They do not sin at all who sin for love (Diabolik Lovers x Reader)

di Alysia Moon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Apologies and stolen kisses (Shu Sakamaki x fem!Reader) ***
Capitolo 2: *** You warm my heart (Subaru Sakamaki x fem!Reader) ***
Capitolo 3: *** Love in the pool (Ayato Sakamaki x fem!Reader) ***
Capitolo 4: *** Red Moon over us (Ruki Mukami x fem!Reader) ***
Capitolo 5: *** Sugar Kisses (Yuma Mukami x fem!Reader) ***



Capitolo 1
*** Apologies and stolen kisses (Shu Sakamaki x fem!Reader) ***


Salve a tutti! *^* 
Sono piuttosto nuova nel fandom, e questa è la prima fanfiction (oltre che prima "Character x Reader") che scrivo per la sezione di "Diabolik Lovers". Ho deciso di pubblicare una raccolta di One shot, dove appunto anche la lettrice (generalmente sfrutterò il lettore al femminile piuttosto che al maschile nei capitoli, in quanto mi risulterebbe più semplice xD) può avere una parte.
  • Essendo una raccolta, i capitoli tratteranno di personaggi, Prompt, luoghi e generi diversi (nella fanfiction immaginatevi come se, per una serie di "sfortunati" eventi foste al posto di Yui), il tutto sarà comunque "x Reader".  
  • Il rating potrebbe variare (non penso nei primi capitoli si andrà mai oltre l'arancione, però in futuro potrei considerare anche il rosso) e i personaggi essere utilizzati in più capitoli.
  • Naturalmente sono aperta a richieste, e potete chiedermi quale personaggio vorreste pubblicato per il prossimo capitolo piuttosto che il Prompt.
  • Non tutti i capitoli si baseranno o nasceranno su dei Prompt.
Con la prima One shot ho deciso di iniziare con Shu, uno tra i personaggi che preferisco, buona lettura!

Alysia
(Indirizzo dell'immagine sottostante: http://vignette3.wikia.nocookie.net/diabolik-lovers/images/3/3e/Shu_-_Dark_-_Prologue_-_CG_2.png/revision/latest?cb=20130906200229 / Indirizzo del sito da cui ho prelevato l'immagine: http://diabolik-lovers.wikia.com/wiki/Shu_Sakamaki/Image_Gallery ___________________________________________________________________________________________








Personaggi: Shu Sakamaki x fem!Reader
Rating: Giallo
Genere: Sentimentale; Slice of life; Comico

Titolo: "
Apologies and stolen kisses"




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Ed ecco che un'altra estenuante notte passata a rimanere sveglia a causa della scuola è finita. Appena uscita dall'ampio ingresso, ti trascini stanca, cercando di evitare di andare a sbattere contro più quanti ragazzi riesci. Non è da molto che frequenti le lezioni scolastiche di notte, e questo sta incidendo notevolmente sulla tua routine quotidiana. Durante i giorni scorsi hai tentato in tutti i modi di eludere i canini della famiglia di vampiri che ti sta ospitando, per poter cercare di recuperare le ore di sonno mancate chiudendoti a chiave nella tua stanza, ma a quanto pare i vampiri sono anche in grado di teletrasportarsi. Cosa in più da annotarsi mentalmente. 

-"Oi, Chichinashi! Stai più attenta e datti una svegliata, o finirai per andare a sbattere contro Ore-sama!"-

L'udire improvvisamente la forte voce di Ayato ti spaventa a tal punto da farti sobbalzare e successivamente inciampare nei tuoi piedi, tutto questo prima di andare a picchiare la faccia contro a qualcosa che, prima dell'impatto riesci ad identificare come un'ampia schiena. Un'ondata di buonissimo profumo ti entra nelle narici, non ti sembra di averlo mai sentito. Rimbalzi all'indietro e cadi, sbattendo il sedere a terra. Dopo esserti alzata e ricomposta, ti stropicchi gli occhi, poi osservi d'innanzi a te per poter chiedere scusa al malcapitato di turno. A quell'idiota di Ayato ci penserai dopo.

Oh no. 

Appena ti rendi conto che la persona a cui sei appena andata addosso è proprio Shu, non puoi far altro che maledirti mentalmente per non essertene accorta prima ed evitare che ciò potesse accadere. Nel mentre lo vedi girarsi piano verso di te, tu inizi nervosamente a morderti l'interno di una guancia.

-"Io... ehm, scusa, sono inciam-"- inizi a dire, non facendo altro che ingarburgliarti nelle tue stesse parole a causa dei suoi freddi e penetranti -fino a far male- occhi blu. Alquanto ironico, pensi. 

-"Tsk, abbassa quella voce, sono stanco."- ti interrompe lui, tornando a camminare osservando davanti a sè con quella sua andata che fa, senza troppa fatica, intendere le sue nobili origini.

Come se non avessi dormito durante tutte le ore di lezione.

Tu decidi di non dire altro, ti limiti soltanto a guardare in cagnesco quella stupida testa rossa che ti ritrovi accanto.

-"Ops"- dice Ayato, guardandoti di sottecchi e sorridendo maligno.

Rotei gli occhi e, in tutta risposta, prima di entrare in limousine, lo schiaffeggi piano sul braccio e sibili un -"E non chiamarmi più Chichinashi."-, prima di sorbirti per tutto il viaggio il suo insistente stuzzicarti, continuando a ripeterti di come ti avrebbe impartito una punizione perchè a detta sua lo avevi "assalito". Dovevi immaginartela una reazione simile da uno come lui.

Ad un certo punto, incroci lo sguardo di Shu. Lui svia subito il suo e torna a guardare fuori dal finestrino, impassibile e intento ad ascoltare musica dai suoi immancabili auricolari. Le braccia incrociate, gli occhi socchiusi, le gambe accavallate, pensi a quanto trasmetta un senso di chiusura verso tutto e tutti. 

Dopo esserti resa conto che lo stavi studiando da capo a piedi distrattamente anche da troppo tempo, decidi di voltarti pure tu per osservare quel poco che si poteva vedere al di fuori dell'automobile, praticamente rossa in viso nel momento in cui ti ricordi che, per un qualche strano motivo, prima che incontrassi gli occhi di Shu, i suoi erano già su di te.



*




Arrivata alla residenza Sakamaki, corri in camera tua, per evitare che qualunque vampiro ti possa sbarrare la strada e farti poi passare il resto della notte in agonia. Per abitudine, chiudi la porta a chiave e raggiungi il grande letto rosa posto al centro della stanza. A causa della stanchezza, non ti degni nemmeno di mettere il pigiama, semplicemente ti lasci cadere a peso morto sul letto. Cinque secondi dopo il tuo stomaco protesta, ricordandoti che non hai cenato.

L'idea di girare negli inquietanti e, all'apparenza isolati corridoi della reggia non ti alletta, ma sai già che a stomaco vuoto non riusciresti a chiudere occhio.

-"Ugh"- ti lasci sfuggire un lamento nel mentre tenti di tirarti su, poi raggiungi la porta per andare in cucina a farti qualcosa che possa riempirti  a sufficienza.

Giri per le stanze buie da almeno dieci minuti, ancora non sei in grado di orientarti bene, perchè invece di arrivare in cucina, entri in salotto, quasi convinta fosse invece situata lì. Studi tutta la stanza, in cerca di un'ipotetica porta che possa indirizzare verso un'ipotetica cucina. Sbuffi e te ne stai per andare, ma una figura sdraiata sul divano accanto a te attira la tua attenzione. Tu sobbalzi, portando istintivamente una mano alla bocca per reprimere l'urlo nascente. Nell'oscurità della sala, non avevi notato Shu dormire sul divano, ancora con le cuffiette nelle orecchie, nonostante eri passata di lì due o tre volte. Senti ancora quel forte profumo di prima e inizi a convicerti del fatto che possa forse metterlo lui. In testa ti balena l'immagine di Shu che, davanti allo specchio, magari, si spruzza del profumo addosso grazie ad una boccetta. Ciò ti fa nascere un sorrisetto sul volto, è quasi ridicolo pensare che uno come lui si interessi a cose simili. Infatti potrebbe semplicemente trattarsi del suo normale odore. Prima che possa svegliarsi, arretri piano e in seguito ti volti, per tornare a cercare la cucina, ma una mano passa intorno alla tua vita, facendoti spalancare gli occhi.

