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di wale83
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo I ***
Capitolo 2: *** Capitolo II ***
Capitolo 3: *** Capitolo III ***
Capitolo 4: *** Capitolo IV ***
Capitolo 5: *** Capitolo V ***
Capitolo 6: *** Capitolo VI ***
Capitolo 7: *** Capitolo VII ***
Capitolo 8: *** Capitolo VIII ***
Capitolo 9: *** Capitolo IX ***
Capitolo 10: *** Capitolo X ***
Capitolo 11: *** Capitolo XI ***
Capitolo 12: *** Capitolo XII ***
Capitolo 13: *** Capitolo XIII ***
Capitolo 14: *** Capitolo XIV ***
Capitolo 15: *** Capitolo XV ***
Capitolo 16: *** Capitolo XVI ***
Capitolo 17: *** AVVISO ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** DOMANDA ***
Capitolo 22: *** Capitolo 20 ***



Capitolo 1
*** Capitolo I ***


Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, appartengono a Smith Lisa Jane

CAPITOLO I

POV B

< … quindi possiamo dire che la fiducia è un prerequisito essenziale dell'ordine politico e della fondazione del contratto sociale. Con “fiducia” intendiamo un'insieme di aspettative con valenza positiva per l'attore sociale e formulate in condizioni d'incertezza.. - la lezione è iniziata da meno di un quarto d'ora e il professor Smith parla senza fermarsi sputacchiando a destra e manca, meno male non sono seduta in prima fila – … La fiducia che Ego nutre nei confronti di Alter risulta costituita dalle aspettative di comportamento di Alter non lesivo dell'interesse di Ego – mancano più di quaranta minuti alla fine dell'ora e ho già preso una dozzina di pagine di appunti.. aiuto.. - La fiducia si colloca in una zona intermedia tra la completa conoscenza e la completa ignoranza, Simmel afferma che “Chi sa completamente non ha bisogno di fidarsi, chi non sa affatto non può ragionevolmente fidarsi” - molto intelligente questo Simmel - tutto ciò comporta che la fiducia sostituisce l'incertezza con la certezza, è un investimento cognitivo più elevato della semplice speranza. Il rapporto di fiducia comporta un livello di rischio e una gravità della delusione che dipendono sia dall'entità che dalla probabilità dei danni che possono derivare da una fiducia mal riposta – il mio cervello sta davvero faticando a stargli dietro, grazie a dio è venerdì – Dovete ricordarvi che il dare fiducia comporta una presa di posizione che ha tutta la natura di una scommessa – drin drin, non ho mai sentito un suono migliore di questa campanella, alleluia anche per questa settimana è finita! - Ok, per la prossima volta studiate i capitoli 3 e 4, potete andare ragazzi >
In un attimo raccolgo le mie cose, prendo la borsa e volo fuori dall'aula.
Non fraintendetemi mi piace seguire “sociologia generale” ma ascoltare il professore per due ore filate sapendo che è l'ultimo sforzo prima che possa iniziare il week-end è estenuante!
Per non parlare dell'argomento che è stato trattato oggi: la fiducia.
Le parole mi continuano a rimbalzare in testa.. il professore ha pienamente ragione quando dice che avere fiducia in qualcuno o qualcosa è la stessa cosa che scommettere, è una cosa che ho imparato a mie spese..
Ho sempre pensato di avere la vita perfetta, di avere tutto ciò che potessi desiderare, mi fidavo di qualunque cosa mi venisse detta.. ma nel giro di pochi giorni ho perso tutto, mi sono ritrovata completamente sola e non ho potuto far altro che tabula rasa del passato e ricominciare una nuova vita contando solo su di me, è davvero difficile ma ci sto lentamente riuscendo.
Fortunatamente quando arrivo a mensa non c'è la solita ressa, riesco a sedermi a un tavolo vicino alla vetrata in un angolo un po' isolato.
Per pranzo ho scelto l'insalata più triste della storia, ma è quel che passa il convento e poi ho troppa fame! Uffa però.. non ha nessun sapore accidenti.. bleah..
Ho appena iniziato a mangiare quando vengo letteralmente travolta dall'uragano Caroline
< Bonnie! Grandi notizie!! - e da quanto parla a voce alta le sentiranno anche quelli seduti infondo alla sala – Indovina, indovina!!! > sta sprizzando gioia da tutti i pori, sta saltellando sulla sedia
< Mm.. boh.. da quanto sei eccitata direi che c'entra Tyler >
< Esatto! Siamo stati a chiacchierare finora, è così simpatico, carino e così dolce! - eh ne sono sicura, almeno quanto può esserlo un armadio di un un metro e ottanta il cui massimo obbiettivo è giocare a football e festeggiare fino all'alba.. - mi piace sempre di più! Mi ha detto che stasera con un paio di suoi compagni di squadra faranno un salto al pub.. >
< E sei così felice perché finalmente si è deciso a chiederti di andare con lui? > sarebbe l'ora, sono settimane che continuano a lanciarsi occhiate smielate, flirtano non-stop a ogni occasione ma non si decidono a uscire insieme
< Mm.. beh non esattamente ma ci sto lavorando, per questo mi serve il tuo aiuto – quello sguardo non mi piace per niente – infatti per pura coincidenza noi due abbiamo in programma una uscita fra ragazze al pub. Tyler ci vedrà, si unirà a noi e sai una cosa tira l'altra.. > conclude il suo geniale piano ammiccando con l'occhio
< Piano perfetto ma ti conviene farti accompagnare da Emily o Sarah > continuo a mangiare sperando che il discorso sia finito
< Non fare la solita guastafeste! Verrai tu con me! Non puoi continuare a fare sempre la reclusa in casa! >
< Non è... > neanche mi fa finire di parlare
< Non è cosa? Non è vero che non esci mai? Non è vero che i corsi sono iniziati da quattro settimane e tu non sei mai, e sottolineo mai, uscita neanche per una stupida bevuta il venerdì sera?! Ci conosciamo da tre mesi e sono riuscita a trascinarti fuori solo un paio di volte. Diamine hai vent'anni devi assolutamente iniziare a divertirti un po'! >
< Ma.. >
< Niente ma! Tralasciando la “missione T”, voglio davvero passare la serata con la mia migliore amica! > questo è davvero un colpo basso..
< Domani lavoro >
< Non fare la furba tesoro, so benissimo che attacchi il turno alle quattro del pomeriggio! Ti garantisco che massimo a mezzanotte sarai a casa. Ti passo a prendere alle nove e mezza > senza lasciarmi aggiungere altro mi lancia un bacio e se ne va.. per questa volta non mi resta altro che arrendermi..
 

Sono quasi le otto di sera quanto rientro nel mio appartamento, sono esausta e la giornata non è ancora finita!
Appoggio la posta, il solito mix tra bollette e pubblicità sul mobiletto accanto al telefono. La spia accesa della segreteria telefonica mi colpisce immediatamente.. la fisso per qualche minuto mentre decido se ascoltare il messaggio o cancellarlo direttamente. So già chi lo ha lasciato ed è l'ultima persona al mondo che voglio sentire.. purtroppo il mio indice destro decide di muoversi di sua spontanea volontà e schiaccia il tasto d'ascolto
< Sono io, come sempre! Sono mesi che non ti fai sentire! Hai intenzione di comportarti da bambina ancora per molto o ti sei addirittura dimenticata di avere un padre?!... > non posso ascoltarlo, lo cancello senza pensarci due volte.
Mi asciugo rabbiosa una lacrima traditrice, mi appoggio con la schiena al muro scivolando lentamente a terra, tengo la testa con le mani, ho quasi paura che tutti i pensieri che si stanno succedendo possano scappare fuori.
È inutile.. è inutile.. non riuscirà mai a capire quanti danni è riuscito a fare, quanto mi ha ferito.. È il solito egoista, osa addirittura fare la vittima dopo tutto il male che mi ha fatto, dopo avermi rovinato la vita, dopo avermi fatto odiare tutti i miei ricordi e aver cancellato ogni certezza che avevo.
Mio padre è sempre stato il mio eroe, quello che mi difendeva dai mostri che si nascondevano sotto il letto, l'unico che mi ha sempre amata e viziata in ogni modo. Credevo di essere il centro del suo mondo, ho sempre pensato che fossimo una squadra ma in realtà ero poco più che un ostaggio, era l'unica persona di cui mi fidavo ciecamente ma non ha fatto altro che mentirmi.
Nella mia mente, sin da bambina, eravamo io e lui contro il mondo intero, a dispetto di mia madre che non ci aveva voluto.. ma non potevo sbagliarmi di più..
Mi torna in mente la lezione di sociologia è proprio vero concedere la nostra fiducia non è altro che scommettere, io l'ho fatto e ho perso tutta la posta in gioco..
Ora basta! Non voglio continuare a pensarci, tanto non serve a niente, non cambierà le cose rimuginarci ancora sopra.. ho voltato pagina per mia fortuna.
Mi precipito sotto la doccia per togliermi di dosso la stanchezza del giorno e l'angoscia dei ricordi. Decido di mettere un paio di jeans con sopra una maglia verde con lo scollo a barca che lascia una spalla scoperta, cerco di sistemare alla meno peggio i miei indomabili ricci rossi ma il risultato è sempre la solita massa indisciplinata. Proprio perché è venerdì sera decido di mettere almeno un filo di trucco, giusto una leggera linea di eyeliner, mascara e un gloss ciliegia.. per lo meno Caroline noterà che ci ho messo tutto il mio impegno.
Controllo l'ora e accidenti sono già in ritardo! Uffa lo sapevo che finiva come sempre, devo sbrigarmi non posso fare aspettare la mia amica sarà già abbastanza nervosa di suo!
In questi ultimi mesi non so davvero come avrei potuto affrontare la mia nuova vita senza il suo aiuto.
Ci siamo conosciute il primo giorno che mi sono trasferita in città, ero andata al campus per completare i moduli per il mio trasferimento dalla NYU. Appena mi ha visto così spersa, senza sapere dove andare e con tutti i fogli e i documenti in mano mi ha letteralmente travolta con il suo buonumore, dopo essersi presentata si è immediatamente auto nominata consigliere – guida del campus – amica!
Parlava così alla svelta mentre mi accompagnava da un ufficio all'altro che non credo di essere riuscita a dire neanche due parole in croce per la prima mezz'ora! Anche il lavoro part-time alla pasticceria lo devo a lei e, in tutta sincerità, è quella la mia vera passione!
Ricordo che la prima cosa che mi ha detto, con un sorriso che andava da un orecchio a l'altro, è stata che saremmo diventate grandi amiche.. non serve dire che al momento l'ho presa per pazza! Nonostante fosse fine giugno e la maggior parte degli studenti fosse tornata a casa per le vacanze estive, lei non doveva andare da nessuna parte visto che con i suoi genitori abitano da sempre in zona, perciò ogni giorno me la trovavo fra i piedi o telefonava per convincermi a uscire o passava dalla pasticceria per fare due chiacchiere. All'inizio ho provato a evitarla il più possibile ma non c'è stato niente da fare, più volevo stare sola più me la trovavo intorno, se non volevo uscire s i presentava lo stesso e finivamo per guardare un film sul divano nel mio appartamento.
Con lei ho ricominciato a stare meglio, ho iniziato a credere che forse lei era davvero dalla mia parte.. Anche se a volte può sembrarlo non è una stupida oca, ha capito al volo che c'era molto di cui non volevo parlare, non la ringrazierò mai abbastanza per averlo accettato come dato di fatto senza farmi domande che mi avrebbero solo fatto scappare.. mi ha davvero presa sotto la sua ala protettrice!
All'inizio dell'estate l'unico mio desiderio era restare nel mio angolino evitando il mondo intorno ma ho scoperto a mie spese che non si può evitare Caroline all'infinito, lentamente è riuscita a coinvolgermi un po' di più, mi ha fatto conoscere qualche sua amica.. insomma è grazie a lei che ho evitato di diventare una asociale cronica!!

Alle dieci in punto io e Caroline siamo dentro al locale.
Quella pazza della mia amica mi ha fatto cambiare tre diversi tavolini prima di trovare quello che secondo lei era nella posizione perfetta, con una buona vista sull'entrata ma abbastanza vicino al palco in cui suona una band dal vivo per fingere di essere lì per la musica. Senza dubbio ha pensato a ogni minimo particolare nel dettaglio.
< Come sto? Mi sta bene il cerchietto fra i capelli? > wow.. è davvero nervosa
< Sei bellissima Caro, Tyler non si lascerà scappare l'occasione per chiederti di uscire, stanne certa! > non lo dico solo per rassicurarla, sta davvero bene con il top rosa e i jeans a vita bassa, non ha davvero niente di cui preoccuparsi
< Speriamo.. Comunque, stavo pensando, visto che domenica non lavori potremmo andare a fare un po' di shopping, che dici? >< Veramente pensavo di restarmene tranquilla a casa per studiare un po' – la sua occhiataccia mi blocca di colpo, meglio arrendersi quando assottiglia così gli occhi.. - ma in effetti sarebbe davvero carino uscire per negozi >
< Bene, non vedo l'ora.. Eccolo! Sono arrivati.. come sto? > altro che agitata..
< Perfetta >
< Bene. Si comincia.. ora vado al bancone a prendere da bere.. incrocia le dita per me >
< Non ne hai bisogno, su vai >La seguo con lo sguardo mentre va verso il bar con una sicurezza che io non avrò mai, supera il gruppo in cui c'è il suo obbiettivo facendo finta di niente, inizia a chiacchierare con il barman mentre aspetta le sue ordinazioni. Naturalmente dopo poco Tyler la raggiunge.. missione compiuta!
Qualche minuto dopo siamo tutti seduti intorno al nostro tavolo, Caroline non fatica a mantenere viva la conversazione, ride e scherza senza problemi. Io , beh.. cerco di annuire e sorridere quanto basta per non essere del tutto asociale mentre aspetto il momento giusto per augurare la buonanotte
< Ty è ora di andare > grande Jake mi ha rubato le parole di bocca
< Oh.. andate già via? > il sorriso della mia amica inizia a cedere un po'
< Beh.. in effetti.. andiamo a una specie di raduno – anche lui sembra dispiaciuto di dover andare, forse non è poi così male come immaginavo – Ehy ho un'idea_ perché non venite con noi? Sono sicuro che non avete mai visto niente del genere! Sarà grandioso! >
< Bonnie cosa ne pensi? Andiamo? Sembra divertente, almeno sarà qualcosa di diverso dal solito >
< Mm.. ecco.. dovrei andare a casa.. - accidenti, mi guarda con quell'espressione supplichevole, sembra urlarmi “ti prego ti prego”.. come faccio a darle buca? Accidenti a me! - O-ok >
< Grande Bonbon > cosa non si fa per aiutare cupido..
< E brava la piccola Bonnie! Andiamo! > dimentico sempre quanto è simpatico
Visto che non conoscevamo la strada siamo salite in macchina con loro. Il tragitto è durato un bel po', abbiamo attraversato tutto il bosco dell'Old Wood e in piena notte non è un posto che consiglio, è tetro e vagamente spaventoso, mi aspetto che esca un qualunque mostro da un momento all'altro
< Caroline – le sussurro all'orecchio – non per dire, ma normalmente i film dell'orrore iniziano proprio così: due amiche in giro con dei semi-sconosciuti in mezzo a un bosco di notte.. >
< Esagerata. Vedrai che ci divertiremo. Rilassati sono nostri amici, puoi anche fidarti per una volta. Anzi da come Jake ti guardava al pub direi che potrebbe venirne fuori qualcosa di interessante! > mi limito a sbuffare e ruotare gli occhi, tornando a fissare fuori dal finestrino. L'ultima cosa di cui ho bisogno è un ragazzo, credo fermamente nel detto “meglio soli che male accompagnati”, altra lezione imparata a caro prezzo..
Quando finalmente arriviamo a destinazione la prima cosa che noto è che siamo in un vasto parcheggio con macchine accalcate ovunque, ci sono tantissime persone che si dirigono verso quella che sembra una vecchia fabbrica in disuso.
Io e Caroline cerchiamo di stare vicine il più possibile, in questa bolgia è fin troppo facile perdersi. Seguiamo Tyler e Jake che ci fanno strada verso il centro dell'ampio salone che in origine era sicuramente una qualche officina.
Non abbiamo ancora capito cosa siano venuti a fare, non sembra un “normale” rave, ogni volta che chiediamo informazioni, l'unica cosa che ci dicono è di avere ancora un po' di pazienza.. mah.. mi sembrano tutti matti..
Spintonando da una parte all'altra arriviamo al centro, proprio ai bordi di quello che sembra un ring. Ma dove siamo finite? Lancio un'occhiata preoccupata a Caroline, anche lei sembra un po' incerta.. mi consolo pensando che non è una totale incosciente..
< Ty! - gli urla all'orecchio per farsi sentire – ci hai portate a un incontro di pugilato clandestino?! >
< Già! Forte eh?! > ok, è scemo..
< Ma è illegale! >
< Non preoccupatevi ragazze, non c'è nessun pericolo! Ci divertiremo, vedrete! > voglio andare a casa.. purtroppo non posso fare altro se non sperare che finisca alla svelta..
All'improvviso tutto il frastuono cessa, quello che deve essere una specie di arbitro o presentatore è salito sul ring per presentare i due idioti che si stanno per pestare
< Bentrovati gente! L'incontro di stanotte sarà uno dei più feroci mai combattuti da noi, posso garantirvelo! Assisterete allo scontro tra i nostri campioni più forti, vedremo un bel po' di sangue scorrere quassù! - yuppie.. non c'è limite allo schifo.. - Ma ora bando alle ciance e iniziamo! Il primo a entrare è Ron La Bestia, un metro e novantacinque di soli muscoli, la sua forza non lascia mai scampo ai suoi sfidanti! Forza un bell'applauso per il primo combattente! > il pubblico inizia a urlare e applaudire quando “la bestia” entra in scena.. è enorme! A occhio e croce il suo braccio è il doppio di una mia gamba, riesco a sentirlo digrignare i denti in mezzo a tutto questo caos.. beh quanto meno sappiamo da dove viene l'origine del soprannome, molto azzeccato..
< Ed ora facciamo entrare il suo avversario. Il finora imbattuto, il solo e inimitabile, lo spietato Damon il Vampiro! > il pubblico sembra impazzito, urla sempre più forte mentre l'arbitro indica un tipo che gli si avvicina, indossa una felpa nera con il cappuccio calato sul viso, arrivato vicino agli altri due si sfila la maglia rimanendo a petto nudo.. o mio dio.. è senza dubbio il ragazzo più bello che abbia mai visto, ha un fisico perfetto, non è altissimo ma è muscoloso al punto giusto, senza essere pompato come l'altro. E il viso.. cristo santo.. ha lineamenti decisi, labbra sottili piegate in un ghigno strafottente e quegli occhi neri così profondi.. semplicemente wow.. sono rimasta a bocca aperta, sono davvero senza parole. Mi riprendo appena un pensiero mi attraversa la mente
< Ma è la metà del primo! Non è alla pari, non ha speranza di uscirne intero, verrà usato come uno stuzzicadenti! > guardiamo il lato positivo: almeno ho potuto vedere tutta questa perfezione prima che gli venga spaccata la faccia.. Tyler ride a crepapelle di tutta la mia preoccupazione
< Rilassati piccola Bonnie! Ahhahhhhahhh!! Ti può sembrare meno grosso del suo avversario ma ti assicuro che mentre combatte è più cattivo e violento, non ha mai perso un incontro. Ron non ha una sola possibilità. Sono così sicuro che ho scommesso cento dollari sul diavolo > bene follia che si somma ad altra follia.. cosa ci troverà Caro in questo non lo capirò mai
I mie dubbi vengono interrotti dal suono del gong che dà il via all'incontro.
La gente urla, incita senza sosta. Il bestione si è subito lanciato contro l'altro cercando di colpirlo sfruttando la sua forza e fisicità, ma il ragazzo moro è più veloce, lo schiva con facilità, gli saltella intorno quasi a prenderlo in giro mentre manda a vuoto tutti i suoi tentativi, poi inizia a contrattaccare e immediatamente assegna un paio di pugni colpendolo in pieno viso, lo fa barcollare, ancora un paio di cazzotti e la montagna si ritrova in ginocchio ma non si decide ad arrendersi. Sembra che il vampiro non stia faticando per niente, addirittura si prende il tempo per guardarsi intorno mentre l'altro cerca di restare in piedi. Osserva la folla che fa il tifo, ha un atteggiamento completamente indifferente, sembra che l'incontro non lo riguardi.. ed è allora che succede, non so come ma mi sono ritrovata intrappolata nel suo sguardo, non riesco a interrompere il contatto visivo, non riesco a smettere di guardarlo.. ho la sensazione che il mondo intorno si sia fermato, mi sembra che ci fissiamo per ore ma sono solo pochi istanti.. ma cosa diamine mi sta prendendo? Non è da me reagire così! Quando poi ha sfoderato un sorriso che dovrebbe essere dichiarato illegale le mie ginocchia sono diventate gelatina.. santo cielo riprenditi Bonnie!
Poi è accaduto tutto in un battito di ciglia, con la coda dell'occhio ho visto il bestione sganciare un possente pugno su di lui.. mi sono immediatamente coperta gli occhi con le mani per non guardare! Quando ho trovato il coraggio per vedere cosa stava succedendo mi aspettavo di trovarlo a terra sanguinante.. invece a terra c'è quella montagna umana con quell'incrocio tra un vampiro e un angelo caduto che lo sovrasta e continua a prenderlo a pugni, il suo faccione è ormai una maschera di sangue. Tutto finisce solo quando Ron sviene
< Te lo avevo detto Bonnie! > non ci credo, ha vinto, anzi stravinto..
Ho i brividi e devo soffocare il disgusto nel vedere tutto quel sangue. Va oltre alle mie capacità capire come due persone sane di mente possano picchiarsi fin quasi ad ammazzarsi solo per far passare la serata, l'unica risposta plausibile è che manca a entrambi qualche rotella!
Quanto meno questa “indimenticabile esperienza” sembra finita! Non vedo l'ora di essere a casa, al sicuro nel mio letto.
Mentre seguo Caroline e gli altri verso l'uscita vengo sballottata tra la folla, mi sembra di essere in mezzo alla corrente, non faccio in tempo a fare dieci passi che mi sento afferrare un polso facendomi voltare
< Ciao rossa > non posso crederci, davanti a me c'è il tipo che ha vinto.
Cosa diamine vuole? Ritiro in fretta la mano e faccio per andarmene ma mi blocca
< Ehi guarda che mi sei debitrice! > sfodera il suo sorriso micidiale, che di sicuro fa sempre molte vittime, e indica il gonfiore vicino al labbro sinistro
< Pensavo fossero gli inconvenienti del mestiere >
< Nahh, è stata colpa tua perché mi hai distratto. Nessun altro prima era riuscito a colpirmi > ok, il pugno gli ha lesionato anche un paio di neuroni.. faccio spallucce e me ne vado senza degnarlo più di uno sguardo
< Sono Damon > mi si è piazzato davanti fermandomi di nuovo, non è stato abbastanza chiaro che non mi interessa?
< Non te l'ho chiesto > alla fine sono riuscita a levargli quel sorrisetto dalla faccia, sembra davvero incredulo, forse quasi sconvolto.. non deve capitargli spesso di non essere considerato, è decisamente arrivato il momento di uscire da questo posto!
Perfetto.. questa stasera ci mancava proprio! Quel tipo mi ha fatto perdere tempo e ora non trovo più gli altri.. ma porca.. tutta colpa sua, accidenti a lui! Oddio non posso essermi persa in mezza al nulla.. ok, niente panico.. devo solo arrivare alla macchina, i miei amici saranno di certo lì ad aspettarmi.
Sono quasi all'uscita quando mi blocco al suono delle sirene, i lampeggianti illuminano tutta la zona, tutti corrono spaventati da una parte all'altra, tanto per cambiare mi spintonano come un fuscello al vento. Cerco di accostarmi al muro per evitare di essere travolta ma grazie alla mia proverbiale fortuna mi sono ritrovata faccia a faccia con un poliziotto.. e che cavolo..
A questa serata mancava solo la sosta alla centrale.. sono già rassegnata al peggio quando sobbalzo sentendo un braccio intorno alla vita
< Ciao Ben! Fai gli straordinari stasera? > ancora lui? Non so se sia un bene o un male
< Toh! Chi si vede! Damon, perché non mi stupisce vederti qui?> mm.. guardo prima l'uno e poi l'altro, sembra che si conoscano
< È un modo come un altro per tenersi in forma – ora so per certo che è un idiota – la rossa è con me, ci lasci andare vero? >
< Vai vai, prima che ci ripensi. Ma mi devi una birra! Salutami tuo padre. Ci si vede amico > detto questo gli dà una pacca sulle spalle e se ne va.. sono senza parole.. ci ha davvero lasciati andare. Ora posso tornare a respirare in modo più o meno normale! Evviva!
< Veloce, andiamo! > mi afferra per un braccio e mi spinge in un corridoio che porta a un'uscita sul retro, al momento non posso fare altro che seguirlo ma appena fuori mi divincolo
< Ok, grazie ma ora posso fare da sola >
< Seh come no. Non fare la difficile, non c'è tempo da perdere >
< Ho detto di no! Devo trovare i miei amici, mi staranno cercando > sbuffa scuotendo la testa
< Se ai tuoi amici è andata bene ti assicuro che sono già scappati, altrimenti sono nel furgone della polizia. Ci tieni così tanto a unirti a loro?! - sembra stia parlando a un bimbo capriccioso, si passa una mano davanti agli occhi infastidito – Basta chiacchiere, sbrighiamoci a levarci da qui – vedendo che non accenno a seguirlo prosegue perdendo la pazienza – Senti ragazzina per mia sfortuna non conosco tutti gli agenti in servizio questa sera e non posso assolutamente permettermi di farmi arrestare, perciò zitta e sali in macchina! Adesso! > indica una ferrari nera parcheggiata li vicino.. però.. devono rendere bene questi incontri clandestini.. Non faccio in tempo a mandarlo a quel paese che mi riafferra per il braccio e mi carica quasi di peso in auto per poi allontanarsi a tutta velocità.
Restiamo in silenzio per un bel po' di tempo nonostante la velocità della sua guida. Cosa diamine ci faccio nella macchina di un perfetto estraneo per di più scappando da una retata?! Oddio.. che fine ha fatto il mio comodo angolino? Cosa sarà successo a Caroline? E agli altri? Li avranno fermati o saranno riusciti a sparire in tempo? Speriamo che siano stati fortunati!
Alla fine ce l'abbiamo fatta ad arrivare in città, devo tenere duro ancora per poco
< Dove devo portarti? >
< Mm.. andrà benissimo la stazione dei taxi qui vicina > mi guarda come se quella fuori di testa fossi io, le parole mi muoiono in gola
< Secondo te ti lascio in mezzo alla strada alle tre del mattino? Sono davvero un gran bastardo ma non fino al punto di abbandonare un cucciolo spaurito per la strada in piena notte. Poche storie e dammi l'indirizzo! > cioè fa anche l'arrabbiato adesso? Sarei un cucciolo spaurito? Beh.. un po' spaventata in effetti lo sono.. ma come si permette! Sento le guance arrossire dalla rabbia
< Ma anche no! Secondo te do il mio indirizzo al primo estraneo prepotente che me lo chiede? Fermati qui e tante grazie > stringe le mani sul volante e inchioda all'improvviso.. sempre siano benedette le cinture di sicurezza!
È successo tutto così alla svelta che ci metto un po' a capire cosa sta facendo: prende la mia borsa e fruga per cercare nel portafoglio il mio indirizzo.. stiamo scherzando?! Cerco di riprenderla ma è tutto inutile, gli basta un braccio per tenermi a distanza senza nessuno sforzo
< Adesso basta! - da come urla mi sa che ha decisamente perso la pazienza.. - Se avessi voluto farti del male non avrei avuto problemi mentre eravamo in mezzo al nulla, non credi? Quindi smettila una buona volta di pensare che sia un delinquente e fatti accompagnare – poi continua abbassando talmente il tono di voce che sembra stia parlando fra sé e sé scuotendo la testa– ma pensa te per una volta che cerco di essere gentile, bah! Chi me lo ha fatto fare dannazione, a cosa stavo pensando > un attimo dopo sono sotto casa mia. Non ho mai visto il mio condominio così volentieri!!!
< Mm.. beh.. grazie del passaggio > temevo che questo tragitto imbarazzantissimo non sarebbe mai finito! Sto aprendo lo sportello per scendere ma la mia libertà si allontana da me quando mi trattiene per un braccio, sembra diventato un vizio ormai!
< Aspetta rossa. Ti ricordo che adesso sono due i favori che mi devi > sfoggia il suo già fin troppo famoso sorriso, mi ritrovo a deglutire a vuoto
< Smettila pure con quel sorrisetto, non attacca.. specie con quella faccia >
< Ahhahhhhahh – ma quanto sono simpatica stasera? - non avere tanta fretta – torna a fare i suoi comodi con la mia borsa, prende il mio cellulare e lo vedo digitare qualcosa – ecco fatto, così ho il tuo numero.. come dicevo mi devi due favori dopo stasera e io non faccio mai niente per niente, quindi mi farò sentire quando saprò come potrai ripagarmi. Notte rossa > questo ha davvero dei seri problemi.. afferro la mia borsa e scendo alla svelta dalla macchina senza voltarmi indietro.
Il cuore ha continuato a martellarmi finché non ho chiuso la porta di casa a chiave.
Doveva essere una tranquilla serata al pub e invece.. cavoli.. è andato tutto storto, beh non tutto.. quanto meno non mi hanno arrestata..
Prima di tutto mando un messaggio a Caroline per dirle che sono a casa e sapere cosa le è successo, mi risponde quasi subito scrivendomi che anche loro sono riusciti ad andarsene senza troppi problemi, addirittura stavano tornando indietro per cercarmi.
Appena chiudo gli occhi per dormire mi appaiono davanti quei due occhi neri come la notte.. Ma che mi prende? Dormi Bonnie dormi! Accidenti!
Inutile ogni volta rivedo quei due pozzi neri, mi sento quasi annegarci dentro.. e nonostante tutto è un dolce annegare.. No no no! Quel tipo è..è.. dio non ho aggettivi. Senza dubbio è bello ma è del tutto fuori di testa, grazie al cielo non lo rivedrò mai più!
Continuo a rigirarmi inutilmente nel letto per cercare una posizione più comoda.
Non può essere stato serio sul chiamarmi, giusto? Non ce n'è motivo.
Anche senza conoscerlo posso scommettere che non è altro che un egoista egocentrico, sa fin troppo bene l'effetto che fa sulle ragazze e posso scommettere che se ne sa approfittare alla grande. Tanto per completare l'opera poco ma sicuro non ha nessun problema nell'usare la violenza! È completamente fuori controllo!
Per fortuna il bello e dannato non è mai stato il mio tipo ideale!
Ok mi ha aiutato ma se ne è altamente fregato di ogni cosa che ho detto, è un arrogante della peggior specie!
Non mi piace, no per niente!
È stata la serata più imbarazzante della mia vita.. spero davvero di non incrociarlo mai più..


Anno nuovo storia nuova! 
Cosa ne pensate di questo primo capitolo? Piaciuto? Mi raccomando fatemi sapere! Come sempre ogni consiglio e suggerimento è bene accetto!
Spero di riuscire ad aggiornare una volta a settimana, sempre che secondo voi meriti di continuare..
Bacioni a tutti!!
Valentina
 

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Capitolo 2
*** Capitolo II ***


CAPITOLO II

POV D

< Acciderboli Damon! Sembra che tu la faccia apposta a fare arrabbiare tuo padre! Hai più di quarantacinque minuti di ritardo, hanno iniziato a cenare senza di te! > neanche volevo venire perciò direi che il mio caro genitore deve solo ringraziare che mi sia deciso alla fine
< Chissenefrega! Sai che vengo a queste cene solo per la tua cucina Tea > l' abbraccio a mò di saluto sfoderando uno dei miei migliori sorrisi, anche se so che non servirà a risparmiarmi la sua ramanzina, infatti..
< Non provare neanche a fare il furbo con me signorino! Ti conosco come le mie tasche, non attacca! Ora muoviti a raggiungere gli altri, su! > batte ripetutamente il piede a terra spazientita.. signore e signori avete appena conosciuto la signora Flowers, l'unica donna al mondo che riesce a farmi sentire in colpa e a rimettermi in riga.. almeno per un po'.. È la nostra governante da quando avevo due anni ma da quando mia madre è morta è stata molto di più, è l'unica che mi ha visto piangere per mia madre.. su di lei ho sempre potuto contare, è sempre stata al mio fianco ogni volta che ne avevo bisogno, tutte le volte che litigavo con mio padre, cosa che succede ancora quasi ogni volta che ci vediamo. Non so per quale miracolo ma è l'unica persona che si rifiuta di credere che sia un totale e ormai irrecuperabile bastardo, ai suoi occhi sono sempre il solito bambino di sei anni a cui preparava la merenda e accompagnava al parco.
È proprio per questo che con lei cerco di tenere sempre il migliore dei comportamenti, non mi importa di essere una delusione per mio padre ma non potrei sopportare di vederla realizzare che non sono il ragazzo d'oro che crede di aver cresciuto. Dico solo il vero quando sostengo che mi sottopongo alla tortura di queste cene solo per far contenta lei, ritiene che ci servano per essere una famiglia unita nonostante siamo ormai tutti adulti, proprio come ha sempre sognato mia madre.. beh secondo me è una colossale idiozia! È da quando lei è morta che non mi sento più parte di niente..
Prendo un respiro profondo prima di entrare nella sala da pranzo: che la pantomima settimanale abbia inizio!
< Sei in ritardo! >
Neanche faccio caso a mio padre, lo liquido con una alzata di spalle. Mi siedo al mio posto e inizio a mangiare il buonissimo brasato di Tea, è la cuoca migliore del mondo poco ma sicuro.
< Oddio! Che hai fatto alla faccia? > se c'è una cosa che Elena non sa fare è tenere la bocca chiusa
< Niente di che, solo una piccola botta > per fortuna il livido è quasi sparito, se lo avesse visto un paio di giorni fa mi avrebbe spedito al pronto soccorso a calci!
< Tanto per cambiare l'ennesima rissa, vero Damon? - continuo a mangiare come se mio padre non avesse parlato, sa essere fastidioso quasi quanto me quando ci si mette – Vedrò mai il giorno in cui ti comporterai da adulto?! Devi smetterla con questo atteggiamento da adolescente ribelle! >
< Quindi siccome sono cresciuto posso fare tranquillamente l'adulto incazzato, no? > gli rivolgo il sorriso più strafottente che mi riesce, lo irrita da matti ogni volta!
< Accidenti! - sbatte la mano sul tavolo con forza – Ti costa così tanto essere serio per una volta?! Hai mai visto una volta tuo fratello fare anche solo la metà delle stupidaggini che combini da sempre tu?! > wow, è un record! Ben sei minuti prima di tirare in ballo l'esempio di assoluta perfezione che è santo Stefan! Il mio caro fratellino è da sempre il preferito, non è mai stato un segreto, anzi! Sempre così gentile, serio, educato.. se volete il mio parere è una noia mortale, mi sono sempre chiesto cosa ci abbia mai trovato Elena per sposarselo!
Con l'ultima frase mio padre sa bene di aver colpito il bersaglio, lo sa che è l'unico argomento che mi fa abbandonare il mio menefreghismo per sostituirlo con una rabbia totale! Odio essere paragonato a lui, siamo talmente diversi che è quasi inutile, il giorno e la notte, spesso mi sono chiesto se sia possibile che siamo davvero fratelli.
Io e mio padre continuiamo a guardarci in cagnesco, sembriamo pronti a sbranarci da un momento all'altro
< Direi che è sufficiente per stasera, no? Adesso mangiamo, ok? > santo Stefan in veste di mediatore come sempre! È sprecato come avvocato sarebbe dovuto andare a lavorare all'ONU con tutta l'esperienza che ha grazie a noi nel sedare liti! Al confronto stabilire la pace in medio oriente dovrebbe essere una passeggiata! Il suo ruolo, da sempre, è quello di farci da cuscinetto, evita che le nostre discussioni degenerino irrimediabilmente. Ma nonostante i suoi tentativi la tensione che aleggia continua a tagliarsi con il coltello.
< Quando sei arrivato stavamo parlando del ricevimento di beneficenza di sabato, non te lo sei scordato vero? Ho fatto avere il tuo invito alla tua segretaria – ci pensa Elena a intavolare una conversazione civile, sfida tutti con lo sguardo a non seguirla nel suo intento, sa benissimo che nessuno di noi tre riesce a negarle qualcosa – quest'anno con il comitato abbiamo scelto di tenerlo al country club, sarà bellissimo > non riesco a nascondere una smorfia, ogni anno è la stessa noia mortale, per fortuna sono sempre riuscito a inventarmi qualcosa per movimentarlo un po'..
< Ti sarei grato se per una volta evitassi di metterci tutti quanti in imbarazzo > per l'appunto..
< Che esagerato papà, io rendo memorabili questi eventi > sorrido soddisfatto
< Memorabili?!! Come quando hai portato una spogliarellista?! O come quando ti sei presentato ubriaco fradicio?! - è sull'orlo di una crisi isterica, una vena sta pulsando pericolosamente sulla tempia – Vogliamo ricordare quando il senatore ti ha trovato imboscato nel guardaroba con sua moglie?!! >
< Ehi quella volta non è stata colpa mia, era così giovane che pensavo fosse sua figlia > persino Stefan deve trattenersi dal ridere al ricordo
< La mia preferita – interviene mio fratello - è quando hai liberato i maiali nel giardino botanico e hanno scorrazzato in mezzo agli ospiti mangiando qualunque cosa, pensavo venisse un infarto a qualche signora > stavolta mio fratello mi ha stupito, essere il preferito non gli evita un'occhiataccia dal nostro caro paparino
< O come quando hai fatto a botte con il figlio del giudice? - prosegue imperterrito come se non fosse stato interrotto – Hai una vaga idea di quanti soldi hai fatto perdere allo studio con i tuoi comportamenti sconsiderati?! >
< Beh immagino molti meno di quelli che te ne faccio guadagnare vincendo le cause > finché si scherza è un conto ma sul lavoro sono dannatamente bravo!
< Ogni volta ti fai accompagnare da sgualdrine dalla dubbia intelligenza! È ora di finirla! > sto per ridergli in faccia
< Papà non esagerare, la ragazza che ha portato l'anno scorso non era così male, no? >
< Per forza, non ha detto una parola troppo occupata a contare tutte le calorie di ogni tartina e a correre in bagno per dare di stomaco – come dicevo prima a Elena non sfugge mai nulla e soprattutto non dimentica mai nulla – a proposito sai già con chi verrai quest'anno? Se devi portare una delle solite oche, stavolta do ragione a tuo padre, perciò risparmiaci e vieni anzi da solo.. ho faticato troppo per organizzare tutto > ok, l'obbiettivo della serata è chiaramente quello di farmi arrabbiare per davvero! Ci si mette persino Elena che di solito è dalla mia parte.. beh certo in passato ho davvero scelto la donna peggiore che potesse venirmi in mente dato che quella che credevo la mia dolce metà non era altro che una vipera velenosa che ha rischiato davvero di rovinarle la vita, quindi posso un po' capirla..
< Damon ti ripeto il concetto, giusto per evitare fraintendimenti: nessuna sgualdrina! Santiddio è così un grande sacrificio per te trovare una ragazza normale che ti faccia dare una calmata, eh?! Possibile che non sei per niente maturo per affrontare una relazione seria alla tua età?! > è da tanto che non lo vedevo così esasperato.
Ma perché nessuno sa più farsi gli affaracci suoi? Tutti a preoccuparsi della mia vita privata, come se non fossi capace di pensarci da me! Mi piace divertirmi e posso permettermelo, le ragazze mi si gettano addosso e chi sono io per negargli un po' della mia compagnia? Non vedo dove sta questo grande problema! Sono tutti convinti che riesco ad attirare solo ragazze facili e da poco. Nessuno qui dentro capisce che se volessi una brava ragazza non avrei problemi a trovarla.
Mi passo una mano sulla faccia esasperato, il fastidio del livido mi fa venire una grande idea per rimetterli tutti al loro posto
< Mi spiace deludere le tue aspettative ancora una volta papà ma ho incontrato proprio una ragazza così e se mi aveste dato il tempo di parlare prima di dare di matto, vi avrei detto che usciamo insieme già da un paio di settimane e le ho già chiesto di accompagnarmi al ricevimento di sabato. Posso scommettere tutto ciò che volete che piacerà a tutti voi, nessuno avrà niente di cui lamentarsi > sfodero un bel sorriso compiaciuto mentre bevo un sorso di vino.
Osservo mio padre, Stefan ed Elena guardarsi increduli.. dovrei fare loro una foto per immortalare il momento
< Beh – la prima a riprendersi come sempre è mia cognata – credo a parlare a nome di tutti dicendo che ci basta che sia normale e non la solita pazza invasata > giusto per puntualizzare il concetto no? Potrei scommettere qualunque cosa che non crede per niente a ciò che ho detto.
Nel tragitto verso casa non so se maledire la mia boccaccia o congratularmi per essere riuscito a zittire tutti.. per fortuna ho già la soluzione, basterà una telefonata, non avrò problemi a invitarla.. quando mai qualcuna ha saputo resistermi?
 

POV B

< Bonbon la facciamo insieme vero la relazione di storia delle istituzioni? Non so davvero da che parte iniziare.. >
< Certo però tu mi aiuti con economia, per me è arabo – purtroppo non sono molte le lezioni che io e Caroline abbiamo in comune, ma fortunatamente in quelle che condividiamo riusciamo ad aiutarci alla perfezione, per me non è un problema imparare e confrontare gli articoli delle varie costituzioni e lei è un vero genio dell'economia, alla faccia dello stereotipo delle bionde senza cervello! - possiamo iniziare il lavoro stasera, facciamo da me ok? Ceniamo insieme, ti va? >
< Mi pare perfetto, io porto la pizza. Facciamo per le otto? >
< Meglio otto e mezza, almeno sono sicura di non farti aspettare nel pianerottolo se per caso esco tardi dalla pasticceria >
Mentre chiacchieriamo ci avviamo verso l'uscita dell'edificio, fra poco passa l'autobus che prendo per andare a lavoro.
< Ciao Bonnie! Caroline >
< Ciao Matt > continuiamo a camminare e lui si accoda a noi
< Mm.. senti Bonnie.. mi chiedevo.. - la mia amica si sta trattenendo dal ridergli in faccia davanti a tanto imbarazzo, io spero solo che non stia tentando di nuovo di chiedermi di uscire, per carità simpatico e sembra un tipo a posto ma come ho già detto preferisco stare da sola, voglio stare il più lontano possibile da qualsivoglia ragazzo.. - mi chiedevo se..ecco.. se ti va di lavorare insieme alla relazione del professor Marhard, potremmo approfittarne anche per conoscerci un po' meglio > rifiutare davanti al suo sguardo speranzoso mi dispiace ma davvero non me la sento, non posso. Intanto siamo arrivati al parcheggio
< Mi dispiace tanto Matt ma sono già d'accordo con Caroline > lancio un'occhiataccia verso la mia amica per evitare che possa tirarsi indietro solo per procurarmi un appuntamento, cosa di cui, per la cronaca, crede abbia un disperato bisogno, se osa farlo giuro questa volta la strozzo!
Stranamente però non si sta prestando la minima attenzione, è intenta a fissare davanti a se a bocca aperta e con gli occhi sgranati. Seguo incuriosita il suo sguardo e il mio cuore manca un battito: davanti a noi c'è parcheggiata una ferrari nera.
Ok niente panico Bonnie.. il mondo è pieno di ferrari nere, vero? La mia flebile speranza crolla quando lo vedo, non c'è dubbio che è il tipo di venerdì sera, se ne sta tranquillamente appoggiato alla portiera con le braccia incrociate.
Il primo pensiero è che alla luce del giorno è ancora più figo, non esagero dicendo che sembra uscito da una rivista.. pantaloni neri, camicia nera e rayban.. oddio.. fortunatamente mi riprendo prima di iniziare a boccheggiare.. ok che è un pazzo invasato ma di sicuro è un bel vedere.. Troppo occupata a seguire i miei stupidi pensieri, quasi non mi accorgo che ha iniziato a camminare verso di noi..
Cosa diamine ci fa qui? Non può essere altro che una coincidenza, vero? Non può essere venuto fin qui per cercarmi, la mia sfortuna non può arrivare a tanto, giusto?
Dio ti prego, so che hai cose molto più importanti a cui pensare, ma ti prego fa che non stia cercando me, fa che cammini oltre, ti prego ti prego.. evidentemente dio era occupato..
Damon si ferma a pochi centimetri da me, così vicino che devo alzare lo sguardo per guardarlo in faccia mentre parla
< Possibile che non rispondi mai a quel dannato telefono?! È inutile averlo se lo tieni sempre spento! > non ci sto ufficialmente più capendo niente, cosa ha da essere così arrabbiato? Istintivamente faccio un passo indietro ma mi afferra un polso.. è un vizio il suo!
< Ero a lezione e non vedo come la cosa possa interessarti > mi divincolo, non voglio farmi intimorire da lui accidenti!
Durante questo primo scambio di battute Caroline e Matt passano lo sguardo fra me e lui come se stessero guardando una partita di tennis, mi sono quasi dimenticata che non siamo soli.. assurdo, come è possibile che ogni volta che mi è vicino sembra che mi trascini in una realtà parallela.. Bonnie riprenditi, adesso!
< Devo parlarti andiamo > mi riprende per un braccio per allontanarci
< Piantala! Non ho niente da dire ne tempo da perdere con te, devo andare a lavoro, lasciami > non molla la presa, continua come se neanche avessi aperto bocca
< Ehi amico ti ha detto di lasciarla > la voce di Matt che si intromette fa ricordare a entrambi delle persone che ci sono intorno
< La mamma non ti ha insegnato che non ti devi immischiare negli affari che non ti riguardano bamboccio? > il suo sguardo di ghiaccio lo trafigge sprezzante, è lo stesso che gli ho visto prima che iniziasse l'incontro, sembra pronto a scattare da un momento all'altro
< Basta tutti e due – meglio evitare una rissa, non mi va di avere un amico sulla coscienza - grazie Matt ma non serve, me la cavo da sola – poi mi rivolgo a Damon – hai un minuto > senza aggiungere altro mi allontano di qualche metro dai miei amici, so che farà come me. Con la coda dell'occhio vedo Caroline che continua a fissarci a bocca aperta, posso vedere le sue rotelle che lavorano furiosamente per cercare una spiegazione tutto, se per puro miracolo pensavo di essere riuscita a convincerla che l'altra sera ero stata fortunata a incontrare una mia compagna di corso che mi aveva gentilmente accompagnata a casa, adesso sta rimettendo insieme i pezzi e sta scoprendo più o meno cosa è successo. Aiuto.. chissà a quante domande dovrò rispondere stasera..
< Allora? > incrocio le braccia al petto spazientita
< Che accoglienza – mi fa l'occhiolino – dì la verità ti sono mancato, vero pettirosso? > e questa da dove gli è uscita? Questo tipo è davvero irrecuperabile
< Da morire, se era tutto quello che avevi da dire, addio > non faccio in tempo a fare un passo che mi ferma
< Aspetta dannazione! Ti informo che ho trovato il modo per farti ripagare i debiti che hai con me – mi abbaglia con il sorriso, devo ammettere che senza il livido sul viso funziona abbastanza bene.. - sabato mi accompagni a un ricevimento > la cosa che mi fa arrabbiare ancora di più è che lo dice come se fosse già deciso, ho smesso di farmi dire dagli altri cosa fare!
< No >
< No? > mi sa che non si sente spesso negare qualcosa
< Ho detto no! Cos'è non riesci a trovare nessuna che ti voglia accompagnare di sua spontanea volontà? >
< Ascoltami bene ragazzina! - dal lampo che gli è passato negli occhi sono riuscita davvero a farlo arrabbiare – non ti conviene fare tanto la difficile. Ti è già andata bene, avrei potuto pensare a un pagamento molto più interessante per entrambi.. > bastano quegli occhi neri che mi fissano intensamente per farmi arrossire fino alla punta dei capelli..
< Trovati un'altra > grazie al cielo l'autobus è appena arrivato, salgo senza perdere tempo e lo lascio lì, ma non ancora una volta non riesco a togliermi dalla mente quegli occhi.
Ho passato tutta la domenica a guardare preoccupata il mio cellulare temendo che potesse iniziare a suonare, continuavo a vederlo davanti a me, dio era come se continuassi a sentirmi i suoi occhi addosso.. e ora dopo quasi quattro giorni, ora che quasi non ci pensavo più spunta fuori.. uffa!
Che stupidaggine! Andare con lui a un ricevimento, e da chi sarebbe organizzato? Forse dalla lega lottatori clandestini o più probabilmente dal reparto psichiatrico dell'ospedale.
Perché mai dovrebbe volere andare con me? Non capisco, sono più che sicura che gli basta schioccare le dita per avere uno stuolo di ragazze più che felici di essere con lui e sono altrettanto certa che nessuna sarebbe meno che perfetta, fisico da modella, viso perfetto e sicura di sé.. mi sembra di vederle.. insomma il totale opposto di me che sono l'emblema della normalità.. Infondo è inutile rimuginarci sopra, grazie al cielo ho messo in chiaro come la penso
< Buongiorno a tutti! > entro sorridente in pasticceria salutando tutti i presenti. Mi è bastato entrare e sentire il profumo di dolci appena sfornati per calmarmi.
< Ciao Bonbon! Tutto bene all'università? >
< Tutto bene, grazie Mary > sorrido alla proprietaria, nonché mio capo e mia mentore, da quando lavoro qui mi sta insegnando tutti i trucchi del mestiere. È una robusta signora sui sessant'anni, indossa sempre il suo immancabile grembiule a fiori, ha sempre un'allegria contagiosa!
Ha aperto questa attività circa vent'anni fa e dall'ora cucina i migliori dolci di tutta la città. È riuscita a creare il locale perfetto, offre un'enorme varietà di prodotti in un'atmosfera intima e famigliare che mette tutti a proprio agio. Ci sono scaffali pieni di libri a disposizione dei clienti, oltre ai soliti tavolinetti in ferro battutto ci sono anche poltrone e divani per garantire ancora una maggiore comodità. Ogni cliente che entra alla “Flower Pastry” può contare sul sorriso di Mary, riesce a trattare tutti come se fossero amici di vecchia data.
Non serve aggiungere che ho adorato da subito lavorare qui ma soprattutto ho adorato lei. Non si può essere assolutamente tristi in sua presenza, è impensabile!
Questa pasticceria è il mio angolo di paradiso, ogni volta che sono qui tutte le mie preoccupazione restano fuori dalla porta. Non vedo l'ora di laurearmi per poterlo fare a tempo pieno, è da sempre il mio sogno e ora non c'è nessuno che possa impedirmelo!
In un attimo mi cambio indossando la mia divisa, leggins neri e una maglia bianca con il logo del locale: un grande fiore hawaiano arancione e giallo.
Siccome in sala non c'è molta confusione per prima cosa finisco di glassare i cupcakes al cioccolato con la glassa al burro, una volta finito esco dal laboratorio per poterli metterli in bella mostra nell'espositore sul bancone.
Sto parlando di una nuova idea per una ricetta con Mary quando sento la porta aprirsi, di riflesso mi volto per dare il benvenuto al cliente ma le parole mi muoiono in gola.. o porca pupazzola! D'istinto mi nascondo sotto il bancone.. ok lo so anche io che è una cosa stupida, infantile e soprattutto inutile ma è stato più forte di me! Persino Mary mi guarda come se fossi impazzita, non posso proprio darle torto questa volta
< Uhm – sento Damon schiarirsi la voce – hai intenzione di uscire da la sotto prima o poi? > controvoglia mi alzo, tanto non serve a nulla continuare a fare la codarda, sono rossa come un pomodoro e lo divento ancora di più dopo aver visto il suo ghigno strafottente, accidenti a lui!
< Che vuoi? >
< Sai non credo che sia il modo giusto di rivolgersi a un cliente pettirosso >
< La pianti di chiamarmi così?! Come hai fatto a sapere che ero qui? Mi hai seguito? > aggiungiamo pure stalker alla lista dei suoi difetti
< Non è servito, la tua amica bionda è stata più che collaborativa > bene non posso fare altro che strangolare Caroline
< Mm.. suppongo che sia un tuo amico Bonnie.. > Mary ci interrompe curiosa, ha stampato in faccia un sorriso a trentadue denti, è la prima volta che mi vede scambiare più di due parole con un ragazzo
< Può ben dirlo signora, è un piacere conoscerla, io sono Damon > e l'abbaglia con uno dei suoi migliori sorrisi ammaliatori
< Piacere mio e chiamami Mary. Bonbon prenditi pure una pausa se vuoi parlare con questo bel giovanotto >
< Non serve, non abbiamo niente da dirci, torno a lavoro >
< Rassegnati pettirosso, non ho intenzione di andarmene finché non mi dici si >
Rientro nel laboratorio alla velocità della luce, almeno qui non può entrare!
Dopo quasi un'ora e mezza non ho più niente da fare. Ho completato di decorare tutti i dolcetti, glassato un paio di torte, spolverizzato con zucchero e cannella un paio di teglie di biscotti e lavato ogni superficie di lavoro due volte, potrei specchiarmici.. guardo l'orologio e mi convinco che posso uscire, a quest'ora se ne sarà andato, avrà anche lui una vita o no?
Appena entro in sala capisco che questo ragazzo ha fatto del rompermi le scatole una missione! Lo vedo seduto a un tavolinetto che chiacchiera con Mary come se si conoscessero da una vita. Bene non mi resta altro che andare da lui e convincerlo a tornare il più velocemente possibile da dove è venuto!
Un paio di respiri profondi e vado da lui.
< Davvero carino e simpatico il tuo amico Bonbon, dove lo nascondevi? >
< Sinceramente più che nascosto speravo di averlo perso > lo vedo sorridere come se gli avessi fatto un complimento
< Sarà, però poverino è stato ad aspettarti finora >
< Non importa Mary, sono sicuro che l'attesa verrà premiata, e poi ho potuto assaggiare questo dolce al cioccolato e peperoncino. Davvero complimenti è delizioso > poco ma sicuro sa come arruffianarsi le persone
< Devi farli a lei i complimenti, è davvero brava questa ragazza! Beh vi lascio tranquilli > mi servono ancora un paio di respiri profondi
< Non sapevo cucinassi così bene - pensa che mi possa comprare con così poco? Illuso – l'ho capito subito che eri il tipo di ragazza dai molti talenti.. > perché ogni cosa che dice suona come un intrigante doppiosenso? Sento le guance andare a fuoco.. è ufficiale ho qualcosa che non va!
< Non ti sei ancora stancato? > cristo io sono stanca solo a guardarlo stare lì ormai
< Neanche un po' pettirosso. Lascia che ti spieghi.. dai, scommetto che sei almeno un po' curiosa > beh posso ascoltare per qualche minuto, così almeno mi lascerà in pace.
Mi siedo davanti a lui e gli faccio cenno di iniziare a parlare
< Siamo entrambi d'accordo sul riconoscere che sei in debito con me – sbuffo infastidita ma continua a parlare prima che possa fermarlo – infondo non è un grande sacrificio quello che ti chiedo, devi solo accompagnarmi a un ricevimento, sarà noioso oltre ogni più tetra aspettativa ma a voi ragazze di solito piacciono queste cose no? Musica, fiori, buon cibo aggiungici un gran bel cavaliere.. - si indica tutto compiaciuto, di certo non ha problemi di insicurezza - Dammi due ore della tua vita e poi saremo pari >
< Ma perché devo accompagnarti proprio io? - sono ancora più sospettosa - Cosa c'è sotto? >
< Proprio non hai la minima fiducia, eh? Non sto architettando niente.. quantomeno niente di illegale o pericoloso tranquilla – nonostante quell'espressione angelica non mi ha convinto per niente ed è abbastanza perspicace da capirlo – Ok, ti dirò come stanno le cose. Non è complicato: devo assolutamente fare bella figura in modo che mio padre smetta di farmi prediche sul mio deprecabile stile di vita, e così che lo chiama, e per far si che questo avvenga non posso farmi accompagnare da una delle solite ochette. Io e mio padre non sappiamo far altro che litigare ed ultimamente è sempre peggio.. continua a rompere che alla mia età dovrei sistemarmi non continuare a “correre la cavallina”, come dice lui, con le solite sgualdrine. È da una vita che mi porta ad esempio mio fratello e l'altra sera a cena ne ho avuto abbastanza. Per zittirlo gli ho detto che sto uscendo con una ragazza che assomiglia al tipo che vorrebbe lui per me, insomma, per capirci, una di quelle con cui non ci si vergogna a farsi vedere in pubblico. Quando ho visto che non mi credeva ho aggiunto che mi avrebbe accompagnato all'evento di sabato.. >
< Continuo a non capire cosa c'entro io >
< Semplice, tu sei quella ragazza: carina, timida, educata, la ragazza che ogni genitore vorrebbe per i propri figli. Mi è bastato uno sguardo per capire che non c'entravi niente con le altre tipe che erano all'incontro venerdì, sei quella che mio padre definirebbe una ragazza seria – da come l'ha detto sembra un insulto - Quando ti vedrà mi darà di sicuro un po' di tregua sul fronte “comportati da adulto e sistemati”, potrò continuare a vivere la mia vita in pace e il tuo debito sarà saldato. Vinciamo tutti >
< In poche parole ti sei inventato una fantomatica ragazza della porta accanto solo per fare contento tuo padre? Quanti anni hai cinque? > scuoto la testa incredula, e pensare che è lo stesso tipo che ho visto massacrare di botte uno sconosciuto per hobby..
< In realtà 29, e non è così.. voglio solo per una volta dimostrargli che sono migliore di quello che pensa. Solo perché sono diverso da mio fratello non vuol dire che sia un immaturo che sa solo combinare casini e cacciarsi nei guai Insomma voglio prendermi una piccola soddisfazione a sue spese e soprattutto essere lasciato in pace > finisce con un accenno di sorriso strafottente, non mi trattengo dal ridergli in faccia
< E secondo te, quale persona sana di mente, vedendoci insieme crederebbe alla balla che siamo una coppia? > andiamo è la barzelletta dell'anno, si vede a colpo d'occhio che non centriamo niente l'una con l'altro
< Oh pettirosso non avere così poca stima di te.. sono sicuro che faremo scintille! Ho pensato a tutto, fortunatamente per te, dovrai vedere la mia famiglia solo per poche ore poi ci penserò io, fra un po, a dirgli che ci siamo lasciati. Per favore, non è molto quello che ti chiedo.. > tutto questo perché vuole essere lasciato in pace da suo padre? Sono senza parole, come posso anche solo prendere in considerazione questa storia? Deve essere uno specialista nel fare il lavaggio del cervello alle persone! È folle ma se è tutto ciò che vuole potrei anche farlo, no? Una piccola recita e non lo vedrò mai più, è un affare
< Mi dispiace davvero tanto per la tua famiglia > sospiro scuotendo la testa
< È un si? >
< Solo se mi dai la certezza che dopo sabato non ti vedrò mai più >
< Affare fatto – viene interrotto dal suo cellulare – Pronto? Si.. no, non sono in tribunale, la sessione è stata rimandata a domani.. si ho già sistemato tutto, fra una mezz'ora sarò lì fallo aspettare > lo sapevo che era un poco di buono! In cosa mi sono cacciata?
< T-tribunale? >
< Calmati pettirosso, dovresti vedere la faccia che hai! Ahhhahhh! - ride così forte che ha attirato l'attenzione di metà dei clienti - Non sono un delinquente tranquilla, mi pagano per andarci, sono un avvocato.. ahhahh! > questa poi..
< Strafottente, egocentrico, affabulatore e ti rigiri le persone come calzini.. si dovevo immaginarlo da sola >
< Sembra che tu conosca esattamente il tipo > altroché ci sono cresciuta con uno così
< Mio padre. Quindi come restiamo d'accordo > cerco di tagliare corto
< Ora non ho tempo per i dettagli. Domani dovrei liberarmi dopo pranzo, ti chiamo così definiamo i dettagli. A presto uccellino > si alza soddisfatto e se ne va lasciandomi lì imbambolata.. oddio gli ho davvero detto si?!

< Questa è la migliore pizza della città! > do un morso dietro l'altro alla mia pizza sperando di riuscire distrarre Caroline chiacchierando del più e del meno. Naturalmente non si lascia fregare con così poco.. mentre mastica continua a guardarmi attenta, probabilmente sta cercando di scegliere la domanda giusta con cui iniziare l'interrogatorio.
Sono rientrata a casa alle otto meno un quarto e lei era già li che mi aspettava sul pianerottolo. Pensavo che la mitragliata di domande partisse subito invece è stata molto più subdola, secondo me sta cercando di prendermi per stanchezza!
Mi ha dato tempo di farmi una doccia e mettermi qualcosa di comodo addosso, poi abbiamo iniziato a parlare del progetto per l'università, deciso le due costituzioni da mettere a confronto e finché non ci siamo sedute a mangiare è stata quasi normale. Ma appena abbiamo iniziato a cenare ha iniziato a guardarmi fissa come a sfidarmi a non dirle la verità.. naturalmente essendo una codarda di prima categoria sto procrastinando all'infinito, anche perché non so davvero da dove cominciare!
< Credi che continuerai a cianciare a vuoto ancora per molto? > scuoto la testa sconsolata, non mi resta che iniziare
< Cosa vuoi sapere? >
< TUTTO! Quando, dove, come vi siete conosciuti, perché si è fatto vivo e cosa voleva oggi! >
< Mm.. non so da dove iniziare.. >
< Non preoccuparti, abbiamo tutta la notte > qualcuno venga a salvarmi, si appoggia comoda allo schienale della sedia
< Ci siamo conosciuti venerdì sera subito dopo l'incontro, quando mi ero persa: è iniziata la retata della polizia, un poliziotto stava per portarmi in centrale
ma non so come è comparso Damon, i due si conoscevano e ci ha lasciato andare. Poi mi ha accompagnato a casa >
< Oddio che cosa dolce! Ce lo vedo proprio bene come cavaliere in armatura scintillante! >
< Non dire idiozie Caro, è completamente fuori di testa, un pazzo invasato.. speravo di non vederlo più >
< Sei tu che dici idiozie! Ma lo hai visto bene? È assolutamente perfetto – come no.. proprio come il peccato – Arriviamo al sodo: cosa voleva oggi? >
< Mm.. nella sua mente contorta è convinto che gli sia debitrice per avermi aiutata l'altra sera perciò mi ha detto che saremo pari se lo accompagno a un
ricevimento sabato.. > mi ha guardato per un attimo a bocca aperta senza dire nulla, quando ho iniziato a preoccuparmi ha detto anche troppo
< Ommioddiooo!! Hai un appuntamento con lui! > saltella sulla sedia come una bimba di cinque anni
< Non è così, diciamo che non aveva nessun'altra che potesse accompagnarlo.. >
< Seh come no, quello? Sono sicura che ha la fila fuori dalla porta.. bello, affascinante e con un'auto da urlo. Grande Bonnie! > devo ricordarmi che a cose
normali non è idiota
< Te lo ripeto: non è un appuntamento, più che altro mi ha chiesto di aiutarlo. Non fare tutte queste storie e piantala, altrimenti mi pento di averti parlato >
< Ok non dico più niente, però domenica voglio i particolari > so già che si sta facendo chissà quali film mentali, ora come ora mi basta che me ne tenga fuori! Più la guardo più inizio a capire in che guaio mi sono cacciata!
 

Visto che puntualità nel pubblicare il secondo capitolo? Cosa ne dite, vi è piaciuto? A me piace da matti questa Bonnie che cerca disperatamente di tenere le distanze dal bel tenebroso!
Mi raccomando recensite e fatemi sapere cosa ne pensate! Come sempre ogni suggerimento è gradito!
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina - JE SUIS CHARLIE

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Capitolo 3
*** Capitolo III ***


CAPITILO III

Ancora un paio di forcine e questo chignon basso dovrebbe stare al suo posto senza fare brutti scherzi, sempre che i miei ricci decidano di collaborare per una volta!
Fra meno di mezz'ora Damon mi passerà a prendere per andare a questo benedetto ricevimento.. soltanto poche ore e tutta questa storia sarà finalmente finita! Per un volta non sono in ritardo, mi ci manca solo di sentirlo lamentare per averlo fatto aspettare!
Do un ultimo sguardo allo specchio.. mm.. direi che posso andare più che bene.. dato che è un evento elegante ho scelto un abito lungo in seta blu notte, abbastanza semplice, segue nel modo giusto il mio corpo senza essere troppo aderente, è impreziosito da una mono-spalla in pizzo dello stesso colore del vestito che attraversa la schiena. Ho sempre adorato questo abito, mi fa sentire bella ma a mio agio, soprattutto dato che non sono abituata a indossare cose del genere, solo per occasioni speciali sono disposta ad abbandonare i miei amati jeans! L'ultima volta che l'ho messo è stato per accompagnare mio padre a un ricevimento molto simile a quello di stasera, ricordo che sprizzavo gioia da tutti i pori, il mio mondo non era ancora stato distrutto e papà era ancora il mio eroe. Scuoto la testa per scacciare questi pensieri.
Controllo ancora una volta il trucco, non ho fatto niente di troppo esagerato: un ombretto in crema argentato sfumato molto bene che dà un po' di luce al viso, senza sembrare una sfera stroboscopica, un bel mascara nero, un po' di fard, l'ultimo tocco è un gloss color rubino. Dopo un po' di indecisione ho deciso di mettere un paio di orecchini in oro bianchi fini e lunghi che terminano con un diamantino e il bracciale coordinato.
Ok, sono pronta. Mi mancano solo le scarpe ma mi infilerò quei tacchi masochisti solo un momento prima di uscire.
Mi siedo sul bordo del letto per cercare di sistemare tutti i miei pensieri, cercare di ricordare tutto ciò che mi ha detto Damon per sopravvivere alla serata.

Flashback

Io e Caroline anche per oggi siamo sopravvissute alle lezioni! Ce ne stiamo sedute sull'erba del prato davanti alla facoltà chiacchierando del più e del meno, mentre l'ascolto raccontarmi del suo appuntamento con Tyler cerco di recuperare un elastico per i capelli dalla mia mega borsa, ormai la mia testa vi è completamente immersa.. dove diamine si è può essere cacciato? Eppure sono sicura che stamattina ne avevo messo almeno uno dentro!
< Mi sa che a pranzo vado da sola.. >
< Eh? > riemergo dalle profondità del mio universo parallelo per cercare di capire cosa sta dicendo
< Ciao pettirosso > ecco cosa le è preso, questo spiega tutto, persino il sorriso da idiota che ha messo su
< Che ci fai qui? >
< TI avevo detto che dovevamo parlare,no? Dai sbrigati, andiamo a pranzo > ma senti che tono
< Beh ragazzi divertitevi, io vado, Tyler mi starà aspettando > traditrice! Mi lancia un bacio e se ne va verso la mensa
< Non bastava una telefonata ? >
< Nah, ero da queste parti >
Poco dopo stiamo entrambi mangiando i nostri hamburger seduti a un tavolo della piccola paninoteca vicino al campus
< Quindi cosa dovrò affrontare sabato? > inutile girarci intorno, infondo non abbiamo altro da dirci noi due
< Tanto per cominciare è un gala di beneficenza per raccogliere fondi per il reparto pediatrico della città. Niente di eccitante, tanti ricconi tutti in tiro, matrone che sfoggiano i loro gioielli più preziosi e tutti si sentono estremamente generosi e caritatevoli ma solo perché la somma sarà detraibile dalle tasse – ho ben presente la situazione, andavo a ricevimenti del genere almeno un paio di volte l'anno con mio padre, sempre sorridente e orgogliosa di essere sua figlia – la mia famiglia vi partecipa da sempre, anzi siamo il primo finanziatore. Dovrai prepararti ad essere sotto il fuoco incrociato di domande da parte di tutta la mia famiglia. Mio fratello Stefan non mi preoccupa più di tanto, è un tipo semplice gli va sempre bene tutto e tutti gli stanno simpatici. Probabilmente mio padre sarà deliziato già notando la differenza tra te e le altre da cui mi sono sempre fatto accompagnare e si accontenterà che per una volta non combini guai. Purtroppo Elena è tutto un altro paio di maniche. Ci farà qualunque tipo di domande sia su di noi come coppia che su di te, non sarà per niente facile ingannarla, mi conosce da troppo e troppo bene >
< Grandioso.. > ci scoprirà dopo neanche trenta secondi
< Tranquilla ho pensato a tutto. Ascolta bene. Ci siamo conosciuti a una festa grazie ad amici comuni che ci hanno presentato, abbiamo chiacchierato tutta la sera e poi ti ho accompagnato a casa, il tutto da perfetto gentiluomo.. se ci pensi è andata proprio così, non è una bugia – ascoltandolo non posso evitare di roteare gli occhi, con la sua concezione di verità giusto l'avvocato poteva fare – La sera dopo ti ho portato a cena fuori e da lì non ci siamo più lasciati > conclude con quel suo sorrisetto soddisfatto e io ho solo voglia di sbattere la testa sul tavolo
< Non ci crederanno mai > scuoto la testa sconsolata, non può essere così fuori dalla realtà da pensare che tutto questo possa funzionare, vero?
< Quanti problemi ti fai pettirosso. Devi essere semplicemente te stessa, conversa normalmente, ridi quando devi e se poi riuscissi ad arrossire ogni tanto papà toccherebbe il cielo con un dito > su questo non c'è problema
Mi ritraggo velocemente quando allunga una mano per scostarmi un riccio ribelle dalla fronte per metterlo dietro l'orecchio
< Mm.. non mi è mai successo prima che una ragazza sfuggisse il mio tocco, dovremmo lavorare su questo aspetto se vogliamo che credano che stiamo insieme, dovrai abituarti a sentire le mie mani su di te. Credi di potercela fare? > sono rimasta senza parole, sono immobile mentre inizia ad accarezzarmi piano la mano che ho appoggiato sul tavolo.. riprenditi Bonnie accidenti! Sposto veloce la mano, devo assolutamente mantenerlo a una distanza di sicurezza
< Sabato sera tenterò di sopportarti >
< Dimmi qualcosa di te, sai com'è non so niente della mia ragazza > che scemo
< Non c'è molto da dire..mm.. ho vent'anni.. sono nata e cresciuta a New York con mio padre e qualche mese fa mi sono trasferita al Dalcrest college, secondo anno di scienze politiche, che lavoro alla pasticceria già lo sai.. >
< Tua madre? >
< È morta – non può guardarmi così, non voglio che mi compatisca - C'è altro? >
< Non credo – scuote la testa riprendendo il suo tono saccente - i punti principali li abbiamo detti, per il resto dovremmo improvvisare pettirosso >
Secondo me è la ricetta per un disastro sicuro!

Il suono del campanello mi fa tornare alla realtà, il suono insistente del campanello per essere più precisi. Chissà chi sarà, eh?
Prendo le scarpe e vado ad aprire prima che mi faccia scoppiare i timpani
< Ti pare il modo? >
< Pronta pettirosso? > mi basta un'occhiata per notare quanto è perfetto su di lui uno smoking, sembra fatto apposta per esaltare il suo fisico.. soprattutto le spalle ampie.. perdo per un attimo il filo dei miei pensieri.. poi però mi concentro sul suo solito sorrisetto strafottente e mi ricordo chi effettivamente ho davanti, meglio di una doccia fredda!
< Devo solo infilare le scarpe – saltellando le infilo rischiando di cadere, prendo la clutch argentata – possiamo andare >
Mi ritrovo esaminata al microscopio, mi scruta dall'alto in basso, addirittura mi gira intorno, possibile che sia più idiota del solito stasera? Ora mi arrabbio davvero, come si permette! Mi sento un cavallo all'asta! Non faccio in tempo a dirgliene quattro che mi anticipa
< Quanto meno non farò brutta figura avendoti affianco, non male pettirosso > ho la tentazione di usare la borsetta per picchiarlo in testa!
< Troppo gentile! Guarda che fai sempre in tempo ad andare con qualcun'altra >
< Non fare la permalosa. È ora di uscire > con assoluta nonchalance mi prende di mano le chiavi di casa, chiude il portone dietro di noi e mi fa strada verso la sua macchina.
Il viaggio verso il country club lo facciamo in assoluto silenzio, dopo neanche una ventina di minuti arriviamo alla nostra destinazione, tutto grazie alla sua guida spericolata!
Ok, un ultimo respiro profondo e poi scendo dall'auto. Beh magari ne faccio un altro.. oddio sarà un disastro! Come ho fatto a farmi coinvolgere in questa follia? È una tragedia annunciata! Basta, niente panico! Puoi farcela Bonnie, devi resistere solo un paio d'ore, cosa ci vorrà mai.. forza!
Mi riscuoto quando Damon mi apre lo sportello e mi offre la mano per aiutarmi a scendere
< Tranquilla pettirosso, ci sono io con te >
< Ora si che mi preoccupo > per tutta risposta mi rivolge un sorriso diverso dal solito, quasi dolce.. strano ma vero riesce a tranquillizzarmi..
La sala è decorata divinamente. Ovunque ci sono gardenie screziate e rose rosse, i tavoli hanno tovaglie lunghe fino a terra bianche, un'orchestra d'archi suona una piacevole musica che fa da sottofondo alle chiacchiere dei moltissimi ospiti presenti. Gli organizzatori hanno davvero pensato a tutto!
Damon mi indirizza tra la folla tenendo la sua mano sulla mia schiena, mentre avanziamo scambia diversi saluti, sembra conoscere praticamente tutti. Quella che ho accanto è una persona totalmente diversa da quella che ho conosciuto la prima volta, per carità è sempre dannatamente sicuro di se anche in questo ambiente, ma sembra più maturo, dimostra appieno la sua età ed è strano per me vederlo così, quasi serio.. finora l'ho sempre associato solo al tipo fuori di testa che fa a botte per hobby.. l'unica spiegazione è che è una specie di dottor Jeckill e Mr Hyde
< Spero tu sia pronta pettirosso – mi sussurra all'orecchio – sta per iniziare lo show >
Davanti a noi c'è un gruppetto di uomini che parlano animatamente tra loro dando le spalle all'enorme vetrata che si affaccia sui campi da golf
< Papà > allo scarno saluto si volta verso di noi un signore sui sessant'anni. Già al primo sguardo si nota la somiglianza tra padre e figlio, sembra quasi di poter vedere Damon fra trent'anni.. stessa altezza, stessa corporatura, stessi profondi occhi neri, l'unica differenza sono i capelli brizzolati.
Per un paio di secondi restano a fissarsi negli occhi, sembrano sfidarsi.. non scherzava quando diceva che i rapporti fra loro sono sempre tesi
< Damon – lancia un'occhiata veloce all'orologio da polso – una volta tanto sei puntuale, sono commosso > alla lista delle somiglianze devo aggiungere il sorrisetto ironico, deve essere nel loro dna. Lo sento irrigidirsi accanto a me
< È sempre un piacere stupirti e a tal proposito ti presento Bonnie, Bonnie come avrai capito questo è mio padre >
< Lieta di conoscerla signor Salvatore > ho messo su il miglior sorriso possibile mentre gli tendo la mano, per tutta risposta si prodiga in un galantissimo baciamano facendomi arrossire, stato che peggiora ancora di più quando mi punta addosso quegli occhi scuri così profondi. Cavoli, ho quasi paura che riesca a leggermi in faccia che stiamo tentando di fregarlo, ancora un paio di secondi e mi ritroverò a confessare tutto!
< Veramente deliziosa, finalmente Damon ha compiuto una scelta degna di nota > conclude strizzandomi l'occhio, non trattengo un sospiro di sollievo
< Si, si, va bene. Ora puoi anche finirla di metterla in imbarazzo, avrai tempo più tardi. Se non ti dispiace porto la mia ragazza a ballare >
Il tempo di un saluto veloce che vengo trascinata al centro della pista da ballo. Iniziamo a ballare il lento che l'orchestra sta suonando, tiene il braccio destro intorno alla mia vita stringendomi a sé, il sinistro leggermente sollevato con la mano nella mia. Figurarsi se non sapeva anche ballare.. Sento la sua guancia che sfiora la mia testa, i nostri corpi fin troppo vicini, forse visti da fuori sembriamo davvero una coppia.. per evitare la tentazione di appoggiare la testa al suo petto, mi concentro sulle persone intorno a noi.
Molte coppie stanno ballando, tutte le donne stanno sfoggiando tanti gioielli da far invidia a una gioielleria e molte si stanno letteralmente mangiando con gli occhi Damon, santo cielo un po' di decenza, no? Neanche fosse da solo, cavoli sono diventata invisibile? Cioè, no.. non sto dicendo di essere gelosa, che sciocchezza! Per quello che mi importa può tornare a casa con una a caso di queste, ma insomma ciò che manca qui è l' educazione, o sbaglio?
< Rilassati pettirosso e goditi la festa. Sta andando tutto come programmato e il tuo arrossire è stato la ciliegina sulla torta >
< Mica l'ho fatto apposta > uffa, a forza parlare di quando divento rossa, mi imbarazzo ancora di più!
< Lo so, perciò mio padre ci ha creduto >
< Vi assomigliate davvero tanto tu e tuo padre > sbuffa infastidito, ci avrei scommesso in questa reazione, ma riprende subito il controllo
< Ehi, non offendere – mi tiene il mento tra indice e pollice, guardandomi dritto negli occhi, troppo vicino – Ora arriva il difficile, ho intravisto mio fratello con sua moglie. Appena finisce la canzone andremo da loro. Ti garantisco che Elena ci farà penare le pene dell'inferno. Ma prima andiamo a prendere qualcosa da bere, vieni >
Ci avviciniamo al bancone del bar e nonostante la confusione Damon riesce subito a catturare l'attenzione del barman
< Due, anzi no.. un flute di champagne e uno analcolico >
< Ehi! >
< Cosa ragazzina? Quando compirai ventun anni sarò più che felice di farti ubriacare, ma non prima >
< Upf, non ti credevo così bacchettone. Persino mio padre faceva delle eccezioni in determinate occasioni > per tutta risposta mi passa il mio bicchiere e mi fa la linguaccia.. com'è che l'ho definito prima? A si “maturo”.. dovevo aver sbattuto la testa!
< Andiamo ragazzina, ci aspetta ancora il secondo atto dello spettacolo >
Prima ancora che me ne rendessi conto mi sono ritrovata davanti la coppia più bella che abbia mai visto, semplicemente perfetti insieme. Lui alto, con un bel fisico asciutto, capelli corti castani chiari, occhi verdi brillanti e un sorriso che ispira immediata simpatia, insomma il perfetto opposto del fratello! Lei si può descrivere solo con l'aggettivo “perfetta”, per quello che ne so può essere benissimo una modella.. fisico da far invidia a Barbie fasciato in un bellissimo abito da sera in seta rossa, capelli biondi lunghi e ondulati, occhi azzurri che mi hanno da subito intimidita, labbra piene tinte di rosso che neanche si sforzano di fingere un sorriso.. oddio.. aveva ragione Damon.. ci renderà difficilissimo continuare la nostra messinscena.. sembra che sappia già che è tutta una bugia!
Come se comprendesse il mio bisogno di rassicurazione lo sento stringermi la mano mentre iniziano le presentazioni
< Ehi fratellone, ancora nessun danno stasera? > non trattengo un sorriso, sa di certo cosa aspettarsi da lui
< Risparmiami, sono già passato da papà – mi stringe di più a sé prima di continuare – Bonnie questo simpaticone è Stefan, il mio fratellino. E questa è sua moglie Elena >
< È un piacere conoscerti. Damon ci ha parlato tanto di te >
< Felice di conoscervi. Non so se devi credere a ciò che dice tuo fratello.. anzi quasi ho paura a sapere cosa può aver detto! >
< Ahhahhh caspita lo conosci già bene! Ahhahhh > Stefan mi ha subito fatto sentire a mio agio
< Da quant'è che vi conoscete? > il tono glaciale di sua moglie mi rimette subito all'erta
< Più o meno un mese > grazie al cielo risponde Damon
< Mio fratello ci ha detto che studi all'università.. > cerca di intavolare una conversazione educata al contrario della moglie, purtroppo però sento lo sguardo glaciale di Elena su di me e non mi aiuta per niente
< Già.. sono al secondo anno di scienze politiche >
< Quanti anni hai? > come può una domanda così semplice mettermi così a disagio? A si.. basta il tono della lady di ghiaccio..
< 20 >
< Dio Damon, non è troppo giovane? >
< Elena piantala > lo fermo dall'intervenire appoggiandogli una mano sul petto
< Dovresti saperlo anche tu che spesso si comporta come un quindicenne, quindi direi che, in effetti, senza dubbio sono io quella matura fra i due > forse la mia risposta l'ha colpita positivamente visto che sta mascherando un sorriso. Brava Bonnie brava!
< Sai ora che ci penso forse al primo anno hai seguito le lezioni del professor Saltzam, è un nostro caro amico >
< Stefan è impossibile, si è trasferita qui solo da qualche mese >
< Come mai? Ti hanno espulso dalla prima università? > meglio che prenda un respiro profondo, qui si sta decisamente esagerando
< No, per niente – tanto per cambiare arrossisco di nuovo ma questa volta non per l'imbarazzo ma per il fastidio – il primo anno l'ho frequentato alla NYU, non volevo allontanarmi da casa, mio padre mi aveva convinta a seguire legge ma non ci ho messo molto a capire che non faceva proprio per me.. >
< E l'illuminazione è arrivata, forse, quando non riuscivi a passare gli esami? >
< Ele ritira gli artigli >
< Veramente li ho passati tutti, anche se non proprio con la lode. Mi sono accorta che era inutile tentare di accontentare mio padre, inoltre il pensiero di finire per lavorare nel suo studio mi è apparso insopportabile. Perciò ho deciso di dare un taglio netto. Il Dalcrest mi aveva accettato l'anno prima perciò ho deciso di trasferirmi e ricominciare da capo. Fortunatamente il primo anno di scienze politiche e legge sono abbastanza simili, quindi per essere in pari mi è bastato dare un paio di esami supplementari prima che iniziassero i corsi > va bene tutto ma anche fare la parte della stupida no, spero di averlo fatto capire bene alla bionda
< Ragazzi mi dispiace separarvi dalle vostre bellissime dame ma ho bisogno di voi con un potenziale cliente, sarà solo per pochi minuti >
< Faccio in pochi minuti pettirosso, ok? > posa la mano che prima era appoggiata sul mio fianco sulla mia guancia e si china a darmi un bacio sulla fronte. Annuisco senza aggiungere nulla, non mi fido ad aprire bocca, balbetterei di sicuro.. cristo.. non può bastare così poco per darmi il batticuore, non posso essere così patetica, vero?
< Tranquillo, terrò io compagnia alla tua Bonnie > no, no.. aiuto..
< Elena fai la brava > speriamo segua il consiglio del marito
< Vedrai non ci metteranno molto. Ogni volta trovano il modo di parlare di lavoro, almeno stasera non mi hanno lasciato da sola – come no.. inganniamo il tempo torturando l'agnello sacrificale.. - Intanto possiamo andare a prendere qualche stuzzichino, ti va? > bene per l'ennesima volta questa sera sono sconvolta, da dove viene tutta questa improvvisa gentilezza? Potrei giurare di avere visto un sorriso sincero rivolto verso di me.. mah..
I tavoli del buffet offrono davvero ogni tipo di prelibatezza, tartine di ogni varietà, finger-food, pasta fredda, frutta proveniente da ogni parte del mondo sistemata in modo coreografico e poi il mio preferito: dolci di ogni tipo in versione mignon, cioccolatini e dolci al cucchiaio.. non c'è altro che l'imbarazzo della scelta.
Mentre mangiamo qualche tartina cerco di mantenere una conversazione civile e vivace, voglio evitare di sembrarle senza cervello.. devo solo sforzarmi di mettere in fila due parole di senso compiuto, quanto difficile potrà essere?
< Damon mi ha detto che fai parte del comitato organizzativo. Dovete aver lavorato davvero sodo per raggiungere un risultato ottimo come questo, è tutto veramente bello. Si vede che c'è stata attenzione per ogni dettaglio > si, lo so.. cerco di arruffianarmi un po', qualcuno può darmi torto?
< Sono anni che ne faccio parte, prima ancora che mi sposassi. A questo particolare ricevimento abbiamo iniziato a lavorare da almeno cinque mesi per poter far si che fosse tutto perfetto. Mi sono impegnata tantissimo per ottenere questo risultato ed è per questo che non voglio che niente rovini questa serata. È un concetto che ho dovuto chiarire bene al tuo ragazzo > chi? Ah giusto, Damon. Certo che non ha tutti i torti, chissà come si è sentita gli scorsi anni dopo tanto lavoro a vedere il tonto di suo cognato che in meno di dieci minuti mandava alla malora tutto! Quest'anno almeno non sta combinando casini, si limita ad essere un bugiardo
< Ha promesso anche a me di fare il bravo stasera, ma ci crederò solo a fine serata! >
< Anche io! Ahhhahhh > ci ritroviamo a ridere insieme, per la prima volta non mi sembra una strega..
< Racconta un po', come vi siete conosciuti? > prendo tempo masticando il più lentamente possibile per cercare di ricordare bene ciò che avevamo concordato
< Beh, niente di particolare – balla del secolo – ci siamo incontrati a una festa, un mio amico lo conosceva e quasi per caso abbiamo iniziato a parlare.. >
< Fammi indovinare non hai potuto fare a meno di cadere sotto i colpi del suo proverbiale fascino > lo constata come fosse un dato di fatto, poco ma sicuro la sua famiglia sa quanto può risultare irresistibile per il sesso opposto. Anche se lo conosco poco vedo bene come ogni donna gli incolla gli occhi addosso appena entra in una stanza
< Non proprio, non avevo nessun interesse ad uscire con qualcuno, ancora meno con uno come lui. Ero convinta che non lo avrei più rivisto dopo quella festa, invece me lo sono ritrovata alla pasticceria dove lavoro. Non ha smesso di insistere finché non mi sono arresa ad uscire con lui, diciamo che non mi ha lasciato molta possibilità di scelta > forse ho guadagnato un paio di punti per non essere caduta subito ai suoi piedi. Vai così Bonnie!
< Lavori in una pasticceria? > per una volta il suo tono sembra genuinamente curioso, per una volta non sento una sua domanda come una trappola.. wow sono riuscita a sorprenderla ancora una volta
< Già, part-time alla “Flower Pastry”. È ciò che voglio fare nella vita, la laurea mi servirà, se tutto va secondo i miei piani, per poter gestire in futuro, una mia attività > mi guadagno un altro sorriso sincero, forse posso concedermi di rilassarmi un pochino.
Quando, dopo circa una mezz'ora, i nostri cavalieri sono tornati da noi, la serata è proseguita senza ulteriori tensioni. Certo se non contiamo le frequenti frecciatine tra Damon e il Signor Salvatore, un paio di volte l'ho visto pronto a scattare e mi sono ritrovata a stringergli la mano che era, come sempre, appoggiata sul mio fianco sperando di fargli capire di calmarsi, che non era il caso di fare una stupidaggine e stranamente mi ha dato retta. Da come sia Elena che Stefan hanno fatto finta di niente, senza sembrare preoccupati, capisco che per loro ormai deve essere un'abitudine assistere a questi siparietti tra padre e figlio.. wow.. i loro pranzi di famiglia devono essere qualcosa di particolare..
Stranamente inizio addirittura a godermi la serata e ci sono riuscita solo perché non mi sento più sotto interrogatorio da parte di Elena.. anche se ogni tanto mi accorgo del suo sguardo fisso su di me, sembra stia tentando di risolvere chissà quale rompicapo mentre passa lo sguardo tra me e suo cognato. Ogni tanto sento anche lo sguardo del Signor Salvatore, però è più stupido e incredulo piuttosto che indagatore, chissà cosa gli frulla in testa.
In qualche modo abbiamo continuato a chiacchierare tranquilli, a un certo punto è si è unito a noi anche Ben, appena ho visto il poliziotto, che poi ho scoperto essere un ispettore, ho raggiunto nuovi toni di cremisi sul mio viso.. oddio che imbarazzo quest'uomo mi ha quasi arrestata! Per fortuna ha riso e scherzato con noi senza fare riferimento alla situazione in cui ci siamo visti la prima volta! In effetti se non corri il rischio che ti porti in centrale è davvero simpatico.
Damon non ha mai smesso per un attimo di stare al mio fianco. Il suo braccio sempre a cingermi la vita, si china per parlarmi all'orecchio, mi prende per mano.. secondo me è sprecato come avvocato, seriamente è un attore nato! A occhi esterni può sembrare realmente interessato a me.. ridicolo!
Ancora più pazzesco è che lentamente mi sto abituando alla sua vicinanza, al suo tocco, al calore della sua mano.. e non è da me, per niente, io non do così facilmente confidenza, soprattutto dopo ciò che è successo mesi fa.. Mi sento sicura solo se mantengo una certa distanza di sicurezza da qualunque ragazzo, odio sentirmi altre mani addosso.. ma lui lo fa sembrare così normale..
Grazie al cielo è arrivata anche mezzanotte e con lei l'ora di tornare a casa.. per la gioia della mia salute mentale!
Sono talmente esausta che mentre il viaggio mi riaccompagna con la sua ferrari verso il mio appartamento devo lottare con me stessa per non addormentarmi
< Stanca pettirosso? >
< Un po' >
< È andata benissimo stasera, meglio di quello che avevo pensato. La mia famiglia ci ha creduto un coppia felice, mio padre non credeva ai suoi occhi > non serve guardarlo in faccia per sapere che è tornato a far capolino il suo solito sorrisetto soddisfatto
< A parte tua cognata, caspita non mi ha sopportata dal primo momento che mi ha vista. Per la maggior parte della serata mi ha fatto un interrogatorio degno della cia >
< È stata un po' dura, lo ammetto. Ma se ha agito così è solo perché ci tiene alla sua famiglia, non era niente di personale > è serio, per una manciata di secondi sembra perso nei ricordi
< Caspita, in passato devi averle presentato dei gran bei soggetti per essere diventata così prevenuta verso chiunque > avendo capito i gusti di Damon in fatto di donne, in tutta sincerità, non posso davvero darle del tutto torto per come si è comportata. Per quello che ne sapeva potevo essere benissimo una delle solite sciaquette che a cose normale accompagnano suo cognato. Se fossi stata in lei forse avrei reagito nello stesso modo, un po' di diffidenza era più che giustificabile.
< Non puoi neanche immaginare.. >
< Ok. Sono arrivata. Mm.. Damon.. so che non sono affari miei, e forse dovrei stare zitta.. ma da quel poco che ho visto tuo padre ci tiene davvero a te, se agisce così è solo perché vuole il meglio per suo figlio e fidati non è un comportamento così scontato da parte di un genitore, forse siete semplicemente troppo uguali – si è voltato per fissarmi con uno sguardo impenetrabile, stringe così forte il volante dell'auto che ha le nocche quasi bianche.. lo so che avrebbe preferito che tacessi ma non ha idea di quanto sia fortunato ad avere una famiglia come la sua su cui contare – beh.. grazie del passaggio. Notte > senza dargli tempo di ribattere, magari mandandomi al diavolo per non farmi gli affari miei, scendo dall'auto. Faccio solo pochi passi prima che mi raggiunga affianco
< Ti accompagno alla porta >
< Non serve sono solo pochi passi – come non detto, continua a camminare – mm.. ok.. >
Il lato positivo dell'avere una borsetta da sera è che è talmente piccola che è facilissimo trovare le chiavi
< Spero tu ti sia divertita almeno un po'. È stato interessante averti con me stasera.. >
< Si “interessante” credo sia l'aggettivo giusto. Hai una bella famiglia, mi sento un po' in colpa per averti aiutato a prenderli in giro >
< Nah, pensa che grazie a te per una volta li ho fatti contenti > sottolinea ciò che ha detto strizzandomi l'occhio.
Ora la situazione è strana, anzi imbarazzante.. molto. Sto giochicchiando con le chiavi aspettando che saluti e se ne vada. Invece ce ne stiamo qui, uno di fronte all'altra, lui un po' chinato verso di me
< Fra qualche giorno gli dirò che è finita, sta pur certa che darò tutta la colpa a te, sapranno tutti che mi hai spezzato il cuore > scuoto la testa, vuole anche passare da vittima
< Oh povero piccolo >
< Grazie per l'aiuto pettirosso > e senza che potessi aspettarmelo azzera la distanza tra di noi per lasciarmi un bacio sull'angolo della bocca.. ma cosa? Faccio subito un passo indietro, mi sento andare le guance in fiamme, le mani mi iniziano a sudare. Nel disperato tentativo di dissimulare l'imbarazzo mi volto per aprire la porta, mi servono almeno un paio di tentativi perché questa dannata chiave giri nella toppa. Una volta aperto il portone sento la sua voce che mi sussurra all'orecchio
< Buonanotte rossa >


POV D

Negli ultimi due giorni non ho fatto altro che lavorare. Al ricevimento di sabato sera ci siamo assicurati un paio di nuovi grossi clienti, sempre sia benedetta
la beneficenza! Purtroppo ciò significa dover passare molto più tempo in ufficio a occuparmi di diritto finanziario e amministrativo accantonando il penale, che è di certo più divertente e in cui, diciamolo, sono maledettamente bravo!
Negli ultimi tempi mio padre si è messo in testa di lasciare più spazio decisionale a me e mio fratello perché, come ha detto, fra pochi anni si meriterà di andare in pensione tranquillo.. figuriamoci! Come se riuscisse ad abbandonare questo studio, non ci credo neanche se lo vedo. Da che ho memoria l'unico posto dove sono sicuro di trovarlo è questo posto, quando eravamo bambini spesso e volentieri non cenava con noi perché stava anche diciotto ore consecutive in ufficio.
Comunque il risultato non cambia: sono due giorni che ci sommerge di lavoro scaricandoci nuovi clienti. Il lato positivo è che non mi ha più dato lezioni di morale: sono ben settantadue e cinquantasette minuti che non mi fa prediche.. probabilmente non accade da quanto andavo all'asilo.. nessun dubbio che sia merito di Bonnie e della nostra grandiosa interpretazione
< Damon tuo padre ti vuole nel suo ufficio > la testa di Marta, la mia segretaria si affaccia dalla porta. Guardo distrattamente l'orologio sulla scrivania, cavoli è mezzogiorno e mezza ma gli sembra questa l'ora di fare una riunione? Non voglio ascoltarlo voglio mangiare! Non posso fare altro che sbuffare mentre mi alzo per andare dal grande capo.
Pochi minuti dopo sia io che mio fratello siamo seduti nel suo ufficio ad ascoltare cosa ha di così importante da dire
< I prossimi mesi saranno molto pieni, saremo oberati di lavoro – che novità eh? - E non sarà solo per i nostri nuovi clienti, da un paio di settimane sto lavorando a un progetto che permetterà allo studio di espandersi a New York > sia io che Stefan lo guardiamo sbalorditi, da dove salta fuori questa novità?
< Come mai ce lo dici solo ora? > una volta tanto il mio fratellino mi ha letto nel pensiero, certo io glielo avrei chiesto in tutt'altro modo
< Prima di parlarvene volevo essere assicurarmi che fosse fattibile e non una perdita di tempo. Ho studiato bene la situazione, è un passo che ci porterà ad affermarci come il maggior studio legale della costa est >
< Puoi andare al sodo? > tamburello le dita sulla scrivania spazientito guadagnandomi un'occhiataccia
< Ho intenzione di acquisire lo studio “MC&S” di New York. Sta fallendo a causa di investimenti scellerati, il socio fondatore nel tentativo di riparare i danni all'inizio dell'estate ha fatto entrare un nuovo socio ma, per nostra fortuna ha scelto un inetto, perciò la scelta non ha fatto altro che peggiorare irrimediabilmente la situazione. Finanziariamente parlando ci darà un po' di problemi inizialmente perché ci sarà bisogno di un'iniezione di capitali ma vi assicuro che ne varrà la pena. Voglio quello studio per il suo portafoglio clienti, praticamente tutta la Manhattan che conta si rivolge a loro, senza contare certi pezzi grossi del Congresso. Visto che sono disperati possiamo assicurarci senza problemi il totale controllo sulla loro attività dando il minimo in cambio > sorride soddisfatto, ha un sacco di difetti ma sul lavoro ha un occhio formidabile
< Suona perfetto > inizio a capire il potenziale della manovra, sfrego le mani soddisfatto
Veniamo interrotti dalla porta che si apre dopo un frettoloso toc-toc.
< State ancora lavorando? È ora di pranzo! - Elena entra sorridente e felice, saluta con un bacio sulla guancia sia me che papà per poi sedersi senza tante cerimonie in braccio a Stefan – amore sono venuta per portarti a mangiare fuori > e iniziano a baciarsi come se fossero soli
< Che diamine, prendetevi una stanza! >
< Ma piantala! Scommetto che se fosse entrata Bonnie avresti fatto uguale > ops.. certo è un'immagine interessante.. ok meglio cambiare discorso
< Ahhahh! A proposito come sta la tua ragazza? - neanche dovevo sperare che papà si lasciasse scappare l'occasione – spero tu la stia trattando come merita > roteo gli occhi infastidito, insomma gli è così impossibile pensare che magari è lei che tratta male me? Beh non mi resta che continuare la recita
< Sta bene. Negli ultimi giorni non ci siamo visti molto.. io ho avuto da fare in ufficio e lei è molto impegnata fra lo studio e il lavoro > spero siano abbastanza informazioni
< È una brava ragazza > non mi stupisce tanto l'affermazione di mio fratello quanto vedere Elena annuire convinta
< E mi è sembrato che sappia gestirti bene – aggiunge mio padre ridendo sotto i baffi.. roba da matti, io che mi lascio gestire ah! - perché non la porti alla cena di famiglia domani sera? > ma porca..
< No! Non voglio farla scappare sottoponendola anche a quella tortura. Inoltre voglio vederla senza voi fra i piedi, senza offesa >
< Tesoro se non l'hai ancora fatta scappare tu ti assicuro che non saremo noi a spaventarla. A proposito, volevo chiederti se mi dai il suo numero di telefono > ma è una congiura?
< Perché mai dovrei farlo cara Elena? >
< Semplice, voglio chiederle se le va di vederci per un caffè e magari un po' di shopping.. > mi sento gli occhi uscire dalle orbite, non è possibile
< Cos'è credi di non averla torturata abbastanza l'altra sera? Nuove domande da aggiungere all'interrogatorio? >
< Non fare il solito esagerato. Sai meglio di chiunque altro perché ho agito così. Dovevo assicurarmi che fosse un tipo a posto. Sono sincera! Mi ha davvero fatto una bella impressione.. sono convinta che diventeremo grandi amiche – oddio non può essere seria – Perciò poche storie e dammi il suo numero di telefono. Per la cronaca venerdì sera siete a cena con noi due per festeggiare il nostro anniversario. O hai qualche problema in merito? >
< Nessun problema angelo – questa volta Bonnie mi ucciderà sul serio – Senti te lo do ma se non può non insistere, te l'ho detto che è molto impegnata. Ok? > sospiro sconfitto, tiro fuori il cellulare e cerco il numero da darle.
< Non fare quella faccia preoccupata, vedrai ci divertiremo tantissimo! >
Eh come no.. beh se la streghetta non vuole può sempre rifiutarsi no?
Magari possiamo divertirci ancora un po'..

Ed ecco a voi il terzo capitolo puntuale come un orologio svizzero! Chissà fino a quando ci riuscirò!
In questo capitolo mi sono presa un paio di "licenze", cioè prendete per buona la questione dell'università, non ho idea di come possa funzionare negli stati uniti da noi più o meno ma potrebbe essere giusto. Altra cosa che mi sono fatta un pò tornare è il lavoro allo studio legale, non credo che un avvocato segua contemporaneamente sia penale che civile, ma Damon può fare questo e altro no?
A parte questi dettagli sono curiosa di sapere cosa ne pensate, vi hanno convinto come coppia o potevano recitare meglio? Secondo me hanno delle grandi potenzialità che sapranno sviluppare!!
Mi raccomando recensite! E come sempre consigli e suggerimenti sono graditi!
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

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Capitolo 4
*** Capitolo IV ***


Capitolo IV

POV D

< Indovina un pò chi mi ha appena telefonato?! > appena rientrato dalla pausa pranzo il mio cellulare ha iniziato a squillare. Accidenti dovevo immaginare che Elena non avrebbe perso tempo a mettere in pratica i suoi buoni propositi di amicizia verso Bonnie
< Ciao anche a te pettirosso > mi metto comodo alla mia scrivania, ho come l'impressione che questa telefonata sarà abbastanza impegnativa
< Tua cognata mi ha appena chiamato!! - continua con il suo discorso senza prestare la minima attenzione al mio saluto – Non crederai mai a quello che voleva! Mi ha chiesto se sono libera per andare a fare spese con lei e poi ha detto qualcosa su una cena venerdì che però non ho capito bene. Che diamine sta succedendo? Cosa le è preso?! Ne sai qualcosa?! > è decisamente sull'orlo di una crisi di nervi, ha parlato talmente alla svelta che dubito sia riuscita a respirare nel frattempo
< Tu cosa le hai detto? > lo so che non mi serve a nulla prendere tempo ma tentare non nuoce, no?
< Niente.. non sapevo cosa risponderle perciò le ho chiesto se potevo richiamarla fra un po' perché ero in ritardo per la lezione. Volevo sentire te prima di dire qualunque cosa – grazie a dio è un ragazza intelligente – ora ti vuoi degnare di spiegarmi cosa sta succedendo?!! E soprattutto come ha fatto ad avere il mio numero?! > intelligente ma decisamente spazientita
< Beh.. me lo ha chiesto e sono stato costretto a darglielo, non ho potuto evitarlo si sarebbe fatta troppe domande >
< Ma perché? Non capisco..- benvenuta nel club - Pensi che sia un suo stratagemma per smascherarci? >
< No, per niente. Al ricevimento sei stata talmente all'altezza della situazione che tutta la mia famiglia ti adora, sembra addirittura che Elena sia la tua prima fan. Mi ha detto che vuole passare un po' di tempo con te per dimostrarti che non è una totale stronza, insomma un pomeriggio fra ragazze per fare amicizia >
< Ah.. E venerdì? >
< È il loro quinto anniversario e ci vogliono a cena con loro > aspetto l'esplosione
< Cosa?!! - eccola - mi avevi assicurato che era tutto finito! Santo cielo! Avevi sottolineato, testuali parole “due ore della tua vita e siamo pari”! > cavolo è davvero arrabbiata.. speriamo si faccia convincere! Non possiamo smettere ancora, sarebbe stato tutto inutile.. Seriamente quanto mai sarà difficile farle cambiare idea? Diamine sono un avvocato, mi guadagno da vivere convincendo la gente.. e se proprio vogliamo essere pignoli non ho mai avuto problemi a far fare ciò che voglio a una ragazza.. il guaio è che lei non è una ragazza come le altre.. accidenti!
< Lo so, te lo avevo detto, ma forse siamo stato un po' ingenui a pensare che in questa situazione bastasse solo un'uscita insieme per raggiungere lo scopo – cerco il mio miglior tono dolce e carino, e magari anche un po' supplichevole che non guasta – puoi farlo per me? Per favore.. >
< Ma.. > meglio interromperla subito
< Ti prego.. per la prima volta mio padre non mi fa sentire una causa persa. Ti chiedo solo di passare un paio d'ore con Elena, ti giuro che è davvero una cara ragazza, non sarai sotto esame questa volta e poi un'ultima cena.. dopodiché risolvo tutto, nessun altro imprevisto parola di boy scout - non deve necessariamente sapere che non lo sono mai stato, vero? - pensa dovresti essermi già grata che sono riuscito a evitarti la cena di famiglia di domani >
< Oddio.. >
< Bonnie siamo andati alla grande finora, ti chiedo solo un ultimo sforzo.. > resta in silenzio per due interi minuti, se non la sentissi respirare nella cornetta potrei pensare che abbia attaccato. Mi sembra quasi di vederla, indecisa mentre cerca di capire cosa fare, me la immagino mentre si passa le dita fra i ricci per calmare l'ansia
< Uff.. accidenti a te! ok.. > rilascio il respiro che senza accorgermi stavo trattenendo, è d'accordo a continuare il nostro piccolo show e finalmente potrò vivere tranquillo
< Ottima scelta pettirosso. Per qualunque cosa chiamami >
E anche questa è sistemata, per un attimo ho temuto che non accettasse e mi mandasse definitivamente a quel paese!
Normalmente capisco al volo ciò che pensano le parole, soprattutto se donne so sempre quale sarà la loro reazione ma quando si parla di quella ragazzina tutte le mie certezze scompaiono! Cristo santo riesce sempre a spiazzarmi!
Mi è bastato incrociare il suo sguardo durante l'incontro per esserne colpito, non centrava niente in quel posto con tutti quei ragazzi completamente fuori di testa. Quando l'ho vista andarsene l'ho seguita senza pensarci due volte, mi ha attirato come una calamita e mi ha davvero sconvolto quando mi ha piantato in asso senza battere ciglio, a ripensarci mi scappa un sorriso ma non è stato per niente divertente ricevere un così impensabile due di picche.. semplicemente folle!
Ho continuato a guardarla incredulo mentre andava via senza nessun ripensamento, poi è stato il caos e un attimo dopo era in macchina con me.
È stato tutti così veloce che sembrava surreale. Ogni altra ragazza al suo posto sarebbe stata felice di essere con me, avrebbe fatto qualunque cosa per ringraziarmi ma non lei.. non vedeva l'ora di allontanarsi da me, sembrava un uccellino spaurito e stranamente non mi ha infastidito anzi, ho sentito il bisogno di saperla al sicuro, ho provato un per me inspiegabile bisogno di proteggerla.. Non ho mai e sottolineo mai provato niente del genere, è stato spiazzante. Cristo e questa da dove mi è uscita?
Per non parlare di come ha sopportato tutta la mia famiglia riuscendo persino a conquistare tutti. È stata grandiosa. Ero convinto che sarebbe stato una noia mortale fingere di stare insieme, che mi ci sarebbe voluta tutta la mia buona volontà soprattutto per non cedere alla tentazione di giocare qualche scherzetto come al solito.. invece mi sono divertito e non solo per lo sguardo incredulo del mio caro paparino, a un certo punto ho trovato normale averla accanto, ridere con lei, abbracciarla.. era splendida, ho notato fin troppi occhi puntati su di lei, e la cosa assurda è che neanche se ne è accorta.. ripeto non ho mai incontrato una ragazza così.. cavolo sto scivolando nel patetico! Devo ricordarmi che non sono come il mio fratellino, devo ricordarmi che c'è un motivo se non esco con ragazze del genere: sono troppo impegnative, no? Devo ricordarmi la prima regola : solo divertimento e nessun impegno!

