Legami

di Freya Crystal
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


Capitolo uno



Solita mattinata,solito posto a tavola,solita tazza di caffé... Anche quel giorno non si preannunciava ricco di novità interessanti all'orizzonte che avrebbero potuto scacciare la monotonia in qui Quistis Trepe era sprofondata.Ce l'aveva fatta a ricaderci dentro un'altra volta. Benché avesse abbandonato definitivamente il ruolo di insegnante la sua vita non aveva preso una svolta migliore come aveva sperato accadesse. A coronare il tutto i suoi amici erano partiti in missione da una settimana e le giornate al Garden erano diventate vuote e noiose come non lo erano mai state prima d'ora.

La SeeD sospirò esasperata;sulle spalle portava il peso di tanti sacrifici e di una vita vissuta a lottare per guadagnare qualche misera soddisfazione. I vent'anni che aveva li portava solo di fatto,era una donna adulta e intelligente,capace di varcare linee sottili che nemmeno uno psicologo avrebbe potuto intravedere nella mente delle persone.  
Tuttavia le sue brillanti doti non erano ancora riuscite ad emergere nel loro massimo splendore.
Quistis non sopportava l'idea di non avere nulla da fare,iniziava a pensare troppo e l'ansia e il nervosismo si impadronivano di lei;quando era impegnata invece quel flusso di emozioni preoccupanti finiva in secondo piano per lasciare spazio al dovere.
Perché Cid non l'aveva ancora mandata in missione? Perché la faceva rimanere con le mani in mano così a lungo?
Scostò una ciocca di capelli dal viso,si alzò e si diresse fuori dalla mensa;avrebbe vagato per il Garden senza una meta anche quel giorno.
Ogni tanto qualche studente la incrociava lungo il cammino e la osservava intimorito,con soggezione, e poi tirava dritto.
L'aura austera di Quistis manteneva la gente a debita distanza,era una di quelle persone con cui nessuno avrebbe voluto avere problemi.
A farle compagnia nel corridoio c'erano il rumore dei suoi tacchi che battevano a terra e la solitudine.
In quel momento la voce chiara e autoritaria del preside risuonò nell'intero edificio:era il richiamo che la SeeD aspettava e sognava da tempo.
-SeeD Quistis Trepe è desiderata in presidenza. Ripeto: SeeD Quistis Trepe è desiderata in presidenza.-
Quelle parole furono musica per le sue orecchie. Finalmente avrebbe avuto da lavorare.
Si diresse immediatamente nell'ufficio al terzo piano e quanto varcò la porta trovò ad aspettarla Cid Kramer in tutta la sua compostezza,pronto a comunicarle il motivo per cui l'aveva convocata.
-Buongiorno Quistis.-esordì con tono confidenziale; da quando avevano sconfitto la strega Artemisia il preside riservava un trattamento speciale a lei e ai suoi compagni,era più spontaneo nel parlare e ogni tanto aveva voglia di scambiare due chiacchiere con loro.
-Buongiorno preside.-rispose educatamente la ragazza.
-E' tempo di una nuova missione anche per te. Sei diretta a Galbadia.-
-Non vedo l'ora.-
-La tua prontezza e la tua disponibilità nell'accettare una missione sono ammirevoli;ti rendono una delle migliori SeeD del Garden. Apprezzo molte queste tue qualità.
-La ringrazio.-
-Iniziamo dal principio. Un ricchissimo imprenditore di Timber è stato rapito da un'organizzazione di ribelli contrari alla resa d'indipendenza della città. Questi hanno richiesto un enorme riscatto in denaro,una cifra di circa un milione di guil. Ma niente panico,pretendono più di quanto valgono loro stessi,perciò ho pensato che per porre fine alla questione basti il tuo intervento con il supporto di un'altro SeeD.-
-Cosa sperano di ottenere nel caso dovessero riuscire nel loro intento,visto che non accettano l'indipendenza di Timber?- domandò Quistis.
-Vogliono comprare il potere dell'esercito. Ma non ce la faranno mai. Hanno davvero poche possibilità.-sorrise il preside.
-Chi mi affiancherà nella missione?-chiese la giovane SeeD.
-Seifer Almasy.-
Quelle parole semplici,pronunciate tranquillamente,con tono impassibile.
"Grandioso." pensò Quistis sarcasticamente. "Ci mancava solo questa."

