Ed è quando dici la parola fine che io dico inizio

di Desire_Terenziano
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Sorrisi innocenti ***
Capitolo 3: *** Un passo avanti ***
Capitolo 4: *** Scelte difficili ***
Capitolo 5: *** La verità fa male ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


[Lunedì mattina,primo giorno di scuola,ore 06:00]

-Emma alzati,sono finiti i bei tempi é ora di tornare a lavorare...!!!

-Che strazio,comicia un altro anno a sentire la voce scocciante di quella tipa al piano di sotto che tutti chiamano madre ma che io chiamo semplicemente "Donna che fá i pancake".Comiciano di nuovo i tempi in cui appena metti un solo piede fuori dal letto sembra che sei al polo nord e sopratutto cominciano di nuovo le lezioni,chissá se ci sono nuovi compagni,professori e chissá se troverò quello giusto e non tutti quei "tipi" che mi mandano fiori e biglietti di qua e di lá...

Comunque lasciamo stare il fatto che per alzarmi dalle mie calde coperte e il mio materasso morbidoso ci vorrà una gru,vado a farmi una doccia e a prepararmi.

Certo che ogni tanto dimentico che ormai siamo arrivati all'ultimo anno...sembra ieri quando stavo seduta in quel banco e avevo un aria da cane bastonato costretta con la forza a stare lì.

Dopo una buona mezzora decido di scendere finalmente in cucina

-Era ora!!!

-Mamma,lo sai che ho bisogno dei miei tempi per alzarmi e prepararmi...

E poi sono in perfetto ora....o cavolo sto facendo tardissimoooooo

Non posso arrivare tardi il primo giorno.Credo che sfrutterò il passaggio di uno di quei miseri sfigati che si ostinano a venirmi a prendere sotto casa.

E così ho fatto,ora dovrò trovare il modo di ripagare questo tipo che mi sta accompagnando.Forse sfrutterò una delle mie amiche per uscire con lui,vabbé poi deciderò...

Arriviamoo davanti l'edificio della nostra scuola e non appena inizio a salutare tutte le mie amiche...

Driiiinnnnn

Ecco qua,questo suono l'avevo dimenticato e avevo fatto bene,é il rumore più fastidioso del mondo...
Ed ecco la mia classe,sembra una tana per topi,c'é una strana puzza,forse perché é stata chiusa per tanto tempo oppure é proprio la scuola che fa schifo!

Appena entro ci sono tutti i ragazzi che mi chiedono di sedersi accanto a loro ma io come ogni anno faccio finta di non vederli e noto però un ragazzo all'ultimo banco che non mi chiede nulla ma se ne sta in disparte.Arrivo fino all'ultima fila e noto che non sta seduto su una sedia normale ma su una sedia a rotelle,capisco solo ora il motivo per cui non mi ha chiesto nulla.Si vergogna.Tutti lo prendono in giro.Ma lui non ha colpe.É il mondo che gli si é scagliato contro.
Di istinto decido di sedermi accanto a lui.Scommetto che nessuno si era mai seduto con lui.Non aveva mai scambiato una parola con lui.Ma secondo me ha bisogno di stare in compagnia.
Tutti mi guardano con una faccia strana,come se avessi parlato con il diavolo.Ma io non gli dò retta.
All'improvviso entra la professoressa di francese.Quella persona orribile che l'anno scorso mi ha fatto finire in presidenza per ben tre volte e mi ha fatto passare l'estate più brutta della mia vita assieme a degli insegnati privati che si credevano in grado di insegnarmi qualcosa ma alla fine sono rimasta sempre la stessa.Vediamo quest'anno se dovrò sopportare di nuovo tutte le prediche dei miei genitori sul fatto che devo impegnarmi di più e bla bla bla bla.....
Fortunatamente non mi ha detto nulla e si é fiondata alla cattedra per fare l'appello,non prima di venire vicino al mio banco e spingere la carrozzella del ragazzo accanto a me,che intanto mi aveva mostrato un dolce sorriso.Un sorriso che era strano, aveva qualcosa che mi ha colpito al primo sguardo.Aveva gli occhi chiari e i capelli di un marrone così scuro che assomigliava al nero.
La professoressa lo porta vicino a lei e lo presenta a tutta la classe.
-Allora,ragazzi questo é il vostro nuovo compagno.Come vedete é un pò diverso da voi ma é soltanto un ragazzo speciale e perciò voglio che lo triattate con rispetto come fate con tutti quanti.Comunque il suo nome é...
-Ma dai,prof non é muto fatelo dire a lui.Sà presentarsi!-intervenni
-Bene allora a te la parola.
-Ciao,il mio nome é....