POV B

< Eccomi, sono pronta. Scusa se ti ho fatto aspettare > ho chiesto un permesso a Mary per uscire un'ora prima da lavoro oggi per potermi vedere con Elena, in tutta sincerità la mia parte codarda sperava con tutto il cuore che mi dicesse di no.. ma figurarsi se potevo essere così fortunata, non ho dovuto neanche chiederglielo due volte, diamine quella donna è troppo buona!
< Smettila di ripeterlo. Sono già contenta che sei riuscita a liberarti con così poco preavviso – mi abbaglia con uno dei suoi sorrisi da copertina – e poi, mentre ti aspettavo, credo di essermi appena innamorata di questo fantastico brownies, quindi.. > di sicuro non è in modalità stronza oggi
< Allora vado, grazie ancora per avermi fatto uscire prima Mary >
< Nessun problema Bonbon, buon divertimento ragazze! >
Non ho ancora individuato il preciso attimo di momentanea follia che mi ha fatto accettare di continuare questa farsa, avevo un milione di buoni motivi per tirarmi indietro, ero sollevata che fosse tutto finito e invece non sono riuscita a dirgli di no.. accidenti a Damon e alla sua capacità di imbambolarmi!
Quando ieri l'ho richiamata sembrava realmente felice che riuscissi a trovare il tempo e in quattro e quattr'otto ha organizzato il nostro pomeriggio.
Ora come ora spero soltanto di riuscire a sopravvivere alle prossime ore senza rovinare tutta la nostra recita, se lo faccio tanto vale farlo bene no?
La nostra prima tappa è una cioccolateria in centro dove ordiniamo entrambe, per coccolarci, un gelato affogato nel cioccolato fondente.. semplicemente paradisiaco.
Mentre aspettiamo le nostre ordinazioni chiacchieriamo del più e del meno: di quanto faccia ancora caldo nonostante sia ottobre, di quanto è carina la pasticceria dove lavoro, di quando sia dolce il mio capo, di come lei sia felice che siamo riuscite a vederci senza ragazzi intorno. Sembra davvero che stia facendo del suo meglio per mettermi a mio agio, purtroppo però più è gentile più mi aspetto da un momento all'altro la pugnalata alle spalle.. dio sto diventando paranoica!
Appena arrivano le nostre ordinazioni restiamo per un paio di minuti in religioso silenzio mentre gustiamo cucchiaino dopo cucchiaino.
Ma le ragazze che hanno un fisico perfetto come quello di Elena, per una sorta di giustizia divina, non dovrebbero essere sempre a dieta e guardare ogni dolce come se fosse veleno? Evidentemente no visto visto come lo assapora soddisfatta.
Fatico a riconoscere la ragazza che ho davanti, è completamente diversa da quella che ho conosciuto sabato scorso.. per carità sempre bellissima anche senza trucco e con semplice jeans e maglietta, però è più rilassata, chiacchiera senza problemi, sempre sorridente, si sta davvero godendo il pomeriggio e la mia compagnia.. forse ha ragione Damon e vuole davvero diventare mia amica? Mah..
< Bonnie devo chiederti scusa per come mi sono comportata quando ti ho conosciuta.. sono stata una vera stronza e non avevo nessun diritto di sottoporti a quel terzo grado antipatico.. ti giuro che normalmente non sono così! > mi ha davvero chiesto scusa? Mi ha preso talmente di sorpresa che sono rimasta con il cucchiaino a mezz'aria.. wow.. non posso fare a meno di credere che sia sincera
< Non serve davvero, capisco perché hai agito così.. Damon mi ha spiegato che non ce l'avevi con me personalmente >
< Damon ti ha raccontato il perché del mio comportamento? > sembra davvero stupita, in effetti più che “spiegato” ho fatto due più due fra il suo comportamento e un paio di frasi che sono sfuggite a lui
< Beh.. non è sceso nei dettagli. So solo che una sua ex ha provocato un po' di guai >
< Se per guai intendi dire che ha provato a sedurre mio marito facendosi trovare nuda nel nostro letto quando pensava che fossi fuori città.. - o mio dio! Ora sono ufficialmente sconvolta – appena l'ho vista non sapevo se ridere della sua troiaggine, scusa il francesismo, o incavolarmi come una iena e strapparle tutti i capelli! E non tanto per quello che ha provato a fare a me, mi fido ciecamente di Stefan e so che, anche se non fossi stata lì, l'avrebbe sbattuta fuori a calci senza degnarla di uno sguardo.. ma trattare così Damon, quell'idiota era convinto di amarla, fino a quel momento non ci credeva quando gli dicevamo che non era la donna giusta per lui, che lo stava solo usando. Ogni volta ci urlava che non volevamo vederlo felice.. che cretino. Gli è crollato il mondo addosso, non l'ho mai visto così distrutto.. è partito senza darci nessuna notizia per due mesi, poi un giorno è tornato, ha ripreso il suo lavoro allo studio ed ha iniziato a passare da un guaio all'altro.. per carità non è mai stato uno stinco di santo ma ha davvero esagerato con tutto.. alcol, donne, risse.. > mi sento un po' a disagio a sentirle confidare i problemi di Damon.. lei pensa che me ne può parlare perché crede che sia la sua ragazza ma mi sento un po' una ficcanaso in questo momento..
< Deve essersi sentito pugnalato alle spalle, e poi sapere che voleva tradirlo proprio con suo fratello.. Una volta mi ha detto che è convinto che Stefan sia il figlio preferito – annuisce convinta, chissà quante volte l'ha sentito lei stessa parlare così – che odia essere paragonato a lui.. non mi stupisce che abbia reagito così > che stronza! Come si può fare una cosa del genere?! Povero Damon.. ci credo che non vuole più farsi coinvolgere e vuole stare solo.. lo capisco bene
< Già. Damon e Stefan non hanno mai avuto un rapporto semplice neanche da ragazzi. Ti assicuro che si voglio bene, ma di certo il comportamento di Giuseppe non li ha mai aiutati a risolvere la situazione fra loro.. anzi.. Da sempre pretende il massimo dai suoi figli, ma mentre Stefan ha un carattere più tranquillo, sa accettare i consigli ma anche dire no senza creare drammi, Damon.. beh.. sai che carattere ha.. non sopporta che qualcuno metta naso nella sua vita e se vede la possibilità di uno scontro ci si butta a pesce.. >
< Me ne sono accorta.. >
< Sono davvero felice che ti abbia incontrato, speravamo tutti che finalmente trovasse una brava ragazza! Sei proprio ciò di cui aveva bisogno. Da un paio di settimane è più tranquillo, potrei azzardare anche più ragionevole.. non ho più sentito parlare di sbronze colossali e non ha più sfoggiato i lividi dovuti alle risse > avrà iniziato a bere camomilla, dubito che sia per merito mio.. ma da come mi guarda mi sa che ne proprio convinta, tanto per cambiare arrossisco.. meglio cambiare discorso! Mi sono già fatta fin troppo gli affari del “mio ragazzo” e sono convinta che non apprezzerebbe se lo sapesse..
< Quindi venerdì è il vostro quinto anniversario, ho detto bene? > ottimo diversivo, il suo viso si è subito rilassato e gli occhi sono diventati a forma di cuoricino
< Oddio sono già cinque anni! Caspita mi sembra ieri che ci siamo sposati.. Non vedo l'ora che arrivi per poterlo festeggiare tutti e quattro insieme >
< Scusa se te lo chiedo ma a quanti anni vi siete sposati? >
< Diciannove, lo so sembra un po' folle però devi pensare che ci conosciamo da quando siamo nati, stiamo insieme da quando ne avevamo sedici.. per noi è stato normale sposarci prima di partire per il college. Ti assicuro che non me ne sono mai pentita, è stata la scelta più intelligente che abbia mai fatto.. lo rifarei altre mille volte! > deve essere bellissimo innamorarsi così profondamente di qualcuno, riuscire ad affidarsi completamente nelle mani dell'altro in questo modo. Ora sono un po' gelosa, dubito che avrò mai qualcosa anche solo paragonabile al loro rapporto..
< Complimenti! Siete stati davvero coraggiosi ma si vede lontano un miglio che siete una bellissima coppia e basta un solo sguardo per capire quanto siete innamorati! Ma non preferireste festeggiare da soli, senza noi fra i piedi? >
< Non dire sciocchezze! Sarà bello uscire tutti e quattro insieme, vedrai ci divertiremo tantissimo! Poi sabato partiamo per un romantico week-end fuori città – il suo sorriso è contagioso – ha organizzato tutto Stefan, praticamente neanche so la destinazione.. ma mi basta che stiamo insieme – è così dolce che mi sta per venire il diabete però è bello sapere che l'amore non è una mera leggenda metropolitana – Forza andiamo a cercare l'abito giusto per far cascare ai nostri piedi i nostri uomini! >
Ed è così che è iniziata la nostra sessione intensiva di shopping.
È stata un'esperienza allucinante ma siamo state davvero bene! Abbiamo setacciato tutti i negozi del centro e la nostra ricerca ha dato ottimi risultati grazie al cielo! Elena ha trovato un bellissimo tubino bianco, corto e con una profonda scollatura sulla schiena a cui ha abbinato un paio di scarpe open-toe rosse.. non c'è nessun dubbio sul fatto che sarà a dir poco bellissima, dubito che attirerà solo gli sguardi di suo marito! Dopo un po' di indecisione mi sono lasciata convincere a comprare un abito nero in pizzo con una scollatura a V un po' troppo accentuata per i miei gusti e la gonna corta “bombata”. Secondo lei è perfetta per fare impazzire Damon, a suo dire non riuscirà a togliermi gli occhi di dosso.. non che sia il mio obbiettivo sia chiaro..
Fino a qualche ora fa non ci avrei mai creduto e invece mi sono davvero divertita tantissimo! Elena in realtà è completamente diversa da quella specie di dea del ghiaccio che ho conosciuto sabato, è una ragazza simpatica, divertente i e poco ma sicuro è la compagna ideale per lo shopping, sa dare i giusti consigli e le necessarie critiche quando si tratta di vestiti.. e non è una cosa da poco!
Temevo di sentirmi a disagio con lei, invece è stato fin troppo semplice chiacchierare e ridere, mi sembrava davvero di conoscerla da sempre.. sarebbe davvero facile diventare sua amica.. chissà se quando io e Damon ci saremo “lasciati” potremmo continuare a frequentarci..
Sono le otto passate quando mi riaccompagna a casa.
Mentre apro il portone del mio appartamento saluto il mio vicino di casa che sta rincasando da lavoro. Non faccio in tempo a richiudere che mi sento afferrare e sbattere contro la parete accanto, urlo con tutto il fiato che ho in corpo prima che l'intruso mi prenda per il collo e mi faccia sbattere la testa sul muro.

POV D

Come ogni mercoledì sera devo sopportare la noia della cena di famiglia.
Giuro che mi sto sforzando di comportarmi nel miglior modo possibile, cristo per la prima volta sono arrivato persino puntuale, è un record! Devo solo evitare di litigare con mio padre, quanto mai sarà difficile? Beh almeno ci proverò..
Grazie a tutto l'impegno che ci sto mettendo credo proprio di meritarmi un premio, perciò ho già informato tutti che me ne andrò molto presto perché devo vedere Bonnie, in realtà l'unico appuntamento che ho è con una birra al pub con un paio di vecchi amici ma mica devono scoprirlo no? Sono un genio con un'unica mossa rendo più realistica la nostra storia e ancora più importante fra un'ora posso andarmene!
Durante le nostre cene è assolutamente proibito parlare di lavoro, se solo ci proviamo Elena non ce la fa passare liscia.. e fidatevi nessuno vuole vedere quella ragazza arrabbiata! Dovrebbe essere il momento ideale per far si che ognuno racconti la propria giornata, se ha fatto qualcosa di nuovo, se c'è qualche problema.. in realtà lasciamo che sia lei a guidare la conversazione, giusto per evitare drammi! Chissà perché ma avevo la sensazione che stasera non avrebbe fatto altro che parlare del pomeriggio con Bonnie.. e infatti.. caspita da quello che sento stanno davvero diventando amiche
<.. era una vita che non passavo un pomeriggio così piacevole! Bonnie è davvero come mi era sembrata al primo incontro, intelligente e con un gran senso dell'umorismo! >
< Guarda che è inutile che continui a dirlo, lo so già >
< Abbiamo trovato due vestiti fantastici, scommetto che non riuscirai a tenere gli occhi nelle orbite quando vedrai la tua ragazza. Non vedo l'ora che arrivi venerdì! > già anche io.. yuppie..
< Sono felice che andiate così d'accordo, chissà con un po' di fortuna resterà nei paraggi per un bel po' di tempo. Anche io non vedo l'ora di rivederla, ma tuo cognato sembra che voglia tenerla tutta per se >
< Papà non iniziare. Puoi darmi torto questa volta? Stiamo insieme da poco, riusciamo a malapena a vederci e non mi va di dividerla con voi, problemi? > come fanno a venirmi in mente storie così velocemente? Mi darei una pacca sulle spalle da solo
< No figurati – alza le mani in segno di resa – infondo è una cosa abbastanza dolce, specie se parliamo di te > e ti pareva, era stato fin troppo gentile finora. Neanche gli rispondo, mi concentro sulle fantastiche lasagne di Tea che è meglio
< Oggi ho prenotato il tavolo al “Red Suite” > Stefan non si smentisce mai, appena sente aria di battibecco si intromette per indirizzare altrove la conversazione.
Loro continuano a parlare, li ascolto a malapena, preferisco tuffarmi nel mio bis di lasagne!
Ancora al massimo quarantacinque minuti e potrò andarmene! Evvai!!
Il mio conto alla rovescia viene interrotto dal suono del mio cellulare
< Damon! Niente cellulari a tavola! > che cena è se mio padre non mi rimprovera almeno una volta? Come al solito me ne frego e rispondo
< Pronto? Ciao Ben.. cosa?! Come sta? Si, certo.. sto arrivando! > mi alzo di scatto per uscire
< Cosa è successo > mi guardano tutti preoccupati dalla mia reazione
< Devo andare da Bonnie, era Ben.. non ho capito bene ma devono essere entrati i ladri nel suo appartamento. Devo andare >
< Oddio come sta? >
< Certo, certo vai da lei. Facci sapere quando hai notizie >
< Fratellone per qualunque cosa basta che chiami, ok? >
Ho guidato come un pazzo per arrivare da Bonnie, davanti al suo palazzo vedo una macchina della polizia e un'ambulanza.. mi sento gelare il sangue nelle vene..
Lascio la macchina alla meno peggio e corro dal mio pettirosso.
In un lampo sono nel corridoio del suo appartamento e cerco con tutta la mia poca buona volontà di non mandare al diavolo il poliziotto che non vuole farmi entrare
< Levati di mezzo e fammi andare dalla mia ragazza, dannazione! >
< John va tutto bene lascialo passare > lancio un'occhiata di sufficienza al pagliaccio in divisa mentre lo supero avvicinandomi a Ben
< Dov'è? Come sta? Cosa è successo? >
< Rallenta cowboy! Vedi di calmarti, non l'aiuti se ti vede così nervoso. È già abbastanza sotto choc – ok ha ragione, devo ritrovare il mio sangue freddo – Un paramedico la sta visitando, ha preso una botta in testa >
< Cosa diavolo è successo? > cerco di non alzare la voce ma ho davvero bisogno di risposte
< Un ladro si è introdotto in casa passando dalla terrazza della camera da letto, deve essere stato poco prima che lei rincasasse. Quando l'intruso ha sentito il portone aprirsi l'ha afferrata e sbattuta contro la parete, fortunatamente un vicino era nel corridoio ed è riuscito a farlo scappare. Da quello che abbiamo visto finora non ha fatto in tempo a portare via niente – sento una rabbia indescrivibile montarmi dentro – Vieni ti porto da lei ma togliti quello sguardo assassino dalla faccia > inutile Ben mi conosce troppo bene.
L'ultima volta che sono stato qui non ho notato molto dell'arredamento, a malapena l'entrata. Ora seguo il mio amico attraverso il salotto abbastanza ampio dove ci sono cassetti rovesciati e oggetti lanciati a casaccio.. bastardo..
Quando la raggiungo è seduta su uno sgabello dell'isola della cucina con un paramedico che è intento a scrivere qualcosa. Sembra così piccola e indifesa, sembra davvero una ragazzina.. se penso che poteva succederle qualunque cosa, oddio.. Tiene il viso basso, con una mano tiene premuta una busta di ghiaccio secco sulla testa.. prega che non ti trovi mai bastardo!
Non si è ancora accora che sono arrivato, le vado davanti e mi inginocchio davanti per poterla guardare negli occhi
< Pettirosso > le accarezzo piano la guancia, i suoi occhi spaventati sembrano ancora più grandi del solito, sono rossi dal pianto, odio vederla così.
Sembra stupita di vedermi qui, non le lascio il tempo di dire niente, senza pensarci due volte l'abbraccio stretta, solo ora che posso stringerla mi convinco che a parte la botta alla testa sta bene, grazie al cielo. Per un istante è rimasta rigida contro di me, ma poi sento le sue mani che stringono il tessuto della mia camicia e inizia a singhiozzare in silenzio
< Va tutto bene Bonnie, è tutto finito. Ci sono io adesso > spero solo che Bene non mi stia ascoltando o probabilmente mi prenderà in giro a vita.
Dopo qualche minuto si calma e si scosta da me di scatto. Probabilmente è imbarazzata da come ha reagito, si sistema meglio sulla seduta e cerca disperatamente un diversivo per non guardarmi in faccia. Per sua fortuna interviene il paramedico
< Ecco signorina, queste pillole sono per il mal di testa e questa pomata per il livido, non farà miracoli ma passerà prima >
< Livido? Quale livido? > senza aspettare le esamino prima un braccio e poi l'altro ma non trovo niente
< Smettila non è niente.. > per parlare alza il viso verso di me ed è in quel momento che vedo il suo collo, con pollice e indice le trattengo il mento.. si notano chiaramente tre segni rossi nel punto in cui quel bastardo l'ha stretta. La rabbia di prima aumenta in modo esponenziale, vedo letteralmente rosso
< Niente? Ti sembra niente?! Mi prendi per il culo?! - mi volto verso Ben – quel bastardo le ha messo le mani addosso?! >
< È successo quando l'ha sbattuta contro il muro. Capisco come ti senti ma ora vedi di smetterla di urlare, ok? >
< Come diavolo ha fatto ad entrare? Come mai non ha funzionato il sistema d'allarme? >
< Forse perché non ho un allarme, genio > almeno ha ritrovato un po' di grinta per rispondermi a tono, peccato che l'unico risultato che ottiene è mandarmi ancora di più in bestia!
< Come si può essere così incoscienti da non avere un dannato antifurto in casa?!! Cristo santo, sei una ragazza che vive da sola, accidenti! È una totale idiozia! Tanto vale che la prossima volta lasci la porta d'entrata spalancata e un tappeto rosso! Sei stata un'irresponsabile a non pensare di metterlo! >
< Piantala di urlare! Ho già avuto una serataccia se te lo fossi scordato! Cavoli, come potevo immaginare di trovarmi un ladro in casa? In questo quartiere non è mai successo niente! Ben diglielo anche tu > entrambi lo fissiamo aspettandoci che prenda una posizione
< Direi che è inutile parlarne ora ragazzi - farebbe carte false anzi che farsi mettere in mezzo - Vediamo di parlare di cose serie. La portafinestra della camera è completamente in frantumi, sarebbe meglio se per stanotte dormissi da un'altra parte Bonnie, puoi farlo? >
< Assolutamente si. Forza prepara quello che ti serve così possiamo andare a casa – si volta veloce verso di me, mi guarda come se mi fossero spuntate due teste, so per certo che se ora dice qualcosa mi farà arrabbiare ancora di più! Con un'occhiataccia delle mie le faccio passare la voglia anche solo di pronunciare una sola sillaba – grazie di tutto Ben >
< Dovere amico >
Meno di mezz'ora dopo saliamo sulla mia auto
< Sicura di stare bene? > neanche mi risponde, si limita ad annuire. Metto in moto e mi dirigo verso casa
< Al prossimo incrocio gira a destra >
< Perché? >
< Perché così puoi accompagnarmi da Caroline > era troppo sperare che stesse in silenzio ancora per un po'
< Non dire sciocchezze, ho detto che saresti stata da me. Quindi sta buona e per una volta lascia che mi prenda cura di te, ok? Siamo compagni di sventura, ricordi? > sfodero uno dei miei migliori sorrisi
< Non devi disturbarti.. >
< Basta, discorso chiuso > la sento sbuffare
Parcheggio nel mio posto riservato, una volta sceso prendo il borsone di Bonnie con una mano e con l'altra la sospingo verso l'entrata del palazzo
< Buonasera Signor Salvatore >
< 'sera Mike > non mi sfugge l'espressione stupita del portiere, abito qui da tre anni e non mi ha mai visto portare una ragazza a casa. Non ho mai voluto che qualcuna occupasse i miei spazi, toccasse le mie cose. Per quello che volevo da loro andava più che bene casa loro o un altro posto a caso.. ma questa è una situazione del tutto diversa, no?
Continuiamo a restare in silenzio per tutti i sette piani di ascensore, continua a non parlare anche una volta dentro l'appartamento. Grandioso.. prima mi dava sui nervi sentirla parlare ora invece non sopporto più che resti zitta.
Si guarda intorno, ormai la conosco abbastanza per capire che è a disagio
< Hai fame? - prova a scuotere la testa per negare ma il suo stomaco non è d'accordo, arrossisce quasi immediatamente, non nascondo un sorriso – Lo prendo per un si pettirosso. Ordino un paio di pizze, ok? Fai in tempo a fare una doccia se vuoi – mi pianta addosso i suoi occhioni che mostrano tutta la paura, sono un cretino neanche mi sono accorto che ha ripreso a tremare, mi avvicino per accarezzarle i capelli – Ehi, va tutto bene ragazzina, ci sono io. Non è successo niente, capito? >
< Si – cerca di sorridere – una doccia mi sembra un'ottima idea >
Cristo santo che serata, la rabbia di prima non accenna a placarsi neanche un po'.. se mi capita di mettere le mani addosso a quel bastardo gli faccio sputare anche l'anima! Devo calmarmi, non sono di nessun aiuto se continuo a dare di matto, accidenti! Non so come comportarmi, non sono fatto per fare il cavaliere che soccorre damigelle in pericolo, dannazione! È ancora sotto-choc e io continuo a urlarle contro! Sono un idiota
Ok, una cosa alla volta.. la cena arriva fra una decina di minuti, Bonnie è ancora sotto la doccia, nel frattempo posso mandare un messaggio a Stefan per fargli sapere che va tutto bene, che lei sta bene.
Appena poso il cellulare la sento avvicinarsi, alzo lo sguardo su di lei e mi ritrovo a deglutire a vuoto.. indossa un paio di pantaloncini blu con una canottiera bianca e ai piedi solo dei calzettoni.. accidenti Damon, riprenditi e non pensarci neanche!
Per fortuna ci pensa il campanello a scuotermi, per avermi evitato una figuraccia il fattorino si merita una bella mancia!
Si siede al tavolo della cucina e mi guarda girare per la stanza mentre tiro fuori posate, tovaglioli, bicchieri e qualcosa bere.
< Oddio, con tutto il caos mi sono dimenticata di chiamare Derek >
< Chi è Derek? > se se lo è dimenticata non è così importante no?
< Il mio patrigno, nonché padrone di casa. Si preoccuperà da pazzi.. > recupera il cellulare dalla borsa e digita alla svelta il numero, non si allontana per avere un po' di privacy perciò posso ascoltare, mica sto origliando..
< Ciao sono io.. scusa se ti chiamo a quest'ora... Si è successo qualcosa, no non centra lui.. Senti, ho avuto i ladri a casa.. No, spaventata ma sto bene.. si la portafinestra.. Non preoccuparti.. ora? Sono da.. mm.. un'amica.. Ok.. ok.. grazie Der.. anch'io, 'notte – attacca e inizia a mangiucchiare la sua pizza – Ha detto che domani manderà subito qualcuno per aggiustare i danni > sembra abbastanza vicina al suo patrigno, mi sembra un po' strano, avevo capito che ha sempre vissuto con suo padre
< Parlavo sul serio a riguardo del sistema d'allarme – rotea gli occhi infastidita, per ora meglio non infierire – Non devi chiamare nessun altro? Tuo padre magari? > si lo so non mi faccio i fatti miei, querelatemi
< Non serve >
< Sai mi sono sempre chiesto come mai non stai al campus dell'università, ora ha molto più senso >
< Già.. quando Derek ha saputo che mi sarei trasferita qui mi ha subito offerto quell'appartamento, mi ha detto che mia madre l'aveva voluto comprare l'anno prima appena ha scoperto che ero stata accettata al Dalcrest.. ma poi sono rimasta a New York.. Ho accettato solo alla condizione di pagare almeno le bollette visto che non ha voluto sentir parlare di un affitto > non so perché ma ero convinto che sua madre fosse morta anni fa, invece deve essere successo da poco, vorrei chiedere di più ma sono abbastanza perspicace da capire che non è la serata adatta. Cerco di distrarla raccontandole della cena di famiglia di prima, di quanto Elena si sia divertita oggi e da come ne parla sembra che anche lei sia stata bene con mia cognata, non mi stupisce più di tanto quando si impegna non può resisterle nessuno.
Finito di mangiare mi aiuta a sistemare la cucina, lo facciamo in silenzio, senza sforzarci di parlare, sembra un po' più a suo agio ora.
< Visto che è ancora presto ti va di guardare un film? Se sei stanca però.. >
< Un film va benissimo, però scelgo io >
Dopo aver esaminato tutti i film disponibili ed essere rimasta indecisa per almeno cinque minuti buoni su due titoli, quando ero ad un passo dal perdere la pazienza ha scelto “The Avenger”, questa ragazza non smetterà mai di stupirmi.
Ci accomodiamo entrambi sul divano, stendo le gambe davanti a me sul tavolinetto da caffè mentre lei le incrocia sotto di se, naturalmente nel punto più lontano da me
< Non ti pensavo il tipo da supereroi, ero già rassegnato a vedere una di quelle stupide commedie romantiche > grande Damon, mi sono appena guadagnato un'occhiataccia da antologia
< Non mi sembrava la compagnia adatta – scrolla le spalle - e poi stasera ho bisogno di ridere e vedere il cattivo messo ko >
Le due ore successive sono passano in un lampo divertendoci entrambi, mi piace da matti questo film. Quando finisce decidiamo di guardarne un altro, questa volta ha trovato il film più demenziale della mia collezione “Scemo e più scemo”, neanche ricordavo di averlo.
Sta tentando in ogni modo di non addormentarsi ma si vede chiaramente che è stanca morta, specie ora che l'adrenalina di prima è sparita. È terrorizzata da ogni minimo rumore che proviene da fuori, non ci vuole uno psicologo per capire che non vuole dormire perché ha paura di avere degli incubi, di rivivere quegli attimi orrendi.
In tutta sincerità non mi sto concentrando molto sul film che stiamo guardando, non so perché ma trovo più interessante guardare la ragazza vicino a me. Finalmente la vedo rilassata, non è più rintanata nell'angolo del divano raggomitolata su se stessa, ride alle battute degli attori e anche alle mie.. mi piace sentirla ridere, specie se ne ho io il merito. Sono abituato a vedere donne belle e sofisticate che fanno di tutto per entrare nel mio letto, e non ho mai avuto problemi al riguardo, però ora come ora non riesco a pensare a nessuna più bella di Bonnie in questo momento.. Senza trucco, praticamente in pigiama e con quei ricci ribelli che le ricadono di continuo davanti agli occhi.. stop! Lo so da solo che non fa per me! Scappo davanti a un qualunque impegno, non voglio legami e relazioni durature, non ne ho bisogno.. lei merita un ragazzo che sappia starle accanto, che la protegga dalla sua stessa ingenuità, che la renda felice. Poco ma sicuro non posso essere io quell'uomo, diamine per lei è già abbastanza difficile fingere per poche ore di stare insieme a me! Ahhahh.. anche se in effetti dicono tutti che siamo una bella coppia.. ok, basta! Ritorna in te Damon!
Il secondo film ci è servito come sonnifero, nessuno dei due ha resistito neanche fino alla metà. La stanchezza della giornata si è fatta sentire e ci siamo addormentati sul divano. Verso le cinque del mattino, in un attimo di dormiveglia, mi sono accorto che nel sonno, non so come, Bonnie è finita accanto a me con la testa sul mio petto, un mio braccio sulla sua vita.. come abbiamo fatto a ritrovarci così? Vabbè, chissenefrega.. sono tornato a dormire senza farmi altre domande.
La sveglia nel mio cellulare suona puntuale come ogni mattina alle sette in punto, lo spengo grugnendo come sempre.. non sono decisamente un tipo mattutino. Quando riesco ad aprire gli occhi mi ritrovo abbracciato a un cuscino.. possibile che mi sia sognato di abbracciare Bonnie? No, ricordo troppo bene la sensazione del suo corpo sul mio..
Decido di alzarmi quando sento il rumore dei fornelli che proviene dalla cucina, accidenti non ho più l'età per dormire sul divano, ho la schiena a pezzi!
Seguo il profumo del caffè e trovo la ragazzina intenta a preparare la colazione ancora in pigiama, mi dà le spalle, canticchia mentre è intenta a versare l'impasto dei pancakes nella padella. È stranissimo vederla qui ma allo stesso tempo mi sembra quasi normale.. accidenti, devo distrarmi!
< Buongiorno > dal salto olimpionico che ha fatto direi che l'ho spaventata, grande
< Buongiorno.. spero non ti dispiaccia se ho fatto la colazione > dispiacermi?! Le mie papille gustative stanno facendo già la ola dal profumino.
Come mai non mi sono mai accorto quanto è sexy una donna ai fornelli? Devo smetterla, forse è semplicemente troppo che sono in astinenza, devo uscire per davvero con qualcuna!
< Vado a vestirmi e arrivo > una doccia, ho bisogno di una doccia.
È ufficiale: sto mangiando i migliori pancakes del mondo! Se continuo a questo ritmo avrò un'indigestione entro pochi minuti, ma ne varrà di certo la pena!
< Dovrei dirti che non dovevi sentirti obbligata a fare la colazione, ma sono troppo buoni >
< Mi è sembrato il minimo che potessi fare per ringraziarti, mi hai aiutato molto ieri.. >
< Non esagerare, sei la mia ragazza, no? > le faccio l'occhiolino e continuo a mangiare di gusto, ma riesco ugualmente a vederla arrossire come suo solito.. cristo, sta diventando il mio passatempo preferito farla arrossire..
Il campanello ci sorprende entrambi. Vado a vedere chi può essere che rompe a quest'ora del mattino
< Come va fratellone? > entra senza aspettare di essere invitato, anche perché ci avrebbe fatto notte sul quel pianerottolo
< Che vuoi Stefan? >
< Elena mi ha mandato per avere notizie di Bonnie, come sta? Le serve qualcosa? >
Si dirige verso la cucina come se fosse casa sua, giuro prima o poi lo strozzo, si blocca di colpo quando vede la “mia ragazza” che fa colazione, appena lo vede sfoggia impensabili tonalità di rosso
< Ciao Bonnie, come stai? Ti sei ripresa dallo spavento? - senza farsi il minimo problema le si avvicina e l'abbraccia, se devo essere sincero mi dà un po' fastidio, insomma non dovrebbe essere con sua moglie a quest'ora? - Elena ti manda un abbraccio, probabilmente ti chiamerà in mattinata >
< Ora bene, grazie > la vedo stringere l'orlo della canottiera nervosa, neanche io sono mai riuscito a metterla così in imbarazzo, cosa le è preso? Le dà così fastidio che sappia che ha passato la notte da me?
< Hai fatto tu la colazione? Guarda che così lo vizi questo testone e dopo chi lo sopporta più > ma senti te
< Se hai fame c'è ancora qualcosa. Mm.. vado a vestirmi.. > la guardiamo uscire con una velocità degna di un centometrista
< Giù le mani dalle mie frittelle! >
< Buonissimi.. - si sta ingozzando come un maiale - Ricapitoliamo.. è bella, intelligente, sana di mente, ha senso dell'umorismo e sa pure cucinare.. te lo dico chiaro e tondo: se te la fai scappare sei un coglione! >

Bene bene, cosa ne pensate di questo Damon che inizia a farsi qualche domandina interessante, eh? Sarà capace di eliminare tutta la distanza che Bonnie cerca di mettere tra loro? vedremo..
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo
Alla prossima domenica
Bacioni
Valentina

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Capitolo 5
*** Capitolo V ***


Capitolo V

POV B

< Non ne posso più.. abbiamo finito per stasera, vero? > alzo lo sguardo dagli appunti che sto scrivendo e mi ritrovo davanti Caroline con uno sguardo supplichevole e il labbrino tremolante come una bimba di tre anni
< Mm.. abbiamo finito il confronto sul diritto di cittadinanza e sugli articoli che riguardano la libertà religiosa. Ci manca solo di analizzare gli articoli sulla libertà di stampa, non ci rimane poi molto – scommetto che teme che voglia finire tutto adesso, ma in realtà non ho più voglia neanche io – perciò direi che possiamo rimandare a domani, tanto mancano ancora quattro giorni alla data di consegna, ci resta anche il tempo per correggerlo senza fretta >
< Grande Bonbon! > ha ripreso vita tutto d'un colpo
< Ti va di fermarti a cena? Ordiniamo cinese >
< Mi hai letto nel pensiero >
Meno di un'ora dopo ci stiamo ingozzando di involtini primavera, riso alla cantonese e pollo alle mandorle.. buonissimo..
Siamo sedute a gambe incrociate sul divano e guardiamo uno stupido reality solo per prendere in giro i concorrenti
< Caspita ci voleva proprio una serata così! È tantissimo che non lo facevamo >
< Ci credo sei troppo occupata ad uscire con quel tuo splendido ragazzo > le sue parole mi fanno quasi strozzare e il suo sorrisetto malizioso mi fa alla svelta cambiare discorso
< Senti chi parla.. come va con Tyler? >
< Non potrebbe andare meglio! Venerdì mi ha accompagnato in giro per negozi, pensa che non si è mai lamentato neanche una volta – ok, ho trovato il mio nuovo eroe, seriamente Caroline è una pazza invasata quando si parla di shopping – sabato siamo andati al cinema e domenica a cena. Mi è passato a prendere a casa, mio padre gli ha fatto un vero terzo grado poveretto! Non l'ho mai visto così in imbarazzo, immaginati Tyler rosso come un pomodoro che quasi balbetta davanti ai miei genitori! - avrei pagato per vederlo così – Quando l'ho conosciuto mi ha colpita perché è un bel ragazzo ma non avrei mai pensato che potesse essere anche così dolce, attento.. dio mi fa ridere come mai nessuno prima.. Credo di starmi innamorando seriamente.. > è così seria mentre ne parla che prima mi ammutolisco e poi scoppio a riderle in faccia senza riuscire a trattenermi, giuro ho i lacrimoni
< Ahhhahhh!! L'hai presa proprio brutta! Non so perché ma me lo immaginavo.. mi ricordo quando me lo hai presentato, per la prima volta ti ho visto arrossire e senza parole! Conoscendoti erano segnali inequivocabili, senza parlare degli occhietti a cuoricino ogni volta che lo pensi.. >
< Sfotti, sfotti.. ora però parliamo di te – quello sguardo non mi piace per niente, aiuto – parliamo prima del pomeriggio con tua cognata o della cenetta romantica con il tuo bello? Forza sono tutta orecchie > e detto ciò so di non aver scampo, me la sono proprio cercata.. in tutta sincerità non so proprio cosa raccontarle
< Non c'è molto da dire. Mi sono divertita tantissimo con Elena, non lo avrei mai pensato ma abbiamo passato un pomeriggio grandioso. Sono convinta che sarebbe piaciuto anche a te. A fine giornata non sentivo più i piedi ma ne è davvero valsa la pena, ho scoperto che Elena è davvero una compagnia piacevole e inoltre ho comprato un paio di cose veramente carine! >
< Ci credo, ci credo.. ma ora vai al sodo.. > roteo gli occhi esasperata
< Non c'è niente da dire. Siamo solo amici, anzi probabilmente non avremo più occasione di vederci, quindi non è come pensi >
< Amici? Stai scherzando? Da ciò che mi hai raccontato l'altra sera quando hai avuto bisogno di lui si è subito precipitato da te, senza contare come si è preso cura di te. E per la cronaca gli amici non vanno a cena al “Red Suite”, è il ristorante più romantico di tutta la città, cavoli in quel posto ci sono almeno un paio di proposte di matrimonio a settimana >
< Car ti ho già detto che fra noi non c'è niente di romantico, è complicato – non sopporto quando mi guarda con quell'espressione saccente – Ti do ragione quando dici che mi ha aiutato davvero tanto mercoledì scorso, non so proprio cosa avrei fatto da sola, sarei ancora morta di paura.. mi ha tranquillizzata, mi ha fatta sentire al sicuro, ma non c'è assolutamente altro fra noi. La cena di venerdì non era un appuntamento come lo intendi tu, abbiamo festeggiato l'anniversario di Stefan e Elena e il posto lo hanno scelto loro >
< Ma ti senti? Non ci credi neanche tu. Posso capire se mi dici che ci stai andando con i piedi di piombo ma non capisco proprio perché devi rifiutare di vedere l'evidenza >
< Sei tu che non ascolti ciò che ti sto dicendo in modo più che chiaro: fra me e Damon non c'è e non ci sarà mai niente. Poco ma sicuro nessuno dei due è il tipo ideale dell'altro > giurerei che sta morendo dalla voglia di ribattere ma per fortuna si limita a scuotere la testa e borbottare fra se.
Per il resto della serata non abbiamo più toccato l'argomento, anche se conoscendo la mia amica avrebbe potuto continuare a parlare del mio fantomatico rapporto con Damon per tutta la notte senza arrendersi alla realtà dei fatti.
Purtroppo nonostante cercassi di parlare d'altro, cercassi di pensare ad altro, a concentrarmi sulla tv, i miei neuroni esauriti non fanno altro che tornare a concentrarsi su di lui, accidenti!
È inutile rimuginarci ancora sopra, non c'è niente da dire al riguardo.. non lo vedo ne sento dalla cena di anniversario e a quest'ora avrà già informato la sua famiglia che ci siamo “lasciati”..
Eppure continuo a pensarci, continuano a venirmi in mente flashback della scorsa settimana, ma cosa diamine mi prende?

Flashback

Dal primo momento in cui mi sono preparata sapevo che questo abito era troppo corto e i tacchi troppo alti, ma mi sono detta perché no? Mi stava bene e mi piacevo.. ma non mi sono accorta quanto potesse essere imbarazzante finché non mi sono trovata seduta in macchina accanto a Damon.. Ogni volta che cambia marcia le sue dita sono troppo vicine alle mie gambe nude, senza contare che un paio di volte l'ho beccato a sbirciare.. inizia a fare decisamente caldo.. oddio.. fra quando posso scendere da qua?
Siamo arrivati al “Red Suite” per primi, il cameriere che ci ha accolti ci ha accompagnati al tavolo, dove abbiamo aspettato i festeggiati che si sono fatti desiderare.
Questo ristorante è davvero romantico, la maggior parte dei tavoli sono occupati da coppie, il nostro è uno dei pochi con quattro coperti. Ognuno è apparecchiato con tovaglie rosse lunghe fino al pavimento, ci sono candelabri con candele accese, per completare al meglio l'atmosfera le luci sono soffuse e c'è una piacevole musica di sottofondo suonata dal pianista al centro della sala.
Mentre in tutto il locale è saturo di romanticismo e dolcezza fra me e Damon c'è l'equivalente emotivo del polo nord. Da quando mi è passato a prendere ha detto si e no quattro parole, senza contare un paio di grugniti, siamo seduti in silenzio uno di fronte all'altra da almeno cinque minuti, mi guarda come se fosse sul punto di dire qualcosa ma poi continua a stare zitto. Capisco che è una situazione del cavolo e probabilmente vorrebbe essere qui con qualcun'altra, neanche per me è la serata ideale.
Mi basterebbe un minimo di conversazione, mi va benissimo parlare del tempo, questo silenzio rischia di farmi innervosire ancora di più.. cavoli è snervante!
< Siamo arrivati troppo presto? > tentativo numero uno
< No, puntualissimi > ben due parole, wow
< Carino questo posto > tentativo numero due
< Già > è davvero al suo meglio stasera
< Siamo entrambi d'accordo che non vorremmo essere qui, ma cavoli.. Santiddio sembra che ti abbia morso una tarantola > non ne posso più
< Sto benone > sarà senza dubbio una serata lunghissima
< Come no.. anche prima hai quasi ringhiato al parcheggiatore >
< È pagato per lavorare, non può guardare ciò che vuole >
< Neanche t'avesse graffiato l'auto > l'ho sempre detto che in fondo è un bambino troppo cresciuto
< Cristo – si passa infastidito una mano fra i capelli – non ti sei accorta come ti guard- >
< Scusate il ritardo ragazzi, ormai mi sono arreso alla scarsa puntualità di mia moglie! > Stefan ed Elena ci hanno finalmente raggiunto, forse ora si darà una calmata!
< Ciao Damon, ciao Bonnie! - ci abbraccia entrambi con il suo solito slancio – sei un incanto, vero Damon? >
< È difficile non notarlo, no? - mi trapassa con quello suo sguardo penetrante, poi si rivolge a tutti – cosa dite ordiniamo? >
Per il resto della cena si comporta abbastanza bene, a parte un paio delle sue solite battutine al vetriolo, quando i due festeggiati stavano raccontando episodi divertenti della loro vita insieme.
Accidenti più li ascolto parlare più mi convinco che sono due vere anime gemelle.. ok può sembrare esagerato, ma davvero.. praticamente si amano da quando sono bambini, hanno passato ogni tipo di esperienza insieme, affrontato di tutto e nonostante ciò sono ancora qui, indivisibile e assolutamente innamorati! Anche se sono un tipo romantico non ho mai creduto che nella vita di tutti i giorni l'amore potesse essere realmente così forte da superare indenne tanti anni, specie se iniziato da così giovani.
In fondo ho sempre creduto che l'amore con la a maiuscola, quello che non può finire esistesse solo nei romanzi, nei film e nei cartoni animati della Disney. Non mi era mai capitato di incontrare due persone così profondamente perse l'una nell'altro, Stefan e Elena sembra quasi che abbiano un linguaggio tutto loro per capirsi, è difficile da spiegare un tale livello di complicità.. Insomma i miei genitori non sono stati un grande esempio, no? Quando si sono separati ero ancora troppo piccola, ho solo vaghissimi ricordi di loro insieme e neanche così piacevoli. È invece ora ho la prova che questo amore esiste veramente, ce l'ho davanti e mi sembra incredibile.. e mi rattrista un po' perché so che sarà fin troppo difficile per me provare mai qualcosa di simile.
Dopo cena siamo andati a ballare in un locale vicino. Questo posto era strapieno, fortunatamente Elena aveva pensato di prenotare un tavolo nel privè.
Io e lei ci siamo scatenate nelle danze, ci siamo divertite come due pazze. Persino Damon è riuscito a mantenere il suo miglior comportamento quando
eravamo tutti insieme.. certo a parte la volta che ha fatto l'idiota..
Mentre io e Elena stavamo uscendo dalla pista per tornare al tavolo, ho incrociato MAtt vicino al bancone del bar con altri ragazzi dell'università, mi sono fermata a salutarlo dicendo alla mia amica che sarei tornata subito da loro.
Siamo riusciti a chiacchierare qualche minuto prima che iniziasse lo show
< È più di un quarto d'ora che ti cerco! > Damon si piazza al mio fianco voltandomi verso di lui, sembra davvero arrabbiato
< Beh ero qui, non mi ero persa >
< Vedo – lancia un'occhiataccia a Matt – andiamo dagli altri > mi prende la mano e fa per allontanarsi
< Arrivo, il tempo di salutare >
< Adesso! > e tanto per cambiare inizia a strattonare, che vizio odioso!
< Ehi! Possibile che ogni volta che ti vedo non sai far altro che urlare e trattarla male? Datti una calmata! > fantastico ci mancava solo lui che mi difendesse. Damon mi lascia di colpo la mano per afferrarlo per il bavero della camicia, oddio.. si è giocato l'ultimo neurone che era più o meno normale!
< Bamboccio ti ho già detto di non immischiarti negli affari dei grandi! Cristo sei sempre in mezzo! >
< Damon basta, andiamo da Stefan ed Elena > speriamo che la smetta, da come lo guarda potrebbe iniziare a prenderlo a pugni da un momento all'altro. Grazie al cielo allenta la presa dopo avergli ringhiato contro di starmi lontano: è ufficialmente impazzito! Se non sapessi che non ha praticamente bevuto nulla penserei che sia ubriaco, cosa diamine gli è preso? Trattare così un mio amico! È un idiota senza speranza!
Fortunatamente neanche un'ora dopo mi sta accompagnando verso casa.
Dalla scenata con Matt non gli ho più rivolto la parola, diamine si è comportato come al solito da prepotente, ma chi si crede di essere? Figurarsi se poteva essere una serata tranquilla e normale se c'è Damon presente!
< Hai sbollito? - mi prende per scema? - Ascolta, se prima ho agito così avevo un buon motivo – certo che ce l'ha: è matto – se mio fratello e Elena, dopo aver notato quanto quel cretino ti stava addosso, non mi avessero visto fare niente, se non ti fossi venuto a riprendere avrebbero capito che non era da me.. hanno di certo trovato normale questo mio comportamento verso un idiota che importunava la mia ragazza > importunava? Stavamo parlando, che deficiente
< Trovano normale che ti comporti da geloso troglodita? > conoscendolo ha senso
< Già – mi abbaglia con il suo famoso sorriso – cosa non si fa per mantenere le apparenze > è senza speranza.
Come sempre parcheggia e mi accompagna al portone del mio appartamento
< Spero che tutta questa storia ti sia servita per arrivare al tuo scopo.. non è stato per niente facile mentire, specie perché sono stati tutti così carini con me. Sai credo che io e Elena potremmo diventare buone amiche, credi che sarà possibile dopo che mercoledì dirai che ci siamo “lasciati”? - lo so sto parlando a raffica e probabilmente non ho detto niente che abbia senso ma il suo continuare a stare zitto mi agita ancora di più – infondo non ce la siamo cavati poi tanto male, pensavo fosse davvero peggio passare del tempo con te > ormai siamo davanti al portone del mio appartamento, ho già le chiavi in mano per aprire, sto per salutarlo quando senza preavviso mi prende il visto fra le sue mani e mi bacia.. decisamente non è un bacio platonico o fra amici.. anzi..
Dopo un attimo si stacca quanto basta per guardarmi negli occhi, cristo devo ricordarmi che può essermi utile respirare.. torna a baciarmi, prima mi accarezza piano le labbra con le sue, poi le mordicchia.. mi bacia con ancora più passione, la sua lingua che rincorre la mia, è come se il tempo si fosse fermato.. sento le sue mani sul mio viso che mi stringono, il suo corpo che mi tiene schiacciata contro la porta, senza volerlo mi scappa un gemito..
Si allontana di colpo, torna a fissarmi con quei suoi occhi neri come la notte, un'espressione che non riesco a decifrare fra l'incredulo e lo sconvolto, fa un passo indietro
< Non mi scuserò per questo, dovevo farlo – sfodera il suo sorrisetto strafottente – consideralo un bacio d'addio pettirosso > e se ne va lasciandomi lì senza parole, cerco di dare un senso a ciò che ha fatto ma proprio non ci riesco..
Mi sono addormentata sentendo ancora la sensazione del suo corpo vicino al mio, le sue mani su di me , le sue labbra che mi baciano e quegli occhi.. dio quegli occhi neri e profondi.. li ho marchiati a fuoco nella mente.


È quasi mezzanotte quando Caroline mi augura la buonanotte per tornare a casa sua.
Non vedo l'ora di infilarmi sotto le coperte, sono stanchissima ma ne è valsa la pena, è sempre bello passare del tempo con la mia migliore amica, temevo che mettendosi con Tyler mi avrebbe lasciato da parte.. sono stata una scema anche solo a pensarlo! Ormai dovrei saperlo che non mi libererò mai di lei! Sto iniziando a convincermi che ci tiene davvero alla nostra amicizia, sono sempre più felice di averla incontrata, è grazie a lei se non mi sento completamente abbandonata a me stessa.
Fortunatamente tutto ciò che mi è bastato fare per sistemare il soggiorno è stato buttare i piatti e i bicchieri di plastica nella spazzatura, chi li ha inventati merita il nobel!
In pochi minuti mi infilo i miei soliti pantaloncini e canotta per andarmene a letto. Purtroppo addormentarmi non è stato per niente facile.. chissà perché eh? Sono giorni che evito in ogni modo di fermarmi a pensare a Damon, durante l'ultima serata che abbiamo passato insieme è stato tutto talmente strano che non riesco a trovare un senso al suo comportamento, non importa quanto ci provi.. ma quando mai l'ho visto agire come un normale essere umano?
Quel ragazzo ha il potere di confondermi senza fare il minimo sforzo.. accidenti a lui!
Di certo le insinuazioni di Caroline non aiutano per niente.. uffa! Lei non sa assolutamente di cosa sta parlando, basta!
Ora posso continuare la mia vita come se non lo avessi mai incontrato, perché non posso smettere di pensarci? Cosa ho che non va?
Mi rigiro un altro paio di volte, provo persino a contare le pecore dalla disperazione, alla fine mi arrendo ad addormentarmi senza scacciare l'immagine di due occhi neri..
Driin – driin – driin.. dannata sveglia.. ho ancora sonno.. con uno sforzo immane apro un occhio per vedere l'ora: le due e mezza?! Accidenti non è la sveglia, c'è qualcuno alla porta.. mi rintano sotto le coperte o vado a vedere chi è? Mm.. Raccolgo tutto il coraggio che ho e lentamente mi dirigo verso la porta, oltre il campanello sento anche bussare forte senza sosta, ma chi diavolo può essere? Ancora tremante sbircio dallo spioncino.. ditemi che è uno stramaledetto scherzo! Questa volta lo prendo a calci, giuro!
< Basta! Ti sei bevuto il cervello? Vuoi svegliare tutti i miei vicini? - ho aperto il portone così di scatto che l'ho colto di sorpresa, ma appena lo guardo in faccia quella sorpresa divento io – Oddio, che ti è successo? > ha il viso completamente pesto, l'occhio destro è nero, uno zigomo tumefatto e un taglio sul labbro, non posso crederci.. Nonostante tutto il casino che ha fatto poco prima ora se ne sta mollemente appoggiato allo stipite con il solito sguardo strafottente
< Muoviti, entra > mi faccio da parte per farlo passare.. cos'altro posso fare? Lasciarlo nel pianerottolo? Appena fa qualche passo capisco che è anche ubriaco.. grandioso! Proprio la ciliegina sulla torta!
< Quanto diamine hai bevuto?! > l'unica risposta che ricevo è un'alzata di spalle.
A passo incerto va verso il divano, non si siede ma si volta verso di me serio, anzi direi infastidito
< È tutttta col-pa tua.. > non avevo il minimo dubbio, neanche voglio sapere che gli passa per la testa
< Siediti ti faccio il caffè > come sempre non mi ascolta, mi si para davanti e ricomincia la tiritera
< È tutta colpa tua > sono le due e mezza del mattino passate, mi ha tirato giù dal letto, è ubriaco in casa mia e si azzarda pure a puntarmi l'indice contro? Stiamo scherzando?!
< Cos'è colpa mia eh? Illuminami! > incrocio le braccia al petto e lo fisso negli occhi senza mostrarmi intimorita.. anche se quando usa quello sguardo duro non è molto semplice
< Tutt-tto! - inizia a camminare avanti e indietro, rischia anche di inciampare nel tappeto – A cena ho fatto quel che volevi.. tutti nella mia famiglia sanno che è fi-ni-ta fra noi, sanno che mi hai scaricato e indovina un po'? Sono tutti convinti che sono stato io lo stronzo.. certo come no.. non può essere colpa della piccola Bonnie! Il mio caaa-ro paparino ha sottolineato quanto gli sembrasse troppo bello per essere vero, che sono sempre il solito im-maturo.. è tutta colpa tua! > dio dammi la pazienza perché se mi dai la forza è la volta buona che lo ammazzo!
< Sei tu che ti sei messo in questa situazione, ho fatto solo quello che mi hai chiesto! L'unica mia colpa è stata darti retta nel tuo geniale piano! Fammi indovinare dopo aver litigato con la tua famiglia non hai perso tempo e sei tornato a combattere con quegli scimmioni, giusto per sottolineare la tua maturità. Da come sei ridotto hai perso e hai visto bene di andare a prosciugare un bar! Davvero complimenti! È colpa mia anche questo?! >
< Sbag-gliato ragazzina: prima ho bevuto e poi sono andato a tirare un po' di pugni.. col cavolo se no che quel pagliaccio mi avrebbe potuto anche sfiorare >
< Sei irrecuperabile – faccio un paio di sospiri profondi altrimenti non risolvo nulla – siediti, vado a prendere qualcosa per medicarti >
Nel frattempo lui si è seduto sul divano, sembra sia più tranquillo, si è tolto la giacca e ha lasciato cellulare e portafoglio sul tavolinetto davanti, tiene la testa appoggiata allo schienale, per un attimo penso si sia addormentato invece sta fissando il vuoto davanti a se
< Bevi questo – gli passo un bicchiere d'acqua con un'aspirina, per l'alcool o per le botte un bel mal di testa domani non glielo leva nessuno – tieni questo sull'occhio e la guancia >
< Sono piselli surgelati – non ho ghiaccio quindi che si accontenti, glielo appoggio sul viso con poca gentilezza – ahio! >
Imbevo un batuffolo di cotone con l'acqua ossigenata per disinfettare le altre ferite.. guarda te se devo giocare a fare l'infermiera a quest'ora della notte
< Piano, brucia >
< Non fare il bambino >
Dopo aver pulito tutte le ferite, sia sul viso che sulle nocche, prendo la crema per i lividi che ho usato la scorsa settimana e gliela spalmo sullo zigomo
< Hai altri lividi? > senza dire niente si toglie la maglia buttandola a terra.. o porca paletta.. mi ritrovo a inghiottire a vuoto.. me lo ritrovo a pochi centimetri da me a petto nudo.. come diamine è possibile che sia così perfetto.. ogni muscolo, ogni addominale è definito alla perfezione.. devo distrarmi o rischio l'autocombustione! Avevo già notato il suo fisico durante l'incontro ma caspita averlo così vicino.. oddio.. devo chiudere la bocca prima che ci entrino le mosche.. perché da quando lo conosco non faccio altro che cacciarmi in queste situazioni imbarazzanti? Ok.. non è successo niente, vedi di riprenderti Bonnie! Fortunatamente tiene la testa appoggiata all'indietro con gli occhi chiusi almeno non mi vede diventare una specie di guardona.. che vergogna!
L'ennesimo respiro profondo e inizio a spalmare la crema sul livido che ha sul fianco sinistro.. cavoli..
Una volta finito il mio “ingrato” compito, notare il sarcasmo, mi allontano per rimettere a posto la cassetta del pronto soccorso.
Quando torno da Damon lo trovo sdraiato, con la testa sul cuscino del bracciolo, profondamente addormentato.. e ora? Non mi resta altro che lasciarlo restare stanotte, anche perché nelle sue condizioni è già un miracolo che sia arrivato da me.
Prendo una coperta e lo copro, resto inginocchiata accanto a lui, per una volta posso guardarlo senza correre il rischio di essere colta in flagrante.. caspita un uomo non dovrebbe essere così bello. Specie ora nel sonno, senza quel suo atteggiamento sempre strafottente o pronto alla lite, sembra così pacifico con i lineamenti distesi, i capelli che gli ricadono un po' sulla fronte.. come fa ad essere così attraente nonostante il viso ridotto in quello stato è un mistero.
Mi alzo per andarmene a letto ma neanche il tempo di fare due passi che vedo il cellulare di Damon che vibra sul tavolino, che faccio rispondo o no? Allungo lo sguardo e vedo che a chiamare è suo fratello, leggo anche che ci sono altre dieci chiamate perse, di sicuro è tutta la notte che cerca di contattarlo.. ancora un attimo di dubbio e poi rispondo bisbigliando
< Pronto? >
< Bonnie? È con te Damon? >
< Uhm.. si.. è venuto da me circa un'ora fa >
< Ho paura a chiederti come sta >
< Beh.. reduce da una rissa e ubriaco >
< Cristo.. vengo subito a prenderlo >
< Non serve, si è addormentato sul divano >
< Sei sicura? Non ti crea problemi? >
< No, davvero non preoccuparti. Mm.. Stefan senti.. è davvero colpa mia se non ha funzionato, tuo fratello si è comportato sempre bene, non ha sbagliato niente.. sono io che non ci riesco a fidarmi.. quindi lasciatelo in pace.. >
< O-ok.. se hai bisogno chiama senza farti problemi ok? >
< 'notte >
Prima di andarmene a letto per davvero mi chino di nuovo per sistemargli meglio la coperta, non capisco come sia successo ma con una sua mossa mi ritrovo stretta a lui, il suo respiro caldo fra i miei capelli, il suo braccio intono alle spalle, e ora? Dopo un attimo di stupore sento il mio cuore battere all'impazzata, devo riuscire ad allontanarmi.. ma si sta così bene.. stop! Cerco delicatamente di svincolarmi ma stringe di più
< Mm.. profumi di fragola.. mi fai impazzire > ha preso davvero una brutta sbronza! Riprovo lentamente a scivolare via e questa volta mi lascia andare, alla svelta spengo la luce e me ne vado alla svelta in camera mia.
La radiosveglia sul mio comodino segna le tre e quaranta minuti.. cavolo.. mi restano a malapena quattro ore di sonno! Purtroppo il mio cervello non vuole smettere di funzionare.. continuo a pensare al ragazzo addormentato nella stanza accanto.
Alla fine ha detto la verità alla sua famiglia, dovrei sentirmi sollevata ma.. boh.. è strano.. vedere Damon ridotto così, quasi disperato. Posso solo immaginare come l'ha trattato suo padre.. Certo però ha reagito nel modo peggiore, ha dato ragione al signor Salvatore comportandosi da totale immaturo come al suo solito! Andare a combattere completamente ubriaco, ma come si fa ad essere così infantili e autodistruttivi? Possibile che ogni volta che ha un confronto la sua unica soluzione sia quella di litigare? Ha fatto preoccupare tutti, come fa a non capirlo?
Stefan era a dir poco iangosciato, Elena quasi certamente domattina mi telefonerà per sapere la mia “versione”, che le dirò? Beh più o meno quello che le ha detto Damon, che è stata tutta colpa mia, che la stronza sono stata io.. va a finire che non mi vorrà più parlare, diamine non vorrà più essere mia amica di certo, come darle torto? Peccato però..
Basta mi arrendo, mi rigiro un'ultima volta e cerco di addormentarmi, direi che mi merito almeno un paio di ore di sonno, no?
Mi sembra di aver appena chiuso gli occhi invece questa malefica sveglia questa volta suona per davvero! Borbottando maledizioni verso questo aggeggio irritante apro gli occhi e scivolo fuori dal letto. Ancora mezza addormentata cerco qualcosa da mettere, solo quando sento un rumore dalla cucina mi ricordo che c'è Damon.. accidenti! Faccio la doccia più veloce della storia, mi vesto e cerco il coraggio di affrontarlo.. uffa dovrebbe essere lui quello nervoso non io, io non ho fatto niente!
Guardiamo il lato positivo di tutta questa situazione, almeno ha fatto il caffé, ne seguo il profumo fino alla cucina.
Lo trovo appoggiato all'isola con una tazza fumante in mano, i lividi sempre ben evidenti ma è tornato quel sorrisetto che non so ancora se mi piace o mi dà sui nervi
< Buongiorno pettirosso, non sapevo da dove cominciare per fare la colazione, perciò dovrai accontentarti del caffè e la torta che era qui >
< Il caffè va benissimo, come stai? >
< Pensavo peggio, solo un po' dolorante > neanche un grazie per non averlo sbattuto fuori, tipico!
< Ho risposto al tuo cellulare ieri notte, era tuo fratello > mi verso il caffè e aspetto la sua reazione
< Santo Stefan che corre in aiuto del fratello disgraziato >
< Era preoccupato a morte, dovresti ringraziare di averlo sempre accanto! > rotea gli occhi infastidito
< Uhm >
< Non dovresti distruggerti così, non ha senso.. Anche se ti danno sui nervi sono la tua famiglia, si comportano così perché ci tengono a te >
< Non iniziare anche tu! - mi guarda attento, gli occhi sono due fessure – Non credo che tu sia un'esperta di relazioni famigliari.. tuo padre ha lasciato un messaggio in segreteria una ventina di minuti fa – oddio.. cosa avrà sentito? – non mi sembrava molto felice visto che non ha tue notizie da giugno. E tutti che ti pensano miss perfezione, ti sembra il modo di agire? > stringo così forte la tazza che ho quasi paura di romperla
< Non sai niente. È complicato >
< Lo è sempre pare – spero che non chieda altro ma non sono così fortunata – Perché aspetta il tuo perdono? E perché non vuoi darglielo? >
< Non sono affari tuoi >
< Strano – non si arrende sembra stia interrogando un testimone durante un processo - mi sembrava che ritenessi importante avere accanto la famiglia e poi tratti tuo padre così? > le lacrime che cerco di trattenere sono sempre più pesanti
< Una che ti sostiene non che non fa altro che mentirti >
< Che ti ha fatto Bonnie? > scuoto la testa con forza, un paio di lacrime scivolano via. Non può fare così, non voglio pensarci! Mi volto per andarmene ma mi blocca come sua abitudine
< Aspetta.. non avrei dovuto infierire.. - sento che prende un respiro profondo – È così grave? Devo preoccuparmi sul serio? > mi asciugo alla svelta le lacrime, devo tenere un certo distacco, non posso parlarne, non l'ho mai fatto.. non ce la faccio..
< Non sono affari tuoi – cerco il tono più duro che mi riesce ma esce un po' tremolante – Comunque ho detto a Stefan che è stata solo colpa mia se ci siamo “lasciati”, credo che tuo padre non ti romperà più - cambiando argomento l'ho preso in contropiede - direi che abbiamo finito, non c'è più motivo per continuare a vederci > corruga la fronte sembra non capire, poi mi accarezza il viso cerca di avvicinarmi ma mi scosto.. ogni volta che mi sfiora sento una scossa elettrica e non capisco più niente.. devo tenerlo a distanza..
< Perché? Siamo stati bene, potremmo continuare >
< Non ha senso, è inutile.. non centriamo niente l'uno con l'altra > è come se lo avessi appena schiaffeggiato
< Sei sicura? - annuisco senza guardarlo in faccia, mi prende il mento fra indice e pollice per guardarmi negli occhi – non so cos'è ma io e te ci attraiamo in qualche modo, lo sai anche tu > mi allontano indietreggiando di un passo
< Non c'è niente, non c'è mai stato niente.. non è iniziato niente > serra la mascella, si sfrega una mano sugli occhi
< Convinta tu. Tranquilla non avrai più problemi per colpa mia pettirosso > colma la distanza fra noi e si china per lasciarmi un bacio sulla fronte prima di andarsene.
Appena sento il portone richiudersi crollo.. mi ritrovo seduta a terra in lacrime.. penso a mio padre, a quanto mi ha fatto male, ai suoi dannati messaggi che ogni volta riaprono le mie ferite. Penso a Damon, a ciò che mi ha detto, all'effetto che mi fa averlo accanto, penso che se ne è andato e per sempre.. non mi sono mai sentita così sola prima d'ora..
 

Prima di prendervela con Bonnie per aver cacciato Damon pensate a come si sente lei. Non si fida di quello che sente, non si fida di lui, non vuole lasciarsi coinvolgere in un qualcosa che pensa la possa solo far soffrire e la cosa migliore è la fuga.. ma non riuscirà a scappare più di tanto!
Dopo questo piccolo avvertimento, cosa ne pensate del capitolo? c'è un pò di carne al fuoco no? Damon geloso, Bonnie che non ci capisce più niente, è decisamente attratta ma spaventata a morte a lasciarsi andare. Beh fatemi sapere cosa ne pensate!! :-)
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

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Capitolo 6
*** Capitolo VI ***


Capitolo VI


POVB

“..non avrai più problemi per colpa mia..” dodici giorni e ancora non riesco a smettere di sentire questa frase nella mia testa.. dodici giorni da quando non faccio altro che rivivere quell'ultima scena tra noi..
Cerco di continuare la mia vita nel modo più normale possibile: vado a lezione, vado a lavoro, studio.. ma quelle parole continuano a rimbombarmi dentro..
Nell'ultima settimana mi sono tenuta il più occupata possibile, ho pulito casa da cima a fondo, ci ho messo quattro giorni prima di ritenermi soddisfatta, probabilmente non è sopravvissuto nemmeno un singolo acaro in tutto l'appartamento, ho fatto gli straordinari a lavoro, mi sono persino fatta trascinare in giro per negozio da Caroline per tre giorni di fila senza lamentarmi neppure una volta.. insomma ho fatto di tutto per non ritrovarmi a casa da sola per più tempo del necessario, per evitare di pensare.
Dio! Perché sono così?! Cosa diamine mi prende? Dovrei essere strafelice di non essere più coinvolta negli assurdi piani di Damon, ho desiderato di non avere niente a che fare con lui dalla prima volta che l'ho incontrato, cosa diamine è cambiato? Forse ha ragione chi dice che si deve stare attenti a ciò che si desidera perché potrebbe avverarsi.. perché?! Sono un'idiota! Non capisco perché devo essere così a terra? Perché? Non stavamo insieme, praticamente ci conoscevamo appena.. perché mi sento come se ci fossimo lasciati per davvero? Cosa c'è di sbagliato in me? Mi sento così sola che una finta storia fra noi è diventata così importante per me? Oddio sono patetica..
Fino a qualche settimana fa stavo rimettendo in piedi la mia vita e stato persino facendo un ottimo lavoro, non chiedevo niente di più.. ero quasi soddisfatta di ciò che avevo.. poi.. poi sono stata colpita dalla tempesta Damon!
A prima vista sembriamo provenire da mondi totalmente diversi, ma ho scoperto che abbiamo un paio di cose in comune, anzi un paio di cicatrici in comune.. anche lui porta ferite dolorose, indipendentemente da chi ce le ha inflitte fanno male allo stesso modo, ci impediscono di fidarci.. L'enorme differenza è data dal modo che abbiamo di reagire: lui si lancia nella mischia pronto a farsi valere in ogni modo, spesso anche con la violenza, io.. beh.. io scappo..
“..potremmo continuare.. io e te ci attraiamo lo sai anche tu..”
I miei neuroni sconvolti non hanno subito compreso quello che stava dicendo, ci hanno messo qualche secondo per elaborare il significato, e quando ci sono riusciti il mio cuore ha iniziato a battere all'impazzata prima incredulo e poi terrorizzato ed è subito scattato il piano di fuga..
Non può averlo detto davvero, non può aver pensato seriamente che potessimo uscire insieme senza fingere.. è un'idea totalmente folle, no?
Eppure ho ancora davanti i suoi occhi, la sua espressione convinta, un po speranzosa e un po' incerta.. per un attimo mi sono lasciata tentare, ho ripensato alle volte che siamo usciti, a come, nonostante tutto, sono stata bene con lui, a come mi fa sentire a mio agio, a come mi fa ridere, a come mi fa sentire bella con un solo sguardo, a come riesce a farmi imbarazzare con i suoi stupidi soprannomi che in fondo mi fanno sorridere.. quando non dà di matto e non tira pugni non è per niente male stare con lui, per non parlare della scossa elettrica che sento ogni volta che anche solo ci sfioriamo, è possibile che la senta anche lui? Il suo sorriso riesce ogni volta a farmi tremare le ginocchia e i suoi occhi.. accidenti.. sono impossibili da descrivere.. neri e profondi, sono delle calamite che mi attraggono e incatenano senza che neanche me ne accorga.. Ho ancora impresso a fuoco il bacio che mi ha dato, ho i brividi solo a pensarci.. Non posso dimenticare la sensazione di calore che mi danno i suoi abbracci né la sensazione di protezione che mi provoca con un innocuo bacio sulla fronte..
Per un lungo istante ho davvero pensato di lasciarmi andare, di buttarmi ma poi la paura ha avuto la meglio..
Come posso fidarmi di lui? Di lui che è famoso per cambiare ragazza alla velocità della luce, tutte ragazze bellissime, con corpi perfetti, di certo con più esperienza di me, che gli si buttano addosso e che getta via una volta annoiato.. come potrei mai reggere il confronto? È impossibile.
Mi ha chiesto di continuare solo per tenere buono suo padre, non c'è altra ragione plausibile, vero? Eppure.. eppure non dimentico lo sguardo ferito che mi ha rivolto quando gli risposto che fra noi non c'è stato niente, che non provo niente.. “..convinta tu..” quello sguardo triste mi ha spezzato il cuore, per un secondo è stato come perso, come se si sentisse abbandonato.. mi sono sentita in colpa ma non potevo fare altrimenti! Dovevo tenerlo a distanza..
In tutta sincerità non sono per niente convinta della mi decisione, ma ho dovuto comportarmi così.. non so di preciso cosa provo per lui, non so e non voglio dare un nome a questa “cosa”, non so cosa c'è tra noi e ho una tremenda paura di scoprirlo.. non posso permettermi nuove ferite e ho il brutto presentimento che quelle che potrebbe infiggermi lui sarebbero letali..
È stato difficile superare ciò che ho subito da Chris.. dopo di lui per me è stato difficile persino stare accanto a qualunque ragazzo, sento un costante bisogno di tenere una distanza di sicurezza, campanelli d'allarme suonano a ogni movimento un po' più brusco vicino a me.. ma tutta questa cautela si è dissolta con Damon, non ho mai temuto il peggio stando accanto a lui, mi sono sempre sentita al sicuro, non ho mai tremato al pensiero del suo tocco..
Può sembrare folle ma tutto questo mi ha spaventato ancora di più, lui che cancella senza neanche accorgersene tutti i confini che ho minuziosamente costruito, il mio ritrovarmi così rilassata con lui, non posso permettermelo.. mi ha terrorizzata..
Mi ripeto di continuo, come una sorta di mantra, tutte le motivazioni che mi sono data, la mia necessità di sicurezza, la mia convinzione che è meglio stare soli per non soffrire. Cerco di convincermi di avere preso la decisione migliore.. ma poi mi ricordo il suo “..non avrai più problemi per colpa mia pettirosso..”, risento il rumore della porta che si chiude alle sue spalle e ogni volta devo scacciare via le lacrime, ho un groppo in gola che rischia di soffocarmi.. non lo rivedrò mai e mi sento così sola..
< Bonnie, che stai facendo? > Caroline attira la mia attenzione facendo ondeggiare una mano davanti ai miei occhi, neanche ricordavo che era qui con me.. andiamo bene..
< Studio > riporto la mia attenzione alle pagine del libro che ho aperto davanti a me, in realtà neanche ricordo di cosa tratta
< Non prendermi in giro. Ti sto guardando da mezz'ora e non hai girato pagina neanche una volta, per non parlare di come tieni lo sguardo fisso nel vuoto. Parlami Bonbon, lo sai che puoi dirmi tutto.. >
< Non ho niente, tranquilla > cerco di sorridere, non mi piace farla preoccupare per me, ma mi sa di non essere stata molto convincente
< Lo so che è per Damon.. cosa è successo? Non ti ho chiesto niente finora anche se lo vedo il tuo comportamento strano, ho cercato di avere pazienza e aspettare che ti confidassi senza insistere.. ma ormai sono troppi giorni che stai così.. se devo andarlo a prendere a calci nel sedere basta una tua parola > non devo dimenticare che posso sempre contare su di lei, la mia migliore amica
< Te l'ho detto non c'era niente fra noi e abbiamo deciso di non vederci più > spero non insista, ma so anche che se continua a fare domande lo so solo perché mi vuole bene
< E non vi siete più sentiti? >
< No – scuoto la testa – è meglio così.. fidati.. >
< Per il resto? Tuo padre si è rifatto sentire? > di male in peggio
< Il solito – scrollo le spalle – lascia messaggi in segreteria a cui non rispondo. Possiamo cambiare argomento? > resta per un attimo pensierosa poi cambia del tutto atteggiamento e torna la solita spensierata Caroline
< Sabato è il compleanno di Tyler, dà un festa al “Trik Lounge” e naturalmente sei invitata > oddio.. cosa ho fatto di male?!
< Grazie per il pensiero ma no grazie. Non sono proprio dell'umore per una delle feste pazze del tuo ragazzo >
< Non rompere! Dai fallo per me.. se non vieni non avrò nessuno con cui parlare. Per favore.. dai dai dai! Non puoi restare in lutto per colpa di Damon! Ok è uno strafigo ma, come si dice, morto un papa se ne fa un altro! Devi reagire Bonnie! Forza! Ci divertiremo! Per favore! > sfodera persino gli occhi supplichevoli alla bamby.. sono fregata!
< Ok, ok.. vengo.. > meglio arrendermi..
Chi lo sa magari potrebbe avere anche ragione, magari per miracolo non sarà una serata totalmente da buttare.. in fondo qual è l'alternativa? Stare sul divano guardano un film deprimente mangiando schifezze? Non ha senso che mi rinchiuda a casa, come mi sono ripetuta fino allo sfinimento non è successo niente, quindi..

 

Il sabato Caroline ha insistito per passarmi a prendere direttamente alla pasticceria una volta finito il mio turno, giusto per evitare che potessi darle buca all'ultimo momento, mi ha letteralmente presa in ostaggio.. che amica malfidata..
Prepararsi per un festa insieme a lei è come partecipare a un'operazione militare per invadere un paese nemico, non sto esagerando giuro! Ha una lista con tutto ciò che deve fare che mano a mano spunta: doccia, trucco, abiti, accessori, cosa mettere dentro alla borsa.. saranno ore molto lunghe..
< Hai intenzione di mettere questa roba? Stai scherzando vero? - mai visto sguardo più schifato – Ti ho detto che andiamo al “Trik”, vero? > non capisco tutta questa tragedia.. ho portato un paio di jeans aderenti e una maglia nera con uno scollo a v, per me è tutto perfetto
< Perché? Mi stanno bene e sto pure comoda >
< Tu stasera non devi stare comoda, devi essere spettacolare – quando mi agita l'indice sotto il naso fa davvero paura – ti cerco qualcosa da mettere nel mio armadio >
< Non serve.. > mi zittisco subito appena mi lancia un'occhiataccia delle sue.
Un'ora dopo siamo entrambe davanti al grande specchio della sua camera per l'ultimo controllo prima di uscire
< Non posso uscire conciata così.. >
< Puoi e lo farai! Sei uno schianto! Avrai la fila di ragazzi fra cui scegliere, vedrai! > ma se io la fila non la volessi? Uffa..
Per carità l'immagine che vedo riflessa non è niente male, Caroline ha davvero fatto miracoli.. ma non mi sento per niente a mio agio.. è troppo.. Indosso una minigonna nera plissetata troppo mini, una blusa senza maniche in seta dorata con lo scollo a v, a completare l'opera un paio di stivaletti a tronchetto con dodici centimetri di tacco che è decisamente troppo a spillo per i miei gusti.. Almeno con il trucco non ha esagerato: eyelyner nero e mascara per sottolineare gli occhi, fard e gloss rosso ciliegia..
< Vado a cambiarmi >
< No! Noi adesso andiamo a divertirci, Tyler è già giù che ci aspetta. Ho buone vibrazioni per questa serata! > ah.. se è così.. perché non l'ha detto subito.. beata lei!
Appena entrati dentro al locale mi ricordo perché odio questo tipo di posti: troppa gente, troppo fumo, troppo rumore!
Con molta fatica ci facciamo largo fra la folla per cercare di arrivare al nostro tavolo dove ci stanno già aspettando gli amici del festeggiato.
Fantastico, una serata con dei giocatori di football, le loro ragazze e chi spera di diventarlo.. mi sento un pesce fuor d'acqua..
Fortunatamente al mio fianco c'è Caroline che non mi abbandona mai!
Non lo avrei mai detto ma in effetti per ora non è niente male come uscita, mi sto quasi divertendo..
Tyler ha invitato una marea di gente, qualcuno l'ho già incrociato al campus, devo ammettere che non sono tutti così idioti come ho sempre creduto! Forse sto diventando un po' snob..
Abbiamo mangiato poco e niente, per di più salatini e patatine, ma in compenso c'è fin troppo da bere!
Forse per la musica, forse per la compagnia o forse perché in questo posto non sono molto attenti per quanto riguarda l'età per bere alcol ma il mio umore è decisamente migliorato! Dopo la prima birra, non so come ma mi sono lasciata convincere a provare uno shot di tequila.. non l'avevo mai assaggiata ma mi è piaciuta specie con sale e lime!
Ho iniziato a rilassarmi, a ridere spensierata.. ci voleva proprio!
Jake, l'amico di Tyler, sta decisamente flirtando con me.. mi sfiora, mi fa complimenti, mi riempie il bicchiere.. ogni volta che Caroline incrocia il mio sguardo alza il pollice soddisfatta, non credo mi abbia mai visto comportarmi così, come una normale ventenne! Sto cercando con tutte le mie forze di dimenticare tutto ciò che è successo e divertirmi, tento di fare come le altre ragazze della mia età.. mica sarà poi così difficile, no?
Con il terzo assaggio di tequila sono tornata a ballare.
Ho svuotato completamente la testa, la mia unica preoccupazione è muovermi a tempo di musica. Dopo un paio di canzoni Jake si è avvicinato a me nella pista da ballo, ha iniziato a muoversi seguendo i miei movimenti, lentamente la distanza fra noi è diminuita.. ho tenuto a bada tutti i miei soliti timori e mi sono detto “perché no?”.. sono libera e lui è un bel ragazzo, stiamo solo ballando, giusto? Tutti i miei begli incoraggiamenti se ne sono andati a farsi benedire appena ha messo le mani sui miei fianchi per avvicinare i nostri corpi, ho fatto immediatamente un salto indietro, il cuore ha iniziato a battere veloce e di certo non per l'emozione, anzi.. mi sono rivista in un'altra situazione, con altre mani su di me che non volevo.. il solito senso di paura mi ha gelata..
< Tutto ok? Vuoi andare in un punto meno affollato? >
Forse ha ragione, qui c'è troppa gente. Annuisco e lo seguo mentre fa strada.
Grazie al cielo abbiamo trovato una specie di bolla d'aria in tutta questa bolgia, non lontano dal bar. Mi appoggio con la schiena alla parete per tornare a respirare evitando una crisi di panico. Jake continua a chiacchierare senza sosta di una qualche partita della scorsa settimana, mi ha persino invitata alla prossima.. come no, non vedo l'ora..
Accidenti.. alcol, caldo e stomaco vuoto non sono per niente una buona combinazione.. a cosa pensavo? La testa inizia a girare, per non parlare di un leggero senso di nausea.. oddio..
< La prossima settimana potremmo andare a mangiare qualcosa insieme – eh? - sono sicuro che staremmo bene.. > mentre parla inclina la testa verso di me, le sue labbra a pochi centimetri dalle mie, gli occhi incatenati ai miei.. per un momento i miei neuroni annebbiati li hanno scambiati per quelli di Damon.. ma è stato solo un attimo, appena mi sono resa conto di quello che stava per fare ho girato di scatto il volto di lato per evitare il suo bacio. Questo però non lo scoraggia e inizia a lasciarmi baci sul collo.. oddio no!
< Jake, s-smettila.. - tento di allontanarlo ma è tutto inutile – n-no, no! > il panico mi sta gelando il sangue, non può accadere.. no! Cerco di spingerlo via ma non riesco a muoverlo neanche di poco, è tutto inutile.. poi all'improvviso non è più addosso a me ma spiaccicato al muro.. non posso crederci..

 

POV D

 

Da qualche sera a questa parte ho ricominciato a vivere come se non fosse successo niente, come se le ultime settimane non fossero mai passate, come se non l'avessi mai conosciuta..
I primi giorni è stata dura, il solo pensiero di lei mi mandava in bestia! Per giorni mi sono buttato anima e corpo nel lavoro, non parlavo d'altro e non mi preoccupavo d'altro.
Elena e Stefan hanno tentato di parlarmi ma entrambi si sono ritrovati davanti al mio miglior sorriso strafottente e una scrollata di spalle che fermava ogni ulteriore tentativo.
Mi sono accorto di stare scivolando mio malgrado nel patetico quando ho scoperto mio padre e il mio caro fratellino che discutevano a bassa voce dello strano comportamento che stavo tenendo in quei giorni, a loro detta “troppo serio”.. erano preoccupati di come stavo reagendo alla rottura con Bonnie.. dannazione! Quei due stanno diventando peggio di due vecchie pettegole dal parrucchiere!
Sto benone! Sto alla grande! Mai stato meglio! Non ho rotto con nessuna! Nessuna può piantarmi in asso, non è ovvio? Non stavamo insieme, quindi non ci siamo lasciati.. perciò è assurdo che mi senta triste, no? Dannazione!
Senza pensarci due volte sono tornato diretto verso il mio ufficio. Ho sbattuto con tutta la forza la porta alle mie spalle, ho recuperato il cellulare e chiamato il mio più fidato compagno delle peggiori scorribande: è ora di tornare alla normalità!
Da una settimana non faccio altro che uscire quasi tutti i giorni per rincasare solo alle prime ore del mattino, c'è sempre l'inaugurazione di un qualche nuovo posto o una festa a cui partecipare.
Questa sera io e Sage andiamo al “Trik Lounge”, secondo lui al momento è la miglior discoteca della zona.. mah.. pur di uscire mi va bene qualunque cosa!
Appena entrati ci siamo diretti immediatamente al bancone del bar, ho decisamente bisogno di bere.. non so perché ma non trovo più queste uscite così divertenti come una volta.. si, la prima tappa deve essere necessariamente il bar!
< Bene, bene! Sembra che tutte le belle ragazze dei dintorni si siano date appuntamento qui! Abbiamo solo l'imbarazzo della scelta! >
< Già > bevo un sorso del mio negroni, devo cercare di distrarmi accidenti!
< Guarda quella – al mio sguardo annoiato rotea gli occhi – Stai diventando decisamente troppo pignolo per quando riguarda le donne! > non sono pignolo! Diciamo che ho chiari i miei gusti.. non è mica colpa mia se tutte le ragazze che mi si gettano addosso hanno qualcosa che non va: capelli non abbastanza ricci, occhi non grandi e cioccolatosi e soprattutto non arrossiscono se solo le guardo per pochi secondi.. dannazione! Cosa diavolo mi prende?! Sono patetico! Devo assolutamente trovare una che sia il completamente diversa e lasciarmi questa maledetta storia alle spalle! Lo devo alla mia salute mentale!
Sage continua a parlare imperterrito, annuisco e ogni tanto sorrido giusto per fargli credere che lo sto ascoltando. Mi guardo intorno.. questa discoteca ha davvero il tutto esaurito stasera, il bancone è affollato, la pista strapiena di gente che balla come invasata.
La ragazza mora che mi sono ritrovato accanto è passata dal lanciare sguardi flirtanti a cercare di attaccare bottone con me, la guardo sprezzante dall'alto in basso.. decisamente non ci siamo proprio.. senza molta delicatezza le do le spalle senza neanche degnarmi di risponderle, speriamo colga il sottinteso!
Ho quasi finito la mia bevuta quando con la coda dell'occhio scorgo, tra la folla, una chioma rossa.. accidenti sto proprio male, inizio persino ad avere le allucinazione.. stiamo scherzando? Però non posso fare a meno di cercarla con lo sguardo, quando la rivedo ha spalmato addosso un bamboccio.. ora so che non può essere lei, cosa diamine potrebbe fare qui a quest'ora? E con quella sottospecie di scimmione poi.. è impossibile, giusto? Poi volta di scatto la testa di lato e non ho più nessun dubbio, è proprio Bonnie.. sento il sangue che mi ribolle nelle vene! Cosa diamine sta facendo con quello?!! Quanto meno ho sempre creduto che avesse un gusto migliore in fatto di ragazzi! Andiamo come si fa a passare dall'uscire con me, anche se per finta, a vedersi con quel tipo? È folle! Cerco di darmi una calmata, non posso andare da lei e fare una scenata.. o forse si.. uhm.. no, non posso.. non c'è niente tra noi.. giusto.. Forse è meglio se offro da bere alla mora di prima..
Sono ancora nel bel mezzo del mio dialogo interiore quando all'improvviso capisco che qualcosa non va, capisco cosa sta succedendo veramente. Bonnie sta cercando di spingerlo via senza nessun risultato.. non capisco più niente, la rabbia prende immediatamente il sopravvento. Con pochi passi li raggiungo, senza perdere tempo afferro l'idiota per il collo e lo sbatto contro il muro con tutta la forza che ho, con il primo pugno gli spacco il labbro, con il secondo alla bocca dello stomaco si accascia a terra senza riuscire più ad alzarsi. Un po' mi dispiace.. con tutta l'adrenalina che ho in corpo continuerei volentieri a massacrarlo ancora per un bel po'!
< D-Damon..? >
Dopo due settimane mi ritrovo a pochi centimetri da lei, calamitato dai suoi occhi. Per fortuna sono arrivato in tempo, adesso posso calmarmi, posso tornare a respirare normalmente: sta bene ed è con me..
Allungo una mano per accarezzarle il viso.. è davvero qui, non me la sono immaginata.. sto raggiungendo nuovi livelli nel mio essere patetico! Che tristezza..
< D-Damon > ha un sorrisino totalmente idiota in faccia, ma cosa le prende? O cristo.. è ubriaca! La rabbia di prima sta tornando amplificata e questa volta è del tutto rivolta verso di lei!
< Quanto diamine hai bevuto?! - con indice e pollice mi fa segno poco, roba da matti – Sei impazzita?!! > l'afferro per le spalle perché sembra traballare, è davvero in equilibrio precario. Devo portarla via da qui
< Ssto be-ne.. solo un ppò di birr-a e tequila.. sai che è buona la te-qui-la? > la strozzo, giuro la strozzo!
< Sei un'incosciente!! - le sto urlando in faccia con tutto il fiato che ho in corpo – Completamente ubriaca e insieme a spazzatura del genere! Sei un stupida! > mi scoppierà qualche vena da quanto sto gridando
< Calm-mati,, mi sstavo ssolo divertendo un ppò.. > le conviene stare zitta prima che mi faccia perdere del tutto la calma, specie sentendola parlare con una voce così impastata dall'alcool
< Vieni via! Muoviti!! > l'afferro per un braccio, uscirà da qui con me a costo di caricarla in spalla! Figuriamoci se posso lasciarla qui da sola in queste condizioni!
< N-no! - cerca di divincolarsi – Vogg-glio stare qqui! > bene stiamo persino dando spettacolo, questa ci mancava!
< Smetti di fare la bambina! Ho detto “vieni via”! Adesso!! prima che mi incazzi sul serio! > la trascino dietro di me senza darle altro tempo di aprire bocca.
Alla svelta vado verso la zona dove sono i tavolini, non mi è difficile trovare quello occupato dai suoi amici. Riconosco subito la sua amica bionda, appena ci avviciniamo passa lo sguardo prima stupito e poi preoccupato tra me e Bonnie
< Dammi le cose di Bonnie, viene via con me > non sono in vena di fare conversazione, speriamo sia abbastanza intelligente e sobria da capire di non mettersi a discutere con me!
< Bonbon tutto ok? > come risposta riesce solo ad annuire
< Alla grande, non vedi? A parte che è totalmente ubriaca! Ti muovi adesso?! >
< Mm.. ok.. ecco.. borsa e giacca. Ti chiamo domattina, ok? >
In pochi minuti siamo fuori da questo dannato locale. Cammino veloce verso la mia macchina, nonostante la stia sostenendo per la vita riesce a malapena a mantenere il passo con me
< Sali! >
< No > si divincola e si appoggia alla portiera incrociando le braccia sul petto, grandioso da ubriaca è più testarda che da sobria!
< Ascoltami bene ragazzina – mi chino verso di lei, la voce è uscita più minacciosa di quanto avrei voluto ma cavoli! Con la paura che mi ha fatto prendere sono davvero arrabbiato nero! - Ora sali in macchina! Scegli tu se di tua volontà o caricata a forza! >
< No > oddio che voglia di urlare! Annullo la distanza fra noi intrappolandola fra me e la macchina, le sollevo il mento fra pollice e indice.. le basta questo per arrossire, quanto mi è mancato farla arrossire così..
< Adesso! > mi sposto quanto basta per aprirle la portiera.
Prima di partire mi ricordo di mandare un messaggio al mio amico, si chiederà che fine ho fatto a quest'ora
< Stai bene? > annuisce appena, tiene gli occhi chiusi abbandonata completamente sul sedile, è così piccola e fragile.. come ha fatto a essere così irresponsabile stasera?
Solo ora mi accorgo di come è vestita.. beh poco vestita! Cosa diamine le è preso stasera?! Gioca a fare la ribelle? Come diavolo faccio a guidare con le sue gambe nude a pochi centimetri dalle mie mani, eh?! E io che pensavo che fosse già troppo corto il vestito dell'altra sera.. ma porca!
Durante il tragitto verso casa mia si è addormentata, speriamo le serva per smaltire un po' di sbornia. Perché non la porto direttamente nel suo appartamento? Beh..bella domanda.. voglio essere sicuro che stia bene, che non si senta male durante la notte, che sia al sicuro.. e almeno non potrà sbattermi fuori..
Una volta parcheggiato ci metto un po' a svegliarla, fa delle smorfie infastidite davvero divertenti! Quando finalmente, dopo quasi dieci minuti, apre gli occhi, l'aiuto a camminare tenendole un braccio intorno alla vita.
Appena chiudo il portone alle nostre spalle sembra che si riscuota all'improvviso, mi osserva attenta come se si fosse appena accorta di essere con me
< Perché sono qui? >
< Per evitare che tu faccia altri danni per stanotte pettirosso >
< Non ho fat.. > meglio bloccarla subito
< Evita di dire idiozie – mi sento sulle montagne russe, dalla calma alla rabbia in pochi secondi! Questa ragazza mi farà morire! - vieni in cucina, forza >
Le preparo un bel pò di caffè molto forte e qualcosa da mangiare per farle passare l'ubriacatura, intanto mi sento i suoi occhi guardinghi e preoccupati che seguono ogni mia mossa.. fa bene ad essere preoccupata, questa non gliela faccio passare liscia!
< Bevi il caffè, non zuccherarlo. Ti aiuterà a riprenderti >
< Sto bene, piantala di fare così > eh si vede, si vede.. fa anche l'offesa!
Ho una voglia pazzesca di dirgliene quattro, ma devo sforzarmi di aspettare ancora un po'
< Mangia i toast, assorbiranno l'alcool > modestamente sono un esperto. Grazie al cielo almeno stavolta non ribatte e inizia a mangiare senza fare capricci.
Non riesco a toglierle gli occhi di dosso.
La vedo inghiottire l'ultimo sorso di caffè e finire il panino.. bene ora posso finalmente sfogarmi!
Cammino avanti e indietro per la cucina cercando la frase migliore per iniziare, per farle capire quanto sia stata irresponsabile.. non voglio urlare come un pazzo, anche se non so come fare ad evitarlo, non voglio neanche fare la parte del genitore che fa la ramanzina.. diamine sono la cosa più lontana da tutto ciò! Ma poi mi guarda quasi spazientita e io perdo del tutto quella poca calma che ero riuscito a fatica a mantenere!
< Cosa diavolo ti dice il cervello?! Eh?!! Sei stata un'incosciente!! Guardati! Sei completamente ubriaca! Poteva succederti qualunque cosa!! Cosa avresti fatto se non fossi stato vicino, eh?! > sbatto il pugno sul tavolo facendola sobbalzare
< Non urlare.. Vuoi farmi credere che alla mia età non ti è mai successo? - mi ha preso per Matusalemme? - Ero solo fuori con degli amici > sta scherzando, vero? Vuole davvero vedermi veramente furibondo!
< Non pensare neppure di fare la furba ragazzina! Non stiamo parlando di me qui, e fra parentesi nessuno mi è mai dovuto venire a salvare come ho fatto io con te! Neanche hai l'età per bere! E poi vogliamo parlare della razza di “amici” con cui eri? Ti devo ricordare che eri talmente ubriaca da non riuscire a scostarlo? Devo ricordarti che te l'ho dovuto togliere di dosso con la forza?! Ti ha dato di volta il cervello?!! Se non fossi stato lì ti sarebbe potuto succedere di tutto! Specie vestita così!! Cristo potevi evitare il disturbo di indossare quella sottospecie di gonna, l'effetto sarebbe stato lo stesso!! >
< Uffa! - si alza di scatto e mi affronta – non sono affari tuoi come mi vesto! Chi ti credi di essere per farmi la predica, eh? Non sei mio padre! >
< Grazie a dio! Poco ma sicuro non ho mai avuto pensieri paterni verso di te, anzi! > ormai ho annullato ogni distanza fra noi due. Nonostante siano quasi venti minuti che urlo non mi sto calmando per niente, anzi sento ancora forte il bisogno di continuare a strillare.. saranno felici i miei vicini di casa..
< Vuoi che ti ringrazi perché mi hai aiutato? Bene. Grazie! Contento? Possiamo finirla ora? >
< Grazie?! Contento?! Mi prendi per il culo?! Hai una vaga idea di quanto mi hai spaventato?! Io non sono il tipo che si preoccupata per nessuno se non di me stesso! L'ultima cosa che voglio fare è salvare damigelle in pericolo! Dannazione! Ma quando si parla di te non posso farne a meno! Ci ho provato ma non ci riesco! Ormai è un'abitudine preoccuparmi di te! Dopo settimane che non ti vedo ti trovo ubriaca fradicia in mezzo a bambocci idioti che non capiscono come tenere le mani a posto e per di più mezza nuda! Cristo! Odio che tu mi faccia sentire così! Non lo sopporto > ormai i nostri visi sono vicini.. ora che ho smesso di urlare noto che mi guarda incredula.. sta cercando di realizzare ciò che ho detto.. ho paura di essermi lasciato scappare troppe cose nella foga, cose di cui neanche mi ero mai reso conto prima. Persino per la sua mente annebbiata dall'alcool.. beh.. ormai è fatta.. e poi come faccio a essere razionale quando è talmente vicina da essere immerso nel suo profumo di fragola? E la sua bocca a pochi centimetri dalla mia? Semplicemente non posso..
Mando in vacanza l'ultimo neurone con un minimo di autocontrollo le stringo il viso fra le mani e mi avvento sulle sue labbra.. per un attimo resta immobile, rigida contro di me, poi però sento le sue mani che stringono la mia camicia all'altezza dei fianchi mentre ricambia il bacio. È tutto quello che mi serve per abbandonare la più minima remora, lo vuole anche lei, non sono solo io.. e chi sono io per negarle qualcosa? Le nostre lingue continuano a rincorrersi, dio ha un sapore fantastico, non posso fermarmi!
Con un movimento veloce la faccio sedere sul tavolo, sento una sua mano sul petto e l'altra fra i capelli.. perfetto.. la stringo stretta a me tenendola per la vita, le mordicchio e succhio il collo.. quando la sento gemere rischio davvero di perdere il controllo! Risalgo fino al lobo, lo assaggio lentamente e la sento tremare fra le mie mani, assolutamente perfetto! Quando allaccia le gambe intorno ai miei fianchi il gemito scappa a me, torno a dedicarmi alle sue labbra, traccio il contorno con la lingua per poi entrare di nuovo e assaporarla..
Non so quanto abbiamo continuato a baciarci così, quasi disperati, ci siamo staccati solo un attimo bisognosi d'ossigeno. Fronte contro fronte
< Non smettere Damon.. ti voglio.. > mai stato più d'accordo in tutta la mia vita!
La sollevo dal tavolo e tendola in braccio continuo a baciarla mentre vado verso la mia camera. La sdraio sotto di me senza smettere di accarezzarle e baciarla, dio potrei continuare così per ore.. come ho fatto a starle accanto finora senza saltarle addosso? Adoro sentire la reazione del suo corpo al mio, alle mie carezze, ai miei baci.. per non parlare di quanto adoro sentire le sue mani su di me.. assolutamente perfetto! In questo momento ho tutto ciò che posso desiderare.. No.. dannazione! Mi fermo.. non è perfetto! Sarebbe perfetto se fosse del tutto sobria.. il caffè e lo stomaco pieno non possono fare miracoli.. ho già detto dannazione?! Non posso andare avanti.. non voglio che domattina se ne possa pentire.. non voglio che mi odi.. dannazione! Da quando in qua ho una coscienza? E soprattutto perché diavolo l'ascolto?! Non mi sono mai fatto così tanti problemi con nessun'altra ragazza.. già ma lei non è una qualunque altra ragazza.. dannazione!
Devo darmi una calmata, cerco di respirare a fondo
< Perché ti sei fermato? >
< Non possiamo.. non con te ancora mezza sbronza.. > le accarezzo il viso
< Non mi vuoi? >
< Scherzi? Sto per implodere! Domattina se ne riparla di certo - le do un ultimo bacio a stampo – ora dormiamo che è meglio > ci avvolgo nel copriletto e le faccio appoggiare la testa sul mio petto, la stringo a me senza farla scivolare via. Non resisto a darle un ultimo bacio fra i capelli. E' davvero tutto perfetto..

 

POV B

 

Oddio che mal di testa.. cerco di svegliarmi ma sento le palpebre pesantissime.. aiuto.. con uno sforzo enorme riesco a socchiudere gli occhi..
Per un attimo tremendo non riesco a capire dove diamine sono, di certo non a casa mia nel mio letto.. poi mi ricordo ciò che è successo ieri sera.. discoteca, alcol, Damon.. oddio! Sono ancora abbracciata a lui, anzi quasi sdraiata su di lui che mi stringe forte sulla vita, le nostre gambe sono intrecciate, il suo petto che mi fa da cuscino.. sto così comoda.. alzo lentamente la testa per paura di svegliarlo, nella penombra della stanza posso vedere i suoi lineamenti distesi nel sonno.. come diamine fa ad essere così perfetto anche di prima mattina? Io sarò una orrenda maschera di trucco colato.. Resto incantata a guardarlo per qualche minuto, non riesco a togliergli gli occhi di dosso..
Ieri sera è stato davvero il mio eroe, se non ci fosse stato lui.. Ricordo fin troppo bene quanto era arrabbiato, aveva pienamente ragione anche se non lo ammetterò mai davanti a lui, a mia discolpa posso solo dire che cercavo solo di divertirmi un po', non pensavo di essere una tale calamita per disgrazie..
Quanto ha urlato accidenti, era davvero arrabbiato e preoccupato.. e poi.. oddio.. poi ci siamo baciati, molto baciati, gran bei baci a essere precisi.. e poi.. oddio! Poi l'ho quasi supplicato di fare l'amore con me.. oddio, cosa avrà pensato? Che sono una pazza ninfomane alcolizzata! Ecco cosa avrà pensato!
Oddio.. anche se ubriaca come ho potuto pensare che lui mi volesse in quel senso? Sono patetica! Oddio.. che fino hanno fatto tutti i miei buoni propositi di stargli lontana? Mi crederà una bimbetta a cui dover fare da baby sitter.. che vergogna! Devo uscire da qui.. subito!
Facile a dirsi ma prima devo riuscire a sciogliermi dal suo abbraccio e soprattutto riuscirci senza svegliarlo.. facendo estrema attenzione riesco a liberare le gambe. Ora arriva il difficile sposto il braccio che ha sopra di me, per un attimo mi blocco vedendo la smorfia che ha fatto poi scivolo via..
Adesso sono seduta sul bordo del letto, sto lottando con me stessa per trovare la forza di andarmene, sono davvero patetica.. l'unica cosa che vorrei è accoccolarmi accanto a lui.. devo andarmene prima che sia troppo tardi!
< Buongiorno pettirosso - accidenti a me! Senza voltarmi mi alzo per uscire, non posso parlargli adesso, non ce la faccio – che fai? >
< Torno a casa > sento che si alza ma continuo a dargli le spalle
< È ancora presto torna a letto, devi riposare per superare i postumi. Dopo ti accompagno io > mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio sulla tempia.. mi ha preso alla sprovvista, mi allontano di un passo
< Devo andare > neanche il tempo di fare due passi che mi afferra e mi gira per guardarmi in faccia
< Che ti prende? >
< Devo andare >
< No, non devi al massimo vuoi andare, è diverso! Cosa è cambiato in poche ore? > stringo i denti per non piangere, come fa a non capire e come faccio a spiegarglielo? So solo che sono spaventata da morire
< Damon ti prego.. fammi andare >
< Parlami dannazione! Non ti so leggere nel pensiero, dimmi cosa ti frulla in testa! Mi sembrava che almeno un paio di cose fossero chiare dopo ieri notte, o mi sono immaginato tutto? >
< Non lo so.. è troppo difficile.. >
< Cosa è difficile? Noi due? Molto probabile! E allora? > scuoto la testa, non vuole capire
< Devo andare.. >
< No! Solo perché sarà difficile ti tiri indietro? Dannazione! No! Te l'ho già detto, non so cos'è, ma c'è decisamente qualcosa fra noi. Parliamone Bonnie.. >
< Non ora.. per favore.. > si passa nervoso le mani fra i capelli e mi fissa come se volesse leggermi dentro
< Ok.. ma questo discorso non è neanche iniziato. Oggi pomeriggio vengo da te e chiariamo tutto, non puoi evitarlo. Ci siamo insieme dentro a questa “cosa”.. Chiaro? > posso solo annuire, anche se non ho la più pallida idea di ciò che potrò dirgli e soprattutto cos'è che mi vuole dire?
Prima di lasciarmi andare mi abbraccia stretta a sé e mi lascia un bacio sulla fronte. Se mi sento così bene fra le sue braccia perché devo rendere tutto così complicato?


