L'urlo del corvo di kamy (/viewuser.php?uid=60751)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Strega ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Strega moderna ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Emo ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Lucciole ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Lezioni di volo ***
Capitolo 6: *** Cap.6 Potere demoniaco ***
Capitolo 7: *** Cap.7 Zucchetta ***
Capitolo 8: *** Cap.8 Zuccheroso orrore ***
Capitolo 9: *** Cap.9 Guaritrice ***
Capitolo 10: *** Cap.10 Nenia perduta ***
Capitolo 1 *** Cap.1 Strega ***
Ringrazio
anche solo chi
legge.
Cap.1
Strega
La
donna evitò la
radice, avanzando. L’orlo del mantello le
s’impigliò, lo strattonò e si
portò
la mano al gancio a forma di teschio che lo teneva.
L’erba
secca sotto i
suoi piedi scricchiolava, passò tra due rocce umide. Le
fronde frusciavano, la
lama del suo pugnale rifletteva la luce lunare, che filtrava attraverso
esse.
La
donna si chinò per
evitare un ramo, alcune foglie le rimasero impigliate nei capelli.
Deglutì e
socchiuse gli occhi, udendo il gracchiare di un corvo. Si
voltò, sentendo il
suo sbattere d’ali. L’animale planò
sulla sua spalla, conficcò gli artigli nel suo
mantello e gracchiò, chiudendo le ali dalle piume color
inchiostro.
[108].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Cap.2 Strega moderna ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Cap.2
Strega moderna
Affondò
i gomiti nella gonna vaporosa,
strinse le ginocchia nivee tra loro. Sorrise, socchiuse gli occhi, le
iridi le
brillarono.
Il
giovane deglutì, si deterse la fronte
con la manica della camicia. Le guardò il viso pallido non
spigoloso, la pelle
nivea, la frangetta ben pareggiata, lunghi capelli neri.
“Si
può sapere cos’hai? È una
ragazzina”
gli disse il barista.
Il
giovane si voltò, afferrò il calice e
si portò il Martini alle
labbra.
“Mi
sento strano” biascicò.
La
giovane appoggiò le ballerine a terra,
si appoggiò allo schienale di plastica bianca della sedia.
<
Ormai è in mio potere > pensò.
[102].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Cap.3 Emo ***
Ringrazio
anche solo chi legge.
Questa
non è una ‘vera’ strega, ma è
legata al
concetto di strega come donna mal giudicata e perseguitata per questo.
Cap.3
Emo
“Ti
hanno preso per una satanista” sussurrò il
ragazzo.
La
giovane si portò la sigaretta alle labbra e
aspirò.
“Una
che?” biascicò. Il ciuffo di capelli rosso fuoco
le ricadeva davanti al viso, i restanti erano neri. Appoggiò
la guancia
sull’altra mano.
L’altro
sbuffò e incrociò le braccia dietro la testa.
“Una
strega dei tempi moderni che fa Sabba e
sacrifici” spiegò.
Lei
espirò il fumo. Si infilò la mano libera in tasca
e ne trasse un coltellino svizzero.
“Ah ah”
sussurrò. Incise la pelle del polso sopra una serie di linee
bianche. Il sangue
le scese lungo il braccio.
[100].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Cap.4 Lucciole ***
Cap.4 Lucciole
La strega avanzò, facendo
ondeggiare il suo lungo vestito
nero, un velo le copriva in parte il viso, appuntato con degli spilli
d’osso al
suo capello di stoffa color inchiostro.
Delle lucciole le volavano intorno e
anche il petto della
strega brillava di luce color oro.
La donna sussurrò delle
parole con un filo di voce, e
strinse le labbra, fino a farle sbiancare.
Accarezzò con la mano una
bolla di sapone grande quanto la
sua mano, la superficie assunse i colori dell’arcobaleno,
riflettendo il suo
viso in quel tripudio di colori.
La sua figura fu completamente
oscurata dallo sciame di
lucciole.
[102].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Cap.5 Lezioni di volo ***
Cap.5 Lezioni di volo
Marinette gridava, stringendo
spasmodicamente con una mano
il manico della propria scopa, che risultava levigato sotto le sue
dita. Il
vento le sferzava dolorosamente il viso, i suoi capelli violetti si
erano
gonfiati e aggrovigliati, con l’altra mano cercava di
schermarsi gli occhi e
diverse volte fu costretta ad afferrare il proprio capello per il cono
a punta,
impedendogli di volare via.
