La lettera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** ° ***
Capitolo 3: *** ° ***
Capitolo 4: *** ° ***
Capitolo 5: *** ° ***
Capitolo 6: *** ° ***
Capitolo 7: *** ° ***
Capitolo 8: *** ° ***
Capitolo 9: *** ° ***
Capitolo 10: *** ° ***
Capitolo 11: *** ° ***
Capitolo 12: *** ° ***
Capitolo 13: *** ° ***
Capitolo 14: *** ° ***
Capitolo 15: *** ° ***
Capitolo 16: *** ° ***
Capitolo 17: *** ° ***
Capitolo 18: *** ° ***
Capitolo 19: *** ° ***
Capitolo 20: *** ° ***
Capitolo 21: *** ° ***
Capitolo 22: *** ° ***
Capitolo 23: *** ° ***
Capitolo 24: *** ° ***
Capitolo 25: *** ° ***
Capitolo 26: *** ° ***
Capitolo 27: *** ° ***
Capitolo 28: *** ° ***
Capitolo 29: *** ° ***
Capitolo 30: *** ° ***
Capitolo 31: *** ° ***
Capitolo 32: *** ° ***
Capitolo 33: *** ° ***
Capitolo 34: *** ° ***
Capitolo 35: *** ° ***
Capitolo 36: *** Disclaimer ***
Capitolo 1
*** Inizio ***
La finestra è aperta. Fuori il vento inizia a levarsi con più forza. |
Capitolo 2
*** ° ***
La tua camera non è molto grande, ma la preferisci così. Piccola e accogliente, con dentro lo stretto necessario per sentirti a casa. |
Capitolo 3
*** ° ***
Dovrebbe esserci la luna piena, ma le nubi coprono quasi interamente il cielo. Il meteo porta pioggia, ma dubiti che possa piovere con questo vento. |
Capitolo 4
*** ° ***
La finestra è aperta. Fuori il vento inizia a levarsi con più forza. Sulla scrivania di mogano, accanto a un MacBook acceso, giace una busta da lettere chiusa. Al buio è difficile vedere alcunché. |
Capitolo 5
*** ° ***
Un vecchio regalo di Marion. Funziona ancora, nonostante l'uso incessante. Da quando la batteria ha cominciato a fare i capricci, non lo muovi più molto dalla scrivania. |
Capitolo 6
*** ° ***
Non vedi tua sorella da quando si è trasferita in Cornovaglia con Anita. L'ultima foto che hai con lei e sua moglie l'hai impostata come sfondo del desktop. Sentimentale. |
Capitolo 7
*** ° ***
Quando, con un tuono, senti finalmente la pioggia scrosciare, decidi che è il momento di fare un po' di luce. Sei vagamente inquietato e saresti tentato dal mettere un po' di musica, ma anche l'idea di alzarsi e attraversare la stanza, verso l'interruttore, non ti sembra essere una cattiva idea. |
Capitolo 8
*** ° ***
Ancora una volta, ti riprometti di smetterla con gli horror prima di andare a dormire. Shining è stato davvero una pessima idea. |
Capitolo 9
*** ° ***
Apri il MacBook, ritrovandoti una pagina di Google Chrome a tutto schermo. Apri una nuova scheda, carichi la homepage di YouTube e alzi il volume, scegliendo una canzone che ti rilassi. |
Capitolo 10
*** ° ***
Non hai mai seguito con troppa attenzione le lezioni di scienze, a scuola. Ora che stai per terminare le superiori dovresti preoccuparti maggiormente dei tuoi voti, eppure... |
Capitolo 11
*** ° ***
Sei sempre stato così. Delle scuole medie, per esempio, non riesci a ricordare neppure un argomento di studio, ma ricordi benissimo la morte, durante il terzo anno, della pecora Dolly. È vero, ne parlarono su tutti i canali, ma tu hai sempre avuto strane priorità. |
Capitolo 12
*** ° ***
Non hai mai seguito con troppa attenzione le lezioni di scienze, a scuola. Ora che stai per terminare le superiori dovresti preoccuparti maggiormente dei tuoi voti, eppure... La pagina riporta una serie di informazioni specifiche sui sintomi dell'HIV. È l'unica altra scheda aperta. |
Capitolo 13
*** ° ***
“Dopo aver contratto il virus dell’HIV, molte persone sviluppano sintomi generali simili ad una sindrome influenzale. In genere si tratta di febbre, mal di testa, dolori muscolari ed articolari, mal di stomaco, linfonodi ingrossati, e/o eruzioni cutanee. Questi sintomi parainfluenzali possono durare una o due settimane, quindi scompaiono. Alcune persone sono tuttavia del tutto asintomatiche (non mostrano alcun sintomo).