*~*~*~*~*

Il sole filtrava i raggi attraverso i finestrini chiusi, il calore avrebbe potuto far scaturire un incendio e l'aria era irrespirabile. Come se non bastasse il bambino dello scomparto accanto al loro piangeva ininterrottamente,senza avere la minima intenzione di dare un attimo di pace alle sue corde vocali e all'intero carico di passeggeri asfissiati a bordo del treno.
-Piccola carogna maledetta! Odio i bambini...-abbaiò Seifer,ogni singolo muscolo del suo corpo teso per il nervosismo,mentre cercava di restare seduto senza perdere il controllo...Cosa alquanto ardua considerando il suo carattere irascibile pronto a  fare scintille.
Quistis non vedeva l'ora di scendere dal treno,non ce la faceva più a sopportare l'afa. Per distrarsi cercava di ignorare il fatto che  Seifer fosse seduto di fronte a lei e che stesse imprecando esasperato a causa del continuo,fastidioso,irritante,frignare.
-Ma non sono capaci di farlo smettere!? Basta non ce la faccio  più!!-ruggì il Gunblader prendendosi la testa fra le mani.
La giovane SeeD si accorse che il suo compagno di missione stava iniziando a tremare in  modo inquietante,ma preferì continuare a ignorarlo per mantenere quel briciolo di tranquillità rimastale che stava cercando disperatamente di conservare lungo il viaggio.
-Ora vado a dirgliene quattro!-
-Dove credi di andare?-lo riprese immediatamente Quistis,quando vide Seifer alzarsi in piedi furibondo.- Non ho intenzione di mandare tutto all'aria perché tu non riesci a portare pazienza,chiaro? Siediti e fai finta che sia tutto nella tua immaginazione. Abbiamo una missione da compiere.-
Facile a dirsi,mentre lo diceva non ne era convinta nemmeno lei stessa;i lamenti incessanti si facevano sempre più alti.
-Ma che belle parole cara maestra. Come sempre ha ragione lei. Dopotutto cosa ci vuole ad ignorare una cornacchia che strilla da quaranta minuti mentre questa fresca brezza primaverile ci solletica il viso?!-ribatté Seifer sarcastico,sputando qualche goccia di veleno nelle sue parole per sfogare la  rabbia.
Quistis sapeva che non erano rivolte direttamente a lei,così si concentrò a fissare fuori dal finestrino in cerca di alcuni particolari nel cielo che avrebbero potuto esserle sfuggiti.
Seifer tornò a sedersi,infastidito per non aver ricevuto una risposta, e si tappò le orecchie con le mani.
Mancava poco per arrivare a destinazione. Quistis ripassò mentalmente il piano: una volta giunti alla stazione,lei e Seifer avrebbero trovato un signore con un paio di occhiali da sole e una camicia rossa ad aspettarli. Questi li avrebbe scortati nel deserto con una macchina e avrebbe fornito loro dei vestiti e un borsone pieno di soldi falsi. Fingendosi marito e moglie,nonché parenti dell'imprenditore, i due SeeD avrebbero dovuto raggiungere la base e chiedere il riscatto. In caso di fallimento del piano e cattura,sarebbero dovuti evadere contando solo sulle loro capacità;una volta fuggiti l'intero esercito armato di Timber li avrebbe aspettati fuori per chiedere ai nemici di arrendersi.
Venire catturati era un rischio,ma Cid aveva garantito a Quistis che i loro nemici non erano degli esperti,perciò non avrebbero avuto problemi. Dopotutto il lavoro dei SeeD era quello: mettere a repentaglio la loro vita per la salvezza di quella altrui. Ormai c'erano abituati.
Finalmente il treno iniziò a rallentare. Quistis e Seifer tirarono un sospiro di sollievo,l'incubo era finito.
Furono i primi a scendere,anche perché se avessero aspettato,il Gunblader si sarebbe avventano sul bambino frignante.
-Elis,Ian! Che gioia rivedervi!-esclamò un uomo che subito venne loro incontro a braccia aperte.
Quistis e Seifer riconobbero il tizio dagli occhiali e la camicia rossa.
-Piacere nostro!- lo abbracciò la giovane SeeD recitando bene la sua parte.
Seifer gli strinse la mano riluttante.
-Venite,vi porto a casa mia. Sono tutti così felici di rivedervi!-continuò l'altro.
Quistis e Seifer lo seguirono senza farselo ripetere due volte,quando raggiunsero la macchina e si accomodarono a sedere iniziò il dialogo.
-Mi chiamo Farx,lieto di conoscervi soldati di Cid. Sono il fratello di Byron,l'imprenditore rapito.-
-Il mio nome non ha importanza. Lei invece è la cara maestrina Quistis.-rispose Seifer stravaccandosi nel modo più comodo che poteva sul sedile.
-Da quanto tempo hanno rapito suo fratello?-domandò Quistis,ignorando completamente e ancora una volta il suo finto-marito.
-Da quattro giorni. Mi hanno minacciato di morte nel caso in cui avessi avvertito l'esercito. Che idioti...se sperano di ottenere quello che vogliono in questo modo si sbagliano di grosso.-
L'auto sfrecciava in direzione del deserto.
-So che siete molto bravi  a fare il vostro lavoro,per questo ho chiesto il vostro aiuto:conto su di voi. I vostri vestiti sono in quella borsa ai vostri piedi,indossateli.-
Seifer prese la borsa ed estrasse un paio di pantaloni e una maglietta,una gonna e una camicetta e due paia di scarpe da ginnastica.
-Non mi metterò mai questa roba anonima!-protestò quando prese in mano la maglietta.
Quistis lo fulminò con lo sguardo:non era la situazione più adatta per lamentarsi del vestiario a loro disposizione;Seifer non poteva certo presentarsi al nemico con indosso il mantello da capo del mondo.
Pochi minuti dopo Farx  fermò la macchina.
-Qui vi devo lasciare. Ricordate: l'esercito di Timber arriverà e si apposterà nelle vicinanze tra un'ora. Quando uscirete interverrà a prescindere dall'esito del piano.-spiegò Farx in modo chiaro; era determinato a riavere indietro suo fratello sano e salvo.
-La ringrazio.-rispose Quistis,presi gli indumenti e chinatasi dietro la macchina per cambiarsi.
-Come siamo schizzinosi,facciamo tutto quanto in privato eh?Non ti salto mica addosso...-commentò Seifer.
-Non si sa mai.-replicò Quistis mentre si spogliava velocemente.
-Ma per chi mi hai preso? Per un maniaco? Io salto addosso ad una solo se so che ha delle belle cose da farmi vedere,ma dato che l'unica cosa nuda di te che ho visto è la faccia,non credo tu corra questo rischio.-
Questa volta il Gunblader aveva toccato un nervo scoperto; lo poté capire quando sentì che Quistis aveva smesso di trafficare con la camicetta. Finalmente era riuscito a farsi notare. La missione sarebbe stata noiosa,perciò doveva trovare qualcosa di più interessante da fare: stuzzicare Quistis rientrava in cima alla lista.
Eppure la giovane donna non gli rispose,con sua crescente irritazione.
Farx prese un'altra borsa,decisamente più grande della prima,da sotto il suo sedile e la porse a Seifer.
-Qua dentro ci sono i soldi falsi.-
Seifer aprì e controllò.
-Fossero veri,li prenderei in questo istante e scapperei con la mia mogliettina per darmi alla pazza gioia.- fu il suo commento malizioso.
Quistis sentì un leggero calore salirle alle guance.
-Io sono pronta.-dichiarò rimettendosi in piedi.
Il Gunblader la scrutò attentamente dalla testa ai piedi,senza farsi tanti problemi; per un po' sembrò che stesse osservando un programma alla tivù,poi parlò.
- Il verde ti dona molto...santo Hyne!-
I suoi pensieri in quel momento non dovevano essere molto casti,a giudicare dal ghigno sghembo comparso sul suo volto.
-Muoviti.- fu la risposta spiccia e distaccata di Quistis.
-Ai suoi ordini maestà-
Seifer si tolse il mantello di un bianco sporco gettandolo a terra e senza tante cerimonie si cavò la canottiera davanti a Farx e a un'imbarazzata Quistis,che distolse subito lo sguardo rivolgendolo al cielo.
Il Gunblader era compiaciuto,i suoi pettorali scolpiti facevano sempre il loro effetto.
Farx osservò prima lui,poi lei, e un sorriso divertito increspò le sue labbra.
-Buona fortuna ragazzi.- e con queste parole montò in macchina e li lasciò nel deserto.


*~*~*~*~*


-Ehi Terry,guarda qui. Il radar segnala due presenze nelle vicinanze del nostro covo.- dichiarò uno dei rapitori al suo compagno.
-Interessante. Mandiamo subito qualcuno a controllare.-rispose lui.
-Forse è quell'idiota che abbiamo minacciato la volta scorsa. Se ci porta i soldi siamo davvero fortunati.-
-Non ti eccitare troppo. Sembra che non sia solo...-constatò Terry,avvicinatosi per vedere con i suoi occhi i due puntini rossi in avvicinamento.