-"H-Hey!"-

Un tonfo, e ti ritrovi letteralmente sopra al vampiro biondo. Tu, con gli occhi ancora sgranati per la sorpresa, arrossisci e cerchi di alzarti, ma senti le sue mani forti appoggiate sui tuoi fianchi bloccarti contro di lui.

-"Shu! Cosa stai facendo? L-lasciami!"- cerchi di divincolarti.

Lui ti guarda fisso negli occhi, con una nota di quella che sembra malizia. Ha ancora indosso la divisa scolastica; probabilmente, appena è arrivato, si è messo a dormire qui, forse troppo stanco -o svogliato- per raggiungere la sua stanza.

Ah, che buono a nulla, pensi.

-"Prima, sbaglio o hai sbattuto contro la mia schiena? Penso tu mi debba delle scuse."-

Tu, che intanto continuavi a muoverti nel tentativo di uscire da quella situazione imbarazzante, ti blocchi e lo fissi con un sopracciglio inarcato.

-"EH? Come?! Non ha senso, io mi sono scusata!"- ribatti indignata.

Shu fa passare una mano sulla tua nuca e attira il tuo viso vicino al suo. Siete a così pochi centimetri l'uno dall'altra che, specchiandoti nei suoi occhi, giuri di riuscire a vedere il colore dei tuoi, di un profondo *colore/occhi*. Il vampiro accosta la sua bocca al tuo orecchio poi inizia a parlare lentamente, con tono basso, cercando di scandire tutte le lettere pronunciate.

-"Intendevo un altro tipo di scuse, donna."-

Al suo "donna", senti il sangue ribollirti nelle vene.

-"Ho anch'io un nome, sai? Tu e i tuoi strani fratelli, dovete iniziare a capire che mi chiamo *tuo nome*, non Chichinashi o-"-

Shu, impassibile e in completo silenzio, non ha fatto altro che guardare la tua sfuriata, poi realizzi ciò che ha appena detto.

-"E... cosa intendi dire con "altro tipo di scuse"?"- chiedi, intimorita, sapendo che ciò potrebbe effettivamente peggiorare la situazione.
Senti una risatina provenire dalle sue labbra.

-"Ovviamente, voglio il tuo sangue,"- dice, tornando ad avvicinarsi a te. -"E' il tuo prezzo da pagare per ciò che hai fatto."-

-"Ma... è ridicolo!"- sbotti.

-"No, invece,"- ribatte lui, con un sorriso nascente sulla bocca, -"con quella tua testa dura mi hai fatto abbastanza male, sai?"-

Senti che il vampiro sta scostando i tuoi *lunghezza/capelli* capelli color *colore/capelli* per avere una migliore visuale del tuo collo. Tu stai pensando a tutto pur di uscire da una situazione simile. Noti che il suo orecchio ti è ben visibile ora, e ciò che stai per fare non ti convince del tutto, anzi, per niente, ma sai che per certo potrebbe colpirlo in un qualche modo, o distrarlo.

Immagazzini tutto il coraggio che hai e velocemente catturi il suo lobo tra le labbra, rossa in viso. Con tua grande soddisfazione lo senti gemere dalla sorpresa e subito scostarsi dal tuo collo. Tutto ciò ti risulta tremendamente imbarazzante, ma sai che è l'unico modo per non essere morsa, altro non ti viene in mente. Sorridi e incroci le braccia.

-"Tu,"- dice, portando una mano all'orecchio, -"stai per caso tentando di sedurmi?"-

-"Cosa? No!"- cerchi di difenderti. 

Prima che tu possa dire altro, Shu si alza un poco con la schiena e raggiunge fugace il tuo orecchio. -"Quindi questo secondo te è un metodo che non si usa per sedurre qualcuno?"-

Inizia a baciare e mordicchiare il tuo lobo, facendoti sfuggire un gemito. Le sue mani sono ancora posate sui tuoi fianchi, ora però meno salde su di essi. Senti il cuore correre all'impazzata. -"Shu, lasc"-

Non riesci a finire la frase perchè tutto ad un tratto le sue labbra fredde si posano sulle tue, facendoti sgranare ancora una volta gli occhi. Dopo una manciata di secondi riesci a rilassarti e senti le palpebre pesanti, come cullata dal movimento dolce della sua bocca. Le tue mani percorrono le sue braccia per poi finire una intorno al collo, mentre l'altra va spontaneamente a infilarsi tra i suoi capelli biondi. Successivamente Shu si allontana dalle tue labbra per poter posare le sue sul tuo collo, rubandoti poi altri piccoli gemiti.

-"Mh, sembra quasi non aspettassi altro che questo, giusto?"- dice poi, tornando a guardarti in viso.

-"Beh, come puoi saperlo? Io non ho fatto intendere nulla del genere! S-sei tu che... che..."- 

Svii il suo sguardo intanto che tenti di recuperare fiato.

-"A parte tutto questo, ora sai come scusarti, mi pare."- sussurra, facendosi sempre più vicino. -"Quello che hai fatto prima, fallo ancora."-

Un tono di voce così caldo non può uscire dalla bocca di una persona apparentemente fredda e distaccata. No.

Nonostante il sangue che ti inonda le gote, ti avvicini all'orecchio che poco prima era stato soggetto delle tue attenzioni e inizi a baciare il suo incavo. 

Una, due, tre volte, salendo e scendendo lentamente. Senti Shu sospirare e stringerti piano sul fianco. Ancora a cavalcioni su di lui, inizi poi a mordicchiare tutto l'orecchio, dirigendoti in seguito con piccoli e innoncenti baci verso la sua bocca.

Arrivata a destinazione, ti avvicini piano per posare le tue labbra sulle sue, ma è qui che il tuo stomaco, torna a brontolare. Ti immobilizzi, profondamente a disagio. 


Quasi ti eri dimenticata che stavi girando l'intera abitazione in cerca della cucina.










Angolo autrice:
Primo capitolo, concluso (anche se non lunghissimo, per questo mi scuso)! Fatemi sapere se avete un personaggio di cui vi piacerebbe leggere qualcosa, e lo inserirò senza problemi (anche nel prossimo aggiornamento).
Grazie ancora, anche per aver soltanto letto!


Alysia

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Capitolo 2
*** You warm my heart (Subaru Sakamaki x fem!Reader) ***


Salve a tutti! *^*

Ecco il secondo capitolo! Qui ho voluto accontentare la gentilissima finexshade, nonchè prima recensitrice di questa FF, che mi aveva accennato ad un capitolo con Subaru ♥ 

Spero vivamente possa piacerti/vi! 

Ne approfitto per far sapere alle persone che si sono imbattute per caso in questo capitolo, che sono aperta a richieste (cioè, potete chiedermi quale personaggio vorreste in un capitolo, il Prompt e, magari, anche il rating MA, per ora, non penso si supererà il rosso, non avendolo mai usato in nessuna mia storia, però c'è una prima volta in tutto, no?)

Vi auguro una buona lettura *^*

Alysia
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Personaggi: Subaru Sakamaki x fem!Reader 
Rating: Giallo
Genere: Malinconico; Sentimentale;
Prompt: Freddo 
Titolo: "You warm my heart"











Nel dormi veglia, ti rigiri tra le coperte per l'ennesima volta, infreddolita come mai prima di allora. 

Hai trascorso l'intera notte cercando di scaldarti come meglio potevi ma, nonostante le due coperte poste una sopra l'altra, i tremiti ti hanno comunque pervaso da capo a piedi, fino a che, infastidita, non ti sei alzata dal letto e hai aperto l'armadio in cerca di un'altra trapunta che potesse finalmente aiutarti a rinconciliare il sonno. Non avendo trovato nulla, rassegnata hai raggiunto il letto per coricarti nuovamente, quindi ti sei raggomitolata su te stessa e hai chiuso gli occhi, nonostante i brividi ti provocassero una spiacevole sensazione sulla pelle. 

A causa della forte luce mattutina che entra dalla porta-finestra, ti costringi ad aprire gli occhi, avendo ormai capito che il concetto di "riposare" non rientra esattamente nella giornata, nonostante sia la tua unica libera. Nel mentre ti stiracchi, i tuoi arti passano su zone del letto che, per tutta la notte, non hai sfiorato, così rabbrividisci e in seguito sbuffi, estremamente seccata, poi scosti le due coperte in un unico movimento brusco, e ti alzi. 

Si può capire che una villa enorme, vecchia di almeno un secolo e apparentemente vuota, possa fare la sua "sporca figura", ma almeno dei caloriferi potevano metterceli.