La risposta immunitaria al virus da parte dell’organismo è lenta. Ci vogliono fino a tre mesi affinché l’organismo assicuri una produzione di anticorpi anti-HIV tale da poter essere sicuramente rivelata dai test diagnostici per l’HIV. A questo stadio, una persona risulterà sieropositiva in seguito ad un’analisi del sangue. Tuttavia, la persona sieropositiva può trasmettere il virus ad altre persone anche durante l’intero periodo finestra, quando gli anticorpi anti-HIV non possono essere ancora rivelati nel sangue. Nonostante un esiguo numero di persone sieropositive possa rimanere in salute per dieci anni o più, l’HIV causa danni al sistema immunitario in tempi inferiori nella maggior parte delle persone.
Il grado di danno al sistema immunitario di una persona viene misurato attraverso la conta delle cellule CD4 presenti nel sangue. Queste cellule, chiamate linfociti T-helper, sono molto importanti per la funzione del sistema immunitario. La conta dei linfociti CD4 in una persona sana è tra le 500 e le 1500 cellule per ogni microlitro (µl) di sangue.” Finisci di leggere, poi chiudi la pagina con un sospiro, passando a YouTube. La luce dello schermo illumina la scrivania. |
Capitolo 14
*** ° ***
Niente di particolarmente mainstream. Meglio qualcosa di nicchia. Scegli qualcosa di abbastanza rilassante, che ti distragga dalla tua mole di pensieri. |
Capitolo 15
*** ° ***
Ti alzi senza fare troppo rumore. Pochi passi e puoi poggiare una mano contro il muro ruvido, cercando a tentoni l'interruttore. Click. Ti ci vuole qualche secondo per abituarti alla luce gialla che invade la stanza. Torni a sederti con un sospiro avvilito. |
Capitolo 16
*** ° ***
Dovresti proprio aprirla quella busta, lo sai. Il leggerne o meno il contenuto non cambierà il risultato delle analisi. Però... Però hai paura di quel che potresti scoprire, paura di quel che potrebbe accadere. È per questo che continui a fissare quella busta da due giorni interi, senza deciderti ad aprirla e a mettere un punto fermo a tutta questa storia. |
Capitolo 17
*** ° ***
Una normale busta bianca, con su scritto il nome del centro analisi in cui ti sei diretto. Nella finestrella trasparente compare il tuo nome. |
Capitolo 18
*** ° ***
È stata solo una storiella, niente di più, continui a ripeterti. Una cosa da una botta e via. Almeno da parte sua. Per te era un po' diverso. Forse perché era la tua prima relazione, forse perché non hai mai osato tanto. Forse perché avresti dovuto usare delle dannate protezioni. |
Capitolo 19
*** ° ***
Dovresti proprio aprirla quella busta, lo sai. Il leggerne o meno il contenuto non cambierà il risultato delle analisi. Però... Però hai paura di quel che potresti scoprire, paura di quel che potrebbe accadere. È per questo che continui a fissare quella busta da due giorni interni, senza deciderti ad aprirla e a mettere un punto fermo a tutta questa storia. Toc toc. Tua madre apre la porta della tua camera. Poggi un avambraccio sulla busta, coprendola. «Non vieni a cena?» ti chiede distrattamente. «Sì ma', arrivo» la liquidi in breve. Lei richiude la porta. |
Capitolo 20
*** ° ***
Tuo padre, come al solito, non è a casa. Tua sorella minore continua a darti calci per tutta la cena. «Lisa, la pianti?» sbotti all'improvviso. Tua madre ti guarda male, rimproverandoti. Non sei in vena di queste stronzate familiari, quindi lasci il piatto di pasta sbocconcellato a metà e torni in camera tua. |
Capitolo 21
