Ti amo, qualsiasi cosa accada!

di dama_di_notte
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** sono cambiata ***
Capitolo 2: *** Vigliacco! ***
Capitolo 3: *** rincorrendo la felicità ***



Capitolo 1
*** sono cambiata ***


"Andiamo Sana vedi di smetterla non se ne può più di vederti così in ogni momento, cazzo!” grida la mia amica di camerino evidentemente arrabbiata “alla fine bisognerà pure alzare la testa e ricominciare”
Diamine sei un attrice,  sempre circondata da fan, e venerata per la tua bellezza... cosa avrà mai questo  Haya..."
Mi volto fulminea senza nemmeno accorgermene, se pronuncia quel nome sta pensando a come morire in 2 secondi
Le parole le muoiono in gola e va via, lasciandomi sola nel camerino.
Selenia,  il suo nome, una cara amica e futura moglie di Nao, si sposeranno tra 3 mesi
Quante cose sono cambiate nella mia vita,  soprattutto come sono cambiata io.
Oggi come oggi, non mi soffermo molto sulla mia vita, vado dove mi porta il lavoro, mi muovo come una macchina facendo ciò per cui vengo pagata profumatamente.
Tempo fa ho cominciato a fumare, una brutta abitudine nata come sfogo, sorrido pochissimo in privato, fingo molto davanti alle telecamere.
Mentre accendo un'altra sigaretta vedo entrare Nao, mi guarda truce, odia vedermi fumare!
"Sana posso parlarti?"
Ed eccolo qui, ancora la sua voglia di parlare e farmi quei sermoni che mi faranno arrivare all’esasperazione più pura.
" Dimmi pure Nao "
" So che ne abbiamo parlato spesso Sana, ma..."
" Ma..? MA..?  Lasciami indovinare:

  1. Ma non penso che ti stia comportando nel modo giusto.

  2. Non stai affrontando correttamente la tua situazione.

  3. Non è giusto per gli altri.

  4. Ti farai del male.

  5. Che intenzioni hai? ...

Ho dimenticato qualcosa Nao ? Credo di no.
Sono stanca di sentire ogni giorno le stesse cose sul mio stile di vita, so bene che non è così che dovrebbe andare e so bene anche che questa situazione la devo purtroppo solo a me ed al mio egoismo; un giorno o l'altro passerà, ma quel giorno ti posso assicurare non è oggi né lo sarà domani, perciò ti prego non buttare altro fuoco sulla benzina ."
"Si dice Benzina sul fuoco sciocca… Non cambierai mai! Mi rendo conto di tutto e non è bello essere costretti a piantare in asso l'amore vero della tua vita,  tu e Hayama ne avete fatti di errori, ma perché non prendi in considerazione l’idea di tornare, come dire, alla tua felicità.
Se è lui a farti stare bene perhè non..."
"Adesso ti devi fermare Nao, ti prego, non oggi che ancora il pensiero non mi aveva sfiorata."
Mi da un bacio sulla fronte e se ne va richiudendo la porta, se ci penso che male sento nel petto, mi manca quasi l'aria.
Spengo la sigaretta ripensando a quei piccoli flashback della mia mente poco lucida, e ritorno a 2 anni fa...