Ciao a tutte!
Lo so sono in un ritardo davvero spaventoso.. perdono! A mia scusante ho avuto l'influenza.. :-(
Ma ora sono tornata! :-)
Cosa ne dite di questo capitolo? Ormai Damon non sa più cosa fare per convincere quella testona di Bonnie! Ma sta già cambiando idea tranquilli!
All'inizio pensavo di finire questo capitolo con loro già una coppia ma poi non mi è sembrato in linea con il resto.. quindi dovrete aspettare il prosimo capitolo..
Mi raccoomando fatemi sapere cosa ne pensate e come sempre ogni commento, suggerimento e consiglio è bene accetto!
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

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Capitolo 7
*** Capitolo VII ***


Capitolo VII

 

POV B

 

Quasi non ricordo come ho fatto a rientrare a casa: un attimo prima ero nell'appartamento di Damon e un attimo dopo mi sono ritrovata nel mio salotto..
Mi sento in un limbo.. non riesco a formulare un solo pensiero coerente e non so se è più colpa del dopo-sbornia o di Damon..
Cerchiamo di essere un minimo razionali. Ok, posso farcela.
Prima di tutto ho bisogno di una doccia, poi di tanto tanto caffè, oddio.. dovrò telefonare a Caroline e poi mi dovrò preparare psicologicamente al chiarimento con lui.. aiuto.. non sopravviverò a questa giornta! Datti una calmata Bonnie! Abbiamo detto una cosa alla volta! Giusto.
Il getto continuo dell'acqua calda riesce a farmi finalmente rilassare un po', sento i muscoli distendersi. Senza volerlo ripenso alla scorsa notte.. almeno all'inizio mi sono divertita, per una volta ho evitato di essere una patetica asociale, mi è quasi sembrato di essere tornata quella di una volta! Di certo ho scoperto quanto sia dannoso bere soprattutto, se come me, non si è abituati e a stomaco vuoto per giunta.. è la ricetta del perfetto disastro!
Non ho ricordi precisi, più che altro flaschback continui: Jake che mi riempie il bicchiere, Jake che balla con me, Jake che non riesco ad allontanare e Damon..
Quando l'ho visto credevo fosse un'allucinazione dovuta alla sbronza. Ho avuto la certezza che fosse davvero reale quando ha iniziato a urlarmi contro, diamine almeno nei miei sogni sarebbe dovuto essere dolce e sorridente, no?
Un'altra cosa che ho imparato è di evitare di farlo arrabbiare per davvero.. non la smetteva più di urlare e farmi la predica! Caspita era davvero preoccupato per me.. proprio lui che non si preoccupa mai per nessuno al di fuori di sé era preoccupato per me! A modo suo è stato persino dolce.. mi ha difesa, mi ha portato a casa sua, mi ha preparato il caffè e qualcosa da mangiare per riempirmi lo stomaco, si è assicurato che stessi bene..
È assurdo ma appena me lo sono ritrovata affianco mi sono sentita al sicuro.
Per non parlare di cosa ho provato fra le sue braccia, le sue carezze.. dio il ricordo delle sue mani.. e i suoi baci.. le sue labbra, avrei potuto continuare fino a restare senza respiro..
Non volevo altro che sentirlo vicino a me, sentire i suoi baci, sentire che mi voleva quanto io volevo lui, non avrei mai potuto trovare la forza o la volontà per allontanarlo.. se non si fosse fermato lui io non ce l'avrei mai fatta!
Potrei dare la colpa all'alcool, dire che non ero in me, che non sapevo cosa stavo facendo.. ma sarebbero solo menzogne! Non è un comportamento da me ma la realtà è che, nonostante tutto, non rimpiango niente, se tornassi indietro lo rifarei, non avevo il minimo timore, era semplicemente giusto.. certo finché lui non ha messo fine a tutto.. dopo mi sono sentita solo in imbarazzo per essermi gettata addosso a lui come una delle solite oche che gli girano intorno! Come ho potuto pensare che mi volesse in quel senso! Che vergogna!
Incredibile ma vero, nonostante tutto mi sono addormentata serena stretta a lui.. e svegliarsi tra le sue braccia è stato davvero perfetto, il modo in cui mi stringeva a sé senza lasciarmi mai neanche mentre dormiva profondamente.. solo ricordandolo mi sento prendere dal panico, è assurdo pensare a un “noi”, giusto?
Che confusione in testa!
Non me la sento di pensarci ora, chiudo il getto d'acqua ed esco dalla doccia.
In pochi minuti mi vesto, ho bisogno di sentirmi comoda perciò indosso dei leggins e una semplice t-shirt verde che mi sta un po' larga. Con un elastico raccolgo sulla nuca i capelli ancora umidi.
Ho fame, nelle ultime diciotto ore ho mangiato solo un paio di salatini e un toast. Vado in cucina e mi preparo un semplice sandwich di pollo e mi verso una tazza dell'ennesimo caffè.
Non posso evitare oltre di telefonare a Caroline.. sul cellulare sono segnati tre suoi nuovi messaggi e due telefonate perse.. si starà dibattendo tra la curiosità e la preoccupazione!
Al secondo squillo risponde subito
< Bonnie! Come stai? Dove sei? >
< Buongiorno anche a te.. sono arrivata a casa da poco. Giuro non mi ubriacherò mai più! >
< Fammi capire sei stata finora da Damon? Spero almeno si sia calmato.. quando ti ha trascinata via ieri sera era davvero furibondo, faceva davvero paura.. >
< Beh.. ci ha messo un bel po' a calmarsi. Ha passato almeno mezz'ora ad urlare! Accidenti avresti dovuto sentirlo.. la cosa più carina che mi ha detto è stata darmi dell'irresponsabile e incosciente. Purtroppo non aveva neanche tutti i torti.. quando mi ha trovata ero ubriaca fradicia e ha dovuto letteralmente togliermi di dosso a forza Jake.. >
< Ecco questo spiega tutto! Sono sicura che è stato grazie a lui che la faccia di Jake era concia in quel modo.. direi che se lo è di certo meritato, cosa cavolo gli dice il cervello! Aspetta che mi capiti fra le mani quell'imbecille! >
< Già.. Una volta arrivati da lui ci siamo urlati in faccia per un bel po', sembravamo due pazzi svitati.. poi.. > forse è meglio non continuare..
< E poi? Cos'è che non mi stai dicendo Bonbon? > non si arrenderà finché non le dico tutto
< Mm.. diciamo che abbiamo smesso di litigare quando.. beh non so come sia successo me abbiamo iniziato a baciarci.. > il mio viso sta per andare in autocombustione!
< O MIO DIO!!! Perciò hai davvero passato la notte da lui! Era ora che faceste pace! Racconta racconta!! >
< Non c'è niente da raccontare, non è successo altro a parte qualche bacio – non serve che le descriva quanto siano stati davvero fantastici – abbiamo semplicemente dormito. Non so se abbiamo fatto pace, perché stamattina, tanto per cambiare, abbiamo discusso.. per colpa mia.. >
< Fammi indovinare.. conoscendoti hai tentato la fuga.. > come diamine fa a conoscermi così bene?!
< Uhm.. >
< Oh Bonbon.. - sospira – non posso dirti con certezza che è l'uomo giusto per te, però posso dirti senza problema che nelle ultime due settimane eri a pezzi – non è vero.. forse solo un pochino – Da quando lo conosci sei diversa, in meglio. Ieri, anche da ubriaca, appena lo hai visto accanto a te ti sei illuminata >
< C-cosa? Non vuol dire niente, lo hai detto anche te ero ubriaca > me la immagino mentre scuote la testa esasperata
< Tu e le tue fisime mentali! Pfu! Ti chiedo l'ultima cosa: quando sei con lui, sia che litighiate o vi baciate, ti senti viva? > beh tecnicamente ho difficoltà a respirare, conta? Accidenti, sa sempre come lasciarmi senza parole! Come ho già detto non riuscirò ad arrivare alla fine della giornata!
< Mm.. vabbè.. - attuiamo una tattica diversiva che è meglio – Non mi hai detto come è proseguita la serata. È piaciuta la festa a Tyler? >
Restiamo al telefono per un'altra mezz'ora in cui mi ha raccontato per filo e per segno tutto ciò che mi sono persa. Praticamente hanno passato tutti una grande notte che è andata avanti fino alla mattina.. poco ma sicuro ognuno, stamattina, ha a che fare con un bel mal di testa! Da quello che ho capito la festa proseguita a casa del festeggiato e fortunatamente non è scesa in ulteriori dettagli!
Una volta salutata la mia amica e riattaccato la cornetta ho pensato bene di non restare con le mani in mano, perciò mi sono messa a risistemare il disordine che da una settimana ho lasciato in camera.. c'erano vestiti abbandonati ovunque, libri e riviste sul pavimento.. un vero caos..
Almeno ho qualcosa da fare per evitare di pensare. Un minimo di normalità in mezzo a tutte queste emozioni..
Alle quattro in punto non so più cosa fare: ho pulito la camera, la cucina, sistemato il salotto. Mentre sto pensando a cosa mi può mancare suona il temuto campanello..
Non posso farcela.. potrei sempre fare finta di non essere in casa, con un po' di fortuna potrebbe crederci.. ma quando mai! Driin – Driin!! Su Bonnie è inutile
rimandare l'inevitabile.. forza e coraggio!
Prendo un respiro profondo e vado ad aprire il portone
< Alleluia! > se ne sta a braccia conserte con uno sguardo troppo serio, non ho idea di cosa gli frulli in testa, neanche voglio immaginare a ciò di cui vuole parlare, non so cosa dovermi aspettare.. Però non posso fare a meno di reagire alla sua presenza, povera me.. il cuore inizia a battere all'impazzata e non riesco a togliergli gli occhi di dosso. È tutto inutile, i miei ormoni stanno prendendo una strada davvero pericolosa.. a loro discolpa devo ammettere che non è per niente facile non restare imbambolati davanti a questo ragazzo, come al solito rasenta la perfezione con quei jeans stretti e la giacca di pelle.. ripeto: povera me..
< Entra.. > mi faccio da parte per farlo passare.
Senza la minima esitazione, come fosse casa sua, mi precede in salotto senza quasi degnarmi di uno sguardo.
Per qualche minuto restiamo in un silenzio per niente confortevole, anzi.. nessuno di noi si è messo comodo, siamo entrambi in piedi in mezzo alla stanza. Mi sento i suoi occhi che mi fissano intensamente, cerco di guardare ovunque tranne che nella sua direzione.. se inizio già a perdermi nel suo sguardo posso mettere bandiera bianca!
Questo dannato silenzio mi agita sempre di più, perché non si decide a parlare? Non si aspetterà miche che inizi io, no?
< Mm.. vuoi qualcosa da bere? Il caffè è ancora caldo > beh quando meno sono una brava padrona di casa..
< No > come non detto
Damon inizia a camminare avanti e indietro, ogni tanto si ferma e mi fissa, poi ricomincia, si ferme e passa le mani fra i capelli. È strano vederlo così, in fondo è quasi comico, mi consola sapere che non sono l'unica nervosa!
< Perché sei scappata stamattina? > lo conosco da più di un mese e mai, dico mai, l'ho visto così serio
< Damon.. era l'unica cosa che potevo fare.. lo sai anche tu.. > continuo a non guardarlo in faccia, mi sto concentrando sulle mie mani.. mai state così interessanti..
< Piantala! Guardami in faccia! Io non so un bel niente! Specie quando si parla di te!! Dannazione!! > ecco sono riuscita a farlo arrabbiare, brava me..
< Siamo diversi, troppo.. > come fa a non capirlo?
< Ma va?! Non me ne ero accorto! - fa anche il sarcastico, simpaticone – Credi che non me lo sia ripetuto praticamente dal primo momento che ti ho vista, eh?! >
< Non centriamo niente l'uno con l'altra. Siamo sinceri.. io non ho mai cercato un ragazzo come te e di certo non ho niente in comune con le donne con cui sei abituato ad uscire >
< Tutto vero – lo so – Ma finora non ho avuto fortuna, anzi.. e potrei scommettere, da come agisci, neanche tu. Perciò potrebbe essere il momento giusto di provare qualcosa di completamente diverso, no? > mentre parla mi siedo sul divano, tengo le braccia incrociate mentre cerco di restare oggettiva.. ma non è semplice.. specie con Damon che sta sul tavolinetto da caffè davanti a me, le nostre ginocchia che si sfiorano
< Damon.. > non so da che parte cominciare, è sempre più difficile rimanere sulle mie posizioni
< Santiddio! Non siamo ancora usciti insieme per davvero e già mi sento così vicino a te che mi sembra assurdo, è normale per me averti accanto. Non puoi ingannarmi: è così anche per te! > come fa ad avere sempre e solo certezze?
Ho bisogno di alzarmi, mettere un po' di spazio fra noi. Ora sono io che cammino avanti e indietro.. perché ha il potere di scombussolarmi così tanto?
< Bonnie pensaci un attimo.. siamo stati fenomenali come finta coppia, immagina che forza della natura saremmo se facessimo sul serio > oddio.. ha fermato i miei passi mettendosi di fronte a me, le sue mani sulle mie spalle.. il colpo di grazia è il suo sorriso micidiale..
Non posso fidarmi, non posso.. non di uno come lui, è pazzia.. Però.. accidenti.. mi sta portando vicino al mio punto di rottura, mi mordo il labbro per evitare di parlare o ancora peggio di scoppiare in lacrime.. perché ha il potere di sconvolgermi tanto?
< Ti giuro che ci ho provato a starti lontano, ci ho provato con tutte le mie forze. So benissimo che tu sei assolutamente diversa dalle solite oche con cui mi sono divertito. Accidenti, racchiudi in te tutto ciò che normalmente mi terrorizza, tu non sei il tipo da una notte e via, tu sei il tipo con cui ci si impegna, che si fa conoscere alla famiglia. Dovrei stare chilometri lontano da te, ma non ci riesco! Dannazione! Ho iniziato a preoccuparmi di te dalla prima volta che ti ho visto, se non fossi stata tu, quella sera, avrei pensato solo a salvare me, fregandomene del resto! Le ultime due settimane sono state un incubo, non riuscivo a smettere di pensarti, ti ho odiato perché non riuscivo a toglierti dalla mente! Non è da me comportarmi così! Non mi è mai successo. Sarebbe sicuramente più facile se uscissi da quella porta e mi dimenticassi della tua esistenza ma non ci riesco, ci ho provato ma non riesco a cancellarti! > santo cielo che tentazione di arrendermi e buttarmi..
< A te piace l'idea di noi e basta. Tutto questo è incominciato per ingannare tuo padre ed essere lasciato in pace dalla tua famiglia, hai visto che ha funzionato e non vuoi rinunciarci. Puoi continuare ad avere ciò ma non deve essere per forza con me.. non funzionerebbe mai. In realtà tu non vuoi me >
< Non venirmi a dire cosa voglio! Io voglio te! Non so perché ma di certo non per far contenta la mia famiglia! Non ho idea di come sia potuto succedere ma mi sei entrata dentro, ti sento sottopelle.. non mi è mai successo prima di provare una cosa del genere, non lo capisco – si passa di nuovo le mani fra i capelli – Te l'ho già detto e ora te lo ripeto, c'è qualcosa che ci attrae inevitabilmente l'uno a l'altra. Diamine per metà del tempo ti bacerei e per l'altra metà ti urlerei dietro! > so che dovrei dirgli qualcosa, dirgli che si sbaglia, che è meglio se se ne va.. ma non riesco a parlare, posso solo scuotere la testa
< Smetti di scappare!! Dannazione!! credi che non mi sia accorto di come ti comporti? Di come tieni le distanze con chiunque ti si avvicini? Ti ritrai al minimo contatto. È come se avessi costruito delle barriere intorno a te. Sei del tutto rilassata solo quando sei con la tua amica bionda – come ha fatto ad accorgersene? - per il resto ti ritrai da chiunque. Ma indovina un po' di cos'altro mi sono accorto? Quelle barriere io le supero! È questo che ti spaventa tanto di me! Odi ammetterlo ma tu ti senti a tuo agio con me ogni volta che ti sono vicino, ogni volta che ti abbraccio mi stringi a tua volta.. neanche tu riesci a starmi lontana anche se ci hai provato in ogni modo! Non puoi negare che i baci di ieri non abbiamo significato qualcosa! >
< Smettila.. per favore.. > come può leggermi così facilmente?
< No! Ascoltami.. lo so che spesso sono un gran bastardo, ho un caratteraccio, siamo diversi.. ma in un modo assurdo, senza la minima logica, noi due ci completiamo, non pensare di essere l'unica spaventata.. Ho tanti difetti ma non sono un bugiardo. Lo so anche io che non sarà facile ma ne varrà la pena. Non ho idea di cosa ti sia successo per essere così restia verso il mondo ma fidati di me pettirosso.. fidati.. > come fa a dire sempre le cose giuste?
< Non posso.. > non mi dà il tempo di obbiettare che mi interrompe baciandomi, un lungo e dolce bacio.. mi sciolgo letteralmente fra le sue braccia.. in questo momento non c'è nessun altro posto in cui preferirei essere se non qui stretta a lui..
Sono stanca di negare l'evidenza, quasi senza accorgermene Damon è diventato troppo importante per me e gli ultimi giorni senza di lui sono stati difficili, mi sono sentita così sola, mi è mancato.. una parte di me è ancora un po' titubante ma non posso più mentire a me stessa, non dopo averlo ascoltato, dopo che mi ha detto quanto anche lui è spaventato e scioccato da tutta questa storia, sapere che anche per lui è tutto nuovo mi ha in qualche modo tranquillizzato.. non siamo così diversi, per una volta siamo sulla stessa pagina..
< Non buttarmi fuori dalla tua vita > lo sussurra guardandomi negli occhi, per un attimo mi perdo nei suoi occhi, non potrei più trovare la forza di respingerlo.. non posso fare a meno di credergli, non posso fare a meno di darci una possibilità
< Mi fido > il sorriso con cui mi abbaglia ha cancellato ogni traccia dell'ultimo dubbio!
Non ho idea per quanto tempo abbiamo continuato a baciarci prima in piedi in mezzo alla stanza e poi seduti sul divano, alternando dolcezza e passione.. assolutamente perfetto..
Abbiamo passato il pomeriggio accoccolati sul divano guardando la televisione, chiacchierando di cose stupide e ridendo come pazzi.. adoro vederlo così spensierato.
Pensavo sarebbe stato più difficile lasciarmi andare, invece è stato fin troppo facile, per una volta, seguire il mio cuore.
Mi rendo conto che, per la prima volta nella mia vita, sono proprio dove voglio essere: fra le sue braccia. E sono felice.

 

POV D

 

Quasi non riesco a crederci.. sono qui, abbracciato a Bonnie mentre guardiamo la tv.. ce l'ho fatta.. l'ho convinta.. si fida di me..
È stata l'arringa più difficile di tutta la mia vita, ma ce l'ho fatta.. beh in fondo ottengo sempre ciò che voglio, no?
Una parte di me si sta chiedendo in cosa mi sono infilato, cosa diamine sto facendo con lei e in tutta sincerità non ne ho idea, non ho idea di come riuscire a non sputtanare tutto.. cavoli, non so neanche da che parte iniziare per essere un ragazzo decente per lei, proprio io che sono sempre una delusione per chiunque. In cosa ci siamo cacciati? Ha ragione lei quando dice che siamo diversi..
L'unica certezza che ho è che non riesco a starle lontano, quindi non vedo altra soluzione se non stare insieme.
Però tutti questi dubbi diventano insignificanti quando mi concentro su di lei fra le mie braccia, sul suo profumo di fragola che mi avvolge, i suoi capelli che mi solleticano il viso.. posso farcela, possiamo farcela..
Mi riscuoto dai miei pensieri solo quando la sento scostarsi da me per alzarsi
< Dove vai? >
< Ho fame ed è quasi ora di cena – wow le ultime ore sono passate davvero veloci – Preparo qualcosa da mangiare > l'attiro a me per un ultimo bacio a fior di labbra prima di seguirla in cucina.
La guardo muoversi rilassata mentre apre e chiude gli sportelli, cerca qualcosa nel frigorifero. Resto appoggiato allo stipite della porta, è davvero nel suo ambiente mentre cucina, si vede che sa cosa sta facendo
< Ti piacciono gli spaghetti al pesto? > intanto mette al fuoco l'acqua
< Buonissimi – diamine se mi sorride così mangerei anche della plastica – pensavo sapessi fare solo dolci >
< Quelli sono la mia specialità, ma sai com'è non posso vivere solo di cupcake! >
Abbiamo cenato continuando a ridere e scherzare. Almeno per ora questa storia della coppia non sembra andare troppo male o sbaglio? Addirittura la sto aiutando a risistemare, lei lava i piatti e io asciugo.. spero solo che nessuno lo venga mai a sapere!
Ma si sa la pace non può durare per sempre purtroppo.. era tutto assolutamente perfetto finché il telefono non ha suonato e dopo due miseri squilli è scattata la segreteria telefonica
“ Sono papà, ti ricordi ancora che ne hai uno? Rispondimi Bonnie, devo parlarti. Sono mesi ormai è ora che mi perd- ..”
Bonnie non perde tempo e in un lampo la stacca senza ascoltare oltre.
Per degli attimi infiniti mi dà le spalle, non mi risponde neanche quando la chiamo. Poi come se nulla fosse torna a sistemare i piatti, cerca di far finta di niente, peccato solo per gli occhi che non riescono a nascondere il dolore. Cerca di rimettere la sua solita maschera ma questa volta non le riesce bene.
Di certo spera che non le faccia domande, ma come posso continuare a ridere e scherzare? È già la seconda volta che assisto alla sua reazione davanti a questi messaggi.. devo assolutamente sapere cosa sta succedendo, cosa le ha fatto suo padre per farla stare così male..
< Stai bene? >
< Si > continua a sistemare, neanche mi guarda
< Cos'è successo? > questa volta non posso lasciare perdere, voglio delle risposte
< Niente > perché è così difficile per lei parlarmi? Diamine.. tutti quei discorsi sulla fiducia e poi?
< Non prendermi per scemo – la volta piano verso di me – Ogni volta che senti un suo messaggio reagisci così, ti chiudi a riccio e ti ritrovi sull'orlo delle lacrime. Parlami > si scosta di me e torna in salotto, come se neanche avessi parlato. Accende la televisione e inizia a fare zapping.. andiamo proprio bene!
< Ti va di guardare un film? > mi sta prendendo in giro? Devo ripetermi che se inizio a urlare non arrivo a niente
< No. Voglio che mi parli > mi siedo accanto a lei con le braccia incrociate, lo so che sta per crollare, ormai la conosco troppo bene. Guarda ovunque pur di non incontrare il mio sguardo, continua a cambiare canale senza fermarsi un attimo. Resisto solo un paio di minuti prima di toglierle il telecomando di mano e spengere la tv una volta per tutte
< Pettirosso.. prima mi hai detto che ti fidi di me. Dimmi cosa è successo.. non puoi continuare così. Non so cosa pensare > forse sto pressando troppo ma è più forte di me, non posso arrendermi.
Finalmente si decide a guardarmi in faccia, mi sembra di vedere le rotelle del suo cervello che lavorano per cercare di capire cosa fare, se confidarsi o no, si mordicchia il labbro inferiore indecisa
< Te l'ho già detto, mio padre non ha fatto altro che mentirmi > almeno ha iniziato a parlare
< Pensi davvero che mi basti così poco? > mi tiene in sospeso ancora un paio di minuti prima di decidersi a confidarsi una volta per tutte
< Come sai sono cresciuta a New York con mio padre. I miei genitori hanno divorziato quando avevo cinque anni. Ho sempre saputo che mia madre ci aveva abbandonato per scappare con il suo amante e iniziare una nuova vita.. - si asciuga una lacrima che le è scappata, senza pesarci le stringo la mano fra le mie - In realtà non ho avuto una brutta infanzia, anzi.. mio padre non mi ha mai fatto mancare niente, era l'unica famiglia di cui avevo bisogno.. mi diceva che eravamo una squadra, io e lui contro il mondo. Era il mio eroe, lo adoravo.. Poi ho scoperto che non mi ha raccontato altro che menzogne per tutta la vita – la sua voce addolorata mi stringe il cuore – A giugno ho ricevuto una telefonata da parte di uno studio legale, mi diceva che dovevo presentarmi il giorno dopo nei loro uffici, non potevano dirmi altro al telefono ma era molto importante la mia presenza. Mi avevano contattato perché non avevano ricevuto una mia riposta alla lettera che mi avevano spedito.. peccato che io non l'avessi mai letta, mio padre l'aveva fatta sparire. Il giorno dopo mi sono presentata all'appuntamento, ero incuriosita, non riuscivo a immaginare di cosa si potesse trattare, non so perché ma non ne avevo parlato a mio padre.. forse una sorta di sesto senso.. Ad aspettarmi allo studio c'erano due uomini.. uno era l'avvocato e l'altro Dereck, è stata la prima volta che l'ho visto. Dopo le presentazioni si è andati subito al sodo, eravamo lì per aprire il testamento di mia madre.. era morta di cancro tre settimane prima – inizia a singhiozzare, l'attiro a me per stringerla forte – La mia prima reazione è stata rabbia, mi sono alzata dicendo che non mi interessava niente, non aveva voluto avere niente a che fare con me quando era viva e ora non mi interessava niente di lei. Dereck mi si è parato davanti furibondo.. ha urlato che non sapevo di ciò che stavo parlando, che non dovevo osare parlare di mia madre così. E dio sa se aveva ragione. Mi ha aperto gli occhi, è stata la prima persona che mi ha detto la verità. Il matrimonio dei miei genitori non era felice.. mio padre non c'èra mai e la trascurava. Un paio di volte lo aveva minacciato che se ne sarebbe andata con me se le cose non fossero migliorate. E per un po' cambiavano ma poi tornava tutto come prima. Poi ha conosciuto Dereck, si sono innamorati e non ha potuto più continuare con quella farsa di matrimonio. Ha chiesto il divorzio e la mia custodia – un altro singhiozzo – Mio padre odia perdere, sia in tribunale che nella vita privata, perciò ha usato tutta la sua influenza per portarmi via da mia madre.. se non poteva avere lei avrebbe almeno tenuto me.. Per lui non è stato per niente difficile, è molto conosciuto a New York, giocava a golf con metà dei giudici e con l'altra metà a poker.. è stato un gioco da ragazzi convincere tutti che non era una buona madre, che non avrebbe saputo crescermi nel modo giusto. Ha ottenuto la piena custodia e se ne è approfittato per farla sparire dalla mia vita una volta per tutte. Io ho odiata mia madre, ho sempre creduto che mi avesse abbandonata, che non mi volesse, e invece.. Non sai il senso di colpa che ho anche ora.. tutti quegli anni passati a darle la colpa di tutto.. >
< Non è colpa tua pettirosso >
< Dereck mi ha raccontato che per ogni festa o occasione speciale provava a telefonarmi ma non è mai riuscita a parlarmi, mio padre glielo impediva ogni volta, mi inviava lettere e regali ma le è sempre stato tutto rispedito al mittente. Quando ha scoperto che le restava poco da vivere ha contattato di nuovo papà ma non c'è stato verso di convincerlo. Ti rendi conto che mi ha impedito di esserle vicina persino negli ultimi momenti della sua vita? Mi ha strappato a mia madre senza pentirsene mai – che gran bastardo – e pretende che lo perdoni, non posso.. Sentendo la verità sono scoppiata in lacrime e mi sono letteralmente aggrappata a Dereck. Mi ha dato tutte le lettere che mi erano state spedite durante gli anni, finora non sono riuscita a leggerne neanche un terzo.. In più mi ha scritto altre lettere che dovrò leggere in futuro.. quando ha saputo che non mi sarebbe più potuta essere accanto ne ha scritta una per il mio diploma, per la laurea, per quando mi sposerò, per quando avrò figli.. Da quel giorno io e il mio patrigno ci siamo avvicinati molto, come sai mi ha aiutato a trasferirmi qui, praticamente ho conosciuto mia madre grazie a lui, mi racconta sempre aneddoti, episodi della loro vita insieme, ciò che le piaceva e ciò che non sopportava. È triste ma io non ho quasi il minimo ricordo di lei, Dereck è l'unico anello che mi collega a lei. Quando quella sera sono tornata a casa ho preparato le valige e ho aspettato mio padre nel suo studio. Gli ho urlato dietro tutto il dolore e il rancore che provavo, gli ho detto che non volevo avere più niente a che fare con lui, che lo odiavo, che era la goccia che faceva traboccare il vaso, che non avrei sopportato altro.. mai più.. che me ne andavo e di non cercarmi mai più >
< Cosa vuol dire? Cos'altro c'è che non mi hai detto Bonnie? > dio potrei ammazzarlo in questo momento
< Damon.. per stasera basta per favore > mi si stringe il cuore a vederla così, con gli occhi rossi dal pianto, ancora scossa dai singhiozzi. Cos'altro non mi ha detto?
La stringo forte a me, le accarezzo piano la schiena.
Con tutto quello che mi ha raccontato non c'è da stupirsi se non riesce ai fidarsi di nessuno.. diamine è un vero miracolo che sia riuscita a fidarsi di me!
< Shh piccola.. non è colpa tua. Va tutto bene ora. Ci sono io con te. Non ti farà più del male > come ha fatto un uomo del genere ad avere una figlia dolce come Bonnie?! E io che pensavo di intendermene di padri bastardi..
Resto a cullarla in silenzio per non so quanto tempo, mi decido a palare solo quando noto che sono quasi le undici
< Pettirosso, è tardi. È ora di andare a letto >
< Di già? Puoi restare con me? > nel dirlo è arrossita fino all'inverosimile.
Per niente al mondo potrei lasciarla da sola in queste condizioni.
La prendo in braccio e la porto in camera da letto.
Dopo pochi minuti siamo entrambi abbracciati sotto le coperte, la sua testa sul mio petto e il mio braccio che le stringe la vita.. non sono così idiota da pensare che possa succedere qualcosa fra noi stanotte.. la cosa patetica è che quasi non mi importa, cioè non fraintendetemi non che mi dispiacerebbe, anzi.. Però sono già felice di essere qui con lei, di riuscire a consolarla. Sono orgoglioso che si sia aperta così con me, non è stato per niente facile per lei, poco ma sicuro.
Le lascio un ultimo bacio sulla testa e chiudo gli occhi, mi addormento pensando a tutti i modi in cui potrei rovinare la vita a quell'esempio mal riuscito di genitore.


Lo so sono davvero pessima! Sto diventato una ritardataria cronica! Perdono!! Giuro farò il possibile per essere più puntuale!
Però direi che è valsa la pena aspettare questo capitolo, no? Finalmente Damon e Bonnie si sono messi insieme e abbiamo scoperto una parte della relazione fra Bonnie e suo padre..
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!
Mi raccomando recensite! come sempre ogni suggerimento e consiglio è ben accetto! :-)
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina
 

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Capitolo 8
*** Capitolo VIII ***


Capitolo VIII

 

POV D

“A che ora finisci in pasticceria?”
“Non lo so.. verso le diciannove, diciannove e trenta”
“Passo a prenderti”
“Non serve, posso tornare a casa da sola. Tranquillo”
“Passo io, punto!”
“Ok.. a dopo”
Mm.. però.. direi che per ora questa storia della coppia sta andando abbastanza bene, no? Certo, a essere pignoli non sono passate neanche ventiquattr'ore.. ma come si dice chi ben comincia..
Oddio tutto bene a parte il risveglio un po' movimentato! Per un attimo ho temuto che le venisse un infarto e subito dopo che mi picchiasse! Ma non è stata completamente colpa mia.. Diamine sono anni che non passavo una tutta la notte con una donna, svegliandomi con lei al mattino, e sono anni che mi alzo puntuale alle sette con la mia sveglia.. stamattina alle sei e un quarto ho sentito uno suono strano ma l'unica cosa che il mio cervello ancora annebbiato dal sonno è riuscito a fare è stata quella di spegnere quella musica fastidiosissima, stringere di più Bonnie al mio fianco e riaddormentarmi senza altri problemi. Parliamone: a essere pignoli lei dormiva più sodo di me! Quando, come al solito, è scattata la mia di sveglia ho aperto gli occhi senza problemi e non ho perso tempo per accarezzarle piano la schiena, pochi istanti ed ha aperto gli occhi.. mai avuto un buongiorno migliore dei suoi occhioni sorridenti! Buongiorno reso perfetto dal nostro bacio. Come accidenti è possibile che ogni suo bacio mi faccia perdere la testa? Sia quelli più passionali che quelli più dolci.. il risultato è sempre lo stesso, non ne ho mai abbastanza.. dannazione neanche fossi un tredicenne alla prima cotta! Pazzesco! Purtroppo però si è resa conto fin troppo velocemente dell'orario che segnava l'orologio poggiato sul comodino accanto. Come rovinare un risveglio.. è saltata fuori dal letto come una molla lasciandomi come un pesce lesso. È stato quasi comico vederla correre da una parte all'altra della stanza per prendere i vestiti e precipitarsi in bagno mentre malediva la sua radiosveglia che non aveva suonato.. ops.. ecco cos'era quel rumore..
Ho aspettato che finisse di prepararsi sperando di trovarla più calma.. non sono stato così fortunato! Appena ho trovato il coraggio di confessarle che per errore ero stato io a staccare quell'aggeggio infernale me ne ha dette di tutti i colori: che per colpa mia non aveva colpa per la colazione perché rischiava di perdere l'autobus per l'università, che sarebbe arrivata tardi alla prima lezione e via così.. si è calmata solo quando l'ho rassicurata che l'avrei accompagnata, che l'avrei fatta arrivare puntuale a ogni costo. Non abbiamo impiegato molto tempo per arrivare al campus, siamo persino riusciti ad avere il tempo per fare colazione insieme al bar del college.. pessimo caffè ma ottima compagnia.. Mi sono dovuto costringere a lasciarla andare in aula solo per evitare la tentazione di tornare nel suo appartamento e restarci..
< Sembra solo a me o tuo fratello non ci sta ascoltando? >
< Terra chiama Damon, Damon rispondi! > una pallina di mollica mi colpisce in pieno petto, che fratello idiota che mi è toccato!
< Puoi smettere di essere così infantile? Sei l'attrazione del ristorante. Che ti è prende? >
< A me? Cosa prende a te! A cosa dobbiamo il tuo sorrisetto idiota? > scrollo le spalle e inizio a mangiare facendo finta che non esista. Lo sapevo che avrei dovuto pranzare da solo, invece mi sono lasciato convincere ad accompagnare Stefan e papà.. l'ho sempre detto che sono troppo gentile!
< Già, che fine ha fatto il brontolo che tutti conosciamo? > ma cosa mi tocca sentire
< Cosa è successo? > questi due insieme riescono a farmi passare l'appetito
< Niente. Possiamo mangiare in pace? Non dovevamo parlare di lavoro? >
< Si, si dopo. Forse ha sbattuto la testa, dovremmo preoccuparci papà? > sto perdendo la pazienza, roteo gli occhi mentre continuo ad arrotolare i miei spaghetti cercando di dimenticare che sono al tavolo con me ma non è per niente facile se continuano a fissarmi
< Santiddio basta! Sono sempre lo stesso Damon. Fatevi gli affaracci vostri e non rompete! > avranno capito?
< Sai cosa mi stupisce più del tuo sorrisetto? Che in tutta la mattinata non ti abbiamo sentito urlare neanche una volta nel tuo ufficio >
< Esatto! E diversamente da ciò che è accaduto da due settimane a questa parte, la tua segretaria non è venuta a minacciare di licenziarsi a causa del tuo comportamento psicotico > che esagerati! Marta ormai sa cosa deve aspettarsi da me, non dovrebbe spaventarsi per così poco
< Non potreste semplicemente essere grati che il mio umore sia migliorato? >
< No > rispondono contemporaneamente, neanche avessero fatto le prove! Questi due sono davvero una spina nel fianco! Tanto vale vuotare il sacco.. prima o poi lo saprebbero comunque, uffa però.. volevo tenerlo per me ancora per un po' senza le loro inevitabili interferenze, chiedevo troppo?!
< Ok ok – mi appoggio allo schienale della sedia alzando le mani esasperato – io e Bonnie abbiamo fatto pace > guardiamo il lato positivo finalmente hanno perso le parole, sono genuinamente increduli.. beh un po' lo sono ancora anche io
< Questa si che è una notizia! Sono felicissimo per te fratellone! >
< Come ha fatto un tipo come te a fare cambiare idea a una ragazza dolce come lei? > posso sempre contare sul mio caro paparino
< Non è stato così impossibile evidentemente.. ci siamo incontrati per caso sabato sera, abbiamo litigato urlando l'uno contro l'altra, discusso i nostri punti di vista e alla fine abbiamo deciso di riprovarci. Non c'è altro da dire >
< Elena è sempre stata convinta che vi serviva solo un po' di tempo prima di sistemare le cose fra voi. Quando lo saprà farà i salti di gioia! Erano giorni che stava pensando di telefonarle e organizzare di nuovo una giornata fra ragazze ma temeva che ti avrebbe dato fastidio vista la situazione > bella cognata che ho! Da quello che sapeva era Bonnie ad avermi lasciato e spezzato il cuore e nonostante ciò voleva continuare ad esserle amica, roba da matti!
< Bene bene, era ora che ne azzeccassi una figliolo! Da quando fa parte della tua vita non ti sei più cacciato nei guai. Siete talmente diversi che vi bilanciate bene. Sembra impossibile ma quella ragazza, nonostante la sua giovane età, sa rimetterti al tuo posto senza problemi – seh figuriamoci - Mi piace, perciò evita di mandare tutto all'aria questa volta > direi che il momento delle chiacchiere a cuore aperto può decisamente finire qui
< Ma smettetela tutti e due, dichiaro ufficialmente finita l'ora del pettegolo. Sbaglio o questo doveva essere un pranzo di lavoro? Andiamo al sodo, forza! >
< Quanto sei acido, come fa a sopportarti poveretta? - continuano entrambi a ridermi in faccia, ma un po' di maturità no, eh? - Torniamo agli affari. In questi ultimi giorni mi sono messo in contatto con lo studio “MC&S”, ho lanciato loro il nostro salvagente mettendo bene in chiaro le nostre condizioni. Il socio anziano non ci renderà le cose facili, non gli va a genio che il suo studio venga gestito quasi totalmente da noi e in fondo posso anche capirlo sapendo che è della sua famiglia da generazioni. Però la realtà è che non è in grado di farlo da solo perciò.. Fortunatamente gli altri soci sono più che grati di evitare la bancarotta! Se tutto va bene tra massimo un mese potremmo firmare l'accordo. Vi voglio entrambi a New York per gli ultimi ritocchi e poter fare immediatamente i cambiamenti più urgenti. Sono stato chiaro? >
< Cristallino >
< Quanto tempo dovremmo stare là? >
< Non lo so di preciso, tre/cinque giorni.. dipende dalla situazione che ci troveremo davanti >
< Probabilmente Elena vorrà accompagnarci. Sono sicuro che non perderà l'occasione per fare un po' di shopping nella grande mela. Potresti chiedere anche a Bonnie di unirsi a noi, le ragazze si divertirebbero assieme.. magari potrebbe approfittarne per far visita alla sua famiglia, no? - eh non vede proprio l'ora! - O hai paura di incontrare suo padre? Ahhahh > che idiota! Gliela farei proprio volentieri una bella visitina..
< Potrebbe essere un'idea ma non so se sia fattibile.. fra un mese saranno vicine le date per gli esami di metà corso, proverò a chiederglielo > non mi dispiacerebbe per niente se Bonnie mi accompagnasse ma devo tenere presente che sarò impegnato tutto il giorno con le riunioni, riusciremmo a vederci a malapena la sera.. non sarebbe proprio una fuga romantica.. oddio.. e da quando in qua penso alle “fughe romantiche”? 
 

POV B

“Passo io, punto!” è sempre il solito prepotente
“Ok, ok.. a dopo “ beh per questa volta posso anche dargliela vinta, no?
Accidenti continuo a distrarmi con il cellulare, praticamente ho seguito, se va bene, solo metà lezione! Poco male, posso sempre chiedere gli appunti a Matt e fortunatamente questo argomento è abbastanza semplice.
È inutile.. per quanto tenti di concentrarmi su quello che sta spiegando la professoressa il mio cervello continua a non collaborare! Sembra proprio che si sia preso una giornata di ferie!
È tutta la mattina che tento di eliminare o almeno nascondere il mio sorriso un po' ebete ma non c'è verso di riuscirci.. scompare per un paio di secondi e poi, senza che neanche me ne accorga, ricompare a tradimento!
Da quando Damon è diventato talmente importante da influenzare il mio umore? Quando ho iniziato a fidarmi di lui? Come è potuto succedere?
Più ci penso e meno riesco a rispondermi.
Poco ma sicuro non è stato un colpo di fulmine, anzi! Per carità la sera in cui ci siamo conosciuti mi è subito saltato agli occhi che fosse un gran bel ragazzo ma niente di più, non era per niente il mio tipo: era troppo violento, troppo egocentrico, troppo strafottente.. Volevo solo stargli il più lontana possibile, ho davvero sperato di non incontrarlo mai più!
Le cose non sono cambiate neanche con il nostro secondo incontro, mentre tentava di di convincermi a partecipare al suo folle piano. Dio non lo consideravo altro che un ragazzo viziato che pretendeva che tutti facessero quel che voleva lui. Devo ammettere che al ricevimento, per la prima volta, ho conosciuto un Damon diverso.. era meno folle, una compagnia più piacevole e sicuramente più affascinante.
Dopo la brutta esperienza con i ladri ho iniziato a considerarlo un amico, il modo in cui mi è stato vicino, in cui mi ha fatto sentire al sicuro.. è da quel momento che ho iniziato ad aprirmi un po', a fidarmi..
Ma senza dubbio la svolta c'è stata quando è piombato nel mio appartamento in piena notte completamente pesto e ubriaco.. lo so che sembra assurdo e senza senso ma vederlo almeno per una volta umano, con le sue insicurezze, senza quella sua solita aria da duro e quella corazza che indossa sempre, per una volta non aveva il controllo della situazione, era indifeso e mi ha colpito al cuore..
Lentamente è passato dall'essere un emerito estraneo a essere il centro dei miei pensieri. È sconcertante e incredibile il modo in cui ogni mia barriera sia crollata davanti a lui, hanno fatto giusto una minima resistenza.
In tutta sincerità fidarmi di lui mi spaventa ancora un po' ma mi sembra che possa valere la pena di correre il rischio. Ora come ora posso solo ringraziare che le cose siano andate così, neanche ricordo l'ultima volta che sono stata così serena..
Ma se ci penso bene.. diamine.. cosa fa un tipo come lui con una come me? Potrebbe avere chiunque e vuole stare con me? Perché? Sono totalmente nella media.. mah.. Proprio non capisco perché.. Basta!! è inutile che mi torturi così! L'importante è che voglia stare con me, no?
Tutte queste fisime mentali sono inutili, devo credere un po' più in me.. se alla fine dei conti mi fido di lui qualcosa vorrà pur dire, no? Ed ecco che il sorriso ebete torna con più forza di prima sulle mie labbra! Al diavolo le inutili preoccupazioni, voglio godermi il momento!
Finita la lezione raccolgo le mie cose, sono quasi pronta per uscire quando Matt si avvicina per salutare
< Pensavo non finisse più di parlare la prof, che noia stamani! >
< Hai ragione, è stata un'impresa persa in partenza tentare di seguire. A proposito puoi mica prestarmi i tuoi appunti? > nel frattempo usciamo insieme dall'aula
< Non c'è problema, figurati – menomale – Vai a mensa? >
< Si, ho appuntamento là con Caroline. Mangi con noi? > sarà divertente pranzare tutti insieme, sono un po' di giorni che per una cosa o per l'altra non ci riusciamo
< Molto volentieri > mentre camminiamo mi accorgo che continua a guardarmi di soppiatto, che gli prende?
< Cosa c'è? > non avrò mica la faccia sporca d'inchiostro? Non sarebbe la prima volta..
< Niente.. stavo solo notando che oggi sei davvero sorridente, addirittura allegra. Ne sono davvero felice, negli ultimi giorni mi è mancato il tuo sorriso splendente. Iniziavo a preoccuparmi! > non mi serve uno specchio per capire quanto sono arrossita! Cavoli.. e io che pensavo di aver nascosto alla perfezione la mia tristezza negli ultimi giorni! Matt è davvero un caro amico
< Mm.. beh.. grazie. Guarda c'è un tavolo libero, sediamoci lì > Caroline si fa aspettare come sempre
< Sai Bon ho visto che al cinema giù in centro questo week-end danno “Casablanca”.. so quanto adori i vecchi film.. stavo pensando che potremmo andarci insieme, che ne dici? >
< Perché no, verrà volentieri anche Caro >
< Beh veramente.. - sta diventando lentamente rosso fino alla punta delle orecchie - pensavo che potessimo andare da soli > devo avere capito male.. ora sono davvero a disagio! Mi guardo intorno sperando di vedere spuntare la mia amica ma niente, desaparecida!
< Dimmi di si, vedrai ci divertiremo tantissimo! > oddio e ora?
< Mi dispiace ma non posso.. non è il caso.. >
< Perché? - mi interrompe di getto – devi ricominciare a uscire. Lo so che quell'idiota ti ha fatto soffrire ma io non lo farei mai! > mi sa che è meglio bloccarlo immediatamente
< Matt.. non posso uscire con te perché io e Damon abbiamo fatto pace > speriamo che la prenda bene
< Cosa?! Sei tornata con lui?! Si può sapere cosa diavolo ci trovi in un tipo del genere? Non è altro che un violento e prepotente! Ogni volta che vi ho visto insieme non ha mai fatto altro urlarti in faccia e strattonarti da una parte all'altra! Sei impazzita? > ora sta esagerando
< Smettila. Come puoi dire questo? Non lo conosci, lo hai sempre visto in momenti particolari.. Lo so che ha un carateraccio ma non mi farebbe mai del male, posso garantirtelo > non voglio ma mi sto arrabbiando
< Ah beh se puoi garantirlo! Andiamo! Non fa per te! Non avete nulla in comune. Ti ha già fatto soffrire una volta, nelle ultime settimane eri l'ombra di te stessa! > qualche testa si sta voltando verso di noi, ormai anche ai tavoli accanto capiscono che stiamo discutendo
< Ma cosa ne vuoi sapere? Non sai cosa è successo, non sai perché stavo male! Ok, siamo diversi, non potremmo esserlo di più ma è va bene così.. è lui che mi sta rendendo felice. Speravo fossi contento per me.. > sbuffa incrociando le braccia al petto, mi guarda come se neanche mi riconoscesse
< Non credevo che corressi dietro al “bad boy” della situazione, evidentemente sbagliavo. Senza contare la differenza d'età, cristo avrà almeno dieci anni più di te! Posso già prevedere che te ne pentirai, si divertirà e poi ti butterà senza pensarci due volte! >
< Sono nove anni non dieci.. - come diamine siamo finiti a litigare? - Non voglio discutere con te. Sei un mio caro amico, ti voglio bene ma devi accettare che sto con lui e sono felice così. Non c'è altro da aggiungere > non sa di cosa sta parlando, spara giudizi senza conoscere la nostra situazione
< Ciao ragazzi! Scusate il ritardo! - per fortuna è arrivata Caroline, questa conversazione è durata fin troppo – Mm.. che cosa è successo? Perché quelle facce? > le è bastato uno sguardo per capire che qualcosa non va
< Niente, chiedilo a lei. Devo andare > senza perdere un solo secondo si alza e se ne va senza guardarmi
< Cosa mi sono persa? > la bionda occupa il posto lasciato libero da Matt e inizia a mangiare il suo hamburger
< Mm.. - gioco con le briciole del mio panino.. mi è passata la fame – Mi ha chiesto di uscire e io ho rifiutato perché io e Damon ci siamo rimessi insieme.. diciamo che non è un suo grande fan.. Secondo lui sto facendo un madornale errore.. > oddio e se avesse ragione? No, no! Devo finirla con i pensieri negativi!
< Lo sapevo! Sapevo che si sarebbe sistemato tutto fra voi! Sono strafelice! Era ora!! Non preoccuparti per Matt, vedrai che gli passerà. È solo un piccolo attacco di gelosia, sperava di avere una possibilità ora.. diamine sono mesi che aspetta l'occasione giusta poveretto ma il tuo prince azzurro è tornato alla ribalta a quanto pare >
< Sii seria per una volta > come sempre sono bastate poche sue parole per farmi stare un pò meglio
< Va davvero tutto bene Bonbon? Non serve più che lo picchi? Lo sai basta una parola.. >
< Va tutto a gonfie vele, davvero. Mi conosci non mi fido facilmente, ma con Damon non sento il bisogno di difendermi. È riuscito a convincermi della necessità di darci una possibilità, anche se probabilmente nessuno dei due sa da dove cominciare per una storia.. ma sono sicura che ne vale la pena. Ieri sera siamo stati benissimo, abbiamo parlato e scherzato, abbiamo cenato insieme. Ero totalmente a mio agio nonostante non lo conosca da molto. Mi sembra così normale averlo vicino, parlare con lui, persino litigare.. a senso quello che dico? Non mi è sembrato strano nemmeno svegliarmi accanto a lui stamani >
< Stamattina eh?! Hai davvero passato una grande serata Bonbon! > dovevo immaginare che avrebbe capito male
< Frena l'immaginazione ragazza, abbiamo solo dormito! >
< Peccato – ammicca con un sorriso furbetto – Vabbè, forza voglio sapere tutto, su.. dettagli, voglio i dettagli! >
< Non c'è molto altro da dire – mi alzo e raccolgo il vassoio ormai vuoto – inoltre devo essere a lavoro fra mezz'ora >
< Vorrà dire che aspetterò fino all'ora di cena. Pizza alle otto? >
< Magari domani – il mio sorriso ebete si sta trasformando in una specie di paresi - Damon mi passa a prendere all'uscita da lavoro >
< Vive l'amour! >
 

Per essere lunedì pomeriggio c'è fin troppo via vai alla pasticceria. Non c'è che dire gli affari vanno bene a Mary! Quasi tutti i tavolini sono occupati, per non parlare della fila che aspetta di essere servita al bancone. Non mi sono ancora fermata un attimo da quando sono entrata!
Ho appena finito di glassare una dozzina di cupcakes al cioccolato con della buonissima glassa al burro e codette colorate, sono una vera gioia per gli occhi e non solo perché li ho fatti io! Cerco di sistemarli in bella mostra in un'alzata sul bancone quando Mary mi dà di gomito ammiccando verso la porta
< Sembra che tu abbia visite tesoro > alzo lo sguardo e vedo Damon avvicinarsi verso di noi, è sconcertante il modo in cui si distingua sempre anche in mezzo alla gente. Indossa ancora il completo scuro per l'ufficio senza però la cravatta, fin troppi occhi sono rimasti incollati a lui.. accidenti..
< Ciao pettirosso – il sorriso che mi rivolge mi fa sciogliere – Mary come sta? È un piacere rivederla >
< Tutto bene, grazie. A cosa devo questa bella visita? Sei qui per mangiare i migliori dolci della città o per rapire la mia pasticcera preferita? > ci mancava solo lei che stuzzicasse.. le mie guance possono fare concorrenza a una red velvet!
< Beh.. per ora mi accontenterò del miglior caffè della città perché porto a cena fuori la nostra pasticcera preferita > si passa una mano fra i capelli abbagliandoci con uno dei suoi soliti sorrisi da copertina
< Devo finire ancora un paio di cose, ne avrò per circa mezz'ora >
< Non c'è problema, ti aspetto > con uno scatto si sporge sul bancone per darmi un veloce bacio a fior di labbra.
Mi ha portato in un piccolo ristorantino italiano, un posto davvero carino e intimo, per niente pretenzioso.
Appena entrati il proprietario ci ha subito accolto salutando calorosamente Damon, è chiaro che è abbastanza di casa
< Damon! Quanto tempo che non vieni a trovarmi! - appena nota la mia presenza mi rivolge un galante baciamano – e mai in così bella compagnia poi >
< Amedeo ti presento la mia ragazza Bonnie, Amedeo è il miglior cuoco di tutta la città, direttamente dall'Italia >
< Piacere di conoscerti Bonnie. Ma guarda guarda che bel fiore abbiamo qui! Come ha fatto un ragazzaccio come te a essere così fortunato? Sai è la prima volta che porta qui una ragazza, iniziavo a preoccuparmi! E come sta Giuseppe? Stefan e la sua bellissima moglie? > caspita quest'uomo parla senza riprendere fiato
< Stanno tutti benone, grazie, sono certo che verranno presto a trovarti. Potremmo avere un tavolo tranquillo? Stiamo morendo di fame >
Abbiamo mangiato una fantastica cena, era tutto buonissimo.. i ravioli al ragù e il brasato erano grandiosi per non parlare del dolce, a ogni cucchiaiata di tiramisù le mie papille gustative facevano la ola!
Per tutta la durata della cena abbiamo chiacchierato e riso senza sosta, non c'è stato nessun silenzio imbarazzante.. continuo a stupirmi di quanto sia facile parlare con lui, raccontarci la nostra giornata, prenderci in giro.. siamo una normale coppia..
Poco prima di mezzanotte mi riaccompagna a casa.
Quando richiudo la porta alle mie spalle sono ancora ubriaca dei suoi baci e delle sue carezze.
Solo un pensiero mi agita: partecipare alla cena del mercoledì.. devo incontrare la sua famiglia e questa volta per davvero.. oddio!.
 

POV D

Trentacinque, anzi no ormai sono trentasei minuti che sto aspettando che Bonnie sia pronta.
L'ho vista solo per un paio di secondi quando mi ha fatto entrare in casa, il tempo del bacio più veloce della storia e si è barricata in camera per finire di prepararsi.. neanche dovessimo andare a cena dalla regina!
< Bonnie! Sei pronta? >
< Quasi ancora un attimo di pazienza! >
Accidenti, perché mi sono lasciato convincere da papà? Sarebbe stato troppo perfetto stare qui da solo con lei, coccolarci sul divano e magari.. stop! Devo pensare ad altro!
< Sbrigati forza! Prima andiamo prima usciamo da là! > un'ottima tattica che ho imparato solo con l'esperienza
< Eccomi, pronta > finalmente! Beh di certo è valsa la pena aspettare.. è a dir poco bellissima.. i ricci ribelli sciolti le incorniciano il viso, un leggero trucco le enfatizza i grandi occhi e le labbra color ciliegia. Ha scelto un vestito blu in maglina con lo scollo a barca che le sottolinea le spalle e il collo sottile, la gonna è giusto pochi centimetri sopra il ginocchio, non è troppo corta ma evidenza alla perfezione le sue gambe.. non riesco a toglierle gli occhi di dosso..
< Non ti piace? Sto male? È meglio che mi cambi vero? > mi riprendo solo quando fa per voltarsi per rientrare nella sua camera, con un movimento veloce la blocco, affondo le mani fra i suoi capelli e la bacio stringendola il più possibile a me.. non voglio staccarmi da lei, non voglio uscire, voglio solo restare qui con lei e chi se ne frega del resto del mondo! Alternando baci e morsetti arrivo al suo orecchio
< Sei bellissima pettirosso – sussurro roco – Se non usciamo immediatamente finisce che non andiamo più da nessuna parte te lo garantisco! > mai stato più serio in vita mia, ancora un paio di minuti così e mando al diavolo la mia famiglia senza il minimo rimpianto!

 

POV B

< Arrivati - o porca paletta.. Damon ha parcheggiato l'auto nel vialetto d'entrata dell'enorme villa che è la loro casa di famiglia.. tre piani, tutti con grandi finestre che si affacciano sul parco che la circonda.. semplicemente wow.. - Pronta? >
< No > scuoto la testa, non posso farcela.. sto iniziando a tremare come una foglia, sento le mani sudare.. in che situazione mi sono cacciata?
< Ehi, non dirmi che sei nervosa? Perché? -prendendomi la mano mi aiuta a scendere – Li conosci, ti adorano tutti.. non vedono l'ora di vederti! >
< Lo so che non è la prima volta che li vedo ma l'altra volta non era vero, era una finta, ma adesso.. c'è davvero un “noi” e non voglio rischiare di rovinare tutto >
< Andrà tutto bene pettirosso. Fidati di me piccola – si china per lasciarmi un bacio sulla fronte – detto fra noi di solito sono io che rovino queste cene > e con ciò è riuscito a farmi ridere, come fa a tranquillizzarmi sempre? Continuando a tenermi per mano suona il campanello.. la serata ha ufficialmente inizio!
< Non posso crederci! Sono sconvolta! - eh? - Damon! Sei addirittura cinque minuti in anticipo! > il portone d'ingresso si è aperto e ha rivelato una donna sui sessant'anni, con i capelli bianchi raccolti sulla nuca e un grembiule in vita, l'espressione incredula con cui lo guarda mi lascia un po' stupita.. poi si volta verso di me e mi analizza da capo a piedi, mai sentita più sotto esame in tutta la mia vita! Dopo quello che mi è sembrata un'eternità, quando avevo quasi raccolto il coraggio per presentarmi, torna a rivolgere la sua attenzione al mio ragazzo
< Cosa aspetti a presentarmi la tua amica? > lo vedo roteare gli occhi ma si capisce al volo che è divertito
< Cara Tea sono felice di presentarti Bonnie, la mia ragazza. Bonnie, lei è la signora Flowers, che tutti chiamiamo Tea, l'unica che riesce a sopportare la famiglia Salvatore! Senza contare che è la sola ragione per cui mi lascio coinvolgere in queste stupide cene >
< Dovresti conoscermi abbastanza bene da sapere che non mi compri con così poco! - gli scuote un indice ammonitore sotto al naso e finalmente mi sorride dolce, tiro un sospiro di sollievo – Mai farsi imbambolare da questo giovanotto. Un sorriso ed è capace di fregare chiunque, ci riusciva già con le maestre all'asilo >
< Non stento a crederci > sto lentamente ricominciando a respirare più calma
< Ehi! Ti paiono cose da dire? Dovresti tessere le mie doti non metterla in guardia da me >
< Sono più che sicura che non ti serve il mio aiuto per quello! Forza entrate >
Continuiamo a chiacchierare del più e del meno mentre ci togliamo le giacche, questa donna è riuscita a mettermi a mio agio, si nota al primo sguardo che vuole bene a Damon e viceversa, da quello che ho capito lo ha praticamente cresciuto.. è una delle poche volte che vedo Damon completamente rilassato
< Cosa ci hai preparato di buono Tea? Sai che vengo a queste cene solo per la tua cucina >
< Sempre il solito – rotea gli occhi divertita – ho cucinato dei cannelloni e per secondo un arrosto con patate al forno. Mi auguro di aver indovinato i tuoi gusti Bonnie >
< Mi è già venuta l'acquolina in bocca! Spero che non le dispiaccia se ho portato il dolce >
< Sai anche lei cucina benissimo, quando assaggerai questa crostata non resisterai > la vedo passare lo sguardo tra me e lui come se non credesse ai suoi occhi
< Oh cara hai fatto benissimo! - ora il suo sorriso materno è tutto per me, poi da una pacca sulla spalla a Damon – Mi piace, bravo >
< Anche a me, tanto > mi stringe di più a se e mi lascia un bacio sulla tempia, come al solito mi ritrovo di un bel colore rosso pomodoro!
< Su, andate in salotto vi stanno aspettando >
Mm.. salotto mi sembra un po' riduttivo, più che altro direi salone..
Gli altri erano già seduti sui divani conversando e bevendo un aperitivo. Appena entrati si sono girati verso di noi, neanche il tempo di salutare che Elena è letteralmente saltata in piedi e corsa a salutarmi stritolandomi in un abbraccio, e io che temevo ce l'avesse con me! Non solo lei ma anche Stefan e suo padre mi hanno accolto con calore, menomale.. ero un po' preoccupata.. infondo per quel che ne sapevano ero io quella che si era tirata indietro settimane fa, invece nessuno ha fatto il minimo accenno a ciò che era successo, sembrano tutti davvero felici di riavermi fra loro.
La cena è passata liscia come l'olio, all'inizio ero un po' sulle spine anche perché sentivo Damon accanto a me un po' teso, ero convinta che al primo commento un po' più diretto del signor Salvatore sarebbe scattato come una molla. Fortunatamente è andato tutto bene. Per la prima volta in tutta la mia vita mi sono sentita in famiglia, non ho mai vissuto un clima così in tutta la mia vita., persino le frecciatine sono parte dell'atmosfera. A casa eravamo solo io e papà e anche se non pensavo di aver bisogno di altro dentro me sapevo che mancava qualcosa..
< Mio dio questa crostata è favolosa! La ricotta e la marmellata di amarene sono fantastiche insieme! > Stefan è già alla seconda fetta quindi deve proprio piacergli!
< Grazie >
< Buonissima davvero >
< L'adoro! Vorrei esserne capace anche io.. >
< Non ci vuole niente, se vuoi posso insegnarti Ele >
< Non perdere tempo pettirosso, Elena è capace di bruciare anche l'acqua! Ahhahh > che scemo
< Zitto tu! > la bionda si sa di certo far rispettare è bastata un'occhiataccia per bloccare le risate generali
< Non dargli retta, basta solo fare un minimo di attenzione. Sai da sabato prossimo in pasticceria inizia una specie di corso pratico, se ti va di unirti sei la benvenuta. Vedrai sarà divertentissimo! > non vedo l'ora, appena Mary ha sentito questa mia proposta ne è stata subito convinta, è convinta che servirà per far conoscere ancora di più la “Flower Pastry”
< Insegnerai tu? - annuisco sorridente – allora verrò di certo! Vedrete, vi farò ricredere tutti! > e con la linguaccia finale fa ridere tutti.
 

< E anche per questa settimana la cena è andata > giusto il tempo di bere il caffè che Damon ha salutato tutti e prendendomi per mano siamo usciti neanche stessimo scappando da un incendio!
< Io mi sono divertita, adoro la tua famiglia >
< Certo, facile dirlo se anche loro ti adorano.. e poi non puoi giudicare li conosci da poco. Fidati di quello che dico, li frequento da tutta la vita.. sanno essere dei veri rompiscatole! >
< Esagerato! Davvero credi sia andata bene? > ho bisogno di essere rassicurata ancora nonostante abbia passato una serata piacevole
< Non poteva andare meglio. Sono contento che ti sia piciuta anche perché ormai sei incastrata a vita, potrai mancare solo presentando un certificato medico! > sempre il solito spiritosone
Come ogni volta parcheggia e scende per accompagnarmi fino al portone, poi dicono che la cavalleria è morta!
Stranamente questa volta le mie chiavi non stanno giocando a nascondino dentro la borsa, le infilo nella toppa per poi voltarmi per dare la buonanotte a Damon
< È stato bello averti con me stasera. Hai reso tutto molto più sopporatbile > è a pochi centimetri da me, con una mano gioca con i miei ricci mentre l'altra è appoggiata sulla mia vita. Quasi senza accorgermene le mie dita si mettono a seguire il contorno della sua mascella.. potrei continuare all'infinito, mi sembra ancora così strano averlo qui con me..
Azzera lentamente la distanza fra noi per lasciare prima un bacio sulla fronte, poi uno sulla punta del naso, alla fine arriva alle labbra ma talmente delicato che sembra una carezza.. sono rimasta immobile aspettando la sua prossima mossa, si allontana quanto basta per guardarmi negli occhi.. dio.. ogni volta ci annego dentro, ogni volta che mi guarda come se fossi qualcosa di prezioso il mio cuore manca un battito.. Ora sono io che mi faccio avanti per tornare a baciarlo, non si fa pregare, mi mordicchia il labbro inferiore e poi sento la punta della sua lingua che chiede il permesso di entrare.. il bacio diventa immediatamente più profondo, mi schiaccia piano contro il portone, sento il suo corpo contro il mio ed è una sensazione incredibile.. lo stringo di più a me, non voglio che smetta, adoro sentire le sue mani che mi stringono e mi accarezzano.. Non so per quanto continuiamo a baciarci ci fermiamo solo un attimo per riprendere fiato.. diamine ho il fiatone come se avessi corso la maratona e anche lui non è messo meglio..
< Vuoi entrare? Magari per un caffè? > appoggia la fronte sulla mia, tenta di riprendere il controllo, dopo un paio di secondi sospira forte
< Pettirosso se entro l'ultima cosa che vorrei è un caffè > fa un passo indietro e sento immediatamente un senso di vuoto. Senza pensarci lo riattiro a me, da quando sono così intraprendente? Che fine ha fatto la mia timidezza?
< Entra > mi alzo sulle punte per baciarlo. Non se lo fa ripetere due volte, questa volta non si trattiene, sembra quasi che mi stia divorando.. mi fa impazzire..
Con un movimento deciso allunga una mano dietro di me per aprire la porta e mi sospinge all'interno per poi richiuderla con un calcio. Le sue mani scorrono frenetiche dal fianco al seno, ho la pelle d'oca.. oddio.. quando inizia a mordicchiarmi il collo devo ricordarmi di respirare..
< Sei bellissima > la sua giacca è già finita sul pavimento, istintivamente ho iniziato ad accarezzargli le spalle e il petto, santo cielo anche da sopra il tessuto della camicia sento il calore della sua pelle sotto le dita, mi sento fuori dal mondo.. è come se fossimo in una realtà parallela in cui esistiamo solo noi, non percepisco altro se non il suo corpo vicino a me, nessun altro suono se non i nostri gemiti smorzati.. non voglio che finisca..
Di loro spontanea volontà le nostre gambe hanno trovato la strada fino alla camera da letto, me ne accorgo solo quando sento il materasso dietro di me. Le nostre labbra non si sono mai separate durante tutto il tragitto
< Sei ancora in tempo per fermarmi.. > per tutta risposta lo avvicino ancora di più continuando a baciarlo, le mani che stringono i suoi capelli.. adoro affondarci le dita.. vorrei riuscire a rispondergli, dirgli che voglio solo che non smetta ma non riesco a trovare la voce. Per fortuna sembra capire alla perfezione infatti, sempre senza staccarsi, raggiunge la cerniera lampo del vestito per farlo scivolare via.. mi ritrovo solo con l'intimo addosso e l'unica cosa che la mia mente si ritrova a fare è ringraziare di aver scelto il completino blu che mi aveva convinto ad acquistare Caroline! Sto aspettando di sentire il solito panico crescere, di avvertire il bisogno di allontanarlo da me, di scappare il più lontano possibile ma invece non accade niente di tutto questo.. quello che sta succedendo è semplicemente giusto, non voglio fermarmi, voglio sentire la sua pelle sulla mia.. Ha la capacità di farmi sentire sicura di me e bellissima e quando mi guarda come se fossi l'unica donna per lui sento il mio cuore esplodere, mi sto affidando a lui come non avrei mai creduto possibile di riuscire.. è inutile che lo neghi ancora: mi sono innamorata senza quasi accorgermene..
I miei pensieri sono interrotti dalle sue mani che sono scese con una lunga carezza fino al sedere per poi stringerlo, le sue labbra scorrono per tutta la lunghezza del collo, sento la punta della sua lingua che crea una scia infuocata su di me.. non trattengo un gemito quando inizia a mordicchiare il seno ancora coperto dal reggiseno.. oddio.. non resisto più..
Con dita tremanti sbottono la sua camicia che raggiunge alla svelta il mio vestito sul pavimento. Prendendomi per i fianchi mi aiuta a sdraiarmi al centro del letto, lo sento sopra di me, si regge sui gomiti per non pesarmi completamente addosso.. dio il suo sguardo mi sta mandando definitivamente in tilt, esprime un mix tra dolcezza e eccitazione..
< Voglio farti impazzire pettirosso.. > e chi sono io per obbiettare? Gli accarezzo la schiena, sento i muscoli che guizzano sotto le mie dita.. è bellissimo sentirlo così vicino a me.. nel frattempo torna a dedicarsi al mio seno, lascia piccoli baci sulla scollatura mentre con una mano esperta sgancia senza problemi il gancetto per togliere uno degli ultimi ostacoli.. lo stringe, il pollice raggiunge il capezzolo e lo tintilla.. oddio.. serro le labbra per non emettere alcun suono, ma è tutto inutile.. appena lo sento usare la lingua allo stesso modo per poi iniziare a succhiare non posso evitare di gemere forte, quando dedica lo stesso trattamento anche all'altro seno penso che non ci possa essere niente di meglio.. ma sbaglio.. lo capisco quando torna a baciarmi ma lasciando scivolare la mano sempre più giù, appena raggiunge la sua meta superando il limite dello slip è come essere colpita da una scossa elettrica, non posso far altro che muovere il bacino per seguire il suo movimento
< Bellissima >
< Oddio - quando lo sento scivolare dentro un dito e poi un altro sento le gambe iniziare a tremare, non so per quanto riuscirò a resistere – mm.. Damon! >
Ho bisogno di toccarlo, voglio riuscire anche io a fargli provare almeno una parte di ciò che sto provando. Ho definitivamente staccato il cervello, non voglio pensare voglio solo sentire, sto troppo bene in questo momento per preoccuparmi di qualunque fisima mentale! Allungo una mano per tentare di slacciare la sua cintura ma non è per niente facile
< Lascia fare a me > si mette in ginocchio davanti a me e sempre senza distogliere lo sguardo dal mio toglie i pantaloni.. accidenti.. ho sempre saputo che avesse un gran bel fisico, ma wow.. vederlo solo con i boxer è tutto un altro paio di maniche, gli occhi potrebbero uscirmi dalle orbite, non ho la forza di smettere di guardarlo.. cosa diamine ci fa qui con me uno così?
< Ti piace quello che vedi uccellino? > il colpo di grazia è il suo sorrisetto sghembo.. questa volta non ho dubbi: non mi dà sui nervi, mi piace da matti!
Mi tiro su mettendomi anche io in ginocchio davanti a lui, gli accarezzo piano il petto seguendo il contorno dei suoi muscoli, mi avvicino di più per potergli baciare il collo, mi concentro sul pomo d'Adamo, ci passo la lingua sopra.. lo sento sobbalzare, mi scappa un sorriso.. continuo a lasciargli piccoli baci sul petto fino ad arrivare al capezzolo.. non so bene cosa sto facendo ma sembra piacergli.. sembra quasi che soffochi dei ringhi nel petto, lo sento tremare sotto le mie mani e mi manda in estasi.. ormai mi baso solo ed esclusivamente sull'istinto, senza pensarci troppo lascio scivolare la mano sempre più in basso, fino ad arrivare sopra i suoi boxer, percorro con la punta delle dita tutta la lunghezza del suo membro, lo sento tremare e il suo respiro accelerato mi fa capire che sto facendo bene.. poi lo stringo salendo e scendendo, lo sento gemere.. continuo finché non mi blocca
< Non resisto più.. sei una vera streghetta.. non posso aspettare oltre.. - con un movimento veloce mi ritrovo di nuovo sdraiata con lui sopra che non smette di baciare e mordicchiare - Ti voglio adesso! > le nostre mani si muovono frenetiche.. in un lampo siamo entrambi nudi. Una piccola parte di me inizia a dirmi di fermarmi finché sono ancora in tempo, ma è fin troppo facile ignorarla! Voglio lasciarmi andare, mi fido di Damon come non mi sono mai fidata di nessuno in vita mia.. ho aspettato per tanto tempo il momento e la persona giusta e sono convinta che siano finalmente arrivati entrambi. Si scosta da me per un attimo per poter mettere il preservativo, menomale che ci ha pensato lui.. da brava ingenua non mi era nemmeno venuto in mente!
Oddio cosa sto facendo? Non so da che parte cominciare! Cosa devo fare? So già che sarà un disastro! È abituato ad avere donne perfette ed esperte nel suo letto.. che diavolo ci faccio io qui?! Questo piccolo momento di panico è passato appena è tornato ad affondare i suoi occhi nei miei, appena ho visto tutta la dolcezza e la passione che esprimevano. Mentre mi bacia si posiziona meglio sopra di me e poi con un'unica spinta entra dentro di me. Per un attimo il dolore mi blocca il respiro, ho affondato le unghie sulle sue spalle d'istinto e serrato gli occhi
< B-Bonnie.. cosa? > oddio sarà arrabbiato? Accidenti forse dovevo dirglielo che era la prima volta.. stupida, stupida che non sono altro! Apro gli occhi e lo vedo preoccupato e teso, fa per allontanarsi da me ma lo stringo più forte per non permetterglielo
< Ti prego.. non smettere.. > inghiottisce a vuoto, per secondi interminabili non fa altro che fissarmi, come se volesse essere sicuro che sto parlando sul serio. Ricomincia a baciarmi dolcemente, per un attimo resta fermo dentro di me per darmi il tempo di abituarmi a lui, poi lentamente i suoi fianchi si muovono più in profondità per poi tornare indietro, con ogni spinta il dolore diventa un vago ricordo, sento un languore crescere dentro di me, i miei fianchi si muovono di loro spontanea volontà per andargli incontro a ogni spinta, mi aggrappo alle sue spalle.. i nostri gemiti riempiono la stanza
< Di più.. > non se lo fa ripetere più volte, arriva sempre più in profondità e con più forza, mi sembra di impazzire.. sento un piacere incredibile
< Perfetta – affonda una mano nei miei capelli – Solo me, di che vuoi solo me! >
< Mm.. solo te.. solo te.. Ahh! > sentendomi gemere così si lascia andare sempre di più, aumenta il ritmo e poco dopo esplodo in un incredibile orgasmo seguita a ruota da lui.. neanche nei miei sogni migliori ho mai immaginato che potesse essere così fantastico..
Un ultimo bacio e si solleva da me per sdraiarsi e ristringermi forte al suo petto. Nessuno dei due ha ancora ricominciato a respirare normalmente, sento il corpo intorpidito ma è un torpore più che piacevole..
< Sarai la mia morte uccellino – mi lascia un bacio sui capelli – Come stai? Tutto ok? >
< Benissimo > non mi sono mossa di un millimetro, sento il suo cuore battere sotto il mio orecchio, potrei addormentarmi cullata in questo modo
< Perché non me lo hai detto? > era troppo sperare che se lo fosse dimenticato, vero?
< Avrebbe cambiato qualcosa? > tengo sempre gli occhi chiusi, non voglio correre il rischio di vedere il suo sguardo deluso
< Si.. cioè no.. accidenti! - mi solleva il mento con indice e pollice – Niente mi avrebbe fermato dal fare l'amore con te ma avrei potuto essere più delicato, cercare di non farti troppo male.. avrei dovuto saperlo >
< Hai ragione.. scusa.. ma non sapevo come.. > nascondo il viso sul suo petto dall'imbarazzo
< Ehi piccola, puoi sempre dirmi tutto, non devi mai vergognarti di qualcosa con me, intesi? Avrei voluto renderlo perfetto per te >
< Per me è stato perfetto.. non avrei potuto immaginare niente di meglio.. Per te non lo è stato? >< È stato più che perfetto! Non ho mai provato niente di simile, te lo giuro.. è come se fossi stata creata apposta per me > il tono che ha usato non mi lascia nessun dubbio. Un ultimo bacio e ci addormentiamo abbracciati.

 

L'unica mia speranza è che ci sia ancora qualcuno disposto a leggere questa storia.. non ho parole per dire quanto mi dispiaccia per averci messo così tanto a pubblicare questo capitolo! Non so davvero cos'altro dire se non che l'ultimo mese è stato quanto meno assurdo e abbastanza problematico.. non riuscivo proprio a concentrarmi abbastanza per scrivere. Quando finalmente mi sono decisa a riprendere in mano i miei appunti non mi piacevano più, ho stracciato tutto e ricominciato il capitolo da capo.. e ciò ha richiesto altro tempo..
Ce la metterò tutta per pubblicare il prossimo capitolo in un tempo più umano, poco ma sicuro non ho nessuna intenzione di abbandonare questa storia!
Spero con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto e sia valsa l'attesa, è giusto un capitolo di transizione anche se ci ho aggiunto un po' di pepe..
Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre ogni commento e suggerimento è bene accetto!
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

 

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Capitolo 9
*** Capitolo IX ***


Capitolo IX

 

POV D

< Ripetimi un'altra volta perché siamo dovuti venire qui invece di starcene tranquilli da soli a casa mia? > senza contare che trovare parcheggio è stato un incubo! Sembra che tutti gli universitari si siano dati appuntamento in questo pub, ma non dovrebbero starsene a casa a studiare?
< Damon.. dai.. - Bonnie mi accarezza piano la base della nuca giocherellando con i capelli, così si che si sta bene – E' sabato sera, per una volta potremmo evitare di fare i reclusi, no? Sarà divertente >
< Secondo me ci divertiremmo molto di più a casa mia >
< Vedrai che passeremo una bella serata con Caroline e Tyler - continua a parlare facendo come se non avessi neppure aperto bocca - Sono settimane che cerca di organizzare un appuntamento a quattro per conoscerti come si deve.. Sarà divertente fidati. Non sarà una cosa troppo lunga, un'ora e mezza massimo due e ce ne andiamo.. sono certa che potrai sopportarla senza problemi >
< Mm.. basta che mi assicuri che poi sarai tutta mia fino a lunedì >
< Si può fare > mi sorride come solo lei sa fare prima di avvicinarsi per sfiorarmi velocemente le labbra ma la trattengo affondando una mano fra i suoi ricci per approfondire il bacio.. è proprio ciò di cui ho bisogno per affrontare questa serata. Come fa ad avere un sapore così buono? Diamine ne sono assuefatto.. potrei continuare all'infinito purtroppo però devo costringermi a scendere dall'auto.. uffa..
In effetti non ha tutti i torti.. nelle ultime tre settimane non siamo usciti molto e quando è capitato spesso eravamo da soli. In tutta sincerità non ci avevo fatto molto caso, non l'ho fatto apposta, semplicemente stiamo alla grande noi due senza interferenze. Nessuno dei due ha sentito il bisogno di avere una folla intorno. A pensarci bene le serata migliori sono state quelle passate accoccolati sul divano guardando la televisione o ascoltando musica finendo poi per fare l'amore.. mm.. filo di pensieri per niente opportuno in questo momento..
Mano nella mano siamo entrati dentro il locale. Luci soffuse, musica a tutto volume e strapieno di ragazzi.. accidenti questo posto non è cambiato per nulla negli ultimi dieci anni. Ma chi me lo ha fatto fare?
< Eccoli laggiù! > senza lasciare la mia mano non perde tempo per dirigersi verso il tavolo occupato dai suoi amici. Vedendola così sorridente capisco perché lo sto facendo: farei di tutto per vederla sempre così.. oddio questa ragazzina mi sta facendo rammollire suol serio!
< Ciao ragazzi! Scusate il ritardo >
< E dov'è la novità Bonnie? > ridendo le ragazze si abbracciano come se non si vedessero ne parlassero da anni, mah!
< Damon finalmente posso presentarti per davvero Caroline, la mia più cara e pazza amica – le presentazioni iniziano mentre ci sediamo anche noi – e lui è Tyler, il suo ragazzo >
< E' un piacere conoscervi > metto su il mio miglior sorriso e stringo loro le mani, è importante piacere alla migliore amica della propria fidanzata, no?
< Era proprio ora! Capisco che volesse tenerti tutto per sé ma si iniziava a esagerare! >
< Caroline! > è troppo semplice farla arrossire
< Ehi ma io so chi sei! Certo, ora ricordo: ti ho visto combattere un po' di volte alla vecchia fabbrica giù nell'Old Wood! - grande ci mancava proprio il fan! - Scommetto che vi siete conosciuti la sera dell'incontro, vero Bonnie? > per un attimo nessuno parla, la streghetta si è irrigidita al mio fianco.. non serve saperle leggere nel pensiero per affermare che non sopporta questo mio, beh, chiamiamolo passatempo?
< Già >
< Tyler smettila > sfortunatamente il genio non raccoglie il consiglio della bionda, anzi
< Quindi dovete ringraziare me se vi siete conosciuti, non credi piccola Bonnie? Cavoli mi ricordo ancora come eri spaventata per lui, ahhhahhh!! > ma quanto mi piace sentire che era preoccupata per me?
< Mm > è decisamente a disagio, le metto un braccio attorno alle spalle sperando che possa servire per farla rilassare.
< Quando torni sul ring? È un po' che non partecipi >
< Non ne ho intenzione. Lo faccio solo quando sono arrabbiato per sfogarmi > e se non si cambia discorso userò lui come valvola di sfogo! Almeno la mia risposta è servita a tranquillizzare Bonnie, non mi ha mai chiesto niente e io ho pensato fosse inutile dirle che non ho più sentito il bisogno di fare a pugni dall'ultima volta che le sono piombato a casa ubriaco.. da quando c'è lei nella mia vita tutto è diverso, tutto è nella prospettiva giusta
< Peccato! Quella sera mi hai fatto vincere più di quattrocento dollari! >
< Buon per te, quindi offri tu stasera > spero sia abbastanza sveglio da capire di cambiare alla svelta discorso
< Damon! >
< Mi pare giusto – interviene Caroline dandogli uno scapellotto sul collo – io e Bonnie prendiamo il solito analcolico, grazie amore >
Fortunatamente dopo questo inizio un po' imbarazzante la serata è proseguita molto meglio. Le ragazze hanno preso in mano la conversazione e noi ci siamo adeguati limitandoci a seguirle senza ulteriori incidenti.
< Come è andato il corso oggi? >
< Benissimo. Sta avendo davvero successo a ogni lezione si aggiungono almeno un paio di persone nuove. Oggi abbiamo fatto una crostata alla marmellata. A proposito com'è che non ti sei fatta viva? >
< Lo sai che sono più brava come assaggiatrice che come cuoca! >
< Uffa.. volevo presentarti Elena. Vorrà dire che organizzeremo qualcosa per la prossima settimana >
< Mia cognata è tornata al corso? Scherzi? Il locale è ancora in piedi? > giuro che è un vero pericolo lasciarla maneggiare in cucina, ha rischiato troppe volte di avvelenarci tutti!
< Guarda simpaticone che se la cava benissimo. I biscotti della scorsa settimana sono piaciuti da matti a Stefan, te lo ha detto anche lui – per farle piacere sarebbe capace di dire qualunque cosa - Non ti azzardare a prenderla in giro. A essere sinceri però oggi era un po' distratta >
< Più del solito vorrai dire > bene, mi sono persino rimediato una gomitata.
In fondo gli amici di Bonnie non sono male. Caroline mi sta esaminando al microscopio, si vede lontano un miglio che è molto protettiva verso il mio pettirosso.. mi fa piacere sapere che nonostante tutto non è sola, che può contare su qualcun altro oltre a me. Persino Tyler è sopportabile, anche se ci si può parlare solo di sport.
Vedere Bonnie giocare a biliardo è stato a dir poco esilarante, non posso credere ai miei occhi per quanto è imbranata, sembrava sbagliare di proposito! Non ho saputo resistere alla tentazione di prenderla un po' in giro. Se penso che è già andata meglio dell'ultima volta, almeno non ha colpito nessuno! Tyler mi ha descritto nei minimi dettagli di come sia riuscita a colpire con la stecca un tipo dietro di lei.
Erano secoli che non mi divertivo tanto giocando. Ho provato a insegnarle la giusta posizione, in realtà era una banale scusa per poterla abbracciare e stuzzicare un po'.. e si anche per ammirarle il sedere fasciato in quei jeans stretti, sono pur sempre un uomo, no? Certo che ce ne sono fin troppi di uomini da queste parti, ogni volta che alzo gli occhi vedo ragazzi che la guardano, ma come fa a non rendersene conto? Grazie al cielo basta un'occhiataccia delle mie per spaventarli e rimetterli al loro posto. Dannazione dovrei farle indossare un cartello con scritto “proprietà di Damon Salvatore”.. mm.. forse è un po' estremo però aiuterebbe. Soprattutto verso quell'inutile bamboccio del suo amico, è da quando è arrivato che non fa altro che fissarla seduto al bancone
< Cos'ha il caro Mutt tanto da guardare? > le ragazze si scambiano un rapido sguardo, sembrano a disagio
< Come mai non è venuto a salutarci? - visto? Lo ha notato persino Tyler che è un comportamento strano – Non ditemi che è ancora arrabbiato >
< Perché dovrebbe esserlo? >
< Beh.. abbiamo avuto un piccolo disaccordo.. > quando Bonnie si tormenta il labbro inferiore in questo modo non è buon segno. Appoggio la stecca alla parete e incrocio le braccia al petto in attesa di una spiegazione migliore e un po' più esauriente
< Ti dispiace informare anche me? >
< Non c'è niente da dire.. quando gli ho detto che stavamo insieme si è arrabbiato, dice che è la decisione più stupida che potessi mai prendere, quanto sei sbagliato per me.. Da quel giorno non mi parla più > chi crede di essere? Come osa dire cose del genere? Come osa giudicare quello che c'è tra noi due? L'ho sempre saputo che aveva un debole per la mia ragazza, bisognava essere cechi per non accorgersene e ora fa l'offeso lanciando sguardi carichi di disprezzo? Stiamo scherzando?! È il momento di chiarire un paio di concetti al bamboccio. Cristo lo avevo già avvisato di stare lontano dai miei affari! Faccio solo due passi prima che Bonnie mi fermi, mi afferra per un braccio trattenendomi
< Cosa credi di fare? Resta qui >
< Non faccio niente, gli spiego giusto un paio di cosette > cerco di fare un altro passo ma non lascia la presa
< No. Continuiamo la partita, ci stiamo divertendo.. non roviniamo questa serata. Lascia stare non ne vale la pena > mi stringe forte a se e sollevandosi sulla punta dei piedi per darmi un bacio. Come al solito non mi accontento, non la lascio scivolare via ma la trattengo approfondendo con passione stringendola di più a me. Ho bisogno di sentirla fra le mie braccia, di sentirla mia e soprattutto di dimostrare a tutti che è mia e solo mia! Spero che il messaggio sia arrivato forte e chiaro al caro amichetto. Ritorniamo alla realtà solo sentendo Caroline che ci prende in giro
< Ehilà! Siamo in un luogo pubblico gente! Avete ancora molto o possiamo finire questa partita? >
 

POV B

 

Da un mese a questa parte mi sembra di vivere in un sogno: mi piace frequentare l'università, adoro il mio lavoro, ho amici su cui poter contare e, dulcis in fundo, un ragazzo fantastico.. cosa posso volere di più? Per la prima volta da mesi sono soddisfatta della mia vita, sa maggior ragione sapendo di essere dovuta ripartire da zero.
Alle tre in punto entro in pasticceria per iniziare il mio turno.
Vengo subito avvolta dal vociare allegro dei clienti e da quel fantastico profumo di torte appena sfornate.. questo è il mio paradiso personale, non c'è alcun dubbio!
Dopo essermi cambiata inizio a rifornire la vetrina con le cupcakes e i dolci già preparati da Mary. Per tutto il pomeriggio mi alterno tra il laboratorio e il servire ai tavoli. Per fortuna ho le mie amate converse altrimenti i miei piedi griderebbero pietà!
Sto portando un vassoio con due fette di fudge al cioccolato al tavolo otto quando sento per l'ennesima volta il tintinnio della porta che si apre, sono così di corsa che alzo a malapena lo sguardo
< Ciao Bonbon! > riconosco subito la voce esuberante di Elena. Appena entrata ha catturato senza il minimo sforzo l'attenzione di tutti i ragazzi presenti, non le tolgono gli occhi di dosso e come dargli torto? Anche così struccata e con dei semplici jeans è di una bellezza incredibile
< Ciao Ele! Che ci fai qui? > ci salutiamo con un bacio sulla guancia
< Ero da queste parti e ho pensato di fare un salto.. ecco.. la verità è che dovrei anche parlarti.. >
< È così urgente che non potevi aspettare stasera a cena? >
< Si > per fortuna sorride altrimenti sarei già preoccupata
< Ok.. ora non posso prendere una pausa, c'è troppa gente.. però massimo tre quarti d'ora e ho finito, se ti va di aspettare >
< Ve benissimo. Mentre aspetto mi porteresti una fetta di quella torta al cioccolato? Ho già l'acquolina in bocca >
Mi ci è voluta quasi un'ora prima di poter uscire, di tanto in tanto lanciavo uno sguardo verso Elena curiosa di sapere di cosa volesse parlarmi. Ogni volta la trovavo sorridente e intenta a mangiarsi la torta, se ne è fatta fuori tre fette! Ma come cavoli fa a non ingrassare mangiando così è un mistero!
Il tempo di entrare nel mio appartamento e sto morendo di curiosità.
Aspetto con ansia che inizi a parlare di ciò che le sta tanto a cuore ma sembra che abbia dimenticato tutta la fretta che aveva.. fa commenti sull'arredamento, sul tempo, sul prossimo evento di beneficenza.. non resisto più!
Mi cambio alla svelta, le offro da bere ma ancora non si decide ad andare al sodo
< Non dovevi dirmi qualcosa? >
< Già – si alza in piedi e prende un enorme respiro – Sono stata dal medico: sono incinta! >
< O mio dio! O mio dio! - corro ad abbracciarla stretta – Congratulazioni! È fantastico!! > stiamo ridendo, saltellando e commuovendoci allo stesso tempo
< Di quanto sei? >
< Tre mesi >
< Stefan non starà più nella pelle dalla gioia! > il sorriso scompare e gli occhi si rattristano
< Ho paura di no.. - è impazzita? - Sei la prima a cui l'ho detto, volevo almeno una reazione felice >
< Ma cosa dici? Non lo sa ancora? >
< È complicato >
< Non dirmi che non vuole figli, sembra nato per fare il padre >
< Lo so.. sarà il migliore del mondo.. ma non lo vuole da me.. Vedi tre anni fa sono stata male, improvvisamente ho avuto dolori sempre più forti, fitte lancinanti al basso ventre e perdite di sangue. Mi hanno portato d'urgenza in ospedale.. sono rimasta priva di conoscenza per tre giorni. Quando mi sono svegliata ho scoperto che avevo avuto un aborto.. pensa ero incinta e neanche me ne ero accorta. Purtroppo si trattava di una gravidanza extrauterina, era impossibile portarla avanti.. durante l'operazione ho avuto altre complicazioni perciò il dottore ci aveva sconsigliato di tentare di concepire naturalmente perché il mio tipo di problema poteva facilmente ripresentarsi e questa volta ero stata fortunata a risvegliarmi. È stato un incubo.. perdere mio figlio ancora prima di sapere che c'era, è stato come sentirmi strappare il cuore dal petto.. >
< Santocielo Elena.. > non ho parole, non c'è niente che possa dire..
< All'inizio sia io che Stefan eravamo d'accordo di aspettare per riprovarci, ma poi l'anno scorso ho iniziato a parlarne, a cercare di convincerlo che era il momento giusto ma non c'è stato verso.. era ed è irremovibile. Dice che non vuole rischiare ancora la mia vita >
< Ha paura, è comprensibile >
< Lo so, ti giuro che lo capisco ma io volevo diventare madre. So che saremo dei bravissimi genitori, abbiamo sempre sognato di ampliare la famiglia.. Qualche mese fa ho smesso di prendere la pillola per un mese. Mi ero data quel lasso di tempo, mi sono detta che se era destino sarei rimasta incinta altrimenti avrei ricominciato con gli anticoncezionali e rimandato ancora come voleva lui. Quando il test è risultato positivo ero così felice e insieme così terrorizzata. Ero così spaventata che ho aspettato fino ad oggi ad andare dal medico > ho bisogno di sedermi
< Non sei stata dal dottore fino a oggi? Diamine dovevi correrci subito! Hai corso un rischio inutile e se.. pazienza ormai.. Cosa ti ha detto? Va tutto bene? >
< Non potrebbe andare meglio! - il sorriso raggiante è riapparso – Il feto è nella giusta posizione e forte, anche il mio fisico sta reagendo perfettamente. Certo devo essere costantemente sotto controllo ma ci pensi fra meno di sei mesi nascerà mio figlio! >
< Andrà tutto bene, ne sono sicura! > stasera ci sarà da festeggiare!

 

Nel tragitto verso casa Salvatore l'atmosfera era decisamente più felice. Abbiamo continuato a parlare del bambino,, delle raccomandazioni del medico e soprattutto dello shopping pre-maman che aspetterà nei prossimi mesi!
Ci stavano aspettando in salotto bevendo un aperitivo. Come al solito stanno parlando di lavoro, stanno definendo gli ultimi dettagli per il loro viaggio a New York della prossima settimana. Si interrompono appena ci sentono entrare
< Buonasera a tutti! >
< Ecco le mie ragazze preferite > Giuseppe ci accoglie calorosamente abbracciandoci
< Era ora pettirosso > appena seduta sul divano Damon mi stringe a se lasciandomi un bacio sulla tempia
< Sempre convinta di non partire con noi? >
< Non posso lo sai, purtroppo ho gli esami di metà corso.. la prossima volta non me la perdo, giuro >
< Vorrà dire – interviene Stefan - che dovremmo sopportare un Damon immusonito più del solito e a Elena toccherà saccheggiare tutti i negozi da sola >
< Veramente è meglio se non vengo neanche io > il momento fatidico è giunto
< Perché? Non vedevi l'ora >
< Sono incinta > cade un silenzio surreale, nessuno apre bocca, nessuno muove un muscolo. Tutti e tre la guardano scioccati, è come se il tempo si fosse fermato
< N-non dici niente? > Elena è sempre più nervosa, è sull'orlo delle lacrime. Fissa suo marito cercando di capire cosa gli passi per la mente, osserva ogni sua minima espressione
< No! - scatta in piedi passandosi le mani fra i capelli, inizia a camminare nervoso avanti e indietro – non può essere successo. Siamo sempre stati attenti! Hai sempre preso la pillola. È impossibile! >
< Beh.. veramente.. > abbassa lo sguardo colpevole
< Cosa?!! Sei impazzita?! >
< Stefan va tutto bene >
< No, niente va bene! Non può accadere di nuovo.. no, no.. >
< Stefan ascoltami > ma niente, non c'è modo di farlo ragionare, continua con la sua litania, senza fermarsi.
Assistere a questa scena mi spezza il cuore.. lui è spaventato a morte e lei cerca disperatamente di fargli capire che va tutto bene.. è una situazione che dovrebbero discutere fra loro, non dovremmo essere qui..
< Stefan guardami! - cerca di riprendere in mano la situazione - Aspettiamo un figlio. Lo abbiamo sempre sognato.. è un miracolo, dovremmo essere al settimo cielo > il modo in cui la guarda, così rassegnato e disperato è indescrivibile
< No! Non possiamo.. non puoi.. non dobbiamo.. >
< Non ti azzardare a finire la frase! Sono incinta, non c'è ne se ne ma! > senza lasciargli il tempo di replicare se ne va sbattendo la porta e rinchiudendosi in camera loro. O signore non poteva andare peggio..
Damon e suo padre sono rimasti in disparte finora ma ora stanno per esplodere
< Dove hai lasciato la testa? Confidavo di avere almeno un figlio responsabile! Lo sai cosa rischia, eri tu che dovevi stare attento ed evitare tutto questo! >
< Ma si può essere più idioti?! Come hai fatto a non accorgerti di niente?! È tua moglie cazzo! Sei un imbecille! > si para davanti al fratello minaccioso
< Non lo sapevo.. non glielo avrei permesso.. > si accascia sulla poltrona tenendosi la testa fra le mani
< Basta! Piantatela tutti quanti! - non ne posso più – Damon lascialo in pace e siediti > si volta furioso
< Non sai niente! - adesso se la prende con me – non sai cosa è successo, cosa abbiamo passato. Non puoi capire! > tutti e tre annuiscono, proprio oggi dovevano essere tutti e tre d'accordo per la prima volta!
< Io.So.Tutto! Elena mi ha raccontato tutta la storia. Quindi sedetevi tutti, state zitti e ascoltatemi! Santiddio > mi ritrovo tutti gli uomini Salvatore che mi fissano troppo sbigottiti per essere arrabbiati. Certo nessuno si sarebbe mai immaginato che la piccola Bonnie potesse sgridarli, vero?
< So ciò che avete dovuto affrontare, so del rischio che ha corso e capisco benissimo tutta la vostra preoccupazione ma non siete stati altro che degli insensibili. Avete reagito nel peggiore dei modi quando lei voleva soltanto avere il sostegno della sua famiglia. Per tutto questo tempo vi siete sempre limitati a evitare l'argomento ma vi siete mai chiesti che razza di sacrificio fosse per Elena? Come si sentiva? La conoscete da quando è nata, sapete che ha sempre desiderato diventare madre. Lo so che è stata un'incosciente e un'irresponsabile a mettere la sua vita in pericolo così.. lo sa anche lei. Ma niente e nessuno le avrebbe mai impedito di avere questo figlio. Se l'aveste lasciata parlare vi avrebbe spiegato che oggi è stata dal medico che ha confermato che sta andando tutto nel migliore dei modi. Ha persino fissato un altro appuntamento domani per poterci andare con te Stefan – mi rivolgo direttamente a lui, cercando di calmare la voce che sta tremando sempre più – per farti parlare con la dottoressa, darti la possibilità di chiederle tutto ciò che vuoi sapere, per tranquillizzarti >
< Cristo.. sono un coglione.. >
< Elena sta bene, il bambino pure. Devi concentrarti su questo, ok? - annuisce impercettibilmente – ora vado da lei, tu riprenditi intanto > speriamo che riesca a superare alla svelta questo attimo di panico.
Quando entro nella loro camera da letto vedo la ma amica ferma davanti all'armadio aperto
< Che fai? >
< Cerco di decidere se riempire il borsone con la mia roba o con quella di Stefan >
< Non dire idiozie > chiudo le ante e la faccio sedere con me sul divanetto vicino
< Lo hai sentito anche tu, non vuole nostro figlio > mentre parla posa una mano sulla pancia, lacrime le rigano il voto
< Devi restare calma. Devi capirlo anche tu: è terrorizzato. Dagli tempo di elaborare la notizia. Certo anche tu gli hai lanciato questa bomba addosso senza preavviso e te lo ripeto ancora: dovevi dirglielo subito non aspettare tre mesi! Ti ama e non vuole rischiare di perderti >
< Se doveva succedere qualcosa di brutto sarebbe già successo >
< Ricordare che a quest'ora potresti essere già morta non aiuta per nulla >
< Non intendevo quello. Lo so di essermi comportata da stupida ma è inutile continuare a pensarci, no? Avremo un figlio dovremmo essere strafelici e festeggiare non litigare >
< Hai ragione > la voce di Stefan ci sorprende entrambe, grazie al cielo questa serata benedetta si sta raddrizzando!
È il momento che esca di scena, prima di scendere lo abbraccio
< Congratulazioni paparino > e finalmente vedo un sorriso vero.

Damon e suo padre sono rimasti a parlare in salotto, tutti e due con un bicchiere di whisky in mano. Spero che non ce l'abbiano ancora con me per lo sfogo di prima. Mi siedo accanto al mio ragazzo appoggiando la testa sulla sua spalla, senza la minima esitazione mi abbraccia stringendomi di più a se per posare il mento sulla mia testa
< Sarà meglio andarcene, è tardi e siamo distrutti > mai stata più d'accordo con lui mi accorgo di essere davvero stanca, voglio solo andarmene a letto!
< Grazie per prima, ci hai fatto ragionare Bonnie – Giuseppe mi dà un buffetto sulla guancia, poi si china per sussurrarmi all'orecchio – l'ho capito dal primo momento che non hai problemi a rimettere in riga quel testone laggiù >
< Cosa hai detto? >
< Niente figliolo,niente – nascondiamo un risolino – Fate piano per strada >
In auto regna il silenzio, lui è perso nei suoi pensieri e io troppo stanca per parlare. Senza chiedere la mia opinione va direttamente a casa sua.
Con tutto il trambusto capitato non abbiamo ancora mangiato e ora il mio stomaco non ce la fa proprio più, per sottolinearlo meglio inizia a gorgogliare in modo imbarazzante. La dispensa di Damon è sempre vuota, non mangia praticamente mai a casa, a essere proprio fortunati si può trovare al massimo qualche rimasuglio di un take-away del giorno prima! Grazie al cielo Tea ci ha riforniti con i manicaretti che aveva preparato per la cena, almeno non soffriamo la fame!
Dopo il milionesimo sbadiglio è giunta l'ora di andarcene a letto, non solo io ma anche lui sta crollando.. cavolo è stata davvero una serata lunghissima ed estenuante!
Appena ci sistemiamo sotto le coperte scivolo in un piacevole dormiveglia, Damon appoggia la testa sul mio petto e le braccia mi stringono alla vita. Proprio lui che non ha mai sopportato di dividere il letto con una donna, che aveva bisogno dei suoi spazi vitali ogni volta che siamo vicini si avvinghia come un koala.. ma quanto è dolce? Passo le dita fra i suoi capelli so che lo adora. Sto benissimo..
< Pettirosso stai già dormendo? >
< Mm.. quasi >
< Sai – si sposta un poco per appoggiarsi su un gomito e potermi guardare in viso – mi ha stupito che Elena si sia confidata con te >
< Già.. quando l'ho conosciuta non mi sarei mai immaginata che saremmo diventate così buone amiche >
< Sono contento. Non ha mai avuto molte amiche neanche ai tempi della scuola. È stato un bene che ci fossi tu al suo fianco oggi.. noi tre non le siamo stati molto utili > giusto per usare un eufemismo!
< La cosa importante è che tutto si sia risolto. È comprensibile che foste preoccupati ma vedrete che non ci saranno problemi. Ci pensi che fra pochi mesi diventerai zio? Non sei emozionato? >
< Boh.. forse posso fare un'eccezione per mio nipote ma non mi piacciono i bambini. Non fanno altro che piangere, vogliono essere sempre al centro dell'attenzione, fanno capricci, non ti lasciano mai in pace e vogliamo parlare del casino che fanno? >
< Ma va? Sai che ti sei appena descritto?! Ahhahh!! >
< Come hai detto?! - ma non aspetta la mia risposta perché inizia a farmi il solletico senza pietà, sto per morire dal ridere.. aiuto! - ripetilo se hai il coraggio > non mi sta dando tregua, ormai ho le lacrime agli occhi
< Ahhhahhh!! Sei un ahh bambino! Ahhahh basta ahhahh> oddio non ce la faccio più!
< Chiedi scusa > ok, meglio arrendersi
< Scusa, scusa.. > finalmente mi dà tregua e posso ricominciare a respirare normalmente.
< Così va meglio, uccellino > detto questo torna a sdraiarsi tirandomi stretta a se, ora sono io che ho la testa sul suo petto, le sue mani che mi accarezzano la schiena. Finalmente ci addormentiamo con un sorriso sulle labbra, tutte le preoccupazioni della giornata dimenticate.