*** ° ***
Lisa ha dodici anni, quasi dodici in meno di tua sorella maggiore. È terribilmente logorroica e non resta ferma per un momento, quindi la eviti il più possibile. |
Capitolo 22
*** ° ***
Richiudi la porta alle tue spalle, decidendo finalmente di mettere un punto a questa storia. Ti siedi nuovamente alla scrivania, ripetendo fra te e te che non hai altra scelta se non aprire la busta. Proprio mentre stai per strappare la carta, senti il tuo telefonino vibrare sul copriletto. |
Capitolo 23
*** ° ***
La carta sottile si strappa con un rumore fastidioso. Tiri fuori il foglio con una mano tremante e lo spieghi. |
Capitolo 24
*** ° ***
Ti alzi, raggiungendo il letto e controllando il numero del chiamante. Apri lo sportellino, sentendoti mancare l'aria, e porti il cellulare all'orecchio. «Ehi. Allora, hai fatto il test?» ti chiede la voce all'altro capo del telefono. È una voce familiare, anche se preferiresti dimenticarne il suono. Annuisci, poi ricordi che non può vederti. «Sì» rispondi bruscamente. Silenzio all'altro capo del telefono. Vorresti parlare della vostra relazione, ma il fantasma della busta sulla scrivania è un pensiero troppo impellente. |
Capitolo 25
*** ° ***
«Allora?» incalza la voce. «Scusa, devo proprio andare» ti congedi seccamente, richiudendo di scatto lo sportellino e gettando il cellulare sul letto. Torni a sederti alla scrivania. «Ora o mai più» mormori fra te, afferrando la busta. |
Capitolo 26
*** ° ***
«Senti... Senti, mi spieghi perché mi hai chiamato?» chiedi ingoiando le lacrime. Quella voce ti fa ancora star male. «Che intendi?». C'è un'altra pausa, poi riprendi a parlare. «Intendo... Che t'importa. Ora hai un'altra relazione, no?». L'aria si fa più pesante. «Non è come...» «Non è come credo? Perché non mi ci hai mica messo le corna, vero?» accusi alzando la voce. «No, te l'ho detto, non ho deciso di rompere per questo. Ho deciso per... Per altro» continua in modo enigmatico. Ti ritrovi a deglutire a vuoto, cercando le parole giuste per chiedere se un tradimento c'è stato, o se invece potrebbe esserci con la nuova fiamma –a tuo vantaggio, s'intende. |
Capitolo 27
*** ° ***
«Quindi non mi hai mai tradito?» chiedi con un filo di voce. L'attesa si allunga per un bel po'. Quando cominci a pensare che sia caduta la linea, arriva un laconico: «Sì». La terra ti manca sotto i piedi. «Ma non è come pensi...» prova a giustificarsi quell'amore già invecchiato. Richiudi di scatto lo sportellino, gettando il cellulare sul letto. È difficile riuscire a non piangere. Torni a sederti alla scrivania. «Ora o mai più» mormori fra te, afferrando la busta. |
Capitolo 28
*** ° ***
La carta sottile si strappa con un rumore fastidioso. Tiri fuori il foglio con una mano tremante e lo spieghi. |
Capitolo 29
*** ° ***
«E non credi che noi... Io... Io facevo sul serio, sai» provi a spiegare i tuoi sentimenti in modo un po' impacciato. Avverti un sorriso in risposta, e senti il cuore fare una capriola. «Lo so. Ma so anche quanto è difficile avere una relazione a distanza» è la giustificazione che ti aspettavi, e che arriva puntuale. «Non— non m'interessa della distanza! Troveremo un modo. Possiamo trovarlo. Sempre che tu lo voglia...» getti lì, con più di una punta di speranza nella voce. C'è un breve silenzio, poi un sospiro. «Senti, che ne dici se... Sì, insomma, se mese prossimo ci vediamo? Dovrei farcela con gli esami, potrei venire a Bologna per il weekend». È una proposta inaspettata. Non trattieni più le lacrime. |
