Il sangue nelle mie vene scorre per te di camillavaamare (/viewuser.php?uid=961703)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** Non aspettarti nulla che è meglio ***
Capitolo 3: *** Un regalo inaspettato a colui che mi ha rapita ***
Capitolo 4: *** Primo appuntamento ***
Capitolo 1 *** 1 ***
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1.MEZZOSANGUE
A Forks nello stato di Washington tra i boschi
c'è una villa, là ci vivono Bella Swan (la mia madre
biologica) insieme al marito e alla mia ex famiglia. Sapete loro erano
particolari perché sono quelli che gli umani chiamano vampiri,
io essendo una mezzosangue oltre al sangue posso mangiare anche del
cibo. Bella muore partorendo me e mia sorella Renesmee soprannominata
da Jacob Nessie. Il mio nome viene scelto da Edward (mio padre
biologico). Edward mi disprezza... in realtà è più
giusto dire che ha un odio smisurato per me, poiché secondo lui
ho ucciso la sua Cantante mentre uscivo dalla pancia di Bella le ho
procurato dei tagli mortali con i denti. Ma io... come
potevo saperlo? Ero pur sempre una neonata. Edward mi considera un
mostro. Carlisle ed Esme mi crescono con amore insegnandomi a mangiare.
Ah! Ho dimenticato di dirvi che sono i miei nonni, anche se Carlisle
dimostra 35 anni ne ha 500. Quando ho 15 anni e non sono più
pericolosa per le persone vengo adottata da una famiglia con lo stesso
cognome: Cullen. Sono genitori amorevoli e in quei cinque anni mi
affeziono mostrandomi protettiva, dopotutto loro possono moire e io no;
al massimo mi ferisco ma avendo la guarigione veloce ci vuole poco
tempo prima che guarisca. Ho il terrore di essere abbandonata ancora. I
miei genitori fanno un incidente mortale dunque mi ritrovo sola. La
mattina del 2 marzo sto osservando dalla finestra quel paesaggio
magico: c'è tutto innevato. Sento dei passi nel vialetto,
perplessa guardo dal vetro della porta. Nella mia villetta arrivano tre
uomini incappucciati con dei mantelli neri e rossi, sembrano dei
principi provenienti dai secoli antichi... li fisso sbigottita.L'uomo
più vicino a me levatosi il cappuccio mi prende la mano e io
infastidita indietreggio.
"Cosa vuoi? Se non ve ne andate chiamo la polizia... mio
nonno materno è lo sceriffo. Devo andare al lavoro. Non ho tempo
da perdere con dei matti. Le bollette aspettano di venire pagate."dico
tagliente a quello che mi stringe la mano mentre aspetto una sua
reazione lo guardo: ha i capelli castani, lisci, lunghi, legati con un
fermaglio marrone, deve avere 30 – 35 anni, gli occhi rossi,
pallido ed è vestito tutto di nero. Sconcertata fisso l'uomo: le
altre volte quando minacciavo qualcuno questo fuggiva, ma con lui non
ha funzionato... certo è un vampiro. Gli altri levano il
cappuccio.
"Siamo venuti qui dall'Italia per lei?! È una
bambina! Aro... fratello... a cosa ci serve?! E non abbiamo ancora
Edward, Alice o Bella!"domanda quello biondo spazientito.
Aro mi sorride come fa un padre con la figlia preferita.
"Zitto.Fratello lei è la figlia di Edward e
Bella. Carlisle l'avrà cresciuta come loro. E ora dammi la mano.
Non voglio farti male...Meghan."dice dolce avvicinandosi; sebbene abbia
una voce soave l'ordine è imperioso costringendomi ad obbedire
anche se non voglio.
Credo che mio nonno mi abbia insegnato l'italiano perché sapeva di loro.
"Ok.Non li vedo da quando sono stata abbandonata. I
Cullen. Mia madre biologica è morta ed Edward mi odia o
disprezza. Non ho ancora capito."aggiungo provando ad essere
convincente, ma quello è come in trans e non sente le mie parole.
Aro dopoché mi lascia la mano sorride soddisfatto.