Completamente assorta nei tuoi pensieri e intenta a rimuginare, raggiungi distrattamente lo specchio posto sul muro, appena sopra una cassettiera in legno laccato che ospita vari oggetti di toiletta che, ancora ti chiedi da quanto tempo siano lì. Il solo pensiero ti disgusta. Ti aggiusti i capelli come meglio riesci, in seguito afferri i vestiti all'interno dell'armadio e ti vesti velocemente, a causa del freddo invernale.

Prima di uscire dalla tua stanza, decidi di passare davanti alla porta-finestra che da sull'ampio terrazzo, per constatare il tempo, quindi scosti un lembo della tenda. 

-"Oh"- 

Sopresa e rapita dalla visuale, ti strofini gli occhi, poi torni a guardare come incantata la distesa di neve bianca che, durante la notte, è andata a coprire ogni cosa al di fuori dell'abitazione. Non era ovviamente la prima volta che vedevi una distesa di neve simile, ma vederla posata, ad esempio, sugli elegantissimi vasi ricolmi di fiori della villa, ti faceva un certo effetto. Continui a guardare i fiocchi di neve candida cadere dal cielo grigio, fino a che non ti desti dalla visuale, scuotendo un poco il capo, e raggiungi la porta della camera. 

Non appena apri la porta, la prima cosa che vedi sono due appariscenti iridi verde brillante. Laito, come al suo solito, non vorrà altro che stuzzicarti -e infastidirti-.

-"Ooh, già sveglia? E io che volevo farti una sorpresa, Bitch-chan."- confessa, con aria poco affidabile, mentre le sue labbra si piegano in un sorriso sghembo e con la spalla va ad appoggiarsi allo stipite della porta, incrociando poi, le braccia. 

Tu, in tutta risposta, rotei gli occhi e guardi altrove, con una smorfia che fa trapelare la tua crescente irritazione.

-"Ah, Laito!"- esclami, sforzandoti poi di mostrarti un poco felice e sorpresa di essertelo trovata d'innanzi.

Pensi a qualunque scusa, pur di levartelo dai piedi.

-"Poco fa è passato Reiji, vuole che lo raggiunga nella sua stanza perchè deve comunicarmi delle cose importanti... quindi, potresti gentilmente spostarti?"-

-"Ma come? Non vuoi nemmeno sapere cos'ho in mente?"- chiede, con una nota, nella voce, di quella che sembra falsa innocenza. 

Tu ti stringi nelle braccia e inizi inconsciamente a sfregartele. Quella villa era davvero, davvero troppo fredda. -"No, non lo voglio sapere, grazie."- setenzi, sviando però il suo sguardo.

Laito, che nel frattempo ti aveva osservata con interesse, inclina di un poco la testa, prima di lasciare fuoriuscire un'inquietante risatina dalle labbra.

-"Mmh, sembra tu abbia freddo, eh, Bitch-chan?"- chiede con malizia, avvicinandondosi piano a te, per poi portare il dorso delle sue dita su una tua gota, facendoti rabbrividire sotto il loro tocco. -"Mi permetti di scaldarti un pochino?"-

Tu deglutisci, intimorita, avendo ormai intuito le intenzioni del vampiro, ma ti costringi comunque a scansare la sua mano dal tuo viso e a rispondergli a tono. -"F-fammi passare."-

La tua voce risulta tremolante. Inizi a muovere qualche passo verso l'uscita, dato che Laito non ti aveva completamente sbarrato la strada. L'idea di non avere più la tua stanza alla spalle, ti rassicura di più. A grandi passi ti dirigi verso le scale che portano di sotto. Mentre fai ciò, senti una risata risuonare nello spazio che stai percorrendo, farsi sempre più lontana -e maligna, diresti-. Sei quasi arrivata a fine corridoio, il che è già molto, finchè non senti una folata di vento alle tue spalle.

Ora, i tuoi occhi si spalancano, perchè una mano ti ha appena afferrato saldamente per il polso.

Ti blocchi, in preda al panico, e non sai bene cosa fare. Il tuo cuore corre all'impazzata, le tue mani iniziano a farsi umide. Con una vai a sfiorare quella che ti sta stringendo la mancina, cercando in seguito, di scostarla, nonostante il tuo tremolio non ti permetta di muoverti con facilità.

-"L-laito... lasciami andare!"- esclami ad alta voce, cercando di risultare il più autoritaria possibile e, quando noti che la morsa non si allenta ma, anzi, si fa più forte, prendi coraggio e ti giri di scatto, provando, intanto, a divincolarti dalla presa ferrea.

-"Ti ho detto di lasciar-"-

Incontrati due occhi rossi, le ultime parole che ti servivano per completare la frase, ti muoiono in gola; quando realizzi chi ti trovi davanti, non puoi far altro che boccheggiare, sorpresa e imbarazzata.

Subaru?

Tu, più sollevata nel notare che di Laito non c'è nessuna traccia, lasci andare un sospiro. Con il Sakamaki minore, ti senti un po' più al sicuro.
Il vampiro ti guarda per qualche secondo buono senza dire una parola, si limita a squadrarti da capo a piedi con un'espressione quasi infastidita, poi ti strattona, costringendoti a seguirlo, in quanto non ti aveva ancora liberata.

-"Subaru... dove mi stai portando?!"- 

La sua mano ti attenaglia ancora più forte il polso.

-"Forse è meglio per te se non parli, per ora."-

Tu, totalmente contrariata, continui a protestare, ma invano.




*



Appena fuori dalla villa, Subaru decide finalmente di rilasciarti ma, con una tale forza da farti sbilanciare, anche a causa delle mattonelle congelate sotto i tuoi piedi.

Ti guardi attorno, incantata dalle siepi colme di rose, ora bianche perchè interamente ricoperte di neve. 

"Déjà vu", pensi.

Subaru ti ha portato nell'enorme giardino labirintico che si trova appena fuori dalla residenza, quindi non puoi fare a meno di iniziare a tremare convulsamente, essendo coperta soltanto dal tuo pigiama.

Senti i fiocchi di neve iniziare ad inumidirti i capelli, oltre che il viso e gli unici indumenti che hai indosso.

Il vampiro rimane immobile, a braccia incrociate, e si guarda semplicemente attorno, con aria apparentemente disinteressata. Le sue braccia sono scoperte dall'estremità delle mani fino al gomito, e nel vederle, senti un brivido percorrerti la schiena: i vampiri non soffrono il freddo?

Tu, comunque, vuoi risposte, non riuscendo a capire la situazione e, titubante, fai qualche passo verso di lui.

-"P-perchè mi hai portato qui?"- domandi semplicemente, non riuscendo a fermare, anche per pochi secondi, la veloce collisione tra i tuoi denti. -"V-vorrei rientrare... sai, qui fuori si congela..."-

Passi le mani sui tuoi occhi per cercare di spazzare via i pochi fiocchi gelidi intrappolati tra le ciglia, poi, non udendo nessuna risposta, decidi comunque di arretrare.

-"No, rimani qui."- conclude il ragazzo, stavolta, guardandoti in viso.

-"Ma... perchè?!"- 

Subaru, a questo punto, ti raggiunge in due falcate, poi ti afferra forte per le spalle, procurandoti del dolore.

-"Tch, tu parli veramente troppo!"- esclama ad alta voce. -"Quando capirai che uscire dalla tua stanza e metterti a girare per i corridoi è pericoloso per te?!"-

A questo punto non puoi che non ricordare i tre fratelli, figli di Cordelia che, puntualmente, ti fanno visita direttamente in camera quasi tutte le mattine; stai per ribattere, ma i tratti del viso corrucciati del vampiro ti fanno cambiare repentinamente idea.

Subaru deve averti portato fuori con lui perchè, probabilmente, pensa sia il posto più sicuro per te, al momento. 

Batti svariate volte le palpebre, confusa. -"Sei... preoccupato per me?"-

Lui, che non aveva ancora mollato la presa, a questa tua domanda sgrana gli occhi colpito, lasciandoti dopo andare e allontanandosi lui stesso, con velocità.

-"E' ovvio che non è così!"- esclama adirato. -"S-stupida umana."-

Non ti pare di aver mai visto Subaru reagire in questa maniera. I suoi occhi non sono più puntati su di te, ma altrove; le guance hanno una nota rosea che prima non avevi notato, e gli angoli della sua bocca sono leggermente piegati verso il basso.

Possibile che sia in imbarazzo?