Come sempre di un ritardo spaventoso ma giuro che ho fatto del mio meglio per essere più puntuale.. è il tempo che corre troppo veloce!! :-(
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

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Capitolo 10
*** Capitolo X ***


Capitolo X

 

POV B

 

Questa settimana sarà un vero e proprio incubo! Devo affrontare gli esami di metà corso, nel giro di tre giorni dovrò sostenere cinque test.. è pura follia! Vorrei proprio sapere chi è il genio che li ha organizzati!
Grazie al cielo sono sempre stata in pari durante le lezioni perciò mi è bastato fare solo un ripasso, per quanto intensivo, insieme a Caroline. Siamo la squadra perfetta, se una delle due ha un dubbio l'altra sa spiegarglielo, se una non ha voglia di studiare l'altra la sprona. Nell'ultima settimana abbiamo passato ogni minuto libero in biblioteca a interrogarci a vicenda sostenute da litri e litri di caffè. Giuro ne ho bevuto così tanto che dovrò disintossicarmi!
Tutte le sere le ho passate con Damon, poveretto ho costretto pure lui a farmi domande.. maledetto il momento in cui mi è venuto in mente! È davvero troppo odioso! Riesce sempre a farmi domande difficilissime, analizza e rigira a suo piacimento ogni mia risposta per metterla in dubbio. Accidenti solo l'avvocato poteva fare!
Per rendere la settimana ancora più deprimente domani partirà per New York.. uffa.. lo so che sono solo pochi giorni ma mi manca già. Sono troppo abituata a vederlo tutti i gironi, praticamente dormiamo insieme ogni notte o a casa mia o sua, sarà difficile persino addormentarmi da sola.. che tristezza..
Farò meglio a non pensarci, devo restare concentrata sullo studio. Ho troppe cose da fare. Ora corro a prendere un panino al bar del campus, poi torno veloce in biblioteca
< Pettirosso! > tra la folla di studenti mi viene incontro proprio Damon, affascinante più che mai nel suo completo scuro e quel sorriso che non smette mai di farmi tremare le ginocchia. E di certo non sono l'unica a cui fa questo effetto vista l'espressione di più di un paio di ragazze qui vicino.. non perdo altro tempo e gli getto le braccia al collo
< Che ci fai qui? >
< Sono scappato dall'ufficio per portare la mia ragazza a pranzo, qualcosa in contrario? > con indice e pollice mi solleva il mento per baciarmi
< Sono assolutamente d'accordo però non ho molto tempo. Spero che ti accontenterai della mensa >
< Neanche morto. Rilassati uccellino e lascia fare a me, devi riprendere fiato o il tuo cervello fonderà. Forza andiamo >
Il ristorante in cui ha prenotato non è molto distante dall'università, quando entriamo è già affollato. È un posto molto carino ed elegante, con fiori e piante ovunque, musica di sottofondo. Non c'è niente che stoni qui dentro.. beh certo a parte me.. jeans e scarpe al tennis stonano un bel po' e da come la cameriera mi ha squadrata dall'alto in basso lo pensa anche lei, certo oltre al consueto “cosa ci fa una così con un tipo come quello”.. e che diamine!
< Mi sarebbe andato benissimo un semplice hamburger >
< Sciocchezze – mi zittisce con un bacio – qui possiamo starcene tranquilli >
< Salve, sapete già cosa ordinare? > cavoli ci siamo appena seduti, ho a malapena aperto il menù.. no che non so ancora cosa voglio!
< Due cesar salads, due tè freddi e due macedonie con gelato. Grazie >
< Grazie a lei > esibisce un sorriso a trentadue denti fin troppo esagerato e ancheggiando se ne va. Pff.. davanti a certe esibizioni non posso trattenermi dal roteare gli occhi
< Potrebbe essere vagamente offensivo e sessista che tu ordini per me senza chiedere il mio parere >
< Esagerata! Hai detto che puoi prenderti al massimo un'ora per questa pausa pranzo. Non avevi idea di cosa volevi mangiare, se avessimo aspettato te ci avremmo messo ore > sempre il solito prepotente! Si merita solo una bella linguaccia
< A che punto sei con lo studio? >
< Sto facendo gli ultimi ripassi, speriamo bene. Domani pomeriggio ho il primo test, invece sia mercoledì che giovedì ne ho due. Non vedo l'ora di essere a venerdì per prendermi una meritata tregua >
< Andrai alla grande. Appena torno ci prendiamo un paio di giorni solo per noi, che ne dici? > ottima idea!
< Non vedo l'ora – iniziamo a mangiare le nostre insalate – Hai già preparato il tuo bagaglio? >
< Più o meno ma speravo nell'aiuto della mia fantastica ragazza stasera >
< Ci avrei scommesso >
< Beh sono sicuro che non avrà da lamentarsi.. > e basta quel suo sorrisetto per farmi arrossire fino alla punta delle orecchie, ogni volta che mi guarda così il mondo sparisce.. è come se fossimo nella nostra bolla
< Vi ho trovati finalmente! > e la bolla è esplosa
< Ciao Stefan >
< Ciao Bonbon > mi abbraccia affettuoso per poi sedersi nella sedia fra me e il fratello, del tutto incurante dello sguardo omicida che gli rivolge
< Come hai fatto a trovarci qui?! Possibile che non si possa mai stare in pace?! >
< Ho chiesto di te alla tua segretaria e mi ha detto che eri a pranzo con Bonnie, siccome devo parlarle eccomi qua > non fa una piega
< La licenzio >
< E io la riassumo > vederli battibeccare così è esilarante ma è meglio fermarli prima che degenerino
< Ok ragazzi basta così. Cosa volevi dirmi? >
< Giusto – diventa subito serio – Hai parlato con Elena di recente? > speriamo che non ci siano altri drammi in vista
< Ci siamo sentite ieri al telefono, mi sembrava tutto normale. È successo qualcosa? >
< No no.. beh.. diciamo che ieri sera abbiamo avuto una piccola discussione. Il fatto è che non sono per niente tranquillo a partire sapendo di lasciarla da sola. Lo so che sta bene ma non posso fare a meno di preoccuparmi. Mi ha urlato contro, strepitava che la tratto come una bambina, che per colpa mia non ci godremo questa gravidanza.. diamine Elena arrabbiata fa sempre paura ma se ci aggiungiamo gli ormoni e gli sbalzi d'umore è micidiale! Grazie al cielo si è calmata quasi subito e siamo riusciti ad arrivare a una possibile soluzione – mette le mani a mo di preghiera e l'espressione più supplichevole che gli riesce – Per buona pace della mia salute mentale potresti trasferirti da noi per questi giorni? > tutto qua?
< No che non può! Ha gli esami, te lo sei scordato?! > lo zittisco fulminandolo
< Per me non ci sarebbe problema ma non so quanto possa esserti d'aiuto. Come ha delicatamente sottolineato Damon fino a giovedì pomeriggio sono occupatissima, sarei con lei solo la sera >
< Va benissimo, davvero! Il giorno non è un problema, c'è sempre Tea a casa ed Elena ha sempre qualche impegno, non mi piace il pensiero di lei di notte in quella grande casa da sola >
< Ma non credi che possa prendersela? Pensare che le stai mettendo alle costole una baby-sitter e peggiorare la situazione? >
< Nah, la parte geniale del piano è che è stata lei a propormelo! > sorride tutto soddisfatto rubando un crostino dal piatto del fratello
< Guarda che non sei obbligata pettirosso >
< Lo so, lo so ma lo faccio volentieri. In fondo avevamo già preparato una specie di pigiama party giovedì, vorrà dire che anticiperemo un po' >
< Grazie, grazie, grazie! Bonnie sei la migliore! > mi abbraccia così forte che quasi soffoco
< Ehi ehi giù le mani, roba mia >

 

< Sicura che non hai dimenticato niente? >

Quando è uscito dall'ufficio, Damon mi è passato a prendere in biblioteca per accompagnarmi da me per poter preparare il mio borsone. Ora siamo tornati da lui, passerò la notte qui, ormai sono così a mio agio che appena dentro tolgo le scarpe per camminare scalza: è bellissimo sentire i piedi nudi sul parquet riscaldato
< Occupiamoci delle tue cose piuttosto >
Non ci vuole molto tempo, porta solo abiti scuri da ufficio, quindi nessun dubbio per gli abbinamenti.. sembra tutto uguale
< Ti hanno mai detto che hai un guardaroba un po' tetro? - mi guarda stupito alzando un sopracciglio – Aggiungere un po' di colore no, eh? >
< Tetro hai detto? > si avvicina con un sorriso che non promette nulla di buono, a ogni suo passo avanti ne faccio uno indietro. Un attimo dopo mi ritrovo spalle al muro e lui che troneggia su di me
< Non ti ho mai nascosto il mio lato oscuro – si china per sussurrare all'orecchio con quel tono di voce roca che dovrebbe essere dichiarato illegale – e sono sicuro che ti eccita da impazzire > con la punta della lingua traccia una scia infuocata lungo la linea del collo, arrivato alla base inizia a mordicchiarmi.. inutile cercare di reprimere i gemiti di piacere, mi solleva per i fianchi quanto basta per farmi stringere le gambe attorno alla sua vita. Torna a baciarmi con passione, le mani sul mio viso che scendono frenetiche ma decise ad accarezzare il seno e poi giù fino al bordo della maglia. Con un gesto veloce la sfila e la getta sul pavimento, sempre occhi negli occhi. Col suo corpo mi schiaccia di più alla parete, sento tutta la sua eccitazione crescere contro di me.. dio.. sapere che sono io che gli faccio quest'effetto mi manda in estasi.. Purtroppo in questa posizione non posso fare molto, però posso affondare le mani nei suo capelli per attirarlo a me con forza.. adesso è lui che geme.. Continuiamo a fissarci negli occhi mentre la sua mano sta per sganciarmi il reggiseno.. giustamente appena sfiora il gancetto il suo cellulare inizia a suonare nella tasca posteriore dei pantaloni.. di certo la legge di murphy ha un articolo dedicato a situazioni del genere, non ho dubbi!
< Che vuoi Stefan?! - ruggisce alla cornetta continuando a tenermi saldamente fra lui e la parete, come se volessi andare da qualche altra parte! - Assolutamente no! Stasera nessuna cena di famiglia per noi! ... Ho detto no!.. Abbiamo di meglio da fare! Non voglio sentire nessuno fino a domani... No! Neanche in caso di vita o di morte! Intesi?!! > senza aspettare la risposta del fratello riattacca spegnendo del tutto il telefono
< Damon! Potevi essere un po' più gentile, chissà cosa avrà pensato.. >
< Se non è del tutto scemo che ci ha interrotti e che l'unica cosa che voglio fare stasera è l'amore con te >
Ancora tenendomi in braccio si avvicina al letto e mi ci getta sopra, lancio un gridolino di sorpresa e subito dopo lo sento sopra di me
< Mia > ricomincia a baciarmi con ancora maggiore forza e finalmente possiamo continuare senza preoccuparci del mondo, contiamo solo noi due.

 

Fi-ni-to!!! Mi sembra quasi impossibile ma alla fine ce l'ho fatta: ho appena consegnato l'ultimo esame di metà corso! Evvai!!!
Sono stati tre giorni di fuoco, mi stupisce che il mio cervello sia ancora più o meno integro per quanto l'ho fatto sgobbare! Praticamente non ho fatto altro che studiare e fare test.. Potrei mettermi a saltare e ballare dalla gioia!
Non voglio più vedere un libro fino alla prossima settimana, direi che mi sono proprio meritata qualche giorno di totale e assoluto relax! Neanche voglio preoccuparmi del punteggio che avrò ottenuto, mi basta promuovere!
Con un sorriso dovuto al mio nuovo status di donna libera mi avvio veloce verso villa Salvatore dove Elena mi sta aspettando.
Ho passato lì gli ultimi giorni e devo ammettere che mi sono sentita davvero a casa, Elena e Tea mi hanno immediatamente messa a mio agio.. oddio con quello che la signora Flower mi ha fatto mangiare potrei sopravvivere per i prossimi due mesi, ci ho provato ma è davvero impossibile dirle di no!
Elena mi ha persino aiutato a studiare, ogni sera dopo cena prendeva i miei appunti e mi interrogava. Diceva che era il meno che poteva fare dal momento che mi ero trasferita lì per farle un favore.
Pensandoci bene però è stato un bene anche per me non restare nel mio appartamento da sola, altrimenti con ogni probabilità la mancanza di Damon si sarebbe fatta sentire molto di più! Accidenti, è assurdo quando abbia sofferto la sua assenza.. non è giusto! A parte le telefonate prima di dormire non ci siamo sentiti molto, al massimo uno o due messaggi durante il giorno perché non voglio rischiare di disturbarlo, in fondo è là per lavorare, no?
Quando parliamo sono soprattutto io che gli racconto la mia giornata, lui mi fa domande, si interessa, commenta e mi fa ridere però non scende mai nei dettagli di ciò che sta facendo lui, se gli chiedo come sta andando l'acquisizione l'unica risposta che ottengo e un “tutto normale” per poi cambiare discorso alla velocità della luce.. mi fa sentire un po' messa da parte ma mi consolo pensando che devono essere le solite questioni noiose da avvocati.
Santo cielo non vedo l'ora che torni, per fortuna siamo già a giovedì ormai mancano meno di due giorni!
< Allora? È arrivato il momento di festeggiare? > appena Elena mi ha sentita entrare dal portone ha posato la rivista che stava leggendo per venirmi incontro sorridente
< Assolutamente si!! > ci mettiamo a ridere e saltellare abbracciate come due pazze, è felice quanto me per la fine di questo tour de force! È così che ci trova Tea
< Ne deduco che sia andato tutto bene. Ne sono proprio felice! - mi dà un buffetto sulla guancia prima di infilare la giacca, la sua giornata di lavoro è finita – Ragazze la cena è già pronta in cucina, se non vi serve altro andrei. Buon divertimento, ve lo siete meritate entrambe! Ricordatevi di chiudere bene. Mi raccomando se vi serve qualcosa basta una telefonata, ok? >
< Si, non preoccuparti staremo alla grande! Grazie di tutto! >
Dopo un'altra infinita serie di raccomandazioni restiamo sole e la nostra serata di totale relax ha ufficialmente inizio
< Ho già preparato tutto, appena sei pronta possiamo iniziare > questa ragazza è sempre organizzata nei minimi dettagli, ma come fa?
< Perfetto. Il tempo di una doccia e arrivo >
Come me anche Elena ha una passione per i vecchi film perciò neanche un'ora dopo siamo entrambe sedute sul divano in pigiama guardando “Via col vento”.
In faccia abbiamo spalmato una maschera all'argilla, teniamo i piedi appoggiati sul tavolinetto da caffè per fa asciugare lo smalto. Strategicamente abbiamo messo a portata di mano tute le leccornie che ci ha cucinato Tea, i suoi sandwich di pollo sono fantastici per non parlare dei mini hamburger e le patatine accompagnate da ogni possibile salsina.. si è davvero una serata relax perfetta!
< Lascia perdere quel rosina anemico, tieni metti questo smalto nero alle mani >
< Mm dici? - annuisce convinta – ma si, proviamo. Hai sentito Stefan oggi? >
< Altroché, almeno tre volte solo oggi pomeriggio – mi scappa da ridere per quanto si preoccupa di non apparire preoccupato senza riuscirci minimamente – Quest'accordo deve essere difficile da concludere, ogni volta che gli chiedo qualcosa si tende come una corda di violino per poi parlare d'altro, mah.. - almeno ora so che non è solo Damon che non parla – Non vedo l'ora che torni. Anche a te manca quel testone del tuo ragazzo eh? >
< Già – inutile negare l'evidenza – Sarebbe bello se fosse già tornato.. certo magari non proprio ora con noi conce così! Ahhahhhahh!! >
< Nah scommetto ciò che vuoi che anche impiastricciata come sei ti salterebbe addosso senza farsi problemi! Ahhhahh! Non si lascerebbe fermare per così poco! Ahhahh!! >
< Elena! > sento le guance andare a fuoco da sotto lo strato di argilla
< Scherzi a parte, non l'ho mai visto così preso prima d'ora. Quando siete insieme è più umano, prima era sempre in guerra con il mondo intero. Da quando ci sei tu sorride molto di più >
< Anche lui ha avuto una buona influenza su di me, chi l'avrebbe mai detto? Mi fa sentire al sicuro >
< E' una novità non essere più costantemente preoccupata per lui. È bello vedervi così innamorati > quasi mi strozzo
< Beh, ecco.. non lo so.. io.. forse.. cioè.. io si.. ma lui.. boh.. > sto balbettando come un'ebete
< Magari non siete ancora arrivati al punto di dirvelo chiaramente e conoscendolo è probabile che non l'abbia nemmeno ancora capito, ma fidati di me: siete entrambi innamorati persi. Non si è mai comportato con nessun'altra come con te, neanche con quella beh lasciamo perdere. Al di fuori della famiglia non è mai stato un tipo protettivo ma con te.. se siete nella stessa stanza non ti stacca gli occhi di dosso. Normalmente non è il tipo da dimostrazioni d'affetto specie davanti a un pubblico, ma vicino a te non smette mai di abbracciarti, accarezzarti, tenerti per mano e già questa è un'enorme novità.. ha sempre preso in giro me e suo fratello dicendo che avevamo paura di perderci tra la folla. Ma ciò che mi toglie ogni dubbio è il modo in cui ti guarda, non mi lascia dubbi perché è lo stesso sguardo che ha Stefan per me > o mio dio, sono rimasta a bocca aperta come un pesce rosso
< Dici sul serio? Hai notato tutto questo? - wow.. sono commossa.. certo anche un po' inquieta stando accanto a miss occhio di falco – lo conosci davvero bene, eh? >
< Lo conosco da quando sono nata. I nostri genitori erano amici praticamente da sempre, pensa sin dai tempi del liceo. Le nostre famiglie sono sempre state inseparabili, ogni festa o ricorrenza era festeggiata rigorosamente tutti insieme. Quando Giuseppe è rimasto vedovo, lui e Damon erano devastati, i miei genitori gli sono stati molto vicini, li hanno sostenuti in ogni modo possibile. Mia madre ci ha letteralmente cresciuti tutti e tre insieme, per lei era come se fossero anche loro figli suoi.. eravamo una specie di famiglia allargata. Anni dopo, mentre tornavamo a casa da un ricevimento, abbiamo avuto un brutto incidente.. mio padre e mia madre sono morti sul colpo.. avevo diciassette anni, se non fosse stato per Giuseppe mi sarei ritrovata completamente sola, invece si è occupato di me considerandomi sangue del suo sangue. Non è stato un periodo facile neanche per lui, ai tempi non lo capivo, ma lui si è sentito davvero solo con il mondo sulle spalle, senza più i suoi migliori amici ad appoggiarlo e tre adolescenti da crescere.. Senza contare che gestire Damon non è mai stato facile, anzi.. Immaginati un Damon adolescente che si caccia nei guai dalla mattina alla sera – viene abbastanza semplice in effetti – non hai idea di ciò che riusciva a combinare. Ha sempre avuto grossi scontri con suo padre, non hai idea delle liti a cui ho assistito, più di una volta ho temuto che potessero arrivare alle mani. Non faceva altro che cercare problemi sempre più grossi, passava da una rissa all'altra, da una ragazza all'altra. Nonostante tutto però ho sempre saputo di contare su di lui, lui e Stefan sono stati le mie migliori guardie del corpo, mi hanno protetto da quando ho memoria. Ricordo che quando gli abbiamo detto che ci saremmo sposati mi ha detto chiaro e tondo che stavo facendo un errore madornale, che non era l'uomo per me, che mi sarei annoiata a morte prima della fine della luna di miele, testuali parole – scuote la testa al ricordo – che avevo bisogno di un tipo diverso. La realtà è che si sentiva messo da parte, come se lo lasciassimo indietro.. Damon ha sempre detto che sta bene da solo, che non ha bisogno di nessuno, ma non è vero.. la verità è che ha paura di essere abbandonato da chi ama, forse perché ha visto sua madre morire così piccolo.. non lo so.. fatto sta che è sempre il primo pronto a fare un passo indietro per non legarsi troppo a nessuno, per non restare ferito. Ma da quando ti ha incontrata questa maschera da duro si è un bel po' incrinata. Sono sempre stata in pensiero per lui, ho odiato vederlo comportarsi da egoista e menefreghista, sempre arrabbiato e sul piede di guerra.. ma con te è diverso, sta tornando il ragazzo che conoscevo da bambina > sono ancora a bocca aperta e sempre più commossa..
< Se c'è una cosa che abbiamo in comune è che nessuno dei due si fida facilmente ma non si sa come ci è spontaneo farlo l'uno con l'altra, all'inizio mi ha spaventata a morte questo affidarmi a lui, mi ha fatto scappare a gambe levate! Insieme ci bilanciamo, sembra quasi impossibile.. oddio non credo che abbia senso quello che dico.. >
< O si che ce l'ha Bonbon. Sono troppo felice per voi e in tutta sincerità anche per me: finalmente ho una cognata degna di nota! Ahhahhh!! > la sua risata è contagiosa mentre mi abbraccia stretta
< Attenta, mi fai rovesciare lo smalto! Ahh >
 

POV D

 

Il lato positivo del viaggiare con un jet privato? Anche se sei in ritardo non può lasciarti a terra! E menomale perché stamani ho quasi un'ora di ritardo, ma non è stata completamente colpa mia.. diciamo causa di forza maggiore.. diamine per una volta che né io né Bonnie dovevamo essere fuori casa per le otto spaccate diciamo che ci siamo lasciati prendere un po' la mano..
< Buongiorno gente >
< Alla buon'ora Damon! Per colpa tua abbiamo rischiato di mandare all'aria il piano di volo! Sei sempre il solito sconsiderato! > il mio caro paparino continua a borbottare qualcosa riguardo all'orologio che ho al polso ma sinceramente non lo ascolto neanche più.. già così nervoso alle undici del mattino, wow i prossimi giorni saranno davvero divertenti!
Mi accomodo nella poltrona accanto a Stefan che mi saluta con un cenno del capo troppo distratto dal messaggio che sta scrivendo sul cellulare, mi sa che siamo in due che non vediamo l'ora di tornare da questo viaggio e per una volta non posso neanche dargli torto vista la situazione
< Bene arrivato Damon, posso offrirti qualcosa? > mi volto verso la voce squillante dell'hostess chinata con la scollatura in mostra
< Un caffè > senza degnarla di uno sguardo inizio a leggere il giornale
< Ecco qua – appoggia la tazza fumante sul tavolinetto davanti a me – Per qualsiasi altra cosa sono a tua disposizione, sai dove trovarmi > mamma mia ma un po' di pudore no? Roteo gli occhi infastidito, che tristezza santo cielo.
Dopo un paio di minuti il pilota è pronto al decollo e allacciamo le cinture. Mi rilasso contro il sedile, con un po' di fortuna potrei persino recuperare un paio d'ore di sonno
< Come sta Bonnie? - lo vedo lanciare un'occhiataccia alla hostess, figurarsi se gli scappa qualcosa - Preoccupata per gli esami? >
< E' un po' tesa ma è più che preparata, non avrà problemi. Se è riuscita a rispondere alle mie domande con il professore sarà una passeggiata >
< Vuoi dire che si è fatta interrogare da te? Povera ragazza! >
< Simpatico papà, davvero simpatico >
< Non sai quanto le sono grato per quello che sta facendo per noi. Elena è felicissima che starà con lei e io sono decisamente più tranquillo. Come minimo vi devo offrire una cena quando torniamo >
< Lo fa volentieri. Sono diventate davvero grandi amiche quelle due > ancora non ci credo, soprattutto conoscendo la ritrosia di Bonnie e la diffidenza di Elena.. incredibile!
< Ok ragazzi mi dispiace cambiare discorso ma sarà il caso di iniziare a parlare d'affari – addio ultima speranza di dormire – Secondo i piani che avevamo fatto in questi giorni avremmo dovuto trattare i termini del contratto con gli Stevenson mentre avremmo incontrato il socio di maggioranza solo per gli ultimi dettagli.. beh tanto per gradire c'è stato un cambio di programma. Ieri sera mi hanno informato che sarà presente sin da subito, non serve sottolineare che renderà le cose dannatamente difficili – sbuffa passandosi una mano fra i capelli, sono sicuro che è davvero arrabbiato per questo contrattempo – Perciò oggi pomeriggio siamo attesi direttamente nell'ufficio del Signor William McCollough > sentendo il nome ho praticamente sputato il sorso di caffè che stavo bevendo
< Ma che fai?! Sei peggio di un bambino >
< Hai detto McCollough?! - si può sempre trattare di un caso di omonimia no? Il mondo non può essere così piccolo! - Porca puttana! >
< Ci spieghi per favore? Lo conosci? > mi sfrego nervoso gli occhi
< E' lo studio del padre di Bonnie >
< Non può essere, sei sicuro? > in un'altra situazione vederli così sconvolti sarebbe quasi esilarante
< Non ne ho la certezza ma sono un po' troppe coincidenze per i miei gusti >
< Come hai fatto a non accorgertene prima?! >
< Ma che ne so.. abbiamo sempre avuto come interlocutori gli Stevenson, i documenti erano sempre intestati col nome dello studio, “MC&S”, il cognome McCollough non mi è mai saltato all'occhio, cristo non è mai stato nominato! > bevo un altro sorso di caffè, forse sarebbe il caso di correggerlo un po'
< Possibile che Bonnie non te ne abbia parlato? Suo padre non può averle nascosto del tutto i guai dello studio >
< Non sono mai sceso nei dettagli quando le parlavo di questa acquisizione e comunque dubito che sappia cosa sta succedendo allo studio. Non parla col padre da mesi, da quando si è trasferita > incrocio le braccia al petto, se ripasso le mani fra i capelli un'altra volta mi resteranno fra le dita
< Silenzio totale? Scherzi? Non ci credo, è impossibile >
< Mai stato più serio e prima che tu dica altro ormai dovresti conoscere abbastanza bene la mia ragazza per sapere che non è il tipo da tagliare i ponti in questo modo senza una buona ragione. Non posso dire altro ma fidati per come l'ha trattata dovrò fare appello a tutto il mio autocontrollo per non sistemarlo come merita > parlo guardandolo dritto negli occhi, deve capire che non sono aperto a una discussione sull'argomento, qualunque diverbio abbiamo mai avuto noi non è neanche paragonabile a ciò che ha subito Bonnie. Per una volta so che posso fidarmi di lui, so bene che ha un'alta opinione di lei, non crederebbe mai che abbia agito da irresponsabile
< Come dovremmo comportarci ora? > bella domanda fratellino
< L'unica cosa possibile al momento: faremo come se nulla fosse. Non deve sapere di Bonnie, conduciamo le riunioni come avevamo programmato. Quando torniamo a casa le spiegherò la situazione e poi si vedrà. Che ne dite? >
< Va bene figliolo, mi sembra la cosa migliore. Sai bene che consideriamo Bonnie parte della famiglia. Non faremmo mai niente per danneggiarla in un modo o nell'altro >
Alle quattordici in punto siamo atterrati, nel giro di mezz'ora siamo arrivati in albergo e sistemati nelle nostre camere. Ho approfittato di questi momenti di tregua per mandare un messaggio al pettirosso per augurarle un in bocca al lupo per il primo esame, accidenti però non mi ha ancora risposto.. odio non sapere cosa sta facendo, sento come un vuoto allo stomaco. Ora basta però devo concentrarmi!
< Ci siamo. Lasciate parlare me come d'accordo, capito bene Damon? - che malfidato santo cielo – Forza mettiamo su la nostra migliore faccia da poker > da quanto ci viene bene direi che è un dono di natura, un ultimo respiro profondo ed entriamo.
L'ufficio è molto grande, un po' troppo vecchio stile a mio parere. Tutto l'arredamento è in legno di mogano scuro. Sulla destra c'è un angolo relax con un divano in pelle e due poltrone, sulla sinistra un ampio tavolo per le riunioni. Infondo tra le due grandi finestre che aprono un bel panorama sulla città è appeso un ritratto di quello che presumo sia il fondatore.. mamma mia sembra di essere fermi all'ottocento qui dentro! A completare l'opera c'è una maestosa scrivania da cui il signor McCollough si alza per accoglierci.
L'ultima speranza che si tratti di un caso di omonimia va in frantumi quando l'occhio mi cade su una foto incorniciata che ritrae Bonnie all'età di circa dieci anni sorridente accanto al padre, tutta questa attenzione non passa inosservata
< E' la mia bambina – ho sentito bene? Dopo come l'ha trattata? È senza vergogna!Stringo i denti per non rispondergli tono - Certo ormai è quasi una donna, studia all'università > mi ripeto come un mantra che non posso fargli la scenata che merita
Dopo gli inutili e sin troppo lunghi convenevoli finalmente si inizia a parlare d'affari. Devo costringermi a lasciare parlare papà come promesso, dio se apro bocca potrei insultarlo per ore.
< Bene bene – almeno non perde tempo ad andare al sodo – ho esaminato attentamente la vostra proposta per giorni e devo ammettere che non ho ben capito se stiate scherzando o se ci prendiate per inetti > cosa? Non credo alle mie orecchie e a giudicare dalla faccia degli Stevenson neanche loro se lo aspettavano
< Ahhahh!! - papà non ci ha messo molto a riprendersi dalla sorpresa – Sa una cosa? Io invece non ho ancora capito se sta scherzando o se è completamente al di fuori dalla realtà > e come ciliegina sulla torta sfodera il suo classico ghigno strafottente, di riflesso sia io che Stefan lo imitiamo. Pensava davvero di intimidirci con questa sua uscita? Povero illuso! Non sa con chi ha a che fare!
< Io non le permetto >
< Cosa? - papà vuole subito rimettere in chiaro chi comanda – Non mi permette di salvarla dalla vergogna pubblica della bancarotta? Ha dato un'occhiata al suo bilancio? Questo posto sta per crollare e non solo perché avete buttato i soldi dalla finestra credendovi geni della finanza ma soprattutto perché negli ultimi mesi non vincete una causa neppure per miracolo, il massimo risultato è stata una mediazione per non arrivare al processo. Che le piaccia o non il nostro studio è l'unica speranza per non andare a fondo! >
Il signor McCollough è diventato rosso come un peperone, forse sta per esplodere. Non credo che trovi spesso gente che lo tratti così, direi che era ora, no?
< William ne abbiamo già parlato. Dobbiamo tentare di trovare un accordo. Ascoltarli non costerà niente >
< Capisco che per lei deve essere difficile accettare la situazione ma non c'è altra via d'uscita per voi. E se ci pensa bene non è neanche tanto male. Per mantenere un certo senso di continuità lo studio manterrà il nome attuale, manderemo dei nostri associati di fiducia per aiutarvi a rimettervi in piedi, lei continuerà a dirigere i dipendenti. Senza contare che non dovreste più preoccuparvi dei debiti pendenti >
< Dovrei essere felice di prendere ordini da voi? - sbatte con forza il pugno sulla scrivania – Sarei poco più di un fantoccio. Voglio avere voce in capitolo! > ma sentite che pretese
< Se crede che butti milioni di dollari per salvare questo posto per lasciare poi lei mandare tutto di nuovo alla malora è davvero fuori strada. Ora le spiego l'alternativa: aspetterò due mesi, giusto il tempo perché il tribunale vi costringa a dichiarare il fallimento e vi comprerò a un prezzo stracciato. Questo studio diventerà a tutti gli effetti una sede distaccata del nostro e nessuno si ricorderà più dell'esistenza del “MC&S”. Sono un uomo paziente quando serve. Pensi bene alla sua prossima mossa > è arrivato il momento dell'uscita di scena, grazie al cielo perché stavo davvero per dimenticarmi tutti i miei buoni propositi!
< Aspetti signor Salvatore. Sono sicuro che il mio socio sia disposto a discutere, vero William? Vediamoci domani come previsto e sono sicuro che troveremo dei punti in comune > sentire Stevenson pregarci così fa quasi pena
 

< Abbiamo già ordinato una bistecca anche per te. Sapevo già che ci avresti fatto aspettare > l'incontro è durato più del previsto e quando arriviamo al ristorante dell'albergo è quasi deserto
< Bene, ho una fame che non ci vedo. Ero al telefono con Bonnie. Vi saluta tutti >
< Non era questo il modo in cui pensavi di conoscere tuo suocero dì la verità >
< Lasciamo perdere, ancora non ci credo >
< Come credi che la prenderà? >
< Non ne ho idea. Più ci penso più non riesco a immaginare la sua reazione. Come diamine ha fatto un uomo del genere ad aver cresciuto una figlia come lei? Sant'iddio non so se è troppo orgoglioso o troppo stupido >
< Direi un mix perfetto fra i due > almeno per una volta siamo d'accordo su qualcosa.

 

Sembra ci sia voluta una vita ma finalmente siamo a casa. Gli ultimi giorni sono stati allucinanti, più le riunioni andavano avanti, più scendevamo nei dettagli e più il signor McCollough diventava insopportabile. C'è voluta tutta la nostra buona volontà per non mandarlo al diavolo.
Facendo meno rumore possibile entro nella mia vecchia stanza, nella penombra intravedo Bonnie addormentata rannicchiata sotto le coperte, non vedo l'ora di raggiungerla ma per prima cosa ho bisogno di una doccia.
Appena pronto mi sdraio accanto a lei. Dorme così serena, il volto incorniciato dai suoi ricci ribelli. Dio come mi è mancata.. non è possibile, non è da me eppure non sono riuscito a smettere di pensarla per tutto questo tempo, l'unica cosa che contava era tornare da lei.. cosa diamine mi sta facendo questa ragazzina?
Di loro spontanea volontà le dita hanno iniziato ad accarezzarle piano i capelli, poi l'indice traccia i lineamenti del viso fino ad arrivare alle labbra
< Damon? > ops.. mi sa che l'ho svegliata
< Ciao pettirosso – mi chino per baciarla, doveva essere solo a fior di labbra ma non saputo resistere, non sono riuscito a staccarmi, sono in astinenza da troppo! - Mm.. adoro trovarti nel mio letto quando torno a casa , potrei abituarmici > anche con la poca luce dell'abat-jour posso dire senza problemi che è arrossita, mi fa impazzire ogni volta
< Sei tornato! - si stringe di più a me ed è una sensazione fantastica – Ma non dovevate tornare domani pomeriggio? >
< L'idea era quella ma siamo riusciti a sistemare tutto con un po' di anticipo, Stefan scalpitava perciò.. - le lascio un bacio sulla punta del naso – E' andato tutto bene o ti sono mancato troppo? >
< Solo un pochino - stiamo scherzando?! So quanto odia il solletico perciò non perdo tempo a torturarla, in un attimo le sue risate riempiono la stanza – Ok, ok mi sei mancato tantissimo!! > così va molto meglio
< Dicevo è andato tutto bene, Elena è stata grandiosa. Ieri ho dato l'ultimo esame e oggi siamo state a fare shopping. Posso dire che Caroline ed Elena insieme sono un binomio interessante.. - neanche voglio sapere quanto – Tu? Viaggio fruttuoso? >
< Ormai manca solo la firma finale, ma – prendo un respiro profondo, è il momento di dirglielo, forza – devo parlarti > mi appoggio con la schiena alla testiera del letto, non sarà per niente facile. Capisce subito che sono serio, la gioia del vedermi è sostituita dall'incertezza e dalla preoccupazione, si siede a gambe incrociate rivolta verso di me
< Conosci lo studio “MC&S”? >
< Non mi dice niente, è quello che state per acquisire? >
< Già – ora viene il difficile – non mi stupisce che tu non lo abbia mai sentito perché ha cambiato il nome a luglio.. prima si chiamava “McCollough & Associated” > la bomba è sganciata
< C-cosa?! - sgrana gli occhi dalla sorpresa – state comprando lo studio di mio padre? Ma come.. > scuote la testa incredula
< Sta fallendo >
< Non è possibile, so che gli affari non andavano bene come una volta ma aveva preso dei soci lo scorso anno per sistemare la situazione >
< Lo so ma non è servito. Se non vogliono dichiarare bancarotta siamo la loro unica speranza > la vedo torturarsi il labbro inferiore
< Da quanto lo sai? >
< Solo dal nostro arrivo a New York. Fra parentesi eri una bambina molto carina > capisce al volo che ho visto la foto nell'ufficio del padre, almeno sono riuscito a strapparle un sorriso anche se per poco
< Gli hai detto di me? Di noi? >
< Non gli ho detto nulla, sapevo che non avresti voluto, non ancora almeno >
< Bene perché troverebbe il modo per approfittarsene >
< Ascoltami bene pettirosso, sia io che mio padre vogliamo sapere cosa ne pensi, se sei d'accordo che andiamo avanti in questo modo >
< Non lo so, come posso.. Diamine non ne voglio sapere niente! - si alza di scatto e inizia a camminare avanti e indietro per la stanza – Trattatela come un qualunque altro affare, non voglio nessun trattamento di favore >
< Non stiamo parlando di un favore, però se vuoi basta una parola e potremmo ancora proseguire per un'altra strada, lasciargli più indipendenza. Non voglio che ci rimetta anche tu, anche se eviterà il fallimento perderà un sacco di soldi >
< State applicando la vostra modalità standard per le acquisizioni, no? Fate sempre così, giusto? Non ve ne state approfittando in modo disonesto, vero? >
< Assolutamente no! È tutto nella norma > le vado davanti per fermarla prima che faccia un solco nel pavimento, le poso le mani sulle spalle per guardarla negli occhi. Non so cosa darei per saperle leggerle nel pensiero in questo momento!
< Continuate così. Non voglio sapere altro, mai più. Non ho più voluto un centesimo da mio padre da quando me ne sono andata. Non ho bisogno dei suoi soldi, ho il fondo fiduciario che mi hanno lasciato i miei nonni e, purtroppo, l'eredità di mia madre.. E comunque anche se perderà molto non sarà mai sul lastrico, fidati.. ha sempre un piano B a cui ricorrere.. Per quel che mi riguarda quel posto può bruciare. È sempre venuto al primo posto, sempre prima della sua famiglia – le prime lacrime iniziano a scivolare giù, sta per crollare – Ha mandato all'aria il suo matrimonio portandosi a letto ogni gonna che entrasse là dentro per non parlare dei danni che ha causato grazie alle sue conoscenze altolocate. Non voglio sapere più niente! L'immagine dello studio, la sua reputazione è sempre stata più importante persino di sua figlia.. Tutto quello che gli sta capitando se lo è voluto lui.. sarà il karma.. > il singhiozzo che ha represso per tutto il suo discorso esplode contro la sua volontà. La stringo forte a me, il suo viso affondato nel mio petto. La lascio sfogare per minuti infiniti, si aggrappa a me in cerca di un'ancora di salvezza. Vorrei tanto sapere come consolarla, cosa dirle per farla calmare ma non ne ho idea, non so come si fa! L'unica cosa che so quasi per certo è che mi manca ancora un dettaglio della storia che non mi ha detto, potrei scommetterci la testa e questa cosa mi fa impazzire! Sento un rancore assoluto verso quella parodia di padre, per come l'ha ferita, penso a quanto vorrei fargliele ripagare tutte. Ma più di tutto voglio riuscire a farla stare meglio. Accidenti odio vederla piangere! Mi sento così inutile. Ed eccolo lì di nuovo questo bisogno di proteggerla da tutto e tutti, dal mondo intero e a volte persino da me.. ho provato a far finta di niente ma è inutile, è più forte di me sin dalla prima volta che ho incrociato il suo sguardo
< Shh piccola shh.. va tutto bene.. Ci sono io adesso. Non gli permetterò più di farti del male uccellino, capito? Dovrà vedersela con me >
Siamo rimasti così, in piedi, abbracciati finché non ho perso la cognizione del tempo. Quando, grazie al cielo, si è ripresa l'ho fatta sdraiare sotto le coperte, sempre senza lasciarla, la sua testa sul mio petto e la mia mano che le accarezza piano la schiena.
Come da sua abitudine ha richiuso tutto quel dolore in un angolo della sua mente per tornare a far finta di nulla, come se non fosse successo nulla. È tonata a parlarmi normalmente dei test, delle sue serate con Elena, del loro shopping sfrenato, persino di quanto non le piaccia stare troppo lontano da me.. ha continuato finché non si è addormentata esausta.
Questo suo meccanismo di difesa mi spiazza ogni volta, l'unica cosa che posso fare è avere pazienza e aspettare che si senta pronta a sfogarsi.. ma cavoli io non so essere paziente! Con un ultimo sospiro la stringo di più a me, ordino al mio cervello di smettere di pensare e mi decido a provare a dormire. Infondo l'importante è averla finalmente fra le braccia, no?

 

Sempre con un ritardo allucinante ma finalmente ce l'ho fatta!
Dovete ammettere però che questo capitolo è abbastanza denso di notizie, vero?
Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando!! E come sempre ogni consiglio e suggerimento è bene accetto! :-)
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

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Capitolo 11
*** Capitolo XI ***


Capitolo XI

 

POV B

 

Non voglio aprire gli occhi, non voglio ancora svegliarmi.. è troppo presto..
Per evitare il fastidio della striscia di luce che filtra dalle finestre affondo di più il viso nel petto di Damon. Si sta così bene ora.. Basta che mi concentri sul suo braccio che mi stringe forte a se, sul battito del suo cuore che mi culla piano, sul suo profumo che mi avvolge e mi inebria ogni volta e va tutto bene, posso chiudere il mondo fuori senza problemi, pensare che va tutto bene, dimenticare che mio padre sia piombato di nuovo nella mia vita.
Accidenti! Stava andando tutto bene, ero finalmente serena e poi? Poi sono bastate poche frasi di Damon per tornare indietro di mesi.. oddio.. non voglio pensarci, non voglio! Ma come si fa? Non ci riesco!
Nonostante tutto una parte di me, non poi così piccola, si preoccupa per lui, si chiede come sta. Resta pur sempre mio padre, no? Tutta la sua vita sta crollando davanti a suoi occhi. L'unica cosa che ha sempre contato per lui era lo studio ed ora non ha più niente. È sempre stato il suo vanto che fosse della sua famiglia da generazioni, sin da quando è stato fondato dal suo bisnonno.. certo che è quasi comico: ha superato indenne un secolo di storia americana ma non è sopravvissuto a lui! Un vero re Mida, eh?
Quando un anno e mezzo fa gli affari hanno iniziato ad andare male è stata la prima volta che l'ho visto abbattuto e depresso, prima di allora non l'avevo mai visto in quel modo, era così disperato nel cercare una soluzione.. ero così in pena per lui. L'unica via d'uscita è stata prendere dei soci, è stato un enorme smacco per il suo orgoglio! E alla fine non è servito a nulla!
Chissà come starà sapendo che non gli resta altro da fare che cedere il suo adorato studio per evitare il fallimento.. sarà devastato..
Forse dovrei chiamarlo? No.. non ce la faccio..
Forse dovrei, in fondo sono l'unica famiglia che gli resta.. ma cosa sto dicendo?!
Non posso, non se ne parla neppure.
Il male che mi ha inflitto è ancora troppo fresco, in tutti questi mesi non è diminuito neanche un pò. Continuo a pensare a tutte le bugie che mi ha raccontato, a quanto è stato crudele strappandomi via da mia madre senza avere mai un ripensamento, mi chiedo che razza di uomo posso essere in realtà..
Quale tipo d'uomo porta avanti un piano così crudele per anni facendo soffrire sua figlia, la persona che ha sempre sostenuto di amare sopra ogni cosa, e la donna che un tempo era sua moglie? Non lo capisco..
L'unica conclusione è che il padre che adoravo da bambina non è mai esistito, però quel ricordo ha lasciato un vuoto enorme dentro me.
Anche se sono preoccupata per lui non posso ignorare ciò che provo: la rabbia, il dolore, il rancore. Come posso affrontarlo? Odio persino sentire la sua voce in segreteria, figuriamoci come reagirei trovandomelo davanti..
Forse sbaglio ma non posso fare altrimenti, è più forte di me. Non sono ancora pronta a riaverlo nella mia vita e sinceramente non so quando potrò esserlo.
Scaccio i miei pensieri tristi sentendo Damon muoversi leggermente, si sistema su un fianco, così ora mi stringe con entrambe le braccia, il mento appoggiato sopra la mia testa e il mio volto ancora più affondato nel suo petto nudo. Adoro quando mi tiene così, mi sento al sicuro. Continuo a ripetermi che adesso non sono sola, che ha promesso che non permetterà a nessuno di farmi del male e per una volta mi viene spontaneo fidarmi.
Provo a riaddormentarmi ma sono distratta dal suo leggero russare. Quando succede durante la notte basta che gli dia una piccola scossa per farlo smettere però se lo faccio ora finirà per svegliarsi e non voglio, ieri era stanco morto, si merita un po' di riposo. Beh un difetto doveva pur averlo, no? Mi scappa una risatina, diamine lo trovo sexy persino mentre russa!
< Mm – lo sento stringere di più – già sveglia pettirosso? > persino con la voce impastata dal sonno mi fa mancare un battito, andiamo proprio bene!
< Per forza con te che russi > quanto mi diverto a prenderlo in giro?
< Ehi! - si allontana quanto basta per guardarmi negli occhi ma senza lasciare la presa – Io non russo ragazzina >
< Convinto tu, la prossima volta ti registro così non potrai più negarlo >
< Che esagerata – si china per lasciarmi un bacio sulla fronte – come stai? >
< Benone > non voglio fargli capire che ci sto ancora rimuginando sopra, cerco un tono allegro ma mi sa che non se la beve
< Bonnie.. > sospira frustrato ma non ho la minima intenzione di parlarne ancora
< Questa camera è rimasta tale e quale a quando eri adolescente, vero? > meglio tentare di distrarlo
< Già – si da un'occhiata in giro – Neanche ricordo l'ultima volta che ho dormito qui >
< E così giocavi a basket, eh? > ammicco verso la parete con tutti i suoi trofei e vecchie maglie appese, figurarsi se non fosse stato un campione al liceo!
< Ci puoi scommettere piccola, ero l'asso della mia squadra – dimentico sempre quanto è modesto – che bei ricordi, le cheerleader mi adoravano! Aio! > la gomitata se l'è ampiamente meritata! Purtroppo però non è servita per cancellare quel suo irritante sorrisetto arrogante
< Immagino che bei ricordi avrai qui dentro.. Risparmiami pure i particolari > mi sembra di vedere il via vai da questa camera di tutte quelle ochette, diamine sarà servito un tornello come allo stadio.. uffa! Non sono per niente immagini di cui ho bisogno! Non ho intenzione di continuare questa conversazione, meglio che mi rimetta a dormire! Cerco di voltarmi dandogli la schiena però non me lo lascia fare, anzi rafforza la presa
< Un pettirosso geloso, che carino! > devo anche sentirmi prendere in giro?!
< Piantala! Non sono gelosa! Voglio solo tornare a dormire in pace >
< Come no – mi alza il viso per guardarmi dritto negli occhi – che tu ci creda o meno sei la prima ragazza che entra qui dentro e soprattutto dentro a questo letto > devo sprizzare scetticismo da tutti i pori perché aggiunge
< E' vero. Mai. Quando ero un ragazzino stavo a casa il meno possibile e figurarsi se avrei mai permesso a una cheerleader senza cervello di curiosare nell'unico angolo di pace che avevo. C'era un divieto assoluto di entrata, per tutti. Lo sai come sono fatto > almeno ora posso smettere di farmi tutti i miei film mentali!
< A tal proposito – con un movimento veloce mi ritrovo con la schiena sul materasso, lui sopra con un sguardo così malizioso da mandarmi in tilt – direi che è arrivato il momento di battezzare questo letto.. che ne dici? > e chi ha la forza di rispondere? Sento le sue mani che hanno superato l'orlo della maglia e mi accarezzano la pelle nuda con una lentezza esasperante.. con la punta del naso traccia il profilo del viso fino a salire fino all'orecchio, mordicchia e poi succhia il lobo.. giuro mi sto per sciogliere..
< Sto ancora aspettando una risposta uccellino.. > e intanto la sua mano scivola più giù ad accarezzarmi prima la coscia e poi il sedere. Diavolo tentatore..
Trattenendo l'ennesimo gemito lo bacio con tutta la passione che sento accarezzandogli i muscoli della schiena
< Damon.. non smettere.. ti voglio.. >

 

Il resto del week-end è passato nell'assoluto relax. Da lunedì è ricominciato il solito sereno tran-tran: università al mattino, pasticceria al pomeriggio e Damon in ogni momento libero.
Tutto normale e tutto tranquillo se solo tralasciamo che oggi e domani mio padre è in città per la firma finale dell'accordo di cessione. Naturalmente faccio di tutto per evitare di pensarci e soprattutto di parlarne anche se il mio caro ragazzo rende quest'ultima cosa tutt'altro che semplice! Basta vederlo adesso, mi fissa a braccia incrociate, diamine sembra che tenti di leggermi nel pensiero! È inquietante
< Smettila di guardarmi così per l'amor di dio! Ti ripeto per l'ennesima volta che sto benissimo, non ho la minima preoccupazione a questo mondo. Giuro – metto una mano sul cuore per convincerlo e soprattutto per prenderlo un po' in giro – Ora possiamo scendere dall'auto ed entrare nel ristorante? Elena e Stefan ci staranno già aspettando >
< Come vuoi testona > appena scesi mi avvicino per baciarlo e ciò basta per placarlo. Non voglio bisticciare con lui per questo, so che si preoccupa per me e gliene sono grata ma non voglio pensarci, è tanto difficile da capire? Probabilmente ha ragione lui e il mio è un comportamento da codarda ma mi sta bene così!
< Non capisco perché dobbiamo cenare con loro anche stasera. Diamine due sere di fila, non capitava neanche quando abitavamo insieme > da bravo gentiluomo mi apre la porta per lasciarmi entrare per prima
< Non fare il guastafeste, Stefan ci teneva a offrirci la cena per ringraziarci quindi metti su il tuo miglior sorriso. È un modo per svagarci un po' > l'acida replica è bloccata dall'arrivo del proprietario
< Benvenuti! - ci accoglie Amedeo – Che piacere rivedervi così presto ragazzi! Vedo che non hai ancora fatto scappare questo fiorellino, bravo Damon! - rimango sempre stupita della velocità con cui sforna parole a raffica – Vi stanno già aspettando al tavolo, seguitemi >
La gravidanza sta rendendo, se possibile, Elena ancora più bella. Ormai è di cinque mesi e la pancia si nota molto bene e, giustamente, non fa niente per nasconderla! Questa sera ha indossato un tubino rosa antico che le sta una favola. Può sembrare un cliché ma sembra brillare, letteralmente, ha sempre un sorriso splendente che le illumina gli occhi azzurri. Infondo è normale che sia così, no? Sta avverando il suo più grande sogno, se lo merita, anzi entrambi se lo meritano.
< Questo locale è molto affollato stasera >
< Tutto merito della serata jazz, è sempre un gran richiamo! - risponde orgoglioso il proprietario – Volete consultare il menu o, visto che siete i miei clienti preferiti, mi lasciate mano libera? > neanche a dirlo ci fidiamo a occhi chiusi e poco dopo stiamo mangiando gli antipasti più buoni della città.
La conversazione scivola senza intoppi, persino Damon chiacchiera con suo fratello senza fare troppo l'acido
< Guardate un po' cosa abbiamo da farvi vedere > Elena tira fuori dalla borsetta una busta. Appena la apro capisco subito di cosa si tratta
< Che bello! L'ecografia del bambino! >
< Bambino? Non si vede niente, è tutto nero e sfocato > ha il solito tatto di un bisonte
< Aspetta. Te la spiego io – Stefan interviene pronto – allora vediamo.. questa è la testa, questa una manina, guardate la tiene sulla guancia non è dolce? E queste le gambine e i piedini. Spettacolare, vero? > dire che è un futuro padre orgoglioso è poco
< Boh.. continuo a vedere tutto nero. Sicuri che non vi abbiano imbrogliato? > questa volta una gomitata non gliela leva nessuno!
< E' fantastico ragazzi! Ma parliamo di cose serie: la dottoressa vi ha saputo dire il sesso? > si scambiano un'occhiata complice
< Al 99% è femmina >
< O mio dio! Che bello!! Congratulazioni ragazzi! >
< L'ho sempre detto sin da bambina che avrei avuto una figlia! >
< Mai scommettere contro di te, vero angelo? Congratulazioni ragazzi di cuore > alza il bicchiere per brindare e ci uniamo a lui felici
< Da domani possiamo iniziare a pensare alla cameretta nei dettagli e a tutto il corredino. Pensavo di certo a tante tonalità di rosa e lilla però mi piacerebbe anche bianco e verde. Che dici Bonnie? >
< E' perfetto. Possiamo andare in quel negozio in centro che abbiamo visto la scorsa settimana, aveva una vasta scelta! Sarà una vera principessa! > come da programma ci lanciamo in una serrata discussione di tutto ciò che serve ed è una lista quasi infinita!
< Bene fratellino, non mi resta altro che augurarti un in bocca al lupo.. ti servirà per non finire sul lastrico entro la fine della gravidanza! Ahhahh! >
< Tranquillo fratellone – gli dà una pacca sulla schiena – vorrà dire che chiederò un prestito a quello che sarà lo zio preferito! Ahhahh!! >
Un'ora dopo abbiamo finito di cenare, la ciliegina sulla torta è stato il creme caramel, assolutamente divino! Come avevo previsto si è rivelata una serata più che piacevole!
< Bonbon mi accompagni alla toilette? >
< Ragazze intanto paghiamo il conto, vi aspettiamo all'entrata >

 

POV D

 

< Sembra tranquilla >
< Hai detto bene “sembra”. Non mi inganna neanche per un attimo, ma è inutile non dice niente, più le chiedo di parlare più si chiude a riccio. Mi fa imbestialire >
< Devi darle tempo, starà cercando di elaborare da sola il tutto. Abbi un po' di pazienza >
< Come se non me lo ripetessi da solo di continuo >
< Mm.. potrebbe essere un problema se incontrasse il giovane Stevenson? > ammicca verso il ragazzo che ci sta raggiungendo.
Dio quanto mi sta antipatico, proprio a pelle non lo sopporto, è un inetto che si crede un principe del foro: patetico. Vediamo di liberarcene alla svelta
< Damon, Stefan che sorpresa! É un piacere incontrarvi > mi limito a un cenno del capo tanto è mio fratello quello educato fra noi
< Ciao Cristopher, anche tu a cena qui? >
< Si, me lo ha consigliato la segretaria di vostro padre. Mi devo vedere con un paio di vecchi amici >
< Noi stiamo per andarcene, il tempo che ci raggiungano mia moglie e la sua fidanzata > tutte queste chiacchiere mi danno l'orticaria
< Ma va, non ti credevo il tipo che si accontenta di una fidanzata! > un grugnito e una smorfia è l'unica reazione che ottiene da me, quando mai gli ho dato l'impressione di essere amiconi? Chissà se sapesse che sta parlando di Bonnie. Do un'occhiata impaziente all'orologio, non vedo l'ora di andarmene
< Guarda guarda chi abbiamo qua – fissa un punto oltre le mie spalle – la piccola Bonbon! Piccolo il mondo eh? >
La sua attenzione è stata catturata dall'arrivo di Bonnie. È a pochi metri da noi, talmente pallida che sembra stia per svenire da un momento all'altro. Cris fa un paio di passi verso di lei a braccia aperte, come a volerla abbracciare, e di riflesso indietreggia
< Non si salutano i vecchi amici? > d'istinto mi sono messo fra loro, un braccio protettivo a stringere la vita del mio pettirosso
< Questa poi.. chi l'avrebbe mai detto! Che bella coppietta che abbiamo.. chissà come sarà felice tuo padre > la sento tremare accanto a me. Non so cosa sta succedendo ma non mi piace per niente, ora come ora voglio solo cancellargli quel sorrisetto idiota dalla faccia! Mi basta davvero un niente per scattare
< Faresti meglio a raggiungere i tuoi amici. Ci vediamo domani in ufficio > ogni tanto è utile anche Stefan
< Certo capo – squadra lascivo la mia ragazza da capo a piedi – a domani >
Bonnie non ha smesso di tremare per tutto il tragitto verso casa, è ancora pallida da far paura e come da copione non parla, non emette neanche una singola sillaba, niente! Ma questa volta non mi arrenderò finché non mi dirà tutto.
Cosa diavolo è successo?! Qui si va ben oltre a una lite con il padre, cosa centra il giovane Stevenson? Perché ha avuto questa reazione terrorizzata?!Devo trovare il momento e soprattutto il modo giusto per iniziare a interrogarla, altrimenti sarà tutto inutile. Per prima cosa devo calmarmi! Accidenti! Sto stringendo talmente forte i denti che li sento scricchiolare!
Appena entrata nel suo appartamento si è chiusa in bagno con la scusa di una doccia.
Più o meno pazientemente mi siedo sul bordo del letto per aspettarla.
Questa volta non può evitare di darmi delle risposte. Ho talmente tanti pensieri in testa che mi metterei ad urlare, odio essere all'oscuro!
Quando mezz'ora dopo entra in camera è pronta per dormire, cerca di fare finta di niente e mettersi normalmente sotto le coperte dopo avermi dato un veloce bacio a fior di labbra e augurandomi la buonanotte.. stiamo scherzando?!
< Non ci provare neanche. Adesso noi due parliamo > riaccendo la luce e mi metto accanto a lei
< Di cosa? Non è successo niente >
< Niente?! Risparmiati la fatica di mentire: sei assolutamente negata! Pensi che sia cieco? Appena hai visto Stevenson hai iniziato a tremare come una foglia, non è una reazione normale! Capisci che sono preoccupato? Dannazione! Devo sapere, me lo merito! > devo sforzarmi di restare calmo ma non è per nulla facile
< Non ora per favore – la voce è un sussurro, si concentra sulle mani senza guardarmi – domani >
< Adesso > le prendo il viso fra le mani, lo so che sta per crollare
< E' stata tutta colpa mia.. penserai anche tu che sono una stupida.. >
< Perché? Dimmi tutto > si morde come d'abitudine il labbro inferiore poi, per fortuna, inizia a parlare
< Come sai Stevenson è diventato socio di mio padre circa un anno fa, suo figlio si era appena laureato ed ha iniziato a lavorare anche lui per lo studio. Non li frequentavo molto, succedeva di incontrali giusto durante qualche ricevimento. Quando capitava Cris era sempre gentile con me, galante.. in un certo senso erano piacevoli quelle attenzioni, diciamo che aiutavano la mia autostima, sapeva essere simpatico, affascinante e in mezzo a tanti noiosi avvocati attempati era già una bella novità.. Dopo qualche tempo ha iniziato a chiedermi di uscire ma continuavo a rifiutare perché non mi interessava, lo vedevo troppo grande per me e poi non è decisamente il mio tipo. Però mio padre insisteva, cercava di spingermi ad accettare. Nella sua mente bacata se le cose fra noi due avessero funzionato lo studio sarebbe rimasto in famiglia – quell'uomo non può essere così imbecille santiddio – così alla fine mi sono fatta convincere per un paio di appuntamenti. Sono serviti solo a convincermi ancora di più che non faceva proprio per me – scuote la testa al ricordo – Una sera di fine maggio mio padre era fuori per una partita di poker, Cris si è presentato a casa nostra, mi ha detto che era lì per lavoro, che doveva lasciare dei documenti per mio padre perciò l'ho fatto entrare. Non ha perso tempo per provarci con me, ho cercato di tenerlo a bada ma.. - sto iniziando a sudare freddo, apro e chiudo i pugni nervoso – ero così a disagio, poi all'improvviso me lo sono ritrovato addosso, cercava di baciarmi, sentivo le sue mani su di me – ha gli occhi lucidi – ti giuro ci ho provato con tutte le forze ad allontanarlo ma senza risultato.. poi sono riuscita a morderlo e lui mi ha presa a schiaffi – l'ammazzo! - Ero così spaventata, temevo che stesse per.. grazie al cielo c'era Rose, la nostra governante, sentendo il rumore si è precipitata in salotto, lo ha sbattuto fuori immediatamente. Quando mio padre è tornato, più di un'ora dopo, ero in lacrime e con i segni rossi ancora ben visibili sulle guance. Gli ho raccontato tutto, ero convinta che mi avrebbe subito difesa, invece.. Mi ha detto che stavo esagerando, che Cristopher non ne sarebbe mai stato capace, che ero stata di certo io a provocarlo.. - mi sembra di non riuscire più a respirare – Mi ha ordinato di smettere di fare tutta quella scena, che non dovevo parlarne con nessuno altrimenti avrei rovinato l'immagine dello studio, che figura avrebbero fatto lui e il suo socio? Sono stata una cretina a fidarmi, è stata tutta colpa mia.. > è scossa dai singhiozzi. L'abbraccio con tutta la forza che ho, la stringo forte a me, la lascio sfogare in silenzio per minuti interi, intanto il mio cervello lavora per trovare mille un modo per sbarazzarmi di quello scarafaggio
< Non dire mai più che è stata colpa tua, capito? - la scosto per poterla guardare dritta negli occhi, le accarezzo piano il viso – Non hai fatto assolutamente niente di male. È tutta colpa loro! Ci sono io con te adesso, non permetterò a niente e nessuno di farti del male. Ci sono io a difenderti. Gli farò rimpiangere tutto quello che ti hanno fatto pettirosso >
< No – scuote vigorosamente la testa – non fare niente, ti prego.. voglio solo dimenticare tutto... ti prego.. Mi basta che resti qui e che mi abbracci così.. >
Per ora lascio cadere l'argomento, tanto dentro me ho già deciso. Cerco di rassicurarla ripetendole fino allo sfinimento che va tutto bene, che non è sola. Non smette di singhiozzare sul mio petto per minuti interminabili, ogni singhiozzo è una pugnalata, a ogni singhiozzo ho sempre più bisogno di farla pagare a quei bastardi! Dopo quasi un'ora è riuscita ad addormentarsi esausta fra le mie braccia, io invece non ho chiuso occhio tutta la notte.
Non ho fatto altro che guardarla per tutto il tempo, ho analizzato tutto ciò che mi ha raccontato sotto ogni singolo dettaglio e la rabbia non ha fatto altro che aumentare. Non ho nessun dubbio che questa sia tutta la verità!
Per una volta sono davvero senza parole.. dannazione! Come ha osato quell'animale metterle le mani addosso! Gliela farò pagare cara! Voglio spezzargli ogni singolo osso con le mie mani! E quella sottospecie di padre? Invece di spaccare la faccia a quello stronzo ha colpevolizzato Bonnie, è malato!
Ora torna tutto. Tutta la diffidenza di Bonnie, il suo essere sempre all'erta, il fastidio di farsi avvicinare da chiunque, odiare che qualcuno superi la sua distanza di sicurezza, il suo non fidarsi mai.. era tutto fin troppo chiaro! E chi può darle torto? Era già tremendo che le avesse impedito di avere sua madre accanto ma non difenderla in questa situazione, anzi darle torto, dirle di non fare tragedie per niente.. quell'uomo è completamente pazzo! Come ha fatto a trattare la sua unica figlia in questo modo? Che schifo! Ma ora ci sono io e se la vedrà con me!
Andando in ufficio l'unico obbiettivo che ho è la vendetta.
Dire che sono di umore nero è poco, la mia segretaria mi conosce troppo bene e le basta un'occhiata per capire che non è giornata
< Tuo padre, Stefan e i newyorkesi ti starebbero aspettando in sala riunioni.. >
< Me ne frego, dì a mio fratello di venire subito nel mio ufficio – la vedo che sta per aggiungere qualcosa ma non mi interessa – Ora! > prima che muova un muscolo mi sono già sbattuto la porta alle spalle.
Stamattina ho fatto del mio meglio per tranquillizzare Bonnie, per dimostrarle di essere d'accordo con lei nel voler andare oltre.. il fatto è che a me, per andare oltre, serve distruggere quei bastardi!
< Che diamine succede? > Stef entra senza bussare, io sto ancora camminando avanti e indietro per raccimolare un po' di sangue freddo. Non è scemo sa che il mio comportamento ha a che fare con l'incontro di ieri sera. Prima di iniziare faccio un respiro profondo
< Ascoltami bene perché non lo ripeterò e ciò che dirò non dovrà uscire da questa stanza – annuisce preoccupato e mi fa cenno di proseguire – Poco prima che Bonnie si trasferisse quel topo di fogna di Cristopher ha tentato di abusare di lei. Ora lo mando a chiamare per chiarirgli un paio di concetti.. purtroppo le ho promesso che non lo avrei ucciso con le mie mani perciò tu starai qui per impedirmi di ammazzarlo come merita >
< Sinceramente non so se mi va di fermarti- per una volta lo vedo davvero furioso - anzi potrei aiutarti volentieri.. > avrei dovuto immaginare la sua reazione, le si è subito affezionato, ormai la considera come una sorella.
Ho mandato Marta a chiamare l'animale e nel giro di pochi minuti me lo sono trovato davanti. È entrato con tutta la sua stupida baldanza, tanto durerà poco..
< Buongiorno a tutti! Wow che facce tetre – si mette a suo agio sedendosi su una poltroncina, non smetto di ripetermi che non devo ucciderlo subito – Non dirmi che è colpa mia.. cos'è sei geloso del mio passato con la piccola Bonnie?! Certo che siete una coppia ben strana! Ahhahh!! > sbatto il pugno sulla scrivania facendolo sobbalzare
< Sta zitto e ascolta – ho un tono di ghiaccio – Abbiamo pensato con cura al tuo nuovo incarico: andrai a lavorare per la nostra sede di Juenau, Alaska. Ti garantisco che sarà il lavoro più noioso della storia, il massimo della vita saranno stupidi ricorsi per delle infrazioni stradali, ti assicuro che odierai ogni secondo che passerai in quel posto dimenticato da dio.. ma c'è sempre la speranza che un orso ti sbrani > non ci è voluto molto per fargli sparire quel suo sorrisetto idiota!
< Stai scherzando?! Non puoi farlo! Io lavoro per la “MC&S”! > che carino fa l'arrabbiato
< Certo che possiamo! - interviene Stefan e non l'ho mai sentito così freddo, ha un tono quasi cattivo – Se ti fosse sfuggito ti ricordo che siamo noi che comandiamo! Per tua sfortuna l'ultima parola è nostra >
< Volete esiliarmi?!! No! E per cosa poi? Per le fantasie di una ragazzina isterica e frigida?! No! > mi spiegate come faccio a non ammazzarlo? Con uno scatto gli sono davanti, lo afferro per il collo e lo sbatto contro il muro con tutta la forza che ho
< Punto primo: obbedirai a ogni mio ordine! Certo puoi sempre licenziarti ma ti garantisco che non troverai neanche un buco schifoso in cui lavorare in tutti gli Stati Uniti, scoprirai a tue spese di quante conoscenze dispongo e che tutte mi devono favori. Ti voglio a chilometri di distanza dalla mia fidanzata e fidati per me l'Alaska è ancora troppo vicina! Avrei preferito saperti sei metri sotto terra! Punto secondo: se scopro che l'hai anche solo pensata ti giuro che niente mi impedirà di toglierti dal mondo facendoti soffrire il più possibile! Intesi?! >
< N-non è giusto, non ho fatto niente > stringo ancora più forte, devo sforzarmi per non soffocarlo
< Stai cercando di dirmi che Bonnie mi ha mentito?! > sto letteralmente sibilando
< S-si.. > non è altro che feccia! Gli conveniva stare in silenzio, ho smesso di trattenermi, peggio per lui! Senza lasciare la presa gli sferro una ginocchiata nei suoi miseri gioielli di famiglia, cerca di accasciarsi per sottrarsi alla mia ira ma lo risbatto contro il muro. Sono pronto a spaccargli la faccia a suon di pugni ma Stefan mi ferma
< Damon aspetta! - mi volto arrabbiato, non vorrà mica che smetta di già?! - non colpirlo nel viso se no se ne accorgeranno tutti > torna seduto nella sua sedia a braccia conserte per gustarsi la scena. Sorrido scuotendo la testa, questa volta ha ragione. I primi due destri lo colpiscono ai reni, i successivi alla bocca dello stomaco. Quando ne ho abbastanza di usarlo come un pungiball si accascia ai miei piedi, che schifo d'essere umano, non posso evitare di dargli un ultimo calcio. Certo prendersela con una ragazzina indifesa è di certo più facile per una bestia come lui!
Neanche un paio di minuti dopo, mentre io e Stefan ci stiamo versando un bicchiere di whisky, nostro padre si affaccia alla porta
< E' troppo chiedervi di raggiungerci di là? - poi l'occhio gli cade sul bastardo che è ancora piegato in due e bianco come un morto – Ma cosa?! > entra chiudendosi alla svelta la porta alle spalle
< Papà stanne fuori. Tu sbrigati ad andartene, hai un aereo che parte fra tre ore e se non vuoi vedermi veramente arrabbiato ti conviene non perderlo > senza il coraggio di replicare si alza e se ne va alla svelta
< Avete la decenza di spiegarmi? Damon ti ha dato di volta il cervello? Lo hai pestato?! Stefan perché non l'hai fermato? >
< Si meritava anche di peggio quel figlio di puttana > sentendo il figlio perfetto parlare così si preoccupa sul serio. Usando meno parole possibili gli spiego la situazione, non tralascio neppure le colpe del caro signor McCollough
< Fossi in te farei in modo di tenerlo lontano da me se non vuoi che gli faccia fare la stessa fine! > sta passando dallo stupore alla rabbia a tempi record
< Cosa?! È assurdo! Ma che razza di gente è? Quella povera ragazza.. spero tu gli abbia fatto davvero male > non mi stupirei per niente se ora uscisse e li prendesse lui stesso a calci nel sedere
< Guarda il lato positivo papà: non ti considero più il padre peggiore del mondo, in fin dei conti poteva capitarmi di peggio >
Una volta fatta pulizia in ufficio la giornata è passata velocemente. Sapendo tutto ciò che è successo mio padre ha deciso di inviare a New York due veri mastini che sapranno tenere a bada senza problemi i vecchi soci, giusto per sottolineare chi comanda una volta per tutte, per fargli intendere definitivamente che non contano più niente.
Prima di uscire ho messo in chiaro che ciò che è successo nel mio ufficio dovrà restare fra noi. Non voglio fare preoccupare inutilmente Bonnie, in fondo non ho fatto un granché, l'ho giusto stropicciato un pochino, credetemi non è stato davvero niente a paragone di ciò che si sarebbe meritato!
Potrà sembrare meschino ma trovo che la vendetta abbia un sapore sublime! Sapere di riuscire a proteggerla, di avere il potere di difenderla mi fa sentire forte, potente e adoro sentirmi così.
Guidando verso casa sua mi ritrovo persino a canticchiare. La giornata non può fare altro che migliorare.
Appena entrato nell'appartamento Bonnie mi accoglie con un sorriso radioso, non perdo tempo per baciarla come si deve. Non l'ho mai vista così serena, ero certo che confidarsi l'avrebbe fatta stare meglio!
< Dai lasciami – cerca di allontanarsi ridendo – o la cena si brucerà! >
< Chissenefrega non ho fame > riesco a darle un ultimo bacio prima di seguirla in cucina.
Mi piace da matti guardarla all'opera, è sorprendente quanto sia sicura di se, come è attenta a ogni movimento, proprio lei che in ogni altra situazione è disordinata e un po' imbranata. Sin dalla prima volta che l'ho vista cucinare mi sono reso conto di quanto sia eccitante ammirarla, specie se con quel grambiulino .. all'epoca non potevo fare niente, neanche osavo pensarci ma ora è mia e non devo più frenarmi! Mm.. me la mangerei.. mi si stampa in viso un sorrisino un po' ebete pensando a tutto ciò che le voglio fare, cavoli mi sto rimbambendo del tutto!
< Ehi! Mi stai ascoltando? > beccato in pieno
< Sei tu che mi distrai – è sempre facile farla arrossire, specie se come ora l'abbraccio da dietro e inizio a baciarle il collo – dicevi? >
< Eh? Giusto, apparecchi tu? > io odio apparecchiare ma senza battere ciglio inizio a sistemare la tavola. Faccio sempre più fatica a riconoscermi! Cavoli se mi vedesse Tea gli verrebbe un infarto! Non credo di averlo mai fatto in tutta la mia vita!
Mezz'ora stiamo gustando la cena. Stasera mia ha preparato le lasagne con zucchine e gamberetti. Per fortuna sono un tipo che si mantiene in forma altrimenti negli ultimi mesi sarei ingrassato di una decina di chili!
< Sei uscito presto dall'ufficio >
< Già, non c'era molto lavoro >
< Cosa hai fatto alla mano? > e figurarsi se non notava questi due graffiettini sulle nocche!
< Niente, ho solo buttato la spazzatura > le basta un attimo per capire di cosa sto parlando, scuote la testa sospirando, mi sto preparando alla sfuriata invece deve essere la mia serata fortunata perché decide di cambiare discorso senza commentare
< È passata Elena dalla pasticceria prima. Aveva appena finito di saccheggiare da sola un intero negozio! Non la smetteva più di mostrarmi tutine e vestitini, erano tutti bellissimi >
< Se continua di questo passo non basterà l'intera villa per stipare tutta quella roba! Povero Stefan! Ahhahh >
< A proposito, che fai domani? >
< Visto che è sabato speravo di poltrire fino a tardi con te, poi non lo so. Cosa hai in mente? > il mio sesto senso mi sta mettendo all'erta
< Quando ho finito con il corso di pasticceria potresti venirmi a prendere? Pensavo che potremmo andare a prendere anche noi qualcosa per la bambina, direi che è ora ormai, non credi? Lì vicino c'è un negozio carinissimo in cui ho visto una sacca porta neonato con la copertura in lana rosa tutta lavorata, è meravigliosa sono sicura che a Elena piacerebbe da matti > vuole portarmi a fare shopping? Shopping per neonati per giunta?! Immagino già il divertimento.. yuppie yuppie..
< Come vuoi – oddio ha ragione mio padre mi sa rigirare come un calzino! - però decido io cosa fare per il resto del week-end > per salvare la faccia basta arrivare a un compromesso no? Ho già in mente un bel po' di idee.
Continuiamo a scherzare e ridere anche mentre risistemiamo, lei lava io asciugo.. assurdo! Mi sorprendo ogni volta per quanto sento normale tutta questa quotidianità fra noi, lo trovo giusto e finché non ci penso troppo sto benissimo.. Ho sempre creduto che tutto questo non facesse per me, io in una relazione seria? Pfu! Mi veniva la nausea e la claustrofobia solo ad immaginarlo e poi questa ragazzina è piombata nella mia vita facendomi ricredere quasi senza accorgermene, il panico che temo di sentire sparisce appena mi è accanto..
Si, mi sto proprio rimbambendo non c'è altra spiegazione!
Purtroppo la nostra pace è interrotta dal campanello che suona alle nove in punto! Figurarsi se si può stare in pace almeno per una sera senza lo scocciatore di turno
< Vado io, così tu finisci intanto > giuro se è di nuovo il figlio del suo vicino con la scusa dello zucchero questa volta gli stacco la testa
< Che ti serve anc.. - ma che razza di giornata schifosamente schifosa è questa?! Alla faccia della serata fortunata - A cosa dobbiamo il piacere signor McCollough? > cristo santo chissà come reagirà Bonnie, potrei sempre sbattergli la porta in faccia..
< Sono venuto a trovare mia figlia naturalmente > sorride come se stesse facendo davvero una normale vista di cortesia, pazzesco! Osservando meglio ha la stessa espressione del gatto che ha appena mangiato il canarino mentre mi dà una pacca sulla spalla ed entra come se fosse casa sua. Dannazione! È riuscito a prendermi di sorpresa! Stringo i denti per non urlare!
Mi squadra dall'alto in basso sempre con quel ghigno fastidioso, chi diavolo si crede di essere? Non si rende conto che sta rischiando grosso con me? L'unica cosa che vorrei fare è finire il lavoro che ho iniziato stamattina
< Suppongo che Cristopher avesse ragione quando mi ha detto che stai con mia figlia. Bene bene > era solo questione di tempo prima che scoprisse la verità. Devo riuscire a stare calmo, devo ricordarmi che il mio unico pensiero deve essere il mio pettirosso
< Chi era alla porta? - Bonnie si ferma di blocco appena vede il padre – P-apà? >
< Ciao piccola! Temevo non mi riconoscessi più! > le si avvicina e l'abbraccia affettuoso ma lei resta rigida come una statua. Sento ribollire il sangue nelle vene. Cosa diavolo vuole? Le vado accanto e l'attiro protettivo a me, mi usa quasi come uno scudo
< Cosa sei venuto a fare? >
< Che domande.. volevo vedere come stai, parlare con mia figlia dopo mesi che non si fa viva.. > fa sul serio? Quest'uomo riesce a lasciarmi senza parole
< Non cominciare neanche >
< Ok ok – alza le mani in segno di resa – Possiamo essere almeno civili? Come va l'università? >
< Da quando ti interessa? Sbaglio o sei stato tu a dirmi che se lasciavo legge non volevi più saperne niente dei miei studi? Di non disturbarmi ad avvisarti neanche per la cerimonia di laurea? > di certo non si lascia mettere i piedi in testa, con grinta lo rimette al suo posto!
< Non volevo vederti buttare il tuo futuro. Proviamo con un altro argomento vuoi? Da quant'è che vi frequentate voi due? >
< Un paio di mesi, problemi? > rispondo io, un po' perché mi sono stancato di assistere in disparte e un po' perché mi sa che il succo della visita è tutto qui
< Assolutamente no, voglio solo che la mia Bonbon sia felice > ora vomito! Bonnie sta tremando dalla rabbia, temo possa scoppiare da un momento all'altro
< Ma va, questa si che è una novità papà >
< Certo avresti potuto dirmelo quando sei venuto a New York, avremmo potuto conoscerci meglio. Merito di sapere chi mi sta portando via la mia bambina no? Non capisco tutta questa segretezza > respira Damon, è pur sempre suo padre, non puoi cancellargli quel sorrisetto a suon di pugni
< Forse perché già sapevo che si sarebbe venduto persino sua figlia per salvaguardare i suoi interessi > se vuole il gioco duro basta dirlo, sono un campione
< Non ti permettere ragazzo.. > finalmente la maschera di cortesia si sta incrinando
< Altrimenti? > faccio un mezzo passo avanti
< Calma calma. Non ho niente in contrario, anzi. Sono contento per voi, davvero. Bonnie è sempre stata più matura della sua età, ha bisogno di un uomo accanto non di un ragazzetto qualunque - almeno su qualcosa siamo d'accordo – È anche vero che il comportamento tuo e della tua famiglia verso il mio studio può sembrare una mancanza di rispetto data la situazione, non credi? > sapevo che si sarebbe arrivati all'accordo, lo sapevo!
< Non mi pare. Mi hanno insegnato che affari e vita privata sono due mondi separati. Non può rimproverarci niente, è grazie a noi se non ha un appuntamento con il giudice fallimentare per la prossima settimana >
< Può anche essere vero ma ora potremmo rinegoziare i termini, non pensi? Potrei riprendere in mano lo studio, mi andrebbe bene il cinquantuno per cento per me e il quarantanove a voi, lasciando fuori Stevenson naturalmente.. tanto di Cris ti sei già liberato, no? Sono sicuro che anche Bonnie ne sarebbe felice, vero? Bonbon pensaci, è una vergogna perdere lo studio che ci appartiene da generazioni. Deve esistere un possibile compromesso > quest'uomo è pazzo! Diamine sta davvero scambiando sua figlia per quel dannato studio!
< Papà smettila! Damon e il signor Salvatore hanno agito con professionalità, mi hanno persino chiesto se avevo problemi a causa del loro progetto.. hanno avuto questo riguardo per me! Ma sai cosa gli ho risposto? Che per me quel posto può bruciare! Non mi interessa niente! Non sono affari miei. Ne facciano quello che vogliono! >
< Signor McCollough, è inutile parlarne adesso, l'accordo è firmato. Non si torna indietro. L' “MC&S” è sotto il nostro diretto controllo, poco più di uno studio satellite, non c'è altro da dire > resta incredulo per qualche attimo, passando lo sguardo fra me e sua figlia
< Potevi intercedere e non lo hai fatto?! - è davvero arrabbiato, la vena sulla fronte gli sta pulsando pericolosamente - Che diavolo ti passa per la mente?! È così che mi ringrazi per averti sempre dato tutto?! >
< Stai scherzando?! Tu proprio non ci arrivi vero? Come fai a non capire quanto mi hai fatto male?! Pensi che sia stato solo un mio capriccio quello di andarmene il più lontano possibile da te? Il mio non riuscire più neanche a parlarti o anche solo sentire la tua voce in segreteria?! Io ti adoravo ma mi hai solo mentito! Per colpa tua non ho mai avuto una madre e non potrò più averla! Mi hai voltato le spalle nell'unico momento in cui avevo veramente bisogno di te! > si asciuga con rabbia una lacrima che le è scappata, la stringo di più a me
< Dì la verità: è stata tutta una tua idea per vendicarti, vero?! Non può essere una coincidenza che sia stato proprio lo studio legale del tuo fidanzato a comprarci! Sei stata tu a convincerlo a farlo per rovinarmi! Ammettilo! >
< Non dica stupidaggini! Non sapevamo niente fino al viaggio a New York e se pensa una cosa simile non conosce proprio sua figlia! > andiamo è l'idiozia del secolo! Non ha sentito una sillaba di quello che ho detto, continua con le sue farneticazioni
< Tradito dalla mia stessa figlia! Non posso crederci! Sei tale e quale a tua madre!
Una vipera velenosa pronta a tradire alla prima occasione! Vivi addirittura in casa del suo amante, non ti vergogni?! >
< Non ti azzardare a parlare male di lei! Se se ne è andata è stata tutta colpa tua! Ha abbandonato te non me! Sono felice che abbia incontrato Dereck almeno l'ha saputa amare come non saresti mai stato capace di fare! > si avvicina rabbioso, alza un braccio come a volerla schiaffeggiare. Per fortuna sono fra loro ed è facile bloccargli il polso
Ora il mio caro suocero dovrà vedersela con me
< Non ci provi mai più! – stringo sempre di più la morsa della mia mano, sono a un passo dall'esplodere – Se solo osa provare a mettere un dito addosso alla mia fidanzata gliela farò pagare cara! Con tutto quello che so che ha fatto mi basta solo una piccola scusa per farmi giustizia a modo mio come ho già fatto con il piccolo Cris > almeno ho la soddisfazione di terrorizzarlo senza contare che devo fargli abbastanza male tenendolo così. La tentazione di sfogarmi è troppo forte meglio lasciarlo prima di degenerare. Per un paio di momenti restiamo tutti in silenzio, quando diavolo se ne andrà questo tipo, non si accorge che è decisamente di troppo?
< Che ti piaccia o no io sono l'unica famiglia che hai! Non puoi contare su nessun altro! Credi davvero in questo grande amore, eh? Non sei altro che la solita piccola ingenua! Non è altro che un arrogante figlio di papà, non hai mai sopportato i tipi così. Da quello che so non ha fatto altro che cambiare donna ogni giorno, cosa ti fa credere di essere così speciale?! Appena troverà una più bella, più ricca, più eccitante ti lascerà! Si stancherà presto e ti abbandonerà, saprai come ci si sente ad essere sola! > brutto bastardo! Sto letteralmente digrignando i denti, sto ringhiando
< Ti sbagli! Io non sono sola, tu lo sei! Non sei mai stato altro che un egoista arrogante, tu non costruisci legami con le persone tu vuoi solo degli schiavi! Devono essere tutti pedine che muovi a tuo piacimento! Non ti importa di ferire le persone pur di raggiungere i tuoi scopi. Mi fai pena, senza il tuo amato studio legale non hai più niente! Tu non mi conosci: io sono forte! Ho saputo costruirmi una nuova vita solo con le mie forze, ho un lavoro che adoro, ho amici su cui contare, che mi sostengono e ho Damon, forse non sarà per sempre ma chi può dirlo, è solo grazie a lui che sono tornata a fidarmi delle persone.. per colpa tua e di Cris mi ero chiusa in un mondo tutto mio e non mi facevo avvicinare da nessuno. E non dimenticare Dereck, non mi ha mai fatto mancare il suo appoggio a differenza tua > devo ammettere che sa tirare dei bei colpi bassi la mia streghetta
< Zitta! > prova a riavvicinarlesi minaccioso. Ora basta! Lo afferro per il colletto della camicia e lo sbatto spalle al muro
< È l'ora di salutare signor McCollough >
< Stanne fuori, non sono affari tuoi! > cerca di divincolarsi ma rafforzo la presa, sono davvero nero
< Altroché se lo sono! Mi ascolti bene perché odio ripetermi. Non tollero che parli a Bonnie con questo tono! Non ha nessun diritto di essere qui! Mi ha ufficialmente stancato! Voglio che se ne vada immediatamente e le conviene darmi ascolto prima che la situazione peggiori! > sono furioso! Come sarebbe bello poterlo prendere a pugni, anche solo una volta!
< Damon lascialo.. non ne vale la pena.. lascialo - sento le dita di Bonnie che mi stringono sui fianchi. Prendo un paio di respiri profondi per ritrovare un po' di calma per mollare la presa – papà va via per favore > la sua voce sta diventando sempre più flebile
< Non puoi cacciarmi! Sono pur sempre tuo padre! Dovrai tornare a parlarmi prima o poi! >
< Non ora, non ce la faccio. È tutto inutile finché non capirai di aver sbagliato. Dannazione neanche mi hai mai nemmeno chiesto scusa! Non sono più la bambina che pendeva dalle tue labbra, merito che mi dimostri rispetto. Invece sei venuto qui come se ti fosse tutto dovuto, chiedendo favori solo perché sto con Damon. Lo sapevo che avresti tentato di trarre vantaggio dalla nostra storia è per questo che gli ho chiesto di non dirtelo, ti conosco troppo bene purtroppo. Non è da me provare tutto questo rancore, mi sento in colpa a non volere avere niente a che fare con te.. ma se non ti deciderai a comprendere cosa provo, a riconoscere i tuoi errori e soprattutto a tentare di cambiare comportamento non posso riaverti nella mia vita > nonostante la voce ferma, lacrime silenziose le stanno rigando il viso.
Per secondi lunghissimi regna il silenzio, suo padre la guarda come se non la riconoscesse più, certo non si aspettava di avere a che fare con un caratterino così deciso.. l'ho sempre detto che nonostante l' apparenza fragile Bonnie sa farsi valere quando serve!
< Buonanotte signor McCollough > apro il portone per sottolineare che è il momento di andarsene.
Passa lo sguardo sbigottito fra me e la figlia, apre bocca un paio di volte per dire qualcosa ma non esce alcun suono. Alla fine se ne va a testa bassa. Fa un po' pena vederlo così abbattuto, ma non abbastanza per evitare di sbattergli il portone alle spalle!
Bonnie è ancora al centro della stanza che fissa la porta, le mani strette a pugno persa nei suoi pensieri. Di scatto si volta verso il puff vicino al divano e inizia a prenderlo a calci, più colpisce più singhiozza forte.. almeno questa volta ha trovato una valvola di sfogo..
< Pettirosso.. ehi.. basta così.. > cerco di abbracciarla ma si divincola
< Perché riesce a farmi sentire sempre uno schifo?! - singhiozzo – Perché? È venuto sin qui solo per usarmi ancora per i suoi maledetti scopi! Per un attimo ho persino pensato che fosse qui solo perché gli mancavo.. sono una stupida.. - singhiozzo - Perché ci sto così male?! > finalmente riesco a stringerla fra le mie braccia, riesco a farci sedere in terra cullandola piano
< Perché hai un cuore grande uccellino e nonostante tutto è tuo padre anche se è uno stronzo – le accarezzo piano i capelli – Sono molto orgoglioso di te, non ti sei lasciata intimorire, ti sei fatta valere. Gli hai dimostrato che genere di donna forte e indipendente sei diventata. Vedrai che col tempo si sistemerà tutto, prima o poi ci arriverà anche lui. E poi hai ragione: non sei sola, hai i tuoi amici e soprattutto hai me. Posso garantirti che non ti libererai di me facilmente, ho intenzione di restare alle tue costole per un bel po'! Non permetterò a nessuno di ferirti uccellino > odio vederla in questo stato, anche se so che è in grado di affrontare tutto questo, sento bruciare dentro me il solito bisogno di proteggerla.. pur di saperla al sicuro potrei rinchiuderla dentro una bolla.. o magari semplicemente rendere la vita un inferno al caro signor McCollough finché non si decide a cambiare per essere degno di lei.
Non mi importa se è suo padre lo odio per farla stare così male, fosse stato per me l'avrei sbattuto fuori a calci dopo i primi due minuti. Lo voglio il più lontano possibile da lei, gli impedirò anche con la forza se necessario che possa farla soffrire di nuovo! Ora ci sono io con lei, ci sono io a proteggerla.
Continuo per un po' a rassicurarla, sempre tenendola stretta a me, voglio solo farla stare meglio, farei di tutto per riuscirci.. mi scalda dentro quando riesco a farla sorridere.
Ci vuole più del previsto ma alla fine i singhiozzi smettono, continua a restare in silenzio, non lascia la presa sui miei fianchi come se fossi la sua ancora di salvezza.. mi fa sentire la persona più importante del mondo..
Dopo un tempo per me infinito le chiedo ciò che so che più le da sui nervi
< Come stai? > ho bisogno di saperlo, come faccio ad aiutarla se non mi parla?
< Non lo so.. credo meglio – alza il viso per guardarmi negli occhi – Parliamo di qualcos'altro, non voglio pensarci ora.. ho bisogno di distrarmi.. > come faccio a negarle qualcosa quando mi guarda con quegli occhioni supplichevoli?
< Va bene, però devi promettermi che non ti terrai tutto dentro come al tuo solito, lo sai che puoi contare su di me per sfogarti.. o anche su Caroline o Elena.. puoi fidarti. Ok? >
< Affare fatto > il timido sorriso che mi rivolge è già un inizio.
Come promesso inizio a parlare d'altro, cerco di distrarla iniziando a parlare dei nostri progetti per il giorno dopo, per le compere per la bambina.. ho continuato a discorrere di qualunque cose per non so quanto, per fortuna sono sempre stato un grande nell'arte dell'oratoria! Ma ne è valsa la pena perché l'ho sentita rilassarsi contro di me, tornare a chiacchierare serena, sono riuscito persino a farla ridere. Sapere di essere capace di rasserenarla, di riuscire a cancellarle i brutti pensieri, sapere che il suo bel sorriso è merito mio mi fa sentire il padrone del mondo.



Per prima cosa farei notare che ci ho messo solo 17 giorni per aggiornare e per me è davvero un gran record!!! :-)
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto, direi che è abbastanza denso e pieno di notizie vero?
Mi raccomando sono curiosa di sapere cosa ne pensate, come sempre ogni suggerimento è ben gradito!!
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

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Capitolo 12
*** Capitolo XII ***


Capitolo XII

 

POV B

 

Il lunedì andrebbe cancellato dal calendario, andiamo c'è qualcuno in tutto il mondo a cui piace? Non credo proprio!
Sono convinta che servirebbe una specie di stacco, una pausa tra il week-end e il martedì, giusto per non essere immediatamente catapultati nel caos della settimana. Non sarebbe più pratico? Soprattutto se va a chiudere un fine settimana assolutamente perfetto proprio come quello che abbiamo appena trascorso.
Se l'incontro, anzi lo scontro, con mio padre fosse accaduto qualche mese fa con ogni probabilità mi avrebbe totalmente devastata, non avrei saputo rialzarmi e andare avanti. Ma fortunatamente c'era Damon accanto a me, sapere di averlo dalla mia parte mi ha reso molto più semplice tenergli testa.
Il suo sostegno è stato ciò di cui avevo bisogno per non crollare in mille pezzi. Ha trascorso tutta la notte tenendomi stretta a sé, mi ha consolata e rassicurata.. ancora una volta è riuscito a non farmi sentire sola.
Per distrarmi ha fatto tutto ciò che gli ho chiesto! Si è persino sacrificato ad accompagnarmi in giro per tutti i negozi per bambini della città ed è stato uno shopping molto, mooolto prolifico! Non ha opposto la minima opposizione neanche quando ho proposto di andare in discoteca con Caroline e Tyler e, per inciso, ci siamo divertiti da matti fino all'alba! Per concludere in bellezza abbiamo passato tutta la domenica a letto.
Seriamente non è un crimine porre fine a un fine settimana così con un triste lunedì che per me significa frequentare tre noiosissime ore di scienza delle finanze?! Ripeto: odio il lunedì!
Oggi però faccio un'eccezione perché mi è stato miracolosamente accordato il mio “lune-break”! Da brava studentessa mi sono rassegnata al mio destino presentandomi puntuale a lezione ma “purtroppo” il professore si è dato malato perciò tutti a casa!!
Quale occasione migliore per fare una sorpresa al mio fantastico ragazzo?
< Buongiorno Marta! Come va? Giornata impegnativa? > non so perché ma dall'inizio della nostra storia ho sempre immaginato la segretaria di Damon come una specie di barbie a grandezza naturale che girovagava per l'ufficio con tacchi vertiginosi e minigonne troppo mini.. non dico il fastidio che provavo ogni volta che la nominava! Pensate perciò quanto non credessi ai miei occhi quando l'ho conosciuta e ho visto che, in realtà era una simpatica cinquantenne con la pazienza di una santa, dal momento che sono anni che lavora per lui senza tentare di ucciderlo con un fermacarte!
< Ciao Bonnie! Più o meno il solito tran-tran. Avverto subito Damon che sei qui – in sottofondo si sente la sua voce sempre più alterata provenire dall'altra parte della porta – almeno si calmerà un po' > sorride scuotendo la testa. Si sono sempre più convinta che sia una santa. Il suono dell'interfono ci interrompe
< Se Thompson richiama non ci sono. Ne ho abbastanza delle sue idiozie! Mi serve il fascicolo del caso Smith e non voglio essere disturbato da nessuno, specie da papà e Stefan! >
< Tutto chiaro – risponde professionale – È appena arrivata Bonnie mando via anche lei o fai un'eccezione? > un paio di secondo dopo è davanti a me che mi saluta con un bacio a fior di labbra
< Ciao piccola! Felice di vederti ma non dovresti essere a lezione a quest'ora? >
< Non oggi, il professore è malato – il sorriso stampato in viso sottolinea quanto sono dispiaciuta - Riesci a venire a pranzo con me o hai troppo lavoro? >
< Adoro quando prendi l'iniziativa – dio quando smetterà di farmi arrossire per una semplice frase? - Dammi solo venti minuti e sono tutto tuo >
< Tranquillo fratellone le faccio io compagnia – lo vedo roteare gli occhi sbuffando un “non annoiarla troppo” - vieni ti offro un caffè >
L'ufficio di Stefan è dall'altra parte del corridoio e sono praticamente a specchio, entrambi sono molto spaziosi, con grandi finestre e arredati con un mix tra antico e moderno che si bilancia alla perfezione. Mentre però l'ufficio di Damon è del tutto asettico, senza una traccia della sua vita privata, di lui, in questo saltano subito agli occhi le tante fotografie sparse un po' ovunque. C'è ne è una di un compleanno di Elena, una in cui sono tutti riuniti, un'altra del loro matrimonio, in una cornice ha persino messo l'ecografia della bambina.
< Come sta Elena? >
< Bene. La conosci non è mai ferma, negli ultimi giorni è totalmente concentrata sui campioni di tinta per la cameretta >
< Ancora non ha deciso? Ieri mi ha detto che era in dubbio fra solo due colori, pensavo fosse giunta a una conclusione ormai > era già un ottimo risultato mettendo conto che era partita da almeno un migliaio di gradazioni diverse tra il bianco e il viola
< Non me ne parlare, secondo me sono anche due toni di lilla identici e purtroppo ho fatto l'errore di dirglielo! Ti lascio immaginare la reazione che ha avuto! > solo a pensarci mi scappa da ridere e anche lui si unisce a ruota
< Povero Stefan! Ahhahh >
È facile rilassarsi con Stefan, è una di quelle persone che riesce subito a metterti a tuo agio, non si può essere diffidenti con lui. Mi ha subito fatto sentire parte della famiglia, accettata! Non si può non volergli bene!
< Sono contento di vedere che stai bene, sai ero preoccupato per te dopo la scorsa settimana, il comportamento di tuo padre per non parlare di Cristopher – cosa sta dicendo? - Quando Damon mi ha detto ciò che ha provato a farti quell'animale ti giuro lo avrei.. >
< C-cosa ti ha detto? >
< Beh – si passa nervoso una mano fra i capelli – praticamente tutto.. > sento il terreno scomparirmi da sotto i piedi, mi manca il fiato, fatico a respirare, il cuore inizia a battere troppo veloce.. non può essere, non può avergli detto tutto, non può essere stato così insensibile! Non può essere.. sento le lacrime che mi pizzicano gli occhi.. oddio sta per venirmi un attacco di panico.. devo andarmene da qui, adesso, subito! Senza pensarci due volte mi alzo e me ne vado, lo sento chiamarmi ma non mi volto, l'unica cosa che voglio è andarmene il più lontano possibile.

 

POV D

 

Mi sono liberato delle ultime scartoffie il più velocemente possibile, voglio andarmene a pranzo e tutto il resto può aspettare. Sono felice di vedere Bonnie così spensierata e spontanea una volta tanto, dopo la scorsa settimana temevo tornasse a rinchiudersi in sé, invece mi sembra addirittura più sicura dopo aver affrontato il padre ed essersi confidata con me.
Ho detto alla mia segretaria che non voglio essere disturbato per nessun motivo fino alle tre, chiedo solo di pranzare in pace con la mia ragazza, non mi sembra una richiesta irragionevole, no?!
< Eccomi pettirosso – mi affaccio alla porta dell'ufficio di mio fratello senza neanche perdere tempo per entrare, non vedo l'ora di uscire – Andiamo sto morendo di fame! > il sorriso sparisce in un attimo: ad accogliermi c'è solo l'espressione colpevole di Stefan
< Dov'è Bonnie? >
< Uhm.. se ne è andata.. > diamine li ho lasciati soli per neanche un quarto d'ora cos'è successo? Lo so che non è il massimo della compagnia ma mi sembra una reazione esagerata
< Beh.. - si passa nervoso la mano sugli occhi – potrebbe essere che mi sono lasciato sfuggire che ci hai detto cosa le hanno fatto.. > come diavolo fa a dimostrarsi sempre più idiota di quando lo creda?!! Entro sbattendo la porta dietro di me, pochi passi e gli sono a pochi centimetri
< Sbaglio o avevo chiarito fin troppo bene che quel discorso non doveva uscire da quella dannata stanza?! Che non ne avremmo mai più parlato?! Dio!! Per una volta che mi confido con te guarda che bel risultato! Sei un coglione!! > il sangue mi ribolle nelle vene, cammino avanti e indietro tentando di calmarmi e soprattutto capire
< Come ha reagito? Cosa ha detto? Cosa ha fatto? >
< Niente, te l'ho detto se ne è andata senza dire una parola. Damon mi dispiace. Non ho pensato prima di parlare ma ero contento di vederla così sorridente che mi è scappato di bocca prima che me ne accorgessi >
< Già non hai pensato, dannazione! Dì a Marta di cancellare tutti gli appuntamenti del pomeriggio. Vado a cercarla – gli punto l'indice contro – prega che mi ascolti!! > non ho tempo per litigare con lui adesso, devo trovare Bonnie, devo riuscire a parlarle e sperare che mi ascolti.Mi precipito fuori dall'ufficio e non mi fermo finché non sono arrivato alla mia ferrari, metto in moto ma poi mi blocco: dove vado?
Devo calmarmi e iniziare a pensare razionalmente. Faccio un respiro profondo e cerco di mettere in fila le cose da fare, la prima è di sicuro provare a telefonarle. Uno squillo, due, tre, quattro - “Rispondi uccellino, rispondi” - cinque poi il segnale di occupato. Non mi arrendo e faccio ripartire subito la chiamata: uno squillo, due, tre e di nuovo il segnale di occupato. Stringo i denti e la chiamo ancora. Al quarto squillo finalmente risponde
< Bonnie! Dove sei? Dobbiamo parlare, fammi spiegare.. >
< Basta! Stai zitto! Smetti di chiamare! Non voglio parlarti, ne vederti! Lasciami in pace! > senza darmi la possibilità di replicare ha attaccato. Senza perdermi d'animo ci riprovo - “il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile..” - lo ha spento..
Con un gesto di stizza lancio il cellulare nel posto del passeggero, mi sfogo prendendo a pugni il volante, dannazione! Sono furioso, non so cosa fare, mi sento impotente! Non vuole parlarmi, non vuole ascoltarmi.. sentirla piangere per colpa mia è peggio di una pugnalata in pieno petto.
Pensa Damon pensa.. è sconvolta, arrabbiata, di sicuro si sente tradita.. dove può essere? Forse andrà diretta nel suo appartamento per potere starsene da sola, o forse sentirà il bisogno di parlare con un'amica, con Caroline o con Elena. Magari invece rinchiuderà tutto dentro di se e farà finta di niente pur di non affrontare il problema, conoscendola sarebbe capace di andare a lavoro come nulla fosse fingendo la più totale normalità..
Quindi cosa faccio? Senza pensare oltre recupero il cellulare e faccio l'ennesima chiamata
< Pronto? Elena? >
< Ciao Damon! Stavo proprio pensando di chiamarti per un consiglio.. >
< Elena ascoltami! - la blocco subito altrimenti sarebbe capace di andare avanti per ore – Hai sentito Bonnie? >
< No, perché? Ti sento strano.. non avrete mica litigato? Cosa hai combinato?! > in questo momento mi ci manca solo il suo terzo grado
< Chiedilo a quel pettegolo di tuo marito! - bene ora sto urlando anche contro di lei, poco ma sicuro me la farà pagare cara – Se si fa viva con te fammelo sapere subito! > attacco senza ascoltarla più.
L'una è passata da qualche minuto, a quest'ora dovevamo essere nel bel mezzo del nostro pranzo, invece mi ritrovo a fare la caccia al tesoro.. dannazione!
È troppo presto per cercarla in pasticceria, non ci andrebbe mai prima dell'orario regolare del turno sarebbe troppo strano, quindi la prossima mossa è andare a casa sua. Accendo il motore e mi immetto nel traffico maledicendo l'ora di punta. Guidando come un pazzo non ci metto molto ad arrivare. In un lampo sono davanti al suo portone, ho il fiatone per aver fatto tutto di corsa, un paio di suoi vicini mi hanno persino guardato male! Suono il campanello una, due, tre volte ma non risponde nessuno. O non c'è o tenta di ignorarmi. Attacco il dito al pulsante senza pausa, con l'altra mano busso, ancora niente. Come ultima risorsa le telefono direttamente al fisso di casa. Nessuno potrebbe resistere a tanto casino, diamine è un miracolo se nessuno ha ancora chiamato la polizia per disturbo della quiete pubblica! Mi arrendo dopo mezz'ora.
Prossima tappa: la pasticceria.
Questa volta prima di scendere dalla macchina lancio un'occhiata veloce allo specchietto.. e meno male! Oddio sembro un pazzo invasato! I capelli sono arruffati a forza di passarci nervoso le mani, ho il viso rosso per aver corso avanti e indietro, la cravatta tutta storta.. faccio pena! Non posso entrare nel negozio così, sarebbe come portare un cartello con scritto “sono un cretino, ho sputtanato tutto!”, sistemo i capelli alla meno peggio, levo la cravatta e arrotolo le maniche della camicia.. molto meglio
< Ciao caro! Come mai questa sorpresa? > Mary mi ha subito accolto appena varcata la soglia, mi è venuta incontro abbracciandomi calorosamente come suo solito. Poco ma sicuro ma non sa che Bonnie è arrabbiata con me
< Beh.. ecco.. > mentre cerco qualcosa da dirle mi guardo intorno sperando di scorgere il mio uccellino ma non c'è, però potrebbe essere nel laboratorio..
< Come sta Bonnie? Poverina! Quando prima mi ha chiamata per dirmi che non si sentiva bene, aveva una voce! Deve avere preso quella brutta influenza che gira da qualche settiamana - santo cielo.. - Si capiva al volo che stava proprio male. Scommetto che sei venuto a prenderle qualche dolcetto per coccolarla un po' > Bonnie che mente.. deve essere peggio di quanto pensavo..
< Già.. mi ha letto nel pensiero.. > un altro buco nell'acqua!
Dopo aver ascoltato tutte le sue raccomandazioni per la salute di Bonnie riesco ad andarmene e ricominciare a cercarla.
Per scrupolo tento di nuovo a telefonarle ma scatta subito la segreteria, lo tiene ancora spento.
Caroline è la mia ultima speranza. Il cellulare squilla a vuoto, ci riprovo e viene staccato: trovata! Se mi evita vuol dire solo che Bonnie è con lei altrimenti che motivo avrebbe per non rispondermi?
Finalmente so dov'è il mio pettirosso, dopo ore mi sembra di tornare a respirare normalmente! Ora che l'ho trovata potremmo andare in un posto tranquillo per parlare, la lascerò sfogare, mi spiegherò e risolveremo tutto. Se non mi vuole neanche ascoltare giuro che sono disposto a caricarla di peso e portarla via con me finché non rinsavisce!
Casa della bionda è in uno di quei classici quartieri residenziali americani, una lunga schiera di villette tutte simili l'una all'altra, con i giardini ben curati e la staccionata bianca. Per fortuna qualche settimana fa sono venuto a prenderla dalla sua amica altrimenti starei gironzolando a vuoto per tutto l'isolato cercando la casa giusta.
Quando parcheggio nel vialetto sembra proprio che Caroline mi stia aspettando, se ne sta seduta sul dondolo del portico a braccia incrociate, troppo intenta a lanciarmi occhiatacce assassine per salutarmi. Ho sempre saputo che al primo errore mi si sarebbe avventata contro per difendere la sua amica, proprio quello che mi ci mancava oggi!
< Forza dì a Bonnie di uscire dal suo nascondiglio – la miglior difesa è l'attacco, no? - L'ho cercata per tutta la città, è ora di parlare come persone adulte > se gli sguardi potessero uccidere sarei già un cadavere pronto per la sepoltura
< Non è qui – la guardo scettico, pensa davvero di potermi fregare? - Non sto mentendo! Non ti fidi? Vuoi perquisire tutta la casa? Bene, accomodati pure! > oddio sta dicendo la verità.. e ora? Cristo sono al punto di partenza, anzi peggio perché non ho nessun'altra idea su possa essere!
< Ero convinto di trovarla qui. Non so più cosa fare > passo le mani sconsolato sul viso
< Se ne è andata quando hai iniziato a telefonarmi. Non voleva vederti ed è corsa via alla velocità della luce. Si può sapere cosa diavolo le hai fatto?! - mi affronta a muso duro – era sconvolta! Continuava a dire che non doveva fidarsi.. le ho visto lo stesso sguardo ferito di quando l'ho conosciuta. Dovrei prenderti a calci nel sedere! >
< Non pensavo di aver fatto qualcosa di così sbagliato dannazione! Se mi avesse ascoltato invece di andarsene avrebbe capito.. Deve ascoltarmi! Dimmi dov'è andata >
< Non me lo ha detto. Giuro che non lo so.. >
< ..ma anche se lo sapessi – finisco la frase per lei – non me lo diresti, vero? > fa spallucce, infondo è giusto così no?
< Ha bisogno di tempo – sembra non essere più così pronta a linciarmi, devo apparire davvero uno schifo.. - Se l'affrontassi ora non saresti capace di farle dire neanche una parola, la conosci.. Deve elaborare qualunque cosa tu le abbia fatto. In questo momento non faresti altro che peggiorare la situazione. Lasciale i suoi spazi >
Sono ridotto al punto di accettare consigli sulla mia relazione da Caroline.. sono proprio messo male.. mi consolo pensando che la conosce bene, che dio me la mandi buona!
Dannazione! Per una volta nella vita che stava andando tutto bene!
Io e Bonnie stiamo bene insieme, sant'iddio siamo perfetti come coppia! Mi fa venire voglia di essere un uomo migliore solo per lei, di più: mi sento un uomo migliore da quando mi è accanto! È grazie a lei che per la prima volta non mi sento una seconda scelta, ogni volta che mi sorride come solo lei sa fare mi fa sentire l'uomo più importante del mondo.. è solo per lei se da mesi non mi caccio in qualche rissa o in uno dei miei soliti guai.. voglio solo lei!
Cristo santo sto rischiando di rovinare tutto! E pensare che volevo solo fare il possibile per proteggerla, l'unico mio scopo era di eliminare quello scarafaggio dalla sua vita, fare in modo che potesse sentirsi al sicuro. Volevo solo difenderla dal mondo intero e ora temo che non vorrà più neanche parlarmi, dannazione! Non può lasciarmi così, vero?
Non posso arrendermi, non ho nessuna intenzione di perderla, riuscirò a farmi perdonare a ogni costo.. deve perdonarmi! Infondo ottengo sempre ciò che voglio,no? E questa non è altro che una piccola incomprensione e la sistemeremo. Sono sicuro: risolverò tutto!

