togliti le scarpe e basta pive!!”.

“Ehi sono io quello che utilizza il termine pivello!!”.

“Vuoi che ti paghi il copy-right??” mi chiese scherzosamente mentre si toglieva le scarpe e i calzini.

“Ma mi spieghi che stai facendo?” gli chiesi sempre più perplesso.

“Aspetto che tu ti tolga le scarpe e i calzini!!” mi disse accigliato guardandomi storto.

“E va bene li tolgo, ma mi spieghi che cosa dobbiamo fare?” chiesi sedendomi per terra per poter togliere queste dannate scarpe.

“Correre!!”.

“Cosa?? E non potevamo farlo con le scarpe!?”.

“Mi hai chiesto perché mi piace correre sulla spiaggia, be’ alza quelle chiappe e vieni a correre con me!!”.

Lo guardai e pensai a quanto mi fosse mancato.

“Allora??” insistette con il suo solito ghigno spavaldo.

“Bene così, che corsa sia!!” esclamai alzandomi rassegnato.

Sentì il contatto della sabbia tiepida nei piedi, era piacevole.

“Al 3!!” vidi Minho mettersi in posizione di partenza.

Feci lo stesso.

“1…2…”

lo vidi partire come un fulmine.

“Ehi, il 3 dov’è finito!!” gli urlai, indispettito iniziai a corrergli dietro.

“Ahahaha sei un pivello ingenuo!!” mi beffeggio divertito.

“Sei sleale!!” urlai cercando di raggiungerlo.

“Risparmia il fiato biondino, ti servirà se vuoi starmi dietro!!”.

Nonostante mi dispiacesse ammetterlo, aveva ragione lui, eravamo appena partiti e io già avevo il fiatone, non sarei riuscito a stargli dietro per molto, soprattutto a questo ritmo.

Cercai di respirare ed espirare in modo regolare, per facilitarmi il compito chiusi gli occhi, piano piano trovai il giusto ritmo, e nel giro di pochi minuti inizia a rilassarmi, il sole tiepido che batteva sul mio viso, l’aria frizzantina che mi rinfrescava, l’odore della salsedine, la sabbia tiepida che sfiorava i piedi, il rumore delle onde, era tutto molto piacevole e rilassante, dopo tanto tempo sentì i nervi distendersi e una piacevole serenità invase il mio corpo e il mio animo.

Aprì gli occhi e mi sorpresi quando non vidi più Minho davanti a me.

“Sono qui!!” assentì con tono tranquillo e stranamente dolce per uno spavaldo come lui.

Mi voltai alla mia sinistra, a quanto pare mentre correvo Minho mi aveva affiancato e io non me ne ero accorto.

“Allora ti piace correre sulla spiaggia?” mi chiese rivolgendomi uno sguardo complice.

“Molto” gli risposi porgendogli un sorriso spontaneo.

“E ancora deve venire la parte migliore!!” mi annunciò ammiccandomi soddisfatto.

“Ovvero??” gli domandò curioso.

“Seguimi!!”.

Cambiammo direzione e invece di correre parallelamente alla spiaggia ci dirigemmo verso la battigia, arrivati a riva Minho riprese a correre lungo la spiaggia, la sabbia era umida e correre lì era più difficile, ma era comunque bello, ogni tanto un onda riusciva a raggiungerci e dei brividi improvvisi mi assalivano a causa del contatto con l’acqua fresca, lì al limite tra la sabbia e l’acqua ara tutto amplificato, l’odore, il rumore delle onde, il fresco, mi lasciai invadere dalla tranquillità e mi rilassai di nuovo.

“Oh ma guarda ci sono i piccioncini!!”.

Aprì gli occhi e mi voltai verso la spiaggia, Teresa e Thomas erano seduti un centinaio di metri più in là rispetto a noi.

“Chissà se hanno fatto pace!!” si chiese ad alta voce Minho”.

Stavo per dirgli il mio parere quando squillò il cellulare di Minho, per l’ennesima volta.

“Mi sembrava strano che non ti fosse ancora squillato!!” gli dissi ironicamente con fare scherzoso.

Mi lanciò un’occhiataccia e rispose al telefono senza vedere neanche chi fosse.

“Pronto!!”.

“Minho!!”.

“Peeta!!”.

Strano, era mio fratello, mi chiesi perché non avesse chiamato me, mi toccai le tasche alla ricerca del cellulare ma improvvisamente mi ricordai di averlo lasciato in macchina.

“Minho, non ti sento bene!!”.

“Non ce molto campo qui!!” assentì Minho fermandosi.

“Cosa??”.

“Un attimo che mi sposto, resta in linea!!”.

Vidi Minho correre verso la strada, nella speranza di trovare un po’ di campo.

Mi voltai verso il mare e guardando le onde correre verso la battigia mi avvicinai sempre di più, l’acqua era fresca e il contatto era piacevole, il mare non era eccessivamente mosso, inoltre il sole era abbastanza caldo nonostante fosse un giorno di inizio novembre.

Incominciò a balenarmi un’idea assurda, una parte di me cercava di dissuadere l’altra, invano.