Porti una mano alle labbra, per trattenerti dal ridere, trovandolo carino e divertente al tempo stesso. Dopo esserti ricomposta, lo studi meglio in viso, dimenticandoti del fatto che i tuoi arti stanno iniziando a perdere sensibilità a causa del gelo. Ti rendi conto che l'espressione di Subaru è cambiata, sembra quasi sofferente e non riesci a capirne il motivo.

-"Cos... cosa c'è?"- chiedi, stupendoti di quanto la tua voce risulti tremolante. Il suo palese dolore, è come se avesse colpito anche te.

-"Ah? Nulla!"- risponde con irritazione il vampiro, tornando in sè.

Fai una smorfia, non convinta di quanto appena udito. Quasi senza pensarci, ti avvicini a lui, in piccoli passi sempre più fugaci,  e decidi di abbracciarlo.
Fai passare le mani intorno al suo collo, e lo attiri a te, facendo si che il suo mento poggi sulla tua spalla.

-"Se non ti allontani subito, finirò per farti del male io stesso!"- 

-"Come mai avevi quell'espressione?"- sussurri dolcemente, non dando peso a ciò che hai appena sentito. -"Me lo puoi dire, se vuoi..."-

L'albino ti stava per spingere via, ma nell'udire le tue ultime parole, si pietrifica; ormai hai tutti vestiti fradici e, quasi sicuramente, ti beccherai una forte influenza, ma ora non t'importa, vuoi solo conoscere meglio un lato che Subaru, fino a pochi minuti fa, ti ha mostrato, anche se in maniera veramente ristretta.

Lo senti allontanarsi piano da te, quel poco che serve per far si che i vostri visi siano a pochi centimetri l'uno dall'altro. 

-"Io... si, forse di te mi posso fidare."- bisbiglia, quasi non ne avverti il suono.

I suoi occhi cremisi perlustrano rapidamente il tuo viso e, due secondi dopo, le sue labbra sono sulle tue. Ti bacia con foga, quasi volesse farlo da tempo. Inaspettatamente, la sua lingua si introduce nella tua bocca, e tu, imbarazzata, molli la presa sulle sue braccia, intenzionata a sottrarti. 
A causa della forza con cui ti sta baciando, tu arranchi all'indietro, emettendo un piccolo gemito di sorpresa, ma lui, prontamente, fa passare una mano intorno alla tua vita e ti riattira a sè. Continua a muovere le labbra sulle tue, finchè non si allontana, lasciandoti la possibilità di respirare. Il tuo viso è in fiamme, quindi lo copri con le mani, sia perchè sono gelide, sia perchè non vuoi che Subaru ti guardi.

-"Uh... c'è...  c'è qualcosa che non va?"- domanda, con un leggero fiatone.

Tu apri le dita di entrambe le mani di scatto, lasciando degli spazi sugli occhi per poter vedere.

-"N-no! Va tutto bene! Vorrei solo... poter raggiungere la mia stanza, ora... già..."-

Vedi gli angoli della bocca di Subaru piegarsi in un piccolo sorriso; il tuo cuore perde un battito, è la prima volta che lo vedi sorridere.

-"Gli umani patiscono il freddo, giusto... forza, chiudi gli occhi."-

Tu ubbidisci e percepisci che si sta facendo vicino, poi ti riafferra per la vita. Quando apri le palpebre, non capisci bene dove sei, a causa della tua visuale che sta vorticando senza sosta.

Posi una mano sulla fronte e una sullo stomaco, prima di richiudere nuovamente gli occhi, in preda alla nausea e ai giramenti di testa.

Teletrasporto, eh?

Dopo esserti ripresa e aver capito di essere nella tua stanza, annaspi stanca verso il letto, prima di stenderti, poi, con la vista che inizia a farsi appannata, cerchi il viso di Subaru. Ti rendi conto che sta uscendo sul terrazzo, forse per non destare occhiate indiscrete, ma, come già sai, qui non ci sono segreti per nessuno, se non per te.

-"Subaru, potresti restare un po' con me?"- chiedi, mentre senti il sangue inondarti le gote ancora una volta.

Lui, non aspettandoselo, gira il capo verso di te sbigottito, in seguito si decide a raggiungerti, pure lui in imbarazzo.

"Che dolce", pensi. 

Si stende accanto a te, poi le sue braccia ti avvolgono completamente. E' un vampiro, quindi, di conseguenza non possiede un corpo caldo, ma a te sta bene comunque, perchè ti senti al sicuro e protetta per la prima volta da quando hai messo piede nella residenza Sakamaki. Ai vestiti e al resto, ci penserai più tardi. Lo abbracci a tua volta, poi posi il capo sul suo petto e insinui una gamba tra le sue. Dopo aver fatto ciò, lo senti schiarirsi un poco la voce, cosa che ti fa sorridere e sentire in un qualche modo colpevole. 

Nonostante all'interno e all'esterno dell'edificio faccia ancora un freddo insopportabile, tu non lo percepisci più ma, anzi, l'esserti rilassata ti fa pian piano cadere verso un sonno profondo; sonno che ti farà di certo recuperare le ore di insonnia dell'ultima notte passata.

Ancora nel dormiveglia, senti Subaru mormorare, con voce sempre più lontana: -"Comunque, parlando di prima... è possibile che tu possa ricordarmi una persona molto importante."

Percepisci le sue dita che, leggere, ti spostano qualcosa dal viso.

-"Dormi bene, *tuo nome*."-

Poi, il nulla.

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Capitolo 3
*** Love in the pool (Ayato Sakamaki x fem!Reader) ***


 
Hey *^*

Ecco il terzo capitolo, che è una Ayato x fem!Reader! (spero di non averci messo troppo tempo, in caso contrario, mi scuso in anticipo.)
Mi era stata chiesta ancora tempo fa da una mia cara amica (che purtroppo non possiede EFP), quindi, è dedicata a lei e, ovviamente, a tutte le fan di Ayato ♥
E' la prima volta che vado un po' più nel dettaglio con scene lime, mi farebbe molto piacere se mi faceste sapere un vostro parere inerente appunto, alla scena in questione. Grazie in anticipo! (accetto critiche costruttive senza problemi!)

Ricordo che le richieste sono aperte!

Buona lettura,
Alysia


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Personaggi: Ayato Sakamaki x fem!Reader
Rating: Arancione
Genere: Sentimentale; Comico (accenno);
Prompt: Piscina
Note: Lime
Titolo: "Love in the pool"












-"Ugh, mettimi giù, brutto...!"-

Troppo adirata per poter completare la frase, dimeni con tutta la forza che hai le gambe, mentre le tue mani -chiuse a pugno-, continuano a martoriare la schiena di chi ti ha appena sequestrata, nel tentativo di divincolarti dalla presa ferrea del momentaneo rapitore. E' già da qualche minuto buono che ti trovi in questa scomoda situazione, chiedendoti, tra un calcio e l'altro, dove la persona al tuo cospetto ti stia portando.

Senti la mano incaricata a non farti scivolare -e scappare-, ovvero quella appoggiata sulla tua schiena, premere più forte su quest'ultima.

-"Quante volte devo ripeterti di stare ferma?!"- esclama Ayato ad alta voce. -"Dovresti essere grata per il fatto che il qui presente Ore-sama ti stia trasportando con le proprie braccia, Chichinashi."-

Sbuffi, in disappunto con il nomignolo a te affibiato, poi smetti di prendere a pugni la schiena di Ayato per poter posare le mani sulle sue spalle. Tenti di fare leva su quest'ultime per tirarti su con la schiena e smettere di fissare un punto indefinito del retro della giacca color pece del vampiro e cercare di guardarlo in viso, per quanto la tua posizione te lo possa permettere. Arrivi a posare lo sguardo su una ciocca di capelli rossicci posta vicino all'orecchio del ragazzo, dato che non riesci ad andare oltre.

-"Oh, e questa cosa"-, cominci, facendo allusione alla maniera da lui scelta per portarti. -"sarebbe "trasportare una persona grazie all'utilizzo delle braccia"?"- concludi la frase, provando ad imitare il tono di voce usato poco prima da Ayato.

Una manciata di minuti fa, il vampiro ti ha messo in sella sulla sua spalla destra, facendoti poggiare il grembo su quest'ultima e tenendoti ferma soltanto con una mano, non dandoti così la possibilità di guardare dove avesse intenzione di portarti. Tutto questo, per prelevarti da camera tua.

-Sai, sei davvero arrogante, per essere soltanto una preda!"- 

Tu, dopo aver udito tali parole, decidi di lasciare uno schiaffo su una sua scapola. -"Dimmi dove mi stai portando!"- insisti, guardandoti improvvisamente attorno. 