*~*~*~*~*


-Che noia! Spero di riuscire a divertirmi contro quel paio di briganti.-esordì Seifer mentre lui e Quistis camminavano sulla sabbia bollente.
-Rilassati. Non sarà necessario farli fuori,se tutto va bene.- lo avvertì la sua compagna.
-E questo chi lo dice?-
-Lo dice il caposquadra.-
- E se io non ti ascoltassi?-
-Te la farei pagare cara,è una promessa.-
- Adoro quando mi minacci.-
-Vuoi camminare in silenzio?-sbottò Quistis irritata.
Bastava sentirlo parlare per capire come mai la ragazza era stata nominata caposquadra al suo posto.
- Sarai anche un bel tipino,specialmente in un raro caso come questo in cui ti vedo vestita decentemente...-continuò Seifer- ma come sei noiosa! Insomma,di qualcosa.-
Quistis sospirò.
-Non c'è niente che io ti debba raccontare...- mentre lo diceva sembrava sincera.
Seifer si zittì e prese a rallentare,rimanendo al passo dietro la caposquadra.
Con gioia capì di aver trovato un passatempo ancor più interessante: la corta gonna di Quistis,ad ogni suo passo,metteva in mostra le sue belle gambe e Seifer non riusciva a staccare gli occhi di dosso dal suo fondoschiena. Ora che la vedeva,doveva ammettere che la cara maestra era veramente ben fatta.
-Siamo quasi arrivati. La vedi quella piccola base laggiù?-
-Seifer?-
-Ma cosa stai guardando?-
L'ultima domanda infastidita di Quistis lo risvegliò dalla sua contemplazione. La ragazza si era fermata e voltata,teneva le braccia incrociate e lo guardava con un sguardo penetrante e omicida.
-Complimenti maestra. Vedo che ha un bel personale.-
Che pervertito... Non risparmiava le sue calde battutine a qualunque donna gli si trovasse accanto.
Quistis lanciò fiamme dagli occhi.
-Vai avanti tu.-
-Peccato...-
-SEIFER!-
-Agli ordini caposquadra!...- Seifer scattò sull'attenti ghignando e riprese a camminare.


*~*~*~*~*


-Sono un maschio e una femmina.-
-Hanno una borsa.-
-Ottimo.-
Terry osservò i due individui che avanzavano verso di loro: un giovane muscoloso dai capelli biondi,con indosso una maglietta bianca e dei jeans, e una ragazza con una gonna e una camicetta verde,molto attraente.
-Chi siete?-domandò quando finalmente si trovarono tutti faccia a faccia.
-Siamo Elis e Ian,io sono la cugina di Byron.-rispose Quistis aggrappandosi a un braccio di Seifer e fingendosi intimorita dagli uomini.
-Cugina eh?-
-Esatto. Abbiamo portato i soldi...- insistette la giovane SeeD.
-Lui chi è?-
-E' mio marito.-
-Bene,dacci i soldi.-ordinò uno dei tre uomini armati di fucile,rivolgendosi a Seifer.
Il Gunblader eseguì e gettò loro la borsa.
-E così volete chiedere il riscatto dell'imprenditore,dico bene?-
-Sei forse sordo?-intervenne Seifer.
Quistis gli strinse più forte che poté il braccio,senza dare nell'occhio.
Terry ghignò.
-Quindi...fatemi pensare...Voi venite qui disarmati e mi portare un milione di guil: in cambio chiedete solo che io liberi quell'idiota ciccione?-
-Cosa vuoi di più?-
-Sono soldi veri!-esclamò il tizio che aveva aperto la borsa.
Incredibile...O Farx aveva fatto un ottimo lavoro,o queste persone erano veramente degli imbecilli...
-Wow...vedo che la cuginetta e il maritino ci hanno fatto un bel regalo. Però,sapete...catturarvi non mi costa niente,considerando la situazione.-
Seifer ringhiò minaccioso.
-Buono cagnolone... Se si presentasse un'altra cugina a portarci un milione di guil per chiedere il vostro riscatto,credo che  varrebbe proprio la pena di tenervi con noi.- dichiarò Terry.
-Specialmente...se fosse una cugina sexy come te...-mormorò caldamente avvicinandosi a Quistis e posando una mano sul suo fondoschiena.
Quistis trasalì disgustata cercando di non perdere il controllo,non doveva dimenticare che tre uomini tenevano i fucili puntati su di loro.
Seifer però non resistette e tirò una testata al molestatore.
Rumore di uno sparo.
-Seifer!!-
-Taci donnetta. Non avevi detto che tuo marito si chiamava Ian?- la immobilizzò da dietro uno di loro.
Quistis fissò spaventata la macchia scura che si allargava sul petto di Seifer.
-Brutto figlio di puttana...-mormorò Terry tirandogli un calcio allo stomaco.
Seifer sputò sangue dalla bocca e si mise una mano sul petto,piegato in due per il dolore.
-BASTA!-
Fu l'ultima parola che Quistis riuscì a dire,finché non sentì l'eco di un colpo violento sulla sua testa e poi...il nero.