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Capitolo 2
*** Sorrisi innocenti ***


-Ciao,il mio nome é Killian Jones, vengo dal Canada e mi sono trasferito a Storybrook a causa della mia malattia a cui ancora non hanno trovato una cura!Non sono sempre stato così,da piccolo mi piaceva giocare a calcio ed ero il più forte nella mia squadra,finché un incidente non fece smettere di far funzionare le mie gambe,rendendole solo una parte del corpo a cui non attribuisco più un nome...

Vidi a quel punto che una lacrima gli stava rigando il viso.Si vede che soffre tanto per la sua malattia.

-Ok,Killian puó bastare.Non eri costretto a raccontarci tutta la tua storia se non volevi.

-No,prof!Ci tengo al fatto che tutti sappiano che non ho scelto io di rimanere così.

-Tranquillo lo sappiamo.Puoi andare al tuo posto.

Notai in lui una strana sofferenza,non era come tutti credevano. Si,soffre ma non lo dimostra.Fa finta di niente.Certe volte il suo viso mi fa paura,ma mi piace.

Come ogni anno la preside fece il suo discorso raccontandoci tutta la storia della scuola,le proposte per il nuovo anno e tutte quelle cose che solo a sentirle ti viene la nausea.Oramai conoscevo quei discorsi a memoria.

Comunque le ore passarono in frette e tra noi due non c'era stata neanche una parola,solo uno continuo scambio di sorrisi innocenti.

La campanella dell'ultima ora suonò e per fortuna arrivò l'ora di pranzo ma prima che potessi alzarmi per andare dalle mie amiche,una mano mi fece risedere.

-Perché ti sei seduta vicino a me?

Quella domanda...già perché mi sono seduta vicino a lui?

-Ecco,non c'é un motivo preciso,diciamo che non sopportavo il fatto che restassi da solo...

Ok,Emma che hai detto??Non sopportavi il fatto che restasse da solo?Ma se neanche lo conosci!

-Beh,non ce n'era bisogno,sono abituato a stare da solo.Anzi amo stare da solo!

-Ah si, e allora perché non mi ha mandato via??

-Ecco perché....

-Emma dai vieni,perché sei ancora qui a parlare con questo sfigato??Dai muoviti

-Si arrivo!

Primo giorno di scuola e già ho fatto una figura di merda.Brava Emma,continua così e ti ritroveri zitella a vita.
-Bigliettini per Emma Swan!!
Ecco,ricominciano con i bigliettini,con i fiori e tutte quelle smancerie che mi rendevano la vita con mia madre un inferno.
-Emma,ci sono bigliettini ovunque.Quando deciderai di sistemare la tua camera.
Non oso immaginare se già dal primo giorno gli porto cartocce si qua e di lá che dirà,vabbé meglio accettarle tanto quelle vecchi sono diventate carta per accendere il fuoco e queste non saranno da meno.A volte mi viene da pensare a come sarebbe la mia vita senza tutti questi bigliettini,insomma una vita da ragazza normale.Verrei a scuola per "studiare",e per finalmente trovare qualcuno che sia la mia metá,insomma potrei sognare.Già,sognare che bella parola,ma per me,almeno fino ad oggi,é rimasta sconosciuta.
La scuola terminò e tornai a casa stracolma di fogliettini,mi rinchiusi nella mia camera e non scesi neanche per mangiare.
Continuavo a pensare a lui,il mio "compagno di banco",era strano questo fatto,insomma ne ho avuti di ragazzi al mio fianco ma non so perché lui aveva qualcosa di speciale.Ma per speciale non intendo certo che stava sulla sedia a rotelle,insomma quando l'ho visto per la prima volta il mio cuore non la smetteva di battere.Avevo bisogno di rivederlo,ma ne avevo bisogno adesso,non potevo aspettare domani mattina.
Ma come potevo farlo,non sapevo neanche il suo numero.
Così decisi di diventare come il mio attore preferito in CSI,aprì il pc ed entrai nel mio account di facebook e,dopo aver controllato le notifiche,notai un numero 1 sull'icona delle richieste di amicizia.
E se era lui?
La curiostá prese il primo posto e non riuscì a fare a meno che andare a vederlo.
Mi era venuto il dubbio che fosse uno dei soliti pivelli che stanno nella scuola,ma dovevo togliermi questo "dente"!
Clliccai il pulsante del mouse con una lentezza che mai avevo prima,di solito ero velocissima al pc.
Notai una strana foto ma il nome mi incuriosi ancora di più...