Quando capisci di non conoscere la zona, ti viene istintivo stringere la stoffa della divisa del terzo genito tra le mani, intimorita. Senti lo sbruffone sotto di te farsi scappare un risolino, regalandoti un brivido lungo la colonna vertebrale. 

Questi vampiri sanno essere tanto belli quanto inquietanti, pensi.

-"Non preoccuparti, lo scoprirai presto."- dice Ayato, con un tono di voce grave.

Non hai nemmeno il tempo di replicare, che l'odore nauseante del cloro ti riempie le narici, facendoti storcere il naso; il tuo sguardo cade sulle pareti della stanza appena varcata.

I Sakamaki possiedono una piscina?

Troppo impegnata a studiare la zona circostante, quasi non ti eri resa conto che Ayato ti aveva messa giù. La tua testa scatta velocemente da destra a sinistra e, quando noti che ti trovi proprio sul bordo vasca, sorpresa e impaurita al tempo stesso, afferri forte il rosso per le braccia, che si trova d'innanzi a te. 

-"A-arretra, ti prego!"- cinguetti, in preda al panico. Ti vedi già risalire dalla scaletta della piscina, con tutti gli indumenti inzuppati.

Dopo aver detto ciò, i tuoi occhi si soffermano definitivamente sul viso di Ayato, decorato da un'espressione  alquanto compiaciuta. Senti le sue dita che piano ti percorrono la schiena, partendo dal livello dei reni per poi risalire, provocandoti come una scarica di adrenalina che si dirama in tutto il corpo. 

Detesti ammetterlo, ma quasi ti fa piacere.

D'un tratto, le sue mani si fermano sulla tua vita e ti attirano fugacemente a lui, facendo aderire i vostri corpi completamente.
Non puoi non arrossire ad un contatto simile.

-"Mh, va bene."- acconsente lui, sempre con quel suo ghigno di compiacimento sul volto. -"Però, ora, devi fare una cosa per me!"-

Tu cerchi di celare come meglio riesci, il tuo imbarazzo.

-"Cosa?! Perchè mai dovrei fare qualcosa per te?"- esclami con indignazione. -"Voglio tornare nella mia stanza... spostati!"-

Tenti di scansarlo posando una mano sulla sua spalla e iniziando a spingere con forza, ma lui ti afferra subito per il polso, facendoti poi arretrare, fino a farti poggiare nuovamente con la punta di entrambi i piedi, il bordo della piscina. 

Ti trovi ora, in bilico. 

Ayato ti osserva con una luce diversa negli occhi, il suo verde ti sembra più brillante del solito. -"Perchè prima hai rifiutato di darmi il tuo sangue, Chichinashi."- spiega, con aria altezzosa. -"Quindi, ora non ti tocca che ubbidirmi."-

Avanza, sempre di più, obbligandoti ad aggrapparti al suo braccio anche con la mano libera per evitare di scivolare. Lui, nonostante il tuo peso, rimane immobile, non si sposta di un millimetro. Rabbrividisci all'idea di ciò che possa volere da te, se non il tuo sangue.

-"Dimmi che non vuoi cadere in acqua."- chiede pochi secondi dopo, il vampiro dalla chioma scarlatta. -"Implorami di non lasciarti andare!"- continua, con un sadico sorriso che si fa man mano strada sulle sue labbra.

Tu, sconvolta, non puoi fare a meno di boccheggiare, non sapendo cosa rispondere. Il tuo corpo, esposto a cotanta distesa di acqua fredda, inizia a tremare.

-"Ma che problemi hai?"- domandi, semplicemente. -"Preferirei cadere, piuttosto!"- sentenzi alla fine, vedendo poi il ragazzo, avanzare ancora.

-"Mph, certo che sei proprio cocciuta!"- esclama Ayato. -"Ma farò come vuoi."-

Ora, sei sicura ti stia per lasciare andare, quindi, decidi di essere più scaltra di lui. Essendo il vampiro più forte di te, fai leva sul suo braccio per tirarti su quel tanto che basta per far passare il tuo libero intorno al suo collo e aggrappartici forte. Non avendo il tempo, però, di divincolarti dalla sua presa, ti lasci cadere a peso morto verso lo specchio d'acqua, portando con te un sorpreso -molto sorpreso- Ayato.

Tempo un secondo e la morsa gelida del liquido, poco prima sotto di voi, vi avvolge entrambi.

Ayato non era di certo preparato ad un'azione simile, non se l'aspettava; motivo per cui, dopo l'accidentale caduta, ha deciso di liberarti dalla sua morsa ferrea intorno al tuo polso. Tu vortichi piano nell'acqua e tenti poi di risalire il più velocemente possibile in superficie per potertela filare, approfittando della situazione. Dopo aver ripreso fiato, ti muovi verso il bordo della vasca e ti ci aggrappi, malgrado l'altezza, poi tenti di tirarti su, arrivando in seguito, a distendere le braccia.

-"*tuo nome*!"-

La voce del ragazzo alle tue spalle ti fa sobbalzare -non sai se più per la forte voce appena udita, o più per il fatto che Ayato ti ha appena chiamata per nome-  a tal punto da farti perdere la forza negli arti superiori. Ripiombi così, in acqua, non prima però, di aver colpito il bordo della piscina con il mento. Dopo esserti infortunata, torni in superfice e ti riaggrappi nuovamente all'orlo della vasca. Senti la bassa estremità del viso bruciarti terribilmente, quindi porti le dita su quest'ultima per constatare lo stato della ferita ma, al solo sfiorarla, sussulti, lamentandoti poi, per il dolore.

-"Visto cosa succede a non ascoltare Ore-sama?"-

Mentre tu sei ancora girata, intenta a bagnarti in continuazione il profondo taglio, Ayato ti si fa vicino, smuovendo l'acqua circostante; fa passare un braccio intorno alla tua vita e ti fa ruotare, facendoti mollare la presa su ciò che è stato responsabile del tuo dolore, che dimentichi subito, in quanto ti trovi a pochi centimetri dal viso del rosso. Noti che la sua espressione è cambiata, pare quasi più dolce. A causa dell'elevata vicinanza, cerchi di ritrarti dalla presa, imbarazzata, ma il vampiro non accenna a lasciarti andare. Si muove verso di te, annullando definitivamente la distanza fra voi due. Per far si che tu non vada a fondo, insinua una gamba tra le tue e ti inchioda contro il muretto alle tue spalle, poi lui si aggancia a quest'ultimo, lasciandoti andare la schiena, ma mantentendendo comunque il contatto fra i vostri corpi.

Il tuo cuore inizia a palpitare più velocemente.

-"Ti fa male quella ferita, vero?"- domanda lui, con una voce che non ricordavi fosse così suadente.

Tu svii velocemente il suo sguardo penetrante, poi annuisci piano, come incapace di parlare. Ayato fa passare leggera una mano sulla tua guancia, poi spinge lievemente per far si che i tuoi occhi siano di nuovo su di lui.

-"Hey, Chichinashi, guardami."- sussurra poi, con dolcezza. E' così vicino, che senti il suo respiro accarezzarti il viso.

Da quando si comporta così?, ti viene spontaneo chiederti.

I tuoi occhi studiano i tratti marcati del suo viso: riesci a scorgere un poco la linea della mascella, dopo passi alle labbra perfette, fino ad arrivare a soffermarti su quel familiare verde acceso che, in questo preciso istante, pensi ti stia facendo perdere la testa.

Il Sakamaki sorride soddisfatto, vedendoti così rapita da lui. Nel mentre lo vedi avvicinarsi ancora di più al tuo viso, abbassando lo sguardo sulla ferita, sussurra: -"Ed ora, lascia fare a me."-

Le sue labbra si posano morbide e gelide sul tuo mento, procurandoti un po' di sollievo. Tu, che eri immobilizzata fino a pochi istanti prima, ora rilassi un po' i muscoli, poi, quasi instintivamente, percorri con le mani aperte -e un poco tremanti- le forti braccia di Ayato, fino ad arrivare a fermarle sulla sua schiena. Nonostante l'acqua della piscina contenga del cloro, che può solo far bene alla tua abrasione, sei più contenta che le cose stiano andando così.

Ti lasci scappare un sospiro.