*~*~*~*~*


Si risvegliò in una stanza buia,a contatto col duro pavimento incrostato di sporcizia. La testa le pulsava violentemente,era come se un martello  stesse bussando insistentemente al suo cranio. Tremante si aggrappò con le unghie al terreno e cercò di rimettersi in piedi. Subito barcollò e sentì le stelle.
Si accasciò con l'affanno contro la parete. L'aria puzzava di marcio e di chiuso.
Nonostante la botta che le avevano dato in testa e l'offuscamento che essa le aveva provocato alla vista,Quistis si accorse che non c'erano finestre.
Capì di essere finita sottoterra.
Oltre le sbarre si vedeva un corridoio illuminato da una fioca luce bluastra emanata da una lampadina appesa al muro.
Di fronte alla sua cella,ce n'era un'altra e dentro stava un ragazzo seduto contro la parete esattamente come lei,che la fissava.
-Seifer..-
-Ben svegliata...- mormorò lui con voce bassa.
Quistis accennò un sorriso,in quella circostanza la battuta era suonata incredibilmente divertente.
Seifer ghignò,era il suo modo di dimostrarsi partecipe del suo piccolo attimo di ilarità.
-Stai bene?-
-Si,circa.-rispose Quistis.-E tu?-
-Mi hanno tolto il proiettile e bendato la ferita,quegli idioti! Sono solo stanco...-rispose Seifer.
-Hanno preso le nostre armi...-iniziò Quistis,poi si bloccò incerta:potevano esserci delle telecamere nascoste. Ma le pareti erano completamente spoglie e la ragazza non notò nulla di sospetto.
-Tu-sai-chi avrà fatto in tempo ad avvisare il Tu-sai-cosa.Hanno semplicemente perso.- in ogni caso preferì restare vaga nell'uso delle parole.
Seifer la guardò sconcertato: -Sicura di non aver preso qualche botta in testa ultimamente?-
-Ah-ah,molto divertente.-
Quistis aveva voglia di farla pagare all'uomo che l'aveva colpita così violentemente.
-Lui dorme ancora.- la informò Seifer.
La ragazza per un attimo non capì,poi guardò alla sua sinistra e si accorse di un dettaglio che non aveva notato prima. Nella terza cella stava un uomo grasso disteso sul pavimento.
-Tu pensa,ci troviamo qua dentro per colpa di quel ciccione.- ringhiò Seifer passandosi una mano tra i capelli.
Quistis lo osservò per un po'; vederlo arrabbiato...la divertiva. Sospirò e si rannicchiò di nuovo a terra.
-Che noia...Cosa posso fare chiuso qua dentro come un ratto?-
-Dormi.- suggerì Quistis mentre cercava di sistemarsi nella maniera più comoda che il pavimento le consentiva.
-Non dirmi...non hai voglia di parlare nemmeno adesso?-
-No,infatti. E' questione di pazienza e saremo fuori da qui. Dopodichè ognuno per la sua strada come prima.-
Seifer rimase spiazzato da quella parole. E dire che aveva accettato la missione solo perché...nah,in verità lo aveva fatto perché aveva voglia di riguadagnarsi la fiducia di Cid e del Garden,dimostrando che era pronto a mettersi a loro completa disposizione in qualsiasi momento. Che andava a pensare? Il motivo era quello e nessun'altro.
-Ti sei addormentata?-
-Si.-
Seifer ghignò ancora una volta. Lei non lo avrebbe mai ammesso,ma spesso usava ironia nelle sue risposte.
-Non credevo si potesse rispondere a un domanda mentre si dorme...-
Silenzio tombale.
"Oh d'accordo!",si disse Seifer e si distese  cercando a sua volta di dormire.


Non sapeva di preciso quanto avesse dormito,ma di tempo ne era passato,la cosa era certa.
-Finalmente uno di voi si è svegliato!- fece una voce,al colmo della gioia.
Quistis si mise a sedere e si rivolse all'uomo attaccato alle sbarre della sua cella: -Lei deve essere Byron.-
-Si,si! Esatto! E potrei sapere il suo nome signorina?-
-Elis.-rispose Quistis senza pensarci.
-Come mai tu e quel ragazzo vi trovate qui dentro?-
Quistis si alzò in piedi e si avvicinò al volto del prigioniero fino a poterne udire il respiro.
-Siamo i SeeD incaricati da suo fratello di salvarla.- sussurrò.
Gli occhi verdi di Byron si illuminarono per un istante,poi tornarono spenti come prima.
-Mi dispiace...per quello che vi è successo.-
-Non si preoccupi. Abbiamo un piano.-tagliò corto Quistis. -Io,lei e quel ragazzo usciremo vivi da qui,glielo prometto.-cercò poi di incoraggiarlo.
Byron sospirò.
In quel momento la porta sulla destra del corridoio si spalancò.
Seifer,che stava ancora dormendo scattò a sedere.
Due uomini,uno dei quali era quello che aveva colpito Quistis,entrarono nella stanza con dei piatti in mano. Dietro di loro stava uno col fucile.
"Dannazione! Se sono armati non possiamo colpirli..." pensò la ragazza.
Seifer le lanciò un'occhiata d'intesa da oltre le sbarre.
-E' l'ora della pappa miei cari.- l'uomo dai capelli neri si chinò e fece passare un piatto di cibo nella cella di Quistis e Byron.
-Quasi dimenticavo...Il vostro sporco trucchetto non ha funzionato:sappiamo che i soldi erano falsi- dichiarò l'uomo dai capelli neri.-Perciò,o ci direte chi siete o saremo costretti ad usare le maniere forti.-
-Non fate loro del male,ve ne prego!-tentò Byron.
-Silenzio!- ruggì l'uomo armato.-Tu! Alzati,devi venire con noi!- disse poi rivolto a Seifer,e aprì la sua cella.
-Oh finalmente,almeno mi sgranchisco un po' le gambe!- fece il Gunblader impassibile.
-Non ti consiglio di far tanto lo spiritoso. Dovrai rispondere ad un paio di domande,con le buone o con le cattive.-
Quistis rimase in silenzio, Seifer le passò davanti guardandola intensamente e le rivolse il suo solito ghigno,per rassicurarla,poi si fece condurre fuori dagli altri.
La porta si richiuse, la ragazza e Byron rimasero soli.