 

POV B

 

Ho sbagliato ad andare da Caroline ma volevo solo stare tranquilla per un po, avere il tempo di calmarmi e sfogarmi con la mia migliore amica.. peccato che non ho tenuto conto di quanto Damon sia tenace. Figurarsi se poteva arrendersi solo perché ho spento il telefono! Quando ha iniziato a chiamarla ho capito che se non volevo ritrovarmelo davanti nel giro di pochi minuti dovevo andarmene immediatamente.
Sarò una codarda ma non potevo restare, non riuscirei ad ascoltare le sue spiegazioni o ancora peggio le sue scuse. In un attimo. È bastato un attimo per far tornare a galla tutte le mie insicurezze : mi sono fidata e ancora una volta me ne sono pentita.. sono tornata indietro di mesi.. sono una stupida!
Ha sempre detto che potevo contare su di lui, che non ero più sola.. mi era sembrato giusto aprirmi con lui, confidarmi come non avevo mai fatto prima.. cosa diamine mi è passato in testa? Possibile che non imparo mai dai miei errori?
Perché? Perché sono sempre così ingenua! “Perché ne sei innamorata”.. bene ci mancava solo la fastidiosa vocina dentro me che mi risponde.. chissà cosa sta facendo adesso, sarà passato davvero da Caro? Conoscendolo starà dando di matto.. basta! Voglio pensare solo a me ora!
Ormai sono ore che non faccio altro che piangere, quasi non mi accorgo più delle lacrime che continuano a scorrere silenziose, in compenso mi sento gli occhi gonfi e pesti.. devo essere un vero spettacolo..
Ho guidato per un po' senza meta ma poi ho capito che potevo fare solo una cosa se volevo continuare a evitare Damon : rifugiarmi dall'unica persona che è sempre pronta a darmi una mano e da cui non penserebbe mai di cercarmi.
< Ciao Dereck >
< Bonnie, che bella sorpresa! > cerco di sorridere ma il suo sguardo allegro diventa preoccupato notando i miei occhi rossi, mi abbraccia e per la prima volta oggi mi sento al sicuro
< Vieni, entra – mi fa strada verso il salotto – Sono appena tornato dall'ufficio, dammi cinque minuti per mettermi qualcosa di comodo e sono da te. Intanto fai come fossi a casa tua, ok? >
Accetto volentieri il suo invito e mi siedo sul grande divano bianco al centro della stanza, appoggio la testa e chiudo gli occhi. Voglio svuotare la mente, almeno per un paio di minuti non voglio pensare assolutamente a niente!
Purtroppo non funziona: come posso dimenticarmi di Damon? Mi starà ancora cercando? Sarà preoccupato o solo arrabbiato perché per una volta non ha il controllo della situazione? Starà pensando che la mia reazione è esagerata? Beh se mi conosce almeno un po' no.. Se, invece, lo conosco bene io ha già una sfilza di spiegazioni e giustificazioni da darmi ma non posso ascoltarlo ora!
Sono così arrabbiata! Sia con me per essermi fidata sia con lui che si è permesso di sbandierare tutto ai quattro venti! Come fa alla sua età a non sapere mantenere un segreto?! Sono una stupida! Dovrei saperlo ormai che fidarsi è come scommettere e tanto per cambiare ho perso..
Non posso più restare seduta. Inizio a camminare per la stanza, cerco di confondermi dando un'occhiata in giro.. scorro con gli occhi i titoli che riempiono la libreria, ci sono un sacco di classici, una mensola piena di souvenir assurdi bottino dei loro viaggi e vicino un tavolinetto con una bella cornice in argento che ritrae mia madre e Dereck il giorno del loro matrimonio, è lampante quanto fossero felici e innamorati
< Avrebbe dato qualunque cosa per averti con noi quel giorno >
< Sarebbe piaciuto anche a me – si avvicina per guardare meglio la foto, si vede che è perso nei ricordi – scusa per essere piombata qui senza prima avvisarti, magari avevi da fare.. >
< Non dire sciocchezze, sei sempre la benvenuta! Piuttosto cosa mi racconti? Come va l'università? >
< T-tutto normale.. > probabilmente ci avrebbe anche creduto se non avessi iniziato a singhiozzare.. accidenti!
< Temevo che non fosse una semplice visita di cortesia. Credo proprio che per questa conversazione sia necessaria una bella tazza di cioccolata calda > nonostante le lacrime mi scappa un piccolo sorriso mentre lo seguo in cucina
< Tua madre sosteneva fermamente che determinate conversazioni si possono tenere solo con il sostegno morale che soltanto i dolci sanno dare! > almeno ora so da chi ha preso
Mi siedo sullo sgabello dell'isola mentre lo guardo aprire e richiudere sportelli, prendere tutti gli ingredienti che gli occorrono per mettersi a cucinare
< Sai io non sono mai stato un amante delle cose dolci, anni fa in casa mia avresti trovato al massimo qualche zolletta di zucchero. Poi ho incontrato tua madre e per lei la dispensa era vuota se non era piena per metà di merendine, caramelle, tonnellate di gelato eccetera, eccetera, li chiamava “generi di conforto” - mi piace quando mi parla di lei, solo grazie a lui riesco a conoscerla – Quest'idea mi è rimasta talmente impressa che anche oggi quando vado a fare la spesa continuo a riempire il carrello come farebbe lei.. >
< Ti manca tanto vero? >
< Più di quanto riesca a dirti e ogni giorno sempre di più. Ogni cosa me la ricorda e fa male ma allo stesso tempo anche bene perché è un modo per sentirla vicina a me.. per esempio se guardo un film posso immaginare alla perfezione i commenti che farebbe . Ha sempre parlato mentre guardavamo un film, cavoli non potevamo andare al cinema senza essere sbattuti fuori! Ahhahh > ha continuato a parlare del più e del meno senza smettere un attimo, devo ammettere che è riuscito a raggiungere il suo scopo di distrarmi.. lo sto ascoltando rapita. Grazie alle sue chiacchiere sono riuscita a calmarmi, a riprendere un po' il controllo
< Ecco qua – mi mette davanti una fantastica tazza fumante di cioccolata con i marshmallow accompagnati da un piatto di biscotti al burro – e ora veniamo a noi. Dubito che il problema sia l'università, quindi dimmi: è il caso che vada a dare una bella strigliata a quel tuo Damon? >
Maggio un biscotto per prendere tempo, bevo un paio di sorsi per raccogliere il coraggio di iniziare.. un profondo respiro profondo e mi decido a vuotare il sacco. Gli racconto tutto partendo dall'inizio: l'acquisizione, la visita di mio padre, di Cristopher, di Damon, di come mi abbia fatto sentire ancora una volta vulnerabile e tradita.. Mi ha ascoltato in silenzio, senza interrompere finché non ho finito. Guardando l'orologio mi sono accorta che ho continuato a ruota libera per quasi mezz'ora, mi sono sfogata, mi sono arrabbiata, ho pianto sulla sua spalla, ho singhiozzato, gli ho confidato che non sapevo cosa fare, che non sapevo come affrontare il mio ragazzo, che ero terrorizzata di aver sbagliato di nuovo come al solito.. ho chiesto consigli..
< Penserai che sono una ragazzina patetica.. >
< Con tutto quello che ti è successo? Assolutamente no! Quello che provi non è mai sbagliato, c'è sempre un motivo. Non è assurdo che tu ti senta tradita, anzi.. Damon non si sarebbe mai dovuto permettere di raccontare i tuoi segreti senza prima sentire la tua opinione ma – speravo ci fosse un ma – non sai perché lo abbia fatto, non gli hai lasciato il beneficio del dubbio. Non dico che abbia di certo una motivazione plausibile ma da come me lo hai descritto non mi sembra un tipo così chiacchierone o pettegolo. Non puoi prendere nessuna decisione finché non vi parlate >
< Lo so che dovrei ma ho paura, paura di lasciarmi convincere.. per lui è fin troppo semplice imbambolarmi con le parole, cavoli è un avvocato e anche bravo per giunta, pensa solo per quanto tempo mi sono lasciata fregare da mio padre.. >
< Credi davvero che il tuo ragazzo e McCollough si assomiglino? Se è così lascialo subito senza perdere tempo e dimenticati che esista – scuoto la testa decisa, non potrei mai pensare una cosa del genere, sono agli antipodi grazie al cielo – Bene. Mi hai sempre detto grandi cose di lui, che ti capisce come nessun altro al mondo anche se siete diversissimi, che ti rende felice, che è la cosa migliore che ti sia capitata nella vita. La domanda ora è: quello che è successo oggi è sufficiente a mandare all'aria la vostra storia? >
< Non lo so.. sono così confusa.. Voglio avere la certezza di non sbagliare, di prendere la decisione giusta per una volta, senza rischiare di essere manipolata.. >
< Secondo te esiste una risposta logica a tutto questo? Mi spiace deluderti ma non servirà fare una lista dei pro e dei contro. I problemi di cuore non si risolvono con una formula matematica! >
< Beh non sono mai stata una cima neanche in matematica.. sarei fregata lo stesso.. > almeno non ho perso l'ironia
< Ascolta prenditi tutta la notte per sbollire. Puoi dormire nella camera degli ospiti, si è fatto tardi e non mi va di farti guidare fino in città a quest'ora, specie con questo tempaccio – wow ero così presa dai miei drammi che neanche mi sono accorta che aveva iniziato a diluviare – Ti assicuro che domattina vedrai tutto sotto una nuova luce e potrai chiarire con Damon >
< Grazie mille Dereck.. di tutto.. > lo abbraccio augurandogli la buonanotte
Non ho dormito granché, un po' per colpa del temporale e un po' perché ho continuato a pensare a Damon. Prima di andare a letto ho riacceso il cellulare, ha provato a contattarmi almeno cinquanta volte, per non parlare dei messaggi che aveva lasciato, il tono andava dal preoccupato, all'ansioso, all'arrabbiato.
Quando mi sono alzata Dereck aveva già preparato la colazione per tutti e due, è uscito solo dopo essersi assicurato che stessi bene e avermi riempito di caffè.. ci voleva proprio!
Una volta salita in auto ho chiamato Caroline, starà impazzendo senza sapere cosa è successo!
< Bonnie! Dove sei?! Tutto ok?! Ero preoccupata! > wow la solita macchinetta
< Tutto ok. Avevo solo bisogno di staccare.. senti non aspettarmi per andare a lezione non credo di venire.. ti va se ci vediamo stasera? >
< Ok. Hai sentito Damon? Stava uno schifo, mi ha quasi fatto pena.. ti ha cercato ovunque! Lo hai già sentito? >
< Non ancora, dopo lo chiamo > con calma.. senza fretta.. prima o poi..
Non vedo l'ora di rintanarmi nel mio appartamento, ho bisogno ancora di pace prima di riuscire a parlarci.. poco ma sicuro sarà una discussione turbolenta.. voglio essere sicura di essere padrona di me quando lo farò, non voglio scoppiargli a piangere in faccia..
In ascensore evito accuratamente lo specchio fissando la punta delle mie scarpe, non ho bisogno di un altro colpo alla mia già bassa autostima stamani.. posso solo immaginare il mio aspetto orrendo..
Appena le porte si aprono al mio piano noto qualcosa o meglio qualcuno: Damon seduto a terra sul mio zerbino con la testa appoggiata contro la porta.. che dio mi aiuti..
Sentendo il suono dei miei passi alza lo sguardo, mi blocco senza riuscire a proseguire.. restiamo a fissarci in silenzio per quella che mi sembra un'eternità.. oddio.. non l'ho mai visto in queste condizioni: stropicciato, spettinato, preoccupato da spezzare il cuore poi un lampo gli attraversa lo sguardo.
Con uno scatto veloce è in piedi davanti a me
< Bonnie! Non sapevo più dove cercarti! Vieni, dobbiamo parlare > mette le mani sui miei fianchi ma mi divincolo
< Non ora – lo supero per aprire il portone – Ti chiamo io > entro veloce ma proprio quando sto per chiuderlo fuori lo blocca con un braccio per poi sbatterselo alle spalle con forza
< Mi chiami tu?!! Sono quasi diciotto ore che aspetto che ti faccia viva!! - urla furioso – Hai idea di cosa ho passato?! Ti ho cercato per tutta la città, al Flower Pastry's, da Caroline, persino da Elena. Sai cosa vuol dire non trovarti da nessuna parte e chiamare tutti gli ospedali della città per sapere se ti è successo qualcosa?!! Per non parlare di quel dannato cellulare sempre spento! Davvero un comportamento maturo, complimenti! Mi hai fatto impazzire!! > fermi tutti: ora è lui la vittima?
< E tu sai come stavo io? Hai una vaga idea di quanto mi hai ferita?! >
< No che non lo so! Come posso saperlo se sei scappata via senza una parola, dannazione! Dovevi venire da me, affrontarmi subito.. urlare e litigare finché avevi fiato in corpo se ti faceva stare meglio! Dovevi darmi la possibilità di spiegarti! Ho sbagliato ma devi ascoltarmi! Non puoi semplicemente tagliarmi fuori! >
< Mi serve tempo.. non sono ancora pronta >
< Tranquilla uccellino, aspetterò tutto il tempo che vuoi. Per sicurezza ti seguirò senza perderti di vista finché non sarai pronta - mi abbaglia con il suo solito sorrisetto irritante ma gli occhi non lasciano dubbi: si sta trattenendo dal continuare ad urlare - Intanto mi accomodo qui > pazzesco.. resto a bocca aperta.. si siede sul divano a braccia incrociate.. fa sul serio?
< Allora buon divertimento! > vuole il gioco duro? Bene! Lo ignorerò e presto o tardi si stancherà.. quanto mai sarà difficile?! Troppo dato che si parla di Damon! Sento i suoi occhi che non mi lasciano neanche per un istante, avverto la sua presenza anche stando in un'altra stanza.. e non aiuta che una parte di me non voglia altro che correre fra le sue braccia dimenticando tutto! Ok: devo distrarmi.
Perdo tempo in ogni modo che mi viene in mente. Mi faccio una lunga, lunga doccia, lavo i capelli e con molta calma li asciugo con il diffusore. Poi mi nascondo in camera. Cerco nell'armadio qualcosa di comodo da indossare, dopo averlo svuotato trovo i leggins e la maglia larga che avevo in mente. Visto che ci sono decido anche di dare una sistemata dato il caos che regna qui dentro.
Sono trascorse quasi due ore. Tendo l'orecchio verso il salotto ma non sento niente, cosa starà facendo? Possibile che si sia stancato e se ne sia andato senza avvertirmi? Non credo..
Sbatterei la testa contro il muro se servisse per chiarirmi le idee! Accidenti!
Non posso continuare così, non posso nascondermi in casa mia.. è davvero patetico! Mi faccio forza, non posso più evitare il problema, è ora di affrontarlo..
Ovviamente Damon è Damon perciò non si è mosso di un millimetro, è sempre seduto sul divano a braccia incrociate che fissa davanti a sé con un'espressione imperscrutabile.. chissà a cosa sta pensando, cosa darei per leggergli nel pensiero!
Oh andiamo! È colpa sua, sono io quella che ha ragione! Dai Bonnie fatti valere!
< Ok. Parliamo >
< Alleluia! Sto aspettando solo da – lancia un'occhiata veloce al suo orologio da polso - venti ore! - ma quanto saprà essere indisponente?! - Dove hai passato la notte? > si alza venendo davanti a me
< Da Dereck – metto un po' di distanza fra noi sedendomi sul bracciolo del divano – Non saresti mai venuto a cercarmi lì. Non ero pronta per discutere con te. Ero.. no! SONO così arrabbiata con te! Hai idea di quanto sia stato difficile per me raccontarti ciò che mi è successo?! Mi fidavo di te come di nessun altro! Mi sono aperta come non ho mai fatto e tu cosa fai? Ne parli tranquillo a tutti! Come diavolo ti sei permesso?! Di nascosto per giunta! Mi hai pugnalato alle spalle! > mi ascolta attento, stringe la mascella sforzandosi di non interrompermi, non gli ho mai visto quello sguardo, sembra ferito..
< Ho sbagliato, lo so. Ma sono stato praticamente costretto raccontarlo a Stefan e poi di conseguenza a papà. Ma cristo non sono chiunque, ti vogliono bene, ti considerano parte della famiglia! >
< Perché costretto? >
< Beh.. - si passa nervoso le mani fra i capelli prima di sedersi sul tavolinetto davanti a me, mi sembra un deja-vu.. - Quando mi hai detto cosa Cristopher aveva tentato di farti volevo solo ucciderlo, preferibilmente in modo lento e molto doloroso, ma mi avevi fatto promettere di non fare niente! Diciamo che sono arrivato a un compromesso e mi sono limitato a massacrarlo di botte oltre che esiliarlo in Alaska. La presenza di Stefan mi serviva per fermarmi nel caso mi fossi lasciato prendere la mano.. anche se avrebbe preferito aiutarmi >
< E tuo padre? Lo sa anche Elena? >
< Papà è entrato all'improvviso nel mio ufficio e quello scarafaggio era ancora a terra un po' pesto.. non so se mio fratello lo ha detto a sua moglie, forse. Ma non hai nulla di cui preoccuparti pettirosso, hanno tanti difetti ma di certo non sono dei pettegoli, rispettano la privacy specie della famiglia. Ti vogliono bene uccellino. Nessuno ne parlerà mai più. Tutto questo è successo solo per proteggerti >
< Mi avevi giurato che ne saresti rimasto fuori! Mi fidavo della tua parola! - sto ricominciando a piangere - Non volevo più ricordare, volevo solo dimenticare tutto e invece guardaci ora! >
< Dovevo difenderti! Non potevo restare con le mani in mano! Se lo sono meritati e lo sai, sono stato fin troppo clemente! - si siede accanto a me stringendomi una mano fra le sue – Non permetterò mai a nessuno di farti del male! Chiunque se la dovrà vedere con me! Mi spiace aver creato tutto questo casino, ho sbagliato ma l'ho fatto solo pensando al tuo bene, non volevo metterti a disagio o farti soffrire.. >
< Come faccio a fidarmi ancora di te? >
< Uccellino non dire così – il suo sguardo ferito mi spezza il cuore – Farei di tutto per te. Odio vederti piangere soprattutto se è per colpa mia > con la punta dell'indice asciuga le lacrime che sto continuando a versare, sembro un rubinetto rotto.. ma non dovrei averle finite ormai?
< Devi perdonarmi.. con ogni probabilità farò ancora molti altri casini e rischierò altre mille volte di rovinare tutto ciò che di buono c'è fra noi ma devi perdonarmi! Tutti commettono errori.. ma sono migliore da quando sto con te, posso renderti felice, siamo semplicemente giusti insieme lo sappiamo entrambi! Dammi un'altra possibilità.. ce la meritiamo.. > cosa faccio?
Non riesco a staccare gli occhi dai suoi, il cuore mi batte all'impazzata e riesco a malapena a mettere in fila due pensieri razionali.. ma come ha detto Dereck in queste cose non serve la logica..
In questi mesi ho imparato a conoscerlo, anche lui abbassa le sue difese quando è con me, si fida di me.. lo so che è sincero, che è vero che vuole proteggermi.. ma può bastarmi? Sarei pronta a confidarmi con lui domani?
< Il problema maggiore non è che tu abbia messo al corrente la tua famiglia ma che me lo hai tenuto nascosto. È questo che mi ha fatto scappare.. mi avevi promesso di non fare niente e invece mi hai mentito agendo alle mie spalle, se Stefan non se lo fosse lasciato scappare ne sarei ancora all'oscuro >
< Volevo solo.. >
< ..proteggermi – finisco la frase per lui – ho capito. Ma non mi difendi nascondendomi la verità, non fai altro che ferirmi di più >
< Mai più segreti, hai la mia parola d'onore! Basta che non mi lasci.. > quasi non credo alle mie orecchie: mi sta pregando..
Resto un attimo senza parole: ho mai pensato seriamente di finirla fra noi? Forse con lo shock iniziale poi però Dereck mi ha fatto ragionare e vederlo in questo stato davanti a me, gliela leggo negli occhi la paura di perdermi.. no, non potrei mai.. e poi non posso dimenticare un altro piccolo ma importante particolare: sono innamorata persa.. lui mi rende felice, mi fa sentire completa e protetta.. spesso lo prenderei a schiaffi ma si fa sempre perdonare, no? È solo grazie a lui che non mi sento più sola e nonostante gli ultimi due giorni mi basta guardarlo negli occhi per affidargli di nuovo la mia vita.. non riesco a pensare alla mia vita senza di lui, non voglio farlo!
Non so se è la decisione più giusta o quella più intelligente ma gli credo quando dice che ha fatto tutto per me, per difendermi..
< Ho capito perché lo hai fatto ma mai più segreti! La prossima volta che mi nascondi qualcosa.. > non mi lascia finire la frase che mi avvolge in uno dei suoi fantastici abbracci, lo stringo a mia volta affondando la faccia nell'incavo del suo collo, dio come mi è mancato.. è di nuovo tutto nella giusta prospettiva.. il peso che avevo sul petto se ne è andato
< Mai più giuro! Mi dispiace di aver fatto un casino ma puoi fidarti di me uccellino: non farò lo stesso errore un'altra volta! Però anche tu devi farmi una promessa: non dovrai mai più scappare da me! Ho davvero rischiato di dare di matto! > mi prende il viso fra le mani per baciarmi come solo lui sa fare, all'inizio con una dolcezza infinita che poi lascia il posto alla solita passione che si accende fra noi.
Restiamo abbracciati sdraiati sul divano senza preoccuparci del mondo intorno beandoci solo della pace ritrovata
< Ci pensi siamo sopravvissuti alla nostra prima vera lite.. odio litigare con te >
< A chi lo dici.. mi hai fatto patire le pene dell'inferno! Pettirosso non sono un tipo che si arrende facilmente, ti avrei inseguita in capo al mondo e trascinata a casa >
< Suona un po' da uomo delle caverne >
< Ci puoi scommettere: sei mia ricordatelo – quando mi guarda così il cuore mi manca sempre un battito – Sai io non ho nessun impegno per oggi, ho cancellato tutto per fare pace con la mia ragazza.. > so dove vuole andare a parare.. diavolo tentatore..
< Spero non ti annoierai qui da solo perché io devo andare a lavoro.. > con un movimento veloce si mette sopra di me schiacciandomi contro i cuscini
< Secondo me non ti sei ancora ripresa dall'influenza di ieri.. - bacia il collo con una lentezza disarmante – sono sicuro che Mary vorrebbe che restassi a casa.. si è raccomandata che mi prendessi cura di te.. e ho intenzione di farlo.. > mi sto sciogliendo come gelatina.. lo bacio affondando le mani fra i suoi capelli, gli basta come risposta. Con uno scatto di reni riesce ad alzarsi tenendomi in braccio, le nostre labbra non si staccano finché non raggiungiamo il letto
< Stavo impazzendo senza di te.. non posso stare senza di te.. > torna a baciarmi, mi accarezza come se fossi la cosa più preziosa del mondo.. e come al solito è tutto perfetto.. ho decisamente fatto la scelta giusta!
 



Per la serie meglio tardi che mai..
Ci ho messo una vita a scrivere questo capitolo :-( non riuscivo proprio a venirne a capo! Giuro che a un certo punto stavo per mandarlo a quel paese tanto non lo sopportavo!
Alla fine sono riuscita a scrivere questo.. spero vi sia piaciuto senza annoiarvi troppo.. beh guardiamo il lato positivo i nostri eroi hanno fatto pace :-)
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate, è importante per me!
Ogni consiglio e suggerimento è sempre il bene accetto :-)
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina

 

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Capitolo 13
*** Capitolo XIII ***


Capitolo XIII

 

POVB

 

Non ringrazierò mai abbastanza per la capacità organizzativa di Elena! Stamani in quattro e quattr'otto e senza nessun preavviso è riuscita a ottenere un appuntamento per manicure e pedicure nel miglior salone estetico della città per lei, me e Caroline.
In tutta sincerità l'unico impegno che volevo in questo freddo sabato mattina di metà dicembre era quello di rimanermene comodamente a letto tra le braccia di Damon.. invece pochi minuti dopo le otto il mio cellulare ha iniziato a squillare senza sosta, ignorarlo è stato semplicemente impossibile! Ho avuto la tentazione di staccarlo e tornarmene a dormire ma poi ho visto che era Caroline, mi sono subito insospettita: non è da lei telefonare così presto!
Non è stata di molte parole,ha detto solo che aveva bisogno di una giornata fra ragazze, di chiamare Elena e raggiungerla in centro alle nove e trenta. Dal tono di voce ho subito capito che non mi stava dicendo tutto perciò mi sono fatta forza e ho iniziato a prepararmi invidiando Damon che continuava a dormire placidamente.. beato lui!
< Buongiorno signora Salvatore! - ad accoglierci al “Belle Femme” è direttamente la proprietaria con un sorriso smagliante e una voce fin troppo squillante – Che piacere rivederla! Prego accomodatevi > ci fa strada nella saletta accanto dove ci sediamo nelle tre poltroncine vicine
< Per ottenere un appuntamento così in fretta hai usato il metodo “non sapete chi sono io”? Quando sei entrata sono tutte saltate sull'attenti, mancava solo il tappeto rosso! >
< Esagerata! Diciamo solo che è un nome che apre molte porte.. > mi strizza l'occhio soddisfatta, scuoto la testa mentre ridiamo e cerchiamo lo sguardo di Caroline alla mia destra per coinvolgerla ma è persa nei suoi pensieri.
Mentre iniziano a occuparsi delle nostre unghie continuiamo a chiacchierare del più e del meno per farla distrarre e scioglierla un po'
< Ieri sera ho addobbato tutta casa, è stata una faticaccia! Per fortuna c'era Damon ad aiutarmi! >
< Il mio caro cognatino alle prese con un albero di Natale? Avrei proprio voluto vederlo! >
< Già.. non ha smesso un attimo di brontolare e lamentarsi, continuava a ripetere che era ridicolo conciare così tutto l'appartamento. Mentre montava l'abete finto ho davvero temuto che perdesse la poca pazienza che gli era rimasta! E non ti dico per le lucine! Quando ho iniziato a fare gli stencil sulle finestre con la neve spray mi guardava come se venissi da un altro pianeta! Aveva un'espressione davvero incredula, quasi schifata! Ti sembra possibile? Ahh ahh! > mentre noi ridiamo a crepapelle la massima reazione della nostra amica è un tiratissimo sorriso.. mah..
< In tutta la mia vita non l'ho mai visto con un addobbo in mano. Non so se te ne sei accorta ma il tuo ragazzo non ha il minimo spirito natalizio! >
< Mi pare un eufemismo! Quando ho finito tutta la mia opera ero al settimo cielo, invece lui ha commentato asciutto “sembra che qui dentro sia esplosa la casa di babbo natale”, ti rendi conto? Forse ho esagerato un po' ma lui non fa niente in casa sua! È tristissimo! >
< Tipico! Anche quando abitava con noi stava alla larga da tutte queste “sciocchezze” come dice lui >
< Ma ho già in mente una bella sorpresa per quel testone, vedrai! Ahhahh >
< Brava! Forse sei l'unica che può convincerlo, quando ci abbiamo provato io e Stefan ci ha praticamente sbattuti fuori con la sua solita gentilezza! Invece a regali come siete messe ragazze? Io sono riuscita a finire gli ultimi ieri ed ora posso godermi tutta l'atmosfera natalizia! Niente più resse nei negozi per me e il mio pancione! > entrambe ci voltiamo verso Caro in attesa di una sua risposta, sperando non sia il solito monosillabo!
< Praticamente devo ancora cominciare – fa spallucce – non ho avuto né il tempo né le idee.. > almeno è riuscita a formulare una frase intera, è già un inizio no?
< Anche io ho quasi finito, mi manca solo Damon.. peccato che non so proprio cosa regalargli! > ci sto pensando da settimane ma non sono riuscita a venirne ancora a capo, uffa!
< È sempre difficile con lui! Mette in difficoltà anche me ogni volta visto che ha il compleanno subito dopo – la mia espressione stupita è lampante per chiunque! - Bonbon è il quattro gennaio.. ricordi vero? > porca paletta!
< No no noo! Sono una cretina! - mi porto d'istinto una mano sugli occhi rischiando di rovinare lo smalto fresco – Perché ero convinta fosse il quattro febbraio?! Che fidanzata da poco accidenti a me! > almeno con la mia sbadataggine sono riuscita a fare ridere anche Caroline, alleluia!
Dopo un'ora e mezza i nostri trattamenti sono finiti e possiamo dedicarci al nostro sport preferito: lo shopping! Senza falsa modestia posso affermare che non ci sono rivali in grado di batterci in tutto il mondo! Conquisteremmo ogni medaglia d'oro in palio senza problemi!
Abbiamo setacciato quasi tutti i negozi del centro e le buste che ci trasciniamo dietro ne sono la testimonianza! Nonostante la ricerca a tappeto non ho ancora trovato niente per Damon.. peccato.. in compenso però ho trovato tante cose carine per me, almeno non è stato tutto tempo perso, no?
Ero certa che il tour dei negozi sarebbe servito al nostro scopo! Sempre detto che è il miglior anti-stress infatti piano piano Caroline è tornata quasi quella di sempre, ha ricominciato a chiacchierare senza più doverle strappare le parole di bocca con le pinze!
Quando decidiamo di fermarci per pranzare siamo tutte e tre esauste, è stata una vera e propria maratona! Davvero non capisco come Elena sia riuscita a mantenere il passo meglio ancora a dettarlo a noi! Ma le donne incinte non dovrebbero soffrire per le gambe pesanti e i piedi gonfi?! Mistero!
Abbiamo scelto un bel locale sembra uscito direttamente dagli anni cinquanta, molto caratteristico! La cameriera prende veloce le nostre ordinazioni, speriamo che i nostri hamburger arrivino alla svelta perché sto morendo di fame!
Vedendo le mie amiche che parlano tranquille mi ritrovo a pensare a quanto sono fortunata ad essere qui con entrambe! Quando le ho presentate non si sono subito piaciute, anzi.. non hanno fatto altro che squadrarsi diffidenti, si sono letteralmente prese le misure, temevo non si sopportassero! Grazie al cielo sbagliavo e siamo diventate tutte e tre inseparabili! Basta guardarci ora sedute a questo tavolo. Scambio un'occhiata veloce con Elena, non possiamo più tergiversare e ci mettiamo d'impegno per scoprire cosa sta preoccupando così tanto Caroline
< Ci voleva proprio una mattinata tra ragazze >
< Già, hai avuto davvero una bella idea Caro.. ma come mai così all'improvviso? Ad averlo saputo avremmo potuto organizzarci alla perfezione >
< Così.. mi sembrava carino.. > ci liquida dando il primo morso al suo panino. Crede davvero che lasceremo già perdere? Illusa. Le diamo ancora qualche minuto di tregua poi si fa suol serio
< Ok. Sputa il rospo: cos'è successo? > se non vogliamo farci notte meglio essere dirette! Lancia occhiata tra il suo piatto, me ed Elena, poi si arrende
< Ieri sera ho litigato con Tyler. Sembra che la nostra storia sia diventata troppo seria e non sa se fa per lui.. vuole una pausa di riflessione.. >
< Da cosa? Dal suo unico neurone funzionante? > l'ho sempre detto che è un idiota
< Ma cosa ne so.. non posso neanche dire di esserne del tutto sorpresa, negli ultimi giorni era strano, distante.. >
< Beh una pausa di riflessione può essere una buona cosa, non vuol dire che vuole finirla fra voi – interviene diplomatica Elena – forse è solo un po' confuso > quello o ha preso troppi colpi in testa giocando a football
< Lo so che non ti è mai piaciuto Bonnie ma puoi smettere di fare quella faccia? > quale? Quella assassina?
< Più che altro ho sempre creduto che potessi avere di meglio >
< Perché deve essere confuso? Cosa ho fatto di sbagliato?! Perché lasciarmi così in sospeso? Non mi vuole più? Bene! - sta stritolando quella povera forchetta – Che me lo dica e mi lasci in pace! > le scappa una singola lacrima che asciuga con rabbia.
< Non hai sbagliato niente! > l'abbraccio non sapendo cos'altro dire
< Probabilmente non sa neanche lui cosa vuole.. >
< Grazie ragazze, di tutto.. ma ora basta parlarne è inutile per ora.. chissà magari si chiarirà alla svelta le idee e ne usciremo più forti di prima, no? - ci sorride e cambia veloce discorso – Bonbon cosa ci farai fare al corso oggi? > e così siamo tornate alle nostre chiacchiere che ci risollevano il morale e soprattutto non la fanno pensare a chi non la merita! Che scemo!
 


< Sei in ritardo > appena ha aperto il portone di casa sua Damon non ha perso tempo per dimostrarsi il solito pignolo
< Solo di un quarto d'ora, posso entrare lo stesso? > mi avvicino quanto basta per dargli un bacio a stampo sulle labbra
< Dopo essere stato abbandonato con un misero post-it credi che mi basti così poco? > sorride sornione prima di intrappolarmi contro la parete e baciarmi finché non sento le ginocchia diventare di gelatina! Ritorno alla realtà solo per il brontolio del mio stomaco.. sono sempre la solita!
< Fame uccellino? Vieni ho ordinato cinese – lancia uno sguardo a tutte le buste che ho appoggiato all'ingresso – tu e le tue amiche eravate troppo occupate per mangiare? >
< Non preoccuparti abbiamo trovato il tempo per tutto, dopo ti faccio vedere >
Come al solito Damon ha esagerato con le ordinazioni, è la gioia di ogni ristorante take-away. Wow! Involtini primavera, ravioli al vapore, pollo alle mandorle, riso alla cantonese, manzo in salsa piccante, gamberetti al sesamo.. non ha dimenticato proprio niente! Ho già l'acquolina in bocca!
Il bello del cinese è che non c'è niente da ripulire dopo, niente piatti né posate da lavare perché mangiamo direttamente dai contenitori e con le bacchette: solo totale ed assoluto relax!
< Mmm.. buonissimo! - addento per primo il pollo - Cosa hai fatto oggi? >
< Vuoi dire dopo che mi sono svegliato da solo? - continuerà a rinfacciarmelo a vita! - Niente di che, sono uscito per un paio di commissioni.. >
< Fammi indovinare: hai trovato il mio regalo di Natale, vero?! > sto saltellando sulla sedia come una bimba di cinque anni.. mi sa che è il caso inizi a darmi un po' di contegno..
< Forse si o forse no – odio quel sorrisetto enigmatico - Poi ho visto Sage per una birra, niente di che. Tu che mi racconti? È andato bene il corso? >
< Alla grande, ormai ho una classe più che affiatata che mi segue! Oggi ho insegnato loro a fare i biscotti allo zenzero, tutti con la classica forma di omino di pan di zenzero e con la glassa hanno disegnato la faccia. Hanno fatto un buon lavoro.. certo quelli di Elena e Caroline sembravano più spaventati che sorridenti, però erano buoni! >
< Si può sapere qual era l'emergenza che mi ha fatto svegliare da solo? >
< Caroline.. stamattina era uno straccio, aveva bisogno di distrarsi un po. Tyler si è preso una pausa di riflessione, ti rendi conto? Da quando in qua sa cosa vuol dire “riflettere”? Mah! Dice che ha bisogno dei suoi spazi, che si sente sotto pressione > rivolgo tutta la mia frustrazione verso l'ennesimo involtino
< Vedrai che la tua amica si riprenderà da questa rottura alla svelta, non le ci vorrà molto per capire che non ha perso niente >
< Ehi ehi ehi! Chi ha parlato di rottura? Ha solo bisogno di tempo.. probabilmente tornerà alla svelta da Caro con la coda fra le gambe > non l'ho convinto, scuote la testa deciso
< Uccellino so come ragionano i ragazzi: il caro Tyler ha trovato un'altra ma vuole essere sicuro che ci stia prima di rompere del tutto con Caroline. Fidati – sono senza parole, ha ragione? Che brutto.. - Lo sai anche tu che starà meglio sola, pensa solo a che razza di idiota è! Dannazione vi ha portate a un incontro clandestino che si è concluso con una retata! A essere gentile è un irresponsabile >
< Sbaglio o è lo stesso posto in cui ti ho conosciuto? >
< Un semplice cavillo > mi sorride con quel suo sorriso sicuro, come dargli torto?
Mangiamo in silenzio per qualche minuto, c'è un pensiero che continua a frullarmi in testa.. più o meno ci siamo messi insieme nel loro stesso periodo..
< Damon.. - inizio incerta – Pensi mai che.. si insomma.. forse.. anche noi abbiamo affrettato troppo i tempi? > in fondo siamo entrambi passati dall'essere convinti sostenitori del “meglio soli” a trascorrere ogni attimo libero assieme in un battito d'occhio..
Ora che ho tutta la sua attenzione posso solo pensare accidenti a me e alla mia boccaccia! Perché non so mai stare zitta?! È rimasto a fissarmi serio con le bacchette a mezz'aria prima di storcere le labbra in un mezza smorfia
< È un modo come un altro per dirmi che anche tu senti il bisogno dei tuoi spazi? - scuoto vigorosamente la testa – Bene, perché non ti renderei così facile piantarmi in asso, te lo assicuro. Ascoltami bene: non cambierei niente degli ultimi mesi. Non ho mai cercato niente che durasse più di una notte, ma fra noi è capitato tutto in modo naturale, nessuna forzatura, non divento claustrofobico con te, sento che è semplicemente giusto così – mi strizza l'occhio – Piuttosto sai cosa penso? Che sia persino inutile avere due appartamenti, sono mesi che non passiamo una notte separati, tutti i giorni ceniamo e facciamo colazione assieme per non parlare del fatto che metà dei nostri vestiti sono a casa dell'altro.. - quasi mi strozzo con la saliva.. sta dicendo quello che credo stia dicendo? Non può essere serio.. - Ahhahhh! Dovresti vedere la tua faccia spaventata! Ahhahh! - almeno lui ride io devo ancora riprendermi! - Comunque non sto scherzando, non sono un ragazzetto di vent'anni, io so cosa voglio e voglio te > o mio dio.. mi nasce spontaneo un sorriso che va da orecchio a orecchio, altro che settantadue denti.. probabilmente sto assomigliando allo stregatto ma non riesco a smettere.. questa si che è una dichiarazione, specie se viene da uno come lui!
Non so davvero cosa rispondere, posso solo baciarlo fino a restare senza fiato!
Finiamo di mangiare tornando a discorsi più leggeri.. nonostante sia innamorata alla follia non sono ancora pronta ad approfondire l'argomento e il fatto che sia stato lui a lanciare l'idea, senza il minimo preavviso, mi ha spiazzata.. beh come si dice: chi vivrà vedrà. Ora come ora sta andando tutto bene, lo amo come non avrei mai potuto ritenere possibile, voglio godermi questo momento senza rischiare di rovinare tutto per affrettare troppo i tempi.. come ha detto lui tra noi le cose sono sempre venute naturali e se lo sentiremo giusto faremo senza problemi anche questo altro passo senza sentirci obbligati.
Non cambierei queste serate casalinghe per nulla al mondo, è come se fossimo nella nostra bolla perfetta. Parliamo, ridiamo, scherziamo, a volte bisticciamo perché mister perfettino crede di avere sempre ragione! Però facciamo subito pace e finiamo la serata accoccolati sul divano. È la mia idea del paradiso!
Questa sera sarà ancora meglio! Stamattina ho comprato tutto il necessario per fare entrare un po' di Natale anche in questo povero appartamento! Sono sicura che farà un sacco di storie ma alla fine vincerò io!
Recupero svelta tutte le buste con ciò che mi serve e mi sistemo in salotto per iniziare la mia opera
< Cos'hai lì pettirosso? >
< Guarda che belle! - tutta felice gli mostro le calze di lana rossa con le nostre iniziali stampate – Non potevo lasciarle al negozio, sono troppo carine! Purtroppo a casa non ho un camino dove appenderle ma tu si.. perciò.. pensavo potessimo metterle qui.. > se ne sta a braccia incrociate e con un sopracciglio alzato come se avessi chiesto chissà quale assurdità
< Che altro hai là dentro? >
< Beh.. sai.. si sarebbero sentite sole senza qualche altra piccola decorazione..>
< Non trasformerai questo posto nel villaggio di Babbo Natale! >
< Giuro di non esagerare! Solo un alberello e qualche lucina.. > non può resistere ai miei occhioni supplichevoli, vero? Mm.. continua a fissarmi serio senza proferire la minima parola.. beh.. chi tace acconsente, no? Senza perdere altro tempo mi metto svelta a lavoro.
Neanche un'ora dopo sto ammirando il mio capolavoro mentre mi gusto il mio tè alla vaniglia preferito accompagnato dai miei biscotti, e soprattutto mezza sdraiata sul divano stretta a Damon. Sono stata proprio brava! Ho scelto un abete non molto grande, è alto più o meno quanto me così non è troppo ingombrante e non potrà lamentarsi! Certo a guardare bene in questo salotto ce ne sarebbe stato alla perfezione uno alto almeno il doppio, peccato! L'ho decorato con lucine bianche e palline rosse lucide, sui lati del camino ho appeso le calze, sopra la mensola ho sistemato delle candele di diverse dimensione sempre rosse. Semplice ma d'effetto! Lo adoro! Non posso smettere di guardarlo! È davvero bello! Brava me brava me!
< Ti hanno spiegato che Babbo Natale non esiste vero? > ma cosa mi tocca sentire!
< Scemo! - gli rifilo una gomitata più che meritata, per poi risistemarmi meglio nel suo abbraccio – È così assurdo che mi piaccia così tanto l'atmosfera natalizia? La neve, i regali, gli addobbi, i canti, tutti fanno buoni propositi, sembra che tutti si vogliano bene.. è rassicurante. Convincerò anche te caro “Scrooge”, dammi tempo.. > mi accoccolo ancora di più, appoggio la fronte nell'incavo del suo collo
< Se basta così poco per farti contenta fai pure ma non ti aspettare grande entusiasmo da parte mia – che sorpresa eh? - Per me il Natale non è altro che l'ennesimo pranzo con la mia famiglia a cui non posso esimermi per nessuna ragione, Elena che ci costringe a passare del tempo insieme facendo stupidi giochi di società e mettendo canzoncine, senza parlare del lungo e noioso scambio di regali.. Almeno ora che sono adulto mio padre non può più costringermi ad andare alla messa di mezzanotte con loro >
< L'ho sempre detto che non sai quanto sei fortunato! Come puoi immaginare mio padre ha ancora meno spirito natalizio di te.. per il pranzo di Natale siamo sempre stati noi due da soli, non abbiamo mai fatto niente di speciale addirittura spesso nel pomeriggio si chiudeva nel suo ufficio per lavorare e io rimanevo da sola a vedere vecchi film. Ho sempre pensato che fosse perché era troppo amareggiato dopo il divorzio e non se la sentisse più di festeggiare.. è chiaro che non ho mai capito nulla. Ho sempre invidiato le mie amiche quando mi descrivevano i loro chiassosi pranzi con tanti parenti ed amici. Pensa che non decoravamo nemmeno l'albero, ogni anno chiamava un interior designer che lo faceva al posto nostro, sai che divertimento! Per carità era sempre bellissimo, ogni volta sembrava uscito direttamente da una rivista a tema, non serve aggiungere che era tassativamente proibito toccarlo. Forse è per questo che quest'anno mi sono fatta un po' prendere la mano, ho voluto rifarmi di tutti gli anni che ho perso.. >
Damon mi ascolta attento, non ha perso una parola. Dalla linea severa delle labbra so che è arrabbiato con mio padre per come si è sempre comportato, si sta trattenendo dall'infierire parlando male di lui davanti a me.. mi conosce e sa che nonostante tutto mi fa male. Poi però lo sento rilassarsi, mi accarezza piano i capelli e mi parla dolce, con quel tono che usa solo con me
< Non mi vedrai mai andare in giro con uno stupido cappellino rosso ma uccellino ti garantisco che quest'anno farò di tutto per farti vivere il Natale che hai sempre sognato, il primo di tanti tradizionali, chiassosi e noiosi Natali in famiglia, vedrai! - mi stringe più forte a se lasciandomi un bacio sulla fronte – Avrai il pacchetto completo! Senti cosa ho in mente: festeggeremo alla villa tutti insieme, cena della vigilia, messa di mezzanotte, scambio dei regali. Quando ci sveglieremo ci aspetterà un altro infinito pranzo e tutte quelle cose che hai sempre voluto fare. Elena organizza sempre tutto nel minimo particolare dai canti alla tombola e chissà cos'altro si inventerà quest'anno, lo sai che non lascia mai niente al caso! Ti assicuro che persino tu mi pregherai di portarti via da quel manicomio! >
So bene che se non fosse per me neanche prenderebbe in considerazione due intere giornate con la sua famiglia, se è disposto a questa “tortura” è solo per rendermi felice: come potrei non amarlo?! Peccato solo che devo rifiutare..
< Sarebbe semplicemente meraviglioso ma non posso.. ho promesso a Dereck di andare a pranzo da lui il venticinque. È il primo Natale che passa senza la mamma, non voglio lasciarlo solo, lo capisci vero? >
< Non vedo il problema: invitalo da noi. È il benvenuto. Dopo tutto quello che mi hai raccontato di lui non vedo l'ora di conoscerlo, di ringraziarlo per quello che ha fatto per te >
< Davvero? Sicuro che sarà d'accordo anche tuo padre? - sorride annuendo, lo abbraccio forte – Grazie, grazie!! > lo riempio di baci a stampo su tutto il viso, poi mi ricordo che manca qualcosa e con uno scatto veloce mi alzo
< Ehi! Dove vai? - grugnisce indispettito – Torna qui! > neanche gli rispondo troppo impegnata a cercare dentro alle buste, non lo trovo eppure sono sicura che deve esserci..
< Trovato! - con un sorriso trionfante mi sistemo in braccio a lui, faccia a faccia, le mie ginocchia al lato delle sue gambe – Guarda.. > ammicco verso la mia mano tesa sopra di noi che tiene un rametto di vischio
< Ora si che si ragiona pettirosso > mi perdo nei suoi occhi neri.. come sempre, sin dalla prima volta che li ho incrociati.. hanno il potere di ipnotizzarmi, il mondo intorno sparisce e ci siamo solo noi due. Quando mi guarda così, con quel mix tra dolcezza e passione mi sciolgo dentro.. se poi sfodera quel sorrisetto la temperatura inizia decisamente a salire.. so che sta per fare la sua mossa, attendo impaziente.. nei suoi occhi leggo tutto il suo desiderio per me, sembra quasi che prima di tutto siano i nostri a occhi a fare l'amore..
Quando penso che non posso aspettare oltre sento le sue mani che scivolano in una lunga carezza dalle ginocchia fino al sedere, le infila dentro le tasche posteriori dei jeans per attirarmi con forza contro di se e baciarmi con passione. Affondo le dita nei suoi capelli, neanche un centimetro separa i nostri corpi
< Mia! >
Un movimento veloce e la mia maglia vola via, con le labbra disegna una scia lungo il collo arrivando al seno, morde, succhia.. mi sta facendo impazzire! È ancora troppo vestito per i miei gusti, gli sbottono la camicia per poterlo finalmente toccare anche io, accarezzo il petto poi seguo i muscoli della schiena fino alle spalle facendo scorrere le unghie, da come geme gli piace.. con uno scatto di reni si alza senza farmi scendere, sono convinta che voglia spostarsi in camera da letto ma sbaglio di grosso! Un attimo dopo mi ritrovo sdraiata sul tappeto con lui sopra che sussurra roco
< Mai fantasticato di fare l'amore sotto l'albero di Natale? >

 

POV D

 

Mi è sempre piaciuto poltrire a letto, starmene sotto le coperte e fingere che il mondo fuori non esista, costringermi ad alzarmi è sempre stata un'impresa impossibile! Ho sempre creduto che non potesse esistere niente di meglio, che non potesse mancarmi niente.. beh sbagliavo! Me ne accorgo ogni volta che nel dormiveglia sento il corpo di Bonnie stretto a me, i suoi ricci che mi solleticano il viso, la sua mano all'altezza del mio cuore, le nostre gambe attorcigliate.. ha il potere di farmi sentire in pace con il mondo, persino stamattina nonostante mi sia svegliato nella mia vecchia stanza alla villa. A cose normali basterebbe il pensiero di essere intrappolato a casa di mio padre per farmi dare di matto, ma abbracciato al mio pettirosso posso tollerare senza problemi la presenza della mia famiglia al di là della porta! L'unica cosa che conta è che lei sia con me.
È solo per rendere felice lei se siamo qua. Sono anni che mi limito a presentarmi giusto per il pranzo del venticinque filando via subito dopo la tradizionale litigata con papà sbattendo la porta, ma quest'anno voglio che questo Natale sia speciale per lei, voglio che sia come lo ha sempre desiderato da bambina.. anche se vuol dire sopportare tutto questo!

 

Flashback

 

Devo telefonare ad Elena ma forse potrei cavarmela con un semplice messaggio per avvertirla sui nostri programmi.. risparmierei un sacco di tempo.. no, si arrabbierebbe e nessuno vuole avere a che fare con una Elena arrabbiata specie ora che ha la scusa degli ormoni della gravidanza! Mi urlerebbe contro di non essermi neanche degnato di una telefonata, non mi lascerebbe in pace per anni! Senza contare che si sfogherebbe con Bonnie su quanto sono stato insensibile e senza dubbio le darebbe persino ragione. Risultato? Anche la mia ragazza mi urlerebbe contro! Che cavolo! Senza aspettare oltre compongo il numero, togliamoci alla svelta il pensiero
< Pronto Elena? >
< Buongiorno cognatino! - come faccia ad essere sempre così pimpante alle otto e mezza del mattino è sempre stato un mistero per me – A cosa devo questa sorpresa? Non dirmi che hai di nuovo litigato con Bonnie?! > che malfidata sant'iddio!
< Niente del genere – il sospiro di sollievo che sento nella cornetta mi fa quasi ridere – Volevo solo confermarti la nostra presenza per Natale >
< Ok, mi raccomando puntuali. Ricordati che si pranza a mezzogiorno in punto > durante le feste è più maniacale del solito
< Vorrà dire che ci sveglierai tu, abbiamo intenzione di venire alla villa il pomeriggio della Vigilia e restare fino al ventisei – mi aspetto la solita interruzione con uno dei suoi urletti spaccatimpani ma niente.. - Ele ci sei? >
< Sei serio? Non si illude una donna incinta lo sai vero? - roteo gli occhi evitando di risponderle, cos'è parlo turco? - È fantastico!! Sarà un Natale grandioso! Che bello!! Chiamo Bonnie per definire i particolari! Non vedo l'ora! > riesco a riattaccare solo dopo altri dieci minuti passati ad ascoltarla chiacchierare a raffica.. diamine quando inizia è impossibile farla smettere!
Direi che è l'ora di iniziare a lavorare! Continuo senza sosta fino all'ora di pranzo, proprio quando sto per prendermi una più che meritata pausa, Stefan entra nel mio ufficio e si accomoda come se lo avessi invitato
< Qualunque cosa vuoi può aspettare, vado a mangiare >
< Senza fretta, guarda che bravo ho ordinato anche per te – mi porge una busta del locale oltre la strada con dentro un mega cheesburger e patatine fritte, almeno ha azzeccato i miei gusti – Sono o non sono il tuo fratello preferito? >
< Vuoi rischiare davvero che ti risponda? > addento il mio panino sperando che non sia qui per una fraterna chiacchierata
< Il solito scorbutico vedo – anche lui inizia a mangiare – e io che pensavo di trovarti più malleabile, forse farebbe bene al tuo umore addobbare un bell'alberello anche qui nel tuo ufficio, ahhahh!! > fantastico persino lui ora ride di me, con un po' di fortuna magari strozza
< Che ti ha detto quella chiacchierona di tua moglie? > la streghetta ed Elena sono troppo amiche e questi sono i risultati
< Niente di che. Soltanto che Bonnie è riuscita nell'impresa eccezionale di convincerti a passare le feste con noi cosa che non fai da anni, troppi anni se vuoi la mia opinione – non l'ho mai chiesta e non inizierò di certo oggi - e che l'hai lasciata addobbare casa tua cosa che non hai mai fatto. Cristo l'anno scorso hai buttato fuori casa me, Elena e la stella natalizia che ti avevamo regalato! Stai diventando un vero tenerone! Che carino che sei! Ahhahh! > ora lo picchio
< Non rompere! - gli lancio addosso il sacchetto di carta appallottolato – Non vedo il motivo di tanto stupore. Stranamente vi vuole bene e muore dalla voglia di passare le feste assieme a tutti voi, per il resto l'ho semplicemente lasciata fare perché le faceva piacere.. non mi pare una notizia da prima pagina – diamine mi sento in imbarazzo sotto il suo sguardo ma la sua espressione incredula mi costringe a spiegarmi meglio – Ha sempre sognato un Natale perfetto con tutti i crismi, albero, addobbi, atmosfera giusta e famiglia.. voglio solo poterla vedere felice, ok?! > alzo le mani esasperato, discorso chiuso spero!
< Ma quanto sei dolce fratellone! Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato questo giorno! - si sfrega le mani senza smetterla di sorridere – La piccola Bonnie ti ha davvero stregato, eh?! Pensa solo a quanto sei cambiato - ma guarda te se mi tocca essere preso in giro dal mio patetico fratellino – Ho subito capito era una ragazza speciale. Guardati! Quasi non ti riconosco: sereno e innamorato! >
Innamorato? Io? Si è del tutto bevuto il cervello?
Ok, è la cosa più importante della mia vita.. si, ho questo assurdo bisogno di proteggerla dal mondo intero.. voglio solo vederla sorridere, anzi voglio essere solo io a farla sorridere! Voglio averla accanto, impazzisco quando non la vedo, sono geloso di chiunque le rivolga la parola perché è mia.. ma non sono innamorato! I tipi come me non si innamorano! Non posso essere cambiato così tanto in pochi mesi.. giusto? È assurdo!
Mi ritrovo a fissare a bocca aperta mio fratello: e se avesse ragione lui?
Cristo santo! Io non ne so niente dell'amore! È la ricetta perfetta per il disastro.. io che mi ritrovo in mezzo a dei sentimenti! Accidenti! Non posso permettermi di rovinare ciò che abbiamo.. oddio inizio a inghiottire a vuoto..
Stava andando tutto così bene..
Accidenti a Stefan e alle idee che mi mette in testa! Stop!! Non posso e non voglio pensarci! Basta far finta di niente no?
Dannazione non saprei da che parte cominciare! È sufficiente pensare che l'unica volta in cui ho creduto di essere innamorato non potevo commettere errore più grande e a farne le spese sono stati quelli che mi erano più vicini! Come ho fatto a essere così cieco e stupido?! Fra noi non c'era altro che una squallida spirale di egoismo e sesso. Katherine era la versione femminile di me: insensibile e stronza. Non c'era spazio per il romanticismo, eravamo l'uno il trofeo dell'altra, lei era felice con la mia carta di credito e io di continuare a fare ciò che volevo ma vantandomi che avesse scelto me fra tutti gli altri che la volevano. Nessuno dei due si è mai negato qualche scappatella, sinceramente non me ne è mai importante granché.. certo finché non ha provato a portarsi a letto mio fratello! Solo allora ho capito di aver sbagliato tutto!
Quello che provavo per quella stronza non può essere nemmeno lontanamente paragonato a ciò che ho ora con Bonnie, è totalmente diverso! Da quando stiamo insieme non ho mai nemmeno guardato un'altra, basta l'idea di lei con un altro per farmi ribollire il sangue! Ho bisogno di saperla al sicuro, di sapere che ha bisogno di me. Non ho mai provato niente di simile.. Con lei accanto va tutto bene, mi spinge a essere un uomo degno di lei.. non voglio che un giorno possa accorgersi che merita qualcuno migliore di me, che è sprecata con un testardo egoista che non fa altro che destreggiarsi fra risse e guai! Non riesco a tenere il passo di tutti questi pensieri sconclusionati e tutto è nato per uno stupido albero di Natale?!
Accidenti! Può davvero essere amore? Cavoli..
< Damon ricordati di respirare. Sta tranquillo! Non è una malattia mortale, sopravviverai alla grande! Fidati! Ahhahh > mi sono persino dimenticato che Stefan è ancora qui davanti a me..
 


Quel giorno ho deciso che era inutile rimuginarci sopra: non sono il tipo che sa decifrare i sentimenti, voglio solo godermi ciò che c'è fra noi, qualunque cosa sia.
Per fortuna ogni mia insicurezza sparisce appena la vedo, ogni volta che l'abbraccio il mio cervello smette di torturarsi. Proprio come in questo momento con lei stretta a me, circondato da suo inimitabile profumo di fragole, caspita potrei riconoscerlo fra mille..
Pigramente, muovendomi il meno possibile, controllo l'ora.. bene sono appena le otto, è ancora presto per alzarsi. La stringo di più a me cercando di riaddormentarmi. Senza ombra di dubbio mi merito ancora un po' di riposo, ho sopportato stoicamente tutta la serata della Vigilia, temevo non finisse più!
Sono stato così bravo da sopportare mio fratello e contemporaneamente evitare di litigare con mio padre, non siamo andati oltre qualche frecciatina! Modestamente avrei meritato una standing ovation!
Bonnie non ha smesso un attimo di ridere, ha adorato ogni momento di quello che per me non era altro che un fastidio inutile, vederla così felice mentre insieme ad Elena cantavano le solite canzoncine natalizie, oddio una più stonata dell'altra! Nessuno si è trattenuto dal ridere a crepapelle!
A dispetto di tutti i miei soliti pregiudizi devo ammettere non è stata poi così male come serata, è bastato averla accanto a me per stare bene.
Fra una cosa e l'altra non siamo andati a letto prima delle tre del mattino e diciamo solo che è passato un po' di tempo prima di addormentarci..
Accidenti avrò bisogno di essere totalmente in forma per affrontare la giornata che ci aspetta, non dovrò solo avere a che fare con il caro parentado ma anche Dereck! Spero solo che vada tutto bene! Sovrappensiero le accarezzo con la mano il fianco risalendo fino all'avambraccio
< Mm.. sei già sveglio? > abbasso lo sguardo per incontrare due dolcissimi occhioni castani ancora assonnati
< Buongiorno pettirosso – le lascio un bacio sulla fronte – possiamo restarcene ancora un po' a letto > si accoccola meglio al mio fianco
< Per fortuna, si sta bene qui così – sacrosante parole – È stato bellissimo ieri sera. Sono contenta che siamo venuti. Ti ho mai detto quando adoro la tua famiglia? >
< Bene, almeno ne è valsa la pena > le lascio l'ennesimo bacio fra i capelli, lo faccio d'istinto senza quasi rendermene conto.. chi l'avrebbe mai detto che sono un tipo da coccole?
< Grazie mille, per tutto.. So che avresti preferito essere da qualsiasi altra parte > è il minimo che potessi fare per lei, dio farei di tutto per lei.. come può non averlo ancora capito?
< Solo perché sei tu uccellino > uso il mio miglior tono leggero e non-curante per salvare la faccia.
Restiamo così senza parlare per minuti interi, nella nostra bolla di pace, non vorrei essere da nessuna altra parte. In lontananza si sentono dei rumori, qualcuno si deve essere già alzato
< Damon? >
< Mm >
< Secondo te dovrei chiamare mio padre per fargli gli auguri? > odio sentirla parlare con quel tono indifeso. Diamine, quello schifo di padre potrebbe anche degnarsi di alzare la cornetta per telefonare alla sua unica figlia per Natale, no?! D'istinto urlerei un grosso NO! Non voglio che quella sottospecie di genitore le rovini la giornata come al solito! Per fortuna però conto conto fino a dieci prima di risponderle
< Dipende – la scosto quanto basta per guardarla negli occhi – Tu vuoi chiamarlo? > deve comprendere che non ha nessun obbligo verso di lui!
< ..no.. > non serve un genio per capire che per questo si sente in colpa, di riflesso rafforzo la presa sul suo fianco, non permetterò mai più che la ferisca di nuovo, dovrà vedersela con me!
< Allora non farlo, lo farai quando ti sentirai pronta. Nessun pensiero triste oggi, ok? Staremo bene, vedrai e non dimenticare che ci sarà anche Dereck > finalmente riesco a vedere il suo più smagliante sorriso, si appoggia su un gomito accarezzandomi la guancia per poi baciarmi. La sua dolcezza mi stordisce ogni volta.. cosa diavolo ho fatto per essere così fortunato? Adoro quando prende l'iniziativa ma non perdo tempo per approfondire il bacio, succhio e mordo il labbro inferiore, smetto solo quando la sento gemere. Con un movimento veloce sono sopra di lei sempre senza smettere di baciarla come un affamato, le sue mani fra i miei capelli mentre l'accarezzo ovunque.. dio non ne ho mai abbastanza! Specie quando si tinge con quel rossore che mi fa impazzire
< Sei bellissima e tutta mia >
< Mm.. ma non avevi detto – lascio una scia dalla mandibola, giù per il collo fino al seno – che potevamo dormire ancora? > cerca di parlare normalmente ma è affannata
< No pettirosso – le sfodero il miglior sorrisetto diabolico ammicando.. dio le cose che voglio farle – ho solo detto che potevamo restare ancora a letto.. >

 

Se un anno fa qualcuno mi avesse detto che mi sarei ritrovato nel salone della mia vecchia casa, comodamente seduto e rilassato, intrattenendo una più che civile conversazione con mio padre e mio fratello gli avrei riso in faccia sprezzante dandogli del pazzo!
E invece eccomi qua: abbracciato a Bonnie, un aperitivo in mano, chiacchierando del più e del meno.. assurdo, quasi non mi riconosco! La verità è che mi basta averla accanto per sentirmi nel posto giusto.. sto davvero diventando peggio del mio fratellino!
L'enorme albero di Natale, il camino con un bel fuoco scoppiettante, la neve che si vede cadere dalle grandi finestre.. sembra una scena presa da uno di quei film sdolcinati che piacciono tanto al mio pettirosso, non potevo idearla meglio neanche volendo!
Le ragazze sono letteralmente rapite dalla neve, è un susseguirsi di “Oh!” “ Che bello!”, ci hanno già avvertito che oggi dobbiamo, senza possibilità di tirarci indietro, fare un pupazzo di neve.. uffa quanti anni abbiamo cinque?! Non capisco tutta questa eccitazione.. fosse agosto ma è dicembre, è normale che nevichi! Mah! Come se non bastasse stanno già facendo progetti per l'anno prossimo, pensano già a cos'altro prepareranno quando ci sarà anche la bambina, povera creatura la faranno impazzire! Andiamo è semplicemente folle!
Le undici e dieci, da un minuto all'altro arriverà Dereck, speriamo bene..
In tutta sincerità inizio ad essere un po' nervoso. Un conto è non piacere a quell'idiota di McCollough, può essere solo un punto a mio favore, ma se dovesse essere lui a non sopportarmi.. cavoli Bonnie lo adora e senza dubbi il sentimento è reciproco!
Se la convincesse che non sono l'uomo giusto per lei? Se la convincesse che può avere di meglio di un trentenne egocentrico, stronzo, irascibile e testardo? Oddio! Mi prenderei a schiaffi da solo! Da quando in qua mi faccio così tante fisime mentali?!
< Ehi tutto bene? Hai una faccia.. > la sua voce mi fa tornare alla realtà
< Alla grande.. > allento leggermente la cravatta per respirare meglio, cercando di sorridere mentre mi chino a baciarla.
Oh quante storie! So essere più che convincente quando voglio, sfrutterò tutto il mio innato carisma! Posso farcela.
Appena ha sentito suonare il campanello Bonnie è scattata con la velocità di un centometrista verso il portone. Dall'entrata ci arrivano le loro voci allegre che si salutano, sento il suono della risata cristallina del mio pettirosso e quella più bassa e profonda del suo patrigno. Non dobbiamo attendere più di un paio di minuti perché ci raggiungano
< Bene famiglia Salvatore, sono felice di presentarvi Dererck Mitchell, il mio patrigno > entra nel salone sottobraccio a un bell'uomo sulla cinquantina in un elegante completo grigio, capelli biondi, occhi verdi, sorriso gioviale
< Buon Natale a tutti, è un piacere conoscervi, Bonnie mi ha parlato molto di voi. Grazie mille per avermi invitato! >
Elena ci ha fatti alzare tutti quanti come bravi soldatini per accogliere come si deve il nostro ospite. Papà è il primo a farglisi incontro
< È un piacere conoscerla. È il benvenuto! > il giro di presentazioni prosegue con Elena e Stefan, io resto per ultimo: dulcis in fundo, giusto?
< Lieto di conoscerla Sig. Mitchell > sfodero il mio miglior sorriso che non lascia mai scampo a nessuno tendendo la mano.. per secondi infiniti mi fissa con uno sguardo indecifrabile negli occhi senza quasi battere ciglio, quando sto per iniziare a sudare freddo si decide a stringerla.. forte.. per poi superarmi senza aggiungere una parola, raggiunge mio padre ed insieme iniziano a chiacchierare come fossero vecchi amici.
Stiamo scherzando?! Stringo i denti per non iniziare ad imprecare! Dannazione che mi faccia almeno dire tre parole in croce prima di decidere di odiarmi!
< Respira. Ti sta solo studiando un po' e si diverte a metterti un po' d'ansia.. - Bonnie mi sussurra all'orecchio ridendo sotto i baffi – Forza sfodera il tuo fascino >
Prendo un respiro profondo per ritrovare la calma ed unirmi alla conversazione facendo finta di niente.
Il pranzo è stato a dir poco luculliano! La maggior parte delle pietanze le aveva preparate in anticipo Tea perciò le ragazze hanno dovuto solo cuocere i ravioli e scaldare il resto.. per fortuna c'era il mio pettirosso altrimenti se avessimo lasciato fare solo ad Elena ci saremmo ritrovati a mangiare pizza surgelata! Il tocco finale è stato il dolce: un panettone artigianale farcito con crema al mascarpone e frutti di bosco.. assolutamente divino! Bonnie ha fatto un vero capolavoro, ha ricevuto i complimenti di tutti! Sono stra-orgoglioso di lei e ad occhio e croce lo è anche il suo patrigno.
Per tutto il tempo Dereck non ha fatto altro che osservarmi di sottecchi mentre si intratteneva e chiacchierava con tutti, certo in modo discreto, senza farsene accorgersene ma mi sono sentito sotto la lente d'ingrandimento. Non ha perso neanche una mia minima mossa, ogni volta che parlavo con Bonnie, che le prendevo la mano, che ridevamo, che l'abbracciavo.. ogni volta sentivo i suoi occhi addosso.. cristo mi sta davvero studiando! Temo sarà una lunga giornata..
Da quello che mi ha sempre raccontato Bonnie sapevo che era quello che si dice un brav'uomo ma ho preferito lo stesso fare per bene i miei compiti a casa. Ho chiesto in giro e mi sono informato, ciò che ho scoperto non mi ha affatto deluso: non è mai stato coinvolto in scandali né invischiato in cose poco chiare, fedina penale assolutamente limpida, gran lavoratore e con ogni probabilità il suo studio di architettura è il migliore della città, partecipa a molte attività benefiche.. non c'è da stupirsi se la madre di Bonnie ha lasciato quel coglione di McCollough per lui! Lo so forse ho esagerato con le mie indagini ma se uno ha amicizie in polizia tanto vale che le si sfrutti no? Se la mia ragazza lo sapesse nella migliore delle ipotesi mi propinerebbe una predica infinita sul valore della privacy.. ma cristo santo era un mio diritto conoscere meglio chi mi sarei ritrovato davanti, giusto? Conoscendo la razza di mascalzoni da cui è sempre stata circondata era un mio preciso dovere scoprire se nascondeva qualcosa! Non mi sento per nulla in colpa perché sono certo che se ne avesse avuto la possibilità anche Dereck avrebbe fatto la stesa cosa sul mio conto!
Si è integrato fra noi subito senza nessun problema, scherza con Elena e Bonnie, discorre di sport, lavoro e politica con papà e Stefan, è spiritoso e arguto, si sta davvero dimostrando di buona compagnia.. certo tranne che con me. Non che sia scortese però si capisce al volo che mi tiene un po' più a distanza.
Per tutto il tempo ho cercato di dare il meglio di me, sono intervenuto il più possibile facendo il brillante, ho evitato ogni possibile battutaccia per non rovinare l'atmosfera.. ma non è stato per niente facile! Ogni volta che ho aperto bocca mi ha ascoltato attento, quasi volesse pesare ogni parola per essere sicuro che stia dicendo ciò che penso veramente.. è un po' inquietante..
Questo suo comportamento mi mette un po' a disagio ma so che lo fa per essere sicuro che Bonnie non stia con un perfetto idiota quindi posso accettarlo senza problemi.. beh quasi! In fondo è solo protettivo e a pensarci bene avrebbe dovuto farlo suo padre, ma si sa è un imbecille!
Per fortuna posso contare sull'appoggio del mio pettirosso, quando inizio a stancarmi di tutta questa situazione basta che mi stringa la mano e mi sorrida e mi calmo immediatamente. Come diamine ci riesca resta un mistero per me! Da quando ha così tanta influenza su di me? Mah..
Accidenti devo farmelo assolutamente amico per renderla felice, ma non so più cosa fare.. non mi sono mai dovuto sforzare per piacere a qualcuno, sono Damon Salvatore tutti fanno a gara per essere nel mio giro! Mi sono ridotto ad arruffianarmi in modo imbarazzante e, dagli sguardi divertiti di Stefan e papà, è anche abbastanza evidente!
Quando ormai ho dato fondo a ogni espressione politicamente corretta che conosco, a ogni tentativo di mostrarmi degno di fiducia ed esaurite tutte le mie conoscenze di basket, quando ormai non ce la faccio più e sono così infastidito da gettare la spugna, sorprendentemente è proprio Dereck che mi si avvicina
< A tavola tuo padre si vantava della sua cantina, sono proprio curioso di vederla. Ti va di mostrarmela? > oookk.. questa non me l'aspettavo davvero, vuole seriamente un confronto a quattr'occhi? E che cavolo! Speravo gli bastasse vedere che non sono un totale imbecille ma evidentemente non sono così fortunato.
Do veloce un'occhiata in torno per cercare Bonnie ma è sparita chissà dove con Elena perciò è escluso che mi possa salvare,che sfortuna! Non mi resta che fare un profondo respiro, mettere su il mio migliore sorriso e fargli strada.
Mio padre ha sempre avuto una vera e propria passione per il vino, una cosa che ha trasmesso sia a me che a mio fratello. La cantina è il suo vanto, ha curato personalmente la sua costruzione nei minimi dettagli: pareti a roccia viva, illuminazione a soffitto soffusa per non generare calore, prese d'aria per rinnovare lentamente l'aria all'interno, la temperatura non oscilla mai dai dodici gradi, le pareti sono rivestite quasi fino al soffitto di scaffali in legno fatte su misura. Ha davvero pensato a tutto. Per non parlare della cura con cui acquista tutti i vini che faranno parte della sua collezione, ogni bottiglia è sistemata in modo scientifico per mantenerla al meglio: sugli scaffali più in basso gli spumanti e i bianchi, poi i rosè, i rossi leggeri e i rossi importanti, naturalmente tutte le etichette sono rivolte verso l'alto per essere subito riconoscibili.
È il suo angolo di paradiso e devo ammettere che ha fatto davvero un lavoro spettacolare
< Wow! Davvero impressionante! - Dereck si guarda intorno, apprezza ogni particolare – Sbaglio o il pavimento è di argilla? >
< Argilla espansa per essere precisi, serve per mantenere il giusto grado di umidità > magari gli interessano realmente solo i vini
< E io che andavo fiero della mia piccola cantinetta, dovrò impegnarmi ancora un bel po' prima di poterla lontanamente paragonare a questa! Ahhahh! > come dicevo è un tipo simpatico, è facile unirsi alla sua risata, mi sto lentamente tranquillizzando
< Beh ci si è dedicato anima e corpo. Ha iniziato a lavorarci quasi trent'anni fa. Si è impegnato parecchio per rendere tutto perfetto >
< E tu – ogni traccia di sorriso scomparsa – Tu sei capace di impegnarti seriamente? > eccoci al nocciolo della questione. Apro la bocca per rispondere a tono ma non trovo le parole, come posso fargli capire che Bonnie è la cosa più importante della mia vita, preferibilmente senza cadere nel patetico e nell'imbarazzo totale? Santo cielo.. sbaglio o ha iniziato a fare decisamente caldo qui dentro?
< Ascolta.. - passa una mano fra i capelli, sembra che anche lui non sappia da che parte cominciare – Probabilmente penserai che non ho nessun diritto di parlarti così dal momento che non sono suo padre, ma posso assicurarti che considero Bonnie come una figlia a tutti gli effetti. Anche se non abbiamo avuto nessun rapporto fino a qualche mese fa, ha fatto parte della mia vita sin dal momento in cui mi sono innamorato di sua madre. Abbiamo provato in ogni modo possibile ad averla con noi ma non ci siamo riusciti purtroppo, Susan ne ha sempre sofferto tantissimo, è stato senza dubbio il suo più grande dolore. Sapevo che McCollough era uno stronzo ma non avrei mai creduto che si dimostrasse un tale fallimento come padre.. è un miracolo che Bonnie sia cresciuta così bene con una tale influenza! Mi ha detto che ti ha confidato tutta la storia – annuisco, è inutile aggiungere qualcosa – Quando mia moglie è morta era mio dovere incontrare Bonnie e raccontarle tutta la verità. Sapevo che era la cosa giusta da fare ma mi sono sentito ugualmente in colpa per aver distrutto in qualche modo l'unico mondo che conosceva.. Poi si è trasferita qui e ho provato a sostenerla e ad esserle d'aiuto in ogni modo.. era a pezzi, letteralmente distrutta. Si era rinchiusa nel suo mondo e non lasciava nessuno avvicinarsi, si apriva solo con me quando le raccontavo di sua madre, per i primi due mesi non l'ho mai vista sorridere. Le ci è voluta tutta la sua forza d'animo per riprendere in mano la sua vita e McCollough non ha di certo reso le cose facili, anzi! A proposito so che hai saputo tenergli testa e lo hai praticamente sbattuto fuori quando è venuto a cercarla, ti invidio io non ne ho mai avuto l'occasione – più che altro ho dovuto resistere alla tentazione di prenderlo a pugni! Sorrido soddisfatto al ricordo – Comunque ci ha messo mesi per essere la ragazza che vedi adesso. Sarò sincero: quando mi ha detto che usciva con te non ne sono stato molto entusiasta – ci avrei scommesso – Sono anni che vivo e lavoro in questa città, conosco il nome e l'importanza della tua famiglia nella zona ma soprattutto conosco la tua reputazione.. Per non contare la differenza d'età, siete in due momenti diversi della vita: tu dovresti sapere già cosa vuoi e lei dovrebbe potere sfruttare ogni possibilità per cercare la sua strada.. Però da quando state insieme non è solo serena è felice, quando mi parla di te si illumina, non fa altro che dirmi quando tu la renda felice – sto trattenendo il respiro – Oggi ho potuto vedervi insieme ed è lampante che ci tieni a lei, basta vedere come la guardi.. cavoli non l'hai persa di vista un attimo, sembrava avessi paura sparisse da un momento all'altro.. >
< Tengo molto a Bonnie. Non sto giocando, sto facendo sul serio con lei posso darle la mia parola d'onore.. > alza una mano per farmi tacere
< Non lo devi dire, lo devi dimostrare. Quella ragazza è praticamente sola al mondo, ho promesso a mia moglie che mi sarei preso cura di lei e ho intenzione di proteggerla ad ogni costo da chiunque possa farle del male! Cercherò di essere chiaro Damon: finché la vedrò così raggiante e felice, finché la rispetterai e non ti dimostrerai un emerito coglione immaturo sarò il tuo più grande fan. Ma – mi punta il dito contro – osa spezzarle il cuore e te la vedrai con me! Ti giuro che la prossima volta che busserà alla mia porta singhiozzante e in lacrime per colpa tua ti farò rimpiangere di averla conosciuta! Sono stato abbastanza chiaro?! > se chiunque altro avesse osato parlarmi in questo modo lo avrei pestato a sangue, ma questo è il patrigno della mia fidanzata ed è strano ma gli sono grato di questo discorsetto perché significa che le vuole bene, che le sarà sempre accanto e Bonnie se lo merita
< Cristallino signore > che altro posso dire? Poteva anche andare peggio, no?
< Bene – mi dà una pacca sulla spalla mentre mi supera per risalire la scala per tornare dagli altri – Sarà meglio tornare su prima che ci diano dispersi > mai stato più d'accordo! Prima però recupero una bottiglia, un bicchiere di buon vino ci vuole proprio!

 

 

Per la serie meglio tardi che mai! Mi dispiace davvero tanto di non essere capace di pubblicare più velocemente ma questa storia mi sta letteralmente prosciugando, non so perché ma anche se ho in mente il corso della trama è faticoso scriverla.. :-( giuro che sto tentando di fare meglio!
Comunque spero che sia valsa l'attesa per questo capitolo!

Fatemi sapere!

Bacioni

Valentina

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Capitolo 14
*** Capitolo XIV ***


Capitolo XIV

 

POV B

< Uccellino svegliati, siamo arrivati > caspita di già?
< Mm.. - mi stropiccio gli occhi tentando di eliminare ogni traccia di sonno – uffa non volevo addormentarmi.. volevo esserti di compagnia.. >
< Mi sa che non ci sei riuscita visto che hai dormito per quasi tutto il viaggio – scuote la testa ridendo – Forza scendiamo >
Sono senza speranza, mi ero ripromessa di non chiudere occhio e invece sono crollata come un ghiro! Damon doveva guidare per più di quattro ore e visto che non ha voluto sentire parlare di turni di guida il minimo che potessi fare era non lasciarlo solo, no? Invece non ho fatto altro che dormire! Sono sempre la solita.. Probabilmente è stato più contento così, neanche voglio immaginare quanto ha corso in macchina se ci ha messo un'ora meno del previsto per arrivare ad Aspen.. poco ma sicuro se glielo chiedessi mi risponderebbe qualcosa tipo “Che esagerata! È pur sempre una ferrari, se non la spingessi al massimo sarebbe uno spreco, no? Tanto varrebbe avere una noiosa monovolume” il tutto sottolineato dal suo tipico sorrisetto sicuro di sé e un'alzata di spalle.
Per giorni interi ho pensato e ripensato a cosa poter regalare a Damon per il suo compleanno ma non ne sono venuta a capo, neanche il minimo indizio. Ho chiesto aiuto più o meno a chiunque per avere consigli: a Elena, a Stefan, alla Signora Flowers, persino alla sua segretaria.. risultato? Il vuoto cosmico! Alla fine mi sono arresa e fra il serio e il faceto ho chiesto direttamente al festeggiato che cosa desiderasse per il suo trentesimo compleanno. La sua risposta? “Voglio solo te pettirosso” dolce vero? Peccato che non mi sia stato di grande aiuto, almeno finché non ha elaborato tutto il suo piano: tre giorni, rigorosamente da soli, nella loro baita di famiglia ad Aspen. Come potevo dirgli di no?!
Scendendo dall'auto resto a bocca aperta guardandomi intorno. Non esagerava dicendo che saremmo stato isolati dal mondo, tutto intorno non si vedono altri segni di civiltà, siamo circondati da montagne nel bel mezzo del bosco. Siamo circondati da un'immensa distesa di imponenti pioppi innevati tipici della zona, a perdita d'occhio si vede solo il verde della vegetazione e il bianco della neve, tutt'intorno un silenzio assoluto.. sembra di essere soli al mondo anche se il paese dovrebbe essere a meno di quindici chilometri.. semplicemente perfetto.
< Ti sei incantata? Qui si gela, entriamo > mi fa strada dopo aver preso i nostri due borsoni.
In questi giorni ho provato a immaginarmi lo chalet in base a ciò che mi raccontava ma poco ma sicuro non sono andata neanche lontanamente vicino alla realtà! Immaginavo una piccola e intima baita e invece mi ritrovo in una grande villa di due piani in pietra e legno.. pensandoci bene non dovrei stupirmi più di tanto. Dall'ingresso si apre un enorme open-space, l'ala sinistra ospita un lungo tavolo da pranzo e la cucina, spaziosa e super accessoriata ma rigorosamente in stile rustico. Invece sulla destra c'è un vasto soggiorno con divani in pelle scura, un paio di poltrone e se il comfort non basta anche un paio di chaise longue, il parquet di legno chiaro è coperto da un grande tappeto che sembra davvero soffice. La mia attenzione viene catturata dal maestoso camino in pietra.. non vedo l'ora sia acceso! Mi ci vedo già accoccolata lì davanti! Ma la cosa che mi ha lasciato davvero senza fiato è stata l'enorme vetrata da cui si gode una vista semplicemente indescrivibile
< Ti piace? > lo sento abbracciarmi da dietro, appoggia il mento sulla mia testa
< Sono senza parole.. è un sogno.. >
< Mia madre adorava questo posto. È stato un regalo di nozze da parte dei suoi genitori, probabilmente conoscendo il carattere di mio padre sapevano che le sarebbe stato utile un posto per potersene allontanare ogni tanto. Le è sempre piaciuto trascorrere le feste qui, pensa fino ai cinque anni tutti i miei compleanni sono stati festeggiati qui.. voleva passarci almeno un mese ogni estate – è la prima volta che mi parla di lei – Dopo che è morta questa casa è rimasta chiusa per anni, né io né papà volevamo metterci piede, Stefan non ci era mai venuto fino a qualche anno fa, è stata Elena a insistere fino allo sfinimento per convincerci a riaprirla, non abbiamo potuto fare altro se non lasciarla fare. Ha apportato delle modifiche per renderla più moderna e funzionale >
< E il risultato è davvero bellissimo, sono sicura che anche tua madre ne sarebbe felice > resta in silenzio stringendomi più forte. Mi volto nell'abbraccio per poterlo vedere in viso, affondo le dita fra i suoi capelli
< Grazie per avermi portato qui >
< Il piacere è tutto mio pettirosso > mi abbaglia con uno dei suoi migliori sorrisi, uno di quelli rari che gli illuminano gli occhi neri, uno di quelli che rivolge soltanto a me. Mi alzo sulla punta dei piedi per baciarlo, all'inizio mi asseconda ma poi come sempre prende il sopravvento, non che mi lamenti anzi..
La dolcezza lascia il posto a un'eccitazione sempre maggiore, la sua lingua prende possesso della mia bocca.. non presto più la minima attenzione a dove sono o a ciò che ci circonda, sento solo il suo corpo contro di me, le sue braccia che mi stringono possessive e non mi interessa nient'altro. Sono quasi senza fiato, entrambi siamo affannati ma non accenna a diminuire il ritmo tutt'altro! Con un movimento veloce mi prende in braccio facendomi allacciare le gambe attorno alla sua vita, a passo deciso sale la scalinata in pietra, entra spedito in una camera ma invece di avvicinarsi al letto apre un'altra porta che dà in un ampio bagno tutto in un abbagliante marmo bianco. Mi mette giù solo per regolare l'acqua della doccia ma senza mai distogliere lo sguardo dal mio
< Dopo questo lungo viaggio direi che ci siamo meritati una bella doccia > sentendo il suo tono di voce roco posso solo annuire, al solito sono ipnotizzata dai suoi occhi.. in questo momento sarei d'accordo a fare qualsiasi cosa. Torna davanti a me e inizia a spogliarmi lentamente, prima il maglione a collo alto, poi il top.. con l'indice traccia una scia disegnando il contorno delle mie labbra, scivola lungo il collo, attraversa il solco fra i seni
< Bellissima > prosegue verso l'ombelico per poi fermarsi al bottone dei jeans.. sfodera il suo sorrisetto ammaliatore, inghiotto a vuoi quando lo sbottona e fa scorrere in basso la cerniera.. dio sto andando in autocombustione.. si inginocchia per tirarli via e lascia bacia umidi nell'interno della coscia che man mano resta nuda
< Damon.. > neanche riconosco più la mia voce.. compiaciuto della sua opera finisce di spogliarmi. Data la mia timidezza dovrei morire di imbarazzo in questo momento: nuda davanti a lui ancora completamente vestito. Ma come potrei se riesce a farmi sentire la donna più bella del mondo? Come potrei se mi accarezza come se fossi la cosa più preziosa del mondo?
< Spogliami uccellino.. > nonostante tutto sento il rossore salire alle guance, un po' incerta gli sfilo la maglia, sbottono a uno a uno i bottoni della camicia per poi farla scivolare giù dalle spalle.. ormai dovrei essere abituata alla perfezione del suo fisico, giusto? No, neanche un po'.. gli accarezzo piano il petto, seguo la linea dei muscoli ben definiti, sotto al palmo sento il battito accelerato del suo cuore, sapere che è merito mio mi fa impazzire! Slaccio la cintura e lo aiuto a sbarazzarsi dei pantaloni che scalcia via impaziente, seguiti a ruota dai boxer. Ci stiamo a malapena sfiorando, non abbiamo smesso un attimo di guardarci negli occhi, è come essere incatenati l'una all'altro, l'elettricità fra noi è più che tangibile, sento la sua eccitazione sul ventre e con una mano scendo ad accarezzarla ora è lui a inghiottire a vuoto... sembra che il tempo si sia fermato ma saranno passati al massimo dieci minuti. Non resisto più.. d'istinto mi mordo il labbro inferiore e sembra farlo riscuotere, di scatto mi prende il viso fra le mani
< Mia! > è quasi un ringhio che gli esce dal petto. Mi sospinge sotto il getto caldo dell'acqua baciandomi affamato.. i capelli bagnati gli ricadono sulla fronte, le gocce gli scorrono lungo il viso.. può un uomo essere così bello? Cosa ho fatto per meritarmelo?
La doccia è stata un'idea fantastica.. il freddo delle piastrelle sulla schiena, il getto dell'acqua, il calore del suo corpo contro di me, le nostre mani che esplorano frenetiche. Facciamo l'amore mischiando la giusta dose di tenerezza e passione finché non veniamo insieme.


< Se non ti sbrighi a vestirti ma mi resti davanti con solo quell'asciugamano addosso ti assicuro che non arriveremo mai al ristorante! > conoscendolo parla seriamente perciò prendo vestiti e trousse e corro in bagno facendogli la linguaccia.
Non ho avuto problemi a decidere cosa mettere stasera anche perché non ho portato molto altro. Infatti mentre preparavo il borsone Damon continuava a togliere cose dicendo che era il suo compleanno quindi spettava a lui decidere e per quello che aveva in mente i vestiti non servivano.. peccato solo lo abbia detto con Elena e Stefan presenti visto che li avevo invitati a cena.. lo avrei picchiato! Metto un filo di trucco, giusto una sottile di eyeliner e il mascara per esaltare gli occhi, un tocco di fard per non sembrare più pallida di un vampiro e un gloss rosato. Ho messo un abito corto in lana, più che altro è una maximaglia grigio perla, con uno scollo a barca che lascia le spalle scoperte, per completare un paio di stivali con il tacco.. sinceramente non li avrei mai messi in montagna ma Elena ha insistito che Aspen è una specie di Beverly Hills montana perciò meglio evitare di sfigurare, giusto?
Damon mi sta già aspettando in salone da un pezzo, come sempre sembra uscito dalla copertina di GQ: jeans scuri, maglione a collo alto nero che sottolinea alla perfezione le spalle larghe e la vita stretta.. ammettiamolo sono dannatamente fortunata! Da gentiluomo quale sa essere quando vuole mi aiuta ad infilare il cappotto lasciandomi un bacio alla base del collo, cavoli gli basta così poco per fare tremare le gambe.
Il ristorante che ha scelto per questa sera è uno dei migliori della zona. È una steack-house rinomata sia per la cucina che per l'ambiente elegante, di certo se mi aspettavo un posto che assomigliasse a un tipico rifugio di montagna mi sbagliavo di grosso! Sembra di essere nel centro di Manhattan altro che Colorado!
< Ho una prenotazione a nome Salvatore > parla con il suo solito tono sicuro di sé e un po' arrogante, mi stupisco sempre per come sia normale per lui che tutti scattino sull'attenti a ogni sua parola e il manager ne è la dimostrazione pratica. Ci accompagna veloce al nostro tavolo, senza dubbio è il migliore del locale: appartato e accanto alla vetrata che ci consente una splendida vista delle vette che ci circondano. Negli ultimi minuti ha anche ricominciato a nevicare dando un tocco ancora più magico all'atmosfera, sembra di essere in una cartolina!
Il cameriere ci raggiunge dopo pochi minuti, ci porge i menù e inizia a descriverci i piatti senza mai smettere di sorridere. Alzando gli occhi resto spiazzata notando il cipiglio burbero di Damon, poi capisco.. il cameriere ignaro continua a parlare, è leggermente inclinato verso di me, in effetti sembra rivolgersi quasi solo a me, distolgo lo sguardo nascondendomi dietro il mio menù sperando che non scatti come al suo solito per una stupidaggine del genere
< Uhm! - schiarisce secco la voce facendo sobbalzare anche me, restituisce entrambi i menù poco gentilmente al malcapitato – Prenderemo due antipasti misti, due bistecche cottura al sangue con radicchio all'aceto di lampone, per finire due creme caramel. Sono stato chiaro? Puoi andare, veloce! > il poveretto è letteralmente scappato! Non mi sembra il caso di fargli notare che ha ordinato senza chiedere la mia opinione
< Ti sei accorta anche tu del suo comportamento. Non ti azzardare a dirmi che ho esagerato, tieni presente che avrei preferito prenderlo a pugni > e da come stringe il pugno ci sta ancora pensandoci
< Non è successo niente. Passiamo oltre,ok? > poggio la mano sopra la sua e subito intreccia le nostre dita
< Lo sapevo che era meglio restare a casa. Ma ti pare che devo sopportare gli sguardi di uno stupido bamboccio alla mia ragazza? Che regalo di compleanno, eh?! > potrebbe iniziare persino a battere i piedi in terra petulante
< Damon respira. Sei stato tu a decidere di venire a cena qui. Inoltre se vogliamo essere pignoli il tuo compleanno sarà fra almeno cinque ore – fortunatamente rilassa le spalle e mi sorride, la nostra serata può iniziare – Avremmo dovuto telefonare ad Elena e dirle che siamo arrivati sani e salvi, conoscendola sarà in pensiero >
< No! Sono stato chiaro: niente cellulari! Ti voglio tutta per me senza nessuna interruzione né distrazione > nella sua follia è quasi dolce, vero?
Con ogni probabilità sto cenando con l'uomo più affascinante e galante di tutto il ristorante, chi prendo in giro come minimo di tutto il Colorado! Non serve guardarmi intorno per sapere che tutte le donne qui presenti la pensano come me, certo oltre al solito “cosa ci fa uno così con una come lei” e anche se una piccola parte di me continua a chiederselo imperterrita sono giunta a una conclusione: chissenefrega! È con me e vuole stare con me, non mi importa nient'altro. Alla facciaccia loro!
< Sai ieri ho parla con Mary e mi ha proposto una cosa molto interessante – il mio tono eccitato non gli sfugge e aspetta che continui – la prossima settimana inizia un corso di pasticceria avanzato e ha fatto una pre-iscrizione a mio nome, devo solo dare la conferma quando torniamo in città. Ci pensi un corso di tre mesi con lo chef pasticcere Zander Wolf (*), ci pensi è uno dei migliori! Da quello che ho capito dovrebbe svolgersi tre sere a settimana > sono a dir poco entusiasta ma purtroppo da come ha serrato le labbra mi sa che sono l'unica
< Non sei già abbastanza indaffarata?! Tutti i giorni sei occupatissima tra università e lavoro, come puoi pensare di aggiungere un altro impegno così pesante? Credi ti sia davvero così utile? Sei già bravissima, diamine ogni cliente della pasticceria e anche Mary ti lodano ogni giorno! Non vedo che bisogno tu ne possa avere >
< Tutto quello che so l'ho imparato da autodidatta e con la pratica alla “Flower Pastry”. Damon questo corso è paragonabile a un master in legge ad Harvard >
< Sarà anche così, ma non mi va di saperti in giro da sola a quell'ora di notte e poi non ci pensi a noi? Già ora dobbiamo fare i salti mortali per riuscire a combaciare i nostri impegni > si passa una mano fra i capelli, conosco quell'espressione tesa ma non ne vedo il motivo.. perché non capisce che è importante per me? Non voglio litigare per questo soprattutto non stasera
< Ti ho detto che sarà solo per tre sere e solo per tre mesi, non ci saranno problemi, fidati. Se ti va potresti venirmi a prendere così poi restiamo insieme. Non devi preoccuparti avrai sempre la precedenza, il nostro rapporto sarà sempre al primo posto non devi metterlo in dubbio > in questi momenti sembra un bambino che ha paura di essere abbandonato.. sento il cuore stringersi al ricordo delle parole di Elena: odia sentirsi lasciato indietro, sentirsi messo da parte.. ma crede davvero che potrei fare una cosa simile? Quando l'ho conosciuto ero convinta di non aver bisogno di nessuno, ho lottato con tutte le mie forze per evitare che entrasse nella mia vita ma gli sono bastate poche settimane per abbattere tutte le mie difese, è diventato il centro del mio mondo.. come fa a non saperlo è così evidente! Possibile che non ha ancora capito che lo amo?
< Quindi sono al primo posto? > si sporge verso di me portandosi la mia mano alle labbra, occhi negli occhi
< Assolutamente si, niente e nessuno può spodestarti! >
 

Al mattino mi sono svegliata nel modo che più preferisco: completamente stretta a Damon. Come spesso accade durante il sonno ci siamo entrambi girati su un fianco, il mio viso nell'incavo del suo collo, il suo mento appoggiato sopra la mia testa, le sue braccia che mi stringono forte in vita, la mia mano sul suo cuore e le sue gambe intrecciate alle mie.. adoro quando mi tiene così, è come se non volesse rischiare di lasciarmi andare neppure mentre dorme. Nel suo abbraccio mi sento al sicuro, protetta, ho tutto ciò che voglio.
Dalla luce che filtra dalle persiane è di certo mattino inoltrato. Devo alzarmi anche se è l'ultima cosa che vorrei fare ma ho un piano da seguire! Il problema sarà riuscire a sciogliermi da lui senza svegliarlo. Con tutta la cautela di cui sono capace inizio a spostarmi ma d'istinto mi stringe di più a sé, non ce la farò mai! Ci riprovo con maggiore attenzione, faccio scivolare la mia gamba da sopra la sua, piano piano mi libero dalla sua presa, fa una smorfia buffissima prima abbracciare il cuscino.. dovrei fargli una foto è troppo tenero! Per non rischiare di svegliarlo dopo tanta fatica mi infilo una maglia al volo e scendo in cucina per occuparmi della prima fase dell'operazione.
Oggi è il suo compleanno e ho pensato che sarebbe stato carino preparargli la colazione, niente di esagerato, solo caffè e pancakes con sciroppo d'acero che so sono i suoi preferiti. Fortunatamente la cucina è fornita di tutto punto e ormai potrei fare questa ricetta a occhi chiusi quindi in meno di mezz'ora ho riempito un grande vassoio con tutto ciò che mi serve: una bella brocca di caffè fumante, due piatti con le pile di frittelle, sul suo ho scritto con le gocce di cioccolato “buon compleanno” e al centro ho sistemato un candelina. Bene la parte facile del piano è completata. Facendo attenzione a non rovesciare tutto salgo al piano di sopra per andarmi a preparare in una delle camere vuote.
Accidenti a me e a quando ho dato retta a quelle due pazze delle mie amiche! La scorsa settimana eravamo tutte assieme a fare un po' di sano shopping, fra una chiacchiera e l'altra ho raccontato loro della nostra fuga romantica ad Aspen, di quanto fosse stato dolce dicendo che per regalo voleva solo me.. non so come sia successo ma nel giro di secondi mi sono ritrovato in un negozio di lingerie. Elena e Caroline sostenevano convinte che siccome voleva solo me tanto valeva dargli qualcosa da scartare, testuali loro parole. E così eccomi qua che cerco il coraggio di indossare per la prima volta nella mia vita una cosa del genere.. la scelta è caduta su un baby-doll nero con spalline sottili perché oltre ad essere il capo meno imbarazzante del negozio ha un particolare che mi è sembrato perfetto per l'occasione, infatti si chiude allacciando un fiocco di seta all'altezza delle coppe del reggiseno, per poi restare aperto per tutta la sua lunghezza lasciano la pancia scoperta, per completare l'opera ho abbinato un paio di culotte in seta sempre nere. Speriamo apprezzi lo sforzo. Do un ultimo sguardo allo specchio, non è poi così male, spero solo che la mia sorpresa non si risolva in un immenso disastro.. accidenti.. non ho mai fatto una cosa del genere, cosa ne so io in materia di seduzione? Sta per venirmi un attacco di panico
< Bonnie?! > oddio è già sveglio
< Arrivo.. resta a letto > faccio un paio di respiri profondi, riprendo il vassoio e con le gambe un po' insicure vado da Damon
< Buon compleanno! > poco ma sicuro è il neo-trentenne più sexy del pianeta.. se ne sta a petto nudo appoggiato alla testiera del letto con le braccia incrociate dietro alla testa, l'immagine del puro relax: assolutamente perfetto.. ma quanto sono fortunata?
A quanto pare per una volta sono riuscita a sorprenderlo e lasciarlo senza parole.. mi squadra più volte dalla testa ai piedi, arrossisco fino all'inverosimile sotto al suo sguardo di fuoco ma nonostante ciò mi fa sentire bellissima
< Wow rossa – sottolinea con un fischio di apprezzamento – Vieni un po' qui > mi fa segno di avvicinarmi con l'indice, non perde nemmeno un mio minimo movimento, nemmeno un passo che mi porta più vicino a lui. Passa la lingua fra le labbra e basta questo per farmi venire i brividi
< Davvero un buon compleanno a me > allunga un braccio per prendermi ma faccio veloce un passo indietro
< Non spegni la candelina? > mi mordo il labbro per non ridergli in faccia, si vede che si sta spazientendo, vuole prendere in mano la situazione. Si sporge sul vassoio e con un soffio veloce fa come gli ho chiesto
< Fatto. Ora posa quel vassoio – appoggio tutto sul tavolinetto accanto senza bisogno di farmelo ripetere – Cosa aspetti a baciare il festeggiato? > con un movimento veloce mi afferra per la vita e senza sforzo mi solleva sistemandomi in braccio a lui. Il bacio che segue è uno di quelli che mi fanno dimenticare persino il mio nome, il mondo attorno scompare, sento solo le sue labbra su di me, la sua lingua che si impossessa della mia bocca.. sembra mi voglia divorare. Senza staccarsi mi fa sdraiare sotto di lui, le sue mani affondano fra i miei ricci, quando sto per perdere la sensibilità alle labbra, Damon si solleva sostenendosi sul braccio
< Mm.. - gli sono più neri del solito, con lo sguardo segue la mano che lentamente scivola accarezzando il mio collo, il seno, il fianco fino alla coscia – Proprio il regalo che volevo, devo essere stato davvero bravo quest'anno.. > mi abbaglia con il uso più micidiale sorriso malizioso e come se non bastasse per mandarmi in tilt mi fa l'occhiolino.. andiamo bene se mi sto già sciogliendo dentro!
< Semplicemente bellissima pettirosso.. perfetta.. > dio come fa a parlare quando io riesco a malapena a formulare un pensiero più o meno coerente? Gli accarezzo le spalle arrivando alla base della nuca per attirarlo a me, ho bisogno di sentirlo ancora più vicino.. purtroppo ha altro in mente, mi trattiene le mani ai lati del viso scuotendo la testa
< No piccola.. lasciami gustare il mio regalo.. > detto questo scioglie il fiocco fra i seni con una lentezza esasperante.. il babydoll si apre del tutto lasciandomi esposte i suoi occhi ardenti. Alza il viso all'altezza del mio e con la punta della lingua traccia il contorno delle mie labbra.. è un movimento così sensuale che mi fa mancare un battito, poi le morde, le succhia.. mi sto abbandonando completamente a lui. Mi accarezza lento facendo una leggera pressione seguendo lo stesso percorso di prima al contrario.. risale la coscia, il fianco, il seno fino al collo.. i suoi occhi hanno seguito eccitati la mano
< Adoro la tua pelle – il suo respiro caldo sulla pelle insieme alla sua voce roca mi manda in estasi – è così liscia e morbida.. fai venire voglia di morderti – continua ad accarezzarmi l'interno coscia, il ventre – mi fai impazzire quando arrossisci così > sarò color cremisi a quest'ora
< Semplicemente splendida – è scivolato sopra di me, le mie gambe intrappolate fra le sue, con la mano traccia il profilo del seno per poi coprirlo e stringerlo – Vedi.. il tuo seno sta perfettamente nel mio palmo.. sono certo che il tuo corpo sia stato creato apposta per me, solo per me! > riesco a malapena a mugolare parole sconnesse in risposta mentre lo sento tintillare il capezzolo ormai eretto mentre contemporaneamente fa la stessa cosa con la lingua all'altro per poi succhiarlo finché non mi sente gemere e ansimare più forte. All'improvviso si allontana, senza il calore del suo corpo mi sento subito rabbrividire, si mette in ginocchio fra le mie gambe, ricomincia con le sue carezze dalle caviglie per risalire fino ai fianchi, prima un tocco leggero, mi sfiora appena poi sempre con più decisione
< D-damon > potrei impazzire solo con le sue mani, sembra leggermi nel pensiero.. sorride diabolico senza smettere con la sua opera di seduzione.. sostituisce le dita con la bocca, traccia una scia umida di baci nell'interno coscia.. dio sto per morire, stringo con le dita le lenzuola per non muovermi come mi ha detto
< Mia.. tutta mia.. >
< Oddio.. s-si.. > con un movimento secco mi sfila le culotte lanciandole lontano. Senza pietà stuzzica il clitoride, è come se venissi colpita da una scossa elettrica.. gemo ancora più forte quando fa scivolare dentro di me un dito, poi due.. non ce la faccio più!
< Damon! >
< Hai idea quanto mi ecciti sapere che sono l'unico a farti gemere così? Essere l'unico che può vederti contorcerti dal piacere – oddio le sue dita che entrano inesorabilmente in me – Avere la certezza che sei solo mia! > mi mordo il labbro per evitare di ansimare senza ritegno, i suoi occhi magnetici mi ipnotizzano come sempre, mi riscuoto quando torna a mordermi il capezzolo.. la sua lingua, i suoi denti, le sue dita.. sa benissimo come mandarmi in estasi, conosce il mio corpo meglio di me.. sono così vicina a esplodere, sono solo a un passo e lui si ferma, sfila lentamente le dita.. potrei urlare dalla frustrazione e il suo sorrisino mi dice che ne è pienamente cosciente!
< Damon.. ti prego.. > non resisto più..
< Mm.. - mordicchia con una lentezza esasperante la mandibola, ci passa la punta della lingua ma evita accuratamente le labbra – Vuoi che continui? - mi resta solo la forza di annuire, non riesco a pronunciare neanche una parola – Dimmelo! >
< O-ddio.. Damon! Ti v-voglio.. continua! > finalmente è completamente sopra di me, sostiene il peso facendo leva sulle mani ai lati della mia testa, si avventa sulla bocca con un bacio affamato ma non mi basta, ho bisogno di sentirlo in me e non mi aiuta a mantenere il controllo sentire il peso della sua eccitazione sul ventre
< Mi riempie d'orgoglio sapere di essere stato il primo a fare l'amore con te – un altro bacio affamato – Sapere che tutto ciò che sai del sesso te l'ho insegnato io.. Farò di tutto per essere il primo e l'ultimo uccellino te lo garantisco! - sento il suo cuore battere furioso a tempo con il mio, dio come lo amo – Dimmi che vuoi solo me! >
< Damon.. - lo stringo forte a me per arrivare all'altezza del suo orecchio – solo te.. voglio solo te.. sempre > con una spinta decisa entra completamente dentro di me, per un attimo resto senza fiato, il fastidio iniziale passa appena i miei muscoli si abituano alla sua presenza. Resta dentro senza muoversi ma non ce la faccio più, cerco di muovere il bacino verso di lui ma mi schiaccia ancora di più contro il materasso.. è una sensazione del tutto nuova sentirlo restare così in profondità, d'istinto chiudo gli occhi mordendomi il labbro
< Guardami – con il pollice mi accarezza la guancia mentre le altre dita sono immerse nei miei ricci tenendomi la testa ferma – Lo senti? Senti come siamo perfetti insieme? Come ci completiamo? - potrei raggiungere l'orgasmo solo sentendolo parlare così.. vederlo così accaldato mentre cerca di trattenersi.. oddio.. - Sei mia! Mi appartieni! >
< T-tua > chiudo gli occhi per cercare di respirare normalmente.. come fa a ridurmi così?
< Apri gli occhi. Voglio vederti mentre ti faccio venire piccola.. >
Il modo in cui si muove dentro di me, come alterna spinte forti e decise a spinte più lente.. la passione ci travolge come un ciclone, lo stringo più forte andando incontro ai suoi movimenti. I nostri respiri sempre più affannati, sempre occhi negli occhi.. solo lui può farmi sentire così, dio voglio solo lui.. per sempre.. voglio che sia il primo e l'unico. Più volte mi porta vicino all'orgasmo per poi tirarsi indietro all'ultimo istante per prolungare questa dolce tremenda agonia e ogni volta con quel sorrisetto sicuro di sé.. Il mio cervello si sconnette del tutto quando mi stuzzica il punto sensibile dietro l'orecchio per scendere con la lingua lungo tutta la vena che pulsa furiosa a ritmo del cuore.. la sensazione delle sue labbra morbide, del leggero graffio dei suoi denti e poi senza all'improvviso il morso che accompagna l'ultima spinta più forte e profonda delle altre.. insieme raggiungiamo l'orgasmo più potente che abbia mai provato.. il che è tutto dire..
Ho sempre pensato che fosse un'esagerazione l'espressione “vedere i fuochi d'artificio”, che non fosse possibile, roba da romanzetto rosa.. grazie al cielo mi sbagliavo.. diamine Damon riesce a dimostrarmelo ogni volta!
Passano diversi minuti prima che i nostri respiri tornino più o meno regolari. Restiamo fermi nel nostro abbraccio, senza muoverci neanche di un millimetro, la sua testa appoggiata sul mio petto.. cavoli ho i muscoli che sembrano fatti di gelatina
< Quindi.. contento del tuo regalo? > considerando il modo in cui mi guarda credo sia stata davvero una grande idea
< Ci puoi scommettere pettirosso, decisamente ciò che ho sempre voluto. Dammi qualche minuto per riprendermi e te lo dimostrerò di nuovo! > si mette su un gomito per darmi un bacio a stampo ma inclinando il collo verso di lui sento un leggero pizzicore
< Cristo! Mi hai morso?! > passa un dito nel punto incriminato ridendo sotto i baffi soddisfatto vedendo il segno che mi ha lasciato
< Puoi dirlo forte uccellino, ti ho marchiata – è davvero fiero della sua opera, sorride soddisfatto – Inoltre non mi pare che ti sia dispiaciuto da quanto ansimavi e urlavi.. anzi.. fortuna che siamo isolati dal mondo quassù! > e nonostante tutto ciò abbiamo fatto insieme gli bastano due parole per farmi arrossire come un'aragosta! Ma si può? Per cercare di farmi valere almeno un po' gli do uno scappellotto sulla nuca con l'unico risultato che si mette a ridere ancora più forte ma in compenso mi stringe di più riuscendo a farmi sentire la persona più felice del mondo.