"E'un inganno... lei non ci serve perché come
possono i vampiri procreare? Questi Cullen hanno infranto la legge
creando un bambino immortale e devono morire."dice il vampiro biondo
sprezzante guardandomi disgustato. Aro alza la mano per zittirlo
smettendo di ghignare.
"Verrà con noi. Diventerà la mia guardia
personale. Ha lo stesso potere di Jane ma è più forte
perché usa..."
"Non diventerò nessuna guardia! La mia vita
è negli Stati Uniti! Voglio restare! Siete degli squilibrati!
Sparite! Adesso!"protesto furente facendo inginocchiare Aro dal dolore,
quello però non smette di ridere e senza altro da dire mi
afferra per correre in Italia. Aro sceglie me tra tanti vampiri;
perché prendendomi la mano ha visto il mio passato e sa che
carattere ho. I miei poteri si attivano quando sono molto arrabbiata,
non li avevo più usati da quando mio nonno mi ha sgridata per
aver ferito Jasper. Divento la guardia personale del vampiro più
forte e spietato di tutti. La mia storia inizia in questo modo.
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Capitolo 2 *** Non aspettarti nulla che è meglio ***
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2.NON ASPETTARTI NULLA CHE E' MEGLIO
Meghan
si risveglia in una stanza antica fatta con le arcate gialle e azzurre,
baldacchino di legno scuro, marmo bianco, tappeti pelosi grigi, armadi
a sei ante alti fin quasi agli archi, finestra, parete gialla, sgabello
in velluto rosso, una pesante porta di noce intagliata e arpa. Alla
ragazza pare di essere tornata nel Rinascimento con tutti quegli
oggetti antichi intorno. Non gli dispiacerà se suono l'arpa. Ho imparato da Edward a suonare il piano. Deve essere la stessa cosa. Medita
insicura pizzicando le corde... esce una musica stonata e la ragazza
ride. Bussano alla porta ma lei li ignora continuando a suonare beata,
lo sconosciuto non ricevendo risposta entra. È quello che
l'aveva rapita insieme ad una ragazzina con i capelli biondi e lo
sguardo freddo.
"Aru... o come ti chiami, voglio tornare a casa! In America! Non volevo
venire! Sei tu che mi hai portata qui! Riportami indietro! o..."ordina
isterica al'uomo staccando le dita dalle corde.
L'altra schiaffeggia Meghan con una forza da romperle la guancia, il vampiro sorride divertito.
"Basta.
Jane... può bastare. Sono sicuro che non lo rifarà
più. Vero? Meghan? Eri sprecata in quella cittadina. Come si
chiamava? Forks? Fark?"chiede l'uomo fermando Jane con la mano, lei lo
guarda ammirata.
"Scusate.
Maestro ho dovuto farlo. Siete il Signore Di Volterra e nessuno deve
osare mancarvi di rispetto. Questa dovrebbe ringraziarvi che l'avete
risparmiata."spiega con una venerazione che fa sbuffare Meghan.
"Forks.
E io non manco di rispetto, semmai è lui che mi ha rapita per
chissà quale motivo. Taci... ragazzina. Torna da dove sei
venuta."dice la vampira con odio non più gridando.
"Bene.
Vuoi sapere perché sei viva. Immagino... voglio il tuo potere e
spesso Jane è occupata, quindi devi farci da guardia...
soprattutto a mia moglie Sulpicia. Non vorrei che le capitasse
qualcosa. Abbiamo tanti nemici."
"Chissà perché avete tanti nemici... Maestro. Davvero
è strano... non riesco proprio a capire come sia possibile.
Siete così magnanimo da risparmiare una mezzosangue."commenta
deridendolo, per questo usa delle parole antiche.
"Giusto
per informarti... qui non c'è cibo umano quindi dovrai bere il
sangue. So che Carlisle disapproverebbe. Decidi tu. Jane... portala da
mia moglie. Ci vediamo mia cara... Meghan."saluta la ragazza facendole
un baciamano come si faceva nei secoli passati, sia Jane che Meghan
sono sorprese (anche se Meghan non gli darebbe mai la soddisfazione di
dire che è rimasta impressionata). Jane accompagna la ragazza
dalla moglie di Aro.