*~*~*~*~*


Quistis iniziava ad essere preoccupata per Seifer,non lo avevano più riportato indietro. Scacciò il pensiero che lo avessero potuto uccidere e cercò di ragionare.
-Sei preoccupata per lui,non è così?-domandò Byron.
La giovane SeeD alzò il capo e lo guardò dritto negli occhi;rifletté.
-E' normale...-
-E' tuo marito?-
-No.-
-E' il tuo ragazzo?-
-No!-
-Davvero?-
Silenzio.
-Mi devi scusare. Ero convinto che voi due steste insieme. Mi dispiace di averti messa in imbarazzo.-
Quistis si accorse di essere diventata rossa,con sorpresa.
-Lui è un  mio compagno SeeD...Non è facile andarci d'accordo.- finì per dire.
-Ma hai visto come ti ha guardata prima che lo portassero via?-insistette Byron.
Come l'aveva guardata? Come fa un compagno di missione quando non può parlare ma vuole comunicare qualcosa,tutto qui...
-Dovresti mangiare,sai?-
Quistis rivolse uno sguardo nauseato al piatto. Era troppo agitata per poter pensare al cibo.
-Mangi lei. Non ho fame.-
-Non se ne parla.-
Un rumore violento come di qualcosa che esplode fece sobbalzare entrambi.
L'uomo dai capelli neri aveva aperto la porta trascinando Seifer dentro la stanza.
Quistis rimase scioccata alla vista: il volto del gunblader era sfigurato in una maschera di sangue e lividi.
L'aggressore con una mano prendeva a pugni la testa di Seifer,con l'altra picchiava il fucile su di lui.
-Che cosa fai!?Smettila!!- implorò la ragazza.
Ma quello pareva sordo e continuava a picchiare violentemente il suo prigioniero. Seifer strizzava gli occhi e stringeva i denti per non gridare.
-Così lo uccidi!!- urlò Quistis,sempre più sconvolta,era completamente bloccata.
Byron assisteva alla scena incapace di immettere un solo fiato.
-Tu! Rispondi alla mia domanda:ami quest'uomo?-
-Basta ti prego,basta!!-
Un colpo,un'altro colpo, un'altro colpa ancora...
-Seifer!!- la ragazza tirò fuori le braccia dalle sbarre,cercando di raggiungerlo.
-Ti ho detto di rispondere! Ami quest'uomo?-
-Lascialo stare!-si disperò lei.
L'uomo tirò un forte calcio al gunblader e lo mandò a sbattere contro le sbarre oltre cui stava Quistis.
La SeeD afferrò subito il suo compagno e gli coprì il volto con le mani. Sentiva l'essere spregevole continuare a colpire e dare pugni sulle sue braccia.
-Ah! Ti prego! Basta...AH!! SMETTILA!!-
Quistis si strinse con tutte le sue forze al corpo di Seifer,per proteggerlo dai colpi. Sentì i polsi scricchiolare. Scoppiò a piangere.
-AMI QUEST'UOMO!?-
-SI! LO AMO,SI! LO AMO!-singhiozzò la SeeD. Sentiva il respiro debole e roco del gunblader,impastato di sangue in bocca,sulla sua spalla,accanto al suo viso. L'unica cose che voleva fare era tener stretto a se il SeeD e non lasciarlo più andare.
Dopo una interminabile eternità la porta sbatté,il mostro era uscito.
Quistis pianse,pianse come non aveva mai fatto da piccola,pianse come non era mai stata in grado di fare. Il sangue del suo compagno le aveva bagnato le braccia e scorreva copioso sul pavimento. Non voleva aprire gli occhi,aveva il terrore di vedere due mani calarsi su di lei per colpire...Calarsi su di lei e su di Seifer...





Spazio dell'autrice: Questa storia mi è venuta in un lampo di ispirazione. Spero possiate leggerla e commentarla in tanti. Ho intenzione di dividerla in due parti. A breve pubblicherò il seguito...sempre che l'inizio vi abbia incuriosito. Starò a vedere ^^ Baci a tutti

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


Capitolo due

Era dilaniato dal dolore. Sentiva di avere mille coltelli di fuoco conficcati in profondità nella carne,non riusciva a muovere un solo muscolo. Quel bastardo gli aveva legato le mani dietro la schiena e lo aveva ridotto ad un inutile mucchio di ossa rotte. Stava uno schifo.

Ma fu bello riaprire gli occhi e sentire un respiro leggero vicino al suo orecchio.

Capì che Quistis si era addormentata stretta a lui. Le sue braccia non lo aveva mai mollato; solo le sbarre dividevano la loro vicinanza.

In quello stato di agonia il contatto di un'altro corpo gli dava una piacevole sensazione; era confortante sentire un viso appoggiato sulla sua spalla...era cullante sentire un cuore che batteva vicino al suo.

Seifer voleva rimanere così per sempre,non voleva muoversi,non voleva parlare. Era troppo stanco...troppo stanco per provare a fare altro.

Ma poco dopo,riacquistando la lucidità,gli tornò in mente perché si trovava lì. Gli tornò in mente la tortura subita perché non aveva voluto parlare.

Dannazione,avrebbe dato la vita pur di non tradire ancora una volta ciò per cui viveva: i SeeD,le missioni,le battaglie. Rivelare anche delle piccole cose era fuori discussione.

Provò a muovere un po' la testa di lato e vide una cosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere: due occhi blu spalancati, ma spenti,persi in meditazione.

-Allora...sei sveglia...maestra.- rantolò Seifer con voce molto roca.

-Si.- mormorò lei,lo sguardo puntato su una macchia del pavimento oltre la spalla del gunblader.

-Perché ti hanno fatto questo?-

-Non ho voluto parlare...e mi hanno fatto la bua...- ironizzò.

-La pagheranno. Gliela farò pagare.-

Seifer rimase colpito dalla decisione di quelle parole.

-Se uscirò vivo da qui...non credo...avrai bisogno...di fargliela pagare tu... Ci penserò io...- sul suo volto comparve una smorfia,il suo inconfondibile ghigno privo di innocenza,sfigurato dalle ferite e dai lividi.

-Usciremo vivi da qui. Usciremo vivi...Stanne certo.-

-E questo chi lo garantisce?-

-Lo garantisce il caposquadra.-

-E se ti sbagliassi?-

- Tu parli troppo.-

-...E' per questo che mi ami?-

Calò il silenzio. Seifer per un attimo non sentì più il respiro di Quistis. Forse anche il suo cuore aveva perso un battito.

-E' per questo che mi ami?- ripeté.

Non una, ma due volte, la ragazza dovette sopportare il peso di quella domanda.

- L'ho detto solo perché non ti uccidesse.- la voce le tremò,ma cercò di farla sembrare decisa il più possibile.

I suoni parevano inesistenti. Nemmeno i polmoni lavoravano per ottenere ossigeno,avevano paura di fare troppo rumore nel respirare.

La discussione fu troncata lì,sul nascere della questione più piccante.

-Io dico che ti ama...- una voce nuova risuonò nell'ambiente.

I due SeeD voltarono la testa. Si erano dimenticati del terzo incomodo: Byron.

Le guance di Quistis diventarono rosse;l'uomo aveva sentito tutto,probabilmente. Ma ricordarsi della sua presenza risvegliò in lei  le forze: aveva una missione in sospeso;doveva darsi da fare.

Seifer non rispose: si capiva chiaramente che avrebbe voluto ridurre l'imprenditore ad una frittata.

-Dovremmo trovarci qui da circa tre giorni,non ho ancora toccato cibo da allora. Perciò dovrò aspettare di essere più in forma. Dopodiché...- Quistis concluse la frase in un sussurro,avvicinandosi il più possibile all'orecchio di Seifer- entrerò in azione.-

*~*~*~*~*

Jin aprì la porta ed entrò nel corridoio illuminato dalla fioca luce bluastra. Erano trascorsi otto giorni ormai da quando lui e i suoi compagni avevano catturato il biondo e la ragazza. Da allora Terry non aveva più fatto torturare nessuno,anche se durante le notti precedenti molti membri dell'organizzazione era passati dalla donna per divertirsi. Presto sarebbe stato anche il suo turno,pensò Jin eccitato.

Il ragazzo era stato nuovamente chiuso dentro la sua cella,non poteva certo rimanere schiacciato contro le sbarre a guardare mentre la sua compagna veniva violentata...