 

Avete presente quel momento in cui ti rendi conto di avere tutto ciò di cui hai bisogno? Di essere esattamente nell'unico posto che vi rende felici? In cui avete la certezza che niente di male può succedere? Bene, io lo sto vivendo proprio adesso! Ormai è pomeriggio inoltrato e ora ce ne stiamo accoccolati sul divano gustandoci due belle tazze di cioccolata calda davanti a un bel fuoco scoppiettante: sono in totale e assoluta pace nel mondo!
< Devo ammettere che hai avuto una fantastica idea a venire quassù. Questo è il paradiso >
< Ho sempre idee geniali, dovresti saperlo ormai piccola – si china per lasciarmi un bacio sulla tempia – Io e te, da soli, senza rotture di scatole, non fare altro se non del sesso travolgente.. sta sicura che vorrò lo stesso regalo il prossimo anno! Dopo anni non ho dovuto sopportare una delle solite feste a sorpresa indesiderate organizzate da Elena > il viso rilassato mentre mi accarezza pigramente il fianco
< Beh.. ecco.. in effetti Elena qualcosa ha in mente.. - mi guadagno tutta la sua attenzione – Ha prenotato per dopodomani sera un privè al “Trick Lounge”.. >
< Possibile che non mi ascolta mai nessuno?! Non puoi farle cambiare idea? Potremmo restare ad Aspen qualche giorno in più.. > mm.. questa si che è una tentazione..
< Qualcuno è mai riuscito a farle cambiare idea? Lo sai che lo fa solo perché ti vuole bene. Anzi ti conviene fare un'espressione sorpresa e felice o mi metterai nei guai. Sono sicura che ti divertirai, non ha invitato una grande folla giusto qualche amico >
< Upf – sbuffa rassegnato – Solo per te ma appena ne ho abbastanza ce ne andiamo senza tanti discorsi, ok? >
< Ok ok >
Resto fra le sue braccia, il viso affondato nell'incavo del suo collo, cullata dal battito del suo cuore. Non so per quanto tempo restiamo così e non mi importa, non mi sposterei per niente al mondo.. non ci muoviamo se non per baciarci, quei baci dolci che non ti aspetteresti mai da uno come Damon..
Non ho più dubbi: è l'uomo per me. Non voglio nessun altro se non lui. Ha ragione quando dice che siamo stati creati l'uno per l'altra.. sentirlo così bisognoso di rassicurazioni su di noi, sentirlo ripetere che sono sua, solo sua mi ha riscaldato il cuore. Se quest'estate mi avessero detto che nel giro di pochi mesi avrei avuto la vita che sognavo non ci avrei mai creduto! Se solo penso a quanto tempo ho perso a tenerlo lontano perché mi spaventavano a morte tutte le emozioni sconosciute che provavo per colpa sua. Quando l'ho conosciuto non mi sarei mai lontanamente immaginato che sarebbe diventato così velocemente il centro del mio mondo. È l'unico che riesce a farmi sentire protetta nonostante sia un testardo irascibile e spesso rompiscatole ma anche insicuro a sua volta. Con lui al mio fianco mi sento invincibile. Lo so che stiamo insieme da pochi mesi ma non ho alcun dubbio di amarlo con tutta me stessa, sono certa che sia il mio principe azzurro.. beh magari più il mio cavaliere oscuro.. Sono settimane che me lo tengo per me, che mi mordo la lingua per non rivelargli ciò che provo ma ho deciso di mandare al diavolo ogni timore..
Sono convinta che anche lui mi ami.. lo vedo da come mi guarda quando pensa che non me ne accorga, da come mi stringe a se, da come mi tiene per mano, da ogni piccolo gesto e attenzione che mi rivolge.. è il primo a dire che con me è tutto diverso, no? Chi l'ha detto che debba essere l'uomo a dichiararsi per primo? Siamo o no nel ventunesimo secolo?
Mi sistemo meglio per poterlo guardare bene in viso, quasi mi manca il coraggio ma poi vedo i suoi occhi che brillano di felicità, mi guarda come fossi l'unica. Alza un sopracciglio chiedendosi cosa mi frulli in testa.. incrocio le dita e mi lancio
< Damon ti amo >
Non so bene quale reazione mi aspettavo da lui ma di certo non comprendeva il lampo di panico che gli ha attraversato il viso e soprattutto non mi aspettavo la frase con cui se ne è uscito
< Vado a prendere la legna per il camino > è scattato in piedi con la velocità di una molla e in pochi secondi era fuori dalla porta.. dire che sono scioccata è dir poco..
Cosa diamine gli è preso? Posso capire che forse l'ho colto di sorpresa ma addirittura scappare così?!
Sono davvero sull'orlo di una crisi di panico o forse di una crisi di nervi.. non saprei di preciso..
Cammino avanti e indietro per cercare di calmarmi, per chiarire il caos che ho in mente. Ho una voglia assurda di nascondermi nel mio angolino per piangere a dirotto ma non farebbe altro che peggiorare la situazione e basta.
Accidenti! Era tutto perfetto! Perché non può mai filare tutto liscio per una volta? Perché non me ne sono stata zitta?
Il mio cervello sta facendo gli straordinari per tentare di pensare a un bel discorsetto per non spaventarlo più di quando non sia già.. diamine gli ho detto che lo amo mica che voglio sposarlo domani e avere quattro figli il giorno dopo! E poi se vogliamo essere pignoli, lui che si vanta di essere tanto perspicace, non se lo era immaginato?! Non ci aveva mai dedicato un paio di minuti? Afferma che vuole solo me e poi questo è il risultato? Capiamoci io mi dichiaro e il suo primo pensiero è quello di fare il boscaiolo? Roba da matti..
Passano quasi venti minuti prima che ritorni carico all'inverosimile di legna.
< Ecco fatto – riempie la cesta accanto al camino. Ci avrei scommesso che avrebbe tentato di fare finta di niente ma fa male lo stesso - Dovremmo essere a posto per tutta la sera. Sto morendo di fame, iniziamo a preparare la cena? > sono ba-si-ta. Mi dà un bacio sulla fronte e fa per andare in cucina.
Cerco di convincermi che forse è meglio non affrontare l'argomento ora, se ha reagito così è meglio accantonare la parola con la “a” ancora per un pò.. ma e che cavolo! Come può liquidare tutto così con un'alzata di spalle? Che almeno si sforzi di dirmi qualcosa per prendere tempo!
< Sei serio? - osa anche fare il finto tonto, devo ricordarmi di stare calma – Non hai niente da dirmi? > cerca il modo di rispondere, riesco quasi a vedere le rotelle dentro la sua testa che lavorano disperate, apre e chiude la bocca senza sapere cosa dire.. sembra indifeso.. odio vederlo così..
< Ascoltami.. > ma mi ferma subito
< Bonnie per favore.. non voglio rovinare tutto, faccio sempre danni quando si tratta di sentimenti > non l'ho mai visto così in difficoltà ma non posso lasciare perdere
< Lo so che non ti aspettavi questa dichiarazione ma non cambia ciò che c'è fra noi.. a meno che tu non voglia.. - vuole interrompermi ancora ma lo fermo con il gesto della mano, devo continuare finché riesco – Se non ti senti pronto a dirmelo non voglio pressarti o stressarti, non voglio che tu ti senta obbligato a farlo.. lo sai che non sono quel tipo di ragazza. Ma ti prego non fare finta di niente, mi ci è voluto tutto il mio coraggio per aprirmi così con te.. non sminuire il mio gesto > sto lottando per non commuovermi.
È a pochi passi da me, mani in tasca e sguardo basso
< Come fai ad esserne così sicura? > si avvicina, siamo uno davanti all'altra, pochi centimetri a separarci
< Non ho una garanzia scritta in carta bollata: lo so e basta. Mi fai sentire al sicuro, mi fido di te come mai di nessun altro. So che adoro averti accanto, ridere con te, so che amo addormentarmi e svegliarmi fra le tue braccia. Quando litighiamo ti prenderei a schiaffi ma siamo i migliori a fare pace – finalmente vedo una traccia di sorriso – Non riesco a pensare la mia vita senza di te, sei qui dentro – indico il mio cuore – So che voglio solo te, so che sei l'uomo per me. Se hai bisogno di tempo lo capisco. Ma se per te non è così è questo il momento di dirmelo perché non voglio che tu ti senta in trappola, voglio che tu sia felice anche se volesse dire che lo sei senza di me.. > nonostante i miei sforzi una lacrima traditrice scappa al mio controllo, subito vengo stritolata nel suo abbraccio, il viso affondato nel suo petto
< L'unica certezza che ho è che posso essere felice solo con te uccellino. Hai sempre saputo che non sono mai stato il tipo che si fa coinvolgere dai sentimenti, che sono sempre scappato a gambe levata da ogni impegno.. ma con te mi è stato impossibile. C'è sempre stata questa forza invisibile che mi spingeva verso di te, che mi lega a te a doppio nodo. Vederti e volerti è stata la stessa cosa. Non ne ho mai capito niente dell'amore.. qualche anno fa ero convinto di essere innamorato ma non potevo sbagliarmi di più, non aveva neanche lontanamente a che fare con ciò che provo per te adesso e non so come fare per non sputtanare tutto! Per me è normale pensare a un futuro insieme te, non posso farne a meno. Voglio che tu sia fiera di me, adoro il modo in cui mi fai sentire l'uomo migliore del mondo. Ma mi conosci, sono egoista e possessivo: voglio essere solo io a renderti felice. Fosse per me vorrei averti al mio fianco ogni momento della giornata senza perderti mai di vista, senza permettere a nessuno anche solo di pensare di portarti via da me, voglio che tu sia solo mia! Ma una parte di me sa che è ingiusto verso di te.. sei così giovane.. dovresti vivere appieno ogni esperienza, scegliere la tua strada senza pensare a me, buttarti a capofitto nella vita senza freni > siamo entrambi seduti vicini davanti al camino, passo una mano fra i suoi capelli lasciandola alla base del collo
< Damon posso essere più giovane di te ma non sono una ragazzina immatura. Non posso darti garanzie e certezze ma ti amo e se penso al mio futuro tu ci sei senza se e senza ma. Entrambi abbiamo tanti difetti ma sei il primo a dire che siamo perfetti insieme, so che noi due supereremo qualunque cosa. Niente mi impedisce di fare le mie scelte e non sono meno libere solo perché nel decidere prendo in considerazione anche te. Io ti amo.. ti prego fidati di me >
< Mi fido uccellino – mi bacia in quel modo dolce che mi fa scalda dentro – Se prima c'era una possibilità su mille che ti lasciassi andare ora puoi scordarti anche quella! - mi regala uno dei suoi migliori sorrisi abbagliandomi, poi si china per sussurrarmi all'orecchio – Anche se probabilmente non te lo saprò dimostrare come meriti né te lo saprò dire spesso: ti amo uccellino > la felicità sono tre piccole parole..

 

POV D

Io non volevo nessuna stramaledettissima festa, ma mai una volta che mi si ascoltasse! Ero più che soddisfatto del fantastico week-end in montagna con il mio pettirosso, decisamente il mio compleanno non poteva essere festeggiato in modo migliore. L'ho ripetuto fino allo sfinimento ma è stato come parlare al vento!
Parliamone chi riempie il privè di una discoteca con troppi palloncini colorati, un mega striscione con scritto “buon compleanno” e senza parlare dell'enorme trenta sulla parete?! Quella pazza di mia cognata, ecco chi! Cristo santo sembra la festa di un bambino!
Beh almeno non ha invitato il mondo intero come al suo solito, per una volta non è presente l'intera rubrica telefonica, diciamo pochi ma buoni.
< Ti diverti fratellone? >
< Che razza di domande! Certo che si! Visto che bella festa ti ho organizzato?! > Elena si appoggia passando un braccio intorno ai miei fianchi tutta sorridente, forse anche perché per la prima volta sono rimasto più di un quarto d'ora o forse perché non ho ancora scatenato una rissa come ero solito fare
< Assolutamente si. Grazie mille angelo – in fondo ha perso un bel po' di tempo per organizzare tutto questo, facciamo buon viso a cattivo gioco – Ma che fate andate già via? > noto che hanno già ritirato i cappotti
< Si, volevamo solo fare un salto per farti gli auguri.. non mi va di rischiare di partorire in una discoteca! - non ha tutti i torti – ma tu non dovresti restartene qui, dovresti divertirti e ballare con la tua ragazza prima che qualcuno te la porti via! >
< Da qui ho una vista fantastica – ammicco più in basso verso la pista da ballo, si vede benissimo Bonnie che balla con Caroline – riesco a tenere sott'occhio la situazione tranquilla > anche perché con quei jeans stretti, i tacchi alti e il topo scollato il mio pettirosso non passa per niente inosservato.. non vedo l'ora di portarla a casa..
Salutati Elena e Stefan posso finalmente rilassarmi sul divanetto mentre gli altri stanno ballando, bevo un buon negroni e inizio il conto alla rovescia per potermene andare!
< Ehi vecchio! Com'è? > mi becco una forte pacca sulla spalla, sempre il solito
< Sage – alzo il bicchiere verso di lui per un brindisi – alla grande amico >
< Vedo vedo. Sei davvero rilassato per uno che sta invecchiando! Tutto merito di quella ragazzina eh? > la prima volta che gli ho parlato di lei era convinto che mi fossi del tutto bevuto il cervello poi l'ha conosciuta e ha capito
< Già – inutile negarlo – è fantastica e per qualche miracolo le vado bene così > non trattengo un sorriso di soddisfazione
< Praticamente una santa o un'incosciente, ahhahhh!! Beh – lancia uno sguardo verso di lei – il fatto che sia anche uno schianto non guasta! > ma senti te che amico
< Mia! Intesi?! > in passato non ci siamo mai fatti troppi problemi provandoci con la ragazza dell'altro, più per divertimento che altro, non era mai niente di serio e la nostra amicizia non ne era intaccata. Ma ora non voglio correre nessun rischio! Non volevo suonare così duro ma è stato puro istinto di preservazione o più precisamente pura gelosia! Sage mi conosce e sa che sono mortalmente serio. Alza le mani in segno di resa e prosegue
< Lo so, lo so. Ritira gli artigli. Però potresti fare un'opera buona e presentarmi la bionda con cui sta ballando. È davvero.. wow! >
< Ehi ehi! Quella è la sua migliore amica, capito? Non è una delle solite sciaquette con cui te la fai >
< Bella stima hai di me! - fa anche l'offeso, come se non lo conoscessi come le mie tasche, senza contare che fino a pochi mesi fa ero come lui – Seriamente: è single? >
< Si è lasciata da poco, stava con un coglione >
< Glielo farei dimenticare in uno schiocco di dita > si sfrega le mani soddisfatto
< Convinto te. Te la faccio conoscere ma ti avverto ha un bel caratterino e se dovessi farla soffrire dovrai vedertela con Bonnie e Elena – questo dovrebbe bastare per metterlo in guardia – su vieni > mi alzo ma invece di seguirmi in pista mi trattiene per un braccio improvvisamente serio
< Forse non è il momento adatto ma devo dirti una cosa – odio quando prende tempo così, non è mai buon segno – Katherine è tornata in città > cazzo.. gli faccio cenno di continuare
< L'ho incontrata un paio di giorni fa. Non è cambiata per niente, è sempre la solita – è chiaramente a disagio – Mi ha chiesto di te. Prima che ti arrabbi non gli ho detto niente, solo che stai benissimo. Pensavo fosse giusto informarti almeno se la vedi non sarai colto di sorpresa > lui più di chiunque altro sa com'è stata dura superare ciò che mi ha fatto. Mi ha visto a pezzi e ubriaco fradicio, mi ha dovuto aiutare in più di una rissa che avevo scatenato per sfogare un tutta la rabbia che avevo dentro. È stato lui ad accompagnarmi all'aeroporto quando ho deciso di cambiare aria per un po' senza avvertire nessuno
< Hai fatto bene a parlarmene ma sinceramente non mi interessa, ho di meglio da fare che pensare a quella stronza. Basta ora, andiamo a divertirci! Muoviti che ti presento Caroline >
Finalmente con la scusa di ballare posso stringere a me Bonnie, sentire il suo corpo contro il mio, annegare nei suoi occhi cioccolatosi, baciarla fino a farle mancare il fiato e chiarire a tutti questi sfigati intorno che sta con me. Non mi interessa altro, ho già tutto ciò che voglio o almeno lo avrò appena la convincerò ad andarcene a casa..

 

* non avevo idea del cognome di Zander perciò ho improvvisato

 

Bene bene nuovo capitolo!

Cosa ne dite? Diciamo che serve come punto di partenza per movimentare un po' le acque, dichiarazioni d'amore, apparizioni e ritorni.. ultimamente c'era un po' troppa pace non credete?

Fatemi sapere cosa ne pensate e come sempre ogni consiglio e suggerimento è bene accetto :-)

Al prossimo capitolo

Bacioni

Valentina

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Capitolo 15
*** Capitolo XV ***


Cosa dire.. tranquilli non mi hanno rapito gli alieni? meglio tardi che mai? opto per una richiestadi perdono?
Scusate ma ho dovuto ripensare a tutto lo svolgimento della storia, non ci vedevo più un senso logico.. speriamo di averlo trovato!  Sonoa arrivata vicina a buttare tutto ma non sono riuscita ad abbandonare questa storia, spero solo che vi piaccia la metà di quanto piace a me!
Mi auguro che il risultato del capitolo sia valsa l'attesa..

CAPITOLO XV

 

POV B

 

< Finalmente siete arrivate! Temevo vi foste dimenticate di me ragazze! >
Neanche il tempo di suonare il campanello che quell'uragano di Elena ci è piombata addosso abbracciandoci e trascinandoci dentro
< Ciao anche a te! Sbaglio o dovresti startene seduta tranquilla da qualche parte? > durante l'ultima visita di controllo la sua pressione era alle stelle perciò la dottoressa ha visto bene di prescriverle assoluto risposo per evitare un parto prematuro, quindi da tre settimane è “agli arresti domiciliari” sue testuali parole.. neanche un po' melodrammatica non è vero?!
< O santo cielo! Non inizierete anche voi due adesso spero?! È più che sufficiente vedere Stefan sull'orlo di una crisi di nervi ogni volta che provo a muovere anche solo un dito! > non c'è dubbio che quel poveretto ritroverà pieno di capelli bianche prima ancora che nasca la bambina
< A proposito come hai fatto a convincerlo ad uscire con i ragazzi? >
Dopo più di una settimana di rinvii e rifiuti, Damon è riuscito a convincerlo a prendersi almeno un paio d'ore tutte per se per andare a giocare a basket con lui e Sage. Quando gli ho fatto notare quanto fosse dolce a preoccuparsi per suo fratello la sua risposta è stata: “spero solo che così Elena la smetta di chiamarmi dieci volte al giorno pregandomi di distrarre quella lagna di suo marito!”.. ah l'amore fraterno!
< Non è stato difficile – sorride angelica – Ho semplicemente cercato, con molta pazienza, di fargli capire che sto bene. Gli ho ricordato che durante la visita di ieri la dottoressa era più che soddisfatta sia del livello della mia pressione sanguigna sia delle mie condizioni generali e soprattutto gli ho chiarito che se non la smetteva, almeno per un paio d'ore, di seguirmi come un cagnolino avrebbe dormito in giardino per il prossimo futuro – il potere del compromesso.. ed è pure fiera di se – Naturalmente ha giocato un ruolo fondamentale il fatto che ci sareste state voi con me >
< Elena, tesoro.. ricordi vero il discorso che abbiamo fatto, più e più volte, riguardo il fatto che tuo marito è semplicemente preoccupato e che nessuno può dargli torto vista la situazione? Sbaglio o avevamo concluso che è il suo modo per sentirsi utile, per assicurarsi che stiate entrambe bene? > ormai ho perso il conto delle volte in cui abbiamo avuto questa discussione
< Lo so, lo so – alza le mani in segno di resa mentre ci accomodiamo sul divano – Non fraintendetemi.. lo amo da matti, mi rassicura che sia così coinvolto nella gravidanza, ma voglio che tutti e due ci godiamo questi momenti. Comportandosi così non fa altro che aumentare l'ansia che cerco di tenere disperatamente a bada. In fondo lo ha detto anche il medico che il peggio è passato visto che sono entrata nell'ottavo mese – accarezza il pancione assorta nei suoi pensieri ma si riscuote subito per tornare la solita allegra Elena – Ma da questo confino ne è venuto fuori qualcosa di buono! Ho potuto seguire in prima persona il lavoro degli operai per la nursery. Ho supervisionato ogni minima loro mossa per assicurarmi che fosse tutto perfetto, perché tutto fosse proprio come l'ho sempre immaginato. Pensate che sono riusciti persino a finire con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto! > non stento a crederci, immagino anche troppo bene come li avrà schiavizzati, con ogni possibilità sono scappati a gambe levate pregando di non vederla mai più!
Sono davvero curiosa di vedere il risultato di così tanto lavoro, sono mesi che progetta ogni più piccolo particolare, le ci sono voluti giorni solo per decidere la giusta tonalità di lilla per le pareti! Ha cercato idee in ogni rivista d'arredamento disponibile e ha fatto setacciare a tutti noi l'intera città alla ricerca dei mobili giusti. Damon non sbagliava di molto chiamandola maniaca e fissata.
Prendendoci sottobraccio ci accompagna al piano di sopra fin davanti alla porta con la targhetta glitterata “Princess”. Io e Caroline abbiamo lo stesso pensiero: O mio Dio! Siamo appena entrate nel sogno di ogni bambina!
Le pareti sono di un tenue lilla con delle righe sottili verticali rosa, ricorda il motivo di una carta da parati vintage. Tutto è già pronto all'uso, il fasciatoio è rifornito del necessario: pannoloni, creme, salviette. L'armadio bianco a due ante è stipato con vestitini, tutine e scarpine che tutti noi abbiamo collezionato negli ultimi mesi per questa principessina. Il lettino di legno laccato bianco è sormontato da una nuvola di tulle che arriva fino a terra, il piumoncino è rosa mentre il paracolpi è bianco con disegnati dei fiori di varie tonalità di rosa e arancio. Nelle mensole sono ordinati tanti libri di favole, nell'angolo vicino alla porta ci sono peluche di ogni dimensione e altri giochi. Ma la cosa che preferisco in assoluto è la sedia a dondolo posizionata davanti alle due grandi finestre che danno sullo splendido giardino della villa.
< Wow >
< E' tutto assolutamente perfetto! Non manca niente, adoro ogni particolare! >
< Ho ragione ad esserne orgogliosa, no? È venuta come ho sempre sognato la cameretta sin dal primo momento – si accarezza leggera il pancione con un sorriso sognante – Non vedo l'ora di vederci mia figlia! >
< Ancora un poco di pazienza e fra qualche settimana arriverà la più bella bambina del mondo. Dovresti goderti questi ultimi giorni di assoluto riposo, vedrai come questa bambolina ti darà da fare! >
< Sacrosante parole Bonnie! - le parole di Tea ci colgono di sorpresa – Dovresti ascoltarla, santo cielo non dovrebbe essere una missione impossibile starsene comodamente in poltrona rilassandosi il più possibile! - la rimbrotta con il suo solito tono materno – Comunque il pranzo è pronto ragazze, venite prima che raffreddi >
La signora Flower ha superato se stessa, ogni piatto che cucina è migliore del precedente! Anche un semplice petto di pollo al latte riesce a risvegliare le papille gustative del più schizzinoso assaggiatore! È strepitoso!
< Bene bene amiche mie.. raccontate un po' voi ora, da questa clausura non ho idea di cosa succede nel mondo! Gossip? Notizie succulente? Voglio sapere tutto! >
< Che novità vuoi che ci siano se ci sentiamo tutti i giorni? Anche se pensandoci bene qualcuna potrebbe raccontarci del suo appuntamento di ieri.. vero Caroline? > dall'occhiataccia che mi lancia ho colpito nel segno, beh almeno per una volta non sono io a subire il terzo grado
< Non ci credo! Alla fine ti sei arresa eh?! > sin dalla festa di compleanno di Damon, Sage ha continuato a chiederle senza sosta un appuntamento. Ha incassato senza troppo scomporsi un'infinita valanga di “no”, intervallata da una marea di “assolutamente no” senza tralasciare gli occasionali “neanche morta”. Tutta questa reticenza è anche comprensibile dopo la rottura con quella testa vuota di Tyler, l'ultima cosa che poteva volere era uscire con un tipo con il patentino da playboy e un elenco di conquiste paragonabile all'elenco telefonico.. parliamone fino a un anno fa lui e Damon facevano a gare su quante ragazze rimorchiavano ed era di sicuro un bel testa a testa!
In tutta sincerità ero un po preoccupata anche io vedendolo così convinto a perseguire la mia amica, non volevo che la considerasse l'ennesima tacca sulla cintura ancora più attraente perché considerata una sfida. Però Damon mi ha rassicurata, mi ha confidato di avergli fatto un bel discorsetto in cui sottolineava quando io ed Elena lo avremmo torturato se si fosse comportato male. Inoltre è convinto che gli piaccia sul serio Caroline, dice che non lo ha mai visto così deciso, che normalmente dopo un “no” non insiste oltre perché il suo motto è “il mare è pieno di pesci”.. beh visto che lo conosce da sempre mi sono fidata del suo giudizio, almeno finché non commette un errore!
< Non c'è molto da dire, dopo tre settimane di rifiuti ho pensato di mettere fine alle sue pene ed ho accettato. Mi sono detta perché no? È un bel ragazzo, è simpatico, mal che vada non lo vedrò mai più > finisce facendo spallucce.. ah.. come se ci bastassero così poche informazioni per accontentarci!
< Hai fatto bene. Può sembrare un idiota a volte ma in realtà è un bravo ragazzo. Quindi come è andata? Dove diete stati? È stato romantico? Come eri vestita? Ti sei divertita? Ti ha baciata? Vi rivedrete? > non smetterò mai di stupirmi su come Elena riesca a sparare domande a raffica senza bisogno di prendere fiato
< Siamo stati a vedere una partita di basket e poi abbiamo mangiato al pub vicino allo stadio >
< A te neanche piace il basket > davanti alle nostre espressioni scettiche si affretta ad aggiungere
< Sono stata io a porre come condizione che non si trattasse di niente di romantico. Ci siamo divertiti, non l'avrei mai detto ma sono stata bene. Ha persino tentato di spiegarmi le regole del gioco – si lascia andare a un sorriso - ma alla fine si è arreso e abbiamo passato tutto il tempo a ridere e fare battute sui tifosi più scalmanati o gli errori dei giocatori. Pensate mi ha persino regalato un cappellino della sua squadra – Caroline che arrossisce è una novità – Abbiamo continuato la serata al pub mangiando hot-dog e patatine, parlando di qualsiasi cosa ci passasse per la mente.. stranamente non c'è stato nessun silenzio imbarazzante. Mi sono accorta che c'è un cervello dietro quegli occhioni verdi. Per tutto il tempo il suo sguardo non è mai scivolato su un'altra > è già una bella differenza rispetto a Tyler, ogni volta che uscivano assieme non perdeva l'occasione per radiografare ogni essere umano di sesso femminile che entrava nel suo raggio visivo!
< Ho sempre saputo che in fondo era un tenerone! Quando vi rivedrete? Perché vi rivedrete vero? >
< Credo di si.. forse.. boh.. Voglio andarci piano non credevo che mi sarebbe piaciuto uscire con Sage e invece.. ma non voglio gettarmi a capofitto, non ho bisogno di un altro playboy che mi spezzi il cuore. Sembra averlo capito anche lui, dice che vuole andare al mio passo.. vedremo.. > ma da come sorride mi sembra abbastanza ottimista
< Stai serena, se è cambiato Damon c'è speranza per chiunque! >
< Ehi! > le faccio una linguaccia, ma senti te! Ma mi unisco alla svelta alle loro risate
< Ora basta parlare di me, Bonnie tocca a te intrattenerci > mi viene spontaneo roteare gli occhi
< Forza aggiornaci un po'. Come sta il mio cognatino preferito? >
< Non c'è molto da dire, ultimamente sono molto impegnata con il solito tran-tran: università, pasticceria e corso.. niente di che. Per quanto riguarda Damon beh.. diciamo che ultimamente è più Damon del solito. Brontola di continuo perché dobbiamo fare i salti mortali per vederci, sbuffa ogni volta che accenno al corso, praticamente sta facendo il conto alla rovescia alla sua fine. Negli ultimi giorni sta accennando sempre meno sottilmente che dovremmo vivere insieme – dalle loro bocche aperte mi sa che non se lo aspettavano proprio – Naturalmente la mia risposta è sempre che è ancora presto. Diamine sto iniziando ora a capire come vivere da sola! Per fortuna siamo giunti alla conclusione di riparlarne tra qualche mese. Tralasciando queste sue bizze va tutto alla perfezione, nonostante la facciata da duro è sempre dolcissimo con me, che dire siamo felici e innamorati come non mai > inutile nascondere i miei occhioni a cuoricino!
Dopo un attimo di silenzio Caroline scoppia a ridere come una forsennata, la guardiamo stupite ma non accenna a calmarsi.. mah!
< È geloso! Ahhahhh!!!- ora è chiaro: è impazzita – Mr Strafigo-Nonc'ènessunomiglioredime è geloso marcio del sexy pasticcere! Ahhhahh!! > neanche le do corda
< Cosa mi sono persa? > Elena riconosce subito un pettegolezzo succulento
< Guarda – senza perdere tempo le mostra il suo smartphone – Questo il è famoso chef Zander Wolf. Da quando l'ho cercato su google mi sono pentita di non sapere neanche bollire l'acqua! > non mi stupirebbe se avesse messo la sua foto come sfondo dello schermo
< Wow! Guarda che figo! Che occhi e non parliamo del fisico.. - devono essere gli ormoni impazziti - Capisco che Damon non lo voglia vicino a te Bonbon! Non pensavo che avrei mai visto questo giorno, ha ragione Caroline: Damon è geloso! >
< Ok.. forse un pochino.. >

 

FLASHBACK

 

Ancora un piccolo sforzo e magari un po' più di equilibrio.. devo solo allungare il braccio sinistro per riuscire ad aprire il portone, cosa ci vorrà mai?
Beh sarebbe più facile se la tracolla della borsa non minacciasse di scivolarmi dalla spalla a ogni respiro e soprattutto se non dovessi mantenere in equilibrio la tortiera e il vassoio con il braccio destro.. accidenti rischio di far cadere tutto a terra!
< Bonnie! Aspetta, lascia che ti aiuti > neanche mi volto verso la voce alle mie spalle per timore di far crollare tutto
< Grazie chef. Mi aiuteresti molto aprendo la porta per me >
< Sai fuori dalla cucina puoi chiamarmi solo Zander – sorride amichevole cedendo il passo per farmi uscire – Pensavo di essere rimasto solo io ormai >
< Mi sono attardata per sistemare gli appunti della lezione, gli altri hanno finito almeno un quarto d'ora fa > caspita fa freddo stasera, a ogni parole esce una nuvoletta di condensa dalla bocca
< Dove hai parcheggiato? Ti accompagno >
< Non serve grazie. Mi viene a prendere il mio ragazzo, anzi ormai dovrebbe essere qui > si guarda attorno per poi tornare a posare lo sguardo su di me
< Aspetto assieme a te finché non arriva. Non mi va di lasciarti da sola per strada a quest'ora. Il tuo ragazzo non dovrebbe farti aspettare - non mi dà il tempo di dirgli che non è mai successo che cambia argomento – Sicura di farcela a tenere tutto quel peso? Dammi almeno il vassoio >
< No, è tutto sotto controllo ho trovato la posizione giusta, grazie > è strano parlare con Zander al di fuori delle sue lezioni. L'ho sempre visto come lo chef pasticcere, una specie di professore, non mi sono mai resa conto di quanto sia giovane. In realtà probabilmente ha più o meno quanto Damon.. Mi viene da ridere se penso al soprannome che gli ha dato Caroline: “sexy pasticcere”.. in fondo è proprio il suo tipo: alto, biondo, occhi azzurri, sorriso sfolgorante. È un miracolo che non si sia iscritta al corso solo per fare colpo!
< Allora che ne pensi del corso? Qualche domanda? Poco ma sicuro hai fatto tantissimi progressi, probabilmente sei la migliore della classe! >
< Grazie > sono la più brava! Brava me brava me!
< Potremmo andare in quella tavola calda dall'altra parte della strada ad aspettare, almeno staremmo più comodi e al caldo. Ci facciamo due chiacchiere davanti a un buon caffè. Mi piacerebbe se potessimo conoscerci un po' meglio, per ora so solo che sei un'ottima pasticcera > mi piacerebbe se diventassimo amici ma ora come ora non voglio altro che andarmene a casa, caspita è quasi mezzanotte
< Mm.. un'altra volta, è tardi - scuoto la testa e un riccio ribelle mi finisce davanti agli occhi – Damon sarà qui da un momento all'altro > guardo la strada aspettandomi di vederlo spuntare. Uffa dove caspita è? Inizio a preoccuparmi.
Cerco di soffiare via i capelli dal viso ma con poco successo, Zander lo nota e cogliendomi di sorpresa allunga la mano sistemandoli delicatamente dietro all'orecchio il tutto senza distogliere gli occhi dai miei. Sono rimasta a corto di parole, mi sento arrossire.. è come se mi fossi persa qualcosa..
< Ecco fatto – con la punta delle dita indugia sulla mia guancia, di riflesso faccio un passo indietro mettendo una giusta distanza fra noi, non sono ancora a mio agio se qualcuno si avvicina troppo - magari la prossima volta. Ci conto eh? > cerco il modo giusto per rispondergli ma mi distrae il rumore di una portiera sbattuta con forza, un attimo dopo una mano possessiva mi stringe alla vita. Damon è arrivato e non è per niente calmo.
Per qualche secondo restiamo tutti e tre in silenzio, loro troppo impegnati a squadrarsi l'un l'altro e io non ho idea di cosa dire ma so che è meglio andare via il prima possibile.
< Tu devi essere il ragazzo, io sono Zander > Damon fissa la mano che gli viene tesa con malcelato disgusto e quando la stringe lo fa con fin troppa forza
< Damon Salvatore - niente sorriso di circostanza, niente “piacere” solo gelo – Andiamocene è tardi! > rafforzando la presa su di me
< Certo.. mm.. buonanotte > il saluto di Damon è stato un grugnito
< Buonanotte Bonnie. La prossima volta ti prendo in parole per quel caffé, non vedo l'ora > sentendo questo il mio ragazzo ha ringhiato.
Guida stringendo così tanto il volante che le nocche sono bianche, la vena sulla tempia sta pulsando così forte che potrebbe esplodere, per non parlare di come digrigna i denti
< Cos'hai? Giornataccia a lavoro? > per tutta risposta mi becco un'occhiataccia
< Hai litigato con tuo padre? > ultimamente sembra che il loro rapporto vada molto meglio ma mai dire mai. Scarto questa ipotesi quando sbuffa senza degnarmi di una risposta.
Il resto del tragitto verso il suo appartamento trascorre nel più assoluto silenzio.
Il silenzio continua una volta arrivati da lui. Getta la giacca sul divano, a passi decisi si piazza davanti alla porta finestra a braccia incrociate, fissa il panorama come se non ci fossi. Ogni tanto lo vedo fare un respiro profondo come per cercare di calmarsi.
Conoscendolo so che dovrei lasciargli il tempo di sbollire qualunque cosa gli frulli in quella testa dura ma i minuti passano e non cambia niente. È tardi, sono stanca e frustrata perché non capisco cosa abbia e più continua questo assurdo mutismo più mi irrito!
< Si può sapere cos'hai?! Ti è così difficile parlarmi?! Se avevi intenzione di ignorarmi completamente potevi lasciarmi a casa mia > si volta di scatto verso di me, sopracciglio inarcato e labbra serrate.. almeno ho ottenuto una reazione
< Cos'ho? Non è ovvio?! - con un paio di falcate mi è davanti – Un qualunque idiota ci prova con la ragazza davanti a me e dovrei fare finta di niente?!! > passa con rabbia una mano fra i suoi capelli e intanto cerco di dare un senso alle sue parole
< Sei serio? > oddio siamo alla follia
< So riconoscere quei sorrisetti e quei toni di voce melliflui > non mi trattengo dal roteare gli occhi annoiata
< Quell'idiota, come dici tu, è l'insegnante del mio corso e mi stava tenendo compagnia mentre ti aspettavo. Santo cielo! Dovrei essere io quella arrabbiata perché sei arrivato con quasi mezz'ora di ritardo! >
< Ero in ritardo perché c'era un fottutissimo incidente per strada! Sono rimasto imbottigliato nel traffico per più di tre quarti d'ora! E quando arrivo cosa trovo? Quel tipo che ti stava appiccicato! Non puoi non essertene accorta! > il tono di voce è sempre più alto
< Non è successo niente, stavamo solo parlando. Ti basta così poco per scatenare tutto questo casino? > stiamo raggiungendo nuove vette
< Parlando? Forse tu stavi parlando ma cara lui stava flirtando! “Ti prendo in parola per quel caffè, non vedo l'ora” - gli fa il verso – Tu non vai da nessuna parte con quel babbeo! Sono stato chiaro?! >
< Ascolti le fesserie che stai dicendo?! Stava cercando solo di essere gentile, si è appena trasferito e non conosce nessuno. Parliamo sempre di pasticceria e dei progressi che ho fatto, per una volta ragiona Damon > per tutta risposta sfodera uno dei suoi famosi sorrisetti sarcastici
< Ahhahhhahh!!! Come fai a non vederlo? Neppure tu puoi essere così ingenua! A quel tipo non gliene frega niente di quanto tu sia brava nel tuo lavoro o dei tuoi progressi! L'unica cosa che vuole è portarti a letto! > da scioccata divento arrabbiata in nanosecondi
< Stai dicendo che mente ogni volta che loda il mio lavoro?! > sento il gelo nella mia voce, gli conviene stare molto attento!
< Si! Cioè no! Oh al diavolo! - con le dita afferra con forza i suoi capelli dalla rabbia – Lo sapevo che questo corso non avrebbe procurato altro che problemi fra noi! > questa discussione sta degenerando. Cerco di calmarmi, almeno uno dei du deve mantenere il sangue freddo, devo riuscire a parlare senza mandarlo al diavolo
< Ti consiglio di pensare bene alle tue prossime parole perché ti sei infilato in un terreno minato! - ha la decenza di apparire pentito – Dimmi un po' vorresti che abbandonassi questo corso, corso in cui sto imparando tantissimo, corso che è una manna dal cielo per il mio futuro per la tua infondata gelosia? Fammi capire dovrei partecipare solo a corsi in cui lo chef pasticcere è un vecchio, grasso e preferibilmente gay?! >
< Un uomo può sempre sperare, no? > scuoto la testo al suo tentativo di alleggerire l'atmosfera cercando di nascondere il sorriso
< Damon – mi alzo sulle punte dei piedi per prendergli il viso fra le mani – Tutta questa discussione è assurda > davvero non so cos'altro fare per convincerlo
< Mi avevi promesso che avrei sempre avuto la priorità, che il nostro rapporto era la cosa più importante.. invece guardaci ora! Ci vediamo pochissimo, spesso non abbiamo neanche il tempo per una telefonata per tutti i tuoi impegni, se passiamo più di due insieme è perché è notte e stiamo dormendo! Non mi basta a malapena la domenica! Voglio tutto con te! > ha ricominciato a camminare avanti e indietro, ricomincia a digrignare i denti. Quando i nostri occhi si incrociano vedo lo sguardo di un bambino abbandonato
< Sto facendo del mio meglio per bilanciare tutto ma non è per niente semplice, lo sai.. Credi che sia facile per me? Fra l'università, il lavoro e il corso sono stressata e stanca ma soprattutto mi manchi da morire! Sai quante volte ho voglia di mandare tutto all'aria? Ma tutti questi impegni sono importanti, non sto giocando o perdendo tempo.. è dura ma è un sacrificio che devo fare per la mia vita, lo sai che è una decisione che ho dovuto prendere. Sto provando in ogni modo a non trascurarti.. - gli allaccio le braccia al collo – Cinque settimane e il corso sarà finito, tornerà tutto alla normalità. Fidati di me amore >
< Lo so, lo so – lo attiro di più a me per un bacio a fior di labbra, finalmente sento le sue braccia che mi stringono forte – ma quell'idiota continua a non piacermi per niente e gli conviene starti alla larga >
< Ti ho mai dato motivo di dubitare di me? >
< No, ma è di lui che dubito e molto anche > che testardo
< Se anche per assurdo tu avessi ragione su di lui non cambia niente per me: io amo te Damon! > per la prima volta stasera vedo un vero sorriso, un sorriso vittorioso
< Tu ami me! - mi stringe di più a se e un lampo attraversa gli occhi neri – Sei mia! > si avventa famelico sulle mie labbra, il bacio è possessivo, con la lingua invade la mia bocca, sembra quasi mi voglia divorare e lo lascio fare volentieri. Mi fa impazzire, riesce a farmi sentire l'unica al mondo.
Le sue mani si fanno strada sotto la mia maglia mentre mi bacia e mordicchia il collo, oddio adoro le sue mani! Sentendo i miei gemiti diventa ancora più frenetico, con uno scatto mi prende in braccio facendomi allacciare le gambe alla sua vita, mi ritrovo premuta contro la parete con il suo corpo su di me. È come se con tutta questa foga volesse riprendere il controllo della situazione ma non mi dispiace per niente, anzi..
< Mia! > torna a baciarmi senza prendere fiato. In questa posizione sento la sua eccitazione crescere contro il mio ventre, sto impazzendo dal desiderio. È tutto così frenetico che quasi non mi accorgo che le nostre maglie sono volate a terra seguite dal mio reggiseno, è fantastica la sensazione di poterlo sentire pelle contro pelle
< Di che vuoi solo me! > mi guarda dritto negli occhi ancora, uno sguardo fra il bisognoso e il voglioso
< Solo te, solo te > è decisamente la risposta esatta dato che l'assalto ricomincia ancora più deciso. Un paio di passi e mi siede sopra al tavolo, un brivido mi percorre poggiando la schiena sulla superficie fredda ma passa appena lo sento succhiare e accarezzare il seno, stringo le mani fra i suoi capelli per non farlo allontanare. Slaccia i jeans, me li toglie senza ostacoli. Nella stanza risuonano solo i nostri ansimi.
< Solo io posso farti sentire tutto questo – continua a guardarmi dritta negli occhi mentre con il pollice stuzzica il clitoride – Solo le mie mani possono farti bagnare così > con una lentezza inaspettata fa scivolare un dito dentro me, poi due, pochi movimenti e sono sull'orlo dell'orgasmo
< Dimmelo! Non ti lascio venire finché non me lo dici! > oddio.. mi serve tutta la mia forza per riuscire a rispondere
< Damon! Voglio solo te.. oddio.. solo te.. solo le tue mani su di me > continua a muovere le dita in modo diabolicamente perfetto, pochi secondi e urlo tutto il mio piacere. Quando riapro gli occhi dal mio oblio lo vedo sfoderare un sorriso trionfante chinandosi a baciarmi dolcemente. Faccio scorrere le mani lungo la sua schiena nuda, sui fianchi fino ad arrivare ai bottoni dei suoi pantaloni, trattiene il fiato mentre apro la chiusura e faccio scivolare dentro la mano
< Ti voglio ancora > caspita neanche riconosco la mia voce talmente è roca
< Bene perché non ho ancora finito con te rossa! > scivola dentro di me con un movimento deciso, i nostri occhi sempre incatenati
< Ti amo uccellino > me lo sussurra all'orecchio. Le sue spinte sono sempre più profonde e vigorose. Le sue mani continuano ad accarezzare e stringere. Il mondo attorno a noi è scomparso, ci siamo solo noi finché entrambi non raggiungiamo l'orgasmo
< Damon ti amo. Sei la mia vita non dubitarne mai >
Con una dolcezza di cui non lo si crederebbe mai capace mi prende in braccio passando un braccio sotto le mie ginocchia e l'altro dietro la schiena. Senza il minimo sforzo apparente mi porta a letto, riesce a farci sdraiare senza allentare la presa e ci copre con il piumone. Conoscendoci al nostro risveglio saremo ancora in questo abbraccio.
Non smetterò mai di stupirmi di come a volte Damon possa sentirsi così insicuro, come possa avere dubbi.. come fa a non capire che ormai mi è impensabile immaginare la mia vita senza di lui? Proprio lui sempre così sicuro di sé e a tratti strafottente.. mah..
Non credo di avere ancora capito bene cosa sia successo stasera, qualunque cosa fosse l'importante è che siamo riusciti a superarlo insieme

 

POV D

 

< Possiamo andare a casa ora? >
< No, non possiamo caro il mio fratellino rompiscatole – a occhio e croce me lo sta chiedendo da quando lo sono andato a prendere stamani, che lagna – Potrai avere aspirato il tuo pranzo ma io ho ancora metà bistecca e ho intenzione di gustarmela con tutta calma. Senza contare che tua moglie mi ha dato ordini tassativi di non farti rientrare prima delle quattro > con estrema lentezza mastico soddisfatto il mio boccone. Perché sto passando il mio prezioso sabato con Stefan? Ah giusto: Elena è riuscita a incastrarmi come suo solito! Beato Sage che è dovuto scappare per il turno in ospedale!
Fantastico ora si mette anche a sbuffare mentre aggeggia con il cellulare. Dio dammi la pazienza..
< Possibile che non mi abbia ancora risposto al mio messaggio? Ora la chiamo >
< Ok l'hai voluto tu – velocemente gli rubo il telefono dalle mani – Te lo sequestro! Ti è tanto difficile goderti quest'ora d'aria? > potrei stordirlo, chiuderlo nel bagagliaio dell'auto e riconsegnarlo senza fretta alla sua mogliettina
< Uffa! Voglio solo essere sicuro che Elena stia bene, non sto chiedendo la luna! >
< Di certo si sta divertendo più di te. Tranquillo è con le ragazze, si staranno rilassando ridendo e spettegolando. Non snervarla anzi dovresti prendere esempio. Diamine fra poco sarai sommerso tra biberon, pannoloni puzzolenti e pianti in piena notte – ho i brividi per lui – Divertiti finché puoi. Hai ancora un po' di libertà prima di essere un papà a tempo pieno > l'ho sempre detto che non ha mai saputo cos'è il divertimento
< Hai ragione.. sarò padre.. una figlia.. Ti rendi conto? - lo dice incredulo, cos'è se ne è accorto ora? - Se ti confido una cosa resterà fra noi? Non puoi dirlo neanche a Bonnie > ora si che ha attirato la mia attenzione
< Sarò muto come un pesce >
< Sono terrorizzato! - si sfrega con forza gli occhi – Cioè sono felice ma sono anche spaventato a morte! Elena sarà grandiosa, è nata per fare la mamma ma io? Non ne so niente di bambini! Non credo di averne mai visto uno a meno di un metro di distanza! Lo hai detto anche tu.. i bambini piangono e per mille ragioni, cosa succede se non capisco il perché? La faccio piangere finché non impara a parlare? E se per disgrazia scambiasse il giorno per la notte? Io adoro dormire non ce la farei mai a passare la notte in bianco cullando un neonato! Al corso pre-parto ci hanno fatto vedere dei video e spiegato fin troppe cose, hai una vaga idea di quanto quei bambolotti possano essere disgustosi tra rigurgiti e diarrea? Che schifo! Elena finirà col prendermi a calci se non le sarò d'aiuto. E non è ancora il peggio! Se non fossi capace di educarla? Se fossi troppo permissivo o troppo severo? Se crescendo non le piacessi? Se le stessi antipatico? > sta vomitando parole senza freno, resto a guardarlo a bocca aperta.. cos'è ora devo consolarlo? Non so come si fa. È già tanto se non sto ridendo a crepapelle..
< Beh – passo una mano fra i capelli per prendere tempo – ammettiamolo magari non sarai il padre più divertente del modo ma a tua figlia potrebbe capitare di molto peggio. Non chiedere a me consigli del genere, cosa vuoi che ne sappia di come si fa il genitore. Hai letto tutti i manuali esistenti sull'argomento e il resto verrà da se – spero – Non pensarci e il resto verrà da se. Tu ed Elena sarete dei genitori perfetti, vostra figlia sarà fortunata a poter contare su di voi. Inoltre quando quella povera bambina vorrà divertirsi potrà sempre contare su me e Bonnie > spero non si commuova ora
< Grazie fratellone > se ora vuole che lo abbracci lo picchio
< Basta che non ci fai l'abitudine >
< Ragazzi posso portarvi qualcos'altro – per fortuna la cameriera ci ha interrotti prima che il mio fratellino iniziasse a piangere come una mammoletta – Magari qualcosa di dolce.. >
< Beh veramente.. >
< Certo – lo interrompo prima che si affretti a chiedere il conto – due crostate di mele con gelato alla vaniglia >
La cameriera è veloce e dopo poco torna con le nostre ordinazioni
< Ecco a voi – sorride – Per qualunque altra cosa basta una chiamata.. > non ho fatto caso a ciò che ha detto finché non sento Stefan ridere fin quasi ai singhiozzi
< Ahhhahhha! Certe cose non cambiano mai eh? Ahahha > indica il tovagliolo posto sotto il mio piattino: Tiffany 487-19781523. faccio spallucce mentre lo appallottolo e lo butto via
< Sai però cos'è cambiato? La tua reazione alla cameriera che ci provava senza sosta. Non te ne sei neanche accorto del suo atteggiamento, dei suoi sguardi flirtanti sin dal momento in cui ci siamo seduti. Fino a qualche mese fa non ci avresti pensato due volte a lasciarmi qui da solo per una sveltina sul retro, non te la saresti fatta scappare: bionda, tette finte, soprattutto disponibile > il brutto è che ha ragione, neanche un anno fa avrei agito proprio così ma ora scuoto la testa convinto
< Il mio tipo è Bonnie > nessun'altra può reggere il confronto
< Risposta esatta fratellone. Piuttosto come sta? È un po' che non la vedo >
< Per forza ha sempre mille cose da fare! Corre da una parte all'altra come una trottola: università, pasticceria – faccio un respiro a pieni polmoni ma non evito il tono amaro – e quel maledetto corso > continuo a ripetermi che devo resistere ancora un mese ma quanto mi sembra lungo questo mese! Ogni volta che ci penso la smorfia di fastidio è inevitabile
< Perché quel tono? >
< Non c'è mai, è sempre occupata a fare qualcos'altro e non ha tempo per noi! Ormai è come se avessi una ragazza solo part-time! È sempre di corsa. La sera sono quasi sempre da solo finché non vado a prenderla, mi manca cavoli! Lo so da solo che fa di tutto per non trascurarmi ma mi conosci sono un grande egoista e scatto per nulla, così me la prendo con lei e alla fine mi sento anche in colpa >
< Damon è solo per un breve periodo, sopporta. Bonnie è una giovane donna indipendente che sta facendo tutto il possibile per costruire il futuro che desidera e per giunta ci sta riuscendo in modo eccezionale >
< Credi che non me lo ripeto in testa di continuo? Ma è come se la sentissi scivolare via dalle dita e mi sento impazzire. Neanche vuole trasferirsi da me >
< E quando glielo avresti chiesto? > ha quasi sputato il gelato dalla sorpresa
< Vediamo.. la prima volta prima di Natale e la reazione che ho ottenuto è stata più o meno terrorizzata, la seconda volta ha cercato di convincermi che è troppo presto. Infine la terza volta, pochi giorni fa, siamo giunti all'accordo di riparlarne quest'estate. Diamine! È già come se vivessimo insieme! L'altro giorno è diventata matta cercando un paio di scarpe a casa sua quando invece erano nella mia cabina armadio. E queste cose capitano di continuo a entrambi! > incrocio le braccia un po' petulante
< Oddio! Non posso crederci! Ahhahh! Mai sentito parlare di mezze misure vero? Con te è tutto o niente! Damon la tua ragazza ha vent'anni e state insieme da quanto sei mesi? Ci credo che ha reagito così! Ahhahh > cosa ci sarà da ridere
< Alla sua età tu eri sposato >
< Tu invece alla sua età non concepivi altro che rapporti da una notte! >
< È una situazione completamente diversa >
< Devi darvi tempo. È chiaro come il sole che vi amate alla follia, pensa a goderti quello che avete senza metterle fretta. Falla respirare >
< Ehi si può sapere da che parte stai? > è mio fratello, dovrebbe essere contento che sono sulla buona strada per sistemarmi, no?
< Non fare il bambino! È indaffarata dalla mattina alla sera, non infierire anche tu! Piuttosto perché appena potete non fate un bel viaggio, una vacanza per
ricaricare le batterie? Poi quando tornate porti direttamente le sue valigie da te mettendola davanti al fatto compiuto >
< Mi piace come pensi fratellino – alzo il bicchiere verso di lui a mo di brindisi – Non devo fare altro che resistere un paio di mesi, appena dà l'ultimo esame la porto via! Ci vuole solo un po' di pazienza, giusto? E grazie al cielo in un mese finirà il corso e non sentirò più parlare di quel pagliaccio di Zander Wolf! È il suo idolo, dovresti sentirla come ne parla.. è tutta uno Zander ha detto, ha fatto.. > bleah!
< E chi sarebbe? >
< Come non conosci il genio della pasticceria?! Non è un dramma, non ti perdi niente! Bonnie sostiene che è il migliore nel suo campo e che le sta insegnando molto. Sarà ma l'ho visto e non sono scemo, quel tipo non fa altro che provare a portarsi a letto la mia ragazza! >
< Damon non esagerare >
< Col cavolo che esagero! Le sbava dietro senza ritegno! Non ha smesso di provarci neppure con me presente! Dovevi sentirlo come la invitava per un caffé. Persino un idiota capirebbe al volo che Bonnie è off-limits! È la mia ragazza dannazione! - solo a pensare a quel botolo mi sale una rabbia – Ero così furioso ci è mancato davvero poco che lo prendessi a pugni! Dalla rabbia che avevo addosso alla fine io e Bonnie abbiamo litigato, ti rendi conto? Per colpa di quel coglione! Secondo lei mi immagino tutto! Come fa ad essere così ingenua è un mistero! >
< Damon stai con una bellissima ragazza, è normale che attiri l'attenzione di altri uomini. Santo cielo se dovessi scatenare risse ogni volta che capita ad Elena sarei in prigione a quest'ora! – scuote la testa sorridendo dei miei problemi – Non creare problemi dove non ci sono. Bonnie ti ama, vede solo te >
< Lo so, è per questo che quell'imbecille respira ancora, perché so che Bonnie è solo mia! >
< Che cavernicolo che sei >
< E pensa che non è neppure la cosa peggiore che mi sia capitata questa settimana – lo guardo serio mentre sgancio la bomba – Katherine è tornata in città >
< Stai scherzando?! Speravo di non sentirla più neanche nominare. Ma sei sicuro? L'hai vista? >
< Sage mi aveva avvertito di averla incrociata ma non gli avevo dato peso. Ieri ero al solito ristorante vicino all'ufficio per la pausa pranzo, avevo quasi finito quando dal nulla me la sono ritrovata seduta al tavolo. Per un attimo ho temuto di avere le travecole – scuoto la testa al solo ricordo – Dovevi sentirla ha iniziato a parlare del più e del meno come nulla fosse successo fra noi, come se fosse normale. Pare sia appena tornata da New York, che fortuna eh? Ti giuro ero a corto di parole, mi ha del tutto preso in contropiede, appena il mio cervello ha ricominciato a funzionare mi sono alzato per andarmene senza degnarla di uno sguardo. Ha avuto il coraggio di trattenermi per un braccio iniziando a dire quanto le sono mancato, che le manca ciò che avevamo insieme, credo parlasse alla mia carta di credito, che dovremmo rivederci per ricordare i bei vecchi tempi > mi nausea solo il pensiero
< E tu? >
< Per prima cosa ho liberato il braccio dalle sue grinfie, poi le ho riso in faccia mettendo bene in chiaro che non mi è mancato per nulla ciò che avevamo, che non sono mai stato meglio in vita mia e di starmi il più lontano possibile! Roba da matti! Pensava davvero che le sarei caduto ai piedi? Che tristezza >
< Bonnie lo sa? Come ha reagito? >
< Non gliel'ho ancora detto. Ieri sera è tornata a casa stanca morta dopo il corso e non mi sembrava il momento per una tale conversazione. Stamani è uscita presto.. Non so come fare a dirglielo, non è neanche così importante secondo me.. > non sarebbe più semplice dimenticare tutto?
< Devi farlo e anche il prima possibile, non vedo perché ti preoccupi non hai fatto nulla di male, non hai sbagliato anzi hai agito benissimo > sembra quasi stupito, tante grazie per la fiducia eh?

 

< Uccellino sei già a casa? > dal profumino che sento so già che è una domanda retorica
< In cucina! > adoro entrare nel mio appartamento sapendo che mi sta aspettando. Quanto sarebbe perfetto se si decidesse una volta per tutte a trasferirsi qui? Ho sempre ottenuto ciò che mi sono prefissato perciò so che la convincerò, ne sono sicuro!
Ogni volta che cucina per me mi innamoro di più, mi piace che si prenda cura di me, può sembrare infantile ma mi fa sentire coccolato. I miei fornelli erano soliti avere le ragnatele prima che Bonnie entrasse nella mia vita ma ora lavorano a pieno regime!
Come ogni sera che è da me sta preparando la cena, mentre si destreggia fra i fornelli canticchia insieme alla radio. Quello che vedo è uno spettacolo che mi fa impazzire ogni volta: a piedi nudi, con quei pantaloni da yoga che le fasciano alla perfezione i fianchi stretti, i ricci ribelli raccolti sulla nuca lasciando il collo scoperto..
Resto ad ammirarla per qualche secondo in silenzio, ancora non mi spiego come faccio a meritare di averla nella mia vita. Sono proprio un dannato fortunato!
L'abbraccio da dietro stringendola forte a me, affondo il viso alla base del collo inalando il suo unico profumo di fragola. Quando volta il viso verso di me con quel sorriso dolce che voglio solo per me non resisto più e la bacio, è tutto il giorno che ho voglia di farlo e non me ne basta uno a fior di labbra, ci metto tutta la passione che provo per lei
< Wow.. - l'ho lasciata senza fiato - Ciao anche a te amore.. > le faccio l'occhiolino senza allentare la presa
< Cosa stai cucinando di buono? >
< Petto di tacchino ripieno con contorno di patate al forno e per dolce il tiramisù che ho preparato al corso alla Flowers Pastry – mi ha fatto venire l'acquolina in bocca ma non esattamente per il cibo – Cinque minuti ed è pronto. Apparecchi tu? > ormai è la nostra routine: lei cucina e io sistemo la tavola, neanche
mi stupisco più.
Pochi minuti dopo ci stiamo raccontando la nostra giornata durante la cena, questa atmosfera domestica avrebbe spaventato a morte il vecchio me ma ora? Non immagino un altro posto al mondo in cui preferirei essere! O signore sto diventando come il mio fratellino..
< Divertita con le ragazze? >
< Moltissimo! Era tanto che non passavamo un po' di tempo tutte assieme, ci voleva proprio. Abbiamo spettegolato un bel po', sai sembra proprio che Caroline e Sage usciranno ancora assieme, ci ha raccontato il loro appuntamento e sembra che il tuo amico stia facendo centro. Spero che si ricordi di comportarsi bene >
< Sage sa cosa rischia da te e Elena se si azzarda ad incasinare tutto e fra parentesi mi sembra molto preso anche lui. Ha passato tutto il tempo della partita a parlare della loro uscita, accidenti sembrava di ascoltare il racconto di una ragazzina. Fra lui e Stefan non so chi fosse più distratto, il lato positivo è che li ho battuti miseramente entrambi: sono il campione baby! >
< Il mio campione! - si sporge verso di me per baciarmi – Come ti è sembrato Stefan? Ancora nervoso? >
< Nervoso, teso, stressato, noioso.. sempre il solito insomma. Mm questo tiramisù è strepitoso! Complimenti pettirosso >
< Grazie >
< Stavo pensando.. l'estate è un periodo fiacco per la pasticceria vero? >
< Già, credo che lo scorso luglio Mary mi abbia assunta solo perché le facevo pena >
< Quindi non dovrebbe essere un problema prenderti un po' di ferie – le si stanno già illuminando gli occhi – Prendiamoci una bella vacanza, solo io e te. Ho un sacco di ferie arretrate, potrei prendere senza problemi almeno un mese, se mi organizzo bene anche qualcosa in più. Voglio portarti in Italia. Abbiamo una villa poco fuori Firenze e da lì possiamo visitare qualunque altro posto.. Roma, Venezia, magari una puntata sulle spiagge della Sicilia, che ne dici? > il sorriso le sta andando da orecchio a orecchio. Ci mette un paio di secondi prima di reagire saltandomi letteralmente in braccio, mi riempie il viso di baci.. sapere che è grazie a me che è così felice mi fa sentire l'uomo più potente del mondo!
< Si, si, si! Oddio non vedo l'ora! Quando possiamo partire? > fosse per me domani
< Appena hai dato l'ultimo esame ti porto via con me! Ho davvero bisogno di averti tutta per me! > affonda il viso nell'incavo del mio collo e la sento sorridere
< Solo io e te è perfetto. Ti amo >
< Anche io uccellino >
Mentre infila i piatti in lavastoviglie non prende neanche fiato facendo progetti per il nostro viaggio, di tutto ciò che vuole visitare e di come dovremo organizzarci. È fantastico vederla così piena di vita e cerco di stare al passo col suo entusiasmo ma purtroppo una parte di me continua a sentire la fastidiosa vocina di Stefan che dice di dirle di Kathreine.. dannazione! Perché non posso godermi questo momento senza drammi? Come faccio a trovare le parole giuste per farle capire che non è niente, che non è un pericolo per la nostra relazione? Solo con Bonnie non riesco a trovare le parole! È inutile tergiversare, devo andare dritto al punto senza giri di parole. Persino per mio fratello non ho sbagliato nulla quindi non può capire male, vero? Non mi resta che incrociare le dita e sputare il rospo
< Bonnie devo dirti una cosa.. non è importante però credo sia giusto che tu lo sappia, ma non conta nulla ed è proprio perché non è rilevante che non voglio che nascano fraintendimenti fra noi.. > continuo a passarmi la mano fra i capelli nervoso, diamine è un tic che devo farmi passare! Con tutto questo discorso sconclusionato sta immaginando il peggio, lo vedo dalla rughetta che le si è formata sulla fronte, il sorriso di poco fa ormai è scomparso
< Mi stai facendo paura – incrocia le braccia al petto come per difendersi da ciò che sta per sentire – Parla >
< Non è niente, non preoccuparti > le accarezzo piano il viso e le racconto tutto:_ di come mi sia trovato davanti la mia ex, di ciò che mi ha detto e soprattutto di come me ne sono andato lasciandola là senza guardarmi indietro. Non ho tralasciato niente
< È tutto? >
< Assolutamente si! Lo giuro > la guardo dritta negli occhi voglio che capisca senza il minimo dubbio che non le sto nascondendo niente
< Sicuro che il suo ritorno non cambia niente? Trovartela davanti non ha riportato alla mente vecchi ricordi? Avete avuto una storia rilevante.. >
< Non dire idiozie, non ha riportato a galla niente se non brutti ricordi. Ciò che avevo con lei non può essere neanche paragonato a ciò che abbiamo noi. Ho voluto che lo sapessi solo per chiarezza, non voglio avere segreti con te. Io ti amo e sei l'unica che abbia mai amato. Solo te! Mi credi vero? > deve credermi.. mi lascia con il fiato sospeso per attimi che mi sembrano infiniti
< Si >
Ci sono state fin troppe parole stasera, senza perdere tempo mi avvento sulle sue labbra, la prendo per la vita facendole allacciare le gambe alla vita e a passi veloci vado in camera da letto. Voglio fare l'amore con lei tutta la notte, voglio dimostrarle quanto sia importante per me, voglio dimostrarle che si può fidare di me. Ma soprattutto voglio perdermi in tutto il suo amore per me.
Lei è mia ma ormai io sono suo.
Drin drin..
Apro gli occhi di soprassalto, la sveglia segna le tre del mattino, caspita sono esausto.
Drin drin..
Bonnie mi si stringe più addosso infastidita da questo rumore infernale.
Drin drin..
Allungo alla ceca la mano per rispondere
< Cosa c'è di così importante?! - tutto d'un colpo sono sveglio e vigile – Ok ok arriviamo subito! Bonnie, Bonnie sveglia! >



Bene bene ragazzuole che ne pensate? Mi raccomando fatemi sapere le vostre opinioni conuna bella recensione!! :-)
Bacioni
Valentina

 

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Capitolo 16
*** Capitolo XVI ***


CAPITOLO XVI

 

POV E

 

“Non mi vuoi proprio far dormire stanotte, eh?”
Non faccio altro che rigirarmi nel letto senza sosta.. beh.. almeno quanto mi è possibile con questo pancione!
Negli ultimi giorni la bambina si sta muovendo tantissimo, caspita sembra stia ballando il tip-tap ed il risultato è che sono completamente indolenzita.
Solitamente se mi accarezzo il ventre si calma ma questa volta non c'è verso.
Sono appena le due del mattino, uffa..
Mi decido ad alzarmi cercando di non svegliare Stefan ma dovevo immaginare di non essere più così furtiva nei miei movimenti
< Cosa fai? Non dormi? >
< Non ci riesco, scendo a prendere un bicchiere d'acqua >
< Aspetta, vado io > il mio amore premuroso!
< Torna a dormire domani hai la sveglia presto. Ho bisogno di sgranchirmi un po' le gambe >
< Mm.. ok.. >
Con tutta calma mi sono diretta in cucina, accidenti il poco sonno che avevo è scomparso del tutto, strano però non ho mai avuto problemi d'insonnia, soprattutto da quando sono incinta.. anzi! Non credo di aver mai dormito così tanto!
Senza fretta torno verso la camera da letto ma passando davanti alla nursery non posso fare a meno di entrare un attimo, tanto è inutile che mi infili a letto se le possibilità di dormire sono nulle.
Adoro entrare qui dentro, mi piace controllare per l'ennesima volta che tutto sia a posto, probabilmente sembrerò pazza ma mi da sicurezza, mi fa sentire pronta a questo epocale cambiamento di vita!
Questa sedia a dondolo è stato un regalo del futuro nonno e non poteva avere idea più azzeccata! Prima di sedermici carico il carillon, che invece è un pensiero di Bonnie, sperando che la sua musica mi faccia rilassare.
“ La zia Bonnie ha avuto davvero un'idea dolce, vero piccolina?” finalmente ha smesso di scalciare come un'ossesso.
“ Ti stiamo tutti aspettando principessa! Non vediamo l'ora di averti fra le braccia. Sei la cosa più importante per tutti noi! Il tuo papà non sta più nella pelle, ti assicuro che sarà il padre migliore del mondo. Ma non ci siamo solo noi.. c'è il nonno Giuseppe che è già pronto a viziarti con ogni mezzo, lo zio Damon che farà anche tanto il duro ma appena ti vedrà gli si scioglierà il cuore che ha appena scoperto di avere grazie alla zia Bonnie, ti garantisco che ha la pazienza di una santa per sopportarlo. Ti piacerà da matti! È un po' sbadata ma ha un cuore grande ed ha un sorriso contagioso. Posso scommettere che sarà la tua preferita.. beh dopo di me certamente! Ti potrai sempre fidare di lei. Ho sempre desiderato una grande famiglia, purtroppo non posso assicurarti che avrai altri fratellini con cui crescere, tu sei il nostro miracolo! Ma se ho ragione, e ricorda la mamma ha sempre ragione, non dovrai aspettare troppi anni prima di avere intorno dei cuginetti.. ma resti fra noi ok?”
Wow sto parlando alla mia pancia da più di mezz'ora, i calcetti si sono calmati potrei andare a dormire se non fosse per queste fitte che non sono proprio un vero dolore ma di sicuro fastidiosissime. La dottoressa mi ha avvisata durante l'ultima visita, è il modo che ha il mio corpo di prepararsi al travaglio. Non mi resta che farmi cullare ancora un po' dal dondolio della sedia per rilassarmi del tutto prima di alzarmi. Scivolo in un leggero dormiveglia ma non serve a farmi riposare e queste fitte continuano.. a quest'ora non dovrebbero essere finite ormai? Accidenti sembra quasi che aumentino di intensità, inizio a preoccuparmi.
Dovrei chiamare Stefan? Ma forse sono io che mi agito per nulla, è inutile svegliarlo non farebbe altro che renderlo ancora più paranoico poverino! Devo solo aspettare e passeranno..
Ok.. ora passa..
Diamine non passa!
È meglio che vada a svegliarlo, mi alzo lentamente e a piccoli passi arrivo alla porta della nostra camera da letto, ormai sento un fastidio continuo al ventre
< Stefan – mormoro – svegliati > per fortuna apre gli occhi immediatamente
< Che c'è? Ti senti male? > è subito accanto a me all'erta
< Non lo so, mi sento strana.. ahi! - faccio un respiro profondo – e ho qualche fitta >
< Andiamo subito in ospedale > in un balzo si infila un paio di jeans
< Aspetta, è inutile correre la non sto così male. La dottoressa Smith ci aveva preparato, è normale. Piuttosto scendiamo a preparare un po' di camomilla? >
< Mm.. - mi scruta attentamente per capire se gli stia dicendo tutto – Ok, ma se continui a sentirti così andiamo senza tante storie >
< Affare fatto amore > posa protettivo un braccio intorno alla vita
< Ti amo > lo sussurra chinandosi a baciarmi la punta del naso
< Ti amo > quanto sono fortunata?
Neanche tre passi che mi coglie una nuova fitta, altri due e mi blocco sentendo un liquido caldo scivolare giù lungo le gambe.. ho perso un battito per poi avere il cuore che mi galoppa nel petto
< Oddio! Mi si sono rotte le acque! > stringo forte il suo braccio, sono terrorizzata e dal suo sguardo non sono l'unica
< Cavoli! Cavoli cavoli!! Calma.. ragioniamo! Cristo! - si guarda intorno frenetico cercando di capire che fare per prima cosa – All' ospedale di corsa!! > quasi mi trascina di peso
< Rallenta! Ti stai dimenticando la valigia che abbiamo preparato > qualcuno deve mantenere il sangue freddo o almeno fingere di averlo..
< Giusto.. la valigia.. vado a prenderla. Non muoverti da qui – crede che possa andare a fare una passeggiata? - Dove diavolo è? Non c'è! Non la trovo! > meglio fare un respiro profondo
< Stefan calmati per l'amor di Dio! È dentro la prima anta dell'armadio sulla destra >
< Presa. Andiamo! >
< Devi avvertire tuo padre >
< Sant'iddio! > corre sulla rampa di scale saltando gli scalini due a due, lo sento sbattere i pugni sulla porta, di questo passo gli verrà un infarto – Elena! La bambina! In ospedale! Adesso! > poverino neanche riesce a formare una frase di senso compiuto.
Oddio ecco un'altra fitta!
Il tempo vola un attimo fa ero in camera nostra e adesso sono in macchina con mio marito sull'orlo di una crisi di nervi e mio suocero che cerca di tranquillizzarci entrambi più che può!
 

< Bene bene, come stanno andando le cose? >
< Deve dircelo lei dottoressa! La pressione di mia moglie è giusta o troppo alta? È normale che le contrazioni siano ancora così distanziate nonostante la rottura delle acque? Come sta la bambina? Sta soffrendo? É tutto nella norma? >
< Ehi paparino fa un paio di bei respiri profondi, ok? Non vogliamo vederti svenire – per fortuna la ginecologa è abituata ai futuri padri stressati e non ne è infastidita! - Ora diamo un'occhiata, ok Elena? > annuisco
< Ok > non mi sembra ancora vero e invece eccomi qua in una camera d'ospedale con una flebo inserita nell'avambraccio, la dottoressa che mi visita e Stefan che mi stringe la mano come se temesse di vedermi svanire
< Considerando la tua storia passata la pressione va più che bene, la temperatura anche – mi sorride rassicurante – Nonostante ti si siano rotte le acque non sei ancora molto dilatata, solo un paio di centimetri. Le contrazioni hanno un intervallo di dieci minuti – solo? A me sembrano una dietro l'altra! - Quindi ancora troppo distanziate. Sembra proprio che la vostra piccolina si farà aspettare ancora un po'! Tranquilli è comune soprattutto con i primi figli – sembra rivolgersi più che altro a Stefan – Torno fa un'ora per ripetere il monitoraggio. Se ti senti di camminare fallo altrimenti resta a letto, come più ti senti a tuo agio. Per qualunque richiesta o bisogno l'infermiera è a vostra disposizione. Al minimo cambiamento torno >
< Grazie mille dottoressa >
Nei minuti successivi ci siamo goduti un po' di calma, entrambi seduti sul letto a gambe stese, le spalle appoggiate alla testiera e abbracciati. Questo momento di pace è interrotto solo da una contrazione ogni tanto. Stefan sorveglia da vicino ogni mia minima espressione e ad ogni mia smorfia si tende come una corda di violino
< Tutto bene amore? Ti serve qualcosa? Acqua? O magari vuoi provare ad alzarti? >
< Amore sto bene giuro – meglio provare a distrarlo – Hai chiamato Damon e Bonnie? > sono gli zii devono essere qui il prima possibile!
< Se ne è occupato papà, dovrebbero essere qui da un momento all'altro >
< Bene – mi volto leggermente per poterlo guardare bene in viso – Posso chiederti qualunque cosa in questo momento, vero? - esibisco i miei occhioni dolci a cui non può far altro che annuire convinto – Quando tuo fratello sarà qui approfittane per prenderti una pausa. Starà Bonnie qui con me >
< Cosa?! No! Io non mi muovo da qui! Voglio starti vicino! >
< Amore ragiona.. l'hai sentito anche tu ci vorranno ancora ore, stai diventando sempre più pallido di minuto in minuto.. voglio che tu possa prendere un po' d'aria, fare due passi, bere un bel caffè. In questo modo sarai in piena forma quando avrò bisogno di te al mio fianco >
< Elena.. - è combattuto ma capisce cosa sto cercando di dire – Va bene – sospira – ma al minimo cambiamento mi fai chiamare immediatamente > sorridendo torno ad accoccolarmi nel suo abbraccio.

 

POV D

 

< Da quando ti conosco questa è la prima volta che non ti lamenti della mia guida spericolata > sei minuti netti dal mio appartamento all'ospedale, decisamente un record!
< Considerati fortunato! Dai muoviti! Non perdere tempo o quando arriveremo in reparto la bambina sarà già nata! >
< Nah sa di dover aspettare lo zio figo >
Mano nella mano entriamo nella sala d'attesa di ostetricia che a quest'ora della notte è deserta, solo mio padre che non riesce a stare fermo dall'agitazione. In trent'anni non l'ho mai visto in queste condizioni: pantaloni della tuta, t-shirt e spettinato. Per la fretta è praticamente venuto in pigiama! Quanto vorrei fargli una foto!
< Eccovi ragazzi! > vedendoci si alza per venirci incontro, abbraccia Bonnie e da una pacca sulle spalle a me
< Pronto a essere nonno Giuseppe? >
< Pronto come non mai! Speriamo solo che il travaglio non duri troppo, temo non riesca a sopportarlo >
< Elena? >
< No Stefan! Dovevate vederlo com'era agitato! Elena doveva ripetergli le stesse cose almeno due volte prima che capisse! Quasi mi dimenticava a casa! Sono stato sul punto di dargli una sberla per farlo riprendere! Ahhahh! >
< Deve essere stato uno spettacolo poveretto! Mi sembra di vederlo nel panico totale! Ahhhahha!!! >
< Smettetela di prenderlo in giro! Dovreste vergognarvi – con uno scappellotto sulla nuca da parte del mio pettirosso mi convinco a non infierire oltre ma glielo leggo negli occhi che sotto sotto è un po' divertita anche lei – Piuttosto non si sa ancora niente? Notizie dalla dottoressa? >
< Mi hanno solo detto che la bambina se la sta prendendo comoda. Dobbiamo armarci di pazienza >
Seguendo il suo consiglio ci sediamo in queste scomodissime sedie.
Fortunatamente con noi c'è Bonnie perché siamo entrambi preoccupati anche se cerchiamo di nasconderlo. Diamine l'ultima volta che siamo stati in ospedale ad aspettare notizie Elena è rimasta in coma per giorni! Non devo pensarci ora, andrà tutto bene e fra poco conosceremo la nostra bellissima nipotina!
Perso nei miei pensieri stringo la mano del mio uccellino, gioco con le sue dita sottili. In sottofondo la sento chiacchierare con mio padre del più e del meno. Alzando lo sguardo incrocio il suo sguardo, mi guarda un po' preoccupata, mi conosce troppo bene e sa dove la mia mente sta andando però mi basta uno dei suoi sorrisi per farmi rilassare. È riuscita a farmi innamorare senza accorgermene e così tanto da star male, non riesco ancora a spiegarmi come posso essere così fortunato da averla accanto a me. L'avvolgo nel mio abbraccio per sentirla più vicina, ogni tanto le lascio un bacio sulla tempia.
Per una decina di minuti resta tutto uguale, chiacchiere senza senso ma appena scorgiamo Stefan saltiamo tutti in piedi come molle
< Calma calma, siamo ancora in alto mare > mi ributto sulla sedia a peso morto: sarà una lunga nottata
< Come sta Elena? E tu? >
< Elena sta andando alla grande ma le contrazioni sono ancora distanziate, almeno il dolore non è ancora troppo. Io sto cercando di tenere a bada i nervi! > sorride agitato
< Fammi indovinare le stai mettendo così tanta ansia che ti ha sbattuto fuori? > non posso crederci l'ho detto a battuta ma dalla faccia che ha fatto ho ragione! Si passa imbarazzato una mano fra i capelli
< Beh non esattamente.. vuole che Bonnie mi dia il cambio per un po' >
< Perfetto. Vado da lei. Tu bevi qualcosa di caldo e stai sereno, fra poco le tue donne avranno bisogno di te paparino! >
< Grazie mille Bonbon! - lo abbraccia prima di allontanarsi e sparire dietro la porta verde – Adoro la tua ragazza Damon > a chi lo dice.
E inizia l'attesa.
Due ore e tre tazze di disgustoso caffè dopo siamo sempre ad aspettare senza che nessuno si degni di venirci a dire niente! Mio fratello continua a camminare avanti e indietro senza fermarsi mai, ogni tre passi fa un sospiro, scuote la testa, si sfrega gli occhi ansioso e via così all'infinito. Quando usciremo da qua ci faranno ripagare il pavimento!
< Abbi pietà e siediti due minuti! >
< Non riesco a stare fermo >
< Beh provaci! > dopo l'ennesima occhiataccia riesco a farlo sedere, più che altro si è accasciato come un sacco di patate ma è il risultato che conta, no?
< Smettetela di fare i bambini! >
< È colpa sua >
< Cosa starà succedendo? >
< Probabilmente il dolore avrà iniziato a farsi sentire, starà minacciando le infermiere per farsi dare un po' di anestesia e scommetterei che starà maledicendo il giorno in cui si è anche solo fatta sfiorare da te >
< Oddio.. > è visibilmente impallidito, ops..
< Damon sta zitto! Elena sta bene > dallo sguardo di papà sta per metterci in punizione entrambi
< .. mm.. ma come faccio a saperlo fratellino.. potrei sbagliarmi.. > uffa cercavo solo di fare un po' d'ironia, sono un incompreso.
< Non ce la faccio più ad aspettare qui fuori!! > con un gesto frustrato passa per l'ennesima volta la mano fra i capelli
< Se non ti hanno ancora chiamato è perché non c'è nessuna novità >
E dopo questa perla di saggezza di papà passa un'altra ora e mezza.
< Papà.. e se non ce la faccio? > il tono spaventato mi riscuote ma ciò che mi sconvolge davvero è la reazione di nostro padre
< Ahhhahh!!! Ahhhhahhhh!!! > sta ridendo come un pazzo, è letteralmente piegato in due, batte la mano sulla coscia cercando di riprendere fiato ma non serve a nulla e ricomincia da capo.. forse dovremmo fare sedare lui però ci limitiamo a guardarlo allibiti, almeno ha smesso di piagnucolare
< Stefan mi fai morire! Ahhahh. Se sono sopravvissuto con voi due senza troppi danni ce la farai anche tu, anche perché non c'è l'opzione del fallimento! Ahh! >
Senza il minimo dubbio sono rimasto l'unico sano di mente qui dentro.
Passano altri tre quarti d'ora.
< Stefan! Ci siamo! Corri da Elena! > Bonnie ci fa saltare tutti sull'attenti, quasi increduli che questo momento sia arrivato dopo tanta attesa
< Oddio! Ci siamo.. >
< In bocca al lupo figliolo! >
< Che aspetti?! Sbrigati! > un ultimo giro di incoraggiamenti e corre verso la solita porta verde.
Alla fine Bonnie è proprio dove dovrebbe essere: abbracciata a me.
< Allora come sta? Cosa dice la dottoressa? >
< Data la situazione sta benissimo, è la solita Elena che noi tutti amiamo.. forse le infermiere un po' meno.. Non si sta facendo prendere dal panico, è calma anche se sta facendo impazzire il personale con le sue richieste, prima ha sete, poi vuole il ghiaccio, poi a freddo.. Comunque l'ultimo monitoraggio ha confermato che i parametri sono perfetti, la bambina sta bene ed è nella giusta posizione, non c'è nessun segno di sofferenza fetale. Ormai dovremmo esserci quasi perché Elena ha raggiunto i nove centimetri di dilatazione >
< Stop! Troppe informazioni, non ho bisogno di sapere nulla sulla sua dilatazione >
< Scemo – mi becco pure una gomitata – sii serio! >
< Speriamo che almeno ascolti te Bonbon >
< Ma ce l'avete tutti con me?! > sbuffando torno a sedermi su queste cose che hanno il coraggio di chiamare sedie. Trascino la streghetta in braccio a me così posso affondare il viso nell'incavo del suo collo e respirare il suo profumo di fragola per potermi almeno rilassare anche io.
L'orologio alla parete segna le otto del mattino e mio padre che batte il piede a ritmo delle lancette dei secondi mi sta facendo impazzire!
Cos'altro potevo aspettarmi dalla figlia di Elena se non di farsi aspettare per ore ed ore?
< È nata! È nata! È bellissima! Assolutamente perfetta!! > uno Stefan felice all'inverosimile e commosso corre verso di noi. Tutti e quattro ci stringiamo in un abbraccio, dobbiamo sembrare degli idioti a ridere e saltare così.. ma chi se ne frega! È il momento di festeggiare!!
< È nata venti minuti fa, pesa 2 chili e otto etti. È piccolissima ma perfetta! Dieci dita alle mani e dieci ai piedi. Ho già detto che è bellissima?! Oddio non mi sento più la faccia a forza di ridere >
< Elena? >
< Spossata ma sta bene >
< Possiamo vederla? >
< Certo! Andiamo >
Mano nella mano io e Bonnie entriamo nella stanza di Elena. Non ho mai visto mia cognat così esausta e con i capelli tutti arruffati, ma non l'ho neanche mai vista con un sorriso più grande e lo sguardo più adorante. Fra le braccia stringe un piccolo fagotto rosa: mi nipote.. wow..
< Eccovi finalmente! >
< Angelo come stai? >
< Mai stata meglio! Venite a conoscere la vostra nipotina: Elisabeth Anne Salvatore >
< Bellissima come la madre! > non è tanto per dire, per carità non mi intendo per niente di bambini ma è uno spettacolo. La testolina tonda con una leggere traccia di capelli chiari ha la forma di una mela, due belle guanciotte rosse, la piccola bocca a forma di cuore, gli occhi grandi sono addormentati. Se tanto mi da tanto dovrò aiutare mio fratello a cacciare gli spasimanti!
< Assomiglia tantissimo a te appena nata. I tuoi genitori sarebbero davvero orgogliosi! > per la prima volta vedo mio padre veramente commosso, ha gli occhi lucidi mentre ammira la sua nipotina
< Bonnie vuoi tenerla? >
< Certo! - senza esitazioni la prende sistemandola fra le sue braccia sorridendo da un orecchio all'altro – Ragazzi avete fatto un vero capolavoro! Sei uno splendore lo sai vero? - prosegue dolcemente rivolgendosi direttamente alla bimba – Guarda che occhioni! Non è una meraviglia Damon? >
< Per sua fortuna ha preso dalla mamma >
< Che simpatico fratellone. Piuttosto dimostraci quanto sei bravo a fare lo zio, su! >
E cosa ci vorrà mai? Ho visto come hanno fatto Bonnie e papà, non mi è sembrato difficile. Anche se sballotata da una persona all'altra si muoveva a malapena continuando a dormire.
Appena la tengo resto per un attimo senza parole. Oddio ho un groppo in gola, non posso crederci rischio di commuovermi pure io!
< Uuuèèè!!!! Ueèèè!! > che le prende?! Aiuto.. si è rotta! Strilla a pieni polmoni, non ci pensa proprio a smetterla! Basta ora non ti ho fatto niente!
< Ok riprendetevela! >
Grazie al cielo si calma del tutto appena tornata da sua madre
< Cosa ti ha fatto lo zio principessa? >
< Damon l'hai spaventata >
< Papà non è colpa mia è lei che è nervosa > ridono tutti a mie spese, almeno Bonnie mi consola stringendosi a me sorridendo comprensiva.
Siamo interrotti dall'infermiera
< C'è troppa gente qui dentro. La neonata e la sua mamma devono riposare – si avvicina ad Elena per prendere la bambina – Ora porto questa piccolina nella nursery, per precauzione starà qualche ora nella culla termica. Se più tardi te la senti puoi venire a vederla, se no te la porto per la poppata di mezzogiorno. Per qualunque cosa suona il campanello. Voi salutate e tutti fuori, l'orario di visite è affisso all'entrata del reparto >

 

 

< Siamo ancora in tempo per andarcene > mi rifiuto tassativamente di entrare là dentro. Me ne resto a braccia incrociate davanti al portone della villa
< Deciditi a suonare il campanello o lo faccio io > non so se Bonnie è più infastidita o più annoiata
< Non vedo il motivo di sottopormi ancora a questa tortura >
< Mm.. vediamo.. Innanzitutto è mercoledì e come ben sai la cena del mercoledì è tassativa, inoltre ci sta aspettando la piccola Elisabeth che non vediamo l'ora di vedere >
< Parla per te. Quella piccoletta mi odia >
< Non essere ridicolo > sbuffa spazientita
< È colpa sua non mia! Ogni volta che entro nel suo campo visivo inizia a piangere e strillare come un'indemoniata! Perché lo fa solo con me? Non con te né con papà o chiunque altro! Dovresti farla a lei la predica non a me. Non mi sottoporrò a questa umiliazione per l'ennesima volta! > no, no e ancora no! Dopo una settimana di tentativi e prese in giro non ne posso più
< Il fatto è che non sei abituato ad avere a che fare con dei neonati. Ogni volta che la tieni in braccio sei teso come una corda di violino e lei lo percepisce, praticamente vi innervosite a vicenda. Devi rilassarti quando sei con lei. Non ti puoi aspettare di zittirla con un'occhiataccia delle tue o un'alzata di sopracciglio. Usa tutto il tuo fascino >
< Ho un'idea migliore, ascoltami. Ci riproviamo fra tre o quattro anni quando potrò comprarla corrompendola con fantastici regali che le faranno capire che sono lo zio figo. Intanto stasera ti porto a cena in quel nuovo ristorante giapponese che ti piace tanto solo noi due > tento di scioglierla con il mio miglior sorriso ma mi accorgo che è una causa persa
< Suona il campanello. Adesso. > altro che sfoderare il mio fascino, mi sa che l'ho esaurito!
Neanche il tempo di lamentarmi ancora un altro po' che vengo trascinato in casa.
Come sempre l'allegra famiglia è riunita in salone. Per il momento la piccoletta se ne sta tranquilla con la madre, certo ancora non mi ha visto! Stefan si sta rendendo ridicolo cercando di intrattenerla con dei pupazzetti e smorfie orrende, andiamo come fa a non strillare davanti a questo spettacolo? Mah!
< Ecco il mio raggio di sole! > il mio pettirosso si fa avanti tutta sorridente, la prende in braccio come fosse la cosa più normale e facile del mondo e inizia a coccolarla. Naturalmente la piccola peste si gode tutte queste attenzioni, non le toglie gli occhi di dosso mentre la sente parlare con quel tono che per me è un po' ebete però sembra funzionare. È il suo di fascino che colpisce e non fa mai cilecca altroché!
Per sicurezza preferisco restarmene in disparte bevendo in pace il mio whisky, i miei timpani non sopporterebbero un altro round di urla!
Certo però che Bonnie è davvero a suo agio mentre la culla, lo fa sembra così semplice, si vede che le viene naturale dal sorriso sereno che sfoggia. È uno spettacolo da guardare, non riesco a toglierle gli occhi di dosso, guardo rapito ogni suo movimento. Appena si accorge di essere osservata arrossisce, il sorriso diventa ancora più smagliante e mi strizza l'occhio, mi fa cenno di avvicinarmi a loro ma scuoto il capo, perché rovinare questa quiete? Sto bene dove sto!
< Non farti venire strane idee – mio padre mi sorprende alle spalle – È ancora troppo giovane, accontentatevi di fare gli zii per ora >
< Fossi matto! Stiamo benone noi due da soli. Non ho ancora la minima intenzione di condividerla! - continuando a guardarla aggiungo – Magari fra qualche anno.. >
< Ahhahh! > con una pacca sulla schiena mi fa quasi andare di traverso il sorso che stavo bevendo. La sua risata fragorosa risuona forte, ma quanto sono divertente stasera? Qui sono tutti fuori di testa!
Accidenti con tutto questo casino la piccoletta si è voltata verso di noi, appena mi vede il labbro inferiore ha iniziato a tremare.. no.. ti prego non piangere, non mi avvicino. Giuro che appena mi ha visto ha lanciato uno sguardo di sfida!
< Seguimi nel mio ufficio, dobbiamo parlare > anche se non ne ho voglia colgo la palla al balzo, qualunque cosa pur di allontanarmi
< A cosa devo questo tete a tete? >
< Bando alle ciance, lo sai: il contratto “Mode Universal” > di bene in meglio, speravo di dimenticarlo almeno per un paio d'ore. Mi sfrego il viso con le mani sospirando frustrato
< Non mi pare che ci sia altro di cui discutere. Sei stato tu a ribadire quanto sia importante come cliente >
< Vero ma l'ho detto prima di sapere che la modella in questione fosse Katherine – la smorfia viene spontanea ad entrambi – Non ti biasimerei se ti sentissi a disagio >
< Temi che non sappia essere professionale? >
< Sinceramente? - sembra incerto se proseguire o no – Hai fatto molta strada negli ultimi mesi, hai ripreso in mano la tua vita, non ti sei più cacciato nei guai. Ammettiamolo gran parte del merito va a Bonnie, è per lei che tiri fuori il meglio ti te quasi quanto davi il peggio di te con “quella”. Lo sappiamo bene che “quella” non porta altro che guai. Ha già provato una volta a distruggere questa famiglia e non le permetterò di fare un nuovo tentativo >< Credi che non sappia anche io tutto questo? Sto cercando di essere oggettivo papà: è un contratto milionario, stiamo parlando di uno di quei clienti per cui hai voluto comprare l' “MC&S” ad ogni costo e non possiamo rischiare di perderlo proprio ora. Credi che non mi dia sui nervi che “quella” pretenda che sia io ad occuparmi dei suoi interessi?! Non voglio averci niente a che fare ma sono sicuro di me, sono sicuro del mio rapporto con Bonnie e non c'è pericolo che si possa mettere fra noi due – spero di avergli fatto capire quanto sono serio – È tutto? > preferisco i pianti di mia nipote a questo discorso
< Bonnie lo sa? >
< Non ancora, ma ho intenzione di parlarle stasera appena arriviamo a casa. Non accetterò il cliente se non è d'accordo >
< Bene – finalmente si alza dalla scrivania sancendo la fine della discussione – Vedi di non sputtanare tutto > la realtà è che tanto per cambiare mio padre non ha fiducia in me.