"Ma come posso ricominciare a bere il sangue? È da quando sono nata che non bevo. Ho ucciso mia madre."
"Jane.
Chi è la nostra ospite? Da quando il nostro Signore risparmia
gli umani? A volte non lo capisco ma se ha deciso così
avrà i suoi motivi."domanda curioso un ragazzino della stessa
età di Jane con i capelli castani, lisci, corti fino alle
orecchie e la frangia da emo.
"Alec.
Non ho tempo da perdere con te. Devo portarla da Sulpicia. Andiamo dopo
a cacciare. Buonasera."risponde seccata spingendo la ragazza davanti
alla porta identica a quella della stanza dove Meghan si è
svegliata. Sono tutti formali. Nessuno si
lascia mai andare. Rimpiango la mia scuola e Charlotte. Se voglio
vivere dovrò fingere di stare al gioco. Riflette
entrando spinta dalla ragazzina, la stanza di Aro e Sulpicia è
sfarzosa senza essere ridicola. Jane le lascia, Meghan fissa la donna
meravigliata della sua bellezza. Sulpicia pare spaventata di vederla.
"Perdonatemi.
Sono la vostra guardia. Vostro marito è preoccupato per voi. Non
vi disturberò e se qualcuno dovesse infastidirvi basta
dirmelo."spiega Meghan ansimando avvicinandosi alla donna per
pettinarle i lunghi capelli castani. Sulpicia le allontana la mano
infastidita, lei allora torna davanti alla porta e resta immobile.
C'è molto silenzio infatti si sente la gente nella piazza che
cammina, parla, ride o scherza ignari dei vampiri.
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Capitolo 3 *** Un regalo inaspettato a colui che mi ha rapita ***
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3.UN REGALO INASPETTATO DA COLUI CHE MI HA RAPITA
Meghan ha servito Sulpicia proprio come se fosse nata per quello,
vivere con i Volturi è complicato perché deve sottostare
a delle regole rigide senza mai poter sgarrare... lei... la ragazza
ribelle, orgogliosa, determinata e gentile ha dovuto piegarsi per
sopravvivere! Meghan nota che sul comodino qualcuno le aveva posato una
collana dorata a forma di V con lo stemma dei Volturi... intravede
dalla finestra i raggi solari del mattino, per cui sospira meravigliata
che nonostante tutto sia ancora viva; anche se viene trattata dagli
altri vampiri con diffidenza non le importa granché. Si concede
di ammirare la piazza sottostante poi irritata va davanti allo specchio
e indossa gli stivali neri, il mantello, i pantaloni bianchi, una
maglia rossa, lunga fino ai polpacci, la collana con lo stemma dei
Volturi e una sciarpa nera. Si osserva soddisfatta... a differenza
della sorella Renesmee lei ha gli occhi verdi di Edward umano, la pelle
molto più pallida... proprio da vampiro, i capelli lunghi,
castani, ricci e il cuore che batte lento. Uscita dalla camera incontra
Alec.
"Sempre con quei capelli da emo depresso, eh? Alec... dovresti cambiare
acconciatura. Sai che esistono dei parrucchieri? Ma cosa lo dico a
fare? Ciao. Vado in giro per il paese."
"Mezzosangue... non devi uscire dal castello. Puoi farlo solo se
accompagni Sulpicia. Vai da lei. È questo l'ordine del Maestro.
Ringrazia che hai incontrato me invece di Aro."spiega il ragazzino
tranquillo entrando in una delle tante porte. L'adolescente però
disubbidisce agli ordini del vampiro e senza farsi notare sgattaiola
fuori dal Palazzo dei Volturi. In strada i passanti scattano le foto al
castello, mangiano seduti all'interno dei bar, girano tra banchetti di
antiquariato o comprano le bandiere Italiane. La ragazza entrata in un
ostello siede al tavolino, quando improvvisamente sente il battito
cardiaco inconfondibile della sua migliore amica... Charlotte. La
ragazza sta bevendo una cioccolata per riscaldarsi... Meghan corre da
lei emozionata e l'altra fissa perplessa il vampiro.