La bocca del ragazzo inizia a muoversi piano contro la ferita, probabilmente, nel tentativo di ripulirla dal sangue. Senti poi la sua lingua passarci sopra, facendo un movimento ripetitivo, come l'andare su e giù. Cerchi di trattenere un gemito, nel mentre stringi la stoffa inzuppata della giacca di Ayato. 
Lo senti ridere impercettibilmente, poi, sempre non lasciando la tua pelle, procede con le labbra verso il collo, percorrendo la colata di sangue che si era iniziata a creare. Infine, scende lentamente verso le tue clavicole, facendosi strada tra il primo indumento trovato. Inizia a baciarle e succhiarle, malgrado il sangue lì non sia arrivato. Con tua grande sorpresa, avverti il vampiro sospirare contro la tua pelle, cosa che ti fa ulteriormente arrossire.

-"Penso che questi vestiti siano veramente di troppo..."- dice lui, dopo essersi allontantanato da te. -"Dopotutto, siamo in una piscina, no?"-

Tu, nell'udire ciò, sbarri gli occhi e cominci a dimenarti, ma Ayato ti blocca subito. Afferra il lembo *del/della tuo/tua indumento a scelta* e te *lo/la* sfila in un unico movimento, per poi *gettarlo/la* al di fuori della vasca, lasciandoti in reggiseno. 

-"A-ayato!"- urli, coprendoti con le braccia. -"Che cosa stai-"-

Non appena vedi che lui stesso si sta togliendo la giacca e, in seguito, la camicia dell'uniforme, non puoi che arrossire vistosamente, di nuovo. Lo vedi appallottolare e buttare poi il tutto con poca grazia insieme al tuo indumento, ora mancante su di te.

Rimanete così: con lui a torso nudo, e con te in *indumento per coprire le gambe* e reggiseno.

Ancora non riesci a capire come siete finiti così a causa di un taglietto.

-"Lo ripeto: tu parli troppo."- bisbiglia, con un sorriso sghembo sul volto, nel mentre si riavvicina velocemente a te, incollando stavolta, le sue labbra sulle tue. Questo improvviso e inaspettato contatto, ti fa sussultare e spalancare gli occhi nello stesso momento, ma non ti ritrai. Intanto che la bocca di Ayato si muove esperta sulla tua, lui riporta le vostre posizioni a com'erano prima. Quando senti il torso del ragazzo aderire contro il tuo, non riesci a trattenerti dal sospirare. Dopo che hai portato le tue gambe a cingergli i fianchi, la sua lingua passa sul tuo labbro inferiore, chiedendo l'accesso alla tua cavità orale. Tu non glielo neghi, però il vampiro ti bacia con una tale foga, da dover farti riprendere fiato poco dopo. Vi guardate ansimanti negli occhi per alcuni secondi, poi senti una delle sue mani accarezzarti la schiena, mentre l'altra la mantiene sempre salda sul bordo dietro di te.

Lui torna a torturarti il collo, tu passi le dita tra i suoi capelli. -"Ci sarebbero altri vestiti di mezzo, sai, Chichinashi?"-

Cerchi di allontanarti per poterlo guardare con timore, vero timore.


-"C-cosa? Aspetta, metti giù quelle mani... AYATO!"-

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Capitolo 4
*** Red Moon over us (Ruki Mukami x fem!Reader) ***


Salve a tutti *^*

Dovevo aggiornare prima, ma non ho avuto molto tempo libero per scrivere, quindi non posso che scusarmi!
Ovviamente, dedico il capitolo a tutti i fan di Ruki ma, in particolar modo, a _DarkFate_ e agirlinengland; spero vivamente sia di vostro gusto ♥ (Perdonate l'attesa)

Ricordo a tutti che è possibile richiedere un personaggio, o il Prompt! (cioè, l'argomento del capitolo)

Ringrazio in anticipo chiunque inserirà la storia tra le preferite/seguite/ricordate, recensirà o leggerà ♥

P.S. Per chi si fosse perso questo dettaglio: in Diabolik Lovers, quando la Luna appare rossa, i vampiri trattengono a stento la propria sete. In più, ha su di loro una particolare influenza, che li rende appunto, un po' più "passionali".

Buona lettura,
Alysia
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Personaggi: Ruki Mukami x fem!Reader
Rating: Arancione
Genere: Sentimentale; Slice of Life; 
Note: Lime
Prompt: Luna Rossa 
Parole: 1838
Titolo: "Red Moon over us"








Cammini piano per uno dei lunghi corridoi della grande mansione in cui stai alloggiando, infreddolita, nel mentre cerchi di non provocare alcun rumore, muovendo così i passi con delicatezza sul raffinato pavimento. Grazie alle grandi vetrate che percorrono tutta la lunghezza di una delle pareti che racchiudono l'antro in cui ti trovi, riesci a vedere una meravigliosa e luminosa Luna piena, coperta appena da una leggera nube. La sua luce illumina interamente il corridoio, dandoti la possibilità di vedere e capire con chiarezza dove sei. 

Ti fermi un attimo, quasi rapita dall'immensa bellezza del Satellite dal candido colore. Certamente, non ti sembra di averla mai vista così ma, nonostante la curiosità, decidi di ripartire.

E' ormai da qualche settimana che abiti la mansione dei fratelli Mukami, ma è stato soltanto qualche giorno fa che sei venuta a conoscenza della presenza di una biblioteca, al suo interno; a causa della solitudine, unica compagna della tua ormai, attuale vita, sei arrivata al punto di sgattaiolarci ogni notte, per poter arraffare quasi a caso, un libro, e potertelo leggere con calma nei momenti liberi delle tue monotone giornate  - i quali sono veramente pochi, in quanto, spesso, ti ritrovi in balìa di uno dei vampiri-.

Rammaricata, sospiri con forza; il suono appena uscito dalle tue labbra risuona nel silenzio della magione e, così, ti maledici mentalmente per la tua totale assenza di bravura per quanto riguarda il fare le cose con discrezione. Se soltanto uno dei fratelli venisse a conoscenza di questa tua nuova abitudine, sai già che per te le cose potrebbero andare ancora peggio.

Inizi a muovere più fugacemente i tuoi passi, per accorciare con più velocità la distanza che intercorre tra te e l'agoniata biblioteca e, in poco tempo, ti ritrovi davanti alla porta in legno laccato. Rimani immobile qualche secondo, cercando di carpire un qualunque rumore che possa provenire dall'interno dell'ampia stanza. Quando sei abbastanza sicura che non c'è nessuno, posi piano e con una leggiadria che non riconosci tua, i polpastrelli sul freddo ottone della maniglia; fai scattare veloce la testa a destra e a sinistra, poi non ci pensi due volte a varcare la soglia che ti divide dalla biblioteca.

Il piacevole profumo della carta ti investe come un'onda.

La tua testa fa capolino dall'entrata per notare un qualche movimento ma, quando capisci di essere sola, entri e chiudi piano la porta alle tue spalle, esalando un sospiro di sollievo.

Qualcuno dev'essersi dimenticato di spegnere la luce, pensi, nel mentre osservi una lampada da tavolo ancora accesa, unica fonte di luce nella stanza semibuia, poco più lontana da te. Non puoi non notare che, proprio posato accanto a questa, c'è un libro aperto. Curiosa, ti ci avvicini. Posi le dita sulle pagine, un po' ingiallite dal tempo, poi le fai passare sull'elegante copertina dal motivo squamato, quasi rapita dalla sua bellezza. Neanche il tempo di leggere il titolo, che dei passi alle tue spalle ti fanno sussultare, costringendoti a posare subito il libro sulla scrivania.

-"Non pensavo ti piacesse la letteratura Classica"- senti pronunciare da una voce ferma e grave, che riconosci come quella del fratello maggiore dei Mukami.

Quasi intimorita, ti giri piano, pensando già a cosa dire per poter giustificare la tua presenza lì, nonostante non ci sia nulla di male, in questo. Incontri i suoi occhi blu tendenti al grigio e senti un tuffo al cuore, probabilmente a causa della paura e di qualcosa che non riesci bene a identificare.

-"Oh, R-ruki"- lo saluti, con una punta di tensione nella voce. -"Ehm... io sono... sono qui perchè-"-

Gli occhi del ragazzo che hai d'innanzi ti scrutano dall'alto in basso, smorzandoti le parole in gola, poi si soffermano nei tuoi. -"Ti ho solo fatto un'osservazione. Non c'è bisogno di agitarsi, credimi."-

Tu boccheggi, poi rilassi i muscoli e guardi altrove, in imbarazzo.

-"Beh, sono venuta solo per prendere un libro..."- spieghi, nervosa. -"Quindi, se non ti dispiace, me ne andrei..."-

Tenti di chiudere il discorso e ti dirigi rapida verso uno scaffale per appropriarti di un libro totalmente a caso, poi scatti verso la porta, ma una mano ti afferra saldamente per la vita.