 

POVB

 

< È incredibile quanti cambiamenti faccia Lizzy da un giorno all'altro! Visto come riconosce le diverse voci? Senza contare i passi avanti che hai fatto anche con te: stasera non ha mai pianto! Ehi mi stai ascoltando? > da quando siamo usciti da casa dei suoi ha risposto a monosillabi, ora siamo in ascensore una sua mano sulla mia vita mentre assente fissa i numeri che salgono e con l'altra giochicchia con le chiavi
< Certo.. certo. Non ha pianto. Non te l'ho detto? Siamo giunti a un compromesso: io tengo le distanze e lei non sclera appena entro nel suo raggio visivo. Sono bravo eh? > il solito scemo ma è il mio scemo. Mettendomi sulla punta dei piedi gli do un bacio a stampo sulle labbra, cogliendomi alla sprovvista mi spinge con le spalle allo specchio della cabina baciandomi come un affamato, le sue mani prima affondano fra i miei ricci e poi scendono decise sui fianchi sollevandomi per farmi allacciare le gambe intorno ai suoi fianchi. Sono a un millesimo di secondo dal fregarmene del mondo esterno e schiacciare il tasto “stop” per approfittare del mio ragazzo qui e adesso quando le porte dell'ascensore si aprono e veniamo interrotti da un colpo di tosse, ci ritroviamo di fronte il suo anziano vicino di casa
< Ah i giovani e gli ascensori! > mai stata più in imbarazzo! A testa bassa riporto i piedi a terra, auguro la buonanotte e a passi svelti mi rifugio nell'appartamento. Anche senza guardarlo so che Damon ha il suo solito sorrisetto soddisfatto stampato in faccia.. beh almeno sembra più rilassato.
< Vuoi qualcosa da bere? Magari ti aiuta a spegnere l'incendio che hai in viso pettirosso. Ahhahh! >
< Acqua grazie. Alla fine ce l'ho fatta a vedere un tuo sorriso. Sei stato tutta la sera distante, si vede lontano un miglio che hai qualcosa che ti frulla in testa – ho tutta la sua attenzione – Come mai tu e Giuseppe vi siete chiusi in ufficio per quasi mezz'ora? Sbaglio o è tassativamente vietato parlare di lavoro durante le cene del mercoledì? >
< Non ti sfugge niente eh.. vieni sediamoci sul divano. Dovevamo finire di discutere di una questione – si sfrega gli occhi prima di continuare – Si tratta di uno dei clienti che era nel portfolio di tuo padre, “Mode Universal”. Vogliono che sia io a seguire il loro caso ma non ho ancora accettato, voglio prima parlarne bene con te >
< Devi andare di nuovo a New York? > odio stare lontana da lui
< Non credo. Probabilmente saranno sufficienti un paio di video conferenze, non dovremmo impiegarci troppo tempo >
< Perché sei così preoccupato allora? >
< Vogliono assumere una modella che al momento però è legata a un contratto di esclusiva con un'altra agenzia la “Fashion Now”. Dobbiamo trovare il cavillo per liberare la modella e farla firmare con il nostro cliente. Hanno chiesto esplicitamente che sia io ad assisterli altrimenti non se ne fa niente >
< Wow! È un bene no? Vuol dire che sanno quanto vali! Sono fiera di te amore! - il mio entusiasmo si scontra con la sua espressione sempre più grave – Oppure no.. >
< La modella è Katherine > cristo santo.. una modella, la sua ex è una modella.. una modella contesa da due agenzie di moda pergiunta.. figurarsi..
< Fammi indovinare è stata lei a volere te > mi sembra di non respirare più quando annuisce
< Già – prende le mie mani fra le sue – Non ho ancora accettato. Se non vuoi che lo faccia rifiuto l'incarico senza alcun problema. Anche mio padre sarà d'accordo con qualunque decisione prendiamo noi due insieme >
Il mio primo pensiero è di puntare i piedi e dire “assolutamente no! Manda tutto all'inferno!” ma purtroppo stiamo parlando del suo lavoro.. accidenti.. mi tocca fare la superiore?
< Mentirei se ti dicessi che non ho il minimo problema sapendoti a stretto contatto con la tua ex che solo pochi giorni fa ti ha ricontatto. Non mi piace per niente >
< Lei non è niente. Io amo te, solo te. Per me non c'è nessun'altra se non te. Domani avvertirò il cliente che rifiuto, problema risolto – con un movimento veloce mi solleva per farmi sedere sulle sue gambe – Possiamo andarcene a letto ora > inizia a lasciarmi una scia di baci sul collo
< Aspetta – in fondo lui ha ingoiato il rospo con Zander, no? Di certo è un incarico importante, non accettarlo potrebbe portare problemi allo studio. Sono sicura del suo amore per me, non ho niente da temere, giusto? Certo a parte la sua ex super modella.. ok devo smetterla di pensare così o impazzisco! - Stiamo parlando del tuo lavoro devi accettare. Se dici che è un caso come un altro non mi preoccupo. Mi fido di te >
< Niente e nessuno si metterà mai fra noi, tanto meno uno stupido incarico o una sciaquetta da quattro soldi – mi prende il viso fra le mani – Sei mia e io sono tuo, non mettere mai in dubbio questo >
< Bene >
< Bene > vengo abbagliata con il primo vero sorriso della serata, uno di quelli che gli illuminano gli occhi neri e rendono le mie gambe di gelatina ogni volta. Gentilmente mi fa sdraiare sul divano, lui sopra di me, affondo le mani fra i suoi capelli
< Basta discorsi seri.. voglio passare la notte a fare l'amore con la mia bellissima fidanzata >

 

( Tre settimane dopo)

 

< Scusa il ritardo! - una Elena tutta trafelata mi raggiunge al bar dove avevamo appuntamento, sistema la carrozzina accanto al nostro tavolo e si siede riprendendo fiato – Il traffico a quest'ora è atroce! > sembra esausta ma non per questo meno bella, anzi! In un solo mese ha perso i chili di troppo della gravidanza, in poco tempo è tornata a fare invidia a qualunque star da copertina, senza contare il sorriso splendente e quell'aurea di felicità che irradia
< Non preoccuparti sono appena arrivata anche io. Piuttosto dov'è il mio raggio di sole? - mi sporgo verso la carrozzina e la vedo con quegli occhioni enormi, sveglia e pimpante mentre muove i pugnetti per farsi notare – Posso? > chiedo il permesso prima di prenderla, è inutile non si può resistere alla tentazione di strapazzarla di coccole!
< Certo! Anzi se ti va puoi anche darle il biberon >
< Eccoti qua splendore – le sistemo bene la testolina nell'incavo del gomito – Ma che bella tutina tutta rosa che hai, sembri un confettino! - magari è solo la mia immaginazione ma sono convinta che ormai mi riconosca, sembra quasi che mi sorrida mentre le faccio le smorfie e le parlo, la adoro! - Come è andato l'appuntamento dal pediatra? >
< Benissimo! Tutti i parametri sono pienamente nella media di un neonato di un mese. Stefan ci ha accompagnate e come al solito ha sommerso il medico di domande però si sta calmando, mi aiuta tantissimo – non ne dubito se c'è qualcuno che sembra nato per avere figli è proprio lui, è così dolce e premuroso specie ora che non è più preoccupato che possa succedere loro qualcosa di brutto - Tu che ci racconti? >
< Niente di che. Nell'ultima settimana sto tirando un po' il fiato ed era ora! Ho davvero rischiato un esaurimento nervoso cercando di stare dietro a tutto. Avendo finito il corso ho molto più tempo per concentrarmi sullo studio per gli esami, su Damon e sul nostro fantasmagorico viaggio in Italia. Non vedo l'ora! >
< Ti capisco, ne avete davvero bisogno voi due! Magari il prossimo anno, con Lizzy più grande, potremmo andare in vacanza tutti insieme >
< Approvo appieno! >
< Scommetto che il mio caro cognatino sarà al settimo cielo sapendo che quel sexy pasticcere non ti gironzola più intorno – mi mordo il labbro incerta – Cosa non mi hai ancora detto? >
< Beh alla fine dell'ultima lezione, dopo il test finale, potrebbe avermi offerto uno stage per quest'estate presso un suo ristorante a Parigi > l'ho lasciata senza parole
< Non ci credo! E tu?! >
< Che potevo dire? Ho gentilmente declinato la generosa offerta, ho ammesso che ne ero lusingata ma non potevo accettarla perché ho già dei programmi con il mio fidanzato. Una volta tornata a casa l' ho detto a Damon senza pensare che fosse una gran problema.. naturalmente ha dato di matto > intanto Elisabeth si è addormentata dopo aver fatto il ruttino e la rimetto nella sua carrozzina
< Posso solo immaginare la sua reazione.. Ma dimmi la verità ti costa tanto rinunciare alla sua offerta? Se non ci fosse Damon avresti accettato? >
< Non lo so.. forse.. Ma infondo non è una grande perdita. Certo imparerei molto, soprattutto potrei fare esperienza di una pasticcera che è completamente diversa dalla nostra. Ma mentre ho considerato il corso fondamentale per il mio lavoro futuro, non vedo così rilevante questo stage nell'ottica di un mio negozio. Senza contare che io e Damon abbiamo davvero bisogno di un po' di tempo solo per noi, non ci rinuncerei per nulla al mondo. Inoltre non ho davvero bisogno di alimentare ne la sua gelosia ne le sue insicurezze! Dovevi sentirlo ieri sera, non la smetteva più di blaterare cose tipo “quel botolo vuole portarti via da me” intervallato dal classico “gli cambio i connotati”. Ho passato ore a rassicurarlo che non vado da nessuna parte.. infondo però è dolce quando fa il geloso > ancora meglio quando cerca di farsi perdonare..
< Nessun'altra nube all'orizzonte? > strano che ci abbia messo così tanto ad arrivare al punto che le rode. Da quando ha saputo la situazione con Katherine è sempre all'erta ed ha rimesso gli artigli!
< Non direi. È stanco, lavora tanto per terminare quel maledetto incarico il prima possibile ma sembra che salti fuori sempre qualcosa di nuovo. Dal mio punto di vista non finirà mai abbastanza presto ma cerco di non pensarci, mi fido del mio fidanzato >
< Fai bene ma non commettere l'errore di fidarti di quella tr..mm.. troll! Gode nel rovinare la vita alle persone! >
< Troll? Ahh!! - fantastico sentirla auto censurarsi così! - Comunque non ci penso neanche! Troll.. carino.. Ahhahh! >
Un'ora dopo siamo lanciatissime nel nostro giro di shopping, nonostante la presenza di una neonata riusciamo a non perdere nessuno dei nostri negozi preferiti. Probabilmente aiuta che questa bambolina sia la più brava del mondo!
< Bonbon quel vestito è fatto apposta per te! Devi prenderlo assolutamente, non è bellissima Lizzy? > mi guardo critica allo specchio. È di seta blu notte, ha una linea semplice con una gonna un paio di centimetri sopra il ginocchio, aderente al punto giusto per non essere sfacciato, due sottili spalline e un profondo scollo sulla schiena.. mi fa sentire sofisticata e anche un po' sexy
< Beh se me lo consiglia Elisabeth.. >
< Quando Damon ti vedrà con questo indosso non saprà cosa l'ha colpito! Non riuscirà è tenere le mani per se! - strizza l'occhio complice – Ti ci vedo in una cena a lume di candela in uno di quei bei ristorantini italiani. Non pensarci e compralo. Mentre sei alla cassa noi ti aspettiamo fuori >
Mi basta un'occhiata per capire che nei miseri cinque minuti che mi sono serviti per pagare ed uscire dalla boutique l'atmosfera è decisamente cambiata.
A qualche metro di distanza c'è una Elena decisamente infastidita, non le ho mai visto quello sguardo duro che rivolge a una donna che mi dà le spalle, con una mano gesticola arrabbiata e con l'altra dondola la carrozzina.
Mi avvicino velocemente cercando di capire cosa stia succedendo, quando sono a pochi passi da loro sento solo “vattene, nessuno qui ti vuole..” prima che la mia amica mi veda e si blocchi con un'espressione fra il dispiaciuto per me e la rabbia per la sconosciuta. È in quel preciso momento che so senza ombra di dubbio chi ho davanti: Kathrine.
Avvertendo la mia presenza alle sue spalle si volta. Dannazione! Sono di fronte alla versione umana di Barbie. È perfetta.. ma perché mi meraviglio fa la modella.. ho già detto dannazione?!
Il colpo fatale alla mia autostima lo sferra squadrandomi da capo a piedi con quel suo sorriso smagliante ma di ghiaccio, fa venire i brividi, senza contare la derisione nello sguardo che mi rende fin troppo consapevole del mio aspetto.. dei semplici jeans, ballerine e t-shirt, struccata e con i ricci che come al solito vanno dove vogliono loro. Al contrario lei è pronta per una passerella.. ha un abito rosso, corto ed aderente, senza spalline, tacchi alti e non ha un capello fuori posto, una cascata bionda leggermente ondulata.. oddio.. è così che la vede sempre Damon?! Sto per sentirmi male, ho il cuore in gola che batte all'impazzata e lo stomaco sottosopra sceso fino ai piedi. Darei qualunque cosa per teletrasportarmi in un qualunque altro posto al mondo, non sarebbe male neanche un campo di battaglia.. ma temo di esserci già..
< E questa chi sarebbe la baby-sitter? > suolo inghiottiscimi adesso ti prego
< Non che siano affari tuoi ma lei è Bonnie la fidanzata di Damon. Bonnie ti presento la strega dell'est > è in totale assetto da guerra, grazie al cielo ho Elena dalla mia parte!
< Ahhhahh! Sii seria, non ci credo, ahhahh! Damon non può aver abbassato così tanto i suoi standard, ahhahh!! Non è altro che una povera ragazzina, ahhahh! > in una semplice frase ha dato voce a tutti i miei dubbi
< Non ti azzardare brutta.. > devo farmi valere, in fondo è la mia guerra no?
< Lasciala dire Elena, tanto sappiamo tutte che sarò io quello da cui Damon tornerà a casa stasera. Vuole me non lei > trovo il coraggio di fissarla dritta negli occhi e il lampo d'ira che attraversa la troll mi dà soddisfazione
< Sarà.. nel frattempo però passerà tutto il pomeriggio con me, nel suo ufficio, da soli, lavorando fianco a fianco. Come ieri e come domani.. ops.. forse non te l'ha detto > ho un'improvvisa voglia di strapparle tutti i capelli
< Non c'è problema non mi hai detto niente che già non sapessi. Fra me e il mio fidanzato non ci sono segreti. Credi che non mi abbia raccontato del vostro incontro al ristorante, di come ti abbia piantato in asso appena ti sei gettata su di lui? Mi dice sempre tutto >
< Ma quanto sei dolce o forse sei solo stupidamente ingenua. Ma probabilmente è meglio così, Damon si accorgerà prima che sta perdendo il suo tempo con te dal momento che può avere me e riprenderemo proprio dal punto in cui ho lasciato > sarebbe così dannatamente bella anche con un occhio nero, ma perché limitarsi a uno facciamo tutti e due!
< Cioè dal punto in cui tenti di portarti a letto suo fratello senza riuscirci? - pare proprio che abbia colpito un nervo scoperto – Pensi davvero che, anche senza la mia presenza, Damon vorrebbe avere a che fare con te? Temo andrai incontro a una grande delusione – con la coda dell'occhio vedo Elena gongolare – Sei davvero convinta che costringerlo ad assisterti per la recessione del contratto serva per tornare con lui? Credi davvero che non ne abbia parlato con me prima di accettare? >
< Damon non permette a nessuno di mettere bocca nei suoi affari >
< Se gli avessi detto di rifiutare lo avrebbe fatto senza battere ciglio. Ma mi fido di lui. Noi due ci amiamo e non sarà di certo la tua presenza a darci problemi > cerco di dimostrarmi il più risoluta possibile
< Sei tu che ti illudi tesorino, Damon ama solo se stesso. Ti do un consiglio da amica: lascia il campo prima che il tuo piccolo e patetico cuoricino innamorato si spezzi in mille piccoli pezzi > pensandoci meglio sarebbe meglio un bel pugno sul naso rifatto
< Ti correggo: Damon non amava te. Ma ama me e ti garantisco che me lo ripete di continuo, da quando ci svegliamo una accanto all'altro a quando ci addormentiamo abbracciati, soprattutto quando mi chiede di andare a vivere insieme > non trattengo un sorriso di soddisfazione vedendola diventare livida, da quello che so Damon non ha mai permesso che neanche lasciasse lo spazzolino da danti da lui
< Stai mentendo miseramente. Lo conosco più che bene, odia dividere i suoi spazi >
< Forse una volta ma non più. Lui ama vedere le mie cose fra le sue, sapere che sono lì ad aspettarlo al suo rientro. Ora se vuoi continuare a renderti ridicola continua pure quello che stai facendo, non mi fai paura. Anzi sappi che io e il mio fidanzato ci ridiamo sopra. Basta avere ancora un po' di pazienza e non ti rivedremo più. Ora se vuoi scusarci abbiamo ancora spese da fare da Victoria Secret's – faccio per superarla ma ci ripenso – Dal momento che vedrai Damon fra poco puoi dirgli da parte mia che lo aspetto a casa con una sorpresa? > wow ormai sono lanciatissima quasi non mi riconosco più! Devo essere posseduta non c'è altra spiegazione!
Senza degnarla di un altro sguardo ce ne andiamo lasciandola in mezzo al marciapiede con l'espressività di un pesce rosso. Dio che soddisfazione!
Sento l'adrenalina che inizia a calare, la pressione sanguigna che era alle stelle sta crollando, le gambe mi tremano.. mi viene da ridere ma credo si tratti di una risata isterica.. Santo cielo non è che ho esagerato? Sento il panico salire..
< Vedi Elisabeth è per questo che amiamo tanto la zia Bonnie! Hai visto la sua faccia? Non la dimenticherò mai! Sei stata grande! Sei il mio nuovo eroe! - con una mano spinge la carrozzina e con l'altra mi abbraccia – Ero pronta a intervenire per darti man forte ma non ce ne è stato bisogno, è stato meglio che vederla presa a calci! Avrei dovuto filmare tutto per rivederlo all'infinito! >
Cavoli sembra proprio che sono sopravvissuta a questo maledetto incontro/scontro.. chi l'avrebbe mai detto..
< Ho ragione vero? Damon ama me.. >
< Più della sua vita Bonbon >



Lo so lo so... dico sempre che aggiornerò presto e poi sono in ritardo come al solito.. giuro ci ho provato a fare prima ma il tempo passa senza quasi accorgermene.. magari potrei essere più veloce con qualche recensione in più? mah.. vedremo.. :-)
Spero che questo capitolo sia valso l'attesa! che ve ne pare della piccola Elisabeth? e della nostra Bonnie agguerrita?
Fatemi sapere e come sempre ogni suggerimento è bene accetto!
Al prossimo capitolo!
Bacioni

Valentina

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Capitolo 17
*** AVVISO ***


Non so voi ma io odio trovare a tradimento un "avviso" quando mi aspetto di leggere un nuovo capitolo specie uno che si sta facendo aspettare da una vita! Sinceramente non so in quanti si ricordino ancora dell'esistenza di questa storia, dopo più di un anno che non aggiorno non mi stupirei se non interessasse più a nessuno.. Sono stati mesi incasinati fra studio, lavoro e assurdità varie. Il tempo scarseggiava e la fantasia per scrivere latitava. Ogni giorno mi dicevo che avrei scritto "domani", un domani che si trasformava in settimane e poi mesi. Per non farsi mancare niente quando riuscivo a buttare giù qualche pagina la volta dopo le cancellavo dalla disperazione perché non mi piacevano più! Ho seriamente pensato di lasciare perdere ma non potevo lasciare in sospeso la mia coppia preferia, no? Comunque bando alle ciance e sotto con le, spero, buone notizie! Ho praticamente finito di scrivere il 17° capitolo, devo sistemare solo qualche piccolo dettaglio perciò posso finalmente annunciare, oserei anche con uno squillo di trombe, che sarà pubblicato fra il 14 e il 16 di settembre!! avrete una settimana per rinfrescarvi la memoria! :-) Spero con tutto il cuore che non abbandonerete questa storia, datele una possiblità senza dimenticarla. Ci ho davvero messo il cuore. Come sempre aspetterò i vostri commenti per sapere pregi e difetti ma anche consigli! Un bacione Valentina

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


CAPITOLO 17

POV D

Stringo forte la penna fra le dita tanto da far sbiancare le nocche. Dio dammi la pazienza perché se mi dai la forza.. Sono quarantasette minuti che sta durando questa riunione. Quarantasette minuti in cui cerchiamo di far capire che l'accordo che abbiamo raggiunto è il migliore possibile. Quarantasette interminabili minuti in cui ci scontriamo con un rifiuto tanto secco e testardo quanto stupido e insensato.
< Kathrine ascoltami, la “Fashion Now” è disposta ad accettare metà del risarcimento inizialmente richiesto, in cambio vogliono la garanzia per cui non potrai pubblicizzare intimo per i prossimi due anni. Persino la “Mode Universal” è d'accordo >
< Vogliono farmi fuori dal giro! E' così ovvio! Sono la modella di punta della “PerfectLingerie” da tre anni, con me hanno aumentato le vendite! Il pubblico compra il loro prodotto solo perché sono io ad indossarlo! Sono la migliore modella di intimo te lo ricordi vero? - faccio finta di non sentire e non vedere il sorriso carico di sottintesi – E' ovvio che temono che il loro cliente segua me nella nuova agenzia!Come fate a non capirlo!! > come fa a non capire lei che ormai alla sua età non può sperare di sfilare in intimo ancora per molto, ventotto anni per una modella è quasi terza età! Per sua fortuna non sono abbastanza bastardo da ricordarglielo
< Comunque sia non è un problema né tuo né tanto meno nostro. Dobbiamo ricordarti che la “Mode Universal” ha dato il via libera alla firma dell'accordo? Come tuoi rappresentanti legali il nostro consiglio è quello di firmare una volta per tutte cosicché da continuare la tua carriera senza ulteriori intoppi > mai stato più felice di avere accanto Stefan! Non so come riesca a mantenere la calma ed essere professionale. Meglio far parlare lui, io non ne posso più, fosse per me l'avrei già mandata a quel paese in tutte le lingue del mondo!
< No! No! No!! - sbatte il pugno sul tavolo – Non ho la minima intenzione di accettare! Voglio la piena libertà di lavorare con chi voglio! Se accettassi questa imposizione dovrei essere io ad essere risarcita! Dovete salvaguardare la mia immagine, la mia carriera! E' lampante che stanno cercando di approfittarsene.. > se ascolto questo sproloquio ancora finiranno per sanguinarmi le orecchie! La sua voce è sempre stata così acuta e fastidiosa? Crede davvero di sembrare una diciottenne grazie a tutto quel trucco? Crede davvero di essere attraente solo perché è mezza nuda? Mah.. pensandoci bene è sempre stata così, ci ho semplicemente messo troppo tempo ad accorgermene. Cosa diamine potevo mai trovarci non ne ho idea! Ero davvero così superficiale?
Mezzogiorno e un quarto.. a quest'ora Bonnie avrà finito il suo esame. Stamattina era tesa come una corda di violino ma non ho dubbi che sarà promossa senza problemi, si è impegnata così tanto nelle ultime settimane! Quando non era in pasticceria era a studiare. Pur di passare più tempo con lei sono stato disposto a interrogarla, senza contare le volte in cui l'ho praticamente trascinata a letto tanto era stanca e le si chiudevano gli occhi sui libri! Negli ultimi quindici giorni non siamo mai usciti, entrambi troppo impegnati e stressati.. non vedo l'ora di gettare questo periodo del cavolo alle spalle e volare in Italia con il mio pettirosso! Se mi sbrigo posso fare in tempo a farle una sorpresa e portarla a pranzo fuori, sempre se Miss Rompiscatole si decidesse una buona volta a tacere ed andarsene!
L'unico modo per sopportare questa stupida riunione è non prestare la minima attenzione. L'espressione del mio caro fratellino è da antologia! Nonostante il suo secondo nome sia “diplomazia” è chiaro che non ne può più! E' in quella via di mezzo tra l'annoiato e lo scocciato che non ti aspetteresti mai da uno come lui, evidentemente quando è troppo è troppo anche per i santi
< ..oh.. guardate che ora si è fatta! Damon – sbatte le ciglia verso di me – potresti offrirmi il pranzo così possiamo buttare giù qualche idea o magari ricordare i bei vecchi tempi.. - non credo alle mie orecchie – Stefan ti unisci a noi? > letteralmente senza vergogna
< Piuttosto mangio chiodi ma grazie lo stesso > sfodera il suo miglior sorriso, per la prima volta sono fiero di lui
< Siamo rimasti solo io e te tesoro > fa l'occhiolino
< In realtà sei sola, ho un appuntamento con la mia fidanzata. Se vuoi scusarmi > alzandomi do un'occhiata veloce all'orologio, bene se mi sbrigo faccio ancora in tempo
< Pfu! Ancora non ti sei stufato di quella ragazzina? Sii serio per favore! Ahhahh! >
< Ma io non sono mai stato più serio in vita mia – mi avvio verso la porta – Ti conviene ascoltare il consiglio dei tuoi valenti avvocati ed accettare l'offerta. In quattro e quattr'otto tornerai alla tua vita e sparirai dalla nostra > per un attimo sembra spiazzata dal mio commento ma si riprende subito
< A domani stessa ora e stesso posto caro avvocato.. > con un movimento fluido si alza e se ne va ancheggiando sui quei tacchi troppo alti e lasciando una scia di profumo. Scuoto la testa rassegnato, arriveremo alla conclusione di questa faccenda prima o poi?!
< Incredibile come riesca ad essere sempre più vanesia e impossibile! >
< Se tua moglie l'ha soprannominata la “strega dell'est” ci sarà un motivo no? Ahhh!! >
< Già. Non vedo l'ora che metta la sua stramaledetta firma su quel pezzo di carta così ce ne sbarazzeremo una volta per tutte! Elena non lo ammetterà mai ma è sulle spine da quanto è tornata in città, specie dopo il loro ultimo incontro – da ciò che mi ha raccontato deve essere stato un vero spettacolo, Bonnie l'ha rimessa al suo posto, altro che ragazzina! - Quando le diremo che è finita come minimo organizzerà una festa! >
< Potrei persino aiutarla! Non ne posso più. Ricordale che non vale la pena preoccuparsi per quella, per il bene di tutti conviene ignorarla, cerca di distrarre tua moglie > neanche voglio pensare a una Elena in modalità vendicatrice, mi vengono i brividi
< E' proprio quello che ho intenzione di fare! Per stasera ho organizzato la serata romantica per antonomasia. A proposito grazie mille fratellone! > quel sorriso a trentadue denti non mi piace per niente
< Perché mi ringrazi? > ho un bruttissimo presentimento
< Come perché? E' il minimo dato che tu e Bonnie siete stati così fantastici da offrirvi di fare da baby-sitter a Lizzy! Mia figlia è la cosa migliore che mi sia mai accaduta nella vita ma io ed Elena abbiamo davvero, davvero, davvero bisogno di una serata da soli! Non vedo l'ora > e ti credo.. io molto meno accidenti!!
< Ma proprio stasera? Scherzi?! > anche io avevo un fantastico programma che comprendeva me, il mio pettirosso e nessun vestito addosso.. come le è potuto saltare in mente di offrirsi?! Neanche mi ricordo che me l'abbia detto! Questa Bonnie me la paga! Mi risiedo sconsolato sulla sedia
< Certo, si sono già accordate nei minimi particolari. Bonnie non vede l'ora di passare del tempo con la piccolina > fatemi capire: invece di spassarmela con la mia fidanzata dovrò sopportare la mia cara nipotina che mi odia mentre si gode tutte le attenzioni di Bonnie?! Ed io sarò ignorato tutto il tempo?!
Che fregatura!
Il cellulare mi vibra in tasca, un nuovo messaggio di Bonnie. Va a pranzo con delle ragazze che hanno fatto l'esame con lei. Grande non posso vederla fino a stasera!

POV B

< Lo so, lo so siamo in largo anticipo ma questa piccolina non vedeva l'ora di venire dalla sua zietta preferita! > non le aspettavo prima di un paio d'ore ma è pur sempre una gradita sorpresa! E' una settimana che aspetto che arrivi questa serata per potermi spupazzarmi in santa pace questa bambolina. Le ultime due settimane sono state caotiche per via dello studio e non ho potuto vederla quanto avrei voluto, ma ora posso rifarmi del tempo perduto! Con un po' di fortuna riuscirò a coinvolgere anche quel testone di Damon.. mm.. la vedo dura
< Non è assolutamente un problema, anzi! Elisabeth può venire quando vuole, è sempre la benvenuta! Vero piccolina? - senza aspettare oltre la prendo in braccio togliendola dall'ovetto – Ma quanto sei cresciuta dall'ultima volta che ti ho vista? Sempre più bella! >
Ci accomodiamo sul divano e intanto continuo a fare smorfie divertenti per cui mi guadagno dei simpaticissimi versetti
< Sono la zietta preferita vero bambolina? - la faccio saltellare sulle ginocchia, sta diventando il suo passatempo preferito – E' davvero troppo tempo che non vi vedo, mi siete mancate tantissimo! >
< Puoi dirlo forte! Da due settimane sei praticamente entrata in clausura! Da oggi è ufficialmente iniziata la tua estate vero Bonbon? >
< Ci puoi scommettere! Negli ultimi giorni ho avuto paura di fondere il cervello del tutto! Ora ci rifaremo! >
< Almeno finché non partirete.. >
< Detto fra me e te non sarà mai troppo presto! Intanto però dovrò fare tanto shopping per poter riempire la valigia, quindi preparati! Ahhahh! >
< Puoi contare su di noi e non ho dubbi anche su Caroline. A proposito come sta? Anche lei è sparita per colpa degli esami >
< Questi esami ci hanno distrutte! Nelle ultime settimane l'ho vista solo in biblioteca e abbiamo parlato solo dei test mentre bevevamo litri di caffé! >
< Quei momenti non mi mancano per niente! >
< Ti capisco! Comunque dalle ultime notizie che ho avuto era serena come non la vedevo da tempo, gli appuntamenti con Sage pare siano sempre più frequenti. sembra stia diventando qualcosa di serio anche se non lo ammetterà neanche sotto tortura! Ahh! >
< Vero! Ahhahh! A proposito di piccioncini tutto bene fra te e Damon? >
< Damon? Ah intendi il tipo che dorme accanto a me? Tutto bene e spero che vada ancora meglio ora che sono totalmente libera da impegni. Vuoi del te? > al suo cenno affermativo metto al fuoco il bollitore e sistemo due tazze e qualche biscotto su un vassoio
< Ci sono problemi? >
< No no. Siamo stati talmente impegnati che a malapena ci vedevamo. Io incasinata con gli esami, lui stressato a causa del lavoro.. non vedo l'ora che questa maledetta causa finisca! Damon è sempre più teso, si ostina a dire che non c'è niente di cui preoccuparsi, che tutto sotto controllo ma non scende mai in particolari. Se faccio domande non mi risponde o peggio ancora mi risponde sgarbato >
< Tutta colpa di quella strega! Quanto vorrei che non fosse mai tornata! Non abbassare la guardia non ci si può fidare di quella. Beh almeno sarà più sereno dal momento che hai finito il corso e quel bel pasticcere non ti ronza più intorno. Ahhahhh - la mia espressione la fa smettere di ridere subito – Oddio che altro c'è? > sospira
< Un paio di giorni fa è arrivato per posta il dépliant per un corso e suo relativo tirocinio in una famosa pasticceria di Parigi a cui collabora Zander.. purtroppo quella sera la posta non l'ho ritirata io – scuoto la testa ricordando la scenata che ne è seguita – Stavo preparando la cena e invece di dirgli di appoggiare le buste da qualche parte ho pensato bene di farmele leggere! Accidenti a me! Le prime due era bollette quando è arrivato alla terza si è ammutolito, incuriosita ho chiesto cosa avesse attirato così tanto la sua attenzione. Non l'avessi mai detto! >

FLASHBACK

< Quando avevi intenzione di informarmi eh?! Appena finito di preparare le valigie? O direttamente una volta atterrata a Parigi?! E noi due?! La nostra vacanza insieme?! > lo guardo a bocca aperta, non capisco cosa diamine gli sia preso. Si avvicina con lunghi passi, occhi neri come la pece e mi sbatte in faccia quel maledetto dépliant e i pezzi iniziano a combaciare
< Non ho mai pensato di andare > cerco di calmarlo ma non serve a niente ormai è partito per la tangente
< Ah no?! E perché qui dice che questa comunicazione segue una e-mail precedente?! Rispondimi!! Mi consideri così cretino da nascondermi qualcosa?! > dal tono di voce lo avranno sentito in tutto il condominio
< Non c'è niente da dire. Mi è stata fatta questa proposta ma ho rifiutato dal primo momento. Non c'è nulla per cui arrabbiarsi > cerco di avvicinarmi a lui ma posa le mani sulle mie spalle per guardarmi dritto negli occhi
< Chi e quando > ha passato lo stadio delle urla ora è freddo come il ghiaccio
< Damon.. è inutile parlarne, ti ho già detto che non ho mai pensato di accettare > perché rivangare questa storia? Voglio solo calmarlo e cenare tranquillamente insieme
< Riformulo la domanda: quando esattamente Zander ti ha parlato di questa fantastica opportunità? - il sarcasmo sempre più pesante – Non l'ha ancora capito che sei off-limits?! Cristo santo non me ne riesco a liberare per nulla al mondo! È come quegli scarafaggi che risaltano fuori all'infinito! Avrei dovuto spaccargli la faccia una volta per tutte > ed ecco che si torna alla solita insulsa tiritera sulla gelosia. Non posso farcela
< Damon per l'amor di Dio non ricominciare! Non ho tempo per queste assurdità! Sono già abbastanza tesa per gli esami non mi serve aggiungere lo stress che mi dai con la tua insensata gelosia! Non chiedo tanto vorrei solo cenare tranquillamente con te. Possiamo dimenticare l'ultimo quarto d'ora? > con mio assoluto stupore sembra ascoltare la mia preghiera. Ispira profondamente un paio di volte e torna a sedere. Incredula della mia buona stella ma decisa ad approfittarne tolgo la teglia di patate arrosto e involtini dal forno, preparo due piatti e li porto a tavola. Quando alzo gli occhi dal mio piatto mi ritrovo davanti Damon che sorride strafottente
< Davvero è così' patetico? - un'espressione indecifrabile mentre taglia la carne – Non mi hai ancora detto quando te ne ha parlato la prima volta > perché deve essere sempre così dannatamente testardo?
< Me ne ha parlato l'ultimo giorno di corso ma ho subito chiarito che non mi interessava perché avevo in programma una rilassante vacanza con il mio ragazzo > cerco di nascondere il nervosismo con un bel sorriso. Lo sapevo che avrei dovuto parlargliene subito ma volevo evitare proprio la discussione che stiamo avendo adesso
< Stiamo parlando di quasi un mese fa, giusto? Nient'altro da allora? - ed ecco a voi il tono dell'avvocata davanti al povero teste – Che ne so tipo una e-mail, chiaramente menzionata nella lettera? > neanche me la ricordavo più
< Ti ripeto quello che ti ho già detto: ho ribadito il mio rifiuto > allontano il piatto. Mi è passata la fame
< Quindi o è incredibilmente duro di comprendonio o il tuo “no” non è stato poi così tanto deciso > continua a mangiare mostrando una calma che è lontano dal provare. Lo conosco troppo bene da come serra la mascella è pronto a scattare alla giugulare da un momento all'altro
< Ti rendi conto che stiamo discutendo del nulla? Che lui me lo abbia chiesto una, due o mille volta non conta! L'importante è che ho sempre risposto “no grazie”! - tutto questo sta durando troppo. Mi sto arrabbiando sul serio anche io – Cos'è vuoi per forza litigare stasera? >
< Voglio solo chiarezza!! Sto facendo i salti mortali per concludere il lavoro alla svelta per andare in Italia con te, siamo a due passi dalla firma ma se mi dici che salta tutto posso fare con più calma e dare tutta la mia attenzione alla mia cliente > l'ultima parte l'ha detta fissandomi duro negli occhi.
Fermi tutti! Vuole dare più attenzione a quella.. quella troll?! Vuole scherzare col fuoco?! Sono tentata di lanciargli il piatto in faccia
< Vuoi dedicarti di più a Kathrine?! Vuoi davvero tirare in ballo la tua ex?!! > sto vedendo rosso
< Non ti azzardare a rigirare il discorso! - balza in piedi e con due passi è a pochi centimetri dal mio viso, tutta la sua finta calma volata dalla finestra – Qui il problema è come quel botolo le provi tutte pur di portarti a letto! Non capisce che tu sia mia!! O, ancora peggio, tu non glielo hai messo bene in chiaro! Continua a provarci e tu non sei in grado a rimetterlo al suo posto! Se ne frega altamente che sei impegnata con me! E' del tutto indifferente a ciò che c'è fra noi! Pretendo rispetto per il nostro rapporto! O a te tutto questo sembra normale?! >
< Naturalmente il fatto che l'offerta sia stata fatta perché sono brava nel mio lavoro non ti ha neanche sfiorato il cervello! Grazie tante!! >
< Ma per favore! >
< Ti stai sentendo?! - continuo imperterrita senza farmi interrompere - Se c'è qualcuno che cerca di mettersi fra noi ti assicuro che non è Zander! >
< Anche fosse sai bene che non la rivorrei mai!! > lo allontano da me con una spinta e me ne vado in camera da letto, come colpo finale sbatto la porta con tutta la forza che ho per scaricare un po' di rabbia.
Una volta da sola torno a respirare quasi normalmente. Purtroppo dura solo una manciata di secondi. Lo sento entrare e camminare avanti e indietro. Neanche mi volto. In questo momento è meglio se nessuno dei due apre bocca. Guardo fuori dalla finestra, tutto è tranquillo a quest'ora. Poche luci accese nei condomini vicini, poco traffico, solo un'anziana coppia che porta a passeggio il cane.
Come diamine fa ad essere così ottuso? Forse sarebbe stato meglio dirglielo subito ma non ho fatto altro che rifiutarla, non l'ho mai presa in considerazione neanche per un secondo! Perché farne tutta questa tragedia? Capisco che possa essere geloso di Zander, lo è senza motivo ma posso capirlo.. ma ha decisamente superato il limite tirando in ballo Kathrine! È stato davvero un colpo basso! È lei quella che non rispetta la nostra relazione! Cosa dovrei dire io che quella con la scusa della causa gli gironzola intorno tutti i giorni, è sempre allo studio vestita come andasse in un night-club, flirta senza sosta, per non parlare dei pranzi di lavoro in cui non ho dubbi su quanto poco possano essere appropriati! Io mi fido di lui perché non può fare altrettanto?! Dio che nervi! Si sa che Damon odia essere ignorato, mi volta verso di lui lascia le mani sulle mie spalle
< Parlami dannazione! > cerca di mantenere un tono calmo, è evidente che si sta trattenendo, la vena sulla fronte sta pulsando pericolosamente
< Perché?! Tanto non mi ascolti. Travisi tutto ciò che dico e vai avanti per il tuo solco! Sono stanca di sprecare fiato > scrollo via le sue mani e faccio per allontanarmi ma è più veloce e mi prende i polsi trattenendomi sul posto
< Resta qui! >
< Perché?! Non ti sei ancora stancato di litigare?! Ti do un consiglio: lasciamo perdere per stasera. Non voglio dire o sentire cose di cui di sicuro ci pentiremmo in seguito > sono arrabbiata e stanca. Lui è arrabbiato e testardo. Non può venirne fuori niente di buono
< Tranquilla non ci vorrà molto! - quello stramaledetto ghigno arrogante mi fa ribollire il sangue – Apri bene le orecchie. Tu. Sei. Mia. Ricordatelo! Non starò a guardare mente quel coglione di un pasticcere da strapazzo tenta di portarti via da me! Non lo voglio vicino a te! Non voglio che ci parli! Neanche lo voglio più sentire nominare! Intesi?! Scordati che ti lasci andare da qualsiasi parte senza di me! Tu ami me! > per un attimo resto senza parole ma mi riprendo sentendo la sua mano dietro alla nuca che mi attira per baciarmi possessivo. Cogliendolo di sorpresa mi divincolo, la sua espressione sbigottita sarebbe esilarante in un altro momento. Approfittandone punto l'indice contro il suo petto dando un paio di spinte con cui arretra di un passo
< Sei davvero convinto che non abbia nulla da aggiungere al tuo discorsetto? - un altro colpetto con l'indice, sono così arrabbiata che potrei prendere fuoco – Io ti amo ma se non sbaglio anche tu ami me! Se pensi solo per un attimo che per me sia tutto rose e fiori sapendo quanto quella sgualdrina ti gironzoli sempre intorno senza perdere una sola occasione per sedurti ti sbagli di grosso! Mi manda in bestia sapervi così a stretto contatto! Solo perché non ti faccio scenate di gelosia dalla mattina alla sera non vuol dire che non ci stia male! Per quanto mi riguarda non tornerà a New York abbastanza alla svelta! Se fossi furbo non ti azzarderesti mai più a insinuare che vuoi passare più tempo con lei! Per ultimo, giusto per chiarezza, io sarò anche tua ma tu sei mio! Testone che non sei altro!! > gli do un'ultima manata sul petto che a malapena sente.
Senza quasi accorgermene mi ritrovo con la schiena contro la parete, il suo petto schiacciato contro il mio, la sua mano fra i miei capelli che tira leggermente per farmi alzare il viso verso di lui. Così vicini che sento quasi il suo cuore battere. Sto annegando nei suoi occhi neri come la notte attraversati da un lampo di eccitazione. È tornato quel sorrisetto che si mi fa ribollire il sangue ma questa volta non di rabbia
< Rossa mi fai impazzire quando fai la gelosa > con i fianchi mi preme di più contro il muro. La tempesta è passata
< Dell'ultima ora hai capito solo questo? > roteo gli occhi mostrandomi infastidita ma fallisco miseramente, il suo sorriso si allarga diventando uno di quelli riservati solo a me
< Vediamo.. - entrambe le sue mani fra i miei ricci, così vicino che i nasi si sfiorano – Tu ami me – la sua voce è roca -Io amo te – mordicchia il lobo sinistro – Non due ci apparteniamo – con una scia fa scorrere le labbra fino all'angolo delle labbra – Ci siamo solo io e te – un morsetto – E nessun altro! > le sue mani scivolano decise sul seno, sui fianchi per arrivare ad afferrare il sedere prendendomi in braccio. Senza perdere altro tempo ci ritroviamo sul letto, il suo corpo che copre il mio
< Mia >
< Mio >

< Wow.. che dire.. niente di meglio per fare pace di un salto fra le lenzuola! Ah! >
< Elena! - scuoto il sonoglino per far divertire Elisabeth – La tua mamma è incorreggibile! >
< Sarà ma ho anche ragione! > scuoto la testa sorridendo, conoscendola sarà meglio cambiare discorso alla svelta
< Cosa hai deciso di indossare questa sera? >
< Non è stato per nulla semplice decidere! Tutto gli abiti che mi sono provata a casa mi facevano sentire una mongolfiera.. >
< Ma per favore – non trattengo una smorfia – non sembravi una mongolfiera neppure mentre eri incinta di nove mesi figurati adesso che se non sbaglio stai indossando i tuoi jeans preferiti di prima della gravidanza > ritornare in forma perfetta così velocemente dopo il parto dovrebbe essere contro la legge. Fa invidia a chiunque!
< Ok ok non mi posso lamentare – alza le mani a mo di difesa – però è vero che nessuno dei miei vecchi vestiti mi ispirava perciò ieri sono andata a “caccia” per negozi con la mia bellissima bambina dato che entrambe le mie migliori amiche erano desaparecide. È stata bravissima per tutto il tempo, come al solito è stata il polo di attrazione del negozio – non ho dubbi ovunque vada è una vera calamita - Comunque alla fine abbiamo trovato un delizioso abito a tubino, nero lungo al ginocchio con uno scollo a cuore ma ha un velo di tulle che crea una specie di scollo a barca. È fantastico vero Elisabeth? Però ho un paio di dubbi sugli accessori non so se continuare sul nero o con un colore a contrasto magari rosso o oro. Cosa mi consigli? >
< Mm.. con i tuoi capelli biondi direi di osare con accessori oro e un bel rossetto rosso >
< Perfetto. Non vedo l'ora – alla faccia dell'espressione sognante - Quasi non ricordo più quando è stata l'ultima volta che siamo usciti noi due da soli! Anche Stefan ha bisogno di staccare un po, non sarà nervoso come Damon ma si capisce che è teso per tutta questa storia. Sai benissimo che Lizzy è la mia vita, l'adoro e neanche mi ricordo più come potevo vivere senza di lei ma ti garantisco che ho bisogno di un appuntamento romantico con mio marito! Ha una vaga idea di quando sia difficile trovare un equilibrio tra essere moglie e madre? È giusto che nostra figlia sia al centro delle nostre esistenze ma ho paura che si finisca per trascurare noi due, ho paura che ci possiamo dimenticare di noi. Non voglio che finisca per vedermi solo come la madre di nostra figlia e magari fra qualche anno accorgermi che si è trovato un'amante..neanche voglio pensarci! Non so davvero come ringraziarti Bonbon! >
< Lo sai che non hai nulla da temere, non esiste coppia più affiatata di voi! Stefan neanche guarda un'altra donna per sbaglio! Inoltre non mi devi ringraziare anzi! Ogni opportunità è buona per passare del tempo con la mia nipotina! Lo faccio più che volentieri! >
< Lo so ma so anche che non dovrai occuparti solo di mia figlia ma soprattutto di quel noioso del tuo fidanzato! >
< Lo puoi dire forte! Magari sarà la volta buona che impareranno a sopportarsi! Ahhahh!! >
< Quasi non ci si crede, in tre mesi ogni volta che Damon le si avvicina inizia a piangere disperata. A volte penso che abbia ragione lui e glielo faccia apposta >
< Non farti sentire da lui! Damon è già convinto che la sua dolce nipotina lo odi – a volte sa essere così infantile – Sai cosa mi ha detto qualche tempo fa? Che avrebbe tenuto le distanze finché non sarà cresciuta, a quel punto potrà corromperla riempiendola di regali. Solo lui può pensare di comprare l'affetto di una bambina! Ahhahh! >
< Ahhahh! Che zio matto che ti è toccato piccola mia! - ridiamo insieme quasi fino alle lacrime – Poverino non ci sa proprio fare con i bambini, vorrà dire che almeno potrà fare un po' di pratica con lei >
< Per quanto mi riguarda ne può fare tantissima, fidati. Nessuno qui ha intenzione di allargare la famiglia > proprio non è il momento.. ma una parte di me pensa “non è il momento ancora..”
Questo pomeriggio era proprio quello che mi serviva, un paio d'ore senza pensare a niente, solo quattro chiacchiere e un po' di risate. Sono già le sei passate e neanche ce ne siamo accorte
< Toglimi una curiosità ma a che ora avete la prenotazione? >
< Alle otto e trenta perché? - mentre parla le cade l'occhio sull'orologio – Oddio è tardissimo! - prende in braccio Elisabeth e la riempie di baci – Fai la brava con la zia Bonnie, ok? Cerca di non esasperare troppo lo zio mi raccomando. Mi mancherai tantissimo – oddio si sta quasi commuovendo – E' la prima volta che la lascio per così tanto tempo con qualcuno.. >
< Elena tranquilla. Vedrai che ci sapremo prendere cura di questa bambolina. Non devi preoccuparti. Non è la prima volta che resta con me. Andrà tutto bene >
< Hai ragione.. mi sento un po' ridicola.. ma è davvero difficile.. - fa un respiro profondo per ricomporsi – Nella borsa ho messo tutto ciò che ti serve: il latte è nel biberon, ci sono i pannoloni, salviette, crema. Se dopo aver mangiato le dovessero venire le coliche nel biberon piccolo c'è un infuso di finocchio. Se la vuoi cambiare c'è il pigiamino. Se si addormenta c'è la sua copertina rosa, puoi anche lasciarla nell'ovetto. Ah dimenticavo ci sono anche due ciucci, due bavaglini e i qualche giochino. Qui – mi porge un foglio – ho scritto tutti i numeri di telefono che potrebbero servirti: il mio, quello di Stefan, della sua pediatra, del ristorante e.. >
< Mancano quelli del pronto soccorso e dei vigili del fuoco – non coglie l'ironia e fa per aggiungerli – Ele respira. Conosciamo i vostri numeri di cellulare e sono più che sicura che non ne avremo bisogno. Andrà tutto bene. Noi ci divertiremo. Voi vi godrete una meritata libera uscita. Passeremo tutti una bellissima serata. Ora lasciala e vatti a fare bella per tuo marito – le prendo dalle braccia la bimba – fai ciao alla mamma Lizzi > le agito la manina
< Hai ragione. Massimo alle undici veniamo a prenderla >
< Non c'è fretta. Vi aspetto per mezzanotte >
< Ok. Ancora grazie mille Bonbon. Ora vado.. > si avvicina per abbracciarmi e riempie di nuovo di baci la bambina.
Per chiuderle la porta alle spalle ci sono voluti altri dieci minuti di saluti, per un momento ho creduto che annullasse l'appuntamento e la riportasse a casa! Non posso certo fargliene una colpa, deve essere stata una cosa difficile lasciare la figlia anche se sa che con noi sarà al sicuro. Scommetto che chiamerà almeno ogni ora per avere notizie, senza contare i messaggi che ci invierà! Come darle torto?
< Finalmente sole principessa! > L'ora successiva è passata in un lampo. Elisabeth è una bambina bravissima, è molto semplice prendersi cura di lei.
È facile intrattenerla con i giochi, adora il sonaglino a forma di orsacchiotto e si diverte da pazzi con la palestrina da viaggio! È uno spettacolo vederla sbracciarsi verso i giochini colorati che sono appesi. Per non parlare di come ride quando le faccio il più classico dei “bu-bu-settete”!
In quest'ora, naturalmente, Elena ha già chiamato una volta e lasciato due messaggi per essere sicura che stiamo entrambe bene, che la casa non sia andata a fuoco o che non siamo scappate per un week-end folle a Las Vegas! Di questo passo prima della fine della serata avrà passato più tempo a parlare con noi che con il povero Stefan!
Non ho per nulla voglia di cucinare, per cena andrà più che bene ordinare cinese. Con la bambina in braccio prendo il telefono per chiamare il ristorante, nell'ultimo mese l'ho fatto così tante volte che conosco il numero a memoria!
< Fra poco arriva lo zio Damon – sembra davvero aver fatto il labbrino appena l'ha sentito nominare – Vero che stasera farete i bravi tutti e due? Mica potete continuare così, nessuno dei due andrà da nessuna parte.. dovete convivere cari ragazzi. Anche se detto fra noi è un po comico – è una mia impressione o mi sta guardando tutta seria? - Lo so che sembra burbero e antipatico, anche io lo pensavo all'inizio, ma ti vuole un bene dell'anima. La verità è che non ha la più pallida idea di cosa fare con te e odia non sentirsi all'altezza. Sei fortunata ad averlo come zio, hai la certezza che ti guarderà sempre le spalle, senza contare che sarà quello che ti insegnerà tutto ciò che farà arrabbiare i tuoi genitori. Lo adorerai vedrai.. mi sembra già di vedervi fra qualche anno a combinare guai insieme! Perché non iniziate ad andare d'accordo oggi? Farò lo stesso discorsetto anche lui, ok? > roba da matti sto cercando di ragionare con una bambina di quattro mesi. Pensandoci bene ho più possibilità di riuscirci con lei che con Damon!
Dieci minuti più tardi sento la chiave girare nella serratura
< Pettirosso sono a casa! > sento gli ormai famigliari suoni che accompagnano il suo arrivo: le chiavi nella ciotola vicino all'entrata, la sua borsa porta-documenti appoggiata a terra e i suoi passi verso di me.
Gli vado incontro con la bambina in braccio e lo vedo restare per un secondo imbambolato
< Ciao amore – gli lascio un bacio veloce sulle labbra – Non dirmi che ti sei dimenticato che ci siamo offerti come baby-sitter? >
< Impossibile. Il mio caro fratellino non ha perso occasione per ricordarmelo più e più volte e per la cronaca tu ti sei offerta non noi >
< Non fare l'orso! Piuttosto vieni a giocare con noi. La cena non arriverà prima di mezz'ora >
< Grazie ma forse è meglio se io le piccola peste manteniamo un minimo di distanza di sicurezza – roteo gli occhi annoiata – Intanto faccio una bella doccia >
< Testone! > per sottolineare il concetto faccio pure la linguaccia
< Gh ghe ghe! > visto? Mi da ragione pure lei
Quando torna da noi si siede sulla poltrona davanti lasciando fra noi un certo spazio. Ci sta guardando come si guarda un documentario alla televisione, quasi non capisse di preciso cosa sta vedendo. È un tipo un po' strano ma almeno è un bel vedere! Se ne sta seduto comodo, i capelli ancora umidi dalla doccia, pantaloni della tuta e t-shirt nera aderente che sottolinea i suoi muscoli, piedi nudi.. si, è decisamente una gioia per gli occhi. Rimetto la piccola sul tappetino della palestrina e la faccio giocare con i vari pupazzetti. Come prima è tutta energica, muove su e giù sia le braccine che le gambotte. È fantastica! Damon non ci toglie gli occhi di dosso, non si perde il più piccolo movimento ma ancora non si avvicina, neanche temesse di essere morso! Cavoli neanche li ha ancora i dentini! Il nostro divertimento viene interrotto dal campanello
< Ecco la cena! >
< Vado io alla porta. Resta con la bimba > ci mette poco a pagare il fattorino e tornare con il take-away
< Puoi prendere l'ovetto e portarlo in cucina? Vicino alla porta dovrebbe esserci anche il supporto >
< Ma quanta roba ha portato quella pazza di mia cognata? Sei sicura che fra poche ore vengono a riprendersi la figlia? Secondo me ce la vogliono appioppare per un paio di giorni almeno! > la risata mi scappa cuore. Forse è vero che Elena si è fatta un po' prendere la mano!
< Qui ci sono gli involtini primavera – gli porgo il contenitore – Mi passi il riso alla cantonese? >
< Ecco. Ti sei ricordata il pollo Kuog Pao? >
< Certo, anche i Gyoza >
< Come è andato l'esame? >
< Alla grande! Da oggi sono ufficialmente in vacanza!! Alleluia! Il pomeriggio l'ho passato con Elena.. due chiacchiere fra ragazze. Tu allo studio? >
< Tutto come al solito, forse siamo vicini a una soluzione >
Una situazione più casalinga sarebbe difficile da immaginare, la piccolina è nel suo ovetto che si guarda intorno tutta curiosa, io e Damon che mangiamo e ci raccontiamo la nostra giornata.. potrebbe essere la nostra vita quotidiana fra qualche anno.. infondo non è difficile da immaginare..noi due che formiamo una famiglia. Ammetto che a volte ci penso, certo non è una cosa per cui sono pronta adesso ma magari fra qualche anno.. Non ho dubbi che è lui che voglio al mio fianco, è con lui che mi immagino fra dieci anni, so che è lui che voglio come padre dei miei figli
< Mi sta lanciando uno sguardo di sfida, la vedi? > la indica con le bacchette
< Non essere ridicolo. Ma cosa ti dice lo zio bambilina? Guarda quanto è brava! Ti informo che non ne trovi tante di bimbi che stanno così bravi mentre gli adulti cenano >
< Sarà ma resta il fatto che mi guarda male > neanche gli rispondo e con la mano libera gli do uno scappellotto sulla nuca.
Pur di non avvicinarsi troppo ad Elisabeth si offre volontario per sparecchiare e lavare i piatti. Contento lui! È arrivata l'ora di cena anche per questa bella bambolina. Mi metto comoda sul divano e le do il suo biberon. Avete mai provato a farlo? È una sensazione bellissima. Il neonato ti guarda negli occhi mentre succhia, sembra dire “brava, ci voleva proprio”. Non puoi fare a meno di sorridere osservando le guanciotte che si muovono operose. Una volta finito la appoggio con il mento sulla spalla per farle fare il ruttino che devo dire le riesce davvero bene
< Che stile la principessina eh? >
< Non prendere in giro tua nipote > almeno si è portato a meno di due metri da lei! È chiaro che le sta venendo sonno perciò mi sbrigo a cambiarle il pannolone e metterle il suo bel pigiamino rosa confetto. Tempo cinque minuti e dorme serena fra le mie braccia. La cullo ancora un po prima di sistemarla nel suo ovetto coprendola con la copertina rosa.
< Senti visto che dorme ne approfitto per farmi una doccia veloce >
< Ma la devi lasciare per forza in sala? Non puoi portarla con te di là? >
< Sto più tranquilla sapendola vicino a te. La TV la puoi accendere ugualmente, evita solo di alzare troppo il volume e vedrai non la disturbi >
< Sarei io che disturbo lei eh? Dammi un bacio come si deve piuttosto! - mi ritrovo stretta a lui che mi bacia con passione, si questo ci voleva! - Fai alla svelta e per la cronaca ti conviene pensare a un bel modo per risarcirmi per questa serata >
< Potrei avere già un paio di idee.. sempre che tu faccia il bravo fino alla fine >

POV D

Non sono per nulla a mio agio. Zero. Nada.
Mi metto comodo sul divano, stendo le gambe sul tavolinetto, inizio a fare zapping. Ma questa ansia non passa. Per niente.
Trovo una partita di basket, cerco di seguirla ma a ogni minimo rumore mi volto verso l'ovetto temendo che la piccola peste possa svegliarsi. A ogni piccola smorfia trattengo il respiro e spero che non apra gli occhi.
Come diavolo fa questo piccolo esserino a mettermi così a disagio? Normalmente sono io che metto sotto pressione le persone. Chiunque ha paura di me. Incuto timore. A tutti. Che sia un avvocato arrabbiato durante una riunione o un emerito sconosciuto nel traffico basta un'alzata di sopracciglio accompagnato da uno dei miei sorrisetti strafottenti e metto tutti in riga. Tutti fanno quello che voglio. Sempre. Tutti tranne questa nanerottola.
Ma quanto ci mette la streghetta? Ci vuole così tanto per farsi una doccia? Nell'idea che avevo di questa serata sarei stato anche io dentro a quella doccia, facendo l'amore dopo averlo fatto sul tavolo della cucina e proseguendo facendola gemere e urlare a letto. E invece eccomi a fare il baby-sitter. Ridicolo. Cosa le è venuto in mente di lasciarmi qui solo con lei? È impazzita? Se penso che in questo preciso istante Elena e Stefan sono da qualche parte a fare i piccioncini mi viene voglia di urlare! Insomma hanno voluto la bici? Che pedalino.
< Gh-upf > muove le braccia, tenta di girarsi.. temo il peggio ma per fortuna continua a dormire. Tiro l'ennesimo sospiro di sollievo.
Andiamo perché mai sono così nervoso? È lì che se la dorme, io sono qui spaparanzato sul divano, non c'è nessun problema.
orno a guardare la partita. Siamo già a metà del secondo tempo, stanno 60 a 63. sembra molto equilibrata. Entrambe le squadre fanno un bel gioco, realizzano begli schemi e quel playmaker è un fenomeno continua a dribblare avversari e ha realizzato un paio di belle schiacciate a canestro.
< U-uèèè!!! Uè-uèè!! > perché capitano tutte a me?!
< No, no, no – balzo in piedi in un lampo – Non piangere, non piangere.. > dondolo un po' impacciato l'ovetto come ho visto fare mille volte da Elena e Bonnie ma non funziona. Accidenti! Cosa faccio ora?! Quando sente la mia voce si zittisce, mi fissa dritto negli occhi stringendo i pugnetti al lato del viso
< So benissimo che non sono la tua persona preferita ma ti prego non piangere > deve averla presa come una sfida perché neanche il tempo di finire la frase che ricomincia a piangere strillando a pieni polmoni. Cavolo di questo passo mi farà diventare sordo!
A mali estremi estremi rimedi. Per la prima volta dal giorno in cui è nata la prendo in braccio. Cerco di sistemarla come fanno gli altri, la testolina sul mio petto, una mano dietro la nuca e l'altra a sorreggerla da sotto il pannolone. Cammino avanti e indietro cullandola un po' a destra e un po' a sinistra. Sfoggio tutto l'arsenale ma non accenna a smetterla. La piccola testarda è tutta rossa in viso dallo sforzo. Accidenti!
< Vuoi il ciuccio? Certo che lo vuoi, ecco qua.. > figurarsi se basta così poco! lo risputa sprezzante e continua a strepitare. Cerchiamo di ragionare. Non sarà neanche un'ora da quando ha preso il biberon perciò non può avere fame. Non sento odori nauseabondi perciò non è da cambiare. Cosa diamine vuole?! < Per pietà smetti e ricomincia a respirare..vorresti che ci fosse la zia Bonnie al posto mio, fidati ti capisco.. vorrei anche io ci fosse lei qui.. ma non siamo così fortunati piccoletta – due passi avanti e due passi indietro, un mezzo giro a destra e uno a sinistra – Non piangere, non piangere.. Abbi pietà e dimmi cos'hai! > secondo me lo fa apposta, vuole torturarmi! A questo punto potrei iniziare a singhiozzare anche io!!
< Abbi pietà del tuo unico zio per l'amor di Dio! Abbi un po' di pazienza, mm? Riusciamo a dare altri cinque minuti a Bonnie per finire la doccia? Sarebbe carino se non mi facessi fare la figura dell'idiota davanti alla mia fidanzata, sai? Se speri di avere dei cuginetti prima o poi è fondamentale che la tua zietta preferita non mi creda del tutto inutili quando si parla di bambini, capisci? - due passi avanti e due passi indietro, mezzo giro a destra e mezzo giro a sinistra e da capo – Ti propongo un patto. Tu adesso collabori e in cambio.. vediamo cosa potresti volere in cambio? Un pony? È tuo. Viaggi a Disneyland? Sono già prenotati. Una corvette per il tuo sedicesimo compleanno? Nessun problema > alla fine di tutto questo farfugliamento mi accorgo che regna il silenzio.
Alla faccia della piccola opportunista.. si è proprio mia nipote!
Azzardo uno sguardo in basso e miracolo dei miracoli ha gli occhietti chiusi, la bocca semiaperta, il viso ancora rigato dalle lacrime ma silenziosa. Per un po' continuo a camminare, ho paura che se mi fermo l'incubo ricominci. Incrociando le dita mi metto a sedere sulla poltrona più vicina, sento Elisabeth che si muove leggermente ma non si sveglia. Dio grazie!
Continuo a stringerla a me mentre mi rilasso e ringrazio tutti i santi del paradiso per ordine alfabetico più e più volte. Però.. sono stato proprio bravo!! Chi l'avrebbe mai detto? Sono mesi che tutti mi prendono in giro perché non sono capace a stare con la piccoletta e invece guardatemi qua! Alla faccia loro! Vinco sempre!
L'immaginazione mi sta facendo brutti scherzi. Al posto di Lizzy vedo un bambino con i ricci neri e la carnagione di porcellana come la madre. Io e Bonnie insieme non potremmo che creare qualcosa di meraviglioso.. certo non domani ma prima o poi..

POV B

Wow.. santo cielo mai e poi mai avrei potuto immaginare di vedere ciò che sto vedendo adesso.. Damon addormentato sulla poltrona con la piccola Lizzy, anche lei nel mondo dei sogni. Sono dolcissimi insieme. Semplicemente adorabili! Continuo a fissarli senza riuscire a muovervi, cerco di fissare tutto nella mia memoria, non voglio perdere un solo particolare.. Damon con i capelli spettinati ed Elisabeth serenamente addormentata sul suo petto. Non posso farmi scappare questa occasione, prendo il cellulare e scatto una foto: sono bellissimi insieme! Inoltre ho bisogno di prove, nessuno mi crederebbe altrimenti!
Non voglio rischiare di svegliarli ma è meglio rimettere la bambina nell'ovetto. Delicatamente la prendo in braccio ma sveglio il mio esausto fidanzato
< Piangeva. Probabilmente cercava te ma alla fine si è accontentata di me > la voce roca dal sonno
< Alla fine ha scoperto di avere un meraviglioso zio tutto per lei. Sei stato grandioso > mi siedo sulle sue gambe baciandolo piano sul collo, le sue mani iniziano ad accarezzarmi
< Fra quanto arrivano i due genitori degeneri? >
< Poco meno di mezz'ora >
< Bene. Sai rossa ho un paio di idee in mente per farti perdonare >
< Bene.. non vedo l'ora di sentirle.. >

Il laboratorio della pasticceria è il mio angolo di paradiso.
Qui dentro tutto può succedere, lascio libera la mia fantasia. Posso ricreare ricette che mi ricordano la mia infanzia, posso fare creazioni che mi riempiono di gioia, a volte posso sperimentare cose nuove. Oggi sperimento.
Negli ultimi mesi è capitato sempre più di frequente che arrivassero in negozio dei clienti vegani e se ne sono sempre andati a mani vuote perché nel menù del “Flower Pastry” non c'è niente che risponda ai requisiti di quella particolare dieta.. non ci eravamo mai posti il problema. Mi ero ripromessa che appena avrei avuto del tempo libero avrei iniziato a ricercare delle ricette interessanti perciò eccomi qui mentre sforno trepidante una torta al cioccolato fondente e barbabietole. Il profumo promette molto bene, l'aroma del cioccolato fa venire l'acquolina in bocca. Appena raffreddata la tolgo dalla teglia per adagiarla su un piatto da portata. Con le fruste monto la panna vegetale assieme al latte di soia freddo, riempio un sac a poche e inizio a decorarla. A prima vista è davvero bella, sembra una qualsiasi delle nostre torte. Non mi resta che farla assaggiare al grande capolavoro
< Quindi? Che te ne pare? > odio aspettare il verdetto! Da come la vedo io o è buona o è da buttare, non so davvero cosa aspettarmi.
Vedo Mary masticare attentamente il boccone, studiarne il gusto
< Non sapevo di preciso cosa aspettarmi da un dolce vegano, a dir la verità ero un po' prevenuta ma di certo non me lo aspettavo così. La barbabietola dà consistenza ed esalta il gusto avvolgente del cioccolato, all'interno non è asciutto ma umido e la panna gli dà una spinta in più. Infine lo hai reso davvero una gioia per gli occhi. Lo mettiamo in menù da subito. Nell'ordine settimanale per il fornitore aggiungo subito anche questi nuovi ingredienti. Hai avuta un'ottima idea. Bravissima Bonbon! > mi abbraccia fiera, sinceramente anche io sono un po' orgogliosa di me oggi!
< Sono felice di averci azzeccato! Se ti piace l'idea potrei provare anche una ricetta per dei muffin vegani.. >
< Assolutamente. Se funzionano potresti cercare anche una variante del cheescake in modo da avere un menù più completo cosicché anche i nostri clienti vegani avranno più scelta. Direi che queste aggiunte potrebbero bastare >
< Mi metterò subito a caccia! Ahhah!! >
Adoro lavorare con Mary, è il capo perfetto. Mi incoraggia quando ce n'è bisogno, è paziente e mi insegna ogni suo trucco. Grazie a lei sono cresciuta molto professionalmente parlando. Dovrò a lei se in futuro potrò realizzare il mio sogno!
L'ora successiva la passo facendo il lavoro di routine. Finisco di decorare una torta di fragole, glasso i muffin ai mirtilli e quelli al cioccolato bianco, preparo l'impasto per i cookies e lo lascio riposare così sarà pronto per domani. Visto che ci sono e oggi mi sento in vena artistica prendo la pasta di zucchero e inizio a creare dei fiori che per la decorazione delle torte non ce ne è mai abbastanza!
< Bonnie, un bel ragazzo chiede di te > lancio uno sguardo veloce all'orologio, sono le cinque e trenta, possibile che Damon mi abbia fatto una sorpresa? Sorrido fra me mentre esco dal laboratorio
< Ciao Bonnie! > il sorriso diventa quasi una mezza smorfia quando vedo che ad aspettarmi c'è Zander. Si avvicina e mi saluta con due baci sulle guance. Di tutte le pasticcerie della zona doveva entrare proprio in questa? Forse è un pensiero un po' troppo acido, è sempre stato gentile e carino con me.. ma al solo ricordo della litigata di qualche giorno fa rabbrividisco!
< Sempre splendida vedo! > arrossisco immediatamente
< Ciao.. Cosa posso portarti? >
< Direi una tazza di caffè e una fetta di quel dolce di fragole e panna. Lo hai fatto tu? - annuisco – Bene. Se non sei troppo indaffarata potresti concedermi cinque minuti del tuo tempo? Dovrei parlarti >
< Va bene. Tu accomodati, prendo il tuo ordine e arrivo > Torno dietro al bancone, preparo il tutto e lo dispongo su un vassoio. Informo Mary della mia piccola pausa e come al solito non fa il minimo problema
< Ecco a te – mi siedo davanti a lui – Sono tutta orecchie. Dimmi >  sembra quasi voler prendere tempo mentre assaggia la torta
< Semplicemente divino! L'ho sempre detto che sei un vero talento! > mangia con gusto e ne sono felice. Vorrà pur di qualcosa detto da uno chef del suo calibro, no?
< Non esagerare.. >
< Non faccio complimenti a casaccio, dovresti saperlo. Anzi a dire tutta la verità è per questo che sono qui. Vorrei tu riconsiderassi lo stage. Due mesi a Parigi con me e la pasticceria non avrà più segreti per te. Ti si aprirà davanti un universo di opportunità! La tradizione pasticcera francese è la più complessa e completa che esista. Se imparerai a destreggiarla sarai un vero e proprio chef pasticcere. Pensa solo quanto potrà essere importante per il tuo futuro! > sono senza parole ma a dire la verità anche un po' lusingata
< Zander non so come ringraziarti per la stima che hai di me ma sono già stata chiara e te l'ho ribadito più e più volte. Non posso accettare la tua generosa offerta. Io e Damon abbiamo dei progetti per quest'estate. Se tutto va come spero la prossima settimana a quest'ora saremo in Toscana > chiara, no?
< Bonnie – scuote la testa sconsolato, passa una mano fra i capelli – Questa è un'occasione che si presenta una sola volta nella vita, non puoi seriamente rinunciarci per una vacanza con il tuo ragazzo – allunga la mano attraverso il tavolo afferrando la mia – Bonnie pensaci bene. Potresti lavorare nella migliore pasticceria di Parigi, con i migliori insegnanti al mondo per non parlare di due mesi nella città più bella del mondo.. fra parentesi sono anche una guida turistica fantastica > mi abbaglia con un sorriso a trentadue denti ma mi riscuoto immediatamente, cerco di ritrarre la mano ma mi trattiene
< Grazie ma ancora una volta no grazie. Non ho intenzione di cambiare idea >
< Disturbo?! > un'ombra minacciosa si allunga sul tavolo, questo ringhio glaciale può appartenere solo a una persona per mia sfortuna. Come colpita da una scossa scatto in piedi
< Cosa diavolo sta succedendo?!! Cosa diavolo ci fa lui qua?!! > la domanda sembra rivolta a me ma fissa dritto negli occhi Zander. Non serve un genio per intuire che Damon è a dir poco furioso, serra la mascella, stringe i pugni
< Niente. Non sta succedendo niente Damon – gli stringo un braccio cercando di farlo arretrare un po' – Zander è passato solo per chiedermi un'ultima volta per lo stage ma se stava giusto andando, vero? > cerco di tenere la voce ferma ma non è per nulla facile, questa situazione va di male in peggio! Vorrei solo che Zander si alzasse e se ne andasse ma figurarsi se sono così fortunata
< Come fai ad essere così egoista? Non ti senti neanche un po' in colpa per tarparle le ali in questo modo ?! Sta rinunciando solo per colpa tua! > è ufficiale: sto per assistere ad una esplosione nucleare
< Chi cazzo ti credi di essere?!! - non ho mai visto Damon così furioso, lo afferra per la maglia e lo tira a sé – Bonnie non è affar tuo! Non verrà a Parigi con te! Trovati un'altra da tentare di portarti a letto!! >
< Damon!! > è impazzito del tutto? Sta dando uno spettacolo indecente! I fortunatamente pochi clienti presenti stanno osservando la scena fin troppo interessati mentre la povera Mary ci guarda preoccupata
< Silenzio!! > non credevo che la situazione potesse peggiorare ulteriormente ma mi sbagliavo di grosso!
< E tu rinunci al tirocinio per lui?! Cosa ci vedrai mai in un tipo così?! Come puoi permettergli di trattarti a questo modo?! >
< Non parlarle!! - con un movimento veloce lo afferra per il colletto della camicia, lo strattona – Bonnie non va da nessuna parte senza di me! Vattene!!  Non voglio più vederti gironzolarle intorno!! > lo strattona di nuovo per poi allontanarsi di un paio di passi
< Cosa diavolo ti affascina così tanto in uno come lui?! > sentirlo parlare con me manda Damon ancora più su tutte le furie
< Zander per favore esci > deve andarsene alla svelta. Non so più cosa fare..
< Ok vado. Per ora. Sappi che parto fra tre giorni, se cambi idea il biglietto è all'aeroporto che ti aspetta > neanche il tempo di finire la frase che Damon gli sferra un pugno possente in pieno viso. Vedo tutto al rallentatore. Porto le mani alla bocca. Non può averlo fatto sul serio
< Damon! Sei impazzito?! > in sottofondo sento le voci dei clienti e Mary che cerca di calmarli. Questo non è il Damon che amo e conosco. Questo è il Damon che fa incontri clandestini, quello che non ha freni, quello che in tutta sincerità un po' mi spaventa con quello sguardo piena d'ira..
< Fai un favore a tutti e vai ad aspettarmi a casa mia > mi guarda come a volermi leggere dentro con quello sguardo di ghiaccio che dà i brividi. Dopo una pausa che è sembrata infinita gira i tacchi e se ne va. Non sono mai stata più in imbarazzo in tutta la mia vita, trattengo a stento le lacrime.
Se fossi Mary dopo questa scenata mi licenzierei senza pensarci due volte.

POV D

Cazzo. Cazzo. Cazzo!!! Proprio quando pensavo che la giornata non potesse peggiorare ancora di più! Quanto mi sbagliavo!!
Doveva essere la scelta migliore andarmene via dall'ufficio prima e fare una sorpresa a Bonnie! Arghh!!! Quanto mi sbagliavo!! La sorpresa l'ha fatta lei a me!! Quel botolo! Come osa continuare a provare a portarmela via!! Lei è mia!!! MIA!!
Ho davanti agli occhi il momento in cui sono entrato in pasticceria.
Cammino avanti e indietro nel salotto per cercare di calmarmi, cercare di regolare il respiro affannato. Niente, non funziona. Le teneva la mano, la guardava negli occhi mentre la convinceva a seguirla in quella fottutissima Parigi!! Perché è restata ad ascoltarlo?! Perché non si è allontanata?! Perché non lo ha mandato via?! Mi aveva giurato che non lo avrebbe più rivisto, possibile che mi abbia mentito? Dannazione!! Oddio.. e se fosse riuscito a convincerla? Se parte? Cosa faccio?
Ho bisogno di bere qualcosa.
Perché diamine non ha mai niente di più forte di una coca-cola?! Perché è ancora troppo giovane per poter comprare dell'alcool, ecco perché!
In un flash rivivo lo scontro avuto stamani con Kathrine “Impossibile che non ti sei ancora stancato di quella ragazzina? Sembra una bambina.. cosa puoi trovarci mai? Come fai a non capire che non può darti ciò di cui hai bisogno? Non sarà mai brava come me.. lo sai bene.. ti ricordi come eravamo insieme. Puri fuochi d'artificio.. Tu hai bisogno di una donna che ti sappia soddisfare, non di una bimbetta che ha problemi con la figura paterna. Non può capirti come faccio io e non puoi continuare a fingere di fare il bravo ragazzo, ti annoierai presto.. ho sempre adorato il tuo lato oscuro lo sai..” ha continuato così per una buona mezz'ora. Ho tentato, lo giuro, di farmi scivolare tutto addosso senza farmi toccare da ciò che diceva.. ma a un certo punto non ce l'ho più fatta e sono scoppiato! Le ho urlato contro tutto ciò che ho sempre pensato di lei, le ho dato della strega e della sgualdrina. Per concludere in bellezza lo afferrata per un braccio e sbattuta fuori con forza.
Da lì la giornata non ha fatto altro che peggiorare. Un incubo senza fine!
Quarantacinque minuti ecco tutto il tempo di pace di cui ho potuto godere prima che il mio caro paparino piombasse nel mio ufficio con una delle sue più memorabili ramanzine! A quanto pare alla cara Kathrine sono serviti meno di un battito delle sue ciglia finte per chiamare in lacrime il direttore dell'agenzia di moda lamentandosi del mio “atroce comportamento”! Ero convinto che mio padre mi avrebbe capito, che per una volta sarebbe stato dalla mia parte, addirittura fiero per essere stato capace di difendere il mio rapporto con Bonnie.. ennesimo errore della giornata! Urlava ancora prima di entrare nel mio ufficio. Sembrava di essere tornati ai bei vecchi tempi! A quanto pare sono sempre il solito irresponsabile e irascibile, non so distinguere tra il lavoro e la vita privata, non sono altro che un immaturo che non sa gestire la responsabilità che mi aveva affidato. Si è pentito di aver creduto in me, di avermi considerato abbastanza adulto da saper gestire un caso così delicato. Ha chiaramente sottolineato quanto sia senza speranza.
Abbiamo finito per rinfacciarci qualunque cosa.. quanto fosse distante durante la mia infanzia, come non sia mai stato capace di starmi accanto dopo la morte della mamma, di avermi di fatto abbandonato a me stesso, tutte le mie risse, il suo non considerarmi mai all'altezza, tutte le mie sbronze, ha ribadito quanto non si sia mai potuto fidare di me, di che razza di delusione sono sempre stato e continuo ad essere, come avrei deluso anche mia madre se fosse ancora qui.. Non siamo mai andata così vicini a prenderci a pugni. Ci hanno sentito tutti. La mia segretaria allarmata ha chiesto aiuto a Stefan. Risultato? Mi sono dovuto assorbire pure il discorsetto del mio caro fratellino. A quanto pare sono migliore di così. Figurarsi.
Ho mandato tutti all'inferno e me ne sono andato. Ho guidato senza meta per più di un'ora finché non mi sono sentito più calmo.
Sapevo che niente mi poteva fare stare meglio se non il mio pettirosso. Un altro errore da aggiungere alla collezione! Pensandoci bene però il pugno che ho dato a quell'idiota è stato l'apice della mia giornata! Una vera soddisfazione!
Ho bisogno di uno scotch, preferibilmente doppio.
Sento girare la chiave nella serratura. Certo che se l'è presa comoda a tornare a casa. È più di un'ora che sono ad aspettarla.
Ci guardiamo da un lato all'altro della stanza per un paio di minuti in completo silenzio. Siamo entrambi arrabbiati. Se apro la bocca non può che finire male. Se parlo scoppia un casino ancora più grande, lo so già. Sembra stia per iniziare a parlare ma poi ci ripensa e va dritta in camera probabilmente a cambiarsi.
Finirà questa giornata prima o poi? Sfrego le mani sul viso frustrato.
Quando torna è pronta per la lotta, lo vedo dalla sua espressione determinata. Non perde tempo in inutili preliminari
< Che diavolo ti dice il cervello?!! Ti rendi contro di quello che hai fatto?!! Della figuraccia che mi hai fatto fare?! È un miracolo se Zander non ti denuncia!! Ne avrebbe tutti i diritti! >
< Ci credo – non trattengo un ghigno sadico, fingo di asciugarmi una lacrima. So che la sto mandando in bestia – Ha piagnucolato tanto? Come mi dispiace poverino.. E sentiamo cosa gli hai promesso per convincerlo a non denunciarmi eh? >
< Neanche ti degno di una risposta!! > si avvicina minacciosa per quanto possa sembrarlo
< Brava fai la superiore > l'ho presa in contropiede con la mia freddezza. Sono bravo a mostrarmi insensibile. Per un attimo resta senza parole, fa un respiro profondo. Vuole parlare non urlare. Peccato sia la sola
< Cosa ti ha preso? Hai deciso che oggi era la giornata mondiale “imbarazziamo Bonnie” ? >
< No!! A quanto pare è la giornata universale del “facciamo incazzare Damon”!! > inizio a urlare sempre di più, quasi neanche me ne accorgo
< Sei pazzo?! Non ho fatto niente di male! Stavamo solo parlando! Solo parlando! >
< Hai un livello di ingenuità tale da essere imbarazzante!! Cos'è ti ha convinto? Quand'è che parti? Mm?! Sentiamo ti ha convinto anche a fare altro?! >
< Stai esagerando! Cosa ti ha preso? Neanche ti riconosco più! Sono giorni che sei cupo, stressato e lo capisco. Ne hai tutte le ragioni. Ma oggi ti sei infuriato per nulla! Lanci accuse a raffica che non fanno altro che offendermi profondamente oltre che arrabbiare! Lo sai anche tu che è tutto assurdo! E dulcis in fundo hai preso a pugni una persona che non ha fatto niente! > urla anche lei adesso.
Non abbiamo mai raggiunto questo livello e anche se dentro di me so che stiamo andando in una direzione senza ritorno non riesco a fermarmi, non mi importa. Devo urlare e sfogarmi, a questo punto devo quasi trattenermi dallo scuoterla per farmi capire
< Mi avevi giurato che non avresti più visto! Che era una questione chiusa! Indovina un po'?! Era una menzogna!! >
< Non l'ho mica invitato io. È entrato in pasticceria mica potevo cacciarlo >
< Eravate mano nella mano – continuo come se non mi avesse interrotto - occhi negli occhi! Davvero dolci! - scuote la testa, vuole ribattere ma non le do il tempo – Cos'è ti sei stancata di me?! Ti sei accorta che tutto considerato non ne valgo la pena?! Ti sei accorta che puoi avere di meglio?! Beh continua a cercare perché poco ma sicuro non è quel francese da strapazzo! Vuoi mollare tutto per degli stupidi bignè?! Bene!! Non sarò io a trattenerti, stai serena!! > sento la vena del collo che pulsa impazzita
< Ma ti ascolti?! Come devo dirti che non ho fatto nulla? Stai facendo tutto da solo. Non vado da nessuna parte! Voglio stare solo con te! Lo capisci o no?!! Io amo te! Non so qual è il tuo problema ma ti consiglio di risolverlo alla svelta – parla decisa, conoscendola non vuole scendere al mio livello urlando a squarciagola, vuole farmi ragionare.. buona fortuna con quello – Per l'amor di dio dimmi cos'hai. Parlami. Sfogati. Spiegati.. lo sai che su di me puoi contare sempre > si avvicina incorniciando il mio viso fra le sue mani, gli occhi imploranti. La scosto allontanandomi, sono troppo arrabbiato. Come fa a non capire?! Perché non comprende quanto è dura per me?! Andava tutto così bene. Con lei, a lavoro, con mio padre. Non sono mai stato così soddisfatto della mia vita e poi è bastato un attimo per far crollare tutto. Sento solo rabbia. Contro quella stronza di Kathrine che sembra essere tornata per incasinarmi, contro mio padre per cui non sarò mai abbastanza e non perde occasione di ribadirlo, anche contro Bonnie che è l'unica che mi ha sempre capito solo con uno sguardo, fra noi non sono mai servite inutili parole ma ultimamente la sento distante, a volte sembra quasi che non parliamo la stessa lingua. Sono solo.
< Non c'è assolutamente niente da spiegare!! La verità è che avete tutti rotto i coglioni!! Io sono così! Nessuno mi può cambiare neanche la piccola e dolce Bonnie!! E se pensavi di esserci riuscita ti sbagliavi di grosso!! Questa è la realtà. Non ti sta bene? Parti!! Facciamola finita! Non mi importa! Ne ho abbastanza di tutto!!! Mandami una cartolina dalla fottuta Parigi!! > la mia bocca ha finito di parlare prima che il mio cervello potesse intervenire. I suoi occhi mi spezzano il cuore. Trattiene a stento le lacrime.
Sono uno stronzo!
Non posso restare. Non respiro. Senza guardarla prendo le mie cose e veloce esco dall'appartamento.


POV B

< Pronto? Bonnie? Ma ci sei? >
< Si.. scusa Ele.. - quasi non mi sono accorta che aveva risposto al telefono, sono bastati tre squilli e il mio cervello è partito per la tangente – Puoi parlare o ti ho trovata in brutto momento? >
< Non potevi sceglierne uno migliore. Lizzy sta facendo il suo sonnellino quindi a occhio e croce ho un'oretta libera! Allora cosa mi racconti? Come va? >
< Insomma.. > neanche so da dove cominciare
< Bonbon che hai? Ti sento strana > forse perché ho passato la notte insonne cercando di non pensare al peggio
< Non sta andando bene.. anzi.. > eufemismo del secolo: è un'emerita schifezza!
< Mi stai preoccupando, stai bene? - cerco di trattenermi ma mi scappa un singhiozzo – Bonnie? Se non parli giuro vengo immediatamente da te >
< Un disastro. Un vero disastro.. abbiamo litigato. Una lite tremenda.. - cerco di raccontarle la discussione di ieri sera senza tralasciare niente. Zander, quel maledetto corso, Damon, la gelosia.. ho ancora davanti il viso di Damon, i suoi occhi pieni d'ira - .. se ne è andato sbattendosi la porta alle spalle e da quel momento non si è più fatto sentire. Per tutta la mattina ha avuto il cellulare spento. Ho provato anche a chiamarlo direttamente in ufficio ma la sua segretaria dice che non vuole essere disturbato per nulla al mondo, neppure da me.. Possibile che continui a ignorarmi così? >
< Lo sai com'è fatto. Conoscendolo si è pentito di come ha reagito. Avrà solo bisogno di un po' di tempo >
< Ha preso a pugni Zander, ti rendi conto? Hai una vaga idea di quando sangue esca da un naso rotto? Ancora non capisco perché Mary non mi abbia licenziato.. >
< Beh a essere sinceri Zander se lo doveva aspettare. Magari questa volta capirà l'antifona >
< Fammi capire gli stai dando ragione?! Devo ripeterti cosa mi ha fatto e detto? Era completamente fuori controllo! Accidenti da una parte vorrei superare tutta la discussione e dimenticarla ma poi mi ricordo che non ho fatto nulla di male e lo strozzerei! Per quanto possa essere stato geloso non capisco la sua reazione spropositata. È esploso davanti ai miei occhi. Non puoi capire com'era. Non l'ho mai visto così. Non ascoltava niente di ciò che dicevo. Più cercavo di calmarlo peggio reagiva. Non so davvero cosa gli sia preso. Come fa a pensare sul serio che voglio sostituirlo con Zander? È folle!! vogliamo parlare di come sia scomparso dalla faccia della terra e non si voglia fare raggiungere? Mi fa impazzire! - sono triste. Sono arrabbiata. Piangerei e urlerei allo stesso tempo – Perché per una volta non può andare tutto bene? > mi manca accidenti
< Lo so. Ti capisco ma non per fare l'avvocato del diavolo.. ti sei chiesta se magari non ci sia altro dietro? Ti ha detto cosa è successo ieri in studio? >
< N-no.. > perché sono già che non mi piacerà per niente?
< Non so i particolari, solo ciò che mi ha detto Stefan. Pare sia stato un inferno. Qualcosa deve averlo fatto scattare con Kathrine, lo hanno sentito tutti urlarle contro. La strega dell'est è subito andata a piagnucolare con il suo direttore che non ha perso tempo a minacciare Giuseppe di cambiare studio legale se suo figlio non iniziasse a trattare con rispetto la sua migliore modella, bleah! Ed è lì che tutto è andato a rotoli. Damon e Giuseppe hanno iniziato a litigare più duramente del solito e vuol dire molto. Uno show gratuito per tutti i presenti. Stefan li ha dovuti separare fisicamente, erano quasi alle mani – ci mancava solo questa – Zander deve essere stata la ciliegina sulla torta.. Lo so anche io che non è una scusante ma un'attenuante si.. Era già fin troppo stressato ed arrabbiato di suo per agire razionalmente >
< Sono settimane che è intrattabile e lo capisco, lo giuro! Si trova in una posizione impossibile e suo padre ha solo peggiorato le cose, pensare che stavano andando così d'accordo.. Ma perché non mi ha detto niente? Perché non si fida di me? Da come se ne è andato non so neanche se stiamo più insieme.. > “Parti! Ne ho abbastanza!” mi rimbomba ancora nelle orecchie
< Non dire così. Senza dubbio ha parlato senza connettere il cervello, è stata colpa della rabbia e della gelosia. Non significa niente. Scommetto che se ne è già pentito. Ti ama più di ogni cosa. Vedrai che sistemerete tutto >
< Speriamo.. Ma cosa dovrei fare secondo te? Aspettare in silenzio buona buona a casa finché non gli gira di tornare da me? Sa essere così infantile alle volte >
< Assolutamente no!! Mica sei uno zerbino! Se Maometto non va alla montagna è la montagna che va da Maometto. Se entro l'ora di cena non si è ancora fatto vivo – cosa che non mi sorprenderebbe – vai tu da lui. Prendi in mano la situazione. Conoscendolo sarà ancora immerso nei sensi di colpa nella privacy del suo ufficio. Sarà più calmo e disposto a ragionare. Vi chiarirete e tornerete felici come prima >
< Detto così sembra facile >
< Lo è fidati. Non puoi ragionare con il tuo fidanzato quando è arrabbiato, lo conosci. Scommetto che sarà il primo a farsi perdonare per come ti ha trattato > < Speriamo.. ti chiamo domani. Dai un bacione a Elisabeth per me >
< Sarà fatto. E mi raccomando mettiti in tiro quando vai da lui. Farete pace molto più in fretta! Ahhahh!! A domani! >
Devo trovare qualcosa con cui distrarmi. Non posso passare tutto il pomeriggio a fissare le lancette dell'orologio o ancora peggio aspettare inutilmente una chiamata che non arriva! Rischio di impazzire del tutto!
Sono stata sveglia tutta la notte, dovrei essere esausta ma non riesco a dormire. Appena provo a chiudere gli occhi rivivo tutta la scenata all'infinito. Ho davanti a me Damon furioso che urla, io che faccio altrettanto, lui che sbatte la porta e se ne va via da me.. mi sta ignorando da ben venti ore..
Continuo a chiedermi cosa stia facendo, come sta, se sarà più calmo, se sta ancora litigando con suo padre.
Ho bisogno di vederlo ma ha ragione Elena, devo avere ancora un po' di pazienza. Almeno uno dei due deve mantenere la testa sulle spalle.
Ho un'idea geniale! Preparo qualcosa per cena. Se vado da lui meglio portare un'offerta di pace. Voglio riuscire a sistemare le cose, non c'è spazio per un altro fallimento. Non voglio dargli l'impressione di essere lì per continuare a litigare. Voglio che sia un incontro fra due persone che si amano non un incontro di boxe! Ho in mente qualcosa che vada bene per una specie di pic-nic, direi della pasta fredda molto colorata e una cheesecake ai lamponi. Non posso strozzarlo ma posso ugualmente prenderlo per la gola, no?
Mi metto subito all'opera. Inizio con il dolce che deve passare più tempo in frigo. Preparo la base con i biscotti e il burro, poi la crema mescolando mascarpone, ricotta, zucchero e un po' di vaniglia. Verso tutto sulla base. La decorerò con i lamponi prima di uscire. E una cosa è fatta.
L'acqua bolle e butto la pasta, ho scelto le farfalle. Taglio le verdure a listarelle e le sbollento per un paio di minuti. Taglio i pomodorini, le olive e la feta. Una volta cotta la pasta la raffreddo e aggiungo tutto il condimento. Mi sono data un gran da fare ma sono più che soddisfatta del risultato!
Come dice Elena non mi resta che “mettermi in tiro”. Passo un tempo infinito davanti all'armadio. Cosa cavoli mi metto?!
Fa presto lei a dire “mettiti in tiro”.. di sicuro non parlava dei miei comodissimi jeans, eviterei anche gli shorts.. tiro fuori di tutto: pantaloni, gonne, camicie, top.. non mi piace niente: troppo sportivo, troppo elegante, troppo ragazzina, troppo sconcio.
Uffa!
Alla fine scovo un vestito che quelle due pazze delle mie amiche mi hanno convinto ad acquistare perché “perfetto per me”. Devo ammettere che questa volta hanno avuto ragione. È un abito a portafoglio con le maniche corte, blu petrolio. Niente male. Forse un po' troppo corto ma mi piace molto. Metto un paio di sandali bassi, lascio i capelli sciolti tanto è inutile cercare di domarli, un po' di mascara, un tocco di fard, lipgloss rosa e sono pronta.
Lo studio Salvatore è nel centro della città e per arrivarci da casa mia impiego solo dieci minuti. Si trova in un quartiere dei primi del novecento, il palazzo è d'epoca con imponenti vetrate art-noveau.
A quest'ora non c'è praticamente più nessuno in giro, saluto il guardiano di notte e salgo in ascensore. Premo per il quindicesimo piano.
Sento il cuore che mi batte in gola, non vedo l'ora di buttarmi tutta questo caos alle spalle. Ha ragione Elena ora siamo più calmi e sarà più facile fare pace. Ho un bisogno fisico di sentire Damon accanto, di sapere che fra noi va tutto bene e finalmente andare avanti con la nostra vita insieme e felici. Ci mette sempre così tanto ad arrivare al piano? Do un'ultima controllata allo specchio della cabina.. mm.. niente male. Ping. Arrivata!
Un paio d'ore fa ho sentito la sua segretaria per essere sicura che Damon avesse deciso di restare in ufficio. Mi ha raccontato che ha evitato tutti come la peste, non ha parlato con nessuno in tutta la giornata. Si è isolato del tutto dal mondo intero non solo da me. Dio quanto mi manca quel testone!
Come immaginavo i corridoi sono vuoti, quassù è tutto deserto. A dire la verità ha un che di spettrale, ogni passo rimbomba. L'unico segno di vita è la luce che filtra da sotto la porta dell'ufficio di Damon. Quando mi avvicino sento dei rumori smorzati.
Apro la porta e il sorriso mi muore sulle labbra. Il cuore manca un battito.
Sulla scrivania vedo due bottiglie di scotch vuote, carte sparse anche sul pavimento, confusione ovunque. Una sola cosa è chiara. Damon seduto dietro alla sua grande scrivania sulla sua comoda poltrona, la camicia completamente sbottonata che mostra il petto nudo. la testa appoggiata all'indietro con gli occhi chiusi e Kathrine a cavalcioni su di lui in sola biancheria.
Il tempo si ferma. Ho la nausea.
Non so per quanto resto lì a fissare la scena di quella sgualdrina che bacia il collo del mio caro fidanzato. Secondi? Minuti? Non ne ho idea.
Resto in piedi con ancora in mano quel dannato cestino con la cena. Mi sento come quella cretina di Cappuccetto Rosso!
< Disturbo?! È forse un brutto momento?! > neanche riconosco la mia voce. Non so come ma non trema dal pianto che mi sento bruciare dietro agli occhi. È dura e fredda. Deve essere lo shock.
La reazione di Damon è quasi comica. Balza in piedi scostando con forza quella stronza di Kathrine. Spettinato e arruffato, sicuramente sconvolto.
Se fossimo in un film si sentirebbe la battuta “non è come sembra”
< Bonnie.. non è come sembra > non posso crederci.. che stupido cliché!
< Non lo è? Quindi non sei mezzo nudo con la tua ex che fino a qualche secondo fa ti era spalmata addosso e non vi ho appena interrotto sul più bello?! > sto ringhiando
< P-posso spiegare amore > amore?! Ha davvero avuto il coraggio di chiamarmi amore?! Con ancora quella troia mezza nuda accanto a lui?! Presa dalla rabbia gli lancio contro con tutta la forza che ho questo dannato cestino! Si schianta sulla scrivania aprendosi e schizzando il contenuto addosso a loro. Solo questo fa vacillare la posa della strega dell'est
< Ragazzina calmati! - odio quell'espressione compiaciuta, la odio! – E inutile tutto questo melodramma.. lo sapevamo tutti che era solo questione di tempo prima che rinsavisse e tornasse da me >
< Nessuno a chiesto il parere di una squallida sgualdrina. Appena lo vorrò chiederò a te tranquilla >
< Bonnie aspetta. Non è successo niente, te lo giuro. Parliamo > il traditore si avvicina a me. Sento odore di alcool nel suo fiato. Cristo non ha nemmeno avuto la decenza di chiudere la camicia, per non parlare della cintura ancora slacciata
< Va al diavolo! Sono venuta per parlare ma hai altro da fare! Tu – mi volto verso quella stronza rinsecchita – ci tieni così tanto ad avere i miei avanzi? Tieniteli! > allontano con una spinta Damon che tenta di fermarmi.
Devo andarmene. Non resisterò ancora per molto. Da un secondo all'altro inizierò a piangere e non smetterò più.
Corro verso l'uscita, Damon subito dietro di me che urla il mio nome sempre più disperato. L'unica fortuna che ho è che l'ascensore è già al piano e si apre immediatamente appena lo chiamo. Entro e lacrime che ho trattenuto finora iniziano a scendere senza sosta.
L'ultima cosa che vedo prima che le porte si chiudano è Damon in ginocchio con le mani nei capelli.


Non odiatemi troppo..
Aspetto recensioni e pareri
Spero di aggiornare nel giro di un mese..
A presto
Bacioni
Valentina

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


CAPITOLO 18

POV D

Neanche mi ricordo come sono arrivato in questo bar. Dio è proprio è una bettola! Mi riporta alla mente i bei vecchi tempi andati, le mie migliori risse sono successe tutte qui. Grazie al cielo ci sono pochi altri clienti oltre me. Il whisky fa schifo ma non si può avere tutto
< Un altro. Doppio > il barista è veloce e in pochi secondi svuoto il bicchiere con un lungo sorso.
È l'una e trenta del mattino e sono ufficialmente ubriaco già da un po'. Sento la gola bruciare e poi lo stomaco. Per un attimo mio sembra di andare a fuoco. Per un attimo va tutto bene.. solo per un misero attimo.
“Nessuno mi può cambiare, neanche la piccola e dolce Bonnie!”
< Un altro! > ho bisogno di essere più ubriaco di così. Il barista è scettico ma per sua fortuna non fa commenti e mi accontenta.
Cosa diavolo mi è saltato in testa? Perché le ho vomitato addosso tutto il mio rancore? Non volevo assolutamente dire tutto ciò che ho detto. La mia bocca ha parlato senza consultare il cervello! Diamine il mio cervello era in totale black-out! Perché non ho saputo starmene zitto? Lo so che quando la rabbia prende il sopravvento devo rimanere in silenzio, soprattutto con coloro che amo e non c'è nessuno al mondo che ami più di Bonnie
“Parti! Facciamola finita!” Ho bisogno di essere molto più ubriaco di così
< Ancora uno dannato whisky! > urlo al barista, esita ma gli è sufficiente una delle mie occhiatacce minacciose per eseguire alla svelta.
La voglio con me. Sempre. E ora pensa che voglio che parta. Coglione!! Cosa ho combinato?
C'era troppa pressione. Troppa rabbia. Troppo stress. Troppa stramaledetta gelosia. Sono esploso e lei era lì, il bersaglio perfetto per tutta la mia ira. Stupido. Stupido. Stupido!!!
Come diavolo ho fatto a sparare così tante stronzate senza neanche rendermene conto?! Ma quando l'ho vista con Zander il sangue è salito pericolosamente alla testa. Vuole portarmela via! Come diavolo osa?! Ho sbagliato a dargli un pugno.. non mi sarei dovuto fermare! Avrei dovuto spaccargli la faccia! Infondo sono mesi che mi trattengo.. è stata una soddisfazione! Quando l'ho vista soccorrerlo tutta preoccupata e spaventata mi sono dovuto trattenere dal trascinarla via di peso da quell'idiota! Ma lei è sempre stata così, no? Troppo compassionevole verso chiunque! È anche per questo che me sono innamorato, no? Ma come fa a non capire quanto se lo sia meritato?! Cristo Santo sono mesi che mi istiga quel botolo! Oggi non era la giornata giusta per provocarmi! Era la giornata giusta per menare le mani! Con estrema fatica mi sono trattenuto dallo schiaffeggiare Kathrine e ci sono riuscito solo perché è pur sempre una donna. Con il mio caro papà si è messo in mezzo Stefan altrimenti saremmo arrivati alla resa dei conti che ci promettiamo da anni! Pensandoci bene forse era meglio non farlo all'interno della pasticceria.. capisco che Bonnie si sia sentita in imbarazzo. Si, dovevo pestarlo fuori!
Bevo l'ultimo sorso del terzo, no quarto..mm.. forse quindo bicchiere.. boh.. e chi ha tenuto il conto? Posso affermare che ho raggiunto un buon grado di ubriacatura. Ma le emozioni non scompaiono.
“Non mi importa niente! Ne ho abbastanza!”
Perché non uso mai un maledetto filtro fra bocca e cervello?! A quest'ora dovrei essere del tutto intorpidito invece ho ancora davanti gli occhi di Bonnie.. lucidi delle lacrime.. solo vedendola in quello stato sono tornato alla realtà, solo allora mi sono accorto tutto ciò che ho detto. Da bravo codardo quale sono non potevo restare, dovevo andarmene. Il rumore del portone che si chiude dietro alle mie spalle è stato come una scossa elettrica.
Non meritava che la trattassi in quel modo. Non la merito. E dov'è la novità? L'ho sempre saputo, sin dalla prima volta che l'ho vista a quell'incontro clandestino. Era chiaro come il sole. In un mondo perfetto starebbe con qualcuno di gran lunga migliore di me. Grazie a Dio questo mondo è tutto fuorché perfetto e si è innamorata di me. Come è potuto succedere? Come ho potuto dirle che non sono cambiato? Senza accorgermene, poco alla volta ma l'ho fatto e solo grazie a lei. Non può avermi creduto. Mi conosce. Sa come sono. Sa cosa aspettarsi da me. Sa che non ero lucido, che è stata solo la rabbia a parlare.. vero? Non volevo ferirla ma forse è stato l''unico modo che avevo per farle comprendere cosa provo. Una cosa le ho chiesto. Una sola: non vedere mai più quell'idiota di un pasticcere. Mi ha assicurato che non c'era problema. Mi ha mentito. È l'unica persona al mondo di cui mi fido e mi ha mentito. Dio come sono arrabbiato! Questa furia ceca ormai sarebbe dovuta scomparire, invece più passa il tempo più aumenta. Sembra un incendio che si propaga senza freni. Ho ancora una voglia matta di urlare, fare scenate folli! Devo stare solo. Stringo forte il bicchiere vuoto con le dita, le nocche sono bianche dallo sforzo. Chissà se riesco a frantumarlo? Oppure potrei lanciarlo con forza contro la parete..
< Ehi amico, è ora di chiusura > perso nei miei pensieri sento a malapena la voce del barista. Pigramente guardo l'orologio. Due e trenta del mattino. Senza degnarlo di attenzione lascio sul bancone un paio di banconote un paio di monete da cento, sono più che sufficienti per coprire il conto e gli resta persino una buona mancia. Scendo dallo sgabello e l'alcool si fa sentire, barcollo per un attimo ma riesco a fare un paio di passi
< Aspetta amico è meglio se ti chiamo un taxi! > mi volto verso di lui più minaccioso che posso, porto il mio viso a pochi centimetri da lui guardandolo dall'alto al basso < Non chiamarmi amico! - ringhio fra i denti – Faccio da me! > poco elegantemente esco dal locale.
L'aria fresca mi fa riprendere. Purtroppo. Do un'occhiata alla mia bella ferrari parcheggiata davanti ma non sono così incosciente da guidare in questo stato.. checché ne dica mio padre! Faccio un respiro profondo e chiamo un taxi.
Nel giro di mezz'ora sono nel mio appartamento vuoto. Per la prima volta da mesi dormirò solo.. neanche mi ricordo più come si fa.
Sono proprio come mi sento: solo.