 
Io e Hayama avevamo 20 anni e la nostra storia aveva raggiunto un limite massimo, non esisteva un giorno in cui non ci vedessimo, facevamo il diavolo a quattro solo per quel flebile istante d'amore che ci pervadeva ogni volta che i nostri occhi si incrociavano. Stavamo insieme, ma non eravamo fidnzati, nel senso che ci cercavamo, abbracciavamo, baciavamo, facevamo l'amore, ma senza mai dichiararsi o dicendoci cose che facessero intendere la nostra unione, eravamo solo noi due e nessuno sapeva o tantomeno sospettava. Tra di noi non avevamo mai chiarito  nulla era nato così, da un bacio.
Tutto perfetto se non fosse stato che io ero fidanzata da due anni e mezzo con Brayan (ed ecco perché era nato come il nostro il segreto) .
Entrambi belli e famosi io e Brayan spaccavamo l'obbiettivo ci eravamo conosciuti su un set, ricordo che all'epoca  Hayama era partito da 2 anni per intraprendere la carriera di karateka, ed ho fermamente creduto di non rivederlo più,  quasi finii in terapia per superare lo shock.. finché un giorno, quel maledetto meraviglioso giorno:
Sentii bussare il campanello della villa, Mama era con la domestica a rilassarsi in SPA per due giorni, Rei invece era uscito con Asako, credendo che fosse Brayan aprì d'istinto il cancello automatico senza domandare chi fosse e mi recai in cucina dove mi versai un po' di te.
Passarono diversi minuti e non notando nessuno varcare la soglia d’ingresso mi avvicinai alle scale sul pianerottolo, e li mi pietrificai, incapace di ragionare parlare o pensare, mi ritrovai faccia a faccia con tutti i miei desideri e paure
Lui era lì bello come non so nemmeno io cosa: Alto, muscoloso e gli occhi, oh quegli occhi, che non oso cancellare dalla mia mente
non disse una parola, mi guardò per un istante che fu eterno, complice la luna crescente e luminosa, la mia gioia nel rivederlo alle 22 di quella pazza e calde notte d’estate, lo abbracciai con forza, lui ricambio subito,
“Mi sei mancata” sussurrò tra i miei capelli
E fu li che feci la cosa più ovvia  che mi venne in mente, lo baciai…e lui ricambiò quel bacio che sapeva di desiderio di passione, diciamolo sapeva solo d’amore.
Le nostre lingue si intrecciavano senza freno, mi accarezzava mi stringeva a lui come se avessi potuto scomparire o dissolvermi, con il cuore impazzito nel petto  e senza fiato, ansimanti camminammo lungo il corridoio d’ingesso  dove con foga mi incastrò tra lui e il muro, continuando ad accarezzarmi e baciarmi. Lo trascinai per mano in camera mia, senza mai staccarmi da lui.
Da quella notte eravamo un NOI, non parlammo ne allora ne mai, passavamo giornate normali e tranquille con gli amici con il nostro lavoro e nessuno nemmeno le ombre potevano spiare i nostri incontri desiderosi e infuocati, di giorno ero la diva promessa al moro attore e di notte, bhe di notte  facevo sogni meravigliosi tra le braccia di Hayama

 
Accendo un'altra sigaretta tra poco vado in scena siamo in piazza a cantare con un po' di attori e cantanti tra cui Brayan, che giusto per la cronaca è la causa della mia rottura con Hayama, se così si può chiamare...
 
Un anno fa mi propose di andare a vivere insieme, mi crollò il mondo addosso, l’unica immagine nella mia mente fu il volto di Hayama...
Già Hayama, lui che non si era mai dichiarato, l'uomo che ogni notte era nel mio letto... come avrebbe reagito? Al sentire la parola Fine...
Lo guardai dritto negli occhi e gli dissi tutto, speravo e pregavo Dio che lui mi chiedesse di non lasciarlo, non ci avrei pensato su un attimo a mollare tutto e restare con lui, ma purtroppo per me non c’è stato  il lieto fine da favola come uno dei miei film

 
" Hayama...”
“Mh”
“ Oggi Brayan mi ha chiesto di vivere insieme, non so come fare ora ad uscire da questa situazione."
" Cosa vuoi fare Kurata? va con lui e arrivederci al nostro...bel tempo passato insieme"
" Tempo passato insieme?"
"Il punto Sana, è che dovevi solo scegliere a chi fare il discorsetto d'addio e a quanto pare tocca a me! A me che.... 
L'ultima cosa che ricordo è la portiera della mia auto sbattere..
"Aky..."

 
Avevo scelto Brayan perché stava affrontando una difficile malattia in quel momento, e poi c’era Rei, che non faceva altro che accettare lavoro per la coppia del momento, poverino secondo lui ero innamorata e felice, non avrebbe mai immaginato che dentro morivo giorno per giorno
Ed eccomi qui incastrata da un anno e mezzo, Brayan si è ripreso al 100% ed io rifiutai quella proposta spiegando che non ero pronta a fare la donnina di casa.
Non ho avuto il coraggio di richiamare Hayama
 
Sana in scena!
 
Ooook andiamo Sana maschera ben fissa sul volto capelli raccolti stampa di un sorriso a trentadue denti ben piazzato, si va in scena... so che stasera ci sono i cancelli aperti al fan club.. rottura di palle massima...
 
Mi incammino verso il lungo corridoio per arrivare al palco inondato di luci e musica che rimbomba nel petto e nelle vene, a microfono spento potrei gridare tutta la mia rabbia, nessuno se ne accorgerebbe mai, nessuno tranne…
Microfono, on!
 
Si recita….