 
Infatti spinto da una frenesia e da un entusiasmo che non avevo da tempo, mi tolsi la felpa e la maglietta, il contatto con l’aria fresca mi provoco brividi in tutto il corpo, ma tutto ciò non faceva che farmi sentire vivo e spensierato, ed era da tanto che non mi sentivo cosi, preso da un sempre più crescente entusiasmo iniziai a sfilarmi i pantaloni e ripetendomi adesso o mai più feci uno scatto e senza pensarci ulteriormente mi fiondai in acqua.

PUNTO DI VISTA DI MINHO

 
“Ehi Peeta, mi senti adesso??” chiesi arrivato al muretto.

“Sì, adesso sì”.

“Dimmi!!”.

“Non vi siete più fatti sentire!!...è tutto ok...avete trovato Thomas?”.

“Sì sì, siamo tutti in spiaggia!!”.

“Ok, ho provato più volte a chiamare Newt e anche Teresa ma non mi rispondevano, quindi mi sono preoccupato!!”.

“I cellulari non prendono bene qui, va tutto bene non ti preoccupare!!”.

“D’accordo allora ci vediamo dopo!!”.

“A dopo!!” gli risposi ringaggiando il cellulare, rivolsi uno sguardo alla macchina, e quasi in contemporanea i gorgogli del mio stomaco si fecero risentire così mi ricordai dello zaino con i panini e le bibite, presi le chiavi dalla tasca e andai a prenderli.

Per fortuna avevo parcheggiato a fianco al muretto perché solo dopo aver raggiunto la macchina mi ricordai di non indossare le scarpe.

Presi lo zaino, chiusi la macchina e dirigendomi verso la spiaggia cercai con gli occhi Newt.

“Dove caspio è finito!!” imprecai ad alta voce.

Ero a metà spiaggia e non riuscivo a vederlo, mi guardai attorno e in lontananza vidi Thomas e Teresa, stavolta erano sdraiati, ma nello stesso punto di prima.

Dove diavolo era finito Newt?? Mi avvicinai alla battigia cercando di ritrovare il punto in cui l’avevo lasciato, e all’improvviso li vidi, un mucchio di vestiti impilati l’uno sopra l’altro.

“Ma che caspio!!” dissi correndo verso la pila di vestiti.

Li presi in mano, erano di Newt… alzai gli occhi sconvolto e li rivolsi verso l’acqua, ed eccolo lì…

“Ma che caspio stai facendo!!” gli urlai sconvolto, era totalmente immerso nell’acqua, e con un ghigno divertito mi salutava con una mano.

Lo vidi ridere spavaldo.

“Che caspio ridi, sei completamente impazzito!?”.

“Ti ho mai detto che sono stato campione di nuoto regionale per 5 anni di seguito!!”.

“No, ma esci subito da lì o ti prenderai un accidente pezzo di testa di caspio che non sei altro!!”.

“Ahahha ti preoccupi per me!” rispose divertito ma con una punta di ironia.

“Certo idiota, esci, non è questa la giusta stagione per i bagni!!”.

“Non esiste una giusta stagione per nuotare!!”.

“Stai delirando testa di caspio!!”.

“Minho Pattinson io ti sfido ad una gara di nuoto!!”.

“L’acqua gelata ti ha decisamente devastato il cervello!!”.

“Il grande Minho che non accetta una sfida, Teresa allora ha ragione quando dice che sei cambiato!!”.

“Che cosa c’entra questo adesso!!” gli chiesi turbato.

“Cos’è hai paura di perdere?” mi stuzzica con un ghigno divertito di chi sapeva di avere la situazione in pugno.

“Io non perdo mai!!” gli risposi con il mio solito tono convinto.

“Be’ ti capisco, in fondo l’acqua non è il tuo elemento, saper correre nel nuoto non è di grande aiuto, sfidandomi perderesti di sicuro!!”.

“Io non è sarei così certo!!”.

“Ah no? Be’ se sei così tanto convinto di potermi sconfiggere perché non accetti la mia sfida!!”  mi ammicco divertito.

“Bene cosi!! Che sfida sia!! Ma sappi che ti pentirai di avermi sfidato!!” gli dissi spavaldo.

Lo vidi farsi una risata di gusto per poi fare una capriola sott’acqua.

Quell’irresponsabile, irresistibile, pazzo si era pure bagnato i capelli.

Pensai che se non ci fosse venuto un accidente oggi, dopo questa bravata, non ci sarebbe venuto ma più.

 
Mi tolsi giacca, maglietta e pantaloni e cercando di non pensare al freddo che avrei sentito mi gettai in acqua, tutto questo per accontentare quel caspio di biondino che in poche settimane, aveva toltalmente  scombussolato e ribaltato la mia vita.

Decidemmo di fare una sfida in stile libero. 

E con mia grande riluttanza Newt mi fece mangiare la polvere.

"Hai perso!!" mi beffeggiò divertito quel testa di caspio, gli lanciai un’occhiata assassina, ma in fondo ero contento, era da tantissimo tempo che non passavo un po’ di tempo con lui.

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