Jin mise un piatto di cibo per ciascuno e notò che l'imprenditore giaceva a terra respirando affannosamente.

"Che inutile sacco di fango..." pensò.

-Ehi ciccione,cos'hai che non va?- chiese infastidito.

L'imprenditore si teneva una mano sul cuore,era sudato e aveva gli occhi chiusi.

-Byron!- la bionda si era messa in ginocchio,aggrappandosi alle sbarre, e fissava il suo compagno di prigionia con estrema preoccupazione.

-Buona bel bocconcino...Adesso vediamo che ha.- la zittì Jin alquanto seccato.

Nell'istante in cui il rapitore entrò nella cella di Byron, Quistis stette attenta a quello che faceva,ai gesti che compiva e alla velocità con cui respirava.

-Su,mettiti seduto.-

L'uomo aveva mosso un piede sulla schiena di Byron per voltarlo,come fosse un ratto morto.

Questi aveva fatto in modo di stendersi molto vicino alla cella della giovane SeeD...

Il nemico stava dando le spalle ad un soldato pronto ad agire.

Fu per questo motivo che si fregò con le sue stesse mani: Quistis lo afferrò per le caviglie da dietro,tirandolo verso di se con tutta la forza che aveva.

La guardia cadde distesa e Byron,con rapidità sorprendente per il suo fisico,balzò in piedi,strappandogli il fucile di mano: i ruoli si erano invertiti.

-Vai all'Inferno!!-

 L'imprenditore tirò un calcio in faccia al suo avversario e lo colpì in testa col fucile,facendolo svenire.

Tre persone in quella stanza erano riuscite nel loro intento.

Byron uscì dalla sua cella e picchiò il fucile sui lucchetti delle celle di Seifer e Quistis.

-Prima scappiamo e poi ti ammazzo- assicurò il gunblader,mentre si rialzava.

La giovane SeeD prese l'arma che l'imprenditore le stava porgendo.

-Sei stato geniale. E lui scherza-si affrettò a dirgli.

Ora spettava a lei mettersi in gioco: Seifer l'avrebbe potuta aiutare solo in parte,perché le percosse facevano ancora sentire il loro effetto su di lui e Byron non era portato per l'azione.

"Ce la farai Quistis!" si disse mentalmente.

Mentre i due uomini avrebbero controllato che il rapitore non si svegliasse la ragazza si sarebbe appostata dietro la porta aspettando l'arrivo di altre guardie.

Infatti poco dopo ne arrivò una,probabilmente insospettitasi  per non aver visto tornare indietro il suo compare.

Ci fu il rumore di un collo che scricchiolava e un corpo cadde a terra.

Quistis riconobbe perfettamente il volto di uno dei suoi stupratori. Lo fissò intensamente,per non dimenticare quel momento,per non dimenticare che era riuscita a dargli quello che si meritava veramente: non una notte di divertimento,ma la morte.

Richiuse la porta. Seifer le si avvicinò e prese il fucile dell'uomo morto; la guardò con il suo intenso sguardo glaciale e magnetico.

Quistis lo aveva dimenticato,ma da piccola adorava quando Seifer la guardava in quel modo: c'era un qualcosa di limpido nei suoi occhi,qualcosa di insolito,che la faceva sentire sua complice. Tra i due c'era sempre stato un legame segreto,un legame sottile che aveva acceso in loro competizione...sfida...gioco...e...affetto.

In quei giorni di prigionia,si erano aggrappati l'uno alla presenza dell'altro,parlando e confortandosi. La missione li aveva riuniti dopo dieci anni:due amici che avevano passato l'infanzia insieme e che si volevano bene ora lottavano per salvare le loro vite.

-Se non vedono tornare indietro nemmeno questo,verranno a controllare in dieci. Perciò dobbiamo uscire da qui!- dichiarò il gunblader.

Quistis annuì;sapeva che non vi erano altre alternative.

-Sicuro di non avere delle ossa rotte?-

-Ho sistemato il braccio sinistro a modo mio,per il resto non preoccuparti.-

-Ragazzi,è arrivata l'ora di lasciare questo posto?- chiese Byron,con tono un po' spaventato.

-Si,proprio così.- rispose Quistis e aprì la porta.

*~*~*~*~*

Si trovavano in un corridoio vuoto,completamente dritto,che conduceva ad un piano più alto.

-Se avessimo le nostre armi potremmo effettuare la junction e per loro sarebbero cavoli amari.-fece Seifer-

Già,aveva ragione... Ma che ne era stato della frusta e del gunblade dei due SeeD?

-Con un colpo di fortuna potremmo ritrovarle,a meno che non se ne siano sbarazzati.- disse Quistis.

-Non ci resta che scoprirlo...Se troviamo qualcuno non gliela farò passare tanto liscia...- la voce del gunblader suonò carica di rabbia; non avrebbe mai dimenticato le percosse che aveva ricevuto e ciò che quei bastardi avevano fatto passare a Quistis;ogni sera arrivavano in tre o quattro,abusavano di lei e la lasciavano senza forze. E lui assisteva a tutto,vedeva ciò che accadeva con i suoi occhi ,sentiva,senza poter impedire quella vigliaccata.

Seifer odiava l'impotenza di fronte agli eventi. Non avrebbe mai più permesso che accadesse una cosa simile.

Mano a mano che avanzavano sentivano che l'odore dell'aria cambiava;salivano sempre più su,verso la superficie.

Sbucarono in una stanza con dei computer e una porta su ambo i lati.

-Ehi voi!! Come avete fatto a scappare!?-

Una guardia si avventò su di loro sparando un colpo. Seifer schivò il proiettile e puntò il suo fucile al petto del nemico; il tiro andò a segno e la guardia cadde.

Byron corse a prendere la sua arma. In quel momento un allarme iniziò a suonare.

Presto sarebbero accorsi i rinforzi...Che fare?

A Quistis venne un'idea:potevano provare a fare la junction con quei fucili,almeno avrebbero avuto a disposizione qualche magia.

-Svelti,nella porta a destra!-

-Sei impazzita,vuoi metterci spalle al muro!?-

-Proviamo ad eseguire la junction!-

-Cosa!?-

-Muoviti Seifer!!-

Quistis trascinò i due compagni nella stanza;doveva essere un dormitorio,considerando che c'erano dei letti. Nel giro di due minuti lei e Seifer erano riusciti ad impostare alcune magie di livello medio e a curare le ferite:adesso erano al massimo delle loro forze. Il risultato ottenuto era ottimo,meglio di quanto la giovane SeeD aveva sperato.