-"Ah, si? E quando ti avrei permesso di andartene?"- ti sibila Ruki all'orecchio, dopo averti stretta forte a sè.

Inizi a sentire le mani umide, il labbro inferiore trema. -"E p-perchè mai dovrei avere il tuo permesso?"-

Per non rischiare di essere svuotata completamente del tuo sangue, palese.

Senti il vampiro esalare una piccola risatina, sempre vicino alla tua cavità uditiva, poi si allontana quel poco che basta per fissare i suoi occhi nei tuoi. -"La tua sfacciataggine non penso ti aiuterà, ora, sai?"-

Il ragazzo avanza, facendoti indietreggiare, intrappolandoti contro la scrivania e non lasciandoti alcuna via di scampo; le sue anche aderiscono completamente alle tue, contatto che ti fa sussultare all'istante. Negli occhi puoi quasi notare una luce diversa; più brillante, più accesa.

-"Aspe-"- provi a farlo ragionare, in quanto hai già capito cosa vuole, ma non c'è alcun modo di divincolarti: Ruki ha appena schiantato entrambi i palmi delle mani accanto al tuo bacino poggiato contro il bordo del tavolo, costringendoti ad indietreggiare con il busto e a far leva sui gomiti per non far aderire completamente le scapole sul legno freddo sotto di te.

Deglutisci e guardi altrove. Tutto d'un tratto, noti che la grande finestra alle tue spalle sta inziando a riflettere un colore rossastro, sugli oggetti presenti innanzi a te. Confusa, giri il capo verso la vetrata, e un'abbagliante Luna cremisi si staglia nel tuo campo visivo.

-"E' la prima volta che la vedi così, vero?"- chiede l'affascinante vampiro, avvicinandosi ancor di più al tuo viso. -"Devi sapere che quando la Luna è in questo stato, i nostri corpi richiedono più sangue del normale, quindi..."-

Fa passare il dorso delle sue dita affusolate sulla tua guancia, per poi soffermarsi sul piccolo lembo scoperto del tuo collo e, con delicatezza, scostare la tua chioma *colore/capelli* da quest'ultimo. 

-"... permettimi di prendertene un po'..."- sentenzia, con un mezzo sorriso sul volto che lascia intravedere un canino perfettamente bianco.

Deglutisci con evidente timore; i peli sulle tue braccia stanno iniziando a rizzarsi, segno di una pelle d'oca in arrivo.

Percepisci l'accostarsi della sua bocca alla tua pelle, poi ci affonda le zanne, provocandoti come una lancinante fitta passante per l'intero corpo. Senti un vagito risalirti fin dallo stomaco, quindi stringi forte i denti, nella speranza di poter scaricare il momentaneo dolore su altro.

Passano i secondi, e il vampiro continua a succhiare il liquido rosso scuro da te, spostandosi dal collo alle clavicole, e dalle cavicole alle spalle; strappandoti anche lembi di *indumento superiore a scelta*, se necessario. Alcune lacrime iniziano a rigarti il viso: il dolore è insopportabile. Il maggiore dei Mukami si fa scappare un gemito, nel mentre è intento a prelevare con avidità del sangue da poco sotto una tua spalla. Braccia e gambe iniziano a diventare deboli e la tua vista si offusca sempre più.

-"Non... non riesco a resistere..."- sussurra poi, contro la tua pelle. -"Il tuo sangue è afrodisiaco... ed è solo mio."-

Con quei suoi occhi, che spesso e volentieri ti sono sembrati inespressivi e spenti, stavolta ti perlustrano socchiusi l'intero viso con quella che riesci ad identificare come una forte bramosia. 
-"Ma non solo questo..."- confessa, avvicinandosi piano alle tue labbra e facendoti intanto sdraiare sulla scrivania con la schiena; non prima però, di aver spento la lampada ed averla scansata, con poca grazia, insieme al libro, facendo cadere il tutto sul pavimento. -"Mi appartiene ogni cosa di te... non dimenticarlo."-

Non hai nemmeno il tempo di rilassare i muscoli, rimasti contratti per alcuni minuti, che già la bocca di Ruki è sulla tua. Inizialmente cerchi di spingerlo via, con le poche forze che ti sono rimaste, ma la dolcezza delle labbra del vampiro sulle tue, risveglia in te un'adrelina sempre più crescente, facendoti quindi cambiare intenzioni. Il tuo cuore inizia a palpitare con forza, rimbombandoti fin nelle orecchie. Passi velocemente le mani sulla nuca del moro e attiri il suo viso più vicino al tuo, per quanto la già precedente vicinanza te lo potesse permettere, e con le gambe gli circondi la vita. Sono azioni per te imbarazzanti; in più, prima hai quasi rischiato di perdere i sensi, a causa del vampiro, ma l'istinto ha ora prevalso sulla ragione, quindi, poco t'importa.

Ruki fa passare le dita fra i tuoi capelli, nel mentre lo senti gemere contro le tue labbra, poi passa a torturarti il collo con le proprie.

Non avresti mai pensato di poterlo vedere in condizioni simili, in quanto è sempre stato calmo e composto, in tua presenza.

-"Ruki..."- mormori, andando a stringere il tessuto della giacca grigia del ragazzo. 

Le sue labbra si spostano morbide dall'incavo del collo, verso la tua spalla e giù per il bicipite. Si sofferma al livello dell'interno del gomito, dove fa passare con leggerezza la punta della lingua, fino ad arrivare a baciarti il polso. Un sospiro ti sfugge dalle labbra, e in seguito schiudi di un poco gli occhi, in quanto ora, non avverti più il calore delle labbra di Ruki sulla tua pelle. Subito, ti saltano all'occhio due canini scintillanti e, quasi senza pensarci, attiri, grazie al tuo polso attanagliato, il ragazzo verso di te, per poi fare incontrare nuovamente le vostre bocche.

Di certo, non vuoi essere morsa di nuovo. Motivo per cui hai deciso di lavorare su un altro piano.

Approfittando dell'attuale poca lucidità del Mukami, ti alzi un poco con la schiena, per poterlo afferrare per la spalla e far invertire le vostre posizioni. Ora, ti ritrovi a cavalcioni su di lui. Ti abbassi con la schiena per poterti trovare con il viso a pochi centimetri dal suo, poi vai a sfiorargli le ciocche di capelli poggiate sulle tempie, per poterne osservare le sfumature bianche, scendendo dopo con le dita lungo il profilo marcato della mascella e sui fili scuri intrecciati intorno al suo collo. Torni a guardarlo negli occhi, sentendo l'imbarazzo tornare di un pizzico, ma decidi comunque di premere le labbra sulla gola del ragazzo, udendo all'istante, un sospiro uscire dalle sue. Nel mentre procedi, avvampando in viso, lungo le clavicole scoperte dalla maglia scura scollata, senti delle mani cingerti la vita, quasi con dolcezza. Le tue percorrono le sue braccia, per poi arrivare ad infilarsi sotto la sua giacca e iniziare a sfilargliela, scoprendo sempre di più un coraggio che non credevi di possedere.

-"Sembra quasi che i vampiri non siano gli unici a subire l'effetto provocato dalla Luna"- deduce Ruki, un poco ironico.

Alzi lo sguardo, e il Satellite ti appare ancora più ampio e rosso. Quando lo riabbassi, non puoi non notare la sua espressione compiaciuta.

-"Si,"- concordi, riavvicinandoti al viso del vampiro e continuando a spogliarlo della sua giacca. -"Può darsi"- 


Le tue ultime parole, pronunciate con un sorriso sghembo, aleggiano nella stanza, illuminata esclusivamente dalla particolare luce della Luna, esattamente di fronte a voi.

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Capitolo 5
*** Sugar Kisses (Yuma Mukami x fem!Reader) ***


Salve a tutti! *^*
Qui di seguito vi propongo un capitolo dedicato a Yuma, per chi l'avesse chiesto! (E per ripagarvi dell'immenso ritardo)

E' stato scritto dalla bravissima _DarkFate_ che, d'ora in poi, contribuirà anche alla stesura di altri capitoli e collaborerà con me in questa ff *^* (tutto ciò, anche in occasione della riapertura della raccolta, che non vediamo l'ora di mandare avanti!)

Come sempre, vi ricordo che potete farci qualunque richiesta, che sia per il prompt o il personaggio! (non mi sono dimenticata delle altre richieste che mi erano state fatte, cercheremo quindi di soddisfarle per i prossimi aggiornamenti).
Detto ciò, buona lettura!
 