Dannata sveglia! Quel bip insistente mi trapana il cervello. Spengo stizzito l'allarme. Non voglio muovermi. Chi me lo fa fare di andare a lavoro? Perché sottopormi a quella tortura?! Oltretutto con neanche un paio d'ore di sonno e una sbronza da antologia. Non voglio vedere nessuno. Voglio restare qui. Da solo! Sono o non sono padrone di me stesso? Posso fare ciò che voglio!
Accidenti!! Non posso!! Devo per forza andare allo studio. Non posso dare a nessuno la soddisfazione di vedermi nascondere! Odio il mondo!!
Meglio che mi faccia una doccia e mi dia una sistemata. Il riflesso allo specchio mi spaventa. Mi sento come sono: uno schifo! Non ho più il fisico giusto per affrontare un dopo sbornia come questo!
Come volevasi dimostrare anche oggi non sarà la mia giornata. La prima persona che incrocio entrando in ufficio è il mio caro paparino.
Restiamo fermi, l'uno davanti all'altro, nel corridoio per secondi interminabili. Nessuno dei due ha intenzione di abbassare lo sguardo o ancora peggio cedere il passo. Fossi matto se apro bocca per primo. Per me possiamo restare immobili a mimare i cowboy dei film western per ore
< Beh? - la mia unica risposta è un'alzata di sopracciglio che so dargli sui nervi – E' il modo di presentarsi? Ti proibisco di occuparti dei tuoi clienti con quella faccia! >
< Pensi davvero che potresti proibirmi qualcosa?! - non urlo, uso il mio tono freddo accompagnato al sorrisetto sprezzante che non manca mai di mandarlo in bestia – Stai sereno non voglio avere a che fare con nessuno. Adesso spostati e lasciami in pace > lo supero deciso fregandomene del suo malcelato disappunto. Sarà un comportamento infantile ma che soddisfazione.
Do precise istruzioni alla mia segretaria di non voler essere disturbato da nessuno. Se per disgrazia Kathrine varca quella soglia oggi non rispondo delle mie azioni! Sprofondo nella mia poltrona. Che mal di testa atroce! Un branco di elefanti ci stanno ballando sopra il tip-tap! Chiudo gli occhi coprendoli con una mano.. ma c'è sempre stata così tanta luce qui dentro?! Dio come sto male.
Non posso lavorare in questo stato, perché diavolo sono qui? A giusto per dimostrare al paparino che non sono l'irresponsabile immaturo che per ripicca dopo un epocale litigio non si presenta in ufficio evitando di affrontare le sue responsabilità quotidiane e bla bla bla.. I miei pensieri sono interrotti dal cellulare che squilla fastidioso. È Bonnie. Dovevo immaginarlo. Non le rispondo. Non posso ancora affrontarla. Sono ancora così arrabbiato e triste. Non sopporto di sentire anche lei arrabbiata e triste. Devo riuscire a calmarmi per bene prima di poterle chiedere scusa. Adesso peggiorerei la situazione. Spengo il cellulare. Mi fanno male persino le orecchie
< Damon? - la voce di Marta viene dall'interfono, dovrei staccare anche quello - C'è Bonnie al telefono, te la passo? >
< No. Dille che sono in riunione.. dille che la richiamerò quando avrò tempo > stacco il dannato aggeggio prima che possa ribattere.
Che scemo che sono! Perché mi accorgo di aver fatto un errore enorme solo un attimo dopo averlo commesso?! Avrei dovuto spiegarle che ho bisogno di tempo, che né riesco né voglio ancora parlare di come l'ho trattata ieri. Lo so ma non so come farlo. Come le dico come mi sento? Come le dico di tutta la rabbia che ho in corpo? Come posso farle comprendere dove ha sbagliato secondo me?! Di certo non capirà tutto questo da sola.. non può farcela a meno che non mi sappia leggere nel pensiero. Cavoli riesco a malapena a capirmi da solo! Non posso parlarle, non ancora.
La mia testa va di male in peggio ma com'è che si dice? La miglior cura per i postumi è continuare a bere. Recupero la mia scorta segreta d'emergenza nell'ultimo scaffale dell'archivio: due bottiglie di scotch e una di whisky. Il primo bicchiere mi infiamma. L'emicrania va già meglio.
Apro stancamente un fascicolo, metto giù un paio di appunti. Vado avanti così per tutta la mattina.
L'unico che ha tentato di penetrare il mio isolamento è stato santo Stefan ma figuriamoci se sono in vena per l'ennesima ramanzina! Grazie al cielo quando vuole Marta sa essere un vero cane da guardia!
Sono riuscito nell'impresa di separarmi completamente dal mondo. Non è servito molto: una porta sbarrata, tutti i telefono staccati e ciliegina sulla torta un bel bicchiere pieno. Tutto ciò che resta sono io solo con i miei pensieri che non accennano a rallentare per niente. Tutte le mie emozioni non si calmano, anzi. Bei tempi quando ero uno stronzo senza cuore. Più penso e più mi innervosisco. Più mi innervosisco più penso. È un dannato circolo vizioso!!
Mi manca Bonnie. La voglio qui con me. Mi starà odiando.. Dove sarà? E se fosse di nuovo con Zander?! O peggio se stesse preparando le valigie?! Al diavolo!! Il bicchiere che lancio contro contro la parete si frantuma in mille pezzi. Non andrà da nessuna parte! Lei ama me! Lei vuole me!! mi aspetterà. Quando sarò più calmo litigheremo di sicuro ma poi faremo pace e potremo andarcene in vacanza in Italia. Insieme. Si è un piano perfetto! E quel pasticcere da strapazzo sarà solo un brutto ricordo! Per quanti errori possa mai fare non la perderò mai per quel piccolo idiota! Se solo penso a come la guarda. Non sono pazzo, sta facendo di tutto per portarsela a letto! Il mio pettirosso è talmente ingenuo che non lo capisce. Come diavolo fa a non accorgersene?! E osa accusarmi di essere geloso. Certo che lo sono! Quel coglione ci prova con la mia ragazza senza perdere mai un'occasione, persino davanti a me! È senza vergogna! Si sarebbe meritato che gli facessi anche entrambi gli occhi neri altro che un misero naso rotto!
Questa rabbia non accenna a diminuire. È normale che continui a ribollire? Mi sento un vulcano pronto ad eruttare! Dopo quasi un giorno non dovrebbe essere quasi svanita? Perché continua a bruciarmi così tanto dentro? Non posso affrontare il mio pettirosso finché non mi calmo. Dannazione!!
Questa bottiglia è finita. Fortunatamente ce n'è già una pronta che aspetta solo me. L'unica voce oltre la mia che ho sentito in tutta la giornata è stata quella della mia segretaria e solo tramite l'interfono, prima per avvisarmi della sua pausa pranzo e ora per augurarmi la buona serata prima di andarsene a casa.. secondo me mi ha avvertito solo per assicurarsi che fossi ancora vivo.
Wow sono già le sei.. beh brinderò alla fine delle ore di lavoro! Inizio a essere ubriaco sul serio. Pensandoci sono anche a stomaco vuoto, non mangio da.. boh.. neanche lo ricordo.. Con tutto l'alcool che ho in corpo dovrei sentirmi completamente anestetizzato e insensibile invece queste maledette emozioni sono aumentate a un livello insopportabile! Inutile rimuginarci. Apro la terza bottiglia. Voglio l'oblio e lo avrò!
Tre bottiglie. Mi sono dovuto scolare tre bottiglie ma finalmente sono entrato in un universo tutto mio. Sono intontito, riesco a malapena a tenere gli occhi aperti. Per la prima volta da quando mi sono svegliato non penso. Mi sento libero. Visto da fuori non sono di sicuro un bello spettacolo.. me ne sto stravaccato per nulla elegantemente sulla mia poltrona, la cravatta è stata lanciata da qualche parte nel primo pomeriggio, i primi bottoni della camicia li ho sbottonati mi facevano sentire impiccato. Soprattutto il mio inseparabile bicchiere in mano.
Bevo pigramente, occhi chiusi e testa mollemente appoggiata sullo schienale. Ho raggiunto la pace dei sensi. Voglio restare così fino a domattina poi potrò affrontare il mondo.
Oddio quanto sono ubriaco, mi viene da ridere da solo! Forse dovrei chiamare un taxi per farmi accompagnare a casa.. nah troppa fatica.. La testa finalmente è vuota. Mi godo il tanto agognato silenzio. Un ultimo sorso e chiudo gli occhi. Scivolo in un meritato sonno senza sogni. Nel dormiveglia sento dei passi che si avvicinano. Non dovrebbe esserci nessun altro qui a quest'ora. Dannazione quei tacchi mi si conficcano le cervello! Me ne resto dove sono aggrappato saldamente al mio nulla, chiunque sia non sarà così pazzo da venire a disturbarmi. Si sta avvicinando. La porta si apre. Sono troppo stanco non ho la forza di muovermi. Potrebbe essere Bonnie? È venuta da me. Non trattengo un sorriso. È sempre più vicina
< Vedo che sai ancora come ci si diverte > Katrhine? Impossibile. Apro a stento un occhio ed è proprio lì davanti a me. Riempie il bicchiere abbandonato sulla scrivania e ne beve un sorso. Il tutto con quel sorriso sulle labbra rosso fuoco, si muove come se fosse normale per lei essere qui
< Vat-tene > riconosco a malapena la mia voce roca dal sonno e dall'alcool
< Mai bere da soli tesoro. È patetico – prende un altro sorso – Per fortuna ci sono io ora con te >
< Va v-via> è un sibilo, mi appoggio di nuovo alla poltrona. Voglio dormire. Voglio essere lasciato in pace. Voglio il mio nulla.
Sento la sua mano fra i capelli, la scaccio via scordinato come si fa con una zanzara fastidiosa. Apro gli occhi ed è a pochi centimetri dal mio viso
< Voglio B-bonnie >
< Shh – poggia l'indice sulle mie labbra – lascia fare a me > scosto il viso. Se la ignoro se ne andrà. Sento rumore di stoffa che cade a terra. Prima che riesca a rendermi conto di cosa stia succedendo sento il suo peso su di me, le sue gambe ai lati delle mie, le braccia intorno al mio collo. Cerco di scostarla ma si stringe di più a me
< V-va via! Voglio Bonnie qui.. >
< Rilassati tesoro > mi bacia sul collo, con le dita sapienti slaccia i bottoni. L'alcool ha fatto il suo lavoro ho perso il contatto con la realtà
< Bonnie.. Bonnie.. >
< Sarò chiunque tu voglia > il suo profumo troppo dolce mi invade i sensi, le sue mani che mi accarezzano.. io voglio Bonnie..
Perché non riesco ad allontanarla.. Forse è solo uno di quei sogni in cui ti senti affondare nelle sabbie mobili, affondi e non riesci a muoverti e vuoi svegliarti ma non ci riesci..
< Disturbo?! È forse un brutto momento?! > la voce di Bonnie mi colpisce come una frustata, mi fa rinsavire. Balzo in piedi di scatto, Kathrine quasi cade a terra ma non è un mio problema. Devo fare qualcosa, non voglio neanche pensare a cosa può passarle per la testa in questo momento! Come diavolo ho fatto a cacciarmi in un guaio simile? Ero solo seduto qui..
< Bonnie.. non è come sembra.. > non potevo dire niente di più sbagliato
< Non lo è?! Quindi non sei mezzo nudo con la tua ex che fino a qualche secondo fa ti stava spalmata addosso e non vi ho appena interrotto sul più bello?! > no,no, no!!
< P-posso spiegare amore > il suo sguardo mi inchioda. Come le spiego che è stato tutto un errore, uno stupido fraintendimento, che sognavo fosse lei? Presa dalla rabbia lancia il cesto che aveva con sé contro di me
< Ragazzina calmati! È inutile tutto questo melodramma. Lo sapevamo tutti che era solo questione di tempo prima che rinsavisse e tornasse da me > usa un tono quasi annoiato. Ora l'ammazzo
< Nessuno ha chiesto il parere di una squallida sgualdrina. Appena lo vorrò chiederò a te stai tranquilla > sono imbambolato.. è come se vedessi la scena dall'esterno.. devo riprendermi, devo fare qualcosa.. ti prego cervello ricomincia a funzionare! Devo farle comprendere che tutto questo non è colpa mia
< Bonnie aspetta. Non è successo niente, te lo giuro. Parliamo > mi avvicino tentativo
< VA AL DIAVOLO! Sono venuta per parlare ma hai altro da fare! Tu – si volta verso Katrhine minacciosa, diamine fa davvero paura – ci tieni così tanto ad avere i miei avanzi? Tieniteli! > mi allontana con una spinta e corre via. Non può andarsene. Deve ascoltarmi! Le corro dietro. La chiamo ma non si ferma, neanche si volta. Entra in ascensore, per un istante infinito i nostri occhi si trovano. Sta piangendo per colpa mia. Mi odio. Vorrei poterle dire che va tutto bene, che voglio solo lei, che amo solo lei.. Katrhine non è niente, ha fatto tutto lei.. ma le porte si chiudono inesorabili.
Resto in ginocchio in mezzo al corridoio, le lacrime che mi pizzicano dietro agli occhi. L'odio mi esplode dentro e so fin troppo bene verso chi indirizzarlo! A passi decisi torno nel mio ufficio. Katrhine è mollemente appoggiata alla scrivania, il vestito ancora abbandonato sul pavimento
< COSA SEI VENUTA A FARE?!! - urlo con tutto il fiato che ho in corpo – IL TUO UNICO OBBIETTIVO È QUELLO DI ROVINARMI LA VITA!! Era il tuo piano sin dall'inizio mandare a puttane la mia storia con Bonnie?! Ti fa così tanto schifo vedermi felice?!! Ti giuro che se non riuscirò a salvare la mia relazione te la farò pagare cara! Fosse l'ultima cosa che faccio!! > le lancio addosso l'abito chiaro invito a sparire
Faccio un paio di respiri profondi, devo calmarmi altrimenti l'ammazzo sul serio. Nonostante tutto non fa il minimo atto per rivestirsi, non ha smesso un attimo con quel sorriso accondiscendente
< Che esagerato.. dovresti ringraziarmi – si avvicina e fa scorrere la mano sul mio braccio, la scosto in malomodo – Quanto sei teso.. so cosa ti serve per scaricare tutta questa tensione. Possiamo continuare da dove siamo stati maleducatamente interrotti > basta l'ammazzo, finirò in galera ma ne sarà valsa la pena
< VATTENE FUORI DAI COGLIONI E NON TI AZZARDARE A TORNARE MAI PIÙ!!! > vorrà anche un disegnino o lo avrà capito?
< Come ti sei rammollito.. - è fredda come il ghiaccio - il Damon che conoscevo io non avrebbe neanche guardato quella ragazzetta e soprattutto non avrebbe perso tempo in chiacchiere con me qui davanti praticamente nuda.. che tristezza.. Avremmo potuto divertirci così tanto.. Vabbè in fondo la perdita è tua tesoro – arrivata alla porta si volta di nuovo verso di me sorridente come se nulla fosse – A proposito l'accordo è firmato. Il mio scopo l'ho ottenuto ugualmente. Addio > mi manda un bacio e finalmente se ne va dalla mia vita.
Cosa faccio? Cosa faccio?!! Devo andare dal mio pettirosso! Devo parlarle. Deve ascoltarmi! Non può finire così!


POV E

< Mam-ma. Lizzie guarda: mam-ma > scandisco bene ogni sillaba, la mia piccolina mi osserva attenta, inclina un po' la testolina, fa delle smorfiette dolcissime. Lo so che vorrebbe provare a dirlo e farmi felice o forse sta semplicemente pensando che ha una madre un po' matta
< Forza amore mio: mam-ma > non ho risposta ma almeno mi guadagno un bel sorriso!
< Ha solo quattro mesi non puoi aspettarti che parli > E' il primo vero sorriso che vedo sul viso di Stefan da quando è tornato dallo studio.
Spero che la doccia sia servita per farlo rilassare un po'. In tuta, con i capelli ancora un po' umidi inizia a giocare con la bambina.. sembra l'impersonificazione della calma ma lo conosco bene, anche se cerca di fare finta di niente, di apparire sereno io la riconosco quell'ombra di preoccupazione nello sguardo che da un paio di giorni non lo abbandona mai
< Come se tu non facessi lo stesso. Credi che non ti abbia sentito scandire “pa-pà stamattina mentre le davi il biberon? > seriamente non può pensare che la sua prima parola possa essere “papà”,giusto? Deve essere “mamma” è la regola, no? La mia bambolina non può farmi uno scherzetto del genere.. Stefan se ne vanterebbe per il resto della vita!
< Lizzie: pa-pà > per tutta risposta il sonaglino che stringe nel suo pugnetto gli finisce dritto sul naso. Ben gli sta!
< Hai fame? Tea ha detto che fra dieci minuti sarà pronto in tavola >
< Non posso aspettare, sono affamato! Intanto mangerò questo dolcetto! > fa finta di mordicchiarle il pancino e lei impazzisce dalle risate, i suoi gridolini riempiono la stanza. È una gioia vederli così!
< Come è andata a lavoro oggi? >
< Un vero divertimondo! - il sarcasmo è lampante – è stato come assistere a una guerra di trincea. Papà ha fatto finta di niente, come se tutto fosse normale. Ha evitato persino di nominare Damon. Mio fratello si è barricato nel suo ufficio. Ho provato a parlarci ma mi ha mandato a quel paese da dietro la porta chiusa. Neanche si è degnato di dirmelo in faccia. Scommetto tutto quello che vuoi che era ubriaco. Ho passato tutta la giornata occupandomi del doppio dei clienti e rassicurando tutti che non c'era nessun problema. Finirò al manicomio per colpa loro! - scuote la testa – Che diamine gli è preso? > bella domanda
< Vedrai che è solo un momento. Gli passerà. Anche Bonnie è preoccupata. Mi ha detto che ha evitato anche lei per tutto il giorno. Stasera andrà da lui , si chiariranno e vedrai tutto tornerà come prima > gli lascio un bacio a fior di labbra prima di andare a cena.

< Dorme? >
< Come un angioletto. Incrociando le dita dovrebbe arrivare a domattina > nelle ultime due settimane ci ha abituati benissimo, ha iniziato a saltare la poppata della notte arrivando direttamente alla colazione, al massimo si lamenta per aver perso il ciuccio ma torna nel mondo dei sogni in pochi minuti. Ciò significa che anche io e Stefan non passiamo tutta la notte in bianco! Amo mia figlia!
Mi accoccolo accanto a lui sul divano. La sua mano che mi accarezza leggera la schiena, musica di sottofondo.. il paradiso esiste..
< Questa è la serata perfetta – mi posa un bacio sulla tempia – Ci voleva proprio > sospira soddisfatto
< Spostati che ti faccio un bel massaggio > non se lo fa ripetere due volte e si volta con la schiena verso di me. Inizio a manipolare i muscoli, parto dalla base del collo, mi allargo verso le spalle, scivolo verso il basso. Con la pressione che applico sento i nodi che si sciolgono, finalmente lo sento rilassarsi
< Ti amo >
< Anch'io > mi chino a baciarlo sul collo abbracciadolo da dietro. Si volta e mi bacia con passione. Poche mosse e mi ritrovo sdraiata con lui scopra, le mani che si intrufolano sotto la maglia
< Dovremmo salire nella nostra camera prima che le cose ci scappino del tutto di mano >
< Ancora un paio di minuti.. > mordicchia il collo, stringo le labbra per non mugolare..
“I'm calling you my friend! Answer me! Answer me! Answer me!”
< Aspetta.. > cerco di afferrare il mio cellulare dal tavolinetto
< Lascialo squillare.. > quasi quasi..
“I'm calling you my friend! Answer me! Answer me! Answer me!” Non smette.. uffa.. lo scosto leggermente per vedere chi può essere a quest'ora
< Fermo, è Bonnie. Solo un minuto >
< Ok ma sbrigati > cerco di sedermi dritta ma è veloce a sistemarmi sulle sue gambe senza smettere di baciarmi il collo. Chi sono io per lamentarmi?
< Bonnie! Che mi racconti? Novità? Fatta la pace? - il sorriso mi si gela sulle labbra sentendo dall'altro capo del telefono nient'altro che singhiozzi – Bonnie?! Cos'è successo?! > preoccupata allontano Stefan, anche lui si accorge che c'è qualcosa che non va. L'atmosfera serena di qualche attimo fa è scomparsa
< E-elena.. - a malapena capisco il mio nome mentre piange – D-damon con.. con K-katrhine.. in-insieme.. > il pianto diventa sempre più disperato. Non serve che aggiunga altro
< Dove sei? - nessuna risposta, solo il respiro affannato nel tentativo di calmarsi – Bonnie! >
< A-a c-casa.. >
< Sto arrivando. Tranquilla. Dieci minuti e sono da te >
< N-on.. > la interrompo prima che possa dirmi di non uscire a quest'ora
< Dieci minuti. Aspettami Bonbon > velocemente recupero borsa, chiavi e cellulare.
Stefan continua a chiedermi cosa mi ha detto. Sono così arrabbiata che neanche riesco a rispondergli. Non può essere vero. Devo avere capito male. Damon non può essere così stupido. Faccio un paio di respiri profondi prima di parlare <
Vado da Bonnie. Resta con Elisabeth >
< Perché? Bonnie sta bene? >
< No che non sta bene! Era disperata! Non ho capito bene ma c'entrano Damon e Katrhine. Se ciò che sospetto è vero prega che tuo fratello non mi capiti a tiri o ti ritrovi figlio unico! >
< No.. non può essere – si passa stancamente una mano davanti agli occhi – vedrai che sarà solo un malinteso – è anche per questo che lo amo: non perde mai la speranza neanche davanti all'evidenza – Va da lei ma non correre per strada. Appena puoi chiamami. Fammi sapere se posso fare qualunque cosa.. > lo bacio sentendomi la donna più fortunata del mondo.
Mentre guido accendo il vivavoce per chiamare Caroline. Bonnie ha bisogno delle sue amiche
< Pronto? >
< Caroline sono Elena, sei a casa? >
< No, sono con Sage. Siamo appena usciti dal cinema. Aspetta perché mi chiami a quest'ora? > chiunque riceva una telefonata dopo le ventidue si preoccupa per forza
< È per Bonnie. Mi ha chiamata in lacrime. Sto andando da lei >
< Cosa ha combinato quel cretino di Damon?! >
< Non lo so di preciso ma temo sia un gran casino >
< Accidenti! Ti raggiungo da Bonnie. Giusto il tempo di arrivare >
Un quarto d'ora dopo giungo a destinazione, a quest'ora non ho problemi a trovare un parcheggio proprio davanti al suo condominio. Velocemente prendo la borsa e scendo dall'auto. Poco prima di entrare nel palazzo sento uno stridio di ruote dietro di me e una portiera chiusa con forza. Prima di voltarmi conto fino dieci. Non ho il minimo dubbio su chi mi troverò davanti
< Cosa credi di fare qui?! Non hai già fatto abbastanza danni?! > mi sforzo di non urlare
< Devo parlare con Bonnie. Fammi passare!! > puzza di alcool l'idiota
< Scordatelo! Almeno finché non mi dirà esplicitamente che vuole vederti. Neanche ti chiedo cosa hai combinato imbecille! Ho una voglia di picchiarti che neanche immagini! Vattene a smaltire la sbornia da qualche altra parte! >
< Ho le chiavi posso entrare quando voglio! >
< Va via! Shoo! > senza aspettare la sua risposta entro nell'androne stando attenta a richiudere bene il portone.
Dall'aspetto Bonnie non ha smesso di piangere da ore. Continua a singhiozzare, le lacrime sempre più copiose, gli occhi gonfi e rossi. Riesce appena a salutarmi. L'abbraccio stretta, non servono parole. Sedute sul divano si aggrappa a me come a un salvagente, non accenna a calmarsi. Sono seriamente preoccupata
< Bonnie.. shh.. sfogati. Ci sono io qui con te.. > spezza il cuore vederla in questo stato.
Restiamo così per un tempo che sembra infinito. Non posso fare altro se non aspettare il momento in cui deciderà di confidarsi
< S-sono una c-cretina! - singhiozza – Non dovevo fi-fidarmi.. non poteva che finire co-così.. stupida che non sono altro! Ha sempre avuto ragione l-lei.. aveva ragione mio padre.. mi aveva avvisato che si sarebbe presto s-stancato di me! Era tutto troppo bello per essere vero.. >
< Non dire così.. te la senti di raccontarmi tutto? > non voglio pressarla. Asciuga alla meno peggio gli occhi e annuisce
< Ho seguito il tuo c-consiglio. Mi sono vestita carina, ho persino preparato la cena.. che scema! L'ho raggiunto in ufficio.. non vedevo l'ora di vederlo e fare pace. Volevo fargli una sorpresa ma l'ha fatta lui a me! - le lacrime continuano a scendere senza freno - Quando sono arrivata li ho trovati insieme.. lei mezza nuda che lo baciava.. > la voce si spezza del tutto e sono solo singhiozzi
< Cristo.. cosa hai fatto? Che ti ha detto? >
< Cosa vuoi che abbia fatto? Ho urlato. Gli ho lanciato contro il cestino con la cena. Vuoi ridere? Ha avuto il coraggio di dirmi che “non è come sembra”! - singhiozzo - Stava per farsi la sua ex sulla scrivania ma non era come sembrava! Mi crede una piccola povera st-stupida! Ed ha ragione! Sono un'idiota.. > continua a ripetere all'infinito quanto sia stupida e a piangere.. non accenna a tranquillizzarsi. Dannazione come è possibile?! Stava davvero tradendo Bonnie? Da qualunque punto di vista si guardi questa storia è indifendibile! Povera Bonbon. Continuo a stringerla e a passarle fazzoletti puliti. Non posso fare niente. Mi sento inutile
< S-scusa.. non avrei dovuto.. >
< Cosa intendi? > le dispiace di averi chiamata? È la mia migliore amica, devo essere qui!
< Non avrei dovuto telefonarti.. ma sei stata la prima persona a cui ho pensato ma capirei.. in fondo è tuo cognato.. per te è come un fratello e... >
< E niente! Smettila. Sono qui per te, perché voglio esserci. Dovevi chiamarmi. È un bene che sia qua altrimenti sarei a dare la caccia a quell'idiota per castrarlo! > le sfugge un mezzo sorriso, a dura pochissimo poi ricominciano le lacrime. A ogni singhiozzo la stringo più forte.
Continuo a pensare a cosa potrei dirle per farla stare meglio ma non c'è nulla che possa farla stare meglio al momento. Posso solo farle sentire il mio sostegno. Ci riscuote il campanello. Nel silenzio è stata una fucilata
< Chi può essere? - Bonnie mi guarda allarmata – se è Damon non voglio vederlo.. per favore.. >
< Tranquilla sarà Caroline >
< L'hai chiamata? Perché?! >
< Perché hai bisogno delle tue amiche che tu voglia ammetterlo o no! E prima che tu possa anche solo pensarlo: no non sei un peso! - mi chino per lasciarle un bacio fra i capelli – Vado ad aprirle >
< Dov'è? - accenno verso il divano dove la nostra amica se ne sta rannicchiata – Come sta? >
< Puoi immaginare >
< Ti ha raccontato niente? >
< Ha trovato Damon e Kathrine insieme e pare che non ci siano dubbi su ciò che stavano facendo >
< Che bastardo! Torno giù e lo prendo a calci!! >
< Sh! - la fermo e le copro la bocca con la mano per farla tacere – Non sa che era giù. Quando hai suonato pensava potesse essere lui ed è andata nel panico. Gli avevo detto chiaramente di andarsene all'inferno! Perché non mi dà mai retta?! Ma che hai lì? > solo ora noto un paio di buste della spesa ai suoi piedi
< Il kit di sopravvivenza >
Ci sediamo accanto a Bonnie, io alla sua destra e Caroline alla sua sinistra
< Ehi Bonbon.. > ha smesso di piangere, tiene lo sguardo fisso davanti a sé.. poi si riscuote e le sorride debolmente
< Ragazze grazie ma non serve che stiate qui. Elena devi andare da Lizzie e tu dal tuo Sage. S-sto bene ora.. su andate.. > non fosse stato per la voce flebile e gli occhi come pozze d'acqua avremmo potuto quasi crederci
< Neanche ti ascoltiamo. Siamo qui e qui restiamo. Non vogliamo sentire storie, vero Caroline? >
< Assolutamente! Guarda cosa ho portato: gelato Ben&Jerry, marshmallow, cioccolatini al burro di arachidi, patatine e dulcis in fundo fiumi di vodka > wow ha svaligiato il supermercato!
< Grazie ma non ho voglia di niente.. voglio solo addormentarmi e dimenticare questa schifosa giornata.. > e i singhiozzi ricominciano
< Questo è proprio ciò che ti serve mia cara. Ti dico cosa faremo: ci ingozzeremo, ci ubriacheremo, ci sfogheremo, piangeremo e penseremo a mille e un modo per farla pagare a quell'invertebrato!! Intesi? > Bonnie non sa se ridere o piangere, per un attimo guarda Caroline a bocca aperta
< Ottima idea Caro! Che l'abrutimento abbia inizio! - senza dare tempo a Bonnie di pensare prendo i bicchieri e verso l'alcool, metto al centro tutte le schifezze che abbiamo a disposizione – Purtroppo io non posso bere perché allatto ancora ma posso farvi da barman! >
Bonnie deve staccare la spina, deve essere in grado di sfogarsi, di urlare. Non può tenere tutto dentro! Non posso più vederla così singhiozzante e rannicchiata in un angolo!
< Tira giù Bonbon! > il primo shottino quasi glielo fa bere a forza, dalla sua faccia è la prima volta che assaggia la vodka!
Al terzo round la lingua inizia a sciogliersi, la rabbia emerge in piena forza
< Vi rendete conto?! Li ho beccati insieme! Avevo davanti la scena più chiara ed esplicita della storia – affonda con violenza il cucchiaio nel barattolo di gelato alla menta e cioccolato – Non ho mai immaginato.. mai avuto un sospetto.. che stupida illusa!! Mi è persino corso dietro, urlava di ascoltarlo.. ahhh!! >
< Che stronzo! >
< Che faccia di bronzo! >
< E mi ha chiamata amore! A-M-O-R-E !! Con quella troia mezza nuda ancora accanto a lui! Gli avrei cavato gli occhi! > quello è il suo quinto o sesto bicchierino? Non importa
< Idiota! >
< È un maiale e meriti di meglio! >
< Non dovrei essere così sorpresa – siamo passati ai cioccolatini – In fondo lo sapevo che sarebbe finita in questo modo – le lacrime ricominciano inesorabili – Chi scerebbe l'insignificante me quando puoi avere la modella di intimo.. Non dovevo fidarmi.. Ha sempre saputo che ci sarebbe riuscita.. aveva ragione lei.. > un nuovo singhiozzo e un nuovo shottino
< La strega non ha ragione!! Non voglio mai più sentirtelo dire! Non è altro che una puttanella da quattro soldi! Non è neanche degna di pulirti le scarpe! > le riempio il bicchiere e lo butta giù con una smorfia
< Come ho potuto essere così convinta di potermi fidare di lui? Perché? Era l'ultima persona al mondo di cui mi sarei dovuta innamorare! Stupida che non sono altro! Avrei dovuto dare una possibilità a Matt.. non mi avrebbe mai trattata così.. >
< Peccato solo che non provassi niente per lui.. Tu e Damon vi amate alla follia. Non puoi dimenticare i bei momenti che avete passato insieme.. >
< Già.. e guarda dove mi hanno portato.. Dannazione questa bottiglia è già finita! Uffa.. ne voglio ancora.. >
< Leva il broncio. Ne ho un'altra > non c'è che dire Caroline ha pensato proprio a tutto!
< Voglio smettere di vedere quei due davanti a me! Voglio che spariscano! >
< La vodka è stata inventata apposta per questo Bonbon. Tieni > le porgo l'ennesimo bicchiere. Domani se ne pentirà di certo ma se c'è un momento in cui c'è il diritto di ubriacarsi è questo!
< Passiamo a cose serie – anche la bionda è bella brilla – Serve un piano >
< Piano? Ce l'ho un piano: bere, ingozzarmi, ancora bere, non uscire di casa fino a quando non ricominceranno le lezioni e soprattutto evitare di incontrare anima viva >
< Non sei tu quella che si deve nascondere Bonbon! >
< Quel coglione deve pagare per quello che ti ha fatto! E pagherà te lo garantisco! Vediamo.. cosa possiamo combinargli? Mm.. per prima cosa gli righiamo la macchina, tutta giro giro.. potremmo persino incidere qualche bella parolina sul cofano.. >.
< Geniale! Adora la sua ferrari! > <
Elena non darle corda.. >
< Un corno! Quell'imbecille si merita ben altro! Alla villa ci sono le chiavi di tutti gli uffici dello studio.. possiamo entrare in quello di Damon e distruggere tutto, compriamo dei barattoli di vernice e li rovesciamo sui suoi bei tappeti e su quella poltrona infame! >
< Giuseppe ci ucciderebbe >
< Nah.. mi adora e ti adora. Probabilmente ci darebbe una mano. E l'idiota è sistemato. Cosa facciamo con la strega dell'est? >
< Vediamo.. cosa la farebbe stare davvero male? >
< Il non avere le sue carte di credito anzi no non avere nessuno che paghi le sue carte di credito >
< Potremmo tagliarle a pezzetti tutti i suoi vestiti da sgualdrina! >
< Ottimo! So in quale hotel alloggerà e conosco bene la direttrice, non avrei problemi a ottenere le chiavi della sua stanza e la massima riservatezza >
< Voi due siete pazze! Grazie a voi ci troveremmo tutte e tre alla stazione di polizia! Ahhahhh!! Ahhahhhahh! > questa volta le lacrime sono dal troppo ridere.. certo una risata un po' isterica ma è pur sempre una risata no?

Quando mi sveglio ho un dolore atroce al collo, maledetto divano! Vedo Caroline ancora addormenta sul tappeto che abbraccia un cuscino. Tutto intorno a noi è il caos completo: bottiglie vuote, bicchieri rovesciati, carte di cioccolatini sparse ovunque, confezioni di dolcetti accatastate, rimasugli di gelato sciolti nei barattolini e fazzoletti praticamente ovunque.
Bonnie deve essersi già svegliata. Mi ci vuole poco per trovarla. Seduta a gambe incrociate sul pavimento davanti alla porta finestra che dà sul bancone. Fissa la pioggia che cade, non si muove di un millimetro
< Buongiorno. Già sveglia? - neanche si volta verso di me, l'unica reazione che ottengo è un'alzata di spalle – Preparo il caffè >
Nell'appartamento regna il silenzio, intervallato solo dal lieve russare di Caroline.
Torno con due tazze fumanti e mi siedo accanto alla mia amica
< Tieni > prende la tazza che le porgo con entrambe le mani, sempre senza smettere di guardare fuori. Ha uno sguardo totalmente perso nel vuoto, persa nel suo mondo.
Non mi resta che aspettare, aspettare che tiri fuori ciò che sta comprimendo dentro di sé anche se conoscendola preferirebbe soffocare tutto e non parlarne più
< P-perché questo dolore non va via? - la voce roca dal pianto – Non smette mai, è un dolore continuo.. è come se mi stessero strappando via il cuore.. > piange senza fare il minimo rumore, neanche singhiozza più
< Bonnie.. >
< Prima ho riacceso il cellulare. Ho trovato settantaquattro chiamate perse e un'infinità di messaggi vocali che non ho nessuna intenzione di ascoltare. Può credermi una povera stupida ma non lo sono così tanto da continuare a credere alle sue balle! >
< Forse dovresti ascoltarlo.. - si volta di scatto, lo sguardo acceso per la prima volta da ieri sera, finalmente un'espressione – Non guardarmi così.. prima ascoltami un attimo.. Quello che hai visto è stato orrendo ma sei davvero sicura che non ci possa essere un'altra spiegazione.. forse dovresti ascolt- >
< Ti assicuro – mi interrompe decisa – che non c'era molto da fraintendere: lei mezza nuda su di lui, non sembrava lo stesse violentando! Mi credi un'idiota? >
< Sai bene che non è quello che intendevo.. > forse è presto per questi discorsi
< Buongiorno ragazze – Caroline mi ruba di mano il caffé e ne beve un lungo sorso – Che nottataccia >
< Hai un aspetto orribile > ha uno strano colorito verdognolo
< Grazie tanto amica mia ma anche voi non scherzate affatto > le credo sulla fiducia, mi sento uno straccio! Sono le sette e trenta e abbiamo dormito ad occhio e croce due ore.. sento le occhiaie sotto ai piedi!
< Dovreste andare a casa. Lo so che avete un sacco di cose da fare >
< Ci stai sbattendo fuori? >
< Siete state fantastiche tutte e due. Non sapete quanto vi sia grata per essere state con me tutta la notte ma non serve più.. Caroline ti voglio bene ma non hai un bella cera vai a casa, prendi un'aspirina e mettiti a letto. Elena vai da Elisabeth. Sto bene. Giuro. Andate - io e Caroline ci guardiamo incerte sul da farsi – Per favore >
< O-ok ma per qualunque cosa chiama e in un attimo arriviamo >
< Bonnie forse non dovevo dire niente ma.. lo sai che sono dalla tua parte vero? >
< Lo so. Ma ho davvero bisogno di starmene un po' sola, di rimettere in ordine le idee >
< Va bene. Dopo pranzo torno. Capito? > l'abbraccio stretta prima di uscire


POV B

Cosa fai quando ti crolla il mondo addosso e ti ritrovi circondata soltanto da macerie? Domanda da un milione di dollari.
Probabilmente qualcuno direbbe che ci si deve subito rialzare e farsi valere. Urlare al mondo le proprie ragioni. Farsi rispettare. Figuriamoci. Io non ho neanche l'energia di alzarmi.
Voglio bene a Caroline ed Elena e non oso pensare a cosa avrei fatto senza di loro ma ora devo stare sola. Non riesco a smettere di guardare la pioggia che cade copiosa, ne sono quasi ipnotizzata. Sin da bambina ha sempre funzionato su di me da calmante. Adesso non sento niente.. è come se tutta la vodka che ha portato quella pazza di Caroline mi avesse anestetizzato.. oltre che assicurato questo senso di nausea.
Parte del mio cervello mi dice che dovrei scoppiare in singhiozzi, urlare, spaccare tutto ciò che mi capita a tiro, sfogarmi una volta per tutte, chiamare Damon e ferirlo come lui ha ferito me. Ma non posso. Non ci riesco. Tutto ciò richiede una forza che non possiedo.
Perciò resto qui e guardo fuori. Non voglio pensare. Pensare porta a ricordare e ricordare fa male.
Voglio crogiolarmi nel vuoto. Nel vuoto non devo affrontare nessuno. Per un attimo posso convincermi che non è successo niente, che è una mattina come un'altra. Purtroppo è solo un attimo.
Senza preavviso un flashback torna prepotente alla mente e le lacrime ricominciano a scorrere.
Stupida, stupida, non sono altro che una stupida!
Da quanto andava avanti questa storia? Come ho fatto a non accorgermene? Come ha fatto a ingannarmi così? Chissà quante risate si sono fatti alle mie spalle!
Basta! Devo tenermi occupata altrimenti do di matto. Rimuginare non serve a niente, solo a farmi crollare ancora di più se possibile.
La mia governante da bambina diceva sempre che in un ambiente ordinato anche i pensieri trovano il loro ordine. Attorno a me non vedo altro che caos. Mi alzo di scatto, quasi guidata da un auto-pilota. Per prima cosa mi occupo del salotto.
Mentre i Queen cantano a squarciagola “Bohemian Rapsody” faccio pulizia di tutte le scatole vuote di caramelle, biscotti, butto i tovaglioli, pulisco il divano dalle briciole.
Meglio ma non ancora abbastanza. Spolvero e passo l'aspirapolvere.
Ancora non basta. Passo alla cucina. La tiro a lucido. I fornelli brillano e sui pensili ci si può specchiare.
Non sono ancora soddisfatta. Lustro il bagno ma la fatica non è ancora sufficiente per riempire il vuoto che ho dentro. Riordino la mia scrivania, i libri sono sistemati tutti per ordine alfabetico e le penne per colore. Sempre senza pensare passo a organizzare l'armadio. C'è un universo parallelo qui dentro. Mi immergo fra tutti i miei vestiti, maglie e top. Cerco un modo per sistemare tutto, non mi fermo un attimo. Non mi permetto di prendere neanche la minima pausa. Non posso fermarmi, sono lanciatissima. Ma trovo una felpa nera.. troppo grande per essere mia.. e non solo anche un paio di camicie e qualche maglia. Sono circondata da lui, sento il suo odore attorno a me. Il vuoto si allarga sempre più.
Il panico sale.
Gli occhi mi cadono sulle foto sopra al comodino. Io e Damon abbracciati sul divano. Io e Damon al parco. Io e Damon che ci baciamo. Io e Damon felici. Ogni sorriso è una pugnalata in pieno petto.
Urlo di dolore.
< Ahhhhhhhhhh!!! >
Voglio tornare a non sentire più niente. Ogni cosa deve sparire! Getto alla rinfusa tutte le sue cose in un borsone, in un sacco nero butto tutto ciò che mi ricorda lui o ancora peggio noi, le foto, la rivista di diritto che ha lasciato sul comodino, il mio top verde che indossavo quando l'ho conosciuto. Non ho ancora finito, non deve più esserci niente che mi colleghi a lui, voglio eliminarlo da ogni stanza. Con questo unico pensiero in mente butto il suo cd di jazz, i regali che mi ha fatto in questi mesi, la coperta con cui ci accoccolavamo sul divano, il whisky che ha portato, gli stupidi biscotti che faccio solo perché gli piacciono tanto, le tovagliette che abbiamo comprato insieme, il biglietto che ha lasciato sul frigo per ricordarmi di comprare il caffè.
Dopo due ore di ispezione minuziosa anti-Damon per tutto l'appartamento sono esausta fisicamente e psicologicamente. Ho drenato le ultime forze che avevo.
Seduta sul divano osservo il risultato. Mi ritrovo con la metà degli oggetti. A essere pignoli avrei dovuto buttare anche il letto e il divano su cui sto.
Voglio dormire e sognare qualcosa di bello o anche niente così non resterò delusa al mio risveglio.. ma ogni volta che ci provo li vedo davanti a me, che si baciano davanti a me..
< Ahhhh!!!! > urlo con tutto il fiato che ho in corpo. Il cuore batte così forte che lo sento in gola, il respiro è sempre più accelerato, le mani mi tremano. Sto avendo un attacco di panico. Devo regolare il respiro. Mi concentro su un punto sulla parete davanti a me, conto all'indietro partendo da cinquanta, lo ripeto un paio di volte. Alla fine grazie al cielo inizia a passare. Resto seduta con la testa appoggiata fra le ginocchia, ispiro ed espiro lentamente per accertarmi che il peggio sia passato. Accidenti.. sono passati mesi dall'ultimo attacco di panico, pensandoci bene l'ultimo è successo poco dopo essermi trasferita qui più o meno un anno fa. Pensavo fossero finiti. Tutta colpa di Damon! Per evitare che tornino devo pensare ad altro. Quasi disperatamente accendo TV, faccio zapping.. una noia mortale!
Fra i cuscini del divano ritrovo il cellulare. La casella dei messaggi vocali continua a lampeggiare.. una parte di me sta fremendo dalla voglia di ascoltarli.. stacco il telefono per evitare la tentazione.. non mi serve sentire le bugie di quel traditore..
Cosa faccio?
Fino a ieri avevo dei progetti, dei traguardi da raggiungere.. a quest'ora dovevo essere a fare le valige eccitata di partire per l'Italia, mi aspettava l'estate più bella della mia vita con il mio dolce e amorevole fidanzato.. e invece eccomi qui con queste dannate lacrime che non sono ancora finite e continuano a cadere imperterrite. Sono sempre stata attenta e guardinga verso chiunque.. perché mi sono fidata di lui? Con la sua reputazione che lo precedeva di chilometri? Fra tutti perché proprio lui che sapevo essere uno stronzo egoista e puttaniere?!
Stupida, stupida, stupida!
Come ho fatto a pensare di poter essere diversa dalle altre per lui? Perché pensavo di essere speciale?! Come ho fatto a credere che mi amasse davvero? Stupida, stupida, stupida!
A conti fatti mi ritrovo sola. Di nuovo. Devo ricominciare da capo. Di nuovo.
Cosa faccio? Cosa posso fare?
Devo essermi appisolata, sobbalzo al suono del campanello. Lentamente mi avvicino alla porta senza far rumore, prima di aprire controllo lo spioncino. Rilascio il respiro di sollievo che non sapevo di trattenere
< Sono io. Apri! - Elena doveva immaginarlo – Ho portato il pranzo! Niente schifezze dopo ieri sera perciò ho optato due belle insalatone > non mi resta che seguirla in cucina. Iniziamo a mangiare in silenzio, noto che mi osserva di soppiatto come per analizzare i danni
< Cosa hai fatto stamani? >
< Un po' di pulizie per casa. Non dovresti essere con Lizzie a quest'ora? >
< È con Stefan. Cosa c'è là? > indica con la forchetta il mucchio accatastato nel centro del salotto
< Nel borsone c'è tutta la roba che Damon aveva qui e nel sacco cose che non mi servono più >
< Ah.. l'hai sentito? >
< No. Non voglio parlarci ne sentirne parlare >
< Ok ok – alza le mani in segno di resa – e chi ha detto niente >
Finito di mangiare mi aiuta a sparecchiare mentre chiacchieriamo del più e del meno e a suo merito ci mette quasi quaranta minuti prima di curiosare dentro il sacco nero
< Vuoi davvero buttare tutte queste cose? Sono tutti ricordi.. - si ammutolisce appena vede che mi irrigidisco – Va bene, quando esco me ne occupo io > < Grazie >
< Non prenderla male. È scontato che sono dalla tua parte ma non puoi evitare di ascoltarlo.. insomma stiamo parlando di Kathrine! Deve esserci qualcosa sotto.. Vuoi davvero mandare all'aria la vostra storia senza avere tutte le informazioni? >
< Elena basta. So tutto ciò che devo sapere > vuole ribattere ma si ferma anche se solo per poco <
Cosa hai intenzione di fare? >
< È tutto il giorno che me lo chiedo. Non ho altro che dubbi. Forse dovrei davvero partire per Parigi. Non mi resta altro > < Scherzi?! >
< Mai stata più seria. Più ci penso più mi sembra la risposta a tutto. Ho bisogno di tempo e spazio. Non posso stare qui da sola, non resisterei. Lo sai anche tu >
< Non sei sola. Hai me, Caroline, Elisabeth, Stefan, Dereck.. >
< Sai cosa intendo >
< Non sei costretta a scappare. Deve esserci un'altra soluzione >
< Non sto scappando! - mi guarda scettica – Piuttosto opto per una ritirata strategica >
< Non puoi andartene senza dirlo a Damon >
< Lo so.. > che Dio mi aiuti


POV D

< Ancora niente? >
< NO! Sono ore che la chiamo ma non mi risponde!! dannazione! Ha ignorato tutti i miei messaggi! >
< Devi darle tempo. Mi pare un comportamento comprensibile, lo sai che hai combinato un gran macello. Ci vorrà un bel po' di tempo per sistemare tutto e tanta tanta pazienza che non hai. Potresti approfittarne per riposarti un po', è tutta la notte che non chiudi occhio >
< Come diavolo faccio a dormire eh?! Come faccio a dormire mentre la mia vita sta andando a rotoli?! Me lo sai spiegare Sage?! Non posso perdere tempo! Devo vedere Bonnie! Devo farle capire che non è successo niente! Ma non posso perché ci sono quelle due barbie body-guard che mi proibiscono di vedere la mia ragazza! Ti rendi conto?! Chi diamine si credono di essere?! >
Sono nervoso, spaccherei tutto, prenderei a pugni il primo che incrocia il mio sguardo.. e invece eccomi qui che cammino avanti e indietro nel mio salotto come un leone in gabbia sorvegliato a vista da quella spia di Sage. Ci rendiamo conto che quella pazza di Caroline lo ha chiamato per portarmi via da là? È tutta la notte che mi fa da baby-sitter! Ridicolo!!
Mi verso l'ennesima tazza di caffé, la sbronza colossale di qualche ora fa è passando lasciano un atroce mal di testa
< Siediti >
< No! Sto impazzendo! Basta. Vado da lei! >
< Lo sai che non è il caso, peggioreresti solo le cose. Aspetta che sia lei a chiamarti > odio quando fa la voce della ragione
< Non posso perderla > non risponde mi dà solo una pacca sulla spalla.
Sbuffando mi butto sulla poltrona. Sono le nove e trenta e per le successive quattro ore fisso le lancette dell'orologio.
Ding-ding: “Incontriamoci alle diciotto al Good-diner”
< È lei. Vuole vedermi >

Arrivo in anticipo, non sopportavo più né le quattro mura del mio appartamento né Sage che mi alitava sul collo.
Non sono mai stato in questo posto, è una classica tavola calda da un gusto un po' vintage.
Ho scelto un tavolo un po' in disparte che garantisca un po' di privacy.
Sono un groviglio di nervi, non riesco a stare fermo. Il piede tamburella sulla mattonella a un ritmo fastidioso.
Ogni manciata di secondi controllo l'ora.
Ancora cinque minuti.
Passo nervoso una mano fra i capelli. Ripasso il piano che ho studiato. Appena arriva le parlerò, lo so che sarà arrabbiata, probabilmente vorrà uccidermi ma alla fine capirà e potremo superare le ultime orrende ventiquattro ore. Dobbiamo farcela..
Eccola. La vedo appena entra. Si ferma sulla porta, guarda a destra e sinistra probabilmente per cercarmi fra le altre persone. Mi alzo per attirare la sua attenzione. I nostri sguardi si incrociano e come sempre, come dalla prima volta che ci siamo incontrati, siamo solo noi. Mentre cammina verso di me sembra la solita Bonnie con i ricci indisciplinati che le incorniciano il viso ma in realtà c'è qualcosa di diverso: non ha il solito sorriso contagioso, gli occhi non brillano di gioia ma sono lucidi e rossi. Non mi sono mai odiato così tanto..
Si siede davanti a me senza mostrare la minima emozione, il suo viso è una maschera di neutra
< Bonnie, grazie per essere qui. Ti va di ordinare? > è la prima volta che mi sento impacciato.. mi odio
< No >
< O-ok.. - mi sfrego gli occhi per cercare di le parole giuste – La scorsa notte è stata un incubo. Sono subito corso da te per chiarire ma le tue care amiche mi hanno cacciato.. voglio spiegare.. >
< No >
< N-no? >
< Non sono venuta qui per ascoltarti. Non voglio sapere niente >
< Tu devi sapere! Devi farmi parlare – la interrompo – Non è successo niente! Te lo giuro! Assolutamente niente! >
< Vorrai dire “non era ancora successo niente”. Sarebbero bastati altri cinque minuti e mi sarei trovata davanti una scena ancora più esplicita. Alti cinque minuti e vi avrei trovati a fare sesso sulla tua scrivania! Non credermi più stupida di quanto non sia! > sibila furiosa
< Ero arrabbiato, erano stati due giorni infernali. Ero ubriaco fradicio! Quasi non ero cosciente che fosse lì con me! Ha fatto tutto lei >
< Basta! Non sprecare fiato. Non riesco neppure a pensarti senza avere la nausea! Figurati quanto male mi possa fare stare seduta davanti a te! Mi hai tradita! - la voce le si incrina - Mi fidavo di te come non ho mai fatto in vita mia con nessun altro. Che scema eh? Quante risate ti sei fatto alle mie spalle, eh? Non voglio sentire nessuna della tue patetiche scuse >
< Non sto trovando giustificazioni! Ti sto cercando di spiegare come è andata nella realtà! Devi ascoltarmi! >
< Io non ti devo un bel niente > iniziamo ad attirare l'attenzione di vari clienti del locale
< Bonnie ascoltami.. > la sto scongiurando
< No! Tu ascolti me. Sono qui soltanto perché ti avevo fatto una promessa. Ho bisogno di allontanarmi. Parto domani. Vado a Parigi > non può farlo
< C-cosa?! Non puoi parlare seriamente.. non puoi andare dall'altra parte del mondo con quel botolo! Cosa ne resta di noi? >
< Grazie te restano solo macerie! Non c'è più un noi > siamo entrambi in piedi, il fiato corto
< Possiamo sistemare tutto. Lo so che possiamo. Resta. Urla, picchiami ma dammi la possibilità di spiegare.. dammi una possibilità. Non buttarci via! Tu mi ami dannazione! >
< Amarti mi sta uccidendo >
< Bonnie ti amo.. solo te sempre te! Ci apparteniamo lo sai > una lacrima le scivola contro la sua volontà ma è veloce a cancellarla. Prende un respiro profondo
< Tutte le tue cose sono in un borsone. Chiedilo a Elena > fa per andarsene ma la fermo afferrandole un polso
< Aspetta! Non può finire così.. ascoltami ti prego! >
< Non posso > le lacrime le rigano il volto mentre scivola via dalla mia presa.
La guardo allontanarsi. I primi passi sono incerti poi sempre più fermi e decisi. Pochi attimi e non c'è più.
La testa mi dice di rincorrerla e costringerla ad ascoltarmi ma non riesco a muovermi. I muscoli non mi obbediscono. I piedi restano ancorati al pavimento. Faccio fatica a respirare. Ho una spada piantata in mezzo al petto.
Non può essere vero.. non può essersene andata..
Le gambe mi cedono, mi rimetto seduto con la testa fra le mani. Gli occhi mi pizzicano. Lentamente i rumori della tavola calda tornano, la realtà che mi circonda mi colpisce in pieno.
L'ho persa.


Prima di tutto vi faccio presente che sono stata quasi puntuale nell'aggiornamento.. ho sgarrato solo di qualche giorno :-)
Ma parlando di cose serie.. che ne dite di questo nuovo capitolo? Quanto mi odiate?
Come sempre aspetto i vostri commenti e suggerimenti
Al prossimo aggiornamento
Bacioni
Valentina

P.S. ho notato che le vostre recensioni mi fanno scrivere più veloce ;-)

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


CAPITOLO 19
 
POV S
 
< Per l’amor del cielo lasciala almeno respirare! – Elena sta praticamente stritolando Bonnie – guarda che non sei l’unica che vuole salutarla > cerco di sorridere ma non è per nulla semplice.. poche cose sono peggiori di un addio all’aeroporto. Nessuno di noi dovrebbe essere qui..
< Ok ok – l’allontana un po' ma senza lasciarla andare – Quindi siamo intesi: voglio una montagna di cartoline e sessioni di Skype una volta al giorno, devi raccontarmi tutto ciò che fai e tutto ciò che vedi! Non ti azzardare a dimenticarti! Ricordati di noi.. > sapevo che sarebbe finita così, si stavano trattenendo troppo tutte e due ma ora le lacrime scorrono libere e copiose, in verità devo sforzarmi per evitare di unirmi a loro.
Odio tutto questo!
Bonnie non dovrebbe partire per Parigi.. dovrebbe restare qui.. con noi..
Lo so che quell’idiota di mio fratello ha combinato un vero e proprio casino ma non può finire così, no? Loro si amano.. perché tutto deve essere così difficile?
Bonnie ha messo su un’espressione più o meno serena, non vuole farci preoccupare. Indossa il sorriso più finto mai visto, si vede lontano un miglio quanto stia soffrendo.. spezza il cuore vederla così..
Non so come ci sia riuscito ma Dereck è riuscito a sostituirsi a Elena. Anche lui non vuole lasciarla andare, vedo che le sussurra qualcosa all’orecchio e lei che annuisce. Solo ora capisco quanto è dura anche per il suo patrigno vederla andare via
< Bonnie sei pronta? Hanno appena chiamato il nostro volo > mm.. questo deve essere il famigerato Zander.. l’occhio pesto può essere un valido indizio. Capisco perché Damon non sopporti neanche sentirlo nominare, è fastidioso il modo in cui la guarda, per non parlare di come sorride come se avesse appena vinto un milione di dollari.. non è normale. Non mi piace per niente.
< Ehi è il mio turno – l’abbraccio più stretta che posso, con un mezzo sorriso cerca di nascondere gli occhi pericolosamente lucidi – Sei ancora in tempo per restare.. >
< Devo andare.. lo sai bene.. > dovevo pur provarci no?
< Lo so. Ma per qualunque cosa ricorda che noi siamo qui, basta una parola e voliamo da te. In ogni modo saremo qui ad aspettarti. Vai, impara e divertiti – le lascio un bacio sulla tempia – Tutto si sistemerà – scuote la testa – Si invece, vedrai. Basta lasciare calmare un po' le acque. Ma non dimenticare mai che comunque vada noi saremo sempre al tuo fianco. Ti voglio bene Bonbon >
< Sei il migliore.. ti voglio bene > con la coda dell’occhio colgo un movimento fra la folla. Possibile che sia..? No, non può essere. È bastata questa piccola distrazione per permettere a Elena di scansarmi per tornare a salutarla
< Mettiamo le cose in chiaro. Tu ora ti asciughi le lacrime, sali su quell’aereo, impari tutto ciò che devi in quella benedetta Parigi e poi tra due mesi torni da noi.. vero?! La piccola Litzy non può stare senza la sua zietta preferita >
< Questo è un colpo basso.. >
< Gioco solo per vincere io. Dillo >
< Torno.. te lo giuro >
< Forza è ora di imbarcarci – Zander le prende il bagaglio a mano poggiandole una mano sulla schiena – Hai finito i saluti? Vi garantisco che adesso Bonnie è in buone mani > ora si che sto sereno.
In pochi attimi supera il gate e sparisce fra la folla.
Il momento di silenzio fra noi tre è interrotto da Dereck
< È tutta colpa di quell’idiota di tuo fratello – e come dargli torto? – Meglio che vada prima che dica altro. Ciao ragazzi >
Una volta soli Elena continua imperterrita
< Ha ragione, lo sai benissimo anche tu >
< Già – passo una mano fra i capelli – Nonostante tutto però Damon su una cosa aveva totalmente ragione: quel tipo vuole portarsela a letto >
< Probabilmente l’unica a non essersene accorta è lei >
< Non mi piace. Non mi piace per niente >
< Neanche a me ma non possiamo farci niente proprio per colpa di quel cretino di tuo fratello. Andiamo a casa che è meglio >
 
< Non dirmi che vai in ufficio anche stamani? È sabato! >
< No – passo una mano sul viso – Voglio fare un salto da Damon. Magari stamani si degna di farmi entrare > ieri ci sono passato tornando dall’aeroporto e non c’era, sono ripassato nel pomeriggio e mi ha mandato a quel paese sena neanche aprire la porta. Ogni telefonata è andata alla casella vocale. Sto iniziando a preoccuparmi sul serio
< Magari è con quella sgualdrina di Kathrine e non vuole essere disturbato >
< Elena.. – sospiro cercando le parole – Stiamo parlando di Damon, non pensi che possa meritare il beneficio del dubbio? Almeno finché non ne avremo la certezza? >
< Stai dicendo che Bonnie è una bugiarda? O che si è immaginata la scena di Kathrine mezza nuda con Damon?! > fantastico proprio quello che ci voleva stamattina: Elena sul piede di guerra
< Sto solo dicendo che stiamo parliamo di mio fratello. Voglio sentire la sua versione. Capire come ha fatto a cacciarsi in questo casino perché se c’è una cosa che so, anzi che sappiamo tutti, è che Damon ama alla follia Bonnie. Non voglio difendere l’indifendibile. Se l’ha davvero tradita sarò il primo a fargli passare le pene dell’inferno ma voglio sentirlo da lui e se pensassi per un attimo a mente fredda e non da vendicatrice mascherata mi daresti ragione anche tu >
< Mm mm – ha un’espressione seria, sta soppesando ogni mia parola – Forse hai ragione.. comunque cerca di tornare per pranzo così puoi accompagnare me ed Elisabeth al parco. Ah e ricordati il borsone >
< Ci sarò. A dopo > la saluto con un bacio ed esco.
Sono troppe le cose che non tornano, troppi pezzi non riesco a fare combaciare. Il Damon di un anno fa sarebbe stato assolutamente capace di tradire con la prima donna che gli si gettasse ai piedi, non sarebbe andato tanto per il sottile.. gli sarebbe andata bene chiunque, ovunque e in qualunque momento senza farsi molti scrupoli. Ma il Damon di ora no. Da quando ha incontrato Bonnie non ha più nemmeno guardato un’altra e di certo le occasioni non gli sono mancate! E se per assurdo avesse voluto davvero tradire la sua ragazza perché avrebbe dovuto farlo proprio con Kathrine? Perché impelagarsi con quella pazza?! Perché fare tanti progetti, perché organizzare nei minimi dettagli una romantica vacanza. Perché pensare a un futuro assieme per poi buttare tutto al vento così?
Non crederò mai che non gli importi di far soffrire Bonnie, che possa essere così insensibile al dolore che sta affrontando, che possa essere così indifferente a Bonnie dall’altra parte dell’oceano pur di stargli lontano. Assolutamente no!
Sono letteralmente attaccato al campanello da cinque minuti ma continuo a non ottenere la minima risposta. Busso prima civilmente poi sempre con più forza. Mi prende per scemo? Ho visto la sua auto parcheggiata in garage e il portiere mi ha assicurato che non è uscito. Non ho intenzione di arrendermi! Accidenti stiamo sfiorando il ridicolo!
A mali estremi estremi rimedi!
Scendo al piano terra e mi faccio dare le chiavi di scorta. Convincere Mike non p stato per nulla facile. Mi sono dovuto persino sorbire una filippica sul diritto alla privacy. Scherziamo?!  Prima ho provato con le buone ma non sono servite. Poi ho tirato fuori l’avvocato che p in me ma non mi ha portato molto lontano. Per ultimo sono passato alle minacce: sono due giorni che non sento mio fratello, se gli è capitato qualcosa lo riterrò personalmente responsabile, gli rovinerò la vita portandogli via tutto ciò che ha anche un piccolissimo significato per lui! Sguardo di ghiaccio e ghigno minaccioso.. sono sicuro che non sono mai stato più simile a mio fratello. Per buona misura ho dovuto assicurargli che i sarei preso completamente la responsabilità se il Signor Salvatore ne fosse stato contrariato.
Quando finalmente entro nell’appartamento regna il silenzio. È tutto immerso nel buio nonostante sia pieno giorno, le tende pesanti sono tirate e non permettono al sole di filtrare. Andando a tentoni trovo l’interruttore, lo spettacolo che mi ritrovo davanti mi lascia a bocca aperta. Sembra sia scoppiata una bomba, niente è rimasto intero. Sedie rovesciate, cassetti buttati a terra, piatti rotti e bicchieri frantumati sul pavimento, scaffali vuoti.. persino il divano è sottosopra. In un angolo, stravaccato per terra a capo chino c’è Damon. Da quando sono entrato non ha mosso un muscolo. Mi chiedo se si sia accorto che sono entrato. Magari sta dormendo.. distruggere tutto come ha fatto deve essere molto faticoso
< Chi ti ha dato il permesso di entrare? Mai sentito parlare di proprietà privata? > sin da piccolo sono abituato al suo tono strafottente, sarcastico, arrabbiato ma non ho mai sentito questo tono piatto da oltre tomba.
< Mike è stato così gentile da darmi le chiavi di scorta. L’alternativa era sfondare la porta per assicurarmi che non fossi stato affettato da un serial killer o rapito dagli alieni >
< Come vedi sono vivo. Fuori > almeno mi guarda
< Che diavolo hai fatto alla faccia? Come ti sei conciato così?> il viso è completamente pesto, metà viola e metà rosso
< Non sono affari tuoi >
< Quanti hai bevuto? > sparse un po' ovunque vedo bottiglie e lattine di birra
< Purtroppo la sbronza è passata da ore. Sono completamente sobrio > scuoto la testa, raddrizzo una sedia e mi siedo davanti a lui
< Cos’hai lì? >
< Le tue cose che erano da Bonnie. Ha raccolto tutto e lo ha dato a Elena – un lampo passa nel suo sguardo ma prima che riesca a decifrarlo chiude gli occhi – Dov’eri ieri sera? > per minuti interi resta in silenzio, do per scontato che non avrò risposta ma sbaglio
< A un incontro > di male in peggio
< Damon! Perché?! Sei tornato ai vecchi metodi? Alcool e risse clandestine?! Pensavo avessi abbandonato quella follia! Che ti è preso?! >
< Che mi è preso?! – la prima vera reazione da parte sua, mi inchioda con lo sguardo – SE NE È ANDATA!! > appoggia la testa contro il muro chiudendo gli occhi spossato
< Ti ho visto ieri in aeroporto. Perché non ti sei fatto avanti? Potevi fermarla >
< Ahhahhh!!! – ride amaro – Avevo un piano perfetto. Correre da lei, attirarne la sua attenzione urlando il suo nome fra la folla, lei che si volta appena prima di superare il gate.. io che mi sarei messo persino in ginocchio pregandola di non lasciarmi, le avrei provate tutte ma alla fine l’avrei convinta e saremmo tornati a casa insieme. Com’è che dice il vecchio Walt? E vissero per sempre felici e contenti. Ridicolo! Ahhahhhahh! Quando sono arrivato stava salutando Dereck con il sorriso più triste mai visto, gli occhi rossi e gonfi di pianto.. ed era solo colpa mia.. non avevo il diritto di fermarla. Ciliegina sulla torta le si è avvicinato quel botolo bastardo, il modo in cui le sorrideva e le sussurrava all’orecchio, come le ha posato la mano sulla schiena mentre l’accompagnava all’imbarco. Mi dava la nausea! La cosa peggiore? È solo colpa mia > sono senza parole. Giuro ho visto un paio di lacrime
< Tornerà. Non se ne è andata via per sempre, lo sai >
< Tornerà ma non per me > cade un silenzio pesante mentre fissa il vuoto.
È come se non ci fossi. Non so davvero cosa dire. Non l’ho mai visto in questo stato. Sobrio e depresso è una combinazione strana per lui, a cose normali non si mostrerebbe in questo stato, farebbe carte false per mantenere la sua freddezza, per sfoggiare la sua maschera d’indifferenza. Ma ora? Rabbia, tristezza, dolore, nostalgia di succedono senza sosta nella sua espressione. Sono convinto che si sia rinchiuso nel suo silenzio ostinato. Infondo ha già parlato più di quanto mi aspettassi, invece a sorpresa continua
< Come fai ad essere sempre così ragionevole? Non dovresti essere qui per urlarmi contro? La tua cara mogliettina non ti ha istruito su come insultarmi? Mi stupisce che non si sia precipitata qui per vendicare la sua amica >
< Prima spiegami cosa è successo, poi deciderò se prenderti a pugni per aver spezzato il cuore a Bonnie >
Ogni volta che viene fatto il suo nome è come se venisse schiaffeggiato.
Scuote la testa, posso scommettere che per lui sia odioso confidarsi con me, impensabile farmi comprendere i suoi errori. Preferirebbe prendere a testate il muro poco ma sicuro.
Nonostante ciò parte dall’inizio, non tralascia niente.
Mi descrive le sue liti con Bonnie, il ruolo di Zander, di quanto fosse arrabbiato col mondo, di quanto fosse ubriaco quella fatidica sera, di come Kathrine abbia tentato di sedurlo, di come abbia cercato di allontanarla da sé senza riuscirci per colpa dell’alcool, di Bonnie che irrompe nell’ufficio, di ciò che gli ha urlato contro, delle sue lacrime mentre fuggiva via..
Mi ha detto tutto.. tutti i dettagli, non ha tralasciato niente
< Aspetta, aspetta.. vuoi dirmi che dopo tutto ciò che era appena successo quella strega dell’est ha firmato il contratto senza storie? E cosa intendeva con “il mio scopo l’ho raggiunto”? Quale scopo? – scuote la testa esausto – C’è qualcosa che non sappiamo. Ma cosa?! >
< Mi credi? – è incredulo e sollevato – Mi credi quando dico che non è successo niente fra me è quella stronza?! > sul serio dava per scontato che gli voltassi le spalle?!
< Certo! Neppure tu puoi essere così idiota! >
< Beh sei l’unico. Tua moglie vorrebbe darmi la lezione della vita. Neanche voglio saper cosa ne pensa di questa storia papà. E Bonnie.. Bonnie è convinta che l’abbia tradita, è convinta che le abbia mentito per tutto il tempo. Ho amato solo lei. Essere amato da lei è una cosa potente.. mi ha reso un uomo migliore. Doveva ascoltarmi! Doveva darmi la possibilità di spiegare! Doveva farmi parlare! Perché?! È stato più facile scappare con quel botolo da strapazzo che affrontare il problema e risolverlo!! Mi ama! Doveva fidarsi!! – si alza e inizia a camminare nervoso avanti e indietro – Fa sempre così! le cose si fanno difficili e lei scappa dalla parte opposta! Doveva restare qui! – Appoggia le mani alla vetrata che da sul balcone, non l’ho mai visto così sconfitto – Ho perso tutto.. cosa faccio ora? > si accascia sulla poltrona sfinito dal lungo discorso
< C’è solo una cosa che puoi fare: lotta per lei! Non è il momento di arrenderti! Ha bisogno di spazio, lasciaglielo. Quando tornerà sarà più calma e più disposta ad ascoltarti. Nel frattempo scopriremo cosa c’è dietro il comportamento di Kathrine. Darai a Bonnie una solida spiegazione che dimostra la tua innocenza. Capirà ne sono certo >
< Non mi resta niente senza di lei.. non mi sono mai sentito così solo.. spero solo che tu abbia ragione.. Da dove iniziamo? >
< Per prima cosa stasera vieni a cena alla villa. Abbiamo bisogno di papà e soprattutto sarà fondamentale avere Elena dalla nostra parte >
 
 
< Cosa diamine ci fa lui qui?! – appena Elena ha visto entrare Damon in salone è diventata una furia, gli si para davanti minacciosa – Come diavolo fai ad avere la faccia tosta di venire qui! > forse avrei dovuto avvisarla..
< Non hai parlato a questa pazza che hai per moglie? > bene ora mi guardano entrambi furiosi
< Elena calmati! Se te lo fossi dimenticato questa è anche casa sua e comunque l’ho invitato io a cena, te lo avrei detto prima ma aspettavo il momento giusto.. >
< Codardo > fratello ingrato
< Non lo voglio a cena! Non lo voglio qui! È tutta colpa sua se la mia migliore amica è dall’altra parte del mondo!! >
< Ho capito me ne vado >
< No!! Fermo! – lo trattengo per un braccio – Prima di attaccarlo lo hai ascoltato?! È Damon santiddio! Lo conosci da sempre! Non merita almeno cinque minuti del tuo tempo prima di cancellarlo dalla tua vita?! Mi ha raccontato tutto. Non ha tradito Bonnie > se gli sguardi potessero incenerire io e mio fratello saremmo ridotti a mucchietti di cenere
< Ti do cinque minuti – incrocia le braccia stizzita - Se non mi convinci ti sbatto fuori a calci nel sedere >
< Ok >
Per la seconda volta racconta per filo e per segno tutta la storia, non lascia fuori nessun particolare, il dolore che prova gli si legge chiaro in volto.
Mentre ascolta mia moglie cambia espressione mille volte: rabbia, ira, indignazioni, collera, incredulità, stupore, tristezza e fortunatamente comprensione.
Con le lacrime agli occhi si avvicina a Damon e lo abbraccia, sapere che è innocente le ha tolto un grosso peso dalle spalle
< Solo tu potevi cacciarti in un casino simile! Maledetta strega dell’est! >
< Sei con noi quindi? >
< Certo. Bonnie è ferita ma ti ama ancora >
< Ci servono prove >
< Preferibilmente prima che quel botolo seduca la mia fidanzata >
< Già. Aspetta.. so da dove iniziare: New York! pensateci. Kathrine c’è stata per molto tempo, non è una strana coincidenza il suo coinvolgimento con lo studio dei McCollugh? >
< Ma perché? >
< Non lo so ma possiamo continuare a parlarne mentre mangiamo. Sono sicura che Tea ha già tutto pronto >
 
 
POV B
 
(un mese e mezzo dopo)
 
< Smettila.. ancora cinque minuti.. dai.. > sto dormendo così bene, deve essere ancora presto per la sveglia.. voglio dormire ancora! Provo a girarmi dall’altra parte ma mi trattiene con il suo peso
< È ora di alzarsi pigrona – con il viso nell’incavo del mio collo lascia una scia di baci umidi, il suo fiato caldo sulla pelle.. dormire non sembra più un’idea così geniale – Apri gli occhi pettirosso > mi mordicchia il lobo sinistro, questo è giocare sporco però!
< È domenica. Dormiamo ancora un po'.. piuttosto vieni ad accoccolarti qui con me > lo stringo affondando il viso nel suo petto sperando di convincerlo
< Appunto! È l’unico giorno in cui ti ho tutta per me senza doverti dividere con quel corso benedetto – un bacio a stampo – Solo io, te e Parigi! In piedi uccellino! > mi assalta facendomi il solletico, le nostre risate e i miei gridolini riempiono la stanza..
Mi sveglio di soprassalto.
Il cuore batte all’impazzata. Ancora quel sogno.
Tutte le notti da un mese e mezzo sempre lo stesso sogno. Insomma non proprio lo stesso sogno.. qualcosa cambia sempre: a volte siamo in un cafè su la rive gauche, a volte stiamo facendo una passeggiata nel giardino delle Tuileries, a volte girovaghiamo fra le stradine della città, a volte siamo semplicemente noi due..
Un mese e mezzo e non ho mancato di sognarlo nemmeno una notte.
Più non lo voglio nominare più lo penso.
Più cerco di dimenticarlo più mi sembra di vederlo ovunque, di scorgerlo nella folla.
Sono appena le sette meno un quarto e non riuscirò più a riaddormentarmi, proprio l’unico giorno in cui posso dormire!
Che cavolo! Se il buongiorno si vede dal mattino..
Sbuffando scalcio via le lenzuola e mi alzo dal letto.
Prima di tutto serve una bella doccia. L’appartamento che ho preso in affitto è proprio nel cuore di Parigi, una caratteristica soffitta un po' bohemiene con le classiche finestre, è piccolo ma me ne sono subito innamorata. Sarebbe piaciuto anche a Damon.. conoscendolo si sarebbe lamentato, sbuffando che ci saremmo potuti permettere senza problemi qualcosa di più grande.. accidenti a me!
Ci casco ogni volta!
I miei pensieri tornano a lui senza preavviso. Ogni volta che imparo una nuova ricetta, quando assaggio una specialità francese, quando mi capita qualcosa di buffo, quando scopro un nuovo scorcio di Parigi.. quasi di riflesso mi chiedo cosa ne penserebbe Lui, come reagirebbe, cosa mi direbbe. come sarebbe se fosse qui con me..
Basta! Come faccio ad essere così patetica?!
Dopo aver superato il gate d’imbarco all’aeroporto una parte di me voleva dimenticare completamente la mia vita in America, cancellare del tutto le quarant’otto ore precedenti.
Mai e poi mai avrei mai pensato di poter sentire così tanto dolore.
Chi dice che non si può morire d’amore non ha mai provato la sensazione di avere il cuore strappato a forza dal petto, soprattutto non ha mai provato quell’atroce vuoto che ti inghiotte dentro. Era impossibile per me restare. Dovevo andarmene o sarei impazzita.
Ho solo un vago ricordo di Stefan, Elena e Dereck che mi salutano al gate, non ricordo tutto ciò che ci siamo detti nel salutarci, solo che hanno tentato di farmi restare ma non potevo, non potevo proprio, anche se per un attimo ho quasi ceduto sarebbe stato bello fare finta che non fosse successo niente e tornare alla mia vita, peccato solo per quel dolore acuto e costante che mi lacerava dentro.
Mi sono affidata a Zander perché mi portasse via da là.
Appena arrivata in Francia ero l’ombra di me stessa, i primi giorni sono stati un incubo, non avrei fatto altro che starmene chiusa nella mia mansarda evitando il più possibile qualunque altra forma di vita. Fortunatamente una volta iniziato il corso ho avuto uno scopo, qualcosa che mi permettesse di occupare la mente, incontrare persone così da svagarmi.
Come si dice fingi finché non ci riesci.
Giorno dopo giorno era sempre più semplice sorridere e fare finta di niente.
Il dolore acuto è diventato un fastidio di sottofondo a cui ci si abitua.
Da quando sono a Parigi ho cercato di voltare pagina. Mi tengo sempre super impegnata. Più sono occupata meno tempo per pensare ho.
Durante la settimana frequento il corso di pasticceria al mattino, una pausa pranzo veloce e poi il pomeriggio lavoro nella pasticceria di Zander fino alle otto passate. La domenica faccio la turista. A volte so di preciso dove andare: ho visitato il Louvre, il museo d’Orsay, il museo dell’Orangerie, il museo d’arte modern. Altre volte mi armo di cartina e giro per la città: Montparnasse, Montmartre, Le Marais, La Chapelle, il Quartiere Latino. Anche se nel mio tempo libero preferisco stare da sola per abbandonare quell’aria da “sto benissimo-sto alla grande-non c’è niente che non va” e quel sorriso da “la mia vita è fantastica” che si vede lontano un miglio essere finto ed essere finalmente me stessa, a volte esco con un paio di ragazze con cui ho fatto amicizia a lavoro, abbiamo girato un po' di locali e discoteche e devo ammettere che alla fine mi sono pure divertita.
La prima volta che sono uscita dal mio appartamento di mia spontanea volontà, senza nessun impegno ma solo perché ne avevo voglia mi sono ritrovata davanti a un salone di bellezza e senza pensarci due volte sono entrata. Avevo bisogno di un cambiamento, non sopportavo più di vedermi allo specchio come la solita ragazzetta insipida e patetica. Volevo mostrare una nuova Bonnie: una giovane donna pronta a conquistare il mondo non più una bimbetta insignificante calpestata sempre e comunque da chiunque. Ho chiesto un cambio look totale. Per prima cosa ho dato un taglio netto, ho scelto un “long-bob” poco sopra le spalle che secondo il coiffer era perfetto per me, non essendo troppo corto incornicia alla perfezione il mio viso senza sacrificare troppo i miei ricci che però ora sono molto più addomesticabili grazie a un super mega trattamento anti-crespo! Non è mai stato così semplice domare la mia testa! Mi piace da matti usare l’arricciacapelli per ottenere delle morbide onde! Mi sento un’altra! Un’altra Bonnie capace di affrontare una nuova vita in un paese straniero.
Senza perdere altro tempo metto al volo un vestitino verde e un paio di sandali bassi comodi per passeggiare senza meta in città.
La prima tappa è senza dubbio il piccolo cafè proprio sotto casa, ormai sono una cliente abituale, tutte le mattine mi vizio con l’immancabile croissant, non si può affrontare la giornata senza un po' di dolcezza, no? Grazie al cielo il mio francese è sufficiente per non farmi morire di fame!
Approfitterò di questa bella giornata per fare un po' di sano shopping.
Fra due settimane ho il volo di ritorno e voglio prendere qualche bel regalino per le mie amiche. Speriamo che un giro fra le vetrine mi facciano venire in mente qualche idea perché per ora non ne ho moltissime. Per Elena e Caroline potrei cercare dei prodotti di bellezza che da noi non troviamo, magari delle maschere per il viso o cose del genere. Invece per Stefan e Dereck potrei prendere dei cibi tipici o magari del vino. Con tutti gli acquisti che devo fare mi converrà comprare un altro trolley per il ritorno!
< Avez-vous besoin d’autre chose? >
< No, merci. L’addition s’il vous plait >
< Le total est 220 euro >
E così le mie amiche sono sistemate!
Fra una commissione e l’altra si sono fatte le cinque del pomeriggio, devo correre perché fra un’ora ho un appuntamento via skype con Elena e se per disgrazia ritardo anche solo cinque minuti quella pazza allerta l’ambasciata!
Come ci eravamo promesse ci siamo sentite tutti i giorni senza saltarne neanche uno. Una parte di me temeva che nonostante tutte le nostre buone intenzioni e tutte le rassicurazioni che sarebbe sempre stata dalla mia parte, con me dall’altra parte dell’oceano ci saremmo inevitabilmente allontanate. Non potevo sbagliarmi di più! Le nostre chiamate sono il nostro appuntamento fisso, chiacchieriamo di tutto, non parliamo mai meno di un’ora! Dio benedica le videochiamate perché sono state una vera e propria benedizione! Avevo paura che una volta tornata Lizzie non mi avrebbe più riconosciuta, invece riesco a vederla comunque tutti i giorni, è cresciuta tantissimo è quasi irriconoscibile! Sempre più bella e vispa. Ogni volta che mi vede nello schermo indica e manda baci con la manina, è dolcissima!
< Ciao Bonbon!! >
< Ciao Ele! Ciao bambolina! Come state? > la vedo salutare con la manina aiutata dalla sua mamma.
< Tutto bene! Il dentino è finalmente spuntato e per fortuna stanotte non ha avuto problemi e ha dormito tutto di filato! Guarda un po' – le solleva leggermente il labbro superiore vedo distintamente il dentino da latte spuntare – Per festeggiare oggi pomeriggio ci faremo una bella passeggiata al parco con papà, vero principessa? Con questo caldo atroce ci scapperà di sicuro anche un bel gelato! > menomale erano tre giorni che in quella casa non chiudeva occhio nessuno, hanno provato qualunque metodo da quelli della nonna a quelli omeopatici finendo anche con farmaci ma sempre con poco successo
< Alleluia! Era ora poverina! E poveri voi! >
< Speriamo che i prossimi diano meno problemi! Tu piuttosto cosa hai combinato nella sfavillante Parigi? >
< Sono appena rientrata da un sano giro di shopping! La mia carta di credito ci metterà un po' a riprendersi! – giustamente non mi sono limitata ai regali, mi meritavo un po' di gratificazione personale, no? – Qui sono già le cinque passate perciò ordinerò un take-away e mi guarderò un bel film >
< Sola soletta? >
< Avevo chiesto a Sophie e Laurie ma erano entrambe occupate >
< Non fare la furba.. >
< Sono andata da sola e non c’è niente da aggiungere >
< Quindi non ci sono altri appuntamenti galanti in vista? > quella sua espressione neutra non frega nessuno
< No, ti ho già detto che uno è stato sufficiente > accidenti a me!
Perché non riesco mai a nascondere niente a Elena? Perché le sono andata a raccontare dell’appuntamento con Zander? Oltretutto mi sono assorbita il classico “lo sapevo che ci avrebbe provato – si vedeva lontano un miglio – solo tu eri così ingenua da non accorgertene”
< Quindi torni il 30 vero? > il sorriso le arriva da orecchio e orecchio
< Si, non ti ho già dato anche gli orari? > a occhio e croce gliel’ho detto solo una decina di volte, malfidata!
< Volevo solo essere sicura fossero giusti – mi strizza l’occhio – È perfetto! Il battesimo sarà il 15 di settembre, così potrai aiutarmi per gli ultimi ritocchi! >
< Ancora non capisco perché hai rimandato la cerimonia > in origine doveva essere a fine giugno
< Sai com’è sarebbe stato un po' strano non avere la madrina presente > ecco un altro punto delicato, per quanto adori la piccola Lizzie non sono sicura di essere la scelta migliore
< Sai bene cosa intendo dire.. a dir poco sarà imbarazzante! >
< Ascoltami bene – aiuto a messo su la faccia seria e testarda – Sei la cosa più vicina a una sorella che abbia mai avuto. Sei la mia migliore amica. Vuoi bene a mia figlia come fosse tua. Sei una delle poche persone di cui mi fidi senza se e senza ma. Non c’è nessun motivo al mondo perché non sia tu la sua madrina. Lo sai benissimo, non puoi negarlo. Capisco che magari non ti possa sentire a tuo agio perché il padrino sarà Dam.. >
< Stop! > raramente lo ha nominato nelle nostre conversazioni. Quelle poche volte che è successo l’ho sempre fermata senza ascoltare oltre. Mi basta il suo nome per sentire una pugnalata al petto.
< Ok, la smetto. Ma come genitore è mio compito trovare le persone migliori come padrini di mia figlia, e che ti piaccia o no voi due lo siete. Accetterei la tua esitazione solo se non le volessi bene. Bonnie vuoi bene a Elisabeth si o no? >
< Certo che le voglio bene! Che domanda stupida! > come mettere alle strette accompagnando il tutto con un bel senso di colpa
< Bene. Segnalo in agenda: battesimo 15 settembre ore 11 - tutto inutile con lei è più semplice arrendersi che combattere - Non vedo l’ora di riaverti qui! Ci manchi da matti a tutti! >
< Anche a me mancate da matti! Salutami tutti! >
< Tutti tutti? > un colpo al cuore anche se solo lo accenna
< Elena.. >
< Ok, scusa. Ti saluto Stefan e Giuseppe >
< Grazie. Ci sentiamo domani. Un bacione >
< A domani Bonbon >
Sentire Elena ha sempre un sapore agrodolce.
Adoro le nostre chiamate, non vi rinuncerei mai. È stata l’ancora alla mia vecchia vita. Senza di lei probabilmente avrei trovato mille scuse per rimandare il mio ritorno negli Stati Uniti finendo poi per trasferirmi definitivamente qui. Mi piace ascoltarla quando mi racconta di ciò che fa, dei piatti nuovi che cucina Tea, di qualche battibecco con Stefan, delle piccole grandi scoperte che Lizzie fa ogni giorno. Le chiedo mille cose, mi racconta di tutto ma mai ciò che voglio davvero sentire..
Ogni volta che termina la videochiamata ho una tremenda nostalgia, mi manca la mia vecchia vita quasi da non riuscire a respirare. La prima tentazione è sempre quella di prenotare il primo volo per gli Stati Uniti.
Per fortuna rinsavisco sempre in tempo.
Nonostante tutto la Francia è stata la mia salvezza. Avevo bisogno di avere attorno gente che non mi conoscesse, che non sapesse nulla di me, che non mi compatisse.
Mi sono buttata anima e corpo nello stage. Sin dal primo giorno sono stata la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via, per le prime settimane non facevo altro che andare in pasticceria e tornare a rinchiudermi in casa. Nessuna vita sociale.
Zander mi è stato molto vicino, ha cercato di coinvolgermi in ogni cosa, di farmi integrare nel gruppo ogni volta che tendevo a isolarmi. È stato un buon insegnante e un buon amico, mi è stato vicino nei momenti più bui, è stato un’ottima spalla su cui piangere, mi ha saputo fare ridere e distrarmi.
Piano piano sono tornata quasi normale.
Ho iniziato a godermi la città, ho evitato di pensare troppo, ho cercato di rimettermi in gioco. È per questo che alla fine ho accettato di uscire con lui. Quando me lo ha chiesto sono rimasta un po' incredula e un po' interdetta. Forse ero troppo concentrata su di me per accorgermi di ciò che mi accadeva intorno ma proprio non me lo aspettavo. Era carino, gentile e sempre attento ma non pensavo altro se non che fosse un buon amico. Naturalmente quando l’ho detto a Elena mi ha dato dell’ingenua, ha sottolineato come tutti se ne fossero accorti, persino Stefan per quei pochi minuti in cui l’aveva incontrato.
Mah.. a me sembra ancora così strano!
All’inizio ho titubato, non mi sembrava una cosa giusta uscire con uno che alla fine dei conti è il mio capo, poi però Zander mi ha convinto. Un po' per quanto era dolce e un po' perché mi ha fatto piacere sentirmi di nuovo desiderata.. c’era pur qualcuno a cui piacessi..
Perciò mi sono decisa e ho detto si.
Appena accettato mi sono saliti mille dubbi.
Perché rischiare di rovinare un’amicizia?
Perché buttarmi inutilmente?
Perché incasinare tutto proprio ora che le cose sembrano un minimo più calme?
Perché perché perché?!
Le mie paranoie mi hanno quasi mandato al manicomio, soprattutto perché la voce della mia coscienza era stranamente simile a quella di Elena “sicura che non lo fai solo per ripicca Bonbon?”.
Che voglia di urlare!
Anche fosse?
Anche avessi voluto un sacrosanto chiodo scaccia chiodo di chi sarebbe stata la colpa? Non mi meritavo una boccata d’aria? Non mi meritavo qualcuno che mi facesse sentire bene? Qualcuno che mi facesse ridere e non piangere fino a terminare le lacrime?
Certo il fatto che quel qualcuno potesse essere Zander era la ciliegina sulla torta.  Nella mia mente è irrimediabilmente legato a ogni litigata fatta con Damon.
Niente riusciva a mandarlo in bestia come il solo nominare il suo nome. Diamine ancora ho davanti la scena che scorre a rallentatore di quando lo ha preso a pugni! In tutta sincerità una parte di me moriva dalla voglia di correre a sbatterglielo in faccia! Avrei voluto chiamarlo solo per farglielo sapere! Dimostrargli che stavo andando avanti e proprio con la persona che più odiava a questo mondo. Che non mi importava per niente che se la facesse con quella strega perché tanto neanche io ero più sola..
Più questi pensieri mi turbinavano in testa e più i dubbi salivano fino alle stelle e più mi sentivo in colpa per usare in questo modo Zander.. parliamoci chiaro in una situazione normale non mi sarebbe mai venuta voglia di accettare. Anche senza Damon non sarebbe mai stato il mio tipo.
Ma ormai era fatta.
Ho messo un bel vestito, Zander mi è passato a prendere come da copione, cenetta in un ristorantino molto caratteristico, conversazione piacevole, lui che flirtava con garbo comportandosi da perfetto gentiluomo.
Una serata perfetta.
Mi ha accompagnato alla porta e nel darmi la buonanotte ha lentamente avvicinato il viso al mio poggiando le sue labbra alle mie. Sono rimasta pietrificata. Le sue labbra sulle mie mi hanno gelato. Ha approfondito il bacio e giuro ci ho provato a lasciarmi andare, a zittire il turbinio di pensieri e farmelo piacere, infondo era il ragazzo perfetto.. ma non era perfetto per me..
Mentre mi baciava la mia mente era invasa da immagini di Damon.. gli sono letteralmente scoppiata a piangere in bocca.
Scusandomi velocemente sono rientrata nel mio appartamento. Ho rovinato quello che per qualunque ragazza sana di mente era l’appuntamento dei sogni.
Inutile aggiungere che ho passato la notte senza chiudere occhio e piangendo senza sosta. Immaginate l’aspetto atroce che potevo avere il mattino successivo insieme alla vergogna immensa che provavo al solo pensare di affrontare di nuovo quel povero ragazzo.. è stata la discussione più imbarazzante della storia!
La cosa peggiore? Zander ha ribadito che non si sarebbe arreso, che avrebbe aspettato il momento giusto o con sue parole il momento in cui sarei rinsavita e si sarebbe fatto di nuovo avanti. Nel modo più chiaro possibile ho cercato di fargli capire che non era davvero il caso, che ci tenevo troppo a lui per rischiare di rovinare la nostra amicizia, che era un ragazzo fantastico e che ero molto lusingata ma davvero non sarebbe mai potuto esserci un’eventuale “noi”.
Più o meno il classico “non sei tu sono io”.
Mi sarei presa a schiaffi da sola.
Serve aggiungere che negli ultimi giorni l’atmosfera in pasticceria è un po' stranita? Mi sembra di camminare perennemente sulle uova. Spero proprio che tutto torni più o meno normale prima del giorno della partenza. Voglio davvero bene a Zander, è un buon amico ma solo un buon amico, mi ha insegnato tantissimo, senza di lui non avrei davvero saputo dove sbattere la testa.
Purtroppo però non è l’uomo per me.
Purtroppo quello che pensavo fosse l’uomo per me mi ha spezzato il cuore e nonostante ciò continua a essermi dentro.
È assurdo come fa una mancanza così totale essere così presente? Il vuoto dentro non mi abbandona mai. Più ho cercato di riempirlo più l’ho sentito aumentare.
Inesorabilmente.
Due settimane e sarò negli Stati Uniti.
Sarò capace di tornare al mio tran-tran, a quella vita che era la mia normalità fino a solo qualche mese fa?
Non ho idea di cosa mi aspetterà.
Sono terrorizzata alla sola idea di trovarmi davanti Damon.
Da quando sono partita ho fatto di tutto per saperne niente anche se spesso è stato difficile parlando di continuo con Elena. Raramente si è lasciata sfuggire un’opportunità di nominarlo durante le nostre video-chiamate ma l’ho sempre zittita prontamente. A cosa mi sarebbe servito sapere le ultime notizie? Sentire ulteriori scuse e recriminazioni? O ancora peggio conoscere tutti i succulenti pettegolezzi con quella?! No. non voglio sapere niente. “Beata ignoranza” è il mio nuovo motto!
Non che sia servito a qualcosa, anzi! La mia mente ha masochisticamente scandagliato ogni possibile e immaginabile scenario. Senza tante storie e velocemente avranno dimenticato il piccolo incidente della stupida ragazzetta che li becca in flagrante. Saranno stati la coppia d’oro dell’estate, invitati a ogni evento. Belli da copertina.
Tutte le mie cose che erano ancora nel suo appartamento saranno state eliminate per fare spazio per quelle della super-mega top-model.
Non mi stupirebbe per niente se l’avesse persino portata in vacanza in Italia.
Il mio ricordo non lo avrà mai nemmeno sfiorato.
Scema io che ho continuato a pensare a lui!
Scema io che ho sempre creduto a tutto ciò che mi ha detto! Accidenti a me!
Due settimane, solo due settimane e torno a casa.
Tornare significherà incontrarlo prima o poi. A essere proprio fortunata riuscirò a rimandare fino al giorno del battesimo.
Neanche voglio pensare cosa proverò nel vederlo, ancora peggio a cosa proverò a vederlo insieme a lei.
Oddio è il mio peggior incubo.. non posso farcela.. perché per Elena è così difficile capirlo?! È un errore andare alla cerimonia, dovrebbe essere solo per la famiglia e io non ne faccio parte.. non più..
Persino mentre ragiono da sola la voce di Elena che mi urla in testa di dire stupidaggini, che per lei sono una sorella etc. etc. etc.. e la capisco e contraccambio appieno ma è tanto tanto difficile..
Gli ex andrebbero imballati e spediti sul pianeta più lontano possibile!
Devo smetterla di continuare ad autocommiserarmi in questo modo! Se nella mia vita ho imparato qualcosa è che la vita non crolla mai completamente, anche la più piccola rovina che resta in piedi ti permette di ricominciare da capo.
L’ho fatto una volta e posso benissimo farcela una seconda.
Se non mi ha completamente distrutto mio padre di sicuro non ci riuscirà Damon.
Devo ricordarmi che sono più forte di quello che tutti pensano.
Non sarà certo un cuore spezzato a non farmi vivere la mia vita, una volta ho letto che “non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato, il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari”(*)
Continuerò a rimboccarmi le mani, pianterò un bel sorriso falso sul viso e a forza di andare avanti tornerà vero.
Nonostante tutto non sono sola. Non devo dimenticarmelo mai!
Non mi farò distruggerò da una storia d’amore andata male. Non gli darò mai questa soddisfazione. In fondo chi trova l’anima gemella a vent’anni? Ho sempre sentito che bisogna baciare un sacco di rospi prima di trovare quello giusto.. beh uno in meno!
Dimostrerò a tutti che la mia vita non si è fermata, che vado avanti senza curarmi di nient’altro!
Due settimane e sarò finalmente a casa.
Sono pronta.
 
 
 
*Paulo Coehlo
 
 
 
 
 Non ci speravate più eh? Lo so lo so sono in un ritardo spaventoso ma il tempo passa davvero in un lampo! 
Questo capitolo l'ho pensato come un capitolo di passaggio, in tutta sincerità il risultato non è proprio come speravo inizialmente ma dopo mesi passati a leggerlo, rileggerlo, correggerlo e limarlo sono giunta alla conclusione che meglio di così non mi sarebbe venuto.
Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
Siamo in un punto cruciale della storia e sono abbastanza indecisa su come andare avanti.. perciò mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensiate voi e i vostri consigli. Cosa vorreste che accadess? Avete in mente qualche situazione interessante per Bonnie e Damon? Fatemi sapere e vediamo un pò cosa ne può venire fuori!
Cercherò di scrivere più velocemente questa volta ma non prometto niente! :-)
Mi raccomando recensite!!
Bacioni

Vaentina
 
 
 
 

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Capitolo 21
*** DOMANDA ***


Mi spiace neanche oggi c'è un aggiornamento.. lo so che è passata una vita dall'ultima volta che ho pubblicato un nuovo capitolo ma i giorni passano, il tempo è poco e ultimamente anche la fantasia scarseggia. Nelle ultime settimane ho scritto più o meno la metà del prossimo capitolo peccato che non riesca a finirlo.. Da qui sorge la mia domanda per voi: pubblico questa metà adesso magari confidando nei vostri suggerimenti e nelle vostre idee per proseguire o preferite aspettare che passi il blocco dello scrittore? Per la cronaca mi pare di avere letto che questo blocco passi più velocemente con un bel pò di recensioni ;-) Spero che ci sia ancora qualcuno interessato a questa storia! Mi raccomando aspetto con ansia i vostri pareri e consigli! Bacioni Valentina

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Capitolo 22
*** Capitolo 20 ***


CAPITOLO 20

 

 

POV D

 

 

< Che fai qui figliolo? Non dovevi tornare domani? >
La voce di mio padre mi fa sobbalzare, ero talmente perso nei miei pensieri da non accorgermi che se ne sta da chissà quanto tempo a fissarmi appoggiato allo stipite della porta del mio ufficio
< Ho fatto prima del previsto >
< Hai una faccia che fa paura. Almeno il viaggio a New York è servito a qualcosa? >
< O si, altroché! Non ci crederai mai – mi butto sulla poltrona più vicina – E’ semplicemente assurdo! Sembra una di quelle scadenti soap-opera sudamericane! >
Continuo a scuotere la testa, non riesco ancora a credere a ciò che ho scoperto.

 

 

FLASHBACK

 

Nel preciso momento in cui ho messo piede nello studio della “MC&S” è calato un silenzio di tomba. Come era immaginabile sono stato riconosciuto subito, tutti cercano di attirare la mia attenzione con il solito fare da leccapiedi.
Impassibile non degno nessuno di uno sguardo.
Mi dirigo senza esitazione verso l’ufficio di McCollough, scocciato evito la sua segretaria che mi chiede impacciata di permetterle almeno di farmi annunciare al suo capo. Le deve essere sfuggito il passaggio fondamentale per cui sono io il suo capo. Come nulla fosse apro la porta dell’ufficio chiudendomela alle spalle.
< Ma che diavolo.. ah sei tu.. - il viso improvvisamente pallido - Prego accomodati, accomodati pure caro Damon. A cosa devo questa lieta improvvisata? > direi che sono proprio riuscito a prenderlo in contropiede. Si è alzato per venirmi incontro, ignoro la sua mano tesa e superandolo mi siedo alla sua scrivania.
Per un paio di minuti lo ignoro, mi metto comodo, sfoglio i documenti su cui stava lavorando. Con la coda dell’occhio lo vedo che non sa che fare, se arrabbiarsi, se iniziare a parlare del più e del meno, se aspettare pazientemente in silenzio che gli spieghi perché sono qui
< Che fai resti in piedi? > bruscamente gli indico la sedia davanti senza ulteriori spiegazioni.
Con i minuti che passano diventa sempre più agitato, un lieve velo di sudore gli imperla la fronte. Chissà cosa ha da nascondere?
< Voglio tutti i rapporti aggiornati sulle cause in corso e su quelle concluse negli ultimi due mesi e tutti i rendiconti contabili >
< Non vedo la necessità di questi ulteriori controlli, ogni mese vi mando i vari resoconti > lo zittisco con un solo sguardo
< Che strano da noi ne è arrivato solo uno resoconto e abbastanza misero. Hai mezz’ora per farmi avere tutto! >
< Ma.. mm.. o-ok.. > ammetto che è divertente renderlo così nervoso. Esce stizzito dall’ufficio e lo sento urlare ordini a destra e a manca. Approfitto di questi momenti da solo per indagare un po', frugo ogni cassetto della scrivania ma non trovo niente di incriminante, accidenti!
Quaranta minuti dopo ho tutti gli incartamenti davanti a me
< Meglio tardi che mai eh?! >
< Nervosetto? Come fa a sopportare questo tuo caratteraccio la mia povera bambina? - non avrebbe potuto assestare un colpo migliore neanche con altri mille tentativi, siccome non è un totale idiota se ne accorge pure lui – Ops mannaggia alla mia boccaccia! Che indelicato data la situazione! Sai le voci corrono. Infondo con la tua fama doveva pur aspettarselo, no? E pensare che l’avevo pure avvertita! Potrebbe considerarsi karma > quel sorrisetto beffardo mi manda fuori di testa, come fa a dire certe cose? A parlare così sprezzante del cuore spezzato di sua figlia?!
< Come diavolo ne sei venuto a conoscenza? Chi?!!> mi sono alzato di scatto sbattendo le mani sul ripiano della scrivania rosso di rabbia
< Come osi venire qui, fare il padrone e urlarmi contro?! Dopo aver fatto soffrire mia figlia?! Chi ti credi di essere?! >
< IO SONO IL PADRONE QUI! Sei l’ultimo che può parlare di Bonnie! Scommetto che neanche sai dove si trova in questo momento! Quanto tempo è che non risponde alle tue telefonate?! > sono interrotto dalla voce della segretaria nell’interfono
< Signor McCollough c’è la signorina Kathrine al telefono, posso metterla in linea? > non può essere una coincidenza! Quel figlio di puttana! Ora tutto torna! Maledetti!
< Dille di andare all’inferno e restarci! – un paio di passi e sono faccia a faccia con quest’idiota, lo afferro per il bavero della giacca – Cosa hai fatto?! Cosa c’entra quella sgualdrina con te?! PARLA!! > sento il cuore che batte all’impazzata, ho quasi le vertigini. Nella mia testa si accavallano migliaia di scenari e ognuno è peggiore del precedente!
< Non vedo perché ti scaldi tanto ragazzo. Da quello che so siete stati molto intimi > ora lo ammazzo!
Devo calmarmi, mi allontano e faccio un paio di respiri profondi
< So che ci sei tu dietro a tutto questo casino! Cosa avete architettato! Perché?!! >
 

 

FINE FLASHBACK

 

Mi verso un bicchiere di whisky e ne offro uno anche a mio padre. Non possiamo avere questa conversazione senza avere alcool in corpo. Faccio l’ennesimo respiro profondo e continuo a raccontare.
< Quell’infame non mi voleva dire niente nonostante tutte le minacce! Ho immediatamente assunto un investigatore privato, ti garantisco che si è meritato ogni singolo centesimo che ha guadagnato! È saltato fuori che il mondo è davvero molto piccolo. Pare che più o meno un anno fa il piccolo Stevenson se la facesse con Kathrine, quando quella sgualdrina ha capito che non poteva spremerlo quanto voleva si è fatta presentare McCollough. Conosci no la sua passione smodata per le carte di credito illimitate e soprattutto per gli idioti che le pagano ogni suo vizio! >
< Dio quanto è caduta in basso! Potrebbe essere suo padre! > scuoto la testa mentre rido amaro
< Fammi indovinare, quando si è stancato del vecchio citrullo è tornata alla carica con te >
< Peggio! Quando è tornato a New York dopo la firma finale per la cessione dello studio e soprattutto dopo aver visto Bonnie con noi, che si è rifatta una vita e non voleva più avere niente a che fare con lui, voleva solo vendetta. Hanno macchinato tutto questo piano per fare tornare Kathrine qua, sedurmi e mandare a puttane la mia relazione con sua figlia. E io da bravo coglione sono stato una preda facile quando mi sono fatto trovare ubriaco fradicio e Bonnie è arrivata proprio al momento giusto della messinscena >
< Questo è infimo persino per lei! Cosa pensavano di guadagnarci? Per non parlare di McCollough, ha davvero voluto rovinare la vita a sua figlia? Perché? O forse sperava che tornasse da lui con la coda fra le gambe? >
< Quell'uomo è pazzo! Un vero e proprio sociopatico! Più ci penso più è una storia assurda! Appena se ne è andata di casa credeva fosse solo una fase che sarebbe passata alla svelta, in fondo lui era l'unica famiglia che conosceva. Poi però qui ha saputo costruire un rapporto con Dereck, i mesi passavano ma lei non ha più chiamato quell'idiota che si ritrova per padre. Quella ragazzina è forte, più forte di chiunque abbia mai conosciuto, si è rimboccata le maniche e ha ricominciato da capo.. Mcollough ha sentito di essere stato abbandonato del tutto! Cristo santo! Glielo ha detto con me presente! Glielo ha urlato in faccia che sarebbe rimasta sola, che prima o poi l'avrei tradita e si sarebbe ritrovata con il cuore spezzato.. Ma figurarsi se Bonnie sarebbe mai corsa da lui in cerca di conforto! Dopo tutto ciò che le ha fatto e urlato contro l’ultima volta che si sono visti! Il suo unico scopo era distruggere ogni sua sicurezza, farla tornare la piccola e insicura Bonbon >
< Assurdo, povera ragazza > si alza per versarsi un altro bicchiere di whisky
< E non ti ho ancora detto tutto: da ciò che ho trovato nei libri contabili c’è qualcosa che non mi quadra, credo che il caro McCollough ci stia rubando soldi. Ho lasciato tutto in mano ai nostri contabili perché controllino ogni singolo centesimo >
< Quel bastardo! Come osa pensare di poterci fregare! Lo rovino!! >
< Aspetta ad accalorarti non sai ancora la cosa migliore: fra un mese si sposano >
< Non ci credo > non è da tutti lasciare mio padre a bocca aperta!< Neanche io finché l’investigatore non mi ha fatto vedere le pubblicazioni. Povera Bonnie! Si ritroverà un padre truffatore e quella per matrigna, ci pensi?! E toccherà a noi informarla. Pensa se lo venisse a sapere direttamente dai quei due! >
< Beh guarda il lato positivo, ora sappiamo cosa è successo, puoi dimostrare che non l’hai tradita! Riuscirai a farti perdonare! Devi fare tutto ciò che è in tuo potere per convincerla, non lasciartela scappare! >
< Spero solo che me ne dia la possibilità > passo da momenti di ottimismo in cui sono convinto che tutto si risolverà per il meglio a momenti di sconforto totale in cui la immagino felice e contenta con quel botolo di pasticcere!
< Elena mi ha detto che ha prenotato il volo di ritorno per il 30 >
< Due settimane ancora – passo frustrato le mani sul viso, ancora due settimane, non ce la faccio più! – Come sta? > me lo chiedo a ogni ora del giorno e della notte
< Bene, più o meno. La conosci mette su una faccia coraggiosa, ma crolla appena osa nominarti >
< Bene. Davvero fantastico. Continua a soffrire. Continua a odiarmi. Non posso andare avanti così > è un incubo che non finisce, continua all'infinito
< Andrà tutto bene, devi avere fiducia. Una volta che sarà qui riuscirai a farti ascoltare. È ferita ma non può aver smesso di amarti, due mesi non sono sufficienti per dimenticare ciò che avevate insieme. Non sei più lo stesso uomo di un anno fa, lei è la prima a saperlo. Andrà tutto bene >
Non ho la forza di rispondere, posso solo sperare che abbia ragione.
Incrocio le dita mentalmente non posso fare altro.



Probabilmente il capitolo più corto che abbia mai scritto ma meglio di niente, no? 
Comunque un paio di risposte le abbiamo avuto in questo capitolo, che ne dite? vi convince?
Aspetto con ansia i vostri commenti e/o suggerimenti!
Spero davvero di pubblicare il prossimo capitolo in un tempo umano! Probabilmente scriverei più velocemente se avessi tanti messaggi da leggere :-)
Al prossimo capitolo!
Bacioni
Valentina

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