"Tu?! Meghan?! Quanto sei cambiata! Cosa hai fatto ai vestiti?! Che bel
ciondolo! Era di tua madre?! E i tuoi capelli sono curatissimi!"esclama
sorpresa all'amica smettendo di bere.
"Mi sono trasferita qui. E tu sei in vacanza? Non dovevi andare a Miami
dai tuoi nonni? No. Questo ciondolo è della nuova famiglia con
cui vivo."spiega tetra sfilandosi il ciondolo per mostrarglielo...
l'amica fissa quell'oggetto antico affascinata.
"Hai sempre amato gli oggetti antichi e per quanto possa capirne non mi
pare un falso. Come si chiama la tua nuova famiglia? A Miami c'è
stata una tempesta, per questo ho preferito venire in Europa."aggiunge
felice mettendo una cannuccia nella tazza per offrire la cioccolata
alla vampira. Finito di bere passeggiano chiacchierando, quando si
fermano davanti al castello dei Volturi Meghan si incupisce e Charlotte
fissa la torre dell'orologio meravigliata. Dalla porta esce Jane che
guarda le ragazze infastidita.
"Meghan. Vieni dentro. È tardi. Il nostro Maestro vuole parlarti
di una cosa urgente. In privato. Saluta la tua amica. Sbrigati. Hai due
minuti poi ti trascino dentro."ordina gelida la ragazzina incrociando
le braccia sul petto. Meghan porta l'amica nel vicolo dell'ostello dove
è ospitata e si ritrovano Jane che fissa famelica Charlotte; in
un secondo salta davanti all'umana afferrandole la testa per
tirargliela indietro mostrando il collo... Meghan ringhia verso quella
avvertendola di liberarla, ma Jane ha le zanne sempre più vicine
alla pelle! La ragazza è come un pupazzo tra quella stretta
mortale... non sa liberarsi e lentamente si arrende al vampiro. Jane
senza motivo cambia idea dunque porta nel castello Charlotte seguita
dalla mezzosangue, giunte nella Sala Del Trono la ragazzina molla sul
pavimento l'umana davanti agli Anziani. Aro si alza dal trono allegro.
"Tu sei l'amica di Meghan. Non do l'immortalità a caso ma per
mia figlia farò un'eccezione. Vivrete sempre insieme senza
preoccuparvi della morte. Dovrete solo bere il sangue. Siamo
vampiri."spiega l'uomo soave sorprendendo tutti compresa Charlotte che
piange sul pavimento. Meghan ha i muscoli contratti pronta a scattare,
Alec e Jane fermano la mezzosangue tenendole il busto. Aro dopo aver
fatto l'annuncio si piega sulla ragazza spostandole i capelli per
morderla. Finito quel lavoro una seconda guardia porta Charlotte nella
stanza di Meghan. E' un regalo inaspettato proprio dal mostro che l'ha
rapita.
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Capitolo 4 *** Primo appuntamento ***
7
4.PRIMO APPUNTAMENTO
A
Forks nella casa dei Cullen Nessie è con Jacob e suo padre che
sta mangiando i biscotti inzuppati nel latte, cereali dentro lo yogurt,
una spremuta di arance fresca, ciambelle alla fragola e dei muffin al
cioccolato. Il resto della famiglia sta cacciando nei boschi. Edward
nonostante siano passati anni dalla morte di Bella continua a soffrire
terribilmente. Nessie è diventata una ragazza stupenda e Jacob
ha aspettato che crescesse (senza mai obbligarla) per amarla da
fidanzato... non più come fratello. Finita la colazione Nessie
sparecchia il tavolo; intanto sua zia Alice salta giù dal ramo
di betulla davanti la finestra della cucina. Corre dalla nipote
squadrandola.
"Nessie.