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Capitolo 2
*** Vigliacco! ***


A volte vorrei staccare la spina da tutti, dagli amici, dal karatè e soprattutto dai miei pensieri che inevitabilmente sono sempre per lei.
Forese è la giusta punizione per un vigliacco come me, se fossi stato più uomo e meno orgoglioso oggi avrei potuto…
"Aky cosa farai tra due settimane per le vacanze?" 
"Non lo so Nat se ne sta occupando Fuka per tutti" 
"Capisco, io invece dopodomani parto con la famiglia di Kayto andiamo allo loro casa in montagna, resti con papà"
"Va tranquilla"
Tempo addietro la notizia di avere casa per me  mi avrebbe fatto saltare dalla sedia per correre al cellulare e dirle CORRI DA ME, avremo passato giornate interminabili stretti sul mio letto nella mia camera.
Non era solo fare l’amore che ci teneva uniti, le coccole le infinite chiacchierate sui nostri amici, o semplicemente parlare del suo lavoro.
Una cosa è certa, non abbiamo mai parlato di noi
SBAGLIATO!
Avrei potuto guardarla negli occhi mentre era ancora mia e dirle
-Sai Sana darei la vita per te-
Perché alla fin fine è quello che sto facendo…
“Scusami Aki, ma hai mai pensato di ricambiare profumo? Di ritornare a quello al cocco di tanto temo fa?”
“Nat! Quando mai in tuta la mia vita avrei usato un profumo al coc…”
Cazzo! Natsumi sa!
“No dai dicevo così per dire, quel profumo sembrava renderti felice, scusami, devo scappare a stasera”
Vorrei piantarmi due dita negli occhi, da quanto tempo ne sarà a  conoscenza?
Magari Nat, quanto vorrei che quel profumo riempisse ancora casa nostra, e invadesse me e le mie lenzuola.
Se fossi un uomo migliore correrei a riprenderla in ogni angolo, o meglio ancora non l'avrei persa restandomene come un imbecille a guardare la sua auto andar via..
Sana ha un audi Q5 bianca con vetri fumé, l'ho talmente odiata era un chiodo fisso nei miei pensieri e proprio perché sono masochista l'ho comprata praticamente identica.
 
I giorni passarono in fretta tra una litigata con Tsu e le urla di Fuka mi sono già rotto i coglioni prima del tempo, siamo accanto alle auto mentre accendo una sigaretta Take imposta sul mio navigatore di bordo l'indirizzo di questo piccolo alberghetto appena fuori città.
Abbiamo 2 auto quella di Take e Fuka che con se portano Tsu e Aya e nella mia Gomi, Hisae e rullo di tamburi udite udite nientemeno che… papà.
La vacanza più indicibile del mondo...
Mi aveva implorato di portarlo con me Visto che Nat era in montagna con il fidanzato,  
 