-Se i soldati di Timber non ci hanno abbandonati dovrebbero sentire il suono dell'allarme. Usciamo e andiamo incontro al nemico,dobbiamo tentare;altrimenti chiusi qua dentro non avremo scampo.-

-Bene bene. Un po' di azione!- Seifer aveva recuperato il suo spirito bellico e la sua aria spavalda assieme alle energie. La ragazza si rese conto che un po' gli era mancato vederlo così sicuro di sé.

Byron riaprì la porta con un calcio.

-Blizzara!- urlò Quistis immobilizzando una guardia che si era appostata per dare loro "il benvenuto".

Un'altra di loro sparò alla gamba di Seifer.

-AH!-

L'imprenditore sparò a sua volta e con due colpi perfetti mise k.o le due guardie rimaste.

-Energia!-eseguì prontamente la giovane SeeD sul suo compagno.

-Corriamo,corriamo!!- ordinò Seifer.

I tre sfrecciavano su per corridoi e scalini. Ben presto si resero conto che fermare i nemici non era un'impresa: Cid lo aveva detto.

-Quei bastardi sapevano fare del male solo perché eravamo disarmati o perché ci tenevano legati!- il gunblader era soddisfatto come non mai.

Forse il peggio era già passato...oltretutto Byron si era rivelato bravo a combattere.

Se fossero arrivati in un'area abbastanza grande avrebbero potuto addirittura chiamare un guardian force...

La fortuna doveva trovarsi dalla loro parte:avevano raggiunto una stanza piena di apparecchiature,in essa c'era una finestra: finalmente erano tornati in superficie!

Ma non ci fu tempo per tirare un sospiro di sollievo.

Una tremenda esplosione sbalzò i tre contro il muro.Qualcuno aveva lanciato una granata e decine di cavi elettrici avevano preso fuoco.

Dieci uomini armati iniziarono a sparare.

Seifer,Quistis e Byron si rifugiarono dietro a dei computer.

-Maledetti! Polvere di diamante!- il gunblader richiamò prontamente in aiuto l'algida Dea dei Ghiacci.

Subito comparve una stalattite nel terreno e Shiva,racchiusa in essa come una splendida bambola di cristallo,ruppe la barriera in mille schegge di vetro freddo scagliando una sfera di energia sui nemici.

Il fuoco sprigionato dai cavi elettrici si spense,tra urla di dolore le guardie finirono tutte al tappeto.

-Arrendetevi!! L'esercito vi dichiara in arresto!!- nella stanza entrarono degli uomini in divisa blu.

Alleati,erano alleati!

Ciò significava che erano salvi...

*~*~*~*~*

Furono condotti fuori,all'aria aperta. Byron piangeva di gioia,disperato. Quistis era sollevata,ma ora che poteva rendersi realmente conto di ciò che le era successo,sapeva che sarebbe stata un'impresa ardua dimenticare l'esperienza di prigionia...dimenticare le innumerevoli violenze subite,i volti di quegli uomini  desiderosi del suo corpo che l'avevano usata per i loro scopi carnali e il male che quei maledetti avevano fatto a Seifer.

-Ottimo lavoro caposquadra.- si congratulò con le il capo dell'esercito.-Eravamo appostati in posizione di attacco da otto giorni,facevamo i turni. Ma oramai credevamo che non sareste più ritornati. Invece ce l'avete fatta.-

-La ringrazio.-rispose Quistis,pronunciando quelle parole dal più profondo del suo cuore e mantenendo un'aria composta.

Era tutto finito.

Farx era corso incontro a suo fratello abbracciandolo commosso. I soldati ispezionavano la zona;presto non sarebbe rimasto altro che un mucchio di polvere di quella base.

-Vi tenevano chiusi in celle sotterranee...questi farabutti avevano fatto le cose proprio per bene. Farx ci ha spiegato l'intera faccenda di voi SeeD e del rapimento. Se siete riusciti a fuggire è perché siete  in gamba.-

-Può dirlo forte...-rispose Quistis,l'ombra di un sorriso sul viso.

In quel momento Seifer sbucò fuori dall'edificio;era rimasto dentro con altri soldati a recuperare i corpi dei membri dell'organizzazione e adesso era ritornato.

Il gunblader aveva uno sguardo omicida. La ragazza lo fissò senza parlare;non sapeva cosa fosse potuto succedere.

La risposta le giunse poco dopo alla mente,quando un gruppo di soldati uscì con i corpi di Terry e della guardia dai capelli neri: entrambi erano pieni di lividi e sanguinavano.

Seifer li aveva proprio conciati per le feste. Quistis gli fece un mezzo sorriso,mentre lui gli veniva incontro.

- L'avevo detto che gliel'avrei fatta pagare...-

*~*~*~*~*

-TORNATI!!- Fujin si avventò su di Seifer gettandogli le braccia al collo,mentre Raijin la raggiungeva di corsa.

-F-fujin,calmati!- il gunblader cercò di liberarsi dalla sua stretta ferrea.

Com'era bello ritornare a casa...Quistis incrociò le braccia e sospirò vedendo la scena;si sentiva felice.

Era felice perché Seifer in quel momento stava riabbracciando i suoi due amici.

In quel momento qualcuno si precipitò giù per le scale della hall alla velocità della luce.

Selphie era inciampata sull'ultimo gradino,producendo un grosso tonfo,e Zell era caduto su di lei.

La giovane SeeD si mise una mano davanti alla bocca per trattenere una grossa risata.

-Quistis,stai bene?- chiese Selphie con la sua voce squillante mentre si rialzava.

-Meglio di voi,direi.-fu la risposta divertita.

Sulle scale erano comparsi  anche il preside Cid,Squall,Rinoa ed Irvine.

In breve i due compagni di missione si ritrovarono circondati.

Rinoa si stringeva a Quistis.

-Che paura che ho avuto!Santo Hyne,sei viva!-continuava a ripetere.

La bionda le accarezzava lentamente la testa.

Squall si mise sull'attenti,nel rispettoso saluto che i SeeD rivolgevano ai loro compagni di ritorno da una missione.

-Caspita ragazzi,sembrate ritornati da un centro di benessere!-ironizzò Irvine.

-E' raro vedere Quistis in queste condizioni.- ridacchiò Zell.

In effetti tutti erano abituati a vederla composta ed elegante sia nel portamento,sia nell'aspetto. Ora era sporca,piena di graffi,con i capelli scompigliati e i vestiti strappati. E anche Seifer non era messo meglio.

-Si,hai ragione Zell. Ho proprio voglia di farmi una doccia.- dichiarò la ragazza.

-La missione?? Una noia mortale!! Non aspettavo altro che uscire per rompere un po' di teste e invece...un colpo ed erano già fuori combattimento!- spiegava il gunblader a due attenti Raijin e Fujin.