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Capitolo 3
*** Un passo avanti ***


Notai una strana foto,ma il nome mi incuriosì di più.Non era uno dei soliti ragazzi che mi mandava richieste di amicizia.Il suo nome era:"Killian Hook".Sapevo che era lui,ma insomma perchè non mettere il suo vero nome.
Comunque accettai la richiesta e andai a curiosare un po' sul suo profilo.Non c'era una sua foto neanche per sbaglio.Aveva tutte fotografie di un attore credo,forse amiericano che da quanto ho capito si chiama Colin O'Donoghue. Comunque scorrendo più in basso noto che ci sono degli strani messaggi che lo prendono in giro,alcuni erano di persone della mia stessa classe ed altri credo che siano della sua vecchia scuola ,ma la cosa strana è che non ha reagito in nessun modo,non ha risposto e ne tanto meno li ha bloccati. Ma ancora devo capire perchè mi stavo preoccupando tanto,non sono certo affari miei se non muoveva un dito contro di loro.

Eppure,non so il motivo,ma rimasi tutta la notte a pensare a lui.Alla sua vita,al suo dolore e al suo sorriso.

Arrivò la mattina e come ogni giorno presi la mia cartella e me ne andai a scuola.Come mio solito,arrivai in ritardo...Bene Emma primo ritardo in due giorno di scuola,direi che abbiamo coninciato bene no?!
Comunque mi sedetti al mio banco,quello del giorno di prima,ma lui non c'era...
Proprio quando avevo deciso di parlargli non veniva a scuola,il ché non mi sembrava tanto strano insomma può capitare che si manchi per qualche motivo.Così finì la giornata e andaì a casa.

Nel pomeriggio le mie amiche mi invitarono a fare shopping nel nostro centro commerciale preferito e così scelsi i vestiti,mi feci una doccia veloce e mi incamminai verso casa di Regina,la mia migliore amica.
Dopo neanche cinque minuti arrivarono le altre:Ruby e Giulia.

Arrivammo al centro commerciale e cominciammo a fare shoping come piace a noi,cioé prendere le cose, provarcele,farci le foto e uscire dal negozio.Poi quando rivediamo le foto confrontandole con le altre,decidiamo se comprarli oppure no.É una specie di rito,e può sembrare strano ma é utile,provatelo!