Percorriamo vari km con mio padre che canta a squarciagola le sue canzoncine e mi ricorda tanto qualcuno; dopo quasi un ora mi ritrovo in una stradina tortuosa eppur non so come mi è familiare, proseguiamo ancora per qualche metro quando scorgo quello che è il nostro "ALBERGO" pianto il piede sul freno inchiodando di brutto, perdo un battito quando una volta sceso il polverone causato delle ruote, ciò che scorgo dall'altro lato è Misako che corre verso la mia auto, gridando l'ultimo nome che avrei mai voluto sentire... SANA!!!
Cazzo proprio la stessa macchina dovevo prendere, e cazzo proprio l'albergo di sua nonna? 
Cazzo Fuka che mi hai combinato.
Mio padre esce dall'auto di corsa verso Misako e la saluta con gioia, i ragazzi scendono maledicendomi per la frenata, faccio retromarcia voglio andare via e subito, alzo gli occhi dal volante e Misako mi guarda con un gran sorriso, sto tremando...
"Akito tesoro credevo fossi Sana perdonami, dai vieni"
Oh Misako se solo potessi gridare che la vorrei anche io, quasi come incantato da lei, avanzo parcheggiando l'auto accanto a Take, scendo e la abbraccio, e come un flashback tutto di lei percorre  la mia mente…
L'albergo della nonna di Sana è cambiato nell'arredamento: all'ingresso sono posizionati dei confortevoli divani rosso e oro in pelle, di forma rettangolare posizionati su un enorme tappeto peloso color avorio che fa mostra di se occupando gran parte dell'area accoglienza; dal lato opposto, il bancone della reception anch'essi è caratterizzato da un morbido tessuto rosso e vellutato, a concludere si notano degli straordinari lampadari con pendenti di cristallo richiamando un aria romantica e accogliente, il tutto in uno stile tra il classico e lo shabby, nei miei ricordi era davvero molto diverso.
"Akito perdonami, non avevo idea che questo posto appartenesse alla signora Kurata, sul sito ho visto foto di Sana, d'altronde le vedo ovunque, ma mai avrei immaginato che fossero ricordi di famiglia, scusami"
"Non importa ormai siamo qui Fuka"
Do fiato alla bocca, ma tutto ciò a cui penso è che mi trovo in questo maledetto posto pieno di ricordi d'infanzia, e vorrei solo che lei fosse con noi, che fosse qui con ME! Che non avesse deciso di restare accanto a lui e che non avesse scelto come sempre la sua carriera e il salvaguardare la sua immagine mettendo me all'ultimo posto, c'è sempre stato altro prima di me.
La rimprovero spesso, ma la realtà è una soltanto, noi siamo indiscutibilmente la coppia destinata a sfiorarsi nel tempo, se fossi più uomo in questo stesso momento, andrei da lei e le direi senza indugio quali sono i miei sentimenti, senza tremare o imbarazzarmi davanti ai suoi occhi, ma la dura realtà è che sono un fifone e raccolgo ciò che merito.
Non ho dimenticato i suoi occhi il giorno che mi venne a confessare della convivenza, erano pieni di speranza e di paura, sembravano gridare "CHIEDIMI DI RESTARE. "  
Sarebbe bastato così poco, se solo non avessi avuto così paura di lei e soprattutto di me, che muoio ad ogni suo sguardo, perdendo a ogni suo sorriso un battito e mandando a puttane tutta la coerenza che possiedo.
Lei bella potente ricca, ed io un piccolo allenatore che possiede una palestra in città, cosa potevo offrirgli rispetto a Brayan?
Ricordo che per il suo compleanno le regalò un anello di brillanti che nemmeno dopo 3 anni di lezioni potrei permettermi.
Chi voglio prendere in giro, la amo, ma oltre questo cose le offro?
Che cazzo sto diventando?
Di questo passo impazzirò giovane, vigliacco, e giovane.
Mi consegnano la chiave della stanza, la 207, inutile dire che sono da solo,  considerando che le tre coppiette felici hanno deciso di trasformare questa vacanza in una luna di miele.
Poggio tutto su un bel letto che sembra essere tre piazze, troppo, troppo grande solo per me, sopra c'è un bel baldacchino di veli ai lati i comodini bassi con i faretti a circondarli ,romantico, schifosamente è maledettamente romantico ed esageratamente deprimente.
Metto la tuta e vado a correre aspettando il pranzo...
 
“Cosa guardi Misako?”
“Niente mamma perché?”
“Stavi fissando il nostro giovane ospite”
“Si, bhe vedi mamma, è un amico di Sana…”

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Capitolo 3
*** rincorrendo la felicità ***