Alysia
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Personaggi: Yuma Mukami x fem!Reader
Rating: Arancione
Genere: Sentimentale; Romantico; Fluff
Note: Lime
Prompt: Zolletta di zucchero
Parole: 1233
Titolo: “Sugar kisses”
Scrittore: _DarkFate_

 
 



Con un tonfo ti lasci cadere a peso morto sul letto. Finalmente quell’intensa giornata era giunta al termine ed ora potevi concederti del meritato riposo. Decidi di prepararti un bel bagno caldo, una piccola coccola serale, prima di poter finire (più che volentieri) tra le braccia di Morfeo.

Una volta entrata in bagno chiudi la porta a chiave, onde evitare ospiti indesiderati. O meglio, un ospite in particolare. Yuma, il vampiro che avevi scelto una volta giunta alla magione Mukami, aveva infatti il brutto vizio di piombare nella tua stanza nei momenti meno opportuni con la sua solita e immancabile “delicatezza”.

Riesci finalmente a concederti un po’ di relax una volta entrata in vasca. Ma la tua serenità ha i minuti contati, dovevi immaginarlo dopotutto.

-“Hey, Mesubuta*!”- senti gridare dall’altra stanza.

Ti lasci andare ad uno sbuffo sonoro e non solo perché la tua quiete è stata disturbata; quel soprannome proprio non ti va giù. Tra tutti quelli che i Mukami ti hanno affibbiato, sentirti chiamare scrofa è la cosa peggiore.

Nel frattempo il vampiro continua a chiamarti insistentemente, così ti affretti a rivestirti e, non appena vedi la maniglia abbassarsi,  ringrazi mentalmente te stessa per aver chiuso a chiave la porta del bagno.

-“Ah, eccoti finalmente! Rispondi la prossima volta, donna!”-

-“Perché sei qui, Yuma?”- gli domandi allora, ormai esasperata dal suo atteggiamento sgarbato.

-“Che domande? Perché mi servi! Sbrigati e vieni in camera mia.”-

Questo è davvero troppo,  pensi. Sei stanca di farti trattare così.

-“E se io non volessi?”- lo sfidi.

-“Tsk, non ti conviene dolcezza. Sai bene cosa ti aspetterebbe in tal caso.”-

Sbuffi sonoramente, ormai rassegnata.

-“Ora fa la brava e obbedisci. Se non verrai, sarà peggio per te!”-

Detto questo il vampiro se ne va, lasciandoti veramente indignata. Tu stessa capisci da sola che c’è poco da fare se non procedere come vuole lui, o per te sarebbero stati guai. Quindi finisci di vestirti e ti dirigi verso la camera di Yuma, non troppo lontana dalla tua.

Bussi alla porta ma non avverti nessuna risposta proveniente dal suo interno. Entri comunque, non ti piace di certo scorrazzare per i corridoi della magione di notte, non con quattro vampiri pronti a balzarti addosso quando meno te lo aspetti.

Dentro è buio pesto e ti ci vuole un po’ per abituare la tua vista all’oscurità del luogo. Provi a guardarti intorno, ma non ti sembra di vedere Yuma da nessuna parte. Apri le tende e l’unica cosa capace di attirare la tua attenzione è un oggetto che, grazie ai raggi lunari riflessi su di esso, sembra luccicare.

Ti avvicini e noti che è un barattolo di vetro contenente delle zollette di zucchero. Per ingannare l’attesa decidi di mangiarne una, ma non appena questa entra in contatto con le tue labbra, avverti qualcuno piombarti alle spalle e voltarti in malo modo in sua direzione.

-“Yuma, ma che”-

Non riesci a finire la frase che le labbra fameliche del vampiro sono già sulle tue. Il vostro è un bacio violento, sembra quasi che Yuma voglia divorarti. Ti stacchi poco dopo, in cerca di ossigeno e, quando il vampiro parla, finalmente capisci il motivo di tanta foga.

-“Tch, si è già sciolta…”-

-“Fammi capire…”- inizi tu -“hai fatto tutto questo solo per una stupida zolletta di zucchero?”-

Sei indignata e non poco, ma la reazione di Yuma è ancora peggiore.

-“Tu! Come ti sei permessa?! Mangiare le mie zollette senza il mio permesso?! Chi diavolo ti ha detto che potevi mangiarle!**”- ti sbraita contro, lasciandoti allibita.

Non ci credi. Sta facendo davvero una scenata per una stupida e insulsa zolletta di zucchero?

-“Ma che problemi hai?”- gli urli di rimando. -“basta, me ne vado!”-

Detto questo giri i tacchi e fai per andartene, ma il tuo polso viene intrappolato dalle grandi mani del vampiro.

-“Tu non vai proprio da nessuna parte.”- ti dice minaccioso.

Non hai tempo di controbattere, Yuma ha già affondato le sue zanne nel tuo collo. Il dolore è insopportabile, e il vampiro sta rendendo il tutto ancora più doloroso a causa della sua rabbia.

-“Yuma… lasciami.”- mormori, afferrando la sua maglia.

Il vampiro in risposta strappa il/la tuo/a *indumento superiore* e ti morde con violenza la spalla sinistra, provocandoti una fitta lancinante che ti percorre tutto il corpo.

Col passare del tempo, avverti che le forze ti stanno ormai abbandonando. La tua vista si è offuscata e ti tremano le gambe.
Poi il nulla.

***

-“*tuo nome*.”-

Schiudi lentamente le palpebre sentendoti chiamare per nome. Ti trovi sdraiata sul letto di Yuma il quale, proprio di fronte a te, ti scruta con sguardo… preoccupato? No, non è possibile. Non è da lui.

-“Ho esagerato.”- parla poi il castano. -“scusa.”-

Tu non dici nulla, allibita. Ti limiti soltanto a guardarlo nel mentre ti si avvicina e si siede accanto a te, per poi abbassarsi sulla tua figura, sussurrandoti a fior di labbra:

-“Chiudi gli occhi.”-

Non hai assolutamente idea di cosa gli stia passando per la testa e, a dirla tutta, sei anche un pochino preoccupata, ma alla fine fai come ti dice, incantata dal suo tono di voce suadente e persuasivo.

Ti irrigidisci non appena il castano fa scorrere il suo pollice sul tuo labbro inferiore, facendoti schiudere piano le labbra. Avverti qualcosa di dolce posarsi sulla tua lingua, una zolletta di zucchero. Non hai neanche il tempo di realizzarlo che la sua bocca è di nuovo sulla tua. Il bacio che vi scambiate è ben diverso dal precedente; Yuma ti bacia in modo lento e sensuale, lasciando che i movimenti delle vostre lingue sciolgano la zolletta. È un bacio dolce, in tutti i sensi.

Il vampiro si allontana un attimo da te, ma solo per prendere un’altro cubetto di zucchero e continuare a fare quello che stava facendo prima, stavolta sdraiandosi completamente su di te. In tutta risposta gli circondi la vita con le gambe e, portando la mano sulla sua nuca, liberi i suoi capelli dall’elastico che li teneva raccolti nella solita coda di cavallo. Intrecci così le tue dita nei suoi lunghi capelli castani e cerchi di attirarlo ancora di più a te, sentendo l’adrenalina crescere sempre più.

-“Yuma…”- mormori, quando le sue labbra si dedicano al tuo collo, tirandogli istintivamente le ciocche castane.

Lo senti gemere contro il tuo collo e stringerti di rimando, per poi posare il tuo sguardo su di te.

-“Ti senti meglio? Lo zucchero dovrebbe far bene per chi, come te, soffre di anemia.”-

Osservi il vampiro inarcando un sopracciglio. La tua espressione è indecifrabile, divertita ma allo stesso tempo indignata per quella domanda inopportuna e decisamente fuori luogo, vista la condizione in cui vi trovate: il corpo di Yuma che sovrasta il tuo, entrambi ansimanti ed accaldati.

Tuttavia ripensi alle sue parole e ti senti sciogliere per il fatto che si sia preoccupato così tanto per te, ricordandosi persino della tua anemia.

È allora che riavvicini il suo viso al tuo e, ridendo, gli sussurri sulle labbra:

-“In fondo ho sempre saputo che il tuo animo è dolce come le tue zollette.”-


***


* Mesubuta = scrofa
** Parte presente nel quarto capitolo della Dark route di Yuma, nell’Otome Game “Diabolik Lovers: More Blood”

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