Mentre eramo sedute al tavolino di un bar a guardare le foto,scorsi a un paio di tavolini più in lá,lui...Cosa ci faceva lì?E per di piu era solo.
Mi girai e rigirai per controllare che fosse veramente da solo e niente,nessuno si avvicinava a lui.
Mi alzai dal tavolo dove ero seduta e mi incamminai verso il suo facendo finta di niente.Quando mi trovai difronte a lui...
-Ehm...ciao Killian
-Oh ciao Emma,che strano incontrarti qui.
-Beh,ci vengo spesso con le mie amiche.Guarda sono lì!
-Ah,allora vá da loro...
-E tu???
-Io cosa?
-Cosa ci fai qui?
-Dovevo comprare il regalo a mia mamma dati che domani é il suo compleanno,ma non ho la più pallida idea di cosa prenderle.
-Posso aiutarti se vuoi!
-Chi?Tu?
-Si,sempre se vuoi eh...
-Grazie,ma non devi lasciare le tue amiche da sole e poi guardami non sono all'altezza di uscire con la ragazza più bella della scuola!
-Ma che stai dicendo,le mie amiche stanno bene anche da sole,non si sono accorte neanche che mi sono alzata dal tavolo e poi tu non hai nulla di diverso dagli altri ragazzi e se hanno qualcosa da dire beh che parlassero pure quanto vogliono a me non importa!
-Beh allora Grazie!
-Vado a dirlo alle ragazze e torno subito da te.
Dissi alle ragazze di continuare a fate shopping da sole e loro dopo aver guardato in modo strano sia me che lui,se ne andarono.
Tornai da Killian e mi sedetti con lui.
-Senti,dovevo chiederti una cosa oggi ma non sei venuto a scuola
-Ah,si é che mi faceva male la testa e sono rimasto a casa.Comunque cosa dovevi dirmi?
-Ecco,mi hai mandato tu la richiesta di amicizia?
-Si
-Ah ok!Posso chiederti perché non hai neanche una tua foto?
-Beh é semplice.Perché dovrei avere delle mie foto se faccio schifo.
-Non é vero che fai schifo anzi guarda che faccio adesso.
Scattai una foto a noi due e la pubblicai su fb con la scritta:"C'é sempre una prima volta"e lo taggai.
-Bene adesso andiamo a cercare questo regalo.
Passammo il pomeriggio a chiacchierare poi però si fece ora di andare a casa e così ognuno andò per la sua strada.
Quando arrivai a casa mia madre stava preparando la cena e mio padre stava giocando con mio fratello Will che ha solo 3 anni.
Dissi che non avevo fame così salì in camera mia e mi misi ad ascoltare la musica.
Un paio di ore dopo qualcuno bussò alla mia porta...
-Emma,ancora sveglia.É tardi!
-Si mamma ora chiudo.
-Che cosa ti sta succedendo?
-Niente má,che mi dece succedere...
-Non mangi e non ti confidi più neanche con me.
-Ma perché non ho noente da dirti
-Tuo padre vuole venire a scuola per vedere se quest'anno hai voglia di studiare o no!
-E cosa vuole ottenere dopo solo due giorni!
-Non lo so ma teme che c'é qualcosa che possa distrarti
-Beh,sprecate fiato perché non c'é niente.Ora vai che ho sonno
Odio quando sono così possessivi Dio...
Mi addormentai ancora con la musica nelle orecchie e ancora vestita...

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Capitolo 4
*** Scelte difficili ***


La mattina come al solito mi svegliai tardi ma purtroppo non potei chiedere passaggio ad un pivello dato che mio padre doveva parlare di non so che cosa con i miei prof e quindi mi diede un passaggio lui.Quando arrivai a scuola mio padre entrò in presidenza ma io non ebbi alcuna voglia di accompagnarlo e così me ne andai in classe.

Andai a sedermi vicino a Killian e quel giorno fu' speciale,avevamo parlato per tutta la mattinata tanto che la prof di Storia ci ha messo uno di quei rapporti che non scorderemo mai.Era strano come il tempo con lui passasse in una maniera velocissima e non me accorgevo.Ad un certo punto però l'altoparlante della classe annuncio:"L'alunna Emma Swan è pregata di recarsi in presidenza."

Ecco qua,chissà cosa avevo combinato stavolta.

-Eccomi signora preside,voleva vedermi?

_Oh,Emma,certo siediti pure.

-Per cosa mi ha mandata a chiare,per caso mio padre le ha detto qualcosa o magari è stata lei a dirgli qualcosa a lui?
-Niente di tutto ciò,a suo padre le ho detto che quest'anno sembra che tu abbia preso una buona strada ma tutto dipende da te.Comunque non è per questo che l'ho mandata a chiamare.