Londra, anche in estate è pessima, non riesco ad immaginare nulla di più freddo e grigio
Una città cosi caotica e piena che lascia dentro un amara solitudine, mi mancano i miei amati ciliegi nel parco vicino casa, sarà perché tra quelle foglie sono cresciuta accompagnata dai miei momenti perfetti.
Mi capita spesso di pensare che tornare a casa mi renderebbe molto più felice che restare qui, amo il mio lavoro, ma con il passare del tempo mi rendo conto che fondamentalmente la fama non da la felicità.
Non c’è nulla di più triste di alberghi a 5 stelle, ristoranti raffinati e feste vip, quando sei da sola.
Si perché puntualmente, sono sempre sola, tra un impegno e l’altro io e Brayan ci vediamo pochissimo
Ed è in questi casi che comprendo Hayama e le volte che bramava e aspettava la notte per stare con me, e magari ora vedo la cosa dal suo punto di vista.
Che senso ha tutto questo se poi non puoi raccontarlo a nessuno.
Per fortuna ho Nao e Selenia, almeno con loro riesco ad essere un po me stessa, mi ricordano Tsu e Aya, certo meno zucchero e scaglie di cioccolato.
I miei pensieri vengono interrotti Dal ticchettio di un dito sulla porta: 
 “Avanti!” grido dalla mia postazione trucco
“Buongiorno Sana ero venuto a dirti che il regista ci ha dato qualche giorno di pausa in previsione del mal tempo, non potremo fare il servizio al parco”
“Buongiorno Nao, ah bene capisco”
“Beh trattieni la felicità per amor di Dio, tutto bene?”
“Si benissimo yeeee”
“Si certo, vista la situazione potremmo sfruttare questi giorni per una meritata vacanza, che dici se andiamo a casa?”
Casa -> Dolore -> Terrore -> Hayama -> Tachicardia -> Amore ….
Quante parole può mettere in fila il cervello in un nano secondo? Cosa posso rispondere? E Brayan
“perfetto, Sana preparati in fretta ok? Mi raccomando tra 1 ora giù!
Rimango basita quando ho dato la mia risposta positiva a Nao?
Vorrei chiamare Brayan per dirgli se vuol venire, ma di certo non posso negare che in cuor mio desidero affrontare e vedere Hayama.
Quando sono diventata così cattiva?
 Forse dovrei fare i conti con la realtà, infondo che ci vuole?
Basterebbe un po’ di coraggio per mollare tutto e correre tra le sue braccia, ma purtroppo non sono dotata di così tanta determinazione meglio stare qui a non fare un cazzo mentre tutto scorre, soprattutto la mia felicità
 chiamerò Brayan e organizzeremo qualcosa, credo che questa settimana salterà tutta, così avrò una scusa per non tornare a casa e continuare a fare la vigliacca lontana 11 ore e 30 minuti da lui.
Compongo il numero come una moviola dopo pochi secondi sento la sua voce squillante
 -cucciola, Buon Giorno, come mai sei già sveglia? Sono appena le 9
 - Buon giorno, stai cercando di vincere l’oscar di mr Simpatia stamattina?
 - Ehi ehi piano tigre ti sei svegliata male? Dammi due secondi salgo da te sono nella hall.
Fantastico Sana, veramente un ottimo piano complimenti, cazzo gli dico ora?
ciao scusami sono nervosa a causa della mia imminente partenza alle tue spalle per incontrare un ragazzo che odi a vista, dato che ti ho raccontato tutto di lui.
Mi sputerei in faccia da sola…
Non passa molto ed è già dietro la mia porta, la apro lentamente, quasi stessi disinnescando una bomba, che poi a pensarci bene  è quello che sembra stia per lanciare.
Apro la porta e mi dirigo alla vetrata della mia camera che da una panoramica su tutta la città, inutile a dirsi accendo una sigaretta
-Allora che succede stamattina? La pioggia le mette tristezza milady ?
domanda afferrandomi da dietro e posando le sue labbra sul mio collo, quasi rabbrividisco, e la cosa peggiore è che continua
“ Dai Brayan  smettila “ dico scansandolo in malo modo
“ Ma si può sapere cosa ti è preso stamattina? “
“ Niente di particolare davvero, è solo che mi annoia stare così ferma per tutti questi giorni fino a nuovo ordine, non ho nulla da fare. “
“ Tutte queste scene per un po’ di pausa mi sembrano eccessive, non sei tu quella che la sera mi volta le spalle a letto solo perché stanca morta? Ecco hai l’occasione di riposare, va in una bella Spa con Selenia e rilassati che ne hai bisogno. “
Vorrei poterti gridare in faccia che tutte quelle sere non riesco nemmeno a stendermi al tuo fianco, nella mia vita ho fatto fin troppe scelte sbagliate, ma ora seduta stante ne devo prendere una velocemente perché  faccio davvero schifo
“ Vieni anche tu? “  Chiedo pregando in una risposta negativa
“ Non riesco a capire, ma quando ti parlo mi ascolti oppure no? Ieri sera ti ho detto he sarei partito oggi a pranzo con Cris il mio manager tutta la settimana per  Dublino dal 19 al 30 maggio e che sono ospite dal 20 al 28.  Ti ci vuole tanto a calcolare che oggi è 19 e mi preparo per domani? “
“ Menomale che sono io quella nervosa, cos’è uno non può dimenticare nulla? “
Porco cazzo, ma seriamente quando e dove melo ha detto?...ah si mi sono ricordata
“ Mi ricordo sta tranquilla volevo provocarti un po’, e mi ricordo anche che devi andare con Samantah con l’ “H” “
“ Ecco spiegato tutto la mia piccolina è gelosa, per questo sei così nervosa stamattina, ma dovresti sapere che ho occhi solo per te e che Samantah come dici tu è una piccola sciacquetta che non considero nemmeno “
Vorrei poterti gridare in faccia che me ne sbatto le palle di lei e del festival a Dublino, con la coda dell’occhio vedo attraverso la vetrata Nao portare l’auto dinanzi all’uscita dell’hotel “cazzo tra poco viene e succede un macello”
Devo distrarlo e muovermi a scendere, così, ancora più stronza seguo un idea precisa.
“ Scusami hai davvero ragione sono proprio una sciocca a pensare queste cose, cosa mi è saltato in mente, la prossima volta te ne parlerò subito ed evitiamo litigi “ gli dico prendendogli il viso tra le mani e lasciando un bacio a fior di labbra che inevitabilmente mi riporta a una scena già vista
 
 1 anno e mezzo fa...