Capitolo 30
*** ° ***
«Sì. Sì» rispondi con gioia. Ti ricomponi dopo un momento, schiarendoti la voce. «Senti, ti scrivo più tardi su MSN, va bene? Ora devo proprio fare una cosa» ti congedi con dolcezza. Dopo i saluti di rito torni alla scrivania, poggiando il cellulare accanto al computer. Hai un sorriso ebete sul volto, ma almeno senti il cuore più leggero. «Ora o mai più» mormori fra te, afferrando la busta. |
Capitolo 31
*** ° ***
La carta sottile si strappa con un rumore fastidioso. Tiri fuori il foglio con una mano tremante e lo spieghi. |
Capitolo 32
*** ° ***
Distogli lo sguardo; no, non ci riesci. La mano con cui stringevi il foglio si chiude in un pugno. Il rumore di carta ti gratta i timpani, mentre riduci la lettera in una pallina compatta. Che importa? Che sia positivo o negativo, dopotutto, che importa? Niente. È tutta una stronzata. Non importa niente. |
Capitolo 33
*** ° ***
Preso dalla rabbia getti il foglio fuori dalla finestra, scagliandolo lontano. L'acqua provvederà a sciogliere l'inchiostro, e tu non dovrai più preoccuparti di nulla. Torni al MacBook, lanci MSN e vedendola online, scrivi a tua sorella maggiore. Ciao Marion!
Quando posso venire a trovare te e Anita? Sono proprio curioso di visitare la Cornovaglia! Potresti perfino dimenticare tutto e trasferirti da tua sorella.
Già, potrebbe essere una soluzione... Dimenticare. The End
|
Capitolo 34
*** ° ***
POSITIVO È sulla destra del foglio, scritto tutto in grassetto maiuscolo. Positivo, rileggi con sguardo incredulo. Dopo un minuto o due, il tempo necessario per convincerti che no, quello non è uno scherzo, scoppi a piangere. Porti la mano libera alla bocca, provando a trattenerti, ma le lacrime scorrono calde e incontrollate sulle tue guance. Non avresti dovuto fidarti. Lo sapevi. Lo sapevi, cazzo, di non doverti fidare. E adesso cosa farai? E adesso cosa potrai mai fare? Poggi la testa sulla scrivania. Tua sorella minore urla qualcosa in corridoio, ridendo con tua madre. La pioggia batte incessante sull'asfalto della strada. Il cellulare riprende a vibrare. Trattieni il respiro. The End
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Capitolo 35
*** ° ***
NEGATIVO È sulla sinistra del foglio, scritto tutto in grassetto maiuscolo. Negativo, rileggi incredulo. Dopo un minuto o due, il tempo necessario per convincerti che no, quello non è uno scherzo, scoppi a ridere. Porti la mano libera alla bocca, provando a trattenerti, ma delle lacrime di gioia cominciano a scorrerti sulle tue guance. Vi rivedrete fra appena un mese. Non sapevi se fidarti ancora o meno, ma vuoi interpretare quel risultato come un segno del destino. Le domande incessanti riguardo la fine del rapporto cominciano ad attenuarsi. Non ti ha tradito, pensi. Vuoi convincertene. Te ne convincerai. Tua sorella minore urla qualcosa in corridoio, ridendo con tua madre. La pioggia batte incessante sull'asfalto della strada. Il cellulare riprende a vibrare; ti senti pronto per dare la buona notizia. Ti senti, finalmente, felice. The End
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Capitolo 36
*** Disclaimer ***
Ciao!
Se stai leggendo questo messaggio, è perché probabilmente hai cliccato su "ultimo capitolo" nella homepage delle storie. Questo è un racconto interattivo e a finale multiplo, quindi non puoi navigare in questo modo tra i capitoli. Non avrebbe senso, e non capiresti nulla della storia! Per iniziare dal principio, clicca qui. Buona lettura! |