-Ah no,e allora perchè?

-Sò che ha legato molto con l'alunno Jones.

-Gli ho soltanto dato a parlare niente di più,è un semplice compagno di classe.

-Sarà ma per noi tu sei l'unica che puoi aiutarlo.

-Aiutarlo a fare cosa?

-A credere in se stesso e smetterla di accontentarsi della vita che ha quando potrebbe averne una migliore.

-Non la capisco,si spieghi meglio.

-Killian ha una grave paralisi agli arti inferiori ma se vuole,seguendo la riabilitazione descritta dal suo medico,può tornare a camminare.Ma lui,testardo com'è non vuole saperne e quindi nonostante le continue proposte dei genitori non ne vuole sapere niente.

-E io cosa dovrei fare?

-Dovresti provare a convincerlo,provare a fargli capire come fosse bello se lui tornasse a camminare.

-Ma io lo conosco da meno di un mese.Non so come fare.

-intanto tu sei l'unica che è riuscita a farlo parlare un po' e già questo è un buon inizio,a te potrebbe dare ascolto.E poi ti prometto che se riuscirai nel suo intento allora quast'anno i suoi genitori riceveranno una pagella da incorniciare.Che ne dici?

-D'accordo,ci proverò.

-Grazie mille e mi raccomando acqua in bocca sulla nostra chiacchierata.

Uscii dall'ufficio della preside pensierosa,non sapevo che Killian potesse tornare a camminare ma che lui non voleva.A quel punto non diedi retta a nessuno e me ne tornai a casa.

La sera mentre stavo cenando mi arrivò un messaggio da Killian Hook:

-Ehi,perchè sei scappata oggi,qualcosa non va con la preside?

Non sapevo che rispondergli,insomma non potevo dirgli che la preside mi aveva mandato a chiamare per lui,ma non potevo neanche dirgli di punto in bianco che doveva cominciare la terapia.Così decisi di non rispondere ed andai a letto.

La mattina seguente,ero distrutta perchè la notte non avevo chiuso occhio pensando a quello che dovevo fare così chiesi a mia madre di rimanere a casa e lei approvò.Le ore sembravano interminabili,eppure gli altri giorni la mattina volava in un batter d'occhio.Ma gli altri giorni c'era lui...

Dopo ore passate a girarmi e rigirarmi nel letto scesi in salotto e guardai un po' di tv.Facevano un programma che si intitolava Come glielo dico?(titolo totalmente inventato) e parlava di una donna che aveva una grave malattia e non sapeva come dirlo al marito ma un giorno prese coraggio e gli parlò a cuore aperto,facendo uscire tutto il suo dolore e le sue emozioni e da lì cominciarono quel cammino insieme.

"Se glielo dico la preside mi promuoverà con tutti bei voti e dimostrerò a i miei genitori quanto valgo.Non posso lasciarmi scappare quest'opportunità"

Nel pomeriggio mentre ero nella mia camera ad ascoltare la musica sento la voce di mia madre che mi diceva che qualcuno era venuto a farmi visita.Scesi a controllare e non credetti ai miei occhi:

era......

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Capitolo 5
*** La verità fa male ***