“ Hayama nasconditi sta arrivando Brayan “
“ Dove diavolo vado la tua camera è altissima per buttarmi giù “
“ Corri nel mio bagno,  nasconditi “
Corre immediatamente con tutte le sue cose e in n secondo è tutto in ordine e la porta della mia camera si apre
“ Sana  tesoro dove diavolo eri sono 20 minuti che aspetto in auto per andare alla cena, e non sei nemmeno pronta”
“ Scusami sono stata impegnata oggi, ma la cena non era alle 20:30? “
“ Mi prendi in giro? Sana sono le 21:00 “
Porca miseria, Akito è arrivato alle 17:00 in punto, che diavoleria è mai questa
“ Oh mio Dio vado subito  a prepararmi aspettami di sotto ci metto pochissimo “
E cosi dicendo mi fiondo in bagno chiudendo a chiave la porta alle mie spalle
Akito accanto a me, non mi guarda, il capo chino sulle mattonelle del pavimento lo chiamo sottovoce una, due , tre volte, non accenna a muoversi
Fino a che sussurra nella stessa posizione senza muovere un muscolo:
“ Quante volte dovrà succedere che mi devo nascondere a questo modo Kurata? “
Il mio cuore perde un battito, un tono affranto, quasi sofferente mi fa illudere che per Hayama tutto questo sia importante.
Se solo riuscissimo a fare un singolo passo verso l’altro forse…
Mi avvicino a lui abbracciandolo forte, scivoliamo giù lungo la parete, lui tra le mie braccia con la fronte sul mio petto sembra tremare, e stringo più forte.
Fino a che prendo il suo viso tra le mani e sussurro
“ Mi dispiace da morire non capiterà mai più, starò più attenta la prossima volta, un po’ è colpa tua, mi fai perdere la cognizione del tempo quando siamo insieme “
E lo bacio, forte con passione travolgente, per fargli capire ciò che provo, per fargli capire l’importanza che ha per me.
E a quel punto lui si scioglie e mi stringe a se, baciandomi con avidità, le nostre lingue si intrecciano senza freno, mi bacia le labbra, la sua mano destra dietro la mia nuca che mentre mi accarezza dolcemente, diventa forte stringe le dita a pugno alla radice dei miei capelli e mi costringe a seguire i suoi movimenti in una morsa d’acciaio che sa di desiderio e passione.
Con delicatezza e forza nello stesso momento mi tira i capelli verso il basso costringendomi ad alzare il viso, avido mi bacia il collo, come una necessità o una punizione per il guaio che ho combinato.
Siamo droga l’uno per l’altra, ossigeno,  mi costringe a lui allenta un po’ la presa la mia fronte sulla sua ed in un bisbiglio mi confessa:
“ ti voglio “ comincia a spogliarmi velocemente lo lascio far sono sua prigioniera,
in un secondo sono spalle al muro sotto il getto d’acqua della mia doccia con lui su di me sempre più desideroso di tutto, bello, maledettamente sexy con l’acua che ci scivola tra i capelli e sul suo petto perfetto.
Non so fermarmi nemmeno pensando a Brayan seduto giù in salotto, mi abbandono a lui dandogli tutta me stessa, mi strapperei l’anima.
Ancora spalle al muro ci amiamo in completa sintonia… lo scrosciare dell’acqua dinanzi a me mi confonde o forse è lui, sussurra qualcosa che non arriva alle mie orecchie…




E mentre fantastico in questo ricordo Brayan mi bacia con dolcezza e mi saluta per dirigersi all’aeroporto
“ Ci sentiamo quando atterro a dopo Amore mio “
“ Ciao fai buon viaggio “
Non l’ho mai chiamato amore, non mi viene per niente naturale, ed è per questo che faccio schifo, lo sfrutto a mio piacimento proprio come feci con Nao anni fa…
Prendo la mia valigia e le chiavi dell’auto, ho deciso di imbarcarla visto che Rei resterà qui con Asako. Scendo ma non prima di chiamare Mama e dirle che potrà godermi per qualche giorno, sarà felicissima
Devo dare una svolta alla mia vita, a costo di mandare tutto a puttane!

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