A fatica schivava i palazzi, passando
troppo radente con la
coda di saggina del suo veicolo. La sua voce risuonava acuta
tutt’intorno,
facendo volare via gli uccelli terrorizzati.
Alcune unghie finte si erano staccate
dalla sua mano,
volando via.
[101].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Cap.6 Potere demoniaco ***
Cap.6 Potere demoniaco
Il ragno di metallo agganciato alla
sua collana le camminava
tra i seni sodi, lasciati in parte scoperti dal corpetto color
inchiostro che
indossava.
La strega si accarezzò il
corno ricurvo da demone che le era
cresciuto in mezzo alla fronte e sorrise, le sue iridi divennero di un
intenso
color ametista.
“Sento che i miei poteri
stanno cambiando, aumentando a
dismisura, ma non è ancora sufficiente”
sussurrò. Il capello da strega, decorato
da perline bianche e con la punta leggermente piegata, le cadde per
terra. Il
movimento le fece ondeggiare i lunghi e morbidi capelli biondi intorno
al viso.
[100].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Cap.7 Zucchetta ***
Cap.7 Zucchetta
Matilda mise un lecca-lecca alla
menta in bocca e si passò
la mano sulla gonna arancione, girando su se stessa.
“Come sto?”
domandò.
La madre sorrise e le
raddrizzò il cappellino da streghetta.
“Sei perfetta”
disse.
Il padre sbadigliò,
scendendo alcuni gradini e abbassò lo
sguardo.
“Siete pronte?”
domandò.
“La piccola è
pronta. Io devo rimanere qui per preparare la
festa di stanotte, mentre voi fate il giro nel vicinato”
rispose la moglie.
“Perché
l’hai travestita da zucca?” chiese
l’uomo, indicando
la figlia.
“Sono una
strega!” strepitò Matilda.
“Oh… Bellissimo
tesoro. Adesso andiamo” rispose il padre con
tono meccanico.
La bambina sbuffò.
[102].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Cap.8 Zuccheroso orrore ***
Cap.8 Zuccheroso orrore
Rami ricurvi crescevano rapidamente e
si ripiegavano sempre
di più su loro stessi, facendo ondeggiare le lanterne ad
essi appesi, al cui
interno brillavano delle mezzelune luminose.
Delle piccole zucche, che emanavano
una luminescenza
arancione dai buchi scavati a forma di occhi e bocche, rotolavano sul
pavimento
di marmo fino al bordo e precipitavano nel burrone, una dopo
l’altra; al
limitare dell’abisso era seduta una bambina. Dimenava i
piedini nel vuoto,
mentre con una mano giocherellava con lo spillone che le teneva fermo
un grande
fiocco arancione, agganciato al suo cappello di streghetta.
“L’orrido si
mischia al dolce in un nettare irrifiutabile”
canticchiò.
[103].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Cap.9 Guaritrice ***
Cap.9 Guaritrice
La bambina si tolse i cerotti che le
coprivano le mani,
lasciando intravede le bruciature e chinò il capo.
“Può
aiutarmi?” domandò.
La strega le sorrise bonaria e
recuperò una delle tante
boccettine che pendevano dal suo cappello con delle catenelle di
perline
bianche. La stappò, appoggiando il tappo di sughero su un
tavolinetto, e le
versò sulla pelle il contenuto. Il liquido blu
scivolò denso, facendo
scomparire i segni rossastri e la pelle tornò liscia.
“Certo. In fondo il mio
unico interesse è proprio difendere
voi del villaggio” rispose. Socchiuse gli occhi, mentre la
piccola le rivolgeva
un sorriso impacciato.
[101].
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Cap.10 Nenia perduta ***
Cap.10 Nenia perduta
La figura femminile dal lungo abito
dorato si stagliava
davanti alla scura scogliera, i lunghi capelli biondi le ondeggiavano
dietro le
spalle.
“Streghe, anime nere.
Scacciate e maledette solo per la loro
natura. Donne temute, ma pur sempre donne, e perciò
considerate alla stregua di
merce di scambio.
Io ti dono una figlia, tu acquisti
una moglie ed in cambio
devi portare avanti il mio dna; nient’altro che questo.
Streghe, non hanno voluto
semplicemente appartenere a qualcuno.
Compagne della loro magia, si librano in volo senza case-prigioni, non
dovendo
sottostare ai capricci d’imposti pargoli.
Esse sono come corvi
immortali” recitò.
[100].
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3757646
|