Era un signore,alto e molto raffinato che vestiva in un modo molto bizarro rispetto al normale.
-É lei la signorina Emma Swan?
-Si,ci conosciamo?
-Suppongo di no,lasciate che mi presenti,il mio nome é Alex Jones e sono il padre del suo compagno di classe Killian.
-Oh,si Killian.E cosa ci fa a casa mia?
-Sono venuto per parlarle di mio figlio.Ma possiamo darci del tu?
-Certo,prego accomodati pure.
-Grazie mille.
-Penso di sapere cosa sia venuto a dirmi!
-Lo so,ma vorrei spiegarti quanto é realmente importante quello che puoi fare per Killian.
-Só benissimo che potrebbe tornare a camminare ma penso che capisci che non é una scelta facile.
-Ti capisco,ma pensa che per un piccolo gesto che puoi fare tu cambieresti la vita di una persona.
-Capisco benissimo il suo desiderio di vedere guarire Killian ma devi anche sapere che ultimamente io e lui siamo diventati molto amici e non é bello ciò che dovrei fare.
-Ed é proprio perché sei una sua amica che ti chiedo aiuto.Ora la scelta resta a te.
-E ti prometto che ci penserò...
-Grazie mille,é stato fortunato Killian a trovare una compagna come te.Vedrai che non te ne pentirai.
Quella sera fu strana,ma comunque decisi di far finta di nulla e sedermi a tavola con la mia famiglia ormai erano 2 giorni la sera non cenavo e i miei genitori cominciavano a insospettirsi.
-Emma,oggi come sai sono venuta a scuola a parlare con la preside,e secondo lei stai prendendo una buona strada.Sembra che l'anno perso ti sia servito.
-Ehm,certo che si papá.
-Bene mi fa piacere.
Mia madre quella sera aveva preparato il mio piatto preferito,la frittata di patate,eppure ne mangia due pezzi e poi il resto rimase nel piatto così com'era all'inizio.
-Tu che non mangi la mia frittata di patate??Che cosa strana.Stai bene??
-Certo é solo che non.avevo molta fame!
-Non ci credo,tu quando c'é la mia frittata hai sempre fame...
-Ho detto che non ho fame!!!-Mi alzai da tavola urlando mi rinchiusi in camera mia.
Mi dispiace rispondere male a mia madre ma non era proprio giornata.Più tardi entrò mia madre in camera
-Emma,ti prego possiamo parlare??
-Si,scusa per prima ma non ero dell'umore.
-Me ne sono accorta,ma voglio sapere cos'hai,prima mi confidavi tutto!
-Non ho nulla,sono solamente stanca
-Dai Emma non ti credo!
-Che tu ci creda o no é per quello,comunque posso rimanere a casa anche domani??Ti prego??
-Ma non hai niente!
-Lo so ma non me la sento di andare a scuola
-Daccordo,ma che sia solo domani
-Tanto domani é venerdì poi sabato non si va,domenica é domenica e poi giuro che lunedì ci torno!
-Va bene.
-Grazie mamma,e stai tranquilla sto bene!
La mattina seguente rimasi a letto e per tutto il giorno non sentii altro che la voce nella mia testa che mi continuava a dire di scegliere la cosa giusta.
Ma qual'era la cosa giusta??
Le ore anche se lentamente passarono e arrivó il pomeriggio.Arrivò con lui anche la persona che avrei voluto evitare a vita...
-Buongiorno signora,sono Killian un compagno di classe di Emma é in casa?
-Certo,é di sopra,ora te la chiamo
-Grazie mille aspetto qui.
Mia madre venne a chiamarmi dicendomi che c'era un mio compagno di classe al piano di sotto.Non so perché ma già immaginavo che era...
-Killian,ciao che ci fai qui?
-Ehm sono venuto a vedere cos'hai,sono giorni che sei strana...
-Io??Strana??No,ma che dici sto benissimo
-Non ti credo,dai racconta.
Mi sa che era arrivato il momento giusto,prima o poi dovevo affrontarlo.
-Ehm,okay.Ma andiamo fuori,Non voglio che mia mamma ci senta.
-Daccordo basta che parli...Allora???
-L'altro giorno,ti ricordi quando mi mandarono a chiamare in presidenza??
-Si,per tuo padre giusto?
-No,non era per mio padre,con lui é tutto apposto.La preside voleva vedermi perché ha notato che io e te siamo diventati molto amici
-E quindi???Perché dovrebbe interessare a lei?
-Ha incominciato a raccontarmi la tua storia,quella parte che non hai raccontato in classe
-É ciò che penso,vero?
-Mi ha raccontanto della possibilitá che tu possa tornare a camminare,ma non vuoi utilizzarla...
-Che cavolo,nessuno che sa tenere la bocca chiusa qui dentro.
-Perché non vuoi Killian??
-Non sono affari che riguardano ne te ne nessun altro se non me.Adesso scusa ma devo andare.
-Killian,no aspetta!
 
 

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