Ti sei fatta aiutare a scegliere i vestiti da Jacob. Sento l'odore di
cane bagnato e fanno schifo. Sono maschili. Vieni nella mia camera che
te ne trovo io uno adatto."ordina la vampira rimproverandola fissando
la maglia a quadri blu che indossa. Per Alice apparire al meglio
è essenziale come bere il sangue; infatti ha sempre vestito fin
dalla nascita le nipoti in modo eccellente... da bamboline.
"Colpa
mia... Alice. Ho scelto io i suoi vestiti... non c'era niente di adatto
per fare una gita nel bosco... prendile dei vestiti normali ogni
tanto... non è una bambola."spiega Jacob masticando l'ultimo
pezzo di muffin. Alice infastidita porta Nessie nella sua camera e
aperte le ante dell'armadio fissa dubbiosa i vestiti. Prende: un
vestito nero, giacca bianca e stivaletti scamosciati rossi.
"Zia,
posso rimanere così? Se devo andare nel bosco quei vestiti sono
scomodi e potrei rovinarli. Jacob mi porterà a fare un pic-nic.
Preferisco essere comoda."chiede esitante alla zia che la guarda
sconvolta, sul problema vestiti non si può contraddirla! Nessie
ammutolisce annuendo impaurita al suo sguardo assassino.
"Devi
metterti questo. Fine della discussione. Ecco. Brava. Puoi cambiarti
nel bagno dei nonni. Io ti aspetto qui. Non fare tardi che voglio
sistemanrti i capelli. Così mi sembri una matta."ordina dandole
i vestiti e spingendola nel bagno dei nonni, mentre si sveste entra
Jacob quindi lei rapida ricopre con una maglietta il seno.
"MA
CHE FAI?! SEI SCEMO?! ESCI! SONO NUDA! JACOB! VATTENE! OH! ALLORA?! MI
SENTI?! SVELTO! DAI! RAPIDO! PERCHE' NON BUSSI PRIMA DI ENTARE?!"chiede
sconvolta spingendo il ragazzo fuori e sbatte la porta.
"Scusami.
Mi dispiace. Nessie, dai. È da quando sei nata che ti vedo nuda.
Per favore. Perdonami. Non volevo metterti in imbarazzo. Scusa..."
"Jacob.
Vieni con me... lasciale un po' di intimità. Jasper... Emett
portatelo nel salone e impeditigli di salire finché Nessie non
esce dal bagno."ordina Alice impaziente. La mezzosangue sente i passi
leggeri degli zii e quelli pesanti di Jacob scendere i gradini della
scala. Nessie controvoglia dopo essersi vestita torna dalla zia. Alice
fa sedere sua nipote sulla sedia per acconciarle i capelli in una
intricata acconciatura.
"Vai
e stendi Jacob con la tua figaggine. Sei bellissima. Ti meriti tutto il
suo amore. Quando torni voglio sapere i dettagli dell'appuntamento. Ora
vai. Forza."sussurra scherzosa Alice accompagnando la nipote in sala,
il ragazzo vedendola è stupito. Saliti sulla moto di Jacob
sfrecciano nel bosco fino ad una radura... c'è profumo di
muschio, mughetti, pini, foglie bagnate e pioggia. I raggi del sole
filtrano tra gli alberi creando un'atmosfera romantica perfetta per un
appuntamento... luce soffusa. Smontati dalla motofissano il paesaggio
incantati, poi Jacob posa sull'erba una coperta ed estrae dal cestino
le vaschette del cibo. Nessie ascolta gli uccelli cinguettare sui rami
degli alberi distesa sulla coperta. Jacob intanto mangia un panino con
il formaggio grigliato; la ragazza vedendo che ha i baffi ride
divertita pulendolo con dei fazzoletti, lo bacia e anche fa lui uguale.
Aspettarla per anni è servito! Nessie affamata apre la vaschetta
della bistecca con le zucchine e mangia. Jacob smette di masticare per
ammirarla, successivamente versa nel bicchiere il latte. Nessie osserva
i puma sugli alberi che sonnecchiano finché non sentono gridare.
Corrono verso la voce e vedono un vampiro che beve il sangue dal corpo
esanime.
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