Tutti lo ascoltavano in silenzio,chi trattenendo un sospiro,chi un commento stuzzicante,chi una risata.

-Vi faccio le mie congratulazioni. Ora penso che avrete voglia di farvi una doccia e di riposare. Tornate nel mio ufficio stasera alle 18:OO.- fece Cid,sorridendo ai due compagni di missione.

-Riposare? Io non sono stanco!-esclamò Seifer.

La bionda levò gli occhi al cielo,era ritornato ad essere il solito spaccone.

*~*~*~*~*

-Grazie a voi l'organizzazione di ribelli è finita. Le guardie sopravvissute sono state catturate e messe in prigione. Farx e Byron vi ringraziano profondamente,dicono che verranno a farvi visita in futuro.-

Quistis ascoltava attentamente,mentre Seifer,che aveva trattenuto di continuo degli sbadigli per la noia,a quelle ultime parole fissò il preside allibito.

-Sappiamo quello che vi hanno fatto...non la passeranno tanto liscia;è garantito.-continuò Cid,il volto che si induriva mano a mano che proseguiva col discorso.

Probabilmente Byron gli aveva raccontato tutto.

La giovane SeeD scacciò i ricordi dalla mente: avrebbe trovato la forza di dimenticare.

-Quello che conta adesso è che siamo salvi e che tutto sia finito per il meglio.-

-Provvederemo a farvi avere due nuove armi. Ora potete andare,ragazzi.- li congedò il preside.

I due compagni fecero l'inchino e uscirono dall'ufficio.

*~*~*~*~*

-Complimenti caposquadra. Ha portato a termine la missione-esordì Seifer.

Quistis gli sorrise.

-Quindi adesso ognuno per la sua strada,come avevi detto...-continuò lui.

La giovane SeeD trasalì;quelle parole le avevano fatto uno strano effetto.

Il gunblader distolse lo sguardo compiaciuto e cambiò discorso.

-Sai,anche io avevo un piano,nel caso il tuo non avesse funzionato.-

-Cioè?-

-Dare la mia vita,in cambio della tua libertà e di quella di Byron.-

-Perché avresti fatto questo?-domandò la ragazza.

-Perché non avrei avuto nulla da perdere. Almeno sarei morto da eroe.-

Quistis non capiva dove il gunblader volesse andare a parare.

-Che senso avrebbe vivere se non importa niente di te alla persona a cui tieni?-

- Seifer,dove vuoi arrivare?.- la giovane SeeD lo fissava con il suo sguardo inquisitore,attento e...attraente.

Il gunblader si passò una mano tra i capelli.

-Diamine...Quistis. E' così difficile da capire o lo fai apposta?- sembrava infastidito

-Cos'è che non ho capito?-

-Che ti sto dicendo che ti amo.-

Quistis smise di camminare,senza rendersene conto. Seifer le si avvicinò,guardandola negli occhi.

Il suo sguardo era deciso e bello come non mai,la perforò nel petto;al posto di due lame di specchi grigi due occhi limpidi e accesi.

-Ti amo.- ripeté. Parole umili. Semplici. Vere .

La ragazza lo fissò per un istante,per essere certa che non fosse uno scherzo, per essere certa che fosse reale.

Si,era tutto vero. Si sentì mancare.

Seifer spezzò le distanze fra i loro visi e la baciò con trasporto. Lei lo fece fare. Era una sensazione piacevole,paradisiaca,in grado di farle vedere le stelle. Avrebbe potuto cadere in ginocchio se il suo cavaliere non l'avesse prontamente sorretta.

-A quanto pare faccio un certo effetto su di te...-ghignò malizioso,con voce calda e sensuale sul suo viso,senza toglierle gli occhi di dosso.

Quistis era praticamente avvinghiata a lui,paralizzata,senza fiato.

-Cucù,torna sulla terra per un secondo. Attendo ancora una risposta...-

- Cosa?...Ti amo...-fievoli parole sussurrate in un soffio. Lei stessa non si era resa conto di averle pronunciate.

Cavolo,lo aveva detto!

Lo aveva detto veramente!?

-Lo sapevo già. Ho fatto bene a chiedere a Cid e ad Edea di mandarmi in missione con te... - sussurrò Seifer,vendicandosi.

"Ma tu guarda che brutto...!"

Quistis sorrise,infiammandosi: proprio per questo lo adorava.

Lo adorava quando la stuzzicava,quando ci giocava d'astuzia,quando si arrabbiava,quando le lanciava occhiatine maliziose...Semplicemente lo amava,si disse,buttandosi a baciarlo.

Avrebbe potuto annegare in lui,il suo era un buon sapore. Si stava bene così,con lui...

Seifer l'aveva spinta contro il muro senza darle fiato.

-A-aspetta...Potrebbero vederci...-ansimò la ragazza.

-E allora?-

-Seifer!... Ricordati che siamo in un corridoio di un'accademia militare!-

-Però ti piace quello che stiamo facendo...-

La mandava in estasi quando faceva così.

-Conosco un posto più adatto...-Quistis gli mise un dito sulle labbra e sorrise furbescamente.

Era veramente sexy quando l'innocenza abbandonava il suo volto; accadeva raramente e allora c'era da impazzire.

Seifer non avrebbe resistito a lungo;aveva sete di quelle labbra rosate,del contatto della sua pelle e di quegli occhi blu e seducenti puntati nei suoi.

Quando raggiunsero la stanza della giovane SeeD,la chiusero a chiave e continuarono quello che avevano cominciato. Senza timore. Senza rimpianto per entrambi.

Per Quistis era facile dimenticare gli abusi subiti tra le braccia di Seifer; pur essendo sfrenato e impaziente il suo cavaliere non la metteva a disagio,la faceva sentire sicura e protetta.

In quel momento tutti i legami del passato fra di loro si erano riuniti.

E ne erano nati dei nuovi.

Seifer e Quistis divennero una cosa sola e furono completi.

Spazio dell'autrice: Dio non potete immaginare quanto mi sono vergognata a postare il finale (me bamboccia sdolcinata e patetica quando scrive queste cose ) L'ho già finita*_* Questa storia si è praticamente scritta da sola in quattro giorni,l'ispirazione è arrivata così...e  ho deciso di aspettare a postarla tutta. Non ce la posso fare,è più forte di me,li vede troppo bene quei due insieme!! XDXD*_* Spero lascerete delle recensioni...^^  Grazie Selhin per il sostegno,apprezzo le tue recensioni,anzi le adoro*_* Sempre precise e utili pe migliorare. Qui ho finito. Baci a tutti^^

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